CCNL Dirigenti Terziario
CCNL Dirigenti Terziario
CCNL Dirigenti Terziario
Confederazione
Generale Italiana del
Contratto Collettivo
Commercio, Nazionale di Lavoro
del Turismo,
dei Servizi, delle
per i dirigenti
Professioni di aziende
e delle P.M.I.
del terziario
? Federazione della distribuzione
Nazionale dei
Dirigenti, Quadri e e dei servizi
Professional del
Commercio, Trasporti,
Turismo, Servizi,
Terziario Avanzato
Testo Ufficiale
2
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i
dirigenti di aziende del terziario della
distribuzione e dei servizi
L’anno 2004, il giorno 27 del mese di maggio in Roma
tra
3
NOTA DI INTENTI
Considerato che
4
PARTE PRIMA
Costituzione del rapporto
Art. 1
Applicabilità
1. Sono dirigenti a norma dell'art. 2094 c.c., ed agli effetti del presente
contratto, coloro che, rispondendo direttamente all'imprenditore o ad altro
dirigente a ciò espressamente delegato, svolgono funzioni aziendali di
elevato grado di professionalità, con ampia autonomia e discrezionalità e
iniziativa e col potere di imprimere direttive a tutta l'impresa o ad una sua
parte autonoma.
Dichiarazione a verbale
5
Art. 2
Assunzione o Nomina
Art. 3
Periodo di Prova
6
PARTE SECONDA
Trattamento economico
Art. 4
Determinazione degli elementi della retribuzione
Art. 5
Minimo contrattuale mensile
1
Tali misure sono comprensive dell’importo di lire 1.428.942 (737,99 Euro) mensili lorde maturate alla
data del 1° novembre 1991, a titolo di adeguamento automatico delle retribuzioni (indennità di
contingenza), soppresso ai sensi dell'art. 4 del presente contratto.
7
Art. 6
Aumento retributivo1
Art. 7
Elemento di maggiorazione
1
Cfr. allegati P, Q, R ed S per importi Una Tantum ed allegato U per importi relativi all'aumento
retributivo.
2
Fino alla data del 31 dicembre 1987 l’elemento di maggiorazione è stato pari all’8% (cfr. art. 6 CCNL
22 dicembre 1981), dal 1° gennaio 1988 l’elemento stesso è stato pari al 9% (cfr. T.U. 1° marzo
1988), dal 1° gennaio 1992 è stato elevato al 10% (cfr. art. 9 CCNL 19 marzo 1992).
8
Art. 8
Mensilità supplementari (tredicesima e quattordicesima)
2. Nel caso di inizio o cessazione del rapporto di lavoro nel corso dei dodici
mesi precedenti l'erogazione di ciascuna delle due mensilità supplementari,
il dirigente avrà diritto a tanti dodicesimi quanti sono i mesi di servizio.
4. Per coloro che sono retribuiti in tutto o in parte con provvigioni o altri
elementi variabili, il calcolo delle mensilità supplementari sarà effettuato,
per la parte variabile, sulla media degli emolumenti corrisposti nei dodici
mesi precedenti o comunque nel minor periodo di servizio.
Art. 9
Scatti di anzianità
3. Tali scatti, che decorrono dal primo giorno del mese immediatamente
successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità, non sono assorbiti
in nessun caso, né possono assorbire alcuna voce retributiva.
9
Chiarimento a verbale
Art. 10
Retribuzione variabile
10
PARTE TERZA
Svolgimento del rapporto
Art. 11
Etica del servizio
Art. 12
Prestazione lavorativa e festività
11
Art. 13
Ferie
5. Per coloro che sono retribuiti in tutto o in parte con provvigioni o altri
elementi variabili, la retribuzione sarà computata, per la parte variabile,
sulla media degli emolumenti corrisposti nei dodici mesi precedenti o
comunque nel minor periodo di servizio.
Art. 14
Congedo matrimoniale
12
Art. 15
Aspettativa
Art. 16
1
Trasferimento
1
Cfr. “Dichiarazione delle parti” annessa all’art. 24.
13
risoluzione del rapporto, salvo i casi di forza maggiore. In caso di decesso
del dirigente analoga procedura verrà seguita per i familiari.
8. Non può essere trasferito un dirigente che sia stato eletto a funzioni
pubbliche, per tutta la durata della carica.
11. Al dirigente trasferito sarà inoltre corrisposta, all'atto del trasloco una
indennità "una tantum" non inferiore ad una mensilità e mezza di
retribuzione qualora non abbia carichi familiari e a tre mensilità se con
familiari a carico.
Art. 17
Trasferte e missioni
2. Per le missioni superiori ai dodici giorni saranno presi accordi tra datore
di lavoro e dirigente, anche per gli eventuali aspetti particolari derivanti
dalla durata e dalla natura della missione.
Art. 18
Malattia ed infortunio
14
1. In caso di malattia o di infortunio non dipendente da cause di servizio, il
datore di lavoro conserverà al dirigente non in prova il posto per un periodo
di dodici mesi, durante i quali gli corrisponderà l'intera retribuzione.
15
Art. 19
Maternità e paternità
Art. 20
Trasferimento di proprietà dell'azienda1
Art. 21
Aggiornamento e formazione professionale per i dirigenti
2. In particolare:
1
Cfr. “Dichiarazione delle parti” annessa all’art. 24.
16
permanenza - a carico dell'azienda e le giornate stesse considerate
lavorative.
Art. 22
Finanziamento dei programmi di formazione continua per le imprese
Art. 23
Responsabilità civili e penali
4. La scelta del difensore, ove non sia concordata tra le parti, spetta al
datore di lavoro, ma il dirigente avrà sempre facoltà di farsi altresì assistere
da un legale di propria fiducia con onere a carico del datore di lavoro stesso.
1
A norma del regolamento del Fondo M. Negri, i contributi risultano dovuti entro: il 10 gennaio, il 10
aprile, il 10 luglio e il 10 ottobre di ciascun anno. In caso di risoluzione del rapporto nel corso del
trimestre il versamento è previsto entro 10 giorni dalla data di risoluzione stessa, anche per la parte di
contributo afferente l'indennità sostitutiva di preavviso.
17
5. Il rinvio a giudizio del dirigente per fatti attinenti all'esercizio delle
funzioni attribuitegli non giustifica, di per sé, il licenziamento.
Art. 24
Mutamento di posizione
18
PARTE QUARTA
Previdenza ed assistenza integrative
Art. 25
Previdenza integrativa
19
10. La gestione del Fondo è affidata ai rappresentanti delle organizzazioni
sindacali stipulanti che la eserciteranno congiuntamente in seno agli organi
di amministrazione del Fondo stesso.
Dichiarazione a verbale
Le parti,
? visto quanto disposto nel secondo periodo dell'art. 3, comma 120,
di cui alla legge 24.12.2003, n. 350, nel quale viene riconosciuto che,
per i Fondi di previdenza, come il "Mario Negri", i quali, gestiti in via
prevalente secondo il sistema tecnico finanziario della ripartizione e in
presenza di rilevanti squilibri finanziari, abbiano presentato istanza al
Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi dei commi 8bis e
8ter dell'art. 18 del decreto legislativo 124/93, sia - per tale motivo -
ammessa la possibilità di operare in deroga alla normativa vigente
secondo le modalità fissate attraverso la contrattazione collettiva
nazionale delle parti costituenti;
20
intendersi come diritto alla liquidazione o al trasferimento delle somme
accantonate nel proprio conto individuale secondo la disciplina
regolamentare tempo per tempo in vigore, ovvero:
Art. 26
Previdenza Integrativa Individuale
21
allegata all’accordo di rinnovo del 27 maggio 20041. La suddetta
contribuzione dovrà essere versata all’Associazione Antonio Pastore per la
predisposizione delle relative convenzioni assicurative.
6. Tale contributo viene versato, con cadenza trimestrale per tutti i periodi
in cui è dovuta la retribuzione, ivi compreso il periodo di preavviso sostituito
da indennità.
Art. 27
Assistenza sanitaria integrativa
1
Cfr. allegato S.
22
7. A decorrere dal 1° luglio 2004, si stabilisce l’introduzione di un
contributo a carico dei superstiti che beneficiano dell’assistenza sanitaria ai
sensi del regolamento del Fondo, pari al 60% - con gli opportuni
arrotondamenti - di quello previsto a carico dei dirigenti pensionati.
Art. 28
Dirigenti di prima nomina (DPN)
1
Le parti convengono che per “sud Italia” debbano intendersi le seguenti regioni: Basilicata, Calabria,
Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
23
triennio sempre che continuino a sussistere entrambi i requisiti
(residenza/domicilio e sede di lavoro) sopra indicati.
24
PARTE QUINTA
Forme di tutela del rapporto
Art. 29
Rappresentanze sindacali aziendali
Art. 30
Collegio di Conciliazione e Arbitrato
4. Alla designazione del supplente del Presidente si procede con gli stessi
criteri sopra indicati.
25
restando la facoltà di adire l’autorità giudiziaria, secondo quanto previsto
dalla L. 11/8/73 n. 533.
Il Collegio sarà investito della vertenza su istanza della competente
organizzazione territoriale aderente a Manageritalia. La citata organizzazione
inoltrerà al Collegio, a mezzo raccomandata a.r., il ricorso, sottoscritto dal
dirigente, entro i trenta giorni successivi al ricevimento del ricorso stesso, in
base al terzo comma del successivo art. 35.
16. Sulla base delle proprie valutazioni circa gli elementi che caratterizzano il
caso in esame, il Collegio stabilirà l'indennità supplementare nella seguente
misura graduabile tra:
26
- un minimo pari alle mensilità di preavviso spettanti al dirigente in base
all'art. 35;
- un massimo pari al corrispettivo di diciotto mesi di preavviso.
19. Nel caso il dirigente ricorra alla autorità giudiziaria ordinaria, a seguito
dell'opposizione del datore di lavoro alla procedura arbitrale, ed il
licenziamento venga riconosciuto ingiustificato, in luogo dell'indennità
prevista al comma 16° spetterà, a favore del dirigente e a carico del datore
di lavoro, a titolo risarcitorio un'indennità supplementare pari al corrispettivo
di diciotto mesi di preavviso. Resta confermata in tali casi l'applicazione del
disposto di cui al precedente comma 17°.
27
Chiarimento a verbale
Articolo 31
Commissione di clima sul mobbing
28
PARTE SESTA
Cessazione del rapporto
Art. 32
Risoluzione del rapporto di lavoro
Art. 33
Dimissioni
29
6. Uguale norma si applica per le dimissioni di una dirigente motivate da
matrimonio, sempreché presentate entro i sei mesi successivi alla
celebrazione.
Art. 34
Dimissioni per giusta causa
Art. 35
Licenziamento
30
rispetto dei termini, entro 30 giorni dal deposito del verbale di mancata
conciliazione di cui all’art. 412 del codice di procedura civile, oppure entro
30 giorni decorso il termine dei 60 giorni previsto nel primo comma dell’art.
410-bis del codice di procedura civile. In ogni caso, il ricorso dovrà essere
inoltrato entro 6 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di
licenziamento da parte del dirigente.
8. Nel caso di assenze del dirigente che si verifichino per le cause previste
dall'art. 18, durante il periodo di preavviso, questo rimane sospeso per tutta
la durata delle assenze stesse, fermi restando i limiti temporali previsti dallo
stesso art. 18.
31
12. Essa va assoggettata alla normale contribuzione e, per l'intero periodo
cui si riferisce, comporta, in forza del disposto del sesto comma del presente
articolo, la maturazione del trattamento di fine rapporto e delle ferie
nonché, in base all'art. 2121 c.c., la maturazione dei ratei delle mensilità
supplementari.
Le parti, tenendo conto della maggiore tutela che deve essere garantita a
coloro che, avendo un’età compresa fra i 53 ed i 64 anni, perdono il posto di
lavoro senza aver neppure maturato i requisiti per il pensionamento, si
impegnano a rivedere l’istituto del preavviso di licenziamento, una volta
approvata la Legge di riforma del sistema pensionistico pubblico.
Art. 36
Outplacement
2. Resta inteso che il relativo importo di spesa sarà versato dall’azienda alla
società di outplacement, deducendolo dalle relative competenze di fine
rapporto del dirigente.
Art. 37
Trattamento di fine rapporto
Art. 38
Anticipazioni sul trattamento di fine rapporto
1. Ai sensi dell'11° comma dell'art. 2120 c.c., come modificato dalla legge
29 maggio 1982, n. 297, si conviene che il numero delle richieste di
anticipazione sul trattamento di fine rapporto avanzate dal personale con
qualifica di dirigente, da soddisfare annualmente, è pari al 50% del numero
delle richieste che possono essere soddisfatte, a norma di legge, nello
stesso anno, per il rimanente personale, con arrotondamento all'unità
superiore della frazione eventualmente residua.
32
Art. 39
Indennità in caso di morte
33
PARTE SETTIMA
Disposizioni generali e finali
Art. 40
Disposizioni generali
1. Per tutto ciò che non è diversamente regolato dal presente contratto
valgono le norme contrattuali collettive in vigore per i quadri dipendenti
dall'azienda per la quale il dirigente presta la propria attività.
Art. 41
Condizioni di miglior favore
Art. 42
Controversie di interpretazione e applicazione
Art. 43
Controversie individuali di lavoro
1) A decorrere dal 1° maggio 2005, fatti salvi gli accordi territoriali già in
atto, possono essere istituite Commissioni Paritetiche Territoriali di
conciliazione delle controversie individuali di lavoro di cui agli artt. 410 e
seguenti del codice di procedura civile, come modificati dal Decreto
Legislativo 31 marzo 1998 n. 80 e dal Decreto Legislativo 29 ottobre 1998
n. 387.
34
b) per i dirigenti: da un rappresentante dell’organizzazione territoriale
competente di Manageritalia.
35
Art. 44
Decorrenza e durata
36
ALLEGATO A
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
37
ALLEGATO B
Art. 28
Indennità di anzianità
Norma di attuazione
Le parti si danno atto che le disposizioni del presente articolo sono, a tutti
gli effetti, correlate ed inscindibili con quelle del precedente art. 2, ultimo
comma e della nota a verbale annessa all’art. 6. In applicazione di quanto
previsto dall’ultimo comma del precedente art. 2, per i soli dirigenti assunti
o nominati entro il 31 dicembre 1980, si procederà a quantificare la
maggiore indennità spettante sino al 31 dicembre 1980, in base all’art. 23
del CCNL 18 dicembre 19751 traducendola in corrispondenti mensilità o
frazioni che saranno erogate all’atto della cessazione del rapporto di lavoro
sulla base dell’ultima retribuzione alla quale fanno riferimento i criteri di
computo dell’indennità di anzianità.
1
10 gg. all’anno per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1962 e 15 gg. all’anno per l’anzianità
maturata dal 1° gennaio 1963 al 31 dicembre 1980.
38
ALLEGATO C
tra
Art. 1
Art. 2
Agli iscritti al Fondo “M. Negri” che, nel periodo suddetto, cessino dal
servizio senza aver maturato il requisito di anzianità contributiva previsto
per le prestazioni pensionistiche del Fondo, è concessa la facoltà di poter
39
beneficiare del trattamento supplementare di pensione alle seguenti
condizioni:
40
ALLEGATO D
tra
Articolo unico
Per i dirigenti compresi nella sfera di applicazione del CCNL 12 luglio 1984 il
sistema di adeguamento retributivo al costo della vita (indennità di
contingenza) è modificato come segue:
41
ALLEGATO E
Ciò premesso:
DELIBERA A MAGGIORANZA
che, per sede di lavoro, si intende indicare la località in cui il dirigente
è stato destinato all’atto dell’assunzione o della nomina (art. 2, punto
c) ovvero del trasferimento (art. 13).
42
ALLEGATO F
tra
Art. 1
Minimo retributivo
Art. 2
Aumento retributivo
Art. 3
Una tantum
43
erogate pro quota in rapporto al numero dei mesi interi prestati in servizio
sulla base dell’importo mensile indicato al primo comma.
Art. 4
Previdenza integrativa
Art. 5
Assistenza sanitaria integrativa
44
ALLEGATO G
tra
Art. 1
Minimo retributivo
Art. 2
Aumento retributivo
45
Gli aumenti di cui al comma precedente potranno essere assorbiti soltanto
dalle somme concesse successivamente al 31 dicembre 1982 dalle aziende a
titolo di acconto o di anticipazioni sui futuri miglioramenti economici
contrattuali ovvero dalle somme di cui sia stato espressamente stabilito
l’assorbimento all’atto della concessione.
Art. 3
Elemento di maggiorazione
Art. 4
Scatti di anzianità
Tali scatti, che decorrono dal primo giorno del mese immediatamente
successivo a quello in cui si compie il triennio di anzianità, non sono
assorbiti in nessun caso, né possono assorbire alcuna altra voce retributiva.
46
Dichiarazione a verbale
Art. 5
Trasferimento
"Il trasferimento del dirigente può avvenire solo per comprovate ragioni
tecniche, organizzative e produttive dell'azienda.
Non può essere trasferito un dirigente che sia stato eletto a funzioni
pubbliche, per tutta la durata della carica.
47
Al dirigente trasferito sarà inoltre corrisposta, all'atto del trasloco, una
indennità "una tantum" non inferiore ad una mensilità e mezza di
retribuzione qualora non abbia carichi familiari e a tre mensilità se con
familiari a carico.
Art. 6
Trasferimento di proprietà dell’azienda
"Il dirigente che non sia disposto a prestare servizio nella mutata situazione
aziendale di cui al precedente comma, può, fino a sei mesi dall’avvenuta
comunicazione formale del trasferimento di proprietà, risolvere il rapporto di
lavoro con diritto all’indennità sostitutiva del preavviso di cui all’art. 27".
Art. 7
Aggiornamento e formazione professionale
Art. 8
Mutamento di posizione
Art. 9
Previdenza integrativa
"A favore dei dirigenti compresi nella sfera di applicazione del presente
contratto sono istituiti: 1) un trattamento di previdenza integrativa
48
dell'assicurazione obbligatoria invalidità, vecchiaia e superstiti INPS; 2) una
forma di assicurazione e previdenza polivalente supplementare.
Tali contributi, vanno versati, con cadenza trimestrale per dodici mensilità e
sono comprensivi dei ratei delle mensilità supplementari.
Art. 10
Collegio di Conciliazione e Arbitrato
"Sulla base delle proprie valutazioni circa gli elementi che caratterizzano il
caso in esame, il Collegio stabilirà l'indennità supplementare nella seguente
misura graduabile tra:
49
8 mensilità in corrispondenza del 52° e 55° anno compiuto;
7 mensilità in corrispondenza del 51° e 56° anno compiuto;
6 mensilità in corrispondenza del 50° e 57° anno compiuto;
5 mensilità in corrispondenza del 49° e 58° anno compiuto;
4 mensilità in corrispondenza del 48° e 59° anno compiuto".
Art. 11
Decorrenza e durata
"Il presente contratto decorre dal 1° luglio 1984, fatte salve eventuali
diverse decorrenze previste da singole norme, e ha scadenza il 31 dicembre
1987.
Dichiarazione a verbale
50
ALLEGATO H
tra
Art. 1
Minimo retributivo
51
Art. 2
Aumento retributivo
Art. 3
Scatti di anzianità
Tali scatti, che decorrono dal primo giorno del mese immediatamente
successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità, non sono assorbiti
in nessun caso, né possono assorbire alcuna altra voce retributiva.
Norma transitoria
Per i dirigenti la cui anzianità nella qualifica decorra, ai sensi del primo
comma della norma generale, antecedentemente al 31 dicembre 1985 e che
siano in forza alla data di stipulazione del presente accordo, con anzianità
nella qualifica, al 31 dicembre 1985, non superiore a ventuno anni, si
applica la seguente disciplina.
52
b) Prossimi scatti:
il dirigente avrà diritto ad uno scatto di anzianità di importo pari a L.
185.000 mensili lorde non assorbibili, alla data prevista nella tabella allegata
e ad ogni successiva scadenza biennale, con il limite previsto al precedente
punto a).
c) Anzianità convenzionale:
ai fini del computo degli scatti, si procederà a determinare una data di
decorrenza convenzionale dell’anzianità del dirigente, conteggiando a ritroso
i bienni interi a partire dalla data del prossimo scatto determinata come da
precedente punto b) e annullando quindi la frazione di biennio iniziale.
53
segue Tabella
Data decorrenza Data
precedente scatto (o Prossimo scatto Mesi
nomina o assunzione)
1.07.1985 1.09.1987 26
1.08.1985 1.10.1987 26
1.09.1985 1.11.1987 26
1.10.1985 1.11.1987 25
1.11.1985 1.12.1987 25
1.12.1985 1.01.1988 25
Art. 4
Assistenza sanitaria integrativa
Art. 5
Previdenza integrativa
Art. 6
Dichiarazione delle parti sulla previdenza integrativa
Art. 7
Decorrenza e durata
54
ALLEGATO I
Art. 1
Art. 2
Trasferimento
"Il dirigente, che proceda alla risoluzione del rapporto entro sessanta giorni
dalla comunicazione di cui al 2° comma, motivando il proprio recesso con la
mancata accettazione del trasferimento, ha diritto, oltre al trattamento pari
all'indennità sostitutiva del preavviso spettante in caso di licenziamento e al
trattamento di fine rapporto, ad una indennità supplementare pari ad 1/3
del corrispettivo del preavviso individuale maturato".
Art. 3
"Il dirigente che non sia disposto a prestare servizio alle dipendenze
dell'impresa subentrante, può, fino a sei mesi dall'avvenuta comunicazione
formale del trasferimento di proprietà, risolvere il rapporto di lavoro con
diritto all'indennità sostitutiva del preavviso di cui all'art. 27".
55
Art. 4
Dichiarazione delle parti in merito agli artt. 13, 17 e 20
Art. 5
Malattia ed infortunio
Nel caso in cui il dirigente sia obbligatoriamente assicurato all'Inail (ai sensi
del T.U. 1124/1965) il datore di lavoro è tenuto ad una integrazione
dell'indennità corrisposta dall'Inail fino a raggiungere il 100% (cento per
cento) della retribuzione giornaliera netta cui il dirigente avrebbe avuto
diritto in caso di normale svolgimento del rapporto.
56
Art. 6 ?
Aggiornamento e formazione professionale
La Commissione presenta i risultati dei suoi lavori alle parti firmatarie del
presente contratto, di norma entro il primo trimestre di ciascun anno".
Art. 7
Previdenza Integrativa
?
Introdotto ex novo.
57
Tale aumento assorbe la rivalutazione triennale del massimale prevista
dall'art. 2 dell'accordo 15 aprile 1985, per il triennio 1987-1989.
Con la stessa decorrenza il contributo aggiuntivo annuo per il
trattamento di pensione supplementare è soppresso.
Tali contributi vanno versati con cadenza trimestrale per dodici mensilità e
sono comprensivi dei ratei delle mensilità supplementari".
Art. 8
Assistenza sanitaria integrativa
Art. 9 ?
Collegio di Conciliazione e di Arbitrato
Art. 10 ?
Controversie di interpretazione e applicazione
Art. 11 ?
Anticipazioni sul TFR
"Ai sensi dell'11° comma dell'art. 2120 c.c., come modificato dalla legge 29
maggio 1982, n. 297, si conviene che il numero delle richieste di
?
Introdotto ex novo.
?
Introdotto ex novo.
58
anticipazione sul TFR avanzate dal personale con qualifica di dirigente da
soddisfare annualmente è pari al 50% del numero delle richieste che
possono essere soddisfatte, a norma di legge, nello stesso anno, per il
rimanente personale, con arrotondamento all'unità superiore della frazione
eventualmente residua".
Art. 12
Minimo retributivo
Art. 13
Aumento retributivo
59
Art. 14
Elemento di maggiorazione
Art. 15 ?
Scatti di anzianità
Art. 16
Decorrenza e durata
?
Introdotto ex novo.
60
ALLEGATO L
tra
la Fendac
Art. 1
Minimo contrattuale mensile
Art. 2
Aumento retributivo
Art. 3
Scatti di anzianità
61
Art. 4
Previr
Art. 5
Art. 6
62
ALLEGATO M
tra
Art. 1
Etica del Servizio
Art. 2
Minimo contrattuale mensile
63
Tali misure sono comprensive dell'importo di lire 1.428.942 mensili lorde
maturate, alla data del 1° novembre 1991, a titolo di adeguamento
automatico delle retribuzioni (indennità di contingenza), soppresso ai sensi
dell'art. 4 del presente contratto.
Art. 3
Aumento retributivo
Art. 4
Soppressione indennità di contingenza
Art. 5
Elemento di maggiorazione
64
Art. 6
Scatti di anzianità
Art. 7
Trattamento minimo mensile
Art. 8
Formazione
65
In particolare:
- corsi avanzati con contenuti individuati sia nelle aree specialistiche che in
quelle della formazione manageriale indifferenziata.
Art. 9
Assistenza sanitaria integrativa
Art. 10
Previdenza integrativa
66
Art. 11
Retribuzione pensionabile
Art. 12
Trattamento minimo di pensione
A decorrere dal 1° giugno 1992 l'art. 41, 1° comma, del Regolamento del
Fondo "Mario Negri" è sostituito dal seguente:
"agli iscritti, cessati dal servizio successivamente al 1° gennaio 1988 senza
avere maturato il requisito di anzianità contributiva previsto per le
prestazioni pensionistiche del Fondo, è concessa la facoltà di beneficiare di
un trattamento di pensione, reversibile in favore dei superstiti secondo le
norme del presente Regolamento, fissato in lire 6.500.000 annue iniziali,
non erogabile sotto forma di valore capitale, alle seguenti condizioni:
- che versino in unica soluzione al Fondo, per gli anni o frazioni di anni
mancanti al raggiungimento del 15°, un importo pari:
Art. 13
Previr
67
annua di lire 51.000.000 ed un contributo del 10% a carico del dirigente
riferito ad una retribuzione convenzionale annua di lire 9.000.000.
In caso di riforma del sistema pensionistico che elevi per legge l'età
pensionabile, le parti concordano di incontrarsi entro 2 mesi dalla entrata in
vigore della legge stessa, al fine di esaminare le disposizioni contenute nel
presente articolo.
Art. 14
Disciplina prestazioni integrative previdenziali e sanitarie
Art. 15
Il primo periodo del 17° comma dell'art. 27 è modificato come segue: "In
caso di licenziamento di un dirigente con un'anzianità di servizio
globalmente prestato nell'azienda, in qualsiasi qualifica, superiore a dieci
anni l'indennità supplementare è automaticamente aumentata, in relazione
all'età del dirigente licenziato, ove questa risulti compresa fra i 48 ed i 59
anni, nelle seguenti misure calcolate con i criteri di cui al comma
precedente:
Art. 16
Decorrenza e durata
68
ALLEGATO N
tra
Art. 1
Previdenza Integrativa
"1. A favore dei dirigenti compresi nella sfera di applicazione del presente
contratto sono istituiti:
69
4. Il Fondo di Previdenza per i dirigenti di aziende commerciali e di
spedizione e trasporto "Mario Negri" è disciplinato da un apposito
regolamento così come modificato in data 24 maggio 1994 e concordato tra
le parti che hanno stipulato il presente accordo.
Art. 2
Assistenza Sanitaria Integrativa
"1. A favore dei dirigenti compresi nella sfera di applicazione del presente
contratto è istituito un Fondo di Assistenza Sanitaria, integrativo del servizio
sanitario nazionale.
Art. 3
Collegio di Conciliazione e Arbitrato
70
- 9 mensilità in corrispondenza del 54° e 55° anno compiuto;
- 8 mensilità in corrispondenza del 53° e 56° anno compiuto;
- 7 mensilità in corrispondenza del 52° e 57° anno compiuto;
- 6 mensilità in corrispondenza del 51° e 58° anno compiuto;
- 5 mensilità in corrispondenza del 50° e 59° anno compiuto;
- 4 mensilità in corrispondenza del 49° e 60° anno compiuto".
Art. 3 bis
Art. 4
Licenziamento
Art. 5
Norma transitoria
Le parti concordano che quanto previsto dal CCNL 19 marzo 1992 all'art. 28,
comma diciassette, così come modificato dall'art. 3 del presente accordo e
all'art. 31, comma quarto, così come modificato dall'art. 4 dello stesso
accordo, sarà automaticamente modificato secondo la progressione prevista
dalla vigente normativa sull'età per il pensionamento obbligatorio, anche
con riferimento all'età minima prevista dall'art. 28 citato.
Art. 6
Dichiarazione a verbale
In merito al contributo di cui all'art. 25, secondo comma, lettera b) del CCNL
19 marzo 1992, così come modificato dall'art. 1 del presente accordo, le
71
parti convengono sulla necessità di ridefinirne l'operatività nelle sue varie
articolazioni anche in considerazione della sopravvenuta disciplina in materia
di previdenza integrativa.
A questi fini, in attesa che sia più compiutamente definita la disciplina sulla
previdenza integrativa, le parti concordano di avviare le opportune trattative
entro il mese di settembre 1994.
Art. 7
Decorrenza e durata
72
ALLEGATO O
tra
Art. 1
Minimo contrattuale mensile
Art. 2
Aumento retributivo
1
Tali misure sono comprensive dell’importo di L. 1.428.942 mensili lorde maturate, alla data del 1°
novembre 1991, a titolo di adeguamento automatico delle retribuzioni (indennità di contingenza),
soppresso ai sensi dell'art. 5 CCNL 19 marzo 1992.
73
Art. 3
Trattamento minimo mensile
Art. 4
Elemento di maggiorazione
74
Art. 5
Art. 6
Dimissioni per giusta causa
L’onere della prova della sussistenza della giusta causa spetta al dirigente.
Art. 7
Resta inteso che il relativo importo di spesa sarà versato dall’azienda alla
società di outplacement, deducendolo dalle relative competenze di fine
rapporto del dirigente.
75
Art. 8
Previdenza integrativa (Fondo “Mario Negri”)
Art. 9
Assistenza sanitaria integrativa (Fondo “Mario Besusso”)
Art. 10
Decorrenza e durata
76
ALLEGATO P
tra
1
Tale misura è comprensiva dell’importo di L. 1.428.942 mensili lorde maturate, alla data del 1°
novembre 1991, a titolo di adeguamento automatico delle retribuzioni (indennità di contingenza),
soppresso ai sensi dell'art. 5 CCNL 19 marzo 1992.
77
4. Fermo restando quanto previsto al precedente comma 3, il dirigente ha
facoltà di richiedere che in luogo degli aumenti retributivi stabiliti al comma
1° del presente articolo, sia aumentato di pari importo l’ammontare del
contributo a favore dell’assicurazione e previdenza polivalente
supplementare (Previr). Il dirigente è tenuto a darne comunicazione
all’azienda entro il 30 settembre 1997.
Tale opzione deve intendersi valida fino al 31/12/98 e non revocabile fino
allo scadere di detto periodo.
6. Gli importi “una tantum” di cui al presente articolo non sono utili agli
effetti del computo del trattamento di fine rapporto né di alcun istituto
contrattuale, ad eccezione dell’eventuale preavviso o dell’indennità
sostitutiva.
78
Dichiarazione congiunta
ACCORDO INTEGRATIVO
A tal fine l’art. 26 sopracitato viene sostituito dagli uniti articoli 26 e 26bis,
che entrano a far parte integrante del nuovo CCNL.
79
cui all’accordo specifico a titolo di contributo sindacale, e dell’1% a carico
del dirigente.
80
ALLEGATO Q
tra
Art. 1
Minimo contrattuale mensile
Art. 2
Aumento retributivo
81
5. Gli aumenti di cui ai precedenti commi 3 e 4 non potranno essere
assorbiti in nessun caso, fermo restando che tale inassorbibilità ha carattere
eccezionale e si intende riferita esclusivamente all’Accordo di rinnovo
biennale.
Art. 3
Una tantum
4. L’importo “una tantum” di cui al presente articolo non è utile agli effetti
del computo del trattamento di fine rapporto né di alcun istituto
contrattuale, ad eccezione dell’eventuale preavviso o dell’indennità
sostitutiva.
Dichiarazione Congiunta
Le parti concordano che per le strutture del sistema camerale alle quali si
applica il presente ccnl la retribuzione è costituita da:
a) retribuzione contrattuale;
b) superminimo individuale (apna);
c) retribuzione correlata alla posizione ricoperta;
d) retribuzione di risultato e produttività correlata alla prestazione annuale.
Art. 4
Previdenza integrativa
82
Art. 5
Associazione Antonio Pastore
Il contributo da parte del dirigente, previsto nell’art. 26 bis del CCNL, viene
elevato, a partire dal 1° luglio 2000, da lire 900.000 (novecentomila) in
ragione d’anno a lire 2.700.000 (duemilionisettecentomila) in ragione
d’anno.
Art. 6
Licenziamento
Dichiarazione Congiunta
Le parti si impegnano ad incontrarsi, entro il 30 giugno 2000, per definire i
necessari adeguamenti in materia di collegio di conciliazione ed arbitrato, ai
sensi dei Decreti Legislativi n. 80/1998 e n. 387/1998.
Art. 7
Decorrenza e durata
83
ALLEGATO R
PREMESSA PROGRAMMATICA
Art. 1
Minimo contrattuale mensile
Art. 2
Aumento retributivo
Art. 3
Una tantum
84
3. L’importo “una tantum” previsto ai precedenti commi potrà essere
assorbito, fino a concorrenza, da eventuali somme concesse dalle aziende,
successivamente al 31 dicembre 2000, a titolo di acconto o di anticipazione
sui futuri miglioramenti economici contrattuali o delle quali sia stato
espressamente stabilito l’assorbimento all’atto della concessione.
4. L’importo “una tantum” di cui al presente articolo non è utile agli effetti
del computo del trattamento di fine rapporto né di alcun istituto
contrattuale, ad eccezione dell’eventuale preavviso o dell’indennità
sostitutiva.
Art. 4
Previdenza integrativa
Art. 5
Decorrenza e durata
CHIARIMENTO A VERBALE
CONFCOMMERCIO FENDAC
85
ALLEGATO S
tra
Art. 1
Minimo contrattuale mensile
Art. 2
Aumento retributivo
86
Art. 3
Una tantum
4. L’importo “una tantum” di cui al presente articolo non è utile agli effetti
del computo del trattamento di fine rapporto né di alcun istituto
contrattuale, ad eccezione dell’eventuale preavviso o dell’indennità
sostitutiva.
Art. 4
Previdenza integrativa individuale
Art. 5
Scatti di anzianità
3. Tali scatti, che decorrono dal primo giorno del mese immediatamente
successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità, non sono assorbiti
in nessun caso, né possono assorbire alcuna voce retributiva.
87
4. In occasione della maturazione di ogni scatto verranno rivalutati quelli
maturati successivamente al 31 dicembre 1977, sulla base dell’importo di
euro 129,11 (lire 250.000), senza corresponsione di arretrati per il periodo
pregresso.
Art. 6
Assistenza sanitaria integrativa
“1. A favore dei dirigenti compresi nella sfera di applicazione del presente
contratto è istituito un Fondo di assistenza sanitaria (Fondo “Mario
Besusso”) integrativo del Servizio Sanitario Nazionale, finanziato mediante
un contributo che, a decorrere dal 1° gennaio 2004 è fissato nella misura
del 5,7% a carico dell’azienda e dell’1,87% a carico del dirigente, riferito ad
una retribuzione convenzionale annua di euro 45.940,00, comprensivo della
quota di cui all’accordo specifico a titolo di contributo sindacale o della quota
di servizio. Le maggiori entrate derivanti dall’incremento della contribuzione
rispetto all’anno 2003 verranno destinate al finanziamento di specifici
programmi di prevenzione sanitaria per i dirigenti in servizio e per i
prosecutori volontari”.
Qualora per l’anno 2005 non venisse nuovamente confermato dal legislatore
l’attuale limite annuo di deducibilità (corrispondente a euro 3.615,20) per i
contributi versati ai fondi di assistenza sanitaria integrativa, ai sensi dell’art.
1 del Decreto Legislativo 18 febbraio 2000, n. 41, le Parti si impegnano ad
incontrarsi con urgenza al fine di concordare i necessari provvedimenti per
evitare che le aziende debbano sopportare costi aggiuntivi.
Le Parti, al fine di rendere efficace l’iniziativa di prevenzione, concordano nel
destinare le relative risorse, contabilmente evidenziate, nel rispetto di un
percorso diagnostico predefinito in seno al Fondo Mario Besusso, adeguato
alle esigenze sanitarie del dirigente, tenuto conto del sesso e dell’età.
88
Gli organi direttivi del Fondo Mario Besusso provvederanno a monitorare
periodicamente l’adeguatezza del progetto, anche sotto l’aspetto della
razionalizzazione della spesa sanitaria nel suo complesso.
Art. 7
Previdenza integrativa (Fondo Mario Negri)
Art. 8
Dirigenti di prima nomina
89
3. La permanenza nella categoria sopra definita ha carattere temporaneo.
Decorso un triennio dalla data di nomina, al dirigente si applicherà
automaticamente la normativa contrattuale generale. In caso di nomina di
DPN residenti o domiciliati al sud1 e con sede di lavoro nel sud Italia, la
permanenza nella suddetta area potrà essere prolungata di un ulteriore
triennio sempre che continuino a sussistere entrambi i requisiti
(residenza/domicilio e sede di lavoro) sopra indicati.
Art. 9
Adeguamenti in materia di collegio di conciliazione ed arbitrato, ai
sensi dei decreti legislativi n. 80/1998 e n. 387/1998
90
- 8 mensilità in corrispondenza del 57° e 60° anno compiuto;
- 7 mensilità in corrispondenza del 56° e 61° anno compiuto;
- 6 mensilità in corrispondenza del 55° e 62° anno compiuto;
- 5 mensilità in corrispondenza del 54° e 63° anno compiuto;
- 4 mensilità in corrispondenza del 53° e 64° anno compiuto”.
Art. 10
Ferie
Art. 11
Trasferimento
Con effetto dal 1° luglio 2004 la dichiarazione delle parti in merito agli artt.
18, 22 e 25 del ccnl 26 aprile 1995 è integrata come segue:
Art. 12
Malattia
91
“3. Alla scadenza del termine indicato al comma 1 o del periodo di
aspettativa eventualmente richiesto dal dirigente ai sensi del comma 2, ove
per il perdurare dello stato di malattia il rapporto di lavoro venga risolto da
una delle due parti, sarà dovuto al dirigente, oltre al trattamento di fine
rapporto, anche l'indennità sostitutiva del preavviso di cui al successivo art.
33”.
Art. 13
Commissione di clima sul mobbing
Art. 14
Responsabilità civili e penali
Il comma 6 dell’art. 24 del ccnl 26 aprile 1995 viene sostituito dal seguente:
Art. 15
Decorrenza e durata
CONFCOMMERCIO MANAGERITALIA
Sergio Billè Claudio Pasini
92
Allegato all’accordo 27 maggio 2004
Quota del contributo annuo totale di € 5.267,86 assegnata alle Garanzie a contribuzione
annua fissa indipendentemente dell’età e dal sesso del dirigente
Invalidità permanente da malattia: € 546,36
Esonero pagamento premi: € 60,00
Long term care: € 154,94
TEMPORANEA DI GRUPPO CASO MORTE
Quota del contributo annuo totale di € 5.267,86
assegnata alla Polizza Temporanea Caso Morte in funzione dell'età e del sesso
Età CAPITALE ASSICURATO PREMIO LORDO
Maschi Femmine Maschi Femmine
21 325000 325000 404,03 300,03
22 325000 325000 417,03 339,03
23 325000 325000 417,03 365,03
24 325000 325000 426,78 381,28
25 325000 325000 436,53 391,03
26 325000 325000 452,78 404,03
27 325000 325000 465,78 417,03
28 325000 325000 485,28 417,03
29 325000 325000 501,53 426,78
30 325000 325000 501,53 436,53
31 324000 324000 499,99 451,39
32 324000 324000 499,99 464,35
33 324000 324000 499,99 483,79
34 318000 318000 490,75 490,75
35 318000 318000 490,75 490,75
36 303000 303000 467,65 467,65
37 283000 283000 442,51 436,85
38 266000 266000 431,95 410,67
39 249000 249000 414,37 384,49
40 234000 234000 408,19 361,39
41 223000 223000 413,58 344,45
42 210000 210000 421,03 328,63
43 198000 198000 426,73 321,79
44 182000 182000 425,09 303,15
45 167000 167000 418,53 291,61
46 152000 152000 422,07 282,23
47 139000 139000 434,71 279,03
48 129000 129000 444,79 278,38
49 122000 122000 457,31 285,29
50 110000 110000 444,33 276,03
51 100000 100000 435,03 278,03
52 90000 90000 429,43 281,83
53 82000 82000 437,27 283,11
54 74000 74000 437,63 277,79
55 68000 68000 450,51 275,07
56 68000 68000 500,15 296,15
57 68000 68000 555,23 324,71
58 68000 68000 617,11 362,79
59 68000 68000 685,79 402,23
60 68000 68000 759,91 450,51
61 68000 68000 839,47 500,15
62 68000 68000 925,15 555,23
63 68000 68000 1018,31 617,11
64 68000 68000 1120,99 685,79
65 68000 68000 1233,19 759,91
66 15543,03 25047,85 309,87 309,87
67 14331,32 22725,53 309,87 309,87
68 13187,02 20644,39 309,87 309,87
69 12163,84 18751,67 309,87 309,87
70 11037,88 17044,15 309,87 309,87
93
ALLEGATO T
Sviluppo scatti con applicazione della tabella allegata all'art. 3 accordo 22 aprile
1986.
Assunzione 1.03.1972
1.10.1972 anzianità convenzionale
I scatto triennale 1.03.1975 1.10.1974 I scatto biennale
1.10.1976 II scatto biennale
(1)
Alla data del 31 dicembre 1985, cioè prima della entrata in vigore del CCNL 22
aprile 1986 che ha modificato la disciplina degli scatti, il trattamento economico
esclusa la contingenza e l'elemento di maggiorazione è il seguente:
Con il 1986 entra in vigore la nuova disciplina degli scatti che prevede, fra l'altro,
gli scatti biennali e l'"integrazione al minimo" al fine del rispetto del trattamento
minimo riferito alla fascia di anzianità.
(1)
congelamento all'1.01.1978
(2)
ricostruzione anzianità a ritroso
(A)
Il dirigente, avendo un trattamento economico pari a quello previsto dal CCNL, senza
superminimi, ha percepito, a titolo di scatti di anzianità, secondo la normativa vigente al
31.12.85, la differenza fra la sua retribuzione di fatto ed il minimo retributivo aumentato
dell'importo relativo agli scatti di anzianità (art. 4, accordo 12.07.84) ottenendo,
sostanzialmente, un ricalcolo sul valore di scatto di £. 170.000, di tutti gli scatti da lui
maturati compresi il primo compiuto in data precedente al 1978, altrimenti congelato.
94
La retribuzione di fatto di tale dirigente esclusa la contingenza e l'elemento di
maggiorazione si sviluppa, pertanto, nel seguente modo:
Minimo
contrattuale 2.050.000 2.050.000 2.050.000
Scatti
anzianità 680.000 680.000 955.000
Integrazione
al minimo 255.000 405.000 130.000
Minimo riferito
all'anzianità 2.985.000 3.135.000 3.135.000
Minimo
contrattuale 2.200.000 2.500.000 2.500.000 2.500.000
Scatti
anzianità 955.000 955.000 955.000 1.280.000
Integrazione
al minimo 130.000 340.000 525.000 200.000
Minimo riferito
all'anzianità 3.285.000 3.795.000 3.980.000 3.980.000
(B) Entra in vigore il nuovo minimo che, riferito alla anzianità nella qualifica dalla data
effettiva della assunzione (6 bienni) è pari a L. 2.985.000. L'integrazione al minimo,
necessaria per raggiungere tale importo, è pari a L. 255.000.
(C) Il dirigente raggiunge il settimo biennio di anzianità nella qualifica, pertanto la sua
retribuzione di fatto, esclusa contingenza ed elemento di maggiorazione, non può essere
inferiore a L. 3.135.000.
(D) Il dirigente, sulla base della tabella allegata all'art. 3, accordo 22 aprile 1986, matura un
altro scatto di anzianità (L. 185.000), ricalcola gli scatti, ricostruiti biennalmente a ritroso,
sul valore di L. 150.000, purché successivi al 1978 (4 x 150.000), mantiene congelato
l'importo riferito al periodo precedente al 1978 (L. 170.000). L'integrazione al minimo si
riduce dunque a L. 130.000, risultando solo questa la differenza utile al raggiungimento del
minimo relativo alla sua fascia di anzianità.
(E) Aumenta il minimo rimanendo invariato il resto.
(F) Entra in vigore il nuovo contratto che stabilisce il nuovo minimo riferito a 7 bienni di
anzianità in L. 3.795.000. Viene, conseguentemente, elevata, nel caso di specie,
l'integrazione al minimo.
(G) Il dirigente raggiunge l'ottavo biennio di anzianità nella qualifica ed ottiene un ulteriore
aumento della integrazione al minimo.
(H) Il dirigente matura un altro scatto (L. 185.000) e fruisce del ricalcolo degli scatti
successivi al 1978 (L. 185.000 x 5). Rimane fermo lo scatto precedente al 1978 (L.
170.000). L'integrazione al minimo scende, di conseguenza, a L. 200.000 utili a garantire il
trattamento minimo mensile.
95
CASO 2 - Dirigente con superminimo di L. 400.000.
Alla data del 31 dicembre 1985, cioè prima della entrata in vigore del CCNL 22
aprile 1986 che ha modificato la disciplina degli scatti, il trattamento economico,
esclusa la contingenza e l'elemento di maggiorazione, è il seguente:
Con il 1986 entra in vigore la nuova disciplina degli scatti che prevede, fra l'altro,
gli scatti biennali e l'"integrazione al minimo" al fine del rispetto del trattamento
minimo riferito alla fascia di anzianità.
Minimo
contrattuale 2.050.000 2.050.000 2.050.000
Scatti
anzianità 562.200 562.200 837.200
Integrazione
al minimo - 122.800 -
Minimo riferito
all'anzianità (2.985.000) 3.135.000 (3.135.000)
(A) Il dirigente, avendo un trattamento economico superiore a quello previsto dal CCNL, ha
maturato 1 scatto congelato pari a £. 52.200 e 3 scatti del valore di £. 170.000, in atto al 1°
marzo 1984.
(B) Entra in vigore il nuovo minimo che, riferito alla anzianità nella qualifica dalla data
effettiva della assunzione (6 bienni) è pari a £. 2.985.000. L'integrazione al minimo non è
necessaria.
(C) Il dirigente raggiunge il settimo biennio di anzianità nella qualifica, pertanto la sua
retribuzione di fatto, esclusa contingenza ed elemento di maggiorazione, non può essere
inferiore a £. 3.135.000. Riceve una integrazione al minimo di £. 122.800.
(D) Il dirigente, sulla base della tabella allegata all'art. 3, accordo 22 aprile 1986, matura un
altro scatto di anzianità (£. 185.000), ricalcola gli scatti, ricostruiti biennalmente a ritroso,
sul valore di £. 150.000, purché successivi al 1978 (4 x 150.000), mantiene congelato
l'importo riferito al periodo precedente al 1978 (£. 52.200), l'integrazione al minimo non
deve essere più corrisposta perché la retribuzione di fatto, dedotta la contingenza e
l'elemento di maggiorazione, è superiore al minimo riferito alla anzianità nella qualifica.
96
Data 1.01.1987(E) 1.01.1988(F) 1.03.1988(G) 1.10.1988(H)
Minimo
contrattuale 2.200.000 2.500.000 2.500.000 2.500.000
Scatti
anzianità 837.200 837.200 837.200 1.162.200
Integrazione
al minimo - 57.800 242.800 -
Minimo riferito
all'anzianità (3.285.000) 3.795.000 3.980.000 (3.980.000)
97
ALLEGATO U
AUMENTO RETRIBUTIVO
Nella seguente tabella riepiloghiamo gli importi dovuti per gli anni dal 2002
al 2006, a titolo di aumento retributivo, in base alla decorrenza della nomina
o assunzione del dirigente:
98