2 CPB Odontoiatria 2019
2 CPB Odontoiatria 2019
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di
chimica
farmaceu.ca
Lezione
2
Fasi
dell’azione
di
un
farmaco
Forma
farmaceu.ca
Disgregazione
e
disaggregazione
Fase
Passaggio
in
soluzione
del
farmaco
farmaceu.ca
Diffusione
al
sito
di
assorbimento
Assorbimento
Fase
Distribuzione
farmacocine.ca
Metabolismo
Escrezione
Effe9o
biologico
Farmaco
(Drug):
definizione
Sostanza
in
grado
di
interagire
con
una
macromolecola
avente
una
data
aHvità
biologica
e,
determinandone
una
modulazione
delle
funzioni,
produrre
una
risposta
biologica.
Farmaco Macromolecola
biologica Effe9o
Fosfolipidi e mebrane
Acidi Nucleici
Proteine
Legame
ad
Acidi
nucleici
(DNA
e
RNA)
Interazione
con
membrane
biologiche
Interazione
con
proteine
I LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DELLE PROTEINE
UN PARADIGMA FONDAMENTALE
UNA STRUTTURA → UN LEGAME
Interazione
con
proteine
Le principali classi di strutture proteiche
legame
covalente
Interazioni
ioniche
interazione
dipolari
legame
a
idrogeno
Interazione
ione-‐metallo
interazione
ca.one-‐π
interazione
a
trasferimento
di
carica
interazione
idrofobica
Forze
di
dispersione
di
London
(Forze
di
Van
der
Waals)
Legami di
VdW
Interazione
idrofobica
Legame a
idrogeno Legame
ionico
Legame
covalente
Il
più
forte
(50-‐150
Kcal/mol)
Generalmente,
irreversibile:
il
completo
ripris.no
delle
funzioni
cellulari
richiede
la
sintesi
di
nuovi
rece9ori
Generalmente
viene
evitato
nella
proge9azione
di
un
farmaco
È
desiderabile
in
chemioterapia:
se
il
rece9ore
è
esclusivo
della
cellula
patogena,
è
u.le
che
il
legame
farmaco
rece9ore
sia
irreversibile
Esempi:
• Deriva.
dell’acido
fosforico
interagiscono
con
l’ace.lcolinesterasi
inibendola
in
maniera
irreversibile:
sono
molto
tossici
(studia.
a
scopi
bellici
come
gas
nervini,
trovano
impiego
come
an.parassitari)
• An.bio.ci
β-‐la9amici:
acilano
un
enzima
transpep.dasico
responsabile
della
formazione
della
parete
ba9erica
Legame
covalente:
esempi.
Penicilline
PDB
PDB
l’anello
β-‐la9amico
portando
alla
formazione
di
un
legame
covalente
stabile
che
inaHva
irreversibilmente
l’enzima.
Interazioni
ioniche
Si
instaurano
tra
due
gruppi
di
carica
opposta
Meno
for.
dei
legami
covalen.
e
la
forza
diminuisce
con
il
quadrato
della
distanza
(anche
se
in
misura
minore
rispe9o
ad
altre
forze)
Sono
più
for.
e
più
persisten.
rispe9o
ad
altri
.pi
di
interazioni
Sono
pH
dipenden.
(a
pH
fisiologico
ammine
sono
cariche
+,
gli
acidi
carbossilici
-‐)
Interazioni
ioniche
Pivagabina
(an.depressino
e
ansioli.co)
Noradrenalina
Interazioni
ioniche
Rimantadina
(an.virale)
23
Interazione
dipolo-‐dipolo
Si
instaurano
tra
dipoli.
Nelle
sostanze
organiche
i
dipoli
permanen.
sono
cos.tui.
da
legami
covalen.
polari
(es.
O-‐H,
N-‐H,
C=O,
C-‐O,
C-‐Cl,
N=O).
Affinché
due
dipoli
si
a9raggano
è
necessario
che
la
distanza
tra
i
poli
di
segno
opposto
sia
maggiore
della
distanza
tra
i
poli
di
segno
uguale
Interazione
dipolo-‐dipolo
25
Interazione
ione-‐dipolo
Si
instaurano
tra
uno
ione
e
un
dipolo.
Sono
più
for.
delle
interazioni
ione-‐dipolo
Interazione
ione-‐dipolo
e
dipolo
dipolo
Zaleplon
Interazione dipolo-‐dipolo
Interazione
ione-‐dipolo
Legame
a
idrogeno
Si
instaura
quando
l’H
è
legato
dire9amente
ad
atomi
molto
ele9ronega.vi
(acquisisce
quindi
una
significa.va
carica
posi.va)
che
hanno
un
doppie9o
ele9ronico
non
condiviso
(lone
pair).
Si
iden.fica
quindi
un
gruppo
donatore
(-‐OH,
-‐SH,
-‐NH)
e
un
gruppo
acce9ore
(=N-‐,
-‐OH,
-‐O-‐,
=O).
Ele9ronega.vità
dei
2
atomi
collega.
all’H:
F>O>N
(S
e
Cl
non
danno
significa.vi
legami
H)
Legame
a
idrogeno
I
più
frequen.
legami
H
sono:
• O—H...:N
(29
kJ/mol)
• O—H...:O
(21
kJ/mol)
• N—H...:N
(13
kJ/mol)
• N—H...:O
(8
kJ/mol)
Forza
inferiore
alle
interazioni
ele9rosta.che
ma
superiori
ad
altri
.pi
di
forze
Stru9ura
Legame
ad
iella
COX
Esempi.
Acidi
arilalcanoici
drogeno.
Variazioni conformazionali
e modulazione allosterica
• Emoagglu.nina
(HA)
lega
il
virus
alle
cellule
mediante
un
residuo
terminale
di
acido
sialico
(NANA:
Acido
N-‐ace.lneuramminico)
• La
neuraminidasi
(glicosilasi)
scinde
il
legame
con
il
NANA
in
modo
che
le
par.celle
virali
possano
lasciare
la
cellula
ospite
Gli
inibitori
delle
neuraminidasi
prevengono
l’infezione
di
nuove
cellule
bloccando
il
diffondersi
dell’infezione
Neuramidasi
(sialidasi):
meccanismo
e
stru9ura
OHmizzazione
delle
interazioni
con
Glu
119
Lead
compounds
per
lo
sviluppo
dei
compos.
ora
in
uso
clinico
Inibitori
delle
neuramidasi
Alterazione della
membrana cellulare
Distorsione dell’elica