Lez. 1

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Presentazione

ed
introduzione
al corso di
“Progetto di
Strade” e
“Elementi di
Progetto di
Strade”

Appunti del:
Corso di Progetto di Strade
Lezione 1

Docente: Emanuele Toraldo

A.A. 2017/2018
Presentazione ed introduzione al corso di “Progetto di Strade”

1. PRESENTAZIONE DEL CORSO 2

PRESENTAZIONE DEL DOCENTE


Emanuele Toraldo è attualmente Professore Associato (Settore Scientifico Disciplinare
ICAR/04) presso il Politecnico di Milano, dove è titolare dei corsi di Progetto di Strade
dall’A.A. 2009/2010 e Tecnica delle Pavimentazioni dall’A.A. 2016/2017, precedentemente è
stato titolare dell’insegnamento di Costruzione di Strade, Ferrovie, Aeroporti negli A.A.
2007/2008 e 2008/2009, ancora prima ha svolto attività didattica con diversi ruoli al
Politecnico di Torino ed al Politecnico di Milano. E’ Dottore di Ricerca in “Geodesia e
Geomatica”.

E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, è inventore di


brevetti nazionali e internazionali, tutti riguardanti i materiali e le pavimentazioni stradali o
aeroportuali.

Riferimenti:

Telefono Interno: (02-2399) 6618

e-mail: [email protected]

Orario di ricevimento: Giovedì ore 12.00-14.00 (è tuttavia possibile previo appuntamento via
e-mail o telefonicamente concordare altri giorni e orari).

INQUARAMENTO DEL CORSO NELL’ORDINAMENTO DIDATTICO


Nell’ambito degli insegnamenti del Corso di Laurea in Ingegneria Civile (Ord. L. 270):

Laurea Primo Livello:

 Costruzioni di Strade, Ferrovie, Aeroporti (prof. Crispino), 10 CFU


 Tecnica e sicurezza dei cantieri (prof. Fiori), 6 CFU

Laurea Magistrale:

1° ANNO

 Tecnica delle pavimentazioni (prof. Toraldo), 10 CFU


 Circolazione e sicurezza stradale (prof. Studer), 8 CFU
 Geologia Tecnica (prof. Scesi), 6 CFU
 Progetto di Strade (prof. Toraldo), 10 CFU
 Aeroporti e trasporto aereo (prof. Fiori), 10 CFU
 Tecnica ed economia dei trasporti (prof. Maja), 10 CFU

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2° ANNO

 Ponti (prof. Malerba), 10 CFU


 Progetto di ferrovie + Gestione Ferroviaria (proff. Cassano e Maja), 10 CFU
 Cantieri di infrastrutture (prof. Oliva), 6 CFU

CONTENUTI
Il corso si articola su 8 macro-argomenti che possono essere sintetizzati come di seguito.

I primi due macro-argomenti sono in unione tra i due Corsi.

1) Il progetto delle infrastrutture stradali: analisi delle tecniche e metodologie di


approccio; condizionamenti geometrico-funzionali, paesistico-ambientali e strutturali
nella definizione dei tracciati; i gradi di progettazione; gli elementi geometrici nella
progettazione e loro armonizzazione; le verifiche di tracciato; i movimenti di terra; la
valutazione delle alternative di tracciato (18-20 ore di lezione).

2) Progetto dei nodi interni delle reti stradali: tipologie di intersezioni a raso lineari e a
rotatoria. Intersezioni a più livelli. Svincoli complessi. Analisi critica dei principali
schemi funzionali di intersezione. (14-16 ore di lezione).

3) Barriere di sicurezza e fonoassorbenti: metodi e criteri di scelta, progetto e verifica.


Soluzioni tipologiche e ambiti operativi. Normativa europea (4-6 ore di lezione).

4) Progetto della viabilità urbana: dimensionamento geometrico degli spazi stradali.


Sistemazioni per la sosta veicolare. Inserimento nella piattaforma stradale delle
corsie riservate ai mezzi pubblici, dei marciapiedi e delle piste ciclabili. Necessità
dimensionali agli incroci e nelle aree di manovra. Pavimentazioni stradali urbane.
Dimensionamento strutturale degli spazi stradali. Tipologie di parcheggio a raso e
multipiano. Interventi strutturali per la moderazione delle velocità nella viabilità locale
e nelle aree residenziali (8-10 ore di lezione).

5) Segnaletica stradale: segnaletica orizzontale e verticale. Riferimenti normativi, metodi


di progetto e sistemi di verifica, materiali. Riferimenti normativi (4-6 ore di lezione).

6) Opere di contenimento delle terre: muri di contenimento di tipo tradizionale e speciali.


Elementi di ritenuta paramassi. Criteri di scelta, metodi di pre-dimensionamento.
Soluzioni tipologiche (4-6 ore di lezione).

7) Idraulica stradale: progetto delle opere d'arte minori e delle opere per il drenaggio
superficiale delle acque: ponticelli, tombini, fossi di guardia, cunette, ecc. (4-6 ore di
lezione).

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8) Impianti per l'illuminazione delle strade e delle gallerie: apparecchi illuminanti e


sorgenti luminose. Principi di manutenzione degli impianti stradali e loro 4
dimensionamento (4-6 ore di lezione).

ORGANIZZAZIONE E ORARI
L’organizzazione del corso prevede circa 64 ore di lezione frontale (34-36 per Elementi di
Progetto di Strade) e la redazione di un progetto, in squadre di massimo 10 allievi.
L’elaborato è basato sullo sviluppo di un progetto preliminare/definitivo di una strada:

 extraurbana di grande comunicazione e sullo studio delle connessioni (svincoli) con


la viabilità esistente (Progetto di Strade);
 extraurbana di penetrazione e sullo studio delle connessioni (intersezioni) con la
viabilità esistente (Elementi di Progetto di Strade).

L’orario ufficiale del corso prevede 6 ore di lezione e 4 ore di esercitazione secondo quanto
definito dall’orario didattico di Scuola.

Sulla base dell’orario in tabella, si ha:

Lezioni (6 ore/settimana):

Lunedì 10.15-12.15 Aula B54 (2h)

Mercoledì 13.15-15.15 aula L.26.13 (2h)

Giovedì 11.15-13.15 aula 9.0.2 (2h)

Esercitazioni-Laboratorio (3 ore/settimana):

Mercoledì 15.15-18.15 aula L.26.13 (3h)

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ESAME FINALE
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L’esame finale è costituito da una prova orale; le date per le sessioni estive, salvo
impedimenti, sono:

27 giugno ore 10.30 Aula Citrini;

18 luglio ore 10.30 Aula Citrini.

È previsto inoltre, al termine delle lezioni del Corso (in Giugno) un pre-appello in forma
scritta, sostitutivo dell’orale.

IL VOTO CONSEGUITO NEL CORSO DEL PRE-APPELLO RESTERA’ VALIDO PER LA


SOLA SESSIONE ESTIVA (PERIODO GUIGNO-LUGLIO 2018).

Tale pre-appello verterà su tutti i contenti del corso e sarà in forma di domande aperte, con
eventuali calcoli. Ad esempio:

11 domande da 1 punto

11 domande da 2 punti

oppure

9 domande da 1 punto

9 domande da 2 punti

1 esercizio da 5 punti

Alla formazione del voto finale concorro i voti ottenuti nell’esame individuale (prova scritta
oppure orale) e nel progetto a squadre, secondo il seguente criterio:

Voto finale = 0,65*Voto individuale + 0,35*Voto di progetto

Resta a discrezione del docente l’approssimazione decimale, saranno favoriti coloro che
avranno un voto alto nella prova individuale.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Gli argomenti di Lezione saranno forniti dal docente sotto forma di dispense (o slide) in
formato elettronico nella settimana in cui gli argomenti saranno trattati (non necessariamente
prima della Lezione), scaricabili da internet in formato .pdf al seguente indirizzo:

https://beep.metid.polimi.it/

I contenuti di tali dispense (o slide), oltre ad eventuale materiale cartaceo fornito a Lezione,
saranno unico riferimento per la prova d’esame.

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APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI
A. Ranzo “Fondamenti di Ingegneria delle Infrastrutture Viarie” Edizioni CompoMat

M. Agostinacchio et al. “La progettazione delle Strade” EPC Libri

M. Agostinacchio et. Al. “Strade Ferrovie Aeroporti” EPC Libri

M. Servetto “Strade e Ferrovie” Edizione Sole24Ore

T. Esposito, R. Mauro “Fondamenti di Infrastrutture Viarie – La geometria Stradale” vol. 1


Hevelius Editore

S. Canale et. Al. “Progettare le Intersezioni” EPC Libri

G. Da Rios “Progetto di Intersezioni Stradali” UTET Editore

S. Canale et. Al. “Progettare le Rotatorie” EPC Libri

S. Canale et. Al. “Progettare la sicurezza stradale” EPC Libri

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2. INTRODUZIONE AL CORSO
Ai contenuti specifici del corso sono necessarie alcune premesse introduttive sul ruolo e la
figura del progettista stradale, o più in generale del progettista di infrastrutture lineari di
trasporto. Ad esso è deputato l’onere di progettare e portare a compimento la realizzazione,
l’adeguamento, la gestione di una infrastruttura di trasporto.

E’ evidente che tale importante onere non è possibile possa far riferimento ad una sola figura
professionale. Ciò perché l’attività di progettazione di una strada è questione assai
complessa, per la cui esecuzione sono richieste competenze multidisciplinari, anche diverse
da quelle dell’ingegneria civile, in primo luogo:

 trasporti;
 geologia, idrologia, geotecnica;
 fotografia, foto interpretazione, aerofotogrammetria;
 topografia;
 idraulica;
 costruzioni (scienza e tecnica);

ma anche ambientale, dei materiali, elettrica, etc. Oltre ad altre branche del sapere, quali
l’architettura, l’economia e la finanza, l’agraria (flora e fauna), la sociologia.

Il progettista stradale non può quindi ignorare che altre figure (con specifiche competenze)
hanno il diritto/dovere di formulare richieste ed esprimere pareri o giudizi: è tuttavia
opportuno che all’ingegnere stradale (stradino) rimanga il coordinamento delle attività in
modo che venga sempre perseguito il fine della sicurezza ed il comfort di circolazione.

Ad oggi la figura del progettista stradale è in evoluzione anche in ragione del fatto che sono
numerose le critiche rivolte a tale figura da parte di ambientalisti e architetti. I primi nella
convinzione che l’opera dell’uomo sia comunque dannosa, i secondi pronti a criticare gli
aspetti funzionali del costruito e a sacrificarli all’estetica.

Tuttavia, tali critiche, seppur largamente strumentali, devono far riflettere il progettista
stradale e indurlo a uno sforzo finalizzato a migliorare, in termini qualitativi, la progettazione.

In tale contesto è necessario che il progettista stradale non si ponga dinanzi alla ideazione di
una infrastruttura con mero spirito tecnico, ma, al contrario, con una visione ampia del
contesto e delle necessità, di diverso tipo, per cui l’opera è richiesta.

Di fatto già il prof. Jelmoni (progettista della prima autostrada italiana – autostrada del Sole),
docente di questo Ateneo negli anni della ricostruzione italiana, intitolava il capitolo sulla
costruzione dei tracciati geometrici delle strade “Arte del tracciare”.

Certamente negli anni, e specie in questi ultimi decenni, all’arte del tracciare si è sostituita la
pratica del tracciare. Di ciò il progettista stradale è stato corresponsabile non unico attore, in
quanto una cattiva realizzazione è inevitabile conseguenza di:

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 tempi troppo stretti assegnati per lo studio dei tracciati (a fronte di tempi decisionali
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 vincoli di spesa fortemente restrittivi e condizionanti;
 esigenze “non tecniche” da soddisfare (vedi tangentopoli);
 impossibilità, per miopia della committenza, di coinvolgere nel progetto altre
competenze professionali, in grado di garantire “valore aggiunto” al progetto.

Infine è d’obbligo ricordare che sui temi della “buona progettazione” e della “progettazione
integrata” il dibattito è aperto e fortissimo e seppur demagogia, cattiva
politica/amministrazione e cultura miope, giochino un ruolo ancora importante, sta a voi e a
noi tracciare e percorrere un nuovo futuro della progettazione stradale.

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