Relatività
Relatività
Relatività
Vincenzo Barone
Bibliografia
V. Barone, Relativit. Principi e applicazioni, Bollati Boringhieri, 2004
(in particolare, i primi 4 capitoli)
V. Barone, Approfondimenti didattici sulla relativit, in La matematica e la
fisica nella scuola e nella formazione degli insegnanti, a cura di O. Robutti
e M. Mosca, Ghisetti e Corvi, 2006, pp. 150-162
V. Barone, Lordine del mondo. Le simmetrie in fisica da Aristotele
a Higgs, Bollati Boringhieri, 2013
J. Walker, Dalla meccanica alla fisica moderna, a cura di V. Barone,
vol. III, Lynx, 2012 (capp. 20, 24)
Tutto relativo?
R. Feynman,
Sei pezzi meno facili,
Adelphi 2004
Concetti di tempo
Aristotele (IV sec. a.C.):
Questo, in realt, il tempo: il numero del movimento secondo il prima e il poi"
[Phys. IV, 11, 219b, 2-3]
Noi misuriamo non solo il movimento mediante il tempo, bens anche
il tempo mediante il movimento, in virt della loro determinazione reciproca"
[Phys. IV, 12, 220b, 15-17]
(Il tempo come grandezza fisica intrinsecamente correlata al moto)
Newton (1687):
Il tempo assoluto, vero, matematico, in s e per sua natura senza relazione ad
alcunch di esterno, scorre uniformemente, e con altro nome chiamato durata;
quello relativo, apparente e volgare, una misura (esatta o inesatta) sensibile ed
esterna della durata per mezzo del moto, che comunemente viene impiegata
al posto del vero tempo."
[Principia, Scolio alle Definizioni, I]
(Si postula l'esistenza del tempo assoluto a fondamento delle leggi della dinamica)
1. Principio di relativit:
Le leggi fisiche hanno la stessa forma in tutti i sistemi di riferimento inerziali.
[Tutti gli osservatori inerziali sono fisicamente equivalenti]
2. Postulato della costanza della velocit della luce:
La velocit della luce nel vuoto (c) ha lo stesso valore in tutti i sistemi di
riferimento inerziali, indipendentemente dal moto della sorgente.
La simultaneit relativa
Orologio a luce
Nel sistema di riposo dello specchio (K) il tempo di andata e ritorno del raggio
luminoso
t ' = 2 L / c
vt
ct
2
=
L
+
2
2
da cui:
t =
t '
1 v2 / c2
Il tempo proprio
= 1 v 2 / c 2 t
Il tempo proprio un invariante relativistico dato dalla seguente
combinazione di coordinate spazio-temporali
c 2 ( ) 2 = c 2 (t ) 2 (x) 2
Le trasformazioni di Lorentz
Trasformazioni di Galileo
postulato (implicito) del tempo assoluto
Trasformazioni di Lorentz
Postulato di invarianza della velocit della luce
x = 0 x = vt
x = 0 x = vt
Simmetria delle trasformazioni (principio di relativit)
x = a( x vt )
x = a ( x + vt )
Segnale luminoso emesso da una sorgente nellorigine
(usiamo il postulato di invarianza della velocit della luce)
x = ct
x = ct
Sostituendo:
ct = a ( x vt )
ct = a ( x + vt )
Si ricava infine la costante a, che risulta essere il
fattore lorentziano
a=
1
1 v2 / c2
t A = tB = t
Tempi in K
v
v
t A = t 2 x A , t B = t 2 x B
c
t = t B t A =
v
( x A xB )
2
c
x B x A = u (t B t A )
In un altro sistema inerziale K
vu
v
t = t B t A = (t B t A ) 2 ( x B x A ) = 1 2 t
c
c
Se la velocit del segnale e la velocit relativa dei sistemi
di riferimento sono inferiori a c, lordinamento temporale
degli eventi preservato
x A = x B = x
Coordinate e tempi in K
t A = t A + 2 x , x A = ( x + vt A )
c
t B = t B + 2 x , x B = ( x + vt B )
c
t = t B t A = (t B t A ) =
t
1 v2 / c2
Effetto Doppler
0 frequenza nel sistema di riposo della sorgente
frequenza in un SR che si muove rispetto alla sorgente
= 0
1V / c
V
0 1
1+V / c
c
Relativistico
Effetto longitudinale
V
=
0 1
1+V / c
c
Effetto trasverso
= 0
1V2
V2
1 2 0 1
2
c
2c
Non relativistico
Lunghezza dellasta
nel sistema di riposo
L' = x 2 x1
x1 = ( x1 vt ), x 2 = ( x 2 vt )
Lunghezza dellasta in K
v2
L = x 2 x1 = (x 2 x1 ) = L' 1 2
c
1
Teorie di prova
Sono teorie pi generali della relativit ristretta che introducono
parametri addizionali, su cui possibile porre limiti sperimentali
Se ammettiamo lesistenza di un sistema di riferimento K in cui
la velocit della luce vale c ed isotropa, in un altro sistema di
riferimento in moto rispetto a K, la velocit della luce
v2
v2
2
c = c1 + a 2 + b 2 sin
c
c
a=b=0
8
0 +
Velocit della luce emessa da pioni in moto = c
Alvger et al., 1964
Velocit limite
Limite da dati astrofisici
vl
1 < 10 15
c
1 (u v )2
(u v) 2
= 1
t 1
t
2
2
c2
c
u = 465m / s
v = 200m / s
t = 1,8 10 5 s
2 1 =
2uv
t 400ns
2
c
2 1
10 12
1
Lo spazio-tempo
( x, y , z , t )
Ci che contraddistingue lo spazio-tempo e lo differenzia da
una semplice estensione 4d dello spazio euclideo la metrica,
cio la distanza o intervallo tra gli eventi
(s ) 2 = c 2 (t 2 t1 ) 2 ( x 2 x1 ) 2 ( y 2 y1 ) 2 ( z 2 z1 ) 2
Nota: segno non definito!
Lintervallo una quantit invariante: mantiene lo stesso valore
in seguito a una trasformazione di Lorentz. legato al tempo
proprio da
(s ) 2 = c 2 ( ) 2
(s ) 2 = 0
(s ) 2 < 0
I diagrammi di Minkowski
Asse x
Asse t
t = 0 ct = x
x = 0 x = ct
= tan 1
Antiparticelle
Bastino questi brevi accenni a dimostrare come la teoria della relativit, oltre a
darci un'interpretazione chiara delle relazioni tra spazio e tempo, sar, forse
in un prossimo avvenire, destinata ad esser la chiave di volta per la risoluzione
del problema della struttura della materia, l'ultimo e pi arduo problema della fisica.
E. Fermi
Le masse nella teoria della relativit (1923)
(rist. in E. Fermi, Atomi Nuclei Particelle,
a cura di V. B., Bollati Boringhieri, 2009)
La massa in Newton
Quantit di materia
Massa
Inerzia
La massa una misura dellinerzia nella legge della dinamica F=ma
Misurare la massa significa contare il numero di particelle
Mi sembra probabile che Dio al principio del mondo abbia
formato la materia di particelle solide, compatte, dure,
impenetrabili e mobili, dotate di date dimensioni e figure,
di date propriet e di date proporzioni rispetto allo spazio
(Ottica, Libro III, Questione 30)
r d
r
F = (mv )
dt
Energia totale
r d E
F= 2
dt c
r
v
Importante:
Le equazioni del moto
non sono derivabili
dalle TL. Si ottengono
sperimentalmente
E 0 = mc 2
La massa lenergia di riposo di un corpo
Ci che si conserva lenergia totale, non la massa
mc 2
v2
1 2
c
1 2
K mv
2
Velocit ed energia
Da
v
1
= 1 2
c
E=
mc 2
mc 2
1 v2 / c2
mc
mc
v
= 1
= 1
2
c
E
K
+
mc
La corsa alle
alte energie
LHC
SPS
Un commento su:
E = K + E 0 = K + mc 2
Poich lenergia definita a meno di una costante additiva
arbitraria, si potrebbe pensare che lenergia di massa non
abbia alcuna implicazione fisica.
Non cos, perch lenergia di massa non si conserva e quindi
non la si pu eliminare ridefinendo il livello zero dellenergia
Conservazione dellenergia
in
= E fin
Mc 2 = mc 2 + K + Eint
M m
La differenza :
1
M m = 2
c
1
K + c2
int
Diminuzione di massa
M Sole
E Sole = 4 10 26 J
E Sole
9
=
=
4
,
4
10
kg
2
c
Sistemi legati
La massa dei sistemi legati inferiore alla somma
delle masse dei loro costituenti
M < m
Lenergia di legame definita come
Elegame = ( K + Eint )
ed positiva
M = m Elegame / c 2
M = Zm p + ( A Z )mn
Elegame
c2
M < Zm p + ( A Z )mn
Esempio: nucleo di elio
m p = 938,3MeV / c 2 , mn = 939,6 MeV / c 2 , M He = 3756 MeV / c 2
Elegame / A
Reazioni nucleari
Energia rilasciata
Q = M in M fin
Q>0
Q<0
Fusione nucleare
D + D 4 He
Fissione nucleare
U + n 95 Y + 138I + 3n
235
Q = 240MeV
Q = 2 M D M He = 24 MeV
r d E
F= 2
dt c
r
v
r
r E r
r
mv
p = 2 v = mv =
c
1 v2 / c2
e scrivere (Planck 1906)
r dpr d
r
F=
= (mv )
dt dt
r
p=
si ottiene
r
mv
1 v2 / c2
E=
E2
2
2 2
p
=
m
c
2
c
da cui
E=
p 2c 2 + m 2c 4
mc 2
1 v2 / c2
m (v )
E
=
=
2
m
mc
~ decine di MeV
~ centinaia di GeV
Raggio dellorbita
Frequenza di ciclotrone
eB
mc
eB
=
mc
non relativistica
relativistica
mvc
eB
mvc
R=
eB
R=
non relativistico
relativistico
= 90 mecc. newtoniana
< 90 relativit
Teoria di prova
pc
E = m c + p c 1 + a
EP
a < 0.01
E P = 1019 GeV
La relazione
p 2c 2 + m 2c 4
non vieta
E = cp
Da v = c 2 p / E
r
p=
r
mv
1 v / c
2
E=
mc 2
1 v2 / c2
Fotoni
I fotoni (quanti dellinterazione elettromagnetica) sono particelle
di massa nulla
Lenergia di un fotone legata alla sua frequenza dalla formula
quantistica di Planck-Einstein
E = h
La quantit di moto di un fotone
p=
E h
=
c
c
r
r
F12 (t ) = F21 (t )
Didattica
SECONDO BIENNIO
Saranno riprese le leggi del moto, affiancandole alla discussione
dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio
di relativit di Galilei.
QUINTO ANNO
Lo studio della teoria della relativit ristretta di Einstein porter
lo studente a confrontarsi con la simultaneit degli eventi,
la dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze; laver
affrontato lequivalenza massa-energia gli permetter di sviluppare
uninterpretazione energetica dei fenomeni nucleari
(radioattivit, fissione, fusione).
La relativit diffusa
r
r
r
Fg + Fi = mi a corpo
r
r
r
m g g mi a = mi a corpo
Se la massa gravitazionale coincide con la massa inerziale e laccelerazione
del sistema di riferimento e uguale allaccelerazione di gravit:
r
a corpo = 0
r
r
Fi = mi a corpo
r
r
mi a = mi a corpo
Se la massa gravitazionale coincide con la massa inerziale e laccelerazione
del sistema di riferimento uguale e opposta a quella di gravit:
r
r
r
r
m g g = mi a corpo Fg = mi a corpo
gd GMd
V
B A 1 + = A 1 + 2 = 1 + 2
c
c
R c
Spazi curvi
1
K= 2
R
1 + 2 + 3 = K area
Angolo di rotazione dei vettori
trasportati parallelamente
= K area
La curvatura dello spazio-tempo quadridimensionale data
da 20 quantit (le componenti del tensore di Riemann)
Lequazione di Einstein
K = 8GT
Curvatura (gravit) densit di energia e quantit di moto
Il campo gravitazionale generato non solo da masse ma da
qualunque distribuzione di energia
curvatura
G
densit
2
c
G
28
=
7
.
4
10
m / kg
2
c
Backup slides
La relativit in Galileo
Nessun esperimento permette di distinguere due sistemi di riferimento
in moto relativo uniforme:
Riserratevi con qualche amico nella maggior stanza che sia sotto coverta
di alcun gran naviglio, e quivi fate d'aver mosche, farfalle e simili animaletti
volanti [...] e stando ferma la nave, osservate diligentemente come quelli
animaletti volanti con pari velocit vanno verso tutte le parti della stanza
[...] e voi, gettando all'amico alcuna cosa, non pi gagliardamente la
dovrete gettare verso quella parte che verso questa, quando le lontananze
sieno eguali; e saltando voi, come si dice, a pie giunti, eguali spazi
passerete verso tutte le parti. Osservate che avrete diligentemente tutte
queste cose [...] fate muover la nave con quanta si voglia velocit: che (pur
che il moto sia uniforme e non fluttuante in qua e in l) voi non
riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti, n da
alcuno di quelli potrete comprender se la nave cammina o pure sta ferma
(Galileo, Dialogo, giornata seconda)
Rotazione di 60
Simmetrie fisiche
Una simmetria fisica una trasformazione che lascia
invariate le leggi fisiche (principio di invarianza)
Simmetrie
I princpi di simmetria si situano
al di sopra delle leggi fisiche:
sono `meta-leggi che stabiliscono
come devono, o non devono,
essere fatte le leggi fisiche.
regolano
Leggi
organizzano
Eventi
I princpi di simmetria danno struttura e coerenza alle leggi della natura
proprio come le leggi della natura forniscono struttura e coerenza alla
serie degli eventi (E. Wigner)
Grandezze fondamentali
e costanti di natura
EP =
hc 5
1019 GeV
G
Energia di Planck
LP =
hG
10 35 m
3
c
Lunghezza di Planck
TP =
hG
43
10
s
5
c
Tempo di Planck