Le Guerre Persiane (Completo)
Le Guerre Persiane (Completo)
Le Guerre Persiane (Completo)
I Persiani erano una popolazione indoeuropea stanziata sugli altopiani dell’attuale Iran.
Tra il 500 e il 400 la Persia formò un grande impero grazie a tre sovrani: Ciro il Grande, Cambise II, Dario I.
I persiani avevano imposto alle colonie greche dell’Asia Minore il pagamento di pesanti tributi, sia economici sia
militari. Esse infatti erano costrette a partecipare con navi e soldati alle guerre decise dal sovrano persiano. Nel 522
a.C., quando salì al trono Dario I , aumentò notevolmente l’impatto del tributo annuo per cui le città greche non
tollerarono più il dominio persiano che riduceva la loro libertà.
Il tiranno di Mileto, Aristagora, con l’aiuto di Altaferne cercò di conquistare l’isola di Nasso, ma non ci riuscì. Per
evitare la punizione di Dario I, nel 499 a. C depose la carica di tiranno e si mise a capo della rivolta dei Greci contro la
Persia. Ottenne sostegno da Atene ed Eretria e insieme rasero al suolo Mileto e tutti i suoi abitanti furono uccisi o
ridotti in schiavitù.
La prima guerra persiana (490 a.C.) ebbe inizio con la spedizione punitiva di Dario I contro Atene ed Eretria.
Nel 490 a. C Dario I organizzò una potente flotta che incendiò e assediò Eretria e successivamente sbarcò presso
Maratona. A prendere il comando dell’esercito greco fu Milziade che propose di non aspettare l’attacco dei nemici
ma di andare incontro per affrontarli in campo aperto. Gli ateniesi furono quindi appoggiati da solo 100 soldati della
città di Platea, ma la battaglia di Maratona si concluse comunque con la disfatta per le truppe di Dario I.
Dopo la battaglia di Maratona, Atene era schierata in due gruppi: uno era dalla parte di Temistocle che diceva di
prepararsi ad un secondo attacco persiano attraverso la costruzione di una flotta militare , e l’altro era dalle parte di
Aristide che si opponeva a questa proposta e chiedeva che le rendite delle miniere fossero ripartite fra tutti gli
ateniesi. Temistocle, inoltre, prospettava per Atene un futuro da potenza marittima e trovava così grande appoggio
nei ceti poveri; Aristide invece, esprimeva gli interessi dell’aristocrazia e delle classi medie. Il tutto si concluse con
una netta affermazione di Temistocle e l’assemblea popolare votò l’ostracismo nei confronti di Aristide.
Nel 486 a.C. Dario morì mentre erano in corso i preparativi per la spedizione contro la Grecia e il successore fu suo
figlio Serse che disse di procedere con tutti i mezzi e gli uomini disponibili. Così nel 480 a.C. iniziò l’avanzata dei
persiani, nel frattempo i greci dimostrarono grande compattezza e i rappresentanti delle 31 poleis (tra cui Atene e
Sparta) si riunirono e strinsero un’alleanza antipersiana chiamata Lega ellenica, sospendendo i conflitti in corso.
[2a GUERRA ]
Nel 480 a.C. quando i persiani attraversarono l’Ellesponto e andarono verso la Tessaglia, 300 opliti spartani che
erano guidati dal re Leonida bloccarono il valico delle Tèrmopili (unico passaggio per arrivare nella Grecia centrale) e
opposero una grande resistenza ma i persiani li attaccarono da dietro e gli opliti morirono tutti. Dopo questa vittoria
ai persiani si aprirono le porte della Beozia e dell’Attica senza trovare ostacoli , così i beoti passarono dalla parte di
Serse, mentre gli ateniesi evacuarono la città e andarono a Salamina. Quando l’esercito persiano arrivò, trovò una
città fantasma ma la distrusse ugualmente. Nel frattempo a Salamina Temistocle convinse tutti ad ingaggiare una
battaglia navale e Serse credeva di avere ormai vinto, così dirige la flotta nella baia dove vi erano anche gli ateniesi:
le navi persiane furono sopraffatte dai triremi greci. Serse quindi decise di tornare in Asia e lasciò l’esercito in mano
a Mardonio. Nel 479 a.C. a Platea si tenne lo scontro decisivo dove gli spartani si unirono ai greci annientando le
truppe persiane e Mardonio morì sul campo. Si concluse così un conflitto che sarebbe rimasto per sempre nella
memoria dei greci come esempio di vittoria della civiltà sulla “barbarie”.