Alberto Lomuscio
Alberto Lomuscio
Alberto Lomuscio
Alberto Lomuscio
L’Universo è dominato dai numeri. I numeri sono i simboli della nascita e della
trasformazione dell’energia. Scopo di questo lavoro è elaborare una modalità di
osservazione dell’Universo partendo dai più antichi codici numerologici che spiegano i
movimenti energetici del macrocosmo, confrontandoli con quelli del microcosmo. Questi
antichi codici sono rappresentati dalla composizione dei trigrammi in due schemi
fondamentali: il sistema del Cielo Anteriore di FU HI (Schema, o Diagramma 1) e il sistema
del Cielo Posteriore di RE WEN (Schema, o Diagramma 2). Se il primo è espressione della
Realtà Implicata, ossia della realtà non manifesta, non ancora realizzata, il secondo descrive
invece la Realtà Esplicata, quella manifesta, realizzata. Lo Schema 1 descrive le leggi-base e
l’ordine essenziale dell’Universo secondo l’opposta polarità, in un ordine metafisico-psichico
al di fuori di spazio e tempo. Lo Schema 2, al contrario, esprime le stesse leggi, ma stavolta
realizzate nel tessuto spazio-temporale che le contestualizza, le realizza nella concretezza
della realtà, le arricchisce delle vesti della successione temporale e di uno sviluppo.
Viene proposta anche una correlazione tra il Jing e i midolli da un lato e la teoria dei Cinque
Movimenti dall’altro, analizzando le corrispondenze del Jing del Cielo Anteriore con le varie
Logge energetiche che sono state poste in relazione con le corrispondenti Logge energetiche
del Jing del Cielo Posteriore, ed è stata posta in risalto la fondamentale differenza tra le due
forme di Jing, che consiste nella assenza di dimensioni per quanto riguarda il Cielo Anteriore,
e la comparsa dello spazio e del tempo per quanto riguarda il Cielo Posteriore. Viene pure
presa in considerazione la corrispondenza tra le varie dimensioni dei midolli (sia quello
nervoso che quello emopoietico) e la Legge dei Cinque Movimenti.
La differenza sostanziale tra Jing e midolli è la stessa che domina la differenza tra campo di
forma e materia attualizzata: il campo di forma è un insieme di onde di probabilità dotate di
luce di coscienza, mentre lo XING (materia) è un insieme di onde ormai collassate in
particelle. Numerologicamente, dall’Uno creatore siamo passati al Due creato (Yin/yang), e a
questo punto compare la caratteristica fondamentale delle particelle, ovvero
l’antisimmetria, che sta alla base del “principio di esclusione di Pauli”: questo principio, che
origina dalle modalità con cui le particelle stanno negli atomi,ci rende ragione della
strutturazione stessa del nostro Universo. Antisimmetria vuol dire che i fermioni (elettroni,
protoni e neutroni) non possono ritrovarsi nello stesso stato quantico, e in questo modo le
particelle che hanno la stessa energia vengono tenute sempre separate, come due elettroni
che non potranno mai coabitare nello stesso orbitale atomico, a patto che non abbiano lo
“spin” opposto (lo “spin” è paragonabile al senso di rotazione). E lo stesso capita se anche i
due elettroni vengono staccati dall’atomo originario e trasferiti uno in una zona, e l’altro a
distanza: continueranno ad avere spin opposto cambiando di colpo senso di rotazione se
l’altro elettrone, pur lontano, lo cambia, ad indicare una struttura interconnessa e “non-
locale” dell’Universo. Ora, questa danza degli opposti, che evita che le particelle si fondano
tutte insieme in un brodo unico, annullando così l’Universo in una massa amorfa, non è forse
la più sublime rappresentazione della danza dello Yin e dello Yang? Il Campo di Forma
dell’Universo non è forse caratterizzato dalle due grandi forze primordiali dello Yang
(entropia) e dello Yin (Sintropia)? E queste, a loro volta, non sono paragonabili al Brahman
(campo) e a Shiva (entropia danzante) e a Visnu (sintropia costruttiva)?
Continuando nell’analisi della struttura dell’Universo, oltre alle particelle più yin,
antisimmetriche, abbiamo quelle più yang (che infatti sono fatte di luce), i bosoni (cioè i
fotoni e i mesoni) che sono governate da principi di simmetria e che organizzano e guidano,
come l’Uno ineffabile, la danza degli opposti Yin/Yang, come lo Shen guida il Jing. Si
rammenta che l’antisimmetria del fotone raggiunge il suo massimo (e la massima
corrispondenza con lo yang, che è dispari e antisimmetrico in quanto singolo) se si considera
che il fotone è l’unica “particella“ che non conosce una corrispondente antiparticella: tutte le
particelle infatti posseggono un’antiparticella (come il positrone, o l’antielettrone per
l’elettrone), mentre il fotone non ne ha.
E quando l’energia pulsante dell’Universo viene ad abitare il corpo, si riproduce nella sua
forma pulsante, ad alta frequenza, nel cervello (onde cerebrali), a minor frequenza nel
torace yang (cuore, con sistole e diastole), meno ancora nel torace yin (polmone, con inspirio
ed espirio), generando la Zong Qi, e via via sempre meno, man mano che si scende (onde
peristaltiche, movimenti della vescica, etc).
Secondo Gurdjeff, l’universo è formato da fenomeni vibratori, veri e propri segnali che si
diffondono ovunque, e questi segnali vibratori sottostanno a due leggi-base fondate sui
numeri 3 e 8. La legge basata sul numero 3 è straordinariamente in sintonia con i principi del
taoismo: esisterebbero tre forze di fondo, quella attiva, quella passiva e quella neutrale, che
è come dire yang, yin e fulcro di mezzo che funge da intermediario e consente alle altre due
forze di interagire in modo dinamico e continuativo. Queste tre energie-base devono sempre
essere presenti contemporaneamente, perché in caso contrario si ha stasi o distruzione.
La legge basata sul numero 8 sostiene che tutte le vibrazioni si comportano analogamente
a un’ottava musicale, salendo e scendendo in modo non uniforme, ma con alcuni salti a
intervalli costanti lungo la direttrice del percorso, analogamente appunto a un’ottava
musicale, che dopo il “mi” presenta non un tono, ma un semitono, come avviene anche tra il
“si” e il “do” dell’ottava successiva. Sempre secondo Gurdjeff, “La scala dei sette toni
costituisce la formula di una legge cosmica che venne elaborata dalle antiche scuole e
applicata alla musica”: esempi ne sono i 7 colori dello spettro, le simmetrie a base 7 della
tavola periodica degli elementi, la struttura base del DNA (4 basi chimiche delle quali ne
servono 3 per costituire un codone, che è uno stampo di cui esistono 64 varianti, ossia 8 X 8).
Dunque, tre ottave sono il simbolo della vita, o meglio dei principi che rendono possibile la
vita. Ma tre ottave sono composte da 22 note, vista la sovrapposizione dei due DO centrali. E
il rapporto tra le 22 note che rendono possibile la vita con le tre forze primigenie (Yin, Yang,
neutra) ci dà 22/7 = 3.14. E’ il Pi Greco.
Nato a Venezia si è Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1978 a Milano con pieni voti
assoluti e lode. Si è poi Specializzato in Cardiologia nel 1980 a Milano, ed in Medicina
Interna nel 1986 a Pavia
ATTIVITA’ CARDIOLOGICA:
Dal 16.12.1980 a tutt’oggi esercita come Cardiologo Ospedaliero a tempo pieno presso
l’Ospedale San Paolo di Milano (in qualità di Assistente fino al 16.5.1980, e di Aiuto dopo tale
data)
Dal 1987 è membro del Comitato Scientifico della rivista “Bollettino Cardiologico”, edita
dalla SIEPIS di Milano.
Ottiene ilConseguimento dell’Idoneità Nazionale a Primario Cardiologo nella sessione 1989
E’ autore di circa 150 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali di
Cardiologia e Medicina Interna, co-Autore di 5 libri di testo di Cardiologia
Ha partecipato a circa 100 Congressi Nazionali e Internazionali, in un terzo circa dei quali in
qualità di Relatore
Diplomato nel 1986 al termine del corso triennale di Medico Agopuntore presso la Scuola
A.L.M.A. (Associazione Lombarda Medici Agopuntori), sezione regionale della S . I . A .
(Società Italiana di Agopuntura).
Nel 1992 ottiene il Diploma di perfezionamento in Medicina Cinese (c.d. "Anno Integrativo"
o quarto Anno) presso la Scuola A.L.M.A. di Milano.
Attestati del Corso di perfezionamento "Fondamenti razionali della Medicina Cinese" presso
l'Università di Pavia negli Anni Accademici 1991/92 e 1993/94. Negli Anni Accademici
1994/95, 1995/96 e 1996/97 ha tenuto diverse lezioni nell'ambito dello stesso corso, diretto
dal Prof .G. Minoli.
E' pure docente teorico-pratico del Centro Studi sull'Agopuntura della scuola So Wen di
Milano dall'anno 1993 ad oggi.
E’ docente di Medicina Tradizionale Cinese presso la scuola di Tuina “IOME” di Milano dal
2001 e presso il Centro di Shiatsu “Il Cerchio” di Milano dal 2006.
E' stato fondatore e coordinatore dell'Ambulatorio pubblico di Agopuntura presso l'A.O. San
Paolo di Milano dal 01/01/2006 al 07/07/2011.
STUDIO DELL’YI-CHING:
Studia da molti anni i misteri dell'Yi-Ching, sul quale ha scritto numerosi articoli su riviste
specializzate, tra cui la Rivista Italiana di Agopuntura di cui è Direttore Responsabile. Tiene
corsi di interpretazione del Libro (corso-base) e corsi di applicazione dei principi dell’Yi-Ching
agli eventi personali (corso avanzato).
Suo scopo principale è il trasferimento della millenaria saggezza dell'antico Taoismo nel
vivere
quotidiano, sia nel corpo fisico che nell'anima, per poter seguire un percorso esistenziale e
psicologico di vita vissuta che sia il più possibile attinente all'armonico fluire del Tao. Ha
pubblicato un libro intitolato "Dante e la Sincronicità dell'I-King", che analizza le correlazioni
tra l' Yi-Ching e la Divina Commedia, nella convinzione che un libro di sapienza universale
possa rispecchiarsi in una delle più grandiose opere dell'umano intelletto qual è, appunto,
l'opera dantesca.
www.albertolomuscio.it