Il Mistero Del Sangue Di Cristo
Il Mistero Del Sangue Di Cristo
Il Mistero Del Sangue Di Cristo
Contemplando essa la massa dei suoi quaderni, che sono andati formando pile in-
torno a lei, esce in questa precisa invocazione, che oggi ha sapore di vaticinio: Do-
po la mia morte, qualcuno raccolga questo patrimonio celeste, lo distribuisca e lo
partecipi alle anime! . Ma ancora una volta l'umilt l'invade. Teme di aspirare a vo-
ler troppo, e rivolgendosi al suo Ges erompe, quasi avvilita:
So che queste mie parole sono segni impotenti... che queste mie pagine si disperde-
ranno nel nulla, che nessuno forse le conoscer!... Che importa? Anche il fiore ap-
passisce sull'altare, ma ti onora... io voglio onorarti cos... consumarmi per Te, svigo-
rendo la mia natura, sublimando lo spirito .
Ges la interrompe a questo punto con una risposta lapidaria, che non possiamo
leggere senza sentirci scorrere da un brivido:
Dopo la mia morte qualcuno raccolga questo mio patrimonio celeste e lo partecipi alle anime.
q. 1 : 1 maggio 1929
Signore, so che queste mie pagine si sperderanno nel nulla, che nessuno forse le conoscer.
Ges la interrompe: Figliuola, un giorno raccoglieranno persino le briciole di questa mensa squi-
sitissima q. 1 : 13 maggio 1930
Ecco, Sr. Maria Antonietta, mi sono premurato di raccogliere la quasi totalit, la parte migliore e
che a te stava pi a cuore, di questo patrimonio celeste, di questa mensa squisitissima, e mi sforzer
di renderne partecipi le anime.
Nel 1940 ebbi la fortuna d'incontrarmi per la prima volta con Sr. M. Antonietta a Roma, ma non ne
ricordo il giorno e il mese. M'era stata affidata dai Superiori la Direzione Nazionale della nostra Pia
Unione del Prez.mo Sangue e della rivista della Provincia Italiana della nostra Congregazione Il
Sangue Prezioso della nostra Redenzione. Questi incontri mi davano l'opportunit d'aver contatto
non solo con tanti devoti e cultori della devozione al Prez.mo Sangue, ma anche con Scrittori sacri
di chiara fama e prestigio a quel tempo. Fra gli altri, mi onorarono della loro amicizia l'insigne apo-
logeta Igino Giordani, autore del bel libro Il Sangue Di Cristo; P. Mondrone S.J., della nota rivista
La Civilt Cattolica; P.G.M. Petazzi S. J., emerito cultore e scrittore sul tema del Prez.mo Sangue,
autore del bel volumetto Il Prez.mo Sangue e la Madonna; D.G. De Luca; la poetessa Ada Negri e
la illustre romanziera ed agiografa Luisa Santandrea, autrice della biografia di S. Gaspare Sotto il
Segno Vermiglio e L'Umanit nel Calice. Essi e molti altri, che purtroppo qui non possibile cita-
re, mi parlarono di Sr. M. Antonietta Prevedello, come scrittrice e soprattutto come anima privile-
giata fervidissima devota del Sangue di Cristo molto ascoltata da personalit ecclesiastiche e
civili ed in particolare dagli Eminentissimi Patriarchi di Venezia.
Li ascoltavo con vivo interessamento, non conoscendo la Suora neppure di nome; dicevano: una
ferventissima apostola del Mistero e ne infiamma chiunque l'accosti.
Fu proprio la Santandrea a mettermi in contatto epistolare con lei e a preparare quel primo incontro,
che si effettu poi in modo alquanto affrettato per i suoi tanti impegni nell'Urbe. Gi dalle sue lette-
re avevo compreso di quanto zelo vibrasse la sua anima per il trionfo del Sangue di Cristo, sicch
l'accostarla fu per me una grande gioia.
Quel primo colloquio fu come la continuazione d'un discorso iniziato da tempo su un tema ad en-
trambi tanto caro: l'espansione della conoscenza del grande Mistero e del suo culto, l'intensificazio-
ne del nostro apostolato specialmente fra i sacerdoti, che, a loro volta, avrebbero partecipato le ric-
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chezze del Prez.mo Sangue alle anime affidate alla loro cura pastorale.
Mi resi conto subito della statura spirituale di Sr. M. Antonietta. Nel parlare del Mistero s'accendeva
nel volto, gli occhi scintillavano, la voce s'addolciva. Penso che chiunque ne sarebbe rimasto con-
quistato.
Ebbi tuttavia una delusione: Sr. Antonietta non conosceva n la grande figura di S. Gaspare (allora
Beato), insigne apostolo del Sangue di Cristo nei primi anni del 1800, n le due Congregazioni dei
Missionari e delle Suore del Prez.mo Sangue da lui fondate, col fine precipuo di approfondire la co-
noscenza del Mistero del Sangue di Ges, coltivarne e diffonderne il culto.
Il posto eminente ch'ella ricopriva nel suo Istituto mi faceva pensare a rapporti, a livello di cono-
scenza almeno, con altri Istituti femminili. Ebbi l'impressione che non conoscesse neppure le Suore
del Prez.mo Sangue di Monza tanto vicine a Milano.
Quella prima impressione ora confermata da quanto leggo nel quaderno 69 del 7.8.1934: ...pur es-
sendovi apostoli della verit, della santit, della carit, della penitenza, della contemplazione, non
vi un apostolo del Prez.mo Sangue.
Sr. Antonietta lamenta anche la mancanza d'un Istituto che si dedichi a propagare questa devozione,
e scrive: Ah! Se il nostro piccolo Istituto fosse degno di dare al mondo lo sviluppo della devozione
verso il Divin Sangue di Cristo (q. 39 : 12 novembre 1929).
In quel primo colloquio si gett, per cos dire, il seme della nostra fattiva collaborazione per un apo-
stolato pi ampio ed incisivo. L'incontro segn per me anche l'apertura d'un pi vasto orizzonte di
preziose conoscenze ed, in particolare, d'un continuo contatto col Card. G.A. Piazza, successore del
Card. La Fontaine nel governo della Diocesi di Venezia.
Conobbi anche, tramite Sr. Antonietta, vescovi, sacerdoti, religiosi, suore, laici: tutti ferventi devoti
del Sangue di Cristo e dotati di profonda piet e grande cultura.
Sr. Antonietta era il centro dal quale partivano ed al quale tornavano il fervore e le iniziative per
promuovere la gloria del Sangue di Cristo.
Qualche giorno dopo la sua partenza da Roma mi giunse un primo manoscritto accompagnato da un
biglietto: Se crede possa far bene alle anime lo pubblichi pure, apportandovi quelle modifiche che
riterr opportune. Col manoscritto una sorpresa graditissima: l'immagine della sua Fondatrice nel
cui retro ella aveva scritto di suo pugno: Adesso capisco come possa sussistere il mondo e non sia
sprofondato per l'enormit dei peccati che in esso si commettono: il Sangue di Ges e le sue piaghe
gridano continuamente misericordia (Dagli Scritti della B. Bartolomea).
Il nostro secondo incontro avvenne nel 1942, in piena guerra mondiale. Era venuta a Roma per una
seconda Udienza accordata da Pio XII. Viveva un momento di legittima esaltazione per questo nuo-
vo incontro col Papa, che costituiva soprattutto un premio per il rigoglioso sviluppo del suo Istituto
e per il gran bene che operava con le sue molteplici opere di carit.
Grande allora era il desiderio dei devoti del Prez.mo Sangue di veder aggiunta alla preghiera di lode
del Dio sia Benedetto anche l'invocazione Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.
Le dissi: ne parli anche Lei al Santo Padre. Mi assicur che se ne stava interessando personalmente
il Card. Piazza ed era bene non interferire. Le chiesi pure notizie del suo Diario, ma eluse la risposta.
Grad molto l'omaggio di due copie del Manuale di preghiere al Prez.mo Sangue da me composto e
dato alle stampe in quei giorni e con preghiera di farne dono, a mio nome, anche al Card. Piazza.
Mi scrisse poi da Venezia che sua Eminenza aveva gradito molto l'omaggio e si diceva lieto di col-
laborare affinch il Culto al Prez.mo Sangue si diffondesse sempre pi tra i sacerdoti e in tutta la
Chiesa. Lo stesso Porporato mi onor d'un suo autografo con lusinghiero apprezzamento per il nuo-
vo Manuale. Il Card. Piazza fece moltissimo per la devozione a cominciare dalla bellissima Lettera
Pastorale sul Sangue di Cristo. Recatomi ad ossequiarlo in una sua venuta a Roma, si parl ovvia-
mente anche di Sr. Antonietta, e disse: stata lei a suggerirmela.
Dopo il secondo incontro non vidi pi Sr. Antonietta e, a causa dell'inesorabile tragico incalzare de-
gli eventi bellici, si dirad anche il contatto epistolare, finch, interrotte le comunicazioni col Nord-
Italia, cess del tutto.
Nel gennaio del 1946 appresi con vero dolore che Sr. Antonietta si era spenta serenamente e santa-
mente il 22 novembre 1945. Lasciai Roma per la Romagna, ed a Rimini sulla fine del 1957 ricevetti
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la biografia che di lei scrisse Luisa Santandrea. Purtroppo nei miei vari trasferimenti andarono
smarrite le sue lettere ed anche 1'immaginetta col suo autografo, che avevo cos cara e sempre tra le
pagine del Breviario.
Nel 1952 fui trasferito in Albano Laziale, poco lontano da Roma, e con la diffusione del giornale
Primavera Missionaria, di libri ed immagini, ripresi con maggior intensit e fervore a propagare
la devozione al Sangue Divino di Ges e al suo grande apostolo S. Gaspare. Ma passarono diversi
anni prima di prendere contatto con le Consorelle di Sr. Antonietta. Per puro caso, mi capit tra le
mani un volumetto curato dal P. Nazzareno Bartoletto, carmelitano scalzo, intitolato La mia Mis-
sione: era una raccolta di alcuni brani, tra i pi significativi, stralciati dal Diario di Sr. Antonietta.
Li lessi con avidit e si ridest cos in me il ricordo della venerata Suora, dei nostri incontri e
dell'impegno reciprocamente assunto per la gloria del Sangue di Cristo. Fui preso subito da una san-
ta impazienza: far mia al pi presto la brama, che Sr. Antonietta nutriva sulla terra e certamente la
bruciava ancor pi in cielo, di far conoscere e glorificare il Mistero del Divin Sangue.
Presi subito contatto con Sr. Maria Clara Bianchi, sua consorella. Corsi a Milano, dove, per la prima
volta ebbi la gioia di vedere il Diario, ben 157 quadernetti, ordinati in un grande scaffale.
Ho trovato in Sr. Maria Clara, mia principale interlocutrice e collaboratrice, e nelle sue Consorelle,
entusiasmo, comprensione e fiducia. Mi furono affidati i quaderni e sul treno che mi riconduceva a
Roma, nel timore di perderli, non facevo che fissare lo sguardo sui due grossi pacchi, sapendo quale
inestimabile tesoro essi racchiudevano.
Ovviamente non chiesi i quaderni del Diario solo per leggerli, ma per raccogliere la preziosa eredit
di Sr. Antonietta ed attuare la promessa da lei fatta a Ges: partecipare alle anime il grande Patri-
monio di Grazia da lei lasciato. Il compito non stato davvero dei pi facili.
stato necessario, innanzi tutto, ricopiare a macchina tutti i manoscritti: ben 16.282 fogli dattilo-
grafati! Il nostro P. Giulio, da me pregato, si assunto, con la sua ben nota capacit e pazienza cer-
tosina, il compito di leggerli, ricavarne tutti i brani attinenti al nostro tema, scegliere tra questi i testi
dove il Sangue di Cristo viene presentato con il rilievo e le caratteristiche di un Mistero di splen-
dori dottrinali e spirituali, e curarli per la stampa.
Davvero preziosa stata poi la collaborazione di Sr. M. Teresa Zambon e di Sr. Ornella Brini, della
Congregazione di Sr. Antonietta. In fase di correzione delle prime bozze, hanno letto attentamente i
passi scelti, riducendone, in taluni casi, l'ampiezza e a volte cambiando, con fine delicatezza, termi-
ni caduti in disuso o che, nel linguaggio corrente, hanno acquistato significati nuovi. In tal modo,
l'antologia acquista migliore omogeneit nella sua compagine e intonazione pi corrispondente alle
caratteristiche di pensiero di Sr. Antonietta.
A me il lavoro di revisione delle ultime bozze, dell'impaginazione e della veste tipografica.
La pubblicazione non ha l'aspetto di una edizione critica n una veste tipografica ricercata. Fedeli ai
testi originali, abbiamo fatto del nostro meglio per renderla accessibile e gradita, e offrirla come ric-
chezza di gran valore allo studio e alla meditazione di quanti sono attratti dal Mistero del Sangue
Prezioso di Ges. Speriamo d'esservi riusciti.
Nel suo profilo biografico Luisa Santandrea riporta un ampio elenco degli Amici del Prez.mo San-
gue, che collaborarono con la santa Suora, la quale cos scrive di loro: Signore, credo che ci siano
delle anime nella Chiesa, incaricate per il trionfo di questo Mistero.
Tra queste la Scrittrice cita anche la mia povera persona con queste parole: D. Raffaele Bernardo
della Congregazione del Prez.mo Sangue in Roma, per Sr. Antonietta fu inestimabile corrispondente,
perch insignito della preziosit del Sangue di Cristo; egli dischiuse alla nostra Suora il campo gi
fecondato dal Fondatore della sua Congregazione, il Beato (oggi Santo), Gaspare Del Bufalo.
Siccome della mia corrispondenza con Sr. Antonietta non avevo mai fatto cenno alla Santandrea,
penso sia stata la stessa Suora a parlargliene e, nella sua umilt, a darle tanta importanza.
Infatti il Diario arrivato fino a noi ha inizio nel lontano 1913. Quante e quali cose sublimi ella aveva
scritto prima che io la conoscessi! Dunque, non ho proprio tutto quel merito che lei mi ha attribuito.
Il colloquio e il rapporto epistolare stato certo lo scambio di doni reciproci.
Con lei misi in risalto l'ardore vivissimo di S. Gaspare, vero serafino del Sangue di Cristo, il suo ze-
lo e l'eroico suo apostolato nel portare le ricchezze del Sangue di Ges alle anime, anche tra indici-
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bili disagi, contraddizioni e sofferenze. Egli infatti, ancora vivo, era chiamato Terremoto spirituale e
Tromba del Divin Sangue.
Nel darle il libro della vita del Santo, le confermai anche quanto fosse tra i suoi figli l'ardore d'imi-
tarlo. Devo per ammettere, e con tutta sincerit, che, senza meno, sono stato io a rimanere come
folgorato dal sano e santo misticismo di Sr. Antonietta, tanto da aver l'impressione di parlare e scri-
vere come ad una nuova S. Caterina da Siena. Se la grazia del Sacerdozio mi ha offerto la possibili-
t di donare qualcosa a Sr. Antonietta, in ricambio ho ricevuto di pi, molto di pi.
Ed eccomi, cara Sr. Antonietta, nella mia ormai tarda et a raccogliere il tuo ardente desiderio: apri-
re alle anime i grandi tesori che in te ha effuso il Sangue di Ges e che tu hai fissati in tanti quader-
netti con i tuoi caratteri cos nitidi e fitti. Quanto tempo stato perduto! Essi erano sepolti come in
una ricca miniera, in attesa del minatore che li scoprisse per farne dono alle anime.
Tempo veramente perduto? Chi sa... Tu scrivi che sempre e solo il Signore che segna il cammino
alle anime; Lui che sceglie tempi, luoghi e persone; Egli solo sa il come e il quando.
Se ti ha solennemente assicurato che neppure le briciole di quanto Egli ti ha ispirato e donato anche
per noi sarebbero andate perdute, io ho allora la certezza che oggi soltanto i tempi sono maturati e
che da oggi Egli scaver quei misteriosi canali, di cui tante volte scrivi, per far giungere alle anime
la tua voce e il suo Sangue.
Mentre tu preghi, io dico ai tuoi Scritti le stesse parole che prima di morire S. Gaspare rivolse ai
suoi figli: Andate, inondate il mondo del Sangue Prezioso di Cristo Ges.
D. Raffaele Bernardo C. PP. S.
Suor Antonietta Prevedello quasi sconosciuta ai molti che nel Sangue Prezioso di Cristo trovano
l'alimento privilegiato della loro vita cristiana e il motivo dell'incessante rendimento di grazie e del-
la lode a Dio Padre che proprio nel Sangue del Figlio ha riconciliato tutti a s.
Appassionata del Sangue Adorabile, purificata e trasformata da questo fuoco divoratore, ella
scrive per ben trentadue anni del Mistero che abbaglia, riempiendo un totale di 117 quaderni ma-
noscritti e 40 dattiloscritti.
Giorno dopo giorno, con puntualit cronologica, dispone la sua anima alle impressioni che il Cri-
sto stesso scriver in lei col proprio Sangue. Parla di espansioni, operazioni, ascensioni, manifesta-
zioni, trasformazioni, estensioni, intuizioni, elevazioni, visioni, e di esperienze spirituali durante la
celebrazione della Messa e in occasione di visite a grandi personaggi della Gerarchia Ecclesiastica o
a Santuari celebri. Quando si leggono con calma i racconti di tali impressioni ed esperienze, si
scorrono talvolta pagine di luce radiosa nelle quali si manifesta pi chiaramente come fosse traspor-
tata dal fiume impetuoso del Sangue e quanto vivesse in questa spiritualit di privilegio.
Le sue effusioni, scritte con ardore sempre rinnovato, rivelano doti non comuni di intuizione e di
penetrazione del Mistero del Sangue, e una originale abilit espositiva.
Non si attarda molto nella descrizione di ci che sente o vede; afferma semplicemente, tradu-
cendo talvolta concetti alti con immagini prese in prestito dalla natura e dai suoi fenomeni.
favorita, in questo, da una buona cultura e da una non comune capacit di assimilare quanto legge
e, soprattutto, quanto ascolta dai predicatori nel corso di Ritiri spirituali.
Cita, facendole straordinariamente sue, espressioni e detti di Padri della Chiesa, di grandi Teologi,
di Mistici, di Scrittori di cose spirituali.
Ma il riferimento pi costante alla Bibbia, i cui testi, riportati secondo la versione latina, appar-
tengono a brani inseriti nel Breviario e nel Messale, sempre in latino.
Suor Antonietta cosciente che il Sangue divino scrive sull'anima i suoi prodigi, i suoi misteri, le
sue meraviglie, i suoi benefici. Ma occorre che qualcuno scriva (q. 77:1936): scriva la storia
dell'amore di Dio come posta dal suo Sangue Adorabile , pensando ai milioni di anime sulle
quali bisogna scrivere, a caratteri di Sangue, l'opera della Redenzione ; scriverla con penna mi-
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stica, cio fatta di zelo, di piet, di carit, di umilt, e con lo stile dell'umilt e dell'amore .
Ma bisogna soprattutto scrivere questo volume del Sangue per offrirlo in dono all'Amore, Cristo
Ges: Se mi si chiedesse perch scrivo, a mia volta chiederei: "Perch portate all'altare del Si-
gnore i fiori splendidi del vostro giardino e quelli agresti del vostro campo? Ecco, i pensieri, gli af-
fetti, le espressioni sono i poveri fiori che raccolgo dall'anima mia, poveri fiori senza tinte e senza
fragranze, fiorellini di selva, di bosco e di roccia: do quello che ho, quello che rinasce continua-
mente sul povero terreno e lo offro, come dessi tutta la vita e tutto l'amore, al Divino Amore, Cristo
Ges (q. 19:1923).
Da questo volume scritto col Sangue divino abbiamo estratto i brani pi salienti che possano ser-
vire alle persone desiderose di nutrimento spirituale e di conoscenza di quegli effetti interni ed
esterni che conseguono all'esperienza spirituale della comunione al Sangue del Signore.
Per facilitare il raggiungimento di questi intenti e l'utilizzazione di tanta ricchezza, abbiamo dato un
titolo ad ogni brano - quasi tema centrale di esso - nel rispetto della successione cronologica, impor-
tante per cogliere l'evoluzione dell'esperienza spirituale di Suor Antonietta, e per rilevare, all'interno
di questa, le infinite significazioni del Mistero del Sangue.
za Gerosa, e a Grottaferrata ha il privilegio della S. Comunione sotto le due Specie . Nel settem-
bre 1937 nominata Consigliera Generale, elezione di cui non ero, n sono degna (q. 119:1945)
Da ogni cosa sente salire la voce di Dio ed richiamata alla sua magnificenza e bont.
Le ultime pagine su cui Suor Antonietta fissa a matita i suoi pensieri, sono un dolce commento a ta-
lune Beatitudini proclamate da Ges nel Discorso della montagna (q. 117:1945).
Canta le misericordie del Signore verso i piccoli, i poveri, i meschini , e particolarmente verso
le anime che si struggono per il trionfo del Sangue e per la salvezza dei fratelli.
Spiega la purezza dell'anima come capacit di contemplare la luce, vivere nella luce, parlare col
linguaggio della luce . Presenta la pace come il riflesso in noi delle perfezioni divine, delle quali
il vincolo, e come operazione del Sangue di Cristo.
Vede la morte di Ges nei perseguitati, negli insidiati, negli uccisi , che Ges stesso inebria
col suo Sangue divino .
Alla fine per si avvede di non aver bisogno di segni esteriori , tanto pi evidenti sono quelli
che si avvicendano nell'anima . Sprofonda allora in se stessa e cerca quello che Dio vi ha deposto
e le manifestazioni di cui l'ha favorita: manifestazioni d'amore temprate nel dolore. Termina i suoi
appunti scrivendo: Nessuno potr mai dire l'evoluzione dell'anima quando Ges si comunica di-
vinamente e sensibilmente. Non pi sulla terra ma in Cielo. Cos sia! (q. 117:1945).
I quaderni di Suor Antonietta non sono un trattato di Teologia spirituale, n una descrizione si-
stematica di tutte le sue esperienze. Raccolgono semplicemente la testimonianza di ci che ella vive,
riceve, sperimenta giorno per giorno, senza tacere le proprie debolezze e non nascondendo ansiet e
dubbi su talune manifestazioni o visioni.
I termini di cui fa uso per dire la sua esperienza spirituale gravitano intorno alla parola Mistero.
Il Mistero infatti, come aspetto originario della Realt divina, pur rimanendo inafferrabile e incom-
prensibile, percepibile nell'esperienza, la quale include non solo lo spirito ma anche la psiche,
l'immaginazione, i sensi, ed esprimibile, in qualche misura, attraverso i simboli.
Nell'ambito dell'esistenza cristiana il Mistero Dio in Cristo, il quale testimonia di s nel cuore del
credente dandogli la certezza di fede e suscitando in lui la reazione di risposta.
Per Suor Antonietta il Mistero Dio svelato da Ges Cristo, gustato per Ges Cristo, vissuto in
Ges Cristo; Cristo in noi, in mezzo a noi, nell'atto di donarci il suo Sangue divino (q. 3:1932).
Nella contemplazione del Mistero, l'anima riporta impressioni amorose e divine (q. 29:1927) che,
fra i vari modi, vengono cos descritte: Il Mistero la voce del mio Dio che giunge fino a noi, che
inebria l'anima; il gaudio che investe lo spirito; la forza occulta che lo muove verso i cieli altissimi,
verso le sorgenti della vita, verso la gloria, la bont, la santit di Dio (q. 61:1932).
Sulla Montagna del Mistero Ges stesso che attrae la piccola sposa (q. 117:1945): l'attrae con
attrazioni speciali che sono come vincoli che la tengono legata al suo Cuore, immedesimata col suo
Sangue (q. 117:1945). E un giorno le dir: Ricordi la prima volta che ti attrassi con la visione del
mio Sangue fluente dal Calice ricolmo? (q. 29:1927).
Le stesse ascensioni dell'anima non sono che la penetrazione nella luce del Mistero mediante la
riflessione, lo studio, la volont corroborate dal Sangue di Ges (q. 6:1933). E le estensioni non so-
no che l'espansione dell'anima sul ritmo della crescita della fede nel Mistero, secondo l'energia dila-
tatrice del Sangue di Ges (q. 30:1927); espansione nel regno della grazia fondato sul Sangue di
Ges ed esteso con la virt e i meriti del medesimo Sangue: Che il tuo regno, o Signore? il tuo
perdono, la tua grazia, il tuo spirito in noi; il contatto della mia anima col tuo sguardo, con la tua
parola, con i tuoi desideri, con la tua volont; il contatto del mio nulla con l'infinito dei tuoi Miste-
ri (q. 118:1945).
Per avere il contatto sensibile coi Misteri , l'anima deve portarsi sul Monte del Signore. Il Monte
il Tabor, il Calvario, l'Oliveto; l'Altare, il Tabernacolo, la Mensa Eucaristica; il Crocifisso, il
suo Sangue . Deve salire velocemente lass, uscendo da se stessa per contemplare e adorare, e ri-
discendere poi nell'intimo dello spirito per prepararlo alle manifestazioni del Signore, all'effusio-
ne della sua grazia, ai contatti con la sua Passione, col suo Sangue, col suo amore (q. 117:1945).
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E in questi contatti Suor Antonietta sente che il respiro, lo sguardo, il pensiero si fondono nella
verit del Preziosissimo Sangue...; che la vita, l'attivit, la volont, tutto l'essere sopraffatto dalla
forza e dall'essenza del Sangue (q. 125:1945). Sperimenta anche l'ebbrezza, la quale non un go-
dimento sensibile, un'esaltazione del sentimento, una volutt del cuore: l'adesione pura e perfetta
alla virt del Mistero (q. 22:1942).
Non di rado Suor Antonietta narra di visioni e di parole, unite a volte fra loro, altre volte indipen-
denti. Ella vede una visione adorabile; ascolta le comunicazioni di Ges le cui parole sono deli-
ziose e suadenti; d la propria risposta d'amore che sempre una volont di seguire Ges nella
via della sua Passione, raccogliendo il Sangue e adorando (q. 30:1927).
Che dire di queste visioni e parole? Non si pu mettere in dubbio la sincerit della Religiosa e la sua
semplicit nel descrivere i particolari e riferire i dialoghi; n si pu spiegare il fenomeno chiamando
in causa l'allucinazione. Suor Antonietta portata a dare figurazione sensoriale alle proprie conside-
razioni, e parla con se stessa e risponde a se stessa come accade nel parlare di una persona con
un'altra. Tutto dunque frutto della sua attivit di meditazione, dalla quale per non possiamo
escludere l'attivit dello Spirito Santo che l'aiuta a formare parole vere. Quelle comunicazioni,
poi, che riceve durante la contemplazione, spesso le traduce in forme di visioni o di dialoghi. Ci
non significa per che non si tratti di vere visioni e di veri dialoghi.
Tutta l'esperienza spirituale di Suor Antonietta ha un centro, un'origine e un fine: il Sangue di Cristo.
Dir un giorno: Il Mistero del Sangue di Ges sar il centro della mia vita, l'unico sospiro del mio
cuore, il rifugio, la sede, il talamo dell'anima mia (q. 27:1926). E un altro giorno sar il Signore a
dirle: Non stato uno scherzo l'averti attratta nella corrente del mio Sangue, ma una volont: la
mia volont (q. 123:1945)
In uno dei giorni di Ritiro spirituale del 1935, Suor Antonietta comprende e gusta la sua via
speciale alla santit: La mia via segnata. Una via di Sangue divino. Corrisponde a una via eccel-
sa e profonda, aspra e dolce, velata di tenebre e smagliante di luce, tutto fuoco e spesso gelida, im-
mensa e spesso invisibile, rapida, sicura, elettissima (q. 73:1935)
Qualche anno prima della sua morte si domanda come apprese l'altissima idea del Sangue Prezio-
so , e quale forma l'attrasse all'altare. Fu una visione intellettuale, immaginaria, corporea?
Vidi il Sangue rigogliare nel Calice e traboccare e scendere come se realmente fossero colpite le
pupille dalla mirabile visione? O fu una visione intellettuale? Chi sa! ... Quell'attrazione indicibile
fu per me come un nuovo battesimo... (q. 105:1942).
Nel 1938 scrive di un'esperienza contemplativa avuta diciannove anni prima: Diciannove anni fa,
Ges si degnava di farmi contemplare ripetutamente la mistica scena dell'altare: il Calice ricolmo
di Sangue che gorgogliava e si riversava vivo sull'Altare con getto perenne... Oggi quel Calice
portato da Ges nell'anima mia e mi ha promesso che vi rimarr perennemente (q. 83: 1938).
Ogni tanto Suor Antonietta vuole precisare che cosa intende quando dice Sangue. Ne d una prima
specificazione nel 1923: Quando dico Sangue di Cristo non intendo alludere n alla sostanza, n
al suo colore, ai suoi elementi, al sangue; no, esso mi attrae come forza, vita, luce, grazia, dono di
Dio (q. 17:1923). Il Sangue dunque l'Energia di cui Dio ha fatto dono alla sua vita. Nel 1923, con
espressione concisa e robusta, definisce: Il Sangue di Ges Ges (q. 79:1936). Nell'ultimo anno
della sua vita vede nel Sangue il Cristo stesso e l'intera sua vita donata in amore, ripresentati sull'al-
tare: Il Sangue di Ges il sigillo della sua morte, l'espressione, la significazione, l'offerta, la po-
tenzialit della sua vita; tutto Ges che mi viene incontro con le tenerezze del suo amore e la pro-
fondit del suo dolore (q. 117:1945); l'immolazione della Croce e quella dell'altare (q. 125:1945).
Altre precisazioni la Religiosa le dar quando vorr esporre il significato d'una vita nel Sangue, e
che si trovano tutte compendiate in una dichiarazione del 1927: Vivere nel Sangue di Ges vuol di-
re unirsi a Ges incarnato, crocifisso, morto, risorto per noi: unirsi a lui per compiere i quattro al-
tissimi atti dell'adorazione, del ringraziamento, della riparazione e dell' impetrazione (q. 32:1927).
Quando Suor Antonietta nomina il Sangue di Cristo, ne mette in evidenza la ricchezza e la potenzia-
lit con aggettivi e con immagini originali. Il Sangue vivo, caldo, profumato, divino, prezioso, be-
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nedetto, purissimo, incisivo, rifulgente. Il Sangue di Ges per l'anima come la luce che piove sui
fiori e la rugiada che li imperla e la brezza che li bacia (q. 125:1945); come la pioggia che non
lascia senza il suo bacio nemmeno le pietre...; come la parola con i suoi accenti soavi... ; come lo
sguardo che tutto abbraccia; come il pensiero che ha manifestazioni infinite (q. 125:1945); una
catena d'oro che ci lega all'augusta Trinit, alla Chiesa, e specialmente a quelli che soffrono (q.
125:1945; il fiume che attraversa e feconda tutta la terra...; la misteriosa acqua che scaturisce
dalla fontana eucaristica (q. 117:1945).
Ma il simbolo del fuoco che Suor Antonietta usa con predilezione, apprendendolo dalla grande
Tradizione patristica e spirituale, per significare l'Energia purificatrice e trasformante del Sangue e,
soprattutto, per evidenziare la stretta relazione che esiste tra il Sangue e lo Spirito Santo: Il fuoco
lo Spirito del Sangue (q. 117:1945).
Nel Sangue presente lo Spirito; l'anima che lo riceve, riceve con esso la vita dello Spirito Santo
come luce e calore (cf. q. 30:1927). Anzi, il Sangue un dono dello Spirito Santo, il quale lo fa frutti-
ficare nelle anime con operazioni incomprensibili, ma spesso sensibili (q. 52:1932; cf. anche q. 54:1932).
Dalle mani di Ges, dal suo Cuore, dalle sue membra il Sangue passa nella corrente d'amore dello
Spirito che incaricato di consegnarlo a noi e renderlo in noi sempre pi fecondo di purezza, di ca-
rit, di santit (cf. q. 121:1945).
Citando Alberto Magno, Suor Antonietta ama scrivere che il Sangue di Ges trae seco il raggio
fiammante dello Spirito Santo e lo porta nel cuore nostro che, a quella sorgente beve la gioia a
grandi sorsi fino all'ebbrezza. un sottile fluido divino che trae in noi lo Spirito vivificante del Cri-
sto (q. 122:1945). Nell'ultimo suo quaderno annoter semplicemente: Passa col Sangue il suo
Spirito e con lo Spirito il Sangue (q. 117:1945).
Nello Spirito che ella beve al Sangue, Suor Antonietta canter la bellezza, la potenza, la grandezza,
la santit del Sangue di Cristo (cf. q. 54:1932), particolarmente nel mese di luglio che la tradizione de-
dica al culto del Preziosissimo Sangue.
Compone, fra le altre, una lunga Litania di invocazioni al Sangue di Ges simili a rumore di ac-
que potenti che cadono dall'alto dell'ispirazione biblica e dell'esperienza mistica (q. 31:1927).
Le molte preghiere al Sangue di Ges, i cantici poetici, le brevi giaculatorie lasciano filtrare i te-
sori che la meditazione e la contemplazione accumulano nella sua anima, e fanno udire voci come
quelle dei seguaci dell'Agnello che cantano accompagnandosi con le arpe (cf. Ap 14,2 - 4).
Nel medesimo Spirito, Suor Antonietta medita, in amore adorante, le scene della Passione nelle qua-
li il Sangue dice la misura dell'amore e della sofferenza di Ges.
Non esitiamo ad affermare che ha bisogno di far sua tutta la sofferenza dello Sposo, di accompa-
gnarlo nei momenti delle effusioni di Sangue - che pi volte commenta lungamente - di baciare le
ferite e berne il Sangue per divenire lei stessa sposa di Sangue: sposa che dispone del Sangue di lui
(cf. 117:1945), ne sente il sapore (q. 123:1945), se ne riveste come di porpora adorabile (q.
121:1945), se ne riempie la bocca come di liquore (q. 8:1937 q. 80:1937), ne immedesima lo spirito (q.
117:1954), e diviene vittima di amore per la sua gloria (cf. q. 11:1939): tanto grande il bisogno di ri-
cambiare il sangue per il Sangue (q. 89:1939).
Dalla partecipazione alle sofferenze di Cristo, specialmente a quelle intime, Suor Antonietta si apre
al mistero di espiazione per i peccatori che anche oggi crocifiggono Ges, calpestano il suo Sangue,
lo profanano con Comunioni sacrileghe.
Ella intercede, offrendo al Padre il Calice ripieno del Sangue della Vittima, sempre alzato tra la
terra e il cielo, prezzo della giustizia, prezzo del perdono, prezzo dell'amore e del dolore del Verbo
Incarnato (q. 11:1939; cf. q. 103:1942).
Offre al Cristo, Sposo di Sangue, il sangue del proprio cuore divenuto piccolo calice di oblazione,
e le sofferenze volontarie e involontarie della vita a complemento di ci che manca alla Passione di
Lui (Col. 1,24). Piange le proprie infedelt e mette se stessa fra i peccatori. Cerco riparazione - le
dice un giorno Ges -, chiedo conforto, chiedo anime comprensive, pronte a patire, a riflettere, a la-
sciarsi penetrare dalle mie sofferenze... Occorre l'amore nutrito di sacrifici, di dolori, di lacrime, di
pianto sincero per le incomprensioni degli uomini, per le debolezze delle anime che vorrebbero es-
sere sante...- Io sono tra queste, o Signore... (q. 117:1945).
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Da una pur semplice lettura dei quaderni di Suor Antonietta si colgono facilmente gli orientamen-
ti di fondo che caratterizzano la sua spiritualit.
L'orientamento cristocentrico, robusto nel contenuto e suggestivo nell'esperienza, particolarmente
accentuato. La centralit del Mistero di Cristo si identifica col Mistero del suo Sangue, accettato e
appreso non tanto come verit rivelata quanto come momento della Storia della Salvezza nel quale
si compie l'opera redentiva di Dio a favore degli uomini.
Suor Antonietta indugia lungamente nella meditazione e contemplazione di questa azione che si
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compiuta nel fatto dell'Incarnazione e della Passione - Morte - Risurrezione, e che si attua nei singo-
li uomini attraverso la Liturgia.
Dalla Liturgia eucaristica, in primo luogo, ella si lascia introdurre in una conoscenza sempre pi
profonda di Cristo nel suo Sangue: conoscenza-unione, perch ci che di Cristo viene annunciato
nella Parola, il Sacramento lo realizza. Questo fa capire bene il suo costante rapportarsi alla Messa,
alla quale intende assistere tutte le volte che sar celebrata fino alla fine dei secoli (q. 125:1945), e
il suo amore ed entusiasmo per i Sacerdoti che la celebrano.
Ma, della Messa, lei vive drammaticamente l'atto della Consacrazione nel quale tutto viene come
sceneggiato, e avverte intensamente il momento della Comunione durante il quale riceve le comu-
nicazioni e sperimenta le operazioni divine e le estensioni del suo spirito.
Dir: La manifestazione del Signore dinanzi a noi: il Sacrificio, il Tabernacolo, il Sangue divino
offerto ininterrottamente al Padre per noi... Ma, specialmente, la S. Comunione che rivela il Si-
gnore... Egli entra nell'anima, e le potenze trasaliscono, e l'intelligenza assorbita dai suoi splen-
dori, e il cuore si espande..., e lo spirito sente circolare in s la vita nuova (q. 62:1933).
Tutta questa realt sacramentale Suor Antonietta poi la prolunga nella devozione al Sangue che,
per altro verso, dispone al Sacramento.
L'orientamento ecclesiale consegue a questa centralit del Mistero di Cristo. Cristo col suo Sangue
presente e attivo nella Chiesa, alla quale non cessa di rivelare il suo Mistero e donare il suo Spirito.
nella Chiesa che si attua e si realizza una vita incentrata in Cristo e vissuta secondo lo Spirito di
Cristo e le esigenze della Chiesa stessa.
Suor Antonietta perci vuole essere nella Chiesa la piccola goccia del tuo Sangue divino, per vive-
re in Te, per consumarmi in Te, per compiere perfettamente la missione del Tuo amore in tutte le
anime; desidera essere membro vivo di questo Corpo Mistico, e adorare Ges in questa Istitu-
zione (q. 31:1927), cogliendone la sua presenza soprattutto nel Papa, nei Vescovi, nei Sacerdoti e nel-
la Storia millenaria della Chiesa.
Dall'orientamento cristocentrico ed ecclesiale, Suor Antonietta si eleva al Padre e allo Spirito, della
cui presenza fa esperienza gaudiosa (q. 54:1932). Negli ultimi anni potr scrivere: L'anima cri-
stiana, vivente nella Chiesa, viva e attiva nel Corpo Mistico di Cristo, orientata verso i grandi Mi-
steri, in societ col Padre, col Figlio, collo Spirito Santo (q. 106:1942)
Un giorno Suor Antonietta si domand: Perch non tutti comprendono le meraviglie operate dal
Sangue di Ges? Perch non parliamo sempre di questo Mistero d'amore? Perch non sacrifichia-
mo la vita per esaltarlo? Dopo la mia morte qualcuno raccolga questo patrimonio celeste e lo par-
tecipi alle anime! Amen (q. 1:1929).
Dalle pagine dei quaderni dove ella lo aveva depositato, abbiamo raccolto il patrimonio celeste,
e col presente lavoro lo partecipiamo, pubblicando brani che possono maggiormente interessare
ai cultori del Sangue del Signore e a quanti desiderano conoscerne l'azione plasmatrice nelle
anime. Costoro tuttavia, familiarizzati ormai con il linguaggio e con lo spirito del concilio Vaticano
II, potranno rimanere perplessi di fronte a taluni modi di concepire e vivere la vita spirituale, e al ti-
po di linguaggio usato per trascrivere momenti di previlegiata esperienza.
Desideriamo pertanto avvertire che la spiritualit di suor Antonietta, pur cristocentrica e gi larga-
mente attinta dalla Liturgia, risente di un modello spirituale, i cui caratteri fondano e animano l'i-
deale di santit dell'epoca: affermazione del primato dei valori religiosi; esigenze della vita contem-
plativa come anima di ogni apostolato; forte affermazione della nozione di sacrificio, attraver-
sata da correnti vittimistiche e aperta alla espiazione e alla riparazione; presenza di molti
elementi ascetici miranti a formare caratteri forti, e tendenti a volte ad un volontarismo eccessivo.
Il nostro avvertimento si estende anche al tipo di linguaggio che suor Antonietta usa per dirci la sua
esperienza spirituale. il caratteristico linguaggio che si costituisce e si formula ogni qualvolta una
determinata vibrazione commuove lo spirito di chi ha la passione infinita di Dio.
I modi comuni di pensare e di sentire sono trasformati, e si portati a trascrivere la propria espe-
rienza indicibile secondo un modo che supera le regole del discorso razionale e si affida allo splen-
dore misterioso di immagini oscure e al gioco poetico dei simboli. Solo l'immagine e il simbolo in-
fatti, con la loro ricchezza di concetti, formano il modo di parlare pi adatto alla manifestazione
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Nei quaderni leggiamo due racconti autobiografici: uno, scritto nella luce del Sangue di Ges
durante i SS. Esercizi del 1926, quinto giorno; l'altro, redatto il 15 marzo 1945 in occasione del suo
50 di Vita Religiosa. I testi si trovano, rispettivamente, nel quaderno 27 e nel dattiloscritto Per
il 50 di Vita Religiosa, quaderno 119 (pp. 409-418). Essi ci permettono di rilevare le molte tappe
della vita di Suor Antonietta.
1876 - 1 gennaio: nasce a Crespano del Grappa e viene battezzata con il nome di Angelina.
1881 - Prima Confessione. Volont, espressa nel cuore, di essere sempre di Ges.
1885 - Prima Comunione: l'incontro reale col Sangue di Ges.
1887 - Santa Cresima: la mente si apre ai doni del Signore e alle effusioni della sua grazia.
1888 - Incominci la Comunione quotidiana e, in essa, i colloqui con Ges.
1891 - Professione Religiosa nel Terz'ordine Francescano e Voto di Castit.
1895 - Entra in Noviziato, a Milano, tra le Suore di Carit delle Sante Capitanio e Gerosa. Pi tardi,
la grazia dell'abito della Suora di Carit.
1896 - La S. Professione, i Voti che mi unirono a Ges per sempre.
1904 - Pronuncia i Voti Perpetui.
1911 - A Venezia, per cura, a ritemprare le corde vocali scalfite.
1919 - Data memoranda, scritta in Cielo e nell'anima a caratteri di Sangue, di cui solo il Signore co-
nosce l'arcano mistero.
1920 - Grandi sofferenze fisiche la cui grazia d un impulso nuovo alla vita intima orientata verso il
Mistero.
1923 - Morte straziante di una giovane sorella, madre di quattro figlioli... Grazia di adorare serena-
mente la volont di Dio.
1926 - A Roma per la Beatificazione di B. Capitanio. Giubileo. Udienza di Pio XI e privilegio di as-
sistere alla sua S. Messa nella Cappella privata e di fare la S. Comunione dalle sue mani.
1929 - Morte della Superiora Provinciale Suor Clementina Azzini con la quale aveva vissuto diciot-
to anni nella unione pi intima ed alta di apostolato, di sofferenza, di attivit.
1933 - A Roma per la Beatificazione di V. Gerosa. Nuova Udienza di Pio XI. Giubileo. A Grottafer-
rata privilegio della Comunione sotto le due specie.
1935 - Assiste alla morte del Card. Pietro La Fontaine fra le cui mani mette il Crocifisso della sua
Professione, portato sul petto tanti anni.
1937 - Morte della Superiora Provinciale Suor Ernesta Gallotti con la quale ha condiviso per otto
anni preoccupazioni e fatiche. Nel settembre, nomina a Consigliera Generale.
1939 - A Roma con la Madre Generale e Consiglio. Partecipa all'Udienza privata di Pio XI, racco-
gliendo dalle sue labbra parole indimenticabili.
1942 - Ultimo viaggio a Roma, ricco di impressioni per una nuova Udienza di Sua Santit Pio XII.
Sr. M. Antonietta mor santamente nella Casa S. Bernardino del suo Istituto in Bergamo il 22 no-
vembre 1945.
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In questa trascrizione integrale dei quaderno, di Suor Antonietta, abbiamo rispettato la numerazio-
ne data dall'Archivio Generale delle Suore di Carit delle Sante B. Capitanio e V. Gerosa, e da essa
abbiamo poi estratto i molti brani che compongono questo lavoro.
Ogni brano stato da noi situato nella raccolta con una proprio titolo, ricavato dal brano stesso o
dall'immediato contesto, e contrassegnato da un numero progressivo. La citazione che segue ogni
brano indica il numero del quaderno manoscritto e porta la data del giorno o, in taluni casi, ne se-
gnala l'assenza. La successione dei singoli brani ha una duplice caratteristica: cronologica, relati-
vamente agli anni; numerica, relativamente ai quaderni.
Abbiamo cercato di armonizzare l'una e l'altra in una forma di progressione continua che rispettasse
il pi possibile la completezza dei singoli quaderni, anche se ci ha comportato talvolta una discon-
tinuit nel susseguirsi dei mesi e dei giorni.
Suor Antonietta infatti, appuntava i suoi pensieri e narrava le sue esperienze ora nell'uno ora nell'al-
tro quaderno. Non di rado, per non interrompere una serie di riflessioni (ad esempio, in quaresima
o in occasione di ritiri spirituali) ella scriveva in pagine di altri quaderno rimaste bianche, o ne
cominciava uno nuovo. Alcune volte, inoltre, ha cercato di costituire come un florilegio di pensieri,
scritti in date diverse e disposti poi in uno o pi quaderni, dattiloscritti e cronologicamente disconti-
nui, nel tentativo (forse) di delineare un'organica complementarit.
Si tenga presente infine che l'uso delle lettere maiuscole e delle minuscole non sempre omogeneo
nei manoscritti; e che la punteggiatura non di rado fa difficolt. Suor Antonietta scriveva in fretta!
Per parte nostra, abbiamo preferito lasciare il testo conforme all'originale.
Per la selezione dei brani, abbiamo tenuto costantemente presente il tema del Sangue, centrale nella
vita di Suor Antonietta, nell'intento di far conoscere la sua esperienza spirituale e il messaggio in
questa contenuto. Abbiamo raccolto perci i testi pi espressivi e trascritto pagine nelle quali la Re-
ligiosa ci offre anche momenti di riflessione dottrinale. Se ripetizioni di argomenti si possono rile-
vare, esse sono soltanto apparenti; in realt si tratta di sfumature significative.
Confessiamo con vivo dispiacere di aver dovuto rinunciare alla pubblicazione di molte pagine ric-
che di insegnamento e di consolazione spirituale, come gli scritti dedicati alla Passione e al Sa-
cerdozio. L'omissione tuttavia non diminuisce il dovizioso patrimonio che Suor Antonietta ci ha
lasciato, n indebolisce la sua statura, che proprio nel Sangue di Cristo trova il suo peso e la sua
misura originali.
Avvertiamo che gli originali si trovano nell'Archivio Generale della Casa Generalizia delle Suore
di Carit, via S. Sofia, 13 Milano.
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1913
1 - Il tuo Sangue scenda sopra tutti
Eccomi, o Ges, ai piedi della tua Croce, accanto a Maria, a Giovanni, alla Maddalena.
Eccomi, o Ges, con le braccia tese verso di Te, nel desiderio di partecipare ai tuoi martiri, nel desi-
derio di sollevarti dai tuoi spasimi, nel desiderio di consolarti.
O Ges, splendore eterno del Padre, maest e bellezza infinita che Ti sei ridotto in cos umile stato e
in cos profonda abiezione; Ges, martire divino per i miei peccati, vittima di tutte le colpe umane,
abbi piet di me. Il Sangue prezioso, che sgorga dalle tue ferite, discenda sull'anima mia, la purifichi,
la renda bella ai tuoi occhi, pura e santa. Sangue prezioso, versato per redimere tutto il mondo,
scendi sopra di me: io voglio ripetere con fervore e con speranza, per adorazione e per riparazione
le parole dei tristi giudei. Il tuo Sangue, o Ges, scenda sopra di me e sopra di tutti, cancelli le no-
stre colpe, ci renda grati ai tuoi benefici, fedeli alla tua grazia, perseveranti nel bene, forti nella pro-
va, generosi nel sacrificio e nella pratica della virt.
Sangue prezioso di Ges, corrobora e difendi e rendi vittoriosa la Chiesa, converti i peccatori, salva
tutto il mondo. Sanguis Christi, inebria me. q. 1: s.d.
1914
3 - Compiere ci che manca alla sua Passione?
Contemplando Ges agonizzante nell'orto degli ulivi e morente sul Calvario, vittima per i nostri
peccati, Ostia di propiziazione e di redenzione, noi sentiamo il bisogno di stendere le braccia per
sollevarlo nelle prostrazioni dell'agonia, per abbracciarlo tra gli spasimi della Croce, sentiamo il bi-
sogno di ringraziarlo di tanto sacrificio e di corrispondere a tanta Redenzione.
Ma perch non sentiamo il dovere di ringraziarlo quando ci invia un po' di pena? perch non abbia-
mo il coraggio di chiedergli un po' di dolore e di sofferenza per partecipare ai suoi martiri e compie-
re ci che manca alla sua Passione? q. 5: s.d.
1916
5 - Dammi la Croce, o Signore!
Dammi la Croce, o Signore!. Fu il grido dei Santi e salirono il Calvario seguendo Ges. Non vol-
lero altro sulla terra: croce e martirio, distacco e dolore. Vollero come Ges passare disprezzati, di-
menticati, negletti da tutti; vollero l'umiliazione, la povert, il patimento: null'altro!
Dammi la Croce, o Signore! Anch'io balbetto queste parole come un piccolo bimbo che ripete a
stento, tronche e difettose, le parole dei grandi. Lo so che la croce martirio, e che il martirio, seb-
bene lo chieda a Te ogni mattina, come grazia, mi spaventa. Ma Tu, o Signore, sei potente, sei buo-
no, sei Padre ed amore. La tua forza sar il mio sostegno, la tua bont, come luce dissiper ogni te-
nebra, come dolcezza attenuer le mie pene, come speranza sar il mio conforto ed il tuo amore sar
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la mia guida. Dammi la croce, ma dammi, o Ges, la tua grazia; dammi la croce, ma dammi il tuo
amore; dammi la croce, ma dammi la pazienza, il fervore, la costanza. Per favore dammi la croce,
quella che pare a Te, quella che mi guider alla perfezione, alla santificazione, al tuo regno.
Dammi la croce, ma che io, conoscendola, l'apprezzi, la tenga cara, la porti alta come vuoi tu; la
tenga nascosta, tutta, nel cuore, perch Tu solo abbia la fragranza de' miei sacrifici e delle mie pene.
q. 3 : novembre, s. g.
1917
7 - Sangue fin dai primi giorni
Sine Sanguinis effusione, non fit remissio.... E Tu Ges buono, incominci a versare il tuo Sangue
divino fin dai primi giorni della tua vita mortale. Per tutta l'umanit, per la povera anima mia, Tu
porgi al Sacerdote le tue membra tenerissime e dalla ferita, dallo strazio prodotto dalla lama spietata,
fluisce, a mia redenzione, la vita della tua vita. O mistero di carit, o bont del nostro Iddio! Se non
ci danno speranza le tue piaghe, se non tendiamo le braccia al tuo amore, se non schiudiamo il cuore
al tuo Sangue divino, abbi piet di noi! ... In questo giorno della tua circoncisione Tu mi hai donato
la vita del corpo e largita la grazia dell'anima; giorno fortunato perch le tue ferite si apersero per
sanarmi e il tuo Nome risuon come caparra di amore e di benedizione. Salvami adunque, per il tuo
Sangue e per il tuo Nome, o dolcissimo Ges. Sanguis Christi, inebria me.
Aspersio Sanguinis tui sit mihi ablutio omnium delictorum meorum. q. 3 : 1 gennaio
1918
9 - Nel Sangue, il pegno della misericordia
Nel tuo Sangue prezioso e nella tua Redenzione abbiamo, o Signore, il pegno della tua misericordia.
Piegati sotto la sferza de' tuoi flagelli, alziamo al tuo Cuore il gemito dei nostri dolori. Ci hai trova-
to cattivi, ingrati e indegni delle tue benedizioni, ed ora la tua giustizia ci strazia con le sue vendette.
Plcati, o Signore, Dio nostro. Siamo figli tuoi, figli della tua creazione, redenti dal tuo Sangue, ri-
generati dal tuo amore. Plcati, o Signore, con l'oblazione di Ges, che ogni giorno si rinnova
sull'altare del Sacrificio, plcati con il prezzo del suo Sangue divino, con la sua carit. q. 7.- 1 gennaio
dine. Quaggi non lo si comprende, meno ancora del Mistero della creazione, ma dobbiamo medi-
tarlo, farlo oggetto della nostra piet, del nostro amore. Ges vissuto, morto per noi; viviamo,
lavoriamo, sacrifichiamoci, moriamo per Lui, per Ges. q. 9 : luglio, s.g.
1919
14 - L'olocausto pingue perch il Sangue lo irrora
Il presente e l'avvenire, quello che mi consola, che mi affascina e che mi attrae, i desideri generosi,
gl'ideali pi santi, le dolcezze pi care, tutto depongo sul tuo cuore, Ges mio.
E l'olocausto pingue perch il tuo Sangue lo irrora, lo feconda, lo avvalora; perch la tua bont lo
accoglie, lo gradisce e lo sublima, perch infine sacrificando, in questa vita, tutta me stessa per il
tuo amore, ho il tuo amore che mi inebria e mi arricchisce della stessa tua grandezza e santit.
La nostra somma speranza sei Tu, o Signore! il tuo Tabernacolo la sorgente della nostra forza, e il
pegno della nostra vittoria il tuo Cuore adorabile. g. 7 gennaio, s.g.
1921
16 - La piccola anima posta tra il Sangue e la colpa
Da ogni anima, come da una sorgente attiva e continua, partono rivi di peccati e questi crescono e
diminuiscono in proporzione dello studio dell'anima nel santificarsi, o dell'abbandono totale di ogni
energia atta a resistere alla colpa. E questi rivi di iniquit formano un immenso oceano che nessuno
pu misurare, un oceano spaventoso dove si accozzano tutte le passioni e il cui mugghio sale fino al
cospetto di Dio.
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Ma, da tutti gli altari del mondo scorrono, con maggiore attivit, rivi di Sangue; scorrono, per vie
misteriose, sopra quelli della colpa e formano oceani ancor pi immensi, profondi, capaci di coprire,
sommergere, distruggere l'oceano dell'iniquit. La mia piccola anima posta, da Ges, tra queste
forze poderose, tra l'iniquit e la grazia, tra il Sangue e la colpa, tra il cielo e la terra, tra il suo Cuo-
re santissimo e l'umanit peccatrice. Io sono un atomo, o Signore, la stella uscita, per la tua miseri-
cordia, dall'oceano delle colpe; porto in me - come tutti - le stimmate delle mie infedelt; non fidarti,
o Signore: piuttosto sommergimi nel tuo Sangue, e fa che mi distrugga in esso e per esso. q. 11: s. d.
spirito, quando, affidato alle tue mani che composero il mondo e reggono l'equilibrio di tutte le cose,
portato fino alla soglia de' tuoi Misteri pi occulti. O Signore, Tu hai scelto il nulla perch Ti dia
gloria, e questa gloria scaturisce ancora da Te che sei il Tutto. Gloria a Te nei secoli eterni!
Ci sono delle stille che non ritornano pi sulla terra. Attratte dal calore del sole, corrispondendo con
slancio possente alla sua attrazione, salgono, oltre gli spazi, tramutate prima in vapore, poi in picco-
le scintille e assorbite dalla fornace inestinguibile. q. 11 : s. d.
esse dovrebbero corrispondere agli intimi movimenti del mio Cuore, aderire alle mistiche operazio-
ni del Sangue, riceverlo, trasmetterlo, mantenere la circolazione, favorirne la trasmissione. Invece
anche tra esse ci sono le fibre morte, le ribellioni, le ripulse amare e pungenti e il Cuore trapassa-
to nel pi vivo, soffocato nelle sue espansioni, torturato ne' suoi slanci, straziato da nuove immola-
zioni. - q. M.- s. d.
1922
26 - Immolazione
O adorabilissimo mio Ges, che Ti presenti, ad ogni istante, allo sguardo della mia anima, ricoperto
da piaghe profonde che deformano il tuo Corpo perfettissimo e straziano il tuo Cuore divino, perch
fatte dalle persone pi care e che meglio hai beneficato, io voglio rispondere al tuo misterioso ri-
chiamo con tutte le potenze dell'anima. In tutti gli istanti della vita io intendo ripetere l'offerta di tut-
ta me stessa: voglio deporre, su ogni piaga del tuo Corpo santissimo, su ogni ferita del tuo Cuore
angosciato, su ogni amarezza della tua anima triste, il mio poverissimo cuore perch vi porti tutto
l'ardore, la tenerezza, l'amore; perch sia come un piccolo riparo alle nuove ferite ed un balsamo pe-
renne a quelle prodotte dalla mia infedelt.
E, seguendo gli impulsi della tua grazia e l'attrazione irresistibile della tua misericordia, intendo
raccogliere tutte le gocce di Sangue che scaturiscono dalle sorgenti vive del tuo Amore, quelle che
nessuno apprezza, che ti vengono respinte, disprezzate, calpestate.
Voglio immergere, con me, tutte le anime nell'oceano immenso del tuo Sangue adorabilissimo, pre-
ziosissimo: voglio lavare in esso le mie colpe e tutte le iniquit del mondo, voglio adorarlo come si
adora il Padre e lo Spirito Santo perch esso non che l'espansione del loro Amore.
Voglio attingere da esso la forza per la vita esterna, onde sia perfetta; la luce per quella dell'anima
onde salga sempre pi per le mirabili vie del tuo Amore, voglio essere la piccolissima, segreta vit-
tima del tuo Sangue non compreso, non amato, non corrisposto.
Sanguis Christi, inebria me.
Voglio abbeverare il mio spirito a tutti i Calici della tua Passione, assorbendone la parte pi amara,
voglio che le mie povere labbra riparino, con la tenerezza e con l'ardore, il bacio sacrilego di tutte le
labbra profane: voglio intensificare, perpetuare la riparazione, accogliendo, come pegni del tuo
amore tutte le piccole immolazioni della mia vita oscura, con il sentimento, con la generosit e con
l'entusiasmo con cui si compiono quelle pi eroiche.
E siccome, o Ges, la tua immolazione perenne, cos voglio che la mia intelligenza sia perenne-
mente crocifissa con i tuoi piedi, calpestata dalla tua sovranit; voglio che la mia volont sia croci-
fissa con la tua mano destra, e in modo cos assoluto, ch'io non abbia pi giudizio mio, n desiderio,
n speranza di cosa alcuna; voglio che la mia libert sia crocifissa con la tua mano sinistra, fino a
impedirne l'impulso pi tenue; voglio che il mio cuore, sprofondato nella misteriosa caverna delle
tue amarezze, non abbia altra visione che quella del Sangue, altro sospiro che quello del patimento,
altra vita che quella dell'amore, il pi forte, il pi sublime, il pi infuocato. q. 12: s.d.
zione; perch Tu possa, ad ogni istante, privarmi di tutti i beni del corpo, del cuore e dello spirito,
ritenendo la mia consumazione come l'omaggio pi umile, ma pi generoso, alla tua Maest Sovra-
na, degna che tutte le creature si annientino per la tua gloria.
Con la mia piccola, sincera, irrevocabile immolazione, che ripeto e sempre ripeter nei limiti
dell'obbedienza, intendo di offrirti, o mio Dio, ad ogni istante, e non solo durante la vita, ma anche
lungo tutti i secoli, fino all'ultimo istante del tempo, tutte le immolazioni di Ges, tutto il Sangue
che versa per la redenzione del mondo, e intendo di offrirlo in riparazione alla tua Divina Maest,
tanto oltraggiata dai nostri peccati, e di applicare i suoi meriti preziosi, possenti ed infiniti ad ogni
anima, a tutte le anime che vivranno lungo i secoli, onde siano purificate, santificate, ridonate al tuo
Cuore con la candida veste della giustizia, con quella sfolgorante della carit.
Chiedo, o Padre Santo, che per i patimenti della Croce e per quelli dell'altare, per gli infiniti abban-
doni del Cuore di Ges, siano risanate le piaghe dell'umanit; che la nostra vita terrena non sia che
lo slancio per quella celeste; che tutte le menti, tutti i cuori, tutte le anime rispondano al sitio di Ge-
s, per dare a Te, o Padre nostro, la gloria massima nei secoli eterni!
O Padre Santo, disseta la tua giustizia nel Sangue dell'Agnello immolato per noi!
O Ges, imprimi la tua passione nella mia anima, le tue pene nel cuore, le tue piaghe nel corpo!
O Spirito Santo, accresci in me la luce, la forza, la grazia, l'amore! q. 12 : s. d.
ad Sanguinem.
Ma ci che caratterizza questa nuova manifestazione di amore, sono le mani di Ges poste accanto
alle ferite nell'atteggiamento di raccogliere il Sangue e di trasmetterlo pi facilmente alle labbra as-
setate. Avvicinati, o povera umanit, o povera anima mia: se tu sapessi il dono di Dio, l'ebbrezza
che infonde quel Sangue, la luce che porta nello spirito, la forza con cui slancia il cuore alla ricerca
del vero bene immortale! Oh! perch non posso scolpire come la vedo l'immagine del mio Ges,
cos piena di carit, di tenerezza, di misericordia? Il Sangue scende senza intervallo dalle mani alle
anime, senza toccare la candida veste della sua gloria. Quanti misteri, quante significazioni!
Le intuisco, le comprendo, le gusto, ma non posso esprimerle. Sono pi le gocce di quel Sangue o i
peccati? Sono pi i peccati. Ma una goccia sola li distrugge tutti, se il peccatore lo vuole.
la volont che bisogna muovere. Da quel Sangue purissimo, divino, esala un profumo di cielo e il
profumo si espande su tutta la terra: oh! la potenza della mediazione di Ges: perch non vi pen-
siamo, perch non vi partecipiamo? L'acqua disseta, il Sangue alimenta.
Cos l'invito fatto da Ges pi magnifico di quello preannunciato dal Profeta.
Ges mi fa osservare, da lontano, delle piccole colombe nere; povere anime colpevoli che si fanno
bianche man mano che si avvicinano al Sangue che scorre sul terreno.
Ci sono poi le colombe candide svolazzanti per la forza acquistata da quel vino pretto; ci sono le
piccole colombe sfavillanti che salgono fino alle mani, ci sono quelle splendide e quelle invisibili
che entrano nel cuore. Oh! le trasformazioni, le ascensioni delle anime in virt del Sangue di Cristo!
Bevi, ascendi ed entra. Se tutta la vita fosse spesa adorando tale atteggiamento di Ges, sarebbe ri-
colma di tesori e di delizie. q. 12 : luglio, s.g.
sa, per devozione, per compassione, per amore, nel suo Sangue Prezioso. Per il Sangue, per le stig-
mate, per le pene, per l'immolazione, per l'impetrazione, per la morte di Ges, abbi, o Padre Santo,
piet di me. Ch'io mi senta ripetere la divina promessa: Hodie mecum eris in Paradiso. q.12 : agosto, s.g.
34 - Quanto pi penetrerai...
Ges mi fa intendere che se l'anima reggesse, in tutti questi giorni, nella sola contemplazione di cos
augusto Mistero, senz'altro sforzo di volont per la ricerca di altri mezzi di santificazione, ne usci-
rebbe trasformata in Lui, cos penetrata della sua Santit, cos imbevuta della vita del Cielo da non
desiderare altro bene, altra cognizione, altro amore.
Questa elevazione fino alla Mente di Dio, donde fino ab aeterno venerato il suo Verbo, deve esse-
re un privilegio altissimo. Ne rilevo la sua indicibile sublimit dalla forza con cui mi attrae, dalla
dimenticanza assoluta della vita naturale operata in me, dal bisogno assoluto di immolarmi total-
mente agli impulsi della grazia, operante in me, sia pure per brevi istanti, come oper continuamen-
te nell'anima del Verbo Umanato. O eccelse, ineffabili, inconcepibili operazioni di Dio!
O Dio Eterno, che ti sveli per eccesso di misericordia, per la veemenza del tuo amore infinito, abbi
piet di me! Dammi le ali dell'umilt e della semplicit onde ti segua negli abissi del Mistero, e
dammi la vita del Mistero perch discenda sempre pi nell'umilt e nella semplicit: condizioni es-
senziali per salire fino a te, per rimanere nella cognizione di me stessa, per mantenere la grazia e
raggiungere la gloria.
- Quanto pi penetrerai nei Misteri della Passione, tanto pi ti eleverai in quelli della Divinit;
quanto pi intensificherai la tua fede, tanto pi attingerai il Sangue della Redenzione; quanto pi
avrai dato di amore, tanto pi intimamente ti sentirai unita allo spirito di Dio. - q. 12 : Ss. Esercizi
ricoverata nel mio Cuore Divino. Guarisci dunque le piaghe, ritempra la natura, trasforma i sensi
con il Sangue che attingi dal petto del tuo Signore. - q. 12 : s. d.
Ci frutto del Sangue Divino. A conferma Ges m'invita a immergere le mie virt teologali nelle
sue piaghe adorabili. Nel Sangue del Capo divino immergo la fede: nel Sangue degli occhi; la spe-
ranza; nel Sangue della bocca, la carit. Quali insegnamenti da questi contatti intimi, soprannaturali.
Quale aumento, quale forza, quale vita per le virt!
Nel Sangue che sgorga dalle mani e dai piedi devo ritemprare le mie virt cardinali: larve di virt
per il mio poco lavoro intorno ad esse, ma promettenti largo aiuto nella via dei Misteri se le alimen-
ter col Sangue del Redentore. Nel Costato immergo le virt morali. Cos la vita dell'intelletto, della
volont, tutta la vita del cuore si rinnova e si ricrea. q. 1 : 1 agosto.
1923
44 - Le magnificenze di Dio distribuite nelle anime
Ogni anima riceve da Cristo quanto vuole, rispecchia Cristo come vuole e si rispecchia in Lui in
proporzione della vita che attinge dal suo Cuore.
O verit ineffabili, o misteri di carit, di potenza, di sapienza e di grazia!
O magnificenze di Dio effuse nella mente, nel cuore, nell'anima di Cristo!
O luce che riveli cos eccelse meraviglie!
O grazia che sostieni nella soavissima contemplazione!
O vita soprannaturale, scaturente dall'unione con Cristo!
Chi corrobora lo spirito con queste elevazioni supreme? Il Sangue del mio Ges! Esso stilla dal suo
Capo adorabile, quasi a corona della verit che rifulge nella sua mente; esso sgorga a fiotti dal Cuo-
re, gareggiando con le fiamme di amore; esso la veste regale della sua anima, anelante a tutti i
martiri della Passione per la gloria del Padre e per la salvezza del mondo. Cos le magnificenze di
Dio, raccolte da Cristo con tutta la potenza della Divinit, sono distribuite alle anime con tutta la
virt della sacra Umanit. Ges ha versato il suo Sangue per la giustizia, per la verit, per la santit,
e per mezzo del Sangue, noi raggiungiamo la santit, la verit, la giustizia di Dio stesso. q. 13 febbraio,
che mi hanno condotto alla conoscenza de' suoi tesori. Ho percorso la strada dello studio, della
espansione, della dedizione di me stessa per la giovent, la strada del sacrificio, della fatica e delle
privazioni: tutte buone strade, ma sempre basse. Quella che mi ha portato in alto, quella del pati-
mento. Il patimento mi ha introdotto nella strada del Calvario; il Calvario mi ha stretto alla Croce; la
Croce mi ha bagnata di Sangue; il Sangue mi ha introdotto nel Cuore di Ges ed ora il Cuore di Ge-
s mi dona e ridona, a dismisura, il Sangue della grazia, della misericordia, della predilezione.
Ed questo Sangue che ripete in me le brame di Cristo: Exurio et sitio!.
Io non saprei aver fame e sete di Lui se la sua grazia non svelasse le sue meraviglie, se non mi par-
tecipasse le conoscenze soprannaturali, se non mi avvicinasse continuamente alla luce di Dio rifles-
sa sul Volto di Cristo ed al Cuore di Ges dove si riflette l'amore di Dio. q. 13: 12 marzo
avere tutte le impronte del Sangue. E con una tenerezza, con una bont, con una degnazione inedita,
s'appressa alla mia povera anima e vi pone i sette suggelli del suo amore.
Come dir, o meglio, come custodir nel cuore queste meraviglie?
Ges purifica col Sangue del suo Capo divino la mia mente e, in virt di quel Sangue, aperta alle vi-
sioni del Mistero, essa fatta degna della contemplazione di Dio. La destra di Ges stringe ora la
mia povera mano e l'unione, trasmettendo il Sangue della piaga, trasmette la santificazione alle mie
povere azioni, avvalora le mie meschinissime opere, i doveri dell'obbedienza e del sacrificio.
Ora la mano sinistra che tocca la mia mano meschina e, al suo tocco divino, per i meriti del San-
gue di cui si riveste, vengono pure rivestiti di meriti i santi desideri di bene, le intenzioni molteplici,
gli ideali di apostolato non compiuto, gli slanci della piet non effettuati. Chi pu dire l'ebbrezza, la
ricchezza, la trasformazione dell'anima per questi contatti di grazia, di Sangue, di vita soprannatura-
le? Anche i santissimi piedi di Ges portano le loro stigmate sui miei poveri piedi e il Sangue,
fluente dalle trafitture, impreziosisce, sollecita e guida i miei passi nella via della santit, li rende
alacri nelle vie del Signore, li tiene sospesi in quelle del Mistero.
Sembra ora che tutta la mia vita sia trasformata in Cristo per virt del suo Sangue adorabile...
O carit di Cristo impressa sulle mie povere membra, nel cuore e nell'anima a carattere di Sangue!
L'impronta di Cristo in me il suggello della Redenzione.
- Questa impressione, dice Ges, allontana da te ogni tentazione, raddoppia in te la grazia e ti pre-
para alla gloria. La sentirai rinnovata in te ogni volta che contemplerai la mia croce, che parteci-
perai al Sacrificio e mi riceverai nel Sacramento dell'amore. Queste impressioni, queste operazioni
di misericordia si rinnoveranno con tanta vivezza, effusione di grazia ed intensit di unione quanto
pi l'anima tua vivr di fede e di abbandono ai piedi della croce.
La Vergine Santa, S. Giovanni, la Maddalena, furono i primi ad avere le impressioni del Sangue,
cos come le ho vivificate in te. Angosciati sotto la croce, furono poi i pi beati nella vita, tanto la
magnificenza della grazia che proviene dalla mia Passione. Ebbero sempre negli occhi e nel cuore
la visione della Croce, ma ebbero, con essa, tutti i godimenti della Redenzione...-
O Signore Ges, io intendo accogliere in me le impressioni del tuo Sangue divino tante volte quanti
sono i tuoi Sacrifici sull'Altare, le tue immolazioni nelle anime, le tue offerte all'Eterno Padre e in-
tendo di offrirle con Te, non solo durante la vita terrena, ma oltre la vita, fino alla fine dei secoli, pur
vivendo beata in Te. O adorabili piaghe della vita del mio Ges! O vita mistica del Sangue prezioso!
Aumento in me queste virt con l'esercizio, col desiderio e la preghiera. q. 13 : 23 marzo
porta del Tabernacolo. Il Sacramento dell'amore si rifugiato in quello del dolore, e invece di luce,
di soavit e di dolcezza, il fianco della sacra montagna non d che tenebre, pianto e sangue.
Immergiamoci in esso, ritroveremo la vita, la letizia, l'amore. O Comunione di Sangue, gustata ai
pi della Croce, mediante la fede nel Mistero, mediante la compunzione per i peccati, mediante il
desiderio dell'unione con Cristo, agonizzante, morente, immolato nell'amore e nel dolore. Il Sangue
scende a dismisura, e pi l'anima riceve e pi s'inebria e pi lo desidera, lo invoca, lo gusta, ne sente
il prezzo infinito, la prima sorgente da cui fu scaturito e la caverna meravigliosa dove s'imprezios
per la forza dell'amore sovrumano. Oh! se per ogni goccia potessi darti, o Signore Ges, un'anima
santificata dai tuoi patimenti, attratta dal tuo amore, unita al tuo dolore!
Se potessi comprendere ci che ti costa questa redenzione di Sangue, ci che richiedi perch sia
corrisposta, ci che vale dinanzi all'Eterno! Inginocchiata ai pi della Croce, col cuore aperto sotto i
piedi adorabili di Ges e le braccia stese nell'accoglimento del Sangue delle mani; unita intimamen-
te a Ges per i meriti della sua stessa Passione, sento la grandezza, l'austerit dell'ora suprema,
dell'ora di Dio in cui si stringono in possente amplesso la Giustizia e la Misericordia, donando
all'umanit il bacio del perdono col prezzo del Sangue.
E attratta dalla carit di Cristo, nella sua anima di Sacerdote e di Vittima, partecipo alla sublimit
della sua immolazione, alla profondit del suo annientamento. Pi la vita umana va spegnendosi, e
pi sale la sua vita di amore; pi gli manca il Sangue e pi si raddoppia il suo ardore; pi crescono i
tormenti della crocifissione e le agonie della morte, e pi si slancia verso la vita del Padre con le
fiamme della carit. Non mi partirei mai pi dalla tua Croce, o Cristo Ges. Qui trovo la vita, il per-
dono, la grazia, l'amore. Qui attingo la dottrina, la forza, la verit, la santit, la perfezione.
Qui mi disseto nel Sangue, mi rinchiudo nelle piaghe, vivo nella tua stessa oblazione.
O Misteri della Croce! O eccellenza del Sacerdozio di Cristo! O grandezza del suo olocausto!
Sotto la tua Croce, o Ges, imparo a tacere, a patire, ad amare, a morire.
Qui leggo i tremendi diritti della Giustizia e le espansioni infinite della Misericordia.
Qui le tue parole sono Misteri, il tuo silenzio ha un'eloquenza ineffabile, e il tuo martirio ha tutto lo
splendore della pace radiosa. O mio Ges, credo che il tuo Sangue, invocato, scenda a purificare, a
illuminare, a santificare; credo che esso potente come il tuo amore, impetrativo come la tua pre-
ghiera. O Sangue del mio Dio, scendi nell'anima mia e riempila della vita di Ges, perch, morta a
me stessa incominci a vivere della stessa vita di Dio. O Sacramento della grazia, dell'amore e della
misericordia, ideato, sgorgato, composto dal dolore! q. 13 : marzo, venerd santo.
53 - O Sacramento di Sangue
Dopo aver contemplato Ges Crocifisso, le sue piaghe adorabili, il Sangue fluente a goccia a goccia,
come si composto a goccia a goccia; dopo aver pianto ai pi di quello strazio e di quello spargi-
mento; dopo aver invocato sulle membra, sul cuore e sullo spirito il lavacro della rigenerazione, oh!
come dolce e inebriante poter presentarsi al Tabernacolo e dire a Ges: Vieni fra queste braccia
pi amorose di quelle della croce, in questo cuore che si apre per darti tutta la sua vita, in quest'ani-
ma che si prostra per ricevere tutto il tuo Sangue. O Sacramento di Sangue! O Sangue del mio Dio!
O Sacramento perenne della riconciliazione, della misericordia e dell'amore!
Con quali parole ti adorer, con quali palpiti Ti posso glorificare, quali forze posso disporre in me
per accoglierti nella tua pienezza? O Sacramento divino, pegno di un amore eterno, sostanza
dell'Uomo-Dio, miracolo della Divinit, io invoco la tua stessa virt per desiderarti, per riceverti,
per ringraziarti. Ah! io non conosco i grandi misteri che ti legano alla nostra povert, so e sento che
Tu cerchi cuori semplici, umili, puri; so e sento che Tu vuoi prodigare a dismisura i tesori della tua
carit; so e sento che la mia povera vita, accanto alla tua Eucaristica Divina, attinge conoscenze so-
prannaturali, penetra nei Misteri del tuo dolore e del tuo Amore per salire in quelli della tua gloria e
del tuo Amore sempiterno. q. 13: marzo, s.g.
Dio per la potenza della Risurrezione. Nella Passione il Sangue prodigato per l'uomo.
Nella Risurrezione raccolto per Iddio: cos, mentre l'uomo lo raccoglie ai pi dell'altare e del
Calvario, io lo effondo dinanzi al Padre, e l'amplesso del Sangue del patimento e di quello dell'a-
more attira sull'anima il sorriso e la compiacenza, la grazia di Dio, che poi la sua vita. Beata l'a-
nima che intende queste cose sublimi e le fa oggetto della sua vita intima. Il Sangue opera da s,
vero, ma quando l'anima, conoscendone il linguaggio, vi corrisponde, allora si stabilisce, tra lei e il
mio Cuore, la corrente perenne e ineffabile dell'amore eterno. - q. 13 : 27 aprile
t acquistata con mezzi cos efficaci e potenti la dispongono alla vita del Cielo che pregusta nella
visione dell'intelletto, e nell'arcana soavit del cuore, nella perenne elevazione dello spirito che il
dono pi sublime della carit del Signore. q. 1: 20 maggio
Oh! potenza del Sangue di Cristo! Esso non soltanto purifica l'anima, la riscatta dalla colpa, la rende
degna dello sguardo di Dio, la dispone alla grazia e la prepara alla gloria, ma ha in s una virt rive-
latrice. E quando l'anima, elevata nelle altezze del Mistero, non pu intendere i segreti impulsi da
cui attratta, non pu abbracciare l'eccellenza e la grandezza del dono di Dio, il Sangue di Cristo le
d l'intuito profondo e, con esso, la partecipazione alla vita di Cristo in Dio. Il Sangue di Cristo!
Scaturisce dalle sommit del Cielo come le acque del diluvio, ma pi abbondante ancora e continuo,
e, mentre il diluvio coperse le genti sotto i flutti della giustizia e della morte, il Sangue di Cristo le
immerge nei flutti della grazia e dell'amore, che risalgono alla vita eterna. q. 14
plo la potenza della Divinit e la misericordia della Sacra Umanit, adoro il Verbo sul labbro di Dio
e Dio sulle labbra del Verbo Incarnato, adoro la sapienza nel seno di Dio e la grazia nel Cuore
dell'Uomo-Dio, adoro i disegni dell'Amore eterno e le giustificazioni dell'Amore immolato.
E contemplando la miseria da cui sono salita, meravigliata che la piccola mente possa abbracciare
gli sconfinati orizzonti del Mistero, della grandezza, della Giustizia e della Misericordia di Dio,
chiedo confusa il perch di queste sublimi ascensioni, per poter corrispondervi con tutto lo slancio
del cuore. q. 15
Chi li pu prevenire e comprendere? Chi prepara nell'anima l'attitudine a riceverli, la sapienza per
adorarli, la grazia per effettuarli? Il Sangue di Ges. Esso compie tutti i disegni del Padre.
In che modo? Ges ha aperto le sue braccia sulla croce nell'impetrazione del grande regno di Dio,
nel desiderio di parteciparlo a tutti, ed ha aperto il Cuore per offrire il prezzo della conquista.
Questo prezzo inesauribile come infinito il regno, e pi si rinnova l'offerta, pi il regno si esten-
de: il regno della gloria di Dio e il regno della sua grazia in noi. Vivendo sotto l'influsso di queste
grandi misericordie, ascoltandole dalle stesse labbra di Ges, l'anima si sente impiccolire, consu-
marsi, diventare come un semplice soffio, puro, leggerissimo, cos da poter penetrare, nascondersi,
immergersi nel Cuore di Cristo. E Cristo stesso, per la forza sovrana dell'Amore, pare nascondersi
nella piccola anima per unirla e immedesimarla con la luce di Dio. q. 16
all'anima con la loro essenza. un lavoro dello spirito. Ma le cose, le persone, le vicende non hanno
la potenza di suscitarsi in noi con la loro vitalit. Cristo, s. Quando pensiamo con amore, con devo-
zione, con riconoscenza alla sua vita privata, alla sua vita pubblica, alla sua Passione, ai suoi Misteri,
alla sua misericordia ed al suo amore, Egli trasmette, suscita e alimenta in noi la sua vita vera e rea-
le con l'esuberanza della sua grazia, con la magnificenza della sua luce, con la potenza della sua ca-
rit. E quando l'anima lo ha ritrovato vivo e vero in tutti i Misteri della sua misericordia, non le resta
che aderirvi e ritornare col pensiero, con il cuore e con lo spirito alle tappe luminose che intensifi-
cano la vita e l'unione col Sangue e con l'amore. q. 16 : Santa Pasqua
90 - Di che temer?
Di che temer, mio Signore, se la tua misericordia sovrabbonda nella mia piccola anima?
Temer i giudizi del Padre?
No, Egli non giudica e non condanna l'anima rivestita del Sangue di Ges.
Temer l'inferno? No, perch me ne libera il Sangue di Cristo.
Temer per i miei peccati?
Il Sangue di Ges me li ha lavati tutti e continuamente scorre sulle imperfezioni della mia anima.
Temer per le mie ingratitudini? No, perch il Sangue dello Sposo le ripara.
Temer per la mia debolezza? Il Sangue la mia forza.
Temer per la mia povert? Il Sangue la mia ricchezza.
Temer per i pericoli che mi attorniano? Il Sangue la mia difesa.
Per l'impotenza a comprendere le cose di Dio? Il Sangue me le rivela.
Per l'incostanza nell'amore? Il Sangue lo avviva.
Per la debolezza nel sacrificio? Il Sangue mi sostiene.
Per l'impotenza a corrispondere alla grazia? Il Sangue ha corrisposto per me.
Per l'incapacit di accogliere i doni di Dio? Il Sangue mi rende capace di tutto; lo credo, lo sento, lo
invoco. O Sangue del mio Ges, vita della mia vita, luce della mente, dolcezza del cuore, slancio
dello spirito, sorgente della vita divina, portami alla vita eterna! q..17. aprile, s.g.
Cos l'anima, chiamata da Dio a grande santit. Essa sempre l'ombra dei segreti di Dio: deve esse-
re la custode fedele di Ges, disposta a tutto, pur di conservarlo nella profondit del suo spirito, di-
sposta a patire, a soffrire, a seppellirsi per Lui nell'umilt, nell'oscurit e nel silenzio.
Nella nostra vita deve apparire, trionfare solo Ges. Nascondiamoci. q. 17: 18 aprile
cia della rugiada; l'amore forte, vero, reale, non teme nulla, n si piega, n si attenua, n vien meno
giammai. Ma come alimentare questo amore?
Col Sangue. Finch il Sangue sgorga dalle adorabili piaghe del mio Ges; finch la grazia mi terr
avvinta ad esse, e finch il cuore sar aperto al tesoro prezioso, l'amore non verr meno.
L'amore nutrito dal Sangue di Ges, intensificato sotto la sua Croce dal desiderio, dalla fede, dall'u-
nione, salir con la fiamma dello stesso amore di Ges, fino al trono di Dio, dove attinger grazie
nuove e misericordie ineffabili per la mistica consumazione. q. 17 : 22 aprile
95 - Il Sangue e l'amore
La Comunione del Sangue completa quella dell'amore, e quella dell'amore prepara quella del San-
gue: il Sangue e l'amore comunicano all'anima la Divinit. L'anima si abbandona a queste operazio-
ni segrete della grazia e crede di nascondersi, di seppellirsi in Dio. Questo nascondimento indica in-
vece esporsi alla luce pi viva, abbagliante, sovrumana degli splendori di Dio. Indica salire l'ardua
montagna, avvolta di caligine densa, ma vedere in essa e sentire, ed essere veduta e sentita da Dio.
questa la sua partecipazione alla vita del Mistero. Vi si sale tutte le volte che l'anima si prostra ai
pi della Croce: tutte le volte che l'anima unita alla Passione, alla vita, all'amore di Ges.
Per virt dei Misteri della Sacra Umanit si penetra e si vive in quelli dell'augusta Divinit.
Ma, pi si sale e meno si vede e meno si comprende Iddio, come chi salendo, resta abbagliato dalla
luce sfolgorante del sole e si perde nell'ampiezza dei cieli. O Signore, il Re sapiente ti chiedeva la
Sapienza celeste, intuendo forse, in essa, la virt del Mistero della Redenzione: io ti chiedo, o Si-
gnore, il Sangue prezioso che mi d i tesori della Redenzione e, con essa, la Sapienza celeste.
O Signore, non potendo accogliere che imperfettamente le effusioni della tua carit, non posso che
rispondere e corrispondere imperfettamente. Ebbene, o Ges, intendo di offrirti, ad ogni istante, tutti
i sentimenti della vita, quelli gustati e offerti e quelli che scaturiranno ancora al richiamo della tua
grazia. Voglio essere docile, pronta, disposta a tutte le tue espansioni, ma voglio evitare ogni ansia,
ogni ricerca perch so che il tuo spirito e la tua grazia trionfano nella semplicit. q. 17: 23 aprile
96 - Sangue e Sapienza
Per il Sangue di Ges l'anima acquista la Sapienza celeste. Esso la dispone a contemplare lo stesso
Mistero della Sapienza nella Persona del Verbo: generato eternamente dal Padre, il Mistero dell'A-
more nello Spirito Santo. La Sapienza insegna a contemplare il mondo dalle altezze del Cielo, a ve-
dere l'ordine di Dio anche nel disordine causato dalla debolezza dell'uomo, dalla sua manchevolezza
e dalla cattiva volont, l'ordine che la legge, la base di tutte le cose create, l'apoteosi della stessa
Potenza di Dio. La Sapienza celeste rivela che tutto ordinato alla gloria di Dio, da tutto Egli ricava
il suo trionfo. La Sapienza celeste manifesta la Provvidenza di Dio, l'espansione della sua carit
estesa a tutti in generale ed a tutti in particolare, espansione che si estende al corpo e all'anima, alle
cose visibili e invisibili. Non c' palpito umano, non c' pensiero, non c' parola, atto e fatto che non
sia avvolto dai misteriosi disegni della Provvidenza.
La Provvidenza l'aiuto per la legge, la forza per l'elevazione, la virt dell'amore. La Sapienza
celeste rivela il grande amore di Dio che avvolge tutti i figli che amano e quelli che non amano.
L'amore lo scopo della legge e dell'ordine, il frutto della Provvidenza. La Comunione, riabilitan-
do l'anima, vi produce l'ordine, la schiude ai tesori della Provvidenza e la corona di amore.
Il Sangue di Ges, scorrendo nelle nostre vene ricompone la vita; la vita ricomposta dalla stessa vir-
t di Dio atta a ricevere la Provvidenza e, con la Provvidenza, l'amore. La Sapienza celeste, che
svela e porta all'ordine, che manifesta e dona la Provvidenza, che attrae e concede l'amore, porta al-
la santit. La glorificazione dei Santi non che la manifestazione dell'ordine, della provvidenza,
dell'amore di Dio. Vi sono anime che Egli riempie di s fino a farne traboccare la pienezza. E allora
che la grazia, la luce, la forza, l'amore di Dio giungono a noi rivelando il Mistero della Sapienza ce-
leste, rivelando la Potenza del Sangue, e tutte le meraviglie della Divina carit! q. 17: 24 aprile
innalzata, offerta a Te dal Sacerdote. In quella candida Ostia vedo, credo e adoro Cristo Crocifisso,
incarnato, vissuto, morto per me. Vedo, credo e adoro le privazioni, le sofferenze, i sacrifici della
sua vita privata: le fatiche dell'Apostolato, le grandezze della sua vita Sacerdotale, il martirio della
sua Passione. E nel Sangue prezioso, offerto nel Calice, credo e adoro tutte le perfezioni della sua
vita, tutte le virt del suo Cuore, le immolazioni del suo spirito, le grandezze del Mistero, la potenza
della riparazione, la misericordia dell'incarnazione, la perpetuit dell'immolazione.
E offro, con il Corpo Santissimo e col Sangue prezioso, la mia povera vita e, ripeto, con l'amore di
tutto il Cielo, con la fede di tutte le creature, con tutto lo slancio del mio spirito immortale: Sia lo-
de a Te, mio Dio, nei secoli eterni. Amen! q. 17:24 aprile
sericordia infinita, senza che l'anima si rivolga a cercare la sorgente di bene che l'avvolge.
C' chi, affascinato dalla corrente misteriosa, seguendo la forza che lo travolge, cerca, nella stessa
forza, il segreto della carit. E c' chi, abbandonando se stesso alle segrete operazioni della carit,
lascia che il Sangue operi i suoi prodigi soprannaturali. Ed ecco che l'anima, illuminata dalla fede,
trova nel Sangue di Ges il perdono di tutte le colpe, vi trova i meriti, le virt, gli esempi, la vita e
la morte di Cristo; vi trova il Mistero, e, per il Mistero, sale all'unione con Dio.
- In un istante solo, figliuola, puoi raggiungere beni cos eccelsi, intimi, soprannaturali. In un solo
istante, purch tu corrisponda a questo battesimo di Sangue, con tutte le forze del tuo spirito, puoi
ottenere un battesimo di purezza, nel perdono delle colpe, un battesimo di luce, nella partecipazione
alla stessa mia vita, un battesimo di amore, nella elevazione al Mistero. -
Non indugiare nel pensiero della tua meschinit, della tua pochezza e impotenza.
La gloria di Dio non si aumenta per ci che gli d l'uomo. Che cosa pu dare l'uomo che non sia di
Dio? Ma per ci che l'uomo riflette di Dio: per la grazia che accoglie in s, per il modo con cui la
accoglie, per la fedelt con cui la conserva, per il desiderio con cui l'accresce.
Il digiuno, la penitenza, la preghiera, sono atti buoni, graditi ed efficaci per ottenere il perdono delle
colpe, ma quando l'anima, stretta da molti doveri, dalla debolezza delle membra, dalla impotenza
del fisico, dalla tirannia del tempo, non pu compierli e d queste sofferenze in cambio degli atti e
si getta con fiducia nel mare ampio del Sangue di Ges, trova, in quell'abisso di carit, i mezzi pos-
senti per il riscatto di se stessa dalle proprie miserie, per la trasformazione in Dio, per la sua vita in
Dio. La via del Sangue la via del Mistero, bisogna percorrerla ad occhi chiusi, ma senza tentenna-
re. Essa pi spaziosa dei cieli e pi profonda dei mari, pi luminosa della stessa luce del sole.
Chi vi introdotto, per una misericordia di predilezione, deve portarvi uno slancio perenne che ac-
colga tutta la vitalit dell'intelletto e quella del cuore. Deve adattarsi a una vita intima di moto e di
impotenza, di beatitudine e di amarezza, di rinunzia e di immolazione: deve acuire lo spirito me-
diante il silenzio dei sensi e dilatare il cuore mediante le rinunzie della volont. Deve perdere l'amo-
re di se stessa per estendersi nell'amplesso della carit universale: deve consumare tutte le forze vi-
ve della natura per lasciare la fecondit a quelle della grazia: deve insomma lasciarsi avvolgere e
travolgere dalla mistica corrente come la goccia dal fiume impetuoso. q. 19.- 30 dicembre
piaghe: usciranno santificati e saliranno come fiamma di amore a Dio, come pioggia di espiazione
nel Purgatorio. - O mio Dio, che intendo! Quale luce, quale fiamma, quale verit, quale potenza,
quale misericordia! Il Sangue di Ges, versato e applicato alle anime, non consumato, no: esso
sempre in Ges per tutti, con tutto il suo valore, con tutta la sua virt, con tutti i suoi meriti, per noi,
per ciascuno di noi, ad ogni istante, per tutta la vita. a disposizione della nostra volont, in pro-
porzione della nostra piet, per l'accrescimento della nostra santit. Perch non vi attingiamo?
- Chi attinge il Sangue di Ges in vita, con fede, con speranza, con amore, non scender ad attinge-
re il fuoco del Purgatorio. - q. 19 : 31 dicembre
1924
107 - Immlati cos...
Finita la Consumazione della S. Messa Ges mi fa contemplare la Croce, le spine, i chiodi, rimasti
sull'Altare intrisi di sangue. Che posso fare, mio Dio? - Raccoglierli, stringerli al cuore in un am-
plesso di adorazione e di amore. Non basta ricevere l'impressione di quegli strumenti di passione,
distenditi sulla croce, accogli sulle mani e sui piedi quei chiodi intrisi di Sangue, metti sul capo la
corona di acutissime spine, immolati cos, adorando, amando, impetrando. - q. 19 : gennaio, s.g.
no Sangue. Il Sangue di Cristo scorre sulle pagine sante del Vangelo, sovrabbonda nei Sacramenti,
perpetua il suo getto profondo nel Sacrificio e nel Sacramento, dalla Croce e dal Tabernacolo.
Mio Ges, Tu mi ripeti in mille modi la grandezza del tuo Mistero di amore, lo sanzioni ad ogni
istante, lo rinnovi per tutti. E come dal giorno della creazione non sono venute meno le forze della
natura, come anzi si rinnovano e trionfano per la virt della tua potenza, cos il Mistero del Sangue
si rinnova e trionfa dal giorno dell'immolazione: si rinnova ad ogni istante per trionfare su tutti.
O Misteri profondi, dischiusi all'anima con luce misteriosa, con attrazioni ineffabili!
O potenza del Sangue, o virt, o sovrabbondanza, o perpetuit!
Mentre penso e scrivo, il Sangue scende e scorre, scende da ogni croce innalzata sull'altare, scorre
alla porta di ciascuna anima. Perch non posso raccoglierlo tutto e offrirlo a Te, Padre di misericor-
dia, per ottenere il dono, la grazia, la potenza di portarlo in tutte le anime, come l'angelo port un
giorno il pane della vita al profeta sfinito? Perch non posso riempire il mondo del tuo grido di
amore, di questo Mistero di amore, di questo prodigio sovrumano che si compie in mezzo a noi con
tutte le asprezze della tua Passione? Perch io stessa non vado crescendo in questo amore, mentre
Tu mi concedi tutti i mezzi per renderlo infinito? Piego l'umile vita ai pi della Croce del mio Si-
gnore con il desiderio pi ardente di amare, di adorare, di comprendere il Mistero. q. 20: 1 giugno
Il Sangue di Cristo, penetrando in noi con la possente vita del suo Cuore, ci rende membri vivi del
suo corpo mistico, la Chiesa militante, facendoci quasi sentire la nostra unione con la Chiesa pur-
gante e con quella gaudiosa. O Sangue di Cristo, alimenta la mia fede, la speranza, la carit; donami
la forza nel combattimento, la luce nella tenebra, la grazia che dispone alle comunicazioni con Dio!
Il Sangue di Ges d un'ebbrezza di cielo che impossibile dimenticare.
Gustata una volta, l'anima la ricerca, la chiede, non pu vivere priva di essa.
Il Sangue di Ges spira una fragranza soavissima, esso ha in s il gusto delle cose eterne.
Dammi dunque, o Signore, continua a darmi il tuo Sangue divino. Esso discenda sulla poverissima
anima mia con tutta la sua virt redentrice. Tu puoi estenderla sulla mia vita passata, come il mae-
stro ritocca la tela del giovane alunno; Tu puoi santificare le mie azioni, perdonare tutte le colpe,
dissipare le tenebre, togliere ogni residuo di debolezza, di infedelt e di miseria.
Ti prego, estendi, o Signore, la virt redentrice del tuo Sangue sulla mia vita avvenire, su ogni pal-
pito, su ogni pensiero, su ogni azione. Informa con essa ogni atto, santifica ogni respiro, rendi la
mia vita pura, perfetta e accettevole al tuo Padre celeste. Il Sangue di Cristo stabilisce in noi la veri-
t, la giustizia, la pace e l'amore: donandoci la purezza, esso ci porta alla santit: spegnendo in noi
le passioni, vi suscita lo slancio generoso per la virt: trasformando il gusto delle cose terrene in di-
sprezzo e noncuranza, porta a una vita di soprannaturalit e di amore.
Per seguire le operazioni della grazia l'anima deve orientarsi: deve fissare lo sguardo in Ges. Fissa-
re lo sguardo in Ges vuol dire indirizzare a Lui tutto, pensieri, affetti e azioni.
Lasciargli la mente libera, il cuore vuoto, alacre lo spirito: scacciare dalla mente ogni immagine
come si toglierebbe dalla pupilla un corpo estraneo: non interrompere mai l'amore, intensificare la
dedizione, l'immolazione. Tutto questo l'anima raggiunge per virt del Sangue di Cristo.
il Sangue di Ges che purifica e spiritualizza la vita della mente, che accende, infiamma e consu-
ma il cuore, che sorregge, slancia e illumina lo spirito, la volont. Chiedo a Ges di partecipare ai
suoi dolori; se non lo potr fare in Paradiso, perch lass non si soffre, mi conceda di patire quaggi,
di penetrare nella sua Passione adorabile, di unirmi ai suoi patimenti ineffabili. la migliore corri-
spondenza ai suoi disegni di amore. Quando la lotta si fa pi intensa e la fragilissima mia natura,
oppressa e stanca, pare vicina alla resa, allora porto la mia volont sotto la croce, la immergo nel
Sangue di Cristo e ritorno al combattimento con una energia invincibile. Alimentata, corroborata da
quella forza suprema, non temo n il demonio, n la natura, n la mia debolezza.
Il mio vino eletto il Sangue di Cristo: esso ritempra l'anima affievolita e d alla mente visioni di
cielo: inebria il cuore di carismi ineffabili e rende lo spirito alacre, generoso e attivo nella corri-
spondenza alla grazia, nella volont dell'ascesa. q. 21 : 3-25 luglio
scia dilatare, e lo riempie del suo Sangue prezioso. Gliela offro come un umile fiore, aperto per al-
la rugiada della sua grazia, alla luce della sua verit. E questo fiorellino umile e agreste, irrorato dal
Sangue dell'amore, vede moltiplicare intorno a s frutti rigogliosi.
Il Sangue del mio Ges! l'attrazione possente che assorbe la mia povera anima, la forza arcana
che mi avvince al Mistero, la luce prodigiosa che rivela sempre pi meraviglie soprannaturali. E
questo Sangue adorato lo invoco per me, per tutte le anime, per la liberazione di quelle del Purgato-
rio, per la maggiore gloria di quelle del Cielo. q. 21 : 31 agosto
dalle pi umili cose. Abbandonando tra le mani della tua provvidenza tutta la mia vita, confidando
nella tua carit, sono certa di raggiungere il fine dell'esistenza, di compiere i tuoi disegni ammirabili,
di corrispondere ai ripetuti inviti del tuo Cuore, della tua Passione e del tuo Sangue.
Tu, o Signore, nell'immensa tua misericordia mi suggerisci di rassegnare nelle tue mani anche i
peccati, le imperfezioni, le miserie, quello che pu adombrare l'anima, rendendola meno pura e me-
no disposta al lavoro della tua grazia. S, o mio Dio, metto fra le tue mani piagate tutte le debolezze
della mia vita, anche quelle che Tu prevedi e giudichi e disapprovi, e confido di ottenere da Te piena
misericordia, salvezza, purezza e benedizione. Abbandonando, con questo voto, alla tua provviden-
za amorosa tutta me stessa, perdendomi in essa, intendo di vivere esclusivamente per Te, cercando
la tua gloria, compiendo la tua volont, struggendomi nella tua carit. Intendo di sottomettere al tuo
cospetto tutti i tuoi doni, riconoscendoli esclusivamente tuoi, credendo che da tutti Tu vuoi ricavare
la mia perfezione e la mia santit. Intendo di vivere spogliata di tutto: della libert, della volont,
del giudizio, dell'affetto ad ogni cosa, della preoccupazione per ogni dovere, del timore per ogni pe-
na, dell'ansia per la malattia, per l'agonia e per la morte; intendo voler vivere senza consolazione,
senza soddisfazione, senza ricerca di beni, n per l'anima, n per la mente, n per il cuore, n per il
corpo, per poter ripetere con Te, mio amabilissimo Ges: Consummatum est. In manus tuas, Do-
mine, commendo spiritum meum. q. 22.: 16 settembre
mentre vivo in Ges e mi alimento del suo amore, porto lo stesso amore e la stessa vita alle anime
unite a Lui ed a me per il vincolo della grazia. q. 23: 6 settembre
more che cresce in proporzioni del patimento, in proporzione del sacrificio e dell'abbandono.
Se una persona cara che, potendo aiutarti, ti lasciasse in balia della tribolazione, umanamente tu
chiuderesti il cuore e ridurresti l'amore. Nella mia passione, pi ero abbandonato al furore degli in-
sulti, allo strazio dei flagelli, alle agonie della croce, pi scaturivano dal cuore accenti di amore in-
fuocato verso il Divin Padre, fino a ripetere, dopo l'abbandono, il Sitio della consumazione dell'a-
more. Bisogna legare l'amore al dolore, dargli una forma sostanziale. L'amore fatto di puro senti-
mento, di pura elevazione, vale poco, dura poco ed sterile. - O Signore, fai che il mio cuore sia
come il vaso di alabastro della Maddalena, ch'io possa versare sulle tue piaghe tutto il balsamo che
racchiude e spezzarlo per tuo amore perch non raccolga altro palpito, altro senso, altra vita, all'in-
fuori della tua grazia, del tuo Sangue e della tua volont. q. 25: 6 novembre
Il Sangue la manifestazione sensibile del Mistero della grazia. Come avrebbe fatto l'uomo ad in-
tuire, desiderare e gustare la grazia senza un segno possente che lo impressionasse?
La grazia fluisce da Ges e specialmente dalla sua Passione come i raggi scendono dal sole.
Sotto qualunque aspetto la si contempli, da qualunque punto l'anima si elevi a Lui, avvolta dalla
sua grazia divina. Essa scaturisce dalle parole, dai prodigi, dal silenzio, dal sacrificio, dalle umilia-
zioni, dalla gloria di Ges: dalla sua vita segreta, nascosta e faticosa, e dalla vita pubblica, prodigio-
sa e trionfale ma, sopra tutto, scaturisce dalla Croce, dalle fonti vive, perenni, inesauribili.
O mio Dio, come pu reggere l'anima sotto il peso delle tue grandezze, meglio, come posso amare
in corrispondenza della luce, della grazia e della tua misericordia? E Ges si mostra ferito e sangui-
nante. Ecco la corrispondenza: adorare, baciare, medicare le sue piaghe. In qual modo, o Signore?
- Con il balsamo stesso che scaturisce dal Sangue. -
Non si adora, non si ama, non si ringrazia, non si ripara che con i doni stessi ricevuti da Ges.
Se l'anima volesse dare di se stessa, non troverebbe che un fondo miserabile di colpe e di imperfe-
zioni. vero, anch'esse possono deporsi col patimento e con l'amore, sulle piaghe di Ges, aperte
per noi. L'anima bacia e adora e avvolge ogni piaga con il mistico lino della purezza attinta dal San-
gue prezioso. E Ges manifesta il gradimento per questi atti pietosi che vorrebbe si ripetessero
all'infinito da tutte le anime per il bene, per le elevazione, per la santificazione delle anime stesse.
Mossa da interno impulso, quale mistica tomba, resa nuova dalla grazia, l'anima si apre ora per ac-
cogliere Ges che vuole entrare in essa col suo divino Corpo piagato.
Come riceverti, o Signore, come contenerti? Quando l'anima non giunge a comprenderlo, a posse-
derlo, allora Egli s'impiccolisce, si umilia, si adatta alla capacit, pur di abitare nel cuore con la sua
Passione e con l'amore. q. 25 : 16 novembre
Tutto tuo, l'ho conservato per Te, sempre, tutto per Te! L'ho sacrificato per Te ed ora forze, vita,
energie, desideri e aspirazioni, tutto si consuma per Te.
Ges ripete: - Questo il mio Corpo, questo il mio Sangue - S, mio Ges, c' in me la verit, la
grazia, la vita del tuo Sacramento. Quante volte ti ho ricevuto vivo, vero, possente nel tuo Mistero
di amore! Quante volte! Quasi tutti i giorni nel corso di quasi quarant'anni, Tu sei entrato in me con
la magnificenza delle tue grazie, nella immolazione del tuo Sacrificio. Mio Ges, dov' compreso
chi ha raccolto tutto il tesoro de' tuoi sentimenti, della tua virt, della tua santit, del tuo amore?
- Questo il mio Corpo, questo il mio Sangue! -
O mio Ges, che intendi ora? Che c' di tuo in me che io non conosca o non lo comprenda?
- Il mio corpo mistico sono le tue azioni, il mio Sangue il tuo amore. Tutto mio, la tua vita intima,
segreta, soprannaturale, la vita mistica, che composta dai miei Misteri di amore, dalla mia vita
divina e dalla tua umana, dalla mia grazia e dalla tua cooperazione, dai miei richiami e dalla tua
fedelt, dal mio possesso di te e dalla tua vita in me. Questa vita mia perch il frutto della mia
redenzione - q. 25 : 10 dicembre
1925
147 - Quelle prime gocce di Sangue
Come un sole smagliante che mi avvolge di splendida luce, nella mia povera anima il Mistero del-
la Infanzia di Ges. Tutto perfetto, immacolato e santo in quella adorabile Umanit rifulgente di
tutte le potenze della Divinit. Da una ferita misteriosa, luminosa, escono delle gocce di Sangue e
diventano fiamma, luce, mistero. Mi prostro e adoro quelle prime gocce di Sangue fluenti dal corpo
adorabile del mio Ges. Esse sono il segno sensibile della sua misericordia, la prima espansione
umana, il primo atto della sua carit, il primo vincolo di unione ai Misteri augusti della sua ripara-
zione divina. O Sangue del mio Ges, in quale calice ti raccoglier?
Dove trover il vaso prezioso degno di contenere e di conservare il prezzo della mia vita eterna?
- Accoglimi nel tuo cuore: esso deve formare il calice vivo, amoroso, immenso, pronto a ricevere in
tutti gli istanti il tesoro della mia Passione. Il mio Sangue sar la tua vita. Scorrer nelle tue fibre,
innover lo spirito, snebbier la mente, sar l'ispirazione essenziale della tua vita di amore.
Non devi attendere altra luce, n cercare altra via, n chiedere altri mezzi di perfezione. Nel mio
Sangue hai tutta la promessa e la speranza, il perdono e l'amore, la giustizia e la pace, la verit e la
carit. - q. 25 : 1 gennaio
S, mio Dio, morire, ma vederti, goderti, amarti cos. L'anima pervasa da sovrumana dolcezza nel
godimento soprannaturale della goccia di Sangue. q. 25 : 10 gennaio
canto alle fatiche della vita apostolica, nella espansione dell'ultima cena. Gradatamente, con un cre-
scendo inesprimibile, sale a imparare l'amore che fiorisce dal tradimento, che raggiunge il culmine
nell'agonia, l'amore divino che si consuma sulla Croce donando alla stessa umanit che lo immola i
frutti, i meriti, le virt della sua adorabile immolazione. q. 26
1926
170 - Ti consacro col mio Sangue
- Ti consacro io stesso col mio Sangue: sai che vuol dire una consacrazione regale? Si benedice l'a-
bito, lo scettro, il titolo e il dominio. Guarda che abito ti dono e con quali aspersioni di grazia: ti do
il titolo di sposa, il dominio de' miei beni e lo scettro della potenza. Tu sei nulla e lo sai e lo senti in
te stessa e arrossisci della tua miseria e ti umili per le tue vilt e ti annienti per la tua indegnit, ma,
unita al Mistero, immolata per il Sangue, sacrificata esclusivamente per la mia gloria, tu potrai
compiere una missione di carit per la salvezza delle anime [...].
Metti le tue povere mani sul mio Cuore, immergile nel mio Sangue, usciranno purificate e capaci di
accogliere i tesori della mia misericordia.
Metti la tua vita e la tua anima accanto all'offerta preparata per sacrificio. Unita poi al mio Corpo
e al mio Sangue formeremo una sola consacrazione, tu vi parteciperai per i meriti e la virt e la po-
tenza del mio Sangue, io mi servir di te per continuare la grande opera della Redenzione.
Il Sacrificio della S. Messa non finisce con la consumazione fatta dal Sacerdote: non vedi intorno a
lui, sull'altare, nel Tabernacolo quanto Sangue ancora? Gli Angeli lo adorano ma riserbato alle
anime immolate raccoglierlo in benedizione per la salvezza di molti. Bisogna che qualcuno compia
questo sacerdozio segreto, nascosto, benefico: dammi la tua anima con tutte le tue potenze e io la
render degna e capace di s nobile ufficio. Non ti chiedo pi di quello che tu mi possa dare, ti
chiedo l'intenzione, l'azione, l'amore, soprattutto l'amore per questi Misteri di misericordia troppo
dimenticati. Non chiedermi come farai a trasmettere il mio Sangue nelle anime.
La luce non trasmette il calore, e l'aria non trasmette la luce e la voce, senza che nessuno di questi
elementi sia conscio di ci che opera? Ed io non posso compiere, per mezzo dell'anima, prodigi di
grazia? Basta che essa sia docile, semplice, perduta nella mia volont [ ... ].
Riempi la tua anima di Sangue, esso ti comunicher la sete della santificazione altrui, il martirio
profondo, sacro, efficace della mia Passione. Pi volte tu pensi e rifletti al modo di compiacermi.
Non chiedo a te che una cosa sola, ma essa deve informare i pensieri, i sentimenti, le azioni e le
aspirazioni, la vita e la morte: ti chiedo di vivere, di operare, di consumarti nel mio Sangue; esso
pi dell'olio riempir la mistica lampada della tua carit, sar il tuo cibo, la tua bevanda, la tua
forza, la tua dolcezza, la tua saziet -. q. 27 : 6 settembre
crifici sostenuti per te; come offerta per riscattare le anime, come strumento per compiere i miei di-
segni di amore []. Ricorda che io ti ho dato la Passione per la tua anima, dammi ora l'anima per
la Passione: ho dato il Sangue per la tua anima, dammi ora l'anima per il Sangue; ho dato la vita
per la tua anima, dammi ora l'anima per la mia vita in te. - [...]
Signore, insegnami a chiedere ci che vuoi darmi e aiutami a darmi ci che mi chiedi. Invero non ci
sono ostacoli che possano rendere meno pronta e meno completa la mia povera dedizione all'infuori
della mia indegnit. Siccome poi questa costituisce il fondo della mia esistenza e non posso sottrar-
mi, n annientarla, n nasconderla, supplico la tua misericordia, o Signore, a coprirla con l'onda sa-
lutare del tuo Sangue divino. E mi slancio in esso come in un mare sterminato, che esprime la tua
misericordia, e ripeto: Prendi, o Signore, la mia povera anima, creata, redenta, santificata da te,
riempita di grazia per mezzo de' tuoi Sacramenti, consacrata a Te con i santi voti, unita a Te dalla
virt del tuo Sangue, non mai sazia di Te, dilatata sempre pi nel regno della tua carit, sperduta
nella profondit de' tuoi abissi, abbagliata dallo splendore de' tuoi Misteri, purificata, trasformata,
elevata dalla potenza della tua grazia. Prendi la mia povera anima, o Signore, stringila alla tua Cro-
ce, immergila nel tuo Sangue, non restituirmela pi, se il suo annientamento giovasse ad aumentare
la tua gloria. O felice seppellimento dell'anima nelle segrete profondit del Mistero!
O predilezione inconcepibile ottenuta ai pi della Croce! g. 27 : 7 settembre
del tuo Sangue divino. Intendo seppellirmi nella tua Passione per sempre, come una piccola ostia,
come non esistessi pi, indirizzando le preghiere, le meditazioni, i Sacramenti, gli atti della vita, i
pensieri e i respiri all'aumento di questa dedizione, al perfezionamento di questa immolazione.
Intendo rinnovare questo mio voto ad ogni istante con gli altri voti offerti al tuo Cuore nell'umilt
della mia povert, ma con tutto lo slancio dell'anima, unendomi a tutte le immolazioni che Tu, mio
Ges, compi sull'altare per la nostra salvezza, per la gloria del Padre, per il trionfo della tua miseri-
cordia infinita. Con questo mio voto intendo chiedere il tuo Sangue adorabile per l'anima, ad ogni
istante della vita e sul punto di morte; lo chiedo per la famiglia dello spirito e per quella del cuore,
per le anime del Purgatorio, per gli ammalati, per i moribondi, per gl'infedeli, per gl'innocenti, per la
tua Chiesa, per il Sommo Pontefice, per i Vescovi, per i tuoi Sacerdoti, per i Missionari, per i Reli-
giosi. Chiedo di essere trasformata dal tuo Sangue nel cuore e nello spirito, vivificata, perdonata, ri-
colma di grazia e unita a Te, mio Ges, nel tempo e nei secoli eterni. Amen! q. 27: ottobre, s.g.
terra, auspicio di santit e alimento di vita, io Ti adoro per me, per il mondo nei secoli dei secoli.
Adoro la tua potenza, l'ampiezza con la quale ti estendi nel tempo e nella eternit, dinanzi al Padre e
sul capo de' tuoi figliuoli, nel regno celeste e in quello delle anime, nei fulgori della beatitudine e
nelle tenebre della terra di esilio.
Canter le tue vittorie, o Sangue del mio Ges, ma con quale lingua, con quali parole, con quali
sensi? Io intendo ispirarmi alle rivelazioni del tuo spirito, a quelle raccolte nella Sacra Scrittura, il-
lustrate dai Padri, dai Dottori, dai Confessori, ma intendo ancora ispirarmi alle arcane, sublimi e
inesprimibili rivelazioni che Tu hai fatto gustare alle anime a te pi care nel segreto del loro cuore;
alla Vergine Santissima, all'Apostolo prediletto: essi gustarono ai pi della tua Croce il martirio del-
la tua Passione e bevvero a dismisura con gli occhi, col cuore, con lo spirito il Sangue delle tue pia-
ghe. Mio Signore, voglio, pi che con la parola, cantare in me stessa le vittorie del tuo Sangue pre-
zioso [...]. O Sangue di Ges, Tu hai vinto il demonio, l'inferno, i castighi, le pene, le conseguenze
del peccato, e queste vittorie le cantano i Beati del Cielo: essi sono lo splendore de' tuoi trionfi e li
celebrano nella gloria della tua Divinit.
Sia lode, benedizione, ringraziamento, adorazione al Sangue adorabile di Ges! Per esso noi otte-
niamo la forza per vincere le nostre debolezze, le miserie, le prove della vita; da esso attingiamo la
virt che ci corrobora, la grazia che ci eleva, la luce che ci guida, l'amore che ci trasforma; con esso
vinciamo le tentazioni, superiamo gli ostacoli e, portati nella via del cielo, ci sentiamo trasportare
rapidamente.
O mio Ges, io non so celebrare queste tue glorie, non so nemmeno intuirle; vi aderisco con tutta
l'anima, intendo adorarle con tutto il cuore per sempre e consacrare ad esse tutta la vita che mi resta,
le forze che mi concedi, l'intelligenza, il sentimento, la volont, l'azione. q. 27
Non pensi poi che si possano conciliare gli argomenti degli Esercizi con la virt, la potenza, la dot-
trina del mio Sangue? Non sono essi suggeriti al Ministro dallo stesso spirito che celebra nel tuo
cuore le meraviglie della Passione? Applicando all'anima tua ogni insegnamento, ogni verit, non
senti che tutto viene avvalorato dalla stessa virt del Sangue? Non vedi che le labbra che pronun-
ziano la mia dottrina sono imporporate di Sangue? Non fluisce essa pure dal cuore sacerdotale ri-
colmo di Sangue? - Bont del mio Dio! Posso dubitare di illudermi seguendo i trasporti della sua di-
lezione nella manifestazione del suo Sangue prezioso? q. 27
Ma Ges non si accontenta del ricco dono e porge un'ampia stola rossa, la quale si ripiega sulla per-
sona in forma di croce. Dice Ges: - Apri le braccia, distendile dinanzi a me: non vedi la somiglian-
za con lo sposo? Tu sei adorna di doppia veste... vergine immolata al tuo Dio, non devi avere nella
vita altra aspirazione, altro desiderio, altro amore che quello della Croce e del Sangue che ne sgor-
ga. Prendi e metti fra le mani un piccolo calice di creta, accogli in esso il mio Sangue e offrilo in
sacrificio al Signore per te, per le anime, perch la redenzione sia copiosa, estesa a tutti, accolta da
tutti, adorata, corrisposta, invocata. -
Il piccolo vaso di creta una stonatura accanto a un abito cos prezioso.
- Eppure, dice Ges, il calice composto, ornato da te. -
vero, il mio cuore di fango, vile, disordinato, spregevole, che non sa n accogliere, n contenere
la mistica essenza della grazia, della virt, della santit, del Sangue di Ges.
O Signore, aiutami, soccorri anche a questa miseria, cambiami il cuore, rendilo vigoroso, generoso,
meno indegno di Te. Ma quale cuore pu credersi degno di ricevere il Sangue di Ges? E Ges dona
il suo, ferito, squarciato, quel Cuore Santissimo che ha spasimato sulla croce, che stato sepolto,
che vive, ama ed opera nel Sacramento della sua carit e della sua misericordia... Ges entrando in
noi con la sua Divinit, con la sua Sacra Umanit pu operare miracoli, rivestirmi di Lui, trasfor-
marmi in Lui e, se sono debole, mettere nel mio povero cuore la forza del suo Cuore. Egli lo ha fat-
to mille volte con le anime consacrate in modo speciale a Lui, con le anime che, pur nella ridda del-
le vicende, dei doveri e delle miserie della terra, vogliono vivere la vita soprannaturale. q. 27
1927
184 - La sete inestinguibile del tuo Sangue
Apri la mia bocca, o Signore, e insegnami a cantare le glorie del tuo Mistero, aiutami a comprender-
lo, a viverlo in me stessa, a immolare la mia vita per il tuo trionfo.
O giorno di misericordia, nel quale sgorgano sulle membra immacolate di Ges le prime stille di
Sangue, come rose rugiadose, fragranti del pi sublime amore.
O mio Ges, adoro quel Sangue, lo raccolgo con le labbra avide, lo porto nel mio cuore, nella mente,
nello spirito; mi nutro di esso, m'ispiro, mi riposo: esso la mia delizia, la mia consolazione, la mia
ricchezza, la mia salvezza. Ti ringrazio, o mio Ges, che mi hai dato la vita in questo giorno santo,
che segna le primizie della tua dedizione e preludia le grandezze della tua immolazione.
Lasciami considerare come un privilegio l'essere nata in questo giorno, giacch pare che Tu abbia
infuso nella mia anima la sete inestinguibile del tuo Sangue divino. E crescendo con la vita, questa
mistica sete andata aumentando in proporzione alla tua carit e della mia dedizione al Mistero fino
a non sapere altra verit, a non desiderare altra conoscenza che il Mistero del tuo Sangue e il San-
gue del Mistero. Sii benedetto, sii adorato, o mio Ges! Insegnami a cantare queste misericordie, a
volare per queste vie sublimi dove non c' sostegno, n indicazione, n termine fisso.
Oh! il Mistero del tuo Sangue il Mistero della tua carit, e in esso tutto vi ampio, immenso, infi-
nito! Insegnami, o Ges, l'unione a questo divino Mistero. Tu me lo chiedi con insistenza ed io vo-
glio corrispondervi per quanto possibile a creatura umana. E Ges dice all'anima cose ineffabili.
- Tu hai desiderato, e il desiderio venne dalla mia grazia, di veder edificato un magnifico tempio
nel centro della cristianit dedicato al mio Sangue e nella tua mente hai veduto un edificio superbo,
eseguito con tutte le finezze dell'arte e rispondente al senso profondo della liturgia.
Hai veduto il Crocifisso, maestoso nelle stigmate del dolore e infinitamente soave nelle espressioni
dell'amore e, al di sotto, il Sangue che scorreva dalle mani, dai piedi, dal petto; un fiume di Sangue
che scorreva senza arrestarsi mai. Intorno al Crocifisso hai veduto meravigliosi quadri riproducenti
le sette effusioni di Sangue, altri ancora riproducenti le sette ultime mie parole, i sette Sacramenti, i
69
sette doni dello Spirito Santo, le sette beatitudini, tutta la simbologia del sacrificio e quella della
grazia. E ti pareva che ognuno, entrando in quel tempio, si commuovesse leggendo le mie parole di
invito e di amore, contemplasse la Passione con tenerezza, si accostasse alle sorgenti del Sangue e
rimanesse rivestito di grazia, di bellezza e di gloria.
Ci che hai veduto con gli occhi dell'amore compi in te stessa con quelli della fede.
In mezzo al tuo cuore pianta la mia croce, accoglimi crocifisso, scolpisci nelle tue membra le mie
effusioni di Sangue, accogli nella mente e fissa in essa la simbologia della Passione, nutri l'anima
con la virt dei Sacramenti, corrobora la volont con i doni dello Spirito Santo e unisci il tuo spiri-
to ai disegni della Passione, desiderando di cooperare alla mia Redenzione.
Mi dirai che questo tempio invisibile, ideale e che nessuno potr entrarvi. Ma non ti basta che sia
noto allo Sposo e che vi entri lui solo per parlare segretamente, misticamente con l'anima tua per
associarla a s nell'opera mirabile della santificazione delle anime?
I templi edificati dagli uomini splendono nel tempo, ma quelli costruiti da Dio nell'anima rivelano
la loro bellezza nei secoli eterni. Scrivi, figliuola. - Che devo scrivere, mio Signore Ges?
- Che ti amo, che ti sono vicino, che sono in te, nella mente, nel cuore e nello spirito, come una
fiamma che pervade l'oggetto a cui s' avvinta. Scrivi che la mia misericordia infinita, sovrab-
bondante, magnifica; che per ottenerla basta il desiderio, per possederla necessaria la volont,
per aumentarla occorre l'unione di amore. Scrivi che la mia misericordia si effonde col Sangue,
perci scaturisce dalla croce, scorre sull'altare, discende come un fiume impetuoso durante il Sacri-
ficio della Santa Messa [...]. Scrivi che nel Sangue di Ges la salvezza, la speranza, la santifica-
zione, la glorificazione delle anime: la tua ricchezza, la tua pace, la tua suprema felicit! - O Si-
gnore Ges, scrivi ancor Tu nell'anima mia questi caratteri del tuo amore infinito! q. 27: 1 gennaio
Chiesa io sia la valle profonda che accoglie e trasmette l'onda vitale della tua grazia e del tuo amore
a tutte le anime. Benedicimi, o Signore, con benedizioni di Sangue! q. 28 : 25 marzo
T'insegno il segreto per compiere cos le tue opere di zelo, di apostolato e di carit.
Basta che tu abbia l'intenzione di applicare alle anime il mio Sangue Divino: nella intenzione e
nell'applicazione ci sar l'efficacia. Attingi quanto Sangue vuoi: offrilo a chi vuoi e con quella mi-
sura con cui concepirai il desiderio. Questo apostolato segreto, se accompagnato dalla fede e so-
stenuto dall'amore, il pi fruttuoso. - q. 28 : luglio, s.g.
- Con la vita della tua anima. Ascolta, tu hai in te dei vasi preziosi e sicuri, mistici vasi che possono
ingrandire in proporzione della tua volont e perci raccogliervi abbondantemente il prezioso teso-
ro. Con la fede tu accogli il Sangue dell'Uomo-Dio, con la speranza ne attingi la virt, con la carit
fai tua la misericordia, con lo zelo ottieni che quel Sangue venga applicato efficacemente alle ani-
me e, convergendo al Mistero del Sangue la tua vita intima, si raddoppia in te la grazia per ricever-
lo, la luce per contemplarlo e la forza per sostenerlo. L'orto degli ulivi figura dell'anima. Quante
volte io vengo per compiervi la mia passione! Vengo di notte perch l'anima spesso avvolta da te-
nebre volontarie; vengo solo perch nessuno pu entrare con me nel segreto della vita intima; ven-
go per pregare, per amare, per scongiurare rovine fatali, ma invece, nell'anima stessa, trovo i nemi-
ci spietati che rendono infruttuosa la mia carit, legandomi con le catene della ingratitudine, della
sconoscenza e del tradimento. Medita, figliuola, questi segreti, e veglia accanto a me per dirmi al-
meno che mi ami e per darmi il tuo amore sincero. - q. 28: luglio, s.g.
mendo la mia croce sul tuo cuore: essa t'insegner le cose pi sante, ti riveler il Mistero, la grazia,
la mia stessa vita divina. La mia croce, ricordalo figlia, pi abbagliante della luce del sole, ma
imprime in te un segno oscuro e arido: il segno incancellabile della mia giustizia, della mia po-
tenza e del mio amore. L'apparente oscurit sar sorgente della vera luce e l'aridit feconda dei
beni soprannaturali. Quanto pi contemplerai questo segno tanto pi profondamente s'imprimer
nel tuo cuore partecipandovi la vita soprannaturale. L'impressione della croce, aprendo un solco
nel tuo cuore, vi mette il desiderio di vederlo riempito, produce la mistica sete della purificazione,
della santit e della carit. - O mio Ges, posso scrivere anch'io sul tuo Cuore?
- il desiderio prodotto dalla mia croce: l'amore vuole la somiglianza, sensi uguali, atti uguali. -
Come posso scrivere sul tuo Cuore, mio Dio?
- Con il mio Sangue. La Croce versa in te le sovrabbondanze di questo tesoro prezioso: raccoglien-
dolo con desiderio, offrendolo in riparazione, conservandolo con amore, tu scrivi in me la tua sal-
vezza, chiedi la santit di cui offri il prezzo e ottieni l'unione. - q. 29
La misericordia il frutto della Passione. L'Incarnazione, la Passione, il Sacramento sono tre vette
eccelse alle quali si giunge per il Sangue divino e dalle quali si sale fino a Dio. -
L'anima non vive che per la misericordia, non respira che misericordia, non vede intorno a s che le
opere della misericordia...
O Sangue adorabile del mio Ges, pegno di misericordia, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, alimento divino, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, espansione della sua infinita carit, abbi piet di me! q. 29
Pare che lo spirito si inoltri nel regno della beatitudine, ma gi queste cose non si possono dire.
Adoro le piaghe santissime di Ges da cui mi viene tanta predilezione e nelle quali trovo la pienez-
za della misericordia.
O Sangue adorabile di Ges, sorgente di amore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, pegno del suo immenso amore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, espansione del suo infinito amore, abbi piet di me! q. 29
alla gloria di Ges; ed nello spirito, nel cuore e nelle membra un gaudio sovrumano...
O Sangue adorabile di Ges, pegno di unione dei nostri cuori al suo divino, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, vincolo di unione alla Passione di Lui, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, vita della mistica unione, abbi piet di me! q. 29
218 - L'abbraccio
Come potr esprimere questa sublime, mistica unione con Ges? Non solo Egli mi stringe al suo
Cuore, ma mi rende una sola cosa con Lui. E l'anima attratta sempre pi intimamente e riceve co-
me un sigillo di amore. Chi creder a queste mie parole? E che cosa dire che non sia falsit in con-
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pi eccelso, introducendolo nella Passione intima. E l'anima entra nei segreti del Cuore di Ges,
partecipando alle angosce ineffabili per le iniquit umane. il convito del dolore...
O Sangue adorabile di Ges, introducimi nel convito della Passione.
O Sangue adorabile di Ges, insegnami le disposizioni per rimanervi.
O Sangue adorabile di Ges, disponi in me le capacit per accogliere i preziosi tesori. q. 29
O Verbo di Ges, o Verbo di perdono! O Padre Santo, per amore di Ges, per le sue piaghe, per i
suoi patimenti, per il suo Sangue, per la sua morte, perdona i nostri peccati, le mie iniquit.
Lo sappiamo, purtroppo, di offendere la tua divina giustizia.
Nessuno di noi incosciente de' suoi doveri, come nessuno pu dire di non sentire i tuoi diritti, non
fosse altro per la voce della coscienza che rimprovera l'ingiustizia, l'ingratitudine e l'infedelt.
O mio Dio, per la preghiera di Ges, fluente col Sangue da tutte le piaghe, abbi piet di me! q. 29
grazia. S, o Signore, sono pronta: voglio rispondere ai tuoi richiami, voglio impegnarmi con un
nuovo voto di amore, ma ho bisogno del tuo aiuto, del tuo lume, e del tuo amore. Per conoscere la
grazia, le sue esigenze, la tua voce e i tuoi disegni, ho bisogno di una grazia ancor maggiore; per
apprezzare le tue ispirazioni e le tue espansioni ho bisogno di lume ancor pi intenso.
Se questa grazia e questo lume mi verranno da Te, accetto, Signore, di votarmi per il sacrificio, per
l'immolazione nella tua Passione, nel tuo Sangue e nel tuo amore, giacch il tuo linguaggio di
amore, di Sangue e di Passione. q. 29: s.d.
Ci che acquista salendo, ci che perde, ci che trasforma, perfeziona e compie tutto noto al Si-
gnore, scritto col suo Sangue divino. q. 30: s.d.
tradursi in voce melodiosa che inviti tutti ai pi della tua croce, o mio dolce Ges? q. 30: s.d.
pronta e generosa agli impulsi della sua grazia. L'amore perfetto resiste all'aridit, alla tentazione,
alla tribolazione, alla fatica, al lavoro, alle distrazioni, alle sofferenze, alle privazioni, a tutte le
prove dello spirito, del cuore e del corpo, a tutto ci che pu ostacolare la sua espansione e la sua
serenit. La consumazione dell'amore perfetto la vita stessa dell'amore, aumentata con la consu-
mazione della vita umana, con il sacrificio della propria volont, della propria libert, delle pro-
prie tendenze, con la riduzione di tutte le attitudini interne a una sola espressione vitale, intensa,
generosa, quella dell'abbandono -. O Signore, da tanto tempo Ti chiedo il senso, il gusto, l'efficacia
di una stilla del tuo Sangue prezioso: lo chiedo perch Tu mi ispiri, mi solleciti e mi rinnovi. Ora
chiedo di poter compiere un atto di amore perfetto che abbia in s la letizia del cantico, l'intensit
della vita e l'espressione dell'olocausto. - Avvicina la tua anima al mio cuore squarciato, riceverai
dal Sangue la virt di penetrarvi, di partecipare alla mia vita, di perderti in essa. Solo allora si
compir l'atto pi perfetto dell'amore -. q. 30 : 2 febbraio 1927
spirituale; il principio, perch la grazia che ci inizia alla santit sgorga dalla Passione; il mezzo, per-
ch la virt che la corrobora frutto della Passione; il fine, perch l'anima raggiunge la beatitudine
per i meriti della Passione. La Passione di Ges la luce del mondo, il respiro del mondo, la salvez-
za del mondo. La Passione di Ges un tesoro prezioso dal quale ogni anima pu prendere quanto
necessario per ottenere l'ingresso e la beatitudine nel regno celeste. La Passione di Ges la scuola
della santit, e questa in proporzione della fede con cui l'anima ascolta le sublimi lezioni, della
speranza con cui le accoglie e della carit con cui le mette in pratica.
La Passione di Ges d efficacia ai sacramenti, alla divina parola, alla preghiera, alla virt, al sacri-
ficio, all'apostolato, ai voti, all'amore, all'immolazione, ad ogni opera di culto, di fede e di carit. La
Passione di Ges il Mistero dell'unione: l'unione intima, profonda, ineffabile di Ges con la picco-
la anima, mediante la partecipazione del suo Sangue. La Passione di Ges riempie la mente di cele-
stiali pensieri, il cuore di santi affetti e lo spirito di arcane rivelazioni.
La Passione di Ges il Mistero della carit sovrumana che estende indistintamente a tutti le dol-
cezze della riconciliazione, della pace e della speranza immortale.
La Passione di Ges il libro misterioso che racchiude tutti i segreti, le prove, le promesse, i doni, i
trionfi, le delizie del divino amore. La Passione di Ges la mistica valle di Giosafat dove gli uo-
mini possono essere giudicati in vita con giudizio di misericordia e di amore.
La Passione di Ges il mistero delle sue umiliazioni, ma pure il Mistero de' suoi trionfi.
La Passione di Ges il fiume regale che ha le sorgenti nell'eternit, scorre sulla terra portando
ovunque fecondit e vita, e risale dal tempo all'eternit con gli splendori di una messe rigogliosa, i
mistici frutti della virt, della grazia e dell'amore.
La Passione di Ges il braciere ardente sul quale si consumano tutte le iniquit della terra.
La Passione di Ges la mistica corrente che ci trasporta in seno a Dio, dopo averci ricoperto
dell'oro della divina carit. La Passione di Ges il Mistero delle rivelazioni.
La Passione di Ges dona la vita della fede, la vita della speranza, la vita della carit, che formano
la vita della grazia, e man mano che questa cresce, dona la vita del Sangue, la vita del Mistero, ele-
vando cos l'anima alla vera vita soprannaturale.
La Passione di Ges la comunione di tutti i beni spirituali. La Passione di Ges il punto verso
cui convergono tutte le miserie del mondo, ma dal quale partono tutte le misericordie atte a sanare
ogni infermit, a riparare ogni rovina, a rivestire di luce ogni tenebra, a ricolmare di benedizione
ogni cuore, di grazia ogni anima, d vita eterna la povera vita umana.
La Passione di Ges non solo riveste l'anima di un abito di bellezza, di virt e di grazia, ma d all'a-
nima stessa una vita nuova, feconda, sublime, divina.
La Passione di Ges , nel corso del tempo, come una pioggia perenne di celesti benedizioni.
La Passione di Ges ci aspetta alle soglie dell'eternit con il cumulo de' suoi tesori.
Tutte le anime possono essere arricchite prima di presentarsi al Divino Giudice, poich la Passione
appartiene a tutti, o meglio, avvolge e benefica tutti. Beata l'anima che in vita ha riconosciuto e ap-
prezzato questi Misteri. La Passione di Ges l'attrazione delle anime semplici, pure e amanti.
La Passione di Ges guida e prepara alla resurrezione mettendo l'anima in grado d comprendere il
Mistero e di vivere in esso. La Passione di Ges la pi ricca, feconda e preziosa sorgente dell'amo-
re, l'amore il pi grande maestro della vita spirituale. La Passione di Ges il pianto di un Uomo-
Dio cambiato per l'uomo in sorriso di eterna beatitudine. La Passione di Ges la fornace del divi-
no amore in cui le anime, piccole e grandi, giuste e peccatrici, vengono temprate, abbellite, impre-
ziosite e rese degne della vita eterna. La Passione di Ges il riflesso dei grandi Misteri della Giu-
stizia, della Misericordia di Dio, della bont, della Carit e della Grazia.
La Passione di Ges ha in s la virt segreta di riempire l'anima di celestiali delizie.
La Passione di Ges il calice mistico ripieno delle misericordie di Dio: il vero calice al quale sono
invitate tutte le anime, continuamente, e ciascuna pu attingervi senza misura, bevendo sempre le
acque della vita eterna senza dissetarsi mai. La Passione di Ges un libro sigillato, i cui sigilli mi-
steriosi possono essere aperti con semplici atti di desiderio, di amore, di buona volont, di fedelt
alla grazia. La Passione di Ges la scala mistica per cui si discende negli abissi delle umiliazioni
dell'Uomo-Dio per salire agli splendori della sua gloria eterna. La Passione di Ges la Misericor-
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dia di Dio messa a disposizione delle anime: il sublime altare su cui Ges compie l'immolazione
della sua adorabilissima Umanit per la salute del mondo e per la gloria del Padre, invitando tutte le
anime a parteciparvi per santificarsi.
La Passione di Ges il fiume regale che attraversa la terra portando ovunque la vita, la fecondit e
la ricchezza spirituale. La Passione di Ges l'unico, sublime poema del mondo, scritto a caratteri
di Sangue dalla stessa mano di Dio; sacro poema che racchiude i prodigi della misericordia infinita,
la gloria della potenza sovrumana e l'estensione dell'amore eterno. Beata l'anima che s'ispira a que-
sto divino poema! La Passione di Ges il pi alto ossequio alla Divinit...
Mentre scrivo queste parole, una voce interna mi ripete: Non c' n alto, n basso nella Passione
di Ges: essa non ha limiti, n misure, essa infinita nella potenza, nella grandezza, nella eccellen-
za, misericordia e bont. La Passione di Ges l'iride di pace tra la terra e il Cielo, la sorgente di
tutti i doni di Dio, la manifestazione suprema de' suoi Misteri di amore.
La Passione di Ges mi mette tra le mani la Croce che la chiave del Cielo; il Sangue che il prez-
zo della beatitudine; la Misericordia che ne la corona.
La Passione di Ges la rinnovazione del patto di amore, attraverso il martirio e la consumazione di
un infinito dolore. La Passione di Ges! il baluardo nel quale mi rifugio, tentata; il conforto di
ogni tribolazione; l'unico sostegno che mi guida, mi attrae e mi alimenta durante la vita.
il mio tesoro, la mia ricchezza, la mia delizia, la mia giustificazione. l'ispirazione della mente,
la forza del cuore, la luce dello spirito. La Passione di Ges la mia passione di amore.
La Passione di Ges ha infiniti affetti e l'anima pu comprenderli quando immersa nel suo Sangue
prezioso. La Passione di Ges il compendio delle misericordie divine operate nel tempo.
La Passione di Ges guida l'anima nelle vie della giustizia, svelando i tesori della divina carit.
La Passione di Ges un mistico fascino, dove l'anima nutrita di cibi amari e disgustosi, ma che
producono le virt egregie della fortezza, della umilt e della carit, le quali guidano alla perfezione.
La Passione di Ges la via regale che conduce trionfalmente in Cielo.
La Passione di Ges il Mistero adorabile che avvolge di luce, di speranza e di conforto la nostra
povera vita. La Passione di Ges per l'anima quello che il sole per la natura.
Pi ancora: la Passione di Ges si effonde nell'anima e la riempie di s come il sole si diffonde per
gli spazi investendoli della sua luce e dilatando in essi le sue meravigliose bellezze.
Potessi comprendere e dire l'influsso della Passione di Ges nella povera anima mia.
La Passione di Ges un oceano di misericordia, una fornace di amore, un abisso di perfezione.
Nella Misericordia l'infinita potenza del Padre. Nell'Amore l'infinita Sapienza del Figlio.
Nella Perfezione l'infinita bont dello Spirito Santo. E la misericordia, l'amore e la perfezione ri-
spondono meravigliosamente alle mistiche espansioni dell'acqua, del Sangue e del fuoco.
La Passione di Ges partecipa i gaudi e gli splendori della sua vita divina alle anime che la contem-
plano con umilt, fede e amore. La Passione di Ges un abisso nel quale l'anima sembra perdersi.
Se guidata dall'umilt e dall'amore, non deve temere: ogni passo fruttuoso, e ogni smarrimento
conduce a mete, sublimi. La Passione di Ges il sole magnifico alzatosi sulle tenebre del mondo.
Per godere per la sua luce e il suo calore bisogna uscire dalle viscere della terra, dall'involucro del-
le nostre passioni che ci tiene soggetti e ci nasconde tanta parte delle divine bellezze. La Passione di
Ges lo specchio fulgidissimo nel quale l'anima deve saper vedere se stessa con le proprie miserie,
debolezze, indegnit e responsabilit per sapere pure trovare il motivo del perdono, della speranza e
della salvezza nell'unione ai patimenti e alle immolazioni del Divin Redentore. q. 31: S. Quaresima 1927
La Chiesa lo splendore visibile della divina carit ed esso scaturisce dal Sangue adorabile.
La Chiesa il campo mistico in cui si coltivano e si raccolgono fiori e frutti immarcescibili, e il se-
me, l'aria, l'acqua che lo fecondano il Sangue adorabile.
La Chiesa la palestra di tutte le virt, ma gli eroi sono formati dal Sangue adorabile.
La Chiesa la scuola delle altissime cognizioni celesti: chi le rivela il Sangue adorabile.
La Chiesa popola il Cielo di Martiri e di Santi: chi li forma il Sangue ai Ges.
O Signore, vorrei poter raccogliere le infinite perfezioni, meraviglie e grandezze del tuo Sangue di-
vino, ma mentre l'anima sale a contemplarle, vengono meno le parole atte a manifestarle.
O Signore, una grande santa ripeteva: Nella Chiesa io voglio essere l'amore.
Ispirata da Te, pur conoscendo la mia miseria, ripeto: nella Chiesa voglio essere la piccola goccia
del tuo Sangue divino, per vivere in Te, per consumarmi in Te, per compiere perpetuamente la mis-
sione del tuo amore in tutte le anime. Mio Ges, Ti adoro nella istituzione della tua Chiesa: adoro la
potenza, la virt, l'efficacia del tuo Sangue che la rende santa, infallibile, invincibile, madre dei San-
ti, sorgente di vita soprannaturale, di grazia, di perfezione, di santit.
Fai che io sia membro vivo di questo corpo mistico e la mia vita sia nascosta, sepolta, consumata
nel Sangue e dal Sangue attinga le ispirazioni per la nuova vita di amore perfetto, di unione altissi-
ma, di consumazione ineffabile nel regno della grazia. q. 31 : 29 giugno
O Sangue di Ges, pegno del suo amore infinito, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, dono eccelso del Divin Padre, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, espansione ineffabile del Figlio, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, manifestazione di grazia dello Spirito Santo, abbi piet di noi. q. 31 : s. d.
seria e la sua Maest, le nostre tenebre e la sua luce, la nostra impotenza e la sua grandezza, le no-
stre debolezze e le sue Perfezioni, l'instabilit della nostra vita mortale e le infinite magnificenze
della sua eterna.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire schiudere l'anima alla intelligenza delle cose soprannaturali,
contemplare la vita umana dalle altezze del Cielo e sentire che Dio domina nelle alte sedi dell'anima
stessa.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire comprendere il disordine che nell'anima: la sua indegnit, le
sue miserie, le sue passioni, tutte le conseguenze lasciate dal peccato originale e quelle causate dal
peccato attuale, per salire poi con la grazia e con la luce della sapienza celeste a conoscere, o alme-
no intuire l'ordine che in Dio.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire vivere nel Mistero della Incarnazione, parteciparvi, riempire
l'anima de' suoi splendori, de' suoi meriti, della sua grazia, della sua potenza, della sua virt.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire ascoltare il linguaggio del suo amore e del suo dolore e inten-
dere quello pi augusto e sublime del Mistero.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire attingere la vita spirituale alle sorgenti e raggiungere la mag-
gior intensit, ampiezza ed eccellenza della vita soprannaturale.
Vivere nel Sangue di Ges vuol dire penetrare nei segreti della Sacra Umanit di Cristo, conoscere
gli altissimi fini della sua Passione nella redenzione delle anime e nella gloria che ridonder a Lui
nel tempo e nei secoli eterni.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire attingere lo spirito del Cristianesimo alle sue sorgenti, lasciarsi
penetrare dalla sua vitalit ed ispirare ogni azione alla sua sublimit.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire vivere nel regno del dolore infinito e dell'amore eterno.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire dilatare lo spirito nelle pi eccelse verit, elevarle nelle pi ar-
cane delizie, inebriarlo della pi pura, ineffabile, indefinibile soavit.
Avnzati, piccola anima, nel Mistero del Sangue di Ges, lava in esso le tue colpe, ripara alle tue
miserie, invoca i suoi meriti, la sua virt, la sua potenza e poi riempiti di Sangue, e quando esso tra-
boccher, allora ti sentirai ancor pi assetata e, spingendo l'ardore nell'abisso del Mistero, vivrai
nella luce dell'infinito e parteciperai alla vita della infinita misericordia di Ges.
Il Sangue di Cristo mi esalta, s, mi esalta e mi fa esclamare: tutti gli splendori del creato, tutte le
manifestazioni del genio, tutte le opere dell'intelligenza, tutto il canto delle anime, tutti gli eroismi
del cuore, tutti i palpiti della vita umana, tutto per il Sangue di Ges!
Insegnami, o Signore, ad accogliere la ricchezza del tuo Sangue prezioso, la luce che ne sgorga, la
virt di cui ripieno. Insegnami a comprendere che voglia dire vivere nel tuo Sangue, immolarsi in
questo Mistero, consumarsi in esso.
Insegnami i primi passi, dimmi le prime parole, manifestami le prime ascensioni, i primi gradi di
questa unione mistica, profonda, altissima, desiderata dalla tua carit, bramata dal mio povero cuore.
Dammi, o Signore, una capacit infinita per accogliere i tesori del tuo Sangue.
E la capacit infinita che dona Ges, consiste nelle partecipazioni ai suoi meriti infiniti in questa vi-
ta per renderla degna di partecipare in Cielo alla sua gloria infinita.
S. Paolo, che viveva di Cristo e in Cristo, salito al terzo Cielo: cos l'anima che vive nel suo San-
gue fatta degna di salire nei cieli altissimi, ed essi pure sono infiniti come infinita la potenza di
Dio, ma il grado di beatitudine e l'altezza sublime sono in proporzione dell'amore dell'anima, delle
immolazioni, della unione al Mistero. Ges si incarnato nella Vergine; in ogni anima verginale
Egli perpetua la sua Incarnazione mistica, purch essa dia a Lui, come la Vergine, tutti i sensi del
corpo, tutti i palpiti del cuore e tutte le energie della vita.
Il Sangue di Ges! un regno inesplorato. Se l'anima vi mette piede, non ritorna pi sui suoi passi e
lo smarrimento costituisce la sua immensa felicit.
Il Sangue di Ges , per le anime, ci che il sole per la terra. Entrare nel Sangue di Ges, vivere in
esso, vuol dire gettarsi in una fornace di luce e di fuoco! Vivere nel Sangue di Ges vuol dire la-
sciarsi avvolgere, penetrare, trasformare dalla potenza della luce e dell'amore!
O Signore, ricomponi, dinanzi a Te, le mie povere parole, onde giungano al tuo Cuore spogliate del
segno che le rende inesatte e forse sprezzabili.
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Giunga a Te il senso puro, semplice, ardente, quello che arde nel cuore come un grande fuoco e tra-
scina lo spirito come una forza irresistibile nella corrente del tuo Sangue, nella fornace del tuo Cuo-
re, nell'abisso del tuo Mistero. Amen! q. 31 : dicembre s.g.
alla piccola anima. Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire vivere in Cristo, di Cristo, per Cristo!
Vuol dire vivere nella sua Passione di amore, nella sua Passione di dolore: vivere nel Mistero della
sua Incarnazione, della sua vita umana, della sua Redenzione divina: vivere nella rivelazione e nella
storia, nella luce e nella grazia, nelle espansioni della sua misericordia e nelle ampiezze della sua
carit: vuol dire vivere nella vita soprannaturale verso cui tendono le anime perch in essa il ri-
flesso della luce di Dio, della grazia di Dio, dell'amore di Dio!
O mio Ges, se la mia piccola anima intende, gusta e si slancia in questa corrente di mistero, per-
ch Tu la inviti, la trasporti e la guidi, ma non vedi come essa insaziata della stessa luce che l'ab-
baglia, della stessa magnificenza che l'avvolge, dello stesso ardore che la consuma?
Svelati, o Signore: chiedi e dona ci che vuoi ottenere da me: compi la trasformazione e forma in
me le nuove capacit per accogliere i tuoi doni: eccita le potenze e crea sensi nuovi e attitudini inef-
fabili onde l'anima aderisca all'invito di amore. O Signore, svelami la tua volont, e, nella tua volon-
t, si consumi il mio spirito e tutto il mio essere. E Ges chiede alla povera anima una promessa
particolare: il voto generoso e perpetuo di vivere nel suo Sangue. E le fa intendere che questo voto
mirabile il compendio di tutti gli altri, ne anzi la corona, pi ancora, la sanzione e il premio [...]
- Obbligandoti con voto a vivere nel mio Sangue, incominci a pensare pi a me che a te: ti spogli
realmente di ogni cosa, di ogni idea, e di ogni volont per accogliere la voce, i desideri e compiere
la volont del mio Cuore -.
O Signore Ges, mi getto ai tuoi piedi confusa: non sono degna di ascoltarti, di riceverti in me e
tanto meno di offrirmi per i tuoi disegni di amore. Aiutami, dunque, o Ges, a comprendere questa
tua nuova misericordia, prepara la via, dona le forze, i mezzi, la luce, l'ardore.
Stretta alla croce, invoco l'aiuto della tua Madre Santissima: essa, pi di tutti, conosce l'eccellenza,
la santit, il valore del tuo Sangue divino. Essa rischiari la mia mente e la disponga ad accogliere le
sublimi verit, purifichi il cuore e lo immerga nella mistica corrente del fiume misterioso, mi inizi,
mi accompagni, e mi sostenga in questa via luminosa e arcana onde la piccola anima si renda stru-
mento docile e fedele delle grandi misericordie della tua provvidenza amorosa.
Sanguis Christi purifica, sanctifica, inebria me et omnes. Quando la piccola anima salir dinanzi al-
la presenza del Padre, nell'attesa del giudizio per la vita eterna, tremante, confusa, spoglia di ogni
cosa, senza meriti, n opere, n virt, con un cumulo di responsabilit, se sar vissuta secondo i de-
sideri di Ges, potr dire: O Signore, la mia vita fu sepolta nel Sangue di Cristo; i miei occhi, la
bocca, le mani, il cuore, i pensieri, i sospiri, i desideri, i palpiti, le speranze, le preghiere, le azioni, i
passi, tutto fu immerso nel Sangue, ricoperto dai suoi meriti e dai suoi splendori.
Come potrai giudicarmi? Come potrai giudicare il Sangue di Ges?
Il giudizio del Sangue di Ges un giudizio di misericordia e di amore! q. 32 : s. d.
Padri, dei Dottori, della Rivelazione, dei Profeti, diventa cibo, scienza, tesoro, ricchezza, luce e for-
za per l'anima stessa. Ma quando la verit attinta alla sorgente, bevuta col Sangue di Ges, allora
diventa essenza di vita, vita eminentemente soprannaturale. q. 32: s.d.
1928
283 - Che l'anima entri a vivere nel Sangue
Le continue manifestazioni di Ges all'anima costituiscono una vera istituzione; l'importante di
compierla. In qual modo? Stabilendo i mezzi, gli scopi, il fine voluto da Ges.
Egli vuole che l'anima entri a vivere nel suo Sangue divino: deve dunque dare un indirizzo fattivo
alle ispirazioni, e conseguire la perfezione degli altri voti; dare alla vita soprannaturale l'impulso pi
generoso e costante, cio cooperare alacremente al lavoro della grazia, e partecipare alle anime pi
largamente possibile i frutti, e i meriti del suo Sangue adorabile. In questa via sono necessari i pati-
menti, le croci, le tribolazioni.
L'anima intuisce che, mentre si rassegna a portare la croce, trova nella rassegnazione la virt di pro-
gredire nei desideri santi, la virt di salire all'unione pi intima e, procedendo con fedelt e amore,
si accorge che invece di portare la croce, portata da essa nelle mirabili vie della soprannaturalit.
- Dilata la mente oltre gli spazi esistenti e oltre quelli possibili, e intendi di estenderla cos sulle ve-
rit della fede; estendi il cuore oltre le ampiezze e le capacit esistenti possibili, e intendi che salga,
da cos immensa estensione, il tuo amore; estendi lo spirito sulle ampiezze del tempo e ancora, se
fosse possibile, oltre ogni misura ed ogni estensione e immagina di accogliere in tali estensioni il
mio Sangue. Crederesti di essere sazia?Il desiderio crescerebbe ancor pi, mentre inestinguibile il
mio bisogno di donare e di trovare dei cuori che accolgano le ricchezze del mio Sangue. -
Resa impotente di arginare le immense acque della divina grazia, simboleggiata nel Sangue di Ges,
l'anima si getta in esso, abbandonandosi alla corrente misteriosa. O Signore, io mi dono irrevoca-
bilmente al tuo Sangue divino, e tu concedimi di rimanere accanto a Te sull'Altare della tua Immo-
lazione, lungo il corso dei secoli, finch l'Altare del tuo sacrificio sar tramutato in quello della glo-
ria eterna. - Tutti i beni spirituali della terra sono largiti dal mio Sangue. Soltanto per virt del mio
Sangue i popoli possono ottenere e godere la pace, migliorare i costumi, prosperare nel bene, pro-
gredire nella scienza umana acquistando la sapienza celeste. Il mio Sangue il tesoro pi prezioso
della terra messo a disposizione di tutte le anime perch tutte possano acquistare con esso il cielo.
I Santi godono i frutti del mio Sangue, intercedono per virt del mio Sangue, mi danno gloria con lo
splendore acquistato con il mio Sangue.
I giusti, sulla terra, avanzano nella virt e accumulano tesori per virt del mio Sangue, e anche i
cattivi, i peccatori e gli infedeli godono indirettamente dei vantaggi di questo dono divino -.
Tutte le opere umane rappresentano lo sforzo della volont umana, ma pi ancora le opere dello spi-
rito sono frutto di questa volont educata alla scuola dello Spirito Santo.
Per intendere il segreto e la forza della volont nelle vie soprannaturali, bisogna raccogliersi ai piedi
della croce, immergere la stessa volont nel Sangue di Ges e seguire l'onda misteriosa.
Mentre il Sangue di Ges opera in noi, coadiuvato dalla nostra buona volont, per questa buona vo-
lont opera anche negli altri e cos ne risulta un lavoro esteso, complesso, meraviglioso.
L'anima, apparentemente, non fa nulla, non dice nulla, avvolta nel silenzio e nel raccoglimento,
ma unita al Sangue di Ges come una goccia di acqua unita a quelle prodigiose correnti che s'ag-
girano nelle viscere della terra alimentando tutte le sorgenti.
- Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue avr la vita eterna - e la vita eterna consiste nel
conoscere, amare, e gustare la vita del Mistero. Affrettiamoci dunque, con umilt, rispetto, devozio-
ne, e amore a questa mensa divina: avremo la vita, i fiori della vita, i frutti, le opere! Non pu ger-
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mogliare un filo d'erba, n sbocciare un fiore, n maturarsi un frutto senza la pioggia; non pu com-
piersi un atto di virt, un'azione eroica, la santit senza il Sangue di Ges. La piccola anima deve at-
tingere l'ispirazione della preghiera, della virt, del sacrificio, del dovere, dell'amore dal Sangue
adorabile di Ges. Deve compendiare tutta la devozione nella Passione di Ges, nelle piaghe, nel
Sangue, unificare le invocazioni, convergere ogni palpito, ogni sospiro, ogni preghiera al Sangue di
Ges! Impadroniamoci del Signore e poi ci impadroniremo delle anime e del mondo.
Come ho sentito la potenza, la realt, l'efficacia di queste espressioni!
Impadronirsi del Signore, vuol dire gettarsi ai pi della sua Croce e nutrirsi del suo Sangue: esso,
donandoci la vita di Ges, ci unir alla sua Potenza, alla sua Santit, e alla sua Carit.
Il Signore dirada, a poco a poco, il velo che ci nasconde i pi alti misteri, ma per essere fatti degni
della Rivelazione bisogna aspettare con amore vigilante e desiderare con brama sempre crescente.
I fiori che raccogliamo dal giardino della nostra devozione nel cammino della nostra anima lungo le
vie del Signore siano deposti ai pi della Croce perch la rugiada della celeste benedizione e la virt
del Sangue divino li trasformi in frutti di vita eterna. Nella mia vita non vedo e non trovo che mise-
rie, peccati, infedelt e iniquit, ma ho tra le mani il Sangue di Ges, esso mi riempie la mente, il
cuore, e lo spirito, la mia giustificazione, la mia difesa e la mia salute.
O Signore Ges, intendo di consacrare ogni pensiero, di cedere ogni speranza, di rinunziare ad ogni
gioia, di sopportare ogni pena, di compiere ogni dovere, di perdere il ricordo di ogni cosa gradita, di
abbandonarmi a tutte le disposizioni della provvidenza per il tuo Sangue divino. q. 32 : gennaio s.g.
perch conosce tutta la tua Passione di amore e di dolore, la conosce e l'adora, la invoca, la benedice
e implora, ripetendo con amore sempre pi intenso: O Ges, dammi il Tuo Sangue per cibo, per be-
vanda, per sigillo, come vita del tempo e come vita dell'eternit! Amen!
L'anima privilegiata da Ges con grazie particolari, come il sacerdote dell'antica legge, pare intro-
dotta nel sancta sanctorum dove, nel silenzio e nel nascondimento si compiono le pi dolci manife-
stazioni dell'amore di Dio e le pi larghe dedizioni dell'anima.
Essa intende il Mistero che l'avvolge, s'immerge nella sua luce vitale e risponde ai richiami divini
con tutte le energie della volont. In un silenzio cos profondo e soprattutto nel silenzio di se stessa,
ascolta il linguaggio mistico che le addita la via delle ascensioni.
Intende che il voto di vivere nel Sangue di Ges, in un certo senso, ha un carattere pi saliente del
voto di maggior perfezione. Con questo voto l'anima si obbliga a compiere le azioni della vita, gli
impegni spirituali e quelli morali con la maggior perfezione possibile per amore di Ges. Col voto
di vivere nel suo Sangue prezioso, l'anima eleva ancor pi il senso dell'amore, impegnandosi a con-
vergere la vita dell'intelligenza, quella del cuore e dello spirito nella Passione di Ges, nel Mistero
sublime dell'infinita sua misericordia. Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire unirsi a Ges incarnato,
crocifisso, morto, risorto per noi: unirsi a Lui per compiere i quattro altissimi atti della adorazione,
del ringraziamento, della riparazione e della impetrazione. Adorare il Padre con occhi, nel cuore e
nello spirito il riflesso delle piaghe di Ges, il mistico segno della croce formata col Sangue!
Ringraziare il Padre con la voce del Sangue di Ges, voce arcana, melodiosa, divina, operante!
Riparare le offese fatte al Padre col Sangue di Ges, offerta di valore infinito e di infinito amore,
avente gi in s la pienezza della grazia, dei meriti, della giustificazione e della santit.
Impetrare con la potenza del Sangue di Ges! Chi potrebbe resistere alle sue suppliche se ha in s
tutte le virt, tutta la potenza e tutta la forza, non solo per ottenere, ma altres per operare prodigi di
misericordia? Il voto di vivere nel Sangue di Ges non che la perfezione, la corona, il compimento
degli altri sette voti con i quali l'anima, sebbene indegna, salita grado grado nelle vie di Dio, di-
menticando se stessa ed ogni cosa terrena. Infatti, con il voto di povert, si spogliata delle cose
terrene; col voto di castit si spogliata di ogni piacere sensibile; col voto di ubbidienza si spo-
gliata della volont; col voto di amore si spogliata dell'egoismo; col voto di rinunzia si spogliata
di ogni bene spirituale; col voto di immolazione si spogliata della vita pi intima; col voto di
unione si spogliata della vita del tempo per avere quella eterna.
In questa vita sovrumana stabilito il compimento del voto. Questo voto, pi che nel mantenere un
proposito, consiste nell'accogliere la grazia straordinaria che piove dalle membra piagate di Ges
Crocifisso. Non c' nessun programma per questa via cos nuova: il programma andr svolgendosi
se l'anima stabilir la sua vita, le opere, le energie nel Sangue di Ges.
La via di questa vita la sofferenza - l'aria l'amore - la luce la fede - l'alimento la preghiera - il
sostegno la virt della croce - l'abitazione il Calvario - il ristoro, la bevanda, l'alimento, tutto
nel Sangue di Ges - il conforto il Cuore di Ges - il mezzo per avere tutto questo la preghiera -
lo scopo la santit e la meta l'unione con Dio - il fiore ultimo, il Cielo! q. 32 : gennaio -febbraio
e all'altare. Ognuno per, che sia unito a Ges, alla sua Passione e al suo Sangue, esercita nelle
anime un'influenza efficace, trascinandole verso il suo Cuore adorabile per virt della sua grazia
cooperata dai Santi desideri del loro cuore.
Ges ripete all'anima: - sarai stabilita nella mia eternit mediante la vita del Sangue. Ricorda che
l'anima, quando oppressa dal peso della propria abbiezione, deve fare pi atti di fiducia in me che
di abbattimento, poich, riposare il pensiero e il sentimento sulle proprie miserie, equivale a spro-
fondarsi nelle miserie stesse, mentre, salendo a me con la confidenza e l'abbandono, vuol dire tro-
vare le ali per volare alto, nelle regioni della grazia e della pace. -
Porter il calice delle mie sofferenze sotto la Croce di Ges: riempito del suo Sangue, diventer of-
ferta divina, impetrazione efficace e olocausto di amore. Come avviene, o Signore, che scorrendo
sulla terra, continuamente il fiume del tuo Sangue, non si vedono i frutti meravigliosi che dovrebbe
produrre? Perch non tutti conoscono, adorano e invocano questo Mistero di infinita carit? Perch
anche le anime buone non sanno vedere, comprendere, adorare questo tesoro immenso che racchiu-
de la felicit del tempo e quella dell'eternit?
Perch le anime sono attaccate alla terra, e avviene che, mentre questo fiume maestoso passa trasci-
nando con s i piccoli sassi, le foglie, le erbe poco aderenti alla terra, ci che sprofondato nel fon-
do, resta invece insensibile al passaggio dell'onda, anzi sepolto dal peso di essa?
Cos avviene delle anime attaccate alla terra e a se stesse. L'onda del Sangue, anzich travolgerle e
portarle nell'oceano della misericordia, le seppellisce ancor pi nelle loro miserie.
il castigo pi terribile [...] Prima di salire al Cielo, Ges promette lo Spirito Santo, l'altissimo do-
no di Dio. Ma altres il dono della Passione poich lo Spirito Santo estender nella Chiesa i frutti,
i meriti, la virt della Passione, del Sangue di Cristo.
Lo Spirito Santo guid gli Apostoli nella celebrazione dei Divini Misteri, nella amministrazione dei
Sacramenti e, per i Sacramenti nei quali la vita, l'essenza, la potenza della Passione, le anime
giungeranno al Mistero. La Pentecoste l'esaltazione, il trionfo, la corona della Passione di Ges.
Per la tua Divina Passione donami, o Ges, lo Spirito Santo. O Spirito Santo, introducimi nella Pas-
sione di Ges, uniscimi, consumami in essa col fuoco del tuo santo e divino amore [ ... ] q. 33 : s. d.
bra stesse irrorate di Sangue. O mio Ges, vivere cos, rimanere cos, morire cos ricoperta del tuo
Sangue! Se potessi comparire dinanzi a te, mio Signore, mio Redentore, mio Giudice, mio Maestro,
mio Sposo, con una sola goccia del tuo Sangue divino! Quanta pace e quanta speranza mi d questo
pensiero! Come l'anima si dilata in queste grandezze del tuo amore! Come sente rinnovare in s l'a-
lacrit, la dolcezza, la soavit dei primi anni! L'annientamento fatto cos?
O Signore, esso mi spaventa e mi entusiasma, mi getta a terra e mi eleva fino a Te, minaccia la mia
distruzione e, invece, mi d la vita. Equilibra, o Signore, col tuo Sangue divino le mie forze, i sen-
timenti, gli ardori, le aspirazioni. Rinnova in me la giovinezza dello spirito, ristora il terreno dell'a-
nima mia, da' vigore ai poveri fiori, sapore e compimento ai miseri frutti; fragranza, freschezza e
soavit al povero giglio della mia purezza. Esso mi appare sciupato: le nebbie, il gelo, le intemperie,
il soffio di mille cose, e specialmente quello del mio amor proprio e della mia sensualit, gli hanno
tolto lo splendore e rapito il profumo. O Signore, nessun fiore pu riaversi se avvizzito e calpestato,
tanto meno il giglio cui basta il tocco della brezza per sfiorarne il candore immacolato.
vero, ma se io porto questo povero giglio sotto la Croce e lo ristoro con la rugiada del suo Sangue,
esso riapparir fresco e olezzante, grato al tuo onore ed al tuo amore. O mio Ges, ridona alla mia
anima la purezza immacolata attinta alle acque lustrali del Battesimo, perch possa vederti, unirmi a
Te, consumarmi per Te nella vita del tuo Sangue adorabile. Ridonami la purezza della mia infanzia,
quando tutto era luce, fiamma, bellezza, ardore intorno a me e la vita si compendiava in una tensio-
ne amorosa verso la tua misericordia e verso la tua carit.
Ridonami la semplicit, l'ingenuit di quei giorni sereni nei quali l'abbandono fluiva dalla mia nulli-
t e dalla preghiera ardente, cos l'annientamento mi far trovare la via per una ascensione pi rapi-
da. L'annientamento distrugge l'amore di Dio? Tutt'altro! lo rende anzi pi intimo e reale.
Per l'annientamento l'anima si stacca da se stessa come il pulviscolo si stacca dalla roccia ed lan-
ciato negli spazi senza pi tregua nella sua corsa: come la goccia limpida si stacca dal ghiacciaio
che la teneva avvinta e corre frettolosa al mare: come l'onda baciata dal sole si dilata, si fa leggera,
si eleva e sale a perdersi nelle alte sfere. Distaccandosi da se stessa, l'anima ripete: sono un nulla! e
questa affermazione sincera, distrugge la distanza, l'abisso che corre tra s e il suo Dio ed ella si
slancia in Lui con un abbandono ineffabile. L'annientamento mi allontana dal Mistero?
Anzi, rende l'anima pi atta a ricevere il riflesso. L'annientamento rende l'anima inoperosa? Tutt'al-
tro! esso invece un lavoro simile a quello degli scavi: ci che trova e che scopre sempre prezioso.
O Signore, sono ancora sotto la Croce e vi rimarr nell'atteggiamento della mia nullit, aiutami a
comprendere queste misericordie della tua grazia!
L'annientamento getta l'anima nell'aridit? La ricolma, invece, di beni.
Tutte le vie sono ineffabilmente ripiene di luce e di grazia purch l'anima segua la voce, la volont,
le disposizioni di Dio. Se l'anima sale abbandonata alle attrazioni dello spirito di Dio, irrorata dal-
la pioggia salutare della grazia, avvolta dalla fiamma ardente della divina carit, consumata nella
luce purissima dell'eterno amore. Ma se l'anima discende in se stessa trova correnti segrete, nascoste
e perenni come quelle che scorrono nelle viscere della terra, trova il fuoco e, con esso, la luce, il ca-
lore e la consumazione, la trasformazione. Signore, lasciami sotto la tua Croce: lascia che il mio
corpo sia sostegno ai tuoi piedi e le mie povere labbra siano a contatto del Sangue che esce dalle lo-
ro ferite. Ma sono piccola, troppo piccola! Era alta, era bassa la Croce di Ges? Non lo so.
Per me, non cerco, n seguo le indagini della Storia: per me, l'unica storia, la pi vera e reale quel-
la che Ges scrive col suo Sangue nelle anime e su in Cielo. Non sono degna di stare sotto la Croce!
S, o Signore, i titoli per essere degna della tua misericordia e del tuo Sangue sono i miei peccati!
Sono a terra come i bambini, ma l'amore batte le vie del Cielo e questo amore guida le mani a sca-
vare la mia fossa sotto la Croce di Ges. Io scavo e le mani si riempiono di Sangue, cos come la
Beata fanciulla di Lourdes, scavando nella terra, vedeva gorgogliare una sorgiva purissima e disse-
tava con quella il suo amore. Bevo il tuo Sangue o Ges, e mentre sotto i miei sguardi, si dilata e si
sprofonda la fossa riempiendosi di Sangue, ripeto: o Signore, fammi morire sotto la Croce perch il
mio corpo e la mia anima siano immersi nel tuo Sangue e trovino in esso la pienezza della virt re-
dentrice. Amen! [...] O Signore, ripeto con S. Ambrogio, rigenera in me sensi nuovi onde accolgano,
non solo il tuo sacramento, ma la virt e l'essenza del Mistero!
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O Signore Ges, rendimi degna di Te: fa che il mio corpo sia il calice del tuo dolore, il cuore, il ca-
lice del tuo Sangue e il mio spirito sia il calice del tuo amore onde sia perpetua in me la comunione
del tuo Sangue, la comunione della tua grazia, la comunione della tua vita. Amen! [...]
Vivere ai pi della Croce nel Sangue di Ges un santificare tutta la vita spirituale [...]
Fai, o Signore, che io sia la pi piccola, ma la pi perfetta goccia di Sangue del corpo mistico della
tua Chiesa [...] O Ges, riempi la mia mente del tuo Sangue onde abbia le disposizioni per ricevere
la luce del Mistero: riempimi il cuore onde abbia le disposizioni per ricevere e conservare la virt
del Mistero: riempimi lo spirito onde abbia le disposizioni per ricevere e conservare la vita del Mi-
stero! q. 34 : marzo s.g.
ti si dicesse: Ripara! sarebbe un assurdo. Ascolta. Un'anima in peccato mortale ha in s una rovina
maggiore di quella rappresentata dallo sterminio di mille citt. Chi potr ripararla? In qual modo?
Ebbene, figliuola, t'insegno il segreto: Portando su quelle rovine il mio Sangue onnipotente. -
q. 36 : settembre s. g.
tutte le cose e spesso lo vedi sui pinnacoli dei templi e sulle pi alte vette dei monti.
Naturalmente anche l'anima sale la via della vita con la sua croce. Ma pensa in cielo dove la croce
sar il trofeo dell'amore; attorno ad essa saranno le anime pi amanti, quelle che seppero rivestirsi
del sacro paludamento del Sangue, rivestirsi di esso e vivere nel dolore, di amore. q. 36: settembre s.g.
Sangue. E comprendevo che la creatura, la quale contempla con fede questo Mistero, si salva sicu-
ramente; quella che lo invoca, si santifica; quella che si nutre di Sangue, si arricchisce in modo in-
concepibile. E sentivo fluire dal Sangue di Ges le forze nuove per una vita rigenerata. La piccola
anima poteva cos accostarsi alla Croce, librarsi accanto alle piaghe, penetrarvi profondamente e vi-
vere in esse. O soli fulgenti di eterna bellezza! O mistiche sorgenti di sovrumana bellezza!
O inconcepibili altezze della divina misericordia! Le oblazioni del Sangue di Ges!
Ma accostiamoci al Mistero della Circoncisione, gettiamoci a terra accanto a Ges nell'Orto degli
Ulivi, stringiamoci alla colonna, alle sue braccia straziate, ai suoi piedi rigurgitanti del Sangue pre-
zioso; stringiamoci al suo Cuore squarciato, profondamente ferito e beviamo a dismisura l'onda ri-
generatrice. Beviamo a saziet, e il divino alimento raddoppier la sete e l'amore; beviamo per noi e
per gli altri: per i fedeli e per gl'infedeli, per i giusti e per i peccatori, per i Santi e per Ges.
S, beviamo per dissetare la sete di Ges, perch quanto pi le sue oblazioni sono abbondanti, tanto
meglio appagano la sua sete di amore. Beviamo il Sangue di Ges, prostrati a terra, umilmente, de-
votamente, santamente. Rivestiamoci del Sangue di Ges, con fede, con speranza, con amore.
Uniamoci al Sangue di Ges con tutte le facolt dell'anima, con le energie del cuore, con i desideri
della vita. Contempliamo il Sangue di Ges che scende dal Cielo pi vivido, fulgente e inebriante
della luce, e sale dalla terra recando al trono di Dio l'essenza della nostra povera vita umana, rivesti-
ta de' suoi meriti, de' suoi doni e delle sue misericordie infinite. q. 37 : 9 novembre
Abbi piet di me, o Signore, insegnami le tue vie e sostienimi nella tua vita.
Ai piedi di Ges, in casa del Fariseo, la Maddalena ebbe il perdono dei peccati; ai pi della Croce
ebbe le sovrabbondanze della redenzione nella vita di unione e di santit; ai pi di Cristo risorto eb-
be la caparra della vita eterna con il dono dell'apostolato. Vivere ai pi di Ges, ai pi della sua Cro-
ce, ai pi del suo Tabernacolo, vuol dire tenere aperta l'anima alle predilezioni del Redentore e rice-
vere successivamente i doni sublimi della penetrazione nel Mistero, dell'unione alle sue oblazioni,
della consumazione nella sua divina carit. Non c' atto di culto tanto gradito al Cuore di Ges co-
me quello di contemplare la sua Passione, adorare il suo Sangue, invocarlo, immergersi in esso per
diventare strumento delle sue divine misericordie. q. 37: 11 novembre
Chi mangia la mia carne e beve il mio Sangue, rimane in me e io in Lui (Giov. VI. 57).
Allora effettivamente pu dire di essere rigenerata, e si verificano le parole dette da Ges a Nico-
demo: Dio ha cos amato il mondo da aver dato il Figlio suo unigenito, affinch ogni credente in
lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Allora si compiono quelle di S. Paolo: Con Cristo son
confitto in Croce: e vivo non gi io, ma vive in me Cristo.
Allora, piccola ma reale goccia di Sangue di Ges, sono nuovamente da Lui trasformata per il bene
dei fratelli concorrendo alla formazione del corpo mistico della Chiesa.
Il Sangue inizia, sviluppa e mantiene la vita fisica; esso d il movimento alle labbra, alla mano, al
piede, al cuore, l'accento alla parola, i fulgori alle pupille, lo slancio al pensiero. Il Sangue di Ges
inizia, sviluppa e mantiene la vita mistica; esso dilata il pensiero, accende il cuore, illumina la men-
te, rende visibili e sensibili le cose eterne nel godimento della grazia, nell'accoglimento della verit,
nello struggimento dell'amore. Il Sangue di Ges celebra realmente con l'anima i mistici sponsali
nella effusione della pi larga e generosa carit.
E la povera piccola anima tutta confusa, commossa dalla sovrabbondanza dei beni celesti, incapa-
ce di esprimere la grandezza delle divine misericordie. Consacrando la mia misera vita al Sangue di
Ges, credevo di offrire dei doni, mi sono trovata invece in mezzo alle sue dovizie pi meravigliose;
credevo di rinunciare a qualche cosa, ho trovato invece il mio Tutto; credevo di raggiungere la meta
di tanti sospiri, ho visto, invece, aprirsi una via nuova, larga, fulgida; credevo di compiere un dove-
re, invece ho compreso che si effettuato il desiderio di Ges; credevo di stringermi alla croce, in-
vece mi son trovata immersa nella luce, nella grazia, nella carit, nella santit del mio Dio!
O misteri di Ges! O bont, o misericordia, o dolcezza, o potenza del suo Sangue!
Esso non solo avvolge il cuore con un mistico anello di Sangue, ma mi riempie di Sangue gli occhi,
le mani, il cuore, mi inebria, mi toglie la parola, la conoscenza, il senso umano e mi d l'intuizione
delle cose divine, l'adesione ad esse, mi sprona e mi trattiene, mi vuota e mi riempie, mi toglie ogni
luce e mi d la luce nella tenebra, mi sazia e nello stesso tempo acuisce la sete, mi ricolma di dol-
cezza e mi fa considerare come elementi necessari per la nuova vita soprannaturale tutte le pene e le
sofferenze; mi sprofonda poi nell'abisso della mia miseria per elevarmi, come la piccola goccia
sperduta nell'oceano, per il bacio del sole, fino agli alti spazi celesti. Inebriata dal Sangue adorabile
di Ges, depongo ai pi della sua Croce i miei propositi, umili e semplici ma indirizzati allo scopo
di tenere l'anima sempre pronta e aperta ai richiami della grazia. q. 37 : 13 novembre
1929
306 - L'unico ristoro fu il Tuo Sangue
Hai veduto che l'unico ristoro nel cammino aspro e triste, l'unica bevanda, l'unica luce, l'unica spe-
ranza fu il tuo Sangue divino, prezioso, adorabile, potentissimo, sceso in me con la virt e le dol-
cezze della vita superna [...]. O Sangue di Ges, come sei potente, amabile, soavissimo! quanta pace
infondi nelle anime, quante armonie dischiudi allo spirito, di quanti tesori non riempi il cuore!
O Tesoro il pi prezioso e, apparentemente, il pi negletto! O pegno di amore ineffabile, o sorgente
di chiarissima luce, o ministro di grazia, di dolcezza e di tranquillit, scendi nell'anima mia e ispira
il canto dell'abbandono, il magnifico canto che dal cuore e dal labbro sale con l'amore fino al cielo.
q. 38: 22 marzo
E quell'immolazione divina non rinnova nell'anima la Vita, la Passione, la Morte del mio Ges?
E rinnovando nella povera anima questo Mistero sublime, non pu espandervi ancora le pi larghe e
profonde testimonianze di amore? E se Ges compie un Mistero, non pu concedere che l'anima
gusti, comprenda e contempli i riflessi di questo Mistero di amore? cos che intendo, che amo, che
adoro, che invoco, che sento e gusto e canto il Mistero del Sangue di Ges!
vero, ricevendo Ges in me ricevo la sua Divinit, la sua anima, il suo Corpo e il suo Sangue.
Credo a questo Mistero, credo e darei la vita per attestarlo. Ma credo ancora che Ges, entrando in
un'anima, le si svela come vuole, la attrae con speciali richiami, la fissa su quegli splendori che Egli
crede meglio, la immerge, la nutre, la riempie della virt ineffabile del Mistero, cos che l'anima
stessa si vede e si sente orientata verso di esso da dover abbandonarvisi totalmente come non ci fos-
sero altre vie, altri segni, altri mezzi, altri splendori pi dolci, vitali e sublimi.
So che, pur credendo di dire cose nuove, non ripeto che quelle gi manifestate altre volte sotto l'im-
pulso dell'amore. So per che, nonostante la mia debolezza, le infedelt, i dolori, le prove, le vicen-
de, le distrazioni della vita, la povera piccola anima sempre pi unita a Ges, al Mistero della sua
Passione, del suo Sangue; che anzi, quel Sangue la luce dell'anima, il suo sospiro, il cielo in cui
spazia, l'onda a cui si abbandona, la voce che la guida, il sorriso che la ricrea, la forza che la sostie-
ne e la trasporta verso lidi remoti, fulgenti di bellezze sovrumane.
Ges dunque orienta questa sua piccola anima verso le sue Piaghe adorabili e verso il suo Sangue
divino, la inebria del mistico sapore, la inabissa nel Mistero e fa che si smarrisca per le vie spaziose
della sua misericordia infinita. Oh! come consolante, giocondo e ineffabile lo smarrimento dell'a-
nima nelle vie di Dio! Potessi, o Signore, perdermi in queste vie, e non ritornare mai pi sui passi
della mia povera vita umana! Perdermi negli splendori del Mistero, nei segreti del tuo amore, nei
reconditi disegni della tua volont! Potessi, almeno purificare il mio spirito, elevarlo, santificarlo a
contatto delle tue misericordie di amore! Potessi, se non intuire, adorare in ispirito e verit le opera-
zioni ascose del tuo Sangue divino! il tuo Sangue che mi riempie di ardore, che suscita in me de-
sideri sempre pi accesi e audaci, che mi fa sperare contro ogni speranza, che mi fa vivere in un re-
gno di giustizia e di pace e mi preludia il santissimo regno dell'amore.
O Sangue di Ges, sii benedetto, adorato, glorificato! Tu compi nelle anime, nella mia poverissima,
arcane meraviglie. Sento che la tua virt mi ricrea, rigenera in me sensi nuovi, energie soprannatu-
rali, palpiti, sospiri, abbandoni: sento che Tu mi dai una vita sovrumana, quasi lo spirito fosse libero
dalla schiavit del peccato. O Sangue di Ges, sii benedetto, sii glorificato!
Se tutti conoscessero la potenza della tua virt! Essa investe l'anima e vi toglie non solo il peccato,
ma altres ogni reliquia del peccato ed ogni conseguenza e, nello stesso tempo, ripara le offese fatte
al Padre, ripara le offese fatte a Ges e allo Spirito Santo, ripara il tempo perduto, riconquista le ric-
chezze spirituali trascurate, ricompone la vita nella sua pi perfetta essenza e la ordina secondo i di-
segni amorosi della Divinit. O Ges, lasciami dire quello che intendo attraverso questa corrente di-
vina di amore. dottrina che nessuno pu essere certo della propria predestinazione e io rispetto e
venero tale affermazione. Ma non pur vero quello che ho compreso sotto la tua Croce, immergen-
domi nel tuo Sangue, nutrendomi di esso, consacrandomi tutta alla sua gloria, che vivendo nel tuo
Sangue ho il pegno pi certo della mia predestinazione? Quanta luce scende dal Sangue a illuminare
questa verit! O virt eccelsa del Sangue del mio Ges, perch non mi dato comprendere, rivelare
e partecipare a tutti le tue meraviglie ineffabili? q. 38 : 23 marzo
non d esso all'impeto del cuore, all'ardenza dei desideri, all'intensit dell'amore!
il tuo Sangue che suscita le generose dedizioni, che svela gli orizzonti della verit, le dovizie della
grazia, le arcane sublimit dell'ascensione e dell'unione profonda.
Il tuo Sangue, o Ges, inizia, svolge, mantiene e corona la vita mistica dell'anima.
Se i Santi hanno raggiunto la perfezione toccando le vette dell'amore, perch furono mistici del
Sangue di Ges! Se la mia povera anima sente e gusta le arcane dolcezze della vita immortale,
perch vive nel Sangue di Ges. O Mistero augusto! O dovizia inesauribile!
O vincolo possente che ci rannodi all'eterna vita! q. 38 : 24 marzo
Facciamo il nostro Purgatorio sulla terra vivendo, pregando, operando nel Sangue di Ges.
La parabola dei talenti ha per me la sua pi alta significazione se la medito ai pi della Croce di Ge-
s. La misura del Sangue sparso da Ges per me e per tutti mi riempie l'anima di compassione e di
commozione. Che potremo dire al giudizio di Dio di questo talento prezioso offerto, prodigato per
noi fin dal principio dei secoli? O mio Ges, perch la nostra vita non converge tutta la sua attivit
verso questo tesoro inesauribile da cui scaturiscono tutti i beni temporali e tutti quelli eterni?
Perch non vogliamo arricchirci di questi beni inestimabili che ci avvicinano a Dio e ci rendono de-
gni del suo amore? Non c' linguaggio al mondo che sappia esprimere e glorificare il Sangue di Ge-
s. Esso la mistica perla, per acquistare la quale bisogna vendere tutto, la volont, la libert, la vita
stessa, giacch, per offrire a noi si grande tesoro, Ges ha sacrificato tutto: il regno celeste, la vo-
lont, la libert, la vita stessa. Nel Sangue di Ges la sorgente della vita spirituale, della vita eterna.
Pi mi nutro del Sangue di Ges, pi crescer in me la vita spirituale e pi gloriosa, pi gaudiosa
sar per me la vita eterna. Nel Sangue di Ges trovo le spiegazioni pi forti, pi elevate e pi con-
vincenti di ogni verit. Nel Sangue di Ges trovo la pace ineffabile, l'esperienza pi vivida, l'amore
pi tenero e santo. Il Sangue di Ges mi distacca dalle cose create e mi congiunge a quelle eterne;
mi mette in comunicazione con le anime del Purgatorio, con quelle degli spiriti celesti, con la Ver-
gine Santissima, con l'anima, con il Cuore, con l'amore di Ges!
Il Sangue di Ges l'artefice di ogni santit.
Il Sangue di Ges il mistico banchetto della dispensazione, sempre pronto, imbandito, gaudioso.
Partecipando ad esso, l'anima ha il pi grande ed efficace ristoro: nutre la mente, il cuore, lo spirito;
perfino le membra sentono una nuova vita di dolcezza, di pace, di ordine, di armonia.
Se tutto questo opera il Sangue di Ges nella nostra vita terrena, miserabile e sensuale, che far ap-
plicato alle Anime del Purgatorio, distaccate dalla terra, dai sensi, e dalla materia, pronte, perci, e
meglio adatte a lasciarsi trasformare? O Sangue di Ges, delizia dei nostri cuori, abbi di noi piet.
Per ricevere in grande copia il Sangue di Ges necessario un profondo silenzio interiore.
Non chiedo che una sola cosa al mondo: di essere immersa e sommersa nel Sangue di Ges, di vive-
re in esso e di morire per la sua gloria. Tutti gli splendori del cielo, tutte le armonie della terra, tutte
le bellezze della scienza, dell'arte, della civilt umana, tutto nulla al confronto della scienza, dello
splendore, delle armonie, delle grandezze, delle ricchezze del Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges il mio amore. Il Sangue di Ges la mia vita. Il Sangue di Ges la mia gloria.
Lasciami cantare, o Ges, le meraviglie del tuo Sangue adorabile!
Il Salmista ha celebrato le magnificenze della tua Divinit, della tua Santit, della tua Potenza e del-
la tua Gloria: egli ha cantato la grandezza della tua Misericordia, l'ampiezza della tua Bont, l'eccel-
lenza della tua Verit, la dolcezza della tua Parola, la tenerezza del tuo Amore.
Con le sue parole inspirate e infuocate, io canto, o Signore, le grandezze del tuo Sangue adorabile!
Ho veduto come un fiume di purissime acque discendere dalle altezze dei Cieli.
E mentre l'onda, fresca e limpida, scorreva impetuosa, portando dovunque la vita, mandava all'in-
torno, sprazzi di luce vivissima, la quale emanava altres una forza di immenso calore.
Immagine stupenda dei mirabili effetti del Sangue di Ges! Oh! Scendi in me, acqua purissima, che
ha le sorgenti nello stesso Cuore di Dio; scendi in me, vivida luce, che rifletti gli splendori della Di-
vinit; scendi in me, fiamma vitale, promessa, e portata da Ges sulla terra per i cuori che vogliono
vivere e morire nella grazia, nella salute e nell'amore.
O Sangue adorabile del mio Ges, Ti adoro, Ti invoco, Ti desidero, Ti sospiro ardentemente nell'a-
nima mia per nutrirmi di Te, per purificarmi, per rendermi degna della tua carit.
Deh! vieni e m'inebria, vieni e mi trasforma; vieni e donami i sensi, la virt, la grazia di portarti nel
Purgatorio tra le anime assetate della tua virt redentrice.
Io intendo di versarti abbondantemente sulle anime che mi sono care: sull'anima della Mamma mia
e su quella della mia Venerata Provinciale. O Sangue Divino, scendi e purifica, scendi e giustifica,
scendi e abbella e salva e guida al Cielo quelle anime Sante!
O Sangue adorabile, mistero di giustizia e di perdono, di redenzione e di glorificazione, deh! avva-
lora i desideri di quelle anime sante e guidale al regno dell'amore. Amen!
Il Sangue di Ges alimenta la fede fino a rendere visibili e sensibili i riflessi del Mistero, e l'anima
115
vive in essi come in un'atmosfera divina. Che importa se non sa n raccogliere, n comprendere, n
manifestare simili meraviglie? Basta che viva con libero abbandono di tutte le sue facolt: sapr il
Signore renderle nella vita eterna, in sostanza di amore, ci che quaggi fu esercizio di fede e di ri-
nunzia. Il Sangue di Ges mi d il lume per conoscere le cose di Dio in questa vita e prepara l'anima
per l'accoglimento e la comprensione di quelle eterne. La vita del tempo mi data perch possa ar-
ricchirmi del Sangue di Cristo: quale rendiconto se dimenticassi questa sorgente inesauribile delle
dovizie divine! La Passione di Ges il Mistero delle elevazioni sublimi.
Vita della mia vita interiore il Sangue di Ges. Esso compie nel pi segreto operazioni incompren-
sibili che si riflettono per nell'anima con impressioni incancellabili. Il Sangue di Ges il prezzo,
il segno, il pegno della mia giustificazione. Il Sangue di Ges il cammino luminoso, rapido,
ascensionale verso gli splendori del Mistero. Il Sangue di Ges la sorgente di ogni ricchezza spiri-
tuale, di ogni elevazione soprannaturale, di ogni grandezza morale.
O mio Ges, voglio prepararmi il meglio possibile a riceverti nella S. Comunione. Intendo di rice-
verti, o Ges, col cuore fervente delle anime dei Santi, dei Sacerdoti, delle anime innocenti; col cuo-
re delle anime che sono in Purgatorio e che comprendono l'eccellenza del Mistero; col cuore degli
stessi Beati; col cuore della Vergine, col tuo stesso Cuore, o Ges, il solo degno dei tuoi Misteri, dei
tuoi sacrifici dei frutti sovrabbondanti della grazia. q. 38: 1-31 luglio
nima che il Tabernacolo di Ges, donde Egli si manifesta con le grandi misericordie del suo infinito
amore, nella immolazione di tutto se stesso, nella profusione del suo Sangue adorabile.
Potessi comprendere l'eccellenza di questo eccelso dono del Signore, effuso nella mia piccola anima
con una larghezza e continuit inesprimibili!
Potessi corrispondervi con tutte le mie povere forze! Potessi dare il tempo, la volont, la libert, la
vita: s, la vita in mezzo ai pi penosi tormenti per il Sangue adorabile del mio Ges!
Non me lo ha Egli dato, non lo ha versato per me in mezzo ai pi grandi tormenti? E tutt'ora, dal
Tabernacolo, dall'Altare dove s'immola continuamente, non lo prodiga per me e per tutto il mondo,
in mezzo agli strazi cagionati al suo Cuore dalle anime cattive, ingrate, infedeli, traditrici?
O mio Ges, non so pensare, non so parlare, non so meditare, non so invocare, adorare, amare che il
tuo Sangue prezioso. Tutti i Misteri mi portano ad Esso quasi attingendovi la sanzione; tutti gli
splendori della tua luce indefettibile, tutte le manifestazioni della tua carit, le infinite testimonianze
del tuo amore, le provvide disposizioni della tua sapienza, le forze regolatrici della santit, le fiam-
me consumatrici della mia miseria, tutto ci che vedo e sento in me di grande, di puro, nobile, santo,
perfetto, immortale: tutto frutto, merito, virt e trionfo del tuo Sangue prezioso. q. 39 : 4 novembre
sforzo per non ricadere. Se poi l'anima si avvicina al Sangue di Ges senza colpe volute o avvertite,
allora, al solo appressarsi al Sangue divino, resta cancellata ogni macchia, tolto ogni languore, ripa-
rata ogni debolezza, riempito di luce, di grazia e di amore ogni solco.
E pensa se l'anima cos avvolta dalle misericordie del Sangue divino si mantiene nello stato di pu-
rezza di fervore e di amore! Se quest'anima si mantiene poi libera nella vita, distaccata, pronta alle
disposizioni di Dio, interessata di nessun altro bene all'infuori di quello che vuol dare a Ges con la
conversione delle anime e alle anime con la partecipazione del Sangue di Ges!
Chi mi potr distaccare dalla Croce, dal Sangue del mio Ges?
Non le pene della vita, non la tribolazione, non la solitudine, n l'isolamento, non la debolezza, n la
fatica, n il lavoro, n la gioia, n gli splendori del creato, n le meraviglie delle creature: nulla mi
separer dal Sangue del mio Ges! Se mi offrissero il mondo e tutte le bellezze che racchiude, se mi
dessero tutti i tesori dell'arte e ancora la potenza del genio e lo splendore della nobilt, se venisse
offerto all'anima mia la gloria di tutte le opere umane, tutto cederei per una goccia di Sangue del
mio Ges, anzi per il solo riflesso di questo Mistero di amore.
E che sono mai tutte le cose pi eccelse confrontate con il valore infinito del Sangue di Ges? [...]
Mentre il Sacerdote diceva che il peccato l'annientamento di ogni bene, Tu mio Ges, andavi ripe-
tendo nell'anima mia le espressioni pi dolci e pi forti: - Il peccato l'annientamento del mio San-
gue, che il prezzo del mio amore infinito, della mia misericordia infinita, del mio martirio infinito
- [...] Il peccato l'annientamento del Sangue del mio Ges!...
Mi rifugio nel Tuo Sangue prezioso: voglio riparare agli insulti che gli ho cagionato; voglio che ab-
bia in me e da me tutto l'onore, tutto l'amore, tutta la gloria. Voglio che esso trionfi sulla mia malizia,
edifichi sulla mia miseria, operi sulla mia debolezza; che la vita che mi resta sia un omaggio alla
sua grandezza e potenza, un olocausto di fede e di amore, una consumazione segreta ma intensa e
rapida nel Mistero di questo Sangue adorabile, che per me il centro della mia esistenza e la sor-
gente da cui deriva ogni bene. q. 39: 6 novembre
dono, la mistica pioggia di Sangue, redentrice delle nostre povere anime! La S. Confessione il
Tribunale terreno dell'anima credente, vero; la cattedra donde il Signore effonde la pace nelle
anime e, con essa, la sicurezza e la grazia; ma la virt che accompagna il perdono, la forza che rin-
nova l'alleanza e sostiene e guida nel cammino faticoso, il Sangue di Ges. q. 39: 7 novembre
zer. L'ho gi ferito purtroppo con i mei peccati, ma da quella ferita esce la fragranza che avvolge la
tua carit e quella altres che avvolge la mia miseria. Sii benedetto adorato, amato, compreso, o
Cuore di Ges, sorgente e vita del tuo Sangue adorabile. Sii benedetto adorato, amato, compreso, o
Sangue di Ges, virt, grandezza e vita del tuo Sangue. In questa virt e in questa vita consuma la
mia poverezza onde io viva per Te, nell'intima unione di amore; meglio, nell'intima unione ai tuoi
dolori, perch essa sola mi frutter la conquista dei doni celesti. q. 39: 8 novembre
conquiste meravigliose ed eterne. O Signore, che merito pu avere la mia povera anima per sentirsi
cos attratta al Tuo Legno adorabile? Chi mi ha insegnato questa via e mi tiene fissa a questa eccelsa
Croce donde Tu manifesti gli splendori della tua carit?
Che posso fare per corrispondere a questi tuoi disegni di amore?
O Ges, che importa a me la vita del tempo, la vita della mente, del cuore e dello spirito, se questa
che mi largisci dalla Croce cos soave, feconda, gaudiosa?
Che importa se intorno a me e dentro di me c' la tristezza, il pianto, la tribolazione, il sacrificio e il
dolore? La mia gioia, la mia brama, la mia beatitudine, la mia ricchezza, il mio titolo, il mio premio
la Croce di Ges. q. 1 : 3 maggio
I miei peccati, la mia natura corrotta, le mie azioni, ogni espansione della mia vita umana, tutto
come ricoperto da un'onda vivida di luce e di Sangue che purifica, feconda e alimenta una fioritura
meravigliosa! Passando attraverso il Sangue di Ges tutto viene trasformato e impreziosito.
Oh! chi comprender questa misericordia di Ges? I prodigi compiuti dal suo Sangue?
Quelli che opererebbe se lo seguissimo nei suoi trasporti di amore!
Se un'onda sonora raccolta da una stazione sperduta nella Siberia lontana, ha lanciato il grido di
soccorso e ha salvato i naufraghi doloranti nei ghiacci del Polo, che farebbe la voce del Sangue rac-
colta nelle piccole anime e lanciata in quelle lontane e sperdute tra i ghiacci della incredulit e del
peccato? Perch non tutti comprendono le meraviglie operate dal Sangue d Ges? Perch non par-
liamo sempre di questo Mistero di amore? Perch non sacrifichiamo la vita per esaltarlo?
Dopo la mia morte, qualcuno raccolga questo ricco patrimonio di grazia e lo distribuisca e lo parte-
cipi alle anime! Amen! q. 1 : 1 dicembre
1930
335 - Se potessi raccogliere tutto... del Sangue!
Se potessi raccogliere tutto ci che passa per l'anima a contatto del Sangue di Ges!
Comprendo ora il significato delle parole di S. Giovanni: Tutta la terra non potrebbe contenere
tutti i libri che sarebbero da scrivere intorno alle cose fatte da Ges durante la sua vita nel mondo.
E come potrebbe contenere quello che continua ad operare nelle anime che lo amano, lo seguono e
vivono unite a Lui nutrendosi alle sorgenti del suo Sangue prezioso? q. 40: 1 gennaio
adorabile che compendia tutti i beni del Cielo e tutti quelli della terra.
Che cumulo di grazie se sapessi invocare il Santo Nome di Ges con questi santi desideri!
Ma sopra tutto se sapessi vivere in modo da essere degna di invocare tal Nome. q. 40: 23 gennaio
non avrai altro desiderio all'infuori di quello di patire con me e per me, e questo desiderio il frut-
to del mio Sangue e il segno che avanzi nella via del Mistero -. q. 40: 31 gennaio
Ges! O Signore, perdonami, non faccio nulla perch non capisco nulla!
Come devo vergognarmi della mia insufficienza e cattiva volont!
Aiutami, o Signore, in questo lavoro santo, l'unico importante della mia vita! q. 40 : 19 febbraio
proprie degli atteggiamenti della piccola anima, perch Ges si compiace della semplicit e della
spontaneit degli affetti pi che di qualunque studio della mia povera mente.
Mi accosto a ricevere Ges chiedendo che questo nuovo incontro sia una nuova manifestazione di
amore alla sua Passione e un pi vivo ossequio al suo Sangue Prezioso.
Ma quale atto degno di s grande Mistero posso compiere dinanzi al mio Ges Crocifisso?
Oh! dammi, o Signore, la virt di poter togliere dalle tue membra i chiodi spietati e dal tuo Capo la
corona aspra e tormentosa delle spine intrecciate dai miei peccati.
Ecco, o Signore, alla croce squallida e nuda si sostituisce la mia povera anima, fredda, vero, mise-
ra, spoglia di ogni bene, ma rivestita del tuo Sangue. Tu mi chiedi, o Ges, che bisogna sostituire
qualche cosa ai chiodi perch, tra l'anima e Te ci vuole un mistico legame.
Ecco, o Signore, la mia volont. Essa mi avvicina a Te e mi unisce a Te con i Santi Voti, che io rin-
novo sotto l'ispirazione della tua luce ineffabile. q. 41 : 24 marzo
non sia della sua gloria, non posso vedere altro trionfo, contemplare altra meraviglia nel mondo del-
le anime che non sia prodotta dal Sangue di Ges. Non m'inganno se vedo piovere dal Cielo questo
fiume maestoso, se lo vedo dilatarsi sulla terra e risalire al Cielo con le vittorie pi fulgide.
Sapessimo avvicinarci al passaggio di questa forza travolgente! Sapessimo almeno contemplare
questo tesoro portato nelle nostre anime dalle stesse mani di Ges, dal suo Cuore, dalla sua bocca
divina! [...] g. 41 : 26 marzo
chi mi crocifigge. Ed il mio Cuore offre a tutti la misericordia infinita del Sangue che redime, che
perdona, che compatisce, che difende, che protegge, che salva, che santifica -. Chi intende questi
misteri dell'amore di Ges? Grande sventura la nostra cecit e la nostra ingratitudine! q. 41 : 14 aprile
deale che gli brilla nel pensiero, cos l'anima che vive di Dio anela al pane che la ristori, al guada-
gno che l'arricchisca, all'ideale puro e santo che la faccia vivere nel regno della grazia e dell'amore.
Il Sangue di Ges le d tutto questo.
Esso contiene tutto ci che possiamo desiderare per questa vita o per l'altra. Il Sangue di Ges il
Mistero vivente nella Chiesa di Cristo. Un giorno questo Mistero verr palesato nella sua grandezza
e bellezza e i Sacerdoti ne rifletteranno il magnifico splendore. Il Sacerdote il volto del Corpo mi-
stico della Chiesa. Egli la mente che dirige, l'occhio che vigila, la bocca che annunzia la verit.
Immagina per un occhio ulcerato e una bocca coperta di piaghe! q. 113 : 8 maggio
In fondo, l'apostolato compiuto con Ges richiede il sacrificio di tutto l'essere e, specialmente, il sa-
crificio dell'intelletto e della volont, oblazione purissima e meritoria.
- Ti assicuro e ti prometto, dice Ges, che chi vive nel mio Sangue non passer per il Purgatorio; ri-
fletti per che cosa vuol dire vivere nel mio Sangue: vuol dire morire perfettamente per effetto di
puro amore. - Che grande rivelazione questa del Sangue di Ges! q. 113: 3 giugno
parola ineffabile mi richiama la divina bellezza di Ges fatto uomo per noi, mi fa contemplare le
sue membra adorabili grondanti Sangue e amore, mi presenta allo sguardo della mente tutto il fulgo-
re della sua Redenzione divina. Corpus Domini! Il Tabernacolo chiuso, pare freddo e muto, ma
non vedete che Ges attraversa la porticina dorata e giunge all'anima con i dardi del suo amore?
Non vedete che fiamme? Non sentite le voci della sua tenerezza? Contemplando il Calice, elevato al
momento della consacrazione, mi parve di vedere scendere Sangue e fuoco.
Mi parve? Ma cos. Provate a non pensare che a Ges, a non amare che Lui, a meditare la sua Pas-
sione, la sua immolazione: vedrete allora gli splendori della sua vita mistica nella Chiesa, nelle
anime, nella vostra anima. E quando l'amore di Ges incomincia a bruciare nelle profondit dell'a-
nima, siamo diligenti nell'aggiungere alla fiamma tutto ci che pu alimentarla.
Gettiamo in essa i tralci inutili, le vecchie radici, ogni germoglio che succhia inutilmente la linfa:
tutto ci che pu recarci sofferenza, le privazioni e le noie, tutto buono per raddoppiare la fiamma.
Incominciato questo lavoro di trasformazione spirituale, sentiamo il bisogno di gettare nella vivida
fiamma divoratrice perfino i sensi, il cuore, gli occhi, tutto, per consumarci interamente per amore
di Ges. q. 114 : 19 giugno
lo in questa sua Passione continua, umilmente, amorosamente, a costo di tutti i sacrifici, a costo del-
la vita stessa. Mi vengono rivelati i pi forti motivi per la riparazione e le cause pi segrete della
Passione di Ges. O mio dolce Ges! La nostra vita dovrebbe essere tutta impegnata a conoscere, ad
adorare, a glorificare il Mistero del tuo Sangue e, invece, noi ci uniamo ai crocifissori di un tempo
per rinnovare la tua Passione dolorosa! Mio Ges, quali accoglienze riceve il tuo Sangue in certe
anime cattive! Mio Ges, dove portato il tuo Sangue! Quali mani lo accolgono!
Quali profanazioni! La tua povera serva qui ai tuoi piedi confusa e annientata. Mio Ges, se le mie
povere mani sono degne di avvicinarsi all'olocausto e di rapirlo da quelle dei traditori; se le mie po-
vere labbra possono avvicinarsi al tuo Sangue calpestato e sorbirlo insieme al fango che vi si me-
scola: se il mio povero cuore pu accogliere questa tua vita divina indegnamente respinta dai cattivi
figliuoli, donami, o Signore, la grazia di avvolgere col pi puro amore questo Tuo dono divino e di
consumarmi per il trionfo del Sangue. Sanguis Christi, exaudi me! q. 115 : 2 luglio
amoroso, la contemplazione delle proprie miserie e i fiori del suo piccolo amore. q. 115 : 8 luglio
tuo Sangue. Oh! io voglio unirmi ad esse, al loro fervore, al loro amore, essere almeno la loro serva
e la loro schiava per rendermi meno indegna delle tue misericordie. q. 115 : 16 luglio
Mi accoster con umilt alla Croce del mio Ges, pianger i miei peccati che furono la cagione del-
la sua morte e, incoraggiata dalla bont del mio Ges, mi avviciner alle sue piaghe adorabili che
sono le fonti della santit e ripeter: Sanguis Christi, fons vitae et sanctitatis, miserere nobis.
Il Sangue di Ges, lo sento, penetra nelle pi intime fibre dell'anima, riempie i solchi formati dalle
mie infedelt, ripara alle impressioni lasciate dalla colpa e infondendomi la vita divina, mi infonde
la santit. Voglio farmi santa! Intendo ricevere, ad ogni respiro della vita e in tutti gli istanti, il San-
gue di Ges perch mi aiuta a farmi santa e voglio farmi santa per ricevere meno indegnamente il
Sangue di Ges. La santit che l'anima acquista nutrendosi del Sangue di Ges vera e sostanziale
perch non pu essere adombrata dalla tenebra dell'amor proprio, sfugge all'orpello della illusione e
non pu venire distrutta dal vento devastatore della superbia. Il Sangue di Ges fu versato da Lui
per ricomprarci: giusto che compia la nostra santificazione ed giusto altres che le sue operazioni
siano contemplate dall'anima come un puro dono della divina misericordia.
La santit adunque il fiore pi bello della Redenzione, il frutto divino maturato sull'albero della
Croce. Chi lo gusta si fa santo. O Ges voglio farmi santa col tuo Sangue divino. q. 115 : 29 luglio
perfettissima al divino amore. C' per un mezzo possente che pu rendere perenne e vitale il suo
slancio attuale ed efficace la sua unione soprannaturale. il Sangue di Ges.
- Cerco un cuore - mi dice Ges. O Signore, guarda all'intorno quante anime elette, sante, generose,
apostoliche; esse hanno certo un cuore che risponde ai tuoi desideri.
Ma Ges non trova un cuore secondo i suoi desideri. Quali doti deve avere, o Signore? Cerchi un
cuore puro, mite, umile, generoso, distaccato, delicato, nobile, sensibile, amoroso? Ges non cerca
le doti del cuore, ma un cuore che riceva e accolga i tesori del suo, il dono del Sangue, la virt, i
meriti, gli atteggiamenti della sua Passione. E siccome impossibile che trovi un cuore cos eletto,
Egli stesso promette di formarlo in me con gli stessi elementi del suo Sangue Prezioso. q. 1: s. d.
La piccola anima non potrebbe godere pi vivamente le tenerezze di Ges: pare che Egli voglia ri-
compensarla dei lunghi silenzi e delle rinunce imposte dall'obbedienza.
E tutto tradotto in amore. La verit che sgorga dalle labbra del Ministro, il silenzio che mi circon-
da, il vuoto nel quale l'anima pare inabissarsi e dal quale attinge la pi larga comprensione delle pa-
role del Salmista: Tamquam nihilum ante Te!. q. 42 : 9 novembre
1931
414 - Adoriamo il Mistero della Circoncisione
Tra le piccole mani di Ges vedo un mistico calice nel quale sono raccolte le sue prime gocce di
Sangue, sparse nella Circoncisione. Adoriamo il Mistero! Prostriamoci nella polvere, ringraziamo il
Signore delle sue grandi misericordie e scongiuriamolo a renderci degni della sua infinita carit.
Piccola anima, raccogliti in silenzio accanto alla Vergine, accanto al Bambino Ges, adora e con-
templa, contempla e adora. Metti in quel calice il tuo piccolo cuore, i tuoi piccoli sacrifici, le tue
promesse, i tuoi desideri, le tue preghiere, il tuo amore.
Guarda, Ges ti ricambia con un dono regale. Egli ti segna la fronte, gli occhi, la bocca, le mani, il
cuore col segno della croce, con una croce formata dal suo Sangue.
il segno della redenzione, il segno della predilezione, il segno della santit, il segno dell'amore, il
segno dell'unione, il segno della immortalit, il segno della beatitudine. q. 43: 1 gennaio
crificio dell'Altare, al Sacerdozio che Tu compi dinanzi al Padre Celeste, nell'altezza dei Cieli e nel-
lo splendore della tua gloria. g. 43 : 8 gennaio
Per Christum crucifixum, la pace sulla terra e la gloria in Cielo: l'unione della piccola anima alla SS.
Trinit, la trasformazione della piccola creatura, la perfezione delle facolt, la santificazione di ogni
atto. O Signore, questi raggi meravigliosi che partono dalla tua Santissima Umanit avvolgono l'a-
nima di luce meravigliosa: Come corrispondervi? Contempla il Cuore sanguinante di Ges.
l, nel Tabernacolo e attende la nostra corrispondenza. Bisogna ascoltarlo, compiacerlo, compiere
i suoi disegni per la gloria del Padre, per la sua gloria, per il bene delle anime. q. 45 : 12 dicembre
ta, l'hanno vinta, l'hanno spogliata di ogni bene. Chi pu dire le profanazioni che avvengono tutti gli
istanti per le infedelt dei cattivi figliuoli? [...] Chi, o Signore, riparer a queste rovine, tanto pi
grandi quanto pi nascoste? - Ancora il mio Sangue - dice Ges - Dove non pu giungere la parola
dell'uomo, dove non pu giungere il suo sguardo, il suo aiuto, la sua parola di zelo, giunge il mio
Sangue portato dallo stesso zelo -. q. 47: 5 novembre
che si svolge nelle tenebre della notte per le opere inique dei cattivi figliuoli, che profanano il Ta-
bernacolo, che insultano e oltraggiano il Sacramento.
Apri il piccolo cuore per ricevere le grandi immolazioni, le grandi donazioni di Ges.
Raccogli il suo Sangue Prezioso prima che passi nelle mani dei traditori, prima che scenda nelle lo-
ro anime come maledizione. Quali inviti! Raccogliere, accogliere, conservare in me il Sangue di
Ges! questo l'atto pi grande della mia fede, il culto pi fervido della speranza, il suggello pi
ardente della carit, perch un cooperare intensamente alla Redenzione Divina. q. 47: 6 novembre
1932
447 - Stille di Sangue infiorano le membra
Le stille di Sangue che infiorano le tue membra delicatissime mi rivelano il Mistero della tua Pas-
sione, che andr manifestandosi nella tua Sacra Umanit fino a raggiungere la pienezza della immo-
lazione sulla Croce. O Ges, avvolgo le mie sofferenze nel candore del mio povero voto di castit,
voglio riscaldarti con l'ardore che si sprigiona dalle piccole mortificazioni della mia povert; voglio
spargere di fragranze il tuo Capo adorabile con i fiori della mia obbedienza.
O Ges, lasciami ripetere la tua preghiera: o Ges, Figlio di Dio, sia santificato il tuo Nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua volont. Tu vivi col Padre e sei una sola cosa col Padre e con lo Spirito
Santo. Sia santificato il tuo Nome! Risuoni il tuo Nome sulle labbra dei redenti e sia l'inno pi gio-
151
condo che sale al Padre e allo Spirito Santo. Venga il tuo Regno!
Venga il Regno della tua grazia e sia dilatato, reso fecondo, reso vittorioso dal tuo Sangue Divino.
Sia fatta la tua volont! La tua volont sia la nostra legge, la nostra vita, la nostra speranza e tutti gli
avvenimenti disposti dalla tua Provvidenza siano nelle tue mani le gemme mistiche con cui Tu
adorni la tua corona di Principe e di Re delle genti.
O Ges, estendo la mia fede nel regno del tuo Sangue, e il tuo Sangue si estenda nella mia fede;
estendo la speranza nei frutti del tuo Sangue, e Tu estendi il tuo Sangue sulle mie povere opere;
estendo la mia carit negli splendori del tuo Sangue, e Tu estendi il tuo Sangue nelle espansioni del-
la mia larva di carit. La mia povera intelligenza sia il Calice che accoglie il Sangue di Ges, il cuo-
re sia la vita che vuole immolarsi alle operazioni divine, operazioni di amore verso il Padre, di zelo
per le anime, di santificazione per la mia poverissima. Sanguis ejus super me!. q. 49: 1 gennaio
zione divina. La mia vita in Cristo! quanto profonda! quanto luminosa! e quanto tenebrosa! Ma io
non cerco di vedere, di misurare, di conoscere. O Signore, voglio amare, voglio amarti! Oggetto del
tuo amore, voglio prepararti la via e la vita perch Tu possa compiere i tuoi disegni di misericordia.
O Signore, spesso cerco le pi belle frasi della Scrittura, dei Santi Padri per riempire l'anima di canti
a te graditi, perch Tu possa trovare in me l'atmosfera ripiena delle fragranze della piet e dell'amo-
re. Ma che mai tutta la scienza umana, sebbene ispirata e illuminata, in confronto di un raggio solo
della tua sapienza celeste? O Cristo, vivi in me col tuo Sangue Divino! q. 49: 12 gennaio
con la speranza e con la carit: Ges vive in me in proporzione di queste virt. Tutta la mia vita so-
prannaturale dipende da Dio, dal Sangue prezioso che mi comunica Ges, ma dipende altres dal
mio desiderio, dal mio fervore, dal mio spirito di fede, dal mio abbandono alla sua volont, dalla
mortificazione di me stessa, dall'annientamento di tutto il mio essere. q. 50 : 19 gennaio
sa del tuo Sangue, chi lo disprezza, chi lo dimentica, chi lo tradisce, chi lo getta ai cani.
O Signore, abbi piet! abbi piet! Intendo di riparare, di adorare, di amare, di servirti, di seguirti nel
cammino misterioso delle tue misericordie. O Sangue di Cristo, vivo in Te, vivo con Te, vivo per Te!
q. 50 : 26-27 gennaio
limiti: come la luce che piove dal Cielo, suscitando ogni bellezza.
Dalla Passione di Ges scaturisce la grazia per la nostra vita soprannaturale, scaturiscono gli eroi-
smi che salvano il mondo. Quanto mi sento vile a questo pensiero! Se vivo nella Passione di Ges,
se mi abbevero alle sorgenti del suo Sangue, se credo che questo l'unica salute del mondo, perch
non ho il coraggio di annunciare questa crociata di misericordia? Se i Missionari si recano lontano
per salvare le anime, perch non posso accostarmi alle anime col Sangue di Ges?
Compir questo ufficio con la preghiera col silenzio, col distacco da me stessa, con lo spirito di
mortificazione e di umilt, impreziosito dallo spirito di fede, dall'esercizio di un amore operoso, vi-
vendo accanto alla Croce di Ges, portando religiosamente la mia piccola croce. q. 52 : 11 febbraio
Se avessi creduto semplicemente alla tua parola! Se davvero la mia consacrazione a cos grande Mi-
stero fosse stata seguita da propositi sinceri e da atti generosi!
Se avessi compreso i tuoi richiami, le tue espansioni, i tuoi desideri, le tue predilezioni, la tua carit!
O Ges, il tuo lamento soprattutto per me. Ed io lo raccolgo nell'anima pentita, mi umilio, mi of-
fro a Te nuovamente, sinceramente, completamente. Venga a me il tuo Sangue divino e mi purifichi,
mi ristori, mi faccia santa. Qual l'ostacolo che impedisce le tue operazioni divine? Come nell'in-
granaggio di un meccanismo delicato basta poca polvere per impedire il movimento, cos basta una
piccola colpa, una tenue imperfezione per interrompere l'oscillazione che muove il cuore verso la
tua misericordia. O Signore, abbi piet di me! Aiutami a comprendere i tuoi lamenti, a ripararli con
la mia fedelt e con la mia devozione. q. 52 : 23 febbraio
Chi desidera gustarlo? E quelli che hanno la fortuna di riceverlo, di gustarlo, pensano in qual modo,
con quali ambasce, con quali agonie Tu ce l'hai offerto?
- Io da me solo ho premuto il torchio -. O Signore, le tue parole suonano rimprovero alla mia po-
vera anima, fredda, inerte. Me ne ripeti altre, pur amarissime.
- Tu pure vieni sola, sei sempre sola, non hai potuto trovare nessuno che si unisse a te per adorare,
per glorificare il Mistero del Sangue! - vero, o Signore, sono sola, e indegna e infingarda, e inca-
pace di zelare l'amore e la potenza del tuo Sangue prezioso.
Mi avvicino a Te tremando e adorando. Se non posso trovare anime generose che mi seguano in
questa via tenebrosa, sulle orme della tua Passione, muovile Tu, o Signore, con la tua luce, col tuo
amore. Io mi avviciner fidente alle sorgenti di questa luce e di questo tuo amore.
Raccoglier, adorando, il Sangue che Ti cola dagli occhi, dalle labbra, dal volto, dalle mani, da tutta
la tua Persona adorabile. Lo raccoglier nel drappo candido e soffice della mia purezza, che il San-
gue tuo render davvero pura; lo raccoglier nelle profondit del cuore; lo adorer nel silenzio e nel
segreto; lo lascer scorrere in tutte le fibre. Oh! ma non gi da tempo che tutta la mia vita sotto
l'influenza del tuo Sangue adorabile? Che vuoi, Ges? q. 52: 3 marzo
alla Croce, tutto ristorato, rinnovato, ispirato, santificato dal tuo Sangue.
O battesimo di amore, che infondi in me il pi vivo dolore per la Passione del mio Ges!
O battesimo di dolore, che fai sgorgare l'amore pi ardente per la sua immolazione divina!
Il Sangue di Ges il mio paradiso terrestre, dove sono tutti i beni largiti dalla carit del Padre e
tutti i doni per conservarli, per accrescerli, per portarli alla perfezione.
Ma in questo paradiso terrestre vi un albero che bisogna contemplare da lontano, umilmente, amo-
rosamente, rassegnando ai suoi piedi la ragione e la volont. il Mistero.
O Signore, io lo adoro il Mistero del tuo Sangue, lo invoco, lo benedico, lo amo, ma non oso, non
voglio, non penso neppure di scrutarlo. Io sono nulla. q. 52 : 7 marzo
testamento eterno: ma rivelato a noi nel tempo, esso la potenza, la sapienza, la bont; esso rac-
chiude tutte le perfezioni, tutti i fulgori della tua vita divina, sorgente per noi della vita spirituale,
della vita soprannaturale, della vita mistica. O Sangue del mio Ges, o testamento nuovo ed eterno,
pegno adorabile di perdono, ministero di giustizia, di santit, di misericordia, alleanza di pace, dono
magnifico del Cielo, tesoro nascosto negli abissi del Mistero, rinchiuso nelle profondit del silenzio
e del nascondimento, ti adoro, ti ringrazio, ti benedico, ti invoco! Tu sei il testamento nuovo offerto
all'anima mia in tutti gli istanti, con tutte le dovizie della carit divina.
O Sangue di Ges, o testamento divino! Chi avrebbe potuto pensare alla degnazione dell'Uomo-Dio
nell'offrire se stesso alle nostre povere anime, sotto forma di cibo e di bevanda?
E chi avrebbe potuto pensare la vitalit, la eccellenza, la continuit, l'universalit di tal cibo e di tale
bevanda? E il modo e il tempo e la misura con cui ci offre questo dono?
O Signore, vieni, porta in me questo flusso di misericordia infinita. Vieni e vivi, vieni e regna, vieni
e trasforma il mio povero essere rendendolo degno della vita dei Tuoi Misteri. q. 53: 20 marzo
assumendo il Corpo di Cristo, posso anch'io ripetere: Questo il mio Corpo! Questo il Calice del
mio Sangue! perch Ges l'ha offerto per me, immolato per me, donato a me prima ancora che io
apparissi alla vita. E quando, compresa del Sacramento che ha ricevuto, l'anima pare rannicchiarsi
nell'ultima espressione della vita, lasciando a Ges pensiero e affetto, il ricordo e la volont, ogni
bene ricevuto e ogni bene acquistato, allora Egli, nella infinita bont del suo Cuore, ripete: Questo
il mio Corpo, questo il mio Sangue. S, mio Ges, ben giusto che mentre Tu mi offri Te stesso, il
Corpo, il Sangue, l'Anima, la Divinit, io mi annienti dinanzi a Te, offrendoti ogni manifestazione
di vita umana, purificata dal tuo Sangue, trasformata dalla tua virt e dai tuoi meriti.
In questo scambio di vita, la vita nuova per me, il principio della vita mistica, della vita eminen-
temente interiore, mentre, per Ges, il raggiungimento dello scopo della sua Incarnazione: redime-
re l'anima rivestirla di grazia, riempirla di se stesso, renderla sede, talamo del suo amore e operare
in essa secondo i disegni della sua misericordia. Il mio proposito, il mio desiderio ardente: divenire
ed essere il calice mistico della Passione di Ges. q. 53 : 24 marzo
Calice riboccante della sua vita divina! Ges Cristo ci fu dato perch fosse nostra redenzione!
E la redenzione fu sigillata dal suo Sangue, si compie col suo Sangue, si attinge dal suo Sangue.
O Misteri adorabili! O Misteri sconosciuti! O Misteri appena intuiti dalle anime buone!
Perch non sappiamo trovare la forza e l'audacia per gettarci e sommergerci negli abissi di questi
Misteri dove la fede diventa visione, la speranza fiamma divoratrice e la carit oblazione eroica?
Che vi pu essere al mondo di pi nobile, di pi alto, di pi concreto, di pi vantaggioso all'anima
nostra della vita di Nostro Signor Ges Cristo, della grazia di Cristo, della sua sapienza, della sua
misericordia, del suo Sangue prezioso?
La morte non mi spaventa perch sento di vivere nel Sangue di Cristo; il giudizio non mi spaventa
perch risponder per me il Sangue di Cristo; la fossa non mi angustia perch lo spirito sente di spa-
ziare nel Sangue di Cristo e questa vita non mi sar tolta mai pi, anzi sar ringagliardita dal tempo,
dai miei sacrifici, dalle rinunzie, dalle piccole immolazioni, dalla preghiera, dalla mia unione con
Ges. Ancora una volta ripeto: Introibo ad Altare Dei! q. 3.- 7 novembre
che comunica mediante il Sangue adorabile. Tutte le verit sono sanzionate da questo Mistero augu-
sto: Cristo con noi, in mezzo a noi, nell'atto di donarci il suo Sangue divino.
E l'onda scorre continua, dal suo Cuore al nostro, e batte e invita e prega e offre e si offre.
E scendendo nelle nostre anime quell'onda divina erige e consacra e stabilisce un altro altare, quello
della nostra povera immolazione. O mio Cristo Ges! O mio Sacerdote adorato! O Altare dei pro-
fumi divini, delle misericordie, della Redenzione! O Altare dei secoli dove si compiono i trionfi del-
la Eternit! O Altare della eternit, dove si manifestano i prodigi del tempo: la vita di grazia, la vita
soprannaturale, la vita di unione, la vita di santificazione! Io non cesser dal lodare questi Misteri
che assorbono la mia vita intima come la luce assorbe la mia pupilla: non cesser dall'invocare l'aiu-
to di Dio, la grazia, la forza, la santit per rendermi degna di cos grandi tesori.
vero, io sono un verme: vero, io sono il nulla: e questo verme ha peccato e questo nulla continua
a peccare, ma sono rinnovata dalle parole dell'Apostolo che ascolto nel silenzio della mia anima e
ripete con tutto l'ardore della fede: Avendo... la fiducia di entrare nel Santo dei Santi e per mezzo
del Sangue di Cristo, via nuova e vivente che Egli ci ha aperto attraverso il velo, cio la sua carne,
e avendo un gran Sacerdote che presiede alla casa di Dio, accostiamoci con un cuore sincero nella
potenza della fede, purificati i cuori dalle sozzure di una mala coscienza e lavati il corpo con
un'acqua pura: conserviamo incrollabile la professione della nostra speranza (Gv. 10, 19-24).
O mio Signore, io sento crescere in me la potenza della mia fede e la speranza ineffabile per virt
del tuo Sangue divino. Griderei a tutto il mondo le tue misericordie. Vorrei portare al tuo Altare tutti
i cuori. Vorrei portare il tuo Sangue in tutte le anime: purificarle, inebriarle, avvicinarle a Te.
Vorrei, o Signore, ripetere ad ogni istante, ad ogni creatura che ha pensiero e sentimento e volont, e
specialmente alle anime consacrate a Te: Immolatevi al Sangue di Cristo! Siate le pietre levigate del
suo sublime Altare. q. 3 : 9 novembre
la nella vita se non si aderisce alla Passione divina di Ges e la Passione di Ges si compie in noi
partecipando alla sua Passione mistica nella Comunione del suo Corpo e del suo Sangue.
q. 3 : 11 novembre.
piccole pietre sepolte nelle viscere segrete della terra. Un giorno, forse, concorrer a mantenere l'e-
quilibrio, sia pure per il contatto di un semplice punto del mirabile edificio spirituale.
Trionfa, o Sangue di Ges, di me, del mondo, di tutta l'umanit! Rivela presto i tuoi splendori, le tue
ricchezze, la tua missione divina. O Ges! O Sangue di Ges! q. 54 : 25 aprile
rivelazioni. Non ho bisogno di cercare spiegazioni, di leggere discussioni: tutto discusso, spiegato,
illuminato dal Sangue di Ges. Se la vita di Ges in me, distrutta ogni tenebra: io nuoto nella lu-
ce che diviene vita, forza, dolcezza, soavit, immortalit. Le misericordie del Sangue di Ges si
estendono alla umanit che vive sulla terra e ancora si estendono nel Purgatorio.
Il Sangue di Cristo trabocca nel mio spirito; esso riempie ogni capacit nuova e la capacit nuova
l'espansione prodotta nell'anima dalla luce delle eterne verit. Lo Spirito Santo insegna all'anima a
possedere il dono di Dio, le insegna ad accoglierlo, ad amarlo.
Il Sangue di Cristo il Mistero che compendia le grandi rivelazioni. La sua tenebra diventa luce per
l'anima, diventa fuoco, diventa la meravigliosa attrattiva che ha in s le dovizie della pi alta spiri-
tualit. E questi doni sono riservati a me, mentre mi pare che tutto il mondo li debba conoscere ed
apprezzare! Rivelati a me perch devo rinchiuderli nel cuore. Cos sia, o Signore! q. 54 : 20 maggio
Come appare sublime il Sacerdote nel suo atteggiamento di sacrificatore mentre, unitamente a Ges,
immolato e, porgendo alle anime il Calice della salute, riempie lo stesso Calice del suo Sacrificio,
col suo amore, con le sue dedizioni in pro delle anime stesse.
O Sacerdote di Cristo! O Cristo vivente nei Sacerdoti! O misteriosa vita sacerdotale, cos intima con
Ges, cos cara a Lui, cos potente a stabilire l'equilibrio nel mondo!
Il Calice del Sangue di Ges nelle mani del Sacerdote: il Sacerdote possiede il segreto della luce
del mondo, della vita del mondo, della santit del mondo! Quale prezzo, quale dono, quale gloria
nel Sangue di Ges! Ma tutto ci passa per le mani del Sacerdote; esse che ricevono da Ges e tra-
smettono alle anime gli splendori e la virt del Mistero. q. 57 : 25-26 giugno
Non poteva essere pi prezioso, pi eccelso, pi efficace. Il Sangue di Ges la vita nuova, iniziale,
pura, soprannaturale che pervade ogni facolt ed eleva ogni energia.
Vivendo nel Sangue di Ges non vi sono n tentazioni, n rimpianti, n delusioni, tutto armonia,
pace, luce e amore. Nel Sangue di Ges trovo il pensiero di Ges, l'amore di Ges, la vita di Ges.
Non posso contemplare le sue piaghe senza pensare a tutto questo.
Cuore di Ges, Calice vivo del suo Sangue divino, abbi piet di me! Chiedo di comprendere la luce,
di sentire la parola del Verbo, di seguire l'azione dello Spirito Santo. Il Sangue di Ges il patrimo-
nio spirituale della Chiesa, il mistico patrimonio delle anime, il glorioso patrimonio del Cielo. Ci
che mi giunge dal mondo purificato attraverso il Sangue di Ges: ci che io desidero comunicare
al mondo: preghiere, aumento di fede, di piet, di riconoscenza al Signore, avvalorato dal Sangue
di Ges. Il demonio non pu avvicinarsi a chi vive nel Sangue di Ges.
Non vi sono tentazioni per chi vive nel Sangue di Ges. Non commette mancanze avvertite chi ha
scelto per dimora il Sangue di Ges.
I Santi sono gli artisti della vita soprannaturale, i loro capolavori adornano il Cielo. Ma l'artista ha
bisogno di mezzi per operare e il mezzo pi efficace, pi possente deposto tra le mani del Santo il
Sangue di Ges. L'altezza, la profondit, l'ampiezza, la grandezza del Mistero del Sangue di Ges
sono preannunziate nella Scrittura, delineate nel Vangelo, celebrate da S. Paolo e da S. Giovanni
nelle Epistole e nell'Apocalisse. L'anima che vive interiormente sente gli effetti del Sangue di Ges.
Il Sangue scava profondit immense: le profondit del mio nulla per riempirle di misericordia e di-
schiude alla conoscenza gli splendori del Mistero.
- Vai, e di' agli uomini che ho versato il mio Sangue per tutti: che lo offro a tutti, che invito tutti a
dissetarsi alla sorgente inesauribile. -
Da tutto il creato sale a Dio la gloria della sua potenza, della sua sapienza e del suo amore, ma spe-
cialmente dal Tabernacolo, dal Sacrificio, dalla immolazione di Ges, dal Sangue di Ges.
Unirsi al Sangue, al Sacramento, al Sacrificio per dare gloria a Dio, l'atto pi santo e sublime e
meritorio della vita. La gloria del Signore nel trionfo del Sangue di Ges. Il Sangue di Ges il
trionfo della Giustizia, della Misericordia, della Verit, della Santit, della Grazia, della Redenzione:
il trionfo dei disegni di Dio nel mondo. Il Sangue di Ges alimento divino che ha in s tutte le
energie per la vita fisica, per la vita morale, per la vita spirituale, per la vita soprannaturale [...].
O Cuore di Ges, centro di vita del Sangue divino, mistico tempio dove si compiono i prodigi di ca-
rit e di amore, canale magnifico donde sgorgano fiumi di santit e di misericordia, Ti adoro, Ti
amo, Ti benedico, abbi piet di me! [...]. La voce del Sangue di Ges una voce che scende dal Cie-
lo e che sale dalla terra; voce di pace e di grazia, di giustizia e di perdono, di misericordia e di
amore. Ma anche voce di condanna. Col suo Sangue Ges mi addita: il Paradiso da riempire, il
Purgatorio da svuotare, l'Inferno da chiudere e la terra da santificare [...].
notte profonda. Chi veglia? Veglia Ges nel suo Tabernacolo. Solo; veglia e contempla delitti e
ingratitudini, freddezze e iniquit. E tuttavia sparge sulla umanit peccatrice l'onda del suo Sangue
divino. Sorgono anime pure, anime amanti, anime immolate per il Mistero Augusto.
Chi avido del Sangue di Ges non pu gustare nessun altro cibo, n formulare altra preghiera che
non abbia per scopo il trionfo di questo Mistero. Darei la vita per il Sangue di Cristo? [...].
Ogni apostolato ha la sua parte umana che sfiora quella divina. L'apostolato del Sangue non ha sco-
ria: segreto e intimo come il pensiero, inafferrabile come il Mistero, questo apostolato compiuto
da Ges e perci perfetto, efficacissimo, esteso come la sua misericordia.
Noi vi cooperiamo con la volont e con l'amore. Il Sangue del mio Dio scende dall'Altare e scorre
sotto i nostri piedi e noi lo calpestiamo non pensando che calpestiamo la nostra santit e la nostra
felicit. La calpestiamo senza saperlo, vero, ma l'ignoranza prodotta dalla nostra freddezza [...].
Nuoto nell'abisso della grandezza di Dio. Non devo deviare dal mio sentiero. La mia Passione il
Sangue di Cristo: riceverlo, offrirlo al Padre, portarlo alle anime, glorificarlo nella mia anima.
La Passione di Ges si rinnova acerbamente ad ogni istante e forse anche per colpa mia!
Vivere nel Mistero del Sangue di Ges per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime!
Mistero che deve essere conosciuto, studiato, predicato, adorato, benedetto.
Quale efficacia ha nella Chiesa il Mistero del Sangue di Cristo! un Mistero di fede, proclamato da
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Ges. Il Sacerdote Sacerdote per l'Altare, s, per le anime, ma il primo culto e il primo amore, il
primo zelo e il primo sacrificio per il Sangue di Ges. g. 58 : luglio-agosto
Egli cade e ricade stretto al legno del suo martirio. Egli patisce e soffre e versa Sangue e largisce
misericordie per le anime che ha redento. Le vuol salve tutte! Perch non lo aiutiamo?
Perch non ci gettiamo ai suoi piedi vittime della sua misericordia incompresa? q. 59: 9 settembre
stante un Cielo luminoso e gaudioso. O Signore! noi vogliamo arginare il mondo, noi vogliamo sal-
vare il mondo col tuo Sangue Divino. O missione sublime! q. 60 : 23 ottobre
a chi beve il suo Sangue Divino. Il suo Sangue! Lo sento in me pi vitale degli elementi che costi-
tuiscono il mio organismo. Esso investe l'anima, diviene la sua forma, la sua vita pi nobile, il suo
movimento pi rapido verso l'unione con Dio. Ecce Venio!
Il Mistero del Sangue di Cristo la visione estasiante della vita spirituale, perch mentre attrae nelle
altezze della vita divina, immerge l'anima nella feconda vita della Redenzione. q. 61 : 30 novembre
di Ges, lo posso offrire a Lui come pegno del mio amore, come omaggio al suo Sangue divino che
voglio glorificare e far trionfare. S, voglio che trionfi anche a prezzo delle mie tribolazioni.
O Signore, s, voglio patire per te e restare incompresa: voglio soffrire per Te tutto quello che pi
costa alla mia sensibilit e seppellirmi sempre pi nel Sangue Divino. Chi mi potr sottrarre a que-
st'onda ristoratrice? Tutto per amore al Sangue di Ges! Tutto in unione al Sangue di Ges! Tutto
per il trionfo del Sangue di Ges! Un giorno S. Angela da Foligno aveva detto al Signore: Datemi
un segno, o Signore, che siete voi, proprio voi. Tu saprai che Io sono in te - le aveva risposto il
Signore - se ogni parola, ogni azione offensiva, provocheranno in te non gi solo pazienza, ma ri-
conoscenza e desiderio. Ecco il segno della mia grazia.
O Signore, ho pregato e vivamente per chi, certo senza volerlo, mi ha ferito nel pi profondo dell'a-
nima. Ho pregato ringraziando la tua carit di avermi nutrito col pane della tribolazione e dissetato
con la bevanda delle lagrime, e ho sentito dentro di me la profonda e intima convinzione che quan-
do il dolore scava dei solchi nell'anima sono riempiti tosto dal tuo Sangue prezioso.
O Signore, si faccia un solco ampio e profondo e il cuore divenga il calice degno del tuo Sangue di-
vino. S, o Signore, tutti i nostri dolori, tutte le nostre dedizioni, tutte le nostre immolazioni per il
trionfo del tuo Sangue adorabile. q. 61 : 8 dicembre
dell'unione con Dio. O Vita adorabile del mio Dio, largitami da Cristo! q. 61 : 22 dicembre
Tabernacolo, l'elemento della mia vita il Sangue di Cristo, l'atmosfera della mia vita il Mistero.
vero che sono indegna di queste cose sublimi, ma ci non mi sgomenta; la mia fiducia ancora il
Sangue di Cristo [...]. S, Ges ha promesso che il suo Sangue ci dar la vita eterna, e la vita eterna
l'amore infinito nella Santit di Dio. q. 61 : 31 dicembre
1933
535 - Riconoscere ci che Egli ha fatto e sofferto
Umiliamoci nella polvere e, adorando il Figlio di Dio nelle umili apparenze del Bambino Ges,
pronunziando con fede e devozione questo Nome potente, pensiamo che la pi bella lode quella di
riconoscere ci che ha fatto e sofferto per noi il Figlio di Dio: riconoscere la sua Passione, la sua
Morte, il suo Sangue, elementi della nostra rigenerazione, della nostra vita, della nostra santifica-
zione. q. 62 : 2 gennaio
542 - Ti trasformer
Mi getto ai pi della Croce nella comprensione del mio nulla. Sono polvere e cenere. Sono la terra
crudele che ha preparato il Calvario. Ges incoraggia:
- Su questa terra arida verser il mio Sangue ed esso la feconder -.
Mi accosto alla Croce come un cencio spregevole, come un vaso vuoto, vilissimo.
- Ebbene - dice Ges - lo riempir del mio Sangue. -
Mi considero come un verme ripugnante. - Ti trasformer - dice Ges - in un essere molto pi nobi-
le di quello ideato dal poeta; starai accanto agli Angeli raccolti e silenziosi nella contemplazione
della mia Passione, nell'accoglimento del Sangue -. q. 62 : 14 gennaio
545 - La santit assicurata dal Sangue. La mia santit assicurata dal Sangue di Ges.
La mia santit assicurata nel Sangue di Ges. La mia santit assicurata col Sangue di Ges.
Ges ha compiuto la sua immolazione versando tutto il suo Sangue divino, ed esso divenuto il si-
gillo del perdono, la promessa per la mia giustificazione, la sorgente della vita nuova che reca all'a-
nima mia la stessa santit del Cristo. I Santi Padri, i Dottori della Chiesa canteranno queste glorie
con la loro dottrina e con la loro piet, io le intuisco, le ammiro e le gusto con la mia fede.
S, il Padre mi ha perdonato le mie colpe per il Sangue di Ges, mi comunica con quel Sangue la
sua grazia, la sua stessa vita divina, la sua santit [...].
Ripeter incessantemente, senza tema di stancare il mio Signore, certa, invece, di attivare i miei
rapporti con Lui come il respiro riattiva la vita fisica, ripeter incessantemente che il Sangue di Cri-
sto la nostra pi grande ricchezza spirituale, il vincolo misterioso della nostra unione con Dio.
La mia santit assicurata nel Sangue di Cristo. Lo ricevo ogni giorno nella S. Comunione ed
come se acquistassi la caparra di un bene infinito. E come acquistando un tesoro terreno lo possiedo
per tutta la vita, cos ricevendo il tesoro divino del Sangue di Ges io metto l'anima in possesso di
un bene infinito che non mi verr tolto mai pi se non mi render indegna di possederlo.
Come mi far santa nel Sangue di Ges? Mettendo la fede al suo servizio. La fede contempler, nel
Sangue di Ges, l'espansione della divina bont, toglier ogni ostacolo alle operazioni dello Spirito
Santo, render l'anima umile, vigilante, pronta al passaggio dell'onda benefica e far che la vita
dell'anima sia vita per la grazia, vita nella grazia. La santit assicurata col Sangue di Ges.
Devo vivere per il Sangue di Ges, operare nelle anime, compiere con esse la missione assegnatami
dalla Provvidenza. La mia missione la compir nel silenzio, con la fede, col sacrificio, con l'unione
al Mistero. Al Signore non mancano n mezzi, n anime per glorificarsi come merita; gode per che
le piccole anime gli vadano incontro. Egli calcola sui piccoli, sugli umili.
L'esempio della Ven. Gerosa, esaltata oggi per i suoi miracoli, mi sprone e scuola.
Sapessi imitarla nell'annientamento di me stessa! q.62: 22 gennaio
vengo con il tuo Calice tra le mani, oh! quanto prezioso! ed esso reca il tuo Sangue.
Io lo posso portare? S, me l'hai consegnato Tu, o Signore. Esso contiene il Sangue che vado racco-
gliendo dalle tue piaghe adorabili. Sempre cos! lo non ho nulla! Offro Te stesso. Non posso far nul-
la! Mi unisco alla Croce! Non produco nulla! Mi affido alla tua Passione. q. 62: 5 febbraio
la manchevolezza, l'abbigliamento si ripara da s, con altra grazia che viene dal Sangue.
Credo, mio Ges, adoro questo dono divino, benedico la sua missione benefica, straordinariamente
amorosa. Non basta che io rivesta l'anima del Sangue di Ges, bisogna che esso la pervada, la pene-
tri, se voglio corrispondere agli scopi di questa divina misericordia.
O Signore, io intendo che, come l'anima informa il corpo, e ci per la tua Potenza, per la tua Sa-
pienza e per il tuo Amore, cos per la virt della tua Passione, per i meriti della tua Passione, il San-
gue prezioso informi l'anima, se ne renda padrone, dominatore assoluto.
Se io vivr nel Sangue di Cristo, col Sangue di Cristo si alimenter in me la vita divina e ancor qui
sulla terra si stabilir in me il regno della divina volont del Padre. q. 62: 19 febbraio
un nuovo peccato imperdonabile? Ti seguir, o Ges; bacer le orme insanguinate dai tuoi santissi-
mi piedi; mi avviciner alla tua Croce, tenter di sollevarla dalle tue spalle adorabili, sfiorer il tuo
Volto Divino con i sensi pi delicati; Ti amer, mi pentir delle mie colpe, pianger per me e per il
mondo, mi unir alle falangi di Spiriti Angelici per ripetere adorando e confidando:
Ecce Deus meus! Venite, adoremus! Venite, adoremus!
O salita del Calvario, salita della giustificazione e dell'amore! O Misteri di altissima carit!
Vi accolgo, mi inabisso nella vostra luce, mi abbandono alla vostra virt. Ma come posso abbraccia-
re questa meraviglia di un ordine soprannaturale inafferrabile? Non lo so.
So che l'anima mia diventata immensa come gli spazi, e in essa vive, opera, ama, parla il mio Ge-
s. Mi ripete quello che ha detto tante volte, che i re della terra amano entrare qualche volta in tugu-
ri, assidersi alla piccola mensa e mangiare il pane dei poveri.
Mi getto ai pi del mio Re Divino che vedo assiso a una mensa ineffabile mentre, nutrendosi de'
miei peccati, mi dona in cibo le sue misericordie. O Signore, il tuo Sangue!
il prezzo della Redenzione, il tesoro della Riparazione. Il Cuore di Ges ama, offre, si offre, si
immola per noi, ci rimette tutti i debiti presso il Padre e ancora ci dona la moneta aurea che forma il
nostro patrimonio pi prezioso: il suo Sangue divino. O Signore, perdonami se rinchiudo in parole
fredde e inconcludenti il fuoco del tuo amore. Si entra nella via del Calvario con debiti immensi; si
esce con infinite ricchezze: con il dono munifico del Sangue di Ges. q. 62 : 6 marzo
contatto col tuo Sangue l'amore che mi purifichi, la forza che mi sostenga, la grazia che mi renda
degna di Te. Mi abbandono completamente alla virt del tuo Sangue Prezioso, per ottenere la grazia
di aderire perfettamente a Dio. q. 63 : 22 marzo
zione de' miei Voti, la corona de' miei Voti, il Sangue di Ges. O Signore, ecco la serva del tuo San-
gue: lo voglio raccogliere devotamente; ecco la serva del tuo Sangue: lo voglio comunicare ininter-
rottamente, nella misura, con i mezzi, nel tempo stabiliti da Te; ecco la serva del tuo Sangue; lo vo-
glio conservare gelosamente. Allora cooperer alla tua Passione divina. q. 63 : 25 marzo
sopra dei mondi creati: trae origine dal monte delle giustificazioni e scorre rinnovando la vita del
mondo, le energie, i rapporti, le finalit della vita. Io m'indugio a dire sempre le stesse cose.
Che importa? Il Signore sapr dare alla mia parola inesatta il valore che viene dalla sua misericordia.
Mi fu detto dal Ministro del Signore che il Sangue di Ges veramente la vita recondita della Chie-
sa, la vita della nostra vita, che non conosciamo, ma che realmente viviamo; che questo Mistero au-
gusto non ancora compreso nella sua grandezza ed efficacia, che il Signore riveler ai tempi che
verranno questa misericordia infinita; che intanto occorrono sacrifici segreti per affrettare il compi-
mento; che bisogna conservare nel profondo dell'anima, quasi in un calice prezioso, il dono divino,
con diligenza, umilt e amore; che infine, il miglior modo per onorare il Sangue Divino abbando-
narsi amorosamente alla volont di Dio compiendola come manifestazione dei suoi disegni divini.
q. 63 : 28 marzo
Ci user per le opere della sua Redenzione, infinitamente pi meravigliose di tutte le opere del ge-
nio umano. q. 63 : 2 aprile
persona va rivestendosi di un rosso ammanto da cui i pallidi raggi della luna riflettono sinistri ba-
gliori. Venite, adoremus! Il Sangue di Ges il prezzo della Redenzione, il pegno della gloria, ma
un giorno sar ancora il segno della condanna. Guai a chi non riconoscer in vita il valore del San-
gue di Ges, se non sappiamo comprendere, compatire, adorare, valutare il suo infinito dolore!
La terra incosciente, le erbe e i fiori bevono il Sangue di Ges!
Quante volte si rinnova questo desolante spettacolo! Il Sacrificio della S. Messa non trova sotto di
s che la fredda pietra insensibile dell'Altare! Gli altari vivi sono assenti, sono lontani, troppo lonta-
ni per divenire i calici pietosi e amorosi del Sangue di Ges [...]. Vedo l'Angelo Divino che si acco-
sta a confortare Ges, offrendogli un calice, dove il cumulo dei peccati di ogni anima, dove il
cumulo di tutte le mie colpe. O Signore Ges, mi accosto anch'io alla tua agonia, ma vengo con il
Calice del tuo Sangue Divino e te lo offro come adorazione, espiazione, impetrazione per me e per
il mondo. Salvaci, o Ges; perdonaci, o Ges, per il tuo Sangue prezioso.
L'Agonia di Ges ci ha meritato la vita eterna. Dall'alto della Croce le labbra sanguinanti del Mae-
stro dichiarano al ladro pentito: Hodie mecum eris in Paradiso.
O Padre Santo, donami, per la potenza del Sangue di Ges, per la sua Agonia nell'Orto, per la sua
Passione infinita, per la sua tristezza, per il tedio, la paura, per la smisurata sua angoscia della Croce,
donami il Paradiso. O Vergine Addolorata, Santissima Madre di Ges, Regina dei martiri, che hai
sentito e gustato nel tuo Cuore l'infinita amarezza dell'Agonia di Ges; che sotto la Croce hai soste-
nuto per me e per il mondo lo strazio della immolazione di Ges, rendimi degna del suo Sangue Di-
vino, rendimi degna del perdono del Padre, della vita di grazia, della vita di gloria. q. 63: 7 aprile
il Volto del mio Dio, da cui traluce la infinita maest, la infinita bont, la infinita misericordia.
Occhi adorabili del mio Ges, fulgenti come il sole, bocca divina, tremante di amore, fronte augusta,
donde raggiano splendori celesti, non apparirete mai pi su questa terra!
Tra poco quel Volto Santissimo sar ricoperto di lagrime, di sputi, di Sangue. Venite, adoremus!
troppo bello il Volto di Ges e ai peccatori mette spavento. Nascondiamo il Volto divino!
l'accento dell'empio! il grido delle passioni! il nostro grido quando l'occhio dell'anima, scon-
volta dalla Passione, non pu sostenere lo sguardo di Ges, quando non vuole rispondere ai suoi in-
viti e sentire le sue parole di richiamo e di amore. La Coronazione di spine ha raggiunto il massimo
della crudelt umana e lo ha raggiunto sul Corpo adorabile di Ges. il programma del peccato.
Ma Ges incoronato: Egli appare veramente Re.
La corona di spine l'ha scelta, preparata, voluta Lui; ha voluto trionfare sul nostro orgoglio, vincerlo
con gli elementi pi vili, pi spregevoli, pi ripugnanti alla nostra ragione.
Se la corona fosse stata d'oro e di gemme, non sarebbe stata cos significativa e preziosa come quel-
la di spine. Ci che vi di pi aspro nella natura, diventa sul Capo del mio Ges ornamento divino.
Ogni spina scava una sorgente, e la bella fronte di Ges solcata da rivi profondi, rivi di Sangue
Divino che ricoprono gli occhi, gli rigano il volto, la bocca, tutto il Corpo Santissimo.
Come sei bello, mio Re! [...]. O Padre delle misericordie, abbi di noi piet, per il martirio sofferto
da Ges nella sua coronazione di spine, martirio che trova un misterioso riscontro nell'abbandono
sulla Croce; per il Sangue versato dal suo Capo adorabile e per l'angoscia onde fu oppresso il suo
spirito, perdona le nostre ingratitudini infinite, l'orgoglio che si eleva contro di Te, la superbia che ci
oscura la mente, il rispetto umano che c'intorbida il pensiero, l'inerzia che ci abbatte, la tiepidezza
che ci rende vili. Ges ha scontato per noi! Perdonaci, o Padre, per il Sangue di Ges!
Madre Santissima, intercedi per noi! La Passione di Ges incalza, le onde dei nostri peccati lo per-
cuotono spaventosamente: noi pieghiamo sotto il peso delle responsabilit innumerevoli.
Salvaci, o Madre, per il Sangue di Ges! q. 63: 9 aprile
O rifugio dei peccatori, o nostro rifugio, o talamo divino, o banchetto celeste, o lato rifulgente delle
dovizie del Figlio di Dio, concedimi un piccolo posto perch io vi rimanga nella vita e nella morte,
raccogliendo le stille che sgorgano, imporporandomi del loro splendore, nutrendomi della loro divi-
na sostanza, arricchendomi del loro valore. O Sangue ed acqua usciti dal lato di Ges, voi significa-
te, voi formate col suo spirito le tre divine meraviglie che brillano nella Passione, simbolo delle
operazioni di misericordia, di potenza e di amore. Venite, adoremus!
Portiamo i calici pi puri, i calici pi preziosi, i calici pi ampi per raccogliere ed offrire il Sangue
del Costato di Ges. Portiamo in quel Costato la nostra mente, il cuore, lo spirito; dilatiamo in esso
la fede, la speranza, la carit; adoriamo, ringraziamo, imploriamo, sopra tutto ripariamo.
Fummo noi a trafiggere Ges, e ancora lo trafiggiamo; fummo noi a ferirlo nel Cuore, e ancora vi
immergiamo lo strale dei nostri peccati; fummo noi a lacerare quel Cuore, e ancora rinnoviamo le
lacerazioni pi strazianti. Come possiamo pretendere di riparare? Come ripareremo, o dolcissimo
Ges? Tu ci inviti ad attingere dal tuo Sangue il perdono e la vita, la giustizia e l'amore, la grazia e
la santit. O Sangue di Ges, Tu ci sei rimasto nei secoli perenne trofeo di vittoria; con te vinceremo
le nostre passioni, per te santificheremo la vita. Il grido appassionato di Ges:
- Salvami dai cani che lambiscono il mio Sangue. Salvami dai lupi che rubano il mio Sangue. Sal-
vami dai vermi che succhiano il mio Sangue. Salvami dalle acque limacciose che avvolgono il mio
Sangue. Salvami dalle fiamme divoratrici che tentano distruggere il mio Sangue! -
O Padre Santo, per il Sangue di Ges, per l'ultimo suo Sangue scaturito dalla piaga del Costato, abbi
di noi piet. Perdonaci, o Padre. Salvaci, o Padre, ridonaci la tua misericordia per il Sangue di Ges.
O Padre Santo, mentre le ultime stille di quel Sangue segnavano la fine della sua vita mortale, il suo
spirito rassegnava nelle tue mani il cumulo immenso dei benefici, dei meriti, della virt, della sua
Passione divina! O Signore, applica alle nostre anime i frutti della morte, del Sangue di Ges. Ver-
gine Santissima, Regina dei dolori, riempi il nostro spirito dei tesori della Passione di Ges, fa che
apparteniamo alla schiera dei redenti, dei nuovi figli rigenerati nel Sangue e nell'amore. q. 63 : 12 aprile
donami la sua vita, il suo dolore, il suo amore! O piaghe santissime di Ges, profonde come gli
abissi, ampie come gli spazi, alte come i Cieli, accogliete l'anima mia per sanarla, per santificarla,
per unirla a Ges, accogliete tutte le anime, stringete a Ges tutti i cuori.
Voi potete racchiudere nei vostri calici mistici tutto il mondo, mille mondi e potete sanarli tutti, e
renderli degni del Re divino, che volle conquistarli a prezzo di Sangue. Il mio Re ha toccato tutte le
spiagge, si ancorato a tutti i porti, ha percorso tutto il mondo col suo grido di misericordia, pro-
fondendo le dovizie della sua Redenzione copiosa. Aderiamo all'invito di Ges, prostriamoci nella
polvere del Calvario intrisa di Sangue, cerchiamo di raccogliere quel Sangue mistico a terra, nu-
triamoci di quel cibo divino. Il Mistero del venerd santo mi avvolge, mi penetra, mi conquide. L'ul-
tima parola di Ges segna il primo passo del mio nuovo programma di rinascita.
Lo Spirito di Ges ritorna al Padre attraverso una dedizione volontaria, consumata nella forma pi
alta, e il mio povero spirito deve ritornare a Ges attraverso la mia volont, consumata nel suo San-
gue Adorabile. Il Calvario cupo, Ges giace nel sepolcro, la marea dei carnefici si dissipata; sul
cocuzzolo del monte, tenebra e silenzio, spavento e desolazione.
Ritorna, piccola anima, sui passi di Ges, rif il suo cammino doloroso per raccogliere il suo San-
gue Adorabile, per riparare, per amare, per contemplare. O Padre santo, glorifica il Sangue di Ges.
O Sacerdoti del Dio vivente, studiate, predicate, applicate alle anime il Sangue di Ges.
O anime pie, adorate, invocate, bevete, glorificate il Sangue di Ges. O peccatori, invocate, bevete,
glorificate il Sangue di Ges. Madre Addolorata, Madre Desolata, portaci alla Croce di Ges, im-
mergi le nostre anime nelle sue piaghe, dissetaci col suo Sangue Prezioso. q. 63 . 14 aprile
gue gi in vigore nella Chiesa, ma il Mistero augusto, il nuovo ed eterno testamento di salute, di
santificazione, di glorificazione per tutti, come il filone d'oro ancora sepolto nelle viscere della
terra. Bisogna scoprirlo, invitare le anime a contemplarlo, insegnare ad attingervi largamente, a tra-
sformare il tesoro divino in elemento di vita spirituale, di bellezza, di ricchezza, di ornamento, di
decoro. Il Sangue del Figlio di Dio donato e ridonato perpetuamente a noi nella Passione mistica,
nel Mistero della immolazione Eucaristica, la sintesi mirabile della Redenzione.
Quando questo Mistero sar oggetto di studio profondo e amoroso, appariranno orizzonti nuovi, ve-
rit ineffabili, meraviglie sorprendenti di grazia, la grazia stessa nella sua vita pi intensa, nelle sue
manifestazioni pi sensibili. Allora sorgeranno Altari e templi dedicati esclusivamente al culto del
Prezioso Sangue, sorgeranno falangi di devoti, falangi di Santi a glorificazione del Mistero adorabi-
le. Venga presto il trionfo del Sangue di Ges.
Glorifica, o Padre Santo, il tuo Cristo; magnificate, o nazioni, il suo Sangue Divino. q. 64 : 23 aprile
Il Crocifisso riflette in me la Passione infinita di Ges, la sua morte straziante, causata dai miei pec-
cati. Come non piangere al suono di questa voce di giustizia?
La parola della Croce parola di verit, di richiamo, di invito. Ges fu crocifisso per me: crocifis-
so nelle anime, nella Chiesa.
La Redenzione alta, larga, profonda, immensa: per tutti, come a tutti estendeva Ges la sua paro-
la di verit, come per tutti vers e offerse il suo Sangue.
Ma non tutti comprendono la verit, non tutti accolgono il suo Sangue.
Il Crocifisso ritto sul vertice del mondo e attorno a Lui sono le anime che si schiudono alla vita,
quelle che vivono, quelle che muoiono. Visione impressionante! Il Sangue di Ges scende dalle sue
membra per tutti, ma il numero di quelli che lo accolgono limitato, oh! quanto limitato!
Le braccia di Ges sono aperte, invitano, accolgono, elevano le anime fino al Padre, ma chi si ab-
bandona tra le braccia sanguinanti di Ges? La croce spaventa, il Sangue impressiona, il dolore rat-
trista. Eppure la Croce trasmette la virt di Dio e per la virt di Dio l'anima si unisce a Ges e vive
con Lui sulla Croce, vive per il suo Sangue, nel Mistero. q. 64: 28 aprile
pupille dell'anima per accogliere la sua luce? Chi dilater le ampiezze del cuore per accogliere e so-
stenere la fiamma della infinita carit, se non la Vergine Santa che l'aurora del Sole di Giustizia, la
Madre del bell'amore? q. 64 : 1 maggio
La luce del Mistero si affaccia sul mondo come aurora di pace. Rivolgiamo gli sguardi al mistico
oriente che schiude la vita nuova, la vita della Redenzione di Cristo.
Chi s'adoperer per il trionfo del Sangue di Ges avr parte alla gloria del Mistero, ma prima deve
accettare la porzione del dolore, la passione intima, segreta, la passione dello spirito, quella del cuo-
re e quella del corpo. Fiat, mio Signore, fiat! q. 64 : 7 maggio
607 - Non c' aridit per l'anima che vive nel Sangue
Oh! non c' aridit per l'anima che vive nel Sangue di Ges. Il Sangue di Ges, sia contemplato co-
me Mistero di misericordia, come elemento sostanziale di vita, sparso da Ges per noi, come prezzo
del riscatto, come tesoro offerto a noi per elevarci alla vita soprannaturale, per unirci a Ges e assi-
curare la vita eterna: sempre, questo Mistero infonde gaudi celesti. il fiore, il frutto della Passione
di Ges, trasformato in seme, in germe di vita divina. il pegno della Redenzione, il vincolo dell'u-
nione, la virt della consumazione in Cristo e per Cristo. q. 64: 17 maggio
ci che ci comunica, ci che produce, ci che promette, ci che ottiene. Veramente senza misura il
dono di Dio, il dono di Ges, comunicatoci dallo Spirito Santo. q. 64 : 24 maggio
stringe accanto a Ges e raccoglie in Calici misteriosi il Sangue adorabile che sgorga con le sue ul-
time parole e gli ultimi aneliti. Attorno all'Altare sono ancora gli Angeli.
Il Mistero continua! L'immagine del Crocifisso s'imprime nell'anima per riflettersi nelle anime.
Il Sangue di Ges rinnover il mondo, ma occorre che le anime lo conoscano, lo bevano, lo glorifi-
chino. Schiudi, o Signore, alla tua Chiesa questa nuova era di pace, concedi questo trionfo della fe-
de, questa comprensione della Redenzione di Ges. q. 65 : 26 giugno
O Signore, con paure di vita ho respirato il peccato che ha prodotto in me germogli avvelenati.
Ma per la carit di Cristo, sul terreno agreste delle passioni, scesa la pioggia del Sangue di Ges
che ha prodotto fiori e frutti di vita eterna e dona ininterrottamente una divina fecondit alle opera-
zioni dell'anima. O Padre santo, posa il tuo sguardo sul campo rigoglioso, fiorito per virt del tuo
Sangue adorabile: per i fiori, per i frutti di quel Sangue Divino risana le mie intime fibre, ricrea i
miei sensi, rinvigorisci le mie energie spirituali: che io nasca alla vera e perfetta vita soprannaturale.
I peccati degli uomini gridano vendetta dinanzi al Signore, ma il Sangue dell'Agnello immacolato
grida: Parce, Domine! Per i meriti di quel Sangue adorabile, perdona, o Padre, i miei peccati, risana
le mie infermit, donami la giustizia, comunicami la grazia, concedimi la santit. q. 4 : 4 luglio
del sacrificio. Aderire alla vita del Verbo che giunge all'anima con la Santa Comunione.
Aderire alla vita misteriosa dello Spirito Santo che giunge all'anima con l'accoglimento del Sangue
di Ges [...]. O vita misteriosa di Ges, compi in me le tue opere; non in me, ma nella vita che mi
comunichi; non per me, ma per la gloria del Padre; non per me, ma per il trionfo del tuo Sangue Di-
vino, principio, alimento e corona di questa vita. q. 4 : 8 luglio
nel mare immenso delle ricchezze della Chiesa costituendo il patrimonio spirituale pi largo, pi
fruttuoso, pi prezioso, pi benefico. Venga il tuo regno, dolcissimo Ges! Il regno del tuo Sangue e
stabilisca il suo dominio nel mondo delle anime e compia le meraviglie della Redenzione! q. 4:12 luglio
nuova espansione per la santificazione dell'anima e per la gloria di Dio nel compimento della Re-
denzione. Dal Sangue di Ges attingo forza per salire, per resistere nella salita, per desiderare di sa-
lire sempre pi. Salire all'incontro dell'onda vitale e discendere con essa nelle viscere della mia terra,
nelle viscere del mondo, nel segreto delle anime, nelle ampiezze e nelle profondit del Corpo Misti-
co della Chiesa.
Vulnera tua merita mea! - ripetevano i Santi! Io ripeto: Vulnera tua, salus mea, pax mea, lux
mea, gratia mea, via, veritas et vita mea!. Diamo tutto per avere il Sangue di Ges. q. 4.- 3 agosto
nostre fibre, e la sua Anima investe la nostra povera anima, la sua Divinit trasforma e ricrea, santi-
fica, eleva, unisce a s il piccolo essere. Queste meraviglie incomprensibili che vanno operandosi in
noi continuamente, costituiscono il regno di Dio sulla terra, il regno di Dio nelle anime. La Chiesa
la vitalit di questo regno perch ci dona e ridona il Corpo e il Sangue di Ges.
Avvicinati, piccola anima, perch se sei piccola puoi vedere, puoi godere le meraviglie del regno di
Ges. Queste meraviglie sono rispecchiate nell'onda che si estende infinita, nell'onda del Sangue di
Ges. Ma perch non compresa da chi consacrata al Suo culto? Perch i raggi di questo Mistero
non attraggono e non conquistano le anime autorizzate a celebrarlo? Dovr morire senza vedere
esauditi i desideri di Ges? Che pu fare la sola mia volont? q. 4 : 9 agosto
quisti il mondo col suo Sangue Divino! O ricchezze inesauribili della Redenzione, perch non siete
conosciute, adorate, invocate? q. 4 . 21 agosto
ridotto all'impotenza, ti vedo abbracciare la tua Croce, quasi unico appoggio nella tua vita mortale.
Non il braccio, il petto di un amico, di un Apostolo amato, ma la nuda, fredda, arida Croce, insensi-
bile e incosciente l'unico tuo rifugio e conforto. O mio Ges, adoro la tua Croce, perch fu scelta
da te, impreziosita dal tuo contatto, bagnata dalle tue lagrime, cosparsa del tuo Sangue. Rendila glo-
riosa specialmente per il tuo Sangue! Fa che essa splenda in mezzo a noi, faro di luce, sorgente di
grazia, pegno di misericordia, segno di redenzione, vincolo di unione, altare di sacrificio, fiamma di
carit, effusione di santit, corona di gloria. q. 4 : 5 settembre
La Croce mi rende la vita di Ges, la sua voce, il suo Sangue, il suo spirito; mi rende degna di ripe-
tere: O Padre Santo, per la Croce di Ges, per i suoi patimenti, per il suo Sangue, per il suo amore,
abbi piet di me. La contemplazione della Croce di Ges infonde in me i sentimenti del Redentore
divino, imprime in me i suoi patimenti, suscita in me la sua sete, m'insegna l'abbandono, mi riempie
di perdono. O Signore! O Ges! O Padre! O Dono di Ges! O Carit del Padre!
O Sangue della Croce! O Croce tinta di Sangue! cos semplice, cos chiaro il comando del Signo-
re! Voglio esservi fedele. O veder glorificato il Sangue di Ges, o morire per glorificarlo.
La contemplazione della Croce riflette in me gli splendori della Passione, mi comunica la sua virt,
mi rende degna dei suoi meriti. La Croce del mio Ges alta sull'Altare, luminosa, sorgente di vita
sovrumana. Dammi, o Signore, non solo il gusto della Croce, ma i dolori che l'hanno resa degna di
un culto. La mia anima sar accetta al Signore se sapr patire e tacere, patire e amare, patire e glori-
ficarlo. - Mantieni il tuo posto - dice Ges - sii fedele ai richiami, non dimenticarli. -
Una sola goccia di Sangue vale ben pi di tutti gli atti di culto, ben pi di tutti i trattati di altissima
teologia, pi di ogni altra cosa. La pi piccola goccia di Sangue una creazione nuova che compen-
dia in s mille altre creazioni divine. Misteri ineffabili. Per comprenderli bisogna morire, ma per
onorarli basta credere, sperare, amare. q. 4 : 11-12 settembre
Redenzione. Voce prodigiosa. Parla per me al Padre e mi ottiene il perdono dei peccati, la miseri-
cordia, la grazia, il suo amore. La voce del Sangue di Ges parla per me e ottiene per me le parole
divine del Padre, raggi di luce, fiamme d'amore, attrazioni, comprensioni.
La voce del Sangue di Ges una voce amorosa, ineffabilmente ripiena di dolcezza.
Nel Sangue di Ges il compendio dell'amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo; il com-
pendio dell'amore di Ges. Voglio ricoprire le anime del Sangue di Ges: la migliore risposta alla
voce di quel Sangue. q. 4 : 18 settembre
O Sangue Divino, produci nel mio nulla i mirabili effetti della tua misericordia, i fiori mistici della
tua Redenzione; che ornino l'Altare, onorino il Mistero, glorifichino la sua virt.
Rimanendo sempre spoglia e vile, ritorner a chiedere, mi umilier, rester sempre la terra vile, de-
gna di compassione e di misericordia. q. 4 : 24 settembre
O mio Signore, vieni e abita in queste povere anime, smarrite nella triste e paurosa selva del mondo.
Ridonaci la luce, la pace, il perdono, la giustizia nel tuo Sangue Prezioso. Il tuo Sangue, o Ges!
A S. Francesco giungevano un giorno dalla mistica Croce strali di fuoco, strali di amore che feriva-
no le sue membra e davano sangue. O Signore, io ti chiedo, dilacera col tuo Sangue adorabile le mie
membra perch diano fuoco, il fuoco del dolore, il fuoco dell'amore.
O Padre Santo, glorifica il Sangue del Verbo Incarnato. O Figlio di Dio, glorifica il Sangue della tua
Sacra Umanit. O Spirito Santo glorifica il Sangue di Ges Redentore. q. 6 : 4 ottobre
bimbo che non arriva nemmeno a toccarne i piedi adorabili. Quasi non vedo nemmeno quelli. La
Vittima Adorabile in uno strazio indicibile. I piedi si contraggono, le mani tremano convulse, tutte
le membra sanguinanti si scuotono. Il capo piega a sinistra. Il volto nascosto sotto le spine, sotto i
capelli che colano Sangue. Dalle labbra riarse esce un gemito: Sitio! Sitio!.
La piccola anima come sola ai piedi della Vittima augusta, guarda intorno. Nessuno.
Chiama e attende, guarda Ges e piange. Rimane cosi impietrita, smarrita, straziata.
Se potesse strappare i chiodi! Come arrivarci? Come farebbe? Toccandoli appena, la Vittima soffri-
rebbe ancor pi. Che fare? Non intendi? Il Mistero incompreso. La tua piccolezza dice lo stato di
incomprensione delle anime. La tua solitudine denota la loro indifferenza.
La tua impossibilit dice quanto siano lontane dall'apprezzare il tesoro divino. q. 6: 13 novembre
O sublimi segreti della redenzione divina! O mirabili dovizie del Sangue di Ges! Schiere di Angeli
e di Santi attorniano il Calice della salvezza, noi vi beviamo a saziet. g. 6 : 16 novembre
quella divina come se la vedessi e la toccassi. Il canto dei Profeti si tramuta in supplica di una me-
ravigliosa dolcezza. Piovete, o nubi, il Sangue del Giusto; donateci, o Cieli, il Sangue Divino; apriti,
o terra, e germina con quel Sangue il Redentore. q. 6 : santo avvento
zioso mentre ne celebra le glorie su in Cielo. Io non ho pi interessi, n per la mente, n per il cuore;
non mi accorgo del tempo che vola, delle vicende che si incalzano accanto a me, dei doveri che mi
affaticano, dei vuoti che si formano; io ho un solo interesse: il Sangue di Ges.
E questo Sangue portentoso stabilisce una barriera insormontabile tra il mondo e la mia anima, tra
me e lo spirito delle tenebre, tra me e me stessa. E isolandomi cos e sospingendo lo spirito incontro
a quello di Dio, lo costituisce quasi in una incolumit straordinaria. In queste regioni alte e profonde
non giunge nessuna voce che non sia di giustizia e di misericordia, di verit e di amore, di santit e
di unione. Poter vivere cos nel flusso e riflusso del Sangue di Ges: morire lasciando ad esso tutte
le energie perch vengano moltiplicate in vantaggio delle anime. q. 6.- 27 dicembre
La voce stessa di Ges si alza a pronunciare: - Hic est Calix Sanguinis mei! - [...]
L'Angelo del Signore rimane fermo col suo Calice accanto a milioni di anime che non si degnano
neppure di guardarlo, che non si curano, che disprezzano la luce e si sprofondano nelle cose umane
per non intendere quelle divine. E la vita data nel tempo solo per queste. La mia piccola anima
sopraffatta da queste misericordie. Signore, Signore, che vuoi da me? q. 5 : 20 ottobre
Ges. Vedo in esso la mia creazione spirituale, il mio alimento, il segno, il pegno della mia Reden-
zione, il prezzo che mi riscatta dall'inferno e la forza che mi presidia per non cadervi; il prezzo che
paga i miei debiti dinanzi alla Giustizia Divina e la virt che mi aiuta ad accumulare i meriti; la ve-
ste che ricopre la mia nudit e la potenza che arricchisce la mia miseria; il dono divino offerto al
Padre per la mia riconciliazione e offerto a me per la mia santificazione; il patto della nuova allean-
za e la promessa della vita eterna. q. 5 : 21 ottobre
Non lo vedete quel Sangue adorabile, ma zampilla ininterrottamente, giunge fino a voi, e da voi sale
fino alla vita eterna. Se non lo vediamo, crediamo! se crediamo, uniamoci a Ges per accogliere
questo Sangue divino, e portarlo alle anime con gli angeli del Signore.
Le anime si accontentano di poche stille di rugiada racchiuse nel calice dei fiori; quelle stille non
dissetano, non lavano, non bagnano neppure le labbra. Tutte le devozioni sono come stille di rugia-
da, in confronto alla devozione del Preziosissimo Sangue, fiume regale che scende dal Cielo e per-
corre il mondo. Muoviamo ad incontrarlo, prepariamo dei solchi profondi, lasciamoci travolgere,
immergere, naufragare nell'onda divina [...] Ges mi appare non pi sulla Croce.
Va, libero di s, per le vie del mondo, ma le sue mani, i suoi piedi, tutte le sue ferite danno ancor
Sangue e quanto Sangue! E continueremo cos fino alla fine dei secoli, finch ci sar un'anima da
redimere. Il Mistero della fede si trasforma in mistero di dolore e di amore. Dilatiamo le pupille
dell'anima, tendiamo le braccia alla divina carit che ci passa accanto offrendoci il Calice adorabile
in cui il prezzo della vita di un Dio e il valore della nostra vita rigenerata; l'olocausto della Reden-
zione e il pegno della nostra santificazione. q. 5 : 22 ottobre
va, volente, aderente a tutto ci che offrirai al mio spirito come esercizio di dedizione e di immola-
zione. Hostiam sanctam rivestita, adorna della santit del tuo Sangue, ricolma dei suoi meriti, della
sua virt, della sua grazia, dei suoi tesori. Hostiam viventem nel tuo Sacrificio, nei tuoi dolori, nei
tuoi interessi, nella tua Passione, nel tuo Tabernacolo, nel Sacramento del tuo Sangue.
Il tuo Sangue mi nutre, mi disseta, mi ciba di alimenti immortali: essi renderanno sempre pi viva la
mia anima, sempre pi operosa. Hostiam Deo placentem!
il tuo Sangue, o mio Ges, che mi rende grata al Signore, piacente a Lui, accetta, degna.
Rivestita della sua veste nuziale, potr entrare nel regno dell'Amore eterno. q. 5 : 25 ottobre
1934
749 - Le primizie del Sangue di Ges
Il Mistero del Sangue prezioso glorificato fin dall'inizio dell'anno. Chi raccoglie le poche stille di
Sangue Divino, sgorgate dalla Circoncisione, si sente tuffare in un'onda calda di amore che ha getti
inesauribili, profondit e altezze inattingibili. Questo Mistero augusto ancora incompreso, scono-
sciuto, come le stelle lontanissime, ma come quelle manda sulla terra raggi di luce superna.
Il Sangue di Ges la luce del mondo, la mia luce. Io voglio cantare questo Mistero.
Voglio perdermi in questo Mistero. Io vedo le poche stille della Circoncisione diventare un mare
immenso nel quale ben possono essere sepolti tutti i peccati della terra. Il Sangue di Ges diventa in
me una forza travolgente, si manifesta come una vita completa, la vita adorabile di Ges. In me poi
non esiste che la volont, la quale diviene a sua volta elemento misterioso della crescita di Ges in
me. Ora intendo le parole di S. Paolo: Crescere per ogni parte in Lui, che il Capo, Cristo.
Quale alimento migliore per crescere in Lui e per Lui, del suo stesso Sangue Divino?
Vergine Madre, che hai raccolto e offerto a Dio le prime stille di Sangue del tuo dolce Ges, inse-
gnami a conoscere, a ricevere, a gustare, a possedere, a conservare, a comunicare, a glorificare il
Sangue adorabile della Redenzione. O Mamma celeste, guidami per le vie di questo Mistero augu-
sto: seppelliscimi nei suoi abissi affinch non conosca altra vita all'infuori di quella che mi ha otte-
nuto Ges con la sua Redenzione Divina. q. 66: 1 gennaio
Ricevo Ges. Che sar mai il fuoco che avvampa nel mio cuore? Pare che il cuore cambi forma, sia
una teca, un ostensorio che racchiude Ges. Vi raccolta tutta l'anima, e pi tutta la misericordia e
la potenza di Ges. Adoro il dono di Dio, e sebbene ignorante, cattiva e meschina, e perci indegna
di stare vicina a Ges, tuttavia mi stringo a Lui, con un abbandono di figlia tenerissima.
O Signore, l'amore che sgorga da me lo stesso tuo amore prodotto in me dal tuo Sangue Divino.
Trionfa, o Sangue di Ges! O Padre Santo, rivela il Mistero del Sangue prezioso. O Figlio di Dio,
manifesta gli splendori del tuo Sangue. O Spirito Santo, compi le operazioni del Sangue di Ges in
me e in tutto il mondo. O Signore, manifesta la grandezza, la preziosit, il valore del Sangue adora-
bile ai Sommi Pontefici che governeranno la Chiesa. Fa che essi comprendano sempre pi la poten-
za del Mistero, la ricchezza, l'ampiezza del dono di cui sono depositari, custodi, dispensatori. O Si-
gnore, il Sangue di Ges la tua misericordia e la nostra salute, la tua gloria e la nostra giustifica-
zione. O Signore, rivela questo Mistero di amore. g. 66: febbraio
cuore, solo ripieno del Sangue di Ges, non avrebbe palpiti che per la sua gloria.
O Signore, perdonami, sono ignorante, ma desidero conoscere ci che tu gradisci e che aspetti per
far trionfare il tuo Sangue prezioso. q. 66 : 6 febbraio
glie della grazia che mi profonde e gliela arricchisca con i tesori del suo Sangue.
L'Apostolo Pietro mi conferma il mistero di queste predilezioni di Dio.
Electis... secundum praescientiam Dei Patris, in sanctificationem Spiritus, in oboedientiam, et
aspersionem Sanguinis Jesu Christi.... Aspersi del Sangue di Ges! Non lo vedete scendere sul de-
serto della vostra vita, manna deliziosa che ci sostiene nel cammino faticoso?
Aspersi del Sangue di Ges! Esso la moneta che Ges ci mette fra le mani per pagare i nostri debi-
ti: la chiave che ci consegna perch possiamo aprire la mistica porta del regno celeste, il pegno e la
misura dei beni che vi godremo. Aspersi del Sangue di Ges! L'anima imbevuta del Sangue di Ges!
Non vi sono parole che esprimano l'eccellenza di queste espansioni divine. q. 66: 22 febbraio
774 - Il Sangue e i doni meravigliosi Aqua sapientiae potabis eos (Eccl. 15,3).
L'acqua della sapienza il Sangue di Ges che entra nell'anima con i frutti dello Spirito Santo, con i
doni meravigliosi del suo amore. Il Sangue di Ges reca il dono del Timore di Dio. Timore dei giu-
dizi divini, timore del Padrone sovrano che vigila sui servi ed esige riverenza e obbedienza; timore
del Padre amoroso che benefica immensamente i suoi figli e vuol essere compreso, corrisposto,
amato; timore di non avvertire il passaggio improvviso e rapido dello Spirito divino. Questo timore,
244
l'unico tesoro che valga a saldare i nostri debiti, a ottenerci il perdono, la misericordia, il regno
del nostro amantissimo Iddio. O Mistero adorabile della Redenzione!
O Sangue prezioso del mio Ges, versato dal mio Signore fra gli strazi della sua Passione per ricon-
quistare le nostre anime, scendi su quest'anima che sta per presentarsi all'Eterno Giudizio.
O Sangue di Ges, avvolgi e rivesti quest'anima creata dal Padre, redenta dal Figlio, santificata dal-
lo Spirito Santo: purifica quest'anima; lava le sue colpe, ripara le sue ingiustizie, salda i suoi debiti,
avvalora le sue preci, riempi le lacune delle sue omissioni, impreziosisci i suoi desideri, corona la
sua fede, completa la sua speranza, perfeziona il suo amore. Come bella la morte se l'anima del
morente rivestita della porpora di Ges! O Signore, io non mi comprendo pi. La morte splende ai
miei sguardi pi della vita: la vita mi appare una morte penosa.
O Signore, lasciami vivere in quest'atmosfera di fede che mi d tanta pace e tanta luce: una illumi-
nazione, una elevazione inesprimibile. Circondiamo il letto dei morenti invocando il Sangue di Ge-
s. Accompagniamoli con questo viatico divino fino alle soglie del Cielo; scendiamo nel Purgatorio
recando i calici ricolmi dell'acqua zampillante alla vita eterna. q. 67: 20 aprile
beati, le schiere angeliche e la manifestazione della gloria divina. La S. Comunione mi tiene elevata
cos negli arcani della vita sovrumana e il Corpo e il Sangue di Ges, divenuti vera sede dell'anima,
danno all'anima stessa l'intuizione della vita ineffabilmente unita a Dio: unita per la luce che ne ri-
ceve, per l'adesione alle sue espansioni, per la consumazione nella sua carit.
Ges sostiene l'anima in un atteggiamento inesprimibile: essa dinanzi al Padre, al Figlio, allo Spi-
rito Santo, e vive accogliendo i doni mirabili della Potenza, della Sapienza e dell'Amore; doni che si
racchiudono nel Sangue adorabile e che diventano la glorificazione pi bella, da parte dell'anima
che vi corrisponde, della Potenza, della Sapienza e dell'Amore di Dio. Oh! ditemi che gli Angeli
ringraziano, adorano, benedicono, invocano anche per noi!
Che posso fare io, misera creatura? Io sono indegna di conoscere, di pregare, di amare il mio Dio:
quanto pi sono indegna di avvicinarmi a Lui, di immedesimarmi col suo spirito!
Comunione di spirito e di Sangue!... Cantate Domino canticum novum!
Ogni manifestazione del Signore deve suscitare il cantico dell'esultanza. E fino a quando si dovr
seppellire il tesoro della divina rivelazione? Chi schiuder questa via nel mondo perch in essa tro-
vino luce e pace i cuori smarriti? Chi parler coraggiosamente, ampiamente del Sangue di Ges?
Non c' predicazione pi efficace di quella che si ispira a questo Mistero. Ma per iniziarla occorre
sacrificio e rinunzia. Rivela, o Signore, la virt del Sangue prezioso. q. 67: 26 aprile
nuovo, atteggiamenti ineffabili e splendori divini. La scienza della Croce la Scienza recata da Ge-
s sulla terra, scelta da Lui come programma della sua vita umana, programma di Redenzione e di
amore. O Ges, e chi pu preferire altra scienza che non sia quella manifestata da Te?
La Scienza della Croce, della Passione, del Sangue prepara l'anima a conversare con Dio.
La completezza di questa scienza si ottiene con la rinuncia perenne di s, con la spogliazione totale
di ogni cosa, perfino dei propri dolori, per vivere, sentire e adorare quelli di Ges.
Per la grazia del suo Sangue prezioso l'anima intende la profondit degli insegnamenti divini, e
mentre conosce la sublimit del linguaggio arcano, vede ampliarsi nelle profondit dello spirito la
luce e la bellezza delle sue manifestazioni; sente di trovarsi bene soltanto in quella via di spoglia-
zione perfetta; sente che, per il dono della Scienza, sale al Signore col linguaggio di tutte le cose e
raccoglie da esse quello di Ges; sente che al mondo vi una sola scienza sicura, stabile, efficace:
quella che attinge dal Sangue di Ges. q. 67: s.d.
Sangue, morire per quel Sangue. Che c' al mondo di pi grande, pi potente e pi efficace per uni-
re l'anima a Dio? I carismi dello Spirito Santo sono comunicati dal Sangue di Ges, sono estesi dal
Sangue di Ges, sono manifestati dal Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges il prezzo del campo della Chiesa e questo campo diventa tanto pi esteso, fe-
condo e benedetto quanto pi il Sangue invocato, accolto, onorato, glorificato. Il Sangue di Ges
pi che la profezia: le racchiude tutte; pi che il dono delle lingue: le compendia tutte; pi che
qualsiasi visione: le manifesta tutte; pi che il dono dei miracoli: li compie tutti. q. 67: 27 maggio
Cuore di Ges consiste nello zelare il mistero del Sangue prezioso. O Signore, io non so chiedere
pi nulla, n per me, n per gli altri, non vedo nulla, non sento nulla. Una sola cosa mi attrae: il
Sangue di Ges. Voglio glorificarlo. La sua gloria sar la mia santificazione. q. 68: 13 giugno
se il mio Corpo e il mio Sangue insegnate a riceverlo con penetrazione, con fede, con sincera sup-
plica. La S. Messa una creazione completa, perfetta, infinita: cercate in essa la luce, l'aria, l'ac-
qua, il calore: mangiando il Corpo di Cristo e bevendo il suo Sangue avete tutto. Corpus et Sanguis!
necessario far comprendere che le anime ricevono col Sacramento il Corpo e il Sangue: tutto il
Sangue che circolava nel mio Corpo: il Corpo che era il vaso del Sangue. - q. 68 : 13 luglio
Deve stabilirsi una Festa solenne, preceduta da una predicazione solenne: semplice per i bambini e
per il popolo, dotta per i dotti, elevata per i sacri leviti. Si devono stabilire ore di adorazione al San-
gue Prezioso con preghiere composte dal Sommo Pontefice. Si compongano inni speciali al Sangue
Adorabile. Si aggiunga alla lode di Dio: Sia benedetto il suo Sangue Prezioso. Si aggiunga al
Corpus Domini prima della S. Comunione Corpus et Sanguis Domini custodiat te etc..
Il Cardinale Patriarca ottenga tutto questo con la sua piet e con la sua autorit. q. 69 : 12 agosto
dell'Uomo Dio, beandosi delle sue magnificenze, piangendo sulle sue umiliazioni, dolorando per i
suoi patimenti, adorando la sua potenza, glorificando la sua misericordia. q. 69 : 3 settembre
dall'alto e corre accanto alle anime, le inonda, le preme, e tenta entrarvi per rimanervi e operare
misteri di grazia. - La mia anima beve e beve onde fumanti intendendo di assorbire specialmente il
fango con cui l'uomo ha tentato di circondare il Sangue di Ges; ma se quel fango mi ripugna, mi
addolora e mi spaventa, non mi tocca. Ora bacio le Carni profumate di Cristo.
Adoremus! Adoremus! q. 69: 28 settembre
Ogni seme, per svilupparsi, ha bisogno della terra, dell'acqua, dell'aria, del sole.
Il Sangue Divino ha bisogno di un solo coefficiente, per fruttificare: l'adesione dell'anima.
- L'anima - dice Ges - il campo su cui cade il mio Sangue Prezioso -.
gi una grande fecondit il solo contatto. Ma se l'anima solerte, attiva, sacrificata attorno al mi-
stico seme, annientata per lasciarlo operare, allora il seme stesso diviene il campo fecondo: il San-
gue Divino il campo sterminato su cui l'anima depone i suoi pensieri, i suoi desideri, il suo lavoro,
il suo amore, le sue immolazioni, le sue conquiste spirituali: e campo e seme, Sangue e anima,
Creatore e creatura, Redentore e anima redenta, costituiscono una sola vita nel Corpo mistico di
Cristo. O Signore! Amen! Amen! Prego, e mentre la mia prece sgorga spontanea, pare che accanto a
me sia il Volto di Ges, vicino, di fronte a me, per proteggermi nel cammino e assicurare la mia fe-
delt. Io non sapr mai dire le infinite manifestazioni dell'amore di Dio verso questa misera creatura,
spregevole e incosciente. S, non ho coscienza dei doni di Dio: conosco solo, perch lo sento, che
sono ripiena del suo Sangue Divino. q. 69 : 18 ottobre
O Sangue di Ges, prepara la pupilla della mia anima alla visione, alla contemplazione del mio
Creatore e Padre. Le mie parole non hanno pi suono, la lingua inerte, non pu benedire il Signore,
n invocare la sua misericordia.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per annientare la mia superbia.
O Sangue di Ges, d vita, ardore e merito ai sensi pi umili e devoti.
L'anima non ode pi nulla di quello che le giunge dall'esterno: nemmeno la prece del Sacerdote,
l'assoluzione, il comando di partire per l'altra vita.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte a significazione della mia nullit.
O Sangue di Ges, disponi la piccola anima alle parole misteriose, alla manifestazione di Dio.
Le mie mani non possono pi alzarsi per fare un ultimo segno di croce, non possono nemmeno
stringere il Crocifisso e la corona: non si muovono pi.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per purificare la mia vita. O Sangue di Ges,
riempi le mie mani dei tuoi tesori divini: essi sono la preziosa moneta del mio riscatto, l'unico pe-
gno di Redenzione presso il Giudice Divino. I miei piedi, gelidi per il freddo della morte, sono gi
staccati dalla vita. Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per farmi comprendere la mia
nullit e insufficienza. O Sangue di Ges, ricopri i miei piedi col manto della tua giustizia e potenza,
sicch io possa giungere al mio Dio purificata e santificata dalla sua Passione. Tutte le mie membra
dolorano, ma non sanno elevarsi; gemono sotto il pressoio della morte, ma non ne sanno rivelare le
ambasce: vengono meno, ma non sapr comporre nessun accento di invocazione.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per farmi comprendere la mia impotenza e in-
sussistenza. O Sangue di Ges, rivesti queste mie membra del tuo splendore divino; infondi in esse
la tua virt rigeneratrice, e fa che siano trovate pure e monde al cospetto del Padre Celeste.
Ormai la vita, l'ultimo anelito di vita, le ultime energie sono raccolte nel cuore: ma il cuore non sa
raccoglierle, n tramutarle in amore. Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per ricavare
da essa la mia salvezza e la tua gloria. O Sangue di Ges, pervadi questo piccolo cuore, riempilo
della tua potenza divina, avvalora ci che vi rimasto di tutta la mia vita, e raccogliendolo nell'ul-
timo istante nel Calice delle giustificazioni, fa che la mia anima si presenti al Padre tramutata in pu-
rissima e santa goccia di Sangue del Corpo Mistico di Ges. O Signore, ad ogni istante si elevano
sugli Altari del mondo molti Calici di salvezza col Sangue adorabile di Ges.
In qualunque istante avverr la mia morte, certamente si alzeranno tre Calici santissimi. Intendo, o
Signore, aver deposto in essi la mia anima, rendendo al Padre che mi ha creata omaggio di adora-
zione; al Figlio che mi ha redenta, omaggio di ringraziamento; allo Spirito Santo che mi avr santi-
ficato omaggio di benedizione. q. 69 : 22 ottobre
1935
846 - Le prime stille del Sangue adorabile
Le prime stille del Sangue Divino! Si dilatano come fosse un mare immenso sgorgato da scaturigini
misteriose. Le prime stille del Sangue Divino! Nessuno le vede, all'infuori di Maria e Giuseppe, ed
esse allagano il mondo. Corriamo a dissetarci in quella corrente che spazia sulla terra con la virt
dello Spirito di Dio. Offro al Divin Padre il Sangue della Circoncisione. Sono poche stille ma zam-
pillano dinanzi alla Divinit come torrenti, come fiumi di gloria e di amore. Offro! Mirabile bont
del Signore! Quello che io offro a Lui di santo, puro, immacolato si riversa sull'anima mia, sulle
anime, convertito in luce, in benedizione, in grazia, in gloria. Sempre cos!
Mi presento al Padre col Calice della salvezza, col Calice di Ges e il Padre mi dona, in cambio, tut-
to Ges, la pienezza dei suoi meriti, la completezza dei doni della sua Redenzione. Ma chi sei, pic-
colissima creatura, che osi pensare, parlare cos? Io sono un'anima battezzata col Sangue di Ges,
nutrita, abbeverata dal Sangue di Ges, che si arricchisce con quel Sangue, che vuol glorificarlo.
Per piet, non ascoltate me, ma Ges, ascoltate la voce del Sangue di Ges. una voce tremenda!
Se non trova corrispondenza sulla terra, parler dal Cielo!
La voce del Sangue non si estingue che nella misericordia e nella giustizia. il Mistero della nuova
alleanza: il Mistero della nostra rinascita: il Mistero della nostra vita. q. 71 : 1 gennaio
Sangue Prezioso. S, o Signore, riempir del tuo Sangue i miei occhi, e vedranno il tuo Mistero nel-
le anime: riempir la mia mente, e i pensieri scaturiranno dal Sangue: riempir le mie mani, ed esse
spargeranno lungo la via il tuo balsamo celeste: riempir... oh! Dio mio! quale Mistero! riempir
realmente la mia bocca del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Nutrimento divino! Godimento divino! Trasformazione divina! Riempir di Sangue il mio cuore, e
il mio cuore lo conserver e l'anima vivr di questo cibo soprasostanziale. q. 71: 20-21 gennaio
fiume impetuoso che ci scorre vicino e che ci tocca per sanarci, e ci guida all'unico porto della pace,
della vita vera, del gaudio eterno? q. 71 : 7 febbraio
cui saliranno fiamme di passioni, di odio e vendetta. Una goccia sola del Sangue di Ges pu dissi-
pare il tremendo e pauroso flagello che rugge da lontano, castigo della nostra ingratitudine e della
nostra iniquit. Portiamo il Sangue adorabile nel cuore dei governanti, ai confini delle nazioni, sui
mari e per gli spazi. q. 71 : 26 marzo
rabile, eterna, santissima, divina. O Sangue di Ges, porta con te tutte le anime! L'universo fu creato
per Ges, noi per Ges, Ges fu dato per noi! Il suo Sangue per noi, noi per il suo Sangue! Chinia-
moci su questa sorgente che alimenta tutti i vivi della misericordia: la verit, la grazia, la santit;
dissetiamoci con quest'onda divina e ci sentiremo trasformati, divinizzati. q. 72: 18 maggio.
compendiano, producono e maturano, svolgono e glorificano gli ideali della santit e della carit;
comprende che, al di sopra delle istituzioni degli uomini, magnifiche, benefiche, ammirabili, c' l'I-
stituzione Divina: il Sacrificio, il Sacramento. q. 72 : 17 giugno
Questo vincolo di alleanza divina non un privilegio di pochi: la misericordia che Ges largisce a
tutti quelli che credono al suo amore e vivono nel suo dolore: nella Passione del suo Sangue, nel
Sangue della sua Passione. q. 73 : 21 luglio
Il Sangue di Ges produce misticamente tutti gli atteggiamenti spirituali, la vita della mia vita so-
prannaturale. Quali segreti! Quali rivelazioni! Quali operazioni! L'anima vede con gli occhi del cor-
po gli oggetti esterni, ma la visione cosa superficiale.
L'anima vede intimamente gli splendori del Sangue di Ges: questa visione reale. q. 73 : 9 ottobre
perch il Mistero del Signore la salute del genere umano. L'anima starebbe sempre in ascolto della
voce misteriosa del suo Dio: venga dal Tabernacolo, dall'Altare, dal Presepio, dalla Croce, dalla
Scrittura, dal Sacerdote, dall'Angelo Custode. q. 74 : 31 dicembre
1936
946 - Ecco il mio proposito
Perdere tutto, ma non perdere la pi piccola goccia del Sangue di Ges. Ecco il mio proposito. Le
opere della fede sono frutto del Sangue di Ges. Il Sangue di Ges aumenta la fede; la fede dilata e
aumenta la conoscenza del Mistero e la conoscenza del Mistero amplia gli effetti meravigliosi. Se
gli elementi divini non impreziosiscono la nostra vita, che mai tutto il complesso della nostra atti-
vit? E quale elemento divino pi intimo, efficace, travolgente del Sangue di Ges? E come si pu
contenere questo fiume che ha la sua Sorgente nella carit di Dio, immensa, infinita, inesauribile?
Quali segreti in queste meraviglie della grazia! Quale potenza entra nelle anime!
Quale responsabilit se l'anima non si accorge, se non vede, se non vuol vedere, se non vuol corri-
spondere ai tesori della Redenzione Divina! q. 76 : 4 gennaio
cola nelle vene e nelle arterie del Corpo Mistico irradiando all'intorno sprazzi di luce divina. Ogni
uomo irradia attorno a s la vita: vita di pensiero, di bellezza, di bont, di carit, ma pi il Sangue di
Ges. Vedo i Sacerdoti come immersi nel Sole Divino che riflettono su di noi i raggi di quella luce
sovrumana. O Sacerdoti del mio Dio, quanto siete grandi, potenti, sublimi! L'ha detto Ges: - Voi
siete la luce e il sale della terra. Voi siete anche il Sangue del mondo perch in voi e per voi si com-
pie e si trasmette la vita della Redenzione. -
Versate le vostre coppe riboccanti del Sangue di Ges su queste nostre povere anime sapienti; rido-
nateci la vita nel Sangue, la speranza, la pace, l'amore del Sangue Divino. q. 76: 26 gennaio
te manifestato nella parola? Mio Signore! Per virt del tuo Sangue benedetto chiedo che tutto ci
che giunge all'anima mia dall'esterno o da me stessa: impressioni, pensieri, riflessi umani, tutto sia
trasformato in purezza, in perfezione, in amore. q. 76 : 20 febbraio
affetti ineffabili; l'anima vede, sente, gusta, aspira, comprende, abbraccia cose divine.
Il Sangue Divino non si esaurisce: pi si dona e pi sgorga dalle ferite adorabili di Ges; pi amplia
il suo dominio e pi intensifica la sua azione. Se tutte le anime conoscessero questo dono!
La Vergine santa ha partecipato alla Passione divina con una adesione perfetta; potessimo ottenere
da lei l'intuizione del Mistero del Sangue adorabile! q. 76 : 21 marzo
Ges vuole che ripeta queste cose sublimi col mio linguaggio inesperto e inadatto.
Per dissetarci a una sorgente non necessario avere un calice prezioso; basta un semplice recipiente.
Per dissetarci alle sorgenti del Salvatore non c' bisogno di mezzi materiali, di frasi alate; basta po-
sare lo sguardo, le labbra, la mente, il cuore, la volont sulle Piaghe Adorabili e tosto un flusso di
Sangue Divino inonda l'anima. Ogni linguaggio si attenua: parla il Sangue Divino. q. 77 : 5 giugno
O dare la vita per Ges, o abbandonarla totalmente, perennemente agli influssi del suo Sangue Di-
vino. O morire sulla croce per Lui, o rimanere ai pi della Croce nell'atteggiamento pi devoto,
nell'ossequio pi fervido, nell'amore pi intenso al Sangue Divino. q. 77: 29 giugno
- Se tu vedessi un'anima giusta moriresti di gioia celestiale; se tu vedessi un'anima colpevole mori-
resti di spavento; se tu vedessi una piccola anima nei suoi rapporti con la Giustizia Divina provere-
sti tale confusione nella mente da perdere la coscienza delle cose. Figlia mia, se tu sapessi ci che
opera il Sangue Divino nella tua anima! Se tu vedessi! - q. 78 : 4 luglio
e l'espansione in proporzione della fede e della umilt. La Vergine il primo e pi ampio canale di
questa espansione. Questo mistico canale parte dal Costato di Ges a cui perfettamente unita la
Madre di Dio, e versa le onde ristoratrici del Sangue Divino nella terra dei vivi e in quella dei tra-
passati; salva gli uni e libera gli altri dalle fiamme del Purgatorio.
Siamo anche noi i canali di Ges: ogni respiro, ogni pensiero, ogni parola, ogni azione porti il San-
gue di Ges nel mondo delle anime e porti le anime nell'oceano del Sangue Divino. q. 78: 16 luglio
za del Sangue Divino, avrai l'ardore per la gloria di Dio, lo zelo illuminato per le anime, la brama
incessante per la vera perfezione dell'anima tua. Se avrai la scienza del Sangue Divino, avrai nelle
mani il pi grande segreto del mondo. Sai qual ?
Non quello che mira a conquiste di potenza e di gloria, di ricchezze terrene, ma il segreto delle
anime nei loro rapporti col Signore. [...] Se avrai la scienza del Sangue Divino, avrai il riflesso del-
la scienza dell'Uomo-Dio: sentirai il dolore dei peccati e l'angoscia per le iniquit umane: avrai il
tuo orto di agonia, una via spinosa come quella del Calvario, poi la croce squallida; ma dovunque,
ti sentirai accanto Ges, che ti dar il suo Sangue, forza, alimento, luce, grazia, elevazione dello
spirito. Insegna a tutti questa scienza divina. - q. 78 : 4 agosto
O dolce catena, catena d'oro, infrangibile, dolcissima, soave, delicata nella sua misteriosa asprezza!
Il Sangue dice ferita e morte: tale il carattere della mia catena, tale deve essere l'anima mia; ferita
di amore per ricevere il Sangue Divino, esercitata nella morte mistica per avere la vita eterna.
L'anima segue il Sangue di Ges ed come salisse dagli abissi del dolore agli splendori della gloria.
Il Sangue di Ges mi accompagna presso i moribondi, gli sventurati, i perseguitati.
Che resta a queste povere anime se non il Sangue di Ges che purifica, consola, ritempra e promette
la vita che non tramonta? Essere vittima nel Sangue di Ges vuole dire comprendere queste miserie
vive delle anime, queste sofferenze acute, inevitabili che preparano all'incontro con Dio.
Ma c' un'altra forma di partecipazione ai Misteri del Sangue Divino. La bufera schianta le anime.
Le anime schiantano, in certo senso, i disegni della misericordia divina. Ma, non li distruggono.
Gli avvenimenti anche pi gravi della terra sono come i movimenti delle foglie nella selva.
Ma, intanto, non sembrano rendere vani i disegni della Redenzione?
Offrirsi, dunque, al posto dei traditori, degli ingrati, degli empi per adorare, credere, amare, benedi-
re, riparare per tutti: sentire il dolore delle ingratitudini, l'amarezza dei delitti, gli strazi delle anime
peccatrici, piangere e pregare nel Sangue Divino. Il Sangue di Ges accompagna l'anima nel regno
della giustizia dove non arriva nessun alito di colpa; dove solo la grazia fluita dal Sangue Divino:
la pace, caparra della vita celeste; dove l'ordine immutabile stabilito dalla virt del Sangue Divino.
Un'altra grazia porta l'anima nei trionfi del Mistero, nel sole della carit dove si consuma la vita ter-
rena e solo si vive la vita eterna. Mirabili frutti del Sangue di Ges!
O catena misteriosa che mi avvinci alla Redenzione, che mi fai vivere nella Redenzione, raddoppia i
tuoi vincoli, avvinci molte anime, infinite anime col Sangue del Redentore. g. 78 : 23 agosto
Egli mi segna col suo Sangue un Tau sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca, sulle mani, sul cuore.
Quando la nostra povera umanit segnata cos, pu irraggiare anche nel silenzio e nel nascondi-
mento attorno a s, e fino all'estremit del mondo l'influsso della virt e dei meriti della Redenzione
col Sangue Adorabile di Ges. q. 78: 4 settembre
na, alla Redenzione Divina, pi vile, pi fredda, pi infeconda della pietra inerte.
Lo sconforto che sembra addolorare Ges deve essere sofferenza viva per l'anima fedele. Vorrei che
l'uomo vedesse il Signore: vedesse Ges, il suo Sacrificio, il suo Sacramento, il suo Sangue e com-
prendesse che tutto vano senza il Sacrificio di Ges, senza il suo Sangue Divino. q. 79 : 6 ottobre
senza nuova violenza, staccarsi dal suo Dio, per cui portata a vivere nella verit, nella luce, nella
dipendenza, nella santit, nell'amore. Il Sangue di Ges doma le passioni.
Nella S. Comunione Ges mi ha fatto vedere le passioni dell'anima simili a serpi, che si sviluppano,
crescono e dominano in una lotta che nessuno pu vincere, se non per virt dell'Altissimo.
Immaginate una povera creatura come l'ha immaginata Dante, stretta fra le crude morse di serpen-
telli che avvinghiano il cuore, stringono le membra, escono dagli occhi e dalle labbra.
Cos avviene dell'anima che non vive del Sangue di Ges. Questo Sangue Adorabile converte le
passioni in potenze attive, avviva le nuove energie della santit e della virt morale.
Il Sangue di Ges dona la perenne giovinezza dello spirito. Vive in noi Cristo! S. Paolo doveva sen-
tire il flusso e riflusso del Sangue Divino operante sulla sua anima votata a Cristo!
Anche le nostre anime sono consacrate a Lui. Quale ratifica pi vitale di quella del suo Sangue?
Ma da parte nostra quale corrispondenza? q. 79: 20 novembre
di Sangue. Il monte squallido, ma ogni goccia lo ravviva; il dirupo diventa gradino; il masso e la
roccia arida diventano solco ubertoso. Quali meraviglie se l'arte si ispirasse a questo Mistero e aves-
se i mezzi per glorificarlo! Ma n i colori, n i suoni, n il linguaggio umano hanno espressioni de-
gne del Sangue Adorabile. q. 79: 4 dicembre
1023 - Il Sangue veste e riveste l'anima Exultabit anima mea in Deo meo.
Il mio Dio l'oggetto della mia esultanza, la sorgente della mia pace, della mia gioia, della mia fe-
licit perch mi ha promesso il perdono e mi ha assicurato la salvezza nel Sangue di Ges.
Induit me vestimentis salutis. Di quale veste ha ricoperto la mia anima! Certamente la mia veste
pi vaga del tessuto del giglio e della rosa; supera in bellezza le tinte, le armonie e le fragranze di
tutti i fiori; ornata di gemme splendenti, rifulgente di pietre smaglianti.
Io sono rivestita del Sangue dell'Agnello Immacolato. il Sangue del Figlio di Dio. il Sangue
dell'Uomo-Dio. il Sangue del mio Creatore, del mio Redentore. la creazione pi eccelsa dell'Al-
tissimo. l'espansione pi preziosa del Salvatore. la sorgente inesauribile della bellezza, della pu-
rezza, della carit, della santit. Ci pu essere veste pi smagliante e preziosa?
la mistica veste che ha reso immacolata la Vergine; la veste che ha presantificato Giovanni Batti-
sta; che ha elevato, sublimato tutti i Santi; la veste che adorna i sacerdoti, che privilegia i vergini,
che santifica i redenti. Indumento Justitiae circumdedit me.
Il Sangue di Ges veste e riveste l'anima mia. Copre la mia nudit e abbellisce la mia povert; or-
namento e ristoro, bellezza e soavit, ricchezza e splendore. E questa veste mirabile mi concessa
ad ogni istante, rinnovata, impreziosita a seconda dei miei desideri e della devozione, cos che l'a-
nima si presenta al Signore quasi sponsam ornatam monilibus suis. Tutto tuo, mio Ges.
Tutto deve convergere a Te. Il Sangue che hai sparso per redimerci deve compiere in noi i tuoi dise-
gni di amore e deve ritornare a Te con i frutti della nostra fede, della nostra adesione, della nostra
immedesimazione. O Signore, fa che la mistica veste del tuo Sangue e l'anima siano una cosa sola:
che l'anima e il tuo Sangue celebrino con unica voce la tua gloria divina. q. 79: 8 dicembre
sacra, lo santifica col suo Sangue Adorabile. Ecce Agnus Dei! Tengo fra le mie mani, porto nel
mio cuore il Sangue del mio Dio, il mio Dio immolato per me. Ecco il mio Natale. q. 79 : 19 dicembre
1937
1030 - Avviene cos anche nelle anime
Oggi la chiesa si irradia della luce della Circoncisione. Ges si abbandona tra le braccia di Maria e
di Giuseppe per il compimento del rito legale come un giorno si abbandoner sulla Croce per il
compimento della Passione. Avviene cos anche nelle anime. Il Mistero, tutti i Misteri di Ges si
rinnovano misticamente, suggellati, impreziositi dal Sangue Divino [...]
Oggi il Sangue di Ges scorre sulle anime, sigillo di Redenzione. Bisogna segnarle in fronte tutte.
Bisogna lavarle in questo Sangue. Bisogna rivestirle di questo Sangue. Questi mistici atti si com-
piono per virt della Redenzione. Gli uomini si salvano col Sangue, ma il Sangue non si applica lo-
ro che per il Ministero della Chiesa, lo zelo degli apostoli, l'ardore dei sacerdoti, lo zelo delle anime
pie. Bisogna aumentare le schiere di questi amanti del Sangue Divino. Le sacre membra di Ges so-
no asperse di Sangue e le sue manine adorabili lo effondono su di noi. q. 80.- 1 gennaio.
cina, cibo, ristoro, soavit, dolcezza, vita, grazia, santit. S, tutto questo, ma nel tuo Sangue, che
ci redime e ci alimenta, ci sostiene e ci trasforma, ci possiede e ci santifica. Amen. q. 80 : 3 gennaio
Il Sangue di Ges lavi le mie iniquit e quelle di tutti i peccatori, il cantico della impetrazione.
Il Sangue di Ges sia conosciuto, lodato, amato, invocato, adorato, benedetto da tutte le anime in
tutti i secoli dei secoli. Ges entra in me col suo Sangue Divino e porta in me, devo dirlo? lo splen-
dore della Rivelazione, le magnificenze della sua sposa la Chiesa, i gaudi del suo regno eterno.
Quale banchetto! il mistico vino, il suo Sangue Prezioso che rende l'anima capace di intuire que-
ste arcane verit. Laus Deo! q. 80 : 17 gennaio
beatitudine immortale dei redenti. La S. Quaresima dovrebbe significare studio amoroso e intelli-
gente dei Misteri della Passione, e specialmente del Mistero del Sangue Divino; dovrebbe costituire
un contatto straordinario con la grazia, una intimit profonda e cosciente con Ges nella compren-
sione dei suoi Misteri. O Signore, il mondo pensa a tutt'altro! q. 80 : 10 febbraio
entri tutto il mondo. - Sanguis Christi, salva nos, permus!. g. 80: 16 febbraio
adorabili, appaiono nella vivezza della loro sofferenza velate, non pi di muscoli morbidi, ma di
Sangue. Fino a qual punto giunta l'umana empiet! Lo stesso trattamento verso la Chiesa di Ges:
lo stesso strazio nel suo Corpo Mistico. Le anime sono vagliate da tormenti crudeli nello spirito, nel
cuore, nelle membra. La Chiesa fatta oggetto di persecuzione cruenta.
la stessa Passione di Ges che si rinnova e si perpetua attraverso i tempi. q. 80 : 25 febbraio
to pi di quello che satana distrugge. La potenza del Sangue Divino pu, in un istante, ricostruire
nelle anime quello che venne distrutto lungo tutti i secoli dal peccato. Il Sangue Divino aspetta al
varco tutte le anime: nessuna sfugge alla sua misericordia e alla sua giustizia. Nel Sangue di Ges o
salvi e santi, o perduti e maledetti. Beviamo le onde misteriose di questa vita divina prima che
giunga la morte. Quando la mia anima trabocca per l'abbondanza del Sangue Divino ha una gioia
inesprimibile e una sofferenza incomprensibile. q. 80 : 6 marzo
di sovrannaturali ricchezze, per sentire il desiderio di comunicarlo a tutto il mondo. Quando parla il
Sangue di Ges, io devo tacere. Quando opera il Sangue di Ges, io devo annientarmi.
Quando trionfa in me il Sangue di Ges, io devo nascondermi. Non bisogna perdere nemmeno una
goccia di quel Sangue Divino, Ges ce ne chiederebbe rigoroso conto nel giudizio.
pi responsabile un'anima del Sangue di Ges che un re del suo trono e del suo regno. g. 8: 2 luglio
Ma bisogna insegnare queste verit mirabili sulle quali fondata la restaurazione del mondo.
Sembra che il mondo corra verso il precipizio. Chi lo potr frenare? Solo il Sangue di Ges.
Se tutte le anime intendessero queste verit, il demonio non avrebbe pi dominio nel mondo e il re-
gno di Cristo apparirebbe nella sua meravigliosa potenza e bellezza. Il Sangue di Ges entrerebbe
come fuoco nelle anime e, bruciata la scoria umana, resterebbe solo la grazia divina. q. 8 : 17 luglio
e Sangue del Signore. Entrare in possesso della natura divina vuol dire essere attratti nella luce so-
vrumana, nella pace celeste, nella visione delle cose soprannaturali, nella comprensione delle vere
finalit della vita fluente da Dio che ritorna a Lui per mezzo di Ges.
Il Sangue Divino mi innesta nel vivido ceppo del Corpo Mistico della Chiesa, mi innesta nella vita
ineffabile alta e incomprensibile del mio Signore. Da questo innesto la mia vita, il rifiorire delle mie
possibilit spirituali, la mia santit. Il Sangue Divino mi innesta in Ges. q. 8 : 19 agosto
tuito come la gloria estrinseca di Dio abbia rapporto con l'anima, l'anima non pu vedere, n cercare
s stessa. O mio Signore, se tu mi doni il tuo Sangue e se il tuo Sangue diviene la vita della mia
anima, che posso desiderare se non che la conoscenza, la comprensione, il possesso del tuo Sangue
si trasformi nello splendore della tua gloria?
Il Sangue Divino la perenne comunicazione tra Dio e le anime. Quanti desideri spuntano dal San-
gue di Ges! Sono i desideri di Ges, desideri di giustizia, di santit, di conquista di tutto il mondo.
Desidero, o Signore, che a migliaia ed a migliaia sorgano gli apostoli del tuo Sangue. Desidero che
il tuo Mistero si manifesti a tutto l'universo. Desidero che tutto il mondo s'inchini dinanzi al Calice
della salvezza, adorando, invocando, glorificando il Sangue Divino. q. 8.- 1 settembre
la prima tra i redenti, la vera corredentrice. Maria SS. Bambina rivelazione dei Misteri di Dio, libro
veramente sigillato, ma fulgente per le sue recondite meraviglie [...].
O piccola Regina, abbi piet di me! Tu hai conosciuto le divine ebbrezze del Mistero Divino: il
Sangue di Ges passato per il tuo cuore immacolato. Ed ancora dalle tue mani, canali di grazia,
giunge alla nostra anima redenta quel Sangue Prezioso. Dammi, o Madre, la perfetta conoscenza di
questo tesoro divino; dammi l'ardore per desiderarlo, la purezza per riceverlo, lo zelo per comuni-
carlo, la devozione per glorificarlo. Bartolomea Capitanio chiedeva a Te, Bambina, la benedizione
per s e per l'Istituto. Io ti chiedo, o Maria, per me e per tutti quelli che mi sono uniti nelle pi sante
intenzioni, benedizioni di Sangue. Segnaci in fronte, o Maria, col Sangue Divino, ed esso risplenda
a gloria del tuo Figlio, a conquista di tutto il mondo. q. 8 : 8 settembre
Padre tutta la Redenzione. Il Mistero del nostro riscatto era dinanzi a Dio, nello splendore della sua
gloria prima ancora che Ges versasse la prima goccia del suo Sangue Divino. Ges ci ricopriva del
suo Sangue Adorabile prima ancora che noi apparissimo alla vita mortale, e quando la nostra anima
ebbe il primo alito di vita, in quell'alito era lo sguardo, il pensiero, il dono di Ges. Mio Adorato
Maestro! Mio Adorato Redentore! Mio Cristo Crocifisso, sanguinante per me! q. 8 : 13 settembre
tutto il mondo la virt e i meriti, la potenza del Sangue Divino e santificare la vita secondo i deside-
ri di Ges divenendo conca e canale per il suo Sangue Prezioso. q. 8 : 29 settembre
1938
1108 - La Circoncisione schiude la fontana della vita
La Circoncisione schiude la fontana della nuova vita, e Ges mi d questa vita nel suo Sangue senza
parlare, senza dire nulla. E tacer ancora quando i flagelli, le spine, la croce, i chiodi strazieranno le
sue Membra santissime aprendo mille e mille ferite. Esse sono ancora aperte, sanguinanti per me!
Io non vivo che in quei misteriosi cenacoli di amore. Io non cerco che la vita fluente da questi tala-
mi mistici dov' tutta la carit, la benignit, l'umanit del mio Dio fatto Uomo, fatto Bambino, fatto
Carne, fatto Sangue per me! Io sono tutta di Ges!
Voglio essere tutta e sempre del suo Sangue Divino. q. 9 : 1 gennaio
io posso esclamare: Non ho pi casa, la mia casa il Signore, il Sangue di Ges. q. 9 : 18 gennaio
Sono in viaggio verso la Citt santa e vedo nei prati brulli il gregge che va errando in cerca di qual-
che filo d'erba. Penso ai pascoli opimi che mi offre la S. Chiesa, che mi offre Ges. Penso al mistico
Banchetto imbandito perennemente per me; penso al Sangue Divino, che il mio cibo, la mia so-
stanza, la mia ricchezza, il mio amore. O misteri di bont e di misericordia! Misteri del Sangue Pre-
zioso! Voglio comunicarlo a tutti col desiderio intenso e i sacrifici pi intimi. q. 9 : 24 gennaio
Bisogna preparare la via, gli apostoli, le anime. Occorrono tre momenti particolari.
Al Signore basterebbe un istante, a noi necessario lo sviluppo della nostra cooperazione ai disegni
del Signore. Occorre preparare la via. Dinanzi a noi come una montagna.
C' il monte della superbia, della vanit, dell'egoismo; c' la scienza indagatrice, critica, dubbiosa;
c' il rispetto umano, la diffidenza, la freddezza, la superficialit. Si raccolgono le pietre, si conser-
vano le parole, si glorificano le gesta dei tempi antichi; la vera pietra angolare del mondo, che Cri-
sto Ges, le sue parole sante, illuminatrici, divine, i suoi prodigi adorabili non si ricordano, o de-
bolmente da pochi. Bisogna preparare gli apostoli del Sangue di Ges.
Bisogna aiutarli con preghiere, con sacrifici particolari, con immolazioni segrete. Nessuno si accor-
ger di questo lavoro, ma il Signore lo feconder, lo premier.
Lavorare, sacrificarsi, umiliarsi perch il Mistero del Sangue di Ges venga glorificato un onore
sommo, un privilegio che vale il sacrificio della nostra povera vita. q. 9 : 27 gennaio
per seppellirvi ogni passione, ogni debolezza, tutte le miserie e tutte le imperfezioni e su questa pie-
tra mistica deve compiersi continuamente il sacrificio di Ges. Ges vuole cuori vivi, ardenti, ope-
rosi, magnanimi, risoluti ad ogni immolazione perch trionfi il suo Sangue Divino. g. 9 : 29 gennai
limento perenne, la luce e la forza per anelare all'infinito, la certezza di appartenere al mio Dio.
Posso dimenticare le anime degli infedeli e dei peccatori? O mio Ges, il tuo Sangue un oceano
senza sponde; e c' in esso il perdono, la grazia, la vita per tutte le anime, per tutto il mondo.
Che questo Mistero Adorabile palesi la sua potenza, si renda visibile, ci sommerga tutti, ci salvi, ci
santifichi, nella tua Passione benedetta, nel tuo Amore infinito. Amen! q. 9 : 9 febbraio
nostro volto; le sue mani sono protese verso di noi come sopra una conquista agognata, comprata
col Sangue, che sgorga ancora misticamente da quelle mani divine.
E per tutto il giorno e per tutta la notte, dal volto, dalle mani, dai piedi, dal costato di Ges, conti-
nuer questo gettito di misericordia per te, piccola anima, per tutte le anime che risponderanno
all'amore di Ges. Questo il grande poema della Redenzione composto dai canti divini, che risuo-
nano in Cielo con armonie divine, e sulla terra con attrazioni celesti. Giorno di Sangue!
Sangue dei martiri della fede, immolati con Ges, per amore, sull'altare del Sacrificio.
La Croce di Ges sanguinante asperge di Sangue Divino i martiri che le muoiono accanto.
E Ges trionfa nel segreto, nel silenzio, nella incomprensione del mondo, riservando la rivelazione
e la beatitudine nella gloria della eternit. Ma chiede alle anime di buona volont l'umile contributo
di una cooperazione di zelo e di piet. g. 9: 12.febbraio
baciarti, via santa, via immacolata, via augusta, bagnata dal Sangue del mio Ges. Guidami al suo
Cuore. Riempimi del suo Sangue. Dammi il suo Amore.
Il mio ritiro segni un maggiore desiderio di seguire Ges nella via del suo Sangue per portare in es-
sa tutta la cristianit, tutto il mondo. Amen! q. 81 : 2 marzo
all'uomo lo dona attraverso il Cuore di Ges, per mezzo del suo Sangue Divino. La corrente miste-
riosa non s'arresta mai. Mio Dio! l'uomo stesso che la tiene in attivit con i suoi peccati. E noi
cooperiamo a glorificarla con la forza dell'amore. Se il peccato ci ha reso carnefici di Ges, conver-
tiamo la colpa in grazia, la tiepidezza in ardore, la negligenza in attivit, la freddezza in fuoco, l'of-
fesa in riparazione, in adorazione, in supplica per i meriti del Sangue di Ges. q. 81 : 10 aprile
su quelle bocche la parola di Ges trionfatrice del peccato e della morte. Ges vince morendo, do-
mina spargendo il suo Sangue, regna su tutto il mondo con la misericordia e con la giustizia. Sotto
la Croce di Ges o si vive o si muore: o si comprende il Mistero o lo si calpesta, o si ascolta Ges o
si perde il senso della vita, o si contemplano le Piaghe Adorabili o si aumentano quelle dell'anima.
Il mio Ges non morto invano: con la sua Passione e col suo Sangue ha segnato la nuova via.
Egli non chiede che di essere creduto, amato, onorato. Invita a s le anime per beneficarle.
Se in esse circola il suo Sangue possono sperare tutti i tesori del Cielo: se ne sono prive appaiono
dinanzi a Lui come cadaveri ambulanti. Chinarsi sulle ferite di Ges per adorarle sentire la fra-
granza della divinit; baciarle gustare delizie di Paradiso; fissare la dimora in quei recessi miste-
riosi vivere la vita del Cristo.
Venerd Santo! questo giorno prelude il giorno del Signore; giorno eterno dinanzi a Lui, giorno che
si svolge nel tempo per la salvezza delle anime. Oggi il Tabernacolo vuoto, ma la grazia, la vita,
l'amore sgorgano ugualmente dal Sangue della Crocifissione. q. 81 : 15 aprile
Agnello sfiora le nostre anime alla superficie perch sono chiuse all'amore. q. 81 : 18 aprile
addita la meta, ci porta alle soglie del regno di Cristo. Non so a che cosa approderanno i miei desi-
deri di glorificazione del Sangue di Ges. Che pu aggiungere alla bellezza e alla grandezza dell'u-
niverso una piccola foglia o un petalo di un fiore? q. 81 : 25 aprile
questa vita di unione ineffabile? La Vergine addolorata, che vide il martirio di Ges sulla Croce, e
seppe le sue angosce mortali e preg con Ges offrendo al Padre Celeste, nelle sue mani immacola-
te, il Sangue del Figlio Divino. q. 81 : 6 maggio
Piccola anima, sprofondati in questi Misteri; nasconditi nei loro abissi: credi, prega, invoca, offri a
Dio il Sangue Adorabile di Ges per la liberazione dei Sacerdoti. Essi formeranno in Cielo il suo
corteo glorioso e maestoso; affretta tu il compimento del trionfo del Sangue Divino.
Il mondo non capisce nulla: molte anime pie pregano superficialmente; necessario riparare, com-
prendere, amare e glorificare il Sangue di Ges con lo stesso Sangue.
Il Sangue Divino per le anime: le anime per il Sangue Divino. q. 82 : 2 agosto
Attiraci a Te, o Signore, e il Sangue del tuo Cuore ci unisca a Te nell'ineffabile unione della tua gra-
zia e del tuo amore. Sanguis Christi, salva me et omnes! q. 10 : 4 agosto
Una sola cosa con Ges: un solo pensiero, una sola aspirazione, una sola elevazione, una sola pre-
ghiera, un solo apostolato, una sola immolazione perch il Sangue di Ges circola in me, opera in
me, fruttifica in me con potenza divina. q. 10 : 7 agosto
col Sangue Adorabile. La vita attinge il suo valore dal Sangue di Ges; raggiunge il suo scopo col
Sangue di Ges; risponde alle sue finalit nel Sangue di Ges.
Le vicende? Il loro massimo rapporto col Sangue di Ges, nel Sangue di Ges.
Le tribolazioni? Sono segni che il Sangue di Ges circola nello spirito e nelle membra come circo-
lava in Ges durante la sua Passione. L'isolamento, l'annientamento, l'immolazione? Sono segni che
il Sangue di Ges bacia la mente, il cuore, la volont. Il vuoto dell'anima? l'abisso che si scava il
Sangue di Ges. L'impotenza a corrispondere ai doni di Dio? l'esuberanza del Sangue di Ges che
domina ogni attitudine ed ogni capacit. Sembrano assurdi! Il grande Mistero del Sangue di Ges ci
ricolma talmente di energie soprannaturali da sopraffare ogni altra energia umana.
Ges Cristo ci dona il suo Sangue in una attualit che sgomenta, che solleva la vita nelle pi alte
sfere, nelle sfere divine della sua Redenzione. Come rispondi, piccola anima? Hostia pro hostia!
Ho dinanzi a me la visione della bont e della carit del Signore. Il mio cibo Lui, la mia bevanda
Lui, il Corpo e il Sangue Divino mi si sono appressati in modo mirabile, straordinario, incompren-
sibile. Vedo un orizzonte meraviglioso da cui le anime beatificate, santificate nel Sangue ascendono
verso il Cielo. la conquista di Ges. Vince sempre Lui con una potenza indicibile.
Chi sfugge alla luce che inonda la terra? Chi sfugge al Sangue che inonda le anime? Chi pu sot-
trarsi al fascino della Passione, alla potenza della Redenzione?
Mio Signore, non devo deporre ai tuoi piedi soltanto fredde e insignificanti espressioni. La mia vita
per il tuo Sangue. La voglio santa per il tuo Sangue. La voglio sacrificata, nascosta, segreta anche
umiliata e disprezzata per la gloria del tuo Sangue. Se Ti offrissi, o Signore, l'universo, sarebbe un
nulla in confronto della prodigalit del tuo Sangue. Offro a Te stesso, al Signore Iddio, col Calice
del tuo Sangue, con la tua maest, la tua gloria, la tua regalit divina, la tua sovranit universale.
Sanziona, o Signore Ges, col tuo Sangue l'offerta della mia vita meschina perch ti riesca gradita, e
sia veramente un'ostia segreta del tuo Mistero. q. 10 : 8 agosto
nello spirito, nel Corpo Mistico della Chiesa, nella mia poverissima anima votata al suo trionfo.
Che cosa otterr con le mie semplici invocazioni, con i miei piccoli desideri? Certamente il tributo
che io rendo al culto del Mistero del Sangue Prezioso nulla, come l'agitarsi di una foglia nell'u-
niverso, lo spostarsi di un granellino di sabbia, l'ascendere di una goccia vaporizzata. Ma infine cre-
do, mio Signore, che tu avvalorerai i sensi di questa meschinissima anima. q. 10 : 10 agosto
Voglio la mia distruzione, la mia scomparsa dal mondo come vorrai Tu, mio Signore, nel tempo, nel
luogo e con quelle circostanze stabilite dalla tua Provvidenza, e ci in omaggio al Mistero del tuo
Sangue Divino. Ora dovrei aggiungere: Voglio il pi perfetto.
S, mio Signore, se Tu mi aiuti, se Tu mi illumini, se Tu mi ispiri, voglio il pi perfetto per piacere a
Te, per dare gloria a Te, perch trionfi il tuo Sangue Prezioso. q. 10 : 12 agosto
ta la salvezza del mondo. Ges vorrebbe che ci fossero tanti apostoli del suo Sangue, infiammati di
zelo per il culto del suo Mistero quanti sono gli altari del mondo, e che accanto ad ogni altare ci fos-
se un'anima veramente immolata per il Mistero del suo Sangue Divino.
Le fatiche apostoliche avrebbero una larga messe di conquiste spirituali. q. 83 : 25 agosto
terra, dal fango, dalle pietre. Il Sangue Divino ritorner nel Calice?
S, ritorner nel Calice della Passione mistica! q 83 : 31 agosto
Il Signore non misura mai, n i suoi doni, n la loro magnificenza, meglio, tutto ci che rivela, tutto
ci che comunica, tutto ci che dona, infinitamente superiore alla nostra capacit.
Il letto ghiaioso e sassoso, sterile e vile dell'anima mia si abbassa, scavato da una forza irresistibile,
rimanendo all'oscuro sotto la pressione formidabile. Avviene cos anche per l'anima dei pi indiffe-
renti: l'onda del Sangue Divino lascia sempre un grande solco. Passa, o gran fiume di Dio!
Passa e avviva e trasforma questo basso fondo sul quale corre la potenza, la misericordia, la grazia,
la vita di Cristo. Passa, o gran fiume di Dio, ma trasportando teco la piccola anima innamorata di te,
avvinta a te, consumata in te. g. 83: 7 settembre
tuo Sangue Divino e le mani ti stringono crocifisso invocando che siano riempite di Sangue per me
e per tutto il mondo? O Signore, io intendo di ricevere il tuo Sangue Prezioso tutte le volte che lo
invoco, tutte le volte che Tu mi attrai in questo Mistero, tutte le volte che contemplo il tuo Taberna-
colo, tutte le volte che stringo e bacio il Crocifisso, tutte le volte che intingo la penna nell'inchiostro
e tutte le volte che scriver la lettera S. Sempre ininterrottamente intendo di chiedere e di rendere
omaggio al grande Mistero della nostra salvezza. O Signore, riempimi sempre pi del tuo Sangue
Divino ogni volta che io ti cercher e ti visiter nel mio cuore, dove sei sempre, perch questa vita
sovrumana che si agita in me non frutto dei miei sforzi, della mia preghiera e dei miei desideri, ma
frutto del tuo Sangue Prezioso. q. 83 : 10 settembre
Il Crocifisso rester crocifisso nelle anime dei sacerdoti, dei giusti, delle anime consacrate a Lui; re-
ster crocifisso nel loro cuore per versare in esso l'onda del suo Sangue Divino.
la crocifissione desiderata da Ges: unirsi ai suoi fratelli col Sangue Divino per portarli come tro-
feo di gloria al Padre Celeste. q. 83 : 18 settembre
Il pensiero della guerra, che minaccia intorno, un castigo del Signore: bisogna vedere con spirito
di fede la confusione che tormenta il mondo. Sopra tutto bisogna mettere sulla bilancia della miseri-
cordia il Sangue di Ges che nostro, versato per noi, donato a noi.
Il Sacerdote tenga alto il Calice Divino e le anime, che vivono sotto la Croce, tengano aperte le ma-
ni per accogliere e per offrire il Sacrificio Adorabile. Il Sangue di Ges veramente l'amico di Dio.
O Signore, accoglimi insieme a questo sacrificio adorabile che ti parla in mio nome perch consumi
la mia energia e mi assorba nella sua vitalit, Sanguis Christi! Amen! q. 83 : 29 settembre
E ad ogni anima ripeterei: Ti benedico col Sangue di Ges. E ai Sacerdoti direi: Benedicimi col
Sangue di Ges! E al Sangue benedetto direi continuamente: Rivelaci la carit di Ges.
O Signore, ho l'anima traboccante delle meraviglie del tuo Mistero! A chi parler io?
Parler all'universo intero, nel segreto dell'anima; canter nelle profondit del mio spirito il Sangue
del mio Dio. Il Sangue di Ges il fiore, il frutto, il prezzo della Redenzione, e io colgo questo fiore,
ed ecco ne spuntano mille; gusto questo frutto e la fame e la sete crescono; ho nelle mani il prezzo
divino della mia Redenzione e pi lo aumento pi sento crescere la brama di aumentarlo.
Provo nello spirito il riflesso dell'infinito. q. 84 : 8 ottobre
volge l'anima. Se non ci fosse in noi il Sangue Divino morremmo al solo contatto di Dio. Ges vuol
farmi intendere la grandezza, la realt della sua misericordia nel Sangue Divino che ci dona.
- Il povero - Egli dice - chiama buono il suo padrone quando questi non lo ama soltanto, ma lo be-
nefica. - Il beneficio pi grande della Redenzione quello di darci il suo Cuore e il suo Sangue.
Ci che l'anima non comprende da s, impresso nel suo fondo dal Sangue Divino, che investen-
domi mi d l'attitudine a riceverlo.
Il Sangue di Ges non pu ingannarmi: il libro della Verit aperto sulla Croce. q. 84 : 17 ottobre
Il Sangue di Ges deve essere il movimento, la finalit di ogni senso, ma pi del cuore.
Con la lancia di Longino Ges trafigge il cuore della sua sposa (misticamente con sacrifici, pati-
menti, tribolazioni) perch ne esca il sangue guasto e al suo posto entri vigoroso, divino, il Sangue
Prezioso. La consacrazione della piccola anima al grande Mistero ricambiata da Ges misticamen-
te, divinamente. q. 85: 9 novembre
do Ges nella Santa Comunione posso veramente ripetere: il Cristo il Dio della mia vita Egli
ha in mano il mio respiro. Il Sangue che mi dona rinnova in me energie e volont, atteggiamenti e
adesioni: un rinnovarsi perenne delle magnificenze della Redenzione nell'anelito dell'anima che
vive e respira con lo stesso Sangue benedetto. q. 85 : 17 novembre
regno. Follia della Croce! ripete S. Paolo. Follia del Sangue Divino! Follia di Amore Divino! La
follia nostra se non comprendiamo questo tuo Amore, il tuo Sangue, la tua Croce! q. 85: 18 dicembre
nifestare le meraviglie dei colori. Le misericordie divine non possono essere manifestate che a tra-
verso piccoli cuori umani; il Creatore ci ha creati per versare in noi i tesori del suo amore infinito.
O Signore, le scintille di luce, di bont, di sapienza, di amore che si sviluppano dalle anime dei San-
ti non sono che debolissimi raggi del tuo Amore infinito. O piccola anima, schiudi le tue profondit
all'insaziato amore di Dio, manifestato nel Mistero del suo Sangue Divino. q. 85: 30 dicembre
1939
1298 - Ho bisogno di operai, di cuori generosi
Oggi le prime stille di Sangue del mio Ges irrorano la sua Culla, segnano la sua via, iniziano la
Redenzione dell'umanit, l'acquisto dell'anima mia. O mio Signore, sii benedetto!
Un altro anno si schiude alla mia vita nel tempo e un'altra manifestazione di bont e di privilegio
appare all'anima mia. Come ricominciare la via, rinnovare il programma, estendere l'apostolato per
il culto del tuo Sangue Divino?
- Seguimi - Tu hai detto - continua la tua corsa, sprofondati nel solco, raddoppia le invocazioni del
Sangue Divino, consacra ripetutamente te stessa al trionfo del grande Mistero. Ho bisogno di ope-
rai, di anime, di cuori generosi. - Il Sangue Divino cade sugli sterpi: bisogna sostituirvi delle anime.
Il Sangue Divino fu preso di mira dall'eresia suscitata dal nemico infernale nel momento stesso in
cui sorgeranno nella Chiesa gli adoratori in spirito e verit. Bisogna rimanere forti, pronti ed alacri
nel turbinio delle idee e delle persecuzioni, che cresceranno man mano il culto del Sangue Divino
trionfer nella Chiesa e nelle anime. Due eserciti, due campi, due regni.
Vincer il Signore col suo Sangue Divino nell'ora stabilita dalla Provvidenza.
E con Lui vinceranno le anime consacrate al culto del Mistero Adorabile, pegno della Redenzione di
Ges, segno della sua immolazione, elemento di grande santificazione. q. 85 : 1 gennaio
creano degli idoli, adorano se stessi. O Signore, quanto sei trattato male dai tuoi figli!
Il tuo Sangue calpestato e negletto, e la sua voce rimane sepolta nell'oblio.
Ma il fiume fangoso non intorbidisce la luce, n le scintille che si sprigionano dall'attrito delle idee
adombrano la luce del sole. Beato chi vive nella luce del Sangue di Ges; nell'ardore di questo sole
divino! Beati i Sacerdoti che sostengono il braccio di Ges nella Elevazione del suo Calice!
Essi compiono, con la sua parola, il sacrificio e comunicano alle anime il suo Corpo e il suo Sangue
Divino! Benedetto chi si alzer, nella confusione del mondo, a celebrare questo Mistero Adorabile!
Vorrei poter rispondere a Ges: Ecco una vera figlia del tuo Sangue. q. 86: 13 gennaio
Mio Signore Ges, la mia vita nel tuo Calice, in tutti i Calici che si elevano e che saranno elevati
in tutti gli altari del mondo fino alla fine dei secoli! q. 86: 23 gennaio
anche se i marosi tentano sommergerla, come i flutti del lago di Tiberiade tentarono di affondare la
barca che accoglieva Ges. Ges apparir, nell'ora designata dalla Provvidenza, dominatore di tutte
le forze nemiche. Ora tocca a ciascuna anima costruire la Chiesa nel modo pi nobile, dignitoso e
santo: i Sacerdoti con predicazione evangelica limpida e coraggiosa; i fedeli con la pratica fervorosa
della vita cristiana; le anime consacrate al Signore con un apostolato segreto di sacrifici, di preghie-
re, di implorazioni e di riparazione. La Chiesa di Cristo fondata nel suo Sangue, ma sanguina essa
pure. Il Corpo Mistico di Cristo alle prese con l'eresia aperta e minacciosa, con l'incredulit spa-
valda, con l'empiet audace. O Signore, noi vogliamo portare il tuo Sangue nella bocca di chi Ti be-
stemmia, nei piedi che ti calpestano, nei cuori che ti odiano, nelle anime che ti sfuggono, perch tut-
to ceda alla tua misericordia e ti glorifichi nell'opera della Divina Redenzione. q. 86 : 29 gennaio
Il Sangue di Cristo non dato soltanto a chi entra nella Chiesa la prima ora, ma anche a quelli che
vi entrano per un istante. Il Sangue di Ges entra nell'anima del bimbo con l'acqua lustrale ed entra
nell'anima del morente, ateo o infedele, riscattandolo, l'ultimo istante, da una vita intessuta di colpe,
di ribellioni o di incoscienza. Un denaro per l'anima mia, dolcissimo Ges! Il tuo Sangue!
Posso dire di essere entrata nella tua Chiesa ancor prima di conoscerti, ma il tuo lavoro in me ha
trovato corrispondenza, meschina, lenta, infruttuosa. E Tu non hai atteso, per pagarmi, la fine della
giornata. Ma hai offerto il tuo Sangue a mezzo il cammino, in una luminosit e in una espansione
meravigliosa. Ed io tengo fra le mani questa moneta divina che ora mi nutre nella fede e in cielo mi
riempir di amore. Stamane ho come gustato sensibilmente il sapore del Sangue di Ges. Momenti
ineffabili, impressioni profonde, ma io non ne sono degna. O Signore, piet di me! q. 86: 5 febbraio
lo, che lo desidera e lo lascia operare liberamente. Il Sangue di Ges parla ineffabilmente manife-
stando il Mistero della Redenzione: come un Vangelo continuato, l'esplicazione del testamento
nuovo. Mentre l'anima ascolta, il Sangue Divino opera i suoi prodigi di amore: l'attenzione genera il
silenzio e il silenzio dilata l'anima nell'infinito, elevandola alle regioni superiori dove lo spirito del
Signore e la piccola anima s'intendono senza parlare. Le idee pi chiare e limpide intorno al Sangue
di Ges sono manifestate all'anima durante la S. Comunione, mentre si compie il prodigio dell'obla-
zione di Ges, della sua immolazione, del suo abbandono tra le braccia dell'anima stessa. Con la sua
Passione e Morte Ges ha meritato di ottenere in eredit tutte le genti; unendosi al Mistero Adorabi-
le nel Sacrificio della S. Messa l'anima redenta ottiene in eredit Ges Cristo con tutti i suoi beni.
Ottiene in eredit Cristo, i suoi meriti, la sua virt, la sua carit, la sua santit, il suo amore!
E tutto questo per mezzo del suo Sangue Divino! Queste sono parole di vita. Non si leggono nei li-
bri degli uomini, ma in quelli della Chiesa perch sgorgano dal Cuore di Dio con la voce del Sangue
Divino. O Signore, con la stessa voce Ti offro Ges benedetto, Vittima per i nostri peccati, salvezza
del mondo, gloria della Chiesa, trionfo del cielo, Mistero della eternit. q. 86 : 9 febbraio
1327 - Sangue di Cristo, diadema della Chiesa. Sanguis Christi, diadema Ecclesiae...
O Sangue di Cristo, tu sei la pi fulgida corona della Chiesa, corona gemmata, preziosa, affascinan-
te. Tu rifrangi tutte le luci del Cielo, gli splendori della gloria, le magnificenze della potenza di Cri-
sto. Tu sei la corona della Chiesa perch prima hai incoronato Ges nella sua Passione.
O stille mirabili, stille di vita e di morte del mio Ges, ornamento del suo Corpo Divino, espressio-
ne dei suoi pensieri adorabili, della sua volont di patire, del suo desiderio di morire per me!
O stille di Sangue che avete incoronato la fronte di Ges, velando i suoi occhi, riempiendo la sua
bocca, ricoprendo le sue Carni immacolate e straziate! Voi scendete ancora nella Chiesa pegni
dell'amore di Ges, segno della sua presenza in mezzo a noi, sigillo della sua vitalit nella Chiesa.
La Chiesa trionfa per il Sangue di Ges, per la sua Passione Adorabile riflessa in ogni anima con la
sua virt arcana e i suoi meriti infiniti. q. 86: 15 febbraio
mia e tutte le anime che appariranno su questa terra. Sia esso auspicio di preservazione dalla colpa,
auspicio di santificazione della vita. q. 87: 24 febbraio
Coronazione di spine, nel martirio della Croce. Anima redenta, ascolta la voce di quel Sangue Divi-
no: esso parla ancora, parla sempre, con linguaggio mistico, ma non meno chiaro, preciso, limpido.
Spogliati, piccola anima, di ogni veste umana; getta lungi da te il tuo pensiero di vanit, di orgoglio.
Spogliati della volont e schiudi lo spirito alle onde divine della Passione.
Esse porteranno in te il pensiero divino, il disegno divino, l'operazione divina.
- Se tu potessi avere tra le mani la mia mano sanguinante? Hai ben di pi! Hai tutto me stesso. Non
temere. Dove entra il mio Sangue, entrano forze arcane e l'anima che mi riceve appassionato, umi-
liato, immolato, riceve altres la virt segreta di una adesione piena alle attrazioni del Mistero. -
L'opera della redenzione compiuta dal Sangue Divino, l'opera della Chiesa frutto di quel Sangue.
Il Sacrificio tiene il massimo posto nel regno della Redenzione e il Sacerdote che lo compie in no-
me di Ges, e le anime che vi partecipano estendono mirabilmente i frutti e la gloria del Mistero.
Il Sangue Divino il dono pi eccelso che possa offrire la Chiesa alle anime: supera, in certo senso,
la Rivelazione, la dottrina, il magistero. Dio stesso che dona tutto ci nel suo Sangue.
O Signore, le mie mani, il mio cuore, la mia mente bruciano: tutte le membra sono ripiene di San-
gue. Esso consuma la mia scoria e crea capacit infinite nelle quali accoglie i pensieri, i desideri, le
intenzioni per la salute delle anime, tutto ci che il Sangue stesso ispira con impulsi divini.
O Signore, lo so, la mia parola umana, inetta, inadatta, ma quello che passa in me per virt del tuo
Sangue ha tutto il senso del divino. fiore e frutto che Ti appartiene perch sbocciato e maturato
nella terra della tua conquista. Sono creazione e conquista del Sangue di Ges: che posso bramare
di pi alto e nobile? q. 87: 4 marzo
luce, senza forza, senza gioia? Il Sangue di Ges affiora continuamente dal suo Cuore Adorabile, n
s'incanala come le sorgive d'acqua, ma scorre, si estende, spazia, penetra dovunque.
Beata l'anima che si trova sulla via dove passa il Sangue Divino! q. 87: 9 marzo
t consolantissima. Una confessione ben fatta pu portare immenso vantaggio spirituale a tutta la
Chiesa, come il movimento di una piccola goccia pu comunicarsi a tutte le acque.
Una confessione ben fatta! l'anima purificata sotto l'azione del Sangue Divino, l'anima ricolma
dei meriti di quel Sangue, ritemprata dalla sua virt, resa pi degna di appartenere alla Chiesa.
E questi benefici spirituali, individuali, ridondano a vantaggio delle anime, come gli elementi della
luce e del calore influiscono sugli elementi che li circondano. Stamane, nella S. Comunione, il pen-
siero reso pi vivo e pi forte. Una S. Comunione ben fatta produce un bene spirituale immenso e
lo comunica a tutte le anime in proporzione della loro unione alla Chiesa. Il Sangue di Ges si co-
munica con la vita stessa di Ges operante nell'anima. Ges centro della Cristianit, centro di tutte
le anime, centro della vita gloriosa del Cielo, della Chiesa, della Redenzione.
Con Lui l'anima pu salire in Cielo, scendere nel Purgatorio, giungere fino alle estremit della terra.
Col Sangue di Ges l'anima pu compiere infinite operazioni di gloria che si manifesteranno in Cie-
lo. Quaggi bisogna intensificare i desideri, le aspirazioni, le intenzioni: convergere al trionfo del
Mistero ogni energia ed ogni possibilit: credere alla sua potenza infinita, fermare col Sangue le
anime che stanno per precipitare nell'abisso. L'uomo incalza la sua rovina. Ma il Sangue di Ges
sempre pronto per la riparazione. - Chi ha questo dono - dice Ges - non lo disperda, non lo trascu-
ri, non lo dimentichi. Gliene sar domandato strettissimo conto. - q. 87: 16 marzo
Non m'inganno. Io sono come sola nel mondo. L'anima mia nuota nell'oceano del Sangue Divino
senza trovare nessuno che m'impedisca di attingervi all'infinito.
La tua Passione tutta per me, come tutta per le anime che vuoi redimere.
Se il creato fosse tutto per me, che potrei fare per renderlo fruttuoso? Non saprei lavorare che poche
zolle, raccogliermi in un punto e contemplare un piccolo lembo di cielo. Non so fare di pi dinanzi
al Mistero del Sangue di Ges. l'universo della sua misericordia. Nel santo Sacrificio, Ges, can-
dida Ostia, vero Sangue, schiude il suo Cielo infinito. q. 87: 20 marzo
Raccogliamoci presso l'altare delle umiliazioni di Ges per adorare il nostro Redentore, il nostro
Salvatore, il nostro Padre, Maestro, Amico, Fratello coronato il Capo di pungentissime spine.
Ascoltiamo la voce del Sangue che gli vela gli occhi, gli ricopre il viso, gli riempie la bocca, lo ri-
veste di un manto di porpora. Gli obbrobri, gli insulti, i dispregi, le spine, il Sangue intrecciano at-
torno all'adorato suo Capo la significantissima corona.
Nessuno, fuorch il Signore, pu contare il numero, conoscere l'enormit, misurare la pervicacia dei
peccati del mondo che convergono come spine pungentissime sul Capo di Ges. E Ges resta im-
mobile, silenzioso, paziente, piangente lagrime di Sangue, ma forte; aspetta la nostra corrisponden-
za, le nostre lagrime, la nostra piet, la nostra devozione, il nostro amore. Aspetta che una mano pie-
tosa distenda un lino sul suo volto sfigurato e raccolga le gemme preziose del suo Sangue Divino,
largite dalla sua misericordia a tutte le anime, ad ogni istante, per tutti i secoli, in cambio delle spine
che le anime di tutti i secoli hanno infitto sul suo Cuore. q. 87: 30 marzo
il mio desiderio pi ardente, il pensiero che mi consuma, il disegno che mi occupa, la volont che
mi sprona alla immolazione. Che so io del Sangue di Ges? Nulla. Tuttavia l'anima non sa staccarsi
da questo Mistero come il bimbo non sa staccare le pupille dall'oggetto luminoso che abbaglia.
Lo Spirito Santo mi sostenga e mi guidi. q. 88: 25 maggio
di attivit e di fecondit nella Chiesa. Ma, spesso, questa scintilla, prima di dilatare la sua fiamma e
il suo calore deve arrestarsi ad aspettare la comprensione e la volont dell'anima. Gli uomini, votati
a un'idea, spesso trionfano sulla volont altrui soggiogata. Ges rispetta e attende. Ma beata l'anima
che aderisce subito e si abbandona tra le sue mani per il trionfo del suo Sangue benedetto! Mio Ge-
s, aiutami ad essere l'anima pi amante e pi sacrificata del tuo Sangue Divino. q. 89: 5 giugno
bruciante, e che perci raddoppia la sete del tuo Sangue. O Signore, io ti chiedo questa mistica be-
vanda che sorgente di vita immortale per me, per tutte le anime, per tutto il mondo.
Noi chiediamo prodigi di guarigioni corporali per intercessione delle B. Fondatrici perch vengano
presto canonizzate. giusto. Ma, o Signore, io ti chiedo dei prodigi pi grandi perch venga glorifi-
cato il tuo Sangue. Ti chiedo che siano restituite a vita tante anime morte nel peccato: te lo chiedo, o
Signore, per le virt e per i meriti del tuo Sangue Divino.
O Sangue del mio Ges, io non far che ripetere dinanzi a Te la prece che Tu m'ispiri.
Venga il tuo regno nelle anime, o Signore, stabilito dal tuo Sangue Divino!
Venga il tuo Sangue nell'anima mia e l'assorba cos da non lasciarle che la cognizione del Mistero e
l'attivit per glorificarlo, la volont per ottenere il suo trionfo! O parola creatrice del Mistero!
O Sangue Divino di Ges! Amen! q. 89: 9 giugno
Non Ti conosciamo. Dove risiede tutta la ricchezza, la gioia, la pace che pu rendere felice un'ani-
ma? Nel tuo Sangue Divino e noi non lo conosciamo. Dov' il tuo Sangue Adorabile? Nella Chiesa
e noi non lo conosciamo. Dov' la ricchezza della Chiesa? Nel Sacrificio. Dov' il Sacrificio?
Dove sono i suoi meriti? Nelle tue mani sanguinanti, o Signore, nelle mani della Chiesa, nelle mani
dei Sacerdoti e anche nelle anime consacrate per tuo amore alla carit. O Signore, rivelati! Noi cir-
condiamo il tuo Altare, ci accostiamo al Banchetto imbandito dalla tua Passione, ci abbeveriamo al-
le purissime sorgenti del Sangue e dell'amore. Il tuo Sangue, o Ges, il vincolo delle anime, la
forza della Chiesa, il pegno della immortalit. La risurrezione finale si compir nelle anime sante
per virt del tuo Sangue benedetto, che sar la loro veste di giustizia, di beatitudine, di gloria.
Il Sacrificio! Il Sangue Divino! Non c' effusione di carit pi eccelsa. Il Sangue Divino ci assorbe
in Dio. Che fa il Pontefice? Qual l'atto pi sublime, pi proficuo alla Chiesa, alle anime?
La celebrazione del S. Sacrificio, l'applicazione del Sangue di Ges alle anime. Che fanno i Pastori
di anime, i Sacerdoti del Signore? Raccolgono all'altare di Dio i doni celesti per dispensarli alle
anime col Sangue di Ges. Che dobbiamo fare noi? Vivere nell'unione al Sangue di Cristo.
Santa Teresa del B. Ges cercava un ascensore per salire al Cielo. Il Sangue di Ges scende dal Cie-
lo, ci assorbe, ci penetra, ci guida da un punto all'altro della terra, per distribuire a tutte le anime le
grazie del Mistero, poi ci fa veramente ascendere fino al regno beato.
- Tu hai ricchezze infinite nel mio Sangue - dice Ges alla mia piccola anima - saranno tue nel tem-
po e nella eternit. - Ma saranno ancora di tutti quelli che onoreranno questo Mistero. O Sacerdoti
del mio Dio vivente, parlate del Sangue di Cristo! Ne avreste da parlare per tutti i secoli! q. 89:18 giugno
1374 - Adorazione
O Signore Ges, che ci donasti il tuo Sangue quale pegno del nostro riscatto, segno di alleanza,
nuovo e antico testamento del tuo amore, aiutami a comprendere le grandezze di s prezioso Mistero
e dammi lume, ardore e devozione per adorarlo con tutte le mie meschinissime forze spirituali.
Intendo, o Signore, di adorare il tuo Sangue Prezioso come lo adorano la Vergine SS, gli Angeli, i
Santi in Cielo; come lo adorano le anime purganti, come lo adorano i giusti sulla terra: il Pontefice,
i Pastori delle anime, i Sacerdoti, i Religiosi, le anime pie. Intendo adorarlo come lo adora tutta la
Chiesa militante nelle cui mani deposto questo Mistero di misericordia, di potenza e di salvezza.
Intendo adorarlo, o Signore, questo Sangue Prezioso per chi non l'ha mai conosciuto n adorato: per
gl'infedeli, i pagani, gli idolatri, gli eretici, gli scismatici. Intendo adorarlo per tutti i peccatori che
l'hanno vilipeso, disprezzato, calpestato. Intendo adorarlo per tutti quelli che nel corso dei secoli
non presteranno nessun culto a questo Mistero Adorabile, per quelli che calpesteranno questo pegno
di redenzione e di santificazione. Intendo adorare questo Sangue Prezioso nella grandezza e subli-
mit del Mistero; mentre scorreva, o Signore Ges, nelle vene della tua Sacra Umanit e dava mo-
vimento ai tuoi passi, melodia alla tua parola, lampi al tuo sguardo divino.
Adoro questo Sangue Prezioso che vivific tutta la tua vita sulla terra, e lo invoco, mio dolce Signo-
re, nell'anima mia come luce, fiamma, forza, santit, attivit spirituale. Adoro questo Sangue Pre-
zioso assunto dalla tua Sacra Umanit, per trasfonderlo sulla umanit peccatrice, nell'anima mia per
redimerla dalla colpa originale, per ridonarle il bacio di Dio, la grazia santificante, per elevarla nella
vita soprannaturale, alimentarla con i tesori della Chiesa e renderla degna della beatitudine celeste
nella tua gloria. Ma che mai, o Signore, la mia povera adorazione?
Adoro il tuo Sangue con la virt, i meriti, la potenza del tuo Sangue stesso. q. 89 : 22 giugno
385
- Sono io! - Quanto dolce e confortante questa affermazione di Ges che risuona nell'anima imbal-
samata dalla S. Comunione! - Sono io che parlo con giustizia - dice il Signore - e il mio linguaggio
risuona nella comunicazione del mio Sangue, nella effusione di questa misericordia, che ha le sor-
genti in Cielo e giunge alle anime attraverso la Sacra Umanit immolata, per la giustizia. -
Tutte le ferite del peccato riappaiono sulle membra straziate di Ges, e da esse uno stillicidio di
Sangue, di perdono, di amore. L'anima prostrata ai piedi del Redentore, nell'adorazione del Mistero
sente tutta la potenza di quel Sangue e comprende il suo influsso nel Corpo Mistico della Chiesa.
Le anime, tutte le anime redente sono come altrettanti centri di vita soprannaturale per la virt e la
forza di quel Sangue. Ed tra esse una mistica comunione alimentata dal Sangue Divino; un orien-
tamento prodotto dal Sangue, una stabilit in Dio cementata dal Sangue. Basta vivere alcuni istanti
in questo Mistero per comprendere la vitalit della Chiesa e la nobilt dell'anima chiamata a parte-
cipare, a donare le sue energie per il trionfo della causa di Cristo, per la glorificazione del suo San-
gue Prezioso. Le pi ardue questioni cedono dinanzi al fulgore del Mistero: la vita, che per me un
mistero, diventa ancor pi nobile, sublime, ineffabilmente ampia e profonda, capace di elevazioni e
di comprensioni sovrumane per la virt del Sangue Divino. O Signore, vorrei che tutto il mondo
aprisse gli occhi e ti vedesse cos come ti vede la mia piccola anima, con le mani ripiene di Sangue
che si tramuta in grazia, in luce, in virt, in amore.
Sanguis Christi, charitas verbi aeterni, miserere nobis! O Sangue di Cristo, carit del Verbo Eterno,
discendi nel deserto delle nostre anime e infondi la carit divina perch sia scuola, sprone e guida
del cammino spirituale, e sia altres benedizione e ispirazione per i santi doveri della vita. O Sangue
del Figlio di Dio, vieni a suggellare la nostra adorazione divina, la nostra incorporazione a Cristo
Redentore e Salvatore. Il Sangue di Ges benefica a dismisura: chiede solo cuori capaci di riceverlo
e di custodirlo, di comprenderlo e di amarlo. q. 89 : 2 luglio
1381 - Vestito con veste aspersa di Sangue Vestitus erat veste aspersa sanguine.
L'Ostia Santa, la nuova veste di Ges, mi si perdoni il paragone, appare in un niveo candore, ma es-
sa ancora aspersa di Sangue come la vide Giovanni su in Cielo. Era vestito: Ges ha assunto per
noi la Sacra Umanit, adorabile veste di santit e di giustizia per riparare a quella riprovevole del
peccato, della ingiustizia e della empiet umana. O veste mirabile del Figlio di Dio, Sacrosanta
Umanit aspersa di Sangue! L'aspersione un rito sacro. Quale rito stupendo, quale Mistero di amo-
re l'aspersione del Sangue di Cristo! Ogni goccia del suo Sangue una fulgida rosa che esala pro-
fumo di olocausti, fragranze di amore. O Signore, ti adoro nella tua veste magnifica!
E quando mi accosto a baciare queste gocce divine, scende nell'anima come una mistica rugiada ce-
leste, come un'infusione di vita mai immaginata, superiore ad ogni concezione. Da diciannove seco-
li Tu, o Ges, ti presenti alle anime con le stimmate della tua Passione e le anime passano veloci,
non hanno tempo di vedere, di contemplare, di ascoltare. Arrestaci, o Signore: almeno noi che vo-
gliamo servirti, onorarti, glorificarti nel tuo Mistero di amore. Non vedi?
Una schiera di devoti si raccoglie, s'indugia, si stabilisce accanto alla tua Croce, accanto all'Ostia
Santa, accanto alla tua Passione, nella contemplazione del tuo Sangue. Non ci muoveremo di qui se
non ci avrai benedetti con il tuo Sangue, immersi nel tuo Sangue, stabiliti nel tuo Sangue perch
possiamo diventare gli apostoli pi zelanti, pronti a dare la vita per il trionfo del Mistero.
O Signore, io faccio come l'Apostolo. Giovanni. Ho creduto, sono corsa, ho visto tante cose nel mi-
stero della tua sepoltura; ora o Signore, sono prostrata accanto al luogo delle tue meraviglie, rester
qui tutta la vita. Tu hai versato il Sangue per noi e sei morto: sei risuscitato con la tua virt divina,
ed ora ci ridoni il tuo Sangue Redentore. E bevendolo, noi diventiamo le mistiche rose che ornano
la nivea tua veste: diventiamo l'ornamento e la corona della tua Sacra Umanit. q. 89 : 5 luglio
Lo vedete il dolce Ges? Per amor mio, per amor vostro ha effuso il suo Sangue, tutto il suo Sangue,
sotto la passione del dolore, delle battiture, attraverso i chiodi. Tre aspetti della Passione, tre misteri
profondi, tre abissi di sconfinato amore. Ah, l'agonia! L'hai tu provata, piccola anima?
Non ti par di morire nell'impotenza di parlare del Sangue di Ges?
E se parlassi a tutte le anime che or vivono sulla terra saresti soddisfatta? E quelle che vivranno a
traverso i secoli? Il pensiero si perde, l'anima sgomenta. Guardiamo, contempliamo Ges.
Egli espia per le tre concupiscenze, per riordinare la mente, il cuore, lo spirito dell'uomo, e con lo
stesso Sangue ripara le offese fatte alla SS. Trinit e stabilisce i rapporti fra la creazione, la reden-
zione, la santificazione. La nostra vita il Sangue Divino; tutto il resto contatto fuggevole, con-
quista vana. O Signore Ges, quanto patire nell'impotenza di glorificarti in questo Mistero! Eppure
Tu ti accosti a questa mia polvere inerte e l'avvivi: Tu vuoi che il tuo Sangue sostituisca il mio.
S, mio Signore, a costo di patire e di morire. Col tuo Sangue nelle vene il corpo perde la sua pesan-
tezza; alle membra vili e mortali si sostituisce la tua veste di porpora; Tu mi unisci alla tua Passione
mistica ed io vivo in essa di dolore e di amore. Laus Deo! q. 89: 7 luglio
Chiudiamo gli occhi su tutto quello che ci circonda: non ci basta, non sazia le nostre anime, non ci
nutre, non ci soddisfa, non ci cura.
O sete misteriosa di Dio, suscitata in noi dal Sangue di Cristo e accresciuta dal Sangue stesso! Da
due giorni non posso contemplare il Crocifisso senza sentire risuonare in me misteriose parole:
- Io sono il Cristo vivo che sanguina nella Chiesa e in te. Non fermarti a contemplare se il Crocifis-
so d'oro, d'argento; se fattura di pregio, ispirazione di artista; quell'Immagine ti deve ricordare il
Cristo vivente nella Chiesa, il Cristo crocifisso; ad ogni istante crocifisso e trafitto dai peccati degli
uomini. Io sono il Cristo che voi non vedete, ma che vi attrae, vi regge, vi abbraccia, vi nutre col
Sangue delle sue vene, Sangue vivo, divino, adorabile, inesauribile. Fissa lo sguardo in me, ti tro-
verai nell'abisso della mia Passione, o risalirai per virt del Sangue Divino, accanto a Dio, al Pa-
dre Celeste, principio e fine della tua vita, creatore e conservatore di ogni essere umano, rimunera-
tore generoso di quelli che si saranno rivestiti sulla terra del Sangue mio. - q. 89: 12 luglio
1390 - La fontana aperta per la casa di Davide ...erit fons patens domui David....
La fontana aperta per la casa di Davide il Sacrificio del mio Ges, compiuto da Lui sul Calvario e
rinnovato tutti i giorni sugli altari della Chiesa a tutte le ore, per tutte le anime.
Questo Sacrificio Adorabile ci attrae da tutti i punti della terra, ci unisce nel Cuore di Ges, ci cor-
robora col Corpo e col Sangue del Redentore ed ogni anima vivente in questo centro di vita e di vi-
talit soprannaturale, pu diventare, a sua volta, fontana di vita per altre anime, giacch come l'ac-
qua donata a tutti, senza distinzione di casta e di meriti, cos il Sangue di Cristo offerto a salvez-
za e in benedizione di tutta l'umanit. q. 89 : 21 luglio
1392 - Il Sangue sar per voi un segno Erit sanguis Agni vobis in signum....
O segnale di misericordia del Sangue del mio Ges, tu sei l'ornamento pi bello, pi prezioso, pi
fulgido, pi consolante dell'anima mia. Tutte le gemme del mondo non valgono nulla in confronto
del tesoro divino del Sangue di Cristo.
O Sangue di Ges, tu sei il segno di salvezza dell'anima mia; salvami.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della predilezione del mio Dio;
che io ti mantenga visibile e splendente.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della santit dell'anima mia;
deh! scolpisci in me il Tau misterioso che mi contraddistingua tra i peccatori.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno del mio riconoscimento;
deh! Brilla palesemente nell'anima mia affinch il Padre Celeste mi riconosca per figlia.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia redenzione;
deh! fai che questa redenzione sia copiosa per l'anima mia.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia adozione divina;
deh! fai che io senta la sublimit di questa adozione e vi corrisponda degnamente.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia figliazione divina;
infondi in me la comprensione di questa dignit e dammi la grazia per corrispondervi.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia incorporazione a Cristo;
deh! Fai che io viva in Lui, operi per Lui e corrisponda ai suoi disegni mirabili.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno dell'alleanza col cielo; deh! fai che questa alleanza mi rassodi
ognor pi nella fede, nell'umilt, nella riconoscenza.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della grazia; deh! fai che essa scenda copiosa nell'anima mia; sei
il segno della gloria, fai che la raggiunga; sei il segno dell'amore, fai che mi accenda e mi consumi.
q. 89: 25 luglio
nel cammino spirituale, le orme segnate dal Sangue di Ges sono tormentose, ma quanto elevano,
quanta forza comunicano, quanta sicurezza! Nella mia anima non c' che il Sangue di Ges a cui si
uniscono le mie lagrime: esse sono il segno delle operazioni del Mistero.
A chi parler, o Signore, dei tesori di cui mi riempi l'anima? Ah! Io vorrei ripetere a quanti mi cir-
condano le magnificenze del tuo Mistero! Non mi meraviglio che S. M. Maddalena de' Pazzi, in
piena notte, suonasse la campana gridando: L'Amore non amato! Io suonerei, se potessi, tutte le
campane del mondo per annunciare a tutti i portenti del Sangue Divino, in cui tutto il dolore e tut-
to l'amore del mio Ges. O Ges, aiutami a patire per il tuo Sangue Divino onde sia degna dell'al-
leanza che mi acquista il bacio di Dio, il suo amplesso, il suo amore. g. 89: 28 luglio
me Cristo. Tu, piccolissima anima, puoi dire: Muore in me Cristo, partecipando ai dolori della
mia Passione mistica causati dall'incoscienza delle anime, dalla loro indifferenza e ingratitudine al
Mistero. - O Misteri di Dio! O degnazione di Dio! O privilegio dell'anima chiamata a partecipare al-
la Passione vivente di Cristo! Conoscere grandi cose e tacerle per amore, nella certezza che il silen-
zio produrr pi benefici della parola perch, unito al silenzio di Ges, esso ci che brilla alla mia
anima a contatto del Sangue Divino. l'insegnamento pi profondo. Questo silenzio penoso, un
martirio, ma il segno dell'amore pi forte. Amen! Pregher, lavorer, patir in silenzio per la cau-
sa del Sangue di Ges. Amen! Cos sia! Nel Sangue di Ges, col Sangue di Ges. q. 89 : 31 luglio
1397 - La sua luce non ha tramonto Pro vobis et pro multis effundetur....
Pi volte, entrando in chiesa e contemplando il Crocifisso, mi sentii dire: - Se tu vedessi spezzate le
mie gambe, frantumate le mie braccia, calpestata la mia testa, strappato il mio cuore; che faresti?
avvenuto cos nella mia Passione, ma questa Passione non finita. L'empiet e l'odio avventano
contro di me le loro insidie; l'opera diabolica istiga le anime, e la colpa come un fiume fangoso
che dilaga apportando immense rovine. Su questo cumulo di disordine passa il mio Sangue.
Esso opera incessantemente: la sua luce non ha tramonto, il suo calore non ha diminuzione, la sua
espansione non ha limiti. - q. 90 : 3 agosto
1403 - Siete responsabili del suo Corpo e Sangue Sanguis Christi, illumina me et omnes.
Voi che mangiate il Corpo e bevete il Sangue di Ges; voi Sacerdoti, Religiosi, anime verginali,
anime pie, anime redente, voi tutte siete responsabili del suo Corpo e del suo Sangue. Responsabili
delle sue espansioni, nella effusione del Sangue benedetto. Si potrebbe arrestare in un giardino la
piena di un fiume impetuoso? Si potrebbe raccogliere in una piccola lucerna la fiamma di una for-
nace ardente? Si potrebbe restringere fra le mani la luce del sole?
Siete responsabili delle espansioni del Corpo e del Sangue di Cristo.
Bisogna dilatare l'anima, vuotarla di ogni elemento terreno e umano perch non ci siano ostacoli al
passaggio del Redentore, che entra per effondere la sua vita divina.
- Siete responsabili - dice Ges - delle ricchezze che sgorgano dalla infinita misericordia manifesta-
ta nel Mistero e che comunicano all'anima quanto di pi eccelso, pi prezioso, pi magnifico nel
Cuore di Dio. Siete responsabili dei frutti del Corpo e del Sangue Divino; frutti immediati, frutti in-
dividuali, sociali, frutti per la Chiesa, per il cielo, per l'eternit. Siete responsabili dei disegni del
Corpo e del Sangue Divino. - Ogni cosa creata oggetto dei disegni di Dio.
Perfino l'umile filo d'erba, il forellino, il moscerino, la stilla d'acqua, la stella, l'atomo, tutto ogget-
to di sapienza nei disegni di Dio; quanto pi l'anima! L'anima unita a Cristo! L'anima che accoglie
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ogni giorno il Corpo e il Sangue di Cristo! Si vergogner di ripetere le parole che il Corpo e il San-
gue di Cristo pronunciano con linguaggio misterioso? Di annunciare al mondo i disegni, la potenza,
la grazia del Sangue Divino? E se l'anima non compie il suo mandato, come risponder al suo Si-
gnore? Con che coraggio torner all'Altare per ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo?
Misteri tremendi che impauriscono la mia povera anima e che le fanno ripetere: Sanguis Christi, il-
lumina me et omnes. q. 90 : 10 agosto
sorpassano l'ampiezza di tutti i mondi; come puoi fermare la tua potenza sopra un pulviscolo?
Oh! In esso c' il tuo Sangue, e il tuo sguardo colpito dal tuo Sangue e il tuo Cuore si china a rac-
coglierlo. Misteri di amore! Venite al Sangue di Ges che trabocca nelle mani, sulle labbra del Sa-
cerdote. O parole di verit, di dottrina celeste, imbalsamate dalla fragranza del Sangue di Cristo!
Se i Sacerdoti vedessero che avviene al suono delle loro parole pronunziate in nome di Cristo!
Se noi sapessimo che per il Sangue di Ges si perpetua in noi la rivelazione pi alta e profonda!
Mio Dio, abbi piet di me! q. 90: 21 agosto
lont per aderire alla Redenzione. O Signore, salvaci ancora una volta con la potenza del Sacrificio
che si rinnova sull'Altare, che non si consuma mai, che versa torrenti di Sangue sulle nostre anime.
Per raggiungere la pace occorre accostarci al tuo Sangue, bere il Sangue della tua Passione e la-
sciarci trasformare dalla sua virt redentrice. Chi comprender questi doni supremi?
O Signore, Tu puoi, in un istante, atterrare e distruggere ogni creatura; per piet, illumina, eleva e
salva tutti col tuo Sangue Divino. q. 90 : 1 settembre
Ma ci sono pure anime stimmatizzate nello spirito, quando questo, per volont divina, in uno stato
di morte angosciosa, di inazione martirizzante, di impotenza esteriore.
Viva Dio! Viva il Sangue di Ges! Che io viva in questo stato di morte, perch, quanto pi mi an-
nienter il sacrificio, tanto pi operativo sar in me il Sangue di Ges. q. 91 : 2 ottobre
vostri cuori per risalire, con la sua virt purificatrice e redentrice fino al Cielo. q. 91 : 16 ottobre
umiliazione, ci ora dato nella carit, nella bont, nella dolcezza del suo amore.
Annunziate, predicate questo tesoro che vi scorre tra le mani, fiume di acqua viva, fuoco divoratore,
elemento misterioso che sostiene, vivifica, santifica la Chiesa, le anime, la terra e il Cielo.
O Signore Ges, segna col tuo Sangue Divino le mie labbra, le mie mani, la mia fronte, il mio cuore;
in me non vi sia che il tuo Sangue; non parli, non operi, non trionfi che il tuo Sangue. q. 91 : 31 ottobre
Pastore. Ma io debbo far tesoro delle sue parole rivolte a me, meschinissima, con grande degnazio-
ne e penetrazione. Mi ha incoraggiata a dedicarmi con coraggiosa volont al culto del Mistero, man-
tenendomi umilmente in questa via sicura e santa, offrendo tutte le sofferenze e i sacrifici per il
trionfo del Sangue di Ges. Mi ha consigliata di offrirmi vittima di amore per questo Mistero, sem-
pre pi accesa nei santi desideri, impegnata nel diffondere la devozione, ma sopra tutto fervorosa
nel praticarla con la preghiera, con l'unione alla Passione di Ges, con la rinuncia di tutta me stessa.
Ho offerto tutte le mie intenzioni per la fecondit del ministero del santo Presule. q. 91 : 4 novembre
Sangue, il segno del Sangue! Che vorr dire? Ho ascoltato in silenzio, ma ora sono costretta a ripe-
tere anch'io come preghiera, come invocazione, come atto di fede: il segno del Sangue!
un segno riservato agli apostoli del Mistero, al mondo che volge a rovina, alla Chiesa tutta, a
qualche anima privilegiata, alla mia poverissima? Tutto il mondo in uno stato di sofferenza indici-
bile: i buoni e i cattivi, gli infedeli e i fedeli, la Chiesa e quelli che vivono fuori di essa.
Ma questa sofferenza non ha valore dinanzi a Dio se non santificata dal Sangue Divino, e non ci
sar risveglio di vita cristiana se non ci sar un'adesione larga e cosciente al Mistero della Reden-
zione, al Sangue di Ges offerto perennemente sugli altari del mondo.
Bisogna ritornare a Dio nel Sangue di Ges, ribattezzarci in quel Sangue che donato con tanta ab-
bondanza e con una efficacia potentissima. Chi mai otterr dal Signore una nuova era di pace e di
tranquillit? Solo il Sangue di Ges. q. 91 : 18 novembre
ch'io posso rendere gloria a Dio con l'umile pensiero, col perfetto amore, con l'olocausto della vita
offerta nel Calice Divino.
Per ipsum! Per il Sangue di Ges spero di essere unita alle grandi anime sacerdotali che zelano l'o-
nore, la gloria, il trionfo del Mistero.
Per ipsum! Per il Sangue di Ges la mia prece sale fino a Dio, la mia fede diventa visione, la mia
povera speranza si accende di zelo, il mio amore vuol raggiungere le mete pi ardue, quelle che
hanno conquistato i Santi.
Per ipsum! Per il Sangue di Ges, concedimi, o Signore, tutto questo.
Fammi santa come santa l'oblazione dell'Altare, come santo il Sangue Divino che mi attrae e mi
penetra per la tua misericordia. q. 11 : 14 novembre
stigio della perfezione. Io mi domando: qual lo scopo del mondo, degli esseri, delle anime, dell'a-
nima mia? La glorificazione della divina misericordia per mezzo del Sangue di Ges; sempre il
trionfo del Sangue di Ges. Lo vedremo in Cielo. Eppure ci sono schiere di anime che gettano il
Sangue di Ges sotto i loro piedi, quasi pietra di oblio per seppellire la loro vita senza fede e senza
amore. q. 92 : 13 dicembre
na vengano a schiantare la fede e a distruggere l'amore. Aprici le mani, il Cuore di Ges perch pos-
siamo trovare la pace nel prezzo della Redenzione, perch possiamo bere alle divine sorgenti la ca-
rit, la santit, per poter divenire anche noi stille di Sangue vivifico nel Corpo Mistico della Chiesa
a gloria del Redentore, a beneficio dei fratelli. q. 92 : 20 dicembre
Sangue e di amore; il Sangue dell'Agnello che glorifica la Chiesa trionfante, la quale si raccoglie at-
torno al suo trono agitando le palme fiorite; l'amore che stringe in amplesso divino la mistica spo-
sa, nata dal Sangue, cresciuta nel Sangue, incoronata dal Sangue.
Veni, sponsa mea! Veni, Domine Jesu! Il mistico sposalizio dell'anima con Cristo suggellato dal
Sangue: il primo cantore di questo Mistero Giovanni. q. 92 : 27 dicembre
nima infuocata a contatto di quella potenza divina, quali benefici spirituali ne avrei ricavato!
O Signore, la mia porzione del tuo Sangue forse rimasta infruttuosa: essa ha stagnato nella mia
inerzia, o forse corsa tra le rocce sterili del mio amor proprio, tra le alte sponde della mia superbia,
che gli hanno impedito lo sbocco salutare e fecondo.
Mi arresto, o Signore, per domandare piet, per chiedere che il tuo Sangue faccia rifiorire in me tut-
te le ispirazioni, i santi abbandoni, i propositi, le offerte, le invocazioni, lo stato di piccola vittima di
amore per il trionfo del Mistero, nella fedelt, nell'abbandono, nell'ardore infuocato senza arresti e
senza limitazioni. Grazie, o mio Dio, dei tuoi benefici infiniti; grazie, o Signore, del tuo Sangue Di-
vino salus, vita et resurrectio nostra. q. 92 : 31 dicembre
1940
1489 - Chi ha raccolto le prime stille di Sangue?
Il tenero Bambino offre le sue membra alla Divina Giustizia per il compimento della legge e le pri-
me stille di Sangue bagnano la terra della umanit peccatrice. La fede ci ripete: circonciso per noi!
L'amore ci ripete: umiliato per noi! La piet ci ripete in questo primo giorno dell'anno: Sanguis ejus
super nos in benedictionem! Preghiera che valga ad ottenere una pioggia di Sangue Divino in tutti i
giorni, in tutti gli istanti della vita, in ogni atteggiamento ed attivit, perch tutto sia asperso dal
Sangue della Redenzione. Allora tutto sar redento, santificato: dal respiro incosciente alle eleva-
zioni pi eccelse; dall'idea confusa, che appare nella mente, alla preghiera pi intensa e ordinata;
dall'azione insignificante alla Comunione pi devota, infuocata di amore. Chi ha raccolto le prime
stille di Sangue del Bimbo Divino? Certamente la Vergine Madre, gli Angeli, le stesse mani di Dio,
aperte nell'attesa di quel segno di giustificazione per gli uomini. Ma anch'io ho raccolto quelle stille
con la mia fede d'oggi; anch'io ho adorato, gustato, offerto a Dio quel Sangue con la piet, la devo-
zione e l'amore ispirati da Ges all'anima mia; anch'io, come la Vergine e i Santi Angeli, ho baciato
quel Sangue Divino; l'ho compreso e onorato con l'umile mia consacrazione, suggerita, richiesta da
Ges nella intimit di un grande privilegio. Vedere, conoscere, sentire il Sangue di Ges! Mistero
della nostra vita cristiana, della mia vita religiosa, della vita di unione con Ges! q. 93 : 1 gennaio
confronto dei mali infiniti che tormentano le anime. Se non fosse la corrente segreta del Sangue Di-
vino che ripara, sostiene, guida e ritempra, l'umanit sarebbe ingoiata dall'abisso della distruzione.
O Signore, il tuo Sangue circola nelle mie vene, la mia anima assorbita da Te: ebbene, con i miei
desideri abbraccio tutto il mondo. Sono i desideri del tuo Sangue stesso. Il Mistero sempre in pie-
na attualit divina. Il Sangue che trabocca dal Calice; l'Ostia Santa ferita che d Sangue; le mani sa-
cerdotali che grondano Sangue, la mia anima immersa in quel Sangue! q. 93: 9 gennaio
col Sangue mi purifica, col fuoco mi consuma, con la luce mi ravviva. Ed ecco che l'anima mia di-
venta la lettera di Cristo. Il Sangue di Ges scrive nella mia mente, nel mio cuore, nel mio spirito:
nella mia mente scrive la verit, nel cuore la carit, nello spirito la santit.
O Signore, una scintilla del tuo amore accenderebbe il mondo; una stilla del tuo Sangue lo inonde-
rebbe; un segno della tua volont lo trasformerebbe. Perch non si operer tutto questo nella mia
poverissima anima? Fai, o Signore, che io sia la tua lettera viva per me e per tutto il mondo: una let-
tera eloquente, luminosa, efficace, perfetta. Per essere la lettera di Cristo devo ricevere umilmente i
segni di questa lettera (le manifestazioni divine); devo conservarli gelosamente (la fedelt); devo la-
sciarli leggere senza adombrare o alterarne il senso (semplicit); devo imitare i santi, preziose lette-
re di Cristo. La loro vita il trionfo della Redenzione. q. 93 : 16 gennaio
Signore. Il cento per uno dato dall'eccellenza e dalla potenza del seme, ma anche dalla collabora-
zione della terra, pronta a ricevere la linfa vitale, pronta a restituirla per il lavoro della grazia.
Il Sangue di Ges d il cento, il mille, l'infinito per uno. un seme divino e produce frutti divini,
meravigliosi. O Signore Ges, o Seminatore instancabile dei campi delle anime, del mistico campo
della tua Chiesa apri la tua mano, apri la tua bocca divina e semina la verit, la giustizia, la pace,
apri le tue santissime piaghe e semina perdono e misericordia: apri il tuo SS. Cuore e semina con la
grazia il Sangue Adorabile. q. 93 : 28 gennaio
mente umani, frutto di passione, elementi di egoismo e di vanit. O Signore Ges, colora con la luce
del tuo Sangue il mio pensiero, la mia parola, la mia preghiera, la mia attivit; dai vita, consistenza
alle tue manifestazioni, alle tue comunicazioni che giungono a me attraverso mille rivi, e tutti di
Sangue. O Signore, Tu ci nascondi questo Mistero perch svelato ci farebbe morire.
In certi istanti esso veramente ci capovolge la vita; attorno a me e in me non resta che il turbinio
oscuro di mille cose, che mi fanno toccare il mio nulla spaventandomi, ma infondendo nell'anima
l'arcana potenza di una vita trascendente. O Signore Ges, mio amore sanguinante, svelati all'uma-
nit, alla Chiesa, alle anime, all'anima mia. Tu hai versato questo Sangue benedetto dinanzi al mon-
do intero; Tu lo versi continuamente, misticamente sugli altari; deh! che le nostre pupille non siano
private di queste visioni di misericordia! La S. Quaresima la rivelazione della Passione, la Passio-
ne ci riveli il Mistero adorabile del suo Sangue.
un fiume che scorre disgregando la nostra terra; deh! che non ci siano resistenze; che la nostra
adesione al suo passaggio sia pronta e completa, e come sul fondo del mare, dove sbocca il fiume, si
accumulano tesori immensi, cos la nostra povera terra guidata dal Sangue giunga nell'oceano della
tua misericordia per essere trasformata in gemme per la corona della tua gloria. q. 93 : 17 febbraio
ge sotto la tua Croce. Che ti daremo Ges Signore, Signore di Sangue per questo Mistero adorabile?
Ti daremo noi stessi, credenti, rigenerati, santificati nel Sangue benedetto. q. 93 : 23 febbraio
to; che ode in palpiti pi leggeri di quelli del cuore; che vede in uno splendore di bont e di carit,
in una successione di Misteri ineffabili, veramente opera dello Spirito Santo che applica all'anima
il Sangue della Redenzione. E l'anima riprende ogni giorno nuove energie, abbraccia nuovi orizzon-
ti, gusta nuovi contatti, aspira a nuove elevazioni. Questo il lavoro, l'opera del Sangue Divino. il
Sangue del mio Ges che detta all'anima preghiere ardenti, ma di una semplicit infantile, facendole
capire che dinanzi al Signore vale pi l'ardore della carit che lo splendore della dottrina; pi l'amo-
re per la salvezza delle anime che la ricerca per la propria comprensione; pi l'immolazione oscura,
ma cosciente per il Sangue di Ges, che lo sfoggio di manifestazioni mirabili. q. 93 : 29 febbraio
Vangelo, alla luce della Chiesa, dei suoi Ministri, alla luce dei Santi -. g. 93 : 4 marzo
rai di annunciarlo al mondo con la preghiera, l'umilt, il sacrificio? Temi il disprezzo? Le pie donne
non conobbero che il dolore per il Cristo e l'amore il pi forte e il pi santo. q. 93 : 25 marzo
condo di opere sovrumane? La vita nostra che mai senza il Sangue di Ges?
E la stessa Chiesa, se non avesse questa sorgente di beni spirituali, di meriti, di grazia, di gloria,
avrebbe lo splendore del Corpo Mistico, cos vigoroso nella magnificenza della santit?
O Signore, ogni giorno il sole tramonta e il mondo resta senza luce. Non cos la Chiesa, le anime, la
mia anima. Anche nell'oscurit della notte il tuo Sangue splende, scorre, mi alimenta, mi governa,
mi attrae, mi unisce a Te e compie, divinamente, opere mirabili. O vita di mirabile ascesa per il
Sangue di Ges, splendi sempre pi fulgente nell'intimo del mio spirito, ed esso, rapido, si elevi
verso Ges, verso il mio Dio, anelando all'unione pi intima, pi santa e feconda. q. 93 : 28 marzo
zione? Tento di raccogliere la parola, il suono, la musica, l'accento, il significato di questo tuo San-
gue Divino, ma mi sfugge tutto ed io corro, povera anima, incontro a questo sole misterioso tentan-
do di raccoglierne almeno un raggio. Il sole della sua bellezza mi brucia e mi paralizza, mi abbaglia
e mi getta nell'oscurit, mi eleva e mi sprofonda. Proprio cos. Il Sangue Divino di una potenza
indefinibile. Quando assorbe un'anima l'assoggetta misteriosamente a stati inesplicabili. q. 94 : 2 aprile
gue Divino. Volete estendere il regno di Dio? Estendete la luce, la virt, la potenza del Sangue Ado-
rabile. Dateci il Sangue di Ges. Noi non lo possiamo avere che da voi, Ministri della carit di Cri-
sto. Date il Sangue di Ges a questa povera umanit estenuata, che ricorre al veleno per vivere, al
fuoco per conquistare, all'arma per arricchire. O vani e stolti e satanici mezzi di restaurazione socia-
le, ideati, perseguiti, stabiliti dalla superbia e dalla infernale idea di sopprimere il nostro buon Dio,
di distruggere i segni della Redenzione, l'Altare, il Sacrificio.
O labbra tinte del Sangue Divino, parlate, annunciate il trionfo di Ges Salvatore! q. 94 : 5 aprile
siero del tuo Sangue, il senso dei tuoi diritti. O Signore, dammi un cielo pi ampio di quello che mi
sovrasta, un mondo pi vasto di quello che mi accoglie, un regno pi alto di quello che mi circonda;
dammi, o Signore, il cielo delle tue Piaghe, il mondo del tuo Cuore, il regno del tuo Sangue. g. 94:18 aprile
rabile! q. 94 : 23 aprile
1554 - La pi bella testimonianza alla verit Voi pure renderete testimonianza (Giov. 15).
La pi bella testimonianza che pu rendere l'anima mia alla verit proclamare che Ges mi ha re-
dento col suo Sangue. Tutti gli altri Misteri della Redenzione si irradiano dal Sangue Divino, Ado-
rabile, Prezioso, Santissimo: Mistero al quale legata la gloria di Dio, il trionfo di Cristo, la salvez-
za delle anime. Come mi sento piccola, incapace, impotente, dinanzi al Mistero del Sangue di Ges!
Se potessi raccogliere tutti i fiori che sbocciano sulla terra, tutti gli ori e le gemme, i canti e le ar-
monie, tutta la bellezza dell'universo, porterei a Ges le opere della sua creazione, testimonianza al-
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la verit. Se raccogliessi tutte le grazie, i benefici, i doni largiti agli uomini, porterei a Ges le opere
della sua sapienza. Se raccogliessi tutta la santit del Cielo e della Chiesa, porterei a Ges le opere
della Redenzione, le mirabili opere del suo Sangue. Queste hanno un valore divino perch hanno il
valore del Sangue di Ges: esse sono la pi alta testimonianza alla verit.
- In Cielo e sulla terra - dice Ges - si discutono le cause degli uomini, e il giudice il Sangue Di-
vino. - Esso giudica inesorabilmente dinanzi a Dio, giudica con dilazioni e attese di misericordia nel
segreto delle coscienze, e la testimonianza alla verit della potenza del Sangue resa nella luce di
Dio e nella tenebra dell'abisso. g. 94 : 6 maggio
Il Mistero dell'Incarnazione, il Mistero del Sangue opera dello Spirito Santo. La Redenzione mi
dona il Sangue e lo Spirito, i doni dello Spirito e quelli del Sangue; il Sangue mi redime e lo Spirito
mi santifica; lo Spirito mi illumina e il Sangue mi nutre. Potessi far salire dall'altare della mia picco-
la anima le offerte pi degne, presentando al Signore il Sangue di Ges per la sua gloria e per la pa-
cificazione del mondo! O potenza del Sangue, quanto sei sconosciuta! q.94:16 maggio
sgorgato dalle mani, dai piedi, dal Cuore del mio Dio, abbi piet di me! Rinnova il mio Spirito, la
mia volont, le mie energie: ch'io sia veramente consacrata a te nel sacrificio e nell'amore, resa sa-
cra dalla tua virt per divenire strumento di operazioni divine a gloria del Mistero. q. 95: 1 luglio
di ogni elemento naturale: esso ha in s una virt divina. Accoglie e possiede le anime che lo cerca-
no, ma giunge anche alle pi lontane perch non lo rifiutino. q. 95 : 17 luglio
degli Angeli e dei Beati, tra le mani di Maria perch offra al Padre la mia immolazione per voi -.
La sede di Dio inaccessibile a noi, ma la virt del Sangue Divino sale fino al suo trono e impetra
per noi. E siccome i suoi trionfi sono nelle anime, per le anime, cos l'anima sale con la fede in quel
Sangue, per quel Sangue, come fuori della vita, dov' la vita della luce piena e della carit perfetta,
dov' l'ineffabile vita di Dio ridonata nella Redenzione. q. 95 : 22 luglio
denzione del figlio dell'uomo; strumento nelle mani di Dio, dei suoi disegni di misericordia.
Il Paradiso di Dio inaccessibile all'uomo, ma il Paradiso dischiuso alla Vergine, agli Angeli, ai
Santi gloria del Sangue Divino. Quella gloria pu essere accresciuta anche da noi con la nostra fe-
de in quel Sangue, con la nostra adesione, con la nostra corrispondenza. Se sapessimo onorare il
Sangue di Ges! In qual modo? Riconoscendolo come strumento del nostro riscatto, della nostra
elevazione, della nostra santificazione. Io ripeterei all'infinito queste affermazioni.
Vorrei ripetere al cuore di tutti l'invito a contemplare i benefici spirituali del Sangue del mio Ges;
vorrei infondere in tutte le anime il desiderio di riceverlo, la brama di conservarlo, l'intuizione dei
suoi splendori e delle sue grandezze. Vorrei che ogni pensiero, ogni palpito, ogni atto umano si tra-
ducesse in preghiera al Sangue di Ges. q. 13 : 5 agosto
La santit di Ges l'affermazione della potenza del suo Sangue. La dottrina di Ges lo splendore
del suo Sangue. La vita umana di Ges dalla culla alla tomba non ha che orme di Sangue; alternati-
vamente il Sangue delle membra e quello del cuore. E in rapporto a noi?
L'intimit suggellata dal Sangue di Ges: Sangue trasfuso nella S. Comunione, che diventa poi per
l'anima luce, amore, parola, speranza, vita eterna nella vita divina. q. 96: 6 settembre
fese al tuo Cuore e quanta impotenza per ripararle! Quanto grande la mia infelicit nel non poter
versare sulle tue piaghe l'olio e il balsamo della piet sincera e amorosa! q. 96 : 10 ottobre
perch le anime possano dissetarsi liberamente e vedano e sappiano donde viene l'onda prodigiosa
che le guarisce, le risana, le rinforza e le orienta verso il Cielo. q. 96 : 22 ottobre
vedo inciso, scolpito, folgorante nei Santi. In vita circolava nelle loro vene il Sangue Adorabile di
Ges con l'impulso del suo spirito, dei suoi sentimenti, dei suoi esempi, delle sue virt, del suo
amore. In Cielo il Sangue Divino ha dato l'impronta alla loro bellezza: divenuto l'anima della loro
anima, la misura della loro beatitudine, la ragione della loro gloria. q. 96: 31 ottobre
della carit eterna e conosci ancora come io sia lontana dal comprendere le esigenze del Mistero, le
voci, le espansioni, le manifestazioni, la potenza del Sangue Divino. Insegnami, o Madre Santissima,
la via pi sicura e pi rapida per raggiungere la meta dei disegni divini, che il trionfo del Sangue
Prezioso. Quante volte questo Sangue Adorabile ha ornato l'anima mia; quante volte si raccolto
nel mio cuore come in sua sede preferita; quante volte ha tentato di manifestarsi nella sua vitalit
arcana! La mia ignoranza e la mia impotenza ne hanno impedito lo sbocco.
Aiutami, Madre mia! Ornami Tu stessa col Sangue del tuo Figlio; insegnami a conservare questo
mistico ornamento che deve prepararmi alle Nozze Divine, all'amplesso del mio Dio, al bacio di
Cristo Signore, alla immortalit beata, trionfo e corona della Redenzione. q. 14: 10 dicembre
Il suo Sangue! Non chiediamo altro dono, noi spose di Ges votate al suo amore e al suo dolore.
Il suo Sangue! Questo Mistero produce una mistica sete insaziabile: sete di conoscere, di vedere, di
ricevere, di tacere, di comunicare. Esso mette in attivit la mente, il cuore, anche le membra; suscita
nello spirito desideri ardenti, fa intuire visioni stupende, fa sperare mete luminose, fa vivere oltre la
povera, misera, ristretta cerchia del tempo e dell'universo. Aperiatur terra; la terra del mio cuore
deve aprirsi perch da essa possa fiorire ed elevarsi e fruttificare il Sangue di Cristo. q. 14 : 18 dicembre
zione; offerta a tutti come la luce del sole, come l'aria, come l'acqua. Luce Divina, Sangue Divino,
Spirito Divino, contengono l'universo della Redenzione, l'atmosfera delle anime, il regno di Dio
portato sulla terra da Ges. Misteri affascinanti! q. 14 : 30 dicembre
1941
1638 - Triste visione quella di stamane
Triste visione quella di stamane: il Calice riboccante del Sangue Divino.
Attorno al Calice anime ed anime: moltissime con gli occhi spenti, con gli occhi chiusi, senza occhi;
altre col volto chino a terra, altre col capo rivolto all'indietro, altre con espressione di disprezzo,
d'insulto, di bestemmia. Il Calice trabocca di Sangue. E questa adorabile corrente divina porta nelle
anime che s'aprono a riceverla tutti i doni che gli altri rifiutano.
Chi non vorr rispondere alle effusioni di questa misericordia infinita? q. 98 : 1 gennaio
Divina Provvidenza, che non lascia mancare il pane materiale e tanto meno il pane celeste.
Quale di quei germogli sottilissimi avrebbe preparato la spiga per il Corpo e il Sangue di Cristo?
Stamane il Corpo e il Sangue di Cristo hanno sopraffatto l'anima mia. q. 98: 5 gennaio
mia. Questo fiume ha le sue sorgenti nella eternit; dal Cuore stesso di Dio si raccoglie nel Cuore
del Verbo Incarnato, Cristo Ges, e di l sgorga incessantemente a salvezza della umanit. Realmen-
te fu veduto scaturire dalle membra piagate del Redentore, ora invisibile, ma ugualmente reale nel
Sacrificio, nel Sacramento. Questo fiume di pace, di santit, di carit allieta la Chiesa, l'arricchisce,
la rende sovrana dispensatrice dei tesori divini e ne forma la salvezza e la gloria.
Per ciascuna anima il trionfo sulle passioni, sulla debolezza, sul peccato, sulla povert, sulla inco-
stanza, sulla incomprensione. Questo fiume di grazia scorre, a volte, alla superficie lambendo l'umi-
le lavoro di perfezione e di virt, a cui d vigore e incremento; a volte scende nelle profondit ca-
povolgendo, sconvolgendo una vita fatta di consuetudini e di inerzie, orientandola poi, a mete ec-
celse; ora lascia l'anima nella tenebra pi profonda per prepararla a una luce di verit pi fulgida;
ora le domanda rinunzie, sacrifici, patimenti, inazione per donarle poi l'entusiasmo per un'attivit
pi intensa e pi proficua; sempre per il Sangue Divino dona letizia all'anima che lo raccoglie dal-
le Piaghe Adorabili, dai piedi, dalle mani, dalla bocca, dal Costato di Ges. Pensiero su pensiero,
immagine su immagine, astrazioni, conquiste, immedesimazioni, un incalzarsi e un sovrapporsi di
mistiche onde; tutto un lavoro del Sangue di Ges, come una corrente che mai posa, che appare e
si nasconde, risplende e si adombra, balza in piena luce e scompare nelle viscere pi ascose, chiede
e fugge, ritorna e dona e non cessa di promettere nuove donazioni. Che cosa mai dona? Dona con se
stesso l'influsso della vita di Ges; dona un fuoco consumatore e indistruttibile. q. .98: 8gennaio
avendo avuto in ricambio tutto il Sangue della Vittima augusta. Ma come potremo avere quelle mi-
sericordie se non invocando il Sangue di Ges, prezzo della nostra conquista, prezzo dei doni di Dio,
rivelati alle nostre anime perch raggiungano la santificazione?
O misericordie di Dio, misericordie di Ges Cristo, chi render palesi le vostre infinite espansioni a
favore dei redenti? Misericordia il perdono dei miei peccati, la grazia, la giustificazione, l'eleva-
zione dell'anima, la sua unione a Cristo, alla divinit. Misericordia la ricchezza dei doni spirituali,
la fede incontaminata, la forza misteriosa, la grazia santificatrice, la parola infallibile della Chiesa.
Misericordia ogni ispirazione, ogni vocazione, ogni manifestazione dei disegni di Dio attraverso
le anime dei suoi Ministri, dei suoi Santi. Misericordia di Dio, sopra tutte le misericordie, il San-
gue Adorabile che scorre nella Chiesa, nelle anime unendole strettamente a Cristo in una perfetta
immedesimazione di pensiero, di volont, di attivit. q. 98 : 15 gennaio
Potessi dire con piena conoscenza e con profonda, umile, ardente compiacenza: io non mi glorio
che nel Sangue di Cristo; la mia gloria di essere redenta dal Sangue di Ges, vivificata da questo
Sangue, illuminata, guidata, santificata dal Sangue benedetto. S, la mia gloria di ascoltare la sua
voce, raccogliere i suoi desideri, seguire i suoi impulsi, accettare i suoi consigli, compiere i suoi
comandi, lasciarlo operare in me, per me e per le anime. La mia gloria di baciare le orme insan-
guinate di Ges, di celebrare i trionfi che il suo Sangue riporta nelle anime dei Santi, dei giusti, dei
peccatori; la mia gloria di consacrare tutta me stessa continuamente, ripetutamente al grande Mi-
stero perch esso compia in me i suoi disegni di amore. q. 98: 25 ,gennaio
zione stupenda dell'universo. L'Amore! la creazione divina dell'anima mia. L'Amore! la Reden-
zione divina, la santificazione divina! L'Amore! Cristo che discende sulla terra, vive, parla,
cammina, opera, prega, ripara, soffre, offre, muore per me! Cristo che s'immola sulla Croce.
Cristo che mi d il suo Sangue, che continua a darmi questo zampillo inesauribile, tremendo,
amoroso per ricondurmi a Dio, per riempirmi di tesori divini, per conquistarmi un posto di privile-
gio anche in Cielo. Sulla terra il privilegio di vergine: in Cielo di sua sposa, perch solo lass si
compiranno queste mistiche nozze, questa unione ineffabile e incomprensibile.
L'amore di Cristo il suo Sangue: il suo Sangue l'amore. L'amore fuoco, il Sangue fuoco; l'a-
more consumazione, il Sangue consumazione; l'amore immedesimazione, il Sangue unisce
talmente a Cristo da formare con Lui una unit indissolubile.
Perch non si pu gridare a tutto il mondo: il Sangue non conosciuto, non amato, calpestato?
Perch non portiamo tutte le anime alle sorgenti del Sangue, tutto il Sangue nelle anime?
Perch i Sacerdoti non parlano sempre di questo Mistero? Ci stancherebbero? Si stanca forse la no-
stra pupilla della luce? Si stanca il nostro cuore di amare la verit, la santit, la potenza divina?
Si stanca la mente di godere i frutti della scienza? Cos l'anima non si stanca dei frutti della Reden-
zione, delle glorie, della soavit, della grazia del Sangue Divino. q. 98 : 21 febbraio
Nel Calice trovo la dottrina di Ges, le sue rivelazioni divine, la sua parola taumaturga che ha sana-
to i corpi e le anime; la parola travolgente che ha capovolto le false teorie del mondo e le insidie di
satana; la parola onnipotente che ha fatto risuonare per tre volte, attorno a Lui, la Parola del Padre.
Nel Calice di Ges trovo Ges vincitore della morte, datore di vita, operatore di gloria, salvatore del
mondo; trionfatore di ogni spirito, di ogni carne, di ogni generazione, di ogni insidia diabolica, di
ogni ribellione umana. Nel Calice di Ges trovo Ges vincitore di me stessa, salvatore, santificatore
dell'anima mia; vi trovo, oltre a tutto quello che ha manifestato agli altri, quello che dice a me, per
me sola, per fini mirabili, con scopi altissimi. Nel Calice di Ges trovo splendori di Cielo, glorifica-
zioni incomprensibili, rivelazioni inafferrabili, che restano in me allo stato di semplici riflessi senza
che io possa n comprendere, n manifestare. q. 99 . 2 marzo
nostro Mistero. nelle sue mani la giustizia, la misericordia, il prezzo della Redenzione e il pegno
della glorificazione. Lui stesso, Ges, in quel Calice misterioso, in quel Sangue Divino, Mistero
eterno come la bont di Dio, effuso nel tempo per amore verso di noi, verso l'anima mia.
L'onda di quel Calice giunta fino a me, giunge ad ogni istante ogni volta che lo invoco; come
giunge a me la luce del sole, ogni volta che apro gli occhi e la desidero.
O armonia divina delle parole creatrici del Corpo e del Sangue Divino!
Parole che risuonano ancora sulla terra, che inebriano le anime viventi in Ges, consacrate a Lui nel
sacerdozio, unite a lui nel distribuire il Calice della salvezza. Quelle parole risuonano in Cielo can-
tate dagli Angeli, risuonano nell'anima mia cantate da Ges, risuonano nella Chiesa messaggere di
salvezza, di pace, di vita. Un Calice, solo quello del Cenacolo; attorno milioni di Calici, e tutti di-
stribuiscono il Sangue di Ges e tutte le anime lo bevono senza consumarlo, come si beve la luce,
l'aria, l'acqua, senza che questi elementi vengano meno. q. 99 : 9 marzo
Sii adorato, ringraziato, benedetto, ricompensato, mio Ges, dal Calice del tuo Sangue Prezioso, che
circola in me, e fai che esso mi rinnovi nella unione e nella immolazione perch io incominci real-
mente la mia santificazione. q. 99 : 12 marzo
s che l'anima si sprofondi, si nasconda, si privi di tutto per farle contemplare nuovi abissi, quello
che non si vede con le pupille materiali, quello che pu essere gustato soltanto dallo spirito, nei rap-
porti con Dio. I rapporti con Dio chi li potr definire? Hanno il carattere dei rapporti tra le pupille e
la luce, tra gli oggetti e il pensiero, tra il comprensibile e l'incomprensibile. O divini rapporti col
mio Dio, con Ges, con la grazia, con i Misteri, con la Redenzione, con il Sangue! O poemi intra-
ducibili! O Sangue del mio Ges, spettacolo dell'universo invisibile, creato dall'amore del Padre, del
Figlio, dello Spirito Santo! O piccola anima come sei sorda alle voci di quel Sangue! q. 99: 19 aprile
Tanto essa conquistata nelle sue facolt e nelle sue potenze, quanto permeata dal Sangue Divino.
Conoscerlo nel suo dogma, o con la fede semplice e pura, o intuitivamente, o nell'ultimo desiderio,
o nell'anelito manifestato, o nel culto, o nella preghiera, o nell'aspirazione pi fervida; se non si
giunge a questi contatti, l'anima non pu vivere nel Sangue di Ges, n risentirne gli effetti, n pos-
sederlo, n essere posseduta. q. 99: 23 aprile
denzione; Sapienza di Dio questa forza trasformatrice, santificatrice delle nostre anime.
La virt di Cristo mi ha redento, la sapienza di Cristo mi governa, mi ispira, mi unisce a s, povera,
piccola anima, che diventa, per il suo Sangue, pi ampia dell'universo, capace di aderire a cose ar-
cane, a disegni stupendi di misericordia e di amore. q. 99 : 28 aprile
tuarle nell'abbandono alla volont di Dio; non temere quando l'illuminazione seguita dalla riso-
luzione di compiere perfettamente il proprio dovere, seppellirsi per, nell'umilt e agguerrirsi con
la preghiera. q. 100 : 9 maggio
Non c' dubbio che ogni anima come una pietra mistica nel grande edificio dell'opera di Dio, ma
questa pietra deve non solo essere levigata, impreziosita, cementata, nel Sangue Divino, ma deve al-
tres avere una voce, una luce, un'attivit, una finalit particolare.
vero, io non posso parlare a tutti del Sangue Divino, Mistero che deve essere particolarmente ono-
rato dall'anima mia, ma ascolto come debbo, internamente, nel silenzio assoluto la voce di questa
legge suprema la quale chiede la mia santit! Che cosa di pi santo e di pi vero di questa voce di-
vina, la quale determina il piano misterioso in cui si svolge la grazia e su cui si erge la salvezza dei
popoli e l'elevazione dell'intera umanit? q. 16 : 3 giugno
Il Sangue di Ges spiega, assicura e compie l'incorporazione, l'unione intima, mistica, reale, intra-
ducibile, inspiegabile dell'anima a Cristo. il Mistero della Chiesa raccolto dal Calvario, perpetuato
sull'Altare, comunicato alle anime. L'incorporazione a Cristo avviene realmente per i Sacramenti,
ma in modo particolare, preciso, efficace, sensibile, visibile nella S. Comunione.
Come potevano i Santi vivere senza cibo e senza bevande, reggere nella vita solo con la virt del
Sacramento? Perch l'anima era talmente unita a Cristo da vivere esclusivamente per Lui, per il suo
contatto, per il suo Sangue Divino. Il suo Sangue pi che la virt del ramo scelto a innestare il ra-
mo selvatico: il Sangue Divino scende fino alle radici dell'anima, si estende dal suo principio alla
fine, dall'inizio della vita cristiana nella Chiesa all'ultimo respiro che le schiude l'eternit.
Il Mistero di questo dominio del Sangue nell'anima, dell'anima nel Sangue! g. 16: 21 giugno
Grazie, o Padre Santo, di questo dono divino che mi rende degna di chiamarti Padre, di essere tua
figlia, di ascoltare la tua voce, compiere i tuoi disegni e unirmi a Te. Per il Sangue di Ges io mi ac-
costo al tuo trono di potenza, di sapienza e di bont, posso divenire un raggio della tua gloria, una
stella del tuo Cielo, un trofeo del tuo trionfo. Per il Sangue di Ges io potr trasformare il mio fan-
go in luce, permeare tutto il mio essere del suo spirito, rivestirmi di giustizia e di grazia, dei meriti
del Figlio tuo per presentarmi al Banchetto nuziale con la veste nuova, candida, preziosa, che Tu
esigi dalle anime conquistate da Cristo. O mio Dio, mio Padre, sii benedetto e ringraziato nei secoli
e nella eternit per il dono eccelso del Sangue Prezioso di Ges. q. 17: 2 luglio
la mia carne! Ministero sempre ascoso sebbene la Scrittura chiami il mio Ges Re di pace, Principe
di pace, Datore di pace, ed Egli stesso abbia solennemente proclamato di dare la sua pace.
Pacem meam do vobis. Pacem meam relinquo vobis.
Quanto siamo ciechi, mio Ges! Quanto lontani dalla tua giustizia e dalla tua santit e dalla tua cari-
t! La tua pace frutto della tua Redenzione, dell'alleanza nuova tra la giustizia e la misericordia;
espressione, riflesso, influsso, della tua santit. O Ges, donaci la comprensione di questa pace san-
ta che noi attingiamo dal tuo Sangue Divino; insegnaci a chiedere questa pace col tuo Sangue, a
mantenerla in noi per virt del tuo Sangue, a donarla nel tuo Sangue.
S, l'anima unita a Te, mio Dio, mio Ges, nel desiderio di un apostolato santo per la salvezza delle
anime pu ottenere e donare questa santa pace di cui tanto ha bisogno il mondo. q. 17: 16 luglio
to dei cuori, per virt e per i meriti della tua Redenzione; noi non vediamo le tue mani sanguinanti
che proteggono il peccatore, lo salvano dall'abisso infernale, lo rivestono di candida stola, lo ripor-
tano ornato di grazia al trono del Padre Celeste. Noi non vediamo le misteriose operazioni del tuo
Sangue Divino, le purificazioni che esso compie, le anime che salva e che santifica. Ma crediamo, o
Signore, a questi prodigi del tuo amore infinito, crediamo alle vittorie del tuo Sangue sul peccato, ai
trionfi della grazia sulla incoscienza umana. O Sangue del mio Ges, lava l'anima mia, segnata an-
ch'essa dalla lebbra del peccato, rendila pura, monda, degna del tuo perdono e delle tue grazie; ma
lava ancora tutte le anime dei peccatori, dei giusti, dei Santi perch come fu copiosa la tua Reden-
zione, siano pure copiosi i frutti della nostra corrispondenza e del nostro amore. g. 17: 22 luglio
vi germogli. La linfa divina del Sangue di Ges amore che ravviva, accende, infiamma, trasforma
le anime, pervade ogni fibra del corpo e vi affiora, come gi sull'Adorabile Umanit di Cristo, il se-
gno del dolore e dell'amore. Stigmata di dolore e di amore la Circoncisione, l'Agonia, la Flagella-
zione, la Coronazione di spine, la Crocifissione, il Cuore squarciato di Ges.
Nell'intima unione a Lui, nella contemplazione della sua Divina Passione, nella immedesimazione
con Ges, e per quanto la piccola anima pu comprenderla e viverla, un'adesione devota e amoro-
sa a quanto Egli sofferse per l'umanit peccatrice, a quanto soffre per le offese, ingratitudini e ribel-
lioni di ogni istante, e quella adesione, fatta di purissimo, eroico amore, disposizione ai doni ec-
celsi delle stigmate, talvolta visibili, secondo i disegni della sapienza celeste, spesso invisibili, sem-
pre sensibili all'anima cha ha scelto di vivere per lo Sposo Crocifisso, nel suo Sangue, col suo San-
gue, per il suo Sangue. q. 17: 6 agosto
pille dei morenti e li avvicina a Cristo, li redime col suo bacio di Sangue.
La Croce alta sul mondo, sempre pi alta quanto pi le anime scendono in basso, quanto pi il
mondo devia dal Calvario, dimentica la Passione, misconosce il Redentore. q. 100: 14 settembre
bacio di Sangue! O Signore, ad ogni contatto con questo Sangue Divino sento crescere in me la
brama di vederlo esaltato da tutte le anime; sento l'ansia di poter raggiungere con la virt redentrice
gli incoscienti, i peccatori, i traditori, gl'infedeli, gl'ingrati, i morenti. q. 100: 23 settembre
di me stessa, del mio amor proprio, della mia miseria, della mia natura, fino a morire prima di mori-
re per lasciare al Sangue Divino l'impeto della sua corsa, l'attivit delle sue operazioni, il trionfo
della sua vita. Questa mattina la voce del Sangue di Ges mi ha ispirato accenti di particolare unio-
ne allo Sposo Celeste: aderire alla verit, alla santit, alla volont.
Nel Sangue Divino la smagliante verit della mia Redenzione, la speranza della santit pi eccelsa,
la sicurezza di una morte preziosa se io vivr nella santa volont di Dio. q. 101 : 6 novembre
quale altra aspirazione, quale altro ideale occupa il mio spirito se non il tuo Sangue Divino?
Sento il suo profumo nell'aria, vedo il suo trionfo nella Chiesa, ascolto la sua voce che annuncia
prodigi, ma vuole altres riparazione, comprensione, adesione.
Queste dovrebbero essere le mie opere corrispondenti alle divine operazioni del tuo Sangue: questo
il mio programma, la mia ascesa e la mia missione a vantaggio delle anime. O Signore Ges, una
peccatrice non pu avere potest sopra le nazioni, ma col tuo Sangue potr avere potest su me
stessa, impormi sacrifici e rinunce, annientamento e morte, per lasciare al Mistero il dominio sul
mio spirito, per lasciare che il tuo Sangue, adorabilissima opera del tuo amore, compia in me quello
che manca alla tua Passione Divina. q. 19: 12 novembre
ranza, santifica ogni elevazione; s'inoltra e penetra nel cuore pi indurito e lo rende docile e pronto
al lavoro della grazia. Il Sangue del mio Ges la prima grazia, lo sviluppo, l'accrescimento della
grazia, il suo coronamento. Bisogna comunicare al mondo intero questo Mistero d'amore, rendere a
Dio la testimonianza piena di aver conosciuto la sua misericordia e invocarla e abbracciarla con tut-
to l'amore dell'anima, specialmente ora che tutto assorbito dalle sventure della guerra.
Patire con Ges per tante iniquit, raccogliere sul suo cammino nel mondo il Sangue abbandonato e
farlo fiorire in adorazione e in benedizione. q. 102 : 3 dicembre
Scendi, o lavacro di giustizia, o rigeneratore di grazia, o datore di santit, nell'anima mia; scendi nel
pi profondo, fino alle pi intime fibre, fino alle pi incomprensibili sue espansioni. O Sangue di
Cristo, prima ed ultima speranza della nostra vita spirituale, prima ed ultima tavola di salvezza,
primo ed ultimo contatto con le arcane misericordie della Redenzione, salvami, salvaci tutti!
Tu precedi i passi del mio Signore, prepari la via alle sue operazioni, prepari il solco alle sue divine
seminagioni. O terra del mio cuore, sterile e vacua, o fango del mio corpo, vile e mortale, o cenere
del mio nulla, capace solo di consumare il mistico seme della divina carit, o mia vita, inutile per te
stessa, ma capace di grandi cose con l'aiuto di Dio, o energie tutte della mia esistenza, annientatevi
per il trionfo del Sangue di Ges. Sotto il potente influsso del Mistero, il mio spirito pu diventare
l'oasi rigogliosa nel deserto della vita, e pu dare ospitalit, cibo, bevanda alle anime smarrite, poi-
ch il Sangue di Ges ha questo scopo: dare vita, virt, santit, purezza, elevazione a tutte le anime.
O Sangue del mio Creatore, del mio Redentore, del mio Salvatore, quanto sei potente! q. 102 : 24 dicembre
bisogna salire pi in alto, nelle finalit divine della gloria di Dio. Il Sangue Divino fu versato per la
salvezza della umanit, vero, ma prima di essere il mistero dell'uomo, il Mistero di Dio.
Salire fino a Dio nel Sangue Prezioso, convergere tutto quanto scaturisce dal Mistero alla gloria del-
la Divinit; vedere nel Cielo la potenza del Padre, la Sapienza del Figlio, l'Amore dello Spirito San-
to; vedere Dio e le anime; Cristo per le anime, le anime per Cristo; Cristo per Dio; vedere la pi alta
spiritualit del Mistero, vedere solo Dio, ecco la mia vita soprannaturale.
vivere e morire in questa fede che ha valore di immolazione. q. 102 : 31 dicembre
1942
1797 - O stille santissime, donate a me...
Le prime stille di Sangue infiorano la primizia dell'anno. Com' bello pensare che tutta l'umanit
pu raccogliere quella mistica rugiada e rigenerarsi a vita nuova, a vita santa e perfetta in quel San-
gue Divino! O Mistero dell'Altissimo Iddio, primizia dei grandi Misteri della Redenzione!
O Adorato Bambino Ges, Tu sei la Sapienza incarnata, sai tutto, puoi tutto, Santo, Eterno, Innocen-
te: sei Dio e ti umili adattandoti al rito della Circoncisione imposto ai figli degli uomini.
O Mistero! O benedetta lama che feristi le Santissime Carni di Ges!
O Stille santissime, donate a me nel silenzio e nel Mistero! Tutto silenzio nel sacro rito. Ges non
parla, soffre, offre. Guarda la mia anima, l'attira a s, le insegna la prima lezione di vita spirituale,
l'altissima lezione del silenzio, e la introduce nel grande Mistero del suo Sangue. q. 103: 1 gennaio
Misteriose parole! Stendere la mano sul Crocifisso stendere l'anima, o Signore, sulle tue pene, sul-
le tue angosce, sulle tue piaghe, sui tuoi desideri, sulle tue intenzioni, sul tuo Sangue, sul tuo Amore.
Stendere la mano su Te, Crocifisso, vuol dire stendere l'anima sulla tua Passione, vivere del tuo
Sangue, giungere al possesso dei beni infiniti, raccoglierli, gustarli e darne alle anime il superfluo.
Ma no, nel tuo Sangue non c' il superfluo, c' l'infinito per me, per la Chiesa, per le anime. Fiat!
Fiat! g. 103 : 7 gennaio
1803 - Le sue parole, fulgenti come la stella Omnes sitientes venite ad aquas
Da secoli il Signore ripete per bocca della Chiesa l'invito del Profeta: voi tutti che avete sete, venite
alle acque limpide e pure, refrigeranti, vivificatrici del Mistero: venite a dissetarvi alle sorgenti del
Sangue che sono le sorgenti della giustizia, della carit, della santit, dell'amore. L'onda del fiume si
rinnova ad ogni istante, cos l'onda divina del Sangue di Ges; ristora ma non disseta perch nel de-
siderio insaziato il segreto dell'attivit nuova ed eterna della misericordia divina.
Quest'onda misteriosa che non si vede, ma che affiora nel Mistero e circola nel Corpo Mistico di
Cristo, in ogni anima redenta, il grande segreto del trionfo di Ges. Ma bisogna conoscerlo!
Conoscerlo? Le sue parole sono chiare e fulgenti come la stella dei Magi; basta seguire le orme del-
la luce che infondono sicurezza, seguendo le orme del cammino di Ges.
Il convegno sul Calvario, all'Altare, nell'intimo dell'anima. Il Sangue cruento della Passione, il
Sangue incruento del Sacrificio, il Sangue designato esclusivamente per l'anima nel Mistero della
grazia e dell'unione, sono argomenti per studi meravigliosi che daranno tanta luce sul mondo e tanta
gioia alle anime. Ogni giorno, anzi ad ogni istante, una pagina nuova per la fede e per l'amore; ad
ogni istante il compimento di eterne promesse, di prodigi divini nella discesa del Sangue Divino e
nella ascesa delle anime. q. 103 : 9 gennaio
ficenza per le anime di tutti i secoli, come i raggi del sole hanno luce, iridescenza e calore per tutti i
tempi e per tutti i luoghi. La rivelazione celeste si compie ad ogni istante con forme nuove di santit
e di bellezza spirituale, mentre, apparentemente, nella Chiesa e nelle anime il ritmo comune della
fede tradotta in culto di preghiera e di devozione. Se potessimo vedere le ascensioni delle anime
sotto l'influsso del Sangue Divino! q. 103: 10 gennaio
care i beni spirituali della grazia, dei sacramenti, del suo Sangue Divino. Non pensano che la Chiesa
fondata su Pietro e solo il suo successore, il Pontefice, costituito dal Cristo Maestro infallibile,
Pastore Santo, intermediario tra gli uomini e Dio, faro di sapienza, di salvezza e di santit.
O Signore, come desolante la terra senza la visione della tua Croce, senza la voce del tuo Sangue,
senza il trionfo visibile della tua Redenzione! Come triste il campo, gi seminato stupendamente
da Pietro, da Paolo, da Giovanni, dai tuoi Apostoli, e un tempo rigoglioso di messi, splendenti per
una fioritura di Santi Padri, ed ora inaridito, sterile, senza l'onda irrigua e redentrice del tuo Sangue.
Questo tuo Sangue Adorabile che ancora scende misticamente dall'Altare, nuovo e perenne Calvario,
tocchi, scuota, illumini gli illusi, gli accecati, gli ostinati nello scisma e li orienti verso Roma, verso
il tuo Vicario e li avvinca indissolubilmente alla tua Chiesa e al tuo regno. q. 103 : 19 gennaio
digi dell'amore. bello seguire la rivelazione dei profeti, ma quanto pi affascinante la rivelazio-
ne fatta da Ges a contatto del suo Sangue! Amen! q. 104 : 1 marzo
in virt del tuo Sangue Divino, diventi ampio come il mondo e sia il tuo conforto, o dolce Ges, il
piano dei tuoi disegni, delle tue operazioni divine. q. 104: 9 marzo
Quaresima tristissima di sangue umano, ma sacratissima per il Sangue Divino. q. 104: 19 marzo
1829 - Oh! Il Calice del Sangue di Ges! Ancella del Mistero del Sangue!
Chi pu dire la grandezza di questo privilegio? Servire il Sangue di Ges! Ma in qual modo?
Accoglierlo in un cuore puro, nell'anima ardente di fede e di amore, nello spirito sublimato dal San-
gue stesso; seguirne le ispirazioni convergendo al suo trionfo tutte le preghiere, i sacrifici, le aspira-
zioni, le immolazioni. Oh! il Calice del Sangue di Ges!
sempre alto sull'Altare, ma pi alto dinanzi a Dio, tocca il Cielo; versa il Sangue ai pi del trono
dell'Altissimo e di l riversa sulle anime fuoco, grazia, benedizione, elevazione. Non Ti stanchi, o
Signore, vedendo tanta ingratitudine del mondo?
- No, il mio Cuore non pu rimarginare la profonda ferita, non pu trattenere le onde misteriose
della misericordia, ma cerca cuori amorosi che lo comprendano, che lo seguano nella mistica se-
minagione. La seminagione del mio Sangue la pi ricca di messi. Il Sangue, gettato dalle mie ma-
ni, produce, coltivato dal vostro amore. Il mio Sangue la rinnovazione del mondo. Ancora un poco
e trionfer. Gli avvenimenti che sconvolgono il mondo sono come vento impetuoso che scuote un
albero isterilito: cadono a terra le foglie secche, ma l'albero rinverdir al tocco del Sangue mio.
Invocate il mio Sangue: la preghiera pi efficace, completa, accettevole, la sola preghiera che
giunge direttamente al Cuore del Padre. Chiedete la pace per il mio Sangue, vi sar data; chiedete
la santit del mio Sangue, l'avrete; chiedete il trionfo per il mio Sangue, l'otterrete. Ogni goccia di
Sangue un oceano di grazia, un incendio di amore, un cielo di gloria. - q. 104: 25 marzo
tieni nello spirito la visione di questa mia Passione; contemplami cos nella Chiesa, nel Pontefice,
nei Ministri del mio Sangue. Anch'essi sono flagellati nel corpo, nel cuore, nell'anima; la mia
Passione che si rinnova per la salvezza dell'umanit; il Sangue Mistico che sgorga dalle ferite del
Corpo Mistico per preparare solchi immensi all'accoglimento del mio Sangue. -
O Signore, io bevo e respiro l'aria a dismisura, ma pi bevo il tuo Sangue, il Sangue della tua Fla-
gellazione e pi respiro la fiamma del tuo amore. q. 104: 27 marzo
1831 - Vivi nel Mistero del suo Sangue Ecce homo! Ecce Deus!
Vivi, anima mia, nel Mistero del tuo Dio Umanato, nel Mistero del suo Sangue, che riflesso della
Divinit, il pegno della immortalit.
Quale sangue d'uomo potrebbe aspergere le colpe, donare la grazia, promettere la gloria?
Nemmeno il sangue degli eroi che sacrificano la vita sul campo di battaglia per il trionfo di una no-
bilissima idea, per una libert giusta e santa, per la difesa degli stessi diritti di Dio e della Chiesa.
Nemmeno il sangue di tutti i Martiri pu redimere una sola anima, renderla amica di Dio, capace
dell'unione con Lui, del suo amore, delle sue predilezioni, degna di assurgere alla santit.
O Sangue benedetto dell'Uomo-Dio, versato stilla a stilla, a fiotti, a rivi nella Passione cruenta, tor-
mentosa, umiliante! O Ges Adorato, amato, immolato per me! Non so staccarmi dalla visione del
tuo strazio, della tua angoscia, del tuo sfinimento, del tuo annientamento! q. 104: 30 marzo
mio Sangue ti porta all'unione perfetta. Medita le mie parole: Chi mi ama osserver la mia parola,
e il Padre mio lo amer, e verremo a Lui e staremo presso di Lui, e ceneremo con Lui.
La cena una mensa semplice, parca, ma intima, dolce, soave; dona la serenit e la tranquillit per
la notte, rafforza il legame dell'amicizia, la rende pi cara e pi compresa, sincera e avvincente.
Il mio Sangue ti dona tutto questo. Non vedi che una spogliazione di me stesso per dare a te con-
tinuamente la mia vita divina per la tua vita soprannaturale?
Non vedi che te la d in un'intimit sovrumana, incomprensibile a te e agli altri perch questo Mi-
stero, che pure per tutti, non venga profanato con riflessi di scienza umana? - q. 104 : 1 aprile
tico rito, le porte dei viventi, ma la fronte, gli occhi, le labbra, le mani, i piedi dei redenti, il cuore,
l'anima, lo spirito. O misterium gratia plenum! esclama la Chiesa Ambrosiana, Mistero veramen-
te pieno di grazia, di misericordia, di luce, di santit, di manifestazioni celesti!
Il Sangue di Cristo ha segnato la mia vita fino dai primi albori; ripetutamente ha toccato, baciato,
inebriato, elevato l'anima mia; l'ha abbracciata, penetrata, rinvigorita, trasformata, consacrata.
O consacrazione intima, ineffabile, travolgente! Tutto in me consacrato dal Sangue dello Sposo
Crocifisso: consacrato in quel Sangue, per quel Sangue; ed il Mistero che opera nell'anima mia,
anche se le mie povere energie spirituali non giungono a comprendere, n sanno collaborare con le
operazioni divine. La Chiesa Ambrosiana esclama ancora: O ineffabile divini muneris sacramen-
tum!. O Sacramento ineffabile, ricolmo di generosit divine! Dal Sangue di Cristo il perdono dei
miei peccati, l'aumento della grazia, il sacramento dell'unione. Se ho in me vivo, palpitante, libero il
Sangue di Cristo, ho in me Cristo nei suoi Misteri: Cristo con la sua Passione, con la sua dottrina,
con le sue misericordie, con le sue promesse, con la sua santit. q. 104 : 5 aprile
battesimale, la grazia del perdono, la grazia della elevazione, della sublimazione, nell'intima, pro-
fonda e cosciente unione a Cristo; tutte le grazie che avvalorano ogni pensiero, ogni respiro, ogni
movimento dell'anima. Il Sangue di Ges una via di sapienza celeste.
L'ha percorsa Ges e dietro a lui l'hanno percorsa tutti i redenti: dalla Vergine ai Martiri, ai Santi
tutti del Cristianesimo; la via delle anime privilegiate dei Santi Padri, dei Dottori della Chiesa, dei
grandi Mistici. Il Sangue di Ges la via della santit. Tutto sublimato dal Sangue Divino.
la via della Chiesa che si estende per virt di quel Sangue; la via dei Sacerdoti che ne sono i de-
positari; la via dei Santi che vi sbocciano in una fioritura stupenda, incessante, che non conosce n
tempesta, n rigido inverno. q. 104 : 14 aprile
meschina, miserabile, eppure desiderosa di vivere nel Mistero che pure riempie di ammirazione, di
luce, di attrazione, l'anima mia? Il Mistero del Sangue del tuo Figlio Divino mi consola e mi abbatte,
mi assorbe e mi spoglia, mi eleva e mi sprofonda. O Madre, tutto quello che si riferisce a questo
grande Mistero mi dilata il pensiero, il cuore, l'anima. Ma pi ascolto e pi desidero ascoltare; pi
mi dilato e pi cresce la forza di espansione che viene dal Sangue Divino, pi ammiro i frutti del
Mistero e pi ne sospiro di maggiori; pi vedo dilatarsi la devozione con gli scritti, con l'adesione,
con la comprensione, e pi sento il vuoto, pi cresce la fame, la sete, la brama del Mistero.
Questo un segno del Mistero, della sua vita e della sua manifestazione. q. 21 : 6 maggio
1847 - Il Mistero della Chiesa nascente nel Sangue ...Con Maria Madre di Ges....
La Chiesa nascente era tutta l in ascolto, in umilt, in semplicit, nella pienezza di una fede che
trovava il suo alimento nella fede della Vergine. In tutti, per, era l'intima visione del Cristo; la vi-
sione della sua bont, della sua grandezza, dei suoi miracoli, della sua dottrina; la visione della sua
Passione, la visione del suo Sangue. Non tutti avevano contemplato i misteriosi fiotti del riscatto:
solo Maria e Giovanni avevano negli occhi lo spettacolo tremendo del Cristo sanguinante.
Ma gi quel Sangue Divino permeava, univa strettamente quelle anime preparandole alla luce e alla
fiamma dello Spirito Santo. Il Mistero della Chiesa nascente nel Sangue di Ges, come nel San-
gue di Ges il mistero della elevazione, della sublimazione di ogni anima. Il Sangue Divino ha la
forza e la potenza del fiat creatore. La Vergine lo sa e, posta da Dio tra la Chiesa nascente e Cri-
sto, trasmette nelle anime questo vigore di vita nuova e perfetta. q. 21 : 15 maggio
re il tuo amore, il tuo dolore, la tua grazia, la tua santit. Tu parli, o Cuore Divino: necessario che
io intenda le tue parole che sono baci divini all'anima mia, portati in me dal tuo Sangue [...]. Chi po-
tr dare al mio povero cuore una purezza immacolata se non il tuo Sangue Divino? E dove lo attin-
ger se non dal tuo Sangue che la vita, la ricchezza, la potenza, l'amore del tuo Cuore? O Cuore
Santissimo di Ges sorgente del Sangue benedetto, abbi piet di me! Donami codesto Sangue Pre-
zioso perennemente perch io abbia con esso ed in esso la purezza, la santit e l'amore. q. 22: 1 giugno
1858 - La via nuova e fulgente del Sangue ...Per velamen, id est, carnem suam....
La via nuova e fulgente del Sangue di Cristo ci fu aperta attraverso il velo della sua carne negli
strazi infiniti che quella carne ha subto, nelle ferite di tutte le membra, nella trafittura del Cuore.
Ogni ferita una mistica tappa del cammino della redenzione dell'anima, una ripresa di devozione,
di compunzione, di risoluzioni efficaci. Se contempli i piedi del tuo Signore, inchiodati sulla nuda
croce; ... comprendi, piccola anima, il Mistero di quella immobilit? Quante volte, forse, li hai in-
chiodati anche tu! E se contempli le mani, le mani immobilizzate, sanguinanti come i piedi, quelle
mani che hanno creato l'universo, che hanno plasmato il tuo essere, riempito di benefici il mondo e
di misericordia le anime, non pensi alle tue sconoscenze e ingratitudini!
Quante volte hai lasciato cadere da quelle mani grazie divine, tesori di carit e di santit!
E se contempli la trafittura del Cuore SS. di Ges, questo strazio inflitto al centro della vita e vedi
sgorgare l'acqua e il Sangue, la Redenzione e la vita, non senti la responsabilit delle tue ingratitu-
dini? La Santissima Carne di Cristo porta i segni del mio peccato, ma anche i segni della mia rina-
scita in Cristo, i segni della via che io devo percorrere per entrare nel Santo dei Santi: fede, com-
punzione, speranza, amore. q. 22: 24 giugno
zione delle colpe altrui. O Signore Ges, aspergimi, adunque, col tuo Sangue Divino, affinch, lava-
te le membra, tolta ogni impressione di colpa, riordinato il cuore, lo spirito, tutto l'essere mio se-
condo il primitivo disegno della tua creazione, secondo l'adorabile disegno della Redenzione, possa
assurgere alle speranze gaudiose della mia santificazione.
Immergimi, o Signore, sette volte nel tuo Sangue Divino e la mistica immersione cancelli i peccati
capitali di cui l'anima porta il germe, mi renda partecipe dei meriti delle sette effusioni del tuo San-
gue Divino, illuminata dalle sette parole pronunciate sulla Croce, capace di ricevere i sette doni e le
virt dello Spirito Santo. O Signore Ges, rendi talmente unito il mio spirito al tuo Sangue, cos ri-
colmo il cuore, cos permeate le mie pupille e grondante Sangue la mia parola, da trasformare la
mia povera vita in una perfetta, cosciente, crescente immolazione per la gloria del Mistero, nella
Chiesa, nelle anime, nell'anima mia. q. 22 : 27 giugno
non salito forse, fin lass con la sua superbia? Ed ora non percorre gli spazi portato dall'odio verso
i fratelli, come si sprofonda nei mari per tendere insidie ad altri fratelli? Come pu il Signore sop-
portare quest'ora di infamie, di delitti, di aberrazioni, di crudelt? Come pu non distruggerci tutti?
Noi vediamo solo le stragi materiali dei corpi e delle cose, ma che sar delle anime che muoiono
sotto i colpi nemici con l'odio nel cuore, senza fede, senza pentimento, senza speranza, senza amore?
Che sar, o Signore Ges, di questi tuoi popoli, pur redenti col tuo Sangue? q. 105: 21 luglio
Viene per immergerti nella luce dei suoi Misteri, per accenderti di un amore soprannaturale per le
anime, alle quali vuol far giungere il tocco, l'investimento del suo Sangue Divino. q. 105: 1 agosto
fabili di aiuto, di protezione, di salvezza, di amore. Conobbe soprattutto l'amore di Ges per le ani-
me nell'ora della Passione, quando lo vide trascinato come Vittima volontaria dall'Orto degli ulivi al
Pretorio, al Calvario e lo contempl in un martirio straziante sostenuto da un silenzio profondo.
L'amore segnava le orme della Redenzione col Sangue. Accanto a Ges, la Madre e il Sangue; il Di-
scepolo prediletto e il Sangue; la Maddalena ai piedi aspersa di Sangue; i crocifissori macchiati di
Sangue, rei di averlo strappato dalle adorabili Membra e di averlo calpestato.
Accanto a Ges ora tutta l'umanit con i suoi peccati, con le sue ingratitudini, con le sue empiet,
e accanto ad ogni anima, in ogni ora del giorno e della notte il Sangue Divino, sempre il Sangue
della Redenzione. q. 105 : 11 agosto
una instancabile attivit per propagare la comprensione, la devozione, il culto. q. 105 : 30 agosto
Ges e la mia meschina adesione, la mia Madre la Chiesa e la mia immolazione. q. 105 : 18 settembre
Il nostro linguaggio non ha espressioni per dire queste sublimi realt di ordine soprannaturale.
I caratteri della regalit di Cristo splendenti sulla sua Sacra Umanit redentrice sono le anime.
Ogni anima redenta e santificata dal suo Sangue costituisce attorno a Lui, per il riflesso che riceve
dalla sua Passione, dai suoi meriti e dalla sua divinit, meraviglie indefinibili comprese solo da Lui
e dalla Corte Celeste. L'anima le guster solo in Cielo.
Quale gloria appartenere a questo Re che assorbe l'anima nella propria vita e la costituisce elemento
della sua gloria! q. 106: 26 ottobre
La sua dottrina illumina, il suo Sangue riscalda; la sua dottrina risplende, il suo Sangue infiamma; la
sua dottrina eleva, il suo Sangue consuma. q. 23: 5 novembre
di abiezione e di responsabilit per cui l'anima giace a terra pi vile del fango, pi dura della pietra.
E tuttavia ecco venirmi incontro il Sangue di Ges e nel Sangue Divino una giustizia che placa il
Giudice Supremo, una giustizia che ha piet del mio nulla, che lava le mie colpe, risana le mie pia-
ghe, rinnova il vigore, riveste a nuovo l'anima, la ricolma di grazia e la eleva oltre ogni cosa terrena.
Poter essere trovata in Cristo nello splendore e nell'amore della sua giustizia!
Ecco il mio desiderio, o Signore, ed ecco la mia fiducia nel Sangue Divino. La virt di questo San-
gue m'introduca nella giustizia che salva e che perdona, che vivifica e che santifica, che porta fino a
Dio e immerge nell'oceano della sua divina carit. L'anima si affissa in Dio come la pupilla nella lu-
ce, ma la corrente del Sangue Divino richiede uno sbocco per effondere nelle anime, nella Chiesa,
nel mondo la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede, che il Sangue di Ges. q. 2.3 : 20 novembre
sempre per mezzo di Maria che il Signore chiama le genti smarrite a ritornare nella via della veri-
t e della giustizia: per Mariam ad Jesum. Oggi la festa della medaglia miracolosa.
Bisogna raddoppiare la fede ma anche bisogna penetrare nell'arcano e vedere i rapporti tra l'esalta-
zione del Mistero dell'Immacolata Concezione e quelli del Sangue Divino. Maria Immacolata,
dispensatrice di grazia, mediatrice tra Dio e gli uomini, tra gli uomini e Dio per virt del Sangue
Divino del suo benedetto Ges. Il Sangue Divino di Ges! nelle sue mani luce, misericordia, per-
dono, salvezza, santificazione delle anime. Che cosa posso domandare alla Vergine di pi caro a lei
e di pi prezioso per me? Quale grazia potremmo ottenere senza il Sangue di Ges? E in questa
tormenta di passioni, di peccati che oscura, sconvolge e strazia il mondo, accumulando rovine e
morte, quale grazia pi necessaria, efficace, potente se non quella del Sangue di Ges?
O Maria, il Sangue del tuo Figliuolo Divino non un segno misterioso, ma una realt divina dalla
quale ci pu venire la pace, la tranquillit, l'ordine che imploriamo. q. 23 : 27 novembre
cile ed anche serena la vita. La tua mano, o Signore, ci distacca da tutto, ci separa da ci che amia-
mo; ci getter, forse, sulla via; non sappiamo; forse ci percuoter, ci dar da bere lagrime amare.
giusto. Noi meritiamo ben di pi. Meritiamo l'inferno e Tu ce lo cambi in sofferenza, in patimento
meritorio e lo rendi prezioso col tuo Sangue Divino. Il tuo Sangue circola nella tua Chiesa vivido e
vivificante: deh! Fai che giunga a tutte le anime in salvezza e benedizione! q. 107: 6 dicembre
chiamo per l'adorazione, il ringraziamento, l'implorazione. Dall'alto della nuova perpetua Croce del-
la sua immolazione, dal Sacrificio dell'Altare Ges adora, ringrazia, implora, espia per me e per tut-
to il mondo. Ges vive nel Corpo Mistico della Chiesa e a lui convergono tutti i dolori del mondo, i
peccati, i castighi dei peccati, le responsabilit della terra. Le anime fedeli si uniscono a Cristo, ma
che cosa possono offrire a Lui se sono ricoperte delle piaghe dei propri peccati?
Se non hanno voce per detestarli, n lagrime per piangerli? Sapessero vedere, invocare, offrire il
Sangue di Cristo! Sapessero comprendere la gravit, i supremi giudizi dell'ora! I flagelli che percuo-
tono l'umanit sono castighi e sono misericordia. Sono richiami potenti di Dio; dovrebbero essere
risvegli, ritorni a Lui, solo datore e conservatore di ogni bene.
Occorre alimentare in questo momento la fede, la speranza, l'amore, l'abbandono in Dio.
Occorre chiudere gli occhi sulle passioni umane e aprirli sui disegni imperscrutabili dell'Altissimo
che ha fatto sanabili le nazioni. Nolite timere pusillus grex ripete Ges. q. 106 : 12 dicembre
colo, sul Calvario, sempre nell'atto di offrire il tuo Sangue per me, per l'umanit, per tutto il mondo.
Se potessi comprendere i tuoi desideri per la mia salvezza e per quella di tutte le anime!
- Sono cos semplici e cos evidenti, dice Ges, i miei desideri. Come Io offro al Padre il mio San-
gue per la Redenzione del mondo, cos devi offrire continuamente con me questo Sangue Divino.
l'unica riparazione efficace, ed preghiera, adorazione, impetrazione divina che pu sanare le
piaghe della umanit e ridonare al mondo la pace. Affrettati ad offrire il mio Sangue; offrilo nella
sua divina potenza, nella sua grandiosa realt; offrilo con le mie mani, con la mia Passione, col
mio amore. - q. 106: 20 dicembre
stringimi fra le tue braccia, rendimi capace di accogliere e di riflettere la tua luce, di compiere le tue
misericordie, di cooperare ai trionfi della tua potenza. In societ col Figlio! Sono tua Redenzione, o
Cristo benedetto, redenta dal tuo Verbo nell'eternit, dal tuo Fiat nella Passione, dal tuo Sangue nel-
la tua morte. O Ges, rendi sempre pi sensibile e sempre pi gloriosa per te e per la tua Chiesa
questa mia societ col tuo Sangue Divino. Veramente sei Tu che hai scelto questo nulla per il trionfo
del tuo Mistero, come hai ordinato che la polvere, sepolta nelle viscere pi profonde della terra, a
contatto di correnti di altissimo calore, diventasse gemma splendente per i tuoi altari.
Aiutami, o Ges, a comprendere le tue misericordie e unisci il mio nulla col tuo Sangue Divino. In
societ con lo Spirito Santo! Ges mi ha affidato a Te, Spirito di amore, per il conseguimento di una
santit eccelsa nel suo Sangue Divino. O Spirito di luce, di carit, di santit, illuminami, riscaldami,
orientami in questa via misteriosa del Prezioso Sangue; tuffami in questo oceano arcano, nascondi-
mi, seppelliscimi nelle sue profondit perch io possa aderire, ad ogni istante, ai suoi dolci richiami,
compiere quanto mi comanda e annientarmi per il suo trionfo e per la sua gloria. q. 106 : 30 dicembre
1943
1934 - Ha sperato nel Signore, lo salvi
Tutte le volte che Ges ha parlato del Padre, ha avuto espressioni di ossequio, di fedelt, di confi-
denza, di abbandono, di amore; Ges si incarnato per amore del Padre, per riparare alle iniquit
umane compiute lungo i secoli, per salvare questa povera umanit, travolta dalle passioni, per resti-
tuirla al Padre in uno stato di innocenza e di grazia. Il suo Sangue Prezioso doveva operare tutto ci;
l'uomo doveva vedere lo splendore di quel Sangue, sentirne l'influsso, invocarlo, immergersi nella
sua luce e nella sua misericordia, rivivere la vita nella giustizia, nella pace, nella nuova via segnata
dalle orme del Sangue Prezioso. q. 108: 25 marzo
1943 - Quanto vivo lo Spirito del tuo Sangue! Oh! mirabili doni della Redenzione!
Il tuo Corpo in olocausto, il tuo Sangue a purificazione e ad incremento della vita soprannaturale; il
tuo Spirito a pegno e suggello di una adorazione divina.
Chi potr ringraziarti, o dolcissimo Ges, dei doni stupendi della Redenzione? Nessuno di noi per
quanto santo e dotto potr penetrare nella luminosit e nelle magnificenze del Mistero, ma possiamo
ringraziare la tua liberalit anche per ci che non conosciamo, umiliarci per la nostra impotenza e
abbandonarci al pietoso soccorso della tua indulgenza. La S. Chiesa m'insegna che l'incremento di
ogni virt ci viene dalla tua ispirazione, dal tuo Spirito divino. Ed io lo invoco questo tuo Spirito
adorabile con tutte le preci di cui capace la mia piccola anima perch solo con la tua luce, con la
tua grazia e col tuo amore potr avanzare nel cammino del Mistero e potr comprendere quanto vi-
vo, profondo, vitale, benefico, santificante lo Spirito del tuo Sangue. Sangue e Spirito del mio Ge-
s, Spirito e Sangue, vita di Cristo, sii la vita dell'anima mia in terra e in Cielo. q. 108 : 25 aprile
no. La Misericordia del suo Sangue supplisce alla pochezza dei nostri cuori gelidi, indifferenti, in-
coscienti dei tesori della Redenzione; copre i nostri peccati dinanzi al Padre Celeste donando, nello
stesso tempo, la grazia per riconoscerli ed espiarli; d valore ad ogni preghiera, ad ogni patimento,
ad ogni sacrificio; compie nel segreto opere di grande santit. q. 108: 26 aprile
peccatrice, ma risoluta di cambiar vita, di sacrificare tutto, di accettare tutto per vivere conforme al-
la volont di Dio, per essere immedesimata con Cristo nel suo Sangue Divino. Illuminami, o Madre,
metti sulle mie labbra preghiere umili, infuocate, aderenti ai richiami celesti; infondi nel mio cuore
un senso vivo, acuto, divorante per il Sangue di Ges; infondi nel mio spirito tutto l'ardore, l'amore
per quel Sangue Divino. q. 24 : 1 maggio
tra la Chiesa dei redenti e l'umanit pervertita. Si scires donum Dei!. Se tu sapessi il dono di Dio
all'Altare, il dono di Cristo alla Mensa, il dono del Sangue nella S. Comunione!
un torrente di grazie celesti che scende a inondare l'anima e l'anima pi ne ricolma e pi arde di
sete; pi invoca e pi brama, desidera questa divina acqua zampillante alla vita eterna. q. 24 : 9 maggio
la capanna e avvolge nello splendore tutta la Sacra Umanit, ogni pensiero, ogni parola, ogni suo at-
to, ogni prodigio. Luce sui suoi occhi divini, sulle sue labbra, dalle sue parole, dalle sue preghiere,
dalle sue umiliazioni, dai suoi patimenti, dai suoi strazi, dalle sue Piaghe, dal suo Sangue, dalla sua
Croce. La tenebra misteriosa lo avvolse mentre viveva tra gli uomini perch non sarebbero stati ca-
paci di sostenere la sua reale bellezza, la sua magnificenza, la sua potenza divina.
Ora quella luce giunge a noi temperata dal suo Sangue Divino, introdotta in noi, mantenuta, gustata
per la virt del suo Sangue Divino. La Redenzione compiuta dal Sangue ci prepara, nel Sangue, la
risurrezione; risurrezione tanto pi luminosa e tanto pi gloriosa quanto pi l'anima sar vissuta nel
Mistero, avr creduto, sperato, operato nel Mistero. q. 24 : 30 maggio
con i miei peccati. Il Timor di Dio mi fa contemplare il Costato di Cristo squarciato dalla lancia.
L'ultimo Sangue, ma non cessa pi. Sgorga da ogni Altare, in ogni istante.
col Sangue di Ges che raccolgo ininterrottamente nell'anima l'ascesa nella comprensione dei do-
ni dello Spirito Santo, dal Timor di Dio alla Sapienza. Splendori di Cielo a redenzione e a santifica-
zione della mia povera piccola anima. q. 25: 19 giugno
Sangue, tuo, rivestiti della sua bellezza, riempi le tue mani delle sue ricchezze, mettilo sulle tue
labbra; parler per te, ti difender, ti salver. - q. 26 : 2 luglio
E Ges suggella quel mistero di amore offrendola a Giovanni come Madre e offrendo a Lei, nuovo
figlio, Giovanni. E con Giovanni tutti i redenti, anche l'anima mia. q. 26: 12 luglio
Donaci, o Signore misericordioso, questa grazia divina che ci renda degni di conoscere, di apprez-
zare, di invocare il tuo Sangue Divino. Insegnami, o Signore, a lavare in esso la mia stola battesima-
le in tutti gli istanti della mia vita. Spero che questa stola non sia stata macchiata, calpestata, sciupa-
ta da gravi e coscienti infedelt; ma se lo fosse, abbi, o Signore Ges, piet di me. q. 26 : 29 luglio
tutti i tesori spirituali provenienti da Cristo, dalla sua Passione, dalla sua Redenzione, dal suo San-
gue raccoglie tutte le anime e le unisce a Cristo nel suo Sangue Divino. q. 109: 17 agosto
realt non si delinea visibile. Il Sangue di Ges, manifestazione del suo amore, la misura della sua
misericordia nel tempo e della sua giustizia nella eternit. q. 109: 10 settembre
qualunque esso sia, perch il tuo Sangue sia conosciuto, benedetto, glorificato. Mi nasconder per
lasciar operare il tuo Sangue; mi seppellir per dare ad esso la mia attivit, tutta la mia vita e Tu,
mio Signore, saprai trionfare nel nulla e questa sar la tua gloria maggiore. Cos sia! q. 109 : 23 settembre
2005 - Non vedi i popoli nel mio Sangue? Ges in mezzo ai peccatori.
Dal suo Tabernacolo li vede tutti, li chiama, li segue, li aspetta. Non vengono, non ritornano, non
vogliono piegarsi alla verit, n accogliere la misericordia, n cedere al suo amore.
E Ges sale per essi nuovamente sulla Croce e fa scorrere ai lori piedi il Sangue Divino.
O Signore Ges, il tuo Sangue, che costa tutta la tua Passione, rigettato, calpestato.
Vengo a raccoglierlo, a baciare, a bere quel Sangue, a sanarmi, a santificarmi in quel Sangue per
comunicare ai peccatori la sua virt perch li converta e li salvi. Tremende parole di Ges: - Finch
la Chiesa non porter i popoli sotto la Croce, finch non cammineranno sulla via della Redenzione,
non invocheranno il mio Sangue, non potranno avere la pace. - q. 109 : 10 ottobre
alla sorgente divina che sgorga dal fianco del mio Redentore. Chi pu dire l'abbondanza, la potenza,
l'efficacia di quest'acqua che sgorga a redenzione del mondo?
O misericordiose Piaghe della Passione di Cristo dalle quali usci veemente il suo Prezioso Sangue!
O immolazione di Cristo sulla Croce! O Sacrificio incruento! O Sacramento di amore! O Ges, sal-
vezza del mondo, salvezza dell'anima mia! Tu mi hai condotto con divina bont presso l'acqua che
ristora, mi hai immerso nel Calice della salvezza, nell'oceano infinito della virt della Redenzione.
Dove trover accenti degni per ringraziarti? Come amplier la piccolezza dell'anima mia per acco-
gliere il fiume delle tue misericordie? Che mai l'acqua che bevo, il Sangue che ricevo in confronto
dell'oceano che mi si stende dinnanzi? Che la mia devozione, la mia riconoscenza in confronto di
questo dono immenso del Sangue di Ges che inonda il mio spirito? O generose, amorose corri-
spondenze dei Santi! O piccolezza e impotenza dell' anima mia! q. 109 : 21 ottobre
ressi divini. il Calice dell'amore. L'anima assorbita da Ges. Sono istanti di vita sovrumana.
Se perdurassero morrebbe. Egli la sostiene. Il mistico Calice del Sangue racchiude Ges e l'anima.
L'unit nell'amore. q. 109: 26 ottobre
brilla sulla fronte delle angeliche schiere, sulle pupille di tutti i Santi, avvolge di maest la Vergine,
sfolgora dalla Santissima Umanit di Cristo con infinite magnificenze, con i trionfi divini della sua
Redenzione. Che sono a confronto di questi splendori di Cielo i nostri dolori, i nostri sacrifici, tutte
le immolazioni sostenute per amore di Ges? q. 27: 1 novembre
suscita anime cos sante che intercedano per noi, che implorino per noi col Sangue Divino miseri-
cordia e perdono, la liberazione da tanti mali, la salvezza dei popoli, la santit delle anime. q. 27: 10 nov.
fare le nostre espiazioni, le nostre riparazioni? Ges mi richiama nell'intimo dell'anima: questo il
vero tempio fatto da Lui, sede della sua vita divina, sede delle sue operazioni, del suo Sangue Divi-
no. Oh! se questo Sangue, che trabocca dall'anima mia potesse creare in me un tempio degno del
tuo amore! O Signore Ges, almeno insegnami le parole nuove desiderate da questo tuo Sangue
Adorabile; le mie affiorano dal mio nulla e sono nulla.
- Ed a ricambio, la mia parola infallibile: Chi onora il mio Sangue ha il dono di una elevazione pe-
renne in questo amore, che il tempio indistruttibile, eterno, beatificante della mia santit. - q. 27:
18 novembre
Cielo e vanno, queste correnti, pi veloci del pensiero, da un punto all'altro della terra e conquistano
anime per il Cielo e per l'inferno. O Signore, non puoi chiudere col tuo Sangue benedetto la bocca
infernale? Non puoi far prevalere la tua corrente, attrarre in essa, immergervi, seppellirvi tutte le
anime? Che altro aspetti, mio Ges? Sei venuto sulla terra a portare il fuoco per purificarla, per in-
fiammarla col tuo amore divino ed ora quel fuoco Sangue e il vivo Sangue redentore fuoco divo-
rante; ma chi s'accosta a Te per contemplare questo Mistero di grazia, per ascoltare la tua voce di
salvezza, per seguire la via segreta della tua misericordia?
C' nell'anima mia la visione di un campo meraviglioso, flagellato da una bufera devastatrice; le
anime redente avvelenate dal peccato, straziate dalle passioni, vittime di Satana.
Aiutiamo Ges a salvarle; gettiamoci con la preghiera tra il fango e la luce, tra il peccato e il Sangue,
tra Ges e il demonio; sosteniamo con l'ardore intimo, segreto, ma divorante, la causa di Ges, gli
interessi delle anime, della Chiesa, della nostra anima, della mia anima. q. 110: 7 dicembre
1944
2039 - Se questo Sangue trovasse i cuori aperti!
Oh! se questo Sangue Adorabile, pi fulgente e benefico del sole, pi ampio nella sua estensione
spirituale degli oceani, pi vitale di ogni vita umana, trovasse i cuori aperti e potesse a suo agio san-
tificarli! Quante anime in questo momento sono prive del Sangue di Ges! O Signore, chi lo porter
in esse? - Il Sacerdote con la preghiera, col suo zelo sacerdotale, con la sua vita sacerdotale. -
E l'anima mia che far?
- Anche tu puoi portarlo a salvezza di molti con la stessa virt del mio Sangue. - q. 111 : 5 gennaio
anime e con esse far salire a Te l'amore pi puro e pi santo. Adoro, bacio e bevo il Sangue che stil-
la dalla tua fronte chiedendo nuove e forti illuminazioni intorno al Mistero e corrispondenti adesioni.
Adoro, bacio e bevo il Sangue che esce dalla tua bocca, implorando che tutte le mie parole abbiano
il sigillo di questo tuo Sangue benedetto ed ogni parola sia come un raggio di sua gloria.
Potrei, o Ges, dimenticare in questo momento di grazia straordinaria i tuoi, i miei Sacerdoti?
Adorando, baciando ogni piaga, bevendo il Sangue che ne esce, intendo, o Ges, di chiedere che es-
si abbiano la purezza, la santit e l'agilit degli Angeli; che siano generosi nel distribuire il tuo San-
gue alle anime, che il loro cuore ne sia ricolmo, la loro mente sempre pi illuminata, raggiante della
luce del Mistero, la loro parola grondante Sangue, la loro vita un giorno sacro fulgente dei tesori
della tua Redenzione. q. 111 : 12 gennaio
l'imbandigione meravigliosa: ha dolcezze ineffabili e cibi saporosi maturati sul legno della Croce;
ha sempre nuove delizie, nascoste da un velo di tristezza; ha incessanti attrazioni in una visione di
morte. La Passione di Ges ha questo carattere. Egli divora il dolore e investe l'anima di gaudio;
gronda Sangue ed esso diventa luce arcana e speranza immortale; si consuma nell'immolazione di
tutto se stesso per far rivivere l'anima della sua vita. Martirio di dolore e di amore, di strazio e di de-
sideri, di consumazione e di espansioni. q. 111: 20 febbraio
dove si alternano messi rigogliose di santit, fiori e frutti di celestiale virt. Questo mistico campo
non conosce inverno, n bufere, n tempeste, n devastazioni. Quando i tempi corrono pi tristi, al-
lora la fecondit in pieno trionfo. Nella Passione di Ges fioriscono e rifioriscono Martiri, Confes-
sori, Vergini, uomini di piet, di penitenza, di dottrina, di sapienza celeste, fanciulli e giovinette che
hanno l'intuizione del valore soprannaturale della sofferenza, dell'immolazione con Ges e per Ges
e passano sulla terra, angeli in carne, irradiando splendori celestiali di purezza, di bont e di eroi-
smo. La Passione di Ges una scuola di altissima perfezione, l'amore della SS. Trinit manifesta-
to in Cristo; il dolore di Cristo reso pari all'amore nella estensione e nella intensit.
Ma ci che d vita al dolore e all'amore di Ges il suo Sangue Divino, primo ed ultimo segno del-
la divina immolazione. q. 111: 24 febbraio
Ma anche tuo quel Sangue calpestato dal popolo furente; il Sangue del tuo Ges, il Sangue del-
la Redenzione. Mistero la Passione cruenta di Ges, Mistero la passione intima della Vergine.
Da questi Misteri la mia salvezza, la mia santificazione. Anche ora Ges sale il suo Calvario e mi
invita a seguirlo. Attorno a Lui quante anime ingrate, empie, incoscienti, sacrileghe! Egli discende
dal Cielo per rivivere l'immolazione del suo Calvario e per farla rivivere in ciascuna anima, nell'a-
nima mia, negli intimi incontri della S. Comunione. Passa, o Cristo; sali, o Cristo, il Calvario della
tua Chiesa; ti accompagno, come un giorno la Madre tua, accanto ai Sacerdoti, vivendo nel tuo
Sangue Divino. Non cada goccia di questo tuo Sangue Prezioso che non abbia rigoglio di vita so-
prannaturale, fiori di bellezza morale, frutti di santit, trionfi di gloria eterna. q. 111 : 31 marzo
mente, sentimenti nuovi salgono dal cuore a contatto del tuo Mistero; il Sangue, oh! il tuo Sangue
benedetto si sprigiona dalle tue Piaghe, scende e mi porta a Te e mi immerge nei flutti misteriosi per
ricoprirmi tutta, per nascondermi ad ogni cosa terrena, per rivelarmi quelle celesti. Per le tue Piaghe
fummo guariti. Iddio ha punito sulla tua Sacra Umanit le mie colpe. Che far io, o dolce Ges?
Ecco, la mia povera umanit fragile, meschina, impotente, indegna: rendila degna col tuo Sangue
redentore, col tuo amore infinito, con la tua grazia divina; rendila forte con la virt e lo spirito della
tua Croce. Oh! se questa mia povera umanit sapesse vivere sotto l'influsso del tuo Sangue, come il
tuo Sangue fu versato per la mia redenzione! O Mistero di Cristo, rendimi degna di comprenderti e
di consumarmi per Ges, come Ges si consumato per donarmi la tua potenza! g. 111: 7 aprile
Ges, per vederlo, per contemplare le ferite delle sue mani. Lui che discende dai Cieli e viene a
me ogni mattina sacramentalmente, e nella mistica unione mi mette a contatto con le sue ferite san-
guinanti. Esse fanno scendere nell'anima mia la grazia, la luce, la misericordia, la carit, la santit.
Io mi arricchisco di questi doni divini con la fede, con la speranza, con la carit, e quanto pi queste
virt crescono in me tanto pi aumenta l'espansione dei tesori di Cristo.
Anche a me, poverissima e indegna ripete: - Mitte manum tuam in latus meum. Avvicinati al mio
Costato e introduci in esso la tua mano, tutto il tuo essere. -
Non soltanto un tocco superficiale col Sangue di Ges, ma l'immersione, il seppellimento, l'unione
pi intima con il Sangue benedetto. O Costato di Ges, abisso, oceano, cielo, paradiso dell'anima
mia, spalncati ad accogliere tutte le anime, la tua Chiesa, sanguinante per tanti dolori, per tante ri-
bellioni, defezioni, incomprensioni. Irradia su di esse la luce che hai gettato nell'anima di Tommaso,
la luce che risplende in Cielo per il fulgore della tua Sacra Umanit. O Costato di Cristo, spalancato
sul mondo con i flutti del Sangue benedetto, inonda ogni terra, ogni cuore, ogni anima; spegni l'odio
che divora lo spirito, addolcisci il dolore che ci strazia, infondi l'amore che vien meno, ridonaci la
luce della verit, il sorriso della pace, la vita della carit e della santit. q. 112: 16 aprile
2078 - Precedi col mio Sangue le insidie di Satana Eccomi a Te, o Sposo Divino.
Rivestimi con la tua veste profumata di Passione, di dolore, di amore, di redenzione, del tuo Sangue
Prezioso. Avr anch'io odore di santit, il tuo buon odore. Il tuo Sangue! Le anime!
- Precedi col mio Sangue le insidie di Satana, i passi dei peccatori, le stragi degli armati; soprattut-
to precedi i colpi della Giustizia Divina. Non temere. Dal Sangue e nel Sangue tutto sar conquista-
to, a trionfo della Chiesa e a salvezza delle anime. -
Aiutami, o Signore, a vivere nel tuo spirito, nella tua parola, nella tua carit. q. 112 : 14 maggio
spirituale, le tue incertezze, le tue incomprensioni. Vieni a riprendere vita, speranza, amore nel San-
gue di Ges. Questa pioggia divina penetri in te con la grazia dello Spirito Santo, con la sua virt
operatrice di cose mirabili, di illuminazioni, di trasformazioni, di santificazioni.
Sulle rovine della tua fragilit si riedificheranno opere spirituali, durature; il tuo pianto si convertir
in lode, il castigo in premio, la desolazione in consolazione, la morte in vita, in una vita nuova, agile,
fresca, profumata dal Prezioso Sangue di Cristo. q. 112: 21 maggio
Sangue Divino. Il tuo Sangue il dono della tua Passione, il tuo dono; ma come avrei potuto rice-
verlo, gustarlo, viverlo senza l'opera dello Spirito Santo? Senza il suo lume, senza la sua guida e
senza la sua virt non avrei potuto giungere alle tue Piaghe Santissime, n vederle, n toccarle; non
avrei potuto ripararmi in esse, n immergermi nell'onda salutare del Sangue Adorabilissimo.
O Signore Ges, manda in me con sempre maggiore veemenza questo spirito di luce, di bont, di
santit affinch crei in me tutte le possibilit per una adesione pronta, perfetta, eroica. q. 112: 29 maggio
invito, come comando divino? Ges offre il suo Sangue per avere in cambio il tuo cuore, tutto il tuo
essere, la volont, la libert, la parola, il pensiero, l'affetto. E come il suo Sangue unito intima-
mente alla sua Divinit e la sua Divinit ispira, informa, alimenta il Sangue del suo Cuore, cos que-
sto Sangue benedetto deve permeare tutta la mia vita umana da renderla intimamente, perfettamente
unita alla sua volont. La santit si compie nell'unione; l'unione mistica un dono del Sangue Divi-
no; il Sangue Divino il tesoro arcano del Verbo largito sovrabbondantemente all'anima sposa.
Sorgi, dunque, o anima, amica di Cristo, non cessare di vegliare, accosta la tua bocca al Cuore di
Ges per bere alle sorgenti della sua parola che parola di verit, di sapienza, di grazia, di amore
sublime. q. 28: 3 giugno
dato dal Sangue di Ges; perpetuato nel Sacrificio e coronato di trionfi dallo Spirito Santo.
Quale privilegio appartenere a questo regno sotto la guida, l'esempio, il sacrificio, l'entusiasmo del
Sacerdote; alla luce della sua dottrina, alla fiamma del suo ardore apostolico, al fascino della sua
grandezza mistica! Sacerdos! Sacerdote come Cristo! [...].
Per tutto questo, o Sacerdote, quanto pi il tuo sacerdozio assomiglier a quello di Ges, con le
stesse stimmate di dolore, di passione, di morte, tanto pi sar santo, ampio, fecondo, luminoso.
Sei Sacerdote per la tua immolazione a Ges, per la tua donazione alle anime, ma soprattutto per
versare in esse il Sangue del Cuore di Ges, il Sangue del Calvario, del Sacrificio, tutto il Sangue
della Redenzione. E comprendendo la grandezza del Mistero, puoi ripetere estasiato: Calix meus
inebrians quam praeclarus est! (Ps. 22,5). q. 29: 2 luglio
d vita a questi misteri di amore. Non li so comprendere, non li so esprimere, ma sento che sono
grandi doni di Dio, rapimenti nelle altezze della sua misericordia, immersioni vitali nel suo Sangue.
Benedetto Cristo nel suo Sacerdote, benedetto il Sacerdote esaltato dal Sangue di Cristo che tante
corone si guadagna quante anime riconduce a Dio! q. 29: 8 luglio
generosit, l'amore per estendere a tutto il mondo le infinite misericordie del suo Sangue.
Attorno all'Altare dunque il perenne mistero di Ges, del Sacerdote, delle anime. q. 29 : 19 luglio
Ges feconda; il Sacerdote consiglia, il Sangue di Ges decide; il Sacerdote determina, il Sangue di
Ges compie. Ges cammina col suo Sangue dietro il Servo. Ma anche lo precede, gli addita la via,
sanziona la sua predicazione. predicazione sacerdotale la sua preghiera e il suo esempio, il suo
contegno, ogni rito che compie, ogni rapporto con le anime, ogni suo atto di vita soprannaturale. E
la sua predicazione ha frutti tanto pi abbondanti quanto pi ispirata dal Sangue di Ges. q. 29 : 30 luglio
desideri pi legittimi, le aspirazioni pi serene? Non vedi come Tu hai invaso tutto, mente e cuore,
membra e spirito, attivit e sentimento? O Signore Ges, concedimi il tuo Sangue per la mia santit,
la mia santit per la glorificazione del tuo Sangue. Queste aspirazioni sono forse soltanto ideali?
No, esse corrispondono a una realt sensibile. Il tuo Sangue, o Adorato Signore, veramente l'arte-
fice, il pegno, l'effusione della santit. Nel Sangue hai redento il mondo; nel tuo Sangue hai redento
l'anima mia, ora la santificherai con le grazie delle tue manifestazioni, con la piena adesione della
mia volont alle operazioni della tua misericordia. q. 33 : 5 agosto
In vetta alla mia via Cristo Crocifisso. Fasci di luce partono dalle sue Piaghe adorabili, rivi di
Sangue scorrono a raggiungermi sull'erto sentiero. Mi immergo in quel Sangue benedetto.
come un'onda ristoratrice, ma anche come il fuoco che brucia, consuma, trasforma.
Sempre la stessa attivit misteriosa, sempre la stessa misericordia redentrice, trasformatrice. Chi
non ha provato questi intimi contatti col Sangue di Ges non pu intuire quanto l'anima li tenga cari,
li desideri, li invochi, li benedica. Credo, mio Signore Ges, nella potenza di questo tuo Mistero.
il tuo Sangue che mi d la vita, che mi rivela l'essenza della vita. il tuo Sangue che mi fa brama-
re la santit, che mi d i mezzi per raggiungerla e la grazia per gustarla. Il tuo Sangue, che scorre
nella Chiesa con incessante fecondit e attrae tutti, piccoli e grandi, giusti e peccatori, ignoranti e
dotti nelle vie della verit, della giustizia, della carit, dell'amore. Il tuo Sangue crea in me desideri
infuocati, energie incontenibili, ampiezze sconfinate e tutto questo perch ha in s un carattere di
espansione infinita, vuole conquistare tutti, salvare ogni anima, glorificare Iddio in ogni cuore.
La S. Comunione diventa ogni giorno pi rivelatrice di questo grande Mistero.
Che sar nel cuore sacerdotale? Nella mente, nello spirito del Sommo Sacerdote, del Vicario di Cri-
sto, il Pontefice?
Con una bont infinita Ges invita la povera anima ad accostarsi con fede, umilt, amore, fiducia e
abbandono al Calice benedetto. Ma riservato al Sacerdote, o Signore.
- Te lo presento con le mie mani sanguinanti; spiritualmente tu puoi partecipare alla mia Passione
ed alla mia espansione come le anime pi privilegiate; il mio Sangue non richiede che adesione,
buona volont, fedelt, zelo, amore; soprattutto amore. Dal mio Calice che il mio Cuore, alle tue
labbra, alle labbra delle anime che voglio salvare con la mia misericordia. - q. 33: 14 agosto
sacrata, immolata per la santissima causa del trionfo di Ges. Sotto la Croce risuona il cantico
dell'amore; dell'amore che sfolgora da ogni ferita, da ogni piaga, da ogni strazio del mio dolce Ges;
dell'amore che invita, attrae, affascina, conquide, trasforma e rende immortali.
Il cantico dell'amore sale dal tuo Sangue, o Redentore Divino, sale fino al Cielo, spazia nel regno
delle anime, avvolge, pervade l'anima mia. Potrei dire di amarti?
Sei Tu che mi ami con amore infinito e questo amore me lo comunichi col tuo Sangue e io te lo ren-
do degno di Te, nella pienezza dei meriti e delle glorie della tua Passione. Amarti col tuo Sangue e
servirti col tuo Sangue, o Ges adorato, e compiere queste testimonianze della mia devozione ai pi
della tua Croce implorando i doni gratuiti della tua misericordia. q. 33 : 17 agosto
ogni palpito, ogni attivit per giustizia, per amore, nel dolore, nella riconoscenza, nell'adorazione
della tua Santissima Passione. O Signore Ges, voglio vivere in pieno la tua Passione, alimentarmi,
rinvigorirmi goccia a goccia col tuo Sangue Divino; voglio seppellirmi in questo Sangue ma altres
portarlo nei tuoi Calici dorati in tutto il mondo, presso tutte le anime, in vita, in morte ed anche nel-
la eternit fino alla fine dei secoli. Ascolto la tua voce adorabile: Sitis mea salus vestra.
S, o Signore, la mia salvezza scaturisce dalla sete che Tu hai dell'anima mia; dalla sete del tuo San-
gue che brucia nel tuo Cuore, sulle tue labbra e scende dalle ferite del tuo Corpo con fiamme divo-
ranti. Voglio gettarmi in queste fiamme che giungono fino a me portandomi i misteri della tua Croce
e ripetere: Volo, promitto. q. 33 : 22 agosto
questa vita al di sopra di ogni cosa terrena, rendendolo puro, trasparente, irradiante la virt del San-
gue Divino. Ma se con questo Sangue Tu tocchi l'anima e la penetri e l'assorbi, allora, dalla unione
mistica scaturiranno i fiumi d'acqua viva che mi trasporteranno nel seno della tua Passione, della tua
misericordia, del tuo amore per riportarmi al contatto delle anime in comunicazione di salvezza.
O Ges, Tu hai misteri di privilegio per le anime che ti ascoltano, ti seguono e sono votate al tuo
Sangue Divino. Si direbbe che Tu eccedi in misericordia, in predilezioni, in prodigi verso questa
meschinissima anima. q. 30 : 1 settembre
Luce, fuoco, Sangue si alternano nel segreto dell'anima mia, significazioni della tua verit, della tua
carit, della tua essenza; significazioni della potenza dell'Altissimo che mi conserva, umile strumen-
to del tuo Mistero; significazioni della tua Sapienza infinita, innestando l'anima mia nella tua Sacra
Umanit; significazioni dell'amore dello Spirito Santo che applica alle mie miserie, alla mia debo-
lezza, alla mia ignoranza ed incapacit la virt del tuo Sangue benedetto.
Ogni giorno spunta ricolmo di Misteri e tutti si collegano al tuo Sangue Divino.
La Chiesa, le anime, l'anima mia sono oggetto della tua divina carit, che paziente oltre ogni dire,
attendendo dal mio nulla, giorno per giorno, misere espressioni di amore.
Questo tuo Sangue adorabile che mi riempie la vita di splendori, che sar il mio viatico in morte e il
mio premio nella eternit aspetta che io lo comprenda, che lo gusti, lo offra per me e per tutta la
Chiesa, per i Santi e per i peccatori, per i Beati e per le anime del Purgatorio. g. 30 : 7 settembre
scola al suo Sangue. Non si pu vivere cos, si muore, s, si muore al mondo e si vive solo per Ges.
Quando Egli s'impossessa dell'anima essa non ha pi cognizione di se stessa. q. 30 : 12 settembre
prima che io abbia ad uscire da questa tua corrente di misericordia. O il culto del tuo Sangue, o im-
molarmi perch questo culto sia esaltato da tutte le anime nella Chiesa. O il trionfo del tuo Sangue,
o la mia scomparsa dalla faccia della terra. Quali sentimenti investono l'anima mia!
Chi pu sfidare la divina misericordia a manifestarsi per i meriti del Sangue di Ges su questa pove-
ra, desolata umanit? Il tuo Sangue, o benedetto Ges, pu tutto. La mano del Signore non si ac-
corciata - diceva Isaia. E S. Paolo esclamava: Grazie siano rese a Dio che diede a noi la vittoria
per mezzo del Signore Nostro Ges Cristo (1 Cor. 18,57).
No, non possiamo pi vivere, o Signore Iddio, nel caos di questo mondo, in una desolazione di pen-
sieri, di sentimenti, di dolori, di angosce. Non sappiamo tuttavia come intercedere; siamo dinanzi a
Te come degli scomparsi, senza voce, senza illuminazione, senza vita. Ma parli, implori, affretti per
noi la misericordia, la serenit, la pace, il Sangue del tuo Figlio Adorato. q. 34 : 15 ottobre
E, come spinta da una forza irresistibile, l'anima s'immerge nell'oceano della misericordia per porta-
re nell'abisso delle anime la salvezza del Sangue Divino.
come lo stringessi nelle mie povere mani; come uscisse da me la virt che mi giunge dal Divino
Crocifisso per comunicarsi alle anime segnate dall'Angelo del Signore.
All'anima mia non resta che sprofondarsi ancor pi nella valle della propria miseria per rendersi an-
cor pi capace di ricevere e per lasciarsi guidare ciecamente da chi ha il mandato di condurla e di
rassicurarla nel posto designatole da Dio. q. 31 : 2 novembre
delle anime se non il tuo spirito, la tua misericordia, la tua sapienza, la tua carit?
Il tuo Sangue benedetto sgorga continuamente con getto inesauribile dal tuo Sacrificio, la Chiesa ne
ricolma, infiniti Calici si elevano al Padre Celeste, la divina pioggia cade su ogni terra, su ogni
zolla, su ogni anima, ad ogni istante, senza arresti, senza riserve, sovrabbondantemente.
Chi pu contemplare e seguire l'onda redentrice per renderla fruttuosa in tutti i cuori?
Chi pu conoscere tutte le anime che ne sono prive? Chi pu aprire quelle che si chiudono ostina-
tamente al tocco della divina misericordia? Chi pu fare opera di illuminazione nelle anime che co-
scientemente calpestano il Sangue della loro redenzione, della loro salvezza?
Il mondo tutto avvolto da fiamme divoratrici; soltanto il Sangue di Ges pu spegnere l'ardore
delle passioni, la violenza dell'empiet, l'istinto della vendetta, dell'odio, della crudelt.
Ges chiede aiuto in quest'opera di risanamento spirituale; chiede aiuto anche da anime impotenti
come la mia. Quale aiuto posso darti, mio Signore, se non ho nessuna possibilit, nessuna capacit
spirituale all'infuori del desiderio che infondi in me e che come fuoco che abbrucia lasciandomi in
uno smarrimento che paralizza?
realmente cos; il mio nulla non pu estendersi che nel nulla, ma ecco il conforto, il raggio di spe-
ranza consolatrice, il mezzo validissimo a compiere la missione richiesta dal privilegio.
Consacrata al Mistero, immolata nel Mistero come piccolissima goccia sperduta nell'oceano del tuo
Sangue, della tua misericordia, posso giungere, guidata dalla mistica corrente, a tutte le spiagge, a
tutti i lidi, raggiungere tutte le anime che Tu vuoi salvare col bacio del tuo perdono e del tuo amore.
Basta che la mia unione al tuo Sangue sia indissolubile, sentita, voluta, gustata.
Basta che lo zelo per la salvezza delle anime abbruci prima la mia scoria ed io getti in quel fuoco
tutta me stessa: la preghiera, i desideri, le intenzioni, il lavoro, il sacrificio, le sofferenze, tutto quan-
to costituisce l'essenza della mia vita di obbedienza, di elevazione, di immolazione.
q. 31 : 22 novembre
gettano nell'abisso del dolore infinito culminato nello strazio della Passione e del Calvario.
O Madre, Tu lo segui spasimando nell'aspra ascesa, trafitta nell'anima ad ogni suo sguardo, ad ogni
suo respiro, ad ogni impronta del suo Sangue, e ti raccogli, desolata, sotto la Croce, assistendo alla
morte della augusta Vittima, raccogliendo nel cuore squarciato dal dolore, il Sangue della Reden-
zione. Allo spettacolo dell'Agnello Divino, immolato per la salvezza degli uomini, sgozzato dagli
stessi uomini, il cielo impaurito si oscura, la terra si scuote, si fende la roccia del Calvario, si squar-
cia il velo del Tempio, gli uomini fuggono impauriti, i morti balzano dalle tombe.
Tu, Madre, rimani immobile, fissa nella Vittima di Dio, che pure Vittima tua, raccogliendo nell'a-
nima le ultime parole suggellate dal Sangue Prezioso. O Madre, quanto sei grande! Tu reggi nel tuo
martirio, per virt del Sangue Divino, che ti colloca presso l'Altissimo corredentrice della umanit,
mia corredentrice. Quel Sangue ti ha prevenuta preservandoti dal peccato di origine, preparando in
Te le immense capacit della grazia, le ineffabili profondit dell'amore, le inarrivabili altezze della
santit. Salve, edificio sacrosanto, immacolato, palazzo purissimo di Dio sommo Re, ornato d'ogni
parte dalla magnificenza del medesimo Re Divino, palazzo che offre a tutti ospitalit e ristora con
misteriose delizie (S. Germano). Accoglici, o Madre, in questo tabernacolo della tua purezza im-
macolata, della tua grazia inesauribile, della tua Verginit divinamente feconda.
O Madre nostra, dalle vette eccelse della tua regale, divina grandezza, getta uno sguardo sulla valle
fangosa del nostro esilio e fai rifluire su di noi i rivi purissimi delle grazie di Dio, i rivi abbondan-
tissimi del Sangue di Cristo. Il Mistero del Sangue di Ges il tuo Mistero, l'origine della tua
grandezza, la potenza della tua mediazione. q. 35: 8 dicembre
un martirio diverso, ma sempre l'esaltazione del Mistero nell'anima redenta. q. 35: 18 dicembre
cause; cos povera, tradita, sconvolta, agonizzante e pur cos superba, orgogliosa, ribelle alle tue
leggi, alle tue misericordie, al tuo amore. g. 35 : 26 dicembre
1945
2204 - Sono agli estremi della umanit
Non difficile sentire che sono agli estremi della umanit, anche perch il Mistero stesso mi spro-
589
fonda, mi spoglia di tutto, mi fa toccare l'estremo limite dell'esistenza dove, se non ci fosse la po-
tenza dell'Altissimo, precipiterei nell'abiezione della distruzione. La bont di Ges mi incoraggia.
L'Ostia Santa come elevata nelle ampiezze del mio nulla e gronda Sangue. M'illudo? No.
Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi! .
- Metti sotto la pioggia del mio Sangue tutto quello che ti appartiene e che vuoi santificare. -
O Signore, i miei peccati, le mie intenzioni, i desideri, le offerte, l'ardore per il trionfo del tuo San-
gue, e ancora tutti i Sacerdoti che mi hanno aiutata e che ancora beneficano l'anima mia. - Ma anche
quelli che non conosci e che io eleggo Apostoli del mio Mistero. - S, mio Ges, tutta la tua Chiesa
docente sia aspersa, illuminata, inebriata dal tuo Sangue; tutte le anime religiose, le anime giuste,
pie, innocenti; anche i peccatori, tutto il mondo sotto questa pioggia di Sangue. q. 36: 1 gennaio
dersi apostole del culto del tuo Sangue, se non una manifestazione della tua grazia e una evidente
prova che Tu le predisponi ed operi in silenzio nelle anime che scegli a servirti?
In un istante Tu puoi comunicare a tutto il mondo lo splendore della tua Redenzione, che nel tuo
Sangue Prezioso; oh! perch non lo fai, o Signore? Non ne siamo degni, vero, ma sei degno Tu di
vederci prostrati dinanzi alla tua Croce, al tuo Sacrificio, al tuo Tabernacolo in devota adorazione e
implorazione del tuo Sangue. Deh! ci conquisti la tua misericordia! q. 36 : 10 gennaio
seguitati, maltrattati, strappati dall'altare, dal Calice della salvezza, dal loro apostolato di luce e di
carit! Le loro angosce, il loro pianto, il loro martirio si tramutino in voci di espiazione, di ripara-
zione per questo povero mondo colpevole, ed a ogni loro sofferenza risponda la carit del tuo San-
gue arricchendoli dei suoi tesori e sollevandoli con ogni consolazione.
Per il loro martirio, che il martirio di Cristo, il compimento della sua Passione, la fecondit della
sua Redenzione, venga, o Signore, sulla terra il tuo regno, che regno di salvezza, di misericordia e
di pace. Adveniat regnum tuum!. Sulla terra sconvolta e martoriata, sui solchi delle anime, prive
di energie morali e spirituali perch sepolte nel loro dolore, getta, o Cristo, il seme del tuo Sangue e
sia seme di una nuova cristianit rinata, rifatta, rigenerata sotto la tua Croce. q. 118 : 1 febbraio
ma sanguinante, su quella immolazione che diverr cibo e bevanda per il suo Ministero, cibo e be-
vanda per le anime alle quali comunicher il tesoro divino. Ma io, miserabilissima creatura, come
mi avvicino alla mensa divina per prendere il mio cibo e la mia bevanda, il Cristo immolato per me?
Non tremo dinanzi al suo Corpo sanguinante, dinanzi al suo Sangue che viva fiamma d'amore?
Dovrei pensare alla mia prima Comunione, grazia segnalatissima che diede all'anima mia la sensa-
zione dell'incontro radioso con Cristo e segn la prima ascesa nella via della mia donazione a Lui.
Dovrei pensare alle circa diciottomila Comunioni; a queste ineffabili unioni con Cristo ricolme del-
le sue grazie, delle sue benedizioni, delle sue manifestazioni; a questo Pane celeste, a questo Sangue
inebriante da cui fu saziata e dissetata l'anima mia. Dovrei pensare alle incomprensioni, alle ingrati-
tudini, alla sconoscenza, alla freddezza, al poco frutto ricavato da tante Santissime Comunioni.
Potessi ora comprendere le mie manchevolezze e ripararvi! q. 118: 6 febbraio
Piaghe, o Cristo Adorato. Concedimi il diritto all'albero della vita affinch io entri per le mistiche
porte della grazia nella citt dell'amore. q. 118: 13 febbraio
Quale mistico sposalizio, quale unione del suo Sangue, della sua vita, della sua virt, del suo spirito
al mio vilissimo essere! Soltanto il Sangue di Ges pu farmi aspirare, senza tema d'inganno o d'il-
lusione, ad una elevazione spirituale fatta di purissimo amore, di carit immensa verso le anime, di
ardentissimi aneliti verso Dio, per raggiungere, attraverso la Chiesa di Cristo, i valori della grazia,
la comunione dei Santi, il desiderio dell'Adorato sposo Celeste: Ut sint unum. q. 119: 23 febbraio
peccatrice che si avventa contro la Sacra Umanit. La natura incosciente ha preparato delle sferze,
ma la mano dell'uomo, il suo cuore, la sua anima - che porta l'impronta dell'immagine e somi-
glianza con Dio - che adopera quelle sferze, quei flagelli per annientare coscientemente il Divino
Creatore. Oh! perch la colonna non si squarci accogliendo, rinserrando in se stessa, difendendo
Ges dai duri colpi dei carnefici? Perch, o Signore, la mia anima amante non giunse fino a Te, per
impedire tanto strazio, per avvolgerti in una fiamma di purissimo amore?
Ero presente s, anch'io, e non per difenderti; forse ho usato anch'io contro di Te le sferze dalle pun-
te pi acute per ferirti pi profondamente. O Adorato Signore, quanto hai patito per darmi il tuo
Sangue e rendermi degna del mistico sposalizio! Dove trover parole per consolarti, per ringraziarti
di aver pensato a me, sotto le sferze, godendo che il tuo Sangue avrebbe risparmiato a me le verghe
della Divina Giustizia? Ecco lo Sposo coronato di spine, grondante Sangue. Le sue pupille si chiu-
dono per lo spasimo atroce, il Volto scompare sotto un velo purpureo. Accostati, piccola sposa, ado-
ra la Vittima della iniquit e pensa di confortarla sostituendo alle spine il balsamo soave di una
mente pura, di un cuore ardente, di un'anima immolata con Lui e per Lui!
Ges ti chiama. Non senti che ti invita a seguirlo molto da vicino nel Mistero del suo Sangue?
Ma qualche spina dovrai pur sostenerla. Offri il tuo capo e pi il tuo spirito alle disposizioni della
divina sapienza. Patire con Ges pi che regnare. Sulla via del Calvario la salita greve e la Croce
pesantissima opprime l'Adorato Signore che cade e ricade segnando di Sangue ogni passo.
Oh! i passi di Ges verso l'immolazione! Oh! quel Sangue che gli esce dalle carni straziate, dal capo,
dalla bocca, da tutte le membra! Che fai, piccola sposa? Non hai coraggio di proseguire? Metti il
piede, meglio, la tua bocca sulle orme sanguinanti, acquisterai la forza di seguire il dolcissimo e an-
gosciato Sposo ed avrai l'ispirazione di sussurrargli accanto parole di adorazione, di compassione,
di riconoscenza, di amore. La Passione sta per raggiungere il culmine dell'angoscia e del patimento.
Lo Sposo Divino disteso sulla Croce, inchiodato alla Croce. Ora il Sangue zampilla dalle sue
mani e dai suoi piedi come acqua che ha le sorgenti a grandi altezze.
O Signore, il tuo Sangue scende dall'eternit, dall'infinito, dal Mistero. Non ho parole, mi sfuggono
i pensieri, mi restano le lagrime. Ora la tua veste rossa, il tuo Adorabile Corpo scompare sotto il
tuo Sangue ed io non vedo che Sangue; non bacio e non abbraccio che Sangue; il mio Sposo tutto
Sangue. Ma forse nelle santissime vene nascosta ancora qualche goccia? Ecco la lancia inumana
ma ancora pietosa. Ebbe l'intuito del tuo amore, dei tuoi segreti, dei tuoi desideri, dei tuoi disegni.
Dal petto squarciato l'ultimo Sangue, il novissimo pegno della Chiesa per il mistico sposalizio con
le anime sacerdotali e con l'anima mia. O Sposo di Sangue, Cristo Ges, sii benedetto, adorato, rin-
graziato nella tua Passione, nei tuoi Misteri, nel tuo Sangue! Non ho parole, solo lagrime e ricono-
scenza, devozione e amore. Ripeter con S. Lorenzo Giustiniani: O amabilissime piaghe di Ges,
mio Dio! O beata lancia, o felicissimi chiodi che meritarono di fare questa apertura! Se io fossi sta-
to la lancia, non avrei voluto pi uscire dal Costato di Cristo. Avrei ripetuto: Qui il mio riposo pe-
renne; qui abiter, qui ho eletto la mia dimora. Cos sia per me, o Signore! q. 119:8 marzo
scelta come trono da cui pu stendere il suo dominio spirituale sul regno di Dio, sulla terra, esten-
dendolo nelle anime; l'ha scelta come cattedra per irradiare da essa la sua sapienza divina; l'ha scelta
come un letto di morte per accogliere in quel suo altare di Sangue tutte le nostre agonie.
Il Profeta aveva detto che Ges porterebbe sulle spalle il segnale della sua regalit (Is. 9,6).
Ma questo segnale una croce; la croce dei malfattori, dei delinquenti, degli assassini; la croce de-
gli spregiudicati, dei maledetti. S, tutto questo, ma ora diventa la Croce del Figlio di Dio, la Cro-
ce della Redenzione, della umanit, della rigenerazione; la Croce degli Apostoli, dei Martiri, dei
Santi, delle Vergini; la Croce che distingue il Figlio di Dio dallo schiavo di satana, il giusto dal pec-
catore, il santo dall'infedele. La Croce del mio Ges grazia che discende, luce che attrae, Sangue
che purifica, forza che eleva. il trionfo dello Sposo di Sangue, il trofeo delle sue vittorie, il segno
delle sue conquiste, il pegno delle mie conquiste [...].
Ma che dir io pensando alle tue parole sussurrate nell'infinit della S. Comunione?
- La mia Croce sei tu, croce viva, amante, che si piega ad ogni movimento, che accoglie le mie pa-
role, il mio Sangue, la mia vita; croce che partecipa alle mie sofferenze, condivide i miei strazi,
conforta le mie agonie; croce che s'inalbera nel profondo dell'anima, spazia nella Chiesa, si innal-
za fino al Cielo. Tu sei la croce mistica della mia immolazione mistica, il prolungamento della mia
Passione, il Calice del mio Sangue, la sposa del mio Sangue. - q. 37: 18 marzo
Lui, immolarmi con Lui, crocifiggermi per Lui. S, mio Signore, la tua piccola sposa tutta per Te
nella tua Passione mistica e vorrebbe portare in essa tutto il mondo. Noi vediamo con spavento av-
vicinarsi il nemico con l'arma micidiale e fuggiamo a nasconderci perch non ci colpisca; e non ve-
diamo il nemico che avanza verso Cristo per ucciderlo nell'atto stesso in cui Ges si immola per il
peccatore. O Passione segreta, nascosta, ma ampia, tormentosa, rinnovantesi ad ogni istante nel Mi-
stero di Cristo, nel suo Corpo Mistico, nella Chiesa, nelle anime! Da quanti abissi sale fino all'Altis-
simo, o almeno tenta di salire fino lass l'irruenza del peccato! q. 37 : 21 marzo
adeguata alle immense colpe degli uomini, come l'implorazione pi efficace per una larga miseri-
cordia. Seguimi nella mia opera di Redenzione; le rovine morali e spirituali sono molto pi di quel-
le materiali. Vieni, seminiamo il mio Sangue dove fu versato il sangue umano; seminiamo la giusti-
zia, la ribellione, l'empiet; seminiamo l'amore dove fu seminato l'odio, la fiducia dov' la dispera-
zione, la consolazione dov' il lavoro pi intenso. - q. 37: 27 marzo
verso. - Ma c' anche un universo nella tua anima - dice Ges - sono Io che lo compongo con la fe-
condit del mio Sangue, con la forza della mia parola, con la creazione ininterrotta della mia gra-
zia, con la sapienza della mia volont. Tu vorresti conoscere la grandezza del Mistero, ma non po-
tresti resistere alla luce di tante meraviglie, sotto il peso di cos eccelsa potenza. Vorresti almeno
corrispondervi. Il tuo desiderio come un alito. Che cos' un alito nell'infinito? Ma io conosco che
cosa vorrebbe compiere, quali anime raggiungere, quali opere edificare questo tenuissimo alito,
perch il mio Sangue che suscita in te ogni elevazione, ogni brama, ogni ardore di apostolato.
Getta nel mio Sangue la tua devozione e le tue aspirazioni con la fede pi ardente, con la certezza
che io posso compiere quello che tu soltanto sai intuire. Rimani vicina, unita ai miei Misteri. -
Chi fu pi vicina a Ges nella sua Passione? La Madre; ma sempre raccolta, in silenzio. Il Mistero
richiede silenzio. L'anima mia si raccolga in silenzio; diventer contemplazione, rapimento, intimit
indicibile e inspiegabile. Contemplo un grande Crocifisso che pende dall'alto sopra l'Altare.
E penso come S. Francesco, contemplando nella sua spelonca della Verna il Cristo Crocifisso, si
sent straziare le carni dal fulgore della luce spiovente dalle Adorabili Piaghe della Vittima augusta.
O Signore, se Tu mi ferissi l'anima con la virt che sento scendere dalle tue carni straziate!
C' ora una comunicazione di dolore e di amore. Il Sangue di Ges m'investe e mi dona i gaudi del-
la risurrezione mistica nella comprensione dei suoi Misteri. q. 37: 1 aprile
stra con la mia mente adorando, benedicendo la tua Passione, il tuo Sangue, chiedendo di essere il-
luminata per quanto possibile nella mia intelligenza affinch io possa servirti in ispirito e verit
in tutti gli istanti della vita. Entro, o Signore, nella Piaga della tua mano sinistra con l'affetto del mio
cuore, supplicandoti a riempirlo del tuo Sangue, ad accenderlo col tuo amore e dilatarlo, e renderlo
quale mistico calice riboccante dei tesori della Redenzione a vantaggio della Chiesa e delle anime.
Mi accosto, o Ges, alla Piaga del tuo piede destro e intendo di immergere nel Sangue che vi sgorga
la mia volont cos fiacca, cos debole, cos ristretta perch si dilati, si ritempri, divenga espressione,
alito, fiamma della tua volont. Mi prostro, o Ges, presso la Piaga del tuo piede sinistro e le affido
la mia vita soprannaturale, frutto del tuo Sangue, perch nel tuo Sangue si rafforzi, si elevi, si esau-
risca, e si ravvivi in una completezza di adesione, nell'unione pi intima e nella consumazione pi
pura, pi accettevole, pi gradita alla tua Sacra Umanit, alla tua augusta Divinit. Ma Tu non sei
sazio, o Signore, Tu sei infinito nei tuoi desideri ed anche nel tuo amore e nelle tue espansioni.
E questa insaziabilit la comunichi all'anima con la luce e con l'amore. Pi luce, pi amore, pi Pas-
sione, pi Sangue, pi intimi contatti, pi profonde penetrazioni, pi immersione nel Mistero del
dolore e dell'amore [ ... ]. Il Sangue di Ges assorbe e trasforma tutto, d ragione di tutto; la vita
che discende e che sale, che illumina la sua immolazione e la mia donazione, la sua misericordia e i
miei peccati, le sue parole e le mie preghiere, la sua vita e la mia morte. q. 37: 14 aprile
Tutto frutto del Sangue Divino: questa fede che attingo dal Libro Santo, questa speranza nella Di-
vina Redenzione; questo palpito di vita nuova, trascendente, tanto pi arcana quanto pi io sono mi-
serabile, meschina, indegna. Ora la giustizia cammina davanti a Dio col prezzo del riscatto; Ges ci
precede dinanzi al Padre con il flusso del suo Sangue Prezioso.
Questa mistica onda zampillante dal Cuore di Ges fino al Cuore del Padre discende sopra di noi
fulgente di vita eterna e noi la raccogliamo ai pi dell'Altare, nel momento dell'adorabile Sacrificio.
un battesimo nuovo, arcano, ineffabile che mi ristora, mi illumina, mi avvince a Ges, mi rende
degna di un assorbimento trascendente. S, un investimento straordinario nell'anima che vorrebbe
sfuggire a tutto per raccogliersi solo sotto l'influenza del grande Mistero. Ed in questo investimento
la voce di Ges che si compiace di trattenersi con questa sua piccola sposa sperduta nel proprio
nulla, ma resa da lui strumento delle sue misericordie. Egli conferma la mia impotenza ma anche la
sua volont.
- I trattati dei re - Egli dice - sono trasmessi mediante segni convenzionali sulla carta ignara. Spes-
so i grandi disegni di Dio sono trasmessi cos per mezzo di piccolissime anime sconosciute.
Lasciami imprimere in te questi disegni a caratteri di Sangue. I miei trattati sono misteri di Pace,
ma nel mio Sangue. Dar la pace - e non pu essere concessa che da me - se verr predicato, ono-
rato, invocato il mio Sangue; se prima i Sacerdoti comprenderanno la dignit e la potenza con cui
li onoro, poich solo cos sono gli esponenti del grande Mistero. Nel mio Sangue tutto il Vangelo
nella sua pi concreta realt; la vita mistica nella sua pi ampia manifestazione. -
Le parole di Ges, queste parole misteriose colpiscono l'anima come battito d'ala e poi sembrano
seppellirsi in un abisso per affiorare un giorno nella realt pi evidente.
La giustizia di Ges cammina per me dinanzi al Padre con passo veloce; potessi percorrere anch'io
la stessa via ricalcando le adorabili impronte del Sangue Divino! g. 120: 22 aprile
da abbracciare, non solo le manifestazioni del suo Sangue Divino, ma l'essenza intima, incompren-
sibile, inspiegabile del Mistero. E il Mistero qui dinanzi a me, sull'Altare del Sacrificio, in me
nel Sacramento, comunione di luce, di desideri, di intenzioni, di offerte, di ispirazioni, di aspirazioni.
Tutto quello che appartiene a Ges, appartiene anche a me, alla sua piccola sposa, come appartiene
alla mia pupilla il raggio del sole che pure inonda tutta la terra. Che facciamo, o Ges, di tanto San-
gue? Non vedi che rifluisce da tutti i Calici e scorre come l'acqua sgorgata da profonda viva sorgen-
te, scorre senza avere un letto profondo che ne raccolga le onde benefiche?
- Non ci sono argini per il mio Sangue, di tutti, sempre, dovunque. -
Almeno si conoscessero questi misteri di amore! - Almeno li conoscessi tu - dice il Signore - nella
loro ampiezza, nella loro maest, nella loro efficacia, nell'espansione che si ripromettono dalla tua
fedelt e dal tuo amore! Tu sei terra e la terra beve l'acqua che piove dal Cielo, cos il tuo cuore
beve il mio Sangue; la terra beve anche la luce, cos la tua anima; la terra beve anche il calore, co-
s il tuo spirito; ma quali differenze! La terra inaridita non ridona all'universo nemmeno una goccia
di rugiada; la terra velata di tenebre non riflette la luce; la terra gelida non rimanda calore. L'ani-
ma tua deve, invece, essere come un mistico specchio che trasmette, non visto, il mio Sangue, la sua
luce e il suo calore. Lo specchio tanto pi trasmittente quanto pi nitido, pi ampio, pi vicino
alla sorgente misteriosa del Sangue, della grazia, del Mistero. - g. 120: 24 aprile
di tutte le sue arcane ricchezze; accostarsi alle anime verginali per mantenerne il candore, alle ani-
me giuste per giustificarle ancor pi, a quelle dei peccatori per scuoterle, illuminarle e vincerle.
Il Sangue di Ges, lo ripeto, tutto presso di me ed tutto presso ciascuna anima.
come la luce: non si divide, illumina e riscalda gli oggetti che tocca; come lo spirito: divora gli
spazi dominandoli tutti; come il tempo che si estende per ogni essere; infine come l'occhio di
Dio che tutto vede, misura, previene, ordina, conquista, esalta. - l'ora di Dio, l'ora del mio San-
gue - q.120 : 24 aprile
2277 - Ci hai redenti col tuo Sangue da ogni trib Redemisti in Sanguine tuo ex omni tribu.
Chi pu enumerare le trib della terra, tutte le generazioni che si susseguirono e quelle che compari-
ranno dinanzi a Dio durante i secoli? Quante generazioni? E in ogni generazione quante anime?
Per tutte fu versato il Sangue di Ges, ma tutte lo hanno accolto? Saranno tutte asperse dall'onda lu-
strale, segnate in fronte col Tau, contrassegnate dalle grazie della Redenzione?
In Cielo i Santi affermano che il Sangue dell'Agnello li ha raccolti, riscattati da tutte le trib, da tutti
i popoli, da ogni nazione, da ogni linguaggio senza preferenza. E veramente il Sangue Divino ha
esteso le sue misericordie da un punto all'altro della terra, ad ogni istante, per mezzo della Chiesa,
degli apostoli di Cristo consacrati a estendere sulla terra l'opera della sua Redenzione.
Et fecisti nos Deo regnum. O beato regno che quello dei Santi viventi in Cielo nella luce dei
suoi Misteri, viventi nelle fiamme del suo amore! O comunione di gloria, di bellezza, di santit, di
beatitudine! Ma anche quaggi il regno di Dio e vi appartengono quelli che sono segnati col suo
Sangue, che vivono nel suo amore, che lo glorificano, lo comunicano, lo esaltano con una vita di
purezza, di amore. q. 121 : 14 maggio
profumo di altare. incenso di Paradiso. l'essenza dei doni di Dio. Oh! quale adorazione, quale
glorificazione dal Sangue di Ges per l'opera sacerdotale! q. 121 : 18 maggio
vera solo quella che attinge l'ispirazione, il movimento, la grazia dal tuo Sangue; la vita sostanzia-
le quella che si consuma presso di Te, nel Getsemani, ai pi della Croce, nell'intimit dei Sacra-
menti. O Signore, vivere nella tua vita! q. 121 : 26 maggio
adorato, giacch Tu sei in me col tuo Corpo e col tuo Sangue. q. 122:31 maggio
all'anima la sensibilit dei dogmi e la gioia della vita soprannaturale, che illumina ogni argomento
di fede e lo avvalora col Sangue di Ges. Recitando il Credo si sale in Cielo, ci si abbandona tra le
braccia del Crocifisso Signore, auspice la Vergine Santissima, si spazia nel regno che non avr mai
fine; si vive nella unit della Chiesa, accanto ai Sacerdoti, Ministri del Cristo, si gusta nel Sangue di
Ges il perdono dei peccati, ci si rinchiude nell'oscurit di un mistico seppellimento per pregustare
la gioia di una risurrezione gloriosa. Il Credo, la mia fede!
La mia fede come la luce del sole che illumina tutto, anche la profondit delle valli e il folto delle
pinete. Non c' lembo che rimanga senza il bacio del suo raggio e senza il riflesso del suo splendore.
Cos per l'anima; la fede una pupilla che vede e intravede, tocca il firmamento dell'universo della
religione e lo oltrepassa, non per mio merito, ma per una virt che mi viene comunicata dal Sangue
di Ges. Il Sangue di Ges diventato veramente l'occhio dell'anima per mezzo del quale essa si
eleva nel regno spirituale dov' l'abitazione di Dio, la vita di Dio, la manifestazione di Dio.
Il Sangue di Ges dava vita alle pupille della sua Sacra Umanit, ora d vita alle pupille del suo
Corpo Mistico, alle pupille della sposa, la quale, attraverso ogni manifestazione di vita fisica, giun-
ge alle sorgenti della vita spirituale. Tutti i misteri che io adoro, i dogmi che io vivo sono nel Credo,
oggetto della mia contemplazione, della mia vita soprannaturale, delle mie speranze, del mio amore.
Chi mi fa credere in Dio Padre Onnipotente? La Rivelazione, ma pi Ges Cristo col suo Vangelo e
pi ancora con la virt del suo Sangue. Chi mi comunica la conoscenza di Ges? La sua parola affi-
data alla Chiesa, affermata, divulgata, vissuta dai Sacerdoti, ma pi il Sangue di Ges. Chi mi assi-
cura la vita eterna? La fede nella promessa di Ges, ma pi il suo Sangue che me la comunica.
La mia fede, adunque, si concentra nel Mistero del Sangue Prezioso, raccogliendo gli splendori dei
grandi Misteri di Dio e spaziando in essi con la sua virt divina [...].
Chi meglio del Sangue di Ges pu istruirmi intorno ai Misteri di Dio, se fu assunto per manifestar-
li, per onorarli, per riparare alle offese fatte al Signore, per venire in soccorso della ignoranza, della
debolezza, delle manchevolezze dei redenti?
O Santissimo Mistero, che mi comunichi quanto di pi sublime, di pi misterioso e di pi santo
scende dal Cielo, e per mezzo di queste comunicazioni mi porti dal centro dei Misteri di Ges, della
Chiesa, dei Sacerdoti, alle altezze della gloria celeste, sii benedetto! g. 122 : 4 giugno
mente. in me come una voce che chiama sempre, una croce che non s'allontana mai, una corrente
che lambisce l'anima, un fuoco che brucia lo spirito; sono braccia aperte che attendono, naufraghi
che invocano, morenti che aspettano la vita. possibile darla e comprendere e corrispondere a tutto
questo? nella volont del Padre scegliere gli apostoli, le anime vittime; le anime riparatrici per la
distribuzione del suo Sangue. naturale la sofferenza dell'impotenza; guai se non ci fosse!
Non potendo noi dargli altro, Ges si accontenta del sangue del cuore, ma offerto con calma e sere-
nit, come se in esso vi fossero gli elementi di un fecondo apostolato.
- Le mie parole nuove - dice Ges - sono quelle che dico al Padre a contatto della tua anima, del
cuore, del pensiero, della preghiera, del sacrificio, col mio Sangue: quelle che tu non sapresti mai
dire. - talmente forte, veemente questo passaggio di Dio che l'anima non pu nemmeno percepirlo.
Corre, vola, si abbandona, desidera, si annienta. L'annientamento nel Sangue di Ges, nella parola,
nello Spirito di Ges! - Metti la tua preghiera sulla mia bocca, nel mio Cuore, nel mio Sangue. -
Scambio di vita; una vita sola con quella di Ges e la coscienza di poter dire: Egli vive in me.
Nunc coepi! . il segreto del Sangue, il carattere del Sangue, la finalit della Redenzione nei
rapporti delle anime. un perenne ricominciare presso ogni anima. Il sapore del Sangue mi riempie
la bocca, il cuore, lo spirito. q. 122: 7 giugno
Sangue secondo i tuoi disegni, la tua volont, i tuoi scopi che sono sempre precisati da chi tiene le
tue veci. Nel Calice tuo, che il Calice sacerdotale, deve ora fissarsi la mia vita; l deve aprirsi il
mio cuore, vuotare le sue miserie, le sue mancanze, le sue infedelt e accogliere in ogni sua fibra il
Sangue del perdono, della riconciliazione, della rielevazione. Sembrerebbe indegno mettere nel Ca-
lice di Ges tutto ci che debolezza umana, ma Lui che lo chiede con la stessa bont con cui
chiede a S. Gerolamo i suoi peccati. Ma, o Signore, porter nel tuo Calice il mio cuore di vittima,
piccola e insignificante, ma con tutti i suoi desideri, le sue intenzioni, le sue implorazioni.
Piccolo cuore di anima redenta, di sposa, di vittima, non distaccarti pi dal Calice dell'Altare. So-
stieni con le tue preghiere, con la fede ardente e la speranza infiammata le braccia del Sacro Mini-
stro: sosterrai, in certo modo, Ges stesso, la Vittima di Dio, l'Agnello Divino nel suo Sacrificio di
amore; sosterrai te stessa perch, vivere accanto al Sacrificio, vivere in alto, nella spiritualit pi
sicura, pi desiderabile, pi sostanziale. Vivere accanto al Sacrificio di Ges vivere nella sua Pas-
sione e nella sua gloria, vivere in una imperturbabilit serena, pacifica, dominando ogni movimento,
trovando il riposo nella impotenza, nella impossibilit, nella incapacit; trovando l'equilibrio pur
nell'abisso che corre tra il Mistero e l'anima; trovando il gaudio della mistica citt di Dio nelle fina-
lit del Sangue benedetto. servire questo Sangue nell'assorbimento che produce in tutto l'essere,
quasi morente, cedendo a goccia a goccia l'essenza della volont nell'obbedienza assoluta, con una
donazione ilare, alta, glorificando il Mistero e per il Mistero l'Altissimo Signore; non avendo nello
spirito che una sola via, una sola meta, un solo campo determinato, specificato: il Sangue della Re-
denzione, il Sangue della Croce e dell'Altare, il Sangue che Ges mi dona nella misura precisata da
Lui, nella manifestazione voluta da Lui, nell'applicazione disposta da Lui. q. 122: 9 giugno
segreto il governo di Dio nel mondo; la corrente del Sangue invisibile, come invisibile la pre-
senza di Dio nelle anime. Il suo linguaggio solo compreso dallo spirito puro e amante come il
raggio del sole accolto senz'ombra dallo specchio ampio e terso. Non occorrono, per, molti ra-
gionamenti; l'anima votata al mio Mistero comprende tutto immergendosi in esso; l trova la luce
per comprendere, la grazia per gustare, la forza per elevarsi -. Queste elevazioni dell'anima in Ge-
s sono il frutto del suo Sangue, lo spirito del suo Sacrificio. q. 123: 20 giugno
Ges trova l'anima votata al suo Sangue, pronta, aperta alla sua voce, converge ad essa le grazie che
gli vengono rifiutate dagli incoscienti e dagli ingrati. E come avviene che l'onda si sovrappone
all'onda formando i mari, cos nell'anima la luce si sovrappone alla luce, la parola di Ges alle ma-
nifestazioni gi accolte, la virt del suo Sangue alla virt che ha gi rese feconde le opere dell'amo-
re. La sovrapposizione delle cose materiali pu costituire disordine; non cos nelle manifestazioni di
Ges: ordine, bellezza e amore traspaiono da ogni contatto. La mia servit accettata dalla sua bont
diventa libert di spirito, elevazione, vita tutta spirituale nel suo Sangue Adorabile! q. 123: 24 giugno
del Mistero; ma deve offrire se stessa a Ges in abbandono generoso, completo, perenne.
Deve saper vedere e sentire e gustare il valore del Sacrificio di Ges; deve soprattutto comprendere
quello che manca alla Divina Passione, la corrispondenza cio della sua anima di sposa, sposa di
Sangue. q. 123: 28 giugno
cerdotale, verginale, giusta, pia, ma ancora ad ogni anima distratta, fredda, indifferente, incredula.
- Guarda la mia mano che sanguina per te, in te. Non perdere questi rivi di Sangue, non negarmi il
balsamo della tua fede, la tenerezza del tuo amore. Se non accogli tu, mia sposa di Sangue, il mio
invito, il mio desiderio, il mio amore, a chi mi rivolger per avere conforto ed aiuto e per offrire i
miei tesori divini? - Appressa la tua mano e mettila nel mio Costato.
Le pupille fisse alle mani sanguinanti di Ges; le povere mani della sposa nel Costato Divino!
Dalla semplice contemplazione al contatto pi intimo, all'immersione dell'anima nell'oceano dell'a-
more! Non sfumature e gradazioni, ma prodigi nell'amore di Ges!
Poich ha dato tutto se stesso all'umanit, desidera che questa umanit si getti negli abissi del suo
Cuore dove affluiscono tutte le ricchezze della sua carit, i tesori della sua misericordia, i rivi del
suo Sangue, i segreti dei suoi prodigi, tutte le grazie per i suoi trionfi. q. 123 : 3 luglio
pupille fulgenti, in quelle sante e venerabili mani che hanno creato i Cieli ed ora creano lo stesso
Autore di ogni cosa? O momento del grande Mistero! O mani di Cristo onnipotenti, mani lavorate
dallo Spirito Santo, al cui tocco ebbero vita i ciechi, s'aprirono alla parola le labbra mute, risorsero a
vita i morti, si calmarono le tempeste, si moltiplicarono i prodigi della piet, della carit, della mise-
ricordia. O santissime mani di Ges, accanto al Calice della mensa prendete anche il calice del mio
cuore e fatelo docile strumento del Mistero, della Passione, del Sangue, dell'amore di Ges; stringe-
temi, o mani pietose, nella tenerezza della vostra piet, nella potenza della vostra santit; mantene-
temi accanto al Calice in ogni istante della mia vita, ma specialmente nell'ora della mia morte affin-
ch essa sia il migliore tributo della mia devozione al Santissimo Mistero del Sangue benedetto.
Che pass tra le mani di Ges e il Calice della salvezza? Quale fluido divino, quale arcana potenza,
quale fremito di amore? In quell'istante l'eterno, l'infinito, il divino si accostava al caduco, al finito,
all'umano per imprimervi il suggello dei Misteri della Redenzione.
O santissima vite che desti il liquore per il Calice del mio Dio, fortunatissime gocce scelte a stru-
mento del grande Mistero!
C'era nel Cuore di Ges tutta l'amarezza della sua Passione cruenta, della sua Passione mistica, e il
Sangue donava all'una e all'altra il carattere, la magnificenza, l'ampiezza della misericordia infinita,
la maest di una elevazione suprema, la voce racchiudente tutte le voci del Cielo e della terra, di
Dio e delle anime, degli Angeli e dei Santi.
Rendendo grazie a Dio, lo benedisse e lo diede ai suoi discepoli...
Il vero rito del ringraziamento per il Sacrificio, per il Sacramento, per il Sacerdote lo ha compiuto
Ges. In quel grazie del suo Cuore, della sua Anima, della sua Divinit erano compresi tutti i bene-
fici che Dio avrebbe largito all'umanit in vista di quel Calice e tutti quelli di cui si sarebbe arricchi-
ta la Chiesa lungo i secoli. Entriamo nel Mistero della grazia, comunicazione della vita divina,
anima dell'anima, il respiro dell'anima, come dice S. Agostino; ma S. Paolo compendia tutte le
espressioni dei Santi Padri intorno al Mistero della grazia dicendo di Ges Cristo: Apparuit gratia
Dei Salvatoris nostri omnibus hominibus (Tito 1,2) e ancora ci avverte che la salvezza in virt del-
la fede ci viene dalla grazia e non da noi perch un dono di Dio.
O grazia, dono di Dio, dono di Ges Cristo, della sua Passione, della sua Redenzione, del suo San-
gue, o grazia che io attingo in gaudio alle fonti del Salvatore, vieni e riempi l'anima mia, rendila de-
gna delle benedizioni di Ges come fu degno il suo Calice e trasformami in pura essenza del suo
Sacrificio, del suo Mistero, del suo Sangue Divino. q. 123 : 6 luglio
gnore; ma nessuno pu attenuare nel Sacerdote la corrente del tuo Sangue, la virt, la forza, la gra-
zia, la ricchezza del Sangue che Egli beve giornalmente al tuo Calice e che rimane in lui come ri-
mangono nelle viscere della terra le provvide correnti di acqua che hanno origine dai monti altissimi
[...]. Il Mistero del tuo Sangue, arcana potenza cui affidata la salvezza del mondo, resta certamente
incomprensibile alle anime che non amano; ma per chi ti ama, o Signore, esso splendente come la
luce, vampante come il fuoco, sensibile come il dolce liquore che esilara lo spirito, graditissimo
come freschezza di acqua che ristora, come soavit che inebria, come forza che avvince alla vita su-
prema. Mistero di fede il tuo Sangue nel Calice!
Sangue sempre vivo e vivificante; sempre uscente dalle mistiche ferite della Crocifissione, sempre
dono delle tue mani, dei tuoi piedi, del tuo Capo Divino, del tuo Cuore Adorabile. Dinanzi al tuo
Calice sono migliaia di milioni di angeli, come li vide in Cielo e li descrisse S. Giovanni, che canta-
no ad una voce: Degno l'Agnello che stato messo a morte, di ricevere la potenza, la divinit, la
sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la benedizione (Apoc. 5,11-12).
Dinanzi al tuo Calice, o Signore, il momento di rivestirci di Te, come diceva S. Paolo; rivestirci
del tuo Sangue, dei tuoi meriti, della tua grazia, della tua santit, poich non invano Tu effondi il tuo
Sangue e ce lo doni come cibo, bevanda, ornamento, ricchezza, splendore. q. 124 : 9 luglio
canto alla sua voce si elevano quelle della Vergine, dei Santi Apostoli, di tutti i Santi.
Essi conoscono il valore, la potenza, l'efficacia del Sangue Divino e possono impetrare da essa i do-
ni di cui abbiamo bisogno su questa terra: la pace, l'aiuto celeste, la grazia divina. q. 124: 21 luglio
Gli basta questa mia mente pervasa di pensieri celesti; la parola contenuta, ispirata, grondante il suo
Sangue; lo sguardo fisso sulla Croce, sul Sacrificio, sul Sacramento. q. 125 : 11 agosto
O splendidi campi sempre ricchi di messi biondeggianti! O immensi oceani di misericordia! O vette
superbe di santit! O infinito del Mistero! O Mistero dell'infinito! Mistero di fede il Sacrificio, Mi-
stero di fede il Sacramento, Mistero di amore il Sangue di Ges.
Alla presenza di Ges in Sacramento - scrive S. Alberto Magno - si accende l'amore; le sue lam-
pade, ossia il cuore dei cristiani da lui accesi, sono lampade di fuoco e di fiamme; di fuoco perch
ardono dentro dell'amore di Dio e del prossimo; di fiamme perch splendono al di fuori per le opere
della misericordia. Ma si pu aggiungere: si consuma e si rinnova l'amore nel Sangue Adorabile
della Vittima augusta. Noi non sappiamo ci che avviene nell'anima nostra a contatto del Sangue di
Ges. Sono prodigi di elevazione e di immedesimazione con Ges, sono trasformazioni ineffabili,
sono desideri implacabili. Il S. Sacrificio della Messa, a volerlo meditare e vivere come l'ha deside-
rato Ges, per l'anima come un fiume in piena, le cui onde misteriose comunicano le energie della
vita celestiale, gli ardori dell'amore supremo, le ebbrezze della carit divina nel Sangue dell'Agnello.
Infiniti doni, infinite manifestazioni, infinite glorie si compendiano sulla Chiesa, sulle anime, sull'a-
nima mia. Scrive il Veneratissimo Card. Adeodato Piazza, Patriarca di Venezia: Ogni Messa un
palpito che raccoglie e spinge il Sangue divino per le arterie fino ai membri pi lontani che aderi-
scono saldamente al Corpo; e i palpiti si succedono in ritmo perenne alimentando nella Chiesa la
vita di Cristo. Davide profet: Il corso di un fiume rallegra la citt di Dio che l'Altissimo ha con-
sacrato a suo Tabernacolo (Ps. 45). Da venti secoli la profezia in atto; dove Ges Cristo stabil la
sua dimora eucaristica, il fiume di Sangue scorre incessantemente ad irrigare e fecondare la Chiesa,
vera citt di Dio; e le anime esultano mentre rifiorisce in ogni tempo la primavera di santit a testi-
moniare la presenza della vita divina e delle virt mirabili della fonte. g. 12,5 : 21 agosto
re e per l'amore; una immolazione che supera ogni intensit e in ampiezza quanto visibile e quanto
comprensibile, consumata per tutti: per chi ti ama, o Signore, e per chi ti odia. Immolazione che
incomincia sull'Altare e viene a consumarsi nel mio cuore, chiedendo che questo povero cuore sia
l'altare di perenni immolazioni: la tua, o Ges, e la mia. Nell'immolazione del Sacrificio Tu scompa-
ri, o mio Ges; voglio anch'io seppellirmi nel tuo annientamento e scomparire.
Aspirazioni forti, deliziose, amorose occupano l'anima mia. Voglio essere l'altare, il tabernacolo, l'o-
stensorio, la pisside per l'esaltazione del Mistero Eucaristico, ma soprattutto voglio essere il Calice
del tuo Sangue, o Ges. Sepolta in quel Calice, consumata in esso la mia vita, chiedo che Tu possa
raccogliere dal mio annientamento il frutto delle tue manifestazioni, delle tue misericordie, delle tue
opere. La perfezione della mia consumazione nel Mistero e per il Mistero si compie sotto l'azione
dello Spirito Santo e per il Ministero Sacerdotale. Lo sento. Il Sacerdote mi d Ges nella S. Comu-
nione, mi d il suo Sangue vivo e vero; nella Confessione questo Sangue scorre dalle labbra sacer-
dotali sul mio capo e tutta m'investe, mi purifica, mi rinvigorisce la piet, rassicura il cammino, mi
eleva sempre pi nella vita soprannaturale. Ma io non debbo pensare soltanto a me stessa; debbo
compiere un apostolato segreto, intenso, fruttuoso per tutte le anime.
Ciascuno tenuto a soccorrere il suo prossimo dice Isaia; e nell'Ecclesiastico detto: Il Signore
ha ordinato a ognuno che si prenda cura dei suoi simili.
Quale cura per le anime che mi circondano, per tutte quelle che non hanno la vita della grazia, non
la conoscono e la disprezzano? Vorrei portarle tutte nell'oceano del Prezioso Sangue e ridonarle a
Ges purificate, santificate, divinizzate dalla sua Redenzione copiosa. Ma come raggiungere questo
fine altissimo? Affidando al Sangue di Ges la mia preghiera, le mie intenzioni, le mie sofferenze
perch tutto si tramuti in seminagione feconda. Voglio seminare il Sangue di Ges con lo sguardo,
col pensiero, con la parola, col sacrificio; seminarlo dovunque, nella Chiesa, in comunit, per le vie
del mondo. Seminarlo e custodirlo; glorificarlo in me ed in ogni anima nel silenzio e nella attivit,
pensando che il seme gettato nei solchi cestisce da s. Cos il Sangue di Ges.
Le anime le converte Iddio nell'ora della sua provvidenza. Occorre attendere, saper aspettare, essere
pazienti, avere fiducia. Altri seminano ed altri mietono ha detto Ges. La seminagione sua, il
campo suo; il germoglio, lo sviluppo, il fiore, il frutto, il nuovo seme, tutto ha incremento dal suo
Sangue Prezioso e la mietitura verr deposta nelle sue mani.
Cristo Ges, scriveva S. Paolo a Timoteo, venuto in questo mondo per salvare i peccatori, il
primo dei quali sono io; e diede s medesimo per la Redenzione di tutti.
Come significativa sulle labbra dell'Apostolo quella frase: Il primo peccatore sono io!.
Anche l'anima mia pu ripetere a Ges: la prima peccatrice sono io. Ma ho la gioia di sapere che hai
versato per me tutto il tuo Sangue ed ora me lo doni e me lo ridoni abbondantemente in ogni Comu-
nione, in ogni Confessione, ed anche quando l'anima mia assetata lo chiede a chi me lo pu dare in
tuo nome. Ma perch io possa ricevere questo seme divino, che germe di immortalit, titolo di no-
bilt, partecipazione alla divinit, necessario che il mio cuore sia affranto dal dolore e dalla tribo-
lazione, come la terra deve essere smossa per accogliere il grano della seminagione.
O Ges, sia dunque il patimento il mistico solco del cuore, siano le lagrime il bacio dell'amore, sia
l'adesione il vincolo che mi stringe sempre pi al Mistero nel quale la mia redenzione, la rinascita
spirituale di ogni anima, il trionfo della tua grazia e della tua Chiesa. q. 125 : 23 agosto
O Signore, Tu sei troppo generoso; Tu non vedi che porto a te solo il mio nulla, le mie miserie, le
mie debolezze, l'occulto, la tenebra, l'incomprensione; ti porto un'anima sempre pi incosciente
quanto pi la tua sapienza divina manifesta le sue meraviglie al mio povero spirito come sperduto
nell'alone della tua misericordia. Quando nel profondo della notte mi hai chiesto la preghiera al tuo
Sangue Prezioso, che tanto dolce al tuo Cuore, ho avuto l'ardire di chiedere: che vale una foglioli-
na in pi nell'universo?
- Lo dici tu, mi hai risposto; ha la sua finalit di bellezza, di espansione. Una preghiera di pi nel
regno di Dio, sia pur breve, fiorita sulle labbra e consumata nel pensiero e nel cuore un raggio di
gloria estrinseca a Lui, un aumento di grazia, una crescita spirituale.
Una preghiera rivolta al mio Sangue una nuova fronda nell'albero maestoso della mia Croce.
Tu sei innestata nella mia Croce che fa sviluppare da te i fiori della virt e i frutti delle opere.
Se tu fossi sempre fedele e sempre pi aderente alla linfa vitale, quante consolazioni al mio Cuore!
La Croce non pi un legno arido, abbandonato ai venti sulla cima del Calvario; un legno verde
che ha radici vive e si estende su tutta la terra. Non puoi comprendere queste ampiezze.
Voi siete abituati a proporzioni finite. Sii una piccola fronda di questo grande albero sanguinante; i
fiori e i frutti saranno coloriti, profumati, resi saporosi dalla virt del mio Sangue.
Vivi nel mio Sacrificio. C' una immolazione pi continuata, pi martirizzante, pi sanguinante del-
la mia? C' una sete pi spasmodica, pi universale, pi comunicabile?
La mia Messa la tua Messa; tutta una messa continuata nella tua compunzione, nella illumina-
zione, nella immolazione, nella consumazione. Conosci tu il valore della mia Messa, l'altezza, l'am-
piezza, la profondit? Conosci quanto pu essere ampia, alta, profonda la tua partecipazione? -
Non ricerco affermazioni nella Sacra Scrittura, nelle opere dei santi Padri; l'affermazione completa,
luminosa, inconfondibile che abbraccia tutta la verit, la realt, la santit della Redenzione nel
Sangue di Ges. Dalle ispirazioni di Ges le aspirazioni dell'anima mia, dalle aspirazioni le eleva-
zioni, l'immolazione continua e tutto questo alimentato dal suo Sangue Divino. q. 125: 24 agosto
chi lo glorifica. Le scoperte degli uomini vi fanno strabiliare; tutto opera della potenza e della
sapienza di Dio, quanto esiste nell'universo. Ma le scoperte che l'anima, sposa di Cristo, pu fare
nei Misteri del Sangue, superano di molto ogni meraviglia della potenza umana. Il mio Sangue ri-
vela in tutti i suoi splendori la sapienza divina. - q. 125 : 25 agosto
saper attingere dalla tua anima, dalla tua fede, dalla tua preghiera, dalla tua immolazione il nutri-
mento per le anime che voglio salvare. Non vedi che in te tutto il mio Sangue come fiume irrom-
pente? - O Signore, si compiano in me e per me i tuoi disegni divini, non desidero di conoscerli,
bramo solo di essere l'umile strumento della loro attuazione. q. 117: 6 settembre
luce antica. C' tanta luce in me riflessa dal Sangue benedetto, ma non nella sua pienezza: forse
non la raggiunger mai, ma Tu puoi intensificare in me questa luce del Mistero, cos da distruggere
ogni ombra di inganno, ogni incomprensione, ogni imperfezione. q. 117 : 8 settembre
accogliere, custodire e santificare le anime. Il Sangue di Ges il mio cibo; potrei averne uno pi
pronto, pi sicuro, pi sostanziale, pi nutriente, pi prelibato, pi divino?
Il Sangue di Ges la mia veste preziosa, ornata magnificamente dalle sue mani con le gemme che
io raccolgo dalla sua Passione, dal suo Vangelo, dal suo Sacramento, dal Sacrificio, dai tesori della
Chiesa. Il Sangue di Ges la moneta con la quale mi compero la santit, la perfezione, il Cielo.
una moneta tanto pi preziosa quanto pi la desidero; si moltiplica nelle mie mani ad ogni richie-
sta; accresce di pregio ad ogni contatto con Ges, ad ogni adesione, ad ogni richiamo della sua Pas-
sione, della sua carit, del suo amore. una moneta che vale quanto il mio Cristo Crocifisso, quanto
la sua vita, la sua morte, la sua gloria.
Il Sangue di Ges la mia felicit: lo trovo in ogni luogo, lo invoco, e scende nell'anima infuocato e
delizioso, come onda freschissima; lo sento scorrere nelle mie fibre, alimentare il mio spirito, irro-
bustire la mia volont; lo vedo trasformato in candida veste che ricopre la mia nudit e mi rende de-
gna di partecipare allo stuolo delle vergini, spose di Cristo. q. 117: 13 settembre
L'abbraccio suggellato dal mio Sangue. Vieni, spoglia di tutto: la spogliazione di tutta te stessa ti
render degna del rivestimento divino. Spogliati della tua volont: sarai rivestita della volont di
Dio; spogliati della tua libert: godrai della libert dei figli di Dio; spogliati di ogni conoscenza:
acquisterai la conoscenza reale e profonda delle cose di Dio; spogliati di ogni scienza umana: pos-
sederai la sapienza celeste; spogliati del pensiero, del sentimento, dell'attivit naturale: sarai rive-
stita del mio pensiero, animata dal mio sentimento, ispirata dal mio amore, alimentata dal mio
Sangue in una attivit soprannaturale. - q. 117: 14 settembre
caos pu avverarsi anche nell'anima sposa? Oh! S, quando il suo amore si affievolisce e rimane
fredda, indifferente dinanzi alla Croce, all'Altare, al Mistero del Sangue di Ges.
O Signore, Tu scendi come aquila sulla piccola preda; ma non vedi? La tua preda come l'ultima
espressione della vita, un verme, un nulla.
- Ma veramente sul nulla che io edifico, dice Ges, edifico con quello che distruggi di te stessa.
Il caos ti spaventa: giusto; il massimo grado della povert. Spinta fuori dalla tua miseria, dalla
tua ignoranza, dalla tua confusione, ecco la ricchezza, la sapienza, l'ordine del grande Mistero.
Ricomincia ad ogni istante queste esercitazioni di amore; sul tuo nulla umano si erge la gloria divi-
na; nel solco della mia povert scorre il mio Sangue, nei tuoi desideri e nelle tue intenzioni la mi-
sura della ricchezza di questo tesoro di misericordia.
Poich hai cercato di amare il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e tutta
la tua mente, volgi questo amore a glorificazione del mio Sangue. Amalo con tutto il cuore, perch
diventi il Sangue del tuo cuore e delle tue vene; con tutta l'anima perch diventi la sua vitalit pi
alta, pi profonda e pi ampia; con tutta la mente, perch sia oggetto della pi eccelsa contempla-
zione. E quando ti sembra di aver esaurito tutte le tue possibilit, ricomincia il cammino, l'attivit,
la ricerca, lo studio; sempre all'inizio, ma ogni ripresa una nuova ascensione. - Parole di Ges e
conferma del suo Ministro. La mia povert diventa ricchezza nel Mistero. q. 117: 16 settembre
Ha messo in me desideri infrenabili, una fame e una sete che non hanno nessun rapporto con la fa-
me e la sete fisica. L'anima ha maggiori ampiezze, sensi pi delicati, percezioni pi intime.
Tu mi fai vedere il Mistero come un campo immenso che abbraccia tutto il mondo. Pu essere col-
tivato ogni lembo e pu produrre frutti preziosi anche sulle vie scoscese, sui dirupi, nelle valli, nelle
vie impervie. Ma occorrono mani laboriose, cuori amanti, spiriti infaticabili. Come giungere alle vie
inaccessibili, alle rocce disgreganti, negli abissi dei burroni?
- Con lo sguardo, che il desiderio, con l'attivit spirituale, che la preghiera. Vedi? Il campo del
Mistero, per s infinito, di fatto limitatissimo; si riduce a quello che tu conosci. vero che da ogni
anima consacrata al culto partono radiazioni su ampia sfera, ma prima di giungere a tutta la Chie-
sa e a tutta l'umanit, quanto cammina! Eppure al mondo non c' altra realt che questa: conoscere,
onorare, apprezzare, servire il mio Sangue. La sete del mio Sangue inestinguibile come inestin-
guibile l'amore. Esso comunica una sete insaziabile di giustizia, di verit, di carit, di santit-.
Ges vorrebbe rendere la comprensione del suo Mistero accessibile a tutte le anime perch il suo
sguardo, il suo pensiero, il suo amore si riposa su tutte. Perch il Sacrificio? Perch il Calice sempre
riboccante di Sangue? Egli ha sete di donarsi, di ridonarsi. La sete di Ges il mistero pi tormen-
toso del suo Cuore mentre pareva saziata a dismisura di patimenti, di olocausti, di immolazioni.
Il Sangue che usciva dalle sue vene raddoppiava la sua sete. Dove scorreva?
Sulla croce insensibile, sulla nuda terra, sulla veste dei crocifissori. Oh! ben pi lontano: doveva
toccare tutte le terre, tutti i secoli, tutte le anime, anche la mia. Sitio! Cos sia. q. 117: 21 settembre
me si raddoppiano i suoi tesori spirituali! Parte dall'Altare con l'esuberanza dei miei doni, la ric-
chezza della mia grazia, con l'inesauribile getto del mio Sangue. - q. 117: 26 settembre