Suono - Rumore
Suono - Rumore
Suono - Rumore
Ciò che sembra ovvio in realtà non lo è. Molino, ad esempio, restando nell'ambito occidentale ha
dimostrato che il concetto occidentale di musica varia in base alla poietica e alla estesica e che varia
in base alle culture e alle epoche,
Come scrive Molino: ciascun elemento appartenente al fatto musicale totale può essere separato e
assunto quale variabile strategica della produzione musicale. Come accade, ad es, in un'opera di
Kagel o di Jhon Cage (4.33'') in cui l'opera non consiste nello sviluppo del suono, ma nel silenzio
che viene ornato dai rumori degli spettatori.
Il loro obiettivo era quello di mostrare o denunciare il funzionamento istituzionale ma
paradossakmente non è possibile riferirsi alla musica senza riferirsi al sonoro.
Dunque il suono è la condizione base della musica.
Risulta però anche chiaro che non si può limitare la musica alla sola dimensione acustica del suono
perchè è altrettanto importante e fondamentale la variabile visuale (il gesto, i movimenti ad es. del
direttore d'orchestra). Il disco ci priva di tutte le dimensioni del concerto. Ha sicuramente
contribuito a ridurre la nostra concezione culturale del musicale alla sua sola dimensione sonora ma
non si può nascondere che una parte del malessere provato dal pubblico nei concerti di musica per
nastro derivi dal fatto che non c'è niente da vedere.
Tutti gli studiosi di acustica sono d'accordo nel dire che si chiama rumore ogni suono che assume
per noi un carattere sgradevole, la nozione di rumore è innanzitutto soggettiva. I criteri che fanno
qualificare rumore un suono sono diversi e numerosi: l'intensità troppo elevate, assenza di altezza
definita o la mancanza di organizzazione (cacofonia).
La distinzione SUONO- RUMORE non ha un fondamento fisico stabile perché è già in partenza
culturalizzato,
MUSICHE E CULTURE
Il problema della separazione tra musica e rumore mostra con chiarezza la mobilità degli
interpretanti che separano il musicale dal non musicale. Avremmo difficoltà ad indicare , qualunque
sia la popolazione presa in considerazione, dove cominci per essa la musica e dove finisca. Ad
esempio in Argentina (Robertson studia i Mapuche) un genere usato è quello del TAYL che viene
praticato da donne per fare rituali di guarigione guidati da sciamani femminili.
Non è altro che il confronto da parte dell'ascoltatore spettatore di una certa interpretazionedella
messa in scena e dell'esecuzione musicale con un'altra interpretazione
Nella prospettiva di un'analisi musicale rigorosa è necessario arrivare a un discretizzazione dei tratti
che permetta di definire senza ambiguità i fatti di cui si parla.
Nel caso in cui un'analista sia obbligato a procedere egli stesso a una trascrizione assegna un
simbolo costante in funzione dei suoi criteri estesici personali che ovviamente non sono quelli
poietici.