Il Tornado 720
Il Tornado 720
Il Tornado 720
Anno XLI
18.04.2019
Numero
720
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Ricariche telefoniche
Bice
BiceLazzari
Lazzarieelalamisura
misuradel
delsegno
segno
(M.M.)
(M.M.)In attesa
In attesa della possibile
della mostra
possibile mostra deldel
prossimo
prossimoanno, cominciamo
anno, cominciamo a conoscere
a conoscere meglio l’artista
meglio Bice
l’artista Lazzari,
Bice Lazzari,cuicui
si èsi voluto
è volutodedicare
dedicareil Centro Culturale
il Centro Culturale di Quero. Riportiamo
di Quero. Riportiamoquiqui
sotto unauna
sotto suasua
riflessione
riflessionesulla suasua
sulla attività, tratta
attività, tratta
dall’opera
dall’operasegnalata
segnalata nell’ultima rigariga
nell’ultima della bibliografia
della in calce.
bibliografia Vi troviamo
in calce. unauna
Vi troviamo prima
primachiave di lettura
chiave delle
di lettura suesue
delle opere
opere
e fra queste
e fra questeil quadro
il quadroin foto, esposto
in foto, esposto nelnel
palazzo municipale
palazzo di Quero.
municipale Grazie
di Quero. ai libri
Grazie segnalati
ai libri segnalatisotto, chichi
sotto, vorrà ap-ap-
vorrà
profondire
profondirei concetti cheche
i concetti agitavano
agitavano l’anima di Bice
l’anima potrà
di Bice trovare
potrà un un
trovare aiuto perper
aiuto meglio
megliocomprendere
comprendere l’artista.
l’artista.
Smimetizzare
Smimetizzare il dramma.
il dramma. Devo
Devo parlare deldel
parlare miomiolavoro. Perché
lavoro. Perché ho hosceltosceltoil segno
il segno perper esprimere
esprimere la mia
la mia poetica?
poetica? Il segno
Il segno
perché concon
perché piùpiùchiarezza
chiarezza posso
possofarefare
un un
discorso
discorsocheche
risulti leggibile
risulti leggibile conconfacilità. Il segno
facilità. Il segno perchéperché nelnelsuosuo tracciarsi
tracciarsi ha ha
unauna tensione
tensione vitale
vitalein rapporto
in rapporto ad ad altrialtri
segni,
segni, cheche nelnel
loroloro insieme
insieme risulteranno
risulteranno significanti
significanti e che
e che conclude-
conclude-
ranno
ranno un unprocesso
processo interiore,
interiore, determinante
determinante perper la lettu-
la lettu-
ra ra deldel processo
processo stesso.
stesso. Il segno
Il segno perché
perché determinerà
determinerà
alternative
alternative di spazi
di spazi cheche potranno
potranno apparire
apparire intercomu-
intercomu-
nicabili
nicabili tra tra
loro, quanto
loro, quanto la possibilità
la possibilità di percepire
di percepire i vari
i vari
piani.
piani. Con Con unauna partecipazione
partecipazione mentale,
mentale, voluta
voluta concon or-or-
dinedine e possibilmente
e possibilmente concon rigorerigore nonnon oggettivo,
oggettivo, cheche
potrei
potrei definire
definire nelnel suosuo risultato
risultato «scopo
«scopo di emozione»,
di emozione»,
a questo
a questo scopo scopo ancheanche il colore
il colore partecipa
partecipa ad adun un certo
certo
dialogo
dialogo (in (inmusica
musica potrei
potrei definirlo
definirlo «di«diaccompagna-
accompagna-
mento»),
mento»), adoperando
adoperando io per
io per scelta
scelta solo colori
solo assoluti:
colori assoluti:
il bianco,
il bianco, il nero,
il nero,il rosso,
il rosso, il giallo.
il giallo.Ritorno
Ritorno agliagli
elemen-
elemen-
ti: ilti:segno
il segno nella composizione
nella composizione fa parte
fa parte deldel lavoro
lavoro perper
chiarire
chiarire come,come, qualche
qualche volta,volta, gli gli
elementi
elementi si raggrup-
si raggrup-
pinopino come come suonisuoni ripetuti
ripetutiperper crearecreare un uncentro
centro focale,
focale,
cheche puòpuò andare
andare libero,
libero, oltreoltreil limite
il limitedello spazio
dello spazio a miaa mia
disposizione
disposizione e creare
e creare quindi
quindi un'immagine
un'immagine nonnon blocca-
blocca-
ta. ta.La Lalibertà
libertàdi agire
di agire su suunauna telatelaè sempre
è sempre la più
la piùim-im-
portante
portante esigenza
esigenza cheche io conosca,
io conosca, dimenticando
dimenticando il più
il più
possibile
possibile quello
quello cheche è ilè«dramma»
il «dramma» di una
di una situazione
situazione
sociale cheche
sociale avesse
avesse la forza di immobilizzare
la forza di immobilizzare energie e vitalità.
energie In ogni
e vitalità. In ogni momento
momento questaquesta situazione
situazione è presente
è presente e vissuta
e vissuta
intimamente
intimamentee riproposta
e riproposta in termini visivi,
in termini in un'analisi
visivi, costante
in un'analisi costante deldel
farefare cheche potràpotràidentificare
identificare un un ritorno
ritornodi ordine
di ordine e so-
e so-
prattutto di possibile
prattutto di possibile approfondimento
approfondimento ai quali partecipi
ai quali unauna
partecipi cosciente
cosciente misura
misura morale,
morale, cheche è allaè allabase base di ogni
di ogni libertà
libertàe e
progresso.
progresso. Bice Lazzari
Bice Lazzari
Bibliografia
Bibliografia
Guido Montana,
Guido Montana, Bice Lazzari.
Bice Lazzari.I valori deldel
I valori segno,
segno, Galleria Weber
Galleria Editrice,
Weber Torino
Editrice, 1980
Torino 1980
Paolo Fossati
Paolo (a cura
Fossati di),di),
(a cura Bice Lazzari.
Bice Lazzari.Opere
Opere1925-1981,
1925-1981, Electa Editrice,
Electa Milano
Editrice, 1984
Milano 1984
Paola Watts,
Paola Claudio
Watts, ClaudioStrinati (a cura
Strinati (a curadi),di),
Bice Lazzari
Bice 1900-1981.
Lazzari Opere
1900-1981. Operedaldal
1921 al 1981,
1921 Multigrafica
al 1981, Editrice,
Multigrafica Editrice,
Roma
Roma1987
1987
Sergio Cortesini,
Sergio Cortesini,
Bice Lazzari,
Bice Lazzari,l'arte come
l'arte come misura,
misura,Gangemi
Gangemi Editore, Roma
Editore, Roma 2002
2002
Flavia Scotton,
Flavia Renato
Scotton, RenatoMiracco
Miracco (a cura di),di),
(a cura Bice Lazzari.
Bice L'emozione
Lazzari. L'emozione astratta, Edizioni
astratta, EdizioniMazzotta, Milano
Mazzotta, 2005
Milano 2005
L’incanto deldel
L’incanto segno/Bice
segno/Bice Lazzari:
Lazzari:disegni,
disegni,scritti sull’arte
scritti e poesie
sull’arte / Editrice
e poesie Eidos
/ Editrice 1989
Eidos 1989Mirano Venezia
Mirano Venezia
Pubblicazioni
Pubblicazioni
Bice Lazzari,
Bice Lazzari,
Una pittrice
Una giudica
pittrice l'architettura,
giudica in “Architettura.
l'architettura, Cronache
in “Architettura. e storia”,
Cronache 54,54,
e storia”, anno V n.
anno V 12, aprile
n. 12, 1960
aprile 1960
CRONACA
Ludovica Mazzocco
si laurea in infermieristica
(M.M.) Tre anni di studio e finalmente la tanto attesa discussione della
tesi di laurea a conclusione del ciclo di formazione scolastica. Ludovica,
di Alano di Piave, ha frequentato il corso di laurea in infermieristica alla
scuola di Feltre, sede esterna della scuola di Medicina e Chirurgia, Di-
partimento di Medicina, dell’Università di Padova e il giorno 8 aprile si è
presentata alla commissione esaminatrice per illustrare la sua ricerca fi-
nale, nella sala G.B. Morgagni, a Padova. Ludovica ha sostenuto la sua
tesi sviluppando una ricerca su: “La qualità del sonno nel paziente onco-
logico in fase attiva di trattamento e palliativa – uno studio osservaziona-
le”, seguita dal Dott. Alberto Camuccio. Il suo impegno e la sua ricerca
sono stati premiati con il bel voto di 102/110.
Felici con lei i famigliari: papà Ivano e mamma Francesca Rech, il fratel-
lo Luca e la sorella Fabiola, nonna Agnese, tutti gli zii e cugini, cui ci
uniamo per esprimere vivissime congratulazioni.
5
6 JUDO
A.S.D. JUDO ALANO DI PIAVE | Palestra Comunale in Via Don P. Codemo | Tel. 0439 779457 | Cell. 348 0447706
di Ivana Bernardele
Una splendida giornata di sole ha fatto
da cornice alla “Festa di Primavera”
organizzata dal Circolo Auser “Al
Caminetto” di Alano di Piave e Quero
Vas, svoltasi domenica 24 marzo
presso il Ristorante Grill Station di
Quero.
Oltre 60 persone si sono riunite per
salutare l’arrivo della bella stagione e
stare alcune ore in piacevole
compagnia gustando un ottimo menù,
adatto ad ogni tipo di palato e regime
alimentare. In linea con il tema della
giornata la tradizionale sottoscrizione a
scopo benefico ha offerto un monte
premi costituito da piante e fiori
primaverili variopinti e colorati che sono
stati veramente graditi dai fortunati
vincitori. La Presidente signora Elda
Franzoia ha comunicato che i proventi
di questa specifica sottoscrizione
verranno devoluti alla rinascita del
Parco del Piave con l’auspicio che lo
stesso possa rigenerarsi al più presto,
in linea con la sua destinazione
originaria. Con l’occasione è stato comunicato che sono aperte
le iscrizioni al soggiorno marino che si terrà nel mese di
giugno a Riccione.
Si ricorda infine che il prossimo incontro conviviale sarà il giorno
28 aprile presso la Casa delle Associazioni di Alano di Piave
Franzoia ha comunicato che i proventi
di questa specifica sottoscrizione
verranno devoluti alla rinascita del
Parco del Piave con l’auspicio che lo
7 stesso possa rigenerarsi alAUSER
più presto,
in linea con la sua destinazione
originaria. Con l’occasione è stato comunicato che sono aperte le iscrizioni al soggiorno marino che si terrà nel mese di
giugno a Riccione.
Si ricorda infine che il prossimo incontro conviviale sarà il giorno
28 aprile presso la Casa delle Associazioni di Alano di Piave
per festeggiare i compleanni dei nati nei mesi di marzo e aprile.
VI ASPETTIAMO IN DIRETTA!
MERCOLEDI’ ALLE 20:30 PER RIDERE INSIEME!
8 RASSEGNA STAMPA
Strada Campo-Schievenin:
perizia geologica, poi i lavori
BASSO FELTRINO. Una lunga serie di variazioni di cassa e del bilancio di previsione approvati e archiviati in pochi
minuti hanno costituito gli unici temi discussi nel corso del consiglio dell’Unione dei Comuni del Basso Feltrino “Set-
teville” svoltosi giovedì scorso. La presidente dell’Unione Serenella Bogana, prima di mettere in libertà i convenuti,
ha, però, voluto fare il punto su due situazioni critiche: la strada Campo-Schievenin e il Parco del Piave di Fener.
Il punto nero Sulla strada comunale che collega la frazione di Campo a Schievenin dove, lo scorso 10 febbraio,
una frana ha provocato, oltre al cedimento di un tratto di strada, la rottura del tubo dell’acquedotto che, da Schieve-
nin, porta l’acqua potabile in molti Comuni del Trevigiano. Bogana ha spiegato: «La strada resta ancora chiusa al
traffico dei mezzi a motore, ma continua ad esserne sconsigliato il passaggio anche al traffico ciclo-pedonale. Il
danno che ha causato la frana è derivato dal cedimento di un tubo di sfiato dell’acquedotto di Schievenin anche in
seguito alle forti piogge cadute nei giorni precedenti».
La perizia «L’ATS (Alto Trevigiano Servizi) - ha proseguito la presidente dell’Unione - che gestisce il servizio di for-
nitura idrica del suddetto acquedotto, ha commissionato una perizia geologica che ci potrà fornire indispensabili in-
formazioni riguardanti la stabilità dell’area circostante. Entro la prima settimana di aprile dovremmo acquisire i risul-
tati di questa perizia per cui potremo valutare quale sarà il miglior modo di intervenire. Ovviamente - ha aggiunto
Bogana - per realizzare questo intervento che richiederà un esborso economico non secondario, potrebbero occor-
rere tempi lunghi conseguenti alla necessità di ottenere i relativi finanziamenti. Noi siamo consapevoli (e ce ne scu-
siamo) del disagio che attualmente devono sopportare i nostri concittadini che risiedono in località Fobba che, da
Alano, è raggiungibile solamente attraverso la comunale interessata dalla frana (a meno che non si voglia fare il gi-
ro per Quero) ma, ad oggi, non possiamo ancora fornire tempi certi per la risoluzione del problema».
Il sopralluogo Sul Parco del Piave letteralmente “portato via” dalle acque del Piave lo scorso fine ottobre, il sinda-
co di Alano ha annunciato che a breve i tecnici della Provincia e del Genio Civile faranno un sopralluogo per valuta-
re quale possa essere il miglior modo di intervenire anche se oramai i finanziamenti destinati al progetto di imple-
mentazione dell’area previsto prima dei danni metereologici, sono purtroppo stati destinati ad altri interventi.
venta strumento fondamentale per essere agganciati alla rete e entrare quindi nel circuito globale: un mezzo indi-
spensabile sia per il commercio che dal punto di vista turistico.
da “Il Gazzettino” del 4 aprile 2019
frenano e rendono poco tranquille le attività dei volontari. Al termine dell’incontro è stato presentato il bilancio Unpli
che ha visto movimentati nel 2018 quasi 36mila euro mentre per il 2019 le spese previste sono di 41.800 euro. So-
no stati presentati poi alcuni progetti come “cibo, identità, turismo”, una serie di seminari enogastronomici orga-
nizzati dal Centro Consorzi (per informazioni 0437.752414). Si è infine rivolto uno sguardo al fittissimo calendario
degli eventi proposti dalle Pro Loco Loco nel corso del 2019.
da “Il Gazzettino” del 1° aprile 2019
dai figli, già impegnati nel loro lavoro, ma pronti a darle il cambio nell’assistenza. Beniamino era un tipo scherzoso, gli
piaceva la compagnia, far festa con gli amici e così dimenticare i tanti problemi che la vita gli proponeva. Dal matrimo-
nio con Emma sono nati quattro figli: Roberto, Paolo, Carlo e Francesco, i quali gli hanno regalato tre nipotini, la sua
più grande gioia nella malattia. Al suo funerale ha partecipato tanta gente; la chiesa di Pederobba era gremita di tante
persone, oltre a parenti ed amici. C’era anche una grande rappresentanza di Alpini. Il parroco ha avuto parole di elogio
per Beniamino e per Emma, che lo ha sempre seguito nel suo grande peregrinare in terra. Alla moglie, ai figli, ai paren-
ti, nipoti, le più sentite condoglianze. Nella foto di gruppo: Beniamino e la moglie sono in piedi al centro della foto. In
primo piano, seduto, il figlio Paolo e alle mie spalle (sono in piedi, con gli occhiali, vicino a Paolo) il figlio Carlo, e tutta
la compagnia. Nella foto a lato: Emma e Beniamino.
13 BOCCE
E’ in programma
per domenica 5 maggio
la Selezione Provinciale
campionati Italiani
sui campi di Fener.
Convegno di Verona
noto, il padre falegname che si prese la responsabilità di crescere il figlio di Dio. Il testo biblico indica con forza che
il mistero della generazione della vita e della sua accoglienza non può mai essere ridotto materialisticamente alle
leggi della natura perché porta con sé quel miracolo della parola senza il quale l’umanizzazione della vita sarebbe
semplicemente impossibile. Quale parola? Quella che davvero feconda la vita rendendola degna di vita, istituendola
come vita di un figlio. Quella parola che nomina e riconosce in una vita particolare non la manifestazione anonima
della natura, ma una vita umana, vita portata da un nome proprio. L'amore non è mai, infatti, amore generico per la
vita, ma è sempre amore di un nome. Senza il miracolo della parola che adotta la vita del figlio non esiste né padre,
né madre, non esiste quella responsabilità illimitata che istituisce la genitorialità ben al di là delle leggi della natura.
È così difficile da capire? Dovremmo davvero ridurre la forza sublime di questo straordinario gesto di adozione, frut-
to dell’amore dei Due, ad un mero meccanismo di cellule, ad un ingranaggio anonimo della natura o ad una mera
necessità istintuale? Oppure dovremmo davvero pensare che questa responsabilità illimitata sia un privilegio esclu-
sivo dei cosiddetti genitori naturali? Ma non è forse quello della genitorialità un gesto che eccede ogni legge della
natura? Non è la forza nuda della parola di Dio - della sua grazia - che guarisce le matriarche dalla sterilità renden-
do possibile la filiazione umana della vita? Possiamo davvero pensare - pensano davvero questo i sostenitori della
famiglia naturale - che la generazione di un figlio sia un evento della natura, simile ad una pioggia o ad un filo
d’erba? La vita umana non vive di istinti, ma si nutre della luce della parola. Non è sufficiente uno spermatozoo o un
ovulo né per generare davvero un figlio, né per fare un padre o una madre. Vi sono padri e madri naturali che han-
no abbandonato i loro figli, che non sono mai diventati genitori, che non hanno alcun interesse per la vita dei figli
che hanno naturalmente generato. Vi sono coppie eterosessuali che non hanno nessuna idea di cosa sia l’eteros, il
rispetto e l’ammirazione per la differenza dell’altro che la lezione dell’amore esige.
L’eterosessualità, diceva Lacan, non è mai riducibile ad un dato dell’anatomia, ma è la postura fondamentale
dell’amore: è davvero eterosessuale chi sa amare l’altro nella sua differenza. Può esserlo o non esserlo con le
stesse possibilità una lesbica, un omosessuale o un cosiddetto eterosessuale. È così difficile capirlo? Quello che fa
davvero la differenza è la legge dell’amore e non la legge della natura. È il cuore della predicazione cristiana. Dove
questa Legge è operativa c’è rispetto per l’eteros, per la differenza assoluta dell’altro; dove invece questa Legge è
assente c’è contesa, rivendicazione, distruzione dell’eteros.
Vi sono famiglie che vogliono arrogarsi il diritto esclusivo dell’amore. Vi sono coloro che pensano che l’anonimato
della legge della natura garantisca una buona genitorialità. Non si percepisce il carattere rozzamente materialistico
di queste posizioni? In natura l’istinto organizza la vita da capo a piedi. Ma vale lo stesso per la vita umana? Esiste-
rebbe un istinto genitoriale? Magari presente nei genitori naturali e assente in quelli adottivi? Non dovremmo forse
imparare a ragionare al contrario? Pensare, per esempio, che tutti i genitori naturali dovrebbero guardare quelli
adottivi per imparare cosa significhi donare se stessi in un rapporto senza alcuna continuità naturale, senza rispec-
chiamento. È così difficile capire che c’è padre e c’è madre, che c’è famiglia non perché c’è continuità di sangue o
differenza anatomica degli organi genitali dei genitori, ma perché c’è dono, amore per l’eteros del figlio, assunzione
di una responsabilità illimitata, esperienza incondizionata dell’accoglienza?
da “la Repubblica” di domenica 31 marzo 2019
Massimo Recalcati (Milano, 28 novembre 1959) è uno psicoanalista e saggista italiano. Si laurea in Filosofia nel 1985 presso l’Università degli Studi di
Milano Nell’estate dello stesso anno, la lettura degli scritti di Jacques Lacan orienta la sua formazione verso la psicoanalisi. Nel 1989 si specializza in
Psicologia Sociale presso la Scuola di Psicologia di Milano diretta da Marcello Cesa-Bianchi. Svolge la sua formazione analitica tra Milano e Parigi, dal
1988 al 2007. Ha insegnato a contratto presso le Università di Milano, Padova, Urbino, Bergamo, Losanna. Attualmente è professore a contratto di Psi-
copatologia del comportamento alimentare a Pavia, e insegna Psicoanalisi e scienze umane all’Università di Verona Collabora con riviste specializzate,
nazionali ed internazionali. Ha scritto per le pagine culturali del Manifesto (2001-2013) e di Repubblica (dal 2011). Nel 2016 tiene sei brevi lezioni su
Vincent Van Gogh, Jackson Pollock, Giorgio Morandi, Alberto Burri, Antoni Tàpies e Jannis Kounellis ne “L’inconscio dell’opera” per Sky Arte. Nel 2018
tiene quattro brevi lezioni in “Lessico famigliare” per Rai3 sulle figure della madre, del padre, del figlio e sulla scuola. Nel 2019 tiene sette lezioni
sull’amore in “Lessico Amoroso”, sempre su Rai3.
COME ERAVAMO
Accadde nel 1999
a cura di Sandro Curto
Le elezioni comunali di Quero e Vas e le provinciali di Belluno occupano ampio spazio nei numeri primaverili del
Tornado 1999.
COMUNALI DI QUERO Due le liste in corsa: 1) “Impegno Comune” con candidato a sindaco Bruno Zanolla,
ingegnere, classe 1964, consigliere comunale di minoranza uscente e assessore in Comunità Montana Feltrina; 2)
“Lista per Quero” con candidata a sindaco Lenzia Mondin, imprenditrice, classe 1950, vicesindaco uscente.
COMUNALI DI VAS Tre invece le liste presentate nel comune di Vas: 1) “Con il comune di Vas” con candidato
sindaco Antonio Deon, classe 1948; 2) “Lista per il comune di Vas” con candidato Sereno Solagna, classe 1935,
sindaco uscente; 3) “Civica Vas” con candidato Amore Canton, classe 1934, ex sindaco.
PROVINCIALI DI BELLUNO Sette i candidati a presidente della Provincia di Belluno con ben otto candidati a
consigliere del Basso Feltrino. Con Marisa Dalla Gasperina di Autonomia Veneta si schiera Gianluigi Andreazza,
con Oscar De Bona ci sono Luigi Spada (Popolari), Paolo Bordignon (Liga Repubblica Veneta), Paolo Piccolotto
(Socialisti) e Gino Povellato (L’Intesa Dolomitica), con Andrea Dall’O della lista Lega Nord-Liga Veneta Firmino Dal
Canton, con Livio Viel (Democratici di Sinistra) Renato Bernardi e con Giuseppe Fassina (Democratici in Europa
con Prodi) Olivo Collavo. Altri candidati a presidente sono Gino Sperandio per Rifondazione Comunista e Angelo
Costola per Alleanza Nazionale e Forza Italia.
16 LIBRI
VENERDI 26 APRILE
ORE 15,00
CENTRO CULTURALE QUERO
Sarà presente l’autrice: Renza Bandiera
Ingresso libero
Inizio primavera 1939. Eccezionali fenomeni atmosferici, con abbondanti nevicate accompagnate da venti
impetuosi noti per la loro devastante violenza, si abbattono sui Pirenei dove sono in fase di ultimazione le opere
dei bacini montani di Izourt e di Gnioure, che andranno ad alimentare le centrali idroelettriche della più grande
fabbrica europea di alluminio, ad Auzat in Ariège. In ambedue i cantieri è impiegata una preponderante forza
lavoro di immigrati italiani che dovrà affrontare esperienze drammatiche e sconvolgenti. A Izourt, una bufera di
vaste proporzioni scardinerà i tetti di due solidi fabbricati in muratura mentre vi dormivano decine di lavoratori
italiani... A Gnioure, per scampare alla morte e tentare la discesa a valle, gli operai sfideranno la sorte con la
traversata di due vette in temibili condizioni invernali, muniti soltanto di barre di ferro e di cazzuole per le
arrampicate su crinali fortemente inclinati... Una storia vera e tuttora indimenticata.
CRONACA
Classi Terze scuola secondaria Istituto Comprensivo Quero Vas
Quero Vas
Servizi Demografici
Le aperture al pubblico
Non sempre è facile ricordare quando l’ufficio è ac-
cessibile al pubblico e per questo i servizi demografi-
ci di Quero Vas forniscono la piccola tabella qui pub-
blicata come utile promemoria.
18 CRONACA
Il pattinaggio
artistico
nel cuore
Diana Perenzin all' 11° Trofeo
Interregionale "Città di Chiarano"
2019 ACSI si è classificata prima
della categoria Principianti B
Professional
Cari monti del mio paese / valli ridenti / pianure estese / lago di Garda, lago Maggiore, d’Iseo, di Como / mi sogna il
cuore. Superbi fiumi che al mar correte / e cento macchine lieti muovete / Po serpeggiante / vago Ticino / Adige,
Arno, Tever divino / Metauro, Tronto, Volturno chiaro / i nomi vostri con gioia imparo. / Vorrei cantarvi tante
canzoni / dell’Italia dolci regioni / Piemonte, Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia, Toscana mia / Le Marche, l’Umbria
vorrei vedere / l’Abruzzo, il Lazio e le costiere della Campania tutto un giardino / ricca di frutti, grano e vino /
Puglia, Calabria, Basilicata / Sicilia bella terra incantata / Sardegna bruna di là dal mare./O vi potessi tutti ammirare
verdi paesetti, città gentili, palazzi artistici, bei campanili, statue superbe, quadri memorie d’eroi famosi di antiche
glorie. Io vi saluto con tutto il cuore e dell’Italia sento l’Amore.
19
Supermercato Maxì
Via Dante Alighieri, 26 - Fener (BL)
Nuova gestone di Yolanda Valdemora
(chiuso il mercoledì pomeriggio)
Offerte di Pasqua
20 LETTERE AL TORNADO
http://www.comune.querovas.bl.it
http://www.comune.segusino.tv.it
LIBRI
Legni covati incarnati cuciti
Storie di vita mai espulse dal cuore dell’uomo
Pasqua è alle porte e per questo importante momento spirituale la
Comunità “Villa San Francesco”, del C.I.F. di Venezia, con la Linea
Quaderni, diretta dall’avv. Enrico Gaz, pubblica LEGNI COVATI
INCARNATI CUCITI storie di vita mai espulse dal cuore dell’uomo.
Le 58 pagine narrano l’incredibile storia dei 98 legni che compongo-
no la “Croce Italiana”, legati tra loro dallo scultore Gilberto Perlotto
assieme ai volontari della Comunità. Sotto questa croce hanno sosta-
to decine di migliaia di persone, accarezzando nel silenzio, storie di
vita e di morte, simboli provenienti da tutte le regioni italiane.
La mangiatoia betlemita, che quasi culla la “Croce Italiana”, trova cu-
citi 208 legni provenienti da 108 Paesi del mondo ed è stata benedet-
ta da Papa Francesco davanti la porta dello scultore Giacomo Manzù
all’ingresso della Basilica di San Pietro il 16 dicembre 2015.
I proventi derivati dalla presente pubblicazione saranno interamente
devoluti al F.I.E., Fondo di Investimento Educativo, della Comunità
“Villa San Francesco”, del C.I.F. di Venezia in Facen di Pedavena
(Bl), per il mantenimento agli studi o per l’avvio al lavoro dei ragazzi,
all’interno della Comunità, dopo il raggiungimento dei 18 anni.
Euro 8,50
Chi si ricorda
della Tornado-Albatros?
di Silvio Forcellini
Chi si ricorda della Tornado-Albatros? Torniamo indietro di
quasi quarant’anni, quando il nostro giornale - in collaborazione
con la Bottega Albatros di Alano gestita dai coniugi Roberto
Biasibetti & Norma Licini - costituì una squadra giovanile che
per qualche tempo partecipò al campionato C.S.I. Nelle foto
uscite dai nostri archivi, alcune formazioni della Tornado-
Albatros. Lasciamo ai nostri lettori il compito (non molto diffici-
le, anzi) di riconoscere i giovani calciatori alanesi ritratti, as-
sieme ai dirigenti Biasibetti, Geronazzo, Melchiori e Rizzotto.
ASTERISCO
Foto di copertina
(M.M.) In copertina torna un panorama e questo lo ha catturato per noi il querese Matteo Bollotto, giovane da poco
appassionato dell’arte fotografica, che impugnava, per l’occasione, una Nikon D5300, impostata a 1/100s. nr. F=4,8,
Iso 100, il giorno otto dicembre alle ore 15,39. Lo scorcio riprende la visuale dal Monte Cornella, sopra l’abitato di
Quero, verso il vicino paese di Segusino, inquadrando l’area che ricomprende via Piave e Via Spaloa. Una bella
immagine della conca, con lo sguardo rivolto ad est.
25 COME ERAVAMO
I genitori
di
Olivo Andreazza
di Alessandro Bagatella
Fra le carte lasciate da Olivo Andreazza, dalle
quali abbiamo tratto i vari racconti via via pub-
blicati in diversi numeri del nostro periodico, il
signor Luciano Andreazza, procuratore testa-
mentario di Olivo, ha trovato anche questa foto
che propongo volentieri ai lettori, in special
modo per chi non ha avuto la ventura di cono-
scere Olivo e la sua famiglia. Io ho avuto
l’occasione di incontrarli e di conoscerli bene.
Nella foto, scattata a Santa Maria di Quero
Vas, è ritratto Olivo nel suo giardino di casa,
nell’agosto del 1968, in occasione di un sog-
giorno per ferie, di ritorno da Torino.
Da sinistra la mamma Angela Bagatella, al
centro Olivo e poi il padre Angelo Andreazza.
CIRCOLO AUSER “AL CAMINETTO”
di ALANO DI PIAVE e QUERO VAS
Anche quest’anno il circolo Auser “Al Caminetto” organizza il soggiorno marino estivo.
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Tutti i cittadini maggiorenni hanno la possibilità di dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tes-
suti. La sezione “Donazione” del sito del Centro Nazionale Trapianti descrive le modalità previste per esprimere questa
volontà. Tutte le dichiarazioni rilasciate alla ASL o presso gli Uffici Anagrafe dei Comuni che hanno aderito al progetto
“Una scelta in Comune” e quelle raccolte tramite gli atti olografi dell’AIDO sono registrate all’interno del SIT e sono
consultabili in tempo reale in presenza di un potenziale donatore per verificare l’esistenza della volontà espressa in
vita. Donazione dopo la morte
Ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso o dissenso finalizzato alla donazione di organi e tessuti
dopo la morte attraverso una delle seguenti modalità:
firmando il modulo presso la propria Azienda Sani-
taria Locale (ASL) di riferimento
presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento
del rilascio o rinnovo della carta d’identità
compilando il tesserino blu del Ministero della Sa-
lute o una delle donor card distribuite dalle asso-
ciazioni di settore; in questo caso è necessario
conservare questa tessera tra i propri documenti
personali
compilando l’atto olografo della Associazioni Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO)
riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma; anche in questo caso è necessa-
rio custodire questa dichiarazione tra i propri documenti personali
Questi modi sono tutti pienamente validi ai sensi di legge. La dichiarazione resa all’ASL, al Comune e all’AIDO è regi-
strata nel Sistema Informativo Trapianti e consultabile dai medici per verificare, in caso di necessità, l’esistenza di
un’espressione di volontà sulla donazione.
Si può cambiare idea sulla donazione in qualsiasi momento poiché, in caso di accertamento della volontà espres-
sa in vita, fa sempre fede l’ultima dichiarazione resa in ordine temporale. Non esistono limiti di età per esprimersi sulla
donazione di organi e tessuti. Nel caso in cui la persona non abbia rilasciato in vita una dichiarazione in merito alla do-
nazione di organi e tessuti, il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto (nell’ordine: coniuge non separato,
convivente more uxorio, figli maggiorenni e genitori) non si oppongono alla donazione. Per i minori sono sempre i geni-
tori a decidere; se anche solo uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.
La dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti non è obbligatoria nel nostro Paese; tuttavia, attraverso
le campagne informative promosse dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Trapianti, si invitano i cittadini a
prendere una posizione in merito e a non lasciare questa decisione ai propri cari, in un momento difficile e delicato.
Inoltre, è sempre importante discuterne in famiglia, affrontare insieme l’argomento e informare i propri cari del-
la scelta fatta. Il principio del “silenzio-assenso”, introdotto dalla Legge 1 aprile 1999 n. 91 artt. 4 e 5, non ha trovato
attuazione e, per questo, le modalità di dichiarazione sopra indicate discendono dall'applicazione del consenso o dis-
senso esplicito (art. 23 della Legge 1 aprile 1999 e Decreto del Ministero della Salute 8 aprile 2000). Gli organi che
possono essere donati dopo la morte sono: cuore, polmoni, rene, fegato, pancreas e intestino; tra i tessuti: pelle,
ossa , tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni. La legge vieta espressamente la donazione
del cervello e delle gonadi.
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