Oli Go Element I
Oli Go Element I
Oli Go Element I
ROMA
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ERBORISTERIA
II LIVELLO
GLI OLIGOELEMENTI
II termine OLIGOELEMENTI deriva dal greco OLIGOS = poco e identifica alcuni particolari
elementi chimici presenti in piccolissime quantità, nella materia vivente (vegetali, animali e
uomini).
I vegetali ricevono i sali minerali, necessari alla loro vita, dal suolo tutte le piante colorofilliane
sono AUTOTROFE, cioè sono capaci di procurarsi il nutrimento della terra, dall'humus, dall'aria e
dall'acqua.
Gli esseri umani e gli animali sono ETEROTROFI ovvero, noi non siamo in grado di fabbricare la
nostra sostanza organica a partire dal suolo o dai costituenti atmosferici. NOI SOPRAVVIVIAMO
NUTRENDOCI DI TESSUTI ANIMALI E VEGETALI.
DI VITALE IMPORTANZA È IL RISPETTO DELL'INTEGRITÀ DELLA TERRA CHE È ALLA
BASE DELLA SALUTE NON SOLO DELLE PIANTE MA, CONSEGUENZIALMENTE DEGLI
ANIMALI E DELL'UOMO.
L'eccessivo sfruttamento del suolo, le sconsiderate concimazioni chimiche, con eccesso di azoto,
annullano il tenore in oligoelementi del terreno. Le concimazioni ammoniaceli inducono la carenza
di rame nei terreni; quelle potassiche sono antagoniste al magnesio e si rileva carenza di manganese
quando si creano terreni eccessivamente acidi.
Ormai i foraggi sono poveri in oligoelementi e questa carenza incide sulla salute degli animali e di
riflusso sulle carni macellate e nei sottoprodotti quali:latte, formaggi e uova.
IL SUOLO FA L'ERBA, L'ERBA FA L'ANIMALE, IL SUOLO FA L'UOMO. L'ANIMALE E
L'UOMO SONO LA FOTOGRAFIA BIOCHIMICA DEL SUOLO. SCONVOLGENDO
L'EQUILIBRIO DEL SUOLO SCONVOLGIAMO LA SALUTE DELL'UOMO. Il suolo deve
essere difeso e riequilibrato. LA CORRELAZIONE TRA LA SALUTE DELLA TERRA E
QUELLA DELL'UOMO E' INCONTESTABILE.
I biocetallizzatori, le vitamine, gli enzimi e gli oligoelementi sono indispensabili per la correzione
delle affezioni croniche e per aiutare il sistema immunitario.
A metà degli anni '70, Forsenn definì GLI OLIGOMENTI: "Quegli ELEMENTI CHIMICI CHE
SONO PRESENTI IN CONCENTRAZIONE UGUALE O INFERIORE ALLO 0,01% del peso
secco del corpo umano.
Definizione solo quantitativa ma che non evidenziava il ruolo metabolico e biochimico degli
OLIGOELEMENTI.
GLI OLIGOELEMENTI E L'UOMO
La terapia basata sugli oligoelementi deve venire considerata una medicina del terreno "cioè non si
rivolge ai sintomi" ma alle cause profonde, tissulari e metaboliche della malattia. Occorre
intervenire aiutando a ristabilire l'equilibrio degli scambi cellulari e tissulari rafforzando, nel
contempo le difese naturali:questo è il senso di una medicina del terreno.
BIOCATALISI
Gli oligoelementi sono dei biocatalizzatori, ovvero sono sostanze che aumentano la velocità di una
reazione chimica, senza che tali sostanze subiscano una modificazione indotta dalla reazione stessa..
Il catalizzatore non modifica il risultato finale della reazione.
Esempio:
Idrogeno + ossigeno = acqua.
H2 + 1/2 O2 H2O
Il catalizzatore non modifica il risultato finale della reazione ma attiva le affinità tra le sostanze
presenti ovvero "risveglia le affinità sopite". Inoltre il biocatalizzatore svolge anche una funzione
selettiva, accelerando solo la reazione favorevole all'integrità del tessuto.
- FLUORO
- SELENIO
- COBALTO
- CROMO
- RAME
- FERRO
- MANGANESE
- MOLIBDENO
- NICHEL
- VANADIO
- ZINCO
- SILICIO
A seconda della natura della molecola a cui si legano, gli oligoelementi possono avere un ruolo:
a) RUOLO STRUTTURALE quando la molecola partner è una sostanza organica non enzimatica
come:
- pigmenti sanguigni: emoglobina
- proteine vettrici: transferrine ceruloplasminee
- proteine di deposito: ferritina - emosiderina
- ormoni: insulina - tiroxina - triodotironina
- vitamine: vitamina B12
b) RUOLO FUNZIONALE quando gli Oligoelementi entrano a far parte delle molecole di un
enzima a sono ad esso indispensabili per il suo funzionamento catalitico. E' questo aspetto che
determina il ruolo terapeutico degli oligoelementi.
Conclusioni
AMETALLOSI
DEFICIT ENZIMATICO
SQUILIBRIO METABOLICO
MALATTIA
DIATESI
Un deficit di funzionalità enzematica determina uno squilibrio metabolico che ingenera malattie
funzionali. L'ASSUNZIONE DI SPECIFICI OLIGOELEMENTI in forma BIODISPONIBILE e
IONOZZATA riportano il soggetto allo stato di equilibrio metabolico.
Menetrier il "GRANDE PADRE" della oligoterapia aveva così suddivise le diatesi, dopo un
approfondito colloquio in cui si evidenziava:
Sindromi di DISADATTAMENTO
Vi è sempre un intreccio tra una DIATESI e l'altra NON ESISTONO CASI DI APPARTENENZA
AD UNA DIATESI AL 100%.
Comportamento FISICO: stanchezza mattutina CON astenia. Fatica a svegliarsi ma appena "preso il
via" più lavora meno stanco si sente. La sera è iperattivo, non vorrebbe mai andare a letto, è
euforico, brillante, gli sembra di sprecare il proprio tempo dormendo ma poi non riesce ad alzarsi la
mattina. Il sonno per lui non è ristoratore.
Caratteristiche psicologiche:
Soggetto calmo, riflessivo, equilibrato, leggermente pessimista, possiede un discreto controllo delle
sue emozioni, ma se sotto sforzo o fatica particolarmente intensa può "perdere le staffe". Non è
passionale e accoglie le vicende della vita che lo riguardano con filosofia.
Metodico, a volte pedante, in realtà non possiede una buona capacità di concentrazione; la memoria
non lo assiste e la sua capacità lavorativa è supportata solo alla metodocità.
Comportamento fisico:
Per lui / lei il sonno è ristoratore a patto che la sera si corichi presto, per recuperare le energie
consumate durante il giorno.
Ha scarsa resistenza fisica ma sapendosi bene amministrare, si concede le giuste pause per
ricaricarsi.
Mentre il soggetto della 1° Diatesi, ovvero del Manganese, sperpera le sue energie, il soggetto della
2° Diatesi sa ben amministrare le sue forze.
Questo soggetto possiede scarse resistenze organiche: è soggetto a frequenti disturbi all'apparato
respiratorio (sinusiti, raffreddori, mal di gola, bronchiti ecc.). Per tutto l'inverno è preda di ogni
male stagionale.
Anche l'apparato gastro-enterico darà problemi: coliti, spasmi, diarrea o stitichezza non saranno
infrequenti. Tenderà all'ipotiroidismo e anche l'apparato cutaneo potrà subire affezioni quali: acne,
eritemi, eczemi, psoriasi. Cistiti recidivanti potranno tormentarlo.
Non di rado si potranno presentare infiammazioni ghiandolari(ADENITI). Nelle donne le
mestruazioni saranno ritardate, brevi e di poca consistenza.
L'associazione si Mn-Cu (Manganese - Rame) è il rimedio elettivo per i soggetti appartenenti alla
Diatesi 2, poiché aumenterà le loro difese immunitarie correggendo il "terreno organico"
migliorandola.
Diatesi d'involuzione - ci si arriva partendo da una delle due diatesi precedenti. È una diatesi
"VECCHIA" e si presenta, generalmente, dopo i quarant'anni.
Per placare la sofferenza dell'anima si assumono tranquillanti, sonniferi. La memoria peggiora con
l'andare degli anni.
Comportamento fisico:
Stanchezza al risveglio come se non avesse dormito. Astenia per tutta la giornata con picchi nel
tardo pomeriggio. Problemi agli arti inferiori. Sonno costellato da risvegli notturni o poco
ristoratore.
Disfunzioni neurovegetative. Spasmi viscerali. Ulcera gastroduodenale. Colite destra. Dolori allo
stomaco e all'intestino con gonfiori. Disturbi circolatori. Ipertensione. Orticaria. Eczemi. Lichen.
Uricemia. Gotta.
Questa diatesi viene definita "la più vecchia" e rappresenta l'ultimo stadio della malattia funzionale
prima che compaia la malattia lesionale.
ANERGIA significa totale mancanza di vitalità, con conseguente diminuzione delle autodifese
fisiche e psicologiche nei casi più gravi (legati a traumi fisici e psichici o ad estrema vecchiaia);
oppure può rappresentare uno stato transitorio dovuto ad un atto operatorio, ad una lunga malattia,
ecc.)
Comportamento fisico:
La stanchezza permanente e la mancanza di vitalità, sono i sintomi più evidenti. Si presenta anche
un sensibile calo del desiderio. Il soggetto può cadere in un sonno quasi letargico alternando
insonnia quasi totale.
Contrariamente al Rame, l'Oro e l'Argento non sono presenti nel nostro organismo, ma
l'associazione Cu - Au - AG è una delle più efficaci e pare sia collegato alla stimolazione catalitica
del meccanismo cortico - surrenaleico, potenziando le difese immunitarie.
SINDROME DI DISADATTAMENTO
Sintomi:
Sintomi:
1) Sintomi legati ad un turbamento del tasso glicemico: alterazione del metabolismo glucidico
(iperglicemia, prediabete, diabete di tipo II), bulimia, malessere prima dei pasti e sonnolenza
postprandiale
2) Sovrappeso - Obesità
3) Intellettualmente ci si sente esauriti
Occorre associare Zinco e Rame o Zinco Nichel Cobalto agli oligoelementi diatesici.
OLIGOELEMENTI DIATESICI
Esse sono:
Secondo la BIOELETTRONICA, misurando con uno strumento apposito alcuni liquidi organici
come sangue, saliva, urina, usando parametri come il ph (grado di acido - alcalinità) e l' rh2
(potenziale di ossido riduzione), si poteva definire l'appartenenza di un soggetto ad una o più
Diatesi.
O
S
DIATESI 2 S DIATESI 4
IPOSTENICA I ANERGICO
D
A
T
O
ACIDO ALCALINO
R
I
DIATESI 1 D DIATESI 3
ALLERCICA O DISTONICA
T
T
O
Picard auspicava l'uso degli oligoelementi poiché un'alimentazione errata ne può essere priva
ovvero carente sotto forma assimilabile.
Elemento minerale che in forma biodisponibile è messo in relazione a turbe del sistema nervoso.
Indicazioni:
Ritardo dello sviluppo intellettuale. Disturbi del sonno; lentezza nell'elaborazione delle idee,
disturbi minori nell'adattamento scolare.
Posologia:
1 fiala al dì (secondo la cronicità delle turbe)
Proprietà:
Regola il metabolismo calcico, attiva gli enzimi digestivi, regola l'attività neuro-muscolare,
potenzia i meccanismi di difesa immunitari.
Indicazioni:
Turbe del metabolismo calcico e loro sintomatologia: osteoporosi, decalcificazione ossea, carie.
Posologia:
1 fiala al dì (secondo la cronocità delle turbe)
Indicazione:
Astenia totale che non migliora con il riposo, malattie infettive debilitanti, quali: influenza, morbillo
ed altre malattie virali.
Il primo gruppo è formato da 12 elementi chimici fondamentali che sono presenti nel protoplasma
sotto forma di alcune molecole inorganiche come l'acqua e di numerose molecole organiche quali i
lipidi, i glucidi, i protidi, gli acidi nucleici ed altre sostanze più o meno complesse.
IDROGENO, OSSIGENO, CARBONIO, AZOTO (che nelle loro combinazioni chimiche formano
circa il 96% del peso umano) e CALCIO, FOSFORO, CLORO, SODIO, POTASSIO, ZOLFO,
MAGNESIO e FERRO.
GLI OLIGOELEMENTI
Il secondo gruppo rappresenta la quantità minima dei seguenti oligoelementi nel corpo umano.
Essi sono:
MANGANESE, RAME, IODIO, ZINCO, COBALTO, MOLIBDENO, NICHEL, ALLUMINIO,
CROMO LITIO, TITANIO, SILICIO, RUBIDIO, ARSENICO, FLUORO, BROMO, SELENIO,
BORO, BARIO e STRONZIO.
Gli OLIGOELEMENTI, invece, hanno una funzione strutturale o funzionale a seconda della
molecola partner a cui si legano.
Ad esempio se la molecola partner è una sostanza organica non enzimatica, l'oligoelemento avrà un
ruolo strutturale come il FERRO nell'EMOGLOBINA oppure lo IODIO nella ROXINA.
FLUORO (F)
Fonti vegetali: Mele, germogli di soya, tarasacco, spinaci, prezzemolo, tè verde, alghe, frumento,
riso, segale, aglio, crescione e cavolo crudo.
Fonti animali: Sgombri, sardine, salmoni e frutti di mare, latte e tuorli d'uovo.
Azione: Il Fluoro viene fissato nei tessuti mineralizzati: ossa, denti, dentina e smalto.
Il Fluoro contribuisce a mantenere il calcio nelle ossa e ne impedisce la fissazione nei tessuti molli.
Il Fluoro assicura resistenza al sistema osseo e ai legamenti, e partecipa alla fissazione del
Magnesio.
Fissa la dentina e lo smalto prevenendo le carie dei denti. Tutti i tessuti connettivi di sostegno, sono
validamente supportati dal F. Scoliosi, cifosi, rachitismo, insufficienza osteo-legamentaria; trovano
un valido rimedio nel Fluoro biocatalitico ovvero nel Fluoruro di sodio (F) g. 0,0221 di soluzione
per 100 ml o in fialoidi di F biocatalitico.
Indicazioni: Osteoporosi, lassità dei legamenti, ritardi nelle ricomposizioni delle fratture ossee,
rachitismo e carie. Terreno varicoso, scoliosi, alterazioni scheletriche, osteocondrosi dell'anca.
Posologia
Somministrazione: Fluoruro di sodio (F) g 0.0221 in 100 ml di soluzione
Apporto in Oligoterapia catalitica: una dose a giorni alterni per un mese, in caso di osteoporosi,
scoliosi e articolazioni doloranti.
Spesso è complementare, nella Diatesi 2 (ipoastenica artro infettiva), al complesso Manganese-
Rame.
IMPORTANTE: IL Fluoro non deve essere sovradosato, poiché viene addizionato artificialmente
all'acqua potabile.
- il Fe emico
- il Fe non emico
Il Fe emico è contenuto nell'emoglobina dei globuli rossi e nei muscoli, sotto forma di mioglobina.
Il Fe non emico è presente nella ferritina, nella transferrina e nei muscoli. La conserva se è in
eccesso.
L'acido ascorbico (Vit. C1) favorisce l'assorbimento di Ferro e di acido Folico. Una volta introdotto
nell'organismo, il Fe viene difficilmente eliminato
- stress psicofisico
- vulnerabilità nei confronti di infezioni
- anemia sideropenica
- ipocroma accompagnata da problemi digestivi e nervosi
- gravidanza
- allattamento
- terza età
Carenza in Ferro spesso implica anche il deficit di acido folico. Nell'anemia ferropriva la carenza di
Ferro può essere causata da una disfunzione del metabolismo del Rame (infatti Ferro e Rame sono
necessari per l'elaborazione dell'emoglobina.
La convenzione di Berna nel 1906, ne regolò il suo impiego ma, se il FOSFORO BIANCO era un
veleno (con esso si avvelenavano i topi!), il FOSFATO TRICALCICO e i COMPOSTI
FOSFORATI, sono ATOSSICI!!
Un'alimentazione corretta apporta i giusti quantitativi di Fosforo ( es. il Germe di grano per 100 g
ne contiene 1100 mg; il germe di mais ne contiene 910 mg). In ogni caso il Fosforo, sotto qualsiasi
forma di rimedio allopatico, non deve essere assunto senza prescrizione medica. Impiegato in
Oligoterapia deve essere assunto in ragione di una dose per tre volte a settimana e sempre in
associazione con l'oligoelemento diatesico sotto forma di Fosfato disodico (P) g 0,700 per 100 ml di
soluzione.
Il nome Iodio deriva dal greco e significa "violetto", colore riferentesi al colore del vapore di Iodio.
Intuitivamente lo Iodio venne impiegato in maniera terapeutica sin dall'antichità. Infatti già nel XIII
secolo Basilio Valentino, ispirandosi agli studi del medico alchimista e teologo Arnaldo di
Villanova, somministrava ai portatori di gozzo alghe polverizzate.
Questo metalloide venne identificato nel 1811 da Courtois, ma gli studi vennero perfezionati da
Chatin nel 1850 che lo estrasse dalle piante acquatiche e dalle alghe.
Nel 1922 Fellenberg confermò questa componente in tutti i vegetali in quantitativo estremamente
variabile.
Nel 1896 Bauman evidenziò il tasso elevato di I (Iodio) contenuto nella tiroide e Kendall, isolati gli
ormoni tiroidei, scoprì che ne contenevano il 5%.
Lo Iodio è di vitale importanza per la sintesi degli ormoni tiroidei: tiroxina e triiodotironina,
responsabili della regolazione del metabolismo basale.
Grave carenza di Iodio può apportare ipotiroidismo, obesità, gozzo, cretinismo, handicap mentali,
apatia, affaticabilità e irritabilità. Anche la caduta dei capelli ed unghie fragili e striate sono sintomi
di carenza di Iodio.
Le cause di carenza di Iodio possono essere:
a) ridotto apporto alimentare o eccesso di alimenti quali cavolo, soia e fagioli in una dieta
squilibrata
b) alcuni farmaci (quali PAS o se assunti ad alto dosaggio e per lungo tempo possono indurre
carenza di Iodio.
Lo Iodio è scarso nelle verdure, nella frutta e nell’acqua, mentre è altamente rilevabile nelle alghe
(alga laminaria), nel latte, nelle uova e nel pesce.
Lo Iodio, proprio perché è un regolatore tiroideo, deve essere somministrato con estrema cautela!!!
In Oligoterapia lo si somministra in ragione di una dose per tre volte a settimana: Iodio (I) g 0,0012
per 100 ml di soluzione.
Nei casi di ipertensione in associazione con il Manganese, in alternato.
Nell’ipotiroidismo associato ad obesità, artrosi e senso di gelo nel corpo, allo Iodio si alterna il
Manganese Rame e nella menopausa dovrà essere associato al Manganese Cobalto.
Il magnesio non si può definire un oligoelemento poiché è presente in quantità notevole nel corpo
umano. È implicato direttamente nel metabolismo delle cellule nervose ed esplica una stimolazione
della fagocitosi che è uno dei principali mezzi di risposta e di difesa naturale del sistema
immunitario. Da ciò si deduce la sua azione mirata contro le malattie microbiche e virali, quali la
tonsillite, la bronchite cronica e gli stati influenzali.
È inoltre implicato direttamente nel metabolismo delle cellule nervose.
Il Mg esplica un’azione protettiva sul cuore, sul fegato, sui reni e sui polmoni.
Posologia: Gluconato di Magnesio (Mg) g 0,089 per 100 ml di soluzione; una dose al dì o, a
seconda dei casi, 3 volte a settimana alternandolo con l’oligoelemento diatesico.
Fonti vegetali: Cacao, albicocche secche, piselli secchi, datteri, fichi secchi, arachidi, prugne
secche, fagioli secchi, germe di grano, germe di mais, orzo e spinaci.
Anche in questo caso non si può parlare di oligoelemento poiché nel corpo umano sono reperibili
circa 120/140 g concentrati prevalentemente nelle cellule.
Il Potassio (K) è il principale catione dei liquidi intracellulari ma è anche una costituente dei liquidi
extracellulari, influenzando l’attività cardiaca e muscolare.
Il K è quindi indispensabile alla vita stessa. L’uso sregolato di diuretici e lassativi può, nel tempo,
portare ipocaliemia, ovvero una perdita grave di potassio, che può generare disturbi del ritmo
cardiaco, intensa fatica muscolare e sofferenza renale. Colite ulcerosa, diarrea, e certi periodi post
operatori possono instaurare un deficit in K.
Disidratazione accentuata può essere il campanello d’allarme che segnala una ipotassemia.
Indicazioni: Artrosi, disturbi del metabolismo idrico, ritenzione idrica, variazioni di peso.
Henry Picard lo prescrive nei reumatismi evolutivi, come coadiuvante le funzioni surrenaliche e
nelle artralgie da artrosi.
Posologia: Gluconato di Potassio g 0,012 per 100 ml di soluzione; una dose per 3 volte a settimana
alternato all’oligoelementi diatesico.
Nelle artrosi post-menopausali, nelle coxartrosi e nelle nevralgie associate ai reumatismi,
addizionare alla dose di gluconato di potassio, una dose di Magnesio, oligoelemento sotto forma di
gluconato dosato a 0,089 per 100 ml di soluzione.
Nel corpo umano la quantità di Rame oscilla tra i 100 e i 150 mg. Questa percentuale evidenzia
come il Rame (Cu) sia realmente un oligoelemento presente nel nostro organismo e come sia di
vitale importanza per esso, poiché la carenza in Rame può indurre patologie significative.
Fegato e cervello sono particolarmente ricchi di Rame, il quale è necessario per la formazione
dell’elastina e partecipa alla sintesi della mielina. Inoltre è un costituente degli enzimi dotati di
funzione di difesa (vedi S. O. D.). Il Cu viene trasportato al fegato mediante la ceruloplasmina e
viene eliminato per via biliare.
Posologia: Gluconato di rame (Cu) g 0,259 per 100 ml di soluzione; una dose una volta al dì.
Nei trattamenti recidivanti infiammatori e infettivi, al Rame deve essere associato il Manganese-
Rame.
Fonti vegetali: Cereali integrali, lenticchie, soya, fagioli e piselli secchi, crescione.
Lo Zinco è uno degli oligoelementi essenziali più abbondante nel corpo umano; interviene in tutti i
metabolismi e nella sintesi degli acidi nucleici.
Lo Zinco (Zn) è fondamentale per promuovere la divisione cellulare; è essenziale per la crescita,
l’immunità, e stimola gli osteoblasati che elaborano il collagene.
Lo Zinco migliora, secondo Mirce, il funzionamento della ghiandola endocrina ipofisi e previene
l’adenoma prostatico. Lo Zn attiva la velocità di cicatrizzazione delle ferite ed è elemento
essenziale per l’equilibrio nervoso.
Posologia: Gluconato di Zinco (Zn) g 0,0235 per 100 ml di soluzione; una dose a seconda dei casi
come regolatore del sistema endocrino in associazione, alternandolo, con Zinco-Rame.
Elemento chimico scoperto da Brandt nel 1755. il suo nome deriva da Kobalt, demone del
sottosuolo, secondo le leggende tedesche.
Questo metallo in natura è simile al ferro e al nichel, ed ha l’aspetto di un solido bianco-argento.
Nel corpo umano è contenuto nel pancreas e nella milza.
Quando Rickels nel 1948 scoprì nel fegato dei bovini la vitamina B12, rivelò che in essa vi era un
atomo di Cobalto (Co), per cui la chiamò Cianocobalamia. Questa vitamina partecipa alla sintesi
degli acidi nucleici in svariati processi enzimatici, nel metabolismo dei lipidi, dei glucidi, del
fosforo e del glutatione, che trasporta idrogeno nell’organismo.
IL Cobalto è essenziale per lo sviluppo di alcune ghiandole (tiroide, pancreas, parotide), e svolge un
ruolo che lo rende insostituibile regolatore del sistema neurovegetativo.
A livello vasculo arterioso, esplica un’azione vasodilatatrice ed ipotensiva, ed è un ottimo rimedio
nelle vasculopatie, nella malattia di Raynaud, nelle gastriti e nell’ulcera.
Rimedio ideale nella cefalea vasomotoria, è anche definito (come il Magnesio) oligoelemento
tranquillante.
Somministrazione: Gluconato di Cobalto g 0,0225 per 100 ml di soluzione; una dose al dì o tre
volte a settimana.
Lo Zolfo (S) nell’organismo animale ed umano, non è un oligoelemento, e gioca una ruolo
fisiologico importantissimo. Esso, infatti, è un elemento fondamentale della materia vivente: cistina,
metionina, eparina, insulina, glutatione, cheratina, tiamina, biotina, ecc sono solo una parte dei suoi
composti organici.
Lo Zolfo svolge funzioni plastiche, energetiche e detossificanti.
Dosaggi: Tiosolfato di sodio (S) 0,015 per 100 ml di soluzione; una dose per tre volte alla settimana
in alternanza con l’Oligoelemento diatesico.
Fonti vegetali: Cereali integrale biologici, lievito di birra, aglio, germe di grano e germogli di grano.
Azione: Il Selenio agisce contro la formazione dei radicali liberi. Infatti è attivatore dei tre
principali enzimi intracellulari: SOD (Superossidodismutasi), CAT (Catalasi) e GSH
(Glutationeperossidasi), Antidoto al Mercurio. Il Selenio riduce gli effetti del tabacco, dell’alcool e
del caffè, essendo un disintossicante del corpo umano. Il Se contribuisce ad accrescere la potenza
sessuale maschile.
Questo metalloide è strettamente legato all’attività della vitamina E.
Dosaggi: Anche in questo caso, come per lo Zolfo (P), è valido ciò che scrisse Paracelso: “La
nozione di veleno dipende esclusivamente dal dosaggio”. Infatti il Se deve essere somministrato a
dosaggio mirato, affinché non abbia effetti tossici.
In Oligoterapia catalitica si consiglia una dose per tre volte a settimana, alternando con
l’oligoelemento diatesico.
SILICIO (Si) (essenziale)
Fonti vegetali: Equiseto, Olearia, Tarasacco, Alfa-Alfa, legumi biologici verdi, cereali integrali,
aglio, cipolla, cavolfiore, fragola, mele e fieno greco.
Azione: Il Silicio (Si) partecipa alla formazione delle cartilagini. Protettivo delle ossa e della pelle,
aiuta la ricomposizione delle fratture, procura elasticità alle fibre del collagene. Osteoartrosi e
osteoporosi senile, hanno come indicazione il Si come rimedio. Ipocolesterolemizzante, previene il
rischio di ateroma. Stimolante intellettuale.
Indicazioni: Artrosi, osteoporosi, lassità dei legamenti, capelli ed unghie fragili, arteriosclerosi,
colesterolemia, cicatrizzazione difficile.
Complementari al Si sono il Calcio ed il Magnesio.
La somministrazione del Silicio viene generalmente attuata sotto forma di estratti secchi titolati di
Equiseto e Fieno greco, a seconda del bisogno.
ABULIA stato di passività: Rame, Oro, Argento, una dose ogni due giorni.
ACNE ROSACEA o COUPEROSE: Manganese Rame, una dose ogni tre giorni nei casi di
ipoastenia. Manganese Cobalto, una dose ogni tre giorni nei casi di distonia.
ACNE GIOVANILE: Manganese Rame una dose tre volte a settimana alternata alla dose di Zolfo
sempre tre volte a settimana. Cicli di tre mesi.
ANSIA: Manganese Cobalto, una dose al dì o tre volte a settimana. Nei casi più gravi Litio
(competenza medica).
BRONCHITE CRONICA:
- Manganese Rame, una dose tre volte a settimana
- Zolfo, una dose tre volte a settimana
- Rame, Oro, Argento, una volta a settimana
CARIE:
- Fluoro, una dose ogni tre giorni
- Manganese, una dose ogni tre giorni
- Rame, Oro, Argento, una dose ogni tre giorni
GASTRITE:
- Manganese, una dose due volte a settimana per tre mesi
- Fosforo, una dose a giorni alterni per tre mesi
MENOPAUSA:
- Zinco, Rame, due volte a settimana per periodi prolungati
- Manganese, Cobalto, due volte a settimana per periodi prolungati
- Rame, Oro, argento, una dose a settimana