03 - Presentazione - Traccia
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Le seconde, decisamente più regolari, inserite all’interno della scacchiera, sono dei
grandi vuoti urbani che ricevono la misura dall’edificato.
Nell’area di progetto questi due tipi di spazio pubblico convergono quasi a costitu-
ire un sistema unico.
Nell’area di progetto troviamo entrambe queste tipologie:
Piazza Manzoni, lungo il canale, era il centro della vita marinara. Lorenzo Viani,
forse il più famoso dei pittori viareggini, racconta come proprio in questa piazza,
sotto un colossale albero chiamato “il Mirto”, si incontravano i marinai, i capitani
arruolavano le ciurme, si rammendavano le vele e le reti, si tiravano in secca le
barche per le riparazioni.
Piazza Nieri e Paolini, all’interno della scacchiera, è la piazza che “raccoglie i ricor-
di politici e le serie emozioni popolari”, come scrive Mario Tobino, la piazza degli
eventi collettivi ma anche dei giochi dei ragazzi.
Uno studio dell’evoluzione storica dell’area ci permette di vedere come due piazze
vivano in equilibrio, separate da un isolato che accoglie funzioni pubbliche, e che
quindi andava a costituire un unico sistema centro della vita comunitaria.
In seguito ai bombardamenti bellici l’isolato che rendeva ben riconoscibile la for-
ma dello spazio pubblico è stato demolito, mentre nella Piazza Grande, alla fine
degli anni Sessanta, fu costruito un nuovo palazzo municipale.
Le auto, poi, hanno invaso quello che restava delle antiche piazze.
Rimane, dell’antico isolato, questo frammento che domina sul parcheggio, ed alcu-
ni platani, come vecchi testimoni di uno spazio irrimediabilmente mutato.
Già da pochi anni dopo la costruzione dell’edificio, tutte le amministrazioni hanno
manifestato l’intenzione di rimediare in qualche modo la ferita e restituire que-
sti spazi alla città, tanto che qualche anno fa nacquero anche dei comitati che si
proposero di trovare fondi europei per la demolizione del municipio, e quasi da
vent’anni si sono succeduti studi di fattibilità anche per un parcheggio interrato
per togliere le auto dalla superficie.
Il progetto quindi, assume questa manifestazione di interesse da parte dell’ammi-
nistrazione, prevedendo quindi la demolizione dell’attuale municipio per costruire
un edificio capace di accogliere tutti gli uffici comunali, e degli spazi aperti memo-
ri della vita che sotto l’ombra di quei platani aveva luogo. E proprio da quei platani,
che sembrano custodi delle piazze viareggine, prende le mosse il progetto.
Infine la suggestione delle strutture nautiche, che possiedono anche una grande
forza architettonica, memoria delle imbarcazioni che lungo il canale venivano co-
struite e riparate.
Tutti questi motivi vedremo che vanno a confluire nel progetto, e qui possiamo
passare alle tavole.