Lez 12 CHIM ORG E BIOCH 2023
Lez 12 CHIM ORG E BIOCH 2023
Lez 12 CHIM ORG E BIOCH 2023
propedeutica Biochimica
Lezione 12
colesterolo
emoglobina
glucosio
DNA
cellulosa
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Lezione 13
Sommario argomenti
• Lipidi
• Lipidi semplici e complessi
• Strutture e proprieta’ dei trigliceridi
• Cere
• Idrogenazione e saponificazione
• Ruolo dei lipidi nella struttura delle membrane
• Steroidi
• Colesterolo, ruolo e ormoni steroidei
• Sali biliari
• I glicerofosfolipidi
• Gli sfingolipidi
• Glicolipidi
• Eicosanoidi
• Proteine
• Amminoacidi
Lipidi
I lipidi sono una famiglia di sostanze insolubili in acqua, ma solubili in solventi non polari e
solventi con bassa polarità, come l'etere dietilico. Diversamente dai carboidrati, i lipidi
vengono classificati in base alle loro proprietà piuttosto che in base alla loro struttura. I
lipidi svolgono tre funzioni principali nella biochimica dell'uomo:
(1) conservano l'energia all'interno delle cellule adipose;
(2) sono costituenti delle membrane biologiche;
(3) fungono da messaggeri chimici.
Le cere generalmente hanno un punto di fusione più alto dei grassi (da 60°C a 100°C) e sono più dure.
Animali e piante spesso usano le cere come rivestimenti protettivi. Ad esempio, le foglie della
maggior parte delle piante sono ricoperte da cera, che difende dall'attacco di microrganismi e rallenta
l'evaporazione dell'acqua. Le penne degli uccelli e la pelliccia degli animali sono, inoltre, ricoperte di
cera.
Cere importanti sono: cera di carnauba (da un albero di palma brasiliano), lanolina (dalla lana delle
pecore), cera d'api e spermaceti (dalle balene). Queste sostanze sono usate per produrre cosmetici,
prodotti lucidanti, candele e unguenti. Le cere di paraffina non sono esteri, ma una miscela di alcani
ad alto peso molecolare. Nemmeno la cera dell'orecchio (cerume) è un semplice estere; questa
secrezione ghiandolare contiene una miscela di grassi (trigliceridi), fosfolipidi ed esteri del
colesterolo.
Idrogenazione
❑ Abbiamo studiato come si può ridurre un doppio legame carbonio-carbonio a legame
singolo mediante trattamento con idrogeno molecolare e un catalizzatore metallico. Non
è dunque difficile convertire oli liquidi insaturi in grassi solidi.
❑ Questa idrogenazione viene effettuata su larga scala per produrre strutto solido. Durante
questo procedimento di idrogenazione non devono essere ridotti tutti i doppi legami,
poiché un grasso senza doppi legami risulterebbe troppo solido. Un'idrogenazione
parziale, ma non completa, porta ad un prodotto che ha la giusta consistenza.
❑ Anche la margarina è prodotta da una parziale idrogenazione degli oli vegetali. Poiché
viene utilizzato meno idrogeno, la margarina contiene più insaturazioni rispetto allo
strutto completamente idrogenato. Il processo di idrogenazione rappresenta la fonte
principale di acidi grassi trans, come abbiamo già visto.
❑ L'industria alimentare sta cercando di utilizzare tecnologie alternative all'idrogenazione
per ottenere alimenti privi di acidi grassi trans. Molti alimenti riportano sulle etichette
nutrizionali la quantità di acidi grassi trans in essi presenti.
Gli steroidi
La terza classe principale di lipidi è rappresentata dagli steroidi, che contengono il
seguente sistema di anelli:
In questa struttura, tre anelli di cicloesano (A, B e C) sono legati secondo lo schema
del fenantrene e sono condensati ad un anello di ciclopentano (D). Gli steroidi sono
completamente diversi dal punto di vista strutturale rispetto agli altri lipidi
precedentemente studiati.
Colesterolo
❑ Lo steroide più abbondante e più importante nel corpo
umano è il colesterolo.
❑ Il colesterolo rappresenta un importante costituente
delle membrane in tutte le cellule animali, per esempio
nei globuli rossi. La sua seconda principale funzione è
quella di servire come materiale di partenza per la sintesi
di altri steroidi, quali ormoni sessuali e adrenocorticoidi,
e sali biliari.
❑ Il colesterolo esiste sia in forma libera che in forma
esterificata con acidi grassi. I calcoli biliari contengono
colesterolo libero.
❑ Poiché la correlazione tra alti livelli di colesterolo sierico e alcune patologie quali l'aterosclerosi
ha ricevuto una notevole attenzione anche mediatica, molte persone hanno il terrore del
colesterolo e lo considerano una specie di veleno.
❑ Al contrario, come detto sopra, il colesterolo svolge ruoli cruciali per la vita umana ed il fegato
lo sintetizza in quantità tali da soddisfare le nostre esigenze anche senza introdurlo con
l'alimentazione. Quando i livelli di colesterolo sierico superano i 150 mg/100 mL, nel fegato ne
viene dimezzata la sintesi. La quantità di colesterolo è regolata e solo l'eccesso, e non la
presenza, è associato a malattie.
❑ Nel nostro organismo il colesterolo è in uno stato dinamico. Esso circola costantemente nel
sangue. Il colesterolo e i suoi esteri, essendo idrofobici, necessitano di un trasportatore
idrosolubile per circolare nel mezzo acquoso sanguigno.
Ruoli fisiologici degli ormoni steroidei
Il colesterolo è il materiale di partenza per la sintesi degli ormoni steroidei. In questo
processo, la catena laterale alifatica sull'anello D viene accorciata in seguito alla rimozione di
un'unità a sei atomi di carbonio e il gruppo alcolico secondario sul carbonio 3 è ossidato a
chetone. La molecola risultante, il progesterone, serve come composto di partenza per la
biosintesi sia degli ormoni sessuali che degli ormoni adrenocorticoidi.
❑ I sali biliari sono prodotti di ossidazione del colesterolo.
Dapprima il colesterolo viene ossidato ad un triidrossi-
derivato e l'estremità della catena alifatica è ossidata ad I sali biliari
acido carbossilico. Quest'ultimo, poi, forma un legame
ammidico con un amminoacido, glicina o taurina.
❑ La taurina negli ultimi anni ha avuto un certo sviluppo
commerciale come ingrediente energizzante in molte
bevande sportive. I cosiddetti energy drink contengono
vari zuccheri, caffeina e vitamine B in aggiunta alla
taurina.
❑ I sali biliari sono potenti detergenti in quanto
presentano caratteristiche anfipatiche: l'estremità della
molecola contenente il residuo amminoacidico è
fortemente idrofilica, poiché carica negativamente,
mentre la porzione steroidea è idrofobica. Come
conseguenza, i sali biliari possono disperdere
nell'intestino tenue i lipidi della dieta realizzando una
fine emulsione e facilitandone, quindi, la digestione. La
dispersione dei lipidi della dieta effettuata dai sali biliari
è simile all'azione di saponi e detergenti sullo sporco.
❑ Poiché i sali biliari vengono eliminati con le feci, essi
contribuiscono anche a rimuovere l'eccesso di
colesterolo per due ragioni: (1) perché sono essi stessi
dei prodotti di degradazione del colesterolo e (2)
perché solubilizzano i depositi di colesterolo sotto
forma di particelle di colesterolo-sali biliari.
Lipidi complessi
Acido fosfatidico
I fosfatidilinositoli
Un altro importante gruppo di glicerofosfolipidi è rappresentato dai fosfatidilinositoli (PI).
Nei PI, l'alcol inositolo è legato al resto della molecola mediante un legame estereo misto
organo-fosfato. Tali composti non sono solo parti strutturali integranti delle membrane
cellulari ma, nella loro forma maggiormente fosforilata, quale il fosfatidilinositolo 4,5-
bisfosfato (PIP2), agiscono come molecole segnale nella comunicazione chimica.
Gli sfingolipidi
❑ La porzione alcolica degli sfingolipidi è la sfingosina
(un amminoalcol insaturo).
❑ La combinazione di un acido grasso e sfingosina è
chiamata porzione ceramidica della molecola. La
parte ceramidica dei lipidi complessi può contenere
diversi tipi di acidi grassi.
❑ La sintesi del ceramide avviene grazie ad un enzima,
la ceramide sintasi, che condensa sfingosina e acido
grasso mediante un legame ammidico.
❑ L’enzima che opera la reazione inversa si chiama
ceramidasi.
Punto di legame
con l’acido grasso
La sfingomielina
❑ Le sfingomieline sono i lipidi più importanti
delle guaine mieliniche che ricoprono gli assoni
delle cellule nervose e sono associate a varie
patologie, come ad esempio la sclerosi multipla.
❑ La sfingomielina è costituita da ceramide
(elemento base degli sfingolipidi), fosfato e la
colina come testa polare. L'acido stearico e’
l’acido grasso principale nella sfingomielina.
❑ Se alla ceramide è legata la fosforilcolina (colina
legata ad un gruppo fosfato) attraverso un
legame estere con il suo gruppo -OH terminale
si ha la sfingomielina, l'unico fosfolipide di
membrana privo di glicerolo.
I glicolipidi
❑ I glicolipidi sono lipidi complessi che contengono nella loro struttura
carboidrati e ceramidi.
❑ Un gruppo di questi è rappresentato dai cerebrosidi, che sono
costituiti da una parte lipidica detta ceramide e da una parte mono-
o oligosaccaridica.
❑ Nei cerebrosidi, l'acido grasso della parte ceramidica può essere
costituito da una catena di 18 o di 24 atomi di carbonio;
quest'ultima forma si trova solamente in questi lipidi complessi.
Molecole di glucosio o galattosio formano un legame beta-
glicosidico con il gruppo alcolico primario della porzione ceramidica
della molecola. I cerebrosidi si trovano principalmente nell'encefalo
(rappresentano il 7% del peso netto dell'encefalo) e nelle sinapsi
nervose.
❑ Un altro gruppo, i gangliosidi, contengono residui di acido sialico,
un monosaccaride a 9 atomi di carbonio.
Gli sfingolipidi sono determinanti dei gruppi sanguigni
Prostaglandine, trombossani e leucotrieni: Eicosanoidi
❑Le prostaglandine sono sintetizzate nell'organismo umano a partire dall'acido arachidonico mediante ciclizzazione
a livello degli atomi di carbonio 8 e 12. L'enzima che catalizza questa reazione è chiamato ciclossigenasi (COX). Il
prodotto, conosciuto come PGG2, è il precursore comune da cui derivano le altre prostaglandine, incluse PGE e
PGF.
❑La COX-2, di contro, è responsabile della produzione di prostaglandine nel processo infiammatorio. Quando un
tessuto è leso o danneggiato, speciali cellule infiammatorie lo invadono e interagiscono con le cellule residenti, per
esempio le cellule muscolari lisce. Questa interazione attiva l'enzima COX-2 e vengono sintetizzate le
prostaglandine. Un simile danno tissutale può verificarsi in caso di attacco cardiaco (infarto del miocardio),
nell'artrite reumatoide e nelle coliti ulcerose.
❑I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'aspirina,
inibiscono entrambi gli enzimi COX.
❑Un'altra classe di derivati dell'acido arachidonico è quella
dei trombossani. Anche la loro sintesi comporta una ciclizzazione
(chiusura dell'anello). Queste sostanze derivano dalla PGH2, ma il loro
anello è un acetale ciclico. I trombossani sono noti per indurre
aggregazione piastrinica. Quando un vaso sanguigno è leso, la prima
linea di difesa è rappresentata dalle piastrine circolanti nel sangue, che
formano un primo coagulo. Il trombossano A2 induce l'aggregazione di
altre piastrine e, quindi, la dimensione del coagulo aumenta.
❑L'aspirina e altri farmaci antinfiammatori inibiscono l'enzima COX;
conseguentemente, viene inibita la sintesi di PGH2 e trombossani ed è
alterata la coagulazione del sangue. Per questo, è consigliata l'assunzione
di una dose giornaliera di 81 mg di aspirina per pazienti a rischio di
attacco cardiaco o ictus. Questo spiega anche perché i medici vietano ai
pazienti di utilizzare l'aspirina e altri agenti antinfiammatori per una
settimana prima di un intervento chirurgico programmato, poiché
aspirina e altri FANS possono causare sanguinamento eccessivo.
I leucotrieni sono un altro gruppo di sostanze che agiscono mediando la risposta
ormonale. Come le prostaglandine, essi derivano dall'acido arachidonico mediante
un meccanismo ossidativo.
❑ Sebbene i leucotrieni si trovino principalmente nei globuli bianchi (leucociti),
sono presenti anche in altri tessuti.
❑ Essi producono contrazioni muscolari di lunga durata, soprattutto nei polmoni, e
causano attacchi simili all'asma. Infatti, essi sono 100 volte più potenti
dell'istamina.
❑ Sia le prostaglandine che i leucotrieni causano infiammazione e febbre, così che
l'inibizione della loro produzione nell'organismo è uno dei principali obiettivi
della ricerca farmacologica.
I 20 amminoacidi
proteici
Le formule di struttura dei 20
amminoacidi proteici sono
rappresentate in questa pagina
attraverso la loro cosiddetta formula
covalente, ovvero con i gruppi
carbossilico e amminico non ionizzati.
Piuttosto che seguire un ordine di
rappresentazione basato su qualcuna
delle loro possibili classificazioni, gli
amminoacidi sono elencati con l'intento
di suggerire un qualche criterio per una
memorizzazione più agevole delle loro
strutture.