Lez. 1
Lez. 1
Lez. 1
ed
introduzione
al corso di
“Progetto di
Strade” e
“Elementi di
Progetto di
Strade”
Appunti del:
Corso di Progetto di Strade
Lezione 1
A.A. 2017/2018
Presentazione ed introduzione al corso di “Progetto di Strade”
Riferimenti:
e-mail: [email protected]
Orario di ricevimento: Giovedì ore 12.00-14.00 (è tuttavia possibile previo appuntamento via
e-mail o telefonicamente concordare altri giorni e orari).
Laurea Magistrale:
1° ANNO
3
2° ANNO
CONTENUTI
Il corso si articola su 8 macro-argomenti che possono essere sintetizzati come di seguito.
2) Progetto dei nodi interni delle reti stradali: tipologie di intersezioni a raso lineari e a
rotatoria. Intersezioni a più livelli. Svincoli complessi. Analisi critica dei principali
schemi funzionali di intersezione. (14-16 ore di lezione).
7) Idraulica stradale: progetto delle opere d'arte minori e delle opere per il drenaggio
superficiale delle acque: ponticelli, tombini, fossi di guardia, cunette, ecc. (4-6 ore di
lezione).
ORGANIZZAZIONE E ORARI
L’organizzazione del corso prevede circa 64 ore di lezione frontale (34-36 per Elementi di
Progetto di Strade) e la redazione di un progetto, in squadre di massimo 10 allievi.
L’elaborato è basato sullo sviluppo di un progetto preliminare/definitivo di una strada:
L’orario ufficiale del corso prevede 6 ore di lezione e 4 ore di esercitazione secondo quanto
definito dall’orario didattico di Scuola.
Lezioni (6 ore/settimana):
Esercitazioni-Laboratorio (3 ore/settimana):
ESAME FINALE
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L’esame finale è costituito da una prova orale; le date per le sessioni estive, salvo
impedimenti, sono:
È previsto inoltre, al termine delle lezioni del Corso (in Giugno) un pre-appello in forma
scritta, sostitutivo dell’orale.
Tale pre-appello verterà su tutti i contenti del corso e sarà in forma di domande aperte, con
eventuali calcoli. Ad esempio:
11 domande da 1 punto
11 domande da 2 punti
oppure
9 domande da 1 punto
9 domande da 2 punti
1 esercizio da 5 punti
Alla formazione del voto finale concorro i voti ottenuti nell’esame individuale (prova scritta
oppure orale) e nel progetto a squadre, secondo il seguente criterio:
Resta a discrezione del docente l’approssimazione decimale, saranno favoriti coloro che
avranno un voto alto nella prova individuale.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Gli argomenti di Lezione saranno forniti dal docente sotto forma di dispense (o slide) in
formato elettronico nella settimana in cui gli argomenti saranno trattati (non necessariamente
prima della Lezione), scaricabili da internet in formato .pdf al seguente indirizzo:
https://beep.metid.polimi.it/
I contenuti di tali dispense (o slide), oltre ad eventuale materiale cartaceo fornito a Lezione,
saranno unico riferimento per la prova d’esame.
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APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI
A. Ranzo “Fondamenti di Ingegneria delle Infrastrutture Viarie” Edizioni CompoMat
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2. INTRODUZIONE AL CORSO
Ai contenuti specifici del corso sono necessarie alcune premesse introduttive sul ruolo e la
figura del progettista stradale, o più in generale del progettista di infrastrutture lineari di
trasporto. Ad esso è deputato l’onere di progettare e portare a compimento la realizzazione,
l’adeguamento, la gestione di una infrastruttura di trasporto.
E’ evidente che tale importante onere non è possibile possa far riferimento ad una sola figura
professionale. Ciò perché l’attività di progettazione di una strada è questione assai
complessa, per la cui esecuzione sono richieste competenze multidisciplinari, anche diverse
da quelle dell’ingegneria civile, in primo luogo:
trasporti;
geologia, idrologia, geotecnica;
fotografia, foto interpretazione, aerofotogrammetria;
topografia;
idraulica;
costruzioni (scienza e tecnica);
ma anche ambientale, dei materiali, elettrica, etc. Oltre ad altre branche del sapere, quali
l’architettura, l’economia e la finanza, l’agraria (flora e fauna), la sociologia.
Il progettista stradale non può quindi ignorare che altre figure (con specifiche competenze)
hanno il diritto/dovere di formulare richieste ed esprimere pareri o giudizi: è tuttavia
opportuno che all’ingegnere stradale (stradino) rimanga il coordinamento delle attività in
modo che venga sempre perseguito il fine della sicurezza ed il comfort di circolazione.
Ad oggi la figura del progettista stradale è in evoluzione anche in ragione del fatto che sono
numerose le critiche rivolte a tale figura da parte di ambientalisti e architetti. I primi nella
convinzione che l’opera dell’uomo sia comunque dannosa, i secondi pronti a criticare gli
aspetti funzionali del costruito e a sacrificarli all’estetica.
Tuttavia, tali critiche, seppur largamente strumentali, devono far riflettere il progettista
stradale e indurlo a uno sforzo finalizzato a migliorare, in termini qualitativi, la progettazione.
In tale contesto è necessario che il progettista stradale non si ponga dinanzi alla ideazione di
una infrastruttura con mero spirito tecnico, ma, al contrario, con una visione ampia del
contesto e delle necessità, di diverso tipo, per cui l’opera è richiesta.
Di fatto già il prof. Jelmoni (progettista della prima autostrada italiana – autostrada del Sole),
docente di questo Ateneo negli anni della ricostruzione italiana, intitolava il capitolo sulla
costruzione dei tracciati geometrici delle strade “Arte del tracciare”.
Certamente negli anni, e specie in questi ultimi decenni, all’arte del tracciare si è sostituita la
pratica del tracciare. Di ciò il progettista stradale è stato corresponsabile non unico attore, in
quanto una cattiva realizzazione è inevitabile conseguenza di:
tempi troppo stretti assegnati per lo studio dei tracciati (a fronte di tempi decisionali
biblici); 8
vincoli di spesa fortemente restrittivi e condizionanti;
esigenze “non tecniche” da soddisfare (vedi tangentopoli);
impossibilità, per miopia della committenza, di coinvolgere nel progetto altre
competenze professionali, in grado di garantire “valore aggiunto” al progetto.
Infine è d’obbligo ricordare che sui temi della “buona progettazione” e della “progettazione
integrata” il dibattito è aperto e fortissimo e seppur demagogia, cattiva
politica/amministrazione e cultura miope, giochino un ruolo ancora importante, sta a voi e a
noi tracciare e percorrere un nuovo futuro della progettazione stradale.