12-Microb Orale
12-Microb Orale
12-Microb Orale
ORALE
1. Microbiologia NORMALE
2. Microbiologia nelle
PATOLOGIE
MICROBIOLOGIA NORMALE
1. ECOSISTEMA ORALE
4. LA PLACCA BATTERICA
1. Ecosistema ORALE
ECOLOGIA: scienza che studia le interrelazioni tra gli organismi e il
loro ambiente, sia vivente (biotico) che non vivente (abiotico)
ECOSISTEMA: consiste nella comunità di microrganismi che vivono in
un determinato habitat e la componente abiotica che li circonda,
composta di elementi fisici e chimici
ORGANISMI AMBIENTE
VIVENTI BIOTICO
AMBIENTE
ABIOTICO
L’ ECOSISTEMA ORALE è composto dai microrganismi orali e
dalla cavità orale che li circonda.
LABBRA
DENTI
GENGIVA
PALATO
GUANCE
LINGUA
3. L’ area crevicolare ha
caratteristiche peculiari
(anaerobiosi, essudato
plasmatico,…)
Ambiente UMIDO
Le superfici orali sono costantemente bagnate da
due fluidi, essenziali per il mantenimento
dell’ecosistema orale, in quanto forniscono acqua,
nutrienti, fattori di aderenza e fattori antimicrobici.
FLUIDO
CREVICOLARE
SALIVA
SALIVA
Fluido complesso che entra nella cavità orale attraverso i dotti delle
3 paia di ghiandole salivari maggiori (parotidi, sottomandibolari e
sottolinguali) e delle ghiandole salivari minori.
Caratteristiche:
flusso antero-posteriore
flusso variabile (800-1500 ml/giorno); variazione sonno-veglia
“lava” le superfici orali e asporta i detriti, cellule sfaldate e
microrganismi
pH ~ 6.75
Contiene: 99% acqua
Glicoproteine
Proteine
Ormoni
Vitamine
Urea
Ioni
La CONCENTRAZIONE dei soluti varia con il flusso
salivare:
Na+, Bicarbonato, pH
PO4
FUNZIONI SALIVA
Condiziona il tipo e la crescita delle comunità
microbiche, sia in senso positivo che negativo.
POSITIVO NEGATIVO
Lattoperossidasi
HSCN + H2O2 OSCN- + H2O
Spessore 0.1-3 μm
Ricopre il dente non appena si ha la sua eruzione.
Se viene rimossa si riforma nel giro di pochi secondi.
Rappresenta la superficie su cui avviene l’adesione dei batteri.
Composizione: principalmente glicoproteine salivari di vario tipo
(incluse glicoproteine antigeniche dei gruppi sanguigni, fattori
aggreganti specifici, anticorpi)
Caratteristiche fisico-chimiche: resistente agli enzimi proteolitici,
stabile alla temperatura, relativamente insolubile.
Rappresenta una barriera alla diffusione degli acidi nello smalto.
FLUIDO CREVICOLARE
Definizione: essudato di origine plasmatica che
attraverso l’epitelio giunzionale della gengiva
raggiunge il solco gengivale.
La sua presenza è legata all’eruzione dei denti.
Il flusso aumenta in condizione infiammatorie.
Composizione: simile a quella del siero. Contiene
proteine, albumina, leucociti, Ig, complemento.
Condiziona le popolazioni microbiche, sia in positivo
che in negativo.
POSITIVO NEGATIVO
FATTORI TEMPERATURA
pH
FISICO- POTENZIALE REDOX
ANAEROBIOSI
CHIMICI NUTRIENTI
FATTORI ADERENZA
BATTERICI INTERAZIONI BATTERICHE
DIETA
FATTORI IGIENE ORALE
AGENTI ANTIMICROBICI
ESTERNI FARMACI
MALATTIE
ALTRI FATTORI (eruzione denti, fumo,
contraccettivi orali, malnutrizione, ecc.)
FATTORI FISICO-CHIMICI
TEMPERATURA
La temperatura interna alla cavità orale è relativamente
costante
34-36°C
Può variare maggiormente in corrispondenza della parte
sopragengivale dei denti, e durante l’ingestione di cibo.
pH
La concentrazione di ioni idrogeno di un ambiente influenza la
composizione microbica sia direttamente che indirettamente
(solubilità di alcuni composti).
pH = 5 - 8
Si mantiene ca. neutro (6.7-7.3) grazie al potere tampone della saliva, attuato
mediante 2 meccanismi
1.FISICO: elimina i carboidrati che potrebbero essere metabolizzati dai batteri e gli
acidi da essi prodotti
2.CHIMICO: tampona l’acidità presente (grazie soprattutto al bicarbonato, ma
anche peptidi, proteine, fosfati).
N.B. – Il pH è un parametro importante nell’ecologia orale (vedi carie).
POTENZIALE REDOX
Il valore di Eh è proporzionale alla presenza di O2
BATTERI BATTERI
ANAEROBI AEROBI
Ambiente Ambiente
riducente ossidante
(Eh negativo) (Eh positivo)
ADESIONE INTERAZIONI
BATTERICA BATTERICHE
ADESIONE COLONIZZAZIONE
COLONIE BATTERICHE
cresciute su un modello di superficie
dentale inserito nella bocca per 6 h
2. GLUCOSILTRANSFERASI (GTF)
Catalizza la formazione di glucani, ma agisce anche come fattore di
adesione; lega lo smalto, la superficie del batterio e il glucano.
Glucano
S.mutans
GTF
3- ACIDO LIPOTEICOICO (LTA)
Componente della membrana dei Gram+
Presente spesso in fibrille superficiali (Es: Streptococchi)
Complessato a proteine che ne protrudono la porzione glicolipidica (si
attacca alla alle cellule epiteliali mediante la FIBRONECTINA).
Inoltre è in grado di interagire con le glicoproteine salivari della pellicola
acquisita.
4- FIMBRIE-PILI
Appendici presenti sia nei Gram- che nei Gram+
Possono legarsi sia alla pellicola dentale che alle mucose orali.
4-ALTRE ADESINE
• RECETTORI per glicoproteine salivari (S. mutans e sanguis).
• PROTEINE capaci di legare il glucano.
• ANTIGENI superficiali contro i quali si trovano Ab specifici inseriti
nella pellicola dentale.
• LISOZIMA (presente nella pellicola dentale) a cui si legano Gram+ e
Gram-.
5-CARICHE DI SUPERFICIE
Nella placca si instaurano LEGAMI IONICI e interazioni
elettrostatiche tra le cariche (-) della superficie batterica e le cariche
(+) degli ioni Ca dell’idrossiapatite.
7- COAGGREGAZIONE
Tipica adesione mediante interazione tra batteri
Schema di coaggregazione nello sviluppo di un biofilm
multispecie (Rickard et al., 2003)
INTERAZIONI TRA BATTERI
COMMENSALISMO ANTAGONISMO
SELETTIVITA’ VARIAZIONI
DELLE VARIE ZONE NELL’ARCO DELLA
ANATOMICHE GIORNATA (DIETA)
VARIAZIONI VARIAZIONI
LEGATE ALL’ETA’ INDIVIDUALI
(PRATICHE DI IGIENE
ORALE, FUMO, ecc.)
POPOLAZIONE NELLE
DIVERSE ZONE ANATOMICHE
SALIVA: 108 (100 milioni) batteri/ml. Ma NON ha una sua popolazione microbica, in
quanto composta dai microrganismi rimossi dalle varie sedi: la sua composizione
riflette quella della popolazione batterica predominante nella cavità orale.
Streptococchi aerobi-anaerobi facoltativi rappresentano >50% dei ceppi isolati
(soprattutto S. salivarius e S. mitis, variabile S. mutans).
Anche altri generi sono comunque rappresentati in concentrazione variabile (es:
lattobacilli).
ACQUISIZIONE DELLA
POPOLAZIONE MICROBICA
NORMALE
S. sanguis
N. sicca
S. mitis
TEMPO
S. mutans
Antony van
Leeuwenhoeck
(1632-1723)
Le zone maggiormente colonizzate sono le facce approssimali (1), le
aree delle superfici lisce vicino al margine gengivale(2), il solco
gengivale(3).
(2)
(1)
DENTI
SPAZZOLATI
(3)
DENTI NON
SPAZZOLATI
FORMAZIONE DELLA PLACCA
FASE INIZIALE
(COLONIZZAZIONE)
FASE DI CRESCITA
(VARIAZIONI
QUANTITATIVE)
FASE DI MATURAZIONE
(VARIAZIONI
QUALITATIVE)
PLACCA: fase iniziale
La colonizzazione avviene sulla pellicola dentale acquisita (che
si riforma nel giro di pochi secondi dopo aver spazzolato i
denti)
Microfotografia al
microscopio di una
SEZIONE SOTTILE di
PLACCA DENTALE.
Gli organismi sono
prevalentemente
Streptococchi.
Le frecce mostrano S.
sobrinus, evidenziato
immunologicamente.
2- Le strutture recettoriali dei batteri colonizzatori si rendono disponibili come substrato per
la successiva adesione di altri batteri: INTERAZIONE BATTERICA
Streptococchi (predom. fino al 7° g) Specie filamentose
3- DISPOSIZIONE STRATIFICATA
strati verticali (alterni cocchi-filamenti)
strato orizzontali (deposito sullo strato iniziale)
disposizioni peculiari (pannocchia di granturco)
La PLACCA DENTALE è un
esempio di BIOFILM
polimicrobico, in cui le specie di
Streptococcus e altre specie
producono uno strato di matrice
esopolisaccaridica e vivono al suo
interno.
I batteri nel biofilm hanno
un’aumentata resistenza alla
eliminazione da parte della
risposta immune dell’ospite e
anche ai farmaci antibiotici.
1. PLACCA SOTTOGENGIVALE
2. PLACCA SOPRAGENGIVALE
Placca delle s. lisce
Placca approssimale
Placca dei solchi della faccia triturante
Placca subgengivale:
A) a livello del margine è simile a quella delle superfici lisce
B) nella profondità del solco invece è caratterizzata da
minore quantità di matrice intercellulare; presenti cocchi,
fusiformi e filamentosi; possono esserci spirochete (nelle
placche più vecchie e in caso di parodontopatia)
COMPOSIZIONE BATTERICA dei diversi tipi di placca
PLACCA SOPRAGENGIVALE:
1) STREPTOCOCCHI: S. sanguis, S. mitis, S. mutans (variabile)
Antagonismo S. sanguis e S. mutans: sono in sedi diverse, mutans nelle facce
occlusale e approssimali, sanguis nelle sup. lisce
2) ACTINOMICETI: A. viscosus
3) VEILLONELLE
PLACCA APPROSSIMALE:
Predominanza ACTINOMICETI (A. isreaelii), maggior presenza anaerobi (V. parvula,
Bacteroides). Nicchia di S. mutans
Produzione di acidi
Nella placca si trovano batteri che producono acido LATTICO e altri
acidi come prodotti della fermentazione degli zuccheri. La disponibilità
di zuccheri può variare molto il potenziale patogeno di certe specie.
Molto minori gli effetti di lattosio, amido, dolcificanti.
Sintesi di polisaccaridi
Importante nella colonizzazione e nel commensalismo. Polisaccaridi
possono essere accumulati anche all’interno delle cellule, come
materiale di riserva. (Es: S. mutans in eccesso di glucosio accumula
glicogeno).
VARIAZIONI DELLA PLACCA
Tutte le variazioni che influenzano la popolazione microbica orale hanno
ovviamente influenza sulla composizione della placca.
Siti anatomici
Microambienti differenziati
Variazioni inter-individuali
Dieta (saccarosio e S. mutans)
Interventi sui denti stessi
Antibiotici
Tempo
Variazioni ormonali (B. melaninogenicus e le spirochete si insediano
dopo la pubertà)