Benedetto XVI - Storia Di Un Pontificato
Benedetto XVI - Storia Di Un Pontificato
Benedetto XVI - Storia Di Un Pontificato
Storia di un pontificato
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Sommario
Biografia .......................................................................................................................................................3
Cronologia ....................................................................................................................................................7
Alcuni dati del Pontificato .......................................................................................................................23
Francesco e Benedetto XVI, tra incontri e parole ................................................................................24
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Biografia
Joseph Ratzinger - Cardinale dal 1977, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
dal 1981, Decano del Collegio Cardinalizio dal 2002 - è nato in Marktl am Inn, nel territorio
della Diocesi di Passau (Germania), il 16 aprile 1927.
Suo padre era un commissario di gendarmeria e proveniva da una famiglia di agricoltori della
bassa Baviera. La madre era figlia di artigiani di Rimsting, sul lago di Chiem, e prima di sposarsi
aveva fatto la cuoca in diversi alberghi.
Egli ha trascorso la sua infanzia e la sua adolescenza a Traunstein, una piccola città vicino alla
frontiera con l’Austria, a circa trenta chilometri da Salisburgo. Ha ricevuto in questo contesto,
che egli stesso ha definito “mozartiano”, la sua formazione cristiana, umana e culturale.
Il tempo della sua giovinezza non è stato facile. La fede e l’educazione della sua famiglia lo
hanno preparato alla dura esperienza dei problemi connessi al regime nazista: egli ha ricordato
di aver visto il suo parroco bastonato dai nazisti prima della celebrazione della Santa Messa e di
aver conosciuto il clima di forte ostilità nei confronti della Chiesa cattolica in Germania.
Ma proprio in questa complessa situazione, egli ha scoperto la bellezza e la verità della fede in
Cristo e fondamentale è stato il ruolo della sua famiglia, che ha sempre continuato a vivere una
cristallina testimonianza di bontà e di speranza radicata nell’appartenenza consapevole alla
Chiesa. Verso la conclusione della Seconda Guerra Mondiale egli venne anche arruolato nei
servizi ausiliari antiaerei.
Dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia presso la Scuola superiore di Filosofia e Teologia
di Frisinga e presso l’Università di Monaco.
Appena un anno dopo, don Joseph ha iniziato la sua attività didattica nella medesima Scuola di
Frisinga, dove era stato studente.
Nel 1953 si è laureato in Teologia con una dissertazione sul tema: “Popolo e Casa di Dio nella
Dottrina della Chiesa di sant’Agostino”.
Nel 1957 ha fatto la libera docenza col noto professore di Teologia Fondamentale di Monaco,
Gottlieb Söhngen, con un lavoro su: “La teologia della storia di san Bonaventura”.
La sua intensa attività scientifica lo ha portato a svolgere importanti incarichi in seno alla
Conferenza Episcopale Tedesca, nella Commissione Teologica Internazionale.
Tra le sue pubblicazioni, particolare eco ha avuto “Introduzione al cristianesimo” (1968), una
raccolta di lezioni universitarie sulla “professione di fede apostolica”. Nel 1973, poi, è stato
pubblicato il volume “Dogma e Predicazione”, che raccoglie i saggi, le meditazioni e le omelie
dedicate alla pastorale.
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Una vastissima risonanza ha avuto la sua arringa pronunciata dinanzi all’Accademia cattolica
bavarese, sul tema: “Perché io sono ancora nella Chiesa?”.
La serie delle sue pubblicazioni è proseguita copiosa e puntuale nel corso degli anni, costituendo
un punto di riferimento per tante persone e certamente per quanti sono impegnati nello studio
approfondito della Teologia. Si pensi, ad esempio, al volume “Rapporto sulla fede” del 1985 e a
“Il sale della terra” del 1996. Va ricordato anche il libro “Alla scuola della Verità”, dato alle
stampe in occasione del suo settantesimo compleanno.
Di grande valore, centrale nella vita del Pastore Ratzinger, è stata l’alta e proficua esperienza
della sua partecipazione al Concilio Vaticano II con la qualifica di “esperto”, che egli ha vissuto
anche come conferma della propria vocazione, da lui definita “teologica”.
Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 28 maggio dello stesso anno: primo sacerdote diocesano
ad assumere, dopo ottant’anni, il governo pastorale della grande Diocesi bavarese. Egli ha scelto
come motto episcopale: “Collaboratori della Verità”.
Sempre Papa Montini lo ha creato Cardinale, del Titolo di Santa Maria Consolatrice al Tiburtino,
nel Concistoro del 27 giugno 1977.
È stato Relatore alla Quinta Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi (1980) sul tema della
famiglia cristiana nel mondo contemporaneo. In quell’occasione, nella sua prima relazione, ha
svolto un’ampia e puntuale analisi sulla situazione della famiglia nel mondo, sottolineando la
crisi della cultura tradizionale di fronte alla mentalità tecnicistica e meramente razionale.
Accanto agli aspetti negativi, non ha mancato di evidenziare la riscoperta del vero personalismo
cristiano come lievito che feconda l’esperienza coniugale di molte coppie di sposi, e ha rivolto
anche un invito a una retta valutazione del ruolo della donna, che va annoverata tra le questioni
fondamentali nella riflessione sul matrimonio e sulla famiglia. Nella seconda parte della
relazione, dedicata al disegno di Dio sulle famiglie di oggi, ha ricordato soprattutto che la
mascolinità e la femminilità sono espressione della comunione delle persone come segno
originale del dono d’amore del Creatore.
Ne consegue - ha sottolineato - che l’amore dell’uomo e della donna non è cosa privata, né
profana, né meramente biologica, ma qualcosa di sacro che introduce ad uno “stato”, a una
nuova forma di vita, permanente e responsabile. Il matrimonio e la famiglia - ha ricordato con
forza - precedono in qualche modo la cosa pubblica, e quest’ultima deve rispettare il diritto
proprio del matrimonio e della famiglia e il suo intimo mistero. Nella terza parte il Porporato ha
affrontato i problemi pastorali legati alla famiglia: da quello della costruzione di una comunità
di persone a quello della generazione della vita, dal ruolo educativo dei genitori alla necessità
della preparazione dei giovani al matrimonio e alla vita familiare, dai compiti sociali a quelli
culturali e morali.
È stato anche Presidente Delegato della Sesta Assemblea (1983), che ha avuto per tema la
riconciliazione e la penitenza nella missione della Chiesa. Nel suo intervento ai lavori ha ribadito
le norme pastorali promulgate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede riguardanti il
Sacramento della Riconciliazione e ha approfondito, in particolare, le questioni legate a due
interrogativi emersi più volte durante i lavori assembleari: quello riguardante l’obbligo di
confessare i peccati gravi già assolti durante l’assoluzione generale e quello concernente la
confessione personale come elemento essenziale del Sacramento.
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Il suo servizio come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede è stato instancabile
e la sua opera, come collaboratore di Giovanni Paolo II, è stata continua e preziosa. Va segnalato
il suo ruolo di Presidente della Commissione per la Preparazione del Catechismo della Chiesa
Cattolica.
Il 5 aprile 1993 è stato chiamato a far parte dell’Ordine dei Vescovi e ha preso possesso del Titolo
della Chiesa Suburbicaria di Velletri-Segni.
Al Cardinale Ratzinger sono state affidate le meditazioni della Via Crucis 2005 celebrata al
Colosseo. “Non dobbiamo pensare anche - è stato il suo invito nella meditazione della nona
stazione - a quanto Cristo debba soffrire per la sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del
santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra!
Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza renderci conto di lui! Quante volte la sua
Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!
Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero
appartenere completamente a Lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!”. “Signore - ha
insistito - spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua
da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il
volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi
stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà
della tua Chiesa... Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua
Chiesa”.
Venerdì 8 aprile, come Decano del Collegio Cardinalizio, ha presieduto la Santa Messa esequiale
di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. “Egli - ha affermato il Cardinale Ratzinger - ha
interpretato per noi il mistero pasquale come mistero della divina misericordia... Il Papa ha
sofferto ed amato in comunione con Cristo e perciò il messaggio della sua sofferenza e del suo
silenzio è stato così eloquente e fecondo”. “Possiamo essere sicuri che il nostro amato Papa - ha
concluso - sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice. Sì, ci benedica,
Santo Padre. Noi affidiamo la tua cara anima alla Madre di Dio, tua Madre, che ti ha guidato
ogni giorno e ti guiderà adesso alla gloria eterna del Suo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore”.
Alla vigilia della sua elezione al Soglio Pontificio, lunedì 18 aprile, nella Basilica Vaticana, ha
celebrato la Santa Messa “pro eligendo Romano Pontifice” insieme con i 115 Cardinali. Il 19
aprile 2005, il Cardinale Joseph Ratzinger è stato eletto 265° Pontefice.
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L’11 febbraio 2013, durante il Concistoro Ordinario Pubblico per la canonizzazione di alcuni
beati, ha annuncaito la decisione di rinunciare al ministero petrino:
“Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla
certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo
adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza
spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e
pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di
grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il
Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi,
in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il
ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena
libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro”.
Benedetto XVI ha vissuto il resto della sua esistenza in Vaticano, presso il Monastero Mater
Ecclesiae, in qualità di Papa Emerito.
Cronologia
2005
19 aprile Il Cardinale Joseph Ratzinger, 78 anni, Prefetto della Congregazione per la
Dottrina della Fede viene eletto 265° Papa della Chiesa cattolica, dopo due giorni
di Conclave, assumendo il nome di Benedetto XVI. Il 24 aprile, sul sagrato della
Basilica Vaticana, presiede la Santa Messa per l’inizio ufficiale del Suo ministero
petrino.
13 maggio Annuncia l’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione di Papa
Giovanni Paolo II, dispensando dai cinque anni canonici di attesa dalla morte.
29 maggio Visita pastorale a Bari per la conclusione del XXIV Congresso Eucaristico
Nazionale.
31 maggio Promulga il “Motu Proprio” L’Antica e Venerabile Basilica, per la Basilica di San
Paolo fuori le Mura e per il suo Complesso extraterritoriale, stabilendo che sia
preposto un Arciprete nominato dal Romano Pontefice.
24 giugno Si reca al Palazzo del Quirinale per la visita ufficiale al Presidente della Repubblica
Italiana, Carlo Azeglio Ciampi.
28 giugno Promulga il “Motu Proprio” Per l’approvazione e la pubblicazione del Compendio
del Catechismo della Chiesa Cattolica. Lo stesso giorno, viene presentato il testo
del Compendio.
11-28 luglio Trascorre un periodo di riposo a Les Combes, in Valle d’Aosta.
18-21 agosto Viaggio apostolico a Köln, in Germania, per la XX Giornata Mondiale della
Gioventù, convocata dal predecessore. Tra le altre cose, visita la Sinagoga di
Colonia, il 19 agosto.
29 agosto Riceve a Castel Gandolfo mons. Bernard Fellay, Superiore Generale della
“Fraternità San Pio X”. Si tratta del primo incontro del nuovo Pontefice con
l’esponente della comunità tradizionalista fondata da mons. Marcel Léfebvre,
scomunicato da Giovanni Paolo II nel 1988.
24 settembre Ha luogo un colloquio con il professor Hans Küng (Tubinga).
30 settembre Si reca in visita all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma.
2-23 ottobre XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: “L’Eucaristia,
fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. In apertura dei lavori,
tiene una meditazione.
15 ottobre In piazza San Pietro, ha luogo l’Incontro di catechesi e di preghiera con i bambini
della Prima Comunione.
23 ottobre Canonizza 5 beati.
29 ottobre Si reca in pellegrinaggio privato al santuario mariano “Madre delle Grazie” della
Mentorella (provincia di Roma).
9 novembre Promulga la Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Totius orbis, che
contiene nuove disposizioni circa le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria
degli Angeli in Assisi.
18 dicembre Visita pastorale alla parrocchia di Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone, nel
settore est della Diocesi di Roma.
25 dicembre Promulga la Lettera Enciclica Deus caritas est.
30 dicembre Si reca in visita al Dispensario Pontificio “Santa Marta” in Vaticano.
2006
5 gennaio Si reca in visita al Presepio dei Netturbini allestito nella sede dell’AMA (Azienda
Municipale Ambiente) in via di Porta Cavalleggeri.
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2007
4 gennaio Si reca in visita alla Mensa della Caritas di Roma a Colle Oppio.
19-20 gennaio Convoca una riunione nel desiderio di approfondire la conoscenza della
situazione della Chiesa cattolica nella Cina Continentale.
22 febbraio Promulga l’Esortazione Apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis
“Sull’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.
18 marzo Si reca in visita all’Istituto penale per minori “Casal del Marmo” di Roma.
25 marzo Visita pastorale alla parrocchia di Santa Felicita e Figli martiri nel quartiere Fidene,
settore nord della Diocesi di Roma.
29 marzo Presiede la Celebrazione della Penitenza con i giovani della Diocesi di Roma, in
preparazione alla XXII Giornata mondiale della Gioventù sul tema: “Come io vi ho
amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34).
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16 aprile E’ nelle librerie, in coincidenza dell’80° genetliaco del Pontefice, il primo libro
della serie “Gesù di Nazareth”, presentato alla stampa il 13 aprile.
21-22 aprile Visita pastorale alle Diocesi di Vigevano e di Pavia, e in particolare alla tomba di
Sant’Agostino.
26-28 aprile Nel Palazzo Apostolico Vaticano, convocato dal Santo Padre e sotto la presidenza
del Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, si tiene il Sinodo straordinario
della Chiesa di Antiochia dei Siri cattolici, con la partecipazione del Patriarca
Ignazio Pietro VIII Abdel Ahad e di altri 13 Vescovi Siri cattolici.
29 aprile Nella 44° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, sul tema: “La vocazione al
servizio della Chiesa comunione”, nella Basilica Vaticana, presiede la Santa Messa
nel corso della quale conferisce l’Ordinazione presbiterale a 22 diaconi della
Diocesi di Roma.
9-14 maggio Viaggio apostolico in Brasile, per la V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-
Americano e dei Caraibi (Celam) ad Aparecida. L’11 maggio, canonizza il beato Frei
Antônio de Sant’Ana Galvão, primo santo nativo del Brasile. Inoltre, tra le altre
cose, visita la “Fazenda da Esperança” a Guaratinguetá, struttura nata nel 1979 da
un’iniziativa di Fr. Hans Stapel per il recupero di giovani tossicodipendenti e
alcolisti; e presiede al Santuario “Nossa Senhora da Conceição Aparecida” la Santa
Messa di inaugurazione dell’incontro del Celam.
31 maggio Si reca in visita al Palazzo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
3 giugno Canonizza 4 beati.
9 giugno Si reca in visita presso la Congregazione per le Chiese Orientali.
11 giugno Promulga il Motu Proprio De aliquibus mutationibus in normis de electione
romani pontifices, che ripristina la maggioranza richiesta per l’elezione del
Pontefice. Nella stessa giornata, si reca nella Basilica di San Giovanni in Laterano,
dove inaugura il Convegno della Diocesi di Roma, sul tema: “Gesù è il Signore.
Educare alla fede, alla sequela, alla testimonianza”.
16 giugno Nella Cappella “Redemptoris Mater” del Palazzo Apostolico Vaticano, presiede la
celebrazione dell’Ora Sesta, a cui partecipa Sua Beatitudine Chrysostomos II,
Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, con la Delegazione al Seguito.
17 giugno Visita pastorale ad Assisi, in occasione dell’ottavo centenario della conversione di
San Francesco.
25 giugno Si reca in visita alla Biblioteca Apostolica Vaticana e all’Archivio Segreto Vaticano.
28 giugno Durante la celebrazione dei Primi Vespri della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e
Paolo, presso la Basilica di San Paolo fuori le mura, annuncia l’indizione di un
“Anno Paolino”, in occasione del bimillenario della nascita di San Paolo, tra il 28
giugno 2008 e il 29 giugno 2009.
30 giugno Pubblicazione della Lettera ai Vescovi, ai presbiteri, alle persone consacrate e ai
fedeli laici della Chiesa cattolica nella Repubblica Popolare Cinese.
7 luglio Promulga il “Motu Proprio” Summorum Pontificum sull’uso della liturgia romana
anteriore alla riforma del 1970. La pubblicazione è accompagnata da una Lettera
del Santo Padre ai Vescovi di tutto il mondo.
9-27 luglio Trascorre un periodo di riposo a Lorenzago di Cadore, in provincia di Belluno.
1-2 settembre Visita pastorale a Loreto, in occasione dell’Agorà dei giovani italiani.
7-9 settembre Viaggio apostolico in Austria, in occasione dell’850° anniversario della fondazione
del Santuario di Mariazell. Tra le altre cose, presiede la Celebrazione Eucaristica
nel Santuario situato tra i monti della Stiria; visita l’Abbazia di Heiligenkreuz,
monastero cistercense fondato nel 1135 da Leopoldo III; e, al Wiener Konzerthaus
di Wien, incontra le organizzazioni di volontariato della Chiesa e della società civile
che operano in Austria.
23 settembre Visita pastorale a Velletri.
11
29 settembre Nella festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, nella Basilica
Vaticana, presiede la Santa Messa nel corso della quale conferisce l’Ordinazione
episcopale a 6 Presuli.
12 ottobre Partecipa all’inaugurazione del Portone di bronzo, porta d’ingresso del Palazzo
Apostolico e della Casa del Papa, a conclusione dei lavori di restauro.
13 ottobre Si reca in visita al Pontificio Istituto di Musica Sacra.
21 ottobre Visita pastorale a Napoli. Tra le altre cose, nell’Aula Magna del Seminario
arcivescovile a Capodimonte, saluta i capi delle delegazioni che partecipano
all’Incontro internazionale per la pace, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio,
sul tema: “Per un mondo senza violenza - Religioni e culture in dialogo”.
24 novembre Crea 23 Cardinali. In occasione del Concistoro Ordinario Pubblico, il giorno prima
si era svolto un incontro di preghiera e riflessione del Santo Padre con i membri
del Collegio Cardinalizio, mattina e pomeriggio. Il 25 novembre, Solennità di
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, nella Basilica Vaticana, presiede la
Concelebrazione Eucaristica con i 23 nuovi Cardinali e consegna loro l’Anello
cardinalizio.
29 novembre Risponde alla lettera scritta da un un gruppo di 138 Guide Religiose Musulmane,
indirizzata al Santo Padre e ai responsabili delle altre Chiese e confessioni
cristiane, dal titolo: “Una Parola Comune tra Noi e Voi”.
30 novembre Promulga la Lettera Enciclica Spe salvi, indirizzata ai Vescovi, ai presbiteri e ai
diaconi, alle persone consacrate e a tutti i fedeli laici, sulla speranza cristiana.
2 dicembre Si reca in visita all’Ospedale romano “San Giovanni Battista”.
5 dicembre Accogliendo le suppliche di numerosi Pastori e fedeli, dispone la concessione di una
speciale indulgenza plenaria in occasione del 150° anniversario delle apparizioni
della Beata Vergine Maria nella Grotta di Massabielle, presso Lourdes, a Santa
Bernardetta Soubirous.
16 dicembre Visita pastorale alla parrocchia di Santa Maria del Rosario di Pompei alla Magliana,
nel settore ovest della Diocesi di Roma, per la celebrazione della Santa Messa e la
dedicazione della nuova Chiesa.
2008
4 gennaio Si reca in visita alla Casa “Dono di Maria” delle Missionarie della Carità in Vaticano.
16 gennaio La Sala Stampa della Santa Sede pubblica il testo dell’Allocuzione che il Santo Padre
avrebbe pronunciato nel corso della visita all’Università degli Studi “La Sapienza”
di Roma, prevista per giovedì 17 gennaio e annullata il 15 gennaio.
22 febbraio Presiede la cerimonia di intitolazione del cortile nord della Basilica Vaticana a San
Gregorio l’Illuminatore. Presente anche Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX
Tarmouni, Patriarca di Cilicia degli Armeni.
24 febbraio Visita pastorale alla parrocchia di Santa Maria Liberatrice a Testaccio, nel settore
centro della Diocesi di Roma.
9 marzo Celebra la Santa Messa nella Chiesa di San Lorenzo in Piscibus, in occasione del 25°
anniversario dell’istituzione del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo,
inaugurato da Papa Giovanni Paolo II il 13 marzo 1983.
10-12 marzo Si riunisce in Vaticano la Commissione che il Pontefice ha istituito per studiare le
questioni di maggiore importanza relative alla vita della Chiesa in Cina.
17 marzo Celebra una Santa Messa, nella Cappella “Redemptoris Mater”, in suffragio
dell’Arcivescovo dei Caldei in Iraq, mons. Paulos Faraj Rahho, rapito il 29 febbraio
e poi ucciso.
7 aprile Si reca in visita alla Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, nel 40° anniversario
della Comunità di Sant’Egidio, e presiede una Celebrazione della Parola in
memoria dei Testimoni della Fede del XX e XXI secolo.
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15-21 aprile Viaggio apostolico negli Stati Uniti. A Washington, tra le altre cose, nella
coincidenza del suo 81° genetliaco, visita la Casa Bianca; celebra i Vespri, insieme
con i Vescovi degli Stati Uniti d’America, presso il “National Shrine of the
Immaculate Conception”; e in Nunziatura riceve un piccolo gruppo di persone
vittime di abusi sessuali da parte di esponenti del clero. A New York, tra le altre
cose, interviene all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite; celebra la Santa
Messa nella Cattedrale di St. Patrick; e prega a Ground Zero.
27 aprile Presiede, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa nel corso della quale conferisce
l’Ordinazione presbiterale a 29 diaconi, di cui 28 della Diocesi di Roma e uno del
Pontificio Collegio Urbano de Propaganda Fide.
3 maggio Presiede la recita del Santo Rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
4 maggio Dopo la recita del Regina Coeli, incontra in piazza San Pietro gli appartenenti
all’Azione Cattolica Italiana, che hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica
presieduta dal card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale
Italiana, nella ricorrenza dei 140 anni di fondazione dell’Associazione.
9 maggio Nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, presiede una Celebrazione
ecumenica con la partecipazione di Sua Santità Karekin II, dei Vescovi armeni al
Suo Seguito, e dei fedeli armeni.
17-18 maggio Visita pastorale a Savona e Genova. Tra le altre cose, visita in forma privata il
Santuario della Madonna della Guardia a Cerànesi-Campomorrone; e si reca
presso l’Ospedale pediatrico “Giannina Gaslini” di Genova.
24 maggio In occasione della giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, compone la “Preghiera
a Nostra Signora di Sheshan”.
14-15 giugno Visita pastorale a Santa Maria di Leuca e Brindisi.
28 giugno Presiede, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, la celebrazione dei Primi Vespri
della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, in occasione dell’apertura
dell’Anno Paolino, con la partecipazione del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I e
dei Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità Cristiane.
12-21 luglio Viaggio apostolico in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney.
Dopo alcuni giorni di soggiorno privato presso la residenza del Kenthurst Study
Centre, tra le altre cose, celebra con i Vescovi australiani la Santa Messa nella St.
Mary’s Cathedral di Sydney; all’Ippodromo di Randwick, presiede la veglia di
preghiera con i giovani e, il giorno seguente, la Santa Messa a conclusione della
XXIII Gmg. Inoltre, prima di concludere il viaggio, come espressione della sua
sollecitudine pastorale nei confronti di quanti hanno subito abusi da parte del
clero, celebra una Santa Messa alla presenza di un gruppo rappresentativo di
vittime.
28 luglio-11 agosto Trascorre un periodo di riposo nel seminario maggiore di Bressanone, in
provincia di Bolzano. Nel corso del soggiorno, tra le altre cose, si reca anche a Oies,
in Val Badia, luogo natale di San Giuseppe Freinademetz, missionario Verbita in
Cina.
7 settembre Visita pastorale a Cagliari. Tra le altre cose, sul sagrato del Santuario di Nostra
Signora di Bonaria, presiede la Celebrazione Eucaristica.
12-15 settembre Viaggio apostolico in Francia, in occasione del 150° anniversario delle
Apparizioni di Lourdes. Tra le altre cose, al Collège des Bernardins di Parigi,
incontra il mondo della Cultura; nella Cattedrale di Notre Dame, presiede la
celebrazione dei Vespri della Beata Vergine Maria con i sacerdoti, i religiosi, le
religiose, i seminaristi e i diaconi, prima di salutare i giovani sul sagrato; e ancora,
nella ricorrenza liturgica della Beata Vergine Maria Addolorata, celebra la Santa
Messa per i malati, sul sagrato della Basilica di Notre Dame du Rosaire di Lourdes.
21 settembre Si reca ad Albano per la celebrazione della Santa Messa e la Dedicazione dell’Altare
della Cattedrale.
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4 ottobre Si reca al Palazzo del Quirinale per la visita ufficiale al Presidente della Repubblica
Italiana, Giorgio Napolitano.
5-26 ottobre XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi su: “La Parola di Dio
nella vita e nella missione della Chiesa”. Il 18 ottobre, nella Cappella Sistina, ha
luogo la celebrazione dei Primi Vespri della XXIX Domenica del tempo “per
annum” presieduta dal Santo Padre in occasione della partecipazione del Patriarca
Ecumenico Bartolomeo I ai lavori dell’assise.
12 ottobre Canonizza 4 beati.
19 ottobre Visita pastorale al Pontificio Santuario di Pompei. Tra le altre cose, venera le spoglie
del beato Bartolo Longo e presiede la recita del Santo Rosario.
22 ottobre Nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la
conferenza stampa di presentazione del primo volume dell’Opera omnia di Joseph
Ratzinger - Benedetto XVI in edizione tedesca, pubblicata da Herder Verlag.
28 ottobre Promulga una Lettera Apostolica in occasione del VII centenario della morte del
beato Giovanni Duns Scoto.
24 novembre Nella Cappella “Redemptoris Mater” del Palazzo Apostolico Vaticano, presiende,
insieme con Sua Santità Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni, una
Celebrazione ecumenica.
30 novembre Visita pastorale alla parrocchia di San Lorenzo fuori le Mura, nel settore nord della
Diocesi di Roma, per il 1750° anniversario del martirio di San Lorenzo.
13 dicembre Si reca in visita all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
2009
23 gennaio Concede la comunione ecclesiastica richiesta da Sua Beatitudine Ignace Youssif III
Younan, canonicamente eletto Patriarca dei Siri di Antiochia dal Sinodo dei
Vescovi della Chiesa Siro-Cattolica.
24 gennaio Rimette la scomunica a quattro Vescovi della Fraternità Sacerdotale San Pio X
consacrati dal vescovo scismatico Marcel Lefebvre. Tra questi, il vescovo
negazionista britannico Richard Williamson. In una successiva Lettera del 10
marzo ai Vescovi della Chiesa Cattolica esprimerà il suo “rammarico” per il fatto
che il caso Williamson si sia “sovrapposto alla remissione della scomunica”.
9 marzo Si reca in visita al Campidoglio. Concluso l’appuntamento, raggiunge il vicino
Monastero delle Oblate di Santa Francesca Romana a Tor de’ Specchi.
17-23 marzo Viaggio apostolico in Camerun e Angola. Al centro del pellegrinaggio, anzitutto la
consegna ai Vescovi africani dell’Instrumentum laboris della II Assemblea
Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, in programma a ottobre in Vaticano.
In Angola, tra le altre cose, incontra allo Stadio dos Coqueiros di Luanda i giovani
del Paese, tra cui anche orfani e mutilati, vittime della guerra civile.
29 marzo Visita pastorale alla parrocchia del Santo Volto di Gesù alla Magliana, nel settore ovest
della Diocesi di Roma.
30 marzo-1 aprile Si riunisce in Vaticano, per la seconda volta, la Commissione istituita dal
Pontefice nel 2007 per studiare le questioni di maggiore importanza relative alla
vita della Chiesa in Cina.
26 aprile Canonizza 5 beati.
28 aprile Si reca in visita alle zone terremotate dell’Abruzzo.
3 maggio Presiede nella Basilica Vaticana la Santa Messa nel corso della quale conferisce
l’Ordinazione presbiterale a 19 diaconi della Diocesi di Roma.
8-15 maggio Pellegrinaggio in Terra Santa. Tra le altre cose, al Monte Nebo visita l’antica
Basilica del Memoriale di Mosé; visita la Moschea Al-Hussein Bin Talal di Amman
e incontra i capi religiosi musulmani, il Corpo Diplomatico e i rettori delle
Università giordane; si reca presso Bethany beyond the Jordan; visita il
14
21 novembre Nella Cappella Sistina, incontra gli Artisti. L’evento, promosso dal Pontificio
Consiglio della Cultura, cade nel decennale della Lettera di Giovanni Paolo II agli
Artisti (4 aprile 1999) e nel 45° anniversario dell’Incontro di Paolo VI con gli
Artisti (7 maggio 1964).
11 dicembre Incontra il presidente della Conferenza episcopale irlandese, card. Seán Baptist
Brady, Arcivescovo di Armagh, e mons. Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino,
per una valutazione sulla situazione della Chiesa in Irlanda a seguito della
pubblicazione del Murphy Commission Report.
13 dicembre Si reca in visita all’Hospice Fondazione Roma, che fornisce assistenza gratuita a
malati di cancro in fase terminale e a malati di Alzheimer e di Sclerosi Laterale
Amiotrofica (SLA).
17 dicembre Viene resa nota la “dimissione dallo stato clericale” di Emmanuel Milingo.
19 dicembre Proclama le “virtù eroiche” di Giovanni Paolo II, e quelle di Pio XII.
24 dicembre Durante la processione di ingresso per la celebrazione della Santa Messa della
Notte per la Solennità del Natale del Signore, nella Basilica Vaticana, una persona
non equilibrata oltrepassa la transenna e, nonostante l’intervento della sicurezza,
riesce a raggiungere il Santo Padre, facendogli perdere l’equilibrio e facendolo
scivolare a terra. Il 13 gennaio 2010, al termine dell’udienza generale, il Santo
Padre incontrerà privatamente la signorina Susanna Maiolo.
27 dicembre Nella Festa della Santa Famiglia, si reca nella mensa di via Dandolo, nel quartiere
di Trastevere a Roma, per pranzare con i poveri assistiti dalla Comunità di
Sant’Egidio.
2010
17 gennaio Si reca in visita alla Comunità Ebraica di Roma.
14 febbraio Si reca in visita all’Ostello della Caritas diocesana di Roma “Don Luigi Di Liegro” alla
Stazione Termini, in via Marsala.
15-16 febbraio Incontra i Vescovi della Conferenza episcopale irlandese.
7 marzo Visita pastorale alla parrocchia di San Giovanni della Croce a Colle Salario, nel settore
nord di Roma.
14 marzo Si reca in visita alla Comunità evangelica luterana di Roma, presso la Christuskirche in
via Sicilia.
19 marzo Invia una Lettera Pastorale a tutti i cattolici d’Irlanda in cui esprime profondo dolore e
rammarico per gli abusi commessi da sacerdoti e religiosi e per il modo in cui tali
situazioni sono state affrontate nel passato. In essa, inoltre, si annuncia una Visita
Apostolica in alcune diocesi dell’Irlanda, come pure in seminari e congregazioni
religiose. Poco più di due mesi dopo, il 31 maggio, la Santa Sede diffonderà i
dettagli della Visita affidata a nove visitatori apostolici.
22-24 marzo Si svolge, in Vaticano, la terza riunione della Commissione instituita per studiare le
questioni di maggiore importanza relative alla vita della Chiesa cattolica in Cina. Al
termine dell’incontro, viene diffuso un comunicato della Sala Stampa della Santa
Sede.
26 marzo Ha luogo la prima sessione della Commissione Internazionale di inchiesta su
Medjugorje.
17-18 aprile Viaggio apostolico a Malta, in occasione del 1950° anniversario del naufragio di
San Paolo sull’isola.
1 maggio In un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, pubblicato al termine della
riunione tra il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone e i cinque Vescovi
incaricati della Visita Apostolica alla Congregazione dei Legionari di Cristo, tra le
altre cose, si legge: “i gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti di P.
Maciel, confermati da testimonianze incontrovertibili, si configurano, talora, in
16
2011
5 gennaio Si reca in visita al Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, in occasione della Solennità
dell’Epifania.
18
2012
6 gennaio Nella Solennità dell’Epifania del Signore, celebra nella Basilica Vaticana la Santa
Messa nel corso della quale conferisce l’Ordinazione episcopale ad alcuni
presbiteri.
18 febbraio Nella Basilica Vaticana, tiene un Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di
22 Cardinali e per il voto su alcune cause di canonizzazione. L’evento è preceduto
da una Giornata di preghiera e riflessione, con una sessione mattutina e una
pomeridiana.
4 marzo Visita pastorale alla parrocchia di San Giovanni Battista de La Salle al Torrino, nel
settore sud della Diocesi di Roma.
10 marzo Presiede, nella chiesa dei Santi Andrea e Gregorio al monte Celio, la celebrazione dei
Primi Vespri della III domenica di Quaresima, con la partecipazione
20
30 luglio Promulga la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Pulchritudinis fidei, con
la quale la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa viene annessa
al Pontificio Consiglio della Cultura.
14-16 settembre Viaggio apostolico in Libano, in occasione della firma e della pubblicazione
dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente, frutto
dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Inoltre,
presso il Patriarcato Maronita di Bkerké, incontra i giovani del Libano e del Medio
Oriente; e si reca al Patriarcato Siro-Cattolico di Charfet per l’Incontro Ecumenico.
29 settembre Prima udienza del processo penale a carico di Paolo Gabriele. L’uomo viene
condannato il 6 ottobre dal Tribunale dello Stato della Città del Vaticano a 18 mesi
di reclusione. Il 22 dicembre il Papa gli concede la grazia.
4 ottobre Visita pastorale a Loreto nel 50o anniversario del viaggio di Giovanni XXIII.
7-28 ottobre XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: “La nuova
evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.
7 ottobre Proclama “Dottori della Chiesa” San Giovanni d’Avila, sacerdote diocesano, e
Santa Ildegarda di Bingen, monaca professa dell’Ordine di San Benedetto.
11 ottobre Presiede, sul sagrato della Basilica Vaticana, la Celebrazione Eucaristica in occasione
dell’apertura dell’Anno della fede. E la sera benedice i partecipanti alla fiaccolata
promossa dall’Azione Cattolica Italiana, nel 50° anniversario dell’inizio del
Concilio Vaticano II.
21 ottobre Canonizza 7 beati.
31 ottobre Nella Cappella Sistina, presiede la Celebrazione dei Primi Vespri della Solennità di
tutti i Santi, in occasione del 500° anniversario dell’inaugurazione della Cappella.
10 novembre Promulga la Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Latina lingua, con la
quale viene istituita la Pontificia Accademia di Latinità.
11 novembre Promulga la Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Sul servizio della
carità.
12 novembre Si reca in visita alla Casa-Famiglia “Viva gli Anziani” della Comunità di
Sant’Egidio, al Gianicolo, in occasione dell’Anno europeo dell’invecchiamento
attivo e della solidarietà tra le generazioni.
20 novembre Viene presentato alla stampa “L’infanzia di Gesù”, il terzo volume su Gesù di
Nazaret, scritto da Joseph Ratzinger – Benedetto XVI.
24 novembre Crea 6 Cardinali. Con i nuovi porporati, il giorno seguente, Solennità di Nostro
Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, presiede nella Basilica Vaticana la
Concelebrazione Eucaristica.
16 dicembre Visita pastorale alla parrocchia di San Patrizio a Colle Prenestino, nel settore est
della Diocesi di Roma.
2013
16 gennaio Promulga la Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Fides per doctrinam,
con la quale modifica la Costituzione Apostolica Pastor Bonus e trasferisce la
competenza sulla catechesi dalla Congregazione per il Clero al Pontificio Consiglio
per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
16 gennaio Promulga la Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Ministrorum institutio,
con la quale modifica la Costituzione Apostolica Pastor Bonus e trasferisce la
competenza sui seminari dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica alla
Congregazione per il Clero.
18 gennaio Concede l’Ecclesiastica Communio richiesta da Sua Beatitudine Ibrahim Isaac
Sidrak, canonicamente eletto Patriarca di Alessandria dei Copti il 15 gennaio 2013
dal Sinodo di quella Chiesa Patriarcale. Comunica tale concessione in una Lettera.
22
1 febbraio Concede l’Ecclesiastica Communio richiesta da Sua Beatitudine Louis Raphaël I Sako,
canonicamente eletto Patriarca di Babilonia dei Caldei nel Sinodo dei Vescovi di
quella Chiesa, convocato a Roma il 28 gennaio 2013. Comunica tale concessione in
una Lettera.
11 febbraio Nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico per la canonizzazione di alcuni beati,
annuncia la sua rinuncia al ministero petrino, che terminerà il 28 febbraio.
13 febbraio Nel corso dell’udienza generale, rivolge ai fedeli presenti alcune parole sulla
decisione di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro,
invitando tutti a continuare a pregare per Lui, per la Chiesa e per il prossimo Papa.
Nel pomeriggio dello stesso giorno celebra nella Basilica Vaticana la Santa Messa
con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.
14 febbraio Incontra, nell’Aula Paolo VI, i parroci e i sacerdoti della Diocesi di Roma e tiene una
lunga riflessione sul tema: “Riviviamo il Concilio Vaticano II - Ricordi e speranze
di un testimone”.
22 febbraio Promulga la Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Normas nonnullas, su
alcune modifiche alle norme relative all’elezione del Romano Pontefice.
27 febbraio In piazza San Pietro ha luogo l’ultima udienza generale del pontificato di Benedetto
XVI.
28 febbraio Nella Sala Clementina, incontra i Cardinali presenti a Roma, per il saluto di
congedo. Nel pomeriggio, poco dopo le 17:00, lascia il Palazzo Apostolico,
partendo in elicottero dall’eliporto vaticano alla volta di Castel Gandolfo. Dalla
Loggia centrale della residenza estiva rivolge ai fedeli della Diocesi di Albano le sue
ultime parole di saluto da Pontefice.
23
Canonizzazioni
Benedetto XVI presiede 11 canonizzazioni, proclamando 45 Santi. Per le biografie è possibile
consultare il sito della Congregazione delle Cause dei Santi, nella sezione canonizzazioni.
Beatificazioni
Per le biografie dei beati proclamati durante il pontificato di Benedetto XVI è possibile
consultare il sito della Congregazione delle Cause dei Santi, nella sezione beatificazioni.
Alcuni Messaggi
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
Urbi et Orbi
Pasqua
2006 2007 2008 2009
2010 2011 2012
Natale
2005 2006 2007 2008
2009 2010 2011 2012
24
19 marzo Papa Francesco chiama per telefono il Papa Emerito Benedetto XVI per fargli gli
auguri in occasione della festa di San Giuseppe.
23 marzo Papa Francesco si reca a Castel Gandolfo per far visita al Papa Emerito Benedetto XVI.
16 aprile Santa Messa nella Cappella della Domus Santa Marta, in coincidenza del genetliaco del
Papa Emerito Benedetto XVI:
“Oggi è il compleanno di Benedetto XVI. Offriamo la messa per lui, perché il
Signore sia con lui, lo conforti e gli dia molta consolazione”.
2 maggio Il Papa Emerito Bendetto XVI lascia Castel Gandolfo per trasferirsi nella nuova
residenza, il ristrutturato Monastero Mater Ecclesiae. Ad accoglierLo, c’è Papa
Francesco.
19 luglio Alla vigilia del viaggio apostolico in Brasile, Papa Francesco si reca a far visita al Papa
Emerito Benedetto XVI.
28 luglio Conferenza stampa sul volo di ritorno dal viaggio apostolico in Brasile:
“C’è qualcosa che qualifica il mio rapporto con Benedetto: io gli voglio tanto bene.
Sempre gli ho voluto bene. Per me è un uomo di Dio, un uomo umile, un uomo che
prega. Io sono stato tanto felice quando lui è stato eletto Papa. Anche quando lui ha
dato le dimissioni, è stato per me un esempio di grandezza! Un grande. Soltanto un
grande fa questo! Un uomo di Dio e un uomo di preghiera. Lui adesso abita in
Vaticano, e alcuni mi dicono: ma come si può fare questo? Due Papi in Vaticano!
Ma, non ti ingombra lui? Ma lui non ti fa la rivoluzione contro? Tutte queste cose
che dicono, no? Io ho trovato una frase per dire questo: ‘È come avere il nonno a
casa’, ma il nonno saggio. Quando in una famiglia il nonno è a casa, è venerato, è
amato, è ascoltato. Lui è un uomo di una prudenza! Non si immischia. Io gli ho detto
tante volte: ‘Santità, lei riceva, faccia la sua vita, venga con noi’. È venuto per
l’inaugurazione e la benedizione della statua di San Michele. Ecco, quella frase dice
tutto. Per me è come avere il nonno a casa: il mio papà. Se io avessi una difficoltà o
una cosa che non ho capito, telefonerei: ‘Ma, mi dica, posso farlo, quello?’. E quando
sono andato per parlare di quel problema grosso, di Vatileaks, lui mi ha detto tutto
con una semplicità … al servizio. È una cosa che non so se voi la sapete, credo di sì,
ma non sono sicuro: quando ci ha parlato, nel discorso di congedo, il 28 febbraio, ci
ha detto: ‘Fra voi c’è il prossimo Papa: io gli prometto obbedienza’. Ma è un grande;
questo è un grande!”
21 settembre Viene resa nota l’intervista concessa a padre Antonio Spadaro, Direttore de “La
Civiltà Cattolica”. Tra le altre cose, Papa Francesco torna a parlare della rinuncia del
suo Predecessore al ministero petrino.
26 ottobre Papa Francesco conferisce a due personalità il “Premio Ratzinger”, istituito nel 2011
dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI”:
“Vi ringrazio e sono contento di incontrarmi con voi, soprattutto in segno della
nostra riconoscenza e del nostro grande affetto per il Papa emerito Benedetto XVI.
Vorrei condividere con voi una riflessione che mi viene spontanea quando penso al
dono davvero singolare che egli ha fatto alla Chiesa con i libri su Gesù di Nazaret.
Mi ricordo che quando uscì il primo volume, alcuni dicevano: ma che cos’è questo?
Un Papa non scrive libri di teologia, scrive encicliche!... Certamente Papa Benedetto
si era posto questo problema, ma anche in quel caso, come sempre, lui ha seguito la
voce del Signore nella sua coscienza illuminata. Con quei libri lui non ha fatto
magistero in senso proprio, e non ha fatto uno studio accademico. Lui ha fatto dono
alla Chiesa e a tutti gli uomini, di ciò che aveva di più prezioso: la sua conoscenza di
Gesù, frutto di anni e anni di studio, di confronto teologico e di preghiera. Perché
Benedetto XVI faceva teologia in ginocchio, e tutti lo sappiamo. E questa l’ha messa
a disposizione nella forma più accessibile.
Nessuno può misurare quanto bene ha fatto con questo dono; solo il Signore lo sa!
Ma tutti noi ne abbiamo una certa percezione, per aver sentito tante persone che
grazie ai libri su Gesù di Nazaret hanno nutrito la loro fede, l’hanno approfondita, o
addirittura si sono accostati per la prima volta a Cristo in modo adulto, coniugando
le esigenze della ragione con la ricerca del volto di Dio.
Al tempo stesso, l’opera di Benedetto XVI ha stimolato una nuova stagione di studi
sui Vangeli tra storia e cristologia, e in questo ambito si pone anche il vostro
Simposio, di cui mi congratulo con gli organizzatori e i relatori”.
26
23 dicembre Papa Francesco si reca a far visita al Papa Emerito Benedetto XVI, per fargli gli
auguri per le imminenti feste natalizie.
2014
22 febbraio Il Papa Emerito Benedetto XVI è presente al Concistoro Ordinario Pubblico per la
creazione di 19 nuovi Cardinali, accanto ai Cardinali dell’Ordine dei Vescovi.
27 aprile Il Papa Emerito Benedetto XVI è presente alla canonizzazione dei beati Giovanni XXIII
e Giovanni Paolo II.
18 agosto Conferenza stampa sul volo di ritorno dal viaggio apostolico in Corea:
“Quando stavamo per entrare nello spazio aereo cinese, io ero nel cockpit con i
piloti, e uno di loro mi ha fatto vedere lì un registro e ha detto: ‘Mancano dieci
minuti per entrare nello spazio aereo cinese, dobbiamo chiedere l’autorizzazione. Si
chiede sempre, è una cosa normale, ad ogni Paese si chiede’. E ho sentito come
chiedevano l’autorizzazione, come si rispondeva… Sono stato testimone di questo. E
il pilota ha detto: ‘Adesso va il telegramma’, ma non so come abbiano fatto. Così…
Poi mi sono congedato da loro, sono tornato al mio posto e ho pregato tanto per
quel grande e nobile popolo cinese, un popolo saggio… Penso ai grandi saggi cinesi,
una storia di scienza, di saggezza… Anche i gesuiti: abbiamo storia lì, con padre
Ricci… E tutte queste cose venivano da me. Se io ho voglia di andare in Cina? Ma
sicuro: domani! Eh, sì. Noi rispettiamo il popolo cinese; soltanto, la Chiesa chiede
libertà per la sua missione, per il suo lavoro; nessun’altra condizione. Poi, non
bisogna dimenticare quel documento fondamentale per il problema cinese che è
stata la Lettera inviata ai Cinesi da Papa Benedetto XVI. Quella Lettera oggi è
attuale, ha attualità. Rileggerla fa bene. E sempre la Santa Sede è aperta ai
contatti: sempre, perché ha una vera stima per il popolo cinese”.
“Con Benedetto XVI ci vediamo. Prima di partire sono andato a trovarlo. Lui, due
settimane prima, mi ha inviato uno scritto interessante: mi chiedeva l’opinione. E
abbiamo un rapporto normale, perché torno a questa idea, che forse non piace a
qualche teologo – io non sono teologo – penso che il Papa emerito non sia
un’eccezione, ma dopo tanti secoli, questo è il primo emerito. Pensiamo, sì, come lui
ha detto: ‘Sono invecchiato, non ho le forze’. È stato un bel gesto di nobiltà e anche di
umiltà e di coraggio. Io penso: 70 anni fa anche i vescovi emeriti erano
un’eccezione, non esistevano. Oggi i vescovi emeriti sono un’istituzione. Io penso che
‘Papa emerito’ sia già un’istituzione. Perché? Perché la nostra vita si allunga e a una
certa età non c’è la capacità di governare bene, perché il corpo si stanca, la salute
forse è buona ma non c’è la capacità di portare avanti tutti i problemi di un governo
come quello della Chiesa. E io credo che Papa Benedetto XVI abbia fatto questo
gesto che di fatto istituisce i Papi emeriti. Ripeto: forse qualche teologo mi dirà che
questo non è giusto, ma io la penso così. I secoli diranno se è così o no, vedremo. Lei
potrà dirmi: ‘E se Lei non se la sentirà, un giorno, di andare avanti?’. Farei lo
stesso, farei lo stesso! Pregherò molto, ma farei lo stesso. Ha aperto una porta che è
istituzionale, non eccezionale. Il nostro rapporto è di fratelli, davvero. Io ho detto
anche che lo sento come se avessi il nonno a casa per la saggezza: è un uomo con
una saggezza, con le nuances, che mi fa bene ascoltare. E anche mi incoraggia
molto. Questo è il rapporto che abbiamo con lui”.
28 settembre Santa Messa per gli anziani e nonni che prendevano parte all’incontro “La
benedizione della lunga vita”, promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Presente all’appuntamento anche il Papa Emerito Benedetto XVI:
27
19 ottobre Il Papa Emerito Benedetto XVI è presente alla Santa Messa in occasione della
chiusura della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, con il
rito della beatificazione del Servo di Dio Papa Paolo VI.
27 ottobre Inaugurazione, presso la Casina Pio IV, sede della Pontificia Accademia delle Scienze,
di un busto bronzeo in onore di Papa Benedetto XVI:
“Questo busto di Benedetto XVI rievoca agli occhi di tutti la persona e il volto del
caro Papa Ratzinger. Rievoca anche il suo spirito: quello dei suoi insegnamenti, dei
suoi esempi, delle sue opere, della sua devozione alla Chiesa, della sua attuale vita
“monastica”. Questo spirito, lungi dallo sgretolarsi con l’andare del tempo, apparirà
di generazione in generazione sempre più grande e potente. Benedetto XVI: un
grande Papa. Grande per la forza e penetrazione della sua intelligenza, grande per
il suo rilevante contributo alla teologia, grande per il suo amore nei confronti della
Chiesa e degli esseri umani, grande per la sua virtù e la sua religiosità. Come voi
ben sapete, il suo amore per la verità non si limita alla teologia e alla filosofia, ma
si apre alle scienze. Il suo amore per la scienza si riversa nella sollecitudine per gli
scienziati, senza distinzione di razza, nazionalità, civiltà, religione; sollecitudine per
l’Accademia, da quando san Giovanni Paolo II lo nominò membro. Egli ha saputo
onorare l’Accademia con la sua presenza e con la sua parola. Benedetto XVI invitò,
per la prima volta, un Presidente di questa Accademia a partecipare al Sinodo sulla
nuova evangelizzazione, consapevole dell’importanza della scienza nella cultura
moderna. Certo di lui non si potrà mai dire che lo studio e la scienza abbiano
inaridito la sua persona e il suo amore nei confronti di Dio e del prossimo, ma al
contrario, che la scienza, la saggezza e la preghiera hanno dilatato il suo cuore e il
suo spirito. Ringraziamo Dio per il dono che ha fatto alla Chiesa e al mondo con
l’esistenza e il pontificato di Papa Benedetto. Ringrazio tutti coloro che,
generosamente, hanno reso possibile quest’opera e questo atto, in modo particolare
l’autore del busto, lo scultore Fernando Delia, la tua famiglia, e tutti gli Accademici.
Desidero ringraziare tutti voi che siete qui presenti ad onorare questo grande
Papa.”
2015
14 febbraio Il Papa Emerito Benedetto XVI è presente al Concistoro Ordinario Pubblico per la
creazione di 20 nuovi Cardinali, accanto ai Cardinali dell’Ordine dei Vescovi.
30 giugno Papa Francesco si reca alla residenza del Papa Emerito Benedetto XVI per salutarlo e
augurargli una buona permanenza a Castelgandolfo.
8 dicembre Angelus dopo l’apertura della Porta Santa per il Giubileo della Misericordia. La
cerimonia si era svolta alla presenza del Papa Emerito Benedetto XVI:
“Oggi ha varcato la Porta della Misericordia anche Papa Benedetto. Inviamo da qui
un saluto, tutti, a Papa Benedetto!”
2016
16 aprile Messaggio di augurio al Papa Emerito Benedetto XVI (inviato dall’aereo per Lesvos):
28
“Il Santo Padre Francesco, insieme a tutti coloro che lo accompagnano nella Sua
Visita a Lesvos – seguito e giornalisti – invia al Papa emerito Benedetto XVI gli
auguri più affettuosi e cordiali in occasione del suo 89° genetliaco, chiedendo al
Signore che continui a benedire il Suo prezioso servizio di vicinanza e preghiera per
tutta la Chiesa”.
E durante il volo:
“Un’ultima parola. Vorrei ricordarvi che oggi Papa Benedetto XVI fa l’89°
compleanno. Una preghiera per lui!”
26 giugno Conferenza stampa sul volo di ritorno dal viaggio apostolico in Armenia:
“C’è stata un’epoca nella Chiesa in cui ce ne sono stati tre! In un certo periodo, nella
Chiesa, ce n’erano tre! Io non ho letto quella dichiarazione perché non ho avuto
tempo. Benedetto è Papa emerito. Lui ha detto chiaramente, quell’11 febbraio, che
dava le sue dimissioni a partire dal 28 febbraio, che si sarebbe ritirato per aiutare
la Chiesa con la preghiera. E Benedetto è nel monastero, e prega. Io sono andato a
trovarlo tante volte, o al telefono… L’altro giorno mi ha scritto una letterina –
ancora firma con quella firma sua – facendomi gli auguri per questo viaggio. E una
volta – non una volta, parecchie volte – ho detto che è una grazia avere a casa il
‘nonno’ saggio. Anche davanti a lui l’ho detto, e lui ride. Ma lui per me è il Papa
emerito, è il ‘nonno’ saggio, è l’uomo che mi custodisce le spalle e la schiena con la
sua preghiera. Mai dimentico quel discorso che ci ha fatto, ai Cardinali, il 28
febbraio: ‘Uno di voi sicuramente sarà il mio successore. Prometto obbedienza’. E lo
ha fatto. Poi ho sentito – ma non so se è vero questo – sottolineo: ho sentito, forse
saranno dicerie, ma concordano con il suo carattere, che alcuni sono andati lì a
lamentarsi perché ‘questo nuovo Papa…’, e lui li ha cacciati via! Con il migliore stile
bavarese: educato, ma li ha cacciati via. E se non è vero, è ben trovato, perché
quest’uomo è così: è un uomo di parola, un uomo retto, retto, retto! Il Papa emerito.
Poi, non so se Lei si ricorda, che io ho ringraziato pubblicamente – non so quando,
ma credo durante un volo – Benedetto per aver aperto la porta ai Papi emeriti. 70
anni fa i vescovi emeriti non esistevano; oggi ce ne sono. Ma con questo
allungamento della vita, si può reggere una Chiesa a una certa età, con acciacchi, o
no? E lui, con coraggio – con coraggio! – e con preghiera, e anche con scienza, con
teologia, ha deciso di aprire questa porta. E credo che questo sia buono per la
Chiesa. Ma c’è un solo Papa. L’altro… o forse – come per i vescovi emeriti – non dico
tanti, ma forse potranno essercene due o tre, saranno emeriti. Sono stati [Papi],
[ora] sono emeriti. Dopodomani si celebra il 65° anniversario della sua ordinazione
sacerdotale. Ci sarà suo fratello Giorgio [questa presenza non è stata confermata],
perché tutti e due sono stati ordinati insieme. E ci sarà un piccolo atto, con i Capi
Dicastero e poca gente, perché lui preferisce… Ha accettato, ma molto
modestamente; e anch’io ci sarò. E dirò qualche cosa a questo grande uomo di
preghiera, di coraggio che è il Papa emerito - non il secondo Papa - che è fedele alla
sua parola e che è un uomo di Dio. E’ molto intelligente, e per me è il nonno saggio a
casa.”
28 giugno Commemorazione, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, del 65° anniversario
dell’ordinazione sacerdotale del Papa Emerito Benedetto XVI, alla Sua presenza:
“Santità,
oggi festeggiamo la storia di una chiamata iniziata sessantacinque anni fa con la
Sua ordinazione sacerdotale, avvenuta nella Cattedrale di Freising il 29 giugno
1951. Ma qual è la nota di fondo che percorre questa lunga storia e che da quel
primo inizio sino a oggi la domina sempre più?
29
In una delle tante belle pagine che Lei dedica al sacerdozio sottolinea come, nell’ora
della chiamata definitiva di Simone, Gesù, guardandolo, in fondo gli chiede una
cosa sola: ‘Mi ami?’. Quanto è bello e vero questo! Perché è qui, Lei ci dice, in quel
‘mi ami?’ che il Signore fonda il pascere, perché solo se c’è l’amore per il Signore Lui
può pascere attraverso di noi: ‘Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo’ (cfr Gv 21,15-
19). È questa la nota che domina una vita intera spesa nel servizio sacerdotale e
della teologia, che Lei non a caso ha definito come ‘la ricerca dell’amato’; è questo
che Lei ha sempre testimoniato e testimonia ancora oggi: che la cosa decisiva nelle
nostre giornate — di sole o di pioggia —, quella solo con la quale viene anche tutto il
resto, è che il Signore sia veramente presente, che lo desideriamo, che interiormente
siamo vicini a Lui, che Lo amiamo, che davvero crediamo profondamente in Lui e
credendo Lo amiamo veramente. È questo amare che veramente ci riempie il cuore,
questo credere è quello che ci fa camminare sicuri e tranquilli sulle acque, anche in
mezzo alla tempesta, proprio come accadde a Pietro. Questo amare e questo credere
è quello che ci permette di guardare al futuro non con paura o nostalgia, ma con
letizia, anche negli anni ormai avanzati della nostra vita.
E così, proprio vivendo e testimoniando oggi in modo tanto intenso e luminoso
quest'unica cosa veramente decisiva — avere lo sguardo e il cuore rivolto a Dio —
Lei, Santità, continua a servire la Chiesa, non smette di contribuire veramente con
vigore e sapienza alla sua crescita; e lo fa da quel piccolo Monastero Mater
Ecclesiae in Vaticano che si rivela in tal modo essere tutt’altro che uno di quegli
angolini dimenticati nei quali la cultura dello scarto di oggi tende a relegare le
persone quando, con l’età, le loro forze vengono meno. È tutto il contrario. E questo
permetta che lo dica con forza il Suo Successore che ha scelto di chiamarsi
Francesco! Perché il cammino spirituale di san Francesco iniziò a San Damiano, ma
il vero luogo amato, il cuore pulsante dell’Ordine, lì dove lo fondò e dove infine rese
la sua vita a Dio fu la Porziuncola, la ‘piccola porzione’, l’angolino presso la Madre
della Chiesa; presso Maria che, per la sua fede così salda e per il suo vivere così
interamente dell’amore e nell’amore con il Signore, tutte le generazioni
chiameranno Beata. Così, la Provvidenza ha voluto che Lei, caro Confratello,
giungesse in un luogo per così dire propriamente ‘francescano’, dal quale promana
una tranquillità, una pace, una forza, una fiducia, una maturità, una fede, una
dedizione e una fedeltà che mi fanno tanto bene e danno tanta forza a me e a tutta la
Chiesa. E mi permetto anche di dire che da Lei viene un sano e gioioso senso
dell’umorismo.
L’augurio con il quale desidero concludere è perciò un augurio che rivolgo a Lei e
insieme a tutti noi e alla Chiesa intera: che Lei, Santità, possa continuare a sentire
la mano del Dio misericordioso che La sorregge, che possa sperimentare e
testimoniarci l’amore di Dio; che, con Pietro e Paolo, possa continuare a esultare di
grande gioia mentre cammina verso la meta della fede (cfr 1 Pt 1,8-9; 2 Tm 4,6-8)!”
26 novembre Papa Francesco conferisce a due personalità il “Premio Ratzinger”, istituito nel
2011 dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI”:
“Sono contento di incontrarmi con voi in questa occasione così importante nel
quadro delle finalità e delle attività della Fondazione Joseph Ratzinger – Benedetto
XVI. È per me anche un modo per esprimere ancora una volta con voi il nostro
grande affetto e la nostra riconoscenza per il Papa emerito Benedetto XVI, che
continua ad accompagnarci anche ora con la sua preghiera.
30
2017
28 giugno Al termine del Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 5 nuovi Cardinali,
Papa Francesco e i nuovi Cardinali si recano al Monastero Mater Ecclesiae per
incontrare il Papa Emerito Benedetto XVI.
18 novembre, Papa Francesco conferisce a due personalità il “Premio Ratzinger”, istituito nel
2011 dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI”:
“Rivolgo insieme a voi un pensiero affettuoso e intenso al Papa emerito Benedetto.
La sua preghiera e la sua presenza discreta e incoraggiante ci accompagnano nel
cammino comune; la sua opera e il suo magistero continuano a essere un’eredità
viva e preziosa per la Chiesa e per il nostro servizio….
Joseph Ratzinger continua a essere un maestro e un interlocutore amico per tutti
coloro che esercitano il dono della ragione per rispondere alla vocazione umana
della ricerca della verità. Quando il Beato Paolo VI lo chiamò ad assumere la
responsabilità di Arcivescovo di Monaco e Frisinga, egli scelse come motto
‘Cooperatores veritatis’, ‘Collaboratori della verità’, traendole dalla Terza Lettera di
Giovanni (v. 8). Esse ben esprimono l’intero senso della sua opera e del suo
ministero. Questo motto campeggia sui diplomi dei Premi che ho consegnato, per
significare che anche i Premiati hanno dedicato la loro vita all’altissima missione di
servire la verità, alla diaconia della verità….
Ho accolto con gioia l’idea di allargare l’orizzonte del Premio per includervi anche le
arti, oltre alla teologia e alle scienze ad essa naturalmente connesse. È un
allargamento che corrisponde bene alla visione di Benedetto XVI, che tante volte ci
ha parlato in modo toccante della bellezza come via privilegiata per aprirci alla
trascendenza e incontrare Dio. In particolare, abbiamo ammirato la sua sensibilità
musicale e il suo personale esercizio di tale arte come via per la serenità e per
l’elevazione dello spirito.”
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2018
4 aprile Udienza generale:
“Vorrei anche che dessimo la Buona Pasqua – perché è stato Vescovo di Roma –
all’amato Papa Benedetto, che ci segue per televisione. A Papa Benedetto, tutti
diamo la Buona Pasqua”.
28 giugno Al termine del Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 14 nuovi Cardinali,
Papa Francesco e i nuovi Cardinali si recano al Monastero Mater Ecclesiae per
incontrare il Papa Emerito Benedetto XVI.
17 novembre Papa Francesco conferisce a due personalità il “Premio Ratzinger”, istituito nel
2011 dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI”:
“È questa una bella occasione per rivolgere insieme il nostro pensiero affettuoso e
grato al Papa emerito Benedetto XVI. Come estimatori della sua eredità culturale e
spirituale, voi avete ricevuto la missione di coltivarla e continuare a farla
fruttificare, con quello spirito fortemente ecclesiale che ha contraddistinto Joseph
Ratzinger fin dai tempi della sua feconda attività teologica giovanile, quando diede
già frutti preziosi nel Concilio Vaticano II, e poi in modo sempre più impegnativo
nelle successive tappe della sua lunga vita di servizio, come professore, Arcivescovo,
Capo Dicastero e infine Pastore della Chiesa universale. Il suo è uno spirito che
guarda con consapevolezza e con coraggio ai problemi del nostro tempo, e sa
attingere dall’ascolto della Scrittura nella tradizione viva della Chiesa la sapienza
necessaria per un dialogo costruttivo con la cultura di oggi. In questa linea vi
incoraggio a continuare a studiare i suoi scritti, ma anche ad affrontare i nuovi
temi su cui la fede viene sollecitata al dialogo, come quelli che sono stati da voi
evocati e che considero attualissimi, della cura del creato come casa comune e della
difesa della dignità della persona umana….
Sullo sfondo e nel contesto dei grandi problemi del nostro tempo, la teologia e l’arte
devono dunque continuare ad essere animate ed elevate dalla potenza dello Spirito,
sorgente di forza, di gioia e di speranza. Permettetemi perciò di concludere
ricordando le parole con cui il nostro Papa emerito ci invitava alla speranza
evocando l’elevazione spirituale di un grande teologo e santo particolarmente caro
a lui e ben conosciuto dalla nostra premiata, la professoressa Schlosser. In
occasione della sua visita a Bagnoregio, patria di San Bonaventura, Benedetto XVI
così si esprimeva: ‘Una bella immagine della speranza la troviamo in una delle sue
prediche di Avvento dove paragona il movimento della speranza al volo dell’uccello,
che dispiega le ali nel modo più ampio possibile, e per muoverle impiega tutte le sue
forze. Rende, in un certo senso, tutto se stesso movimento per andare in alto e
volare. Sperare è volare, dice San Bonaventura. Ma la speranza esige che tutte le
nostre membra si facciano movimento e si proiettino verso la vera altezza del nostro
essere, verso le promesse di Dio. Chi spera – egli afferma – ‘deve alzare il capo,
rivolgendo verso l’alto i suoi pensieri, verso l’altezza della nostra esistenza, cioè
verso Dio (Sermo XVI, Dom. I Adv., Opera Omnia IX, 40°)’ (Discorso a Bagnoregio,
6 settembre 2009).”
2019
27 gennaio Conferenza stampa sul volo di ritorno dal viaggio apostolico a Panama:
“Sì, lei mi chiede di quello che aveva fatto Papa Benedetto, è vero. Io avevo
dimenticato questo: “Anglicanorum coetibus”, i sacerdoti anglicani che sono
diventati cattolici e mantengono la vita [coniugale], come fossero orientali. Ricordo
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a un’udienza del mercoledì ne ho visti tanti, col colletto, e tante donne con loro e
bambini per mano ai preti…, e mi hanno spiegato com’era la cosa. È vero: grazie
per avermelo ricordato.”
5 febbraio Conferenza stampa sul volo di ritorno dal viaggio apostolico negli Emirati Arabi
Uniti:
“Papa Benedetto ha avuto il coraggio di sciogliere una congregazione di un certo
livello, perché vi era entrata una forma di manipolazione delle donne, persino una
manipolazione sessuale [come spiegato dal direttore ad interim della Sala Stampa,
il Santo Padre, usando il termine schiavitù, intendeva “manipolazione” una forma
di abuso di potere che si riflette anche in un abuso sessuale”] da parte dei chierici o
del fondatore. A volte il fondatore toglie la libertà, svuota di libertà le suore, e può
arrivare a questo. Su Papa Benedetto vorrei sottolineare che è un uomo che ha
avuto il coraggio di fare tante cose su questo. C’è un aneddoto: lui aveva tutte le
carte, tutti i documenti, su una organizzazione religiosa che aveva corruzione al suo
interno, sessuale ed economica. Lui [da Cardinale] andava e c’erano dei filtri, e non
poteva arrivare. Alla fine il Papa [S. Giovanni Paolo II], con l’intento di capire la
verità, ha fatto una riunione, e Joseph Ratzinger è andato lì con la cartella e tutte le
sue carte. E quando è tornato ha detto al suo segretario: ‘Mettila nell’archivio, ha
vinto l’altra parte’. Noi non dobbiamo scandalizzarci per questo, sono passi di un
processo. Ma poi, diventato Papa, la prima cosa che ha detto è stata: ‘Portami
dall’archivio quelle carte’, e ha incominciato... Il folklore su Papa Benedetto lo fa
vedere come tanto buono, sì, perché è buono, buono, un pezzo di pane è più cattivo
di lui, è buono! Ma lo fa vedere anche come debole, e invece di debole non ha niente!
È stato un uomo forte, un uomo conseguente nelle cose. Lui ha incominciato... E lì, in
quella congregazione, c’era questo problema che Lei dice.”
15 aprile Papa Francesco si reca al Monastero Mater Ecclesiae per rivolgere a Benedetto XVI gli
auguri di Pasqua.
2 giugno Conferenza stampa sul volo di ritorno dal viaggio apostolico in Romania:
Domanda della giornalista:
Santo Padre, ieri nell’incontro con i giovani e le famiglie, ha insistito di nuovo
sull’importanza del rapporto tra i nonni e i giovani, affinché i giovani abbiano
radici per andare avanti e i nonni possano sognare. Lei non ha una famiglia vicina
ma ha detto che Benedetto XVI è come un nonno, è come avere un nonno a casa…
Papa Francesco:
E’ vero!
Giornalista:
Continua a vederlo come un nonno?
Papa Francesco:
Di più! Ogni volta che vado da lui a visitarlo lo sento così. E prendo la mano e lo
faccio parlare. Parla poco, parla adagio, ma con la stessa profondità di sempre.
Perché il problema di Benedetto sono le ginocchia, non la testa: ha una lucidità
grande e io sentendo parlare lui, divento forte, sento il “succo” delle radici che mi
viene e mi aiuta ad andare avanti. Sento questa tradizione della Chiesa che non è
una cosa da museo, la tradizione, no. La tradizione è come le radici, che ti danno il
succo per crescere. E tu non diventerai come le radici, no: tu fiorirai, l’albero
crescerà, darai dei frutti e i semi saranno radici per gli altri. La tradizione della
Chiesa è sempre in movimento. In un’intervista che ha fatto Andrea Monda
sull’”Osservatore” – voi leggete l’Osservatore, no? – alcuni giorni fa, c’era una
situazione che mi è piaciuta tanto, del musicista Gustav Mahler. E parlando delle
tradizioni, lui diceva: “La tradizione è la garanzia del futuro e non la custode delle
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5 ottobre Al termine del Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 13 nuovi Cardinali,
Papa Francesco e i nuovi Cardinali si recano al Monastero Mater Ecclesiae per
incontrare il Papa Emerito Benedetto XVI.
9 novembre Papa Francesco conferisce a due personalità il “Premio Ratzinger”, istituito nel 2011
dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI”:
“Gli siamo grati per l’insegnamento e l’esempio che ci ha dato nel servire la Chiesa
riflettendo, pensando, studiando, ascoltando, dialogando, pregando, perché la
nostra fede si conservi viva e consapevole nonostante il mutare dei tempi e delle
situazioni, e perché i credenti sappiano rendere conto della loro fede con un
linguaggio capace di farsi intendere dai loro contemporanei e di entrare in dialogo
con essi, per cercare insieme le vie dell’incontro con Dio nel nostro tempo.
Questo è stato sempre desiderio intenso di Joseph Ratzinger, teologo e pastore che
non si è mai chiuso nell’ambito di una cultura puramente concettuale e
disincarnata, ma ci ha dato l’esempio di una ricerca della verità in cui ragione e
fede, intelligenza e spiritualità, sono continuamente integrate. Tutte le discipline e le
arti concorrono in tal senso nel dare il loro contributo alla crescita dell’umano verso
la sua pienezza. Questa, infine, si trova solo nell’incontro con la persona vivente di
Gesù Cristo, il Logos incarnato, la rivelazione di Dio che è amore.”
2020
28 novembre Al termine del Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 13 nuovi
Cardinali, Papa Francesco e i nuovi Cardinali presenti a Roma si recano al
Monastero Mater Ecclesiae per incontrare il Papa Emerito Benedetto XVI.
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2021
13 novembre Papa Francesco conferisce a due personalità il “Premio Ratzinger”, istituito nel
2011 dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI”:
“Non dimentichiamo che Benedetto XVI ha continuato a studiare e scrivere fino alla
fine del suo pontificato. Circa dieci anni fa, mentre adempiva le sue responsabilità
di governo, era impegnato a completare la sua trilogia su Gesù e così lasciarci una
testimonianza personale unica della sua costante ricerca del volto del Signore. È la
ricerca più importante di tutte, che egli poi ha continuato a portare avanti nella
preghiera. Ce ne sentiamo ispirati e incoraggiati, e gli assicuriamo il nostro ricordo
al Signore e la nostra preghiera”.
2022
28 novembre Al termine del Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di nuovi Cardinali e
per il voto su alcune Cause di Canonizzazione, Papa Francesco e i nuovi Cardinali
presenti a Roma si recano al Monastero Mater Ecclesiae per incontrare il Papa
Emerito Benedetto XVI.
1 dicembre Papa Francesco conferisce a due personalità il “Premio Ratzinger”, istituito nel 2011
dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI”:
“Sono lieto di presiedere anche quest’anno la cerimonia di consegna del Premio.
Come sapete, non mancano per me momenti di incontro personale, fraterno e
affettuoso, con il Papa emerito. Inoltre tutti sentiamo la sua presenza spirituale e il
suo accompagnamento nella preghiera per la Chiesa intera: quegli occhi
contemplativi che sempre mostra. Ma questa occasione è importante per
riaffermare che anche il contributo della sua opera teologica e più in generale del
suo pensiero continua ad essere fecondo e operante”.