Mezzi D'unione e Legamenti Tamma
Mezzi D'unione e Legamenti Tamma
Mezzi D'unione e Legamenti Tamma
2020/2021
E LEGAMENTI PER
ESAME TAMMA
Contiene tutte le articolazioni
spiegate dal professor Tamma con
la descrizione di tutti i mezzi
d’unione e legamenti richiesti
all’esame (da integrare con tutte
quelle che non spiega a lezione ma
richiede all’esame come ATM, coxo-
femorale, del ginocchio…). Si
consiglia di utilizzare il file
contestualmente ad un atlante o
alle slide mostrate a lezione, in
modo da avere un’idea chiara della
collocazione delle varie componenti
di un’articolazione. Per questo tipo
di esame è molto più facile
imprimere un’immagine nella
memoria, piuttosto che imparare
una descrizione.
Francesco Cappelli
MEZZI D’UNIONE E LEGAMENTI PER ESAME TAMMA
MEZZI DI UNIONE PER ARTICOLAZIONE TRA CORPI VERTEBRALI:
LEGAMENTO LONGITUDINALE ANTERIORE (DAL CORPO DI C2 AL SACRO S2, costituita da FIBRE
SUPERFICIALI che coprono 4-5 vertebre e FIBRE PROFONDE che coprono 2 vertebre consecutive).
SUPERIORMENTE A C2 CONTINUA CON UN CORDONE MEDIANO (LEGAMENTO OCCIPITO-ASSIALE
MEDIANO ANTERIORE) CHE SI INSERISCE NELLA PORZIONE BASILARE DELL’OCCIPITALE. A LIVELLO
CERVICALE IL LEGAMENTO OCCIPITO-ASSIALE MEDIANO ANTERIORE SI TROVA PIU’
SUPERFICIALMENTE DEL LEG. ATLO-ASSIALE ANTERIORE E ATLO-OCCIPITALE ANTERIORE. NEL
TORACE IL LEGAMENTO LONGITUDINALE ANTERIORE SI SLARGA IN 3 PORZIONI: CENTRALE (SPESSA
E CHE ADERISCE AI CORPI) E 2 LATERALI (MENO SPESSE E CHE SI CONTINUANO CON I LEGAMENTI
RAGGIATI O COSTO-VERTEBRALI ANTERIORI)
LEGAMENTO LONGITUDINALE POSTERIORE (DAL CLIVO DELL’OCCIPITALE QUINDI DAL MARGINE
ANTERIORE DEL FORAME MAGNO SINO ALLA FACCIA ANTERIORE DEL CANALE SACRALE). CON LA SUA
FACCIA ANTERIORE ENTRA IN CONTATTO CON PARTE POSTERIORE DEL CORPO VERTEBRALE E CON
DISCHI; CON LA SUA FACCIA POSTERIORE ENTRA IN RAPPORTO CON LA DURA MADRE DEL MIDOLLO
SPINALE (PIU’ CORRETTAMENTE CON LO SPAZIO EPIDURALE COSTITUITO DA UN MANICOTTO DI
TESSUTO ADIPOSO). IL LEGAMENTO NON DECORRE LINEARMENTE MA SI SLARGA IN PROSSIMITA’
DEI DISCHI. ANCHE QUI CI SARANNO FIBRE SUPERFICIALI E FIBRE PROFONDE. A LIVELLO CERVICALE
LA FACCIA ANTERIORE NON ENTRA IN DIRETTO CONTATTO CON LA FACCIA POSTERIORE DEL CORPO,
BENSI’ CON LA MEMBRANA TECTORIA (LEGAMENTO OCCIPITO-ASSIALE INTERMEDIO O LEGAMENTO
OCCIPITO-ASSIALE POSTERIORE) CHE SI ESTENDE DAL CLIVO ALLA FACCIA POSTERIORE DEL CORPO
DI C2
RIASSUMENDO: ANDANDO DAL MIDOLLO VERSO LA FACCIA POSTERIORE DEL CORPO DELLE VERTEBRE
CERVICALI (NEL TRATTO INIZIALE) AVREMO: MIDOLLO DURA SPAZIO EPIDURALE LEGAMENTO
LONGITUDINALE POSTERIORE MEMBRANA TECTORIA LEGAMENTO CROCIATO LEGAMENTO
DELL’APICE DEL DENTE E LEGAMENTI ALARI.
ARTICOLAZIONE ATLO-OCCIPITALE
2 CAPSULE ARTICOLARI: FASCI FIBROSI CON ORIENTAZIONE VERTICALE. IN ALTO SI INSERISCONO AI
CONTORNI DEI CONDILI E IN BASSO A LIVELLO DELLA SUPERFICIE GLENOIDEA RIVESTITA DI
CARTILAGINE. LA CAPSULA NON HA SPESSORE UNIFORME: LA SUPERFICIE MEDIALE E’ MOLTO
SOTTILE TANTO DA CONFONDERSI CON GLI ALTRI LEGAMENTI, MENTRE LA PARTE LATERALE E’ COSI’
SPESSA DA ESSERE CONSIDERATA LEGAMENTO ATLANTO-OCCIPITALE LATERALE
LEGAMENTO ATLANTO-OCCIPITALE ANTERIORE: SI ESTENDE DALLA PARTE ANTERIORE DEL
CONTORNO DEL FORO OCCIPITALE SINO AL MARGINE SUPERIORE DELL’ARCO ANTERIORE
DELL’ATLANTE. QUESTO LEGAMENTO E’ PIU’ ‘’PROFONDO’’ RISPETTO AL LEGAMENTO OCCIPITO-
ASSIALE MEDIANO ANTERIORE (CHE E’ L’ORIGINE DEL LEGAMENTO LONGITUDINALE ANTERIORE)
LEGAMENTO ATLANTO-OCCIPITALE POSTERIORE: SI ESTENDE DAL MARGINE POSTERIORE DEL
CONTORNO DEL FORO OCCIPITALE SINO AL MARGINE SUPERIORE DELL’ARCO POSTERIORE
DELL’ATLANTE. QUESTO LEGAMENTO PUO’ ESSERE CONSIDERATO IL ‘’PRIMO LEGAMENTO GIALLO’’.
QUESTO LEGAMENTO, IN PROSSSIMITA’ DELLA CAPSULA DELLA CONDILOARTROSI, PRESENTA UN
FORO CHE SERVE PER IL PASSAGGIO DELL’ARTERIA VERTEBRALE CHE DOPO AVER ATTRAVERSATO I
FORI TRASVERSARI PASSA ATTRAVERSO IL SOLCO DELL’ARTERIA VERTEBRALE DI C1, POI ATTRAVERSO
QUESTO FORO SUL LEGAMENTO ATLANTO-OCCIPITALE E QUINDI ENTRA NEL CRANIO
ARTICOLAZIONE OCCIPITO-ASSIALE
NON E’ UNA VERA E PROPRIA ARTICOLAZIONE; SI TRATTA DI UNA SERIE DI LEGAMENTI CHE IMPEDISCONO
ALLA TESTA DEL DENTE DI USCIRE DALL’ANELLO OSTEOFIBROSO CHE LO CIRCONDA
L. ATLO-ASSIALE
ANTERIORE
ARTICOLAZIONE CHE COINVOLGONO LE COSTE
ARTICOLAZIONE COLONNA COSTE
ARTICOLAZIONI COSTO-SOMATICHE (COSTO-VERTEBRALI PROPRIAMENTE DETTE): ARTRODIA
DOPPIA TRA LA TESTA DELLA COSTA E LE FACCETTE O EMI-FACCETTE COSTALI DEL CORPO
VERTEBRALE. RICORDA CHE LA TESTA PRESENTA UN ANGOLO DIEDRO CON VERTICE IN DIREZIONE
DEL DISCO INTERVERTEBRALE.
o LA CAPSULA FIBROSA E’ MOLTO SOTTILE, QUINDI VIENE RINFORZATA DAL L. COSTO-
VERTEBRALE ANTERIORE (L. RAGGIATO DELLA TESTA DELLA COSTA) E DAL L. COSTO-
VERTEBRALE POSTERIORE.
o IL L. COSTO-VERTEBRALE ANTERIORE E’ FORMATO DA 3 FASCI SEPARABILI TRA LORO: I FASCI
SUPERIORI PRENDONO RAPPORTO CON IL CORPO DELLA VERTEBRA SOPRASTANTE, I FASCI
MEDI ANTERIORMENTE CON IL DISCO INTERVERTEBRALE E I FASCI INFERIORI CON IL CORPO
DELLA VERTEBRA SOTTOSTANTE.
o IL L. COSTO-VERTEBRALE POSTERIORE PARTE DALLA PORZIONE SUPERO-POSTERIORE DEL
COLLO COSTALE E SI DIRIGE VERSO L’ALTO E MEDIALMENTE, DELIMITANDO IL MARGINE
ANTERIORE DEL FORO INTERVERTEBRALE PER FISSARSI NELLA PARTE POSTERIORE DEL
CORPO VERTEBRALE SOPRASTANTE E SUL DISCO.
o INOLTRE, E’ PRESENTE IL LEGAMENTO INTEROSSEO (L. INTRARTICOLARE DELLA TESTA
DELLA COSTA) CHE SI INSERISCE PROSSIMALMENTE SUL DISCO E DISTALMENTE SULLA
CRESTA DELL’ANGOLO DIEDRO.
LE ECCEZIONI RIGUARDANO T1, T11 E T12 IN CUI VI E’ UN’ARTODIA SEMPLICE E NON
HANNO LA CRESTA QUINDI MANCA IL L. INTEROSSEO.
ARTICOLAZIONI COSTO-TRASVERSARIE: PICCOLA ENARTROSI TRA IL TUBERCOLO COSTALE E LA
FACCETTA ARTICOLARE DEL PROCESSO TRASVERSO. QUEST’ARTICOLAZIONE MANCA IN T11 E T12
CHE NON POSSIEDONO LA SUP. ART. SUI PROCESSI TRASVERSI.
o LA CAPSULA FIBROSA E’ RUDIMENTALE, MOLTO SOTTILE. PER QUESTO MOTIVO CI SONO
MOLTI LEGAMENTI STABILIZZANTI
o IL LEGAMENTO COSTO-TRASVERSARIO INTEROSSEO E’ SOTTESO LUNGO TUTTA LA
LUNGHEZZA DELLA FACCIA POSTERIORE DEL COLLO (QUNDI DALLA BASE DELLA TESTA FINO
AL TUBERCOLO COSTALE) E SI INSERISCE SULLA FACCIA ANTERIORE DEL PROCESSO
TRASVERSO
o I LEGAMENTI COSTO-TRASVERSARI SI SUDDIVIDONO IN SUPERIORE, INFERIORE E
LATERALE.
IL LATERALE SI ESTENDE DALLA PORZIONE POSTERO-LATERALE DEL TUBERCOLO
COSTALE E SI DIRIGE MEDIALMENTE SINO ALL’APICE DEL PROCESSO TRASVERSO
CORRISPONDENTE (ALLA STESSA ALTEZZA).
IL SUPERIORE E’ MOLTO ESTESO (0,8 X 1 cm) ED E’ DI FORMA RETTANGOLARE. SI
RICONOSCONO 3 FASCI SEPARABILI. IL FASCIO PRINCIPALE SI ESTENDE DAL
MARGINE SUPERIORE DEL COLLO DELLA COSTA FINO AL MARGINE INFERIORE DEL
PROCESSO TRASVERSO SOPRASTANTE (QUINDI LA COSTA ENTRA IN RAPPORTO
ANCHE CON LA VERTEBRA SOPRASTANTE PER RAFFORZARE LA STABILITA’). I FASCI
ACCESSORI SONO I FASCI LATERALI E MEDIALI. IL LATERALE SI ESTENDERA’ DALLA
FACCIA POSTERIORE DELLA COSTA (AL DAVANTI DEL TUBERCOLO) SINO AL MARGINE
INFERIORE DEL PROCESSO TRASVERSO SOPRASTANTE; IL MEDIALE RAGGIUNGERA’
SEMPRE IL MARGINE INFERIORE DEL PROCESSO TRASVERSO SOPRASTANTE, PERO’
ORIGINA PIU’ MEDIALMENTE QUINDI A LIVELLO DELLA TESTA DELLA COSTA.
IL LEGAMENTO COSTO-TRASVERSARIO INFERIORE E’ MENO SVILUPPATO ED E’
COSTITUITO DA ESILI FASCI COMPRESI DAL MARGINE INFERIORE DELLA COSTA FINO
AL PROCESSO TRASVERSO CORRISPONDENTE.
ARTICOLAZIONI COSTO-CONDRALI
SONO SINCONDROSI CHE CONSENTONO LA FORMAZIONE DELL’ARCO COSTALE (COSTA + CART. COSTALE).
LE SUPERFICI OFFERTE SONO: CONCAVA DELLA COSTA E CONVESSA DELLA CARTILAGINE COSTALE. QUESTE
SUPERFICI SI SALDANO ATTRAVERSO UNA SINCONDROSI. IL MEZZO D’UNIONE IN QUESTO CASO E’ DATO DAL
PERIOSTO COSTALE CHE IN PROSSIMITA’ DELLA CARTILAGINE CONFLUIRA’ NEL PERICONDRIO.
ARTICOLAZIONI CONDRO-STERNALI
SI TRATTA DI ARTRODIA DOPPIA TRANNE NELLA PRIMA COSTA CHE E’ ARTICOLATA TRAMITE SINCONDROSI.
CI SONO CARATTERISTICHE SIMILI ALLE COSTO-SOMATICHE. INFATTI LA SUPERFICIE COSTALE SARA’
CUNEIFORME PRESENTANDO UNA FACCIA SUPERO-MEDIALE E UNA INFERO-MEDIALE CHE PRENDERANNO
RAPPORTI CON L’INCISURA COSTALE SUL MARGINE LATERALE DELLO STERNO. I MEZZI D’UNIONE
COMPRENDONO:
ARTICOLAZIONI INTERCONDRALI
SI INSTAURA TRA UNA PARTE DI UNA CARTILAGINE E QUELLA SOTTOSTANTE. NON SONO SEMPRE PRESENTI.
QUELLE PIU’ SOLITAMENTE PRESENTI SONO TRA LA 6-7, TRA LA 7-8 E LA 8-9 E SONO DELLE ARTRODIE
RUDIMENTALI PERCHE’ PRESENTANO UNA ESILE CAPSULA E UNA SINOVIALE. COME MEZZI D’UNIONE
POSSIEDONO IL PERICONDRIO. INOLTRE SONO PRESENTI DEI FASCI FIBROSI CON DECORSO LATERO-MEDIALE
DALL’ALTO VERSO IL BASSO SIA ANTERIORMENTE CHE POSTERIORMENTE.
ARTICOLAZIONE STERNO-CLAVICOLARE
E’ L’UNICA ARTICOLAZIONE CHE CONSENTE L’UNIONE DELL’ARTO SUPERIORE AL TRONCO. SI TRATTA DI UNA
DIARTOSI A SELLA DOPPIA PER INTERPOSIZIONE DI UN DISCO FIBRO-CARTILAGINEO. QUEST’ARTICOLAZIONE
PERMETTE L’ABBASSAMENTO, IL SOLLEVAMENTO E LA SPINTA IN AVANTI E INDIETRO DELLA CLAVICOLA.
L’ARTICOLAZIONE PREVEDE 3 PORZIONI CHE ENTRANO IN CONTATTO: ESTREMITA’ PROSSIMALE DELLA CLAVICOLA,
INCISURA CLAVICOLARE DELLO STERNO E CARTILAGINE COSTALE. QUINDI L’ESTREMITA’ STERNALE DELLA CLAVICOLA
DEVE AVERE UNA FORMA CHE LE CONSENTA DI ARTICOLARSI CON LE ALTRE DUE PORZIONI.
ARTICOLAZIONE GLENO-OMERALE
SI TRATTA DI UN’ENARTROSI CHE UNISCE LA SCAPOLA ALL’OMERO. LE SUPERFICI ARTICOLARI COINVOLTE
SONO LA TESTA DELL’OMERO E LA CAVITA’ GLENOIDEA DEL MARGINE LATERALE DELLA SCAPOLA CHE
PRESENTA UNA STRUTTURA A ‘PERA’ ((E IL CONTORNO PRESENTA SUL MARGINE ANTERO-SUPERIORE
L’INCISURA GLENOIDEA)). LA CART. ARTICOLARE NON HA UNO SPESSORE UNIFORME SU TUTTA LA SUP.
GLENOIDEA MA RAGGIUNGE UN MINIMO A LIVELLO DI UNA PROTUBERANZA ELISSOIDE CHIAMATO
‘TUBERCOLO GLENOIDEO’ CHE PRESENTA NEL CENTRO UNA ‘MACCHIA GLENOIDEA’ GIALLOGNOLA PER VIA
DELLA DIFFERENTE COMPOSIZIONE (+ RICCA IN FIBRE ELASTICHE); INVECE NELLA TESTA DELL’OMERO LA
CARTILAGINE E’ ABBASTANZA UNIFORME.