Test
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Definizione importante qualsiasi forma di attività fisica mediante una partecipazione realizzata o
meno abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche sviluppo di relazioni
sociali e conseguimento dei risultati nel corso di competizione a tutti i livelli.
in questa definizione ci sono i cardini degli obiettivi dell'attività motoria cioè :
Frase di Pierre de Coubertin : “ Lo sport e parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna è la
sua assenza non potrà mai essere compensata” . Ricordiamo che Coubertin fù fondatore dei
Giochi Olimpici moderni. Egli si concentrò nell'affermazione del movimento a qualsiasi livello e per
tutti ( anziani, adulti e bambini), comprendendo prima di tutti le immense risorse che esso contiene
in termini di salute, divertimento, formazione.
Avere accesso allo sport significa anche avere accesso alla cultura, poiché Il benessere psicofisico
è un requisito fondamentale di tutte le attività della vita dell'uomo.
Pierre de Coubertin visse a cavallo tra ‘’800 e ‘’900, compilò tra le 12 mila e 15.000 pagine
raccolte in 1.400 libri brochure e articoli.
Il suo obiettivo principale su quello di mettere insieme in un modo accessibile concetti metodi e
punti di riferimento e relativi alla dimensione del movimento fisico.
Ricordiamo che la frase “l'importante non è vincere pensi partecipare” non è sua, il suo spirito si
evidenzia piuttosto nella frase “La cosa importante nella vita non è la vittoria bensì la battaglia
l'essenziale non è aver vinto ma aver combattuto bene”.
Ricordiamo ancora che il suo motto , basato su sport e libertà, è alla base di un comunicato a
favore del Congresso di atletica Internazionale di Parigi che aveva come obiettivo ripristinare i
giochi olimpici basati sui bisogni della vita moderna unendo internazionalismo e competizioni
pacifiche e cavalleresche.
Questo messaggio non fù inizialmente accolto bene ma, grazie alla sua forza, il 16 giugno del
1894 migliaia di persone furono presenti alla cerimonia inaugurale presso l'anfiteatro della Sorbona
Con ben 12 paesi partecipanti. Questa manifestazione adottava un ciclo di 4 anni, esclusione di
bambini, una commissione internazionale composta da 14 membri, e sport moderni. Egli
disegnò la bandiera olimpica con 5 anelli simbolo delle cinque parti del mondo Unite.
Nel 1918 durante la Grande Guerra Pierre de Coubertin affermava che l'accesso alla pratica delle
attività sportive e al campo della conoscenza doveva essere garantito ad ogni essere umano.
Inoltre afferma che l'educazione fisica non è una questione puramente fisica.
L’OLIMPISMO diventa così un sistema filosofico , uno stato mentale universale nato dal
doppio volto dello sforzo e della euritmia, unione perfetta per la natura umana, culto
che riesce a coniugare l'amore per l'eccesso e l'amore per l'armonia.
Nel 1906 elabora i nuovi programmi per l'insegnamento scolastico e introdusse lo sport nelle
scuole secondarie.
Nel 1886, dopo un soggiorno in Inghilterra, egli si convince che la formazione sportiva conducesse
ad un piano totale per l'addestramento morale e sociale sotto l'egida delle scuole sportive.
Nel 1912 per via di queste spinte andrà ad analizzare i problemi radicali del sistema di istruzione e
formazione.
Nel 1918 introduce il tema dell'importanza della storia, secondo lui, suprema scuola di saggezza
per le democrazie .
Nel 1919 in una serie di lezioni a Losanna affermo che la storia universale dovesse occupare nel
moderno ginnasio lo stesso posto della filosofia nell'antica Grecia, poiché l'ignoranza storica era
per lui la maggior causa di guerre pur essendo la storia accessibile a tutti. Propone quindi di
epurarla da inutili concetti è nozionismo per renderla più pratica.
Da questi capisaldi nascono le seguenti considerazioni :
Nel 1925 PdC annuncia la creazione dell' Unione pedagogica universale e l'immagine della
torcia a dieci braccia evidenzia i suoi principi (Astronomia, geologia, storia, biologia
,matematica, estetica, filosofia, economia, legge, etnologia, linguistica. ).
In quegli anni all' Accademia di Atene si sintetizza il suo pensiero sulla diffusione dei miei studi
storici ,ovvero che Chiunque apprende dalla storia capisce che :
Religiosità ( Poichè avviene l’esecuzione di un rito cerimoniale come prima cosi oggi)
Appartenenza ad un aristocrazia che si fonda sulle pari opportunità ( potere fisico e
mentale )
Idea del tempo di tregua, Quindi senso di bellezza, ricerca estetica. per risvegliarla nei
giovani occorre lavorare sul come rendere belle le loro vite.. quindi lo sport diviene un
produttore di arte e bellezza.
Non dimenticare il valore della musica.
Tutte queste nozioni finirono nel 1930 nella carta della riforma sportiva che propose una chiara
distinzione tra educazione sportiva ed educazione fisica e tra formazione sportiva e competizione.
In definitiva i temi di Coubertin furono molti, nell'ambito sportivo ricordiamo principalmente :
rispetto delle regole, stanno spirito competitivo, pari opportunità, appartenenza al gruppo,
gestione del proprio corpo del proprio tempo, autocontrollo, etc…
e quindi lo sport inteso come piattaforma pedagogica a disposizione dell'uomo per rifinire
l'apprendimento.
12 - La storia magistra Vitae
-Pierre de Coubertin identifica la storia come disciplina privilegiata per comprendere il mondo.
Essa diviene suprema scuola di saggezza per le democrazie e chiave di volta per il futuro. Questo
perchè gli uomini cambiano ma la conoscenza del passato ci è indispensabile, ma perchè ?
Perchè per inserirsi effettivamente nel cambiamento , occorre saper tradurre e decodificare la
realtà che ci circonda. Per farlo abbiamo bisogno di idee già pensate e fatti già accaduti ( la storia).
Infatti ogni elemento rimanda ad un altro in un sistema dove tutto è interconnesso ed ha un suo
preciso valore.
-Per Edgar Morin l’essere coincide con il conoscere, ed entrambi si condizionano a vicenda.
Quindi la storia diviene il tipo di conoscenza più efficace per ‘’conoscere ‘’ la natura umana , e da
qui comprenderla .
-Così per de Coubertin l’unica strada per convivere in pace non è amarsi , bensì iniziare a
conoscere la” storia universale” che ci accomuna, al fine di giungere a conoscenza e rispetto
reciproco.
-Per Gousdorf il continuo frammentarsi del sapere contribuisce alla sua disgregazione ,
rendendo gli individui inadatti a leggere l’intero sapere esistente. E’ quindi solo il dialogo tra
elementi diversi della conoscenza che permette di superare questa avversità.
-Gusdorf scese invece un’antropologia che studia il fatto umano totale : la Filosofia.
In effetti nè la storia nè la filosofia sono sufficienti a questi indagini perchè il quadro totale è
cambiato. Il dinamismo e la varietà dei saperi dell’epoca moderna ha portato la cultura a ricercare
una finalità più concreta e meno astratta rispetto agli antichi fasti. Quindi la cultura si è
‘’mantenuta’’ essenzialmente come capacità di relazionalità, per comprendere meglio la collettività
e poter ridurre tutti gli eventuali attriti tra le parti (emotività, sentimenti, pensiero critico ).
Perciò essendo questa relazionalità la chiave di tutto, aveva ragione Coubertin che la storia fosse
la grande madre del sapere per l’umanità.
La storia avanza non in maniera frontale come un fiume ma con deviazioni che dipendono da
innovazioni o creazioni interne, o da eventi o cause esterni.( segue pappone immenso sulla
storia…)
- 2 AFFRONTARE LE INCERTEZZE
- 5 L’anello rischio/precauzione
Per ogni azione intrapresa in ambiente incerto, vi è contraddizione fra il principio di rischio e il
principio di precauzione, essendo sia l’uno sia l’altro necessari; si tratta di poterli connettere
malgrado la loro opposizione.
- 6 L’anello fini/mezzi.
Poiché i mezzi e fini inter-retro-agiscono gli uni sugli altri, è pressoché inevitabile che mezzi ignobili
al servizio di fini nobili pervertano questi ultimi e finiscano per sostituirsi ai fini. I mezzi che
assoggettano, impiegati per fini liberatori possono non solo contaminare questi fini, ma anche
autofinalizzarsi ( la CEKA/KGB che ha pervertito il socialismo in russia )
- 7 L’anello azione/contesto
Ogni azione sfugge alla volontà del suo autore entrando nel gioco delle inter-retro-azioni
dell’ambiente in cui essa interviene. Questo è il principio caratteristico dell’ecologia dell’azione.
L’azione rischia non solo l’insuccesso ma anche la deviazione o la perversione rispetto al senso
iniziale, e può anche rivoltarsi contro i suoi iniziatori. Così, l’innesco della rivoluzione d’Ottobre, nel
1917, ha suscitato non una dittatura del proletariato, ma una dittatura sul proletariato. Perciò
l’azione può avere tre tipi di conseguenze inopinate, come argomenta Hirschmann: - l’effetto
perverso (l’effetto nefasto inatteso è più importante dell’effetto benefico sperato); - l’inanità
dell’innovazione (più cambia, più rimane uguale); - la messa a rischio delle acquisizioni raggiunte
(si è voluto migliorare la società, ma si è riusciti solo a sopprimere libertà o sicurezze).
9 La scommessa e la strategia
Vi sono effettivamente due viatici per affrontare l’incertezza dell’azione. Il primo è la piena
coscienza della scommessa che la decisione comporta, il secondo è il ricorso alla strategia.
Una volta stabilita la scelta meditata di una decisione, la piena coscienza dell’incertezza diventa
piena coscienza di una scommessa. Pascal aveva riconosciuto che la sua fede derivava da una
scommessa. La nozione di scommessa deve essere generalizzata a ogni fede – in un mondo
migliore, nella fraternità o nella giustizia – così come deve essere generalizzata a ogni decisione
etica. La strategia deve prevalere sul programma. Il programma stabilisce una sequenza di azioni
che devono essere eseguite senza variazione in un ambiente stabile, ma, dal momento che vi è
una modifica delle condizioni esterne, il programma è bloccato. La strategia, per contro, elabora
uno scenario d’azione esaminando le certezze e le incertezze della situazione, le probabilità, le
improbabilità. Lo scenario può e deve essere modificato secondo le informazioni raccolte, i casi, i
contrattempi o le sorti favorevoli incontrate strada facendo. Possiamo, nelle nostre strategie,
utilizzare piccole sequenze programmate, ma, in un ambiente instabile e incerto, si impone la
strategia.Questa deve talvolta privilegiare la prudenza, talvolta l’audacia e, se possibile, entrambe
insieme. La strategia può e deve effettuare compromessi. È nella strategia che si pone sempre in
modo singolare, in funzione del contesto e in virtù del suo sviluppo, il problema della dialogica tra
fini e mezzi. Infine, dobbiamo prendere in considerazione le difficoltà di una strategia al servizio di
una finalità complessa come quella indicata dalla massima “libertà uguaglianza fraternità”. Questi
tre termini complementari sono nello stesso tempo antagonisti; la libertà tende a distruggere
l’uguaglianza; questa, se è imposta, tende a distruggere la libertà; infine la fraternità non può
essere né decretata, né imposta, ma incoraggiata. Secondo le condizioni storiche, una strategia
dovrà favorire o la libertà o l’uguaglianza o la fraternità, ma senza mai opporsi davvero agli altri
due termini.
Con il Libro bianco l'Unione Europea intende affrontare tutti questi problemi il raccogliere tutto un
mondo riconducibile allo sport per incoraggiarli il dibattito sul contributo che si può dare alla società
europea.
Nel 2000 il Consiglio europeo riconobbe allo sport un ruolo di primo piano nell'ambito della
Società. In quell'occasione Furono definite le responsabilità degli Stati membri e attivate
consultazioni on line per seguire l'evoluzione del mondo sportivo. Secondo un sondaggio del 2004
circa il 60% dei cittadini europei svolge attività sportiva.
Numerose campagne di informazione stanno evidenziando la connessione tra varie patologie è la
mancanza di attività fisica. Un’importante ricerca congiunta tra ISTAT e OCSE, rivela che un
aumento del 10% della spesa sanitaria aumenterebbe l'aspettativa di vita di soli ¾ mesi .
Però i progressi della medicina sono tali per cui stando ai dati di questa ricerca, la salute dei
cittadini europei è in netto miglioramento indipendentemente dal sistema sanitario adottato.
Questo significa che abbiamo un bisogno enorme di ricerca e di fondi da destinare ai vari settori
medico scientifici affinché contribuiscano a produrre innovazione scientifica. Lo sport, secondo
l’Unione Europea è un fenomeno di estrema rilevanza e di grande impatto sotto numerosi punti di
vista. A livello di fondi comunitari vi è oggi una forte volontà di investimento , con quasi 17 milioni di
Euro per la strategia Europa 2020 nel quadro di innovazione per la gioventù.
Si prevede che il 35% circa del bilancio di Orizzonte 2020 sarà costituito da spese connesse con il
clima.
La semplificazione nell’ambito di Orizzonte 2020 riguarderà tre obiettivi generali: la riduzione dei
costi amministrativi per i partecipanti; l’accelerazione di tutti i processi di gestione delle
proposte e delle sovvenzioni; la diminuzione del tasso di errore finanziario.
La modalità di consultare on line i cittadini ad esempio, costituisce un grande esercizio di
democrazia e di partecipazione popolare, che è teso a intercettare suggerimenti utili ma anche le
istanze inespresse o imprecisate della popolazione.
Un altro elemento ostativo alla progettualità individuale sul territorio dell’Unione e da rimuovere, è
l’attesa tra la consegna dei progetti, l’approvazione e l’autorizzazione a cominciare le attività. Ad
oggi, la Commissione ritiene che sia possibile ridurre di 100 giorni, rispetto alla situazione attuale, il
tempo medio necessario per l’ottenimento di una sovvenzione nell’ambito di Orizzonte 2020.
Orizzonte 2020 adotta un approccio ampio all’innovazione che non si limita all’ammissione di nuovi
prodotti sul mercato ma copre anche processi, sistemi e altri approcci, anche attraverso il
riconoscimento dei punti di forza dell’Europa in materia di design, creatività, servizi e
dell’importanza dell’innovazione sociale. ( per il resto consulta le schede ..troppi dati )
CAP. 15
1 Par. Contributo degli apprendimenti informali
In virtù dei numerosi contesti non formali ed informali in cui si pratica sport, esso
rafforza il capitale umano del vecchio continente. I valori veicolati dallo sport
aiutano ad aumentare il livello delle conoscenze, e il conseguente livello delle
qualifiche, il grado di motivazione e l’esercizio della volontà; producono
importanti benefici sanitari ed educativi, specialmente nell’apprendimento
permanente.
- Ovvero sono valori che se affrontati in astratto conducono a comportamenti
demagogici , se invece TESTIMONIATI DA COMPOTAMENTI, CONDUCONO A
PIANI VALORIALI SUPERIORI SPESSO DI DIFFICILE IDENTIFICAZIONE. ( esempio dei
mussulmani che hanno voluto abbandonare il credo jihadista grazie
all’integrazione e al cambiamento avvenuto in essi su valori testimoniati in
europa, cioè che hanno evidenza reale e non solo astratta).
- Relativamente al mondo delle competenze e conoscenze ricordiamo che gli
apprendimenti informali costituiscono un modello sul quale si stanno
cimentando numerose commissioni europee, poiché nei nuovi contesti di
apprendimento maturano esiti che hanno bisogno di essere accertati perché se
no non si traducono in qualifiche utili al mondo del lavoro.
• Aumentare l’attività fisica costituisce un obiettivo enorme per l’Organizzazione
Mondiale della Sanità per aumentare e preservare la salute e il benessere ma il
mondo dello sport viene di continuo minacciato dal doping, che mina alla radice lo
spirito delle competizioni, minaccia la salute degli atleti e nuoce all’immagine del
settore.
• Sport e valori: un binomio indissolubile e prezioso che materia le competizioni
leali e che genera una pressione insostenibile sugli atleti professionisti. La
Commissione Europea considera le sostanze dopanti al pari della droga e avverte
anche gli sportivi di fare attenzione anche ai medicinali su ricetta che tali sostanze
potrebbero contenere.
- La pressione sugli atleti è determinata dalla coesione di due elementi, ovvero
essere vettore di valori positivi e allo stesso tempo centro di un indotto
economico importante. Essi infatti si trovano sotto pressione per poter variare i
risultati delle gare che disputano.
Quali sono gli attuali Programmi dell’UE 2014/2020 che possono costituire una
fonte di finanziamento?
- E’ molto importante le modalità con cui vengono intraprese le richieste per i foni
Eu. Regione cardine in Italia è il Trentino. Fanalino di coda troviamo regioni
Vettori di convergenza, cioè più distanti dagli standard europei ( requisiti).
- In merito ai nuovi finanziamenti( Orizzonte 2020)( Europe for citizens, che
conterrà molti bandi per lo sport) ( Creative Europe con scadenza a ottobre
2015). Una scadenza interessante da ricordare ,in ambito culturale, e riguarda è
l’ambito nelle traduzioni (nel febbraio 2015).
- Erasmus Plus ,ovvero mobilità di studenti e docenti nel passato, ora riguarda
scambio di qualifiche e comparto sport per studenti e lavoratori.
- Tutti questi bandi sono fondi diretti, ovvero possono essere richiesti da tutti i
comuni cittadini. Gli indiretti vengono invece distribuiti prima dall’Eu alle regioni ,
poi dalle regioni agli utenti finali.
LEZIONE 16
• La base per una crescita passa certamente per un dialogo strutturato, che evita
la frammentazione degli interventi e aiuta a sistematizzare le iniziative.
- Bisogna rimuovere i fattori che limitano la crescita. Evitare il duplicarsi di
iniziative che replicano le stesse azioni, Evitare troppe micro manifestazione
bensì accoppiarle, creare degli obiettivi temporali e specifici che riguardano la
crescita economica attraverso una programmazione.
• L’attività fisica costituisce un driver poderoso per l’auto-determinazione
individuale ma anche uno strumento per raggiungere gli obiettivi di Lisbona
di crescita, anche in termini occupazionali, sviluppando zone, infrastrutture,
riqualificando aree. Ma perché esso funzioni davvero, occorre ripristinare un
clima di fiducia.
- Noi attraverso l’attività fisica facciamo esperienza di noi stessi
- Fiducia citata da Draghi a Napoli, evidenziando il clima di rinnovata fiducia tra
cittadini, banche , istituzioni al fine di realizzare una crescita economica.
• Una parte sempre più cospicua degli introit generati dal mondo sportivo è
connessa con i diritti di proprietà intellettuale, diritti d’autore,
comunicazioni commerciali, registrazione di marchi, diritti d’immagine e di
trasmissione. Anche in campo sportivo dunque, va promossa un’efficace
applicazione dei diritti di proprietà intellettuale.
• Per serie indagini mirate agli Europei, occorrono dati di qualità e comparabilità
degli stessi e soprattutto occorre catalogare i vari ambiti su cui lo sport agisce, a
fini statistici. I numeri non dicono tutto naturalmente, ma aiutano ad avere
un’idea precisa dei fenomeni.
- Non è detto che i dati per un paese valgano anche per gli altri perché tantissimi
sono i fattori che agevolano o ostacolano l’attività sportiva.
• Esistono cattive pratiche di alcuni agenti con cui bisogna fare i conti, che hanno
dato luogo a corruzione, riciclaggio di denaro sporco, sfruttamento di giocatori
minorenni. Rimarchiamo la necessità di proteggere la salute e la sicurezza degli
atleti, in particolare dei minorenni.
LEZIONE 17
• Il Libro Bianco sullo Sport come una legge quadro, teso a sensibilizzare
l’opinione pubblica sul bisogno imprescindibile di attività fisica e
sull’importanza di tutte le funzioni connesse allo sport, funzione educativa,
culturale, sociale, economica. Il Libro serve a integrare le attività mirate allo
sviluppo dello sport, integrando fondi, programmi e iniziative.
• Importante e decisiva è stata la suddivisione del Libro in 3 aree: ruolo
sociale dello sport, dimensione economica e organizzazione del comparto
sport, articolazione che ha aiutato sia l’elaborazione di attività che la
quantità e la qualità dei dibattiti accesi.
-E’ importantissima la Governance, che assumono la funzione di
coordinamento, cioè deve riuscire a riassumere tutte le altre funzioni per
ottimizzarle.
• Dalle consultazioni con gli Stati Membri, sono emerse le seguenti priorità:
innanzitutto, promozione dell’attività fisica a vantaggio della salute, lotta al
doping, istruzione e formazione qualificate, volontariato, inclusione sociale
nello sport e attraverso lo sport, finanziamento sostenibile, buona
governance.
- LEZIONE 18
• 1 Par. Contributo dello sport alla crescita economica
• Oltre ai benefici al capitale umano, il dato che colpisce è che lo
sport genera circa il 2% del PIL mondiale. Tra l’altro va rilevato
che al netto di tutti i fattori che concorrono all’indotto
economico generato dallo sport, un ruolo considerevole viene
svolto dal turismo collegato ai grandi eventi sportivi.
CAP. 19
• 1 Par. Obiettivo: approfondire il comparto calcio italiano
• Aumentare la cultura sportiva nel nostro paese attraverso concrete indicazioni
sui percorsi da seguire e trovando nuovi meccanismi di finanziamento per
promuovere l’attività fisica della popolazione, indirizzando a stili di vita più sani e
belli.
- Dobbiamo affidarci ai soggetti che si occupano di sport per istillare la molla del
cambiamento
- Bisogna ottenere i fondi necessari e soprattutto, nell’ottica della spesa del
comparto sanità, bisogna concentrare gli sforzi per incentivare l’esecuzione di
attività fisica per un più corretto stile di vita. Il problema attuale è assenza di
fondi e l’ottimizazzione, cioè puntare in maniera visionaria dato che mancano
dati statistici fondamentali .
• Partiamo dal fatto che i principali elementi costitutivi di un sistema nazionale
sportivo sono: i praticanti e le attività praticate, gli operatori sportivi e le società
sportive, gli ambienti naturali per l’attività fisica e gli impianti sportivi, gli
spettatori, gli stakeholders.
-Molte cose di questi dati ci sono sconosciuti : Chi sono i praticanti? Quali sono i
gusti ? etc…
• L’attività fisica è un fenomeno sociale trasversale che coinvolge a vario titolo
Stato ed Enti locali nel doppio ruolo di amministratori dello sport e della salute; i
cittadini, nel ruolo di praticanti e di spettatori, le aziende private, nel ruolo di
produttori e distributori di una serie fondamentale di cose.
-Per i cittadini conosciamo solo i praticanti, mentre conosciamo quali sono le
aziiende. Quindi l’attività fisica non è solo trasversale, ma vede in diversa veste tutti
gli attori partecipanti.
- Parte 2
• Le ricerche europee ci fanno sapere che l’80% della popolazione svolge attività
fisica e circa il 60% pratica attività sportiva. I numeri però si abbassano in Italia e ci
restituiscono l’immagine di un paese a macchia di leopardo.
- Capitolo 20
• 1 Par. Il ruolo degli individui e delle famiglie nell’affermazione dell’attività
sportiva
• La spesa sostenuta direttamente dalle famiglie per la pratica sportiva è la
principale fonte di finanziamento per il comparto e ciò accade in quasi tutti i paesi
europei. Una recente indagine internazionale ha stimato che il totale dei costi
sostenuti dalle persone fisiche per lo sport è pari a 100 miliardi di euro annui.
Ovviamente esiste una forte correlazione tra PIL e spesa pro capite per lo sport.
• Al costo sostenuto a livello individuale, va aggiunto il valore economico del
Volontariato che si attesta intorno ai 28 miliardi di euro, anche se a mio avviso, la
cifra è sottostimata in virtù del fatto che i volontari, non dovendo percepire un
compenso, non rendicontano le ore prestate, che in realtà sono certamente tante.
• La stima si basa sul fatto che i volontari sono circa 15 milioni che si impegnano
per circa 4 ore settimanali ad una tariffa oraria riconducibile ad una media
europea. Ma questa stima è certamente al ribasso!
• E’ l’Olanda a detenere il più alto numero di volontari censiti, seguita dalla Francia
e dalla Svezia, mentre l’Italia si posiziona al centro e fanalino di coda è a sorpresa,
la Spagna.
- CAPITOLO 21
• 1 Par. Lo sport e la situazione delle scuole italiane
• Per serie indagini mirate agli Europei, agli Italiani occorrono dati di qualità e
comparabilità degli stessi; in questo modo si può aggregare un dato relativo al
numero di patologie evitabili con la pratica sportiva, moltiplicarlo per costo medio
per patologia ed ottenere una stima del valore economico delle cure mediche
risparmiate in conseguenza di un valore speso per la pratica fisica.
• Da un’indagine multiscopo ISTAT, viene però fuori un dato preciso su cui bisogna
lavorare: in un arco temporale di 10 anni, si è registrato un aumento di oltre 2
milioni di cittadini che dichiarano di praticare uno o più sport continuativamente.
Questo trend va rafforzato!
Lezione 23 “Sport e donne”
• 30 anni fa le donne vivevano in media 6 anni più degli uomini, ora il margine si è
ridotto a 3 anni e 8 mesi: colpa dello stress del multitasking, della gestione
congiunta di lavoro e famiglia; i demografi parlano di cambiamento epocale. La
distanza tra i due sessi si sta riducendo ovunque e potrebbe finire con lo
scomparire del tutto.
• Le donne hanno assunto ruoli che erano quasi esclusivamente maschili, sono
andate a lavorare e al lavoro hanno aggiunto la fatica di occuparsi della casa, dei
figli e dei genitori anziani (vd recentissimo provvedimento tedesco). Il mutamento
deriva dal lifestyle! Oggi gli uomini si possono occupare della cura del proprio
corpo a tutto tondo senza sentirsi ridicoli e su questo binario si deve proseguire.
• Predisporre attività per diverse agenzie formative come scuole, centri giovanili,
centri sportivi, parrocchie, associazioni, incoraggiando le bambine e le ragazze a
fare sport. Introdurre una maggiore flessibilità nelle strutture per consentire di
conciliare i tempi del lavoro e della gestione domestica con quelli della pratica
sportiva.
LEZIONE 24
LA BUONA SCUOLA IN 12 PUNTI
Dal 15 settembre scorso e per 60 giorni, partito il più grande dibattito on line e
pubblico sulla scuola italiana, poiché il governo è consapevole che non esistono
soluzioni semplici per problemi complessi e per questo un paese intero è chiamato
a portare il proprio contributo al rinnovamento del mondo della scuola.
Molte sono state le polemiche legate alla modalità consultazione on line; va
ricordata in tal senso, la necessità di distinguere e valorizzare gli apprendimenti
non formali ed informali.
Mai più precari nella scuola grazie ad un piano straordinario di assunzioni per
150.000 persone per chiudere definitivamente le GAE.
Dal 2016 si entrerà a scuola solo mediante concorsi, come previsto dalla
Costituzione e potranno partecipare alle procedure concorsuali soltanto i docenti
abilitati.
D’ora in avanti, non si assisterà più allo stillicidio dell’avvicendarsi di docenti per
supplenze brevi o lunghe. Con questa riforma, si cercherà di dare stabilità agli
organici delle scuole, garantendo così la continuità didattica, cui gli studenti hanno
diritto.
«La scuola fa carriera» grazie a 3 fattori: qualità, merito, valutazione.
Cultura in corpore sano, portando musica e sport nella scuola primaria e più storia dell’arte nelle
secondarie, scommettendo sui punti di forza del nostro paese.
2 Paragrafo – I must contemporanei
Le nuove alfabetizzazioni: lingue straniere, competenze digitali, coding e pensiero
computazionale già nella scuola primaria.
Piano per i Digital Makers nella scuola secondaria e per lo studio degli elementi di
economia in tutte le secondarie. A tale scopo, stampanti in 3d, frese laser e
componenti robotici a supporto di una maggiore attività laboratoriale.
Paragrafo 3: Scuola e lavoro ,un binomio indissolubile
Necessità di agganciare la scuola al mondo del lavoro e dunque necessità di
aggiornare tutti i docenti sulle novità richieste da quel mondo. Impensabile
proseguire su strade parallele che non si incontrano mai. Ricordiamo ad esempio il
gap «tecnici» e l’eccellenza italiana nel campo artigianato-manifattura.
L’esperienza di una stilista napoletana!
Alternanza scuola-lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e
professionali per almeno 200 ore annue; potenziamento delle esperienze di
apprendistato sperimentale e realizzazione ed estensione dell’impresa didattica.
Stabilizzare il Fondo del MOF, attraverso i risparmi provenienti da una più
efficace getsione del personale, legando il MOF al reale miglioramento delle
scuole, sburocratizzando attraverso lo sblocca scuola (pensiamo a tutte le
difficoltà legate alla realizzazione di progetti finanziati con fondi europei).
Attrarre risorse private, chiedendosi quale interesse può avere un privato
nell’investire propri quattrini nel mondo della scuola; anche qui occorrerà
facilitare la ricezione e la gestione dei soldi che arrivano da privati (ricordiamo ad
esempio la responsabilità contabile e le difficoltà dei docenti legate alla semplice
raccolta di soldi per una gita).
Attrarre gli interessi della comunità all’interno della scuola, anche consentendo ai
privati di affittare locali della scuola per altri scopi. Questo significa fare entrare
davvero nella scuola, la comunità che vive su quel territorio; significa dare le ali a
relazioni non formali, intrecciare destini, creare senso di appartenenza ma il tutto
può e deve realizzarsi con la flessibilità, che già caratterizza le scelte di molti
coordinatori e dirigenti in materia di progetti aperti.
Una scuola per tutti non può che essere una scuola meno burocrate, più aderente
al reale, un centro di umanità che vive, agisce e spera insieme. È questa
un’intuizione del governo, forse la più importante perché coinvolge direttamente
tutte le componenti del tessuto sociale ed è questo certamente un elemento
avvertito come di criticità dal personale in servizio.
Così a settembre 2015, il governo che è convinto che occorra una scossa
proveniente dalla professionalità docente, assumerà quasi 150.000 docenti,
azzerando le graduatorie ad esaurimento e, contemporaneamente, lanciando
un nuovo concorso che consentirà ai soli abilitati, di entrare nel mondo
dell’insegnamento.
La scuola deve diventare l’avamposto del rilancio del Made in Italy (sapere,
saper fare, saper essere) e deve aprirsi alla comunità su cui insiste, anche dopo
l’orario delle lezioni (dando però un senso e un significato a ciò che si fa ed è
scientificamente dimostrato che nessun elemento del personale in servizio, si
tira indietro) ed anche per quanti non sono studenti di quella scuola.
Organico di diritto, calcolato sul numero degli alunni iscritti, organico di fatto
che fotografa la situazione reale della scuola e il suo fabbisogno concreto al
termine dell’anno scolastico e organico dell’autonomia, di fatto già previsto in
via sperimentale dal 1999 al 2012, cioè un team di docenti che aiuti la scuola ad
auto-gestirsi, a garantire le eccellenze e recuperare i ragazzi in difficoltà,
all’ampliamento dell’offerta formativa.
Coloro che oggi, a fine 2014, stanno per cominciare il loro percorso di
abilitazione, TFA, termineranno in tempo utile i corsi e gli esami, per
poter essere ammessi al concorso con riserva. Nel prossimo concorso,
sarà diminuito sensibilmente il valore dei titoli, sarà rivisto l’elenco
dei titoli ammessi e sarà dato maggior peso alla valutazione delle
capacità pratiche dell’insegnante. Inoltre tutti i futuri concorsi
produrranno graduatorie di merito nazionali, con possibilità di
esprimere preferenze locali, rispondendo così concretamente al
fabbisogno dei territori.
Si stima che al prossimo concorso potranno partecipare circa 200.000
persone! Ad aprile 2015, pubblicazione del bando, settembre
predisposizione, verifica e pubblicazione dei test per la prova
preselettiva computer based. Tra fine settembre e dicembre 2015,
svolgimento delle prove preselettive; tra gennaio e maggio 2016,
correzione degli scritti e nello stesso periodo, prove pratiche e orali;
giugno e luglio, valutazione dei titoli e pubblicazione delle
graduatorie; agosto 2016 nomina dei vincitori prima tranche, agosto
2017, seconda tranche, agosto 2018, terza tranche.
Con il sistema attuale un docente deve aspettare 9 anni per avere 140
euro netti in più al mese – il più bravo come il peggiore d’Italia. Con la
riforma, il valore di ogni scatto triennale sarà di circa 60 euro netti al
mese e nella propria carriera, ciascun docente potrà maturare fino a
12 scatti di competenza, pari al doppio di quelli previsti. A fine
carriera, i docenti migliori potranno arrivare a circa 9.000 euro netti
in più all’anno rispetto al loro stipendio base e circa 2.000 euro netti
in più di quanto guadagnerebbero a fine carriera con il sistema
attuale.
Il primo scatto sarà attribuito alla fine del 2018 e dal 1° settembre 2015 si
procederà all’eliminazione degli scatti stipendiali automatici (questione blocco
degli scatti e sblocco scatti magistrati). Questo meccanismo non si applicherà a
coloro che sono arrivati al 33esimo anno di servizio e a cui mancano meno di 3
anni per il pensionamento. Si ribadisce che due terzi di docenti avranno gli
scatti…riflettiamo!
Il docente mentor, che vedremo nel 2024, (solo il 10% dei docenti in servizio), in
carica per 3 anni, soggetto a riconferma, seguirà per la scuola la valutazione,
coordinerà le attività di formazione degli altri docenti, accompagnerà il
percorso dei tirocinanti ed in generale, aiuterà il dirigente scolastico (nel testo
ministeriale preside!) a valorizzare le risorse umane. Scelto dal Nucleo di
Valutazione interno tra i docenti che per 3 anni di seguito hanno conseguito
scatti di competenza, verrà retribuito con un’indennità di posizione (non
definita!).
I dirigenti scolastici oggi sono spesso ridotti a burocrati e vengono distratti dai
loro compiti per cimentarsi con oscure circolari ministeriali. Hanno la titolarità
delle azioni sindacali, la rappresentanza legale, sono datori di lavoro e stazione
appaltante. Sono responsabili di quasi tutto ma non hanno nelle loro mani le
leve di governo per assumere al meglio tali responsabilità (responsabilità di
risultato!). Si punta, dopo anni di accento sul management, a sviluppare le
competenze professionali dei D.S. connesse alla promozione della didattica e
alla qualificazione dell’offerta formativa.
Abolire le norme più assurde per riscrivere il Testo Unico sulla Scuola che
oramai risale a 20 anni fa. Occorre dotarci di una normativa chiara, semplice,
univoca (caso di aspettativa per lavoro) ed entro un anno rielaborare un nuovo
testo unico che metta ordine e costituisca un punto di riferimento che non
mette angoscia. Ed ancora, per liberare la scuola occorre più connessione, in
tutti i sensi e digitale, perché è inaccettabile che in una scuola su due (46%) la
connessione non raggiunga le classi. No alle LIM, troppo pesanti. La tecnologia
deve essere leggera e flessibile.
Edilizia scolastica: nuovo piano per scuole sicure, scuole nuove, scuole belle! In
questa piano, una dichiarazione di intenti. La scuola è come la casa: deve essere
accogliente. Ancora: ridurre i costi dell’editoria, prevedere l’apertura oltre
l’orario curricolare, facilitare esperienze di apprendimento informale, allargare
la progettualità educativa al territorio, avvicinare il MIUR ai cittadini, facendoli
penetrare virtualmente nelle stanze del ministero. Si lancerà un hackathlon per
una nuova piattaforma che dia accesso ai dati in possesso del MIUR per una
Opening up education.
Capitolo 29
The digital shift: a chi ci rivolgevamo b.G.? Quanto conta FB? Cosa significa
digital economy (il 47% dei lavori sarà automatizzato e domineranno i mercati
pochi enormi operatori)? E cosa ha prodotto la formazione online (la scorsa
estate 4 milioni di americani e 5 milioni di europei)? E quanto hanno contato i
MOOC, nati nel 2008?
700.000 disoccupati tra i 15-24enni, 4 milioni 355 mila ragazzi che non
studiano né lavorano, NEET, prodotti da una dispersione scolastica pari al
17.6%. Raccordare meglio la scuola al mondo del lavoro per evitare il
mismatching; insistere di più sul saper fare, il dato sulla disoccupazione (40%)
non dipende dal ciclo economico bensì è un dato strutturale..