Il Mistero Del Sangue Di Cristo

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Contemplando essa la massa dei suoi quaderni, che sono andati formando pile in-
torno a lei, esce in questa precisa invocazione, che oggi ha sapore di vaticinio: Do-
po la mia morte, qualcuno raccolga questo patrimonio celeste, lo distribuisca e lo
partecipi alle anime! . Ma ancora una volta l'umilt l'invade. Teme di aspirare a vo-
ler troppo, e rivolgendosi al suo Ges erompe, quasi avvilita:
So che queste mie parole sono segni impotenti... che queste mie pagine si disperde-
ranno nel nulla, che nessuno forse le conoscer!... Che importa? Anche il fiore ap-
passisce sull'altare, ma ti onora... io voglio onorarti cos... consumarmi per Te, svigo-
rendo la mia natura, sublimando lo spirito .
Ges la interrompe a questo punto con una risposta lapidaria, che non possiamo
leggere senza sentirci scorrere da un brivido:

FIGLIOLA, UN GIORNO RACCOGLIERANNO PERSINO LE BRICIOLE DI QUESTA


MENSA SQUISITISSIMA .
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Milano, 19 gennaio 1984


Molto reverendo padre, alla sua richiesta - di poter avere dal nostro archivio generale tutti gli scrit-
ti di suor Antonietta Prevedello - aderisco ben volentieri, soprattutto per l'altissima finalit che in-
tendono dare a un'eventuale pubblicazione di essi: la gloria del Sangue prezioso di Ges e la diffu-
sione del suo culto.
Da questa devozione suor Prevedello fu colpita e penetrata quasi agli inizi della sua esperienza spi-
rituale di suora di Carit delle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, e unific tutta se
stessa nella contemplazione del Sangue prezioso da lei intuito come la suprema espressione dell'a-
more con cui Dio ci ama.
Nonostante la non comune operosit della sua vita di storiografa e agiografa della Congregazione,
scrisse moltissimo del suo quotidiano camminare sulle adorabili tracce del Sangue di Ges, e del
suo struggente bisogno di vederlo da tutti riconosciuto, adorato, bevuto..
Consegnando questi scritti a lei, rev.mo padre, lascio alla competenza e al discernimento suo e dei
suoi collaboratori tutte le decisioni riguardanti la pubblicazione, subordinata al nulla osta
dell'Autorit ecclesiastica locale.
Augurando efficacia apostolica alla loro iniziativa, cordialmente saluto.

Dopo la mia morte qualcuno raccolga questo mio patrimonio celeste e lo partecipi alle anime.
q. 1 : 1 maggio 1929
Signore, so che queste mie pagine si sperderanno nel nulla, che nessuno forse le conoscer.
Ges la interrompe: Figliuola, un giorno raccoglieranno persino le briciole di questa mensa squi-
sitissima q. 1 : 13 maggio 1930

Ecco, Sr. Maria Antonietta, mi sono premurato di raccogliere la quasi totalit, la parte migliore e
che a te stava pi a cuore, di questo patrimonio celeste, di questa mensa squisitissima, e mi sforzer
di renderne partecipi le anime.

Nel 1940 ebbi la fortuna d'incontrarmi per la prima volta con Sr. M. Antonietta a Roma, ma non ne
ricordo il giorno e il mese. M'era stata affidata dai Superiori la Direzione Nazionale della nostra Pia
Unione del Prez.mo Sangue e della rivista della Provincia Italiana della nostra Congregazione Il
Sangue Prezioso della nostra Redenzione. Questi incontri mi davano l'opportunit d'aver contatto
non solo con tanti devoti e cultori della devozione al Prez.mo Sangue, ma anche con Scrittori sacri
di chiara fama e prestigio a quel tempo. Fra gli altri, mi onorarono della loro amicizia l'insigne apo-
logeta Igino Giordani, autore del bel libro Il Sangue Di Cristo; P. Mondrone S.J., della nota rivista
La Civilt Cattolica; P.G.M. Petazzi S. J., emerito cultore e scrittore sul tema del Prez.mo Sangue,
autore del bel volumetto Il Prez.mo Sangue e la Madonna; D.G. De Luca; la poetessa Ada Negri e
la illustre romanziera ed agiografa Luisa Santandrea, autrice della biografia di S. Gaspare Sotto il
Segno Vermiglio e L'Umanit nel Calice. Essi e molti altri, che purtroppo qui non possibile cita-
re, mi parlarono di Sr. M. Antonietta Prevedello, come scrittrice e soprattutto come anima privile-
giata fervidissima devota del Sangue di Cristo molto ascoltata da personalit ecclesiastiche e
civili ed in particolare dagli Eminentissimi Patriarchi di Venezia.
Li ascoltavo con vivo interessamento, non conoscendo la Suora neppure di nome; dicevano: una
ferventissima apostola del Mistero e ne infiamma chiunque l'accosti.
Fu proprio la Santandrea a mettermi in contatto epistolare con lei e a preparare quel primo incontro,
che si effettu poi in modo alquanto affrettato per i suoi tanti impegni nell'Urbe. Gi dalle sue lette-
re avevo compreso di quanto zelo vibrasse la sua anima per il trionfo del Sangue di Cristo, sicch
l'accostarla fu per me una grande gioia.
Quel primo colloquio fu come la continuazione d'un discorso iniziato da tempo su un tema ad en-
trambi tanto caro: l'espansione della conoscenza del grande Mistero e del suo culto, l'intensificazio-
ne del nostro apostolato specialmente fra i sacerdoti, che, a loro volta, avrebbero partecipato le ric-
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chezze del Prez.mo Sangue alle anime affidate alla loro cura pastorale.
Mi resi conto subito della statura spirituale di Sr. M. Antonietta. Nel parlare del Mistero s'accendeva
nel volto, gli occhi scintillavano, la voce s'addolciva. Penso che chiunque ne sarebbe rimasto con-
quistato.
Ebbi tuttavia una delusione: Sr. Antonietta non conosceva n la grande figura di S. Gaspare (allora
Beato), insigne apostolo del Sangue di Cristo nei primi anni del 1800, n le due Congregazioni dei
Missionari e delle Suore del Prez.mo Sangue da lui fondate, col fine precipuo di approfondire la co-
noscenza del Mistero del Sangue di Ges, coltivarne e diffonderne il culto.
Il posto eminente ch'ella ricopriva nel suo Istituto mi faceva pensare a rapporti, a livello di cono-
scenza almeno, con altri Istituti femminili. Ebbi l'impressione che non conoscesse neppure le Suore
del Prez.mo Sangue di Monza tanto vicine a Milano.
Quella prima impressione ora confermata da quanto leggo nel quaderno 69 del 7.8.1934: ...pur es-
sendovi apostoli della verit, della santit, della carit, della penitenza, della contemplazione, non
vi un apostolo del Prez.mo Sangue.
Sr. Antonietta lamenta anche la mancanza d'un Istituto che si dedichi a propagare questa devozione,
e scrive: Ah! Se il nostro piccolo Istituto fosse degno di dare al mondo lo sviluppo della devozione
verso il Divin Sangue di Cristo (q. 39 : 12 novembre 1929).
In quel primo colloquio si gett, per cos dire, il seme della nostra fattiva collaborazione per un apo-
stolato pi ampio ed incisivo. L'incontro segn per me anche l'apertura d'un pi vasto orizzonte di
preziose conoscenze ed, in particolare, d'un continuo contatto col Card. G.A. Piazza, successore del
Card. La Fontaine nel governo della Diocesi di Venezia.
Conobbi anche, tramite Sr. Antonietta, vescovi, sacerdoti, religiosi, suore, laici: tutti ferventi devoti
del Sangue di Cristo e dotati di profonda piet e grande cultura.
Sr. Antonietta era il centro dal quale partivano ed al quale tornavano il fervore e le iniziative per
promuovere la gloria del Sangue di Cristo.
Qualche giorno dopo la sua partenza da Roma mi giunse un primo manoscritto accompagnato da un
biglietto: Se crede possa far bene alle anime lo pubblichi pure, apportandovi quelle modifiche che
riterr opportune. Col manoscritto una sorpresa graditissima: l'immagine della sua Fondatrice nel
cui retro ella aveva scritto di suo pugno: Adesso capisco come possa sussistere il mondo e non sia
sprofondato per l'enormit dei peccati che in esso si commettono: il Sangue di Ges e le sue piaghe
gridano continuamente misericordia (Dagli Scritti della B. Bartolomea).
Il nostro secondo incontro avvenne nel 1942, in piena guerra mondiale. Era venuta a Roma per una
seconda Udienza accordata da Pio XII. Viveva un momento di legittima esaltazione per questo nuo-
vo incontro col Papa, che costituiva soprattutto un premio per il rigoglioso sviluppo del suo Istituto
e per il gran bene che operava con le sue molteplici opere di carit.
Grande allora era il desiderio dei devoti del Prez.mo Sangue di veder aggiunta alla preghiera di lode
del Dio sia Benedetto anche l'invocazione Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.
Le dissi: ne parli anche Lei al Santo Padre. Mi assicur che se ne stava interessando personalmente
il Card. Piazza ed era bene non interferire. Le chiesi pure notizie del suo Diario, ma eluse la risposta.
Grad molto l'omaggio di due copie del Manuale di preghiere al Prez.mo Sangue da me composto e
dato alle stampe in quei giorni e con preghiera di farne dono, a mio nome, anche al Card. Piazza.
Mi scrisse poi da Venezia che sua Eminenza aveva gradito molto l'omaggio e si diceva lieto di col-
laborare affinch il Culto al Prez.mo Sangue si diffondesse sempre pi tra i sacerdoti e in tutta la
Chiesa. Lo stesso Porporato mi onor d'un suo autografo con lusinghiero apprezzamento per il nuo-
vo Manuale. Il Card. Piazza fece moltissimo per la devozione a cominciare dalla bellissima Lettera
Pastorale sul Sangue di Cristo. Recatomi ad ossequiarlo in una sua venuta a Roma, si parl ovvia-
mente anche di Sr. Antonietta, e disse: stata lei a suggerirmela.
Dopo il secondo incontro non vidi pi Sr. Antonietta e, a causa dell'inesorabile tragico incalzare de-
gli eventi bellici, si dirad anche il contatto epistolare, finch, interrotte le comunicazioni col Nord-
Italia, cess del tutto.
Nel gennaio del 1946 appresi con vero dolore che Sr. Antonietta si era spenta serenamente e santa-
mente il 22 novembre 1945. Lasciai Roma per la Romagna, ed a Rimini sulla fine del 1957 ricevetti
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la biografia che di lei scrisse Luisa Santandrea. Purtroppo nei miei vari trasferimenti andarono
smarrite le sue lettere ed anche 1'immaginetta col suo autografo, che avevo cos cara e sempre tra le
pagine del Breviario.
Nel 1952 fui trasferito in Albano Laziale, poco lontano da Roma, e con la diffusione del giornale
Primavera Missionaria, di libri ed immagini, ripresi con maggior intensit e fervore a propagare
la devozione al Sangue Divino di Ges e al suo grande apostolo S. Gaspare. Ma passarono diversi
anni prima di prendere contatto con le Consorelle di Sr. Antonietta. Per puro caso, mi capit tra le
mani un volumetto curato dal P. Nazzareno Bartoletto, carmelitano scalzo, intitolato La mia Mis-
sione: era una raccolta di alcuni brani, tra i pi significativi, stralciati dal Diario di Sr. Antonietta.
Li lessi con avidit e si ridest cos in me il ricordo della venerata Suora, dei nostri incontri e
dell'impegno reciprocamente assunto per la gloria del Sangue di Cristo. Fui preso subito da una san-
ta impazienza: far mia al pi presto la brama, che Sr. Antonietta nutriva sulla terra e certamente la
bruciava ancor pi in cielo, di far conoscere e glorificare il Mistero del Divin Sangue.
Presi subito contatto con Sr. Maria Clara Bianchi, sua consorella. Corsi a Milano, dove, per la prima
volta ebbi la gioia di vedere il Diario, ben 157 quadernetti, ordinati in un grande scaffale.
Ho trovato in Sr. Maria Clara, mia principale interlocutrice e collaboratrice, e nelle sue Consorelle,
entusiasmo, comprensione e fiducia. Mi furono affidati i quaderni e sul treno che mi riconduceva a
Roma, nel timore di perderli, non facevo che fissare lo sguardo sui due grossi pacchi, sapendo quale
inestimabile tesoro essi racchiudevano.
Ovviamente non chiesi i quaderni del Diario solo per leggerli, ma per raccogliere la preziosa eredit
di Sr. Antonietta ed attuare la promessa da lei fatta a Ges: partecipare alle anime il grande Patri-
monio di Grazia da lei lasciato. Il compito non stato davvero dei pi facili.
stato necessario, innanzi tutto, ricopiare a macchina tutti i manoscritti: ben 16.282 fogli dattilo-
grafati! Il nostro P. Giulio, da me pregato, si assunto, con la sua ben nota capacit e pazienza cer-
tosina, il compito di leggerli, ricavarne tutti i brani attinenti al nostro tema, scegliere tra questi i testi
dove il Sangue di Cristo viene presentato con il rilievo e le caratteristiche di un Mistero di splen-
dori dottrinali e spirituali, e curarli per la stampa.
Davvero preziosa stata poi la collaborazione di Sr. M. Teresa Zambon e di Sr. Ornella Brini, della
Congregazione di Sr. Antonietta. In fase di correzione delle prime bozze, hanno letto attentamente i
passi scelti, riducendone, in taluni casi, l'ampiezza e a volte cambiando, con fine delicatezza, termi-
ni caduti in disuso o che, nel linguaggio corrente, hanno acquistato significati nuovi. In tal modo,
l'antologia acquista migliore omogeneit nella sua compagine e intonazione pi corrispondente alle
caratteristiche di pensiero di Sr. Antonietta.
A me il lavoro di revisione delle ultime bozze, dell'impaginazione e della veste tipografica.
La pubblicazione non ha l'aspetto di una edizione critica n una veste tipografica ricercata. Fedeli ai
testi originali, abbiamo fatto del nostro meglio per renderla accessibile e gradita, e offrirla come ric-
chezza di gran valore allo studio e alla meditazione di quanti sono attratti dal Mistero del Sangue
Prezioso di Ges. Speriamo d'esservi riusciti.
Nel suo profilo biografico Luisa Santandrea riporta un ampio elenco degli Amici del Prez.mo San-
gue, che collaborarono con la santa Suora, la quale cos scrive di loro: Signore, credo che ci siano
delle anime nella Chiesa, incaricate per il trionfo di questo Mistero.
Tra queste la Scrittrice cita anche la mia povera persona con queste parole: D. Raffaele Bernardo
della Congregazione del Prez.mo Sangue in Roma, per Sr. Antonietta fu inestimabile corrispondente,
perch insignito della preziosit del Sangue di Cristo; egli dischiuse alla nostra Suora il campo gi
fecondato dal Fondatore della sua Congregazione, il Beato (oggi Santo), Gaspare Del Bufalo.
Siccome della mia corrispondenza con Sr. Antonietta non avevo mai fatto cenno alla Santandrea,
penso sia stata la stessa Suora a parlargliene e, nella sua umilt, a darle tanta importanza.
Infatti il Diario arrivato fino a noi ha inizio nel lontano 1913. Quante e quali cose sublimi ella aveva
scritto prima che io la conoscessi! Dunque, non ho proprio tutto quel merito che lei mi ha attribuito.
Il colloquio e il rapporto epistolare stato certo lo scambio di doni reciproci.
Con lei misi in risalto l'ardore vivissimo di S. Gaspare, vero serafino del Sangue di Cristo, il suo ze-
lo e l'eroico suo apostolato nel portare le ricchezze del Sangue di Ges alle anime, anche tra indici-
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bili disagi, contraddizioni e sofferenze. Egli infatti, ancora vivo, era chiamato Terremoto spirituale e
Tromba del Divin Sangue.
Nel darle il libro della vita del Santo, le confermai anche quanto fosse tra i suoi figli l'ardore d'imi-
tarlo. Devo per ammettere, e con tutta sincerit, che, senza meno, sono stato io a rimanere come
folgorato dal sano e santo misticismo di Sr. Antonietta, tanto da aver l'impressione di parlare e scri-
vere come ad una nuova S. Caterina da Siena. Se la grazia del Sacerdozio mi ha offerto la possibili-
t di donare qualcosa a Sr. Antonietta, in ricambio ho ricevuto di pi, molto di pi.
Ed eccomi, cara Sr. Antonietta, nella mia ormai tarda et a raccogliere il tuo ardente desiderio: apri-
re alle anime i grandi tesori che in te ha effuso il Sangue di Ges e che tu hai fissati in tanti quader-
netti con i tuoi caratteri cos nitidi e fitti. Quanto tempo stato perduto! Essi erano sepolti come in
una ricca miniera, in attesa del minatore che li scoprisse per farne dono alle anime.
Tempo veramente perduto? Chi sa... Tu scrivi che sempre e solo il Signore che segna il cammino
alle anime; Lui che sceglie tempi, luoghi e persone; Egli solo sa il come e il quando.
Se ti ha solennemente assicurato che neppure le briciole di quanto Egli ti ha ispirato e donato anche
per noi sarebbero andate perdute, io ho allora la certezza che oggi soltanto i tempi sono maturati e
che da oggi Egli scaver quei misteriosi canali, di cui tante volte scrivi, per far giungere alle anime
la tua voce e il suo Sangue.
Mentre tu preghi, io dico ai tuoi Scritti le stesse parole che prima di morire S. Gaspare rivolse ai
suoi figli: Andate, inondate il mondo del Sangue Prezioso di Cristo Ges.
D. Raffaele Bernardo C. PP. S.

Suor Antonietta Prevedello quasi sconosciuta ai molti che nel Sangue Prezioso di Cristo trovano
l'alimento privilegiato della loro vita cristiana e il motivo dell'incessante rendimento di grazie e del-
la lode a Dio Padre che proprio nel Sangue del Figlio ha riconciliato tutti a s.
Appassionata del Sangue Adorabile, purificata e trasformata da questo fuoco divoratore, ella
scrive per ben trentadue anni del Mistero che abbaglia, riempiendo un totale di 117 quaderni ma-
noscritti e 40 dattiloscritti.
Giorno dopo giorno, con puntualit cronologica, dispone la sua anima alle impressioni che il Cri-
sto stesso scriver in lei col proprio Sangue. Parla di espansioni, operazioni, ascensioni, manifesta-
zioni, trasformazioni, estensioni, intuizioni, elevazioni, visioni, e di esperienze spirituali durante la
celebrazione della Messa e in occasione di visite a grandi personaggi della Gerarchia Ecclesiastica o
a Santuari celebri. Quando si leggono con calma i racconti di tali impressioni ed esperienze, si
scorrono talvolta pagine di luce radiosa nelle quali si manifesta pi chiaramente come fosse traspor-
tata dal fiume impetuoso del Sangue e quanto vivesse in questa spiritualit di privilegio.
Le sue effusioni, scritte con ardore sempre rinnovato, rivelano doti non comuni di intuizione e di
penetrazione del Mistero del Sangue, e una originale abilit espositiva.
Non si attarda molto nella descrizione di ci che sente o vede; afferma semplicemente, tradu-
cendo talvolta concetti alti con immagini prese in prestito dalla natura e dai suoi fenomeni.
favorita, in questo, da una buona cultura e da una non comune capacit di assimilare quanto legge
e, soprattutto, quanto ascolta dai predicatori nel corso di Ritiri spirituali.
Cita, facendole straordinariamente sue, espressioni e detti di Padri della Chiesa, di grandi Teologi,
di Mistici, di Scrittori di cose spirituali.
Ma il riferimento pi costante alla Bibbia, i cui testi, riportati secondo la versione latina, appar-
tengono a brani inseriti nel Breviario e nel Messale, sempre in latino.
Suor Antonietta cosciente che il Sangue divino scrive sull'anima i suoi prodigi, i suoi misteri, le
sue meraviglie, i suoi benefici. Ma occorre che qualcuno scriva (q. 77:1936): scriva la storia
dell'amore di Dio come posta dal suo Sangue Adorabile , pensando ai milioni di anime sulle
quali bisogna scrivere, a caratteri di Sangue, l'opera della Redenzione ; scriverla con penna mi-
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stica, cio fatta di zelo, di piet, di carit, di umilt, e con lo stile dell'umilt e dell'amore .
Ma bisogna soprattutto scrivere questo volume del Sangue per offrirlo in dono all'Amore, Cristo
Ges: Se mi si chiedesse perch scrivo, a mia volta chiederei: "Perch portate all'altare del Si-
gnore i fiori splendidi del vostro giardino e quelli agresti del vostro campo? Ecco, i pensieri, gli af-
fetti, le espressioni sono i poveri fiori che raccolgo dall'anima mia, poveri fiori senza tinte e senza
fragranze, fiorellini di selva, di bosco e di roccia: do quello che ho, quello che rinasce continua-
mente sul povero terreno e lo offro, come dessi tutta la vita e tutto l'amore, al Divino Amore, Cristo
Ges (q. 19:1923).
Da questo volume scritto col Sangue divino abbiamo estratto i brani pi salienti che possano ser-
vire alle persone desiderose di nutrimento spirituale e di conoscenza di quegli effetti interni ed
esterni che conseguono all'esperienza spirituale della comunione al Sangue del Signore.
Per facilitare il raggiungimento di questi intenti e l'utilizzazione di tanta ricchezza, abbiamo dato un
titolo ad ogni brano - quasi tema centrale di esso - nel rispetto della successione cronologica, impor-
tante per cogliere l'evoluzione dell'esperienza spirituale di Suor Antonietta, e per rilevare, all'interno
di questa, le infinite significazioni del Mistero del Sangue.

L'esperienza spirituale di Suor Antonietta emerge gradualmente ed espressivamente dall'interno del-


la storia della sua vita spirituale, e non si dice mai con i caratteri di quello straordinario al quale
siamo comunemente attaccati per sostenere o verificare una nostra spiritualit, che il pi delle volte
non tale.
Il Signore le d la vita nuova dello Spirito il primo giorno dell'anno 1876: Nel giorno solenne in
cui tu, mio Ges, hai versato le prime stille di Sangue, per redimermi e santificarmi (q. 27:1926).
A 5 anni, ripetendosi nel suo cuore la dolcissima voce , dichiara voler essere sempre di Ges .
A 9 anni l'incontro reale col Sangue di Ges nella prima Comunione. A 11 anni la Conferma-
zione, ricevuta con particolare devozione e penetrazione . A 12-13 anni comincia la Comunio-
ne quotidiana e, in essa, i colloqui ingenui, soavi, dolcissimi con Ges ; colloqui che lei scrive in
libriccini tanto piccoli e che pi tardi saranno bruciati.
A 14 anni, sospirando un ambiente di freschezza e di giovinezza e seguendo l'esempio della
nonna, diviene Terziaria Francescana, ratificando, l'anno seguente, il voto di Castit, fatto gi e
ripetuto col desiderio e con la volont fino dall'infanzia .
A 16 anni in attesa che si aprano le porte della Casa Religiosa; a 18 Novizia; a 19 la grazia
dell'abito della Suora di Carit ; a 20 la Professione Religiosa.
Celebrando il 25 della sua Vita Religiosa, ama ricordare ad una ad una le grazie intime, speciali,
comuni e straordinarie di cui il Signore ha ricolmato lo spirito...; le grazie interne, le aspirazioni, le
attrazioni, i lumi, gli inviti, i richiami, le tenerezze dell'amore...; gli aiuti spirituali di persone dotte e
sante . Anche le grazie esterne non vuole dimenticare: Una famiglia cristiana, esemplare, ti-
morata di Dio; un fratello sacerdote che port in famiglia il sorriso di Dio...; fratelli e sorelle buoni
di cuore, esemplari di costumi, semplici, generosi, affettuosi... Una istruzione cristiana profonda-
mente religiosa di piissime Suore Maestre...; e le infinite grazie per la conservazione della vita .
sul ricordo di queste grazie esterne che intende insistere quando poi festeggia il suo 50 di Vita
Religiosa: perch quelle grazie spesse volte non sono considerate come tali, o, per l'incalzare del-
le attivit, non ricevono il giusto valore (q. 119:1945).
Elenca con gratitudine figure di santi Presuli sotto la cui guida ha svolto determinate attivit o con i
quali ha stabilito un contatto spirituale privilegiato. Rievoca spaventi, disagi e patimenti du-
rante la prima grande guerra e, dopo questa, la ripresa delle opere, le ricostruzioni, le sistemazio-
ni, e pi tardi grandi sofferenze fisiche che daranno un impulso nuovo alla vita intima orien-
tata verso il Mistero (q. 119:1945)
Nel 1926 a Roma per la Beatificazione della Fondatrice Bartolomea Capitanio; nel 1929 il cuore
straziato per la morte della venerata Provinciale suor Clementina Azzini con la quale aveva vis-
suto diciotto anni nell'unione pi intima ed alta di apostolato, di sofferenza, di attivit (q. 119:1945).
Nel 1933 di nuovo a Roma per la Beatificazione della prima compagna di Bartolomea C., Vincen-
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za Gerosa, e a Grottaferrata ha il privilegio della S. Comunione sotto le due Specie . Nel settem-
bre 1937 nominata Consigliera Generale, elezione di cui non ero, n sono degna (q. 119:1945)
Da ogni cosa sente salire la voce di Dio ed richiamata alla sua magnificenza e bont.
Le ultime pagine su cui Suor Antonietta fissa a matita i suoi pensieri, sono un dolce commento a ta-
lune Beatitudini proclamate da Ges nel Discorso della montagna (q. 117:1945).
Canta le misericordie del Signore verso i piccoli, i poveri, i meschini , e particolarmente verso
le anime che si struggono per il trionfo del Sangue e per la salvezza dei fratelli.
Spiega la purezza dell'anima come capacit di contemplare la luce, vivere nella luce, parlare col
linguaggio della luce . Presenta la pace come il riflesso in noi delle perfezioni divine, delle quali
il vincolo, e come operazione del Sangue di Cristo.
Vede la morte di Ges nei perseguitati, negli insidiati, negli uccisi , che Ges stesso inebria
col suo Sangue divino .
Alla fine per si avvede di non aver bisogno di segni esteriori , tanto pi evidenti sono quelli
che si avvicendano nell'anima . Sprofonda allora in se stessa e cerca quello che Dio vi ha deposto
e le manifestazioni di cui l'ha favorita: manifestazioni d'amore temprate nel dolore. Termina i suoi
appunti scrivendo: Nessuno potr mai dire l'evoluzione dell'anima quando Ges si comunica di-
vinamente e sensibilmente. Non pi sulla terra ma in Cielo. Cos sia! (q. 117:1945).

I quaderni di Suor Antonietta non sono un trattato di Teologia spirituale, n una descrizione si-
stematica di tutte le sue esperienze. Raccolgono semplicemente la testimonianza di ci che ella vive,
riceve, sperimenta giorno per giorno, senza tacere le proprie debolezze e non nascondendo ansiet e
dubbi su talune manifestazioni o visioni.
I termini di cui fa uso per dire la sua esperienza spirituale gravitano intorno alla parola Mistero.
Il Mistero infatti, come aspetto originario della Realt divina, pur rimanendo inafferrabile e incom-
prensibile, percepibile nell'esperienza, la quale include non solo lo spirito ma anche la psiche,
l'immaginazione, i sensi, ed esprimibile, in qualche misura, attraverso i simboli.
Nell'ambito dell'esistenza cristiana il Mistero Dio in Cristo, il quale testimonia di s nel cuore del
credente dandogli la certezza di fede e suscitando in lui la reazione di risposta.
Per Suor Antonietta il Mistero Dio svelato da Ges Cristo, gustato per Ges Cristo, vissuto in
Ges Cristo; Cristo in noi, in mezzo a noi, nell'atto di donarci il suo Sangue divino (q. 3:1932).
Nella contemplazione del Mistero, l'anima riporta impressioni amorose e divine (q. 29:1927) che,
fra i vari modi, vengono cos descritte: Il Mistero la voce del mio Dio che giunge fino a noi, che
inebria l'anima; il gaudio che investe lo spirito; la forza occulta che lo muove verso i cieli altissimi,
verso le sorgenti della vita, verso la gloria, la bont, la santit di Dio (q. 61:1932).
Sulla Montagna del Mistero Ges stesso che attrae la piccola sposa (q. 117:1945): l'attrae con
attrazioni speciali che sono come vincoli che la tengono legata al suo Cuore, immedesimata col suo
Sangue (q. 117:1945). E un giorno le dir: Ricordi la prima volta che ti attrassi con la visione del
mio Sangue fluente dal Calice ricolmo? (q. 29:1927).
Le stesse ascensioni dell'anima non sono che la penetrazione nella luce del Mistero mediante la
riflessione, lo studio, la volont corroborate dal Sangue di Ges (q. 6:1933). E le estensioni non so-
no che l'espansione dell'anima sul ritmo della crescita della fede nel Mistero, secondo l'energia dila-
tatrice del Sangue di Ges (q. 30:1927); espansione nel regno della grazia fondato sul Sangue di
Ges ed esteso con la virt e i meriti del medesimo Sangue: Che il tuo regno, o Signore? il tuo
perdono, la tua grazia, il tuo spirito in noi; il contatto della mia anima col tuo sguardo, con la tua
parola, con i tuoi desideri, con la tua volont; il contatto del mio nulla con l'infinito dei tuoi Miste-
ri (q. 118:1945).
Per avere il contatto sensibile coi Misteri , l'anima deve portarsi sul Monte del Signore. Il Monte
il Tabor, il Calvario, l'Oliveto; l'Altare, il Tabernacolo, la Mensa Eucaristica; il Crocifisso, il
suo Sangue . Deve salire velocemente lass, uscendo da se stessa per contemplare e adorare, e ri-
discendere poi nell'intimo dello spirito per prepararlo alle manifestazioni del Signore, all'effusio-
ne della sua grazia, ai contatti con la sua Passione, col suo Sangue, col suo amore (q. 117:1945).
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E in questi contatti Suor Antonietta sente che il respiro, lo sguardo, il pensiero si fondono nella
verit del Preziosissimo Sangue...; che la vita, l'attivit, la volont, tutto l'essere sopraffatto dalla
forza e dall'essenza del Sangue (q. 125:1945). Sperimenta anche l'ebbrezza, la quale non un go-
dimento sensibile, un'esaltazione del sentimento, una volutt del cuore: l'adesione pura e perfetta
alla virt del Mistero (q. 22:1942).
Non di rado Suor Antonietta narra di visioni e di parole, unite a volte fra loro, altre volte indipen-
denti. Ella vede una visione adorabile; ascolta le comunicazioni di Ges le cui parole sono deli-
ziose e suadenti; d la propria risposta d'amore che sempre una volont di seguire Ges nella
via della sua Passione, raccogliendo il Sangue e adorando (q. 30:1927).
Che dire di queste visioni e parole? Non si pu mettere in dubbio la sincerit della Religiosa e la sua
semplicit nel descrivere i particolari e riferire i dialoghi; n si pu spiegare il fenomeno chiamando
in causa l'allucinazione. Suor Antonietta portata a dare figurazione sensoriale alle proprie conside-
razioni, e parla con se stessa e risponde a se stessa come accade nel parlare di una persona con
un'altra. Tutto dunque frutto della sua attivit di meditazione, dalla quale per non possiamo
escludere l'attivit dello Spirito Santo che l'aiuta a formare parole vere. Quelle comunicazioni,
poi, che riceve durante la contemplazione, spesso le traduce in forme di visioni o di dialoghi. Ci
non significa per che non si tratti di vere visioni e di veri dialoghi.

Tutta l'esperienza spirituale di Suor Antonietta ha un centro, un'origine e un fine: il Sangue di Cristo.
Dir un giorno: Il Mistero del Sangue di Ges sar il centro della mia vita, l'unico sospiro del mio
cuore, il rifugio, la sede, il talamo dell'anima mia (q. 27:1926). E un altro giorno sar il Signore a
dirle: Non stato uno scherzo l'averti attratta nella corrente del mio Sangue, ma una volont: la
mia volont (q. 123:1945)
In uno dei giorni di Ritiro spirituale del 1935, Suor Antonietta comprende e gusta la sua via
speciale alla santit: La mia via segnata. Una via di Sangue divino. Corrisponde a una via eccel-
sa e profonda, aspra e dolce, velata di tenebre e smagliante di luce, tutto fuoco e spesso gelida, im-
mensa e spesso invisibile, rapida, sicura, elettissima (q. 73:1935)
Qualche anno prima della sua morte si domanda come apprese l'altissima idea del Sangue Prezio-
so , e quale forma l'attrasse all'altare. Fu una visione intellettuale, immaginaria, corporea?
Vidi il Sangue rigogliare nel Calice e traboccare e scendere come se realmente fossero colpite le
pupille dalla mirabile visione? O fu una visione intellettuale? Chi sa! ... Quell'attrazione indicibile
fu per me come un nuovo battesimo... (q. 105:1942).
Nel 1938 scrive di un'esperienza contemplativa avuta diciannove anni prima: Diciannove anni fa,
Ges si degnava di farmi contemplare ripetutamente la mistica scena dell'altare: il Calice ricolmo
di Sangue che gorgogliava e si riversava vivo sull'Altare con getto perenne... Oggi quel Calice
portato da Ges nell'anima mia e mi ha promesso che vi rimarr perennemente (q. 83: 1938).
Ogni tanto Suor Antonietta vuole precisare che cosa intende quando dice Sangue. Ne d una prima
specificazione nel 1923: Quando dico Sangue di Cristo non intendo alludere n alla sostanza, n
al suo colore, ai suoi elementi, al sangue; no, esso mi attrae come forza, vita, luce, grazia, dono di
Dio (q. 17:1923). Il Sangue dunque l'Energia di cui Dio ha fatto dono alla sua vita. Nel 1923, con
espressione concisa e robusta, definisce: Il Sangue di Ges Ges (q. 79:1936). Nell'ultimo anno
della sua vita vede nel Sangue il Cristo stesso e l'intera sua vita donata in amore, ripresentati sull'al-
tare: Il Sangue di Ges il sigillo della sua morte, l'espressione, la significazione, l'offerta, la po-
tenzialit della sua vita; tutto Ges che mi viene incontro con le tenerezze del suo amore e la pro-
fondit del suo dolore (q. 117:1945); l'immolazione della Croce e quella dell'altare (q. 125:1945).
Altre precisazioni la Religiosa le dar quando vorr esporre il significato d'una vita nel Sangue, e
che si trovano tutte compendiate in una dichiarazione del 1927: Vivere nel Sangue di Ges vuol di-
re unirsi a Ges incarnato, crocifisso, morto, risorto per noi: unirsi a lui per compiere i quattro al-
tissimi atti dell'adorazione, del ringraziamento, della riparazione e dell' impetrazione (q. 32:1927).
Quando Suor Antonietta nomina il Sangue di Cristo, ne mette in evidenza la ricchezza e la potenzia-
lit con aggettivi e con immagini originali. Il Sangue vivo, caldo, profumato, divino, prezioso, be-
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nedetto, purissimo, incisivo, rifulgente. Il Sangue di Ges per l'anima come la luce che piove sui
fiori e la rugiada che li imperla e la brezza che li bacia (q. 125:1945); come la pioggia che non
lascia senza il suo bacio nemmeno le pietre...; come la parola con i suoi accenti soavi... ; come lo
sguardo che tutto abbraccia; come il pensiero che ha manifestazioni infinite (q. 125:1945); una
catena d'oro che ci lega all'augusta Trinit, alla Chiesa, e specialmente a quelli che soffrono (q.
125:1945; il fiume che attraversa e feconda tutta la terra...; la misteriosa acqua che scaturisce
dalla fontana eucaristica (q. 117:1945).
Ma il simbolo del fuoco che Suor Antonietta usa con predilezione, apprendendolo dalla grande
Tradizione patristica e spirituale, per significare l'Energia purificatrice e trasformante del Sangue e,
soprattutto, per evidenziare la stretta relazione che esiste tra il Sangue e lo Spirito Santo: Il fuoco
lo Spirito del Sangue (q. 117:1945).
Nel Sangue presente lo Spirito; l'anima che lo riceve, riceve con esso la vita dello Spirito Santo
come luce e calore (cf. q. 30:1927). Anzi, il Sangue un dono dello Spirito Santo, il quale lo fa frutti-
ficare nelle anime con operazioni incomprensibili, ma spesso sensibili (q. 52:1932; cf. anche q. 54:1932).
Dalle mani di Ges, dal suo Cuore, dalle sue membra il Sangue passa nella corrente d'amore dello
Spirito che incaricato di consegnarlo a noi e renderlo in noi sempre pi fecondo di purezza, di ca-
rit, di santit (cf. q. 121:1945).
Citando Alberto Magno, Suor Antonietta ama scrivere che il Sangue di Ges trae seco il raggio
fiammante dello Spirito Santo e lo porta nel cuore nostro che, a quella sorgente beve la gioia a
grandi sorsi fino all'ebbrezza. un sottile fluido divino che trae in noi lo Spirito vivificante del Cri-
sto (q. 122:1945). Nell'ultimo suo quaderno annoter semplicemente: Passa col Sangue il suo
Spirito e con lo Spirito il Sangue (q. 117:1945).
Nello Spirito che ella beve al Sangue, Suor Antonietta canter la bellezza, la potenza, la grandezza,
la santit del Sangue di Cristo (cf. q. 54:1932), particolarmente nel mese di luglio che la tradizione de-
dica al culto del Preziosissimo Sangue.
Compone, fra le altre, una lunga Litania di invocazioni al Sangue di Ges simili a rumore di ac-
que potenti che cadono dall'alto dell'ispirazione biblica e dell'esperienza mistica (q. 31:1927).
Le molte preghiere al Sangue di Ges, i cantici poetici, le brevi giaculatorie lasciano filtrare i te-
sori che la meditazione e la contemplazione accumulano nella sua anima, e fanno udire voci come
quelle dei seguaci dell'Agnello che cantano accompagnandosi con le arpe (cf. Ap 14,2 - 4).
Nel medesimo Spirito, Suor Antonietta medita, in amore adorante, le scene della Passione nelle qua-
li il Sangue dice la misura dell'amore e della sofferenza di Ges.
Non esitiamo ad affermare che ha bisogno di far sua tutta la sofferenza dello Sposo, di accompa-
gnarlo nei momenti delle effusioni di Sangue - che pi volte commenta lungamente - di baciare le
ferite e berne il Sangue per divenire lei stessa sposa di Sangue: sposa che dispone del Sangue di lui
(cf. 117:1945), ne sente il sapore (q. 123:1945), se ne riveste come di porpora adorabile (q.
121:1945), se ne riempie la bocca come di liquore (q. 8:1937 q. 80:1937), ne immedesima lo spirito (q.
117:1954), e diviene vittima di amore per la sua gloria (cf. q. 11:1939): tanto grande il bisogno di ri-
cambiare il sangue per il Sangue (q. 89:1939).
Dalla partecipazione alle sofferenze di Cristo, specialmente a quelle intime, Suor Antonietta si apre
al mistero di espiazione per i peccatori che anche oggi crocifiggono Ges, calpestano il suo Sangue,
lo profanano con Comunioni sacrileghe.
Ella intercede, offrendo al Padre il Calice ripieno del Sangue della Vittima, sempre alzato tra la
terra e il cielo, prezzo della giustizia, prezzo del perdono, prezzo dell'amore e del dolore del Verbo
Incarnato (q. 11:1939; cf. q. 103:1942).
Offre al Cristo, Sposo di Sangue, il sangue del proprio cuore divenuto piccolo calice di oblazione,
e le sofferenze volontarie e involontarie della vita a complemento di ci che manca alla Passione di
Lui (Col. 1,24). Piange le proprie infedelt e mette se stessa fra i peccatori. Cerco riparazione - le
dice un giorno Ges -, chiedo conforto, chiedo anime comprensive, pronte a patire, a riflettere, a la-
sciarsi penetrare dalle mie sofferenze... Occorre l'amore nutrito di sacrifici, di dolori, di lacrime, di
pianto sincero per le incomprensioni degli uomini, per le debolezze delle anime che vorrebbero es-
sere sante...- Io sono tra queste, o Signore... (q. 117:1945).
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L'esperienza spirituale di Suor Antonietta costantemente attraversata e sostenuta da grandi devo-


zioni, il cui centro Ges Cristo che ha dato il suo Sangue per tutti gli uomini.
La devozione al Preziosissimo Sangue di Ges, l'istituzione pi magnifica della Chiesa (q.
33:1928), compendia tutte le altre devozioni: quella del S. Volto, delle Ss. Piaghe, della Passione,
della Morte, la devozione del S. Cuore, la devozione alla sua Augusta Divinit e alla sua Adorabile
Umanit (q. 31:1927).
Suor Antonietta conosce in maniera gustosa queste realt che la fede le pone davanti e l'amore
fa passare nella sua vita. Le celebra nel culto liturgico e con quei pii esercizi della tradizione che
caratterizzano la sua attenzione adorante e affettuosa alla Persona di Ges Cristo.
Non intende sapere e vivere che del Sangue: non conoscerlo la pi grande sventura, non glo-
rificarlo il patimento pi forte, non contenere le sue onde il sacrificio massimo (cf. q. 27:1943).
Perch, se tutte le devozioni della Chiesa sono nobili, questa la pi nobile; se tutte sono come al-
trettante stelle, questa come il sole che tutte le illumina, le avviva, le attrae, le assorbe (q.
90:1939). Infatti il culto al Sangue divino tocca il Cuore di Ges (cf. q. 109:1943): la devozione al Cuo-
re prepara quella del Sangue (cf. q. 12:1922), come la devozione del Corpo santissimo dispone a quel-
la del Cuore (cf. q. 40:1930). Tocca pure il Nome: il Sangue scaturisce dalle sante Membra nell'atto
stesso in cui si pronunciava per la prima volta il suo Nome (q. 33:1928) e in questo Nome trova in
definitiva il suo compendio (cf. q. 30:1927). Il Sangue inoltre porta alla Passione: nella contempla-
zione di questa, esso dice la misura della carit di Dio, apprezzato come dono stupendo, onorato
grandemente (cf. q. 105:1942). Porta infine alla Croce: su di essa l'effusione del Sangue ha consacrato
il mistico sposalizio di Ges con l'umanit; la sua contemplazione rende pi intensa l'adesione
al Mistero del Sangue prezioso, che a sua volta scolpisce nell'anima le impressioni pi forti della
Croce adorabile (q. 59:1932).
L'altra grande devozione di Suor Antonietta la Vergine Maria, la cui figura sempre vista all'in-
terno del Mistero del Sangue: Il Mistero del Sangue il Mistero di Maria (q. 90:1939). Maria infat-
ti la custode, la tesoriera, la depositaria del Sangue di Cristo, la sola che, dopo Ges, ne pu
comprendere degnamente il prezzo (q. 3:1932). la Mediatrice e la Regina di quel Sangue (q.
103:1942). Ella offr il Figlio al Padre nel rito della Presentazione, quando il sangue del suo cuore
precorse quello delle membra straziate di Ges, e da quel momento la sua vita accanto all'Agnel-
lo divino fu una perenne, mistica crocifissione spirituale (q. 123:1945). la prima Apostola del
Sangue di Ges: presso la Croce, accanto al Sacrificio, ella sta tra Ges e la Chiesa, tra Ges e le
nostre anime (q. 117:1945); ma anche la prima Adoratrice (q. 85:1938).
Le feste di Maria sono sempre per Suor Antonietta motivo di esultanza e di intercessione, nel San-
gue di Cristo. La celebra Immacolata perch concepita in quel Sangue, votata a quel Sangue, con-
sumata in quel Sangue (q. 92:1939). Nell'Annunciazione la contempla piena di grazia (q. 63:1933)
per virt, per i meriti, per la potenza del Sangue del suo Figlio (q. 92:1939).
La compatisce Addolorata dallo sguardo pieno di lacrime, velato dal sangue del cuore (q.
117:1945). L'acclama Assunta che sale al Cielo per virt del Sangue divino (q. 90:1939), mostrando
in lei il pi bel trionfo del Sangue di Ges (q. 13:1940). Ne ammira la bellezza e la potenza, che
sono bellezza e potenza del Sangue di Ges (q. 117:1945).

Da una pur semplice lettura dei quaderni di Suor Antonietta si colgono facilmente gli orientamen-
ti di fondo che caratterizzano la sua spiritualit.
L'orientamento cristocentrico, robusto nel contenuto e suggestivo nell'esperienza, particolarmente
accentuato. La centralit del Mistero di Cristo si identifica col Mistero del suo Sangue, accettato e
appreso non tanto come verit rivelata quanto come momento della Storia della Salvezza nel quale
si compie l'opera redentiva di Dio a favore degli uomini.
Suor Antonietta indugia lungamente nella meditazione e contemplazione di questa azione che si
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compiuta nel fatto dell'Incarnazione e della Passione - Morte - Risurrezione, e che si attua nei singo-
li uomini attraverso la Liturgia.
Dalla Liturgia eucaristica, in primo luogo, ella si lascia introdurre in una conoscenza sempre pi
profonda di Cristo nel suo Sangue: conoscenza-unione, perch ci che di Cristo viene annunciato
nella Parola, il Sacramento lo realizza. Questo fa capire bene il suo costante rapportarsi alla Messa,
alla quale intende assistere tutte le volte che sar celebrata fino alla fine dei secoli (q. 125:1945), e
il suo amore ed entusiasmo per i Sacerdoti che la celebrano.
Ma, della Messa, lei vive drammaticamente l'atto della Consacrazione nel quale tutto viene come
sceneggiato, e avverte intensamente il momento della Comunione durante il quale riceve le comu-
nicazioni e sperimenta le operazioni divine e le estensioni del suo spirito.
Dir: La manifestazione del Signore dinanzi a noi: il Sacrificio, il Tabernacolo, il Sangue divino
offerto ininterrottamente al Padre per noi... Ma, specialmente, la S. Comunione che rivela il Si-
gnore... Egli entra nell'anima, e le potenze trasaliscono, e l'intelligenza assorbita dai suoi splen-
dori, e il cuore si espande..., e lo spirito sente circolare in s la vita nuova (q. 62:1933).
Tutta questa realt sacramentale Suor Antonietta poi la prolunga nella devozione al Sangue che,
per altro verso, dispone al Sacramento.
L'orientamento ecclesiale consegue a questa centralit del Mistero di Cristo. Cristo col suo Sangue
presente e attivo nella Chiesa, alla quale non cessa di rivelare il suo Mistero e donare il suo Spirito.
nella Chiesa che si attua e si realizza una vita incentrata in Cristo e vissuta secondo lo Spirito di
Cristo e le esigenze della Chiesa stessa.
Suor Antonietta perci vuole essere nella Chiesa la piccola goccia del tuo Sangue divino, per vive-
re in Te, per consumarmi in Te, per compiere perfettamente la missione del Tuo amore in tutte le
anime; desidera essere membro vivo di questo Corpo Mistico, e adorare Ges in questa Istitu-
zione (q. 31:1927), cogliendone la sua presenza soprattutto nel Papa, nei Vescovi, nei Sacerdoti e nel-
la Storia millenaria della Chiesa.
Dall'orientamento cristocentrico ed ecclesiale, Suor Antonietta si eleva al Padre e allo Spirito, della
cui presenza fa esperienza gaudiosa (q. 54:1932). Negli ultimi anni potr scrivere: L'anima cri-
stiana, vivente nella Chiesa, viva e attiva nel Corpo Mistico di Cristo, orientata verso i grandi Mi-
steri, in societ col Padre, col Figlio, collo Spirito Santo (q. 106:1942)
Un giorno Suor Antonietta si domand: Perch non tutti comprendono le meraviglie operate dal
Sangue di Ges? Perch non parliamo sempre di questo Mistero d'amore? Perch non sacrifichia-
mo la vita per esaltarlo? Dopo la mia morte qualcuno raccolga questo patrimonio celeste e lo par-
tecipi alle anime! Amen (q. 1:1929).
Dalle pagine dei quaderni dove ella lo aveva depositato, abbiamo raccolto il patrimonio celeste,
e col presente lavoro lo partecipiamo, pubblicando brani che possono maggiormente interessare
ai cultori del Sangue del Signore e a quanti desiderano conoscerne l'azione plasmatrice nelle
anime. Costoro tuttavia, familiarizzati ormai con il linguaggio e con lo spirito del concilio Vaticano
II, potranno rimanere perplessi di fronte a taluni modi di concepire e vivere la vita spirituale, e al ti-
po di linguaggio usato per trascrivere momenti di previlegiata esperienza.
Desideriamo pertanto avvertire che la spiritualit di suor Antonietta, pur cristocentrica e gi larga-
mente attinta dalla Liturgia, risente di un modello spirituale, i cui caratteri fondano e animano l'i-
deale di santit dell'epoca: affermazione del primato dei valori religiosi; esigenze della vita contem-
plativa come anima di ogni apostolato; forte affermazione della nozione di sacrificio, attraver-
sata da correnti vittimistiche e aperta alla espiazione e alla riparazione; presenza di molti
elementi ascetici miranti a formare caratteri forti, e tendenti a volte ad un volontarismo eccessivo.
Il nostro avvertimento si estende anche al tipo di linguaggio che suor Antonietta usa per dirci la sua
esperienza spirituale. il caratteristico linguaggio che si costituisce e si formula ogni qualvolta una
determinata vibrazione commuove lo spirito di chi ha la passione infinita di Dio.
I modi comuni di pensare e di sentire sono trasformati, e si portati a trascrivere la propria espe-
rienza indicibile secondo un modo che supera le regole del discorso razionale e si affida allo splen-
dore misterioso di immagini oscure e al gioco poetico dei simboli. Solo l'immagine e il simbolo in-
fatti, con la loro ricchezza di concetti, formano il modo di parlare pi adatto alla manifestazione
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della Presenza di Dio e del suo Cristo.


Tuttavia, al di l della ricerca del modello spirituale e del parlare mistico di suor Antonietta, c' la
sua esistenza quotidiana bruciata dall'amore per il Cristo che dona il suo Sangue.
Dicendoci l'esperienza di Lui con un linguaggio irriducibile, che pu talvolta sorprenderci, ella ci
ricorda che il Cristo Vivente e che lo si conosce soltanto conducendo la propria vita alla sua se-
quela, secondo la modalit della passione d'amore.

Nei quaderni leggiamo due racconti autobiografici: uno, scritto nella luce del Sangue di Ges
durante i SS. Esercizi del 1926, quinto giorno; l'altro, redatto il 15 marzo 1945 in occasione del suo
50 di Vita Religiosa. I testi si trovano, rispettivamente, nel quaderno 27 e nel dattiloscritto Per
il 50 di Vita Religiosa, quaderno 119 (pp. 409-418). Essi ci permettono di rilevare le molte tappe
della vita di Suor Antonietta.
1876 - 1 gennaio: nasce a Crespano del Grappa e viene battezzata con il nome di Angelina.
1881 - Prima Confessione. Volont, espressa nel cuore, di essere sempre di Ges.
1885 - Prima Comunione: l'incontro reale col Sangue di Ges.
1887 - Santa Cresima: la mente si apre ai doni del Signore e alle effusioni della sua grazia.
1888 - Incominci la Comunione quotidiana e, in essa, i colloqui con Ges.
1891 - Professione Religiosa nel Terz'ordine Francescano e Voto di Castit.
1895 - Entra in Noviziato, a Milano, tra le Suore di Carit delle Sante Capitanio e Gerosa. Pi tardi,
la grazia dell'abito della Suora di Carit.
1896 - La S. Professione, i Voti che mi unirono a Ges per sempre.
1904 - Pronuncia i Voti Perpetui.
1911 - A Venezia, per cura, a ritemprare le corde vocali scalfite.
1919 - Data memoranda, scritta in Cielo e nell'anima a caratteri di Sangue, di cui solo il Signore co-
nosce l'arcano mistero.
1920 - Grandi sofferenze fisiche la cui grazia d un impulso nuovo alla vita intima orientata verso il
Mistero.
1923 - Morte straziante di una giovane sorella, madre di quattro figlioli... Grazia di adorare serena-
mente la volont di Dio.
1926 - A Roma per la Beatificazione di B. Capitanio. Giubileo. Udienza di Pio XI e privilegio di as-
sistere alla sua S. Messa nella Cappella privata e di fare la S. Comunione dalle sue mani.
1929 - Morte della Superiora Provinciale Suor Clementina Azzini con la quale aveva vissuto diciot-
to anni nella unione pi intima ed alta di apostolato, di sofferenza, di attivit.
1933 - A Roma per la Beatificazione di V. Gerosa. Nuova Udienza di Pio XI. Giubileo. A Grottafer-
rata privilegio della Comunione sotto le due specie.
1935 - Assiste alla morte del Card. Pietro La Fontaine fra le cui mani mette il Crocifisso della sua
Professione, portato sul petto tanti anni.
1937 - Morte della Superiora Provinciale Suor Ernesta Gallotti con la quale ha condiviso per otto
anni preoccupazioni e fatiche. Nel settembre, nomina a Consigliera Generale.
1939 - A Roma con la Madre Generale e Consiglio. Partecipa all'Udienza privata di Pio XI, racco-
gliendo dalle sue labbra parole indimenticabili.
1942 - Ultimo viaggio a Roma, ricco di impressioni per una nuova Udienza di Sua Santit Pio XII.
Sr. M. Antonietta mor santamente nella Casa S. Bernardino del suo Istituto in Bergamo il 22 no-
vembre 1945.
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In questa trascrizione integrale dei quaderno, di Suor Antonietta, abbiamo rispettato la numerazio-
ne data dall'Archivio Generale delle Suore di Carit delle Sante B. Capitanio e V. Gerosa, e da essa
abbiamo poi estratto i molti brani che compongono questo lavoro.
Ogni brano stato da noi situato nella raccolta con una proprio titolo, ricavato dal brano stesso o
dall'immediato contesto, e contrassegnato da un numero progressivo. La citazione che segue ogni
brano indica il numero del quaderno manoscritto e porta la data del giorno o, in taluni casi, ne se-
gnala l'assenza. La successione dei singoli brani ha una duplice caratteristica: cronologica, relati-
vamente agli anni; numerica, relativamente ai quaderni.
Abbiamo cercato di armonizzare l'una e l'altra in una forma di progressione continua che rispettasse
il pi possibile la completezza dei singoli quaderni, anche se ci ha comportato talvolta una discon-
tinuit nel susseguirsi dei mesi e dei giorni.
Suor Antonietta infatti, appuntava i suoi pensieri e narrava le sue esperienze ora nell'uno ora nell'al-
tro quaderno. Non di rado, per non interrompere una serie di riflessioni (ad esempio, in quaresima
o in occasione di ritiri spirituali) ella scriveva in pagine di altri quaderno rimaste bianche, o ne
cominciava uno nuovo. Alcune volte, inoltre, ha cercato di costituire come un florilegio di pensieri,
scritti in date diverse e disposti poi in uno o pi quaderni, dattiloscritti e cronologicamente disconti-
nui, nel tentativo (forse) di delineare un'organica complementarit.
Si tenga presente infine che l'uso delle lettere maiuscole e delle minuscole non sempre omogeneo
nei manoscritti; e che la punteggiatura non di rado fa difficolt. Suor Antonietta scriveva in fretta!
Per parte nostra, abbiamo preferito lasciare il testo conforme all'originale.
Per la selezione dei brani, abbiamo tenuto costantemente presente il tema del Sangue, centrale nella
vita di Suor Antonietta, nell'intento di far conoscere la sua esperienza spirituale e il messaggio in
questa contenuto. Abbiamo raccolto perci i testi pi espressivi e trascritto pagine nelle quali la Re-
ligiosa ci offre anche momenti di riflessione dottrinale. Se ripetizioni di argomenti si possono rile-
vare, esse sono soltanto apparenti; in realt si tratta di sfumature significative.
Confessiamo con vivo dispiacere di aver dovuto rinunciare alla pubblicazione di molte pagine ric-
che di insegnamento e di consolazione spirituale, come gli scritti dedicati alla Passione e al Sa-
cerdozio. L'omissione tuttavia non diminuisce il dovizioso patrimonio che Suor Antonietta ci ha
lasciato, n indebolisce la sua statura, che proprio nel Sangue di Cristo trova il suo peso e la sua
misura originali.
Avvertiamo che gli originali si trovano nell'Archivio Generale della Casa Generalizia delle Suore
di Carit, via S. Sofia, 13 Milano.
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1913
1 - Il tuo Sangue scenda sopra tutti
Eccomi, o Ges, ai piedi della tua Croce, accanto a Maria, a Giovanni, alla Maddalena.
Eccomi, o Ges, con le braccia tese verso di Te, nel desiderio di partecipare ai tuoi martiri, nel desi-
derio di sollevarti dai tuoi spasimi, nel desiderio di consolarti.
O Ges, splendore eterno del Padre, maest e bellezza infinita che Ti sei ridotto in cos umile stato e
in cos profonda abiezione; Ges, martire divino per i miei peccati, vittima di tutte le colpe umane,
abbi piet di me. Il Sangue prezioso, che sgorga dalle tue ferite, discenda sull'anima mia, la purifichi,
la renda bella ai tuoi occhi, pura e santa. Sangue prezioso, versato per redimere tutto il mondo,
scendi sopra di me: io voglio ripetere con fervore e con speranza, per adorazione e per riparazione
le parole dei tristi giudei. Il tuo Sangue, o Ges, scenda sopra di me e sopra di tutti, cancelli le no-
stre colpe, ci renda grati ai tuoi benefici, fedeli alla tua grazia, perseveranti nel bene, forti nella pro-
va, generosi nel sacrificio e nella pratica della virt.
Sangue prezioso di Ges, corrobora e difendi e rendi vittoriosa la Chiesa, converti i peccatori, salva
tutto il mondo. Sanguis Christi, inebria me. q. 1: s.d.

2 - Vivere accanto a Ges grondante Sangue


Offriamo a Ges, non soltanto i dolori e le amarezze della vita per averne conforto e sollievo, ma
cediamogli anche le piccole gioie e le soddisfazioni legittime, chiedendo in cambio i tesori della
sofferenza. Che contraddizione! Noi vogliamo abbracciare Ges, ma Ges glorioso sul Tabor e
sull'Oliveto. E non pensiamo che, prima di raggiungere le altezze del trionfo, bisogna chinarci ad
agonizzare sull'orto degli ulivi e stenderci sulla Croce del Calvario.
Ah! se sapessimo intendere il mistero del dolore! Se sapessimo vivere accanto a Ges grondante
sangue, quale forza dalle nostre prove! Se sapessimo abbracciare Ges sulla croce, quella croce sa-
rebbe il nostro trofeo e la nostra salvezza. q. 2 : s. d.

1914
3 - Compiere ci che manca alla sua Passione?
Contemplando Ges agonizzante nell'orto degli ulivi e morente sul Calvario, vittima per i nostri
peccati, Ostia di propiziazione e di redenzione, noi sentiamo il bisogno di stendere le braccia per
sollevarlo nelle prostrazioni dell'agonia, per abbracciarlo tra gli spasimi della Croce, sentiamo il bi-
sogno di ringraziarlo di tanto sacrificio e di corrispondere a tanta Redenzione.
Ma perch non sentiamo il dovere di ringraziarlo quando ci invia un po' di pena? perch non abbia-
mo il coraggio di chiedergli un po' di dolore e di sofferenza per partecipare ai suoi martiri e compie-
re ci che manca alla sua Passione? q. 5: s.d.

4 - La Croce il mistico altare


La Croce! il mistico altare, pi regale dei troni, pi prezioso dei regni! Il Sangue di Ges, che stil-
la dalle piaghe sacrosante, purifica, corrobora, divinizza l'anima, la inebria di soavit, le caparra
del Cielo e fonte di benedizione. Oh! Siamo felici di starcene ai piedi della Croce di Ges, e il no-
stro sospiro angoscioso sia di amore, e l'amore sia abbandono al Cuore di Ges. q. 6: s.d.

1916
5 - Dammi la Croce, o Signore!
Dammi la Croce, o Signore!. Fu il grido dei Santi e salirono il Calvario seguendo Ges. Non vol-
lero altro sulla terra: croce e martirio, distacco e dolore. Vollero come Ges passare disprezzati, di-
menticati, negletti da tutti; vollero l'umiliazione, la povert, il patimento: null'altro!
Dammi la Croce, o Signore! Anch'io balbetto queste parole come un piccolo bimbo che ripete a
stento, tronche e difettose, le parole dei grandi. Lo so che la croce martirio, e che il martirio, seb-
bene lo chieda a Te ogni mattina, come grazia, mi spaventa. Ma Tu, o Signore, sei potente, sei buo-
no, sei Padre ed amore. La tua forza sar il mio sostegno, la tua bont, come luce dissiper ogni te-
nebra, come dolcezza attenuer le mie pene, come speranza sar il mio conforto ed il tuo amore sar
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la mia guida. Dammi la croce, ma dammi, o Ges, la tua grazia; dammi la croce, ma dammi il tuo
amore; dammi la croce, ma dammi la pazienza, il fervore, la costanza. Per favore dammi la croce,
quella che pare a Te, quella che mi guider alla perfezione, alla santificazione, al tuo regno.
Dammi la croce, ma che io, conoscendola, l'apprezzi, la tenga cara, la porti alta come vuoi tu; la
tenga nascosta, tutta, nel cuore, perch Tu solo abbia la fragranza de' miei sacrifici e delle mie pene.
q. 3 : novembre, s. g.

6 - Il dolore salga, il Sangue discenda


Se ci ami ancora, se ci perdoni, se ci vuoi salvi, deh! o Signore, ridona alla terra il tuo sorriso!
Abbi piet di tutti! Il dolore che ci opprime salga come espiazione ed il tuo Sangue divino discenda
a redenzione nuova, a nuovo patto d'amore, di grazia e di benedizione. q. 3 : 31 dicembre

1917
7 - Sangue fin dai primi giorni
Sine Sanguinis effusione, non fit remissio.... E Tu Ges buono, incominci a versare il tuo Sangue
divino fin dai primi giorni della tua vita mortale. Per tutta l'umanit, per la povera anima mia, Tu
porgi al Sacerdote le tue membra tenerissime e dalla ferita, dallo strazio prodotto dalla lama spietata,
fluisce, a mia redenzione, la vita della tua vita. O mistero di carit, o bont del nostro Iddio! Se non
ci danno speranza le tue piaghe, se non tendiamo le braccia al tuo amore, se non schiudiamo il cuore
al tuo Sangue divino, abbi piet di noi! ... In questo giorno della tua circoncisione Tu mi hai donato
la vita del corpo e largita la grazia dell'anima; giorno fortunato perch le tue ferite si apersero per
sanarmi e il tuo Nome risuon come caparra di amore e di benedizione. Salvami adunque, per il tuo
Sangue e per il tuo Nome, o dolcissimo Ges. Sanguis Christi, inebria me.
Aspersio Sanguinis tui sit mihi ablutio omnium delictorum meorum. q. 3 : 1 gennaio

8 - Purificati dal Sangue, possiamo risollevarci


Inchina, o Signore, la tua bont verso la nostra umiliazione. Abbiamo smarrito la via, non abbiamo
ascoltato la tua parola. Ingrati, cattivi e superbi abbiamo gridato il non serviam dell'angelo ribelle,
ma il grido si convertito in flagello e la nostra rovina frutto della nostra colpa.
Chi pu sollevarci se non la tua misericordia? Miserere nostri Domine, miserere nostri.
Ricorda le tue antiche misericordie e, per la tua immensa bont, rinnova il tuo perdono. Fa che puri-
ficati dal Sangue di Ges possiamo risollevarci dalla nostra colpa, sperare ancora il tuo aiuto e ri-
temprarci nel tuo amore paterno. q. 7 : 16 dicembre

1918
9 - Nel Sangue, il pegno della misericordia
Nel tuo Sangue prezioso e nella tua Redenzione abbiamo, o Signore, il pegno della tua misericordia.
Piegati sotto la sferza de' tuoi flagelli, alziamo al tuo Cuore il gemito dei nostri dolori. Ci hai trova-
to cattivi, ingrati e indegni delle tue benedizioni, ed ora la tua giustizia ci strazia con le sue vendette.
Plcati, o Signore, Dio nostro. Siamo figli tuoi, figli della tua creazione, redenti dal tuo Sangue, ri-
generati dal tuo amore. Plcati, o Signore, con l'oblazione di Ges, che ogni giorno si rinnova
sull'altare del Sacrificio, plcati con il prezzo del suo Sangue divino, con la sua carit. q. 7.- 1 gennaio

10 - Per riconquistare la pace, invocare il Sangue


Allontanatosi da Dio, l'uomo perde la pace: per riconquistarla, non occorrono trattati diplomatici,
non convenzioni, non decreti. Basta ritornare a Lui con la fede, con la piet, con la giustizia, con
l'amore; basta mettersi sotto la Croce e invocare il Sangue prezioso di Ges ed i meriti della sua
Redenzione. q. 7.- 5 gennaio

11 - Ges mor vittima della sua carit


La Redenzione! Ges passato sulla terra amando, soffrendo, facendo del bene a tutti e mor vitti-
ma della sua carit. Questo poema della Redenzione sar in Cielo l'argomento della nostra beatitu-
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dine. Quaggi non lo si comprende, meno ancora del Mistero della creazione, ma dobbiamo medi-
tarlo, farlo oggetto della nostra piet, del nostro amore. Ges vissuto, morto per noi; viviamo,
lavoriamo, sacrifichiamoci, moriamo per Lui, per Ges. q. 9 : luglio, s.g.

12 - Mettiti nell'orto accanto a Ges


Quando la natura grida forte Transeat a me calix iste rispondi, anima mia: Omnia possum in eo
qui me confortat. Omnia! Mettiti allora nell'Orto accanto a Ges, prostrati bocconi sul terreno in-
zuppato del suo Sangue, t'incontrerai con il suo volto divino, con la sua bocca divina, e da esso, pi
che dall'Angelo, sentirai uscire le parole del conforto supremo, la promessa del gaudio immortale
riserbato ai doloranti e riprenderai la via con la generosit dei santi. q. 9 : agosto. s.g.

13 - Ges volle per s tutto il dolore


Ges venne al mondo per patire: dal presepio al Calvario non conobbe che due vie, quella dell'amo-
re che lo guid al Calvario, quella del dolore che lo port al Cielo. Il patire per la virt ci che la
rugiada, la luce e il calore sono per i germogli. Il dolore trasforma il buon seme che nel cuore; lo
feconda, lo sviluppa; esso porta a maturazione gli splendidi frutti dell'eroismo. Il dolore purifica, ri-
tempra; ci spoglia della terra e ci fa pi degni di toccare il cielo. Ma se non vi fossero motivi nostri,
individuali, per considerare il dolore come provvidenziale, per accettarlo con devozione e amarlo
con predilezione, basterebbe pensare a Ges: a Ges che volle per s tutto il dolore, nelle membra e
nel cuore, per tutta la vita, coronandolo con una morte straziante e crudele, lo volle per la sua Madre
Santissima, per i suoi santi, per i suoi prediletti! q. 9 : 14 novembre

1919
14 - L'olocausto pingue perch il Sangue lo irrora
Il presente e l'avvenire, quello che mi consola, che mi affascina e che mi attrae, i desideri generosi,
gl'ideali pi santi, le dolcezze pi care, tutto depongo sul tuo cuore, Ges mio.
E l'olocausto pingue perch il tuo Sangue lo irrora, lo feconda, lo avvalora; perch la tua bont lo
accoglie, lo gradisce e lo sublima, perch infine sacrificando, in questa vita, tutta me stessa per il
tuo amore, ho il tuo amore che mi inebria e mi arricchisce della stessa tua grandezza e santit.
La nostra somma speranza sei Tu, o Signore! il tuo Tabernacolo la sorgente della nostra forza, e il
pegno della nostra vittoria il tuo Cuore adorabile. g. 7 gennaio, s.g.

15 - Traggo la speranza dal tuo Sangue


Perch non sono vissuta come i santi, senza macchie e senza infedelt? Sento, o Signore, la pena de'
tuoi giudizi; il cuore stretto dal rimorso crudele e l'anima paurosa invoca piet, invoca un'acqua
purificatrice, l'acqua della tua grazia; invoca il fuoco che ritempri, che ravvivi, che riscaldi, il fuoco
del tuo santo amore. Io mi rifugio nel tuo Tabernacolo, mi prostro ai pi della tua Croce.
Deh! per lo strazio delle tue carni immacolate, per il martirio del tuo cuore ferito, per le angosce de'
tuoi spasimi, abbi piet di me. Io traggo la mia speranza dal tuo Sangue divino; prostrata ai pi della
tua Croce, annichilita, pentita, supplicante, io sento tutta la potenza del tuo riscatto; sento il tuo
Sangue prezioso penetrare nelle intime fibre dell'anima, sento che esso pu tutto: purificarmi, riabi-
litarmi, santificarmi. O Sorgente inesauribile di salvezza, onda prodigiosa che scaturisci dal Cuore
di Ges, scendi in me in tutti gli istanti della vita perch, nonostante la mia volont, quaggi io sono
sempre debole, meschina, peccatrice. Sanguis Christi, inebria me. g. 11 : ottobre, s.g.

1921
16 - La piccola anima posta tra il Sangue e la colpa
Da ogni anima, come da una sorgente attiva e continua, partono rivi di peccati e questi crescono e
diminuiscono in proporzione dello studio dell'anima nel santificarsi, o dell'abbandono totale di ogni
energia atta a resistere alla colpa. E questi rivi di iniquit formano un immenso oceano che nessuno
pu misurare, un oceano spaventoso dove si accozzano tutte le passioni e il cui mugghio sale fino al
cospetto di Dio.
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Ma, da tutti gli altari del mondo scorrono, con maggiore attivit, rivi di Sangue; scorrono, per vie
misteriose, sopra quelli della colpa e formano oceani ancor pi immensi, profondi, capaci di coprire,
sommergere, distruggere l'oceano dell'iniquit. La mia piccola anima posta, da Ges, tra queste
forze poderose, tra l'iniquit e la grazia, tra il Sangue e la colpa, tra il cielo e la terra, tra il suo Cuo-
re santissimo e l'umanit peccatrice. Io sono un atomo, o Signore, la stella uscita, per la tua miseri-
cordia, dall'oceano delle colpe; porto in me - come tutti - le stimmate delle mie infedelt; non fidarti,
o Signore: piuttosto sommergimi nel tuo Sangue, e fa che mi distrugga in esso e per esso. q. 11: s. d.

17 - Raccolgo le stille preziose e invoco perdono


Ges vuole che, con il suo aiuto, dia al suo Cuore la grande consolazione di piangere, di impetrare,
di riparare per me e per gli altri, specialmente per le anime religiose. Anch'esse - ed io per prima -
confondono le loro acque con quelle dei peccatori, anch'esse si uniscono all'insulto, all'offesa, al
tradimento. La bocca adorabile di Ges versa vivo Sangue.
Raccolgo con devozione, adorazione e tremore quelle stille preziose e invoco per la loro virt,
dall'Eterno Padre, il perdono di tutte le mie colpe e di quelle dell'umanit.
S, o Ges benedetto, le mie labbra, bench umane, colpevoli e indegne, aderiscono alle tue divine,
immacolate, adorabilissime. Queste tue labbra che hanno ripetuto il Verbo della Sapienza, il Verbo
della Giustizia, della Santit e della Misericordia, ora celebrano, con un linguaggio pi ineffabile,
ardente come il fuoco, luminoso come la luce, il Mistero della tua infinita Carit. q. Il : s.d.

18 - Preparare nel cuore un calice degno


Ogni stilla di Sangue il grido del tuo amore supremo, il sitio del tuo Cuore assetato di amore,
l'angoscia per quelli che si perdono. O Sangue del mio Dio, o Sangue misterioso che sgorghi a fiotti
dalle sue labbra palpitanti, discendi nella mia povera anima, in tutte le anime, sorgente di vita nuova,
di amore nuovo, di immolazioni generose.
Io ti adoro prostrata nella polvere del mio nulla, voglio adorarti perpetuamente per tutti, voglio pre-
pararti nel cuore un calice degno di te, il Cuore divino di Ges, padrone assoluto di tutto il mio es-
sere, vivente in me nella pienezza della sua vita, per dare al Padre la gloria massima, l'amore mas-
simo e, con la mia vita, se fosse possibile, tutte le vite umane. q. Il : s.d.

19 - La grazia che discende nella Santa Comunione


E chi mai, anche tra i Santi, ha potuto ripresentarsi a Ges con tutta la grazia che Egli andava effon-
dendo nelle loro anime? - Se tu sapessi accogliere e contenere la grazia che discende in te nella
Santa Comunione, non sapresti sopravvivere perch la vita completa della grazia vita di Dio, e la
vita di Dio non si comprende che in Cielo. Immergiti nell'oceano della rigenerazione, esso ridona
tutte le grazie; lava l'anima nel Sangue prezioso, che sorgente di tutti i beni soprannaturali. Rive-
stita di esso, puoi ben presentarti al festino nuziale. - L'anima trasformata, inebriata.
Il Sangue divino distrugge ogni colpa, ogni pena; la tristezza scompare, l'indifferenza diventa ardore,
l'aridit diventa feconda, la debolezza si trasforma in forza poderosa, la morte stessa spunta i suoi
strali. Quanta luce, quanto ardore, quale soffio di vita crescente, operante, esuberante!
Voglio che questa Comunione sia come l'ultima della vita; che lo spirito compunto, purificato, santi-
ficato, si renda degno di essere il piccolo Tabernacolo di Ges onde possa essere accolto nei Taber-
nacoli eterni, in virt dei meriti, della carit, della misericordia del mio Signore. q. 11 : s.d.

20 - O ineffabile forma della sua carit


O suprema degnazione di Ges! O ineffabile, indicibile, inesauribile forma della sua carit!
Vuol beneficare e finge di chiedere benefici; vuol prodigare i suoi tesori e si piega a domandare la
mia povert; vuol sanare le piaghe del mio cuore e della mia anima e mi invita a contemplare le sue,
misteriose e sanguinanti, tenute vive lungo i secoli dal suo amore supremo!
Come ridir, o Signore, questo tuo amore? Potesse parlare l'anima, quando, immersa nel Sangue
prezioso, conosce le ferite che lo hanno prodotto; potesse parlare questo povero cuore, quando,
sprofondato nella caverna del tuo, conta gli strazi segreti che lo vanno torturando; potesse parlare lo
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spirito, quando, affidato alle tue mani che composero il mondo e reggono l'equilibrio di tutte le cose,
portato fino alla soglia de' tuoi Misteri pi occulti. O Signore, Tu hai scelto il nulla perch Ti dia
gloria, e questa gloria scaturisce ancora da Te che sei il Tutto. Gloria a Te nei secoli eterni!
Ci sono delle stille che non ritornano pi sulla terra. Attratte dal calore del sole, corrispondendo con
slancio possente alla sua attrazione, salgono, oltre gli spazi, tramutate prima in vapore, poi in picco-
le scintille e assorbite dalla fornace inestinguibile. q. 11 : s. d.

21 - Rivestirmi dei peccati altrui e chiedere misericordia


Oh! io chiedo per me misericordia! Lavami, o Signore, nel Sangue prezioso di Ges, abbrucia tutte
le mie iniquit con il fuoco dello Spirito Santo, ridonami la veste nuziale, la pienezza della tua gra-
zia, la giovinezza dell'amore. Allora potr, come mi chiedi, rivestirmi dei peccati altrui e, stretta alla
Croce di Ges, chiedere per il suo Sangue la tua misericordia; solo allora potr intensificare il mio
povero amore e presentarlo in sostituzione di quello che ti viene negato; solo allora, purificate le
labbra, potr avvicinarmi al Calice del Sacramento e invocare che il Sangue prezioso entri nel mio
cuore, affinch io lo possa adorare, invocare ed offrire come lo adorano, lo offrono e lo amano i
Santi e i Cherubini del Cielo, in riparazione di chi lo accoglie freddamente, senza la pienezza della
fede, la vivezza della speranza e l'ardore della carit. q. 11 : s.d.

22 - O stigmate adorabili del mio Ges!


Ges ha attratto a s con potenza sovrumana la povera, piccola anima e, dopo averle rinnovato la
stola immacolata, dopo aver deposto, con suprema bont e indicibile tenerezza, il bacio del nuovo
patto d'amore, ha ripetuto: - Su questa anima imprimer le mie stigmate, ma guai se, accanto ad es-
se, si rinnovassero quelle del peccato! La perfezione alla quale devi elevarti altissima, perch
sublime l'apostolato che ti assegno. Vi giungerai con la virt del Sangue, con la forza dell'amore,
con la grazia, che render sempre pi pura l'anima, con l'amore, che render sempre pi puro il
cuore. - O bacio divino, che versi nell'anima le supreme dolcezze del Cielo; o espansione sostanzia-
le di grazia, di purezza, di santit, di amore o nuova, sublime creazione che d allo spirito mille
slanci, mille forme nuove; o solco misterioso, che ti riempi delle mistiche produzioni dell'amore!
Chi celebrer la tua grandezza, la tua soavit, la tua possanza? O stigmate adorabili del mio Ges,
venite a piagarmi, non soltanto l'anima, ma il cuore e il corpo altres! q. 11 : s.d.

23 - La visione di una mano insanguinata


Pi volte durante il giorno, pass per lo spirito la visione di una mano insanguinata. Nel sonno e al-
lo svegliarmi, la mano ricomparve pi viva, con un foro sanguinante e, nel foro, un grosso chiodo
che insistentemente allargava la ferita spingendosi a ricrocifiggere la mano straziata. Forse Ges vo-
leva impressionare l'anima con i Misteri della sua Passione, forse li rendeva cos vivi e sensibili
perch l'anima, a sua volta, penetrata di amore e di dolore, ripetesse l'offerta delle piccole immola-
zioni. Nella S. Comunione Ges rinnova la visione, la sua candida, bellissima, adorabilissima mano
che sta per essere ricrocifissa, che gi sanguina per la punta crudele che vuole immobilizzarla.
- Sei tu che mi crocifiggi; la tua resistenza ai miei impulsi che vuole nuovamente legarmi all'ina-
zione, al martirio della croce. Questa mano benedetta dissipa i veli che ti nascondono sublimi veri-
t, essa ti schiude la via per le ascensioni soprannaturali, ti svela i misteri pi reconditi; ti porta sui
sentieri della grazia che guidano all'incontro con la Divinit; ti introduce nel sacrario del mio
Amore e del mio dolore, e tu la respingi con la tua incredulit, tu la paralizzi con la tua resistenza e
la crocifiggi con il chiodo spietato della tua ingratitudine. - q. Il : s.d.

24 - Aderire alle mistiche operazioni del Sangue


- Vedi, figliuola, conta, se puoi, le fibre che compongono questo Cuore immenso; ognuna di esse
corrisponde a un'anima; io vivo in esse e per esse e tutte le anime vivono in me e per me, mante-
nendo, con il loro amore, la mia vita. Guarda pi da vicino, vedi le fibre che non intendono questi
misteri ineffabili, che rifiutano il mio Sangue e, con esso, la loro vita e la mia vita. Contempla le fi-
bre pi vitali del cuore; esse rappresentano le mie anime pi care, le elette, le predilette. Almeno
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esse dovrebbero corrispondere agli intimi movimenti del mio Cuore, aderire alle mistiche operazio-
ni del Sangue, riceverlo, trasmetterlo, mantenere la circolazione, favorirne la trasmissione. Invece
anche tra esse ci sono le fibre morte, le ribellioni, le ripulse amare e pungenti e il Cuore trapassa-
to nel pi vivo, soffocato nelle sue espansioni, torturato ne' suoi slanci, straziato da nuove immola-
zioni. - q. M.- s. d.

25 - L'anima nutrita col Sangue cresce


O anima mia, slanciati in questo nuovo abisso di perfezione dove Dio e l'anima formano una sola
cosa, senza parti, senza divisione, senza principio e senza fine, senza limiti e senza misura!
L'anima nutrita col Sangue divino cresce senza accorgersi, vede dinanzi a s orizzonti infiniti, ode
voci misteriose e impara le grandezze dell'amore ben pi luminose di quelle della verit.
O Sangue, o Verit, o Amore! q. Il : s.d.

1922
26 - Immolazione
O adorabilissimo mio Ges, che Ti presenti, ad ogni istante, allo sguardo della mia anima, ricoperto
da piaghe profonde che deformano il tuo Corpo perfettissimo e straziano il tuo Cuore divino, perch
fatte dalle persone pi care e che meglio hai beneficato, io voglio rispondere al tuo misterioso ri-
chiamo con tutte le potenze dell'anima. In tutti gli istanti della vita io intendo ripetere l'offerta di tut-
ta me stessa: voglio deporre, su ogni piaga del tuo Corpo santissimo, su ogni ferita del tuo Cuore
angosciato, su ogni amarezza della tua anima triste, il mio poverissimo cuore perch vi porti tutto
l'ardore, la tenerezza, l'amore; perch sia come un piccolo riparo alle nuove ferite ed un balsamo pe-
renne a quelle prodotte dalla mia infedelt.
E, seguendo gli impulsi della tua grazia e l'attrazione irresistibile della tua misericordia, intendo
raccogliere tutte le gocce di Sangue che scaturiscono dalle sorgenti vive del tuo Amore, quelle che
nessuno apprezza, che ti vengono respinte, disprezzate, calpestate.
Voglio immergere, con me, tutte le anime nell'oceano immenso del tuo Sangue adorabilissimo, pre-
ziosissimo: voglio lavare in esso le mie colpe e tutte le iniquit del mondo, voglio adorarlo come si
adora il Padre e lo Spirito Santo perch esso non che l'espansione del loro Amore.
Voglio attingere da esso la forza per la vita esterna, onde sia perfetta; la luce per quella dell'anima
onde salga sempre pi per le mirabili vie del tuo Amore, voglio essere la piccolissima, segreta vit-
tima del tuo Sangue non compreso, non amato, non corrisposto.
Sanguis Christi, inebria me.
Voglio abbeverare il mio spirito a tutti i Calici della tua Passione, assorbendone la parte pi amara,
voglio che le mie povere labbra riparino, con la tenerezza e con l'ardore, il bacio sacrilego di tutte le
labbra profane: voglio intensificare, perpetuare la riparazione, accogliendo, come pegni del tuo
amore tutte le piccole immolazioni della mia vita oscura, con il sentimento, con la generosit e con
l'entusiasmo con cui si compiono quelle pi eroiche.
E siccome, o Ges, la tua immolazione perenne, cos voglio che la mia intelligenza sia perenne-
mente crocifissa con i tuoi piedi, calpestata dalla tua sovranit; voglio che la mia volont sia croci-
fissa con la tua mano destra, e in modo cos assoluto, ch'io non abbia pi giudizio mio, n desiderio,
n speranza di cosa alcuna; voglio che la mia libert sia crocifissa con la tua mano sinistra, fino a
impedirne l'impulso pi tenue; voglio che il mio cuore, sprofondato nella misteriosa caverna delle
tue amarezze, non abbia altra visione che quella del Sangue, altro sospiro che quello del patimento,
altra vita che quella dell'amore, il pi forte, il pi sublime, il pi infuocato. q. 12: s.d.

27 - Offrire tutte le immolazioni di Ges


Insieme a Ges, avvalorata dai suoi meriti, sostenuta dalla sua grazia, infervorata dal suo amore,
con le stesse sue labbra insanguinate, con il suo Cuore squarciato, con il suo Sangue vivo che grida
piet, misericordia e perdono, io Ti offro, o Signore, il poverissimo mio essere, la mia volont, il
mio cuore, la mia vita, le mie speranze pi care e pi sante, le mie aspirazioni pi ardenti, perch Tu
possa, ad ogni istante, prendermi tutta: sacrificarmi come vuoi, nell'anima, nel sentimento, nell'a-
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zione; perch Tu possa, ad ogni istante, privarmi di tutti i beni del corpo, del cuore e dello spirito,
ritenendo la mia consumazione come l'omaggio pi umile, ma pi generoso, alla tua Maest Sovra-
na, degna che tutte le creature si annientino per la tua gloria.
Con la mia piccola, sincera, irrevocabile immolazione, che ripeto e sempre ripeter nei limiti
dell'obbedienza, intendo di offrirti, o mio Dio, ad ogni istante, e non solo durante la vita, ma anche
lungo tutti i secoli, fino all'ultimo istante del tempo, tutte le immolazioni di Ges, tutto il Sangue
che versa per la redenzione del mondo, e intendo di offrirlo in riparazione alla tua Divina Maest,
tanto oltraggiata dai nostri peccati, e di applicare i suoi meriti preziosi, possenti ed infiniti ad ogni
anima, a tutte le anime che vivranno lungo i secoli, onde siano purificate, santificate, ridonate al tuo
Cuore con la candida veste della giustizia, con quella sfolgorante della carit.
Chiedo, o Padre Santo, che per i patimenti della Croce e per quelli dell'altare, per gli infiniti abban-
doni del Cuore di Ges, siano risanate le piaghe dell'umanit; che la nostra vita terrena non sia che
lo slancio per quella celeste; che tutte le menti, tutti i cuori, tutte le anime rispondano al sitio di Ge-
s, per dare a Te, o Padre nostro, la gloria massima nei secoli eterni!
O Padre Santo, disseta la tua giustizia nel Sangue dell'Agnello immolato per noi!
O Ges, imprimi la tua passione nella mia anima, le tue pene nel cuore, le tue piaghe nel corpo!
O Spirito Santo, accresci in me la luce, la forza, la grazia, l'amore! q. 12 : s. d.

28 - O Porta regale e magnifica!


Santo giorno di ritiro che mi schiude le vie misericordiose dell'amore.
Gi da parecchi giorni, dal giorno del Sangue e della Morte (Venerd Santo), Ges, mostrandomi il
petto squarciato, mi fece osservare, non solo la ferita prodotta dalla lancia di Longino, ma una ben
pi lunga profonda e straziante, prodotta dai nostri peccati.
O Porta regale e magnifica che introduci nel sacrario della Divinit! O piaga misteriosa, sanguinan-
te e sfolgorante, da cui scende il balsamo delizioso che purifica, che ritempra, che divinizza, Ti ado-
ro! Aderisco alla tua attrazione, mi unisco al tuo martirio, desidero di comprendere il tuo mistero,
voglio immolarmi per glorificarlo. q. 12 : maggio, s.g.

29 - La mia anima segnata con una croce di Sangue


M'illudo quando vedo che il Sangue scorre a rivi, ininterrottamente, lungo la Croce, lungo le mani
del Sacerdote, e ascolto l'invito a raccoglierlo, e sento le labbra aderenti alle piaghe, fisse su quella
del Costato? M'illudo, sentendo il tuo Capo coronato di spine, il tuo Volto Divino straziato e moren-
te, chini sul mio petto, nella ricerca della fedelt, della compassione, della tenerezza, e della ripara-
zione? M'illudo, vedendo la mia povera anima come una candida colomba segnata da Te con una
piccola croce di Sangue sul petto, rinchiusa nel tuo Cuore e trasformata in fiamma ardente e la croce
in luce fulgidissima? vero che la purezza produce, raddoppia l'amore e il Sangue si trasforma in
splendore? q. 12 : 1 giugno.

30 - Il Cuore nascosto da un profluvio di Sangue


Come sulla Croce, cos nell'Eucarestia lo stesso Ges che s'immola e che d il suo Sangue con le
stigmate della Passione: in Paradiso lo dar con quello dell'amore.
Ges mi si presenta, come altre volte, con il petto squarciato e chiedo il perch di quell'insistenza e
perch il Cuore nascosto da un profluvio di Sangue. Perch la piaga e non il cuore?
L'umanit aveva paura della Croce, del suo petto insanguinato, ed Egli, per avvicinarla, mostr a S.
Margherita il Cuore palpitante di amore. Sormontato da una croce ed avvolto di spine equivaleva, a
chi voleva intenderlo, a una manifestazione di misterioso dolore, ma ancor pochi lo capiscono, e i
segreti e i tesori di quel Cuore restano sepolti. Tuttavia la devozione al S. Cuore era una preparazio-
ne a quella del Sangue. Ed ecco la piaga viva, ecco la sorgente prodigiosa, inesauribile della vita
eterna. Anima siziente, vieni e bevi; vieni e aspergiti, vieni e inabissati nelle acque della misericor-
dia. Come la divinit andata manifestandosi agli uomini con un crescendo meraviglioso, cos la
Sacra Umanit di Ges va spiegando a poco a poco i suoi Misteri.
Venite ad aquas fu detto per la voce del Profeta; ora la voce stessa di Ges che ripete: Venite
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ad Sanguinem.
Ma ci che caratterizza questa nuova manifestazione di amore, sono le mani di Ges poste accanto
alle ferite nell'atteggiamento di raccogliere il Sangue e di trasmetterlo pi facilmente alle labbra as-
setate. Avvicinati, o povera umanit, o povera anima mia: se tu sapessi il dono di Dio, l'ebbrezza
che infonde quel Sangue, la luce che porta nello spirito, la forza con cui slancia il cuore alla ricerca
del vero bene immortale! Oh! perch non posso scolpire come la vedo l'immagine del mio Ges,
cos piena di carit, di tenerezza, di misericordia? Il Sangue scende senza intervallo dalle mani alle
anime, senza toccare la candida veste della sua gloria. Quanti misteri, quante significazioni!
Le intuisco, le comprendo, le gusto, ma non posso esprimerle. Sono pi le gocce di quel Sangue o i
peccati? Sono pi i peccati. Ma una goccia sola li distrugge tutti, se il peccatore lo vuole.
la volont che bisogna muovere. Da quel Sangue purissimo, divino, esala un profumo di cielo e il
profumo si espande su tutta la terra: oh! la potenza della mediazione di Ges: perch non vi pen-
siamo, perch non vi partecipiamo? L'acqua disseta, il Sangue alimenta.
Cos l'invito fatto da Ges pi magnifico di quello preannunciato dal Profeta.
Ges mi fa osservare, da lontano, delle piccole colombe nere; povere anime colpevoli che si fanno
bianche man mano che si avvicinano al Sangue che scorre sul terreno.
Ci sono poi le colombe candide svolazzanti per la forza acquistata da quel vino pretto; ci sono le
piccole colombe sfavillanti che salgono fino alle mani, ci sono quelle splendide e quelle invisibili
che entrano nel cuore. Oh! le trasformazioni, le ascensioni delle anime in virt del Sangue di Cristo!
Bevi, ascendi ed entra. Se tutta la vita fosse spesa adorando tale atteggiamento di Ges, sarebbe ri-
colma di tesori e di delizie. q. 12 : luglio, s.g.

31 - Il Sangue della vita e il sangue della morte


Ges si presenta nuovamente con la sua larga ferita sul petto e le mani ripiene di Sangue: ma vi ag-
giunge un segno ancor pi vivo della sua carit. Per avvicinarmi a Lui e secondare le sue brame, de-
sidero che il mio cuore sia pure ferito. Ges non aspettava che questa corrispondenza.
Egli stesso lo ferisce ed in qual modo e con quale misericordia lo risana! O Dio, possibile che, do-
po avermi ferito cos, Tu scenda ad attingere, con le tue labbra divine, la corruzione che ne esce?
- S, figliuola, possibile: nel Calice offertomi dall'Angelo nel Getsemani, che ho bevuto se non le
iniquit della terra? Non questa la mia missione? Tu attingi al mio petto il Sangue della vita per
te, per le persone a te care: io attinger dal tuo e da quello delle stesse persone il sangue della
morte. - q. 12: luglio, s.g.

32 - Il Sangue creato, assunto e versato


Quanto Sangue! Esso la voce del Mistero posto tra Dio e l'uomo, e questa voce ha mille suoni in-
definibili. Il corpo adorabile di Ges si presenta a me, come al Salmista, tutto piagato, dal vertice
del capo all'estremit dei piedi, e con una forza misteriosa, uscente dalle piaghe, attrae l'intelletto e
lo purifica, dilata il cuore e lo dispone a ricevere i nuovi tesori, assorbe l'anima e la unisce alla virt
dei suoi Misteri. Il Sangue creato, assunto e versato per l'umanit!
C' in queste tre parole il compendio di tutti i Misteri di Dio: l'unione delle Tre Divine Persone nella
redenzione della creatura, nella rielevazione alla grazia, nella santificazione per la gloria.
Il Sangue fu creato direttamente da Dio in un cuore purissimo: soltanto la purezza pu comprendere
questo Mistero ineffabile; fu assunto da Dio, fatto uomo per un mistero di umilt, solo per l'umilt
si partecipa ai suoi meriti infiniti; fu versato con infiniti patimenti; solo il sacrificio pu unire l'ani-
ma alla sublime immolazione di Ges. q. 12.- luglio, s.g.

33 - Ho lo spirito avvinto alla Croce


Per le angosce, per gli affanni, per il martirio, per il Sangue, per la preghiera, per la riparazione, per
la morte di Ges, abbi, o Padre Santo, piet di me. Come il ladro crocifisso al suo fianco, anch'io ri-
peto che ho meritato il castigo della morte con tutti i suoi tormenti, i suoi spasimi e le sue agonie.
Che se non sono realmente crocifissa a un duro legno, ho per lo spirito avvinto alla Croce di Ges:
ho desiderato partecipare alle sue pene, ho adorato, annientandomi, le sue stigmate, mi sono immer-
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sa, per devozione, per compassione, per amore, nel suo Sangue Prezioso. Per il Sangue, per le stig-
mate, per le pene, per l'immolazione, per l'impetrazione, per la morte di Ges, abbi, o Padre Santo,
piet di me. Ch'io mi senta ripetere la divina promessa: Hodie mecum eris in Paradiso. q.12 : agosto, s.g.

34 - Quanto pi penetrerai...
Ges mi fa intendere che se l'anima reggesse, in tutti questi giorni, nella sola contemplazione di cos
augusto Mistero, senz'altro sforzo di volont per la ricerca di altri mezzi di santificazione, ne usci-
rebbe trasformata in Lui, cos penetrata della sua Santit, cos imbevuta della vita del Cielo da non
desiderare altro bene, altra cognizione, altro amore.
Questa elevazione fino alla Mente di Dio, donde fino ab aeterno venerato il suo Verbo, deve esse-
re un privilegio altissimo. Ne rilevo la sua indicibile sublimit dalla forza con cui mi attrae, dalla
dimenticanza assoluta della vita naturale operata in me, dal bisogno assoluto di immolarmi total-
mente agli impulsi della grazia, operante in me, sia pure per brevi istanti, come oper continuamen-
te nell'anima del Verbo Umanato. O eccelse, ineffabili, inconcepibili operazioni di Dio!
O Dio Eterno, che ti sveli per eccesso di misericordia, per la veemenza del tuo amore infinito, abbi
piet di me! Dammi le ali dell'umilt e della semplicit onde ti segua negli abissi del Mistero, e
dammi la vita del Mistero perch discenda sempre pi nell'umilt e nella semplicit: condizioni es-
senziali per salire fino a te, per rimanere nella cognizione di me stessa, per mantenere la grazia e
raggiungere la gloria.
- Quanto pi penetrerai nei Misteri della Passione, tanto pi ti eleverai in quelli della Divinit;
quanto pi intensificherai la tua fede, tanto pi attingerai il Sangue della Redenzione; quanto pi
avrai dato di amore, tanto pi intimamente ti sentirai unita allo spirito di Dio. - q. 12 : Ss. Esercizi

35 - Dopo la colpa, la via del Sangue


N la mente, n il cuore, n le labbra sanno formulare l'espressione corrispondente alla sublimit
delle operazioni di Dio. Da tre giorni l'anima insistentemente attratta alla contemplazione del Ver-
bo generato nel seno del Padre. una elevazione ineffabile a cui non pu trasportare che la grazia,
non potendo da noi, non solo penetrare, ma neppure avvicinarci ai Misteri di Dio [...]
Contemplando la generazione eterna del Verbo nel seno del Padre, si rende omaggio al Padre e allo
Spirito Santo: si onora il Mistero dell'Unit e della Trinit di Dio, dai quali si espandono, come tor-
renti di luce, gli infiniti Misteri della Potenza, della Misericordia, della Grazia, dell'Amore per noi; i
Misteri eccelsi, inconcepibili, intrinseci della sua Gloria [...]. Dalla contemplazione del Verbo nel
Cuore di Dio, la grazia mi porta a contemplare il Cuore di Dio nel Verbo Incarnato. Ges mi porta a
pi della sua Croce; la sua delizia la sua passione, perch essa ripara alla nostra immensa cecit.
Accanto al suo Cuore, palpitante di misericordia, intendo che la via pi sicura, pi breve e pi rapi-
da per tornare al seno di Dio, dopo la colpa, quella del Sangue. In esso, siamo rigenerati, e, per es-
so, possiamo risalire alla contemplazione della generazione del Verbo. Comprendo ora che la eleva-
zione nei Misteri pi fruttuosa di qualunque forma di preghiera, di qualunque altro slancio dell'a-
nima. Voglio adorarti, Signore, come i Santi, come gli Angeli, come la Vergine! q. 12

36 - L'anima rinchiusa nella ferita del Costato


Ges mi fa contemplare la mia anima rinchiusa nella ferita del Costato, immersa nel Sangue, mentre
il corpo fuori, a pi dell'altare, coperto di piaghe, di ferite, di deformit.
- Ecco, figliuola, la tua anima in me; quante volte l'hai immersa nel Sangue con fede, con umilt,
con ardore, altrettante essa stata lavata, purificata, guarita in proporzione della confidenza e
dell'abbandono. Io sono la Misericordia infinita, manifestata agli uomini nella pienezza del mio
Amore: chi si avvicina alla Croce, chi adora e beve il Sangue della Redenzione, ha la pienezza del-
la giustizia. Non temere, mi svelo ai piccoli, agli umili, cerco cuori che mi accolgano, che entrino
amorosamente nel mio per non uscir mai pi; ad essi manifesto le mie tenerezze esuberanti, se l'a-
nima esuberante di fede; inebrianti, se l'anima crede oltre la rivelazione e la manifestazione; tra-
sformanti nella mia stessa vita, se l'anima asseconda lo spirito della grazia, lo spirito dell'amore. Il
tuo corpo piagato: la condizione della natura umana in lotta lungo la vita, anche se l'anima
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ricoverata nel mio Cuore Divino. Guarisci dunque le piaghe, ritempra la natura, trasforma i sensi
con il Sangue che attingi dal petto del tuo Signore. - q. 12 : s. d.

37 - Ti unir al Padre e allo Spirito con la forza del Sangue


Oh, l'incontro con Ges! Egli gradisce talmente di ritrovare la sua piccola anima nella materia nella
quale si opera la misteriosa Transustanziazione, che, avvolgendomi di luce, di sangue e di amore,
mi dice: - Come in questo mistero tu adori la mia unione alla croce, rappresentata da questa so-
stanza, cos io ti ricambio unendoti realmente a Dio, al Mistero della sua Unit. E come il tuo cuore
contempla, piangendo e adorando i chiodi spietati che mi hanno straziato le membra, e raccogli
con piet, con desiderio, per riparazione e per impetrazione il Sangue che ne esce, cos il mio Cuo-
re, confortato e sollevato, ti unisce prodigiosamente, con vincoli occulti, inconcepibili al Mistero
della Trinit. Quante volte tu ripeterai questa unione al mio Mistero, altrettante sarai partecipe dei
meriti della mia Passione e altrettante io ti unir al Padre ed allo Spirito Santo con la forza del mio
Sangue. Insegna a tutti questo mio desiderio di manifestare il prezzo, i tesori, i prodigi del mio San-
gue. - q. 12

38 - Lo Spirito Santo l'Amore trasformato in grazia


Ges mi unisce allo Spirito Santo con l'unione della luce e del Sangue. Essi solo possono produrre e
cementare l'amore. L'unione allo Spirito Santo, impulso, guida e sostegno dell'anima nelle opera-
zioni divine, il segreto per raggiungere la perfetta unione con Dio.
L'anima deve invocarlo ad ogni istante, ascoltarlo, seguirlo; deve abbandonarsi alle sue misteriose
manifestazioni, all'aura dolce e soave con cui accarezza e sprona lo spirito nella piet, al soffio pos-
sente con cui lo scuote, lo intimorisce, lo spinge al sacrificio. Lo Spirito Santo l'Amore di Dio,
trasformato in luce, in aura, in voce, in forza, in soavit ed in grazia. Beata l'anima che lo accoglie
sotto qualunque forma si presenti, operi ed attragga! q. 12 : s. d.

39 - O Passione della Sacra Umanit


Vedo Ges sulla Croce con le mille piaghe sanguinanti, avvolto dalla gloria della Divinit, dal Ver-
bo Divino, unito ipostaticamente a quelle membra, gementi sotto lo strettoio del dolore. O Calvario,
o altare, o mistica montagna, ardente per gli olocausti divini! O Passione della Sacra Umanit di
Cristo, ispirata dalla Potenza, sostenuta dalla Sapienza, avvalorata dall'Amore di Dio!
- Raccogli il Sangue che esce da ogni piaga e riportalo nel Cuore: non perch io abbia sollievo, ma
perch possa prodigarlo nuovamente, continuamente alle anime. - q. 12

40 - Ch'io non veda che la Croce insanguinata


O misericordia del mio Dio! O carit di Ges! O misteri di grazia! O tesori dell'anima attinti con la
confidenza e con l'amore! Tutto questo il dono magnifico del Sangue del mio Ges, di Cristo Cro-
cifisso. Sanguis Christi inebria me. O Sangue di Cristo, sorgente prodigiosa dei divini tesori, da
cui fluiscono come raggi luminosi le eterne verit, la forza che produce l'amore e la grazia che si
chiama ascensione, o Sangue del mio Cristo, inebria me et omnia.
Io ti adoro fluente dal petto adorato di Ges, da tutte le sue membra straziate. Ti raccolgo nei calici
della adorazione, della riparazione, della impetrazione e dell'amore e ti offro alla augustissima Tri-
nit come pegno della mia salvezza, come prezzo della mia santit, come caparra della mia beatitu-
dine. O Sangue di Cristo, io mi unisco a Te per ritemprare la mia vita e intendere quella del mio Ge-
s, per sentire in me gli strazi della sua Passione e per compiere quanto mi manca nella conquista
della perfezione e dell'amore. O Sangue di Cristo, io intendo di invocarti ad ogni istante, ad ogni re-
spiro, ad ogni palpito del cuore e di riceverti insieme al Corpo, all'Anima, alla Divinit del mio Ge-
s; intendo di raccoglierti sugli altari del Tempio e in quelli delle anime per adorarti perpetuamente
per me e per tutte le creature e per vivere la perfetta vita di Ges. Sanguis Christi, age pro me!.
Con questa invocazione chiedo a te l'ispirazione, lo slancio della vita soprannaturale, la sanzione
delle comunicazioni con Dio, l'aiuto, la forza, la grazia per la corrispondenza, per la santa perseve-
ranza, per l'accrescimento nel bene, nella virt, nel sacrificio della piet e dell'amore.
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Sanguis Christi, age pro me!.


O Sangue di Cristo, chiedo, desidero, e supplico che tu mi unisca a Ges, cos strettamente alla sua
vita di dolori, cos intensamente al martirio della Croce, cos realmente alla sua immolazione nel
Tabernacolo, ch'io senta straziarmi il cuore, le membra, la vita; ch'io non desideri se non pene e do-
lori, che io non pensi che al Mistero della Passione e non veda che la Croce insanguinata.
O Croce squallida e triste, che ti sei presentata alla mia anima il primo giorno dei Santi Esercizi,
forse per scuotere il mio torpore, fissare la mia compassione ed avvincere il mio cuore, ti compren-
do ora in cui il soffio dello Spirito divino mi porta a te con palpiti inenarrabili.
Ti comprendo, o vita di unione con Cristo Crocifisso; ti comprendo, o voto di unione, che mi stringi
a Lui ineffabilmente. L'obbedienza verr a sanzionarti. Io ti depongo con la vita, povero, piccolo
voto, ai piedi del mio adorato Maestro, ripetendo con tutto lo slancio dell'anima: Sanguis Christi,
age pro me!. Il mio povero cuore trapassato come da una freccia acuminata, scosso, palpitante
per una forza occulta. Sei Tu, mio Signore, che lo pervadi, che lo trafiggi, che lo commuovi cos?
O illusione della mia povera mente? O forse inganno del demonio per rapirmi il timore della tua
Maest e la paura della mia abiezione? O mio Dio, che adoro nell'alto dei cieli; o mio Ges, o Cristo,
mio Redentore, o Spirito Santo, che invoco ed a cui consegno la mia povera anima, o Trinit Augu-
sta, abbi piet di me! Se questo affanno che mi opprime il peso formidabile della tua gloria, se il
palpito violento che mi porta fuori di me stessa l'effetto della tua attrazione; se la vita sconcerta-
ta, annientata, scossa perch sia poi orientata alle influenze della tua grazia, abbi piet di me!
Io non cerco che Te, mio Dio, e sono pronta a morire per Te! Fammi dunque morire cos, di amore,
per amore, sulla croce del mio Ges. Ges stacca dalla sua Croce le braccia divine, le avvolge in-
torno alla poverissima anima e le fa gustare le gioie pi alte dell'unione divina.
- Ho simboleggiato l'unione con i miei santi avvincendoli a me con anelli e catene preziose; il tuo
anello formato dalle stesse mie braccia che ti portano e ti stringono al mio Cuore. -
Perch, o Signore, tanta degnazione?
- Perch ti ho veduto pronta al sacrificio. Ricordati che il godimento spirituale nutre l'anima tua,
ma il sacrificio di questo godimento, compiuto per obbedienza e per dovere, nutre l'anima mia.
Tu temi ed hai ragione. Il pulviscolo portato sulla cima pi alta pi facilmente soggetto alla furia
dei venti e pu discendere pi in basso del luogo da cui fu elevato, ma se strettamente unito alla
montagna della umilt, non temere, continuer a contemplare il sole, a rivestirsi di luce, di un man-
to immacolato che perpetuer la sua unione e la sua fecondit. -
O labbra del mio Dio aperte per me! O braccia tese verso la mia povert!
O Cuore Santissimo, schiuso a ricevere la mia vita! q. 12: 22 agosto

41 - Attingi dal cuore il Sangue


- L'acqua spegne le fiamme, ma l'acqua della grazia le aumenta, le rende gigantesche, inestinguibili.
Attingi quest'acqua divina dal Costato che ti accoglie e attingi ancora dal Cuore che ti rinchiude, il
Sangue della rigenerazione, atto a portarti fino al Cuore di Dio. Cos unita al mio olocausto, in tut-
ti gli istanti, ci sar la tua piccola consumazione. - q. 12 : 23 agosto

42 - Tu sei la vita di Dio trasfusa in noi


O Sangue di Cristo, Tu sei la pi superba creazione di Dio! Tu hai in te stesso le arcane meraviglie
dei cieli, le forze occulte della terra, tutti i bagliori della luce e tutta la potenza del fuoco... Tu sei
per le anime ci che il sole, l'acqua, l'aria per la vita del corpo. Tu sei la partecipazione diretta del-
la grazia, della soprannaturalit, dell'amore di Dio. Tu sei la vita stessa di Dio trasfusa in noi, sei la
sorgente di ogni bene, il bene stesso manifestato alla mente, al cuore e allo spirito.
Ah! non c' altra ricchezza al mondo, altra scienza, altra felicit. Noi possiamo attingere da te la pa-
ce, la verit, la soavit; possiamo vedere ci che non concesso che in Cielo perch, abbeverandoci
alla sorgente del Cuore di Cristo, possiamo contemplare la carit sovrana del Padre celeste, intento
a darci, con il Sangue del Figlio, la virt dello Spirito Santo [...].
Ma ci che pi ammirabile, l'impulso che d alle virt interne, alla vita soprannaturale.
Quale gradazione infinita tra la semplice fede e lo spirito, la vita, l'unione (per la fede) nei Misteri!
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Ci frutto del Sangue Divino. A conferma Ges m'invita a immergere le mie virt teologali nelle
sue piaghe adorabili. Nel Sangue del Capo divino immergo la fede: nel Sangue degli occhi; la spe-
ranza; nel Sangue della bocca, la carit. Quali insegnamenti da questi contatti intimi, soprannaturali.
Quale aumento, quale forza, quale vita per le virt!
Nel Sangue che sgorga dalle mani e dai piedi devo ritemprare le mie virt cardinali: larve di virt
per il mio poco lavoro intorno ad esse, ma promettenti largo aiuto nella via dei Misteri se le alimen-
ter col Sangue del Redentore. Nel Costato immergo le virt morali. Cos la vita dell'intelletto, della
volont, tutta la vita del cuore si rinnova e si ricrea. q. 1 : 1 agosto.

43 - La dimora della SS. Trinit


La dimora della SS. Trinit nell'anima! Con quali parole dir questo Mistero cos profondo, cos
sensibile, cos sublime che forma la base della nostra santificazione, della nostra vita spirituale, il
principio e la corona della nostra vita di Cielo? Quando la grazia, discendendo nell'anima per pura
misericordia del Signore, trova la volont disposta a secondarla, incomincia una mistica relazione
tra il Creatore e la creatura e quanto pi questa ritira la propria libert e la dona e la consuma se-
guendo le operazioni della grazia, tanto pi si rende docile al lavoro di Dio.
Ma come dir questo lavoro? La grazia prepara il posto nel cuore, Ges vi discende e dilata la pro-
fondit dello spirito. Con l'oro fuso della sua parola prepara il Tabernacolo e in esso ripone il suo
Sangue, i suoi Misteri, il suo amore. E come altra volta il Padre e lo Spirito Santo discendevano
sensibilmente sopra Ges, compiacendosi dell'opera della sua Redenzione, cos discendono nuova-
mente nell'anima sposata a Ges, divenuta la montagna della sua immolazione, la croce su cui si di-
stende, il cuore su cui versa le ultime stille della sua Passione.
O inenarrabili, arcane meraviglie dello sposalizio dell'anima con Dio!
O ineffabile dimora della SS. Trinit nell'anima congiunta con Cristo! L'anima trabocca, l'anima
vien meno e lo spirito esultante, inebriato, rapito esclama: O quam suavis est Dominus!
O patimenti, o martirio, o sofferenze tutte della terra, venite a sostenere l'anima che langue per trop-
po amore! Sar io illusa da queste ebbrezze di amore? O peccati, o ingratitudini, o infedelt, o inde-
gnit, o debolezze, o miserie della mia povera anima, uscite a umiliarmi! O Croce, o Sangue, o Pas-
sione di Cristo, o patimenti, o virt, o meriti del suo Cuore, salvatemi! q. 1 : 5 settembre

1923
44 - Le magnificenze di Dio distribuite nelle anime
Ogni anima riceve da Cristo quanto vuole, rispecchia Cristo come vuole e si rispecchia in Lui in
proporzione della vita che attinge dal suo Cuore.
O verit ineffabili, o misteri di carit, di potenza, di sapienza e di grazia!
O magnificenze di Dio effuse nella mente, nel cuore, nell'anima di Cristo!
O luce che riveli cos eccelse meraviglie!
O grazia che sostieni nella soavissima contemplazione!
O vita soprannaturale, scaturente dall'unione con Cristo!
Chi corrobora lo spirito con queste elevazioni supreme? Il Sangue del mio Ges! Esso stilla dal suo
Capo adorabile, quasi a corona della verit che rifulge nella sua mente; esso sgorga a fiotti dal Cuo-
re, gareggiando con le fiamme di amore; esso la veste regale della sua anima, anelante a tutti i
martiri della Passione per la gloria del Padre e per la salvezza del mondo. Cos le magnificenze di
Dio, raccolte da Cristo con tutta la potenza della Divinit, sono distribuite alle anime con tutta la
virt della sacra Umanit. Ges ha versato il suo Sangue per la giustizia, per la verit, per la santit,
e per mezzo del Sangue, noi raggiungiamo la santit, la verit, la giustizia di Dio stesso. q. 13 febbraio,

45 - La Croce mi ha segnato di Sangue


Mi sono lavata nel Sangue di Cristo avvicinandomi al Sacramento, e, nello stesso Sangue, ho trova-
to i doni da offrire allo Sposo: il dolore e l'amore. Egli ha pianto i miei peccati ed ha prediletto l'a-
nima mia: quella predilezione e quel pianto, ritrovati nel suo Sangue, sono il dono pi gradito al suo
Cuore amoroso. Con la sua luce divina, Ges mi fa osservare le diverse strade della sua provvidenza
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che mi hanno condotto alla conoscenza de' suoi tesori. Ho percorso la strada dello studio, della
espansione, della dedizione di me stessa per la giovent, la strada del sacrificio, della fatica e delle
privazioni: tutte buone strade, ma sempre basse. Quella che mi ha portato in alto, quella del pati-
mento. Il patimento mi ha introdotto nella strada del Calvario; il Calvario mi ha stretto alla Croce; la
Croce mi ha bagnata di Sangue; il Sangue mi ha introdotto nel Cuore di Ges ed ora il Cuore di Ge-
s mi dona e ridona, a dismisura, il Sangue della grazia, della misericordia, della predilezione.
Ed questo Sangue che ripete in me le brame di Cristo: Exurio et sitio!.
Io non saprei aver fame e sete di Lui se la sua grazia non svelasse le sue meraviglie, se non mi par-
tecipasse le conoscenze soprannaturali, se non mi avvicinasse continuamente alla luce di Dio rifles-
sa sul Volto di Cristo ed al Cuore di Ges dove si riflette l'amore di Dio. q. 13: 12 marzo

46 - Le tue mani devono essere il canale del Sangue


Adoro il mio Dio che opera in me e ascolto la sua voce che parla un mistico linguaggio.
- Il tuo cuore fra le mie mani a contatto delle piaghe; attingendo da esse il Sangue della vita, po-
tr dilatarsi per ricevere tutte le santificazioni, per versarle poi nelle stesse piaghe con l'amore pi
puro, pi forte e generoso. Il mio Cuore fra le tue mani e le tue mani sono misticamente forate.
Esse devono essere il canale del Sangue, devono distribuirlo a tutti continuamente. Ma queste tue
mani devono essere pure, la purezza sar il frutto del Sangue, il dono dell'amore. - q. 13 : 12 marzo

47 - L'anima la croce di Ges


L'anima la croce di Ges, la sua croce di amore nella quale non solo si appoggia, ma penetra, ma
vive con l'effusione del suo Sangue, e mentre la dura croce di legno era insensibile ai Misteri della
Passione, questa nuova croce soffusa di grazia, accoglie tutti i gemiti e gli slanci dell'immolazione
di Cristo per offrirli al Padre accompagnati dal Verbo di amore del Sacramento.
Il Sacrificio di Ges per il Sacramento, il Sacramento per il Sacrificio!
O misteri palpitanti dell'amore di Dio! Con quali chiodi si unisce Ges alla piccola anima!
Ah! nei misteri dell'unione non vi sono n chiodi, n catene, n strumenti di supplizio.
Qui tutto carit. Carit che discende, che si umilia, che avvince per trasformare, per elevare, per
sostenere. I chiodi, i vincoli, i legami sono tutti di amore, perch Ges si slancia verso l'anima con
l'amplesso della misericordia e l'unione prodotta dalla corrispondenza della volont.
Basta che l'anima aderisca alle piaghe, le adori, le baci e ne succhi il Sangue divino; basta che in-
tenda il patire, lo apprezzi, lo adori in Ges, lo voglia e lo chieda per s. Il patimento la porta che
schiude l'anima a tutte le effusioni della grazia ed il cemento che unisce alle piaghe di Cristo.
Esso distrugge la vita umana mentre il Sangue infonde la vita divina, confermando l'anima nella fe-
de e nella grazia. Cos, nell'amplesso della misericordia, manifestata nell'immensa carit di Cristo,
l'anima, messa a contatto delle mani, dei piedi, del petto adorabile di Ges, sfiorando le sue labbra
insanguinate, sente ripetere il grido amoroso, doloroso, ineffabile: Sitio! Sitio!.
E comprende che Ges non ha soltanto sete di ricevere, ma ha sete di profondere i suoi Tesori, bra-
ma di dare il suo Sangue. Ma chi apre il cuore, la mente, lo spirito per ricevere il grande dono di
Ges? q. 13 : 22 marzo

48 - La vita delle piaghe il Sangue


La vita delle piaghe di Ges il Sangue divino. Creato dal Padre per un mistero di misericordia,
composto dallo Spirito Santo per un mistero di amore, ci viene donato da Ges per un mistero di
grazia. Ah! non era necessario che Ges aprisse sulla croce tutte le sue vene per darci e ridarci il suo
amore. Lo aveva profuso nella Incarnazione, nella sua vita privata di silenzio, di lavoro e di sacrifi-
cio, nella sua vita apostolica di zelo e di bont, nella sua vita intima di preghiera manifestata a Dio
con gli atti perfetti di un culto supremo. Ma l'amore di Dio, l'amore di Ges inesauribile e, per si-
gnificare questa sovrabbondanza, il Salvatore aperse le sue piaghe perch il Sangue fluisse a dismi-
sura. S, mio Ges, intendo questo prodigio di amore; lo adoro, e lo invoco per me e per tutti, con la
fede pi viva, con la speranza ardente, con la carit attinta dalla tua stessa carit.
Ges rinnova in me le sue misericordie. Non gli basta che io sia la sua croce: questa croce viva deve
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avere tutte le impronte del Sangue. E con una tenerezza, con una bont, con una degnazione inedita,
s'appressa alla mia povera anima e vi pone i sette suggelli del suo amore.
Come dir, o meglio, come custodir nel cuore queste meraviglie?
Ges purifica col Sangue del suo Capo divino la mia mente e, in virt di quel Sangue, aperta alle vi-
sioni del Mistero, essa fatta degna della contemplazione di Dio. La destra di Ges stringe ora la
mia povera mano e l'unione, trasmettendo il Sangue della piaga, trasmette la santificazione alle mie
povere azioni, avvalora le mie meschinissime opere, i doveri dell'obbedienza e del sacrificio.
Ora la mano sinistra che tocca la mia mano meschina e, al suo tocco divino, per i meriti del San-
gue di cui si riveste, vengono pure rivestiti di meriti i santi desideri di bene, le intenzioni molteplici,
gli ideali di apostolato non compiuto, gli slanci della piet non effettuati. Chi pu dire l'ebbrezza, la
ricchezza, la trasformazione dell'anima per questi contatti di grazia, di Sangue, di vita soprannatura-
le? Anche i santissimi piedi di Ges portano le loro stigmate sui miei poveri piedi e il Sangue,
fluente dalle trafitture, impreziosisce, sollecita e guida i miei passi nella via della santit, li rende
alacri nelle vie del Signore, li tiene sospesi in quelle del Mistero.
Sembra ora che tutta la mia vita sia trasformata in Cristo per virt del suo Sangue adorabile...
O carit di Cristo impressa sulle mie povere membra, nel cuore e nell'anima a carattere di Sangue!
L'impronta di Cristo in me il suggello della Redenzione.
- Questa impressione, dice Ges, allontana da te ogni tentazione, raddoppia in te la grazia e ti pre-
para alla gloria. La sentirai rinnovata in te ogni volta che contemplerai la mia croce, che parteci-
perai al Sacrificio e mi riceverai nel Sacramento dell'amore. Queste impressioni, queste operazioni
di misericordia si rinnoveranno con tanta vivezza, effusione di grazia ed intensit di unione quanto
pi l'anima tua vivr di fede e di abbandono ai piedi della croce.
La Vergine Santa, S. Giovanni, la Maddalena, furono i primi ad avere le impressioni del Sangue,
cos come le ho vivificate in te. Angosciati sotto la croce, furono poi i pi beati nella vita, tanto la
magnificenza della grazia che proviene dalla mia Passione. Ebbero sempre negli occhi e nel cuore
la visione della Croce, ma ebbero, con essa, tutti i godimenti della Redenzione...-
O Signore Ges, io intendo accogliere in me le impressioni del tuo Sangue divino tante volte quanti
sono i tuoi Sacrifici sull'Altare, le tue immolazioni nelle anime, le tue offerte all'Eterno Padre e in-
tendo di offrirle con Te, non solo durante la vita terrena, ma oltre la vita, fino alla fine dei secoli, pur
vivendo beata in Te. O adorabili piaghe della vita del mio Ges! O vita mistica del Sangue prezioso!
Aumento in me queste virt con l'esercizio, col desiderio e la preghiera. q. 13 : 23 marzo

49 - La vita di Ges deve trasfondersi in me


Per essere tinti di Sangue, basta aderire alle piaghe; ma per ricevere la vita di Cristo, occorre con-
templarlo. E la contemplazione intima un dono del suo Cuore divino. Contemplando le divine per-
fezioni di Ges, la luce di Cristo si riflette nell'anima e la riflessione profonda, costante e vitale, fi-
nisce col formare nello specchio dello spirito, non una immagine, virtuale, ma una fiamma viva,
reale, divoratrice. q. 13: 24 marzo

50 - Immergermi sette volte nel Sangue


Ges m'invita ad immergere sette volte il mio spirito nel suo Sangue prezioso, per avere la virt e la
grazia dei sette Sacramenti. L'anima religiosa, appunto perch scelta da Cristo, ha i doni speciali
della sua tenerezza, che la dispongono a una specie di Sacerdozio; e unita a Lui con i vincoli indis-
solubili dei santi voti, contrae un'unione intima profonda, efficace che l'avvince sempre pi alla vita
soprannaturale ed ai Misteri. Ribattezzata e riconsacrata cos dai Sacramenti del dolore e dell'amore,
l'anima pu prepararsi a ricevere nuovi carismi. Ges rinnova l'invito; devo immergermi ancora per
sette volte nel Sangue del suo Cuore per avvivare i sette doni dello Spirito Santo. Per questi doni
eccelsi, l'anima elevata ancor pi nelle vie di Dio, ed dagli stessi immersa nel Sangue divino, per
acquistare, merc una grazia pi abbondante, l'intuito dei doni del Padre. q. 13 : 24 marzo

51 - Non mi partirei mai pi dalla tua Croce


Oggi la fontana dalle limpide acque vivificatrici si inaridita, e invano l'anima assetata bussa alla
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porta del Tabernacolo. Il Sacramento dell'amore si rifugiato in quello del dolore, e invece di luce,
di soavit e di dolcezza, il fianco della sacra montagna non d che tenebre, pianto e sangue.
Immergiamoci in esso, ritroveremo la vita, la letizia, l'amore. O Comunione di Sangue, gustata ai
pi della Croce, mediante la fede nel Mistero, mediante la compunzione per i peccati, mediante il
desiderio dell'unione con Cristo, agonizzante, morente, immolato nell'amore e nel dolore. Il Sangue
scende a dismisura, e pi l'anima riceve e pi s'inebria e pi lo desidera, lo invoca, lo gusta, ne sente
il prezzo infinito, la prima sorgente da cui fu scaturito e la caverna meravigliosa dove s'imprezios
per la forza dell'amore sovrumano. Oh! se per ogni goccia potessi darti, o Signore Ges, un'anima
santificata dai tuoi patimenti, attratta dal tuo amore, unita al tuo dolore!
Se potessi comprendere ci che ti costa questa redenzione di Sangue, ci che richiedi perch sia
corrisposta, ci che vale dinanzi all'Eterno! Inginocchiata ai pi della Croce, col cuore aperto sotto i
piedi adorabili di Ges e le braccia stese nell'accoglimento del Sangue delle mani; unita intimamen-
te a Ges per i meriti della sua stessa Passione, sento la grandezza, l'austerit dell'ora suprema,
dell'ora di Dio in cui si stringono in possente amplesso la Giustizia e la Misericordia, donando
all'umanit il bacio del perdono col prezzo del Sangue.
E attratta dalla carit di Cristo, nella sua anima di Sacerdote e di Vittima, partecipo alla sublimit
della sua immolazione, alla profondit del suo annientamento. Pi la vita umana va spegnendosi, e
pi sale la sua vita di amore; pi gli manca il Sangue e pi si raddoppia il suo ardore; pi crescono i
tormenti della crocifissione e le agonie della morte, e pi si slancia verso la vita del Padre con le
fiamme della carit. Non mi partirei mai pi dalla tua Croce, o Cristo Ges. Qui trovo la vita, il per-
dono, la grazia, l'amore. Qui attingo la dottrina, la forza, la verit, la santit, la perfezione.
Qui mi disseto nel Sangue, mi rinchiudo nelle piaghe, vivo nella tua stessa oblazione.
O Misteri della Croce! O eccellenza del Sacerdozio di Cristo! O grandezza del suo olocausto!
Sotto la tua Croce, o Ges, imparo a tacere, a patire, ad amare, a morire.
Qui leggo i tremendi diritti della Giustizia e le espansioni infinite della Misericordia.
Qui le tue parole sono Misteri, il tuo silenzio ha un'eloquenza ineffabile, e il tuo martirio ha tutto lo
splendore della pace radiosa. O mio Ges, credo che il tuo Sangue, invocato, scenda a purificare, a
illuminare, a santificare; credo che esso potente come il tuo amore, impetrativo come la tua pre-
ghiera. O Sangue del mio Dio, scendi nell'anima mia e riempila della vita di Ges, perch, morta a
me stessa incominci a vivere della stessa vita di Dio. O Sacramento della grazia, dell'amore e della
misericordia, ideato, sgorgato, composto dal dolore! q. 13 : marzo, venerd santo.

52 - O mio Ges Crocifisso


O mio Ges Crocifisso, Ti adoro nella tua Divinit, nella tua Sacra Umanit; Ti adoro come Figlio
Unigenito di Dio, Eterno, Potente, Santo come Lui.
Ti adoro Incarnato per la salvezza del genere umano, crocifisso nell'amore, per amore.
Ti adoro nella gloria che dai al Padre con la tua oblazione cruenta. Ti adoro nei Misteri che avvol-
gono la tua morte, dopo aver suggellato con meriti infiniti i patimenti della mente, del cuore e dello
spirito. Ti adoro nella pienezza della tua vita divina e nella immolazione della tua vita umana.
Tutta la Rivelazione e tutta la Redenzione nella perfezione della tua Sapienza, nella infinit del
tuo amore. O mio Ges Crocifisso! Ti adoro con la stessa tua Divinit onnipotente, con la stessa tua
Umanit immolata. Ti adoro avvolto dalla veste purpurea del tuo Sangue prezioso, mentre esprimi i
tuoi strazi immensi e il tuo amore possente. Ti adoro nella oppressione de' tuoi affanni e nella su-
blimit del tuo spirito, mentre sali al Padre con i meriti del riscatto per tutto il genere umano.
Ti adoro negli ultimi istanti della tua vita mortale, accompagnando il tuo spirito nella gloria del Pa-
dre e il tuo sacro Corpo nella umiliazione del sepolcro.
Chiudo nella tua tomba la povera anima mia con tutte le sue forze, con la volont, con la libert, con
le sofferenze, con tutta la sua vita. La tua tomba il solco divino donde germogliano tutte le vite
umane, dove si fecondano nella grazia per rendersi degne della vita di gloria. In quel silenzio, in
quel nascondimento, a contatto delle piaghe aperte del tuo Cuore squarciato raccolgo l'anima mia
perch impari a tacere, a soffrire, ad amare, perch attinga dal tuo Sangue la purezza, il perdono, la
grazia, la vita soprannaturale, la vita immortale. q. 13 : marzo, s.g.
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53 - O Sacramento di Sangue
Dopo aver contemplato Ges Crocifisso, le sue piaghe adorabili, il Sangue fluente a goccia a goccia,
come si composto a goccia a goccia; dopo aver pianto ai pi di quello strazio e di quello spargi-
mento; dopo aver invocato sulle membra, sul cuore e sullo spirito il lavacro della rigenerazione, oh!
come dolce e inebriante poter presentarsi al Tabernacolo e dire a Ges: Vieni fra queste braccia
pi amorose di quelle della croce, in questo cuore che si apre per darti tutta la sua vita, in quest'ani-
ma che si prostra per ricevere tutto il tuo Sangue. O Sacramento di Sangue! O Sangue del mio Dio!
O Sacramento perenne della riconciliazione, della misericordia e dell'amore!
Con quali parole ti adorer, con quali palpiti Ti posso glorificare, quali forze posso disporre in me
per accoglierti nella tua pienezza? O Sacramento divino, pegno di un amore eterno, sostanza
dell'Uomo-Dio, miracolo della Divinit, io invoco la tua stessa virt per desiderarti, per riceverti,
per ringraziarti. Ah! io non conosco i grandi misteri che ti legano alla nostra povert, so e sento che
Tu cerchi cuori semplici, umili, puri; so e sento che Tu vuoi prodigare a dismisura i tesori della tua
carit; so e sento che la mia povera vita, accanto alla tua Eucaristica Divina, attinge conoscenze so-
prannaturali, penetra nei Misteri del tuo dolore e del tuo Amore per salire in quelli della tua gloria e
del tuo Amore sempiterno. q. 13: marzo, s.g.

54 - Il fiume regale il Sangue di Cristo


Questo l'inizio della Santit, con Ges, il cammino in Cristo, in Lui, nella sua Passione. Dopo
aver incanalato il fiume torbido della mia vita nelle acque trasparenti, luminose, vivificatrici del
fiume regale, bisogna attingere da esse il movimento, la fecondit e la vita. Il fiume regale il San-
gue di Cristo, ed esso ha in s tutta la storia della Passione, tutta la vita, tutta l'essenza della Reden-
zione. Ed in questa essenza di Cristo, in questa sua vita divina, che l'anima deve perdersi per tro-
varsi; unirsi sempre pi per comprendere sempre meglio la vita del Mistero: il Mistero del Calvario,
il Mistero del Tabernacolo, il Mistero delle anime. Non c' vita pi sicura, n mezzo pi efficace per
la santit, n manifestazione pi profonda nelle verit, se non nel Sangue di Cristo.
Chi avvicina le labbra a questa mistica sorgente, non le distacca mai pi, per la divina ebbrezza che
ne gusta. Chi arriva a lasciarsi trasportare dalla corrente impetuosa, sente il profondo linguaggio
della misericordia divina. Chi affina l'amore in quel gusto e in quel movimento, diventa il nuovo
sangue del Cuore di Cristo. Egli mi dice: - Nel mio Sangue ti do il talento pi prezioso: esso vale
ben pi del dono del miracolo e della profezia. - Nel miracolo c' il dominio sulla natura, c' la so-
spensione di qualche legge e c' l'impero sulla morte. La predizione non che la conoscenza antici-
pata di un fatto, la rivelazione solenne di avvenimenti futuri. Ma nel Sangue c' ben di pi.
In esso l'impero sulle anime, la vita perenne, immortale, vita soprannaturale, divina: la potenza
di conciliare l'uomo con Dio, di unire l'uomo a Dio, di trasformare quasi l'uomo in Dio.
Nel Sangue la rivelazione dei grandi Misteri, la glorificazione delle profezie, la Potenza di Dio
nella sua Gloria eterna, la Sapienza di Dio negli splendori del suo Verbo, l'Amore di Dio nella
sua vita eterna. Questo talento regale ne frutta infiniti. Esso solo un cumulo di doni.
La concezione del Sangue, la comprensione del Sangue, la partecipazione al Sangue, la vita nel
Sangue di Ges. Misteri che racchiudono la pi alta Sapienza celeste e che elevano l'anima alle co-
noscenze soprannaturali.
- Ricorda per che, immersa in questa vita, tu devi portare il mio Sangue a piene mani nelle anime
Sacerdotali, nelle anime religiose, nelle anime vergini, in tutte le anime empie.
Ricorda che il Sangue scorrevole e potente: se non trasporta, seppellisce.
Ricorda che, per esso, hai in mano il Cielo, la grazia, la beatitudine, il tuo Dio, le anime, la loro
salvezza. Ricorda che l'intelligenza del Sangue porta alla intelligenza di Dio, che la vita del Sangue
porta alla vita di Dio, che l'amore, prodotto dalla fusione del mio Sangue col tuo, stabilisce in te
l'amore di Dio. Nel Sangue la mia vita umana, dall'Incarnazione alla Risurrezione, con tutto il
suo sviluppo, ne' suoi rapporti con il Mistero. Quanto pi riceverai il mio Sangue, tanto pi si
estender in te la mia vita... La virt del mio Sangue eleva l'anima spogliandola di tutto e di se stes-
sa: la avvicina a Dio per i meriti ed i frutti della Passione; la tiene sospesa, avvinta, immersa in
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Dio per la potenza della Risurrezione. Nella Passione il Sangue prodigato per l'uomo.
Nella Risurrezione raccolto per Iddio: cos, mentre l'uomo lo raccoglie ai pi dell'altare e del
Calvario, io lo effondo dinanzi al Padre, e l'amplesso del Sangue del patimento e di quello dell'a-
more attira sull'anima il sorriso e la compiacenza, la grazia di Dio, che poi la sua vita. Beata l'a-
nima che intende queste cose sublimi e le fa oggetto della sua vita intima. Il Sangue opera da s,
vero, ma quando l'anima, conoscendone il linguaggio, vi corrisponde, allora si stabilisce, tra lei e il
mio Cuore, la corrente perenne e ineffabile dell'amore eterno. - q. 13 : 27 aprile

55 - I doni dello Spirito sono i tesori del Sangue


Nel Cenacolo del Cuore di Ges. I doni dello Spirito Santo sono i tesori del Sangue di Ges comu-
nicati all'anima. La S. Comunione prepara l'anima alla conoscenza del Mistero e la Passione di Ges
rinnovellata per il Sacramento infonde nell'anima la vita soprannaturale di Cristo che l'espansione
dello Spirito Santo. Ges ha promesso lo Spirito Santo agli Apostoli ed alle anime, ma in quella
promessa non c' che la manifestazione della divina carit.
Da noi non sapremmo il valore della Redenzione di Cristo, il prezzo del suo Sangue e della sua im-
molazione, non intenderemmo la profondit della Comunione in quanto al suo scopo di unire tutta
l'umanit al Padre, non conosceremmo le elevazioni nel Mistero e la forza dell'amore divino.
Ora si sono avvicinate le due sorgenti: quella della misericordia del mio Dio e quella della mia mi-
seria. Sorgenti ambedue maestose; Dio non si arresta dal beneficare la mia povera anima, che attin-
ge la sua attivit dalla natura di Dio, ma resta sempre nella sua impotenza. q. 1 : 12 maggio

56 - Ora comprendo meglio


Ora intendo meglio il martirio della tua Crocifissione, posso dire di essere crocifissa da te, con te,
per te e posso darti il sangue del dolore che esce dal cuore con patimento indicibile.
Ora comprendo meglio l'immenso dolore della tua SS. Madre nell'impossibilit di soccorrerti, di
sollevare i tuoi dolori, di prestare refrigerio alle tue labbra e conforto al tuo Cuore.
Questo dolore ineffabile la misura dell'amore che tu hai Tesso nel nostro spirito e della felicit da
cui doveva essere resa Tesso la vita dell'innocenza. Adoro, o Signore, l'opera della tua creazione
nelle bellezze della sua perfezione, e accetto in ispirito di riparazione la conseguenza del peccato.
Ma mi rifugio con pieno abbandono nel Mistero della tua Redenzione, chiedendo per i suoi meriti,
per il tuo Sangue e per la tua morte, di poter risollevarci dalla nostra prova pi puri, pi forti, pi
generosi e santi. Sia fatta, o Signore, la tua volont nella nostra vita, nella nostra morte, nei nostri
dolori e nei nostri sacrifici, ora e sempre sia fatto, o Signore, il tuo santo volere. q. 1 : 17 maggio

57 - L'anima che soffre in Lui...


O misteri di Dio nella santificazione delle anime! O bont sovrumana nella disposizione delle nostre
intime pene! Ges m'insegna che non si pu salire ai Misteri della gloria se non per quelli della
Croce; che pi l'anima unita per il patimento a Ges, e meglio si dispone alla luce del prodigio
della misericordia; che per salire occorre sprofondarsi cos nell'affanno e nel dolore; che nessuna
forza pi valida per la santit come quella del sacrificio; che finch l'anima contempla solo ester-
namente la Croce avvolta dallo splendore del Mistero, ma quando portata nelle piaghe, inabissa-
ta in quella del Costato, partecipe degli intimi patimenti della Redenzione, resa simile alla Vittima
Augusta e perci fatta degna di ricevere i frutti preziosi della divina carit.
M'insegna che i doni dello Spirito Santo non sono che la rivelazione del suo Cuore, la disposizione
per avvicinarmi a Lui, per conoscerlo e per amarlo, e se l'anima gi in Lui per l'immolazione, que-
sti doni le sono partecipati con sovrabbondante misura. Essi hanno per scopo la glorificazione di
Ges nell'estensione del suo Regno, nella corrispondenza della sua carit, nell'unione alla sua vita di
amore. L'anima che soffre in Lui, che avvinta per una grazia speciale alle piaghe intime del suo
Cuore, non solo intuisce tutte queste verit, ma vive in esse una sublime vita soprannaturale.
Soffrendo con fede e con rassegnazione, contemplando i patimenti di Ges e adorando la sua Volon-
t, l'anima purifica continuamente se stessa, ogni imperfezione lavata nel Sangue prezioso, ogni
sospiro, ogni lagrima, tutto avvalorato dai meriti della Passione, e la purezza, la perfezione, la vir-
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t acquistata con mezzi cos efficaci e potenti la dispongono alla vita del Cielo che pregusta nella
visione dell'intelletto, e nell'arcana soavit del cuore, nella perenne elevazione dello spirito che il
dono pi sublime della carit del Signore. q. 1: 20 maggio

58 - Tutto diventa spirito...


- Quando l'anima ama, sfiora la Croce, le piaghe, il Costato, il mio Volto divino.
Quando soffre entra in ogni ferita, porta le membra a contatto del Sangue, porta se stessa a contat-
to del Cuore, della mia anima divina ed io mi chino in un amplesso d'amore verso la creatura. Non
illusione, figliuola, sentirti stretta dalle mie braccia, resa soave dalle mie labbra, infiammata dal
mio Cuore. il dono della mia grazia per il tuo abbandono alla mia volont.
cos che tratto chi soffre. Tutto diventa spirito quando lo spirito si alimenta di Sangue.
Le sofferenze della vita, il sacrificio, il pianto, la tribolazione, tutto dal Sangue trasformato in
fiamma e la fiamma si unisce cos, accolta cos, si svolge cos nel mio Cuore. Cos, come tu, af-
franta dal dolore, ti senti inebriata d'amore. - q. 1 . 21 giugno

59 - Il Crocifisso avvince l'anima


La Croce di Ges la vita e la speranza di ogni anima cristiana. Nella sua Passione la nostra sal-
vezza. Il Sangue che sgorga dalle piaghe scende a rivestire le membra straziate e scende pure a ri-
coprire di un sacro manto tutta l'umanit quasi di una veste regale e magnifica. Per la creazione
siamo figli di Dio, per la Redenzione siamo conquista di un Re. Il Crocifisso avvince l'anima con il
patimento, con la parola, con l'abbandono, con l'immolazione, ma pi di tutto con il Sangue. Che
che mi inebria al solo pronunziare questa parola: Il Sangue del mio Dio?
O ch'io lo veda scorrere da ogni piaga, uscire dalla bocca divina di Ges, scaturire a fiotti dal Costa-
to, stillare da ogni fibra del Capo adorabile; ch'io lo riceva dalle mani, dai piedi, dagli occhi di Ges;
o che lo senta scorrere per le mie vene, fluire al cuore e rifluire come un'onda sempre pi possente.
Questo tesoro del mio Dio esercita su di me un'attrazione irresistibile; non vedo che Sangue, non
invoco che Sangue, non vivo che di Sangue! q. 14 : s. quaresima

60 - A Ges coronato di spine


O divino Capo di Ges, coronato di spine, ti adoro profondamente, ispirando la mia adorazione a
tutto l'amore del Cielo, a tutto il pentimento della terra, a tutte le manifestazioni di lode, di ricono-
scenza, di devozione, di compassione, uscite dal cuore dell'umanit. Ti adoro, mio Ges, come Re
di dolore e di misericordia. Ogni spina una significazione della nostra iniquit. L'uomo giunto al
culmine della sua ingratitudine straziando il tuo Capo con le spine dell'incredulit, dell'eresia, della
superbia, ma Tu, mio Dio, sei giunto al culmine della misericordia.
Ah! se ti avessimo incoronato d'oro non avremmo il purissimo, il santissimo, il preziosissimo tuo
Sangue. Esso forma una corona ben pi preziosa e fulgente dell'oro, e, mentre ti risplende in capo
mandando bagliori di Cielo, lascia cadere su noi, sulle nostre anime colpevoli, una mistica pioggia
di gemme, con le quali offriamo al Padre il prezzo del perdono, mentre il Padre le intesse a corona
di gloria sempiterna. Deh! o mio Ges, per i patimenti, per le angosce, per le sofferenze che ti costa-
rono quelle spine, abbi piet di me e di tutti. Crocifiggi con esse la mia volont, perch sia unifor-
mata alla tua volont, e trafiggi il cuore perch ti dia tutta la vita e tutto il dolore e tutto l'amore. q. 14

61 - Con la pienezza del Sangue


Si entra nella pienezza della luce di Dio con la pienezza della grazia. Ma la pienezza della grazia
non fu concessa che alla Vergine. Si entra nella pienezza della vita e dell'amore di Dio con la pie-
nezza del Sangue. Esso dato senza misura a tutti. O Mistero di misericordia, o mistero di sovrab-
bondanza spirituale! L'anima, riconquistata da Ges a prezzo di Sangue, come una fortezza cir-
condata da un fiume regale. Guai se essa lo calpesta per ritornare nel mondo!
Vi attinga invece per salire alla mistica torre della santit, donde pu contemplare le superne visioni
della luce, della pace e della misericordia del Sangue. q. 14
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62 - Deponiamo il Sangue su ogni piaga


Da tutte le membra perfettissime, santissime, delicatissime di Ges, stilla per noi il Sangue del dolo-
re e dell'amore. Raccogliamolo devotamente, adorando il prezzo della nostra vita spirituale, e of-
friamolo a Ges per Ges; deponiamo il suo Sangue su ogni piaga, il suo dolore su ogni dolore per
avere, in cambio, la fiamma viva della purezza e della carit. q. 14

63 - Non vedo che Sangue e fuoco


Il Sacrificio dell'altare, se incruento per il Sangue, cruento per l'amore! O Sangue adorabile, che
scendi come una pioggia di fuoco da tutte le piaghe del mio Salvatore! Ogni scintilla una goccia
del Sangue del mio Signore e la fiamma ardentissima che lo avvolge il fiume regale della sua vita
di grazia. Non vedo che Sangue e fuoco, fuoco e Sangue: la Passione nel suo supremo dolore; la
Redenzione nel suo amore supremo! La mia vita nelle piaghe di Cristo!
Non c' sterilit per l'anima che vive, ama e s'immola a pi della Croce. Il Sangue non ha stagioni o
leggi come la rugiada e la pioggia: esso scende in tutti i terreni, anche in quelli incolti, sempre, fe-
conda anche quelli che non hanno seme, poich il seme di vita spirituale lo porta lui, lo seppellisce
lui nei solchi dell'anima, facendo germogliare una messe ubertosa. O Signore, quanto Sangue e
quanta luce e quanta grazia! Quid retribuam? - Dammi, o figlia, i frutti dello spirito di fede e dello
spirito di umilt, essi produrranno i frutti dell'amore. - q. 14

64 - Nel santuario del Cuore, il Sangue della Vita


Nel santuario del tuo Cuore, gi immolato per noi, erano i simboli del tuo amore perenne: c'era l'ac-
qua purificatrice e c'era il Sangue della vita. O gocce misteriose, fluite dalla trafittura del costato del
mio Ges, vi raccolgo con tremore, con devozione, con amore. Vi raccolgo nel mio povero cuore
perch abbia purezza e vita; vi raccolgo per tutti gli uomini, chiedendo per tutti redenzione e sal-
vezza; vi raccolgo per le anime del Purgatorio perch ottengano la luce e la beatitudine; vi raccolgo
ancora per la anime beate dei Santi perch sia accresciuta, merc del vostro merito, la loro gloria
accidentale. Vi raccolgo come omaggio ai Misteri della Giustizia e della Misericordia, con quelle
intenzioni, con quell'amore, con quella generosit che ebbe Ges versandovi dopo la sua morte.
La lancia del Centurione passata di mano in mano; anch'io, Signore, l'ho stretta nell'espressione
della mia iniquit manifestata con la freddezza e con l'ingratitudine.
E Tu, pietoso Signore, ogni volta hai corrisposto con l'acqua della rigenerazione, con il Sangue della
tua vita, e, mentre sanavi cos le mie infermit, per la trafittura del tuo Cuore, Tu accoglievi le mie
miserie, versando in me nuove misericordie. O Signore Ges, non pi con la lancia del peccato o
con quella della infedelt, ma col tuo Amore fatto mio, con la stessa acqua che zampilla alla vita
eterna, con lo stesso Sangue trasformato in mistica fiamma, penetrer nel tuo Cuore, a cantare le tue
Misericordie, a celebrare i Misteri della tua immolazione, a compiervi la mia per Te, per la gloria
del Padre, per la gloria della Divinit unita alla Sacra Umanit, simboleggiate nell'acqua e nel San-
gue. O adorabili Misteri del mio Dio!
O armonie della Passione, della grazia, dell'amore, della bont somma del mio Ges! q. 14

65 - Bevete il Sangue di Cristo


Volete immergervi nell'abisso dei Misteri di Dio? Bevete il Sangue di Cristo.
Volete comprendere che cosa sia la vita soprannaturale, nella partecipazione dei Misteri?
Bevete il Sangue di Cristo.
Volete incominciare, anche in questa vita, a conoscere l'infinit del Misteri?
Bevete il Sangue di Cristo.
Volete offrire al Signore una fede purissima e ardente, una speranza fatta certezza, un amore tra-
sformato in vita essenziale? Bevete il Sangue di Cristo.
Esso l'irradiazione della Divinit per mezzo della Sacra Umanit, perch trasfonde in noi la vita di
Cristo, la sua vita umana, la sua vita divina.
Il Sangue di Cristo il dono per eccellenza dello Spirito Santo: il dono vitale che ha mille voci e
mille manifestazioni; esso la manifestazione della misericordia del Padre.
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Oh! potenza del Sangue di Cristo! Esso non soltanto purifica l'anima, la riscatta dalla colpa, la rende
degna dello sguardo di Dio, la dispone alla grazia e la prepara alla gloria, ma ha in s una virt rive-
latrice. E quando l'anima, elevata nelle altezze del Mistero, non pu intendere i segreti impulsi da
cui attratta, non pu abbracciare l'eccellenza e la grandezza del dono di Dio, il Sangue di Cristo le
d l'intuito profondo e, con esso, la partecipazione alla vita di Cristo in Dio. Il Sangue di Cristo!
Scaturisce dalle sommit del Cielo come le acque del diluvio, ma pi abbondante ancora e continuo,
e, mentre il diluvio coperse le genti sotto i flutti della giustizia e della morte, il Sangue di Cristo le
immerge nei flutti della grazia e dell'amore, che risalgono alla vita eterna. q. 14

66 - Come canteremo le glorie del Sangue?


Il Sangue di Cristo [...] il cibo della mente per la verit; il cibo del cuore per l'amore che profon-
de; la veste regale che ricopre le nostre membra piagate; la chiave misteriosa di tutti i tesori del
Cuore di Ges; la mistica corrente per cui si sale al Mistero; la meravigliosa forza per cui ci si uni-
sce a Dio! Come canteremo le glorie del Sangue di Cristo?
Con il dolore e con l'amore, cos come l'ha versato Ges. q. 14

67 - Non stancarti di attingere alla sorgente


- Non stancarti di attingere alla sorgente inesauribile del mio Sangue! Se attingi con fede, esso di-
verr fede per te: la pi pura e profonda; se attingi con speranza, esso alimenter in te la speranza
pi ardente; se attingi con carit, esso si trasformer in fiamma viva, operosa, inestinguibile di
amore. Se ad esso chiedi la purezza, ti purificher l'anima, il cuore, l'occhio, lo spirito, trasfonden-
do in te la mia stessa purezza. Se gli chiederai l'umilt, ti insegner gli abbassamenti che portano
alla pi eccelsa vetta della carit; se gli domanderai la partecipazione ai Misteri, t'introdurr negli
abissi della Misericordia. - O potenza, grandezza ed efficacia del Sangue di Cristo!
Esso la mistica acqua che zampilla alla vita eterna con getto sovrabbondante, perpetuo; esso la
stessa vita eterna perch ci d l'incremento della vita spirituale: sviluppa, feconda e porta a matura-
zione le opere della grazia e ci unisce alla stessa vita di Dio. q. 14

68 - O piaghe adorabili, o fonti vive!


O piaghe adorabili del mio Ges, santissime piaghe delle mani, dei piedi, del costato, per cui la Sa-
cra Umanit profonde le ricchezze, le misericordie della Divinit, vi adoro e vi bacio con la devo-
zione, con la tenerezza della Vergine, con l'adorazione degli Angeli, con lo stesso sguardo della au-
gusta Trinit chinata su di voi nella compiacenza dell'amplesso della giustizia e della pace.
O fonti vive, eccelse, perenni, di amore e di dolore, vi adoro, mi anniento dinanzi alla vostra gran-
dezza e invoco tutti gli ardori dello Spirito Santo per rendermi degna di adorarvi sempre pi, di sen-
tirvi nelle mie povere membra, nel cuore e nello spirito, per attingere da voi la mia santificazione e
la vostra gloria. q. 14

69 - Quando l'anima cos stretta a Ges...


Quando l'anima cos stretta a Ges, avvinta alle sue membra piagate, china sulle sue labbra da cui
fluiscono parole adorabili, rinchiusa nel Suo Cuore straziato per disporsi alla consumazione ed
all'annientamento, allora Ges la considera come sua. Lui stesso la presenta al Padre segnata di per-
dono, di grazia, di misericordia, di Sangue e di amore. Quest'anima, intimamente unita a Cristo, per
l'uniformit alla sua volont, per la rinunzia di s, per la partecipazione ai suoi dolori, deposta da
Ges stesso nelle mani di Dio perch sia strumento di gloria nel regno della beatitudine. q. 14

70 - Il bacio di amore alle piaghe di Ges


Esso un atto di fede, riconoscendo, in quelle membra straziate, la potenza del Padre, che ha scelto
per la Redenzione la Vittima augusta del suo stesso Figliuolo.
un atto di speranza, adorando, nel Sangue, la Sapienza ordinatrice nella forma del riscatto.
E un atto di carit, contemplando, nella consumazione di Cristo, l'Amore con cui lo Spirito Santo ha
versato la sua misericordia. q. 14
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71 - Sette parole sgorgate dal Cuore col Sangue


- Durante l'Agonia, ho pronunziato sette misteriose parole che sono la rivelazione del mio amore
infinito; parole sgorgate dal Cuore col Sangue, innalzate al Padre con la consumazione di me stes-
so. Chi le medita? Chi si unisce alla mia preghiera di intercessione? Chi si rende degno di sentire
la promessa del Cielo, di ricevere la Madre in dono, di comprendere il mio abbandono, di estingue-
re la mia sete, di unirsi alla mia consumazione per poter vivere perpetuamente col Padre? - q. 14

72 - Il silenzio della Croce


- Il silenzio della Croce un mistero profondo; ma quante cose rivela! Esso riflette il grande silen-
zio di Dio, da cui scaturisce il fiume della sapienza regale. Ma chi pensa al mio silenzio misterioso?
Chi prega per avere il lume di intuirlo, la grazia per comprenderlo, l'amore per imitarlo?
L'uomo continua la vita nello studio della scienza che egli persegue invano con tutte le forze della
mente. Anche se giunge ad afferrarla, che cosa mai, in confronto alla scienza che scaturisce dalla
Croce, dalle piaghe aperte, del Sangue versato per amore? - q. 14

73 - Il Sangue d le intuizioni del Mistero


- O anima, che ascolti le mie pene, che intendi il mio dolore, che t'inchini alla mia Passione, sii be-
nedetta. - Chi pu arrivare alla contemplazione del Volto Santo del Signore?
Chi abbevera il cuore e ricopre gli occhi di Sangue. Il Sangue di Ges d le intuizioni del Mistero e
il Mistero svela il Signore. Ci che cementa l'unione con Cristo il Sangue; il Sangue nel quale la
vita della grazia, la vita di Dio. q. 14

74 - Le promesse di Ges Crocifisso


- L'anima che si avvicina alla Croce con fede viva viene purificata dai suoi peccati ed iniziata alle
conoscenze superiori, viene ricoperta dalla candida veste della purezza e disposta a ricevere gli
impulsi della grazia. L'anima che si avvicina alla Croce con speranza viene unita ai miei stessi pa-
timenti e resa degna della nuova vita di grazia e di giustizia. L'anima che si avvicina alla Croce con
la carit ardente partecipa ai meriti e ai frutti della Redenzione. Il suo amore sale al Padre con il
mio olocausto e la sua vita diventa una mistica immolazione. L'anima che si appressa alla Croce
con le virt teologali, accompagnate dalla umilt, dalla mortificazione e dall'amore, si prepara ad
entrare nei Misteri della Passione per gustare poi quelli della gloria.
L'anima che adora e bacia le mie piaghe e attinge, con devozione, il Sangue che ne esce, acquista
una vita nuova, una vita di luce, di grazia e di amore. L'intelletto si illumina delle verit eterne, il
cuore palpita per le attrazioni soprannaturali, e lo spirito trascina la vita per le vie della santit.
L'anima che ripensa alle mie parole pronunziate sulla Croce, le sente ripetere nel pi profondo,
come fossero dette per lei, intende il mio verbo di amore e la potenza, la grandezza e l'efficacia del-
la mia carit. L'anima che stabilisce la sua dimora nelle mie piaghe, e specialmente in quella del
Costato, difesa da ogni tentazione: a poco a poco si attutiscono in essa le esigenze della vita na-
turale, perde la conoscenza delle cose caduche per ricordare soltanto quelle eterne.
L'anima che tiene fisso lo sguardo sulla Croce, sulle mie membra straziate, per offrirmi al Padre
come ostia immacolata, piacente a Lui, riceve in s, con la vita del Sangue, il riflesso della divina
Misericordia. L'anima che vive accanto alla Croce, invocando la virt del mio Sangue, non sente
l'aridit; essa sempre irrorata dalla mistica rugiada fecondatrice.
L'anima che seppellisce la propria vita nelle profonde amarezze del mio Cuore squarciato, trover,
alla morte, la vita eterna. L'anima che, contemplandomi crocifisso, adorer i decreti della Giustizia
e della Misericordia, trover, in morte, un compenso di amore.
L'anima che mi offrir al Padre come vittima di amore, di espiazione e di Redenzione, meriter di
essere offerta da me stesso al Padre perch abbia la beatitudine eterna. Chi desiderer distaccarmi
dalla Croce, con la riparazione e con l'amore, avr la grazia di sentirsi unito alle mie piaghe, alla
mia Passione, alla mia immolazione e perci ai miei meriti, alla mia vita e alla mia gloria. - q. 14
36

75 - Avvicinati, entra, bevi e canta


O Misteri del mio Dio! O Misteri del mio Dio! La luce, la forza e la grazia che emanano da questi
contatti con la vita di Cristo, mi portano al suo Costato e sento la voce di Lui che ripete:
- Avvicinati e partecipa alla adorazione fatta dalla mia sacra Umanit; bevi il mio Sangue e canta
con esso il ringraziamento; penetra ancor pi nell'anima per impetrare la misericordia di Dio sul
mondo. - O potenza di Ges! O ebbrezza della Croce! O rivelazioni scaturite misteriosamente dalle
membra, dal Cuore, dal Sangue, dall'Anima, dalla Divinit di Cristo! q. 1,5 : s. quaresima.

76 - Raccogli nel mio Cuore tutto il Sangue


La vita e la passione di Cristo compendiano tutti gli atti di culto e tutte le riparazioni dovute alla
Divinit: ma chi compie gli atti di culto e le riparazioni valevoli a soddisfare Ges?
Ges stesso con la sua Divinit. Lo squallore della grotta di Betlemme glorificato dalla magnifi-
cenza della visione beatifica; l'oscurit della vita di Nazareth compensata dagli splendori della
gloria divina; la privazione del deserto, le angosce dell'agonia, il martirio della Passione, tutto cor-
risposto dalle espansioni della Divinit, unita alla Sacra Umanit umiliata, santificata, consumata
per me. Ma questi Misteri, che rivelano eccelse misericordie, non sono svelati che misticamente, e
l'anima, compresa, commossa, impotente, desiderosa di presentare a Cristo gli atti di un culto, ac-
cettevole, valevole e meritorio e gradito, chiede che pu dare, che pu fare per Ges.
E Ges risponde: - Ecco il mio Sangue. Esso ha in s tutte le virt. Offrilo al mio Cuore come ado-
razione, come ringraziamento, impetrazione e riparazione. Esso corrisponde a tutti gli slanci
dell'umanit e soddisfa a tutte le esigenze della Divinit. -
Il Sangue di Cristo conobbe i palpiti pi profondi e santi del suo Cuore divino, esso risent tutte le
commozioni della grande anima compresa della Giustizia di Dio e delle colpe degli uomini e, con lo
slancio supremo dell'amore, si vers tutto in redenzione copiosa. Vogliamo di pi? Ges mi presenta
il suo Cuore stesso e dice:
- Raccogli in esso tutto il Sangue che esce dal mio Capo, dagli occhi, dalla bocca, dalle mani, dai
piedi, da tutte le piaghe: raccogli ed offri, offri e raccogli continuamente per compiere i quattro atti
di culto. - O Signore, e Tu rimarrai senza Cuore! - Metti il tuo al suo posto. - Possibile, o Signore?
- Io lo dilater a dismisura perch tu mi segua perfettamente, costantemente, con tutta la fede, con
la confidenza, con tutto l'amore. -
O redenzione copiosa di Cristo! Essa racchiude tutte le riparazioni della Divinit, tutte le riparazioni
della Sacra Umanit e la meschinissima ma viva partecipazione della povera anima mia! q. 1,5

77 - Il Sangue ci trasformer e saliremo all'amplesso


Finch rimaniamo terra, non potremo salire all'unione con Dio, ma se per il pentimento e per le la-
grime, saremo trasformati dal Sangue di Cristo, allora il Sole divino ci bacer con la sua luce, e noi,
deposte le nostre miserie nelle profondit della misericordia del Cuore di Cristo, saliremo all'am-
plesso della Divinit dove il trionfo dell'Amore eterno. q. 15.

78 - Essere la nuova croce


Ges chiede a questo povero spirito di essere la nuova croce... disposta a ricevere tutto il Sangue
che sgorga, tutta la virt che l'accompagna, tutto l'amore che perpetua questi Misteri.
O Cristo Ges! O Cristo Crocifisso, o Crocifisso amore, la mia povera anima tutta per Te: vieni, o
Ges; con la tua vita sosterr le tue piaghe, col tuo Sangue sosterr le tue angosce, con la tua grazia
parteciper ai tuoi Misteri. O Crocifisso amore! Ges stesso offre i chiodi per la mistica unione: la
purezza, l'umilt, la semplicit, l'obbedienza: le virt tutte che Egli stesso ha voluto praticare nella
sua vita umana e senza le quali l'anima non pu unirsi perfettamente al suo Dio. q. 1,5

79 - I Misteri del Sinai e del Calvario


Sul Sinai la legge fu incisa sulla pietra, sul Calvario l'amore fu scritto a caratteri di sangue sulle
stesse membra di Ges. Contemplo i grandi Misteri del Sinai e del Calvario da una vetta eccelsa:
la montagna della grazia su cui mi ha portato la forza del Sangue di Ges. Da questa vetta contem-
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plo la potenza della Divinit e la misericordia della Sacra Umanit, adoro il Verbo sul labbro di Dio
e Dio sulle labbra del Verbo Incarnato, adoro la sapienza nel seno di Dio e la grazia nel Cuore
dell'Uomo-Dio, adoro i disegni dell'Amore eterno e le giustificazioni dell'Amore immolato.
E contemplando la miseria da cui sono salita, meravigliata che la piccola mente possa abbracciare
gli sconfinati orizzonti del Mistero, della grandezza, della Giustizia e della Misericordia di Dio,
chiedo confusa il perch di queste sublimi ascensioni, per poter corrispondervi con tutto lo slancio
del cuore. q. 15

80 - L'anima il mistico Calvario


L'anima il mistico Calvario su cui Ges vuole piantare la sua croce.
E avviene infatti che, per virt del Sacramento, Egli s'immola in noi; nelle profondit della nostra
terra pianta la croce della sua Passione, e, se questa terra si rammollisce e si consuma a contatto del
Sangue, che ha il potere di scioglierla e di stemperarla, allora Ges fa una sola cosa di se stesso e
dell'anima, porta le piaghe vive e vere a contatto del cuore, e rivela allo spirito i segreti del suo mar-
tirio e le grandezze della sua Divinit. q. 15

81 - Salire per i meriti della Passione


Tremo sempre di queste elevazioni supreme; eppure Ges mi fa intendere che esse sono la forma di
culto pi gradito, pi essenziale, pi vitale per lo spirito che cerca Dio solo. La divinit si comunica
a noi per Ges Cristo e per Lui soltanto noi possiamo elevarci a Dio. Per Ges Cristo, per il suo
Sangue, trasmesso in noi, possiamo rientrare nelle sue piaghe, penetrare nel suo Cuore e di l salire
l'altare dell'immolazione dove bruciano tutte le nostre miserie e con la mistica fiamma possiamo sa-
lire fino a Dio. Salire per i meriti della Passione e per la forza della nostra volont.
O Signore, un'illusione questo misterioso indugio nelle grandezze della tua Passione e in quelle
della divinit? - una grazia, figliuola, ricevila con umilt e con amore. - q. 16: marzo

82 - Sei la goccia del mio Sangue


Non diciamo che la vita spirituale sterile quando Ges la coltiva in se stesso, quando non si vedo-
no n fiori, n frutti, n luce, n bellezza, n splendore. La fecondit prodotta dal Sangue di Ges
consumata dallo stesso Sangue nella formazione di una vita soprannaturale, sfuggente ai sensi.
Ecco l'opera trasformatrice di Ges: riempire l'anima di se stesso, ridurla a sostanza di vita essenzia-
le e di amore purissimo; avvolgere questa sostanza e questo amore con la vita della grazia perch,
unita al suo Cuore, palpiti con Lui nella vita del Mistero. Dunque Ges cerca nell'anima il rifugio,
non per s, ma per l'anima stessa: Lui che cerca, ma l'anima che trova: Lui che chiede, ed l'a-
nima che riceve: Lui che discende, ed l'anima che sale. Sento come una trasformazione di tutta
me stessa e odo le parole del mio Signore: - Sei la goccia del mio Sangue che ritorna al Cuore per
incontrarsi e perdersi nella sovrabbondanza del fiume regale. - q. 16

83 - Il modo di cercare il regno di Dio


Stamane Ges insegna all'anima il modo di cercare il regno di Dio e il modo di pregare perch esso
si estenda nell'anima. Cercare il regno di Dio vuol dire elevarsi nella contemplazione della sua po-
tenza, della sua grandezza, della sua gloria: vederlo nella sua bellezza, nella sua sapienza, nella sua
misericordia, nel suo amore. Ma l'anima non pu vedere se non illuminata: il richiamo viene sem-
pre da Dio e quando Egli la illumina, il regno di Dio si estende in essa, s'imprime nelle sue potenze,
domina il suo cuore, la volont, lo spirito. Bisogna cercare il regno di Dio per mezzo di Ges Cristo.
Basta unirsi alla sua Croce, abbeverarsi al Sangue della rigenerazione e della santificazione: esso ri-
porta alla giustizia, alla pace, alla verit, alla santit, all'amore che formano il regno di Dio...
Il regno di Dio nell'anima. Non si stabilisce se Ges non possiede tutta la mente, il cuore, lo spirito,
se Ges non impera con la sua Passione, con la sua dottrina, con la sua vita, col suo amore.
Non si accresce, se l'anima non dimentica di avere la volont e se non mette quella volont sui passi
di Ges. Non si estende, se l'anima non .si studia di salire verso la luce con la rinunzia di s, con il
desiderio di compiere i disegni del Signore. Ma chi conosce questi disegni?
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Chi li pu prevenire e comprendere? Chi prepara nell'anima l'attitudine a riceverli, la sapienza per
adorarli, la grazia per effettuarli? Il Sangue di Ges. Esso compie tutti i disegni del Padre.
In che modo? Ges ha aperto le sue braccia sulla croce nell'impetrazione del grande regno di Dio,
nel desiderio di parteciparlo a tutti, ed ha aperto il Cuore per offrire il prezzo della conquista.
Questo prezzo inesauribile come infinito il regno, e pi si rinnova l'offerta, pi il regno si esten-
de: il regno della gloria di Dio e il regno della sua grazia in noi. Vivendo sotto l'influsso di queste
grandi misericordie, ascoltandole dalle stesse labbra di Ges, l'anima si sente impiccolire, consu-
marsi, diventare come un semplice soffio, puro, leggerissimo, cos da poter penetrare, nascondersi,
immergersi nel Cuore di Cristo. E Cristo stesso, per la forza sovrana dell'Amore, pare nascondersi
nella piccola anima per unirla e immedesimarla con la luce di Dio. q. 16

84 - Lo Sposo del dolore sanguinante


L'amore nuovo l'investimento della pace, il dominio di Cristo e, nell'investimento di Lui, la vita in
Lui: vita eccelsa, di mistero, di amore; vita soprannaturale di fede, di adorazione, di penetrazione
nelle segrete cose di Dio. Contemplo il Mistero dell'Amore fatto Carne, fatto Sangue nell'Incarna-
zione, e, per la Carne e per il Sangue, diventato Mistero di amore che unisce a Dio con vincoli so-
vrumani. Quest'unione si intensifica nel divino banchetto dove tutta la virt del Sacramento, tutto il
Sacramento dell'amore viene gustato dall'anima.
Avviene per che spesso, nell'intimit dello sposalizio, rinnovato tutte le volte che l'anima chia-
mata da Ges a pregustare le delizie dell'eternit, Ges stesso si trasforma, non pi lo sposo
dell'amore soave, ma lo sposo del dolore sanguinante. E l'anima lo vede, non pi nella gloria della
festa, ma nello squallore della Croce, nell'amarezza dell'agonia.
Chi pu dire queste trasformazioni di Ges nell'anima, le impressioni misteriose, profonde, incon-
cepibili che producono; le conoscenze superiori che profondono, i sensi nuovi che scaturiscono, co-
s nuovi da non poter seguirli ed effonderli con le semplici concezioni umane? L'attrazione della
Croce, la penetrazione per la piaga del Costato, nel Cuore di Cristo il ritorno al mistero dell'amore
ritrovato, per il dolore, pi fecondo di benefici, pi luminoso di verit, pi ricolmo di grazie. q. 16

85 - Il Sangue la vita del Corpo Mistico


Lo Spirito Santo ammaestra l'anima, immergendola nel Sangue di Ges. Come il sangue la vita
del corpo, cos il Sangue di Ges la vita del corpo mistico della Chiesa.
Ma, mentre il sangue umano non vivifica che un corpo, il Sangue divino vivifica tutte le anime con
la pienezza della vita soprannaturale. Nel corpo umano, ogni fibra ed ogni particella deve restare nel
suo composto essenziale. Nel corpo mistico della Chiesa, anche le ultime fibre pi insignificanti e
pi umili, possono essere trasformate in sangue di vita e scorrere, vivificando s e altri.
Quando avviene la trasformazione dell'anima nel Sangue di Ges?
Quando essa domina i sensi del corpo; quando essa pu rispondere che vive per Ges, che desidera
Lui solo, che palpita per Lui, che pensa a Lui; che ama, vuole, aspetta, cerca, adora soltanto Ges.
Cos distaccata dalla vita della natura, dei sensi, dell'egoismo, del tempo, della volont e della liber-
t, incomincia a vivere la vita della grazia. E questa grazia ha movimenti soprannaturali, essenzial-
mente spirituali: ed avendo il Corpo Mistico di Cristo, la Chiesa, un'anima eminentemente mistica,
cos in quest'anima, informata dalla vita di Cristo, la piccola creatura trova l'impulso a muoversi, a
dilatarsi, a salire. Essa si muove perch, merc il Sangue di Cristo, si dilata con il Cibo sostanziale
delle divine verit, si eleva, spazia, sale sempre pi alto per l'amore.
Ora la piccola anima come la goccia di Sangue nel Cuore di Cristo e sale, dal Cuore al Capo divi-
no, dall'amore alla luce, e scende dalla luce all'amore, con le esuberanze della divina carit.
Nel Cuore attinge la vita, nel Capo la consuma in omaggio al Padre, e cos, in questi mistici movi-
menti di grazia, rassoda l'unione, raddoppia le intuizioni e stabilisce la sua vita in Cristo Ges.
E Ges l'arresta, o nel Cuore, o nella sua mente divina, secondo i suoi disegni d'amore; e rendendola
partecipe dei Misteri della sua Passione, la invita ad immergersi nel pi profondo del Cuore, al largo,
dove sono i dolori supremi. q. 16
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86 - Il Sangue mano, braccio e cuore


La grazia la mano di Dio che conduce l'anima per i sentieri fioriti della luce e dell'amore.
E se questa mano mancasse? Se ad un tratto sospendesse la sua carit?
- La grazia di Dio non manca mai -. Ma, e se mancasse? Allora immergerei il mio spirito nella cor-
rente del Sangue di Cristo. Esso mano, braccio e cuore: mi sapr guidare, portare e riunire al sof-
fio della grazia immortale. q. 16

87 - Le glorie della Risurrezione e le grandezze della Passione


Le glorie della Risurrezione fanno risplendere, in tutta la loro austera bellezza, le grandezze della
Passione. O Misteri del mio Signore! Essi hanno in s un carattere tutto speciale, eppure l'uno illu-
mina l'altro e pi si contemplano, pi si comprende l'essenza che li unisce: la loro vitalit dipende
dall'unica potenza della Divinit. Dopo aver contemplato la Passione, con la fede e con la grazia,
seguendo gl'impulsi dello Spirito Santo e le attrattive del divino paziente, dopo aver gustato le
espansioni della Divinit nelle immolazioni della SS. Umanit, l'anima preparata ai gaudi della
Risurrezione, nella radiosa luce del Mistero. Ma questi gaudi e questa luce riportano ai pi della
Croce, e il Sangue, che ancora fluisce per la Passione dell'amore, d le nuove intuizioni della vita di
gloria. Ges risorto, e le adorabili piaghe si sono trasformate in sorgenti di luce, di fiamme prodi-
giose che attraggono l'anima con nuove armonie, con forza nuova, con grazia ineffabile.
E la luce addita altre vie di ascensione e la fiamma domanda nuova consumazione.
Se bisogna completare la Passione di Cristo per ci che riguarda la nostra cooperazione, bisogna
completare anche la Risurrezione. Ges la domanda con la stessa tenerezza con cui ci effonde la sua
misericordia. Bisogna compiere il Mistero della Risurrezione di Ges con la nostra stessa risurre-
zione dalla vita di debolezze e di peccato, alla vita di forza e di grazia. Vita di forza nella fede, vita
di grazia nell'amore; vita soprannaturale nei Misteri, vita sostanziale nell'unione.
La Passione e la Risurrezione di Cristo si completano per il Sacramento.
Il Sacramento d le intuizioni del Sacrificio e d le purificazioni per la vita spirituale.
Esso ha in s i meriti del Sangue e quelli dell'amore; ha le piaghe vive e le stigmate fulgenti; ha tut-
ta la tristezza del Calvario e tutto lo splendore del sepolcro glorioso.
Il Sacramento si alimenta delle pene della Croce e dei gaudi della Risurrezione.
Il Mistero del Sacramento fu annunciato nei secoli con la voce delle Profezie, fu istituito dalla stes-
sa voce del Verbo di Dio e perpetuato dal Verbo della Risurrezione.
In virt della sua vita gloriosa Ges vive nella sua vita di amore. La Risurrezione conferma l'Incar-
nazione, la vita di Ges, la dottrina, gli esempi, la Passione, la morte prodigiosa, il Sacrificio, il Sa-
cramento. Se Ges non fosse risuscitato, come potremmo dire che vivo nel Mistero dell'amore?
Ah! dopo aver sepolto nella tomba di Cristo la vita con tutte le sue energie, la volont con tutte le
sue potenze, la libert con i suoi voli, lo spirito con le sue conquiste, il cuore con i suoi diritti,
sommamente soave sentire rinnovarsi nelle profondit dell'anima le attrattive per nuovi Misteri e
per forme nuove di mistica unione. Ed io volo come ape, passando dalle piaghe di Ges alle ferite
sfavillanti di luce, bevo il Sangue e bevo l'amore. q. 16: Santa Pasqua

88 - Il Sacramento illumina il Mistero


La contemplazione del Crocifisso imprime nell'anima salutari ammaestramenti, ardori nuovi per la
virt, per la santit, per la perfezione; rende sensibile, per l'unione alle piaghe, al Sangue ed alla
immolazione, la grandezza della Redenzione. Il Sacramento cementa la contemplazione della Croce
e quella della Risurrezione, trasfondendo la vita nuova della rigenerazione.
Il Sacramento illumina il Mistero della Croce rendendolo sensibile per il Sangue, che trasmette e
dona la forza per comprendere la vita trasumanata di Cristo. Il Sacramento conferma tutti gli atteg-
giamenti di Ges sulla Croce: Sacerdote, Vittima, Uomo, Dio, immolato da Dio per l'umanit. Per il
Sacramento l'anima ritrova tutta la grazia, tutta la luce, tutta la dottrina, l'amore della vita di Ges.
Quando ripensiamo a persone o a cose care, a luoghi noti, a vicende tristi, in noi un rivivere sen-
timenti di soavit, di tristezza, di compiacenza, di pianto, di gioia o di amore.
Le persone, le cose, le vicende si ravvivano con strana potenza quasi fossero di nuovo presenti
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all'anima con la loro essenza. un lavoro dello spirito. Ma le cose, le persone, le vicende non hanno
la potenza di suscitarsi in noi con la loro vitalit. Cristo, s. Quando pensiamo con amore, con devo-
zione, con riconoscenza alla sua vita privata, alla sua vita pubblica, alla sua Passione, ai suoi Misteri,
alla sua misericordia ed al suo amore, Egli trasmette, suscita e alimenta in noi la sua vita vera e rea-
le con l'esuberanza della sua grazia, con la magnificenza della sua luce, con la potenza della sua ca-
rit. E quando l'anima lo ha ritrovato vivo e vero in tutti i Misteri della sua misericordia, non le resta
che aderirvi e ritornare col pensiero, con il cuore e con lo spirito alle tappe luminose che intensifi-
cano la vita e l'unione col Sangue e con l'amore. q. 16 : Santa Pasqua

89- Ogni volta che l'anima bacia le ferite


Mi presento a Ges col cuore ripieno del suo Sangue, attinto dall'adorazione delle sue piaghe; col
cuore ripieno di gaudio per l'adorazione della sua gloria nella Risurrezione.
Quel Sangue m'insegna ad adorare le piaghe e quella luce m'insegna la misericordia di Ges.
Ogni volta che l'anima bacia le ferite del Crocifisso merita che Ges baci le piaghe della sua miseria
e de' suoi peccati. E come le piaghe danno il valore al piccolo atto di culto, cos l'efficacia del bacio
di Ges in proporzione della fede. Quando l'anima ha baciato ed abbracciato le piaghe di Ges,
viene illuminata, fortificata, elevata nelle sue conoscenze superiori, e, volgendosi alle debolezze del
prossimo, vede in esse le soavissime piaghe di Ges. Ogni anima, per quanto santa, rappresenta coi
suoi difetti una piaga di Ges, e, Ges domanda che esse siano compatite, addolcite e rese soavi dal-
lo stesso amore profuso per la sua Passione. O carit di Ges! q. 16 : Santa Pasqua

90 - Di che temer?
Di che temer, mio Signore, se la tua misericordia sovrabbonda nella mia piccola anima?
Temer i giudizi del Padre?
No, Egli non giudica e non condanna l'anima rivestita del Sangue di Ges.
Temer l'inferno? No, perch me ne libera il Sangue di Cristo.
Temer per i miei peccati?
Il Sangue di Ges me li ha lavati tutti e continuamente scorre sulle imperfezioni della mia anima.
Temer per le mie ingratitudini? No, perch il Sangue dello Sposo le ripara.
Temer per la mia debolezza? Il Sangue la mia forza.
Temer per la mia povert? Il Sangue la mia ricchezza.
Temer per i pericoli che mi attorniano? Il Sangue la mia difesa.
Per l'impotenza a comprendere le cose di Dio? Il Sangue me le rivela.
Per l'incostanza nell'amore? Il Sangue lo avviva.
Per la debolezza nel sacrificio? Il Sangue mi sostiene.
Per l'impotenza a corrispondere alla grazia? Il Sangue ha corrisposto per me.
Per l'incapacit di accogliere i doni di Dio? Il Sangue mi rende capace di tutto; lo credo, lo sento, lo
invoco. O Sangue del mio Ges, vita della mia vita, luce della mente, dolcezza del cuore, slancio
dello spirito, sorgente della vita divina, portami alla vita eterna! q..17. aprile, s.g.

91 - San Giuseppe fu l'ombra di Dio


S. Giuseppe fu l'ombra di Dio, misteriosamente disposta intorno alla vita di Ges.
Egli appare alla Nativit del Redentore, nei momenti del sacrificio e della prova, e scompare quan-
do Ges si presenta alle turbe, nello splendore della dottrina e nella gloria del miracolo. Chi pu
scrutare queste segrete disposizioni di Dio? S. Giuseppe non pot seguire Ges nella sua Passione,
n assistere sotto la Croce alle sue immolazioni supreme. Forse ebbe l'intuito della Passione di Ges
nella Circoncisione, quando vide uscire da quelle carni delicatissime e immacolate il Sangue adora-
bile della Redenzione. Ai pi della Croce di Ges troviamo il Mistero, rappresentato da Maria, il
Sacerdozio, rappresentato da Giovanni, l'umanit peccatrice rappresentata dalla Maddalena.
S. Giuseppe non appare pi. Egli pass sulla terra nella umilt, nella oscurit, nel silenzio: serv il
Signore nello spirito di fede, di abbandono e di amore e cooper alla Redenzione mediante il sacri-
ficio e il disprezzo. E la gloria di Ges illumina la sua vita, esaltandola su tutta la terra.
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Cos l'anima, chiamata da Dio a grande santit. Essa sempre l'ombra dei segreti di Dio: deve esse-
re la custode fedele di Ges, disposta a tutto, pur di conservarlo nella profondit del suo spirito, di-
sposta a patire, a soffrire, a seppellirsi per Lui nell'umilt, nell'oscurit e nel silenzio.
Nella nostra vita deve apparire, trionfare solo Ges. Nascondiamoci. q. 17: 18 aprile

92 - Quando dico Sangue di Cristo, non intendo...


C' in noi una forza occulta, quasi uno spirito sconosciuto che risponde alla voce di Dio?
Quando l'anima, attratta dalla divina potenza, arresta tutte le sue facolt per ascoltare e seguire il
misterioso richiamo e, pur rimanendo nell'impotenza assoluta, sente in s impulsi nuovi, forze nuo-
ve, la volont che acuisce la sua energia, l'intelletto che si eleva, lo spirito che sobbalza per l'entu-
siasmo e per la vita nuova che lo investe e lo trascina, chi accoglie e risponde a questo passaggio di
Dio? la misteriosa forza, sepolta in noi dal peccato e dalla schiavit delle passioni, che risorge
dalle rovine al richiamo di Dio? il senso profondo con il quale il primo uomo rispondeva all'ap-
pello del suo Dio, che si sprigiona dal sepolcro merc la virt e la forza della Redenzione?
Non so. Certo in noi c' qualche cosa di intimo, profondo, inafferrabile che si commuove al tocco
della divina misericordia e sostiene l'anima nelle altezze del Mistero. Quante cose mi rivela il San-
gue di Cristo! Quando dico Sangue di Cristo non intendo alludere n alla sostanza, n al suo colore,
n ai suoi elementi; no, esso mi attrae come forza, vita, luce, grazia, dono di Dio.
In esso trovo tutti i mezzi della santit. La santit richiede la purificazione. Il Sangue mi purifica.
La santit vuole la mortificazione. Il Sangue mi parla di mortificazione. La santit vuole l'umilt.
Poteva scendere pi in basso la profusione del Sangue di Cristo? La santit unione con Dio.
Chi, pi del Sangue, mi avvince a Cristo, e, per Cristo, a Dio? La santit richiede spirito di fede, di
speranza e di amore. Quanta fede, quanta speranza e quanto amore nell'accoglimento del Sangue di
Cristo! La santit la conoscenza di Dio. Chi, meglio del Sangue, mi rivela la potenza, la grandezza,
la sapienza, la gloria del mio Dio? Immagino la compiacenza dei filosofi nello studio del pensiero e
immagino il godimento dei teologi nella elevazione della mente alle grandi cose di Dio.
Ma, se mi prostro ai pi della Croce, e invoco e ricevo e adoro e bevo il Sangue del mio Dio, esso
mi spiega verit sublimi, mi rivela Misteri profondi, mi rapisce con gli splendori della sacra Umani-
t di Cristo e con le glorie della augusta Divinit. Ah! non mi distaccherei pi dalla Croce! Sia que-
sta Croce sul Calvario o sull'altare, dovunque essa piove su di me le sovrabbondanze della miseri-
cordia, della luce, della pace, dell'amore. q. 17 : 20 aprile

93 - O Sangue, mi abbandono alla tua virt rivelatrice


Ah! noi non intendiamo questi Misteri perch, dinanzi a Dio, conserviamo le facolt umane. Biso-
gna annullare tutto, credersi impotenti della pi piccola elevazione, della pi semplice intuizione e
abbandonarsi alla sola virt del Sangue di Cristo. Esso ci riveler tutti i Misteri.
Quando Ges, salendo sulla Croce, rappresent l'elevazione pi sublime, il Sangue discese a rivela-
re gli abbassamenti della sua anima. Sulla Croce era il compendio della divina carit ed il Sangue
usc a profusione a denotarne la forza, la potenza, l'estensione e la continuit.
O Sangue del mio Ges, io mi abbandono alla tua virt rivelatrice! Accogliendoti in me, con la fede
profonda, con una speranza ardente e con la carit operativa, intendo di ascoltare tutti gli insegna-
menti luminosi, di partecipare alla vita intima di Cristo, ai suoi abbassamenti, alle sue umiliazioni,
ai suoi patimenti, alla sua carit. Intendo di offrire ad ogni istante queste glorie sconosciute alla
Maest del Padre: intendo di offrirle per tutto il mondo, e, con le intenzioni, con l'amore, con la vir-
t, con il merito con cui le offr Ges stesso. O Sangue del mio Ges, Tu sei Verbo e Luce, Grazia e
Gloria del mio Redentore. Tu sei la mia speranza, la mia vita, il mio amore. q. 17: 21 aprile

94 - Finch il Sangue sgorga, l'amore non verr meno


L (ai pi della Croce), il patimento, il dolore, il Sangue, la morte di Ges, tutto diventa amore per
l'anima. Ma un amore che, mentre sale nella luce del Mistero, deve, come il fuoco della terra, spro-
fondarsi nell'oscurit, nel silenzio e nel nascondimento perch sia sodo, resistente e costante.
L'amore superficiale svanisce, come la scintilla, al minimo soffio della brezza, alla pi piccola goc-
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cia della rugiada; l'amore forte, vero, reale, non teme nulla, n si piega, n si attenua, n vien meno
giammai. Ma come alimentare questo amore?
Col Sangue. Finch il Sangue sgorga dalle adorabili piaghe del mio Ges; finch la grazia mi terr
avvinta ad esse, e finch il cuore sar aperto al tesoro prezioso, l'amore non verr meno.
L'amore nutrito dal Sangue di Ges, intensificato sotto la sua Croce dal desiderio, dalla fede, dall'u-
nione, salir con la fiamma dello stesso amore di Ges, fino al trono di Dio, dove attinger grazie
nuove e misericordie ineffabili per la mistica consumazione. q. 17 : 22 aprile

95 - Il Sangue e l'amore
La Comunione del Sangue completa quella dell'amore, e quella dell'amore prepara quella del San-
gue: il Sangue e l'amore comunicano all'anima la Divinit. L'anima si abbandona a queste operazio-
ni segrete della grazia e crede di nascondersi, di seppellirsi in Dio. Questo nascondimento indica in-
vece esporsi alla luce pi viva, abbagliante, sovrumana degli splendori di Dio. Indica salire l'ardua
montagna, avvolta di caligine densa, ma vedere in essa e sentire, ed essere veduta e sentita da Dio.
questa la sua partecipazione alla vita del Mistero. Vi si sale tutte le volte che l'anima si prostra ai
pi della Croce: tutte le volte che l'anima unita alla Passione, alla vita, all'amore di Ges.
Per virt dei Misteri della Sacra Umanit si penetra e si vive in quelli dell'augusta Divinit.
Ma, pi si sale e meno si vede e meno si comprende Iddio, come chi salendo, resta abbagliato dalla
luce sfolgorante del sole e si perde nell'ampiezza dei cieli. O Signore, il Re sapiente ti chiedeva la
Sapienza celeste, intuendo forse, in essa, la virt del Mistero della Redenzione: io ti chiedo, o Si-
gnore, il Sangue prezioso che mi d i tesori della Redenzione e, con essa, la Sapienza celeste.
O Signore, non potendo accogliere che imperfettamente le effusioni della tua carit, non posso che
rispondere e corrispondere imperfettamente. Ebbene, o Ges, intendo di offrirti, ad ogni istante, tutti
i sentimenti della vita, quelli gustati e offerti e quelli che scaturiranno ancora al richiamo della tua
grazia. Voglio essere docile, pronta, disposta a tutte le tue espansioni, ma voglio evitare ogni ansia,
ogni ricerca perch so che il tuo spirito e la tua grazia trionfano nella semplicit. q. 17: 23 aprile

96 - Sangue e Sapienza
Per il Sangue di Ges l'anima acquista la Sapienza celeste. Esso la dispone a contemplare lo stesso
Mistero della Sapienza nella Persona del Verbo: generato eternamente dal Padre, il Mistero dell'A-
more nello Spirito Santo. La Sapienza insegna a contemplare il mondo dalle altezze del Cielo, a ve-
dere l'ordine di Dio anche nel disordine causato dalla debolezza dell'uomo, dalla sua manchevolezza
e dalla cattiva volont, l'ordine che la legge, la base di tutte le cose create, l'apoteosi della stessa
Potenza di Dio. La Sapienza celeste rivela che tutto ordinato alla gloria di Dio, da tutto Egli ricava
il suo trionfo. La Sapienza celeste manifesta la Provvidenza di Dio, l'espansione della sua carit
estesa a tutti in generale ed a tutti in particolare, espansione che si estende al corpo e all'anima, alle
cose visibili e invisibili. Non c' palpito umano, non c' pensiero, non c' parola, atto e fatto che non
sia avvolto dai misteriosi disegni della Provvidenza.
La Provvidenza l'aiuto per la legge, la forza per l'elevazione, la virt dell'amore. La Sapienza
celeste rivela il grande amore di Dio che avvolge tutti i figli che amano e quelli che non amano.
L'amore lo scopo della legge e dell'ordine, il frutto della Provvidenza. La Comunione, riabilitan-
do l'anima, vi produce l'ordine, la schiude ai tesori della Provvidenza e la corona di amore.
Il Sangue di Ges, scorrendo nelle nostre vene ricompone la vita; la vita ricomposta dalla stessa vir-
t di Dio atta a ricevere la Provvidenza e, con la Provvidenza, l'amore. La Sapienza celeste, che
svela e porta all'ordine, che manifesta e dona la Provvidenza, che attrae e concede l'amore, porta al-
la santit. La glorificazione dei Santi non che la manifestazione dell'ordine, della provvidenza,
dell'amore di Dio. Vi sono anime che Egli riempie di s fino a farne traboccare la pienezza. E allora
che la grazia, la luce, la forza, l'amore di Dio giungono a noi rivelando il Mistero della Sapienza ce-
leste, rivelando la Potenza del Sangue, e tutte le meraviglie della Divina carit! q. 17: 24 aprile

97 - Nella piccola Ostia e nel Sangue prezioso, adoro...


O Padre Santo, ti offro il Corpo adorabile di Ges che credo e adoro nella piccola Ostia, consacrata,
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innalzata, offerta a Te dal Sacerdote. In quella candida Ostia vedo, credo e adoro Cristo Crocifisso,
incarnato, vissuto, morto per me. Vedo, credo e adoro le privazioni, le sofferenze, i sacrifici della
sua vita privata: le fatiche dell'Apostolato, le grandezze della sua vita Sacerdotale, il martirio della
sua Passione. E nel Sangue prezioso, offerto nel Calice, credo e adoro tutte le perfezioni della sua
vita, tutte le virt del suo Cuore, le immolazioni del suo spirito, le grandezze del Mistero, la potenza
della riparazione, la misericordia dell'incarnazione, la perpetuit dell'immolazione.
E offro, con il Corpo Santissimo e col Sangue prezioso, la mia povera vita e, ripeto, con l'amore di
tutto il Cielo, con la fede di tutte le creature, con tutto lo slancio del mio spirito immortale: Sia lo-
de a Te, mio Dio, nei secoli eterni. Amen! q. 17:24 aprile

98 - O Sangue, Tu sei la pi superba creazione


O Sangue di Cristo, Tu sei la pi superba creazione di Dio! Tu hai in te stesso le meraviglie dei cieli,
le forze occulte della natura, tutti i bagliori della luce e tutta la potenza del fuoco.
Tu sei, per le anime, ci che il sole, l'acqua, l'aria per la vita del corpo, tu sei la partecipazione di-
retta della grazia della soprannaturalit dell'amore di Dio. Tu sei la vita stessa dell'Uomo-Dio trasfu-
sa in noi: sei la sorgente di ogni bene, il bene stesso, manifestato alla mente, nel cuore e nello spirito.
Non c' altra ricchezza al mondo, altra scienza, altra felicit. Noi possiamo attingere da te la pace, la
verit, la soavit; possiamo vedere ci che non concesso che in Cielo, perch, abbeverandoci alla
sorgente del Cuore di Cristo, possiamo contemplare la carit sovrana del Padre Celeste, intento a
darci perpetuamente, con il Sangue del Figlio, la virt dello Spirito Santo. Quale slancio non rice-
vono le energie dello spirito sotto l'impulso di tanta misericordia! q. 18: novembre, s.g.

99 - Quale abisso, la piaga del tuo Costato!


- Riposa sul mio Cuore lo spirito, il cuore e tutta te stessa. -
Mi chino sulla piaga che, man mano, va allargandosi. Assorbo il Sangue divino e mi lascio distrug-
gere dal fuoco e investire dall'amore. Sono disposta a rimanere cos tutta la vita. O mio Dio, o mio
Ges, quale abisso la piaga del tuo Costato! Essa estesa quanto i secoli, immersa quanto il Cuore
di Dio. Ben vi pu stare tutto il mondo. - Aderisci alle parti vive per essere poi tradotta in Sangue
ed in amore. - Il Sacrificio che si compie sull'altare in corrispondenza di quanto avviene nell'ani-
ma: il segno del vero, reale, ineffabile incontro con Ges. q. 18 : novembre, s.g.

100 - Piaghe sanguinanti e mistici doni dello Spirito


Ges ricompensa con sette mistici doni, quelli dello Spirito Santo, atti a distruggere i sette peccati
capitali, quelli che baciano, per adorazione, le piaghe sanguinanti del suo Corpo.
Per crucem ad lucem per mortem ad vitam per dolorem ad amorem. q. 18: novembre, s.g.

101 - Per mezzo del Sangue, comprendere la giustizia


Nella giustizia di Dio tutta la sua potenza, la sua sapienza e il suo amore. Questo attributo di Dio
manifestato alla povera anima come una luce immensa, ineffabile, cos splendida, abbagliante e po-
tente che non permette l'accesso a nessuna creatura. Tutto ombra dinanzi a Dio.
Ma quest'ombra viene illuminata, preparata e disposta a sostenere la luce di Dio dalla Incarnazione
di Ges, dai meriti della sua Passione, dal suo Sangue, dalla sua Morte, dalla sua Risurrezione.
Soltanto per mezzo di Ges l'anima pu essere esposta a sostenere il riflesso della luce del gran Re.
L'anima deve calpestare ogni cura, vivere nello spirito di fede, entrare per mezzo di questo spirito
nel Cuore di Ges; l il centro della riflessione della giustizia: per mezzo del Sangue pu giungere
a comprenderla, pu acquistare la purezza per sostenerla e la grazia per unirvisi. q. 18 : novembre, s.g.

102 - La via del Sangue la via del Mistero


C' chi gode i benefici del sole senza riflettere alle sue meraviglie: c' chi gode e contempla: e c'
chi, godendo e contemplando, sale oltre il sole, a contemplare ed a godere la sorgente eterna da cui
scaturiscono tutte le meraviglie temporali e spirituali. Cos nei rapporti del Sangue di Cristo.
C' chi vi partecipa quasi inconsciamente. La virt e il merito giungono alla sua anima, per una mi-
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sericordia infinita, senza che l'anima si rivolga a cercare la sorgente di bene che l'avvolge.
C' chi, affascinato dalla corrente misteriosa, seguendo la forza che lo travolge, cerca, nella stessa
forza, il segreto della carit. E c' chi, abbandonando se stesso alle segrete operazioni della carit,
lascia che il Sangue operi i suoi prodigi soprannaturali. Ed ecco che l'anima, illuminata dalla fede,
trova nel Sangue di Ges il perdono di tutte le colpe, vi trova i meriti, le virt, gli esempi, la vita e
la morte di Cristo; vi trova il Mistero, e, per il Mistero, sale all'unione con Dio.
- In un istante solo, figliuola, puoi raggiungere beni cos eccelsi, intimi, soprannaturali. In un solo
istante, purch tu corrisponda a questo battesimo di Sangue, con tutte le forze del tuo spirito, puoi
ottenere un battesimo di purezza, nel perdono delle colpe, un battesimo di luce, nella partecipazione
alla stessa mia vita, un battesimo di amore, nella elevazione al Mistero. -
Non indugiare nel pensiero della tua meschinit, della tua pochezza e impotenza.
La gloria di Dio non si aumenta per ci che gli d l'uomo. Che cosa pu dare l'uomo che non sia di
Dio? Ma per ci che l'uomo riflette di Dio: per la grazia che accoglie in s, per il modo con cui la
accoglie, per la fedelt con cui la conserva, per il desiderio con cui l'accresce.
Il digiuno, la penitenza, la preghiera, sono atti buoni, graditi ed efficaci per ottenere il perdono delle
colpe, ma quando l'anima, stretta da molti doveri, dalla debolezza delle membra, dalla impotenza
del fisico, dalla tirannia del tempo, non pu compierli e d queste sofferenze in cambio degli atti e
si getta con fiducia nel mare ampio del Sangue di Ges, trova, in quell'abisso di carit, i mezzi pos-
senti per il riscatto di se stessa dalle proprie miserie, per la trasformazione in Dio, per la sua vita in
Dio. La via del Sangue la via del Mistero, bisogna percorrerla ad occhi chiusi, ma senza tentenna-
re. Essa pi spaziosa dei cieli e pi profonda dei mari, pi luminosa della stessa luce del sole.
Chi vi introdotto, per una misericordia di predilezione, deve portarvi uno slancio perenne che ac-
colga tutta la vitalit dell'intelletto e quella del cuore. Deve adattarsi a una vita intima di moto e di
impotenza, di beatitudine e di amarezza, di rinunzia e di immolazione: deve acuire lo spirito me-
diante il silenzio dei sensi e dilatare il cuore mediante le rinunzie della volont. Deve perdere l'amo-
re di se stessa per estendersi nell'amplesso della carit universale: deve consumare tutte le forze vi-
ve della natura per lasciare la fecondit a quelle della grazia: deve insomma lasciarsi avvolgere e
travolgere dalla mistica corrente come la goccia dal fiume impetuoso. q. 19.- 30 dicembre

103 - Intorno a te, il mio fiume di Sangue


- Non temere le ire del nemico, intorno a te il mio fiume di Sangue: egli non lo pu toccare, non lo
pu passare; se ti disturba, se ti minaccia col suo vocio, immergiti nel fiume prodigioso: egli non ti
vedr pi. - q. 19: 30 dicembre

104 - L'anima intenta ai Misteri


Il sentiero di Dio molto stretto, lo batte soltanto l'anima che vive la vera vita dello spirito: vita di
purezza, di semplicit, di mortificazione. Quel sentiero continuamente percorso da Ges: se l'ani-
ma sa unirsi a Lui, intimamente, completamente, portata, trasportata dalla sua carit. Queste cose
meravigliose non le vedo soltanto, ma le sento, le gusto, vivo in esse e mi sento trasformata.
Accanto al mistico sentiero un fluire di Sangue: chi ha coraggio di immergervisi per attingere la
purezza, la spiritualit e la grazia, cammina con Ges nel piccolo sentiero della santit.
O Signore, mi getto a capo fitto nell'abisso delle tue misericordie: voglio attingervi tanto Sangue
quanto il tuo Amore: voglio seppellire in esso tutte le mie colpe, le colpe del mondo, per ricavare
la grazia della nostra salvezza. Ascolto. Chi adora e beve e s'immerge nel Sangue di Cristo, acqui-
sta la sensazione del suo dolore immenso, degli spasimi che sostenne per noi, del martirio con cui
immol la vita.
L'anima intenta a questi Misteri, riceve le impressioni della Passione e, per queste impressioni so-
prannaturali, diventa pura, leggera, spirituale, cos che pu percorrere il sentiero angusto della santi-
t, velocemente, sicuramente, per raggiungere quello regale dell'amore eterno. q. 19: 31 dicembre

105 - Chi attinge il Sangue in vita...


- Immergi ogni preghiera, ogni azione, ogni pensiero, ogni palpito, ogni atto nel Sangue delle mie
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piaghe: usciranno santificati e saliranno come fiamma di amore a Dio, come pioggia di espiazione
nel Purgatorio. - O mio Dio, che intendo! Quale luce, quale fiamma, quale verit, quale potenza,
quale misericordia! Il Sangue di Ges, versato e applicato alle anime, non consumato, no: esso
sempre in Ges per tutti, con tutto il suo valore, con tutta la sua virt, con tutti i suoi meriti, per noi,
per ciascuno di noi, ad ogni istante, per tutta la vita. a disposizione della nostra volont, in pro-
porzione della nostra piet, per l'accrescimento della nostra santit. Perch non vi attingiamo?
- Chi attinge il Sangue di Ges in vita, con fede, con speranza, con amore, non scender ad attinge-
re il fuoco del Purgatorio. - q. 19 : 31 dicembre

106 - In tutte le Sante Messe, con la bocca sul Sangue


Adoro e bacio, ad ogni istante, le piaghe misteriose del mio Ges. Raccolgo il Sangue prezioso che
ne fluisce, lo depongo sugli occhi, ne riempio la mente, il cuore e lo spirito.
Cos, sempre in tutte le S. Messe, con lo spirito accanto al Mistero, con il cuore sulle piaghe, con la
bocca sul Sangue, con la vita sulla morte del mio Ges, aspiro la vita eterna.
O mio Ges, se non so dire ci che Tu mi riveli, se non so afferrare ci che passa nel pi intimo, se
non so penetrare in Te se non nei limiti della mia poverissima capacit, ti offro questa capacit ac-
cresciuta dalla volont, estesa dall'amore, perpetuata dalla grazia e, aderendo con lo spirito ai Miste-
ri del tuo spirito, ripeto ad ogni istante, con tutta la fede, con tutta la speranza e con tutto l'ardore:
Sanguis Christi, descende, inebria, sanctifica me et omnes!. q. 19 : 31 dicembre

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107 - Immlati cos...
Finita la Consumazione della S. Messa Ges mi fa contemplare la Croce, le spine, i chiodi, rimasti
sull'Altare intrisi di sangue. Che posso fare, mio Dio? - Raccoglierli, stringerli al cuore in un am-
plesso di adorazione e di amore. Non basta ricevere l'impressione di quegli strumenti di passione,
distenditi sulla croce, accogli sulle mani e sui piedi quei chiodi intrisi di Sangue, metti sul capo la
corona di acutissime spine, immolati cos, adorando, amando, impetrando. - q. 19 : gennaio, s.g.

108 - Dona il Sangue con la parola


O grandezza dei doni del Signore! O sovrabbondanza della divina carit! Ges continua in me i suoi
richiami di misericordia. Egli vuole effondere in me il suo Sangue prezioso perch io lo possa par-
tecipare agli altri. S, mio Signore, credo che una goccia sola del tuo Sangue basterebbe a redimere
mille mondi. Ebbene, io raccolgo e Ti offro tutto il Sangue dei tuoi olocausti per la salvezza, per la
santit di ciascuna anima. Insegnami, o Ges, come posso trafficare questo tuo dono supremo.
- Che fa un ricco buono e pietoso? D lavoro, d il pane, dispensa doni, moltiplica gli atti di carit
e di amore. Dona il Sangue con la parola, con la carit, con il sacrificio, con l'umilt - q. 19: 16/2

109 - ... verserei il sangue ora per Te


- Quando Teresa, contemplando le cose create, saliva con un impeto di amore fino a me, io le dissi
con parola divina: Se non avessi creato il mondo, lo creerei ora per te. A te, mia figlia, ripeto:
Se non avessi versato il Sangue sulla Croce lo verserei ora per te. Tanto mi gradita la tua con-
templazione, tanto mi cara la tua vita di unione alle mie piaghe, la tua vita di amore nel Sangue.
So che tu vorresti che questa tua vita non fosse disturbata dalle cose esterne, che non fosse sospesa
dal contatto con le creature. Ma il prodigio appunto qui. Tenere desta, forte, vivissima la fiamma
in mezzo al vento della distrazione, del sacrificio e del dovere. Se tu non puoi rimanere sempre con
me, verr io con te, ti seguir nel lavoro, nella distrazione e nella fatica. - Ed io bacio i tuoi piedi,
le tue mani, il costato, tutte le piaghe del capo, del volto e del petto, ripetendo nel lavoro, nella fati-
ca, nella tribolazione il cantico del Sangue che il canto dell'amore. q. 19 : 18 febbraio

110 - Il Mistero del Sangue si rinnova a ogni istante


L'altare ricoperto di Sangue, le mani del sacerdote sono ricolme di Sangue. Quando egli le alza
per benedire, per consacrare, per pregare, per cancellare la colpa, per invocare la grazia, esse piovo-
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no Sangue. Il Sangue di Cristo scorre sulle pagine sante del Vangelo, sovrabbonda nei Sacramenti,
perpetua il suo getto profondo nel Sacrificio e nel Sacramento, dalla Croce e dal Tabernacolo.
Mio Ges, Tu mi ripeti in mille modi la grandezza del tuo Mistero di amore, lo sanzioni ad ogni
istante, lo rinnovi per tutti. E come dal giorno della creazione non sono venute meno le forze della
natura, come anzi si rinnovano e trionfano per la virt della tua potenza, cos il Mistero del Sangue
si rinnova e trionfa dal giorno dell'immolazione: si rinnova ad ogni istante per trionfare su tutti.
O Misteri profondi, dischiusi all'anima con luce misteriosa, con attrazioni ineffabili!
O potenza del Sangue, o virt, o sovrabbondanza, o perpetuit!
Mentre penso e scrivo, il Sangue scende e scorre, scende da ogni croce innalzata sull'altare, scorre
alla porta di ciascuna anima. Perch non posso raccoglierlo tutto e offrirlo a Te, Padre di misericor-
dia, per ottenere il dono, la grazia, la potenza di portarlo in tutte le anime, come l'angelo port un
giorno il pane della vita al profeta sfinito? Perch non posso riempire il mondo del tuo grido di
amore, di questo Mistero di amore, di questo prodigio sovrumano che si compie in mezzo a noi con
tutte le asprezze della tua Passione? Perch io stessa non vado crescendo in questo amore, mentre
Tu mi concedi tutti i mezzi per renderlo infinito? Piego l'umile vita ai pi della Croce del mio Si-
gnore con il desiderio pi ardente di amare, di adorare, di comprendere il Mistero. q. 20: 1 giugno

111 - Stringi le mani in mistica coppa


- Aprimi il cuore, figliuola, e i tuoi desideri saranno coronati e le tue ricerche saranno soddisfatte.
Voglio appoggiare sul tuo cuore la mia croce nuda, fredda e squallida, ma stendi le braccia, stringi
le mani in mistica coppa sotto il mio costato aperto e piega il tuo capo sul mio sanguinante.
Ecco la risposta. Raccogli il Sangue, spargilo nelle anime, la tua ne sar ripiena ugualmente per il
contatto delle labbra alle mie piaghe. Mi abbandono a te, mi abbandonerei ad ogni anima come mi
sono abbandonato tra le braccia del Padre. Non temere, non illusione, dalla croce scende la mi-
sericordia infinita: essa il canale misterioso per cui giungono alle anime tutti i beni della verit,
della grazia e dell'amore. Quando gli uomini mi crocifissero le mani ed esse apparvero impotenti,
apersi il Cuore per offrire tesori inesauribili; e mentre la crocifissione sembrava distruggere la mia
Sacra Umanit, la misericordia trovava espansione nell'Augusta Divinit. -
Dal Cuore trafitto usc l'ultima goccia di Sangue, la goccia misteriosa dell'acqua: dallo stesso Cuore,
aperto quotidianamente sull'altare, continua ad uscire il perdono, esce con l'amore, con la verit e
con la grazia, esce la vita soprannaturale e quella eterna. Ogni immolazione ammette la Risurrezio-
ne gloriosa, e come la Passione profonde la misericordia sugli uomini, la Risurrezione raddoppia la
gloria del Cielo. La Passione per ogni anima, pur rimanendo completa nella sua essenza, nella sua
potenza e nella sua grandezza dinanzi alla giustizia di Dio. q. 20: 27 ottobre

112 - Il Sangue di Cristo la mia ricchezza


A pi della Croce mi rivesto delle spoglie di Ges. Il suo Sangue lava i miei peccati e ricopre le mie
indegnit, la sua misericordia sana le piaghe e ricolma i solchi infruttuosi, l'amore spegne ogni for-
ma di vita naturale, ispirando i pensieri, gli atti, le parole alla purezza della vita spirituale.
La mia ricchezza Ges. Egli ha corrisposto per me alla giustizia del Padre e mi offre ad ogni istan-
te i tesori del suo Sangue divino, facendomi sentire e gustare in essi tutte le espansioni della sua di-
vina carit. Il Sangue di Cristo la mia ricchezza. In esso trovo la luce per la mente, la forza per lo
spirito, la gioia per il cuore, la ricchezza sovrabbondante di ogni bene morale, la promessa infallibi-
le dei beni eterni. Il Sangue di Cristo mi fa penetrare nella vita intima di Ges, nella vita della sua
Passione, del suo dolore, della sua morte; nella vita Eucaristica, nella vita de' suoi Misteri.
Ed un'ascensione continua, una penetrazione ineffabile, una unione sostanziale.
A poco a poco l'anima si distacca dalle cose esterne, sensibili, visibili, da se stessa, dal tempo e dai
desideri, dalla cognizione delle proprie facolt e dalle grandezze della propria libert.
Sente solo un bisogno, l'amore; prova una sola attrattiva, immergersi nel Sangue della Redenzione;
nutre un solo desiderio, compiacere Ges; ha sete di Lui, ha fame di Lui, e questa sete e questa fame
aumentano quanto pi sovrabbonda la grazia, quanto pi rapida e benefica la mistica corrente del
Sangue. O Sangue di Ges, in te la mia vita del tempo e quella dell'eternit!
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Il Sangue di Cristo, penetrando in noi con la possente vita del suo Cuore, ci rende membri vivi del
suo corpo mistico, la Chiesa militante, facendoci quasi sentire la nostra unione con la Chiesa pur-
gante e con quella gaudiosa. O Sangue di Cristo, alimenta la mia fede, la speranza, la carit; donami
la forza nel combattimento, la luce nella tenebra, la grazia che dispone alle comunicazioni con Dio!
Il Sangue di Ges d un'ebbrezza di cielo che impossibile dimenticare.
Gustata una volta, l'anima la ricerca, la chiede, non pu vivere priva di essa.
Il Sangue di Ges spira una fragranza soavissima, esso ha in s il gusto delle cose eterne.
Dammi dunque, o Signore, continua a darmi il tuo Sangue divino. Esso discenda sulla poverissima
anima mia con tutta la sua virt redentrice. Tu puoi estenderla sulla mia vita passata, come il mae-
stro ritocca la tela del giovane alunno; Tu puoi santificare le mie azioni, perdonare tutte le colpe,
dissipare le tenebre, togliere ogni residuo di debolezza, di infedelt e di miseria.
Ti prego, estendi, o Signore, la virt redentrice del tuo Sangue sulla mia vita avvenire, su ogni pal-
pito, su ogni pensiero, su ogni azione. Informa con essa ogni atto, santifica ogni respiro, rendi la
mia vita pura, perfetta e accettevole al tuo Padre celeste. Il Sangue di Cristo stabilisce in noi la veri-
t, la giustizia, la pace e l'amore: donandoci la purezza, esso ci porta alla santit: spegnendo in noi
le passioni, vi suscita lo slancio generoso per la virt: trasformando il gusto delle cose terrene in di-
sprezzo e noncuranza, porta a una vita di soprannaturalit e di amore.
Per seguire le operazioni della grazia l'anima deve orientarsi: deve fissare lo sguardo in Ges. Fissa-
re lo sguardo in Ges vuol dire indirizzare a Lui tutto, pensieri, affetti e azioni.
Lasciargli la mente libera, il cuore vuoto, alacre lo spirito: scacciare dalla mente ogni immagine
come si toglierebbe dalla pupilla un corpo estraneo: non interrompere mai l'amore, intensificare la
dedizione, l'immolazione. Tutto questo l'anima raggiunge per virt del Sangue di Cristo.
il Sangue di Ges che purifica e spiritualizza la vita della mente, che accende, infiamma e consu-
ma il cuore, che sorregge, slancia e illumina lo spirito, la volont. Chiedo a Ges di partecipare ai
suoi dolori; se non lo potr fare in Paradiso, perch lass non si soffre, mi conceda di patire quaggi,
di penetrare nella sua Passione adorabile, di unirmi ai suoi patimenti ineffabili. la migliore corri-
spondenza ai suoi disegni di amore. Quando la lotta si fa pi intensa e la fragilissima mia natura,
oppressa e stanca, pare vicina alla resa, allora porto la mia volont sotto la croce, la immergo nel
Sangue di Cristo e ritorno al combattimento con una energia invincibile. Alimentata, corroborata da
quella forza suprema, non temo n il demonio, n la natura, n la mia debolezza.
Il mio vino eletto il Sangue di Cristo: esso ritempra l'anima affievolita e d alla mente visioni di
cielo: inebria il cuore di carismi ineffabili e rende lo spirito alacre, generoso e attivo nella corri-
spondenza alla grazia, nella volont dell'ascesa. q. 21 : 3-25 luglio

113 - Il Sangue guida i miei passi


La corrente dell'amore mi ha trasportato nella corrente del Sangue ed ora questa corrente impetuosa
mi riporta a quella dell'amore. O mistica vita di unione, vita preziosa di santit e di grazia! Tutte le
operazioni della mia anima sono compiute dal Sangue di Ges. Esso penetra nelle fibre pi intime
della mia vita e scorre rapidamente trasformandola. Il Sangue il mio cibo, la mia bevanda, la mia
forza, la mia luce, la mia salvezza, la mia ricchezza. Esso guida i miei passi e li sostiene, mi ripara
dalle bufere, mi ristora, mi dona la vita della grazia e mi promette quella della gloria. q. 21 : 7 agosto

114 - Dal Cuore di Ges sgorgano tre sorgenti


Dal Cuore di Ges sgorgano tre sorgenti divine, ineffabili, inesauribili.
Una sorgente di acqua purissima: la grazia che si spande su tutti per virt del Sacramento del Bat-
tesimo, anche senza che l'anima la conosca, la desideri e la invochi.
Una sorgente di Sangue: sono i meriti della Redenzione estesi agli uomini di buona volont, a quelli
che vivono di fede, di speranza e di amore. Una sorgente impetuosa di fuoco.
per i pi generosi, per quelli che accolsero ripetutamente, con devozione, con desiderio, con rico-
noscenza la grazia; che purificarono se stessi nel mistico lavacro di Sangue, che si portarono fino al-
le vette della perfezione. Travolti dalla corrente impetuosa del divino amore, non possono fermarsi
pi e corrono, con essa, al mare dell'eternit. q. 21: 10 agosto
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115 - Il Sangue... non una idealit


Il Sangue di Cristo, che scende continuamente sul mondo per il Mistero della Consacrazione, non
una idealit, una visione soprannaturale, ma una realt sostanziale, in cui ogni anima pu trovare lu-
ce, forza e amore per la vita intima dello spirito, grazia, benedizione e aiuto per quella esterna.
q. 21 . 15 agosto

116 - La mia immolazione perenne divinizza


- Ogni dolore del tuo corpo, ogni sofferenza del tuo cuore, ogni angoscia della tua anima, tutte le
desolazioni del tuo spirito, le pene, i patimenti, gli abbandoni, tutto gi passato per il mio cuore
nella vita umana, tutto fu intensificato sulla croce, e tutto per compatire e santificare e sublimare
gli atteggiamenti dell'anima umana. La mia immolazione perenne accoglie e trasforma e divinizza
tutte le tribolazioni della vita. - q. 21 : 25 agosto

117 - Nella Passione, tutto il dolore e tutto l'amore


Dilata, o Signore, la tua Passione nella mia anima e la mia povera anima nello splendore della tua
Passione. La Passione di Cristo! Essa profonda, angosciosa come la notte ed pure meravigliosa,
smagliante come il sole. C' in essa tutto il dolore e tutto l'amore: la potenza ammantata di impoten-
za, la grazia rivestita di Sangue, la Sapienza velata di Mistero e la santit nascosta dalla ignominia.
O Padre santo, non temo di presentarmi a Te: per il Sangue di Ges non pavento il tuo giudizio.
Esso mi redense, mi purific dal peccato originale, distrusse e cancell in me tutti i peccati veniali;
pi ancora, mi ricolma di meriti, di speranza, di promesse, di virt e di santit. Non c' membro che
non sia ricoperto del sacro manto: gli occhi sono ripieni di Sangue, le labbra, il cuore, la mente, lo
spirito non vivono e non palpitano che per il Sangue del mio Ges. q. 21 : 28 agosto

118 - La Passione esterna e la Passione intima


La Passione del mio Ges per l'anima pi ancora di quello che la vita per le membra. Tutti gli
argomenti della fede, della speranza e dell'amore sono illuminati dalla Passione di Ges. Ma ci che
maggiormente mi avvince la vita soprannaturale che vi attingo.
Questa vita soprannaturale introduce nella passione intima di Ges, nei misteri della sua anima il-
luminata dalla perfettissima luce della Divinit e avvolta dalle profonde tenebre della umanit.
La passione esterna di Ges, i dolori del corpo e del cuore, quelli della sua vita umana sono un nulla
in confronto della passione intima, che quasi infinita quanto la sua giustizia, la sua santit e il suo
amore. Comprendo che Ges non ebbe conforti lungo il suo calvario. La Madre e le pie donne non
fecero che torturargli il cuore. Cos Egli porge agli amici pi cari dolori senza consolazione, dolori
che devono restare segreti e perci pi amari, pi tormentosi, ma pi meritori. q. 21 : 28 agosto

119 - Produrr nella tua anima le stesse pene


- Nello stesso modo con cui imprimerai nella tua anima la mia Passione, imprimer nel mio cuore
la tua. Contemplando e adorando le mie piaghe e le mie sofferenze, produrr nella tua anima le
stesse pene e le stesse angosce, partecipando ad esse la grazia, i meriti, la virt del mio Sangue.
Cos le tribolazioni e le prove della vita, ricoperte dal Sangue della Redenzione, appariranno gra-
dite agli occhi del Padre. A chi crede in me, insegno la via della croce, a chi mi ama offro la croce,
a chi mi predilige gliela metto sul cuore.
A quelli che mi sono cari porgo qualche stilla del mio fiele commisto alle dolcezze della mia grazia;
a quelli che mi sono prediletti presento lo stesso calice della mia passione, do le prove e le pene pi
aspre, li espongo soli, senza conforto, sbattuti dalle bufere, angosciati per lo smarrimento, ma un
giorno essi avranno la parte pi eletta nell'amore. - q. 21 : 30 agosto

120 - Il Sangue l'attrazione possente


Offro a Ges la poverissima anima disposta a fare in tutto la sua volont. Gliela offro come molle
cera, ed Egli la prende, la plasma, la dispone a vaso, tanto pi profondo ed esteso, quanto pi si la-
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scia dilatare, e lo riempie del suo Sangue prezioso. Gliela offro come un umile fiore, aperto per al-
la rugiada della sua grazia, alla luce della sua verit. E questo fiorellino umile e agreste, irrorato dal
Sangue dell'amore, vede moltiplicare intorno a s frutti rigogliosi.
Il Sangue del mio Ges! l'attrazione possente che assorbe la mia povera anima, la forza arcana
che mi avvince al Mistero, la luce prodigiosa che rivela sempre pi meraviglie soprannaturali. E
questo Sangue adorato lo invoco per me, per tutte le anime, per la liberazione di quelle del Purgato-
rio, per la maggiore gloria di quelle del Cielo. q. 21 : 31 agosto

121 - Il manto del suo Sangue prezioso


Pare che Ges occupi la piccola anima; Egli la incoraggia, la scuote, la ammaestra. Vuole essere so-
lo a dominarla, non vuole nessuna rimanenza della vita terrena, nemmeno l'ombra di me stessa.
E sulle squallide pareti della mia nudit distende il suo manto regale, il manto del suo Sangue pre-
zioso, che rifulge pi dell'oro, pi delle gemme ed pi terso del cristallo.
- Cos, figliuola, potr rispecchiare la mia Passione, e l'immagine che si former in te sar reale,
vitale, incancellabile. Tu temi di te stessa, il mio Sangue t'incoraggia; temi l'inferno ed esso ti ripete:
all'inferno non pu penetrare il Sangue di Cristo altrimenti anch'esso diverrebbe un paradiso; temi
per i tuoi peccati ed io ti dico: provati a gettare dei sassolini negli abissi del mare: chi saprebbe
rintracciarli? Gli abissi del mio Sangue sono ancora pi profondi, in essi tutto viene distrutto, tra-
sformato, santificato. Mi dici: Ma se i sassi fossero grossi e io non potessi accoglierli con le mie
mani, n potessi portarli nel tuo Cuore?
Allora verrei io stesso con l'onda possente a ricoprirli, a smuoverli, a seppellirli nell'abisso.
Il mio Sangue opera in proporzione della fede, a seconda della speranza, dell'abbandono e dell'a-
more. Lasciati immergere e sommergere dai gorghi misteriosi: lasciami assoluto padrone di te stes-
sa, dominatore della tua vita, delle tue forze, del tempo, del cuore. - q. 22 : 13 settembre

122 - Adoro Te, o Croce preziosa


Come adoro Cristo morto in croce per me, cos adoro te, o Croce preziosa, che accogliesti le sue
membra santissime, presentandole dalla vetta del Calvario a tutte le generazioni e per tutti i secoli,
crocifisse, straziate, sanguinanti. O Croce del mio Ges, trasfondi in me le virt che attingesti dal
suo Corpo immolato, dal suo Cuore squarciato, dal suo Sangue prezioso.
Debbo continuare nella mia vita il tuo ufficio di piet, devo saper portare Cristo Crocifisso, gustarlo
per me, unirmi a Lui, formare una sola cosa con la sua immolazione e presentarlo a Dio, ai peccato-
ri, a tutte le anime e ottenere che la sua redenzione sia copiosa. O Croce del mio Ges!
Tu sei il faro risplendente dell'anima cristiana, il suo sostegno, la sua salvezza, la sua ricchezza e il
suo amore. Ai tuoi piedi si ritemprano tutte le virt, si calmano tutti i dolori, l'anima trasforma le
sue aspirazioni, si purifica, si eleva, pensa alle sue miserie, si pente, confida, spera e ama.
Tutte le Scritture e tutti i prodigi, tutta la vita di Ges e tutte le sue misericordie, le sue grandezze e
le sue umiliazioni, il suo dolore e il suo amore, tutto svelato dalla Croce, purch l'occhio che la
contempla sia semplice e il cuore puro e l'anima ardente. Oh! ineffabili, mistici, sovrumani godi-
menti fluiti dalla Croce, dalle piaghe, dal Sangue, dal Cuore ferito di Ges!
Ma il godimento caro e gradito che devo dare a Ges la mia crocifissione alla sua volont, lo spo-
gliamento di me stessa, dell'amor proprio, del mio giudizio e della mia volont. La croce squallida:
essa m'insegna il distacco, la rinunzia, il sacrificio.
Sullo squallore della croce Ges ha disteso, per l'immolazione, le sue membra adorabili e da
quell'altare di umiliazione e di morte salita gradita al Padre Celeste l'immolazione della vittima
augusta, consumata per la nostra Redenzione. O Ges Crocifisso! O Croce del mio Ges!
O Vittima divina! O altare divinizzato! O Misteri augusti della nostra fede, o segreti profondi
dell'amore di Dio, della sua misericordia e della sua bont!
Prostrata nella polvere adoro tutte le tue virt, o Cristo Crocifisso, le virt della tua Croce, le gran-
dezze del tuo Mistero. Chiedo, per queste virt possenti, il perdono delle colpe, una purificazione
sempre pi profonda, sempre pi perfetta; lumi alla mente e fervore per il cuore, la fedelt, la giu-
stizia, la grazia, la generosit e l'amore. O Crux, ave spes unica! q. 22 : 14 settembre
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123 - Lo sposalizio della Croce


- Mettiti, figliuola, ai pi della Croce, con profonda fede e grande semplicit. Senti la voce del San-
gue, adora la sua potenza e il suo valore. Esso scende e ti riempie le mani, ti corona il capo, ti ri-
copre tutta come di un manto regale. Ma il vero sposalizio prodotto dal Sangue che scende fino al
tuo cuore; quello il Sangue del patto di amore, esso rinnova la vita, la feconda, la trasforma, la
unisce alla mia divina. - L'anima come fuori di s per la dolcezza delle misericordie divine, e ri-
pete, nello slancio del fervore: Quid retribuam Domino?.
- Dammi le tue pene, esse costituiscono il sangue del tuo cuore. Accoglimi in te paziente, crocifisso-
Ti vorrei ricoprire di rose, o Signore, ma dove raccoglierle se intorno a me non vi sono che spine?
- Le rose pi belle sono quelle che fioriscono appunto tra le spine: l'amore pi fragrante quello
che sale dal pianto. Ogni volta che ti metterai sotto la croce, rinnovando questi sensi, si rinnover
il mistico sposalizio del mio Sangue col tuo amore. -
Voglio farmi santa per il Sangue di Ges, voglio farmi grande santa con il Sangue di Ges, voglio
farmi presto santa nel Sangue di Ges. q. 22 : 14 settembre

124 - Dilata il tuo Sangue nelle mie membra


Quando mettevi il tuo Cuore adorabile nelle anime dei tuoi santi, essi sentivano lo strazio delle tue
pene o le ebbrezze della tua gloria, a seconda delle disposizioni che Tu preparavi in essi. In me, o
Signore, la disposizione del tuo Sangue adorabile: vieni a raccoglierlo, vieni a rivivere per esso, a
santificarmi, a glorificarti. Altre volte mi hai ispirato di ripetere: Dilata, o Signore, la mia intelli-
genza nella tua carit e dilata la tua carit nella mia intelligenza: dilata la tua Passione nella mia
anima e la mia anima nella tua Passione: dilata il mio spirito nella tua grazia e la tua grazia nel
mio spirito, dilata il tuo Sangue nelle mie membra e le mie membra nel tuo Sangue divino.
Ora, o Signore, ripeter: Dilata il tuo Cuore nella mia povera vita e la mia vita nel tuo Cuore adora-
bile, santissimo, misericordioso. q. 22 : 15 settembre

125 - Atto di abbandono a Ges Crocifisso


O mio Signore Ges, Maestro divino che espandi la luce della tua sapienza nelle piccole anime, ec-
co dinanzi a Te la pi piccola, la pi meschina, la pi bisognosa. Vengo, o Signore Ges, rapita dal
tuo amore generoso, dalla tua misericordia e dalla tua carit a rassegnare nelle tue mani divine il
mio povero spirito. Questo atto di confidenza e di abbandono l'ho imparato da Te, meditando i tuoi
dolori, le tue piaghe, la tua passione, il tuo Sangue divino.
Ed ora invoco che questo Sangue adorabile, che questa Passione redentrice e questa Redenzione co-
piosa mi aiutino a riconoscere la mia debolezza e la mia miseria, il bisogno che ho della tua carit e
la confidenza per dilatarvi tutto lo spirito. Signore, non ho nulla di mio, eppure trovo in me delle
ricchezze senza numero, dei doni preziosi, dei tesori incalcolabili. Tutto mi venne da Te: la vita, l'in-
telligenza, il cuore, lo spirito, la fede, la grazia, l'amore; tutti i beni per l'esistenza umana e quelli in-
timi, eccelsi, innumerabili per la vita immortale. Rassegno tutto, o Ges, nelle tue mani, rinunzian-
do completamente, spontaneamente a quel diritto di libert con il quale hai avvalorato i tuoi doni.
Abbandono a Te la mia mente con tutta la verit, le illustrazioni, le comunicazioni che Tu vorrai
parteciparle. Abbandono a Te il cuore con tutta la sua sensibilit, potenza e forza, con i suoi palpiti,
i suoi respiri, le sue espansioni. Abbandono l'anima con le sue potenze, con le sue elevazioni, con la
sua vita soprannaturale, con le grazie di cui la ricolmi, con le prove nelle quali la cimenti.
Abbandono fra le tue mani il tempo che mi riserbato, le vicende, i dolori, i sacrifici, il lavoro, le
infermit del corpo e le pene del cuore, la preghiera, le speranze, i desideri e i timori, il gaudio e la
pace, tutti i respiri della vita, i palpiti, gli affetti, i passi, le azioni. Tutto quello che Tu getti con
provvida mano al mio passaggio, sia letizia o dolore, fatica o sollievo, tenebra o luce, tutto raccolgo
in ispirito di fede e lo offro a Te ricolmo di amore, di riconoscenza e di abbandono.
Rassegno a te la cura del mio spirito, il profitto nella perfezione, il raggiungimento della santit sta-
bilita dal tuo amore, l'aumento della grazia, la partecipazione alla tua vita. Ignorante e meschina,
non so usare n dei beni, n dei mali con quella sapienza celeste che sa ricavare la gloria perfino
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dalle pi umili cose. Abbandonando tra le mani della tua provvidenza tutta la mia vita, confidando
nella tua carit, sono certa di raggiungere il fine dell'esistenza, di compiere i tuoi disegni ammirabili,
di corrispondere ai ripetuti inviti del tuo Cuore, della tua Passione e del tuo Sangue.
Tu, o Signore, nell'immensa tua misericordia mi suggerisci di rassegnare nelle tue mani anche i
peccati, le imperfezioni, le miserie, quello che pu adombrare l'anima, rendendola meno pura e me-
no disposta al lavoro della tua grazia. S, o mio Dio, metto fra le tue mani piagate tutte le debolezze
della mia vita, anche quelle che Tu prevedi e giudichi e disapprovi, e confido di ottenere da Te piena
misericordia, salvezza, purezza e benedizione. Abbandonando, con questo voto, alla tua provviden-
za amorosa tutta me stessa, perdendomi in essa, intendo di vivere esclusivamente per Te, cercando
la tua gloria, compiendo la tua volont, struggendomi nella tua carit. Intendo di sottomettere al tuo
cospetto tutti i tuoi doni, riconoscendoli esclusivamente tuoi, credendo che da tutti Tu vuoi ricavare
la mia perfezione e la mia santit. Intendo di vivere spogliata di tutto: della libert, della volont,
del giudizio, dell'affetto ad ogni cosa, della preoccupazione per ogni dovere, del timore per ogni pe-
na, dell'ansia per la malattia, per l'agonia e per la morte; intendo voler vivere senza consolazione,
senza soddisfazione, senza ricerca di beni, n per l'anima, n per la mente, n per il cuore, n per il
corpo, per poter ripetere con Te, mio amabilissimo Ges: Consummatum est. In manus tuas, Do-
mine, commendo spiritum meum. q. 22.: 16 settembre

126 - La tua Croce sia piantata sul mio cuore


Se Tu ti avvicini con la prova, misericordia; se mi porti accanto alla tua croce, privilegio; se mi
stringi al tuo Cuore squarciato, se m'immergi nella tua Passione e mi fai gustare, come oggi, la pro-
fondit delle tue sofferenze, la solitudine del cuore, l'isolamento e l'abbandono, predilezione, ca-
rit, amore infinito. Che importa se in questa vita umana sono cos oppressa, dal momento che ho
tutta l'eternit per dilatarmi e che la dilatazione gaudiosa in proporzione del patimento sofferto
quaggi? Tu mi hai chiesto stamane che io celebrassi la festa della tua Passione: comprendo ora,
mio Ges, che non si pu rimanere al tuo banchetto, n seguirti al Calvario senza riflettere le stig-
mate del tuo dolore. Accetto, o Signore, che la tua croce sia piantata sul mio cuore e accetto di con-
sumarmi per sostenerla. Ripeto la preghiera che tu stesso mi hai insegnato: Dilata la tua Passione
nella mia anima e la mia anima nella tua Passione. Questa preghiera che non comprendevo se non
per l'efficacia della tua grazia, ora la ripeto per la virt del dolore, partecipando con lo spirito ai Mi-
steri profondi della tua Passione. Se non si patisce come Te, se l'umiliazione non ci prostra fino a
sentirsi schiacciati, se il pianto non affoga l'anima, se il cuore non straziato dalle iniquit della ter-
ra, se non si gustato il fiele della calunnia, l'abbandono dei beneficati, il tradimento dei buoni, non
si pu comprendere la tua misteriosa Passione, o dolcissimo, amabilissimo Ges. q. 23 : 3 settembre

127 - Penetrando nella Passione, l'anima si trasforma


Immergimi, o Signore, nella tua infinita carit. - Tutte le volte che entrerai devotamente nella mia
Passione attingerai non solo il senso della carit, ma l'essenza, la vita, la forza della carit. -
La Passione il compendio di tutti i mali sofferti da Ges per ottenere all'umanit tutti i beni.
Penetrando con senso cristiano nella Passione l'anima si trasforma a poco a poco perde la vigoria
delle passioni, le abitudini della vita umana e acquista le virt soprannaturali per la vita divina.
Penetrare nella Passione di Ges vuol dire lasciarsi guidare dalla sua provvidenza attraverso le te-
nebre, le tentazioni, l'annientamento, la sofferenza e la consumazione, fino a non intendere pi nulla
della vita, a desiderare soltanto i patimenti, a contemplare gli strazi di Ges, a vivere nel suo dolore
per morire nel suo amore. Immersa cos nella Passione di Ges, sento l'invito di unirmi ancor pi in-
tensamente, con maggior fede, con maggior abbandono. E trascinata nella profondit del suo Cuore,
intendo un invito pi delicato, pi intimo e pi caro, quello di poter partecipare il Sangue, la carit,
la misericordia, la dolcezza, la benignit di Ges alle anime che mi sono care.
Intendo come vivendo nel Cuore di Cristo le anime possono avere, pur vivendo a distanza, un inti-
mo contatto spirituale, merc il Sangue di Ges, che scorre in tutte e che le unisce come in una sola
vita prodigiosa. Cos, amando Ges, invocando il suo Sangue e la sua grazia a conforto e sostegno
delle anime care, vedo che questo desiderio trasformato misteriosamente in potenza efficace, e
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mentre vivo in Ges e mi alimento del suo amore, porto lo stesso amore e la stessa vita alle anime
unite a Lui ed a me per il vincolo della grazia. q. 23: 6 settembre

128 - Per il Sangue la vita si ritempra


Il Sangue del mio Ges! Il Sangue della redenzione, della riconciliazione, della santificazione!
Scende tutti gli istanti da ogni piaga di Ges su mille e mille altari dove s'immola; scende con la
stessa espansione di grazia, di vita, di santit come gi sul Calvario, con la stessa sovrabbondanza
d'amore, di misericordia, di meriti e di virt.
La vita triste per le miserie della nostra anima, per il contatto con le miserie altrui, per la freddez-
za, l'indifferenza, le colpevolezze dell'umanit intera, ma su queste miserie piove il Sangue di Cristo;
esso ravviva, ristora e feconda e sempre con la stessa tenerezza, con la stessa prodigalit; per i pi
meschini, i pi colpevoli, i pi lontani. Per il Sangue di Ges la vita si ritempra, si purifica, acquista
le forze misteriose per l'ascesa e quelle immortali per il raggiungimento di Dio.
O Passione della Croce! O Passione dell'anima del mio Ges! O Passione delle anime!
Vale pi una piaga del suo Corpo divino che tutti i conforti, tutti gli appoggi, tutte le ricchezze, tutti
i trionfi umani. L'anima esce da se stessa per darsi a Ges e l'incontro avviene in un regno scono-
sciuto, che quello del dolore, per coronarsi in quello misterioso dell'amore. q. 24 : 29 ottobre

129 - Puoi trovare Calice pi prezioso?


Ges segue le anime con tenerezze infinite, con un amore delicato, soavissimo, inesauribile. Possi-
bile, o Signore, che Tu possa occuparti continuamente di noi?
- Che fanno le madri buone, pie, solerti? Il mio Cuore non ha limiti nella tenerezza, conosco tutte le
finezze che sollevano, che avvincono, che attraggono: Io stesso ho formato il cuore umano e mi ser-
vo degli stessi atteggiamenti per vincerlo. Sono morto per le mie creature sopra una squallida croce
versando tutto il mio Sangue; rimango nel Tabernacolo vittima di amore; non posso servirmi dei
mezzi pi semplici, apparentemente umani, per guadagnare le anime? -
L'anima adora il suo Dio nell'umiliazione di se stessa dinanzi a tanta carit. E Ges raddoppia la te-
nerezza. - Ti sei abbandonata alle mie mani, vedi queste mani? Sono piene di Sangue. Puoi trovare
Calice pi prezioso, pi sovrabbondante? Immergiti e bevi. I Santi hanno attinto qui la loro santit.
Se vuoi la purezza attingi al mio Sangue. Se vuoi la forza, la luce, la grazia, gli aiuti per resistere in
ogni prova, i mezzi per trasformarti, ricorri al mio Sangue. - q. 25 : 1 novembre

130 - Il Sangue eleva all'amplesso dello Spirito


L'anima immersa nella contemplazione della sua origine divina.
Creata ad immagine e somiglianza di Dio! Creata da Dio! Creata per Iddio! La colpa. originale, le
colpe attuali hanno adombrata quest'immagine, deturpata questa somiglianza, ma la carit di Ges,
il suo Sangue, la sua immolazione, cancellando ogni colpa ed ogni macchia, ristabilendo l'ordine,
ridonando la giustizia e la pace, elevano l'anima all'amplesso dello Spirito Santo, sorgente di santi-
ficazione e di amore. Il segreto di questo ritorno all'immagine e somiglianza di Dio nel Sangue di
Ges, nella sua Passione. Se io ricever devotamente, ardentemente questo dono divino, se parteci-
per al Mistero con tutta l'anima, riacquister pienamente la grandezza, la santit, la perfezione del-
la vita di origine. q. 2,5: 4 novembre

131 - Bisogna legare l'amore al dolore


La Passione di Ges continuata, attraverso i secoli, con la stessa misericordia, con le stesse grazie
sovrabbondanti, gli stessi meriti, gli stessi frutti, lo stesso amore.
Ma le anime come vi corrispondono? E la tua? - Ad ogni istante tu abbisogni di aiuto, di sostegno,
di luce, di grazia. Ebbene, nella mia Passione c' tutto questo. -
E passano per l'anima visioni di tristezza riflesse da Ges, visioni di gaudio da parte dell'anima.
possibile che, dal dolore pi vivo, pi intenso e pi profondo, scaturisca una delizia di Cielo?
Ges ha patito per donarci un godimento infinito. Non trovo pi parole umane, o mio Signore, per
ridirti il grande amore. - Ripeti le mie divine. Entra nella Passione: in essa c' l'amore infinito. L'a-
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more che cresce in proporzioni del patimento, in proporzione del sacrificio e dell'abbandono.
Se una persona cara che, potendo aiutarti, ti lasciasse in balia della tribolazione, umanamente tu
chiuderesti il cuore e ridurresti l'amore. Nella mia passione, pi ero abbandonato al furore degli in-
sulti, allo strazio dei flagelli, alle agonie della croce, pi scaturivano dal cuore accenti di amore in-
fuocato verso il Divin Padre, fino a ripetere, dopo l'abbandono, il Sitio della consumazione dell'a-
more. Bisogna legare l'amore al dolore, dargli una forma sostanziale. L'amore fatto di puro senti-
mento, di pura elevazione, vale poco, dura poco ed sterile. - O Signore, fai che il mio cuore sia
come il vaso di alabastro della Maddalena, ch'io possa versare sulle tue piaghe tutto il balsamo che
racchiude e spezzarlo per tuo amore perch non raccolga altro palpito, altro senso, altra vita, all'in-
fuori della tua grazia, del tuo Sangue e della tua volont. q. 25: 6 novembre

132 - Questa la mia Passione continuata


- Guarda intorno a te quante sofferenze: ammalati, poveri, impotenti; ma le sofferenze dell'anima
sono ancor pi gravi e tristi, perch nessuno le vede e ripara. Quante anime giacciono inerti, impo-
tenti, piagate; non possono venirmi incontro, n ricevere i miei doni, n apprezzarli, n servirsene.
Questa la mia Passione continuata, rinnovata sulla terra ad ogni istante. Dall'altare della mia
immolazione guardo con occhio di amore fino alla fine dei secoli; poi, cessato il tempo, lo sguardo
sar di giustizia. Abbraccio tutti con amore, tengo aperte le piaghe, il Cuore ed effondo il Sangue
per tutti. Credi, entra, adora, bevi e distribuisci a tutti i miei tesori. - q. 25 : 14 novembre

133 - O potenza della carit di Cristo!


O mio Dio, o mio Ges, sii benedetto per questo reciproco seppellimento! Io seppellisco nel tuo
Cuore le mie indegnit e ne ritraggo tutta la ricchezza del tuo Sangue divino! Tu seppellisci in me la
tua misericordia e vi attingi le mie miserie infinite! O potenza della carit di Cristo! q. 25 : 14 novembre

134 - Chi riceve il mio Sangue... ha l'infinito per uno


Vorrei che la mia povera anima fosse imbalsamata dal profumo di tutte le virt, di tutta la piet, di
tutto l'amore delle anime sante per preparare a Ges una dimora meno indegna.
Ma Ges assicura che una goccia sola del suo Sangue prezioso vale pi di tutti i meriti, di tutta la
santit, di tutta la perfezione delle anime pi sante. Egli assetato di Sangue, vorrebbe trovarlo in
tutte le anime come lo prodiga continuamente per tutte. Il suo Sangue la migliore corrispondenza
al suo amore; il Sangue sparso a profusione, volontariamente, generosamente, rende accetta, cara,
gradita al divin padre l'immolazione della Sacra Umanit.
- Se ti trovassi in tutti gli istanti nell'atteggiamento di ricevere il mio Sangue, di nutrirti di esso, di
espanderlo nelle anime, la perfezione sarebbe rapidissima. Tutto ha valore dal Sangue, perch esso
fu il prezzo della Redenzione. Chi riceve il mio Sangue, lo adora, lo invoca e lo distribuisce alle
anime con la preghiera, col desiderio, non ha il centuplo, ma l'infinito per uno.
Dilata, figliuola, il tuo spirito nello spazio dei mondi, nello spazio dei cieli, nello spazio dell'infinito.
Avanti, avanti! In ogni spazio metti le debolezze, le imperfezioni, i peccati, i delitti, i sacrifici delle
anime, i peccati di tutti i secoli, di tutti gli istanti; dilata in essi il mio Cuore, il mio dolore. Con-
templa, se reggi, il cumulo dei mali, l'intensit, la continuit. Estendi su di essi il mio Sangue e il
mio amore. Quello che ti dico sempre infinitamente al di sotto di quello che .
Misura il dolore, il Sangue e l'amore. - O mio Dio, come posso sostenere la grandezza di queste tue
misericordie? - Col mio Sangue possente. - q. 25 : 15 novembre

135 - Il Sangue la manifestazione del Mistero


All'appressarsi di Ges sento l'invito a coprirmi col suo Sangue prezioso. Ed io lo invoco quale ru-
giada celeste che ravvivi il fervore, l'amore, le dedizioni di tutta la vita. Dice il Signore:
- Esso ancor pi seme, germoglio, fiore e frutto, rugiada e calore, aura e forza, la vita nel suo
complesso, in tutte le sue manifestazioni, nell'inizio e nel progresso, nella intensit e nella perfezio-
ne. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue, ha la vita eterna. La vita eterna la vita della
grazia nel suo pieno godimento, nella sua continuit, nella sua perfezione. -
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Il Sangue la manifestazione sensibile del Mistero della grazia. Come avrebbe fatto l'uomo ad in-
tuire, desiderare e gustare la grazia senza un segno possente che lo impressionasse?
La grazia fluisce da Ges e specialmente dalla sua Passione come i raggi scendono dal sole.
Sotto qualunque aspetto la si contempli, da qualunque punto l'anima si elevi a Lui, avvolta dalla
sua grazia divina. Essa scaturisce dalle parole, dai prodigi, dal silenzio, dal sacrificio, dalle umilia-
zioni, dalla gloria di Ges: dalla sua vita segreta, nascosta e faticosa, e dalla vita pubblica, prodigio-
sa e trionfale ma, sopra tutto, scaturisce dalla Croce, dalle fonti vive, perenni, inesauribili.
O mio Dio, come pu reggere l'anima sotto il peso delle tue grandezze, meglio, come posso amare
in corrispondenza della luce, della grazia e della tua misericordia? E Ges si mostra ferito e sangui-
nante. Ecco la corrispondenza: adorare, baciare, medicare le sue piaghe. In qual modo, o Signore?
- Con il balsamo stesso che scaturisce dal Sangue. -
Non si adora, non si ama, non si ringrazia, non si ripara che con i doni stessi ricevuti da Ges.
Se l'anima volesse dare di se stessa, non troverebbe che un fondo miserabile di colpe e di imperfe-
zioni. vero, anch'esse possono deporsi col patimento e con l'amore, sulle piaghe di Ges, aperte
per noi. L'anima bacia e adora e avvolge ogni piaga con il mistico lino della purezza attinta dal San-
gue prezioso. E Ges manifesta il gradimento per questi atti pietosi che vorrebbe si ripetessero
all'infinito da tutte le anime per il bene, per le elevazione, per la santificazione delle anime stesse.
Mossa da interno impulso, quale mistica tomba, resa nuova dalla grazia, l'anima si apre ora per ac-
cogliere Ges che vuole entrare in essa col suo divino Corpo piagato.
Come riceverti, o Signore, come contenerti? Quando l'anima non giunge a comprenderlo, a posse-
derlo, allora Egli s'impiccolisce, si umilia, si adatta alla capacit, pur di abitare nel cuore con la sua
Passione e con l'amore. q. 25 : 16 novembre

136 - Ho Ges che avvalora tutto


Per reggere nell'avvilimento della natura indegna, mi appello a Dio anche con le tre potenze di Ges:
l'Incarnazione, l'Immolazione e il suo Sangue prezioso. E sento in me un'esuberanza di vita sopran-
naturale che riveste di splendore le stesse miserie. Sento che l'aridit una prova come la consola-
zione; che la desolazione ricolma di meriti come il fervore. Se ho Ges che avvalora tutto, che
importa la diversit della cosa e della forma? q. 25 : 24 novembre

137 - Contempla la mia Passione nelle tue mani


Vorrei gridare ad ogni anima: Contempla il Crocifisso, medita la Passione, riempi la mente, il cuo-
re, lo spirito del suo Sangue prezioso: ti sentirai trasformata, inebriata, consumata con Ges nella
sua vita di amore. Ricevendolo nella S. Comunione Egli mi ha insegnato a baciare le sue piaghe,
tante volte quante sono i miei peccati, le mie ingratitudini, le mie freddezze e infedelt, quante sono
le grazie ricevute, i doni gustati, le verit contemplate. Da quel contatto scaturir la pienezza della
vita. Egli m'insegna che quando l'anima ha tolto tutti gli ostacoli e tiene aperte le pupille della fede,
la grazia giunge, entra a dismisura; la grazia che la sua vita eterna, concessa, partecipata anche a
noi per la virt della sua Passione. Mi insegna a vivere continuamente nelle sue piaghe adorabili,
divenute fulgenti di luce per la verit, per la luce, per la grazia che mi comunicano.
- Ieri - mi dice - hai contemplato la mia Passione nelle mani di Dio, visione sovrumana di suprema
misericordia; oggi contempla la mia Passione nelle tue mani. -
Mio Dio, la misericordia ancor pi infinita e l'anima non pu sostenerla se tu non sostieni l'anima.
Quale mistero di amore! Venite, voi tutti che stringete fra le mani l'oro della terra, l'oro del pensiero,
l'oro del genio, l'oro della potenza, l'oro della gloria; voi che sudate e vi consumate per conservarlo,
per raddoppiarlo: venite a contemplare l'oro del Sangue di Ges raccolto nelle mie povere mani.
Esso pesa pi del mondo, vale pi del tempo, dura pi dei secoli. l'oro che Dio ci dona per acqui-
stare il regno celeste. l'oro del Cuore di Dio, l'oro dei forzieri eterni. q. 25: 26 novembre

138 - Il mio Sangue il tuo amore


Per tre volte Ges mi ripete: - Questo il mio Corpo, questo il mio Sangue! -
S, mio Ges; sono tua, creata da Te, redenta, conservata, sostenuta, guidata da Te.
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Tutto tuo, l'ho conservato per Te, sempre, tutto per Te! L'ho sacrificato per Te ed ora forze, vita,
energie, desideri e aspirazioni, tutto si consuma per Te.
Ges ripete: - Questo il mio Corpo, questo il mio Sangue - S, mio Ges, c' in me la verit, la
grazia, la vita del tuo Sacramento. Quante volte ti ho ricevuto vivo, vero, possente nel tuo Mistero
di amore! Quante volte! Quasi tutti i giorni nel corso di quasi quarant'anni, Tu sei entrato in me con
la magnificenza delle tue grazie, nella immolazione del tuo Sacrificio. Mio Ges, dov' compreso
chi ha raccolto tutto il tesoro de' tuoi sentimenti, della tua virt, della tua santit, del tuo amore?
- Questo il mio Corpo, questo il mio Sangue! -
O mio Ges, che intendi ora? Che c' di tuo in me che io non conosca o non lo comprenda?
- Il mio corpo mistico sono le tue azioni, il mio Sangue il tuo amore. Tutto mio, la tua vita intima,
segreta, soprannaturale, la vita mistica, che composta dai miei Misteri di amore, dalla mia vita
divina e dalla tua umana, dalla mia grazia e dalla tua cooperazione, dai miei richiami e dalla tua
fedelt, dal mio possesso di te e dalla tua vita in me. Questa vita mia perch il frutto della mia
redenzione - q. 25 : 10 dicembre

139 - Questo contatto di reciproco amore


Il Volto di Ges. Egli mi attrae col suo splendore, ma, avvicinandomi, lo contemplo insanguinato.
O mio Ges, la contemplazione mi prostra nell'adorazione e l'adorazione mi fa penetrare nelle tue
piaghe sanguinanti. - Hai osservato che avviene baciando una piaga? -
O mio Ges, Ti bacio non solo con le labbra, riportandole bagnate di Sangue, ma con gli occhi, con
la fronte, con tutto il volto chino, umiliato dinanzi al tuo adorabilissimo.
Questo contatto di reciproco amore, del povero amore della creatura invitata al convito gaudioso del
Mistero, un piccolo segno della misericordia di Ges, della vita mistica che si svolge accanto a
Lui per la virt della sua Passione. q. 25: 19 dicembre

140 - La via del Sangue


O mio Ges, Ti cerco, T'incontro e Ti seguo nella via de' miei doveri, de' miei sacrifici, nella via
della preghiera, dell'unione e dell'abbandono. Non sono io che preparo le vie, sei Tu che me le addi-
ti e mi illumini a comprenderle. Ed io Ti vedo venire per la via dell'umiliazione, del patimento e
della desolazione. Se il mio occhio puro e pu vedere la tua luce, Ti vedo, o mio Signore, dovun-
que perch tutto mi porta a Te. Ma c' una via speciale per cui vieni a me: la via del tuo Sangue. O
mistica via, segnata nell'anima a caratteri indelebili, riempiti di tutto il mio amore. q. 25 : 20 dicembre

141 - il rito dell'amore


- Oggi ti aspettavo per compiere un rito, disponi la tua anima, raddoppia la fede, rafforza l'amore. -
E l'anima poverella si umilia, prega, spera, si abbandona e attende. Attende l'ora di Dio, la mistica
ora dello sposalizio mattutino, vero convito gaudioso, sempre nuovo, sempre vero, sempre ricolmo
di grazie. La povera, piccola anima presa tra le mani del Signore, avvicinata al suo petto, sprofon-
data nel Costato aperto, rinchiusa nel suo cuore squarciato. Mio Dio!
- Entra, figliuola, nella mistica ferita donde uscito l'ultimo Sangue, entra nel mio Cuore, umana-
mente morto, ma vivo della mia augusta Divinit. la prima volta che ti elevo cos, mettendoti
quasi al posto della mia Sacra Umanit. - O mio Signore, che rito mai questo?
- il rito dell'amore. - E chi sono io per parteciparvi? - Tu sei un nulla, il dono l'espansione della
mia liberalit. - Come corrispondere, mio Signore? - Rimanendo nel mio Cuore per sempre. -
Quasi a conferma delle misteriose parole del mio Signore, leggo che l'anima, per l'unione con Dio,
diviene come un'estensione di Lui medesimo, come un prolungamento della sua Umanit.
O bont, o tenerezza, o misericordia del mio Ges! q. 25 : 23 dicembre

142 - Preparami una culla di Sangue S. Natale.


O Notte augusta della nascita del mio Redentore! Quale culla preparer per accoglierti, o Dio di in-
finita bont! Come disporr il mio cuore alla tua venuta?
- Preparami una culla di Sangue - fu la voce interna che insist parecchie volte su questa prepara-
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zione misteriosa. Mio Dio, come si pu preparare una culla di Sangue?


- Ci sono delle anime che preparano una culla di gigli, composta dalla purezza della vita immaco-
lata; altre preparano una culla di rose, formate con la virt e il sacrificio; altre compongono una
culla di luce con la fede e con la verit; altre una culla di fuoco con il fervore e l'amore; a te do-
mando una culla di Sangue con la tua vita nel Mistero e col Mistero nella tua vita. La culla di San-
gue la pi munifica. - Come riposerai sul Sangue, o Bimbo celeste?
- Misticamente il riposo pi soave: riposo su me stesso, sulla mia ricchezza, sulla mia misericor-
dia, sulla mia immolazione. Se avessi redento gli uomini con la sapienza, con il prodigio, con la pa-
rola, l'espansione non sarebbe stata cos semplice, continua, alla portata di tutti, ininterrottamente.
Preparami una culla di Sangue e contemplami su di essa nello splendore della mia vita umana e
nella profondit della mia dolorosa passione. Altri contempli la soavit della mia infanzia, tu devi
contemplare le ferite che la immolarono. - q. 25: 25 dicembre

143 - Insegnami a trattare questo talento prezioso


S. Stefano. Voglio farmi santa, o Signore.
- Ed hai in te tutta la ricchezza per farti santa davvero. Tutta la profusione del mio Sangue, la luce
che ne deriva, la forza, la grazia, l'aiuto e tutto ci a dismisura, perennemente. -
Vorrei dilatare tutte le fibre del corpo e del cuore, le potenze della mente, della volont e dello spiri-
to per accogliere il tesoro prezioso.
- Dilata invece la fede, su di essa che si espande il mio Sangue, che agisce ed opera. la fede che
ti fa vivere nel Mistero e, per la fede, puoi ricevere la vita divina, la vita del mio Sangue, della mia
Sacra Umanit, della mia Redenzione copiosa. - Ma, o Signore, come possibile che Tu tenga ri-
volto lo sguardo su di me, se sono cos vile, meschina, indegna e miserabile?
- Quando tu cogli un giglio ti fermi forse a riflettere che le sue radici sono nel fango? Perde forse,
per quello, o diminuisce la sua bellezza? - Ma i miei peccati, o Signore?
- Anch'essi spariranno sotto il sigillo mistico del mio nome di Sangue. La Passione non si distesa
appunto sulla umanit colpevole? E chi pu limitare l'estensione alla mia misericordia? Quando mi
crocifissero, le mie mani, te l'ho ripetuto ancora, si aprirono con un getto di Sangue perenne. Dove
non giunge esso? Chi non vi pu attingere? Quale limite, quale misura ho segnato alla effusione? -
O mio Dio, o mio Dio! Quid retribuam Domino?.
Ripeter col Salmista: Calicem salutaris accipiam. Prender il Calice della grazia, della salvezza,
dei meriti, dei patimenti, del Sangue della tua Passione! Prender il calice del mio Signore e m'ine-
brier; getter in esso le mie colpe e vi attinger il perdono; vi getter le pene e avr il conforto; vi
getter le tenebre e avr la luce. Insegnami, o Signore, a trattare questo talento prezioso, ad acco-
gliere in me, a partecipare ad altri i frutti ed i meriti del tuo Sangue divino.
- Tu puoi parteciparlo, con la preghiera, col desiderio e con l'intenzione a tutte le anime, a quelle
dei buoni e dei cattivi, degli infedeli, degli eretici, degli ingrati, alle anime apostoliche, ai Missio-
nari, ai Sacerdoti, ai Vescovi che insegnano la verit, al Supremo Gerarca che regge la Chiesa e
governa le anime, dispensando al mondo tutti i beni della Redenzione. T'insegno una verit sublime,
figliuola: non c' maggiore ricchezza spirituale di quella che racchiusa nel mio Sangue.
La salvezza, la santit, la perfezione, l'unione con il mio spirito, i doni soprannaturali, la virt, la
grazia, la verit, tutto frutto del mio Sangue prezioso. E ti dico ancora che mentre tu mi prepari
una culla di Sangue con la fede, l'adorazione e l'amore, la stessa culla si cambier per te in un tro-
no di gloria. - q. 2,5 : 26 dicembre

144 - A contatto del Sangue, del fuoco e dell'amore


S. Giovanni Evangelista. O Santo dell'amore, insegnami la via per giungere al petto adorabile di
Ges, per rinchiudermi e consumarmi nella sua vita, per inebriarmi della sua carit, per attingere le
sue misericordie, celebrare le sue grandezze e glorificare i suoi Misteri. La piccola creatura ha gi
segnata la sua via, ha gi i mezzi, la luce, i richiami per l'amore immortale. Non solo attratta al
petto di Ges, ma introdotta nella ferita, a contatto del Sangue, a contatto del fuoco e dell'amore. La
poverissima anima riposa sul Sangue di Ges, che grazia, luce, pace e vita divina, e il riposo
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salvezza, sicurezza, santit. Chi pu concedere un riposo pi beatificante?


E Ges pu darmi pi di se stesso? O Signore, o mio Signore, Ti ripeto ardentemente, distruggi o
conferma! Distruggi queste visioni di Sangue, o conferma la virt che ne esce. Sento l'ispirazione di
fare sette segni di croce, sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca, sulle mani e sul petto e, attraverso
quei segni di fede, pare che penetri nell'anima la virt del mio Dio, pare che, dall'abisso del Sangue,
essa sia introdotta nella mistica fornace dell'amore. q. 25 : 27 dicembre

145 - L'Incarnazione per ogni anima


L'Incarnazione per ogni anima, non solo con i meriti, con la virt, con la potenza della Redenzio-
ne, ma con la grandezza del Mistero. Ogni anima che riceve Ges partecipa del Mistero dell'Incar-
nazione. La Carne e il Sangue dell'Uomo-Dio diventano Carne e Sangue, vita essenziale dell'anima.
Per l'Incarnazione di Ges, il suo Sangue circola nelle mie vene, la sua verit brilla nella mia mente,
il suo amore consuma il cuore, il mistero avvolge e penetra lo spirito.
O mio Ges, vieni a rinnovare in me questa Incarnazione adorabile.
Vieni, l'anima mia ha ora estensioni infinite per l'unione ai tuoi Misteri. Non so se questo mio pove-
ro spirito viva in me o fuori di me. Esso come avvolto da una nube prodigiosa e penetrato da una
scintilla che accende una fiamma vivissima. E una voce ripete dal pi profondo:
- Tu non puoi comprendere le trasformazioni che si compiono nell'anima quando mi accoglie con la
mente fissa nella contemplazione dei Misteri. - Invano m'indugio nel pensiero de' miei peccati.
Quando furono perdonati tutti, meglio crescere nell'amore che indugiarsi nel rammarico.
- Se un ricco possessore di milioni ti avesse condonato il debito di pochi denari, non si annoierebbe
se tu rammentassi perpetuamente il tuo debito e la sua carit? Ama! -
La grotta di Betlemme, la Croce, il Tabernacolo, il Mistero! S, mio Dio, accolgo questi splendori,
mi inabisso in essi, li ricevo in me, mi lascio penetrare, voglio penetrarvi!
La grotta di Betlemme deliziosa, ma bisogna comprenderla nella sua profonda significazione.
Il Crocifisso impressiona, ma ha misteri di infinita dolcezza. Il Tabernacolo il flusso e riflusso di
amore, ma bisogna assaporare profondamente, ardentemente il Pane della vita.
Il Mistero richiede l'essenza della vita, la dedizione completa di s nel pieno slancio della fede. L'a-
dorazione dei Misteri l'atto pi sublime: vale pi di tutte le preghiere, di tutte le riparazioni, di tut-
te le invocazioni. L'anima inoltrata in questa vita di Dio per la virt del Sangue che il vincolo
misterioso tra l'umanit e Dio, il mistico fiume che la congiunge all'infinito.
Tutta la vita soprannaturale attinge l'alimento dal Sangue di Ges. O mio Signore, inebriata come
sono di te vorrei sapere a quale creatura ti manifesti di pi e con quali mezzi.
- A quella cui dono maggior abbondanza di Sangue. - Quale creatura corrisponde di pi?
- Quella che meglio lo accoglie, lo adora, lo desidera, si nutre e vi si abbandona. - q. 25 : 28 dicembre

146 - I dolori della vita, gemme della veste nuziale


L'attrazione sempre nei Misteri del dolore e l'anima li comprende, li gusta, vi si sente unita perch
affinata dai patimenti e dalle prove. O mio Signore, se non m'illudo, questa la vera unione alla tua
volont. Sentirsi attrarre e abbandonarsi a questa visione di Sangue, comprendere l'eccellenza del
dolore e accoglierlo come un dono del tuo Cuore. Comprendo che i dolori della vita sono le gemme
della veste nuziale e la gloria di Ges nella Passione. Intorno a noi tutto crolla: rimarranno soltan-
to i fondamenti dell'umilt e le colonne della sofferenza; su queste basi apparir l'edifizio del Signo-
re. O vita del mio Dio, comunicata per il Mistero, gustata per il Sacramento, accresciuta dal Sangue
che il nutrimento del cuore, della mente, della virt, della verit, della scienza, dell'abbandono, del
sacrificio e della consumazione! Il dolore ci arreca confusione e umiliazione, ma quello che pi ci
assomiglia e pi ci unisce a Ges, e da tale somiglianza e da tale unione scaturisce la vita sopranna-
turale. O vita del dolore! O vita dell'amore! O vita di Dio in noi, o vita nostra in Dio! q. 25: 30 dicembre
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1925
147 - Quelle prime gocce di Sangue
Come un sole smagliante che mi avvolge di splendida luce, nella mia povera anima il Mistero del-
la Infanzia di Ges. Tutto perfetto, immacolato e santo in quella adorabile Umanit rifulgente di
tutte le potenze della Divinit. Da una ferita misteriosa, luminosa, escono delle gocce di Sangue e
diventano fiamma, luce, mistero. Mi prostro e adoro quelle prime gocce di Sangue fluenti dal corpo
adorabile del mio Ges. Esse sono il segno sensibile della sua misericordia, la prima espansione
umana, il primo atto della sua carit, il primo vincolo di unione ai Misteri augusti della sua ripara-
zione divina. O Sangue del mio Ges, in quale calice ti raccoglier?
Dove trover il vaso prezioso degno di contenere e di conservare il prezzo della mia vita eterna?
- Accoglimi nel tuo cuore: esso deve formare il calice vivo, amoroso, immenso, pronto a ricevere in
tutti gli istanti il tesoro della mia Passione. Il mio Sangue sar la tua vita. Scorrer nelle tue fibre,
innover lo spirito, snebbier la mente, sar l'ispirazione essenziale della tua vita di amore.
Non devi attendere altra luce, n cercare altra via, n chiedere altri mezzi di perfezione. Nel mio
Sangue hai tutta la promessa e la speranza, il perdono e l'amore, la giustizia e la pace, la verit e la
carit. - q. 25 : 1 gennaio

148 - Il Sangue profonde tesori


O regno del mio Dio, dilata, estendi il tuo dominio nella mente, nel cuore e nello spirito: estendi la
tua luce, la tua grazia, l'amore, e insegnami a mantenere, a contenere, ad accrescere questi doni so-
prannaturali, vitali, queste misericordie infinite.
- La dilatazione e il possesso si compiono per il Sangue. Il mio regno di luce, e il Sangue insegna
la verit; di sapienza, e il Sangue la dona; di purezza, e il Sangue la opera; di pace, e il San-
gue la ottiene; di amore, e il Sangue lo comunica: il mio regno non ha limiti di tempo e di misura
e il Sangue profonde a dismisura tesori di grazie e di gloria. - q. 25 : 5 gennaio

149 - Il tuo regno consiste nella mia unione al Sangue


O Signore, Tu mi fai intendere che il tuo regno non consiste soltanto nel tuo possesso di me stessa
ma nella mia unione al tuo Sangue divino. Esso dilaga ed io devo lasciarmi sommergere; esso deve
penetrare in me ed io devo dissetarmi di esso. Ma chi potr dissetarsi al fonte delle delizie sopranna-
turali? E come posso, o Signore, giungere e penetrare in Te?
- Vedi il sole? giunge fino a te, ti avvolge, ti avviva e tu dilati la pupilla per accogliere la luce me-
ravigliosa e sali per essa alla sorgente e t'arresti a contemplarne i segreti.
E la pupilla dell'anima non potr nella stessa guisa penetrare fino al suo sole divino? Egli scende
con raggio vitale e, per lo stesso raggio, l'anima si eleva alla sorgente misteriosa. Per penetrare in
me occorre una piccolezza estrema e un abbandono assoluto. -
Penetrare nel Sangue di Ges vuol dire smarrirsi nel Mistero. q. 25 : 9 gennaio

150 - Donami almeno una stilla del tuo Sangue


Metto sull'altare della mia povera anima tutte le ricchezze di Ges, i suoi doni e le sue misericordie.
Entrando in me riposer sulle sue magnificenze. Egli invece vuol riposare sulla pietra viva del cuore
per rammollirla col suo amore e goderne la fusione. Mio Dio, devo umiliarmi, adorarti, invocarti,
deplorare le mie colpe, confondermi, temere, sperare?
- Hai tutto questo nell'amore. L'amore stempera il cuore, lo dilata, lo rafforza, lo dispone alla gene-
rosit, a ricevere l'abbondanza del mio Sangue divino. -
Donami, o Signore, almeno una stilla del tuo sangue.
- Sai tu che cosa vuol dire ricevere anche una sola stilla del mio Sangue divino? Esso ti farebbe
morire di dolore e di amore. Sai tu che una sola goccia del mio Sangue basterebbe a convertire,
perfezionare, santificare tutto il mondo? Per una sola goccia di Sangue tutti gli uomini sarebbero
trasformati, con la mente capace delle eterne verit, con il cuore traboccante di amore, con lo spi-
rito inebriato della vita celeste, ammesso alla visione del Padre adorabile. Pensa che cosa farebbe
una goccia in un'anima sola. La farebbe morire. -
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S, mio Dio, morire, ma vederti, goderti, amarti cos. L'anima pervasa da sovrumana dolcezza nel
godimento soprannaturale della goccia di Sangue. q. 25 : 10 gennaio

151 - Ti supplico di chiedere il mio Sangue


Dammi il tuo Sangue, o mio Ges, con quella espansione che Tu desideri per i santi fini disposti
dalla tua Provvidenza, per dissetare l'ardore dell'anima, anelante all'unione de' tuoi Misteri.
- Non solo ti d il mio Sangue, ma ti supplico di chiederlo, di ripetere la richiesta, di raddoppiarla,
di intensificarla. Darti il mio Sangue vuol dire darti i meriti, i frutti, le virt, la potenza della Pas-
sione. Vedi: il mio Sangue scorre sulla terra a rivi, a fiumi; non c' lembo che non abbia la sua par-
te: esso scorre dovunque e si raccoglie, come le acque negli oceani, nell'abisso della misericordia.
Quest'abisso la Chiesa, e tutti possono attingere in quantit illimitata, come tutti possono attinge-
re ai mari. - O Signore, e dove non giunge perch l'uomo te lo impedisce?
- Portami tu. - In qual modo, mio Signore?
- Io sono il vero Sacerdote: sono io che m'immolo continuamente per le anime. Seguimi nei paesi
infedeli; seguimi adorando il Mistero, invocandone i Tesori, distribuendoli alle anime. -
In quale terra mio Signore dirigeremo il volo? - Dove vuoi. - A quali anime vuoi espanderti?
- A tutte, specialmente a quelle peccatrici, a quelle ingolfate nell'incredulit, nella superstizione e
nella tenebra. - Mio Dio, quante volte ripeteremo insieme questo rito di amore?
- Se tu potessi resistere, te lo chiederei in perpetuo. - Veramente la Redenzione copiosa ed ha
questi tre caratteri: portare la grazia alle anime, consumare le colpe e le miserie, rivestirle di luce e
d'amore. Proprio oggi Ges dispone ch'io visiti un carcere dove sono anime a centinaia, condannate
dalla giustizia umana, ma oggetto di amore da parte della misericordia divina. Con il pensiero, con
la preghiera e col desiderio invoco su tutte i tesori del Sangue prezioso di Ges. q. 25 : 11 gennaio

152 - Il Volto intriso di Sangue, che riflesso pu darmi?


L'unione con Ges pi intima, elevata e fruttuosa quando l'anima lo ascolta, lascia che parli Lui,
che dica quello che vuole, che si manifesti come gli piace. Le insistenze dell'anima per essere per-
donata dei peccati, per avere grazie speciali, per voler intendere le cose occulte del Signore, distur-
bano l'azione di Ges. Egli pi contento di vedere l'anima raccolta ai suoi piedi, come la Madda-
lena nella contemplazione del suo Volto divino, del suo Verbo di amore e della sua volont.
Nel Volto di Ges il riflesso del Padre e dello Spirito Santo, lo splendore della verit e la forza
dell'amore. Ma, o Signore, il tuo Volto intriso di Sangue: che riflesso pu darmi? - Appunto per la
verit del Sangue il riflesso pi vivo e pi salutare: se l'anima pu giungere al Padre e allo Spiri-
to Santo non che per virt della Passione, per i meriti del Sangue prezioso -. q. 2,5 : 14 gennaio

153 - Il mio cuore come un calice


L'amplesso di Dio un fatto di grande misericordia, di grazie efficacissime, di luce straordinaria.
Per esso l'anima si sente come sciolta dai legami del corpo, libera, pronta, alacre. tuffata nel mare
della vita, e gustando a pieno respiro la vita ineffabile del suo Dio, sente che non vi sono pi vincoli
che la possono arrestare, n ostacoli all'amore, n limiti alla reciproca unione.
Le Carni immolate di Ges guariscono, riordinano, imbalsamano le mie povere membra disordinate
e guastate dalla colpa di origine, e il suo Sangue divino scende nel mio povero cuore, disposto come
un calice per accogliere le misericordie infinite. L'anima di Ges penetra, investe, illumina, dilata la
mente con le eterne verit, e la Divinit si degna avvicinarsi e unirsi al suo povero spirito, il quale,
reso libero dalla grazia, perci capace di unirsi al suo Dio. q. 25 : 28 gennaio

154 - Ogni tribolazione nell'ordine dell'amore


L'anima abbeverata del Sangue di Ges, unita alla sua Passione, chiamata a partecipare alla sua vita
di grazia e di amore, deve perdere la cognizione di se stessa, la volont e la libert ad accettare, non
solo qualunque prova e qualunque patimento come dono, come pegno di amicizia e di amore, ma a
considerare ogni tribolazione nell'ordine dell'amore. q. 25 : 30 gennaio
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155 - L'amore irrorato dal Sangue


Insegnami, o mio Dio, questo atto di amore illuminato, immenso che giunge fino a Te, che mi porta
nel tuo Cuore, che mi unisce al tuo spirito e alla tua carit.
- L'amore non pu essere accresciuto, perfezionato e santificato se non ai piedi della Croce.
Il valore massimo lo riceve dal mio Sangue prezioso: l'amore irrorato dal Sangue delle mie piaghe
il pi forte, il pi puro e il pi resistente perch rivestito della stessa virt divina. Ripeti i tuoi atti
di amore sotto la croce; ti porteranno su, accanto al Cuore squarciato, entrerai a unirti alla vita
che vi palpita e allora il tuo amore sar perfettissimo, gradito ed efficace. - q. 20 : 31 gennaio

156 - L'albero della Passione


Non posso sottrarmi all'incanto di una meravigliosa visione. Usando questo nome non intendo dare
un carattere straordinario a ci che passato nel mio povero spirito, raccolgo semplicemente quanto
ha veduto, compreso e gustato per straordinaria bont del Signore. Da pi giorni chiedevo un segno
certo della presenza del mio Dio nelle intime comunicazioni, un segno certo della sua bont, della
sua verit, della sua misericordia nell'abbassarsi fino a me e della sua compiacenza nell'ascoltarmi.
E il segno fu questo: l'albero della Passione. Vidi le sue radici profonde, segrete, nascoste negli
abissi della eternit; vidi i suoi rami estesi, infinitamente estesi, slanciati fino al cielo, curvi verso
terra, soavemente disposti all'amplesso di tutte le anime.
Lo vidi sovraccarico di frutti meravigliosi, le fronde sempre verdeggianti, i fiori a profusione.
Ognuno pu avvicinarsi a quell'albero misterioso e raccogliere in abbondanza il frutto della vita.
Esso per si china spontaneamente su quelli che non lo conoscono (Battesimo), su quelli che giac-
ciono a terra impotenti (peccatori) e a quelli che sono lontani (infedeli) lancia un riflesso di mille
splendori. Sotto quest'albero magnifico un'ombra deliziosa, che protegge dalle tempeste, dagli ar-
dori del sole, dalle bufere, da ogni intemperia. Quando l'anima lo ha veduto, resta vinta, lo abbrac-
cia e non se ne parte mai pi. Ma quello che forma l'essenza del godimento la partecipazione alla
vita dell'albero stesso per mezzo dei frutti saporosi. Come mangiando il frutto proibito l'uomo per-
dette la grazia e l'innocenza, mangiando i frutti dell'albero della Passione di Ges l'anima acquista
l'innocenza e la grazia, risorge a vita novella, intuisce quella soprannaturale e si dispone a quella
eterna [...]. O mistico albero di vita, di redenzione e di misericordia, accoglimi sotto la tua ombra
benefica, ai pi del tuo tronco poderoso, nelle profonde aperture da cui stilla continuamente la mirra
della tua virt. Ch'io mi consumi nell'accoglimento de' tuoi doni, attingendo la vita dalla tua stessa
amarezza, la luce dalla tua ombra, la forza dalla tua estensione, la grazia dalla tua Passione e dalla
tua Morte. O Misteri del mio Ges! O abissi della Incarnazione! O profondit dell'Immolazione!
O ricchezze, o splendori, o trionfi del Sangue di Cristo! q. 20 : 28 febbraio

157 - La cognizione del Crocifisso vale di pi di...


Ora intendo, mio Signore, la sublimit dei tuoi insegnamenti di amore.
Intendo che la cognizione pi semplice e pi umile del Crocifisso vale pi di tutto lo scibile umano;
che una sola goccia di Sangue vale Ges, che un solo istante di unione con Ges paziente vale pi
delle alte contemplazioni. Intendo che contemplando le eterne verit l'anima esce da se stessa,
unendosi a Ges entra nella stessa vita divina. q. 20: marzo, s.g.

158 - Tu mi parli da due cattedre


O mio Ges, Tu mi parli da due cattedre egualmente eloquenti: dalla Croce e dal Tabernacolo, e il
tuo linguaggio ripieno di Mistero. Concedimi le disposizioni per comprenderlo: l'umilt, la sem-
plicit, la compunzione del cuore, la dedizione amorosa e l'ardore vigilante. Ges mi fa comprende-
re che quando l'anima rimasta in contemplazione ai pi di queste due cattedre, adorando e amando,
allora Egli la fa rientrare in se stessa, rivelandosi nel segreto dell'anima vivo e vero.
Allora essa lo contempla in s, lo sente in s, lo ascolta in s. La croce non pi fuori, ma dentro;
l'anima stessa che porta, che stringe Ges: non vi sono chiodi, basta l'amore ed esso cos veemente,
da parte di Ges, da continuare la stessa effusione di Sangue. q. 20: marzo, s.g.
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159 - I tesori del Sangue di Ges


- Io sono la vita della tua anima, del tuo cuore, del tuo spirito: sono il principio della tua redenzio-
ne, il mezzo della tua conciliazione, il prezzo della tua santificazione. Non nominare il mio Sangue
senza parteciparlo alle anime, con la preghiera, col desiderio, con la riparazione, con l'invocazione.
Ricordati di santificare l'anima tua attingendo al mio Sangue divino, il quale costituisce la pi effi-
cace manifestazione della mia potenza, della mia sapienza e bont.
Onora il Mistero del Sangue, adorando, benedicendo, ringraziando la provvidenza divina che ti ha
largito un tesoro cos prezioso, cos prodigioso e salutare. Non perdere neppure una goccia del mio
Sangue: non calpestarlo, non disprezzarlo, non renderlo infruttuoso ed inefficace con la tua indiffe-
renza o freddezza. Non permettere che il mio Sangue venga a contatto delle tue immortificazioni,
delle tue passioncelle, de' tuoi pensieri vani e inutili, delle tue intenzioni non rette, dei sentimenti
meno nobili. Distruggi tutto ci, perch la purezza dell'anima la disposizione e la misura dei frutti
spirituali del mio Sangue. Non sprecare il talento messo nelle tue mani con tanto amore, non de-
fraudare la gloria che il Sangue si aspetta dalla tua corrispondenza alla grazia del Sangue.
Non nascondere a te stessa la predilezione di Dio per la vita del Mistero, non restringere la mente
nelle ragioni umane, arrestando il volo dell'ascensione prodigiosa.
Considera il dono del mio Sangue sopra ogni altro dono.Se desideri la santit, la perfezione, la
grazia, la gloria, la beatitudine, l'unione con Dio, l'elevazione, la consumazione dell'amore, invoca,
desidera e accogli il mio Sangue - q. 20: maggio, s.g.

160 - Sette effusioni di Sangue, sette propositi


Segno il mio povero corpo con sette croci: per esse il Sangue di Ges entri nella mente, si posi sugli
occhi, sulle labbra, sulle mani, sul petto: entri in tutti i sensi, scorra in ogni fibra, purifichi ogni re-
spiro, elevi ogni pensiero, santifichi ogni azione.
Per queste sette croci lo Spirito Santo effonda i suoi sette doni, chiedendo alla piccola anima, in ar-
monia con le sette effusioni di Sangue di Ges e di quelle dell'amore, sette propositi:
1 La purezza nel pi alto grado.
2 La riparazione offerta a Dio mediante le preghiere, le azioni, gli atti della vita, consacrando a Lui
ogni istante.
3 La mortificazione del corpo, del cuore e dello spirito.
4 L'uniformit perfetta alla divina volont.
5 L'abbandono ai disegni della Provvidenza.
6 L'unione perenne della Passione di Ges mediante i patimenti e le tribolazioni della vita.
7 La vita intima ispirata al Mistero del Sangue prezioso di Ges.
Sono di Cristo, sposa di Cristo, Sangue di Cristo, e lo Spirito Santo sigilla l'unione consumando la
vita umana nella mistica fiamma dell'amore.
E nell'anima non c' che lo slancio per salire e la fervida brama della immolazione. O Signore Ges,
aiutami, salvami, rendimi strumento della tua misericordia, compi in me stessa la pi grande miseri-
cordia, seppellendomi, consumandomi nel tuo Sangue prezioso. Amen! q. 20 : s. ritiro, giugno, s.g.

161 - Il regno della Passione meraviglioso


Il regno della Passione infinito, meraviglioso, adorabile, ineffabile come quello dell'amore; un
regno misterioso, per, e quando Ges porta l'anima dalla contemplazione dell'agonia, della flagel-
lazione, del Calvario e della Croce a quella del Mistero in s, allora essa deve spogliarsi di ogni
immagine, cedere ogni concezione umana, dilatare il cuore, purificare la mente e attendere il verbo
del Mistero. Come risuoner questo verbo se non vi debbono essere pi sensi, n voci?
Come ridir l'ampiezza della Passione di Ges, quale si presenta all'anima? q. 26: ss. esercizi

162 - La misericordia il prezzo del Sangue


- un regno inesplorato quello della mia misericordia: vieni a scoprirne i tesori segreti. Non lo co-
noscerai da te stessa ma te li additer la virt del mio Sangue. La misericordia il prezzo del San-
gue e il Sangue mio il prezzo della misericordia. Se attingerai abbondantemente, continuamente
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alle sorgenti del Sangue, attingerai pure a quelle della misericordia. - q. 26

163 - Se Ges Crocifisso tra le mie braccia...


Abbandoniamo alle sue braccia la nostra vita meschina, la nostra anima impotente, il cuore, i pen-
sieri, i desideri, le azioni, le debolezze, le infermit, i peccati. Anima mia, raccogli tutte le voci e ri-
peti per tutta la vita le misericordie del tuo Signore!
E intanto il Signore le manifesta sempre pi sensibilmente al mio povero spirito. Se Ges crocifisso
tra le mie braccia ed io lo stringo e lo porto, lo vedo e lo bacio, Egli accanto a me, unito a me
con le sue piaghe santissime e il Sangue suggella ogni bacio, cementa ogni contatto, d alla poveris-
sima anima la veste nuova, fulgida, rossa, di fuoco e di amore, la veste del Sangue. L'anima pu di-
re, abbandonandosi completamente a Ges, che Ges, Lui, il Dio onnipotente, eterno, infinito, che
assunse la Carne e il Sangue per noi nel limite del tempo, si d, si dona e si abbandona a noi con la
Carne e con il Sangue nel limite della nostra povera natura con la estensione della infinit. q. 26

164 - La Passione il regno della pace


Ges ha conquistato a prezzo del suo Sangue la pace e la dona larga, profonda, duratura a tutti quel-
li che entrano nella sua Passione con cuore pentito, con amore grande, con abbandono generoso. La
pace il frutto del suo Sangue: essa piove continuamente dalle sue Piaghe adorabili, sgorga dal suo
Cuore squarciato, scende dalle sue labbra insanguinate.
Ogni patimento di Ges, dal presepio alla Croce, dalla circoncisione all'agonia, dalla fuga in Egitto
alla immolazione sul Calvario, tutta la sua vita straordinariamente tribolata, tutte le sue prove, le sue
pene e i suoi sacrifici, perfino le ultime ore del suo martirio, tutto fu reso soave dalla pace ineffabile
della sua santit, della sua carit, del suo infinito amore per noi. q. 26

165 - La Passione il regno dell'abbondanza


Chiedo a Ges perch cos poche siano le anime che partecipano alla Passione.
Egli mi risponde che poche sanno spogliarsi affatto di ogni cosa temporale per vivere soltanto di
quelle spirituali. Gedeone scelse per i suoi combattimenti soltanto trecento guerrieri, quelli che be-
vettero col cavo della mano, chini sulle sponde del fiume.
Soltanto chi beve al fiume impetuoso del Sangue di Ges, in umile atteggiamento, soltanto le anime
generose, morte a s e ad ogni cosa, intendono i sublimi misteri della Passione. q. 26

166 - Perch tu possa edificare il tempio...


- Ti dir di pi: tu hai nel fondo dell'anima un desiderio segreto, una brama ardente, un sospiro che
non ti d tregua: tu vorresti poter edificare un magnifico tempio al tuo Dio.
Ebbene, se ti dessi tutto il materiale, tutti i mezzi ed anche il mio aiuto divino per compierlo?
La sovrabbondanza dei beni spirituali, la smisurata prodigalit del mio Sangue, tutti i frutti della
mia Passione sono i mezzi reali, preziosi, incalcolabili che io ti somministro perch tu possa edifi-
care il tempio pi magnifico, visibile un giorno negli splendori dell'eternit. - q. 26

167 - O Passione, tu sei il regno della luce


Chi vive nella Passione di Ges ha momenti di grande sconforto, ma tosto ha il risveglio sicuro nel-
la pienezza della luce di giustizia. una luce fiammante che scende dalle piaghe adorabili del mio
Salvatore: la luce adorabile dei suoi patimenti, delle sue angosce, dei suoi martiri, la luce della sua
santit, della sua potenza e della sua redenzione. Egli ha patito ed morto per me.
Egli ha pagato col suo Sangue la giustizia divina ed ha avocato a S tutte le sue cause. Se io sono
meschina, Egli potente; se io ho peccato, Egli si offerto vittima per me; se io non ho la forza, n
virt, n meriti, n diritti per l'eternit, Egli mi d tutto questo con il suo Sangue prezioso. q. 26

168 - La Passione il regno dell'amore


Alla scuola della passione di Ges l'anima impara l'amore: lo impara dalla vita nascosta, umiliata,
disprezzata di Ges, lo impara dalla grotta di Betlemme, nel silenzio della casetta di Nazareth, ac-
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canto alle fatiche della vita apostolica, nella espansione dell'ultima cena. Gradatamente, con un cre-
scendo inesprimibile, sale a imparare l'amore che fiorisce dal tradimento, che raggiunge il culmine
nell'agonia, l'amore divino che si consuma sulla Croce donando alla stessa umanit che lo immola i
frutti, i meriti, le virt della sua adorabile immolazione. q. 26

169 - Nel Sangue il martirio dell'amore


L'onda del Sangue di Cristo scorre in me con manifestazioni indicibili. Nessuna lingua, nessuna
scienza, nessuna intelligenza umana pu celebrare questo Mistero di infinita sapienza e di amore in-
finito. Io intendo immergere in esso ogni respiro, ogni pensiero, ogni parola, ogni atto, azione, desi-
derio, speranza e volont. Intendo immergere nelle fiamme purificatrici del Cuore di Ges tutta la
mia vita perch sia trasformata, santificata, consumata. O mio Ges, io ripeto che il tuo Sangue ado-
rabile il mio purgatorio perch in esso l'anima sente tutto il martirio dell'amore. q. 26

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170 - Ti consacro col mio Sangue
- Ti consacro io stesso col mio Sangue: sai che vuol dire una consacrazione regale? Si benedice l'a-
bito, lo scettro, il titolo e il dominio. Guarda che abito ti dono e con quali aspersioni di grazia: ti do
il titolo di sposa, il dominio de' miei beni e lo scettro della potenza. Tu sei nulla e lo sai e lo senti in
te stessa e arrossisci della tua miseria e ti umili per le tue vilt e ti annienti per la tua indegnit, ma,
unita al Mistero, immolata per il Sangue, sacrificata esclusivamente per la mia gloria, tu potrai
compiere una missione di carit per la salvezza delle anime [...].
Metti le tue povere mani sul mio Cuore, immergile nel mio Sangue, usciranno purificate e capaci di
accogliere i tesori della mia misericordia.
Metti la tua vita e la tua anima accanto all'offerta preparata per sacrificio. Unita poi al mio Corpo
e al mio Sangue formeremo una sola consacrazione, tu vi parteciperai per i meriti e la virt e la po-
tenza del mio Sangue, io mi servir di te per continuare la grande opera della Redenzione.
Il Sacrificio della S. Messa non finisce con la consumazione fatta dal Sacerdote: non vedi intorno a
lui, sull'altare, nel Tabernacolo quanto Sangue ancora? Gli Angeli lo adorano ma riserbato alle
anime immolate raccoglierlo in benedizione per la salvezza di molti. Bisogna che qualcuno compia
questo sacerdozio segreto, nascosto, benefico: dammi la tua anima con tutte le tue potenze e io la
render degna e capace di s nobile ufficio. Non ti chiedo pi di quello che tu mi possa dare, ti
chiedo l'intenzione, l'azione, l'amore, soprattutto l'amore per questi Misteri di misericordia troppo
dimenticati. Non chiedermi come farai a trasmettere il mio Sangue nelle anime.
La luce non trasmette il calore, e l'aria non trasmette la luce e la voce, senza che nessuno di questi
elementi sia conscio di ci che opera? Ed io non posso compiere, per mezzo dell'anima, prodigi di
grazia? Basta che essa sia docile, semplice, perduta nella mia volont [ ... ].
Riempi la tua anima di Sangue, esso ti comunicher la sete della santificazione altrui, il martirio
profondo, sacro, efficace della mia Passione. Pi volte tu pensi e rifletti al modo di compiacermi.
Non chiedo a te che una cosa sola, ma essa deve informare i pensieri, i sentimenti, le azioni e le
aspirazioni, la vita e la morte: ti chiedo di vivere, di operare, di consumarti nel mio Sangue; esso
pi dell'olio riempir la mistica lampada della tua carit, sar il tuo cibo, la tua bevanda, la tua
forza, la tua dolcezza, la tua saziet -. q. 27 : 6 settembre

171 - Ti voglio esclusivamente per la mia Passione


- Il Mistero della Passione la forza del mondo, il sostegno, la salvezza, la ricchezza, lo splendore
della vita. Ma chi intende, chi ascolta, chi ama questo Mistero di infinito amore?
Chi si prostra adorandolo, chi si ricovera in esso, chi attinge da esso la virt santificatrice? [...].
Sono io che ti parlo, che ti voglio esclusivamente per la mia Passione, continuamente nel mio San-
gue, piccola vittima di carit sublime, di una carit che ha per oggetto lo stesso Figlio di Dio. Ti ho
invitato a uscire da te stessa: quante volte! Significava dilatare l'anima alle mie grazie, alle mie
espansioni, prepararla alle mistiche nozze, rinnovate tante volte ai pi dell'altare [...].
Dammi l'anima tua, non come cosa che ti appartiene, ma come dono che intendi fare a me per i sa-
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crifici sostenuti per te; come offerta per riscattare le anime, come strumento per compiere i miei di-
segni di amore []. Ricorda che io ti ho dato la Passione per la tua anima, dammi ora l'anima per
la Passione: ho dato il Sangue per la tua anima, dammi ora l'anima per il Sangue; ho dato la vita
per la tua anima, dammi ora l'anima per la mia vita in te. - [...]
Signore, insegnami a chiedere ci che vuoi darmi e aiutami a darmi ci che mi chiedi. Invero non ci
sono ostacoli che possano rendere meno pronta e meno completa la mia povera dedizione all'infuori
della mia indegnit. Siccome poi questa costituisce il fondo della mia esistenza e non posso sottrar-
mi, n annientarla, n nasconderla, supplico la tua misericordia, o Signore, a coprirla con l'onda sa-
lutare del tuo Sangue divino. E mi slancio in esso come in un mare sterminato, che esprime la tua
misericordia, e ripeto: Prendi, o Signore, la mia povera anima, creata, redenta, santificata da te,
riempita di grazia per mezzo de' tuoi Sacramenti, consacrata a Te con i santi voti, unita a Te dalla
virt del tuo Sangue, non mai sazia di Te, dilatata sempre pi nel regno della tua carit, sperduta
nella profondit de' tuoi abissi, abbagliata dallo splendore de' tuoi Misteri, purificata, trasformata,
elevata dalla potenza della tua grazia. Prendi la mia povera anima, o Signore, stringila alla tua Cro-
ce, immergila nel tuo Sangue, non restituirmela pi, se il suo annientamento giovasse ad aumentare
la tua gloria. O felice seppellimento dell'anima nelle segrete profondit del Mistero!
O predilezione inconcepibile ottenuta ai pi della Croce! g. 27 : 7 settembre

172 - Offerta al Mistero della Passione


O Ges, Figlio di Dio, Maest sovrana, Verbo adorabile, Sapienza infinita, incarnato per la salvezza
del genere umano, crocifisso, morto e sepolto per noi, Ti adoro con tutte le potenze dell'anima, Ti
benedico e Ti ringrazio. Tu sei l'Eterna bellezza, l'Eterna verit, l'Eterno amore. Perch sei onnipo-
tente, sapiente e misericordioso, Tu hai voluto e saputo portare sulla terra le manifestazioni pi su-
blimi della tua infinita carit nel Mistero della tua Passione. Adoro, mio Ges, tutti i Misteri che av-
volgono la Divinit e ne formano l'essenza, adoro la luce inaccessibile, la grandezza infinita, la po-
tenza dominatrice; adoro le infinite, auguste, eterne perfezioni del mio Creatore, del mio Conserva-
tore e Padre, ma intendo in questo istante adorare le umiliazioni del mio Dio fatto Uomo, i patimen-
ti di Ges, la Passione di Ges, il suo Sangue, la sua Morte. O Mistero di infinito amore, consacro a
Te, immolo per Te la povera anima mia, invocando di essere immersa e sommersa nell'onda del tuo
Sangue divino per divenire capace di partecipare ai tuoi meriti e per offrirti un sacrificio accettevole,
puro e santo, chiedendo per esso la salvezza di molte anime, la risurrezione di quelle che giacciono
nelle ombre di morte, la santificazione di quelle che Tu hai favorito con predilezione di amore.
Immersa nel tuo Sangue adorato, chiedo di poter concepire atti di perfetto dolore e di perfettissimo
amore ed essi siano il mio canto sulla terra e la laude perenne su in Cielo. q. 27: Settembre, s.g.

173 - Voto di rinuncia a Ges Crocifisso


Prostrata ai pi della tua Croce, adoro, o mio Ges, il Mistero della tua Passione che compendia
quelli dello spargimento di Sangue e della tua Morte. Attratta verso questo Mistero dalla tua infinita
misericordia, sostenuta dalla tua grazia, incoraggiata dal tuo Ministro, mi presento, o Signore, per
fare umilmente ma irrevocabilmente l'offerta di tutta me stessa.
S, mio Signore, voglio rispondere alla voce del tuo Sangue adorabile, che mi ha parlato e che con-
tinua a parlarmi in mille modi, con la completa dedizione della mente, del cuore e dello spirito, vo-
tata alla tua Passione, immolata per il tuo Sangue, consumata in esso. Con questo mio voto intendo,
o Ges, di sacrificare la mia mente nei limiti desiderati dalla tua volont, rinunciando perfino alle
contemplazioni pi sublimi per mantenere in essa la sola impressione de' tuoi patimenti, delle tue
immolazioni, del tuo Sangue prezioso. Intendo sacrificare gli affetti del cuore, i pi puri, i pi santi,
non solo, ma ancora i godimenti ineffabili delle tue dolcezze con i quali l'hai tante volte inebriato,
per accogliere in esso soltanto il gemito e lo strazio e la continuit della tua Passione. Intendo sacri-
ficare il mio spirito fino al punto di rinunciare, se di tua gloria, alle elevazioni pi sublimi, alle
dolcezze indicibili che Tu vai prodigando alle anime che ti sono care, per immergerle nella tua divi-
na Passione. Intendo rinunziare a quei trasporti di amore che spesso l'hanno cos avvinto ai tuoi
splendori e alle tue perfezioni, per accogliere e seguire le profonde, segrete, inafferrabili operazioni
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del tuo Sangue divino. Intendo seppellirmi nella tua Passione per sempre, come una piccola ostia,
come non esistessi pi, indirizzando le preghiere, le meditazioni, i Sacramenti, gli atti della vita, i
pensieri e i respiri all'aumento di questa dedizione, al perfezionamento di questa immolazione.
Intendo rinnovare questo mio voto ad ogni istante con gli altri voti offerti al tuo Cuore nell'umilt
della mia povert, ma con tutto lo slancio dell'anima, unendomi a tutte le immolazioni che Tu, mio
Ges, compi sull'altare per la nostra salvezza, per la gloria del Padre, per il trionfo della tua miseri-
cordia infinita. Con questo mio voto intendo chiedere il tuo Sangue adorabile per l'anima, ad ogni
istante della vita e sul punto di morte; lo chiedo per la famiglia dello spirito e per quella del cuore,
per le anime del Purgatorio, per gli ammalati, per i moribondi, per gl'infedeli, per gl'innocenti, per la
tua Chiesa, per il Sommo Pontefice, per i Vescovi, per i tuoi Sacerdoti, per i Missionari, per i Reli-
giosi. Chiedo di essere trasformata dal tuo Sangue nel cuore e nello spirito, vivificata, perdonata, ri-
colma di grazia e unita a Te, mio Ges, nel tempo e nei secoli eterni. Amen! q. 27: ottobre, s.g.

174 - Il Sangue, creazione incomprensibile


Il Sangue di Ges, questa creazione incomprensibile che ha in s tutti i caratteri dell'essere umano e
quelli del Mistero divino, un compendio di meraviglie, di tesori, di grandezze, di Misteri.
- Guarda, figliuola, una pianta di rose, ha variazioni molteplici pur conservando sempre la stessa
specie, la forma, la fragranza. Se tu sapessi l'infinita variet di grazie soprannaturali prodotte da
una sola goccia di Sangue! -
La creazione del Sangue di Ges costituisce un regno, un trionfo, una gloria incomprensibile. Esso
contemplato da Dio, adorato dagli Angeli e dai Beati, invocato dalle anime, temuto dai demoni. L'a-
nima che portata da una grazia speciale alle soglie del mistico regno del Sangue, sente un'attrazio-
ne irresistibile e se la grazia ve la introduce non ne esce pi. Il Signore la rende partecipe dei frutti
deliziosi, la investe, la inebria con lo splendore di ricchezze inaudite, la unisce a s, la trasforma, le
d il senso delle cose divine, l'intuito di quelle eterne. q. 27: ss. esercizi

175 - Le creazioni del Sangue di Ges


Il Mistero del Sangue dischiude gli orizzonti sconfinati della rigenerazione delle anime.
Per questo Mistero l'umanit risorta dalle rovine della colpa originale e rinasce quotidianamente
da quelle delle conseguenti miserie morali. Per questo Mistero hanno principio, vita e compimento
gli atti virtuosi, la preghiera, il sacrificio, le ascensioni sublimi, l'unione con Dio, la consumazione
per Lui, la trasformazione in Lui nella vita eterna. Il Sangue di Ges crea il cuore mondo, invocato
dal Salmista, infonde lo spirito retto, dona la visione limpida e chiara della vita soprannaturale.
Il Sangue di Ges crea, per cos dire, le anime dei Santi, degli Apostoli, dei Martiri, perch parteci-
pa all'anima con la purezza, la carit e la santit, il vigore nuovo, costante, efficace per la vita intima
con Cristo per la morte in Lui, aspettando da Lui la risurrezione finale. q. 27

176 - O vita vera del Sangue


- Confida nella potenza, nella virt, nella efficacia del mio Sangue. Esso ha creato in te una mente
nuova, un cuore nuovo, uno spirito nuovo, una vita nuova. -
O vita vera, santa, augusta del Sangue del mio Ges, penetra in tutte le fibre del mio essere, per tutti
gli istanti della mia vita... O Sangue del mio Ges, creatore della vita di grazia, di perfezione e di
santit, entra anche nelle mie membra ed esse si riempiano di giustizia, di soavit, di fragranza.
O Sangue del mio Ges, Tu sei la mia speranza, la mia gioia, la mia luce, il mio conforto, la mia
ricchezza, il mio tutto. Immergendomi in Te, essendo rivestita di Te, non posso pi temere la Giusti-
zia divina poich quale giustizia mi potr chiedere il Signore che superi quella del Sangue del mio
Ges, versato in riparazione delle mie iniquit, per la mia rigenerazione? q. 27

177 - Le vittorie del Sangue di Ges


Canter le vittorie del tuo Sangue divino, ma pi e meglio di me cantano le sue glorie le anime dei
Santi, le anime dei Giusti, gli Angeli stessi confermati in grazia per virt della tua adorabilissima
misericordia. O Sangue di Ges, espansione di una carit infinita, pegno del cielo e conforto della
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terra, auspicio di santit e alimento di vita, io Ti adoro per me, per il mondo nei secoli dei secoli.
Adoro la tua potenza, l'ampiezza con la quale ti estendi nel tempo e nella eternit, dinanzi al Padre e
sul capo de' tuoi figliuoli, nel regno celeste e in quello delle anime, nei fulgori della beatitudine e
nelle tenebre della terra di esilio.
Canter le tue vittorie, o Sangue del mio Ges, ma con quale lingua, con quali parole, con quali
sensi? Io intendo ispirarmi alle rivelazioni del tuo spirito, a quelle raccolte nella Sacra Scrittura, il-
lustrate dai Padri, dai Dottori, dai Confessori, ma intendo ancora ispirarmi alle arcane, sublimi e
inesprimibili rivelazioni che Tu hai fatto gustare alle anime a te pi care nel segreto del loro cuore;
alla Vergine Santissima, all'Apostolo prediletto: essi gustarono ai pi della tua Croce il martirio del-
la tua Passione e bevvero a dismisura con gli occhi, col cuore, con lo spirito il Sangue delle tue pia-
ghe. Mio Signore, voglio, pi che con la parola, cantare in me stessa le vittorie del tuo Sangue pre-
zioso [...]. O Sangue di Ges, Tu hai vinto il demonio, l'inferno, i castighi, le pene, le conseguenze
del peccato, e queste vittorie le cantano i Beati del Cielo: essi sono lo splendore de' tuoi trionfi e li
celebrano nella gloria della tua Divinit.
Sia lode, benedizione, ringraziamento, adorazione al Sangue adorabile di Ges! Per esso noi otte-
niamo la forza per vincere le nostre debolezze, le miserie, le prove della vita; da esso attingiamo la
virt che ci corrobora, la grazia che ci eleva, la luce che ci guida, l'amore che ci trasforma; con esso
vinciamo le tentazioni, superiamo gli ostacoli e, portati nella via del cielo, ci sentiamo trasportare
rapidamente.
O mio Ges, io non so celebrare queste tue glorie, non so nemmeno intuirle; vi aderisco con tutta
l'anima, intendo adorarle con tutto il cuore per sempre e consacrare ad esse tutta la vita che mi resta,
le forze che mi concedi, l'intelligenza, il sentimento, la volont, l'azione. q. 27

178 - La vita del Sangue di Ges


- Ascolta, figliuola. -
La povera figliuola ascolta e sente in s il Signore e gusta il suo linguaggio d'amore, un linguaggio
che non si pu n concepire, n comprendere, n ripetere.
L'anima vi risponde col linguaggio dell'estasi che quello dell'amore.
- Ascoltami. Bevi il Sangue del tuo Signore e mentre l'anima ne sente e gusta l'ebbrezza, vi ritrae un
vigore celeste e si immerge nella luce divina. Scrivi il documento di amore: la vita del Sangue di
Ges! Chi pu dire quanto eccelsa, benefica, meravigliosa? - Il Sangue di Ges ha le sorgenti mi-
steriose oltre gli spazi, oltre gli elementi, oltre ogni legge, ma quando giunge sulla terra per entrare
nell'anima, diventa la bevanda salutare, corroborante, vivificatrice. Come l'acqua spegne gli ardori
delle membra, cos il Sangue spegne gli ardori delle passioni. - Ma pensa, figliuola, ai prodigi che
compie, ben pi meravigliosi di tutte le arcane bellezze della natura. -
Il Sangue porta nell'anima la vita soprannaturale, la vita perfettissima, divina di Ges.
Esso vi porta la vita dell'Incarnazione; la vita umile, segreta, nascosta, ma quanto feconda dell'in-
fanzia di Ges; vi porta la vita intima de' suoi trent'anni, vita di altissima unione con Dio, di puris-
sima contemplazione, di preghiera incessante; vi porta la vita dell'apostolato, i suoi sacrifici, le sue
fatiche, la sua dottrina celeste, i suoi esempi, i suoi prodigi, la sua carit, la sua santit.
Ma, a corona di tutto questo, anzi per rendere costante, vitale, questa trasfusione di vita celeste, il
Sangue porta nell'anima la vita della Passione, la vita del Mistero nella istituzione del Sacramento,
la vita del Sacrificio nella immolazione di s, la vita della consumazione nella donazione di s.
Chi pu intendere la grandezza, l'eccellenza, l'efficacia della vita di Ges portata nell'anima per la
potenza, per i meriti, per l'opera del suo Sangue divino?
- Vedi, figliuola, dice Ges, gli effetti della pioggia vivificatrice sulle aride zolle, sui teneri germogli,
sui fiori svigoriti? Il Sangue di Ges opera prodigi inconcepibili sulle anime che lo ricevono con
fede, che lo conservano con amore, che lo invocano, che si nutrono di esso. Pensa a tutti gli atteg-
giamenti del mio Cuore; alla sublimit della dottrina, alla estensione della misericordia, alla po-
tenza dell'amore: tutto viene insegnato, partecipato, comunicato all'anima dal mio Sangue. [...]
L'onda del mio Sangue passa impetuosa sul tuo cuore; staccalo dal basso fondo della tua miseria e
ti sentirai trasportata rapidissimamente verso gli abissi del mio Cuore.
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Non pensi poi che si possano conciliare gli argomenti degli Esercizi con la virt, la potenza, la dot-
trina del mio Sangue? Non sono essi suggeriti al Ministro dallo stesso spirito che celebra nel tuo
cuore le meraviglie della Passione? Applicando all'anima tua ogni insegnamento, ogni verit, non
senti che tutto viene avvalorato dalla stessa virt del Sangue? Non vedi che le labbra che pronun-
ziano la mia dottrina sono imporporate di Sangue? Non fluisce essa pure dal cuore sacerdotale ri-
colmo di Sangue? - Bont del mio Dio! Posso dubitare di illudermi seguendo i trasporti della sua di-
lezione nella manifestazione del suo Sangue prezioso? q. 27

179 - La luce del Sangue di Ges


Una delle operazioni pi salutari ed efficaci del Sangue di Ges la illuminazione dell'anima.
Esso non vi getta una luce abbagliante che fissi l'anima in godimenti celesti; nemmeno dona una lu-
ce ardente che rapisca l'anima in trasporti d'amore, ma effonde una luce equilibrata, tranquilla, este-
sa, per cui l'anima vede l'abisso della propria miseria e l'altezza, l'eccellenza delle divine misericor-
die. g. 27

180 - Contemplandoti coronato di spine


- il mio Sangue che compie i prodigi nell'anima tua, che ti illumina, ti domina e ti trasforma. -
O mio Ges, sii benedetto, adorato e glorificato nel Sangue prezioso!... Contemplandoti coronato di
spine, mi umilio, mi pento, detesto ogni colpa, chiedo il tuo perdono, la tua grazia e la tua miseri-
cordia. Da quella corona che Tu hai imporporato di Sangue, partono raggi meravigliosi che rischia-
rano ogni tenebra e additano il cammino della perfezione. Aiutami, o Signore, a raccogliere in me la
potenza di quella luce, la forza di quell'amore onde io non veda che Te, mio Ges, coronato di spine,
non ami che Te, immolato per mio amore... Vergine Santissima, per lo strazio sofferto vedendo il
tuo Divin Figlio coronato di spine, ottieni che la mia mente e il mio cuore siano purissimi, intesi so-
lo a raccogliere le visioni della Passione e del Sangue di Ges. q. 27

181 - Offri tutto per il mio Sangue


Che fai anima mia? Che aspetti? Il tempo incalza e forse volge, per te, al suo tramonto.
Sorgi, rinnovata nel sacrificio, consacrata all'amore! Bisogna agire, far presto, far bene; dare tutto,
aspettare tutto; vivere di Dio, per Lui, per Ges, nel suo Sangue, col suo Sangue.
La via segnata, luminosa; erta, ma sicura; faticosa, ma rapida. quella scelta per te, e la scelta
fu di privilegio; percorrerla vuol dire salvarti, non solo, ma santificarti.
- Non temere; l'illusione per le anime che cercano se stesse. Nessuna illusione nella tua vita con-
sacrata al mio Sangue. Che puoi ricercare in esso se non gli splendori del Mistero per adorarli, le
manifestazioni della misericordia per invocarla, e gli aiuti divini per la salvezza delle anime? Qua-
le illusione in queste attrazioni, se il mio Sangue costituisce il principio della vita morale, della vita
soprannaturale, della vita eterna? E se, offrendoti il mio Cuore squarciato, senti che la tua miseria
te ne rende indegna, che la tua debolezza non lo pu sostenere e la tua infermit lo pu offendere e
disgustare, senti ancora che la mia misericordia infinita.
Apri la tua anima, il tuo cuore, dilata lo spirito, accoglimi ferito, sanguinante.
Offri tutto per il mio Sangue: la facolt di comprendere, la potenza di amare, la forza del volere, il
tempo, i desideri, le speranze, ogni appoggio umano, ogni sollievo, anche le spine, le prove e la vita
intima dello spirito, la vita soprannaturale e tutti i doni che io stesso ti comunico -. q. 27

182 - Una stola rossa e un piccolo calice


- Guarda, figliuola, io interesso i miei Angeli perch ti preparino una veste nuova, adorna, preziosa.
Con che giubilo gli Angeli e i Beati preparano le grazie di benedizione alle anime viatrici sulla ter-
ra! - Mio Dio, voi rivestite il fango, ma dar lode al vostro nome nei secoli eterni.
Cantate, o cieli, canta, o terra tutta, le glorie di Dio!
Dovunque posa il suo sguardo, Egli crea, trasforma, santifica. Sia benedetto il Signore!
Egli adorna l'anima mia di una candida veste preziosa: il dono della purezza che mette l'anima in
grado di avvicinarsi a Lui, di fissare in Lui la pupilla, di unire a Lui il piccolo cuore.
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Ma Ges non si accontenta del ricco dono e porge un'ampia stola rossa, la quale si ripiega sulla per-
sona in forma di croce. Dice Ges: - Apri le braccia, distendile dinanzi a me: non vedi la somiglian-
za con lo sposo? Tu sei adorna di doppia veste... vergine immolata al tuo Dio, non devi avere nella
vita altra aspirazione, altro desiderio, altro amore che quello della Croce e del Sangue che ne sgor-
ga. Prendi e metti fra le mani un piccolo calice di creta, accogli in esso il mio Sangue e offrilo in
sacrificio al Signore per te, per le anime, perch la redenzione sia copiosa, estesa a tutti, accolta da
tutti, adorata, corrisposta, invocata. -
Il piccolo vaso di creta una stonatura accanto a un abito cos prezioso.
- Eppure, dice Ges, il calice composto, ornato da te. -
vero, il mio cuore di fango, vile, disordinato, spregevole, che non sa n accogliere, n contenere
la mistica essenza della grazia, della virt, della santit, del Sangue di Ges.
O Signore, aiutami, soccorri anche a questa miseria, cambiami il cuore, rendilo vigoroso, generoso,
meno indegno di Te. Ma quale cuore pu credersi degno di ricevere il Sangue di Ges? E Ges dona
il suo, ferito, squarciato, quel Cuore Santissimo che ha spasimato sulla croce, che stato sepolto,
che vive, ama ed opera nel Sacramento della sua carit e della sua misericordia... Ges entrando in
noi con la sua Divinit, con la sua Sacra Umanit pu operare miracoli, rivestirmi di Lui, trasfor-
marmi in Lui e, se sono debole, mettere nel mio povero cuore la forza del suo Cuore. Egli lo ha fat-
to mille volte con le anime consacrate in modo speciale a Lui, con le anime che, pur nella ridda del-
le vicende, dei doveri e delle miserie della terra, vogliono vivere la vita soprannaturale. q. 27

183 - Come arido legno in una fornace ardente


- Immergi te stessa nel mio Sangue: sar come gettare un arido legno in una fornace ardente: tutto
verr consumato, purificato e trasformato. Sar come immergere un oggetto nell'oro fuso: si rive-
stir di ricchezza e di splendore: sar come esporre il tuo spirito alla fulgida luce delle verit eter-
ne.- q. 27: 31 dicembre

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184 - La sete inestinguibile del tuo Sangue
Apri la mia bocca, o Signore, e insegnami a cantare le glorie del tuo Mistero, aiutami a comprender-
lo, a viverlo in me stessa, a immolare la mia vita per il tuo trionfo.
O giorno di misericordia, nel quale sgorgano sulle membra immacolate di Ges le prime stille di
Sangue, come rose rugiadose, fragranti del pi sublime amore.
O mio Ges, adoro quel Sangue, lo raccolgo con le labbra avide, lo porto nel mio cuore, nella mente,
nello spirito; mi nutro di esso, m'ispiro, mi riposo: esso la mia delizia, la mia consolazione, la mia
ricchezza, la mia salvezza. Ti ringrazio, o mio Ges, che mi hai dato la vita in questo giorno santo,
che segna le primizie della tua dedizione e preludia le grandezze della tua immolazione.
Lasciami considerare come un privilegio l'essere nata in questo giorno, giacch pare che Tu abbia
infuso nella mia anima la sete inestinguibile del tuo Sangue divino. E crescendo con la vita, questa
mistica sete andata aumentando in proporzione alla tua carit e della mia dedizione al Mistero fino
a non sapere altra verit, a non desiderare altra conoscenza che il Mistero del tuo Sangue e il San-
gue del Mistero. Sii benedetto, sii adorato, o mio Ges! Insegnami a cantare queste misericordie, a
volare per queste vie sublimi dove non c' sostegno, n indicazione, n termine fisso.
Oh! il Mistero del tuo Sangue il Mistero della tua carit, e in esso tutto vi ampio, immenso, infi-
nito! Insegnami, o Ges, l'unione a questo divino Mistero. Tu me lo chiedi con insistenza ed io vo-
glio corrispondervi per quanto possibile a creatura umana. E Ges dice all'anima cose ineffabili.
- Tu hai desiderato, e il desiderio venne dalla mia grazia, di veder edificato un magnifico tempio
nel centro della cristianit dedicato al mio Sangue e nella tua mente hai veduto un edificio superbo,
eseguito con tutte le finezze dell'arte e rispondente al senso profondo della liturgia.
Hai veduto il Crocifisso, maestoso nelle stigmate del dolore e infinitamente soave nelle espressioni
dell'amore e, al di sotto, il Sangue che scorreva dalle mani, dai piedi, dal petto; un fiume di Sangue
che scorreva senza arrestarsi mai. Intorno al Crocifisso hai veduto meravigliosi quadri riproducenti
le sette effusioni di Sangue, altri ancora riproducenti le sette ultime mie parole, i sette Sacramenti, i
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sette doni dello Spirito Santo, le sette beatitudini, tutta la simbologia del sacrificio e quella della
grazia. E ti pareva che ognuno, entrando in quel tempio, si commuovesse leggendo le mie parole di
invito e di amore, contemplasse la Passione con tenerezza, si accostasse alle sorgenti del Sangue e
rimanesse rivestito di grazia, di bellezza e di gloria.
Ci che hai veduto con gli occhi dell'amore compi in te stessa con quelli della fede.
In mezzo al tuo cuore pianta la mia croce, accoglimi crocifisso, scolpisci nelle tue membra le mie
effusioni di Sangue, accogli nella mente e fissa in essa la simbologia della Passione, nutri l'anima
con la virt dei Sacramenti, corrobora la volont con i doni dello Spirito Santo e unisci il tuo spiri-
to ai disegni della Passione, desiderando di cooperare alla mia Redenzione.
Mi dirai che questo tempio invisibile, ideale e che nessuno potr entrarvi. Ma non ti basta che sia
noto allo Sposo e che vi entri lui solo per parlare segretamente, misticamente con l'anima tua per
associarla a s nell'opera mirabile della santificazione delle anime?
I templi edificati dagli uomini splendono nel tempo, ma quelli costruiti da Dio nell'anima rivelano
la loro bellezza nei secoli eterni. Scrivi, figliuola. - Che devo scrivere, mio Signore Ges?
- Che ti amo, che ti sono vicino, che sono in te, nella mente, nel cuore e nello spirito, come una
fiamma che pervade l'oggetto a cui s' avvinta. Scrivi che la mia misericordia infinita, sovrab-
bondante, magnifica; che per ottenerla basta il desiderio, per possederla necessaria la volont,
per aumentarla occorre l'unione di amore. Scrivi che la mia misericordia si effonde col Sangue,
perci scaturisce dalla croce, scorre sull'altare, discende come un fiume impetuoso durante il Sacri-
ficio della Santa Messa [...]. Scrivi che nel Sangue di Ges la salvezza, la speranza, la santifica-
zione, la glorificazione delle anime: la tua ricchezza, la tua pace, la tua suprema felicit! - O Si-
gnore Ges, scrivi ancor Tu nell'anima mia questi caratteri del tuo amore infinito! q. 27: 1 gennaio

185 - Tingi col mio Sangue le anime


- Negli antichi tempi, prima che l'angelo sterminatore passasse, vindice dell'ira di Dio, a distrugge-
re i primogeniti degli egiziani, un altro angelo aveva tinto con il Sangue dell'agnello le porte del
popolo di Dio perch fosse salvo. Tingi col Sangue del vero Agnello le anime. Lo puoi fare col desi-
derio, con la preghiera, con l'unione al Sacrificio della S. Messa, con l'annientamento di te stessa
nel Sacramento della Comunione. Tingi col mio Sangue le anime dei buoni, le anime dei persegui-
tati, ma tingi ancora le anime dei persecutori. Aiuta il loro braccio, non temere, aiuta il loro brac-
cio portando su di esso il Sangue del mio Cuore. Quel Sangue santificher persecutori e persegui-
tati perch nella legge nuova, dopo il Mistero della Croce, tutti sono miei figli.
Tingi col Sangue ogni anima, non con le tue forze, ma con quelle del Sangue stesso; prega che il
Padre trovi ogni anima segnata col mio Sangue. Non c' altro segno pi efficace, n altro mezzo pi
sicuro, n altra via pi rapida che avvicini l'uomo a Dio quanto il mio Sangue. Esso darebbe al
mondo la pace vera e duratura, la pace meritoria e fattiva del pi sublime progresso, quello verso
la perfezione. - q. 28 : gennaio, s.g.

186 - Immagina una grande cascata


- Immagina, dice Ges, una grande cascata che scenda da sublimi altezze. Chi la contempla da lon-
tano non sente che la carezza dell'aria mossa dall'impeto dell'onda. Chi si avvicina sente sfiorare il
volto dagli spruzzi freschissimi, chi si avvicina ancor pi beve a larghi sorsi l'onda pura e la pu
raccogliere abbondantemente; chi poi, spinto dal pi grande ardore si getta nell'impeto della cor-
rente immerso e trascinato da essa. E chi pu dire la vita ineffabile che sgorga da una corrente di
amore? Dalla mistica corrente del Sangue di Ges? - q. 28: gennaio, s.g.

187 - Benedicimi con benedizioni di Sangue!


Benedicimi, o Signore, con benedizioni di Sangue! Esso cada sull'anima mia come pioggia benefica,
che ravviva e feconda, come rugiada ristoratrice, che porta a maturazione i fiori e i frutti del mio
povero cuore. Fai, o Signore, che per la virt del tuo Sangue, si raccolgano in me tutte le misericor-
die che invano Tu effondi nei cuori induriti e freddi. Si raccolgano in me e siano motivo di impetra-
zione efficace, di conversione, di salvezza per tutti! O Signore, fai che nel mistico campo della tua
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Chiesa io sia la valle profonda che accoglie e trasmette l'onda vitale della tua grazia e del tuo amore
a tutte le anime. Benedicimi, o Signore, con benedizioni di Sangue! q. 28 : 25 marzo

188 - Le mie piaghe sono le stanze segrete


- Entra, figliuola, nelle mie piaghe, esse sono le stanze segrete dove io nascondo tesori celesti, en-
tra, acquista e vivi delle mie ricchezze. Il Sangue ti dar una conoscenza pi larga e profonda della
mia grazia. - O Sangue divino del mio Ges, assunto per riparare le colpe dell'umanit decaduta,
entra in me, ristora la mia anima assetata, sterile e infeconda: ricomponi le energie della vita, riordi-
na le passioni, ritempra le potenze, ridonami la visione delle cose eterne, il gusto e il sapore della
virt, la luce della sapienza celeste, l'intuito della vita soprannaturale, il vincolo dell'unione, la forza
del Mistero, l'ardore della consumazione. q. 28: luglio, s.g.

189 - Il Sangue la via diretta del cielo


O Misteri del mio Dio! Sono trasportata, elevata in essi dal Sangue di Ges, e sento che Esso la
via diretta del cielo, attraverso la quale Dio si comunica all'anima e l'anima sale a Lui. No, non pos-
so riacquistare la patria e la vita celeste che per la vita di Ges e specialmente per la vita del suo
Sangue divino. Per la Comunione Egli trasmette in me la sua perfezione e comprendo che, nel corpo
mistico della Chiesa, dove circola il Sangue di Ges, risiede la verit di Dio. q. 28: luglio, s.g.

190 - Riempio col mio Sangue le spighe del tuo amore


Osservando poi una povera donna china sui solchi di un campo, nell'atto di raccogliere le messi ri-
gogliose, intenta al suo lavoro per non trascurare, n perdere nemmeno la spiga pi tenue, sentii ri-
petere da Ges:
- Cos mi chino nei solchi della tua anima per raccogliere gelosamente le spighe del tuo amore.
A volte sono vuote ed io le riempio col mio Sangue premiando la tua buona volont. - q. 28: luglio, s.g.

191 - Quando l'anima si abbandonata alla virt del Sangue


- All'Elevazione il mio Sangue scende sulle anime come alimento di vita nuova. Se l'anima esce da
se stessa per accogliere questo dono, d la vita umana per avere quella eterna. - l'atto mistico pi
sublime: la base per salire ad una unione soprannaturale, ineffabile. Quando l'anima si abbando-
nata alla virt del Sangue, per la stessa virt unita alla vita divina, mentre il Sangue continua ad
esercitare la sua virt nelle membra del corpo, quasi spiritualizzandolo. Sono operazioni inesprimi-
bili e incomprensibili della grazia, della sapienza, bont e carit di Dio. q. 28: luglio, s.g.

192 - Un fiume rallegra la Citt di Dio


il fiume regale del Sangue di Ges, mistico fiume a cui tutti possono avvicinarsi e attingere acque
abbondanti. E chi pu resistere alle sue onde possenti che avvolgono, trasportano e guidano
nell'immenso mare della misericordia? Alla S. Messa ho l'impressione, la sensazione, che il Sacer-
dote sia Ges. Ed veramente Ges che celebra, si immola e si d a me con sovrabbondanza di ca-
rit e di misericordia. Alla Elevazione del Calice pare che la grazia scenda col Sangue da sette fonti,
portando sette doni all'anima. Quel Sangue cancella i peccati, toglie e ripara l'impressione delle col-
pe, la debolezza, la indegnit, infonde novella vita, trasforma l'anima, le rivela il Mistero, l'avvicina
ad esso e la stabilisce nella sua misericordia. q. 28 : luglio, s.g.

193 - Un crocifisso dipinto o il Crocifisso vivo?


Se ti si offrisse alla contemplazione, all'adorazione, all'amplesso, un crocifisso dipinto o il Crocifis-
so vivo e vero, quale sceglieresti per testimoniare la tua piet?
La tribolazione che hai nel cuore il Crocifisso vivo e vero, lo stesso Ges che si presenta a te,
non rifiutarlo, non respingerlo. q., 28 : luglio, s.g.

194 - Il segreto per compiere le tue opere


- Se tu potessi compiere un viaggio, o un'azione benefica col solo pensiero!
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T'insegno il segreto per compiere cos le tue opere di zelo, di apostolato e di carit.
Basta che tu abbia l'intenzione di applicare alle anime il mio Sangue Divino: nella intenzione e
nell'applicazione ci sar l'efficacia. Attingi quanto Sangue vuoi: offrilo a chi vuoi e con quella mi-
sura con cui concepirai il desiderio. Questo apostolato segreto, se accompagnato dalla fede e so-
stenuto dall'amore, il pi fruttuoso. - q. 28 : luglio, s.g.

195 - La prima effusione del Sangue di Ges


Simile all'effluvio di purissimo fiore, esce dal corpo delicatissimo di Ges il Sangue della Circonci-
sione. E come l'effluvio essenza del fiore, vita e sostanza, cos il Sangue adorabile di Ges l'es-
senza, la sostanza, la vita della vita di Ges, fiore immacolato, freschissimo, olezzante, sbocciato
nel tempo per comporre la gloria nell'eternit. Il Sangue della Circoncisione la prima parola misti-
ca pronunciata da Ges al primo incontrarsi con la legge: il primo segno di immenso amore dato
al Padre, rassegnandosi, offrendosi anzi a essere Vittima per la salvezza dei peccatori.
Nessuno ha raccolto quelle gocce! La Madre amorosa lo ha contemplato con sguardi pieni di lagri-
me, il Sommo Sacerdote con intuizione profetica le ha adorate e celebrate con un cantico meravi-
glioso, le anime ebbero inconsciamente i primi impulsi della nuova vita redentrice... ma il demonio
sent la forza arcana che usciva da esse. La piccola anima attratta dalle meraviglie di questo Miste-
ro, e, quasi a contatto delle adorabili membra di Ges, come accogliesse in s le stille preziose del
Sangue Divino, intuisce e gusta le perfezioni della vita soprannaturale. Il Sangue di Ges ristabili-
sce l'ordine della natura scomposta, d alla mente le intuizioni del Mistero, al cuore i palpiti pi puri
e soavi dell'amore celeste e all'anima le ricchezze inesauribili della Divinit.
Come immerso nel Sangue di Ges, lo spirito contempla meraviglie indescrivibili, acquista una
energia che lo dispone a qualunque sacrificio e attinge la grazia che lo trasforma e divinizza.
Entrare in questa via, come abbandonarsi a una forza irresistibile che trascina sempre pi alto, fa-
cendo essa comprendere che questa altezza equivale a profondit, ad estensioni infinite, dove lo spi-
rito sembra smarrire ogni senso di vita terrena sentendosi molto vicino a quella di Dio.
L'anima invitata a contemplare il Mistero della Incarnazione, Passione e Morte di Ges.
L'Incarnazione il principio e la Morte la fine della vita umana di Ges.
La Passione compendia la vita. Tutto avvolto nel Mistero e la Circoncisione il primo segno visi-
bile e sensibile della suprema grandezza, bont e misericordia del Signore.
Non voglio sollevare il tuo velo, o Signore, ma nascondermi all'ombra di esso, ed come mi assi-
dessi all'ombra di piante freschissime per godere maggiormente della luce, degli splendori, delle
armonie che irraggiano all'intorno. O Misteri della divina bont! q. 28: luglio, s.g.

196 - La seconda effusione del Sangue di Ges


Prima di raccoglierti nella Passione di Ges, nella misteriosa e sublime Passione dell'orto, recita,
piccola anima, il credo della tua fede. Esso ti porter nelle altezze della gloria del cielo per farti di-
scendere nelle profondit dell'umiliazione di Ges e ricondurti ancora al regno del suo trionfo.
Adoro, mio Ges, il mistero del tuo amore infinito, che nessuna creatura umana n angelica potr
mai comprendere, e seguendo il tuo spirito di misericordia che mi guida in questo cammino di pre-
dilezione, tento di raccogliere le sublimi lezioni del tuo verbo di amore.
Per meglio intendere la tua voce e contemplare le stigmate dell'infinito dolore che appaiono sul tuo
sacro Corpo santissimo mi prostro accanto a Te bocconi sul suolo, troppo fortunata se le mie labbra,
purificate dall'asprezza dei sassi, potranno baciare e raccogliere le gocce del tuo Sangue divino.
Ascolto, mio Ges; la tua preghiera fu ripetuta tre volte in omaggio alla Trinit augusta per esprime-
re il martirio della mente, del cuore e del corpo sostenuto nelle false accuse, per l'odio dei Giudei e
il tradimento della Sinagoga, per significare le umane iniquit nelle eresie, nella corruzione, nei de-
litti, e per supplicare il perdono, la misericordia e l'amore. Mio Ges! Vengo accanto a Te e voglio
rimanere sempre cos, a terra, adorando, supplicando, riparando, invocando con i tuoi patimenti, le
tue preghiere e il tuo amore. Voglio raccogliere il Sangue adorabile, ma come, o Signore? In qual
modo si raccoglie? In quale calice? O Signore, Tu hai pi Sangue che parole e lo versi, lo doni, lo
offri a me e a tutti. Come, o Signore, vi corrisponder?
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- Con la vita della tua anima. Ascolta, tu hai in te dei vasi preziosi e sicuri, mistici vasi che possono
ingrandire in proporzione della tua volont e perci raccogliervi abbondantemente il prezioso teso-
ro. Con la fede tu accogli il Sangue dell'Uomo-Dio, con la speranza ne attingi la virt, con la carit
fai tua la misericordia, con lo zelo ottieni che quel Sangue venga applicato efficacemente alle ani-
me e, convergendo al Mistero del Sangue la tua vita intima, si raddoppia in te la grazia per ricever-
lo, la luce per contemplarlo e la forza per sostenerlo. L'orto degli ulivi figura dell'anima. Quante
volte io vengo per compiervi la mia passione! Vengo di notte perch l'anima spesso avvolta da te-
nebre volontarie; vengo solo perch nessuno pu entrare con me nel segreto della vita intima; ven-
go per pregare, per amare, per scongiurare rovine fatali, ma invece, nell'anima stessa, trovo i nemi-
ci spietati che rendono infruttuosa la mia carit, legandomi con le catene della ingratitudine, della
sconoscenza e del tradimento. Medita, figliuola, questi segreti, e veglia accanto a me per dirmi al-
meno che mi ami e per darmi il tuo amore sincero. - q. 28: luglio, s.g.

197 - La terza effusione del Sangue di Ges


Segui, o piccola anima, le orme del tuo Signore, cammina mettendo il piede sull'orma insanguinata
del suo piede, ne ritrarrai forza, alacrit e costanza. Ascolta, e intendi il significato delle sue immo-
lazioni. Se l'orto degli ulivi raffigura l'anima, la simboleggia ancor pi la colonna alla quale fu lega-
to. Contempla quel Corpo santissimo stretto da corde a quel gelido marmo, e contempla ancora la
crudelt del supplizio, l'accanimento dei Giudei e la tempesta dei flagelli.
Dalle Carni immacolate, purissime, perfettissime di Ges, parte come una luce misteriosa e una fra-
granza di Cielo: la vita soprannaturale della grazia, la vita della santit, la stessa vita divina; ma l'o-
dio da cui accecato l'uomo ne impedisce l'intuizione e la visione radiosa.
La colonna figura dell'anima a cui Ges si lega e si abbandona con tutta la tenerezza del suo amo-
re infinito. Prima del peccato originale, l'uomo saliva a Dio quasi spontaneamente con tutte le facol-
t, trovando, nell'unione con Lui, il motivo del gaudio supremo e l'essenza di tutta la vita.
Per il peccato l'uomo non pot pi salire, sent invece una forza continua che lo pieg pi lontano
dal suo Dio. E Ges venne con la sua Redenzione, con la sua Misericordia, con la sua Passione vo-
lontaria, con il suo Sangue; venne a unirsi all'uomo e si leg a lui per trasportarlo al regno celeste.
Ges si legato ad ogni anima. Me lo dice Lui, e afferma che le catene con le quali si legato sono
di metallo purissimo e prezioso, e mentre legano a Lui, concedono all'anima l'assoluta libert nel
regno del santo amore. E ancora mi ripete che troppo poche anime comprendono questo mistero di
misericordia; molte non lo vogliono conoscere, molte lo disprezzano, molte ancora lasciano che Ge-
s sia flagellato ad ogni istante dalle passioni che insorgono, dalla natura che s'impone sulla grazia,
dalle mille infedelt che indeboliscono lo spirito.
O mio Signore Ges, dolcissimo, amabilissimo Re, Sovrano e Padrone di tutte le cose, Ti contemplo
nello stato della umiliazione pi avvilente, legato alla colonna e flagellato.
Ma come posso contemplarti senza arrossire, senza piangere e senza tremare? Sono io la colonna
gelida, insensibile alle mistiche voci di dolore e di amore che partono dalle vive piaghe prodotte
dalla flagellazione; sono io che percuoto e strazio e flagello le tue membra adorabili, io che insulto
la tua augusta Divinit, la tua Sacra Umanit [...]. O Misteri del mio Ges! La Circoncisione fu do-
lorosa, ma ebbe il carattere di una cerimonia, l'agonia manifest la veemenza del tuo amore infinito,
la flagellazione fu, invece, l'espressione della iniquit umana, continuata poi lungo i secoli dal pec-
cato, dalle ingratitudini, dalle nostre indegnit. O mio Ges, perdonami, perdonaci! q. 28: luglio.

198 - Per i meriti del Sangue avr il Cielo


Io non ho nulla da presentare all'Eterno Padre. Quando giunger a Lui, sar coperta di peccati, di
debiti e di infedelt. Ma mi ricoprir del Sangue della Passione di Cristo e, per i suoi meriti, per la
sua virt e per la sua potenza, avr il perdono, la misericordia e il Cielo. q. 29 : s. quaresima

199 - La Passione di Ges la mia Passione d'amore


Chiedo al Signore ci che m'ispira ed Egli mi dona ci che gli domando.
- Con un segno solo posso scrivere ci che desideri e voglio scriverlo a caratteri indelebili impri-
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mendo la mia croce sul tuo cuore: essa t'insegner le cose pi sante, ti riveler il Mistero, la grazia,
la mia stessa vita divina. La mia croce, ricordalo figlia, pi abbagliante della luce del sole, ma
imprime in te un segno oscuro e arido: il segno incancellabile della mia giustizia, della mia po-
tenza e del mio amore. L'apparente oscurit sar sorgente della vera luce e l'aridit feconda dei
beni soprannaturali. Quanto pi contemplerai questo segno tanto pi profondamente s'imprimer
nel tuo cuore partecipandovi la vita soprannaturale. L'impressione della croce, aprendo un solco
nel tuo cuore, vi mette il desiderio di vederlo riempito, produce la mistica sete della purificazione,
della santit e della carit. - O mio Ges, posso scrivere anch'io sul tuo Cuore?
- il desiderio prodotto dalla mia croce: l'amore vuole la somiglianza, sensi uguali, atti uguali. -
Come posso scrivere sul tuo Cuore, mio Dio?
- Con il mio Sangue. La Croce versa in te le sovrabbondanze di questo tesoro prezioso: raccoglien-
dolo con desiderio, offrendolo in riparazione, conservandolo con amore, tu scrivi in me la tua sal-
vezza, chiedi la santit di cui offri il prezzo e ottieni l'unione. - q. 29

200 - Un mezzo infallibile per avere la santit


C' un mezzo infallibile, efficace e rapidissimo per cui l'anima pu avere la santit: il Sangue di Ge-
s! Esso pu guidarla attraverso mille abissi, portandola sicuramente alla santit di Dio.
- Questo mezzo per te, figliuola. Riconoscilo, disponi l'anima ad accoglierlo e fatti santa -.
O Sangue di Ges, Mistero di grazia e di misericordia, abbi piet di me.
O Sangue di Ges, Mistero di giustizia e di pace, abbi piet di me!
O Sangue di Ges, Mistero di redenzione e di santificazione, abbi piet di me! q. 29

201 - Come comprendere queste cose arcane?


O Signore, come posso comprendere queste cose arcane che giungono a me avvolte di Mistero? Le
credo, le adoro, ma come posso estendermi in esse quanto richiesto dalla grazia che opera in me?
- Col mio Sangue. Esso ti dar il vero conoscimento di Dio svelando alla tua mente le eterne verit,
nutrendo il tuo cuore di vita celeste, trasportando la tua anima per le vie luminose del Mistero. -
O Cristo! O Passione, o Sangue! O conoscimento del mio Dio!
E ancora misteriose voci ripetono in me: Egli la via, la verit, la vita.
O Sangue adorabile del mio Ges, mistica via per cui l'anima ascende a Dio, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, che sveli all'anima le eterne verit, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, che partecipi all'anima le arcane delizie della vita soprannaturale,
abbi piet di me! Ho contemplato un Crocifisso di smisurate proporzioni e contemplandolo, ho sen-
tito nell'anima una commozione indicibile.
- Vedi queste braccia? Esse si estendono ancor pi: esse abbracciano tutte le anime, di tutti i luoghi
e di tutti i tempi. Vedi queste mani? Esse versano il Sangue a dismisura, su tutti, perennemente.
Misura, se puoi, la potenza e l'amore. - Come posso consolarti, o mio Dio?
- Con l'amore, rimanendo vicina a me, raccogliendo il mio Sangue. - q. 29

202 - Chi contempla la mia misericordia nella Passione


- Guarda, dice Ges, guarda un semplice filo d'erba e poi spazia, per quanto possibile alla mente,
per l'ampiezza della terra e dei cieli. Ti pare che bastino alla vita di quel semplice filo?
Cos e ancor pi la mia misericordia in proporzione de' tuoi peccati e di quelli di tutto il mondo.
Chi contempla la mia misericordia nella Passione ne sente i meravigliosi effetti e, sotto il suo in-
flusso, pu spaziare ampiamente nel regno della vita soprannaturale, nel regno della grazia. -
O Sangue adorabile di Ges, luce misteriosa dell'anima, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, balsamo divino a tutte le mie piaghe, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, sorgente di misericordia infinita, abbi piet di me! q. 29

203 - La misericordia, frutto della Passione


- La vita dell'anima con le sue ascensioni, con l'amore delle cose soprannaturali, con la consuma-
zione di questo amore e nell'unione a Dio, frutto della mia misericordia.
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La misericordia il frutto della Passione. L'Incarnazione, la Passione, il Sacramento sono tre vette
eccelse alle quali si giunge per il Sangue divino e dalle quali si sale fino a Dio. -
L'anima non vive che per la misericordia, non respira che misericordia, non vede intorno a s che le
opere della misericordia...
O Sangue adorabile del mio Ges, pegno di misericordia, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, alimento divino, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, espansione della sua infinita carit, abbi piet di me! q. 29

204 - La pace, frutto della Passione


La pace! Essa il frutto prezioso della Passione di Ges. come la base, il principio della vita spi-
rituale, il regno della grazia, il mezzo pi valido per l'amore. La pace esterna l'equilibrio degli
elementi, l'armonia delle cose; la pace dell'anima risulta dall'equilibrio delle passioni e dall'armonia
delle potenze, dalla serenit della mente, dalla rettitudine del cuore, dal silenzio e dalla tranquillit
dello spirito... O Sangue di Ges, sublime prezzo di pace, abbi piet di me! O Sangue di Ges, dato-
re di pace, abbi piet di me! O Sangue di Ges, ministro di pace, abbi piet di me! q. 29

205 - La Passione fu un cumulo di oltraggi


Il peccato fu un oltraggio alla Maest del Padre e Ges, nella Passione, sub l'oltraggio massimo alla
sua Sacra Umanit. Non rimase fibra del suo Corpo senza dolore, n vi fu in Lui nessun dolore sen-
za umiliazione. Il peccato fu un oltraggio alle leggi di Dio. La Passione fu un cumulo di oltraggi a
tutte le leggi dell'umanit: fu il massimo oltraggio all'amore di Dio. E nel Cuore Divino di Ges si
accumularono tutte le ingratitudini umane e per conseguenza tutta la Giustizia del Padre...
O Sangue di Ges, che ripari gli oltraggi fatti alla divina Maest, abbi piet di me!
O Sangue di Ges, che ripari gli oltraggi fatti alla legge di Dio, abbi piet di me!
O Sangue di Ges, che ripari gli oltraggi fatti all'amore di Dio, abbi piet di me! q. 29

206 - La giustizia e la pace nelle piaghe di Ges


La giustizia e la pace si sono stabilite nelle piaghe di Ges, e l'anima che vi si stabilisce ne resta il-
luminata, compresa, fino a risentire in se stessa il mistico bacio di amore.
- Entra, figliuola, e rigenera l'anima tua, con la compunzione, per il Sangue e per l'amore. -
O Sangue adorabile del mio Ges, che illumini le colpe della mia vita, abbi piet di me!
O Sangue adorabile del mio Ges, che mi aiuti a nasconderle nelle piaghe del mio Redentore, abbi
piet di me! O Sangue adorabile del mio Ges, che mi guidi al bacio della giustizia e della pace, ab-
bi piet di me! q. 29

207 - Tre atti di infinita umilt


L'atto pi semplice della vita e della Passione di Ges fu cos sublime e perfetto da superare la san-
tit consumata di tutti gli spiriti beati. Chi pu giungere a contemplare simili altezze?
Ges immerge l'anima nel Mistero della sua Passione che comprende tre atti di infinita umilt: l'In-
carnazione, il patimento, l'abbandono alla volont del Padre. E questi tre atti sono perpetuati lungo i
secoli per il sacrificio della S. Messa, in cui si rinnovano, con l'Incarnazione, l'immolazione e la
consumazione, tutte le espansioni della misericordia.
Per le umiliazioni di Ges noi riviviamo alla grazia, alla santit, alla vita eterna.
O Sangue di Ges, che mi sveli con sensi intraducibili il Mistero della sua umilt, abbi piet di me!
O Sangue di Ges, che mi sveli i suoi profondi dolori e le grandi umiliazioni, abbi piet di me!
O Sangue di Ges, che mi riveli il mistero del suo abbandono, abbi piet di me! q. 29

208 - Cinque caverne misteriose


Quasi a prova della sua compiacenza, come segno del suo amore infinito, Ges addita all'anima
cinque cavit misteriose. All'apertura esse sono strette, oscure, tristi, poi, man mano che l'anima
avanza, la luce cresce, si raddoppia, intensifica e si dilata pure l'estensione, e con la luce l'anima
investita, pervasa di calore, e avanza e contempla e gode in una sicurezza deliziosa, indicibile.
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Pare che lo spirito si inoltri nel regno della beatitudine, ma gi queste cose non si possono dire.
Adoro le piaghe santissime di Ges da cui mi viene tanta predilezione e nelle quali trovo la pienez-
za della misericordia.
O Sangue adorabile di Ges, sorgente di amore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, pegno del suo immenso amore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, espansione del suo infinito amore, abbi piet di me! q. 29

209 - Il silenzio, stato sublime dell'anima


Il silenzio sembrerebbe accidia, inerzia, tranquillit infruttuosa, esso invece uno stato sublime
dell'anima per mezzo del quale essa intende meglio il suo Dio, si unisce pi facilmente e pi inti-
mamente a Lui e acquista cognizioni altissime intorno alla divina sua vita...
O Sangue adorabile di Ges, che immergi la mia anima nei suoi segreti divini, abbi piet di me.
O Sangue adorabile di Ges, che mi riveli il mistero del suo silenzio ineffabile, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges che m'insegni le vie delle ascensioni mirabili, abbi piet di me! q. 29

210 - L'anima avvolta di tenebra!


L'anima avvolta di tenebra! Chi pu dire la sofferenza di questo stato? E nello stesso tempo chi pu
dire di vedere la propria anima e la vita stessa avvolta di luce vera? Chi pu penetrare nei segreti del
proprio spirito? Chi pu intendere i misteri dell'anima, i suoi rapporti con Dio, l'essenza del sacrifi-
cio, dell'unione, dell'amore? Chi pu penetrare nella vita di preghiera, di mortificazione, di santit
quale dovrebbe essere?...
O Sangue adorabile di Ges, che mi additi la profondit delle mie tenebre interiori, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che mi guidi a penetrare nella tenebra della Passione, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che mi elevi nelle sublimi tenebre dei Misteri, abbi piet di me! q. 29

211 - Come pagliuzze in un grande incendio


- Raccogli, se puoi, col pensiero tutti i peccati del mondo, di tutte le anime, di tutti i tempi, i peccati
che non puoi n conoscere, n immaginare ma che effettivamente si compiono, e portali sulle mie
piaghe sanguinanti, specialmente su quella del Costato. Non vedi? come se gettassi delle pagliuz-
ze in un grande incendio. Metti ora accanto a quelle colpe le tue: puoi dubitare che non possa di-
struggerle in un istante? -
O mio Ges, mio Dio, vieni e possiedimi e lascia che la mia confidenza riposi in Te con tutte le for-
ze della vita. O Sangue adorabile di Ges, ispirazione della mia confidenza, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, motivo della mia confidenza, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, corona della mia confidenza, abbi piet di me! q. 29

212 - L'abbandono la pi forte espressione di amore


L'abbandono la pi forte espressione di amore perch, abbandonandosi completamente, l'anima
non conserva pi nulla, mette se stessa nelle mani di Dio ed Egli la introduce nel suo Cuore...
O Sangue adorabile di Ges, rivelazione del suo sublime abbandono, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che ispiri i miei poveri atti di abbandono, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che avvalori la mia povera vita di abbandono, abbi piet di me! q. 29

213 - Disposta a ricevere il segno dell'unione


Quando l'anima ha cercato di purificarsi mediante il dolore, l'umiliazione e il Sacramento, allora
meglio disposta a ricevere il segno dell'unione ed a corrispondere alle espansioni di Ges, a parteci-
pare alla sua Passione. O mio Signore, quali dolcezze riservi a chi Ti cerca e a chi Ti ama! Rivesti le
mie povere membra del tuo Sangue divino, ed come se penetrasse in me il soffio di una creazione
nuova; rivesti di Sangue l'anima che si sente quasi separata e libera da ogni soggezione; rivesti di
Sangue lo spirito ed come se penetrasse in esso quanto di pi intimo, sublime e gaudioso possa
immaginarsi. Quanto profonde le misericordie del mio Dio!
Il rivestimento del Sangue simbolo della partecipazione vera, deliziosa ed efficace ai patimenti e
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alla gloria di Ges; ed nello spirito, nel cuore e nelle membra un gaudio sovrumano...
O Sangue adorabile di Ges, pegno di unione dei nostri cuori al suo divino, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, vincolo di unione alla Passione di Lui, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, vita della mistica unione, abbi piet di me! q. 29

214 - La vita di unione si perfeziona nella Passione


L'unione il primo passo nei rapporti dell'anima con Dio; la vita di unione la penetrazione in Lui,
o meglio la penetrazione di Lui nell'anima, la fusione dell'anima nella sua vita di amore...
La vita di unione si perfeziona nella Passione di Ges.
O Sangue adorabile di Ges, che avvinci l'anima al Sacramento, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che introduci l'anima nel sacrario della sua Passione, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che la consumi nella vita di unione, abbi piet di me! q. 29

215 - L'unione deve essere pi intima


- Altre volte, moltissime volte ti ho invitato a penetrare nel mio Cuore per conoscervi i Misteri pro-
fondi! Ora l'unione deve essere pi stretta, pi intima e profonda, ti ho chiesto di convertire in cali-
ce il tuo cuore per accogliere il mio Sangue, ora porta questo calice nel mio Cuore; lo riporter nel
pi segreto e vi verser le pene pi amare. Acconsenti? -
O mio Signore, opera come vuoi nel mio povero spirito, ma come Ti amer senza cuore?...
O Sangue adorabile di Ges, che estendi nell'anima umana la vita divina, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che infondi nell'anima la sete insaziabile dell'amore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che comunichi all'anima le divine ebbrezze dell'unione, abbi piet di
me! q. 29

216 - Tu fosti tutto una piaga per me


O mio Ges, Tu fosti tutto una piaga per me e i tuoi dolori interni raggiunsero il culmine nell'ab-
bandono del Padre: lascia che mi ricoveri nelle tue ferite riportando in me stessa l'impressione della
tua Passione. Dove sei e dove sono io? Pare che ci avvolgano solo splendori. Lo splendore sei Tu,
mio Ges, che penetri e avvolgi tutto: ci unisci a Te e ti manifesti come da lontananze infinite, ci
stringi al tuo Cuore e fai risplendere in esso le tue ineffabili misericordie. Come corrispondervi, o
Signore? - Come fossi tu sola a raccogliere il mio Sangue, ad adorarlo, a nutrirti di esso.
Non senti che delizie versa esso nell'anima tua? Contempla la purezza che vi opera, il senso delle
cose spirituali che vi trasfonde! -
O Sangue adorabile di Ges, spremuto dalla sofferenza, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, mistico linguaggio della Passione, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, conforto e santificazione di ogni sofferenza, abbi piet di me! q. 29

217 - La sofferenza d diritto all'intimit


La sofferenza sostenuta in unione a Ges d un certo diritto all'intimit...
L'intimit indica possesso; salendo, per la virt della Passione, si giunge a possedere la vita della
grazia, della giustizia e dell'amore, si giunge alla Divinit.
L'intimit concessa in questa vita segno di beatitudine nell'altra. L'intimit non una donazione,
ma la consumazione di un dono; non il conoscimento di cose segrete, ma la vita in esse; non la
contemplazione dei Misteri eccelsi, ma la partecipazione alle cose soprannaturali...
O Sangue adorabile di Ges, concedimi la purezza che dispone alla sua intimit!
O Sangue adorabile di Ges, mantieni nella mia anima le sante impressioni della sua intimit!
O Sangue adorabile di Ges, immergi il mio spirito nei segreti della sua vita d'immolazione! q. 29

218 - L'abbraccio
Come potr esprimere questa sublime, mistica unione con Ges? Non solo Egli mi stringe al suo
Cuore, ma mi rende una sola cosa con Lui. E l'anima attratta sempre pi intimamente e riceve co-
me un sigillo di amore. Chi creder a queste mie parole? E che cosa dire che non sia falsit in con-
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fronto delle dolci e inebrianti comunicazioni con Ges?


O Sangue adorabile di Ges, mistero di ineffabile amore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, fiume impetuoso di amore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, alimento vitale di amore, abbi piet di me! q. 29

219 - La consumazione dell'intimit


O Signore, che grado mai questo della tua Passione?
- il grado delle ascensioni. Esso corrisponde a quello dell'intimit.
Confronta i segni, i doni, la consumazione dell'intimit: con queste tre ascensioni sublimi della mi-
sericordia che ti redime, della carit che t'infonde una vita nuova e della luce che ti rivela le ineffa-
bili grandezze della vita eterna -.
O mio Ges, con quale canto posso celebrare questi sponsali gaudiosi?
- Con quello dell'amore, frutto del tuo abbandono! -
O Sangue adorabile di Ges, che rinnovi la vita dell'anima, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che doni la vera visione della luce eterna, abbi piet di me! O Sangue
adorabile di Ges, che sei il verbo, il dono, il pegno della divina carit, abbi piet di me! q. 29

220 - La Passione per tutti, ma chi vi attinge?


La Passione per tutti, ma chi vi attinge le grazie per l'ordine della vita, per la giustificazione, per la
santit? Perch non tutte le anime sono elevate sopra le cose transitorie? Perch amano troppo se
stesse, pi se stesse che la grazia, pi se stesse che Dio. Perch non tutte sanno dominare il proprio
egoismo e ispirarsi alle sublimi verit e vivere nella carit del Signore?
Perch non sanno, non vogliono conoscere le ineffabili misericordie della Passione di Ges.
O Sangue adorabile di Ges, insegnami le privazioni che preparano le vie alla tua effusione!
O Sangue adorabile di Ges, aiutami a penetrare nelle vie misteriose dell'elevazione!
O Sangue adorabile di Ges, consumami per la tua gloria nelle sublimi tenebre del Mistero! q. 29

221 - La elezione nelle piaghe di Ges


Ges che elegge alla vita eterna, ma noi pure eleggiamo il grado di questa vita con la nostra corri-
spondenza. Egli elegge attraendoci alla sua croce, noi eleggiamo di rimanervi fedelmente col nostro
amore. Egli ci attrae al suo Cuore, ma noi eleggiamo di rimanervi fino a seppellire in esso ogni vita-
lit. Egli illumina, propone, noi eleggiamo di accogliere la sua luce e di aderire alla sua volont. La
elezione della vita nelle piaghe di Ges una vera predilezione di Ges per l'anima...
O Sangue adorabile di Ges, rendimi degna della sublime elezione al suo amore!
O Sangue adorabile di Ges, dammi il senso delle elezioni della grazia! O Sangue adorabile di Ges,
insegnami a eleggere ci che pi mi avvicina, mi unisce e mi perde in Dio! q. 29

222 - Hai coraggio di patire con me e per me?


L'anima tolta dalla via, chiamata ad entrare in un palazzo sontuoso, in una reggia...
Passando di sala in sala, Ges va ricoprendosi di abiti sempre pi umili, semplici, poveri, e invita
l'anima a fare altrettanto. All'uscita dall'ultima sala, con il capo scoperto, a piedi nudi, ridotta la ve-
ste a un piccolo lembo, Egli addita una croce squallida sulla quale dovr morire solo, nudo e abban-
donato. - Hai coraggio di seguirmi cos, dice Ges alla piccola anima, balzando dalla potenza e
dalla felicit all'annientamento? Hai coraggio di patire con me e per me? Questa la mistica ele-
zione di amore. - O Sangue adorabile di Ges, che guidi l'anima per le mistiche vie della vita so-
prannaturale, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che dai vita, forza e virt alle intime comunicazioni, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, che infondi nell'anima l'ardore della croce, abbi piet di me! q. 29

223 - Adorare la tua vita umana immolata per noi


- Raccogliti, se puoi, su queste espansioni divine e pensa che tutto questo fu votato alla morte per la
redenzione dell'umanit, per la sua redenzione. Il mio corpo, il mio cuore, il mio spirito, immolati
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nel sacrificio furono il prezzo del peccato. -


O mio Dio, lasciami adorare fibra per fibra, sospiro per sospiro, la tua vita umana vissuta, immolata
per noi! O Sangue adorabile di Ges, insegnami ad adorare le virt del suo Corpo!
O Sangue adorabile di Ges, aiutami ad attingere gl'insegnamenti della sua carit!
O Sangue adorabile di Ges, guidami a immolarmi nella stessa carit! q. 29

224 - La Passione cos vasta, cos ampia...


Chi entra nella Passione non ne esce pi. Essa cos vasta, cos ampia, infinita, che tutte le menti
create non varrebbero a concepirla, poich dov' il limite delle cognizioni umane, ivi soltanto inco-
mincia il riflesso delle cognizioni altissime di Dio.
- Entra, piccola anima, in questo abisso di dolore e contempla la Passione, non soltanto come sa-
crificio ma come patimento essenziale. Vedi le torture del corpo, gli strazi di ogni fibra, il martirio
di ogni piaga, l'acutezza di ogni dolore. Entra nella Passione del cuore, oppresso dal cumulo delle
iniquit e dei rigori della giustizia divina. Entra nelle agonie dello spirito. Esso ha estensioni infini-
te. - La Passione rinnovata realmente nel sacrificio e misticamente nelle anime che vi partecipano,
come gi sul Calvario, la Vergine SS. e S. Giovanni. Ma quanto poche queste anime!
Chi si avvicina alla Croce a raccogliere il Sangue della misericordia?...
O Signore, io vorrei piantare una croce, la tua croce sulla vetta pi alta del mondo, portare ai suoi
piedi tutti gli uomini per consacrarli a te nel Mistero della tua Passione.
O Sangue adorabile di Ges, segno della infinita sofferenza del suo Corpo, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, pegno della infinita sofferenza del suo Cuore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, dono della sua infinita Passione, abbi piet di me! q. 29

225 - Se vuoi purificare la tua anima


- Se tu vuoi purificare la tua anima dai difetti che non conosci, da quelli che adombrano il tuo amor
proprio, dalle macchie causate dal contatto delle cose umane, invoca il mio Sangue. Esso scorrer
in te cancellando, purificando ogni atto, ogni senso della vita umana. - q. 29

226 - Il salmo della spogliazione


Tu hai rivestito di bellezza i fiori, di splendore gli astri, di luce i cieli, di meraviglie la terra ed ecco,
o Signore, il tuo Corpo ignudo sopra la Croce. Tu hai ricolmato di doni, di pace, di gioia, di festivit
la nostra vita ed ecco Tu hai riservato per Te, o Signore, la porzione amarissima, il fiele per le tue
labbra riarse e le agonie desolate per il tuo Cuore morente.
O Sangue adorabile di Ges, manifestami i misteri delle sue derelizioni!
O Sangue adorabile di Ges, aiutami a contemplare questi misteri profondi!
O Sangue adorabile di Ges, immergi il mio spirito in quest'onda vitale di sublime amore! q. 29

227 - Il Sangue il regno delle spogliazioni


- Adora la mia vita umana; essa non pu essere compresa da nessuna anima nemmeno beata, e in-
tendi nel suo vero significato la spogliazione della Croce. Vedi il Sangue che sgorga da ogni piaga:
esso il regno di tutte le spogliazioni, esso ha il segreto di tutte le virt.
Attingi e bevi di esso: ti riveler il significato profondo della mistica spogliazione del mio spirito e
intenderai quanto valore nell'offrirlo tra le mani del Padre. Man mano che la verit si manifesta
all'anima, essa si sente dilatare in una ampiezza sconfinata e, dilatandosi, non sa pi raccogliere
nella parola finita il senso infinito delle cose di Dio. il premio della spogliazione. -
O mio Signore, c' pi merito a contemplare i tuoi patimenti o a riposare sui nostri cercando di san-
tificarli? - Ti rispondo. C' pi vantaggio nel seminare e lavorare intorno a un seme o nel raccoglie-
re gratuitamente, abbondantemente in un campo rigoglioso ricco di messi gi mature? -
O Sangue adorabile di Ges, ricchezza inesauribile del suo Cuore, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, spogliazione suprema del suo Corpo adorabile, abbi piet di me!
O Sangue adorabile di Ges, vita della sua vita, abbi piet di me! q. 29
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228 - I puri seguiranno l'Agnello


- Entra nella mia Passione e, per la virt di essa, contempla la purezza della mia vita umana. -
In Cielo - sta scritto - i puri seguiranno l'Agnello immacolato; qui sulla terra anticipata questa pre-
dilezione alle anime pure. Esse possono penetrare nella Passione con intuizioni profonde, sopranna-
turali, impossibili ad essere manifestate...
O Sangue adorabile di Ges, insegnami l'eccellenza della sua purezza!
O Sangue adorabile di Ges, purificami la mente, il cuore, i sensi, la vita!
O Sangue adorabile di Ges, rendimi degna dell'unione indissolubile alla purezza del suo Cuore che
forma la beatitudine degli eletti! q. 29

229 - I santi Misteri


L'Annunciazione preludia le alte vette della Passione e la Passione risale al Mistero dell' Annuncia-
zione. L'Incarnazione l'inizio della misericordia resa sensibile e la Passione ne l'espansione pro-
digiosa, amorosa, perenne. L'Incarnazione del Figlio di Dio! la creazione suprema della potenza
di Dio. la manifestazione adorabile della sapienza del Figlio, lo splendore fulgidissimo della ca-
rit dello Spirito Santo. il Cielo chinato sulla terra nell'amplesso di un amore infinito...
O Sangue adorabile di Ges, immergi il mio spirito nella luce del Mistero.
O Sangue adorabile di Ges, rendimi degna di contemplare il Mistero della Incarnazione.
O Sangue adorabile di Ges, rendimi degna di consumarmi nel Mistero della Passione. q. 29

230 - I tesori adorabili della Passione


Chi si avvicina alla Passione con la semplice preghiera, con l'adorazione, con la compassione, attin-
ge beni grandi per l'anima, beni spirituali che la rendono degna del Cielo. Ma chi vive nelle mie
piaghe, attinge beni infiniti. Vieni, mia figliuola, e inebriati in esse. Vieni, spoglia di te, senza inten-
dimento umano, semplice, umile, generosa, ad attingere nelle mie piaghe il verbo della carit, della
sapienza, della giustizia, della grazia e dell'amore. L'anima introdotta amabilmente, soavemente,
in ogni piaga, a contatto dei tesori immensi, preziosissimi, adorabili della Passione di Ges...
O Sangue adorabile di Ges, circondami di amore ed esso mi dia la verit e la giustizia.
O Sangue adorabile di Ges, riempimi di amore ed esso sia per me sapienza e grazia.
O Sangue adorabile di Ges, consuma tutta la mia vita nell'amore della tua Passione. q. 29

231 - La Passione di Ges una preghiera continua


La Passione di Ges una preghiera continua che avr il suo compimento alla fine dei secoli.
La Passione di Ges la preghiera sublime, ispirata, efficacissima dell'Uomo-Dio la quale accoglie
in s tutte le elevazioni soprannaturali e tutta la forza morale, il senso altissimo e profondo della
adorazione dovuta alla Divinit e quello della devozione propria della Sacra Umanit.
La Passione di Ges la preghiera universale dei tempi e delle anime; la preghiera onnipotente che
compendia tutti gli atteggiamenti e tutti i sospiri dello spirito umano e sale al trono di Dio con la
stessa virt dell'Altissimo. La Passione di Ges, cio tutta la sua vita umana, l'inno intraducibile,
incomprensibile della misericordia divina.
L'anima ne afferra i benefici, ne gode le preziosit, partecipa ai meriti, alla efficacia di questa pre-
ghiera sublime in proporzione ai patimenti di Ges. Entrando nelle ombre del mistero, unendosi allo
spirito di Ges nell'accoglimento della verit, della sapienza, della giustizia, della grazia e dell'amo-
re, l'anima intuisce la grandezza, l'estensione, la profondit della preghiera di Ges, e abbandonan-
dosi allo spirito che la guida, sale con esso fino a Dio: sale portata senza conoscere, n comprendere,
n apprezzare la forza occulta che la eleva... La preghiera di Ges!
Essa pi ampia degli spazi, pi profonda degli abissi, pi alta dei cieli: essa il canto sconosciuto
che attraversa il tempo per ricongiungerci all'eternit, come il raggio di luce sceso dal Cielo, rac-
colto, intensificato nel Cuore di Ges e risalito alla sorgente con tutta la potenza della vita divina.
O mio Ges, sii benedetto, sii adorato per la tua preghiera santa, potentissima, perfetta [...].
Insegnami a pregare, o Ges concedimi di raccogliere in me il verbo del tuo amore ed esso si
espanda nella mia anima con la fragranza della divina virt.
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O Sangue adorabile di Ges, infondi in me lo spirito di preghiera.


O Sangue adorabile di Ges, fammi comprendere la sublimit della sua preghiera.
O Sangue adorabile di Ges, uniscimi alla sua divina preghiera. q. 29

232 - Entro nella sua Passione


Intendo la immensit della misericordia di Ges, la sua espansione nei cuori, l'amabilit, la tenerez-
za, la forza, la sublimit del suo amore infinito.
Entro nella sua divina Passione con il dolore e trovo l'amore; entro con ansia e pena e trovo pace e
soavit; entro col cuore in tempesta e vi trovo la calma e la tranquillit.
proprio della misericordia di Dio riempire di dolcezza anche le cose pi amare.
La vita della Passione, cio i frutti, i meriti, i doni, le grazie, tutti i benefici della Redenzione, sono
a disposizione delle anime e in ogni istante...
O Sangue adorabile di Ges, introducimi nella vita della sua Passione.
O Sangue adorabile di Ges, aiutami a comprendere la vita della Passione.
O Sangue adorabile di Ges, consuma la mia vita aumentando quella della Passione. q. 29

233 - Metti la tua vita nella mia vita


E chi lascerebbe scorrere un fiume d'oro senza attingerne per s? E noi perch lasciamo effondere
tanto Sangue senza raccoglierne una stilla per la nostra anima?
- Accogli, dice Ges, i miei doni, ma pi ancora metti la tua vita nella mia vita, cos il pensiero, il
sentimento, l'azione, la forza, la libert, il tempo, saranno trasformati in capacit e mezzo efficace
per l'unione. Fai che le mie operazioni di amore si compiano in te stessa ma come fuori di te stessa.
Ricevi il Sangue con la fede, comunicalo alle anime con la preghiera.
Per l'ospitalit che mi darai sulla terra ti dar la beatitudine su in Cielo...
Per la fede ti dar la verit, per l'adorazione ti dar l'amore, per il Sangue ti dar la vita. -
O mio Ges, Tu mi tieni schiusa continuamente la fonte delle delizie ineffabili: il tuo Cuore amoro-
so, con tutti i suoi palpiti, le sue brame e la sua carit.
E vai ripetendo in tutti i linguaggi: Sitio! Sitio!.
Da che cosa spremer l'essenza degna delle tue labbra divine? degna del tuo Cuore insaziabile?
- Dal Sangue del dolore e dell'amore. - O Sangue adorabile di Ges, illumina la vita del mio spirito
e rendila degna di adorare la vita della sua Passione. O Sangue adorabile di Ges, partecipami la
virt, i segreti, la fortezza della Passione. O Sangue adorabile di Ges, rendi la mia anima strumento
docile delle divine operazioni della Passione, secondo i disegni della sua carit. q. 29

234 - Avere da te la tenerezza della compassione


- Unisci, figliuola, i tuoi patimenti a quelli della Passione, saranno convertiti in benedizione e in
merito di vita eterna. Chi soffre cammina accanto a me, ma chi risoluto di soffrire, rassegnato, in-
formato ai miei voleri, vive in me: allora io stesso porto la croce ed egli gode l'abbondanza dei miei
beni nell'unione alla mia vita. Attingi dal mio Sangue la virt per continuare il cammino in questi
segreti della mia Passione, darai conforto alla mia anima e vigore alla tua. Vedi, quando un padre
esce a diporto prende seco il bimbo pi piccolo e si allieta con lui del sorriso di tutte le cose. Ma se
deve compiere un viaggio faticoso, di notte, prende seco il figlio maggiore, ripieno di coraggio per
avere da lui conforto e aiuto. Ti ho invitata ad accompagnarmi lungo la via della mia Passione, per
avere da te il balsamo della corrispondenza, il senso della piet e la tenerezza della compassione.
Se l'anima tua non fosse penetrata dai miei dolori, immersa nelle mie pene, che sapresti delle mie
angosce? Come potresti concepire la mia Passione? -
E l'anima pervasa da un patimento indicibile; pare che in s e attorno a s non vi sia che il terrore
della morte e l'agonia della vita. Mio Dio, perch questo sgomento e questo affanno inconcepibile?
la partecipazione alla Passione di Ges.
O Sangue adorabile di Ges, rivelami i segreti del suo martirio infinito.
O Sangue adorabile di Ges, partecipa all'anima mia i meriti della sua mortale agonia.
O Sangue adorabile di Ges, consumami nel Mistero della Passione. q. 29
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235 - Bevi a questi calici di salvezza


Ges invita la piccola anima a questo ineffabile convito, a questa mensa deliziosa con le parole del-
la misericordia: - Bevi a questi calici di salvezza. - E mi presenta quattro calici misteriosi.
Nel primo la Passione composta dalle iniquit della terra e dalla giustizia rivendicatrice del Padre.
Nel secondo il Sangue uscito dalle piaghe adorabili, offerto per l'espiazione delle colpe.
Nel terzo la grazia meritata con i patimenti, con la immolazione, con la virt e i meriti dell'Uomo-
Dio. Nel quarto l'amore. Misticamente, in questo invito, l'anima chiamata dalla misericordia di
Dio alla considerazione della colpa, alla contemplazione dell'efficacia della Redenzione, della vita
divina, della ineffabile vita di unione, giacch l'amore non che unione.
L'amore, o trova, o rende uguali... O Sangue adorabile di Ges, disponi la mia anima alla Comunio-
ne della grazia. O Sangue adorabile di Ges, disseta la mia anima con la comunione del dolore. O
Sangue adorabile di Ges, rendi la mia povera anima degna dell'eterna comunione dell'amore. q. 29

236 - Egli accoglie come doni le mie miserie


La vita della Passione di Ges! La comunione della Passione di Ges!
Non possono compiersi nell'anima se non trovano omogeneit di spirito, di cuore e di vita.
O mio Ges, chi pu rendersi simile a Te? Come mai la terra, la cenere e il fango possono trasfor-
marsi in luce? La trasformazione operata da Ges.
Egli accoglie come doni le mie miserie e mi offre in cambio le misericordie della sua Passione.
- Nella Passione, mi ripete, troverai l'esuberanza dei tesori celesti, la magnificenza della potenza,
della sapienza e dell'amore. La mente e il cuore, il corpo e lo spirito possono qui arricchirsi di ogni
perfezione, attingere tutte le virt, ottenere la grazia di penetrare nel Mistero e di riposarvi.
Il riposo nel Mistero lo stato pi sublime dell'unione con Dio ed raggiunto dalle anime che han-
no fissato la loro dimora nella Passione, che hanno lavato in essa la stola dell'anima, acquistando
la veste nuziale della purezza. -
O mio Signore, Ti offro tutto ci che disgustoso, amaro, imperfetto, vile, biasimevole nella mia vi-
ta: lo offro perch me lo domandi, perch Tu solo puoi distruggerlo e trasformarlo in argomento di
salvezza. Confido in Te, mi affido a Te, mi immolo con Te.
- Ed io ti dar la perfezione, la pace, la carit e la santit. -
O Sangue adorabile di Ges, aiutami a compiere la spogliazione delle mie miserie.
O Sangue adorabile di Ges, rivestimi della tua bellezza, della tua virt e dei tuoi meriti.
O Sangue adorabile di Ges, conserva nel mio cuore la mistica fragranza dei suoi doni. q. 29

237 - Tutto dipende dai frutti e dai meriti del Mistero


La salvezza, la perfezione, la santit dell'anima dipendono essenzialmente dalla Passione di Ges,
dai frutti e dai meriti del Mistero.
Nessuna cosa esclusivamente nostra in questo mondo, ma il Sangue di Ges, la sua misericordia, i
suoi patimenti sono nostri e ci vengono prodigati in proporzione della partecipazione al Mistero...
O Sangue adorabile di Ges, eleva il mio spirito nella luce del Mistero.
O Sangue adorabile di Ges, infiamma il mio cuore della vita del Mistero.
O Sangue adorabile di Ges, consuma tutto il mio essere nella docilit alle operazioni divine. q. 29

238 - La tua Carne! Il tuo Sangue!


- Avanzati, figliuola, e gusta l'attrazione di questa ricca mensa. Non senti che essa ti imbalsama l'a-
nima con la soavit di mille fragranze, quante sono le virt che scaturiscono dalla croce?-
L'anima corre, si slancia, si allieta nell'invito amoroso e, seguendo l'attrazione, anelando al possesso
dei gaudi sovrumani dimenticando se stessa, si fissa in Ges, lo contempla, lo ascolta, vi si abban-
dona. Allora Ges le si svela con la sua Passione adorabile, coperto di piaghe, grondante di Sangue
da ogni ferita. - Prendi e bevi, prendi e mangia. - O mio Dio! La tua Carne! Il tuo Sangue!
Dalla Passione cruenta la nostra vita di grazia! Chi pu dire le ebbrezze che trasfonde?
Questa Passione disgustosa e soavissima a un tempo, ritempra lo spirito e lo prepara a un convito
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pi eccelso, introducendolo nella Passione intima. E l'anima entra nei segreti del Cuore di Ges,
partecipando alle angosce ineffabili per le iniquit umane. il convito del dolore...
O Sangue adorabile di Ges, introducimi nel convito della Passione.
O Sangue adorabile di Ges, insegnami le disposizioni per rimanervi.
O Sangue adorabile di Ges, disponi in me le capacit per accogliere i preziosi tesori. q. 29

239 - Il sigillo pi prezioso quello del Sangue


costume, nella vita, segnare le cose che ci appartengono; ognuno distingue le proprie.
L'artista ha un segno di convenzione che compendia il nome; il pastore segna con una croce le sue
pecorelle, il boscaiolo segna le piante, il contadino i suoi campi.
Anche le anime vengono segnate, distinte dalla folla per un carattere speciale, ma pi ancora inti-
mamente portano il segno dell'amore.
Alcune ricevono da Ges un sigillo di fuoco, e l'anima arde nell'espansione dello zelo pi santo, at-
tivo e fecondo; altre ricevono un sigillo di candore e passano per la vita come le stelle, tanto al di
sopra delle miserie umane, vicinissime al sole, che le attrae a s, nella purezza del Mistero; altre
hanno il sigillo di luce e risplendono con la dottrina, con la virt, con l'esempio.
Il sigillo pi prezioso, quello che racchiude la virt degli altri, il pi prezioso, profondo, benefico,
incancellabile, quello del Sangue. Ricevuto con fede, conservato con fedelt e devozione, apparir
luminoso nella gloria del cielo... Imprimi, o Signore, la tua Passione sul mio cuore ed esso abbia ef-
fetti purissimi, elevati e santi; imprimila sul mio spirito e esso capisca e conosca i tuoi divini ri-
chiami, e risponda con tutte le energie, con tutto lo slancio, con tutto l'amore ai tuoi disegni di mise-
ricordia. O Passione di Cristo, sii la mia luce, la mia guida, il mio riposo, il mio sostegno, il mio ri-
fugio, la mia sicurezza, la mia salvezza, la mia passione! O Passione di Cristo, estendi la tua virt
sulla mia vita passata, sulla mia vita presente e su quella futura!
O Passione di Ges, trasformando e santificando la mia vita terrena, svelami quella celeste!
O Sangue adorabile di Ges, rendimi degna dei mistici sigilli della Passione!
O Sangue adorabile di Ges, conserva in me il mistico sigillo del perdono, della grazia e dell'amore!
O Sangue adorabile di Ges, consumami col sigillo della sua volont e della sua misericordia! q. 29

240 - Essere la piccola vittima del tuo Sangue


Mi abbandono, o Ges, come piccola vittima della tua Passione, al fiotto di Sangue che scorre sul
mondo, nelle anime, nella mia stessa anima senza essere compreso, adorato, corrisposto. Voglio es-
sere la piccola vittima del tuo Sangue, disposta a seguire l'onda misteriosa dovunque mi trasciner,
disposta a consumarmi nell'adorazione, nella partecipazione al Mistero augusto della tua carit.
O mio Ges, apri tutte le vie della mia povera anima alle espansioni della tua misericordia; che io
raccolga in me la pienezza della tua grazia: attira a Te il mio spirito onde si uniformi ai disegni della
tua Provvidenza e sia strumento di riparazione alle immense colpe del mondo, strumento di grazia
per i peccatori, strumento di bene per tutte le anime, strumento di santit per la mia poverissima.
O mio Ges, il mio abbandono alle operazioni del tuo Sangue prezioso sia pegno della mia corri-
spondenza ai tuoi sigilli di amore: non voglio altra volont che la tua, altro sospiro che quello
che esce dalle tue piaghe, altra visione che quella del tuo Sangue...
O Sangue adorabile di Ges, spogliami di ogni cosa terrena per rivestirmi della veste del suo amore.
O Sangue adorabile di Ges, insegnami il canto, la forma, la vita dell'abbandono.
O Sangue adorabile di Ges, consumami in un atto di amore perfetto. q. 29

241 - O Verbo di Ges, o Verbo di perdono


Il Verbo della vita scende dalle labbra insanguinate di Ges e sale dal profondo dell'anima per virt
del suo Sangue divino. Il Verbo della vita: la voce del suo perdono e il perdono la base della ri-
conciliazione con Dio. Padre perdona perch non sanno quello che fanno!.
Ti adoro, mio Ges, per questa misericordia infinita. Tu non chiedi il perdono soltanto per la virt
dei tuoi meriti, de' tuoi patimenti, de' tuoi sacrifici, del tuo Sangue e della tua morte, ma perch noi
non sappiamo quello che facciamo. O mio Ges, non lo sappiamo davvero...
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O Verbo di Ges, o Verbo di perdono! O Padre Santo, per amore di Ges, per le sue piaghe, per i
suoi patimenti, per il suo Sangue, per la sua morte, perdona i nostri peccati, le mie iniquit.
Lo sappiamo, purtroppo, di offendere la tua divina giustizia.
Nessuno di noi incosciente de' suoi doveri, come nessuno pu dire di non sentire i tuoi diritti, non
fosse altro per la voce della coscienza che rimprovera l'ingiustizia, l'ingratitudine e l'infedelt.
O mio Dio, per la preghiera di Ges, fluente col Sangue da tutte le piaghe, abbi piet di me! q. 29

242 - Lasciami bere la tua grazia col tuo Sangue


Dammi la grazia che purifica, che ritempra, che istruisce, che guida, che sostiene e santifica.
O grazia eccelsa, sgorgata dai patimenti, dalle immolazioni, dalla consumazione del mio Ges!
O adorabili piaghe del Salvatore, mistiche sorgenti della grazia, della salvezza e della Redenzione
copiosa! O Ges, lasciami bere la tua grazia col tuo Sangue divino!
- Entra, figliuola, nelle mie piaghe e bevi e chiedi le grazie che vuoi. -
Chiedo, o Signore, il perdono de' miei peccati, la perseveranza finale, la grazia di conoscerti, di ser-
virti e di amarti. Chiedo di poter estendere alle anime la virt della tua Passione, di ottenere per tutti
il dono della grazia che schiude la vita eterna. q. 29

243 - Vivere nella Risurrezione con lo spirito della Passione


Devo vivere nella Risurrezione con lo spirito della Passione e nella Passione con lo spirito della Ri-
surrezione. Ogni istante per l'anima una vera Risurrezione quando, uscendo da se stessa, tende a
migliorarsi, a perfezionarsi. La Risurrezione mistica basata sulla virt delle sette parole: sul per-
dono, sulla potenza, sulla grazia di Ges, sulla spogliazione, sul desiderio, sul sacrificio, sull'abban-
dono dell'anima. Se l'anima si lascia dominare, Dio la guida sensibilmente.
Avr le stesse angosce della Passione, le stesse glorie della Risurrezione. La Risurrezione rivela e
assicura la Comunione. La Risurrezione finale sar tanto pi gloriosa e luminosa quanto pi attiva e
generosa sar stata la risurrezione dalla vita della natura a quella della grazia.
- Lasciati investire dalla virt della Risurrezione, dice Ges alla povera anima, ti sentirai pura nel-
la mente, agile nel sacrificio, impassibile nella prova, ardente nell'amore. -
Ma dove attinger questa virt cos benefica? - A' pi della Croce, dal mio Sangue. La vita sopran-
naturale della grazia non pu essere iniziata, n sostenuta da altro elemento. La Risurrezione mi-
stica lo slancio nella vita soprannaturale. q. 29 : S. Pasqua

244 - Metto in te il mio Sangue


Come pervasa da una dolcezza indefinibile, sento lo spirito del Signore che ripete:
- Vengo a prendere il tuo cuore, il cuore mistico della tua anima formato dal mio Sangue, dal mio
amore e dalla tua cooperazione. Sono molti anni che vado formando questo cuore con la stessa mia
vita. Ricordi la prima volta che ti attrassi con la visione del mio Sangue fluente dal calice ricolmo?
Da allora non ebbero limite le mie espansioni. In quanti modi, con quante tenerezze, con quali mez-
zi non ho lavorato in te con la mia grazia? Ho diritto al frutto soprannaturale. -
O mio Signore, donandoti tutto, come posso vivere senza pi nulla, squallida, povera, vuota?
- la condizione migliore per assicurare la tua salvezza. Ritorner a te con nuove forme di grazia e
di amore. -
E viene all'improvviso, misericordioso e amoroso, ripetendo: - Dammi ci che mio, prendi ci che
tuo. Metto in te il mio Sangue, i suoi meriti, la sua virt; in essi la vita nuova, tu aggiungi la tua
cooperazione per la nuova vita di grazia e di amore ispirata alla stessa mia vita. - q. 29: s.d.

245 - L'elemento vitale della mia opera il Sangue


Per riprodurre un'opera ci vogliono i mezzi; il solo ingegno non basterebbe.
L'elemento vitale della mia opera il Sangue di Ges. Esso tutto: l'ispirazione, la forza, la luce,
la grazia, la virt trasformatrice. Esso accieca e illumina, avvalora e sostiene, guida, trasporta, spiri-
tualizza, divinizza e pulsando nel mio cuore come in quello di Ges, vi far scaturire le mirabili
opere dell'amore. Quante verit luminose passano per l'anima! Ges domanda la corrispondenza alla
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grazia. S, o Signore, sono pronta: voglio rispondere ai tuoi richiami, voglio impegnarmi con un
nuovo voto di amore, ma ho bisogno del tuo aiuto, del tuo lume, e del tuo amore. Per conoscere la
grazia, le sue esigenze, la tua voce e i tuoi disegni, ho bisogno di una grazia ancor maggiore; per
apprezzare le tue ispirazioni e le tue espansioni ho bisogno di lume ancor pi intenso.
Se questa grazia e questo lume mi verranno da Te, accetto, Signore, di votarmi per il sacrificio, per
l'immolazione nella tua Passione, nel tuo Sangue e nel tuo amore, giacch il tuo linguaggio di
amore, di Sangue e di Passione. q. 29: s.d.

246 - O Santissimo Nome, scritto a caratteri di Sangue


O Santissimo Nome del mio Ges, che compendi il Mistero del suo Sangue, non posso invocarti
senza adorare questo Mistero di infinito amore. O Santissimo Nome, scritto a caratteri di Sangue
sulle membra divine del mio Dio, scritto sul mio cuore in virt di quel Sangue, concedimi di pene-
trare nei Misteri della divina misericordia e di vivere in essi tutti i giorni della mia vita.
O Nome augusto, io contemplo i tuoi trionfi negli splendori della Vergine. Essa regina, mediatrice
per Te. Contemplo la tua grandezza negli Spiriti Angelici: essi occupano per Te le sedi della gloria.
Contemplo la tua potenza nei santi: essi hanno conquistato il Cielo per i tuoi meriti.
Per il tuo Santissimo Nome, concedimi, o Ges, i tesori della grazia, il dono della Sapienza celeste,
l'effusione del divino amore. Insegnami a comprendere le manifestazioni della tua bont e i segreti
del Mistero della tua Passione divina.
- L'anima intenta a contemplare la mia Passione, fissa nei Misteri del Sangue, come uno specchio
esposto ai raggi del sole. Essa accoglie i raggi fulgentissimi della Passione, ma quanto pi pura,
ampia, ben disposta, pi accoglie questi splendori e meglio li riflette. Nessuno pu affermare che il
tenue raggio del sole, riflesso dallo specchio, ritorni alla sorgente, ma io ti posso affermare che il
raggio della grazia, della virt e della Passione, riflesso amorosamente dalla tua anima, risale alla
sua sorgente, aiutato dalla virt degli stessi raggi che discendono.
E mentre la riflessione aumenta cos i mistici fulgori, li espande altres e li comunica ad altre anime.
Rinnoviamo, figliuola, le mistiche nozze nel Nome e nel Sangue, ti insegner il modo pi degno.
Bacia e adora le mie piaghe, ripetendo ad ognuna il mio Nome. Ogni volta che pronunzierai questo
Nome possente, ti dar, con il calice del Sangue, l'aumento della grazia. Ripetilo molte volte e bevi
continuamente le ineffabili delizie della grazia. - g. 30 : gennaio 1927

247 - La vocazione germinata dal Sangue


Sia adorato, lodato, benedetto Ges! O Ges, Tu hai riscattato la mia anima dalle tenebre di morte,
l'hai ricomperata con la tua Incarnazione, arricchita con la tua Passione, trasformata col tuo Sangue.
Ti ringrazio, mio Ges, dei doni preziosi della grazia, comunicata a noi per mezzo dei Sacramenti,
della preghiera, del sacrificio, dell'amore.
Ti ringrazio, mio Ges, della vocazione germinata dal tuo Sangue, dei richiami speciali all'unione
con Te, delle manifestazioni della tua Passione, della partecipazione ai disegni del tuo amore, del
dono prezioso della tua sapienza nella comprensione del tuo Sangue adorabile. q. 30: s.d.

248 - Se l'anima riceve il Sangue di Ges


Dinanzi a Dio, la povera anima come la terra dinanzi al sole. Da s la terra arida, meschina, vile
e infruttuosa, ma se una mano benefica la rimuove, se vi si gettano semi preziosi nei solchi aperti,
se la rugiada la irrora e il calore la feconda, allora essa diventa rigogliosa di fiori e di frutti.
Cos l'anima; se accoglie il mistico seme della verit nel solco dell'umilt e riceve il Sangue di Ges
e la vita dello Spirito Santo, che luce e calore, allora essa produce in abbondanza fiori e frutti di
eterna vita. q. 30: s.d.

249 - Seguire la mistica corrente del Sangue


La vita dello spirito data, alimentata, accresciuta, perfezionata dal Sangue di Ges.
Non necessario conoscere il modo, il grado, lo scopo della elevazione dell'anima: basta che essa
risponda agli impulsi divini e segua la mistica corrente del Sangue.
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Ci che acquista salendo, ci che perde, ci che trasforma, perfeziona e compie tutto noto al Si-
gnore, scritto col suo Sangue divino. q. 30: s.d.

250 - La scienza divina infusa dal Sangue


- La scienza umana si acquista con lo studio e ci vuole ingegno per possederla, ma la scienza divi-
na pu essere concessa in un istante e pu essere infusa dal Sangue della Passione.
Ricevi questo Sangue abbondantemente e segui le operazioni della grazia, schiudendo la mente, il
cuore, lo spirito alle divine misericordie e agli splendori del Mistero.
Vengo a celebrare il mio sacrificio nel tuo cuore: accoglimi. - q. 30 : s. d.

251 - Ti guardo con le mie piaghe


- Ti guardo con le mie piaghe; esse sono come altrettanti soli, i cui raggi di luce dissipano ogni te-
nebra, il cui calore riscalda ogni freddezza, la cui virt trasforma ogni miseria, distrugge ogni de-
bolezza, guarisce ogni piaga, nobilita ogni senso, ispira ogni atto, santifica ogni palpito.
Guardami con le tue piaghe. Non c' incontro pi salutare per l'anima tua.
Pi di tutte le contemplazioni, elevazioni, consolazioni spirituali, esso ti arricchisce di grazia, ti
spoglia di ogni vilt e debolezza, ti unisce al tuo Dio.
Ti guardo con le mie piaghe, e vuol dire che riverso nell'anima tua il mio amore sostanziale.
E chi pu dire l'impeto, la grandezza, l'effusione del mio amore? Ti guardo con le mie piaghe: e
vuol dire ti rivelo il cumulo dei peccati che le hanno aperte e riaperte, l'enormit delle offese fatte a
Dio, il dovere di espiarle e di servirsi dei mezzi pi efficaci per compiere ci che manca alla mia
divina Passione. Guardami con le piaghe della tua anima e con quelle dei peccatori e gli sguardi si
fonderanno nell'amplesso dell'amore, come dalla mia croce stendo le mie braccia per abbracciare
tutte le anime, per abbracciare te, mia figliuola, per godermi tutto il tuo cuore, la tua vita, la tua
speranza, e il tuo abbandono. Sapessi l'eccellenza di queste predilezioni!
Non pretendo di trovare in te la vita degli angeli; la virt e l'amore consistono nel vivere come gli
angeli, della luce e dell'amore di Dio; non importa se questa luce e questo amore devono attraver-
sare la spoglia mortale, essa non nuoce alla loro sublimit e grandezza.
Quello che voglio da te la volont energica di seguire le mie operazioni con costanza, di rimanere
sotto la croce nell'unione alla mia Passione e nell'invocazione perenne del mio Sangue. - q. 30 : s. d.

252 - La vita del Sangue nel S. Sacrificio


- Ti do la vita del mio Sangue, ma perch tu la possa ricevere in abbondanza, occorre che tu prepari
vie ampie e spaziose, solchi profondi, larghi, segreti. Dov' agglomeramento di case o rilievi di ter-
reno, non si pu edificare con larghezza di linee e di proporzioni. Sii semplice, umile, desiderosa
della vita del mio Sangue: in essa la pienezza della grazia e, pi ancora, c' il riflesso della mia
divinit. Se un'anima, per un solo istante, desse tutta la vita per il mio Sangue, per lasciare che esso
operi liberamente, raccoglierebbe, in quel solo istante, tesori di grazia celeste. La vita del mio San-
gue nel S. Sacrificio. Pensa che su questo altare si immolano tutti i Sacrifici del mondo: pensa al
Sangue che ne sgorga! E pensa ancora alla poca partecipazione delle anime, anche delle anime re-
ligiose che non sanno comprendere questo mistero di ineffabile amore. Il Sangue compie ugualmen-
te la sua missione: sale al Padre in odore di soavit, espia, cancella, ripara, invoca, adora.
La gloria non diminuita: sono le anime che non la comprendono e non la godono perch non san-
no accogliere questa sublime ricchezza. Portami tutti i calici vuoti... vieni, riempili e portali alle
anime assetate del mio Sangue. Questo ministero proprio degli Angeli; associati ad essi: ti do
questo privilegio e intendo che tu lo possa compiere con la retta intenzione del tuo operare, col sa-
crificio perenne di te stessa, con l'abbandono alla mia volont. Dammi l'esuberanza della tua vita:
dammi la mente e il cuore perch, riempiti di Sangue, vivano della mia Passione, nella mia Passio-
ne, per la mia Passione. Le sorgenti del mio Sangue sono inesauribili. L'unico altare del mondo il
mio Cuore, su di esso si compiono tutti i sacrifici. Unisciti ad esso, parteciperai alla virt del San-
gue, a quella del Mistero. Bisogna vivere in modo da poter rivivere.
Fai che il Signore ti trovi sempre pronta al passaggio della sua grazia. - q. 30 : s. d.
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253 - Il segreto... nel Sangue di Ges


Quando Ges sembra lontano dall'anima per farle dilatare lo sguardo della fede e il senso della
confidenza. La lontananza poi divorata dall'amore sospiroso dell'anima e da quello paterno di Ge-
s che viene sempre incontro alla nostra povera debolezza. La lontananza di Ges pare attenui l'at-
tenzione; la rende invece pi sensibile nello slancio dato all'anima per raggiungere il divino amore.
La lontananza di Ges, mentre per l'anima esercizio di amore, ancora esercizio di purificazione:
pi ama e pi sale, pi si purifica e pi desidera distaccarsi dalle cose della terra, pi avanza nella
via della perfezione, e pi sente raddoppiare in s l'ardore del Cielo.
Ma il segreto per mantenere l'ardore del cammino, la forza onde resistere al volo faticoso, la grazia
per compierlo, nel Sangue di Ges. L'anima ripiena del Sangue di Ges si trover sempre nelle
condizioni della massima lontananza per il Mistero che l'avvolge, ma si trover tuttavia a contatto
dell'infinita carit del suo Cuore, immersa nell'abisso del suo amore. Il Sangue di Ges che scorre
nelle mie povere membra e riempie le fibre del cuore e illumina l'intelligenza e nutre lo spirito,
m'insegna che, per giungere alle soglie della vita, alle soglie della carit, incontro a Ges che di-
scende sull'altare, l'anima deve compiere tre atti. Deve dimenticare, anzi tutto, la terra, le persone, le
cose, se stessa. Allora trovasi come immersa nella tenebra e, spento il ricordo della vita e il senso
della propria volont, non vede intorno a s che vuoto, silenzio e solitudine: l'atteggiamento ne-
cessario per prepararsi a intuire le cose di Dio che contempla.
Purificata cos dalla mistica tenebra, riceve le impressioni della luce divina, e, con esse, la miseri-
cordia ineffabile che la prepara al ricevimento del suo Dio. Ed Egli sembra discendere dall'altezza
della sua gloria, e, incontrandosi con la piccola anima, l'avvolge rapidamente nel suo amplesso di
amore e la inghiotte come fa l'aquila col moscerino, unendola alla sua stessa vita. O amatissimo Ge-
s, o potentissimo Ges, discendi e consuma e trasforma la meschinissima anima mia! q. 30: s. d.

254 - Immersa nel Sangue, la volont diventa energica


Immersa nel Sangue di Ges, la volont diventa energica, vigorosa: elevata nelle purissime sfere
dell'amore, vive in esse affatto libera da ogni legame del tempo, avvinta alle cose eterne. Rinun-
ziando a se stessa per vivere nel Sangue di Ges, la volont non fa che rinunziare alle debolezze
della natura, alla esigenza delle passioni e alla tirannia dei sensi.
Vivendo nel Sangue di Ges aderisce alla sua Passione che la investe, la sublima, la trasforma.
Immersa nel Sangue di Ges, la volont si unisce a Lui, al suo spirito, al suo Cuore, alla sua vita, e
gusta il senso, e sente l'efficacia delle sette parole dette sulla Croce. E sente perdonarsi le proprie
miserie, e vede aprirsi il regno della pace e gusta gli amplessi della Vergine e, nella suprema dereli-
zione di Ges, intuisce l'immenso amore e l'immenso dolore di Ges per le anime, partecipa alla se-
te della sua sacra umanit, mistica sete che Lo strugge nel desiderio di salvare tutto il mondo, e sen-
te poi consumarsi con Lui nelle vie della dedizione, abbandonando totalmente l'anima tra le mani
del Padre. Chi pu dire la forza, la luce, la vita della volont attinta dal Sangue di Ges?
Le continue manifestazioni da parte di Ges e la pronta corrispondenza dell'anima costituiscono al-
trettanti passi nel cammino della vita soprannaturale e gradi che portano alla intimit con Ges.
E l'intimit d all'anima un'intuizione sempre pi profonda dei dolori di Ges per le anime che si
perdono, per il Sangue trascurato e calpestato, mentre essa stessa diventa il mistico calice che va
riempiendosi continuamente del Sangue adorabile per portarlo in tutti i cuori, datore di grazia, di vi-
ta e di amore infinito. q. 30: s.d.

255 - L'amore sgorga dalle piaghe


O mio Ges, dilata il cuore, la mente, e lo spirito, o meglio seppelliscimi in questo tuo incendio di
carit, consumami in esso! L'amore tuo sgorga dalle tue piaghe, attrae dal Tabernacolo e scende dal
tuo regno, fluisce dalle tue parole, traspira dal tuo amplesso, trabocca dal tuo Cuore, lo fai perfino
salire dai miei peccati e dalla mia miseria, lo raddoppi con l'unione, lo perenni col tuo dominio in
me, di me stessa! O prodigi della Divina Passione di Ges!
Perch questo amore soavissimo, che frutto del tuo Sangue e frutto della tua Passione, non pu
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tradursi in voce melodiosa che inviti tutti ai pi della tua croce, o mio dolce Ges? q. 30: s.d.

256 - Celebrare l'infinita misericordia di Ges


Chi pu celebrare l'infinita misericordia di Ges? Egli non cessa un istante dall'attrarre a s la pic-
cola anima e, nell'impeto del suo amore, le va comunicando i tesori della sua immensa carit, dila-
tandola nel mistico regno del suo Sangue. Signore, domando che il tuo Sangue cancelli le mie colpe,
distrugga ogni ombra, ogni macchia, mi conceda ogni virt, mi riempia gli occhi, la mente, il cuore,
lo spirito, le fibre: che mi trasformi, mi santifichi, mi unisca a Te perfettissimamente.
Chiedo, o Signore, che il tuo Sangue cancelli, non solo la colpa, ma anche mi condoni la pena e mi
liberi da ogni attacco, da ogni concupiscenza, rendendo l'anima cos pura da farle evitare le pene del
Purgatorio. Chiedo, o mio Signore, che il tuo Sangue mi arricchisca di grazia, dilati la fede e l'amo-
re e mi conceda la gloria del tuo regno. Chiedo, o mio Ges, che il tuo Sangue conforti, purifichi,
santifichi la mia famiglia, riempia di tesori celesti le anime che mi sono care e tutte le avvinca al tuo
Cuore santissimo. Chiedo il tuo Sangue, o mio Ges, per la Chiesa, per i Sacri Ministri, per le ani-
me religiose, per i bambini innocenti, per i peccatori, per gli ammalati, per i morenti, per i vivi e per
i morti. O mio Signore Ges, chiedo il tuo Sangue, la tua virt redentrice e santificatrice per tutti gli
infedeli, per tutte le anime e per tutti i cuori, lo chiedo per la liberazione delle anime del Purgatorio
e per accrescere la gloria dei Beati. O Signore, chiedo troppo? La tua sorgente inesauribile e pi vi
attingo e pi il getto vigoroso. E se riempissi tutte le creature del dono ineffabile, comprendo che
sarebbe come raccogliere una piccola goccia dagli oceani sterminati.
O Signore Ges, adoro il Mistero del tuo Sangue nell'eternit e nel tempo, nella gloria del Cielo e
nell'opera santificatrice del mondo, nel Mistero del dolore e in quello dell'amore!
Le piaghe che pi tormentano Ges sono quelle prodotte dall'ingratitudine de' suoi figli prediletti.
Egli vuole che io contempli la piaga profonda del suo Cuore. Essa accresce il dolore di tutte le altre,
disperde il Sangue, indebolisce le forze, consuma la vita.
- Ma guarda che avviene. La stessa ferita dispone il cuore a forma di calice ed esso ricolmo delle
acque di giustizia. Vieni e adora, vieni e bevi la giustificazione. Mettiti alla porta del mio palazzo,
umiliati, prega, rispetta chi passa e offri il prezzo del perdono, il segno della pace e l'alimento della
nuova vita. Non pensare a nulla, attingi e dona. -
Dammi un segno, o Signore: dimmi che sei Tu che mi comandi, perch, con quale ardire posso pre-
sentarmi a Te, e impetrare per gli altri se sono ripiena di miseria?
- Ecco, io ti corroboro con la mia grazia e il nemico che ti rugge intorno non ti nuocer. Ti parteci-
po delle delizie della vita eterna, e con essa la tua natura sar trasformata, purificata, perfezionata:
ti partecipo la vita del mio Sangue, la sua potenza, i suoi meriti, i tesori, ed ecco la misura della
santit. Incomincia e chiudi la tua giornata con un atto di dolore, di umilt e di amore. - q. 30: s. d.

257 - La mia passione la Passione di Ges


L'umilt il farmaco di ogni tribolazione. La mia unica passione la Passione di Ges.
O Ges, Tu mi hai chiamata figlia, amica, sorella, sposa del tuo Sangue e ancora conquista, premio
e prezzo del tuo Sangue: fai che intenda queste parole e vi corrisponda con l'amore. O mio Ges,
ogni espressione ha significazioni infinite: che io le sappia comprendere, accogliere, seguire.
Come figlia, Tu mi nutri del tuo Sangue adorabile; come amica, me lo manifesti ne' suoi splendori;
come sorella, me lo partecipi in abbondanza; come sposa, estendi il mio dominio sull'infinita tua li-
beralit. E ancora mi fai comprendere che, ogni anima, conquista del tuo Sangue: che anche la pi
meschina e peccatrice del mondo, amata da Te perch in essa trovi Te stesso, il soffio della tua vita
divina, il prezzo del tuo Sangue, il fuoco della tua carit. Ogni anima un premio dato dal Padre al
tuo dolore ed al tuo amore: ogni anima fu lo scopo e il fine della tua Passione.
Ma l'anima che Ti ama diventa la tua conquista ineffabile in terra e su in Cielo.
- Rimani ai pi della mia Croce, nel mio Sangue! - illusione o sono tue, o Signore, queste voci che
risuonano nell'anima nel raccoglimento della preghiera e nella ridda dei doveri? Che cosa chiedi
con queste voci? - Anime! Amore! Unione! - q. 30: s.d.
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258 - O Sangue, sii la mia estensione


L'anima si estende in Cielo, nella gloria di Dio quanto pi, durante la vita, avr estesa la fede nei
suoi Misteri, la speranza nelle sue promesse, la carit nella sua Passione e nel suo Sangue.
O Sangue di Ges, sii la mia estensione nel regno della grazia, nel regno della verit, nel regno
dell'amore del mio Dio! q. 30: s. d.

259 - Insegnami a dare il mio sangue


Mio Ges, dilata il mio cuore, la mia anima, il mio spirito onde possa accogliere i tesori della tua
bont, le ricchezze della tua carit. O Carit di Cristo! O Carit del Sangue di Cristo! Non so inten-
dere altra voce, n contemplare altra misericordia. Tutto mi trascina nell'abisso della Passione, per
elevarmi in quello dell'amore. E l'amore dice l'ultima parola, quella che compendia la vita spirituale,
la vita soprannaturale. Signore, insegnami e aiutami a dare il mio sangue, per il tuo Sangue adorabi-
le, concedimi la grazia di un vero martirio, di immolarmi per Te, per la tua Passione, perch essa si
estenda su tutte le anime, in tutti i tempi, per sempre!
O Sangue di Ges, io t'invoco nella mia mente, nel cuore, nello spirito: gli occhi stessi devono esse-
re ripieni di Sangue, le mani, la bocca. O mio Ges! quanto abbondantemente doni Te stesso!
E con quanta tenerezza ammaestri la tua povera figliuola! Le tue mani santissime portano una croce
e l'avvicinano alle mie tremanti. Chi porta la croce della vita? L'anima o Ges? Guarda, tu avvicini
le tue povere mani a quelle santissime di Lui che reggono il mondo.
Piega la tua bocca sulla croce. Non ti chiede che l'adesione alla sua volont. Mio Ges! Piegando
sulla croce sento la virt delle tue mani adorabili: esse mi avvicinano, mi stringono a Te! q. 30: s. d.

260 - Se l'anima vive nel Sangue


Ogni istante della vita presenta all'anima la prova da sostenere, da vincere, da santificare.
E, infatti, la gioia una prova che pu infiacchire o dissipare: il dolore una prova che pu abbatte-
re e scoraggiare: il lavoro opprimente assorbe ogni energia, la sofferenza prostra, la cattiva riuscita
rattrista, l'aridit dissecca le fonti del cuore, l'amicizia pu disperdere le forze e rendere egoisti, le
difficolt possono distruggere i buoni propositi, tutto pu gettare nell'anima un'ombra malinconica o
contare un'imperfezione. Ma tutto altres porta seco un raggio di vivida luce e una fiamma di puris-
simo amore se l'anima ispirata e vive nel Sangue di Ges. q. 30: s. d.

261 - Ricevi l'impronta della mia Croce


- Ricevi l'impronta della mia croce sul tuo cuore, lascia che essa vi imprima un solco incancellabile.
La croce sul cuore: la sofferenza fisica; la croce nel cuore: il patimento morale; la croce nello spi-
rito: l'unione ai patimenti di Ges -.
Come mai, o Signore, sento dilatare lo spirito in questa tua Passione adorabile?
- Perch tu vivi ormai in essa come nel tuo regno, e questo regno ti avvolge di luce, di speranza, di
letizia, di amore. Tu desideri vedere il tuo Signore: vedilo nelle creature, in tutte, siano buone o cat-
tive, sante o peccatrici, perseguitate o ingiuste. Vedendo il tuo Signore nelle anime, tu le avvolgerai
col senso della carit, le contemplerai con l'ardore dello zelo, le porterai a me, ti sentirai avvinta
ad esse dalla virt della mia Passione, che ti aiuter a portarle a Dio -. q. 30: s.d.

262 - Il cantico dell'amore perfetto


Insegnami, o Signore, il cantico dell'amore perfetto, la vita dell'amore perfetto, la consumazione
dell'amore perfetto.
- Il cantico dell'amore perfetto si compone di quattro espressioni che compendiano tutto il Mistero
della Incarnazione: Ecce venio! Non mea sed tua voluntas fiat! Sitio! In manus tuas Domine com-
mendo spiritum meum. Se l'anima le sa ripetere nei momenti pi solenni e pi gravi della vita, essa
inneggia all'amore nel modo pi sublime, pi meritorio e pi perfetto. Il cantico del perfetto amore
quello celebrato con le labbra bagnate di Sangue. La vita dell'amore perfetto quella nutrita dal
Sangue. La consumazione del perfetto amore avviene per la virt del Sangue.
La vita dell'amore perfetto vita si semplicit, di intimit con lo spirito del tuo Dio, di adesione
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pronta e generosa agli impulsi della sua grazia. L'amore perfetto resiste all'aridit, alla tentazione,
alla tribolazione, alla fatica, al lavoro, alle distrazioni, alle sofferenze, alle privazioni, a tutte le
prove dello spirito, del cuore e del corpo, a tutto ci che pu ostacolare la sua espansione e la sua
serenit. La consumazione dell'amore perfetto la vita stessa dell'amore, aumentata con la consu-
mazione della vita umana, con il sacrificio della propria volont, della propria libert, delle pro-
prie tendenze, con la riduzione di tutte le attitudini interne a una sola espressione vitale, intensa,
generosa, quella dell'abbandono -. O Signore, da tanto tempo Ti chiedo il senso, il gusto, l'efficacia
di una stilla del tuo Sangue prezioso: lo chiedo perch Tu mi ispiri, mi solleciti e mi rinnovi. Ora
chiedo di poter compiere un atto di amore perfetto che abbia in s la letizia del cantico, l'intensit
della vita e l'espressione dell'olocausto. - Avvicina la tua anima al mio cuore squarciato, riceverai
dal Sangue la virt di penetrarvi, di partecipare alla mia vita, di perderti in essa. Solo allora si
compir l'atto pi perfetto dell'amore -. q. 30 : 2 febbraio 1927

263 - Scegli, seguendomi glorioso o paziente


Dinanzi a me appare una visione adorabile. A sinistra la sublime figura di Ges sfolgorante di luce,
avvolto da una bellezza sovrumana, da cui partono mistici raggi di vita eterna, purissime gioie, deli-
zie soprannaturali e un'ebbrezza di paradiso. A destra l'immagine di Ges triste, paziente, solitario,
sotto il peso della croce che gli fa uscire dal volto, dalle mani, dagli occhi, e dal petto rivi di Sangue.
- Scegli, o figliuola, seguendomi glorioso o paziente, nella luce o nella tenebra, nel godimento o nel
patimento : mi dai la stessa gloria, acquisti gli stessi meriti, manifesti lo stesso amore. Raccolta nei
Misteri delle mie grandezze, tu godi senza essere affaticata, tu contempli e sei contemplata, tu rice-
vi soavemente, dolcemente l'espansione della mia carit. Non necessario che ti affatichi, non devi
cercare altro cammino, n altri mezzi, n altre manifestazioni; nella mia luce, nella mia bellezza,
nel mio amore hai la vita eterna. - Le parole di Ges sono deliziose e suadenti, ma mi ferisce pi
ancora il suo silenzio e la visione del patimento che traspare dalla sua figura incorniciata dalla Cro-
ce. Lo so, mio Ges, che per seguirti nella via della tua Passione dovr sostenere maggiori gravezze,
camminare ancora, seguirti sempre sulla via interminabile del Calvario, ma scelgo questa via, mi
prostro dinanzi al tuo Martirio, voglio amarti cos, umiliato, fatto servo, fatto schiavo per me, voglio
unirmi alla tua Passione, raccogliere, adorando, il Sangue che ne fluisce, amarti nello stento, nella
fatica, nella tribolazione, nella tenebra, perch sulla terra Tu mi hai amato cos.
In Cielo ci ameremo nella luce perfetta e nel gaudio infinito. q. 30 : 6 febbraio

264 - Il Sangue la mistica porta


- L'anima segue lo spirito del Signore, ma giunta al limite della potenza umana, avvicinandosi ai
regni misteriosi del suo Dio, si sente chiedere: Quali diritti hai tu per entrare nei segreti del tuo Si-
gnore? - Nessuno, mio Dio. - Chi ti guida e chi ti sostiene? - Il Sangue del mio Signore.
La virt redentrice del Signore, pu benissimo guidare l'anima nei penetrali della sua grandezza.
- Contempla, figliuola, il regno di Dio e vedi che cosa pu giungere quass di terreno, di umano, di
personale.- O mio Dio, che cosa ci resta per l'eternit? Non ci restano che i meriti, la virt e la po-
tenza del Sangue di Cristo. Esso la mistica porta che introduce nei regni eterni ed l'unica sorgen-
te della nostra speranza, della nostra salvezza, della beatitudine eterna. q. 30 : 8 febbraio

265 - L'Altare ricolmo del prezzo del riscatto


Durante la S. Comunione Ges parla soavissimamente.
- Vedi, ora il momento della vera consumazione, della vera dedizione. Il Sacerdote la compie e
sembra che l'Altare resti squallido: esso invece ricolmo del prezzo del riscatto.
Se venisse celebrato un solo sacrificio e tutte le anime attingessero tutto il Sangue possibile e ne
venisse versato con sovrabbondanza nel Purgatorio per la liberazione delle anime, ancora reste-
rebbe tanto di quel Sangue quanto l'amore con cui fu versato e quanto infinita la potenza che
produsse l'amore.- O mio Ges, insegnami queste misericordie infinite, sono la tua piccola scolara.
- Sei la mia piccola confidente. Agli scolari il Maestro insegna ci che sa, non ci che egli stesso
perch non pu dare di s nulla. Io ti rivelo e ti dono l'infinito. - q. 30 : febbraio
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266 - Entra nella virt del Sangue


L'ingresso di Ges nell'anima e quello dell'anima in Ges. Per la S. Comunione Egli entra nel mio
povero cuore, ma appena la fede, la speranza e la carit, ancelle dello spirito, lo adorano, lo pregano
e lo servono, Egli appare il Padrone supremo e l'anima s'inchina e ripete: Regna, o Signore, mi umi-
lio, mi anniento, mi consumo dinanzi a Te! E Ges si espande e ripete, a sua volta: - Entra, ancor
pi intimamente - e le addita il Cuore adorabile. L'anima, impiccolita per l'umilt, per la cognizione
di se stessa e per lo stupore della Maest del Sovrano, entra nel mistico tabernacolo della Divinit.
Allora Ges estende ancor pi la sua misericordia.
- Voglio entrare in te con una vita pi perfetta. Ricevi il mio Sangue. -
E l'anima, dilatata per la grazia, accoglie il tesoro divino.
La voce continua: - Entra nella virt del Sangue. - In qual modo, Signore? - Assottigliando te stessa,
la vita dei sensi, ridiscendendo nel nulla, conservando solo la vita dell'amore. -
Raggiunta simile profondit, l'anima portata in una elevazione singolare; nelle altezze supreme
dello spirito, dove sempre il Signore, dove passa continuamente con misericordie infinite.
Ma per vederlo, per gustarlo, per unirsi a Lui sulla vetta eccelsa, occorre la pienezza della virt del
suo Sangue. q. 30 : 12 febbraio

267 - Ges imprime la sua Passione


O Ges, imprimi la tua Passione nella mia anima, le tue pene nel mio cuore, le tue piaghe sul mio
corpo! Quante volte ho ripetuto e ripeto questa preghiera, ma forse con poca penetrazione.
Ges mi fa intendere oggi il significato profondo. Per ricevere una impressione, occorre che la cosa
abbia una preparazione solida, resistente. La preparazione dell'anima data dalla conoscenza di s,
raggiunta per l'umiliazione, il patimento e lo sviluppo della vita interiore.
Nella conoscenza di se stessi, che un lume speciale donato dalla misericordia del Signore, Ges
imprime la sua Passione, partecipando all'anima il senso della propria miseria, quello della giustizia
divina e quello della misericordia infinita. Questa impressione diventa quasi una partecipazione del-
la vita di Ges all'anima, per cui l'anima si eleva nei Misteri con intuizioni speciali.
E vede uscire da ogni piaga di Ges, col Sangue, parole di vita eterna, tesori di grazie, prodigi am-
mirabili ed anche maledizioni. O mio Dio, anche maledizioni! Se il Sangue di Ges calpestato, di-
sprezzato, esso grida vendetta e segna una condanna di riprovazione. O mio Signore, abbi piet di
me! abbi piet di chi non Ti conosce abbastanza, di chi non vuole conoscerti. L'anima vede ancora
che in ogni Sacrificio di Ges c' la porzione per ogni anima, per tutte le anime. E la porzione pi
efficace quella del Sangue. Ma, o Signore, dove riponi tutto questo Sangue che mi doni?
- Ancora nel mio Cuore. Tu non sai quali misericordie da parte mia e quali benedizioni per la tua
anima vi siano in queste adesioni -. Chiedo una stilla di Sangue. Ges non pu rifiutarmi di sentirlo
anche in questa vita: ed come se una corrente di fuoco attraversasse la mente, portando seco ogni
impressione; come se attraversasse il cuore distruggendo ogni colpa, e s'arresta poi nella sede pi
intima dell'anima a compiervi i prodigi della mistica unione. q. 30: 14 febbraio

268 - Partecipare i tesori della Passione


Mio Dio, non voglio, non cerco, non bramo che Te. E Tu aggiungi:
- Scrivo queste parole nella tua anima: le scrivo col Sangue, ricordalo. Tu desideri compiere atti di
carit: hai senso di invidia per chi assiste gli ammalati, per chi porge la limosina ai poveri; ebbene
dentro di te tu hai un tesoro insuperabile, inesauribile. Attingi e dona il mio Sangue ai malati, ai
poverelli, agli afflitti: lo puoi fare segretamente, largamente, perennemente.
E di questa distribuzione ti verr chiesto un conto rigoroso, ma ti verr anche data una mercede
ampia. Il Sacerdote ha il potere di consacrare, di compiere il sacrificio e di effondere nelle anime i
tesori del Sangue. Ma vi sono pure ministri invisibili, anime pure, amanti, consacrate, immolate a
Ges, alle quali dato il mistero sublime di partecipare alle anime i tesori della Passione. Il Sacer-
dote partecipa il dono celeste ai cuori di buona volont, ma le anime votate alla Passione portano,
con la preghiera, e con la riparazione, i frutti, i meriti, la virt, il Sangue di Cristo anche alle ani-
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me pi lontane, ai peccatori, agli infedeli, a tutti - [...] q. 30: 16febbraio

269 - Amore e Sangue


Quando la spogliazione dell'anima portata all'estremo, allora giunge la misericordia di Dio.
Rivestimi, o Signore, rivestimi! E la preghiera offerta col Sangue, le labbra la pronunciano posan-
do sulle piaghe adorabili, baciandole, invocandone i meriti, la virt, la potenza.
E Ges risponde ad ogni contatto, ad ogni bacio devoto con tesori di grazia.
- Ti do la veste del perdono, ti do la veste della purezza, ti do la veste della giustizia, ti do la veste
della carit, ti do la veste della sapienza. Ogni piaga dona il tesoro soprannaturale, ma la piaga
del Costato ti dona la veste dell'innocenza. - Come fatto, o Signore?
- Esso fatto di Sangue. Il perdono toglie la colpa, distrugge la miseria, ripara l'infedelt; la pu-
rezza dona la luce, la giustizia prepara la capacit, la verit eleva e porta alle sorgenti della grazia,
la carit ricolma di amore, la sapienza insegna a corrispondervi, ma il Sangue, solo il Sangue di
Ges forma l'unione, la mantiene, l'accresce, la perfeziona e la rende eterna.
Quell'unione poi non che la vita, la forza, lo splendore dell'innocenza. -
O mio Dio, non so pronunziare che due parole: Sangue e Amore! Amore e Sangue. L'uno mi attrae,
l'altro mi domina, mi alimenta, m'investe; che l'attrazione sia perenne e il dominio assoluto!
q. 30 : 17 febbraio

270 - Quando l'anima abbraccia la Croce


Quando l'anima abbraccia la croce, a sua volta sicuramente abbracciata da Ges. La croce il
simbolo della riparazione e della redenzione; mediante la croce della tribolazione l'anima ripara, per
i meriti di Ges, le proprie colpe e redime la propria felicit. La felicit perfetta consiste nell'unione
con Ges e questa unione, stretta sotto la Croce, ha un carattere di vera elevazione.
Spesso Ges stacc dall'albero della Croce le sue braccia per stringere in sublime amplesso le anime
consumate per Lui dal dolore e dall'amore. Sempre rinnova questa mistica espansione quando l'a-
nima lo accompagna con tutte le forze nelle vie della Passione dolorosa.
Egli fa ancor pi: dal profondo dell'anima dov' crocifisso, non per il dolore, ma dall'amore, apre le
braccia possenti, non solo per avvolgere di tenerezza la sua creatura, ma per stringersela al petto,
avvicinarla al suo labbro e segnarla in fronte con il bacio della dilezione. q. 30: 21 febbraio

271 - L'amore vuole la somiglianza


Il desiderio del mio cuore il Sangue di Ges. La ricchezza del mio cuore il Sangue di Ges.
La fiamma del mio cuore il Sangue di Ges. La forza del mio cuore il Sangue di Ges.
La purificazione del mio cuore il Sangue di Ges. La giustificazione del mio cuore il Sangue di
Ges. La brama del mio cuore il Sangue di Ges. Il nutrimento del mio cuore il Sangue di Ges.
La speranza del mio cuore il Sangue di Ges. Il sostegno del mio cuore il Sangue di Ges.
La vita del mio cuore il Sangue di Ges! Amen! g. 30: 22 febbraio

272 - La Passione di Ges ...


Ecco ora il tempo accettevole, ecco ora il giorno della salute. O santissimi giorni di grazia, di
perdono, di benedizione, di luce, di pace e di amore! Giorni di Mistero! La Santa Quaresima la
manifestazione perenne, intensa e feconda dell'infinita misericordia di Dio verso le nostre anime,
il prodigio della divina carit, lo splendore della sua giustizia nella celebrazione della Passione.
Concedimi, o Signore, di cantare, con le mie povere labbra umane, i trionfi di queste glorie divine,
ma pi ancora di ritemprare il mio spirito nelle sublimi lezioni della Croce, del Sangue, della Morte
del mio Ges. La Passione di Ges l'altissima scuola della scienza divina, i cui insegnamenti, im-
partiti dallo stesso Divino Maestro, mettono l'anima nelle disposizioni di accogliere il riflesso su-
blime del Mistero. La Passione di Ges la mistica sorgente della divina carit.
La Passione di Ges la medicina celeste che ha in s la virt, la potenza e l'efficacia di sanare ogni
piaga e di preservare da ogni male. La Passione di Ges per l'anima, che la contempla, l'adora e la
invoca, come una nuova creazione. La Passione di Ges il principio, il mezzo e il fiore della vita
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spirituale; il principio, perch la grazia che ci inizia alla santit sgorga dalla Passione; il mezzo, per-
ch la virt che la corrobora frutto della Passione; il fine, perch l'anima raggiunge la beatitudine
per i meriti della Passione. La Passione di Ges la luce del mondo, il respiro del mondo, la salvez-
za del mondo. La Passione di Ges un tesoro prezioso dal quale ogni anima pu prendere quanto
necessario per ottenere l'ingresso e la beatitudine nel regno celeste. La Passione di Ges la scuola
della santit, e questa in proporzione della fede con cui l'anima ascolta le sublimi lezioni, della
speranza con cui le accoglie e della carit con cui le mette in pratica.
La Passione di Ges d efficacia ai sacramenti, alla divina parola, alla preghiera, alla virt, al sacri-
ficio, all'apostolato, ai voti, all'amore, all'immolazione, ad ogni opera di culto, di fede e di carit. La
Passione di Ges il Mistero dell'unione: l'unione intima, profonda, ineffabile di Ges con la picco-
la anima, mediante la partecipazione del suo Sangue. La Passione di Ges riempie la mente di cele-
stiali pensieri, il cuore di santi affetti e lo spirito di arcane rivelazioni.
La Passione di Ges il Mistero della carit sovrumana che estende indistintamente a tutti le dol-
cezze della riconciliazione, della pace e della speranza immortale.
La Passione di Ges il libro misterioso che racchiude tutti i segreti, le prove, le promesse, i doni, i
trionfi, le delizie del divino amore. La Passione di Ges la mistica valle di Giosafat dove gli uo-
mini possono essere giudicati in vita con giudizio di misericordia e di amore.
La Passione di Ges il mistero delle sue umiliazioni, ma pure il Mistero de' suoi trionfi.
La Passione di Ges il fiume regale che ha le sorgenti nell'eternit, scorre sulla terra portando
ovunque fecondit e vita, e risale dal tempo all'eternit con gli splendori di una messe rigogliosa, i
mistici frutti della virt, della grazia e dell'amore.
La Passione di Ges il braciere ardente sul quale si consumano tutte le iniquit della terra.
La Passione di Ges la mistica corrente che ci trasporta in seno a Dio, dopo averci ricoperto
dell'oro della divina carit. La Passione di Ges il Mistero delle rivelazioni.
La Passione di Ges dona la vita della fede, la vita della speranza, la vita della carit, che formano
la vita della grazia, e man mano che questa cresce, dona la vita del Sangue, la vita del Mistero, ele-
vando cos l'anima alla vera vita soprannaturale.
La Passione di Ges la comunione di tutti i beni spirituali. La Passione di Ges il punto verso
cui convergono tutte le miserie del mondo, ma dal quale partono tutte le misericordie atte a sanare
ogni infermit, a riparare ogni rovina, a rivestire di luce ogni tenebra, a ricolmare di benedizione
ogni cuore, di grazia ogni anima, d vita eterna la povera vita umana.
La Passione di Ges non solo riveste l'anima di un abito di bellezza, di virt e di grazia, ma d all'a-
nima stessa una vita nuova, feconda, sublime, divina.
La Passione di Ges , nel corso del tempo, come una pioggia perenne di celesti benedizioni.
La Passione di Ges ci aspetta alle soglie dell'eternit con il cumulo de' suoi tesori.
Tutte le anime possono essere arricchite prima di presentarsi al Divino Giudice, poich la Passione
appartiene a tutti, o meglio, avvolge e benefica tutti. Beata l'anima che in vita ha riconosciuto e ap-
prezzato questi Misteri. La Passione di Ges l'attrazione delle anime semplici, pure e amanti.
La Passione di Ges guida e prepara alla resurrezione mettendo l'anima in grado d comprendere il
Mistero e di vivere in esso. La Passione di Ges la pi ricca, feconda e preziosa sorgente dell'amo-
re, l'amore il pi grande maestro della vita spirituale. La Passione di Ges il pianto di un Uomo-
Dio cambiato per l'uomo in sorriso di eterna beatitudine. La Passione di Ges la fornace del divi-
no amore in cui le anime, piccole e grandi, giuste e peccatrici, vengono temprate, abbellite, impre-
ziosite e rese degne della vita eterna. La Passione di Ges il riflesso dei grandi Misteri della Giu-
stizia, della Misericordia di Dio, della bont, della Carit e della Grazia.
La Passione di Ges ha in s la virt segreta di riempire l'anima di celestiali delizie.
La Passione di Ges il calice mistico ripieno delle misericordie di Dio: il vero calice al quale sono
invitate tutte le anime, continuamente, e ciascuna pu attingervi senza misura, bevendo sempre le
acque della vita eterna senza dissetarsi mai. La Passione di Ges un libro sigillato, i cui sigilli mi-
steriosi possono essere aperti con semplici atti di desiderio, di amore, di buona volont, di fedelt
alla grazia. La Passione di Ges la scala mistica per cui si discende negli abissi delle umiliazioni
dell'Uomo-Dio per salire agli splendori della sua gloria eterna. La Passione di Ges la Misericor-
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dia di Dio messa a disposizione delle anime: il sublime altare su cui Ges compie l'immolazione
della sua adorabilissima Umanit per la salute del mondo e per la gloria del Padre, invitando tutte le
anime a parteciparvi per santificarsi.
La Passione di Ges il fiume regale che attraversa la terra portando ovunque la vita, la fecondit e
la ricchezza spirituale. La Passione di Ges l'unico, sublime poema del mondo, scritto a caratteri
di Sangue dalla stessa mano di Dio; sacro poema che racchiude i prodigi della misericordia infinita,
la gloria della potenza sovrumana e l'estensione dell'amore eterno. Beata l'anima che s'ispira a que-
sto divino poema! La Passione di Ges il pi alto ossequio alla Divinit...
Mentre scrivo queste parole, una voce interna mi ripete: Non c' n alto, n basso nella Passione
di Ges: essa non ha limiti, n misure, essa infinita nella potenza, nella grandezza, nella eccellen-
za, misericordia e bont. La Passione di Ges l'iride di pace tra la terra e il Cielo, la sorgente di
tutti i doni di Dio, la manifestazione suprema de' suoi Misteri di amore.
La Passione di Ges mi mette tra le mani la Croce che la chiave del Cielo; il Sangue che il prez-
zo della beatitudine; la Misericordia che ne la corona.
La Passione di Ges la rinnovazione del patto di amore, attraverso il martirio e la consumazione di
un infinito dolore. La Passione di Ges! il baluardo nel quale mi rifugio, tentata; il conforto di
ogni tribolazione; l'unico sostegno che mi guida, mi attrae e mi alimenta durante la vita.
il mio tesoro, la mia ricchezza, la mia delizia, la mia giustificazione. l'ispirazione della mente,
la forza del cuore, la luce dello spirito. La Passione di Ges la mia passione di amore.
La Passione di Ges ha infiniti affetti e l'anima pu comprenderli quando immersa nel suo Sangue
prezioso. La Passione di Ges il compendio delle misericordie divine operate nel tempo.
La Passione di Ges guida l'anima nelle vie della giustizia, svelando i tesori della divina carit.
La Passione di Ges un mistico fascino, dove l'anima nutrita di cibi amari e disgustosi, ma che
producono le virt egregie della fortezza, della umilt e della carit, le quali guidano alla perfezione.
La Passione di Ges la via regale che conduce trionfalmente in Cielo.
La Passione di Ges il Mistero adorabile che avvolge di luce, di speranza e di conforto la nostra
povera vita. La Passione di Ges per l'anima quello che il sole per la natura.
Pi ancora: la Passione di Ges si effonde nell'anima e la riempie di s come il sole si diffonde per
gli spazi investendoli della sua luce e dilatando in essi le sue meravigliose bellezze.
Potessi comprendere e dire l'influsso della Passione di Ges nella povera anima mia.
La Passione di Ges un oceano di misericordia, una fornace di amore, un abisso di perfezione.
Nella Misericordia l'infinita potenza del Padre. Nell'Amore l'infinita Sapienza del Figlio.
Nella Perfezione l'infinita bont dello Spirito Santo. E la misericordia, l'amore e la perfezione ri-
spondono meravigliosamente alle mistiche espansioni dell'acqua, del Sangue e del fuoco.
La Passione di Ges partecipa i gaudi e gli splendori della sua vita divina alle anime che la contem-
plano con umilt, fede e amore. La Passione di Ges un abisso nel quale l'anima sembra perdersi.
Se guidata dall'umilt e dall'amore, non deve temere: ogni passo fruttuoso, e ogni smarrimento
conduce a mete, sublimi. La Passione di Ges il sole magnifico alzatosi sulle tenebre del mondo.
Per godere per la sua luce e il suo calore bisogna uscire dalle viscere della terra, dall'involucro del-
le nostre passioni che ci tiene soggetti e ci nasconde tanta parte delle divine bellezze. La Passione di
Ges lo specchio fulgidissimo nel quale l'anima deve saper vedere se stessa con le proprie miserie,
debolezze, indegnit e responsabilit per sapere pure trovare il motivo del perdono, della speranza e
della salvezza nell'unione ai patimenti e alle immolazioni del Divin Redentore. q. 31: S. Quaresima 1927

273 - La Chiesa di Ges, uscita dal suo Costato


La Chiesa di Ges, uscita dal suo Costato divino, alimentata, sostenuta, estesa dal Sangue suo pre-
ziosissimo. La Chiesa il corpo mistico di Ges, la cui vita il Sangue adorabile.
La Chiesa l'istituzione magnifica della sua sapienza, e la luce, la legge e la gloria data dal suo
Sangue adorabile. La Chiesa il regno mistico delle anime, e tutto, in questo regno, sanzionato
dal Sangue adorabile.
La Chiesa l'albero gigantesco le cui radici partono dall'eternit, i cui rami si estendono su tutta la
terra: la vita e la forza di quest'albero meraviglioso nel Sangue adorabile.
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La Chiesa lo splendore visibile della divina carit ed esso scaturisce dal Sangue adorabile.
La Chiesa il campo mistico in cui si coltivano e si raccolgono fiori e frutti immarcescibili, e il se-
me, l'aria, l'acqua che lo fecondano il Sangue adorabile.
La Chiesa la palestra di tutte le virt, ma gli eroi sono formati dal Sangue adorabile.
La Chiesa la scuola delle altissime cognizioni celesti: chi le rivela il Sangue adorabile.
La Chiesa popola il Cielo di Martiri e di Santi: chi li forma il Sangue ai Ges.
O Signore, vorrei poter raccogliere le infinite perfezioni, meraviglie e grandezze del tuo Sangue di-
vino, ma mentre l'anima sale a contemplarle, vengono meno le parole atte a manifestarle.
O Signore, una grande santa ripeteva: Nella Chiesa io voglio essere l'amore.
Ispirata da Te, pur conoscendo la mia miseria, ripeto: nella Chiesa voglio essere la piccola goccia
del tuo Sangue divino, per vivere in Te, per consumarmi in Te, per compiere perpetuamente la mis-
sione del tuo amore in tutte le anime. Mio Ges, Ti adoro nella istituzione della tua Chiesa: adoro la
potenza, la virt, l'efficacia del tuo Sangue che la rende santa, infallibile, invincibile, madre dei San-
ti, sorgente di vita soprannaturale, di grazia, di perfezione, di santit.
Fai che io sia membro vivo di questo corpo mistico e la mia vita sia nascosta, sepolta, consumata
nel Sangue e dal Sangue attinga le ispirazioni per la nuova vita di amore perfetto, di unione altissi-
ma, di consumazione ineffabile nel regno della grazia. q. 31 : 29 giugno

274 - Invocazioni al Sangue di Ges


O Sangue di Ges, Mistero adorabile, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, compendio del suo amore infinito, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, sorgente di misericordia, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, altissimo dono di Dio, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, lume delle genti, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, ricchezza dei popoli, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, mistica acqua saliente alla vita eterna, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, alimento di vita soprannaturale, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, prezzo della nostra redenzione, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, porta del Cielo, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, ministro di pace tra Dio e gli uomini, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, argomento indefettibile della nostra speranza, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, espansione ineffabile della divina carit, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, balsamo efficace delle nostre piaghe spirituali, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, datore della vita di grazia, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, pegno della nostra riconciliazione, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, mistica bevanda di amore, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, forza dei nostri cuori, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, luce della nostra mente, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, ristoro delle nostre membra, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, sostegno del nostro cammino spirituale, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, vincolo di amore tra Dio e gli uomini, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, refrigerio delle nostre anime, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, unico rimedio a tutte le iniquit umane, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, lavacro salutare di tutte le nostre colpe, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, giustificazione efficace di tutte le nostre imperfezioni, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, promessa di eterna vita, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, caparra di immortalit, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, prezzo della beatitudine celeste, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, sorgente di tutte le consolazioni, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, vera manna discesa dal Cielo, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, delizia ineffabile delle anime verginali, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, splendore della sua Sacra Umanit, abbi piet di noi.
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O Sangue di Ges, pegno del suo amore infinito, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, dono eccelso del Divin Padre, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, espansione ineffabile del Figlio, abbi piet di noi.
O Sangue di Ges, manifestazione di grazia dello Spirito Santo, abbi piet di noi. q. 31 : s. d.

275 - Il cantico del Sangue


Benedite il Sangue di Ges, o Angeli del Signore, esso la corona della vostra gloria.
Benedite il Sangue di Ges, o Santi del Cielo, esso fu la sorgente della vostra santit.
Benedite il Sangue di Ges, o Martiri augusti, esso fu la vostra forza e il vostro trionfo.
Benedite il Sangue di Ges, o Confessori, esso vi diede la luce, la verit, la dottrina, la sapienza.
Benedite il Sangue di Ges, o Vergini, esso fu l'ispirazione, l'alimento, lo splendore della vostra vita
di privilegio.
Benedite il Sangue di Ges, o Beati tutti della celeste Gerusalemme, esso fu il prezzo della vostra
beatitudine.
Benedite il Sangue di Ges, o bimbi innocenti, esso vi ha aperto il Cielo gratuitamente.
Benedite il Sangue di Ges, o popoli tutti, esso l'unico mezzo della vostra salute eterna e della vo-
stra gloria celeste. q. 31 : s.d.

276 - La vita nel Sangue


Vivere nel Sangue di Ges vuol dire vivere nel Mistero della Incarnazione, in profonda unione
all'anima della Vergine Santissima, contemplando le operazioni dello Spirito Santo, adorando le
umiliazioni, le immolazioni, le espansioni della Sacra Umanit del Figliuolo di Dio.
Vivere nel Sangue di Ges vuol dire entrare nell'abisso dei Misteri per adorare la Potenza del Padre,
la Sapienza del Figlio, la Bont dello Spirito Santo, nell'amore infinito del Verbo Umanato.
Vivere nel Sangue di Ges vuol dire abbracciare tutta la rivelazione, disporre l'anima ad accogliere
le rivelazioni particolari che Dio si degner farle e tenere pronto lo spirito onde sia docile strumento
dei disegni del Signore.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire mantenere nell'anima il silenzio di tutte le cose umane per in-
tendere, gustare ed apprezzare il linguaggio delle cose divine.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire vivere con Ges, di Ges, per Ges e perci dilatare l'anima
nelle conoscenze soprannaturali, ineffabili, intraducibili: vuol dire vivere la vita eterna!
Vivere nel Sangue di Ges vuol dire toccare la profondit delle umiliazioni di Ges e contemplare
l'altezza della sua vita eterna, immolando a Lui la vita del tempo per ricevere quella dell'eternit.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire immergere l'anima nella mistica sorgente della grazia per
riempire la mente, il cuore, lo spirito, del dono ineffabile.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire imparare a conoscere, a comprendere, a gustare il linguaggio
delle cose di Dio, scendere negli abissi del Mistero e contemplare, o meglio, perdersi nella luce
ineffabile della divina carit.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire attingere la grazia alle prime sorgenti, riempire di essa la men-
te e il cuore, riparare con essa alle miserie e alle imperfezioni, avvalorare ogni respiro ed ogni atto,
impreziosire, santificare la vita. Chi pu giungere fino a Dio? Chi parla dinanzi a Dio? Chi pu reg-
gere dinanzi a Dio? Il Sangue di Ges mi trasporta fino a Dio, parla per me, mi sostiene dinanzi alla
sua infinita misericordia e mi rende degna de' suoi benefici.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire estendere l'anima nella sua vita divina: sulla Passione, sui me-
riti, sulla virt, sulla potenza, sulla carit, sulla misericordia del suo Cuore adorabile.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire intendere il Mistero della Croce, il valore della croce indivi-
duale, del patimento, della umiliazione, del sacrificio, dei voti, della immolazione, della consuma-
zione per Ges. Vuol dire intendere quello che il mondo non intende, amare ci che disprezza, cer-
care ci che rifiuta, seppellirsi nella solitudine e nel nascondimento per trovare solo Ges, tutto Ge-
s, con la sua Passione infinita e col suo infinito amore.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire immergersi nelle ricchezze di Dio, nelle dovizie della sua cari-
t, negli splendori della sua Potenza, della sua Sapienza e del suo Amore: comprendere la nostra mi-
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seria e la sua Maest, le nostre tenebre e la sua luce, la nostra impotenza e la sua grandezza, le no-
stre debolezze e le sue Perfezioni, l'instabilit della nostra vita mortale e le infinite magnificenze
della sua eterna.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire schiudere l'anima alla intelligenza delle cose soprannaturali,
contemplare la vita umana dalle altezze del Cielo e sentire che Dio domina nelle alte sedi dell'anima
stessa.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire comprendere il disordine che nell'anima: la sua indegnit, le
sue miserie, le sue passioni, tutte le conseguenze lasciate dal peccato originale e quelle causate dal
peccato attuale, per salire poi con la grazia e con la luce della sapienza celeste a conoscere, o alme-
no intuire l'ordine che in Dio.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire vivere nel Mistero della Incarnazione, parteciparvi, riempire
l'anima de' suoi splendori, de' suoi meriti, della sua grazia, della sua potenza, della sua virt.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire ascoltare il linguaggio del suo amore e del suo dolore e inten-
dere quello pi augusto e sublime del Mistero.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire attingere la vita spirituale alle sorgenti e raggiungere la mag-
gior intensit, ampiezza ed eccellenza della vita soprannaturale.
Vivere nel Sangue di Ges vuol dire penetrare nei segreti della Sacra Umanit di Cristo, conoscere
gli altissimi fini della sua Passione nella redenzione delle anime e nella gloria che ridonder a Lui
nel tempo e nei secoli eterni.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire attingere lo spirito del Cristianesimo alle sue sorgenti, lasciarsi
penetrare dalla sua vitalit ed ispirare ogni azione alla sua sublimit.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire vivere nel regno del dolore infinito e dell'amore eterno.
Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire dilatare lo spirito nelle pi eccelse verit, elevarle nelle pi ar-
cane delizie, inebriarlo della pi pura, ineffabile, indefinibile soavit.
Avnzati, piccola anima, nel Mistero del Sangue di Ges, lava in esso le tue colpe, ripara alle tue
miserie, invoca i suoi meriti, la sua virt, la sua potenza e poi riempiti di Sangue, e quando esso tra-
boccher, allora ti sentirai ancor pi assetata e, spingendo l'ardore nell'abisso del Mistero, vivrai
nella luce dell'infinito e parteciperai alla vita della infinita misericordia di Ges.
Il Sangue di Cristo mi esalta, s, mi esalta e mi fa esclamare: tutti gli splendori del creato, tutte le
manifestazioni del genio, tutte le opere dell'intelligenza, tutto il canto delle anime, tutti gli eroismi
del cuore, tutti i palpiti della vita umana, tutto per il Sangue di Ges!
Insegnami, o Signore, ad accogliere la ricchezza del tuo Sangue prezioso, la luce che ne sgorga, la
virt di cui ripieno. Insegnami a comprendere che voglia dire vivere nel tuo Sangue, immolarsi in
questo Mistero, consumarsi in esso.
Insegnami i primi passi, dimmi le prime parole, manifestami le prime ascensioni, i primi gradi di
questa unione mistica, profonda, altissima, desiderata dalla tua carit, bramata dal mio povero cuore.
Dammi, o Signore, una capacit infinita per accogliere i tesori del tuo Sangue.
E la capacit infinita che dona Ges, consiste nelle partecipazioni ai suoi meriti infiniti in questa vi-
ta per renderla degna di partecipare in Cielo alla sua gloria infinita.
S. Paolo, che viveva di Cristo e in Cristo, salito al terzo Cielo: cos l'anima che vive nel suo San-
gue fatta degna di salire nei cieli altissimi, ed essi pure sono infiniti come infinita la potenza di
Dio, ma il grado di beatitudine e l'altezza sublime sono in proporzione dell'amore dell'anima, delle
immolazioni, della unione al Mistero. Ges si incarnato nella Vergine; in ogni anima verginale
Egli perpetua la sua Incarnazione mistica, purch essa dia a Lui, come la Vergine, tutti i sensi del
corpo, tutti i palpiti del cuore e tutte le energie della vita.
Il Sangue di Ges! un regno inesplorato. Se l'anima vi mette piede, non ritorna pi sui suoi passi e
lo smarrimento costituisce la sua immensa felicit.
Il Sangue di Ges , per le anime, ci che il sole per la terra. Entrare nel Sangue di Ges, vivere in
esso, vuol dire gettarsi in una fornace di luce e di fuoco! Vivere nel Sangue di Ges vuol dire la-
sciarsi avvolgere, penetrare, trasformare dalla potenza della luce e dell'amore!
O Signore, ricomponi, dinanzi a Te, le mie povere parole, onde giungano al tuo Cuore spogliate del
segno che le rende inesatte e forse sprezzabili.
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Giunga a Te il senso puro, semplice, ardente, quello che arde nel cuore come un grande fuoco e tra-
scina lo spirito come una forza irresistibile nella corrente del tuo Sangue, nella fornace del tuo Cuo-
re, nell'abisso del tuo Mistero. Amen! q. 31 : dicembre s.g.

277 - Se mi chiedessi il sangue, o Signore?


- Contemplami sulla croce e vedi in quale forma mi sono annientato per te! -
E se Tu mi chiedessi il sangue, o Signore?
E il Sangue di Ges scende realmente come pioggia continua benefica, feconda su di me, sul mio
cuore, sulle mani, sui piedi, entra negli occhi, tinge le labbra, riempie la mente, mi pervade ogni fi-
bra. Il Sangue del mio Signore Ges! Vivo per Esso, vivo in Lui, respiro, parlo, agisco, prego, spero
tutto in Lui, da Lui! Ah! questa la solitudine che vuole Ges!
Estendere la fede su tutte le verit rivelate, su quelle che Egli riserba per il Cielo, su quelle che for-
mano attorno a Lui il Mistero: umiliare il mio orgoglio alla vista delle mie colpe e delle mie ingrati-
tudini, separarmi da tutto e da tutti e intensificare, convergere, concentrare tutta la mia attivit spiri-
tuale nel Mistero del Sangue.
Sola con Dio! Sola con Ges, in questo oceano dell'infinita carit e della inesauribile misericordia;
contemplare, adorare, amare immolarmi per questo Mistero che non conosco come il bimbo non
conosce il congegno che lo porta su negli spazi immensi, e seguire velocemente per questa via au-
gusta la scia luminosa della grazia.
Che importa se il mio apostolato rester segreto come segreto il lavoro di ogni anima? Che impor-
ta se non vedo la via, se non comprendo le meraviglie che racchiude la vetta a cui conduce?
Che importa se l'essere sola con Dio vuol dire non vivere pi, non ragionare pi umanamente, ma
morire a tutto?
Sola con Dio mediante il Sangue di Ges. una grande potenza il Sangue di Ges!
L'anima vi attinge per purificarsi, per arricchire, per affrettare il passo nel cammino spirituale, per
divorare la via, per conoscere la verit, per ritrovare la vita. E il Sangue di Ges d tutto.
E quando, per la comunione incessante di questo tesoro divino, l'anima ha intuito le ascensioni di
cui parla il Salmista, allora non vi sono pi espressioni, n forme, n simboli: l'anima sale e vive,
vive e comprende senza spiegare come avvenga, vive nell'oceano dell'infinito amore con le leggi,
con le forme, con le manifestazioni della vita soprannaturale.
O Sangue adorabile di Ges, insegnami gli atteggiamenti per questa via mirabile che conduce al tuo
Cuore divino, alla sorgente della tua vita divina.
Insegnami l'isolamento generoso, virtuoso, soprannaturale; quello che non solo separa l'anima dal
creato e da se stessa, ma quello altres che la tiene spoglia di ogni concezione sensibile, di ogni at-
teggiamento individuale, di ogni aspirazione particolare per lasciare al mio Dio il compimento per-
fetto de' suoi disegni di amore. q. 32 : 9 novembre

278 - Basta che l'anima si apra come calice


Quale bevanda pu scendere nell'intimo dell'anima e dare all'ardore che la consuma la forza della
vita, la resistenza, la dilatazione? Il Sangue di Ges! Esso la mistica bevanda dell'amore: esso ini-
zia, rafforza, corona l'amore. Basta che l'anima si stabilisca ai pi della Croce, si apra, come calice,
alle sorgenti vive delle piaghe di Ges, e adori, invochi e si riempia del Sangue prezioso.
Allora l'amore cresce e il Sangue sovrabbonda: l'uno e l'altro si avvicendano, si raddoppiano, si
completano e l'anima sente che non pu vivere senza amore e che l'amore pi forte, pi ardente e
pi vigoroso scaturisce dal Sangue di Ges. E sente ancora che, pi ama Ges, e pi desidera che
sia amato anche dagli altri: invoca che Egli effonda il suo Sangue e il suo Amore su tutti, e questo
desiderio, mentre dilata l'amore della piccola anima verso Ges, dilata altres l'amore di Ges verso
la piccola anima. O soavissimi ricambi di amore! O vita di altissimo amore del Sangue di Ges!
O vita di perfettissimo amore nel Sangue di Ges! q. 32 : 15 novembre

279 - Il voto di vivere nel suo Sangue


Il grido, il canto, il programma dell'Apostolo, compendia, rivela, sanziona ci che Ges domanda
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alla piccola anima. Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire vivere in Cristo, di Cristo, per Cristo!
Vuol dire vivere nella sua Passione di amore, nella sua Passione di dolore: vivere nel Mistero della
sua Incarnazione, della sua vita umana, della sua Redenzione divina: vivere nella rivelazione e nella
storia, nella luce e nella grazia, nelle espansioni della sua misericordia e nelle ampiezze della sua
carit: vuol dire vivere nella vita soprannaturale verso cui tendono le anime perch in essa il ri-
flesso della luce di Dio, della grazia di Dio, dell'amore di Dio!
O mio Ges, se la mia piccola anima intende, gusta e si slancia in questa corrente di mistero, per-
ch Tu la inviti, la trasporti e la guidi, ma non vedi come essa insaziata della stessa luce che l'ab-
baglia, della stessa magnificenza che l'avvolge, dello stesso ardore che la consuma?
Svelati, o Signore: chiedi e dona ci che vuoi ottenere da me: compi la trasformazione e forma in
me le nuove capacit per accogliere i tuoi doni: eccita le potenze e crea sensi nuovi e attitudini inef-
fabili onde l'anima aderisca all'invito di amore. O Signore, svelami la tua volont, e, nella tua volon-
t, si consumi il mio spirito e tutto il mio essere. E Ges chiede alla povera anima una promessa
particolare: il voto generoso e perpetuo di vivere nel suo Sangue. E le fa intendere che questo voto
mirabile il compendio di tutti gli altri, ne anzi la corona, pi ancora, la sanzione e il premio [...]
- Obbligandoti con voto a vivere nel mio Sangue, incominci a pensare pi a me che a te: ti spogli
realmente di ogni cosa, di ogni idea, e di ogni volont per accogliere la voce, i desideri e compiere
la volont del mio Cuore -.
O Signore Ges, mi getto ai tuoi piedi confusa: non sono degna di ascoltarti, di riceverti in me e
tanto meno di offrirmi per i tuoi disegni di amore. Aiutami, dunque, o Ges, a comprendere questa
tua nuova misericordia, prepara la via, dona le forze, i mezzi, la luce, l'ardore.
Stretta alla croce, invoco l'aiuto della tua Madre Santissima: essa, pi di tutti, conosce l'eccellenza,
la santit, il valore del tuo Sangue divino. Essa rischiari la mia mente e la disponga ad accogliere le
sublimi verit, purifichi il cuore e lo immerga nella mistica corrente del fiume misterioso, mi inizi,
mi accompagni, e mi sostenga in questa via luminosa e arcana onde la piccola anima si renda stru-
mento docile e fedele delle grandi misericordie della tua provvidenza amorosa.
Sanguis Christi purifica, sanctifica, inebria me et omnes. Quando la piccola anima salir dinanzi al-
la presenza del Padre, nell'attesa del giudizio per la vita eterna, tremante, confusa, spoglia di ogni
cosa, senza meriti, n opere, n virt, con un cumulo di responsabilit, se sar vissuta secondo i de-
sideri di Ges, potr dire: O Signore, la mia vita fu sepolta nel Sangue di Cristo; i miei occhi, la
bocca, le mani, il cuore, i pensieri, i sospiri, i desideri, i palpiti, le speranze, le preghiere, le azioni, i
passi, tutto fu immerso nel Sangue, ricoperto dai suoi meriti e dai suoi splendori.
Come potrai giudicarmi? Come potrai giudicare il Sangue di Ges?
Il giudizio del Sangue di Ges un giudizio di misericordia e di amore! q. 32 : s. d.

280 - O Cuore di Maria


Egli disceso dal Cielo in terra, facendo centro delle sue misericordie il cuore della Vergine: in quel
cuore ogni anima trova l'inizio della via per salire al Cielo. In quel cuore sono i tesori e i segreti del-
la Incarnazione, i misteri del Sangue, i mezzi pi efficaci per la vita soprannaturale, le grazie pi
eccellenti per corrispondere ai disegni di Ges, per vivere in Lui, del suo Sangue e del suo amore.
O Cuore di Maria, tabernacolo di Ges, dove l'anima beve a saziet, pur rimanendo insaziata, i teso-
ri del Sangue adorabile, rinchiudi nel tuo sacrario la mia poverissima anima onde sia resa degna di
partecipare ai Misteri santissimi della Redenzione di Ges. Amen! q. 32: s.d.

281 - Non conosco altro tesoro


La Passione di Ges il mio Paradiso sulla terra perch da essa mi viene la luce, la promessa, l'aiu-
to, la forza, la grazia, per raggiungere la patria celeste. Io non conosco altro tesoro, n voglio altro
bene, n desidero altra conoscenza all'infuori della Passione di Ges. Quando l'anima stata avvolta
e travolta dalla luce misteriosa della vita ineffabile di Dio e poi, per necessit, risospinta nella tene-
bra delle cose, sente il disagio dell'apparente privazione, immergendosi nel Sangue di Ges trova la
forza e la grazia, per slanciarsi pi alacremente ancora negli splendori dell'eterno amore. La verit
del mio Dio, annunciata all'anima per mezzo della viva voce, dei suoi Ministri, delle opere dei S.
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Padri, dei Dottori, della Rivelazione, dei Profeti, diventa cibo, scienza, tesoro, ricchezza, luce e for-
za per l'anima stessa. Ma quando la verit attinta alla sorgente, bevuta col Sangue di Ges, allora
diventa essenza di vita, vita eminentemente soprannaturale. q. 32: s.d.

282 - Le mie membra rivestite di Sangue


Da me non ho nulla, ma sento il cuore e vedo le mie mani e contemplo le mie membra rivestite di
Sangue. Che importa se tutto cede, si annienta, si oscura, si consuma e si dilegua innanzi a me, se
Tu mi doni il tuo Sangue, se mi inviti a entrare nella tua vita ineffabile? Esso per l'anima mia pi
che il padre, pi che la madre, pi della vita stessa: esso la mia vita eterna! q. 32 : 31 dicembre

1928
283 - Che l'anima entri a vivere nel Sangue
Le continue manifestazioni di Ges all'anima costituiscono una vera istituzione; l'importante di
compierla. In qual modo? Stabilendo i mezzi, gli scopi, il fine voluto da Ges.
Egli vuole che l'anima entri a vivere nel suo Sangue divino: deve dunque dare un indirizzo fattivo
alle ispirazioni, e conseguire la perfezione degli altri voti; dare alla vita soprannaturale l'impulso pi
generoso e costante, cio cooperare alacremente al lavoro della grazia, e partecipare alle anime pi
largamente possibile i frutti, e i meriti del suo Sangue adorabile. In questa via sono necessari i pati-
menti, le croci, le tribolazioni.
L'anima intuisce che, mentre si rassegna a portare la croce, trova nella rassegnazione la virt di pro-
gredire nei desideri santi, la virt di salire all'unione pi intima e, procedendo con fedelt e amore,
si accorge che invece di portare la croce, portata da essa nelle mirabili vie della soprannaturalit.
- Dilata la mente oltre gli spazi esistenti e oltre quelli possibili, e intendi di estenderla cos sulle ve-
rit della fede; estendi il cuore oltre le ampiezze e le capacit esistenti possibili, e intendi che salga,
da cos immensa estensione, il tuo amore; estendi lo spirito sulle ampiezze del tempo e ancora, se
fosse possibile, oltre ogni misura ed ogni estensione e immagina di accogliere in tali estensioni il
mio Sangue. Crederesti di essere sazia?Il desiderio crescerebbe ancor pi, mentre inestinguibile il
mio bisogno di donare e di trovare dei cuori che accolgano le ricchezze del mio Sangue. -
Resa impotente di arginare le immense acque della divina grazia, simboleggiata nel Sangue di Ges,
l'anima si getta in esso, abbandonandosi alla corrente misteriosa. O Signore, io mi dono irrevoca-
bilmente al tuo Sangue divino, e tu concedimi di rimanere accanto a Te sull'Altare della tua Immo-
lazione, lungo il corso dei secoli, finch l'Altare del tuo sacrificio sar tramutato in quello della glo-
ria eterna. - Tutti i beni spirituali della terra sono largiti dal mio Sangue. Soltanto per virt del mio
Sangue i popoli possono ottenere e godere la pace, migliorare i costumi, prosperare nel bene, pro-
gredire nella scienza umana acquistando la sapienza celeste. Il mio Sangue il tesoro pi prezioso
della terra messo a disposizione di tutte le anime perch tutte possano acquistare con esso il cielo.
I Santi godono i frutti del mio Sangue, intercedono per virt del mio Sangue, mi danno gloria con lo
splendore acquistato con il mio Sangue.
I giusti, sulla terra, avanzano nella virt e accumulano tesori per virt del mio Sangue, e anche i
cattivi, i peccatori e gli infedeli godono indirettamente dei vantaggi di questo dono divino -.
Tutte le opere umane rappresentano lo sforzo della volont umana, ma pi ancora le opere dello spi-
rito sono frutto di questa volont educata alla scuola dello Spirito Santo.
Per intendere il segreto e la forza della volont nelle vie soprannaturali, bisogna raccogliersi ai piedi
della croce, immergere la stessa volont nel Sangue di Ges e seguire l'onda misteriosa.
Mentre il Sangue di Ges opera in noi, coadiuvato dalla nostra buona volont, per questa buona vo-
lont opera anche negli altri e cos ne risulta un lavoro esteso, complesso, meraviglioso.
L'anima, apparentemente, non fa nulla, non dice nulla, avvolta nel silenzio e nel raccoglimento,
ma unita al Sangue di Ges come una goccia di acqua unita a quelle prodigiose correnti che s'ag-
girano nelle viscere della terra alimentando tutte le sorgenti.
- Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue avr la vita eterna - e la vita eterna consiste nel
conoscere, amare, e gustare la vita del Mistero. Affrettiamoci dunque, con umilt, rispetto, devozio-
ne, e amore a questa mensa divina: avremo la vita, i fiori della vita, i frutti, le opere! Non pu ger-
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mogliare un filo d'erba, n sbocciare un fiore, n maturarsi un frutto senza la pioggia; non pu com-
piersi un atto di virt, un'azione eroica, la santit senza il Sangue di Ges. La piccola anima deve at-
tingere l'ispirazione della preghiera, della virt, del sacrificio, del dovere, dell'amore dal Sangue
adorabile di Ges. Deve compendiare tutta la devozione nella Passione di Ges, nelle piaghe, nel
Sangue, unificare le invocazioni, convergere ogni palpito, ogni sospiro, ogni preghiera al Sangue di
Ges! Impadroniamoci del Signore e poi ci impadroniremo delle anime e del mondo.
Come ho sentito la potenza, la realt, l'efficacia di queste espressioni!
Impadronirsi del Signore, vuol dire gettarsi ai pi della sua Croce e nutrirsi del suo Sangue: esso,
donandoci la vita di Ges, ci unir alla sua Potenza, alla sua Santit, e alla sua Carit.
Il Signore dirada, a poco a poco, il velo che ci nasconde i pi alti misteri, ma per essere fatti degni
della Rivelazione bisogna aspettare con amore vigilante e desiderare con brama sempre crescente.
I fiori che raccogliamo dal giardino della nostra devozione nel cammino della nostra anima lungo le
vie del Signore siano deposti ai pi della Croce perch la rugiada della celeste benedizione e la virt
del Sangue divino li trasformi in frutti di vita eterna. Nella mia vita non vedo e non trovo che mise-
rie, peccati, infedelt e iniquit, ma ho tra le mani il Sangue di Ges, esso mi riempie la mente, il
cuore, e lo spirito, la mia giustificazione, la mia difesa e la mia salute.
O Signore Ges, intendo di consacrare ogni pensiero, di cedere ogni speranza, di rinunziare ad ogni
gioia, di sopportare ogni pena, di compiere ogni dovere, di perdere il ricordo di ogni cosa gradita, di
abbandonarmi a tutte le disposizioni della provvidenza per il tuo Sangue divino. q. 32 : gennaio s.g.

284 - L'introduzione nella vita del Sangue


Si compiuta ai pi della Croce, sotto la protezione della Vergine addolorata, per intercessione di S.
Giovanni, il prediletto di Ges, e della santa dell'amore, Maria Maddalena. In questa via mistica,
eccelsa e luminosa ma ancora tenebrosa, sono guida le due sante impareggiabili Caterina da Siena e
Angela da Foligno. Condizione indispensabile all'anima per incominciare questo cammino, il di-
stacco pi assoluto dalle cose terrene e da se stessa, il desiderio sincero di mettersi tra le mani di
Dio come strumento vile ma docile alle sue disposizioni divine, l'abbandono completo tra le sue
braccia amorose con una dedizione irrevocabile. Oh! quanto si estende l'orizzonte dell'anima, o me-
glio l'orizzonte delle divine misericordie quando l'anima si raccoglie a celebrarle!
come se un pittore dopo aver percorso un lunghissimo viaggio in luoghi pittoreschi, ameni, e me-
ravigliosi, volesse raccogliere in una semplice tela le infinite bellezze e armonie!
O mio Dio! chi sapr mai ridire le meravigliose visioni di amore che riveli all'anima meschina?
Mio Ges, mi getto ai tuoi piedi, Ti adoro, credo in Te, Ti amo, Ti invoco, rinnovo le mie povere
dedizioni, Ti apro le braccia, la mente, il cuore, l'anima. Vieni! Vieni, mio Ges!
Ti vedo barcollante, sfinito, bagnato di Sangue, con le mani protese verso il vuoto.
Verso il vuoto! Ma dunque nessuno ti viene incontro? nessuno ti vede, ti compatisce, ti invita, ti
apre l'anima, ti accoglie, ti ristora, ti conforta e ti sostiene?
Vieni, mio Ges! Tu sembri disceso dal tuo martirio. Giacch noi non veniamo a Te e non abbiamo
ancora compreso la tua Passione, e non abbiamo ancora gustato l'ebbrezza del tuo Sangue, Tu vieni
a noi, vieni alla mia piccola anima per ridire il tuo dolore e il tuo amore.
O mio Ges, comprendo la tua misericordia! Tu ti avanzi verso questa povera umanit avvolto nel
sudario della Passione per farci intendere tutta la forza del tuo amore e la grandezza del tuo dono,
per farci comprendere che ancora non abbiamo trovato la via della vita se non ci avviciniamo a Te,
se non sappiamo raccogliere e accogliere il tuo Sangue prezioso, se non dissetiamo con esso l'ardore
che ci consuma, se non attingiamo alle sorgenti della tua misericordia la verit, la grazia e l'amore.
Vieni, mio Ges, vieni! La piccola anima si annienta dinanzi a Te compresa della propria indegnit,
ma ti ripete con tutte le forze della mente e del cuore, con una volont ardente e immutabile: Vieni,
mio Ges, il mio povero amore sia il balsamo delle tue ferite, il piccolo cuore accolga il Sangue tuo
divino e l'anima, oh! l'anima si consumi, si immoli e si unisca a Te nell'abisso del grande Mistero!
Quando la divina immagine di Ges crocifisso, di Ges piagato e sanguinante mi appare in uno
strazio pi vivo e pi acerbo, sempre significazione delle innumerevoli colpe che giungono al suo
Cuore, le quali impressionano altres la poverissima anima mia.
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Oh! quante colpe nel mondo! Ma quanto Sangue pronto a redimerle!


Quante rovine morali e spirituali, ma quante misericordie e quante dovizie pronte a ripararle!
Con quale misura attinger dal tuo Cuore il Sangue che redime, ristora, perdona e salva?
- Con la misura del mio stesso Cuore -. O mio Ges, voglio stare ai pi della tua Croce come Lon-
gino nell'atto di ferire il tuo Cuore adorabile. Ma voglio ferirlo con la lancia dell'amore e raccogliere
in questo amore il Sangue e l'acqua che scaturirono dalla tua immolazione.
O mio Ges, perch non posso trattenermi tutto il giorno e tutta la notte e tutta la vita ai pi dell'al-
tare della tua Passione? Vi star con il desiderio, con l'abbandono, con lo spirito, e in proporzione
del lavoro cresca l'amore, e in proporzione dei doveri e delle distrazioni della vita cresca la contem-
plazione, e in proporzione del sacrificio cresca l'unione!
Per vivere sempre pi intimamente nel Sangue di Ges e con una maggior efficacia, l'anima deve
spogliarsi di quanto pu renderla meno atta alla sublime partecipazione.
E la spogliazione consiste nel distaccarsi dalle creature, dalle cose che la circondano, dalla propria
volont e libert e perfino dagli scopi, dai mezzi e dai frutti della mistica unione.
Deve disporsi a lasciare che Ges operi liberamente, che guidi l'anima come vuole, che la immerga
nella luce o nelle tenebre, l'avvolga di pace e la flagelli con la tempesta, la inebri di gioia e la ricol-
mi di amarezza. L'importante di camminare risolutamente nella via segnata dai suoi richiami e co-
sparsa dalle sue benedizioni: intendere le sue manifestazioni, crescere nella cognizione della sua ca-
rit, crescere sempre pi nella devozione della Passione e nell'amore al suo Sangue.
Ges ha redento l'umanit, ha ricomperato la nostra anima e il nostro cuore simili a un campo sterile
su cui non crescono che rovi e spine. Egli stesso lo avviva, lo feconda, lo rende fruttuoso gettandovi
il seme della grazia e irrorandolo col suo Sangue prezioso.
una vita nuova, spaziosa, luminosa, rapida, sicura che Ges addita alla piccola anima.
Nessuno certamente vi pu essere introdotto, n pu rimanervi, n pu percorrerla senza ispirazioni
particolari e senza una grazia speciale, ma nessuno vi introdotto senza raccogliervi frutti preziosi,
senza sentire godimenti ineffabili. La vita nel Sangue di Ges la pi grande prova del suo amore e
il segno pi certo della sua predilezione. La spogliazione richiesta all'anima per entrare nel Mistero
del Sangue di Ges, l'imitazione di quanto Ges stesso ha sacrificato per noi dandoci il suo San-
gue. Egli si privato della sua Madre SS., della vita, del tempo, delle forze, della volont, della li-
bert, dei mezzi, degli scopi, dei meriti, della virt, della potenza di tutto se stesso per essere nelle
mani del Padre strumento di redenzione e di amore.
Oh! Misteri di Dio! Misteri di Ges! Misteri di Ges nella sete insaziabile delle anime.
Tu potevi e potresti saziarti delle dolcezze del Cielo, o Ges, dell'amore dei Beati, delle meraviglie
del tuo regno, dell'acqua scaturente dal Cuore del tuo Divin Padre con la magnificenza dei Misteri.
Tu potresti saziarti di Te stesso, della tua gloria, della tua sapienza, della tua stessa Umanit.
Eppure Tu hai sete di noi, e ti rivolgi alle acque putride del nostro cuore e le chiedi, le aspetti, le
brami come fossero pi deliziose delle acque della vita eterna. O Ges, bevi e ti sazi delle nostre
miserie distruggendole con la tua misericordia: bevi e liberaci dalla nostra corruzione: bevi e risana
e purifica e perfeziona il nostro cuore, infondendovi l'acqua vitale, feconda, inesauribile delle tue
piaghe! Spogliata di s, l'anima deve rivestirsi della grazia che sgorga dalla vita di Ges, della luce
che emana dai suoi Misteri, dell'amore che fluisce dalle sue parole.
Allora pu intuire, apprezzare, desiderare la vita del Sangue, tuffarsi in essa, nutrirsi, parteciparla e
consumarsi nell'unione profonda alle sue operazioni ineffabili.
Chi mai potr celebrare gli abissi di questo Mistero e comprenderne tutta la grandezza?
Giammai non avremo n tempo, n parole, n affetti, n voti sufficienti per ringraziare il Signore
dei benefici ricevuti, del beneficio immenso di conoscerlo, di amarlo e di servirlo.
Oh! Se tutta la vita e tutto l'ingegno, le forze, le ricchezze, la volont, la libert e l'amore avessero
per unica meta Ges, la sua Passione e il suo Sangue! Il Santo vecchio Simeone, mosso da un'aspi-
razione speciale, si reca al Tempio del Signore ed ivi ha la grande ventura di stringere fra le braccia
Ges. Ma, in quell'amplesso di fede e di amore, egli presenta la dolorosa Passione di Ges, la scol-
pisce nel cuore della Madre a punta di spade, ma altres vi partecipa con frutti di vita eterna.
O mio Ges, la piccola anima viene a Te con una brama ancor pi ardente di quella del S. Profeta
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perch conosce tutta la tua Passione di amore e di dolore, la conosce e l'adora, la invoca, la benedice
e implora, ripetendo con amore sempre pi intenso: O Ges, dammi il Tuo Sangue per cibo, per be-
vanda, per sigillo, come vita del tempo e come vita dell'eternit! Amen!
L'anima privilegiata da Ges con grazie particolari, come il sacerdote dell'antica legge, pare intro-
dotta nel sancta sanctorum dove, nel silenzio e nel nascondimento si compiono le pi dolci manife-
stazioni dell'amore di Dio e le pi larghe dedizioni dell'anima.
Essa intende il Mistero che l'avvolge, s'immerge nella sua luce vitale e risponde ai richiami divini
con tutte le energie della volont. In un silenzio cos profondo e soprattutto nel silenzio di se stessa,
ascolta il linguaggio mistico che le addita la via delle ascensioni.
Intende che il voto di vivere nel Sangue di Ges, in un certo senso, ha un carattere pi saliente del
voto di maggior perfezione. Con questo voto l'anima si obbliga a compiere le azioni della vita, gli
impegni spirituali e quelli morali con la maggior perfezione possibile per amore di Ges. Col voto
di vivere nel suo Sangue prezioso, l'anima eleva ancor pi il senso dell'amore, impegnandosi a con-
vergere la vita dell'intelligenza, quella del cuore e dello spirito nella Passione di Ges, nel Mistero
sublime dell'infinita sua misericordia. Vivere nel Sangue di Ges, vuol dire unirsi a Ges incarnato,
crocifisso, morto, risorto per noi: unirsi a Lui per compiere i quattro altissimi atti della adorazione,
del ringraziamento, della riparazione e della impetrazione. Adorare il Padre con occhi, nel cuore e
nello spirito il riflesso delle piaghe di Ges, il mistico segno della croce formata col Sangue!
Ringraziare il Padre con la voce del Sangue di Ges, voce arcana, melodiosa, divina, operante!
Riparare le offese fatte al Padre col Sangue di Ges, offerta di valore infinito e di infinito amore,
avente gi in s la pienezza della grazia, dei meriti, della giustificazione e della santit.
Impetrare con la potenza del Sangue di Ges! Chi potrebbe resistere alle sue suppliche se ha in s
tutte le virt, tutta la potenza e tutta la forza, non solo per ottenere, ma altres per operare prodigi di
misericordia? Il voto di vivere nel Sangue di Ges non che la perfezione, la corona, il compimento
degli altri sette voti con i quali l'anima, sebbene indegna, salita grado grado nelle vie di Dio, di-
menticando se stessa ed ogni cosa terrena. Infatti, con il voto di povert, si spogliata delle cose
terrene; col voto di castit si spogliata di ogni piacere sensibile; col voto di ubbidienza si spo-
gliata della volont; col voto di amore si spogliata dell'egoismo; col voto di rinunzia si spogliata
di ogni bene spirituale; col voto di immolazione si spogliata della vita pi intima; col voto di
unione si spogliata della vita del tempo per avere quella eterna.
In questa vita sovrumana stabilito il compimento del voto. Questo voto, pi che nel mantenere un
proposito, consiste nell'accogliere la grazia straordinaria che piove dalle membra piagate di Ges
Crocifisso. Non c' nessun programma per questa via cos nuova: il programma andr svolgendosi
se l'anima stabilir la sua vita, le opere, le energie nel Sangue di Ges.
La via di questa vita la sofferenza - l'aria l'amore - la luce la fede - l'alimento la preghiera - il
sostegno la virt della croce - l'abitazione il Calvario - il ristoro, la bevanda, l'alimento, tutto
nel Sangue di Ges - il conforto il Cuore di Ges - il mezzo per avere tutto questo la preghiera -
lo scopo la santit e la meta l'unione con Dio - il fiore ultimo, il Cielo! q. 32 : gennaio -febbraio

285 - La santit compiuta dalla Passione


La santit compiuta nelle anime dalla Passione di Ges mediante l'azione dello Spirito Santo,
quindi non c' miglior mezzo per ottenerla che quello di vivere sotto la croce invocando lo spirito di
amore. E mentre quello spirito illumina, sostiene, ispira e conforta, il Sangue di Ges scorre nell'a-
nima compiendo i prodigi della trasformazione.
- Vieni e bevi - ripete Ges, invitandola a penetrare nelle sue piaghe divine, e lo Spirito Santo inse-
gna: Il Sangue della mano destra ti comunicher la semplicit, ridonando all'anima tua la purezza
immacolata; il Sangue della mano sinistra ti insegner l'umilt, scavando in te solchi profondi; il
Sangue del piede destro ti riempir di confidenza; il Sangue del piede sinistro t'insegner l'abban-
dono, e il Sangue del costato ti ricolmer di amore. Vieni e bevi! La mia mensa ripiena di calici:
essi contengono un liquore eccellente che ha la virt di sanare ogni piaga, di comunicare la forza,
la vita, la ricchezza, lo splendore, la gloria, la felicit. Vieni e bevi - [...]
I Santi hanno attratto intorno a s le anime, stringendole con provvide istituzioni accanto alla Croce
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e all'altare. Ognuno per, che sia unito a Ges, alla sua Passione e al suo Sangue, esercita nelle
anime un'influenza efficace, trascinandole verso il suo Cuore adorabile per virt della sua grazia
cooperata dai Santi desideri del loro cuore.
Ges ripete all'anima: - sarai stabilita nella mia eternit mediante la vita del Sangue. Ricorda che
l'anima, quando oppressa dal peso della propria abbiezione, deve fare pi atti di fiducia in me che
di abbattimento, poich, riposare il pensiero e il sentimento sulle proprie miserie, equivale a spro-
fondarsi nelle miserie stesse, mentre, salendo a me con la confidenza e l'abbandono, vuol dire tro-
vare le ali per volare alto, nelle regioni della grazia e della pace. -
Porter il calice delle mie sofferenze sotto la Croce di Ges: riempito del suo Sangue, diventer of-
ferta divina, impetrazione efficace e olocausto di amore. Come avviene, o Signore, che scorrendo
sulla terra, continuamente il fiume del tuo Sangue, non si vedono i frutti meravigliosi che dovrebbe
produrre? Perch non tutti conoscono, adorano e invocano questo Mistero di infinita carit? Perch
anche le anime buone non sanno vedere, comprendere, adorare questo tesoro immenso che racchiu-
de la felicit del tempo e quella dell'eternit?
Perch le anime sono attaccate alla terra, e avviene che, mentre questo fiume maestoso passa trasci-
nando con s i piccoli sassi, le foglie, le erbe poco aderenti alla terra, ci che sprofondato nel fon-
do, resta invece insensibile al passaggio dell'onda, anzi sepolto dal peso di essa?
Cos avviene delle anime attaccate alla terra e a se stesse. L'onda del Sangue, anzich travolgerle e
portarle nell'oceano della misericordia, le seppellisce ancor pi nelle loro miserie.
il castigo pi terribile [...] Prima di salire al Cielo, Ges promette lo Spirito Santo, l'altissimo do-
no di Dio. Ma altres il dono della Passione poich lo Spirito Santo estender nella Chiesa i frutti,
i meriti, la virt della Passione, del Sangue di Cristo.
Lo Spirito Santo guid gli Apostoli nella celebrazione dei Divini Misteri, nella amministrazione dei
Sacramenti e, per i Sacramenti nei quali la vita, l'essenza, la potenza della Passione, le anime
giungeranno al Mistero. La Pentecoste l'esaltazione, il trionfo, la corona della Passione di Ges.
Per la tua Divina Passione donami, o Ges, lo Spirito Santo. O Spirito Santo, introducimi nella Pas-
sione di Ges, uniscimi, consumami in essa col fuoco del tuo santo e divino amore [ ... ] q. 33 : s. d.

286 - Bevi il mio Sangue


Chi vuol conoscere, percorrere e divorare la via della mistica unione deve immergersi nella Passio-
ne del Redentore e specialmente unirsi al Sacrificio della S. Messa, immolando ad esso tutta la vita.
Voglio essere l'adoratrice segreta, l'apostola segreta del Sangue di Ges. La vita mistica nelle pia-
ghe di Ges, e invano si pensa di trovare la sua pienezza nelle contemplazioni puramente speculati-
ve. Per Crucem ad lucem! [...] Verr giorno in cui non saprai n vedere, n pensare, n amare, n
comprendere nulla all'infuori del Sangue di Ges [...] La devozione del Sangue di Ges l'istituzio-
ne pi magnifica della Chiesa, perch l'anima che la coltiva coopera efficacemente alla divina Re-
denzione [...] Se tutto il mondo raccogliesse le sue forze intorno al Mistero del Sangue sarebbe
sempre un nulla in confronto dell'eccellenza, grandezza e potenza dei beni che comunica.
Dilato il mio cuore invocando, desiderando l'immensa capacit degli spazi e lo estendo per quanto
abbracciano i secoli. Cos, o Signore, intendo di preparare l'immensa capacit per accogliere il tuo
Sangue e per dispensarlo a tutte le anime [...]. Vorrei gridare a tutti: Accorrete alle piaghe di Ges,
bevete il Sangue prezioso, consumate in esso le forze terrene, avrete la conoscenza, il possesso e il
godimento di quelle celesti! Il Sangue di Ges la salute del mondo! q. 33: s.d.

287 - Additami la via dell'annientamento


O mio Signore, additandomi la via dell'annientamento, Tu mi riporti alle prime prove ed ai primi
passi della mia vita spirituale ed io sono lieta, troppo lieta di ritornare bambina, perch ho fiducia di
ritrovare nella mia piccolezza le vie della ingenuit care al tuo Cuore perch esse danno vigore alla
mansuetudine ed alla mitezza. Ma, o Signore, in questo stato di annientamento posso rimanere sotto
la Croce? I bambini si tolgono alla vista dei grandi dolori perch non li sanno comprendere, n so-
stenere. Ebbene, o Signore, mi getto a terra e nascondo il mio volto e i miei occhi, ti seguo col cuore.
O Signore, quanto Sangue! China al suolo nel mio annientamento, sento il volto, le mani, le mem-
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bra stesse irrorate di Sangue. O mio Ges, vivere cos, rimanere cos, morire cos ricoperta del tuo
Sangue! Se potessi comparire dinanzi a te, mio Signore, mio Redentore, mio Giudice, mio Maestro,
mio Sposo, con una sola goccia del tuo Sangue divino! Quanta pace e quanta speranza mi d questo
pensiero! Come l'anima si dilata in queste grandezze del tuo amore! Come sente rinnovare in s l'a-
lacrit, la dolcezza, la soavit dei primi anni! L'annientamento fatto cos?
O Signore, esso mi spaventa e mi entusiasma, mi getta a terra e mi eleva fino a Te, minaccia la mia
distruzione e, invece, mi d la vita. Equilibra, o Signore, col tuo Sangue divino le mie forze, i sen-
timenti, gli ardori, le aspirazioni. Rinnova in me la giovinezza dello spirito, ristora il terreno dell'a-
nima mia, da' vigore ai poveri fiori, sapore e compimento ai miseri frutti; fragranza, freschezza e
soavit al povero giglio della mia purezza. Esso mi appare sciupato: le nebbie, il gelo, le intemperie,
il soffio di mille cose, e specialmente quello del mio amor proprio e della mia sensualit, gli hanno
tolto lo splendore e rapito il profumo. O Signore, nessun fiore pu riaversi se avvizzito e calpestato,
tanto meno il giglio cui basta il tocco della brezza per sfiorarne il candore immacolato.
vero, ma se io porto questo povero giglio sotto la Croce e lo ristoro con la rugiada del suo Sangue,
esso riapparir fresco e olezzante, grato al tuo onore ed al tuo amore. O mio Ges, ridona alla mia
anima la purezza immacolata attinta alle acque lustrali del Battesimo, perch possa vederti, unirmi a
Te, consumarmi per Te nella vita del tuo Sangue adorabile. Ridonami la purezza della mia infanzia,
quando tutto era luce, fiamma, bellezza, ardore intorno a me e la vita si compendiava in una tensio-
ne amorosa verso la tua misericordia e verso la tua carit.
Ridonami la semplicit, l'ingenuit di quei giorni sereni nei quali l'abbandono fluiva dalla mia nulli-
t e dalla preghiera ardente, cos l'annientamento mi far trovare la via per una ascensione pi rapi-
da. L'annientamento distrugge l'amore di Dio? Tutt'altro! lo rende anzi pi intimo e reale.
Per l'annientamento l'anima si stacca da se stessa come il pulviscolo si stacca dalla roccia ed lan-
ciato negli spazi senza pi tregua nella sua corsa: come la goccia limpida si stacca dal ghiacciaio
che la teneva avvinta e corre frettolosa al mare: come l'onda baciata dal sole si dilata, si fa leggera,
si eleva e sale a perdersi nelle alte sfere. Distaccandosi da se stessa, l'anima ripete: sono un nulla! e
questa affermazione sincera, distrugge la distanza, l'abisso che corre tra s e il suo Dio ed ella si
slancia in Lui con un abbandono ineffabile. L'annientamento mi allontana dal Mistero?
Anzi, rende l'anima pi atta a ricevere il riflesso. L'annientamento rende l'anima inoperosa? Tutt'al-
tro! esso invece un lavoro simile a quello degli scavi: ci che trova e che scopre sempre prezioso.
O Signore, sono ancora sotto la Croce e vi rimarr nell'atteggiamento della mia nullit, aiutami a
comprendere queste misericordie della tua grazia!
L'annientamento getta l'anima nell'aridit? La ricolma, invece, di beni.
Tutte le vie sono ineffabilmente ripiene di luce e di grazia purch l'anima segua la voce, la volont,
le disposizioni di Dio. Se l'anima sale abbandonata alle attrazioni dello spirito di Dio, irrorata dal-
la pioggia salutare della grazia, avvolta dalla fiamma ardente della divina carit, consumata nella
luce purissima dell'eterno amore. Ma se l'anima discende in se stessa trova correnti segrete, nascoste
e perenni come quelle che scorrono nelle viscere della terra, trova il fuoco e, con esso, la luce, il ca-
lore e la consumazione, la trasformazione. Signore, lasciami sotto la tua Croce: lascia che il mio
corpo sia sostegno ai tuoi piedi e le mie povere labbra siano a contatto del Sangue che esce dalle lo-
ro ferite. Ma sono piccola, troppo piccola! Era alta, era bassa la Croce di Ges? Non lo so.
Per me, non cerco, n seguo le indagini della Storia: per me, l'unica storia, la pi vera e reale quel-
la che Ges scrive col suo Sangue nelle anime e su in Cielo. Non sono degna di stare sotto la Croce!
S, o Signore, i titoli per essere degna della tua misericordia e del tuo Sangue sono i miei peccati!
Sono a terra come i bambini, ma l'amore batte le vie del Cielo e questo amore guida le mani a sca-
vare la mia fossa sotto la Croce di Ges. Io scavo e le mani si riempiono di Sangue, cos come la
Beata fanciulla di Lourdes, scavando nella terra, vedeva gorgogliare una sorgiva purissima e disse-
tava con quella il suo amore. Bevo il tuo Sangue o Ges, e mentre sotto i miei sguardi, si dilata e si
sprofonda la fossa riempiendosi di Sangue, ripeto: o Signore, fammi morire sotto la Croce perch il
mio corpo e la mia anima siano immersi nel tuo Sangue e trovino in esso la pienezza della virt re-
dentrice. Amen! [...] O Signore, ripeto con S. Ambrogio, rigenera in me sensi nuovi onde accolgano,
non solo il tuo sacramento, ma la virt e l'essenza del Mistero!
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O Signore Ges, rendimi degna di Te: fa che il mio corpo sia il calice del tuo dolore, il cuore, il ca-
lice del tuo Sangue e il mio spirito sia il calice del tuo amore onde sia perpetua in me la comunione
del tuo Sangue, la comunione della tua grazia, la comunione della tua vita. Amen! [...]
Vivere ai pi della Croce nel Sangue di Ges un santificare tutta la vita spirituale [...]
Fai, o Signore, che io sia la pi piccola, ma la pi perfetta goccia di Sangue del corpo mistico della
tua Chiesa [...] O Ges, riempi la mia mente del tuo Sangue onde abbia le disposizioni per ricevere
la luce del Mistero: riempimi il cuore onde abbia le disposizioni per ricevere e conservare la virt
del Mistero: riempimi lo spirito onde abbia le disposizioni per ricevere e conservare la vita del Mi-
stero! q. 34 : marzo s.g.

288 - L'anima pu arricchirsi in un istante


L'anima, la pi spoglia di virt, di meriti e di santit, pu arricchirsi in un istante e per sempre delle
dovizie celesti immergendosi nel Sangue di Ges, nutrendosi di esso, consumandosi in esso. Acqui-
sta la purezza, poich il Sangue cancella ogni peccato: la grazia, poich esso dona la vita divina di
Ges: la forza, la pazienza, la dolcezza, la carit, lo slancio per il bene, l'ardore per l'immolazione,
la virt della consumazione nell'amore ineffabile. La contemplazione della potenza, sapienza e cari-
t di Dio apporta all'anima beni immensi. Come contemplando il sole si avvolti dalla sua luce e
penetrati dal calore, cos l'anima rivolta al suo Dio, fissa in Lui, desiderosa, avida di Lui, riceve lo
splendore delle sue perfezioni. Il mio sole la Passione di Ges!
Essa mi riempie l'anima di luce sovrumana e m'incoraggia a battere l'ardua via della contemplazione:
via ardua, sublime, ineffabile ma accessibile a chi si nutre del suo Sangue prezioso. O mio Ges,
invoco il Sangue delle tue piaghe per la giovent! Essa la speranza della Chiesa, delle nazioni,
delle famiglie. Che il tuo Sangue adorabile scenda nei giovani cuori, nelle menti, nello spirito come
fiamma vivificatrice, alimento di vita spirituale, caparra di salvezza, sorgente di santit e di amore
[...] O mio Signore Ges, voglio raccogliere ad una ad una le gocce del tuo Sangue divino, mistica
rugiada che irrora la mia anima sterile e infeconda. Voglio raccoglierle nel pensiero, nel cuore, nello
spirito, nelle stesse fibre del corpo, perch rinnovata, trasformata nella mia vita, possa ascoltare il
tuo linguaggio, comprendere la sua eccellenza, corrispondere ai suoi richiami.
Donami, o Signore, col tuo Sangue, la santa ebbrezza dell'amore ed esso consumi le colpe, distrug-
ga le imperfezioni, prepari le disposizioni, rafforzi la volont, compia la santit.
Chiedo che il tuo Sangue rinnovi la mia giovinezza, mi doni l'innocenza soave dei bimbi, la purezza
dei santi a Te pi cari, di S. Luigi, della Beata Capitanio, e mi renda semplice, umile, piccola come i
fanciulli ma vigorosa, magnanima e invincibile nella virt. O Signore, Tu mi hai trattato regalmente,
chiamata a Te, per Te stesso. Come ti seguir? Come corrisponder ai tuoi richiami?
- Con una missione segreta. Portando, con la preghiera, col desiderio e coll'amore il mio Sangue
nelle anime perch siano preservate dalla colpa, illuminate, guidate, santificate. - q. 36: settembre s.g.

289 - Una sola cosa con la Croce


Una sola cosa con la Croce, col Sangue, con l'amore di Ges. L'amore non pu sussistere senza il
Sangue, n il Sangue pu attingersi altrove che sotto la Croce di Ges.
La Croce il sostegno dell'amore, e la sorgente del Sangue dunque il centro della vita.
Finch l'amore ideale, fatto di speculazione, di slanci, di sentimento, resta comune, limitato, ordi-
nario; quando sgorga dal dolore, dalla croce, dalle pene, dalla tribolazione; quando domina lo stesso
dolore, allora sale purissimo, perfetto, efficace a Dio.
- Ascolta, figlia mia, una grande verit. Questo amore non consiste in un godimento sensibile, in
uno slancio di fervore, in una elevazione soave, ma nella forza della volont che trae dal dolore la
virt soprannaturale della fede. Internamente il tuo spirito intende quello che nessuna parola sa
esprimere: anche in questa intima comunicazione l'anima ama purissimamente poich non cerca il
godimento sensibile ma l'unione alla mia volont. la perfezione dell'amore. - q. 36 : settembre s.g.

290 - Sulle rovine, il mio Sangue


- Contempla la rovina di una immensa citt. Rovina di templi, di edifici, di oggetti, d'ogni cosa. Se
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ti si dicesse: Ripara! sarebbe un assurdo. Ascolta. Un'anima in peccato mortale ha in s una rovina
maggiore di quella rappresentata dallo sterminio di mille citt. Chi potr ripararla? In qual modo?
Ebbene, figliuola, t'insegno il segreto: Portando su quelle rovine il mio Sangue onnipotente. -
q. 36 : settembre s. g.

291 - Se attingi alla misericordia del Sangue


- Guarda intorno alla natura: se potessi liberamente servirtene, ti basterebbe l'aria, la luce, il fuoco,
l'acqua, tutto ci che la terra produce, racchiude ed offre? Ti basterebbero gli spazi del cielo, le
estensioni dei mari, il giro dei secoli? Avrai ben di pi se attingi alla misericordia del mio Sangue:
in esso sazierai ogni brama, avrai godimenti ineffabili e ricchezze sterminate nel possesso della
beatitudine eterna -. q. 36: settembre s.g.

292 - Il Regno mio la Passione


Il Cielo della mia anima il Mistero, il regno mio la Passione di Ges; il mio cibo la mia bevanda,
il suo Sangue; la mia abitazione, il Calvario; la ricchezza, la Croce; il mio desiderio, il patimento; la
mia delizia, il sacrificio; tutto questo, per, se la grazia di Dio mi assiste. q. 36 : settembre s.g.

293 - Con le rovine della propria miseria


Pensa se uno dei templi pi famosi crollasse, seppellendo e distruggendo tanti tesori! Che sarebbe la
rovina delle pietre in confronto di quella dell'arte? Chi pu dire la capacit, la perfezione dell'intel-
ligenza, del cuore e dello spirito nello stato perfetto? L'uomo, a poco a poco, per virt della Passio-
ne, del Sacramento, del Sangue, della grazia pu intuire qualche cosa delle antiche bellezze, ma le
ritrover in cielo se, fedele alla mano del Divino Artefice, con le rovine della propria miseria sapr
lavorare l'edificio della propria santit. q. 36: settembre s.g.

294 - Ti presento il Calice del Cuore


Dove attinger, o mio Dio, l'ispirazione, la grazia, la parola, per celebrare i tuoi benefici?
O mio Signore, il Salmista, divinamente ammaestrato, rispondeva alle tue misericordie, presentan-
doti il Calice della Redenzione. Anch'io ti presento il Calice misterioso ripieno, ricolmo, traboccan-
te di Sangue: ti presento il Calice vivo, reale, santissimo del Cuore di Ges, sorgente inesauribile di
amore. Esso ti soddisfer per tutti i miei debiti e attirer sul mio cuore nuovi doni e nuovi aiuti.
Non possiamo salire a Dio con la gratitudine se prima non siamo giunti a Lui con l'amore.
Esso prepara la via per tutte le espansioni e dalla sua pienezza dipende l'intensit della riconoscenza
[...] q. 36 : settembre s.g.

295 - Contempla la mia Croce...


- Ti riempie di entusiasmo il solo pensiero della gloria che i Santi hanno anche su questa terra?
Contempla la mia Croce, la mia Passione, la mia immolazione: essa si svolge sull'altare del mondo,
ha per padiglione i cieli; avvolta dalla luce del sole, ha per addobbo le meravigliose bellezze della
natura, mentre la musica sale da ogni anima e la gioia infinita, sensibile, immortale scende nello
spirito con la virt del Sangue. Cambieresti queste intime soavit con il godimento pi completo
delle grandi, solenni, e sacre festivit della terra? - q. 36 : settembre s.g.

296 - Gloria e beatitudine


In Cielo l'anima avr una gloria e una beatitudine corrispondenti alla partecipazione avuta alla Cro-
ce di Ges. L'anima che si unita a Lui in questa vita a traverso le sue piaghe sanguinanti, acquista
in Cielo il riflesso della luce che sgorga dalle ferite gloriose.
L'anima, immolata con Lui e per Lui, godr degli stessi suoi trionfi. q. 36 : settembre s.g.

297 - In cielo la Croce sar il trofeo dell'amore


Mettendoti a pi della Croce tu segui Ges nella sua umiliazione, nel suo dolore, nel disprezzo, nel-
le angosce della sua Passione, poich il mondo continua il suo odio verso la Croce. Ma osserva:
quel segno non resta nascosto, n sempre disprezzato sulla terra. Esso viene collocato al di sopra di
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tutte le cose e spesso lo vedi sui pinnacoli dei templi e sulle pi alte vette dei monti.
Naturalmente anche l'anima sale la via della vita con la sua croce. Ma pensa in cielo dove la croce
sar il trofeo dell'amore; attorno ad essa saranno le anime pi amanti, quelle che seppero rivestirsi
del sacro paludamento del Sangue, rivestirsi di esso e vivere nel dolore, di amore. q. 36: settembre s.g.

298 - Il fine della mia vita


O buon Ges, il fine della mia vita la salvezza dell'anima mia, la corrispondenza alla misericor-
dia del tuo Cuore, alle infinite attrazioni del tuo Sangue.
Il fine della mia vita ancor pi sublime: la santit raggiunta nella vita religiosa: la consumazione
di tutta me stessa nel Mistero del tuo Sangue. q. 37: 6 novembre

299 - I talenti pi preziosi della vita


O mio Ges, la parabola dei talenti ha dilatato in me il senso della responsabilit e quello della mia
infedelt. Debbo confessare che Tu mi hai dato, non un talento, n due, n cinque, ma dieci, mille,
un numero infinito di talenti, perch il dono del tuo Sangue, l'attrazione in esso, la virt che mi par-
tecipa, i meriti che dona, costituiscono i talenti pi preziosi della vita del tempo e di quella dell'eter-
nit. q. 37: 6 novembre

300 - Mi sono rivestita della veste del Sangue


Facendo oggi la via Crucis, ad ogni stazione ho invocato che il Signore applicasse all'anima mia le
oblazioni della sua misericordia. Contemplando Ges, spogliato delle sue vesti, chiedo per i meriti
di tanta umiliazione di essere spogliata della mia natura, del mio carattere, della mia vita umana ed
Egli, Ges, con un atto della sua incomprensibile bont, mi offre la sua santissima veste intrisa del
Sangue della flagellazione e m'incoraggia a ricoprire con essa tutta la mia indegnit.
O mio Ges, stamane, non sapendo come presentarmi a Te perch tanto piena di peccati, di ingrati-
tudine e di responsabilit, ho trovato la via della confidenza: mi sono rivestita della veste mistica
del tuo Sangue: oggi, dopo un giorno di penetrazione n tuoi divini giudizi, nel castigo della morte e
del giudizio, Tu mi offri la tua stessa veste che ricopre le tue membra divine e mi ripeti con incom-
prensibile generosit: se ti dessi anche la mia spoglia e la mia vita? Sembrano doni incredibili, ep-
pure Ges pronto a darli ad ogni anima appunto perch la sua misericordia infinita.
O Ges, Ti adoro, Ti ringrazio, Ti benedico: non voglio di pi: stringo al mio cuore la tua veste in-
sanguinata e mi reco con questo tesoro ai pi della Vergine. Ella mi renda pura e degna di indossarla,
m'insegni il valore e l'uso onde, avvinta ai Misteri della Tua Passione, partecipi, o Ges, a quelli
della misericordia per me e per le anime che Tu hai redento e vuoi salve.
Bacio in ispirito e con tutto l'ardore della vita questa adorabile tunica che gronda del tuo Sangue e
Ti supplico, o Ges, per quel Sangue divino, fammi pura, fedele e santa. Amen! q. 37 : 8 novembre

301 - Rivestiamoci del Sangue


Mi presento a ricevere Ges recando tra le mani la sua veste insanguinata, cos come un povero por-
terebbe tra le mani un manto regale. Ma se la donna del Vangelo al solo toccare la veste di Ges ri-
san dai suoi mali, che sar della mia povera anima che bacia e stringe a s questo suo paludamento,
ornato, impreziosito dal tuo Sangue? Mi sembrato vedere Ges chino sulla povera creatura con le
tenerezze di una madre. Che fa una madre? Prende fra le braccia il suo bambino e lo bacia, lo ab-
braccia, lo accarezza, se lo stringe al seno, gli parla, gli domanda mille cose, gli fa mille promesse e
tutte di amore. E poi, quasi a formare una cosa sola col suo tesoro, lo avvolge in uno scialle prezio-
so, avvolgendo cos, tra la seta e l'oro, tra i ricami e le iridescenze, la sua piccola creatura nel pi
puro e santo poema del vero amore. Cos ha fatto Ges con la sua piccola figliuola: Egli l'ha avvolta
nella sua veste e l'ha stretta a s, partecipandole una bellezza e una ricchezza insuperabile.
Ma ancor pi. Rimanendo la piccola anima dinanzi a Ges, semplice, docile, piccola, ma pura per il
contatto con la sua santa Umanit, Egli l'ha avvicinata al suo Cuore e, mentre le sue mani adorabili,
grondanti Sangue, risanavano tutte le piaghe della piccola creatura, infondevano altres in essa una
vita novella con le impressioni delle stimmate adorabili. Intuivo cos il Mistero della oblazione del
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Sangue. E comprendevo che la creatura, la quale contempla con fede questo Mistero, si salva sicu-
ramente; quella che lo invoca, si santifica; quella che si nutre di Sangue, si arricchisce in modo in-
concepibile. E sentivo fluire dal Sangue di Ges le forze nuove per una vita rigenerata. La piccola
anima poteva cos accostarsi alla Croce, librarsi accanto alle piaghe, penetrarvi profondamente e vi-
vere in esse. O soli fulgenti di eterna bellezza! O mistiche sorgenti di sovrumana bellezza!
O inconcepibili altezze della divina misericordia! Le oblazioni del Sangue di Ges!
Ma accostiamoci al Mistero della Circoncisione, gettiamoci a terra accanto a Ges nell'Orto degli
Ulivi, stringiamoci alla colonna, alle sue braccia straziate, ai suoi piedi rigurgitanti del Sangue pre-
zioso; stringiamoci al suo Cuore squarciato, profondamente ferito e beviamo a dismisura l'onda ri-
generatrice. Beviamo a saziet, e il divino alimento raddoppier la sete e l'amore; beviamo per noi e
per gli altri: per i fedeli e per gl'infedeli, per i giusti e per i peccatori, per i Santi e per Ges.
S, beviamo per dissetare la sete di Ges, perch quanto pi le sue oblazioni sono abbondanti, tanto
meglio appagano la sua sete di amore. Beviamo il Sangue di Ges, prostrati a terra, umilmente, de-
votamente, santamente. Rivestiamoci del Sangue di Ges, con fede, con speranza, con amore.
Uniamoci al Sangue di Ges con tutte le facolt dell'anima, con le energie del cuore, con i desideri
della vita. Contempliamo il Sangue di Ges che scende dal Cielo pi vivido, fulgente e inebriante
della luce, e sale dalla terra recando al trono di Dio l'essenza della nostra povera vita umana, rivesti-
ta de' suoi meriti, de' suoi doni e delle sue misericordie infinite. q. 37 : 9 novembre

302 - Il Cuore, trofeo della divina carit


Per la virt, per la potenza, per la grazia, per i meriti del tuo Sangue prezioso, raccolto nella mia
piccola anima, ripara, conforta, addolcisci le amarezze, le ferite e i patimenti del tuo Cuore Santis-
simo. Io contempler questo trofeo della tua divina carit con umilt profonda e vivissimo amore:
fermer la mia stanza in Te, accanto a queste tue pene, mi rifuger in queste caverne auguste dalle
quali la tua misericordia fa scaturire la vita delle anime, la vita del mondo e quella del Cielo.
Sii adorato, benedetto, compatito, amato, riparato nelle tue oblazioni di morte, o dolcissimo, beni-
gnissimo mio Signore! Intorno al tuo Cuore scaver solchi profondi come intorno ai grandi castelli
e vi porter il tuo Sangue adorabile. Ah! se le anime vorranno ancora giungere a Te, offenderti, tra-
dirti, se la mia anima cattiva e ingrata tenter ancora ribellarsi a Te, venga impedito l'accesso e, tra-
volti tutti, immersi nell'onda purificatrice e redentrice del Tuo Sangue divino, perdendo in esso la
vita dell'orgoglio, della sensualit e della volont, possiamo riacquistare quella della purezza,
dell'umilt, della carit per giungere a Te pieni di grazia e di amore, gloriosa conquista della Tua
oblazione di morte! [...] O Signore, sono tua da tutta la vita, ma giammai come ora ho inteso che co-
sa voglia dire essere tua per il Mistero del Tuo Sangue divino.
Ebbene, rispondo oggi a questo richiamo del tuo Cuore, sepolta in esso, nella ferita pi profonda,
rimanendo col desiderio e con la volont, per tutta la vita, nell'atteggiamento di raccogliere l'ultima
stilla del tuo Sangue divino; intendo, o mio Ges, di consacrarmi perpetuamente ad esso come vit-
tima della Tua oblazione di morte, piccola vittima segreta, intesa ad adorare, invocare, benedire, lo-
dare e partecipare a tutti il Tuo Sangue prezioso. q. 37: 1 o novembre

303 - Tenere aperta l'anima alle predilezioni


Non so se la Maddalena, prostrata ai pi della Croce di Ges, abbia potuto baciare i piedi santissimi
e posarsi con l'abbandono del dolore e dell'amore su quelle piaghe grondanti Sangue.
Certamente ella si avvinse alla Croce, e le mani, il capo, la persona, tutto fu bagnato di Sangue, an-
che le labbra, gli occhi, la fronte, il volto! Nello stesso atteggiamento, invocando lo stesso fervore e
lo stesso amore, mi presento a ricevere Ges. C' accanto a me, sopra di me la Vergine SS. e c' pu-
re Giovanni nella persona del Sacerdote che rinnova, celebra e distribuisce i Divini Misteri.
Se il mondo pensasse e gustasse la profondit, la sublimit, la grandezza di simili splendori!
Se entrando nella casa di Dio e avvicinandosi all'altare o assistendo alla S. Messa, fosse animato
dallo spirito di fede e contemplasse quello che la mia povera anima contempla e adora!
La contemplazione visione, l'adorazione amore e tutto questo, sublimato dalla fede, diventa vita
spirituale, vita soprannaturale, vita di luce, di grazia, di verit, di santit.
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Abbi piet di me, o Signore, insegnami le tue vie e sostienimi nella tua vita.
Ai piedi di Ges, in casa del Fariseo, la Maddalena ebbe il perdono dei peccati; ai pi della Croce
ebbe le sovrabbondanze della redenzione nella vita di unione e di santit; ai pi di Cristo risorto eb-
be la caparra della vita eterna con il dono dell'apostolato. Vivere ai pi di Ges, ai pi della sua Cro-
ce, ai pi del suo Tabernacolo, vuol dire tenere aperta l'anima alle predilezioni del Redentore e rice-
vere successivamente i doni sublimi della penetrazione nel Mistero, dell'unione alle sue oblazioni,
della consumazione nella sua divina carit. Non c' atto di culto tanto gradito al Cuore di Ges co-
me quello di contemplare la sua Passione, adorare il suo Sangue, invocarlo, immergersi in esso per
diventare strumento delle sue divine misericordie. q. 37: 11 novembre

304 - Per vivere nel Sangue, bisogna essere puri


Il Sangue adorabile la guida, la forza, l'aiuto, la luce, la porta reale e magnifica per cui la piccola
anima entra nei segreti del Re a contemplare e gustare le meraviglie della vita soprannaturale, della
vita mistica. Per entrare o vivere in quel Sangue, che costituisce la vita del corpo mistico della
Chiesa, bisogna essere puri. Ogni elemento pu concorrere alla formazione del sangue, ma quale
purificazione prima di essere trasformato in materia cos essenziale dell'organismo!
Cos della povera anima: per diventare la piccola goccia del Sangue di Ges, per vivere in Lui e cir-
colare nel corpo mistico della Chiesa, deve essere piccola, pura, viva: piccola fino ad annientarsi,
pura fino a perdere forma e consistenza, viva per essere facilmente trasformata in calore. Con que-
ste disposizioni, o meglio ridotta l'anima alla massima semplicit, accoglier semplicemente, quasi
naturalmente l'impulso della grazia che la guider nella vita intima di Ges, nella vita della sua
Chiesa, de' suoi Sacramenti, della sua volont e della sua misericordia.
Essa potr vivere cos nelle intimit del Cuore, salire fino alla pupilla, palpitare nelle labbra, fluire e
rifluire col ritmo della vita mistica in manifestazioni ancor pi ineffabili di vita eterna. Ma guai se la
piccola goccia di Sangue accoglie il pi piccolo atomo, sia pure invisibile, di materie impure!
Guai se essa vive a contatto delle corruzioni della terra! Quante sublimi verit e quanta efficacia
nelle immagini che attraggono l'anima e che la riempiono di stupore e di commozione!
Immagini che non si possono nemmeno tradurre, poich chi saprebbe intendere il mistero dell'amo-
re di Ges, la sua degnazione infinita nel far intendere che Egli stesso vivr nella piccola goccia,
che in essa stabilir il suo dominio, che il suo Cuore, le sue labbra, le sue pupille manifesteranno la
loro vita per mezzo della stessa goccia meschinissima?
Intendo per che Ges, tanto pi perfettamente vivr in me quanto pi perfettamente vivr nel cor-
po mistico della Chiesa, che scorrendo nel corpo mistico di Ges, a contatto delle altre gocce, la
piccola goccia di Sangue potr compiere un apostolato segreto, ma attivo e fecondo e la perfezione
di questa vita sar ottenuta e rassodata per mezzo della mortificazione, del nascondimento e dell'iso-
lamento. Devo perci scegliere ci che costa di pi, ci che riesce ingrato, gravoso, penoso: sceglie-
re il ritiro per quanto compatibile con i miei doveri, perfezionare la povert dello spirito, la purez-
za del pensiero, la finezza della rettitudine. Comprendo poi che la purificazione, la preghiera, il la-
voro, il dolore, l'aridit, le pene, le prove, i sacrifici, le elevazioni, i richiami, i simboli, le immagini
sono come altrettanti gradini per mezzo dei quali l'anima condotta al Signore.
Sugli ultimi gradini della mistica scala il Signore la prende tra le braccia per elevarla, con la sua
grazia e col suo amore, nel regno della luce e della sua vita divina. g. 37: 12 novembre

305 - I mistici sponsali


Tra Ges e l'anima ora un flusso e riflusso di amore. L'anima riceve Ges, Ges accoglie in se
stesso l'anima e nell'accoglimento reciproco, un crescendo di vita soprannaturale, di vita mistica,
di vita di unione. Comprendo che, quanto pi profonda sar la mia vita in Ges, tanto pi reale ed
efficace sar la mia unione al corpo mistico della Chiesa. Quali pensieri! Quale profondit! Quale
altezza di Mistero! Il Sangue di Ges mi rivela tutte le grandezze della sua vita umana e dispone
l'anima a ricevere il riflesso ed a godere la virt dei Misteri della sua vita divina. Comprendo che
l'anima che riceve Ges nel Sacramento dell'Altare e si abbandona a Lui con atto di perfetto amore
diventa la goccia del suo Sangue. Non lo ha detto Lui, il Maestro?
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Chi mangia la mia carne e beve il mio Sangue, rimane in me e io in Lui (Giov. VI. 57).
Allora effettivamente pu dire di essere rigenerata, e si verificano le parole dette da Ges a Nico-
demo: Dio ha cos amato il mondo da aver dato il Figlio suo unigenito, affinch ogni credente in
lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Allora si compiono quelle di S. Paolo: Con Cristo son
confitto in Croce: e vivo non gi io, ma vive in me Cristo.
Allora, piccola ma reale goccia di Sangue di Ges, sono nuovamente da Lui trasformata per il bene
dei fratelli concorrendo alla formazione del corpo mistico della Chiesa.
Il Sangue inizia, sviluppa e mantiene la vita fisica; esso d il movimento alle labbra, alla mano, al
piede, al cuore, l'accento alla parola, i fulgori alle pupille, lo slancio al pensiero. Il Sangue di Ges
inizia, sviluppa e mantiene la vita mistica; esso dilata il pensiero, accende il cuore, illumina la men-
te, rende visibili e sensibili le cose eterne nel godimento della grazia, nell'accoglimento della verit,
nello struggimento dell'amore. Il Sangue di Ges celebra realmente con l'anima i mistici sponsali
nella effusione della pi larga e generosa carit.
E la povera piccola anima tutta confusa, commossa dalla sovrabbondanza dei beni celesti, incapa-
ce di esprimere la grandezza delle divine misericordie. Consacrando la mia misera vita al Sangue di
Ges, credevo di offrire dei doni, mi sono trovata invece in mezzo alle sue dovizie pi meravigliose;
credevo di rinunciare a qualche cosa, ho trovato invece il mio Tutto; credevo di raggiungere la meta
di tanti sospiri, ho visto, invece, aprirsi una via nuova, larga, fulgida; credevo di compiere un dove-
re, invece ho compreso che si effettuato il desiderio di Ges; credevo di stringermi alla croce, in-
vece mi son trovata immersa nella luce, nella grazia, nella carit, nella santit del mio Dio!
O misteri di Ges! O bont, o misericordia, o dolcezza, o potenza del suo Sangue!
Esso non solo avvolge il cuore con un mistico anello di Sangue, ma mi riempie di Sangue gli occhi,
le mani, il cuore, mi inebria, mi toglie la parola, la conoscenza, il senso umano e mi d l'intuizione
delle cose divine, l'adesione ad esse, mi sprona e mi trattiene, mi vuota e mi riempie, mi toglie ogni
luce e mi d la luce nella tenebra, mi sazia e nello stesso tempo acuisce la sete, mi ricolma di dol-
cezza e mi fa considerare come elementi necessari per la nuova vita soprannaturale tutte le pene e le
sofferenze; mi sprofonda poi nell'abisso della mia miseria per elevarmi, come la piccola goccia
sperduta nell'oceano, per il bacio del sole, fino agli alti spazi celesti. Inebriata dal Sangue adorabile
di Ges, depongo ai pi della sua Croce i miei propositi, umili e semplici ma indirizzati allo scopo
di tenere l'anima sempre pronta e aperta ai richiami della grazia. q. 37 : 13 novembre

1929
306 - L'unico ristoro fu il Tuo Sangue
Hai veduto che l'unico ristoro nel cammino aspro e triste, l'unica bevanda, l'unica luce, l'unica spe-
ranza fu il tuo Sangue divino, prezioso, adorabile, potentissimo, sceso in me con la virt e le dol-
cezze della vita superna [...]. O Sangue di Ges, come sei potente, amabile, soavissimo! quanta pace
infondi nelle anime, quante armonie dischiudi allo spirito, di quanti tesori non riempi il cuore!
O Tesoro il pi prezioso e, apparentemente, il pi negletto! O pegno di amore ineffabile, o sorgente
di chiarissima luce, o ministro di grazia, di dolcezza e di tranquillit, scendi nell'anima mia e ispira
il canto dell'abbandono, il magnifico canto che dal cuore e dal labbro sale con l'amore fino al cielo.
q. 38: 22 marzo

307 - Le anime vivono per virt del Sangue


Il segreto della mia forza e della mia resistenza nel dolore tutto nel Sangue di Ges [...]
O Sangue di Ges! O potenza, o grandezza, o misericordia del mio Dio!
Prostrata ai pi della tua Croce, dilato la fede, la speranza, l'amore; dilato la mente, il cuore, lo spiri-
to e accolgo e raccolgo quanto pi posso del tuo Sangue adorabile e lo verso cos a piene mani, con
grande fiducia, con grande gioia nel cuore della tua giustizia divina. q. 38 : 22 marzo

308 - Lo smarrimento dell'anima nelle vie di Dio


Non illusione la parola di Ges. Aprimi l'anima, o sorella, o amica, o sposa e verr a rinnovare in
te la mia immolazione. La S. Comunione non immolazione?
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E quell'immolazione divina non rinnova nell'anima la Vita, la Passione, la Morte del mio Ges?
E rinnovando nella povera anima questo Mistero sublime, non pu espandervi ancora le pi larghe e
profonde testimonianze di amore? E se Ges compie un Mistero, non pu concedere che l'anima
gusti, comprenda e contempli i riflessi di questo Mistero di amore? cos che intendo, che amo, che
adoro, che invoco, che sento e gusto e canto il Mistero del Sangue di Ges!
vero, ricevendo Ges in me ricevo la sua Divinit, la sua anima, il suo Corpo e il suo Sangue.
Credo a questo Mistero, credo e darei la vita per attestarlo. Ma credo ancora che Ges, entrando in
un'anima, le si svela come vuole, la attrae con speciali richiami, la fissa su quegli splendori che Egli
crede meglio, la immerge, la nutre, la riempie della virt ineffabile del Mistero, cos che l'anima
stessa si vede e si sente orientata verso di esso da dover abbandonarvisi totalmente come non ci fos-
sero altre vie, altri segni, altri mezzi, altri splendori pi dolci, vitali e sublimi.
So che, pur credendo di dire cose nuove, non ripeto che quelle gi manifestate altre volte sotto l'im-
pulso dell'amore. So per che, nonostante la mia debolezza, le infedelt, i dolori, le prove, le vicen-
de, le distrazioni della vita, la povera piccola anima sempre pi unita a Ges, al Mistero della sua
Passione, del suo Sangue; che anzi, quel Sangue la luce dell'anima, il suo sospiro, il cielo in cui
spazia, l'onda a cui si abbandona, la voce che la guida, il sorriso che la ricrea, la forza che la sostie-
ne e la trasporta verso lidi remoti, fulgenti di bellezze sovrumane.
Ges dunque orienta questa sua piccola anima verso le sue Piaghe adorabili e verso il suo Sangue
divino, la inebria del mistico sapore, la inabissa nel Mistero e fa che si smarrisca per le vie spaziose
della sua misericordia infinita. Oh! come consolante, giocondo e ineffabile lo smarrimento dell'a-
nima nelle vie di Dio! Potessi, o Signore, perdermi in queste vie, e non ritornare mai pi sui passi
della mia povera vita umana! Perdermi negli splendori del Mistero, nei segreti del tuo amore, nei
reconditi disegni della tua volont! Potessi, almeno purificare il mio spirito, elevarlo, santificarlo a
contatto delle tue misericordie di amore! Potessi, se non intuire, adorare in ispirito e verit le opera-
zioni ascose del tuo Sangue divino! il tuo Sangue che mi riempie di ardore, che suscita in me de-
sideri sempre pi accesi e audaci, che mi fa sperare contro ogni speranza, che mi fa vivere in un re-
gno di giustizia e di pace e mi preludia il santissimo regno dell'amore.
O Sangue di Ges, sii benedetto, adorato, glorificato! Tu compi nelle anime, nella mia poverissima,
arcane meraviglie. Sento che la tua virt mi ricrea, rigenera in me sensi nuovi, energie soprannatu-
rali, palpiti, sospiri, abbandoni: sento che Tu mi dai una vita sovrumana, quasi lo spirito fosse libero
dalla schiavit del peccato. O Sangue di Ges, sii benedetto, sii glorificato!
Se tutti conoscessero la potenza della tua virt! Essa investe l'anima e vi toglie non solo il peccato,
ma altres ogni reliquia del peccato ed ogni conseguenza e, nello stesso tempo, ripara le offese fatte
al Padre, ripara le offese fatte a Ges e allo Spirito Santo, ripara il tempo perduto, riconquista le ric-
chezze spirituali trascurate, ricompone la vita nella sua pi perfetta essenza e la ordina secondo i di-
segni amorosi della Divinit. O Ges, lasciami dire quello che intendo attraverso questa corrente di-
vina di amore. dottrina che nessuno pu essere certo della propria predestinazione e io rispetto e
venero tale affermazione. Ma non pur vero quello che ho compreso sotto la tua Croce, immergen-
domi nel tuo Sangue, nutrendomi di esso, consacrandomi tutta alla sua gloria, che vivendo nel tuo
Sangue ho il pegno pi certo della mia predestinazione? Quanta luce scende dal Sangue a illuminare
questa verit! O virt eccelsa del Sangue del mio Ges, perch non mi dato comprendere, rivelare
e partecipare a tutti le tue meraviglie ineffabili? q. 38 : 23 marzo

309 - O Mistero augusto


O Ges, povera e miserabile creatura qual sono, mi affido, mi consacro e mi immolo al Tuo Sangue
prezioso. Esso la mia redenzione copiosa, il mio talamo, il mio sostegno, il mio patrimonio ine-
sauribile. Il tuo Sangue la mia vita ed esso opera in me le meraviglie degne del tuo amore.
E come il Sangue inizia, svolge e mantiene misteriosamente la vita umana, cos, o Signore, com-
prendo che il tuo Sangue divino, sparso per me sulla Croce e che io raccolgo ai tuoi piedi, questo
tuo Sangue adorabile inizia, svolge e mantiene in me la vita soprannaturale. Il sangue d fulgori alle
pupille, movenze al labbro, soavit alla voce, slancio, vigore e maest alle azioni umane.
O Signore Ges, quanto pi fulgore d il tuo Sangue alle pupille della mia anima, quale estensione
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non d esso all'impeto del cuore, all'ardenza dei desideri, all'intensit dell'amore!
il tuo Sangue che suscita le generose dedizioni, che svela gli orizzonti della verit, le dovizie della
grazia, le arcane sublimit dell'ascensione e dell'unione profonda.
Il tuo Sangue, o Ges, inizia, svolge, mantiene e corona la vita mistica dell'anima.
Se i Santi hanno raggiunto la perfezione toccando le vette dell'amore, perch furono mistici del
Sangue di Ges! Se la mia povera anima sente e gusta le arcane dolcezze della vita immortale,
perch vive nel Sangue di Ges. O Mistero augusto! O dovizia inesauribile!
O vincolo possente che ci rannodi all'eterna vita! q. 38 : 24 marzo

310 - Ci hai redenti nel tuo Sangue


Dammi, o Signore, il senso delle tue ispirazioni di misericordia onde canti le grandezze, le meravi-
glie, la potenza, la virt, la sublimit del tuo Sangue adorabile. Dammi, o Signore, lume all'intelli-
genza, slancio al cuore, energia allo spirito, perch tutto s'inchini al verbo ineffabile del tuo Mistero
di amore. Immergimi, o Signore, nell'onda purissima del fiume regale ch'io vedo discendere dalle
altezze dei Cieli e fa' ch'io attinga da esso la vita nuova, la vita vera, la vita eterna.
O irresistibile potenza che domini il mondo, le anime, e comprendi i misteri pi eccelsi della sua
bont inesauribile; o potenza divina del Sangue di Cristo, traimi dietro la vestigia della sua suprema
volont, entra in me con la pienezza del tuo dominio, piega ogni palpito, ogni fibra ai disegni della
tua provvidenza amorosa, vincimi, annientami, consumami in Te, per Te, nel pi segreto, con frutti
efficaci per le anime, con mirabili trionfi per la sua gloria.
O mio Ges, vorrei superare tutte le anime nello slancio, nella sublimit, nella generosit di questa
dedizione amorosa. Immolami per il tuo Sangue adorabile, consumami in esso, nel modo pi degno
dopo che l'anima avr intuito il suo linguaggio profondo e accolto la sua grazia di salute e di santit.
O Sangue del mio Dio, Tu sei il medicamento per le mie piaghe, la luce che scaccia ogni tenebra, il
cibo che ristora e rinvigorisce, il sostegno che avvalora, la guida che conduce a meta eccelsa, il bal-
samo che addolcisce ogni pena. Tu sei il palpito, il cuore, la vita del mio Dio!
O Sangue di Cristo, o bevanda deliziosa, che inebri lo spirito e lo elevi nelle mistiche contempla-
zioni; o cibo divino, che hai in te stesso tutte le dolcezze della vita soprannaturale; o comunione
ineffabile che ti compi nel segreto dell'anima facendole gustare visioni sovrumane; o Sangue di Cri-
sto, sii benedetto, adorato, glorificato nei secoli eterni. Io non voglio ripetere altra parola, n ricer-
care altre verit, n desiderare altro gaudio perch il tuo Verbo parola sostanziale, in esso sono
raccolti tutti i tesori della sapienza, della misericordia e della bont e in esso pure la sorgente e il
centro di ogni consolazione. Il Sangue del mio Ges la medicina miracolosa che guarisce ogni
malattia morale e spirituale: guarisce la superbia, la sensualit, la tristezza, fa scomparire la debo-
lezza e l'incostanza; d il senso della pace ineffabile e la forza e la grazia per compiere in tutti gli
istanti, e con fervore crescente, i doni della perfezione religiosa. L'anima rivestita di Sangue! chi
pu dire, o Signore, l'eccellenza di questa misericordia? Con quali accenti infuocati, con quali la-
grime di amore la celebrerebbero i Santi? Dammi, o Signore, i sensi umili, devoti, arcani, degni di
cos eccelso dono. Ahim! quanto piccola, meschina, indegna l'anima mia di cose tanto sublimi!
L'anima rivestita di Sangue! O Ges, dicci piuttosto che il tuo Sangue adorabile riempie un solco
profondo, che d vita al nulla, che opera la pi sublime creazione.
Nessuna frase, nessuna idea, nessun concetto risponde a questo grande atto di amore.
L'anima alle porte del Mistero! L'anima assetata di Sangue e si presenta a Ges con la pi viva
fiducia di riceverlo abbondantemente nella Santa Comunione. Il Sangue di Ges accolto in me, pe-
netrato non solo nelle fibre delle membra, ma nella vita del pensiero, in quella della volont e in
quella dell'amore la pi efficace preparazione all'incontro di Ges nel momento della morte. Essa
togliendo la scoria del mio fango, offrir a Lui tutta la ricchezza del suo dono divino. Il Sangue di
Ges costituisce la vita e il movimento, l'attrazione, l'espansione, la dovizia, la potenza, la forza, la
luce, la bont, la misericordia del suo Cuore santissimo. O doni sublimi! O misteriosi segreti della
sapienza celeste! O splendori di eterna vita! Come rendere ininterrotto l'accoglimento del Sangue
del mio Ges? Interrompendo ogni relazione naturale, umana, sensibile con la vita terrena, nobili-
tando e santificando tutti i doveri che essa impone. Come proseguire nel cammino misterioso delle
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attrazioni divine? Con la virt della confidenza e dell'abbandono.


Dammi la grazia, o Ges, di raccogliere dal tuo labbro i canti gloriosi del tuo Sangue Divino.
Ma con quali espressioni li potr ripetere?
Chi mai sa concepire la grandezza, la potenza, l'espansione, lo splendore di un tal dono?
O Ges, Tu hai detto che sei venuto ad accendere il fuoco sulla terra.
Il Sangue adorabile il fuoco che accende, infiamma, consuma e trasforma le anime. Dammi, o Ge-
s, questo fuoco divino. Tu hai detto, o Ges: Chi ha sete venga a me e beva.
Il tuo Sangue la sorgente inesausta dell'acqua pura, fresca, inebriante, che ristora, vivifica, feconda
e porta alla vita eterna. Dammi, o Ges, quest'acqua deliziosa. Tu hai detto, o Ges: Quando sar
sospeso sulla Croce, trarr tutti a me. L'attrazione esercitata dal tuo Sangue divino che esce dal-
le innumerevoli sorgenti delle tue piaghe santissime. O vita sovrumana!
Se conoscessimo i tesori racchiusi nel Sangue di Ges! Non cercheremmo nella vita altra luce, altro
conforto, altra speranza, altra gioia, altro amore; tutta la vita si sprofonderebbe in questo abisso di
misericordia, non desiderando che annientarsi in esso. Il Sangue di Ges tutto a mia disposizione!
Non posso parlare alle anime, convertirle a Ges? Porter ad esse il suo Sangue prezioso.
Non posso recarmi nelle terre infedeli, nei deserti lontani, in cerca di anime?
A tutto, per, dovunque e sempre posso partecipare la virt del Sangue di Cristo.
Adorando il Sangue di Ges, facendo mia dimora in esso, compio tutti gli atti di culto, assecondo
nella forma migliore i desideri di Ges, corrispondo ai suoi disegni di misericordia, mi getto al pas-
saggio di una corrente impetuosa per essere trasportata in seno a Dio!
O Sangue adorabile del mio Ges, dona alla mia mente la tua virt redentrice!
O Sangue adorabile del mio Ges, dona al mio cuore la tua virt santificatrice!
O Sangue adorabile del mio Ges, dona al mio spirito la tua virt beatificante!
O Sangue adorabile del mio Ges, effondi la tua virt divina in tutte le anime, ma specialmente in
quelle pi lontane da Te, sepolte nelle tenebre della idolatria e della superstizione.
Illumina, ravviva e feconda ogni cuore, sicch diventi un giardino fiorito dove Tu possa scendere a
deliziarti tra le fragranze soavi e le armonie vivaci dell'anima inebriata di Te!
O Sangue Divino di Ges, sei la nostra vita nel tempo per donarci quella gaudiosa della eternit!
Se, durante gli ardori dell'estate, ogni mattina all'alba scendesse una pioggia ristoratrice sui campi
fecondi di messi! Quale rigoglio e quale abbondanza di raccolti! Ogni mattina, all'alba, nel campo
della mia anima scende la mistica pioggia ristoratrice del Sangue adorabile di Ges. Oh! quanto
provvidenziale, quanto benefica, quanto fruttuosa questa pioggia di amore e di misericordia!
Le piccole virt si ristorano, i fiori si schiudono al suo bacio, i frutti delle opere acquistano fre-
schezza e sapore e ogni germoglio di bont, di purezza, di umilt, di fervore acquista forza e resi-
stenza, ogni elemento vitale diventa sorgente di nuove espansioni.
O mistica pioggia del Sangue di Ges, scendi nella povera anima mia non soltanto all'alba di ogni
giorno, ma in tutti gli istanti della giornata perch ogni respiro ed ogni pensiero, ogni atteggiamento
ed ogni speranza, la preghiera e il lavoro, l'unione e il Sacrificio, tutto sia purificato e santificato da
questo lavacro di misericordia, tutto sia impreziosito e reso degno del mio dolcissimo Ges.
Intendo che la mente, il cuore e lo spirito siano altrettanti calici composti dall'amore e ornati dalla
devozione per ricevere il Sangue di Ges. Intendo altres che la bocca, gli occhi e tutti i sensi e tutte
le membra siano nella disposizione di riceverlo a tutte le ore, in tutti gli istanti cos come accolgono
i riflessi della luce, del suono, della brezza, della vita che li attornia. Oh! La vita del Sangue di Ges!
Esso ha operato fin dalla eternit la Redenzione operata nel tempo, la trasformazione e la santifica-
zione, coronando questo lavoro di misericordia con il mistero della unione ineffabile.
Chi pu dire i prodigi compiuti dal Sangue di Ges nelle anime che vi corrispondono?
Le operazioni amorose, mediante le quali porta l'anima alla perfezione di se stessa?
Ma chi potr dire il suo lavoro di misericordia compiuto intorno alle anime onde siano degne di
giungere, entrare, penetrare e vivere nella beatitudine eterna?
Entriamo con i nostri peccati, con le nostre miserie, con le nostre infedelt, con le nostre ingratitu-
dini, ma altres con i nostri desideri, con le nostre speranze, col pentimento, con il dolore, con l'a-
more nel Sangue di Ges e anticiperemo il tributo alla Giustizia Divina.
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Facciamo il nostro Purgatorio sulla terra vivendo, pregando, operando nel Sangue di Ges.
La parabola dei talenti ha per me la sua pi alta significazione se la medito ai pi della Croce di Ge-
s. La misura del Sangue sparso da Ges per me e per tutti mi riempie l'anima di compassione e di
commozione. Che potremo dire al giudizio di Dio di questo talento prezioso offerto, prodigato per
noi fin dal principio dei secoli? O mio Ges, perch la nostra vita non converge tutta la sua attivit
verso questo tesoro inesauribile da cui scaturiscono tutti i beni temporali e tutti quelli eterni?
Perch non vogliamo arricchirci di questi beni inestimabili che ci avvicinano a Dio e ci rendono de-
gni del suo amore? Non c' linguaggio al mondo che sappia esprimere e glorificare il Sangue di Ge-
s. Esso la mistica perla, per acquistare la quale bisogna vendere tutto, la volont, la libert, la vita
stessa, giacch, per offrire a noi si grande tesoro, Ges ha sacrificato tutto: il regno celeste, la vo-
lont, la libert, la vita stessa. Nel Sangue di Ges la sorgente della vita spirituale, della vita eterna.
Pi mi nutro del Sangue di Ges, pi crescer in me la vita spirituale e pi gloriosa, pi gaudiosa
sar per me la vita eterna. Nel Sangue di Ges trovo le spiegazioni pi forti, pi elevate e pi con-
vincenti di ogni verit. Nel Sangue di Ges trovo la pace ineffabile, l'esperienza pi vivida, l'amore
pi tenero e santo. Il Sangue di Ges mi distacca dalle cose create e mi congiunge a quelle eterne;
mi mette in comunicazione con le anime del Purgatorio, con quelle degli spiriti celesti, con la Ver-
gine Santissima, con l'anima, con il Cuore, con l'amore di Ges!
Il Sangue di Ges l'artefice di ogni santit.
Il Sangue di Ges il mistico banchetto della dispensazione, sempre pronto, imbandito, gaudioso.
Partecipando ad esso, l'anima ha il pi grande ed efficace ristoro: nutre la mente, il cuore, lo spirito;
perfino le membra sentono una nuova vita di dolcezza, di pace, di ordine, di armonia.
Se tutto questo opera il Sangue di Ges nella nostra vita terrena, miserabile e sensuale, che far ap-
plicato alle Anime del Purgatorio, distaccate dalla terra, dai sensi, e dalla materia, pronte, perci, e
meglio adatte a lasciarsi trasformare? O Sangue di Ges, delizia dei nostri cuori, abbi di noi piet.
Per ricevere in grande copia il Sangue di Ges necessario un profondo silenzio interiore.
Non chiedo che una sola cosa al mondo: di essere immersa e sommersa nel Sangue di Ges, di vive-
re in esso e di morire per la sua gloria. Tutti gli splendori del cielo, tutte le armonie della terra, tutte
le bellezze della scienza, dell'arte, della civilt umana, tutto nulla al confronto della scienza, dello
splendore, delle armonie, delle grandezze, delle ricchezze del Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges il mio amore. Il Sangue di Ges la mia vita. Il Sangue di Ges la mia gloria.
Lasciami cantare, o Ges, le meraviglie del tuo Sangue adorabile!
Il Salmista ha celebrato le magnificenze della tua Divinit, della tua Santit, della tua Potenza e del-
la tua Gloria: egli ha cantato la grandezza della tua Misericordia, l'ampiezza della tua Bont, l'eccel-
lenza della tua Verit, la dolcezza della tua Parola, la tenerezza del tuo Amore.
Con le sue parole inspirate e infuocate, io canto, o Signore, le grandezze del tuo Sangue adorabile!
Ho veduto come un fiume di purissime acque discendere dalle altezze dei Cieli.
E mentre l'onda, fresca e limpida, scorreva impetuosa, portando dovunque la vita, mandava all'in-
torno, sprazzi di luce vivissima, la quale emanava altres una forza di immenso calore.
Immagine stupenda dei mirabili effetti del Sangue di Ges! Oh! Scendi in me, acqua purissima, che
ha le sorgenti nello stesso Cuore di Dio; scendi in me, vivida luce, che rifletti gli splendori della Di-
vinit; scendi in me, fiamma vitale, promessa, e portata da Ges sulla terra per i cuori che vogliono
vivere e morire nella grazia, nella salute e nell'amore.
O Sangue adorabile del mio Ges, Ti adoro, Ti invoco, Ti desidero, Ti sospiro ardentemente nell'a-
nima mia per nutrirmi di Te, per purificarmi, per rendermi degna della tua carit.
Deh! vieni e m'inebria, vieni e mi trasforma; vieni e donami i sensi, la virt, la grazia di portarti nel
Purgatorio tra le anime assetate della tua virt redentrice.
Io intendo di versarti abbondantemente sulle anime che mi sono care: sull'anima della Mamma mia
e su quella della mia Venerata Provinciale. O Sangue Divino, scendi e purifica, scendi e giustifica,
scendi e abbella e salva e guida al Cielo quelle anime Sante!
O Sangue adorabile, mistero di giustizia e di perdono, di redenzione e di glorificazione, deh! avva-
lora i desideri di quelle anime sante e guidale al regno dell'amore. Amen!
Il Sangue di Ges alimenta la fede fino a rendere visibili e sensibili i riflessi del Mistero, e l'anima
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vive in essi come in un'atmosfera divina. Che importa se non sa n raccogliere, n comprendere, n
manifestare simili meraviglie? Basta che viva con libero abbandono di tutte le sue facolt: sapr il
Signore renderle nella vita eterna, in sostanza di amore, ci che quaggi fu esercizio di fede e di ri-
nunzia. Il Sangue di Ges mi d il lume per conoscere le cose di Dio in questa vita e prepara l'anima
per l'accoglimento e la comprensione di quelle eterne. La vita del tempo mi data perch possa ar-
ricchirmi del Sangue di Cristo: quale rendiconto se dimenticassi questa sorgente inesauribile delle
dovizie divine! La Passione di Ges il Mistero delle elevazioni sublimi.
Vita della mia vita interiore il Sangue di Ges. Esso compie nel pi segreto operazioni incompren-
sibili che si riflettono per nell'anima con impressioni incancellabili. Il Sangue di Ges il prezzo,
il segno, il pegno della mia giustificazione. Il Sangue di Ges il cammino luminoso, rapido,
ascensionale verso gli splendori del Mistero. Il Sangue di Ges la sorgente di ogni ricchezza spiri-
tuale, di ogni elevazione soprannaturale, di ogni grandezza morale.
O mio Ges, voglio prepararmi il meglio possibile a riceverti nella S. Comunione. Intendo di rice-
verti, o Ges, col cuore fervente delle anime dei Santi, dei Sacerdoti, delle anime innocenti; col cuo-
re delle anime che sono in Purgatorio e che comprendono l'eccellenza del Mistero; col cuore degli
stessi Beati; col cuore della Vergine, col tuo stesso Cuore, o Ges, il solo degno dei tuoi Misteri, dei
tuoi sacrifici dei frutti sovrabbondanti della grazia. q. 38: 1-31 luglio

311 - Che cosa ti render, mio Signore?


Che Ti render, mio Signore, per il cumulo de' tuoi benefici?
Per la vita della grazia, per la vita soprannaturale, per la vita dell'amore, per la stessa tua vita effusa
in me, comunicata, partecipata con la parola di verit, con la virt dei Sacramenti, con la potenza e
l'efficacia del tuo Sangue prezioso? [...]
Prender il Calice della salute, il Calice del tuo Cuore ricolmo del Sangue della Passione, ricolmo
delle lagrime del tuo dolore, ricolmo del fuoco del tuo amore e invocher il Nome santo di Dio.
Invocher il suo Nome, benedicendo la sua grandezza, la sua sapienza e la sua carit, e invocher
ancora il tuo Nome, o Ges, perch scendano su di me i tesori della tua misericordia, le dolcezze
della tua grazia e i meriti della tua Passione. Invocher il Nome santo di Dio, il Nome tuo, o Ges,
intendendo di lodarlo, benedirlo e adorarlo per tutti i popoli, in tutti i luoghi e per tutti i tempi.
Con il Calice di salute, unitamente al Sangue adorabile della tua Passione, offrir, o mio Ges, i
miei voti al Sangue, al cospetto della Chiesa, de' tuoi Ministri, del Sacerdote scelto da Te per guida-
re, sostenere e santificare la povera anima mia.
E con i miei voti offrir la vita, il tempo, la libert, la volont perch tutto sia consumato nel calice
della tua carit e secondo la tua santa volont. q. 38 : s.d.

312 - Quanto Sangue bevuto in condanna!


Il Sangue di Ges nostro! Portiamolo alle soglie dell'eternit e offriamolo a Dio per le anime che
devono morire. Quanto Sangue bevuto in condanna! Mio Signore, illumina le nostre anime di que-
sta grande verit. Il Sangue di Ges sia la nostra giustificazione! q. 38 : 17 ottobre

313 - Grazie dell'amore e del Sangue.


Grazie, o mio Ges, di questo dono sublime e impareggiabile che d slancio e freschezza alla mia
povera vita, preparando i semi nuovi per la vita eterna. Grazie, o mio Ges, dell'amore puro e forte
scaturito dal tuo Sangue e grazie del tuo Sangue prezioso scaturito dal tuo amore. Immergimi sem-
pre pi in questo Mistero di misericordia, rendimi degna di gustarlo, di consumarmi per glorificarlo;
rendimi degna di comprendere, di adorare e di celebrare i Misteri della tua Incarnazione divina!
Concedimi la grazia di compiere nel tempo il lavoro della mia santificazione per coronare di amore
e di gloria il tuo Sangue prezioso nella eternit. Amen! q. 38 : 31 dicembre

314 - Tutto frutto del tuo Sangue


Nel raccogliermi per i S. Esercizi, nel godimento e nella partecipazione di questa nuova e grande
grazia di Dio, non so trovare n desiderare altro luogo pi adatto, pi santo e pi fruttuoso per l'a-
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nima che il Tabernacolo di Ges, donde Egli si manifesta con le grandi misericordie del suo infinito
amore, nella immolazione di tutto se stesso, nella profusione del suo Sangue adorabile.
Potessi comprendere l'eccellenza di questo eccelso dono del Signore, effuso nella mia piccola anima
con una larghezza e continuit inesprimibili!
Potessi corrispondervi con tutte le mie povere forze! Potessi dare il tempo, la volont, la libert, la
vita: s, la vita in mezzo ai pi penosi tormenti per il Sangue adorabile del mio Ges!
Non me lo ha Egli dato, non lo ha versato per me in mezzo ai pi grandi tormenti? E tutt'ora, dal
Tabernacolo, dall'Altare dove s'immola continuamente, non lo prodiga per me e per tutto il mondo,
in mezzo agli strazi cagionati al suo Cuore dalle anime cattive, ingrate, infedeli, traditrici?
O mio Ges, non so pensare, non so parlare, non so meditare, non so invocare, adorare, amare che il
tuo Sangue prezioso. Tutti i Misteri mi portano ad Esso quasi attingendovi la sanzione; tutti gli
splendori della tua luce indefettibile, tutte le manifestazioni della tua carit, le infinite testimonianze
del tuo amore, le provvide disposizioni della tua sapienza, le forze regolatrici della santit, le fiam-
me consumatrici della mia miseria, tutto ci che vedo e sento in me di grande, di puro, nobile, santo,
perfetto, immortale: tutto frutto, merito, virt e trionfo del tuo Sangue prezioso. q. 39 : 4 novembre

315 - L'uomo sapiente


L'uomo sapiente, dice il Ministro del Signore, colui che opera con riflessione, che contempla l'a-
nima alla luce di Dio, che si studia di abbellirla, di perfezionarla, di santificarla.
colui che in questa vita tende all'edificio spirituale, nutrendo l'anima delle verit eterne, ispirando
il cuore ai precetti del Maestro, riempiendo lo spirito di sapienza celeste attinta alle sorgenti vive
delle piaghe di Ges, al suo Costato che gronda Sangue, alla sua bocca divina che d Sangue e paro-
le, parole e Sangue. q. 39 : 5 novembre

316 - Vendere tutto per comperare una stilla di Sangue


Il regno dei cieli simile ad un tesoro nascosto nel campo, che un uomo trovatolo, tiene occulto: e
tutto allegro di ci, va, vende quello che ha e compra quel campo (Mt. 13,44).
Quanta luce e quanto conforto per il mio spirito in questa parabola commentata con vivezza di fede
e grande amore dal Ministro di Ges! Egli ha detto che il tesoro nascosto nel campo della Chiesa
la vocazione religiosa, e veramente, questo tesoro cos prezioso e sublime il dono pi grande che
il Signore abbia fatto dopo il Battesimo. Ma se penso al tesoro nascosto, trovato nella vocazione
stessa, al dono ancor pi eccelso fattomi da Ges con la manifestazione delle ricchezze del suo
Sangue prezioso, con i beni spirituali e soprannaturali che scaturiscono dal Sangue stesso, allora de-
vo convincermi che veramente il Signore ha usato con me delle predilezioni divine, movendo l'ani-
ma mia a corrispondervi per raggiungere i pi eletti tesori del Cielo.
Trovato il tesoro, l'uomo del Vangelo vende tutto per comprare il podere, ma rinchiuse nel suo cuore
il segreto della grande fortuna. O Ges, anch'io voglio vendere tutto; s, tutto per comprare il misti-
co terreno delle tue Piaghe, del tuo Costato adorabile, del tuo Volto sfigurato, delle tue membra a
brandelli per raccogliere i tesori che fluiscono da tante ferite con i rivi del tuo Sangue divino.
O Ges, voglio vendere tutto, ma a Te, per comperare, se possibile, una stilla di Sangue!
O misericordia del mio Ges! Ma se Lui mi paga perch io possa comperare tali dovizie! Se in pa-
gamento mi d se stesso perch io raccolga, ami, conservi, adori, celebri e glorifichi il suo Sangue.
q. 39 : 5 novembre

317 - Il peccato nemico del Sangue


L'anima che vive nel Sangue di Ges non pu vivere nel peccato: il peccato nemico del Sangue di
Ges e il Sangue di Ges , a sua volta, il nemico pi formidabile del peccato stesso.
O lo cancella, o spinge l'anima a uscire da s. Ne viene di conseguenza che, se il peccatore si avvi-
cina al Sangue di Ges, trova tutti gli aiuti per comprendere il suo stato, per pentirsi, per liberarsi
dalla colpa e per riacquistare la vita della grazia. Quando poi l'anima non in peccato mortale, ma
ha tuttavia in s la traccia e le conseguenze della colpa veniale avvertita, anche allora non pu vive-
re nel Sangue di Ges se non scende a conoscere la propria miseria, detestandola e facendo ogni
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sforzo per non ricadere. Se poi l'anima si avvicina al Sangue di Ges senza colpe volute o avvertite,
allora, al solo appressarsi al Sangue divino, resta cancellata ogni macchia, tolto ogni languore, ripa-
rata ogni debolezza, riempito di luce, di grazia e di amore ogni solco.
E pensa se l'anima cos avvolta dalle misericordie del Sangue divino si mantiene nello stato di pu-
rezza di fervore e di amore! Se quest'anima si mantiene poi libera nella vita, distaccata, pronta alle
disposizioni di Dio, interessata di nessun altro bene all'infuori di quello che vuol dare a Ges con la
conversione delle anime e alle anime con la partecipazione del Sangue di Ges!
Chi mi potr distaccare dalla Croce, dal Sangue del mio Ges?
Non le pene della vita, non la tribolazione, non la solitudine, n l'isolamento, non la debolezza, n la
fatica, n il lavoro, n la gioia, n gli splendori del creato, n le meraviglie delle creature: nulla mi
separer dal Sangue del mio Ges! Se mi offrissero il mondo e tutte le bellezze che racchiude, se mi
dessero tutti i tesori dell'arte e ancora la potenza del genio e lo splendore della nobilt, se venisse
offerto all'anima mia la gloria di tutte le opere umane, tutto cederei per una goccia di Sangue del
mio Ges, anzi per il solo riflesso di questo Mistero di amore.
E che sono mai tutte le cose pi eccelse confrontate con il valore infinito del Sangue di Ges? [...]
Mentre il Sacerdote diceva che il peccato l'annientamento di ogni bene, Tu mio Ges, andavi ripe-
tendo nell'anima mia le espressioni pi dolci e pi forti: - Il peccato l'annientamento del mio San-
gue, che il prezzo del mio amore infinito, della mia misericordia infinita, del mio martirio infinito
- [...] Il peccato l'annientamento del Sangue del mio Ges!...
Mi rifugio nel Tuo Sangue prezioso: voglio riparare agli insulti che gli ho cagionato; voglio che ab-
bia in me e da me tutto l'onore, tutto l'amore, tutta la gloria. Voglio che esso trionfi sulla mia malizia,
edifichi sulla mia miseria, operi sulla mia debolezza; che la vita che mi resta sia un omaggio alla
sua grandezza e potenza, un olocausto di fede e di amore, una consumazione segreta ma intensa e
rapida nel Mistero di questo Sangue adorabile, che per me il centro della mia esistenza e la sor-
gente da cui deriva ogni bene. q. 39: 6 novembre

318 - O Sangue, aspetto Te


O Sangue Divino del mio Ges, aspetto Te, invoco Te: vieni, scendi nella mia anima.
Vieni a purificare le membra, a santificare il pensiero, a dare forma, eccellenza, nobilt e santit a
tutto il mio essere. Scendi a creare in me un cuore mondo, la mente perfetta, lo spirito vigoroso e
forte; scendi a infondere il senso delle sublimi cose celesti, a donare il sapore, il gusto delle cose
immortali, a preparare sensi nuovi e parole nuove che sappiano intendere e conservare il Verbo ado-
rabile del mio Ges. O Sangue di Ges, avvolgi, penetra, sostieni e santifica questa piccola anima
che aspetta Ges, che vuole Ges, che vive di Ges. q. 39 : 7 novembre

319 - O Sangue, sarai il mio Giudice


O Sangue del mio Ges, Tu sarai il mio Giudice! Abbi piet di me: aiutami ora a comprendere la tua
virt, a seguire i tuoi richiami, a ricoverarmi nei tuoi abissi, a dissetarmi alle tue onde, a esaminarmi
alla tua luce, a rivestirmi dei tuoi meriti, a seppellire in te i miei peccati, ad attingere dalla tua po-
tenza i lumi, le ispirazioni, le risoluzioni per la nuova vita di santificazione e di amore.
O Sangue di Ges, sii il mio giudice in questa vita: condanna pure le mie azioni, i pensieri, gli affet-
ti, tutto quello che pu dispiacerti; castigami con le tue vendette, o meglio perdonami; medicami col
tuo balsamo, ricoprimi con i tuoi meriti, avvalorami con la tua santit, perch come potr giudicar-
mi Ges se mi vedr protetta, purificata e impreziosita da Te? O Sangue di Ges, prezzo di giustizia,
prezzo di misericordia, prezzo di amore, abbi piet di me! Discerni la mia causa, giudicami sotto la
Croce del Calvario, per liberarmi, per riunirmi a Ges, per inabissarmi nel Suo amore sotto la Croce
del Giudizio! Sanguis Christi, purifica, santifica, inebria me et omnes. Amen! q. 39: 7 novembre

320 - La S. Confessione, sorgente del Sangue


La S. Confessione la sorgente vigorosa, reale, autentica del Sangue di Ges.
Quante volte, presentandomi al Sacro Ministro e umiliando me stessa come fossi sul Calvario, ai pi
della Croce, ho veduto scendere dalle mani del Sacerdote e dalle labbra che pronunciavano il per-
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dono, la mistica pioggia di Sangue, redentrice delle nostre povere anime! La S. Confessione il
Tribunale terreno dell'anima credente, vero; la cattedra donde il Signore effonde la pace nelle
anime e, con essa, la sicurezza e la grazia; ma la virt che accompagna il perdono, la forza che rin-
nova l'alleanza e sostiene e guida nel cammino faticoso, il Sangue di Ges. q. 39: 7 novembre

321 - Sangue di Cristo, salvami


Per il Tuo Sangue divino, salvami dall'inferno!
Per la virt, per la potenza, per i meriti, per i diritti del Tuo Sangue prezioso, salva tutte le anime dai
terrori dell'inferno. O Sangue adorabile del mio Ges, mi rivestir della Tua fortezza; mi nutrir di
Te ai pi della Croce, riempir le mani, gli occhi, la bocca, il cuore, vivr di Te stesso.
Tu sii la porta misteriosa e possente che mi chiude l'inferno, ma sii ancora la porta magnifica e gau-
diosa che mi apre il paradiso. Sanguis Christi, salva me. q. 39 : 7 novembre

322 - Nel Sangue, la vita della pi alta spiritualit


La vita nel Sangue di Ges la pi alta manifestazione della sua misericordia ed altres l'atto pi
gradito al suo Cuore. Nel Sangue di Ges la vita della pi alta spiritualit, se l'anima giunge a
comprenderla mettendosi nelle disposizioni della pi profonda umilt.
Nel Sangue di Ges il germe, l'alimento, lo sviluppo, il coronamento della vita dello spirito.
Saper trovare la via del Mistero, attraverso il Sangue di Ges, un dono gratuito del suo Cuore, una
rivelazione della sua grande bont verso le povere creature che eleva e rende degne di penetrare nei
segreti della sua redenzione. Chi pu spiegare questo Mistero di amore? E chi pu insegnarlo?
Chi pu guidare ad esso e sostenere continuamente l'anima nelle altezze divine?
Felici le anime cui Dio chiama nelle tenebre della Passione di Ges per unirle al suo Sangue, e per il
suo Sangue alla sua Vita ed al suo Amore. O mio Ges, mi sento sempre pi indegna di questa tua
inconcepibile misericordia! q. 39 : 8 novembre

323 - Scendi, o Sangue


Scendi, o Sangue del mio Ges, e penetra nelle mie pupille, nella mia bocca, nel mio cuore, in tutte
le membra; entra, non solo per imprimervi i segni della tua divina misericordia, ma per operarla, per
portare con i miei poveri sguardi raggi di pentimento e di amore nel cuore dei peccatori, per portare
con essi i frutti della tua redenzione in tutti i cuori, per parlare con le mie povere labbra il verbo del-
la verit e compiere, con la mia povera vita i prodigi della tua divina potenza.
O Sangue del mio Ges, vivi in me con la pienezza della tua vita divina! Amen! q. 39: 8 novembre

324 - Vivere e morire dinanzi all'Agnello


I Beati stanno alla presenza dell'Agnello! Come mi conforta questo pensiero e quanto slancio d al
mio cuore! Dinanzi a me, pure in questa misera vita, la visione continua dell'Agnello Immacolato
Cristo Ges, ferito, immerso nel suo Sangue: la visione della sua infinita misericordia e dei suoi
disegni di amore per tutte le anime, la visione magnifica del suo Mistero Augusto, al quale attrae e
avvince il mio povero spirito. Oh! io star perennemente prostrata nell'abisso di questo Mistero.
Se non sapr comprenderlo, intender di adorarlo; se non potr parlarne, vorr immolarmi per Esso,
vivere e morire dinanzi all'Agnello ferito, baciare le sue piaghe e abbeverarmi con fede, con speran-
za e con amore al gettito del Sangue prezioso. q. 39 : 8 novembre

325 - Stringer tra le mani il vaso del Tuo Sangue


Ho invidiato l'ardore, la generosit, la finezza, la prodigalit di Maddalena nel vincersi, nell'umiliar-
si, nello studiare il modo di giungere a Ges e di onorarlo e manifestargli tutto l'amore.
Ho invidiato la forza, il sentimento, la magnanimit del suo cuore. Per, contemplandola cos deli-
cata e cos amorosa e sentendo in me vivo il desiderio di imitarla, mi sono vista tra le mani un mi-
stico vaso, non di alabastro, ma di fattura celeste, non ripieno di essenza di nardo, ma contenente
l'aroma pi prezioso, il balsamo pi efficace, l'unguento pi soave: il tuo Sangue divino!
O mio Ges, io stringer tra le mani il mistico e prezioso e divino vaso del tuo Sangue, non lo spez-
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zer. L'ho gi ferito purtroppo con i mei peccati, ma da quella ferita esce la fragranza che avvolge la
tua carit e quella altres che avvolge la mia miseria. Sii benedetto adorato, amato, compreso, o
Cuore di Ges, sorgente e vita del tuo Sangue adorabile. Sii benedetto adorato, amato, compreso, o
Sangue di Ges, virt, grandezza e vita del tuo Sangue. In questa virt e in questa vita consuma la
mia poverezza onde io viva per Te, nell'intima unione di amore; meglio, nell'intima unione ai tuoi
dolori, perch essa sola mi frutter la conquista dei doni celesti. q. 39: 8 novembre

326 - L'anima mia un campo esteso


O mio Ges, l'anima mia proprio cos: un campo esteso, perch la vita fu lunga; un campo che ac-
colse molti semi, ma lavorato male, meglio, sciupato da mano inesperta, dalla mia povera e cattiva
volont. Nella tua misericordia, che non ha limiti, vai ripetendo: - dona a me completamente questa
volont; in un istante riparer a tutto, rinverdir ogni pio desiderio, ogni seme dar il suo frutto e
la terra della tua anima, bagnata dal mio Sangue, diverr sorgente di floridezza per te e per gli al-
tri. Ma dammi codesta tua volont, tutta, non per gli interessi della tua vita, ma per quelli del mio
Sangue -. q. 39 : 9 novembre

327 - Quanti debiti ho verso la Vergine!


Maria la corredentrice; essa ci offre Ges, ci porta a Lui, ci ottiene da Lui le misericordie ineffabi-
li e, raccolti sotto il suo manto, effonde nell'anima nostra i sensi di Ges, la sua grazia, il suo amore,
la sua vita. Quanti debiti ho io verso la Vergine! [...]
Ella ha cambiato il sangue delle mie vene riempiendole del Sangue di Ges.
Ella mi ha abbeverato alle sorgenti inesauribili delle sue piaghe, dando al mio povero cuore, alla
mia mente, ai miei sensi la vita nuova, vigorosa e immortale della vita divina. q. 39: 9 novembre

328 - Vedo e sento la grandezza del tuo Sangue


Oggi l'anima ritornata pura come quella di un fanciullo appena tocco dalle acque battesimali, oggi
questa povera anima vede pi chiaro nei tuoi Misteri, sente pi vivamente la grandezza della vita
soprannaturale e contempla con pi vivo senso di amore gli splendori del tuo Sangue divino.
Santa Teresa sent nella sua bocca l'ardore di questa fiamma divina, sent il sapore di questo cibo ce-
leste, dono sublime, ben degno di quell'anima eletta. O mio Ges, non ti chiedo simile privilegio,
non ti chiedo n segni, n visioni, n previsioni, giacch per opera della tua misericordia infinita,
pure circondata di tenebra, vedo e sento tutta la grandezza e l'eccellenza del tuo Sangue, mentre con
parola di amore, raccogliendomi nel tuo Cuore come una piccola radice spoglia di ogni bene, ma vi-
tale per il tuo contatto, mi vai ripetendo: bevi abbondantemente, bevi a saziet!
La Vergine pare incoraggiare lo spirito tremebondo dicendo: bevi, il mio Sangue! Gli Angeli, i
Santi, i Beati esclamano: adora, ama, glorifica il Sangue di Ges! Le anime del Purgatorio pregano:
attingi abbondantemente e versa su di noi la pioggia ristoratrice e risanatrice.
Da lontano, le anime degli infedeli e quelle dei peccatori gridano: porta anche a noi il refrigerio e la
vita. Nessuna penna, nessuna parola, nessun quadro potrebbe rappresentare questo magnifico dono
perch, dice Ges: - nessuna mente umana ed angelica potr n intuire, n gustare, n comprendere
le grandezze e le magnificenze del mio Sangue -. g. 39 : 10 novembre

329 - La vita nel Sangue il mistico sposalizio


La vita nel Sangue di Ges il mistico sposalizio compiuto nelle profondit del Mistero, suggellato
da Ges con ascensioni inesprimibili. Ges mi offre, non soltanto un mistico anello, ma attrae l'a-
nima ad un celeste banchetto nel quale, donando se stesso, penetra nell'anima stessa e la fa salire in
proporzione della discesa che essa raggiunge con l'umilt e l'abbandono.
In questa mistica unione l'anima comprende che l'unico mezzo per corrispondere a cos eletti doni
del cielo la rinunzia di s, alimentata dalla sete di patimenti, dalla sete di ritiro e di silenzio.
Comprende che i raggi di luce e di amore che partono dalle piaghe adorabili di Ges, dal suo San-
gue divino sono fulgenti come quelli che partivano dalla persona adorabile di Ges, inebriando S.
Margherita. Comprende che le attrazioni continue e amorose verso questo Mistero ineffabile diven-
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teranno un giorno irradiazioni potenti per la conversione delle anime.


Comprende che non c' preghiera, n azione, n sacrificio, n atto, n olocausto pi gradito al suo
cuore di quello del suo Sangue divino e che, in quel Sangue sono tutte le magnificenze della sua
santa umanit. Vorrei, o Ges mio, partecipare a tutte le anime, almeno a quelle che mi sono sorelle,
tutto l'amore e tutta la devozione verso il tuo Sangue divino.
Ah! se il nostro piccolo Istituto fosse degno di dare al mondo lo sviluppo della devozione verso il
Sangue preziosissimo di Ges! Se la piccola anima potesse immolare se stessa per diventare la radi-
ce iniziale di codesto mistico albero di vita, sotto le cui ombre ripareranno un giorno tutti i popoli
della terra! O Ges, che m'importa seppellire la vita, le mie energie, i miei desideri e le mie speran-
ze; che m'importa patire, soffrire e morire se potr guadagnare al tuo Cuore la gloria del tuo Sangue
divino? I miei poveri desideri, in apparenza infruttuosi, sembrano cari a Ges perch mi fa com-
prendere cose sublimi. Mi fa comprendere che il mistico sposalizio del Sangue mette alle soglie
dell'eternit perch, se l'anima cos avvinta alla vita di Ges, penetra nelle meravigliose profondit
del Mistero: quasi immersa nella luce sovrumana, acquista le intuizioni speciali che le fanno pregu-
stare l'eccellenza della vera vita immortale.
Non m'inganno. Sento che queste ascensioni sono compiute dal Sangue di Ges e che, corrisposte
dall'anima fedele, libera e spoglia di ogni cosa terrena, la porteranno a unirsi in modo soprannatura-
le al suo Cuore Divino. Il nuovo regno si avvicina: il regno del Sangue di Ges. Per giungervi tut-
te le vie sono buone; perfino l'ignoranza, la miseria, la debolezza, il peccato; s, anche il peccato, ri-
conosciuto e pianto, porta alle soglie di questo regno di amore. Per entrare in questo mistico regno
non necessario che il desiderio; per appartenervi basta la buona volont. Il regno di Dio si avvici-
na, auspice il Sangue di Ges. Voglio accostarmi ad Esso, accostarmi alla luce fino ad esserne bru-
ciata. Amen! q. 39: 12 novembre

330 - Santi propositi


Mi ricorder che l'edificio della mia santit esige la distruzione del mio egoismo, atti di perfetta uni-
formit alla volont del Signore, unione intima con Lui, tutto cementato dal suo Sangue prezioso.
Procurer di distaccarmi da tutto quello che mi circonda e da quello che in me stessa, per consa-
crare la mia vita interiore alla contemplazione del tesoro divino del Sangue di Ges, che in me,
che scende continuamente in me, e che io devo far fruttificare. Domine, adjuva me! q. 39: 12 novembre

331 - Scambio d'amore sotto la Croce


Santo ritiro ai pi della Croce di Ges. Non c' trono pi alto, n sfera pi fulgida, n sorgente pi
limpida, n fuoco pi vivido ed espansivo della Croce di Ges.
Insegnandomi ad annientare la mia superbia, essa mi eleva verso il mio Redentore, mi avvolge di
luce, mi dilata il cuore, lo accende, lo infiamma, lo consuma di celeste carit.
Che cosa posso volere, cercare, amare all'infuori della Croce di Ges? Quale tesoro pi prezioso,
quale libro pi divino, quale canto pi sublime, quale pegno pi efficace della mia redenzione?
Non la Croce di Ges che mi sostiene nelle mie debolezze, che mi ristora ne' miei affanni, mi ac-
coglie, mi stringe a s, mi inebria di s, mi nasconde nei suoi fulgori, mi riempie de' suoi lumi, mi
attrae, mi trasforma, mi rigenera alla vita della grazia, per rendermi degna della vita della gloria?
La Croce di Ges la margherita preziosa per acquistare la quale debbo vendere ogni cosa, vendere
ci che fuori di me e mi occupa, ci che in me e mi lega. Debbo vendere la gioia, il dolore, la
soavit e la tempesta, la pace e la tribolazione, tutto devo vendere per acquistare la Croce del mio
Ges; vendere il tempo e la libert, i desideri e le speranze, la vita e la morte.
Come, o Signore, dove, o Signore, si compie questo scambio tutto di amore?
Sotto la Croce di Ges, immergendosi nel suo Sangue Divino, seppellendosi ognor pi nell'abisso
del Mistero, nelle profondit della misericordia, nelle ampiezze dell'amore. L'anima che pi si perde
nei domini del suo Dio, che meglio si abbandona alle sue attrazioni amorose, quella che pi parte-
cipa delle armonie della grazia, delle dovizie della Croce e degli splendori della verit.
L'anima che vive stretta alla Croce di Ges sente e gusta il suo linguaggio divino, lo penetra, lo tra-
sfonde, lo perenna in s e negli altri. La Croce di Ges addita verit eterne, promesse infallibili,
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conquiste meravigliose ed eterne. O Signore, che merito pu avere la mia povera anima per sentirsi
cos attratta al Tuo Legno adorabile? Chi mi ha insegnato questa via e mi tiene fissa a questa eccelsa
Croce donde Tu manifesti gli splendori della tua carit?
Che posso fare per corrispondere a questi tuoi disegni di amore?
O Ges, che importa a me la vita del tempo, la vita della mente, del cuore e dello spirito, se questa
che mi largisci dalla Croce cos soave, feconda, gaudiosa?
Che importa se intorno a me e dentro di me c' la tristezza, il pianto, la tribolazione, il sacrificio e il
dolore? La mia gioia, la mia brama, la mia beatitudine, la mia ricchezza, il mio titolo, il mio premio
la Croce di Ges. q. 1 : 3 maggio

332 - Accogliendo il mio cuore ferito...


- Accogliendo in te il mio cuore ferito, sanguinante, cos come lo hai veduto parecchie volte in que-
sti giorni, tu renderai atti di culto graditi al Padre celeste, per essi verr accresciuta la sua gloria,
manifestando Egli la sua Sapienza e Potenza nell'ottenere grandi cose da uno strumento vile come
sei tu. Accogliendo questa misericordia - intendo sempre il mio Sangue sparso per l'umanit - con-
correrai a consolare e a liberare le anime del Purgatorio, non spegnendo il fuoco che le purifica,
ma aumentando la forza d'intensit di quel fuoco onde la fiamma affretti la consumazione di ogni
scoria e perci la purificazione. Accogliendo in te questa mia misericordia, giungerai a penetrare
nelle anime dei peccatori movendole a penitenza e rendendole accette al Signore.
Pensa che la tua preghiera, il tuo pensiero, le tue azioni, tutto riuscir efficace e accetto al Padre
siccome tutto viene impreziosito dal mio Sangue.
E non dirmi che queste misericordie sono degne dei grandi Santi -. q. 1 : 2 novembre

333 - Chi mi separer dalla carit di Cristo?


Chi mi separer dalla carit di Cristo? - diceva S. Paolo - Forse la tribolazione? forse l'angustia?
forse la fame? forse la nudit? forse il pericolo? forse la persecuzione? forse la spada?
La piccola anima, chiedendo una favilla dell'incendio che ardeva nel cuore dell'Apostolo, chiede a
se stessa e a tutte le cose che la circondano: Chi mi avviciner alla carit di Cristo? chi mi unir? chi
mi consumer nella carit di Cristo? E sente la risposta sulle labbra di un altro Apostolo: O crux,
ave, spes unica. la devozione alla Croce che mi unisce alla carit di Cristo, l'unione alla Croce
che mi consumer nella carit di Cristo. Ma dove attingere la devozione e l'amore, dove imparare
l'unione se non dal Sangue di Ges? Esso mi d la visione luminosa della Sapienza della Croce, mi
spiega il valore della Croce, mi addita i tesori della Croce, mi porta ai pi della Croce, mi stringe ad
essa, mi rende partecipe dei frutti di essa e mi promette quelli immortali. Chi mi avviciner alla ca-
rit di Cristo? Il Sangue di Ges!
Esso produce la carit, la infonde nelle anime, la mantiene, l'accresce, la perfeziona [...]
Sia benedetto Ges che mi dischiude un lembo misterioso del suo regno di misericordia.
Sono venuto - Egli ha detto - a portare il fuoco sulla terra, e che altro desidero se non che si ac-
cenda in tutti i cuori?.
Il fuoco misterioso il suo Sangue divino che, sgorgando dalle sue piaghe, scende ad infiammare le
anime prostrate ai pi della Croce. Incendiami, o Ges, con queste tue fiamme divine, consumami e
avr la carit, e vivr nella carit, e risorger nella carit. Mio Dio, non ti chiedo la vita della carit
nel tempo, ma quella dell'eternit; non voglio l'amore sensibile, ma quello soprannaturale che si ri-
veste de' tuoi splendori e vive della virt del tuo Sangue, per tutti i secoli. Amen! q. 1 : 30 novembre

334 - Il trionfo della Croce Il trionfo della Croce.


Affretta, o Signore, il trionfo d Ges, il trionfo della sua Croce, cos dimenticata, trascurata e vili-
pesa; il trionfo della sua gloria nella Croce, il trionfo della nostra gloria per la Croce.
La Croce mi ricorda, vero, i miei peccati; mi ricorda che io stessa l'ho composta con la mia sen-
sualit, con la vanit, con l'orgoglio. Ma Ges l'ha abbracciata con amore per me, vi ha comunicato
la sua carit e la sua misericordia, l'ha rivestita e penetrata col suo Sangue.
Che questo Sangue adorabile penetri e ricopra la mia poverissima anima. O mio Ges, che vedo mai?
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I miei peccati, la mia natura corrotta, le mie azioni, ogni espansione della mia vita umana, tutto
come ricoperto da un'onda vivida di luce e di Sangue che purifica, feconda e alimenta una fioritura
meravigliosa! Passando attraverso il Sangue di Ges tutto viene trasformato e impreziosito.
Oh! chi comprender questa misericordia di Ges? I prodigi compiuti dal suo Sangue?
Quelli che opererebbe se lo seguissimo nei suoi trasporti di amore!
Se un'onda sonora raccolta da una stazione sperduta nella Siberia lontana, ha lanciato il grido di
soccorso e ha salvato i naufraghi doloranti nei ghiacci del Polo, che farebbe la voce del Sangue rac-
colta nelle piccole anime e lanciata in quelle lontane e sperdute tra i ghiacci della incredulit e del
peccato? Perch non tutti comprendono le meraviglie operate dal Sangue d Ges? Perch non par-
liamo sempre di questo Mistero di amore? Perch non sacrifichiamo la vita per esaltarlo?
Dopo la mia morte, qualcuno raccolga questo ricco patrimonio di grazia e lo distribuisca e lo parte-
cipi alle anime! Amen! q. 1 : 1 dicembre

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335 - Se potessi raccogliere tutto... del Sangue!
Se potessi raccogliere tutto ci che passa per l'anima a contatto del Sangue di Ges!
Comprendo ora il significato delle parole di S. Giovanni: Tutta la terra non potrebbe contenere
tutti i libri che sarebbero da scrivere intorno alle cose fatte da Ges durante la sua vita nel mondo.
E come potrebbe contenere quello che continua ad operare nelle anime che lo amano, lo seguono e
vivono unite a Lui nutrendosi alle sorgenti del suo Sangue prezioso? q. 40: 1 gennaio

336 - Il Nome di Ges e il Sangue prezioso


Il Nome di Ges pronunziato dall'anima mentre adora il Sangue prezioso nel quale si sente immersa
ed alla cui virt si abbandona con tutte le energie dello spirito!
Chi pu dire simili segreti e l'intimit di cos celestiali rapporti?
Il Sangue divino le insegna a pronunziare il Nome adorabile, e il Santissimo Nome di Ges la rende
capace di ricevere in larga misura il Sangue prezioso. E questo mistero di infinito amore avvolge
l'anima con tale dolcezza e soavit da renderla come insensibile alle cose passeggere della vita, solo
intenta a quelle interne che sono il riflesso delle sublimi cose celestiali. q. 40 : 9 gennaio

337 - Venga il regno del tuo Sangue


Venga il Tuo regno, o mio Ges, venga il regno del tuo Sangue nel mondo, in ogni anima, nella mia
specialmente. Per l'avvento di questo tuo regno, offro tutta me stessa, mi nascondo in te, mi seppel-
lisco nelle profondit del Mistero, rinunzio a tutto, anche alla gioia di comprendere queste sublimi
cose che si compiono nel pi intimo, purch il Mistero del tuo Sangue sia conosciuto, adorato e glo-
rificato. Venga il regno del tuo Sangue e stabilisca in me e in tutti i cuori il regno della giustizia,
della purezza, della pace, della verit, della carit, della sudditanza vera, amorosa, perfetta. q. 40: 17
gennaio

338 - Devo prepararmi alla vita del Cielo!


Devo prepararmi alla vita del Cielo! Come uno, invitato alla reggia, deve studiare l'etichetta di corte,
cos ancor io devo chiedere a Ges che mi insegni a prepararmi al banchetto celeste.
Come mi presenter al Padre che sta nei Cieli e domina tutte le cose? Che gli dir? Dove trover gli
accenti per parlargli? Con quali pupille Lo contempler? Quale palpito di amore sar degno di Lui?
L'anima non dovr che tuffarsi nel Sangue di Ges per attingere tutti gli elementi della nuova vita.
Esso diventer la sua voce, la sua bellezza, lo splendore del suo sguardo, la vita del suo cuore, il ti-
tolo al premio celeste, il diritto alla figliolanza di Dio. q. 40 : 19 gennaio

339 - Se sapessi invocare il Santo Nome!


Invocando il Santo Nome di Ges, invoco il mio Redentore. La Redenzione di Ges la mia sal-
vezza, la via luminosa e fiorita per la quale ascendo al Cielo. Invocando il S. Nome di Ges invoco i
meriti della sua Redenzione, la virt, la potenza del suo amore. Ma sopra tutto invoco il suo Sangue
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adorabile che compendia tutti i beni del Cielo e tutti quelli della terra.
Che cumulo di grazie se sapessi invocare il Santo Nome di Ges con questi santi desideri!
Ma sopra tutto se sapessi vivere in modo da essere degna di invocare tal Nome. q. 40: 23 gennaio

340 - Devo sapere immolare me stessa


Per le opere esclusivamente di Dio occorre che l'anima sacrifichi anche il gusto di comprendere, la
soddisfazione di vedere, la gioia di sapere in qual modo avanza. Abbandonata ormai ai Misteri del
Sangue del mio Ges, devo sapere immolare me stessa nella forma pi concreta, continua e amoro-
sa. q. 40 : 26 gennaio

341 - Ges si immola per noi ininterrottamente


Ogni mattina, al momento della Elevazione, dico a Ges: Concedimi, o Signore, che io venga ad in-
contrarti alle soglie della eternit. Concedimi la forza del volo, l'ardore della speranza, il fuoco della
Carit. Stamattina, ripetendo la stessa preghiera, ho avuto, non so come chiamarlo, una intuizione
profonda della carit di Ges e una visione chiara e ammirabile della sua misericordia.
Mentre Ges varca le soglie della Eternit - e varcare le soglie della Eternit significa tutto il Miste-
ro della Redenzione - per discendere tra noi sull'Altare del Sacrificio, alle soglie della Eternit in-
contra le anime che ritornano al Padre merc le opere, i meriti e il Sangue della Redenzione.
Che visione stupenda! Che incontro! Quali parole non dice Ges alle anime poverelle che, impauri-
te della propria miseria, salgono verso la luce! Io vado a immolarmi per voi! Portate al Padre i
meriti della mia immolazione, della mia vita e della mia morte. O Misteri sublimi di misericordia
infinita! Ogni giorno muoiono circa centomila persone, e sugli Altari si compiono pi di trecentomi-
la Sacrifici. Ges si immola per noi ininterrottamente, con la potenza, i meriti e l'intercessione della
stessa Morte del Calvario. Perch tutti gli sguardi e tutti i cuori non sono rivolti all'Altare?
Perch non ci eleviamo al di sopra delle miserie terrene pensando agli splendori celesti?
A ci che si compie in noi e attorno a noi dalla sapienza e bont del Signore? q. 40: 27 gennaio

342 - O Sangue di Ges, dissetami


Ogni parola di Ges una vera creazione. Non so n spiegare, n comprendere simile verit, ma
sento che cos sublime da meritare tutta la nostra considerazione e devozione.
Che sono mai tutte le pene della vita in confronto della gioia di poter recarci ai pi degli Altari per
trattenerci in colloquio con Dio? Non dalle mie energie ma dalla tua misericordia, o Signore, va cre-
scendo in me la sete del tuo Sangue. Invano tutte le onde misteriose giungono a quest'anima pove-
rella; invano le mie mani portano alla bocca fiotti di Sangue; invano gli occhi, le labbra e tutte le
mie membra sono ricoperte di Sangue; la sete cresce ognor pi, abbrucia e divora tutto il mio essere.
O Sangue di Ges, dissetami saziami! Il grande segreto che ogni movimento compiuto nel Sangue
di Ges opera prodigi di amore. Come le onde concentriche, prodotte per il pi piccolo movimento,
vanno dilatandosi ognor pi e non s'arrestano se non per comunicare sempre pi estesamente il loro
moto, cos ogni desiderio dell'anima, ogni sentimento di amore viene comunicato, per mezzo del
Sangue di Ges, alle anime pi lontane e sconosciute.
Chi pu dire la sapienza, la grandezza della misericordia di Ges? q. 40 : 30 gennaio

343 - Quale grazia fluisce dal S. Nome!


Quanta grazia fluisce dal S. Nome di Ges! Per essa l'anima attratta ripetutamente, insistentemen-
te al Sangue, chiamata ad avvicinare le labbra al Calice divino. In questa unione di amore essa beve
continuamente la vita della Passione, che vita di chiarissima luce e di altissima carit. Contem-
plando il Crocifisso e le sue Carni sanguinanti, l'anima ha sentito ripetersi da Ges: - Vedi come
alzato da terra il mio Corpo, come straziato e come insultato! Contempla questo Mistero di do-
lore e di amore e poi rifletti ai tuoi piccoli patimenti e vedi se reggono al confronto della mia immo-
lazione. Tu mi hai detto che tempo che io tratti te con la stessa tenerezza che ho usato alle anime
a me pi care. Ebbene, tutto quello che giunge al tuo Cuore con le stimmate del dolore segno del
mio pi grande amore. Non trattai diversamente i miei amici pi cari. Se intendi questo linguaggio,
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non avrai altro desiderio all'infuori di quello di patire con me e per me, e questo desiderio il frut-
to del mio Sangue e il segno che avanzi nella via del Mistero -. q. 40: 31 gennaio

344 - Voglio patire per amore di Ges


Voglio patire per amore di Ges, per amare Ges, per compiere i suoi desideri, per cooperare alla
sua Divina Redenzione, per rendermi sempre pi degna del suo Sangue prezioso. Comprendo ora
perch devo patire. Perch non possibile vivere nel Sangue di Ges senza patire.
Il patimento la partecipazione alla vita stessa di quel Sangue divino, l'alimento, l'elemento es-
senziale per avanzare nel mio cammino tanto misterioso. q. 40: febbraio

345 - Non si conosce il Sangue di Ges


Adoro i tuoi Misteri e invoco la grazia che da essi discende avvolgendomi come in una atmosfera
divina. Aiutami a ricavare profitto da queste tue tenerezze di amore.
Il Battesimo ci toglie il peccato originale e ci restituisce la grazia di Dio ammettendoci alle soglie
della eternit, ma il Sangue di Ges purifica e santifica il cuore, le membra, lo spirito e trasporta
nella eternit. Non si conosce, n si apprezza il Sangue di Ges!
Finch i Sacerdoti non predicheranno con pi insistenza l'efficacia del Sangue di Ges e il popolo
non lo invocher con fede e amore, il mondo non si riscuoter dal suo torpore, n si arrester sulla
china che lo conduce al precipizio. q. 40: 3 febbraio

346 - ... e ne usc Sangue ed acqua


Leggendo le parole dell'Apostolo: Uno dei soldati apr con una lancia il fianco di Lui e subito ne
usc sangue ed acqua (Gv 19) esclamo: O mano crudele, sii benedetta.
O lancia crudele sii benedetta! Tu hai aperto il Costato di Ges, tu hai squarciato il suo Cuore ado-
rabile e dischiusa la sorgente inesauribile dell'amore eterno! O lancia crudele, sii benedetta!
Non canta anche la Chiesa felice la colpa che ci diede il divino Redentore?.
O Misteri di infinita misericordia! Il trionfo del Sangue di Ges si compir e si perpetuer.
Ma come ti contempleremo, o Signore, in questo Mistero augusto? Il tuo Sacro Cuore fu presentato
alle anime sormontato da una croce, avvolto da una corona di spine, circonfuso da una mistica
fiamma, simboli meravigliosi atti a denotare l'amore e il dolore, l'immolazione e la dedizione!
Ma chi potr riprodurre, sia pure con tutte le ispirazioni della piet e i mezzi dell'arte, in un modo
degno di Te, gli altissimi Misteri del tuo Sangue? O mio Ges! Se tu mi precedi nella via del mio
piccolo Calvario, vedo le tue orme segnate di Sangue: ogni passo un'effusione di carit.
Se stendi le braccia per avvolgere la mia piccola anima nel tuo amplesso di amore, dalle mani ado-
rabili scendono fiumi di Sangue. Se Tu mi guardi con le tue pupille divine, esse appaiono velate di
Sangue e di Sangue sono cosparsi i tuoi capelli. Se Ti chini amoroso sulla poverezza della mia ani-
ma, le tue labbra non danno che Sangue, pi Sangue che parole!
Se mi schiudi il petto e mi attrai, per la ferita del Costato, al Cuore Santissimo, esso mi appare come
una sorgente esuberante di Sangue. Che dico di questo Mistero? Chi mai potr significarlo?
Chi potr scolpire lo splendore della tua persona divina circonfusa di Angeli dalle grandi coppe do-
rate, intenti e raccogliere le onde inebrianti della tua via? q. 40: 7 febbraio

347 - La mano che lavora nel giardino dell'anima


Il patimento la mano misteriosa che strappa le male erbe dal giardino della nostra anima.
Esso compie un lavoro invisibile, ma quanto provvido e quanto prezioso! E mentre sembra produrre
nell'anima ferite profonde, cui nessuno saprebbe rimarginare, non fa che preparare i solchi per il mi-
stico seme della grazia divina. Ma c' un'altra mano mistica, adorabile, possente che lavora nel giar-
dino della mia piccola anima. il Sangue di Ges! Esso scende nei solchi preparati dal dolore e dal-
la tribolazione e li feconda, e d vita, forza e bellezza alle tenere pianticelle della virt, alle spighe
verdi e delicate della carit e della piet. Non solo il Sangue di Ges distrugge la zizzania, le impe-
disce di crescere, la colpisce fin dalle radici, cos che il buon grano cresce rigoglioso e giunge a ma-
turazione gi scelto e perfetto, pronto per i granai del cielo. Sento, s, sento che il Sangue di Ges
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opera in me energicamente e, distruggendo man mano le imperfezioni e le radici delle imperfezioni,


santifica e ricolma di beni la mia povera vita. q. 40: 9 febbraio

348 - Sposa di Sangue


Per amare il patimento bisogna contemplarlo e abbracciarlo come fa l'artista con il blocco di marmo
che deve trasformare in capolavoro onde averne gloria e guadagno. Grande cosa il patimento con-
templato sotto lo sguardo di Ges, accolto per suo amore, offerto per la sua gloria.
Quando l'anima intende questi segreti di amore, onorando nel patimento la croce di Ges, Ges en-
tra in lei abbracciando il segno della Redenzione, che il trofeo della sua gloria.
- Sei la mia sposa - va ripetendo allora - sei la sposa del mio Sangue. Ti ho acquistato col Sangue e
col Sangue tu acquisterai la mia vita e i miei doni. Sposa di Sangue! -.
Ges vuole che onori questo Mistero, ed io sono ai suoi piedi con tutte le mie povere forze, nel de-
siderio di ricevere le grazie di privilegio, necessarie per accogliere e glorificare il Sangue di Ges.
Tutto pronto per accogliere questa corrente di vita soprannaturale: le pupille della mente, le ener-
gie del cuore, i sensi, la volont. S, sono disposta a sottrarre tutta la vita ai miei sensi per concen-
trarla nel Sangue di Ges perch esso l'unica mia vita. Nel Sangue di Ges non si pu vivere
umanamente! Del resto tutti i miei colloqui con Ges non hanno altro argomento che il suo Sangue
ed il suo Amore! Il Sangue per avere l'amore, l'amore per glorificare il Sangue! Amen. q. 40: 14 febbraio

349 - Il Sangue infonde nell'anima sensi divini


Tu hai fatto comprendere che per compatire bisogna saper patire e per imparare e praticare questa
virt sovrana del patimento bisogna attingere al tuo Cuore adorabile, al tuo Sangue prezioso.
Esso infonde nell'anima di chi lo riceve sensi divini. Il Sangue di Ges dona alle pupille dell'intel-
letto l'acutezza per penetrare nei segreti delle verit eterne contemplando lo splendore dei divini
Misteri. Il Sangue di Ges risuona nell'interno dell'anima con le voci armoniose della misericordia,
della bont e della carit. Il Sangue di Ges d all'anima le intuizioni delicatissime della virt e pro-
duce una ripugnanza, una nausea, uno spavento verso tutto ci che potrebbe offuscarla.
Inoltre le dona una disposizione serena, pronta e gioiosa per tutto ci che riguarda le cose spirituali,
le grandi cose di Dio. Il Sangue di Ges infonde ancora nell'anima come un celeste sapore, una avi-
dit, una brama intensa e insaziabile delle cose divine, una sete ardente delle cose soprannaturali.
E, come compimento di tutti questi doni, il Sangue di Ges comunica all'anima le divine ebbrezze
dell'unione mistica, le sante e celestiali dolcezze dell'unione vera alla Sacra Umanit di Cristo.
Donami, o Signore, l'altissima fede per comprendere queste tue grazie e l'altissimo amore per con-
servarle. Amen! q. 40 : 18 febbraio

350 - Cooperare al lavoro del Sangue


Quanti motivi di patimento intorno a me! Molti sono voluti e disposti da Dio, molti permessi da Lui,
ma quanti sono causati dalla mia immortificazione, dalla mia sensibilit troppo fine, dall'attacco al
mio giudizio, dalle consuetudini troppo amate e perfino dalle cose pi sante che occupano lo spirito!
Non voglio scrivere i motivi del mio patimento e, se Dio mi aiuta, non voglio nemmeno parlarne, il
Signore li sa meglio di me e tocca a Lui indirizzarli al mio bene. A me tocca soltanto sopportare tut-
to in silenzio e chiedere a Ges l'aiuto per trasformare ogni cosa in motivo di amore.
E la trasformazione fatta dal Sangue di Ges. Esso infonde nell'anima la sua vita, vero, ma una
delle operazioni pi energiche che compie - e che la base di tutte le sue operazioni - la distruzione
dei vestigi del peccato, motivi questi di indebolimento nelle disposizioni della sofferenza.
La mia mente corta, ristretta, limitata, debole; ebbene, il Sangue di Ges la illumina, la estende, la
dilata, la rafforza, ma ci che pi importante, distrugge quanto vi in essa di imperfetto, di inutile,
specialmente nel giudizio. Distrugge quello che umano e che non regge alla luce della eternit; di-
strugge le reliquie della colpa, i segni della morte per infondere pi largo e vitale il soffio e lo
splendore della vita divina. Il Sangue di Ges distrugge nel cuore le cattive abitudini di un amore
imperfetto, indebolisce le passioni santificandole, rivolgendole a un solo obbietto, la volont di Dio,
l'amore di Dio! Ma devo cooperare anch'io vivamente, costantemente a questo lavoro del Sangue di
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Ges! O Signore, perdonami, non faccio nulla perch non capisco nulla!
Come devo vergognarmi della mia insufficienza e cattiva volont!
Aiutami, o Signore, in questo lavoro santo, l'unico importante della mia vita! q. 40 : 19 febbraio

351 - Se questa parola cade nel cuore ricolmo di Sangue


La parabola della semenza una grande rivelazione. La divina semenza la parola di Dio che scen-
de nell'anima apportatrice di vita spirituale, di luce, di pace e di amore. Ma quale fecondit se que-
sta parola cade non sulla terra arida, sulla pubblica via, sulla rigida pietra o tra le spine, ma nel cuo-
re ricolmo del Sangue di Ges! Quale vita allora, quali progetti per l'anima, quali tesori!
Se la divina parola annunzia le meraviglie del creato, l'onnipotenza di Dio, la sua Sapienza e la sua
Bont, il Sangue di Ges riflette nell'anima gli splendori della Divinit.
Se la parola canta la misericordia di Dio, il Sangue che l'accoglie non fa che accrescere la divina
armonia. Se la parola celebra la Divina giustizia, il Sangue di Ges rivela la storia autentica della
riparazione. Se la divina parola richiama la luce delle Profezie, il Sangue di Ges le sanziona; se
presenta la potenza dei miracoli, il Sangue di Ges ne la pi vigorosa conferma.
Se la parola di Dio annuncia il Mistero della Incarnazione, la vita, la Passione, la morte di Ges, il
Sangue prezioso trasforma ogni pensiero, ogni senso ed ogni parola in sostanza vitale.
Se la divina parola ammonisce l'anima; il Sangue di Ges la incoraggia; se la divina parola rivela
segreti misteriosi, il Sangue di Ges aiuta l'anima nella fede amorosa; se la divina parola impone
sacrificio e lotta, il Sangue di Ges le infonde forze divine; se la divina parola addita la vetta lumi-
nosa da raggiungere, il Sangue di Ges le dona le ali per conquistarla.
O divina potenza del Sangue di Ges! q. 40: 23 febbraio

352 - Raccogliete il mio Sangue...


- Sono io che vi attraggo al mio Cuore - dice Ges - che vi abbevero col mio Sangue e che suscito in
voi la brama di sempre nuove attrazioni. la mia sete che muove i vostri desideri.
La mia sete infinita e per quanto gli uomini vi corrispondano non la estingueranno giammai.
Ho sete di darvi i miei beni e ho sete dei vostri beni. - Quali sono, o Signore, i nostri beni?
- Quelli che scaturiscono dalla vostra volont unita alla mia grazia e al mio Sangue.
il mio Sangue il motivo della mia sete e il mezzo, per voi, di alimentarla. Vedi, sulla Croce, il mio
corpo esangue: il Sangue corso lungo le membra, quasi attratto dalla terra arida su cui era infitta
la Croce: erano le anime vostre - terra arida e sterile - che lo attiravano. N ha cessato da quell'i-
stante, di scendere su di voi. Esso produce al mio cuore una sete infinita. - q. 40: 25 febbraio

353 - Il Sangue di Ges l'unica Salvezza


Chi potr contenere il mare di corruzione che si avanza con le sue onde minacciose? Chi potr fre-
nare l'onda delle passioni turbinose, le quali tentano di distruggere tutto quello che sacro, accumu-
lando rovine di morte? Il Sangue di Ges l'unica salvezza! giunto il momento del suo trionfo ma,
perch si compia, necessario che tutte le anime vi concorrano: che gli Apostoli predichino il San-
gue di Ges, che le anime pie lo invochino, lo offrano all'Eterno Padre; che tutte le anime ricono-
scano i suoi diritti e la sua potenza. Si fatto del cammino nella vita spirituale, ma molte anime non
sanno ancora attingere alla vera sorgente donde vengono le forze per agire santamente, per compie-
re atti generosi di virt e per salire alla contemplazione delle cose celesti. q. 40 : 3 marzo

354 - Perch non possono ricevere il tuo Sangue?


O mio Ges. Tu mi fai vedere delle anime devote che si accostano a Te ma che non possono riceve-
re il tuo Sangue Divino. Ma perch? Perch la loro bocca ripiena di altri cibi, perch la loro anima
si pasce di vanit, di amor proprio, di orgoglio e di gusti umani.
E il Sangue di Ges viene come respinto. Donalo a me, o Signore riempimi la bocca, il cuore, lo
spirito e con la dovizia di questo tesoro divino, concedimi la grazia di comprendere i tuoi desideri di
amore, le tue vie di amore, la tua vita di amore. q. 41 . 17 marzo
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355 - Il Sangue di Ges una grande ricchezza


- Piccola anima, tu sei la depositaria del mio Sangue. -
O mio Signore, quale degnazione! Sono un vaso di ignominia e non merito questo privilegio.
Trova un vaso nobile, prezioso, degno di conservare la tua vita divina.
Ma Tu, o Signore, vuoi confondere il nostro pensiero con le opere della tua sapienza, servendoti de-
gli strumenti pi umili per compiere i tuoi grandi disegni di amore.
Ripeto adorando le tue parole. Il Sangue di Ges la ricchezza di Dio portata sulla terra.
Oh! perch non vi attingiamo? Pi di trecentomila S. Messe vengono celebrate ogni giorno sulla ter-
ra. il Sangue di Ges offerto ininterrottamente al Padre per i nostri peccati, per la nostra redenzio-
ne, per la nostra santificazione. Ma chi si unisce a Ges? Chi contempla questa offerta divina che
sale al cielo con gli splendori, con i meriti, con la virt della misteriosa immolazione?
Il Sangue di Ges riceve in Cielo l'ossequio di tutta la Corte Celeste, ma sulla terra chi gli porge
speciale ossequio di amore? Chi lo riceve degnamente e lo conserva con vivezza di fede e di amore?
O Signore, parla, manifesta a tutti queste tue misericordie adorabili: le creature anche pi sante non
possono giungere a comprenderle da s. Nella mia ignoranza e meschinit non capisco nulla neppu-
re io, sebbene la tua luce pervada la mia piccola anima. Oh! come siamo lenti a giungere fino a Te!
Le anime muoiono assetate. Rinchiuse nella casa della loro miseria, non vogliono comprendere e
vedere il torrente di acqua viva che scende ad ogni istante dal Cielo. Non vogliono uscire da s,
hanno paura del rischio della fede e non sanno attingere una sola goccia del Sangue adorabile che
scende a dismisura e che potrebbe ravvivarle, ristorarle, donare loro la vita immortale.
Il Sangue di Ges una grande ricchezza, ma perch fruttifichi nelle anime necessario che esse lo
accolgano come un seme fecondo. O Signore, tremo al pensiero di non saper accogliere questo tuo
dono. Chi sente scorrere in s il Sangue di eroi, generoso e nobile. Da tanti anni scende in me il
Sangue adorabile con i suoi palpiti, la sua nobilt, la sua potenza e la sua virt: perch non ha potu-
to ancora trasformarmi? Perch non comprendo la sua virt tanto eccelsa e non vi corrispondo con
tutte le forze dell'anima? - Pensa al mio Sangue, io penser alla tua anima, ai tuoi bisogni, ai tuoi
doveri, ai tuoi desideri. La trasformazione si compir quando sarai morta a te stessa. - q. 41 : 18 marzo

356 - Vivendo nel Sangue ricevi questi tesori...


Il Sangue di Ges la grazia divina in me.
Il Sangue di Ges la rivelazione divina in me. Il Sangue di Ges la sapienza divina in me.
Il Sangue di Ges la scienza divina in me. Il Sangue di Ges la verit divina in me.
Il Sangue di Ges la ricchezza divina in me. Il Sangue di Ges la bellezza divina in me.
Il Sangue di Ges la potenza divina in me. Il Sangue di Ges la giustizia divina in me.
Il Sangue di Ges la misericordia divina in me. Il Sangue di Ges la bont divina in me.
Il Sangue di Ges la promessa divina in me. Il Sangue di Ges la carit divina in me.
Il Sangue di Ges la pace divina in me. Il Sangue di Ges la luce divina in me.
Il Sangue di Ges la verit divina in me. Il Sangue di Ges la santit divina in me.
Il Sangue di Ges la perfezione divina in me. Il Sangue di Ges l'altezza divina in me.
Il Sangue di Ges la profondit divina in me. Il Sangue di Ges la redenzione divina in me.
Il Sangue di Ges la vita divina in me.
Vivendo nel Sangue di Ges ricevi questi tesori divini e li partecipi alle anime.
O Signore, aiutami a contemplare queste tue dovizie divine! S. Paolo non voleva conoscere altra
scienza all'infuori di quella del Crocifisso. Per me, o Signore, quella scienza troppo vasta e com-
plessa; per me non chiedo che di conoscere, di adorare, di amare il tuo Sangue prezioso, di vivere e
di morire in esso. Aiutami, o Signore, a raggiungere questa scienza sublime che mi attrae con gli
splendori della Passione e con le espansioni della tua misericordia infinita. q. 41 : 20 marzo

357 - Mi accosto a ricevere Ges


Che avranno detto e che cosa dicono i Santi a Ges nella S. Comunione?
Ah! vorrei conoscere il loro linguaggio, avere i loro trasporti, saper dare a Ges quello che essi of-
frirono con tanto slancio e con tanto amore. Eppure devo cercare in me le espressioni particolari,
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proprie degli atteggiamenti della piccola anima, perch Ges si compiace della semplicit e della
spontaneit degli affetti pi che di qualunque studio della mia povera mente.
Mi accosto a ricevere Ges chiedendo che questo nuovo incontro sia una nuova manifestazione di
amore alla sua Passione e un pi vivo ossequio al suo Sangue Prezioso.
Ma quale atto degno di s grande Mistero posso compiere dinanzi al mio Ges Crocifisso?
Oh! dammi, o Signore, la virt di poter togliere dalle tue membra i chiodi spietati e dal tuo Capo la
corona aspra e tormentosa delle spine intrecciate dai miei peccati.
Ecco, o Signore, alla croce squallida e nuda si sostituisce la mia povera anima, fredda, vero, mise-
ra, spoglia di ogni bene, ma rivestita del tuo Sangue. Tu mi chiedi, o Ges, che bisogna sostituire
qualche cosa ai chiodi perch, tra l'anima e Te ci vuole un mistico legame.
Ecco, o Signore, la mia volont. Essa mi avvicina a Te e mi unisce a Te con i Santi Voti, che io rin-
novo sotto l'ispirazione della tua luce ineffabile. q. 41 : 24 marzo

358 - Bevi il Sangue, e rinnova la tua vita


- Contempla il mio Sangue che affiora con perenne espansione di vita divina. Perch tutti gli uomi-
ni non vengono a dissetarsi a cos fresca e vivida sorgente? Bevi il mio Sangue, e rinnova il tuo spi-
rito. Bevi il mio Sangue, e rinnova le tue dedizioni. Bevi il mio Sangue, e rinnova la tua vita.
Bevi il mio Sangue, e renditi degna di accogliere in te le Sacre Specie profanate, calpestate o inde-
gnamente accolte dai cattivi figlioli. Questo tuo atto di fede di speranza e di amore aggiunger bel-
lezza ai tuoi voti e dar consolazione al mio Cuore -. q. 41: 24 marzo

359 - Il Sangue compie opere di santit


Dall'unione dell'anima al Crocifisso scaturisce una luce nuova, un amore nuovo, una vita nuova, una
vita nuova che si compendia nel desiderio di un profondo annientamento per lasciare operare solo la
grazia di Dio. E intendo che, annientandomi nella volont e in tutte le esigenze del pensiero, del
cuore e dei sensi, il Sangue di Ges opera in me con maggiore efficacia. Esso penetra allora nella
mente e le comunica le visioni della infinita potenza e bellezza del Suo Signore, penetra nel cuore e
ne infiamma gli affetti, penetra nello spirito e lo ordina secondo i disegni della divina Sapienza.
Se l'anima sa impiccolirsi sempre pi, nascondersi, umiliarsi dinanzi alle meraviglie della grazia, il
Sangue di Ges perfeziona e compie opere mirabili di Santit. Ma, o Signore, come possibile che
io porti il peso di santi doni, che sappia sostenere il riflesso di cos eccelsi Misteri, che possa salire,
gustare e inebriarmi di cos arcane delizie? Dimmi, o Signore, l'anima che pensa, che opera, che
sale, che contempla, o sei Tu? q. 41 : 24 marzo

360 - Sarai gettata nel Sangue per avere la tempra


La piccola anima si abbandona alla carit dello Sposo che si manifesta in un modo sorprendente.
Potrebbe vivere una povera creatura umana nell'immenso braciere del sole?
E come pu vivere una piccola anima nell'oceano della divina carit?
- Tu acquisti, dice Ges, una incandescenza tutta particolare, poi sarai gettata nel Sangue per avere
la tempra. Non meravigliarti di questi prodigi della grazia: l'anima piccola e docile diventa stru-
mento di grandi misericordie. La tua meschinit, che pur grande, si cambia in potenza col nutri-
mento del mio Sangue. - Se il mio mondo conoscesse questi splendori di vita soprannaturale, queste
espansioni di vita divina, tutte le anime si stringerebbero attorno alla Croce, attorno alle piaghe e
non si staccherebbero pi. Io stessa provo questi effetti meravigliosi.
Che importa a me delle soddisfazioni, delle gioie, dei trionfi, della bellezza, della ricchezza, della
gloria del mondo? Che importa se i dolori acerbi mi feriscono il cuore, se mille pene hanno tormen-
tato la mia vita, se sono sola, triste, sconfortata quasi dalla mia meschinit?
Mi basta il Sangue di Ges. Esso tutto per l'anima mia, per il cuore, per lo spirito.
Esso il mio paradiso in terra. g. 41 : 25 marzo.

361 - Sapessimo contemplare questo tesoro!


Io non vedo ormai che la potenza del Sangue di Ges, non posso formulare altra invocazione che
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non sia della sua gloria, non posso vedere altro trionfo, contemplare altra meraviglia nel mondo del-
le anime che non sia prodotta dal Sangue di Ges. Non m'inganno se vedo piovere dal Cielo questo
fiume maestoso, se lo vedo dilatarsi sulla terra e risalire al Cielo con le vittorie pi fulgide.
Sapessimo avvicinarci al passaggio di questa forza travolgente! Sapessimo almeno contemplare
questo tesoro portato nelle nostre anime dalle stesse mani di Ges, dal suo Cuore, dalla sua bocca
divina! [...] g. 41 : 26 marzo

362 - Potessi scolpire su tutte le pietre le parole di lode...


Potessi scolpire su tutte le pietre le parole di lode, di benedizione e di gloria al tuo Sangue prezioso!
Quali meraviglie mi fa contemplare la tua bont, o Signore! Attraverso una goccia del tuo Sangue,
come attraverso una potenza inafferrabile, contemplo gli orizzonti infiniti della tua bellezza e della
tua ricchezza divina.
Attraverso la goccia del tuo Sangue io vivo nelle altezze della vita soprannaturale, negli splendori
della tua vita beata. O dolce Ges! O Passione adorabile! O Sangue Santissimo! q. 41 : 31 marzo

363 - Credete alla potenza del Sangue di Ges


La mia anima rigenerata da Cristo, in Cristo, per Cristo. Per comprendere la grandezza di questa
misericordia devo raccogliermi ai pi della Croce, contemplare la Passione e bere il suo Sangue.
L'anima imbevuta di questa vita divina ma non sazia.
Anzi, la sete va aumentando con la conoscenza del tesoro divino che accoglie in s.
Nella vita fisica il sangue va dal cuore al cervello: nella vita soprannaturale il Sangue di Ges, dopo
aver riempito il calice del cuore, riempie quello della mente, partecipando allo spirito l'alito possen-
te della vita divina. Come possibile chiudere in s i palpiti di questa vita sovrumana?
Ma a chi rivolgere la mia parola? Se dico: venite ad attingere alle sorgenti delle piaghe di Ges la
ricchezza, la potenza, la grazia, la salute, l'amore, chi mi creder? Chi mi ascolter?
Ebbene, o Signore, voli questa parola, non sulle ali dell'etere, ma su quelle della tua misericordia,
voli fino ai lidi pi remoti, ripetendo: Credete alla potenza del Sangue di Ges! Invocate la grazia
del Sangue di Ges! Contemplate la luce del Sangue di Ges! Cooperate alla gloria del Sangue di
Ges! potenza vostra, grazia vostra, luce vostra, gloria vostra. q. 41 : 4 aprile

364 - Concedimi di raccogliere le voci ineffabili...


Concedimi di raccogliere le voci ineffabili di adorazione, di lode, di ringraziamento, di riparazione
e di amore, salite dalle tue piaghe e dal tuo Sangue fino al Padre; le voci ineffabili discese dal San-
gue e dalle piaghe nella mia piccola anima, apportatrici di salute e di vita divina. Esse compongono
l'inno pi magnifico perch le voci del tuo Sangue sono le voci del tuo Cuore. q. 41: 12 aprile

365 - Voi contemplate le meravigliose sorgenti del mio Sangue...


Entra nella Passione, piccola anima, contempla, adora, invoca.
Quante anime sono prostrate dinanzi all'Altare, quante pregano e contemplano!
Ma chi penetra nel Mistero del Sangue che scaturisce perennemente dalle piaghe?
Chi pensa a questo fiume di grazia che scorre sulla terra apportatore dell'unica vita?
Chi pensa di attingervi il perdono e la salute?
Che cosa pu compiere l'apostolato se non attinge l'ispirazione dal Sangue di Ges?
Qual lo scopo delle Istituzioni se non il trionfo del Sangue di Ges?
- Quando su di un terreno appare una sorgente di acqua minerale, attorno ad essa una folla di
gente che accorre per avere salute e per accumulare tesori. Voi contemplate le meravigliose sorgen-
ti del mio Sangue e non vi movete. Ho comperato a prezzo di Sangue la vostra anima perch in essa
affluisce questa mia vita celeste: voi non intendete nulla, non volete conoscere la vostra felicit e
grandezza. Avete il mezzo per avvicinarvi al Padre, per unirvi alla sua vita divina, per abitare in
Lui: non lo conoscete e non volete servirvene. Sai tu quali energie avrebbe l'anima se ricordasse
spesso che nutrita del Sangue mio? La mia Passione rinnovata ad ogni istante. C' chi mi vende,
chi mi tradisce, chi mi abbandona, chi mi rinnega, chi mi insulta, chi mi calunnia, chi mi condanna,
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chi mi crocifigge. Ed il mio Cuore offre a tutti la misericordia infinita del Sangue che redime, che
perdona, che compatisce, che difende, che protegge, che salva, che santifica -. Chi intende questi
misteri dell'amore di Ges? Grande sventura la nostra cecit e la nostra ingratitudine! q. 41 : 14 aprile

366 - La sete del Sangue di Ges


L'anima ha sete di conoscere il suo Dio, ha sete di ricchezze spirituali, ha sete di amore. E quando si
raccoglie sotto la croce, allora la sete si fa pi intensa, costituisce un vero martirio da parte dell'a-
nima: una corrente di misericordia da parte di Ges. La sete del Sangue di Ges.
- Riconosci in questa sete la tua ricchezza spirituale, l'espansione pi larga e amorosa della mia
misericordia, il segno pi sincero del tuo cammino nelle vie dell'amore. La sete del mio Sangue di-
strugge in te ogni altra sete, converge i tuoi sensi alla Croce, spinge il tuo sguardo nelle profondit
del Mistero, porta il Tuo cuore nelle profondit del mio Cuore - [...]. q. 41 : 27 aprile

367 - Viva Ges nel Sacerdote!


Il Sacerdote di Ges il Ministro del suo Sangue prezioso. Chi amministra i tesori della terra ed
libero nella distribuzione di essi ha il mezzo pi valido per giovare a tanti poverelli. Il Sacerdote ha
un mezzo ancor pi efficace per dare la vita, la pace, la felicit, la ricchezza alle anime.
Viva Ges nel Sacerdote! Viva il Sangue di Ges sulle labbra del Sacerdote! Viva il Sangue di Ges
nelle mani del Sacerdote! Viva il Sangue di Ges nel cuore del Sacerdote! Viva il Sangue di Ges
nel Sacerdote! q. 113: 4 maggio

368 - Il Sangue di Ges l'artista delle anime


Il Sangue di Ges il grande artista delle anime che compie i suoi mirabili disegni guidato dall'a-
more. Il Sangue di Ges il mio Tutto. Sento che il mio piede, la mia mano, il mio cuore, il mio
pensiero, la mia parola, la mia pupilla. il piede che mi segna le orme nel cammino della vita, il
mistico piede che mi trasporta per le vie della giustizia e della verit. la mano che mi guida nei
doveri quotidiani del mio stato e in quelli pi nobili e sublimi dell'unione con Ges.
il cuore da cui trae inizio, alimento e sviluppo ogni vitalit. il cuore del mio cuore.
il pensiero profondo che spazia nel regno del Mistero. la parola dolcissima che ripete i pi bei
canti di amore. la pupilla acuta che penetra nelle altezze della luce.
Il Sangue di Ges veramente la mia vita. q. 113: 5 maggio

369 - Il patimento il calice d'oro


Nella S. Comunione l'incontro dell'anima col suo Dio, col suo Padre, col Figlio, con lo Spirito
Santo. Il Padre ci offre il dono del Sangue di Ges. Il Figlio ce lo comunica.
Lo Spirito Santo opera con Esso, nell'anima nostra, le opere della santit. Che magnifico lavoro pu
compiere in noi col Sangue di Ges se trova docilit, umilt e corrispondenza! Segno di questo la-
voro il patimento. Il patimento il calice d'oro che accoglie il Sangue di Ges, pi prezioso del
calice composto dalla preghiera. Il patimento introduce nei segreti del Cuore di Ges, affina l'anima
nella intuizione dei dolori che lo afflissero nella Passione, mantiene l'anima nelle altezze della gra-
zia, distrugge le sensazioni della vita umana comunicando la squisitezza della vita spirituale.
Pi l'amarezza punge l'anima e pi riesce saporoso il Sangue di Ges. Il patimento bene sopportato
d all'anima una grande capacit ed essa pu accogliere a dismisura il Sangue di Ges. Non datemi
gioie, n conforti, n dolcezze, ma solo croci e pene; io voglio tutto ci che aumenta in me la cono-
scenza del mio Ges e il possesso del suo amore. O sogni gaudiosi di bellezza, o care visioni della
vita di apostolato, o intime soddisfazioni della vita intellettuale, annientatevi dinanzi alla corrente
del Sangue di Ges, dinanzi alle sue operazioni di amore, dinanzi allo splendore de' suoi trionfi.
Voglio vivere sepolta nel Sangue di Ges. Che importa a me di ogni altra vita? q. 113: 6 maggio

370 - Il Sangue il Mistero della Chiesa


Noi desideriamo la santit: la cerchiamo, ci studiamo di raggiungerla con i nostri deboli sforzi.
E come il povero cerca l'elemosina, come l'operaio tende le braccia al lavoro e l'artista persegue l'i-
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deale che gli brilla nel pensiero, cos l'anima che vive di Dio anela al pane che la ristori, al guada-
gno che l'arricchisca, all'ideale puro e santo che la faccia vivere nel regno della grazia e dell'amore.
Il Sangue di Ges le d tutto questo.
Esso contiene tutto ci che possiamo desiderare per questa vita o per l'altra. Il Sangue di Ges il
Mistero vivente nella Chiesa di Cristo. Un giorno questo Mistero verr palesato nella sua grandezza
e bellezza e i Sacerdoti ne rifletteranno il magnifico splendore. Il Sacerdote il volto del Corpo mi-
stico della Chiesa. Egli la mente che dirige, l'occhio che vigila, la bocca che annunzia la verit.
Immagina per un occhio ulcerato e una bocca coperta di piaghe! q. 113 : 8 maggio

371 - Quale vita dal Sangue!


Che sublimi e profonde verit! Quali espansioni! Quale vita sgorga dal Cuore, dal Sangue di Ges!
Quale attenzione, per, quale penetrazione per intuirla, per conoscerla e per accoglierla!
la vita divina che Ges trasfonde nelle anime dei Beati? gli splendori che dalla sua vita divina e
dal suo Sangue si versano nel seno della Divinit? Quanti Misteri intorno alla vita del mio Ges!
Ma ci sono pure i Misteri della nostra ingratitudine.
Queste vie luminose che ci portano al Cielo non sono battute che da pochi, e quei pochi quanto lenti,
pigri e freddi! Eppure Ges ci chiama e c'invita! Ci chiama e ci invita quasi avesse bisogno di noi,
quasi la nostra corrispondenza lo rendesse pi beato! q. 113: 17 maggio

372 - Invoco il trionfo del Sangue


L'anima corre come trasportata da una corrente misteriosa e sente ripetere un'espressione di infinita
carit: Sei mia! Conscrati al Sangue di Ges!
Sacrifica tutto per il Sangue di Ges! Invoca il trionfo del Sangue di Ges.
Il trionfo del Sangue di Ges sar il trionfo spirituale della tua anima.
Il trionfo del Sangue di Ges sar il trionfo spirituale delle anime che ti sono care.
Il trionfo del Sangue di Ges sar il trionfo spirituale dell'Istituto.
Il trionfo del Sangue di Ges sar il trionfo spirituale della Chiesa.
Il trionfo del Sangue di Ges sar il trionfo spirituale di tutte le anime. q. 113 : 24 maggio

373 - La mistica via del Sangue


Il Sangue di Ges mio! Il Sangue per me! Il Sangue di Ges in me! Io vivo nel Sangue di Ges!
Verit consolanti e meravigliose che ognuno potrebbe ripetere con immensa gioia dello Spirito se,
confessando la propria miseria e gettandosi a pi della Croce, si gloriasse di essere conquista di Ge-
s, oggetto del suo amore e strumento della sua volont.
Il Sangue di Ges! l'onda travolgente che ha l'impero sui mondi perch, discendendo dalle altezze
del Cielo, vi porta la vita, la fecondit e la santit. Abbandonata a quest'onda rapida e vitale, la pic-
cola anima si sente avvolta, pervasa, conquisa da una vita misteriosa. L'anima ha come perduto i
sensi, non conserva la percezione di nessuno di essi, non quella della vista, n quella dell'udito; non
ha favella, non il movimento dell'intelligenza, non il palpito del cuore. Si pu vivere cos?
Non so. So che quando l'anima si sprofonda nel Sangue di Ges, come non fosse legata alle mem-
bra, come vivesse puro spirito nelle altezze e nelle profondit dello Spirito del Signore.
Mi sbaglier, ma devo ripetere che la mistica via del Sangue pi rapida di quella dell'amore,
quando l'anima, piccola ed umile, si abbandona a questa corrente di vita eterna. q. 113 : 27 maggio

374 - Palesa agli uomini i desideri di Ges


- O piccola anima, palesa agli uomini i desideri del tuo Ges. Desidero e chiedo
1 - Che vi ricordiate del Padre Celeste che vi ha creati e che vi ama:
2 - Ringraziatelo del Mistero della Redenzione.
3 - Offritegli il mio Sangue.
4 - Bevete il mio Sangue.
5 - Riparate le ingratitudini con le quali offeso questo Mistero.
6 - Invocate che si estenda sulla terra la devozione al mio Sangue.
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7 - Vivete della virt del mio Sangue -. q. 113: 28 maggio

375 - O Sangue, scendi come benedizione


- Bevi il mio Sangue, lascia che Esso scorra nelle tue membra e vi apporti la morte di ogni senso:
rifiorir in esse la mia vita. Desidera che esso penetri nelle anime dei peccatori come balsamo,
medicina, perdono e vita: chiedi la salvezza dei peccatori, offri il Sangue per la loro redenzione e
ripeti, con la virt del mio Sangue, con la fiducia nei suoi meriti, con l'abbandono alla sua potenza:
O Sangue del mio dolce Ges, scendi come benedizione in tutte le anime! Se Tu dovessi condannar-
le e maledirle, condanna e maledici prima l'anima mia: sapr con la tua grazia scendere nelle vi-
scere della tua misericordia. Ma salva e redimi tutte le anime! - q. 113 : 28 maggio

376 - Tutto per il Sangue di Ges


La mia vita, le mie facolt, il mio corpo, la mia anima, tutto per il Sangue di Ges!
L'intelligenza, il cuore per il Sangue di Ges!
Tutte le rinunce per il Sangue di Ges! Tutte le preghiere per il Sangue di Ges!
Come bella, come santa questa vita nel Sangue di Ges! Ma come sar di consolazione al mio
dolce Ges! Se Egli m'invita a vivere nel suo Sangue, perch io possa intenderne i desideri, gu-
starlo, comunicarlo, coronarlo di gloria e di amore con la salvezza delle anime, con la conquista dei
peccatori. Portare il Sangue di Ges nelle anime dei peccatori! Portare i peccatori nel Sangue di Ge-
s! Ecco il mio ufficio, la mia missione, la mia gloria! q. 113 : 29 maggio

377 - C' chi fa mercato del mio Sangue


O Cuore di Ges, sorgente feconda e inesauribile di Sangue, abbi piet di me, sii la mia vita.
- Voglio in questo mese lavorare la tua piccola anima, dilatarla, disporla alle mie espansioni, per-
fezionarla col mio Sangue. Seguimi, piccola figlia. Esercitati nella fede, nello spirito di fede che
spirito di perfetto abbandono. La misura della tua fede sar la misura con la quale tu parteciperai
il mio Sangue alle anime infedeli. Questa tua fede deve giungere al convincimento profondo che io
posso e voglio farti santa con i tesori del mio Sangue. Aumenta questa fede con l'amore. Posso fi-
darmi della tua volont? Posso venire da te come un tempo entravo nelle anime delicate e fedeli di
Geltrude, di Caterina, di Teresa, di Bartolomea? Posso trovare in te i conforti e le finezze che mi of-
frivano le loro anime amanti? Posso effondere in te le mie grazie senza che tu insuperbisca? -
O Signore, io posso rispondere quello che direbbe un bambino alla mamma se questa gli chiedesse
aiuto, consiglio e sostegno. Io non posso dare, n promettere nulla, mio Ges, non so n parlare, n
reggermi in piedi, tanto meno operare come i Santi in un modo degno di Te.
- Ti domando quello che io stesso depongo nella tua anima. Sii attenta, vigilante, generosa.
Un cuore piccolo si meraviglierebbe delle mie degnazioni, un cuore superbo le sciuperebbe, un cuo-
re dissipato le renderebbe infruttuose. Eppure sono questi i caratteri del mio cuore. -
Che faccio, mio dolce Ges?
- Abbi fede, ripeti gli atti della tua fede e immergili nel mio Sangue.
Mentre Tu lo contempli e ti senti struggere di tenerezza per questa mia vita divina che offro a tutti
generosamente, c' chi fa mercato del mio Sangue! Pensa a queste ingratitudini: il tuo pensiero mi
dar conforto. Ascolta: i miei Angeli raccolgono il Sangue, indegnamente mercanteggiato dagli
uomini, e lo portano a te. Dilata nuovamente con la fede il tuo piccolo cuore. - q. 113 : 1 giugno

378 - Cosa vuol dire vivere nel mio Sangue


Beati quelli che si immergono con l'anima pura nel Sangue dell'Agnello; pi beati quelli che consa-
crano la vita al Sangue di Ges: pi beati quelli che la consumano in Esso, che dimenticando se
stessi, si uniscono all'onda misteriosa per entrare nelle anime e produrre frutti di eterna vita.
Beate le anime che, morte alla propria vita, non intendono che il linguaggio del Sangue di Ges, e
lungi dal pensare ai propri interessi, anche spirituali, si gettano nel fuoco dell'amore per compiere
solo gli interessi di Ges. Lo Spirito Santo insegna all'anima che vale di pi l'apostolato compiuto
nell'unione intima e segreta al Sangue di Ges, che l'apostolato fatto di parole e di sacrifici.
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In fondo, l'apostolato compiuto con Ges richiede il sacrificio di tutto l'essere e, specialmente, il sa-
crificio dell'intelletto e della volont, oblazione purissima e meritoria.
- Ti assicuro e ti prometto, dice Ges, che chi vive nel mio Sangue non passer per il Purgatorio; ri-
fletti per che cosa vuol dire vivere nel mio Sangue: vuol dire morire perfettamente per effetto di
puro amore. - Che grande rivelazione questa del Sangue di Ges! q. 113: 3 giugno

379 - Togli, Signore, il sangue dalle mie vene


Non mi esprimo come sento e come vedo: sono troppo eccelse le manifestazioni del Sangue di Ges,
troppo meschino il mio povero essere per afferrarle. E allora mio Ges?
- Vuota il tuo cuore del tuo sangue e lascia che vi introduca il mio. Non meravigliarti di questi fatti
che ti paiono impossibili, essi compiono la promessa che io ho ripetuto con parole divine: Chi
mangia la mia Carne e beve il mio Sangue vivr in me ed io in lui. - q. 113 : 7 giugno

380 - Se il mio Sangue potr penetrare in te...


- Se il mio Sangue potr penetrare in te, in tutto il tuo essere, con le tue pupille non vedrai che le
opere della Redenzione, il cuore dar tutti i suoi palpiti per la mia Passione e lo spirito si dilater
sugli splendori della mia gloria. Pi ancora. Con gli occhi dell'anima contemplerai i riflessi del
Mistero, con le facolt spirituali seguirai il lavoro della grazia, con le forze nuove, sgorgate dai
rapporti col mio Sangue, trasformerai te stessa. -
O Signore, io vorrei scrivere a caratteri d'oro queste tue parole adorabili e invece non ho nemmeno
il tempo di segnarle con finezza e ordine. O Signore, perdonami, io non sospiro altra vita all'infuori
di quella del tuo Sangue, voglio vivere in esso, voglio consumarmi per esso! q. 113 : 10 giugno

381 - L'immensa carit del Mistero del Sangue


Per crearci Iddio si servito del fango della terra, ma, per redimerci, ha cercato nelle profondit del
suo Cuore la vita sostanziale qual quella del Sangue adorabile di Ges. O carit del mio Dio!
Vorrei che tutti, pensando alla S. Messa, comprendessero l'alto significato del suo valore, contem-
plandola come Sacrificio. Se usassimo dire: vado al Sacrificio, assisto al Sacrificio, mi unisco al Sa-
crificio di Ges, quanto pi fervore immetteremmo, nella vita spirituale, quanti frutti di perfetta de-
vozione! Sono meravigliata per l'immensa bont e carit del Mistero del Signore.
- Ti meravigli - dice Ges - perch i miei Sacerdoti intendono e compiono il mio precetto di amore?
Guarda! Contempla la ferita del mio Cuore. Avvicinati, metti le labbra a quella sorgente di vita, be-
vi e assapora la mia bont. - E le braccia di Ges stringono al Cuore SS. la piccola anima confusa
per tanta degnazione di amore. Cos il Signore stringerebbe a s tutte le anime.
- Guarda invece quante sfuggono a questi amplessi di misericordia! Quante defezioni! Quanti tra-
dimenti! Quanti peccati! Quanto Sangue sparso inutilmente. - q. 113: 11 giugno

382 - Nel Tabernacolo, fuoco e Sangue


Il Signore vuole da te grandi cose, ma aspetta che tu diventi piccola e umile, docile e fiduciosa, che
tu viva esclusivamente per il suo Sangue prezioso. Guarda come questo Mistero si fa sempre pi vi-
vo e profondo all'occhio della tua anima, come avvolge il tuo spirito e quasi informa la tua esistenza.
Guarda: tu non vedi che il Tabernacolo e, in esso, fuoco e Sangue, Sangue e fuoco.
Hai veduto stamattina il fuoco del Tabernacolo! Hai compreso che fuoco quello che avvampa nel
Mistero? L'idea del fuoco della terra scompare accanto al concetto del fuoco di cui parla il Signore.
Il fuoco del Cuore di Ges, il fuoco che sgorga dal suo Sangue una cosa cos alta, cos suprema-
mente ineffabile da non poter esprimersi con parole.
Il Signore non pretende che io definisca queste cose, basta che vi aderisca, che ne mantenga la vita
nel cuore e vi attinga per la mia santificazione. q. 113 : 13 giugno

383 - Corpus Domini!


Corpus Domini! Questa parola divina scritta nel mio cuore a caratteri di Sangue, scritta nel mio
spirito a caratteri di fuoco, scritta in Cielo con gli splendori del Mistero. Corpus Domini! Questa
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parola ineffabile mi richiama la divina bellezza di Ges fatto uomo per noi, mi fa contemplare le
sue membra adorabili grondanti Sangue e amore, mi presenta allo sguardo della mente tutto il fulgo-
re della sua Redenzione divina. Corpus Domini! Il Tabernacolo chiuso, pare freddo e muto, ma
non vedete che Ges attraversa la porticina dorata e giunge all'anima con i dardi del suo amore?
Non vedete che fiamme? Non sentite le voci della sua tenerezza? Contemplando il Calice, elevato al
momento della consacrazione, mi parve di vedere scendere Sangue e fuoco.
Mi parve? Ma cos. Provate a non pensare che a Ges, a non amare che Lui, a meditare la sua Pas-
sione, la sua immolazione: vedrete allora gli splendori della sua vita mistica nella Chiesa, nelle
anime, nella vostra anima. E quando l'amore di Ges incomincia a bruciare nelle profondit dell'a-
nima, siamo diligenti nell'aggiungere alla fiamma tutto ci che pu alimentarla.
Gettiamo in essa i tralci inutili, le vecchie radici, ogni germoglio che succhia inutilmente la linfa:
tutto ci che pu recarci sofferenza, le privazioni e le noie, tutto buono per raddoppiare la fiamma.
Incominciato questo lavoro di trasformazione spirituale, sentiamo il bisogno di gettare nella vivida
fiamma divoratrice perfino i sensi, il cuore, gli occhi, tutto, per consumarci interamente per amore
di Ges. q. 114 : 19 giugno

384 - Avvicinati alle sorgenti misteriose


Avvicinati, piccola anima, alle sorgenti misteriose.
Se l'anima fredda, intorpidita, nell'onda calda del Sangue di Ges rinnover le sue energie.
Se l'anima bruciata dall'ardore delle passioni, l'onda refrigerante del Sangue di Ges spegner
ogni fiamma impura.
Se l'anima avvolta di tenebre, il Sangue di Ges vi apporter tutta la luce gaudiosa.
Se l'anima in tempesta, il Sangue di Ges doner la calma e la sicurezza.
Se l'anima povera, il Sangue di Ges la riempir di celestiale ricchezza.
Se l'anima piagata, il Sangue di Ges la risaner perfettamente.
Se l'anima ordinata, in pace, fervorosa, amante, il Sangue di Ges la trasformer compiendo in es-
sa le sublimi creazioni della Santit.
I Martiri e i Santi furono tali perch seppero approfittare del Sangue di Ges.
O Signore, voglio immergermi in quest'onda salutare, voglio attingervi tutta la virt e tutte le dovi-
zie per la vita del tempo e per quella della eternit. Ges m'ispira di portare nel Purgatorio il Suo
Sangue ricevuto male sulla terra. Quelle anime saranno sollevate e liberate.
Ho la grazia di ascoltare la S. Messa accanto al Corpo venerato della martire S. Lucia.
Chiedo vivamente alla gloriosa martire di darmi la luce dell'anima e specialmente di illuminarmi in-
torno al Mistero del Sangue di Ges.
E mi pare che, dall'urna benedetta e, pi ancora dal fondo dell'anima, risuoni e si ripeta la voce ben
nota: Il Sangue di Ges il tesoro del mondo, la salvezza del mondo, la gloria del mondo. Il
Sangue di Ges la vita dell'anima, la forza dell'anima, la ricchezza dell'anima. q. 114 : 22 giugno

385 - Pensami vivo sulla Croce


- Pensami - dice Ges - vivo sulla Croce, nell'atto di immolarmi per l'umanit. Contempla le mem-
bra livide, straziate. Guarda le dita delle mani. Se l'anima non fosse sostenuta dalla grazia morreb-
be dinanzi a una simile contemplazione. Guarda! Le dita si stringono convulsamente intorno al
chiodo spietato. Provati a toglierlo con la tua devozione, ti vedrai tra le mani la mia mano ripiena
di Sangue. Apri il tuo piccolo cuore e accogli il dono divino. Togli con altrettanta devozione gli altri
chiodi, sentirai rifluire in te l'onda pura e fresca del mio Sangue. Puoi rinnovare questo atto di pie-
t ad ogni istante perch la mia immolazione ininterrotta. -
Mi sento indegna e meschina e, per di pi, impossibilitata a compiere una missione cos sublime e
delicata; tuttavia, desiderosa di consacrare tutte le forze spirituali per il trionfo del Mistero, chiedo a
Ges un piccolo segno che mi aiuti e mi infervori a seguirlo nella via misteriosa.
E il segno giunge inaspettato dalla santa parola del Sacerdote che, illuminato dal Signore, ripete le
espressioni sentite pi volte nel segreto dell'anima durante la S. Comunione. Il Sangue di Ges
calpestato, in qual modo e da quali persone! Bisogna dare tutto per ripararlo: offrirsi a Ges, seguir-
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lo in questa sua Passione continua, umilmente, amorosamente, a costo di tutti i sacrifici, a costo del-
la vita stessa. Mi vengono rivelati i pi forti motivi per la riparazione e le cause pi segrete della
Passione di Ges. O mio dolce Ges! La nostra vita dovrebbe essere tutta impegnata a conoscere, ad
adorare, a glorificare il Mistero del tuo Sangue e, invece, noi ci uniamo ai crocifissori di un tempo
per rinnovare la tua Passione dolorosa! Mio Ges, quali accoglienze riceve il tuo Sangue in certe
anime cattive! Mio Ges, dove portato il tuo Sangue! Quali mani lo accolgono!
Quali profanazioni! La tua povera serva qui ai tuoi piedi confusa e annientata. Mio Ges, se le mie
povere mani sono degne di avvicinarsi all'olocausto e di rapirlo da quelle dei traditori; se le mie po-
vere labbra possono avvicinarsi al tuo Sangue calpestato e sorbirlo insieme al fango che vi si me-
scola: se il mio povero cuore pu accogliere questa tua vita divina indegnamente respinta dai cattivi
figliuoli, donami, o Signore, la grazia di avvolgere col pi puro amore questo Tuo dono divino e di
consumarmi per il trionfo del Sangue. Sanguis Christi, exaudi me! q. 115 : 2 luglio

386 - Schiudiamogli tutte le porte


Quali opere compirebbe anche in noi Ges se sapessimo amarlo, desiderarlo e compiacerlo!
Egli ci chiama, ci invita, ci guarda, ci ama e fa giungere fino a noi l'onda del suo Sangue.
Schiudiamogli tutte le porte: disponiamo tutte le facolt, beviamo il Sangue: berremo la Vita.
- Guarda, figliuola, dice Ges appassionatamente, quante anime hanno l'inferno nel cuore perch
non bevono il mio Sangue! Quante, invece, portano nell'anima l'onda infernale ricevendo indegna-
mente il mio Corpo e il mio Sangue! Pensa il peccato e il demonio a contatto della mia vita eucari-
stica! Avvicinati alle povere anime che mi trattano cos crudelmente, avvicinati con umilt e fiducia.
cosa delicatissima distribuire i tesori del mio Sangue, ma cosa ben pi delicata raccoglierli e
separarli dal fango! - q. 115 : 4 luglio

387 - O Sangue di Ges, trionfa


O Sangue di Ges, trionfa sulle miserie della mia anima, su quelle di tutte le anime!
Trionfa, o Sangue di Ges e compi le meraviglie della sua carit. Vedo che esse superano lo splen-
dore di quelle operate nelle anime dell'antico tempo e vedo ancor che esse formeranno in Cielo la
sua gloria pi bella. O Sangue di Ges, trionfa sulle nostre ingratitudini, sulle nostre ingiustizie, sul-
le infedelt dei figliuoli cattivi! O Sangue di Ges, trionfa sulle nostre debolezze, sul languore del
nostro spirito, sul rispetto umano, sulle freddezze, sulle tiepidezze, sulle noncuranze della nostra
cattiva volont! O Sangue di Ges, trionfa sul mondo distratto e colpevole che corre alle sorgenti
avvelenate dal piacere, dimenticando e forse, non conoscendo le sorgenti fresche e pure, inesauribili
e gaudiose della tua carit, bellezza, potenza e ricchezza! O Sangue di Ges, trionfa su tutti noi con
le espansioni della misericordia, con le tenerezze del perdono, con le dovizie della grazia! O Sangue
di Ges, rivelaci i tuoi trionfi, manifesta a tutti l'onda misteriosa che scende dal Cielo, nunzia di pa-
ce e di amore! O Sangue di Ges, illumina la mia povera mente, rafforza il cuore, attrai il mio spiri-
to, e tutto il mio essere viva, si trasformi e si consumi nel tuo Mistero adorabile! q. 115 : 6 luglio

388 - Il nostro cuore creato per ricevere il Sangue


La mia anima la pi piccola e la pi umile, non per merito di virt, ma per condizione, per natura,
per le mie infedelt e per la mia povert. Eppure Ges non la disprezza, anzi, vedendola cos me-
schina, si compiace manifestarle i suoi misteri di misericordia, il magnifico e sublime dono del suo
Sangue prezioso. Il Sangue di Ges la mia tomba nella vita, sar la mia vita nella morte e la mia
gloria nella eternit. Il Signore mi ha creata perch divenissi il calice del Sangue di Ges.
Tutta la creazione per onorare Ges, ma il nostro cuore fu creato per ricevere il suo Sangue divino.
L'anima immersa nella luce del Mistero, e pi nella fiamma della divina carit, sente raddoppiare in
s la sete del Sangue di Ges e domanda insistentemente di essere abbeverata alla sorgente divina.
E sente dilatarsi il cuore come se davvero accogliesse un flusso di sangue e sente ancora che Ges
le chiede: - Dammi il tuo sangue, il sangue degli occhi, della bocca, del cuore, il Sangue dell'anima. -
E realmente nella mistica unione avviene che l'anima si riempie dei doni di Dio e della sua vita in
proporzione della spogliazione che fa di se stessa, deponendo, ai pi della croce, nel suo Cuore
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amoroso, la contemplazione delle proprie miserie e i fiori del suo piccolo amore. q. 115 : 8 luglio

389 - Gli atti pi graditi al suo Cuore


Sono pi di dieci anni che la voce del Sangue di Ges mi chiama, mi attrae, mi segna la via, mi ad-
dita un programma, mi chiede l'adesione ai suoi disegni di misericordia.
Che ho fatto io per corrispondere a tanta degnazione? Nulla, e pi si raddoppiano le espansioni di
Ges e pi si raddoppia la conoscenza della mia infedelt e della mia indegnit.
Eppure Ges non si stanca di battere alla porta di questo piccolo cuore e va ripetendo i suoi desideri
divini: comunicare il suo Sangue a tutte le anime, riempire del suo Sangue tutti i cuori, compiere
con la virt del suo Sangue le pi sublimi operazioni di vita soprannaturale.
Il suo invito sempre appassionato, non perch Ges perda della sua gloria se noi non corrispon-
diamo, ma perch Egli vuole la nostra santit e la nostra felicit eterna, ed il mezzo pi efficace per
raggiungere la perfezione il suo Sangue divino.
Oggi Egli mi ispira di compiere gli atti pi graditi al suo Cuore:
1 devi portare il mio Sangue nell'anima dei bambini senza Battesimo;
2 nelle anime innocenti perch siano difese dalle insidie del mondo e del demonio;
3 nelle anime chiamate alla vita sacerdotale;
4 nelle anime chiamate alla vita religiosa;
5 nelle anime di quelli che muoiono soli senza conforti religiosi e senza conforti umani;
6 nelle anime di quelli che respingono il mio Cuore;
7 nelle anime dei miei Ministri infedeli. - q. 115 : 9 luglio

390 - Vivere nel mio Sangue vuol dire...


- Vivi nel mio Sangue. Sai che cosa vuol dire vivere nel mio Sangue? Vuol dire contemplare questo
Mistero di infinito amore, considerare da chi fu formato, da chi venne assunto, in qual modo, con
quale amore, con quale generosit lo offersi per te e per le tue anime.
Vivere nel mio Sangue vuol dire pensare che ad ogni istante, per la mistica passione, per la nuova
immolazione viene effuso su tutti gli Altari del mondo.
Vuol dire considerare nel mio Sangue il sole che illumina e riscalda la tua anima, l'alimento che ti
nutre, l'aria che dilata il tuo spirito, la luce che ti guida, la forza che ti sostiene. Quando avrai
compreso questa vita, il Sangue regner in te e riprodurr la stessa mia vita. - q. 115 : 13 luglio

391 - La tela pi bella del mondo


- La devozione al mio Cuore divino ha preparato le anime alla devozione del mio Sangue prezioso. -
O mio Ges, che posso fare per concorrere a questi tuoi desideri? Non ho nulla da dare, non so dire
nulla, non so far nulla. Ti offro lo stesso tuo Sangue: esso compia in me e per me la tua benedetta
volont. Per obbedirti cercher di esprimere quello che mi fai contemplare.
Sullo sfondo meraviglioso del Cielo l'immagine amabilissima, splendidissima di Ges. Egli posa
sulle nubi e stende le sue braccia nell'ampiezza degli spazi. Il suo volto coronato, come altra volta,
da una fulgida corona di Sangue: dal petto e dalle mani sgorgano getti di vivido Sangue, avvolto da
una luce meravigliosa. Gli Angeli chini sotto le mani di Ges, accanto al suo Cuore, da cui esce
l'onda pi copiosa, sostengono calici dorati che vanno riempiendosi e traboccando di Sangue.
A' pi di Ges, sono anime che lambiscono il rivo misterioso. Lontane, separate da una distanza in-
finita, sono altre anime che tendono le braccia verso Ges. Chi le porter a Lui?
O come giunger fino ad esse l'onda salutare? La tela pi bella del mondo sar quella in cui si rap-
presenter Ges che dona il suo Sangue alle anime. Ges sprona la piccola anima a concretare la
missione ineffabile che porter le anime al Sangue di Ges e il Sangue di Ges alle anime.
- Se tu vedessi un fiume di Sangue? Se il fiume si convertisse in lago immenso? Se formasse un ma-
re infinito? Su questo mare misterioso la fragile barca della tua vita condotta ai lidi del Cielo.
Non temere: se la tempesta ti travolgesse, nel mare stesso attingeresti nuove forze per volare ancor
pi fidente al mio Cuore. -
O Signore, tu devi avere quaggi le tue anime fedeli e predilette alle quali comunichi i segreti del
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tuo Sangue. Oh! io voglio unirmi ad esse, al loro fervore, al loro amore, essere almeno la loro serva
e la loro schiava per rendermi meno indegna delle tue misericordie. q. 115 : 16 luglio

392 - Sono il tuo Sposo di Sangue


O Ges, Sposo di Sangue, abbi piet di me!
- Non potresti trovare un'invocazione pi cara di questa. Sono il tuo Sposo di Sangue, lo Sposo di
Sangue di tutte le anime, e come Sposo abbraccio la tua piccola anima e le comunico beni infiniti.
Guarda: il mio Sangue fuoco che consuma la tua scoria, lavacro misterioso che deterge le tue
miserie, luce che illumina il tuo spirito, soavit che inebria tutto il tuo essere.
Questa unione mistica si rinnova ogni volta che tu aderisci alle espansioni della mia misericordia,
e si rinnoverebbe tutti gli istanti se tu potessi rispondere ininterrottamente ai richiami della grazia.
Da questa unione sbocciano i frutti spirituali pi graditi al Padre mio, la trasformazione di te stes-
sa, la vita nuova del tuo spirito, la vita nuova di tante anime che tu puoi salvare per i meriti, la vir-
t e la potenza del mio Sangue -.
Ma come partecipare alle anime il tuo Sangue prezioso se non posso parlare di questo Mistero, se lo
svolgimento di questa vita mistica tutto interno?
- Col desiderio, mia figliuola, unendoti alla potenza del mio Sangue. - q. 115 : 21 luglio

393 - L'amore che scaturisce dal Sangue


Il Sangue del mio Ges, non altro che il Sangue del mio Ges pu darmi l'amore puro e forte, l'amo-
re intelligente e operoso, l'amore umile e sincero, l'amore semplice e nobile che crede, spera ed ama
senza ricerca di compensi, senza interesse individuale, pronto a seguire l'onda dell'altissimo amore,
porti essa negli abissi pi oscuri o negli spazi pi luminosi, nelle arcane cognizioni della Divinit e
nelle umilianti constatazioni dell'umana miseria. L'amore che scaturisce dal Sangue di Ges, amo-
re che ama come ha amato Ges. q. 115 : 22 luglio

394 - Prender il calice della salvezza


Il Salmista offerse a Dio il calice delle sue tribolazioni e delle sue fatiche, o con cuore profetico of-
ferse il calice ripieno del Sangue di Ges? Non lo so, perch sono affatto digiuna della scienza della
Sacra Scrittura, per penso che il suo spirito fu illuminato dal Signore nell'insegnarci il modo onde
possiamo presentare le nostre suppliche alla Divina Maest. Calicem salutaris accipiam!. Prende-
r il calice del mio Signore, il calice ripieno delle lagrime del mio Ges, ripieno del suo Sangue, ri-
pieno del suo amore e lo offrir al Padre, lo offrir a Ges, lo offrir allo Spirito Santo.
- Piccola figlia, ti metto fra le mani il mio Calice, ma io stesso voglio avere tra le mie mani il calice
del tuo cuore, piccolo calice, vile, fragile, ma ricolmo del mio Sangue.
Pensa al valore che acquista fra le mie mani, ripieno dei frutti della mia Passione!
Potessi tenere in mano cos tutti i cuori degli uomini! Tu non comprendi nulla di questo mistero di
amore, e quasi ti pare che il mio linguaggio semplice e umano non si addica alla mia Maest, e
pensi se le comunicazioni con le anime dei Santi abbiano un'impronta di intimit come uso con te.
Ai miei Santi mi comunico semplicemente come a Te, essi poi sanno penetrare nei segreti delle mie
parole con lo spirito di fede e di amore. Metti tra le mie mani i cuori de' Sacerdoti, de' Religiosi,
delle anime scelte a compiere insieme a me le opere della Redenzione.
Io li riempir di Sangue ed essi vivranno una vita pi intensa. Ma tu entra nel mio Cuore.
Mi domandi da bere! Ma forse, trovandoti accanto a molte sorgenti, chiedi a qualcuno il permesso
di bere? Aumenta la fede con la mia grazia e aumenta la grazia con la fede, e nell'accrescimento di
queste forze vive e di questi doni di Cielo ci sar l'accrescimento dell'onore dato al mio Sangue e
dei frutti con i quali lo glorificherai -. g. 115 : 25 luglio

395 - Voglio farmi santa col Sangue


Voglio farmi santa col Sangue di Ges. Esso la sorgente di ogni santit, la vita di ogni santit,
la corona di ogni santit. Il Sangue di Ges una ricchezza divina che mi appartiene.
Mi appartiene perch Ges l'ha versato per me nella sua Passione e sulla Croce.
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Mi accoster con umilt alla Croce del mio Ges, pianger i miei peccati che furono la cagione del-
la sua morte e, incoraggiata dalla bont del mio Ges, mi avviciner alle sue piaghe adorabili che
sono le fonti della santit e ripeter: Sanguis Christi, fons vitae et sanctitatis, miserere nobis.
Il Sangue di Ges, lo sento, penetra nelle pi intime fibre dell'anima, riempie i solchi formati dalle
mie infedelt, ripara alle impressioni lasciate dalla colpa e infondendomi la vita divina, mi infonde
la santit. Voglio farmi santa! Intendo ricevere, ad ogni respiro della vita e in tutti gli istanti, il San-
gue di Ges perch mi aiuta a farmi santa e voglio farmi santa per ricevere meno indegnamente il
Sangue di Ges. La santit che l'anima acquista nutrendosi del Sangue di Ges vera e sostanziale
perch non pu essere adombrata dalla tenebra dell'amor proprio, sfugge all'orpello della illusione e
non pu venire distrutta dal vento devastatore della superbia. Il Sangue di Ges fu versato da Lui
per ricomprarci: giusto che compia la nostra santificazione ed giusto altres che le sue operazioni
siano contemplate dall'anima come un puro dono della divina misericordia.
La santit adunque il fiore pi bello della Redenzione, il frutto divino maturato sull'albero della
Croce. Chi lo gusta si fa santo. O Ges voglio farmi santa col tuo Sangue divino. q. 115 : 29 luglio

396 - bello vantare questo Mistero di amore!


Che pu uscire di buono dalla mia piccola anima? Nulla!
Ma se io la porto sotto la Croce e la tengo avvinta al Mistero ineffabile della Passione di Ges, se la
avvinco alle sue piaghe santissime e schiudo l'immensa capacit del mio nulla alle dovizie del suo
Sangue, allora divento ricca e possente per la sua virt e il suo splendore.
Come bello vantare questo Mistero di amore! S, mio Ges, mi avvicino alle tue piaghe, penetro in
esse, bevo il tuo Sangue, lo bevo con la volutt dell'assetato, a cui per la prima volta, dopo un lungo
cammino, sorride la purezza dell'onda fresca e inesauribile. Vieni, onda misteriosa del mio Ges,
vieni e dissetami: non ho altra brama nella vita, non ne voglio altra. Che importa se esternamente,
resto brulla e squallida, come sperduta nell'ombra della mia piccolezza?
Perch in questa piccola anima - che la casa del pane - sgorghi perenne e con getti altissimi l'onda
del tuo Sangue divino, purch io lo ami, lo adori, lo serva e lo glorifichi, non Ti chiedo altro, null'al-
tro, mio Ges. Versa dunque nel piccolo cuore, versa a dismisura il tuo Sangue adorabile.
Io intendo di ricevere specialmente quello che viene disprezzato e calpestato. q. 116: 2 agosto

397 - Il Sangue il cielo della mia anima


La vita nuova, di cui parl Ges Cristo, nel suo Sangue, ci viene dal suo Sangue, si conserva col
suo Sangue, si aumenta nel suo Sangue, si estende, si partecipa, si perfeziona per il suo Sangue.
Anima mia, sprofondati in questo Mistero, consuma le tue forze, i tuoi averi, le tue aspirazioni nel
Sangue di Ges; avrai la pienezza delle sue forze de' suoi beni e della sua misericordia.
Il Sangue di Ges il cielo della mia anima, la luce della mia mente, lo spazio infinito da cui lo
spirito attinge le meraviglie della sapienza celeste, un mistico regno di pace dove si avvicendano
le misericordie del gran Re e le ineffabili ascensioni della piccola anima, dove Lui profonde i suoi
tesori divini e in cui l'anima si spoglia delle sue miserie umane.
Nel Sangue di Ges ho rinnovato, come sempre, i miei poveri voti. Quanto diviene sublime il picco-
lo olocausto rivestito del Sangue di Ges! q. 116: 5 agosto

398 - Sei la madre del mio Sangue


Egli dice: - tu sei la piccola Sposa della mia Passione - sei la madre del mio Sangue -.
Non comprendo quest'ultima frase [...]. L'unione con Lui d diritto alla comunanza dei beni ed Egli
dona alla piccola sposa l'eredit del Sangue, il quale diventa il misterioso patrimonio da conservare,
da godere, da partecipare alle anime. Questa missione come una mistica maternit. Infatti Ges
dice: - Tu devi somministrare il mio Sangue alle anime come una madre somministra il cibo ai suoi
figli. Porta il mio Sangue ai bambini che muoiono senza Battesimo. Porta il mio Sangue alle anime
che muoiono senza assistenza religiosa, a quelle che la rifiutano, a quelle che muoiono improvvi-
samente, tragicamente. Porta il mio Sangue alle anime degli infedeli.
Quale ufficio! Quale maternit spirituale! Comprendi ora il mio linguaggio? -
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Lo comprendo ma non so attuarlo perch non ne sono degna. q. 116 : 10 agosto

399 - Dove trovare queste mani?


Si rinnovano, nell'intimit, i misteri della Passione, Ges accresce nell'anima la sete del suo Sangue
e, nello stesso tempo, le presenta le sue piaghe divine da cui sgorgano fiotti di Sangue vivo.
L'anima deve togliere, staccare dalla Croce le membra adorabili di Ges, ma specialmente Egli le
offre il Capo santissimo perch vi tolga la corona di spine. Come possibile toccarla senza rinnova-
re lo strazio? Ci vogliono mani sottili, delicate, straordinariamente pure.
O Signore, dove trovare queste mani? Mi affido alla Vergine Santa, invoco il suo aiuto, quello del
mio Angelo Custode, di S. Giuseppe, di S. Antonio, di S. Caterina da Siena, della Beata Angela da
Foligno, delle mie Sante Fondatrici, di S. Geltrude, di S. Teresa, di S. Margherita Alacoque, di S.
Teresina. Le mani della Vergine e quelle de' miei Santi Patroni possono levare delicatamente la co-
rona senza farti patire, o dolce Ges! Ma che atti sono questi, o Signore?
Sono le esercitazioni della fede e dell'amore. Ed ora? Stringi al cuore le membra divine insanguina-
te [...] Io porter sulle ferite questa vita che esce per noi, la riporter con la mia povera vita, con la
vita delle anime che Egli vuole redimere. E Ges vivr in me con queste espansioni di misericordia
ed io vivr in Lui con la virt del suo Sangue. La Vergine Santa mi guida, mi illumina e mi sostiene
in questa vita intima con Ges. Quale vita? Chi la intende, chi la conosce e chi l'ama non pu inten-
dere, n gustare, n amare pi nulla quaggi. q. 116: 14 agosto

400 - Maria grande per il Mistero del Sangue


Se Ges ha redento col suo Sangue gli uomini, prima di tutti e sopra tutti ha redento la sua Madre
Santissima con una redenzione di privilegio. Sotto la Croce ella apparve divina.
Che avrebbe fatto una madre tenera dinanzi a un figlio straziato nelle membra, mentre su di una
croce viene dissanguato dalla barbarie umana?
Si sarebbe slanciata verso la croce, avrebbe strappato i chiodi spietati, o almeno avrebbe addolcito,
imbalsamato con i suoi baci le carni tormentate, raccogliendo devotamente il Sangue in preziosi
pannolini come venne fatto all'epoca dei martiri. Maria invece immobile sotto la Croce.
Ella contempla il martirio di Ges con pupilla illuminata: vede la Giustizia divina che avvolge l'au-
gusta Vittima e vede la misericordia che dall'augusta Vittima scende col suggello del Sangue su tutte
le anime. Il mistero del Sangue! Esso ci ha dato Maria, ci ha dato Ges, ci ha dato la vita sopranna-
turale, ci dar la vita eterna. Maria grande, divina, regina per il Mistero del Sangue di Ges:
corredentrice per il Mistero del Sangue di Ges. - Figlia mia, ogni anima pu essere corredentrice
delle anime, purch resti con Maria accanto alla Croce, contemplando il mio Sangue, bevendolo,
offrendolo all'Eterno Padre, versandolo sulle anime. Onorando il mio Sangue, onori la Vergine, la
rendi propizia ai tuoi bisogni e ottieni le sue grazie speciali. Essa ti sar maestra nella via misterio-
sa che tu percorri vivendo nel mio Sangue. - q. 114 : 15 agosto

401 - Ma quei calici sono pochi


Attorno alla Croce uno stuolo di Angeli intenti a raccogliere in calici dorati il Sangue di Ges.
Ma quei calici sono pochi, sono piccoli e il Sangue scorre e si perde ancora.
Poveri piccoli cuori, che gli Angeli appressano alle ferite di Ges, moltiplicatevi, dilatatevi; Ges
vuol prodigare a tutti la sua vita, vuol purificare, santificare, inebriare tutto il mondo.
Ci vuole una santa crociata che prepari tutte le anime al tesoro della Redenzione.
Non basta adorare, amare il Cuore di Ges, bisogna adorare, amare e sopra tutto raccogliere il San-
gue prezioso che scaturisce dalla profonda ferita. Bisogna che i Sacerdoti specialmente nel Sacra-
mento della penitenza ricordino ai peccatori il Sangue di Ges: esso l'unica salvezza, l'acqua salu-
tare che lava ogni colpa, la forza che sostiene, la grazia che preserva dalle cadute. q. 1: s.d.

402 - Ges cerca un cuore che riceva il suo Sangue


impossibile che l'anima rimanga continuamente unita al suo Dio. I doveri della vita, la debolezza
della natura, e molte altre cause impediscono che essa stia librata sulle ali dello spirito, in unione
140

perfettissima al divino amore. C' per un mezzo possente che pu rendere perenne e vitale il suo
slancio attuale ed efficace la sua unione soprannaturale. il Sangue di Ges.
- Cerco un cuore - mi dice Ges. O Signore, guarda all'intorno quante anime elette, sante, generose,
apostoliche; esse hanno certo un cuore che risponde ai tuoi desideri.
Ma Ges non trova un cuore secondo i suoi desideri. Quali doti deve avere, o Signore? Cerchi un
cuore puro, mite, umile, generoso, distaccato, delicato, nobile, sensibile, amoroso? Ges non cerca
le doti del cuore, ma un cuore che riceva e accolga i tesori del suo, il dono del Sangue, la virt, i
meriti, gli atteggiamenti della sua Passione. E siccome impossibile che trovi un cuore cos eletto,
Egli stesso promette di formarlo in me con gli stessi elementi del suo Sangue Prezioso. q. 1: s. d.

403 - Immergiti nel mio Sangue


- Immergiti nel mio Sangue. Soltanto vivendo in esso sar tolto da te ogni contatto con la vita, ogni
ostacolo alla perfezione, ogni ombra di colpa, ogni debolezza. Finora il Mistero ha avvolto la tua
anima, ora vi penetrer intimamente e per la sua virt comprenderai cose sublimi. Finora hai con-
templato le verit eterne con la tua pupilla, ma ora le contemplerai alla luce del mio Sangue -.
Sentirsi immersi nel Sangue di Ges, vale gustare il senso della vita divina che il preludio di quel-
la eterna. q. 1: s. d.

404 - La Vergine Immacolata il fiore del Sangue


La Vergine Immacolata il fiore pi splendido, il frutto pi saporoso del Sangue Prezioso di Ges.
Nella sua infinita e inconcepibile misericordia Egli ha voluto giungere a noi per mezzo di Maria,
per mezzo della sua stessa creatura. Ma questa creatura fu composta dalla virt del Padre, dalla po-
tenza, dallo splendore del Figlio, dalla sapienza e dalla sublimit dell'amore dello Spirito Santo.
E in questa fattura tutta divina ha trasfuso il Sangue Adorabile che doveva diventare il Sangue di
Ges, che doveva essere l'elemento, il prezzo della rigenerazione e della riparazione. q. 1: s. d.

405 - Gli uomini non vogliono pensare a quel Sangue


Vedo la Redenzione di Ges come il sole che ricopre tutto il mondo, che lo avvolge, lo penetra, lo
rende vivo, lo feconda. E il mondo sfugge alla luce, apre dei solchi e si sprofonda nelle viscere della
terra fangosa e sterile. O mio Dio, la sorte dei popoli, la sorte delle anime legata al trionfo del
Sangue di Ges, ma quel trionfo lontano perch gli uomini non vogliono nemmeno pensare a quel
Sangue, non lo vedono colare dalla fronte dell'Uomo-Dio, non lo vogliono raccogliere [...] q. 1: s.d.

406 - Passa nel mondo un'onda di fango


Come gode Ges nell'incontrare un'anima semplice! L'apparato della scienza pare che gli chiuda la
via, il cerimoniale della conversazione pare metta un freno alla sua tenerezza.
Egli vuol abbassarsi, vuol vincere, e per giungere alla piccola creatura usa un linguaggio infantile.
O mio Ges, vieni, ma prima prepara la piccola anima che non muoia sotto la pressione del tuo do-
lore e del tuo amore. Vieni e ricolma di Sangue il piccolo cuore e trasforma in amore ogni piccola
fibra e ricolma ogni fibra di Sangue Prezioso. in vista di quel Sangue che Ges piange e ha biso-
gno di consolazione. Passa nel mondo un'onda di fango e quel fango giunge fino al Tabernacolo, fi-
no a Ges Ostia, fino alle sorgenti dei tesori della Riparazione.
Bisogna che un'onda pura sfidi questa fiumana di iniquit e giunga con la riparazione amorosa fino
alle piaghe di Ges. Ma chi pu opporsi alle sorgenti di iniquit che allagano la terra e portare fino a
Ges le testimonianze del nostro piccolo amore? Il Sangue di Ges: esso la sola riparazione divina
degna del Cuore di Ges. Raccogliamolo dal Getsemani. Nella terra fredda ed insensibile, che ac-
colse e bevette il Sangue di Ges senza commuoversi, siamo significati tutti noi, e essa simboleggia
la nostra durezza e incoscienza. Anche oggi, come sempre, il Sangue di Ges scende sulle nostre
anime con voci di pianto e rivelazioni di agonie. Accogliamolo e sapremo sollevarci con Ges e po-
tremo seguirlo al Calvario. Espiazione per espiazione.
Il peccato fu espiato dal Sangue di Ges, il nuovo peccato che si commette calpesta il Sangue di
Ges e non pu essere riparato che dallo stesso Sangue Prezioso. q. 1: s. d.
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407 - Beate le nazioni, beate le famiglie...


Il Maestro, il Padre, il Sacerdote, la Vittima Divina insegna, attrae, offre, s'immola per noi.
Credo, mio Signore; la mia fede visione. Spero, tocco con mano le ricchezze della tua Redenzione.
Amo! Sei tu che ci ami, sei tu che mi ami! Sei tu che ripeti: Beate le nazioni che prima adoreranno
il mio Sangue! Beate le famiglie che si consacreranno a questo Mistero! Tenetevi pronti perch il
nemico vi metter alla prova, ma anche il Signore sceglier il suoi campioni tra quelli che onorano
il suo Sangue Divino. I Sacerdoti dicano alle anime afflitte, colpevoli, alle anime amanti, alle anime
votate ad una missione particolare: Ti ricopro col Sangue Prezioso di Ges. I Santi contemplano i
patimenti di Ges come fossero fatti presenti; vedono la Passione prodotta dal peccato e tutte le
conseguenze che aggravano sui popoli e sulle nazioni. Il Sangue di Ges d queste intuizioni. q. 1: s.d.

408 - Il Sangue l'acqua mistica che disseta


Il suo Sangue Divino l'acqua mistica che disseta le anime tormentate dalle passioni.
Il Sangue di Ges spegne la sete dell'oro, la sete dei piaceri, la sete dell'orgoglio, la sete della gioia
e dona all'anima la mistica sete per cui aspira alla vita nuova, alla vita soprannaturale, alla vita mi-
stica, alla perfettissima vita di unione con Cristo. O Sangue di Cristo, salvezza dei popoli, sovrana
ricchezza del mondo, ti adoro, ti invoco, ti benedico! q. 1: s. d.

409 - Devi saper contemplare


- Devi saper vivere nella mia presenza, essere docile ai miei comandi, pronta ai miei desideri, fidu-
ciosa nelle mie parole, sicura delle mie promesse. Devi saper contemplare i miei passi: guarda, essi
lasciano nella tua anima delle orme sanguinose. Devi saper contemplare l'opera delle mie mani:
guarda, esse cementano, impreziosiscono col Sangue ogni dono celeste.
Devi saper contemplare il mio Volto: guarda, da esso partono raggi di luce divina e fiotti di Sangue.
Guarda la mia pupilla velata di Sangue! Guarda il mio Cuore: non d che Sangue! -
il grande Mistero che manifesta il Cielo alla terra, che riconduce le anime al Padre, che le dispone
ai segreti della mistica unione e anticipa quaggi i gaudi della giustificazione. q. 42 : 8 novembre

410 - Che cosa l'amore?


Che cosa l'amore? la vita che Dio ha posto in me e che si svolge a contatto della sua grazia, del-
la sua verit, della sua santit, a contatto del Corpo e del Sangue di Ges, a contatto del Mistero, a
contatto della volont santa, amabile e perfetta del mio Signore.
Che cosa l'amore? il dono di me stessa a Lui, l'abbandono di ogni cosa per amore di Lui, la ri-
cerca di Lui in ogni cosa; il riposo in Lui sopra ogni cosa, l'unione con Lui fuori di ogni altra co-
sa. Che cosa l'amore? la rinunzia, completa, amorosa, continua di me stessa perch in tutto e
sempre trionfi Ges: il basso conoscimento di me stessa che dispone al conoscimento di Ges:
l'annientamento di tutta me stessa che lascia il posto alle operazioni di Ges.
Che cosa l'amore? il desiderio di possedere Ges: la brama di conoscere la sua verit, lo zelo
per l'estensione del suo regno nelle anime, la gioia per le sue conquiste spirituali, il sacrificio per
l'effettuazione dei suoi disegni di provvidenza e di misericordia.
Ma sopra tutto l'amore l'unione ai suoi patimenti, la comprensione dei suoi dolori, la tenerezza per
le sue piaghe, l'adorazione del suo Sangue prezioso. L'amore la vita consacrata, consumata nel
Mistero ineffabile del Sangue di Ges. q. 42 : 8 novembre

411 - Se il mio Calice posasse...


Al momento della Consacrazione, mentre nell'anima il riflesso dei grandi Misteri, una voce segre-
ta va ripetendomi: se il mio Calice posasse sui tuoi occhi, sulla tua bocca, sul tuo cuore? Non sono
degna, o Signore. Invidio le ossa dei Martiri e dei Santi sulle quali si posa il Calice inebriante della
Passione, del Sangue di Ges.
- Contempla la mia Passione, bevi il mio Sangue, conservalo nel cuore: sar come se il Calice del
mio Sangue posasse sulla tua pupilla, sulle tue labbra, sul tuo cuore. -
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La piccola anima non potrebbe godere pi vivamente le tenerezze di Ges: pare che Egli voglia ri-
compensarla dei lunghi silenzi e delle rinunce imposte dall'obbedienza.
E tutto tradotto in amore. La verit che sgorga dalle labbra del Ministro, il silenzio che mi circon-
da, il vuoto nel quale l'anima pare inabissarsi e dal quale attinge la pi larga comprensione delle pa-
role del Salmista: Tamquam nihilum ante Te!. q. 42 : 9 novembre

412 - O mio Ges, che hai fatto per noi?


O mio Ges, che hai fatto per noi? O mio Ges, per quali vie sei disceso dall'eternit nel tempo, dal-
lo splendore della tua Maest alla tenebra del nostro esilio! E noi Ti abbiamo crocifisso! Noi Ti ab-
biamo ucciso! E Tu divino amante, pazzo di amore per noi, ci offri il tuo Sangue perch possiamo
salvarci ancora, riavere il perdono, la grazia, la salvezza e la gloria! O veramente infinito, immenso,
incomprensibile nella tua misericordia e nel tuo Amore, o dolce Ges! q. 42: 11 novembre

413 - Contemplare il SS. Sacramento


Egli vuole essere contemplato, amato, adorato nella sua immolazione perpetua.
Contemplare il SS. Sacramento con l'intenzione di offrire al Divin Padre le immolazioni di Ges.
Contemplare, invocando che il Sangue prezioso entri in ogni anima, la rivesta di grazia, la santifichi.
- Guarda il sole, dice Ges. Ha forse perduto del suo splendore illuminando gli spazi dall'istante
della sua creazione? - una pallidissima idea confrontata col grande Mistero del Sangue prezioso.
Nessuno potr mai comprenderlo, ma le anime dovrebbero struggersi di amore nel contemplarlo.
A' pi dell'Altare della Vergine chiedo umilmente se la piccola anima pu seguire Ges lasciandosi
attrarre dalla forza, dalla dolcezza del Mistero del Sangue. q. 42: 12 novembre

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414 - Adoriamo il Mistero della Circoncisione
Tra le piccole mani di Ges vedo un mistico calice nel quale sono raccolte le sue prime gocce di
Sangue, sparse nella Circoncisione. Adoriamo il Mistero! Prostriamoci nella polvere, ringraziamo il
Signore delle sue grandi misericordie e scongiuriamolo a renderci degni della sua infinita carit.
Piccola anima, raccogliti in silenzio accanto alla Vergine, accanto al Bambino Ges, adora e con-
templa, contempla e adora. Metti in quel calice il tuo piccolo cuore, i tuoi piccoli sacrifici, le tue
promesse, i tuoi desideri, le tue preghiere, il tuo amore.
Guarda, Ges ti ricambia con un dono regale. Egli ti segna la fronte, gli occhi, la bocca, le mani, il
cuore col segno della croce, con una croce formata dal suo Sangue.
il segno della redenzione, il segno della predilezione, il segno della santit, il segno dell'amore, il
segno dell'unione, il segno della immortalit, il segno della beatitudine. q. 43: 1 gennaio

415 - O Ges, sacerdote e vittima


O mio Ges, Tu sei veramente il Sommo Sacerdote, il Sacerdote dell'Altissimo che compie in noi
perfettamente, amorosamente, divinamente tutti gli atti di culto dovuti al Padre.
Tu sei il grande sacerdote e sei altres la Vittima augusta, immolata sull'altare della tua carit.
Sacerdote e Vittima fin dal primo istante dell'Incarnazione nel seno di Maria: Sacerdote e Vittima
nella grotta di Betlemme, nella Circoncisione, nella presentazione al Tempio, nella fuga in Egitto,
nel silenzio della casa di Nazareth, nell'apostolato della vita pubblica. Sacerdote e Vittima nell'ulti-
ma Cena, nell'Orto degli Ulivi, sul Calvario, sulla Croce, nel Sepolcro: sempre e dovunque Sacerdo-
te dell'Altissimo, nell'atto di offrire, di consacrare e di immolare la vittima augusta, perfetta, degna
del Padre. E continua questo Sacerdozio regale e questa immolazione divina nel Sacrificio e nel Sa-
cramento, nel silenzio del Tabernacolo e nel segreto delle anime.
E invita le nostre piccole anime a unirsi ai suoi meriti, alle sue immolazioni, al suo amore.
O Ges, unisci a questo tuo Sacerdozio la mia povera anima. Lo so, sono troppo piccola e troppo
meschina per salire accanto a Te sull'Altare delle tue immolazioni; ebbene, lascia che io venga ac-
canto alla tua Culla, che contempli il Sacerdozio regale della tua umilt, che mi ispiri al tuo Sacrifi-
cio onde possa unirmi con pi amore, con maggior devozione e con pi chiara comprensione al Sa-
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crificio dell'Altare, al Sacerdozio che Tu compi dinanzi al Padre Celeste, nell'altezza dei Cieli e nel-
lo splendore della tua gloria. g. 43 : 8 gennaio

416 - Ges in me, con me, per me


Il Mistero entra in me per la S. Comunione. L'anima, per la virt divina, resa capace di accogliere
gli splendori dei divini Misteri. Un Dio a me, in me, per me!
Quante volte ho ripetuto queste parole senza vedere la luce e senza gustare la soavit che oggi mi
comunicano! Ges in me, con la sua virt divina, con i suoi meriti, con il suo Sangue, con la sua vi-
ta divina! Signore, credo, spero, amo, vivo per Te! Le tue mani mi sollevano dalla terra, il tuo
sguardo mi ravviva, la tua parola mi trasforma, il tuo Sangue mi santifica, il tuo Cuore mi fa pregu-
stare le ineffabili gioie della vita beata. Ges in me! Ges con me! Ges per me! g. 44: 29 gennaio

417 - Il Divin Sangue apporta molti benefici


O mio Ges, comprendo che, dinanzi a Te, pi della frase sgorgata dal cuore, vale l'olocausto con-
sumato nel cuore stesso. Sarebbe dolcissima cosa per me trattenermi in dolci colloqui di amore in-
torno al Mistero del tuo Sangue, e sarebbe ancor pi desiderabile ascoltare il tuo linguaggio divino.
Ma il silenzio sar un atteggiamento di pi forte amore. Seppellirmi nell'abisso del Mistero ancor
pi che contemplarlo di lontano. S, voglio seppellirmi in Esso, ma dilatando la mente, il cuore, lo
spirito perch si riempiano della vita divina. Mi seppellir nel silenzio, volenterosamente, con gioia,
invocando che sorgano altre anime pi degne, pi virtuose, pi coraggiose di me, che sappiano su-
scitare i santi entusiasmi e la vera e soda devozione al Divin Sangue di Ges. Rinuncio a scrivere
intorno a questo Mistero perch non lo so fare, ma non rinuncio ad amarlo.
Il silenzio render l'anima capace di percepire e intuire le voci pi delicate di Ges, di unirsi mag-
giormente ai suoi desideri, di immedesimarsi nella sua volont. Raccolgo intanto il suo testamento.
Il Divin Sangue apporta alle anime molti benefici:
1 Cancella i peccati
2 Ripara le debolezze contratte dall'anima per il peccato originale.
3 Aiuta a vincere le tentazioni.
4 Guida alacremente nella via della salute.
5 Sostiene nella tribolazione.
6 Aiuta a conoscere la vocazione.
7 Comunica tutti i beni spirituali.
8 Eleva l'anima alla contemplazione delle cose celesti.
9 Mantiene l'anima nella vita soprannaturale.
10 Infonde nell'anima l'amore ai Misteri.
11 Unisce perfettamente a Ges.
12 Comunica all'anima la grazia, l'amore, la vita divina. Amen. q. 44 : 31 gennaio

418 - Potessi riceverne una piccola goccia!


Vieni! Sul terreno ricomperato dal tuo Sangue semina la tua virt, trasforma, verifica, produci e
opera le meraviglie della tua carit. S, a forza di invocare, chiedere, desiderare il Sangue di Ges,
potessi prima della mia morte, riceverne una piccola goccia, una di quelle che assorbe il purificatoio,
quanto sarei felice! Avrei il prezzo del mio riscatto, la chiave del Paradiso e il pegno della gloria ce-
leste. q. 44 : 8 febbraio

419 - In tutti gli istanti rinnovata la Passione


Ho appena ricevuto Ges ed in me in uno stato il pi compassionevole. Non l'ho immaginato cos.
Lo sento cos, vivo in me, con le sue membra santissime straziate e insanguinate. I piedi, le mani, il
Cuore, la bocca, il capo danno sangue. Perch? I miei peccati e quelli di tutti gli uomini lo hanno
trafitto cos, non soltanto sul Calvario, ma tutti i giorni, in tutti gli istanti rinnovata la sua Passione.
O mio Ges, parla! Che vuoi che ti dica, piccola anima? Non vedi che sta per morire? Chiudi quelle
piaghe col balsamo della carit, baciale con devozione, con umilt, compunzione e fiducia, stringiti
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ad esse, vivi per esse.


O Sacramentato Ges! O Crocifisso vivente! ti adoro, ti benedico, ti amo! Abbi di noi piet! Inse-
gnaci a contemplarti, ad amarti! O Crocifisso Amore! O Amore Crocifisso! q. 44: 12 febbraio

420 - In Chiesa tutto mi parla della Passione


La Passione di Ges! Se entro in Chiesa tutto mi parla della Passione di Ges: i dipinti, le statue, i
simboli, la lampada, gli ornamenti, tutto decorato dalla Croce.
Sulla Croce Ges immolato: nel Tabernacolo e sull'Altare Ges che s'immola.
Ges che s'immola per me, Ges che s'immola in me! O contemplazione delle contemplazioni!
O fornace donde partono le fiamme dell'amore ineffabile! O Misteri! O Misteri! O Misteri!
Non desidero che di consumare la mia vita ai pi della Croce di Ges. q. 44 : 15 febbraio

421 - Il massimo amore si sprigiona dal Sangue


Tu regni dalla Croce. Con la tua Morte tu conquisti un regno ineffabilmente spirituale e versando il
tuo Sangue Divino Tu estendi nelle anime il regno della pace, della giustizia e dell'amore.
Tu sei il Re dei popoli perch realmente li hai ricomperati con la tua immolazione.
Rivestito del paludamento regale, il massimo splendore parte dalle ferite del tuo corpo, il massimo
amore si sprigiona dal Sangue che il nuovo paludamento della tua regalit umana, la veste mirabi-
le dell'umanit redenta. Cantate al Dio nostro, cantate, cantate al Re nostro. q. 45 : 25 ottobre

422 - Vivendo nel Sangue di Ges


Vivendo nel Sangue di Ges, l'anima, si pu dire, non ha pi sforzi da compiere.
Lui che la avvolge, la alimenta, la feconda e la trasporta; Lui che la fa agire, amare, salire; com-
pie cio in essa, le vere opere della santit. Ma occorre che questa piccola anima non si stanchi delle
difficolt che deve sormontare per raggiungere la perfezione di questa vita intima: occorre che sia
pronta e docile ad ogni ispirazione, fedele e generosa nella contraddizione.
Uscendo da se stessa, l'anima vive, non solo del Sangue di Ges, della grazia di Ges, della vita di-
vina, ma si rende degna di vivere nel Sangue di Ges, nella grazia di Ges, nella vita di Ges.
l'unione santa e ineffabile, frutto della Redenzione. q. 45 : 27 ottobre

423 - Cerco la corrente del Sangue


La grazia la vita del mio Ges, comunicatami per mezzo del suo Sangue.
O Signore, gli uomini cercano di strappare i segreti della scienza, dall'aria, dall'acqua, dalla luce;
cercano le ricchezze nelle viscere della terra, sfruttano gli elementi, per averne vantaggi e comodit.
Per me, o Signore, cerco una cosa sola: discendo e mi nascondo nelle viscere della tua misericordia:
cerco la corrente del tuo Sangue adorabile. q. 45 : 28 ottobre

424 - O Crocifisso, compendio della mia vita di fede!


O Crocifisso Divino, Tu sei il compendio della mia vita di fede! Contemplandoti, io adoro per Te,
con la virt che sgorga dalle tue piaghe e dal tuo Sangue, adoro i Misteri della Unit e Trinit di Dio,
adoro l'Incarnazione, la Passione, la tua Morte, la tua Resurrezione, la tua vita di immolazione e di
gloria, adoro il Sacrificio e il Sacramento, la tua vita divina e la tua vita umana.
Contemplandoti, o mio Re Crocifisso, io intensifico la mia fede, la speranza si avvalora, la carit si
infiamma: le virt cardinali si corroborano e l'anima sente la grandezza e l'efficacia delle virt mo-
rali. Contemplandoti, o mio Re Divino, o mio Re Crocifisso, sento ripetere la tua dottrina adorabile:
le Beatitudini fioriscono sul tuo labbro con tutte le iridescenze della sapienza celeste, e le Tue sette
parole, testamento di insuperabile e inconcepibile sublimit, risuonano nell'anima con la virt dei
sette doni dello Spirito Santo. O Crocifisso mio Signore! O mio Signore Crocifisso!
In Te la mia vita del tempo, da Te e per Te la mia vita dell'eternit. q. 45 : 20 novembre

425 - Ringrazio il Signore per aver creato il Sangue


Ringrazio il Signore per avermi creata, ma lo ringrazio ancor pi per aver creato il Sangue di Ges.
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Nell'ordine della sua espansione il tesoro pi prezioso per le anime.


O Signore, vorrei poter trovare espressioni degne di questo Mistero. La mia esistenza non trova la
sua ragione soprannaturale che attraverso questo elemento di vita divina. Ogni anima dovrebbe tro-
vare nel Sangue di Ges l'inizio, il progresso, la corona della vita spirituale. Per il Sangue di Ges,
col Sangue di Ges, nel Sangue di Ges abbiamo la vita eterna. q. 45 : 26 novembre

426 - Il Sangue la tua gloria e la nostra eredit


Ogni giorno schiude all'anima nuovi orizzonti. possibile trovare ogni giorno argomenti nuovi e
vivere continuamente ai pi della Croce, nell'adorabile Mistero del Sangue di Ges?
E come possibile distaccarmene e cambiare rotta? possibile tener chiusi gli occhi per non vedere
il sole? Fermare il respiro, annientare il pensiero? possibile sospendere le attivit morali e le
energie spirituali? possibile non rispondere a una voce ineffabile che invita continuamente negli
abissi del Mistero, ai pi di una Croce, nella ferita di un Costato adorabile?
Questo ritorno immediato nella Passione di Ges rinforza l'amore, raddoppia l'amore, santifica il
mio piccolo amore. Ma ci non sarebbe nulla se non arrecasse lode, gloria e benedizione al Sangue
di Ges. O Signore, non potendo far nulla, non essendo capace di manifestare altrui la mia devozio-
ne e il mio zelo per il tuo Sangue prezioso, intendo di onorarlo ripetendo ininterrottamente, per tutta
la vita, che esso la tua gloria e la nostra eredit. O Signore, vorrei vivere nell'abisso di questo Mi-
stero come la piccola goccia vive sperduta nel mare, ma spesso Tu mi distacchi da questo tuo regno
di immensit, di bellezza e di potenza per portarmi, piccola stilla di rugiada, sulla corolla di qualche
piccolo fiore. Sii benedetto, o Signore! q. 45 : 4 dicembre

427 - Ho nelle mani il prezzo del mio riscatto


Ges riempie le mie povere mani del suo Sangue Divino. O Signore, come accogliere cos grande
tesoro? La mia salute assicurata: ho nelle mani il prezzo del mio riscatto, il segno della mia prede-
stinazione, il merito, la virt e la gloria per la mia beatitudine. Unendo le mani in preghiera, pi del-
la mia povera voce e del mio umile pensiero, il Sangue di Ges invocher per me, offrir per me, ri-
parer per me. Facendo il segno di Croce, segner la fronte, le membra, il petto del Sangue di Ges,
ed esso imprimer nella mia anima la Passione di Cristo. Il Sangue di Ges scudo che mi ripara
dal contatto del mondo, l'atmosfera che mantiene il respiro alla mia anima, il mistico cibo sopra-
sostanziale che le comunica una forza divina. q. 45: 6 dicembre

428 - La mia salvezza fu scritta col Sangue


La mia salvezza fu scritta col Sangue di Ges, la mia santit fu comperata col Sangue di Ges, la
mia beatitudine fu assicurata dal Sangue di Ges. Col Sangue di Ges io scriver la mia fede, la mia
speranza, la mia carit; col Sangue di Ges chieder a Dio il perdono, la grazia, la perfezione, la
santit, la vita eterna. Amen! q. 45: 11 dicembre

429 - Per Christum crucifixum


Per Christum Dominum nostrum crucifixum! Tutto abbiamo, tutto possiamo per Ges Crocifisso!
Per Christum crucifixum, il perdono del Padre, la sua grazia, il suo amore, i suoi doni, il regno, la
sua vita divina.
Per Christum crucifixum, la fede - che la via - la speranza che la verit - la carit che la vita.
Per Christum crucifixum, l'ordine dello spirito, la luce nella intelligenza, la pace nel cuore.
Per Christum crucifixum, la virt nelle prove, la forza nei sacrifici, la santit nelle opere.
Per Christum crucifixum, le ispirazioni nel bene, la costanza nei propositi, la fedelt nell'amore.
Per Christum crucifixum la vocazione, la predilezione, le chiamate interne, le intuizioni profonde, la
vita soprannaturale. Per Christum crucifixum, le conoscenze altissime della divinit, le elevazioni
ineffabili del Mistero, la dilatazione dello spirito nelle opere della Redenzione.
Per Christum crucifixum, l'intelligenza delle Scritture, la penetrazione negli abissi della Passione, la
disposizione per l'accoglimento del suo Sangue Prezioso, la capacit e la grazia per conservarlo, lo
zelo nel parteciparlo alle anime.
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Per Christum crucifixum, la pace sulla terra e la gloria in Cielo: l'unione della piccola anima alla SS.
Trinit, la trasformazione della piccola creatura, la perfezione delle facolt, la santificazione di ogni
atto. O Signore, questi raggi meravigliosi che partono dalla tua Santissima Umanit avvolgono l'a-
nima di luce meravigliosa: Come corrispondervi? Contempla il Cuore sanguinante di Ges.
l, nel Tabernacolo e attende la nostra corrispondenza. Bisogna ascoltarlo, compiacerlo, compiere
i suoi disegni per la gloria del Padre, per la sua gloria, per il bene delle anime. q. 45 : 12 dicembre

430 - Piccolo atomo cementato dal Sangue


O Signore, fa che questo piccolo atomo sia cementato dal tuo Sangue Divino nella misteriosa corol-
la della tua carit. O piccola anima, vivi la tua vita nei segreti della mistica unione, feconda la tua
vita col Sangue Divino, impreziosisci la tua vita con la perfezione della volont e quella delle opere.
A che varrebbero le pi alte speculazioni intorno alla vita eterna del Figlio di Dio, se non sapessi
rientrare in me stessa per vedere quale espansione lascio a tale vita, come la accolgo e con quale
corrispondenza la ricambio? q. 46 : 17 dicembre

431 - Meraviglioso il mondo mistico della Passione


Ci che ancor pi meraviglioso il mondo mistico della Passione di Ges, illuminato dal suo
Sangue Divino, mondo adorabile, che dovrei saper comprendere e nel quale dovrei vivere alimenta-
ta dalla luce e dalla vita dello stesso Sangue prezioso.
O Signore, quale dolorosa constatazione! Il mondo non volle conoscere la tua Passione, anzi la rese
immensamente tormentosa, ed anche ora che la Passione si trasformata nella tua gloria e nel tuo
trionfo, anche ora il mondo non vuol riconoscere la tua Redenzione adorabile, sorgente per noi di
vita di grazia e di benedizione. Neppur io comprendo bene che il piccolo mondo della mia anima
fatto per accogliere la luce e il Sangue del Divin Redentore. q. 46 : 19 dicembre

432 - Mi prostro ai piedi della tua Culla


O Ges, il tuo Mistero m'inebria. Mi prostro ai pi della tua Culla; Ti adoro, Ti amo! Ti amo, Ti
adoro! Ti contemplo avvolto in una veste candida. la grazia con cui avvolgi la mia piccola anima.
Ti contemplo ricoperto di una veste purpurea. il tuo Sangue divino che gronda da ogni fibra del
tuo Corpo Santissimo e che penetra in ogni mia fibra per risanarla. Ti contemplo risplendente di una
veste aurata. significazione del fuoco che sei venuto a portare sulla terra e che desideri portare in
ogni anima. Oh! porta questo fuoco nella mia piccola anima, che si abbandona a Te, in questa notte
gaudiosa, rinnovando i poveri voti, il desiderio di servirti, di amarti, di immolarsi per Te, per il Mi-
stero del tuo Sangue prezioso che il Mistero della tua Incarnazione. q. 46: S. Natale

433 - Tutto questo frutto del tuo Sangue


O Signore, sento in me il lavoro della tua grazia, accolto, intensificato, seguito dalla virt del tuo
Sangue Divino. Esso compie operazioni ineffabili.
Le disposizioni dell'anima nell'accogliere la verit, nel gustarla e possederla, quasi fosse un dono
naturale, l'abituale visione delle cose che hanno attinenza con la vita soprannaturale, la fame e la se-
te insaziabili delle cose di Dio, l'ordine dei pensieri e dei sentimenti, per cui mi facilissimo sotto-
mettere la volont, tenere la mente spoglia da pensieri che non abbiano rapporto col dovere, il desi-
derio della vita interiore: tutto questo frutto del Sangue di Ges. q. 46: 29 dicembre

434 - Se non avessi in me il Sangue di Cristo!


Ecce venio... In capite libri scriptum est de me ut facerem voluntatem tuam.
La Santa Comunione ha espansioni infinite. Unita a Ges, la piccola anima partecipa dei meriti del-
la sua divina immolazione per virt del suo Sangue prezioso.
Ecce venio! Ges ripete, dal fondo della piccola anima, questa parola che compendia tutta la Re-
denzione. Meglio, la piccola anima, racchiusa in non so quali profondit, unita a non so quale miste-
riosa vita, sente e gusta le grandezze dell'oblazione divina, offerta al Padre negli splendori del Mi-
stero. Per la virt di tale oblazione, la piccola anima, rinata a Cristo per la potenza del suo Sangue,
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resa degna di stabilirsi nella sua divina volont.


Stabilirsi nella volont di Dio assicurare la salvezza, la perfezione, la santit, la vita di Dio in noi,
la nostra vita in Dio. Oh! quanta luce e quanto amore, quanta forza e quanta espansione d all'anima
questa unione con Dio per mezzo di Ges! Quanto potente il Sangue di Ges! Esso abbatte tutte le
barriere delle passioni per lasciare entrare in me la grazia: esso circola in ogni fibra e la ordina, av-
volge l'intelligenza e la rischiara, riempie il cuore di accesi desideri e lo infervora, lo fortifica, lo
rende capace di sostenere il peso delle divine misericordie. Il peso delle divine misericordie!
Se non avessi in me il Sangue di Cristo, esse mi farebbero morire!
Beata morte nell'amplesso della sua vita! Beata vita, se fecondata e ispirata dal suo Sangue, sapr
abbandonarla alla sua divina volont! Il Sangue di Cristo imbalsama le mie povere membra, corrot-
te per s, deboli, fragili, spregevoli, repugnanti, ma quanto nobilitate dal Sangue divino!
Tale nobilt favorisce il lavoro interiore per cui l'intelligenza e la volont operano con maggior li-
bert e generosit e lo spirito sereno, docile e pronto alle divine operazioni, accoglie lo spirito del
Signore, lo Spirito Santo che entra e domina la vita soprannaturale, insegnando a compiere ci che
manca alla Passione di Cristo. q. 46: 30 dicembre

435 - Sanguis Christi, miserere nobis


notte profonda, e Ges giace ancora a terra, reiterando la sua preghiera angosciosa.
Egli cos, nello squallore di tante anime, di anime a Lui tanto care; nel buio profondo del loro
accecamento, nella tristezza desolata della loro infedelt, e ripete: Passi, passi da me questo Calice!
O Signore, come ti conforteremo?
Chi mai sapr seguirti nella Passione desolata delle anime infedeli?
Chi mai potr recarti sollievo e conforto? Io mi accosto addolorata e tremante. Mi getto bocconi ac-
canto a Te, Ges dolce, e chiedendo all'Angelo del tuo conforto il Calice misterioso, oso ripetere:
Esso ricolmo del Sangue delle tue vene; Esso fu sparso per i peccatori, per i tuoi figli; Esso grida
piet e chiede piet, ottiene piet. Sanguis Christi, miserere nobis!. q. 47: 3 novembre

436 - Il diritto e la confidenza di entrare nel Santuario


Aprendo il libro dei Salmi leggo: Ecce haereditas Domini, filii (Sal 126).
I figli sono eredit del Signore. Pare la conferma di Ges nella espansione pi luminosa.
Che render al mio Signore, per tanti benefici? Che dir al mio Dio? Che dir a me stessa?
Con quali parole celebrer le divine misericordie verso di me? Il Padre mi ha creata per offrirmi in
eredit al Figlio, il Figlio mi ha redenta per ridonarmi al Padre, lo Spirito Santo mi comunica le do-
vizie della grazia perch, unita a Ges, io possa ascendere per le misteriose vie della perfezione fino
a raggiungere la santit. Oh! mirabili grandezze dell'anima umana, chiamata, non solo a godere gli
splendori della natura, della scienza e dell'arte, ma a partecipare delle sublimi e ineffabili manifesta-
zioni della vita divina! Ma in virt del Sangue di Cristo che io acquisto il diritto e la confidenza
di entrare nel Santuario celeste (Ebr. 10,19). Ges mi ha attratto veramente in luoghi di pascolo do-
ve sono tutte le sorgive della misericordia nell'esempio e nella parola dei Santi.
Quanta luce e quanto fervore dona all'anima mia l'Apostolo innamorato della Croce!
...Habemus redemptionem per Sanguinem ejus (Ef 1,7). Insegnami, o Apostolo di Cristo, o amante
del suo Sangue, o cantore della Redenzione, insegnami a contemplare il mio Dio, ad amarlo, a ser-
virlo attraverso le piaghe, il Sangue, l'amore di Ges! Amen! q. 47: 4 novembre

437 - Dov' il Calice ripieno del Sangue?


Prstrati in ispirito dinanzi alla Maest del Padre, trema e piangi, piangi e prega sulle rovine di tante
anime. Guarda! Lungo una via tenebrosa e fangosa corrono molte persone agitatissime e furenti.
Corrono e poi si arrestano dinanzi a un disgraziato che giace al suolo come sopito e inerte.
Egli non capace di reagire, egli non sa difendersi, lotta un poco ma deve cedere perch solo, nel-
la tenebra, lungo la via, senza aiuti e senza conforti. Anima disgraziata!
Nobilissima anima un giorno, a cui era stato affidato il Calice delle giustificazioni, ricolmo dei teso-
ri della grazia, dei meriti di Ges, del Sangue di Ges! Le passioni l'hanno circondata, l'hanno stret-
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ta, l'hanno vinta, l'hanno spogliata di ogni bene. Chi pu dire le profanazioni che avvengono tutti gli
istanti per le infedelt dei cattivi figliuoli? [...] Chi, o Signore, riparer a queste rovine, tanto pi
grandi quanto pi nascoste? - Ancora il mio Sangue - dice Ges - Dove non pu giungere la parola
dell'uomo, dove non pu giungere il suo sguardo, il suo aiuto, la sua parola di zelo, giunge il mio
Sangue portato dallo stesso zelo -. q. 47: 5 novembre

438 - Quanto possente il Sangue di Ges!


Oh! quanto possente il Sangue di Ges! Quello che non pu ottenere la parola dell'uomo, pu ot-
tenere il Sangue di Ges, che grida con mille voci: Misericordia, perdono e vita per le anime ricon-
quistate! Il Sangue di Ges portato nelle anime con la preghiera, dispone al pentimento, al rimorso,
alla contrizione. Il Sangue di Ges la salvezza di ogni uomo vivente. Ges vuole che tutti siano
salvi e chiede che il suo Sangue scenda nelle anime apportatore di vita. Oh! sorgano i veri adoratori
del Sangue di Ges, i missionari segreti della conversione delle anime! q. 47: 5 novembre

439 - L'Inferno mi spaventa?


L'Inferno mi spaventa? giusto; ma tra i miei peccati e la Giustizia di Dio c' il Sangue di Ges
Cristo. Il Sangue di Ges Cristo mi monda da ogni peccato. Sanguis Jesu Christi emundat nos ab
orini peccato. (1 Giov. 1, 7). O Apostolo della carit, che hai posato il tuo capo sul Cuore di Ges, tu
non fai che ripetere il suono della sua voce misteriosa, il canto della sua infinita bont.
Io laver i miei peccati, tutti, incominciando dai primi moti del cuore, dai primi pensieri, dai primi
falli; tutti i miei peccati commessi fino ad ora, tutti li laver nel Sangue di Cristo!
O oblazione ineffabile! O lavacro perfetto! O trasformazione meravigliosa! [...]
S, mio Signore, intendo di attingere ad ogni istante della mia vita alle acque salutari della tua Re-
denzione; intendo di attingervi il perdono de' miei peccati, la grazia, la luce, la vita; intendo di puri-
ficare in esso le mie azioni, il pensiero, il cuore, ogni senso ed ogni aspirazione; di avvalorare col
Sangue di Ges ogni espansione di vita morale, religiosa, spirituale, soprannaturale.
Oh! quale incremento avr la mia vita interiore alimentata, ispirata, ordinata, avvalorata dal Sangue
di Ges! Mediter con grande confidenza le parole dell'Apostolo Paolo: Justificati in Sanguine
ipsius, salvi erimus ab ira per ipsum. (Rm, 5,9). Giustificati per mezzo del tuo Sangue, saremo li-
berati dall'ira nel giorno del giudizio, in virt dei meriti di questo medesimo Sangue.
Oh! quali consolanti verit, quale via spaziosa e nobile per salire al Cuore del Padre!
Quale unzione, quali ragioni, quali meriti, quale intercessione per placare la sua ira meritata dai no-
stri peccati, per temperare il suo giusto giudizio meritato dalle nostre infedelt!
In questo confidente abbandono alla virt e alla potenza del Sangue di Cristo, mi incoraggia il gran-
de Vescovo Ambrogio: Bonum pretiosum Sanguis Christi, quia immaculati Corporis Sanguis est:
qui Sanguis est Filii Dei. (Exp. in Luc. Lib. 7). Oh! grazia grande l'aver scoperto questa sorgente di
infinito amore e di valore infinito; predilezione ineffabile del Signore l'avermi concesso di fissare le
pupille dell'anima in questo Mistero di infinita misericordia.
Il Sangue di Cristo il Sangue del Figlio di Dio, versato per me, vivente in me!
Potessi conoscere e raccogliere tutti i canti fioriti intorno a questo Mistero; fioriti sulle labbra e pi
nel cuore dell'Apostolo Paolo, di Francesco di Assisi, di Bonaventura, di Tommaso d'Aquino; potes-
si raccogliere tutte le preci, sgorgate dall'anima dei Padri della Chiesa, dai Santi, per deporle ai pi
della Croce di Ges, come ossequio alla sua Passione, come invocazione de' suoi meriti, come pre-
ghiera, riparazione e consacrazione! O Vergine Santissima, che pi di tutti hai conosciuto le profon-
dit di questo Mistero, e meglio di tutti puoi insegnarmi ad onorarlo; o Mamma celeste, aiutami a
deporre ai pi della Croce di Ges i miei peccati, onde possa ritrovare la grazia per risorgere, la luce
per iniziare una nuova via di fedelt e di generosit, l'amore per consumare in essa la vita che ancor
mi resta, incominciando ancor quaggi a vivere della vita del mio Ges. Amen! q. 47: 6 novembre

440 - Raccogliere il Sangue di Ges


O Signore, Tu Ti compiaci di vedere accanto al tuo Tabernacolo la piccola anima desiderosa di Te e
mentre la attrai e la avvicini ognor pi, le additi il modo di contemplare la tua Passione, la Passione
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che si svolge nelle tenebre della notte per le opere inique dei cattivi figliuoli, che profanano il Ta-
bernacolo, che insultano e oltraggiano il Sacramento.
Apri il piccolo cuore per ricevere le grandi immolazioni, le grandi donazioni di Ges.
Raccogli il suo Sangue Prezioso prima che passi nelle mani dei traditori, prima che scenda nelle lo-
ro anime come maledizione. Quali inviti! Raccogliere, accogliere, conservare in me il Sangue di
Ges! questo l'atto pi grande della mia fede, il culto pi fervido della speranza, il suggello pi
ardente della carit, perch un cooperare intensamente alla Redenzione Divina. q. 47: 6 novembre

441 - Quanto fu grande questo amore!


Quanti Tabernacoli sulla terra! E in ciascuno di essi sei Tu, Figlio di Dio, Dio come il Padre e come
lo Spirito Santo! Mio Ges, Ti adoro, Ti amo, credo al tuo amore per me, al tuo amore per tutti!
Quanto fu grande questo tuo amore! Contemplo il tuo Tabernacolo raggiante di mistica fiamma ed
in mezzo ad essa le sembianze del tuo Volto divino, quali furono nell'ora delle tue agonie.
O Ges! O Ges! I tuoi occhi danno rivi di Sangue, la bocca d Sangue, il Capo cinto di una coro-
na sanguinante. Tutto intriso di Sangue: i capelli, il Volto, le membra. Ricoperto di quel sacro e
terribile paludamento, o Ges, Tu non puoi n vedere, n parlare, n respirare. Quale mente potreb-
be concepire queste tue agonie subite per me? Quale penna potrebbe descriverle? Quale pennello ri-
produrle? Quanto Ti costata la Redenzione! Quanto Ti costa tuttora l'amore verso gli uomini! Sa-
pessimo almeno comprendere questi tuoi dolori!
La Passione di Ges non s'imprime che sulle anime pure, e vi s'imprime tanto pi fedelmente, effi-
cacemente, quanto pi l'anima si sforza di purificarsi, di rendersi capace di contemplare i patimenti
di Ges. O mio Signore, che posso fare per adorarti degnamente, per riparare tante colpe, per impe-
trare grazia e salute per me e per il mondo? Tutti siamo colpevoli dei tuoi dolori e dei tuoi sacrifici;
perch non ci accorgiamo della tua Passione perpetuata sugli Altari, sotto il nostro sguardo, causata
dalle nostre iniquit? Occhi santissimi di Ges, apritevi e contemplate e guarite la nostra cecit!
O bocca adorabile di Ges, donami quei grumi di Sangue che t'impediscono di muovere le labbra e
parlami il linguaggio del perdono e dell'amore. O Volto divino, insanguinato, contraffatto per me, ri-
fletti nella mia povera anima i tuoi splendori di Cielo; che almeno sia colpita dalla tua Potenza, se
non sono salutarmente commossa dalle tue agonie!
Angeli del Sacramento, Angeli della Passione, Angeli del Sangue del mio Ges, offrite all'Eterno
Padre, offrite a Ges il Calice delle sue immolazioni per la mia salvezza, per la salvezza del mondo,
per il trionfo della Bont di Dio e della Redenzione di Ges! Amen! q. 47: 7 novembre

442 - L'unione col mio Dio!


L'unione col mio Dio! Non la posso raggiungere se non mi nutro alla mensa della Passione del mio
Ges: non posso accrescerla, conservarla, renderla fruttuosa per me e per le anime se non la alimen-
to col Sangue di Ges. Il Signore ha istituito questa mensa per difendermi da quelli che mi persegui-
tano. Nessuno mi nuoce a questo mondo. Non vedo nemici, non trovo avversari all'infuori di me
stessa, dei miei peccati, delle mie passioni, della mia cattiva natura e della mia cattiva volont.
Ebbene, Ges ha istituito la sua Mensa divina perch avessi a presidiare il mio spirito, a rinnovarlo,
a irrobustirlo a contatto delle sue Carni Santissime, del suo Preziosissimo Sangue: perch mi fosse
pi facile, quasi naturale l'esercizio della virt nella mia vita religiosa.
Se ogni mattina il Signore mi concede la grazia di appressarmi al suo Banchetto divino, di nutrirmi
di Se stesso, di conservare in me i frutti, gli effetti della Santa Comunione, com' possibile non cor-
rispondervi con la piena adesione ai suoi precetti, ai suoi richiami, ai suoi esempi, alle sue ispira-
zioni? Quanto per meschina la mia corrispondenza!
Io contemplo, o Signore, il tuo Altare sovraccarico di tesori, vedo lo splendore che ne emana, desi-
dero arricchirmi, gustare, rimanere perpetuamente avvinta ai tuoi beni: ma ahim! non so contem-
plare bene, non ho il coraggio di vedere da vicino la mensa della tua Passione, la Passione della tua
mensa! Il tuo Corpo Santissimo e il tuo Sangue adorabile mi inebriano nella Santa Comunione, ma
mi additano altres il cibo sostanzioso della tua volont, senza del quale non si pu gustare quello
del tuo Amore. q. 47: 8 novembre
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443 - Chi potr dire lo splendore del Calice?


Quando la tenera mente si aperse, per l'olio dei tuoi Sacramenti, alla vita vera della piet, alla vita
impostata sulla tua legge, allora, o Signore, Tu hai offerto alla piccola anima il Calice inebriante del
tuo Mistero Eucaristico. Chi potr dire lo splendore di questo Calice, la sovrabbondanza dei carismi
che contiene, la prodigalit con cui li versa nelle anime? I fiumi e i mari non reggono al confronto
della sua ricchezza e magnificenza e tutte le meraviglie della terra sono insufficienti a stabilire il
confronto con quelle che Esso produce nell'anima. O Calice Divino, in cui si contiene tutto l'Amore
di Dio e in cui si accoglie, santificandolo e impreziosendolo, il piccolo amore dell'uomo!
O Calice prezioso, in cui si contiene, e per cui si dona la Passione dell'Uomo Dio!
O Calice vivificante, in cui il Corpo e il Sangue di Cristo che ravviva tutte le anime, che ristora le
nostre membra, che trasforma la nostra povera vita! O Calice inesauribile, che attingi le sue ric-
chezze dalla infinita misericordia di Dio, effondendola continuamente sulle nostre infinite miserie!
Se potessi comprendere il dono di Dio! Se potessi onorarlo, celebrarlo con tutti i Canti del Cielo,
con le espressioni pi degne della intelligenza umana! q. 47: 9 novembre

444 - Offri in riparazione il prezzo del tuo Sangue


Nel silenzio del suo Tabernacolo Ges compie un altro atto sublime: Egli offre continuamente al
Padre il Calice della sua Passione, il Calice del suo Sangue Divino, il Calice della sua Morte in ripa-
razione delle nostre colpe. Nel Tabernacolo Santo Egli rinnova il fiat del Getsemani, il Sitio della
Croce! Ges! glorioso, vincitore e sovrano di tutte le anime! Le hai redente, conquistate ed hai of-
ferto tutti i mezzi perch potessero santificarsi ed esse ti sfuggono, ti disprezzano, non si curano del
tuo Amore. E con la loro ingratitudine rinnovano tutti gli strazi della Passione.
Ma Tu le ami ugualmente, chiedi perdono al Padre della loro sconoscenza ed insipienza ed offri in
riparazione, continuamente, perpetuamente, il prezzo del tuo Sangue. q. 47 : 10 novembre

445 - Vengo a rinnovare il mistico sposalizio


Vengo, o Signore, a rinnovare il mistico sposalizio: vengo a vivere nel tuo Sangue e del tuo Sangue
Divino. Esso il pegno della mia eredit. Esso l'unica eredit del mondo. Il tuo Sangue, o Ges,
per me e per il mondo, per me e per le anime: il tuo Sangue in me e nelle anime!
Per gustarlo devo essere digiuna di ogni altro cibo, per nutrirmi devo rifiutare ogni altro cibo, per
possederlo devo astenermi da ogni altro cibo. Oh! ma devo soprattutto cedere i miei sensi e lasciare
a Te, mio Ges, il dominio completo della mia povera anima, il dominio intimo, il dominio sullo
spirito e nello spirito. O Signore, io vado ripetendo miseri accenti umani e Tu mi attrai, mi inebri,
mi tieni avvinta al Mistero con ineffabili accenti divini! q. 47: 10 novembre

446 - Insegnami ad adorare il tuo Sangue


Ripeter sovente la preghiera che mi pare suggerita e insegnata da Ges: O Ges, insegnami ad
adorare il tuo Sangue prezioso, fammi la grazia di riceverlo perpetuamente, efficacemente; rendimi
degna di unirmi a Te per offrirlo all'Eterno Padre e per parteciparlo alle anime. Laus Deo! Amen!
Refloruit caro mea in Sanguine tuo. q. 47: 11 novembre

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447 - Stille di Sangue infiorano le membra
Le stille di Sangue che infiorano le tue membra delicatissime mi rivelano il Mistero della tua Pas-
sione, che andr manifestandosi nella tua Sacra Umanit fino a raggiungere la pienezza della immo-
lazione sulla Croce. O Ges, avvolgo le mie sofferenze nel candore del mio povero voto di castit,
voglio riscaldarti con l'ardore che si sprigiona dalle piccole mortificazioni della mia povert; voglio
spargere di fragranze il tuo Capo adorabile con i fiori della mia obbedienza.
O Ges, lasciami ripetere la tua preghiera: o Ges, Figlio di Dio, sia santificato il tuo Nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua volont. Tu vivi col Padre e sei una sola cosa col Padre e con lo Spirito
Santo. Sia santificato il tuo Nome! Risuoni il tuo Nome sulle labbra dei redenti e sia l'inno pi gio-
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condo che sale al Padre e allo Spirito Santo. Venga il tuo Regno!
Venga il Regno della tua grazia e sia dilatato, reso fecondo, reso vittorioso dal tuo Sangue Divino.
Sia fatta la tua volont! La tua volont sia la nostra legge, la nostra vita, la nostra speranza e tutti gli
avvenimenti disposti dalla tua Provvidenza siano nelle tue mani le gemme mistiche con cui Tu
adorni la tua corona di Principe e di Re delle genti.
O Ges, estendo la mia fede nel regno del tuo Sangue, e il tuo Sangue si estenda nella mia fede;
estendo la speranza nei frutti del tuo Sangue, e Tu estendi il tuo Sangue sulle mie povere opere;
estendo la mia carit negli splendori del tuo Sangue, e Tu estendi il tuo Sangue nelle espansioni del-
la mia larva di carit. La mia povera intelligenza sia il Calice che accoglie il Sangue di Ges, il cuo-
re sia la vita che vuole immolarsi alle operazioni divine, operazioni di amore verso il Padre, di zelo
per le anime, di santificazione per la mia poverissima. Sanguis ejus super me!. q. 49: 1 gennaio

448 - Oh! Bella e santa via!


O Signore, ti adoro, ti amo, ti benedico! Nei momenti di maggiore elevazione non so dirti nulla, an-
zi non faccio che confondere e capovolgere le idee, ma ti do tutto, e in quel misero tutto c' la vita
del tuo Sangue che parla per me, che opera per me. La virt del tuo Sangue stabilisce l'equilibrio di
tutte le mie povere forze, essa regola ogni atteggiamento, accoglie ogni dono, risponde ad ogni ri-
chiamo, onora, adora, ama per me. O Signore, come seguirti?
- Puoi cercare un'altra via che non sia quella gi mille volte indicata? Bisogna percorrerla con
amore, dilatare in essa tutte le energie e consumarvi la vita. -
Oh! bella e santa vita! Vivere per il Sangue di Ges, col Sangue di Ges, per accogliere il riflesso
del Mistero, per vivere nella vita del Mistero, per salire a Dio con la virt del Mistero. q. 49 : 2 gennaio

449 - II Sangue, Mistero di splendori


L'abisso che mi separa da Dio mi rivela l'immensa bont, l'infinita misericordia, l'inesauribile carit
di Ges, e appaiono sullo sfondo di questi Misteri: Betlemme, il Calvario, il Tabernacolo, il Sacrifi-
cio, il Sacramento, il Corpo e il Sangue di Ges. E in quel Sangue ogni bene, ogni promessa, ogni
aiuto, ogni dono. Il Sangue di Ges il grande Mistero che avvolge di splendori la terra e ogni ani-
ma, ma sventuratamente non compreso, adorato, gustato, amato!
Io stessa che, da tanti anni, vivo in questa atmosfera celeste, io stessa non lo comprendo, non so
ispirare la mia vita a questa vita sovrumana che partecipata con sovrabbondanza dalla carit di
Ges. Hic est Calix Sanguinis mei, dice Ges ad ogni anima, e lo ripete col desiderio di essere
compreso, esaudito. L'anima il calice del Sangue di Ges! La mia piccola anima pu e deve essere
il Calice del Sangue di Ges! q. 49 : 9 gennaio

450 - Il Sangue stabilisce nella grazia e nella carit


Il Sangue di Ges, assunto per me, sparso per me, offerto per me al Padre, offerto a me continua-
mente, stabilisce l'anima, nella grazia e nella carit. Il dono di Ges perfetto; quindi un dono che
ha valore infinito, potenza infinita, meriti infiniti. Appunto perch dono di infinito valore ha non
soltanto la virt di comunicare il bene, ma di stabilire lo spirito nella verit e nell'amore.
Se io non sono indebolita dalle mie colpe posso acquistare e godere quella stabilit. Essa mantiene
l'anima al cospetto di Dio e la mette nelle disposizioni di ricevere il riflesso della sua bellezza, della
sua carit e della sua misericordia. O Signore, credo fermissimamente a quello che Tu operi nelle
anime mediante il tuo Sangue: credo, adoro, amo il tuo Sangue Divino; credo, adoro, amo le sue
operazioni incomprensibili! Immergendo la mia anima nell'onda misteriosa, sento, conosco che l'in-
telletto e la volont, cementati dal Sangue Divino, fioriscono in una vita nuova, e la vita nuova, ali-
mentata ancora dal Sangue Prezioso, prepara l'ostia viventem, sanctam, Deo placentem.
O misteriosa, perenne rinascita in Cristo! Ogni giorno, ad ogni istante, il Sangue di Cristo entra in
me, ad ogni istante io posso offrire al Padre, insieme a Ges, per i suoi meriti, con i suoi meriti, la
piccola immolazione di tutta me stessa; immolazione che consiste specialmente nell'annientamento
del mio intelletto e della mia volont, sepolti nel Sangue Divino, per lasciare a Lui la trasformazio-
ne del piccolo essere, la vita nel piccolo essere, la gloria di ogni atto di perfezione e di ogni opera-
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zione divina. La mia vita in Cristo! quanto profonda! quanto luminosa! e quanto tenebrosa! Ma io
non cerco di vedere, di misurare, di conoscere. O Signore, voglio amare, voglio amarti! Oggetto del
tuo amore, voglio prepararti la via e la vita perch Tu possa compiere i tuoi disegni di misericordia.
O Signore, spesso cerco le pi belle frasi della Scrittura, dei Santi Padri per riempire l'anima di canti
a te graditi, perch Tu possa trovare in me l'atmosfera ripiena delle fragranze della piet e dell'amo-
re. Ma che mai tutta la scienza umana, sebbene ispirata e illuminata, in confronto di un raggio solo
della tua sapienza celeste? O Cristo, vivi in me col tuo Sangue Divino! q. 49: 12 gennaio

451 - Ci vuoi accanto al tuo Altare


Il Calice il tuo Sangue Divino. O Signore, sono in Te tutte le oblazioni divine, degne della gran-
dezza, della santit, della giustizia, dell'amore del Padre.
Che posso aggiungere alle tue ineffabili immolazioni? Oh! nulla, come il fiore non pu aggiungere
nulla alle bellezze della luce da cui investito, come, n l'onda, n l'aria, n gli elementi della terra
possono accrescere il calore dei raggi del sole. Ma Tu, o Ges, ci vuoi ugualmente accanto al tuo
Altare, accanto a Te, Vittima Augusta, accanto al tuo Calice e alla tua Passione, perch, contem-
plando il tuo amore, aumentiamo il nostro piccolo amore per Te; perch questo piccolo amore di-
venga desiderio ardente, zelo efficace e operoso e sia nelle tue mani la piccola ostia pura, santa,
immacolata, il fiore e il frutto della tua Redenzione divina. q. 50: 17 gennaio

452 - Il Sangue una moneta inesauribile


Il Sangue che adori, che offri al Padre, che ricevi in te, che comunichi agli altri, tutto tuo. Esso
una moneta inesauribile: chi la acquista e la possiede, pu parteciparla senza diminuirne il possesso,
anzi, nel contemplarla e nel donarla, ne raddoppia il valore e il frutto.
E questa una operazione tutta divina e si compie nella tua anima ininterrottamente, sebbene tu non
sappia n possa comprendere tale privilegio. q. 50 : 18 gennaio

453 - Nel Sangue la vita eterna


O Signore, mi sento pi che mai unita a Te, pervasa dal tuo Sangue e, per il tuo Sangue prezioso, mi
sento congiunta in una forma nuova alla vita del tuo Corpo mistico. Il tuo Sangue, che scorre in me,
trasforma la mia vita e, con la vita nuova, per mezzo del tuo Sangue, mi sento unita alla Chiesa
trionfante, purgante, militante, mistica vita, che pare compendiata dalle parole dell'Apostolo, e che
mi fa gustare, per quanto possibile a creatura mortale, indegna e meschina, la Comunione dei San-
ti. Non ho n il tempo, n la capacit per dire ci che passa per la mia piccola anima.
Veramente essa sente che nel Sangue di Ges la vita eterna, la vita di Dio, la vita delle anime; la
vita, che luce, forza e amore; soavit, bellezza e santit; la vita, che soffio di Dio, dono di Dio,
creazione, operazione, santificazione di Dio: sente che, non solo aspersa, ma immersa nel Sangue di
Cristo, ubbidisce ai desideri del suo Cuore; nell'invocare la redenzione delle anime, dilata lo spirito
alle effusioni dello Spirito Santo e corrisponde alle previsioni di Dio nella perfezione della elezione.
Sente ancora che nella vita del Sangue di Ges ritrova le anime dei cari trapassati, e pare che esse,
redente e beatificate dal lavacro di rigenerazione, la invitino a celebrare sempre pi e a invocare con
fervore sempre crescente, il trionfo del Sangue Divino. q. 50: 18 gennaio

454 - Tutta la mia vita dipende dal Sangue


Affidata al Sangue di Ges, mi sento sicura, mi sento forte. Il Sangue di Ges la forza invisibile
che mi avvicina e mi unisce a Cristo, mantenendomi nelle condizioni onde Egli possa essere in me,
vivere in me, operare in me. Grandi ostacoli si frappongono a questa vita misteriosa; vi si oppone il
peccato, ma il Sangue di Ges lo cancella; vi si oppone la mia indegnit, ma il Sangue di Ges la ri-
veste di santit; vi si oppone la mia povert, ma il Sangue di Ges mi partecipa tutti i suoi beni; vi si
oppongono i doveri della vita esterna, ma il Sangue di Ges resta sempre in me a compiere i doveri
della vita interiore, adorando, ringraziando, riparando, impetrando per me. Se poi la fede, la speran-
za e la carit sono vive nell'anima, allora il Sangue di Ges, rendendole ancor pi ardenti e vigorose,
le prepara a ricevere Cristo che in esse e per esse stabilisce la sua vita. Io vivo in Ges con la fede,
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con la speranza e con la carit: Ges vive in me in proporzione di queste virt. Tutta la mia vita so-
prannaturale dipende da Dio, dal Sangue prezioso che mi comunica Ges, ma dipende altres dal
mio desiderio, dal mio fervore, dal mio spirito di fede, dal mio abbandono alla sua volont, dalla
mortificazione di me stessa, dall'annientamento di tutto il mio essere. q. 50 : 19 gennaio

455 - Mysterium fidei!


Il Sangue di Cristo il grande Mistero della fede.
Non lo si comprende, Mistero, ma la fede ci deve avvicinare ad esso, ci deve immergere ne' suoi
fulgori, nei riflessi emananti dalla sua irradiazione di misericordia.
Avvicinati, piccola anima, al Mistero del Sangue, prostrati ai pi del Calice inebriante, contempla la
divina immolazione, pensa alla divina donazione, bevi l'infinita dedizione. Mysterium fidei!
Il Sangue di Ges, versato da Lui nella Passione, e offerto al Padre, il Sangue del Figliuolo di Dio,
Incarnato per noi: il Sangue donato misericordiosamente a noi dal Padre. Noi non possiamo cono-
scere il Mistero, i disegni, gli scopi, l'eccellenza di questa effusione adorabile.
Non sappiamo, quanta gloria renda a Dio, di quali splendori adorni il Cielo, di quanta beatitudine
aumenti la vita degli eletti, di quante grazie ricolmi l'anima dei credenti. Noi non conosciamo e non
possiamo conoscere il Mistero: ma perch non amarlo? perch non adorarlo come si merita? perch
non avvicinarci ad accogliere le ineffabili dovizie spirituali? O mio Ges! O vita del Mistero!
O sorgente del Mistero! O centro del Mistero! O Mistero di dolore, di amore, di potenza, di gloria!
O Mistero, nascosto ai superbi e svelato ai piccoli! O Mistero, aperto ai peccatori! Sotto la Croce, ai
pi degli Altari, tutti possono attingere le acque misteriose, il Sangue della purificazione e della giu-
stificazione. O Sangue di Cristo! O Mistero Augusto della mia fede! Tu sei la mia luce, la mia vita,
la mia forza, la mia ricchezza, la mia speranza, il mio gaudio, la mia corona. Tu sei il mio Tutto! il
mio Tutto in Dio! il mio tutto nella vita della grazia. Sii il mio Tutto nella vita della gloria, che mi
sar concessa solo per Te, per i meriti del Sangue del mio Ges.
Mysterium fidei! Tu sei il Mistero della grazia, la sorgente della grazia, il suggello della grazia.
O Splendori! O Splendori! Rivela, o Ges, queste magnificenze divine a tutte le anime! La mia,
piccolissima, non le sa accogliere, non le sa contenere, non sa corrispondervi.
O Sangue di Ges! O riflesso della misericordia divina! Vieni in me, cancella i miei peccati, ripara
alle mie colpe, risana le mie piaghe, ridonami la luce piena, l'amore perfetto, la santit, la tua vita!
O Sangue di Ges donami Ges! O Ges, donami il tuo Sangue per me e per tutte le anime!
Mysterium fidei! O Mistero di fede, o Sangue di Cristo, ti adoro, e con le mie povere e umili adora-
zioni intendo presentarti l'adorazione della Vergine, dei Santi, dei Beati del Cielo, delle anime del
Purgatorio, delle anime dei giusti che vivono sulla terra. Intendo di adorarti per tutti quelli che non
conoscono questo Mistero o che, conoscendolo, non sanno o non vogliono prestare l'ossequio della
loro fede.
Mysterium fidei! O Sangue di Cristo, o Mistero di benedizione, ti benedico! Tu sei la rugiada risto-
ratrice delle nostre anime riarse dalle passioni, dalle distrazioni della vita, dal vento della dissipa-
zione. Intendo di benedirti, o Augusto Mistero, con i cantici della Vergine, dei Santi, dei Beati, dei
Giusti, delle Anime del Purgatorio. Intendo di ripetere misteriosamente: benedizione, gloria, trionfo
al Sangue di Ges!
Mysterium fidei! O Sangue di Cristo, ti ringrazio: Tu sei la vita della mia anima; la vita vera, la vita
feconda, la vita duratura che mi rende capace della sua grazia, degna dei suoi meriti, unendomi alla
sua vita divina. O Sangue di Cristo, ti ringrazio unendomi agli ossequi della Vergine, a quelli dei
Santi, dei Beati, delle Anime del Purgatorio, dei Giusti; ti ringrazio dei doni di grazia che sono il
frutto della tua Redenzione, l'estensione della nostra ricchezza spirituale e il pegno della gloria futu-
ra. Intendo ringraziarti, o Divina espansione del Cuore di Ges, per quelli che non ti ringraziano,
per quelli che dimenticano il tuo dono, per quelli che non vi corrispondono.
Mysterium fidei! O Sangue di Cristo sii glorificato!
Tu ora compi segretamente la tua missione di perdono, di salvezza, di redenzione. Tu salvi le anime
e nessuno vede i tuoi trionfi; Tu le santifichi e nessuno conosce le opere della tua giustificazione; Tu
le inebri, le unisci a Ges, e nessuno comprende queste misericordie ineffabili. C', invece, chi abu-
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sa del tuo Sangue, chi lo disprezza, chi lo dimentica, chi lo tradisce, chi lo getta ai cani.
O Signore, abbi piet! abbi piet! Intendo di riparare, di adorare, di amare, di servirti, di seguirti nel
cammino misterioso delle tue misericordie. O Sangue di Cristo, vivo in Te, vivo con Te, vivo per Te!
q. 50 : 26-27 gennaio

456 - Il Sangue, onda misteriosa che tutto avviva


Il Sangue di Ges scorre nel giardino della Chiesa, ricchezza inesauribile, onda misteriosa che tutto
avviva, feconda, santifica. Nelle mie vene scorre il Sangue di Cristo.
Per la sua virt l'anima degna di entrare nella nube del Mistero.
O Vita sepolta con Cristo in Dio, come posso accogliere la verit nella mente, come posso resistere
all'impeto dell'onda misteriosa, mentre la vita possente pare esclusa, consumi, distrugga ogni ele-
mento vitale? O tenebra del Mistero! O vita di Cristo in me! O vita del Sangue di Cristo! O Sangue
della vita di Cristo! q. 50: 29 gennaio

457 - Non voglio sottrarmi al Mistero del Sangue


La mia adesione al tuo Sangue Divino una vana formula se non l'accompagno al Sacrificio, se non
la traduco in amore. O Signore Ges, io non posso sottrarmi, non voglio sottrarmi al Mistero del tuo
Sangue. Sono impaziente di onorarlo, di benedirlo, di assecondare i tuoi desideri. Me ne star alla
porta del tuo Cuore finch lo aprirai. Ma non me l'hai gi aperto, squarciato perch fluisse su di me
l'onda del tuo Sangue? Esso mi apre la via della tua intimit, mi trasporta e mi sospinge all'azione.
Quale azione? In qual modo? con quale forma di apostolato?
O mio Ges, perch non posso manifestare l'impeto delle tue grazie? Perch non posso far nulla?
L'apostolato del Sangue di Ges! O Signore, perch non manifesti questi tuoi desideri ad anime pri-
vilegiate, degne pi di me, pi ardenti, pi capaci di me di propagarlo? q. 50: 31 gennaio

458 - Il Sangue dell'Agnello immolato per amore


La cerimonia della Purificazione di Maria, se raccoglie il mio pensiero sulla sua grande umilt, sulla
sua perfetta obbedienza alla legge dalla quale poteva tenersi dispensata, mi fa penetrare bene adden-
tro nel significato profondo di ci che simboleggia il Sangue della tortorella con cui venne aspersa
la sua veste. il Sangue del benedetto Agnello immolato sulla Croce per il nostro amore.
Oh! le stille, i fiotti del Sangue di Ges scesi sulla veste della Vergine Immacolata ai pi della Croce!
Maria contempla il Sangue adorabile che scende dalle trafitture di Ges, lavacro di Redenzione per
l'umanit: lo contempla, si lascia come rivestire della mistica veste rossa, in cambio di quella che
Ella ha tessuto per Lui! Con quali tesori ricompensa il Signore le nostre piccole offerte, anche le no-
stre povere fatiche materiali! Maria, ai pi della Croce, contempla, non parla: accoglie il Sangue
Divino, ma non detto che si accostasse alle piaghe. O mio Signore, Tu volevi che questo atto di ri-
parazione fosse tutto nostro, perch infine siamo noi che abbiamo peccato.
O Signore, la piccola anima, attratta ai pi della tua Croce, contempla il tuo Sangue che scende in
Redenzione copiosa. Contemplo come so e posso, ma che mai questa sterile contemplazione?
- Nulla sterile quando fecondato dal Sangue di Ges. - Ma, Signore, sono sola, troppo sola.
- La solitudine raddoppia il desiderio, rafforza l'amore: la solitudine, spogliazione morale, rende
l'anima maggiormente atta alla contemplazione: la solitudine impreziosisce il Sacrificio, purifica
ogni atto, rinvigorisce ogni atteggiamento. -
O Signore, la solitudine mi fa apparire insufficienti, spregevoli, vane, imperfette tutte le mie aspira-
zioni. - Essa ti fa conoscere la verit. -
O Signore, io vorrei vedere attorno a me una crociata di anime dedicate alla glorificazione del tuo
Sangue. - La crociata sia composta dalle tue rinunzie, dai tuoi desideri, dalle tue offerte. -
O Signore, e allora le tue manifestazioni?
- Non vedi che cosa producono? Una diligenza pi amorosa e una semplicit pi spontanea. Sei so-
la perch devi essere pi unita a me, per assomigliare a me, per essere capace di comprendere le
profondit della mia Passione. - q. 51 : 3 febbraio
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459 - Ai piedi del Tabernacolo, tu pensi al Sangue


- A' pi del Tabernacolo tu pensi al Sangue che sgorga dalle mie piaghe e che va come perdendosi;
se mi contempli in te, senti che quel Sangue penetra nelle tue vene, ti riordina la vita, ti orienta nel
cammino della vita soprannaturale, ti rende capace della vita divina, immergendoti in essa con ar-
cana virt. - O mio Ges, la tua vita il Mistero, e il Mistero la mia vita. q. 51 : 4 febbraio

460 - Glorificare il Sangue o morire


O Signore, aiutami a glorificare il tuo Sangue Divino, o fammi morire perch dal mio annientamen-
to sorgano le novelle olive destinate a portare la pace nelle anime con la vita, con i meriti del tuo
Sangue Divino. Non vedo attorno a me che il Sangue di Ges, non odo che la sua voce di miseri-
cordia, non comprendo che i suoi splendori. Perch non sorgono anime fervorose che sappiano op-
porre ai fiumi della perversit umana quelli strapotenti del Sangue di Ges?
Perch non pensiamo che il tempo incalza e il tesoro immenso de' suoi meriti va perduto per sempre
se non ci curiamo di acquistarlo? Quante anime non lo conoscono, non lo invocano, non sanno che
il Sangue di Ges fu versato per loro, non sanno che continuamente offerto per loro al Padre Cele-
ste in redenzione e salute! q. 51 : 4 febbraio

461 - Se non sapr dire nulla


Se non sapr dire nulla, se non avr nulla da offrire, offrir, torner a offrire il Sangue: metter il
Sangue tra me e il mondo, tra me e le passioni, tra me e la natura; allora, con la mente ricca solo
della luce della verit, con nel cuore la fiamma del tuo amore, metter in quell'amore e in quella
fiamma il suo Sangue e in quella luce e in quell'ardore sar il mistico Tabernacolo della tua miseri-
cordia; la tua sede, il tuo talamo dove Tu compirai nuove misericordie. Ges! Ges!
No, non mi stancher di questi atteggiamenti, non cercher nessun'altra via, nessun altro mezzo per
amarti e per servirti. Lo so, infiniti sono i mezzi che mi possono elevare al Padre, al Figlio, allo Spi-
rito Santo, infinite le attrazioni, infiniti i richiami, le contemplazioni ineffabili, le ascensioni gran-
diose. Non chiedo per nulla di tutto questo; non voglio, non desidero, non bramo che di raggiunge-
re il massimo grado di amore alla Passione di Ges e al suo Sangue Prezioso.
In esso c' tutto e trover tutto. q. 51 : 4 febbraio

462 - La Passione di Ges si rinnova


Il Figlio di Dio ha amato me, ha dato la sua vita per me. (Gal 2,28).
Questi Misteri mi schiudono sterminati orizzonti di contemplazioni celesti. O Passione di Ges!
O Passione di Ges! Getto la mia povera vita al tuo passaggio. S, la Passione di Ges passa e ripas-
sa nel mondo nel suo mistero di giustizia divina, di empiet umana, di misericordia infinita.
La Passione di Ges si rinnova. Si rinnova come immolazione al Padre per ottenere la misericordia
in pro dei fratelli, si rinnova come dedizione ai fratelli, per ridonare al Padre la sua gloria.
La Passione di Ges si rinnova ai nostri sguardi illuminati dalla fede, si rinnova sulle nostre anime,
si rinnova in un mistero di amore, di patimento e di gloria. La Passione di Ges la tenebra e la lu-
ce del mondo: la luce delle nostre tenebre, la tenebra sulla nostra luce falsa.
O Signore, illumina la nostra cecit! Siamo poveri, siamo meschini, siamo ignoranti, siamo tribolati,
affamati, assetati, stanchi, morenti perch non conosciamo la Passione di Ges. Ges ha dato la vita
per me e me la d continuamente con tutte le misericordie della sua carit, con tutte le finezze della
sua bont. Perch non posso dire e ridire a tutte le anime questo prodigio che si compie ad ogni
istante nella Chiesa di Cristo? Ges stato offerto perch Egli ha voluto! (Is 53,7).
Ges ha voluto assumere per me un corpo creato, ha voluto patire, morire per me, ha voluto morire
crocifisso per me. Egli ha voluto cos! Possiamo noi vivere senza pensare a ci che ha fatto Ges
per noi? Posso vivere fuori della Passione di Cristo? Posso trovare altra vita che non sia nella Pas-
sione di Cristo?
La Passione di Ges sempre nuova perch germoglia e produce continuamente frutti di vita eterna.
Oh! io la sento questa vitalit meravigliosa e la invoco per tutte le anime.
La Passione di Ges come l'orizzonte infinito su cui lo sguardo non pu fermarsi perch non trova
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limiti: come la luce che piove dal Cielo, suscitando ogni bellezza.
Dalla Passione di Ges scaturisce la grazia per la nostra vita soprannaturale, scaturiscono gli eroi-
smi che salvano il mondo. Quanto mi sento vile a questo pensiero! Se vivo nella Passione di Ges,
se mi abbevero alle sorgenti del suo Sangue, se credo che questo l'unica salute del mondo, perch
non ho il coraggio di annunciare questa crociata di misericordia? Se i Missionari si recano lontano
per salvare le anime, perch non posso accostarmi alle anime col Sangue di Ges?
Compir questo ufficio con la preghiera col silenzio, col distacco da me stessa, con lo spirito di
mortificazione e di umilt, impreziosito dallo spirito di fede, dall'esercizio di un amore operoso, vi-
vendo accanto alla Croce di Ges, portando religiosamente la mia piccola croce. q. 52 : 11 febbraio

463 - L'incontro ineffabile


Oh, grande ventura vivere accanto a Ges, poter vivere nella sua Passione, consumare in essa il
pensiero e l'affetto, perch, vivere nella Passione, vuol dire amare, patire, annientarsi con Ges e per
Ges, onde trionfi la sua misericordia. Ecce venio! ripete Ges, entrando in me per la S. Comunione.
Ecce venio! risponde l'anima. E l'incontro ineffabile. Vieni, mio Ges, la piccola anima tenebro-
sa e fredda come l'orto del Getsemani, ma desiderosa di ricevere, nella terra infruttuosa, il tuo
Sangue prezioso. Oh! io lo raccoglier tutto, lo adorer, lo offrir al Padre, lo guster in me, per me
e per le anime, lo conserver amorosamente, lascer che esso si dilati, si effonda e produca le tue
opere di amore. Ecce venio! prepariamo l'anima alla venuta di Ges, dilatiamola perch vi compia i
misteri della sua Passione divina, perch la santifichi e la inebri col suo Sangue divino. q. 52: 16 febbraio

464 - Potr portare in me le stigmate del mio Signore


Voglio morire per avere la tua vita. O Signore, vieni! Troverai in me due sole forze: la volont e
l'amore, fuse nella tua divina volont. Tutto il resto distrutto per lasciare a Te le espansioni di una
vita misteriosa. O Signore, su queste forze versa il tuo Sangue divino! Il tuo Sangue mi comuniche-
r il tuo dolore, mi comunicher la tua vita, mi manterr fedele, mi purificher, mi infonder sensi
nuovi, con i quali potr comprendere la tua Passione. La piccola anima l'orto chiuso dove Ges
rinnova misticamente la sua Passione. Il Sangue di Ges mi comunica la virt, i meriti della Passio-
ne, ma se mi render degna, mi parteciper altres i dolori della Passione e io potr portare in me,
nello spirito e nelle membra, le stigmate del mio Signore Ges Cristo. q. 52: 18 febbraio

465 - Quale utilit nel mio Sangue?


Quae utilitas in Sanguine meo? (Sal 29,10).
Dinanzi alla iniquit del mondo, alla indifferenza delle anime, ai peccati che esse avrebbero com-
messo lungo i secoli nonostante gli esempi delle umiliazioni e delle angosce della Passione, Ges va
ripetendo: Quae utilitas in Sanguine meo?.
Quale utilit per gli infedeli che lo rifiuteranno, per i peccatori che lo calpesteranno, per i cristiani
che non si cureranno di conoscerlo, per i Religiosi che non si studieranno di amarlo, per i Sacerdoti
che non ne intuiranno la grandezza e la potenza? La Chiesa sarebbe stata arricchita di questo tesoro
inesauribile, le anime avrebbero potuto attingervi ad ogni istante, per tutte le necessit, smisurata-
mente; ma quanti avrebbero partecipato di questo dono divino?
Anche i giusti, che avrebbero amato e seguito Ges, anch'essi non avrebbero saputo entrare nelle
profondit di questo Mistero, non avrebbero compreso la sua efficacia, i suoi meriti, la sua virt.
Quae utilitas in Sanguine meo? E dinanzi a Ges la visione spaventosa delle ingratitudini uma-
ne, ma c' ancora l'abuso che l'uomo avrebbe fatto di tal dono: le profanazioni, gli insulti, i sacrilegi!
O mio Ges, noi non sappiamo conoscere la sublimit de' tuoi Misteri e non sappiamo nemmeno
comprendere la grandezza, la colpevolezza delle nostre iniquit!
O mio Ges! come sono tristi e gravi i tuoi lamenti, ma quanto sconosciuti e quanto incompresi! O
mio Ges, e che dir di me stessa? Ah! io sento salire dall'anima la tua voce pietosa: Quae utilitas
in Sanguine meo?. Quale utilit per tutto il Sangue che vi hai versato e versi continuamente?
Se l'avessi lasciato penetrare nell'anima, se avessi corrisposto alle sue operazioni, se avessi avuto la
fede vigorosa, la speranza ardente, l'amore purissimo!
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Se avessi creduto semplicemente alla tua parola! Se davvero la mia consacrazione a cos grande Mi-
stero fosse stata seguita da propositi sinceri e da atti generosi!
Se avessi compreso i tuoi richiami, le tue espansioni, i tuoi desideri, le tue predilezioni, la tua carit!
O Ges, il tuo lamento soprattutto per me. Ed io lo raccolgo nell'anima pentita, mi umilio, mi of-
fro a Te nuovamente, sinceramente, completamente. Venga a me il tuo Sangue divino e mi purifichi,
mi ristori, mi faccia santa. Qual l'ostacolo che impedisce le tue operazioni divine? Come nell'in-
granaggio di un meccanismo delicato basta poca polvere per impedire il movimento, cos basta una
piccola colpa, una tenue imperfezione per interrompere l'oscillazione che muove il cuore verso la
tua misericordia. O Signore, abbi piet di me! Aiutami a comprendere i tuoi lamenti, a ripararli con
la mia fedelt e con la mia devozione. q. 52 : 23 febbraio

466 - Il Calice del suo Sangue divino


Il Signore ha nella mano un calice di vino puro, pieno di amara mistura.
Nel Cenacolo Ges ha offerto ai suoi Apostoli un calice inebriante, ripieno della sua grazia, della
sua virt, del suo amore: ha offerto il Calice del suo Sangue divino.
Oh! grande misericordia di Ges! In quel Calice era la sua Passione amarissima raddolcita dalla sua
misericordia ineffabile; era la vita della sua Santissima Umanit, offerta per noi sull'Altare del Sa-
crificio; era il cumulo delle misericordie affidate alla Chiesa per la santificazione delle anime.
Nel Calice del Cenacolo era il Sacrificio, il Sacramento: era il Mistero comunicato alle anime con
un altro mistero di infinita carit. Il Calice del Cenacolo offerto a noi ad ogni istante: l riboc-
cante di benedizioni celesti, di dolcezze divine, di grazie ineffabili: l; sull'Altare, nel Tabernacolo,
ininterrottamente offerto a ciascuno di noi, con le stesse cerimonie e lo stesso amore del Cenacolo.
Per comprendere questo dono sublime, per gustarlo, bisogna esser puri, essere di Ges, appartener-
gli, vivere con Lui, di Lui! Allora il Calice ci comunica le dovizie celesti, le dolcezze divine.
E noi, in cambio di un dono cos prezioso, ineffabile, adorabile, noi abbiamo offerto a Ges,
nell'Orto di Getsemani, il calice ripieno dei nostri peccati, un calice fangoso ripieno di odio e di ini-
quit. Fummo noi a mettere nelle mani dell'Angelo consolatore il Calice delle nostre ingratitudini.
O mio Ges, quale consolazione poteva recarti quel Calice?
Quanto amara questa contemplazione! Anch'io ho messo in quel calice le mie debolezze, i miei pec-
cati, le mie infedelt, feccia disgustosa alla bocca divina del mio Ges! O Ges sono pentita! Sono
ai tuoi piedi, nella adorazione de' tuoi Misteri, nell'adorazione del tuo dolore e del tuo amore.
O Signore! O Ges, vieni a celebrare in me i tuoi Misteri di misericordia, se ti posso accogliere, se
posso corrispondere a queste tue degnazioni, se il mio piccolo cuore pu essere l'umile altare delle
tue immolazioni. Il tuo Sangue mi purifichi e prepari la vita per accogliere il riflesso del tuo calice
amaro. O Signore, i tuoi Misteri mi accecano, come soli sfolgoranti, ma la loro luce mi avvolge, mi
riscalda, mi eleva! O Ges, Amore Crocifisso! g. 52: 2 marzo

467 - Perch rossa la tua tunica?


Perch rossa la tua tunica, e le tue vesti quasi di chi preme le uve nello strettoio? Io, da me solo,
ho premuto il torchio (Is 63,2 2-3).
Noi non possiamo chiedere, come il Profeta, perch rossa la tua veste, o Ges adorabilissimo.
Noi sappiamo che la porpora, onde Tu hai voluto coprire la tua SS. Umanit, fu preparata da noi, ma
tessuta dal tuo amore. La Passione del tuo Sangue adorabile la Passione per i nostri peccati, ma
ancora la Passione della tua carit, della tua misericordia infinita. Perch rossa la tua veste? Per-
ch Tu hai voluto tingere con gli splendori della tua immolazione la tua Sacra Umanit prima che la
toccasse l'empia crudelt degli uomini; perch se i redenti non avessero creduto alla tua parola e
non avessero attinto alla tua verit, si fossero almeno commossi allo spettacolo dei tuoi dolori, nello
spargimento volontario del tuo Sangue; perch noi che professiamo la fede viva e ardente, e vo-
gliamo portare seguaci alla tua scuola e anime al tuo Altare, potessimo, prima, inebriarci del vino
delizioso che purifica e trasforma.
Tu hai premuto da solo il torchio e ancora lo premi da solo! Chi viene in tuo aiuto? Chi ti avvicina
nella tua agonia? Chi rammenta con animo riconoscente e devoto il tuo Sangue divino?
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Chi desidera gustarlo? E quelli che hanno la fortuna di riceverlo, di gustarlo, pensano in qual modo,
con quali ambasce, con quali agonie Tu ce l'hai offerto?
- Io da me solo ho premuto il torchio -. O Signore, le tue parole suonano rimprovero alla mia po-
vera anima, fredda, inerte. Me ne ripeti altre, pur amarissime.
- Tu pure vieni sola, sei sempre sola, non hai potuto trovare nessuno che si unisse a te per adorare,
per glorificare il Mistero del Sangue! - vero, o Signore, sono sola, e indegna e infingarda, e inca-
pace di zelare l'amore e la potenza del tuo Sangue prezioso.
Mi avvicino a Te tremando e adorando. Se non posso trovare anime generose che mi seguano in
questa via tenebrosa, sulle orme della tua Passione, muovile Tu, o Signore, con la tua luce, col tuo
amore. Io mi avviciner fidente alle sorgenti di questa luce e di questo tuo amore.
Raccoglier, adorando, il Sangue che Ti cola dagli occhi, dalle labbra, dal volto, dalle mani, da tutta
la tua Persona adorabile. Lo raccoglier nel drappo candido e soffice della mia purezza, che il San-
gue tuo render davvero pura; lo raccoglier nelle profondit del cuore; lo adorer nel silenzio e nel
segreto; lo lascer scorrere in tutte le fibre. Oh! ma non gi da tempo che tutta la mia vita sotto
l'influenza del tuo Sangue adorabile? Che vuoi, Ges? q. 52: 3 marzo

468 - Adoriamo Ges agonizzante nell'Orto


Et factus est sudor ejus, sicut guttae Sanguinis decurrentis in terram. (Lc. 22,44).
Venite, adoremus! Adoriamo Ges agonizzante nell'Orto di Getsemani.
Oh! quale mi appari, benedetto Ges! il pi bello, il pi santo tra i figli degli uomini: il Figlio di
Dio, il mio Dio! O Ges! Il Sangue gronda dal Capo e inzuppa i capelli: il Sangue fluisce dalla fron-
te augusta e scorre sul Volto divino, gli occhi, la bocca, tutto pieno di Sangue, ogni punto delle
membra adorabili divenuto sorgente di Sangue. O Signore, qui non vedo n flagelli, n spine, n
chiodi! Ed il Sangue sgorga. Non vedo n soldati, n sgherri, n carnefici! E il Sangue sgorga!
Chi adunque produce ferite invisibili e toglie crudelmente la vita del mio Ges? il Cuore che mar-
tella la Passione! la Passione che d al Cuore i colpi giganteschi della agonia! Ges che vuol
gustare la morte prima che gli uomini si appressino a farlo morire! Ges che vuol dare il suo San-
gue spontaneamente, generosamente, amorosamente! Sapessimo intendere questo Mistero!
Povero Ges! Veramente Tu hai premuto da solo il torchio! Ed ora giaci a terra, immerso nel tuo
Sangue, morente! E nessuno viene da Te, nessuno Ti aiuta, nessuno Ti soccorre, Ti conforta!
Ma la tua Madre Santissima? E gli Angeli? E il Padre Celeste? E gli Apostoli? e le persone che hai
beneficato, che hai guarito, risuscitato? E noi? Ed io, dove ero io in quel momento? Forse, martella-
vo anch'io il tuo Cuore SS. nella parte pi viva, producendoti la vera Passione cruenta.
O Ges, piet, perdono! Voglio amarti, voglio riparare, voglio partecipare alle tue agonie ineffabili.
Oh! vieni a consumarle nel mio cuore! Ges, aiutami a comprenderle, a glorificarle, a parteciparvi
con lo spirito di fede e di umilt. Oh! quanto vasta, larga, profonda la Passione di Ges!
O Ges, io non posso vantarmi della tua gloria, ma posso dire: il tuo Sangue mio.
O Signore! Degno sei Tu, o Signore, che ci hai ricomprato col Sangue tuo... che sei stato scannato,
di ricevere l'onore, la gloria e la benedizione. (Ap. 5, 9.12).
O Signore Ges, io voglio invocare con immensa fede il tuo Sangue Divino: lo invoco con le parole
de' tuoi Santi, de' tuoi figli prediletti, con le parole de' tuoi adoratori fedeli.
O Sangue Divino, Tu plachi la collera Divina irritata per i nostri peccati (Rm 5,9).
Tu sei l'ostia di espiazione... (Rm 3, 25). Tu sei il prezzo del mio riscatto... (Ef 1,7). Tu sei il la-
vacro salutare che purifica la mia coscienza... (Eb 9,14). Tu sei il suggello di pace fra il cielo e la
terra... (Col 1,20). Tu gridi sempre misericordia per me (Eb 12,24). q. 52: 4 marzo

469 - O terra, non bere il Sangue di Cristo


Terra, ne operias Sanguinem meum. Aveva esclamato Giobbe.
Terra, non bere il Sangue di Ges, ripeto anch'io col tuo Vescovo ispirato.
O terra, non bere il Sangue di Cristo! O Signore, io sono la terra vile, indegna, immeritevole di bere
il vino delizioso del tuo Cuore, del tuo amore e della tua misericordia.
Sono indegna, perch in me il peccato; in me sono le conseguenze del peccato; sono le ingratitu-
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dini, le infedelt, le bassezze, le colpevolezze della mia povera natura decaduta.


Ma appunto per questo sono assetata del tuo Sangue, per questo ho diritto di berlo, perch Tu, mio
Ges, l'hai versato proprio per questo, per dissetare la mia sete, per cancellare le mie colpe, per ria-
bilitarmi, per togliere da me ogni traccia di corruzione, per infondere in me i germi della vita im-
mortale. Ma come ricevere il Sangue di Ges? O Signore, la terra del Getsemani non sapeva di ac-
cogliere il prezioso tesoro che la rese venerata e sacra come una reliquia preziosa.
Se avesse saputo il dono di Dio! Io lo conosco questo dono: io so di riceverlo; so che scende in me
con i Sacramenti, quando prego, quando ascolto i tuoi richiami, quando Ti seguo, vivo della tua gra-
zia e mi unisco a Te con lo spirito di fede, di umilt e di abbandono. Ma quante altre volte scende in
me senza che io lo sappia e me ne accorga! O Signore, insegnami a raccogliere tutte le stille del tuo
Sangue prezioso. Esso irrora le foglie degli ulivi, nel Getsemani inzuppa il terreno e si sperde.
Quanto Sangue va perduto per la nostra insipienza! O Signore, perdonaci questa ignoranza colpevo-
le, illumina la nostra cecit! dimmi, o Signore, come possiamo adorare, glorificare questo Mistero!
- tanto tempo che io cerco un'anima che compia questo ufficio pietoso! Vuoi aiutarmi a cercarla e
a formarla? - S, mio Signore, Ecco, la mia povera vita per questo Mistero di infinita misericordia.
La fede, la speranza, la carit vi attingono la loro ispirazione, la preghiera e il Sacrificio sono avva-
lorati dalla sua virt. Tutto il creato mi parla del Sangue di Ges, perch il creato fu fatto per Ges:
e il mio cielo, quaggi, la gloria del suo Sangue.
O Ges, perch non posso comunicare questo balsamo divino a tutte le anime? [...]
Oh! rendimi degna di cos nobile missione. O Sangue del Getsemani! O Sangue del Figliuolo di Dio!
O Sangue del mio Ges! Terra, non bere il Sangue di Ges! Oh! che io mi lavi in questo Sangue;
che lo metta nelle mie vene; che trasfonda in me stessa la purezza, la forza, il merito di questo San-
gue! (Bossuet).
O Signore, che mi resta, se l'onda travolgente del tuo Sangue pare distrugga tutto?
Mi resta il tuo Sangue, e in esso la mia volont, la mia povera volont che si abbandona all'onda
adorabile, nel desiderio di lasciarsi penetrare, nella brama di poterla comunicare a tutti.
O Ges, sei Tu che mi avvicini a questa tua vita divina, che la vita, la forza, lo splendore della
Chiesa. Che sarebbe la Chiesa senza il tuo Sangue? E io che sarei senza il tuo Sangue e fuori della
tua Chiesa? Ma che cosa sono nella tua Chiesa, che cosa faccio col tesoro del tuo Sangue divino?
Sono un operaio inerte, lento, infingardo; sono una terra sterile, ingrata, infruttuosa.
Terra non bere il Sangue di Cristo! O Sangue, che scorri dalla testa ferita, dagli occhi sfigurati,
dal corpo straziato del mio Ges; Sangue prezioso, che io ti raccolga! (Bossuet).
Se baci il Crocifisso con tanta venerazione e tenerezza, perch dalle sue piaghe tu senti uscire la
voce del Sangue, e la tua fede penetrante, portando a compimento il lavoro dell'artista, intravvede
sul legno o l'avorio alcune stille di Sangue (]. Hoppenot) q. 52 : 5-6 marzo

470 - Il Sangue battesimo, alimento, paradiso


Non possiamo essere attenti agli insegnamenti del Crocifisso, senza ascoltare la voce del Sangue
(J. Hoppenet). Il Sangue di Ges il mio battesimo quotidiano.
Da questo mistico battesimo l'anima esce pura e semplice. La purezza rende gli spazi pi luminosi,
e la semplicit favorisce l'unione della sostanza. O Signore, io non so accogliere tutta la luminosit
del Mistero, e nemmeno so appropriarmi la divina sostanza del tuo Sangue, ma desidero, Signore, i
doni e i frutti della tua misericordia. Desidero accogliere il tuo Sangue come un vero battesimo che
mi lavi da ogni macchia, distrugga ogni scoria, disperda la polvere, mi rigeneri alla vita della grazia
e mi riempia di questa vita celeste. Il tuo Sangue, o Ges, il mio alimento.
l'alimento della verit che mi comunichi, delle verit che sono in me in germe, e spesso ostacolate
dalle mie passioncelle, dal mio amor proprio, dalla mia ignoranza e debolezza. l'alimento della
fede, della speranza e della carit, che vigoreggiano sotto la sua azione vivificatrice, al bacio della
rugiada mattutina, fresca, rosseggiante. Oh! quel mistico bacio vale pi della conquista di tutti i
mondi; esso mi avvince al Re del Cielo e fa una sola cosa con Lui del mio povero spirito, rendendo-
lo degno e partecipe delle sue misericordie infinite. Il tuo Sangue, o Ges, l'alimento de' miei pen-
sieri, de' miei affetti, della mia vita morale e spirituale, perch se tutto, dopo la tua morte, fu attratto
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alla Croce, tutto ristorato, rinnovato, ispirato, santificato dal tuo Sangue.
O battesimo di amore, che infondi in me il pi vivo dolore per la Passione del mio Ges!
O battesimo di dolore, che fai sgorgare l'amore pi ardente per la sua immolazione divina!
Il Sangue di Ges il mio paradiso terrestre, dove sono tutti i beni largiti dalla carit del Padre e
tutti i doni per conservarli, per accrescerli, per portarli alla perfezione.
Ma in questo paradiso terrestre vi un albero che bisogna contemplare da lontano, umilmente, amo-
rosamente, rassegnando ai suoi piedi la ragione e la volont. il Mistero.
O Signore, io lo adoro il Mistero del tuo Sangue, lo invoco, lo benedico, lo amo, ma non oso, non
voglio, non penso neppure di scrutarlo. Io sono nulla. q. 52 : 7 marzo

471 - Voglio che il tuo cuore diventi il mio Calice


Se tu sapessi il dono di Dio! Se tu sapessi rispondere all'invito! Voglio che il tuo piccolo cuore
umano diventi il mio calice divino: il Calice per il Sacrificio, per l'offerta, per l'immolazione; il ca-
lice nuovo, puro, delicatissimo, prezioso, accetto; il calice vivo, cosciente, indistruttibile, scelto dal-
la mia volont, consacrato dalla mia Passione, santificato dal mio amore.
Voglio poter dire: questo il mio calice, lavorato dalle mie mani, ricolmo del Sangue, dei meriti,
della vita della mia Passione. q. 53 : 19 marzo

472 - Questo il Calice del mio Sangue


Tu dici, o Signore, che il calice non gusta il tuo Sangue, n pu essere fecondato dalla sua virt, n
pu fare atti di adorazione, di invocazione, n pu comunicare ad altri il tuo Sangue.
Il nostro piccolo cuore pu, invece, lasciarsi trasformare dalla sua potenza, seguire i suoi impulsi,
assecondare le sue operazioni, vivere della stessa sua vita, e attraverso questa vita mistica pu cono-
scere Te, amare Te, ringraziare, benedire, adorare il Padre Celeste e offrirsi in omaggio a Lui per i
meriti della tua immolazione. Questo il calice del mio Sangue!
Ges si compiace di considerare il piccolo cuore umano come il calice che contiene il suo Sangue:
questo fu lo scopo della istituzione del Sacramento - comunicarsi all'anima nel modo pi intimo -
questo fu il suo desiderio pi ardente quando, nelle piaghe adorabili della sua Divina Umanit, si
apersero le sorgenti inesauribili della sua grazia e del suo amore.
O Signore Ges, donami codesta ricchezza divina, codesta vita ineffabile, codesta potenza incom-
prensibile. Donami il tuo Sangue! Ma prima, purifica, perfeziona, dilata, santifica il cuore. Inondalo
della tua luce, accendilo con la tua fiamma, dona vaghezza ai suoi palpiti, nobilt ai suoi sensi, co-
stanza ai suoi desideri, e ogni fibra sia docile al tocco della tua volont, ogni atto si tramuti in dolce
armonia, ogni atteggiamento risponda alla voce delle tue misericordie.
Allora questo piccolo cuore, schiudendosi a ricevere il tuo Sangue divino, ne seguir i movimenti,
ne raccoglier le sovrabbondanze, prender forma, misura e vita dalle sue operazioni; allora diverr
davvero calice delle tue misericordie e, stretto fra le tue mani divine, sar reso degno di essere of-
ferto al Padre insieme ai meriti, alla virt, alle magnificenze della Tua Passione divina [...]
Questo il calice del Sangue mio!.
Queste misteriose parole rivolte da Te, mio Ges, alla piccola anima, mentre richiamano l'adorabile
Sacrificio dell'Altare, rivelano significati profondi, rapporti intimi, tutta la sublimit della vita mi-
stica, della vita soprannaturale, vita di unione, di consumazione, di amore. Veramente, se Tu penetri
nel cuore e lo investi e lo fai tuo e lo domini, lo guidi, lo possiedi, veramente esso diviene allora il
calice del tuo Sangue; e non soltanto lo riceve nella Santa Comunione, ma entra nella vita stessa del
Sangue, costituisce con esso una sola cosa, diventa strumento del Sangue, mezzo di operazioni di-
vine, elemento di santificazione, parte vitale del corpo mistico della Chiesa.
Novi et aeterni testamenti.
Questo veramente il nuovo ed eterno testamento della tua misericordia. Da tutta l'eternit Tu hai
vagheggiato questo mistero di infinito amore, e quando si compirono i tempi e l'attesa desiata si
cambi nell'immolazione suprema, Tu l'hai abbracciata, voluta, compiuta con divina esultanza.
O Signore, io non posso n so raccogliere tutti i passi scritturali che compendiano questa tua infinita
carit, ma dentro la piccola anima sono i riflessi della luce meravigliosa. Il Sacrificio veramente il
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testamento eterno: ma rivelato a noi nel tempo, esso la potenza, la sapienza, la bont; esso rac-
chiude tutte le perfezioni, tutti i fulgori della tua vita divina, sorgente per noi della vita spirituale,
della vita soprannaturale, della vita mistica. O Sangue del mio Ges, o testamento nuovo ed eterno,
pegno adorabile di perdono, ministero di giustizia, di santit, di misericordia, alleanza di pace, dono
magnifico del Cielo, tesoro nascosto negli abissi del Mistero, rinchiuso nelle profondit del silenzio
e del nascondimento, ti adoro, ti ringrazio, ti benedico, ti invoco! Tu sei il testamento nuovo offerto
all'anima mia in tutti gli istanti, con tutte le dovizie della carit divina.
O Sangue di Ges, o testamento divino! Chi avrebbe potuto pensare alla degnazione dell'Uomo-Dio
nell'offrire se stesso alle nostre povere anime, sotto forma di cibo e di bevanda?
E chi avrebbe potuto pensare la vitalit, la eccellenza, la continuit, l'universalit di tal cibo e di tale
bevanda? E il modo e il tempo e la misura con cui ci offre questo dono?
O Signore, vieni, porta in me questo flusso di misericordia infinita. Vieni e vivi, vieni e regna, vieni
e trasforma il mio povero essere rendendolo degno della vita dei Tuoi Misteri. q. 53: 20 marzo

473 - Tutto il mondo non che un piccolo altare


La fede mi rivela il Mistero del Sangue di Ges, ed come se io non vedessi che le piaghe di Ges
aperte per me e per i peccatori; come se non sentissi che la voce che parte da esse con i fiotti di
Sangue che scendono a ravvivare le anime. Tutto il mondo non che un piccolo altare, in confronto
alla grandezza del Mistero, e il Sangue vi scorre ininterrottamente, con sovrabbondanza e con effi-
cacia pari alla infinita misericordia che lo effonde. Non una illusione se, mentre io accompagno
con fede e adorazione le parole del Sacerdote: Hic est Calix Sanguinis meis, Ges ripete alla pic-
cola anima: Questo il Calice del mio Sangue. S, il cuore umano pu e deve essere il Calice del
Sangue di Ges, perch riceve il Corpo e il Sangue prezioso; riceve la grazia che lo rende degno
della nuova alleanza avvincendolo al Mistero di fede. O Signore, perdonami se oso avvicinare lo
spirito alle grandi meraviglie della tua carit; se penso che non v'ha nulla pi grande quaggi della S.
Comunione: in essa trovo il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo! O Sacrum Convivium! q. 53: 22 marzo

474 - Divenire ed essere il calice mistico della Passione: Gioved Santo


il giorno della nuova creazione, per mezzo della quale tutti noi fummo restaurati, rigenerati, resi
degni di passare alla gloria, per il Corpo adorabile e per il Sangue prezioso di Cristo, cibo divino,
bevanda augusta, dono ammirabile, dono che supera ogni dono celeste. Hoc est Corpus meum!.
Quali splendori raggiarono dalle tue labbra, o Divino Ges, mentre pronunziarvi queste parole che
sarebbero risuonate lungo i secoli, ineffabile significazione del Mistero della tua Carit?
Quale vampa di amore sal dal tuo Cuore fino al Padre per ridiscendere e avvolgere tutti quelli che
avrebbero creduto alla tua parola, che si sarebbero nutriti delle tue Carni immacolate?
Hic est Calix Sanguinis mei!. Il Calice del tuo Sangue!
Stretto fra le tue mani santissime nell'estasi della tua immolazione divina, esso rappresenta dinanzi
al Padre il martirio della tua Passione cruenta, e quello non meno prezioso della tua Passione in-
cruenta, perpetuata per noi su tutti gli Altari del mondo. Mistero di fede! Mistero di amore!
Mistero! Mistero! Non so concepire come possiamo commettere il peccato dopo l'istituzione del
Sacramento della vita: non so concepire come la nostra povera vita umana non sia trasformata, non
si lasci trasformare dalla potenza di Ges, dalla potenza della Comunione. O Ges, perdona la no-
stra cecit, la nostra ignoranza, la nostra freddezza. Insegnaci a vivere nella nuova vita, a circondare
il tuo Tabernacolo, a formare in noi il Tabernacolo degno del tuo amore, del tuo Sacrificio, della tua
creazione divina. O felice momento, o momento augusto, segnato fin dall'eternit, quello in cui il
pane e il vino si tramutarono nel Corpo e nel Sangue di Cristo, per la potenza della sua parola, per la
potenza del Verbo di Dio! Beato Giovanni che penetr negli abissi del Mistero!
Parlami, o Apostolo prediletto da Ges, della istituzione divina: insegnami a vivere per la Eucarestia,
nella Eucarestia, della Eucarestia; insegnami ad accogliere il Verbo di Dio, a gustare il dono del
Verbo di Dio, a glorificare l'immolazione del Verbo di Dio!
O Signore, desidero che la mia vita sia una perpetua comunione!
Quando, per bocca del Sacerdote, Ges dice: Hoc est Corpus meum. Hic est Calix Sanguinis mei!,
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assumendo il Corpo di Cristo, posso anch'io ripetere: Questo il mio Corpo! Questo il Calice del
mio Sangue! perch Ges l'ha offerto per me, immolato per me, donato a me prima ancora che io
apparissi alla vita. E quando, compresa del Sacramento che ha ricevuto, l'anima pare rannicchiarsi
nell'ultima espressione della vita, lasciando a Ges pensiero e affetto, il ricordo e la volont, ogni
bene ricevuto e ogni bene acquistato, allora Egli, nella infinita bont del suo Cuore, ripete: Questo
il mio Corpo, questo il mio Sangue. S, mio Ges, ben giusto che mentre Tu mi offri Te stesso, il
Corpo, il Sangue, l'Anima, la Divinit, io mi annienti dinanzi a Te, offrendoti ogni manifestazione
di vita umana, purificata dal tuo Sangue, trasformata dalla tua virt e dai tuoi meriti.
In questo scambio di vita, la vita nuova per me, il principio della vita mistica, della vita eminen-
temente interiore, mentre, per Ges, il raggiungimento dello scopo della sua Incarnazione: redime-
re l'anima rivestirla di grazia, riempirla di se stesso, renderla sede, talamo del suo amore e operare
in essa secondo i disegni della sua misericordia. Il mio proposito, il mio desiderio ardente: divenire
ed essere il calice mistico della Passione di Ges. q. 53 : 24 marzo

475 - Bacio le zolle inzuppate dal tuo Sangue


Ho contemplato, o mio Ges, il tuo Sangue adorabile scendere a fiotti dalle tue membra santissime,
l'ho sentito battere con una sinfonia strana sul suolo, l'ho visto perdersi in quel terriccio freddo e in-
sensibile. Terra, non bere il Sangue di Ges! Il Calvario si invece impinguato di questa tua vita,
uscita a goccia a goccia dalle tue membra, e mentre, attorno alla tua salma divina, la Madre desolata,
il discepolo amante, Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea e le pie donne, compiono, pietosi gli uffici
della deposizione, nessuno forse si cura di raccogliere il Prezioso Sangue, che tanta parte della
Tua Sacra Umanit. O Ges, concedi a me tanto onore. Mi prostro adorando sulla terra benedetta e
voglio restarvi vigile scolta del Mistero del nuovo testamento.
Bacio in ispirito le zolle inzuppate del tuo Sangue, voglio raccogliere in me questa virt possente e
formare con essa il nuovo edificio nel quale dovr abitare la tua grazia.
Oh! S, con la terra arida e fredda del mio cuore, cementata dal tuo Sangue divino, Tu edificherai il
tempio spirituale e in esso verranno celebrate le mistiche nozze della nuova alleanza.
O patto eterno, scritto col Sangue di Ges! O vita nuova, sgorgata dal Sangue di Ges! O amore
nuovo, sbocciato dal Sangue di Ges! Abbandonata a quest'onda misteriosa, per questo canale della
divina misericordia, io ritrovo la via per ritornare al Padre che mi ha creata, per unirmi al Figlio che
mi ha redenta, per compiere sotto l'azione dello Spirito Santo le opere della mia santificazione. O
Sangue di Cristo, sceso sulla terra maledetta con i segni e le promesse di eterne benedizioni!
O Sangue di Cristo, imprecato dagli stolti Giudei e piovuto su tutti come sorgente inesauribile di
grazia, tu scendi ora dalle altezze del Cielo, non solo sul piccolo lembo del Calvario, ma su tutta la
terra: scendi e la purifichi; scendi e la ristori; scendi e la fecondi e la arricchisci e forse ben pochi si
accorgono della tua virt misteriosa!
O Sangue di Ges, sii conosciuto, adorato, invocato, benedetto, glorificato! q. 53 : 25 marzo

476 - Sii l'anima di un'idea


Non posso introdurmi nei S. Esercizi senza pensare al suo Sangue Prezioso, nel quale la mia vita
spirituale pi alta. Ho il cammino tracciato e la vetta luminosa che attrae irresistibilmente; e mentre
mille voci sussurrano: vieni! mille altre ripetono: Prendi e bevi!
Sii l'anima di un'idea! Vivi per questa idea! Formati in questa idea! Opera per questa idea!
Il viaggio fu tutto una elevazione gaudiosa: un colloquio intimo, ineffabile tra il Signore che spie-
gava allo sguardo dell'anima le dovizie delle sue bellezze create e l'anima che attingeva da quelle
bellezze il motivo per salire a Lui, per unirsi a Lui. q. 3.- 2 novembre

477 - Noi vi attingiamo senza misura


S. Paolo mi avvince a Cristo con la sua dottrina smagliante: Piacque a Dio suo Padre che tutta la
pienezza delle grazie e delle perfezioni risiedesse inseparabilmente e per sempre in Ges Cristo suo
Figliuolo. (Col. 1,19). E piacque a questo suo Figliuolo divino, santissimo, adorabilissimo, guada-
gnare queste grazie col prezzo della sua vita, col prezzo del suo Sangue e della sua Morte per ver-
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sarle come fiume magnifico e perenne sulla Chiesa e sulle anime.


Noi vi attingiamo senza meriti; noi vi attingiamo senza diritti; noi vi attingiamo senza misura, pe-
rennemente, efficacemente, divinamente. S, divinamente, perch proprio di Dio attingere senza
interruzione e senza limiti dai suoi tesori celesti... Anche noi possiamo attingervi, uniti a Cristo, resi
degni del suo Sangue prezioso. q. 3.- 5 novembre

478 - Ges l'Altare del mio Dio


Ges l'Altare del mio Dio, e a quest'Altare m'invita Lui stesso, ricordandomi che il mio Salvato-
re, il mio Redentore, il mio Re Crocifisso. Egli il mio Salvatore!
Quali braccia di misericordia ha steso per giungere fino alla sua piccola creatura!
Vedo l'iniquit che immobilizza quelle mani onnipotenti, quasi a punire il gesto divino con cui si
sono schiuse a salvare il mio nulla. Ma l'Altare non abbattuto. Su di esso vive, muore, e torna a
vivere perennemente il grande Sacerdote, Cristo Ges, il mio Re Crocifisso.
La mia mente occupata di Lui, il cuore palpita per Lui, tutto il mio essere pieno di Lui!
Il mio Re Crocifisso l'Altare del mondo, l'Altare di Dio, l'Altare delle anime, l'Altare delle mi-
sericordie, l'Altare del Sangue! [...] La riconciliazione fatta da Ges con la sua Morte cruenta
sull'Altare della Croce, con la morte mistica sull'Altare del sacrificio quotidiano.
Il mondo fu creato per Ges Cristo, ma la creazione meravigliosa, gloriosa quella che Egli conti-
nua a compiere nelle anime col suo Mistero adorabile. Non posso sottrarmi agli splendori dell'Alta-
re mistico che oggi brilla dinanzi a me come sorgente di luce sovrumana. q. 3 : 6 novembre

479 - Il Sangue produce ebbrezze inenarrabili


Io mi aggiro nella vita quasi incosciente di ci che mi attornia e penso che il Sangue di Ges produ-
ce ebbrezze inenarrabili, trasforma anche i cuori pi meschini, comunica le delizie pi nobili, eleva
a cime luminose, rivela misteri adorabili trasportando il nostro povero essere all'Altare di Dio,
unendolo a Ges nella forma pi intima e trascendente. Io non so, n voglio conoscere i disegni del
mio Signore: se veramente ricavi gloria dal mio povero essere avvinto alla sua Passione.
Mi umilio, invoco il perdono dei miei peccati, adoro le sue misericordie e ancora un volta ripeto: la
mia vita, la mia rigenerazione, la mia santificazione il Sangue di Ges.
E confortata dalle parole del Salmista, le faccio mie ripetendo: Il Signore la porzione della mia
eredit e del mio calice: sei Tu, Signore, che a me renderai la mia eredit.
Tu me la rendi anche quaggi invitandomi ad appressarmi al tuo Altare, al Calice della tua Passione,
riboccante di tutti i misteri della tua Misericordia. q. 3 : 6 novembre

480 - Vai e d la potenza del mio Sangue


L'Altare di marmo, sebbene prezioso, sebbene consacrato, non intende nulla dei Misteri di Ges.
L'altare del mio cuore, vaso di fragilissima creta, reso degno di raccogliere non solo il Sangue di
Ges ma di accogliere altres la voce che si sprigiona da esso.
- Vai e di' alle anime le tenerezze del mio amore. Vai e d ai Sacerdoti la potenza del mio Sangue.
Vai e di' a tutti che nel Mistero del mio Sangue la vita dei popoli, la salvezza delle nazioni, la po-
tenza della religione, l'efficacia per l'avvento del mio Regno -. q. 3 : 6 novembre

481 - Introibo ad Altare Dei!


Introibo ad Altare Dei!. L'Altare delle immolazioni di Cristo! L'Altare delle oblazioni incomprese!
L'Altare dell'amore calpestato, del Sangue calpestato, della misericordia calpestata! Ges Cristo ci
fu dato perch fosse la nostra sapienza, e la sapienza misconosciuta, disprezzata, dimenticata.
Ci fu dato perch fosse nostra giustificazione: e chi punta gli sguardi sulla Croce donde pende negli
spasimi del suo martirio? Lo so; Egli non patisce pi, ma la sua Passione divina e tutto ci che
divino infinito: la Passione mistica del mio Ges perdura nella sua concretezza spirituale, nella
sua efficacia universale, nella sua ampiezza infinita.
Ges Cristo ci fu dato perch fosse nostra santificazione. Oh! quanto poco pensiamo ai torrenti di
grazia che Egli emana dal suo Tabernacolo di amore, dalla candida Ostia silenziosa e segreta, dal
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Calice riboccante della sua vita divina! Ges Cristo ci fu dato perch fosse nostra redenzione!
E la redenzione fu sigillata dal suo Sangue, si compie col suo Sangue, si attinge dal suo Sangue.
O Misteri adorabili! O Misteri sconosciuti! O Misteri appena intuiti dalle anime buone!
Perch non sappiamo trovare la forza e l'audacia per gettarci e sommergerci negli abissi di questi
Misteri dove la fede diventa visione, la speranza fiamma divoratrice e la carit oblazione eroica?
Che vi pu essere al mondo di pi nobile, di pi alto, di pi concreto, di pi vantaggioso all'anima
nostra della vita di Nostro Signor Ges Cristo, della grazia di Cristo, della sua sapienza, della sua
misericordia, del suo Sangue prezioso?
La morte non mi spaventa perch sento di vivere nel Sangue di Cristo; il giudizio non mi spaventa
perch risponder per me il Sangue di Cristo; la fossa non mi angustia perch lo spirito sente di spa-
ziare nel Sangue di Cristo e questa vita non mi sar tolta mai pi, anzi sar ringagliardita dal tempo,
dai miei sacrifici, dalle rinunzie, dalle piccole immolazioni, dalla preghiera, dalla mia unione con
Ges. Ancora una volta ripeto: Introibo ad Altare Dei! q. 3.- 7 novembre

482 - Distribuire le ricchezze del Sangue


La mia casa sono le tue piaghe, o adorato Ges; il mio nido il tuo Cuore Santissimo.
Non conosco altra dimora, non so trovare quaggi sede pi ampia e pi alta, altare pi santo e pi
prezioso, rifugio pi intimo e pi divino. Chi mi render degna di questa dimora, chi mi accoster a
quest'Altare sublime, chi mi immerger nelle Piaghe adorabili di Ges, nel suo Cuore crudelmente
squarciato, e divinamente aperto? Il Sangue di Ges. Esso l'artefice delle operazioni divine.
Il Sangue di Ges che mi giunge da mille rivi, da tutti gli Altari del mondo, dalle infinite dedizioni
di Ges. Ma chi pu sostenere queste onde impetuose impazienti di guadagnare tutte le anime e di
riportarle tutte alle sorgenti della vita? I Sacerdoti! Essi hanno il dominio del Sangue di Ges: essi
possono distribuire le sue ricchezze divine con larghezza, profusione e liberalit: essi possono sal-
vare il mondo comunicando la potenza e l'efficacia del Mistero di Cristo.
Ma vi possono concorrere anche le piccole, umili anime che intendono i desideri di Ges e accolgo-
no la sua amarezza con senso di profonda piet. Ministra del Sangue di Ges pu essere ogni anima
consacrata a Lui per una vita di apostolato e di zelo: ogni anima che lo ama, lo pensa nel suo Taber-
nacolo d'amore, gli fa compagnia, ne intravede gli abbandoni, le ingratitudini e le desolazioni. Ci af-
fliggiamo tanto per le tribolazioni della vita e non sapremo partecipare alle pene che giungono al
Cuore di Ges vedendo respinto, calpestato, odiato, maledetto il suo Sangue prezioso? q. 3 : 7 novembre

483 - Altare d'oro, di fiamma, di Sangue


L'anima si orienta anche oggi verso il suo Altare magnifico che vede elevato tra il Cielo e la terra:
Altare d'oro, Altare di fiamma, Altare di Sangue. La Divinit vi risiede, la Sacra Umanit di Cristo
lo investe, lo ricopre del suo manto regale, lo ricolma del suo Sangue divino.
Io sono vilissima creta, ma in essa il mio Dio ha posto lo spirito vivo, ardente, capace di spaziare
per i cieli e di stringere in un solo amplesso tutta la terra. Con questa potenza infusa io volo fino
all'estremit del mondo, fino al principio dei secoli e raccolgo in me tutte le adorazioni, le elevazio-
ni, le operazioni divine compiute nelle anime per portarle ai pi dell'Altare del mio Dio, ai pi della
immolazione di Cristo per rendergli l'ossequio che gli dovuto, per supplire alla povert delle mie
idee, alla tenuit del mio pensiero, alla freddezza del cuore. Ma sopra tutto porto all'Altare del mio
Dio il Sangue di Cristo, il prezzo della mia vita spirituale, il dono che raccoglie in s tutti i doni del-
la Sapienza celeste, l'artefice divino che con la creta della mia miseria, il ferro dei miei peccati e l'o-
ro delle piccole virt compone gli ornamenti degni del mistico Altare. q. 3 : 8 novembre

484 - Immolatevi al Sangue di Cristo!


Oh! quanto bello, quanto grande, quanto potente il Cristo immolato per noi.
Il Profeta lo ha veduto da lungi con le vesti tinte... splendido nel suo paludamento (Is 63, 1).
E S. Giovanni lo ha contemplato nell'altezza dei Cieli vestito di una veste cosparsa di Sangue; e il
suo nome il Verbo di Dio (9, 13). Ecco l'Altare di Dio! Ecco la Vittima!
Ella dinanzi a Dio nell'olocausto perenne, rifulgente di luce sovrumana, sorgente di grazie celesti
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che comunica mediante il Sangue adorabile. Tutte le verit sono sanzionate da questo Mistero augu-
sto: Cristo con noi, in mezzo a noi, nell'atto di donarci il suo Sangue divino.
E l'onda scorre continua, dal suo Cuore al nostro, e batte e invita e prega e offre e si offre.
E scendendo nelle nostre anime quell'onda divina erige e consacra e stabilisce un altro altare, quello
della nostra povera immolazione. O mio Cristo Ges! O mio Sacerdote adorato! O Altare dei pro-
fumi divini, delle misericordie, della Redenzione! O Altare dei secoli dove si compiono i trionfi del-
la Eternit! O Altare della eternit, dove si manifestano i prodigi del tempo: la vita di grazia, la vita
soprannaturale, la vita di unione, la vita di santificazione! Io non cesser dal lodare questi Misteri
che assorbono la mia vita intima come la luce assorbe la mia pupilla: non cesser dall'invocare l'aiu-
to di Dio, la grazia, la forza, la santit per rendermi degna di cos grandi tesori.
vero, io sono un verme: vero, io sono il nulla: e questo verme ha peccato e questo nulla continua
a peccare, ma sono rinnovata dalle parole dell'Apostolo che ascolto nel silenzio della mia anima e
ripete con tutto l'ardore della fede: Avendo... la fiducia di entrare nel Santo dei Santi e per mezzo
del Sangue di Cristo, via nuova e vivente che Egli ci ha aperto attraverso il velo, cio la sua carne,
e avendo un gran Sacerdote che presiede alla casa di Dio, accostiamoci con un cuore sincero nella
potenza della fede, purificati i cuori dalle sozzure di una mala coscienza e lavati il corpo con
un'acqua pura: conserviamo incrollabile la professione della nostra speranza (Gv. 10, 19-24).
O mio Signore, io sento crescere in me la potenza della mia fede e la speranza ineffabile per virt
del tuo Sangue divino. Griderei a tutto il mondo le tue misericordie. Vorrei portare al tuo Altare tutti
i cuori. Vorrei portare il tuo Sangue in tutte le anime: purificarle, inebriarle, avvicinarle a Te.
Vorrei, o Signore, ripetere ad ogni istante, ad ogni creatura che ha pensiero e sentimento e volont, e
specialmente alle anime consacrate a Te: Immolatevi al Sangue di Cristo! Siate le pietre levigate del
suo sublime Altare. q. 3 : 9 novembre

485 - Quel Sangue tuo, o Madre!


Dinanzi a me sempre l'Altare del Sangue di Cristo. La Vergine benedetta ne la custode, la tesoriera,
la depositaria. Essa sola, dopo Ges, ne pu comprendere degnamente il prezzo. Essa pu aiutarci a
riceverlo, a conservarlo, a nutrircene con vantaggio, con merito, con aumento di vita spirituale.
O Madre Santissima, dove posso trovare luce pi viva, sostanza pi efficace di vita, grazia pi ab-
bondante se non nel Sangue del tuo Figlio divino?
Quel Sangue tuo, o Madre, perch Tu sei il canale che giunge a noi con le divine misericordie: e
quale onda pi santa, pi vitale, pi nutriente pu recare a noi del Sangue di Cristo?
O Madre, Tu l'hai visto calpestato quel Sangue sulla via della Croce, l'hai veduto inzuppare le zolle
del Calvario, l'hai raccolto, toccato con le tue mani quel Sangue quando venivano affidate alla tua
piet le membra straziate del tuo Ges morto. O Madre, donami il Sangue di Ges! Te lo domando
per me e per i peccatori. Te lo domando per la vita e per la morte, per il tempo e per l'eternit.
Te lo domando come pegno di salute, come segno di pace, come misura di Redenzione, te lo do-
mando con l'ardore dei Santi, con la misura della tua misericordia.
O Madre, donami il Sangue di Ges: esso costituir il mio Altare, il mio sacrificio. q. 3 : 10 novembre

486 - Il vero Altare di Ges


L'Altare di Ges, il vero altare di Ges non quello fulgente di oro, ricco di gemme e di marmi,
splendido d'arte, ma quello silenzioso e segreto che si mette in comunicazione con le anime, quello
che maggiormente dispensa le sue acque di salute, quello che attrae le anime, le avvince a s, le por-
ta a Dio le mette in comunicazione con l'augusta Trinit, le avvolge di Mistero, le seppellisce nel
Mistero e per la loro immolazione le rende capaci di una feconda missione nel mondo.
L'Altare pi caro a Dio quello servito da un Sacerdote santo, zelante del suo Ministero, che inten-
de la voce, conosce i desideri, effonde le sovrabbondanze del Sangue di Ges. Tutto l: il segreto
della vita spirituale nel Sangue di Ges. Quale onda infuocata non pass dal Tabernacolo al Cuore
sacerdotale del Santo Curato d'Ars e, con essa, quale onda di eloquenza celeste, quale prestigio sulle
anime, quale potenza sui peccatori, quale conquista nel regno del mondo per il regno di Cristo! Ah!
io mi smarrisco nell'oceano della divina misericordia quando parlo del Sangue di Ges. Tutto nul-
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la nella vita se non si aderisce alla Passione divina di Ges e la Passione di Ges si compie in noi
partecipando alla sua Passione mistica nella Comunione del suo Corpo e del suo Sangue.
q. 3 : 11 novembre.

487 - Tutto per l'Altare del suo Sangue


Io ripeto: tutto per il Sangue di Ges! Tutto per l'Altare del suo Sangue!
Non spine, ma fiori per questa nuova Croce; non chiodi, ma amplessi, aromi, fragranze.
Tutto quello che pu dare l'anima stretta a Ges, vivente per il suo Altare, vivente sul suo Altare.
L'Altare di Ges il mio faro, il mio porto, il mio rifugio, il mio Tutto. O augusto Mistero! Io sono
inebriata dai tuoi carismi, n so pensar ad altri beni pur nobili e santi. Il Mistero del mio Ges al
di sopra di ogni contemplazione, al di sopra di ogni elevazione speculativa.
vero, la contemplazione mi avvicina alla luce di Dio, mi inabissa in quella luce e lo spirito la beve
gaudiosamente. Ma il Sangue di Ges non reca in me lo stesso alimento divino? Non mi unisce alla
Triade Augusta, non mi riempie de' suoi lumi, non mi eleva, non mi spiritualizza, non mi divinizza?
E possiamo noi ancora soffermarci per la via, piangere perch squallida e angusta, se per il Mistero
di Ges, per il suo Sangue prezioso ci sono dischiusi gli spazi celesti?
O mio Ges! Come folgorante di luce il tuo Altare! O Signore, mi mancano le parole per celebrare
le tue ineffabili misericordie. q. 3 : 11 novembre

488 - L'anima rivestita del Sangue si abbandona a Lui


O unione di Cristo! O vita di Cristo! L'anima rivestita del suo Sangue si abbandona a Lui, ed co-
me se un pulviscolo venisse assorbito da una fornace ardente. In quella fornace non ha pi forma n
consistenza propria, ma vive della vita nuova; vita di luce, di calore, di movimento, di elevazione.
Ges comunica all'anima la vita nuova: vita fisica, vita morale, vita soprannaturale, vita mistica, vi-
ta divina. sbalorditiva la potenza della vita interiore.
Trovato in s, questo tesoro, chi pu desiderare altro se non che si aumenti, e Ges che lo dona, lo
custodisca, lo domini, ne sia l'assoluto padrone? q. 54 : 11 aprile

489 - In me scorre il Sangue di Cristo


Se vivo in grazia di Dio e sono membro vivo della Chiesa, il Sangue di Ges scorre e fruttifica inin-
terrottamente in me. S, vi scorre anche quando io non lo avverto e fruttifica anche quando io non vi
penso, purch ci sia in me ininterrotta la volont di seguire il mio Ges, di ascoltarlo, di amarlo, di
sentirlo. Tremo al pensiero che in me scorre il Sangue di Cristo!
Eppure se sono membro vivo, se sono spiritualmente unita al Corpo mistico della Chiesa, se questa
unione si avvalora con l'unione mistica a Ges, posso ripetere: il mio Tutto in me! Ma mi pi fa-
cile ripetere: io in Lui! Come costringerti in me, o Amore infinito? Non ci sono pi similitudini per
significare l'infinita misericordia di Ges nel Sacramento del suo Amore.
E mi piace che la mente non abbia n soavi richiami, n vive immagini: quale idea, quale bellezza,
quale potenza pu significare la misteriosa vita di Ges? O Vittima Augusta!
O Vittima esangue, nascosta nel Sacramento del tuo Amore, quanta forza partecipi alle anime che ti
ricevono con fede! Non solo ti rifletti virtualmente nello specchio di questo piccolo essere, ma vi in-
fondi ancora la tua vita e la rendi capace de' tuoi Misteri. q. 54: 1,5 aprile

490 - Il Sangue feconda i mistici doni


O immagine di Cristo in me, come spesso mi appari scialba e indecisa per la tenebra che tenta sepa-
rare l'anima dal tuo contatto! Ma come riappari splendida e possente, rinvigorita dal Sangue di Ges!
Tutto torna in beneficio dell'anima volonterosa. Sbattuta, commossa, impaurita ma volente, dal fra-
gile legno su cui posa, dal carcere dell'involucro pesante e insidioso, essa pu salire con slancio pi
vigoroso al suo Dio; pu amarlo di pi, servirlo meglio, sentirlo pi intimamente, purificata, riempi-
ta, investita dal suo Sangue adorabile, che feconda e fa fruttificare i mistici doni sepolti dallo Spirito
Santo nei solchi della tribolazione e della prova. q. 54: 17 aprile
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491 - O Sangue, vieni!


Sotto l'impressione del Volto di Dio l'anima come abbagliata, trasformata.
Anche l'umile zolla dei campi, avvolta dagli splendori del sole, appare rivestita di bellezza rilucente!
La Luce! la veste con cui adorni le anime, mio Signore, la tua veste, la vita che piove dal tuo
Volto divino. Come la terra fredda noi possiamo rivestirci del tuo dono, ma non sappiamo corri-
spondervi. Ahim, Signore, la tua luce indefettibile piove sopra una terra sterile e insensibile!
O Volto del mio Ges, o Volto di misericordia, di grazia, di bellezza, di potenza, guardami anche se
io non posso vederti, imprimiti nel mio spirito e fa che esso aderisca alla vita nuova che gli infondi.
O Sangue del mio Ges, vieni in me ad accogliere l'impronta del tuo Volto! Vieni a produrre in me
il pensiero, la parola, l'affetto perch tutte queste forme di vita aderiscano ai fiumi di grazia che
scendono dal Volto divino e ricompongano nello spirito la sua immagine adorabile.
O Signore, mi fu detto che il segreto del tuo Sangue solo per me: la seconda volta che mi viene
affermata questa persuasione. E io la credo perch uscita dalla bocca de' tuoi Ministri santi.
Mi dispiace, per, perch sono nell'impotenza di comprenderli, nell'incapacit di accogliere questi
torrenti di misericordia infinita.
- Vedi, dice Ges, come difficile che altri vi aderisca! Quanto raro trovare un'anima che si doni
a questi misteri segreti, che si sacrifichi per lasciarli vivere in s! E intanto la ricchezza l, so-
vrabbondante per tutti, ma dimenticata, spregiata, spesso calpestata. - O Signore, mi immerger
negli abissi di questo Mistero come i sottomarini si sprofondano negli abissi del mare, ma rimarr
abbandonata alle tue disposizioni; Ti servir come vorrai, nel silenzio, nel Sacrificio, nell'oscurit,
ma nel fervore di una vita soprannaturale accanto alla tua vita divina. q. 54: 20 aprile

492 - Dove metter tutto questo Sangue?


- Dove metter tutto questo Sangue? -
Dove lo metterai, o Signore? Non hai i Cieli altissimi e profondi? Non hai i Santi e gli Angeli?
Essi lo possono accogliere ben pi degnamente di noi. Eppure Ges batte alla porta delle nostre pic-
cole anime, alla porta del nostro cuore piccolissimo e ripete: - Aprimi, sorella, amica, sposa!
Apri, non vedi? Il mio dono stragrande, mi pesa, ho bisogno di distribuirlo e distribuendolo rad-
doppia. Apri il cuore, dilata le pupille della fede, disponi i sensi nuovi. Non temere.
Il mio Sangue porta seco una virt trasformatrice: ti chieder lo sforzo della adesione, la costanza
nel reggere sola in queste tenebre abbaglianti. Ti chieder l'abbandono eroico alle sue operazioni,
ma appunto in queste esercitazioni di fede e di amore sar la mia gloria e la tua ricchezza.
Il mondo non conosce nulla di questi tesori segreti, i buoni li ignorano e le anime elette spesso non
sanno accogliere il richiamo e l'attrazione -.
O Ges, il tuo Sangue Divino copre i peccati del mondo, li lava, li distrugge, li cancella dal libro
della vita, ma se noi vogliamo, se aderiamo al Mistero, se viviamo in esso. O Signore, grazie! la tua
misericordia mi invita a queste altezze sublimi. Come vi giunger? Invocando il tuo Sangue, nu-
trendomi di esso, adorandolo, consumandomi per la sua gloria! q. 54: 23 aprile

493 - O Sangue, rivela presto i tuoi splendori


Quali prodigi non opererebbe questo Sangue Divino se noi sapessimo corrispondervi! Se l'intelli-
genza coltivata, sviluppata, nutrita di studio ci d le meraviglie dell'arte letteraria, artistica, musicale,
che non ci darebbe la fede alimentata dal tuo Sangue divino? O mio Signore, mentre tutto va dila-
tandosi in me, la fede, la speranza, la carit, il desiderio di Te, l'anelito della tua grazia, la brama di
vederti, di possederti, tutto altres mi spinge a considerare le meraviglie del tuo Sangue adorabile.
Esso veramente il grande segreto della santit, il tesoro sconosciuto della felicit.
l'astro pi fulgente della Chiesa, ma la sua luce ancor lontana, giunge tenue, sottile, con traspa-
renze inafferrabili. I tempi avvenire, meglio, la devozione delle anime, i sacrifici delle anime, le
preghiere delle anime privilegiate otterranno che si manifesti un giorno ai popoli questo atto mera-
viglioso che guider a salvezza l'intera umanit. Il Signore mi ha fatto vedere che per le grandi co-
struzioni occorrono fondamenta corrispondenti. Quante ricchezze sepolte nelle murature basilari!
Quanto studio, quanto lavoro, quante fatiche e, spesso, quante vittime! Devo essere una di queste
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piccole pietre sepolte nelle viscere segrete della terra. Un giorno, forse, concorrer a mantenere l'e-
quilibrio, sia pure per il contatto di un semplice punto del mirabile edificio spirituale.
Trionfa, o Sangue di Ges, di me, del mondo, di tutta l'umanit! Rivela presto i tuoi splendori, le tue
ricchezze, la tua missione divina. O Ges! O Sangue di Ges! q. 54 : 25 aprile

494 - Il tuo Sacrificio il centro della Chiesa


Il Sacrificio della S. Messa il compendio della Redenzione, la sorgente dei tesori della Redenzione,
il sole da cui irraggiano tutti gli splendori della Redenzione. Mentre il Sacerdote si accosta all'Alta-
re l'anima tremebonda lo segua col desiderio, e metta vicino all'offerta se stessa con le sue potenze,
con la volont, con i sacrifici, con il fervore, con le intenzioni pi pure e sante. Alle parole della
Consacrazione diventer anch'essa parte mistica del Sacrificio. O Signore, se sbaglio a intendere,
perdonami; se sciupo i tuoi doni, aiutami a riceverli, a contemplarli, a conservarli.
O Signore Ges, Ti adoro, Ti ringrazio, Ti benedico. Adoro, ringrazio, benedico il Sacrificio dell'Al-
tare, il tuo Sacrificio: esso il centro della Chiesa, il centro della fede, il centro della vita sopranna-
turale, il centro della vita mistica, il centro della unione.
Partecipando alla S. Messa, l'anima resta rigenerata per la virt della vita di Cristo. q. 54 . 28 aprile

495 - Questo Mistero mi rapisce


Il paludamento regale di Ges Crocifisso: questo pensiero, spuntato non so come, si avviva alla luce
che emana dalle elevazioni di S. Caterina da Siena.
La Santa innamorata di Ges Crocifisso, che al Crocifisso deve la sua santit e nel Crocifisso trov i
fulgori della beatitudine, era assetata del Sangue di Ges. Il Sangue di Ges ella bevve con insazia-
bile volutt; nel Sangue di Ges intinse la penna per illustrare le pi sublimi verit; dal Sangue di
Ges attinse la parola intraducibile della sua meravigliosa eloquenza. O cara santa, amabile santa,
impetrami altrettanto ardore, altrettanto zelo per il Sangue del mio Ges. Questo mistero mi rapisce.
Esso dilata, estende le ampiezze dell'anima e in quelle ampiezze la luce divina rivela infinite bellez-
ze. O Signore, un solo istante di vita racchiude gli splendori della luce, le armonie della musica, le
fragranze dei fiori, il sorriso del creato, le tenerezze dell'amore. Ma un solo istante di intimit col
tuo Spirito, quali splendori non racchiude! Luce di verit, armonie di spirituali bellezze, fulgori di
sapienza, fragranze di misericordia, tenerezze di infinito amore. q. 54 : 30 aprile

496 - L'anima attratta alla piaga del Costato


Oggi l'anima attratta alla piaga del Costato di Ges, nutrita dalle mistiche gocce di acqua e Sangue,
penetra e vede; vede il Cuore come dissanguato. In quale maniera si pu ridargli la vita?
Col Sangue stesso di Ges. Cos il corpo mistico della Chiesa si avviva e rinvigorisce col Sangue
prezioso. La Vergine Santissima che pi di tutti conosce il valore del Sangue di Ges, mi aiuti a co-
noscere queste sublimi meraviglie della vita soprannaturale. Il Cuore di Ges pare venga ravvivato
e rinvigorito dalla vita soprannaturale prodotta nell'anima dal suo Sangue divino. Chi comprende
queste cose tanto sublimi? Chi pu intuire l'ampiezza del Cuore di Ges e come aspetta che essa sia
riempita dai frutti della sua Passione, dalla fecondit del suo Sangue? q. 54 : 3 maggio

497 - O Passione, donami il Sangue


O Passione del mio Ges, Ti adoro! voglio vivere de' tuoi meriti, della tua virt, della tua luce.
O Passione cruenta, donami il Sangue di Ges. O Passione reale, donami i meriti di Ges.
O Passione intima, donami la grazia di Ges. O Passione incruenta, aumenta la mia fede.
O Passione mistica, rinfervora la speranza nelle anime, riaccendi la carit.
O Passione di Ges! Passione tormentosa, amara, straziante! O Passione divina!
O Potenza di Ges! Egli il raggio divino disceso sulla terra a baciare, a sollevare il vile pulviscolo.
Aderendo alla forza e alla virt di quel raggio il pulviscolo sale con lui nelle sfere pi alte, fino al
Sommo Sole. L'anima vive in quelle altezze sublimi come fossero la naturale atmosfera della sua
vita. Oh! s la vita soprannaturale ha un crescendo mirabile quando alimentata dal Sangue di Ges
e il Sangue di Ges estende la sua potenza e la sua virt quando accolto da un'anima che vive nel
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pieno rigoglio della vita soprannaturale. q. 54 : 4 maggio

498 - L'anima che va riempiendosi del Sangue...


L'anima in grazia di Dio poco inferiore all'Angelo: bella della bellezza di Dio. E se quest'anima,
ripiena di grazia, va riempiendosi ad ogni istante del Sangue di Ges?
Allora conosce Ges e conosce se stessa e conoscendo se stessa diviene umile e l'umilt accresce
dinanzi a Dio la capacit di ricevere nuovi doni.
L'umilt l'equilibrio della vita spirituale e il segreto della santit. q. 54 : 9 maggio

499 - Ricevere lo Spirito accanto alla Croce


La Vergine mi presenta Ges in un mare di Sangue. Il richiamo mi pare esagerato; mi ricorre al pen-
siero che, parlando di una persona uccisa a tradimento, si dice che morto in un lago di sangue.
Se esagerata la frase riferendosi a una persona, il cui sangue non pu formare un lago, non esa-
gerato parlando misticamente del Sangue di Ges. Il suo Corpo adorabile davvero immerso nella
sua immensa misericordia della sua Divina Passione.
A quella misericordia dovremmo attingere continuamente, intimamente, di quella sua vita sopraso-
stanziale lasciatami in eredit e affidata allo Spirito Santo perch la tramuti per noi in ricchezza spi-
rituale. La preparazione alla venuta dello Spirito Santo non potrebbe essere pi efficace: prepararci
a ricevere lo Spirito Santo accanto alla Croce di Ges con l'anima ricolma del suo Sangue Prezioso.
O Signore, darei la vita per questo Mistero! Lo ripeto ai pi della Vergine incaricandola di rendere
questa piccola anima sempre pi capace di accogliere il dono divino, sempre pi degna di corri-
spondervi. q. 54: 1.3 maggio

500 - Il Sangue il fuoco dello Spirito Pentecoste.


Si fa sempre pi viva in me la cognizione del grande dono che il Sangue di Ges.
Sento che penetra l'anima, la nobilita, la perfeziona, la rende docile, aperta, pronta alle pi tenui
manifestazioni della grazia. Il Sangue di Ges l'alimento celeste che trasforma le energie naturali
in forze possenti, quasi nuove facolt capaci di intuire le cose divine.
Il Sangue di Ges la preparazione pi favorevole alla venuta dello Spirito Santo. Il Sangue di Ge-
s e il fuoco dello Spirito Santo compiono nell'anima misteriose operazioni quando la volont si ab-
bandona completamente ai richiami divini.
Tutto diventa luminoso, trasparente, sottile: la vita intima va svolgendosi con un crescendo di aspi-
razioni e di conquiste che segnano un cammino alto e molto rapido. Se il mondo capisse!
Se il mondo comprendesse! Se io stessa potessi accogliere lo splendore dei Misteri, rifletterlo sulle
anime, su tutto il mondo per portarlo tutto a Dio, all'amore di Dio! q. 54 : 15 maggio

501 - in noi il Sangue di Cristo


Lo Spirito Santo rinfranca la mia fede nel Sangue di Ges. Sono sicura del dono che mi viene offer-
to. Voglio apprezzarlo, voglio rendermene degna [ ... ]. in noi il Sangue di Cristo.
Lo sento scendere nelle vene, lo sento salire dal cuore, velare la pupilla, dilatarla, illuminarla; lo
sento palpitare nelle labbra, gorgogliare nelle profonde cavit del cuore, penetrare in ogni fibra e
riordinare la mia povera vita. Il Sangue di Ges apporta in me tutte le giustificazioni di Cristo.
Esso riproduce in me la Divina Passione: s, esso pu riprodurre in me le stigmate adorabili del mio
Redentore. Che importa se non sono visibili? Credo, mio Ges, credo alla vita divina che apporti in
me, che infondi in me col tuo Sangue Divino, credo, e questa fede tenebrosa trova le pi alte sor-
genti della luce e questa luce mi sprofonda ancor pi nella tenebra. q. 54:17 maggio

502 - Quale Comunione


La vita mistica la pi alta potenza della vita spirituale; la vita umana resa capace di intuire le
espansioni della vita divina [...]. Ma la potenza del Sangue di Ges chi la comprende?
E chi pu parlare di sterilit, di aridit, se vive sotto la Croce? Il sapore del Sangue di Ges! Il gusto
del Sangue di Ges! La fame e la sete del Sangue di Ges sono altrettanti argomenti di misteriose
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rivelazioni. Non ho bisogno di cercare spiegazioni, di leggere discussioni: tutto discusso, spiegato,
illuminato dal Sangue di Ges. Se la vita di Ges in me, distrutta ogni tenebra: io nuoto nella lu-
ce che diviene vita, forza, dolcezza, soavit, immortalit. Le misericordie del Sangue di Ges si
estendono alla umanit che vive sulla terra e ancora si estendono nel Purgatorio.
Il Sangue di Cristo trabocca nel mio spirito; esso riempie ogni capacit nuova e la capacit nuova
l'espansione prodotta nell'anima dalla luce delle eterne verit. Lo Spirito Santo insegna all'anima a
possedere il dono di Dio, le insegna ad accoglierlo, ad amarlo.
Il Sangue di Cristo il Mistero che compendia le grandi rivelazioni. La sua tenebra diventa luce per
l'anima, diventa fuoco, diventa la meravigliosa attrattiva che ha in s le dovizie della pi alta spiri-
tualit. E questi doni sono riservati a me, mentre mi pare che tutto il mondo li debba conoscere ed
apprezzare! Rivelati a me perch devo rinchiuderli nel cuore. Cos sia, o Signore! q. 54 : 20 maggio

503 - Non ho che un desiderio


O Signore, io non ho che un desiderio: dilatare questa volont e ridartela ricolma del tuo Sangue,
pervasa dal tuo Sangue. Il Sangue divino scorre in me per la Santa Comunione, e mentre purifica il
pensiero e il sentimento, trae da queste potenze dell'anima la capacit per riempirla dei suoi splen-
dori. Anche se Ges non avesse parlato del suo Sangue prezioso, anche se non lo avesse offerto co-
me Sacramento, se il Vangelo non accennasse a questo mistero di amore, mi basta vederlo sgorgare
dalle membra di Ges, sperdersi silenziosamente nell'Orto degli Ulivi e sul Calvario, nella flagella-
zione e nella coronazione di spine, per ripetere a Ges con fede altissima, speranza ardente e fervido
amore: mio Ges, il tuo Sangue la mia vita, la mia vita per il tuo Sangue. q. 54: 21 maggio

504 - Invito al nutrimento sovrumano


Sento il suo Sangue scorrere in me come olio diffuso, lo sento come apportatore di una vita nuova e
attorno al Sangue sono le lagrime della natura commossa e inebriata. Chi pu dire la fragranza del
Sangue di Ges? Nel Paradiso terrestre era la proibizione di mangiare il frutto proibito sotto pena di
morte, nel Paradiso nuovo della Redenzione di Ges l'invito al nutrimento sovrumano con la pro-
messa di eterna vita. Vengo, mio Ges...! Vieni! q. 54.25 maggio

505 - O Sacramento adorabile


Il Sacerdozio il misterioso vincolo che avvicina gli uomini a Cristo.
Anzi il Sacerdote Cristo che cammina per le nostre vie, che parla la sua parola di verit, che prega,
che offre, che edifica, che immola. Cristo vivente in mezzo a noi. Il Sacramento si avvolge nel
Mistero, ma il Sacerdote penetra quella nube misteriosa, come un giorno Mos saliva tra le nubi del
Sinai, e parla per noi, impetra per noi, sacrifica per noi, stringe l'alleanza, invoca, ottiene nuovi fa-
vori, mentre vede ricolme le mani dei tesori della grazia e contempla ai suoi piedi il mistico fiume
del Sangue divino. Possiamo dire di essere soli sulla terra? Cristo con noi: il Sacramento per noi.
Possiamo dire di essere poveri? Il Sacramento la pienezza di ogni dono. Possiamo dire di essere
piccoli? Il Sacramento ci eleva fino a Dio. Siamo cattivi? Il Sacramento apporta a noi tutte le giusti-
ficazioni. Siamo meschini? indegni? E chi ricco dinanzi a Dio e degno di Lui?!
Il Sacramento ci comunica la santit. Possiamo dire di essere ignoranti? Il Sacramento la nostra
sapienza. Possiamo dire di essere affamati? Il Sacramento il cibo divino. Possiamo dire di essere
assetati? Il Sacramento ci disseta col Sangue di Ges. Possiamo dire di essere afflitti? Il Sacramento
ci d la caparra di una beatitudine perenne. Possiamo dire di non conoscere i disegni del Signore?
Il Sacramento ci comunica, con la vita di Ges, la volont del Padre Celeste, la luce del Figlio, la
forza dello Spirito Santo. O Sacramento adorabile! O vita di Cristo, entra in me con le tenerezze
della sua infanzia, con la grazia della sua fanciullezza, con la dottrina del suo apostolato, con lo
splendore de' suoi prodigi, ma pi ancora con le stigmate del suo dolore, con gli strazi della sua
Passione, con il Mistero del suo Sangue. O Sacramento del suo Sangue! O Sacerdozio eterno!
O Cristo Ges! Entra in me, vivi, opera, distruggi e ricrea. Questo Mistero di infinito amore ricrei in
me energie di amore, sensi di dolore, propositi di santit. q. 54 : 27 maggio
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506 - Voce che non solo promessa


Sento che il Sangue che ricevo quello del Calvario, e questo Sangue che adoro, conservo e con-
templo, mi ripete l'antica e perenne voce di misericordia: Hodie mecum eris in Paradiso.
Voce che non solo promessa, ma effettuazione del gran dono perch corrisponde alle altre parole
di Ges: Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue, avr la vita eterna.
Rimanere in Ges vivere nel regno della sua misericordia, nel regno della sua grazia, nella grazia
della sua vita. Se tutto il mondo adorasse questi Misteri! Se li onorassimo almeno noi!
Almeno potessi annientare me stessa per dare gloria alla Passione di Ges, al Sangue di Ges.
O Ges, ripeto umilmente, mentre sento in me la tua vita divina, quasi partecipe del tuo regno di
amore: voglio essere la piccola vittima della tua volont per il trionfo del tuo Sangue Divino.
Ad ogni istante Ges chino sulle anime che passano all'altra vita e ripete amorosamente a ciascuna:
se Tu credi alla mia Passione oggi sarai meco in Paradiso. q. 54: 30 maggio

507 - Vedo il mio Signore!


Ho ammirato la bont di Dio che ha manifestazioni stupende nella vita dei Santi, ma ho sentito den-
tro di me una voce che pareva ripetesse all'anima come la visione della Redenzione di Ges, la vi-
sione della sua Passione, la visione del suo Sangue, una visione divina.
Grazia eccellente, straordinaria, di cui l'anima deve fare grandissimo conto, considerarla sopra ogni
altra, convergere ad essa ogni respiro della vita, in ogni istante del tempo. Video Dominum meum!
Vedo nel Sangue di Ges la misericordia del mio Signore, la bont, la potenza, la sapienza, l'amore.
Nel Sangue di Ges vedo le meraviglie del Cielo e le ricchezze della terra, la gloria del Paradiso e la
salvezza delle anime, il Mistero nei suoi splendori eterni, l'eternit nel suo Mistero ineffabile.
O mio Ges, questa visione dovrebbe trasformarmi, annientarmi, consumarmi.
Come, invece, posso essere ancora umanamente preoccupata di me, delle cose che mi attorniano?
Perch il rispetto umano trattiene la foga della ammirazione? Perch non ho coraggio di parlare, di
incoraggiare, di invitare le anime a onorare il Sangue di Ges? Eppure oggi il Signore ha ripetuto:
- vengo a consumarmi nel tuo cuore, lo posso fare; la pietra del mio Altare il tuo cuore. Il tuo cuo-
re il mio calice e come in questo calice tu raccogli tutto il Sangue calpestato, cos io vi raccolgo
le grandi misericordie. Abbi fede, non nella sola visione, ma nella comunicazione di un bene infini-
to per te e per le anime -. q. 57:13 giugno

508 - L'anima avvinta al Sangue di Ges


Ecco, io sono cattiva, ma Ges buono; io sono poverissima, e Lui mi tratta da Sovrano, io vedo e
tocco piaghe verminose, Egli le fa rifulgere di bellezza con la sua grazia. Prego a lungo con le brac-
cia aperte: dovrei stancarmi: invece, pi prolungo la preghiera pi perdo il senso della tensione fati-
cosa; pare che le membra non esistano, avverto solo lo Spirito del Signore che le inonda di gioia ce-
leste, nella vita nuova che vi fa rifluire. Pu stare questa misericordia con la mia miseria?
S, il grande Cuore di Dio teso verso la mia miseria: la sua misericordia sta in ci.
Ed Egli la trasforma in potenza, in capacit, e vi porta il suo Sangue, a fiotti, sempre, dilatando
ognor pi, attraendo ognor pi, unendo sempre pi la piccola anima alla sua vita divina. Sento par-
lare di morte e non mi spaventa, perch mi pare che l'anima sia avvinta alla vera vita, al Sangue di
Ges, principio della mia vita immortale. Osservando le mie povere mani, che diventeranno polvere,
sento un godimento inesprimibile: la loro forma gi spiritualizzata nel Sangue di Ges.
Il Signore mi perdoni se non so dire le sue misericordie. O Signore! ... Quante ne indirizzi a questa
piccola anima! Non voglio reprimere l'onda adorabile che giunge a me quasi rimandata da sponde
ingrate. Aiutatemi a raccogliere, a onorare, a glorificare il Sangue di Cristo! q. 57 . 23 giugno

509 - Il Calice nelle mani del sacerdote


Giornate indimenticabili! La viva voce del Ministro del Signore ha confermato l'intima voce di Ge-
s. La causa del suo Sangue prezioso assicurata. Chi, meglio del Sacerdote pu sostenerla e glori-
ficarla? Quanto ascende nelle vie della sua dignit e potenza il Sacerdote che si presenta alle anime
col calice di Cristo, da cui sgorgano tutti i tesori della verit, della giustizia e della santit!
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Come appare sublime il Sacerdote nel suo atteggiamento di sacrificatore mentre, unitamente a Ges,
immolato e, porgendo alle anime il Calice della salute, riempie lo stesso Calice del suo Sacrificio,
col suo amore, con le sue dedizioni in pro delle anime stesse.
O Sacerdote di Cristo! O Cristo vivente nei Sacerdoti! O misteriosa vita sacerdotale, cos intima con
Ges, cos cara a Lui, cos potente a stabilire l'equilibrio nel mondo!
Il Calice del Sangue di Ges nelle mani del Sacerdote: il Sacerdote possiede il segreto della luce
del mondo, della vita del mondo, della santit del mondo! Quale prezzo, quale dono, quale gloria
nel Sangue di Ges! Ma tutto ci passa per le mani del Sacerdote; esse che ricevono da Ges e tra-
smettono alle anime gli splendori e la virt del Mistero. q. 57 : 25-26 giugno

510 - In Sanguine Agni


Ogni volta che alzo gli occhi al Cielo mi incontro con Ges che discende recando agli uomini il do-
no del suo Sangue divino.
- Stendi le mani sul prezioso patrimonio del mio Sangue, sciupato da mani sacrileghe, devastatrici -.
Nel Sangue di Ges la forza religiosa delle anime, la forza morale delle famiglie, la forza sociale
delle nazioni, la forza divina della Chiesa. La creazione nuova nel Sangue di Cristo: il mondo non la
conosce, le anime pie la intuiscono appena, i Santi la vivono e la glorificano.
Il Mistero del Sangue prezioso ispirer ai Sacerdoti pagine eloquenti di dottrina celeste, di liturgia,
di ammaestramenti sublimi. Il Sangue di Ges una creazione continua, prodigiosa: manifesta-
zione di verit, di potenza, di misericordia, di amore; la vita dell'Uomo-Dio trasfusa nell'uomo
peccatore per rinfrancarlo nella vita di giustizia e di grazia.
Il trionfo della Chiesa legato al Sangue di Ges.
Siamo come i ciechi in mezzo alla luce pi fulgida; come gli assetati in riva al torrente di delizie
sovrumane; come ignoranti dinanzi alla scienza pi luminosa: quella del Sangue.
Il Sangue di Ges il fiat del nuovo regno di amore. Debbo vivere nel Sangue di Ges nella forma
pi assoluta, nella dedizione pi completa, nell'unione pi alta e segreta. Chi vive nel Mistero del
Sangue di Ges, vive nella pienezza della fede, nella pienezza della grazia, nella pienezza della vita
spirituale: vivr nella pienezza della gloria. Potessi celebrare queste meraviglie del Sangue di Ges!
La nostra divina filiazione: Sono figlia di Dio per la creazione; sono figlia di Dio per la redenzione;
sono figlia della grazia per il Sangue di Ges. Ho venduto la mia anima al Sangue di Ges.
S, perch Egli ha venduto la sua vita per darmela [...]. Nel Sangue di Ges l'anima conosce se stes-
sa e conosce il suo Redentore, si eleva fino a Dio e Dio discende in lei, si distacca da se stessa e si
unisce a Ges. E in Ges conosce i grandi Misteri della fede e i grandi doveri della vita, trova e gu-
sta la pace dell'anima, la comprensione dei doni dello Spirito Santo, l'espansione dei tesori celesti,
l'estensione della Incarnazione. Nel Sangue di Ges l'anima trova la forza morale, religiosa, spiri-
tuale per progredire nelle vie di Dio e per santificare la vita e la morte, la preghiera e la fatica, il do-
lore e la gioia, gli slanci dello spirito e i sacrifici del cuore, per rendere le dedizioni pi generose, le
immolazioni pi segrete e pi costanti.
Sotto la mistica pioggia del Sangue di Cristo tutta una fioritura divina!
O Signore, semina e feconda questo povero terreno dell'anima mia col tuo Sangue prezioso.
Solo Dio comprende la forza dell'anima. Abbandonarsi alla virt del suo Sangue perch agisca sulla
nostra volont e su quelle energie segrete che si sviluppano dalla volont passa a contatto delle sue
misericordie. Il Mistero del Sangue di Ges la strada pi alta della vita spirituale.
Essa offre la contemplazione pi fruttuosa e produce l'unione pi intima.
Il Sangue di Ges introduce nel segreto della Incarnazione. Mentre Ges parla all'anima della sua
Passione, il corpo e le membra risentono quasi i riflessi delle divine sofferenze, poi tutto avvolto
dalla potenza del Mistero. Il Sangue di Cristo il cuore della devozione.
Esso l'elemento divino della nostra vita soprannaturale. Col suo Sangue prezioso Ges mi mette in
mano tre chiavi: con una si chiude l'Inferno, con l'altra si apre il Purgatorio, con la terza di schiudo-
no i tesori della misericordia nel regno celeste. Quali capacit mettere sotto le tue piaghe per acco-
gliere il tuo Sangue divino?
- Metti il tuo cuore. Il dono personale. -
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Non poteva essere pi prezioso, pi eccelso, pi efficace. Il Sangue di Ges la vita nuova, iniziale,
pura, soprannaturale che pervade ogni facolt ed eleva ogni energia.
Vivendo nel Sangue di Ges non vi sono n tentazioni, n rimpianti, n delusioni, tutto armonia,
pace, luce e amore. Nel Sangue di Ges trovo il pensiero di Ges, l'amore di Ges, la vita di Ges.
Non posso contemplare le sue piaghe senza pensare a tutto questo.
Cuore di Ges, Calice vivo del suo Sangue divino, abbi piet di me! Chiedo di comprendere la luce,
di sentire la parola del Verbo, di seguire l'azione dello Spirito Santo. Il Sangue di Ges il patrimo-
nio spirituale della Chiesa, il mistico patrimonio delle anime, il glorioso patrimonio del Cielo. Ci
che mi giunge dal mondo purificato attraverso il Sangue di Ges: ci che io desidero comunicare
al mondo: preghiere, aumento di fede, di piet, di riconoscenza al Signore, avvalorato dal Sangue
di Ges. Il demonio non pu avvicinarsi a chi vive nel Sangue di Ges.
Non vi sono tentazioni per chi vive nel Sangue di Ges. Non commette mancanze avvertite chi ha
scelto per dimora il Sangue di Ges.
I Santi sono gli artisti della vita soprannaturale, i loro capolavori adornano il Cielo. Ma l'artista ha
bisogno di mezzi per operare e il mezzo pi efficace, pi possente deposto tra le mani del Santo il
Sangue di Ges. L'altezza, la profondit, l'ampiezza, la grandezza del Mistero del Sangue di Ges
sono preannunziate nella Scrittura, delineate nel Vangelo, celebrate da S. Paolo e da S. Giovanni
nelle Epistole e nell'Apocalisse. L'anima che vive interiormente sente gli effetti del Sangue di Ges.
Il Sangue scava profondit immense: le profondit del mio nulla per riempirle di misericordia e di-
schiude alla conoscenza gli splendori del Mistero.
- Vai, e di' agli uomini che ho versato il mio Sangue per tutti: che lo offro a tutti, che invito tutti a
dissetarsi alla sorgente inesauribile. -
Da tutto il creato sale a Dio la gloria della sua potenza, della sua sapienza e del suo amore, ma spe-
cialmente dal Tabernacolo, dal Sacrificio, dalla immolazione di Ges, dal Sangue di Ges.
Unirsi al Sangue, al Sacramento, al Sacrificio per dare gloria a Dio, l'atto pi santo e sublime e
meritorio della vita. La gloria del Signore nel trionfo del Sangue di Ges. Il Sangue di Ges il
trionfo della Giustizia, della Misericordia, della Verit, della Santit, della Grazia, della Redenzione:
il trionfo dei disegni di Dio nel mondo. Il Sangue di Ges alimento divino che ha in s tutte le
energie per la vita fisica, per la vita morale, per la vita spirituale, per la vita soprannaturale [...].
O Cuore di Ges, centro di vita del Sangue divino, mistico tempio dove si compiono i prodigi di ca-
rit e di amore, canale magnifico donde sgorgano fiumi di santit e di misericordia, Ti adoro, Ti
amo, Ti benedico, abbi piet di me! [...]. La voce del Sangue di Ges una voce che scende dal Cie-
lo e che sale dalla terra; voce di pace e di grazia, di giustizia e di perdono, di misericordia e di
amore. Ma anche voce di condanna. Col suo Sangue Ges mi addita: il Paradiso da riempire, il
Purgatorio da svuotare, l'Inferno da chiudere e la terra da santificare [...].
notte profonda. Chi veglia? Veglia Ges nel suo Tabernacolo. Solo; veglia e contempla delitti e
ingratitudini, freddezze e iniquit. E tuttavia sparge sulla umanit peccatrice l'onda del suo Sangue
divino. Sorgono anime pure, anime amanti, anime immolate per il Mistero Augusto.
Chi avido del Sangue di Ges non pu gustare nessun altro cibo, n formulare altra preghiera che
non abbia per scopo il trionfo di questo Mistero. Darei la vita per il Sangue di Cristo? [...].
Ogni apostolato ha la sua parte umana che sfiora quella divina. L'apostolato del Sangue non ha sco-
ria: segreto e intimo come il pensiero, inafferrabile come il Mistero, questo apostolato compiuto
da Ges e perci perfetto, efficacissimo, esteso come la sua misericordia.
Noi vi cooperiamo con la volont e con l'amore. Il Sangue del mio Dio scende dall'Altare e scorre
sotto i nostri piedi e noi lo calpestiamo non pensando che calpestiamo la nostra santit e la nostra
felicit. La calpestiamo senza saperlo, vero, ma l'ignoranza prodotta dalla nostra freddezza [...].
Nuoto nell'abisso della grandezza di Dio. Non devo deviare dal mio sentiero. La mia Passione il
Sangue di Cristo: riceverlo, offrirlo al Padre, portarlo alle anime, glorificarlo nella mia anima.
La Passione di Ges si rinnova acerbamente ad ogni istante e forse anche per colpa mia!
Vivere nel Mistero del Sangue di Ges per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime!
Mistero che deve essere conosciuto, studiato, predicato, adorato, benedetto.
Quale efficacia ha nella Chiesa il Mistero del Sangue di Cristo! un Mistero di fede, proclamato da
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Ges. Il Sacerdote Sacerdote per l'Altare, s, per le anime, ma il primo culto e il primo amore, il
primo zelo e il primo sacrificio per il Sangue di Ges. g. 58 : luglio-agosto

511 - Dinanzi all'Altare, cose di Cielo


Dinanzi all'Altare ho gustato cose di Cielo. Nell'anima era la vita del Sangue di Ges; attorno a me
come una luce fulgidissima, penetrante; tutto il mio essere compreso in un'altra vita, la mia vita pe-
netrata, assorbita da un'Essenza adorabile. Tutte le immagini scompaiono dinanzi a queste opera-
zioni dello Spirito del Signore.
La luce del sole mi pare materiata in confronto di quella in cui era immersa l'anima mia.
Oh! perch devo strapparmi al dominio assoluto del mio Dio per ritornare nella vita faticosa e triste,
tutta dedita alle cose che fuggono? S, mio Signore, in omaggio alla tua volont, che pur mi segna la
via del dovere esterno, rinunzio alle cose pi alte e sublimi che possa gustare un'anima; rinunzio al-
la gioia di esprimere ci che Tu compi nell'anima mia, alla gioia di parlare di Te, di stare con Te.
Ma rinunzio per Te, e ritorno con la mia croce sulla via della vita per portare a Te col Sangue che mi
comunichi tutte le generazioni che passano e che Tu hai riscattato con la tua Passione divina.
O Signore, mio Dio, luce arcana, ti contemplo e ti adoro! O Verbo di Dio, parola divina, ti ascolto e
ti adoro! O Spirito di Dio, amore soprasostanziale, ti accolgo e ti adoro! q. 58 : 17 settembre

512 - Quando potr parlare del Sangue?


Quando potr parlare del Sangue di Ges? Ah! io vorrei ripetere ai missionari: per conquistare le
anime riempitevi del Sangue di Ges. Ai predicatori direi: parlate con le labbra tinte del Sangue di
Ges. Ai confessori: immergete le anime nel Sangue di Cristo. A tutte le anime: adorate, amate, in-
vocate il Sangue di Cristo; sperate tutto dal Sangue di Ges. Alla Chiesa: annunzia il patrimonio
inesauribile, il tesoro inestimabile, la vita eterna che il Sangue di Cristo.
Il Sangue di Cristo pi che la sua dottrina: il Sangue della Redenzione compendia tutta l'Incarna-
zione, la verit, la sapienza, la potenza, la carit divina. Le campane suonano a distesa.
Esse chiamano i fedeli a dissetarsi alle sorgenti del Sangue di Ges. La Chiesa invita a raccoglierci
attorno all'Altare. Il Tabernacolo parla di amore. Il Sangue attrae, avvicina, unisce l'anima a Dio.
q. 58 : 21 settembre

513 - O meravigliose sorgenti del Sangue


Adoriamo il Sangue di Cristo che sgorga da mille e mille Altari e scorre sulle rovine delle anime ri-
sanandole, sulle miserie delle anime arricchendole, sulla morte delle anime baciandole col soffio
della vita. O misteriosa sorgente del Sangue di Ges! Ho visto, molti anni or sono, nel folto di un
bosco deserto, molte sorgenti pure e fresche. Gorgogliavano ma l'acqua non usciva dai margini fio-
riti, non scorreva lungo il terreno. L'onda saliva e risaliva da misteriose profondit, rispecchiava il
cielo sereno e il verde cupo della foresta, poi ridiscendeva nelle viscere della terra ad alimentare chi
sa quali sorgenti remote. O meravigliose sorgenti del Sangue di Ges! Io vi contemplo, assisa, pro-
strata accanto a voi; seguo il succedersi rapido e continuo dell'onda e penso: dove scendi, onda mi-
steriosa del Sangue di Cristo? Onda di purificazione dove penetri? Quali cuori pervadi? Quali ope-
razioni divine compi? Onda di Sangue, onda di amore, entra perennemente in me perch io entri nel
piano di Dio, nell'ordine della sua misericordia e del suo amore. q. 58 : 24 settembre

514 - Il peso della Croce


Ancor oggi Ges sale la via del mondo, curvo sotto il peso della umanit, divenuta suo retaggio, ma
incosciente di essere tanto amata. Ges la stringe al cuore, la irrora col suo Sangue, le comunica la
sua virt divina, la sua grazia possente. Le anime non lo intendono. E l'anima mia?
Invano mi illudo di consolare Ges se non cerco di alleggerire i suoi dolori, di penetrare nella sua
Passione, di santificarmi a contatto de' suoi esempi, della sua dottrina, del suo dono eucaristico, del
suo Corpo e del suo Sangue prezioso. Ges cade e ricade sulla via del Calvario. Le cadute sono cau-
sate dalla croce, rese pi dolorose dal tronco spietato. Quante anime spingono a terra Ges!
Quante lo calpestano nella sua stessa Passione, ne' suoi benefici, nella sua misericordia!
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Egli cade e ricade stretto al legno del suo martirio. Egli patisce e soffre e versa Sangue e largisce
misericordie per le anime che ha redento. Le vuol salve tutte! Perch non lo aiutiamo?
Perch non ci gettiamo ai suoi piedi vittime della sua misericordia incompresa? q. 59: 9 settembre

515 - L'Altare della Croce


La Crocifissione si svolge sotto gli sguardi dell'anima nel modo pi straziante. O Signore, invano
gemo, piango, mi slancio contro le mani crudeli che inchiodano spietatamente le carni adorabili del
mio Ges; anch'io aiuto quelle mani, anch'io martello le membra immacolate del mio Ges!
E il Sangue esce a fiotti, cosparge la croce incosciente, inzuppa la terra vile e arida.
No, non permettiamo che il Sangue di Ges scorra su terreno infecondo. Avviciniamoci alla Croce,
prostriamoci al suolo, mettiamoci accanto a Ges: gli occhi, le labbra, il cuore si accostino, ad ogni
ferita. Adoriamo, beviamo, gustiamo, conserviamo il Sangue della Redenzione, il Sangue della vita
divina, il Sangue della nostra nuova vita. q. 59 : 10 settembre

516 - Spirito di Dio, entra in me col Sangue


Ges costruisce sulle rovine con il materiale delle rovine stesse. Tutto trasformato sotto l'azione
del Sangue di Ges. Posso dimenticare il Sangue di Ges, ai pi della sua Croce? Posso non vederlo?
Entra, o Spirito di Dio, entra in me col Sangue di Ges. Entra, o Verit di Dio, entra in me col San-
gue di Ges. Entra, o Amore di Dio, entra in me col Sangue di Ges. Entra, o Santit di Dio, entra
in me col Sangue di Ges. Ma io devo spogliarmi di tutto. La spogliazione di s l'annientamento
interiore nella massima sua espressione, fino a non avere pi forma di pensiero e di azione che non
sia ispirata dalla grazia. O avanzare, o morire! O raggiungerne le sorgenti, o gettarmi nella corrente!
Sono certa che il Sangue di Cristo avr il suo trionfo pubblico, il suo culto, i suoi altari, i suoi tem-
pli, la sua liturgia, ispirata e robusta, dottrinale e luminosa.
Sono certa che il Sangue di Ges sar il Mistero degli ultimi tempi... Io intanto mi unisco a tutte le
anime che vivono nel Sangue di Ges, consacrate a Lui, nella devozione pi profonda e pi soda,
nell'amore pi ardente e fattivo, nella immolazione di s pi segreta e pi completa. La contempla-
zione della Croce rende pi intensa l'adesione al Mistero del Sangue prezioso e il Mistero del San-
gue Prezioso scolpisce nell'anima le impressioni pi forti della Croce adorabile. q. 59: 11 settembre

517 - Vieni, attingi


I piedi adorabili di Ges, squarciati dai chiodi, versano fiotti di Sangue e col Sangue si sprigiona il
cantico della divina misericordia.
- Piccola anima, io ho corso per te nell'arringo della tribolazione e della desolazione: attingi dal
Sangue la forza di percorrere le vie della misericordia nelle disposizioni della Provvidenza -.
Le mani santissime di Ges, aperte pi della sua infinita prodigalit che dai chiodi spietati, con i
grumi del Sangue che si sprigionano per la veemenza dell'amore ripetono:
- Vieni, attingi: ho dato tutto per te, ma le mani sono ancor pi ricolme di donativi celesti. -
Il Sangue ti comunica le inesauribili meraviglie della grazia. Il Corpo divino di Ges, quasi immo-
bilizzato dal martirio che lo strazia, gronda Sangue; i capelli, la fronte, le labbra, gli occhi, tutto
coperto di Sangue e il Sangue ripete: La Passione di Ges la tua salvezza, la tua gloria.
Dal Cuore squarciato sgorgano puri rivi di Sangue e lo splendore che emana, non solo convertito
in fiamma di amore, ma in soavissime attrazioni. - Seppellisciti nella caverna della divina miseri-
cordia, essa diventer il regno della tua pace e della tua beatitudine -.
Gli splendori della Croce accendono l'anima di severi entusiasmi. Essa non vede, non sente che le
arcane meraviglie della potenza di Cristo. Gli splendori della croce sono per l'anima amante catene
irresistibili, vincoli di pace sovrumana, rivelazione della Sapienza celeste.
Quante industrie non usa l'uomo per fare meglio fruttificare i semi che getta nei solchi!
E l'anima non si studia di preparare le disposizioni pi atte a ricevere il mistico seme della grazia?
La fecondit data dal Sangue di Cristo, ma ancora dalla profondit, dalle estensioni, dagli ardori
onde l'anima prepara i suoi solchi. Gli splendori della Croce di Cristo, raccolti e conservati con l'u-
milt nel segreto dello spirito, danno la fioritura della santit. q. 59 : 12 settembre
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518 - Il talamo della Croce Hic est Calix Sanguinis mei!


Il Corpo di Cristo, immolato sulla Croce, veramente il Calice del suo Sangue divino. E da questo
Calice adorabile, formato dalla SS. Umanit, sgorgano i rivi della nuova misericordia.
Corriamo, attingiamo! Corriamo, beviamo le onde della grazia rigeneratrice, le onde della vita tra-
sformatrice! Viviamo, moriamo all'ombra della Croce! Dolce legno, dolce peso, dolci chiodi!
La misericordia divina ha addolcito con la sua sapienza celeste il legno aspro e amaro della Croce,
ha soavizzato la punta dei chiodi spietati, ha avvolto di luce misteriosa il Corpo straziato di Ges, e
l'anima pu avanzare nelle ombre del Mistero con fidente abbandono.
Il dolce legno della croce, imbalsamato dal Sangue di Ges, invita l'anima a prendere il suo posto, a
stendersi, croce mistica e viva, sulle vette dello spirito per accogliere il Divino Crocifisso.
Il talamo della Croce il vero talamo della-verginit. Avnzati piccola anima, prendi il tuo posto,
Ges ti aspetta, ti chiama, ti desidera, vuole dirti che ha scelto una croce nuda e squallida come letto
di morte perch non c'erano attorno a Lui che cuori freddi, egoistici. Voleva commuoverli, vincerli,
unirli a s. Quanto pochi hanno compreso la sua immolazione! Ed ora? Dopo tanti secoli di grazie
ineffabili, anche ora la Croce non compresa, il Crocifisso non amato: Egli non rivive nelle anime,
con la sua immolazione; poche anime si offrono per portarlo Crocifisso, pochissime penetrano il
Mistero profondo; pochissime lo fanno oggetto del loro amore. Piccola anima, esalta in te stessa la
Croce di Ges. La Croce il talamo celeste cosparso di tutte le rugiade della grazia, e l'amore che
fluisce dal Costato aperto di Ges quello che sgorga dal piccolo cuore della sposa; cementati dal
Sangue divino, celebrano i mistici sponsali.
Ges d tutto se stesso alla piccola sposa, e in quale forma si d! Con quale espansione si d!
E la sposa che pu dare? Un cumulo di difetti, di manchevolezza, di imperfezioni. La sposa non ha
che debiti: piccola e meschina, senza titoli, senza meriti, senza nobilt; si prostra sulla polvere del
suo nulla. Ma da quella umiliazione risorge ancor pi fidente. Essa ha un desiderio ardente: Ges.
Essa ha una conoscenza gaudiosa: il suo Sangue adorabile. Essa ha un proposito sincero: servire
Ges e glorificare il suo Sangue divino.
Vivere nella Passione di Ges vuol dire vivere nel piano della misericordia divina.
Vivere la Passione di Ges vuol dire unirsi a Cristo nell'opera pi eccelsa della sua sapienza infinita.
Vivere della Passione di Ges vuol dire immedesimarsi degli ardori della sua piet divina verso le
anime cieche, miserabili, che non sanno, che non conoscono lo scopo della vita. Si vive nella Pas-
sione di Ges, la Passione di Ges, della Passione di Ges specialmente durante la S. Messa.
La S. Messa la storia misteriosa della Potenza, della Sapienza, della Carit di Dio scritta a caratteri
di Sangue. Quando la storia civile, la storia della scienza, la storia dell'arte saranno sepolte nel caos
della distruzione finale, allora si apriranno le pagine nuove scritte da Ges in ogni anima col suo
Sangue Divino. q. 59 : 14 settembre

519 - La mia missione: glorificare il Sangue


La mia missione chiara, precisa, indiscutibile. Ges me l'ha additata con irrefragabili prove, me la
addita con particolari richiami, con insistenti espressioni di amore. La mia missione: glorificare il
Sangue di Ges! Offrire questo Sangue divino al Padre per la salvezza delle anime e offrirlo alle
anime per la gloria del Padre. O Signore, noi siamo il prezzo del tuo Sangue, la conquista del tuo
Sangue, la gloria del tuo Sangue! O Signore, quale tesoro ci offri!
Io non ho denaro per riscattare gli infedeli; non ho la gioia di recare lontano la tua verit, nemmeno
ho l'onore di immolarmi per l'avvento del tuo Regno, ma ho il tesoro del tuo Sangue divino, che mi
riempie la mente, il cuore, lo spirito, che mi ricolma le mani, e vedo questo tesoro raddoppiarsi in
me per la tua misericordia. O Signore, questo Sangue io porto nelle terre infedeli, dovunque c'
un'anima cieca, pagana, idolatra, peccatrice. La grande missione di amore?
La verit brilla per il tuo Sangue, la speranza sorride per il tuo Sangue, l'amore infiamma per il tuo
Sangue! Esso come lo storico fiume che ci difese dalle schiere nemiche. Il tuo Sangue, o Ges, ci
salva dagli assalti del nemico, dalle tentazioni, dagli scoraggiamenti, ci libera dai rimorsi, dalla col-
pa, dal castigo, dall'inferno. Se una goccia sola potesse scendere nell'inferno, esso diverrebbe all'i-
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stante un Cielo luminoso e gaudioso. O Signore! noi vogliamo arginare il mondo, noi vogliamo sal-
vare il mondo col tuo Sangue Divino. O missione sublime! q. 60 : 23 ottobre

520 - O Sangue, sii la salvezza di tutti!


Unita a Ges, sento l'invito a portare il suo Sangue prezioso accanto ai moribondi che oggi passe-
ranno all'altra vita, segnando con esso una croce sulla loro fronte, sulle labbra, sul cuore.
O Sangue di Cristo, sii la salvezza, la redenzione di tutti i morenti!
O Sangue di Cristo, offerto ininterrottamente al Padre, impetra per me e per tutti!
O Sangue di Cristo, onda vivificatrice, che dai fecondit, alacrit, ardore, fervore all'anima, glorifica
per l'anima stessa la Divina Passione, la Redenzione! q. 60: 29 ottobre

521 - O mio Re divino!


Che Ti offrir? Quid retribuam? Che posso offrire? Invano mi ripiego in me stessa per cercare do-
nativi preziosi: in me, da me, non ho nulla. Ma ho il Sangue di Cristo, il Sangue del mio Re, il suo
Sangue prezioso consegnatomi con la sua parola che non fallisce e non inganna; consegnatomi con
le sue mani traforate, con il suo Cuore squarciato, sotto la cui ferita vive, contempla e beve l'anima
mia. Rivestita del sacro paludamento, la piccola anima si prostra ai pi del suo Re divino, lo adora,
lo ringrazia, lo invoca. Le adorazioni escono dal Sangue, i ringraziamenti irraggiano dal Sangue, le
invocazioni sgorgano dal Sangue [...]. Nella piccola anima sono raffigurate tutte le anime, la Chiesa
la Sposa di Cristo, ammantata, santificata, alimentata, fecondata dal Sangue di Ges.
Il mio Re uno Sposo di Sangue! Non conosco il valore di questi concetti, ma li gusto e li vivo.
Non so le teorie del diritto, ma sento che il diritto divino, ed glorioso piegarsi alle sue leggi e
gettarsi in olocausto ai suoi comandi. Il mio Re uno Sposo di Sangue, ed io ne ho sposato la causa
divina; io devo sacrificarmi per questa causa, immolarmi, annientarmi. O Signore in qual modo?
- Il rivestimento del mio Sangue per l'anima tua l'abito nuziale, ma deve essere ancora il rivesti-
mento de' tuoi pensieri, de' tuoi affetti, de' tuoi desideri. Il mio Sangue deve penetrare nella tua
anima con le impressioni della mia Passione, della mia via dolorosa, della mia morte ignominiosa.
Associarti alla mia Passione, vivere in me e per me e lasciarmi vivere in te, per te e per le anime.
Una vita nuova nel Sangue di Cristo! Come sar fatta? Quali orizzonti, quali vie, quali mezzi mi
schiuder? A me non tocca n scegliere, n prevedere, n prevenire. Oh! io sono la piccola sposa di
Ges: piccola e povera e nuda, e perci presa tra le sue braccia, rivestita da Lui, scaldata da Lui.
Mi porti come vuole, dove vuole; purch io viva o muoia sepolta nel suo Sangue, in omaggio alla
sua regalit conquistata sugli uomini, non solo con la sua Potenza, Sapienza e Bont divina, ma con
la sua Passione, col suo Sangue adorabile. Viva il mio Re Crocifisso! Viva il Sangue del mio Re!
Conquisti tutte le anime, trionfi e regni nel mondo per tutti i secoli dei secoli.
In Sanguine Agni! Amen! q. 60: 30 ottobre

522 - Vieni a redimerci col Tuo Sangue


Ecce Venio! la risposta del Figlio di Dio alla Giustizia del Padre.
Ecce venio! la risposta della Sacra Umanit di Cristo alla Augusta Divinit.
Ecce Venio! la promessa di soccorso, l'espansione della misericordia; la testimonianza del Di-
vino Amore verso la povera umanit peccatrice.
Ecce Venio! il grido incessante di Ges verso le anime che ha redento e che tuttavia non si curano
di Lui. Ecce Venio! Vieni, dolcissimo Ges, vieni! Noi t'invochiamo contemplando il Tabernacolo e
la Croce, mentre dalla croce e dal Tabernacolo Tu inviti le nostre anime all'unione pi intima con Te.
Vieni con la tua grazia, con la tua misericordia, con la tua vita, col tuo Sangue.
Vieni a redimerci col tuo Sangue! O Mistero adorabile! Tu mi esalti, Tu mi rapisci, mi rendi gioioso
il patimento, sacra la umiliazione, desiderabile il sacrificio, preziosa la vita, agognata la morte.
Morire, non per godere, ma perch trionfi il Sangue di Ges. q. 61 : 29 novembre

523 - Il Sangue, visione estasiante della vita


Il Signore vicino. Oh! quanto vicino a chi contempla i suoi Misteri, a chi lo riceve Sacramentato,
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a chi beve il suo Sangue Divino. Il suo Sangue! Lo sento in me pi vitale degli elementi che costi-
tuiscono il mio organismo. Esso investe l'anima, diviene la sua forma, la sua vita pi nobile, il suo
movimento pi rapido verso l'unione con Dio. Ecce Venio!
Il Mistero del Sangue di Cristo la visione estasiante della vita spirituale, perch mentre attrae nelle
altezze della vita divina, immerge l'anima nella feconda vita della Redenzione. q. 61 : 30 novembre

524 - Il Mistero della Grazia


Il Mistero della grazia la luce nella luce, la vita nella vita, l'amore nell'amore. La grazia un cu-
mulo di operazioni compiute nell'anima per la virt del Sangue di Cristo. il Sangue di Cristo che
inizia questi rapporti dell'anima con Dio, che prepara all'unione, che intensifica questa unione.
La grazia la rivelazione dei doni celesti, la visione della vita trascendente e la conoscenza dell'a-
more sostanziale. Il cammino della vita spirituale, l'altezza della vita soprannaturale, il valore della
vita mistica la grazia. La grazia, che donata e ridonata all'anima a traverso il Sacramento, a tra-
verso le opere compiute con grande rettitudine e amore, a traverso il dolore e la sofferenza, ma spe-
cialmente per la S. Comunione. In essa le onde della grazia si riversano impetuose nell'anima, e se
l'anima non vi oppone gli argini delle sue passioni e della sua volont, tutto allagato, fecondato.
La grazia il dono di Cristo nella Incarnazione, nella Redenzione, nella Passione cruenta, nella Pas-
sione mistica, e tutto per i meriti del suo Sangue prezioso. q. 61 : 2 dicembre

525 - Il Sangue la mia porzione infinita


Giungono alla piccola anima gli splendori del Mistero. E l'anima si trova immersa nel Mistero della
Provvidenza divina, nel Mistero della Misericordia, nel Mistero della Giustizia, della Santit, della
Grazia, nel Mistero della Redenzione, nel Mistero del Sangue di Cristo.
Il Mistero del Sangue di Cristo quello che pi intimamente e pi intensamente avvolge l'anima,
quello che la disseta, la nutre, la arricchisce, la prepara a conoscere le eterne verit, ad accogliere la
vita divina, a vivere la vita eterna. Il Sangue di Cristo la mia porzione infinita. q. 61 : 6 dicembre

526 - Il Sangue rinnova


La mia vita come la terra che riceve il seme ed lavorata da mani pietose che lo fanno fruttificare.
Scende dal Cielo in me il mistico seme delle verit eterne ed esso, fecondato dal Sangue di Cristo, si
tramuta in fiori e frutti di virt e di grazia. Queste meraviglie sono opera di Dio.
Il Sangue di Cristo rinnova in me la vita ad ogni istante con impulsi nuovi, atteggiamenti nuovi. Si
pu dire che una vera e propria ricreazione che riporta le facolt dell'anima e le energie dello spiri-
to all'ordine primitivo in cui Dio era l'unico pensiero dell'uomo e il cuore dell'uomo attingeva da Lui,
Creatore e Padre, in ogni vitalit. Mi ha ineffabilmente impressionato l'ordine contemplato nell'a-
nima di Maria Santissima. Quali armonie! L'ordine della sua mente, del suo cuore, del suo spirito;
l'ordine nell'amore, nel dolore, nel lavoro, nel sacrificio, nella preghiera, nell'unione con Dio; l'ordi-
ne di tutta la vita orientata perfettamente a quella di Dio, immedesimata intensamente a quella di
Dio, operante ineffabilmente con quella di Dio. Il Sangue di Cristo pu produrre in me questi beni
sovrumani; pu ordinare tutta la mia vita alla volont, alle disposizioni, all'amore di Dio.
O Sangue di Ges, aiutami, sostienimi, santificami! q. 61 : 7 dicembre

527 - Tutto per il trionfo del tuo Sangue


Festa gaudiosa che annuncia i pi grandi Misteri ed come il preludio delle glorie della Redenzione:
l'Immacolata! Festa che riempie di ammirazione e di devozione lo spirito ed eleva nelle regioni pu-
rissime della Potenza divina. Mentre lo spirito si unisce alla Chiesa nell'ossequio alla Vergine, per
una disposizione certamente amorosa, la mia anima ripiena di dolore, ma non n fiaccata, n ab-
battuta, n triste. Che importano tutti i dolori della vita se in me circola il Sangue di Cristo?
Il Sangue di Ges scorre nelle mie vene: esso mi aiuti ad amare Ges, a umiliarmi per Ges, a sof-
frire per Ges, a tacere per Ges, a consumarmi per Ges. L'ho meritato questo dolore con la mia
superbia, con la mia indegnit? Il Sangue di Ges mi aiuter a santificarlo, unendolo ai dolori della
sua Passione incruenta. Non l'ho meritato? E allora lo posso considerare come segno di predilezione
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di Ges, lo posso offrire a Lui come pegno del mio amore, come omaggio al suo Sangue divino che
voglio glorificare e far trionfare. S, voglio che trionfi anche a prezzo delle mie tribolazioni.
O Signore, s, voglio patire per te e restare incompresa: voglio soffrire per Te tutto quello che pi
costa alla mia sensibilit e seppellirmi sempre pi nel Sangue Divino. Chi mi potr sottrarre a que-
st'onda ristoratrice? Tutto per amore al Sangue di Ges! Tutto in unione al Sangue di Ges! Tutto
per il trionfo del Sangue di Ges! Un giorno S. Angela da Foligno aveva detto al Signore: Datemi
un segno, o Signore, che siete voi, proprio voi. Tu saprai che Io sono in te - le aveva risposto il
Signore - se ogni parola, ogni azione offensiva, provocheranno in te non gi solo pazienza, ma ri-
conoscenza e desiderio. Ecco il segno della mia grazia.
O Signore, ho pregato e vivamente per chi, certo senza volerlo, mi ha ferito nel pi profondo dell'a-
nima. Ho pregato ringraziando la tua carit di avermi nutrito col pane della tribolazione e dissetato
con la bevanda delle lagrime, e ho sentito dentro di me la profonda e intima convinzione che quan-
do il dolore scava dei solchi nell'anima sono riempiti tosto dal tuo Sangue prezioso.
O Signore, si faccia un solco ampio e profondo e il cuore divenga il calice degno del tuo Sangue di-
vino. S, o Signore, tutti i nostri dolori, tutte le nostre dedizioni, tutte le nostre immolazioni per il
trionfo del tuo Sangue adorabile. q. 61 : 8 dicembre

528 - Il Signore vicino


Il Signore vicino. S, vicino anche quando le amarezze della vita tentano adombrare la sua pre-
senza amorosa. allora il momento di vederlo, di sentirlo vicino. Allora la luce della sua dottrina e
la fiamma del suo amore avvolgeranno l'anima desolata che ripeter: Plura, Domine, plura! Ancora
patimenti, nuove umiliazioni, per il trionfo del tuo Sangue, o Ges! q. 61 : 11 dicembre

529 - Il Sangue la forma dell'anima


Ho compreso che come l'anima la forma del corpo, cos il Sangue di Cristo la forma dell'anima,
e come l'anima d vita alle pupille, alle labbra, ai sensi, al cuore, e tutto dirige ci che facolt in-
tellettuale e potenza volitiva, cos il Sangue di Cristo partecipa alla vita soprannaturale, schiudendo
all'anima le sovrumane bellezze della grazia, gli splendori del Mistero, le arcane vie della unione
mistica, tutto il regno spirituale, divino di cui parl Ges Cristo e che dentro di noi.
Il regno di Ges Cristo dischiuso a noi, ampliato in noi dal Sangue di Ges.
Il regno di Dio il regno nuovo conquistato da Cristo per la Redenzione.
Il regno delle anime nostre, fecondato mirabilmente dal suo Sangue Divino. q. 61 : 14 dicembre

530 - L'Incarnazione, Mistero di pace Et Verbum caro factum est!


L'Incarnazione un Mistero di pace. Il Figlio di Dio disceso sulla terra, ha assunto la natura uma-
na, ribelle a Dio, guastata dalla colpa, per ristabilirla nella giustizia, per ridonarle la pace, e vera-
mente egli il Ministro di pace, il Principe della Pace, il Datore della Pace.
Egli ci ha riconciliati col Padre, ha riaffermata, rinsaldata, l'antica alleanza, messo in comunicazione
Dio con l'uomo, l'uomo con Dio, stabilendo nel cuore umano l'ordine, disposizione essenziale per il
godimento della pace. Dalla pace dell'anima perdonata, ristabilita nell'ordine, scaturisce la fede al-
tissima, la visione semplice e serena delle cose trascendenti, scaturisce ogni buona disposizione
all'esercizio delle virt cristiane, cammino segreto e rapido per l'unione con Dio.
La pace divina mantiene le facolt dell'anima in un'amorosa soggezione alle operazioni dello Spirito
Santo e la dispone alle grandi opere che solo spuntano e vigoreggiano nella Chiesa per virt del
Sangue di Cristo. La pace divina mette l'anima nelle condizioni di poter afferrare le ispirazioni pi
tenui per tradurle in opere meravigliose.
L'ispirazione il fiore della Redenzione di Cristo, ma questo fiore sboccia per la rugiada del Sangue
di Cristo e solo giunge a perfezione se riscaldato dall'amore. L'ispirazione un grande dono: l'i-
nizio di molti doni ma non compresa se l'anima non sa vivere nel silenzio, nell'ordine, nella pace.
La pace l'ordine di tutte le virt: lo stato dell'anima in grazia. O Signore, io comprendo che que-
sta pace giunge in me per la tua Redenzione, ma non la ottengo che per il tuo Sangue divino: esso
riordina, rigenera, stabilisce in me la vita morale, la vita spirituale. La pace il frutto saporoso
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dell'unione con Dio. O Vita adorabile del mio Dio, largitami da Cristo! q. 61 : 22 dicembre

531 - Il Natale di Cristo


Tutto Mistero intorno a me. Il Mistero il linguaggio di Dio. E questo Mistero mi attrae, mi abba-
glia, mi sfugge; poi ritorna a dominare con luce pi fulgida, con forza pi penetrante e l'anima si
abbandona a questo flusso e riflusso di amore sostenuta dal Sangue di Ges.
Betlemme nella piccola anima con tutti i suoi fulgori divini. L'Incarnazione del Verbo mi rivela la
comunicazione vera e reale con Cristo. Il suo Sangue divino mi dona e ridona Betlemme e il Calva-
rio, l'immolazione divina in tutte le sue manifestazioni. Il Sacrificio mi dona Cristo, il Sacramento
mi unisce a Lui, mi inebria di Lui. No, non invidio n i Pastori, n i Re Magi, non invidio quelli che
hanno veduto Cristo: io lo vedo, lo sento, lo ascolto in me, vivo in Lui, vivo per Lui di una vita so-
vrumana, e questa vita mi data dal Sangue prezioso, il dono magnifico della Redenzione. Ges
Bambino, nella culla di Betlemme, offertorio del gran Sacrificio.
Questo concetto non pu essere concepito da mente umana. Lo ha concepito il Figlio di Dio!
La culla di Betlemme l'offertorio del sacrificio di Ges; l'inizio del suo cammino verso il Calva-
rio, l'aurora della sua Passione, il preludio della sua immolazione. La piccola anima sprofondata
negli abissi del Mistero, abissi che sono altezze ed estensioni inconcepibili. q. 61 : 25 dicembre

532 - S. Giovanni impar l'amore di Ges


Il Santo dell'amore! S. Giovanni impar l'amore di Ges: e l'amore lo rese degno di riposare sul pet-
to del Maestro: lo rese degno di assistere alla sua Morte ai pi della Croce, lo rese degno di custodi-
re la Madre. Come Giovanni, siamo invitati anche noi a posare il nostro cuore sul Cuore di Ges. La
S. Comunione compie questo prodigio di amore. Ges mi offre il suo Cuore adorabile non solo per-
ch lo adori, ma perch lo baci e lo abbracci e gli conceda di palpitare insieme al mio.
Pi ancora: Egli mi dona se stesso nella S. Comunione, la quale diventa pegno di amore, sorgente di
amore, fornace di amore, forza di amore, creazione di amore, consumazione di amore. S. Giovanni
fu scelto fra tutti a contemplare la morte di Ges, il Mistero della immolazione divina, il Mistero del
Sangue. Privilegio altissimo. L'Apostolo prediletto ha veduto lo strazio di Ges sulla Croce: ha ve-
duto il suo Sangue sgorgare a fiotti fino all'ultima goccia, quel Sangue adorabile di cui era simbolo,
pegno e promessa il Calice dell'ultima cena. Giovanni ha contemplato il Mistero del Sangue che il
Mistero dell'amore di Cristo giunto fino alla distruzione di s per amore degli uomini: per questo gli
scritti e gli insegnamenti dell'Apostolo furono pervasi dalla carit per le anime.
Le anime! Sono il prezzo del Sangue di Cristo, il premio del Sangue di Cristo, l'eredit del Sangue
di Cristo! S. Giovanni, custode di Maria; o meglio, la Vergine, Madre del Sacerdote di Cristo!
Li unisce, li ispira, li attrae l'amore di Ges. Maria SS. muore per la veemenza dell'amore.
S. Giovanni chiude la lunga vita sacerdotale, immacolata e santa, col canto dell'amore.
L'amore pi santo e forte non trova la sua sorgente che nel Sangue di Ges. q. 61 : 27 dicembre

533 - Betlemme e il Calvario


Betlemme e il Calvario: la Croce e il Tabernacolo sono le sorgenti della vita nuova, i due fari che il-
luminano il mondo, le due vette a cui deve tendere l'anima per essere riportata alle altezze della vita
redenta, alla conquista della vita beata. Onde di luce, di Sangue e di fuoco giungono alla piccola
anima: la luce che guida ogni passo, il Sangue che alimenta lo spirito, il fuoco che distrugge ogni
scoria, mi giungono dal Mistero. Il Mistero la pi grande realt che esista.
la realt adorabile da cui ha vita, movimento, ascensione, nobilt, immortalit la mia anima.
la realt invisibile da cui hanno origine gli splendori della fede, a cui mirano i fremiti della spe-
ranza, in cui s'incentrano gli ardori della carit. la realt immutabile da cui dipendono i gaudi
ineffabili della nostra vita avvenire. Il Mistero mi dona Cristo, mi dona a Cristo, e per Ges e in Ge-
s mi comunica la vita divina, mi unisce al mio Dio. q. 61 : 30 dicembre

534 - Il centro della mia vita il Tabernacolo


S, la mia vita in Dio; il mio riposo in Dio; la mia speranza in Dio! Il centro della mia vita il
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Tabernacolo, l'elemento della mia vita il Sangue di Cristo, l'atmosfera della mia vita il Mistero.
vero che sono indegna di queste cose sublimi, ma ci non mi sgomenta; la mia fiducia ancora il
Sangue di Cristo [...]. S, Ges ha promesso che il suo Sangue ci dar la vita eterna, e la vita eterna
l'amore infinito nella Santit di Dio. q. 61 : 31 dicembre

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535 - Riconoscere ci che Egli ha fatto e sofferto
Umiliamoci nella polvere e, adorando il Figlio di Dio nelle umili apparenze del Bambino Ges,
pronunziando con fede e devozione questo Nome potente, pensiamo che la pi bella lode quella di
riconoscere ci che ha fatto e sofferto per noi il Figlio di Dio: riconoscere la sua Passione, la sua
Morte, il suo Sangue, elementi della nostra rigenerazione, della nostra vita, della nostra santifica-
zione. q. 62 : 2 gennaio

536 - Il segreto per avanzare


Le onde misteriose del Sangue di Cristo producono effetti sorprendenti: esse atterrano la barriera
delle membra, distruggono ogni ostacolo umano facendo gustare all'anima, piena e cosciente, la mi-
stica unione con Cristo. Il segreto per avanzare: sprofondarsi sempre pi nel Sangue di Cristo.
Nel Sangue di Ges ogni vitalit spirituale, ogni atteggiamento soprannaturale.
Poteva il Signore amarci di pi? q. 62: 3 gennaio

537 - il tuo Sangue che mi eleva cos


Come il pensiero, la parola, le azioni, le espansioni dell'anima sono il risultato del suo lavoro a tra-
verso i sensi, cos le intuizioni, le elevazioni, gli atteggiamenti della vita soprannaturale fioriscono
dal lavoro della grazia, operante nell'anima, imbevuta del Sangue di Cristo.
Non incenerirmi, o Signore, se mi avvicino ai tuoi splendori. il tuo Sangue che mi eleva cos, ed
ancora il tuo Sangue che mi fa discendere accanto alle anime, mi sprofonda nella mia e mi inabissa
nel Mistero. q. 62: 4 gennaio

538 - Tocca le anime nostre con le tue Piaghe


Manifestati, o Signore: tocca le anime nostre con le tue Piaghe, riempile col tuo Sangue.
O Piaghe, o Sangue di Cristo! O Sangue adorabile, scelto dalla Divinit come strumento di ripara-
zione, segno di Redenzione, vincolo d'amore, inonda la mia anima della tua vita, porta in me Cristo,
la sua virt, i suoi meriti, la sua vita divina e per Cristo io possa salire all'incontro e all'unione del
Padre Celeste. q. 62: 10 gennaio

539 - La S. Comunione il canale della grazia


Non ditemi che la S. Comunione un canale della grazia: il canale unitissimo alla sorgente: la
sorgente stessa da cui traboccano le inesauribili onde del Sangue di Cristo.
Il Sangue di Cristo la sorgente di manifestazioni intime, luminose, ineffabili, ma non sono accolte
perch non sono comprese, non sono credute. Questo il dolore di Ges. q. 62 : 11 gennaio

540 - L'olocausto di Ges perenne


Quante volte abbiamo assistito alla S. Messa senza accorgerci di questa manifestazione adorabile,
senza vedere con gli occhi della fede, senza voler vedere la via luminosa che si apriva sopra l'Altare
additando il trono di Dio, a cui saliva l'olocausto offerto per noi! L'olocausto si rinnova perenne-
mente, si rinnova per noi, si rinnova per me, ma deve rinnovarsi con noi e in noi.
Questo il desiderio di Ges, lo scopo della sua immolazione. Ges si offre per noi, lo sappiamo;
bisogna penetrare ben pi addentro. Ges vuol offrirsi con noi e in noi! Tutto il Vangelo pervaso
di questo amore divino, che trasse Ges sulla vetta del Calvario, sulla Croce e nella tomba.
Occorre studiare questo amore, sacrificarsi per questo amore, celebrarlo, cantarlo, almeno consa-
crargli perpetuamente le facolt pi nobili dell'anima. Gli olocausti di Ges in noi! Misteri di grazia,
misteri di misericordia. L'olocausto di Ges con noi! Mistero di bont, di degnazione, di carit infi-
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nita. L'olocausto di Ges perenne! q. 62: 12 gennaio

541 - Leggo in quelle piaghe


Le manifestazioni del mio Signore. Gli uomini manifestano il loro pensiero con lo scritto e con la
parola. Anche Ges ha voluto scrivere il suo pensiero che il pensiero di Dio. Egli ha scritto sul suo
Corpo adorabile i Misteri della Redenzione divina. S, le piaghe di Cristo sono segni luminosi che
compendiano la dottrina celeste ed io vi leggo la Potenza di Dio, la Sapienza di Dio, l'Amore di Dio.
Vi leggo la Giustizia di Dio, la Misericordia di Dio, la Volont di Dio!
La Volont di Dio nella Morte di Ges, Morte sostenuta per me! Vi leggo ancora le umiliazioni
dell'Uomo-Dio, i patimenti dell'Uomo-Dio, le immolazioni dell'Uomo-Dio. E leggo in quelle piaghe
la salvezza degli uomini, il trionfo di Ges, la gloria di Dio. Vi leggo le rovine del peccato, le re-
staurazioni della grazia, i frutti della santit. Vi leggo i decreti di Dio e l'obbedienza di Ges; la sto-
ria delle nostre sventure e quella delle infinite misericordie.
Vi leggo i segreti della vita spirituale nella grazia, le ascese della vita soprannaturale nell'unione,
della vita di santit nell'amore. Ascolto la voce delle piaghe di Ges.
Essa ha il senso di mille voci celesti, il senso delle pi alte significazioni umane.
Il Sangue di Ges mi parla di morte o di vita; la vita di Cristo offerta per trionfare sulla mia morte;
la mia morte che si trasformer, per Cristo, nella vita immortale. g. 62: 13 gennaio

542 - Ti trasformer
Mi getto ai pi della Croce nella comprensione del mio nulla. Sono polvere e cenere. Sono la terra
crudele che ha preparato il Calvario. Ges incoraggia:
- Su questa terra arida verser il mio Sangue ed esso la feconder -.
Mi accosto alla Croce come un cencio spregevole, come un vaso vuoto, vilissimo.
- Ebbene - dice Ges - lo riempir del mio Sangue. -
Mi considero come un verme ripugnante. - Ti trasformer - dice Ges - in un essere molto pi nobi-
le di quello ideato dal poeta; starai accanto agli Angeli raccolti e silenziosi nella contemplazione
della mia Passione, nell'accoglimento del Sangue -. q. 62 : 14 gennaio

543 - Ripiena di gaudio per l'Anno Giubilare


Sono ripiena di gaudio per la promulgazione della Bolla Pontificia con cui si annuncia l'Anno Giu-
bilare, l'Anno eminentemente Santo perch riporter tutti i popoli ai pi della Croce.
Mi pare il preludio del trionfo del Sangue di Ges. Che far? che dir? come mi preparer a questo
anno di misericordie ineffabili? Mi sprofonder ancor pi negli abissi del Mistero; soffrir in silen-
zio, mi sacrificher per Ges, per la Redenzione, per il suo Sangue adorabile.
Il Crocifisso mi appare oggi nello spasimo della sua carne straziata e Ges va ripetendomi:
- Vedi, lo stesso strazio io patisco nel mondo, nella mia dottrina, nel mio Mistero, nel mio Sangue,
nel mio Amore. Adora e ripara. - q. 62 : 16 gennaio

544 - Il Regno Eucaristico si estende col Sangue


Il regno Eucaristico di Ges stabilito dal suo amore, impreziosito dalla sua Passione, assicurato
dal suo Sangue. [...]. L'amore rifluisce dalla Passione e dal Sangue di Ges, ed una perpetua co-
municazione di beni, una ininterrotta operazione della grazia se l'anima intende, adora questi Miste-
ri prestandovi un culto di fede e di devozione. Ogni anima ha la sua attitudine nell'intendere le co-
municazioni della grazia, nell'accogliere il Sangue di Ges, nel corrispondervi.
L'importante non di sapere in qual modo io aderisco alle misericordie di Dio, ma se vi aderisco
con la rinunzia di me stessa e a base di patimenti. Il patimento, sia sofferenza fisica, morale o spiri-
tuale, come la strada del Calvario o i gradini dell'Altare: porta alla Croce e al Tabernacolo.
Il regno Eucaristico di Ges si estende col suo Sangue, si conquista nel suo Sangue, si conosce e si
apprezza seguendo lo Spirito del Signore. O Signore, possiedimi! O Signore, sostienimi!
Questa vita che mi alita intorno, e pi mi penetra fino a rendermi insensibile quella fisica, rimanga
in me perennemente. O Signore, se la tua Redenzione fu compiuta per la mia vita, ecco la mia vita
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per la gloria della tua Redenzione. g. 62: 19gennaio

545 - La santit assicurata dal Sangue. La mia santit assicurata dal Sangue di Ges.
La mia santit assicurata nel Sangue di Ges. La mia santit assicurata col Sangue di Ges.
Ges ha compiuto la sua immolazione versando tutto il suo Sangue divino, ed esso divenuto il si-
gillo del perdono, la promessa per la mia giustificazione, la sorgente della vita nuova che reca all'a-
nima mia la stessa santit del Cristo. I Santi Padri, i Dottori della Chiesa canteranno queste glorie
con la loro dottrina e con la loro piet, io le intuisco, le ammiro e le gusto con la mia fede.
S, il Padre mi ha perdonato le mie colpe per il Sangue di Ges, mi comunica con quel Sangue la
sua grazia, la sua stessa vita divina, la sua santit [...].
Ripeter incessantemente, senza tema di stancare il mio Signore, certa, invece, di attivare i miei
rapporti con Lui come il respiro riattiva la vita fisica, ripeter incessantemente che il Sangue di Cri-
sto la nostra pi grande ricchezza spirituale, il vincolo misterioso della nostra unione con Dio.
La mia santit assicurata nel Sangue di Cristo. Lo ricevo ogni giorno nella S. Comunione ed
come se acquistassi la caparra di un bene infinito. E come acquistando un tesoro terreno lo possiedo
per tutta la vita, cos ricevendo il tesoro divino del Sangue di Ges io metto l'anima in possesso di
un bene infinito che non mi verr tolto mai pi se non mi render indegna di possederlo.
Come mi far santa nel Sangue di Ges? Mettendo la fede al suo servizio. La fede contempler, nel
Sangue di Ges, l'espansione della divina bont, toglier ogni ostacolo alle operazioni dello Spirito
Santo, render l'anima umile, vigilante, pronta al passaggio dell'onda benefica e far che la vita
dell'anima sia vita per la grazia, vita nella grazia. La santit assicurata col Sangue di Ges.
Devo vivere per il Sangue di Ges, operare nelle anime, compiere con esse la missione assegnatami
dalla Provvidenza. La mia missione la compir nel silenzio, con la fede, col sacrificio, con l'unione
al Mistero. Al Signore non mancano n mezzi, n anime per glorificarsi come merita; gode per che
le piccole anime gli vadano incontro. Egli calcola sui piccoli, sugli umili.
L'esempio della Ven. Gerosa, esaltata oggi per i suoi miracoli, mi sprone e scuola.
Sapessi imitarla nell'annientamento di me stessa! q.62: 22 gennaio

546 - Il Sangue componga in me il mistico tabernacolo


La tua grazia, attinta dal tuo Sangue, ricevuta dal tuo Sangue, componga in me il mistico tabernaco-
lo rifulgente della tua bellezza, o Signore, della tua potenza, della tua gloria e nel tabernacolo della
mia vita rigenerata, della mia vita santificata per Te, si accolga umilmente, degnamente, largamente
il tuo Sangue adorabile. q. 62 : 27 gennaio

547 - L'orientazione della volont data dal Sangue


La volont di Dio la mia santificazione e per raggiungerla devo orientarmi in questa volont.
E l'orientazione data dal Sangue di Cristo applicato all'anima mia per la bont e la carit dello Spi-
rito Santo. La volont, messa a servizio del Sangue di Ges raggiunge rapidamente il suo fine: edu-
cata dal Sangue di Ges, intuisce i gusti, i desideri, i patimenti di Ges e come attraverso questa via
dolorosa Egli ha compiuto la volont del Padre, cos l'anima, attraverso la via aspra e tenebrosa del-
la vita, raggiunge la sua perfezione nel compimento dei divini voleri. q. 62: 29 gennaio

548 - Desidero essere apostolo del tuo Sangue


Che il Sangue di Ges venga accolto, adorato, gustato e compia la trasformazione di tutte le anime.
O Signore, desidero, s, desidero anch'io, sebbene meschina e peccatrice, di essere sacerdote, apo-
stolo, missionario del tuo Sangue prezioso; desidero di pi: di essere un angelo per volare dovunque,
presso i pi derelitti e i pi incoscienti, presso i peccatori e gli infedeli recando le tue misericordie
redentrici col Calice del tuo Sangue. q. 62: 31 gennaio

549 - Posso portare il tuo Calice?


Vedo le anime che si recano all'Altare cariche di doni: fiori, frutti, messi, tesori; i tesori della dottri-
na, dell'apostolato, del sacrificio, della preghiera, della penitenza. O Signore, che posso offrirti? Io
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vengo con il tuo Calice tra le mani, oh! quanto prezioso! ed esso reca il tuo Sangue.
Io lo posso portare? S, me l'hai consegnato Tu, o Signore. Esso contiene il Sangue che vado racco-
gliendo dalle tue piaghe adorabili. Sempre cos! lo non ho nulla! Offro Te stesso. Non posso far nul-
la! Mi unisco alla Croce! Non produco nulla! Mi affido alla tua Passione. q. 62: 5 febbraio

550 - Vedendo scomparire la colonna della mia casa


La morte mi sembrata un rito solenne. L'anima del mio Genitore vi si era preparata con una vita
evangelica, semplice, retta, ordinata, profondamente esemplare, praticamente cristiana.
O Signore vedendo scomparire l'antica colonna della mia casa, ripeto: Fiat! ma non pi giusto dire
grazie? Grazie per una morte cos dolce, cos serena, cos soave, cos luminosa?
O Ges, il tuo Sangue che l'ha disposta cos; il tuo Sangue adorabile, sceso negli ultimi istanti a
distruggere ogni reliquia di imperfezione, ad arricchire quell'anima, a renderla degna di Te!
O Signore grazie di tanta predilezione!
Grazie della misericordia onde hai avvolto l'anima del mio Pap; grazie della luce, della forza, dello
spirito di fede che hai dato alla famiglia, alla mia piccola anima. q. 62: 7 febbraio

551 - Accanto alla salma del mio Genitore


O Signore, accanto alla salma del mio amatissimo Genitore, ho compreso la tua Giustizia, ma pi la
tua Misericordia; ho pensato ai tuoi giudizi, ma pi alla tua Bont, ho meditato la tua Santit, ma
pi ho confidato nella tua Carit. O Signore, grazie!
Il Mistero del tuo Sangue mi ha dischiuso nuove sorgenti di amore.
Il tuo Sangue ha temperato le amarezze della morte, ha spuntato i suoi strali, ha dissipato la tenebra,
ha riempito di luce il pensiero, di pace il cuore, di abbandono lo spirito.
O Signore, adoro i tuoi disegni eterni. Il modo, il tempo, l'ora in cui hai chiamato a Te il servo buo-
no e fedele, tutto fu stabilito da Te, con amore, per amore, nell'amore. Grazie, mio Dio!
Questa uniformit amorosa sia suffragio, invocazione, fedelt, amore! q. 62 : 8 febbraio

552 - Consacrata, venduta al Mistero del Sangue


Esaudisci, o Signore, la mia voce: la voce della carit. Dilata le mie forze, dilata le energie, le co-
gnizioni, i desideri, l'amore. Ma soprattutto, o Signore, esaudisci la mia voce in quanto voce tua,
infusa da Te, suggerita da Te, ripetutamente manifestata da Te.
Glorifica il Mistero del tuo Sangue; fa che il tuo Sangue sia conosciuto, invocato, adorato.
Sorgano anime Sacerdotali, inebriate delle divine meraviglie di questo Mistero.
Sorgano anime Sacerdotali, zelantissime di questo Mistero e lo predichino e infondano nelle piccole
anime il senso, il gusto, la divina passione del Sangue adorabile.
O Signore, esaudisci la voce del Sangue che parla in me, per me e per tutti. Exaudi vocem meam!
Non voglio chiedere nulla per me. Consacrata, venduta al Mistero del tuo Sangue divino, non penso,
o Signore, che agli interessi di questa divina misericordia e mi accosto alla Santa Comunione pen-
sando che se la Maest divina si avvicina ed entra nella creatura, se l'infinito entra in me, se il Dio
immortale si unisce misticamente a me, se tra Dio e me si stabilisce una unione ineffabile, sorgente
di vita soprannaturale, tutto questo operato per virt del Sangue di Cristo.
Esaudisci, o Signore, la mia voce che la voce del tuo Sangue, la voce del Getsemani, la voce del
Calvario, la voce del tabernacolo; voce di misericordia, voce di amore, voce di invito, voce di pro-
messa, voce di grazia. Una forza arcana mi pervade. O lo spirito buono, o lo spirito cattivo.
Ma no, lo spirito cattivo non mi legherebbe cos ai pi del Tabernacolo, nella contemplazione della
carit di Cristo Crocifisso. q. 62 : 16 febbraio

553 - Con quale veste verr a Te?


O Signore, con quale veste verr a Te? La tua misericordia mi addita un rivestimento regale, il tuo
Sangue Divino; esso costituisce un abbigliamento che si adatta alla mia piccolezza, un abbigliamen-
to ampio, prezioso, perfetto che ricopre la mia miseria, che soccorre alla mia povert; un abbiglia-
mento inconsutile, che anzi, se sventuratamente io lo strappo o lo sciupo, ma me ne pento e deploro
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la manchevolezza, l'abbigliamento si ripara da s, con altra grazia che viene dal Sangue.
Credo, mio Ges, adoro questo dono divino, benedico la sua missione benefica, straordinariamente
amorosa. Non basta che io rivesta l'anima del Sangue di Ges, bisogna che esso la pervada, la pene-
tri, se voglio corrispondere agli scopi di questa divina misericordia.
O Signore, io intendo che, come l'anima informa il corpo, e ci per la tua Potenza, per la tua Sa-
pienza e per il tuo Amore, cos per la virt della tua Passione, per i meriti della tua Passione, il San-
gue prezioso informi l'anima, se ne renda padrone, dominatore assoluto.
Se io vivr nel Sangue di Cristo, col Sangue di Cristo si alimenter in me la vita divina e ancor qui
sulla terra si stabilir in me il regno della divina volont del Padre. q. 62: 19 febbraio

554 - Il Mistero della Croce! Chi lo comprende?


Il Mistero della Croce! Chi lo comprende? Chi potr onorarlo, apprezzarlo degnamente?
Eppure il Mistero della nostra salute, il cielo dell'anima, la sua luce, la sua forza, la sua ricchezza,
la sua unica, vera e immutabile vita. Il Mistero della Croce tutta la vita di Ges, del Figlio di Dio
incarnato per noi, l'atmosfera di cui si avvolto, il paludamento regale con cui si presentato al
mondo, la mistica dimora in cui vissuto operando i suoi prodigi divini. Il Mistero della Croce la
fulgida speranza della nostra povert: l'aurora della nostra redenzione, l'orizzonte sconfinato che
ci attrae con le immutabili promesse di spirituali ed immortali conquiste. Il Mistero della Croce il
mondo sconosciuto, ricco di infinite attrattive, invisibile ma comunicabile alle anime che, per com-
prenderlo, rinunziano a se stesse. cosa ineffabile e magnifica entrare nel Mistero della Croce, ma
difficile l'esprimerne il modo, precisare i passi di questo cammino oscuro. q. 62: 25 febbraio

555 - Offro il tuo Sangue al Padre


O Signore Ges, rendimi degna di questo Mistero. Offro il tuo Sangue al Padre; ripari per noi, im-
petri, adori, compia tutte le giustificazioni; lo porto sui margini della vita, dove le anime passano
travolte dalle passioni. Il tuo Sangue le arresti sulla via del peccato.
O Signore contemplo, e non una illusione, la tua candida Ostia rosseggiante di Sangue.
Tu vuoi che la contempli cos. Il Mistero profondo, ed io mi seppellisco in esso e mi abbandono
con tutte le forze della mia povera vita alla potenza del tuo Sangue Divino. q. 62: 28 febbraio

556 - Vieni nel piccolo calice


O Signore, vieni nella povera anima mia, piccolo calice scelto da Te per effondervi il tuo Sangue
prezioso. No, non mi illudo pensando cos: queste impressioni intraducibili mi giungono dal tuo
volto, dal tuo Cuore, dal tuo Sangue adorabile. S voglio essere il Calvario delle tue immolazioni,
ma pi il Calvario del tuo amore. Sul Calvario noi contempliamo il dolore infinito, s, il dolore vi
nella espressione suprema, ma lo supera l'amore.
Soltanto l'Amore di Ges pot scegliere, sopportare, consumare la Passione divina. O Vittima Au-
gusta, Ti adoro! O vetta misteriosa del Calvario, tenebrosa e luminosa come il Sinai, accoglimi nella
tua luce e nella tua tenebra perch viva e muoia accanto alla Croce di Ges! q. 62 : 2 marzo

557 - Quale utilit, se...


Non c' mistero della vita di Ges, della Passione di Ges pi profondo, pi eloquente e pi trascu-
rato e dimenticato di quello del Calvario. S, il cammino percorso da Ges su quel monte non con-
templato nella sua realt, non sentito nella sua grandezza e nella sua significazione.
Esso rappresenta il cammino che Ges percorre lungo i secoli, in ogni anima, nella mia anima.
Egli sale dalle profondit di questo mio povero essere con la Croce sulle spalle che strazia ancor pi
le ferite della flagellazione prodotte dai miei peccati. Sale con l'agonia nel Cuore.
Quae utilitas in sanguine meo? Quale utilit se per forza il Cireneo si ferma ad aiutarlo; se una
sola donna appare impavida ad asciugargli il Volto madido del sudore della morte, se la sua condan-
na muove a compassione soltanto un piccolo gruppo di donne?
O Ges, la tua Passione la nostra vita, eppure non la sappiamo comprendere, non vogliamo com-
prenderla. Che posso fare, o Signore, per riparare tanta ingratitudine che sale al Padre Celeste con
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un nuovo peccato imperdonabile? Ti seguir, o Ges; bacer le orme insanguinate dai tuoi santissi-
mi piedi; mi avviciner alla tua Croce, tenter di sollevarla dalle tue spalle adorabili, sfiorer il tuo
Volto Divino con i sensi pi delicati; Ti amer, mi pentir delle mie colpe, pianger per me e per il
mondo, mi unir alle falangi di Spiriti Angelici per ripetere adorando e confidando:
Ecce Deus meus! Venite, adoremus! Venite, adoremus!
O salita del Calvario, salita della giustificazione e dell'amore! O Misteri di altissima carit!
Vi accolgo, mi inabisso nella vostra luce, mi abbandono alla vostra virt. Ma come posso abbraccia-
re questa meraviglia di un ordine soprannaturale inafferrabile? Non lo so.
So che l'anima mia diventata immensa come gli spazi, e in essa vive, opera, ama, parla il mio Ge-
s. Mi ripete quello che ha detto tante volte, che i re della terra amano entrare qualche volta in tugu-
ri, assidersi alla piccola mensa e mangiare il pane dei poveri.
Mi getto ai pi del mio Re Divino che vedo assiso a una mensa ineffabile mentre, nutrendosi de'
miei peccati, mi dona in cibo le sue misericordie. O Signore, il tuo Sangue!
il prezzo della Redenzione, il tesoro della Riparazione. Il Cuore di Ges ama, offre, si offre, si
immola per noi, ci rimette tutti i debiti presso il Padre e ancora ci dona la moneta aurea che forma il
nostro patrimonio pi prezioso: il suo Sangue divino. O Signore, perdonami se rinchiudo in parole
fredde e inconcludenti il fuoco del tuo amore. Si entra nella via del Calvario con debiti immensi; si
esce con infinite ricchezze: con il dono munifico del Sangue di Ges. q. 62 : 6 marzo

558 - Ges sul Calvario


Raccogliti, anima mia, ai piedi di Ges, Sacerdote Eterno, giunto sulla sommit del Calvario per
compiere il rito solenne del suo divino sacrificio. Egli il Sacerdote sommo che comprende in s e
avvalora tutti i sacrifici della antica legge e tutte le piccole oblazioni umane. il Sacerdote Augusto
che incentra in s il culto, la riparazione, l'adorazione da offrirsi a Dio.
Egli il Sacerdote e la Vittima, l'Altare e il Sacrificio, il Calice su cui vengono deposti tutti i sacri-
fici, l'Ostia che irraggia i suoi splendori in Cielo, sulla terra, nelle anime.
Egli il Sacerdote munifico che dar il suo Sangue per la Redenzione umana, che laver nel Sangue
ogni anima, che avvolger, riempir dei suoi meriti ogni cuore amante, che ristabilir l'eterna al-
leanza tra Dio e le piccole povere creature. Ges sul Calvario! Chi potr contemplarlo nella austera
maest della sua Passione che lo avvolge come una tenebra misteriosa? Ges sul Calvario!
la scena pi commovente, lo spettacolo pi grandioso, il fatto pi incomprensibile del mondo!
Ai suoi piedi la marea delle passioni che rugge e minaccia; sul capo l'ira di Dio, nel cuore le agonie
della morte, nello sguardo la vista delle iniquit umane. Eppure Egli l forte e invitto, nel silenzio
augusto del suo annientamento. La Passione lo inebria, non lo sazia. Non ha che la volont di patire
per ampliare l'amore, e la forza dell'amore che gli accresce la brama di patire. Il Calvario si fa sem-
pre pi luminoso perch Ges pare accogliere in s tutta la tenebra.
La Passione Divina un grande mistero. Adoriamolo prostrati nella polvere del nostro nulla! q. 62: 8
marzo

559 - Trionfa, o Sangue di Ges!


Tutto dono della Redenzione divina. Il Sangue di Ges veramente la vita della nostra vita, l'es-
senza della nostra anima, la virt operante nel nostro spirito. Trionfa, o Sangue di Ges!
In me hai un essere meschino, una vita che volge al tramonto, una creatura inconcludente, irresoluta,
timida, fiacca, incomprensiva. O Signore, io voglio essere tua, consacrata alla tua Passione, immo-
lata al tuo Sangue, consumata nell'amore, ma io sono un nulla.
Cercati anime degne per manifestare questi tesori della tua Passione, cerca dei Sacerdoti zelanti, o
Signore, che glorifichino il tuo Sangue Divino; misericordia riservata a questi tempi di paganesimo,
di prepotenza, di irrequietezza e di dissipazione. A Te non mancano n mezzi, n anime, n prodigi,
n volont. Rendici degni di questo Mistero! Trattienimi con Te sul Calvario del tuo dolore e del tuo
amore, accanto al Tabernacolo, alla tua Croce, nel tuo Sangue che mi inebria, mi sazia e mi raddop-
pia la sete della sua vita e della sua gloria. q. 62 : 13 marzo
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560 - L'affresco riproduce il pensiero dell'artista


Contemplando i misteri della Passione l'anima partecipa ai dolori di Ges, e partecipandovi apre vie
spaziose e luminose, attraverso le quali giunge al suo spirito l'onda rigeneratrice, santificatrice.
Ricorre alla mente una immagine che mi scolpisce la carit del Signore.
Devo essere nelle sue mani non come il pennello e lo scalpello nelle mani dell'artista, ma come l'in-
tonaco fresco che attende di essere rivestito, imbevuto di tinte armoniose.
O Signore, desidero, s desidero che la tua Passione si riproduca misticamente nella mia anima.
L'affresco riproduce il pensiero dell'artista. La mia anima deve riprodurre la tua Passione, non sem-
plicemente nelle membra del corpo, ma nelle profondit pi sacre, sfuggendo ad ogni sguardo uma-
no, sfuggendo persino alla mia comprensione, perch sia compresa, vissuta, applicata, perpetuata
nella forma pi alta e pi santa. q. 63 . 16-17 marzo

561 - Il Sangue, tesoro incomparabile e sconosciuto Ave, gratia plena!


La pienezza della grazia relativa. Nessuno ebbe, n avr mai la pienezza dei doni di Maria.
Ma quante magnificenze spirituali anche nelle piccole anime amanti di Ges!
il Sangue Prezioso che costituisce l'anima nella grazia, e siccome il tesoro incomparabile e nello
stesso tempo sconosciuto dall'anima stessa, Ges ha cura di difenderla da ogni attacco nemico.
L'anima perci come una cittadella fortificata: nessuno vi entra che non sia invitato o atteso, o in-
trodotto: Ges geloso. q. 63 : 19 marzo

562 - Questo Mistero mi abbaglia


La grazia per accogliere il Sangue di Ges! Il Sangue di Ges per accogliere la grazia!
Queste mirabili forme della manifestazione di Dio riguardo alla piccola anima costituiscono il fon-
damento, il principio, lo sviluppo, la perfezione della santit. Il Sangue di Ges comunicato all'ani-
ma per mezzo del Battesimo e della Cresima, ha preparato nell'anima stessa l'attitudine per la S.
Comunione. Nella S. Comunione l'effusione del Sangue divino sovrabbondante, quasi sensibile,
sempre ineffabile, operativa, efficace, illustrativa dei mezzi per l'ascesa alla santit.
O Signore, questo Mistero mi abbaglia: sorge tutti i giorni pi splendido, come il sole che pare ac-
cresca il suo fulgore nella estate sfolgorante. Ogni giorno mi prostro dinanzi a questo Mistero con
speme, per grazia e bont di Dio; tutto ci che contemplo, afferro, e apprezzo: la verit, il bene, la
santit, la potenza, la sapienza, l'amore, tutto ci che riflesso in me dalla misericordia di Dio, tutto
lo afferro come corteggio, come adesione, come glorificazione del Sangue Divino.
O Signore, perdona: sono ignorante, ma ti amo; sono ignorante, ma ti adoro, ti ringrazio, ti benedico!
Io non ho meriti per accogliere il tuo Sangue: il mio cuore di fango, il mio spirito tenebra, la mia
mente confusione, ma la volont, suscitata dal raggio della tua misericordia, si volge a Te, si ab-
bandona a Te, vuol comprendere, amare, seguire; vuol rispondere al tocco della tua grazia, alla
fiamma della tua carit, alla luce della tua verit. Ma in qual modo Signore?
O Signore, quali meraviglie vai schiudendo all'anima mia! Ti adoro in me! S, in me la SS. Trinit,
e alla SS. Trinit posso offrire il Sangue Prezioso come elemento vitale della tua SS. Umanit, come
elemento della tua Passione, come prezzo del mio riscatto, come pegno della mia salvezza, come
mezzo di santificazione. L'anima celebri questi prodigi di amore! q. 63: 20 marzo

563 - La tua Passione la mia Passione


Nella vita non vedo null'altro, non chiedo null'altro.
La Passione di Ges il Calice Divino posto nelle mie mani, perch io lo offra al Padre, al Figlio,
allo Spirito Santo, tenendolo alto nella mia anima, nel posto di onore, convergendo ogni espansione
di vita. Il Calice di Ges contiene in s i tesori della sua Passione divina, contiene il suo Sangue, la
sua vita. Quale vita! Chi mi sostiene, chi mi aiuta a comprendere questi misteri?
Insensibile ad ogni cosa esterna, insensibile al peso delle membra come non fossero, sento una vita
nuova che agisce in me, fervida luce che invade la mente, fiamma gagliarda che penetra nel cuore.
O Signore, avvolgi la tua meschina creatura, vivi in essa ripagandoti delle ingratitudini passate, del-
le infedelt presenti. O Signore, prenditi da me tutti i sacrifici che vuoi, ma prima fa scaturire dal
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contatto col tuo Sangue l'amore che mi purifichi, la forza che mi sostenga, la grazia che mi renda
degna di Te. Mi abbandono completamente alla virt del tuo Sangue Prezioso, per ottenere la grazia
di aderire perfettamente a Dio. q. 63 : 22 marzo

564 - Adorate, glorificate il Sangue di Cristo!


L'anima mia ripiena di luce, non da me, sfolgorante di verit, non da me, anelante alla carit, non
da me, ma per la virt, per i meriti, per la potenza del Sangue di Cristo.
O Signore, che pu fare l'anima? Che faccio? Che dico? Ma niente! Lancio il mio grido: adorate, ri-
conoscete, invocate, glorificate il Sangue di Cristo! Qualcuno lo accoglier questo grido, e se nes-
suno lo accoglier, torner al Signore come invocazione, come impetrazione, come espiazione.
Il Signore lo esaudir perch Lui che lo ispira. q. 63 : 23 marzo

565 - Il calice pare s'immedesimi col Sangue


O mio Signore, Tu ti compiaci di racchiudere le tue ricchezze in un forziere meschino, ma pu esso
rifiutarsi di accoglierle? Il tuo Sangue Prezioso si espande nella mia anima come in un calice gradi-
to, e pi si espande, pi il calice accresce la sua capacit, si impreziosisce con il tesoro che accoglie,
riceve vita, bellezza, fulgore. E avviene che il Sangue assorbe la vitalit che trova nel mistico calice
e il calice, a sua volta, pare aderisca, si immedesimi col Sangue Prezioso [...]. Tu, o Signore, com-
prendi ci che operi, ci che si effettua in me, ci che vuoi compiere. q. 63 : 23 marzo

566 - Il Sangue, perla preziosa donataci dalla Trinit


Nel Sangue di Ges il regno nuovo, la creazione nuova, la vita nuova, i cieli nuovi, la gloria nuo-
va, voluta, desiata, contemplata, raggiunta dal Padre per mezzo del Figlio suo Unigenito.
Nessuno pu andare al Padre se non per Cristo; nessuno pu glorificare il Padre se non in Cristo;
nessuno pu essere accetto al Padre se non per Cristo.
E chi beve il Sangue di Ges in Cristo, con Lui, in Lui, e per Lui si avvicina al Padre e vive nel
Padre e il Padre vive nella piccola creatura. O Signore, io non so afferrare la luce del Mistero perch
luce e io sono tenebra; perch fiamma, e io sono pietra fredda e dura; perch spirito, e io sono
materia. Non importa. Se nella mia tenebra appare la tua luce, e la mia pietra si spezza sotto la sfer-
za de' tuoi raggi, e la materia si disgrega e si tramuta in linfa sotto l'operazione della tua grazia, io
potr essere lo strumento delle tue misericordie, almeno l'oggetto delle tue operazioni, almeno l'e-
lemento inconsapevole, ma docile, pronto, maneggevole delle tue disposizioni.
Io non capisco che una cosa, non ripeto che una invocazione, non vedo che uno splendore che tutti
li incentra, li raccoglie e li proietta: il Sangue di Ges. Il Sangue di Ges la perla preziosa donata-
ci dalla SS. Trinit. La vita interiore, la inabitazione di Dio nell'anima, rivelano la potenza del San-
gue di Ges, strumento di misericordia della SS. Trinit. Il Sangue di Ges il compendio della
Redenzione. Eppure non conosciuto, non glorificato: calpestato.
O Padre Santo, nel nome di Ges, chiedo che il suo Sangue sia manifestato alle anime nella sua po-
tenza, nella sua eccellenza, nella sua bellezza, nella sua grazia, nella sua virt.
Suscita, o Signore, gli Apostoli del Sangue Divino. Prepara il tempo, gli uomini, le anime.
Ci vollero tanti secoli a rivelarci Ges. vero. Non tardare a rivelare i segreti, le meraviglie del tuo
Sangue offerto, versato per noi. O Signore, la mia anima non sa orientarsi che verso questo Mistero
di infinito amore. Possa consumarmi nel desiderio di glorificarlo, possa glorificarlo nell'annienta-
mento di tutta me stessa. q. 63: 24 marzo

567 - Ecco la serva del tuo Sangue Ecce Ancilla Domini!


Posso permettermi di ripetere le parole di Maria? Con quale sentimento di fede, di umilt, di abban-
dono le pronunci la Vergine! La Redenzione iniziata nella grazia di Dio: Ave, gratia plena, si
comp con l'adesione di Maria: Ecce Ancilla Domini!
Sempre cos nelle vie di Dio. Ogni fatto soprannaturale, ogni espansione di Dio deve essere prepa-
rata dalla grazia, coadiuvata dalla grazia, sviluppata dalla grazia. La preparazione, l'ausilio, lo svi-
luppo della mia povera vita soprannaturale nel Sangue di Ges. L'essenza de' miei Voti, l'ispira-
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zione de' miei Voti, la corona de' miei Voti, il Sangue di Ges. O Signore, ecco la serva del tuo San-
gue: lo voglio raccogliere devotamente; ecco la serva del tuo Sangue: lo voglio comunicare ininter-
rottamente, nella misura, con i mezzi, nel tempo stabiliti da Te; ecco la serva del tuo Sangue; lo vo-
glio conservare gelosamente. Allora cooperer alla tua Passione divina. q. 63 : 25 marzo

568 - La vita non , se non la viviamo nel Sangue


Quanti, nel mondo, comprendono il dono di Dio? Il Tabernacolo circondato di anime, ma non di
amore, di quell'amore che intuisce le ingratitudini, le freddezze, gli egoismi, causa a Ges di dolori
indicibili. Chi sapr contemplare Ges nella sua vita eucaristica?
Le sue mani grondano Sangue, dai suoi piedi scorrono rivi di Sangue, il Costato la sorgente
preannunziata che d le acque zampillanti alla vita eterna. La vita non se non la viviamo in Cristo,
nella sua verit, nel suo amore, nel suo dolore, nel suo Sangue. O mio Signore, la mia fede si esten-
de nelle cose che Tu hai creato mirabilmente, in quelle che crei ad ogni istante, e pi ancora nelle
meraviglie che Tu potresti operare in noi e per noi, se fossimo docili all'invito, penetrati dal Mistero,
guidati dalla grazia, pronti e fedeli alle operazioni dello Spirito Santo.
La vita non ha scopi, n meriti, n corona, n gloria, se non irrorata, fecondata dal Sangue di Ges.
O Signore, pi attingo a questa sorgente, e pi essa mi appare profonda, estesa, immensa, a volte
non la vedo pi, non la sento pi: gli che vi sono immersa e non vedo, non odo pi nulla.
Mi resta per il desiderio cocente di immergere tutti in questo lavacro di rigenerazione: mi resta la
brama insaziabile di comunicare a tutti i tesori di queste misericordie infinite, mi resta la volont
precisa, indeclinabile, di immolarmi per la gloria di questo Mistero Divino.
Chi potr dilatare sulla terra il Sangue di Ges? Ecco, io penso che un uomo solo non fa nulla da s.
I trionfi del progresso sono i frutti dei molteplici sacrifici, di tutto il lavoro intellettivo nel campo in-
tellettuale. Prima di scoprire i mondi lontani e prima di strappare alla terra i suoi segreti, e prima di
misurare le energie dell'universo, quanto tempo e quante immolazioni! Cos nella dilatazione del re-
gno di Dio. S, sorgeranno i cultori, gli estimatori, gli amanti del Sangue Prezioso di Ges, sorge-
ranno chiamati da Ges, scelti da Lui, guidati da Lui, condotti da Lui al trionfo del suo Sangue.
O Signore, io intravedo questi splendori senza poter fare nulla.
Ebbene, li voglio contemplare, li voglio fissare in me. q. 63: 26 marzo

569 - Offro me stessa per glorificare la Passione


Mi prefiggo di meditare la Passione di Ges. L'argomento forte, profondo, d sprazzi di luce me-
ravigliosa e fiamme possenti: d elementi poderosi di riflessione e di amore.
Eppure l'onda della grazia trascina l'anima per vie diverse, o meglio, una forza, una luce pi sfolgo-
rante l'attira verso altezze e profondit incomprensibili, verso il riflesso della luce di Dio.
I Misteri della vita di Dio! La generazione eterna del Figlio! La processione eterna dello Spirito
Santo! I Misteri di quei Misteri! O piccola anima, creata ad immagine e somiglianza di Dio!
Anche in te, per questa somiglianza e per questa immagine c' una vita misteriosa, c' una vita inti-
ma che nessuno conosce all'infuori di Dio; una vita che ha l'impronta della potenza, della sapienza,
della bont di Dio: una vita che accoglie i riflessi del Mistero, e in quei riflessi estende in certo sen-
so, riproduce, glorifica la vita di Dio, quando per l'anima unita a Cristo, alla virt dei suoi meriti
e del suo Sangue. No, io non capisco nulla, ma credo, amo i Misteri di Dio e offro me stessa per
glorificare la Passione di Ges, centro di amore infinito, centro di misericordie infinite, centro dei
Misteri della Redenzione, centro della vita soprannaturale, centro della mia vita intima che vi acqui-
sta la vera somiglianza, la vera immagine, la vera virt di Dio. O Signore, ma che cosa giovano
queste intuizioni per la comprensione e l'esaltazione del tuo Sangue Divino?
- L'anima che meglio riproduce l'immagine di Dio, pi abbondantemente accoglie, pi degnamente
assimila, e pi efficacemente trasmette il Sangue di Ges. - q. 63 : 27 marzo

570 - Mi fu detto dal Ministro del Signore


Il Sangue di Ges trasumanato in grazia, in merito, in elemento di vita spirituale, in fattore di vita
soprannaturale! Quali meraviglie! Il Sangue di Ges il fiume regale che ha le sue sorgenti al di
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sopra dei mondi creati: trae origine dal monte delle giustificazioni e scorre rinnovando la vita del
mondo, le energie, i rapporti, le finalit della vita. Io m'indugio a dire sempre le stesse cose.
Che importa? Il Signore sapr dare alla mia parola inesatta il valore che viene dalla sua misericordia.
Mi fu detto dal Ministro del Signore che il Sangue di Ges veramente la vita recondita della Chie-
sa, la vita della nostra vita, che non conosciamo, ma che realmente viviamo; che questo Mistero au-
gusto non ancora compreso nella sua grandezza ed efficacia, che il Signore riveler ai tempi che
verranno questa misericordia infinita; che intanto occorrono sacrifici segreti per affrettare il compi-
mento; che bisogna conservare nel profondo dell'anima, quasi in un calice prezioso, il dono divino,
con diligenza, umilt e amore; che infine, il miglior modo per onorare il Sangue Divino abbando-
narsi amorosamente alla volont di Dio compiendola come manifestazione dei suoi disegni divini.
q. 63 : 28 marzo

571 - Il Sangue mi svela cose meravigliose


La Passione di Ges il mistico lembo di terra, quasi sperduto nel deserto del mondo, ma che d vi-
ta, e vita sovrabbondante a tutto l'universo. l'oasi rigogliosa, alimentata da segrete correnti inesau-
ribili che fecondano mirabilmente i semi pi umili sepolti tra i solchi. La Passione di Ges l'uni-
verso dello spirito, in apparenza tenebroso, senza luce e senza stelle, ma quando l'anima ha il corag-
gio di penetrarvi, vede a poco a poco delinearsi la radiosa figura di Ges, sfolgorante di bellezza,
che viene incontro all'anima smarrita, offrendole, non la sua Croce di un giorno, straziante e sangui-
nante, ma i fiori e i frutti di essa nel sorriso della pace, nell'alimento della grazia, nella soavit
dell'unione. La Comunione della Passione! La Passione di Ges nella S. Comunione!
Che posso dire di questi grandi e reconditi Misteri? Il Maestro avvince pi col silenzio della sua
Passione che con l'eloquenza della sua dottrina. La dottrina per le intelligenze che hanno bisogno
di pascolo, la Passione attrae e conquide i cuori semplici, umili, docili, aperti alle delicate vibrazioni
della grazia. La Passione di Ges offre delizie inenarrabili.
Si crede di dover patire molto seguendo Ges nella sua via dolorosa. No, Ges non lascia patire l'a-
nima che lo cerca nel Getsemani, nel Pretorio, lungo il Calvario, sulla Croce.
Egli la inebria col suo Sangue, e quando il Sangue di Ges scorre nell'anima e l'anima lo avverte, lo
lascia scorrere liberamente e agire; allora ne assimila misticamente la virt trasformatrice, sente svi-
luppare in s nobili entusiasmi, afferra intuizioni divine, acquista cognizioni stupende, assume at-
teggiamenti indicibili, raggiunge stati ineffabili. Il Sangue di Ges mi svela cose meravigliose.
Oh! avviene come al cieco: quando le sue pupille si aprono miracolosamente alla luce, il primo en-
tusiasmo per lo splendore che lo abbaglia.
Ma poi che adatta la facolt visiva all'elemento nuovo che lo investe e lo allieta, vivendo di luce,
nella luce, s'arresta a contemplare le bellezze svariate che adornano l'universo, ammirando ad ogni
istante nuove rivelazioni.
Il Sangue di Ges la luce sfolgorante che inebria l'anima, e quando l'anima si adusata ai suoi ba-
gliori, incomincia a intravedere le meraviglie del mondo spirituale, le meraviglie della grazia, le
meraviglie della potenza e della gloria divina.
Che posso fare? Io griderei a tutto il mondo l'invito di attingere alle fonti del Salvatore la vita nuova,
conquistata dalla sua Redenzione. Ma la mia voce non risuona che nell'intimo dell'anima mia.
Nemmeno pu affiorare alle labbra. Come giunger alle anime? Per la gloria del Sangue di Ges
vorrei trasformare la vita in voce di laude, di adorazione, di ringraziamento, di invocazione. Ripe-
tessi all'infinito queste espressioni, non eguaglierei la forza e la soavit con cui mi vengono suggeri-
te. Una voce misteriosa mi detta insistentemente quanto scrivo: - Le anime conosceranno il Padre
se saranno nutrite del mio Sangue. sviluppata soltanto una parte del Mistero Eucaristico. Deside-
ro che i Sacerdoti studino, espongano la dottrina del Mistero del mio Sangue. Ha sorgenti recondite,
applicazioni ineffabili, frutti di un'efficacia sorprendente. Il mio Sangue veramente la corona del-
la Redenzione. Il mio Sangue l'unica salvezza del mondo. Il mio Sangue l'unica ricchezza dei
popoli. Il mio Sangue l'unica ricchezza delle anime. Il trionfo del mio Sangue, che avverr col Sa-
crificio di vittime umane, segner lo stabilimento di Dio nel mondo. - q. 63 : 29 marzo
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572 - Vivere nella Passione di Ges


Vivere nella Passione di Ges: ma in qual modo? La Passione storica di Ges non potr essere rico-
struita da nessuna mente, da nessuna intelligenza, da nessun pensiero umano.
Tutti gli elementi registrati dal Vangelo, raccolti dalla tradizione, intuiti dalla piet, trasmessi dalla
rivelazione, dalle interpretazioni dei Padri, dei Dottori, dalla comprensione dei Santi non ci possono
dare una vera e reale Passione di Ges, quale si svolse secondo i disegni e la volont del Padre.
Essa, anzi, sfugge ad ogni concezione umana, e se non fosse per il lume della sapienza celeste, nes-
suno saprebbe penetrare in questo Mistero profondo che racchiude tutte le giustificazioni dell'an-
nientamento di Cristo per la gloria del Padre.
La Passione storica di Ges, raccolta e registrata dagli Angeli, ci sar rivelata soltanto in Cielo.
Ma c' la Passione morale di Ges, la Passione spirituale, ancor pi estesa di quella storica e ancor
pi difficile ad essere registrata e compresa. La Passione intima di Ges! un mare senza fondo, un
cielo senza luce: il dolore nella sua pi estesa, pi cruda, pi intensa, pi incomprensibile realt!
Nessuna parola umana vale a celebrarla: chi la potr glorificare? No, piccola anima, non puoi far
nulla per confortare degnamente Ges, per puoi compiacerlo lasciando che Egli operi in te, che
almeno la sua Passione trovi in te dolce riposo, ammirazione, riconoscenza, amore; che in te si ri-
versi l'onda del suo Sangue. Raccogliere il suo Sangue, adorarlo, offrirlo al Padre, offrirlo a Ges,
tesoro della sua Passione, splendore della sua Passione, potenza della sua Passione, virt redentrice.
Perdere la propria individualit per lasciare che operi solo il Sangue di Ges! Se l'uomo ha saputo
ideare cose mirabili per abbellire il mondo, che cosa sapr fare il Sangue di Ges per ornare l'anima?
O Ges, l'ornamento della mia anima deve essere il trionfo della tua Passione. g. 63 : 30 marzo

573 - Ecco la nuova Passione di Ges


La Passione, nuova, infinita di Ges. La Chiesa il Corpo Mistico di Cristo: ogni anima concorre a
formarlo, pi o meno degnamente, a seconda della sua adesione alla vita soprannaturale, della sua
corrispondenza alla grazia, della sua unione al Sangue di Ges. Ma quando l'anima, invece di la-
sciare rifluire in s la vita di Cristo, vi si oppone, la paralizza e la rende forzatamente inoperosa e
sterile, contribuisce, in certo senso, a rendere imperfetta la vita del Corpo Mistico, e tanto pi im-
perfetta quanto pi ostinata e tenace la resistenza alle operazioni del Signore.
Ed ecco la nuova Passione di Ges. Ci arreca un'angoscia immensa contemplare le piaghe di Ges
Crocifisso; ci riesce quasi impossibile rimanere a lungo sotto la Croce, nella contemplazione di
quegli strazi ineffabili; ci muove a sdegno l'empiet del popolo ebreo; eppure anche noi, special-
mente noi, suo popolo scelto, popolo eletto, popolo di acquisizione, anche noi con le nostre imper-
fezioni, infliggiamo a Ges una Passione nuova; anche noi siamo della spietata famiglia dei croci-
fissori. Quante volte rendiamo impotente il gesto di Ges! Le sue mani non si stendono pi a bene-
dirci, i suoi piedi non si muovono pi verso di noi, il suo labbro chiuso da grumi di Sangue, che
noi, proprio noi abbiamo provocato con le nostre ingratitudini. La Passione immensa di Ges!
- Le anime nuotano nel mio Sangue e non s'avvedono. Le anime muoiono invocando la vita, e non
sanno ritrovarla nel Sangue della Redenzione. Le anime si perdono perch nessuno dice loro che il
Sangue ha la potenza di salvarle. Le anime corrono al piacere perch non comprendono il dovere; e
il dovere supremo non conosciuto perch non compreso l'amore, non conosciuta la Passione,
non invocato il Sangue Divino, prezzo della loro vita, pegno della loro salvezza. Mi basterebbero
dodici Sacerdoti Santi, compresi della missione del mio Sangue. Nuovi Apostoli, salverebbero il
mondo, ridonandogli il fervore dei primi cristiani, dei martiri, dei santi. - q. 63 : 31 marzo

574 - O Passione, investimi!


O Passione di Cristo, investimi! O Sangue di Ges, trionfa! Se le piccole e oscure energie della na-
tura diventano, in mano dello scienziato, potenza meravigliosa e forza sbalorditiva che riempie il
mondo di stupore raccogliendo e trasmettendo a distanze immense i suoni e la luce, che pu fare la
scienza divina applicando all'anima il Sangue di Ges? Ges, come dice S. Paolo, entrato nel San-
tuario per mezzo del suo Sangue procurandoci una redenzione eterna. Seguiamolo il nostro Maestro,
senza pi curarci di noi stessi, della vita, delle cose che ci circondano.
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Ci user per le opere della sua Redenzione, infinitamente pi meravigliose di tutte le opere del ge-
nio umano. q. 63 : 2 aprile

575 - Ges non pu costringere chi non vuole


La Passione di Ges per la impotenza di ricondurre al Padre tutta l'umanit. Ges impotente!
S, Egli non pu costringere l'uomo che non vuole ritornare a Dio, non pu costringere nessuno.
Povero Ges! Chi comprender questo martirio? No, non lo comprendiamo perch non conosciamo
i Misteri della misericordia divina e non li conosciamo perch non ci avviciniamo alla Passione di
Ges. O Passione amara del mio Ges, Tu appari al mio sguardo immensa come i cieli; anche i cieli
sovrasti; tu sfuggi al mio pensiero. Ebbene ti seguo col desiderio, ti adoro, ti benedico col cuore.
Io vedo in te la porta che mi conduce a salvezza, la porta che mi apre il Cielo, che mi introduce nei
segreti del tuo amore, che mi schiude le sorgenti della grazia. O Passione di Ges, annunciatami col
suo Sangue Prezioso! O Sangue Divino, comunione delle sue misericordie! O Ges, cerco nella tua
Passione la porzione delle mie responsabilit; voglio riparare, amare, adorare, glorificarti. Che varr
il mio nulla? O Signore, rendilo degno della tua misericordia, del tuo Sangue Divino! q. 63: 3 aprile

576 - Quale Passione va svolgendosi sulla terra!


Basta aprire gli occhi della fede per vedere che davvero attorno a Ges si rinnovano tutte le scene di
Gerusalemme: l'ingratitudine che lo dimentica, l'odio che lo calpesta, la superbia che lo abbatte, la
crudelt che lo tormenta, l'empiet che lo atterra, l'iniquit che lo crocifigge. Povero Ges! Come
posso soccorrerti, difenderti, aiutarti? Che avresti fatto nell'Orto e sulla via del Calvario?
O Signore, mi getto ai tuoi piedi, piccolo cireneo: voglio soffrire con Te e per Te, unendomi a porta-
re la tua Croce sulla quale pesano pure i miei peccati; voglio gettarmi sul tuo passaggio col drappo
pietoso della Veronica per asciugare il tuo Volto divino; voglio distenderne un altro, purissimo e
fragrante di amore, sulla tua adorabile persona, quando ti spoglieranno indegnamente. q. 63: 4 aprile

577 - La festa del dolore infinito


Perch non premettere una novena di preghiere speciali, ispirate al Mistero, anche alla celebrazione
della morte di Ges? la festa spiccatamente triste, la festa del dolore infinito, la festa del Sangue
Adorabile. Venite, adoremus! Accostiamoci a Ges, avviciniamoci alla sua Croce, prostriamoci ai
suoi piedi, nella polvere della nostra fralezza, umiliati, pentiti, confusi; poi solleviamo lo sguardo
fino a Ges, contempliamo la sua divina bellezza offuscata dagli orrori della morte che si avanza a
colpirlo: ascoltiamo le sue ultime parole, raccogliamo i suoi estremi sospiri, avviciniamo calici do-
rati alle mille ferite aperte che grondano Sangue. Venite, adoremus! In nome, per virt, per i meriti
di quel Sangue Divino chiediamo al Padre piet, perdono, misericordia, grazia e salute per le nostre
anime e per tutto il mondo [... ]. O Padre Santo, ristora le nostre anime sciupate dall'aria insidiosa
che le percuote; ridonaci, o Signore, la comprensione della nostra dignit, riportaci per il Sangue di
Ges alla primitiva bellezza, alla primitiva nobilt, alla primitiva santit [...]. O Padre Santo, quan-
do le prime stille della Circoncisione intonano l'inno della Redenzione, Tu hai rivolto il tuo sguardo
pietoso sul mondo e l'hai reso degno di misericordia.
Per quel Sangue Adorabile, primizia della Passione infinita, perdona, o Signore, a me e a tutto il
mondo le nostre grandi iniquit. Perdonaci, o Signore, perch dalla Croce, mentre il Sangue di Ges
esce a fiotti, quasi inno trionfale e inesauribile misura della Redenzione, la Vittima augusta ripete:
Pater, dimitte illis, quia nesciunt quid faciunt.
Vergine santissima, Madre Addolorata, Regina dei Martiri trafitta da acutissime spade nel rito seve-
ro e simbolico della Circoncisione; angosciata fino allo spasimo sotto la Croce di Ges, per il San-
gue Adorabile del tuo Benedetto Figliuolo, rendimi degna del suo perdono, della sua grazia, del suo
amore; stringimi alla sua Croce, inebriami della sua Passione, imprimendo nella mia anima i suoi
patimenti, comunicandomi i suoi desideri, stabilendomi nella sua adorabile volont. q. 63: 6 aprile

578 - L'agonia nell'Orto degli Ulivi


Venite, adoremus! Il Volto di Ges ricoperto di Sangue: i piedi, le braccia, il petto, tutta la divina
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persona va rivestendosi di un rosso ammanto da cui i pallidi raggi della luna riflettono sinistri ba-
gliori. Venite, adoremus! Il Sangue di Ges il prezzo della Redenzione, il pegno della gloria, ma
un giorno sar ancora il segno della condanna. Guai a chi non riconoscer in vita il valore del San-
gue di Ges, se non sappiamo comprendere, compatire, adorare, valutare il suo infinito dolore!
La terra incosciente, le erbe e i fiori bevono il Sangue di Ges!
Quante volte si rinnova questo desolante spettacolo! Il Sacrificio della S. Messa non trova sotto di
s che la fredda pietra insensibile dell'Altare! Gli altari vivi sono assenti, sono lontani, troppo lonta-
ni per divenire i calici pietosi e amorosi del Sangue di Ges [...]. Vedo l'Angelo Divino che si acco-
sta a confortare Ges, offrendogli un calice, dove il cumulo dei peccati di ogni anima, dove il
cumulo di tutte le mie colpe. O Signore Ges, mi accosto anch'io alla tua agonia, ma vengo con il
Calice del tuo Sangue Divino e te lo offro come adorazione, espiazione, impetrazione per me e per
il mondo. Salvaci, o Ges; perdonaci, o Ges, per il tuo Sangue prezioso.
L'Agonia di Ges ci ha meritato la vita eterna. Dall'alto della Croce le labbra sanguinanti del Mae-
stro dichiarano al ladro pentito: Hodie mecum eris in Paradiso.
O Padre Santo, donami, per la potenza del Sangue di Ges, per la sua Agonia nell'Orto, per la sua
Passione infinita, per la sua tristezza, per il tedio, la paura, per la smisurata sua angoscia della Croce,
donami il Paradiso. O Vergine Addolorata, Santissima Madre di Ges, Regina dei martiri, che hai
sentito e gustato nel tuo Cuore l'infinita amarezza dell'Agonia di Ges; che sotto la Croce hai soste-
nuto per me e per il mondo lo strazio della immolazione di Ges, rendimi degna del suo Sangue Di-
vino, rendimi degna del perdono del Padre, della vita di grazia, della vita di gloria. q. 63: 7 aprile

579 - Mi avvicino a Ges flagellato


Esco dall'Orto degli Ulivi perseguire Ges nella sua via dolorosa, ma prima voglio raccogliere tutto
il Sangue che vi ha sparso per me. Quel Sangue mi dice tutto il suo dolore e tutto il suo amore per
me. Nell'Orto non ci sono flagelli, n verghe, n chiodi, n spine, n lancia eppure il Sangue usci-
to da tutto il Corpo adorabile con estrema evidenza.
S, perch c'erano tutti i miei peccati trasformati in crudeli strumenti di Passione.
Se gli Apostoli avessero potuto vedere Ges, bagnato del suo Sangue, grondante Sangue!
Manc loro la preghiera e la vigilanza. La vigilanza e la preghiera ci rendono partecipi dei Misteri
divini. Mi avvicino a Ges flagellato. La contemplazione della flagellazione mi richiama tutte le no-
stre responsabilit umane e mi d un senso di spavento.
Si pu contemplare Ges flagellato senza sentirne compassione, senza soccorrerlo, senza avvicinar-
si a Lui come la pietosa Veronica per asciugargli il Volto bagnato di lagrime e di Sangue, senza rac-
cogliere pietosamente, devotamente quel Sangue Adorabile, senza porgere il balsamo della piet e
quello dell'amore riconoscente sugli strazi di quella povera carne lacerata? [...].
Ogni fibra di Ges diventa una sorgente viva, da cui zampillano le acque salienti alla vita eterna.
Ogni fibra una polla inesauribile di Sangue, e il Sangue cola lungo le membra divine, asperge i
soldati, bagna il terreno e ancora asperge e bagna e lava e feconda e santifica l'anima mia. La flagel-
lazione di Ges ancor viva nel mondo, si perenna nel suo Corpo Mistico, mentre altre orde satani-
che, inferocite come quelle della Giudea, flagellano la Chiesa nella sua istituzione, nella sua dottri-
na, ne' suoi dogmi, ne' suoi misteri. O Signore, per il tuo Sangue, o Padre Santo, per il Sangue di
Ges, perdona, perdonaci! [...]. O Padre Santo, per il Sangue della flagellazione di Ges, perdona le
mie colpe, riordina i miei sensi, acuisci la mia fede, perfeziona la mia speranza, infervora la carit,
dammi la vita nuova che Ges, dall'albero della Croce ha promesso all'umanit donandole sua Ma-
dre. Madre Santissima, trapassata da nuova spada che Ti associ intimamente alla Passione di Cri-
sto, concedimi la grazia dell'umilt, della purezza, della devozione intima e profonda onde possa
rendermi degna del Sangue di Ges. q. 63: 8 aprile.

580 - La corona di spine l'ha voluta Lui


Prostrata a terra, nella cognizione delle mie colpe, ma con lo sguardo rivolto a Ges, che le espia
per me, assisto alla Coronazione di spine. O Volto Adorabile di Ges, voglio contemplarti ancora
una volta nei lineamenti della tua bellezza e regalit divina. un Volto di Re! il Volto di Dio!
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il Volto del mio Dio, da cui traluce la infinita maest, la infinita bont, la infinita misericordia.
Occhi adorabili del mio Ges, fulgenti come il sole, bocca divina, tremante di amore, fronte augusta,
donde raggiano splendori celesti, non apparirete mai pi su questa terra!
Tra poco quel Volto Santissimo sar ricoperto di lagrime, di sputi, di Sangue. Venite, adoremus!
troppo bello il Volto di Ges e ai peccatori mette spavento. Nascondiamo il Volto divino!
l'accento dell'empio! il grido delle passioni! il nostro grido quando l'occhio dell'anima, scon-
volta dalla Passione, non pu sostenere lo sguardo di Ges, quando non vuole rispondere ai suoi in-
viti e sentire le sue parole di richiamo e di amore. La Coronazione di spine ha raggiunto il massimo
della crudelt umana e lo ha raggiunto sul Corpo adorabile di Ges. il programma del peccato.
Ma Ges incoronato: Egli appare veramente Re.
La corona di spine l'ha scelta, preparata, voluta Lui; ha voluto trionfare sul nostro orgoglio, vincerlo
con gli elementi pi vili, pi spregevoli, pi ripugnanti alla nostra ragione.
Se la corona fosse stata d'oro e di gemme, non sarebbe stata cos significativa e preziosa come quel-
la di spine. Ci che vi di pi aspro nella natura, diventa sul Capo del mio Ges ornamento divino.
Ogni spina scava una sorgente, e la bella fronte di Ges solcata da rivi profondi, rivi di Sangue
Divino che ricoprono gli occhi, gli rigano il volto, la bocca, tutto il Corpo Santissimo.
Come sei bello, mio Re! [...]. O Padre delle misericordie, abbi di noi piet, per il martirio sofferto
da Ges nella sua coronazione di spine, martirio che trova un misterioso riscontro nell'abbandono
sulla Croce; per il Sangue versato dal suo Capo adorabile e per l'angoscia onde fu oppresso il suo
spirito, perdona le nostre ingratitudini infinite, l'orgoglio che si eleva contro di Te, la superbia che ci
oscura la mente, il rispetto umano che c'intorbida il pensiero, l'inerzia che ci abbatte, la tiepidezza
che ci rende vili. Ges ha scontato per noi! Perdonaci, o Padre, per il Sangue di Ges!
Madre Santissima, intercedi per noi! La Passione di Ges incalza, le onde dei nostri peccati lo per-
cuotono spaventosamente: noi pieghiamo sotto il peso delle responsabilit innumerevoli.
Salvaci, o Madre, per il Sangue di Ges! q. 63: 9 aprile

581 - O Ges, voglio camminare al tuo fianco


Io mi struggo pensando alla Passione: non so vivere senza la sua visione, mi sento morire contem-
plandola. Fortunati i Santi che si potevano raccogliere nella solitudine, nel silenzio delle spelonche,
per ascoltare i gemiti del Divino Paziente, per seguirlo nel cammino doloroso, per addolcire il suo
cammino mistico, giacch la Croce e il Calvario grondano Sangue ancora [...].
O Ges, voglio camminare al tuo fianco. La mia anima indegna, ma le tue orme la renderanno ac-
cettevole; infima, ma le tue orme la purificheranno; meschina, ma il contatto con le tue orme la
impreziosiranno; fragile, ma le tue orme la fortificheranno; ignorante, ma le tue orme le comuni-
cheranno la tua sapienza celeste. O Signore, Tu avanzi e segni di Sangue ogni passo.
Chi mette il piede su quel Sangue dovrebbe scuotersi, temere, morire, rivivere, amare.
Il Suo Sangue cola dalle mille ferite della flagellazione, dalle trafitture delle spine.
Tu lo senti scorrere sulle tue membra tremanti, togliendo grado, grado, alla tua vita la bellezza, la
forza, il vigore, la resistenza. O Misteri della Passione! Sorreggetelo, confortatelo!
Egli non ci vede pi; gli occhi hanno grumi di Sangue, le braccia cadono inerti: il Cuore non regge
pi e Ges piega sotto la croce pi e pi volte; ad ogni caduta si riaprono tutte le lacerazioni e il
Sangue sgorga a rivi anche dalla bocca. O Angeli della Passione, sostenete il mio Ges! O Sacerdoti
del Dio vivente, accorrete sulla nuova via! O piccole anime verginali, sorgete a mille, prostratevi
lungo il cammino di Ges, adorate il Maestro, adorate la Croce, raccogliete il Sangue Divino.
O piccole anime, invitate al Banchetto della Passione, venite con i calici d'oro della fede; venite con
i calici gemmati della speranza; venite con i calici divini dell'amore a raccogliere il Sangue di Ges
[...]. O Padre Santo, per la Passione di Ges, per il suo Sangue Divino sparso lungo il Calvario per
nostro amore, abbi di noi piet. Le nostre cadute, le nostre colpe, le nostre infinite manchevolezze
sono state riparate da quel Sangue prezioso; sono state scontate dai patimenti e dalle umiliazioni di
Ges. Perdonaci, o Padre, in nome di Ges che sale il Calvario curvo sotto il peso della Croce, in
ossequio alla tua giustizia, in compenso della tua misericordia.
Ges ci ha redenti e ci ha ricomprati; ha ottenuto il perdono e la grazia, cadendo e ricadendo sulla
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via del Calvario, ha ottenuto la nostra riabilitazione.


O Padre Santo, per il Sangue di Ges, perdonaci; per il Sangue di Ges, ritempraci nella tua carit e
nella tua santit. Madre Santissima, Divina Madre angosciata per me nell'incontro con Ges sulla
via del Calvario, infinitamente angosciata sotto la croce per gli strazi di Ges, abbi piet di me!
Siamo il prezzo del Sangue di Ges, siamo l'oggetto del suo Sitio. Rendici, o Madre, degni di tal
prezzo; rendici, o Madre, degni di comprendere e di rispondere al Sitio divino. q. 63: l0 aprile

582 - Quanto costata la nostra Redenzione!


Quanto costata a Ges la nostra Redenzione! Il Mistero dei suoi dolori ci manifesta il Mistero del
suo amore, e il Mistero del Sangue ci ricorda il Mistero della nostra redenzione.
Ma chi pu dire tutto il Mistero del Calvario? giunto il momento in cui la Vittima augusta si di-
stende sull'Altare della Croce, nella spogliazione di ogni cosa, come rimasto spoglio di ogni bene
l'uomo allorch si ribell al suo Dio. In quel meriggio fulgente la luce parve raccogliersi attorno al
grande Sacerdote che immolava se stesso nella forma pi alta e straziante.
Quando il Corpo Santissimo di Ges si stese sulla Croce e il Figlio di Dio offerse ai carnefici le
mani e i piedi perch fossero immobilizzati sull'altare della volont di Dio, allora si apersero le sor-
genti divine, che non cessarono di riversare nel mondo l'onda della grazia [...].
Grande Mistero la Crocifissione del Figlio di Dio! Per culla una stalla, per letto di morte una croce,
elevata sulla vetta del monte! E su questa croce consuma il martirio pi straziante e inaudito.
- Guarda - dice Ges - potevo amarti di pi, potevo soffrire di pi, potevo offrire di pi? -
Accanto alla Croce di Ges bisogna morire. Morire a tutto per vivere per Ges, per vivere di Ges,
del suo amore, del suo dolore, della sua vita, della sua santit, della sua immolazione, della sua Pas-
sione. L'anima va errando come smarrita nel pelago dei dolori di Ges: le idee sfuggono; non vi so-
no parole n immagini che ridicano quanto sofferse per me, quanto oper, quanto generosamente
diede se stesso per mio amore.
A' pi della Croce si svolge un mondo misterioso, il mondo dei redenti, il mondo dei santi, creato,
costruito sull'annientamento di Ges, fecondato dal suo Sangue Prezioso. O effusioni inesauribili,
sgorgate dalle cinque piaghe di Ges! O rivi di Sangue, zampillanti dall'albero della Croce e scor-
renti senza posa per le vie del mondo! Voi non avete letto, non avete sponde, non avete riposo.
Dal giorno in cui le membra di Ges furono squarciate dai chiodi, da quel giorno il Sangue divino
inizi la sua corsa misteriosa verso le anime e batte alla porta dei cuori e chiede di essere accolto,
adorato, glorificato. Beata l'anima che intuisce la voce del Sangue di Ges, che risponde a quella
voce, che la fa regnare sovrana su tutte le altre. Beata l'anima che legge nel Sangue di Ges gli
splendori di Dio, la Potenza, la Sapienza, la Bont del Signore!
Beata l'anima che si abbandona all'onda misteriosa: raggiunger certamente il porto di salute.
O Padre Santo, per le adorabili, santissime piaghe di Ges, risana le piaghe della mia povera anima.
Per il Sangue che sgorga a fiotti dalle sue mani e dai suoi piedi, ridonami, o Signore, la pienezza
della vita di grazia, la perfezione della vita di gloria. Madre Santissima, immobile, ai pi della Cro-
ce, impietrita da un dolore senza confini, ottienimi da Ges una redenzione copiosa; donami il suo
Sangue con crescente misura, perch, consumando tutta la scoria della mia guasta natura, possa
rendermi degna del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, degna del loro amplesso di misericordia,
ripetendo con Ges, al tramonto della mia vita: consummatum est! q. 63: 11 aprile

583 - O suprema effusione del Sangue!


O suprema effusione del Sangue di Ges, sgorgata dal suo Cuore ferito, come risplendi sul suo fian-
co aperto, sul suo Corpo livido, ormai preda della morte!
O Sangue Adorabile del mio Redentore, ultima espressione divina della sua Sacra Umanit, scendi e
ristora, scendi e vivifica, scendi e santifica le anime nostre! Chi ti raccolse sul Calvario, o Sangue
Prezioso? La Vergine Madre, il figlio generato da quel Sangue, la Maddalena rinata in quel Sangue?
O trafittura misteriosa del Costato del mio Ges, che segni la via delle misericordie, che introduci al
centro della vita del mio Ges, al centro dell'amore, al centro della grazia, al centro della santit,
permetti che la piccola anima si avvicini a contemplarti.
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O rifugio dei peccatori, o nostro rifugio, o talamo divino, o banchetto celeste, o lato rifulgente delle
dovizie del Figlio di Dio, concedimi un piccolo posto perch io vi rimanga nella vita e nella morte,
raccogliendo le stille che sgorgano, imporporandomi del loro splendore, nutrendomi della loro divi-
na sostanza, arricchendomi del loro valore. O Sangue ed acqua usciti dal lato di Ges, voi significa-
te, voi formate col suo spirito le tre divine meraviglie che brillano nella Passione, simbolo delle
operazioni di misericordia, di potenza e di amore. Venite, adoremus!
Portiamo i calici pi puri, i calici pi preziosi, i calici pi ampi per raccogliere ed offrire il Sangue
del Costato di Ges. Portiamo in quel Costato la nostra mente, il cuore, lo spirito; dilatiamo in esso
la fede, la speranza, la carit; adoriamo, ringraziamo, imploriamo, sopra tutto ripariamo.
Fummo noi a trafiggere Ges, e ancora lo trafiggiamo; fummo noi a ferirlo nel Cuore, e ancora vi
immergiamo lo strale dei nostri peccati; fummo noi a lacerare quel Cuore, e ancora rinnoviamo le
lacerazioni pi strazianti. Come possiamo pretendere di riparare? Come ripareremo, o dolcissimo
Ges? Tu ci inviti ad attingere dal tuo Sangue il perdono e la vita, la giustizia e l'amore, la grazia e
la santit. O Sangue di Ges, Tu ci sei rimasto nei secoli perenne trofeo di vittoria; con te vinceremo
le nostre passioni, per te santificheremo la vita. Il grido appassionato di Ges:
- Salvami dai cani che lambiscono il mio Sangue. Salvami dai lupi che rubano il mio Sangue. Sal-
vami dai vermi che succhiano il mio Sangue. Salvami dalle acque limacciose che avvolgono il mio
Sangue. Salvami dalle fiamme divoratrici che tentano distruggere il mio Sangue! -
O Padre Santo, per il Sangue di Ges, per l'ultimo suo Sangue scaturito dalla piaga del Costato, abbi
di noi piet. Perdonaci, o Padre. Salvaci, o Padre, ridonaci la tua misericordia per il Sangue di Ges.
O Padre Santo, mentre le ultime stille di quel Sangue segnavano la fine della sua vita mortale, il suo
spirito rassegnava nelle tue mani il cumulo immenso dei benefici, dei meriti, della virt, della sua
Passione divina! O Signore, applica alle nostre anime i frutti della morte, del Sangue di Ges. Ver-
gine Santissima, Regina dei dolori, riempi il nostro spirito dei tesori della Passione di Ges, fa che
apparteniamo alla schiera dei redenti, dei nuovi figli rigenerati nel Sangue e nell'amore. q. 63 : 12 aprile

584 - O Sacrum Convivium!


O Sacrum Convivium! O Corpo divino di Ges, grondante Sangue! O Sangue di Ges, imbalsamato
dalle fragranze delle sue membra divine! Venite, adoremus! Il banchetto in una sala festosa, fra le
mura della citt regale, ai pi del Calvario, ai bordi verdi del Getsemani.
- Venite, mangiate - dice Ges. - Venite, bevete. Quando sarete sazi, se avrete compreso la virt del
mio Corpo, la virt del mio Sangue, uscirete dalla citt in festa, mi seguirete al Getsemani per sali-
re al Calvario e morire sulla Croce per me. -
Questo il linguaggio del Mistero, la via del Mistero, la vita del Mistero.
Il Corpo e il Sangue di Ges guidano al monte della Crocifissione, perch solo di lass si possono
contemplare e conquistare gli orizzonti della Redenzione. O Sacrum Convivium!
Celebrate, o Spiriti Celesti, il Convito del Signore! Le sue Carni sono divine! Il suo Sangue divino!
Il Cuore dell'Uomo-Dio ci d la vita di Dio. Il Sangue del Figlio di Dio ci d la gloria di Dio.
La Carne il cibo divino. Il Sangue a bevanda divina. Nel Sacramento il Sacrificio. Nel Sacra-
mento il Mistero. Nel Mistero, nel Sacrificio, nel Sacramento, la Redenzione.
Venite, adoremus! q. 63: 13 aprile

585 - Avnzati, o Croce! Avanzano i vessilli.


La Croce austera, bagnata di Sangue: la Croce misteriosa, entrata nel compimento dei disegni divini,
divenuta oggetto di privilegio, prezioso, santo, adorabile perch sostenne, pur nella fredda inco-
scienza del privilegio, il Creatore dell'Universo.
Avnzati, o Croce del mio Ges, entra nel mondo messaggera della Redenzione copiosa: entra e
splendi baciata dai fulgori del Cielo che Tu hai riaperto, per i meriti di Ges, apportatrice della vita
che si consumata in te, operatrice di prodigi per il tuo contatto col Martire Divino.
O Croce Santa, io Ti adoro! O Croce santa, io Ti benedico! O Croce Santa, io invoco la tua virt, mi
prostro ai tuoi piedi, mi stringo a te, conducimi a Ges, donami Ges come lo abbracciasti tu, stra-
ziato, abbandonato, sanguinante! Ridonami Ges, o Croce adorabile! Ridonami il suo Sangue! Ri-
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donami la sua vita, il suo dolore, il suo amore! O piaghe santissime di Ges, profonde come gli
abissi, ampie come gli spazi, alte come i Cieli, accogliete l'anima mia per sanarla, per santificarla,
per unirla a Ges, accogliete tutte le anime, stringete a Ges tutti i cuori.
Voi potete racchiudere nei vostri calici mistici tutto il mondo, mille mondi e potete sanarli tutti, e
renderli degni del Re divino, che volle conquistarli a prezzo di Sangue. Il mio Re ha toccato tutte le
spiagge, si ancorato a tutti i porti, ha percorso tutto il mondo col suo grido di misericordia, pro-
fondendo le dovizie della sua Redenzione copiosa. Aderiamo all'invito di Ges, prostriamoci nella
polvere del Calvario intrisa di Sangue, cerchiamo di raccogliere quel Sangue mistico a terra, nu-
triamoci di quel cibo divino. Il Mistero del venerd santo mi avvolge, mi penetra, mi conquide. L'ul-
tima parola di Ges segna il primo passo del mio nuovo programma di rinascita.
Lo Spirito di Ges ritorna al Padre attraverso una dedizione volontaria, consumata nella forma pi
alta, e il mio povero spirito deve ritornare a Ges attraverso la mia volont, consumata nel suo San-
gue Adorabile. Il Calvario cupo, Ges giace nel sepolcro, la marea dei carnefici si dissipata; sul
cocuzzolo del monte, tenebra e silenzio, spavento e desolazione.
Ritorna, piccola anima, sui passi di Ges, rif il suo cammino doloroso per raccogliere il suo San-
gue Adorabile, per riparare, per amare, per contemplare. O Padre santo, glorifica il Sangue di Ges.
O Sacerdoti del Dio vivente, studiate, predicate, applicate alle anime il Sangue di Ges.
O anime pie, adorate, invocate, bevete, glorificate il Sangue di Ges. O peccatori, invocate, bevete,
glorificate il Sangue di Ges. Madre Addolorata, Madre Desolata, portaci alla Croce di Ges, im-
mergi le nostre anime nelle sue piaghe, dissetaci col suo Sangue Prezioso. q. 63 . 14 aprile

586 - Risorgi, o mio Sepolto!


Risorgi, o mio Sepolto! Risorgi e trionfa sul mondo, sulle anime, sulla mia anima!
Essa imbalsamata dal tuo Sangue, e la sete la divora ancora. L'ha raccolto dalle zolle dell'Orto de-
gli Ulivi, ai pi della Colonna, lungo il Calvario, ai pi della Croce, e ha sete ancora.
Forse la luce radiosa della Resurrezione raddoppier questa sete; s, perch, quanto maggiormente si
estender in me il dominio della verit e lo splendore del Mistero, tanto pi esteso, profondo, inten-
so dovr essere l'alimento divino del tuo Sangue Prezioso. I Misteri della tua Passione, o Ges, sa-
ranno glorificati in noi dalle operazioni del tuo Sangue Divino.
Operi dunque in me secondo i tuoi disegni di misericordia, secondo la tua Sapienza Celeste [...].
Non so quale operazione vorr compiere in me la Passione mistica di Ges: sento che mi consuma
realmente e nella dedizione cosciente per il trionfo del Sangue di Ges c' tutta la certezza di corri-
spondere a un invito misterioso, segreto, irresistibile, indeclinabile.
Faccia il Signore che si compiano le nuove manifestazioni di misericordia. q. 63 : 15 aprile

587 - Ecco i frutti della Redenzione


La Resurrezione avvolge di splendore la Passione pi consumata e avvolge pure di fulgori celesti la
Passione mistica che va svolgendosi in seno alla Chiesa. Contemplare ci che Ges ha patito lungo
la via dolorosa, seguire le sue vestigia di sangue, assaporare il succo amaro della croce per corrobo-
rare l'anima e renderla pronta e preparata alla immolazione; offrirsi in redenzione dei fratelli che pur
salgono il Calvario senza la luce e senza la grazia: ecco i frutti della Redenzione.
O Ges, il tuo trionfo la grande speme dei nostri cuori anelanti all'unione con Te.
La Resurrezione rifulge in noi con la pienezza dei gaudi celesti, ma ci spinge a cercarti ancora sulla
via interminabile del tuo Calvario mistico, sulla via amara del mondo incredulo. O Signore, io Ti
vedo in mezzo a noi vincitore glorioso, Re e Dominatore delle nazioni e dei popoli. La tua Passione
finita, completa, manca la nostra cooperazione. Noi dobbiamo riprendere la tua Croce, rivivere
la tua Passione. Dobbiamo glorificare il tuo Sangue. Ma prima dobbiamo comprenderlo, dobbiamo
immolarci per lasciarlo rivivere in noi.
- Chi mi ridoner una goccia del mio Sangue glorificato? Beata l'anima che intende questi Misteri!
Il Sacerdote pi santo sar quello che dar maggiore gloria al mio Sangue, operando, per i suoi
meriti e con la sua virt, la redenzione di molti. - q. 64: 16 aprile
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588 - O mani piagate, rifulgete di luce!


O tomba cupa e triste del mio Ges, trasformata in sorgente di luce divina, di gaudio e di pace!
Sono le mani traforate di Ges che hanno composto quella luce e che la produrranno ineffabilmente
a conforto della nostra fede fino alla fine dei secoli, fin quando tutte le anime elette saranno assurte
alla pienezza della luce di Dio. il Sangue di Ges che irradia la luce divina, che la diffonde nelle
anime e la fa fruttificare in aumento di fede e di grazia, in aumento di virt e di amore.
Il Sangue di Ges mi introdurr nella luce della Resurrezione, se ora costituir la linfa della mia vita
spirituale. O mani piagate di Ges, rifulgete di luce e di Sangue!
O piedi straziati di Ges, risplendete di potenza e di gloria! O Costato sanguinante di Ges, schiudi
al mondo i torrenti del Sangue Divino in redenzione di tutte le anime. q. 64 : 17 aprile

589 - Il Calvario vivo e attivo nella Chiesa


Le piaghe di Ges rifulgono ora di splendori divini sul suo Corpo glorioso, ma non arrestano un
istante il gettito mistico del suo Sangue Divino.
Il Sangue di Ges, effuso, offerto, applicato alle anime in ogni sacrificio, ripete continuamente le
parole di Ges sulla Croce. Ascoltiamole, meditiamole, gustiamole nella luce della Resurrezione.
Il Calvario vivo e attivo nella Chiesa: vivo e attivo per la carit infinita di Ges che ha voluto
perpetuarlo; vivo e attivo per il Corpo Mistico che patisce, che langue, che si immola; ancor pi vi-
vo e attivo per quella parte del Corpo Mistico che rappresenta il mondo lontano, troppo lontano dal-
la comprensione della Croce e della Resurrezione.
Il Sangue di Ges scorre nel mondo: passa accanto alle anime, ruscello d'oro purissimo, senza sco-
rie, eppure le anime lo lasciano scorrere e stendono le mani sul fango. Perch, o Signore, resta cos
incompresa, cos infruttuosa la tua Passione? [...]. g. 64 : 18 aprile

590 - Sangue e operazioni dello Spirito Santo


Il Sitio di Ges era la pi alta significazione della gloria che voleva dare al Padre, ma era altres si-
gnificazione della santit che voleva comunicare alle anime con la sua grazia.
La comunicazione di Ges con le anime viene compiuta per mezzo del suo Sangue Prezioso, me-
diante le operazioni dello Spirito Santo. Il Sangue di Ges , si pu dire, il tesoro che lo Spirito
Santo applica all'anima: il modo con cui lo fa fruttificare, l'estensione, l'efficacia, tutto questo un
segreto divino. il grande segreto della santit.
L'Apostolo si gloriava di essere sepolto in Cristo: la mia piccola anima sente di essere sepolta nel
Sangue di Cristo e sente, in una forma straordinaria e comprensiva, la sete del Sitio.
O Padre Santo, manifesta al mondo i tesori del Sangue di Ges.
O Padre Santo, affretta nella tua misericordia il trionfo del Sangue di Ges.
O Padre Santo, applica a tutte le anime i meriti, i frutti del Sangue di Ges. q. 64 : 19 aprile

591 - Questo Mistero la sorgente delle misericordie


La Resurrezione come il giorno smagliante che illumina ci che non appariva allo sguardo nella
notte oscura della Passione [...]. La piccola anima, conquistata dal Sangue di Ges, non deve arre-
starsi un istante dal contemplare questo Mistero, corrente segreta che avviva il mondo della Reden-
zione, che lo stabilisce nell'equilibrio della giustizia, gli mantiene la vita e gliela feconda.
Il Sangue di Ges, creazione dello Spirito Santo, prezzo mirabile con cui Ges ci ricompr dalla
schiavit, elemento vitale con cui viene iniziata, accresciuta, coronata la nostra formazione spiritua-
le, il centro propulsore della Redenzione.
Questo Mistero augusto non significa soltanto una devozione particolare, ma la sorgente obbligata
da cui partono le misericordie della Redenzione e a cui giungono le opere delle generazioni redente
per essere purificate, impreziosite, rese degne del Padre. q. 64 : 21 aprile

592 - Il Sangue la sintesi mirabile della Redenzione


Il Sangue di Ges nella gloria della Croce, nella potenza del Sacrificio, nella efficacia del Sacra-
mento. Cantate, o Angeli di Dio, queste meraviglie della Redenzione. S, il culto del Prezioso San-
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gue gi in vigore nella Chiesa, ma il Mistero augusto, il nuovo ed eterno testamento di salute, di
santificazione, di glorificazione per tutti, come il filone d'oro ancora sepolto nelle viscere della
terra. Bisogna scoprirlo, invitare le anime a contemplarlo, insegnare ad attingervi largamente, a tra-
sformare il tesoro divino in elemento di vita spirituale, di bellezza, di ricchezza, di ornamento, di
decoro. Il Sangue del Figlio di Dio donato e ridonato perpetuamente a noi nella Passione mistica,
nel Mistero della immolazione Eucaristica, la sintesi mirabile della Redenzione.
Quando questo Mistero sar oggetto di studio profondo e amoroso, appariranno orizzonti nuovi, ve-
rit ineffabili, meraviglie sorprendenti di grazia, la grazia stessa nella sua vita pi intensa, nelle sue
manifestazioni pi sensibili. Allora sorgeranno Altari e templi dedicati esclusivamente al culto del
Prezioso Sangue, sorgeranno falangi di devoti, falangi di Santi a glorificazione del Mistero adorabi-
le. Venga presto il trionfo del Sangue di Ges.
Glorifica, o Padre Santo, il tuo Cristo; magnificate, o nazioni, il suo Sangue Divino. q. 64 : 23 aprile

593 - Il culto al Sangue segner uno sviluppo prodigioso


Il Mistero del Sangue di Ges la forza della Chiesa, la vita delle anime, l'atmosfera celeste che
non si raggiunge se non dopo il sacrificio assoluto di ogni cosa.
- Il culto reso al Prezioso Sangue segner nella Chiesa una ascensione speciale, uno sviluppo pro-
digioso. Ci che conquista del Sangue di Ges, conquista eterna. Non temere. Riferirai tutto e
obbedirai in tutto. - q. 64 - 25 aprile

594 - I Sacerdoti hanno nelle mani la salute del mondo


O Padre Santo, glorifica il Sangue di Ges.
O Padre Santo, donaci l'intelligenza per intuire le grandezze del Mistero del Sangue di Ges.
O Padre Santo, rendici degni del Sangue di Ges, insegnaci a corrispondere al Sangue di Ges.
I Sacerdoti che avranno zelo per il culto del Sangue di Ges acquisteranno il lume divino per pene-
trare nelle anime, una unzione speciale per attrarle al banchetto Eucaristico, una virt irresistibile
per dilatare il regno di Dio. Non c' mezzo pi rapido per dilatare il regno di Dio nelle anime, sulla
terra: non c' forza pi efficace, virt pi fattiva del Sangue di Ges. I Sacerdoti hanno nelle loro
mani la salute di tutto il mondo: basta che tengano quelle mani accanto alle piaghe di Ges e river-
sino con fede e amore l'onda inesauribile sulle anime loro affidate. q. 64 : 26 aprile

595 - Glorificate il Sangue di Ges.


Glorifica, o Padre, il Sangue di Ges. Glorifica, o Figlio, il Sangue della tua Sacra Umanit. Glori-
fica, o Spirito Santo, il Sangue di Cristo. Glorifica, o Vergine, il Sangue del tuo Figlio. Glorificate, o
Angeli, il Sangue del Verbo Incarnato. Glorificate, o Spiriti Beati, il Sangue del vostro Redentore.
Glorificate, o Sacerdoti, il Sangue del vostro Maestro, il Sangue del Sommo Sacerdote.
Glorificate, o anime pie, o anime verginali, il Sangue di Ges, nella ferma speranza di essere com-
presi tra i molti per i quali fu versato quel Sangue. Glorificate, o peccatori, il Sangue di Ges, rifu-
giandovi nella schiera dei beneficati dalla Redenzione Divina.
Il Sangue di Ges nella Chiesa come un sole velato da nubi. Quando il fuoco della carit e il vento
della persecuzione avr dissipato quelle nubi, allora il sole apparir in tutto il suo splendore.
L'importante, per l'anima, di concorrere a disperdere le nubi tenebrose, sia con il martirio del San-
gue, sia col martirio del cuore. Ognuno entri nella sua sfera di azione con umilt e fiducia, abban-
donandosi alla forza che si sprigiona dalla Eucaristia. Tocca ai Sacerdoti gustare, studiare, glorifica-
re il Mistero divino, applicandone abbondantemente i frutti alle anime. A noi, piccole anime, tocca
aderire al bacio dell'onda misteriosa, per seguirla nelle viscere segrete della terra, negli abissi in-
comprensibili dove si stabiliscono i rapporti della Giustizia e della Misericordia. q. 64 : 27 aprile

596 - La parola della Croce


Leggo in S. Paolo che la parola della Croce la virt di Dio: ma quella parola giunge all'anima dal
Calice mistico, dal Sacrificio incruento dell'Altare, dalla intimit con Ges per mezzo della S. Co-
munione. La parola della Croce richiamo alla compunzione, all'umilt, all'annientamento.
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Il Crocifisso riflette in me la Passione infinita di Ges, la sua morte straziante, causata dai miei pec-
cati. Come non piangere al suono di questa voce di giustizia?
La parola della Croce parola di verit, di richiamo, di invito. Ges fu crocifisso per me: crocifis-
so nelle anime, nella Chiesa.
La Redenzione alta, larga, profonda, immensa: per tutti, come a tutti estendeva Ges la sua paro-
la di verit, come per tutti vers e offerse il suo Sangue.
Ma non tutti comprendono la verit, non tutti accolgono il suo Sangue.
Il Crocifisso ritto sul vertice del mondo e attorno a Lui sono le anime che si schiudono alla vita,
quelle che vivono, quelle che muoiono. Visione impressionante! Il Sangue di Ges scende dalle sue
membra per tutti, ma il numero di quelli che lo accolgono limitato, oh! quanto limitato!
Le braccia di Ges sono aperte, invitano, accolgono, elevano le anime fino al Padre, ma chi si ab-
bandona tra le braccia sanguinanti di Ges? La croce spaventa, il Sangue impressiona, il dolore rat-
trista. Eppure la Croce trasmette la virt di Dio e per la virt di Dio l'anima si unisce a Ges e vive
con Lui sulla Croce, vive per il suo Sangue, nel Mistero. q. 64: 28 aprile

597 - La cisterna del Sangue Prezioso


Chi mi dar una goccia d'acqua della cisterna di Betlemme?, esclamava il Santo Re Davide
nell'arsura cocente che lo divorava. E un soldato fedele e generoso, vola a Betlemme e ritorna al suo
signore con l'acqua pura e fresca desiata.
Anche Ges chiede e attende l'onda chiara della sorgiva che ha posto in fondo a ciascuna anima.
Basta scavare, basta discendere nel suo Nome; l'onda apparir dalle viscere segrete, e, raccolta nel
calice del cuore si tramuter in dolore, in compunzione, in fervore, in amore, e disseter le labbra
riarse di Ges. Ma Ges accenna ad un'altra cisterna che racchiude le acque misteriose della sua
Passione divina: i tesori del suo Sangue Prezioso, affidati alla Chiesa.
Attingere da quel patrimonio inesauribile con fede, con larghezza di cuore, con umilt, con perseve-
ranza, intendendo di rispondere al Sitio di Ges. La sua sete divina non si pu ristorare che col San-
gue Divino. Egli ce lo diede perch lo bevessimo e, ricevendolo, sentissimo una brama ognor pi
crescente del Calice divino. q. 64 : 29 aprile

598 - L'acqua, il Sangue, il fuoco


I tre elementi della mia vita soprannaturale: l'acqua, il Sangue, il fuoco. L'acqua pura e limpida, fre-
sca e ristoratrice, la bella creatura di Dio che scende dal Cielo e sale e sgorga dalle viscere della
terra, che mantiene l'equilibrio della vita nell'universo e ravviva e feconda ogni vegetazione.
La piccola anima deve vivere in questo elemento puro e vitale, nella vita della grazia, misterioso
elemento che equilibra meravigliosamente la vita dello spirito. S, la mia piccola anima ha bisogno
di trovare il segreto di una vita pi ordinata, equilibrata, attiva, fattiva. L'altro elemento della mia
vita spirituale il Sangue di Ges. Come si accorda con quello dell'acqua? Il campo della fede non
come quello scientifico: i passaggi sono arditissimi nella vita spirituale, inconcepibili.
L'anima si accosta al Sacramento e il Sacramento la immerge nel Sangue di Ges. Non possibile
che un'anima giunga, da s, a riposarsi nelle arcane meraviglie se Ges non ve la porta: deve aderir-
vi pienamente perch Ges compia i suoi disegni, le operazioni, le trasformazioni gaudiose. Dalle
profondit del Sangue Divino l'anima si sente portata in quelle dell'amore. L'elemento del fuoco
predisposto da quello del Sangue. Con i piedi sulla terra, anzi nelle viscere della terra, negli abissi
dell'acqua, con le membra nel Sangue di Ges, con l'intelletto, con la pupilla, con l'anelito intimo
nel regno della luce e dell'amore, l'anima si sente pervasa di vita sovrumana. g. 64 : 30 aprile

599 - Chi meglio di Maria?


Chi, meglio di Maria, pu sapere quanto costato a Ges lo spargimento di quel Sangue, quanto
sublimi le intenzioni con cui fu offerto; come infinito il dolore e infinito l'amore con cui fu deposto
nella bilancia della misericordia; quanto ineffabilmente grande sia il desiderio di ridonarlo a noi nel-
la misura pi ampia, con i frutti pi preziosi?
E se questo Mistero divino appare nel cielo della Chiesa come il sole fulgidissimo, chi preparer le
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pupille dell'anima per accogliere la sua luce? Chi dilater le ampiezze del cuore per accogliere e so-
stenere la fiamma della infinita carit, se non la Vergine Santa che l'aurora del Sole di Giustizia, la
Madre del bell'amore? q. 64 : 1 maggio

600 - Ai pi della Croce, fra la Vergine e Giovanni


Ai pi della Croce, fra la Vergine e Giovanni, la Madre del Crocifisso e il Discepolo prediletto, fra
la Vergine-Sacerdote che immolava al Padre il Figlio Divino, e l'Apostolo amante, che continuer
nella Chiesa la mistica immolazione, secondo il comando e il desiderio del Maestro, mi metto ac-
canto alla Maddalena. Spero di non aver le sue colpe, ma certamente, sfortunatamente, mi manca il
suo amore. Essa per, rappresenta l'umanit pentita e amante, e non c' posto migliore, per l'anima
mia, colpevole e innamorata di Ges, che ai pi della sua Croce, nell'adorazione del mio Signore
Crocifisso, nell'offerta al Padre della sua oblazione divina, nell'invocazione del suo Sangue Prezioso,
nell'impetrazione dei suoi meriti, della sua virt e della sua grazia. La Vergine ritta ai pi della
Croce: non parla, non si muove: adora, contempla, unisce il suo martirio a quello della Vittima, e
quasi affissa a una Croce invisibile, consuma nel silenzio misterioso lo spasimo della sua maternit
percossa e annientata. Ges le ridona, dall'alto, a gocce, a fiotti, a grumi, il suo Sangue: la vita nuo-
va che la Madre potr comunicare mediante la grazia all'umanit redenta.
La Vergine rappresenta la Chiesa che porge ininterrottamente alle anime, nel banchetto eucaristico,
la mistica bevanda in cui tutta la virt della Redenzione. O Misteri di infinita carit! q. 64: 2 maggio

601 - Maria e la piccola anima


Le onde del Sangue di Ges giungono alla mia anima impetuose e continue: mi giungono da altezze
vertiginose, da profondit incalcolabili: giungono con la velocit del pensiero, con lo splendore del-
la luce. E l'anima, dilatata dall'impeto misterioso, inondata dai fulgori del Mistero, infiammata,
compresa della vita trascendente, sente dilatarsi, vuole dilatarsi ancor pi per aderire alle divine
espansioni. Cos, attraverso l'anima di Maria, si incalzano, sotto la Croce, le onde del dolore, alla
vista del Sangue sparso dal suo benedetto Figliuolo. E Maria era l'altare dell'Immolazione, ella stes-
sa era pure la vittima: era la croce viva su cui Ges consumava la sua vita umana, riflettendo nelle
fibre della Madre gli strazi violenti delle sue carni martoriate.
Maria stava immobile nel Mistero del suo dolore. Cos la piccola anima deve rimanere immobile ai
pi del Tabernacolo, la croce mistica del Testamento Nuovo, offrendo se stessa in unione a Ges,
perch compia ci che manca alla Passione, al coronamento della Redenzione. q. 64: 3 maggio

602 - Non ho altro desiderio che il trionfo del Mistero


Sono in viaggio per Roma, dove la misericordia di Dio mi aspetta per rendermi immacolata la stola
del Battesimo, per impinguarmi dei frutti della Redenzione, per introdurmi con pi intenso amore e
desideri pi ferventi nei Misteri del Sangue Prezioso. Non ho altro desiderio che il trionfo di questo
Mistero augusto. Non giunger a vederlo. Non importa. Le pietre basilari non vedono nulla.
Non sono nemmeno un sasso io, tanto meno una pietra da fondazione.
Ebbene, sar il granello di polvere, cementato dal Sangue di Ges. q. 64: 4 maggio

603 - La luce del Mistero, come aurora di pace


Nell'attesa della glorificazione della Beata Gerosa. Oggi ho compito le pratiche per l'acquisto del S.
Giubileo. Grazie, mio Dio, di un beneficio cos straordinario, concessomi per il privilegio altrettanto
straordinario di acquistarlo a Roma, nella citt Santa, nella terra dei Martiri, nel centro della cattoli-
cit. Il Giubileo l'applicazione dei meriti, delle virt, della Passione di Ges: l'applicazione dei te-
sori del suo Sangue Prezioso. I Santi sono il frutto del Sangue di Ges, la corona pi fulgida della
Croce del Salvatore. Il Sangue di Ges trabocca dalle sue ferite. Accorrete, attingete, bevete!
La vita soprannaturale fecondata dal Sangue di Ges. La S. Comunione l'adesione dell'anima al-
le operazioni di questo Sangue Divino: la cooperazione dell'anima ai suoi disegni mirabili: l'at-
tuazione delle divine misericordie. Il Mistero del Sangue Prezioso svelato ai piccoli, gustato da-
gli umili, compreso dai semplici, vissuto dai tribolati, corrisposto dai puri.
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La luce del Mistero si affaccia sul mondo come aurora di pace. Rivolgiamo gli sguardi al mistico
oriente che schiude la vita nuova, la vita della Redenzione di Cristo.
Chi s'adoperer per il trionfo del Sangue di Ges avr parte alla gloria del Mistero, ma prima deve
accettare la porzione del dolore, la passione intima, segreta, la passione dello spirito, quella del cuo-
re e quella del corpo. Fiat, mio Signore, fiat! q. 64 : 7 maggio

604 - La devozione al Sangue, rifiorimento di santit


Quando la Chiesa avr consolidato la devozione e il culto al Prezioso Sangue, avr nel suo seno un
rifiorimento di santit, e nella sua espansione una rapidit e una efficacia sorprendenti. q. 64 : Il maggio

605 - Operare per il Sangue di Ges


Il Mistero del Sangue Prezioso di Ges vuole delle vittime, esige delle anime pronte ad essere umi-
liate e calpestate, ma su quella umiliazione e su quell'annientamento far rifiorire, con la gloria di
Dio, la gloria delle stesse anime. Operare per il Sangue di Ges, perch sia riconosciuto e adorato,
pi che operare per le anime; mettersi a disposizione del Sangue di Ges, vuol dire entrare nei dise-
gni pi delicati della Redenzione, senza conoscerne il valore e la riuscita, ma assicurando la propria
salvezza e la propria santit. q. 64: 15 maggio

606 - Parla alle anime, al Pontefice, ai Sacerdoti


- Il tempo incalza e le anime si perdono, o non raggiungono la santit perch non invocano il mio
Sangue. Affrettati a farlo conoscere, deponi il rispetto umano, cedi all'invito, portami nei cuori;
portami dei cuori, dammi delle anime, schiudi alla Chiesa questo tesoro. -
Ma, o Signore, Tu non hai bisogno di noi per rivelare le tue misericordie.
Parla Tu alle anime, e ti crederanno: parla al Pontefice, ai Sacerdoti: chiedi, e ti ascolteranno.
Io non so n parlare, n ascoltare: rendimi degna di annientarmi per Te. q. 64: 16 maggio

607 - Non c' aridit per l'anima che vive nel Sangue
Oh! non c' aridit per l'anima che vive nel Sangue di Ges. Il Sangue di Ges, sia contemplato co-
me Mistero di misericordia, come elemento sostanziale di vita, sparso da Ges per noi, come prezzo
del riscatto, come tesoro offerto a noi per elevarci alla vita soprannaturale, per unirci a Ges e assi-
curare la vita eterna: sempre, questo Mistero infonde gaudi celesti. il fiore, il frutto della Passione
di Ges, trasformato in seme, in germe di vita divina. il pegno della Redenzione, il vincolo dell'u-
nione, la virt della consumazione in Cristo e per Cristo. q. 64: 17 maggio

608 - L'anima che si abbandona alla corrente del Sangue


Il Sangue di Ges il grande segreto della Redenzione.
Chi ha la grazia di scoprirlo, trova la via per raggiungere la vetta pi alta della santit.
Ma seguire questa via vuol dire escludere ogni interesse personale, gettarsi nell'abisso della Passio-
ne di Ges, come in un mare senza fondo, come l'anima disposta a rimanervi immersa e sommersa
secondo i disegni, i desideri, le disposizioni della Provvidenza Divina. L'anima che si abbandona al-
la corrente del Sangue di Ges non conosce altro linguaggio che quello della Croce, non vuole altre
cognizioni che quelle della Passione, non aspira ad altra unione che a quella delle piaghe vive di
Ges Crocifisso, non chiede altra grazia che quella di vedere il trionfo del Sangue di Ges in ogni
anima, sulla terra, in Cielo, per tutta l'eternit. Il trionfo del Sangue di Ges la gloria pi bella del-
la Redenzione. L'anima, grondante Sangue perch lavata dalla pioggia della Redenzione, sbocciata
in una nuova freschezza di vita sovrumana, il mistico raggio di quella gloria. q. 64 : 19 maggio

609 - La misura del dono di Cristo


Vediamola sulla Croce, nel Tabernacolo, nella S. Comunione.
Misuriamo, se possiamo, l'onda fluente dalle piaghe, l'onda fluente dal Costato divino, dal calice
adorabile della Passione del Calvario e di quella mistica del Sacrificio incruento.
Misuriamo, se possiamo, l'estensione in noi del Sangue di Cristo, ci che ci arreca, ci che ci svela,
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ci che ci comunica, ci che produce, ci che promette, ci che ottiene. Veramente senza misura il
dono di Dio, il dono di Ges, comunicatoci dallo Spirito Santo. q. 64 : 24 maggio

610 - Quale apostolato diffondere l'amore al Sangue!


Si, l'onda del Sangue di Ges che mi attrae manifestandomi misericordie ineffabili.
Sono peccatrice? Immersa nel Sangue di Ges, laver tutti i miei peccati, le mie imperfezioni, le
mie, debolezze, miserie e infedelt. Sono debole? Il Sangue di Ges mi temprer le energie, la vo-
lont, l'amore. Sono in grazia? Il Sangue di Ges me la conserver, me l'aumenter.
Sono ignorante? Il Sangue di Ges mi riveler tutti i segreti della Sapienza celeste.
Pare che Ges mi ripeta: - I Santi del Cielo sono tuoi intercessori, sono interessati a ottenerti ogni
grazia perch vedono che, se tu assecondi l'impulso dello spirito nella consacrazione di tutta te
stessa al Sangue di Ges, concorrerai a salvare molte anime e a schiudere al mondo le nuove vie
della pace e della santit -.
O Signore, quale apostolato di bene diffondere l'amore al tuo Sangue Prezioso! Perch non posso
gridare a tutto il mondo, ripetere i desideri del tuo Cuore Santissimo? q. 64 : 2,5 maggio

611 - Il Sangue mi ha schiuso tutte le vie


Il Sangue di Ges mi ha schiuso tutte le vie che conducono al Padre, al Figliuolo e allo Spirito San-
to e grado grado le va illuminando, ampliando, mentre dissipa ogni tenebra, annienta ogni difficolt.
cos splendente questo mistico sole che spesso mi abbaglia e io non vedo pi me stessa, n la vita,
n le cose che mi circondano. Il Sangue di Ges mi rende sensibile ogni dono di Dio, luminosa e
chiara la verit, ineffabilmente ripieno di celesti attrattive ogni Mistero. q. 64 : 28 maggio

612 - Il Sangue corrobora le virt


La Redenzione si compendia nel Sangue di Ges. L'artefice che la compie in ogni anima lo Spirito
Santo che vi applica il dono divino, sorgente inesauribile di lumi celesti. Il Sangue di Ges corrobo-
ra le virt teologali e la fede diviene una luminosit deliziosa in cui l'anima vive la sua vita tutta so-
prannaturale; la speranza visione magnifica dei beni promessi da Dio alle anime; la carit diviene
fiamma vigorosa che consuma, trasforma, eleva, unisce l'anima alla Carit divina. q. 64 : 29 maggio

613 - Ci vuole tanta fede


Come il Sangue di Ges operava, circolava naturalmente nel suo Corpo adorabile, cos circola e
opera misteriosamente nelle anime. Il Sangue dava vivacit alle sue pupille, movimento alle sue
labbra, splendore al volto, movimento, grazia, maest alle sue membra. Tutto questo viene comuni-
cato misteriosamente alle anime per il Sangue che esse ricevono nella S. Comunione.
parola di Ges. promessa di Ges. potenza di Ges.
L'anima riempita del suo Sangue vede chiaramente le meraviglie della grazia, ascolta arcane parole,
vorrebbe non pensare che a Lui, vivere unita con Lui, consumarsi, annientarsi per Lui.
Il Sangue di Ges riproduce interiormente la sua vita rendendo l'anima a Lui somigliante.
Ci vuole tanta fede e tanto nascondimento per accogliere e vivere questi doni. Bisogna rimanere,
come la Vergine, ai pi della Croce, in una apparente inazione, ma nella cooperazione dello Spirito
attivissima e profonda. O Misteri della Croce! O Misteri del Sangue di Ges! O Misteri della Re-
denzione divina! O Signore, non li comprendo, ma li adoro, li contemplo, li amo, mi consacro ad
essi; voglio vivere e morire, amare e patire, annientarmi e consumarmi per glorificarli. Viva il San-
gue di Ges negli splendori del Mistero e nella effusione dei suoi tesori! Amen! q. 64: 31 maggio

614 - Il Cuore di Ges il Calice divino


Rendimi degna, o Ges, di conoscere il tuo Calice prezioso. Rendimi degna di contemplarlo. Ren-
dimi degna di appressarvi le labbra. Rendimi degna di ripetere: questo il Calice del Sangue versa-
to per me. Il Cuore di Ges il Calice Divino in cui si raccolsero e da cui fluiscono tutte le miseri-
cordie divine. A quel Calice mistico devono indirizzarsi i miei sguardi, la mente, il cuore, contem-
plandolo sull'altare del Sacrificio, nella completa e assoluta dedizione al Padre e alle anime. q. 65: 1
giugno
204

615 - Accostiamoci alla sorgente


Centro della misericordia e della nostra attivit spirituale il Cuore SS. di Ges: elemento di questa
attivit, il suo Sangue Prezioso. Accostiamoci alla sorgente del Sangue Prezioso, al Cuore santissi-
mo di Ges che lo effonde perennemente su noi. Il comando di Ges formale: le sue parole sono
chiare: Venite, bevete; venite, inchinatevi. L'anima semplice beva e ringrazi.
L'anima santa beva e s'immoli. L'anima sacerdotale beva e comunichi la virt, la grazia, la forza del
Mistero. La preghiera, la immolazione, l'apostolato ne otterranno il trionfo. q. 65 : 2 giugno.

616 - L'acqua pura il Sangue di Ges


Per bocca di Ezechiele il Signore dice: Verser su voi un'acqua pura e sarete mondati, e vi dar
uno spirito nuovo. L'acqua pura il Sangue di Ges versato in noi con la grazia dello Spirito Santo,
con la virt purificatrice e redentrice. La Redenzione nel fiat di Ges e in quello dell'anima: il fiat
della misericordia e il fiat dell'immolazione, dell'adesione; il fiat della consumazione e il fiat della
unione. Invocare l'effusione dello Spirito Santo col Sangue di Ges: invocare i doni, la virt, i meri-
ti del Sangue con l'amore dello Spirito Santo. q. 65 : 3 giugno

617 - L'Eucaristia Ges introdotto in noi dallo Spirito


La santit il lavoro prodotto dallo Spirito Santo con la cooperazione dell'anima: o operazione di-
vina che ridona all'anima la somiglianza col Padre Celeste e fissa in essa l'immagine divina!
Ma con quali mezzi, con quali energie, con quale virt l'anima potr accogliere, intuire, seguire,
compiere le azioni iniziate dallo Spirito Santo? Col Sangue di Ges.
L'Eucarestia il dono di Ges: Ges stesso introdotto in noi dallo Spirito Santo, l'adesione della
nostra anima allo Spirito Santo per corrispondere al dono di Ges con una unione di volont, di de-
sideri, di dedizioni, di amore. Nella S. Comunione si completano la creazione e la Redenzione; il
dono della vita largito dal Padre diviene sede, tabernacolo, tempio del dono largito da Ges, e in
questo tempio dove si raccolgono gli splendori della Potenza e i misteri della Sapienza incarnata, lo
Spirito Santo compie le sue opere di santificazione. q. 65 : 6 giugno

618 - La S. Comunione l'abitare di Dio in me


La S. Comunione l'abitare di Dio in me, per la virt, per i meriti, per la redenzione di Ges.
O Padre Santo, abita in me come abitavi nella S. Umanit di Ges! O Figlio di Dio, abita in me co-
me abitavi nel tuo Corpo Santissimo! O Spirito Santo, abita in me come abitavi nel Verbo Incarnato!
L'abitazione di Dio in me favorita dal Sangue di Ges, che purifica, lava, trasforma, eleva l'anima,
preparando in essa la sede al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo.
Non sono io che ricevo la luce, la fiamma, la vita nuova: tutto questo che mi attrae, mi avvolge e
mi penetra mentre il Sangue Prezioso mi unisce a Ges. g. 65 : 9 giugno

619 - Corpus Domini


L'anima invitata, attratta a bere alle fonti del Salvatore.
Il banchetto divino imbandito lautamente e somministra perennemente le dovizie dei tesori divini
alle anime che vi si assidono spoglie di s, ripiene di fede. Corpus Domini!
Non vedo pi il Sacerdote, l'Altare, l'Ostia, il Calice! L'Altare Ges, il Sacerdote Ges, l'Ostia
Ges, il Calice Ges, Ges che mi addita il suo Cuore squarciato da cui escono torrenti di miseri-
cordia: il suo Sangue prezioso che entra nell'anima trasformandosi in lavacro salutare, in luce, in
fiamma, in forza, in potenza, in bellezza. Il grande Mistero tutto per noi. Ma non lo conosciamo.
Vuole che sia conosciuto, adorato, invocato il suo Sangue.
Ogni anima attinga per mille alla sorgente inesauribile. Ogni anima offra con s mille anime al San-
gue di Ges, vittime volontarie per la glorificazione del grande Mistero. g. 65: 15 giugno

620 - O Signore, rivelati!


Per la Redenzione di Ges il mio corpo diviene il tempio dello Spirito Santo, la mia anima diventa
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il Calice vivente, che riceve, conserva, offre, comunica il Sangue di Ges.


Essere il Calice vivente della Passione di Ges! Il Calice del suo Sangue! Quale privilegio! Quale
stato! Quale missione! In questa manifestazione di Ges intuisco le grandi operazioni che Egli vuo-
le compiere nella mia piccola anima e quello che vorrebbe compiere in tutte le anime.
La Redenzione per tutto il mondo, ma non si compie in noi se non per il Sangue di Ges.
La Redenzione per noi: la Redenzione in noi col Sangue di Ges. O Signore, rivelati!
O Signore, affretta nei cuori la comprensione delle tue misericordie!
Quanto mi affligge la dilazione! Quanto mi pesa l'apparente o reale incredulit!
Le parole di Ges sono chiare, fulgide come il sole, ardenti come la fiamma, semplici, persuasive,
ineffabili! Dopo diciannove secoli non si comprendono ancora i Misteri del Sangue di Ges, si teme
di essere illusi. Oh! non vedete che il Sangue di Ges sgorga ininterrottamente da cinque sorgenti
scavate sul suo Corpo adorabile dai nostri peccati e dal sud amore? q. 65 : 17 giugno

621 - Il Calice vivente del mio Ges!


Realmente il Sangue di Ges scende dai nostri Altari nelle nostre anime, scende con ininterrotta do-
vizia di luce, di calore, di forza, di attivit, di manifestazioni ineffabili. Non lo sentite che stacca lo
spirito dalle membra e l'avvince allo spirito di Dio, facendolo salire nelle sfere pi alte della vita di-
vina, per sprofondarlo in quelle pi umili della vita umana? Il calice vivente del mio Ges!
La bellezza di questo calice, il pregio, la vita, l'ampiezza, tutto dato dal Sangue di Ges.
La celebrazione del Sangue di Ges sar la festa della riparazione per eccellenza, la festa della re-
denzione copiosa, la festa della alleanza perenne. q. 6,5 : 18 giugno

622 - Meglio la comprensione del Sangue che una visione


Il canale del Sangue di Ges! Sono le sue mani santissime, raccolte in pietosa dedizione accanto al
suo Cuore squarciato. Dopo gli intimi contatti con la misericordia di Ges e dopo essersi tuffata ne-
gli splendori del Mistero, l'anima ritorna alla vita terrena impaziente di raggiungere quella eterna.
Bisogna che nella Chiesa si stabilisca il culto solenne al Prezioso Sangue se si vuole che si ristabili-
sca la pace nel mondo e si scongiurino i castighi della Giustizia divina. Meglio la comprensione del-
la grandezza e potenza del Sangue Divino che una magnifica visione! S, perch questo Sangue ado-
rabile mi otterr la perenne visione del mio Dio, la sua beatitudine, la sua luce, la pienezza della sua
santit e del suo Amore. Ricopriamo le anime col Sangue di Ges! q. 6,5: 24 giugno

623 - Il Mistero del Sangue, rivelazione di misericordia


Il Mistero del Sangue di Ges nella sua Passione Divina.
Dalle prime stille versate nella Circoncisione, ai rivi di Sangue versati nell'agonia, nella flagellazio-
ne, nella coronazione di spine, nella salita al Calvario, nella Crocifissione, alle ultime stille uscite
dal Cuore squarciato, tutta una rivelazione di misericordia.
Nella sua Agonia Ges appare dinanzi al Padre ricoperto di un misterioso velario, della porpora re-
gale conquistata dal dolore e dall'amore, e quella mistica veste divenuta il nostro usbergo, il pre-
zioso ammanto che ricopre la nostra miseria, che ripara i nostri peccati, che nobilita la nostra vita e
ci rende degni di introdurci nella sala del festino nuziale. O Sangue di Ges, fluito nella Passione,
sotto lo strettoio dei patimenti, delle umiliazioni, dell'abbandono, della agonia, e della morte!
O Mistero Adorabile che rifletti in noi la visione delle immolazioni divine!
Sento fluire nell'anima il Sangue del mio Ges e sento riflettersi in me le impressioni vive e profon-
de della sua Passione. Eretta sul Calvario, avvolta di tenebre, insanguinata, vedo la Croce del mio
Ges. La vedo ancor pi vicina sull'Altare e vedo Ges che geme e s'immola, che rinnova l'olocau-
sto senza essere compreso. q. 65 : 25 giugno

624 - Il Sangue nella Crocifissione


Il Mistero del Sangue di Ges nella crocifissione. A' pi della Croce di Ges, Maria, Giovanni, la
Maddalena, le pie donne. Nessuno parla. Contemplano versando lagrime di dolore e di amore.
Il Sangue di Ges scorre su quel dolore e su quell'amore. Una legione di Angeli avvolge la Croce, si
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stringe accanto a Ges e raccoglie in Calici misteriosi il Sangue adorabile che sgorga con le sue ul-
time parole e gli ultimi aneliti. Attorno all'Altare sono ancora gli Angeli.
Il Mistero continua! L'immagine del Crocifisso s'imprime nell'anima per riflettersi nelle anime.
Il Sangue di Ges rinnover il mondo, ma occorre che le anime lo conoscano, lo bevano, lo glorifi-
chino. Schiudi, o Signore, alla tua Chiesa questa nuova era di pace, concedi questo trionfo della fe-
de, questa comprensione della Redenzione di Ges. q. 65 : 26 giugno

625 - La Redenzione ha mille voci


O Signore, quando i Santi meditavano la Passione, si sentivano trafiggere dal dolore, pativano le
stesse angosce, le stesse ferite, la stessa agonia. Per me, la Passione non d che Sangue, e il Sangue
addolcisce la stessa Passione. Il Signore ha tanti modi per comunicare la sua grazia.
Sia Egli benedetto! Attorno all'Altare di Ges sono ancora gli Angeli intenti a raccogliere il Sangue
Divino, misticamente effuso per la Redenzione delle anime. Ascoltiamo la sua voce.
Quando l'anima incomincia a intendere la voce di Ges, mille altre ne intende che hanno rapporti e
armonia con quel Sangue. La Redenzione ha mille voci, mille manifestazioni, e tutte sono corrobo-
rate dal Sangue di Ges. Il Sangue di Ges riflette nella mia anima il mio Dio Crocifisso e l'imma-
gine del Crocifisso impressa, conservata, vagheggiata, onorata nell'anima, riflette vicino e lontano
la virt del Sangue Divino. Non so: io sento in me la grande attrattiva di ridurre tutto ad un'idea, o
meglio, di salire gradatamente per l'idea al mio Dio. Il Sangue di Ges la scala per cui mi elevo,
l'altare su cui prego, la moneta che offro, la veste di cui mi ricopro, il cibo di cui mi nutro per ren-
dermi degna della Redenzione, degna dell'amplesso del mio Dio. q. 65 : 27 giugno

626 - Dammi il tuo Sangue


Il Signore versa in me il suo Sangue in straordinaria misura chiedendo poi che io lo aiuti a distri-
buirlo. O Signore, non mi meraviglio che Tu chieda a una misera creatura la cooperazione ai Misteri
della tua Misericordia, se ti sei degnato e ti degni perennemente di chiedere ospitalit alle semplici
apparenze del pane e del vino. q. 65: 28 giugno

627 - Ecco l'invito di Ges Sacrificio e amore!


L'amore rinasce pi forte dal Sacrificio e il Sacrificio produce l'amore. Non si intende Ges se non
si patisce e non si ama: non si pu unirsi a Lui se non si calpestano ad una ad una tutte le cose che
potrebbero affievolire l'unione. Baciare le sue piaghe una degna elevazione: penetrare nelle soffe-
renze che cagionano al suo spirito intuire la grandezza della Passione; penetrare pi addentro nei
desideri di Ges, un corrispondere al suo invito e cooperare alla Redenzione.
Accogliere il suo Sangue e darlo alle anime, rimettere nelle sue mani il prezzo della Redenzione e
riscattare con quello il mondo che si perde: ecco l'invito di Ges.
O Ges, scegliti anime ardenti, eroiche; anime sacerdotali, inebriate del tuo Sangue, anime che in-
tendano i tuoi Misteri, li compiano, Ti glorifichino. q. 6,5: 29 giugno

628 - Chi onorer il mio Sangue, avr una gloria speciale


- Chi onorer il mio Sangue avr una gloria speciale. Chi mediter questo Mistero avr cognizioni
altissime intorno al Mistero della Redenzione. Chi invocher con preghiere speciali il mio Sangue,
otterr il perdono dei peccati, la liberazione dalle tentazioni, pace e ordine nello spirito, unione in-
tima alla Passione, larga partecipazione ai meriti della Passione come se l'avesse sostenuta, alte
comunicazioni con Dio, la santit nel grado pi alto. -
O Mistero del Sangue Prezioso nella vita umana di Ges! Avvolgimi, penetrami, ristorami con la
tua luce! - Ecco, dal mio Costato sgorga continuamente l'onda salutare preannunciata dai Profeti.
Venite, bevete! Venite, inebriatevi! -
Il Mistero del Sangue di Ges nei decreti eterni, nella Incarnazione, nella istituzione del Sacrificio e
della Comunione, nella effusione sulla Croce, nella effusione nelle anime. Misteri adorabili!
Noi crediamo, noi amiamo! q. 6,5: 30 giugno
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629 - Celebrare con canti sublimi le grandezze del Sangue


Vedeva il Profeta la magnificenza del Calice offerto da Ges al Padre, offerto per noi nel segreto
delle anime? La mensa imbandita doviziosamente a tutte le ore, per tutte le anime: il festino
gaudioso, intimo, perenne; appressati, piccola anima, contempla il Calice che ti riservato, ricolmo
del Sangue di Ges. Appressati e bevi: bevi la tua vita immortale, la vita che ti comunica Ges nel
Mistero augusto del suo amore! L'anima vorrebbe trovare parole nuove, espressioni profonde, pari
agli atteggiamenti che la dominano; vorrebbe celebrare con canti sublimi le grandezze del Sangue di
Ges; i suoi splendori sempre pi meravigliosi, i meriti che applica alle anime, la virt che comuni-
ca, la santit che compie, le elevazioni che favorisce. Ma pi si fa intensa questa vita di grazia, me-
no l'anima sa comprenderla e celebrarla. Ora capisco le profondit della notte oscura; le arcane irra-
diazioni della luce divina accecano le mie potenze. Non vedo pi nulla, non afferro pi nulla, solo
sento che lo spirito avvinto alla potenza del mio Dio per la virt del Sangue di Ges.
Ma perch la mia mente non rende il pensiero, la forza, la vita che l'attrae e l'investe?
Pare che l'anima pensi e viva in un centro incomprensibile mentre la mano scrive altre cose non
meno arcane. Viva il Sangue di Ges, la sua Passione, il suo Amore! q. 4 : 1 luglio

630 - Credo al Mistero del Sangue


O Mistero del Sangue di Ges! Tu irraggi dagli abissi della eternit; tu sei eterno come il pensiero di
Dio, eterno come il suo amore. Nella eternit imparer a conoscerti, a lodarti, a benedirti: qui sulla
terra non posso che ripetere l'inno della fede viva e semplice ma oscura e inesplicabile.
Credo al Mistero del Sangue Adorabile di Ges. Il Mistero del Sangue di Ges nella Incarnazione.
O Amore dello Spirito Santo, rivela questo ineffabile Mistero della umiliazione del Verbo di Dio!
Il Figlio di Dio che assume il sangue dell'uomo: che discende al livello della creatura umana, che ne
riveste le fattezze, che si nasconde, si impiccolisce, si assoggetta alla vita dei sensi per guadagnare
le anime alla vita della grazia... Il Figlio di Dio che raccoglie in un piccolo Cuore il Sangue adorabi-
le, essenza preziosa destinata a imbalsamare il mondo il giorno nel quale saranno squarciate le sue
fibre dalla lancia di Longino... Mistero di potenza! O Sangue Adorabile! Scorri nelle piccole vene,
nelle santissime fibre del mio Ges; avviva le sue pupille, muovi e bacia le sue labbra, guida i suoi
passi, colora il suo viso, accendi il suo cuore. O Sangue di Ges!
Un giorno sarai la nostra vita, la nostra ricchezza, la nostra salvezza. O Sangue di Ges! Glorifica la
tua Divinit, glorifica il nostro povero essere redento dalle tue virt. q. 4 : 2 luglio

631 - Accetti di essere il Calice?


Come pu il Signore servirsi di una creatura miserabile per far risplendere i suoi tesori?
Egli la cerca appunto miserabile, la vuole povera, piccola, ma cosciente della propria povert e pic-
colezza, pronta a vivere fuori di s, senza sapere in qual modo e perch.
- Accetti di essere il Calice del mio Sangue? -
E come si pu racchiudere una essenza preziosa in un vaso di creta? E come si pu mettere la luce
nell'ombra e il fuoco nel fango? Il Signore pu tutto e vuole compiere grandi cose.
Egli si degna presentare al Padre la piccola anima dicendo: l'ho scelta per me; consacra, o Padre,
questa piccolissima creatura per gli alti fini del trionfo del mio Sangue.
La Vergine Santa accoglie sotto il suo manto la piccola, meschinissima anima, quasi avvolgendola
della sua purezza immacolata e della sua carit ardente. q. 4.- 3 luglio

632 - Rinunzia, per lasciare agio al Sangue


- Desidero ardentemente che si compia nelle anime l'opera della Redenzione mediante il mio Sangue. -
Il Sangue il suggello della verit, il suggello della carit, il suggello dei prodigi, il suggello della
Redenzione, il suggello della glorificazione. S, perch il Sangue di Ges mi rivela, mi illumina, mi
comunica tutto questo confermandomi nella vita divina. Non comprendo a quali percezioni possa
portare questa adesione mistica, sentita, desiderata, al Sangue di Ges. come una contemplazione
pura, una fusione, pi di volont che di espressione, con la volont del Signore, una continua rinun-
zia di tutte le cose per lasciare agio, effusione, attivit al Sangue di Ges.
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O Signore, con paure di vita ho respirato il peccato che ha prodotto in me germogli avvelenati.
Ma per la carit di Cristo, sul terreno agreste delle passioni, scesa la pioggia del Sangue di Ges
che ha prodotto fiori e frutti di vita eterna e dona ininterrottamente una divina fecondit alle opera-
zioni dell'anima. O Padre santo, posa il tuo sguardo sul campo rigoglioso, fiorito per virt del tuo
Sangue adorabile: per i fiori, per i frutti di quel Sangue Divino risana le mie intime fibre, ricrea i
miei sensi, rinvigorisci le mie energie spirituali: che io nasca alla vera e perfetta vita soprannaturale.
I peccati degli uomini gridano vendetta dinanzi al Signore, ma il Sangue dell'Agnello immacolato
grida: Parce, Domine! Per i meriti di quel Sangue adorabile, perdona, o Padre, i miei peccati, risana
le mie infermit, donami la giustizia, comunicami la grazia, concedimi la santit. q. 4 : 4 luglio

633 - Il dono cerca cuori attivi


Ricercare nella Sacra Scrittura le manifestazioni del Signore ossequio di fede, ma atto ancor pi
gradito a Lui l'attenzione vigilante dell'anima per accogliere le manifestazioni particolari che Egli si
degna comunicare a ciascuna. L'esercizio della virt per la preparazione all'esercizio dell'amore e
l'esercizio dell'amore per l'adesione al Sangue di Ges. Il Sangue di Ges! Mi si presenta come
elemento di sofferenza, di misericordia, di santificazione, dono del Padre, immolazione di Ges,
mezzo efficacissimo usato dallo Spirito Santo per compiere il Mistero della Redenzione.
Il dono prezioso, divenuto corrente misteriosa che discende dal Cielo sulla terra per portare le anime
nel regno di Dio, non s'arresta un istante, non limita la sua azione, non resta inoperoso.
Cerca per cuori attivi, anime ardenti, semplici, senza pregiudizi e senza amor proprio.
O Signore, donami un po' di silenzio e di tranquillit al fine di rivivere nelle impressioni vitali della
tua adorabile unione! No, tu mi dai invece il sacrificio perch in esso si ritempri il desiderio, e il de-
siderio produca l'unione della volont. O Padre Santo, ascolta la mia preghiera!
Il Sangue di Ges il ricreatore della mia vita intima, il rigeneratore della mia vita spirituale.
l'elemento della mia vita soprannaturale, la sorgente della grazia, la misteriosa corrente delle
tue misericordie. Concedimi di conoscerlo, di adorarlo, di aderire alle sue operazioni, di seguire gli
impulsi, di compierne i disegni. O Padre Santo, rendimi fedele interprete delle misericordie che si
racchiudono nel Sangue Prezioso! q. 4 : 5 luglio

634 - Chiedo il tuo Sangue Prezioso


S, mio Signore, sempre s. Sono come sperduta in una lunga via luminosa, ripiena e quasi oppressa
dai tuoi doni, abbagliata dalla tua luce, bramosa di corrispondere, di offrire, di concretare la forma
migliore di una completa donazione di me stessa per il trionfo del tuo Sangue; ma sono come sola,
impotente a tutto; risoluta di sacrificarmi completamente, eppure incompresa; apparentemente ab-
bandonata nella via misteriosa ed alta, sento per che Ges non mi inganna. Egli irradia di splendori
la piccola anima e quando sembra ritirare i suoi raggi non fa che sovrabbondare in doni ancor pi
intimi e sensibili. No, non chiedo gioie, o Signore, chiedo quello che tu vuoi dare a me e a tutti, il
tuo Sangue Prezioso. L'Altare per il Sacrificio, il Sacrificio per il Sangue, il Sangue per l'umanit.
Non c' per l'unione con Dio, vincolo pi possente del Sangue di Ges. q. 4 : 6 luglio

635 - Il mondo progredito, ma quanto lontano...


triste vedere che tutte le attivit intellettuali, tutte le energie morali, sono impegnate nelle cose
transitorie, mentre per l'acquisto delle cose eterne ci sono mille indugi, perplessit e lentezza.
Anche i buoni, s, anche i buoni vanno a rilento nel seguire gli impulsi della grazia, unica sorgente
di beni indistruttibili. Il mondo non ha capito, e nemmeno le anime buone capiscono il pregio, il va-
lore, l'ufficio del Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges il prezzo della Redenzione, bisogna possederlo il segno della Redenzione, bi-
sogna fregiarsene; il compimento della Redenzione, bisogna raggiungerlo! O Signore, tu solo puoi
farmi comprendere la grandezza di questo Mistero sconosciuto. q. 4 : 7 luglio

636 - Il Sangue, principio e corona di vita


Aderire alla vita misteriosa del Padre che giunge all'anima per le vie semplici e comuni del dovere e
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del sacrificio. Aderire alla vita del Verbo che giunge all'anima con la Santa Comunione.
Aderire alla vita misteriosa dello Spirito Santo che giunge all'anima con l'accoglimento del Sangue
di Ges [...]. O vita misteriosa di Ges, compi in me le tue opere; non in me, ma nella vita che mi
comunichi; non per me, ma per la gloria del Padre; non per me, ma per il trionfo del tuo Sangue Di-
vino, principio, alimento e corona di questa vita. q. 4 : 8 luglio

637 - Il Sangue, chiave di tutti i tesori


Il Sangue di Ges tutta la Redenzione. Provati a nutrire l'anima della sua virt, a illuminarla dei
suoi splendori, a unirla alle sue operazioni, ad arricchirla dei suoi meriti. Non c' nulla quaggi che
possa superare questo dono: chiave di tutti i tesori celesti di grazia, di verit, di giustificazione e di
amore. Il desiderio la misura con cui si riceve, si comunica, si distribuisce questo dono alle anime
che ancor vivono sulla terra e a quelle che sono passate alla vita eterna.
Ma chi introdurr nella Chiesa questa devozione che supera nella sua efficacia tutte le altre?
O Signore, riscalda i cuori, dilata la volont, schiudi le vie segrete della salvezza dei popoli.
O Signore, io nuoto senza saperlo nel mare immenso della tua misericordia, voglio portarvi e im-
mergervi tutte le anime. O Signore, insegnami ad attingere alle fontane inesauribili della tua carit!
Noi non sappiamo chiedere, non sappiamo valerci dei tuoi doni, dei tuoi tesori, non li valutiamo,
non li applichiamo alla nostra vita interiore. q. 4 : 9 luglio

638 - Il dono che lo Spirito rivela alla Chiesa


La virt della Croce di Cristo, deriva non solo dal contatto che ebbe con le membra adorabili del
Salvatore, ma dal Sangue che l'ha irrorata. Grande Mistero la virt di questa Croce, la vita di quel
Sangue! Il Sangue di Ges che ricevo nella S. Comunione mi unisce alla Croce, e la Croce che toc-
ca il Cielo e si sprofonda negli abissi e si estende nell'universo, d all'anima l'intuizione di estensio-
ni infinite raggiunte dalla fede e dall'amore. Il Mistero del Sangue di Ges deve essere conosciuto,
adorato, vissuto! il dono nuovo che il Signore fa al mondo per ridurlo a salvezza.
il dono di privilegio per le anime scelte alla santit. il dono che lo Spirito Santo rivela alla
Chiesa per raggiungere in breve tempo il massimo sviluppo. Io non vedo questi benefici quaggi,
ma li affretto col desiderio, li invoco con la speranza pi fervida e sono certa che si compiranno in
redenzione delle anime. Venga il regno della Redenzione Divina! q. 4 : 10 luglio

639 - Il Sangue unisce i redenti


Un'idea sola, ma in essa e per essa il massimo sviluppo: il Sangue di Ges con tutte le sue dovizie, i
suoi splendori, le sue operazioni, la gloria che d a Dio, i beni celesti che comunica all'uomo.
Il Sangue di Ges il veicolo divino che unisce i redenti, le anime beate a quelle che si purificano
nel Purgatorio, a quelle che vivono sulla terra nell'attesa della morte.
Venga pure la morte, purch l'anima sia immersa e sepolta nel Sangue di Ges. Che felice sepoltura!
Che fortunata immersione! - Il tuo dovere, piccola anima, di affidare alla Chiesa il segreto di Ge-
s perch sia compreso e vissuto. E se tu venissi disprezzata? -
Ripeterei il tuo fiat, o Signore, vedendo in quel disprezzo il segno convincente che le manifestazioni
sul Prezioso Sangue vengono da te. Non questo il nostro patto? Ogni patimento sar sanzione del-
le divine misericordie. - E se il grande Mistero fosse compreso, se si credesse ai desideri del mio
Cuore, basandosi sulle tue povere parole? -
Direi: logico; ci sono tante manifestazioni di questo Mistero adorabile, che impossibile non ade-
rirvi. In quanto a me, dopo aver fatto germogliare il piccolo seme per il bene altrui, dovrei racco-
gliermi a coltivarlo per ricavarne il massimo frutto per l'anima mia. q. 4: 11 luglio

640 - Venga il Regno del tuo Sangue


Oh! ditemi che questo Mistero amato, conosciuto, adorato, corrisposto! Ditemi che veramente in
esso la nostra vita, la vita umana nelle sue perfezioni morali, la vita divina nelle sue espansioni di
misericordia. Vedo il Sangue di Ges, come un fiume regale che scende da sorgenti misteriose e
scorre sulla terra in mille rivi, quasi sperduto in ogni anima che feconda e santifica; poi si raccoglie
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nel mare immenso delle ricchezze della Chiesa costituendo il patrimonio spirituale pi largo, pi
fruttuoso, pi prezioso, pi benefico. Venga il tuo regno, dolcissimo Ges! Il regno del tuo Sangue e
stabilisca il suo dominio nel mondo delle anime e compia le meraviglie della Redenzione! q. 4:12 luglio

641 - Ricevi nel Calice il mio povero amore


O Padre santo, donami le ampiezze della carit perch possa ricevere sovrabbondantemente il San-
gue di Ges! Donami l'intelletto per comprendere la visione che faceva esclamare al Profeta: Di
chi sono queste piaghe? Chi le ha fatte?
Sono le piaghe di Ges, le abbiamo fatte noi sul suo Corpo adorabile con i nostri peccati e le nostre
ingratitudini. Insegnami, o Signore, a comprendere l'invito del Profeta Isaia: Venite ad aquas. Hau-
rietis aquas de fontibus Salvatoris. Che io adori quelle fonti, le contempli, le benedica, le glorifichi
attingendo il Sangue del mio Ges per dissetare la mia anima assetata.
Insegnami, o Signore, a comprendere l'ebbrezza del Salmista: Calicem salutaris accipiam.
Il Calice che egli ti offriva invocando il tuo Nome, la tua protezione, la tua grazia, la sua salute, il
Calice di Ges ripieno del suo Sangue Prezioso. Anch'io lo prendo fra le mani, lo adoro, lo offro a
Te, ricolmo delle sue immolazioni. Ma in esso ripongo i miei desideri, le piccole offerte, le rinunzie,
le umili fatiche, tutto quello che Ti pu essere gradito.
O Signore, ricevi nel Calice di Ges il mio povero amore, l'amore di tutti i cuori: ricevi in esso la
mia vita consacrata da quel Sangue, immolata per quel Sangue Divino. q. 4.- 13 luglio

642 - Potessi gridare i prodigi del Sangue!


Signore, l'anima mia assetata del tuo Sangue. Non so quello che dico, non conosco quello che
domando, non merito quello che chiedo, ma una voce misteriosa mi ripete: tu chiedi quello che io
voglio dare, che ho promesso di dare abbondantemente, perpetuamente fino alla fine dei secoli.
Non vi cosa al mondo pi preziosa del Sangue di Ges, ma non vi cosa tanto dimenticata e tra-
scurata. Chi comprende che il Tabernacolo non soltanto la sede dell'Uomo-Dio, ma il trono da cui
dispensa, col suo Sangue, tutte le grazie della Redenzione?
Chi ha la fede viva e amorosa per ripetere ogni d, ad ogni istante, come il povero che cerca il pane:
Dammi, o Signore, il mio pane e la mia bevanda; il tuo Corpo e il tuo Sangue? O Signore, potessi
gridare a tutto il mondo con parola infiammata, i prodigi del Sangue Divino! q. 4 :14 luglio

643 - Trascinaci dietro alla corrente Signore, perdonaci!


Suscita altre anime che possano intenderti! Comanda agli Angeli che compiano per noi, se noi non
li sappiamo intuire, gli atti del culto al tuo Divino Sangue. Donaci un po' di ardire. Trascinaci dietro
alla corrente del tuo Sangue Divino. Guidaci alle alte mete!
Insegnaci a toccare i porti della unione con Te. Sprofondaci nel tuo Mistero! q. 4 : 15 luglio

644 - Il SS. Redentore


Il Sangue di Ges il prezzo della nostra Redenzione, il prezzo divino con cui ricomperiamo
presso il Padre la grazia, i diritti al Cielo, la nostra libert, l'attitudine a conoscere, ad amare, a ser-
vire il Signore. O potenza del Sangue di Ges, ripara la mia miseria!
O luce del Sangue di Ges, illumina la tenebra della mia mente! O ardore del Sangue di Ges, in-
fiamma il mio cuore! O santit del Sangue di Ges, trasforma tutto il mio essere! O vita del Sangue
di Ges, donami la possente vita della grazia! O ricchezza del Sangue di Ges, ricolma la mia ani-
ma dei tuoi meriti infiniti! O splendori del Sangue di Ges, avvolgete il mio spirito!
O gloria del Sangue di Ges, risplendi intorno a noi con i prodigi della divina misericordia!
Muovi le anime, o Signore, verso la Croce, verso le tue piaghe, verso il tuo Sangue; rendici degni
dei tuoi Misteri perch si compia in noi e per noi la tua Redenzione! q. 4 : 16 luglio

645 - O Signore, scegli anime volenterose


Perch non trovo intorno a me anime che accolgano amorosamente la voce del mio Ges?
Parla, o Signore, direttamente a tutte le anime, racconta i tuoi dolori, ricorda la potenza del tuo San-
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gue, i Misteri del tuo Sangue, i diritti del tuo Sangue!


Scegli anime volenterose, semplici, ma ardenti, dotte, ma operose.
O Signore, perdona, io non debbo dire queste cose a Te.
Tu sai quello che conviene al culto del tuo Sangue, tu hai segnata l'ora del tuo trionfo.
Non mancher nulla, perch tu puoi tutto; pure io sento la mia incapacit. In tanti anni non ho potu-
to persuadere nessuno a lanciarsi in questa via nuova, araldo di misericordie infinite.
Che posso fare da me? Giovanni diceva che era una voce che annunziava l'ora di Dio; io non sono
nemmeno una voce. Io sono un'ombra che passa senza lasciare traccia alcuna.
Ma il tuo Sangue quale scia luminosa! q. 4.- 17 luglio

646 - Pi grande del numero delle stelle


Contemplo le stelle e penso alla potenza di Dio che le ha create e distribuite nello spazio.
E una voce ripete: pi grande del numero delle stelle il numero delle gocce del Sangue di Ges.
Contemplo le foglie, i fiori, le cose tutte che abbelliscono il creato. E la voce ripete: il numero delle
stille di Sangue di Ges sorpassa infinitamente quello delle foglie, dei fiori, dei granelli di arena,
degli atomi. Allora chi pu dire l'ampiezza di questa misericordia? Mancano le parole a celebrarla,
mancano le idee a concepirla, mancano le esperienze per intuirla. Ma pi manca la buona volont
per avvicinarsi a questo Mistero che ne racchiude mille. L'anima mia aderisce al Sangue di Ges.
Ma in qual modo se la forza del Mistero soverchia ogni possibilit dell'anima stessa?
lo non chiedo n di sapere, n di vedere; non voglio soddisfazioni, non cerco appoggi, non bramo n
di comprendere, n di essere compresa. Bramo solo che il Sangue di Ges trionfi in me di me stessa;
trionfi per i miei piccoli sacrifici, per le mie piccole rinunce; trionfi con la sua gloria, conquistando,
salvando, santificando la mia anima, tutte le anime. q. 4:18 luglio

647 - Essere strumento del tuo Sangue


Invano io spero di essere nelle tue mani lo strumento efficace del tuo Sangue Prezioso, se prima non
muoio, se prima non mi anniento, volontariamente, completamente.
O Signore, rivelati, manifesta lo splendore di questo Sangue che nostro! Rivelati al Pontefice, ai
Vescovi, ai Sacerdoti, alle anime pie, innocenti! Tu hai nelle mani tutti i mezzi per trionfare, per
glorificare il tuo Sangue, compiendo con la sua virt divina la tua opera redentrice. q. 4 : 20 luglio

648 - Quando comprenderemo questo Mistero?


Desideravo ascoltare qualche S. Messa: a S. Marco, ne sarebbero state celebrate pi di cento.
Dammi, o Signore, l'occasione di recarmi fin l. E l'occasione viene, impensata, e la grazia grande
di recarmi a S. Marco mi parve segno di una bont infinita, abbassatasi fino alla miseria della mia
povera anima. Su ogni Altare era pronto il Sacrificio. Quanti Sacrifici consumati in questo tempio,
in un giorno solo! Quali fragranze, quali torrenti di benedizione, quante misericordie!
Oh! come gli Angeli invidiano gli uomini che hanno la ventura di ricevere Ges, di dissetarsi
nell'onda del suo Sangue Divino! Quando comprenderemo questo Mistero?
O Signore, affretta il trionfo delle tue misericordie! Suscita Sacerdoti intesi solo a questo Mistero!
Crea delle anime innamorate, assetate del tuo Sangue, consacrate al tuo Sangue, consumate nel tuo
Sangue. q. 4 : 21 luglio

649 - Tu vivi in me, e in me scorre il Tuo Sangue


Apriamo tutta l'anima a Ges. Entra, o Signore, e trionfa. Entra con la tua luce, entra con il tuo San-
gue, entra con tutte le disposizioni della tua volont.
La tua volont di rimanervi assolutamente padrone. O Signore, il tuo Sacramento perpetua in me
questa vita, tu l'hai istituito per questo: voglio aderirvi. Le occupazioni, le preoccupazioni della vita
siano il fiore e il frutto della mia fedelt, il crogiuolo in cui viene vagliata la mia piet. La piet a
sua volta vaglier con pi diritto i frutti del lavoro. Che vi resta? Nulla di me stessa! Ma tu vivi in
me e in me scorre il tuo Sangue Prezioso. Amen! q. 4 : 22 luglio
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650 - Vedere i trionfi del tuo Sangue


O volont adorabile del mio Dio, da cui dipende e da cui attinge vita, merito, consistenza, pregio
ogni nostra piccola azione conformata a quella volont! Io sono impaziente di vedere i trionfi del
tuo Sangue, o Ges, e tale impazienza resa ognor pi forte dai tuoi desideri.
O Signore, la tua volont che il tuo Sangue sia invocato, glorificato, ma chi comprende questa vo-
lont? O Signore, voglio rappresentare tutto il mondo nel culto che offro al tuo Mistero, ma, o Si-
gnore, affretta le tue manifestazioni. Amen! q. 4 : 23 luglio

651 - Fino a quando rimarremo ciechi, sordi, muti?


La mia perfezione consister nell'assecondare gli impulsi dello Spirito del Signore per il trionfo del
Sangue di Ges. Per poter comprendere e corrispondere a quegli impulsi implicitamente necessa-
ria la perfezione della vita religiosa, il perfetto dominio cio di me stessa, immolata come elemento
di santificazione all'azione dello Spirito Santo.
O Signore, e fino a quando rimarremo ciechi, sordi, increduli, muti, dinanzi alle tue meraviglie?
Fino a quando verremo soltanto con una apparente volont di bene dinanzi al tuo Tabernacolo?
Quando verremo disposti a vedere, a gustare, ad accogliere, a glorificare le meraviglie del tuo San-
gue Prezioso? Pi sfolgorante della luce del sole la luce del Mistero; pi armoniosa di tutte le me-
lodie la voce del Mistero; pi fattiva di tutte le attitudini umane l'azione del Mistero.
O Sacerdoti del Signore, non vedete che le vostre mani grondano Sangue, che le vostre labbra sono
tinte di Sangue, che la vostra parola germina il Sangue; lo comunica, lo feconda, lo estende, lo glo-
rifica? Datelo alle anime come lo riceveste da Ges, come lo produceste in Ges.
Inebriate le anime del tesoro divino. q. 4 : 24 luglio

652 - Attinger per me e per tutti


Accanto al peccato che trionfa per le vie, Ges che sale nuovamente il suo Calvario, insultato,
calpestato, disprezzato dalle anime che Egli ha redento a prezzo di Sangue. E il Sangue scorre ai
piedi degli ingrati, onda infruttuosa, mentre ha in s tutta la virt per cancellare ogni macchia, rico-
prire ogni miseria e abbellire ogni deformit.
O Signore, i Profeti hanno annunciato le tue meraviglie; Ges le ha manifestate nella forma pi evi-
dente e concreta; lo Spirito Santo le versa nelle anime con carismi ineffabili e le anime sono ancora
incredule, fredde, resistenti, inerti. Mi accosto, o Signore, alle tue piaghe, al tuo Cuore squarciato.
Attinger per me e per tutti, adorer per me e per tutti, contempler, fisser tutte le mie energie, po-
ser tutte le mie speranze, raccoglier tutto il mio amore su quelle sorgenti di vita eterna.
O Ges tu ripeti dal Tabernacolo: Sitientes, venite ad aquas. Anch'io ripeto: Corriamo alle sor-
genti del Salvatore, dissetiamoci nell'onda della Redenzione copiosa. q. 4 : 25 luglio

653 - O Amore! O Sangue di Ges!


Quel Sangue mi ha cancellato nel Battesimo il peccato originale, quel Sangue ha cancellato nella
Confessione i miei peccati attuali; quel Sangue mi ridona ora, nella S. Comunione, la vita perfetta
della grazia, della luce, della pace, dell'ordine. O Signore, la fede in questo Mistero diviene ognor
pi ardente. Non pi fede. Sento la vita che giunge, che entra in me, che opera in me.
Attrazioni e dedizioni da parte di Ges, dedizioni e abbandoni da parte dell'anima.
O Amore! O Sangue di Ges! q. 4 : 26 luglio

654 - Una fonte di ricchezza


Chi ha intraveduto una fonte di ricchezza non tralascia di attingervi.
Quale fonte di ricchezza spirituale nel Sangue di Ges! Ma quanto trascurata, come abbandonata
questa fonte! E quando l'onda pietosamente raggiunge le anime e s'insinua per risanarle, per ricon-
quistarle, le anime la calpestano. - Non vedi lo strazio che si fa del mio Sangue sulle spiagge del
mare e sui monti? Le cose pi belle della natura sono profanate dal peccato, i doni magnifici della
mia sapienza sono avvolti dalla iniquit. -
O Signore, se potessi almeno riparare con preghiere e penitenze! Se potessi trovare delle anime ge-
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nerose che s'immolassero al tuo Sangue Prezioso! q. 4 : 28 luglio

655 - Che importa desiderare il trionfo del Sangue, se...


Si chiude il mese dedicato al Sangue Preziosissimo e io non ho che da confondermi per la mia tiepi-
dezza ed inerzia. Che importa desiderare il trionfo del Sangue di Ges se non mortifico me stessa?
Se c' in me molta parte viva nel giudizio, nella volont, nella sensibilit? Se il sacrificio conside-
rato come tale e la sofferenza mi fa soffrire? Il trionfo del Sangue di Ges richiede da parte mia la-
voro pi diligente, pi amoroso, pi intenso nella mia vita interiore; purificarmi, umiliarmi, calpe-
starmi, disprezzarmi sempre pi positivamente per lasciare alla grazia tutta l'espansione.
E ancora, devo abbandonarmi allo Spirito che guida per vie sconosciute. q. 4: 29 luglio

656 - La mia vita segnata dal Sangue


La mia vita segnata dal Sangue di Ges. Non sono degna di percorrerla. Troppi difetti, troppe in-
certezze, troppa lentezza nel servire il Signore, troppa vita umana in me stessa, troppa superbia,
troppa vanit. O Signore, aiutami, ricopri le mie asprezze col manto della tua dolcezza, sciogli il
ghiaccio del mio cuore con la fiamma della tua carit, rendimi degna del tuo tesoro nascosto.
O tesoro segreto rinchiuso nel Tabernacolo, tesoro offerto perennemente a chi si avvicina a quella
sorgente misteriosa di fuoco e di amore! Che cosa avvenuto nell'anima mia?
Un misterioso cibo l'ha nutrita, diffondendo nelle membra una vita arcana, facendo trasalire di gau-
dio lo spirito. Insieme con l'aura che respiro, respiro il mio Dio, e con l'acqua che disseta il mio cor-
po, entra in me l'onda della Divina Misericordia manifestata dal Sangue di Ges. q. 4 : 30 luglio

657 - Quali ampiezze, qual fuoco, quale vita!


Il trionfo della grazia nel Sacramento, nel Sangue Adorabile di Ges. Io bevo a onde larghe e con-
tinue questo ristoro divino che apporta in me tutte le virt vivificatrici e fecondatrici.
Mi mancano le parole a celebrarlo, mi mancano e vengono meno i sensi nel riceverlo; ma il Sangue
non cessa, per questo, dall'effondere le sue dovizie. Ti basta, o Signore, questa piccola volont che
ora spinge il cuore verso di te, ora dilata la mente, ora si sottrae alle esigenze umane perch possa
aderire soltanto al passaggio della tua grazia? E quando la volont non ha pi estensione, n trova
riposo in nulla, quasi che tutto si sottraesse alle sue esigenze, perch infinitamente piccola al cospet-
to tuo, allora, o Signore, che avviene di questo piccolissimo essere posto a contatto delle tue opera-
zioni di amore? O Signore, io non voglio classificare i movimenti, gli elementi, gli atteggiamenti
della vita interiore; voglio che essi aumentino, si intensifichino al massimo, rendendola sempre pi
docile al flusso e riflusso del tuo Sangue Divino. Quali ampiezze in me! qual fuoco, qual vita! Au-
menta la fede, piccola anima; Ges viene a te con grazie di privilegio e doni di santificazione; viene
lui stesso recandoti, quando meno vi pensi, il Calice ricolmo delle sue oblazioni divine. q. 4 : 1 agosto

658 - L'eternit glorifichi l'opera del Sangue


Gli stanno a cuore le anime, un giorno elette, e che ora sono sul punto di perdersi; anime privilegia-
te che non hanno saputo riconoscere e apprezzare il privilegio; anime purganti che scontano tra le
fiamme le loro ingiustizie. O Signore, voglio portare su quelle il tuo Sangue Adorabile, ricoprirle,
rivestirle, nutrirle del tuo Sangue, perch abbiano la vita e con la vita il tuo amore.
Voglio pi di tutti accogliere io la tua vita perch se mi mancasse, o Signore, io precipiterei pi al
fondo. Gloria al Sangue di Ges! Trionfo al Sangue di Ges! Cantino i secoli le conquiste della mi-
sericordia eterna, e l'eternit glorifichi l'opera del Sangue a traverso i secoli. q. 4 : 2 agosto

659 - Dal Sangue di Ges, forza per salire


La luce che non afferro, la verit che non comprendo, l'estensione che non abbraccio, tutto ci che
lo spirito intuisce senza poter rendersi ragione come avvenga e perch, tutta la virt che giunge
all'anima per vie misteriose e con mezzi ancor pi misteriosi, tutto quello che costituisce la mia vita
soprannaturale, ancora in embrione, tutti i doni occulti del Signore, occulti ma sensibili, li porto sot-
to la Croce di Ges. Sono gli elementi che il Sangue Divino riporter in me con nuova espressione e
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nuova espansione per la santificazione dell'anima e per la gloria di Dio nel compimento della Re-
denzione. Dal Sangue di Ges attingo forza per salire, per resistere nella salita, per desiderare di sa-
lire sempre pi. Salire all'incontro dell'onda vitale e discendere con essa nelle viscere della mia terra,
nelle viscere del mondo, nel segreto delle anime, nelle ampiezze e nelle profondit del Corpo Misti-
co della Chiesa.
Vulnera tua merita mea! - ripetevano i Santi! Io ripeto: Vulnera tua, salus mea, pax mea, lux
mea, gratia mea, via, veritas et vita mea!. Diamo tutto per avere il Sangue di Ges. q. 4.- 3 agosto

660 - Il contributo della propria corrispondenza


- Portami i fiori e i frutti della mia Passione e del mio Sangue. -
La Vergine, gli Angeli, i Santi! Quali fiori pi belli e pi preziosi di questi?
S, Ges glorificato nella sua Passione da se stesso; negli splendori, nella grandezza e potenza del-
la Vergine ha il coronamento pi fulgido della Redenzione.
Ma ognuno di noi deve portare a Ges il contributo della propria corrispondenza al Prezioso Sangue.
Un atto di ossequio al Sangue Adorabile, vale pi di tutto il mondo naturale, pi di tutti i tesori onde
si onorano e si abbellano i templi, pi di tutti i frutti dell'ingegno e dell'attivit umana.
O Signore, quale fecondit produrrebbe nelle anime il tuo Sangue Divino!
Rivela, o Signore, queste misericordie! Noi le invochiamo, noi avremo vita dalla loro vita, e salvez-
za dalla loro applicazione. O Sangue di Ges, rivelati a noi! q. 4 : 5 agosto

661 - La Passione, melodia della Trasfigurazione


La Trasfigurazione l'irradiamento della Passione. La Passione illumina i Profeti e gli Apostoli e li
avvince al Figlio di Dio. La Passione tiene le anime strette a Ges, le inebria del Divino Mistero,
tanto che non desiderano pi nulla all'infuori di quella contemplazione sovrumana.
La contemplazione della Passione di Ges favorisce l'unione pi intima e pi fruttuosa con Lui, ele-
va l'anima nel Mistero, che diviene la sua atmosfera e la sua vita.
La Passione di Ges la melodia della Trasfigurazione, l'elegia divina composta e cantata dall'Uo-
mo-Dio. Accostiamoci a Lui. Oh! quanto misericordioso! La sua Passione per il Sangue! Ogni
passo della umanit verso questo Mistero un'ascensione mirabile verso le vette della santificazione.
Ges ha attratto gli uomini con le tenerezze del suo Cuore Divino, ma vuole attrarli ancor pi e ine-
briarli col suo Sangue Prezioso. Il Sangue la vita, il dono e il pegno del suo Cuore.
I lamenti espressi a S. Margherita per l'ingratitudine umana, dimentica dell'amore di Ges, sono an-
cora pi forti quando si riferiscono alla sconoscenza riguardo al suo Sangue Prezioso.
Il Sangue di Ges il suggello del suo amore, la forma del suo amore. Chi canter questo poema?
No, non si perder nemmeno una goccia di Sangue, ma la sua fecondit dipende dalla fede delle no-
stre anime, dipende dal nostro amore. q. 4 : 6 agosto

662 - Quale apostolato!


Il Mistero del Sangue di Ges irraggia nella Chiesa splendori di Cielo.
Rivelato nelle profezie, celebrato nel Vangelo, glorificato nella Apocalisse, attrae le anime e le
riempie di celestiale dolcezza. Paolo lo canta con parola alata celebrandone la potenza, i Santi Padri
vi si ispirano facendolo oggetto delle pi vigorose considerazioni.
Tutta la Chiesa abbellita, fecondata, impreziosita dal Sangue di Ges.
Non so parlare di queste meraviglie. Gli uomini non mi ascoltano perch non so parlarne.
Mi rivolgo agli Angeli. Gli Angeli non possono rifiutarsi dal glorificare il Sangue di Ges.
Ma le mie sorelle, consacrate a sollievo della umanit, non possono compiere questo ministero?
Quale apostolato! O Sangue di Ges, rivelati al bambino e proteggilo dalle insidie, purifica il vec-
chio cadente, consola il carcerato, sostieni lo sventurato, salva il peccatore, schiudi il cielo al mo-
rente, santifica l'anima mia. q. 4 : 7 agosto

663 - Meraviglie rispecchiate nell'onda del Sangue


Le fragranze del Corpo di Cristo imbalsamano le nostre povere membra, il suo Sangue riempie le
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nostre fibre, e la sua Anima investe la nostra povera anima, la sua Divinit trasforma e ricrea, santi-
fica, eleva, unisce a s il piccolo essere. Queste meraviglie incomprensibili che vanno operandosi in
noi continuamente, costituiscono il regno di Dio sulla terra, il regno di Dio nelle anime. La Chiesa
la vitalit di questo regno perch ci dona e ridona il Corpo e il Sangue di Ges.
Avvicinati, piccola anima, perch se sei piccola puoi vedere, puoi godere le meraviglie del regno di
Ges. Queste meraviglie sono rispecchiate nell'onda che si estende infinita, nell'onda del Sangue di
Ges. Ma perch non compresa da chi consacrata al Suo culto? Perch i raggi di questo Mistero
non attraggono e non conquistano le anime autorizzate a celebrarlo? Dovr morire senza vedere
esauditi i desideri di Ges? Che pu fare la sola mia volont? q. 4 : 9 agosto

664 - Riempire il mondo dei tesori del Sangue


O Signore, vieni e vivi nella tua piccola creatura. Vieni e concedi a questo piccolo essere di vivere
in Te. La tua piccola missionaria segreta vuol riempire il mondo dei tesori del tuo Sangue, riempire
le anime, battere la via, precedere anzi, non per superbia ma per amore, le fatiche dei veri Missiona-
ri apostolici. Precederli per appianare le difficolt, per preparare le anime, per dilatarle con deside-
rio alla pioggia di grazie che scender in esse col tuo Sangue Prezioso.
Io vi porto il profumo di quel Sangue, le fragranze, gli splendori di quel Sangue.
O Ges trionfa! O Sangue di Ges compi i tuoi prodigi! q. 4 : 14 agosto

665 - Attingere la vita dell'anima


Ogni atteggiamento dell'anima deve prendere la sua ispirazione dal Mistero.
Se la vita consacrata al Sangue di Ges, il pensiero, la parola, l'azione, la preghiera, il sacrificio ed
ogni vicenda della vita, tutto deve essere ordinato al raggiungimento del grande ideale.
Non importa se non vedr nulla delle meraviglie del Signore in ordine a questa grande misericordia.
L'importante che io sia pronta, assidua, diligente al passaggio dell'onda benefica; che io sappia ac-
coglierla e conservarla nel calice puro dello spirito, attingendovi ad ogni istante la vita dell'unione
intensa e profonda. Il Sangue di Ges il punto di partenza e il punto di arrivo della mia vita inte-
riore; mi d la vita della grazia e mi eleva alle sorgenti donde sgorga; mi inizia nel cammino verso il
Cielo e mi fa salire oltre ogni cosa creata; mi comunica la vita di Ges per farmi partecipe della vita
stessa del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. q. 4 : 15 agosto

666 - Solo Tu sei degno di Te!


Annunciare alle anime la grandezza e la potenza del Sangue di Ges pi che recare un'ambasciata
ai Re, rappresentare una Nunziatura, compiere il mandato di una Delegazione.
Non v'ha segno pi alto che contraddistingua le anime appartenenti a Dio, non c' vincolo pi forte,
n amplesso pi intimo con la Divinit di quello che favorisce il Sangue di Ges. O Signore, o Re, o
Sovrano, o Creatore e Ricreatore delle tue creature, tu non potevi darci dono pi sublime, pi ampio,
pi prezioso del tuo Sangue.
Noi non avremmo potuto desiderarlo, come ora non sappiamo comprenderlo. O Signore, la luce del
creato tenebra accanto al tuo Sangue, la vita stessa un tenue soffio accanto alla vitalit del tuo
Sangue. Dammi, o Signore, le parole nuove, degne di tanto mistero. Il linguaggio umano voce che
dilegua, ma la voce del tuo Sangue armonia, bellezza, potenza, gloria.
Canta, o Sangue di Ges, i tuoi trionfi e i tuoi splendori: solo Tu sei degno di Te. q. 4 : 20 agosto

667 - Anima di Cristo, santificami


Anima di Cristo, tu sei l'anima della Chiesa, l'anima del mondo, l'anima delle anime consacrate a Te,
immolate a Te; tu sei l'anima del nostro Dio che vive nel Sacramento, che irradia su di noi la sua po-
tenza santificatrice dopo averci nutriti del suo Corpo e del suo Sangue.
Anima di Cristo, fulgida bellezza dei Cieli, arcana misericordia, divino splendore, mistero ineffabile
di carit, attrai la mia piccola anima negli abissi della tua vita divina, insegnami le vie della tua vita
e portami ad incontrarla. L'anima di Cristo giunge a me col suo Corpo e col suo Sangue. Misteri di
ineffabile godimento! Non chiedo nulla per me, o Signore, chiedo che la tua anima santissima con-
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quisti il mondo col suo Sangue Divino! O ricchezze inesauribili della Redenzione, perch non siete
conosciute, adorate, invocate? q. 4 . 21 agosto

668 - Domandate il Sangue! Offritelo! Bevetelo!


I Misteri di Ges si riflettono nella piccola anima, che non trova pi confini, spaziando per quegli
splendori, nella effusione delle divine misericordie. Circola nelle mie vene il Sangue di Ges.
Non offritemi nulla, non parlatemi di nulla! O vita eccelsa che si sprigiona dal Sangue di Ges!
Sentirla scorrere in me come fluisce il pensiero dall'idea e l'affetto dal cuore!
Ci che mi fa patire trattenere quest'onda impetuosa, non poterla comunicare come mi giunge dal-
la sorgente del Mistero Eucaristico. Credete a Ges!
Domandategli il Sangue! Offritelo! Bevetelo! O Signore! O Amore! O Sangue! q. 4 : 24 agosto

669 - Se ami, devi...


La Redenzione ha il suo sigillo nel Sangue di Ges, la salvezza ha la sua affermazione nel Sangue
di Ges; la santit ha il suo principio, il suo progresso, il suo sviluppo, il suo coronamento nel San-
gue di Ges. Se ami il Padre, devi amare il Sangue che ti offre; se ami il Figlio, devi invocare il
Sangue che ti dona; se ami lo Spirito Santo, devi cooperare, con la virt che ti trasfonde, alle opera-
zioni del Sangue Divino. La glorificazione del Sangue non un pio pensiero, un desiderio, vo-
lont espressa di Ges; un nostro dovere indiscutibile, impiegare tutte le energie spirituali per cor-
rispondervi. Il Sangue di Ges scorre nelle mie vene e pare consumi lentamente ogni senso umano.
un fiume celeste. un tesoro celeste. un richiamo celeste.
Mi prostrer accanto a contemplarlo, a invocarlo, a custodirlo per me e per le anime. q. 4 : 26 agosto

670 - Non vedere, non sapere che questo


Sono fiacca, inerte, ripiena di rispetto umano. Non ho coraggio di insistere che Ges vuole sia ono-
rato in modo degno, in forma solenne il suo Sangue Prezioso.
Mi credono e non mi credono. Ascoltano ci che oso dire, ma non mi aiutano.
Il Mistero alto e profondo, irradia splendori, ma forse non sono veduti, non sono compresi.
Eppure chi vive accanto all'Altare non dovrebbe vedere che questo, non dovrebbe sapere che questo:
vedere l'inesauribile tesoro del Sangue di Ges, sapere quanto prezioso e in quale maniera e con
quale abbondanza viene offerto a noi.
Il Centenario della Redenzione deve chiudersi col trionfo del Sangue di Ges. Le ricorrenze solenni
sono sempre contrassegnate da un ricordo, una medaglia, un monumento, una abitazione. Il Cente-
nario della Redenzione non pu essere meglio coronato che col trionfo del Sangue di Ges, con la
festa solenne in suo onore, con il culto particolare del Mistero, con la partecipazione individuale ai
suoi frutti divini. O Signore! Vedo grumi di Sangue, fiotti di Sangue.
forse l'impressione di fiori rossi? No, sull'Altare non ci sono che fiori bianchi. forse l'impres-
sione della pianeta rossa? No, la pianeta usata dal Sacerdote verde.
E allora? L'anima chiamata al banchetto del Sangue. Sola?... q. 4 : 27 agosto

671 - Sangue di Cristo, salvezza del popolo


I prodigi pi strepitosi mi sembrano semplici fatti naturali accanto ai prodigi che opera nell'anima il
Sangue di Ges! Non li vediamo, non li conosciamo, ma Ges ne glorificato.
La vita soprannaturale ha il suo alimento nel Sangue di Ges, produce i suoi frutti per il Sangue di
Ges; compresa, gustata, intensificata dal Sangue di Ges. Sanguis Christi, salus populi.
La Russia sar convertita dal Sangue di Ges. Se non si pu penetrarvi con la parola, facciamovi di-
scendere, con la preghiera, il Sangue dal Cielo. Aspettiamo questi trionfi. Il Sangue rinnova le fat-
tezze dell'anima, perfeziona i sensi del corpo, acuisce le potenze dello Spirito. L'Anima di Cristo
in me per la S. Comunione, il Corpo di Cristo in me, il suo Sangue ristabilisce in me la sua vita
completa, la vita dell'Anima unita al Corpo, la vita del Corpo informata dall'Anima, la vita divina
nella sua magnificenza. Quanta strada compie in un attimo la piccola anima portata dai fiotti del
Sangue Divino! Essa penetra nel mare immenso delle ricchezze di Dio, nel mare della vita, della
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grazia, dell'amore. q. 4 : 28 agosto

672 - Sangue di Cristo, inebriami Sanguis Christi, inebria me.


S. Caterina da Siena esclamava: Io non conosco che la via tracciata dal Sangue di Cristo!.
Dammi, o vergine privilegiata, la conoscenza profonda di questo Mistero. Impetrami la luce di que-
sto Mistero, la grazia, la vita di questo Mistero. Tu l'hai gustato questo Mistero, l'hai celebrato con
inesauribile amore, sentendo crescere la tua sete mentre cercavi di estinguerla in quelle onde divine.
Scrivendo, tu intingevi la penna nel Sangue di Cristo: parlando, le tue labbra erano tinte di quel
Sangue, il pensiero e il sentimento nuotavano nel mare infinito di quel Mistero.
Donami, o apostola del Sangue di Cristo, il fuoco del tuo amore, il senso della tua unione, la virt
della tua adesione alle operazioni di quel Sangue.
Insegnami a contemplarlo sulle membra sanguinanti di Ges, ad accoglierlo, a gustarlo, a offrirlo,
ad adorarlo, a farlo adorare. O innamorata del Sangue di Ges, insegnami le vie recondite che per-
corresti, guidami in queste vie manifestando alta e possente la fede, fervido e cocente il desiderio di
cooperare ai disegni divini, di farli conoscere, di sacrificarmi io pure perch il mondo riconosca, nel
Sangue Divino, la potenza della Redenzione. q. 4 : 30 agosto

673 - O conoscimento del Sangue!


O conoscimento del Sangue! O Sangue Divino! O divina misericordia! O misericordia infinita!
Chi vive sotto l'influsso del Sangue di Ges non teme n l'aridit, n la tentazione, n l'isolamento.
Queste cose non esistono per chi fecondato, alimentato dal Sangue di Ges.
Cose grandi saranno operate dal Sangue di Ges. Cose divine saranno svelate alla Chiesa.
Cose sublimi attireranno le anime. Cose meravigliose si succederanno nell'anima degli apostoli del
Sangue di Ges. una vena inesauribile aperta nella Chiesa dalla Passione di Cristo, una vena
sconosciuta, ma attiva e viva, trasformatrice delle anime, ristoratrice dei corpi.
Non c' devozione pi alta, pi efficace, pi sublime, pi grata a Dio, a Ges, alla Madre sua San-
tissima, di quella del Sangue di Ges. Il mondo nuota nel mare di questa misericordia e non se ne
accorge. Le stesse anime pie non la comprendono e perci non la onorano come Ges vorrebbe.
O Signore, rivelati! g. 4 : 31 agosto

674 - Adoriamo, ringraziamo, applichiamo


Adoriamo il Sangue di Ges. Invochiamo il Sangue di Ges. Benediciamo il Sangue di Ges. Rin-
graziamo il Sangue di Ges. Beviamo il Sangue di Ges. Applichiamo il Sangue di Ges.
la misericordia degli ultimi tempi. Beato chi se ne avvantaggia! Quasi in visione luminosa appare
la misericordia divina comunicata alle anime con il Sangue di Ges. Sono sola?
No, chi sa a quante anime giunge la luce di questo Mistero! Chi sa quali preghiere salgono al Cielo
per invocare la manifestazione della carit di Cristo, il compimento della Redenzione!
Con l'entusiasmo dei Patriarchi ripeto: Rorate, Caeli, desuper!. Ma poi con semplice preghiera
ripeto: Veni, Domine Jesu!. Tu sei disceso dal Cielo, tocca a noi invitarti, venirti incontro, aprirti
l'anima, accogliere il tuo dono, il tuo Corpo, il tuo Sangue! Accogliere il tuo Sangue!
Donami, o Signore, l'immensa capacit, la nuova capacit, la viva capacit, per accogliere il tesoro
prezioso che ridonda a vantaggio della Chiesa e delle anime. q. 4.- 2 settembre

675 - Quanto e come ci ha amato!


S. Lorenzo Giustiniani, l'innamorato della Passione di Ges, esclamava: Corriamo, fratelli, corra
ognuno, corriamo tutti insieme, offriamoci al sitibondo Ges.
Il Mistero della Croce il Mistero della carit di Cristo. Quanto ci ha amato! Come ci ha amato!
Poteva scegliere un mezzo pi umiliante e pi straziante per dimostrarci il Suo amore? Ma poteva
trovare in noi una corrispondenza pi meschina, pi fredda e pi limitata?
O Maestro Divino, noi non intendiamo la tua Sapienza, non comprendiamo la tua misericordia, non
conosciamo la tua santit. I nostri occhi mortali non sanno penetrare nei disegni della tua potenza
infinita, nei segreti della tua Redenzione adorabile. Insultato dagli uomini, condannato, maledetto,
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ridotto all'impotenza, ti vedo abbracciare la tua Croce, quasi unico appoggio nella tua vita mortale.
Non il braccio, il petto di un amico, di un Apostolo amato, ma la nuda, fredda, arida Croce, insensi-
bile e incosciente l'unico tuo rifugio e conforto. O mio Ges, adoro la tua Croce, perch fu scelta
da te, impreziosita dal tuo contatto, bagnata dalle tue lagrime, cosparsa del tuo Sangue. Rendila glo-
riosa specialmente per il tuo Sangue! Fa che essa splenda in mezzo a noi, faro di luce, sorgente di
grazia, pegno di misericordia, segno di redenzione, vincolo di unione, altare di sacrificio, fiamma di
carit, effusione di santit, corona di gloria. q. 4 : 5 settembre

676 - La Croce del Calvario e quella del Tabernacolo


L'una Croce reale, l'altra croce mistica; l'una innalzata fra le tenebre del Calvario, l'altra, nel na-
scondimento del Tempio; l'una disprezzata, abbandonata, l'altra, sconosciuta, incompresa; l'una co-
sparsa del Sangue vivo e caldo del Signore, l'altra avvolta dal mistico Sangue dell'amore.
Misteri di potenza e di gloria, di umiliazione e di patimento! Allorch il Sacerdote, innamorato della
Croce, stende le braccia verso il Legno della Salute, splendori di luce divina gli avvolgono le mem-
bra, penetrano nella sua anima ed egli comprende la grazia e la misericordia, il dolore, e l'amore, la
carit e la potenza del Mistero. Il mondo non si illumina che di quella luce.
Le anime non possono attingere che di l la vita eterna. Luce del Calvario e luce dell'Altare; luce
della croce e luce della Eucarestia: in quella luce l'anima si purifica, si trasforma, vede, comprende,
si eleva, si unisce. in Dio, e vi rimane con tutte le energie della vita. q. 4.- 6 settembre

677 - Questa potenza segreta


Il flusso e riflusso del Sangue di Ges. Pi visibile e pi sensibile di quello del mare il movimento
di questa potenza segreta. I trionfi della Vergine, la pienezza della sua grazia, sono frutti del Sangue
di Ges. Quanto pi la persona umile e tanto pi carica dei doni di Dio.
La Redenzione ha creato un mondo di infinita elevazione spirituale.
Non sappiamo la potenza dell'anima sotto l'azione del Sangue di Ges! q. 4.- 8 settembre

678 - Le pi grandi meraviglie del mondo


Spesso io penso che noi abbiamo sepolto la pi grande meraviglia del mondo: il Sangue di Ges, e
seppellendo tanto tesoro languiamo nella povert; tenendo sepolto tanto splendore, rimaniamo nella
tenebra paurosa. O Maria, Mamma di Ges, rivela il suo Mistero, rivela il suo Sangue; conduci le
anime nostre ad abbeverarsi alla sorgente limpida e vitale per inebriarsi del Sangue di Ges.
O radiose apparizioni di Maria, voi siete le messaggere del Mistero.
O Lourdes, o Pompei, o templi di Maria, voi sorgete per onorare Ges; voi moltiplicate i suoi Altari
e i suoi sacrifici e l'onda del Sangue Divino, che guarisce i corpi e ristora le anime, canta l'inno pi
glorioso della Redenzione Divina. q. 4.- 9 settembre

679 - C' tesoro pi bello?


Incontrarsi con Dio nel cammino della vita! Chi potr dire queste misericordie?
Chi mi prepara a questi incontri? Dio stesso. Prendo le sue ricchezze, i suoi tesori pi belli dal pa-
trimonio della Chiesa per portarglieli in dono. E c' tesoro pi bello del Sangue di Ges?
O Ges, vieni, portami il tuo Sangue perch lo possa donare al Padre.
O Padre, accetta il Sangue della Redenzione e donami il tuo Figlio. O Spirito Santo, lavorami, santi-
ficami col Sangue di Ges. L'anima si ritira per lasciare il posto a Ges [...]
- Il mio Sangue arricchisce l'anima e la rende accetta a Dio pi della penitenza, pi della preghiera,
pi del sacrificio stesso della vita. Tutti questi doni sono belli e preziosi, ma non divini, come il mio
Sangue. - Il Sangue di Ges informa la mia anima. O Dio chi dir queste meraviglie soprannaturali?
Il Sangue di Ges dona nuove pupille all'anima, sensi nuovi al cuore. q. 4 : 10 settembre

680 - La contemplazione della Croce


Il dono pi caro a Ges lasciargli il dominio assoluto dell'anima; i fiori del pensiero che sbocciano
al bacio del suo amore, i sentimenti che scaturiscono a contatto del suo Sangue.
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La Croce mi rende la vita di Ges, la sua voce, il suo Sangue, il suo spirito; mi rende degna di ripe-
tere: O Padre Santo, per la Croce di Ges, per i suoi patimenti, per il suo Sangue, per il suo amore,
abbi piet di me. La contemplazione della Croce di Ges infonde in me i sentimenti del Redentore
divino, imprime in me i suoi patimenti, suscita in me la sua sete, m'insegna l'abbandono, mi riempie
di perdono. O Signore! O Ges! O Padre! O Dono di Ges! O Carit del Padre!
O Sangue della Croce! O Croce tinta di Sangue! cos semplice, cos chiaro il comando del Signo-
re! Voglio esservi fedele. O veder glorificato il Sangue di Ges, o morire per glorificarlo.
La contemplazione della Croce riflette in me gli splendori della Passione, mi comunica la sua virt,
mi rende degna dei suoi meriti. La Croce del mio Ges alta sull'Altare, luminosa, sorgente di vita
sovrumana. Dammi, o Signore, non solo il gusto della Croce, ma i dolori che l'hanno resa degna di
un culto. La mia anima sar accetta al Signore se sapr patire e tacere, patire e amare, patire e glori-
ficarlo. - Mantieni il tuo posto - dice Ges - sii fedele ai richiami, non dimenticarli. -
Una sola goccia di Sangue vale ben pi di tutti gli atti di culto, ben pi di tutti i trattati di altissima
teologia, pi di ogni altra cosa. La pi piccola goccia di Sangue una creazione nuova che compen-
dia in s mille altre creazioni divine. Misteri ineffabili. Per comprenderli bisogna morire, ma per
onorarli basta credere, sperare, amare. q. 4 : 11-12 settembre

681 - Con la Madre corredentrice


Maria guida l'anima su rive misteriose tra cui scorrono fiumi di Sangue.
Il pensiero del Salmista reso evidente nella sua dolce realt.
L'anima come l'albero piantato, Tanquam lignum, quod plantatum est secus decursus aquarum.
L'onda del Sangue divino la irriga e la feconda. L'anima per non piantata sulle rive della miseri-
cordia. No, essa attratta dall'oceano della misericordia infinita. Veramente ha trovato l'acqua zam-
pillante alla vita eterna. Venite, piccole anime, attingete. il desiderio di Ges. il dono di Ges.
la volont di Ges. Venite con la Madre corredentrice alle acque di salute.
La Vergine che beve nella Eucarestia il Sangue di Ges! Nuovo Mistero di misericordia in reden-
zione delle anime. Ges attrae l'anima e le manifesta gli splendori, i tesori, i Misteri del suo Sangue
Divino. Ges, s'immedesima con l'anima, la quale non vede e non capisce pi nulla all'infuori di
questo Mistero. Ges sprona l'anima alla preghiera perch si compiano i suoi disegni nella Chiesa.
Vorrei raccogliere queste manifestazioni con l'ardore dei Santi, con la luce dei dottori, con l'entusia-
smo dei Martiri. La Croce del Calvario diventa il mio sostegno adorabile.
A contatto della vita di Ges la Croce ha ricevuto la potenza di operare prodigi.
In me Ges trasmette la virt del suo Sangue. Se il cuore pieno di Sangue di Ges, come non deve
saper vivere nella santit e per la santit? q. 4 : 1,5 settembre

682 - Una sola esistenza


Il Sacrificio dell'Altare una creazione divina, magnifica, complessa, incomprensibile nelle sue in-
finite irradiazioni, ma ineffabile negli effetti che produce nelle anime.
L'anima unita al Sangue di Ges, vive in questo mistico regno della vita del mistero: non ne cono-
sce il modo, non ne vede i frutti, nemmeno intuisce le ragioni, ma sente e gusta il riflesso delle ope-
razioni che vanno compiendosi in lei. L'anima opera e si muove per mezzo del Sangue che risponde
alle sue facolt con le energie delle membra. Quanti misteri, anche in questa vita umana!
E come bello comprendere che in noi vi sono anche pi grandi meraviglie.
Nella S. Comunione l'anima immersa nel Sangue di Ges: le sue facolt rispondono a quelle ener-
gie misteriose. Due esistenze? No, una sola esistenza! Cristo autore della mia vita fisica, il quale vi-
ve in me perch l'anima vive in Lui. q. 4 : 17 settembre

683 - Voce misteriosa, prodigiosa, amorosa


La voce del Sangue di Ges misteriosa, prodigiosa, amorosa.
Voce misteriosa: sorge dalle profondit dell'anima, scende dalle sommit del Cielo; giunge dal si-
lenzio del Tabernacolo, si eleva dal silenzio del cuore; giunge dagli splendori della fede, dalla Rive-
lazione, dalla Passione, dalla Comunione. La voce del Sangue di Ges la voce del Mistero della
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Redenzione. Voce prodigiosa. Parla per me al Padre e mi ottiene il perdono dei peccati, la miseri-
cordia, la grazia, il suo amore. La voce del Sangue di Ges parla per me e ottiene per me le parole
divine del Padre, raggi di luce, fiamme d'amore, attrazioni, comprensioni.
La voce del Sangue di Ges una voce amorosa, ineffabilmente ripiena di dolcezza.
Nel Sangue di Ges il compendio dell'amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo; il com-
pendio dell'amore di Ges. Voglio ricoprire le anime del Sangue di Ges: la migliore risposta alla
voce di quel Sangue. q. 4 : 18 settembre

684 - Luce e Sangue


Luce e Sangue! Sangue e Luce! Il mistero e il dono! Il dono e il mistero!
Ad ogni alba una nuova alba di luce divina che sale a un meriggio ancor pi risplendente e cocente.
Quale Comunione! Mi sono sentita spingere verso l'Altare da una forza arcana, mentre dall'Altare
scendeva il fiume impetuoso del Sangue di Ges, ed io lo bevevo con l'ardore del fuoco e mi riem-
pivo le mani, e tutto l'essere mio era rivestito, pervaso dal Sangue di Ges.
Mio Dio! mio Signore! E vedevo quel Sangue salire e dilatarsi nella Chiesa e comprendevo, che pi
le anime vi aderiscono e pi la Chiesa si dilata, pi la Passione fruttifica, meglio si compie la Re-
denzione Divina. E sentivo scorrere in me il senso della vita nuova. Oh! mirabile, ineffabile, ine-
sprimibile vita di Cristo nell'anima che lo vede, lo sente e lo gusta! q. 4 : 20 settembre

685 - Di giorno in giorno cresce l'ebbrezza


La vita della Chiesa, la gloria della Chiesa, i Santi della Chiesa, i domini della Chiesa, i trionfi della
Chiesa, tutto sgorga dal Sangue di Ges. E le anime, abbeverandosi ai mistici calici delle piaghe
adorabili, concorrono ad aumentare questa vita mistica, queste glorie immortali, concorrono ad ac-
crescere le file dei martiri e dei Santi, ad estendere il dominio della fede, della luce, della grazia,
della santit nel mondo. Mi abbevero con avidit alla coppa misteriosa.
O Signore, di giorno in giorno cresce l'ebbrezza. Questa corrente soprannaturale mi sfibra le mem-
bra, mi infiacchisce il cuore, mi prostra; non importa, mi basta poter aderire al passaggio, al movi-
mento, al tocco di questi carismi dello Spirito Santo. Oggi comprendo il nulla nel suo estendersi, su
tutto ci che pur bello, grande e attraente. Ma se questo nulla pervaso dal Sangue di Ges, di-
venta pensiero perenne, amore intenso, immolazione continua, canto immortale dinanzi al Signore.
Non so rendere questo concetto che mi fa trasalire di gioia. Io penso, e il tenue pensiero rivolto a
Dio, impreziosito dal Sangue di Ges, diventa laude perenne. Io prego, e la preghiere sebbene me-
schina, avvalorata dal Sangue di Ges, diventa impetrazione continua ed efficace.
Io parlo, opero, soffro, desidero, mi mortifico, mi anniento, e tutte queste piccole e insignificanti
manifestazioni del mio spirito, raccolte dal Sangue di Ges, pervase dalla sua virt, diventano pe-
renne omaggio di lode, di ossequio, di riconoscenza, di riparazione dinanzi a Dio.
O Signore, Tu mi dai ancor pi di ci che io possa concepire e comprendere!
Grazie, mio Ges, grazie! E la corrispondenza? Tu vuoi che accolga e mediti il tuo Mistero.
Quando il Sacerdote scende dall'Altare, come avesse un immenso tesoro da distribuire, come di-
sponesse di ricchezze inesauribili, come avesse dinanzi a s immense campagne fertilissime, esube-
ranti di messi. Manca il povero che tenda la mano, manca la fiducia, manca la buona volont.
- Chiedete il mio Sangue al Sacerdote. Offrite il mio Sangue al Padre. Raccogliete i frutti del mio
Sangue con l'aiuto dello Spirito Santo. - q. 4 : 22 settembre

686 - Se lo lasciassi operare!


Sul fondo dell'anima mia fu deposto un seme misterioso che germoglia e fruttifica con una sovrab-
bondanza meravigliosa: fiori e frutti immortali. il Sangue del mio Ges, seme divino, seme perfet-
to, seme adorabile deposto nei solchi della mia miseria con le tenerezze della provvidenza amorosa.
Dovrebbe fruttificare di pi. Se lo lasciassi operare! Se mi ricordassi di questo sacro deposito offer-
to tutte le mattine al mio spirito nella Comunione Eucaristica!
Dovrei operare allo sviluppo di questo seme prezioso, riscaldarlo col mio amore, e poi illuminarne i
germogli con la luce della fede, con le sollecitudini della piet, con le finezze della fedelt.
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O Sangue Divino, produci nel mio nulla i mirabili effetti della tua misericordia, i fiori mistici della
tua Redenzione; che ornino l'Altare, onorino il Mistero, glorifichino la sua virt.
Rimanendo sempre spoglia e vile, ritorner a chiedere, mi umilier, rester sempre la terra vile, de-
gna di compassione e di misericordia. q. 4 : 24 settembre

687 - Lasciare libera la sua attivit


Entrer nel santuario della tua carit, rinnover il desiderio della mia immolazione, raddoppier
l'ardore della adorazione, della invocazione del tuo Sangue.
S, mio Signore, ripeto le tue parole adorabili. Nel Sangue Divino la salvezza dei popoli, l'orien-
tamento nuovo delle generazioni, la soluzione perfetta di tutte le questioni sociali, il trionfo di ogni
attivit umana, il coronamento di ogni santit. Soltanto i teologi, o Signore, potrebbero ridire il tuo
Verbo adorabile; rivelati ad essi, rivelati ai Santi che hai nella Chiesa, ai piccoli, agli umili. Cerca
tra i bambini il pi puro, il pi buono, e rivela il tuo Mistero.
Io ti aiuter, o Signore, col mio annientamento. Se il Sangue Prezioso scorre in me a rivi e ristora la
mia povert, devo sprofondarmi ognor pi per lasciare libera la sua azione. q. 4 : 25 settembre

688 - Dove tocca, il Sangue trasforma


Rientrando in me rivedo ampiezze sterminate dove tutta la luce del Mistero: comprendo che que-
sta luce la manifestazione della vita di Dio, la sola vita che esiste, che suscita, che avvolge e che
mantiene ogni altra vita. Rientrando in me vedo le ampie correnti della misericordia infinita: il San-
gue di Ges che scorre in me, producendo la vita nuova, preparandomi a quella eterna.
Invano i molti doveri distrattivi e la piccolezza del mio spirito e il languore della mia piet e le di-
strazioni, le fatiche e le sofferenze hanno tentato di disperdere e di lasciare scorrere inoperose le on-
de benefiche. Dove il Sangue di Ges tocca dove passa, risana, purifica, avvalora, alimenta, ristora,
trasforma e santifica. O Sangue del mio Ges! Quando mi vedo povera e meschina, fredda e incon-
cludente, ignorante e incostante, e sento in me il timore dei tuoi giudizi divini, come mi di conso-
lazione il tuo Sangue adorabile! Mi affider alla sua misericordia nella vita e nella morte; vivr del
suo calore, morr nella sua virt. O conoscimento del Sangue di Ges! o gioia suprema di questo
dono divino! o rivelazioni sublimi! q. 4.- 30 settembre

689 - Chi contro il Sangue?


Sorgiamo contro gli ostacoli, contro le difficolt morali, contro le debolezze spirituali.
Chi contro Dio? O Signore, noi siamo tuoi, con te e per te; tuoi per la fede, tuoi nella speranza, tuoi
con l'amore, tuoi perch ricomperati dal tuo Sangue, nutriti dal tuo Sangue, arricchiti dal tuo Sangue.
Chi contro il Sangue di Ges?
O Signore, noi siamo schierati a proteggerlo, a difenderlo, a glorificarlo. q. 4 : 30 settembre

690 - Pioggia di Sangue! Sprazzo di luce!


Una pioggia di Sangue!
davvero la mistica pioggia del Sangue di Ges che scende a ricolmare di benefici divini tutte le
capacit dell'anima. Occorre che queste capacit dell'anima siano libere, ampie, profonde.
Accogliere il Sangue di Ges per accogliere Ges, e lasciarlo vivere e operare. Uno sprazzo di luce.
Ges immolato nel Tabernacolo per la gloria del Padre. L'anima contempla gli splendori di Ges e
quelli del Padre e vorrebbe comunicare a tutte le anime la luce in cui vede il Mistero. q. 6 : 2 ottobre

691 - Come potremo sottrarci al contagio?


L'umanit tutta quanta mi appare come un povero essere appestato, incancrenito, dove non c' fibra
che sia intatta dal veleno e non c' piaga che non presenti lacerazioni verminose.
L'umanit tutta quanta! O Signore, in quella umanit ci siamo tutti, ci siamo anche noi che confi-
diamo di essere sani, almeno moralmente risanati dalla fede, dalla speranza, dalla carit, dalla virt
della Redenzione! Come potremo sottrarci al contagio? Salvaci, o Signore, che non periamo! Salva-
ci, o Signore, che non rimaniamo presi dalla violenza della corruzione!
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O mio Signore, vieni e abita in queste povere anime, smarrite nella triste e paurosa selva del mondo.
Ridonaci la luce, la pace, il perdono, la giustizia nel tuo Sangue Prezioso. Il tuo Sangue, o Ges!
A S. Francesco giungevano un giorno dalla mistica Croce strali di fuoco, strali di amore che feriva-
no le sue membra e davano sangue. O Signore, io ti chiedo, dilacera col tuo Sangue adorabile le mie
membra perch diano fuoco, il fuoco del dolore, il fuoco dell'amore.
O Padre Santo, glorifica il Sangue del Verbo Incarnato. O Figlio di Dio, glorifica il Sangue della tua
Sacra Umanit. O Spirito Santo glorifica il Sangue di Ges Redentore. q. 6 : 4 ottobre

692 - Una voce misteriosa


Una voce misteriosa ripete: Verser su questa citt il Calice pi abbondante.
I Sacri Ministri che si faranno araldi di questa infinita misericordia avranno sulla terra la compren-
sione pi alta del Ministero Sacerdotale, e in Cielo la gloria pi fulgida accanto alla Croce. Un'altra
voce ripete: Maledetta, mi rubi le anime!
Non mi sgomento. Ges le ha redente tutte, sono sue, bisogna ridargliele. Ma gi, io non scendo a
colloqui col demonio. Gridi pure e minacci. Io mi sprofondo nel Sangue di Ges. Da oggi la mia vi-
ta deve essere ancor pi sacrificata alla gloria del Mistero. Amen! Amen! Amen! q. 6.- 6 ottobre

693 - Aumentare il numero degli adoratori


Bisogna aumentare il numero degli adoratori del Sangue di Ges. Sull'Altare e nel Tabernacolo lo
stesso Ges veduto da Giovanni nell'alto dei Cieli in un trionfo di potenza e di bellezza.
Nei Cieli riceve l'omaggio dei redenti, angeli e beati, e ognuno diventa, per la luce dell'Agnello,
sorgente di sempre nuove irradiazioni meravigliose.
Ogni anima che adora il Sangue di Ges, diviene a sua volta piccola e continua sorgente di nuova
luce a bene dei fratelli; sorgente di nuova luce, non solo perch riflette quella che riceve da Ges
nella S. Comunione, ma perch la sua fede ne produce in pi larga misura e nel modo pi intenso.
Ho bisogno di tuffarmi nel Sangue di Ges per dimenticare la vita terrena, per seppellirvi la vita
umana, per attingervi quella divina, per aderire nella forma pi reale al Mistero che mi avvolge.
Ma poi sento ancora il bisogno di uscire da questo oceano di infinita bont per invitarvi le anime
che giacciono inerti sulle rive, che temono perfino il tocco dell'onda salutare.
O Signore, e sino a quando rester sconosciuto questo Mistero di amore? q. 6 : 9 ottobre

694 - O Sangue, o fuoco!


Accostiamoci a Ges per essere riscattati. La Redenzione applicata alle anime in diversa misura, a
seconda delle disposizioni liberalissime di Dio, ma anche a seconda della corrispondenza e dei de-
sideri dell'anima. La Redenzione la nostra ricreazione, la nostra rigenerazione; la Redenzione ha
espansioni infinite, ha meraviglie infinite, ha misericordie infinite.
Accostiamoci a questa sorgente di fuoco e di Sangue. Nelle mie povere membra, in ogni fibra circo-
la il Sangue di Ges, e l'anima come immersa nel fuoco. O Sangue di Ges, purifica, risana, rior-
dina, nobilita, divinizza le mie membra. O fuoco della Redenzione, abbrucia la scoria, consuma, tra-
sforma. O Sangue, o fuoco! Doni divini celebrati da Ges con le sue stesse parole, promessi, offerti
da lui sulla Croce e dal Tabernacolo. O Signore Ges, o Amore fatto Sangue, o Amore divenuto
fuoco, trionfa in noi. O Ges Redentore, sii adorato, benedetto, glorificato! Il fuoco nell'anima, il
Sangue nelle vene. O vita travolgente! q. 6 : 13 ottobre

695 - Questo Mistero riguarda noi


Il Mistero della Passione di Ges offre per s una gloria completa al Padre.
Ma questo Mistero riguarda specialmente noi. Noi dobbiamo conoscerlo nelle sue manifestazioni,
viverlo nella grazia che ci dona, adorarlo nei benefici che ci riserva.
S, comprendo che difficile raggiungere una vetta ardua da chi non sa nemmeno camminare.
vero, Signore, ma per attingere le pi alte cime, per attraversare gli oceani l'uomo ha inventato
mezzi strapotenti; non avrai tu mezzi pi efficaci per portare le anime sulla montagna della Passione
ad attingere il tuo Sangue Prezioso? q. 6 : 14 ottobre
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696 - Basta che una goccia del Sangue...


Basta che una goccia del Sangue di Ges cada nella mia anima per dare vita, consistenza, bellezza,
fecondit al mio pensiero, al mio sentimento, ai miei desideri, alle mie speranze, alla mia vita.
Benedetto Ges! Tu cerchi ancora i cuori amanti che si lasciano transverberare come quello di S.
Teresa. Ma, s, o Signore, ferisci questo cuore e riempilo del tuo Sangue.
Una visione impressionante rende pi intensa la preghiera. Sono le anime di viventi, di agonizzanti,
in preda alla morte, assetate, anelanti alla vita. E non vedono che dall'Altare scende l'onda fresca e
vivida che le ristorerebbe, ridonandole a Cristo. Ges, rivela il tuo Mistero!
O Padre, affretta il trionfo! O Trinit augusta, salva le anime per il Sangue di Ges. q. 6 : 1,5 ottobre

697 - Una scintilla che accender tutto il mondo


Il culto del Sangue di Ges sar come una scintilla che accender tutto il mondo.
Ogni Sacrificio della S. Messa come un nuovo sole che s'aggiunge agli splendori della Divina Bel-
lezza, e in questo sole sono le anime che partecipano con amore al Sacrificio e partecipano della na-
tura di questo sole in proporzione della loro unione a Ges, dell'accoglimento del suo Sangue Pre-
zioso. Affrettiamo il trionfo di questo Mistero. Il Signore potrebbe far risplendere dinanzi a tutto il
mondo il Mistero del suo Sangue Prezioso, ma lascia che le anime giungano a comprenderlo con la
loro piet e i loro servizi, perch maggiore sia il loro merito. Chi coopera alla estensione del culto
del Prezioso Sangue compie veramente la Passione di Ges, coopera alla Redenzione, partecipa alle
creazioni nuove, meravigliose della grazia. Questo il regno di Dio, il regno nuovo della Redenzio-
ne, dove la Passione Divina e il Sangue Prezioso alimentano e fecondano la piccola volont umana.
Io vivo nel Mistero del Sangue Prezioso, mi sento attrarre sempre pi in questo centro di vita inef-
fabile. Potessi io condurvi tutte le anime! q. 6.- 16 ottobre

698 - Il Sangue rinnova il grido della Croce


Ripeto le stesse parole di Ges in Croce: Pater dimitte!.
Ges stesso le ripete in me offrendo il suo Sangue. Pater dimitte!. E l'anima vi aderisce sentendo-
si tanto vicina, tanto unita alla potenza, alla misericordia, all'amore di Ges. Il Sangue Divino rin-
nova il grido della Croce che il verbo nuovo della Redenzione e il Padre lo accoglie, inno di gloria,
mentre lo Spirito Santo lo riporta alle anime, convertito in amore. q. 6 : 27 ottobre

699 - Nel mio Sangue, tutti i doni del Regno


Dare a tutte le iniziative il suggello del Sangue di Ges. I popoli non avranno pace se non dal San-
gue di Ges. Nella Chiesa non fu compreso il mio pensiero, il mio dono, il mio tesoro.
Maria il canale di ogni grazia e in quel canale scorre il mio Sangue.
L'amore di Dio, la misericordia, la santit, tutto questo significato nel Sangue di Ges.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia. Il regno quello stabilito da Ges, la giustizia nel
suo Sangue. Voglio dare a Ges tutte le anime che gli sono tolte dal demonio, dal mondo, dalla car-
ne. Come potr? Col Sangue suo. Col Sangue divino che onnipotente come Ges che lo offre,
come il Padre che lo accoglie, come il Verbo che lo avvalora, come lo Spirito Santo che lo applica
alle anime nostre! Esulta, o Chiesa di Cristo, sposa a Lui nel Sangue della Redenzione. Immergi in
quel Sangue le falangi dei tuoi figli perch rivestiti della veste nuziale formino la gloriosa corte al
Re divino. Glorifica, o Chiesa di Cristo, il Sangue adorabile dal quale sei nata, nel quale vivi, ed at-
tingi la prosperit e la santit. Celebrate, o Cieli, gli splendori del Re; canta, o Chiesa, la tua ric-
chezza; gusta, o anima, i suoi segreti.
- Nel mio Sangue tutti i doni del Regno. Nel mio Sangue la regalit divina e la regalit sacerdotale,
la vittima e il prezzo, il dono, la vita, il vincolo dell'alleanza fra il Cielo e la terra, tra Dio e l'uomo,
tra l'uomo e se stesso. - Il Sangue di Ges scenda sopra di noi e ci preservi dal peccato, sopra le no-
stre famiglie e le faccia sante, sulla Chiesa perch si estenda, sul nostro Vescovo e lo ricolmi di gra-
zie, sul Sommo Pontefice, perch guidi la Chiesa e i popoli su questo oceano di misericordie che
la glorificazione del Sangue Adorabile. q. 6 : 29 ottobre
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700 - Salviamo il Sangue di Ges!


Il Sangue di Ges mi prepara alla S. Comunione.
Lo invoco a purificazione dell'anima e l'anima resta lavata dalle sue macchie, ombre e imperfezioni;
lo invoco, luce alla mente, impulso al cuore, ornamento allo spirito, ed ogni mio desiderio, ogni atto
buono come un piccolo seme che, immerso nell'onda misteriosa ha vita, germoglio, sviluppo in un
istante, cos che lo squallore naturale dell'anima si cambia in una fioritura magnifica.
Vieni, o mio Ges, anche oggi, vieni, affrettati. Vieni a vedere la gloria del tuo Sangue, la virt, lo
splendore del santo Mistero. Ges vuole trovare in me un'anima di fanciulla semplice, docile, aperta
ma nascosta. Conservare la freschezza divina che dona il Sangue di Ges per consolare il suo Cuore
che ritorna affannato dall'arsura e dallo squallore del mondo. Sul mondo la pioggia del Sangue Di-
vino cade a torrenti; dove tocca, vivifica, ristora, trasforma, orna con bellezze svariate e ineffabili.
Ma vi hanno delle zolle che non ricevono, non vogliono ricevere il Sangue di Ges; una resistenza
crudele lo respinge, lo rimanda di sterpo in sasso a disperdersi fra lo strame secco e putrido.
E vedo il Sangue che penetra nelle viscere della terra ed succhiato dai vermi.
O Ges mio, sospendi questa visione di tristezza, o insegnami a riparare, a raccogliere l'onda divina
calpestata e disprezzata. Venite, salviamo il Sangue di Ges! q. 6.- 30 ottobre

701 - Apriamo gli occhi


Occorre che usciamo dalla terra che ci tiene sepolti nella sua tenebra e nel suo fango.
Occorre che muoviamo i passi frettolosi verso la fontana di eterna vita, verso le sorgenti del Sangue
dell'Agnello. il Sangue stesso che giunge a noi. Apriamo gli occhi.
La fede ci additer questo fiume di fuoco, e attingendovi amorosamente, la fede diverr visione,
possesso, unione, consumazione in Ges, la mia porzione sovrabbondante sulla terra; in Cielo sar
la mia gloria. Il Sangue di Ges precede, segue, accompagna l'anima.
In questa frase compendiata tutta la dottrina della nostra Redenzione. q. 6: 31 ottobre

702 - Quale dono, quale responsabilit!


Festa di Ognissanti. Il Sangue di Ges precede il cammino dell'anima, la segue, l'accompagna fino
al Cielo. Grande mistero! Lo contemplo nei Santi! La fioritura dei Santi sbocciata dalla Redenzio-
ne e per la virt della Redenzione.
Questa fioritura resa pi lussureggiante dopo la Comunione frequente. La S. Comunione reca tutti
i meriti della Passione e la contemplazione della Passione prepara l'anima alla S. Comunione.
Quale mistero di provvidenza nella distribuzione del Sangue di Ges! Quale dono da parte di Dio!
Quale responsabilit da parte nostra! Vedo delle anime avvicinarsi all'Altare in uno stato desolante,
sembrano fuori di senno, mezzo ignude, in uno stato di avvilimento e di abbrutimento.
- Se tu vedessi - dice una voce - un'anima in peccato! Se si rivelasse a un tratto il mondo com' di-
nanzi a Dio! Se si vedesse attorno a questi sventurati la misericordia che piove sotto forma di luce,
di Sangue, di fuoco ed respinta! - q. 6 : 1 novembre

703 - Dammi il mio Sangue!


C' attorno a noi un Mendico misterioso che chiede per dare, che desta la compassione per usarla a
sua volta con infinita tenerezza, che chiede piet per usarla nella forma pi larga.
- Dammi il mio Sangue. - la nuova preghiera della Redenzione che perpetua il tesoro della Croce.
- Dammi il mio Sangue, prendilo dal mio Cuore, bevilo e dammi i frutti che produce. -
L'anima sente e gusta il Mistero del Dio vivo che si appressa con tutte le sorgenti della vitalit so-
prannaturale. Ed io mi accosto a Ges intendendo di riceverlo in milioni di anime che non lo cono-
scono e non l'hanno mai ricevuto.
Esse rappresentano veramente il Sangue di Ges disperso, infruttuoso, calpestato, disprezzato.
Il Salmista anelava al Dio vivo e vero, ma non poteva gustare realmente l'ebbrezza del Calice di sa-
lute. Noi che lo gustiamo, non sappiamo intendere la voce che risuona dalle profondit del Mistero:
Dammi il mio Sangue!. q. 6.- 3 novembre
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704 - Le umiliazioni del Sangue


Ges mi accompagna nelle anime, a contemplare le umiliazioni del suo Sangue Adorabile.
Le anime appaiono come prigioni oscure, senz'aria, senza segno di vita e di amore. L'anima vive
fuori di se stessa. E il Sangue che riceve? Cade su di un terreno freddo, duro, inaccogliente che as-
sorbe la vitalit soprannaturale senza parteciparvi, senza ricavarne vantaggio. Ma saranno poche le
anime che accolgono cos indegnamente il Sangue di Ges! Poche? Il loro numero sterminato!
Come vi riparer? Tenendo compagnia a Ges in questi cuori ingrati, seguendolo in questo calvario
segreto dove non vi sono che immolazioni divine. L'uomo non comprende l'amore di Ges, non ve-
de la sua Passione, non coopera alla divina Redenzione! q. 6 : 4 novembre

705 - Dare a Dio e a Ges


Dare a Dio Ges Cristo, il suo Sacrificio, il suo Sacramento, il suo Sangue, i frutti, i meriti, le virt,
le glorie, i trionfi del suo Sangue.
Dare a Ges tutto Ges, nella gloria della sua generazione eterna, e in quella della sua Incarnazione;
nella gloria della sua dottrina e dei suoi prodigi, della sua santit e della sua carit, della sua immo-
lazione, della sua Passione, Morte, Risurrezione e Ascensione. q. 6.- 6 novembre

706 - Ges col sigillo di piaghe vive


Una grande luce avvolge il passo dell'Apocalisse di S. Giovanni che la Chiesa fa leggere il giorno
dei Santi. L'Angelo che sale da levante, dalla luce, dalle sorgenti della luce stessa, Ges che giun-
ge a noi dalla eternit. Giunge col sigillo di Dio vivo, con i segni della potenza che ridona la grazia,
della misericordia che perdona, della carit che ricolma di beni sovrumani, disponendo l'anima a
quelli eterni; giunge con il sigillo mai pi veduto di piaghe vive, aperte, che danno Sangue e nel
Sangue lavano le colpe. E nel Sangue si compie la Redenzione.
Ges ferma gli Angeli della giustizia sul mondo; prima Egli vuole segnare in fronte gli eletti di Dio.
Ma non solo a segnare i redenti: insieme a Lui, altri Angeli compiono la missione divina, sono i
Santi, le anime apostoliche, le anime votate alla salvezza dei fratelli che aiutano Ges nella Reden-
zione del mondo. La Redenzione si compie col sigillo del Dio vivo, sigillo di misericordia e di per-
dono nel suo Sangue divino. q. 6.- 8 novembre

707 - Il Calice alzato sul mondo


Il Calice del suo Sangue non si alza solo un istante sull'Altare, ma perennemente alzato sul mondo,
perennemente effuso nelle anime in redenzione copiosa. Io mangio e bevo al banchetto di Dio e
questo banchetto non si esaurisce mai; si rinnova con cibi sempre pi prelibati.
O dolcezza del Sangue di Ges! q. 6.- 9 novembre

708 - Sangue e perfezione dei Santi


- Credimi sulla mia parola. La santit che viene formandosi in un'anima per la sua cooperazione
agli influssi del mio Sangue Divino, la pi gradita al Padre perch riflette la sua stessa santit. -
Ha pi valore dinanzi a Dio una stilla del Sangue di Ges che tutte le perfezioni dei Santi; i Santi
stessi sono, rispetto al Sangue di Ges, l'umile terra su cui scorre recando ogni fecondit. Lasciamo-
lo entrare in noi il Sangue di Ges, lasciamolo penetrare nel nostro spirito, agire, trasformare, santi-
ficare. Ci troveremo cambiati, ci sentiremo puri, ci eleveremo rapidamente. q. 6 : 12 novembre

709 - Mi vedo ai piedi del Crocifisso


L'anima, vissuta in questi giorni ai piedi del Crocifisso, sostenuta dalla virt del Sangue Divino nel-
la verit e nella carit, nella luce e nella misericordia, nell'ardore della dedizione e nella contempla-
zione degli splendori del Verbo umanato, anela di stringere con lui i vincoli ognor pi intimi, sug-
gellare l'offerta di tutta se stessa con un completo e assoluto abbandono tra le braccia del Padre, del
Maestro, del Redentore Divino. L'onda misteriosa della grazia incalza, bisogna seguirlo con puris-
sima fede e rinnovato fervore. Mi vedo, ai piedi del Crocifisso di smisurata grandezza, come un
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bimbo che non arriva nemmeno a toccarne i piedi adorabili. Quasi non vedo nemmeno quelli. La
Vittima Adorabile in uno strazio indicibile. I piedi si contraggono, le mani tremano convulse, tutte
le membra sanguinanti si scuotono. Il capo piega a sinistra. Il volto nascosto sotto le spine, sotto i
capelli che colano Sangue. Dalle labbra riarse esce un gemito: Sitio! Sitio!.
La piccola anima come sola ai piedi della Vittima augusta, guarda intorno. Nessuno.
Chiama e attende, guarda Ges e piange. Rimane cosi impietrita, smarrita, straziata.
Se potesse strappare i chiodi! Come arrivarci? Come farebbe? Toccandoli appena, la Vittima soffri-
rebbe ancor pi. Che fare? Non intendi? Il Mistero incompreso. La tua piccolezza dice lo stato di
incomprensione delle anime. La tua solitudine denota la loro indifferenza.
La tua impossibilit dice quanto siano lontane dall'apprezzare il tesoro divino. q. 6: 13 novembre

710 - La fede me lo fa riconoscere


La fede, la speranza, la carit, in servizio del Sangue di Ges. La fede me lo fa riconoscere come il
mezzo scelto da Dio per redimerci dalla schiavit del demonio, la speranza me lo fa ritenere come il
mezzo pi efficace per redimere l'anima dal mondo, la carit me lo rivela efficacissimo per liberar-
mi da me stessa. Con la fede vedo nel Sangue di Ges il dono del Padre, con la speranza lo ricevo,
con la carit lo gusto. Con la fede dispongo l'anima alle operazioni del Sangue di Ges, con la spe-
ranza vi aderisco, con la carit vi coopero. Con la fede onoro il Mistero, con la speranza lo gusto,
con la carit ne estendo la luce e il calore. Con la fede riconosco nel Sangue di Ges il piano della
Redenzione, con la speranza vi partecipo, con la carit vi corrispondo.
Con la fede oriento la vita verso il Mistero del Sangue di Ges, con la speranza vi consacro le ener-
gie spirituali, con la carit compio l'immolazione per onorarlo. Con la fede preparo le immense ca-
pacit per ricevere il Sangue di Ges, con la speranza mi unisco ai suoi splendori, con la carit mi
sprofondo nei suoi abissi per abbandonarmi alla sua potenza. q. 6 : 14 novembre.

711 - Le vestigia che Ges lascia


Ges si degnato lasciare le vestigia della sua adorabile umanit sulla Sindone, divenuta santa per
il contatto delle membra divine. E l'anima che contempla quelle vestigia resta compresa di amore e
di dolore, contempla gli strazi del Corpo santissimo e piange, contempla e piange i propri peccati,
contempla e vive nella Passione di Ges. Ma io penso alle vestigia che Ges lascia nella mia anima
per la S. Comunione. Il suo Sangue Divino scorre in me segnando i lineamenti della Passione ado-
rabile; l'anima, assorbita dalla virt del Mistero vive in quel Mistero una vita inesplicabile, una vita
piena di luce, di pace, di santit, di amore. Il Sangue di Ges, entrato nell'anima e lasciato libero
nelle sue operazioni non cessa di riprodurre i palpiti di Ges, i suoi pensieri, i suoi desideri, e talvol-
ta i suoi prodigi. Bisogna assecondarlo, per, con la fede e con l'umilt, con la semplicit e con l'a-
more. Il dono divino e divinizza; di sua natura operativo, diffusivo, espansivo, e quando investe
l'anima, la trasforma nella stessa sua sostanza, e le comunica tutte le sue virt. Viviamo nel Sangue
di Ges, moriamo per il Sangue di Ges. q. 6 : 15 novembre

712 - Il Sangue investe l'anima e la protegge


Una goccia sola tutto il Sangue di Ges. Una goccia sola tutta la Redenzione; una goccia sola
l'infinita potenza, l'infinita sapienza, l'infinita bont di Dio.
Una goccia sola tutta la Passione, la rivelazione, l'unione; tutto il dolore e tutto l'amore.
Per la grazia, Dio abita in me e il mio corpo diviene tempio dello Spirito Santo, ma col Sangue di
Ges Dio opera in me gli stessi prodigi che operava nel Figliuolo suo Umanato: prodigi di unione,
prodigi di amore. Non sono pi semplici attrazioni isolate, ma uno stato abituale di elevazione, di
comprensione del Mistero Adorabile. Dinanzi a Dio l'anima cieca, muta, sorda, ma quando il San-
gue di Ges la investe apre meravigliosamente le pupille al regno della bellezza spirituale, tende l'o-
recchio e ode e gusta armonie ineffabili: parla e canta un poema intraducibile.
Il Sangue di Ges l'usbergo che protegge l'anima da ogni soffio avvelenato, che la difende da ogni
attacco e la rende invulnerabile. Rivelati, o Signore! Rivela il tuo Mistero!
Nessun'anima pu intuirlo nella sua magnificenza, nei rapporti che ha con la nostra povera anima.
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O sublimi segreti della redenzione divina! O mirabili dovizie del Sangue di Ges! Schiere di Angeli
e di Santi attorniano il Calice della salvezza, noi vi beviamo a saziet. g. 6 : 16 novembre

713 - Apparteniamo al Cristo che ci ha redento


Conquistatore del regno di Dio il Sangue di Ges che avanza come un fiume senza sponde, avanza
sul mondo con la velocit del tempo e con la intensit e profondit dei nostri desideri. Siamo noi
che segniamo i confini al regno di Dio, noi con la nostra volont e con la nostra cooperazione.
Questo pensiero sembrerebbe frutto di superbia, invece il risultato della grandezza e potenza in cui
ci ha stabiliti la Redenzione di Ges; siamo noi che dilatiamo il regno di Dio lasciandoci trasportare
dalla grazia, dalla virt, dalla potenza del Sangue Adorabile. O vana e stolta la nostra vita se non in-
tende queste cose sublimi! O vane e stolte le nostre fatiche se non hanno per scopo il compimento
della volont di Dio nella adesione alle opere misteriose della Redenzione di Ges!
Noi siamo redenti! Noi apparteniamo al Cristo che ci ha redento!
Noi dobbiamo cercare di conoscere i mezzi, i fini, i tesori della Redenzione: conoscere le Piaghe
adorabili che ci danno il Sangue Divino, bere il Sangue Divino che ci d la vita, soprattutto alimen-
tare questa vita soprannaturale per avere quella eterna. q. 6 : 17 novembre

714 - Il Sangue vita e attivit


Il granello di senapa il Sangue di Ges, tesoro della Redenzione, caparra della Redenzione, frutto
della Redenzione. Esso fuoco e luce, vita e attivit.
Ma, o Signore, come pu unirsi la luce al fango e il fuoco alla pietra? Di fango si rivestito il mio
Dio, dalle pietre Egli trae i figli di Abramo. Ineffabile potenza del Sangue di Ges!
Esso reca in me il mio Dio e Dio vive, opera, trionfa in me; le mie membra accolgono la sua vita, la
mia intelligenza abbagliata dai suoi splendori, il mio pensiero riflette la sua verit, il mio cuore si
nutre del suo amore. Lasciamo che il Sangue di Ges ci rechi e faccia vivere in noi tutto Ges.
Allora l'anima vive solo per Lui e nel reciproco scambio ineffabile, incomprensibile ma reale, si
compiono le ascensioni pi rapide e conquistatrici. Il Sangue di Ges la mia suprema bellezza,
tutta la mia speranza, il mio amore. O correnti segrete tra il Signore e l'anima, comunicate dal Mi-
stero augusto! O granello mistico che germogli nella vita eterna dopo esserti nutrito alle energie
dell'anima trasformandole in volont e in amore! La Redenzione nell'amore, l'amore nel Sangue
e nella unione al mio Signore. q. 6.- 19 novembre.

715 - Movete a schiere verso il Tabernacolo


O anime che credete, che sperate, che amate Ges, movete a schiere verso il suo Tabernacolo, verso
il suo Cuore, verso il suo Sangue. Sorgete, o anime di privilegio, o anime amanti, figlie, spose di
Ges. O Sacerdoti del Dio vivente, contemplate, glorificate, gustate il Mistero!
Il Sangue del mio Ges il Tabernacolo dove l'anima trova luce, pace, riposo, dolcezza, ricchezza,
tranquillit, gaudio. Il Sangue di Ges la scuola di altissima teologia dove sono istruite meravi-
gliosamente anche le anime pi semplici e ignoranti. il talamo segreto dove l'unione mistica ha
sviluppi ineffabili, dove la purificazione dell'anima raggiunge gradi altissimi, dove l'intelligenza si
schiude a contemplazioni mirabili, dove tutto l'essere umano si trasforma, riceve impressioni divine,
gusta la vita divina, si abbandona al gusto di Ges, al pensiero di Ges, ai desideri di Ges.
Anima mia, come puoi ritornare in te dopo che hai gustato Ges nel suo regno divino?
Come si pu vivere nella vita terrena quando l'anima ha gustato quella celeste? q. 6 : 20 novembre

716 - Tutte le mie forze a servizio del Sangue


O Sangue del mio Ges, pervadi ogni fibra, ricopri ogni elemento vitale, penetra in ogni senso, av-
viva, feconda, alimenta la fiamma della vita divina. Tutte le mie forze a servizio del Sangue di Ges;
tutta la mia vita in omaggio al Sangue di Ges; tutto il mio lavoro in ossequio al Sangue di Ges;
tutto il mio pensiero, il mio tempo, il mio essere a gloria del Sangue di Ges.
Il regno di Dio dentro di me, in me, con me: il tabernacolo del mio cuore ripieno del Sangue di
Ges, contemplato dal Padre, effuso dal Figlio, glorificato dallo Spirito Santo. q. 6 : 23 novembre
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717 - Nelle grandi idealit del Mistero


- Entri nello spirito della Chiesa la comprensione dell'augusto Mistero. I popoli tutti siano chiamati
al godimento dei beni infiniti che racchiude e comunica il mio Sangue. -
Le anime pie conoscano il segreto dell'apostolato pi efficace, pi fruttuoso e sublime.
Bevo il Sangue di Ges come da mille bocche, tante, quanti sono i desideri dell'anima; lo ricevo
come in mille cuori, tanti quanti sono i sentimenti, gli affetti verso il Sangue di Ges. Le sorgenti
inesauribili del Sangue di Ges, aprono in me altrettante sorgenti di piet, di carit, di amore.
L'anima vive nelle grandi idealit del Mistero del Sangue di Ges.
Grandi idealit che non si traducono a parole, che non si possono esprimere n con la penna, n con
arte alcuna ma sono reali, operatrici di grandi ascensioni, di profonde intuizioni, di vere perfezioni,
di conquiste spirituali, di adesioni meritorie alla vita soprannaturale.
Il Sangue di Ges il mio usbergo e la mia protezione, mi separa dal mondo e mi conduce a Dio:
mi crea la luce del Cielo, la vita divina e il gaudio immortale. q. 6 : 24 novembre

718 - Lavorata col cesello della sua Passione


Chi vive nel Sangue di Ges intende le grandi rivelazioni di Dio perch si trova nell'ambito delle
sue misericordie, nella luce della verit, nel fuoco della carit.
La vita umana non ha pi impressioni individuali, cognizioni personali; il regno dello spirito appare
nella sua realt, l'anima nella sua attivit. Soffio di Dio, respirata dalla sua bocca divina; immagi-
ne di Lui, illuminata dal suo volto; redenta da Ges, resa a Dio ricoperta di bellezze soprannatu-
rali, arricchita di tesori, lavorata col cesello della sua Passione, perfezionata col suo amore. Il San-
gue di Ges il mistico oceano che ricopre tutto il mondo: chi trova in esso la vita e chi vi trova la
morte; chi lo solca con Ges approda ai lidi gaudiosi del Cielo, chi lo percorre da solo si sprofonda
e si perde. O Sangue di Ges! O nostra unica speme, o cibo, o ristoro, o salvezza, o redenzione, abbi
di noi piet! Mi vedo quasi sola su questo mare sconfinato e delizioso! Sola con Ges, sull'immensa
distesa della sua misericordia! Sola con Ges nel dominio delle sue divine ricchezze! O Signore, ri-
vela al mondo i Misteri del Sangue divino! O Sangue di Ges, rivelati! q. 6.- 28 novembre.

719 - L'anima che beve il Sangue


Il Sangue di Ges alimenta tutte le virt dell'anima e distrugge man mano che appariscono i germi
delle passioncelle. L'anima che beve il Sangue di Ges alle purissime e inesauribili sorgenti dell'Eu-
caristia, beve la vita nella sua mistica pienezza. Non ha pi sete di nulla, n delle cose che la cir-
condano, n di quelle che le appartengono. Ha solo sete del Sangue di Ges che entra in lei, nuovo e
perenne elemento di gaudio, di forza, di dolcezza, di sicurezza, di amore. Sento che il Sangue del
mio Ges mi nutre divinamente; potrebbe da solo mantenere al corpo la vita pi florida. Questo co-
stituirebbe un fatto che desterebbe meraviglia; no, tutto deve essere segreto. La potenza del Mistero
consiste anche in questo: operare cose mirabili nel nascondimento. O Signore, abbi piet di me!
Sepolta nel Sangue di Ges, ho bisogno di sensi nuovi, di forze nuove, per estendermi, per espan-
dermi in questa vita e comunicarla al mondo. O Sangue di Ges, vivi in me e per me! q. 6.- 29 novembre

720 - Il Sangue mi porta a vette superbe


L'anima si deve preparare alla festa del S. Natale con crescente ardore, penetrando nella luce del
Mistero, consacrandosi al Mistero della luce con dedizione totale di tutte le energie.
Quando il bambino schiude le pupille alla luce, osserva, fissa lo sguardo ma non sa rilevare nulla.
Soltanto la riflessione, lo studio, la volont lo guideranno a conoscere le cose che appaiono nella lu-
ce, che sono abbellite, prodotte dalla luce. Pallida idea di ci che sono le ascensioni dell'anima nella
vita soprannaturale. Ogni istante reca una sorpresa nel cammino dello spirito; la luce del Mistero
non pi la sola attrazione: in quella luce sono mille visioni ineffabili di bellezza, di ordine, di
provvidenza, di potenza, di amore. Il Sangue di Ges mi porta a vette superbe, mi sprofonda negli
abissi incomprensibili, mi fa contemplare con un piccolo volo di pensiero secoli e vicende, mi fa
gustare rivelazioni e manifestazioni, mi fa vivere la vita terrena come cosa transeunte e mi fissa in
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quella divina come se la vedessi e la toccassi. Il canto dei Profeti si tramuta in supplica di una me-
ravigliosa dolcezza. Piovete, o nubi, il Sangue del Giusto; donateci, o Cieli, il Sangue Divino; apriti,
o terra, e germina con quel Sangue il Redentore. q. 6 : santo avvento

721 - Rispettare tutte le esigenze del Sangue


Le mani del Sacerdote sono ricoperte di Sangue, piovono Sangue, lo danno, lo comunicano, e pi lo
effondono, pi quelle mani sacerdotali ne sono ricolme. I Santi vengono glorificati anche su questa
terra non solo per il lavoro spirituale che hanno compiuto in favore delle anime, ma pi per quello
che hanno lasciato compiere dal Signore nelle loro anime. Io mi far santa se sapr aderire alle ope-
razioni intime, segrete che il Sangue di Ges compie in me. O Signore, questo Sangue adorabile in
me nella sua vita pi florida: insegnami a rispettare, a coadiuvare tutte le sue esigenze. q. 6: 1 dicembre.

722 - Vado a rilento in questo cammino


La via straordinaria: segnata dal Sangue di Ges, illuminata dal Sangue di Ges, abbellita dal
Sangue di Ges; basta che io la percorra unita all'onda misteriosa, ascoltando le armonie che vi si
sprigionano, respirando l'aria del Cielo, bevendo il delizioso liquore, conservandone la fragranza,
celebrandone le meraviglie.
Il Sangue di Ges apre nel mondo la via che conduce ai lidi della eternit beata.
l'araldo della glorificazione di Ges, l'araldo della mia redenzione, della mia santificazione.
Sento e seguo le ineffabili operazioni del Sangue di Ges: mi pare di vivere in questo Mistero, per
questo Mistero; ma fino a che sul mio corpo e sul mio cuore non appariranno le stigmate del mio
Signore Crocifisso non potr dire di glorificare il Sangue di Ges. Io vado troppo a rilento in questo
cammino misterioso, l'elevazione dovrebbe essere continua, senza arresti, senza discese.
Avanti, anima mia, non sei tu che cammini, il Sangue che ti conduce; l'ascensione sar tanto pi
rapida e tanto pi alta, quanto pi ti abbandonerai fidente.
L'avvento del Signore ti introduca nelle adorabili profondit del Mistero. q. 6 : 2 dicembre

723 - Il Sacerdote, vero canale del Sangue


Il Sangue di Cristo il segreto, la forza, il pegno, il sigillo della Comunione dei Santi.
Il Sacerdote in perpetua comunicazione col Sangue di Cristo.
Il Sacerdote il vero canale del Sangue di Cristo.
Mi consacro con nuovo entusiasmo e volont sempre pi ardente al Mistero. Vivo nel Sangue di
Cristo: torner ad offrirmi, piccola, segreta vittima di amore per la sua glorificazione.
Oh! quanto grande, quanto possente la vita del Mistero! q. 6 : 3 dicembre

724 - Altri semina e altri miete


Entra, o luce di Dio, o verit, o sapienza, o misericordia, o amore! Entra, o potenza di Dio, o Sangue
del mio Ges! Io non sapr accoglierti, non potr contenerti, non vedr l'ampiezza del tuo corso mi-
sterioso; nemmeno vedr su questa terra gli splendori che emani e la vita che comunichi, ma un
giorno conoscer i tuoi trionfi, li guster, li contempler [...]
Mi si dice che altri semina e altri miete. Potessi io essere il seminatore sconosciuto che porta nei
solchi delle anime il seme divino del Sangue di Ges.
O Ges, dammi il tuo Sangue per le. anime, dammi le anime per il tuo Sangue. q. 6.- 7 dicembre

725 - Oggi, festa dell'Immacolata


Oggi, festa dell'Immacolata, il Mistero del Sangue Prezioso appare in una potenza meravigliosa.
Il Signore ha voluto onorare la sua Madre Santissima nel mistero dell'Immacolato Concepimento,
ma verr il giorno in cui al di sopra di ogni altra manifestazione di culto, apparir quella del Prezio-
so Sangue. Vedo l'Altare come il Calvario: il Sangue che scende e la terra che lo beve nel silenzio,
nel nascondimento, senza accorgersi, senza prestare n fede, n attenzione...
Non si chiuda quest'Anno Santo senza una pubblica e solenne dimostrazione di fede e di culto al
Sangue di Ges: il Mistero dei Misteri della Divina Redenzione. q. 6 : 8 dicembre
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726 - O Ges, rivela questo tuo Mistero!


O Signore, immergi tutto il mondo nel tuo Sangue Divino.
O Signore, comunica a tutte le anime la luce del tuo Sangue Adorabile. O Signore, estendi a tutti i
cuori la fiamma che si sprigiona dal tuo Sangue Prezioso. O Signore, il tuo Sangue nostro.
O Signore, il tuo Sangue inesauribile misericordia, grazia sovrabbondante, tesoro di luce di un va-
lore infinito che arricchisce la nostra povert e ci assicura il regno eterno.
O Signore, il tuo Sangue il segreto della tua Incarnazione, rivelato, partecipato all'anima che ti
ama e vive nella tua Passione divina. Rivela, o Signore, questi prodigi, come un giorno hai rivelato
te stesso agli Apostoli. Tu, o Signore, dici che dodici Apostoli, veramente Apostoli del Mistero del
tuo Sangue, basterebbero a far circolare nel mondo questa linfa divina, a diffondere il culto, a mol-
tiplicare l'efficacia, a perpetuare i trionfi. O Ges, rivela questo tuo Mistero!
Suscita tali Apostoli, introducili nel talamo della tua carit, rendili banditori della grande verit,
strumenti della grande misericordia. q. 6.- 12 dicembre

727 - Spargete, o Cieli, la rugiada del Sangue


Se io bevo alle sorgenti di un fiume non partecipo della fecondit delle acque uscite da quella sor-
gente, ma se bevo alle sorgenti del Sangue Adorabile di Ges, partecipo alle misteriose fecondit
che esso apporta nelle anime. La Redenzione contemplata cos diviene per l'anima sorgente di luce
infinita, di speranze ineffabili, di adesioni intime, di comprensioni profonde...
Onda divina del Sangue di Ges, scendi a immergere e a sommergere la mia piccola anima.
O Redenzione copiosa, estenditi a tutto il mondo; ravviva, alimenta, santifica ogni anima, rendi a
Dio tutte le anime: fai che dai lidi lontani, trasformate e spiritualizzate, esse ritornino alle sorgenti
della creazione con i meriti della Redenzione e la virt della santificazione.
Veni, Domine Jesu! Rorate, coeli desuper! spargete, o cieli, la rugiada del Sangue di Ges. Piove-
te, o nubi, l'onda rigeneratrice! q. 6 . 21 dicembre

728 - Meditare il Natale cos


Ogni giorno Natale per l'anima che ama Ges, che vive unita a Lui, nella luce del Mistero e
nell'attivit dell'amore. Ogni giorno domando a Ges la scienza del Crocifisso per avere l'amore del
Crocifisso, l'amore del Crocifisso per avere la scienza del Crocifisso. Il Natale di Ges il Natale
del Crocifisso, la Croce e il Sangue hanno brillato sulle pupille di Ges prima ancora della stella
prodigiosa annunziatrice del Mistero. Io debbo meditare il Natale cos: la tenerezza verso il Dio
Bambino deve tramutarsi in sofferenza verso il Dio Crocifisso; nato per essere Crocifisso, Crocifis-
so per rinascere in noi con la virt del suo Sangue Adorabile. Dilata, anima mia, le tue capacit,
riempiti di Sangue Divino. Riempiti e donalo, per riempirti nuovamente del Tesoro Infinito. O Nata-
le di Cristo, rivelati ancora alle anime e al mondo nella magnificenza del Mistero.
Non ti domandiamo stelle prodigiose e canti angelici, ma lo splendore del tuo Sangue, la voce del
tuo Sangue, la gloria del tuo Sangue. E il tuo Sangue compia in noi la Redenzione. q. 6.- 22 dicembre.

729 - L'Incarnazione si rinnova


L'Incarnazione di Ges si rinnova in me, in ogni anima che lo riceve con fede, con desiderio, con
amore. E Ges vive, si alimenta, cresce ed opera in me nutrito dal suo Sangue Divino.
Questo Augusto Mistero del Sangue Prezioso appare dall'abisso dei secoli come un nuovo richiamo
di salvezza e di speranza, di salute e di pace. Il Natale della Redenzione contemplato nel trionfo del
Sangue di Ges: Ges nasce tra noi Uomo-Dio per darci il suo Sangue Prezioso; ci d il suo Sangue
per rinascere in noi. q. 6 : 26 dicembre

730 - S. Giovanni, cantore del Sangue.


S. Giovanni Evangelista il cantore del Sangue di Ges. Posando il capo sul petto del Maestro inte-
se, nei palpiti del Cuore Divino, la veemenza dell'onda misteriosa che sarebbe scaturita dalle mille
ferite di Ges confitto sull'albero della Croce. S. Giovanni l'araldo della devozione al Sangue Pre-
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zioso mentre ne celebra le glorie su in Cielo. Io non ho pi interessi, n per la mente, n per il cuore;
non mi accorgo del tempo che vola, delle vicende che si incalzano accanto a me, dei doveri che mi
affaticano, dei vuoti che si formano; io ho un solo interesse: il Sangue di Ges.
E questo Sangue portentoso stabilisce una barriera insormontabile tra il mondo e la mia anima, tra
me e lo spirito delle tenebre, tra me e me stessa. E isolandomi cos e sospingendo lo spirito incontro
a quello di Dio, lo costituisce quasi in una incolumit straordinaria. In queste regioni alte e profonde
non giunge nessuna voce che non sia di giustizia e di misericordia, di verit e di amore, di santit e
di unione. Poter vivere cos nel flusso e riflusso del Sangue di Ges: morire lasciando ad esso tutte
le energie perch vengano moltiplicate in vantaggio delle anime. q. 6.- 27 dicembre

731 - In Sanguine Agni!


Sono votata al Sangue del mio Ges.
Una goccia sola vale tutta la Redenzione perch una sola goccia del Sangue del mio Ges pu sal-
vare tutti i mondi, le anime di tutti i secoli. O adorabile Mistero! O ineffabile Mistero!
O incomprensibile Mistero! Il Cielo sulla terra: la terra ha il suo Cielo, nel Tabernacolo, nel San-
gue di Ges. Per ritornare al Padre, per giungere alla verit, alla luce, al gaudio, alla beatitudine
eterna occorre attraversare il fiume del Sangue Divino. C' chi trova in esso la vita e chi vi trova la
morte: chi vi attinge il perdono e la giustificazione e chi vi incontra la condanna e la maledizione.
O Sangue Divino! O potenza sconosciuta, o bellezza, o grazia, o amore!
O Ges, Re della pace, frutto del tuo Sangue! O Ges, Re della grazia, dono del tuo Sangue!
O Ges, Re della giustizia, trionfo del tuo Sangue! Io mi inebrio del Mistero che avvolge la Croce,
il Tabernacolo, le anime. Quaggi non c' altra vita, non c' altra luce, n altra speranza che nella
sua Redenzione. Redimi, o Ges, le povere piccole anime col tuo Sangue Prezioso! q. 5 : 17 ottobre

732 - O Padre, guarda, ascolta, glorifica


O Padre Santo, guarda al tuo Cristo immolato per noi e salvaci. O Padre Santo, guarda al Sangue di
Ges che sgorga dalle sue membra immacolate, trafitte per noi e salvaci. O Padre Santo, ascolta il
gemito del tuo Figlio, la preghiera del tuo Verbo, cementata dal suo Sangue e salvaci.
O Padre Santo, glorifica il nostro Redentore e guarda ai redenti: per amore di Lui, per la sua Passio-
ne, per la sua Croce, per il suo Sangue, salvaci. q. 5 : 19 ottobre

733 - Il Mistero del mondo nel Sangue


Povere anime anelanti a Cristo e fuggenti alle sue ricerche!
Il Mistero del mondo nel Sangue di Ges. Se il mondo infelice, nuota nelle sventure, moltiplica
le sue sciagure perch non conosce il Sangue di Ges. Se ci sembra difficile la virt, tormentosa la
vita, aspra la lotta, grave il sacrificio, perch non attingiamo al Sangue di Ges.
Se non ci facciamo santi, se la santit appare come una conquista irraggiungibile, una meta ideale o
un privilegio di pochi, perch non beviamo il Sangue di Ges. q. 5 : 20 ottobre

734 - L'Angelo tiene dinanzi a me il Calice


Esco dalla Chiesa. Dinanzi a me un Angelo che tiene il calice riboccante di Sangue: mi segna i
passi e mi invita a contemplare il Mistero. Ma io non potr, durante tutta la vita, tenere fisso lo
sguardo, il pensiero, il cuore su queste adorabili espansioni della misericordia divina.
- Almeno in questi giorni. - dice l'Angelo.
Ritorno in Chiesa dinanzi all'Altare di Maria SS. Bambina dove si celebra un'altra Messa.
Recito le Litanie dei Santi. L'Angelo sempre dinanzi a me col Calice adorabile e pare che ogni
Santo che invoco si accosti a quel Calice e lo offra, con labbra pure, con cuore infuocato e impetri
per me. Giammai mi parve di pronunciare preghiera pi degna. Invocare la grazia, il perdono, la mi-
sericordia, la pace, la benedizione del Signore per me e per tutti confidando nei meriti della Passio-
ne divina e del Sangue prezioso; pregare sotto il manto di Maria con le sue stesse labbra, pregare
con le labbra delle schiere angeliche, delle schiere degli Apostoli, dei Martiri, dei Santi, mentre
l'Angelo del Signore alto in mezzo a essi, tiene dinanzi a me il Calice del Sangue adorabile.
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La voce stessa di Ges si alza a pronunciare: - Hic est Calix Sanguinis mei! - [...]
L'Angelo del Signore rimane fermo col suo Calice accanto a milioni di anime che non si degnano
neppure di guardarlo, che non si curano, che disprezzano la luce e si sprofondano nelle cose umane
per non intendere quelle divine. E la vita data nel tempo solo per queste. La mia piccola anima
sopraffatta da queste misericordie. Signore, Signore, che vuoi da me? q. 5 : 20 ottobre

735 - Il Calice della Passione ricolmo di perdono


O Signore! Il calice della mia vita ricolmo di peccati, ma il Calice della tua Passione ricolmo di
perdono; il calice della mia anima ripieno di debiti, ma il Calice della tua Morte ripieno di tesori;
il calice della mia anima ripieno di vilt, ma il Calice del tuo Sangue ricolmo di misericordia.
Hic est Calix Sanguinis mei!. Quando hai preso tra le mani, o dolcissimo Ges, il Calice miste-
rioso che doveva significare la vita e la morte, la tua morte e la nostra vita: quando l'hai offerto al
Padre e offerto al mondo non hai veduto la schiera turbinosa di quelli che avrebbero maledetto, di-
sprezzato, calpestato quel Sangue? E in quella turba sciagurata e sventurata hai veduto, o Ges mio,
la mia povera anima? Se mai, o Signore, se fosse per un istante mescolata agli empi, abbi, o Ges,
piet della mia stoltezza, raccoglimi dallo strame, mettimi nel fuoco della tua carit perch, purifi-
cata, possa essere degna del tuo Sangue. q. 5 : 20 ottobre

736 - Voglio gettare gli sguardi nel Calice


Angelo del mio Dio, appressati. Voglio gettare gli sguardi nel Calice del mio Signore, voglio im-
mergere in quell'onda misteriosa il mio povero essere, voglio adorare, ringraziare, benedire, invoca-
re il Sangue prezioso e, come fosse la prima volta che io scorgo s grande bene, voglio ricominciare
il mio cantico, riaffermare la mia offerta, rinnovare la mia immolazione.
Se rimarr nel Sangue del mio Ges, non morr. Se vivr nel Sangue del mio Ges, non peccher.
Se morir nel Sangue del mio Ges, vivr eternamente. Me lo ha insegnato Ges, me lo ha promes-
so, me lo ha comandato! O splendori di vita e di morte! q. 5 : 20 ottobre

737 - Misticamente cos


Hic est calix novi Testamenti.
Contemplando Ges esposto nel SS. Sacramento ebbi un forte richiamo. Se tu vedessi sgorgare da
quella piccola Ostia bianca un fiume di Sangue! Misticamente cos! Il Figlio di Dio, il Verbo In-
carnato, Ges, che ha assunto la natura umana e della natura umana il Sangue, ha compiuto i decreti
del Padre, i Misteri della misericordia, i disegni della Redenzione. Il Sangue adorabile inizia la via
della nuova vita, ne sanziona lo svolgimento, ne suggella le tappe misteriose e dolorose, trabocca a
dismisura, tutto nella Passione della Croce.
E come l'Eucarestia ha dato il Crocifisso, cos il Crocifisso ridona l'Eucarestia e nell'Eucarestia l'ef-
fusione continua, completa, trasformatrice, santificatrice del Sangue di Ges.
Lasciatemi contemplare questo fiume di Sangue che scende dall'Ostensorio, riempie l'Altare e scen-
de ancora verso le anime, le inonda, le travolge seco nella sua corsa mistica lungo il mondo, per ri-
salire fino a Dio e consegnare al Padre il prezzo della vita di Ges e, col prezzo della sua Morte, le
conquiste spirituali delle nostre povere anime. Rivelati, o Mistero!
Su in Cielo tu formi la gloria del Padre, costituisci la gloria dei Beati, prepari la gloria di quelli che
si purificano nel fuoco del Purgatorio, prepari la gloria di chi ti adora, ti comprende, ti invoca, ti ce-
lebra, ti glorifica sulla terra. Sorgete a schiere, o Apostoli del Sangue di Ges! Sorgete a schiere, o
Missionari del Sangue di Ges! Sorgete a schiere, o devoti, o amanti, o vittime del Sangue di Ges!
La pi alta dottrina nel Sangue di Ges. La luce pi sfavillante nel Sangue di Ges.
La fiamma pi fervida nel Sangue di Ges. La pace pi profonda nel Sangue di Ges. La speme
pi valida nel Sangue di Ges. Io seguo l'onda che incalza. Come sottrarmi? Seguo la voce che
invita. Come soffocarla? Seguo la luce che m'attrae. Come arrestarmi nella tenebra? q. 5 : 21 ottobre

738 - Le eterne verit illustrate dal Sangue


I Santi Esercizi sono un richiamo alle eterne verit e le eterne verit mi sono illustrate dal Sangue di
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Ges. Vedo in esso la mia creazione spirituale, il mio alimento, il segno, il pegno della mia Reden-
zione, il prezzo che mi riscatta dall'inferno e la forza che mi presidia per non cadervi; il prezzo che
paga i miei debiti dinanzi alla Giustizia Divina e la virt che mi aiuta ad accumulare i meriti; la ve-
ste che ricopre la mia nudit e la potenza che arricchisce la mia miseria; il dono divino offerto al
Padre per la mia riconciliazione e offerto a me per la mia santificazione; il patto della nuova allean-
za e la promessa della vita eterna. q. 5 : 21 ottobre

739 - Calice del Nuovo Testamento


Tu mi additi il tuo Calice adorato. il Calice dell'eterna Potenza, dell'eterna Sapienza, dell'eterno
Amore. Me lo dici Tu, o Ges, con le tue parole:
- Il Calice del mio Sangue, il Calice del Nuovo ed Eterno Testamento. -
Testamento di Dio, Sacramento di Dio! Legge, vita, alimento, via della Redenzione.
Il Testamento Nuovo ed eterno. nuovo perch rivelato dalle stesse labbra di Ges, compiuto dalla
sua santa Umanit, con la sua santa Umanit, nella sua santa Umanit; ma eterno perch concepito
e designato e voluto e ordinato fino dalla eternit nella mente del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Il Sangue del mio Ges il Testamento Nuovo che inizia un'era nuova; il regno di Dio nel
mondo, il regno di Dio nelle anime preceduto dagli esempi, dalla dottrina, dai prodigi, dalla Passio-
ne, dalla Morte di Ges.
Su questa Passione e su quella Morte il nuovo regno di Dio: un cielo nuovo trapuntato di stelle scin-
tillanti: le verit eterne; una natura nuova: la natura divina innestata nella guasta natura umana; una
fioritura nuova prodotta dalla grazia una fecondit prodigiosa favorita dal Sangue di Ges.
Il Testamento Nuovo compendia e supera di gran lunga l'Antico Testamento; tutti i benefici fatti da
Dio alla umanit, preannunziati e celebrati dai Profeti con le magnifiche rivelazioni celesti.
Il Testamento Nuovo, che il Calice del Sangue di Ges, la pi alta manifestazione della Potenza,
della Sapienza, dell'Amore di Dio. Nel regno nuovo della Redenzione, sorto sulle rovine della Pas-
sione di Ges, balzato in pieno sulla sua Morte, costruito, cementato dal suo Sangue, appaiono gli
splendori della misericordia divina, la rigenerazione delle anime, la elevazione a Dio, l'unione con
Dio, lo sposalizio mistico con la Divinit: appaiono le teorie dei Santi, dei Vergini, dei Martiri che
seguono le schiere degli Apostoli, dei Confessori, degli imitatori di Ges Cristo.
E per Ges Cristo la gloria, l'amore, la benedizione al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo. Si rientra
nella eternit portati dalla virt del Calice del Sangue Prezioso. Questi tesori di vita spirituale, que-
ste conquiste di vita soprannaturale non sono il privilegio di pochi: sono la offerta munifica che il
Padre Celeste largisce a noi nella fede, nella speranza, nell'amore che portiamo a Ges. Unirci a Ge-
s, ascoltarlo, seguirlo, farlo oggetto dei nostri desideri, termine della nostra vita, centro della nostra
operosit: ecco il nostro dovere, il mio dovere.
Ma il Nuovo ed Eterno Testamento di Ges non compreso, non stimato, non corrisposto dal
maggior numero delle anime. Ges se ne lamenta. Da diciannove secoli il suo Verbo di amore ri-
suona sulle labbra dei Sacerdoti, migliaia e migliaia di volte al giorno si ripete, si rinnova, produce
il Mistero, estende la misericordia, conferma la bont, compendia la Redenzione; ma quel Verbo
misterioso che annuncia il testamento nuovo trova e lascia noi invecchiati nella tiepidezza, nel lan-
guore, in una fede che ha un semplice soffio di vita, in una speranza che non oltrepassa le cose visi-
bili, in una carit che non ha nulla di soprannaturale. Eppure il Sangue di Ges che viene recato a
noi nella S. Comunione ha in s tutta la vitalit, tutta l'efficacia e tutta la potenza per trasformarci.
O Nuovo ed Eterno Testamento scritto in cielo con la gloria della Potenza, della Sapienza e dell'A-
more, manifestato a noi con le umiliazioni, i patimenti, i sacrifici, la morte e il Sangue di Ges! Io
mi indugio su queste meraviglie della carit divina come l'ape s'indugia sul fiore ricolmo di succhi
dolcissimi. Quanto prelibato, soave, dolce il Sangue di Ges!
Quale sapore, quale fragranza, quale incendio di amore suscita il suo contatto divino nella freddezza
della mia anima! O Calice adorabile del mio Ges, sii il Calice della mia giustificazione!
Io non ho diritti per salvarmi; non ho meriti, non ho mezzi: da me nulla! Sono anzi ripiena di spa-
vento per le mie responsabilit mal comprese e male soddisfatte, ma ho fiducia in Te, o Signore, at-
tingo al Calice del tuo Sangue, confido in questo Testamento Nuovo di Redenzione eterna, confido
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e spero e mi abbandono. q. 5 : 21 ottobre

740 - Mysterium fidei!


E Ges ripete all'anima: Mysterium fidei!
Mangia il Verbo di Dio! Mangiare la Parola di Dio! Non ha espressioni il linguaggio umano per si-
gnificare questo atteggiamento. L'anima lo intende, o meglio pensa di intenderlo, aderendovi umil-
mente, semplicemente. Il Mysterium fidei assorbe l'anima, la penetra, la compenetra. Il Mistero
adorabile del Sangue di Ges nell'abisso dell'eternit, in quello dei secoli, in quello delle anime!
Noi vediamo sull'Altare un semplice rito: l'Ostia candida e umile che viene alzata dalle mani Sacer-
dotali sopra il Calice d'oro e, a sua volta, il Calice misterioso alzato sopra l'Ostia consacrata.
Mysterium fidei! Valichiamo con la fede le vette del sensibile, i segni della apparenza; uniamoci al
Verbo che produce il Mistero, al Mistero che fa risuonare continuamente all'anima nostra il Verbo
del Sacrificio, della divina immolazione, della misericordia divina.
Il Mysterium fidei ha prodotto i Santi, li ha moltiplicati attorno alla gloria di Ges su in Cielo dopo
averli avvinti sulla terra al suo Altare.
Il Mysterium fidei richiede da me tutta l'adesione della volont umana, ma mi comunica ineffabil-
mente quella divina; richiede che il mio spirito avanzi nelle tenebre, ma misticamente esso nuota
nella luce; richiede la parte migliore della mia vita interiore, ma mi dona quella eterna.
Il Mysterium fidei il talamo celeste dove si compiono le pi alte e gaudiose comunicazioni [...]
Il Mysterium fidei il Cenacolo segreto dove Ges e l'anima, l'anima e Ges si misurano il dolore e
l'amore: Lui donando il Sangue delle vene, a cui corrisponde quello del cuore della piccola creatura;
Lui offrendo una carit inesauribile, a cui risponde la confidenza filiale della creatura; Lui attraendo
con la luce smagliante della sua bellezza l'adesione pronta, completa, amorosa della piccola figlia.
Il Mysterium fidei il centro della Divina Potenza, della Divina Sapienza, della Divina Bont.
Avvicinandoci a questo centro misterioso, adorabile, ineffabile da cui sgorgano le acque che disse-
tano e che ci fanno salire alla vita eterna, adoriamo il Mysterium fidei! q. 5.- 22 ottobre

741 - La cognizione di questo tesoro


Il Sangue di Ges mi comunica la sua scienza divina.
Tutta la Sacra Scrittura pervasa da questa corrente segreta che ha ispirato, alimentato, acceso i
Profeti di infrenabile amore. Ma io non la conosco la Sacra Scrittura: vi ho sfiorato qualche pagina,
qualche passo, null'altro; sento per che contiene la linfa vitale e vi trabocca. Se potessi attingervi
liberamente, direi: la scienza che mi insegna queste altissime cose. Ignorante come sono, senten-
dole giungere dentro di me da un riflusso misterioso, posso dire: me le insegna Ges.
Il Calice adorabile della sua carit si riversa con inesauribile ricchezza nell'anima mia e io vi attingo
senza meriti, senza misura ma con grande desiderio. La mia salvezza, la mia luce, la mia pace, la
mia vita tutta nel Sangue di Ges, tanto che spesso l'anima pare che giunga da lontano e con gran-
de sforzo. La mia dimora nel Sangue di Ges la grazia pi grande largitami dal Signore.
La cognizione di questo tesoro divino forma la mia pi grande felicit.
Le onde della vita, turbinose e dolorose, giungendo all'anima mia si rifrangono dinanzi a questa for-
za misteriosa che presidia, sostiene, garantisce la mia debolezza.
Quid retribuam Domino?Calicem salutaris accipiam et nomen Domini invocabo.
Assisto alla S. Messa. Alla Elevazione migliaia e migliaia di Angeli, accanto alle piaghe di Ges,
accolgono in calici d'oro il Sangue dell'Agnello. E vanno e ritornano. Ritornano a Ges con i calici
ancor ripieni. Non c' posto nel mondo per il Sangue di Ges. Le anime non lo accolgono, non lo
conoscono, non vi credono. Sarebbe mai che anche il mio Angelo riportasse a Ges il Calice ancor
ripieno del suo Sangue prezioso? La mia indegnit, la mia ingratitudine, la poca corrispondenza, la
freddezza potrebbero causare simile delitto? Dio, mio Signore, non permetterlo mai!
Mentre io parlo, lavoro, mangio, dormo e cammino, gli Angeli del Signore vanno e vengono dall'al-
tare mistico, innalzato in mezzo al mondo donde zampilla da sette sorgenti il Sangue della Reden-
zione. Zampilla dalle mani di Ges confitte alla Croce, dai piedi straziati, dal capo coronato di spine,
dalla bocca tumida, dal Cuore squarciato.
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Non lo vedete quel Sangue adorabile, ma zampilla ininterrottamente, giunge fino a voi, e da voi sale
fino alla vita eterna. Se non lo vediamo, crediamo! se crediamo, uniamoci a Ges per accogliere
questo Sangue divino, e portarlo alle anime con gli angeli del Signore.
Le anime si accontentano di poche stille di rugiada racchiuse nel calice dei fiori; quelle stille non
dissetano, non lavano, non bagnano neppure le labbra. Tutte le devozioni sono come stille di rugia-
da, in confronto alla devozione del Preziosissimo Sangue, fiume regale che scende dal Cielo e per-
corre il mondo. Muoviamo ad incontrarlo, prepariamo dei solchi profondi, lasciamoci travolgere,
immergere, naufragare nell'onda divina [...] Ges mi appare non pi sulla Croce.
Va, libero di s, per le vie del mondo, ma le sue mani, i suoi piedi, tutte le sue ferite danno ancor
Sangue e quanto Sangue! E continueremo cos fino alla fine dei secoli, finch ci sar un'anima da
redimere. Il Mistero della fede si trasforma in mistero di dolore e di amore. Dilatiamo le pupille
dell'anima, tendiamo le braccia alla divina carit che ci passa accanto offrendoci il Calice adorabile
in cui il prezzo della vita di un Dio e il valore della nostra vita rigenerata; l'olocausto della Reden-
zione e il pegno della nostra santificazione. q. 5 : 22 ottobre

742 - Per voi e per tutti


Adoriamo il Verbo, adoriamo le labbra santissime della Umanit di Cristo; adoriamo la parola che
giunge a noi con suoni umani, ma con potenza, sapienza e amore divino. Questa parola giunta san-
ta e ineffabilmente creatrice, divinamente trasformatrice, completamente santificatrice.
Questo il Calice del mio Sangue assunto, offerto, effuso, donato a voi.
Accanto a Ges nel Cenacolo c' la Vergine Santa; ci sono gli Apostoli, i Discepoli che rappresenta-
no a loro volta i Sacerdoti, i Missionari, i Leviti, tutta la schiera delle anime evangeliche.
E la Vergine Madre, che rappresenta le anime pure, verginali, consacrate alla piet, al sacrificio,
all'unione con Dio, all'amore di Dio per il prossimo, accoglie per s e per tutte le schiere della gran-
de famiglia cristiana la parola del Figlio e contempla nell'estasi del pi grande amore, il pane che si
trasforma nel Corpo del suo Figliuolo, il vino che diviene il suo Sangue, Corpo e Sangue consacrati
nel pensiero di Dio fino dall'eternit, per il compimento della Redenzione. Pro vobis!. Adorabili
parole di Ges, pronunciate anche per me, segnatamente per me. Non m'inganno vedendo che mi
offri con le tue mani divine il Calice Santissimo, riboccante del tuo Sangue. Ma non vieni in me con
tutto Te stesso, col tuo volto divino, col tuo Cuore divino, con tutta la tua persona divina?
Pro vobis!. Per me che ascolto le parole di Ges e le conservo in cuore, e le traduco in cibo e le
adoro, per le anime che hanno fede, anche per quelli che non hanno fede, per tutti Ges offre il suo
Calice, consacra, immola, dona e ridona se stesso.
Ma specialmente per i Sacerdoti. Li vedo accanto a Ges e le parole della prima consacrazione
scendono sul loro cuore come una fiamma che fonde e trasforma. Ecco il Calice del mio Sangue!
Ecco il Sangue offerto per voi e per molti! O parole adorabili, che racchiudete il Mysterium fidei,
che compendiate il Mistero dell'amore e comunicate il Mistero della Redenzione! q. 5 : 23 ottobre

743 - Se non avessi dato il mio Sangue, lo darei per te


Nel tuo Sangue, o Ges, rivive la mia piccola anima! Nel tuo Sangue rivivono le anime tutte fatte
degne della tua Redenzione. Quanto gradito questo richiamo di misericordia, alla misericordia del
Signore! E quanta misericordia avvolge l'anima che contempla il Mistero del Sangue Divino!
All'anima santa che contemplava con grande ammirazione lo spettacolo della natura, il Signore di-
ceva: Se non avessi creato il mondo, lo creerei per te!.
A un'altra Santa, Ges diceva: Se non avessi creato il Sacramento, lo creerei per te!.
A un'altra ripete: Se non avessi dato il mio Sangue, lo darei per te!. q. 5 : 23 ottobre

744 - Che sia fra i primi chiamati...


O Signore, concedimi che io sia tra i molti per i quali Tu hai versato il tuo Sangue adorabile; che io
sia tra i primi chiamati a glorificarlo con la immolazione, che io sia tra i pi fedeli, i pi amanti, i
pi appassionati di questo Mistero ineffabile. q. 5 : 23 ottobre
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745 - Per la remissione dei peccati


Una pioggia di Sangue lava la terra; vive qual Signore, guarda al tuo Cristo e salvaci. Le sue mani
sono protese sul mondo e danno Sangue senza misura: Signore, guarda al tuo Cristo e salvaci.
I suoi piedi adorabili riconsacrano col Sangue le nostre orme cattive e peccaminose: Signore, guar-
da al tuo Cristo e salvaci. La sua fronte cosparsa di Sangue irraggia su di noi la misericordia: Signo-
re, guarda al tuo Cristo e salvaci. I suoi occhi velati di Sangue si posano divinamente sulle nostre
miserie: Signore, guarda al tuo Cristo e salvaci. Il suo Cuore squarciato versa torrenti di grazie sulla
nostra anima malata, piagata, morente: Signore, guarda al tuo Cristo e salvaci.
Per il Sangue adorabile di Ges, perdonaci i nostri peccati, o Signore, rimetti le nostre colpe, risana
la nostra povera umanit corrotta, ritempra le nostre energie spirituali, donaci la fede viva, nuova,
vigorosa, operosa: donaci la intuizione del Mistero, l'adesione al Mistero, la vita nel Mistero.
O Sangue adorabile, io t'invoco con l'anelito dell'assetato, con il gemito del morente, con l'entusia-
smo dei Santi, con la sapienza della Vergine, con l'ardore di tutto il Cielo festante, reso beato dai
tuoi prodigi, reso degno del Cielo per la tua virt, reso degno di Dio per la tua potenza e interces-
sione. q. 5 : 24 ottobre

746 - stato ucciso per noi, da noi


La remissione dei miei peccati, la remissione dei peccati di tutto il mondo in virt del Sangue
dell'Agnello. stato ucciso per noi, stato ucciso da noi. Per noi fu versato il suo Sangue, e a noi
offerto continuamente. Contemplo il simulacro miracoloso della S. Bambina, contemplo tutti i segni
autentici delle sue grazie e delle sue misericordie in favore dei tribolati, dei malati, dei poverelli, e
sento una voce che dice: Il mio Calice ancor pi prodigioso, guarisce tutti, ricompone ogni di-
sordine, sana ogni piaga, ridona la vita a tutti, una vita sana, florida, immortale, eterna.
In remissionem peccatorum! .
La preghiera del Pater noster qui, non solo sanzionata, ma esaudita, coronata di benedizione. Ri-
metti a noi, o Padre, i nostri debiti. Ges ha pregato per noi, ci ha insegnato a pregare, e, prima an-
cora di morire per noi, prima di versare il suo Sangue sulla Croce, lo raccoglie nel Calice e rivol-
gendosi ai suoi, a noi che vedeva sperduti nella tenebra dell'avvenire ripete: Pro vobis et pro multis
in remissionem peccatorum!.
Contemplare cos entrare nella economia della misericordia, dei desideri di Ges, negli splendori e
nella vita della Redenzione. I redenti glorificheranno il Sangue di Ges in Cielo e dallo stesso San-
gue saranno glorificati. Canta, o Chiesa di Cristo, i trionfi del suo Sangue; invita le generazioni a
questa sorgente inesauribile, estendi le acque salutari a tutto il mondo perch tutto il mondo fu ri-
comperato da Cristo e porta il segno del Sangue. q. 5 : 24 ottobre

747 - Anche per quelli che lo insultano


Anche per quelli che lo insultano, Ges versa il suo Sangue? Anche per quelli! E nello stesso istante
in cui il Sangue adorabile sgorga dalle ferite di quella nuova Passione, scende a contatto di quelle
anime e tenta se mai trovasse un punto di contatto, un segno di rimorso, un senso di fede, un gesto
di pentimento, tenta di portare sulla immensa sciagura la sua fiamma vivificatrice. O mio Dio!
Noi non conosciamo i segreti spaventosi delle anime, i delitti della terra, le iniquit a cui pu giun-
gere l'uomo traviato, ma conosciamo che Ges sorpassa con la sua carit ogni iniquit, col suo per-
dono ogni colpa, col suo Sangue ogni responsabilit umana. In remissionem peccatorum!.
Con le labbra tinte di Sangue il Sacerdote ci assolve e ci comunica, ci istruisce e ci eleva a Dio; con
le labbra tinte di Sangue noi invochiamo il perdono, attestiamo la nostra fede, ritempriamo la spe-
ranza, accendiamo la carit, invochiamo il Padre che sta nei Cieli, e ci assidiamo alla mensa della
verit per celebrarla con labbra pure e mangiarla con cuore infuocato. q. 5.- 24 ottobre

748 - Vittima santa, vivente, a Dio gradita


Ripeter la preghiera: Cor Jesu, Charitatis Victima, fac me Tibi hostiam viventem, sanctam Deo
placentem. Concedimi, o dolce Ges, per il tuo Sangue adorabile, che io sia la piccola ostia viven-
te nello stesso Sangue. Ostia immolata a Te nella vita della mente, della volont, del cuore; ostia vi-
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va, volente, aderente a tutto ci che offrirai al mio spirito come esercizio di dedizione e di immola-
zione. Hostiam sanctam rivestita, adorna della santit del tuo Sangue, ricolma dei suoi meriti, della
sua virt, della sua grazia, dei suoi tesori. Hostiam viventem nel tuo Sacrificio, nei tuoi dolori, nei
tuoi interessi, nella tua Passione, nel tuo Tabernacolo, nel Sacramento del tuo Sangue.
Il tuo Sangue mi nutre, mi disseta, mi ciba di alimenti immortali: essi renderanno sempre pi viva la
mia anima, sempre pi operosa. Hostiam Deo placentem!
il tuo Sangue, o mio Ges, che mi rende grata al Signore, piacente a Lui, accetta, degna.
Rivestita della sua veste nuziale, potr entrare nel regno dell'Amore eterno. q. 5 : 25 ottobre

1934
749 - Le primizie del Sangue di Ges
Il Mistero del Sangue prezioso glorificato fin dall'inizio dell'anno. Chi raccoglie le poche stille di
Sangue Divino, sgorgate dalla Circoncisione, si sente tuffare in un'onda calda di amore che ha getti
inesauribili, profondit e altezze inattingibili. Questo Mistero augusto ancora incompreso, scono-
sciuto, come le stelle lontanissime, ma come quelle manda sulla terra raggi di luce superna.
Il Sangue di Ges la luce del mondo, la mia luce. Io voglio cantare questo Mistero.
Voglio perdermi in questo Mistero. Io vedo le poche stille della Circoncisione diventare un mare
immenso nel quale ben possono essere sepolti tutti i peccati della terra. Il Sangue di Ges diventa in
me una forza travolgente, si manifesta come una vita completa, la vita adorabile di Ges. In me poi
non esiste che la volont, la quale diviene a sua volta elemento misterioso della crescita di Ges in
me. Ora intendo le parole di S. Paolo: Crescere per ogni parte in Lui, che il Capo, Cristo.
Quale alimento migliore per crescere in Lui e per Lui, del suo stesso Sangue Divino?
Vergine Madre, che hai raccolto e offerto a Dio le prime stille di Sangue del tuo dolce Ges, inse-
gnami a conoscere, a ricevere, a gustare, a possedere, a conservare, a comunicare, a glorificare il
Sangue adorabile della Redenzione. O Mamma celeste, guidami per le vie di questo Mistero augu-
sto: seppelliscimi nei suoi abissi affinch non conosca altra vita all'infuori di quella che mi ha otte-
nuto Ges con la sua Redenzione Divina. q. 66: 1 gennaio

750 - In mezzo alla Chiesa apri la tua anima


Mentre seguo il Sacerdote che celebrando la S. Messa di S. Giovanni ripete: In medio ecclesiae
aperuit os ejus et implevit eum Dominus spiritus sapientiae, una luce misteriosa mi percuote l'ani-
ma e una voce soave ripete: - In mezzo alla Chiesa apri la tua anima e sar riempita di Sangue.
Non pi una coppa, ma un oceano di misericordia su cui aleggia lo Spirito del Signore: spirito di
verit, di carit, di perdono, di giustizia e di pace, di grazia e di amore. Le onde di questo oceano
s'incalzano con ritmo divino. Signore, seppelliscimi nei gorghi del tuo amore. q. 66: 3 gennaio

751 - L'onda divina: perch non aderirvi?


Ogni elemento di vita umana pu concorrere al compimento della Redenzione di Ges: il pi met-
tere tutto quello che ci appartiene del tempo e della vita, delle vicende e della volont, nelle mani di
Ges perch lo usi secondo i suoi disegni di misericordia.
Ogni istante di vita, ogni respiro, ogni idea entra a far parte del Mistero della Redenzione.
Siamo spiritualmente coinvolti da questo fiume di misericordia. Anche se non volessimo, l'onda di-
vina ci batte d'accanto, ci tocca, ci porta, ci eleva: perch non aderirvi?
L'onda divina il Sangue di Ges. Col Sangue di Ges beviamo la misericordia. Col Sangue di Ge-
s beviamo il perdono. Col Sangue di Ges beviamo la grazia. Col Sangue di Ges beviamo la pace.
Col Sangue di Ges beviamo la santit. Col Sangue di Ges beviamo la giustizia.
Col Sangue di Ges beviamo la vita soprannaturale. Col Sangue di Ges beviamo l'immortalit.
Col Sangue di Ges beviamo Ges. q. 66 : 4 gennaio

752 - Impaziente di veder trionfare il Sangue


L'anima non trova pi espressione; impaziente di vivere la purissima vita di amore: dove la luce
amore, la verit amore, la contemplazione amore, l'unione amore.
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Ma ancor pi impaziente di veder trionfare il Sangue di Ges.


Assistendo alla S. Messa, una misteriosa Croce di Sangue appare al mio spirito: una Croce tutta
Sangue che scende da essa, scorre e dilaga sulla terra. Mi chiedo: pu avvenire questo?
Oh! il Signore, che il padrone delle leggi della natura, pure l'arbitro di ogni legge sovrumana.
Io non so nulla dei suoi disegni, delle sue forze segrete, delle sue disposizioni di amore.
Quella Croce di Sangue si imprime nella mia anima. q. 66 : 7 gennaio

753 - La gloria del paradiso gloria del Sangue


Compresa del grande Mistero che d a Dio la gloria pi grande, vedo gli Angeli che offrono al Si-
gnore il Calice augusto, mentre Ges, fra lo stuolo immenso dei Beati ripete:
Hic est Calix Sanguinis mei... pro vobis et pro mltis effundetur.
Pro vobis! Per gli Angeli, per i Beati, per i Santi, per la stessa Vergine Madre fu sparso il Sangue di
Ges! Il Cielo glorificato dal grande Mistero: la gloria del Paradiso gloria del Sangue di Ges.
Pro vobis! Pro multis! Lo sguardo di Ges abbraccia il mondo.
Per tutti Egli ha compiuto la Redenzione, ma non tutti invocano, ricevono, gustano il suo Sangue
Divino. La SS. Trinit mi dona Ges vivo e vero; e Ges, nutrendomi col suo Corpo e col suo San-
gue, mi dona alla SS. Trinit, piccolo fiore della sua Redenzione. Potessi divenire un frutto saporito,
un seme fecondo per il campo della Chiesa!
O Potenza increata e creatrice! Sapienza increata e ordinatrice! Bont increata e santificante!
O Padre Santo che reggi la mia vita nella tua Potenza! O Figlio Adorabile che la nutri divinamente!
O Spirito Santo che la infiammi di ardori celesti! O vita del mio Dio, alta, profonda, completa nelle
anime per la Redenzione di Ges, per il Sangue di Ges! q. 66: lo gennaio

754 - La gloria al Sangue


Ges, centro delle adorazioni nel mondo, centro della gloria in Cielo. Per la Redenzione Divina tut-
ta la Corte Celeste attorno a Ges, e Ges chinato verso le sue piccole creature mortali. Pare che
la gloria gli venga pi dalla terra che dal Cielo. S, gli giunge dalle operazioni del suo Sangue Divi-
no. O Sangue di Ges, tu ricopri la terra, e il fango della nostra miseria scompare; Tu ricopri il
mondo, e le altitudini della nostra superbia restano sepolte; tu ricopri le rovine del nostro povero es-
sere e i cimiteri e la morte si aprono alla vita vera, alta, intensa, profonda che non verr meno
giammai. q. 66: 21 gennaio

755 - Questo Sangue nostro


La sete del mio Ges infinita la quale non si estinguer: solo il suo Sangue pu attenuarla.
Ma questo Sangue, perch fu versato per noi, nostro: ora siamo noi che dobbiamo offrirlo al Padre
incessantemente, mettere questo Calice prezioso davanti a Lui, accompagnato dal calice delle nostre
piccole dedizioni. q. 66 : 24 gennaio

756 - Sii sangue, non solo calice


- Pu il mio Sangue non manifestarsi con operazioni di misericordia? Sii sangue anche tu, non sol-
tanto calice. Non pensare a ci che ricevi, ma pi a quello che puoi donare. Almeno trovassi una
sola anima appassionata, consacrata al mio Sangue! Fammi trovare in te il mio Sangue!
Non importa se resti sola nella via: basta che tu sia piccola, silenziosa, nascosta, umile, fidente.
La fede deve crescere ad ogni difficolt e ad ogni oscurit -. q. 66 : 31 gennaio

757 - Io sono la tua bevanda


Sant'Ignazio di Antiochia pregava: Frumentum Christi sum: dentibus bestiarum molar ut panis
mundus inveniar. Ges dice: - Io stesso sono il tuo frumento: il frumento che diverr il pane per la
tua anima, forza per le tue membra, ristoro per il tuo spirito, energia per la tua mente, elevazione
per il tuo cuore. Io sono la tua bevanda, il tuo Sangue. Bevilo col desiderio pi ardente.
Accoglimi con l'amore, conservami con la fede, comunicami con lo zelo, onorami con la piet, ac-
crescimi con la fede, manifestami con la speranza, confortami con la carit -.
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Ricevo Ges. Che sar mai il fuoco che avvampa nel mio cuore? Pare che il cuore cambi forma, sia
una teca, un ostensorio che racchiude Ges. Vi raccolta tutta l'anima, e pi tutta la misericordia e
la potenza di Ges. Adoro il dono di Dio, e sebbene ignorante, cattiva e meschina, e perci indegna
di stare vicina a Ges, tuttavia mi stringo a Lui, con un abbandono di figlia tenerissima.
O Signore, l'amore che sgorga da me lo stesso tuo amore prodotto in me dal tuo Sangue Divino.
Trionfa, o Sangue di Ges! O Padre Santo, rivela il Mistero del Sangue prezioso. O Figlio di Dio,
manifesta gli splendori del tuo Sangue. O Spirito Santo, compi le operazioni del Sangue di Ges in
me e in tutto il mondo. O Signore, manifesta la grandezza, la preziosit, il valore del Sangue adora-
bile ai Sommi Pontefici che governeranno la Chiesa. Fa che essi comprendano sempre pi la poten-
za del Mistero, la ricchezza, l'ampiezza del dono di cui sono depositari, custodi, dispensatori. O Si-
gnore, il Sangue di Ges la tua misericordia e la nostra salute, la tua gloria e la nostra giustifica-
zione. O Signore, rivela questo Mistero di amore. g. 66: febbraio

758 - Il Sangue tra la terra e il Cielo


Nella luce di Ges! Nel Sangue di Ges! La luce tra il Cielo e la terra; il Sangue tra la terra e il
Cielo. La luce mi giunge dal Padre, il Sangue mi comunicato dal Figlio, mi conservato dallo
Spirito Santo. Il Sangue mi giunge con la S. Comunione, si estende in me secondo la volont del
Padre, opera con la virt del Figlio, compie prodigi con l'amore dello Spirito Santo. Quale proposito
per questo mese? Rimanere sepolta nel Mistero del Sangue di Ges.
Onorarlo con la preghiera, estenderlo con lo zelo, glorificarlo col sacrificio.
Giorno verr che i popoli rivolti al Tabernacolo e all'Altare ripeteranno il grido dell'amore: adora-
zione, benedizione e gloria al Sangue di Ges! g. 66: 3 febbraio

759 - Vedo un Volto rigato di Sangue


Vedo un Volto adorabile rigato di Sangue. Gli occhi chiusi pieni di Sangue: glieli hanno chiusi gli
uomini con la ingratitudine. La bocca piena di Sangue, muta: fu tormentata cos dagli uomini.
La fronte trafitta dalle spine: gliele conficcarono gli uomini. Le orecchie danno Sangue, ferite dal-
le bestemmie. Il Corpo cos tormentato del mio Ges non trova riposo; nei cuori non c' posto: le
anime rifuggono dal pensiero della Passione, il Sangue fa ribrezzo, e un morente un essere che su-
bisce il castigo di Dio. O Signore, Tu mi attrai nell'oceano del tuo Sangue perch io mi valga delle
tue ricchezze per confortarti, per offrirti il riposo che cerchi. Riposati, o Signore, sulla tua Passione
adorabile, sugli splendori del tuo Sangue, sulla gloria della tua Redenzione. q. 66 : 5 febbraio

760 - Sull'Altare tutta la Redenzione


Sull'Altare tutta la Redenzione.
Accostiamoci, adoriamo il Mistero, rendiamoci degni di comprenderlo, di gustarlo, di glorificarlo.
O Signore, attorno a me c' una vita che non conosco e che tuttavia sento perch mi attrae, sensi-
bile al mio spirito come sensibile l'aria che mi ristora, la luce che batte sulle mie pupille.
O vita arcana che attrai le mie potenze, che muovi le mie energie e orienti la mia volont verso il
centro della vita! O Sangue Divino, vieni e rispondi per me e opera in me e compi con me la mia
Redenzione. La voce del Sangue di Ges misteriosa, profondamente delicata, ma sensibile come
la voce di persona viva. Mi travolge, mi rapisce, mi commuove, mi spaventa.
la voce della giustizia, della misericordia, della tenerezza divina, della carit, della santit, dell'a-
more. la voce che comprende tutti i benefici della Redenzione.
Il Sangue del mio Ges vive in me nella forma pi concreta. I miei occhi vedono con la luce che
emana dal contatto del Sangue di Ges, e vedono le sciagure della vita, le empiet, i peccati del
mondo, l'inferno, il purgatorio. E comprendo che se l'uomo bevesse il Sangue di Ges, il peccato sa-
rebbe distrutto, l'inferno chiuso, il purgatorio non esisterebbe pi. E comprendo che la bocca purifi-
cata dal Sangue di Ges parlerebbe un linguaggio divino, ripeterebbe le parole di Ges, la sua pre-
ghiera, il suo abbandono al Padre, l'assenso della sua volont in ogni circostanza della vita.
E comprendo che le orecchie, chiuse per la virt del Sangue divino, alle inutili cose del mondo, alle
voci dell'amor proprio e della propria volont, udrebbero chiara e distinta la voce di Dio e che il
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cuore, solo ripieno del Sangue di Ges, non avrebbe palpiti che per la sua gloria.
O Signore, perdonami, sono ignorante, ma desidero conoscere ci che tu gradisci e che aspetti per
far trionfare il tuo Sangue prezioso. q. 66 : 6 febbraio

761 - Le onde del peccato avanzano


O Signore, le onde del peccato avanzano e inondano le case del povero e quelle del ricco; inondano
anche la casa del Signore! Chi ve le porta? Chi arrester questa fiumana di corruzione, questa marea
di fango che tocca, che copre, che travolge le cose sante, le anime redente dal Sangue di Ges?
O Sangue adorabile, arresta queste insidiose onde del male! Se tu le tocchi, le risani; se tu le avvolgi,
le trasformi; se le penetri, le annienti. O virt del Sangue di Cristo! Che faccio io per onorarti, per
glorificarti? Donami, o Signore, le intuizioni dei Santi. O mani sacerdotali, auguste mani ripiene del
Sangue di Ges, non toccate la polvere, il denaro, la vanit: stendetevi sulle nostre anime, ricoprite-
le di Sangue, salvatele, santificatele! q. 66 : 11 febbraio

762 - La voce, le orme


La voce del Sangue di Ges: - Schiudete le vostre anime: lasciate che le onde dell'amore di Dio le
inondino. Vuotate le vostre anime: lasciate che i tesori di Dio le riempiano. Dilatate le vostre anime:
lasciate che la grazia vi compia le sue operazioni -.
O Signore, parla, ma ancora disponi che le nostre anime sappiano intenderti. Seguire le orme del
Sangue di Ges. Il Sangue di Ges come la polla che zampilla da segreta sorgente, si volge al
fiume impetuoso. Seguirne il corso, abbandonarvisi, vivere nelle profondit del Mistero. O Sangue
di Ges, grazia iniziale della mia rigenerazione, primo bacio di Dio alla mia anima redenta, primo
sigillo di consacrazione, primo anello di unione al mio Signore, abbi piet di me, rendimi l'innocen-
za dei primi istanti della mia vita di grazia, il candore della purezza immacolata.
Per i tuoi meriti, per la tua virt rendimi degna della Redenzione copiosa. q. 66: s. Quaresima

763 - Custodisci il mio Sangue


Il Sangue di Ges la vita della mia vita.
- Custodiscilo - dice Ges - te lo consegno per sempre. - O Signore, possibile?
- Tutto possibile a chi crede, a chi spera, a chi ama. Custodisci il mio Sangue, esso custodir te. -
Ma custodirlo vuol dire vedere, pensare, parlare, agire, amare, sacrificarsi con la sua virt, per la
sua virt, nella sua virt.
O Sangue del mio Ges, dono magnifico della Redenzione, compi in me le trasformazioni mirabili
che rendono l'anima degna del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo; degna di ricevere, di conserva-
re, di glorificare la vita divina nel tempo per possederla e gustarla nella eternit. q. 66 : 17 febbraio

764 - Osanna alla sua Passione


O Signore, rinnova sulle mie labbra la voce dei fanciulli di Gerusalemme: Osanna al Figlio di Davi-
de! Osanna alla sua Passione! Osanna al suo Sangue! Osanna alla sua Redenzione!
O Signore, dammi l'innocenza dei bambini perch io canti con gioia l'inno del tuo Sangue.
Benedetto colui che viene sulla terra recando l'onda divina delle sue vene!
Benedetto Colui che ci ha ricomprati a prezzo del suo Sangue adorabile!
Benedetto Colui che ha recato nel Tempio di Dio il Sangue dell'Uomo-Dio!
Benedetto Colui che offre alla umanit il Sangue Divino! Benedetto Colui che redime i fratelli nel
suo Sangue! Benedetto Colui che trionfa nel mondo, dai silenzi del Tabernacolo, con la virt del
Suo Sangue! O Sangue del mio Ges, rivelazione della Divina Carit, compi nel mio cuore le tue
divine misericordie. Suscita in me gli accenti infuocati dei Santi, lo zelo ardente degli Apostoli, l'ar-
dore inestinguibile dei Martiri. Dammi il senso delle cose divine, avvolgimi con la luce del Mistero,
immergimi nelle fiamme dell'Amore inestinguibile. q. 66: 19 febbraio

765 - Aspersi del Sangue di Ges


La mia anima di Dio: l'ha consegnata a me perch gliela custodisca e gliela adorni con le meravi-
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glie della grazia che mi profonde e gliela arricchisca con i tesori del suo Sangue.
L'Apostolo Pietro mi conferma il mistero di queste predilezioni di Dio.
Electis... secundum praescientiam Dei Patris, in sanctificationem Spiritus, in oboedientiam, et
aspersionem Sanguinis Jesu Christi.... Aspersi del Sangue di Ges! Non lo vedete scendere sul de-
serto della vostra vita, manna deliziosa che ci sostiene nel cammino faticoso?
Aspersi del Sangue di Ges! Esso la moneta che Ges ci mette fra le mani per pagare i nostri debi-
ti: la chiave che ci consegna perch possiamo aprire la mistica porta del regno celeste, il pegno e la
misura dei beni che vi godremo. Aspersi del Sangue di Ges! L'anima imbevuta del Sangue di Ges!
Non vi sono parole che esprimano l'eccellenza di queste espansioni divine. q. 66: 22 febbraio

766 - Se si credesse! Se si amasse!


Dice Ges: - se, recandosi in Palestina, gli uomini mi trovassero nei luoghi che visitano: bambino a
Betlemme, fuggente in Egitto, nella casetta di Nazareth, al Tempio, nel Cenacolo, nel Getsemani,
nel Pretorio, sulla via del Calvario, con quale brama si affretterebbero a ricercami!
Nella S. Comunione mi ritrovate cos vivo e vero, il mio Sangue vi rende questa vita che ho assunta,
offerta, immolata per voi. Se si credesse! Se si amasse! -
Intendo di immergere nel Sangue adorabile di Ges sette volte tutte le anime dei Beati, tutte le ani-
me del Purgatorio, tutte le anime dei giusti, tutte le anime dei peccatori; le anime di tutti quelli che
avranno l'esistenza fino alla fine dei secoli, intendendo che il Sangue prezioso aumenti, raddoppi le
glorie della Redenzione e tutte le anime si arricchiscano dei suoi meriti e della sua virt.
Il Sangue di Ges, poich ha rivestito di splendori ogni anima, infinitamente ricco dei suoi tesori e
delle divine misericordie come se non avesse comunicato nulla a nessuno.
Chi celebrer, chi comprender questi Misteri? Non chiedo e non chieder mai a Ges un segno
evidente che convalidi il suo desiderio per il culto pubblico del Mistero del suo Prezioso Sangue.
In pieno meriggio, chi avrebbe l'ardire di chiedere al Signore un raggio di luce?
Piuttosto tuffiamoci in questo oceano di bellezza e di santit attingendovi la vita nuova e l'amore in-
saziabile. q. 66: 5 marzo

767 - Il tuo Sangue fu versato per tutti


Leggo che il Profeta Eliseo consigli la povera vedova debitrice a raccogliere dai vicini molti vasi
vuoti e di chiudersi in casa con i suoi figliuoli versando le poche gocce d'olio che le rimanevano nei
vasi raccolti. Quando i vasi furono tutti riempiti la donna riferisce tutto all'uomo di Dio, che le dice:
Vai, vendi l'olio e paga il creditore e del restante sostentati tu e i tuoi figliuoli.
- Fai come quella vedova - dice Ges.
O Signore, cerco dei cuori, li vorrei tutti, ma chi me li dona? Ciascuno legato alla propria volont.
Cercher i cuori liberi dalla volont. Oh! quanti nel mondo non conoscono, da s, i doni di Dio, n
potranno mai desiderarli! Cerco il cuore dei bambini che ancora non hanno l'uso della ragione e il
cuore di quelli che l'hanno perduta [...].
O Signore, quali misteri tra queste anime e la tua Provvidenza: tra queste anime e la tua Passione!
Il tuo Sangue fu versato per tutti: ebbene io intendo di portarlo in questi cuori incoscienti.
Il tuo Sangue, guidato dalla tua Sapienza e dalla tua Misericordia, operer prodigi.
La vista di cos immense miserie spirituali mi riempie di amarezza svelandomi uno degli infiniti
aspetti della Passione. O Passione acerba! O Passione angosciosa! O Passione perpetua del mio Ge-
s! Sul Calvario il numero dei carnefici era limitato, ora la terra ripiena di carnefici. Li sento, li
vedo. Giunge all'anima l'acre odor di peccato e la sensazione degli insulti che feriscono Ges.
Potessi ripararli, addolcirli con le mie lagrime! Non darei una di queste lagrime che mi sfibrano l'a-
nima come punte taglienti nemmeno per tutto l'oro del mondo.
O Signore, accogli le mie povere lagrime in cambio del tuo Sangue. Io accetto l'onda di amarezza
che mi invade e mi percuote. Io non comprendo nulla, ma desidero che la mia vita si annienti in
omaggio al Mistero. Oggi dalle labbra di tre sacerdoti spontaneamente sento glorificare il Sangue di
Ges! Si affretti l'ora del trionfo! q. 66: 6 marzo
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768 - Mi fai vedere un nido pieno di Sangue


O Signore, Tu mi previeni, Tu vieni come aquila reale sulla piccola preda, mi raccogli con la tua
bocca e mi porti in profondit segrete, nelle alture inaccessibili raggiunte solo dal tuo volo.
Tu mi fai vedere un nido pieno di Sangue. Non il sangue delle prede uccise da te, ma il Sangue
stesso sgorgato dalle tue vene per nutrire le prede: la vera, la viva Passione di Ges.
Non illusione, non inganno questa visione di Sangue.
O Ges, Tu mi accompagni in un altro nido segreto, pauroso, nel cavo della rupe, nel regno della tua
morte, nella tua sepoltura e mi additi il drappo che ha avvolto il tuo corpo adorabile tinto di Sangue.
- Spiega quel drappo. - O Signore, esso porta il segno vivo della tua Passione.
- Osserva pi attentamente, devotamente. -
Esso riporta i tuoi lineamenti, segna le tue ferite, o Signore, le tue piaghe; segna una storia di pianto,
di stragi, di umiliazioni, di morte: la storia della Redenzione.
- Leggi e piangi. Leggi e prega. Leggi e ama. Leggi e ascolta. Se la tua anima sar candida come
quel lino - candida per la grazia, per la retta intenzione per la fedelt e l'umilt - io col mio Sangue
vi imprimer i miei lineamenti. Ma ricorda che ogni filo oscuro, nodoso, ogni piccolo rilievo pu
interrompere quei lineamenti! La S. Comunione compie in me questo prodigio di potenza, di sa-
pienza e di amore. - Non i soli lineamenti - dice Ges - ma la vita completa della SS. Umanit si ri-
flette, si avviva in te. - q. 66 : 9 marzo

769 - Questo il prodigio che Tu vuoi operare!


O Signore, sii adorato! Grandi prodigi? Tu operi incessantemente!
Ma questo il prodigio che Tu vuoi operare nelle anime: che esse vedano il Sangue Divino che
sgorga da tutti i Calici del mondo, elevati sull'Altare del Sacrificio: vedere questo Sangue, offrirlo
col Sacerdote e raccoglierlo senza vederlo scorrere, gustarlo senza esaminarlo al microscopio, affi-
darsi alla sua virt redentrice senza richiedere segni speciali.
- La bocca che onora il mio Sangue, che lo celebra, che lo gusta, che lo invoca, glorifica il mio
Sangue pi dei prodigi perch nella sua glorificazione compiuta con la fede, con la speranza e la
carit c' il compimento della Redenzione. - q. 66: 10 marzo

770 - La Redenzione il disegno della Divinit


La Redenzione il disegno della Divinit. Le sue meraviglie risuonano rivestite di splendori sulle
labbra dei Profeti. Ges la incarna, la compie e s'immola segnando di Sangue la via misteriosa.
Ma gli uomini non s'accorgono di quella via di Sangue, dei tesori che Egli, il Signore, ha messo nel-
le mani della sua Provvidenza per condurre le anime al Cielo; e allora parla per bocca della Chiesa,
per bocca degli Apostoli, dei Dottori, dei Santi. N si accontenta, e parla a ciascuna anima.
Quanto commovente l'atto del Sovrano che vuol mettere, lui, nelle mani del povero l'elemosina
del suo cuore: che spezza con le sue mani le catene dello schiavo! Ges, Lui stesso vuol mettere
nelle nostre mani il prezzo della Redenzione. O Signore, ti ringraziamo! Quel prezzo gli sgorga dal-
le mani, dai piedi, dal Costato adorabile, e noi non ci accorgiamo.
Pretio magno! Il prezzo del Sangue di Ges! Ges! l'Infinito! il mio Dio!
Egli ci ha redenti a prezzo di Sangue e a prezzo di quel Sangue noi riacquistiamo il Signore, la sua
amicizia, il suo perdono, la sua verit, la sua grazia, la sua santit, e ci in proporzione della fede
che abbiamo nel Sangue, dell'amore con cui lo invochiamo, della misura con cui lo riceviamo.
Il Sangue di Ges la preziosa margherita sepolta nel campo della Redenzione.
Bisogna comperare il campo con la fede, vendendo noi stessi a Ges, poi Ges ci insegner a tro-
varvi la preziosa margherita. Oh quante iridescenze ha questa margherita! Venite e vedete!
La Passione di Ges un fulgido sole che abbaglia chi lo contempla: il Sangue di Ges il mare
senza fondo illuminato da quel sole; chi beve di quell'acqua, beve la luce, la forza, la speranza, la
grazia, l'amore. Non avete la fede? Il Sangue di Ges ve la d.
Vi manca la speranza? Il Sangue di Ges la dona. Desiderate la carit? Il Sangue di Ges accende,
infiamma, abbrucia. Bramate la santit? Il Sangue di Ges la comunica. Sospirate l'immortalit bea-
ta? Il Sangue di Ges l'assicura. g. 66 : 16 marzo
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771 - Il cervo corre alle fontane


La sete spirituale un grande dono: la prima disposizione che avvicina l'anima a Ges.
Il cervo corre alle fontane: quali fontane zampillano nel deserto del mondo? Non le vedete?
Da ogni Altare sale un getto misterioso che tocca il Cielo e ridiscende sulla terra irrorandola misti-
camente. Venite, voi che non ne avete il prezzo, attingete. O Signore, disgraziatamente ho nelle ma-
ni una vilissima moneta, il prezzo dei miei peccati, delle mie colpe, delle mie responsabilit.
- Non importa - dice Ges - il mio amore supera tutto questo, anzi, quanto pi si dilater la cono-
scenza di queste manchevolezze tanto pi si dilater il mio dono -.
Il dono magnifico di Ges il suo Sangue. Nel Sangue di Ges il canto della creazione, della re-
denzione, della santificazione. Non lo comprendo, il grande Mistero, ma mi lascio sorprendere dalla
sua virt; non so come aderirvi, ma mi lascio attrarre dalle sue bellezze; non so come agire, ma mi
lascio sopraffare dalla sua grazia. Do a Ges tutta l'anima.
L'anima che si unisce a Ges si unisce al Padre e allo Spirito Santo!
Le grandi rivelazioni di Dio le sento, le gusto nel Sangue di Ges, perch col Sangue di Ges ricevo
tutto Ges, la sua divinit, la sua Anima, il suo Corpo e da Ges ho la vita divina e con la vita divi-
na tutta la verit. Intendere il dono di Ges vuol dire prestare a Lui l'anima perch lo accolga.
Il Sangue di Ges mi rende la bellezza del suo Corpo, la potenza della sua Anima, la vita della sua
Divinit. Nel Sangue di Ges trovo l'universo perch nel Sangue di Ges non trovo semplicemente
il segno dell'amore di Dio ma tutto l'amore: non vi solo il segno della Redenzione, ma tutta la Re-
denzione. Il Sangue di Ges spegne ogni sete: spegne la sete della mente, del cuore e del corpo.
Provate a domandare al Sangue di Ges la spiegazione delle pi alte verit dogmatiche, delle pi al-
te questioni filosofiche, delle pi intime esigenze dello Spirito, degli atteggiamenti soprannaturali. Il
Sangue di Ges risponde a tutto. Viva il Sangue di Ges! q. 66: 17 marzo

772 - Rivela il tuo Sangue


La Passione del Getsemani. Ges immolato sull'Altare del Mistero e d inizio alla sua Passione
cruenta. Questo Mistero ci sgomenta, ci fa piangere, ci fa temere e tremare.
Nessuna mano ha colpito il mio Ges, nessuna lancia l'ha squarciato; qui non ci sono n flagelli, n
spine, n chiodi, nulla: nemmeno un atto di insulto o di violenza, eppure da tutte le membra adora-
bili sgorga il suo Sangue: gli occhi sono velati dal Sangue, la sua bocca ne ripiena e il Cuore, il
suo Cuore rimasto come un calice vuoto nel santuario del suo Corpo dissanguato.
Rivela, o Signore, il Mistero della tua Passione. Rivela il Mistero del tuo Sangue.
Rivelati, o Signore, a chi vuoi, come vuoi, prima che tramonti questo Anno Santo di Redenzione.
Rivela il tuo Sangue! Fatti vedere, come io Ti vedo, asperso del tuo Sangue, ai tuoi Sacerdoti, alle
anime costituite in dignit e in santit: la loro parola sar ascoltata. Rivelati, o Signore, alle anime
innocenti che non sanno mentire, che non sanno falsare. q. 66 : 18 marzo

773 - Mi vuole pi delicata nell'amore


Ges mi vuole pi delicata nell'amore verso di Lui. Sono fredda, misurata, rigida.
Forse nella vita non mi sono mai esercitata in questa tenerezza di espansione: ho amato le creature
tutte con molto riserbo, ma Ges non va amato cos. L'anima deve trovare per Lui la completezza
anche nella forma dell'amore. Abbraccio la Croce ripetendo: ah! se Ges non fosse stato crocifisso
non avrei il suo Sangue! Bere nel Sangue di Ges il gusto del dolore. Bere nel Sangue di Ges la
forza dell'amore. Bere nel Sangue di Ges tutto Ges! q. 66: 23 marzo

774 - Il Sangue e i doni meravigliosi Aqua sapientiae potabis eos (Eccl. 15,3).
L'acqua della sapienza il Sangue di Ges che entra nell'anima con i frutti dello Spirito Santo, con i
doni meravigliosi del suo amore. Il Sangue di Ges reca il dono del Timore di Dio. Timore dei giu-
dizi divini, timore del Padrone sovrano che vigila sui servi ed esige riverenza e obbedienza; timore
del Padre amoroso che benefica immensamente i suoi figli e vuol essere compreso, corrisposto,
amato; timore di non avvertire il passaggio improvviso e rapido dello Spirito divino. Questo timore,
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che frutto di puro amore, il pi gradito al Cuore di Ges.


Temere che Dio passi inavvertito dall'anima, senza vederlo, senza sentirlo, senza seguirlo.
Il Sangue di Ges reca il dono della scienza. L'anima viene illuminata straordinariamente, cos che
abbraccia in un punto solo, la rivelazione, la storia, il trionfo: le Profezie, il Vangelo, l'Apocalisse.
Al passaggio del Sangue di Ges, ogni idea si avviva, la fede si ampia, si intensifica: non pi fede
perch la luce divina dissipa ogni tenebra. L'anima vede. Al passaggio del Sangue di Ges viene
comunicato il dono della Piet. Come pu l'anima da s contemplare i Misteri della Passione come
si svolgessero dinanzi ai suoi occhi? Come fa da s, a piangere e a godere, a deliziarsi in quel pianto
e a mortificarsi in quel godimento? Chi accende nel cuore e comunica i sensi pi vivi di una vita
sovrumana che trova il suo alimento e il suo accrescimento nella speranza e nell'amore? [...]
Il Sangue di Ges favorisce l'anima del dono dell'Intelletto: le fa intuire il senso arcano di ogni cosa,
vede in tutto la volont di Dio, le sue disposizioni, i suoi disegni di amore. Vedi? in ogni anima c'
come il caos. Il Sangue di Ges muove le nobili energie, ordina le potenze, equilibra le forze, ordina
la volont, acuisce l'intelligenza, infervora il cuore e, dopo aver semplificato ogni atteggiamento, in-
troduce l'anima nei segreti del Verbo. q. 67: 3-4 aprile

775 - Il Verbo si fatto carne Et Verbum caro factum est!


Il Verbo di Dio si fatto carne, si fatto Sangue per donare a noi, nella sua Carne e nel suo Sangue,
la vita divina, la vita eterna, la vita del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.
O Misteri altissimi! O Misteri profondi, che avvolgete in un solo amplesso la terra e il Cielo, il
Creatore e la creatura, il Salvatore e l'anima salvata, il Redentore e l'anima redenta!
Ogni anima, per la S. Comunione, diventa il calice misterioso entro cui si rinnovano le meraviglie
della Incarnazione, i prodigi della Redenzione. q. 67: 9 aprile

776 - Come ricevere il Sangue ad ogni istante?


Chiusa nel tuo Costato, raccolta nel tuo Cuore, immersa nel tuo Sangue, che posso desiderare di pi?
Una stilla sola del tuo Sangue salverebbe il mondo. Una stilla sola di Sangue trasforma il nostro es-
sere, sazia la nostra sete di amore e di felicit, riordina la vita morale, completa la vita spirituale,
comunica la vita soprannaturale.
- Non avete fede perch non bevete il mio Sangue. Non avete speranza perch non gustate il mio
Sangue. Non avete la carit perch non conservate il mio Sangue. -
Oh Signore, come riceverlo ad ogni istante?
- Invocalo spiritualmente, scender in te, t'investir, t'inebrier. - q. 67: 10 aprile

777 - Tra le mani sacerdotali


Io mi domando come il Sacerdote possa toccare la terra mentre il Sacrificio che compie e a cui par-
tecipa lo mette in diretta comunicazione con Dio, lo fa diventare alter Christus nel momento in cui
pronuncia col cuore, con la bocca, col desiderio, con le intenzioni: Questo il mio Corpo - Questo
il mio Sangue. Io mi domando come mai Ges resti tra le mani Sacerdotali e non le abbruci; come
quelle mani tocchino Ges e non si sentano tremanti, paralizzate, trasumanate e non si vedano ri-
colme di Sangue. q. 67: 17 aprile

778 - Il Sangue, chiave che ci apre il cielo


Il Sangue di Ges la chiave che ci apre il Cielo. Questo pensiero diventato in me una realt me-
ravigliosa. O Signore, Ti ringrazio! Ho assistito al trapasso di un'anima e ho provato un senso di
commozione profonda. Giammai il Mistero della morte mi parve cos solenne.
Ho avuto l'impressione di sentire attorno a me le grandi ali della misericordia di Dio, ma il fervore
che mi suscitava in cuore era il pensiero che io potevo coprire del Sangue di Ges quell'anima che
si presentava al giudizio di Dio. Coprire le anime del Sangue di Ges!
l'atto pi devoto, prezioso, efficace con cui si accompagna l'anima all'ingresso nel Cielo.
Il Sangue di Ges segna la via, la illumina, la allieta. Beata l'anima che si presenta a Dio con le ma-
ni ricolme del suo Sangue.
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l'unico tesoro che valga a saldare i nostri debiti, a ottenerci il perdono, la misericordia, il regno
del nostro amantissimo Iddio. O Mistero adorabile della Redenzione!
O Sangue prezioso del mio Ges, versato dal mio Signore fra gli strazi della sua Passione per ricon-
quistare le nostre anime, scendi su quest'anima che sta per presentarsi all'Eterno Giudizio.
O Sangue di Ges, avvolgi e rivesti quest'anima creata dal Padre, redenta dal Figlio, santificata dal-
lo Spirito Santo: purifica quest'anima; lava le sue colpe, ripara le sue ingiustizie, salda i suoi debiti,
avvalora le sue preci, riempi le lacune delle sue omissioni, impreziosisci i suoi desideri, corona la
sua fede, completa la sua speranza, perfeziona il suo amore. Come bella la morte se l'anima del
morente rivestita della porpora di Ges! O Signore, io non mi comprendo pi. La morte splende ai
miei sguardi pi della vita: la vita mi appare una morte penosa.
O Signore, lasciami vivere in quest'atmosfera di fede che mi d tanta pace e tanta luce: una illumi-
nazione, una elevazione inesprimibile. Circondiamo il letto dei morenti invocando il Sangue di Ge-
s. Accompagniamoli con questo viatico divino fino alle soglie del Cielo; scendiamo nel Purgatorio
recando i calici ricolmi dell'acqua zampillante alla vita eterna. q. 67: 20 aprile

779 - Insegnate alle anime...


- Io ho versato il mio Sangue - dice Ges - sotto la violenza e il dolore, in mezzo a strazi inauditi! Io
ve lo do nell'amore. Attingete a quest'onda divina, ricoprite le vostre anime della mia veste rossa;
bevete, vivete. Insegnate alle anime a ripetere spesso: O Sangue di Ges, cancella le mie colpe.
O Sangue di Ges, dammi la forza nelle tentazioni.
O Sangue di Ges, accresci in me la virt, guidami al Cielo, donami la santit. -
Come dir le meraviglie della misericordia del Signore? q. 67 : 22 aprile

780 - La S. Comunione fatta sotto la Croce


- Ricevimi sotto la Croce, ricevimi Crocifisso, sanguinante, agonizzante. Ricevimi Sacerdote e Vit-
tima, Altare e olocausto: la Comunione sar di un'efficacia straordinaria, di una perpetuit fruttuo-
sa, una manifestazione sensibile. -
La S. Comunione, fatta sotto la Croce, diviene oggetto di speciali compiacenze da parte della SS.
Trinit che si comunica all'anima in modo inesprimibile. La potenza del Padre glorifica l'Incarna-
zione, la Sapienza del Figlio glorifica la Passione, l'Amore dello Spirito Santo glorifica la Resurre-
zione, e l'anima, dinanzi a questi splendori, si sente immersa, naufraga in questi abissi del Mistero:
si sente vivere e morire, morire e risorgere, contemplando e amando; nutrendosi del cibo della veri-
t e bevendo al calice dell'amore. questa la Comunione della SS. Trinit?
Il Sangue di Ges mantiene l'equilibrio della vita sovrumana che vigoreggia sotto la Croce come il
fiore baciato dal sole, irrorato dalla pioggia, accarezzato dall'aura, sboccia in una completezza di
tinte e di fragranze. q. 67: 23 aprile

781 - Hai lasciato circolare liberamente il mio Sangue


Ecco: l'anima vive e opera nelle membra, per i sensi, con le facolt; per la S. Comunione Ges che
vive e opera nell'anima, per la Comunione ancor pi alta della SS. Trinit l'anima elevata nella vi-
ta di Dio, dove si inabissa come l'atomo invisibile nel raggio infuocato del sole.
Mi chiedo: come possibile che avvenga in me ci che io sento?
- Ecco, tu hai lasciato circolare liberamente in te il mio Sangue: esso ha dato alla tua vita intima
possibilit straordinarie. Presentami le mani. Vedi? possono disporsi a calice e se si facessero am-
pie come il mondo, le saprei riempire di Sangue, e ancora non avrei saziato la mia sete di espan-
sione. Pensami accanto a un'anima: in un'anima sola con tutte le ricchezze della mia Passione. La
fede ti accompagner a contemplare questo martirio divino di amore che la Redenzione; che dura
da secoli e che non si estinguer pi. La speranza ti unir a quel martirio: la carit far di te una
piccola ostia immolata al trionfo del mio Sangue. - q. 67 : 24 aprile

782 - Chi parler coraggiosamente del Sangue?


La S. Comunione mi attrae alle soglie della eternit, ai confini del regno divino, dove sono gli spiriti
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beati, le schiere angeliche e la manifestazione della gloria divina. La S. Comunione mi tiene elevata
cos negli arcani della vita sovrumana e il Corpo e il Sangue di Ges, divenuti vera sede dell'anima,
danno all'anima stessa l'intuizione della vita ineffabilmente unita a Dio: unita per la luce che ne ri-
ceve, per l'adesione alle sue espansioni, per la consumazione nella sua carit.
Ges sostiene l'anima in un atteggiamento inesprimibile: essa dinanzi al Padre, al Figlio, allo Spi-
rito Santo, e vive accogliendo i doni mirabili della Potenza, della Sapienza e dell'Amore; doni che si
racchiudono nel Sangue adorabile e che diventano la glorificazione pi bella, da parte dell'anima
che vi corrisponde, della Potenza, della Sapienza e dell'Amore di Dio. Oh! ditemi che gli Angeli
ringraziano, adorano, benedicono, invocano anche per noi!
Che posso fare io, misera creatura? Io sono indegna di conoscere, di pregare, di amare il mio Dio:
quanto pi sono indegna di avvicinarmi a Lui, di immedesimarmi col suo spirito!
Comunione di spirito e di Sangue!... Cantate Domino canticum novum!
Ogni manifestazione del Signore deve suscitare il cantico dell'esultanza. E fino a quando si dovr
seppellire il tesoro della divina rivelazione? Chi schiuder questa via nel mondo perch in essa tro-
vino luce e pace i cuori smarriti? Chi parler coraggiosamente, ampiamente del Sangue di Ges?
Non c' predicazione pi efficace di quella che si ispira a questo Mistero. Ma per iniziarla occorre
sacrificio e rinunzia. Rivela, o Signore, la virt del Sangue prezioso. q. 67: 26 aprile

783 - Sento che il trionfo del Sangue briller


Io sento che il trionfo del Sangue di Ges briller nei secoli come nuova espansione di misericordia
e come conquista delle anime. Il Sangue di Ges apparir come salvezza del mondo, come via da
salire, come verit da comprendere, come vita da invocare. Vita che avr il suo coronamento quan-
do le anime avranno la coscienza di bere e vorranno bere il Sangue Divino.
Il mio proposito: annientarmi per lasciar agire, parlare, trionfare il Sangue di Ges. q. 67: 28 aprile

784 - Vedo due correnti


Lo Spirito Santo mi fa contemplare gli splendori del Sangue di Ges. la misericordia degli ultimi
tempi: la misericordia che pu salvare le anime giunte all'orlo del sepolcro, incredule ed empie: la
misericordia che glorifica la Potenza, la Sapienza, l'Amore. Vedo due correnti che seguono il cam-
mino delle anime: una corrente di lava che abbrucia e fossilizza le opere dei cattivi; una corrente di
Sangue che fa rifiorire meravigliosamente le opere dei buoni. O Signore, chi porter il tuo Sangue
nelle anime in colpa? Chi avr coraggio di deporlo nel fango, tra i vermi e lo strame?
O Signore, possibile? Il Mistero qui. Dare la vita per quelli che l'hanno perduta calpestando il
Sangue della Redenzione. Apostoli del Sangue di Ges, sorgete a milioni a circondare il Cuore ado-
rabile, le membra straziate: attingete il Sangue di Ges e recatelo alle anime pi infelici e pi de-
gradate. Il Sangue acqua che lava, fuoco che abbrucia, forza che ravviva, bellezza che adorna,
bont che ripara, santit che glorifica. tutto Ges. - Vorrei - dice Ges - che ogni anima diventasse
il mistico Sacerdote del mio Sangue. Lo potrebbe essere: basta la fede e l'amore. - q. 67: 29 aprile

785 - O Signore, perdona loro


Alla Consacrazione mi raccolgo sotto la Croce di Ges intendendo di portarvi tutte le anime che vi-
vono nel mondo. Molte di esse, forse, sono in peccato; molte bestemmiano il Signore; molte non lo
conoscono. O Signore, ripeto la preghiera di Ges: perdona loro perch non sanno quel che si fanno.
Perdona per il Sangue di Ges che sgorga dalle sue piaghe adorabili.
O Signore, molte anime, pi di centomila, passeranno oggi alla eternit; ripeti a tutte: Oggi sarai
con me in Paradiso. Il regno eterno fu ricomprato per esse dal Sangue di Ges.
O Signore, vedo sotto la Croce la Chiesa e i fedeli, i Pastori e le pecorelle, i Sacerdoti e i popoli.
Dona, o Signore, i tesori della Chiesa a tutte le anime e dona tutte le anime in eredit alla Chiesa.
Quei tesori li ha acquistati il Sangue di Ges e quelle anime sono la sua eredit.
O Signore, vedo sotto la Croce i traditori, gli eretici, i pagani, gl'infedeli.
O Signore, non abbandonarli. Ges ha riparato le loro iniquit col suo Sangue prezioso: Ges fu ab-
bandonato da Te per lasciare ad essi generosa e completa la tua misericordia. q. 67: 30 aprile
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786 - La Croce nel cuore di Maria


O quam tristis et afflicta fuit illa benedicta Mater Unigeniti!.
La Croce nel Cuore di Maria. tutta la Passione, tutta la vita adorabile del Redentore, da Betlemme
al Calvario, dal Calvario nelle anime, dalle anime che la comprendono a quelle che la calpestano.
tutta la Passione con le sue umiliazioni, le sue agonie, i suoi strazi, il suo Sangue.
La Croce tutta impregnata di Sangue: per questo ha la virt taumaturga del Cristo e, toccandola,
pu operare prodigi ancor pi della veste di Ges. La Croce ha operato nel Cuore della Vergine SS.
quello che ha operato in Ges: strazi, angosce, agonie; ma appunto per questo Maria pu ottenere e
comunicare alle anime i frutti mirabili della Redenzione. La Croce applicata a sorreggere il Corpo
di Ges l'immagine della grazia applicata a sorreggere l'anima. Il Corpo ha la forma della Croce,
la Croce riproduce la forma dell'uomo. La Croce di Ges accolse le sue membra adorabili senza un
pensiero, senza un sentimento di adesione, di compassione. Non lo poteva concepire.
Se avesse saputo! Se avesse capito! Se le fibre di quel legno avessero potuto gustare la virt, le fra-
granze del Sangue Prezioso! Noi possiamo fare tutto questo. Le fibre del nostro cuore possono ade-
rire al tocco di Ges, piegarsi, spezzarsi, addolcirsi, favorirgli un dolce riposo.
Nella S. Comunione Ges entra nell'anima con la sua Croce e le dice: Lasciami deporla qui. Come
sarebbe contento se le anime tendessero le braccia, almeno volgessero lo sguardo verso la Croce. La
Croce piantata sul mondo, il vero Calvario, e dalle altezze del Mistero in cui si manifesta, effonde
sulla terra luce, grazia, pace, santit, amore. La Vergine Benedetta m'insegni a contemplare, ad ama-
re, a glorificare la Croce e il Sangue di Ges. L'anima avanza fino a un certo punto: poi s'arresta, le
manca l'attitudine a vedere, a muoversi in una atmosfera incomprensibile. Allora viene Ges, pren-
de l'anima e la porta verso le altezze di Dio. q. 67: 2 maggio

787 - Maria ti condurr a Ges Crocifisso


Fac me plagis vulnerari, fac me Cruce inebriari et cruore Filii! .
Vuoi intendere la Passione di Ges, il Mistero della Croce, il Mistero del Sangue di Ges?
Guarda Maria sotto la Croce. Prega Maria accanto dalla Croce. Invoca Maria immolata dalla Croce.
Maria ti condurr a Ges Crocifisso, ti unir a Ges Crocifisso, ti disseter del Sangue di Ges Cro-
cifisso, ti stabilir nella vita di Ges Crocifisso. Maria accanto alla Croce, immobile come la Cro-
ce, straziata come Ges. Avvolta di Mistero come l'universo avvolto dalla tenebra che scende dal
Cielo e sale dalla terra nel momento della morte di Ges. O Maria, introducimi in questa tenebra per
illuminarmi con la tua fede, per avvicinarmi ancora alla morte di Ges. q. 67: 3 maggio

788 - La Vergine, vera custode del Sangue


La Vergine la vera custode del Sangue di Ges. Lo ha contemplato scendere sul Calvario tra i ge-
miti della Vittima augusta e le urla dei carnefici, lo ha visto scendere goccia a goccia, sulla terra
fredda e inerte, inconscia del suo pregio, incapace di onorarlo e di gustarlo.
Ma l, ai pi del Calvario, sarebbero venute a migliaia, a milioni le anime per adorarlo, per invocare,
per riparare, per impetrare. Da quel Sangue avrebbero attinto la forza redentrice, la vita santificatri-
ce. O Maria, o Mamma celeste, conducimi col tuo spirito presso la Croce, insegnami a ricevere il
Sangue Divino, a ricevere Ges vivo e vero immolato sull'Altare. O Comunione di Sangue!
Comunione fatta ai pi della Croce per bocca del Sacerdote, per le mani di Maria. q. 67: 7 maggio

789 - La scienza della Croce


La scienza della Croce non richiede nessuna disposizione speciale per essere accolta: basta la buona
volont, resa sincera dall'amore. Le cognizioni pi semplici di questa scienza sono fari luminosi per
tutte le anime, per tutto il mondo: solo per esse l'anima pu raggiungere la santit.
L'anima non pu n purificarsi, n perfezionarsi, n acquistare le cognizioni della Sapienza celeste,
n intendere la voce di Dio, n elevarsi nel Mistero, n gustare le intime comunicazioni, n trarne
profitto senza il dono della Scienza, senza le meravigliose conoscenze della Croce.
La Scienza della Croce non cambia metodi, n sistemi: non invecchia mai, ha un vigore sempre
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nuovo, atteggiamenti ineffabili e splendori divini. La scienza della Croce la Scienza recata da Ge-
s sulla terra, scelta da Lui come programma della sua vita umana, programma di Redenzione e di
amore. O Ges, e chi pu preferire altra scienza che non sia quella manifestata da Te?
La Scienza della Croce, della Passione, del Sangue prepara l'anima a conversare con Dio.
La completezza di questa scienza si ottiene con la rinuncia perenne di s, con la spogliazione totale
di ogni cosa, perfino dei propri dolori, per vivere, sentire e adorare quelli di Ges.
Per la grazia del suo Sangue prezioso l'anima intende la profondit degli insegnamenti divini, e
mentre conosce la sublimit del linguaggio arcano, vede ampliarsi nelle profondit dello spirito la
luce e la bellezza delle sue manifestazioni; sente di trovarsi bene soltanto in quella via di spoglia-
zione perfetta; sente che, per il dono della Scienza, sale al Signore col linguaggio di tutte le cose e
raccoglie da esse quello di Ges; sente che al mondo vi una sola scienza sicura, stabile, efficace:
quella che attinge dal Sangue di Ges. q. 67: s.d.

790 - La Piet e il Sangue


La Piet il dono sublime che si riceve abbondantemente sotto la Croce, insieme al Sangue prezio-
so della Redenzione. Non c' piet pi profonda e sincera e sublime di quella che stringe l'anima ac-
canto alle piaghe di Ges, fissandola nei suoi dolori, compenetrandola della sua Passione adorabile
[...]. La Piet ha il suo centro di potenza e di irradiazione nella S. Comunione, nel Sangue di Ges.
q. 67: s.d.

791 - Il Timore e il Sangue


O mio adorato Ges, per il Sangue prezioso uscito dal tuo Cuore Santissimo, trafitto dalla lancia,
concedimi il dono del santo Timore di Dio. Il Timore di Dio il principio e il frutto di tutti i doni, la
custodia di essi e il mezzo per gustarli e accrescerli [...] . Segno certo del Timore di Dio il riposo
sulla Croce. Se l'anima unita alla Passione di Ges e vive nelle sue piaghe e nel suo Sangue, se-
gno certo che ella teme il Signore, se non altro perch attingendo a quella sorgente di vita, corrobo-
ra e perfeziona il suo timore nella virt della Passione. q. 67: s. d.

792 - La tua Sapienza mi faccia gustare il Sangue


Pare che lo Spirito Santo si arresti dinanzi al Sangue di Ges, che il dono supremo del Figlio di
Dio, recato in terra per volere del Padre. Su quel dono si edifica la Chiesa, la santit delle anime, il
trionfo della Redenzione. Fuoco e Sangue! Sangue e Fuoco! Chi pu resistere?
O Spirito Santo, entra nella mia povera anima con i tuoi doni divini.
Vieni, o Spirito adorabile, promesso da Ges, e la tua Sapienza mi faccia gustare il Sangue Divino;
l'Intelletto mi guidi nella contemplazione di questo Mistero; il Consiglio mi suggerisca i mezzi per
accogliere la sua virt e mi additi la via per seguirne le attrazioni; la Fortezza mi sostenga nella in-
vocazione e nella fiducia del suo trionfo nella Chiesa e nel mondo; la Scienza accresca in me le co-
noscenze di s grande Mistero; la Piet ne alimenti la devozione e intensifichi la mia dedizione; il
Timore di Dio mi renda vigilante onde non perda nemmeno una ispirazione, non lasci senza corri-
spondenza nemmeno un richiamo e non cessi dall'invocare sulla mia anima e sul mondo i tesori del
Sangue Divino. q. 67: Pentecoste

793 - Nel Calice: acqua, Sangue e fuoco


Dinanzi a Dio sempre il Calice del Sangue di Ges vivo e vero, che si offre, che impetra, che ripa-
ra, che glorifica la Divinit. Non v' altro fiore, altro frutto, altro incendio, altro olocausto pi santo,
pi accettevole, pi efficace. C' in quel Calice l'acqua, il Sangue, il fuoco: l'espiazione, la reden-
zione, la santificazione; l'essenza divina, la virt divina, la carit divina effusa per la redenzione del-
le anime. C' la nuova creazione di amore. q. 67: 26 maggio

794 - Questa la via comune


Questa notte dicevo: O Signore, lasciami nella via comune. E sentii rispondere: Questa dovrebbe
essere la via comune. Attingere la vita dal Sangue di Ges, vivere in quel Sangue, operare con quel
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Sangue, morire per quel Sangue. Che c' al mondo di pi grande, pi potente e pi efficace per uni-
re l'anima a Dio? I carismi dello Spirito Santo sono comunicati dal Sangue di Ges, sono estesi dal
Sangue di Ges, sono manifestati dal Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges il prezzo del campo della Chiesa e questo campo diventa tanto pi esteso, fe-
condo e benedetto quanto pi il Sangue invocato, accolto, onorato, glorificato. Il Sangue di Ges
pi che la profezia: le racchiude tutte; pi che il dono delle lingue: le compendia tutte; pi che
qualsiasi visione: le manifesta tutte; pi che il dono dei miracoli: li compie tutti. q. 67: 27 maggio

795 - Corpus Domini! Sanguis Domini!


Il Mistero del Verbo Incarnato: il Mistero della Potenza infinita, della Sapienza divina, della Bont
eterna. Corpus Domini! Parola che gronda Sangue, che sprigiona fuoco!
Parola divina che, al pronunziarla soltanto, l'anima trasalisce, si inebria, s'immerge nel Mistero.
Corpus Domini! Che il fiore senza vita, la luce senza calore, l'occhio senza pupilla, il labbro senza
parola, il corpo senza sangue?
Sanguis Domini! Parola divina! L'anima corre su questa parola, sale, si estende, si sprofonda, torna
ad ampliarsi, non si sazia se non trova l'infinito. E l'infinito il Sangue di Ges che le dischiude le
sue sorgenti sterminate e inesauribili. La Chiesa canta: Cibavit eos ex adipe frumenti: et de petra
melle saturavit eos. Il pingue frumento Cristo: la rupe Cristo Crocifisso; mistica rupe che salva
il mondo dal castigo della Giustizia Divina, rupe inconcussa che regge a tutti gli eventi e li domina
e li vince; rupe altissima che congiunge la terra al Cielo.
L'immacolato vertice di questa rupe sfolgora di gloria per l'Uomo-Dio, che vi salito per additare
agli uomini la via nuova, alta e sicura; la via aspra ma luminosa e rapida, la via infallibile che segna
il ritorno al Padre e c'invita a seguire Ges. E Ges da quella rupe arcana, dalla sua Croce adorabile,
versa su di noi torrenti di vita soprannaturale, il miele squisitissimo di cui parla il salmista e che gli
uomini ancora non comprendono nella sua divina realt, bellezza e potenza.
Sanguis Domini! La rupe fu percossa dalla mano del peccatore e diede Sangue; ma no, fu percossa
dalla stessa mano misericordiosa di Dio; e dalle fenditure sgorga il miele prelibato, il Sangue del
Redentore. Venite, accorrete, bevete, accostatevi al fiume che passa e non ritorna: bevete, gettatevi
in quelle onde di vita divina. O Signore, la mia voce si sperde: invano io prego, invoco, supplico
che Ti ascoltino. - No, non si perde nulla: la tua voce raccolta dallo stesso Redentore che la intro-
duce nelle piaghe da cui sgorga la vita. -
Ascolto ancora ci che canta la Chiesa con le parole del Profeta: Aperis Tu manum tuam: et imples
omne animal benedictione. Il Profeta avr contemplato le mani sanguinanti di Ges? S, le ha con-
template, dal momento che disse: hanno forato le mie mani e i miei piedi. O mani santissime del
mio Dio, che portaste sulla terra il Verbo Incarnato: o mani adorabili di Ges, che vi apriste sulla
Croce per riempire il mondo di benedizioni: mani invisibili dello Spirito Santo, che ci recate quel
Sangue, che ci avvicinate a quel Sangue, che ci immergete in quel Sangue, io vi adoro, vi benedico,
vi ringrazio, vi amo, vi contemplo! Mani adorabilissime del mio Dio raccoglietemi dal fango della
mia miseria, purificatemi col vostro contatto, rendete degna l'anima mia delle vostre misericordie.
Comunione di Sangue! Comunione di fuoco! Comunichiamo al mondo questi splendori!
Comunichiamo queste benedizioni! O Signore, come s'ampliano i pascoli del tuo Regno!
Chi pu solo pensare alle tue manifestazioni nella eternit, alle tue manifestazioni attraverso Ges,
attraverso le creature? Chi pu dire che cosa avviene nell'anima che riceve, che aderisce, che si uni-
sce a Ges? Ma chi manifester queste arcane meraviglie? L'eternit.
- Bevi col Sangue la verit, lo zelo, il dolore, l'amore, bevi la vita eterna. -
O Sacramento del Re Divino! O Re del Sacramento! O Sacramento del Cielo, Sacramento della ter-
ra: o Sacramento che racchiudi il diritto, la legge, la verit, la vita, la santit, l'immortalit beata,
suggella tutto questo col Sangue adorabile! q. 67: 31 maggio

796 - Ges insiste: portami altre anime


Oggi il Cuore SS. di Ges si presenta ad un'anima indegnissima: si presenta con gli stessi simboli,
per gli stessi scopi, attraendo lo sguardo, il pensiero e la contemplazione sulla profonda ferita del
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Cuore che d Sangue, Sangue e Sangue.


E ripete: - Entra e bevi, entra e porta con te le persone care, quelli che vuoi beneficare. -
E io vi porto quelli che m'aiutano a santificarmi: i suoi Ministri; vi porto il Padre dell'anima mia
perch pi di me e meglio di me sia illuminato dagli splendori del Mistero, attratto, compreso della
Passione di Ges, riempito di Sangue. E Ges insiste: - Portami altre anime. -
E io vi porto la famiglia, l'Istituto, tutte le anime che hanno rapporto con l'Istituto: i poverelli, i ma-
lati, i bimbi, i vecchi, gli sventurati. La ferita si fa ognor pi ampia, come se non vi fosse entrato
nessuno, e il Sangue sgorga dalla ferita come non fosse raccolto da nessuno. - Portami altre anime -
E intendo di portarvi tutte quelle che vivono sulla terra, le anime del Purgatorio, e vedendo che la
misericordia divina si estende e si espande a misura che l'anima vi attinge, sarei tentata di portarvi
perfino quelle che sono nell'Inferno.
- Porta quelle che sono sull'orlo dell'abisso, quelle che stanno per precipitarvi e perdersi eterna-
mente. - O Misteri del Sangue di Ges! Perch non li comprendiamo? Perch non vi pensiamo?
E Ges ripete: - Vieni e portami le anime che dovranno comparire alla vita: avranno il suggello del
mio Sangue; presentami anche le anime che sono in Cielo purificate dal mio Sangue. Il mio Sangue
opera in terra e in Cielo. - Ges spesso insegna alla piccola anima la preparazione alla S. Comu-
nione: preparazione che gli pi gradita di qualunque altra.
- Invece di cercare in te un motivo di giusto dolore per i peccati commessi, contempla le mie piaghe,
vedi il Sangue che ne sgorga, pensa alle sofferenze causate alla Sacra Umanit; alla mia morte
prodotta da quelle piaghe e dall'effusione del Sangue. -
Il dolore e l'amore sgorgano a fiotti da questa contemplazione. E Ges continua:
- Se un bambino, sbadatamente o anche con animo cattivo, avesse ferito le membra del padre suo e
lo vedesse languente, morente, tendergli le braccia nell'espressione del pi grande affetto e del per-
dono pi generoso, che farebbe? Se poi quel padre tenerissimo gli ripetesse: Avvicinati, deponi un
bacio sulle mie ferite, le guarirai: bevi il Sangue, mi darai nuova vita, grande gioia e gloria vera;
che direbbe, che farebbe quel bambino? - q. 68: 1 giugno

797 - Il Verbo fatto Carne, fatto Sangue per me


O meraviglie della carit di Dio! Se ci avesse donato la parola del Verbo, comprensibile a noi, se ci
avesse avvolto della sua luce, se ci avesse riempito del suo amore, ci avrebbe gi beneficato a di-
smisura. Ma quando io contemplo il Verbo fatto Carne, fatto Sangue per me: il Verbo di Dio che as-
sume un cuore, che in quel Cuore mette tutti i tesori della sua Potenza, della sua Sapienza e della
sua Bont; che crea in quel Cuore la sorgente inesauribile della sua vita divina, comunicabile con lo
stesso Corpo e lo stesso Sangue, che rimane all'anima mia se non prostrarsi nella polvere e adorare
e benedire questo Mistero incomprensibile? q. 68 : 4 giugno

798 - Vedi quanto Sangue? Bisogna glorificarlo


Alla Consacrazione Ges mi dice: - Vedi quanto Sangue? Ogni Sacerdote consacra ed tutto il mio
Sangue che sgorga da ogni Consacrazione. Non basta offrirlo a Dio, bisogna onorarlo, glorificarlo;
bisogna invocarlo e riceverlo, riceverlo e conservarlo, conservarlo e comunicarlo.
Il Sangue di Ges lo splendore del Tempio Santo; la ricchezza del Cuore; la vita stessa del
Cuore che sovrabbonda, che zampilla alla vita eterna e che discende sulla terra fecondando ogni
anima che crede, che spera, che ama. una fonte celeste dischiusa per la Redenzione del mondo e
che non verr meno giammai. - q. 68: 6 giugno

799 - O Calice adorabile del Cuore di Cristo!


Chi celebrer le lodi del Cuore di Ges? Il suo Sangue Divino. Non c' linguaggio pi nobile, n
armonia pi deliziosa, n laude pi degna di quella che sgorga dal Sangue adorabile di Ges. Canta,
o Calice adorabile del Cuore di Cristo, gli splendori del Sangue [...].
I Santi hanno bevuto al Calice del Cuore di Ges la loro santificazione; hanno compiuto i miracoli
per virt del Sangue; hanno convertito le genti perch le loro labbra erano asperse di Sangue, hanno
seminato l'amore perch sovrabbondavano di Sangue. La pi bella lode che si possa rivolgere al
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Cuore di Ges consiste nello zelare il mistero del Sangue prezioso. O Signore, io non so chiedere
pi nulla, n per me, n per gli altri, non vedo nulla, non sento nulla. Una sola cosa mi attrae: il
Sangue di Ges. Voglio glorificarlo. La sua gloria sar la mia santificazione. q. 68: 13 giugno

800 - Cuore di Ges, donaci il tuo Sangue!


O Cuore di Ges, tu sei la fonte viva desiderata dal cervo assetato, bramata dalle nostre anime bru-
ciate dall'arsura del mondo. Donaci le tue acque vitali, donaci il tuo Sangue, donaci la sua virt, la
sua vita, la sua bellezza, il suo fulgore, il suo amore.
Che possiamo desiderare se non di unirci alla tua carit per avere i frutti della tua Redenzione?
Posta sulla collina mistica della Chiesa, l'anima sospira a Te, ti invoca, batte le ali per gli spazi della
grazia che Tu stendi fra lei e il Padre. O Ges, vieni a prendere quest'anima ricoperta del tuo Sangue,
nutrita del tuo Sangue venduta al tuo Sangue. q. 68: 19 giugno

801 - La santit non una veste di lusso


Chi ha provato ad accostarsi alla fonte adorabile del Cuore di Ges, non ha pi potuto staccarne le
labbra, n il pensiero, n il cuore. L'anima l, aderente alla ferita: l, che beve l'onda pura e deli-
ziosa della vita comunicata dal Sangue di Ges. Non ditemi che queste cose alte e profonde, ineffa-
bili e mirabili sono per i Santi: sono per tutti noi; Ges ce le manifesta perch ci dispongono alla
santit. E la santit non una veste di lusso concessa ai privilegiati: il rivestimento nuziale che
Ges dona a tutti quelli che bevono il suo Sangue. La santit la fecondit del Sangue di Ges: me-
ravigliosa fecondit quando trova un terreno che corrisponde, che si lascia lavorare, scavare, travol-
gere. Il Sangue di Ges Lui stesso vita e santit. la vita del Verbo Incarnato, la santit del Dio
Umanato. Adoriamo, benediciamo, ringraziamo. q. 68: 22 giugno

802 - La casa che ospita Ges


Prima di edificarvi la casa che vi ospita, pensate di fabbricare nell'anima la casa che ospita il buon
Dio, la casa che ospita Ges. Come si costruisce questa casa spirituale, questo edificio mistico dove
il Signore scender a compiere i suoi Misteri? Col Sangue di Ges. Esso la pietra di base, muro
di difesa, ornamento, ricchezza, luce, attivit, splendore.
Il Sangue di Ges l'artefice sommo di ogni perfezione. La piccola anima intende queste grandi co-
se, le vede: vede Ges, sole divino che scende ad investirla. Egli in Cielo e vi irraggia la sua gloria;
nei secoli, e vi irraggia la sua potenza; nelle anime e vi irraggia la sua misericordia. Come posso
riceverti, come posso rifletterti, mio Dio? q. 68 : 2,5 giugno

803 - Schiudetevi, o cuori, alle effusioni del Sangue


Tutto il regno di Dio attorno all'anima; vi circola quando il Sangue Divino scorre liberamente e fi-
sicamente nelle membra, spiritualmente e misticamente nello spirito. Allora l'apparenza racchiude il
Mistero dei misteri: il mistero della grazia, il mistero della Redenzione, il mistero dell'unione.
Schiudetevi, o cuori, alle effusioni del Sangue di Ges: dilatatevi, o anime, sul campo sterminato
della divina misericordia: la vita non sar pi una semplice apparenza, ma la pi alta realt. q. 68:26 giugno

804 - Bevo il Sangue da ogni ferita


Bevo il Sangue da ogni ferita, mi inabisso nell'oceano di dolore e di amore che sgorga dal Cuore di
Ges col suo Sangue: chiedo luce, generosit, santit: chiedo il patimento nella gioia per dare a Ge-
s testimonianza di gioia nei patimenti. Chiedo il Sangue per i Sacerdoti che sono in Purgatorio.
triste che nessuno vi pensi! q. 68: 28 giugno

805 - La S. Messa una creazione completa


- Io - dice Ges - ho ricomprato il mondo col mio Sangue, l'ho salvato col mio Sangue, l'ho redento
col mio Sangue. Ora bisogna santificarlo e la santificazione ancora nel mio Sangue.
Comprendano i popoli questo Mistero, lo adorino, lo contemplino, vivano sotto la sua luce, operino
nel suo amore. Portatemi molte anime all'Altare, o miei Sacerdoti, tutte le anime ed offrendo ad es-
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se il mio Corpo e il mio Sangue insegnate a riceverlo con penetrazione, con fede, con sincera sup-
plica. La S. Messa una creazione completa, perfetta, infinita: cercate in essa la luce, l'aria, l'ac-
qua, il calore: mangiando il Corpo di Cristo e bevendo il suo Sangue avete tutto. Corpus et Sanguis!
necessario far comprendere che le anime ricevono col Sacramento il Corpo e il Sangue: tutto il
Sangue che circolava nel mio Corpo: il Corpo che era il vaso del Sangue. - q. 68 : 13 luglio

806 - Ho raccolto la voce delle Piaghe


Incontrandomi con Ges, unendomi a Lui nella Santa Comunione, ho raccolto la voce delle Piaghe
santissime. La mano destra sembrava dirmi: Io ho ricomprato la creazione umana.
La mano sinistra sembrava dirmi: Io ho riordinato la creazione. Il piede destro sembrava dirmi: Io
le comunico la santit. Il piede sinistro sembrava dirmi: Io la arricchisco dei doni divini.
Il Costato sembrava dirmi: Io porto al Padre, rivestita del mio Sangue, l'anima redenta.
Chi si riveste del Sangue di Ges acquista il diritto di rivestirne altri. q. 68 : 19 luglio

807 - Che le anime preparino un calice


Il Sangue di Ges lo splendore della Potenza del Padre, il segno della Potenza, il pegno della Po-
tenza Divina. Il fiume divino scende dal Cuore del Padre, investe il Figlio, accende lo Spirito Santo,
e attraverso la creazione nuova del Figlio Umanato, si comunica al mondo con i tesori della Reden-
zione. Che le anime preparino un cuore ampio per riceverlo, un calice santo per conservarlo, un
cuore ardente per consumarlo. La consumazione del Sangue di Ges si trasforma in sorgente che
alimenta, che disseta, che santifica, che fa circolare, nella vita umana, la vita divina. q. 68: 21 luglio

808 - O Ges, aiutami a comprenderti


Ricevere Ges con le piaghe santissime che il suo Sangue imprime nell'anima!... Mantenere queste
impressioni vive nel fondo dell'anima come solchi aperti, pronti a ricevere il seme divino!...
Vivere nel Sangue di Ges, attingendo da esso l'alimento per lo spirito, per il cuore, per la mente.
Vivere nel Sangue di Ges lasciando che da esso attingano le migliori energie, lo spirito, il cuore, le
membra: questi i miei propositi. O Ges, aiutami a comprenderti!
Tu chiedi una crociata di anime consacrate al tuo Sangue, intese a portare il tuo Sangue nel mondo,
intese a conservarlo nel segreto dello spirito, a glorificarlo con una vita di amore.
O Signore, fa sentire da un capo all'altro del mondo questo tuo grido di amore.
Io sono impotente a comprendere i tuoi doni e a contenere le onde misteriose del Sangue Divino.
E allora mi circondo spiritualmente di anime. q. 68: 28 luglio

809 - Tra le mani di Ges


Ultimo giorno del mese consacrato al culto del Sangue di Ges. Oh! ma tutto il tempo, tutti i secoli
devono risuonare degli inni, delle lodi, dei cantici di ringraziamento, delle suppliche al Sangue di
Ges. Ogni istante segna nuove glorie di questo Mistero e deve trovare l'anima pronta a celebrarlo.
Uniamoci, o fedeli, accanto ai Sacerdoti: chiediamo che quelle mani ricolme del Sangue Divino
versino sul nostro capo l'onda dei tesori divini. Ma accostiamoci con fede vivissima, sopra tutto, al-
le mani di Ges. Accostati, piccola anima. Signore, vorrei avere l'amore di S. Geltrude, di S. Cateri-
na, di S. Teresa, della mia Beata Angela da Foligno.
- Ti basti il mio Sangue: onorato, amato, conservato, glorificato dalla tua fede, dalla speranza, dal-
la carit; esso dar valore ai tuoi desideri, espansione al tuo zelo, continuit alle tue offerte, eleva-
zione alle tue dedizioni, pregio alle tue umiliazioni. -
La mia piccola anima tra le mani di Ges: mani santissime, che danno luce, che danno Sangue,
che danno fuoco. Nel Sangue la mia purificazione, nel fuoco la mia trasformazione, nella luce la
mia unione. Le mani santissime di Ges mi portano nel suo Cuore SS. e il Cuore SS., investendo
l'anima, la rende degna di accogliere e di conservare l'impressione delle mani adorabili che danno
luce, fuoco, sangue. O Spirito Santo, glorifica il Sangue di Ges. Rivela al mondo la sua potenza, la
sua sapienza, la sua bont. Che gli uomini comprendano che la loro grandezza e la loro beatitudine
nel Sangue di Ges. q. 68: 31 luglio
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810 - O Luce, o Grazia, o Sangue del mio Dio!


O comunicazioni divine! La luce m'investe: cos il mio Dio; la luce mi avviva: cos il mio Dio; la
luce mi riscalda: cos il mio Dio; la luce mi ristora: cos il mio Dio; la luce diventa luce all'intelli-
genza, fiamma al cuore, energia allo spirito. Il mio Dio produce tutto questo nell'anima e molto pi:
il mio Dio porta nell'anima il suo Sangue e io lo adoro, lo bevo, lo estendo, lo offro e, ripiena del te-
soro divino lo ridono a Ges per riscattare tutte le anime, per renderle pronte, aperte al soffio della
grazia, degne della effusione dello Spirito Santo, degne di ospitare le Tre Divine Persone. O luce, o
grazia, o Sangue del mio Dio! O Sangue del mio Dio!
Ostia divina, io ti adoro. Ostia augusta, io ti benedico. Ostia perenne, io ti ringrazio. Ostia redentrice,
io ti invoco. Ostia propiziatrice, io ti offro. Ostia santificatrice, io ti bramo. O Sangue del mio Dio!
Ostia dimenticata, io ti adoro. Ostia sconosciuta, io ti benedico. Ostia calpestata, io ti bramo. Ostia
maledetta, io ti bacio. Ostia bestemmiata, io ti glorifico. O Sangue del mio Dio! Ostia divina che
glorifichi il Padre, io ti adoro. Ostia santa che impetri, io ti impetro. Ostia pacifica che ringrazi, io ti
ringrazio. Ostia adorabile che offri, io ti offro. O Sangue del mio Dio! q. 69 : 3 agosto

811 - La Chiesa il calice mistico del Sangue


La Chiesa il calice mistico del Sangue di Ges: custode, dispensatrice di questo tesoro prezioso,
divino, inesauribile. Appressatevi a questo calice sublime e bevete la verit, e bevete la sapienza, e
bevete la santit: bevete la luce, bevete l'amore. L'amore che diviene luce, sapienza, verit, santit
per l'anima: cibo divino, bevanda celeste che danno all'anima la nobilt dei figli di Dio, l'eredit del
regno immortale. Spegnetevi, o bellezze terrene: risplenda solo la bellezza del Sangue di Ges.
Da diciannove secoli inonda il mondo con le sue acque fecondatrici; scorre rasente alle anime per
trascinarle nella sua corsa misteriosa, nell'oceano della misericordia infinita. Ma pochi si accorgono
di questa elargizione celeste. Ges invita e aspetta; chiama e attrae: almeno poche anime: almeno le
privilegiate. Ges desidera che nella sua Chiesa si formi una istituzione di Sacerdoti dedicati esclu-
sivamente al culto del suo Sangue Prezioso.
Ci sono nella Chiesa gli Apostoli della verit, gli Apostoli della santit, gli Apostoli della carit, gli
Apostoli della penitenza, gli Apostoli della contemplazione. Ges desidera i veri Apostoli del suo
Sangue: Sacerdoti consacrati alla adorazione del Prezioso Sangue, alla predicazione del Prezioso
Sangue, alla applicazione del Prezioso Sangue alle anime dei vivi, dei defunti, dei beati.
Sacerdoti che recitino un Ufficio proprio del Prezioso Sangue, preghiere speciali e queste le diffon-
dano nel mondo: Sacerdoti che rimangano come Giovanni, ai pi della Croce, glorificando il Miste-
ro, raccogliendo il Sangue Prezioso, distribuendolo alle anime con zelo amoroso.
O Signore, rivela ai tuoi Ministri, alle anime che possono e che vogliono comprenderti, questi Mi-
steri di misericordia. q. 69 : 7 agosto

812 - Immolami nel tuo Sangue


Se l'anima terra, non pu offrire sventuratamente che terra: se spirito, offre spirito: se amore,
offre amore: se luce, offre luce. Se, ripiena di Sangue, ha inteso e compreso il valore del sacrificio,
il valore della Passione, il valore della immolazione, allora offre a Ges, con Ges e per Ges, l'olo-
causto che purifica, redime, salva il mondo. Allora il banchetto lo scambio di purissime intenzioni,
di santi desideri, di meravigliose operazioni. Allora Ges le dice:
- Arresta col mio Sangue i passi dei peccatori; ferma sull'orlo del precipizio quelli che muoiono im-
penitenti, quelli che battono le vie della iniquit, quelli che calpestano il Sangue Prezioso. -
Allora l'anima dice a Ges: Immolami nel tuo Sangue perch siano salvi i peccatori, e il numero dei
redenti sia immenso come la tua misericordia. q. 69 : 8 agosto

813 - Il Prezioso Sangue, oggetto di culto speciale


I desideri di Ges mi si appalesano nella forma pi viva. Io vorrei annunciarli a tutto il mondo, ma
non lo posso e non lo debbo fare. Chi mi crederebbe? Almeno li scrivo: forse verr giorno in cui sa-
ranno compresi. Il Prezioso Sangue deve essere oggetto di culto speciale nella Chiesa.
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Deve stabilirsi una Festa solenne, preceduta da una predicazione solenne: semplice per i bambini e
per il popolo, dotta per i dotti, elevata per i sacri leviti. Si devono stabilire ore di adorazione al San-
gue Prezioso con preghiere composte dal Sommo Pontefice. Si compongano inni speciali al Sangue
Adorabile. Si aggiunga alla lode di Dio: Sia benedetto il suo Sangue Prezioso. Si aggiunga al
Corpus Domini prima della S. Comunione Corpus et Sanguis Domini custodiat te etc..
Il Cardinale Patriarca ottenga tutto questo con la sua piet e con la sua autorit. q. 69 : 12 agosto

814 - L'aridit come la notte


L'aridit come la notte: prepara le pupille all'accoglimento della nuova luce. L'aridit sete: si vo-
la alla sorgente con maggiore avidit. L'aridit povert: si chiede con maggior ardore. L'aridit
insaziabilit: non ci si arresta a quello che viene donato: si desidera ancora, sempre pi. L'aridit
comprensione delle cose inafferrabili, desiderio dei beni sovrumani, anelito alla vita soprannaturale.
Il Sangue di Ges risponde a tutte queste esigenze. q. 69 : 14 agosto

815 - O Sangue, intendo onorarti, glorificarti, benedirti


Il sangue il primo e il pi necessario alimento della vita umana: il Sangue Divino il primo ele-
mento dell'anima: esso vi trasfonde la vita divina. O Padre Santo, io intendo onorarti con i fiori e i
frutti mistici del Sangue Divino: con la Vergine Santa, gli Angeli, i Beati, le anime giuste.
O Figlio Umanato, io intendo glorificarti con i fiori e i frutti del tuo Sangue Prezioso, con la verit e
con la grazia che effonde nel mondo, portando al tuo cospetto le anime redente.
O Spirito Santo, io intendo benedirti con i fiori e i frutti del Sangue adorabile: con la santit che tra-
sforma le anime e le rende degne della patria celeste. q. 69 : 19 agosto

816 - Il rimedio dei rimedi


- Il rimedio dei rimedi per salvare la societ il mio Sangue. Onorando il mio Sangue onorate il
Padre che ve lo dona, il Figlio che lo effonde continuamente, lo Spirito Santo che lo applica alle
anime. Nel Sangue mio c' la virt divina creatrice, redentrice, santificatrice: nel Sangue mio c'
l'effusione diretta della vita divina, il gesto pi largo e pi alto della Provvidenza divina, il pegno
infallibile della santit.
Nel Sangue mio c' una potenza che vince ogni altra potenza: la potenza del genio, la potenza della
volont, la potenza della libert. Il mio Sangue comunica ispirazioni sublimi ringagliardisce e per-
feziona ogni volont, dona la massima, l'unica, la vera libert dei figli di Dio. - q. 69 : 27 agosto

817 - L'Incarnazione e il Sangue


Comprendo che l'Incarnazione un Mistero di altissima misericordia: il Sangue ne il pegno.
L'Incarnazione un Mistero di luce: il Sangue di Ges ne lo splendore. L'Incarnazione un Miste-
ro di grazia: il Sangue di Ges ne il canale. L'Incarnazione un Mistero di potenza: il Sangue di
Ges ne la rivelazione. L'Incarnazione un Mistero di sapienza: il Sangue di Ges ne l'ordine.
L'Incarnazione un Mistero di Amore: il Sangue di Ges ne la fiamma pi viva. L'Incarnazione
un Mistero di Redenzione: il Sangue di Ges ne il prezzo. L'Incarnazione un Mistero di ricrea-
zione: il Sangue di Ges ne la vita. L'Incarnazione un Mistero di riconquista: il Sangue di Ges
ne la moneta. L'Incarnazione un Mistero di santificazione: il Sangue di Ges ne l'artefice.
Sia adorato il Sangue di Ges, opera dello Spirito Santo! Sia benedetta la Vergine santa, calice vivo
del Sangue adorabile di Ges. O Vergine benedetta, insegnami a glorificare questo Augusto Mistero:
aiutami a conoscerlo, guidami a onorarlo, ottienimi di consacrare efficacemente la mia vita al San-
gue di Ges e di consumarla nell'adesione alle sue sante operazioni. Amen. q. 69 : 30 agosto

818 - La storia della Chiesa una storia di sangue


La storia della Chiesa una storia di sangue: Sangue di Ges offerto per le anime: sangue delle
anime offerto per amore di Ges. La Passione viva, la Passione cruenta. Intendiamola.
A certe anime Ges ha fatto vedere, contemplare i suoi patimenti, la sua Passione, la sua morte:
l'hanno seguito da Betlemme al Calvario ricostruendo nel dolore e nell'amore l'adorabile vita
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dell'Uomo Dio, beandosi delle sue magnificenze, piangendo sulle sue umiliazioni, dolorando per i
suoi patimenti, adorando la sua potenza, glorificando la sua misericordia. q. 69 : 3 settembre

819 - L'oceano del Sangue di Ges


Vedo la Chiesa veleggiante su un oceano formato dal Sangue di Ges. L'oceano formato con l'ac-
qua che scende dal cielo. Il Sangue di Ges l'acqua purissima della Umanit di Cristo.
L'oceano formato dai rivi e dai fiumi che giungono dalla terra torbida: il mare li purifica.
L'oceano del Sangue di Ges accoglie le scorie delle anime e le purifica. L'oceano unisce tutti i po-
poli: cos il Sangue di Ges affratella tutte le anime. L'oceano solcato dai navigli di ogni nazione:
nel Sangue di Ges pu immergersi ogni anima.
La Vergine fu portata sulla terra dalle onde del Sangue Divino: ed ora lo comunica a noi nella impe-
trazione delle grazie. Ogni grazia fiore, frutto, dono del Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges informa il mio pensiero, compone la mia prece, mi guida a Ges. Sento fragranza
del Sangue di Ges. Sento l'amore del Sangue di Ges. Sento la sua voce, vedo il suo splendore, in-
voco il suo trionfo per la virt, per la potenza, per la santit della Vergine. q. 69 : 8 settembre

820 - Maddalena ai piedi della Croce


Che fece la Maddalena ai pi della Croce di Ges? Il Vangelo non lo dice, la tradizione non lo ri-
corda, o almeno io non conosco i particolari di quella scena impressionante, straziante.
Certo, la Maddalena fu bagnata, ricoperta di Sangue, e forse le sue labbra, vicine alle ferite dei piedi,
si accostarono a quelle sorgenti divine e bevvero le acque di eterna vita. Il Sangue di Ges la tra-
sform, la inebri e dopo la Resurrezione essa trascorse i suoi giorni in un rapimento continuo.
Il Sangue vivificatore le aveva comunicato la potenza irresistibile per risalire, con l'amore, alla luce,
alla verit, alla santit. q. 69 : 9 settembre

821 - La devozione alla Croce e al Sangue


- Chi contempla la Croce - ha detto Ges - rester illuminato e il Padre mio lo guarder con occhio
di compiacenza. Chi mi riceve con fede e si abbandona a me totalmente sar unito a me e al Padre
nello Spirito Santo. L'unione pi intima ed efficace quella che mantiene l'anima al suo posto, nel
compimento dei suoi doveri, nella corresponsione viva, estesa e profonda delle operazioni del Si-
gnore. Insegnate alle anime la devozione alla Croce e al Sangue Prezioso: sono le due strade che
conducono alla salvezza. La Vergine all'inizio e alla sommit di queste due vie: all'inizio per addi-
tarle alle anime, alla sommit per coronarle di benedizioni.
Il Sacerdote, soprattutto, deve battere queste vie; poi deve essere la sorgente viva che sale alla vita
eterna; la fontana che disseta le anime, e nel dissetarle col Sangue Divino deve guidarle alla santi-
t per renderle degne della patria celeste -. q. 69: 11 settembre

822 - Comprendo ci che vuol dirmi Ges


Alla Elevazione della S. Messa come un immenso globo di luce avvolgente l'Altare, i Sacerdoti, i
fedeli; e la luce si amplia, si diffonde, si estende fino alle estremit della terra; ma pi s'allontana
dall'Altare, pi si fa fioca, pallida e si attenua altres l'intensit della fiamma. Comprendo ci che
vuol dirmi Ges. L'anima che si associa al Sacerdote e s'immedesima col Sacrificio, vi unisce il
proprio e vive del Sangue Divino, quella che pi intimamente partecipa del Mistero: la sua vita
tutta luce, tutta ardore: beata! In quella luce e in quella fiamma trova la rivelazione della Potenza,
della Sapienza, della Bont divina: conosce che Ges si incarnato per portare l'uomo fino a Dio,
ma anche per portare i doni, la santit, la vita di Dio fino all'uomo: conosce che il Sangue di Ges
una sorgente inesauribile di beni per le anime, ma pi per la gloria del Re: sente che lo spazio e il
mondo sono ripieni del respiro, dello sguardo, delle operazioni di Dio. q. 69 : 21 settembre

823 - Bacio le carni profumate di Cristo


- Ascoltami: voglio far passare attraverso la tua anima le onde del Sangue rifiutato dai cattivi.
Ad ogni immolazione c' realmente l'effusione del mio Sangue, e quest'onda misteriosa scende
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dall'alto e corre accanto alle anime, le inonda, le preme, e tenta entrarvi per rimanervi e operare
misteri di grazia. - La mia anima beve e beve onde fumanti intendendo di assorbire specialmente il
fango con cui l'uomo ha tentato di circondare il Sangue di Ges; ma se quel fango mi ripugna, mi
addolora e mi spaventa, non mi tocca. Ora bacio le Carni profumate di Cristo.
Adoremus! Adoremus! q. 69: 28 settembre

824 - Vivo in quest'atmosfera


Tu vuoi permeare le anime del tuo Sangue Divino! Il Sangue di Ges! Giuridicamente la sanzione
della giustizia mutata in perdono ed l'arbitro della pace tra Dio e le anime; ufficialmente il segno
di conquista delle anime; dogmaticamente il pegno, la estensione, l'applicazione dei meriti, della
virt della Redenzione. Vivo in questa atmosfera. Non domandatemi che cosa vedo, che cosa sento,
che cosa intendo. Sento che attorno a noi palpitano le magnifiche forze divine, che noi viviamo nel
Mistero, che il Sangue Divino ci comunica, accresce e corona la vita mistica. q. 69 : 29 settembre

825 - Corpo e Sangue portano la nuova creazione


Il Corpo e il Sangue di Ges entrano nell'anima portandovi la nuova creazione di cui parla S. Paolo:
creazione di luce, di santit, di amore. In questa creazione nuova appaiono sulle membra le stigmate
fulgenti della grazia, divine sorgenti del Sangue di Ges, fornaci ardenti di carit. q. 69 : 4 ottobre

826 - L'anima si plasma col Sangue


L'anima come la polvere di cemento che si plasma col Sangue di Ges: da sola nulla: col Sangue
di Ges addiviene elemento di consistenza nella formazione del proprio edificio spirituale. q. 69 . 8 ottobre

827 - L'armatura dell'anima


Posso pensare all'armatura di cui parla S. Paolo: armatura di giustizia, di verit, di fede, di santit,
di cui deve essere rivestita l'anima, senza vedere in questa mistica armatura i doni, i frutti, i benefici
del Sangue di Ges? Come entreremo a far parte del popolo di Dio? Col Sangue di Ges.
Chi ci rivestir della divisa propria dei figli di Dio? Il Sangue di Ges.
A quale sorgente ci rivolgeremo per dissetare l'anima con la verit? A quella del Sangue di Ges.
Come aumenteremo la nostra fede? Col Sangue di Ges.
Chi ci additer la via e segner le orme ai nostri passi? Il Sangue di Ges.
Chi ci difender da ogni insidia del tentatore? Il Sangue di Ges.
Chi ci assicurer di giungere al porto? Il Sangue di Ges.
Chi ci arricchir della moneta necessaria a conquistare il Regno? Il Sangue di Ges.
Chi ci porter sull'ali dell'amore al Dio tre volte Santo? Il Sangue di Ges! Amen. g. 69:14 ottobre

828 - Gli aspetti diversi del culto al Sangue


Il Sangue di Ges l'araldo del gran Re: ne prepara la via, la orna, la illumina, la rende spaziosa e
benedetta. Ricopriamoci di Sangue Divino: rivestiamoci di questo abito celeste, il pi prezioso, il
pi accetto, il pi degno. Il Sangue Divino comunicher all'anima il senso di Cristo e ci render de-
gli strumenti per il culto di questo Mistero.
Il Signore mi fa intendere gli aspetti diversi del culto al Sangue Prezioso.
1 Il Sangue di Ges, elemento della sua vita umana, deve essere argomento di studio profondo da
parte dei Sacerdoti.
2 Il Sangue di Ges, versato per noi, in qual modo, con quanto amore, con quali umiliazioni e quali
strazi, deve essere argomento di continua meditazione delle anime sacerdotali e religiose.
3 Il Sangue di Ges, che si comunica alle anime nella Eucaristia, deve essere oggetto di adorazione,
di invocazione, di riparazione, di ringraziamento, di culto da parte di tutti i fedeli. q. 69: 17 ottobre

829 - Il seme prezioso il Sangue Divino


La parabola del Seminatore getta sprazzi di luce radiosa su questo Mistero ineffabile.
Il buon seme il Verbo di Dio, la parola di verit. Il seme prezioso il Sangue Divino.
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Ogni seme, per svilupparsi, ha bisogno della terra, dell'acqua, dell'aria, del sole.
Il Sangue Divino ha bisogno di un solo coefficiente, per fruttificare: l'adesione dell'anima.
- L'anima - dice Ges - il campo su cui cade il mio Sangue Prezioso -.
gi una grande fecondit il solo contatto. Ma se l'anima solerte, attiva, sacrificata attorno al mi-
stico seme, annientata per lasciarlo operare, allora il seme stesso diviene il campo fecondo: il San-
gue Divino il campo sterminato su cui l'anima depone i suoi pensieri, i suoi desideri, il suo lavoro,
il suo amore, le sue immolazioni, le sue conquiste spirituali: e campo e seme, Sangue e anima,
Creatore e creatura, Redentore e anima redenta, costituiscono una sola vita nel Corpo mistico di
Cristo. O Signore! Amen! Amen! Prego, e mentre la mia prece sgorga spontanea, pare che accanto a
me sia il Volto di Ges, vicino, di fronte a me, per proteggermi nel cammino e assicurare la mia fe-
delt. Io non sapr mai dire le infinite manifestazioni dell'amore di Dio verso questa misera creatura,
spregevole e incosciente. S, non ho coscienza dei doni di Dio: conosco solo, perch lo sento, che
sono ripiena del suo Sangue Divino. q. 69 : 18 ottobre

830 - Rivestimi della veste divina


Rivestimi, o Ges Cristo, della veste purissima del Santo Battesimo. la veste intessuta dal tuo
Sangue Divino. Al suo contatto scompariranno le piaghe della mia anima; il peccato originale sar
colpito nelle sue radici: l'intelletto si aprir alla luce, il cuore alla grazia, lo spirito all'amore e nella
fede illuminata, nella speranza fervida, nella carit ardente io potr muovere i passi verso di Te, mio
Dio, via, verit e vita della mia elevazione spirituale.
Rivestimi, o Ges Cristo, della veste infuocata della Santa Cresima. anch'essa dono del tuo San-
gue Divino. Il Sacro Crisma venga a irrobustire la volont, a riaccendere lo zelo, a ritemprare i de-
sideri, a consacrare i propositi, a infiammare nel Santo amore tutte le fibre del mio essere perch la
mia vita sia santa e perfetta. Rivestimi, o Cristo Ges, della veste preziosa riconsegnatami tante vol-
te per le mani del tuo Ministro nel Sacramento della Confessione. Con questa mistica veste, quasi
rugiada ristoratrice, si ravvivino le umili opere della mia vita, insussistente, vana e vuota senza la
grazia; e unite ai tuoi meriti, alla tua virt e alla tua Passione, possano essere trasformate in fiori
graditi e olezzanti per i giardini del tuo regno celeste. Rivestimi, o Cristo Ges, della veste divina
del tuo Corpo e del tuo Sangue tante volte consegnatami con le stesse tue mani. O veste adorabile!
O veste santissima! O veste redentrice, assimilatrice della mia pochezza, trasformatrice di tutto il
mio essere! Il Corpo e il Sangue di Ges mi riportano sulle labbra di Dio dal cui soffio ebbi origine;
ai pi della Croce per mezzo della quale fui redenta; e mi affidano allo Spirito Santo perch io ven-
ga fatta degna dei tesori della santificazione. q. 69 : 21 ottobre

831 - Il Sangue unica vita nella morte


Il Sangue di Ges l'unica vita che mi rester nella morte: in esso il germe della mia immortalit,
la promessa, la speranza, la certezza della mia incorruttibilit.
O Sangue di Cristo, di quali splendori ti ammanti dinanzi alla morte! Possa io invocarti, gustarti,
adorarti in quel supremo istante! Possa io cantare le tue lodi e manifestare la tua potenza: celebrare
la tua virt e infonderla in tutte le anime! Io non so quando, come e dove mi verr incontro il Fi-
gliuolo dell'Uomo, il mio Dio; certamente per Egli mi trover immersa nell'oceano del suo Sangue
Divino perch protesto di vivere e di morire in questo Mistero, consacrata alla sua gloria, immolata
per il suo trionfo. E perch queste pie intenzioni abbiano il loro effetto, prostrata ai pi del Crocifis-
so, dinanzi al Tabernacolo e all'Altare su cui Ges si immola perpetuamente per me, pronuncio fin
d'ora i sentimenti che desidero avere in morte. Rendili efficaci, o Signore, per la tua Passione ado-
rabile, per la tua Morte santissima, per il tuo Sangue prezioso.
Sentimenti che desidero avere nell'ultimo istante della mia vita.
La mia vita si spegne, il corpo si sfascia, l'anima sta per slanciarsi nella eternit.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte in punizione dei miei peccati.
O Sangue di Ges, infondi nel mio spirito la tua vita divina restauratrice della mia distruzione.
I miei occhi si chiudono, la pupilla si arresta, tutto scompare dinanzi a me.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte in espiazione dei miei attaccamenti.
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O Sangue di Ges, prepara la pupilla della mia anima alla visione, alla contemplazione del mio
Creatore e Padre. Le mie parole non hanno pi suono, la lingua inerte, non pu benedire il Signore,
n invocare la sua misericordia.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per annientare la mia superbia.
O Sangue di Ges, d vita, ardore e merito ai sensi pi umili e devoti.
L'anima non ode pi nulla di quello che le giunge dall'esterno: nemmeno la prece del Sacerdote,
l'assoluzione, il comando di partire per l'altra vita.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte a significazione della mia nullit.
O Sangue di Ges, disponi la piccola anima alle parole misteriose, alla manifestazione di Dio.
Le mie mani non possono pi alzarsi per fare un ultimo segno di croce, non possono nemmeno
stringere il Crocifisso e la corona: non si muovono pi.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per purificare la mia vita. O Sangue di Ges,
riempi le mie mani dei tuoi tesori divini: essi sono la preziosa moneta del mio riscatto, l'unico pe-
gno di Redenzione presso il Giudice Divino. I miei piedi, gelidi per il freddo della morte, sono gi
staccati dalla vita. Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per farmi comprendere la mia
nullit e insufficienza. O Sangue di Ges, ricopri i miei piedi col manto della tua giustizia e potenza,
sicch io possa giungere al mio Dio purificata e santificata dalla sua Passione. Tutte le mie membra
dolorano, ma non sanno elevarsi; gemono sotto il pressoio della morte, ma non ne sanno rivelare le
ambasce: vengono meno, ma non sapr comporre nessun accento di invocazione.
Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per farmi comprendere la mia impotenza e in-
sussistenza. O Sangue di Ges, rivesti queste mie membra del tuo splendore divino; infondi in esse
la tua virt rigeneratrice, e fa che siano trovate pure e monde al cospetto del Padre Celeste.
Ormai la vita, l'ultimo anelito di vita, le ultime energie sono raccolte nel cuore: ma il cuore non sa
raccoglierle, n tramutarle in amore. Sii benedetto, o mio Dio, che hai ordinato la morte per ricavare
da essa la mia salvezza e la tua gloria. O Sangue di Ges, pervadi questo piccolo cuore, riempilo
della tua potenza divina, avvalora ci che vi rimasto di tutta la mia vita, e raccogliendolo nell'ul-
timo istante nel Calice delle giustificazioni, fa che la mia anima si presenti al Padre tramutata in pu-
rissima e santa goccia di Sangue del Corpo Mistico di Ges. O Signore, ad ogni istante si elevano
sugli Altari del mondo molti Calici di salvezza col Sangue adorabile di Ges.
In qualunque istante avverr la mia morte, certamente si alzeranno tre Calici santissimi. Intendo, o
Signore, aver deposto in essi la mia anima, rendendo al Padre che mi ha creata omaggio di adora-
zione; al Figlio che mi ha redenta, omaggio di ringraziamento; allo Spirito Santo che mi avr santi-
ficato omaggio di benedizione. q. 69 : 22 ottobre

832 - Portate qui la veste pi preziosa


Il Padre del prodigo disse ai servi: Portate qui la veste pi preziosa e mettetegliela indosso.
Ges getta sull'anima la tunica meravigliosa, ampia, inconsutile del suo Sangue Divino.
Ponetegli in dito l'anello e ai piedi i calzari.
Ges trae dal suo Cuore un mistico anello composto con le gemme vermiglie del suo Sangue Pre-
zioso. E il convito? Il convito Lui stesso, Ges: lo stesso Corpo e lo stesso Sangue immolati sulla
Croce. Chi pu resistere a simili espansioni dell'Amore Divino?
Ma prima di consumare questo Corpo e questo Sangue il bacio della fedelt. Quale comunione!
Bacio i piedi, le mani, il Costato di Ges.
- Bacia anche la bocca - dice Ges - attingi fiumi di vita, di Sangue, di verit per te e per gli altri.
La sposa non deve venire sola a questo convito; deve accompagnarvi sempre altre anime conquista-
te. Anime semplici, umili, pure. Mi manifester ad esse. -
Chi creder a queste cose? - Quelli che bevono con fiducia e devozione, con spirito di riparazione e
di adorazione il mio Sangue Prezioso. - q. 69 : 23 ottobre

833 - La forza che muove il mio cuore verso il Mistero


lo scrivo velocemente: pare che una forza estranea a me sproni la mano: la stessa forza che muove il
mio cuore verso il Mistero del Sangue Prezioso.
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- Seguimi, piccola anima. -


Il Cielo, la terra, il Purgatorio, l'Inferno, sono pieni di questo Mistero. In Cielo, la sua gloria, in terra,
le sue operazioni, nel Purgatorio, la sua virt purificatrice, nell'Inferno la sua giustizia.
- Pensa ai castighi riservati a chi non ha voluto nutrirsi del Sangue di Ges; alle giustificazioni che
compie nell'anima, potendola salvare dal Purgatorio; alle misericordie di cui adorna l'anima per
renderla degna della beatitudine promessa. Pensa ai tuoi peccati, ai peccati nei quali il mondo nuo-
ta e pensa al Sangue del Figlio di Dio, potente nello sterminare il peccato [...]
Avanzati, piccola anima, seguimi nel cammino della Passione. - q. 69 : 25 ottobre

834 - Guarda come quel Sangue fu umiliato!


Non vedi che scorre sulle pietre del Tempio, per le zolle del Getsemani, sul pavimento dell'atrio del
Pretorio, lungo la via del martirio, e versa tutta la sua vitalit sul Calvario? Mistero! Il Sangue si
mescola anche alla polvere, alla terra! Umiliazione dell'Uomo-Dio la pi significativa, la pi forte,
la pi ampia, infinita! Il Sangue di Ges si unisce alla terra del tuo cuore. Rimarr di terra questo
cuore? Rimarr inerte? rimarr freddo, chiuso, insensibile? Risolviti. q. 69 : 2,5 ottobre

835 - Maria ai pi del Calice Santo. Ges mi conduce a Maria.


Maria davanti al Calice santo come fu ai pi della Croce. veramente il canale che si appoggia alle
sorgenti vivide e inesauribili del Sangue del mio Ges. il canale che lo raccoglie e lo porta fino a
noi. il canale purissimo, profondo per l'umilt, robusto per la piet, forte per l'amore, immenso per
la compassione, prezioso per la santit; e toccando l'anima e comunicandole queste virt, la prepara
al ricevimento del Sangue del Figlio Divino. la Croce che ti ha reso cos bella e cos grande.
Stabat Mater! E stai anche ora ai pi della Croce incruenta, madre di quella Croce, come fosti madre
di Ges, ministra del Sangue Divino come lo offristi con Lui sull'Altare della Croce cruenta.
O Madre, donami quel Sangue: insegnami a contemplarlo, a raccoglierlo, a riceverlo, a offrirlo.
Togli il velo, o Madre, che nasconde questo Mistero. Rendi visibile a tutte le anime questa pioggia
di Redenzione. O Madre, portami sulle tracce del Sangue Divino, perch possa riscaldarmi, ritem-
prarmi, trasformarmi a contatto della vita del tuo dolce Ges.
O Madre, hai tu raccolto il Sangue della Circoncisione? S, tu l'hai mescolato alle tue lagrime. Do-
nami, o Madre, quel Sangue Divino per me e per tutte le anime che io desidero salvare.
O Madre, hai tu veduto Ges agonizzante nel Getsemani, ricoperto della porpora del suo Sangue
Divino? Hai tu pianto su quelle zolle asperse del Sangue del Figlio di Dio, Figlio tuo adorato?
S, tu hai contemplato il martirio dell'agonia del dolce Ges: tu che dovevi essere la nostra corre-
dentrice dovevi unire il tuo strazio e il tuo pianto al Sangue sgorgato dalla Passione del Cuore di
Ges. O Madre, donami quel Sangue Divino perch io lo offra a Ges in riparazione delle mie colpe
e di quelle di tutto il mondo.
O Madre, hai tu sentito i colpi dei flagelli che straziarono le Carni immacolate di Ges?
Hai tu veduto uscire il Sangue, un'altra volta, da quelle membra adorabili, non pi sotto la pressione
di un dolore divino, ma per la violenza della crudelt umana?
O Madre, dolce Madre, a quel Sangue tu hai unito le tue lagrime, il tuo strazio, la tua preghiera.
Donami, o Madre, quel Sangue Divino perch io lo offra al Padre che sta nei cieli, chiedendo piet
per me e per il mondo intero. O Madre, hai tu contemplato Ges incoronato di spine? Hai tu veduto
le nuove sorgenti di martirio e di misericordia aperte sul suo Capo divino? O Madre, dolce Madre,
s, tu hai veduto quelle spine, tu le hai sentite trapassarti il cuore e, insieme al Sangue Divino, tu hai
versato lagrime roventi e tutta la tua piet: donami, o Madre quel Sangue Divino perch io lo offra
al Figlio di Dio chiedendo perdono per me e per tutte le anime. O Madre, chi ti sostenne sulla via
del Calvario? Il Sangue di Ges, sulle cui orme tu mettevi il tuo piede immacolato, per raccoglierne
la virt e perch altri non lo calpestasse.
O Madre, dolcissima Madre, quali lagrime hai sparso sulle vestigia del Sangue di Ges? Possiamo
noi pensare a questi misteri senza sentire il rimorso dei nostri peccati, senza ricordare che gli strazi
di cos profondo dolore furono prodotti dalle nostre iniquit? Donami, o Madre, o dolce Madre, il
Sangue sparso da Ges sulla via del Calvario perch io lo possa offrire allo Spirito Santo chiedendo
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per me e per tutte le anime i frutti della Passione Divina.


O Madre, metti la mia anima sulle orme insanguinate di Ges: mettila purificata del tuo pianto, ac-
cesa dal tuo amore perch io sappia piangere, sappia amare, sappia glorificare il Sangue del tuo e
del mio Ges. O Madre! O Madre! Portami ora accanto alla Croce di Ges e concedimi ch'io con-
templi te e contempli Ges.
O silenzio della Croce, rotto soltanto dalla voce del Sangue di Ges: il Sangue che parla perch le
parole nuotano nel Sangue. Ascoltiamo quella voce. O Madre, tu non hai pi lagrime.
O Madre, rendimi degna di bere con te il Sangue di Ges. O Madre, insegnami a raccoglierlo, a of-
frirlo, a renderlo fruttuoso per me e per le anime. O Madre, dolce Madre, donami tutto il Sangue del
Calvario perch io lo offra alla Santissima Trinit chiedendo che esso compia in noi le opere della
Divina Redenzione. O Madre, il tuo martirio, il martirio di Ges, sia redenzione, trasformazione,
santificazione per me e per tutto il mondo. Fac me plagis vulnerari fac me cruce inebrari, et cruo-
re Filii. O Madre, tu non muori ai pi della Croce perch bevi il Sangue di Ges.
Ma che cosa hai provato, o Madre, quando sono uscite dal suo Cuore Santissimo le ultime stille me-
scolate al suo pianto? O Madre, donami quell'Acqua santissima e quel Sangue adorabile, e l'anima
mia sia ricolma di pianto e di amore. Con questo pianto e questo amore io voglio battere la via del
dovere, nel sacrificio, nella piet, nel nascondimento, per consolare Ges, per consolare Te, Madre
santissima; per onorare e glorificare il Sangue Divino, per farlo trionfare in me, nelle anime, nella
Chiesa, nel mondo. q. 69: 26 ottobre

836 - In suffragio delle anime del Purgatorio


Non c' offerta pi preziosa che noi possiamo presentare alla SS. Trinit, in suffragio delle anime
del Purgatorio, del Sangue di Ges. I meriti, le virt, la potenza del Sangue di Ges possono vuotare
in un istante quel carcere ardente, ma questa misericordia dipende, in parte, dalla nostra fede, dalla
nostra cooperazione. Oh! se potessi avvicinarmi al Calice della salvezza come i Beati, come le ani-
me del Purgatorio, con la loro visione, col loro amore!
I Beati godono, rapiti dallo splendore del Mistero. Le anime del Purgatorio lo invocano a purifica-
zione, a liberazione; ma l'anima che vive ancora su questa terra lo pu invocare e ricevere con au-
mento di grazia, di merito, di gloria. Sento la mia anima come mutata in vero calice, ricolma del
Sangue di Ges. E trasportata dal suo influsso irresistibile, l'anima scende nel Purgatorio e s'incon-
tra e s'abbraccia con le anime che, il Signore vuole siano beneficate. q. 69 : 2 novembre

837 - L'immagine del Crocifisso nel Purgatorio


Ges chiede all'anima una cosa incomprensibile.
- Portami nel Purgatorio, portami Crocifisso tra le anime che aspettano il compimento della Re-
denzione. - possibile, mio Signore?
S, possibile, perch non sono io che porto Ges, ma Ges che porta me nel carcere profondo del
dolore. il suo Sangue che mi tiene unita a Lui e che mi rende capace di cooperare a questa grande
opera di misericordia. L'immagine di Ges Crocifisso, nel Purgatorio, come la comparsa del sole
fulgente in mezzo a tenebre spaventose. Le anime si gettano ai pi del Crocifisso; non reggono alla
sua luce, ma bevono il Sangue che scorre a rivi e si ristorano, e prendono vita, e si elevano ad attin-
gerla alle mani, al petto, finch purificate, rinvigorite, giungono alla bocca di Ges. E quando quella
bocca divina le ha baciate con un bacio di Sangue, si sentono strette tra le braccia di Ges e portate
nella pienezza della luce. O Signore, io intendo di applicare a ogni anima trattenuta nel carcere della
Purificazione tutti i meriti, la virt, la potenza della tua Passione Divina, il frutto di tutti i santi Sa-
crifici che si compiono sull'Altare.
O Signore, libera tutte le anime dal carcere di fuoco col fuoco del tuo Amore! q. 69 : 3 novembre

838 - Ges, defraudato della mercede della Redenzione


Ieri mi raffiguravo l'anima come una semplice, piccola nube che si raccoglie o si disperde a seconda
della sua unione col Sangue Divino. Oggi queste impercettibili nubi che sono le anime, passano per
la mente a migliaia, incalzate dalla forza dei decreti divini. Passano, e vanno al giudizio di Dio.
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Quante di esse portano l'impressione del Sangue di Ges?


Pochissime! Molte di esse non l'ebbero, molte lo hanno calpestato, adombrato, nascosto. Resta, ma
non conduce alla vita eterna, resta per loro condanna. E Ges rimane defraudato della mercede della
Redenzione. O Signore, come possiamo seguire quelle anime?
- Con la preghiera, con l'applicazione del Santo Sacrificio e della Santa Comunione alle anime de-
gli infedeli e dei peccatori. Una sola goccia di Sangue pu salvare il mondo. Aiutatemi e segnate in
fronte i miei servi. Bisogna insegnare ai popoli la via del Tabernacolo, additare la vita della S. Co-
munione, suscitare il desiderio dei tesori -
O Signore, orienta le anime verso questi Divini Misteri: rendici degni del tuo segno di misericordia.
Guardavo un gruppo di lavoratori pensando che, anch'essi, che tutti apparteniamo a Dio e vidi po-
sarsi su di essi, con compiacenza, il suo sguardo divino. Se vedessimo, se conoscessimo, se com-
prendessimo questo contatto divino! g. 70 : 6 novembre

839 - Una impressione straordinaria


Nell'atto di aprire il libro della preghiera, sento un'impressione straordinaria: pare che le santissime
mani di Ges avvolgano le mie, nell'atto di sostenerle.
Non so dire l'impressione, la soavit, l'influsso in tutto il mio essere per questo contatto divino.
- Ecco - dice il Signore - Io offro al Padre mio rose, gigli, acqua, Sangue, fuoco, a seconda dei tuoi
pensieri e dei tuoi desideri. E quando tu non vagheggi che il mio pensiero e non desideri che di
compiacermi e fai tua la mia volont, allora l'offerta una sola; non fiori, non simboli, ma offri me
stesso nella pienezza dei miei meriti e della mia virt redentrice. -
Questo atteggiamento dura per tutto il tempo della S. Messa. Alla S. Comunione le mani di Ges
non sostengono soltanto le mie mani, ma tutto il mio povero essere, vile e indegno, miserabile e
spregevole, ma impreziosito dal Sangue di Ges. Se potessi comunicare ai trecentomila Sacerdoti
che vivono sulla terra, ai milioni e miliardi di credenti i desideri del Cuore SS. di Ges per il trionfo
del suo Sangue! Potessi far risuonare nel mondo, ininterrottamente, perpetuamente la voce del San-
gue adorabile! Ges mi fa vedere le nazioni che vanno come scomparendo sotto immense correnti
di lava rovente che isterilisce ogni germe di vita. Quale seme attecchir sulla pietra dura e fredda?
Come ritorneranno a Dio le anime sepolte sotto le rovine provocate dalla loro empiet?
Non ci sar salvezza per il mondo? Donde verr? Dal Sangue di Ges.
- Invocatelo - dice Ges - perch ammollisca i cuori pervertiti, portatelo sul campo della lotta, met-
tetelo nelle anime, bevetelo per inebriarvi e combattere e vincere e santificarvi. - q. 70 : 8 novembre.

840 - Nei segreti del Mistero


- Mettimi sulle tue pupille: mettimi nelle tue mani: mettimi sulle tue labbra: mettimi nel tuo cuore.
Io fisser le pupille sulle piaghe della tua anima e il Sangue le risaner, le illuminer, e il tuo spiri-
to si estender nei segreti del Mistero. -
Allo sguardo della mente l'anima mi appare nella sua pura e semplice esistenza, immersa nel San-
gue di Ges. Che rimane dei miei peccati, delle mie colpe, delle mie imperfezioni?
Anche i solchi vuoti vengono riempiti, le azioni incomplete sono avvalorate, ogni pensiero ed ogni
respiro, tutto rivestito di Sangue. E il Sangue di Ges trova grazia e misericordia presso il Signore
perch la stessa grazia e la stessa misericordia. - Mettimi nelle tue mani - dice Ges - accoglimi. -
Quanto Sangue! Non cessa pi! Scende dalla Croce e cerca mani e cerca cuori e cerca anime che lo
vogliano, che lo sappiano raccogliere, che lo possano comunicare. S, mio Ges, voglio ricoprire di
Sangue tutte le anime del Purgatorio, tutti i viventi, i giusti e i peccatori, i Santi e i riprovati. Tutti, o
Signore, giungano a Te ricolmi delle tue misericordie. - Mettimi sulla tua bocca. Parla in nome e
per virt del mio Sangue. La voce del mio Sangue voce di misericordia. Contemplate i rivi di San-
gue che scorrono sulla terra: non calpestatelo, immergetevi le vostre anime. Non temete i nemici
della mia Chiesa. Resistete ad essi con la virt del mio Sangue. Il Sangue dei martiri segna le pia-
ghe vive del Corpo Mistico della Chiesa. Non abbiate rispetto umano. Chi parler del Sangue Pre-
zioso sentir sgorgare in s una sorgente viva di verit, di grazia, di amore. Il mio Sangue Divino
unisce la terra al Cielo, l'anima a Dio, il tempo all'eternit. - g. 70: 19 novembre
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841 - Il Sangue una predicazione continua


Il Sangue di Ges per me una predicazione continua.
O Signore, mi giunta notizia che una chiesa di Russia trasformata in museo antireligioso.
Chi pu pensare empiet tanto audace? La desolazione penetrata nel tempio del Signore?
Il Sangue Divino calpestato dalle orme dei profanatori: al Vangelo sostituito il grido blasfemo
dei persecutori; alla prece, la bestemmia; al culto divino, l'impero di Satana! I cieli stupiscono di
tanta perversit, e noi che facciamo?
Prostriamoci nella polvere delle nostre rovine e invochiamo piet per noi e per i nostri fratelli.
Piet, mio Dio, per il Sangue adorabile di Ges! Non c' speranza di rinsavimento, n salvezza, n
pace, se non nel Sangue del Redentore Divino. g. 70 - 22 novembre

842 - Il Sangue un nuovo richiamo


Il Mistero del Sangue di Ges la manifestazione di questi ultimi tempi. Non trascuriamola!
Non disprezziamola! un nuovo richiamo della misericordia divina. un nuovo aspetto della In-
carnazione. un nuovo trionfo della Redenzione.
I primi chiamati a contemplare questo Mistero, a viverlo, a manifestarlo, sono i Sacerdoti.
Il Sangue di Ges dona ad essi la regalit divina: devono ispirarsi al Sangue di Ges per il loro mi-
nistero, attingervi la parola, intingervi la penna.
Il Sangue di Ges l'usbergo delle anime verginali che le protegge in mezzo ai pericoli e alla corru-
zione della societ. Inebriate della sua virt, passano attraverso il mondo senza toccarlo, senza co-
noscerlo, senza nemmeno sentire il suo alito velenoso e il suo frastuono.
Il Sangue di Ges la forza spirituale e morale della giovinezza; la luce che illumina il sentiero, la
virt che sostiene il cammino, l'ispirazione che orienta verso la meta, il segreto della santit delle
famiglie e delle nazioni. Il Sangue di Ges popola la terra di giusti, il Cielo di Santi. q. 70 : 28 novembre

843 - Chi vuol governare la propria anima


Chi vuol governare santamente la propria anima, chi vuol governare degnamente una famiglia, una
istituzione, un regno, si abbeveri del Sangue Prezioso. Il Pontefice, sopra tutti, dilati la sua anima
nel Sangue della Redenzione di cui custode, e vi immerga la Chiesa.
- Prendi la forma del mio Sangue, la misura del mio Sangue, la vita del mio Sangue. -
Parole strane: l'anima non le intende ma ne assapora il gusto divino. q. 70 : 30 novembre

844 - Insegnate a desiderare il mio Sangue


- Abbiate fede, sentite la sete del mio Sangue. Insegnate ai bambini, agli adulti, agli infedeli, spe-
cialmente ai miei Ministri, alle anime a me consacrate a desiderare il mio Sangue.
Questo Mistero deve essere glorificato. Non chiedo una istituzione di pochi, di scelti, ma tutte le
anime devono conoscere i loro doveri e i loro diritti: il dovere di rendere omaggio al Sangue della
Redenzione e il diritto di attingervi incessantemente. - q. 70 : 3 dicembre

845 - Quante anime mi vengono rapite!


- Figlia mia, contemplami come uno che sconfitto. giusto che altri mi contempli glorioso, re dei
popoli, vincitore, salvatore, conquistatore: giusto, doveroso: ma tu contemplami come vinto.
Un'anima sola che mi tolta dal nemico una grande sconfitta.
Quante anime mi vengono rapite! Salvate col mio Sangue i popoli! Non c' altro mezzo. Infondete
nelle anime l'amore al mio Sangue, l'avidit del mio Sangue: resteranno saziate e purificate, risa-
nate e illuminate.
Non c' altro mezzo in questi trionfi di incomprensione, di aberrazione, di desolazione. Vi manca il
pane? Cercatelo alla virt del mio Sangue. Non Potete soccorrere il povero? Offrite per lui, al Pa-
dre Celeste il mio Sangue, ed Egli provveder. Abbiate fidanza nel mio Sangue. - 9. 70 - 4 dicembre
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1935
846 - Le prime stille del Sangue adorabile
Le prime stille del Sangue Divino! Si dilatano come fosse un mare immenso sgorgato da scaturigini
misteriose. Le prime stille del Sangue Divino! Nessuno le vede, all'infuori di Maria e Giuseppe, ed
esse allagano il mondo. Corriamo a dissetarci in quella corrente che spazia sulla terra con la virt
dello Spirito di Dio. Offro al Divin Padre il Sangue della Circoncisione. Sono poche stille ma zam-
pillano dinanzi alla Divinit come torrenti, come fiumi di gloria e di amore. Offro! Mirabile bont
del Signore! Quello che io offro a Lui di santo, puro, immacolato si riversa sull'anima mia, sulle
anime, convertito in luce, in benedizione, in grazia, in gloria. Sempre cos!
Mi presento al Padre col Calice della salvezza, col Calice di Ges e il Padre mi dona, in cambio, tut-
to Ges, la pienezza dei suoi meriti, la completezza dei doni della sua Redenzione. Ma chi sei, pic-
colissima creatura, che osi pensare, parlare cos? Io sono un'anima battezzata col Sangue di Ges,
nutrita, abbeverata dal Sangue di Ges, che si arricchisce con quel Sangue, che vuol glorificarlo.
Per piet, non ascoltate me, ma Ges, ascoltate la voce del Sangue di Ges. una voce tremenda!
Se non trova corrispondenza sulla terra, parler dal Cielo!
La voce del Sangue non si estingue che nella misericordia e nella giustizia. il Mistero della nuova
alleanza: il Mistero della nostra rinascita: il Mistero della nostra vita. q. 71 : 1 gennaio

847 - Il Nome di Ges un Nome di Sangue


Il Nome di Ges un nome di Sangue, scritto col Sangue, pronunziato nel momento in cui il San-
gue della Redenzione incominci a fluire dalle membra adorabili consacrate alla immolazione.
Ges! Ges! Nome adorabile del Salvatore! Nome Divino del Figlio di Dio, Salvatore nostro! [...]
La Circoncisione diventa la prima sorgente dei tesori della Chiesa. Al nome di Ges s'inchineranno
in Cielo, in terra e nell'inferno; il Sangue di Ges salute e dovizia delle anime.
Sangue e Nome: il Nome e il Sangue di Ges gettano le basi della storia della misericordia divina:
Sangue e Nome che dicono immolazione, dedizione, conquista, tenerezza, amore. Sangue e Nome
di Ges! I primi splendori della Redenzione che salgono al Cielo a riparare l'antica colpa, a impetra-
re le nuove misericordie. Il nome che salva, il Sangue che redime. q. 71 : 2 gennaio

848 - Ges parla


Ges parla. la voce del Verbo, la voce dello Spirito Santo, la voce del Sangue?
Non so. Egli dice: - Quando tenevo tra le mie mani il Pane transustanziato nel mio Corpo, tenevo
tra le mani il Corpo Mistico della Chiesa, il Corpo Mistico delle anime: tenevo nelle mie mani tutti
i redenti, le glorie e i trionfi della Redenzione. Quando tenevo tra le mie mani il Calice del mio
Sangue Divino, pensavo che quel Sangue incominciava a manifestare, da quell'istante, l'infinita mi-
sericordia, risanando le piaghe delle anime, redimendo, elevando, santificando, divinizzando quelle
anime. Da allora quante volte il mio Corpo adorabile e il mio Sangue Divino vennero elevati tra la
terra e il Cielo per la gloria del Cielo e la salvezza della terra! - [...] Il Mistero del Sangue Prezio-
so manifesto ed segreto: c' chi lo vede, lo comprende e lo gusta: c' chi lo intravede, ma si arre-
sta, teme e ritorna sui suoi passi. Il Sangue adorabile scende, scorre egualmente. q. 71 . 17gennaio

849 - Il convito di Cana


Il convito di Cana il convito delle anime, il convito del Corpo e del Sangue di Ges.
Le idrie sono la misura simbolica del dono: il dono immenso, d un'ebbrezza indicibile, comunica
cose arcane, promette beni eterni. Il vino allieta il convito: il Sangue allieta la vita.
Il vino il dono di Ges: il Sangue Ges. Il vino di Cana ebbe termine quando fu attinto tutto: il
Sangue di Ges sgorga da una sorgente inesauribile. Il vino miracoloso fu somministrato alle Nozze
di Cana: il Sangue di Ges si distribuisce ad ogni Comunione e le Comunioni sono senza numero.
Il vino del miracolo complet la gioia del banchetto di nozze: il Sangue di Ges d vita, dolcezza,
forza e gioia al banchetto dei redenti [...]. Attorno al convito di Cana sei anfore vuote che si riem-
piono di acqua al cenno di Ges e contengono e danno poi il vino miracoloso.
Vediamo se posso trovare in me un'analogia e accontentare Ges riempiendomi a dismisura del suo
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Sangue Prezioso. S, o Signore, riempir del tuo Sangue i miei occhi, e vedranno il tuo Mistero nel-
le anime: riempir la mia mente, e i pensieri scaturiranno dal Sangue: riempir le mie mani, ed esse
spargeranno lungo la via il tuo balsamo celeste: riempir... oh! Dio mio! quale Mistero! riempir
realmente la mia bocca del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Nutrimento divino! Godimento divino! Trasformazione divina! Riempir di Sangue il mio cuore, e
il mio cuore lo conserver e l'anima vivr di questo cibo soprasostanziale. q. 71: 20-21 gennaio

850 - Il Sitio di Ges mi trapassa l'anima


Sitio! Il Sitio di Ges mi trapassa l'anima. - La mia sete prodotta dalla vostra sconoscenza. Il mio
martirio accresciuto dalla vostra ingratitudine. Sitio! Il mio Sangue fu versato tutto per voi! Ri-
donatemelo nel Corpo Mistico della Chiesa! Adorate il mio Sangue: invocatelo, bevetelo! Grandi
cose si opereranno in voi e nel mondo per il mio Sangue: sazierete la mia sete ed estinguerete la vo-
stra. Parlate del mio Sangue ai Sacerdoti, alle anime pie, ai peccatori, agli uomini di scienza e agli
ignoranti, agli uomini di governo e ai sudditi, ai fedeli e agli infedeli. Il Pontefice parli a tutti, parli
per tutti, e il Mistero sia conosciuto, onorato, glorificato. - O Signore, come far a manifestare que-
sti tuoi desideri? Chi mi ascolter? Chi mi creder? q. 71: 23 gennaio -

851 - La mia vita immolata al Sangue


La mia vita deve essere immolata al Sangue di Ges. Non posso arrestarmi, non voglio indietreggia-
re, non debbo dilazionare. Occorre, invece, affrettare la corsa per raggiungere la mta: dare a Ges
ci che vuole, accogliere quello che manifesta, trasmettere ci che rivela, credere ci che promette,
invocare quello che possiede per compiere ci che desidera. Voglio portare a Lui tutto il mondo,
portare nel mondo gli splendori, la virt, la ricchezza del suo Sangue Divino.
Non io compir questa missione, ma i suoi Sacerdoti: io vi concorrer preparando la via col deside-
rio ardente, invocando nel segreto che si compiano questi altissimi disegni del Signore, soffrendo
nel nascondimento. q. 71 : 26 gennaio

852 - l'apostolato pi santo.


Rivestiamoci del Sangue di Ges. l'elemento degno per accogliere e conservare la luce di Dio: il
Sangue stesso luce di verit, di carit, di santit, luce di misericordia, di grazia, di amore. Acco-
gliamo questa luce e trasmettiamola. l'apostolato pi santo, desiderato da Ges. Ai vivi e ai defun-
ti, alle anime e ai corpi partecipiamo gli splendori del Sangue divino con la fede ardente in questo
Mistero, con la preghiera, col sacrificio. q. 71 : 29 gennaio

853 - Questa via segreta


La parola del Sangue di Ges santificatrice per eccellenza: come la via regia che dalla terra con-
duce al Cielo e che dal Cielo porta nell'anima la pregustazione dei beni eterni.
Non necessario che io veda, misuri, comprenda, abbracci questa via segreta; basta che voglia per-
correrla con la fede e con l'amore. q. 71 : 30 gennaio

854 - Portare il suo Sangue dovunque


Io sono il frumento di Cristo non solo nell'offerta di me stessa a Lui per la gloria del suo Sangue,
ma come strumento umile e docile perch il Mistero sia compreso, adorato, benedetto. La ragione
della mia vita la vita di Ges: ma la perfezione di questa vita lo sviluppo della sua espansione in
me; la meta di questa vita: la glorificazione di questo Mistero adorabile. Lasciare che Ges parli,
operi, domini, portare il suo Sangue dovunque; invocarlo in ogni dovere; assurgere da ogni vicenda
in questa atmosfera divina; riprendere ad ogni istante lena e coraggio per patire, tacere, annientarmi
perch le anime siano attratte a questo Mistero: ecco il mio programma. q. 71 : 1 febbraio

855 - La gioia di credere al Sangue!


La pace in quella gioia! La speranza in quella pace! La virt in quella speranza!
Perch non affrettiamo il possesso di questi beni all'anima? Perch non immergiamo le anime nel
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fiume impetuoso che ci scorre vicino e che ci tocca per sanarci, e ci guida all'unico porto della pace,
della vita vera, del gaudio eterno? q. 71 : 7 febbraio

856 - Sangue e mistica unione


Il Sangue di Ges deve portare l'anima a questa nuova, incomprensibile, ma non meno reale, effica-
ce e mistica unione. Il Sangue Divino deve rivestire l'anima; non basta: il primo dono; deve essere
assimilato dall'anima: il primo frutto; deve operare nell'anima: il primo scopo; deve trasformare
l'anima: il fiore; deve irraggiare dall'anima stessa la sua virt divina: la gloria del Mistero; deve
attrarre anime a Dio e portare Dio alle anime: il trionfo del Sangue Divino. q. 71: 15 febbraio

857 - Influsso del Sangue nella mia anima


Nessuno, fuorch il Signore, sapr mai quale influsso eserciti il Sangue di Ges nella mia anima.
Penso a tutte le sante gioie che ebbero i Santi: alle elevazioni, alle contemplazioni, alle estasi.
Era il Cielo che si schiudeva sulle loro anime; ma se penso che ho in me il Sangue adorabile, il
Sangue di Ges, il Sangue del Figlio di Dio, il Sangue della Redenzione, mi pare che questo dono
superi ogni altro perch, quando l'anima si svincoler dal corpo e il Sangue di Ges potr apparire
nella sua divina potenza, allora la mia unione a Dio avr, per la vita stessa del Sangue prezioso, il
massimo sviluppo, il massimo contatto, il massimo coronamento. q. 71: 19 febbraio

858 - Elezione di misericordia


Elezione di misericordia! Elezione di amore! Non soltanto ad essere aspersi del Sangue Prezioso,
ma ad esserne ricoperti, ricolmi, nutriti, inebriati. Cibo che non sazia! Bevanda che non disseta!
E la fame e la sete prodotte dal Sangue del mio Dio diventano la misura della sua espansione. Allora
si dilata sempre pi questo orizzonte di fuoco, questo mare di grazia. Sempre pi! q. 71 . 23 febbraio

859 - Il Sangue la nuova misericordia


Il Mistero del Sangue di Ges, svelato in questi ultimi tempi, la nuova, grande misericordia di Dio.
un Mistero di luce, di vita, di santit, di gloria. Alla sua luce l'anima conosce e detesta i propri
peccati: si vede corrotta, meschina, spregevole, ma quella stessa luce le manifesta quanto nobile,
eletta, preziosa, appaia al cospetto di Dio l'anima rivestita del Sangue Prezioso.
O mio Dio, fa che quello che io vedo, sento e comprendo intorno a questo Mistero sia intuito, glori-
ficato, celebrato dai tuoi apostoli eletti per amore di Dio, per amore delle anime, per la nostra felici-
t terrena e per la nostra gloria eterna. Il Sangue di Ges veramente il Mistero della vita: vita della
mente che s'irradia dinanzi a questa manifestazione divina; vita del cuore, che addiviene il calice del
Sangue dell'Uomo-Dio; vita dello spirito che si sente come separare dalle membra, quasi il Sangue
adorabile si costituisse divisione, separazione tra l'anima e il corpo. q. 71 : 28 febbraio

860 - In un regno palpitante di sante impressioni


Entri il Sangue di Ges attraverso tutti i miei sensi; cos; venendo Ges Sacramentato, trover una
sede degna del suo amore, degna del suo dolore. Il Sangue di Ges mantiene in me la visione della
Passione e della gloria del mio Ges, mi fa vivere come in un regno invisibile, ma vero, palpitante
di sante impressioni. Se queste impressioni potessero essere raccolte degnamente, manifestate, cor-
risposte, da altrettanta devozione e piet! q. 71 : 5 marzo

861 - La via della Croce, la mia via


La via della Croce, segnata dal Sangue di Ges, ecco la mia via. La percorrer ginocchioni col volto
a terra, con la bocca sulle orme insanguinate, con lo sguardo fisso nel Mistero che ancor oggi si
compie accanto a me; fra le pareti della Casa del Signore, sull'Altare del suo Sacrificio.
Non invidio la santa terra di Palestina. Il suo cielo forse pi smagliante di quello del Tabernacolo?
L'aura che scherza tra gli ulivi del Getsemani forse pi luminosa di quella che alita attorno all'Al-
tare? E la Vittima del Calvario non forse quella che s'immola sotto i miei sguardi? O Cielo della
Redenzione, tu brilli alla mia anima come una visione sfolgorante di bellezza. q. 71 : 6 marzo
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862 - In quella corona di spine, vedo...


La Santa Comunione mi introduce in questo Mistero e me ne rivela i segreti, me ne comunica la vir-
t, mi rende capace di accogliere la luce che emana dal Capo adorabile di Ges coronato di spine.
In quella corona di spine vedo tutta l'umanit peccatrice: vedo le spine che ho intrecciato anch'io e il
Sangue che ho fatto sgorgare. Contemplo nell'adorabile Capo del mio Ges il Capo dei redenti, il
Capo dei Santi, il Capo della Chiesa. Contemplo e adoro. Ahim!
Il Volto Divino del mio Ges si scolora; lagrime e Sangue lo solcano come rivi di fuoco: Sangue e
lagrime lo ricoprono come di un velo di ignominia. L'anima avvinta a quel Capo Santissimo: pare,
anzi, che il Capo di Ges si abbandoni all'anima chiedendo sollievo, compassione, amore, chieden-
do corrispondenza, adesione, immolazione; chiedendo quello che chiedeva ai Santi; far conoscere i
suoi desideri, manifestare la sua Passione mistica e specificatamente glorificare il Mistero del suo
Sangue. q.71 : 8 marzo

863 - Il dono magnifico offerto al Signore


Ancora una volta il Sangue Prezioso mi appare il dono magnifico offerto dal Signore alle anime per
vincere le tentazioni. Il mio cibo e la mia bevanda il Sangue di Ges: che importa che gli uomini
abbiano cibi prelibati? Che sono essi a confronto delle delizie che gusta l'anima nutrendosi di Ges?
Il Sangue Divino il fiume profondo che accerchia le anime: e chi pu solcarlo e giungere a toccar-
le? Il Sangue Divino, dona cognizioni cos alte di spiritualit, schiude orizzonti cos ampi e cosi
nuovi che l'anima non ha bisogno di vie inesplorate e recondite, n d'invocare sussidi straordinari
per raggiungere la meta e coronare la sua fede.
Ancora, il Sangue Divino mette a disposizione dell'anima tutti i veri beni dello spirito: la grazia, la
verit, la pace, la speranza, il gaudio, l'immortalit beata.
Ne viene di conseguenza che l'anima si prostra dinanzi alle magnificenze del Redentore e, adoran-
dolo e ringraziandolo e bevendo l'onda del suo Sangue Prezioso e l'onda del suo amore infinito,
portata da quell'onda alle soglie del Cielo dove abita il sommo Iddio, Sorgente di ogni bene, sovra-
no Dispensatore di ogni ricchezza, Padre amoroso. Quale tentazione pu accostarsi all'anima nutrita
del Sangue di Ges, illuminata, inebriata di quel Sangue Divino? q. 71 : 10 marzo

864 - Ti rivelo una grande verit


- Ti rivelo una grande verit - dice Ges - il mio Sangue si estende sul tuo passato. -
Vedo come una selva irta di sterpi, sassosa, sterile, infruttuosa, rinnovarsi a contatto del Sangue
Prezioso, germogliare, ricoprirsi di fiori e di frutti. Ma opera tua Signore!
Il Sangue Divino si estende sull'avvenire segnando e contrassegnando ogni passo, ogni azione, ogni
istante. E chi pu dubitare di queste grandi misericordie? q. 71 : 11 marzo

865 - Non ho tempo di vivere nel Mistero


O Signore non ho tempo di vivere nel Mistero! Ma s, tutto il tempo tuo, e tutta la mia volont di
adorare, benedire, contemplare la tua Passione: invocare, assorbire, gustare il Sangue Prezioso. Ge-
s scende sulle nostre sventure. Molti nemmeno se ne accorgono, molti nemmeno si curano di vede-
re i tesori recati dal Cielo, molti li calpestano. Ges solo: solo con la sua Passione, col suo Sangue,
col suo Amore. Il mondo nemmeno intuisce questi Misteri, e chi chiamato a viverli si stanca, vi
dedica un istante, poi assorbito dalle cose esterne. q. 71 : 15 marzo

866 - Milioni di anime...


Milioni di anime colpite dalla lebbra: il Sangue di Ges le risana. Milioni di anime sperdute nella
via: il Sangue di Ges le riconduce sul cammino della giustizia e della santit.
Milioni di anime immerse nella tenebra: il Sangue di Ges le porta sul sentiero della verit.
Milioni di anime morte alla grazia: il Sangue di Ges comunica loro la vita.
Milioni di anime inconsce della loro origine e del loro fine: il Sangue di Ges rivela il Mistero.
Milioni di anime che credono, che sperano, che amano: il Sangue di Ges sanguina, dilata, perfe-
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ziona la fede, la speranza, la carit.


Milioni di anime nel cammino della santit: il Sangue di Ges le porta alla meta. Cantate, o Sacer-
doti; o Chiesa di Dio, celebra e glorifica il Mistero del Sangue Prezioso! q. 71 : 18 marzo

867 - O popoli, non vogliate morire!


- Il mio Sangue il grande segreto del Re. il prezzo della Passione, della virt, dei meriti, della
mia Santissima Umanit. Ti do tutto per Te e per le anime: ristora il mondo col mio Sangue, portalo
sui campi sterili e incolti come le nubi portano la pioggia sulle aride zolle infuocate.
Il mondo brucia le anime: il mio Sangue vuol ravvivarle, salvarle. -
O popoli, non vogliate morire! Ges vi stende le mani grondanti Sangue, vi apre il Cuore, sorgente
inesauribile di Sangue. In quel Sangue la vostra salute. Amen. q. 71 : 19 marzo

868 - Il sole, il mare, lo spazio...


L'umanit di Ges il Calice che accoglie il Sangue Divino per i secoli dei secoli.
Il Sangue Divino l'acqua saliente dalla terra al cielo per i secoli dei secoli.
Il sole splendente: pi splendente il Sangue di Ges.
Il mare immenso: pi immenso il mare del Sangue di Ges.
Lo spazio apparentemente infinito: il Sangue di Ges veramente infinito nelle sue misericordie.
L'anima ha una vitalit strapotente: pi potente il Sangue di Ges.
Lo spirito umano di un'attivit meravigliosa: molto pi attivo il Sangue di Ges.
La Chiesa il campo dove scende in perenne fecondit il Sangue Divino. Chi appartiene alla Chiesa
partecipa a questo beneficio divino nella vita del tempo e in quella della eternit. q. 71 : 20 marzo

869 - Se la mia verginit fosse tutto questo!


Voglio in questo primo giorno del mio ritiro rinnovare a Ges un omaggio particolare col mio voto
di verginit. Chiedo l'innocenza delle anime appena irrorate dall'onda lustrale del S. Battesimo, la
pienezza di grazia dei Santi, l'ardore dei Martiri.
O Signore, mio Dio! La terra del mio cuore diventi luce! La luce apporta calore, il calore produce
vita, una vita sovrumana. La mia verginit la terra dell'Orto del Getsemani che riceve il Sangue di
Ges; la colonna che Egli abbraccia nell'abbandono della sua Passione; la corona di spine che
vorrebbe convertirsi, per il suo Sangue, in ghirlanda di gigli e di rose; l'aura dolce e mite che acca-
rezza con immensa piet le sue piaghe adorabili; il candido lino della Veronica che asciuga il suo
Volto insanguinato; la Croce su cui riposa ed a cui si abbandona.
Se la mia verginit fosse tutto questo! Lo addiviene per il Sangue di Ges. q. 71 : 22 marzo

870 - I voti, per il Sangue, acquistano valore immenso


Rinnovo i miei santi voti e Ges mi unisce vieppi alla sua Passione adorabile.
I voti - umilissime promesse - acquistano, per il Sangue di Ges, un valore immenso. - Tu rinnovi il
voto di povert - dice Ges - spogliati di tutto: delle cose che ti attorniano e di quelle che possiedi
nell'interno; di quelle che tu stessa puoi produrre: i pensieri, i giudizi, i sentimenti individuali; tutto
deve essere sacrificato per amore del mio Sangue. In cambio, io ti arricchir di beni infiniti, di beni
che accresceranno in te la grazia e la gloria del Padre. Spoglia di tutto, tu potrai ripetere con la
virt, la potenza e l'efficacia del mio Sangue Divino la mia preghiera al Padre: Pater, dimitte illis
quia nesciunt quid faciunt.
Gli uomini non sanno che voglia dire trascurare, disprezzare, calpestare il mio Sangue.
Tu rinnovi il voto di castit. Consacrando a me il tuo cuore in una forma straordinariamente ampia,
privandoti anche delle soddisfazioni nobili, pure e sante, Io lo riempir del mio Sangue in modo che
non si disseti giammai e tu sentirai e soffrirai il martirio di una mistica sete, che andr aumentando
con la tua piet e la tua devozione verso il Mistero del Sangue Prezioso. - q. 71 : 2,5 marzo

871 - Il mondo precipita verso un mare di sangue


Saremo salvi nell'immensa sciagura che ci minaccia? Il mondo precipita verso un mare di sangue da
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cui saliranno fiamme di passioni, di odio e vendetta. Una goccia sola del Sangue di Ges pu dissi-
pare il tremendo e pauroso flagello che rugge da lontano, castigo della nostra ingratitudine e della
nostra iniquit. Portiamo il Sangue adorabile nel cuore dei governanti, ai confini delle nazioni, sui
mari e per gli spazi. q. 71 : 26 marzo

872 - Quando ti sentirai ricolma del mio Sangue...


- Quando ti sentirai ricolma del mio Sangue fino a non poterne pi, esci dal mistico tempio per do-
narlo alle anime, poi ritorna subito a riempirti nuovamente. Puoi dubitare di queste manifestazioni?
A certe anime io imprimo le mie piaghe sul corpo; ad altre imprimo la verit nello spirito. Tu non
potresti compiere i tuoi doveri liberamente se esternamente apparissero i segni delle mie misericor-
die speciali intorno al Mistero del Sangue Prezioso.
Mettiti in comunione segreta con le anime se vuoi conservare, alimentare e accrescere la comunio-
ne del mio Sangue Divino. - q. 71:27 marzo

873 - Il Sangue salver i popoli


Il Sangue di Ges salver i popoli. Il Sangue di Ges calmer gli odi, frener le ire, ricomporr nel-
la pace il mondo intero.
- Non cessare di parlare al Sangue Divino: la tua voce sia pi forte di quella degli antichi profeti, e
siccome non hai un frasario ricco come la magnificenza del Mistero, ripeti sempre le stesse parole,
non importa. Il pane ha sempre lo stesso sapore, ma dona vita e forze nuove. -
O Sangue di Ges, penetra nel cuore dei superbi, entra nell'anima dei prepotenti, schianta fino dalle
radici le macchinazioni della vendetta, disperdi gli uragani delle ambizioni e delle competizioni e
riempi ogni spirito della virt del nostro Salvatore. q. 72 : 2 aprile

874 - Come le piante...


- Il mio Sangue produce operazioni diverse, come le piante, pur ricevendo la stessa luce, la stessa
rugiada, lo stesso calore, producono fiori diversi.
Accompagna quest'onda misteriosa nelle vie che conducono alle anime, come l'agricoltore accom-
pagna tra i solchi del suo campo l'onda che attinge dal fiume. - q. 72: 3 aprile

875 - Il Mistero del Sangue ha prodotto i Santi


Quaggi, non faccio che intuire, prevedere, presentire le glorie di questo Mistero, ma lass!
Il Mistero del Sangue di Ges ha prodotto i Santi. I Santi sono centro di irradiazione e l'irradiazione
sorgente di santit. Onorando i Santi noi aumentiamo la loro gloria con la nostra fede e la fede di-
venta nuovo centro di irradiazione e, se vogliamo, centro della nostra santit. q. 72 : 5 aprile

876 - Venite e bevete con letizia


Ges Mediatore! Mediatore che offre se stesso per avvalorare ci che acquista e arricchisce ancora
di se stesso ci che vende. Ges Mediatore! Ha stabilito il suo trono sull'Altare e di l dispensa le
infinite misericordie del suo Cuore. Venite senza prezzo e bevete con letizia. Senza prezzo!
O Signore, veniamo con un prezzo indegno: i peccati che sono il prezzo del tuo Sangue.
Venite e bevete con letizia! Chi avrebbe potuto dirci parole cos alte, generose, divine? Siamo debi-
tori, dobbiamo a Dio un prezzo infinito: il prezzo della grazia perduta, il prezzo del suo Figlio im-
molato, il prezzo delle sue misericordie disprezzate. Eppure Ges ci invita a S, a bere il suo San-
gue con letizia. La gioia prodotta dal tesoro che dispensa, dalla sovrabbondanza e continuit di
quel tesoro adorabile; Ges il centro del mondo, e da questo centro, in cui dispensa le sue dovizie,
si eleva verso il Cielo portando seco i frutti, le glorie, i trionfi della sua Redenzione. q. 72 : 7 aprile

877 - Il Sangue vuole adesione, ampiezza...


Il Sangue di Ges vuole adesione, vuole ampiezza, vuole libert assoluta: allora opera indisturbato.
Provo in me dei sentimenti che sembrerebbero conseguenza e frutto di propositi a lungo meditati,
eppure no, io non faccio alcun studio, non ho agio di seguire metodi particolari nella mia vita spiri-
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tuale e le risoluzioni e le eccitazioni al bene sembrano sgorgare spontaneamente dalle profondit


dell'anima. Le produce il Sangue di Ges.
Fiumi di acqua viva salgono fino al cielo e vi trascinano l'anima. Non mi meraviglio. Se Ges in
me e il suo Sangue in me, quel Sangue non pu restare inattivo: il primo movimento verso la
Divina Maest, verso l'anima mia; verso le anime. Verso le anime!
Ce n' una avvolta di iniquit: circondata da demoni che la stringono come in una fortezza blinda-
ta. Come si far ad accedere a quell'anima? Per virt del Sangue Divino: ma deve esservi portato
dalla devozione, dalla fiducia, dall'umilt. q. 72 : 8 aprile

878 - Sangue di Cristo, donaci la pace!


Ges che ispira le anime dei suoi Sacerdoti a pronunziare questa invocazione. La pace non ci pu
venire che dalla Redenzione di Ges e siccome la Redenzione fu compiuta e sigillata dal Sangue
Divino, soltanto in quel Sangue abbiamo l'unico ed efficace mezzo della pace. Pace con Dio!
Il perdono dei nostri peccati ci concesso mentre Ges offre al Padre il Calice del suo Sangue.
Pace nella membra! La nostra povera vita umana si riordina nel suo organismo col Sangue di Ges.
La vita umana pi ordinata l'ebbero i Santi. Pace con le anime!
Chi ci pu meglio unire del Sangue di Ges? Pace nell'anima nostra! Quando vi scorre il Sangue di
Ges, il fango non si muove, resta sepolto, cementato, innocuo: l'anima lo sfiora tanto per ricordarsi
che quella la sua origine e il richiamo del dissolvimento; poi, attratta dalla virt del Sangue, entra
nella vita nuova, celestiale, inesprimibile. Che importa se non so afferrare la luce che m'inonda e se
non so rintracciare le parole del Sangue Divino che giunge a me con sempre nuove manifestazioni
di bellezza e di bont? Il Mistero di una magnificenza inesauribile. Bisogna entrare nella Passione,
vivere della Passione; glorificarla, esaltarla, fissarla sul mondo come centro di irradiazione.
Il Sangue di Ges disseta l'anima misticamente, e misticamente ancora le infonde novella sete: sete
di conoscenza di Dio, sete di espansione in Dio, sete di unione a Dio.
- Seppellisciti nel Sangue Divino per sfuggire alla sterilit che colpisce la terra. Il Sangue pu rav-
vivarla, fecondare il campo incolto e maturare nuove messi abbondanti al bacio della misericordia
divina. - Bisogna cooperare a queste misteriose operazioni della grazia. g. 72 : 10 aprile

879 - Insegnami a invocare il tuo Sangue


Il tuo Sangue stabilisca in me il tuo regno e il tuo regno trionfi nella glorificazione del Mistero.
Meditare la Passione cruenta di Ges ritornare sulla via del Calvario; meditare la Passione mistica
seguire il cammino della Chiesa, il cammino delle anime.
Mi raccolgo alle sorgenti del Sangue Adorabile, sorgenti della Redenzione Divina e intendo portare
con me e unire a me tutte le anime. Il Sangue della Redenzione ci mondi da ogni peccato: ci rinnovi
la grazia, ci doni la santit. O Signore, insegnami a invocare il tuo Sangue Divino.
- Che diresti a un'anima che ti chiedesse come invocare il sole? Va al sole, diresti, e lasciati avvol-
gere dalla sua vita. - q. 72 : 11 aprile

880 - Chi onora il mio Sangue trionfer


- Chi beve il mio Sangue non perir. Chi onora il mio Sangue trionfer. Chi glorifica il mio Sangue
sar glorificato. - Anche se tutto il mondo andasse in rovina, purch trionfi il Sangue di Ges, io
non rimpianger nulla. La causa della gloria di Dio l'unica causa per cui esiste ogni cosa.
Ogni cosa ritorni a Dio con la lode, con l'adorazione, col ringraziamento, con la riparazione, e tutto
questo sia avvalorato dal Sangue di Ges. Amen. q. 72: 13 aprile

881 - come uno scudo formidabile


Segnata col tuo Sangue Divino, la morte non mi toccher: n il peccato, n il demonio, n il mondo
potranno lanciarmi i loro strali per distruggere la tua eredit.
Il Sangue Divino come uno scudo formidabile, come una barriera insormontabile.
Il Sangue dell'Agnello simbolico spezz le catene della schiavit al popolo ebreo, il Sangue di Ges
spezza le catene a tutto il mondo. q. 72: 21 aprile
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882 - La mia morte per il Sangue di Ges


Accanto alla spoglia di un venerato Sacerdote comprendo ancor pi il Mistero del Sangue Prezioso.
Che abisso di misericordia! Che splendori di gloria!
Anima mia, vendi tutto per la fede, sopra tutto vendi te stessa. S, vendo tutto, anche il mio nome.
Io non ho pi nome, io non ho pi nulla; il mio nome : Sangue di Ges.
La mia morte, s, la mia morte per il Sangue di Ges. La fossa, s, oscura e profonda, perch sia
sempre pi esteso, ampio e glorioso il dominio del Sangue di Ges. Il mio disfacimento, s, per
omaggio, per riparazione, per glorificazione del Sangue di Ges. q. 72 : 24 aprile

883 - Per Maria a Ges! Per Maria a Ges!


Mi metto sotto il manto della Vergine Santissima. Ella mi manifester i segreti di Ges, i Misteri
Divini, il Sangue Adorabile. Se Maria il canale della grazia, attraverso questo canale mistico mi
giunge il Sangue di Ges. Il Sangue del mio Ges il Sangue di Maria.
Non vorr questa Madre benedetta custodirlo in me? q. 72 : 1 maggio

884 - Quale magnificenza in quel Sangue


Il Corpo Adorabile di Ges pare naufraghi nel mare del suo Sangue Prezioso, come il sole naufraga
nell'oceano sconfinato della sua luce. O Potenza del mio Dio! Tu ci inebri con le tue manifestazioni
ineffabili! Tu sfolgoreggi nel creato, e pi in noi, ma pi ancora effondi le tue meraviglie nel San-
gue di Ges. Quale magnificenza in quel Sangue! Avvolge le anime di luce sovrumana, le riscalda
dell'amore divino e le tiene sollevate tra la terra e il cielo, come il sole attrae a s e tiene avvinti ne-
gli alti spazi i sottilissimi vapori rapiti all'oceano. q. 72: 6 maggio

885 - Io non devo esistere se non...


Io non devo esistere se non per aderire al Verbo e questo Verbo adorabile non mi parla che di San-
gue, non mi manifesta che il Sangue, non anela che di versare nelle anime il suo Sangue Divino.
Scenda dunque nell'anima mia fino a inabissarla nel Mistero adorabile, fino a possederne le pi de-
licate energie, fino a valorizzare le pi impercettibili dedizioni. Le mie parole non corrispondono al
Mistero: la mia vita un nulla dinanzi al Mistero, tutte le vite umane sono un nulla dinanzi a Dio.
Ma, riempite del Sangue di Ges, anche se non sanno parlare, operare e comprendere diventano nel-
le mani di Dio strumenti di bellezza, di potenza, di grazia, di luce, di amore. q. 72 : 10 maggio

886 - Misericordia per le tue misericordie


Misericordia per me, misericordia per il mondo intero, misericordia per le tue misericordie!
L'Altare grida misericordia! Il Sacrificio grida misericordia! Il Sangue grida misericordia!
L'Altare per il Sacrificio! Il Sacrificio per il Sangue! Il Sangue per la Redenzione! La Redenzione
per la gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo nella santificazione delle anime.
O santit di Cristo effusa nel Sangue! O Sacrosanto Sangue, che mi doni Ges!
O Ges, misericordia, sapienza, amore, che mi doni il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo!
O vita dei Cieli! O vita delle anime! O vita dell'anima mia! q. 72: 1,5 maggio

887 - L'anima mia si perde in Te!


L'anima mia si perde in Te! No, si trova in Te, Ti vede, Ti sente!
Non la luce del sole che mi fa vedere, la luce del tuo Sangue; non l'armonia delle cose create
che mi delizia, ma l'armonia delle cose increate; non un semplice anelito che mi tiene unita a Te,
ma il tuo Spirito che mi redime dalla mia miseria, mi eleva e mi rende capace di sentire il vincolo
santo della tua misericordia. q. 72 : 16 maggio

888 - O Sangue porta con Te tutte le anime!


La Redenzione! la corrente misteriosa che mi porta verso l'Altare, e dall'Altare al Calvario, dal
Calvario all'Oliveto, dall'Oliveto su verso gli spazi visibili e invisibili, verso il centro della vita ado-
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rabile, eterna, santissima, divina. O Sangue di Ges, porta con te tutte le anime! L'universo fu creato
per Ges, noi per Ges, Ges fu dato per noi! Il suo Sangue per noi, noi per il suo Sangue! Chinia-
moci su questa sorgente che alimenta tutti i vivi della misericordia: la verit, la grazia, la santit;
dissetiamoci con quest'onda divina e ci sentiremo trasformati, divinizzati. q. 72: 18 maggio.

889 - O Ges, suscita l'apostolo del tuo Sangue


S. Bernardino da Siena ha glorificato il Nome Santo di Ges. Con quel Nome sulle labbra e nel cuo-
re ha percorso citt e paesi trascinando i popoli all'amore santo di Dio.
O Ges, suscita ora l'apostolo del tuo Sangue. Il tuo Nome, o Ges, armonia; il tuo Sangue cibo.
Il tuo Nome, o Ges, splendore; il tuo Sangue conquista. Il tuo Nome, o Ges, gloria; il tuo
Sangue vita. Il tuo Nome, o Ges, salvezza; il tuo Sangue santificazione. Il tuo Nome, o Ges,
luce; il tuo Sangue fiamma. Il tuo Nome, o Ges, attrae; il tuo Sangue penetra.
Il tuo Nome, o Ges, inebria; il tuo Sangue trasforma. Il tuo Nome, o Ges, eleva; il tuo Sangue
mantiene l'anima nelle altezze mirabili del Mistero. q. 72: 20 maggio

890 - Egli morto di sete per...


Sitio! Egli morto di sete per aver versato tutto il suo Sangue: morto di sete per trasmettere questo
mistico ardore alle anime: la sete del suo Sangue. il patrimonio vivo della Chiesa.
Il patrimonio della dottrina non per tutti; non tutti possono abbracciarla estesamente, ma il Sangue
di Ges pu essere accolto da tutte le anime. La vita dovrebbe essere solamente impegnata a valo-
rizzare il Sangue Divino. q. 72 : 28 maggio

891 - Abbiate piet del Sangue di Ges


Come sedici giorni fa! Vedo il Sangue di Ges che trabocca dal calice come fosse alimentato da
mille sorgenti, e scende e scorre sulla terra fredda e vile come un giorno scendeva dalla Croce
sull'arida terra del Calvario. Vorrei avere mille cuori e mille anime per ricevere degnamente una so-
la goccia del Sangue Divino. Non sentite che cresce, si dilata, si espande, penetra come fa la luce
quando il sole si alza sull'orizzonte? Abbiate piet del Sangue di Ges!
Non lo lasciate scorrere nel letto del suo dolore; preparate un letto di amore, e sempre pi profondo;
non mettete argine alle sue espansioni, non pensate a metodi, a sistemi, a leggi, per riceverlo.
Il diluvio che ricoperse la corruzione degli antichi tempi e plac la giustizia divina, ora significato
del Sangue di Ges che ricopre la nostra corruzione e ristora le nostre anime.
Affoghiamo le nostre miserie in quell'onda redentrice, beviamo il Sangue di Ges con gli occhi, con
la bocca, con il cuore. Comprendiamo le operazioni mistiche del Sangue Divino, gustiamo i suoi
trionfi, immoliamoci per cooperarvi. q. 72 : 10 giugno

892 - O Misteri di amore!


O Misteri di amore! Il Sacrificio di Ges adorazione al Padre, il suo Sangue ne la voce.
Il Sacrificio di Ges ringraziamento, il suo Sangue ne l'espressione. Il Sacrificio di Ges ripa-
razione, il suo Sangue ne il balsamo. Il Sacrificio di Ges impetrazione, il suo Sangue ne il ri-
cambio. Il Sacrificio di Ges omaggio alla Potenza del Padre, il Sangue manifestazione di quella
Potenza. Il Sacrificio di Ges glorificazione della Sapienza del Figlio, il Sangue significazione
di quella Sapienza. Il Sacrificio di Ges trionfo dello Spirito Santo, il Sangue di Ges lo splen-
dore di quel trionfo. Il Sacrificio di Ges il mio Sacrificio, il suo Sangue il mio sangue.
O Beata Trinitas, in Christo Jesu, e per il suo Sangue, nelle anime nostre. Amen! q. 72 : 16 giugno

893 - Ecco l'odore del mio Figlio!


L'odore del Figlio di Dio la fragranza del Sangue adorabile che giunge all'anima che crede, che
produce un godimento nell'anima che spera, che eleva a Dio l'anima che ama.
Se l'anima pu, con la grazia di Dio, stabilirsi nel Sangue di Ges e pu offrire se stessa a questo
Mistero come sede per le sue operazioni, non comprende la vita che sotto lo sguardo di Dio, in rap-
porto a Dio, per la gloria di Dio. E allora comprende gli ideali della Redenzione che abbracciano e
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compendiano, producono e maturano, svolgono e glorificano gli ideali della santit e della carit;
comprende che, al di sopra delle istituzioni degli uomini, magnifiche, benefiche, ammirabili, c' l'I-
stituzione Divina: il Sacrificio, il Sacramento. q. 72 : 17 giugno

894 - La vita, vigilia del Banchetto eterno


Nessuna parola equivale a significare l'amore di Ges. Nessun amore sa ridire la sua parola.
Vigilia del Corpus Domini! La vita la vigilia del Banchetto eterno: bisogna penetrarsi, adornarsi,
attendere, vigilare. Intanto viene Ges; varca i confini della eternit, giunge nel tempo, s'incarna, si
nasconde sotto l'umile elemento del pane e del vino, che diventano il suo Corpo e il suo Sangue, per
entrare in noi, cibo e bevanda e santificarci.
La mia anima il cibo di Ges: il mio povero amore la sua bevanda; da s, anima e amore sono
nulla, ma rivestiti delle Carni Divine, palpitanti del Sangue Adorabile, l'anima e il cuore, il pensiero
e la volont diventano il Banchetto di Dio. q. 72: 19 giugno

895 - Le effusioni del Sangue Divino


Adoro, mio Dio, nel Mistero della Circoncisione la prima effusione del Sangue Divino.
La Vergine contempla il Mistero, il Sacerdote lo significa, Ges lo compie.
Sangue Adorabile della Circoncisione del mio Ges, scendi come lavacro di Redenzione nell'anima
mia e in tutte le anime che appariranno alla vita del tempo, attraverso i secoli.
O Sangue Prezioso, rivesti della tua virt divina le anime di quelli che nascono nelle terre infedeli,
tra gli idolatri, gli eretici, gli scismatici. O Padre Santo, per il Sangue di Ges, trasforma il mondo e
si faccia un solo Ovile e un solo Pastore [...]
Adoro, mio Dio, il Mistero dell'Agonia dell'Orto, Mistero di Sangue. O Sangue misterioso, che
sgorghi da tutte le fibre del mio Ges, e scorri sulla terra vile, fredda e inerte che non ti comprende.
Sangue del mio Dio, sgorgato per forza di amore, sgorgato per forza di dolore, scendi nell'anima
mia e in tutte le anime che vivono e vivranno fino alla fine dei secoli. Scendi sulla terra della nostra
vita umana, sulla vita del nostro spirito, nel pensiero, nella parola, nelle azioni: scendi, o Sangue di
Ges, vita redentrice, fecondatrice, santificatrice [...] La Flagellazione. Come puoi comprenderla!
Come puoi pensare il Figlio di Dio, incarnato per amore, flagellato dagli uomini per odio?
Mi sovviene di un sogno che mi ha grandemente impressionato: un lungo treno interminabile corre-
va su rotaie composte di membrane misteriose: al passaggio le membrane erano lacerate e, sotto,
apparivano scheletri umani. L'umanit colpevole passa, col peso dei suoi peccati, sul Corpo Adora-
bile del mio Signore! O mio Dio! Il Salmista si arrestava atterrito alla vista della Passione ineffabile.
Io mi arresto dinanzi al Sangue che sgorga dalle ferite del mio Ges e ripeto: O Sangue Adorabile
del mio Ges, versato sotto i colpi della flagellazione, scendi a restaurare le nostre membra, a rinvi-
gorire il nostro spirito, a trasformare la nostra volont, cos che noi possiamo essere degne membra
del tuo Corpo Mistico, veri figli di Dio, gloria della tua Chiesa, corona e trionfo della tua Redenzio-
ne. La Coronazione di spine, ornamento regale del mio dolce Ges, fulgido diadema che ha incoro-
nato la sua fronte divina: quale emblema pi prezioso?
Quale alloro, quali gemme avrebbero potuto significare meglio del Sangue la potenza, la santit, la
carit del mio Dio? Io cinger il capo delle vostre spine, ha detto Ges, e vi dar il mio Sangue; io
mi orner delle vostre ingratitudini, dei vostri peccati, delle vostre crudelt per dare a voi il mio
Amore. Il pensiero rifugge dal penetrare nel Mistero della Coronazione di spine.
Rifugge perch il cuore non regge. Ma dunque, o Signore, hai creato le spine perch ti straziassero
il Capo Divino? Hai posto la natura nelle mani dell'uomo perch si servisse di quanto ha di pi ri-
pugnante per umiliarti, disprezzarti e farti soffrire crudelmente?
Beate le anime che sentono misticamente in s le acute spine della Coronazione. q. 72: 21-24 giugno

896 - Il miele che stilla dalla rupe


Il miele che stilla dalla rupe il Sangue di Ges: il Mistero di una bellezza, di una grandezza ado-
rabile. Ges consacra il pane che diventa il suo Corpo, consacra il vino che diventa il suo Sangue.
La consacrazione del pane semplice: Hoc est Corpus meum.
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Un'affermazione divina, una determinazione divina, una operazione divina.


Ma analizziamo la forma della Consacrazione del vino. Hic est Calix Sanguinis meis....
In quelle parole i Sacerdoti trovano delineata tutta la Redenzione, il Testamento Antico, il Nuovo
Testamento; delineato il Mistero, determinati i frutti, la loro estensione, la loro efficacia e virt.
Come nei giorni estivi di massimo calore ci sentiamo bruciare le carni addosso, cos dovremmo sen-
tirci bruciare negli istanti della Comunione del Sangue Divino, fuoco della divina carit, acceso e
alimentato dalla Passione cruenta e dalla Passione mistica.
Beati i Sacerdoti che possono entrare in questo Mistero come i conquistatori della immolazione di
Ges, come i Ministri delle misericordie divine, gli Araldi del regno di Dio che portano le amba-
sciate di pace! La pace nel Sangue di Ges. La mediazione nel Sangue di Ges.
La restaurazione morale nel Sangue di Ges. O Adorabile Mistero! O Sangue Divino, che sgorghi
dalla mistica rupe del Costato di Ges, renditi visibile e sensibile alle anime.
Lo so, il sangue umano ci fa ribrezzo, ci commuove, ci impressiona, ma il Sangue Divino ci attrae,
ci inebria, ci fa pregustare le dolcezze del Cielo. Ci comunica infatti la vita di Ges.
Crediamo, adoriamo, invochiamo questa vita divina. q. 72: 27 giugno

897 - Il Mistero del Sangue il Mistero dei Sacerdoti


Il Mistero del Sangue di Ges il grande Mistero dei Sacerdoti.
Essi sono il Cristo visibile, perpetuamente immolato sull'Altare del Sacrificio, immobile nella sua
fede, sublime nella sua dignit, potente nella sua autorit, inesauribile nella sua carit. Come il Cri-
sto nel Cenacolo e sulla Croce, ha tra le mani il Calice della oblazione: le mani grondano Sangue,
benedicono, assolvono, spargendo Sangue sulle anime. Il Sangue di Cristo l'eredit dei figli di Dio;
eredit di misericordia sulla terra, eredit di gloria su in Cielo. q. 72 : 30 giugno

898 - Come onoreremo il Mistero Adorabile?


Come onoreremo il Mistero adorabile del Sangue Divino? Con quali parole, con quali pratiche, con
quale corrispondenza? O Cieli, chinatevi su di noi, dateci le armonie che risuonano attorno all'A-
gnello, dateci gli splendori con cui glorificate il Cristo Re, Sacerdote e Vittima.
O Vergine, o Angeli, o Santi, insegnateci a celebrare, a glorificare il Mistero della Redenzione Divi-
na. Ges desidera che le anime conoscano questi Misteri perch i desideri del mondo, la salute dei
popoli, la gloria di Dio attingano il loro compimento dal Sangue Divino. Ma non chiede cose
straordinarie. I Profeti, gli Apostoli, i Santi: Pietro, Paolo, Giovanni, hanno accenti di devozione su-
blime, cantano questo Mistero, ce lo manifestano con espressioni magnifiche; tocca a noi accoglier-
le, meditarle, svilupparle [...] Venite, bevete, adorate, amate, gustate ci che bevete.
Ricordate che come il Sangue rappresenta nelle funzioni della vita il coefficiente pi necessario e
pi valido per le energie, cos il Sangue Divino l'elemento unico, vitale dell'anima. Senza il san-
gue fisico non potete vivere, senza il Sangue Divino non potete vivere per la vita eterna. q. 72 : 2 luglio

899 - Il Mistero del Sangue nube benefica


Ho nell'anima impressioni forti! Sento dietro a me come uno scalpitio di eserciti e una forza che mi
spinge come avanti per non essere sorpresa e travolta dalla fiumana irrompente.
- Intingi le dita nel mio Sangue, segnati la fronte, le labbra, il cuore. Insegna anche agli altri questo
mezzo di salvezza. Il Mistero del Sangue Divino per i credenti la nube benefica che li illumina nel-
la tenebra delle idee e li difende dal fuoco delle passioni. Il mio Sangue vi ristora, vi alimenta, vi
risana. Lo potete ricevere e gustare tutti i momenti, anche quando siete lontani dall'Altare.
Non necessario tuffarsi in mare per respirare le esalazioni dell'acqua marina: basta rimanere sul-
le sponde. Per gustare la fragranza del Sangue Divino basta desiderarlo, rimanere sulle sponde
della vita del tempo con lo spirito rivolto all'eternit. - q. 72 : 5 luglio

900 - Il Sangue la realt della nostra vita


La realt nel Sangue Divino. Qui trovi la vita che prepara all'immortalit, la grazia che comunica
la verit, la sostanza che unisce alla Divinit. Il Sangue Divino la realt della nostra vita fisica,
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perch infonde una virt che non verr meno giammai.


la realt della nostra vita morale, perch riordina i nostri sensi e le nostre facolt. la realt della
nostra vita intellettuale, perch la scienza che sopravvive a tutte le altre. la realt della nostra vi-
ta soprannaturale, perch il vincolo che ci unisce alla SS. Trinit. il centro da cui sgorga la no-
stra salvezza, il pegno che ci assicura il nostro trionfo. q. 72 : 6 luglio

901 - Lo vedo scorrere nel mondo come fuoco


Segno del tuo Amore Divino il tuo Sangue Adorabile.
O Signore, io lo vedo scorrere nel mondo come il fuoco: perch non consuma, non abbrucia tutti?
Il Sangue Divino abbrucia tutti quelli che si lasciano abbruciare, come il fuoco abbrucia la paglia, la
legna, la carta: arroventa il ferro e lo rende incandescente. Soltanto i sassi non si abbruciano, si
sgretolano. Il cuore duro non si accende nemmeno dinanzi ai prodigi dell'Amore.
O Signore, completa la tua Passione, infiamma tutto il mondo e seppelliscilo nel tuo Sangue: solo il
tuo Sangue ci pu fare salvi e santi. q. 72 : 10 luglio

902 - Grande il Mistero Adorabile


Il Mistero del Sangue Adorabile di Ges non mi confonde, come mi intimorisce la grandezza del
creato. Posso io abbracciare l'universo? Posso conoscerlo? posso comprenderlo?
Il mio nulla si smarrisce dinanzi alla Potenza del mio Dio, eppure sono immersa in quella Potenza;
il mio nulla resta abbagliato dalla luce del sole, eppure quella luce la mia guida; il mio nulla resta
confuso dalle meraviglie che mi attorniano e quella confusione la mia gioia, la mia vita.
Cos del Mistero del Sangue Prezioso. Pi sento la mia debolezza, e pi mi appare grande il Mistero
Adorabile; pi si fa il vuoto attorno a me e pi il Sangue Divino riempie il mio nulla; pi si rendono
incomprensibili le operazioni Divine, e pi l'anima ne ricava dolcezza, pace, soavit, entusiasmo.
Il Mistero del Sangue Divino si eleva alto sul mondo della Chiesa come il Cristo si elevato con la
sua Sacra Umanit su tutte le anime. q. 72 : 15 luglio

903 - O meraviglie di una S. Messa!


O meraviglie di una S. Messa! Una spiga sola ricopre di messi campi sterminati; una sola S. Messa
ricopre il mondo di benefici immensi.
Il Sangue Divino feconda ogni zolla, abbellisce, impreziosisce ogni germoglio. O piccola anima,
baciata dal Sangue di Ges, rispondi all'invito, alle operazioni, alle predilezioni della sua carit.
O Ges, per il tuo Sangue Divino, dammi l'innocenza, rinnovami la vita, santifica le opere, eleva il
pensiero, trasforma lo spirito, fammi santa. Rivela il tuo Mistero nella santit.
Rivela la santit nel tuo Mistero. q. 72 : 17 luglio

904 - L'anima, sepolta nel Sangue, vive.


La Morte di Cristo tutta la Passione. La Morte di Cristo tutto il suo Sangue.
Chi sepolto nella terra o nel mare non vede pi nulla, non sente pi nulla: vive, se vive, della vita
della terra o della vita dell'acqua.
L'anima, sepolta nella morte di Ges, sepolta nel suo Sangue, vive del suo Sangue e in quella vita
muore al peccato, riacquista la grazia, si eleva alla vita soprannaturale, si trasforma, risorge.
Il Sangue di Cristo il pegno della risurrezione e incomincia quaggi l'opera trasformatrice.
L'uomo vecchio si disgrega, non pi: l'anima acquista luce e forza, agilit e volere, vince il pecca-
to e la morte, vince il mondo e il tempo, vince il dolore e la fatica; lotta e vince, instancabile come
l'onda che s'avanza, sprofondandosi quando non pu sormontare l'ostacolo, correndo per vie segrete,
avanzando sempre, fino allo sbocco dove trova il mare da cui ebbe vita. q. 72: 20 luglio

905 - Il Sangue, cemento dell'unit


Il Sangue il cemento che forma l'unit della Chiesa, che unisce la Chiesa trionfante, purgante, mi-
litante; il cemento che unisce Cielo e Terra, Dio e le anime, la grazia e la buona volont, la vita
eterna e la vita del tempo, la vita del Redentore e la vita dei redenti.
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Questo vincolo di alleanza divina non un privilegio di pochi: la misericordia che Ges largisce a
tutti quelli che credono al suo amore e vivono nel suo dolore: nella Passione del suo Sangue, nel
Sangue della sua Passione. q. 73 : 21 luglio

906 - Il Sangue pu distruggere tutto


Mi presento a Ges curva sotto il peso dei miei peccati, delle mie negligenze, debolezze e infedelt.
Credo che Ges pu cancellare tutto col suo Sangue Prezioso e sono certa che lo far.
Ma Ges non si accontenta di questo pensiero che si limita a me stessa: il suo Sangue ha desideri in-
finiti perch ha una potenza infinita. Vuole espandersi, operare, beneficare tutto il mondo.
Devo dunque presentarmi a Ges con i peccati di tutto il mondo [...]
Il Sangue di Ges pu distruggere tutto. vero, ma bisogna invocarlo: bisogna entrare nei suoi de-
sideri, comprendere i suoi disegni, votarsi alla sofferenza per suo amore, soffrire con Lui, soffrire
perch Lui soffre per l'inerzia delle anime che nuotano nel suo Sangue Prezioso senza avvedersene.
Il Sangue di Ges si inaridisce nelle anime per l'incomprensione e l'inerzia delle anime stesse.
Se lasciate che le onde del rivo si perdano tra i sassi del torrente non feconderanno mai il vostro
campo. La fecondit dell'anima frutto del Sangue Divino e della buona volont.
Perch tante Comunioni non giungono a trasformare il mondo? Perch il Sangue Divino entra
nell'anima senza essere veduto, vi scorre senza essere gustato, si consuma senza essere offerto.
O Signore, rendici degni di comprendere queste tue grandi misericordie. q. 73: 24 luglio

907 - Il Sangue scorre in me come onda...


Il Sangue di Ges scorre in me come onda lustrale, come fuoco che consuma, come vita travolgente.
Dapprima avviene come dei ruscelli montani: il primo impeto dell'acqua rinnova il fondo limaccio-
so; poi l'onda scorre limpida, trasparente: il fondo terra, ma l'acqua fresca, feconda, vitale; se
trova dei semi li fa germogliare.
Germogliate, o semi di verit sparsi nell'anima dal mio Dio: crescete, fiorite, date frutti, date semi di
vita. E la vita si estenda e i germi si moltiplichino e le anime glorifichino il Mandato di Dio, il Ver-
bo Incarnato che ha dato a noi tutto il suo Sangue. Amen! q. 73: 27 luglio

908 - Quando rivelerai il tuo Mistero?


O Signore, e quando rivelerai il tuo Mistero? Vedo le generazioni che precipitano nell'abisso ed io
mi slancio a fermare i loro passi col Sangue di Ges. Ci che non pu ottenere la nostra parola, la
nostra preghiera, pu ottenere e compiere il Sangue Divino. I suoi semi, i suoi fiori, i suoi frutti so-
no divini. Nel Sangue di Ges verranno ribattezzati i popoli: nel Sangue di Ges saranno sanate le
nazioni: nel Sangue di Ges sar costituita la pace. q. 73 : 28 luglio

909 - Anch'io ho trovato la mia via


Ges vuole dei Santi. Ges crea i Santi. Ges moltiplica i Santi. volont del Padre che siamo San-
ti: gloria di Ges che noi diventiamo Santi: nostro dovere aspirare alla santit. Ciascuno per una
via speciale, a volte segreta, a volte incomprensibile, a volte inesplicabile questa via misteriosa.
La mia via segnata: una via di Sangue Divino. Corrisponde ad una via eccelsa e profonda, aspra e
dolce, velata di tenebre e smagliante di luce, tutto fuoco e spesso gelida, immensa e spesso invisibi-
le, rapida, sicura, elettissima. Quando S. Ignazio ebbe trovata e compresa la sua via, incise un motto
nel suo cuore: Ad majorem Dei gloriam.
Anch'io ho trovato, per una predilezione celeste, la mia via: l'ho compresa e gustata, l'ho benedetta e
invocata, ma ancora non ho scolpito nel mio cuore il mio motto: La maggior gloria di Dio per il
Sangue di Ges. Soltanto allora che sar purificata, alimentata, santificata dal Sangue di Ges po-
tr dare al Signore la massima gloria. Il Sangue di Ges gloria del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. il dono della Potenza, della Sapienza e dell'Amore.
tutta la Redenzione nella sua virt e nei suoi meriti, nella sua efficacia e nelle sue conquiste.
q. 73 : 31 luglio
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910 - Ges non si accontenta di parole


Le arcane parole del mio Dio si scolpiscono nel mio povero cuore; le mie povere parole trovano ac-
cesso nel Cuore di Dio. Chi potrebbe concepire queste ineffabili cose se Ges stesso non le rivelas-
se all'anima? Non si accontenta di parole, d il suo Sangue che circola dalla mente al cuore, e ci
che le labbra pronunziano, ci che l'occhio vede, ci che la mente concepisce, ci che il cuore vuole,
tutto santificato dalla virt prodigiosa del Sangue Divino. Esso scorre tra il pensiero e la parola,
tra l'anima e le cose, tra l'anima e Dio: cos, ci che viene all'anima, inebriato dal Sangue Adorabi-
le: ci che sale a Dio purificato dalla sua virt. Il mio Dio ha scelto il Sangue di Ges per redime-
re l'umanit: il Sangue l'elemento principe per la santificazione. q. 73: 3 agosto

911 - Non vedo che anime e Sangue


O mio Dio, il piano della nostra rigenerazione tutto Sangue. E l'anima mia si estende, si eleva, si
sprofonda nel Sangue. E tutto quello che in me nuota nel Sangue, vive, opera nel Sangue Adorabi-
le. Intendessimo questi Misteri! Io non vedo che anime e Sangue: il Sangue di Ges che le precede
nel cammino della vita, le accompagna, le segue; le anime che non sanno valorizzare questo tesoro.
Beni infiniti del mio Dio, voi trionferete della nostra ignoranza e della nostra ingratitudine. O San-
gue del mio Dio, comunicato a noi dal Verbo Adorabile, sii benedetto!
Trionfa, glorifica il mio Dio! Tu se il mio Vangelo. E come il Vangelo mi comunica la verit, tu pure
mi comunichi la verit. E come il Vangelo mi schiude la via, tu pure mi schiudi la via del Cielo.
E come il Vangelo mi dona la vita, tu pure mi doni la vita eterna. Il Vangelo sanziona il Mistero del
Sangue di Ges e il Sangue di Ges mi sanziona il Vangelo.
Il Sangue segna l'espansione del Vangelo e il Vangelo segna la virt del Sangue Divino. q. 73 : 5 agosto

912 - Ogni anima deve dare ci che ha ricevuto


Ges vuole trovare in me quello che vi ha effuso largamente: il suo Sangue Adorabile.
Ogni anima deve dare ci che ha ricevuto: chi ha il dono dell'orazione, chi ha il dono della sapienza,
il dono della piet, della scienza, dell'intelletto... Tutti questi doni devono fruttificare e Ges si
compiace specialmente di quei fiori e di quei frutti che sono l'ornamento, il complemento della sua
Redenzione. Posso io trovare sulla terra, nelle anime, dono pi eccelso del Sangue di Ges? Posso
io dare a Ges dono pi gradito? S. Girolamo Emiliani scriveva: Io tengo nelle mani l'onnipoten-
te. E io posso ripetere: Tengo nelle mani il Sangue di Ges. q. 73 : 7 agosto

913 - Non so dire nulla del Mistero Misterium amoris!


Io muoio nella vita del mio Dio, vivo nella sua morte: Egli mi assorbe, Egli mi assimila come il sole;
mentre espande i suoi raggi, si alimenta di quella stessa fiamma. Io non so dire nulla del Mistero del
Sangue del mio Dio: ogni ragionamento umano inadatto alla sua sublimit; sento per che accu-
mula i tesori della potenza e della sapienza divina e che non si richiede da noi, per acquistarli, che la
fede semplice e sincera, l'amore puro e generoso. q. 73 : 9 agosto

914 - Salir a Te con la voce del Sangue


Mio Dio! Mio Dio! Con quale voce salir a Te? Con la voce del Sangue di Ges.
O Sangue di Ges, adora il mio Dio! O Sangue di Ges, benedici il mio Dio!
O Sangue di Ges, loda il mio Dio! O Sangue di Ges, ringrazia il mio Dio! O Sangue di Ges, im-
petra dal mio Dio luce, grazia, benedizione, santificazione per me e per tutto il mondo.
O Sangue di Ges, tu sei il raggio del Divin Sole; tu arrechi splendore e calore; verit e amore, san-
tit e gloria. O Sangue del mio Dio, tu scorri nelle anime come un fiume d'oro e le anime non bevo-
no le tue onde trasformatrici. O Sangue di Ges, entra in noi, rivelati, scuoti il nostro torpore, illu-
mina la nostra mente, accendi il cuore delle tue fiamme misteriose e fa che comprendiamo la nobilt
che tu ci comunichi. Il tempio del mio Dio scompare, anche le Sacre Specie scompaiono, meglio,
lasciano trasparire Ges: Ges che parla con voce umana, che offre se stesso: Cibo Divino, Sangue
Divino per la nostra trasformazione, per la nostra santificazione. q. 73 : 12 agosto
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915 - Maria fu la prima, degna adoratrice


La Vergine Santa mi insegni a ripetere: Ecce Ancilla Domini, e mi aiuti a essere la piccola serva
del Signore, l'umile, segreta vittima del suo Sangue. Maria fu la custode del Sangue di Ges, la pri-
ma degna adoratrice. Ella, sopra tutti, ne conosce il valore, l'efficacia, il merito, la potenza, l'eccel-
lenza, la santit. il Sangue del suo Figlio. il Sangue del suo Dio.
Sanguis Christi, miserere mei! Sanguis Christi salva nos, perimus!. q. 73 : 15 agosto

916 - Un altro concetto luminoso


Ges si degna rispondere: - Voi, voi siete l'anima mia: tutte le anime formano l'anima mia -.
Concetto mistico meraviglioso.
Un altro concetto luminoso: la terra, all'inizio, rutilante nel fuoco che la investe: l'amore di Dio.
La terra che si raffredda: il peccato. L'acqua che l'avvolge: la Redenzione. La terra che sorge dalle
acque, feconda, svariata, fertilissima meravigliosa: l'anima fecondata dal Sangue di Ges.
L'acqua che scende dal Cielo una rinnovata trasformazione ed l'onda pura e fresca dei primi
istanti della creazione. Quell'acqua che scende benefica, incessante, fecondatrice, il Sangue di Ge-
s, immagine del Sangue di Ges che non cessa un istante dal beneficare il mondo.
E come la terra produce, per l'acqua, fiori e frutti, cos il Sangue di Ges e i fiori e i frutti del San-
gue di Ges sono semi di nuove santificazioni. q. 73 : 17 agosto

917 - Una goccia di Sangue Divino...


Una goccia di Sangue d la vita eterna, l'immersione nella vita di Dio, la comprensione, il possesso,
il gusto della vita di Dio. Una goccia di Sangue Divino vale pi di tutte le operazioni dell'ingegno
umano, delle preci dei Santi, delle penitenze degli anacoreti, degli strazi dei martiri.
Una goccia di Sangue vale tutto Ges. Questa goccia misteriosa, innestata nell'anima; trasforma le
energie fisiche, morali, intellettuali; l'anima offre la sua volont, l'adesione, l'amore; il Sangue Divi-
no si estende nella volont, feconda l'adesione, opera nell'amore. Non ne posso pi. Come fosse in
me il passato, il presente, l'avvenire, ideato, ordinato, santificato dal mio Dio nel Sangue di Ges.
- Ecco che cos' la tua anima: elemento finito in un mare infinito. - q. 73 : 20 agosto

918 - Invece di frutti, non vedo che spine


Ges ci precede nel cammino della nostra vita intima e ci accompagna. Ci precede, domanda ama-
bilmente il suo Sangue, ci accompagna per raccoglierne i frutti. Ahim! Invece di frutti, io non vedo
che spine. Mi getto ai piedi di Ges: danno Sangue, prodotto dalle spine delle mie imperfezioni.
Sollevo lo sguardo: anche le mani danno Sangue, prodotto dalle spine della mia tiepidezza.
Guardo il Cuore Adorabile che d Sangue, prodotto dalle spine delle miei ingratitudini.
Basta cos poco a disgustare, a offendere, a far patire Ges!
Sopra tutto io sento la responsabilit della grazia del Mistero Adorabile del Sangue di Ges.
Che cosa faccio per manifestarlo? Che cosa soffro per glorificarlo?
Che cosa offro per ottenere il suo trionfo nel mondo delle anime? q. 73 : 21 agosto

919 - O mistica ebbrezza!


Salire fino a Dio! Ma ci vuole la veste nuziale [...]
La veste nuziale del cuore. Il Sangue di Ges gli comunica i sentimenti, gli affetti, le intenzioni, le
immolazioni, le elevazioni del Cuore stesso di Ges. La veste nuziale del corpo. Quando il Sangue
di Ges tocca le nostre membra, le penetra come la luce penetra nei corpi riscaldandoli, scompo-
nendoli, trasformandoli. O virt del mio Dio, o vita del mio Dio, divenuta per il Sangue di Ges la
veste nuziale della mia povera anima! O mistica ebbrezza, tuffare l'anima nelle erbe, nei fiori, nella
luce per purificarla, semplificarla, elevarla alla contemplazione della potenza, della sapienza,
dell'amore di Dio! O ebbrezza ancor pi ineffabile, tuffare l'anima nel Mistero del Sangue Prezioso
che penetra fin nelle pi intime espressioni della mia vita! A chi parler del Sangue di Ges?
Se non potr parlare ai vivi sulla terra, parler ai vivi del Cielo, parler al Sangue stesso, a Ges che
me lo dona ineffabilmente. q. 73 : 30 agosto
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920 - L'acqua esce, trasborda col vino. Cos...


Ges mi dice: - Se tu versi del vino in un bicchiere ricolmo d'acqua che avviene?
L'acqua esce, trasborda col vino. E se il vino continua a scendere non rimarr pi nemmeno una
goccia di acqua. Cos il mio Sangue nella tua anima: anche se la tua anima contenesse tutta l'ac-
qua del mare, una goccia del mio Sangue basterebbe a farla uscire, riempiendo l'anima della sua
virt santificatrice. - q. 73 : 5 settembre

921 - La Madre desolata contempla la Vittima


La Vergine Santissima, Corredentrice e Avvocata. Anche ora, come sul Calvario, si rizza sul mondo
la Croce di Ges e la Madre desolata contempla la Vittima e i carnefici; ode le parole misericordiose
di Ges e quelle dei crocifissori iniqui: vede il Sangue vivo del Redentore scendere al suolo con le
sue lagrime e l'indifferenza e l'iniquit che lo calpestano. Madre Santissima, insegnami a stare sotto
la Croce Adorabile di Ges; dammi le tue lagrime, trafiggimi col tuo dolore, immolami nel Sangue
della vittima, ottienimi il suo amore e col suo amore la grazia che mi renda degna di salvare i pecca-
tori e di vedere i trionfi del Sangue Divino. q. 73 : 9 settembre

922 - Nel mistico vaso della Vergine


La Chiesa mette in bocca alla Vergine espressioni di una dolcezza indicibile: Ego quasi vitis...
O dolcissima, santissima, elettissima vite, donami il succo dei tuoi mistici tralci, donami il Sangue
del tuo Ges. O vite divina che hai le radici nel Mistero, il germoglio in Maria, i fori e i frutti nella
Umanit SS. di Ges e nelle anime redente dalla sua immolazione, donami la tua linfa vitale che il
Sangue Adorabile di Ges. O Sangue Divino racchiuso nel mistico vaso della Vergine Santissima,
scendi in me, opera, trasforma l'anima mia. O Maria, veramente Vas insigne devotionis, Vas Divinae
gratiae, Vas Sanguinis Domini Nostri Jesu Christi, racchiudimi nelle tue profondit; fai che io pure
diventi il succo del Corpo Mistico della Chiesa: che io sia il piccolo tralcio verde, vivo, operoso,
fruttuoso, degno della vite mistica Cristo Ges. q. 73 : 13 settembre

923 - Il Calvario tutto il mondo


Il Crocifisso lo domina. Il Crocifisso vivente il Sacerdote e ogni anima consacrata a Ges per il
trionfo della Redenzione. Ma chi ha salito il Calvario con Ges e per Ges non pu pi scendere
verso Gerusalemme: bisogna dimorare sulla Croce o sotto la Croce raccogliendo il Sangue Divino.
Le profanazioni continuano. Cani immondi leccano il Sangue di Ges. una visione di spavento
che si rinnova spesso per l'empiet umana. Bisogna riparare: ma un'anima sola non basta a lottare e
a vincere milioni di anime immonde. q. 73: 14 settembre

924 - La conquista delle anime per mezzo del Sangue


L'anima ripiena del Sangue Divino, in virt di quel Sangue, distaccandosi da s e dal mondo, trasu-
manato dalla vita divina che l'assorbe, pu giungere fino a Ges con gli strali dell'amore purissimo.
La luce del sole si raccoglie sullo specchio e lo specchio la riflette quasi ridonandola al centro da
cui partita. Cos la conquista delle anime per mezzo del Sangue di Ges.
Lasciamoci dominare dalla sua virt; sentiamo le nostre membra asperse dal Sangue Divino e se
non sono doloranti pensiamo alla potenza di quel Sangue che assorbe tutte le nostre responsabilit
allietandoci con la sua santit. q. 73 : 17 settembre

925 - Il Sangue unico Calice


Uno sguardo a Ges, poi le anime passano inconsce. Ma Ges non passa: l col filone d'oro della
Divina Misericordia tra le mani. E ripete: - La volete la mia misericordia? Volete la pace? Volete la
benedizione? La felicit? Ecco il mio Sangue: mettetelo tra voi e i nemici dell'anima vostra, tra voi
e la grazia divina, tra voi e voi stessi. Una sola goccia del mio Sangue pu sconfiggere mille eserci-
ti, ottenere le conquiste pi formidabili, sconvolgere e ordinare tutto il mondo. -
Il Sangue di Ges l'unico codice che sanziona diritti e doveri: quali doveri e quali diritti!
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La mia anima come una spugna nell'oceano.


Le mie fibre assorbono il Sangue Divino e si sentono assorbite: mi elevo e mi sprofondo in un mare
senza sponde, come guidata da leggi incomprensibili, ineffabili. q. 73 : 20 settembre

926 - I peccati degli uomini...


Ges l'anima della mia anima, la mia anima assorbita da Lui e l'assorbimento in Lui mi fa com-
prendere il valore della impetrazione presentata al Padre per bocca di Ges. O Ges, parla!
O Ges, impetra! Il tuo Sangue, o Ges, ricopre la terra e il Cielo: i peccati gridano vendetta al co-
spetto di Dio. Il tuo Sangue, o Ges, grida misericordia: i peccati degli uomini seppelliscono la gra-
zia. Il tuo Sangue, o Ges, seppellisce i peccatori: i peccati sono un'immensa ingratitudine alla bon-
t di Dio. Il tuo olocausto il pi grato al Padre Celeste: il tuo Sangue la riparazione pi ampia e
pi sensibile. O Signore, arrestati, va adagio, non posso seguirti. q. 73 : 24 settembre

927 - La mia consacrazione al Sangue di Ges


Consacrarmi al Sangue Divino significa raggiungere una pi stretta unione per la santificazione con
cui Ges nobilita, eleva, sublima ogni facolt, ogni senso, manifestandosi in un modo sempre pi
eccellente, delicato e spirituale. L'unione dell'acqua al vino, l'unione degli elementi che compongo-
no l'aria e la luce non danno neppure una lontana idea dell'unione di Ges con l'anima, dell'unione
del Sangue di Ges alla vita dell'anima. La mia consacrazione al Sangue di Ges non l'atomo che
si immerge nella luce, l'atomo che attratto e immerso nel sole infuocato.
Chi pu dire la forza che unisce gli elementi del sole? E chi pu conoscere gli elementi che costitui-
scono l'unione dell'anima col Sangue di Ges? Mistero di bellezza, di fecondit, di santit. Rimani
gi a terra, piccola anima, sepolta nelle viscere del tuo nulla, lascia che parli il Sangue; che operi il
Sangue, che trionfi il Sangue di Ges. La parola del Sangue Divino la sofferenza, l'opera del San-
gue di Ges la Redenzione, il trionfo la conquista delle anime.
Consacrarsi al Sangue di Ges significa votarsi alla sofferenza per la espansione della Redenzione
nella conquista delle anime. Consacrarsi al Sangue di Ges vuole dire entrare nei disegni della In-
carnazione, partecipare alle immolazioni di Ges, ampliare la sua glorificazione.
Una piccola anima pu fare tutto questo? Ges che lo vuole. q. 73: 27 settembre

928 - O il Sangue dell'Uomo-Dio, o il sangue dei popoli


Una responsabilit formidabile pesa sulla terra, sulle anime: o il Sangue dell'Uomo-Dio per la sal-
vezza del mondo, o il sangue dei popoli per la sua rovina. Se non ci rivolgiamo al Crocifisso peser
su di noi la croce pi opprimente senza meriti e senza virt. q. 73 : 3 ottobre

929 - Perch non si parla di questo Mistero?


Contemplo il mio Ges nello stato della sua Passione mistica. La Passione viva, straziante.
Mi addita i campi di battaglia dove il sangue umano scorre a rivi per l'acquisto di un lembo di terra.
Insieme a quel sangue il Sangue Divino che fu versato per la conquista del Cielo.
il momento di far trionfare il Mistero.
- Immergi nel mio Sangue le anime dei fratelli immolati per una causa umana, il loro sacrificio sar
avvalorato e il loro sangue ricoperto di misericordia. -
Gli uomini seguono con ansia le vicende ma chi pensa a vedere in esse i disegni di una Provvidenza
amorosa? Chi parla del Sangue del Redentore, unico mezzo per conquistare i domini spirituali?
Perch non si parla di questo Mistero? Rispetto umano, freddezza, incomprensione?
La Chiesa, il Sacerdozio, le anime pie devono accostarsi a Ges e rimanere ai suoi piedi, canali pre-
ziosi del suo Sangue. Come consolare Ges? Rivestendoci del suo Sangue, comunicando questo
Sangue prezioso alle anime. q. 73 : 8 ottobre

930 - Il Sangue umano e il Sangue di Ges


Il sangue umano produce tutto ci che atteggiamento dell'anima: il pensiero, il sentimento, l'azio-
ne, in complesso la vita intellettuale e morale.
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Il Sangue di Ges produce misticamente tutti gli atteggiamenti spirituali, la vita della mia vita so-
prannaturale. Quali segreti! Quali rivelazioni! Quali operazioni! L'anima vede con gli occhi del cor-
po gli oggetti esterni, ma la visione cosa superficiale.
L'anima vede intimamente gli splendori del Sangue di Ges: questa visione reale. q. 73 : 9 ottobre

931 -Il Sangue la fecondit, il calore, l'alimento


Gerusalemme aveva la rivelazione e, per bocca di Ges, ebbe la conferma divina dei rapporti di
amore tra le anime e Dio. Noi abbiamo la rivelazione, la verit incarnata del Cristo, abbiamo il suo
Corpo e il suo Sangue a conferma della rivelazione, della verit, della redenzione. Abbiamo il San-
gue di Lui a conferma della nostra elevazione, della nostra unione con Ges, della nostra mistica in-
corporazione. La verit il seme divino; il Sangue la fecondit; la verit il raggio luminoso, il
Sangue il calore; la verit la vita dell'anima, il Sangue l'alimento. q. 73 : 13 ottobre

932 - Benedizione al Sacerdote di Dio!


Comprendiamo noi l'eccellenza del Sacerdozio?
I benefici spirituali che attingiamo dalla sua parola pronunziata con le labbra tinte del Sangue Divi-
no? Il Sacerdote mi eleva fino a Dio! Il Sacerdote mi unisce a Dio! Il Sacerdote mi immerge nel
Sangue del mio Dio! Benedizione e santificazione al Sacerdote di Dio. q. 73: 26 ottobre

933 - Benedetto il Sangue di Ges!


Benedetto il Sangue di Ges! il grido di amore dei redenti. il canto di amore delle anime purifi-
cate. l'inno esultante dei beati. Benedetto il Sangue di Ges! la lode perenne che sale dalla
Chiesa di Cristo. Benedetto questo Mistero che avvolge come in un manto pietoso l'umanit, ripa-
randola dai castighi del Signore, convertendo quei castighi in misericordia. q. 73 : 29 ottobre

934 - Il Sangue produce la santificazione


Il Sangue di Ges produce la santificazione delle anime e la maggiore santificazione delle anime
corrisponde a una maggiore espansione del regno di Dio sulla terra.
Opera pi un'anima santa, nascosta e segreta, ma unitissima al Sangue di Ges che mille altre nel
freddo esercizio della parola e dell'azione. Bisogna seguire il movimento, l'operazione del Sangue
Divino in s, nella intimit della propria anima per seguirlo poi nella sua espansione di conquista.
Non vedete? Il Calice trabocca e scende ai piedi del Sacerdote. O Signore, non permettere che egli
lo calpesti. No, il Sangue si dilata sul campo del suo Ministero, lo feconda e lo rende fruttuoso.
Comprendiamo queste voci del Signore. q. 74 : 7 novembre

935 - La Redenzione opera Divina


La Redenzione opera Divina: tra Dio e l'uomo, tra l'uomo e Dio; misteri di grazia e misteri di cor-
rispondenza. Tocca a noi rivelare i doni divini con la santit della vita, la fedelt alle ispirazioni e la
fede in quelle ispirazioni.
- Desidero che i Sacerdoti mi rivelino, desidero che le anime mi comprendano. Vi do il mio Sangue:
sepolto, nascosto, invisibile, ma il frumento, la vita, la santificazione vostra. -
O Signore, Ti offriamo il Sangue di Ges: per la Chiesa perch estenda il tuo regno; per i sovrani
perch siano illuminati dalle loro grandi responsabilit; per i popoli perch obbediscano a Te, Dio
Santo e a chi li governa; per gli infedeli perch accolgano la tua luce e la tua grazia. q. 74 : 12 novembre.

936 - Ges crocifisso nelle anime


crocifisso nelle anime e in quante anime! Crocifisso perch non lo lasciano agire, operare, trionfa-
re; crocifisso perch non sanno ricevere il suo Sangue Divino.
- Vedi? Una sola goccia che cade in un'anima peccatrice, ma desiderosa di risorgere, produce mi-
rabili energie. Se cade tutto il mio Sangue in un'anima indegna, e per di pi ribelle alle operazioni
della grazia, come cadesse in una fornace infuocata consumandosi senza lasciare traccia. Il San-
gue Divino segna allora per quell'anima una condanna di morte. - q. 74 : 18 novembre
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937 - Il primo Altare il trono d'amore


Il primo Altare di Ges fu il seno del Padre, poi il Cuore SS. di Maria, poi il Calvario, poi tutte le
anime. Prepariamogli una sede con gli stessi suoi doni. Se, entrando in noi, vedr il suo Sangue bril-
lare nelle nostre pupille, schiudere le nostre labbra, ispirare le parole, le opere, la vita; se trover le
fragranze, i privilegi, le operazioni di questo Sangue Prezioso, allora Ges stabilir veramente in
noi il suo trono di amore. - Credi tu, piccola figlia, che il mio Sangue la forza che maggiormente
agisce sulla vostra anima, che da esso dipende la vostra santit? - Credo, Signore. q. 74 : 21 novembre

938 - La voce del Sangue Divino


La voce del Sangue indistruttibile; ha un suono perenne, una virt irresistibile, efficacissima, agi-
sce direttamente e indirettamente nelle anime, le previene, le accompagna nella vita, attende la cor-
rispondenza, le corona di benedizioni. La voce del Sangue si manifesta sulla terra per mezzo di lab-
bra incapaci a renderla nelle sue melodie celesti, ma in Cielo sar l'inno pi bello e pi armonioso
che accompagner i trionfi dell'Agnello Divino.
Il cantico riservato ai vergini privilegio di quelli che hanno glorificato in terra il Sangue Divino.
Nessuna parola andr perduta, ma la voce del Sangue Divino, raccolta dalle anime, ascoltata, rispet-
tata, adempiuta sar conservata meglio di ogni altra. q. 74 : 23 novembre

939 - Il mio Sangue scorre dove tu vuoi


- Il mio Sangue, dice Ges, scorre dove tu vuoi; guidalo, s, anche nelle anime indegne: voglio en-
trare in quelle, salvare ci che sarebbe perduto, trionfare della empiet, della superbia, della pre-
potenza, della ingratitudine. Il Sangue pu tutto: pu ridare la vita ai morti. Quante anime mi rapi-
sce satana! Voi potete riconquistarmele con una sola goccia del mio Sangue. - q. 74 - 27 novembre

940 - Il Sangue di Ges dogma altissimo


Il Sangue di Ges dogma altissimo, dono ineffabile, argomento di questioni formidabili, misti-
che, ineffabili. Consacrarsi a sostenere, a svolgere, a illustrare quelle questioni sarebbe la missione
pi gradita a Ges. Tocca ai Sacerdoti, vero, ma tocca pure a tutti quelli che sentono la voce del
Sangue Divino. q. 74: 2 dicembre

941 - L c' una sorgente


- Quando tu vedi un terreno morbido, dice Ges, dove cresce perennemente l'erba verdeggiante, tu
dici che l c' una sorgente. Quando l'anima sente sviluppare in s stessa una fioritura di pensieri e
di affetti, di immagini spirituali, tutte celesti, deve dire: qui c' una sorgente divina. -
Qui c' il Sangue di Ges. Bisogna scavare per mettere in luce il tesoro: scavare perch la vena se-
greta si manifesti, si espanda e comunichi ad altre anime, a mille anime la sua vitalit.
Bisogna portare nel mondo lo spirito del Signore. Non basta il lavoro, il sacrificio, l'attivit, occorre
l'ispirazione, la compenetrazione dei disegni divini. Il Sangue Divino il mistico innesto della gra-
zia, della santit, della virt redentrice, della vita eterna.
La vita del tempo non concessa che per questo: per prepararci alla vita eterna. q. 74 : 10 dicembre

942 - Custodisci il Sangue, ma lascialo trasparire


Conosci, o anima, la tua grandezza, i tuoi tesori, le tue responsabilit. Richiama le promesse, gli in-
viti, ci che passato fra te e il tuo Dio, fra la sua bont e la tua indegnit.
Che cosa desidereresti avere nell'ora della tua morte? Io vorrei avere tra le mani il Calice del mio
Signore: vorrei riempire di Sangue Prezioso il solco della mia vita, rivestire la spoglia, riempire la
fossa, informare la mia anima dell'augusto Mistero. No, non temere n la morte, n per i miei pecca-
ti, n per la mia indegnit. Il Sangue Divino sarebbe la mia vita, la mia giustificazione, la mia nobil-
t. Una voce interna mi ripete: Custodisci il Sangue Adorabile, ma lascialo trasparire come avviene
di una gemma racchiusa in un cristallo: che molte anime vedano gli splendori di questa misericordia.
Unitevi nella fede, operate nella carit. Ci che stato rivelato fra le tenebre apparir in piena luce
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perch il Mistero del Signore la salute del genere umano. L'anima starebbe sempre in ascolto della
voce misteriosa del suo Dio: venga dal Tabernacolo, dall'Altare, dal Presepio, dalla Croce, dalla
Scrittura, dal Sacerdote, dall'Angelo Custode. q. 74 : 31 dicembre

943 - Allagher la terra col mio Sangue


Sul Cielo della Chiesa, nel Corpo Mistico di Cristo, nel segreto delle anime va delineandosi e mani-
festandosi la bellezza, la grandezza, la potenza del Mistero del Sangue di Ges. Ed Ges stesso, se
non m'inganno, che parla per bocca di un'anima meschina e vilissima. Egli dice:
- Io allagher la terra col mio Sangue. Chi si lascer immergere in esso vivr. Chi vorr resistere
perir. Tutto sar sepolto nel mio Sangue, ma tutto verr fecondato. Sorger da esso e per esso una
fioritura nuova, una nuova messe abbondante che sazier le anime e rivestir di splendori la Chie-
sa. - q. 75 : 16 dicembre

944 - questo il vero Natale


Ges viene a riconquistare le anime.
Viene a ritemprare l'anima mia nella virt del suo Sangue Divino. questo il vero Natale. questo
il Natale della Redenzione per ciascuna anima. Giungere a vedere, a toccare, a bere, a conservare, a
gustare, a glorificare il Sangue Divino. questa l'unica via che ci conduce al Cielo; la via nella qua-
le sono tutti i beni preannunziati dai Profeti, desiderati dalle anime che vogliono vivere la vita so-
prannaturale. q. 75 : 18 dicembre

945 - Non posso pi dubitare del trionfo del Sangue


Non posso pi dubitare del trionfo del tuo Sangue Divino. Se Tu sei in me, o Signore, vivente in
quel Sangue e per quel Sangue, Tu compirai le tue divine operazioni, santificherai la piccola anima
che ti ospita e la renderai fedele strumento dei tuoi disegni divini. Non debbo pi angustiarmi della
mia insufficienza. q. 75 : 19 dicembre

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946 - Ecco il mio proposito
Perdere tutto, ma non perdere la pi piccola goccia del Sangue di Ges. Ecco il mio proposito. Le
opere della fede sono frutto del Sangue di Ges. Il Sangue di Ges aumenta la fede; la fede dilata e
aumenta la conoscenza del Mistero e la conoscenza del Mistero amplia gli effetti meravigliosi. Se
gli elementi divini non impreziosiscono la nostra vita, che mai tutto il complesso della nostra atti-
vit? E quale elemento divino pi intimo, efficace, travolgente del Sangue di Ges? E come si pu
contenere questo fiume che ha la sua Sorgente nella carit di Dio, immensa, infinita, inesauribile?
Quali segreti in queste meraviglie della grazia! Quale potenza entra nelle anime!
Quale responsabilit se l'anima non si accorge, se non vede, se non vuol vedere, se non vuol corri-
spondere ai tesori della Redenzione Divina! q. 76 : 4 gennaio

947 - Il Nome e il Dono: SS. Nome di Ges.


Nome augusto! Mistero ineffabile! Il Nome di Ges che si pronuncia per la prima volta mentre flui-
scono dalle membra santissime le prime gocce di Sangue: il Sangue che incorona il Nome.
Il Nome che si cementa nel Sangue Divino: il Sangue Prezioso che valorizza, in certo modo, il No-
me. Il Nome che compendia la virt del Sangue: il Sangue che comunica la virt del Nome.
Ges, il Salvatore; il Sangue, la salvezza. Ges, il Redentore; il Sangue, la redenzione.
Ges, il Riparatore; il Sangue, la riparazione. Ges, il Santo; il Sangue, la santificazione.
Ges, Nome Santissimo; il Sangue, dono divino. Il Nome e il dono offerti da Ges alle anime re-
dente. In Nomine Jesu, la riconciliazione; in Sanguine Jesu, L'Adozione divina.
Che porter all'Altare del Signore se non il suo Sangue Divino? Che dir a Lui se non quello che mi
suggerisce il suo Sangue? Che posso desiderare se non quello che onora il suo Mistero?
Dominus, Dominus noster, quam admirabile est nomen tuum in universa terra!
Nome del mio Dio! Nome del mio Ges! Nome adorabile che doni la luce ai ciechi, la forza ai de-
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boli, la vita ai morti, ti adoro, t'invoco, ti benedico.


Nome del mio Dio! Nome del mio Ges! Nome di grazia! Nome di gloria! Nome di conciliazione!
Soltanto il Signore degno di pronunziarti. Noi viviamo per Te. Noi speriamo in Te.
Noi ti invochiamo per la virt del Sangue Divino, noi ti lodiamo con la sua voce, ti glorifichiamo
con la potenza della sua redenzione. q. 76: 5 gennaio

948 - Il loro naufragio sarebbe la loro salvezza


Il Sacrificio, il Sacramento, il Mistero del Sangue Prezioso assorbono nelle loro incomparabili am-
piezze la piccola anima che si vede immersa come in un oceano infinito.
- Credi, dice Ges, che in questo oceano io possa immergere tutte le anime? E che, al solo tocco di
quest'onda salutare, possano avere la vita soprannaturale, la vita divina? -
Credo, mio Signore, e chiedo che, nell'oceano misterioso del tuo Sangue possano naufragare le
anime di tutti i peccatori, degli infedeli, degli eretici, di tutti quelli che vivono lontani da Te. Certa-
mente il loro naufragio sarebbe la loro salvezza. Bisogna far conoscere questo Mistero.
- Non vedete che l'iniquit vi assorbe? Non vedete che si spalancano gli abissi della distruzione?
Non sentite il fragore delle armi, l'odor del peccato, lo schianto della morte? Nel mio Sangue la
vostra vita. - Se l'occhio vedesse e l'orecchio dell'anima udisse queste cose che dice il Signore!
Mi sento immergere sempre pi nel grande oceano che mi comunica una vita inesprimibile, mentre
ogni cosa terrena mi appare come un elemento pesante che scende al fondo ingoiato dall'abisso.
Beata l'anima che si sprofonda nell'abisso del Sangue Divino! q. 76 : 8 gennaio

949 - In quel Sangue credo, spero, amo


Il Sangue di Ges la mia pi bella preparazione alla S. Comunione. Nel Sangue di Ges la mia fe-
de, la mia speranza, la mia carit. La mia fede in quel Sangue, per quel Sangue.
Credo che il Sangue del Figlio di Dio perch lo ha detto Lui stesso. Credo per quel Sangue perch
la forza, l'ispirazione, la vita della mia fede mi viene dalla sua vista. Il Sangue di Ges la mia spe-
ranza: spero per quel Sangue la remissione delle mie colpe, il perdono, la grazia, la giustificazione,
la santit. In quel Sangue amo il mio Ges: la sua Incarnazione, la sua Passione, la sua Immolazione
eucaristica, la sua Redenzione copiosa. Nella S. Comunione Ges mi fa contemplare il suo dono.
un grande tesoro e non bisogna sprecarlo, bisogna custodirlo, trafficarlo, ricavarne i frutti preziosi.
un dono che arricchisce oltremodo l'anima, l'Istituto cui appartengo, la Comunit che mi accoglie,
la citt in cui vivo. Certe ricchezze individuali costituiscono la prosperit di tutta una nazione: cos
il Sangue di Ges. Ges non ha bisogno di noi per essere glorificato nei suoi Misteri, ma sembra
pressato dal desiderio di comunicarci la sua ricchezza che la sua gloria. E la comunicazione del
Sangue partecipazione di grazie, di santit, di vita eterna. Le imperfezioni e le comunicazioni pi
delicate mi sfuggono; non importa; io le seguo, instancabile, insaziabile; non per godere, ma per
credere, per sperare, per amare nel Sangue del mio Ges, le cui manifestazioni luminose non sono
che scintille dell'immenso fuoco del suo amore. Che sar il suo Amore? Laus Deo! q. 76: Il gennaio

950 - Quando si scopre una miniera d'oro


Parla, o Signore. Anche se ti ascolta un'anima sola, Tu puoi, per quell'anima, parlare a tutto il mon-
do, comunicare a tutte le anime i tuoi disegni di amore.
Glorifica il tuo Mistero, o mio Dio, e insegnaci a glorificarlo. Che mi risponde Ges?
- Quando si scopre una miniera d'oro, l'uomo non si accontenta di apprezzarla, ma si accinge a
raccogliere quel tesoro. Non basta. Che varrebbe l'oro lasciato nella sua massa informe?
Bisogna saperlo lavorare, saperlo trafficare, applicare agli usi, ai bisogni, alle utilit dell'uomo.
Non basta l'aver scoperto la miniera d'oro del Sangue Prezioso; non basta contemplare, apprezzare,
occorre approfittare di quel tesoro arricchirsene, aumentarlo, goderlo, ampliarlo. - q. 76 : 14 gennaio

951 - Il Sangue e i grandi Misteri


Ges ci d il suo Sangue per vederlo scorrere nelle nostre vene e per riassorbirlo misticamente nelle
arterie della Redenzione. Il Sangue di Ges la mia resurrezione e la mia ascensione.
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Il Sangue di Ges mi fa comprendere l'intima connessione tra i grandi Misteri.


Quando adoro il mio Dio Creatore, adoro il mio Dio Redentore; quando invoco il Salvatore, invoco
il Figlio di Dio; quando intendo glorificare la Potenza Divina, attingo alla sua Sapienza; quando
contemplo la Sapienza, gusto l'Amore. Il Sangue di Ges la mia resurrezione perch il germe
della mia nuova vita; la mia ascensione perch per la sua virt io salir al Cielo ed entrer nel re-
gno della vita eterna. Io comprendo cose magnifiche, ma le esprimo con frasi inesatte; n posso
renderle pi chiare e precise. q. 76 : 16 gennaio

952 - Che il suo Sangue conquisti le anime


Perch il Signore non manda il fuoco della distruzione sulle nostre empiet?
Come fa il Signore a sopportare le ingratitudini, i disprezzi, le bestemmie, le infedelt di tante ani-
me per le quali Ges ha sparso tutto il suo Sangue? in vista di quel Sangue che si salveranno tutte
le anime prescelte. Preghiamo che tutte le anime siano prescelte da queste misericordie, che Ges
trionfi e il suo Sangue si estenda, conquisti le anime, operi prodigi.
La Chiesa ricorda oggi le parole dell'Apostolo Pietro inneggianti all'aspersione del Sangue di Cristo.
O Signore, non solo tu ci aspergi, ma ci ricopri del tuo Sangue, ci ricolmi, ci immergi, ci sommergi
nel tuo Sangue benedetto. Io lo vedo scendere dal Cielo e salire da profondit misteriose; mi giunge
dall'Altare, dal Confessionale, dal Pergamo; dalla Comunione e dalla meditazione; dal sacrificio e
dal lavoro; dalla rinuncia e dal silenzio, dalla prece e dalla mortificazione. O Signore, io intendo ri-
vestire del tuo Sangue Prezioso tutte le anime che si preparano al passaggio nell'eternit.
La mortalit di un solo giorno! Anime sante, anime peccatrici, anime infedeli! Il tuo Sangue pu e
deve salvarle tutte. Io lo porto sui passi dei combattenti: preceda le vittime del dovere, calmi e di-
strugga l'odio che le spinge, conforti il trapasso dei morenti, cancelli ogni colpa e doni a tutte ogni
ricchezza spirituale. Ges insaziabile, ma pure insaziabile l'anima alla quale comunica il suo
Sangue. L'anima non sa contenere l'onda che la invade. Se il Signore entra in noi con segni sensibili
bisogna che Egli sostenga l'anima con grazie speciali perch possa reggere.
Come sei grande, o mio Signore! Come sei vicino a chi Ti cerca e Ti desidera! q. 76 : 18 gennaio

953 - Nell'oceano mistico del Sangue


- Nell'oceano mistico del Sangue Adorabile c' il pensiero divino e il pensiero umano; la Redenzio-
ne ne' suoi splendori e nelle sue conquiste; la Sapienza del Verbo Incarnato e la corrispondenza
delle creature; il trionfo della misericordia divina e della cooperazione umana.
Prstrati e adora: io sono il tuo Dio. Prstrati e adora il mio Sangue. Prstrati e chiedi questo
Sangue per i tuoi fratelli morenti. Volate, miei figli, miei amici, miei Sacerdoti; anime verginali, vo-
late a recare la salute e la vita ai vostri fratelli che sostano nelle ombre di morte.
Le armi dei nemici spirituali sono pi formidabili di quelle dei combattenti.
Salvate le anime col mio Sangue Divino. - q. 76: 25 gennaio

954 - il Sangue che ci unisce


Nel Sangue di Ges ci sentiamo uniti, ci troviamo uniti, ci amiamo, ci aiutiamo; l'uno vive per l'al-
tro, l'uno benefica l'altro e, a vicenda, si partecipa dello zelo, della piet, della devozione, della san-
tit dei membri del Corpo Mistico della Chiesa. il Sangue di Ges che ci unisce.
Oh! dolcissimo legame! Il Pastore unito al gregge, il Sacerdote al fedele, il Santo al peccatore.
O misteriosa unione ai peccatori nel Sangue di Ges! Chi pu contraddirlo?
Chi pu non comprenderla, non volerla, non apprezzarla? La mia parola di fede e di amore cristiano
non pu giungere al bestemmiatore, all'empio, all'eretico, all'infedele, ma pu giungervi unita al
Sangue Divino. Quale apostolato! Quale missione! Quando mi sento come sola in questo grande
mistero perch non vedo e non sento nulla dei mirabili benefici del mio Dio.
Non sono sola: sopra di me il Cielo festante dei Santi assisi al vero Convito Regale; accanto a me
la Chiesa nella magnificenza dei suoi Sacerdoti; sullo sfondo, quasi cornice, le anime che non co-
noscono nulla di queste cose arcane, ma che per il Sangue Divino possono entrare nelle file gloriose.
Tutto questo mondo spirituale, che il mondo delle anime, dominato dal Sangue Divino, che cir-
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cola nelle vene e nelle arterie del Corpo Mistico irradiando all'intorno sprazzi di luce divina. Ogni
uomo irradia attorno a s la vita: vita di pensiero, di bellezza, di bont, di carit, ma pi il Sangue di
Ges. Vedo i Sacerdoti come immersi nel Sole Divino che riflettono su di noi i raggi di quella luce
sovrumana. O Sacerdoti del mio Dio, quanto siete grandi, potenti, sublimi! L'ha detto Ges: - Voi
siete la luce e il sale della terra. Voi siete anche il Sangue del mondo perch in voi e per voi si com-
pie e si trasmette la vita della Redenzione. -
Versate le vostre coppe riboccanti del Sangue di Ges su queste nostre povere anime sapienti; rido-
nateci la vita nel Sangue, la speranza, la pace, l'amore del Sangue Divino. q. 76: 26 gennaio

955- Quando... invoco il Sangue Divino


Tutto possiamo ottenere dal Sangue di Ges. Quando il peso delle mie iniquit tenta opprimere l'a-
nima, invoco il Sangue Divino e l'oppressione si attenua, l'iniquit cancellata. Quando desidero of-
frire al Signore una riparazione giusta, larga, abbondante, sicura, invoco il Sangue Prezioso ed esso
compie per me questo ineffabile atto di culto. Quando sento il bisogno e il dovere di innalzare al Si-
gnore le preci pi fervide per la redenzione e la salute dei fratelli, il Sangue di Ges che in me,
opera e ottiene tutto questo. Nel Sangue di Ges trovo il compendio di tutti i trattati della scienza
divina, trovo il valore di tutte le opere di virt e di santit, trovo ogni ricchezza morale e spirituale.
Il Sangue di Ges la voce, la parola, l'opera, il dono massimo del Verbo fatto Carne. S, perch il
Sangue entra in tutto il mio essere: nel corpo e nell'anima, nel pensiero e nel cuore, operando in me
le meraviglie della Redenzione. O Signore, compi in tutti queste opere di misericordia. q. 76: 28 gennaio

956 - La sorgente del Sangue il Cuore di Dio


La Presentazione di Ges al Tempio il preludio dell'offerta del Sangue.
L'immolazione si poi compiuta sul Calvario, ma per noi si completa sull'Altare. Il Sangue Divino
la significazione del grande Sacrificio; la corrente mistica della Passione che comunica alle ani-
me la grazia divina. La grazia non il Sangue, il Sangue non la grazia, come la luce non il calo-
re, n il calore la luce, ma l'uno effetto dell'altra e tutti e due hanno la stessa sorgente.
La sorgente del Sangue Divino il Cuore del mio Dio. q. 76: 2 febbraio

957 - Il culto al Sangue nella Chiesa


- La Chiesa santa perch fondata sulla santit della Redenzione, ma la sua santit pu ampliarsi,
intensificarsi per il Sangue Divino. Il Santo Sacrificio la feconda, la impreziosisce, ma bisogna che
le anime sappiano applicare a se stesse i meriti e la virt di quel Sangue. Il culto a questo Mistero
non costituisce una nuova orientazione della Chiesa, ma l'orientazione delle anime verso il loro
unico bene. Considera la Chiesa come un rosaio splendido. Le rose sbocciano lungo il gambo, e
sviluppandosi la pianta, la fioritura continua perenne. Il culto al Sangue Divino la rosa smaglian-
te che sta per sbocciare e dominer sulle altre. Bisogna cooperare al suo sviluppo.
Ci dipende dalla vostra devozione e dal vostro amore. Il rigoglio di questo magnifico fiore che sta
per schiudersi dipende dalle radici che assorbono la linfa vitale. Portate umore alle radici, seppel-
lite vicino ad esse preci e sacrifici, date sacrifici e preghiere al ministero sacerdotale incaricato di
sviluppare nella Chiesa il culto al Sangue Divino. - q. 76 : 14 febbraio

958 - Il sole opera infaticabilmente


Il sole opera infaticabilmente sull'universo. Pi ancora il Sangue di Ges, che ha il potere, non solo
di dare incremento, sviluppo e compimento a operazioni soprannaturali, ma ha la virt di dare la vi-
ta alle anime, la vita della grazia nella virt del Sangue Divino; l'aumento della grazia nell'aumento
della fede nella potenza di quel Sangue; il coronamento della gloria per il valore, i meriti, la virt di
quel Sangue. Che aspettiamo di pi? Che possiamo desiderare di pi nella vita presente come mez-
zo di preparazione alla vita avvenire? O grande dono di Ges!
Abbiamo forse bisogno di nuovi prodigi per glorificare il Sangue Divino se tutto un prodigio il
Sacrificio e il Sacramento? Se nelle parole della Consacrazione il compimento del grande Mistero:
la manifestazione del Verbo fatto Carne, del Corpo e del Sangue del Figlio di Dio, misteriosamen-
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te manifestato nella parola? Mio Signore! Per virt del tuo Sangue benedetto chiedo che tutto ci
che giunge all'anima mia dall'esterno o da me stessa: impressioni, pensieri, riflessi umani, tutto sia
trasformato in purezza, in perfezione, in amore. q. 76 : 20 febbraio

959 - Se sapessi commentare tutta la Scrittura


- Se tu sapessi commentare tutta la Scrittura, comprendere la dottrina dei Santi Padri, tutto questo
non mi darebbe la gloria che mi procura il Mistero del Sangue Divino.
questa la sorgente viva da cui sgorgano tutte le altre ricchezze spirituali. L'uomo non pu vivere
senz'acqua, cos non pu vivere, n elevarsi, n amare, n comprendere, n santificarsi senza il mio
Sangue. il Mistero che pi vi appartiene: sali, se puoi, alle sue origini.
Prova a cercarle oltre la creazione, oltre il tempo, oltre ogni espansione divina: troverai in seno a
Dio la giustizia e la misericordia. Il Sangue le abbraccia tutte e due: giustizia e misericordia, ca-
stigo e perdono, condanna e liberazione, tenebra e luce, fuoco di distruzione e fuoco di trasforma-
zione. Prega cos: O Padre nostro, che sei nei Cieli, svelaci il Mistero del Sangue di Ges, donaci
la virt di quel Mistero, i suoi meriti, la sua grazia, perch possiamo glorificarlo nella nostra santi-
ficazione. - q. 76 : 27 febbraio

960 - La devozione al Sangue apparir nella sua bellezza


La devozione al Sangue Prezioso apparir nella sua nuova bellezza quando tutta la Chiesa si racco-
glier a celebrarla, ma per s ampiamente e visibilmente segnata nel cammino della umanit.
Non appare al nostro sguardo perch viviamo superficialmente: i tempi la renderanno visibile.
Volesse il Cielo che fosse presto! Anima mia, convergi a questo Mistero la fede, la speranza, la cari-
t. Il Sangue di Ges la render feconda. q. 76: 4 marzo

961 - Orientare l'umanit a questa luce


Contemplando l'oriente quando il sole tramontato non vediamo il sole, ma vediamo gli splendori
con i quali esso infuoca il cielo e quegli splendori giungono sulla terra, battono sulla nostra pupilla
suscitando nuove bellezze. Se l'anima nostra si disponesse a ricevere la luce che scende dalla Croce
e dal Tabernacolo! Se sapesse ricevere il Sangue Divino! Se almeno desiderassimo di riceverlo!
Esso ci dona una nobilt divina; porta in noi, non il riflesso della luce, ma l'essenza della luce; porta
in noi le virt, i meriti, la grazia del Figlio di Dio perch porta in noi le sue stimmate.
I Santi comprendevano queste meraviglie spirituali: le vivevano, si consumavano nel contemplarle,
glorificandole. Orientare l'umanit a questa luce la missione nuova, segreta, ineffabile, di apostoli
privilegiati. Bisogna pregare perch il Signore li susciti a gloria della Redenzione Divina, a salvezza
di questo povero mondo che dovrebbe diventare il giardino delle divine compiacenze.
Chi pu dire quali perfezioni raggiungerebbero le anime se comprendessero l'eccellenza della ru-
giada che le feconda, la potenza del Sangue che le alimenta?
Il Sangue Divino scrive nelle anime un vangelo misterioso, i cui elementi sono di una bellezza in-
superabile. il trionfo di Ges raggiunto con i mezzi pi semplici, nella forma pi intima.
L'eternit riveler questi splendori. Intanto lasciamo che il Sangue Divino operi in noi liberamente.
Adoriamo nel silenzio il Mistero della infinita Bont e Misericordia. q. 76: 16 marzo

962 - Se tutte le anime conoscessero questo dono!


Quali catene legano l'anima alla Passione di Ges? Quale forza tiene il mio povero essere avvinto al
Sangue di Ges? O meglio, quale misericordia spinge il Sangue di Ges ad assorbire l'anima mia?
Come il sangue fisico, compiendo la sua regolare e perfetta circolazione, favorisce l'energia, la vita-
lit, la salute, cos lasciando che il Sangue Divino circoli nell'anima e compia le sue operazioni di
amore, ne consegue un'attivit, un atteggiamento, una operosit indefinibili.
Nella sua circolazione il sangue si purifica. L'effusione del Sangue di Ges nelle nostre anime e la
sua circolazione mistica hanno per scopo di sottrarre gli elementi deleteri, di assorbire e di consu-
mare quanto c' in noi di guasto, di imperfetto, di impuro, di umano.
Il Sangue di Ges svela le possibilit dell'anima: al suo contatto scaturiscono pensieri, sentimenti,
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affetti ineffabili; l'anima vede, sente, gusta, aspira, comprende, abbraccia cose divine.
Il Sangue Divino non si esaurisce: pi si dona e pi sgorga dalle ferite adorabili di Ges; pi amplia
il suo dominio e pi intensifica la sua azione. Se tutte le anime conoscessero questo dono!
La Vergine santa ha partecipato alla Passione divina con una adesione perfetta; potessimo ottenere
da lei l'intuizione del Mistero del Sangue adorabile! q. 76 : 21 marzo

963 - La storia scritta col Sangue


La rivelazione scritta col Sangue di Ges. Il Vangelo scritto col Sangue di Ges.
La storia della Chiesa scritta col Sangue di Ges. La storia di ciascuna anima scritta col Sangue
di Ges. La storia della Redenzione scritta tutta col Sangue Prezioso. Ma dove scritta questa sto-
ria, cos semplice e cos complessa, che si racchiude in una goccia di Sangue Divino e si estende
all'infinito: che sconosciuta, trascurata e incompresa, e nonostante l'unico documento che sfider
i secoli e comporr una gloria immortale?
scritta nel Cuore di Dio, dalla Sapienza del Verbo, dall'Amore dello Spirito Santo. q. 76 27 marzo

964 - Gli atti di culto che Ges compie


Mi sono destata dal sonno ripetendo: Mi lascerei strappare la vita, non la vocazione.
Non so il perch di questa frase (e nemmeno ne cercherei il motivo); sentii l'impulso di aggiungerne
subito un'altra: mi lascerei strappare gli occhi piuttosto di smarrire la luce del Sangue Adorabile,
piuttosto di adombrarla. Quella luce la mia vita pi intima, senza la quale non saprei vivere.
Ma quella luce deve essere comunicata a tutto il mondo perch senza il Sangue Divino nessuno pu
conoscere, comprendere e santificare i propri doveri; tanto meno senza il Sangue di Ges si possono
compiere atti meritori di culto. Ges mi fa contemplare nella celebrazione del Santo Sacrificio gli
atti di culto che Egli compie nel Mistero della sua Mistica immolazione.
Ges adora per noi e la sua adorazione degna del Padre perch sigillata dal Sangue Divino.
Ges ringrazia per noi e il suo ringraziamento accetto al Padre perch ripetuto con la voce del
Sangue Prezioso. Ges espia per noi e la sua espiazione completa perch pagata a prezzo di San-
gue. Ges impetra per noi presso il Padre e la sua impetrazione efficace perch ricambiata con
l'offerta del Sangue Divino. Il Mistero del Sangue il Mistero del Cuore di Ges, del Cuore di Dio,
del nostro cuore. Il Sangue discende su questa misera terra e vi apporta la verit che non inganna, la
grazia che non s'attenua, la ricchezza che non si esaurisce, la pace che non scema, la gioia che non
inganna, la santit che non s'adombra. O Signore, potremmo illuderci in questa via misteriosa?
Essa illuminata e segnata dal tuo Sangue Adorabile. Laus Deo! Laus Deo! q. 76: 31 marzo

965 - Venerd Santo: giorno di Mistero


Venerd Santo. Giorno di Mistero, di grazia, di benedizione!
Giorno di misericordia, di nascondimento, di seppellimento. Giorno del Signore, giorno delle anime,
giorno del Cielo. Moviamo alla conquista del regno beato ottenuto dal Sangue di Ges.
Aneliamo al regno della giustizia: giustificati comprenderemo la Passione e la Passione ci preparer
alla Resurrezione. Seguiamo Ges nei suoi dolori, pensiamo ai suoi disprezzi, sentiamo le sue umi-
liazioni [...] e ricordiamo che il Sangue fu sparso per noi e ancora ci viene comunicato dall'Altare
perch scenda in noi, misticamente, efficacemente la vita divina.
Oggi si schiudono le fonti inesauribili delle Piaghe adorabili di Ges per nutrire l'anima del suo
Sangue. Datemi quel Sangue con i suoi frutti, con le sue virt, con i suoi meriti, con i suoi trionfi; di
amore. Il Sitio di Ges mi ricorda che Egli vuole continuare a soffrire, a impetrare, ad espiare; noi
dobbiamo appagarlo. Ges mi ha ripetuto: - Perch cerchi la tua soddisfazione nella contemplazio-
ne del Mistero? Rinunzia a tutto ed avrai, per la tua rinunzia, le acque abbondanti della misericor-
dia, del perdono, della grazia. Rivestiti della mia veste sanguinante, ma non fermarti ai pi della
Croce, percorri le vie del mondo e grida: Venite ad aquas! -
Su, piccola anima, cerca e trova un mezzo per estinguere la sete di Ges.
Egli suscita in te questo grido di misericordia, questo anelito divino. Egli chiede al mondo la com-
prensione e la corrispondenza, ma il mondo, n comprende, n corrisponde. q. 77: 10 aprile
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966 - Che possiamo ricercare di pi prezioso?


Lasciamo entrare nell'anima le luci della Passione Adorabile, ma pi, le onde del Sangue Divino che
ci vengono dall'Orto dell'Agonia, dal Pretorio, dal Calvario. Vorrei gridare a tutto il mondo: perch
non intendiamo le divine misericordie racchiuse nel Sacrificio che si compie sotto i nostri sguardi?
Perch non ascoltiamo Ges, non gli stendiamo la mano per accogliere i suoi doni, il Sangue che
sgorga da quelle mani come la luce sfolgor dal suo Fiat onnipotente? Che bisogno abbiamo di ric-
chezze materiali se abbiamo a disposizione le ineffabili ricchezze divine del Sangue di Ges?
Che possiamo ricercare nel mondo di pi prezioso, di pi santo, di pi efficace del Sangue di Ges?
Che possiamo desiderare per noi e donare alle anime dono pi eccelso, pegno pi sublime, segno
pi prezioso del Sangue del Redentore? Egli ha scritto col Sangue la Nuova Alleanza, ha segnato
col Sangue la nuova via, ha confermato col Sangue la nostra Redenzione. q. 77: 11 aprile

967 - Mettiamoci nelle mani di Ges


Ascoltiamo la voce di Ges, giungeremo a comprendere quella del Padre.
Ges non spaventa, non intimorisce, non umilia. Siamo il pegno del suo Sangue, siamo il frutto del
suo Sangue, siamo il trionfo del suo Sangue, sopra tutto noi peccatori, meschini, poverissimi.
Riconosciamo il nostro beneficio, approfittiamo del nostro tesoro, risorgiamo dal nostro nulla nella
pienezza del dono divino. Mettiamoci nelle mani di Ges.
Egli non ha bisogno di trovare in noi delle doti straordinarie per compiere i suoi disegni mirabili;
basta che trovi il suo Sangue e il nostro amore. q. 77: 18 aprile

968 - Ricreami, illuminami, accendimi


Ricreami nel tuo Sangue, o Cristo Amore. Illuminami col tuo Sangue, o Cristo Verit. Accendimi
col tuo Sangue, o Cristo, fiamma divina. Elevami col tuo Sangue, o Cristo, sapienza eterna.
Arricchiscimi col tuo Sangue, o Cristo, sorgente di tutti i beni. Trasformami col tuo Sangue, o Cri-
sto, potenza infinita. Uniscimi al tuo Sangue, o Cristo, Redentore del mondo. Santificami col tuo
Sangue, o Cristo, santit per essenza.
- Qualunque grazia chiederai in nome del mio Sangue ti sar concessa. -
O Signore, io chiedo una grazia sola che assomma infiniti beni: chiedo il tuo Sangue per Te, per me,
per tutte le anime. Lo chiedo per Te, mio Signore, perch ritorni al tuo Cuore ricco di tutte le corri-
spondenze che Tu hai desiderato raccogliere dalla tua Redenzione; lo chiedo per me, perch mi sia
luce, guida, forza, grazia nella comprensione di questo Mistero, perch io possa glorificarlo nel mo-
do pi ampio e pi degno; lo chiedo per tutte le anime perch tutte possano conoscerlo, gustarlo,
apprezzarlo. q. 77: 30 aprile

969 - Il lamento di Ges


Il lamento di Ges: - Voi chiedete la pioggia per i vostri campi: non chiedete il mio Sangue per le
vostre anime. Voi chiedete il sole per le messi: non chiedete il mio Sangue per le vostre anime.
Voi chiedete l'oro per avere il pane: non chiedete il mio Sangue per alimentare il vostro spirito.
Voi chiedete la gloria per la vita del tempo: non chiedete il mio Sangue che la grazia per la vita
eterna. Voi chiedete la felicit alle cose che passano: non chiedete il mio Sangue che vi assicura la
gloria del Cielo. Voi chiedete le ricchezze transitorie: non chiedete il tesoro del mio Sangue, che vi
eleva nella conquista dei beni soprannaturali, che costituiranno il vostro patrimonio celeste.
Voi tendete le braccia alla gloria fugace: non chiedete il Sangue Divino che vi guida al possesso
della gloria indeclinabile. Voi tentate di afferrare la luce del sole e chiudete gli occhi alla luce della
verit che sfolgora dal Sangue Divino. - q. 77: 2 maggio

970 - Che c' al mondo di pi vitale?


Il Sangue di Ges si trasforma in Amore: l'Amore Divino si trasforma in Sangue Adorabile.
E l'anima si riempie di Sangue, s'immerge nell'Amore: e l'amore genera il Sangue e il Sangue Divi-
no genera Amore Divino. Che c' al mondo di pi vitale del Sangue di Ges?
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Che cosa vi di pi antico, di pi eccelso, di pi prezioso, di pi fruttuoso del Sangue Divino?


Prima della luce, dell'aria, dell'acqua, del fuoco, il Signore ci diede il Sangue del suo Figlio.
Prima dei fiori, dei frutti, delle messi, il Signore ci diede il Sangue del suo Figlio.
Prima di ogni elemento creato, prima degli esseri animati, prima ancora che gli Angeli adorassero il
trono dell'Altissimo, e prima che gli uomini abitassero la terra, il Sangue era dinanzi a Dio la sor-
gente della vita trascendente, lo splendore degli Angeli e la santit degli uomini.
Il Sangue Divino ha preparato il trionfo degli spiriti beati e la salvezza delle anime redente.
Il Sangue del mio Ges ha il carattere della eternit.
Giunse sulla terra nella pienezza dei tempi: giunge a noi nella pienezza dei suoi doni, e si dona a noi
nella magnificenza della sua grazia e della sua misericordia. O Sangue del mio Ges, aiutami a ri-
cevere Ges, a comprendere Ges, ad amare, a glorificare il mio Ges. q. 77: 16 maggio

971 - Cantate ogni giorno la salvezza che vi d


Cantate ogni giorno la salvezza che vi d. La nostra salvezza il Sangue di Ges che forza, vita,
illuminazione, ardore, amore, santit. Corriamo alle fontane della salvezza, ma poi che vi abbiamo
attinto celebriamo la magnificenza del Signore. Ognuno che riceve, gusta e conserva il Sangue del
Signore, ottiene una trasformazione mirabile, vede riprodurre in s le mirabili operazioni della Re-
denzione annunciata da Ges nel S. Vangelo. Il Sangue Divino un generatore possente, irresistibi-
le di energie sovrumane, di stati soprannaturali, di elevazioni inesprimibili. q. 77: 18 maggio

972 - Gli argomenti di gloria del Mistero


Gli argomenti di gloria di questo Mistero sono inesauribili e Ges me li addita perch siano degna-
mente celebrati.
1) Egli ha veramente assunto sangue umano.
2) Quel Sangue veramente Sangue divino.
3) Egli lo ha versato tutto per amore degli uomini; dalle prime gocce della Circoncisione all'ultimo
fiotto sgorgato dalla ferita fatta al suo Cuore Divino sulla Croce.
4) Il Sangue l'elemento essenziale della vita umana: il Sangue di Ges l'elemento essenziale del-
la vita soprannaturale.
5) Quanto pi puro il Sangue, tanto pi la salute resistente e florida: il Sangue di Ges la linfa
purissima che d all'anima splendori e ardori di Cielo.
6) tempo che gli uomini conoscano le vere grandezze e ricchezze dell'anima; in Cielo non si potr
n ricevere il Sangue di Ges, n aumentare la sua gloria.
7) Il Sangue di Ges ci trasforma, ci rende capaci di conoscenze soprannaturali, degni dell'unione
con Dio! l'elemento misterioso che ci costituisce figli adottivi, figli della grazia, figli della vita
divina. O Signore, io bevo al tuo Calice adorabile, ma invoco che tutta l'umanit comprenda queste
misericordie ineffabili. Adoriamo il Sangue di Ges. Parliamo del Sangue di Ges. Glorifichiamo il
Sangue di Ges. q. 77: 19 maggio

973 - In remissione dei peccati


In remissionem peccatorum! Il Sangue di Ges, lo ha detto Ges, ci dato a remissione dei peccati.
Il motivo, la causa di tutte le nostre sventure il peccato. Il peccato commesso ad occhi aperti,
commesso per poca vigilanza, per debolezza, per tiepidezza, per indifferenza, non curando il santo
amore di Dio. Il peccato spegne l'amore. Il peccato schianta la vita.
Il peccato mette in braccio alla morte. Il Sangue di Ges riaccende l'amore, rigenera la vita, ci rido-
na la grazia, ci riordina nel bene, ci guida, ci accompagna alla meta. Invochiamo il Sangue di Ges
per noi, per le anime, per il mondo. q. 77: 20 maggio

974 - Il Calice del mio Sangue tutto per voi


Soavissime voci celesti celebrano le glorie del Sangue di Ges. Hic est Calix Sanguinis mei!
la voce del Padre che contempla l'immolazione di Ges, olocausto perenne offerto in riparazione,
in redenzione dei fratelli. la voce di Ges che dall'alto dell'Altare offre al Padre se stesso e invita
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a s le anime redente. Misteri di infinita magnificenza!


Il Sangue dell'Uomo-Dio che sale a Dio, il Sangue di Dio che scende sulle anime.
come il sole che, mentre illumina gli alti spazi invisibili, irraggia sulla terra altrettanta luce infon-
dendo il calore e la vita. Tutte le voci armoniose dei Beati, degli Angeli, dei Santi, le voci delle
anime elette non sono che suoni insignificanti in confronto della voce di Ges che parla e si dona,
parla e crea, parla ed eleva le anime.
- Il Calice del mio Sangue, il Sangue del mio Calice tutto per voi - dice Ges.
Contempliamo questo Mistero negli infiniti aspetti della sua misericordia. Il Calice del Sangue Di-
vino accanto a noi sempre; intingiamo la penna, attingiamo da esso la parola.
O Sangue del mio Ges, riversa le tue onde sul mondo, entra nell'anima nostra, specialmente in
quelle anime che devono glorificarti. La pi bella gloria del Sangue di Ges quella di poter entrare
nei cuori superbi, malvagi, increduli, empi per convertirli. Ma chi preparer la via?
Ecco il sacerdote. E accanto a Lui tante altre anime sacerdotali. Batti, o Signore, alla porta dei figli
di Dio e riversa nel loro cuore le onde mirabili della Redenzione. q. 77: 29 maggio

975 - Conquistiamo le anime all'amore di Ges


Contemplare il Sangue Divino un paradiso anticipato; riceverlo e gustarlo vuol dire accogliere il
Cielo sulla terra, costituire nell'anima la sede di Dio.
- Ti dar il Sangue del Calvario e quello del Tabernacolo. la stessa onda divina che dal Calvario
corre al Tabernacolo, dal Tabernacolo all'anima, dall'anima a Dio. - Vorrei togliere attorno a me
tutti gli oggetti creati e far tacere ogni suono per sentire solo la voce di Ges.
- Sono nel tuo cuore; - dice Ges - i movimenti esterni non disturbano le mie operazioni, perch at-
torno alla tua anima c' tutto e solo il mio Sangue. -
Intendo dare a Ges tutto il suo Sangue Divino. - Il mio Sangue sono le anime - dice Ges.
- Chi mi dona un'anima conquistandola alla verit, mi dona tutto il mio Sangue. Chi corrompe e
scandalizza un'anima, chi le impedisce di venire a me calpesta e insulta il mio Sangue. -
O Signore, io intendo vivere ognor pi unita al tuo Sangue Divino. Si distrugga in me tutto, basta
che la fiamma che si svilupper dal mio olocausto celebri con la sua luce e il suo calore il Sangue
Divino. Adorazione, lode, gloria, benedizione al Sangue di Ges! Conquistiamo il mondo al Sangue
di Ges con le armi della nostra fede, con l'ardore della nostra speranza, con la fiamma del nostro
amore. Conquistiamo tutte le anime all'amore di Ges. q. 77: 30 maggio

976 - Leggi ci che scrive il Sangue Divino


- Leggi - dice Ges - ci che scrive il Sangue Divino. Sono indicibili prodigi di misericordia, sono
sentenze irrevocabili di castigo, sono operazioni incessanti di grazia: trionfi e glorificazione
dell'Amore Divino per le sue povere creature. -
Vale pi una goccia di Sangue Divino che tutti i trattati di teologia.
Vale pi una goccia di Sangue Prezioso che tutto l'apostolato a favore delle anime.
Vale pi una goccia di Sangue Adorabile che tutte le opere di culto, di piet e di devozione.
Bisogna che le anime conoscano il valore del Sangue Divino; bisogna che lo sappiano invocare co-
me ispirazione, movente, agente, coronamento di ogni ministero; bisogna che lo sappiano onorare
nella sua potenza, invocarlo per la sua efficacia, celebrarlo in ossequio a Ges che ha compendiato
in questo Mistero l'opera ineffabile della Redenzione. q. 77: 3 giugno

977 - Il cervo e l'ardore della sete L'anima beve il suo Dio!


L'anelito del Profeta coronato di esaudimento. Sicut cervus desiderat fontes aquarum.
Il cervo sente solo l'ardore della sete e desidera una fonte d'acqua ristoratrice.
Il Profeta tormentato dalla sete del suo Dio; desidera, come il cervo, la sorgente che lo ristori e
l'aiuti a proseguire il cammino della vita. Ha intuito il Profeta le mistiche sorgenti del Sangue Divi-
no. Noi le abbiamo vedute; noi le contempliamo ogni giorno, ad ogni ora, ed a quelle sorgenti, se
abbiamo fede, rinnoviamo la vita intima che non si vede e non si afferra, ma che d l'ispirazione, il
movimento, la fecondit all'altra vita.
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Ges vuole che ripeta queste cose sublimi col mio linguaggio inesperto e inadatto.
Per dissetarci a una sorgente non necessario avere un calice prezioso; basta un semplice recipiente.
Per dissetarci alle sorgenti del Salvatore non c' bisogno di mezzi materiali, di frasi alate; basta po-
sare lo sguardo, le labbra, la mente, il cuore, la volont sulle Piaghe Adorabili e tosto un flusso di
Sangue Divino inonda l'anima. Ogni linguaggio si attenua: parla il Sangue Divino. q. 77 : 5 giugno

978 - Leggi nel libro che scrivo col mio Sangue


Cerco tra le pagine dei Santi le parole del mio Dio e nessuna mi sazia.
- Figlia mia - dice Ges - leggi nel libro che io scrivo col mio Sangue, nel libro della grazia e della
misericordia. Le mie parole significano prodigi divini; sono tutta luce e tutto amore.
Il mio Sangue scrive la sorte dei popoli, la storia delle anime, la gloria di Dio. Il mio Sangue incide
le sue parole nei cuori: sono parole di vita o di morte; di premio o di punizione; parole di verit, di
giustizia, di gloria, come le desiderano e come le meritano le anime.
Lascia che io scriva in te la legge del mio Mistero: legge di amore, legge divina, eterna; spro-
fondati nel nulla: pi scenderai nell'abisso della tua miseria e pi ti eleverai nella comprensione
del mio Mistero perch io potr riempirti con maggior abbondanza. Quello che io scrivo col San-
gue non si cancella pi: quello che io opero ha un carattere indelebile, quello che rivela indefetti-
bile, quello che comunica inesauribile. - q. 77: 13 giugno

979 - Trasformare le piaghe in sorgenti di bellezza


La Maddalena spezz ai piedi di Ges il vaso di alabastro versando sui piedi santissimi l'essenza
preziosa e odorosa di vero nardo. O Signore, io vorrei raccogliere nel vaso del mio cuore l'essenza
composta dai fiori della piet dei Santi, ricavata dalla loro dottrina, dalla loro devozione, dalla loro
santit. Vorrei versare l'essenza pura e deliziosa dell'amore sulle tue piaghe sanguinanti, ma vorrei,
in cambio, il tuo Sangue Divino per versarlo sulle piaghe della mia anima, sulle piaghe dei peccatori,
su tutte le piaghe umane per risanarle, trasformandole in sorgenti di bellezza e di amore. q. 77: 15 giugno

980 - Scrivere un volume col Sangue Divino


Bisogna scrivere un volume col Sangue Divino. O Signore, chi lo scriver? Su quale carta?
Con quali mezzi? O Misteri della Redenzione! La carta che deve formare le pagine del misterioso
volume l'anima! Il Sangue Divino scrive sull'anima i suoi prodigi, i suoi misteri, le sue meraviglie,
i suoi benefici. Ma occorre che qualcuno scriva. Chi sar il privilegiato strumento di queste grandi
misericordie? Ogni anima scrive la propria storia: ogni anima porta scritta in s la storia dell'amore
di Dio composta dal suo Sangue Adorabile.
O Signore, aiutami a comprendere queste grandi cose, a scrivere con perfezione la storia della mia
unione con Te; aiutami a disporre la mia anima alle impressioni che Tu scriverai col tuo Sangue.
- Non devi pensare solo a te stessa, - dice Ges - bisogna pensare ai milioni di anime che ti circon-
dano; bisogna scrivere su tutte, a caratteri di Sangue, l'opera della Redenzione. -
Con quale mezzo, o Signore? Con quale penna? La penna pu essere d'oro, d'argento, di rame, di
ferro, di fibra. Non importa la materia, basta che la penna scriva. La penna con cui si scrive il volu-
me del Sangue Divino mistica; pu essere fatta di zelo, di piet, di carit, di umilt; sempre per
deve essere illuminata dalla fede, accesa dalla speranza, infuocata dall'amore. Ma, o Signore, ci vor-
r dell'ingegno per scrivere nelle anime col tuo Sangue; ci vorr della dottrina, ci vorr uno stile.
- Le cose di Dio si scrivono con la massima semplicit; con lo stile dell'umilt e dell'amore -.
O mio Signore, concedimi adunque di scrivere in tutte le anime la storia del tuo Sangue Divino, ma
pi suscita infinit di apostoli di questo Mistero e dona, specialmente a quelli che sono nelle tue
mani, gli araldi della tua misericordia, le intuizioni profonde dei tuoi disegni di amore. q. 77: 2,5 giugno

981 - I veri figli di Dio


I veri figli di Dio, i veri figli della Chiesa sono o martiri o santi.
O dare il Sangue di Ges, o ricevere il Sangue di Ges con tale fede, amore, comprensione, pienez-
za da considerarlo come l'unico elemento di vita sostanziale, di vita spirituale.
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O dare la vita per Ges, o abbandonarla totalmente, perennemente agli influssi del suo Sangue Di-
vino. O morire sulla croce per Lui, o rimanere ai pi della Croce nell'atteggiamento pi devoto,
nell'ossequio pi fervido, nell'amore pi intenso al Sangue Divino. q. 77: 29 giugno

982 - La chiave misteriosa


A te dar le chiavi del regno dei Cieli.
il dono che Ges volle largire al Capo della Chiesa, al Pontefice Sommo e, per Lui, a tutti i Sa-
cerdoti. Le chiavi del regno di Dio sono dunque affidate alla Chiesa, alla Sposa di Ges, affidate ad
ogni membro, scelto e consacrato da Ges per compiere i ministeri augusti della Redenzione.
Le chiavi del regno dei Cieli sono tra le mani del Sacerdote e, se noi vogliamo entrare nel regno del-
la grazia e in quello della gloria, necessario chiedere ai Sacerdoti la mistica chiave che tengono in
nome di Ges. Ma non vediamo in quelle mani il simbolo del Mistero?
Quella chiave il Sangue di Ges che schiude i tesori della Divinit e che ci comunica, anche su
questa terra, il desiderio, il gusto, la comprensione dei beni celesti.
Questa chiave misteriosa nelle mani del Sommo Pontefice e dei Sacerdoti, vero; ma pu anche
essere, in senso relativo, nelle mani di piccole anime votate agli interessi del Signore.
Nelle case dei re ci sono, a volte, persone umilissime che compiono uffici delicatissimi, commessi
loro in vista della fedelt con cui li compiono e del nascondimento in cui restano.
Ges desidera avere molte di queste piccole anime per affidare loro la mistica chiave della libera-
zione delle anime dal peccato, per ottenere loro la salvezza eterna.
un apostolato segreto ma non meno fruttuoso. - Guarda quanti morti! - dice Ges.
La visione pi impressionante di quella di Ezechiele. - Non rispondono, non si muovono a nessu-
na voce, per nessun comando. Gente sepolta nei vizi, nella empiet, nella infedelt. Ego sum re-
surrectio et vita. Porta il calice del mio Sangue fra questi morti. La fede e la devozione a questo
Mistero produrranno il risveglio. Quelli che tu vedi morti appaiono sulla terra i pi vivi, ma un
inganno per loro e per voi. - La luce che non inganna, la grazia che non esaurisce, la vita che non si
spegne viene dal Sangue Divino. q. 77: 30 giugno

983 - Non un calice d'oro...


Leggiamo i Profeti, ascoltiamo le parole di Ges, le sue promesse, adoriamo il suo dono, il suo
Sangue. Disponiamo l'anima a questo dono divino: Ges ci domanda la fede, l'amore e sopra tutto
una immensa capacit. Mi dice: - non ti chiedo un calice d'oro o d'argento perch tu vi accolga il
mio Sangue; un calice troppo ristretto: io desidero grandi ampiezze. Sii come la terra che riceve la
pioggia e non la tiene per s, ma dopo essersi ristorata, cede alle zolle vicine l'onda vivificatrice -.
Penso al mirabile lavoro di una stilla d'acqua: sembra perdersi e scomparire: invece percorre il
mondo trasformandosi in utilit per gli altri. Una stilla di Sangue Divino pu compiere prodigi ben
pi grandi: dal Cuore di Dio al cuore dei Santi, dai Santi ai peccatori, ai moribondi, alle anime del
Purgatorio, alle anime dei Beati. O mio Signore, la tua misericordia infinita: la comprendo.
Ti chiedo il Sangue adorabile per me, per tutte le anime dei viventi, per le anime del Purgatorio, per
quelle del Cielo, ma sopra tutto chiedo il tuo Sangue per la tua gloria, per il tuo trionfo, per i disegni
altissimi della tua Sapienza celeste. q. 78 : 1 luglio

984 - La giustizia donde mi viene?


Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perch saranno saziati.
La giustizia la grazia, la verit, la carit che si effondono nell'anima comunicando la santit.
Ma la giustizia donde mi viene? Viene dal Cuore adorabile di Ges, viene da quella ferita aperta da
cui sgorga vivo Sangue!
Il Sangue di Ges la mia giustificazione, la mia giustizia, la giustificazione di tutto il mondo. Se
sapessimo approfittarne! Il Sangue di Ges mi offre una giustizia di amore: non esclude nessuna
colpa, nessuna indegnit, nessuna incapacit. Pi sono debole e pi mi rafforza, pi sono colpevole
e pi estende il suo perdono, pi sono incapace di accogliere il tesoro divino e pi mi benefica.
Il Sangue del mio Ges la giustizia adorabile che salva il mondo e glorifica le anime.
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- Se tu vedessi un'anima giusta moriresti di gioia celestiale; se tu vedessi un'anima colpevole mori-
resti di spavento; se tu vedessi una piccola anima nei suoi rapporti con la Giustizia Divina provere-
sti tale confusione nella mente da perdere la coscienza delle cose. Figlia mia, se tu sapessi ci che
opera il Sangue Divino nella tua anima! Se tu vedessi! - q. 78 : 4 luglio

985 - Il Sangue il Mistero che ci riempie


Viviamo nel Sangue di Ges e proveremo nelle sue virt e nei suoi meriti gli elementi pi efficaci
per dare al Signore una degna corrispondenza di amore. Il Sangue del mio Ges ci d la vita o la
morte: scegliamo. Il Sangue di Ges assorbe, vivifica, alimenta, inebria le nostre anime, ci culla
amorosamente nei flussi della sua carit; ma se l'anima non vive della vita che sgorga da quella vita,
l'oceano della divina misericordia rifiuta la povera anima come l'oceano rifiuta i cadaveri.
Il Sangue di Ges il Mistero che ci riempie di consolazione o di spavento. Il Sangue di Ges uni-
sce tutte le anime nel vincolo della vera carit: piccoli e grandi, santi e peccatori, tutti possiamo ac-
costarci alla Mensa divina, imbandita lautamente dal Padre Celeste e possiamo diventare, a nostra
volta, strumenti di comunicazione reciproca di quei beni e di quella vita.
L'anima vede in questo Mistero come svariatissimi panorami di infinita bellezza, ma non ha colori
per riprodurli, n parole per celebrarli; e allora si getta nei profondi abissi del Mistero invocando
per s e per tutto il mondo il Sangue Divino. q. 78: 6 luglio

986 - Come chi gusta un liquore delizioso


Come chi gusta un liquore delizioso sente in s un vigore nuovo, una ebbrezza soave, cos chi rice-
ve il Sangue di Ges sente crescere dentro di s, dilatarsi, intensificarsi un ardore celeste, una ener-
gia misteriosa, una fiamma irresistibile che tutto avviva e tutto consuma [...]
E chi pu dire di lasciare un'orma negli spazi? Nella vita dello spirito non c' che l'orma del Sangue
di Ges, e in quell'orma la cooperazione dell'anima se sar vissuta di fede, di speranza e di amore in
quel Sangue benedetto. q. 78 : 10 luglio

987 - O voi, morti, nel bacio della grazia


Il Mistero del Sangue Prezioso di una attivit inesauribile, e l'anima che vi si consacra non si arre-
sta pi. necessario che segua l'onda vitale e feconda.
Fuori di essa si smarrirebbe, si perderebbe. O voi che siete morti nel bacio della grazia del Sangue
di Ges ed ora rivivete nella gloria del Cielo, diteci quanta virt, quanti meriti, quanti tesori scen-
dono nell'anima per il Sangue Divino. Diteci come il Sangue del Signore veramente il dono che
racchiude la vita eterna promessa da Ges. O anime dei Santi, che vivete nella gloria dei Misteri, ot-
tenete alle nostre anime incredule, fiacche, indegne e meschine la comprensione della vita divina,
che il Signore vuole comunicarci attraverso il Sangue Divino.
Io chiudo la mia giornata vedendo la vanit, la piccolezza, l'indegnit del mio essere.
Ma quali tesori di grazia, quali benefici dal Sangue di Ges per l'anima mia e per le anime che mi
attorniano! O Sangue del mio Ges, o Sacramento di misericordia! q. 78 : 11 luglio

988 - Siamo anche noi i canali di Ges


Noi ascoltiamo la S. Messa ad intervallo di tempo e ci comunichiamo sacramentalmente una volta
al giorno. Ma pensiamo che non c' alcun intervallo nel Santo Sacrificio; davanti al Signore conti-
nua l'oblazione del Corpo e del Sangue di Ges, ed pure continua la sua unione divina alle anime
redente. Vivere in questa atmosfera celeste vuol dire vivere nelle operazioni della grazia.
Offrirsi al Signore perch compia i suoi disegni di misericordia, vuol dire cooperare alla gloria di
Dio, divenire lo strumento dei suoi trionfi.
una verit indiscutibile: Ges ha bisogno di noi per la sua gloria estrinseca; ha bisogno della no-
stra mente, del nostro cuore, del nostro spirito per far fruttificare il Sangue Prezioso.
L'adorato Maestro mi insegna che ciascuna anima pu divenire nelle sue mani un mezzo di salute
per le altre anime, come i piccoli ruscelli che sgorgano dalle falde del monte scorrono a ravvivare e
a rinvigorire le seminagioni dei campi. Ciascun'anima pu dilatare l'espansione del Sangue di Ges
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e l'espansione in proporzione della fede e della umilt. La Vergine il primo e pi ampio canale di
questa espansione. Questo mistico canale parte dal Costato di Ges a cui perfettamente unita la
Madre di Dio, e versa le onde ristoratrici del Sangue Divino nella terra dei vivi e in quella dei tra-
passati; salva gli uni e libera gli altri dalle fiamme del Purgatorio.
Siamo anche noi i canali di Ges: ogni respiro, ogni pensiero, ogni parola, ogni azione porti il San-
gue di Ges nel mondo delle anime e porti le anime nell'oceano del Sangue Divino. q. 78: 16 luglio

989 - Voglio far bottino della Giustizia


Tutto il mio essere sia coperto del Sangue di Ges: esso costituisce lo specchio perfetto, degno di ri-
flettere la luce del Signore. La mia grande giustificazione il Sangue di Ges.
Il timore dei giudizi di Dio si cangia in speranza, in certezza di misericordia. Voglio far bottino della
Giustizia per riparare all'iniquit di chi ha rifiutato il Sangue del Signore. q. 78: 21 luglio

990 - Verr giorno...


Il tesoro del Sangue Divino aumenta la fede, corrobora la piet, rafforza l'amore. Quale fuoco dal
Sangue di Ges! Non lo sentite nelle vostre vene? Non sentite che il cuore e le mani bruciano?
O Sangue Divino, vivo, sostanziale del mio Ges, io ti bevo; ti bevo; ti accolgo nella mia anima an-
gusta, indegna, meschina come la terra vile e arida accoglie la pioggia benefica.
Dilata il mio spirito, perfeziona le mie facolt, donami la volont per aderire alle tue operazioni, la
santit per glorificarti. Dice Ges: - Verr giorno in cui il mio Sangue sar adorato pubblicamente
come si adora l'Ostia Santa! Preparate i Calici, gli Altari, i canti, le preci. Preparate le anime a
queste ineffabili rivelazioni della bont di Dio e invocate che venga presto quest'ora di nuove e
grandi misericordie. - q. 78 : 27 luglio

991 - un oceano senza sponde


Mio Dio! Il Sangue di Ges opera cos nelle anime. un oceano senza sponde; attingete con misura
sovrabbondante: l'oceano si raddoppier; immergetevi nei suoi flutti: vi trasformer in elemento di-
vino. Quanto sar lunga la nostra vita? Nessuno lo sa. Vogliamo che non finisca mai? Che si estenda
nella eternit fin dalla vigilia del tempo? Nutriamola col Sangue di Ges. q. 78 : 30 luglio

992 - Prendetevi tutto il mondo...


Prendetevi tutto il mondo con le sue meraviglie e il suo progresso, con le sue ricchezze e con le sue
bellezze; a me basta l'anima con il mio Dio, il Sangue di Ges che mi disseta, l'amore di Ges che
mi pervade, l'attesa di Ges che mi eleva, la parola di Ges che mi inebria, la Passione di Ges che
mi conquista, l'immolazione di Ges che consuma in me tutta la scoria delle mie imperfezioni, l'o-
blazione di Ges che rende l'anima mia degna dello sguardo del Padre, del Figlio, dello Spirito San-
to. O mio Signore, che cos' che mi rende cos ardente e vigorosa come se dentro di me operasse
una forza irresistibile? Ho bevuto il Sangue del mio Dio!
Per piet, credete a questo Mistero; invocate questo Mistero, abbandonatevi a questo Mistero.
Scegliete. O il Sangue del perdono, o il fuoco della giustizia; o il Sangue che rigenera, o il peccato
che degrada; o il Sangue che divinizza, o la morte che corrompe; o il Sangue che dona l'immortalit
beata, o il castigo che sprofonda nell'abisso della maledizione. Incominciamo a credere, a ricevere il
Sangue Divino, a gustarlo, a contemplarlo! Sorger per noi il gaudio della vita eterna nella luce e
nell'amore del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. q. 78 : 3 agosto

993 - Se avrai la scienza del Sangue... La scienza del Sangue di Ges.


- Se avrai la scienza del Sangue Divino, avrai lo spirito di fede, che spirito di compunzione, di
umilt, di piet, di semplicit e di abbandono. Se avrai la scienza del Sangue Divino, avrai la chia-
ve del regno dei Cieli; la chiave della dottrina celeste, della santit, della purezza, della giustizia,
della pace. Se avrai la scienza del Sangue Divino, passerai imperturbata nella vita; forte nella pro-
va, serena nelle afflizioni, coraggiosa nelle difficolt, calma nelle avversit, sicura nell'isolamento,
distaccata dalla vita, anelante alla morte per avere la vita vera che non tramonta. Se avrai la scien-
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za del Sangue Divino, avrai l'ardore per la gloria di Dio, lo zelo illuminato per le anime, la brama
incessante per la vera perfezione dell'anima tua. Se avrai la scienza del Sangue Divino, avrai nelle
mani il pi grande segreto del mondo. Sai qual ?
Non quello che mira a conquiste di potenza e di gloria, di ricchezze terrene, ma il segreto delle
anime nei loro rapporti col Signore. [...] Se avrai la scienza del Sangue Divino, avrai il riflesso del-
la scienza dell'Uomo-Dio: sentirai il dolore dei peccati e l'angoscia per le iniquit umane: avrai il
tuo orto di agonia, una via spinosa come quella del Calvario, poi la croce squallida; ma dovunque,
ti sentirai accanto Ges, che ti dar il suo Sangue, forza, alimento, luce, grazia, elevazione dello
spirito. Insegna a tutti questa scienza divina. - q. 78 : 4 agosto

994 - Ho sentito la mia mano come ripiena...


O Signore, rivelati! O Sangue del mio Ges, manifesta la tua potenza, la tua bellezza, la tua ric-
chezza, la tua santit. Ho sentito la mia mano come ripiena del Sangue misterioso.
L'ho capovolta per distruggere l'illusione. Il Sangue del mio Signore non ha bisogno di sostegno
materiale; aderisce all'anima, riempie le capacit dell'anima... Quali Misteri! q. 78 : 5 agosto

995 - Quali debiti dinanzi a Dio!


Quali debiti dinanzi a Dio se lasciamo scorrere le onde del Sangue di Ges senza raccogliere i frutti
della nostra sincera conversione, della nostra santificazione!
Quanto siamo lontani dalla comprensione del Mistero augusto! Per ricevere e gustare il Sangue Di-
vino bisogna attraversare le regioni della fede, della speranza, della carit; bisogna riscaldare l'ani-
ma finch si stacca dalla terra come la stilla dell'oceano per elevarsi nella luce purissima e nella
fiamma dell'amore. Non so dire ci che passa per l'anima mia. La frase pi eletta, accanto alle cose
di Dio, come una pietra fredda; il pensiero appare anch'esso come una forma materiale.
E allora, mio Dio, che far? Lascer che il tuo Sangue mi seppellisca nei suoi abissi, mi porti a
sponde incognite, mi elevi nel regno dei viventi, mi estenda nel campo della morte, come vuole, do-
ve vuole, purch sia conosciuto e glorificato. q. 78 : 6 agosto

996 - Portiamo il Sangue nelle nostre vene!


Portiamo il Sangue di Ges nelle nostre vene! Le pupille attingono dal Sangue di Ges la loro po-
tenza visiva: le labbra compongono parole di amore sublime perch ispirate dal Sangue di Ges; le
mani compiono opere di carit perch il Sangue di Ges le avvalora; i piedi corrono a recare la buo-
na novella perch il Sangue di Ges li spinge. Non sentite il fremito che pervade le anime al solo
pensiero che questo Sangue adorabile in noi, si raddoppia con flusso misterioso, opera meraviglie,
compie prodigi, crea la gloria del Celeste Padre? Prendetevi tutta la vita dell'universo: per me non
voglio altra vita, altra conoscenza, altra ricchezza all'infuori del Sangue di Ges. q. 78 : 8 agosto

997 - Il demonio ha paura del Sangue


Il demonio non ha paura dei trattati di teologia: ha paura del Sangue di Ges, che un'arma invinci-
bile. Armiamoci di questo scudo invulnerabile e portiamolo ai nostri fratelli perseguitati.
Rivestiamo di Sangue Divino i Sacerdoti ai quali vietato celebrare il Divino Sacrificio; rivestiamo
le vergini, i bambini, i vecchi, i soldati. Aiutiamo i martiri, gli eroi. Ma chi porter il Sangue Divino
alle anime che lottano contro i demoni incarnati? Ges stesso con noi; noi con Ges.
O Ges, affretta i trionfi del tuo Mistero. Rivelati. La persecuzione una rivelazione.
Il demonio non lotta contro le pietre, ma contro i figli di Dio che sono il prezzo del Sangue Divino.
Bisogna lottare contro il demonio con questo Sangue Adorabile: bisogna sentire, nei gemiti dei per-
seguitati, i gemiti di Ges: vedere, nelle loro angosce, le angosce di Ges. g. 78 : 19 agosto

998 - Non v' catena pi preziosa


La piccola vittima legata all'Altare e la catena il Sangue di Ges. Non v' catena pi preziosa,
pi resistente, pi efficace: fonde in se stessa l'anima che diventa una sola cosa col Sangue di Ges,
le comunica la sua vita e la rende degna di essere presentata sull'Altare della immolazione.
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O dolce catena, catena d'oro, infrangibile, dolcissima, soave, delicata nella sua misteriosa asprezza!
Il Sangue dice ferita e morte: tale il carattere della mia catena, tale deve essere l'anima mia; ferita
di amore per ricevere il Sangue Divino, esercitata nella morte mistica per avere la vita eterna.
L'anima segue il Sangue di Ges ed come salisse dagli abissi del dolore agli splendori della gloria.
Il Sangue di Ges mi accompagna presso i moribondi, gli sventurati, i perseguitati.
Che resta a queste povere anime se non il Sangue di Ges che purifica, consola, ritempra e promette
la vita che non tramonta? Essere vittima nel Sangue di Ges vuole dire comprendere queste miserie
vive delle anime, queste sofferenze acute, inevitabili che preparano all'incontro con Dio.
Ma c' un'altra forma di partecipazione ai Misteri del Sangue Divino. La bufera schianta le anime.
Le anime schiantano, in certo senso, i disegni della misericordia divina. Ma, non li distruggono.
Gli avvenimenti anche pi gravi della terra sono come i movimenti delle foglie nella selva.
Ma, intanto, non sembrano rendere vani i disegni della Redenzione?
Offrirsi, dunque, al posto dei traditori, degli ingrati, degli empi per adorare, credere, amare, benedi-
re, riparare per tutti: sentire il dolore delle ingratitudini, l'amarezza dei delitti, gli strazi delle anime
peccatrici, piangere e pregare nel Sangue Divino. Il Sangue di Ges accompagna l'anima nel regno
della giustizia dove non arriva nessun alito di colpa; dove solo la grazia fluita dal Sangue Divino:
la pace, caparra della vita celeste; dove l'ordine immutabile stabilito dalla virt del Sangue Divino.
Un'altra grazia porta l'anima nei trionfi del Mistero, nel sole della carit dove si consuma la vita ter-
rena e solo si vive la vita eterna. Mirabili frutti del Sangue di Ges!
O catena misteriosa che mi avvinci alla Redenzione, che mi fai vivere nella Redenzione, raddoppia i
tuoi vincoli, avvinci molte anime, infinite anime col Sangue del Redentore. g. 78 : 23 agosto

999 - Scuotiamoci. Via le colpe!


Il Sangue di Ges la pi grande conquista per l'anima cristiana perch le d il diritto alla nobilt di
figlia di Dio, il diritto al regno dei Cieli e al gaudio dei Santi.
Sulla terra rigenerata scorrono rivi di Sangue Divino e portano dovunque la luce, la pace, la ric-
chezza, l'ordine, la floridezza spirituale; ma l'uomo non lascia libero il corso all'onda purificatrice,
tenta deviarla e mescolarvi le sue onde fangose. Il Sangue adorabile passa in mezzo alle miserie e
alle ingratitudini umane; passa beneficando ugualmente: come il sole che, pur oscurato dalle nubi,
non cessa di versare sull'umanit la sua luce e il suo calore. Scuotiamoci. Via le colpe! La nostra
materia si disgreghi, il corpo si annienti, la volont esca libera e amorosa incontro al Sangue Divino.
Dice Ges: - Quante anime credi tu che penetrino in questo Mistero? Credi che si pensi a salvare i
perseguitati e i persecutori col Sangue di Ges? Una goccia sola di Sangue Divino di un valore
infinito, ha una potenza infinita, una estensione infinita, infinita nel tempo e nelle anime. -
Noi non possiamo cooperare alla potenza del Sangue di Ges per ci che effetto estrinseco nelle
anime, ma possiamo cooperare alla sua estensione in ciascuna anima. Offriamo, col Sangue di Ges,
il sangue dei martiri. Scegliamo: o salvi e santi per il Sangue di Ges, o dannati. Il Sangue Divino
opera come noi vogliamo: prodigi di santit o tremendi castighi. q. 78 : 27 agosto

1000 - Invitati alle nozze dell'Agnello


Ogni giorno siamo chiamati alla partecipazione del Sacrificio, invitati alle Nozze dell'Agnello di
Dio. Le mistiche Nozze del Figlio di Dio con la Chiesa costituiscono il mistero della nostra reden-
zione. Noi siamo rigenerati da quelle Nozze. Noi riprendiamo la vita all'Altare, dal Corpo e dal
Sangue di Ges. Se vogliamo vivere, se vogliamo compiere opere immortali, se vogliamo farci santi,
bisogna che ci accostiamo al Sacerdote che immola Ges per noi. Tu muori continuamente per noi,
o dolce Ges, e per noi vivi sullo stesso Altare; Tu versi il tuo Sangue per noi... Tu abbandoni la tua
vita adorabile fra le mani del Sacerdote perch la passi in altre mani, in altri cuori, per attingere dal-
le nostre povere anime una scintilla di amore. Tu che sei l'Amore increato! q. 78 : 1 settembre

1001 - Mi segna col Sangue un Tau


Nella S. Comunione Ges abbraccia l'anima e il contatto divino trasforma la vita umana in vita di-
vina. Ges vuol significare il suo immenso amore con segni visibili.
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Egli mi segna col suo Sangue un Tau sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca, sulle mani, sul cuore.
Quando la nostra povera umanit segnata cos, pu irraggiare anche nel silenzio e nel nascondi-
mento attorno a s, e fino all'estremit del mondo l'influsso della virt e dei meriti della Redenzione
col Sangue Adorabile di Ges. q. 78: 4 settembre

1002 - 1 nostri nomi a carattere di sangue


Anche noi fummo posseduti da Dio, come la Vergine, prima che fosse creata cosa alcuna; Ges
aveva scritto i nostri nomi sulle sue membra, assunte per rigenerarci dopo la colpa. I nostri nomi
erano scritti sulle sue mani, sui piedi, sulla fronte, sul costato a caratteri di sangue. Sangue e nomi:
nomi e Sangue. Non si scrive un nome sul libro della vita eterna se non a caratteri di sangue, con-
quista del Sangue di Ges. Sono le anime: le anime esistenti nella mente del mio Dio prima di ogni
cosa creata, perch esse avrebbero composto un giorno il Corpo mistico di Cristo. q. 78 : 8 settembre

1003 - Esaltiamo in noi la Croce di Ges


Esaltiamo in noi la Croce di Ges. Apriamo le braccia dell'anima per abbracciare quelle della Croce.
Rimaniamo sul Calvario, fissi nella contemplazione del Mistero.
Non vedete le membra rosseggianti per il Sangue che esce a fiotti? Non sentite la fragranza di quel
martirio che irraggia col Sangue Divino? Non vi accorgete che i flutti di quel Sangue vi toccano i
piedi e salgono dalla vostra abiezione, mistero di salvezza e di amore, fino alle pi sublimi altezze
dello spirito? Non vi sentite trasformare, inebriare, rapire dal quel Sangue? q. 78 : 14 settembre

1004 - Se in noi non c' il Sangue...


O Signore, trionfa in noi con i tuoi prodigi: essi sono l'universo del nostro spirito.
Trionfa in noi con il tuo Sangue: esso la vita della nostra vita.
Se in noi non c' il Sangue Divino non possiamo n credere, n sperare, n amare, n pregare, n
elevarci. Se non beviamo il Sangue Divino la fede resta in noi in embrione, la speranza senza vi-
sioni, la carit senza eroismi. Mio Ges, trionfa nel tuo Sangue, col tuo Sangue Divino.
Noi Ti contendiamo queste glorie con il peccato, Tu vinci con la tua misericordia. q. 78: 20 settembre

1005 - Chi pu vivere senza sangue?


Chi pu vivere senza sangue? E se il sangue sano, vigoroso, puro, quali energie non comunica alle
membra! Come esse sono resistenti al lavoro, alla sofferenza, alla fatica! Chi conserva in s il San-
gue Divino vince ogni prova, compie opere perfette, raggiunge mete eccelse, ottiene gloria immor-
tale. S, vivere e morire nel Sangue di Ges e per il Sangue di Ges.
Intendi, piccola anima? Nascondersi, consumare tutte le energie nel Sangue Divino per avere, gusta-
re e conservare solo la virt del Sangue Adorabile.
Ges continua a scrivere il suo Vangelo nelle anime col suo Sangue Divino. q. 78: 26 settembre

1006 - Il mio sacerdozio!


Il Sangue del mio Redentore costituisce nell'anima un sacerdozio regale: lo ha detto Ges per bocca
del primo Pontefice. Il mio sacerdozio! Tremo nel pronunziare e nello scrivere queste parole, ma
esprimo la pi vera ed alta realt. Il mio sacerdozio costituito dalla mia unione a Ges per mezzo
del suo Sangue Divino. Se in me il Sangue di Ges, sar in me la SS. Trinit; sar in me lo Spirito
del Signore, e con lo Spirito del Signore potr compiere nelle anime le opere della Redenzione, a
distanza, nel segreto, senza conoscere nulla, senza vedere nulla. La corrente divina, come mi avvin-
ce a Ges, cosi mi pu avvincere alle anime da salvare. q. 79 : 3 ottobre

1007 - L'anima che non corrisponde alla Passione


Ges appare in uno stato di infinita sofferenza. Mi addita i peccatori. Sono figli che muoiono...
Le mani di Ges hanno in s la virt e la potenza di guarirli: il Sangue Divino pu rivestirli di luce e
di bellezza, pu risanarli e comunicare loro la vita divina. Non la vogliono. E il Sangue cade dalle
mani divine sul terreno vile, sterile ed insensibile. L'anima che non corrisponde alla Passione Divi-
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na, alla Redenzione Divina, pi vile, pi fredda, pi infeconda della pietra inerte.
Lo sconforto che sembra addolorare Ges deve essere sofferenza viva per l'anima fedele. Vorrei che
l'uomo vedesse il Signore: vedesse Ges, il suo Sacrificio, il suo Sacramento, il suo Sangue e com-
prendesse che tutto vano senza il Sacrificio di Ges, senza il suo Sangue Divino. q. 79 : 6 ottobre

1008 - Armatevi del mio Sangue


Armatevi del mio Sangue: potrete difendervi e salvarvi. Ma bisogna credere alla virt irresistibile
del Sangue, bisogna onorarlo, glorificarlo. il baluardo della Chiesa. Vale pi di ogni dottrina.
La dottrina vi guida nella via, ma il Sangue vi alimenta. La dottrina l'ordine, il Sangue la vita.
q. 79: 16 ottobre

1009 - Il Sangue il mio Mistero


Il Mistero del Sangue di Ges il mio Mistero, il regno della mia pace, il centro del mio amore, l'a-
spirazione della mia vita, il paradiso della mia anima. Nel Paradiso eterno non far che contemplare
e godere le glorie di questo Mistero. Qualcuno potrebbe dire: vi sono soggetti pi alti e pi inebrian-
ti di contemplazione; vi sono ascensioni pi sublimi e pi trascendenti: vero.
L'Oliveto pi sfolgorante del Calvario, ma il Sangue che bevo sotto la Croce mi comunica la gra-
zia per accogliere tutta la luce dei Misteri: mi unisce, anzi, alla vita di quei Misteri perch mi unisce
intimamente, perfettamente a Ges. Le meraviglie soprannaturali che io contemplo sfiorano le pu-
pille dell'anima, il Sangue Divino la pervade tutta e la prepara alle contemplazioni eterne del Cielo.
vero: la contemplazione dei Misteri fa pregustare all'anima le gioie del Paradiso, ma concedendo
a Ges tutte le facolt perch le inebri con il suo Sangue e le renda strumento dei suoi disegni, non
si concede a Ges la gioia della sua gloria pi pura? Col suo Sangue tutto Lui in me: solo Lui.
Ges che contempla la sua Redenzione attraverso l'anima mia, la quale vuole rendersi cos sottile
e cos pura da fondersi col suo Sangue e la sua grazia. O Signore, perdono! Rinnovo sempre il pro-
posito di dimenticarmi e sempre parlo dell'anima mia. O Signore, io non intendo quaggi che una
cosa: che l'anima mia tua e che il tuo Sangue mio; non voglio capire altro. Mi sono veduta di-
nanzi al mio Dio come un bimbo, impotente a muoversi, a parlare, a conoscere, a operare.
- Mangiami e cresci, ha detto Ges. Bevi il mio Sangue e saprai camminare nella via del Mistero.
Il nulla nelle mie mani diventa capace di grandi cose. Ho creato il mondo dal nulla, cos sviluppo
dal nulla la pi grande santit. - q. 79 : 21 ottobre

1010 - L'unione al Sangue


L'unione al Sangue di Ges stabilisce il rapporto della nostra unione a Ges, e per Ges al Padre
Celeste. O vie mirabili, inaccessibili se non vi ci porta il Sangue di Ges! Il Sangue di Ges ci porta
in Cielo e ci unisce ai Beati; ci porta nel Purgatorio e ci unisce alle anime che attendono di raggiun-
gere il regno della beatitudine; ci unisce a tutte le anime che sono in terra.
S, a tutte le anime. q. 79 : 4 novembre

1011 - Infondere la devozione al Mistero


Bisogna infondere nelle anime questo grande dovere di assistere alla S. Messa con l'intenzione di
invocare il Sangue Prezioso per s e per i peccatori.
I Sacerdoti, apostoli del Sangue Divino, devono infondere la devozione al grande Mistero; devono
sapere, conoscere, comprendere, ricordare che il Sacerdozio il ministero del Sangue Divino; che
ogni iniziativa di apostolato prende incremento ed ha fecondit dal Sangue Divino; che le anime si
redimono e si santificano pi con la partecipazione a quel Cibo Divino, che ha in s tutte le delizie
celesti, che per mezzo di studi speculativi. q. 79 : 19 novembre

1012 - Il contatto col Sangue di Ges


Il contatto col Sangue di Ges opera sempre nuove meraviglie. Quando questo contatto cosciente
da parte dell'anima fervida, amorosa, di una fecondit sorprendente.
Il Sangue di Ges orienta l'anima verso il suo Dio e l'orientazione cos vigorosa che essa non pu,
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senza nuova violenza, staccarsi dal suo Dio, per cui portata a vivere nella verit, nella luce, nella
dipendenza, nella santit, nell'amore. Il Sangue di Ges doma le passioni.
Nella S. Comunione Ges mi ha fatto vedere le passioni dell'anima simili a serpi, che si sviluppano,
crescono e dominano in una lotta che nessuno pu vincere, se non per virt dell'Altissimo.
Immaginate una povera creatura come l'ha immaginata Dante, stretta fra le crude morse di serpen-
telli che avvinghiano il cuore, stringono le membra, escono dagli occhi e dalle labbra.
Cos avviene dell'anima che non vive del Sangue di Ges. Questo Sangue Adorabile converte le
passioni in potenze attive, avviva le nuove energie della santit e della virt morale.
Il Sangue di Ges dona la perenne giovinezza dello spirito. Vive in noi Cristo! S. Paolo doveva sen-
tire il flusso e riflusso del Sangue Divino operante sulla sua anima votata a Cristo!
Anche le nostre anime sono consacrate a Lui. Quale ratifica pi vitale di quella del suo Sangue?
Ma da parte nostra quale corrispondenza? q. 79: 20 novembre

1013 - Venite a ricevere il mio Dono


- Non chiedo una devozione speculativa, non chiedo offerte speciali. Venite a ricevere il mio Dono,
il mio Sangue. Almeno venite a vederlo. Il Cuore nascosto, ma il Sangue palese: sgorga dalle
mani, dai piedi, dalla bocca, dagli occhi, dal costato. Le anime portano all'Altare quello che hanno
nel cuore: fiori, gemme, fango, strame. Non importa! Sappiate almeno che il Sangue Divino pu
cambiare in elemento di santit anche lo strame e il fango. Non lasciate scorrere il Sangue inutil-
mente. Se non saprete attingere da esso la vita, avrete fra le mani la morte. -
O mio Signore, piet! Rivelati, o Signore, rendi percepibile alle anime la voce del tuo Sangue, rendi
visibili i tuoi Misteri, e donaci la tua vita ineffabile. Amen. q. 79 : 24 novembre

1014 - Come ravvivare il Volto Adorabile?


La Comunione mi dona Ges nel Mistero della sua Passione e l'anima contempla e accoglie il Volto
Divino come fu sul Calvario nel momento dell'agonia. Come pu l'anima sostenere il Volto di Ges?
la virt della Passione che sostiene l'anima, come la croce del Calvario era sostenuta da Ges.
L'anima deve contemplare, adorare, piangere, invocare, offrire; deve consolare quel Volto Divino.
Ahim! Le spine che straziano il Capo Adorabile del Maestro significano le offese del nostro orgo-
glio; i grumi di Sangue che chiudono gli occhi significano la ribellione alle ispirazioni divine; il pal-
lore del Volto dice che le nostre iniquit hanno dissanguato Ges.
Come potr consolare, ravvivare, sollevare questo Volto Adorabile? Con l'amore e pi col dolore
dei miei peccati, con la devozione, con l'accoglimento del Sangue Divino. q. 79: 27 novembre

1015 - Divenire l'Altare del Dio vivo


Vengo, o Signore, nella mia piccolezza per ricevere i tuoi ordini. Me li hai dati e consegnati tante
volte e tante volte li ho trascurati. Vengo di nuovo, o Signore, a sentire i tuoi comandi, a rinnovare
la mia consacrazione al tuo Sangue Prezioso. Tu vuoi l'Altare per il tuo Sangue, tanti altari quante
sono le anime, tante anime quante sono le gocce del tuo Sangue Divino. Oggi comprendo che la mia
anima, che tutte le anime sono create per essere l'altare del Sangue Adorabile; per il Mistero del
Sangue noi dobbiamo essere il tempio, il tabernacolo, il calice del Sangue di Ges.
Ecco la necessit del mio vero e reale annientamento per divenire l'altare del Dio vivo. q. 7: 6 novembre

1016 - Cos ogni anima chiamata...


Anima mia, sii il letto misterioso su cui scorre il Sangue di Ges, ma un letto profondo che avanza
scavando ognor pi la sua profondit e dilatando la sua estensione. I grandi fiumi incominciano con
una polla d'acqua, poi s'ampliano, si sprofondano aumentando lungo il tragitto la vitalit e la fertilit
della terra che fecondano. Cos ogni anima chiamata a glorificare, a comunicare e ad estendere il
Mistero del Sangue di Cristo. Il Sangue di Ges esce a gocce nella Circoncisione, scorre a rivi
nell'Orto, sulla Croce apre sorgenti cos alte e profonde che non cesseranno mai pi.
Venite, adoremus! L'Altare del mio Redentore vivo s'innalza dovunque sono le anime redente e
da redimere: nei templi sontuosi e nelle umili chiese sperdute sui monti, negli ospedali e nelle car-
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ceri, sotto la tenda del missionario o all'ombra di un palmizio.


E da tutti questi Altari scorre il Sangue della Vittima Divina, ma l'Altare uno solo: la Vittima Ges;
Lui dovunque, con tutta la sua Passione. q. 7.- 7 novembre

1017 - Piccolo atomo nel regno della Redenzione


Che la misera capacit della tua anima rispetto al Mistero inesauribile del Sangue Divino?
O Signore, veramente sono un piccolo atomo nel regno della tua Redenzione.
Non ho vita se non da Te. Non ho consistenza se non in Te. Non ho meriti se non per Te.
Non ho speranza se non con Te. Non ho vita, consistenza, meriti, speranza se non nel tuo Sangue
Divino che mi ha redento, nel quale mi rinnovo, mi ispiro, mi purifico e mi elevo fino al tuo Altare
per cantare la tua gloria e celebrare i tuoi trionfi nei secoli dei secoli.
La mia anima nel Sangue di Ges, tutte le anime nel Sangue Divino! q. 7 : 7 novembre

1018 - Ai pi della Vittima, o si vive o si muore


Se Ges ci abbevera col suo Sangue, si guarda, si pensa, si piange, si prega, si ama: se non abbiamo
fede in quel Sangue rimaniamo incerti, vivi nelle membra, ma non nell'anima; vivi alla luce del sole,
ma non a quella del Sole divino; vivi alle voci umane, ma non a quelle divine. q. 7 : 8 novembre

1019 - Abbandnati al Sangue e al fuoco


Il Sangue ha mille voci: voci d'invito, di perdono, di verit, di misericordia, di pace, di luce, di amo-
re. Ciascuna anima ascolti la sua voce e la tenga custodita, risuoner nel Cielo con assegnazione di
gloria. Ma prima bisogna viverla col Sangue nella vita dell'anima.
Il Mistero velato, il segreto divino appartiene a Dio; l'Altare di Dio, la Vittima di Dio, il San-
gue scorre misticamente in Cielo e sulla terra, ma chi invitato a queste nozze deve portarvi tutta la
mente, tutto il cuore, tutto lo spirito perch ci costituisce il vero e sicuro amore della creatura, la
sua corrispondenza ai riti, alle offerte, all'efficacia della Vittima Augusta.
- L'Altare dinanzi a te, piccola figlia, come in Cielo.
un altare di fuoco e di Sangue. Abbandnati al Sangue e al fuoco. - q. 7 : 8 novembre

1020 - Rimanere in adorazione del Calice per sempre


O mio Dio, contemplo il tuo Calice Adorabile sostenuto sul mondo da schiere angeliche, altre schie-
re infinite guardano dal Cielo. Molte schiere lo contemplano assetate, dal Purgatorio.
Sulla terra molti o pochi oltrepassano, con lo sguardo, l'orizzonte della vita, per giungere alle sor-
genti della misericordia. E intanto il Calice divino trabocca di vivo Sangue: discende e forma un
oceano senza fondo e senza sponde, avvolge il mondo, ogni anima, l'anima mia.
Che sono mai, povera creatura, invisibile creatura di fronte a cos eccelsa meraviglia?
Se potessi vivere semplicemente la vita spirituale! Rimanere in adorazione del Calice per sempre,
fino alla fine dei secoli, fino alla vita eterna! Se potessi rappresentare accanto a quel Calice tutte le
anime che Ges vuol salvare! Se potessi immergere in quel Calice tutte le anime create!
Ges desidera e chiede tutto questo. Fate questo in memoria di me. q. 7.- 11 novembre

1021 - Apostola segreta del Divin Sangue


- Devi essere un'apostola segreta del Divin Sangue, un'amante insaziabile del Divin Sangue, una
vittima sconosciuta nel Divin Sangue. La tua missione come quella di Caterina, come quella di
tutti i Santi: portare le anime a Dio, portare Dio alle anime.
Anche quelle che non possono ricevere direttamente il Sangue Divino possono risentirne gli effetti:
i peccatori, gli infedeli; gli empi possono essere meno empi, meno iniqui, meno dediti alla supersti-
zione per virt del Sangue Divino. Gli effetti del Sangue Prezioso sono infiniti, hanno una grada-
zione mirabile, producono un bene che giunge all'infinito -. q. 79 : 3 dicembre

1022 - Se l'arte si ispirasse a questo Mistero!


Ges mi fa vedere un'altissima montagna in vetta alla quale c' il Calice della Salvezza riboccante
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di Sangue. Il monte squallido, ma ogni goccia lo ravviva; il dirupo diventa gradino; il masso e la
roccia arida diventano solco ubertoso. Quali meraviglie se l'arte si ispirasse a questo Mistero e aves-
se i mezzi per glorificarlo! Ma n i colori, n i suoni, n il linguaggio umano hanno espressioni de-
gne del Sangue Adorabile. q. 79: 4 dicembre

1023 - Il Sangue veste e riveste l'anima Exultabit anima mea in Deo meo.
Il mio Dio l'oggetto della mia esultanza, la sorgente della mia pace, della mia gioia, della mia fe-
licit perch mi ha promesso il perdono e mi ha assicurato la salvezza nel Sangue di Ges.
Induit me vestimentis salutis. Di quale veste ha ricoperto la mia anima! Certamente la mia veste
pi vaga del tessuto del giglio e della rosa; supera in bellezza le tinte, le armonie e le fragranze di
tutti i fiori; ornata di gemme splendenti, rifulgente di pietre smaglianti.
Io sono rivestita del Sangue dell'Agnello Immacolato. il Sangue del Figlio di Dio. il Sangue
dell'Uomo-Dio. il Sangue del mio Creatore, del mio Redentore. la creazione pi eccelsa dell'Al-
tissimo. l'espansione pi preziosa del Salvatore. la sorgente inesauribile della bellezza, della pu-
rezza, della carit, della santit. Ci pu essere veste pi smagliante e preziosa?
la mistica veste che ha reso immacolata la Vergine; la veste che ha presantificato Giovanni Batti-
sta; che ha elevato, sublimato tutti i Santi; la veste che adorna i sacerdoti, che privilegia i vergini,
che santifica i redenti. Indumento Justitiae circumdedit me.
Il Sangue di Ges veste e riveste l'anima mia. Copre la mia nudit e abbellisce la mia povert; or-
namento e ristoro, bellezza e soavit, ricchezza e splendore. E questa veste mirabile mi concessa
ad ogni istante, rinnovata, impreziosita a seconda dei miei desideri e della devozione, cos che l'a-
nima si presenta al Signore quasi sponsam ornatam monilibus suis. Tutto tuo, mio Ges.
Tutto deve convergere a Te. Il Sangue che hai sparso per redimerci deve compiere in noi i tuoi dise-
gni di amore e deve ritornare a Te con i frutti della nostra fede, della nostra adesione, della nostra
immedesimazione. O Signore, fa che la mistica veste del tuo Sangue e l'anima siano una cosa sola:
che l'anima e il tuo Sangue celebrino con unica voce la tua gloria divina. q. 79: 8 dicembre

1024 - Perch non ci studiamo di comprenderlo?


Il Mistero del Sangue Adorabile ci eleva dalle bassezze della terra fino agli spazi luminosi dov' il
regno di Dio assoluto, pacifico regno, delizioso, glorioso. Perch non ci studiamo di comprenderlo?
C' in me la piccolezza somma assorbita dalla grandezza infinita.
Il pensiero di Dio, la voce del mio Dio, il Sangue del mio Dio! q. 79 : 11 dicembre

1025 - Una voce come quella del Battista


Il Signore ti viene incontro sospirando l'adesione della tua fede e del tuo amore, piccola anima.
Prepara la via larga, spaziosa, profonda. Quanto Sangue!
La venuta del mio Ges appare sotto questo Mistero nella magnificenza della misericordia.
Chi avrebbe immaginato che Ges sarebbe venuto sulla terra per irrorarla col suo Sangue?
Nessuna nube versa sui campi tant'acqua quanto il Sangue che Ges versa nelle nostre anime.
Mistero sconosciuto! Rivelati, o mio Signore! Suscita una voce come quella del Battista che mani-
festi il dono, la ricchezza, la potenza del tuo Sangue Divino.
Suscita l'apostolo della tua misericordia! A noi spetta riconoscere la venuta misteriosa del Cristo
nelle nostre anime col suo Sangue Divino. q. 79: 13 dicembre

1026 - Predicher come Giovanni


Mio Ges, Agnello divino, vivi e trionfa in me e in tutte le anime.
Annienter me stessa perch Tu viva; tradurr in capacit il mio povero essere per accogliere e con-
tenere tutto il tuo Sangue; predicher come Giovanni, ma nel segreto, il battesimo di questo Sangue
Divino finch gli uomini capiranno il grande Mistero della Redenzione.
L'Altare splende, non per i ceri ardenti, ma per il fulgore del Sangue Adorabile.
L'Altare odora, non per l'olezzo dei fiori o per il profumo degli incensi, ma per il Sangue di Ges.
L'Altare sacro e santo, non per le benedizioni del Sacerdote, ma perch Ges lo benedice, lo con-
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sacra, lo santifica col suo Sangue Adorabile. Ecce Agnus Dei! Tengo fra le mie mani, porto nel
mio cuore il Sangue del mio Dio, il mio Dio immolato per me. Ecco il mio Natale. q. 79 : 19 dicembre

1027 - Il mondo non ha pace


Il mondo non ha pace perch non accoglie il Sangue di Ges. Il mondo soffre agonie di morte per-
ch non beve il Sangue di Ges. Il mondo si perder, sar maledetto e condannato se non si rivolge-
r alle sorgenti della vita, a Ges, Principe della pace, che ha promesse infallibili. q. 79 : 23 dicembre

1028 - Misteri di potenza!


Misteri di misericordia! Misteri di potenza! Sotto lo sguardo di Dio, per la virt del Sangue Adora-
bile l'anima si dilata, acquista energie ineffabili, abbraccia i mondi sterminati delle anime, penetra
negli abissi del cuore umano con l'espansione del Cuore Divino. Non l'anima che compie questi
prodigi: il Sangue Divino che li produce con l'adesione dell'anima scelta da Ges al compimento
della Redenzione. L'anima unita a Ges, per il Sangue Divino compie ci che manca alla Redenzio-
ne. S, l'anima consacrata al Sangue di Ges il compimento della sua Passione Divina. Diamo a
Ges il pensiero, la parola, il tempo, il desiderio, le forze, le fatiche, le sofferenze, i disagi, le tribo-
lazioni come elementi di amore, di espansione, di santificazione del suo Sangue nelle anime. Una
sola goccia di Sangue Divino applicata alle anime come una scintilla penetrante in elementi in-
fiammabili: il Sangue di Ges consuma le passioni, giustifica e santifica. q. 79 : 26 dicembre

1029 - Betlemme deve ricordarti il Calvario


- Non dimenticare il mio Sangue - dice Ges - Betlemme deve ricordarti il Calvario. Le mie membra
tenerissime stillarono il Sangue della Redenzione fin dal mio primo apparire nel mondo.
Mentre gli Angeli cantavano il Gloria, saliva a Dio, dalle mie piaghe doloranti, l'olocausto divino.
Il Mistero del mio Sangue non attenua la dolcezza del Natale, l'avvalora, la rende pi meritoria, pi
intima e duratura. - O Signore, chiedo che la tua pace sorrida a tutti gli uomini; che il tuo Sangue
porti la pace a tutte le anime e la pace le affratelli nella piet e nell'amore. O Signore, voglio darti la
massima gloria nella virt, nella potenza, nel trionfo del tuo Sangue Divino. q. 79 . 28 dicembre

1937
1030 - Avviene cos anche nelle anime
Oggi la chiesa si irradia della luce della Circoncisione. Ges si abbandona tra le braccia di Maria e
di Giuseppe per il compimento del rito legale come un giorno si abbandoner sulla Croce per il
compimento della Passione. Avviene cos anche nelle anime. Il Mistero, tutti i Misteri di Ges si
rinnovano misticamente, suggellati, impreziositi dal Sangue Divino [...]
Oggi il Sangue di Ges scorre sulle anime, sigillo di Redenzione. Bisogna segnarle in fronte tutte.
Bisogna lavarle in questo Sangue. Bisogna rivestirle di questo Sangue. Questi mistici atti si com-
piono per virt della Redenzione. Gli uomini si salvano col Sangue, ma il Sangue non si applica lo-
ro che per il Ministero della Chiesa, lo zelo degli apostoli, l'ardore dei sacerdoti, lo zelo delle anime
pie. Bisogna aumentare le schiere di questi amanti del Sangue Divino. Le sacre membra di Ges so-
no asperse di Sangue e le sue manine adorabili lo effondono su di noi. q. 80.- 1 gennaio.

1031 - Il Sangue vale il Nome


Il Sangue vale il Nome, il Nome vale il Sangue: Adorabili Misteri! [...] O Ges! Pronunziando que-
sto Nome l'anima irrorata di Sangue, come aprendo le pupille al sole esse restano abbagliate di lu-
ce. O Ges! Invocando questo Nome il Sangue fluisce e rifluisce nell'anima in dolce ristoro, come
attingendo ad una ricca sorgente di freschissime onde, tutte le membra rinvigoriscono.
O Ges! Adorando questo Nome, s'adora tutta la Redenzione come fissando lo sguardo sul creato
s'abbraccia l'universo. O Ges! In questo Nome s'incentrano tutte le anime: nella luce, nel fuoco, nel
Sangue; nella verit, nella Passione, nell'amore; nella elevazione, nella contemplazione, nell'unione.
O Ges! Nome augusto scritto a caratteri di Sangue! O Sangue che imprimi in noi il Nome Divino
di Ges! O Ges! O Sangue! O Misteri Divini! Canti S. Bernardino che il tuo Nome miele, medi-
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cina, cibo, ristoro, soavit, dolcezza, vita, grazia, santit. S, tutto questo, ma nel tuo Sangue, che
ci redime e ci alimenta, ci sostiene e ci trasforma, ci possiede e ci santifica. Amen. q. 80 : 3 gennaio

1032 - L'anima redenta pu chiamarsi Sanguis Christi


Il tuo Cristo, o Padre, ci ha dato il suo Nome: noi ci chiamiamo cristiani; noi siamo cristiani.
Nome regale! Il Figlio di Dio assume il Nome di Ges, Salvatore, nell'istante in cui versa per la
prima volta il suo Sangue per la salvezza dell'umanit; noi ci chiamiamo cristiani nell'istante in cui
il Sangue Adorabile applicato alle anime nostre col Santo Battesimo.
L'anima redenta pu chiamarsi Sanguis Christi. q. 80: 4gennaio

1033 - Date a me i vostri peccati


L'Ostia Divina s'immola per distruggere le colpe e per dare la vita ai colpevoli.
- Date a me i vostri peccati - dice Ges - e vi d in cambio come cibo e bevanda il mio Corpo e il
mio Sangue. - Il tuo Sangue scorre nelle nostre vene, i suoi meriti ricoprono la nostra anima; la sua
immolazione d vita al nostro spirito. L'Ostia Divina d forma, valore, ispirazione, merito alla pic-
cola, invisibile ostia umana. Nascondiamoci in Ges per poter comprendere tutto questo.
Consoliamo Ges apprezzando il Mistero del suo Sangue Divino. q. 80: 11 gennaio

1034 - Il Sangue Divino e le anime purganti


Questa notte ho gustato la S. Comunione nel sonno, vero, ma una comunione egualmente dolce,
intima che mi ha preparato alla Comunione di stamane. Quando poi ho ricevuto realmente Ges e
mi sono staccata dall'Altare, ho avuto la sensazione di portare Ges, e nello stesso tempo ho sentito
il desiderio, la brama, il fervore, l'ardore di portarlo lontano, dovunque, in tutto il mondo a tutte le
anime. - S, andiamo - ha detto Ges. Si spalancato il Purgatorio e in esso apparsa la grande,
immensa famiglia della Chiesa purgante. Un mare di fuoco e in esso Ges portava, per il suo Sacri-
ficio, con la mia Comunione, un mare di Sangue.
Quando si riceve Ges basta abbandonarsi a Lui, perdersi in Lui; tolto l'ostacolo nostro, Egli agisce
da Dio, ampiamente, potentemente, efficacemente. Ho compreso verit altissime.
L'anima purgante immersa nel fuoco della Giustizia divina, ma quel fuoco, denso a seconda delle
colpe da espiare, man mano che vengono scontate si assottiglia, perde potenza, finch l'anima di-
venta purissima come la luce, ha in s una capacit di amore corrispondente allo strazio sofferto e
corrispondente alla gloria che le doner il Signore in Cielo.
Non so esprimere con parole esatte queste cose sublimi.
Pare che attraverso l'anima scorra il Sangue Divino ed esso scenda ad affrettare la purificazione del-
le anime purganti: anime care e indimenticabili di defunti invocati e venerati. q. 80: 14 gennaio

1035 - Quel Sangue ha ben pochi adoratori


Abbiamo la strada segnata; abbiamo il cibo e la bevanda che ci sostengono nel cammino alto e be-
nedetto; abbiamo la meta luminosa che ci attrae e ci sorride: Cristo Ges. Affrettiamo il passo: Ges
viene incontro col suo Sangue Divino. Ma quel Sangue ha ben pochi adoratori; scorre fra sassi aridi:
le anime che non lo conoscono; scorre su terreno incolto: le anime che lo ricevono senza conoscerne
la virt; scorre su terreno fertile, ma non produce nulla, perch le anime, anzich seppellirsi in esso,
cercano di studiarne la natura. q. 80: 16 gennaio

1036 - Il cantico della liberazione


Lasciatemi ripetere il cantico della liberazione: il Sangue di Ges mi libera dalle catene di satana.
Il Sangue di Ges la mia rigenerazione, il cantico della riconoscenza.
Il Sangue di Ges la mia redenzione, il cantico della lode.
Il Sangue di Ges la magnificenza della divina misericordia, il cantico del ringraziamento.
Il Sangue di Ges la mia vita soprannaturale, il cantico della invocazione.
Il Sangue di Ges scenda sopra di me e sopra tutto il mondo in benedizione, il cantico della espia-
zione.
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Il Sangue di Ges lavi le mie iniquit e quelle di tutti i peccatori, il cantico della impetrazione.
Il Sangue di Ges sia conosciuto, lodato, amato, invocato, adorato, benedetto da tutte le anime in
tutti i secoli dei secoli. Ges entra in me col suo Sangue Divino e porta in me, devo dirlo? lo splen-
dore della Rivelazione, le magnificenze della sua sposa la Chiesa, i gaudi del suo regno eterno.
Quale banchetto! il mistico vino, il suo Sangue Prezioso che rende l'anima capace di intuire que-
ste arcane verit. Laus Deo! q. 80 : 17 gennaio

1037 - Il Sangue Divino ci unifica alla Chiesa


- Chi s'interessa del mio Sangue - dice Ges - chi predica, chi parla, chi scrive del mio Sangue; chi
prega, invoca, ama, adora, raccoglie il mio Sangue, ha in s il segreto della santificazione perch
tiene le chiavi del forziere del Re. -
Il Sangue Divino ci unifica alla Chiesa, fa di noi una sola cosa con la pietra di fondazione della
Chiesa: S. Pietro; col Corpo Mistico della Chiesa: Cristo Ges.
La pietra angolare della Chiesa, Cristo e Pietro, non arida, inerte, fredda, insensibile, sepolta nelle
viscere della terra, ma poggia nel Cuore di Dio: viva, feconda, irradiante perch da essa sgorga e
si estende in mirabile espansione di grazia il Sangue Divino. Piccoli elementi di questa pietra misti-
ca, anche noi cooperiamo all'edificio spirituale, ma in proporzione, nella misura e nell'ampiezza con
cui raccogliamo e veneriamo il Sangue di Ges. q. 80 : 18 gennaio

1038 - Il Corpo e il Sangue per comunicarmi la grazia


Il Corpo e il Sangue del mio Dio imbanditi per me, per comunicarmi la grazia divina!
La S. Comunione il trattato stupendo della grazia. Lo ha scritto Ges col suo Sangue. Lo scrive
ancora col suo Sangue in ogni anima. Il Sangue di Ges la misura della grazia che posso ricevere
ed anche la misura del ringraziamento che posso offrire a Ges. Laus Deo! q. 80: 22 gennaio

1039 - Non misurato il Sangue che ci dona


Tutto misurato quaggi: il tempo, la salute, il denaro, l'attivit, il passo, la parola, il pensiero.
Ma non misurato l'amore di Dio verso la sua creatura. Non misurato il Sangue per la nostra Re-
denzione, e la Redenzione tanto pi copiosa quanto pi abbondantemente riceviamo il suo Sangue
Divino. Non c' misura nella prodigalit con cui Ges ci dona se stesso.
La grazia che attrae l'anima nella verit, nella luce, nella contemplazione delle cose arcane un do-
no inestimabile, ma il Sangue di Ges che unisce a Ges, che ci trasforma in modo incomprensibile,
ma reale, sostanziale per renderci partecipi dei suoi meriti, della sua virt, della sua gloria.
Il Sangue benedetto che ci fa vedere, sentire, conoscere con le pupille, con la mente, con il cuore del
Maestro; il Sangue Adorabile che ci alimenta, ci ristora, ci sostiene, ci ricrea, ci santifica con la
stessa vita del Figlio di Dio, un dono che supera ogni altro dono perch abbraccia e comunica tut-
to quello che Ges pu dare. q. 80: 27 gennaio

1040 - Il Sangue prepara l'incontro divino


Il Maestro qui, sulla terra, accanto a noi nel Tabernacolo, vivente per noi.
Ti chiama, ti aspetta, ha fame e sete della tua anima. Anche l'anima ha fame e sete: ma quale spro-
porzione di amore tra il Creatore e la creatura! L'equilibrio stabilito dal Sangue di Ges: l'onda
misteriosa giunge alla mia piccola anima sgorgata dalla Consacrazione. Il Sangue di Ges prepara
l'incontro divino: l'anima viene poi ricoperta della veste nuziale che sembra la distacchi dal mondo,
la renda libera dal peso delle membra, sottile, dilatata, vuota di s. Ges pu entrare nel suo regno
preparato dal suo Sangue e compiere i suoi disegni di amorosa espansione.
Seguiamo il cammino di Ges, ascoltiamo i suoi insegnamenti, corrispondiamo alla sua carit.
I contatti divini si compiono in un istante: il Sangue, la luce, il fuoco, operano contemporaneamente,
ma l'anima comprende queste manifestazioni di vita soprannaturale, grado grado.
Sente che abbracciandole nell'istante in cui avvengono morrebbe di amore.
Il Sangue di Ges opera velocemente. q. 80: 29 gennaio
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1041 - Come lo doni questo Sangue Divino?


O Signore, ami pi il tuo Sangue, o la mia anima? La risposta gi data, visibile, sensibile. Tu hai
donato il tuo Sangue per comperare la mia anima, e l'hai donato tante volte quante sono le anime.
E lo doni, questo Sangue, alle anime perch ti diano la gloria del Padre, e lo doni al Padre perch ti
dia la ricchezza delle anime. Come lo doni questo Sangue Divino?
Nella maest regale che gli conviene? No, Tu lo doni nell'umiliazione e nel nascondimento, nel si-
lenzio, nel segreto, a un misterioso banchetto molte volte incompreso, spesso trascurato.
Le condizioni della tua donazione, o Signore? Venite ad me omnes, senza oro e senza argento,
senza cambio e senza impegni. Il cambio irrisorio, incomprensibile, inspiegabile.
Il Sangue Divino per i peccati: i peccati per il Sangue Divino. q. 80 : 3 febbraio

1042 - Chi non medita la Passione, non comprende...


Chi non medita e non conosce la Passione di Ges non pu n comprendere, n adorare, n glorifi-
care il Mistero del Sangue Divino. Esso il prezzo delle anime: Ges lo ha sparso per questo scopo.
Seppelliamoci in questo grande Mistero per divenire strumenti efficaci della redenzione delle anime.
q. 80: 3 febbraio

1043 - Quali fini, quali conquiste ha il Sangue?


Tutte le voci dell'universo glorifichino il mio Signore nella magnificenza del suo Mistero Adorabile.
Che l'universo di fronte agli splendori del Mistero? Che sono tutti i popoli, tutte le generazioni dei
popoli dinanzi al pensiero di Ges, al Sacrificio di Ges, al suo Sangue Divino?
Quali fini, quanti fini ha il suo Sacrificio? Quali disegni, quali conquiste il suo Sangue Adorabile?
O infinite misericordie del mio Dio! O Misteri di potenza! Il S. Sacrificio ha, nella mente di Ges,
scopi infiniti come infinite sono le applicazioni del suo Sangue alle anime. Le anime sono la causa
di quel Sangue. Il Sangue fu versato per redimerle; bisogna che le tocchi, le trasformi, le purifichi,
le elevi, le conquisti; ma necessaria la corrispondenza dell'anima perch il Sangue porti a Dio la
gloria della Redenzione nella fedelt e nell'amore. q. 80: 4,febbraio

1044 - Chiesa gloriosa della Redenzione


La Sposa di Cristo esulta nei Misteri del suo Re. Dall'alto dei Cieli il Re Divino contempla la sua
Sposa, la Chiesa parata a festa, ornata di gemme, rifulgente di splendori. L'Ostia Santa trionfa in
mezzo al popolo di acquisizione. Il Sangue Divino scorre nelle anime, inebriandole di carismi cele-
sti. Chiesa Santa, Chiesa del mio Dio, Chiesa del Figlio di Dio, Chiesa gloriosa della Redenzione,
quanto appari sublime nel tuo cammino nei secoli! q. 80 : 7 febbraio

1045 - Unita al suo Sangue, entrer nella Casa


Al cospetto del mio Signore non entrano che i Santi. L'ombra non pu accostarsi alla luce, n il fan-
go pu trovare la sua sede negli alti spazi. Bisogna che la fiamma lo consumi.
Bisogna che la luce lo pervada. Bisogna che l'essere sia sottile, alato, rifulgente, trasparente.
Come potr il Signore trovare queste qualit nelle nostre poverissime anime? Al cospetto del mio
Dio entra solo Ges, ma se io sono unita al suo Sangue, io pure posso avanzare, venendo dallo stes-
so Sangue trasumanata prima di giungere alle soglie della vita.
Entrer nella Casa del mio Dio tenendo tra le mani il pegno della mia esultanza: il Sangue di Ges.
Con esso riparer le mie colpe e quelle dei miei fratelli. q. 80: 8 febbraio

1046 - La polvere aspersa dal Sangue diverr fiamma


La cenere di cui sono composta uscita dalle mani di Dio: ritornando in cenere sar nuovamente
raccolta da quelle mani per diventare strumento di gloria nel Mistero della Redenzione.
Io ritorner in polvere, ma quella polvere avr in s il germe della immortalit beata per il Sangue
di Ges da cui fu santificata in questa vita. La polvere del mio nulla aspersa dal Sangue Adorabile,
diverr fiamma incandescente, vita immutabile, gaudio infinito.
Il Sangue di Ges riapparir nell'ultimo giorno, sulle rovine del mondo, sfolgorante gloria di Dio,
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beatitudine immortale dei redenti. La S. Quaresima dovrebbe significare studio amoroso e intelli-
gente dei Misteri della Passione, e specialmente del Mistero del Sangue Divino; dovrebbe costituire
un contatto straordinario con la grazia, una intimit profonda e cosciente con Ges nella compren-
sione dei suoi Misteri. O Signore, il mondo pensa a tutt'altro! q. 80 : 10 febbraio

1047 - Il Sangue di Ges una forza segreta


Il Sangue di Ges sfida le potenze dell'inferno ed ogni potenza umana; una forza segreta che agi-
sce su chi la possiede e sopra una sfera incalcolabile: sulle anime che popolano la terra e su quelle
che popolano i Cieli. Se tu avessi a disposizione tutti gli elementi della natura, della ricchezza e del-
la scienza non potresti ottenere quello che ottieni offrendo una sola goccia di Sangue Divino.
Il Sangue della Redenzione ti introduce veramente nel Sancta Sanctorum dove il Signore scende
a rivestire gli eletti con abito nuziale, ad alimentarli con cibo divino, a renderli degni del suo am-
plesso. Tutto quello che si compie nella Chiesa con la virt e i meriti del S. Sacrificio, si compie in
ciascuna anima unita al Sacrificio dal Sangue Divino.
Lode al grande Iddio che vuole glorificarsi nella sua piccola creatura. q. 80: 12 febbraio

1048 - Il sangue dell'uomo non placa, anzi...


Il sangue dell'uomo scorre a rivi sui campi di battaglia, ma sangue che non placa, che, anzi, rad-
doppia l'ira di Dio e attira le maledizioni sui popoli.
E Ges grida ancora con voce d'amore: - Venite ad me omnes! La speranza alimentata dal mio
Sangue, vi otterr la pace, la pace vi ridoner l'ordine e l'amore. La mia Passione pu assorbire e
distruggere ogni altra passione, il mio Sangue pu dare la vita a tutti i vostri morti, pu restaurare
le vostre anime, rassodare le vostre fortune, riempirvi di felicit duratura. - q. 80 : 13 febbraio

1049 - Il demonio tenta, Ges ci insegna


Bisogna penetrare nella vita della verit e dei Misteri. La Chiesa presenta oggi una pagina densa di
ammaestramenti. Il demonio tenta Ges perch converta le pietre in pane. Pi tardi Ges, per nostro
amore, per renderci forti nella tentazione convertir il pane nel suo Corpo e nel suo Sangue.
Il demonio invita Ges a gettarsi dal tempio perch apparisca il prodigio di Dio nella sua incolumit.
Ges insegner pi tardi all'anima a slanciarsi verso le pi alte vette della contemplazione celeste,
corroborata dal Corpo e dal Sangue Divino. Il demonio addita e offre a Ges tutte le ricchezze del
mondo chiedendo, in cambio, una sacrilega adorazione.
Ges ci insegna a calpestare tutto il mondo per abbracciare solo le supreme cose di Dio, e renderci
degni, mediante il suo Sangue Divino, di adorarlo in ispirito e verit. L'anima mia come naufraga
in un mare senza spiagge e senza fondo: in questo mare vorrei immergere e sommergere tutte le
anime per dare gioia a Ges nella gloria del suo Mistero. q. 80 : 14 febbraio

1050 - La Redenzione, il Sangue trionferanno


Il disprezzo, la derisione, l'insulto che i peccatori rivolgono contro Ges ricadono su loro stessi, on-
da di fuoco, abisso di strazio, condanna di morte eterna. E la Redenzione? E il Sangue di Ges?
Trionferanno nella Giustizia. La parola degli empi si sperder come suono insignificante, le loro
labbra non avranno pi alcun movimento, i disegni di distruzione ventilati contro la Chiesa e le
anime si compiranno sugli stessi empi, con una potenza formidabile.
La Giustizia divina sar glorificata dalle rovine dei peccatori. Ma sono anch'essi figli di Dio, creati
per l'eredit celeste. Ges tende le braccia anche verso di loro perch siano salvi: Ges ci d il suo
Sangue per salvarli. Corriamo sulle vie battute dai peccatori a portare il Sangue della misericordia:
precediamo i passi, la voce, il pensiero degli empi con la virt, la voce, la grazia del Sangue bene-
detto. Ges ripete a tutte le anime che si dicono fedeli: - Salvatemi la Chiesa, i sacerdoti, le anime:
salvatemi l'altare, il sacrificio, il Sangue Divino. Gettatevi spiritualmente nella lotta impegnata da
satana contro Cristo, con la bocca, con le mani, con gli occhi ripieni di Sangue Divino.
l'arma segreta, divina, travolgente. Tu non capisci nulla, povera figlia, di quello che scrivi: sei
come spinta da una corrente misteriosa nella vita del Mistero e in questa vita devi impetrare che
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entri tutto il mondo. - Sanguis Christi, salva nos, permus!. g. 80: 16 febbraio

1051 - Chiediamo la libert comprataci da Cristo


Chiediamo al Signore la libert comprataci da Cristo a prezzo del suo Sangue; aneliamo di spezzare,
per virt di quel Sangue, tutti i legami che ci tengono avvinti al mondo e a noi stessi; invochiamo il
dono rivelato a noi ad ogni istante dalla grazia di Dio, dono di purificazione, di elevazione, di santi-
ficazione in Sanguine Christi. La carne ci pesa, ma pressata dall'amore, si rigenera nel Sangue Ado-
rabile; i sensi ci opprimono, ma orientati dal Sangue Divino obbediscono alle leggi dello spirito; il
pensiero greve, materiato di elementi umani, ma immerso nel Sangue Divino si assottiglia, diviene
pi agile e pi trasparente, pi atto a ricevere le impressioni della vita soprannaturale, capace di ac-
cogliere e di conservare quella divina. Vivere anche per un solo istante la vita divina!
La vita che Ges mi comunica col suo Sangue Divino!
l'istante in cui si abbraccia tutto il mondo perch al Sangue di Ges legata la salvezza, la santit,
la rigenerazione dell'amore di tutto il mondo! q. 80: 17febbraio

1052 - Bisogna sradicare la zizzania col Sangue


Gli empi, istigati dal demonio, istruiti da lui, resi satanicamente intelligenti, seminano la zizzania
nel regno delle anime. Bisogna sradicarla col Sangue Divino: bisogna far piovere questo Sangue
sulle stesse anime perverse. Il trionfo del Mistero sta nella conquista dei peccatori.
Come potr, o Signore, una piccola anima, indegna, parlare al mondo del Mistero? Basta che parli a
Dio per il mondo; basta accogliere, seguire, servire il Sangue Divino. q. 80 : 18 febbraio

1053 - La mistica acqua il Sangue di Cristo


Mi sono diffuso come acqua e tutte le mie ossa si sono slogate. Il mio cuore diventato come cera
liquefatta in mezzo alle viscere. La mistica acqua il Sangue di Cristo: lo sfacelo delle membra di
Cristo la Passione rinnovata nel Sacrificio, continuata per opera dei malvagi nel Corpo Mistico
della Chiesa. Veramente il cuore di Cristo diventato come cera liquefatta nelle viscere della Chiesa.
Ciascuno prenda la sua porzione, ciascuno beva il Sangue della vita per non morire e veda attorno, a
s e in s, solo Ges. q. 80 : 21 febbraio

1054 - Basta contemplare il Divino Crocifisso


La Passione un oceano senza sponde e senza fondo, e l'anima non vede e non tocca che qualche
onda dell'immensa superficie. L'anima solo capace di portare in quell'oceano onde limacciose.
Ma se crede, se spera, se ama, pu rigenerarsi nell'onda del Sangue Divino, ricrearsi nella virt che
comunica, arricchirsi dei meriti che dona. Il Mistero del Sangue Divino un privilegio, ma tutti lo
possono ottenere. Basta raccogliersi ai piedi della Croce e contemplare il Divino Crocifisso.
Hanno forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa. Mio Signore, voglio
immergermi nel tuo Sangue, inabissarmi nel tuo amore. Voglio adorarti per chi non ti adora, amarti
per chi non ti ama, servirti nell'umilt del mio essere, nell'eccellenza della tua carit. V
oglio consumarmi nel desiderio del tuo Mistero, nell'accoglimento del tuo Sangue, nella contempla-
zione della tua Passione. Voglio struggermi di amore per amore delle tue Piaghe, offrirle per la tua
gloria, invocarle per la redenzione delle anime. Voglio sostituirmi ai chiodi che Ti fissarono alla
Croce per piangere i miei peccati e imbalsamare di fede, di speranza, di carit le tue ferite.
O Cristo adorato! O Cristo amato! O Cristo sconosciuto e dimenticato!
Hanno forato le mani e i piedi di Ges come si fora il terreno per scavare dalle sue profondit l'ac-
qua ristoratrice e fecondatrice. Quale acqua misteriosa uscita ed esce dal Corpo straziato del mio
Signore! O abissi di misericordia! O dolcissimi segreti della grazia e della santit dove si consuma
per noi l'immolazione divina! Le piaghe di Ges sono il rifugio della umanit.
Il Sangue di Ges l'alimento che la sostiene e la salva. Laus Deo! q. 80: 24 febbraio

1055 - La Passione si rinnova e si perpetua Dinumeraverunt omnia ossa mea.


I flagelli, le spine, i chiodi hanno scarnificato il mio Ges e le sue ossa santissime, delicatissime,
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adorabili, appaiono nella vivezza della loro sofferenza velate, non pi di muscoli morbidi, ma di
Sangue. Fino a qual punto giunta l'umana empiet! Lo stesso trattamento verso la Chiesa di Ges:
lo stesso strazio nel suo Corpo Mistico. Le anime sono vagliate da tormenti crudeli nello spirito, nel
cuore, nelle membra. La Chiesa fatta oggetto di persecuzione cruenta.
la stessa Passione di Ges che si rinnova e si perpetua attraverso i tempi. q. 80 : 25 febbraio

1056 - Il significato profondo della sua spogliazione


Ges m'insegna il significato profondo della sua spogliazione ai pi della Croce.
Non l'uomo che lo spoglia: Ges che, prima di essere Crocifisso, vuol donare la sua veste, la mi-
stica veste della sua misericordia all'umanit peccatrice. Quando sar sulla Croce dar un'altra veste
ancor pi preziosa, magnifica, vitale: il suo Sangue Divino. Pi tardi, non solo la veste, ma il Corpo,
il Sangue Divino, la sua sacra Umanit, la sua augusta Divinit, Lui stesso in cibo e bevanda; be-
vanda e cibo inesauribili, incommensurabili. q. 80 : 26 febbraio

1057 - Piet di noi, per la tua Passione


Noi precipitiamo verso l'abisso perch non conosciamo la Passione, perch non sappiamo meditare,
adorare, invocare, umiliarci. O Signore, abbi di noi piet! Piet della nostra cecit per la tua Passio-
ne! Piet del Sangue che noi trascuriamo, piet della nostra trascuratezza.
Certamente non andr perduta nessuna goccia del Sangue benedetto, ma, o Signore, fai che ogni
goccia abbia il suo fiore, il suo frutto, la sua gloria, il suo trionfo nella giustificazione, nella santifi-
cazione delle nostre anime. O Signore, non allontanare da me il tuo soccorso; prendi cura della
mia difesa. O Ges, donaci il tuo Sangue, mettilo fra le nostre mani, nel nostro cuore; fai che noi
sentiamo il tuo fuoco e ci consumiamo nel tuo amore, vivendo nella tua carit. q. 80: 27 febbraio

1058 - I dolori della Passione, come un libro chiuso


I dolori della Passione di Ges, sono come un libro chiuso: pochi tendono ad aprirlo, pochissimi
s'arrestano a leggerlo nella sua spaventosa e consolante verit. Mio Ges, aiutaci a comprendere i
nostri doveri e i tuoi dolori, il tuo Sangue e la nostra infedelt, il tuo amore e il nostro peccato.
Trasforma, o Signore, la spada delle nostre infedelt in scettro di potenza per glorificare la tua Pas-
sione. Col tuo Sangue noi possiamo ricrearci, divenire il balsamo delle tue piaghe, il calice della tua
grazia, il trofeo della tua gloria; possiamo perdere l'abitudine delle passioni e acquistare le virt del-
la fedelt; possiamo diventare non pi cani maledetti e feroci, ma agnelli docili e mansueti, pronti
ad essere immolati per Te e con Te. L'anima mia si sente smarrita nell'abisso dei Misteri: la voce del
mio Dio la fa trasalire, il suo Sangue la investe e la possiede. Come un cieco essa brancola nell'infi-
nito, ma si sente sorretta, guidata a mete luminose. Il Sangue di Ges trionfi. q. 80: 28 febbraio

1059 - Ges parla e noi non ce ne accorgiamo


Ges parla e noi non ce ne accorgiamo, non lo ascoltiamo. La sua voce ritorner in Cielo priva di
corrispondenza, o si spegner nella confusione della nostra vita? Ges ripete: Vi do il mio Sangue,
datemi il mio Sangue. Vi do la mia immolazione, che l'omaggio pi grande e pi meritorio al no-
me del Padre; datemi i frutti di questo Sangue, datemi la vostra anima che io la ridoni al Padre.
Tutta la vita si compendia in questo: rendersi degni del diritto di essere figli di Dio e ci mediante il
Sangue di Ges, ritornare a Dio per la virt, per i meriti, per la potenza di quel Sangue, glorificando
il nome di Dio, glorificando il nome di Ges nel compimento della Redenzione. q. 80: 2 marzo

1060 - Devono sorgere nuovi altari


Sull'altare del mio nulla accolgo, ricevo il Corpo e il Sangue del Redentore Divino. Ecco l'olocausto
vero, perfetto, divino. Olocausto per me al Signore. Olocausto con me al Signore. Olocausto in me
al Signore. L'anima deve, in questi stati, con queste comprensioni, ripetere la voce di Ges: voce di
adorazione, di ringraziamento, di impetrazione, di riparazione. Il demonio ha profanato e profana
gli altari di Dio; devono sorgere nuovi altari, pi belli, pi preziosi, altari vivi, ineffabilmente vivi
per la grazia, per il Sangue di Ges. Il demonio distrugge; Ges e l'anima possono ricostruire e mol-
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to pi di quello che satana distrugge. La potenza del Sangue Divino pu, in un istante, ricostruire
nelle anime quello che venne distrutto lungo tutti i secoli dal peccato. Il Sangue Divino aspetta al
varco tutte le anime: nessuna sfugge alla sua misericordia e alla sua giustizia. Nel Sangue di Ges o
salvi e santi, o perduti e maledetti. Beviamo le onde misteriose di questa vita divina prima che
giunga la morte. Quando la mia anima trabocca per l'abbondanza del Sangue Divino ha una gioia
inesprimibile e una sofferenza incomprensibile. q. 80 : 6 marzo

1061 - Il tuo Sangue una misteriosa catena


O Signore, nasconditi nell'anima mia: vieni qui, c' un posto sicuro, una sede amorosa, un cuore ri-
colmo del tuo Sangue. il tuo Sangue che m'incoraggia ad invitarti, la sua voce che Ti chiama,
che Ti onora, Ti glorifica in me. O Signore, non nasconderti. Se Tu sottrai dalle anime la visione
della tua Maest, della tua dignit, della tua autorit, noi moriamo.
O Signore, il tuo Sangue una misteriosa catena che mi slega da tutto, che mi lega a Te, al tuo amo-
re, alla tua santit, al tuo regno. O dolce catena di misericordia, o catena d'oro che mi avvinci al
Maestro, al Redentore, al Padre, al Giudice, allo Sposo, tu sei come il ponte attraverso il quale lo
spirito supera le tenebre dell'abisso, l'oscurit della vita, il mistero della morte, le ansie della me-
schinit, le manchevolezze della vilt, i timori del giudizio, lo spavento della condanna; tu sei il
ponte che mi conduce al porto sicuro in seno al mio Dio. Sanguis Christi, salva me! q. 80: 14 marzo

1062 - Il Sangue la sintesi della nostra vita


Il Mistero del Sangue Divino la soluzione concreta di tutte le difficolt che agitano gli uomini
nell'ordine materiale e nell'ordine spirituale. Il Mistero del Sangue Divino la sintesi della Reden-
zione, la sintesi della nostra vita riscattata da Ges e da Lui ordinata alle comprensioni soprannatu-
rali. Il Sangue di Ges non si sazia di parole; aspira a scorrere nelle nostre vene e, mentre ci disseta,
aumenta la capacit della nostra attivit spirituale. q. 80: 18 marzo

1063 - Io mi seppellisco nel tuo Sangue


Il Sangue Divino l'unica via che conduce al Cielo: significa la Redenzione, compendia la Reden-
zione, comunica la Redenzione. O Signore, accanto a me una tomba aperta di fresco: mi parla di
dolore e di morte, eppure non mi spaventa e non mi affligge. Il suggello di quella tomba stato po-
sto dal tuo Sangue Divino; in esso il germe della immortalit, la certezza della resurrezione.
Anch'io devo seppellirmi. I voti significano morte.
Ma io mi seppellisco nel tuo Sangue, o Signore, sicura di avere la vita; mi seppellisco nel tue Piaghe,
sicura di essere salva; mi seppellisco nel tuo Cuore, sicura che mi comunicherai la santit del Miste-
ro. O Signore, illuminami, aiutami. Devo ridurmi a non capire pi nulla di me stessa: io voglio in-
tendere solo il tuo Mistero perch il tuo Sangue s'impadronisca di me nella forma pi assoluta,
completa e salvifica. q. 80: 19 marzo

1064 - Con tre amplessi: di fuoco, di Sangue, di luce


Alla Elevazione ho compreso che Ges, scendendo dal Cielo, tende le braccia verso le anime strin-
gendole con tre amplessi: con un amplesso di fuoco - l'amore; con un amplesso di Sangue - la Re-
denzione; con un amplesso di luce - l'unione.
Ma mentre nel primo amplesso sono accolte e strette a Ges tutte le anime, nel secondo rimangono
unite a Lui solo quelle che aderiscono al suo Sangue; nel terzo rimangono in Lui quelle che si sono
lasciate trasformare dal Sangue e dall'amore. E le altre? Mistero! q. 80 : 21 marzo

1065 - Il migliore poema celebrato dal Sangue


Vorrei, o Signore, impadronirmi di tutti i pensieri umani per celebrare con essi il poema della tua
misericordia. Il migliore poema celebrato dal Sangue Divino. Vorrei rimaneggiare tutto ci che fu
scritto, stampato, pubblicato attraverso i secoli per comporre, in tutte le lingue, con tutte le espres-
sioni, in tutte le forme letterarie la storia della Divina Redenzione. Il Sangue di Ges compone la
sua storia con le aspirazioni, le comprensioni, le adesioni delle anime. q. 80: 22 marzo
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1066 - Sostituirci alle anime indolenti


Bisogna sostituirsi alle anime indolenti, ingrate, empie, che calpestano il Sangue di Ges, sostituirci
alla terra arida, sterile, infruttuosa, spinosa; bisogna diventare la via che porta alle anime il Sangue
Divino. Bisogna diventare canali sempre pi profondi, sempre pi ampi, sempre pi attivi per co-
municare questa misericordia alle popolazioni, alle generazioni che si succedono.
Bisogna diventare il buon seme per il campo della Redenzione: il seme che muore nel Sangue di
Ges per comunicare a tutte le anime la vita di Ges. Bisogna avere sete del Sangue di Ges, accre-
scere questa sete, vivere insaziabili per mantenere il fervore e l'amore. q. 80: 24 marzo

1067 - Il Sangue virt prodigiosa


Se Ges vi chiede la mano, la bocca, il cuore, gli occhi, per riempirvi di Sangue, date tutto, vi riem-
pirete di Dio. Il Sangue di Ges non soltanto bevanda, ristoro, medicina, alimento, sacramento:
virt prodigiosa, forza invincibile, potenza irresistibile, arma, scudo contro l'idra rossa che avanza
nel mondo. L'idra ha mille tentacoli. Il Sangue Prezioso li sradica, li distrugge, li annienta, traendo
da ogni distruzione motivo di trionfo e di gloria. Viviamo intensamente questi giorni per dare a Ge-
s la gloria del suo Mistero, l'eredit del suo Sangue. q. 80: 25 marzo

1068 - L'anima inebriata di questo liquore divino...


La mia anima beve il Sangue di Cristo. E quando inebriata di questo liquore divino, sente fluire da
un fondo misterioso voci, suoni, canti, armonie: vede orizzonti nuovi, cieli nuovi, il poema della
Redenzione nel vaticinio dei Profeti, il compimento delle Profezie nei trionfi della Chiesa; Ges che
trionfa nella morte, il suo Sangue che trionfa nella nostra vita, la nostra vita che si sublima, si tra-
sforma, si eterna in quel Sangue Adorabile. Sono certa che Ges trionfer; che sorgeranno tempi di
luce e di pace per virt del Sangue Divino; che questa corrente trasformer la terra corrotta e deso-
lata in un nuovo paradiso terrestre, dove sar un solo ovile e un solo Pastore: il popolo cristiano
guidato ai pascoli eterni da Cristo Ges. q. 80: 27 marzo

1069 - Qual il tuo prezzo, o Cristo Amore?


Che lode puoi dare al tuo Dio, al Figlio di Dio Incarnato, alla sua immolazione divina?
Anche se raccogliessi tutti gli accenti umani, nessuno sarebbe degno del Mistero.
Solo il prezzo della Vittima pu presentarsi alla Vittima. Qual il tuo prezzo, o Cristo Amore?
Qual il tuo prezzo, o Cristo Crocifisso? Qual il tuo prezzo, o morte di Ges?
Qual il tuo prezzo, o vita di Ges? Mi sento rispondere: il Sangue di Ges.
La Vittima Adorabile depone tra le mie mani il prezzo magnifico della mia redenzione, ed io lo por-
to nelle piaghe del suo stesso Corpo Mistico, in quelle procurate dalle mie colpe perch abbiano la
salute nella Redenzione copiosa. q. 80 : 30 marzo

1070 - Oggi il giorno del suo amore nel Sangue


Oggi il giorno del Signore, il giorno della rivelazione, delle grandi misericordie divine, il giorno
del suo amore manifestato per il Sangue e nel Sangue. Il sangue umano ci fa ribrezzo: giusto: ogni
goccia che si perde significa un elemento di forza che abbandona le nostre membra. Il Sangue Divi-
no ci attrae: ogni goccia ha in s la vita dei mondi: la vita del Cielo, della terra, delle anime [...].
Che cosa produce un tesoro nascosto? sempre un tesoro di prezzo infinito il Sangue di Ges, ma
questo tesoro accresce la sua bellezza quando l'anima si offre come strumento per le sue operazioni
divine. Il Sangue di Ges sgorgato dalle sue membra per gli strumenti della Passione; ora bisogna
sostituire ai flagelli, alle spine, ai chiodi, alle lance, frecce di amore. Esse diverranno balsamo per le
piaghe di Ges, motivo di conquiste divine per le nostre anime. g. 8: 1 luglio

1071 - Pensare a questo fiume di misericordia


Basta contemplare il Sangue di Ges per sentire il gusto della bont, il sapore della carit, l'armonia
della bellezza. Basta pensare a questo fiume di misericordia, che ci scorre accanto e che ci riempie
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di sovrannaturali ricchezze, per sentire il desiderio di comunicarlo a tutto il mondo. Quando parla il
Sangue di Ges, io devo tacere. Quando opera il Sangue di Ges, io devo annientarmi.
Quando trionfa in me il Sangue di Ges, io devo nascondermi. Non bisogna perdere nemmeno una
goccia di quel Sangue Divino, Ges ce ne chiederebbe rigoroso conto nel giudizio.
pi responsabile un'anima del Sangue di Ges che un re del suo trono e del suo regno. g. 8: 2 luglio

1072 - Mettete il Sangue alle porte delle vostre case


Il Sangue di Ges il mio regno. Regno immenso e magnifico che ha per Cielo la Divinit del Cri-
sto, per terra la sua sacra Umanit. E tra questo Cielo divino e questa Umanit santissima l'anima
mia che beve a torrenti la luce e il Sangue. Il Sangue del mio Ges la terra promessa dove si mol-
tiplicano le pi svariate manifestazioni della grazia. Il Sangue di Ges il mio paradiso terrestre
dove il Signore discende a colloquio con la sua povera figlia.
E come non accogliere quelle voci che sono voci di giustizia, di misericordia, di amore?
Dice il Signore: Mettete ai confini della vostra terra il Sangue Divino: sar benedetta, protetta, di-
fesa dal nemico. Mettete il Sangue di Ges alle porte delle vostre case spirituali, in difesa della vo-
stra mente, del vostro cuore, delle vostre opere, in difesa delle vostre ricchezze soprannaturali, in
difesa della visione del Mistero. Mettete il Sangue di Ges sui passi dei suoi nemici perch non
avanzino per distruggere le conquiste della Redenzione. Mettete il Sangue di Ges nelle mani di
quelli che reggono i popoli e nelle mani dei popoli che reggono la vita delle nazioni.
Il demonio usurpa il terreno dovuto a Cristo, entra nelle anime conquistate dalla Redenzione, ma il
suo dominio pi apparente che reale, come la bufera che sembra travolgere il mondo e in un ba-
leno si disperde per lasciare dietro a s maggior godimento della pace e della tranquillit.
Il demonio lavora segretamente ma le sue opere si palesano nella loro nefandezza: il Signore lavora
col Sangue molto pi segretamente nelle anime e il suo lavoro gelosamente custodito da disposi-
zioni misteriose. Questo perch la nostra fede sia pi meritoria e pi forte. q. 8.- 5 luglio

1073 - Quando la bocca piena di Sangue Divino...


Quando la bocca piena di Sangue Divino non pu ripetere che la voce di quel Sangue, la voce di
Ges, amante delle anime fino all'immolazione di s stesso per conquistarle.
Non lo vedete Ges che passa per le vie accanto alle nostre anime porgendo il Calice della salvezza?
C' chi accoglie il dono e beve alle sorgenti della vita e c' chi passa veloce per non vedere e corre a
dissetarsi ad altri calici. q. 8 : 7 luglio

1074 - Cerchiamo anime amanti del Sangue di Ges


In Paradiso godremo i frutti del Sangue Divino se quaggi avremo cooperato al suo trionfo; se sa-
remo la terra in cui il Sangue Divino depone il suo seme, la radice che lo affonda nella Chiesa, il
germoglio che prepara la fioritura nelle anime, il fiore che imbalsama la piet, il frutto che svela l'o-
perosit, il seme che rinnova la fecondit. Cerchiamo anime amanti del Sangue di Ges, anime ge-
nerose votate alla santa causa; anime illuminate, ardenti, capaci di intendere i lamenti di Ges e di
compiere i suoi disegni di Redenzione. q. 8: 8 luglio

1075 - Il lavoro, il sacrificio, il patimento...


Il lavoro, il sacrificio, il patimento, la sofferenza, la rinuncia, i voti, le offerte hanno valore per il
Sangue di Ges. La vocazione e l'immolazione, l'adesione e l'unione, la vita e la morte hanno valore
per il Sangue di Ges. Adoriamo, benediciamo il Preziosissimo Sangue supplicando Iddio a glorifi-
carlo in noi e in tutto il mondo. q. 8 : 9 luglio

1076 - Bisogna insegnare queste verit mirabili


Pi si gusta il Cibo divino pi si sente bisogno della bevanda. Il Sangue di Ges viene a soddisfare
questa sete: sete di luce, sete di verit, sete di elevazione, sete di unione, sete di grazia, sete di amo-
re. Il Cristianesimo si estende e si rafforza nel Sangue di Ges.
La Chiesa trionfa per il Sangue di Ges. Le anime si santificano nel Sangue di Ges.
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Ma bisogna insegnare queste verit mirabili sulle quali fondata la restaurazione del mondo.
Sembra che il mondo corra verso il precipizio. Chi lo potr frenare? Solo il Sangue di Ges.
Se tutte le anime intendessero queste verit, il demonio non avrebbe pi dominio nel mondo e il re-
gno di Cristo apparirebbe nella sua meravigliosa potenza e bellezza. Il Sangue di Ges entrerebbe
come fuoco nelle anime e, bruciata la scoria umana, resterebbe solo la grazia divina. q. 8 : 17 luglio

1077 - Il Sangue del mio Dio merita atti di culto


Adoriamo il Sangue di Ges: opera dello Spirito Santo, creato nel Mistero, effuso nel Mistero,
donato nel Mistero. Adoriamolo nel Sacrificio, nel Sacramento, nel Tabernacolo, nelle membra di
Ges, nel nostro cuore. Adoriamolo quando lo assunse nel seno di Maria; quando lo vers nella Cir-
concisione, nell'Orto, nel Pretorio, lungo il Calvario, sulla Croce. Adoriamolo come elemento vitale
del Figlio di Dio, come pegno del suo Amore, come segno della sua Redenzione. Adoriamolo pen-
sando allo strazio con cui fu tratto dalle Carni immacolate di Ges.
Una persona casualmente ferita, che versa sangue, fa compassione, e Ges che ha voluto le ferite
per darci il suo Sangue, quale compassione non merita? Trasformiamo la compassione in adorazio-
ne. Adoriamo i fini, gli scopi, i mezzi per i quali Ges ha voluto lasciare sulla terra questo tesoro
della sua sacra Umanit, questo fiume inesauribile della sua grazia, del suo perdono e del suo amore.
Lavoriamo col Sangue di Ges alla nostra perfezione. Adoriamo il Sangue di Ges: l'adorazione ri-
fletter in noi la sua santit, la sua purezza, il suo vigore, il suo amore. q. 8.- 22 luglio

1078 - Come compiere una missione di fede e di pace?


Come potr vivere pura, fervorosa, santa una piccola anima posta in mezzo al mondo a contatto di
tanto disordine? Come potr compiere una missione di fede e di pace? Col Sangue di Ges che lu-
ce interiore, forza misteriosa, alimento efficace, guida sicura, santificazione eletta.
una veste che non si consuma, un cibo che si rinnova dopo averlo mangiato, una ricchezza inesau-
ribile, una sorgente di immense benedizioni. q. 8 : 26 luglio

1079 - Lodate, benedite, esaltate...


O bimbi innocenti, lodate il Sangue di Ges! O anime sante, benedite il Sangue di Ges!
O Angeli di Dio, esaltate il Sangue di Ges! O Ministri di Dio, comunicate il Sangue di Ges!
O peccatori, glorificate il Sangue di Ges! O Cielo, o terra, o Purgatorio, o Inferno, o Angeli, o De-
moni, o Beati, o Dannati glorificate il Sangue di Ges! q. 8 - 29 luglio

1080 - Il Sangue suscita la sete divina


Il Sangue di Ges spegne ogni sete umana, ma suscita e alimenta la sete divina.
L'anima che beve al Calice della Salvezza sente il bisogno di bere a tutti i calici della grazia, a tutte
le sorgenti della luce, a tutte le manifestazioni del Mistero.
L'anima che beve il Sangue di Ges ha la sete degli Angeli, ha la sete stessa di Ges. Sete di gloria
di Dio; e siccome questa gloria noi non possiamo concepirla che nella corrispondenza delle anime
ai benefici di Dio, cos il Sangue Divino produce in noi la sete insaziabile delle anime. q. 8. 30 luglio

1081 - I tesori della Chiesa


La Rivelazione, la dottrina, la verit, la santit, costituiscono lo scrigno che raccoglie i tesori di Dio,
il Sangue di Ges. La vita un grande dono, ma deve essere alimentata, conservata, accresciuta: l'a-
limento, la conservazione, l'accrescimento della nostra vita spirituale il Sangue di Ges.
La luce un grande dono, ma occorrono le pupille per accoglierla: il Sangue di Ges la pupilla
dell'anima che accoglie la luce di Dio. La parola un grande dono, ma per concepirla e pronunziarla
occorre l'ispirazione: l'ispirazione dell'anima il Sangue di Ges.
La potenza di amare un grande dono, ma perch si sviluppi occorre la fiamma: la fiamma dell'a-
nima il Sangue di Ges. Il Sangue di Ges accende l'anima e la rende degna di pronunziare parole
divine. q. 8 : 1 agosto
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1082 - Nel Sangue, non solo i doni...


Io devo vedere nel Sangue di Ges non solo i doni che mi comunica e le meraviglie che opera, ma
ancora le ingratitudini degli uomini.
- Tu devi compiere - dice Ges - quello che io ho compiuto nella vita in favore delle anime.
Io ho sanato gli infermi: tu devi sanare col mio Sangue i fratelli peccatori. Io ho risuscitato i morti:
tu devi risuscitare quelli che sono morti alla grazia ricoprendoli col mio Sangue. Io ho confortato
gli sventurati: in ogni sventura il mio Sangue balsamo pi efficace. Io ho svelato verit nascoste:
nel mio Sangue tu le comprenderai per comunicarle alle anime.
Io ho insegnato il cammino del Cielo, l'ho segnato col mio Sangue: seguendo le sue orme insegne-
rai anche tu la via della salvezza. Io ho nutrito gli affamati: tu devi compiere questo atto di carit
donando non il pane materiale, ma il mio Corpo e il mio Sangue.
Ma prima di compiere tutto questo a consolazione dei fratelli, devi compiere l'atto doveroso di ado-
razione, di espiazione, di impetrazione, di ringraziamento verso il Mistero.
Devi vivere nel Tabernacolo, devi immedesimarti con le mie immolazioni, unirti al Sacrificio e glo-
rificarlo col tuo annientamento. - q. 8 : 2 agosto

1083 - Tante comunioni spirituali - Quante anime sacrileghe!


O Signore, io intendo di fare tante Comunioni spirituali, di benedire, adorare, ringraziare, glorificare
il tuo Sangue Divino tante volte, umilmente, fervorosamente quante sono le Comunioni sacrileghe.
Intendo di offrire in espiazione il Sangue Prezioso ad ogni offesa che si fa dalle anime ingrate; in-
tendo di offrirlo per quante sono le anime che vivono sulla terra, per quanti sono i sacrifici che si
compiono sugli Altari, per quante sono le intenzioni di Ges nel Mistero della sua Redenzione.
q. 8.- 3 agosto

1084 - O forziere! O tesoro! O Misteri!


Il Mistero del Sangue di Ges la manifestazione di questi ultimi tempi.
il coronamento della devozione all'Eucarestia e al Cuore SS. di Ges.
Ges mi chiede: Vale pi un semplice forziere o il ricco patrimonio che contiene? Che daresti per
uno scrigno, inesauribile nel donare i suoi tesori?.
Il Cuore di Ges! Il Sangue di Ges! O forziere! O tesoro! O Misteri! q. 8.- 10 agosto

1085 - Prender il Calice della salvezza


proprio del Sacerdote prendere il Calice del Signore per offrirlo alla SS. Trinit come omaggio di
riconoscenza, di ringraziamento, di amore. Il Calice, ricolmo del Sangue di Ges placa la Divinit,
la onora, la glorifica. Noi non sappiamo in qual modo. Siamo troppo materiali.
Oltre il Sangue non vediamo nulla. Ci fa impressione, ci fa compassione. Ma chi ne comprende l'o-
rigine, l'essenza, la finalit, la potenza, l'eccellenza, il trionfo? Al seguito del Re i piccoli paggi por-
tano la corona gemmata senza conoscerne il pregio. Anche noi. Siamo al seguito del Re dei Re, del
Re del Cielo e della terra e ci dato portare il suo Calice Adorabile. S, anche noi possiamo portare
il Calice benedetto. un grande privilegio. grazia somma. Ma non basta portarlo. Bisogna parte-
ciparne i tesori alle anime miserabili che non lo conoscono. q. 80 : 13 agosto

1086 - Vergine Maria, chi ti ha fatto cos bella?


Ah! Io vorrei chiedere alla Vergine: chi ti ha fatto cos grande e bella, cos potente e benefica, cos
alta e superiore a tutti? La Vergine mi risponderebbe: il Sangue di Ges! Ella fu, come tutti i figli di
Adamo, redenta da quel Sangue, ma in modo privilegiato, in modo misterioso, in modo incompren-
sibile, prima ancora di apparire alla vita. S, mio Ges, la tua Madre Santissima il primo fiore, il
primo frutto, il primo trionfo del tuo Sangue Adorabile. Maria mi insegner a glorificarne il Mistero,
a comprenderlo, a viverlo, a parteciparne la virt e i meriti. q. 8 : 15 agosto

1087 - Partecipi della divina natura


Noi entriamo in possesso della natura divina per il Mistero della Redenzione, per l'Adorabile Corpo
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e Sangue del Signore. Entrare in possesso della natura divina vuol dire essere attratti nella luce so-
vrumana, nella pace celeste, nella visione delle cose soprannaturali, nella comprensione delle vere
finalit della vita fluente da Dio che ritorna a Lui per mezzo di Ges.
Il Sangue Divino mi innesta nel vivido ceppo del Corpo Mistico della Chiesa, mi innesta nella vita
ineffabile alta e incomprensibile del mio Signore. Da questo innesto la mia vita, il rifiorire delle mie
possibilit spirituali, la mia santit. Il Sangue Divino mi innesta in Ges. q. 8 : 19 agosto

1088 - Per chi quel Sangue? Per chi quel Sangue?


Per il Cielo, per il Sacerdote, per l'anima mia, per tutte le anime che sono in Cielo, sulla terra, nel
Purgatorio. Anche a nostra insaputa, quel Sangue ci tocca e al suo tocco sbocciano le mistiche ger-
minazioni della piet, della virt, dello zelo, dell'amore. Il mondo dimentica il Signore: Ges viene
a onorarlo per tutti, a placarlo, a richiamarci col suo Sangue sulla via della corrispondenza amorosa;
si mette nelle nostre mani, ci ricolma il cuore di Sangue.
Diamo anche noi il sangue del Sacrificio e dell'amore. q. 8 : 21 agosto

1089 - Conoscere la virt del Sangue pi che...


Il Sangue di Ges la luce delle anime sacerdotali, la loro sapienza, la loro forza.
Conoscere la virt del Sangue di Cristo pi che conoscere tutto lo scibile umano, pi che posse-
dere tutto il creato. Nel Sangue di Ges possediamo il creato e il Creatore, la grazia e la sua sorgen-
te, la vita immortale e quella eterna... Laus Deo! q. 8 : 25 agosto

1090 - Via segnata di Sangue Ego sum via!


Ges la via segnata dal suo Sangue tra il cielo e la terra: via che ha il suo punto di partenza e di ar-
rivo nel cuore del Padre celeste, nella sua potenza, nella sua sapienza, nella sua bont; via fatta di
luce, di verit, di santit. Via segnata di Sangue. Bevendo il Sangue di Ges, entro in questa via mi-
steriosa che larga, alta, profonda quanto il pensiero di Dio, la sua misericordia e il suo amore.
In questa via trovo sempre il mio Signore con le sue infinite perfezioni. q. 8 : 27 agosto

1091 - L'anima diviene altare di Cristo


La S. Comunione! Il mio centro, il mio Tutto. Nella S. Comunione l'altare di Dio e l'altare della
creatura si fondono in uno solo; l'anima diviene altare di Cristo, Cristo l'altare dell'anima e il San-
gue scorre da Cristo all'anima e torna dall'anima a Cristo. L'altare rifulgente di luce, ma ancora
ricolmo del Sangue di Ges. O Sangue! Sangue di Cristo, onda di Redenzione e di santificazione,
comunica a me e a tutto il mondo la vita del Mistero. Il Sangue di Cristo la mia salvezza, la mia
ricchezza, la mia gloria. Esso santifica la mia vita umana, arricchisce dei tesori divini la mia vita
spirituale, dispone le ascensioni della vita soprannaturale. q. 8 : 30 agosto

1092 - La devozione al Sangue come una pianta...


Non perdiamo una goccia del Sangue Adorabile assegnato a noi dal Padre celeste, offerto a noi da
Ges, conservato in noi dallo Spirito Santo. Tutte le devozioni pi sante e approvate dalla Chiesa
sono come piante di fiori bellissimi, vivaci e profumati.
La devozione al Sangue Prezioso come una pianta che stende le sue radici in tutta la terra e allarga
i suoi rami in tutto il creato; pianta mistica, inesauribile nei suoi fiori e nei suoi frutti; fiori e frutti
che formano le delizie del Cielo, della Chiesa, delle anime.
Date libera espansione al Sangue di Ges. Non tenetelo racchiuso fra sponde insuperabili.
Aprite la breccia, lasciate che il Sangue si espanda nel campo che sua conquista, lasciate che si
espanda nei campi vicini, nelle membra del Corpo Mistico che resistono, o sono infette, o sono
morte. La vita che sovrabbonda in noi per il Sangue di Cristo doniamola ai peccatori. q. 8 : 31 agosto

1093 - Il mio programma


La gloria di Dio, per il Sangue di Ges, nella mia santificazione. La mia santificazione, per il trion-
fo del Sangue di Ges, a gloria di Dio. Quando si veduto lo splendore delle cose di Dio e si in-
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tuito come la gloria estrinseca di Dio abbia rapporto con l'anima, l'anima non pu vedere, n cercare
s stessa. O mio Signore, se tu mi doni il tuo Sangue e se il tuo Sangue diviene la vita della mia
anima, che posso desiderare se non che la conoscenza, la comprensione, il possesso del tuo Sangue
si trasformi nello splendore della tua gloria?
Il Sangue Divino la perenne comunicazione tra Dio e le anime. Quanti desideri spuntano dal San-
gue di Ges! Sono i desideri di Ges, desideri di giustizia, di santit, di conquista di tutto il mondo.
Desidero, o Signore, che a migliaia ed a migliaia sorgano gli apostoli del tuo Sangue. Desidero che
il tuo Mistero si manifesti a tutto l'universo. Desidero che tutto il mondo s'inchini dinanzi al Calice
della salvezza, adorando, invocando, glorificando il Sangue Divino. q. 8.- 1 settembre

1094 - Accendere nuovi focolari di amore


Il Sacerdote beve al Calice Divino le misericordie, la carit, la santit, i diritti stessi di Ges nella
conquista delle anime, con i mezzi stabiliti dalla Provvidenza: Sacramenti, predicazione, esercizio
di intimit col Corpo e col Sangue Divino. Bisogna accendere nuovi focolari di amore al Sangue di
Ges; organizzare Sacerdoti che si prefiggano uno studio ampio e profondo intorno al Mistero. Se il
Sacerdote vuol conoscere i rapporti tra Dio e le anime si abbandoni alle operazioni del Sangue Di-
vino. Penetrare nelle pi intime profondit della grazia di Dio, dei movimenti dell'anima. Fare ali-
mento della propria anima il Sangue di Ges. q. 8.- 3 settembre

1095 - Mysterium fidei


Credo alla parola di Ges, alla sua onnipotenza, alle sue promesse.
Credo alla sua presenza nel Sacrificio e nel Sacramento, alla sua oblazione, alla sua immolazione.
Credo che il Sangue di Ges scorra da ogni Sacrificio, come scendeva dalle membra crocifisse di
Cristo, a purificazione, a redenzione, a santificazione del mondo.
Credo che Ges abbia legato a questo Mistero tutta la nostra elevazione morale e spirituale, la no-
stra mente con Lui, la nostra vita con Lui. Credo che il Sangue Divino, coprendo con la sua porpora
fiammante le iniquit della terra, impedisca l'esecuzione dei castighi divini per i sacrilegi, le abomi-
nazioni, le profanazioni degli empi. Credo che il Sangue di Ges prepari nelle anime la sede della
divinit, la gloria della eternit. q. 8.- 4 settembre

1096 - Ogni giorno ha il suo avanzamento


Ogni giorno ha il suo avanzamento ineffabile.
Arrestarsi nel cammino della vita terrena, ma volare in quello del Sangue e dell'amore.
Ogni goccia di Sangue di Ges un seme che ha mille inflorescenze, una sorgente che ha mille rivi,
una scintilla che d origine a mille soli. S. Teresina cercava il suo nome nella delineazione delle
stelle. Io vi cerco il canto, la lode, il trionfo, la gloria del Sangue di Ges. Amen! q. 8 : 5 settembre

1097 - Che potrebbe darmi di pi?


La mia vita sicura, luminosa, mi porta sempre al Tabernacolo, dove non che pace, luce, verit,
serenit, santit. Io bevo tutto questo al Calice Divino. Il ricco d la moneta al povero, l'amico offre
la mensa, il re onora di un titolo. Ges mi d il Suo Sangue che moneta e sostanza, banchetto in-
saziabile, elemento di nobilt divina. Che potrebbe darmi di pi?
In un istante di fede e di fervore ottengo dal Sangue di Ges quello che io non potrei ottenere con
tutti gli sforzi umani nel lungo periodo dei secoli. In un istante di intima unione con Dio ricevo in
me, per la sua bont e misericordia, tutto il Sangue di Ges. q. 8.- 6 settembre

1098 - Maria Bambina, mistica radice


Maria Santissima Bambina, la piccola, invisibile, incomprensibile, mistica radice del Mistero
dell'Incarnazione. la stella del mattino che annunzia il giorno del Signore. la prima nota cele-
stiale del canto della Redenzione. il fiore sbocciato per l'aspersione del Sangue Divino. Maria SS.
Bambina primo raggio del nuovo sole di giustizia, primo fulgore della sua bellezza, prima scintilla
del fuoco con cui avrebbe incendiato il mondo. Maria SS. Bambina annunziatrice della Redenzione,
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la prima tra i redenti, la vera corredentrice. Maria SS. Bambina rivelazione dei Misteri di Dio, libro
veramente sigillato, ma fulgente per le sue recondite meraviglie [...].
O piccola Regina, abbi piet di me! Tu hai conosciuto le divine ebbrezze del Mistero Divino: il
Sangue di Ges passato per il tuo cuore immacolato. Ed ancora dalle tue mani, canali di grazia,
giunge alla nostra anima redenta quel Sangue Prezioso. Dammi, o Madre, la perfetta conoscenza di
questo tesoro divino; dammi l'ardore per desiderarlo, la purezza per riceverlo, lo zelo per comuni-
carlo, la devozione per glorificarlo. Bartolomea Capitanio chiedeva a Te, Bambina, la benedizione
per s e per l'Istituto. Io ti chiedo, o Maria, per me e per tutti quelli che mi sono uniti nelle pi sante
intenzioni, benedizioni di Sangue. Segnaci in fronte, o Maria, col Sangue Divino, ed esso risplenda
a gloria del tuo Figlio, a conquista di tutto il mondo. q. 8 : 8 settembre

1099 - Il Mistero del Sangue, fulcro del Vangelo


O mio Signore, tutto quello che vedo attorno a me ha l'espressione della tua bont, della tua sapien-
za, della tua carit. Ma l'Altare la tua bont, la tua sapienza, la tua carit. Il Sacrificio la tua on-
nipotenza. Il Sangue tuo Divino la vita con tutte le irradiazioni della tua infinita misericordia e
della tua infinita magnificenza. Il tuo Sangue l'oceano su cui le anime veleggiano verso l'eternit.
Ha in s la luce e il calore di tutti i mondi, di tutti i tempi, il germe di tutte le santificazioni, il pegno
di tutte le giustificazioni.
Il Sangue del mio Ges la pi grande manifestazione della Redenzione. Ogni anima costituisce
una pagina di questo libro meraviglioso: chi lo apre ne resta abbagliato, avvinto, inebriato.
Non pu pi muoversi se non in direzione della corrente misteriosa, non pu pi agire se non in
quel Sangue e per quel Sangue. Ges mi comunica che ad ogni anima sono affidate delle manifesta-
zioni divine. Il segno della verit di queste manifestazioni dato dal Vangelo.
Tutto ci che si collega col Vangelo indiscutibilmente santo e sacro.
Il Mistero del Sangue Prezioso il fulcro di tutto il Vangelo. g. 8 : 9 settembre

1100 - Le parole di Ges scendono nelle anime col Sangue


Le parole di Ges scendono nelle anime accompagnate dal suo Sangue Divino; le parole illuminano,
il Sangue rende feconda l'illuminazione. Le parole attraggono l'anima, il Sangue l'avvince a Ges; le
parole la deliziano, il Sangue la nutre mantenendola in un vigore soprannaturale.
Il Sangue mi fa comprendere gli atteggiamenti che deve avere l'anima in rapporto al Mistero.
Deve accogliere il grande dono del Sangue Divino con grande spirito di riconoscenza e seppellirlo
nelle intime profondit dove non giunge la dissipazione della vita umana. Deve ricordarsi che porta
in s il Sangue Divino. Deve considerare il Sangue Prezioso come patrimonio di tutte le anime; per-
ci avere compassione di quelle che non lo conoscono e chiederne a Ges la porzione redentrice e
santificatrice; divenire il canale del Sangue di Ges. Questo pensiero racchiude i misteri ineffabili
della grazia. L'atteggiamento pi gradito a Ges costituirsi strumento cieco del Mistero Adorabile.
Sia vaso, o canale, corrente nascosta nelle viscere della terra o ruscello che scorre tra sponde ver-
deggianti, sia bocca che parla o mano che dona, voce che trasmette o cuore che assimila, l'anima
non deve pensare a nulla, gettarsi come morta nei gorghi misteriosi e lasciarsi trasportare. O dolce
cammino, cammino alto e sicuro, rapido e fruttuoso compiuto nel Sangue di Ges! q. 8.- 11 settembre

1101 - Tutto nelle mani del mio Dio


Tutto nelle mani del mio Dio!
Quelle mani adorabili che hanno composto i cieli altissimi, l'universo e l'anima mia, quelle mani che
nessuno vide apparvero un giorno sulla Croce, forate da chiodi per essere fontane di Sangue.
O mani santissime che racchiudete la mia salvezza, la salvezza del mondo intero, beneditemi, se-
gnatemi col Sangue Divino, guidatemi nella vita, presentatemi in morte al mio Dio e datemi nella
eternit la vita sostanziale del mio Dio per Cristo Signor Nostro. q. 8.- 12 settembre

1102 - Ges ci ricopriva del Sangue prima ancora di versarlo


Quando il Sacerdote alza il Calice del Sangue Adorabile, Ges stesso offre in quel Calice all'Eterno
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Padre tutta la Redenzione. Il Mistero del nostro riscatto era dinanzi a Dio, nello splendore della sua
gloria prima ancora che Ges versasse la prima goccia del suo Sangue Divino. Ges ci ricopriva del
suo Sangue Adorabile prima ancora che noi apparissimo alla vita mortale, e quando la nostra anima
ebbe il primo alito di vita, in quell'alito era lo sguardo, il pensiero, il dono di Ges. Mio Adorato
Maestro! Mio Adorato Redentore! Mio Cristo Crocifisso, sanguinante per me! q. 8 : 13 settembre

1103 - Vivere sul Calvario per comprendere la vita di grazia


Bisogna vivere sul Calvario se si vuol comprendere la vita soprannaturale; bisogna saper contem-
plare il Crocifisso per avere la luce, la grazia, la forza, l'amore, la completa visione delle cose invi-
sibili, la comprensione di valori spirituali. Associamoci devotamente alla Vergine santa, immobile
dinanzi alla Croce; contempliamo Ges, contempliamo Maria, Ges e la Madre, sulla Croce Miste-
riosa del loro strazio infinito, sostenuto per noi. I rivi di Sangue che sgorgano dalle piaghe sacratis-
sime di Ges scendono sulla terra fredda e inerte. Prostriamoci ad adorarlo, quel Sangue. Ripariamo
alla nostra freddezza con quel Sangue Divino. Chiediamogli la luce per vedere lo splendore della
Croce e abbracciamo la Croce per essere permeate dal Sangue Adorabile. q. 8.- 14 settembre

1104 - Io voglio essere tutto


O Signore, Tu puoi tutto. Tu puoi dare a questa mia vita cos intensa di lavoro, di movimento e di
azione il sigillo della pi soda e sincera santit.
Se io vivr nel tuo Sangue Divino tutto diventer sostanza di perfezione e fiamma di amore.
Le anime contemplative sono gli occhi del tuo Corpo Mistico, le anime di vita attiva sono le mani, i
piedi, la bocca. Oh! Io voglio essere tutto! Il Sangue scorre per tutte le fibre. q. 8 : 21 settembre

1105 - Cos opera l'anima nei rapporti col Sangue


Ges mi fa contemplare l'oceano infinito su cui volteggiano gli uccelli marini.
Tratto tratto si riposano sopra un tronco galleggiante sulle acque, o sui densi strati di alghe o su di
uno scoglio che affiora dalle onde. Cos deve operare l'anima nei rapporti con l'oceano misterioso
del Sangue di Ges. Uscire dagli abissi misteriosi per contemplarli nella luce della verit; spaziare
sulle meraviglie ineffabili della Redenzione, poi tuffarsi ancora nelle onde. L'oceano, direttamente,
n disseta n ristora i campi. Le sue acque bruciano, ma poi, trasformate in vapore, ridiscendono in
pioggia benefica. Cos il Sangue Divino brucia la scoria, e i vapori salgono al Cielo dall'olocausto
amoroso; benedetti dal Signore ritornano nell'anima trasformati in pioggia di benedizione.
Il contatto dell'anima col Sangue Divino mi appare spesse volte come cosa speculativa: non vedo
l'efficacia immediata. Ma Ges mi fa intendere che l'anima dinanzi al Mistero come uno specchio
che ne riflette la luce e questa luce concorre pure a illuminare le anime.
O Signore, concedimi di testimoniare la verit del Sangue di Ges. q. 8 : 23 settembre

1106 - Il Sangue mi ripete il fiat della creazione...


Il Sangue di Ges mi ripete continuamente il fiat della creazione, il fiat della redenzione, il fiat della
santificazione. Il fiat del Padre, nella creazione dell'universo; il fiat del Figlio, nella restaurazione
dell'anima peccatrice; il fiat dello Spirito Santo, che si compie nell'adesione della mia volont alle
sue operazioni divine. Mentre il Sacerdote eleva il Calice, l'anima deve rinnovare in s la Passione
di Cristo; rinnovarla nella fede, nella speranza, nell'amore. q. 8 : 27 settembre

1107 - Siamo sempre pochi accanto a Ges


Siamo sempre pochi accanto a Ges. Anche se tutto il mondo vivesse accanto alla Croce, ci sarebbe
posto, Sangue, grazia, misericordia, amore per altri mondi infiniti. Ciascuno di noi costituisce per
Ges un piccolo mondo e noi dobbiamo considerare Ges tutto per noi.
La mia vita deve rinnovarsi ogni giorno nel Sangue Divino. I miei desideri devono svilupparsi pi
che nella vita esterna in quella intima, presieduta, dominata dal mio Dio. La mia vita intellettuale
illuminata dal Sangue di Ges, il mio udito sente l'armonia della sua voce, il mio odorato intuisce i
prodigi di quel Sangue, il mio gusto ne assapora le dolcezze. Vivere cos, invocando per me e per
318

tutto il mondo la virt e i meriti, la potenza del Sangue Divino e santificare la vita secondo i deside-
ri di Ges divenendo conca e canale per il suo Sangue Prezioso. q. 8 : 29 settembre

1938
1108 - La Circoncisione schiude la fontana della vita
La Circoncisione schiude la fontana della nuova vita, e Ges mi d questa vita nel suo Sangue senza
parlare, senza dire nulla. E tacer ancora quando i flagelli, le spine, la croce, i chiodi strazieranno le
sue Membra santissime aprendo mille e mille ferite. Esse sono ancora aperte, sanguinanti per me!
Io non vivo che in quei misteriosi cenacoli di amore. Io non cerco che la vita fluente da questi tala-
mi mistici dov' tutta la carit, la benignit, l'umanit del mio Dio fatto Uomo, fatto Bambino, fatto
Carne, fatto Sangue per me! Io sono tutta di Ges!
Voglio essere tutta e sempre del suo Sangue Divino. q. 9 : 1 gennaio

1109 - Lasciate che mi tuffi nell'onda salutare


Ges! Il suono di questo Nome percorre come onda di luce e di calore il cielo e la terra, pervade
ogni anima, suscita divine armonie e raccoglie trionfi di amore. O mio Ges! La mia piccola anima
si esalta al passaggio di quest'onda divina. Lasciatemi dire, lasciatemi cantare i Misteri di Ges. La-
sciate che mi tuffi nell'onda vitale, salutare del suo Sangue Prezioso.
Quanto alte e incomprensibili le vie della grazia, le operazioni della grazia, le espansioni della gra-
zia! L'anima pare inebriata dalla luce che le piove dal Mistero del Sangue Adorabile; eppure sente
crescere la sete e l'ardore, sente dilatarsi la brama, intensificare la volont di raggiungere tesori
sempre pi ampi e preziosi. q. 9. 2 gennaio

1110 - Una pioggia di Sangue per lavarci e ristorarci


Se potessimo vederti con gli occhi della fede, Ostia santa, pura, immacolata, accettevole a Dio: se
potessimo conoscere questo Mistero che la vita della Chiesa, la vita delle anime nostre, mentre
placata la Giustizia Divina effonde su di noi una pioggia di Sangue benedetto per lavare le nostre
colpe e ristorarci nella nostra sterilit! Mi pare un prodigio che il Sacerdote, immerso nel fuoco e
nel Sangue al momento della Consacrazione, possa reggere e vivere.
Contempleremo queste meraviglie in Cielo. Intanto adoriamo, benediciamo, invochiamo il Sangue
Adorabile. Mio Dio, mio Ges, Ostia di lode, di riparazione e di amore! [...]. Credo al grande Miste-
ro che tu vuoi manifestare. Credo alla tua voce, alle tue manifestazioni, alla potenza del tuo Sangue.
Io voglio vivere in questo Sangue e irradiare la tua vita su tutte le anime che mi circondano, che vi-
vono sulla terra e alle quali tu vuoi comunicare la tua Divina Redenzione. q. 9 : 3 gennaio

1111 - O vita di redenzione nel Sangue di Ges!


Dammi, o Signore, quello che ti chiedevano i Santi: la conoscenza del mio nulla, la conoscenza di
Te stesso. Il mio cuore si orienti verso la tua Croce, la mia anima si svincoli dai sensi, il mio spirito
si dilati nella manifestazione delle tue misericordie. Rendimi degna, o Signore, del tuo Sangue Di-
vino. Io lo ricevo ogni mattina e la virt sua, la sua fragranza, la sua efficacia, l'ispirazione della
mia vita interiore, l'oggetto delle mie implorazioni, la vita della mia nuova vita. O vita di redenzione
nel Sangue di Ges! Contemplo un paesaggio invernale (Milano-Genova) tutto candore, e penso che,
come la natura riveste di bellezza liliale i cespugli, le piante, le case, i sassi, ogni cosa, cos la grazia
riveste tutte le anime redente. E come il biancore si trasforma in fecondit al bacio del sole, cos le
operazioni della grazia si trasformano in santit al bacio del Sangue Divino. q. 9 : 4 gennaio

1112 - Far trionfare negli altri il Mistero


Tanto l'anima sar beata lass, quanto si sforzer di vivere quaggi nella beatitudine della grazia e
della vita divina. Tanto godr del suo Dio, quanto comprender ora del Sacrificio, del Mistero Euca-
ristico. Tanto dar gloria al Signore, quanto si studier di glorificare in s e di far trionfare negli altri
il Mistero del Sangue Divino. Questo Mistero la manifestazione particolare di Ges all'anima per
scopi altissimi. Io non li conosco, ma li intuisco e voglio sacrificarmi perch si compiano. q. 9 : 5 gen.
319

1113 - Non mi manca la volont di abbracciare la croce


Amore al sacrificio, generosit nel patimento, brame di silenzio, desiderio di nascondimento, di so-
litudine, spirito di umilt, di preghiera e di carit: tutto questo mi manca, vero, ma non mi manca
la croce, n la volont di abbracciarla. Ecco, viene il mio Dio, Ges in Sacramento. Appunto perch
sono povera e squallida, senza meriti e senza mezzi, viene ad incontrarmi nel cammino faticoso.
Mi apre il suo Cuore, citt meravigliosa, dove apprestato un Banchetto celeste; dove si offre in ci-
bo e bevanda per compiere, con il suo Corpo Adorato, il suo Sangue Prezioso i misteri delle sue mi-
sericordie. Sanguis Christi, mysterium fidei! q. 9.- 7 gennaio

1114 - La mia via il Sangue di Ges


Il mare della mia anima l'amore del mio Ges, trasformato in Sangue, in fuoco, in verit, in santit,
in misericordia. La via regia dell'amore divino per tutti, ma specialmente tutta per me.
Se in essa Ges ha trasportato i Santi, pu trasportare e trasporta anche me. Egli vuol fare degli
esemplari di ogni anima un santo, un beato, e perci prepara per ciascuna anima la via della eleva-
zione, della santificazione. La mia via - posso dubitarlo? - il Sangue di Ges. q. 9 : 8 gennaio

1115 - L'anima non mai sazia di Ges


L'insaziabilit spirituale il cammino dell'anima nelle vie della santit, la risposta dell'anima alle
attrazioni, ai richiami del suo Dio. Questi atteggiamenti costituiscono l'adesione dello spirito alla vi-
ta soprannaturale e sono l'esercizio dell'amore puro e forte, che vuole ad ogni costo rispondere
all'amore infinito del suo Dio. L'anima mia insaziabile del Sangue di Ges.
Lo contempla, lo invoca, lo gusta con sempre maggior avidit. Lo offre a Dio!
Ho compreso che voglia dire offrire a Dio, col Sangue di Ges, l'anima inebriata del Mistero.
Perch tutte le anime non possono aderire, non vogliono aderire ai desideri di Ges? q. 9 : 9 gennaio

1116 - Che far, mio Signore, per Te?


Alla Consacrazione l'anima ha contemplato l'Ostia santa come estesa su tutto il mondo mentre il
Sangue di Ges pioveva su tutte le anime apportando vita e morte, resurrezione e annientamento,
benedizione e maledizione, a seconda delle disposizioni delle anime stesse.
Questo il grande Mistero che ci avvalora, ci sublima e ci rende accetti al Signore, unendoci a Lui.
Nella S. Comunione l'anima intuisce che stato compiuto un grande sacrilegio, chi sa dove e per
opera di quali persone. Non importa saperne l'autore: l'anima consacrata alla riparazione deve guar-
dare Ges, contemplare le ferite che riceve e raccogliere il Sangue Divino, sparso e calpestato dalla
empiet umana.
Se i cieli potessero piangere sulle ingratitudini degli uomini inonderebbero il mondo intero di lacri-
me. Che far, mio Signore, per Te? Che valgono le mie povere lacrime?
Come possono consolarti, se il tuo dolore infinito? Aumenter la fede, la speranza, la carit, ado-
rer la tua Passione mistica, il tuo Sangue Prezioso, fisser la mia dimora nelle tue Piaghe, canter
le tue misericordie, invocher il trionfo del tuo Mistero.
Mi pare di essere sola in questa via misteriosa. S, ogni anima sola dinanzi a Dio e questo pensiero,
che basterebbe a sgomentare l'anima pi santa, deve infondere la brama di una piet, di una corri-
spondenza, di un amore, di una immolazione senza riserve. q. 9 : 10 gennaio

1117 - Tu sei la Verit che sfolgora dal Sacrificio


O mio Cristo, luce, forza, grazia, cibo, sostegno, ristoro dell'anima mia!
Tu sei la Verit eterna e questa Verit sfolgora dal tuo Sacrificio, dal tuo Sacramento.
Tu mi offri il tuo Corpo e il tuo Sangue nel Mistero ineffabile che ci riempie di tesori celesti donan-
doci una vita sovrumana. Esso un raggio della Verit eterna, una scintilla della sua luce, un atomo
del suo amore. Ma quest'atomo riempie le anime del fuoco divino, la scintilla le ricolma di Sangue,
il raggio le stabilisce nella verit. q. 9 : Il gennaio
320

1118 - Dammi il tuo Sangue per i tuoi trionfi


Credere al Mistero del Sangue Divino, sperare nella sua efficacia, amare i suoi trionfi, sacrificarsi
per il loro compimento, offrire la propria vita, aderire a quella che scende dal Calice di Salvezza.
Le mie povere labbra esulterebbero se sapessero, o Signore, cantare questo Mistero, e l'anima mia
redenta gioirebbe se potesse annientarsi per glorificarlo. Se potessi, o Signore, non solo darti la mia
voce, ma far risuonare la tua in tutto il mondo! Se potessi raccogliere in ogni cuore le arcane mera-
viglie del tuo Mistero, le operazioni mirabili del tuo Sangue Divino!
O Signore, donami quello che tu desideri da me: dammi il tuo Sangue perch te lo possa ridonare
nello splendore dei suoi trionfi. q. 9 : 14 gennaio

1119 - Il mio Sangue non per voi?


Vedendo l'esiguo numero di anime che hanno il coraggio di ascoltare e di seguire Ges in questo
cammino del suo Mistero, Egli dice lamentandosi:
- Non merito la vostra fiducia? Il mio Sacrificio non per voi? Il mio Sangue non per voi? Non vi
basta la mia parola? Voi mi spezzerete e mi mangerete: mi mangerete e mi berrete; nella mia Carne
e nel mio Sangue la vostra salvezza. - q. 9 : 15 gennaio

1120 - Il Sangue la pi grande realt


I doni di Dio sono senza pentimento e realmente Egli li profonde in noi senza misura e senza inter-
ruzione. Sia smisurato anche il nostro amore e senza interruzione la vigilanza e l'adesione: l'adesio-
ne ai suoi richiami e vigilanza al suo passaggio. Ges passa in me col suo Sangue Divino.
Il Sangue di Ges non una immagine, una figura, un simbolo, ma la pi grande realt della terra.
Comprendendolo si tocca il Cielo. q. 9.- 16 gennaio

1121 - La mia stella il Mistero del Sangue


La stella cometa ha guidato i Magi a Ges; ritornando essi hanno portato Ges ai popoli gentili.
La mia stella il Mistero del Sangue di Ges: luce che d Sangue, Sangue che d luce.
Affido a questa stella i miei passi, i miei sguardi, la mia vita; so che mi condurr al Cielo e che con-
durr con me un numero infinito di anime, conquistate per la mia unione a Ges per la virt e per i
meriti del Sangue Divino. q. 9.- 17 gennaio

1122 - Vivendo nel Sangue comprenderemo cose mirabili


Edifica nel tuo cuore e fa una casa in cui venga Cristo e ti ammaestri e parli con te (S. Agostino).
E chi pu edificare in me, se non il mio Signore a cui consacrata la mia vita e a cui donato il mio
piccolo cuore? O Signore, edifica in me il tempio della tua carit, il tabernacolo della tua santit;
vieni e ristora e cresci e sviluppa e rafforza la mia anima. Ecco, io sono dinanzi a te come un fiore
che sboccia nell'aria gelida, in una notte oscura. Se tu, Sole dell'anima mia, non vieni a baciarla, es-
sa non avr n fragranza, n calore, n frutti, n semi. Ecco il bacio del tuo Sangue nella S. Comu-
nione: bacio divino, bacio prodigioso, bacio operativo per me e per tutte le anime.
Credere, adorare, invocare queste espansioni dell'amore divino.
Il Sangue del mio Ges ha un linguaggio che ha infinite armonie.
Parla di giustizia, fu versato per soddisfare la Giustizia Divina offesa dai peccati degli uomini. Parla
di misericordia, fu versato per amore verso i miseri. Parla di immensit, fu versato senza misura.
Parla di universalit, fu versato per tutti. Parla di infinit: l'applicazione dei suoi meriti e della sua
virt non cessa mai e non cesser se non quando tutti i redenti non avranno raggiunto il regno.
Questo linguaggio del Sangue di Ges risuona nella mia povera casa con voci ineffabili: voci che
scendono dal Cielo e vi salgono portando gli umili desideri dell'anima. Lasciamo che Ges parli in
noi. A chi parla? Egli parla al Padre, all'anima, alle anime. Seguiamo queste voci divine. Sta in esse
la nostra elevazione, la nostra perfezione, la nostra santificazione. Vivendo nel Sangue di Ges
comprenderemo cose mirabili, il demonio non potr accostarsi a noi, il mondo sentir l'influsso del
Mistero che opera in noi, e le passioni dell'anima, dominate, riordinate, ispirate dal Sangue di Ges
diverranno sorgenti di gloria per il trionfo del Mistero. O Signore, per la tua venuta nell'anima mia
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io posso esclamare: Non ho pi casa, la mia casa il Signore, il Sangue di Ges. q. 9 : 18 gennaio

1123 - Qual via pi sicura di quella del tuo Sangue?


Qual via pi sicura di quella del tuo Sangue Prezioso? Quale via pi santa, pi rapida e pi promet-
tente? O Signore, io getto ai tuoi piedi tutto quello che in me e fuori di me: voglio che la mia ani-
ma si spogli di tutto perch a sua volta diventi la via del tuo Sangue Divino.
Esso scorra in me abbondantemente per trasfondersi nei fratelli. Dinanzi all'altare sento rinvigorire
ognor pi il mio spirito a contatto del Sangue del mio Signore. O mani sacerdotali, santissime mani,
voi siete l'ostensorio vivo, il calice vivo che accoglie e conserva e trasfonde il Sangue di Ges.
Questo tesoro divino nelle sante mani sacerdotali in tutti gli istanti e per tutte le opere del ministe-
ro. Ad ogni istante il Sacerdote pu comunicare alle anime il Sangue Divino amministrando i Sa-
cramenti, nella predicazione, con la preghiera, con l'esempio, col sacrificio.
Il Sangue di Ges la corrente del divino amore che porta sulla terra i tesori del Cielo e porta in
Cielo le anime che conquista. q. 9 : 19 gennaio

1124 - Intendo mettermi nelle tue mani


Giunge il momento in cui l'anima si dona spontaneamente, completamente a Ges, tra le sue mani
adorabili, vere mani sacerdotali, mani ricolme di Sangue che rivestono il misero essere, lo adornano,
lo arricchiscono di doni, lo rendono degno dell'abitazione di Dio, degno di abitare in Dio.
Allora Ges si mette tra le mani della piccola anima per essere distribuito largamente, continuamen-
te, in benedizione di altre anime per la maggior vitalit del Corpo Mistico della Chiesa.
I Santi hanno veramente donato Ges ai popoli mentre Ges ha donato alla Chiesa i Santi.
Meraviglie della Redenzione, trionfi del Sangue di Ges, magnificenze della vita spirituale, della vi-
ta soprannaturale! Intendo, mio Signore Ges, mettermi nelle tue mani, piccola ostia di amore: in-
tendo riceverti sacramentalmente tante volte quante ti doni e ti donerai alle anime nel corso dei se-
coli: intendo offrirti al Padre, alle anime, tante volte quanti sono i desideri, i sospiri, le intenzioni, le
immolazioni del tuo Cuore Santissimo, quante sono le gocce del tuo Sangue e i Sacrifici che rinnovi
sugli altari. Amen. q. 9 : 20 gennaio

1125 - Ti ho rivestito della veste della mia Passione


L'anima ascolta parole misteriose: - Ti ho rivestito della veste della mia Passione; essa ti comunica
la mia grazia, ti rende degna della carit di Dio e ti dispone ai doni dello Spirito Santo.
Questa vita misteriosa ti comunicata col Sangue che io ho sparso per redimerti e che misticamen-
te, realmente ti viene donato in ogni S. Comunione. -
Immedesimiamoci nella realt delle nostre grandezze, delle nostre ricchezze spirituali.
Adoriamo, invochiamo il Sangue Divino che ce le comunica: facciamo della nostra vita una lampa-
da splendente di luce, una fornace ardente di amore. q. 9 : 22 gennaio

1126 - Come ringrazier il Padre di questo dono supremo?


Che ti offrir, mio Signore? Che cosa porter al tuo altare? Io porto a te una vita meschina, un cuore
molto piccolo, una mente angusta, ma porto ancora l'anima anelante al tuo Sacrificio, lo spirito
compreso del tuo Sacrificio; porto quello che tu desideri: l'adesione al tuo Mistero, la comprensione
del tuo Sangue Prezioso. L'altare sfolgorante di luce, il Cielo si apre e vi fa scendere i suoi splen-
dori, ma ancor pi, quella luce e quegli splendori accompagnano Ges, il Santo dei Santi, il mio Dio.
Che cosa ti offrir, o mio adorato Signore?
Come ringrazier il Padre di questo dono supremo? Calicem, salutaris accipiam!
Offrir a Te, mio Ges, il Calice del tuo Sangue: esso il tuo dono supremo, il maggior dono che
noi possiamo presentare al tuo altare, e all'altare di Dio. Il tuo Sangue per i nostri peccati, il tuo
Sangue per l'alleanza nuova, per la misericordia divina. All'infuori di questo tesoro non abbiamo
nulla di pi degno, di pi accetto a Te, giacch questo Sangue Divino l'hai offerto nel rito della Cir-
concisione, nel Pretorio e sulla Croce perch fosse il segno della nostra Redenzione, della nostra
elevazione, della nostra santificazione, della nostra unione con Te.
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Sono in viaggio verso la Citt santa e vedo nei prati brulli il gregge che va errando in cerca di qual-
che filo d'erba. Penso ai pascoli opimi che mi offre la S. Chiesa, che mi offre Ges. Penso al mistico
Banchetto imbandito perennemente per me; penso al Sangue Divino, che il mio cibo, la mia so-
stanza, la mia ricchezza, il mio amore. O misteri di bont e di misericordia! Misteri del Sangue Pre-
zioso! Voglio comunicarlo a tutti col desiderio intenso e i sacrifici pi intimi. q. 9 : 24 gennaio

1127 - Ges conserver in me il suo Sangue


La S. Comunione di stamane sar indimenticabile.
S. Pietro, la basilica del mondo, centro di tutte le chiese, mi apparve oggi come il cuore del Corpo
Mistico: e come nel cuore si agita il sangue e scorre fino all'estremit delle membra, cos mi sem-
brato di vedere il Sangue di Cristo sgorgare dall'altare del Sacrificio e scendere irresistibile, a tra-
verso le anime, fino a raggiungerle negli estremi confini della terra per stringerle nell'amplesso della
Redenzione. I dotti, forse potrebbero censurare queste umili espressioni: anch'io le trovo inadatte al
grande Mistero, tuttavia ripeto dal profondo dell'anima la mia brama di glorificare il Sangue Prezio-
so, la mia invocazione per comprenderlo, la mia consacrazione per adorarlo.
Ges conserver in me il suo Sangue Divino nel tempo e nella eternit. q. 9 : 25 gennaio

1128 - E Ges aspetta con le mani piene di tesori


Il Sangue del mio Ges allaga la terra e la terra non lo vede perch gli uomini non hanno le pupille
della fede, la voce della preghiera, il senso della umilt. L'uomo dotto ha paura d'ingannarsi, il sen-
suale vuole godere, l'avaro ha l'anima nelle ricchezze, l'empio nuota nei suoi delitti. E Ges aspetta
con le mani piene di tesori, passa accanto a quelli che vuol conquistare; con tenerezza materna invi-
ta al suo altare, al suo banchetto, vuol ribattezzarci nel suo Sangue Divino. q. 9 : 26 gennaio

1129 - Se potessi essere anch'io un'umile scala...


Per me non v' pi nulla sulla terra di nuovo e di grande, l'anima ha contemplato il dono di Dio e in
esso la maest, l'infinit, l'immensit, la carit, la santit del Mistero del Sangue Prezioso.
O Mistero Adorabile! Esso unisce tutte le anime a Ges e Ges le unisce al Padre e allo Spirito San-
to. Il Sangue Divino l'oceano che guida al porto di salvezza. O l'anima veleggia sulle onde miste-
riose guidata dallo Spirito Santo, o precipita negli abissi spintavi dal demonio.
La mia via segnata, il Sangue di Ges la infiora di benedizioni, di elevazioni, di carismi.
Nessuno pu immaginare le predilezioni di Ges per l'anima che s'apre ad accogliere i suoi Misteri.
Oggi ho avuto la grazia di fare la Scala Santa in ginocchio. L'ho baciata ripetutamente pensando al
Mistero del Sangue di Cristo. Quella Scala santa e si sale in ginocchio perch fu aspersa dal San-
gue di Ges. Se potessi essere anch'io un'umile scala degna di aiutare le anime a salire fino al Divi-
no Crocifisso, fino al suo Cuore Santissimo per immergerle nel suo Sangue Divino!
La maggior parte degli uomini lavora per la propria gloria o per la gloria altrui. Se noi potessimo
lavorare unicamente, esclusivamente per la gloria di Dio, per il trionfo del Sangue di Ges!
Ges aspetta che dal nostro cuore stilli a goccia a goccia l'amore che Egli trasformer in fuoco, in
sangue, in luce, in vita. q. 9 : 26 gennaio

1130 - Basta consacrarsi a questo Mistero


Il Sangue di Cristo tutto per me. Che posso desiderare di pi?
In qualunque punto della terra io mi trovi posso offrire il Calice Divino, posso partecipare al Sacri-
ficio, arricchirmi con i tesori che racchiude. Bisogna manifestare a tutto il mondo questi misteri del
nostro Iddio. Bisogna raccogliere tutte le forze per convergerle al trionfo del Sangue Prezioso. -
Non vi chiedo sacrifici - dice Ges - vi prometto favori. -
Basta consacrarsi a questo Mistero: desiderare, ricevere, gustare il Sangue di Ges, aderire a questa
consacrazione rendendo santa la vita perch tutto sia degno delle operazioni del Sangue di Ges.
La consacrazione fatta, compiuta, attuata pi da Ges che da noi. Lui che rende sacra la nostra
adesione, santa la nostra volont, ineffabile la nostra oblazione al Mistero Divino.
Bisogna giungere alla meta: consacrare tutto il genere umano al Sangue di Ges.
323

Bisogna preparare la via, gli apostoli, le anime. Occorrono tre momenti particolari.
Al Signore basterebbe un istante, a noi necessario lo sviluppo della nostra cooperazione ai disegni
del Signore. Occorre preparare la via. Dinanzi a noi come una montagna.
C' il monte della superbia, della vanit, dell'egoismo; c' la scienza indagatrice, critica, dubbiosa;
c' il rispetto umano, la diffidenza, la freddezza, la superficialit. Si raccolgono le pietre, si conser-
vano le parole, si glorificano le gesta dei tempi antichi; la vera pietra angolare del mondo, che Cri-
sto Ges, le sue parole sante, illuminatrici, divine, i suoi prodigi adorabili non si ricordano, o de-
bolmente da pochi. Bisogna preparare gli apostoli del Sangue di Ges.
Bisogna aiutarli con preghiere, con sacrifici particolari, con immolazioni segrete. Nessuno si accor-
ger di questo lavoro, ma il Signore lo feconder, lo premier.
Lavorare, sacrificarsi, umiliarsi perch il Mistero del Sangue di Ges venga glorificato un onore
sommo, un privilegio che vale il sacrificio della nostra povera vita. q. 9 : 27 gennaio

1131 - Dio vuole il trionfo del Sangue Divino


I Crociati ripetevano: Iddio lo vuole! Anche noi dobbiamo ripetere: Iddio lo vuole!
Egli vuole glorificare il suo Figlio diletto non con la conquista del suo Sepolcro, ma con la rivela-
zione degli splendori del suo Altare divino. Iddio vuole glorificare Ges nel suo Sacrificio, nel suo
Mistero, nel suo Sangue Prezioso. E questa gloria deve sbocciare dal cuore come vi sboccia l'amore.
Non occorrono armi, equipaggi, eserciti, ma anime temprate dalla fede, viventi nell'Eucarestia,
pronte a schierarsi, umili vittime dinanzi al nemico, il quale tenter invano di ostacolare il trionfo di
Ges. Iddio vuole il trionfo del Sangue Divino di Ges.
Sar un trionfo di misericordia, di pace, di ordine; sar un trionfo di benedizione per tutti i popoli.
Il Sangue di Ges sar la mistica chiave che aprir le porte ai dissidenti, sar il fiume benefico che
riempir i solchi della colpa, sar l'oasi misteriosa che apparir nel deserto della vita: a rifugio, con-
forto, sostegno e salvezza dei redenti. Stringiamoci in schiere.
Chi apparterr a questa crociata? Tutti quelli che amano Ges, che credono in Lui, che apprezzano
la sua Redenzione e vogliono essere salvi. Non occorrono talenti per appartenere a Ges e nemme-
no doti speciali per predicare il suo Mistero. Occorre soltanto la fede amplissima, il coraggio
dell'umilt per affrontare e superare l'umiliazione; occorre la volont risoluta di non indietreggiare;
l'adesione pronta e illimitata a tutto quello che il Signore disporr per il trionfo del suo Mistero; oc-
corre l'immolazione perenne per la santa causa. una causa travolgente.
I fiumi in piena sradicano cespugli e piante ricoprendo di sassi e di strame i campi fecondi.
Il Sangue di Ges, passando attraverso le anime, sradica le passioni che ci umiliano, vi semina ger-
mi di santit, feconda e trasforma la nostra sterilit in campi lussureggianti ricchi di frutti e di messi.
Aprite l'anima al Sangue Divino. Dilatate l'anima perch vi sovrabbondi.
Lasciate che l'anima si sprofondi nei suoi abissi deliziosi. Dove non giunge l'occhio affiora la bont
divina. Non pretendiamo di vedere, di conoscere, di sapere, di penetrare nei segreti di Dio, ma
quando questi segreti divengono lume alla mente, forza al cuore, orientamento nella vita, conver-
giamo le energie, le preci, i desideri, le intenzioni, le speranze al Mistero che ci assorbe e ci penetra;
consacriamo a Dio il nostro nulla perch Egli, nostro Tutto, trionfi.
Il Signore mi ha fatto comprendere oggi molte verit che infondono la pi fervida speranza. Iddio
vuole il trionfo del Sangue di Ges con la nostra umilissima cooperazione. Pregare, tacere e patire.
I raggi della luce nuova - nuova perch apparentemente nascosta fin qui - avvolgeranno le anime, le
scuoteranno, le orienteranno verso le sorgenti d'acqua viva zampillante alla vita eterna, e Ges
trionfer, col suo Sangue, nelle anime, nella Chiesa, nel mondo. q. 9 : 28 gennaio

1132 - Il nostro cuore un altare ancor pi prezioso


La pietra rozza e scura che serv da altare nelle catacombe per il Sacrificio Divino si bacia e si invi-
dia. Quella pietra posta sopra i corpi dei Martiri, bagnata dal Sangue di Cristo, oggetto di venera-
zione e di contemplazione. Ma il nostro cuore, se intendiamo bene quanto il Signore lo elevi e lo
santifichi col suo Sangue, un altare ancor pi prezioso e ancor pi benedetto.
Esso deve costituire la pietra mistica posta nel segreto dell'anima per seppellirvi il vecchio uomo,
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per seppellirvi ogni passione, ogni debolezza, tutte le miserie e tutte le imperfezioni e su questa pie-
tra mistica deve compiersi continuamente il sacrificio di Ges. Ges vuole cuori vivi, ardenti, ope-
rosi, magnanimi, risoluti ad ogni immolazione perch trionfi il suo Sangue Divino. g. 9 : 29 gennai

1133 - Vorrei gridare a tutto il mondo il segreto...


Ecco, io vorrei gridare a tutto il mondo il segreto che Ges vuol far conoscere, il segreto della no-
stra beatitudine e della sua gloria: la potenza del Sangue di Ges! O Sacrificio Adorabile! O Passio-
ne prolungata sulla terra, vivente nelle anime unite a Ges per il suo Sangue Prezioso! Parla, o mio
Signore! Manifesta i tuoi disegni a quelli che veramente ti vogliono seguire e glorificare, a quelli
che sono consacrati a Te nel Calice Divino. Gli uomini raccolgono religiosamente le pietre del pas-
sato, vestigia inerti dell'attivit e della potenza umana; noi ci prostriamo accanto al tuo altare a rac-
cogliere il tuo Sangue, segno vivo della tua Passione, prezzo infinito dei tuoi patimenti, dono su-
premo della tua regalit che ci avvince a Te nella vita e nella morte, nel tempo e nella eternit. g. 9 :
30 gennaio

1134 - O dolcissima, preziosa via di salvezza


Nel cammino del Signore, nelle ascese veloci compiute per opera dello Spirito Santo, l'anima sa-
rebbe tentata di arrestarsi ad ogni pensiero, tanto vivida la luce che ne emana. Deve, invece, non
fermarsi a godere, ma raddoppiare la corsa per giungere alla meta alla quale viene guidata da Ges;
per compiere quei disegni di misericordia che Lui solo conosce. O santa, dolcissima, preziosa via di
salvezza! Voglio percorrerti tutta come vuole Ges: nel silenzio, nel sacrificio, nell'abbandono,
sull'onda adorabile del Sangue Divino perch ormai Ges non chiede da me che il trionfo di questo
Mistero. Ges mi d se stesso nel Sangue: io dar la mia povert rivestita dal Sangue Adorabile,
perch trionfi sul mio nulla glorificando la sua potenza e la sua efficacia. q. 9 : 3 febbraio

1135 - Chi conta quelle ferite?


Ho trovato, nel costato di Cristo, un ricchissimo tesoro e mi rallegro di scoprirvi ricchezze splen-
didissime. (S. G. Crisostomo). Chiunque si accosta alle piaghe di Ges prova la verit e la realt
dell'affermazione del Santo. La mia bocca sempre china sulle sorgenti inesauribili della grazia di-
vina, sulle ferite del Corpo Adorabile di Cristo. Chi conta quelle ferite?
Innumerevoli quelle prodotte sulle sue membra dalle sferzate dei carnefici, ma ancor pi innumere-
voli quelle che vanno straziandolo nel suo Corpo Mistico: la Chiesa. Eppure da ogni ferita che lace-
rava il Corpo Santissimo di Ges, da ogni ferita che ancora tenta annientare la vitalit, la potenza,
l'efficacia del Mistero Eucaristico, quanto Sangue, quanta luce e quanto amore! [...].
S. Giovanni Crisostomo scopriva in questo Mistero ricchezze splendidissime, io vi trovo la massima
ricchezza, la tua Vita divina, che diventa vita vera, nuova, feconda, ineffabile, gaudiosa, di quelli
che adorano, bevono, conservano e onorano il tuo Sangue Divino. Il mio povero pensiero di una
attivit sorprendente, ma esso non mai cos fervido, cos luminoso, cos ricco di riflessi divini co-
me quando contemplo il Mistero della Passione, il Mistero del Sangue Adorabile.
Vedo il sole come sgabello ai piedi del mio Re crocifisso, e vedo una irradiazione di misericordia
nella applicazione del Sangue benedetto alle anime. Deus charitas est. q. 9 : 4 febbraio

1136 - Invochiamo il Sangue Divino...


Invochiamo Ges. Preghiamo che discenda, supplichiamolo che ci guardi, ci ascolti, perdoni le no-
stre colpe, ci illumini, ci infiammi, ci unisca a s. Sentiamo che Dio discende tra noi. Contempliamo
le magnificenze della sua carit, le meraviglie della sua oblazione divina, le infinite manifestazioni
del suo amore. Contempliamo la mistica pioggia di Sangue che scende dalla Croce per dissetarci,
per nutrirci, per avvalorare il nostro cammino spirituale. Invochiamo il Sangue Divino, donato a noi
nel Cenacolo e sul Calvario, ridonato sull'Altare e nella S. Comunione. q. 9 : 8 ,febbraio

1137 - Nel Sangue il perdono, la grazia, la vita


Nel Sangue che Ges mi comunica trovo il perdono di ogni colpa, il preservativo per ogni male, l'a-
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limento perenne, la luce e la forza per anelare all'infinito, la certezza di appartenere al mio Dio.
Posso dimenticare le anime degli infedeli e dei peccatori? O mio Ges, il tuo Sangue un oceano
senza sponde; e c' in esso il perdono, la grazia, la vita per tutte le anime, per tutto il mondo.
Che questo Mistero Adorabile palesi la sua potenza, si renda visibile, ci sommerga tutti, ci salvi, ci
santifichi, nella tua Passione benedetta, nel tuo Amore infinito. Amen! q. 9 : 9 febbraio

1138 - Ecce Agnus Dei!


L'esclamazione di Giovanni, fervida di entusiasmo, di ammirazione, di adorazione, pu e deve esse-
re ripetuta da noi ad ogni istante. Ecce Agnus Dei!
L'Agnello di Dio viene a noi, incontro a ciascuno di noi, non per essere battezzato, ma per ribattez-
zare le nostre anime nel suo Sangue Divino. Viene da lidi ignoti, da profondit invisibili, da altezze
inconcepibili, incontro alle anime che lo cercano, che lo desiderano, che vogliono salvarsi e vivere
nella sua carit. Ecce Agnus Dei!
Ripete il Sacerdote durante il Sacrificio Divino, e prima di porgere alle anime il Cibo Eucaristico;
parole che fanno trasalire di gioia, ma che fanno altres rabbrividire. Queste voci di Cielo, spesso
sfiorano le nostre orecchie, ma non commuovono l'anima che resta fredda, inerte, muta, come non
le sentisse. L'Agnello di Dio immolato sotto i nostri sguardi e noi non lo vediamo, non sappiamo
vederlo nella sua immolazione per noi, nella donazione di s alle nostre anime. Ecce Agnus Dei!
Il cantico sublime sale fino al Cielo ed il cantico pi armonioso, pi santo, pi accettevole che
possa salire dalla terra. Come accompagni quel cantico, anima mia?
Lo ascolti, lo penetri, lo comprendi, lo gusti, lo ripeti col Sacerdote, offrendo a Dio il Sangue Divi-
no, invocandolo, glorificandolo? O Signore, Dio mio, che ti sei degnato di farti considerare sotto le
umili forme di Agnello, sii benedetto, sii adorato! Donami, o Ges, la mansuetudine, la docilit, la
bont dell'agnello perch anch'io sappia immolarmi per tuo amore nel silenzio, nell'umilt, nella ca-
rit. Ma soprattutto dammi il tuo Sangue Divino a rinnovazione perenne della mia vita intima, a
comprensione, visione proficua della mia vita soprannaturale.
Non mi manca n la croce, n il sacrificio, ma non ho l'ardore che consumi la scoria, n la generosi-
t che divori la via faticosa e oscura. Il tuo Sangue, o Ges, mi ritempri perch io possa darti la pro-
va del massimo amore nella massima oblazione di me stessa. q. 9 : 10 febbraio

1139 - L'Altissimo ha santificato il suo Tabernacolo


Quando entri in Chiesa pensa che le onde del Sangue Divino ti vengono incontro per purificare l'a-
nima tua, per renderla accetta al Signore, per unirla a Lui, per trasfondere in te la virt redentrice,
per guidarti nella via di un apostolato santo, insieme con Ges, Vittima augusta sugli altari del
mondo. Quando si eleva il Calice santo, pensa che si eleva verso il Cielo il grido di misericordia di
Ges, e quel grido disperde la tenebra del peccato che ci separa da Dio, ottiene le giustificazioni pi
ampie, le benedizioni pi copiose per le anime strette alla Croce, viventi nella fede, nella speranza,
nella carit, nella luce del Mistero del Sangue Divino. O arcana luce, o fuoco divorante, o potenza
del Sangue di Ges! Oggi la Chiesa onora la Vergine Immacolata cantando: Sanctificavit taberna-
culum suum Altissimus: Deus in medio ejus, non commovebitur. (S. 45,5).
Ogni fedele che riceve con devozione, con penetrazione Ges, nel suo Ministro Eucaristico, pu ri-
petere le stesse parole: il Signore santifica l'anima mia a sua dimora, sta dentro di lei, ed essa non
sar scossa. Ampliamo questa dimora, rendiamola sempre pi pura, ordinata, serena, tranquilla, pro-
fonda; il Sangue di Ges vi entrer sempre pi abbondantemente; il rivo si cambier in lago, il lago
in mare sconfinato e l'anima vi sar immersa come una scintilla nel sole. q. 9 : 11febbraio

1140 - Giorno di Sangue! Giorno di Sangue!


Il mio risveglio molto penoso. Una voce misteriosa ripete: Giorno di Sangue! Giorno di Sangue!
Non una illusione, una realt tremenda nella Chiesa e nel Corpo Mistico di Cristo.
Ges continua ad immolarsi per me sull'Altare del suo Sacrificio, come si immolato durante la
notte, sempre ad ogni istante, con la stessa agonia dell'Orto e del Calvario, con lo stesso amore, con
lo stesso dolore. Noi dimentichiamo che ad ogni istante il volto di Ges, grondante Sangue, sfiora il
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nostro volto; le sue mani sono protese verso di noi come sopra una conquista agognata, comprata
col Sangue, che sgorga ancora misticamente da quelle mani divine.
E per tutto il giorno e per tutta la notte, dal volto, dalle mani, dai piedi, dal costato di Ges, conti-
nuer questo gettito di misericordia per te, piccola anima, per tutte le anime che risponderanno
all'amore di Ges. Questo il grande poema della Redenzione composto dai canti divini, che risuo-
nano in Cielo con armonie divine, e sulla terra con attrazioni celesti. Giorno di Sangue!
Sangue dei martiri della fede, immolati con Ges, per amore, sull'altare del Sacrificio.
La Croce di Ges sanguinante asperge di Sangue Divino i martiri che le muoiono accanto.
E Ges trionfa nel segreto, nel silenzio, nella incomprensione del mondo, riservando la rivelazione
e la beatitudine nella gloria della eternit. Ma chiede alle anime di buona volont l'umile contributo
di una cooperazione di zelo e di piet. g. 9: 12.febbraio

1141 - La mia felicit il tuo Sangue Adorabile


O Signore, mio Dio! abbi piet di noi, abbi piet di me! Mi getto a terra al passaggio del tuo Sangue
benedetto, mistica nube sfavillante di arcane bellezze, acqua lustrale di insuperabile potenza, ristoro
divino, forza sovrumana, pegno di salvezza e di potenza celeste.
Rivestita del tuo Sangue Divino, potr sperare il perdono e la grazia, lo sguardo amoroso del Padre
e anche la sua compiacenza, giacch il tuo Sangue Adorabile porta in me il tuo pensiero, i tuoi desi-
deri, le tue intenzioni, la tua virt, i tuoi meriti, la tua santit. vero, mio Ges, che queste ricchez-
ze saranno sempre tue, ma il povero che vive nella casa del Re, amato dal Re, non manca n di cibo,
n di vesti, n di onore, n di felicit, n di gloria. La mia gloria sei tu, Re Divino; la mia veste, il
mio cibo, il mio onore, la mia felicit il tuo Sangue Adorabile. q. 9. 13febbraio

1142 - Basta aver sete


Per gustare i benefici del Mistero del Sangue Prezioso, basta aver sete: il desiderio di riceverlo; ba-
sta aprire le pupille: la fede ardente e la speranza tenace; basta dilatare il cuore: l'amore sgorgato
dall'amore. Il Sangue Divino amplier e rassoder ogni disposizione. Il Sangue del mio Ges ha ir-
radiazioni infinite, irradiazioni di gloria in Cielo, di giustificazione nel Purgatorio, di grazia sulla
terra. Beata l'anima avvolta da quelle divine irradiazioni!
O Signore, concedile a tutte le anime, come a tutti concedi il sole, la sua luce e il suo calore... Il
Sangue del mio Ges cementa le anime - la Comunione dei Santi - le costituisce apostole, operatrici
di prodigi, collaboratrici della Redenzione, secondo la parola del Cristo nella meravigliosa parabola
della vite e dei tralci. Rendimi, o Signore, un tralcio vivo, perch possa partecipare al Calice delle
tue immolazioni. q. 9.- 15 febbraio

1143 - Ges ha sete del suo Sangue


Ges ha sete del suo Sangue. Bisogna ridarglielo da ciascuno di noi perch l'ha versato per tutti.
E quel Sangue Adorabile compie il suo ministero soltanto quando ha investito la nostra anima di-
struggendone la scoria e raccogliendovi, per portarli a Dio, gli elementi della nostra devozione, del-
la nostra piet e fedelt. Ges ha sete di anime assetate del suo Sangue Divino.
- Quanta soddisfazione - Egli dice - allorch puoi additare la via sicura a chi l'ha smarrita, allorch
puoi offrire un pane al mendico, una veste al meschinello, ma quanto maggiore la gioia di poter
additare alle anime la via regale del Sangue Divino, allorch puoi offrirlo come ristoro, alimento,
conforto, medicina, come veste preziosa, degna degli sguardi di Dio. -
Quante volte il mio Ges ha ripetuto il suo grido di amore, il suo accento di dolore!
Il Sangue per le anime! Le anime per il Sangue! Questo sar il grido di tutti i secoli perch Ges ha
offerto il suo Sangue per tutte le anime, e il Sacrificio che rinnova questa donazione divina si com-
pir fino alla consumazione dei tempi. giusto che mentre Ges s'immola per noi, noi ascoltiamo il
suo sitio divino corrispondendovi con lo zelo pi fervido, ripetendo senza mai stancarci l'anelito
di Ges, il suo desiderio, la nostra devozione, come il Sangue ha espansioni infinite, immense, ine-
sauribili. q. 9 : 17 febbraio
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1144 - Questo Calice il solo degno del Padre


La cena si chiude col vino inebriante. O quam praeclarus est!
Il Calice del Sangue di Ges tra le mani della piccola anima, come si mette tra le mani di un bim-
bo il dono da offrirsi a un sovrano. Questo Calice il solo degno del Padre, consegnato a me per-
ch lo offra a Lui: adorazione, preghiera, riparazione, ringraziamento del mistico banchetto, sigillo
dell'unione con Lui che non verr mai meno.
Chi mangia al banchetto di Dio, ha Dio in s e per s, ed in Lui e per Lui nel Sangue di Ges.
L'uomo grande solo per Iddio: tanto pi grande, quanto pi unito a Lui. Amen. q. .9 : 19 febbraio

1145 - L'Agnello qui in mezzo a noi


I Cieli sono sempre aperti sul Tabernacolo dove risiede Ges, Sacerdote e Vittima della umanit.
L'Agnello che S. Giovanni vedeva assiso sul trono, nello splendore dei suoi trionfi, qui in mezzo a
noi, nella stessa gloria, con la stessa maest e la stessa potenza.
Dal Cielo al Tabernacolo, dal Tabernacolo alle anime, dalle anime al Cielo: una via regale che
Egli percorre incessantemente, amorosamente, per comunicare i benefici della sua Redenzione.
La via percorsa da Ges larga quanto il Cielo, abbraccia tutte le anime come fossero una sola, e ne
abbraccia una sola con la potenza, la bont e la grazia con cui si estende a tutte. q. 9 : 20 febbraio

1146 - In Cristo Ges!


Mi abbandono a Ges, al suo Sangue Divino che viene a coprire il campo sterile dell'anima mia
come i fiumi in piena, allorch dilagano le campagne. L'inondazione spesso paralizza ogni vegeta-
zione. Il Sangue di Ges, invece, paralizza le miserie, gli sterpi, i rovi della mia anima: esso giunge
in me, seme di vita divina, forza alimentatrice, virt santificatrice.
Ed io mi sprofondo nei suoi gorghi intuendo l'abisso della divina carit, ripetendo con l'Apostolo:
In Christo Jesu. In Christo Jesu!
Vivere nelle profondit delle sue Piaghe, del suo Cuore, del suo Amore. Vivere nel suo Sangue e del
suo Sangue. Vivere nascosta, silenziosa, morta a me stessa, anelante solo a compiere la volont del
Signore: questo forse potrebbe costituire la mia umilt. Ma vivere alla corte del re non umilt per
un povero servo: elevazione, benedizione, gaudio, santit. In Christo Jesu!
Ges ci d il suo Sangue e il mondo non lo vede; e Ges tace e attende l'ora del risveglio. Affrettia-
molo con i desideri. Per centinaia e centinaia di anni gli Ebrei invocarono il Messia, e il Messia
venne, ma essi non lo conobbero. Potrebbe essere che anche noi, smarriti nella via, invocassimo
l'aiuto del Signore senza vedere che l'aiuto molto vicino, in noi, nel Sangue di Ges. q. 9 : 20 febbraio

1147 - Quando i popoli s'accorgeranno di questo tesoro...


Il Sangue di Ges versato sul nostro cammino perch il passo sia sicuro, l'ascesa pi rapida e la
mta pi eccelsa. Quando i popoli s'accorgeranno di questo tesoro che ha un valore infinito, una po-
tenza divina, una efficacia irresistibile, si orienteranno verso la Croce, verso l'Altare, verso il Pasto-
re amoroso, e le sorgenti del suo Sangue e del suo Amore saranno avidamente ricercate e sospirate
come il massimo bene in questa terra d'esilio. O Signore, noi balbettiamo.
Tu solo puoi dire quanto grande, adorabile, ineffabile il tuo Sangue Divino! q. 9.- 23 febbraio

1148 - Ges proprio accanto ai malati...


Quanti vedranno le sue orme chiazzate di Sangue e da quel Sangue Divino vedranno partire la luce
che irradia tutto il mondo, allora comprenderanno che aprire la propria casa a Ges e offrire a Lui la
propria anima, perch la possegga, il pi grande privilegio e la certezza della vita immortale.
Una santa malata licenziava la notte la sua infermiera perch Ges le si sedeva accanto facendo lui
stesso l'ufficio d'infermiere. Non una pia idealit.
Ges proprio accanto ai malati in veste di pietoso Samaritano. Ha provato gli strazi del suo Corpo
Santissimo e sa confortare e addolcire le pi grandi sofferenze versando sulle piaghe del corpo, e
pi su quelle dell'anima, il suo Sangue Prezioso. q. 9 : 24 febbraio
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1149 - Il Sangue, segno ed arma


Quello che strazia l'anima il pensiero delle ingratitudini verso Ges.
I demoni ridono di Lui Sacramentato e s'accerchiano come lupi rapaci attorno al suo Sangue...
Il Sangue di Ges il segno pi potente della misericordia divina, ma anche l'arma pi terribile
della sua giustizia. I Santi avrebbero voluto gettarsi sulla bocca dell'inferno per impedire che le
anime vi precipitassero; facciamo altrettanto noi, ricoprendoci del Sangue di Ges.
Il Prezioso Sangue scorre incessantemente percorrendo tutto il mondo: prostriamoci sulle sue orme
desiderando di comunicare a tutte le nazioni la virt redentrice. q. 9.- 25 febbraio

1150 - Il Sangue vale per me tutto Ges


O Signore, contemplandoti negli strazi della tua Passione, l'anima resta confusa e commossa; con-
templando la rinascita delle anime nel tuo Sangue Divino, lo spirito si avvince a te nella adorazione
e nella riconoscenza; contemplando il tuo amore in ci che ha di pi profondo e di pi alto nel tuo
Sacrificio del Calvario e dell'Altare, l'anima resta come abbagliata e avvinta, fissa in te, naufraga
nel tuo Sangue Divino. Temo di usare questa voce con troppa confidenza.
Ma la vita che mi porta a Ges ed la forza che mi unisce a Lui. Il Sangue Prezioso vale per me
tutto Ges; Ges tutto per me nel suo Sangue Divino. q. 9.- 26 febbraio

1151 - Vivendo nel mio Sangue, non ti appartieni pi...


- Vivendo nel mio Sangue non appartieni pi alla vita del tempo, instabile e fuggevole, cammini
senza toccare la terra, parli senza disturbare l'unione del tuo spirito con Dio, compi i tuoi doveri
senza interrompere le operazioni che il Sangue Divino vuole estendere in te e nei tuoi rapporti col
prossimo; pi della carit, del consiglio, dell'esempio, puoi donare il fiore della carit divina: il
Sangue benedetto che tuo, perch vivi in questo Mistero. -
Il Sangue di Ges appartiene tutto a me e tutto a ciascuna anima; opera contemporaneamente in me
e in tutte le anime, ma aspetta da me e da tutte le anime la pi amorosa corrispondenza.
Ges non chiede che tutti possano sentire gli strazi della Passione e possano comprendere attraverso
quale martirio ci abbia donato il suo Sangue; si accontenta che l'anima lo invochi, lo contempli nelle
sue piaghe. tanto difficile pensare che una piaga che d sangue produca dolore? E se quel Sangue
offerto per amore, non doveroso raccoglierlo con altrettanto amore?
Gli Ebrei assetati accorrevano alla rupe percossa da Mos; le anime, assetate di bene - e chi non pu
essere assetato di bene? - accorrano alla rupe mistica: Cristo Ges che d Sangue e Sangue senza
stancarsi mai, e lo d senza riserve, generosamente, divinamente.
O Signore, la mia terra arida e non d che parole fredde, fiori incolori e senza fragranze.
Sul mio povero campo non spuntano che semplici fili d'erba sempre eguali; non ho nulla, o Signore,
che sia degno del tuo altare. O Signore, dimenticavo che io non ho pi n campo, n propriet, n
semi, n frutti. Vivo nel tuo Sangue! Che io trovi in esso l'amore degno di Te, che io stessa sia tra-
sformata in amore, in gloria del tuo Sangue benedetto. Amen! g. 9 : 27 febbraio

1152 - Vi basti il mio Sangue


- Vi basti il mio Sangue - dice Ges. - Lo vedete nell'Orto dell'agonia, nelle corti e per le scale del
Pretorio, lungo la via del Calvario, sulla Croce. Il mio Sangue non nascosto; fluente un tempo
dalle mie membra, continua a versare sulla umanit le onde del mio amore. -
La S. Messa una immolazione incruenta, ma la immolazione reale, preziosa, santa, efficace del
Sangue Divino offerto a Dio per l'umanit, offerto all'umanit per la gloria di Dio. g. 9 : 28 febbraio

1153 - O via di Sangue del mio Ges


O via di Sangue del mio Ges, sii benedetta! Tu sei fondata nella Chiesa, nelle anime, nell'anima
mia. Chi vive alla superficie non ti conosce. Chi teme l'isolamento ti perde. Chi paventa il silenzio ti
fugge; chi non ama Ges non ti cerca. O via di Sangue del mio Ges, tu sei la mia via!
Non ti comprendo nella tua bellezza perch sono ignorante; non ti abbraccio nella tua ampiezza
perch sono piccola; non ti onoro nella tua magnificenza perch sono meschina, ma mi prostro a
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baciarti, via santa, via immacolata, via augusta, bagnata dal Sangue del mio Ges. Guidami al suo
Cuore. Riempimi del suo Sangue. Dammi il suo Amore.
Il mio ritiro segni un maggiore desiderio di seguire Ges nella via del suo Sangue per portare in es-
sa tutta la cristianit, tutto il mondo. Amen! q. 81 : 2 marzo

1154 - Perch le iniquit, lo smarrimento...


Tutte le iniquit della terra sono state perdonate per la Passione del Cristo; tutti i peccati sono stati
ricoperti dal Sangue Prezioso. E perch le iniquit ripullulano in un crescendo di empiet, e i pecca-
ti si addensano nelle anime come le nubi in un cielo tempestoso? Perch lo smarrimento dello spiri-
to acuisce il disordine, la corruzione e l'empiet dominano ancora il mondo? Perch non si conosce
la Passione di Ges, n si vive nel suo Sangue Adorabile.
Che importa che il campo sia sarchiato, se nessuno si cura di seminarlo e di coltivarlo?
Quae utilitas in Sanguine meo? - ripete Ges - se non conosciamo la virt, la potenza, l'eccellen-
za, di quel Sangue? Raccogliamo tutte le nostre forze per muovere incontro a Ges, per mettere nel-
le sue mani la nostra buona volont, per offrirgli tutta la libert, per aderire ai suoi comandi, per
compiere i suoi disegni, per glorificarlo nelle sue conquiste. q. 81 : 4 marzo

1155 - Che far del mio Sangue?


Ges mi ripete: - Che far del mio Sangue? A chi dar il mio Sangue? -
l'accento pi straziante che possa ferire un'anima cristiana. - Che far del mio Sangue? -
O Adorato Salvatore, donalo alla Chiesa, ai Sacerdoti, alle anime giuste, alla piccola anima mia.
Noi vogliamo adorarlo, onorarlo, riceverlo, glorificarlo. - Che far del mio Sangue? -
O Signore, non vedi che siamo assetati, morenti nel deserto della vita? E non vedi che senza il tuo
Sangue l'uomo inferocisce, perde l'intelletto, si annienta nel suo orgoglio, perde la visione delle cose
celesti, dimentica la sua origine, lo scopo della vita, il fine supremo dell'esistenza?
- A chi dar il mio Sangue? - O Signore, Tu sei magnifico nei tuoi doni e non vuoi nessun compen-
so. Tu ci ricolmi di beni senza che noi li conosciamo. Tu non fai distinzione di persone, Tu non sce-
gli tra i potenti e i ricchi, i grandi della terra, Tu ami tutti, vuoi santi tutti. Il tuo amore nel Sangue,
la nostra salvezza nel Sangue, la nostra santit nel Sangue. O Signore, ecco ai tuoi piedi i bimbi,
i vecchi, i malati, i sani, i peccatori, i morenti; ecco i tuoi carnefici, i tuoi traditori, i tuoi amici, i
tuoi nemici. O Ges, dona a tutti il tuo Sangue Divino. q. 81 : 7 marzo

1156 - Chi vi ha accostato una sola volta le labbra...


Ges scende ancora tra noi, visibile nel mistero del suo Sacrificio e del suo Sacramento per attrarre
le anime nostre alle sorgenti della vita. Sorgenti ascose, misteriose, ma quanto salutari!
Chi vi ha accostato una sola volta le labbra con fede e amore non pu distaccarsene pi.
L'anima vi resta avvinta pi che alle membra a cui racchiusa. L'ardore dei Santi ha origine in quel-
le sorgenti e tutta la gloria della Chiesa una ricchezza che le proviene dalle inesauribili effusioni
del Sangue Divino. Ma non vedete il rigoglio che produce nell'anima?
Bevendo il Sangue di Cristo l'anima ama Dio col cuore di Cristo, loda Dio con le labbra di Cristo, si
unisce a Dio con lo Spirito di Cristo. q. 81 : 8 marzo

1157 - Alla Consacrazione mi metto sotto la Croce


Alla Consacrazione mi metto sotto la Croce come la Maddalena per raccogliere sopra di me il San-
gue Divino. Ges mi dice: - Tu ricevi ancor pi; io entro in te, nell'anima tua, com'ero sulla Croce,
con tutte le mie ferite, col mio Corpo straziato, col mio Sangue che sgorga inesauribile a salvezza
del mondo. Puoi ben ripetere al Padre Celeste: Ostende nobis, Domine, misericordiam tuam.
Se rimarrai unita alla Passione, al Sangue Divino, alla voce di quel Sangue, la preghiera sar pe-
renne, raggiunger tutti i punti della terra, impetrer per tutte le anime. - g. 81 : 9 marzo

1158 - Quale profondit se lo si introduce nelle anime


Mio Dio! Il martirio che tormenta l'anima il riflesso di ci che la Passione mistica di Ges.
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Passione di Sangue. Passione nel Sangue.


- Il mio Sangue - dice Ges - scorre nelle anime come un fiume che va dalla sorgente alla foce,
sempre sopra un letto sassoso, tra sponde aride, senza fecondare nulla, senza portare nulla.
Quale profondit se lo si introducesse nel campo delle anime, nella terra che germina solo peccati
e passioni, nel cuore roso da vermi, incancrenito dalle colpe, paralizzato dalla cattiva volont.
Le acque sono distribuite nei campi dalla mano dell'uomo. Cos il mio Sangue.
affidato a voi, ai Sacerdoti, alle anime pie, agli apostoli del bene, ai direttori di anime. -
Costa cos poco il desiderio di comunicare a tutti i benefici della Redenzione! Se l'anima si schiude
una volta sola all'impeto del Sangue Divino non ha pi bisogno di ideare programmi di apostolato e
di santit. Il Sangue la conduce soavemente nelle vie arcane della comunione dei Santi. g. 81 : 10 marzo

1159 - Affrettiamoci a raccoglierlo


Il Sangue della Redenzione, sparso, offerto, donato con prodigalit da Ges, scende con ritmo pe-
renne sulla umanit redenta. Affrettiamoci a raccoglierlo. per noi. il Sangue del Figlio di Dio,
sigiller la nostra adozione divina, ci schiuder conoscenze divine, ci elever nella vita divina, ci
comunicher la stessa vita divina. O Signore, la mia vita si consuma in questo Mistero.
Non trovo riposo se non in questo abisso del tuo Sangue Divino. Non trovo pace se non abbando-
nandomi all'onda che mi scorre vicina, che scorre in me e mi rapisce. Mio Dio, potessi nascondermi
agli occhi di tutti per effondere dinanzi a Te le mie adorazioni, le mie suppliche, tutta la mia devo-
zione al Sangue benedetto! Rivelati, o Signore, alla tua Chiesa, al Pontefice, ai Sacerdoti, ai tuoi
Santi, al tuo popolo. Il tuo Sangue parla di pace, stabilir la pace, doner la pace.
Il Sangue di Ges grida pace al mondo intero, ma ai Santi, agli intimi di Ges addita le vie della ve-
ra pace nel culto del Mistero, e a quelli che si sono convertiti fa gustare le dolcezze della pace divi-
na. Noi siamo avvolti da questi Misteri: necessario conoscerli e viverli. q. 81 : 11 marzo

1160 - Vita eterna e misericordia


Il grande prodigio che il Salmista contemplava e noi ammiriamo guidati dal magistero della Chiesa
si compie ad ogni istante nelle anime nostre. La Verit Eterna si incontrata con la misericordia; il
Padre Celeste ha accolto l'immolazione del Figlio suo Unigenito; la Giustizia divina si placata nel
sacrificio del Redentore e il Sangue Adorabile ha suggellato col bacio di pace la nuova alleanza, il
Nuovo Testamento, la nuova famiglia cristiana. Tutta l'umanit redenta ha vita da quell'amplesso.
Se vogliamo essere salvi, se vogliamo essere santi, bisogna poter elevarci tra la vita e la misericor-
dia, dimorare tra la giustizia e la pace, sotto lo sguardo di Dio, nel Cuore di Ges, tra l'Ostia Santa e
il Calice Divino, nell'Ostia Santa e nel Calice Divino, con la fede, con l'ardore, con la devozione.
Iddio si abbassa a contemplare la nostra infermit, Ges si china a medicarci, a sanarci; e noi che
cosa facciamo? Il Sangue di Ges sgorga continuamente dal Sacrificio dell'altare.
Non sentiamo la sua voce perch siamo assordati dalle passioni, dalle distrazioni, dalle occupazioni.
Raccogliamoci in silenzio presso l'Altare. Il Sangue non ha posa. Esce dalla Sacra Umanit del Cri-
sto con mille voci che muovono incontro alla Verit e alla Giustizia parlando in nostro favore.
Ges non si stanca di offrire se stesso, la sua vita e la sua morte mistica, la sua Passione e la sua
Redenzione, le sue lagrime e le sue impetrazioni, la sua misericordia e la sua pace.
Noi vediamo il Tabernacolo chiuso e il Sacramento custodito. Non ci sono porte che chiudono il
fuoco onde arde il Cuore di Ges, non vi sono cibori che trattengano il suo Sangue.
Tutto aperto, spalancato, alla luce, come i campi biondeggianti di spighe, come le viti rigogliose
di pampini, come il mare senza siepi e il sole senza barriere. q. 81 : 13 marzo

1161 - Siamo premio del suo Sangue Divino


L'incontro del Sangue che redime con la giustizia che si placa, del Sangue che rigenera col perdono
che riabilita, del Sangue che santifica con la bont che benefica, avviene nell'anima nostra.
Noi siamo oggetto dell'interesse di Dio, argomento della immolazione di Ges, premio del suo San-
gue Divino. Ges non chiede altra ricompensa, all'infuori della gloria del Padre, che la conquista
delle nostre anime. Il suo Sangue per le anime! - Le ore sono contate - dice Ges - sulla bilancia di
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Dio, il Sangue Divino di un peso immenso, ma la malvagit trabocca. -


Chi arginer questo fiume di fango? Chi placher l'impeto della ribellione? Chi liberer l'uomo dal
caos che lo avvolge? Che cosa possiamo rispondere a Ges? Domine, salva nos, perimus! Re-
demisti nos in Sanguine tuo! q. 81: 14 marzo

1162 - Nessuna favella degna di Te


O Signore, io non chieder al linguaggio umano la parola per colorire il tuo linguaggio divino.
Non voglio mendicare tra gli uomini l'espressione del tuo pensiero. Nessuna favella degna di Te.
Nessuna melodia pu celebrare la gloria del tuo Sangue Divino. O Signore, la mia impotenza mi
tormenta e mi opprime. Rivelati, o Signore, alle anime alle quali vorrei giungere con la virt, i meri-
ti, gli splendori del tuo Mistero. Il Signore mi risponde con le parole del Salmista: Davanti a lui
camminer la giustizia, e sulla via dei suoi passi la salvezza (Ps. 84, 14)
La giustizia che cammina dinanzi a me il Mistero del Sangue Prezioso. Esso come la colonna di
fuoco che precedeva gli ebrei nel deserto, come la nube che li difendeva dagli ardori del sole, come
l'acqua che li dissetava. Il Sangue di Ges la mia giustificazione: la via che guida i miei passi,
ordina le mie azioni, ispira la mia piet, avvalora la mia devozione, mi introduce nella vita sopran-
naturale e mi alimenta con la fiamma dell'amore divino. Laus Deo! q. 81: 16 marzo

1163 - Il linguaggio del mio Sangue


- Il linguaggio del mio Sangue, che il linguaggio della mia Passione, compreso da pochi.
un linguaggio duro ma sincero, aspro, ma saporoso, alto, ma chiaro. -
Il Figlio di Dio ha dato se stesso per l'uomo: ha offerto il suo Sangue per la sua salvezza, continua a
donare il suo Sangue per la felicit, la santit, e la elevazione delle anime.
Non giusto che le anime si studino di riceverlo, di onorarlo, di glorificarlo?
Chi si mette sotto la luce di questo Mistero sicuro di essere guidato alla vita eterna.
Deve per rassegnarsi a sopportare umiliazioni, diffidenze, isolamento, ansiet, sconforti e abban-
doni: tutto quello che ha rapporti con la Passione divina e che in misura adeguata alla virt, alla ca-
pacit, alla devozione, all'amore viene stabilito per ogni anima dalla Divina Provvidenza.
Il Mistero del Sangue Divino, cos generosamente sparso per noi, e cos amorosamente offerto a noi,
la mistica voce che impetra dalla terra d'esilio le misericordie di Dio; la mistica voce che scende
dal Cielo per annunziare il perdono e la pace. Dovrei annientarmi davanti a questa voce.
Quante volte l'ho udita nelle profondit dell'anima!
No, il demonio non pu penetrare in quelle profondit per fingere la voce del Sangue Divino.
Il demonio non pu avvicinarsi all'anima consacrata al Mistero, desiderosa di vivere nel Sangue di
Ges; non pu penetrare nella mente per simulare il Volto insanguinato del Redentore e illuminare
le Piaghe adorabili della Sacra Umanit. Potrebbe il demonio zelare la gloria del Sangue Divino?
Potrebbe canzonare l'anima, turbarla, agitarla con angustie e preoccupazioni: potrebbe lusingarla
con l'amor proprio, alimentandone la superbia? Ma quando l'anima abbandona se stessa tra le mani
di Ges e cerca di nascondersi nelle Piaghe santissime per essere lavata e purificata, per essere rive-
stita e arricchita del Sangue Prezioso, che pu fare il demonio? S, egli tenta di sconcertarmi ester-
namente con tribolazioni e sacrifici, ma l'anima procura di accogliere tutto dalle mani di Dio, im-
mergendo se stessa nel Sangue Divino. No, Ges non mi inganna. q. 81 . 18 marzo

1164 - Ad ogni incertezza, mi riposo sulla profezia...


Ad ogni incertezza mi riposo sulla profezia, sulla storia, sulla parola di Ges, sulla potenza della
Chiesa. Non vero che la Passione di Ges fu predetta, e fu predetto lo spargimento del Sangue, e
la potenza di quest'acqua misteriosa scaturiente dalle fonti del Salvatore?
Non vero che Ges ha versato per noi tutto il suo Sangue fino all'ultima goccia?
Non vero che lo ha donato in remissione dei peccati e lo dona continuamente per la nostra reden-
zione e per la nostra santificazione? Non vero che il Sangue di Ges fu seme di Martiri e di Santi,
forza e potenza e vitalit della Chiesa? Dinanzi a queste verit l'uomo si ritempra e accoglie con in-
finito senso di riconoscenza la luce che viene dal Mistero. q. : 21 marzo
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1165 - Non c' medicina tanto salutare...


Ges, non solo ci chiama a s con una degnazione infinita, ma vuole che partecipiamo al suo Sacri-
ficio adorabile perch desidera costituirci strumenti efficaci della sua Redenzione in favore delle
anime. Bisogna risanarle dalla radice, e non c' medicina tanto salutare quanto il Sangue di Ges.
L'umanit come stretta da ferree catene: l'empiet, la corruzione, la crudelt, l'orgoglio, la prepo-
tenza divorano le anime; le insidie di Satana si raddoppiano e il Tabernacolo resta deserto.
E il Sangue Benedetto rester infruttuoso. q. 81 : 22 marzo

1166 - L'Ostia segnata da una croce rossa


Vedo l'Ostia Santa come segnata da una grande croce rossa che la divide in quattro parti.
il fiume di Sangue che scorre sulla terra raccogliendo da tutti i punti le anime per portarle a Dio.
Guai a chi rimane fuori dalla corrente misteriosa, a chi non segnato in fronte e sul cuore dal San-
gue di Ges! La pioggia cade dovunque, ma la pietra non germoglia, il ferro non fiorisce, l'oro non
produce nulla.
La pioggia del tuo Sangue, o Signore, ammollisce anche le pietre, fa germinare fiori e frutti dalle
sostanze pi dure e resistenti, dalle anime fredde e incolte, resistenti e pervicaci. O Signore, chiedo
umilmente, abbondantemente il tuo Sangue per me e per tutto il mondo. Amen! q. 81 : 23 marzo

1167 - L'unione con Lui nell'offerta del Mistero....


O eternit, tu mi rivelerai questa potenza divina! Ges desidera molte anime consacrate al Mistero
del suo Sangue: specialmente anime sacerdotali. L'unione con Lui nell'offerta del Mistero attirer
sul mondo grazie infinite. Egli ha offerto al Padre continuamente il suo Sangue durante la sua vita
mortale: nella grotta di Betlemme, nella sua casa di Nazareth, nel Tempio, nel deserto, nel Getse-
mani, dinanzi ai giudici, sulla Croce. Penetrare in questi grandi Misteri vuol dire conoscere l'infinito
amore di Ges per le nostre anime. Allora ne viene di conseguenza il desiderio, il bisogno di offrirsi
a Ges, di consacrarsi al Mistero del Sangue. q. 81 : 24 marzo

1168 - Il Sangue, moneta di acquisto


Le Chiese dovrebbero essere sempre affollate di fedeli: il massimo impegno delle anime dovrebbe
essere quello di visitare il Tabernacolo, adorando il Sacramento, chiedendo il Sangue Divino.
Se intendiamo il Mistero dell'Altare e le ricchezze del Sangue di Ges, non possiamo sottrarci al
dovere di diventare apostoli di questa misericordia. Il Sangue di Ges la moneta con la quale ac-
quisto tutto quello che l'anima abbisogna per essere tutta di Dio. Mi ottiene la giustificazione, la
grazia, l'unione con Dio, l'intelligenza delle cose celesti, la santit, l'amore. q. 81 : 26 marzo

1169 - Nessuna frase mi soddisfa


Per quante frasi sublimi io senta pronunciare per ossequio al Sangue di Ges, nessuna mi soddisfa.
Potrebbe soddisfare un raggio di sole? Noi vogliamo vedere tutto il sole. Potrebbe soddisfare un ri-
volo d'acqua? Noi vogliamo abbracciare tutto l'oceano. Potrebbe soddisfare un'idea, un pensiero,
una parola? Noi vogliamo gustare tutto un discorso. Se vivessimo tutti i secoli e potessimo acco-
gliere in noi il divino tesoro del Sangue di Ges, con l'ampiezza dei cieli e la profondit dei mari; se
potessimo abbracciare tutte le anime rivestendole del Sangue Divino; se potessimo dedicare a que-
sto Mistero tutte le energie dell'anima, le espressioni di ogni linguaggio e i trionfi dell'arte nelle sue
infinite applicazioni; se potessimo glorificare il Mistero nel modo pi degno, non saremmo ancora
soddisfatti. Questo Mistero che ci appare cos vicino a noi, tutto nostro, pi si manifesta e pi ci as-
sorbe, pi ci eleva e pi estende dinanzi a noi la sua potenza e la sua bellezza.
Stamane, mentre il Sacerdote elevava l'Ostia Santa e il Calice di Salvezza, vidi tra le mani sacerdo-
tali, non le Sacre Specie, ma Ges vivo e vero, straziato e sanguinante.
E compresi che rimane sempre cos tra le mani sacerdotali per essere consegnato tra le mani dei fe-
deli, Mistero di vita e di morte, partecipazione della Passione, pegno di Redenzione. q. 81 : 28 marzo
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1170 - Quanto maggiori i frutti se...


Le promesse del Signore si compiono lungo i secoli in modo meraviglioso.
Accennano a semplicissime cose: l'acqua che monda, il fuoco che riscalda, la luce che illumina, e
significano le pi sublimi realt. L'acqua che monda scende da diciannove secoli sulle anime dei re-
denti, compiendo opere mirabili di vita soprannaturale e di santit. Ma quanto maggiori sarebbero i
frutti della grazia se le anime si preparassero a ricevere quest'acqua monda, il Sangue Divino di Ge-
s, se fossero docili all'azione dello Spirito Santo che applica alle anime i meriti, le virt del grande
Mistero! Il Sangue Divino resta perci infruttuoso e Ges si ritira nella sua Passione Mistica con le
mani ripiene di Sangue aspettando che altri cuori si presentino a Lui per riparare, invocare, adorare,
ricevere il prezzo della sua morte, il prezzo della vita spirituale delle anime.
O Signore, cambia il nostro cuore di sasso; donaci un cuore nuovo, puro, ardente, vigoroso, sincero,
immenso, capace di ricevere i tuoi doni divini. O Signore, donami il cuore che dava a S. Caterina gli
ardori della vita e gli strazi della morte, la sete del tuo amore e la sete del sacrificio, lo zelo per la
tua gloria e lo zelo per la salvezza delle anime, l'ardentissima brama del tuo Sangue perch operi in
me e in tutte le anime i frutti mirabili della tua Redenzione. q. 87 : 30 marzo

1171 - Fui preso da Cristo


S. Paolo poteva affermare la conquista di Ges sulla sua anima avvenuta per prodigio della carit
divina. Ma ciascuna anima sacerdotale e verginale pu dire con altrettanta gioia: Fui preso da Cri-
sto. Guadagnato da Ges con lo spargimento del suo Sangue, investito dalla sua grazia, attratto
dalla sua misericordia, unito a Lui dalla sua carit, elevato dalla sua santit!
Ogni movimento dell'anima costituisce un elemento di gloria di Dio, per ci stesso che quel movi-
mento prodotto dal Sangue di Ges. L'umanit tutta quanta, giusta e peccatrice, vive per quel San-
gue, deve santificarsi in quel Sangue. E i peccatori? Il loro peccato oggetto del Sangue di Ges: fu
versato per estinguerlo e per impedirlo. Ci troviamo dinanzi a Misteri adorabili. q. 81 : 2 aprile

1172 - Il mio Sangue corre col tuo pensiero...


Tu mi dici: - Il mio Sangue corre col tuo pensiero, informa la tua parola, giunge dove tu vai e com-
pie quello che desideri. - Ed io intendo, o Signore, salire in Cielo per aumentare con la virt e i me-
riti del tuo Sangue la gloria dei Beati; intendo scendere nel Purgatorio per rivestire con esso le ani-
me anelanti la veste di giustizia per poter essere presentate a Te; mi avvicino a tutti i peccatori, ai
morenti, agli afflitti, agli sventurati, agli infedeli per portare a tutti la virt redentrice e consolatrice
del tuo Sangue Divino. Sulla tua parola credo, o Signore, ai fiumi di acqua viva che sgorgheranno
da chi riceve, da chi onora, da chi possiede il tuo Sangue. Fiumi di grazia e di santit dalle opere sa-
cerdotali, fiumi di giustizia e di pace nella Chiesa per la fecondit del regno di Dio, per il trionfo
della dottrina, della Redenzione, della Passione di Ges. q. 81 . 6 aprile

1173 - Immergere il dolore nel Sangue Prezioso


L'anima rifugge istintivamente dal dolore, eppure il dolore la sua salvezza, la sua santificazione, la
sua gloria, ma bisogna unirlo a quello di Ges, immergerlo nel suo Sangue Prezioso.
L'infinito dolore di Ges ci ha dato il suo Sangue Divino, il suo Sangue riflette in noi il suo dolore:
non ce lo comunica nella sua intensit perch morremmo. L'anima va e torna dall'Orto al Pretorio,
dal Pretorio all'Altare, dall'Altare al Calvario, dal Calvario all'Altare.
il cammino del Sangue, l'ascesa dell'Uomo-Dio, il Mistero nelle sue grandi manifestazioni, la
Redenzione nelle sue magnificenze incomprensibili e adorabili. q. 81 : 8 aprile

1174 - Le operazioni della grazia, trionfo del Sangue


Le operazioni segrete della grazia sono il trionfo del Sangue di Ges. Il Sangue di Ges riempie di
gloria il Cielo, di speranza il Purgatorio, di benedizione la terra, di spavento e di disperazione l'in-
ferno. Misteri tremendi! Le sorgenti misteriose del mio Ges, aperte sulle sue membra, ci danno
quello che chiediamo, quello che desideriamo. Sono fonti di vita: ci danno la vita; sono fonti di ve-
rit, fonti di grazia, fonti di santit, fonti di benedizione. Tutto quello che il Signore vuol donare
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all'uomo lo dona attraverso il Cuore di Ges, per mezzo del suo Sangue Divino. La corrente miste-
riosa non s'arresta mai. Mio Dio! l'uomo stesso che la tiene in attivit con i suoi peccati. E noi
cooperiamo a glorificarla con la forza dell'amore. Se il peccato ci ha reso carnefici di Ges, conver-
tiamo la colpa in grazia, la tiepidezza in ardore, la negligenza in attivit, la freddezza in fuoco, l'of-
fesa in riparazione, in adorazione, in supplica per i meriti del Sangue di Ges. q. 81 : 10 aprile

1175 - Il segreto dell'effusione mistica


Ad ogni respiro abbisogno di nuova luce, di nuovi elementi per vivere. Tanto pi l'anima sostenuta
esclusivamente nella sua vita spirituale dalla grazia divina. Ecco svelato il segreto dell'effusione mi-
stica, perenne del Sangue di Ges, in tutti gli istanti: per la vita del corpo e per quella dello spirito,
per il compimento dei miei doveri e per l'accrescimento della grazia, per vivere distaccata dalle
creature, per unirmi sempre pi al mio Dio. Ma ho bisogno, soprattutto, del Sangue Divino ad ogni
istante, per compiere quello che manca alla Passione di Cristo, per adorare, offrire, comunicare il
Sangue di Ges, vivendo nel Mistero della Passione Adorabile. q. 81 : I1 aprile

1176 - Ges mi richiama il rito dell'Agnello pasquale


Ges mi richiama il rito dell'Agnello pasquale. Egli veramente l'Agnello che mi d il suo Sangue e
la sua Carne: Egli l'Ostia di propiziazione, il rendimento di grazia, 1'impetrazione perenne di mi-
sericordia. L'Agnello Divino immolato dai Sacerdoti, essi hanno le mani ripiene del suo Sangue.
Ma anche tu, piccola anima, hai nelle mani il tesoro divino: anche tu puoi comunicarlo ad altre ani-
me che non hanno la conoscenza del Mistero: n altare, n sacerdote, n Sacrificio, n Sacramento.
Il Sangue di Ges versato per tutti e vuol raggiungere tutte le anime. Come faresti a distribuire ai
poveri le ricchezze che ti venissero poste fra mano allo scopo di soccorrerli?
- Per comunicare il mio Sangue alle anime basta la fede, la buona volont, l'unione alla mia Pas-
sione, la comprensione della virt e della efficacia del mio Sangue Divino. Sii nelle mie mani il pic-
colo agnello immolato per me, io distribuir e render efficaci i tuoi desideri concepiti nell'unione
al mio Sangue. - q. 81 : 12 aprile

1177 - Ogni persona costa il tuo Sangue


Il Sangue perdona i crocifissori, schiude il Cielo al ladro, dona la Vergine a noi, ci svela il martirio
di Ges, ci attrae nel suo Cuore assetato della nostra santificazione, ci sprona a compiere la volont
divina, ci mette nelle mani di Dio, prezzo di conquista dei patimenti, delle agonie dell'amore di Ge-
s. O Signore, penso che ogni persona che io vedo ed avvicino ha un'anima, che quell'anima costa il
tuo Sangue, e non lo sa, o non vi pensa, o lo disprezza. q. 81 : 13 aprile

1178 - L'amore di Ges in quel Sangue


L'infinito amore di Ges per gli uomini si rivela alla fine della sua vita mortale.
I prodigi compiuti per risanare gl'infermi e risuscitare i morti; la bont e la carit usata con i pecca-
tori, la manifestazione della sua dottrina e della sua santit non sono che passi, gradini, tappe, che
portano Ges alla mta. L'amore di Ges in quelle carni, straziate per essere date in cibo, in quel
Sangue effuso per diventare bevanda. Ma quello che pi sorprende che Ges, compiuta l'istituzio-
ne adorabile esclama: Fate questo in memoria di me.
C'era bisogno di un comando per compiere, attraverso i secoli, il Sacrificio incruento?
E chi avrebbe potuto immaginare l'amore di Dio portato a tale eccesso? Che cosa trovi, mio Dio, fra
gli uomini, se li ami cos da alimentare te stesso per arricchirli? q. 81 : 11 aprile

1179 - Sotto la Croce, o si vive o si muore


L'Uomo-Dio geme e muore sulla Croce: il genere umano rivive, si ordina, si ritempra, si nobilita per
quella morte. Ges pronuncia sette parole, cardini della Redenzione, sintesi della Rivelazione, segni
della nuova alleanza, promesse della vita nuova, rigenerata, sacrificata nel Sangue Divino.
Sotto la Croce si sono incalzate voci infernali d'insulto, di disprezzo, di bestemmia; il demonio ha
scatenato le sue ire; gli uomini hanno raddoppiato la loro crudelt; ma come vivida fiamma scesa
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su quelle bocche la parola di Ges trionfatrice del peccato e della morte. Ges vince morendo, do-
mina spargendo il suo Sangue, regna su tutto il mondo con la misericordia e con la giustizia. Sotto
la Croce di Ges o si vive o si muore: o si comprende il Mistero o lo si calpesta, o si ascolta Ges o
si perde il senso della vita, o si contemplano le Piaghe Adorabili o si aumentano quelle dell'anima.
Il mio Ges non morto invano: con la sua Passione e col suo Sangue ha segnato la nuova via.
Egli non chiede che di essere creduto, amato, onorato. Invita a s le anime per beneficarle.
Se in esse circola il suo Sangue possono sperare tutti i tesori del Cielo: se ne sono prive appaiono
dinanzi a Lui come cadaveri ambulanti. Chinarsi sulle ferite di Ges per adorarle sentire la fra-
granza della divinit; baciarle gustare delizie di Paradiso; fissare la dimora in quei recessi miste-
riosi vivere la vita del Cristo.
Venerd Santo! questo giorno prelude il giorno del Signore; giorno eterno dinanzi a Lui, giorno che
si svolge nel tempo per la salvezza delle anime. Oggi il Tabernacolo vuoto, ma la grazia, la vita,
l'amore sgorgano ugualmente dal Sangue della Crocifissione. q. 81 : 15 aprile

1180 - Il bacio del Sangue come quello del fuoco


Il Sangue di Ges viene in nostro soccorso.
Esso penetra nelle pi intime fibre dell'anima, raggiunge profondit occulte, si estende fino all'e-
stremit della sua potenza; dove tocca lava, purifica, risana senza lasciare traccia di colpa. Il bacio
del Sangue di Ges come quello del fuoco che consuma, dell'acqua che ristora, dell'aria che avvi-
va. Chi dir le divine operazioni del Sangue di Ges nelle anime?
Se Ges ha segnato i suoi passi nel mondo col suo Sangue Divino; se dalla culla alla tomba ha desi-
derato di versarlo e di offrirlo per la salvezza dell'uomo; se ha moltiplicato gli altari perch ridonas-
sero alle anime perennemente, abbondantemente questa divina misericordia, chi comprender i di-
segni dell'amore tracciati da quel Sangue? [...]
In noi Egli rivive misticamente nella sua Passione, e la sua Passione, da parte nostra, non compiu-
ta: bisogna convergere tutte le aspirazioni al Mistero del Sangue. Bisogna seppellirsi con Ges co-
perti misticamente delle sue ferite e del suo Sangue per trovare, accanto a Lui, la virt e la forza di
risorgere a vita immortale. Bisogna fare della nostra vita una perenne settimana di Passione, per at-
tingere e ricevere il pi abbondantemente possibile il suo Sangue Divino. q . 81 : 16 aprile

1181 - Il Sangue, germe della nostra resurrezione


Tu, mio Signore, sei risorto per la tua virt divina, non per la vitalit del tuo Sangue che non era pi
nelle tue membra. Prima della tua resurrezione, il tuo Sangue era sparso per il Getsemani, nel Preto-
rio, lungo il Calvario, sotto la Croce. Il Sangue, alla tua Resurrezione, l'hai ripreso tutto, vero, ma
noi crediamo ancora che la sua vitalit, la sua virt, la sua potenza, l'hai lasciata per noi, perch sia
germe della nostra resurrezione. q. 81 : 17 aprile

1182 - Come adempi quello che Ges ti chiede?


Il Mistero del Sangue di Ges! comunicato da Ges con parole precise, chiare, limpide, luminose,
adorabili. Ma come si mette in pratica ci che si vede? Ges chiede ad ogni anima il culto ai Misteri
adorabili a seconda della luce che manifestano e della forza con cui attraggono; ma che risponde-
rebbero tante anime, se si chiedesse loro: conoscete, adorate, amate, bevete il Sangue di Ges?
E tu, piccola anima mia, che cosa rispondi? Come adempi quello che Ges ti chiede?
Egli vuole che tu sia come un semplice canale del suo Sangue Prezioso. Non metti forse ostacolo al
suo passaggio? Ti sprofondi sempre pi per offrire maggiore capacit? Ti dimentichi per lasciare
che operi Ges? Che cosa raccogli, alla fine della giornata, dal tuo apostolato segreto per il culto del
Sangue Adorabile? E se non puoi parlare perch non ne hai il potere, n l'opportunit, n l'attitudine,
n alcun mezzo efficace, operi almeno come la radice che, se non si estende, si sprofonda?
O Altari del mio Dio! O Sacerdoti del Cristo vivo! O Misteri augusti! O Sangue Adorabile, fiore,
frutto, dono, potenza della Redenzione: luce, gloria, trionfo della Resurrezione! Potessi, o mio Dio,
cantare queste glorie in tutta la Chiesa, in tutte le anime, in tutto il mondo!
Il nostro Agnello Cristo Ges s'immol per noi e noi non lo sappiamo. Gli che il gemito di questo
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Agnello sfiora le nostre anime alla superficie perch sono chiuse all'amore. q. 81 : 18 aprile

1183 - Pare che si avvicinino tremendi castighi


Come consolante pensare che io vivo per il mio Dio, solo per Lui e che il suo Sangue Divino se-
gna la mia strada, stabilisce i miei rapporti con la divinit e mi prepara una vita celeste!
Ma quanto triste pensare che molti quaggi, la maggior parte, non conoscono le meraviglie di
questo Mistero! Pare che si avvicinino tremendi castighi; che il Signore voglia punire il mondo, su-
perbo ed empio, e non c' altro mezzo di salvezza che il Sangue di Ges.
I trattati diplomatici non sono che apparenze instabili dell'ordine che solo il Signore pu concedere,
mantenere e ampliare quaggi. Egli promette la vita eterna a chi mangia la sua Carne e beve il suo
Sangue, e la vita eterna felicit, pace, gioia, santit, benedizione dei popoli e delle anime.
O Signore, il tuo Calice trabocca di misericordia, ma le anime non la comprendono perch non vo-
gliono vedere la croce, n abbracciare i patimenti. Se conoscessero il dono di Dio! q. 81 : 19 aprile

1184 - Solo il Sangue pu rendere dolce la morte


O mio Dio, o mio Ges, solo il tuo Sangue pu rendere sicura, serena, dolce la morte.
Solo il tuo Sangue pu risanare e santificare la mia anima prima che comparisca al tuo cospetto.
Solo il tuo Sangue pu giustificare la mia coscienza e avvalorare le mie povere offerte.
O Signore, cos grande, forte e profondo il desiderio di veder glorificato il tuo Sangue che, quasi,
non mi curo di me stessa. Le prove, le pene, i dolori che mi circondano sono come esca al fuoco del
tuo Sangue Divino: voglio patire e tacere, nascondermi e rinchiudere nel tuo Sangue i pi santi de-
sideri. Intendo, o mio Signore, di applicare tutta la virt, la potenza e l'efficacia del tuo Sangue alle
anime che passeranno oggi, domani e sempre, fino alla fine dei secoli al tuo divino cospetto.
Credo che, se compariranno dinanzi a Te rivestite del tuo Sangue, saranno introdotte nella luce, nel-
la pace, nella gloria. q. 81 : 20 aprile

1185 - Radici divine della vite mistica


Io non chiedo che Sangue e Sangue per poter sviluppare nella mia anima il tralcio nuovo da cui Ge-
s ricaver l'essenza per il suo Sacrificio. Ma io devo dimenticarmi. S, o mio Signore, devo con-
templare e adorare, penetrare e inabissarmi nel Mistero Adorabile. La Passione di Ges, croce am-
pia, viva, perenne, intensa, veramente la Vite divina da cui sgorga il Sangue, tutto il Sangue di Ge-
s. il Mistero del mondo, dei popoli, dell'anima mia. il Mistero del Sacerdozio, del Sacramento,
della Redenzione. Ges la Vite vera che viene a stabilirsi nella mia anima gettando radici profonde
e feconde. Il Corpo di Ges, il Sangue di Ges, radici divine della vita mistica della Chiesa! q. 81 : 21 aprile

1186 - O Signore, chi c'insegna l'amore?


Si pu prendere il cibo senza pensare al Corpo e al Sangue che Ges ci offre per nutrimento dell'a-
nima? Si pu vedere l'Altare senza ammirarvi il Sangue Divino che scorre a Redenzione, a salvezza,
a benedizione del mondo? Si pu fissare lo sguardo sul Tabernacolo senza pensare al Mistero del
nascondimento di Ges, al Mistero del suo Corpo e del suo Sangue? Si pu assistere al S. Sacrificio
senza unirci alla immolazione di Ges, Vittima Adorabile, per la nostra santificazione? O Signore,
chi c'insegner l'amore? Chi ci doner un amore degno delle tue misericordie? Il Sangue di Ges.
Ecco la manifestazione divina dell'amore, il segno, il pegno, il possesso dell'amore.
Beviamo il Sangue di Ges, sentiremo crescere, aumentare, ingigantire l'amore. q. 81 : 24 aprile

1187 - venuto sulla terra col Sangue


Ges venuto sulla terra col Sangue, frutto della sua Passione, dono della sua Passione, gloria,
trionfo della sua Passione [...]. Il Mistero del Sangue spazia nei cieli e sulla terra con voce divina;
attrae le anime, le assorbe e le divinizza. Gettiamoci a terra al passaggio di Ges per baciare le orme
del suo Sangue, per vivere in quel Sangue, per morire in quel Sangue. Gli spazi delle anime per ele-
varsi a grande santit sono sostenuti e ispirati dalla virt del Sangue Divino.
Esso ci precede nel sacrificio per attenuarlo, ci sostiene nel dovere per compierlo alacremente, ci
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addita la meta, ci porta alle soglie del regno di Cristo. Non so a che cosa approderanno i miei desi-
deri di glorificazione del Sangue di Ges. Che pu aggiungere alla bellezza e alla grandezza dell'u-
niverso una piccola foglia o un petalo di un fiore? q. 81 : 25 aprile

1188 - Non si pu rimanere inerti presso il Calice


Raccogliamoci spesso accanto alla Croce di Ges, presso il Tabernacolo e ascoltiamo il suo Sitio
che ripete incessantemente aspettando che qualcuno vi risponda. Ges ha sete: ha sete dei frutti del
suo Sangue, ha sete delle conquiste del suo Sangue, ha sete del culto, dell'onore, dell'amore dovuto
al suo Sangue. Non si pu, n si deve rimanere inattivi presso il Calice di Ges riboccante del San-
gue del Figlio di Dio. Dilatiamo la mente, il cuore, l'anima: tutto sar riempito del Sangue Divino.
E allora la mente non avr che pensieri celesti, il cuore arder di zelo per amore dei fratelli, l'anima
sar tutta di Dio, campo nuovo, seminato e coltivato dalla mano del Signore.
Ges ha scritto il mio nome col suo Sangue Divino in tutte le sue membra straziate; io scriver il
Nome di Ges sulle mie povere membra con quel Sangue stesso e tutto il mio essere sar consacrato
al culto del Mistero [...]. Bisogna comunicare al mondo la sete di Dio, la sete del suo Sangue.
Solo il Sangue di Ges potr spegnere gli odi, illuminare le anime, riordinare le nazioni, santificare
i popoli. O Signore, quanti banditori di falsit ci sono nel mondo!
Perch non sorgeranno i banditori della verit, gli apostoli del tuo Sangue Divino? q. 81 : 27 aprile

1189 - Per tutti il Cristo morto


Al momento della Consacrazione - momento della morte mistica di Ges - Angeli ed Angeli si rac-
colgono presso l'Altare raccogliendo in grandi Calici il Sangue che sgorga dalla Vittima augusta.
E attendono. O Signore, che cosa aspettano per distribuirlo?
- I tuoi ordini. - Ma non sei Tu, o Signore, che distribuisci il tuo Sangue?
- S, io posso distribuirlo a chi voglio, ma godo vederlo distribuito dai miei sacerdoti, dai miei nuo-
vi apostoli, cooperatori della Redenzione, dalle anime devote, a seconda dei loro desideri. Il mio
Sangue tutto per tutti, tutto per ciascuna anima. La pi piccola stilla ha la virt, la potenza, i
meriti, l'efficacia di tutto il Mistero. Tutte le anime redente dal Sangue che sono gi accolte nel re-
gno celeste non ne hanno consumata una goccia. Il Sangue del Calvario, tutto il mio Sangue nel
Sacrificio, nel Sacramento, nella Chiesa, nelle anime in tutta la sua completezza e magnificenza. -
Pro omnibus mortus est Christus e ciascuno pu ricevere, possedere, gustare, donare il Sangue di
Ges senza disperderlo, senza diminuirlo, senza consumarlo. Gli Angeli sono pronti al cenno di Dio
e al cenno dell'anima per portare il Sangue Divino nel mondo. Ci rifiuteremo di compiere questa
nobile, santa missione? Ecco, il Sangue di Ges scende sulle anime privilegiate, sui Sacerdoti, sulle
Vergini, sulle anime pie, sugli innocenti e l'anima si arricchisce di meriti e appare pi adorna di vir-
t allo sguardo del Signore. Ecco, il Sangue portato alle anime peccatrici che ne sono ricoperte;
vengono scosse, orientate verso la luce, salvate. I demoni si avventano contro la piccola anima che
vuole salvare tutto il mondo ma fuggono impauriti dal Sangue di Ges. q. 81: 28 aprile

1190 - Se quei peccati fossero nell'anima tua?


Ho assistito alla S. Messa in carcere; ascoltata pure da centinaia e centinaia di detenute.
Alla Consacrazione il Signore mi fece riflettere all'angoscia del suo Cuore per i peccati di un'anima
sola, per i peccati di tutte le anime attualmente viventi sulla terra.
- Se tutti quei peccati fossero nell'anima tua? - Mi sentii opprimere, schiantare.
- E se pesassero su di te tutti i peccati commessi da tutte le anime in tutti i secoli? -
L'anima non regge se il Signore non viene a sostenerla. Che avvenuto nell'anima di Ges allorch
tutte le colpe umane sono passate attraverso la sua anima nell'orto degli ulivi? Sprofondati, o picco-
lo essere, nell'abisso dei patimenti di Ges, nel segreto misterioso della sua gloria [...].
doveroso confortare Ges, appressarsi al suo martirio, partecipare al suo tedio, alla sua tristezza,
al suo timore. necessario ascoltare i nuovi lamenti di Ges che rivelano la sua nuova Passione.
- Quanto pochi conoscono e onorano il mio Sangue! Pochissimi si curano di raccoglierlo.
Passano dinanzi all'Altare senza vederlo. Lo vedono e non lo chiedono. Lo invocano senza fede e
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senza amore. E fino a quando? - q. 81.- 2 maggio

1191 - Quel Sangue Adorabile ha divinizzato la Croce


Ges non ha sdegnato di abbracciare la croce infame e di essere abbracciato da quel legno vile, co-
me non sdegna l'abbraccio del peccatore, n si rifiuta di stringere fra le braccia il colpevole che gli
cade ai piedi. La croce ha potuto sostenere Ges in virt del Sangue Divino: quel Sangue Adorabile
ha divinizzato la Croce.
Ogni anima che riceve il Sangue Divino diventa la mistica croce dove Ges consuma la sua Passio-
ne, parla, prega, manifesta le sue misericordie, compie i suoi prodigi. q. 81 : 3 maggio

1192 - Non mi staccher dalla tua Croce


O Signore, quand'anche mi spingessi oltre la vita, sempre Tu saresti inafferrabile, ma sempre, a chi
ti cerca, Tu comunichi i raggi della tua vita divina, le fiamme del tuo amore. Tutto questo si cemen-
ta col tuo Sangue Divino. Non mi staccher dalla tua Croce, o mio Signore, non mi stancher di in-
vocare il tuo Sangue per offrirlo al Padre, per l'anima mia, per tutto il mondo.
Ges mi fa osservare le sue immagini, dipinte o scolpite, con cui la devozione e l'arte tentano pre-
sentarlo alla nostra contemplazione. Il Crocifisso quasi sempre solo.
Rare volte c' la Madre con Giovanni e la Maddalena: la Corredentrice, il Sacerdote, l'umanit!
Perch non lo contempliamo nella solitudine della sua Passione incruenta? Perch la nostra giornata
si consuma nelle vicende che passano e non consacriamo, almeno qualche istante, alla adorazione,
alla contemplazione del Sangue di Ges? Perch non sappiamo avvicinarci al Crocifisso con parole
di fede, con accenti di conforto, di devozione, di amore? Perch non teniamo compagnia al nostro
Redentore che profonde il suo Sangue per la nostra salvezza? q. 81 : 4 maggio

1193 - Datemi Ges per mezzo del suo Sangue


L'anima assetata di luce ed come infuocata da una fiamma inestinguibile. Vorrebbe sentire parla-
re sempre del Sangue di Ges. Vorrebbe che tutti, e specialmente i Sacerdoti, salutassero le anime
con un atto di culto: Viva il Sangue di Ges! Vorrebbe che ricordassero a tutti - ed il loro precipuo
dovere - le grandezze dell'ineffabile Mistero. Tutto si compie nel Sangue di Ges: la redenzione del-
le anime, la loro resurrezione dal peccato, la loro santificazione.
Tutto onorato, avvalorato dal Sangue di Ges: la preghiera, il sacrificio, il lavoro, la sofferenza, la
tribolazione, la vita e la morte. Tutto quello che il Sacerdote pu dire di sublime, di vero, di eletto,
di santo, attinge la sua ispirazione e la sua forza dal Sangue del Divin Redentore. Tutto ci che ha
carattere di immortalit contrassegnato, assicurato dal Sangue benedetto di Ges.
Datemi Ges per mezzo del suo Sangue. Ricordo di aver fatto la S. Comunione per le mani del Vi-
cario di Cristo, il Sommo Pontefice Pio XI. Come posso dire l'atteggiamento dell'anima in quel
momento? Anche ora vorrei fare la S. Comunione per le mani di chi ha la pienezza del Sacerdozio o
dai Sacerdoti inebriati dal Sangue Divino per avere maggiore abbondanza di quel tesoro celeste.
Ma la sovrabbondanza ottenuta dalla fede. Ges mi fa comprendere che lo ricevo, non dalle mani
del Pontefice, dei Vescovi, dei Sacerdoti, ma se ho fede lo ricevo dalle mani del Padre Celeste.
Comunione ineffabile! Prima di ogni altro dono il Padre distribuisce ai figli che vivono sulla terra il
Corpo e il Sangue del suo Figlio Divino. Le mani santissime del mio Signore si accostano alle mie
labbra, introducono il Corpo, il Sangue, l'Anima, la Divinit della Vittima augusta, Cristo Ges!
Misteri di amore! Che cosa posso invidiare agli Angeli?
Che cosa non posso attendere dal mio Dio? E che cosa dir a Lui che chiede la ricompensa dell'a-
more nella glorificazione del suo Sangue? q. 81 : 5 maggio

1194 - Il Sangue Divino pi possente della fiamma


Il Sangue Divino pi possente della fiamma. Esso compie una doppia azione: annienta e ravviva,
distrugge e riedifica, consuma e rafforza, e quando trova l'anima arrendevole, trasforma la colpa in
grazia, l'amore in virt, la tenebra in luce perch dove passa l'orma di Dio tutto si volge in bene, si
riveste di meriti, si ricopre di santit. Il Sangue di Ges ci fa vivere in Ges, ma chi c'insegner
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questa vita di unione ineffabile? La Vergine addolorata, che vide il martirio di Ges sulla Croce, e
seppe le sue angosce mortali e preg con Ges offrendo al Padre Celeste, nelle sue mani immacola-
te, il Sangue del Figlio Divino. q. 81 : 6 maggio

1195 - Il Cuore del Re Divino


un Cuore insaziabile di dolore e di amore; l'amore e il dolore si avvicendano, si intensificano, si
manifestano nella sua Passione mistica con un influsso di misericordia per le anime.
Quel Cuore Adorabile, squarciato da una lancia crudele, da mille, da milioni di lance, non si stanca
di versare il Sangue del perdono, della giustizia, della pace, sulle anime che si accostano ad esso
con fede e amore. E col suo Sangue dona e ridona tesori di grazia, di comprensioni ineffabili.
L'anima non si stanchi di ascoltare il Mistero, di seguire l'onda della misericordia che volga a lidi
remoti, dove s'arresta la vita umana e solo trionfa quella divina. q. 81 : 6 maggio

1196 - Il Sangue di Ges tutto mio


Il Sangue di Ges tutto mio. Se l'anima fosse dilatata come gli spazi e gli abissi del mare, il San-
gue del mio Dio riempirebbe tutto, giungendo fino alle pi misteriose profondit.
Il Sangue di Ges tutto mio nella sua sostanza divina e umana, nella sua efficacia e nella sua vita-
lit. Se ho questa fede facile ripetere: Ges tutto mio! Mi tengo certa delle sue parole, delle sue
promesse: la Passione, la Chiesa, i Sacramenti costituiscono la manifestazione ineffabile della Re-
denzione. Ges tutto mio! Potessi dirmi tutta sua! Potessi dargli sinceramente questo tutto che il
mio nulla! Potessi raggiungere la meta dei desideri diventando la gloria del Sangue di Cristo!
Solo allora sarei tutta sua. Il mio Dio tutto mio! S, Egli tutto per me come se fossi sola, unica al
mondo; il suo sguardo, la sua parola, la sua provvidenza, il suo amore, tutto per me se io sar tutta
del mio Dio. Amen. q. 81 : 10 maggio

1197 - Sul Sangue alita lo Spirito del Signore


Ges si china amoroso sulla nostra miseria e la plasma col suo Corpo e col suo Sangue.
E nel Sangue che si raccoglie in questo abisso di miseria, alita lo Spirito del Signore, e la fecondit
spirituale resa visibile e sensibile.
Il mio nulla nelle mani di Dio, per le mani sanguinanti di Ges, per la virt che esce da quel Sangue,
pu divenire strumento di grazia e di misericordia per me e per molte anime. q. 81 : 11 maggio

1198 - Lasciamoci possedere dal suo Sangue


Quando lo Spirito Santo libero di operare in noi e trova la prontezza nell'ascoltarlo, la fedelt nel
seguirlo, l'ardore nell'aderire a tutti i suoi richiami, allora da tutti gli elementi scaturisce la luce, la
forza, la brama di salire verso Dio. Il Sangue Divino scorre nelle vene e porta fremiti di vita novella;
porta la grazia e attiva nuova grazia; porta la vita soprannaturale e attiva le magnificenze di quella
vita; porta Cristo e attiva a Cristo. Lasciamoci possedere da Ges nella forma che Egli crede pi de-
gna della gloria di Dio. Lasciamoci possedere dal suo Sangue. Grande Mistero!
Posta sotto la Croce del mio Ges, con le braccia tese sotto le sue, col cuore aperto sotto il suo, con
il capo chino sotto i suoi piedi, posso accogliere il Sangue Divino che sgorga per me e per tutto il
mondo. Quel Sangue non s'arresta mai e l'anima ne ha sempre pi sete. un mistero anche questo.
La ricolma, la possiede, si estende ognor pi nelle energie che sviluppa, nelle aspirazioni dello spiri-
to; meglio, aumenta nell'anima le possibilit del culto che vuol dare a Dio, mediante corrispondenza
alle opere della Redenzione, e la comunicazione alle anime della grazia di Ges. q. 81: 14 maggio

1199 - I Ministri del Sangue di Ges


Oggi il giorno del Perdono e la Chiesa m'apre tutti i tesori delle indulgenze a sollievo delle anime
del Purgatorio. Ges mi fa particolarmente rivolgere il pensiero alle anime dei Sacerdoti.
Essi che furono sulla terra i Ministri del Sangue di Ges, i depositari, gli arbitri di questa ricchezza
divina, nel Purgatorio non hanno pi nulla: il loro altare senza Sacrificio, il loro Calice vuoto,
nemmeno una goccia di Sangue Divino che basterebbe a liberarli da quelle pene.
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Piccola anima, sprofondati in questi Misteri; nasconditi nei loro abissi: credi, prega, invoca, offri a
Dio il Sangue Adorabile di Ges per la liberazione dei Sacerdoti. Essi formeranno in Cielo il suo
corteo glorioso e maestoso; affretta tu il compimento del trionfo del Sangue Divino.
Il mondo non capisce nulla: molte anime pie pregano superficialmente; necessario riparare, com-
prendere, amare e glorificare il Sangue di Ges con lo stesso Sangue.
Il Sangue Divino per le anime: le anime per il Sangue Divino. q. 82 : 2 agosto

1200 - Rivestire di Sangue chi soffre


Anche oggi mi trovo dinanzi a un dolore che ha afflitto un'intera comunit. A volte penso di essere
io la causa di tante amarezze che si avvicendano sul mio cammino, perch l'afflizione altrui sem-
pre argomento di sofferenza anche per me; poi bacio la mano del mio Dio, e rivolgendomi alle pia-
ghe di Ges invoco da esse luce e pace, la virt del suo Sangue e la forza del suo amore per le ani-
me angustiate, desolate. Rivestire di Sangue chi soffre vuol dire rivestire l'anima loro dei meriti del-
la Redenzione, impreziosire il loro sacrificio, avvalorare il loro merito, imbalsamare la loro anima.
Se tutte le amarezze delle anime potessero essere cos unite alla Passione di Ges, vedute col suo
sguardo, comprese col suo spirito, accettate con la sua sommissione divina, offerte con la sua im-
molazione adorabile! q. 82: 19 agosto

1201 - Mi occorre una veste nuziale candidissima


Voglio prepararmi al mio sacrificio come la sposa si prepara alle nozze. Mi occorre una veste nuzia-
le candidissima. Laver l'anima nel Sangue Adorabile, lo invocher come lavacro della mente, del
cuore, dello spirito; mi getter nell'abisso di questa misericordia con fiducia, con fervore, con pene-
trazione; comprendo le mie colpevolezze e tutte le responsabilit di una vita immensamente benefi-
cata dal Signore e mal corrisposta. O Signore, soltanto la tua grazia pu ridurre l'anima mia in uno
stato di elevazione sublime; distaccata dal corpo, da se stessa, perfino dalla soavit spirituale di cui
l'avvolge il tuo Mistero. La mia veste nuziale deve essere ornata di gemme particolari. Nessuna ric-
chezza nell'anima mia, e invano tenterei di cercare in me motivi di bellezza, di ornamento e di
splendore. Ma, o Signore, voglio ornare questa veste nuziale con gli emblemi della tua Passione,
gemme di insuperabile valore, di splendore celeste. La mia veste nuziale deve essere luminosa.
S, mio Signore, se rifletter la luce che sfolgora dalle tue piaghe, se accoglier in me il tuo Sangue
Divino l'anima mia avr la luminosit radiosa che avvolge gli spiriti beati. q. 82 : 20 agosto

1202 - Il Sangue mantiene la vita del Corpo Mistico


L'equilibrio della vita nel creato si mantiene per l'acqua che scorre in perpetuo movimento, con pe-
renne fecondit. Neppure una goccia va dispersa. E quando si tenta chiudere una sorgente, questa
affiora poco pi lontano e sempre continua a distribuire quello che il Padre Celeste dona con sa-
pienza e amore. Il Sangue Divino mantiene la vita del Corpo Mistico. E quando le anime non lo vo-
gliono ricevere, passa ad altre fibre, ad altri vasi, ad altri cuori, sovrabbonda in quelli che sono fede-
li e riconoscenti. La mia rigenerazione dal Sangue di Ges. La mia elevazione nel Sangue di Ge-
s. La mia immolazione deve essere per il Sangue di Ges. Il Signore ha fatto per me mirabili cose.
Il Signore mi ha privilegiata di sublimi verit. Il Signore mi ha benedetto con tesori divini.
Il Signore mi ha introdotto nel Mistero del suo Sangue Divino.
Lode a Lui per tutti i secoli e nella eternit. q. 10 : 4 mosto

1203 - Abbiamo l'arma del tuo Sangue


I tuoi nemici, o Signore, usano tutte le armi ma, pur nell'apparenza del trionfo, perdono sempre; noi,
o Signore, apparentemente rimaniamo vinti, ma abbiamo l'arma del tuo Sangue che supera ogni po-
tenza e depone ai tuoi piedi le pi belle vittorie perch saranno eterne. Guardaci, o Signore, e il
Sangue dei tuoi occhi schiuda le nostre pupille perch possano vedere il tuo Volto Divino.
Toccaci, o Signore, e il Sangue delle tue mani ci risani e ci ritempri rendendoci degni del tuo perdo-
no. Parlaci, o Signore, e il Sangue delle tue labbra ci purifichi e ci santifichi.
Scuotici, o Signore, e il Sangue dei tuoi piedi ci guidi per le vie della giustizia e della pace.
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Attiraci a Te, o Signore, e il Sangue del tuo Cuore ci unisca a Te nell'ineffabile unione della tua gra-
zia e del tuo amore. Sanguis Christi, salva me et omnes! q. 10 : 4 agosto

1204 - Nel Sangue, sempre nuovi prodigi


O Signore, io avrei dovuto essere un'apostola infaticabile del tuo Sangue Divino, tanto pi ascoltan-
do le tue parole che non si possono confondere con quelle di persona creata.
- Il tuo Maestro sono Io; per te ho schiuso la fonte della verit, ho dilatato le sfere della carit, ho
manifestato i prodigi della mia regalit e sovranit. Il Sangue Divino ha questo linguaggio, questa
espressione, queste significazioni. Se tu vivessi fino alla fine dei secoli, troveresti nel Sangue Divino
sempre nuovi prodigi e nuove magnificenze. Se tu credi, partecipi a tutte le meraviglie del mio amo-
re e puoi invocarlo per le anime -. q. 10 : 5 agosto

1205 - Dare l'anima per avere il suo Sangue


Dare l'anima per avere il suo Sangue, avere il suo Sangue per conquistare le anime.
O Ministero augusto del Sacerdote! O apostolato fecondo delle anime ferventi!
Il pi grande lavoro che possa compiere un'anima in s quello di dilatarsi nella comprensione del
Mistero del Sangue di Ges. Il Sangue di Ges la vita del Verbo Incarnato che Ges mette tra le
mie mani, nel mio cuore, nella mia anima. Potrei desiderare di pi? q. 10 : 6 agosto

1206 - Vorrei la dottrina dei Padri, dei Santi


Tu vuoi, o Signore, che io dedichi questa giornata al Mistero del tuo Sangue ed eccomi, ai tuoi piedi,
adorando l'effusione della tua carit. Vorrei la piet, l'ingegno, la dottrina dei Padri, dei Santi per
onorare degnamente e celebrare sublimemente questo tuo Mistero.
Nella tua Chiesa ci sar pure un altro Tommaso d'Aquino, un altro Bonaventura, un altro Francesco
d'Assisi, santi che li emulino nella contemplazione dei Misteri e nella elevazione di vita.
O Signore, fa ch'io m'incontri con tali anime, spiritualmente, come i Beati s'incontrarono in Cielo
con i Santi e gli Angeli. Anche il cielo della Chiesa ha questi splendori di anime, meraviglie di gra-
zia, prodigi di elevazione e di comprensione. q. 10 : 7 agosto

1207 - Mistero di bont


Mentre assistevo alla S. Comunione il Signore mi fece osservare una scena pietosa, tremenda, appa-
rentemente ideale, ma realmente vera. Il Sacerdote non consegnava alle anime l'Ostia Santa, ma ve-
ramente Ges Crocifisso, nel colmo della sua Passione.
Qualche anima lo lasciava cadere all'istante - le mancava la fede - qualche altra lo portava tra le
braccia volgendo altrove lo sguardo - distratta e fredda - qualche altra lo riponeva nell'angolo pi
oscuro della casa, nelle profondit dell'anima abbandonandolo solo e senza conforto - anima super-
ficiale e ingrata - qualche altra lo guardava come un ingombro - anima crudele e ingrata.
Poche anime portavano Ges come in trionfo, adorandolo, contemplandolo, baciando le ferite san-
guinanti. O Signore, proprio cos? Nessuno di noi comprende la tua Passione mistica, ma viva; il
tuo Sacrificio misterioso, ma reale; la tua donazione invisibile, ma divina.
Ed io come rispondo alla Passione, all'amore di Ges? Anche a me il Sacerdote consegna Ges Cro-
cifisso, grondante Sangue. Anch'io sono fredda, incosciente, incompresa di ci che porto tra le brac-
cia, o meglio nel cuore. q. 10 : 7 agosto

1208 - Il Sangue del mio Ges l'unit della Chiesa


Il Sangue del mio Ges l'unit della Chiesa, delle anime, dell'anima mia con Ges.
Nell'ultima Cena Ges ha chiesto al Padre che fossero uno con Lui e col Padre tutti quelli che il Pa-
dre gli aveva dato, tutti quelli che sarebbero stati redenti lungo i secoli.
In questa preghiera era compresa ogni anima chiamata da Ges al banchetto Eucaristico, scelta per
Lui, consacrata a Lui. E per completare questa unione Ges dona e ridona il suo Sangue Prezioso.
una comunione perenne, mistica, ma intima, ineffabile, gaudiosa.
vero, bisogna che la luce divina illumini l'anima per elevarla alla comprensione di questa dignit.
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Una sola cosa con Ges: un solo pensiero, una sola aspirazione, una sola elevazione, una sola pre-
ghiera, un solo apostolato, una sola immolazione perch il Sangue di Ges circola in me, opera in
me, fruttifica in me con potenza divina. q. 10 : 7 agosto

1209 - Ma a chi dico queste cose?


Il Crocifisso che posa sul Tabernacolo, sia pure di legno, di bronzo, d'argento, d'oro, l per ricor-
darci la realt del tuo Sacrificio, la donazione del tuo Sangue, l'effusione del tuo Sangue Adorabile.
Ma a chi dico queste cose? A me stessa; e vorrei ripeterle infinite volte non potendo dirle a tutto il
mondo. L'uomo ha saputo raccogliere le voci disperse, ma anche il Signore, sapr raccogliere le vo-
ci isolate che invocano il trionfo del Sangue Divino per unirle nel pi bel cantico d'amore.
Quello che sale al Signore dal segreto dell'anima sar certamente seme di benedizioni per virt del
suo Sangue Divino. q. 10 : 8 agosto

1210 - Il Mistero del Sangue il Mistero dei popoli


Il Mistero del Sangue di Ges il Mistero dei popoli, il mio Mistero. Intendo ripetere questa affer-
mazione tante volte quante sono le stelle del cielo, l'arena dei mari, le stille d'acqua, gli atomi dello
spazio, le foglie, i fiori, gli esseri viventi dell'universo. Intendo offrire a questo Mistero la sua gloria,
la sua potenza, la sua magnificenza. Soltanto Ges pu glorificarsi degnamente nello splendore del-
la sua Redenzione. Noi, piccole anime, siamo accolte nel Mistero come atomi nello spazio: noi non
accresciamo la luce, riflettiamo quella che viene a noi donata, quella con cui il Signore ci bacia e ci
avvolge. O Signore, insegnami le parole efficaci, nuove, non mai udite, perch io le possa ripetere a
Te nel segreto della mia anima, nel desiderio di un apostolato immenso, nella brama di portare tutto
il mondo alle tue Piaghe santissime, alle sorgenti del tuo Sangue Adorabile.
Insegnami a celebrare il tuo Mistero come celebrato in Cielo, con il canto della Vergine, con quel-
lo dei Serafini, degli Angeli, dei Santi. Insegnami l'inno del Sangue. Quest'inno ha melodie ineffabi-
li. Si canta con la bocca sulle Piaghe. il Sangue che lo canta nell'anima.
un canto che compendia la rivelazione, la redenzione, la santificazione dell'umanit nella gloria di
Dio. un canto eterno che forma la beatitudine celeste. il canto della Chiesa vincitrice fra le bat-
taglie del mondo. il canto di Dio trionfatore nel suo regno di potenza, di grazia, di santit, di mi-
sericordia. il canto dei secoli e della eternit. g. 10 : 8 agosto

1211 - Siamo templi di Dio per il Sangue


Siamo templi di Dio per il Sangue di Ges. Creati a somiglianza di Dio, il Sangue di Ges completa,
vivifica, scolpisce questa somiglianza. Col Sangue di Ges entra in noi lo Spirito di Dio.
Si attua in noi la sua volont. Si estende la sua grazia, si dilata la luce, si afferma la verit, si con-
creta la santit. Che potremmo dire che non sia infinitamente al di sotto di ci che , di ci che pro-
duce il Sangue Adorabile di Ges? q. 10 : 8 agosto

1212 - Affrettiamo il compimento dei disegni divini


Il Sangue di Ges! Noi non conosciamo i disegni del Signore per questo Mistero: sono di una ma-
gnificenza ineffabile. Sono altissimi, perci non li vediamo, sono infinitamente estesi, perci non li
comprendiamo; affatto diversi dai nostri, per cui forse non li apprezziamo nel loro valore, lasciando
cadere nell'oblio certi avvisi, certi richiami, certe manifestazioni che ci appaiono o molto semplici,
o comuni, o inspiegabili, o impossibili. Affrettiamo il compimento dei disegni divini; accogliamo
umilmente, fedelmente, i suoi ordini, vigiliamo nell'attesa, preghiamo, sacrifichiamoci.
I Sacerdoti debbono comprendere pi di tutti la realt, la sublimit, la potenza del Sangue Divino, la
sua efficacia, la sua influenza nelle anime e nella societ. Non lasciamo in mano agli empi le sorti
del mondo. Ges le ha messe nelle mani della Chiesa, dei Sacerdoti e ha affidato loro il suo Sangue
come caparra, segno, elemento di vita, di virt, di forza, di santit e di sovranit. q. 10 . 8 agosto

1213 - Se il Sangue di Ges vi illumina...


Se il Sangue di Ges vi illumina, vi brucia. L'anima non capisce pi nulla che non sia in rapporto
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col Sangue Adorabile. La vita attinge il suo valore dal Sangue di Ges; raggiunge il suo scopo col
Sangue di Ges; risponde alle sue finalit nel Sangue di Ges.
Le vicende? Il loro massimo rapporto col Sangue di Ges, nel Sangue di Ges.
Le tribolazioni? Sono segni che il Sangue di Ges circola nello spirito e nelle membra come circo-
lava in Ges durante la sua Passione. L'isolamento, l'annientamento, l'immolazione? Sono segni che
il Sangue di Ges bacia la mente, il cuore, la volont. Il vuoto dell'anima? l'abisso che si scava il
Sangue di Ges. L'impotenza a corrispondere ai doni di Dio? l'esuberanza del Sangue di Ges che
domina ogni attitudine ed ogni capacit. Sembrano assurdi! Il grande Mistero del Sangue di Ges ci
ricolma talmente di energie soprannaturali da sopraffare ogni altra energia umana.
Ges Cristo ci dona il suo Sangue in una attualit che sgomenta, che solleva la vita nelle pi alte
sfere, nelle sfere divine della sua Redenzione. Come rispondi, piccola anima? Hostia pro hostia!
Ho dinanzi a me la visione della bont e della carit del Signore. Il mio cibo Lui, la mia bevanda
Lui, il Corpo e il Sangue Divino mi si sono appressati in modo mirabile, straordinario, incompren-
sibile. Vedo un orizzonte meraviglioso da cui le anime beatificate, santificate nel Sangue ascendono
verso il Cielo. la conquista di Ges. Vince sempre Lui con una potenza indicibile.
Chi sfugge alla luce che inonda la terra? Chi sfugge al Sangue che inonda le anime? Chi pu sot-
trarsi al fascino della Passione, alla potenza della Redenzione?
Mio Signore, non devo deporre ai tuoi piedi soltanto fredde e insignificanti espressioni. La mia vita
per il tuo Sangue. La voglio santa per il tuo Sangue. La voglio sacrificata, nascosta, segreta anche
umiliata e disprezzata per la gloria del tuo Sangue. Se Ti offrissi, o Signore, l'universo, sarebbe un
nulla in confronto della prodigalit del tuo Sangue. Offro a Te stesso, al Signore Iddio, col Calice
del tuo Sangue, con la tua maest, la tua gloria, la tua regalit divina, la tua sovranit universale.
Sanziona, o Signore Ges, col tuo Sangue l'offerta della mia vita meschina perch ti riesca gradita, e
sia veramente un'ostia segreta del tuo Mistero. q. 10 : 8 agosto

1214 - La verginit sboccia dal seme del Sangue


La verginit veramente il fiore che sboccia dal seme del Sangue di Cristo: un frutto dell'amore di
Ges. Il Sangue Adorabile purifica l'anima, la riscalda, la infiamma, l'accende di amore celestiale.
E l'anima tenera, ingenua, inconscia del raggio che la investe e della vita nuova che la penetra,
esclama: Sono tutta di Dio; voglio essere sua per sempre.
Questo il prodigio della mia vocazione, a cinque anni quando non avevo ancora conosciuto il Miste-
ro del Sangue Adorabile; quando il Sangue Divino si era comunicato a me semplicemente nel Batte-
simo [...]. La verginit mi separa dal mondo, mi eleva verso il Cielo, mi unisce in modo particolare
alla Chiesa, mi stabilisce nel Corpo mistico assegnandomi un posto di eccezionale distinzione.
La verginit mi introduce nei tuoi Misteri, mi associa alla tua Passione, mi ricolma dei beni della
Redenzione. La verginit un ritorno immediato anche in questa terra tra le braccia di Dio.
l'amplesso della misericordia nella grazia e nella purezza. Ma tutto questo per opera del Sangue di
Ges. O Ges, tu meriti l'oblazione, la consacrazione di tutte le anime, ma sento che io debbo con-
sacrare a te l'anima mia in modo particolare. Tu l'hai rivestita di Sangue: tua, io non posso n gui-
darla, n possederla. Non ho pi alcun diritto: tua conquista nel tempo e nella eternit. q. 10 : 9 agosto

1215 - Sposa di Sangue


Ges vuole l'intimit con la sua sposa per compiere disegni divini. E l'intimit rinnovata al Ban-
chetto Eucaristico dove Ges immola se stesso per rendersi cibo dell'anima verginale.
Il cibo il suo Corpo, la bevanda il suo Sangue. N in terra, n in cielo comprenderemo il mistero
di questa unione ineffabile. La vergine nutrita delle carni immolate dello sposo, dissetata col suo
Sangue Divino. La povera natura umana dovrebbe essere trasumanata.
Nelle membra della vergine la fragranza della vita di Cristo, nel suo cuore, nelle sue vene il suo
Sangue, nella sua anima il suo spirito. Ges che vive con la sua Passione, con la sua Redenzione,
con il suo piano divino, con le sue opere divine nell'anima verginale sposata nel Sangue per una pe-
renne comunione di Sangue. q. 10 : 9 agosto
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1216 - Che cosa porti a Ges, vergine del Signore?


Che cosa porti a Ges, vergine del Signore? La tua verginit il dono pi bello, ma deve essere ac-
compagnata dai fiori e dai frutti della tua piet e della tua devozione.
Il tuo Re ti stende le mani ricolme di Sangue, ti bacia con un bacio di Sangue, e tu che cosa porti,
che cosa offri al tuo Dio? Porti anche tu tra le mani il Sangue di Cristo? Vivi, cio, nella sua Passio-
ne e porti a Lui le anime conquistate dal suo Sangue col tuo zelo, con la tua preghiera, con la tua
oblazione, con la tua immolazione? Ogni giorno, questo incontro con lo Sposo, questo casto connu-
bio deve essere pi intimo, come ogni giorno si moltiplicano le espansioni del Signore nella effu-
sione del suo Sangue Divino. Lo Sposo Dio; l'anima una vilissima creatura, ma vergine, votata
a Lui nella vita, e se vive della sua verginit, operosa nell'amore, Egli la elegge a grandi cose.
Non l'anima che le compie, Lui, sempre Lui, il suo Sangue Divino che la nobilita e la eleva
comunicandole luce divina, grazie ineffabili e comprensioni celesti.
L'anima si presenta a Ges con desideri intensi di purezza, di fedelt e di amore; il campo mistico
in cui Ges depone la divina semente del suo Sangue Prezioso.
Il Sangue di Ges chiede l'amore, il sacrificio, l'adesione della piccola creatura!
Chi penserebbe che da un minuscolo granellino di arena pu sbocciare una fioritura meravigliosa,
perenne, tradotta in cibo, in bevanda per il viandante affamato e siziente? L'anima verginale, sotto il
bacio del Sangue di Ges, diventa sorgente di benedizione nella Chiesa di Dio per le anime che essa
pu salvare con la preghiera, con il sacrificio, con la sua fede nel Sangue Adorabile. q. 10 : 9 agosto

1217 - La sposa di Cristo deve vivere sotto la Croce


La sposa di Cristo deve vivere sotto la sua Croce, accanto alla sua immolazione, nell'unione della
sua volont. La Croce sull'Altare, sul Tabernacolo, attorno a me, nell'anima mia.
Il Calvario in ogni luogo ed in ogni anima e col Calvario la Passione di Ges, il suo Sangue, i suoi
disegni divini, la sua carit verso le anime, la sua giustizia, la sua misericordia, il suo amore.
I chiodi che mi legano a Ges sono invisibili, ma reali; io ho crocifisso il mio Signore con i miei
peccati; Egli mi unisce a s con i vincoli del suo Sangue, ma questi vincoli devono estendersi a tutto
il mio essere per stabilirlo nella virt, nei meriti, nella potenza del Sangue.
Io devo sentire in me i fremiti del Sangue Prezioso, le impressioni, le agonie, il martirio che tormen-
tarono Ges a motivo dei miei peccati, e devo impetrare che la virt della Passione divina compia in
me la sua giustizia e la sua misericordia, la sua opera redentrice e santificatrice.
Ogni pensiero un orizzonte nuovo: si crede di raggiungere la meta e il cammino all'inizio.
Contemplato, adorato, invocato il Sangue di Ges, intimamente, continuamente, l'anima si trova an-
cora dinanzi al Mistero come si manifestasse in quell'istante, come non l'avesse mai conosciuto.
Che vuoi dunque, o mio Signore, da questa tua povera serva che osa chiamarsi sposa di Sangue?
Il titolo quanto mai sublime e immeritato e l'anima non ha la capacit e le possibilit per un'ascesa
irraggiungibile. Mi prostrer ai piedi della tua Croce, adorando il Sangue che scorre per me sulla
terra nuda e arida, simbolo dell'anima mia. Rimarr qui nell'attesa dei tuoi ordini. Adorer il Miste-
ro in silenzio. L'amer nel sacrificio. Mi considerer morta per Te. Mi rivestir dell'onda che scende
dalle tue Piaghe e considerer queste Piaghe come le vere sorgenti della grazia, della misericordia e
dell'amore per me e per tutto il mondo. Ti guarder, o Signore, come il cieco si rivolge al sole.
Ti ascolter con immenso desiderio, Ti amer con tutte le forze della mia anima e accetter per tuo
amore le pene, le croci, le desolazioni che tu vorrai donarmi.
Ges abbraccia l'anima segnandola in fronte col suo Sangue Divino. q. 10 : 9 agosto

1218 - Venendo a Te, nel Sangue tuo...


Ho in me il tuo Sangue Divino e la tua virt costituisce la mia confidenza e il mio abbandono.
E venendo a Te, nel Sangue tuo, sento di entrare in una vita segreta, nel Mistero della tua misericor-
dia. Tutti i giorni riprendo la mia via, rivolgo i miei passi verso la tua Croce, il tuo Tabernacolo, il
tuo Altare, il tuo Sacrificio, e tutti i giorni una luce nuova, una manifestazione arcana, una attra-
zione sublime. Il tuo Sangue veramente la sorgente di ogni dono soprannaturale; lo splendore del-
la Chiesa, la santificazione dell'anima. un Mistero, resta un Mistero, ma ha espansioni sensibili
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nello spirito, nel Corpo Mistico della Chiesa, nella mia poverissima anima votata al suo trionfo.
Che cosa otterr con le mie semplici invocazioni, con i miei piccoli desideri? Certamente il tributo
che io rendo al culto del Mistero del Sangue Prezioso nulla, come l'agitarsi di una foglia nell'u-
niverso, lo spostarsi di un granellino di sabbia, l'ascendere di una goccia vaporizzata. Ma infine cre-
do, mio Signore, che tu avvalorerai i sensi di questa meschinissima anima. q. 10 : 10 agosto

1219 - Che la mia vita senza il tuo Sangue?


Che la mia vita senza il tuo Sangue? Che sarebbe la mia verginit senza il tuo Mistero? Che sa-
rebbe la mia fede, la mia speranza, la mia carit senza il tuo Sangue Divino? E il mio pensiero, la
mia parola, il lavoro, le mie aspirazioni, le mie elevazioni che sarebbero senza il tuo Sangue?
Queste cose, o Signore, spuntano dall'anima mia perch tu vi hai gettato il seme benedetto del tuo
Sangue Prezioso. Non fiorisce nulla di spirituale e santo che non abbia incremento, sviluppo e coro-
namento dal tuo Sangue Divino. Sento veramente che esso ispira l'anima mia.
Mi prefiggo di dire, di scrivere una cosa e tu me ne fai dire e scrivere un'altra; penso di stabilire la
mia riforma e tu mi immergi ancor pi nel tuo Sangue Prezioso; desidero comporre preghiere spe-
ciali, dedicate al culto del Mistero, e mi trovo sopraffatta da impressioni incontenibili.
E tutto ci aumenta il mio desiderio di aderire alla tua voce, di unirmi alla tua Passione, di rinnovare
la mia oblazione al tuo Sangue Prezioso. q. 10 : 10 agosto

1220 - Portare il Sangue del cuore a Ges


Oggi posso avvicinarmi con pi coraggio all'Altare; posso portare anch'io un'offerta viva, un'obla-
zione intima: il sangue del cuore al mio dolce Ges, che mi offre continuamente il Sangue delle sue
membra. Bacio i suoi piedi santissimi, le sue mani, il suo Cuore, e Ges attrae la piccola anima fino
alla bocca donde esce la parola divina che perdona, che ammaestra, che consola.
Non cederei il mio dolore per tutto l'oro del mondo. Tutte le sue gioie anche pi pure e sante sono
come le perle che scivolano di mano, ma la tribolazione offerta a Ges, unita ai suoi dolori, attrae
sull'anima gemme immortali, le grazie e le misericordie del suo Sangue Prezioso.
Se mi mancasse anche tutto a questo mondo mi resterebbe sempre Ges Crocifisso, il suo Sangue
Divino. Volo - fiat! Voglio, mio Ges, tutto quello che tu vuoi; sia fatto anche se la natura vi sente
ripugnanza: anzi sia fatto per questo. Il patimento si avvalora con la ripugnanza e si purifica accet-
tandolo per puro amore.
Chiedo a Ges di poter rivestire di Sangue Prezioso tutte le anime che baceranno il mio Crocifisso,
tutte quelle che vedr, che avviciner, o che passeranno anche lontane da me.
E anche dopo morte intendo di continuare l'invocazione del Sangue di Ges sui peccatori, sui giusti,
sui santi. q. 10 : 11 agosto

1221 - Voglio il pi perfetto perch trionfi il Sangue


Che cosa voglio? Il trionfo di Ges nell'anima mia, la gloria del suo Sangue Divino, l'estensione del
suo regno in tutto il mondo. Quali elementi offro a Ges per ottenere queste misericordie?
Quelli che offriva S. Girolamo: i miei peccati, le mie miserie, il mio nulla; ma con essi il Sangue
Divino. Ecco la mia ricchezza. Al Sangue di Ges nulla viene rifiutato in Cielo e tutto cede sulla
terra. Ma il Sangue ha la virt di convertire i peccatori, di ritemprare i giusti, di formare i santi.
Voglio la mia santit dal Sangue di Ges, per il Sangue di Ges, col Sangue di Ges.
Ma per ottenere la santit devo volere quello che vuole Ges: quello che Ges comanda, insegna e
chiede. Debbo volere l'annientamento di me stessa come Ges si annientato per me. S, mio Ges,
voglio annientarmi, ma nel tuo Sangue per attingere da esso la forza e la vita per risorgere.
Voglio dunque tutte le pene, le croci, i distacchi, le tribolazioni, le immolazioni che ti degnerai se-
minare nella mia vita. S, voglio tutto questo corroborata dal tuo Sangue Divino.
Voglio l'isolamento, la solitudine del cuore, la desolazione dello spirito, l'afflizione dell'anima, se
tutto questo voluto da Te, segnato da Te per la tua gloria e per la mia santificazione.
Voglio la fatica, la stanchezza, le sofferenze del corpo, tutto quello che la tua sapienza divina cono-
sce vantaggioso per la mia vita spirituale e di gloria per il Mistero del tuo Sangue Prezioso.
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Voglio la mia distruzione, la mia scomparsa dal mondo come vorrai Tu, mio Signore, nel tempo, nel
luogo e con quelle circostanze stabilite dalla tua Provvidenza, e ci in omaggio al Mistero del tuo
Sangue Divino. Ora dovrei aggiungere: Voglio il pi perfetto.
S, mio Signore, se Tu mi aiuti, se Tu mi illumini, se Tu mi ispiri, voglio il pi perfetto per piacere a
Te, per dare gloria a Te, perch trionfi il tuo Sangue Prezioso. q. 10 : 12 agosto

1222 - Il Sangue di Ges prima di tutto e sopra tutto


L'invocazione prediletta, la volont decisa, l'accettazione di ogni disposizione divina: ecco il mio
programma. Il Sangue di Ges prima di tutto e sopra tutto, centro di unione a Cristo e per Cristo a
Dio, poi l'abbandono di tutta me stessa fra le mani del mio Signore e l'accoglimento generoso fatto
con spirito di fede di ogni vicenda umana, di ogni avvenimento che mi riguarda, di ogni piccola co-
sa che mi pu addolorare, intimorire, o preoccupare. Raccolta ai piedi della Croce, risoluta di rima-
nervi sempre per tutta la vita che mi resta, sento l'influenza amorosa del Sangue di Ges che rende
l'anima pronta ai suoi comandi, serena, tranquilla solo desiderosa di fargli piacere, di dargli tutto.
Il mondo contende al Signore i suoi diritti, a noi tocca rivendicare questa ingratitudine, questa in-
giustizia tremenda, causa di tanti mali alla societ.
La Chiesa geme ed Cristo che patisce nel suo Vicario, nei suoi Sacerdoti, nelle anime dei santi.
E Ges offre il balsamo, la consolazione, il rimedio, la conciliazione. Nel suo Sangue c' tutto que-
sto. Chi ha trovato questa via non si smarrisce pi. Se mi domandassero: dov' la tua anima? ri-
sponderei: Nel Sangue di Ges. Ma Ges non contento. Vuole che porti in questo Mistero molte
anime, tutte le anime, tutto il mondo. cos piccolo il mondo rispetto alla grandezza e alla potenza
del Mistero, e la fede ha braccia cos ampie da giungere ai suoi confini perch guidata dalla grazia,
dalla virt, dalla misericordia del Sangue Divino. q. 10 : 13 agosto

1223 - Il nostro sacrificio nella tua coppa


La medicina amara un corroborante per le energie del corpo: cos la sofferenza per le energie
dell'anima. L'anima che soffre beve al Calice di Ges: Ges stesso che avvicina alle labbra della
sposa la pozione misteriosa, dosata con le sue santissime mani, offerta con delicatezza di padre, de-
stinata a produrre effetti meravigliosi. Nell'Orto Ges soffre solo. I grandi dolori che tormentano il
cuore non ammettono compagni al banchetto angoscioso: l'uomo non arriva a capire fino a qual
punto Ges vuol provare un'anima. L'anima resta dunque sola con Ges.
Ma ha la gioia di essere compresa da Lui, unita a Lui nella sua Passione misteriosa.
O Signore, quanta predilezione nel dolore che semini sul nostro cammino! Tu accosti alle mie lab-
bra il calice che l'angelo ti present nell'orto degli ulivi. Dunque il nostro sacrificio nella tua cop-
pa. Tu l'hai bevuto per primo ed ora lo porgi a ciascuno di noi, imbalsamato dal tuo Sangue, dalla
tua grazia, dal tuo amore. E bevendo con te al calice del dolore, la nostra anima resta purificata, re-
denta, santificata. q. 83 : 23 agosto

1224 - Oggi quel Calice portato nell'anima mia


Diciannove anni fa Ges si degnava di farmi contemplare ripetutamente la mistica scena dell'Altare:
il Calice ricolmo di Sangue che gorgogliava e si riversava vivo sull'Altare con getto perenne, segno
di misericordia infinita, ma anche oggetto di incomprensione, di disprezzo, di insulto da parte di
molte anime. Oggi quel Calice portato da Ges nell'anima mia e mi ha promesso che vi rimarr
perennemente, aumentando la sua efficacia e la sua espansione man mano che io aumenter il mio
abbandono in Lui e il fervore per il culto del Mistero. O Signore, come posso ringraziarti di questi
immensi benefici? Come posso corrispondere alla tua degnazione se non con la volont risoluta di
patire, di annientarmi, di immolarmi per Te? Dio mio! Mio Signore! Il Mistero del tuo Sangue rac-
chiude dolori infiniti, ma effonde ancora infinite consolazioni. O Signore, non cerco di godere, ma
voglio, s voglio patire per onorare e glorificare il tuo Mistero. Amen! q. 83 : 24 agosto

1225 - Ges vorrebbe tanti apostoli del suo Sangue


I Sacerdoti che zelano questo Mistero sono gli apostoli pi cari al suo Cuore perch ad essi affida-
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ta la salvezza del mondo. Ges vorrebbe che ci fossero tanti apostoli del suo Sangue, infiammati di
zelo per il culto del suo Mistero quanti sono gli altari del mondo, e che accanto ad ogni altare ci fos-
se un'anima veramente immolata per il Mistero del suo Sangue Divino.
Le fatiche apostoliche avrebbero una larga messe di conquiste spirituali. q. 83 : 25 agosto

1226 - L'anima si dilata nel sacrificio


L'anima si dilata nel sacrificio e il sacrificio scompare nel Sangue di Ges, pulviscolo assorbito
dall'oceano. O Signore, il sacrificio divenga amore perch il tuo amore mi dona il grande, vero Sa-
crificio. Se anche potessi abbracciare e sostenere, divorare e consumare tutti i sacrifici che sono nel-
le anime, penso che non sarei ancor sazia perch il tuo Sangue accende in me una sete infinita.
Per vivere unita a Te, mio dolce Ges, veramente unita, dovrei sentire in me tutta la tua Passione
subita e la Passione mistica che continua sull'altare e nelle anime. q. 83 : 28 agosto.

1227 - Il mondo comprender donde gli viene la salvezza


- Elevati sulla tua sofferenza, ascoltami e seguimi. Ho dei disegni pi grandi di tutti quelli degli
uomini uniti insieme, e nessuno potr impedirmi di compierli. Il Sangue Divino scorre in questo po-
vero mondo senza essere compreso; bisogna manifestare i suoi prodigi, le sue meraviglie, quello
che opera in te e quello che vuol operare in tutte le anime. Le difficolt da superare sono molte: la
tua miseria che non d affidamento, la sostenutezza delle anime dinanzi a queste manifestazioni
nuove, l'incomprensione di quelle ignoranti e l'indifferenza di quelle dotte.
Ma io vincer tutto, e il mondo comprender donde gli viene la salvezza. - q. 83 : 29 agosto

1228 - Bisogna morire perch parli il Sangue


Se il tuo Sangue Divino, o Adorato Maestro, producesse in me le ferite del tuo Corpo Santissimo,
straziato nella Passione, o Signore, io sarei consumata nel tuo amore.
- Ma morresti; non potresti resistere in uno stato di languore mortale. -
Morrei, o Signore, ma per Te, con Te: il sospiro dell'anima mia. Non potendo parlare del tuo San-
gue, bisogna morire perch parli il Sangue stesso. - Ferir il tuo cuore e lo riempir di Sangue per-
ch possa comprendere i miei desideri. - q. 83 : 30 agosto

1229 - Date il mio Sangue alle anime


Dare al mondo la vita di Cristo, il Sangue di Cristo col sacrificio di se stessi!
O Signore, io non potr dare nulla che sia degno di te se non sar impreziosito dal tuo Sangue: il sa-
crificio ti sar accetto per il Sangue; le lagrime ti saranno care per il Sangue; l'annientamento di tut-
to il mio essere avr valore, dinanzi a Te, per il tuo Sangue. - Date il mio Sangue alle anime - ripete
Ges - io vi dar anime di Sacerdoti, di Santi, di Maestri, di Martiri, di Vergini. - q. 83 : 30 agosto

1230 - L'ebbrezza della Croce nella croce


La contemplazione della Croce di Ges produce veramente un'ebbrezza indicibile.
Basta contemplare con umilt e devozione il Cuore adorabile del Salvatore nell'abbandono alla Giu-
stizia del Padre e nella effusione delle misericordie verso i redenti; basta contemplare il suo volto
velato di Sangue, le sue membra vermiglie di Sangue e straziate; basta contemplare i suoi occhi
aperti sulle rovine delle anime per risanarle e imprimervi sorrisi di cielo; basta contemplare il Co-
stato squarciato dalla crudelt umana e rimasto aperto perennemente per effondere la carit divina;
basta ascoltare le parole del Divino morente e accogliere il suo Sangue Prezioso per sentire lo spiri-
to compreso di delizie soprannaturali. q. 83 : 31 agosto

1231 - Il Sangue Divino ritorner nel Calice?


O Signore, vedo il tuo Calice che trabocca: dall'altare al Sacerdote, all'anima mia, a tutto il mondo.
Non l'Ostia Santa che il Sacerdote eleva, ma il tuo Corpo Santissimo; non il Calice, ma il San-
gue Divino che ha un flusso incessante verso il Cielo e una corrente impetuosa verso la terra.
Dove giunge? Ahim, Signore, essa batte alla porta delle anime ma non pu entrarvi impedita dalla
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terra, dal fango, dalle pietre. Il Sangue Divino ritorner nel Calice?
S, ritorner nel Calice della Passione mistica! q 83 : 31 agosto

1232 - Metti il tuo cuore al posto del Calice


Quando il Sacerdote alza il Calice, Ges dice: - Contempla la effusione di tutto il Sangue mio spar-
so sulla Croce. - E quando il Calice deposto sull'altare mi dice ancora: - Metti il tuo Cuore al po-
sto del Calice. Mi immolo per te. Sii anche tu sposa di Sangue, immolata veramente nella tua vo-
lont in omaggio al Sangue Divino. Il silenzio che pare opprimerti la morte mistica; il vuoto che
trovi accanto a te l'ampiezza dei doni divini; rimani sepolta e il pensiero, la parola, l'opera santa
rifioriranno fecondate dal Sangue Divino. - Sposa di Sangue!
una vocazione eletta. una ascensione mistica. una immolazione completa. q. 83: 1 settembre

1233 - Il centro del contatto con Dio il Sangue


O Signore, come puoi perderti a insegnare le tue cose sublimi a una povera ignorante?
- La luce avvolge le alte piante del bosco e il filo d'erba della via e non si sente umiliata donando a
ciascuno i suoi benefici meravigliosi.
La grazia agisce cos: scende dal Cuore di Dio come la luce, bacia le anime e, se le anime corri-
spondono, si compie la mistica unione in cui l'abbondanza dei carismi divini.
Il centro del tuo contatto con Dio il Sangue Divino. Non stancarti di tenere aperta l'anima a que-
sta inondazione celeste. Il frutto verr maturato dallo Spirito Santo -. q . 83 : 3 settembre

1234 - Cos avverr delle anime votate al culto del Sangue


I Sacerdoti solcano il grande mare del Sangue Divino: le piccole anime devono naufragare in esso.
I Sacerdoti sono come i grandi fiumi che portano correnti benefiche attraverso il mondo, le piccole
anime devote al Sangue Divino sono come i canali che partono dai fiumi per distribuire le acque
dovunque. - Ricorda, piccola figlia, che il Sacerdote, anche se fosse il pi grande peccatore, comu-
nicherebbe ugualmente il Sangue di Cristo. - Contemplo le sante spoglie di S. Carlo esposte alla
venerazione dei fedeli. Ges dice all'anima: - quelle spoglie sono glorificate perch sono state im-
balsamate dal Sangue di Cristo. - Cos avverr delle anime votate alla devozione, al culto del San-
gue Prezioso. La loro gloria sar il riflesso di quello del Redentore. Magnificenza della Redenzione!
Magnificenza del Sangue Divino! q. 83: 4 settembre

1235 - Gettare nella corrente del Sangue desideri...


Com' bello, consolante, magnifico confidare in Ges, solo in Lui, patire per suo amore, immolarsi
per la sua Passione mistica! Come bello gettare nella corrente del Sangue Prezioso desideri e spe-
ranze, sacrifici e rinunzie, preghiere e propositi, dolori e immolazioni, tutto nel Sangue di Ges, in
omaggio all'augusto Mistero perch tutto sia avvalorato e santificato da quel Sangue Divino!
Mi costa, dolcissimo Ges, non poter parlare del tuo Mistero, comprimere nello spirito il tuo Spirito,
far ritornare alle scaturigini la vena che affiora, che tormenta l'anima, che la fa sussultare di incon-
tenibile passione. q. 83 : 5 settembre

1236 - Quando si crede di aver raggiunto la vetta...


Il tuo Sangue ha esigenze infinite, manifestazioni infinite, operazioni infinite.
Quando si crede di aver raggiunto la vetta di queste mirabili cose, l'anima si trova a valle, e in una
valle tanto profonda quant'era elevata la cima luminosa [...]. O Signore, Tu mi consumi nel tuo San-
gue Divino. Grazia pi eccellente non potresti concedermi, ma debito pi grande non potrei avere.
Aiutami, o Signore! Il tuo Sangue preme alle porte delle anime ed respinto.
Responsabilit immensa! Che farai, o Signore, per manifestarlo, per glorificarlo?
Che far io per corrispondere a cos grande misericordia? g. 83: 6 settembre

1237 - Passa, o gran fiume di Dio


L'impeto del Sangue Divino nell'anima come quello di molte acque sul letto del fiume.
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Il Signore non misura mai, n i suoi doni, n la loro magnificenza, meglio, tutto ci che rivela, tutto
ci che comunica, tutto ci che dona, infinitamente superiore alla nostra capacit.
Il letto ghiaioso e sassoso, sterile e vile dell'anima mia si abbassa, scavato da una forza irresistibile,
rimanendo all'oscuro sotto la pressione formidabile. Avviene cos anche per l'anima dei pi indiffe-
renti: l'onda del Sangue Divino lascia sempre un grande solco. Passa, o gran fiume di Dio!
Passa e avviva e trasforma questo basso fondo sul quale corre la potenza, la misericordia, la grazia,
la vita di Cristo. Passa, o gran fiume di Dio, ma trasportando teco la piccola anima innamorata di te,
avvinta a te, consumata in te. g. 83: 7 settembre

1238 - Voglio che Tu viva in me col tuo Sangue


Meditare la Passione di Ges soavissima, commoventissima cosa; ma sentire nell'anima il Sangue
Divino, avere nell'anima Ges che soffre nell'effusione del suo Sangue cosa infinitamente superio-
re. Voglio annientarmi, sebbene la natura senta che ci vuol dire spezzare la vita.
Voglio morire nel tuo Sangue, mio Dio; voglio che tu viva in me col tuo Sangue Divino, per la mia
santificazione, per la salvezza dei fratelli, per il trionfo del tuo Mistero nel mondo.
La Vergine santa che sorride nello splendore del suo Mistero, nella sua apparizione sulla terra come
Mediatrice tra il Signore e le anime, m'impetri da Ges un'adesione pronta, amorosa, perenne alle
manifestazioni del Sangue Adorabile per essere nelle mani di Lui strumento di vera benedizione per
le anime stesse, mistico canale di grazia nel Sangue Divino. q. 83: 8 settembre

1239 - Tutte le mie lagrime in omaggio al Sangue


L'anima tormentata da una dolcezza ineffabile e dal pianto. Le lagrime che il Sangue di Ges fa
scaturire dall'anima sono cocenti come il fuoco, penetranti, struggenti.
Potessi veramente dare tutte le mie lagrime in omaggio al Sangue di Ges!
Potessi sciogliermi in pianto per adorare, ringraziare, benedire, invocare, riparare il Sangue di Ges!
Profondit ascose! Abissi invisibili! Orizzonti infiniti! Il Mistero del Sangue di Ges!
Basta che si squarci il velo dell'ignoranza, della freddezza, della ingratitudine, della infedelt e l'a-
nima vede tutto, comprende tutto, trasportata nella vera regione della Redenzione, nelle misteriose
vie della grazia, dove tutto luce e pace, dove il trionfo della Passione Divina, il trionfo del San-
gue Adorabile. Chi vive nel Sangue di Ges come il figlio di un gran re, del Re divino e pu dire:
io nuoto nella ricchezza, nella nobilt, nella gloria, nell'amore. S, mio Signore, Tu mi fai ripetere
queste parole che hanno il senso dell'infinito, sebbene siano semplici, meschine, inadatte. Mio Dio,
mio Signore, come posso reggere in questo stato di ascesa e di discesa, di attrazione e di espansione?
Oh! io non so nulla. So che vivo nel Sangue di Ges. q. 83 : 9 settembre

1240 - Il bacio di Dio e la virt del Sangue


Lo sguardo di Dio bacia un ramo ischeletrito e quello fiorisce fuori stagione: si posa sul Sangue
raggrumato di S. Gemma e quel sangue gorgoglia e si liquef; tocca le acque del Gave ed esse di-
ventano portentose. Ancor pi possente il bacio che Dio dona all'anima quando le comunica la vir-
t del Sangue Divino. Ora si aprono all'anima vie sterminate, meravigliose, divine. Anima mia co-
me farai a resistere? Il Signore vuole beneficare tutto il mondo col suo Sangue Divino. q. 83 : 9 settembre

1241 - Il mio Sangue d tutto questo


- Dammi la vita col mio Sangue. Non hai ancora compreso che il Corpo Mistico della Chiesa, il
mio Corpo Mistico formato dalle anime che vivono nel mio Sangue, del mio Sangue?
Domando i frutti, le operazioni, i prodigi del mio Sangue, operati da questo Mistero, se l'anima si
dedica a comprenderlo, a gustarlo, a viverlo. Che importerebbe per un povero radunare montagne
d'oro, se non sapesse ricavare vantaggio da quell'oro, se non sapesse comperarsi con esso il pane,
la veste, la casa? - q. 83 : 10 settembre

1242 - Giorno e notte invoco il tuo Sangue Adorabile


Abbi piet, o Signore. Non vedi che le mie labbra posano tutta la notte sul tuo Costato per bere il
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tuo Sangue Divino e le mani ti stringono crocifisso invocando che siano riempite di Sangue per me
e per tutto il mondo? O Signore, io intendo di ricevere il tuo Sangue Prezioso tutte le volte che lo
invoco, tutte le volte che Tu mi attrai in questo Mistero, tutte le volte che contemplo il tuo Taberna-
colo, tutte le volte che stringo e bacio il Crocifisso, tutte le volte che intingo la penna nell'inchiostro
e tutte le volte che scriver la lettera S. Sempre ininterrottamente intendo di chiedere e di rendere
omaggio al grande Mistero della nostra salvezza. O Signore, riempimi sempre pi del tuo Sangue
Divino ogni volta che io ti cercher e ti visiter nel mio cuore, dove sei sempre, perch questa vita
sovrumana che si agita in me non frutto dei miei sforzi, della mia preghiera e dei miei desideri, ma
frutto del tuo Sangue Prezioso. q. 83 : 10 settembre

1243 - Il mio Sangue sparso una nobilt divina


Il peccato serpeggia dovunque avvelenando e uccidendo infinite anime. Bisogna ridar loro la vita!
Se una madre, un figlio, una sposa potessero ridar vita ai loro morti!
- Il mio Sangue Divino pu dar vita a tutto. Il mio Sangue sparso, per la salvezza del mondo, non
un privilegio come la nobilt, n un premio al valore, n una ricompensa al merito, ma un dono
per tutti, per i poveri e per i ricchi; per i peccatori e per i Santi. una nobilt divina comunicata ai
redenti, il premio della fede, la ricompensa della speranza, la corona della carit. -
Queste parole dovrebbero essere impresse in tutti i cuori e tutte le anime dovrebbero conoscere le
loro ricchezze spirituali. q. 83 : 11 settembre

1244 - O Madre, non permettere che il Sangue si disperda


O Vergine santa, Tu parli per le nostre povere anime, Tu invochi piet per il mondo, per i peccatori,
per i nemici del tuo Ges. E intanto il suo Sangue asperge il velo che Ti ricopre, scorre ai tuoi piedi,
si disperde nella terra vile e indegna. O Madre tenerissima, non permettere che il Sangue di Ges si
disperda; non permettere che sia calpestato. il tuo Sangue. il Sangue del tuo Figlio. il Sangue
della nostra Redenzione. il pegno del perdono, dell'alleanza, dell'amicizia, della intimit.
l'onda delle ricchezze scaturita per noi dalle Piaghe Santissime della Passione Divina. O Vergine
potente, guidaci a quelle Piaghe misteriose. Insegnaci a contemplare la Passione di Ges. Aiutaci a
raccogliere il suo Sangue. Conservalo in noi. Fai che possiamo glorificarlo, invocarlo, amarlo, be-
nedirlo per noi e per tutto il mondo. O Vergine benedetta, rivelaci il Mistero del Sangue Divino [...].
Ricoprimi col tuo manto asperso di Sangue, porta la mia anima sotto la Croce, fai che io sia degna
di accogliere il Sangue Divino, di celebrarlo, se fosse possibile, in tutto il mondo; di donarlo a chi lo
desidera, di farlo conoscere a chi lo ignora, di sottrarlo a chi lo calpesta per ridonarlo a Ges con la
devozione, con la riconoscenza, con l'amore, con il sacrificio, con l'immolazione. q. 83: 15 settembre

1245 - O Signore, segnaci col tuo Sangue benedetto


Signasti, Domine, servum tuum Franciscum signis redemptionis nostrae.
O Signore, segna anche noi col segno della tua misericordia; segnaci col tuo Sangue benedetto e il
Padre Celeste ci riconoscer come figli e lo Spirito Santo porter in noi il suo fuoco e la sua virt
operatrice di santificazione. Segnaci, o Signore, in modo che noi possiamo essere segno di benedi-
zione alle anime, esempio di fede, di fortezza cristiana, di amore sublime.
O Signore, Tu hai detto che la nostra fede avrebbe trasportato le montagne. Non Ti chiedo, o Signo-
re, questi prodigi visibili che impressionano l'anima senza santificarla. Ti chiedo il prodigio di poter
trasportare il tuo Sangue nelle anime segretamente, nascostamente, in modo per che esse si orien-
tino verso la tua luce, verso la tua Croce, verso la tua Passione, il tuo Altare, il tuo Sacrificio, il tuo
Sacramento. Fa', o mio Signore, che l'arsura che nell'anima mia, pur dissetata del tuo Sangue, si
comunichi a tutte le anime, perch non basta bere una volta alla sorgente delle tue Piaghe, al Calice
della salvezza, ma bisogna ritornarvi spesso, rimanervi per non morire. q. 83 : 17 settembre

1246 - Il Crocifisso rester crocifisso


Chi frener in me lo spasimo dell'amore verso il Sangue benedetto? Una voce pietosa mi ripete:
Il Crocifisso rester crocifisso fino alla fine dei secoli, finch sar consumato l'ultimo peccato.
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Il Crocifisso rester crocifisso nelle anime dei sacerdoti, dei giusti, delle anime consacrate a Lui; re-
ster crocifisso nel loro cuore per versare in esso l'onda del suo Sangue Divino.
la crocifissione desiderata da Ges: unirsi ai suoi fratelli col Sangue Divino per portarli come tro-
feo di gloria al Padre Celeste. q. 83 : 18 settembre

1247 - O Signore, l'ho detto tante volte


O Signore, l'ho detto tante volte e lo ripeto ancora; intendo ripeterlo ad ogni passo, ad ogni respiro,
ad ogni pensiero. Voglio farmi santa col tuo Sangue, voglio farmi grande santa nel tuo Sangue, vo-
glio farmi presto santa per il tuo Sangue. S, mio Signore, il tuo Sangue pu farmi santa cancellando
tutte le mie colpe passate, prevenendomi sul cammino avvenire, sostenendomi nel momento presen-
te. Il tuo Sangue mi pu fare grande santa dilatando in me la tua divina carit e le meraviglie della
grazia. Il tuo Sangue mi pu fare presto santa operando in me la giustificazione pi larga e la tra-
sformazione completa del mio povero essere. q. 83 : 20 settembre

1248 - Non basta desiderare di glorificare il Sangue


Noi ti abbiamo fatto morire con i nostri peccati e Tu vuoi farci vivere e morire di amore nel tuo
Sangue Divino. O Signore, come possiamo corrispondere a tanta tua bont?
Bisogna mettersi insieme. Non basta desiderare di glorificare il Sangue di Ges: bisogna testimo-
niargli la nostra devozione. Bisogna che chi chiamato risponda e corrisponda.
I Sacerdoti vincolino con pratiche semplici ma compiute fedelmente; le anime religiose infervorino
le anime che avvicinano, e tutti comprendano la grandezza, l'eccellenza, l'efficacia del Sangue Divi-
no. Ma, sopra tutto, le anime apostole del Sangue di Ges si consacrino particolarmente a questo
Mistero unendosi nell'apostolato con preghiere speciali. q. 83: 22 settembre

1249 - Noi saremo salvi per il tuo Sangue


Surge anima, amica Christi. giusto ricordare a se stessi le predilezioni del Signore, non per
inorgoglirsene, ma per conoscere la propria responsabilit e per corrispondere ai suoi doni.
O mani benedette del mio Dio, voi siete sempre aperte sul mondo per versarvi i vostri tesori di luce,
di bont, di carit, di santit. O mani benedette del mio Ges, voi siete sempre aperte sulle anime,
sull'anima mia per versarvi i tesori del Sangue Divino. O labbra fortunate, bagnate dal Sangue di
Ges, potreste non parlare di Lui? O pupille, inebriate dal fulgore del Sangue Divino, potreste fissa-
re altre cose all'infuori delle Piaghe da cui scaturisce? O piccolo cuore, troppo piccolo per com-
prendere l'esultanza del Cuore Divino, puoi desiderare alimento pi sostanziale, delizia pi intima,
pi corroborante, amore pi fervido del Sangue di Ges? O piccola anima, puoi contendere il posto
con le tue meschinit e indegnit, con le tue miserie, con i tuoi peccati al Sangue di Ges?
O Sangue Divino, passa e trionfa; domina i miei sensi, le mie facolt, la mia volont.
Trionfa, o Signore, su me e sul mondo col tuo Sangue Divino.
Vedo il demonio che percorre la terra versando nelle anime calici ricolmi di veleno.
O Signore, Tu passi sopra la desolazione che esso semina versando il Calice della salvezza.
Noi saremo salvi per il tuo Sangue. Noi lo invochiamo. Dico noi, perch mi unisco alla Vergine san-
ta, agli Angeli, ai Santi, ai giusti nella supplica trepida e fervida. Se non ci salva il Sangue divino
noi siamo perduti. O Sacerdoti del Dio vivente, Ministri di pace e di benedizione nel suo Sangue,
tenete alto il Calice della potenza del Cristo. Sgominate Satana con il Sangue di Cristo. Spegnete gli
odi, le passioni, le sopraffazioni col Sangue di Cristo. Bruciate, distruggete, strappate la prepotenza
col Sangue di Cristo, e seminate con esso la giustizia, la pace, la carit, la santit. q. 83 : 28 settembre

1250 - Consacrati al suo Sangue, potremo dirci amici di Dio


La grazia divina pu tramutare in benedizione ogni situazione.
Nella confusione che regna nel mondo, l'unico faro di salvezza il Sangue di Ges; esso ci riporta
nelle piaghe di Cristo e dalle sue Piaghe al suo Cuore, dal suo Cuore al trono del Padre Celeste.
Con Ges, consacrati al suo Sangue, viventi in Lui e di Lui potremo dirci amici di Dio.
Rivestita del Sangue di Ges l'anima splende per s e per gli altri, pu salvare s ed altri.
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Il pensiero della guerra, che minaccia intorno, un castigo del Signore: bisogna vedere con spirito
di fede la confusione che tormenta il mondo. Sopra tutto bisogna mettere sulla bilancia della miseri-
cordia il Sangue di Ges che nostro, versato per noi, donato a noi.
Il Sacerdote tenga alto il Calice Divino e le anime, che vivono sotto la Croce, tengano aperte le ma-
ni per accogliere e per offrire il Sacrificio Adorabile. Il Sangue di Ges veramente l'amico di Dio.
O Signore, accoglimi insieme a questo sacrificio adorabile che ti parla in mio nome perch consumi
la mia energia e mi assorba nella sua vitalit, Sanguis Christi! Amen! q. 83 : 29 settembre

1251 - Il Sangue del mio Ges la mia vita


Stamane mi sono svegliata dicendo: La Passione del mio Ges la mia passione, il Sangue del
mio Ges la mia vita. Ma le mie parole sono monete senza valore se non so comprenderle, sco-
prirle nell'anima e viverle intensamente. Ges patisce nella Chiesa, nel suo Corpo Mistico, nei suoi
membri. La Passione di Ges sotto i miei sguardi; terribile Passione, perch pare che l'uomo di-
sprezzi i benefici ricevuti dal Signore per estenderla e intensificarla.
Quante volte la scena pietosa della sua agonia, della sua flagellazione, della sua coronazione di spi-
ne, della sua crocifissione ritorna come visibile e sensibile nelle profondit dell'anima!
Se vedessimo i peccati del mondo! Se vedessimo i tabernacoli delle anime dove Ges condotto e
imprigionato! Se vedessimo le infinite croci su cui agonizza straziato! Se vedessimo il suo Sangue
calpestato come calpestiamo il fango della via! Se si crede nella Passione non si pu non percorrere
la via battuta da Ges, e per conseguenza non si pu non patire, non rimanere accanto alla Croce.
Il Sangue di Ges c'insegner poi la via nuova della santit. q. 84 : 2 ottobre

1252 - Quando incontri un Sacerdote...


- Quando incontri un Sacerdote - dice Ges - domandagli in ispirito il mio Sangue.
Lo sentirai rifluire in te con impeto nuovo. Un povero, quando ha ricevuto la sua limosina, non pu
pretendere di pi dal ricco che, materialmente non ha pi quello che distribuisce. Ma il Sacerdote
pu offrire il mio Sangue senza misura e pi ne dona e pi ne acquista. Se il Sacerdote comprendes-
se i tesori che porta con s, passerebbe la vita rapito nel Mistero sublime. Anche l'anima pi sem-
plice ed umile pu partecipare a queste misericordie infinite. Laus Deo! - q. 84 : 4 ottobre

1253 - Germina, o seme divino, nell'anima mia


O Signore, non voglio rimanere alla superficie della vita spirituale; voglio sprofondarmi nella morte
mistica, fino a trovare la vita pi intima, pi santa, pi alta, pi ampia, pi fruttuosa per il Sangue di
Ges. Il Sangue di Ges la parola che ha risuonato nell'anima mia fin dal suo apparire alla vita, ri-
scattandola dalla morte col Battesimo; la parola che mi ha consacrata figlia di Dio, soldato di Cri-
sto con la Cresima; la parola che mi assorbe e mi perdona nella S. Confessione; la parola che mi ri-
vela la vita divina nella S. Comunione, i disegni divini, la sua volont, la sua carit.
Il Sangue di Ges sepolto nel Mistero della Chiesa e delle anime! veramente il mistico grano di
frumento sepolto nella terra dell'umanit. Germina, o seme divino, nell'anima mia, nel mio cuore,
nel mio spirito. Io morir per lasciarti vivere; morir per lasciarti estendere, sviluppare, fruttificare;
morir per lasciare a Te la gloria della tua potenza, della tua virt, della tua bellezza.
S, mio Signore, voglio aderire generosamente a questa mistica voce che mi parla dei grandi Misteri
della Chiesa e delle anime. Se io vivr nel Sangue di Ges, per il Sangue di Ges, questo Sangue
benedetto vivr in me e per me. Voglio seppellirmi in esso, morire, ma per ottenere che altri viva
della sua vita; che i Sacerdoti vivano nel Sangue Prezioso e comunichino a tutto il mondo la vita
nuova, la vita della grazia, della giustizia, della santit da cui solo dipende la pace e scaturisce la
gloria di Dio e la gloria delle anime. q. 84: 6 ottobre

1254 - O Signore, se io fossi Sacerdote!


O Signore, se io fossi, se potessi essere Sacerdote! Celebrerei la Messa con la profonda devozione,
prolungherei l'adorazione, il ringraziamento, la riparazione, l'impetrazione.
Non penserei che al tuo Sangue Prezioso, non parlerei che del tuo Sangue!
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E ad ogni anima ripeterei: Ti benedico col Sangue di Ges. E ai Sacerdoti direi: Benedicimi col
Sangue di Ges! E al Sangue benedetto direi continuamente: Rivelaci la carit di Ges.
O Signore, ho l'anima traboccante delle meraviglie del tuo Mistero! A chi parler io?
Parler all'universo intero, nel segreto dell'anima; canter nelle profondit del mio spirito il Sangue
del mio Dio. Il Sangue di Ges il fiore, il frutto, il prezzo della Redenzione, e io colgo questo fiore,
ed ecco ne spuntano mille; gusto questo frutto e la fame e la sete crescono; ho nelle mani il prezzo
divino della mia Redenzione e pi lo aumento pi sento crescere la brama di aumentarlo.
Provo nello spirito il riflesso dell'infinito. q. 84 : 8 ottobre

1255 - Uno Sposo di Sangue!


Il Sangue dello Sposo! Sponsum Sanguinis tu mihi es.
A Te, Sposo di Sangue, consacrer le prime ore del giorno, i primi palpiti, le prime aspirazioni, i
primi movimenti, la giornata intera di lavoro e di sacrificio, di preghiera e di elevazione.
La mia notte tua. Io Ti sento vicino, dentro il mio cuore, nella mia volont, nella mente, che ri-
piena dei tuoi discorsi, avida di spaziare nel tuo regno sconosciuto. Posso dire di non conoscerlo?
Il regno del mio Ges, regno di Sangue, luminoso, chiaro, aperto, magnifico dinanzi a me, mi as-
sorbe, mi inebria, mi fa patire. Mi fa patire perch mi vedo come sola, impotente, fiacca, inerte.
Mi vedo nel profondo della mia miseria senza aiutare il mio Dio che passa accanto a me, carico del
suo legno di morte. Egli passa guardandomi, invitandomi a seguirlo; che almeno raccolga il suo
Sangue Divino! Non si pu stringere l'acqua fra le mani, ma il Sangue del mio Ges posso acco-
glierlo, posso riempire l'anima di questo tesoro, berlo a saziet e donarlo a chi non lo conosce e lo
sospira. Quante anime intuiscono questa magnificenza del regno di Dio senza poterla raggiungere?
Che far, che dir di Te, Sposo di Sangue? Mi accosto al Tuo Volto sanguinante col lino della Vero-
nica; troppo poco, verr come i Sacerdoti, con un calice ampio come la fede, alto come la speran-
za, profondo come l'amore. Che posso presentare al Padre di pi santo, di pi meritorio, di pi
grande, di pi accetto? Uno Sposo di Sangue! Il Sangue dello Sposo!
Le mie parole sono come la ghiaia del torrente: fredde, dure, incomplete, vuote, ma il torrente che le
trasporta il Sangue di Ges, che corre al mare della salvezza e della felicit. q. 84: 12 ottobre

1256 - Mi fu detto che il Mistero del Sangue...


Mi fu detto che il Mistero del Sangue una sublime, tremenda realt; conoscerlo un privilegio;
capire questa grazia una nuova grazia; dovere essenziale aderire alla luce che ne emana, seguire
gli inviti, i richiami, le ispirazioni, le attrazioni.
necessario glorificare questo Mistero col pensiero, col cuore, con lo spirito, nel corpo stesso. Cre-
dere che lo Spirito Santo che comunica questo dono massimo della Redenzione. Tenermi sepolta
in questo solco della misericordia e lavorare nel sacrificio e nel nascondimento per la causa santa
della sua espansione e della sua affermazione nelle anime. Molte altre cose mi furono dette ed io le
scolpir nell'anima mia a caratteri indelebili. q. 84 : 15 ottobre

1257 - Sento le mie labbra fisse al tuo Calice: Ecce adsum!


Per il tuo Sangue, Ges, nel tuo Sangue! Intendo ripetere questo atto di prontezza, di adesione in-
condizionata, di immolazione, di unione, di elevazione ad ogni istante. Sento posarsi sulla mia fron-
te indegna l'Ostia Santa; la fronte scompare: l'anima che accoglie, abbraccia, conserva il tuo Cor-
po Santissimo: meglio, sei Tu che assorbi l'anima. Sento le mie labbra fisse al tuo Calice; le labbra
si fondono: l'anima fissa alle sorgenti del tuo Cuore. tutta l'anima unita alla tua Passione.
la tua Passione che l'attrae a s, il tuo Sangue che la porta nel tuo Cuore.
In quel Cuore adorabile si riversano come immense cateratte i peccati del mondo.
E sotto quell'oppressione il Sangue sgorga a fiotti sempre pi abbondante, caldo, bruciante.
E scorre sulla terra; brucia e consuma, brucia e ravviva. Giorno del Cuore SS. e del Sangue Divino.
La devozione al S. Cuore la porta che introduce l'anima nei segreti della Sacra Umanit e nel Mi-
stero del Sangue. Il Sangue di Ges il dono che supera ogni altro: ha il sapore della misericordia,
della carit, della bont, della santit divina. Il sole bacia tutta la mia persona: cos l'Ostia santa av-
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volge l'anima. Se non ci fosse in noi il Sangue Divino morremmo al solo contatto di Dio. Ges vuol
farmi intendere la grandezza, la realt della sua misericordia nel Sangue Divino che ci dona.
- Il povero - Egli dice - chiama buono il suo padrone quando questi non lo ama soltanto, ma lo be-
nefica. - Il beneficio pi grande della Redenzione quello di darci il suo Cuore e il suo Sangue.
Ci che l'anima non comprende da s, impresso nel suo fondo dal Sangue Divino, che investen-
domi mi d l'attitudine a riceverlo.
Il Sangue di Ges non pu ingannarmi: il libro della Verit aperto sulla Croce. q. 84 : 17 ottobre

1258 - Ecco, o Signore, la mia missione


L'idea del peccato mi fa morire. O Signore, non schiudermi il velo delle miserie del mondo.
Ma no, io sono egoista. Voglio vivere tra il Cielo e la terra senza affaticarmi per salvarla e santifi-
carla. I pi grandi Santi, pur rimanendo in una immacolatezza invidiabile, avevano la conoscenza
delle piaghe del prossimo, e la loro piet e la loro carit si manifestavano nel patire e nel santificarsi
per salvarle. O Signore Ges, Tu vuoi farmi provare la sofferenza del tuo sguardo che non pu non
abbracciare le piaghe morali e spirituali della umanit. E vuoi che su queste piaghe io versi il tuo
Sangue Adorabile. Ecco, o Signore, la mia missione, ma io non sapr compierla senza di Te.
S, o Signore, voglio essere il piccolo orto delle tue agonie, voglio raccogliere i tuoi gemiti, racco-
gliere le tue lagrime di Sangue per comunicarle alle anime infelici che nuotano nella colpa.
Comprendo. Le vere stimmate dell'anima consistono nel dolore acuto, penetrante, invisibile prodot-
to dai peccati del mondo. L'anima che si d a Cristo in questo modo prova gli spasimi della Passio-
ne nelle torture del peccato, ma ancora gusta l'ebbrezza del Sangue Divino che rende l'anima come
strumento di redenzione. q. 84 : 20 ottobre

1259 - La croce pi delicata, intima, preziosa...


La croce materiale semplicemente la forma della tua volont, lo scudo che deve separarmi dal
mondo, il crogiuolo che deve purificare l'anima mia. La croce pi delicata, intima, preziosa, invisi-
bile, ma reale quella che tiene unita la mia anima alla tua per mezzo del Sangue Divino.
Il tuo Sangue produce in me veramente una sofferenza che ha il tormento di tutte le croci del mondo.
Esso ha un'irruenza infrenabile e l'anima, pur comprendendolo, come in carcere, nell'oscurit,
nell'isolamento, nell'impossibilit di comunicare ad altri la voce, l'esigenza, la potenza, l'ampiezza
del Mistero adorabile. Parler alle pietre, pregher, canter, celebrer nel silenzio le meraviglie del
Mistero. q. 84 : 21 ottobre

1260 - Le pagine della Passione, chi pu leggerle tutte?


Le pagine della Passione di Ges, le pagine scritte da Lui, dal suo Sangue Divino, chi pu leggerle
tutte? Sono pagine sempre nuove, misteriose, luminose, composte dall'Amore infinito.
Che sono mai i canti pi celebri degli uomini, le armonie e le intuizioni pi sublimi del pensiero di-
nanzi alle manifestazioni del pensiero di Dio, nella conquista delle anime, nella redenzione del
mondo? Eleviamoci nell'amore! Mangiamo e beviamo l'amore nel Sangue Adorabile di Ges.
La ragione non basta per leggere questo libro: occorre la fede e la fede si tramuta in visione quando
alimentata dall'amore. q. 84 : 22 ottobre

1261 - Rendere pi intensa la Comunione dei Santi


Non altri che il Sangue ha prodotto nella Chiesa lo splendore della sua gloria.
Il Sangue ha gettato semi divini nella famiglia dei redenti, ed essa fiorita e si moltiplicata in be-
nedizioni. Il tesoro della Chiesa composto dai meriti della Divina Passione, dai meriti della Vergi-
ne, dei Santi e da quelli delle anime giuste, le quali, pur non avendo quaggi l'onor degli altari, han-
no in Cielo troni gloriosi. O Signore, sii benedetto! Ora vedo la Roma del tuo Vicario, la Roma cri-
stiana sotto un aspetto nuovo. Essa ricca del Sangue di Ges: io posso chiederlo con ampia misura,
ma posso, unita ad esso, contribuire ad arricchire ancor pi la Chiesa.
S, ogni anima che vive in Dio, in Ges, nel Sangue di Ges, pu aumentare il misterioso patrimo-
nio e rendere ancor pi vitale la linfa che scorre nel Corpo Mistico, rendere ancor pi intensa e fe-
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conda la Comunione dei Santi. q. 84: 24 ottobre

1262 - Ma a chi ripeto queste parole?


Imbevetevi del Sangue di Ges e il vostro pensiero sar luminoso, puro, ampio, sereno.
Riempitevi il cuore del Sangue Divino e gli affetti saranno santi, nobili, degni del Signore.
Invocate il Sangue Divino e la via sar benedetta, chiara, sicura, cosparsa di benedizioni.
Ma a chi ripeto queste parole? Non so neppur io.
Le ripeto a me stessa, vorrei ripeterle a tutto il mondo. q. 84 : 28 ottobre

1263 - Tutta la Chiesa nel Mistero del Sangue


La Chiesa nelle mani del Pontefice, nel suo cuore, nel suo magistero, nel suo sacerdozio perch fu
affidata a Lui da Cristo. Il comando dato a Pietro di pascere gli agnelli e le pecorelle dato a cia-
scun Pontefice, ad ogni Pastore della Chiesa e, in dipendenza dal Pontefice, ad ogni Sacerdote, ad
ogni apostolo. Ma come, Padre santo, pascerai gli agnelli e le pecorelle?
Con la dottrina di Cristo e col suo Sangue. O mirabili doni! Ges ci ha dato la dottrina e il Sangue:
la vita del suo Spirito e quella delle sue membra; prima la luce e poi il calore; prima ha segnato la
via poi ha offerto il cibo e la bevanda; prima la parola della verit, poi la linfa che la produce e la
mantiene. Tutta la Chiesa nel Mistero del Sangue: il Mistero in tutta la Chiesa e la Chiesa affi-
data al Pontefice e il Pontefice che governa in nome di Cristo attinge la sua luce, la sua forza, la sua
potenza dal Sangue Divino.
L'inferno non potr mai prevalere contro la Chiesa di Cristo, n contro le anime che vivono del suo
Sangue, n contro i disegni del Signore nella Redenzione del mondo. Amen! q. 84 : 28 ottobre

1264 - La regalit di Cristo scritta a caratteri di Sangue


Il Signore ci ha trasportati nel regno del suo Figlio prediletto mediante il Sangue Adorabile, fluito
dalle sue membra divine sotto i colpi della flagellazione. La regalit di Cristo scritta a caratteri di
Sangue sul suo Corpo Adorabile, nella sua Chiesa, nelle anime. Saper leggere i misteriosi segni del
Sangue! Saper avvicinare le pupille alle sorgenti divine! Saper fissare le labbra sul Sangue Divino!
Chi lo beve con fede si sente inebriato.
Chi si consacra al suo servizio non capisce pi nulla della terra. Non oscurit riprovevole conside-
rare la vita di quaggi come un volo veloce su cose che non si possono raccogliere e conservare; n
vana illusione avvincersi alla Croce, alla Passione, al Sangue di Ges. Vorrei, o Signore, racco-
gliere tutte le voci pi sante, pi nobili per celebrare la tua regalit divina. Vorrei penetrare in ogni
anima con la tua luce, col tuo fuoco, col tuo Sangue.
Vorrei far conoscere a tutto il mondo il tuo regno di misericordia e di amore.
Quanto si gode in questo tuo regno di Redenzione!
Sembra che le croci della vita ci opprimano: santificate, invece, dal tuo Sangue, ci elevano, ci su-
blimano, ci rendono degni della tua grazia e della tua santit. q. 84 : 30 ottobre

1265 - O Re Divino, Cristo Ges


O Re Divino, Cristo Ges, io Ti adoro insieme alla Vergine, agli Angeli, ai Santi, ai giusti della terra.
Ti adoro, Re della eternit: donami per il tuo Sangue l'immortalit beata.
Ti adoro, Re del tempo: aiutami col tuo Sangue a santificare i giorni della mia vita.
Ti adoro, Re del mio essere: concedimi, per il tuo Sangue, la comprensione del mio spirito.
Ti adoro, Re della luce: largiscimi, per il tuo Sangue, la luce della tua verit.
Ti adoro, Re della grazia: donami, per il tuo Sangue, l'abbondanza di questa tua vita sovrumana.
Ti adoro, Re della misericordia: ricoprimi, per il tuo Sangue, con la veste del perdono.
Ti adoro, Re della giustizia: conducimi, col tuo Sangue, nella via della giustificazione.
Ti adoro, Re della carit: incendiami, col tuo Sangue, di amore celeste.
Ti adoro, Re della pace: ordina, col tuo Sangue, nella pace il mio spirito.
Ti adoro, Re del popolo redento: accoglimi, per il tuo Sangue, tra i figli della tua Redenzione.
Ti adoro, Re dei Sacerdoti: rendimi, per il tuo Sangue, degna di cooperare con la preghiera, il sacri-
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ficio e la vita interiore, al trionfo del loro ministero.


Ti adoro, Re dei Vergini: rendimi, col tuo Sangue, esempio luminoso di verginit eletta e operosa.
Ti adoro, Re della Chiesa: rendimi col tuo Sangue membro vivo, efficace del tuo Corpo Mistico.
Ti adoro, Re dei Santi: concedimi, per il tuo Sangue, un posto in questa schiera sconosciuta della
terra, ma scelta e amata da Te, benedetta dal Padre, illuminata dallo Spirito Santo, vivente nel Mi-
stero e per il Mistero del tuo Sangue Divino. Amen! q. 84 : 30 ottobre

1266 - O Signore, io passo lungo la vita...


O Signore, io passo lungo la vita come sotto il peso formidabile del tuo Sangue che si dona a noi
con infinita larghezza e carit. Se le anime conoscessero questi tesori!
O Signore, credo al tuo Sangue Divino per quelli che non credono. Spero nel tuo Sangue Divino per
quelli che non sperano. Amo il tuo Sangue Divino per quelli che non amano.
Intendo benedire il tuo Sangue Divino per quelli che lo bestemmiano.
Intendo invocarlo per quelli che lo disprezzano. Intendo adorarlo per quelli che lo calpestano.
Intendo desiderarlo per quelli che non lo conoscono.
Intendo glorificarlo in vita e in morte, in terra e in Cielo, nel tempo e nella eternit.
Il tuo Sangue mi faccia degna di aspirare alla santit e di ottenerla. Amen! q. 84: 1 novembre

1267 - O Redenzione copiosa!


O arcana misericordia! O Redenzione copiosa! Copiosa nella estensione e nella intensit, nella
espansione e nella fecondit. Per dare al Sangue di Ges le grandi capacit dell'anima, bisogna spo-
gliarla di tutte le sue esigenze e immolarla sull'altare della volont divina.
Solo allora Ges compir i suoi disegni in me. Nel terreno smosso e fresco il divino seminatore get-
ter i suoi semi e il Sangue Divino li feconder in benedizione.
Vivere nel Sangue di Ges, immolarsi perch trionfi, nascondersi perch si estenda, consumarsi
perch sia glorificato: ecco il programma dell'anima consacrata al grande Mistero. q. 84 : 2 novembre

1268 - Per la glorificazione del Mistero del Sangue


Ho ammirato monumenti d'arte e di piet cristiana. Sempre, quando ammiro opere d'arte ispirate
dalla fede, sento nascere in me uno strano desiderio, quello di tradurre in forma concreta e visibile il
pensiero e il sentimento, la fede e l'amore. Anch'io vorrei innalzare monumenti indistruttibili per la
glorificazione del Mistero del Sangue Prezioso.
Ma mi manca il genio, la libert, la possibilit; sono una piccolissima anima ricca solo di desideri.
E allora penso di onorare il Sangue Prezioso con gli elementi della preghiera, del sacrificio, dell'a-
more; con gli elementi dello zelo, corrente segreta di fuoco che riscalder qualche radice, con gli
elementi del fiducioso abbandono in Dio.
Contemplando antiche immagini di Crocifissi, dinanzi ai quali le anime depongono ardenti preghie-
re coronate di benedizione, pensando che quegli antichi Crocifissi hanno sudato Sangue, hanno par-
lato, hanno staccato il braccio per attrarre al Costato anime di santi e di peccatori, un senso di am-
mirazione pervade lo spirito, e ad esso si accompagna la fiducia ardente che Ges pu trionfare an-
che sulla mia meschinit per raggiungere i disegni di glorificazione del Sangue Prezioso.
q. 84: 3 novembre

1269 - Ho trovato il fondo della voragine


Io ho trovato il fondo della voragine, meglio, l'abisso infinito di questa voragine: Cristo nel Mistero
del suo Sangue. Il nostro sangue ha nell'organismo un moto acceleratissimo, ma il Sangue di Ges
ha un movimento divino. veramente la voragine che ingoia tutto e tutto rinnova e tutto rigenera.
La luce del Volto del mio Signore si ripercuote sul volto dell'anima ed ecco la voragine che s'apre
alla penetrazione della grazia: la voragine che ingoia la mia scoria e che ha getti infiniti di vita e di
grazia.
La fame e la sete che producono in me il Corpo e il Sangue di Cristo: ecco altre voragini immense
senza fondo e senza misura perch scaturiscono dalla fame e dalla sete del mio Dio. q. 85 : 5 novembre
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1270 - Per quale via devo seguirti?


Dice l'anima: Per quale via devo seguirti?
- Ecco la luce, ecco la via, ecco la vita: il mio Sangue Divino. - L'anima non deve cercare pi nulla.
Se la via deserta, penser il Signore a popolarla di benedizione; se aspra, verr Lui a raddolcirla;
se oscura, la irradier con la sua luce; se sterile la feconder col suo Sangue.
- Per te, piccola anima, la via una continuazione di quella del Cenacolo e di quella del Calvario:
via di intimit e di sofferenza, di Mistero e di Sangue. - q. 85 : 7 novembre

1271 - Il programma della mia vita


Il programma della mia vita: salvare anime per mezzo del Sangue di Ges; glorificare il Sangue di
Ges con la conquista segreta delle anime. Andr a raggiungerle ovunque.
Non le conosco, non le vedo: ma le vede e le conosce Ges. Egli le salver.
Ma soprattutto salver l'anima mia. La santit, debbo ricordarlo, il punto d'incontro della volont
di Dio con la volont dell'anima: credere, sperare, operare in questo punto di incontro, in questa
unione con il Signore aspirare al cammino della santit. q. 85 : 7 novembre

1272 - Ai piedi di Ges


Questi santissimi piedi sanguinanti mi precedono nella via segnando orme divine.
Il mio piede vacillante incerto, ma non pu sbagliare, non pu trascinarmi fuori dalla strada segna-
ta dalla Volont di Dio se io sar fedele e vigilante nel ricalcare le orme adorabili.
Esse sono luminose, di fuoco, sorgenti di forza e di vita, di grazia e di amore.
Queste orme adorabili mi parlano della Sacra Umanit di Cristo assunta per me, consumata per me,
donata a me, perennemente, attraverso il Sacrificio e il Sacramento. O verit magnifiche!
O verit misteriose, manifestate con sempre nuove testimonianze di amore!
Quanti punti di contatto con l'orma del mio Signore! Quali insistenze perch l'anima comprenda il
Mistero che cibo, bevanda, elevazione, comprensione, unione!
Veramente, ora di Dio quella nella quale Egli attrae l'anima e la unisce ai suoi disegni divini: l'ora
nella quale Egli la sposa nel suo Sangue e le dice: Conquistami delle anime; l'ora nella quale Egli
pare raccolga tutte le voci della terra, i simboli, i richiami, le immagini, le similitudini per illumina-
re il suo pensiero, il suo Mistero, il suo Sangue Divino e renderlo accetto, comprensibile, sensibile
all'anima. Il Sangue del mio Ges la moneta divina che compera la santit.
E siccome questa moneta di un valore infinito, cos la mia santit impetrata dal Sangue Divino,
potr avere immense proporzioni, immense espansioni, immense ripercussioni nel Corpo Mistico.
Ges non poteva manifestarmi Mistero pi caro al suo Cuore e pi efficace per la mia santit e per
la santit del mondo. Io per non comprendo nulla e non so corrispondere a tanta misericordia del
mio Signore. Quale responsabilit! q. 85 : 8 novembre

1273 - Mettere nel Calice la nostra vita spirituale


Il Ministro del Signore dice che si deve mettere nel Calice di Ges la nostra vita spirituale: le virt,
le pene, le miserie, le piccole virt sviluppate e divinizzate; le pene perch divengano la Passione di
Cristo, le miserie perch vengano consumate e distrutte.
O Signore, io metter nel tuo Calice Divino anche i desideri, le speranze, le preghiere perch tutto
abbia sviluppo e compimento nel tuo Sangue Divino. O Signore, il tuo Mistero nascosto: ancora
rinchiuso nel tuo Cuore, sigillato nel mistico libro veduto da Giovanni, come sepolto nelle profondi-
t della Chiesa. Perch affiori alle nostre anime necessario che Tu stesso, o Signore, manifesti
questa misericordia infinita: essa diverr la veste nuziale di ogni anima, l'abito degno dei mistici
sponsali, la nuova forma di vita dello spirito. q. 85 : 9 novembre

1274 - Ges consacra la sposa segnandola col Sangue


Ges consacra la sua sposa segnandola col suo Sangue negli occhi, nelle orecchie, sulle labbra, sulla
fronte, sul cuore. Altre volte Ges ha cos benedetta e rinfrancata la piccola anima.
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Il Sangue di Ges deve essere il movimento, la finalit di ogni senso, ma pi del cuore.
Con la lancia di Longino Ges trafigge il cuore della sua sposa (misticamente con sacrifici, pati-
menti, tribolazioni) perch ne esca il sangue guasto e al suo posto entri vigoroso, divino, il Sangue
Prezioso. La consacrazione della piccola anima al grande Mistero ricambiata da Ges misticamen-
te, divinamente. q. 85: 9 novembre

1275 - Il Mistero del Sangue nascosto...


Il Mistero del Sangue Divino nascosto, ma chi lo intuisce, attraverso la Passione di Ges, le sue
Piaghe, la sua Croce, il suo Sacrificio, non ha pi pace. L'anima sa che da s rester sempre inerte
spettatrice dei prodigi divini, ma verr giorno in cui il Signore si degner usarla come strumento dei
suoi santi disegni, quando cio sar giunta alla maturit della fede e alla pienezza dell'amore.
Verit stupende! Soltanto per il Sangue di Ges l'anima pu essere identificata con Cristo, resa ca-
pace di operazioni soprannaturali, di ascensioni spirituali. Il Mistero del Sangue di Ges nascosto
in Dio, nella Chiesa, nelle anime; vero, ma i frutti sono visibili.
Il dominio di Dio da un capo all'altro della terra, i suoi templi, i suoi Tabernacoli, i suoi altari, i ta-
bernacoli vivi delle anime, la gloria dei Santi, la corrente misteriosa che sostiene, alimenta e fecon-
da la Chiesa, tutto questo rivela la potenza del Sangue di Ges. q. 85 : 10 novembre

1276 - Rendi la tua Sposa degna di Te


O Signore, rendi la tua sposa degna di Te. Non Ti domando vesti d'oro, n gemme, n monili: do-
nami le pietre preziose che hanno ornato la tua Sacra Umanit, che hanno ornato le tue mani e i tuoi
piedi; i chiodi che ti hanno confitto in Croce e la lancia che ti ha trafitto il Cuore.
necessario che dalle mie membra esca il sangue guasto; che anche io porti impressa nell'immagi-
ne di Dio la tua Immagine, la tua Passione, le tue ferite per aver accesso alla luce del Mistero, alla
vita e alle glorie del tuo Sangue divino. q. 85 : 11 novembre

1277 - Solo il Sangue pub riprodurre l'immagine divina


Il Sangue di Ges scioglie la montagna della mia scoria e ravviva e riordina in me il disegno divino.
L'Ostia santa riveste l'anima e il Sangue Divino la penetra compiendo operazioni divine. Di tanto in
tanto pare che l'anima subisca degli sconvolgimenti come quelli che si verificano sulla terra.
Allora le montagne si abbassano, sorgono nuove terre dal mare, il fuoco purifica l'aria e l'acqua ri-
copre le rovine. Allora si comprende che solo il Signore pu edificare in noi; che solo il Sangue di
Cristo pu riprodurre in me l'immagine divina, l'immagine del Figlio tanto cara al Padre Celeste.
q. 85 :14 novembre

1278 - Il mio riposo pi dolce nell'anima che patisce


- Il mio riposo pi dolce - dice Ges - nell'anima che patisce.
Essa la nuova croce, vera croce, croce luminosa per le grazie che le comunica, croce santa perch
unita a me nell'unione pi intima mentre il Sangue della mia Passione scorre in tutte le sue fibre ed
essa diventa perci una sola cosa col suo Redentore: un'anima sola, un solo cuore, un solo spirito.
Cedimi le tue sofferenze, donami le tue pene, il tuo isolamento: io ti dar il martirio della croce, le
angosce della umanit, i tormenti dei secoli. - q. 85: 16 novembre

1279 - Regni in me il Sangue di Cristo!


Man mano che il Signore attrae l'anima nelle profondit del suo Sangue benedetto, nelle vie segrete
della sua Passione, scompare il mondo materiale, ogni esigenza umana, ogni senso individuale.
Regni in me il Sangue di Cristo, trionfi, domini in eterno! Solo allora potr compiere quello che
Paolo raccomanda agli Efesini: radicata in charitate. La mia anima sar radicata in Cristo se il
suo Sangue sar la mia radice, la linfa, la bevanda, la grazia del mio Spirito. Amen! q. 85: 16 novembre

1280 - Il Cristo il Dio della mia vita


Assistendo all'adorabile sacrificio della Santa Messa, contemplando il Mistero Eucaristico, riceven-
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do Ges nella Santa Comunione posso veramente ripetere: il Cristo il Dio della mia vita Egli
ha in mano il mio respiro. Il Sangue che mi dona rinnova in me energie e volont, atteggiamenti e
adesioni: un rinnovarsi perenne delle magnificenze della Redenzione nell'anelito dell'anima che
vive e respira con lo stesso Sangue benedetto. q. 85 : 17 novembre

1281 - La mia vita non ha che questo movimento


La mia vita non ha che questo movimento, che un dono gratuito del Sangue di Ges: scendere
sempre pi nelle profondit del cuore, nei segreti dell'anima per distruggere ogni cosa che possa di-
spiacere, che possa fare ostacoli al passaggio del mio Dio, alle sue operazioni di misericordia, alla
sua volont divina. Annientarmi per lasciarlo regnare. Parrebbe che se avessi in me tutti i doni del
mondo, tutte le doti e tutte le ricchezze potrei dire di sacrificare a Lui qualche cosa.
Il sacrificio pi accettevole quello della conoscenza del mio nulla, del mio nulla volitivo, immola-
to nella libera e piena coscienza della sua dipendenza dal Signore. q. 85: 18 novembre

1282 - Il Sangue di Ges il mistico tempio...


La mia piccola anima si tuffa nell'atmosfera delle meraviglie di Dio, guidata dal Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges il mistico tempio dove essa adora, contempla, ama, vive. In questo tempio l'a-
nima in continua comunicazione con Dio, in unione intima e spesso sensibile con Ges Sacerdote,
Vittima, sfolgorante di luce nella pienezza del suo Sacerdozio, nella sublimit della sua immolazio-
ne. O Signore, donami l'intelligenza del tuo Mistero perch io possa onorarlo come Tu desideri, glo-
rificarlo in me e nelle anime dei fedeli, comunicarlo alla grande schiera degli infedeli, invocarlo nel
tempo e benedirlo nella eternit. q. 85 : 19 novembre

1283 - Ges si presenta al Tempio offrendosi...


Ges si presenta al Tempio offrendosi a Dio per tutta l'umanit. Il calice del suo Cuore offre al Pa-
dre il Sangue Divino che un giorno sar versato per me e per tutti gli uomini, ma questo rito segre-
to: si manifester pi tardi, nell'ora segnata dalla Provvidenza, nell'ora di Dio.
Questo l'ordine della Provvidenza Celeste: i pi grandi Misteri sono nascosti; il Signore si manife-
sta per vie remote, resta adombrato nelle anime da un velario impenetrabile.
Nemmeno l'anima lo comprende. La rivelazione riservata per l'eternit. q. 85 . 21 novembre

1284 - Il Sangue offerto per la santit delle anime


La luce del Cristo illumina la tenebra della terra: il Sangue di Cristo offerto per la santit delle
anime. Ogni istante che passa un cumulo di misericordie nascoste o palesi, accolte o calpestate,
corrisposte o disprezzate. La Passione di Cristo getta nel mondo, dagli altari del Sacrificio, sprazzi
di magnificenza in cui la vita mistica dell'Uomo-Dio offerta ai redenti col suo Corpo e col suo
Sangue. Tesori infiniti della Chiesa! La Chiesa era completa nel pensiero di Dio fino dalla eternit;
Ges l'ha istituita nel tempo, l'ha affidata ai suoi Apostoli, l'ha manifestata ad ogni anima redenta
schiudendo a ciascuno i suoi tesori divini. Nella Chiesa il tesoro del Sangue di Cristo: l'oro ful-
gente che riscatta e salva, che schiude il Cielo e concede la beatitudine.
Ma quest'oro deve passare per le nostre mani; il nostro cuore deve unirvi il suo, la fede, la speranza,
la carit. Il Sangue di Ges deve ritornare al Cielo, donde scende, con l'omaggio della nostra devo-
zione e del nostro amore. q. 85 : 27 novembre

1285 - Il Sangue della razza...


L'uomo lancia nel mondo insidie ed eresie pi asfissianti di ogni esaltazione malefica: vuole esalta-
re il sangue della razza per far dimenticare, per misconoscere e calpestare il Sangue della Redenzio-
ne. Sui frutti minacciosi, che stringono e percuotono la Chiesa, risuoni come altra volta la tua voce e
si estendano in benedizione le tue mani sanguinanti, onnipotenti, o Signore!
Una sola goccia del tuo Sangue basta a sanare tutte le piaghe degli uomini, a calmare le loro ire, a
ordinare i loro passi, a santificare le loro azioni. q. 8,5 : 29 novembre
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1286 - Il segreto della santit


O Signore, io vorrei conoscere il segreto della santit, quel segreto che ha trasformato le anime pi
meschine, che ha elevato le anime pi semplici, che ha perfezionato le anime pi difettose: il segre-
to per cui hanno conquistato al suo amore le anime pi traviate e pi lontane da Te.
Questo segreto pu essere conosciuto da ciascun'anima che ama veramente il Signore, che si vota a
Lui nel sacrificio per il trionfo dei suoi Misteri. Il segreto della santit nel Sangue Divino.
Ogni anima pu attingervi forze possenti per l'amore e per la perfezione.
Il Sangue Divino una visione di Cielo che pu conquistare, inebriare, salvare, santificare ogni
anima. Chi cammina sulle orme del Sangue di Ges, chi beve quel Sangue, chi lo invoca, lo brama,
lo custodisce, accoglie in s il segreto della santit. q. 85 : 2 dicembre

1287 - Toglimi tutto, ma dammi il Sangue


Non perdo la fiducia di salvare le anime. Mi sento appoggiata alla Chiesa. Mi sento unita alle pia-
ghe, al Cuore, al Sangue di Ges. Mi sento perci sicura, forte, inconfondibile.
La Chiesa mi protegge nel suo seno, mi arricchisce di tutti i tesori che possiede, m'insegna a cam-
minare, a correre, a volare nelle vie di Dio. Le Piaghe di Ges sono le trincee di riparo, il Cuore di
Ges il mio rifugio; il Sangue di Ges il rifugio, l'alimento, l'ardimento, la vena inesauribile
delle divine benedizioni per me e per le anime. O Signore, posso esclamare come San Francesco di
Sales: Da mihi Sanguinem, coetera tolle!. Toglimi tutto, ma dammi il tuo Sangue. Con esso rico-
prir la mia anima, riscatter tutte quelle che tiene avvinte il mondo, quelle che si sono perdute nel
cammino, quelle che si sono vendute al demonio. Da mihi Sanguinem, coetera tolle!
O Signore Ges, dammi il Sangue che stilla dalle tue Piaghe, che sgorga dal tuo Sacrificio, che flui-
sce dalla tua Passione. Lo porter sulle piaghe delle anime, rivestir la loro nudit, santificher le
loro sofferenze [...]. Dammi, o Signore, il Sangue che ti rifiutano i cattivi cristiani; il Sangue calpe-
stato dalle anime infedeli, superbe, audaci, schierate contro la tua regalit e la tua sovranit.
Dammi, o Ges, il Sangue che scorre silenzioso, inerte, perch nessuno lo raccoglie, lo contempla,
lo adora; e dammi ancora le anime su cui possa versarlo per conquistarle a Te, alla Chiesa, al Cielo,
e siano tutte quelle che vivono e vivranno nei secoli fino alla fine del tempo, perch tutte sono crea-
te da Te, mio Signore, redente con la tua Passione adorabile. q. 8,5: 3 dicembre

1288 - Ges apparso solcando il mare del suo Sangue


Come la polla che sgorga dalla roccia solitaria e s'avanza, fiume magnifico, a riempire i mari e gli
oceani, cos nel nuovo regno di Dio la mistica onda della rigenerazione, venuta da Betlemme e dif-
fusa nel mondo con un oceano di misericordia. Ges apparso al mondo solcando il mare del suo
Sangue, nel dolore e nell'amore. Su questo mistico mare ha gettato l'ancora della sua nave la Chiesa.
Chi nella Chiesa sicuro, nutrito, salvo, santo; chi fuori di essa senza luce, senza cibo,
senza pace, senza via, senza vita. Ma chi nella Chiesa deve tendere le braccia a quelli che naufra-
gano; deve gettarsi tra le onde, se occorre, per aiutare i miseri a salvarsi. Spiritualmente bisogna
pregare il Padre Celeste che manifesti a tutti la potenza del Sangue del suo Figlio divino.
Grande mistero l'incomprensione, da parte nostra, della Passione e della Redenzione!
E l'incomprensione della vita? Ges cammina sulle acque della sua misericordia, attraendo attorno a
s i nuovi apostoli del Mistero. La luce sua, ma affida agli apostoli il compito di manifestarla; la
grazia sua, ma tocca agli apostoli distribuirla con i Sacramenti; il Sangue suo, ma in mano alla
Chiesa, ai Sacerdoti, agli apostoli, anche in mano alle piccole anime perch sia comunicato a tutto il
mondo, e tutti lo adorino, lo invochino, lo accolgano, lo conservino nell'umilt della fede, nell'ardo-
re della speranza, nel fuoco della carit. Il Sangue di Ges la scintilla segreta che fonde le anime
unendole a Cristo, rendendole membra vive del Corpo Mistico, altari mistici della sua immolazione,
elementi docili delle sue operazioni per la redenzione delle anime. q. 85 : 5 dicembre

1289 - O Maria, donaci il Sangue di Ges


O Maria, Mistero di Dio, firmamento della Chiesa, altare di Ges, abbi piet di me; abbi piet dei
redenti dal Sangue del tuo Ges; piet della Chiesa, del regno del tuo Figlio Divino contrastato dalle
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colpe del mondo, dalle opere di Satana.


O Maria, donaci il Sangue di Ges; rivelaci questo Mistero e rendici degni di comprenderlo.
Tu sola, o Maria, sai che cosa vale il Sangue di Ges; tu sola sai come lo si onora, lo si riceve, lo si
conserva, lo si gusta, lo si glorifica. Tu fosti piena di grazia per il Sangue di Ges; tu fosti Immaco-
lata per quel Sangue, Regina degli Angeli in quel Sangue, Aiuto dei cristiani con quel Sangue.
O Maria, guidaci alla conoscenza di questo Mistero. Tu fosti la prima adoratrice del Sangue di Ges:
tu lo hai donato a Ges e lo hai raccolto dalle sue membra straziate dalla Passione, sotto la Croce.
Tu hai la missione di comunicarlo ai tuoi nuovi figli, ai nuovi cristi, a quelli che Ges ti ha affidato
prima di morire. Tu sei nella Chiesa il calice pi vivo, pi prezioso, pi ricolmo del Sangue del Sa-
crificio. Tu sei, come sul Calvario, accanto ai Sacerdoti che immolano la Vittima augusta; sei accan-
to a noi, canale di quel Sangue, comunicazione di quella Vittima.
In questi Misteri di Cristo, della Chiesa, delle anime sta la nostra santificazione.
O Maria Immacolata, ricoprimi con la tua purezza perch possa divenire anch'io il vero calice di
Ges, vivificata da quel Sangue, trasformata, santificata in quel Sangue Prezioso. q. 85 : 8 dicembre

1290 - La pace il frutto del Sangue Divino


La pace il frutto della Redenzione, il trionfo del suo Sangue Divino. La pace entra nell'anima col
Sangue Adorabile per mezzo dei Sacramenti, segni visibili della potenza, della efficacia, della ope-
rosit del Sangue Prezioso. La pace il sospiro dell'anima perch essa l'orma di Dio, il segno della
sua presenza e della sua misericordia. L'uomo fa la guerra per avere la pace e non si accorge che
nessuna guerra dar la pace perch questa non frutto dell'odio verso il fratello, ma dell'odio verso
se stesso; non dei trattati a base di leggi umane, ma dell'unico piano della sapienza divina, a base
della infinita carit del Sangue di Ges. Corriamo alle sorgenti di questa pace.
Portiamo con noi gli amici e i nemici di Cristo. Tutti avranno la pace perch nel Sangue di Ges c'
bont, misericordia, amore, santit per tutti. Chi comprende porti al Sangue di Ges quelli che non
comprendono: i grandi portino i piccoli, i dotti portino gli ignoranti, i giusti portino i peccatori, i
santi portino i giusti, i sacerdoti portino tutto il mondo. q. 85 : 12 dicembre

1291 - Non posso pi vivere senza il tuo Sangue


Tu vuoi che io canti l'inno del tuo Sangue, soprattutto. Lo canter, ma Tu, mio Signore, dettami le
parole. Io Ti aspetto. Vieni. Vieni con la luce, con la grazia, col Sangue. Io Ti chiamo: vieni!
Vieni con la misericordia che mi perdoni, con la potenza che mi elevi, con la fiamma dell'amore che
mi unisca a Te. Io Ti prego: vieni! Vieni in me col il tuo Sangue Adorabile.
Non posso pi vivere senza il tuo Sangue, non posso n pensare, n parlare, n pregare.
L'anima mia come abbagliata dal tuo Mistero. O vivere in esso o morire per glorificarlo.
Pu essere questa una preparazione meno indegna al Natale? q. 85: 16 dicembre

1292 - La conoscenza del Mistero una grande via


O Signore, la via dell'anima mia pu essere preparata solo da Te, col riflesso della tua misericordia,
con la potenza del tuo Sangue, col fuoco del tuo amore. Soltanto quando Tu avrai prevenuto l'anima
mia con la tua grazia e la tua bont, solo allora potr dilatare in me la via delle tue misericordie, po-
tr anche aiutare altre anime alla tua volont e ai tuoi disegni di amore.
La conoscenza del Mistero del tuo Sangue una grande via, ma sconosciuta alla maggior parte delle
anime. Per rintracciarla bisogna uscire dallo strepito del mondo e recarci nel deserto, nel segreto del
regno di Dio, dove Ges ha preso il posto di Giovanni sulle rive misteriose entro cui scorre il suo
Sangue Divino. Mistero della nostra salvezza. Mistero della nostra eredit.
Mistero della nostra vita beata e immortale. O Dio dell'anima mia, o Ges Redentore del mondo!
Tu percorri le vie dell'eternit, le vie dei tuoi Misteri, le vie dei secoli, le vie della tua magnificenza,
e chiedi a noi, miserabili, un'orma per mettere il tuo piede, un cuore per riempirlo del tuo Sangue,
l'anima per associarla ai tuoi disegni divini. Chiedi a noi un'umile via per passarvi con la tua Pas-
sione, con la tua Croce, col tuo Sangue, col tuo amore. Sembra che Tu abbia bisogno di noi, sembra
che il Cielo non ti basti, sembra che noi possiamo donarti beni deliziosi, pi cari di quelli del tuo
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regno. Follia della Croce! ripete S. Paolo. Follia del Sangue Divino! Follia di Amore Divino! La
follia nostra se non comprendiamo questo tuo Amore, il tuo Sangue, la tua Croce! q. 85: 18 dicembre

1293 - Il mio voto di maggior perfezione


Per il Sangue di Ges, col Sangue di Ges, nel Sangue di Ges, Ti presento, o Padre Santo, o Figlio
di Dio, o Spirito Santo: presento a Te, o Augusta Trinit, per le mani di Maria, il mio voto di mag-
gior perfezione, pronunziato a fior di labbra nel timore della mia incostanza, ma che spero scritto
sul libro della misericordia divina con il Sangue della Redenzione.
Alla maggior gloria di Dio, per rispondere agli inviti di Ges, perch si compiano nella Chiesa i di-
segni della sua Redenzione, stabiliti nella virt del suo Sangue; perch venga solennemente intro-
dotto il culto a questo Mistero; perch tutte le anime conoscano, adorino, amino, invochino, glorifi-
chino il Sangue Prezioso ora e nei secoli dei secoli, faccio Voto sub levi di maggior perfezione, con-
fidando nella promessa del Signore che mi offre, come dice Giosia, tutta la sua amorosa benignit
per aiutarmi e mi ripete: Io non ti lascer, n ti abbandoner.
Con questo mio voto mi obbligo di fare quanto apparir pi perfetto alla mia mente:
1 nelle cose di una certa entit;
2 quando queste cose mi appariranno chiare, evidenti;
3 quando avr tempo di conoscere, di riflettere, di valutare le cose stesse.
Siccome la mia vita legata dall'obbedienza, da un'obbedienza particolare che richiede tutti gli
istanti rinunce, sacrifici, silenzio, distacco, abbandono, cos procurer che la maggior perfezione
consista nell'esercizio del rinnegamento di me stessa. Mi obbligo intanto di indirizzare ogni cosa al
trionfo del Sangue Divino: di parlare di questo Mistero quando mi si presenter l'opportunit; di
pregare perch si raggiungano gli scopi desiderati dal Signore con la sua Passione; di sacrificare
materialmente quello che di mia libert, secondo prudenza e carit, nelle piccole cose; di tenermi
pronta ai richiami del Signore e di esaminarmi spesso intorno al mio operare. Questo mio proposito
mi aiuter a meritare la grazia di poter osservare il mio voto e di andare incontro al mio Ges, Spo-
so dell'anima mia con la lampada ben fornita dell'olio dell'amore. Amen! q. 85 . Santo Natale

1294 - Come lo stillicidio della neve...


Il Mistero del Natale si celebra quest'anno tra il candore immacolato della neve che ricopre tutta la
natura. simbolo di candore di grazia con cui Ges ha ricoperto l'anima mia. simbolo del mistico
ammanto del suo Sangue con cui ricopre le anime redente. Il Sangue Divino penetra nell'anima mia
come lo stillicidio della neve nella terra arida e squallida. La neve mantiene il calore ai semi, alle
radici, ai germogli: cos il Sangue del mio Ges, mistico rivo, mantiene la vita e il calore dell'anima
mia. La neve candida e bella ricopre col suo manto immacolato immensi strati di carbone, cos la
grazia ricopre di misericordia anche le anime pi nere. q. 85 26 dicembre

1295 - Il Sangue schiude le vie del Cielo


Il Sangue di Ges schiude all'anima le vie del cielo, la porta in quelle vie, e la luce che essa accoglie
la concentra sulla virt del Sangue Divino, Mistero ineffabile di unione e di vita sempre pi alta.
Vivere nella comunione con Dio, dunque vivere nella sua carit, nella sua giustizia, nella sua san-
tit, nel suo amore. vivere nell'estasi, come i Santi. vivere nel cuore di Dio, nel Sangue di Ges,
nello Spirito di amore. vivere nei disegni di Dio, nella sua volont, nelle sue manifestazioni.
vivere non pi per se stessi, ma per il Signore, immersi nel suo Sangue, nella sua luce, nel suo re-
gno. q. 85 . 27 dicembre

1296 - Il Signore ha bisogno di un piccolo calice


Stamane nella S. Comunione, io mi sono abbandonata a Te, piccolo essere meschino e impotente
perch Tu fossi libero, sovrano, dominatore assoluto della mia piccolezza. E Tu, mio Signore, con
bont divina mi hai fatto capire che Tu stesso hai bisogno di abbandonarti a me.
Il mondo riderebbe di questa mia affermazione. Eppure cos. Il Signore ha bisogno di un piccolo
calice per manifestare la virt del suo Sangue Divino come il sole ha bisogno del forellino per ma-
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nifestare le meraviglie dei colori. Le misericordie divine non possono essere manifestate che a tra-
verso piccoli cuori umani; il Creatore ci ha creati per versare in noi i tesori del suo amore infinito.
O Signore, le scintille di luce, di bont, di sapienza, di amore che si sviluppano dalle anime dei San-
ti non sono che debolissimi raggi del tuo Amore infinito. O piccola anima, schiudi le tue profondit
all'insaziato amore di Dio, manifestato nel Mistero del suo Sangue Divino. q. 85: 30 dicembre

1297 - Mi rifugio nel Calice Divino


Il Calice di Ges la mia ricchezza infinita, la mia sapienza celeste, la mia riparazione divina, la
mia invocazione infallibile. Il tramonto di un anno, ricolmo di benefici divini, di infinite grazie, di
aiuti, di richiami, di elevazioni, di comprensioni. Sentendo la mia insufficienza a ringraziare, a be-
nedire, a lodare, a glorificare il Mistero, che mi eleva e mi unisce al mio Dio, mi affido alla virt
stessa del Mistero per compiere gli atti della mia devozione, della mia consacrazione, sempre pi
sentita e sempre pi cosciente della mia immolazione, sempre pi desiderata e invocata al Sangue di
Ges. Il Sangue di Ges adori, ringrazi, ripari, invochi per me. Mi rifugio nel Calice Divino dove
trovo sempre il tesoro inestimabile, il pi gradito a Dio essendo scelto da Lui per la nostra reden-
zione, per la nostra santificazione. Questa sera, ultimo dell'anno, gli uomini del mondo si indugiano
nel bilancio degli affari terreni, lanciano uno sguardo fugace al passato e si protendono con ansia
all'avvenire, che sperano arrechi maggiore fortuna, maggiore gloria.
L'anima che vive di Dio si raccoglie, invece, sotto la Croce, accanto all'Altare.
l che si saldano le partite, che si trae la mistica somma per pagare il Signore, verso il quale ab-
biamo debiti immensi. Il Sangue di Ges la salvezza dell'anima, la sua sicurezza, la sua nobilt, la
sua eredit. Nessuno povero accanto al Sangue di Ges. Nessuno senza speranza in quel Sangue.
Nessuno senza amore con quel Sangue [... ]. Il Sangue di Ges la forza viva della Chiesa, la po-
tenza invincibile di ogni anima che vive in Ges e per Ges. q. 85 : 31 dicembre

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1298 - Ho bisogno di operai, di cuori generosi
Oggi le prime stille di Sangue del mio Ges irrorano la sua Culla, segnano la sua via, iniziano la
Redenzione dell'umanit, l'acquisto dell'anima mia. O mio Signore, sii benedetto!
Un altro anno si schiude alla mia vita nel tempo e un'altra manifestazione di bont e di privilegio
appare all'anima mia. Come ricominciare la via, rinnovare il programma, estendere l'apostolato per
il culto del tuo Sangue Divino?
- Seguimi - Tu hai detto - continua la tua corsa, sprofondati nel solco, raddoppia le invocazioni del
Sangue Divino, consacra ripetutamente te stessa al trionfo del grande Mistero. Ho bisogno di ope-
rai, di anime, di cuori generosi. - Il Sangue Divino cade sugli sterpi: bisogna sostituirvi delle anime.
Il Sangue Divino fu preso di mira dall'eresia suscitata dal nemico infernale nel momento stesso in
cui sorgeranno nella Chiesa gli adoratori in spirito e verit. Bisogna rimanere forti, pronti ed alacri
nel turbinio delle idee e delle persecuzioni, che cresceranno man mano il culto del Sangue Divino
trionfer nella Chiesa e nelle anime. Due eserciti, due campi, due regni.
Vincer il Signore col suo Sangue Divino nell'ora stabilita dalla Provvidenza.
E con Lui vinceranno le anime consacrate al culto del Mistero Adorabile, pegno della Redenzione di
Ges, segno della sua immolazione, elemento di grande santificazione. q. 85 : 1 gennaio

1299 - Io credo a questo Mistero di amore infinito


Il tuo Nome un compendio di misericordie, ma anche un compendio di desideri. Beata l'anima che
li comprende! O mio Signore! I tuoi desideri sono infiniti per tutte le anime, mentre esse non posso-
no accogliere che il riflesso dei tuoi disegni per il trionfo del tuo regno.
Ed io che cosa raccolgo, mio Signore? So che una stilla del tuo Sangue pu distruggere, o meglio,
convertire tutti i tuoi nemici; so che questo tuo Sangue Divino non cessa di profondere sulla Chiesa
i suoi tesori; so che Tu vuoi venga compreso, onorato, glorificato. Io credo a questo Mistero di amo-
re infinito come S. Francesco credeva alla misteriosa potenza del Serafino che lo trafisse con i suoi
raggi luminosi; credo come Santa Margherita Alacoque credette alle manifestazioni del Sacro Cuore;
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credo come S. Bernardetta credette alle manifestazioni della Vergine Santissima.


La fede pu trasportare le montagne. La mia fede nel Sangue Divino trasporti le anime presso le
Piaghe di Ges perch siano ricoperte da quel Sangue Prezioso, e porti il Sangue Adorabile in ogni
anima creata da Dio perch, redenta dal Sangue di Ges e santificata dallo Spirito Santo, glorifichi
il Signore nei secoli dei secoli. Amen! q. 86: 3 gennaio

1300 - Vorrei poter dare a Te legioni di apostoli


Ogni giorno segna un trionfo del Signore, ma, da parte mia, che cosa offro a Lui per il trionfo del
suo Sangue? Ecco, io vorrei, o Signore, pur rimanendo sepolta, dare a Te la gloria che Ti offrirono i
fondatori degli Ordini Religiosi con le legioni degli apostoli che si succedettero nel cammino delle
istituzioni. Vorrei poter dare a Te, o Signore, legioni di apostoli per il culto del tuo Sangue, per la
gloria del tuo Sangue Divino. Domando questa grazia al tuo stesso Sangue, al tuo stesso Amore.
q. 86 : 4 gennaio

1301 - O Signore, ho spavento di questo tesoro


O mio Signore, ascoltami! Metteresti Tu nelle mani di un povero servo una quantit di monete d'oro,
oro di zecchino, sapendo che egli deve passare con quei tesori in mezzo alle vie popolose, tra gente
sconosciuta, a rischio di perdere tutto? Come potresti dire a quel servo: traffica queste monete, rad-
doppiale nel lavoro e portamene il frutto, se il servo non conoscesse il valore affidatogli, n sapesse
far nulla? Ecco, o Signore, la tua povera serva con l'anima ricolma del tuo Sangue Divino.
Io passo nel mondo con questi tesori mirabili senza conoscerli, mentre attorno a me le distrazioni, le
incomprensioni, le infedelt, le manchevolezze potrebbero rapirmeli. q. 86: .5 gennaio

1302 - Il tuo Sangue ha un'attrazione irresistibile


O Signore, il tuo Sangue ha la stessa arcana voce di un flusso misterioso, di una attrazione irresisti-
bile. L'anima che ne toccata, non ha pi pace, n riposo. Bisogna che si muova, che cammini, che
veda, che trovi l'origine, la sorgente, l'abisso delle cose arcane per gettarsi in esso a vivere divina-
mente o a morire. Vivere o morire. proprio l'atteggiamento della mia anima. O vivere soprannatu-
ralmente, o morire! O vivere nel Sangue di Ges, o morire! O parlare del Sangue di Ges, patire per
il Sangue di Ges, agire per il Sangue di Ges, o morire! q. 86: 6 gennaio

1303 - Il cuore si convertito in calice


La vita tua; il cuore si convertito in calice e il tuo Sangue vi discende ininterrottamente anche
quando io non comprendo nulla. La stella che hai fatto brillare all'anima mia instancabile nel suo
corso: da Betlemme, casa del pane, spazia per tutto l'universo, dovunque sono le anime che Tu, mio
Signore, hai creato. Ed io la seguo sulle onde del tuo Sangue Divino, nel silenzio, nel segreto, nel
deserto della vita, sicura che un giorno Tu rivelerai, o Signore, ai tuoi Sacerdoti, alla Chiesa, alle
anime le infinite grandezze della tua misericordia. q. 86: 7 gennaio

1304 - Nel regno di Dio nulla si perde


O Signore, l'ispirazione di ogni canto, l'espressione di ogni senso, l'elevazione di ogni spirito dono
del tuo Sangue Divino. Io sono certa di lodarti, di adorarti, di benedirti, di ringraziarti, consacran-
domi al tuo Sangue Prezioso. La mia parola l'eco di quella parola; la mia voce l'eco di quella vo-
ce; la mia vita frutto, dono, privilegio di quella vita divina. O mio Signore, lasciami dire: il tuo
Sangue una indulgenza plenaria continua per chi lo invoca, lo onora, lo glorifica.
Non intendo definire una verit ma di esprimere la fiducia che ho nella sua potenza. Sento che il tuo
Sangue Divino opera in me pi del cibo e dell'aria, pi di ogni elemento fisico, pi di ogni pi santa
impressione morale e spirituale. Ma come posso corrispondervi se chiuso lo sbocco e l'anima vive
per s come in un deserto? Il seme che si sprofonda non rimane sterile; se non affiora con i suoi
germogli, si distende con le radici, e le radici, un momento o l'altro danno vita ad una fioritura ma-
gnifica. Nel regno di Dio nulla si perde, e la corrispondenza fatta di purissimo amore; la pi si-
cura e forse la pi accetta al Signore. q. 86: 8 gennaio
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1305 - La mia sete cresce per il tuo Sangue


L'anima creata per il Signore ha bisogno, per vivere in Lui e di Lui, della sua grazia divina; ha biso-
gno dell'acqua saliente dalla vita eterna, che il Sangue di Cristo. E poich gli uomini non possono,
da loro stessi, raggiungere questa sorgente di vita ineffabile, santa, duratura, divina, il Sangue li in-
vita, li chiama, li attrae con parole mirabili. Conoscere questi inviti, ascoltare questi richiami, inten-
dere la parola del Signore trovare la via alta e profonda della Redenzione. O Signore, Tu offri
un'acqua deliziosa, ma che non disseta. Da tutta la vita, e specialmente da vent'anni, io vengo insi-
stentemente con fede, con amore, con speranza immensa ad attingere a questa sorgente divina.
Bevo, ma non mi disseto; contemplo, ma non mi sazio; rispondo, ma la voce si perde nel mio nulla.
Io sono l'atomo e Tu sei lo spazio infinito, sei l'infinito oceano della misericordia. La mia sete cre-
sce con la conoscenza e con l'amore nel tuo Sangue, per il tuo Sangue. q. 86: 10 gennaio

1306 - O sete di amore, di oblazione, di immolazione


La sete una necessit fisica, ma pi una necessit morale e spirituale. Chi ha conosciuto la verit
arde di spaziare nella verit; chi si avvicinato a Dio brama di unirsi sempre pi a Lui; chi si nu-
trito al suo Banchetto brucia dalla sete di ritornarvi. Il Banchetto Divino mette nell'anima come un
fuoco inestinguibile e l'anima brucia negli ardori divini. Il Sangue di Ges scende a ristorarla, ma
esso pure accresce nell'anima la sete della conoscenza celeste, dell'unione intima, dell'amore ineffa-
bile. Il Sangue Divino infonde desideri insaziabili, brame incontenibili di attivit spirituale, di zelo,
di espansione, di elevazione. O mistica sete portata nell'anima dal Sangue Divino!
O sete di amore, di oblazione, di immolazione! Sete di anime da donare a Ges, sete di Ges per
donarlo alle anime! O Signore, io ti domando la parola nuova che corrisponda alla manifestazione
del tuo Mistero, e non comprendo che la parola nuovissima la sete che concedi all'anima per l'e-
spansione e il trionfo del tuo Sangue Divino. Comunica, o Signore, questa sete ai tuoi Sacerdoti, al-
le anime consacrate a Te, a tutte le anime redente dal tuo Sangue. La Redenzione la fortezza che
Tu hai edificato per ciascuna anima perch sia difesa, custodita, privilegiata nella sua dimora terre-
na, e il tuo Sangue il fiume che la circonda donandole l'acqua di eterna vita. Sii benedetto, lodato,
ringraziato, glorificato, o mio Signore, per il tuo Sangue Divino. q. 86: 11 gennaio

1307 - L'infallibile segno di Dio sulla terra


Il Signore invita l'anima, Ges le muove incontro, lo Spirito Santo la illumina e la guida verso di
Lui. Il Sangue Divino compie l'unione dell'anima con Dio e la sua trasformazione. Non vi prezzo
per comprare il Sangue di Ges. concesso alla fede. donato senza limiti all'amore.
il mistero di quell'ora fosca e tempestosa. Bisogna rimanere forti e costanti sulla prima linea; bi-
sogna essere l'avanguardia del piano strategico del Signore. Il suo Sangue l'arma vittoriosa, la for-
za arcana della Chiesa, l'infallibile segno di Dio sulla terra. q. 86 : 12 gennaio

1308 - Ecco il Sangue dei figli di Dio


Ecco il Sangue dei figli di Dio. Queste parole si ripeterono nel fondo dell'anima all'Elevazione
dell'Ostia Santa, del Calice del Sangue di Ges. Ecco il Sangue dei figli di Dio! Che poema in que-
ste parole! Quali profondit di argomenti, di speranze, di grandezze spirituali!
Parole che richiamano il Mistero della Redenzione e schiudono all'anima il segreto della santit.
Il Sangue di Ges ci richiama l'origine della creazione e la rigenerazione nella misericordia divina.
Il Sangue dei figli di Dio, il Sangue dell'Uomo-Dio, Mistero di amore, Mistero di dolore, Mistero
di elevazione per l'umanit, Mistero di nobilt, di fecondit e di santit per ciascuna anima che ac-
coglie in s aderendo alle sue operazioni divine. un grande Mistero, ma velato di umilt e di na-
scondimento: per questo le anime non lo conoscono. Per viverlo e per onorarlo bisogna essere morti
a se stessi. - Perch - dice il Signore per bocca del Profeta - spendete il denaro in ci che non pa-
ne e la vostra fatica in ci che non sazia? -
Veramente gli uomini spendono il loro denaro, il tempo, le fatiche, l'intelligenza nella vanit,
nell'orgoglio, nelle opere del peccato. Ma non sono n sazi, n felici, perci smarriscono la via, si
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creano degli idoli, adorano se stessi. O Signore, quanto sei trattato male dai tuoi figli!
Il tuo Sangue calpestato e negletto, e la sua voce rimane sepolta nell'oblio.
Ma il fiume fangoso non intorbidisce la luce, n le scintille che si sprigionano dall'attrito delle idee
adombrano la luce del sole. Beato chi vive nella luce del Sangue di Ges; nell'ardore di questo sole
divino! Beati i Sacerdoti che sostengono il braccio di Ges nella Elevazione del suo Calice!
Essi compiono, con la sua parola, il sacrificio e comunicano alle anime il suo Corpo e il suo Sangue
Divino! Benedetto chi si alzer, nella confusione del mondo, a celebrare questo Mistero Adorabile!
Vorrei poter rispondere a Ges: Ecco una vera figlia del tuo Sangue. q. 86: 13 gennaio

1309 - Benedetto il testamento nuovo del suo Sangue


Benedetto il testamento nuovo del suo Sangue Divino! un patto eterno che ci schiude l'eternit
beata. L'inferno congiura contro il Sangue di Ges: il demonio rugge attorno agli altari; svia le ani-
me, le immerge nel fango delle passioni o le soffoca nel delirio della empiet. Ma Ges trionfa
sempre! La sua Croce domina cielo e terra, intelligenze e volont. Sotto la sua Croce il Calice e dal
Calice l'onda purpurea che lava le iniquit, rigenera le anime; le santifica e le rende degne del suo
bacio. Che resta ai nemici di Cristo? L'odio e l'abbandono. Agli amici il suo Corpo, il suo Sangue
adorabile e nel Sacramento il germe della immortalit in seno a Dio. q. 86: 15 gennaio

1310 La luce e la gloria della Chiesa


Quia venit lumen tuum, et gloria Domini super te orta est. Sorgi, o terrena Gerusalemme, Citt di
Dio, Chiesa santa, edificata da Cristo sul suo Sangue Divino. L'edificio spirituale della Chiesa posa
su Cristo Ges, pietra angolare in cui sono fusi i due popoli ebreo e gentile, ma da cui scaturisce la
virt che si estende a tutta la terra. Non v' altra luce al mondo all'infuori di quella che illumina la
Chiesa, avendo la sua sorgente in Cristo; non c' altra gloria all'infuori di quella di Cristo stesso.
La luce e la gloria della Chiesa hanno il loro alimento nel Sangue di Ges.
Il Sangue Divino di Ges circola nel Corpo Mistico della Chiesa, lo vivifica, lo ispira, lo protegge,
lo unisce a Cristo e nella fusione misteriosa appare la luce e la gloria della Chiesa che luce e gloria
di Cristo; luce e gloria che saranno svelate solo in Cielo. q. 86: 17 gennaio

1311 - Il Calice Divino la mistica miniera


Apri gli occhi, piccola anima; pensa ad accogliere i raggi della bellezza eterna e della eterna carit.
Anche per te nasce nella Chiesa di Cristo una luce meravigliosa: il suo Sangue Divino. luce e
fiamma, forza e amore, ma anche richiamo e comando. Chi trova una sorgente d'oro non dorme,
non perde tempo. Il Calice Divino la mistica miniera della Chiesa: i suoi tesori sovrabbondano,
aumentano sempre, sono tesori di Dio e dell'uomo; comunicazioni divine ed elevazioni umane. Cri-
sto per le anime, le anime in Cristo, nella luce e nella virt del suo Sangue Divino. q. 86: 20 gennaio

1312 - Il Sangue un Sacramento


Se Ges mi attrae e mi pervade con la potenza del suo Sangue Divino devo trovare la virt, la po-
tenza e la manifestazione di quel Sangue in ogni parola della Chiesa, nella verit che mi presenta,
nella predicazione che mi offre, nei riti che svolge, nei Sacramenti che mi dona. I Sacramenti che
mi dona! Ma anche la parola di Ges, la sua parola evangelica un Sacramento! Anche il Sangue
che mi addita, quale rivo divino che percorre il regno delle anime un Sacramento. q. 86: 22 gennaio

1313 - Bisogna sforzarsi a credere, a contemplare


La S. Comunione un battesimo perenne nel Sangue di Ges. L'anima sente l'influsso dell'onda di-
vina, e pi cresce la sua fede e il suo ardore di purificazione, pi sente e gusta i mistici effetti di
questo battesimo divino. Ma la S. Comunione altres un perenne sposalizio col Sangue dell'Agnel-
lo. Bisogna sforzarsi a credere, a pensare, a contemplare, a gustare queste espansioni della sua mise-
ricordia per presentarle a Te stesso nella magnificenza del tuo Amore, o Cristo Ges!
O sposalizio santo, perenne, ineffabile del mio povero spirito con le ricchezze divine del mio Signo-
re! O divini contatti, dai quali deriva un aumento di grazia, di gloria, di beatitudine celeste!
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Mio Signore Ges, la mia vita nel tuo Calice, in tutti i Calici che si elevano e che saranno elevati
in tutti gli altari del mondo fino alla fine dei secoli! q. 86: 23 gennaio

1314 - La Passione non ha sollievi se non...


La Passione mistica di Cristo non ha intervalli, n tregua, n riposo. di una continuit misteriosa.
In tutti gli istanti c' qualche anima, forse molte anime che congiurano contro Cristo e la sua Chiesa.
I nemici non riposeranno mai. Ma nemmeno Ges si riposa. tutto e sempre per le anime.
- Voi vi riposate - dice Ges - perch la vostra mente e le vostre membra non resistono a un lavoro
continuo; l'ammalato ha qualche sollievo; le vicende, anche tristi, si alternano con quelle liete, ma
la Passione non ha sollievi, se non nelle anime votate alla causa del trionfo del mio Sangue. -
I Sacerdoti sono i veri calici del Sangue Divino: dal Sommo Pontefice al Sacerdote appena consa-
crato, dal Sacerdote pi santo al meno perfetto. necessario aiutare i Sacerdoti nell'offerta del Cali-
ce, sostenere le loro braccia con la preghiera, col sacrificio, con i santi desideri e le grandi immola-
zioni. q. 86: 25 gennaio

1315 - Fiume magnifico che allieta la citt di Dio


Fluminis impetus laetificat civitatem Dei. (Ps. 45, 5).
Questo fiume magnifico che allieta la citt di Dio, l'anima, residenza di Dio, propriet di Dio, il
Sangue di Cristo. Lo vediamo, lo sentiamo. L'altare come la sorgente visibile del fiume misterioso;
la fonte ha origine da altezze e da profondit infinite. Non possiamo raggiungerle, ma possiamo gu-
stare la dolcezza dell'onda benefica, possiamo sentirla rovente come il fuoco, vitale, attiva, operosa,
travolgente. Deve portarci nell'oceano della misericordia. Benedetto il Sangue di Ges! Sia adorato,
glorificato! Trionfi in noi, nelle anime, nella Chiesa, fino alla fine dei secoli! q. 86 : 26 gennaio

1316 - Il Sangue di Ges, perenne conciliazione


O Signore, spesso io non so conciliare le misteriose espansioni del tuo amore nel Mistero del San-
gue Prezioso con la mia vita, cos pressata da doveri e da esigenze esterne che assorbono molta par-
te del mio tempo. Io non so conciliare nulla, ma quando rientro in me trovo il tuo Sangue che mi
rianima, mi assorbe, mi lava dalla polvere, mi riordina, mi incentra ancor pi nella tua carit per
raddoppiare in me la grazia della tua vita divina.
Il Sangue di Ges una pietosa, perenne conciliazione tra Ges e l'anima, tra la sua misericordia e
la mia povert. Esso mantiene l'equilibrio della mia vita intima, morale, spirituale, soprannaturale;
porta in me e vi mantiene la vita divina. Laus Deo! q. 86: 27 gennaio

1317 - L'anima mia fiorita da quel Calice


Ho veduto Maria Bambina che posava il capo sopra un Calice. La cosa mi sembrata strana, ma ri-
flettendovi bella, simbolica, convincente. Maria fiorita dal Sangue Divino. Anche l'anima mia
fiorita da quel Calice: tutte le anime redente hanno trovato e trovano la vita nel Sangue Divino.
Ges ha offerto in quel Calice, nel Cenacolo e sulla Croce tutta l'umanit, offrendo a tutti, in tutti i
secoli il mezzo di espiazione, di riparazione, di santificazione; ma quel Calice, sebbene domini il
mondo, non veduto, non compreso. E quelli che lo contemplano, senza la grazia di Dio, lo male-
dicono e lo calpestano. Il Calice del Sangue Divino la forza della Chiesa, il germe segreto della
sua vitalit e fecondit, della sua nobilt e grandezza, della sua potenza e della sua gloria.
Lode a Cristo nel suo Sangue! Lode alla sua Chiesa per quel Sangue! q. 86: 28 gennaio

1318 - La Chiesa fondata nel Sangue


Tutto soggetto al Signore e tutto pu divenire tra le sue mani elemento di santificazione per l'ani-
ma che vive in quelle mani benedette, santissime, ricolme di Sangue.
Questo pensiero ne suscita infiniti altri. Ges inesauribile nella luce che effonde e con la quale
vuole conquistare le anime: ma anche inesauribile nei desideri, nei richiami, nell'anelito del suo
Cuore verso l'umanit che sua, ma che gli sfugge, che attacca la sua Chiesa, i suoi Sacerdoti, il pa-
trimonio spirituale della verit e della carit divina. La Chiesa fondata nel suo Sangue e non teme,
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anche se i marosi tentano sommergerla, come i flutti del lago di Tiberiade tentarono di affondare la
barca che accoglieva Ges. Ges apparir, nell'ora designata dalla Provvidenza, dominatore di tutte
le forze nemiche. Ora tocca a ciascuna anima costruire la Chiesa nel modo pi nobile, dignitoso e
santo: i Sacerdoti con predicazione evangelica limpida e coraggiosa; i fedeli con la pratica fervorosa
della vita cristiana; le anime consacrate al Signore con un apostolato segreto di sacrifici, di preghie-
re, di implorazioni e di riparazione. La Chiesa di Cristo fondata nel suo Sangue, ma sanguina essa
pure. Il Corpo Mistico di Cristo alle prese con l'eresia aperta e minacciosa, con l'incredulit spa-
valda, con l'empiet audace. O Signore, noi vogliamo portare il tuo Sangue nella bocca di chi Ti be-
stemmia, nei piedi che ti calpestano, nei cuori che ti odiano, nelle anime che ti sfuggono, perch tut-
to ceda alla tua misericordia e ti glorifichi nell'opera della Divina Redenzione. q. 86 : 29 gennaio

1319 - O moneta preziosissima del Sangue Divino


O Signore, io intendo glorificarti con la tua magnificenza, con lo splendore del tuo Sangue Divino.
Esso la mia voce, la mia parola, la mia vocazione, la mia vita. Il tuo Sangue la via su cui cam-
mino, la luce che mi guida, l'ispirazione che m'investe, il vincolo santo che mi unisce a Dio.
la mercede che io ti ridono; la divina moneta di cambio: la grazia per il peccato, la santit per
l'ingiustizia, il Salvatore per la pecorella smarrita, il tutto per il nulla.
O moneta preziosissima del Sangue Divino! q. 86: 31 gennaio

1320 - Desidera che io lo serva nel culto del Sangue


O Misericordia divina effusa nel Sangue di Ges! Questo Mistero mi inizia nella vita di santit e di
unione con Dio, ma esige da me una corrispondenza amorosa e costante.
Il mio Signore desidera che io lo serva nel culto del suo Sangue Divino ed io invoco la sua grazia
per rendere meno indegna e pi fruttuosa la preghiera al Sangue benedetto.
Spesse volte Ges ha insegnato Lui stesso ai suoi santi la forma di preghiera pi gradita; l'ha appro-
vata con segni di benedizioni divine. Io invoco che m'ispiri, mi aiuti a servirlo nell'umilt, nel na-
scondimento, ma con un amore immenso. q. 86: 1 febbraio

1321 - Il Sangue la medicina prodigiosa


Il Sangue di Ges la medicina prodigiosa che ridona all'anima la sua primitiva bellezza e santit;
il custode dell'innocenza, l'alimento della santit, il merito della penitenza, l'ispirazione della piet,
la tempra della virt, l'antidoto contro le passioni. S, il Sangue di Ges le smorza, le attutisce, le
trasforma in atti di generose virt. La superbia, calpestata, diventa brama di salire nelle vie di Dio,
volont decisa di dominare l'orgoglio, l'amor proprio, la stima di s; l'avarizia, originata dall'attacco
ai beni, diventa apprezzamento del tempo, della preghiera, del sacrificio, diligenza costante nel con-
servare e aumentare la grazia dell'unione con Dio; la lussuria diventa fame e sete insaziabile di veri-
t, di purezza, di perfezione, di santit; l'ira diventa odio al peccato, disprezzo della vanit, timore
della colpa, fuga delle occasioni; la gola diventa brama incontenibile dei beni soprannaturali, aspi-
razione ai beni eterni, anelito incessante verso Dio, il cui amore l'unico cibo che pu sostenere l'a-
nima; l'invidia diventa desiderio ardente di seguire le orme dei santi, le stesse orme di Ges nel
cammino del Cielo; l'accidia diventa riposo in Dio, riposo nella luce, nella verit, nell'amore; unione
calma, cosciente, docile perch il Signore compia nell'anima i suoi disegni mirabili.
Tutto questo produce in noi il Sangue di Ges perch il Sangue del Figlio di Dio umanato per ri-
scattare l'umanit e per restituirla al Padre nella grazia, nella giustizia e nell'amore.
Ma bisogna che l'anima sappia e conosca il grande Mistero e lo viva nella fede e nell'umilt.
Bisogna che conosca gli insegnamenti di Ges, la sua brama di comunicarsi alle anime, di vivere in
esse, di operare in esse col suo Sangue Divino. q. 86: 4 febbraio

1322 - Quel denaro il Sangue di Cristo


Il Divino Padrone tiene pronta ogni giorno la ricompensa, offre una mercede larga, un premio insu-
perabile. Un denaro! Per tutti! Senza distinzione! Quel denaro il Sangue di Cristo.
Quale mercede pi generosa e pi preziosa? Per tutti!
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Il Sangue di Cristo non dato soltanto a chi entra nella Chiesa la prima ora, ma anche a quelli che
vi entrano per un istante. Il Sangue di Ges entra nell'anima del bimbo con l'acqua lustrale ed entra
nell'anima del morente, ateo o infedele, riscattandolo, l'ultimo istante, da una vita intessuta di colpe,
di ribellioni o di incoscienza. Un denaro per l'anima mia, dolcissimo Ges! Il tuo Sangue!
Posso dire di essere entrata nella tua Chiesa ancor prima di conoscerti, ma il tuo lavoro in me ha
trovato corrispondenza, meschina, lenta, infruttuosa. E Tu non hai atteso, per pagarmi, la fine della
giornata. Ma hai offerto il tuo Sangue a mezzo il cammino, in una luminosit e in una espansione
meravigliosa. Ed io tengo fra le mani questa moneta divina che ora mi nutre nella fede e in cielo mi
riempir di amore. Stamane ho come gustato sensibilmente il sapore del Sangue di Ges. Momenti
ineffabili, impressioni profonde, ma io non ne sono degna. O Signore, piet di me! q. 86: 5 febbraio

1323 - Nell'adesione pi devota, sincera ed umile


Esaudisca il Signore il mio desiderio si dice nel libro di Giobbe.
E il mio desiderio quello di Ges: il trionfo del suo Sangue Divino nelle anime, nella Chiesa, nel
mondo in tutti i secoli. Ma questo trionfo collegato alla nostra unione a quel Sangue Divino.
Il trionfo di un'idea, anche di un'idea malvagia, sempre il risultato di una fervida adesione delle
anime alla stessa idea. O Signore, trionferanno i cattivi e il tuo Sangue sar posto in dimenticanza?
La Chiesa vivificata, sostenuta, temperata da questo Mistero. Viviamolo e facciamolo vivere nelle
anime, desideriamo di essere canali profondi e interminabili per portare dovunque e abbondante-
mente la vita di Cristo. Ogni anima pu diventare un centro vivo di attivit, di luce, di fuoco, di ir-
radiazione, purch si consacri a Ges, al suo Mistero, al suo Sangue, nella adesione pi devota, sin-
cera ed umile. Il primo atto di desiderio quello di unirci a Dio per onorarlo, ringraziarlo, glorifi-
carlo nel Mistero della sua misericordia; il secondo di unirci a Cristo come Egli vuole, come ha
ideato e voluto nella sua Redenzione; il terzo di portare al centro della vita le anime che ne sono
lontane. Che fanno esse? Fuggono il sole e, per non vederlo, si sprofondano nella terra, dove scava-
no la fossa per s e preparano insidie per altri.
Il centro dei miei desideri veramente Cristo; Cristo che mi porta al Padre e mi guida nell'apostola-
to segreto della salvezza delle anime. Desidero intensamente il Sangue di Ges, e stamane, mentre
accostandomi alla S. Messa sospiravo l'unione al mio Re Crocifisso, Egli mi assicurava, per le paro-
le del Sacerdote, di questa unione intima. Corpus Domini nostri Jesu Christi custodiat...
Sono unita a Cristo per il suo Sangue, nel suo Sangue, e in esso sono unita ai Santi del Cielo, tutta
la Chiesa purgante, alla Chiesa che prega, lotta e spera nel Sangue Divino. q. 86: 7 febbraio

1324 - Dio mi possiede nel Sangue di Ges


Il Sangue estende il suo dominio anche sull'anima peccatrice, vero, perch Egli abbraccia tutto
l'universo, ma ben altrimenti il lavoro che pu compiere in un'anima ribelle, infedele.
La terra si lavora ben diversamente dalla creta, dal legno, dal ferro, dal bronzo, dall'oro. Un oggetto
d'oro ben diverso da un pugno di fango. Da noi siamo terra, ma se siamo uniti a Cristo, perfetta-
mente, diventiamo come un metallo prezioso nelle mani dell'artefice divino e lo strumento, l'ele-
mento che compie l'opera il Sangue di Ges. Dio mi possiede nel Sangue di Ges.
Nel Sangue di Ges io possiedo il mio Dio. Sono giochi di parole? No, sono esercitazioni di amore,
sono atti di ossequio, di corrispondenza, di adesione alla grazia. Sono elementi necessari per la mia
perfezione, per la mia santificazione. Non potr zelare il culto del Sangue Divino se prima questo
culto non sar vissuto da me nella forma pi alta e fattiva. q. 86 : 8 febbraio

1325 - Il Cuore del mio Dio mi parla col Sangue effuso


Volete penetrare il Cuore di Dio? Ascoltate ci che vi dice (S. Gregorio).
Il Cuore del mio Dio mi parla attraverso il Cuore di Ges, col Sangue effuso per il mio riscatto.
Mi parla un linguaggio ineffabile di bont, di misericordia, di longanimit, di santit, di potenza, di
provvidenza; mi parla del suo amore infinito e paziente, instancabile e inesauribile con cui avvolge
gli uomini, sebbene da molti di essi non riscuota, n un segno di fede, n un segno di riconoscenza e
di amore. Il Sangue di Ges parla dall'Altare, nel seno della Chiesa, in ogni anima che sa di ricever-
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lo, che lo desidera e lo lascia operare liberamente. Il Sangue di Ges parla ineffabilmente manife-
stando il Mistero della Redenzione: come un Vangelo continuato, l'esplicazione del testamento
nuovo. Mentre l'anima ascolta, il Sangue Divino opera i suoi prodigi di amore: l'attenzione genera il
silenzio e il silenzio dilata l'anima nell'infinito, elevandola alle regioni superiori dove lo spirito del
Signore e la piccola anima s'intendono senza parlare. Le idee pi chiare e limpide intorno al Sangue
di Ges sono manifestate all'anima durante la S. Comunione, mentre si compie il prodigio dell'obla-
zione di Ges, della sua immolazione, del suo abbandono tra le braccia dell'anima stessa. Con la sua
Passione e Morte Ges ha meritato di ottenere in eredit tutte le genti; unendosi al Mistero Adorabi-
le nel Sacrificio della S. Messa l'anima redenta ottiene in eredit Ges Cristo con tutti i suoi beni.
Ottiene in eredit Cristo, i suoi meriti, la sua virt, la sua carit, la sua santit, il suo amore!
E tutto questo per mezzo del suo Sangue Divino! Queste sono parole di vita. Non si leggono nei li-
bri degli uomini, ma in quelli della Chiesa perch sgorgano dal Cuore di Dio con la voce del Sangue
Divino. O Signore, con la stessa voce Ti offro Ges benedetto, Vittima per i nostri peccati, salvezza
del mondo, gloria della Chiesa, trionfo del cielo, Mistero della eternit. q. 86 : 9 febbraio

1326 - Nel Sangue vive e rivive tutta la Chiesa


Per quel Sangue Adorabile la parola di Pietro e di Paolo, la parola dei Profeti e dei Santi, gli inse-
gnamenti, le virt, lo zelo, l'amore, rivivono nella Chiesa, voci arcane accanto a quella di Cristo; ri-
chiami alla santit, all'unione con Dio, alla corrispondenza ai benefici della Redenzione.
Nel Sangue di Ges vive e rivive tutta la Chiesa. Splendori divini, grazie supreme, misteri di amore.
Il Corpo Mistico di Cristo ha una potenzialit eterna. Che cosa dici anima mia? Non so neppure io.
La mia anima gode, geme, brucia nel Sangue Divino e vorrebbe estendere il gaudio, lanciare la
fiamma, estendere il pianto a tutto il mondo. S, perch tutto il mondo non conosce questi segreti.
Essi sono affidati da Cristo al Sacerdozio. O grandezza del Ministro del Signore!
Egli alza l'Ostia Santa e con essa offre a Dio tutta la Chiesa, tutte le anime redente da Ges; alza il
Calice Divino e, commosso, offre al Signore tutti i dolori, le pene, le angosce della umanit.
La Chiesa vive, si perpetua, trionfa, glorificata da questi Misteri. O Sangue di Ges, rivelati nella
pienezza dei tuoi fulgori. q. 86 : 14 febbraio

1327 - Sangue di Cristo, diadema della Chiesa. Sanguis Christi, diadema Ecclesiae...
O Sangue di Cristo, tu sei la pi fulgida corona della Chiesa, corona gemmata, preziosa, affascinan-
te. Tu rifrangi tutte le luci del Cielo, gli splendori della gloria, le magnificenze della potenza di Cri-
sto. Tu sei la corona della Chiesa perch prima hai incoronato Ges nella sua Passione.
O stille mirabili, stille di vita e di morte del mio Ges, ornamento del suo Corpo Divino, espressio-
ne dei suoi pensieri adorabili, della sua volont di patire, del suo desiderio di morire per me!
O stille di Sangue che avete incoronato la fronte di Ges, velando i suoi occhi, riempiendo la sua
bocca, ricoprendo le sue Carni immacolate e straziate! Voi scendete ancora nella Chiesa pegni
dell'amore di Ges, segno della sua presenza in mezzo a noi, sigillo della sua vitalit nella Chiesa.
La Chiesa trionfa per il Sangue di Ges, per la sua Passione Adorabile riflessa in ogni anima con la
sua virt arcana e i suoi meriti infiniti. q. 86: 15 febbraio

1328 - La mia Passione il Sangue di Ges.


La mia Passione il Sangue di Ges. Io non conosco quaggi altra ricchezza per l'anima mia, n al-
tro rifugio per il mio spirito. Tutto quello che buono, santo, retto, degno dello sguardo di Dio, ac-
cettabile al suo Cuore ispirato dal Sangue Divino. Il Sangue di Ges una potenza che penetra in
ogni anima, dissipa ogni tenebra, squarcia il velo del Mistero e vi immerge l'anima stessa.
O Signore, non bastano le forze, non valgono le mie parole a dire le glorie del tuo Sangue benedetto.
Aiutami con forze nuove e parole nuove a corrispondere ai tuoi richiami di misericordia.
Mi raccolgo accanto alla tua Santa Infanzia e adoro il tuo Sangue sparso nella Circoncisione.
Tu l'hai offerto quel Sangue, Tu ce l'hai donato fin dalla eternit. apparso nel tempo e Tu hai se-
gnato con esso la nostra infanzia, hai segnato misteriosamente l'anima mia.
Ti prego, Ges dolcissimo, per il Sangue benedetto della tua Circoncisione, segna ancora l'anima
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mia e tutte le anime che appariranno su questa terra. Sia esso auspicio di preservazione dalla colpa,
auspicio di santificazione della vita. q. 87: 24 febbraio

1329 - Amo il tuo Sangue pi della mia vita


O Signore, io amo il tuo Sangue, che mi ha redento, pi della pupilla del mio occhio, pi dell'intel-
letto che mi mette a contatto della virt e dell'universo; pi del cuore che mi mantiene la vita fisica.
Io amo il tuo Sangue pi della mia vita. Lo vedi anche Tu, mio Signore, la mia vita regge solo per
virt di questo tuo Mistero; ma se la vita avesse l'intensit di tutte quelle esistite ed esistenti in Cielo
e in terra, lungo tutti i secoli, non sarebbe che un atomo dinanzi a un oceano infinito. Questa mia
impotenza un martirio segreto, ma anche una testimonianza dei beni infiniti della tua Passione.
Che mai tutta l'umanit per la virt e i meriti del tuo Sangue Adorabile?
Nascondimi, o Signore, in questo abisso; comprender il mio nulla e patir ancor pi vedendo la tua
misericordia e la nostra incoscienza, la tua divina carit e la nostra ingratitudine.
O Sangue del mio Ges, Tu sei la pi tremenda giustizia della terra e del Cielo. Alla tua luce si giu-
dicheranno le anime; la beatitudine e la maledizione saranno annunciate dalla tua voce.
Come onorer il Sangue del mio Ges? Lo invocher sui passi del nuovo Pontefice, lo sparger sul-
la via del suo Calvario mistico. Ora egli non sa nulla e neppure noi, ma i minuti sono contati ed ogni
istante che passa avvicina il momento della manifestazione dell'opera dello Spirito Santo.
Mai come in questi momenti il mondo si preparato alla elezione del nuovo Pontefice, segno che
prelude avvenimenti ancor pi grandi. O Signore, donaci un Pontefice innamorato della tua Passio-
ne, del tuo Sangue Divino. Il Sangue degli uccisi grida piet.
Il Sangue di Cristo grida riparazione. L'eresia e la persecuzione non hanno tregua, covano l'insidia.
O Signore, spinta dalla tua carit, porto il tuo Sangue nell'anima degli autori della eresia e della per-
secuzione. Un tempo Archimede abbruciava con semplici specchi le navi nemiche.
Il tuo Sangue che nel mio cuore, possa incendiare di amore divino i tuoi nemici, i tuoi persecutori.
Ecco, essi ostentano forza, potere, volont: nell'interno, per tremano per una paurosa e misteriosa
forza che li sgomenta. Il Sangue Divino capovolga i loro disegni, li annienti, o Dio, li pieghi dinanzi
a Te, nella polvere, confusi e vinti. Il tuo Sangue trionfi. Amen! q. 87 . 27 febbraio

1330 - Durante il Sacrificio non si rinnova l'agonia?


Dal Sacratissimo Corpo del mio Ges esce a rivi il suo Sangue Prezioso, riveste le sue membra, ba-
gna le erbe, inzuppa la terra. l'ora pi tremenda della Passione del mio Ges: l'ora in cui il Cielo e
la terra lo ricoprono delle ingiustizie di tutti i secoli, dei peccati di tutti gli uomini, delle colpe di
tutto il genere umano, anche delle mie. Ges solo: ha voluto essere solo. Gli Apostoli non lo
avrebbero capito: non avrebbero compreso nulla di quel Mistero cos profondo, e forse avrebbero
calpestato il Sangue Divino, senza comprendere che era il Sangue del Figlio di Dio.
Ma anche noi non comprendiamo nulla. Durante il Sacrificio dell'altare non si rinnova l'agonia?
Ges non ai nostri piedi, sulla terra delle nostre anime, nell'atto di rinnovare la sua immolazione?
Non perdiamo tempo. Prostriamoci ai piedi di Ges, accostiamo le labbra al Sangue che esce dalle
sue membra santissime, accostiamo la bocca a quello che sta per penetrare nella terra e disperdersi.
il Sangue di un Dio versato per noi. il Sangue con cui Ges ricompera le nostre anime.
il Sangue della nostra rinascita spirituale. il Sangue del nostro giudizio.
il Sangue del nostro trionfo sul mondo, sulla carne, sull'orgoglio.
O Adorabili membra del mio Ges, rivestite del prezzo della Redenzione, intendo ricoprirvi con le
mie lagrime, intendo asciugarvi con la mia devozione, con la riconoscenza, con l'amore.
O mio Ges, desidero che il mio cuore sia come l'orto delle tue agonie: solitario, segreto, rifiorente
dei virgulti simbolici della pace. Il tuo Volto, o Ges, chino a terra, si trover a contatto dell'anima
mia, pulviscolo spregevole, ma intento a raccogliere il tuo pianto, la tua voce, il tuo Sangue.
O colloqui intimi e profondi con Cristo appassionato! Nella Passione il germe delle pi sublimi
elevazioni, l'ispirazione di una vita senza ombra di colpe, di una unione con Ges sempre pi inten-
sa e sempre pi amorosa. q. 87: 28 febbraio
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1331 - La pratica di questa mia vita nel Sangue


Pel Sangue di Ges l'anima acquista ognora maggior splendore (Faber).
una ricchezza sempre nuova, di insuperabile valore; una conquista del divino, una preparazione
all'eterno, una anticipazione dei beni immortali promessi da Ges. Credo, Signore, che il tuo San-
gue infonda un'ebbrezza che tiene l'anima sospesa su tutte le vicende del tempo.
L'universo, le creature, le esigenze della vita appaiono come non fossero, dinanzi alle sorgenti della
vita vera che emana dal tuo Sangue Divino. Tu ce l'hai dato, o Signore, vivente e vivificante nella
tua Passione, ed ora ce lo dai, egualmente pegno della tua Sacra Umanit, dei tuoi meriti, della tua
virt trasformatrice. Ma debbo pur dire, o Signore, che il tuo Sangue, compreso come possiamo
comprenderlo noi con la nostra fede, con la nostra speranza e con il nostro amore, penetra nell'ani-
ma ed opera come se fosse il germe di una malattia irrimediabile.
Le membra e il cuore, gli occhi e la bocca, tutto sembra pieno di questo divino elemento.
Ho detto, o Signore, che come avere addosso una malattia. Malattia dolcissima, desiderabilissima,
inestinguibile, se non con la morte, quando l'anima aprir veramente le sue capacit alle sorgenti
della luce e dell'amore sgorgate dalla Redenzione. E la pratica di questa mia vita nel Sangue di Ges?
L'abbandono totale completo di me stessa alle sue divine operazioni. Il riconoscimento del mio nul-
la. Il desiderio ardente sopra ogni altro che il Mistero si manifesti alle anime ed abbia il suo trionfo
nella Chiesa. L'immolazione della mia vita per questo trionfo. Oggi l'alta Gerarchia della Chiesa si
raccoglie nel silenzio e nella preghiera per eleggere il nuovo Pontefice.
Preghiamo anche noi. O Padre Santo, Signore del Cielo e della terra, Padre nostro che sei tutto amo-
re e tutto misericordia per i tuoi figli, abbi di noi piet...
Ascoltaci! Noi non meritiamo i tuoi doni supremi, ma aiutaci ugualmente benedicendo la tua Chiesa.
O Signore, Ti offro Ges, Vittima Divina, con i suoi meriti infiniti e la gloria del Tuo Sangue e ti
chiedo, in cambio, un Santo Pontefice che faccia suo programma il lamento di Ges: Quae utilitas
in Sanguine meo? perch possa svolgere il suo Pontificato sotto la luce di questo Mistero e irradiare
nelle anime la potenza, l'efficacia, la misericordia del Sangue Divino. q. 87: 1 marzo

1332 - Il Sangue Divino deve entrare nell'anima mia


Il Sangue Divino che Ges ha sparso per me deve entrare nell'anima mia. il mistero della mia re-
denzione. il mistero della mia santit. il mistero della mia beatitudine celeste, della mia antici-
pata unione con Dio. Ricevendo Ges nella S. Comunione ricevo questo Sangue benedetto, sparso
per me nella sua Passione cruenta. Con quale diligenza raccoglierei delle perle preziose sparse da
mano benefica sul mio cammino! Con quanta premura radunerei i tesori dell'arte offertimi in dono, i
tesori della ricchezza, le opere del genio! Ma su tutte queste cose troverei scritta la parola: vanit!
Nel Sangue di Ges trovo tutto quello che vi di pi sublime, di pi santo, di pi prezioso: trovo la
vita immortale nell'amplesso del mio Redentore, la sua vita nella mia donazione al suo Mistero di
amore. Nel Sangue di Ges l'anima mia divora l'universo. La bellezza, lo splendore del creato,
scompaiono dinanzi al Sangue di Ges, oppure restano come pallida cornice del quadro adorabile
della sua Passione. O Signore, schiudi questo universo di misericordia. Mostraci la terra della nostra
anima irrigata dal tuo Sangue: rivelaci i suoi frutti, i suoi prodigi, le sue conquiste. Oggi i pi eccel-
si Ministri della tua Chiesa sono raccolti da Te nel ritiro e nella preghiera per la disegnazione di un
nome nuovo sul quale porrai le tue compiacenze e al quale affiderai le sorti della Chiesa Io Ti
chiedo, o Signore, un Pontefice santo: il Pontefice della tua Passione, del tuo Sangue Divino. Perch
il mondo comprenda questo Mistero necessario che il tuo Vicario in terra ne sveli la grandezza, la
potenza, l'efficacia. L'invito, lo sprone, la via, i mezzi per il trionfo del tuo Mistero, tutto deve esse-
re sanzionato dal tuo Vicario, ma prima bisogna che egli sia ricolmo dell'onda divina, abbia la bocca
sul tuo Costato, nelle mani il tuo Calice, nel cuore le stigmate della Passione. q. 87: 2 marzo

1333 - Anima redenta, ascolta la voce di quel Sangue


Sanguis Christi, opus redemptionis! Nel Sangue del mio Ges trovo le eccelse meraviglie dell'opera
della Redenzione. Come parlare di queste meraviglie? Nemmeno gli Angeli saprebbero trovare me-
lodie degne del Mistero. Ges lo celebr nell'agonia dell'Orto, nel silenzio della Flagellazione, della
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Coronazione di spine, nel martirio della Croce. Anima redenta, ascolta la voce di quel Sangue Divi-
no: esso parla ancora, parla sempre, con linguaggio mistico, ma non meno chiaro, preciso, limpido.
Spogliati, piccola anima, di ogni veste umana; getta lungi da te il tuo pensiero di vanit, di orgoglio.
Spogliati della volont e schiudi lo spirito alle onde divine della Passione.
Esse porteranno in te il pensiero divino, il disegno divino, l'operazione divina.
- Se tu potessi avere tra le mani la mia mano sanguinante? Hai ben di pi! Hai tutto me stesso. Non
temere. Dove entra il mio Sangue, entrano forze arcane e l'anima che mi riceve appassionato, umi-
liato, immolato, riceve altres la virt segreta di una adesione piena alle attrazioni del Mistero. -
L'opera della redenzione compiuta dal Sangue Divino, l'opera della Chiesa frutto di quel Sangue.
Il Sacrificio tiene il massimo posto nel regno della Redenzione e il Sacerdote che lo compie in no-
me di Ges, e le anime che vi partecipano estendono mirabilmente i frutti e la gloria del Mistero.
Il Sangue Divino il dono pi eccelso che possa offrire la Chiesa alle anime: supera, in certo senso,
la Rivelazione, la dottrina, il magistero. Dio stesso che dona tutto ci nel suo Sangue.
O Signore, le mie mani, il mio cuore, la mia mente bruciano: tutte le membra sono ripiene di San-
gue. Esso consuma la mia scoria e crea capacit infinite nelle quali accoglie i pensieri, i desideri, le
intenzioni per la salute delle anime, tutto ci che il Sangue stesso ispira con impulsi divini.
O Signore, lo so, la mia parola umana, inetta, inadatta, ma quello che passa in me per virt del tuo
Sangue ha tutto il senso del divino. fiore e frutto che Ti appartiene perch sbocciato e maturato
nella terra della tua conquista. Sono creazione e conquista del Sangue di Ges: che posso bramare
di pi alto e nobile? q. 87: 4 marzo

1334 - Il Tabor mi richiama il Calvario


La Trasfigurazione. Mistero di grande consolazione per gli Apostoli prediletti: estasi la pi alta,
contemplazione la pi visibile e la pi sensibile, manifestazione di Cristo luminoso e gaudioso, seb-
bene lo sfondo preludesse la Passione imminente.
Adoriamo i Misteri di Ges: godiamo del suo trionfo, esultiamo della glorificazione avuta dal Padre,
ma ricaviamo da tutto ci per l'anima le lezioni ammonitrici della vera piet e della pi intima par-
tecipazione ai Misteri divini. Il Tabor mi richiama il Calvario: due altezze privilegiate.
Sul Tabor Ges trasfigurato nella luce, sul Calvario trasfigurato nel Sangue.
Sul Tabor il suo volto luminoso come il sole, sul Calvario splendente del suo Sangue.
Sul Tabor le sue vesti sono bianche come la neve, sul Calvario le sue Carni immacolate, dissanguate,
superano ogni candore. Sul Tabor Mos ed Elia, la Legge e i Profeti, sul Calvario la Sacra Umanit
affissa alla Croce, come posta tra l'Antico e il Nuovo Testamento, suggellando la legge del rigore,
annunziando quella dell'amore. Sul Tabor tre Apostoli prediletti: Pietro, Giacomo, Giovanni, rap-
presentanti la Chiesa, il martirio, la verginit. Sul Calvario Maria, Giovanni, la Maddalena rappre-
sentanti la Chiesa, il Sacerdozio, l'umanit. Sul Tabor la nube luminosa, la nube del Mistero.
Sul Calvario la luce della Redenzione nell'oscurit paurosa. Il Tabor precede il Calvario; il Calvario
annuncia la Resurrezione. Gli Apostoli estasiati hanno l'impegno del silenzio: le lezioni della Croce
devono, invece, ripetersi attraverso i secoli, perch soltanto la Passione, il Sangue Divino ci porte-
ranno il vero Tabor del Cielo. q. 87: 5 marzo

1335 - L'anima come un tempio dove si adora il Sangue


- La tua piccola anima - dice Ges - deve essere come un tempio dove si adora, si invoca, si prega,
si gusta, si comunica il Sangue Divino. - Come posso compiere questi atti sublimi? - Con l'aiuto
dello Spirito Santo, con l'approvazione della Chiesa, con l'illuminazione dei Sacri Ministri. -
Chi vuol sentirsi veramente figlio della Chiesa deve nutrire un fervido amore per il Sangue Divino;
chi vuol partecipare ai massimi benefici della Chiesa deve nutrire desideri ardentissimi di zelo per
la gloria del Sangue Divino; chi vuol divenire santo deve attingere dal Sangue Prezioso l'alimento
dello spirito, del cuore e delle membra. q. 87: 8 marzo

1336 - Beata l'anima sulla via dove passa il Sangue!


Io cammino sulla via del Sangue di Ges: pu forse smarrirsi la mia anima? Posso rimanere senza
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luce, senza forza, senza gioia? Il Sangue di Ges affiora continuamente dal suo Cuore Adorabile, n
s'incanala come le sorgive d'acqua, ma scorre, si estende, spazia, penetra dovunque.
Beata l'anima che si trova sulla via dove passa il Sangue Divino! q. 87: 9 marzo

1337 - Padre santo, tu sei il vero Ministro del Sangue


L'Incoronazione di Sua Santit Pio XII [...].
O Padre santo, tu sei il pi grande, il pi degno, il pi autorevole Ministro del Sangue di Ges.
Ed il Sangue di Ges che Ti eleva sul mondo delle anime, sul Corpo Mistico della Chiesa, sul re-
gno di Dio conquistato dalla Redenzione. Il fasto che Ti circonda il fasto del Sangue Divino: gli
ori, le gemme, i fulgori rappresentano le sue meraviglie; l'omaggio dei popoli, l'entusiasmo delle
anime credenti, la fede, l'ardore, la comprensione del mondo significano i trionfi di questo Sangue
Divino. O Sangue del mio Ges, tu incoroni mirabilmente la fronte del sommo Pio, molto pi real-
mente e con gesto molto pi significativo di quello che non avvenga con la incoronazione della tiara.
Sei Tu che brilli sulla sua pupilla, schiudi il suo labbro e stendi le sue braccia sulle anime che lo cir-
condano e su quelle che pur lontane col corpo gli sono spiritualmente vicine.
Sei Tu, Sangue Prezioso, che gli schiudi la via del Pontificato, che gli segni il cammino e lo infiori
di benedizioni e di fecondit. Sei Tu, Sangue Adorabile, che rendi ineffabile la sua parola, preziosi i
suoi insegnamenti, santa la vita, immensa la sua espansione di carit, di bont, di zelo e di pace.
Sei Tu, Sangue del Figlio di Dio, che rendi divina la sua missione apostolica. O Signore, il trionfo
di questo giorno che sorge sulla Chiesa, auspicio di nuove conquiste, sia comprensione del tuo Mi-
stero ineffabile. Il Tuo Sangue Divino sia manifesto alla Chiesa e al mondo. Tutte le anime ne siano
ricolme e la terra diventi, come il Cielo, splendente delle sue meraviglie. q. 87: 12 marzo

1338 - Il tocco del Prezioso Sangue


Il tocco del Prezioso Sangue salute, vita, resurrezione, immortalit (Faber).
salute per chi vi aderisce, vita per chi vi corrisponde, resurrezione per chi lo gusta e lo conser-
va; immortalit per chi si lascia investire e possedere, conquistare e trasformare.
Il Sangue di Ges cerca, come i conquistatori, posizioni di assalto segrete, nascoste, sconosciute,
per poter manifestare il suo ardore di conquista e compiere i disegni divini.
Il Sangue di Ges cerca cuori semplici, ma fedeli; anime morte ad ogni cosa terrena, spiriti che ab-
biano l'intuito delle cose celesti. Cerca te, piccola anima, chiunque tu sia, povera, meschina, igno-
rante. Chi sapiente dinanzi a Dio? Ti cerca fra mille, fra diecimila, fra un numero infinito di altre
anime perch vuole comunicarti i suoi tesori. q. 87: 14 marzo

1339 - Il prodigio che supera ogni altro


Il prodigio che supera ogni altro quello della distribuzione del Sangue Divino che si compie ineso-
rabilmente, prodigiosamente. Ogni giorno le mani di Ges, i suoi piedi, il suo Costato grondano di
Sangue, e le anime si abbeverano a quel flusso divino. Chi dir l'aumento di grazia, di santit, di po-
tenza e di gloria che ad ogni istante porta nella Chiesa e nelle anime il Sangue di Ges? Io vorrei
vivere tutti i secoli per partecipare a questa effusione di misericordia, di giustizia, e di amore.
Stamane svegliandomi, ho esclamato, come conclusione di un lungo discorso fatto durante il sonno:
Morire senza peccato! Comparire dinnanzi a Dio senza responsabilit, senza debiti, col solo debito
della riconoscenza e dell'amore. S, l'anima pu ottenere questa grazia straordinaria vivendo nel
Sangue di Ges, lasciandosi possedere in vita da quel Sangue Divino, cedendo amorosamente alle
sue divine operazioni. Operazioni del Sangue di Ges nell'anima sono il silenzio, il nascondimento,
l'umilt, il sacrificio, il distacco, la mistica sete, lo zelo ardente, l'annientamento, un senso di eleva-
zione sempre pi intima, l'unione profonda a Ges, l'amore alla sua Passione, la brama che trionfi su
tutte le anime, su tutto il mondo. Dopo tutto questo, facile sentire l'anima venduta al Sangue Divi-
no e posseduta dalla sua potenza. q. 87: 15 marzo

1340 - Una confessione, una comunione ben fatte...


Mentre ricevo l'assoluzione delle mie colpe, un raggio di luce investe la piccola anima con una veri-
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t consolantissima. Una confessione ben fatta pu portare immenso vantaggio spirituale a tutta la
Chiesa, come il movimento di una piccola goccia pu comunicarsi a tutte le acque.
Una confessione ben fatta! l'anima purificata sotto l'azione del Sangue Divino, l'anima ricolma
dei meriti di quel Sangue, ritemprata dalla sua virt, resa pi degna di appartenere alla Chiesa.
E questi benefici spirituali, individuali, ridondano a vantaggio delle anime, come gli elementi della
luce e del calore influiscono sugli elementi che li circondano. Stamane, nella S. Comunione, il pen-
siero reso pi vivo e pi forte. Una S. Comunione ben fatta produce un bene spirituale immenso e
lo comunica a tutte le anime in proporzione della loro unione alla Chiesa. Il Sangue di Ges si co-
munica con la vita stessa di Ges operante nell'anima. Ges centro della Cristianit, centro di tutte
le anime, centro della vita gloriosa del Cielo, della Chiesa, della Redenzione.
Con Lui l'anima pu salire in Cielo, scendere nel Purgatorio, giungere fino alle estremit della terra.
Col Sangue di Ges l'anima pu compiere infinite operazioni di gloria che si manifesteranno in Cie-
lo. Quaggi bisogna intensificare i desideri, le aspirazioni, le intenzioni: convergere al trionfo del
Mistero ogni energia ed ogni possibilit: credere alla sua potenza infinita, fermare col Sangue le
anime che stanno per precipitare nell'abisso. L'uomo incalza la sua rovina. Ma il Sangue di Ges
sempre pronto per la riparazione. - Chi ha questo dono - dice Ges - non lo disperda, non lo trascu-
ri, non lo dimentichi. Gliene sar domandato strettissimo conto. - q. 87: 16 marzo

1341 - Il tuo Sangue pu capovolgere il mondo


Il mondo veramente colpito da questo esaurimento spirituale che lo conduce alla rovina, all'abisso,
alle brutture della vita, del pensiero, dell'ingegno, del tempo, della grazia.
O Signore, riconduci al tuo seno questi erranti, attira al tuo altare questi fratelli dalla vanit, dalla
empiet, dalla cupidigia; illumina con la luce della Redenzione questi ciechi, ristora col tuo Sangue
questi inariditi dalla incoscienza, questi sperduti nelle regioni dell'errore e della malvagit.
Il tuo Sangue pu raggiungere e riscattare tutte le anime, pu convertirle, risanarle e portarle alla tua
Chiesa. Il tuo Sangue pu capovolgere il mondo e lo capovolge veramente perch sa convertire in
gioia le tribolazioni, in ricchezza spirituale tutto quello che perdiamo per Te, in vita celeste tutta la
vita umana. Capovolgi, o Sangue del mio Dio, la mia vita: rendila pura, santa, fervorosa, sublime-
mente ispirata e scrivi in essa quello che il Signore le manifesta. g. 87 : 17 marzo

1342 - Non ci sono porte nell'anima mia


O Signore, non ci sono porte nell'anima mia; il tuo Sangue entri come e quando vuole, compia i
suoi misteri, si prepari il suo vero altare e consumi, col suo sacrificio, il mio, meschinissimo perch
salga a Dio, in odore di soavit, il trionfo della Redenzione. Io vorrei che l'anima mia si estendesse
all'infinito; all'infinito come misura e come tempo per riempire la capacit e tutte le estensioni, del
Sangue Divino. Sangue del mio Dio! Tu sei la vera luce del mondo e il vero sale della terra.
Quello che tu avvolgi diviene luminoso, quello che tu tocchi diventa puro, saporoso, sostanzioso;
quello che tu possiedi diventa divino. Lasciarci possedere da Te! Lasciarci divorare da Te!
Noi siamo la preda di Ges ed Egli ci conquista col suo Sangue. Ma con quale prodigalit lo dona!
una corrente che passa e ripassa accanto alle anime lambendo dolcemente la loro sensibilit, la lo-
ro volont, finch le penetra e le trascina seco alla vita misteriosa della salvezza. Chi colpito dalla
luce di questo Mistero non vede pi nulla, o meglio, vede tutto in relazione al Mistero stesso.
Ges ha dato e dona il suo Sangue per l'anima; l'anima deve donare se stessa per avere il Sangue,
per ottenerlo per s e per tutto il mondo.
La preghiera giunga al cuore sacerdotale del Pontefice invocando da Lui la suprema sanzione per il
culto, la devozione, la comprensione di questo Mistero ineffabile. q. 87: 18 marzo

1343 - L'anima mia nuota nell'oceano del Sangue


La mia piccola anima contempla il Mistero del Figlio di Dio che si manifesta con una luce sempre
pi splendida, con meraviglie sempre pi stupende. Il Mistero del Sangue del mio Dio non una lu-
ce a s, una forza a s, una grazia particolare, ma la vita del mio Ges offerta a me perch io vi at-
tinga la luce, la forza, la grazia della sua Passione. O Signore, la tua Passione tutta per me.
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Non m'inganno. Io sono come sola nel mondo. L'anima mia nuota nell'oceano del Sangue Divino
senza trovare nessuno che m'impedisca di attingervi all'infinito.
La tua Passione tutta per me, come tutta per le anime che vuoi redimere.
Se il creato fosse tutto per me, che potrei fare per renderlo fruttuoso? Non saprei lavorare che poche
zolle, raccogliermi in un punto e contemplare un piccolo lembo di cielo. Non so fare di pi dinanzi
al Mistero del Sangue di Ges. l'universo della sua misericordia. Nel santo Sacrificio, Ges, can-
dida Ostia, vero Sangue, schiude il suo Cielo infinito. q. 87: 20 marzo

1344 - Il Signore ha risposto col Sangue


Verser un'acqua monda su di voi... .
il Sangue del mio Ges che lava la sua Chiesa, il suo popolo, e comunica tesori di purificazione a
tutto il mondo. Se non fosse il Sangue di Ges, saremmo tutti sommersi. Se non fosse accolto, al-
meno da poche anime, l'ira del Cielo ci incendierebbe. Se il Sangue di Ges non fosse adorato, de-
siderato, glorificato dalla Chiesa, dai Sacerdoti, dai Santi, l'abisso ci ingoierebbe. Noi non potremo
mai comprendere la potenza di questo Mistero e nemmeno la nostra responsabilit finch non c'inte-
resseremo di conoscerlo, glorificarlo, adorarlo, invocarlo. I peccati hanno tradito, calpestato l'amore
di Dio, e il Signore ha risposto col Sangue, e risponde ancora con questo dono supremo versato sen-
za misura e senza compenso sulla terra arida e ingrata dell'anima. Ges ci ha assicurato che il suo
Sangue laver le nostre colpe e distrugger gli idoli del nostro orgoglio. q. 87: 23 marzo

1345 - Ti chiedo una grazia che non puoi negarmi


O Signore, io Ti chiedo una grazia che non puoi negarmi. Concedi alla tua Chiesa uno stuolo infini-
to di Sacerdoti, focolari ardenti del tuo Mistero. Essi devono portare la pace nel mondo col tuo San-
gue: nessun'altra forza operer nelle anime e nei popoli l'orientamento verso la giustizia, verso l'or-
dine, verso la verit, verso la santit, sorgente della vera pace, doni sublimi della tua Redenzione.
Il tuo Sangue, o Ges, per la tua gloria! Il tuo Sangue, o Ges, per la nostra salvezza!
Il tuo Sangue, o Ges, per la conquista di tutto il mondo! il grido dei nuovi apostoli, dei nuovi,
veri crociati. Salvare la terra, le anime, che Tu hai conquistate con la tua Incarnazione, e battezzarle
tutte col tuo Sangue Divino. q. 87 : 23 marzo

1346 - La flagellazione, Mistero che mi sgomenta


La flagellazione di Ges un Mistero che mi sgomenta. Non posso arrestarmi a contemplarlo.
L'immobilit di Ges sotto le sferzate atroci della soldatesca; il suo Corpo Adorabile offerto divi-
namente, docilmente all'ebbrezza del delitto; le sue Carni straziate dai flagelli e il Sangue che scorre
a ricoprire l'Adorabile Vittima: tutto questo cos straordinariamente grande da non poter nemmeno
intuire il piano del disegno divino. Non so come il sole non si sia nascosto dinanzi a tanto delitto, e
come la terra non si sia aperta per ingoiare i carnefici. Ma piuttosto non so come io abbia potuto
comprendere, fino dall'alba della vita, che i tormenti inflitti a Ges sono stati provocati dai miei
peccati. - Cerca la proporzione della tua responsabilit - dice Ges.
E io vedo che i miei colpi lo hanno ferito, straziato, scarnificato nel suo petto adorabile.
O mio Ges, mi prostro pentita sulle tue Piaghe; le adoro, le bacio, ne assorbo il Sangue Prezioso.
Quale balsamo verser su di esse? Come le guarir? O Signore, Tu mi ricordi che anche ora si rende
perenne nel tuo Corpo Mistico la flagellazione; anche ora Tu sei legato alla colonna dell'infamia,
sopportando nel silenzio e nel nascondimento l'insulto dei nostri peccati. O Signore, voglio impedi-
re che giungano fino a Te le offese, gli insulti, le ribellioni dei peccatori. O Signore, porter il tuo
Sangue sui loro passi, offrir il tuo Sangue per convertirli, offrir a Te la gloria della tua Passione,
perch non c' nulla di pi caro a Te, di pi grande, di pi santo. O Signore, io mi conforto pensan-
do che il tuo Volto, trasfigurato dai maltrattamenti nella tua Passione, rifulger in Cielo pi splen-
dente del sole e sar eternamente benedetto dai tuoi Angeli e dai tuoi Santi. q. 87: 29 marzo

1347 - Coronato il Capo di pungentissime spine


Christum regem, spinis coronatum, venite adoremus.
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Raccogliamoci presso l'altare delle umiliazioni di Ges per adorare il nostro Redentore, il nostro
Salvatore, il nostro Padre, Maestro, Amico, Fratello coronato il Capo di pungentissime spine.
Ascoltiamo la voce del Sangue che gli vela gli occhi, gli ricopre il viso, gli riempie la bocca, lo ri-
veste di un manto di porpora. Gli obbrobri, gli insulti, i dispregi, le spine, il Sangue intrecciano at-
torno all'adorato suo Capo la significantissima corona.
Nessuno, fuorch il Signore, pu contare il numero, conoscere l'enormit, misurare la pervicacia dei
peccati del mondo che convergono come spine pungentissime sul Capo di Ges. E Ges resta im-
mobile, silenzioso, paziente, piangente lagrime di Sangue, ma forte; aspetta la nostra corrisponden-
za, le nostre lagrime, la nostra piet, la nostra devozione, il nostro amore. Aspetta che una mano pie-
tosa distenda un lino sul suo volto sfigurato e raccolga le gemme preziose del suo Sangue Divino,
largite dalla sua misericordia a tutte le anime, ad ogni istante, per tutti i secoli, in cambio delle spine
che le anime di tutti i secoli hanno infitto sul suo Cuore. q. 87: 30 marzo

1348 - Con Maria ai piedi della Croce. Sabato Santo.


Ges agonizza sul legno del suo martirio. I suoi occhi sono velati dalle lagrime e dal Sangue coagu-
lato; la bocca gonfia e sanguinante ha tremiti convulsi; le parole si perdono in un gemito che sale da
immense profondit per avere la forza di giungere fino al trono di Dio.
Tutta la Sacra Umanit in preda agli orrori della morte, accresciuti dal silenzio, dall'oscurit, dal
Sangue che continua a scendere sulle pietre, sulla terra, sulle persone che s'avvicinano insultando e
bestemmiando il Divino Crocifisso. Maria vicinissima a Ges e perci ha il velo, il manto, le mani
aspersi del suo Sangue. Le prime gocce, sparse dal Figlio di Dio nella Circoncisione, erano state il
preludio di quei rivi che ora scorrono lungo la Croce, sulle sacre Membra ulcerate, sulla terra inco-
sciente. Quel Sangue che cola gi senza che nessuno l'arresti, portando seco tanta parte della vita
umana di Ges, il Sangue di Maria. O Madre, raccoglilo per me con le tue mani immacolate.
il Sangue del Mistero. il Sangue della Redenzione. il mio Sangue. O Madre, adora, ripara,
ringrazia, loda, benedici per noi quel Sangue Adorabile sparso per i nostri peccati.
O Madre desolata, insegnaci il valore di quel Sangue. Esso vale la vita di Ges: vale la tua vita e fu
offerto, versato per salvare la mia, per salvare la vita delle anime e riconquistarle al Padre.
O Madre Santissima, la sola degna di baciare, di accogliere, di conservare il Sangue di Ges, inse-
gnami i pietosi uffici con i quali posso glorificare il Sangue Divino.
O Madre mia, io sono ai tuoi piedi: avvicinami a Ges; fa che io possa baciare le sue Piaghe, na-
scondermi in esse e riportare nella mia anima le impressioni della Passione cruenta.
Fa che io non cerchi altra luce, altro amore, altra gioia all'infuori del Sangue di Ges, nel quale la
mia fede, la mia speranza, la mia carit. q. 87: 8 aprile

1349 - Il Sangue chiede tutto ma d tutto


Il Mistero del tuo Sangue avvolge di bagliori divini l'anima dei Santi, ma saetta come folgore, an-
nienta e spazza dall'universo le anime dei peccatori. Mio Dio, il tuo Sangue il flagello del peccato.
Ma anche la salvezza dei peccatori. Basta che noi lo applichiamo alle loro piaghe con fede, con
speranza, con amore. Il Mistero del tuo Sangue chiede tutto ma d tutto. Quando si svela come si
schiudesse un regno di infinita potenza e bellezza. Gli splendori della santit sono il frutto del tuo
Sangue, per la maggior parte nascosto, ma l'anima in cui si matura incessantemente orientata ver-
so questa sorgiva di sublime, mistica, ineffabile elevazione spirituale. q. 88 : 10 aprile

1350 - Le lodi scaturiscono dal ricordo della Passione


Le lodi pi care a Ges sono quelle che scaturiscono dal ricordo della sua Passione, dall'ammirazio-
ne per il suo Sangue benedetto. Vittima Pasquale! O Vittima Divina, Cristo Ges, Vittima della Cro-
ce, Vittima di Sangue, Vittima vera, reale, la sola accetta a Dio, la sola redentrice e riparatrice, io Ti
adoro nella tenebra della tua immolazione, nello splendore del tuo trionfo.
Tu sei perennemente immolata sotto i nostri sguardi. Tu non ci chiedi che un altare per compiere il
tuo sacrificio; chiedi il cuore per riempirlo del Sangue che ne sgorga.
O Vittima della Giustizia Divina! O Vittima per i nostri peccati! O Vittima di amore! q. 88: 11 aprile
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1351 - Il Sangue si comunica a tutte le anime


Il Sangue di Ges si comunica a tutte le anime, anche le pi semplici e indotte.
La dottrina una degna preparazione, che pu riuscire a suscitare maggiore devozione, maggiore
comprensione del Mistero, ma se non accompagnata dalla semplicit e dalla umilt, un orna-
mento fulgente, ma infruttuoso, inefficace nell'applicazione dei meriti. Quale differenza nella deli-
bazione di un liquore prezioso, contenuto in un vaso d'oro o contenuto in un vaso di vilissima creta?
Il Mistero del mio Ges offre alle anime sacerdotali infiniti argomenti di studio, di elevazione, di il-
luminazione, ma anche un'anima poverella, compresa della propria umilt e nullit, pu intuire cose
mirabili e rendere al Signore un culto di intima devozione. q. 88: 19 aprile

1352 - Ges ha percorso da solo la via del Sangue


L'anima - dice il Faber - sempre tra le braccia di Dio, ma possiamo aggiungere che quelle brac-
cia sono visibili in Ges. Esse si stendono verso le nostre anime con benedizione di Sangue, con ge-
sto largo e incontenibile di misericordia e di amore. Mentre noi forse ci scordiamo di Ges, Egli ri-
volge a noi i suoi passi, i suoi sguardi, le sue sollecitudini. Noi dimentichiamo la Passione di Ges
mentre questa Passione si rinnova misticamente nella notte del Mistero, pi tempestosa di tutti gli
uragani, pi tetra degli abissi profondi, pi angosciosa di tutte le sventure umane insieme unite.
Ges ha divorato da solo la via dell'ignominia, del pianto, del Sangue. Non c' altra via che l'eguagli.
Fu come la via della maledizione. Ed Egli passato portando il peso di tutti i peccati del mondo,
portando il peso dei miei peccati. O Ges, io desidero raggiungerti in questa via per consolarti, per
adorarti, per annientarmi dinanzi a Te piccola vittima del tuo Sangue Divino.
Il Sangue di Ges compie nel mondo prodigi di misericordia; il mondo non vede nulla, ma la Chie-
sa non cessa di compiere i comandi del Signore: Fate questo in memoria di me.
Il Sacrificio si compie ad ogni istante con mirabili espansioni di grazia.
Il Sacerdote immola l'Agnello Divino, il vero Agnello Cristo Ges e tinge col Sangue suo Prezioso
le anime che vivono nella Chiesa; le segna col sigillo della predestinazione, della preservazione dal
peccato, dalla morte eterna, dalla condanna irrevocabile, se esse vorranno aderire alla sua opera di
misericordia. Il Sangue di Ges segna le vie della conciliazione con Dio, guida nelle vie della santi-
t e porta le anime nelle vie della celeste Gerusalemme.
Sopra tutto, il Sangue di Ges introduce nell'anima la vita di Ges. q. 88: 20 aprile

1353 - Il mondo sconvolto, in preda al parossismo


Il mondo, sempre pi sconvolto, in preda a un parossismo tormentoso. Quali leggi, quali trattati
possono salvarlo? Pi gli uomini di governo cercano formule e orientamenti per sostenersi, pi il
terreno manca loro sotto i piedi. Soltanto il mio Signore pu preparare la via della pace, che la via
della Redenzione nel suo Sangue. Il Sangue di Ges schierato invisibilmente, ma realmente, con-
tro tutte le forze che contrastano la pace. La sua potenza pu annientare tutti gli eserciti e capovol-
gere tutti i piani strategici. Bisogna armarci di questa fede per vincere le difficolt, le preoccupazio-
ni, le operazioni che ci attorniano. L'anima che beve il Sangue di Ges, sa e sente di possedere que-
sta forza divina, questa luce celeste, questa grazia sovrumana, questa vita di Cristo: non teme nulla.
Si getta e si nasconde nella mistica corrente, sicura di essere trasportata ai lidi immortali. q. 88 : 22 aprile

1354 - Il buon Pastore d la vita


Il buon Pastore d la vita per le sue pecorelle.
O Signore Ges, Tu l'hai data per noi la tua vita; Tu l'hai data nel silenzio, nei prodigi, nella fatica,
nella predicazione, nella Passione, nella immolazione sulla Croce. Tu ce l'hai data ufficialmente set-
te volte con l'effusione del tuo Sangue. Sette volte! Questo numero simbolico ora portato all'infi-
nito, perch il tuo Sangue, o Ges, viene offerto da Te, per mezzo della Chiesa, ad ogni istante, a
tutte le anime che lo invocano, anche a quelle che non sanno, attraverso i Sacramenti, la predicazio-
ne, l'istruzione e l'opera sacerdotale. O Divina prodigalit del mio Signore!
O mani santissime dei Sacerdoti! O labbra consacrate alla verit, voi siete veramente i canali per cui
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si comunica incessantemente alle anime il Sangue di Cristo! q. 88 : 24 aprile

1355 - Ho veduto come un campo immenso


Ho veduto come un campo immenso da cui salivano fiamme ardenti misteriose, che lo illuminavano
magnificamente. Ma, tra quelle fiamme folgoranti, altre ve n'erano, ugualmente attive ma nere.
Si pu immaginare una fiamma perfettamente nera, che arde con guizzi sinistri, producendo un ca-
lore che isterilisce? Quelle fiamme nere, mi fu detto, sono le anime che vivono nella Chiesa senza il
Sangue di Ges perch l'hanno calpestato. terribile il castigo per chi non vuole riconoscere e di-
sprezza il Sangue della Redenzione. Esso pu stemperare, smuovere, convertire i cuori pi duri,
cancellare i peccati pi gravi, redimere anime ingolfate nei vizi, ma pu restare infruttuoso dinanzi
alla cattiva volont degli uomini. Non penseremo mai abbastanza alla spaventosa responsabilit di
chi cammina in mezzo alle misericordie del Signore senza approfittarne.
Non chiediamo mai a sufficienza i tesori della Redenzione! Non sapremo mai a quale meta eccelsa
possa elevare l'anima il culto del Sangue del Signore. q. 88 : 26 aprile

1356 - il tuo Sangue che tocca e attrae l'anima


O Verbo Eterno, quanto soavemente tocchi le fibre dell'anima mia! - cos esclama S. Giovanni
della Croce. O Signore, l'anima che vive sotto la tua Croce sente questi tocchi misteriosi.
il tuo Sangue che la tocca e l'attrae nella contemplazione del tuo Volto Adorabile, della tua Pas-
sione mistica. Il tocco del tuo Sangue Divino pi forte, pi acuto e pi penetrante di qualunque
strale. Esso il tocco mistico della tua mano sanguinante, della tua bocca adorabile, del tuo sguardo
divino; il tocco del tuo richiamo, della tua volont e della tua carit.
un tocco che mi risana, mi tempra, mi porta sulla via del sacrificio e del patimento, sulla via delle
donazioni generose. q. 88: 8 maggio

1357 - Se non si corrisponde, che far il tuo Sangue...?


O Signore, ho bisogno di raccogliermi in Te, di seppellirmi nel solco che Tu mi apri nel tuo passag-
gio, di comprendere profondamente il Mistero del tuo Sangue Divino per rispondere alle sue esi-
genze ineffabili. Esigenze anche terribili. Se non si corrisponde, che far il tuo Sangue nell'ultimo
giorno? Quale giudizio per la nostra cattiva corrispondenza?
Ah! non rivestirmi soltanto di questa mistica veste; penetrami, o Signore, col tuo Sangue Divino;
scrivi con esso il perdono delle mie colpe, la mia devozione, il mio amore.
Il mio nome scritto nel libro dei redenti col tuo Sangue. O Signore, non cancellarlo. Questo nome
cos umile, piccolo, sconosciuto diventi per Te nome di gloria e di trionfo. q. 88 : 8 maggio

1358 - Il mio programma ispirato da questo Mistero.


Io non voglio sapere che Cristo e Cristo Crocifisso.
il programma di Paolo, il programma della massima santit nell'imitazione di Cristo immolato per
noi; nella comprensione della sua Passione, nell'accoglimento del suo Sangue. Il mio programma
ispirato e illuminato da questo Mistero. un programma ampio come la misericordia del mio Dio, e
perci soltanto il Signore potr aiutare l'anima nell'adempimento dei suoi propositi particolari.
S. Paolo predicava Ges Crocifisso con la parola, con l'esempio, con l'immolazione di tutto se stes-
so: umilmente, ma realmente devo predicare il Sangue del mio Ges con la parola, col sacrificio,
con una vita religiosa nascosta, fervorosa, immolata. Io non so con quali mezzi Ges vorr glorifi-
care il Mistero del suo Sangue. Certamente per mezzo della Chiesa, del suo Vicario, dei suoi Sacer-
doti, delle anime che si offrono come Paolo a compiere una missione apostolica.
La mia missione chiara, precisa, inconfondibile. Il Sangue del mio Dio scende dal Cielo come
pioggia, riempie l'anima fino a traboccarne; la possiede fino a sottrarla al contatto delle membra, la
investe fino ad incendiarla. O Signore, bruciassi davvero! Potessi bruciare il mondo col tuo Sangue
Divino! Ma le mie brame sono come faville che si spengono appena accese.
O Signore, veramente la mia devozione, il mio amore, il mio culto per il tuo Sangue altro non sono
che tenui scintille, sprigionate da un fuoco languido, che non potr resistere, se non sar alimentato
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dal tuo stesso fuoco. Aiutami, o Signore! q. 88: 9 maggio

1359 - Tu mi chiedi un cuore immenso


Tu mi chiedi un cuore immenso perch possa ricevere e donare abbondantemente il tuo Sangue Di-
vino. Potessi dargli un'ampiezza infinita! Potessi rimanere, non solo con l'intenzione, ma realmente
con l'orazione, la contemplazione, la supplica, sempre sotto la Croce adorando e invocando il tuo
Sangue benedetto! Potessi fermare in me la luce di questo tuo Mistero che passa come lampo!
Il lampo dona sprazzi di luce, poi ci lascia nella tenebra. O Signore, il mondo nella tenebra: sol-
tanto la Chiesa vive sotto la tua luce sfavillante. Deh! che possa estenderla, conservarla, accrescerla
nelle anime. Il tuo Sangue, o Signore, sia nel nostro cammino l'onda che ci purifica, il cibo che ci
alimenta, la grazia che ci arricchisce, il segno della tua presenza, il senso della tua vita, il pegno del
tuo trionfo. I castighi divini si attardano a colpire, fermati dal tuo Sangue Divino.
O Ges, fai che noi ci affrettiamo a conoscerlo, a invocarlo, a glorificarlo. q. 88 : 12 maggio

1360 - la grazia che ritorna alle origini


Misteri di misericordia nella santificazione delle anime!
Chi pu sapere ci che avviene nel Corpo Mistico della Chiesa per l'efficacia del Sangue di Ges?
Esso penetra nelle fibre dell'anima e vi produce mirabili opere di santit, le quali diventano come al-
trettante capacit per accogliere il Sangue di Cristo e per distribuirlo ad altre anime. Il movimento
dei corsi d'acqua che s'avvicenda sulla terra nulla in confronto dell'attivit del Sangue di Ges.
Dal Cielo sull'altare, dal Sacrificio dell'altare alle anime, dalle anime a Dio.
la grazia che ritorna alle origini, allietata dagli splendori della sua potenza, dai frutti del suo lavo-
ro, dalle conquiste della sua incessante attivit. La gloria dei santi s'accende e s'infiamma nel San-
gue di Ges. Il loro nome resiste all'oblio del tempo, all'incalzare delle vicende, alle bufere sociali
perch ha in s la vitalit del Sangue Divino. q. 88: 14 maggio

1361 - Chi onora il Sangue, onora tutti i Misteri


- Chi onora il mio Sangue, onora tutti i miei Misteri-
Basterebbero queste parole di Ges per infiammare l'anima di santo zelo e spingerla ai pi grandi
sacrifici per il trionfo del Sangue benedetto. O Signore, potessi avere la volont, l'ardore, i senti-
menti di tutte le anime per ideare, compiere e offrirti un mirabile apostolato, che per sarebbe sem-
pre impari ai meriti del tuo Sangue, alle ampiezze della tua misericordia.
Forse per la mia nullit l'anima mia lavora nel vuoto; corre e non vede, anela e non raggiunge, si
estende e non abbraccia, vuole e non afferra; ma in questo vuoto che pur l'attrae, perch pieno di lu-
ce e di vita, c' il tuo Spirito che opera per me e per il mondo intero. O Signore, io vedo il tessuto
mirabile della tua potenza, sapienza e bont. Tu hai saputo avvincere l'anima mia, per vent'anni, a
una visione ineffabile, al tuo Calice che traboccava di Sangue. Per vent'anni Tu hai riempito di que-
sto tuo Sangue Prezioso, in modo, direi, sensibile, questa piccola anima, chiedendo amore, onore,
trionfo. L'anima, da s, non poteva far nulla, ma Tu l'hai attratta al tuo Cuore, l'hai avvicinata a santi
Sacerdoti e il loro Ministero sublime ha mirabilmente corrisposto ai tuoi disegni.
Ora per le mani di un principe della Chiesa vengono deposti nelle mani del tuo Vicario i voti pi
santi, le suppliche pi concrete per la divulgazione del culto e il trionfo del tuo Sangue Divino.
O Signore, che cosa posso chiedere in questo momento se non che si adempiano i tuoi grandi dise-
gni di misericordia? Tu stesso, o Signore, con le mani del santo Pastore, del Patriarca di Venezia,
deponi nelle mani del tuo Vicario la supplica per l'esaltazione del tuo Sangue.
La preghiera non pu fallire. l'ora del trionfo della tua Passione, l'ora della luce in mezzo a tante
tenebre, l'ora delle glorie della Chiesa. Quando il mondo tenta oscurare il tuo regno, si alza pi sfol-
gorante il sole della tua misericordia. q. 88 : 15 maggio

1362 - Il mio nulla nel Sangue di Ges


Il mio nulla nel Sangue di Ges e nell'attesa di compiervi le opere pi sante di zelo e di amore.
Tutte le anime nel Sangue di Ges; il Sangue di Ges in tutte le anime!
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il mio desiderio pi ardente, il pensiero che mi consuma, il disegno che mi occupa, la volont che
mi sprona alla immolazione. Che so io del Sangue di Ges? Nulla. Tuttavia l'anima non sa staccarsi
da questo Mistero come il bimbo non sa staccare le pupille dall'oggetto luminoso che abbaglia.
Lo Spirito Santo mi sostenga e mi guidi. q. 88: 25 maggio

1363 - Tu sei, o Madre, la mediatrice del Sangue


O Vergine benedetta, Tu fosti mediatrice possente fin dal primo istante della tua Immacolata Conce-
zione; mediatrice nell'atto in cui offristi al Tempio il piccolo bimbo Ges, mentre lo vigilasti con
pietosa assistenza e lo proteggesti nella fuga in Egitto e nella casetta di Nazareth; fosti mediatrice di
grazia alle Nozze di Cana, ma soprattutto sulla via del Calvario, presso la Croce di Ges.
La tua mediazione trae valore dal Sangue di Ges, che il tuo sangue immacolato.
Tu sei, o Madre, la mediatrice del Sangue di Ges per il Sangue di Ges. O dignit suprema, o po-
tenza divina, o privilegio celeste! Tu sei, o Madre, custode del Sangue di Ges.
Lo raccogliesti sotto la Croce, lo raccogli dagli altari del mondo e lo doni a noi...
Non finita in Cielo la tua santa maternit: tu sei ancora e sempre Madre nostra; tu devi condurci
tutti a Ges, renderci meno indegni di Lui, accostarci al suo Cuore Divino, introdurci in quelle sue
profondit misteriose, unirci al suo spirito ed al suo amore. O Madre dolce e cara, Madre benigna e
pietosa, Madre tenera e compassionevole, abbi piet di questa tua piccola figlia. Io mi rifugio sotto
il manto della tua carit, invoco la tua mediazione celeste. Ottieni, o Maria, al mio spirito fiacco e
inerte il vigore, l'ardore, la forza, la virt, la generosit del Sangue Divino; ottienimi la conoscenza,
la comprensione di quel Sangue Adorato, la grazia di possederlo, di gustarlo, di comunicarlo a infi-
nite anime, di vederlo onorato, esaltato nella Chiesa e glorificato nell'anima. q. 88: 31 maggio

1364 - Sangue per Sangue


Che Ti dar, che Ti dar, mio Signore?
Ho raccolto dalle labbra del Pastore Card. A. Piazza, questa frase: sangue per Sangue.
Il sangue del mio cuore per il Sangue della tua Passione; il sangue del mio sacrificio, della mia sof-
ferenza, della mia immolazione per il trionfo del tuo Sangue Adorabile in me, nella Chiesa, nelle
anime. O carit del Cuore di Ges, sorgente per me di Sangue Divino, ispirami, inebriami, santifi-
cami; allora il sangue del mio cuore sar meno indegno di unirsi al tuo Adorabile nella glorificazio-
ne del Mistero. q. 89 : 3 giugno

1365 - Il dono sopra ogni altro dono


Il Sangue di Ges il dono sublime della potenza del Padre, della sapienza del Figlio, dell'amore
dello Spirito Santo; il dono sopra ogni altro dono perch il segno della nuova alleanza con Dio,
il nuovo ed eterno testamento di riconciliazione, di pacificazione, di santificazione. q. 89 : 4 giugno

1366 - Getta la tua anima in quest'acqua


Ah! Egli non sa contenere le fiamme del suo amore, le mistiche onde del suo Cuore, che appare
come un oceano infinito di acqua purissima, di Sangue Adorabile, di fuoco inestinguibile.
- Getta - dice Ges - la tua anima in quest'acqua, in questo Sangue, in questo fuoco.
La tua anima come una goccia fangosa, immersa nell'oceano infinito della mia giustizia e santit;
si spoglia della scoria e acquista la trasparenza e la purezza; immersa nell'oceano del mio amore
acquista intuizioni profonde, ricchezze che non hanno nome se non in Cielo. -
Laus Deo! Lode a Dio per questa vita intima, alba della vita nuova che si raggiunge nel Cuore di
Dio per il Sangue di Ges. O Signore, intendo. Le leggi meravigliose della tua Redenzione sono se-
grete, ma appaiono cos evidenti all'anima, che si seppellisce nei tuoi Misteri, da superare l'evidenza
e la concretezza delle cose visibili. O Signore Ges, perch le anime non ti seguono nelle vie mera-
vigliose segnate da Te con orme di Sangue? Quali arcane cose potrebbero afferrare, quali altezze
potrebbero raggiungere e conquistare! Ma tu, o Signore, lasci libera ogni anima e quante volte essa,
con la cattiva volont, con le sue passioni, con i suoi peccati mette argine alle tue misericordie!
Basta che una scintilla, sprigionata dal Sangue di Ges tocchi un'anima per trasformarla in elemento
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di attivit e di fecondit nella Chiesa. Ma, spesso, questa scintilla, prima di dilatare la sua fiamma e
il suo calore deve arrestarsi ad aspettare la comprensione e la volont dell'anima. Gli uomini, votati
a un'idea, spesso trionfano sulla volont altrui soggiogata. Ges rispetta e attende. Ma beata l'anima
che aderisce subito e si abbandona tra le sue mani per il trionfo del suo Sangue benedetto! Mio Ge-
s, aiutami ad essere l'anima pi amante e pi sacrificata del tuo Sangue Divino. q. 89: 5 giugno

1367 - Chi vive nel Sangue non conosce la morte


Chi vive nel tuo Sangue non conosce la morte. Il Sangue Divino elimina le sostanze deleterie delle
passioni, del peccato, della colpa e introduce nello spirito forze resistenti, vivificatrici.
O Signore, io non potrei vivere senza il tuo Sangue, non potrei salire verso di Te, non potrei com-
prendere nulla; non avrei n lume per cercarti, n grazia per possederti.
O Signore, un solo raggio del tuo Mistero Adorabile mi ha riempito tutta la vita, il contatto col tuo
Sangue ha scolpito nel mio cuore mille impressioni, la mia consacrazione al tuo Sangue mi ha otte-
nuto doni immensi di fortezza, di pace, di speranza, di abbandono.
Che sarebbe se potessi comprendere il Mistero nella sua grandezza e sublimit?
O Signore, io resto sempre il nulla, ma i tuoi benefici, le misericordie del tuo Sangue cantano inni di
esultanza e accrescono splendori alla tua carit. q. 89 : 6 giugno

1368 - Anima redenta!


Sai il valore di queste parole? Esse racchiudono misteri alti e profondi; tutto quello che il Padre, il
Figlio e lo Spirito Santo operano con finalit divine, con mezzi, spesso invisibili, ma sempre effica-
ci, su disegni imperscrutabili. Anima redenta! Sei tu, piccola anima di bimbo innocente, anima di
cristiano fervente, di apostolo, di religioso, di sacerdote. Anima redenta! Sei tu, piccola anima mia.
Corrispondi al dono altissimo di Dio, pensa ai tuoi valori spirituali, temi di perderli, procura di rad-
doppiarli; sii gelosa nel custodirli, memore di possederli. Anima redenta, ascolta il tuo Redentore,
segui la sua voce, percorri il suo cammino, compi i suoi desideri. Ti ha redento col suo Sangue!
Questo Sangue scorre nella Chiesa come scorrono sulla terra le acque dei grandi fiumi.
C' la Redenzione per tutti. C' nella Redenzione la sorgente di ogni bene; c' nel Sangue Divino la
rigenerazione di ogni anima, la sua elevazione alla vita soprannaturale, la sua santificazione. C' nel
Sangue Divino l'incontro con Dio, il bacio di Dio, l'opera di Dio. Ah! io non posso dire quello che
Ges dice a questa piccola anima redenta! Chi vuol conoscere questi segreti si accosti all'altare, ai
sacramenti, si raccolga a pi della Croce durante il Suo Sacrificio. Dilati l'anima e beva.
La vita di Ges entra in me col suo Sangue Divino. La sento, come sento che influisce sui miei sen-
si la luce che mi attornia, l'aria che respiro, il calore che mi ritempra. O vita del mio Ges, io ti bevo
con la fede, con la speranza, con la carit. Una visione tormentosa assilla l'anima.
Ho veduto le braccia di Ges aperte per accogliere le anime redente che salgono a Lui dalla terra.
Ahim! Molte di quelle anime non erano rivestite del suo Sangue Divino. Giungevano fino a Lui,
alle sue braccia, ma quelle braccia divine non si chiudevano in dolce amplesso e l'anima precipitava
nell'abisso. - Cos - diceva Ges - mille e mille volte al giorno si ripete questa scena di condanna
eterna. Chi mi aiuter a salvare le anime col mio Sangue Divino? - q. 89: 7giugno

1369 - Il mio Sangue vera bevanda


Il Sangue del mio Ges veramente la bevanda ristoratrice delle anime assetate lungo il cammino
della vita. Null'altro pu recar loro sollievo, vigore, ristoro, saziet. Null'altro pu spegnere la sete
misteriosa della mente, del cuore e dello spirito. N la scienza umana, n l'amore umano, n tutte le
conquiste della volont possono saziare l'anima creata per vivere della vita divina.
O Signore, io chiuder gli occhi, le labbra, la mente su quanto mi circonda per vedere, contemplare
e gustare soltanto la bevanda che Tu mi hai preparato in questa terra d'esilio. Il tuo Sangue, mio Si-
gnore! Lo invoco come non l'avessi mai invocato. Lo adoro con nuovi sensi, pi profondi.
Lo benedico con tutta la mente, con tutto il cuore, con tutte le mie forze. Lo chiedo avidamente, in-
tensamente, devotamente, umilmente. Mi getto nella fontana misteriosa con ardore nuovo, con fede
ardente, con una speranza che vorrei fosse pari alla potenza e grandezza del Mistero, con una carit
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bruciante, e che perci raddoppia la sete del tuo Sangue. O Signore, io ti chiedo questa mistica be-
vanda che sorgente di vita immortale per me, per tutte le anime, per tutto il mondo.
Noi chiediamo prodigi di guarigioni corporali per intercessione delle B. Fondatrici perch vengano
presto canonizzate. giusto. Ma, o Signore, io ti chiedo dei prodigi pi grandi perch venga glorifi-
cato il tuo Sangue. Ti chiedo che siano restituite a vita tante anime morte nel peccato: te lo chiedo, o
Signore, per le virt e per i meriti del tuo Sangue Divino.
O Sangue del mio Ges, io non far che ripetere dinanzi a Te la prece che Tu m'ispiri.
Venga il tuo regno nelle anime, o Signore, stabilito dal tuo Sangue Divino!
Venga il tuo Sangue nell'anima mia e l'assorba cos da non lasciarle che la cognizione del Mistero e
l'attivit per glorificarlo, la volont per ottenere il suo trionfo! O parola creatrice del Mistero!
O Sangue Divino di Ges! Amen! q. 89: 9 giugno

1370 - Chi riceve deve dare


Sento pi che mai viva la voce di Ges: c' in me possente il flusso del suo Sangue Divino. Questo
Sangue Adorabile costituisce il centro di tutta la mia attivit spirituale, l'impulso per estenderla a
tutte le anime. L'uomo assetato si accontenta di bere alle fresche sorgenti d'acqua purissima, ma l'a-
nima che beve il Sangue di Ges deve conoscere le esigenze del Mistero.
Dopo essersi saziata al Calice Divino deve portare il Sangue a chi ha fame e ha sete, a chi muore
spiritualmente perch non conosce il Sangue benedetto. Chi riceve deve dare. Chi accoglie in s il
Sangue di Ges ha in s la corrente viva della grazia divina. O Ges adorato, rivelati!
Rivela alle anime le stupende conoscenze del tuo Mistero, le infinite ricchezze del tuo Sangue Pre-
zioso. Il valore della nostra vita spirituale dipende dal Sangue di Ges. q. 89 : 15 giugno

1371 - E i suoi non l'hanno conosciuto


Non l'hanno conosciuto perch non vollero conoscerlo. Quanti segni della divinit, della potenza,
della sapienza, dell'amore di Cristo! Quanta luce attorno a Lui e quanto amore!
Quante grazie e quanti prodigi! Ed ora le sue manifestazioni sono pi che palesi, infinite. Basta che
l'anima si raccolga un istante nell'intimo della sua vita, a contatto degli impulsi divini del Sacramen-
to del Corpo e del Sangue di Cristo. Quali meraviglie! Misteri divini che si effondono nell'anima
umana con una magnificenza regale. Noi vogliamo conoscerti, mio Ges, per salire con Te fino al
Padre Celeste, per vivere la vita divina, immortale, che Tu ci hai ottenuto versando il tuo Sangue
Adorabile. O Signore, fa che questo Sangue operi in me secondo i tuoi disegni, calpestando ogni
mia attivit e volont personale, distruggendo tutto quello che pu ostacolare la tua azione divina.
Fai, o Signore, che le mie pupille, ripiene del tuo Sangue riflettano nelle anime la virt della tua
Passione; fai che la mia parola non abbia che il senso e la potenza delle cose divine, che tutta la mia
persona irradi attorno a s la potenza del tuo Sangue Divino. Chi acceso illumina e riscalda; fai, o
Signore, che il tuo Sangue accenda in me, sempre pi, la brama della santit. O Signore, quante co-
se affiorano dall'anima imbevuta del tuo Sangue! Fai che io ti conosca, o Signore, e beva a larghi
sorsi alle purissime sorgenti del tuo Cuore: solo il tuo Sangue pu farmi vivere. Ma, o Signore, pi
scende questa pioggia benefica e pi ho sete di Te; sono un povero arricchito dalla tua misericordia,
e pi possiedo, pi bramo ricevere, e poi vedendomi ricca vorrei dare a Te qualche cosa.
- Amami - dice Ges - e bevi il mio Sangue. Donalo alle anime che Ti circondano. Esse non sanno
nulla. Non importa. Le persone da beneficare le scelgo io. I mezzi te li concedo io.
Bisogna affrettarsi prima che il giorno declini. Il giorno cos breve e il mio Sangue infinito come
il mio amore. Ogni invocazione del mio Sangue eleva l'anima accrescendo in essa la purezza e la
santit. - q. 89 : 17 giugno

1372 - Non Ti conosciamo


Da tanto tempo sono con voi e non mi avete ancora conosciuto? (Giov. 14,9).
Signore, queste parole sono rivolte a noi, specialmente all'anima mia. Da diciannove secoli Tu
t'immoli nel Sacrificio dell'altare e ancora non conosciamo la grandezza, la potenza, la sublimit di
questo Adorabile Sacrificio, consumato per noi, offerto a noi, effuso in noi col tuo Sangue Divino.
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Non Ti conosciamo. Dove risiede tutta la ricchezza, la gioia, la pace che pu rendere felice un'ani-
ma? Nel tuo Sangue Divino e noi non lo conosciamo. Dov' il tuo Sangue Adorabile? Nella Chiesa
e noi non lo conosciamo. Dov' la ricchezza della Chiesa? Nel Sacrificio. Dov' il Sacrificio?
Dove sono i suoi meriti? Nelle tue mani sanguinanti, o Signore, nelle mani della Chiesa, nelle mani
dei Sacerdoti e anche nelle anime consacrate per tuo amore alla carit. O Signore, rivelati! Noi cir-
condiamo il tuo Altare, ci accostiamo al Banchetto imbandito dalla tua Passione, ci abbeveriamo al-
le purissime sorgenti del Sangue e dell'amore. Il tuo Sangue, o Ges, il vincolo delle anime, la
forza della Chiesa, il pegno della immortalit. La risurrezione finale si compir nelle anime sante
per virt del tuo Sangue benedetto, che sar la loro veste di giustizia, di beatitudine, di gloria.
Il Sacrificio! Il Sangue Divino! Non c' effusione di carit pi eccelsa. Il Sangue Divino ci assorbe
in Dio. Che fa il Pontefice? Qual l'atto pi sublime, pi proficuo alla Chiesa, alle anime?
La celebrazione del S. Sacrificio, l'applicazione del Sangue di Ges alle anime. Che fanno i Pastori
di anime, i Sacerdoti del Signore? Raccolgono all'altare di Dio i doni celesti per dispensarli alle
anime col Sangue di Ges. Che dobbiamo fare noi? Vivere nell'unione al Sangue di Cristo.
Santa Teresa del B. Ges cercava un ascensore per salire al Cielo. Il Sangue di Ges scende dal Cie-
lo, ci assorbe, ci penetra, ci guida da un punto all'altro della terra, per distribuire a tutte le anime le
grazie del Mistero, poi ci fa veramente ascendere fino al regno beato.
- Tu hai ricchezze infinite nel mio Sangue - dice Ges alla mia piccola anima - saranno tue nel tem-
po e nella eternit. - Ma saranno ancora di tutti quelli che onoreranno questo Mistero. O Sacerdoti
del mio Dio vivente, parlate del Sangue di Cristo! Ne avreste da parlare per tutti i secoli! q. 89:18 giugno

1373 - Il Sangue di Ges va portato con dignit


Onorare il Sangue di Ges vuol dire onorare tutte le celebrazioni che si compiono su tutti gli Altari
del mondo: vuol dire onorare l'Incarnazione, la Passione, la Resurrezione.
Unita a questo Mistero, l'anima assimila, per dire cos, in tutto le intenzioni di Ges, che sono inten-
zioni divine, ineffabili, eterne; intenzioni di misericordia, di salvezza, di santificazione per tutto il
mondo. Io porto in me il Sangue di Ges. un privilegio immenso.
Devo, per, ricordare che il Sangue di Ges va portato con dignit, raccoglimento, comprensione,
devozione, amore. Anche in silenzio posso glorificare il Mistero del mio Ges. q. 89 : 19 giugno

1374 - Adorazione
O Signore Ges, che ci donasti il tuo Sangue quale pegno del nostro riscatto, segno di alleanza,
nuovo e antico testamento del tuo amore, aiutami a comprendere le grandezze di s prezioso Mistero
e dammi lume, ardore e devozione per adorarlo con tutte le mie meschinissime forze spirituali.
Intendo, o Signore, di adorare il tuo Sangue Prezioso come lo adorano la Vergine SS, gli Angeli, i
Santi in Cielo; come lo adorano le anime purganti, come lo adorano i giusti sulla terra: il Pontefice,
i Pastori delle anime, i Sacerdoti, i Religiosi, le anime pie. Intendo adorarlo come lo adora tutta la
Chiesa militante nelle cui mani deposto questo Mistero di misericordia, di potenza e di salvezza.
Intendo adorarlo, o Signore, questo Sangue Prezioso per chi non l'ha mai conosciuto n adorato: per
gl'infedeli, i pagani, gli idolatri, gli eretici, gli scismatici. Intendo adorarlo per tutti i peccatori che
l'hanno vilipeso, disprezzato, calpestato. Intendo adorarlo per tutti quelli che nel corso dei secoli
non presteranno nessun culto a questo Mistero Adorabile, per quelli che calpesteranno questo pegno
di redenzione e di santificazione. Intendo adorare questo Sangue Prezioso nella grandezza e subli-
mit del Mistero; mentre scorreva, o Signore Ges, nelle vene della tua Sacra Umanit e dava mo-
vimento ai tuoi passi, melodia alla tua parola, lampi al tuo sguardo divino.
Adoro questo Sangue Prezioso che vivific tutta la tua vita sulla terra, e lo invoco, mio dolce Signo-
re, nell'anima mia come luce, fiamma, forza, santit, attivit spirituale. Adoro questo Sangue Pre-
zioso assunto dalla tua Sacra Umanit, per trasfonderlo sulla umanit peccatrice, nell'anima mia per
redimerla dalla colpa originale, per ridonarle il bacio di Dio, la grazia santificante, per elevarla nella
vita soprannaturale, alimentarla con i tesori della Chiesa e renderla degna della beatitudine celeste
nella tua gloria. Ma che mai, o Signore, la mia povera adorazione?
Adoro il tuo Sangue con la virt, i meriti, la potenza del tuo Sangue stesso. q. 89 : 22 giugno
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1375 - Adoro profondamente il tuo Sangue Divino


Mi prostro, Signore Ges, dinanzi alla tua Sacra Umanit e adoro profondamente il tuo Sangue Di-
vino. Tu sei tutto adorabile, o mio Ges, ma sopra tutto Tu inclini l'anima mia verso questo Mistero
luminoso e incomprensibile, magnifico e impenetrabile, alto, profondo e tuttavia cos vicino all'a-
nima nostra, cos fecondo di grazie, penetrante nello spirito, sorgente di ogni bene.
Insegnami, Signore Ges, ad adorarlo nella sua magnificenza e nelle sue effusioni, nel valore delle
sue offerte, nella sublimit del Sacrificio, del Sacramento; nella continuit dei suoi doni, nella im-
mensit delle sue umiliazioni, nello splendore della sua gloria.
Adoro, mio Ges, il tuo Sangue sparso nella Circoncisione; mistero della tua consacrazione a Dio
per la salvezza della umanit, e per i meriti, per la virt di quel Sangue, Ti prego di dare valore alla
mia umile offerta, alla mia consacrazione al Sangue Divino per il trionfo del Mistero.
Adoro, mio Ges, il tuo Sangue sparso nel Getsemani, mistero del tuo infinito amore e del tuo dolo-
re infinito, rivolti alla salvezza degli uomini; e per i meriti, e per la virt di quel Sangue invoco che
l'anima mia sia purificata da ogni macchia di peccato, resa pura e innocente, come appena uscita dal
lavacro battesimale. Adoro, mio Ges, il tuo Sangue sparso nella Flagellazione, mistero di umilia-
zione e di annientamento, di strazio e di angoscia subiti dalla tua Adorabile Umanit per la nostra
elevazione soprannaturale; e per i meriti e per la virt di quel Sangue invoco che l'anima mia, di-
staccata da ogni cosa terrena, sia fatta degna di vivere nella luce e nella santit del tuo Mistero.
Adoro, mio Ges, il tuo Sangue sparso nella Coronazione di spine, mistero di sofferenza infinita,
sopportata dalla tua infinita bont per riparare alle nefaste conseguenze della superbia umana, e per
i meriti e per la virt di quel Sangue, imploro, mio dolce Ges, l'umilt verace, fatta di reale cono-
scenza del mio nulla, per poter preparare in me le pi ampie capacit per i tesori del tuo Sangue
Prezioso. Adoro, mio Ges, il tuo Sangue sparso lungo il cammino del Calvario per segnare con le
grazie della tua redenzione il cammino delle anime nelle vie della giustizia e della pace, e per i me-
riti e per la virt di quel Sangue ti chiedo, dolce Signore, la comprensione profonda della tua Pas-
sione, l'amore alla tua Croce, la devozione al tuo Sangue, che intendo raccogliere dalla via del Cal-
vario per custodirlo in me, pegno di riscatto e di santit.
Adoro, mio Ges, il tuo Sangue sparso nella Crocifissione, mistero della tua infinita divina dona-
zione alla umanit peccatrice; mistero di patimenti infiniti, di tenebra, di desolazione e di pianto, e
per i meriti e per la virt di quel Sangue, invoco, o dolce Ges, il rivestimento prezioso che ha rico-
perto le tue Membra santissime; ti chiedo di essere rivestita ora e sempre del tuo Sangue Prezioso
per poter essere accolta dal Padre Celeste nel tuo Nome e con le stimmate della tua Passione.
Adoro, mio dolce Ges, il Sangue sparso dalla ferita del tuo Costato, e per i meriti e per virt di
quel Sangue Divino, di quell'acqua sacrosanta, sgorgata per mostrare la vitalit e la perennit del
tuo Amore, ti supplico, mio Ges, di rinchiudermi in quella santissima ferita, perch io possa vivere
in quel Sangue, con quel Sangue e per la gloria di quel Sangue. Amen! q. 89 : 23 giugno

1376 - Hai la missione di glorificare il Sangue


Che cosa pensi, che cosa dici, piccola anima? Non rifletti che anche tu, l'ultima fra le creature, hai
una missione nella vita per gli interessi di Ges e delle anime?
Hai la missione di glorificare il Sangue di Ges. Tu dovresti dire ad ogni anima: Ecco, in questo
momento il Sangue di Ges versato a fiumi sulla terra in redenzione e a santificazione degli elet-
ti [...]. Perch, tu, piccola anima, temi di parlare del Sangue di Cristo a chi non conosce o non pen-
sa a questo Mistero? Se avessi nelle tue mani somme ingenti per i poveri, non saresti lieta di distri-
buirle, di soccorrere e aiutare chi giace nell'indigenza?
Chi non conosce il Sangue Divino nell'indigenza pi compassionevole. L'anima infiammata non
pu contenere le fiamme che la divorano. O Sangue del mio Ges, opera in me le trasformazioni
necessarie perch io compia i disegni del mio Signore e nella Chiesa santa risplendano i fulgori di
questo Mistero che racchiude il Mistero della Chiesa e quello delle anime. Ecce Agnus Dei!
Sanguis ejus super nos in benedictionem. q. 89: 24 giugno
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1377 - Il tuo Sangue non deve rivestirmi invano


Il tuo Sangue che mi scorre nelle vene domanda espansione, animazione, corrispondenza, anime.
Mio Signore, ricordati di me! Il tuo Sangue non deve rivestirmi invano: deve tralucere, brillare, at-
trarre a s le anime, tutte le anime, tutto il mondo.
La carne non tace, le mie membra, tutto il mio essere, i miei sensi domandano Sangue, domandano
la vita che il tuo Sangue loro dona; domandano trionfi nuovi per la tua Chiesa, per i tuoi Sacerdoti,
per le anime che trascini in questa via di infinite misericordie. Signore, mio Ges, abbi piet di me!
Quando rivelerai alla tua Chiesa, ai popoli, il tuo Mistero in tutto il suo fulgore?
O Sangue del mio Ges, io consacro a Te il mio pensiero, il cuore, le membra, i desideri, le speran-
ze, l'attivit, le pene, i sacrifici, le rinunce, il tempo, il lavoro, la vita, tutto quello che incontrer nel
mio cammino, tutto quello che sar oggetto di obbedienza, di dipendenza, di orientamento spirituale.
Consacro a te i miei voti, le mie brame di santit, il mio amore per Ges, l'ardore nel servirlo, la vo-
lont di compiacerlo, il proposito di seguirlo nella sua Passione perch tu, o Sangue benedetto, ab-
bia il massimo culto nella Chiesa e Ges abbia la gloria pi fulgida e il trionfo pi eccelso per la sua
Passione adorabile. q. 89: 25 giugno

1378 - Come Ti ringrazieremo di questo dono divino?


Amen! Benedizione e gloria e azione di grazie e potenza e forza al nostro Dio per i secoli dei seco-
li (Apoc. 7,12). Lascia, o Signore, che io lodi e ringrazi e benedica il tuo Sangue Divino con le pa-
role della Scrittura Santa, con le voci della Chiesa, con le stesse parole della Vergine, degli Angeli,
dei Beati del Cielo. Benedizione e gloria e azione di grazie al Sangue di Ges! O mio Ges, se rac-
cogliessimo da tutte le anime del Cielo e della terra gli accenti pi sublimi per un ringraziamento
perenne, non diremo ancor nulla della potenza, della grandezza, dell'efficacia del tuo Sangue bene-
detto. Nemmeno in Cielo sapremo ringraziarti degnamente perch anche lass la nostra compren-
sione sar adeguata al bene prodotto in noi dal tuo Sangue Prezioso, mentre la sua virt, i suoi meri-
ti, le sue glorie, i suoi trionfi sono infiniti.
Mio Ges, come ti ringrazieremo adunque di questo dono divino, infinitamente grande e possente?
Come ti ringrazieremo del modo col quale ci hai offerto questo Sangue benedetto, aprendo le tue
vene fra gli strazi e l'ignominia, nell'agonia e nella consumazione della tua vita?
Come ti ringrazieremo della prodigalit con la quale hai versato e versi continuamente questo tuo
Sangue Divino a vantaggio delle anime nostre? Da pi di diciannove secoli, Tu, mio Signore, versi
nel mondo delle anime questa pioggia salutare, questo fuoco consumatore del peccato, questa mise-
ricordia che compie nel silenzio delle anime prodigi di conversione, che dispensa grazie occulte, te-
sori infiniti. O mio Signore Ges, soltanto Tu puoi avere parole di ringraziamento degno, perch
soltanto Tu comprendi il tuo dono e i tuoi benefici. g. 89: 26 giugno

1379 - Egli splendido nel suo paludamento


Quis est iste qui venit de Edom tinctis vestibus de Bosra? Ipse formosus in stola sua. (Is. 63,1).
il mio Re Crocifisso. Cristo Ges che dal Calvario ritorna a me nella sua veste insanguinata per
ridirmi tutto il suo amore, per darmi come pegno di quell'amore il suo Sangue Divino.
Egli splendido nel suo paludamento. Nessun re terreno ha una veste cos ricca e smagliante che ri-
flette splendori divini e sparge quasi una semina di ricchezze celesti. Avvicinati, piccola anima: Egli
ti viene incontro. la Festa del suo Sangue. Vuole sposarti in quel Sangue. Non solo sei figlia per la
redenzione, non solo sposa per vocazione, ma hai, privilegio nuovo, una vocazione nel suo Sangue.
Potrebbe un pulviscolo sostenere la terra? Eppure essa sostenuta da qualche cosa di meno sensibi-
le: sostenuta da una semplice legge invisibile. Amore pi prodigioso il fatto dell'anima mia che
regge una creazione divina, che regge il tuo Sangue, Signore, per una legge di amore.
Non sei pi della terra, sei lo strumento di Dio, sei una goccia assimilata dal Signore, una goccia del
suo Sangue. q. 89: 1 luglio

1380 - Basta vivere alcuni istanti in questo Mistero


Ego qui loquor justitiam et propugnator sum ad salvandum. (Is. 63,1).
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- Sono io! - Quanto dolce e confortante questa affermazione di Ges che risuona nell'anima imbal-
samata dalla S. Comunione! - Sono io che parlo con giustizia - dice il Signore - e il mio linguaggio
risuona nella comunicazione del mio Sangue, nella effusione di questa misericordia, che ha le sor-
genti in Cielo e giunge alle anime attraverso la Sacra Umanit immolata, per la giustizia. -
Tutte le ferite del peccato riappaiono sulle membra straziate di Ges, e da esse uno stillicidio di
Sangue, di perdono, di amore. L'anima prostrata ai piedi del Redentore, nell'adorazione del Mistero
sente tutta la potenza di quel Sangue e comprende il suo influsso nel Corpo Mistico della Chiesa.
Le anime, tutte le anime redente sono come altrettanti centri di vita soprannaturale per la virt e la
forza di quel Sangue. Ed tra esse una mistica comunione alimentata dal Sangue Divino; un orien-
tamento prodotto dal Sangue, una stabilit in Dio cementata dal Sangue. Basta vivere alcuni istanti
in questo Mistero per comprendere la vitalit della Chiesa e la nobilt dell'anima chiamata a parte-
cipare, a donare le sue energie per il trionfo della causa di Cristo, per la glorificazione del suo San-
gue Prezioso. Le pi ardue questioni cedono dinanzi al fulgore del Mistero: la vita, che per me un
mistero, diventa ancor pi nobile, sublime, ineffabilmente ampia e profonda, capace di elevazioni e
di comprensioni sovrumane per la virt del Sangue Divino. O Signore, vorrei che tutto il mondo
aprisse gli occhi e ti vedesse cos come ti vede la mia piccola anima, con le mani ripiene di Sangue
che si tramuta in grazia, in luce, in virt, in amore.
Sanguis Christi, charitas verbi aeterni, miserere nobis! O Sangue di Cristo, carit del Verbo Eterno,
discendi nel deserto delle nostre anime e infondi la carit divina perch sia scuola, sprone e guida
del cammino spirituale, e sia altres benedizione e ispirazione per i santi doveri della vita. O Sangue
del Figlio di Dio, vieni a suggellare la nostra adorazione divina, la nostra incorporazione a Cristo
Redentore e Salvatore. Il Sangue di Ges benefica a dismisura: chiede solo cuori capaci di riceverlo
e di custodirlo, di comprenderlo e di amarlo. q. 89 : 2 luglio

1381 - Vestito con veste aspersa di Sangue Vestitus erat veste aspersa sanguine.
L'Ostia Santa, la nuova veste di Ges, mi si perdoni il paragone, appare in un niveo candore, ma es-
sa ancora aspersa di Sangue come la vide Giovanni su in Cielo. Era vestito: Ges ha assunto per
noi la Sacra Umanit, adorabile veste di santit e di giustizia per riparare a quella riprovevole del
peccato, della ingiustizia e della empiet umana. O veste mirabile del Figlio di Dio, Sacrosanta
Umanit aspersa di Sangue! L'aspersione un rito sacro. Quale rito stupendo, quale Mistero di amo-
re l'aspersione del Sangue di Cristo! Ogni goccia del suo Sangue una fulgida rosa che esala pro-
fumo di olocausti, fragranze di amore. O Signore, ti adoro nella tua veste magnifica!
E quando mi accosto a baciare queste gocce divine, scende nell'anima come una mistica rugiada ce-
leste, come un'infusione di vita mai immaginata, superiore ad ogni concezione. Da diciannove seco-
li Tu, o Ges, ti presenti alle anime con le stimmate della tua Passione e le anime passano veloci,
non hanno tempo di vedere, di contemplare, di ascoltare. Arrestaci, o Signore: almeno noi che vo-
gliamo servirti, onorarti, glorificarti nel tuo Mistero di amore. Non vedi?
Una schiera di devoti si raccoglie, s'indugia, si stabilisce accanto alla tua Croce, accanto all'Ostia
Santa, accanto alla tua Passione, nella contemplazione del tuo Sangue. Non ci muoveremo di qui se
non ci avrai benedetti con il tuo Sangue, immersi nel tuo Sangue, stabiliti nel tuo Sangue perch
possiamo diventare gli apostoli pi zelanti, pronti a dare la vita per il trionfo del Mistero.
O Signore, io faccio come l'Apostolo. Giovanni. Ho creduto, sono corsa, ho visto tante cose nel mi-
stero della tua sepoltura; ora o Signore, sono prostrata accanto al luogo delle tue meraviglie, rester
qui tutta la vita. Tu hai versato il Sangue per noi e sei morto: sei risuscitato con la tua virt divina,
ed ora ci ridoni il tuo Sangue Redentore. E bevendolo, noi diventiamo le mistiche rose che ornano
la nivea tua veste: diventiamo l'ornamento e la corona della tua Sacra Umanit. q. 89 : 5 luglio

1382 - Guardiamo, contempliamo Ges


Quare ergo rubrum est indumentum tuum et vestimenta tua sicut calcantium in torculari? (Is. 63.2).
Non sono solo piccole gocce che aspergono la veste del Bimbo circonciso, ma una effusione larga
e continua di Sangue che rende il suo paludamento come di porpora. La Sacra Umanit di Cristo
interamente rivestita di quel manto: nell'Agonia dell'orto, nella Flagellazione, sulla Croce.
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Lo vedete il dolce Ges? Per amor mio, per amor vostro ha effuso il suo Sangue, tutto il suo Sangue,
sotto la passione del dolore, delle battiture, attraverso i chiodi. Tre aspetti della Passione, tre misteri
profondi, tre abissi di sconfinato amore. Ah, l'agonia! L'hai tu provata, piccola anima?
Non ti par di morire nell'impotenza di parlare del Sangue di Ges?
E se parlassi a tutte le anime che or vivono sulla terra saresti soddisfatta? E quelle che vivranno a
traverso i secoli? Il pensiero si perde, l'anima sgomenta. Guardiamo, contempliamo Ges.
Egli espia per le tre concupiscenze, per riordinare la mente, il cuore, lo spirito dell'uomo, e con lo
stesso Sangue ripara le offese fatte alla SS. Trinit e stabilisce i rapporti fra la creazione, la reden-
zione, la santificazione. La nostra vita il Sangue Divino; tutto il resto contatto fuggevole, con-
quista vana. O Signore Ges, quanto patire nell'impotenza di glorificarti in questo Mistero! Eppure
Tu ti accosti a questa mia polvere inerte e l'avvivi: Tu vuoi che il tuo Sangue sostituisca il mio.
S, mio Signore, a costo di patire e di morire. Col tuo Sangue nelle vene il corpo perde la sua pesan-
tezza; alle membra vili e mortali si sostituisce la tua veste di porpora; Tu mi unisci alla tua Passione
mistica ed io vivo in essa di dolore e di amore. Laus Deo! q. 89: 7 luglio

1383 - Il Sangue il pelago della vita e della morte


Nel Sangue di Ges s'incontrano il Cielo e la terra, il Creatore e la creatura, Dio e il mio nulla.
Nel Sangue di Ges s'incontrano tutte le anime. Stupendo, indefinibile, tremendo pensiero!
Dice Ges: - Sai tu dove scorre il mio Sangue? quali prodigi compie? quali esigenze impone all'a-
nima che lo riceve? Ti meravigli di patire? Non comprendi l'agonia di morte che spesso inonda la
tua anima? Non sai perch sgorgano dal tuo cuore lagrime ardenti? perch lo spirito si sente af-
franto mentre gusta elevazioni mirabili? Perch il Sangue il pelago della vita e della morte.
Chi si consacrato al Mistero deve attingere le pi tenebrose e amare profondit; da esse potr
elevarsi fino al Costato sanguinante. -
Mentre baciavo la ferita del Costato di Ges sulla immagine del Crocifisso dipinta dall'Angelico,
pensavo: se uscisse veramente Sangue vivo? - Non avviene cos - dice Ges - nel contatto della S.
Comunione? - L'anima vien meno in questo Mistero. Morire per glorificarlo! q. 89: 10 luglio

1384 - Il Sangue ci ha accostato al Monte di Sion


Vi siete accostati al monte di Sion e alla citt del Dio vivente, alla celeste Gerusalemme, e al me-
diatore del Nuovo Testamento Ges, e all'aspersione del Sangue di Abele (Ebr. 12,22).
Queste parole dell'Apostolo sono anche per noi che abbiamo l'esperienza della sublime vita portata
in noi dal Sangue di Cristo. Il Sangue Divino ci ha accostato al monte di Sion, alla verit che di-
scende dal Cielo, alla carit che ci ha preparato la via delle ascese spirituali, alla grazia che ci porta
nei sentieri della giustizia. Il Sangue di Ges ci ha accostati alla citt del Dio vivente, alla Chiesa
santa, cinta di inespugnabili fortezze, alla celeste Gerusalemme, magnifica sede del Figlio Divino,
ricolma di ogni ricchezza sovrumana, inesauribile nella effusione dei beni della Redenzione.
Il Sangue di Cristo ci ha accostati al mediatore del Nuovo Testamento, a Ges, Sacerdote Vittima,
Sposo dell'anima impalmata da Lui, nello stesso Sangue. Il Sangue di Ges comunicatoci nel S.
Battesimo ci ha resi degni di tutte le aspersioni che il Sangue stesso va prodigando con espansioni
infinite. O Signore, ut videam!
Alla tua morte si spezzato il velo che nasconde il Sancta Sanctorum; ora il Tabernacolo sotto i
nostri sguardi, sempre, e la Vittima Divina cos vicina a noi, cos unita, che la baciamo e ci nutriamo
di essa, ma rimane un velo fitto e denso sui nostri occhi. Ut videam! q. 89 : 11 luglio

1385 - Io sono il Crocifisso che voi non vedete


Vos, qui aliquando eratis longe, facti estis prope in Sanguine Christi (Ef. 2,13).
Quanto lontani da Dio per la colpa di origine! Ges ha avuto compassione del nostro smarrimento,
delle tenebre in cui eravamo immersi e dell'ignoranza nella quale eravamo sepolti, ed venuto in un
Mistero di infinita misericordia a riscattarci dalla schiavit che ci teneva avvinti.
Ges venuto a redimerci col suo Sangue e la Redenzione si compie misteriosamente nelle nostre
anime con ascese sempre pi rapide e coscienti verso la meta eccelsa che ci accoster al Signore.
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Chiudiamo gli occhi su tutto quello che ci circonda: non ci basta, non sazia le nostre anime, non ci
nutre, non ci soddisfa, non ci cura.
O sete misteriosa di Dio, suscitata in noi dal Sangue di Cristo e accresciuta dal Sangue stesso! Da
due giorni non posso contemplare il Crocifisso senza sentire risuonare in me misteriose parole:
- Io sono il Cristo vivo che sanguina nella Chiesa e in te. Non fermarti a contemplare se il Crocifis-
so d'oro, d'argento; se fattura di pregio, ispirazione di artista; quell'Immagine ti deve ricordare il
Cristo vivente nella Chiesa, il Cristo crocifisso; ad ogni istante crocifisso e trafitto dai peccati degli
uomini. Io sono il Cristo che voi non vedete, ma che vi attrae, vi regge, vi abbraccia, vi nutre col
Sangue delle sue vene, Sangue vivo, divino, adorabile, inesauribile. Fissa lo sguardo in me, ti tro-
verai nell'abisso della mia Passione, o risalirai per virt del Sangue Divino, accanto a Dio, al Pa-
dre Celeste, principio e fine della tua vita, creatore e conservatore di ogni essere umano, rimunera-
tore generoso di quelli che si saranno rivestiti sulla terra del Sangue mio. - q. 89: 12 luglio

1386 - Il Sangue di Ges la via nuova, vivente


... in sanguine Christi viam novam et viventem.
Per mezzo del Sangue di Ges l'anima entra nel santuario di Dio, nel Mistero della sua carit,
nell'abisso della sua misericordia. Per mezzo del Sangue di Ges posso aspirare al Cielo, assicurar-
mi la beatitudine eterna, l'unione con Dio, unico stato essenziale, eccelso, desiderabile dell'anima.
Nessun merito della mia vita pu rendermi degna dell'amplesso di Dio; nemmeno posso ideare que-
sto contatto senza la grazia che mi dona il Sangue di Ges.
Il Sangue di Ges la via nuova, che mi riconduce al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, alla SS.
Trinit, alla immortalit beata. Il Sangue di Ges: via nuova del Nuovo Testamento, via ampia, lu-
minosa, magnifica, eccelsa, escogitata dal Signore per farvi camminare con sicurezza le anime dei
redenti. Viam viventem: il sangue vita, quanto pi il Sangue di Cristo!
Quale vita ci comunica! Quale esultanza di vita! Quale forma, quale sostanza, quale essenza di vita!
Mi trovo in un Ospedale dove languono migliaia e migliaia di ammalati. Quante cure, quanti studi,
quanti ritrovati scientifici per il corpo che deve sfasciarsi! E quanto poco si pensa all'anima che de-
ve temprarsi per la vita eterna! Quanti studi per la scienza profana, quante ricerche, quanti sacrifici!
E per la scienza divina? E per il Sangue Divino? O vena d'oro, aperta da Ges sulla terra donaci le
tue ricchezze divine. O Sangue di Ges, rivesti, ricopri, ricolma l'anima mia dei tuoi splendori divi-
ni, comunicami la virt di questa via nuova perch io possa vivere perennemente in essa; in vita, in
morte, nella eternit. q. 89 : 14 luglio

1387 - Cristo ci ha lavati nel suo Sangue


Christus dilexit nos, et lavit in Sanguine suo (Apoc. 1,5).
O Signore Ges, Tu ci hai manifestato un amore infinito. Tu ci hai amato da Dio, con amore eterno,
misericordioso, inesauribile, non chiedendo, in cambio, che la fede nel tuo amore, nell'amore che ci
ha donato il Sangue; nel Sangue che ci dona l'amore. Venite tutti alle sorgenti di questo fiume che
lava tutto il mondo. Accorrete a questo fuoco divino che si cambiato in Sangue, a questo Sangue
che si cambia in fuoco purificatore. O Signore, che cosa ti costa un'anima? Per un'anima sola Tu ti
saresti incarnato, per un'anima sola rimani nella immolazione del Tabernacolo!
O Cristo Crocifisso! O Crocifisso sanguinante per tutto il mondo, per la mia povera anima!
Abbi piet di me! lavami dalle miserie che imbrattano la mia anima; torna a lavarmi, a purificarmi.
Nessuno di noi puro dinanzi a Te e nessuno pu purificarsi se Tu non concedi il lavacro del tuo
Sangue. Fu detto che il Figlio e lo Spirito Santo si baciano nel Sangue Prezioso.
Ma quel bacio deposto nell'anima, oggetto della redenzione del Figlio e della santificazione dello
Spirito Santo. O Signore Ges, il sangue umano che cola da piaghe cancrenose ci fa ribrezzo: il tuo
Sangue che sgorga dalle Piaghe adorabili delle tue membra straziate ci affascina, ci inebria, ci attrae,
produce in noi una sete insaziabile. Gli che il tuo Sangue ha in s tutte le delizie celesti, il balsamo
della divina grazia, la gioia del perdono, la luce della verit, la forza della santit, l'infinita ricchez-
za dell'amore. Nuotiamo in questo oceano della divina carit. q. 89 : 15 luglio
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1388 - Siete stati comprati a caro prezzo


Empti estis praetio magno: glorificate et portate Deum in corpore vestro.
L'ammonimento di S. Paolo risuona nella Chiesa invito alla comprensione e alla contemplazione del
Sangue di Ges, sprone alla corrispondenza e alla riconoscenza tradotta in attivit spirituale.
La mia piccola anima costata il Sangue di Ges e ad ogni istante questo Sangue Adorabile versa-
to per me; perch non basta che Ges mi abbia affrancata dalla schiavit; necessario che mi so-
stenga nel cammino, che mi nutra, che mi illumini, mi ispiri, mi attragga a s, mi faccia vivere di s.
O Adorato Redentore, quale compenso ottieni per la tua infinita misericordia?
Chi pensa a Te, crocifisso, sacramentato, immolato per l'umanit? Che sono io senza di Te?
Come potrei vivere senza il tuo Sangue Divino? Che cos' una goccia separata dall'oceano?
Che cos' per s un atomo, una scintilla, un soffio d'aria? Mio Ges, Dio mio, abbi piet di me!
Rinnova nell'anima mia, ad ogni istante, l'effusione del tuo Sangue Divino perch io viva unitissima
a Te, pi attiva nel tuo Mistero che nella vita umana; pi intenta ai doveri della vita spirituale che a
quelli della vita esterna; pi pronta alle tue voci che a quelle che risuonano al di fuori.
Rendimi degna, o Signore, di onorare il tuo Mistero, di glorificarlo, di celebrarlo in tutto il mondo.
Quali benefici racchiude! Il Calice nelle mani del Sacerdote, unica salvezza di questa povera
umanit che brancola fra le tenebre dell'errore e del peccato.
Quanta pena mi fanno le anime che non conoscono il tuo Sangue Divino!
- Porteresti - dice il Signore - perle preziose, gemme e valori sulla sponda del mare? Basterebbe
un'ondata a rapire tutto. Guarda quante anime portano sulle rive del mondo, minacciate dai flutti
delle passioni, la loro fede e la loro purezza! -
Che resta in quelle anime? La pietra dura e sterile che seppellisce ogni energia spirituale. Il mondo!
quante anime ruba a Cristo! Giunge a rubarle perfino sull'altare. Qualche Calice dopo essere stato
offerto sull'altare del Signore viene rovesciato e calpestato. La terra assorbe il Sangue senza piet,
senza devozione, senza comprensione, in una condanna irrevocabile. Chi pensa a questi paurosi mi-
steri delle anime? a questa passione continuata del Redentore? q. 89 : 17 luglio

1389 - La fede nel suo Sangue!


La fede nel suo Sangue! argomento profondo, inesauribile, di una efficacia immensa.
La fede nel Sangue di Ges ottiene prodigi di conversione, di santificazione.
Noi non lo vediamo il Sangue benedetto che l'anima beve a larghi sorsi dal Calice Divino, nel Sa-
cramento, nel Sacrificio, ma dobbiamo sentirlo, gustarlo, possederlo, offrirlo al Padre con la nostra
preghiera e i nostri sacrifici, con le energie dello spirito e i sensi del cuore; offrirlo con l'immolazio-
ne della nostra vita. Ma anche allora la nostra donazione non apparir che come l'atomo sperduto
negli spazi infiniti. O Signore, Tu solo sei! q. 89 : 18 luglio

1390 - La fontana aperta per la casa di Davide ...erit fons patens domui David....
La fontana aperta per la casa di Davide il Sacrificio del mio Ges, compiuto da Lui sul Calvario e
rinnovato tutti i giorni sugli altari della Chiesa a tutte le ore, per tutte le anime.
Questo Sacrificio Adorabile ci attrae da tutti i punti della terra, ci unisce nel Cuore di Ges, ci cor-
robora col Corpo e col Sangue del Redentore ed ogni anima vivente in questo centro di vita e di vi-
talit soprannaturale, pu diventare, a sua volta, fontana di vita per altre anime, giacch come l'ac-
qua donata a tutti, senza distinzione di casta e di meriti, cos il Sangue di Cristo offerto a salvez-
za e in benedizione di tutta l'umanit. q. 89 : 21 luglio

1391 - Beata l'anima conquistata dal Sangue!


Beati qui lavant stolas suas in Sanguine Agnum (Apoc. 22,14).
Beati quelli che conoscono e comprendono la virt del Sangue di Cristo e accorrono a quell'oceano
di misericordia per lavarsi e dissetarsi. Il Sangue del mio Ges compie i prodigi pi disparati: lava
tutte le impurit dell'anima e santifica tutte le attivit. Come medicina risana, come cibo ristora,
come bevanda disseta, come giustificazione rende l'uomo degno di Dio; come comunicazione di vi-
ta divina rende l'anima capace di atti sublimi, di comprensioni profonde, di missioni benefiche.
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Beata l'anima conquistata dal Sangue di Ges e consacrata al Mistero!


Essa come immersa in una corrente segreta, come quelle che scorrono nelle viscere della terra, ma
che a quando a quando affiora con gettito provvidenziale e benefico. q. 89 : 22 luglio

1392 - Il Sangue sar per voi un segno Erit sanguis Agni vobis in signum....
O segnale di misericordia del Sangue del mio Ges, tu sei l'ornamento pi bello, pi prezioso, pi
fulgido, pi consolante dell'anima mia. Tutte le gemme del mondo non valgono nulla in confronto
del tesoro divino del Sangue di Cristo.
O Sangue di Ges, tu sei il segno di salvezza dell'anima mia; salvami.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della predilezione del mio Dio;
che io ti mantenga visibile e splendente.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della santit dell'anima mia;
deh! scolpisci in me il Tau misterioso che mi contraddistingua tra i peccatori.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno del mio riconoscimento;
deh! Brilla palesemente nell'anima mia affinch il Padre Celeste mi riconosca per figlia.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia redenzione;
deh! fai che questa redenzione sia copiosa per l'anima mia.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia adozione divina;
deh! fai che io senta la sublimit di questa adozione e vi corrisponda degnamente.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia figliazione divina;
infondi in me la comprensione di questa dignit e dammi la grazia per corrispondervi.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della mia incorporazione a Cristo;
deh! Fai che io viva in Lui, operi per Lui e corrisponda ai suoi disegni mirabili.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno dell'alleanza col cielo; deh! fai che questa alleanza mi rassodi
ognor pi nella fede, nell'umilt, nella riconoscenza.
O Sangue di Cristo, tu sei il segno della grazia; deh! fai che essa scenda copiosa nell'anima mia; sei
il segno della gloria, fai che la raggiunga; sei il segno dell'amore, fai che mi accenda e mi consumi.
q. 89: 25 luglio

1393 - Seguimi nel sacrificio


Pare che l'anima si perda in una vastit immensa: l'infinito che affiora allo spirito con manifesta-
zioni incomprensibili. Ges dice all'anima: - Ci comprendiamo noi soli. Che puoi cercare fuori di
me? Che puoi ottenere senza di me? Che puoi compiere lontano da me? Il Sangue mio ti affligge, ti
tormenta, ti martirizza, ma ti lavora, ti perfeziona, ti far santa. Seguimi nel sacrificio.
Vedi nel Calice un mare immenso, calmo, limpido; un mare tempestoso, irato, spumeggiante: c' in
esso un'atmosfera deliziosa e un calore bruciante, c' la freschezza celestiale e l'ardore della lava
infuocata, c' la vita e la morte delle anime. C' la mia Passione. Comprendimi. E se patisci, godi.
Il mio Sangue non ti mai cos largo di benefici come quando ti comunica la mia Passione che
veramente l'olio prezioso della letizia sovrumana. - g. 89: 27 luglio

1394 - Questo il Sangue del testamento...


Hic Sanguis testamenti, quod mandavit ad vos Deus. Con maggior ragione di Mos il Sacerdote
ripete a noi: Questo il Sangue dell'alleanza stretta con voi, il Sangue del Nuovo testamento, della
nuova vita cristiana, soprannaturale, divina: Sangue che fluisce dal Sacrificio, gronda dai Sacramen-
ti, asperge le anime, le riconcilia col Cielo e le prepara alla vita immortale e beata di lass.
O mistica divina alleanza del Sangue di Ges con la Giustizia divina per la salvezza delle anime!
O anime dei viventi, meditate questa alleanza che si conchiuse a prezzo di Sangue e si gode solo of-
frendo quel Sangue. O piccola anima mia, oggetto dell'alleanza divina, ti perderai nelle misere cose
di quaggi che non hanno consistenza e affannano senza confortare lo spirito?
Se nel cammino ti trovi spine e amarezze ricorda che il patimento il segno del passaggio del San-
gue di Ges: il fiore e il frutto di quel Sangue. Quando tocchi il fondo della sofferenza spirituale,
solo allora incominci a capire qualche cosa dell'agonia di Ges. Il tuo Sangue precede i tuoi passi
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nel cammino spirituale, le orme segnate dal Sangue di Ges sono tormentose, ma quanto elevano,
quanta forza comunicano, quanta sicurezza! Nella mia anima non c' che il Sangue di Ges a cui si
uniscono le mie lagrime: esse sono il segno delle operazioni del Mistero.
A chi parler, o Signore, dei tesori di cui mi riempi l'anima? Ah! Io vorrei ripetere a quanti mi cir-
condano le magnificenze del tuo Mistero! Non mi meraviglio che S. M. Maddalena de' Pazzi, in
piena notte, suonasse la campana gridando: L'Amore non amato! Io suonerei, se potessi, tutte le
campane del mondo per annunciare a tutti i portenti del Sangue Divino, in cui tutto il dolore e tut-
to l'amore del mio Ges. O Ges, aiutami a patire per il tuo Sangue Divino onde sia degna dell'al-
leanza che mi acquista il bacio di Dio, il suo amplesso, il suo amore. g. 89: 28 luglio

1395 - Perch la Chiesa, i Sacramenti, i riti...?


Mi getto nei tuoi abissi, negli abissi della tua Passione, o Ges, e chiedo piet, amore, forza, gene-
rosit, lume, ardore per riprendere la via, sempre sotto la luce dell'obbedienza, nella volont di im-
molarmi per il Sangue Divino, nella speranza di vederlo glorificato. Ges mi addita schiere immen-
se di anime. Qualcuna si muove, altre si reggono in piedi a stento, moltissime lottano tra le agonie
di una vita sfibrata, la maggior parte sono immobili, sotto le rovine del peccato.
Solo il Sangue di Ges pu risuscitarle, rinfrancarle, sostenerle, guidarle a supremi destini.
O misteri sepolti nelle anime! O Misteri del Sangue di Cristo! O Misteri vivi della sua Chiesa!
Perch la Chiesa? Perch il Sacrificio, i Sacramenti, i riti, i simboli? Perch il suono delle campane,
le preci, le celebrazioni, i convegni nel nome del Signore? Per il Sangue di Ges.
Perch la vita? Per il Sangue di Ges. Perch la santit? Per il Sangue di Ges. Perch i secoli? Per
il Sangue di Ges. Ora le mani sanguinanti del mio Ges posano sul tavolo dinanzi a me come getti
inesauribili di Sangue. Perch questo atteggiamento, mio Signore? - Perch tu v'intinga la penna. -
O Signore, giusto che il Pontefice, i Pastori, i Sacerdoti che glorificano la tua dottrina, la tua verit,
le cose celesti, intingano nel tuo Sangue; ma per me, per le umilissime mie devozioni, ch'io intinga
alle sorgenti divine della tua adorabile Passione, non indegno?
- Tutto pu essere e deve essere santificato dal mio Sangue: anche le cose pi umili, meschine e
sconosciute. Solo allora la tua vita sar consacrata al trionfo del Mistero. -
A tavola vedo nuovamente le mani di Ges sanguinanti, mentre Egli dice:
- Intingi il tuo pane nel mio Sangue. - O Signore, come possibile unire queste due cose tanto di-
sparate: il Cielo con la terra, il tuo Sangue col mio pane?
- Sono io che ti dono l'uno e l'altro, e mentre ti nutri del cibo materiale non devi dimenticare quello
soprannaturale, non devi dimenticare che il mio Sangue asperge il tuo pane, la tua bevanda, ritem-
pra il tuo spirito, vivifica la tua anima, scorre perennemente accanto alla tua preghiera, investe il
tuo pensiero, penetra nella tua parola, ti unisce alla vita eccelsa del mio Cuore per accostarti a
quello del Padre Celeste. - Ma questi tratti di amore, dico io, sono per i santi!
- Sono per chi ama il mio Sangue e lo onora. - q. 89:30 luglio

1396 - Zelare per la causa del mio Sangue...


Passio Christi.
- Il dono pi bello che io possa farti - dice Ges all'alba del giorno - il sacrificio per il mio Sangue.
Zelare per la causa del mio Sangue compiere l'apostolato pi glorioso per la Chiesa, pi proficuo
per le anime, pi meritorio per le anime apostoliche. Ma richiede lagrime e sacrifici.
Hai abbracciato una causa di vita e di morte: la mia vita e la mia morte nel mio Sangue: tutta la
Redenzione. La tua vita nel mio Calice. Il Calice piccolo, ma pi ampio del mondo: il Sangue
nascosto, ma pi reale di ci che vedi e tocchi; esso spazia per i mondi visibili e invisibili e strin-
ge nel suo amplesso divino quello che di gradimento del Padre mio: le anime dei Sacerdoti, dei
Santi, dei giusti; tocca anche le anime dei peccatori, nella brama di convertirli e di renderli accetti
alla Divina Maest. Ho bisogno di Ministri del Sangue. - Ma non sono Ministri tutti i Sacerdoti?
- S, ma non tutti lo distribuiscono con la misura della mia carit e del mio amore. Non tutti parla-
no del Sangue mio, non tutti lo sentono operatore di prodigi. Bisogna pregare e patire per raggiun-
gere le conquiste misteriose che formeranno la gloria della mia Chiesa. S. Paolo diceva: Vive in
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me Cristo. Tu, piccolissima anima, puoi dire: Muore in me Cristo, partecipando ai dolori della
mia Passione mistica causati dall'incoscienza delle anime, dalla loro indifferenza e ingratitudine al
Mistero. - O Misteri di Dio! O degnazione di Dio! O privilegio dell'anima chiamata a partecipare al-
la Passione vivente di Cristo! Conoscere grandi cose e tacerle per amore, nella certezza che il silen-
zio produrr pi benefici della parola perch, unito al silenzio di Ges, esso ci che brilla alla mia
anima a contatto del Sangue Divino. l'insegnamento pi profondo. Questo silenzio penoso, un
martirio, ma il segno dell'amore pi forte. Amen! Pregher, lavorer, patir in silenzio per la cau-
sa del Sangue di Ges. Amen! Cos sia! Nel Sangue di Ges, col Sangue di Ges. q. 89 : 31 luglio

1397 - La sua luce non ha tramonto Pro vobis et pro multis effundetur....
Pi volte, entrando in chiesa e contemplando il Crocifisso, mi sentii dire: - Se tu vedessi spezzate le
mie gambe, frantumate le mie braccia, calpestata la mia testa, strappato il mio cuore; che faresti?
avvenuto cos nella mia Passione, ma questa Passione non finita. L'empiet e l'odio avventano
contro di me le loro insidie; l'opera diabolica istiga le anime, e la colpa come un fiume fangoso
che dilaga apportando immense rovine. Su questo cumulo di disordine passa il mio Sangue.
Esso opera incessantemente: la sua luce non ha tramonto, il suo calore non ha diminuzione, la sua
espansione non ha limiti. - q. 90 : 3 agosto

1398 - Tutto si avvicenda nel S. Sacrificio


Piccola anima, partecipa alla S. Messa come se Ges fosse presente nella sua dolorosa Passione.
Tutto si avvicenda nel S. Sacrificio: la Circoncisione, l'Agonia, la Flagellazione, la Coronazione di
spine, l'asprezza del Calvario, la Crocifissione, lo strazio dell'ultima ferita.
Partecipa a tutte le effusioni del Sangue e parteciperai ai meriti e alle opere della Redenzione.
La Redenzione l'universo della carit di Dio; l'anima che vive nel Sangue di Ges contempla me-
raviglie infinite e compie in s, nella comprensione del Sangue Divino, ci che manca alla Passione
di Cristo. q. 90: 5 agosto

1399 - L'immolazione di Ges perenne ...usque ad consumationem saeculi


L'immolazione di Ges perenne nel suo Sacrificio, n poteva essere diversamente.
Ges non poteva offrirsi nel Cenacolo a pochi Apostoli senza pensare alle falangi di altre anime
apostoliche che si sarebbero succedute lungo i secoli, per le quali il Sacrificio e il Sacramento sa-
rebbero stati sorgenti di redenzione, di grazia, di luce, di verit, di elevazione, di forza, di amore.
Il Sangue del Calice, come quello della Croce, doveva sgorgare abbondantemente, incessantemente
su tutta l'umanit. Ma questa umanit rifulge dal Calice e dal Calvario. Non sar mai detto abba-
stanza delle schiere infinite di anime depravate, di cuori infernali, di esseri come imbestialiti nel
peccato che rifuggono da Cristo, lo combattono, lo calpestano.
la Passione mistica rinnovata crudelmente, spesso inconsciamente, ma il pi delle volte volonta-
riamente. E il Sangue scorre, grida giustizia e misericordia; arrestato nella sua corsa, non s'arresta
nel suo benefico influsso: illumina, riscalda da lontano, prepara assalti misteriosi per portare a Dio
le anime, per comporre la gloria della Redenzione. Questa vita del Mistero segreta, inafferrabile,
invisibile, ma quando attrae un'anima la penetra talmente da togliere il senso della vita umana.
L'immolazione consiste in questo passaggio di vita spirituale: dalle cose esterne e individuali a
quelle soprannaturali e divine. Ges ha rinunciato alla sua vita umana per donarmi sulla Croce il
suo Sangue: io devo rinunciare a me stessa per avere quel Sangue. q. 90: 5 agosto

1400 - O Sangue Divino, compi in me le purificazioni


O Sangue Divino! Io sono di fango, ma tu lo stemperi; io sono di terra, ma tu la disgreghi; io sono
polvere, ma tu la dissipi. O Sangue del mio Ges, compi in me le purificazioni pi elette, pi pro-
fonde, pi desiderate da Ges, perch Lui che deve servirsi di questa piccola anima per il trionfo
del Mistero. O Sangue del mio Ges, porta in me la purezza, la santit, la giustizia, frutti della sua
Passione e trasforma in giustizia, in purezza, in santit, in amore ogni respiro, ogni sospiro, ogni pa-
rola, ogni sacrificio, ogni patimento della mia povera vita perch tutto glorifichi ed esalti il suo Mi-
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stero. q. 90: 7 agosto

1401 - Il Sangue Divino il Mistero della nostra vita


Il Sangue Divino il Mistero della nostra vita soprannaturale: l'anima vi si abbandona, si raccoglie
sotto la sua luce, invoca il suo calore, non vede quaggi altro bene pi desiderabile, non gusta che la
fragranza di quel Sangue purissimo, santissimo, divino; eppure dopo tante invocazioni, offerte, in-
tenzioni, dedizioni, dopo di aver profuso le pi intime energie per il trionfo di quel Sangue; dopo
averlo gustato come un frutto saporoso e dopo averlo abbracciato come un tesoro stupendo; dopo
averlo contemplato nelle sue magnificenze l'anima ancora pi assetata, affamata, insaziabile: lan-
gue per il desiderio, si consuma nell'attesa. il mistero occulto del Mistero.
la scia luminosa sulla quale l'anima corre veloce verso mete occulte. O Signore, aiutami; fa che io
non m'inganni, illuminami, rendimi semplice e docile, in questo cammino segreto, pronta e fedele
alle tue illuminazioni, ai tuoi tocchi divini. Ges mi fa vedere le smaglianti ricchezze del suo San-
gue Divino. Esse si avvicendano e si accumulano nell'anima fedele con una fecondit indicibile.
Se tu vedessi, dopo la mietitura, risorgere dallo stelo arido una nuova messe biondeggiante?
Cos avviene nel campo dell'anima per il Sangue Divino. Ma, accanto all'anima consacrata al Miste-
ro, c' l'anima sconsacrata. un campo dove appare qualche filo d'erba, qualche germoglio, qualche
fiore, ma tosto tutto devastato dalla bufera, dal fuoco, dall'alluvione: dalle passioni, dall'orgoglio,
dalla empiet. Il Sangue Divino pu ridare la vita, ma occorre che sia introdotto nelle anime pecca-
trici con lo zelo delle anime amanti.
Basta conoscere la virt del Sangue per sentire il bisogno di comunicarlo. Come nella propagazione
della devozione del Sacro Cuore si costituita una grande famiglia di zelatori (insieme a S. Mar-
gherita, Religiosi, Sacerdoti, Religiose, laici) cos, per la devozione del Sangue Divino e per la sua
propagazione nel mondo, deve costituirsi una immensa famiglia formata di membri appartenenti ad
ogni classe: Vescovi, Sacerdoti, Religiosi, anime pie, guidata dal Pontefice per diffondere in ogni
anima la virt, l'efficacia del Mistero, e ottenere il suo trionfo. q. 90: 8 agosto

1402 - Vivere e morire per il Sangue di Ges!


Apri gli occhi, o anima, redenta da Cristo, vedi il suo Sangue che scorre verso di te con impeto irre-
sistibile: vuole conquistarti. Apri le orecchie, o anima conquistata dal Sangue Divino, ascolta la sua
voce: voce che non tradisce, voce che crea, che risana, che rinnova, che ammaestra, che guida.
Apri la bocca, o anima elevata alle conoscenze superiori e bevi il Sangue che giunge a te con la luce,
con la voce, con la vita, con l'amore di Ges.
mistero sorprendente questo scambio divino; mistero occulto, ma l'anima lo intuisce, ne afferra
il pregio, vi partecipa anche quando si sente trasportata nel vuoto. q. 90 : 9 agosto

1403 - Siete responsabili del suo Corpo e Sangue Sanguis Christi, illumina me et omnes.
Voi che mangiate il Corpo e bevete il Sangue di Ges; voi Sacerdoti, Religiosi, anime verginali,
anime pie, anime redente, voi tutte siete responsabili del suo Corpo e del suo Sangue. Responsabili
delle sue espansioni, nella effusione del Sangue benedetto. Si potrebbe arrestare in un giardino la
piena di un fiume impetuoso? Si potrebbe raccogliere in una piccola lucerna la fiamma di una for-
nace ardente? Si potrebbe restringere fra le mani la luce del sole?
Siete responsabili delle espansioni del Corpo e del Sangue di Cristo.
Bisogna dilatare l'anima, vuotarla di ogni elemento terreno e umano perch non ci siano ostacoli al
passaggio del Redentore, che entra per effondere la sua vita divina.
- Siete responsabili - dice Ges - delle ricchezze che sgorgano dalla infinita misericordia manifesta-
ta nel Mistero e che comunicano all'anima quanto di pi eccelso, pi prezioso, pi magnifico nel
Cuore di Dio. Siete responsabili dei frutti del Corpo e del Sangue Divino; frutti immediati, frutti in-
dividuali, sociali, frutti per la Chiesa, per il cielo, per l'eternit. Siete responsabili dei disegni del
Corpo e del Sangue Divino. - Ogni cosa creata oggetto dei disegni di Dio.
Perfino l'umile filo d'erba, il forellino, il moscerino, la stilla d'acqua, la stella, l'atomo, tutto ogget-
to di sapienza nei disegni di Dio; quanto pi l'anima! L'anima unita a Cristo! L'anima che accoglie
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ogni giorno il Corpo e il Sangue di Cristo! Si vergogner di ripetere le parole che il Corpo e il San-
gue di Cristo pronunciano con linguaggio misterioso? Di annunciare al mondo i disegni, la potenza,
la grazia del Sangue Divino? E se l'anima non compie il suo mandato, come risponder al suo Si-
gnore? Con che coraggio torner all'Altare per ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo?
Misteri tremendi che impauriscono la mia povera anima e che le fanno ripetere: Sanguis Christi, il-
lumina me et omnes. q. 90 : 10 agosto

1404 - La Redenzione una causa di Sangue!


In essa il Sangue dell'Uomo-Dio versato per salvare e sanare l'umanit.
il Sangue della santit versato per redimere le anime dalla colpa.
il Sangue della rivendicazione su Satana, sul peccato, sulle passioni.
il Sangue della riconquista sulla creazione, della vittoria con la redenzione, del trionfo nella santi-
ficazione. Ges mette nelle mani Sacerdotali il suo Sangue benedetto che la moneta per ricompra-
re le anime. Costassero tutto l'oro del mondo, il Sangue Divino vale ben di pi.
Ma anche nelle nostre povere mani Ges mette il suo Sangue Divino: anche noi possiamo strappare
le anime dal regno di Satana, liberandole con la moneta preziosa della sua Passione, culminante nel-
la immolazione di Ges che si rinnova sotto i nostri sguardi.
Le mani sacerdotali sono ripiene del Sangue di Ges, e mentre lo versano nelle anime assetate, quel
Sangue si raddoppia, fluisce, s'incalza, spinto dall'amore infinito. Le pi belle e pi grandi battaglie
della terra sono quelle sostenute dai Sacerdoti e vinte col Sangue Prezioso per la salvezza delle
anime! Ma chi vi pensa? Chi prega per loro? q. 90 : 11 agosto

1405 - Bisogna permeare il mondo del Sangue


Il Signore non si accontenta di uno sterile desiderio; ne vuole l'attuazione. Bisogna permeare il
mondo tutto del Sangue di Cristo. Bisogna unirci come si uniscono i figli di una stessa famiglia per
onorare il proprio nome, per aumentare le ricchezze, per glorificare il casato. Noi abbiamo l'impe-
gno, il dovere di glorificare il Sangue di Cristo, e aumentare le sue ricchezze spirituali comunican-
dolo a tutte le anime; di farlo trionfare nella nostra vita intima perch irradi attorno a noi con i suoi
splendori e col suo calore. Il Signore ha parlato chiaramente: il mondo non avr la pace se non verr
glorificato il suo Sangue. Perch tardiamo a propagandare questa forza, questa potenza, questa vita-
lit della Chiesa? Bisogna unirci nella preghiera e nel sacrificio; stabilire una lega di anime consa-
crate al Sangue benedetto per il trionfo del Mistero che rivoluzioner il mondo.
- Perch - dice Ges - lasciate le anime in preda a Satana quando avete i mezzi per sottrarle? -
I Sacerdoti siano gli araldi della devozione del Sangue Divino e guidino le anime a consacrarsi a
questa crociata sublime che ha per finalit la pi grande gloria di Dio e l'avvento del suo regno.
Il Pontefice parler, sanzioner questo movimento di anime, questo concentramento di forze; intan-
to bisogna usare tutti i mezzi semplici ma intensi per preparare le anime alla grande misericordia.
I Sacerdoti si consacrino a zelare il culto del Sangue Prezioso, obbligandosi a una devozione specia-
le nella celebrazione della S. Messa e nell'amministrazione dei Sacramenti.
Ricordino, specialmente in Confessione, il Sangue di Ges che lava, purifica, santifica le anime, e
nella predicazione richiamino ai fedeli i tesori della Divina Redenzione applicati dal Sangue Divino.
Le anime Religiose facciano oggetto della loro meditazione il Mistero Adorabile assistendo alla S.
Messa e accostandosi ai SS. Sacramenti pensando al Sangue Prezioso, invocandolo con zelo inces-
sante. q. 90 : 12 agosto

1406 - Il Mistero mi apparve vent'anni or sono


Questo Mistero del tuo Sangue mi apparve un giorno - vent'anni or sono - a poco a poco, sul lonta-
no orizzonte della fede, tra i fulgori di luce sovrumana come un'altissima montagna che io abbrac-
ciavo con la pupilla affascinata. Ma avanzando, la montagna si fatta pi immensa e attorno ad essa,
ha scorto altre catene infinite. Avvicinandomi sempre pi, lo sguardo ha perduto la vista delle cime:
mi trovo come ai pi della misteriosa ascesa. Ora non l'anima che abbraccia il Mistero, ma il Mi-
stero che accoglie l'anima. Dio mio! Signore Ges! Sangue Adorabile! q. 90: 14 agosto
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1407 - La Vergine sale al Cielo per virt del Sangue


La Vergine sale al Cielo per virt del Sangue Divino, di quel Sangue che ella stessa diede alla Sacra
Umanit di Cristo, ma che era stabilito ab aeterno nei disegni della Redenzione e per i meriti del
quale Maria ottenne il privilegio della Immacolata Concezione.
Maria ha creduto alle parole dell'Angelo e la sua fede la costitu Madre di Dio, Madre del Redentore
del mondo, Madre nostra, santissima e potente. Schiere di Angeli scendono ancora dal Cielo per an-
nunciare agli uomini i misteri di Dio, i misteri delle sue misericordie verso le anime stesse.
Ma con gli Angeli, prima di tutti, scende Ges col suo Sangue Divino che ha parole infallibili.
Ascoltiamo quelle parole divine: hanno la potenza di mistiche creazioni, di elevazioni sublimi, di
rapporti ineffabili con Cristo, con la sua grazia, con la sua Redenzione, con la salvezza delle anime,
con la pace del mondo. Comunione santa! Comunione divina!
Maria, salendo al Cielo, mi consegna Ges Crocifisso; non la fredda spoglia dissanguata, ma Ges
grondante Sangue. Sotto la Croce Maria si imporporata del Sangue di Ges: Ges le ha ridonato
quanto aveva ricevuto da lei, ma con quale esuberanza di potenza, di grazia, di vitalit!
Il Mistero del Sangue di Ges, studiato nei suoi rapporti con Maria, sar l'argomento di forti studi e
di gloriose conquiste. q. 90 : 15 agosto

1408 - Comprendere il Mistero del Sangue


O Ges, Tu vuoi che il tuo Mistero divenga l'argomento di studio pi vivo, pi profondo, pi inten-
so da parte dei Sacerdoti, e alle nostre anime chiedi il massimo amore. Comprendere il Mistero del
Sangue Divino comprendere la nostra ricchezza spirituale, la nostra massima elevazione nel regno
della grazia. Chi non ambirebbe di essere il favorito del re? L'anima sacerdotale che ha zelo per il
Sangue di Ges ha tutti i privilegi del suo amore divino e la pi grande influenza sulle anime.
Il Sangue di Ges tutto e solo la mia vita. una vita che si differenzia da tante altre.
Ogni idea ha il suo sviluppo, ogni genio le sue creazioni, ogni tempo il suo progresso.
Benedetto il Sangue di Ges! l'idea divina, la creazione immortale, il progresso di ogni istante
della Redenzione nel regno delle anime. q. 90: 16 agosto

1409 - Le devozioni della Chiesa


Durante la notte l'anima non cerca che Tabernacoli; anche nel sonno, che s'interrompe spesso per
l'ansia di ripetere l'invocazione al Sangue Prezioso. Destandosi, l'anima, come pressata da impulsi
misteriosi, si raccoglie a contemplare gli splendori del Mistero che superano ogni altra luce. Tutte le
devozioni della Chiesa sono come altrettante stelle, ma la devozione al Sangue di Ges come il
sole che tutte le illumina, le ravviva, le attrae, le assorbe. Cantiamo la gloria del Sangue di Ges.
Non c' nulla di pi grande, di pi degno, di pi santo sulla terra, nella Chiesa, nelle anime nostre.
Il cuore si strugge per questo Mistero, per questo Sangue, per questo amore. Ma non basta. Bisogna
gridare forte, alto, dovunque; richiamare le anime alla comprensione del dono di Cristo. q. 90: 20 agosto

1410 - Un santo Ministro del Signore mi rassicura


Un'altra volta, e furono molte, un santo Ministro del Signore, ripieno di dottrina e di esperienza del-
le anime, elettissimo Maestro di spirito, vero Sacerdote di Dio, mi rassicura intorno alle manifesta-
zioni del Signore nella comprensione del Mistero del Sangue Prezioso. M'incoraggia a soffrire, a
patire, a lavorare per la causa santa, a diffondere il pensiero, a zelare il culto, la devozione al San-
gue Adorabile. Soprattutto devo immolarmi, dare tutto, rinunziare a tutto perch Ges trionfi col
suo Sangue. M'incoraggia ad intingere la penna nel Sangue di Ges, il cuore, tutta me stessa. M'in-
coraggia a raccogliere tutto quello che fa una santa impressione nell'anima, sebbene io non sappia
esprimerlo con termini teologici. Ges non ha bisogno degli splendori della scienza per trionfare col
suo Mistero, sebbene della fede, dell'umilt, della purezza del cuore, della semplicit, del fervore
delle anime a Lui consacrate, rendendole strumento delle sue manifestazioni.
O Signore, io ripeto con S. Francesco Zaverio: Toglimi tutto, ma dammi il tuo Sangue per le anime,
per l'anima mia! E l'anima ora come un pulviscolo tra le braccia di Ges. Le tue braccia, o Signore,
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sorpassano l'ampiezza di tutti i mondi; come puoi fermare la tua potenza sopra un pulviscolo?
Oh! In esso c' il tuo Sangue, e il tuo sguardo colpito dal tuo Sangue e il tuo Cuore si china a rac-
coglierlo. Misteri di amore! Venite al Sangue di Ges che trabocca nelle mani, sulle labbra del Sa-
cerdote. O parole di verit, di dottrina celeste, imbalsamate dalla fragranza del Sangue di Cristo!
Se i Sacerdoti vedessero che avviene al suono delle loro parole pronunziate in nome di Cristo!
Se noi sapessimo che per il Sangue di Ges si perpetua in noi la rivelazione pi alta e profonda!
Mio Dio, abbi piet di me! q. 90: 21 agosto

1411 - La forza della nostra vita


La forza della nostra vita, la speranza del nostro cuore, la meta dei nostri passi sempre la Croce,
ma la Croce sanguinante, la Croce di Ges, la Croce con Ges. Quante lezioni dalla Croce!
Ogni anima vi attinge col suo fervore, col suo amore, col suo dolore. Ma, le lezioni pi alte, pi pro-
fonde, pi sublimi, pi efficaci, quelle che ci modellano su Ges, che ci avvicinano a Lui, che ci
uniscono a Lui, sono quelle che sgorgano dal suo Sangue. Venite e vedete! Nessuno ha veduto la
creazione uscire dalle mani di Dio, ma la Redenzione appare nella sua divina potenza, nel Sangue di
Cristo. Venite e vedete le creazioni di quel Sangue nelle anime che lo ricevono la prima volta, in
quelle che lo fanno loro cibo quotidiano, in quelle che lo amministrano. q. 90: 23 agosto

1412 - L'anima si dona e il Sangue opera


Non ci pu essere aridit nell'anima che onora, invoca, riceve e conserva il Sangue di Ges.
Conservare il Sangue di Cristo! Sembrerebbe un pensiero audace. Corrisponde invece ai doveri im-
prescindibili verso il grande Mistero. Conservare il Sangue di Ges vuol dire conservare la sua gra-
zia, la memoria della sua Passione, l'unione a Ges. L'unione a Ges nel suo Sangue uno stato in-
dicibile, una grande conquista che non subisce delusioni. L'anima si dona e il Sangue di Ges ope-
ra in lei; in qual modo e con quale misura lo sa il Signore. q. 90: 25 agosto

1413 - L'ora che attraversa il mondo grave


L'ora che attraversa il mondo grave: gli odi, le competizioni, la prepotenza, l'orgoglio spingono le
anime nell'abisso, ma Tu, o Signore, puoi salvarle col tuo Sangue Divino. O arma di difesa e di
conquista: o mistica sorgente di pace, di tranquillit, di giustizia, di ordine morale e sociale: o San-
gue Divino, scendi su tutte le anime cui spetta il governo dei popoli, su quelle che hanno il dovere
della difesa delle nazioni, su chi prega e invoca misericordia, su quelli che non pregano e si abban-
donano all'empiet e alla crudelt.
O Sangue Divino, unica legge che stabilisce l'equilibrio del mondo, delle anime, delle coscienze,
unico elemento di vita vera, soprannaturale, santa, perfetta, abbi piet di noi!
Scendi, o Sangue del mio Ges, sulle menti sconvolte, sui cuori inaspriti, sulle anime accecate dalle
passioni: scendi e illumina e calma e dirigi tutti alle mete luminose della carit. q. 90: 26 agosto

1414 - Tutto notte intorno a noi se...


Dio mio, Redentore del mondo, rivela la tua misericordia infinita nella pienezza del giorno della tua
Chiesa, e rivela la tua verit nella notte delle anime.
Tutto notte intorno a noi se non ha il sigillo, il riflesso del Sangue Divino; tutto notte per chi non
beve il tuo Sangue, per chi non lo conosce e non lo glorifica. Signore Ges, l'ora del tuo Sangue
perch attorno a noi l'ora delle tenebre, l'ora delle passioni, l'ora dell'odio e del peccato.
Signore Ges, salvaci col tuo Sangue! Sanguis Christi, salva nos, perimus! q. 90: 29 agosto

1415 - Sopra tutta la confusione umana...


Il suo Sangue non cessa un istante dallo scorrere negli abissi della tenebra dov' precipitato il mon-
do. Pi gli uomini scendono in basso, pi il Sangue di Ges raddoppia la sua volont e la sua poten-
za. Sopra tutta la confusione umana il Sangue di Ges si stende pacifico, benefico, nella gloria e nel
trionfo. Chi mai arriver a conoscere le infinite vie segnate dal Sangue di Ges per la salvezza del
mondo? Una sola goccia basterebbe a santificarlo tutto, ma ci vuole la fede, ci vuole la buona vo-
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lont per aderire alla Redenzione. O Signore, salvaci ancora una volta con la potenza del Sacrificio
che si rinnova sull'Altare, che non si consuma mai, che versa torrenti di Sangue sulle nostre anime.
Per raggiungere la pace occorre accostarci al tuo Sangue, bere il Sangue della tua Passione e la-
sciarci trasformare dalla sua virt redentrice. Chi comprender questi doni supremi?
O Signore, Tu puoi, in un istante, atterrare e distruggere ogni creatura; per piet, illumina, eleva e
salva tutti col tuo Sangue Divino. q. 90 : 1 settembre

1416 - L'anima cresce e si sviluppa nel Sangue


L'anima consacrata al Mistero del Sangue di Ges cresce e si sviluppa nel Sangue Divino.
magnifico questo pensiero, ma non so esprimerlo. L'anima cresce nel Sangue di Ges; cresce cio
nella virt, nella conoscenza di s, dei suoi rapporti con la Passione, con la Redenzione; cresce nella
conoscenza della misericordia divina e perci nell'amore di Cristo.
Crescete in Cristo, diceva S. Paolo: nella conoscenza della sua dottrina, nell'unione alla sua volont,
nella imitazione dei suoi esempi. O Sangue di Cristo, produci in me questa crescita spirituale, so-
prannaturale; questa crescita segreta ma reale dinanzi a Te, a gloria del tuo Mistero, a beneficio del-
le anime, a santificazione del mio spirito. Ma l'anima deve anche svilupparsi nel Sangue di Ges,
estendere cio l'apostolato del culto del Mistero.
Quale altra finalit posso io avere su questa terra? O mirabili energie scaturite dal Sangue di Ges
nella Chiesa, nei Sacerdoti, nella mia piccola anima! O semi preziosi lanciati nei solchi del mondo!
O frutti prelibati ripieni del succo del Sangue Divino! q. 90 : 2 settembre

1417 - La casa del tuo Signore brucia


- Che faresti, dice Ges, vedendo in fiamme la casa del padre tuo? Vedendo devastati i suoi beni?
Percosse le sue membra? La casa del tuo Signore brucia; le anime sono invase dal fuoco di Satana;
il campo della Chiesa minacciato dall'onda fangosa; il Corpo Mistico messo alla prova e mol-
tissime anime stanno per perire. Che farai tu? Il Sangue mio pu spegnere l'immenso braciere delle
passioni, pu arrestare l'onda travolgente del peccato, ridare la vita ai morti.
Il Sangue mio scorre in mezzo alla desolazione, elemento di rinascita e di vita feconda.
Bevete questo Sangue a saziet. Immergetevi nel mio Sangue. Sarete forti e immuni, generosi e fede-
li. Da queste realt ne partono altre infinite. Contemplate che cosa potete fare con l'acqua che
scorre ai vostri piedi: quali forze, quali energie, quali fecondit e attivit e provvidenze.
Il Sangue Divino supera ogni attivit perch ha in s l'attivit della potenza, della sapienza, della
carit divina. Per agire in voi non domanda che la fede, la partecipazione ai Divini Misteri. -
O Signore, io credo per me e per tutto il mondo al tuo Sangue Divino, che per noi redenzione e vi-
ta, restaurazione e santit nella luce e nella pace.
Gli uomini ricorrono alle armi per avere prosperit e vita e trovano disperazione e morte. Annuncia-
te, o Angeli del Signore, da un capo all'altro del mondo la potenza e la grazia del Sangue di Cristo.
O Ges, schiudi questi prodigi di misericordia e di sapienza agli uomini ciechi ed infelici; a noi che
crediamo concedi di divenire apostoli del grande Mistero. q. 90: 5 settembre

1418 - Guarda, Signore, la Vittima Divina


Che cosa offrir al Signore che sia degno di Lui? Mi getter in ginocchio dinanzi all'Altissimo Id-
dio (Michea 6,6). E gli dir: Rivolgi, o Signore, il tuo sguardo al tuo Figlio Divino, al tuo Cristo
immolato per noi sull'Altare dell'olocausto eterno. Guarda, o Signore, la Vittima Divina innalzata
sulla Croce per noi. Contempla, o Signore, il Sangue che sgorga dalle sue ferite.
Ascolta, o Signore, la sua voce che invoca: Pater, dimitte illis quia nesciunt, quid faciunt.
Accogli, o Signore la preghiera di Ges, la sua immolazione, il suo Sangue come fossero doni nostri
perch veramente Egli ha messo nelle nostre mani la sua Redenzione.
O Signore, considera l'ampiezza delle misericordie compiute dal Sangue Divino, l'effusione di quel
Sangue, i frutti, le conquiste, la gloria di quel Sangue. O Signore, noi Ti supplichiamo, accogli col
Sangue di Ges, avvalora e santifica la nostra povera vita. q. 90: 6 settembre
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1419 - Pu, senza il Sangue di Ges?


Pu forse verdeggiare la pianta del papiro senza l'umidit? (Giobbe 8,11).
Pu forse attraversare il deserto della vita l'anima mia senza il Sangue di Ges?
Pu crescere, dilatarsi, espandersi nel regno della grazia l'anima mia senza il Sangue di Ges?
Pu affrontare il solleone del mondo, le dissipazioni, le distrazioni, le aridit, le paure, la sete, senza
il Sangue di Ges? Pu camminare, avanzarsi nella virt, compiere il bene, raggiungere la meta
senza il Sangue del mio Ges? q. 90: 7 settembre

1420 - Tu sei Immacolata per il Sangue di Ges


Tu sei Immacolata per il Sangue di Ges; sei Madre di Dio nel Sangue di Ges; sei Madre nostra
col Sangue di Ges. Anche tu, o Vergine, sei stata redenta dal Sangue Divino, e il Mistero che ti av-
volse nella nascita, il Mistero che ti fece figlia di Dio, Sposa dello Spirito Santo e Madre di Ges
riempie i nostri cuori di fede, di ammirazione, di speranza, di amore, perch il Mistero che reden-
se ancor noi, che ci ottiene le ispirazioni dello Spirito di amore e l'unione a Cristo Ges.
Per il suo Sangue benedetto noi entriamo nelle vie della Redenzione, nel mistero della Chiesa, nel
mistero della salvezza delle nostre anime; assurgiamo dal nostro fango alla nobilt dei figli di Dio,
entriamo in comunicazione con la SS. Trinit. O mirabili, ineffabili prodigi del Sangue di Ges, of-
fertoci per la mediazione di Maria, per le mani di Ges.
O Maria, rendici degni di conoscere questa misericordia che s'annuncia al mondo velata nel mistero
del peccato, nel disordine dell'odio, della guerra, della morte.
Rendici degni di supplicare con voci umili, ma devote, pie, fidenti e irresistibili, il Sangue di Ges a
usarci piet e perdono. Fai che conosciamo qui in terra quello che si compie in Cielo: la giustifica-
zione per i meriti del Sangue Divino.
Ges disse un giorno: - Se voi avrete fede trasporterete le montagne. -
Ora mi dice: - Se tu avessi fede trasporteresti questo Altare su cui si compie il Divin Sacrificio, da
cui sgorga il mio Sangue; lo porteresti sui campi insanguinati dove molte anime trovano la morte
eterna nell'odio e nella disperazione. pi facile trasportare fino ad esse il mio Sangue che tra-
sportare le montagne, almeno pi utile. Ed doveroso salvare le anime quando la mia misericor-
dia ve lo chiede. La voce del mio Sangue pi forte di quella di tutti gli eserciti e la conquista delle
anime supera quella dell'universo intero. - Piet, o Signore Ges! Donaci il tuo Sangue per i meriti
della Vergine, per i tuoi meriti infiniti. Salvaci, o Signore, dallo spargimento inutile del sangue
umano con la virt del tuo Sangue Divino. g. 90: 8 settembre

1421 - Cosa esprimi quando dici Sangue di Ges?


- Sai che cosa esprimi quando dici Sangue di Ges? Dici quanto di pi sublime, eccelso, prezioso
puoi dire: dici la storia del regno di Dio sulla terra, la storia della Redenzione, la storia di ogni
anima, la storia della tua anima. Dalle ampiezze misteriose, sconfinate, che esistono fuori di te, ma
alle quali tu partecipi per virt del Sangue mio, tu scendi nel tuo piccolo cuore che non vaso, ma
fiume, lago, mare, a seconda della tua fede nel Sangue mio; tu ti sprofondi nel tuo nulla, ma senti
che ti dilati nel tutto. Il mio Sangue ti d la sensazione dell'infinito. Questa sensazione ti stordisce;
non capisci pi nulla; le parole non ti appaiono che come segni; quello che ti circonda non scom-
pare, ma si adombra sotto l'influsso della grande luce; tu non sai dove posare lo sguardo, non sai
formulare un'espressione perch tutto al di sopra di te, infinitamente grande, infinitamente bello,
meraviglioso, possente. -
Accade che, quando l'anima cos incapace di seguire Ges, prova dentro di s l'angoscia dei bam-
bini, che piangono quando non possono abbracciare la tenera madre.
Io non so che dire: Estenditi, o Sangue Divino, per quanto sono ampi i cieli, la terra, il mare: estendi
il tuo dominio su tutte le anime, ma estendi anche nell'anima mia questo dominio del tuo Sangue
perch possa vivere di esso, escludendo ogni altro elemento di vita. Le mie parole non hanno la for-
za di esprimere ci che il Sangue di Ges per noi cristiani, per me, vergine religiosa, consacrata a
questo Mistero. q. 90 : 9 settembre
400

1422 - La vita mi viene da questo Mistero


La vita mi viene da questo Mistero. Ma non devo accontentarmi di una vita parassita; non devo sol-
tanto dissetarmi alle sorgenti del Sangue Adorabile; devo saper offrire me stessa a Ges e attraverso
un apostolato segreto, umile, fervoroso, devo saper comunicare ad altre anime il Verbo della vita,
Cristo Ges, nel culto del suo Sangue Prezioso. Io dovr rendere conto di ci che Ges comunic
all'anima mia, di quello che mi ha fatto comprendere, di quello che mi ha insegnato.
Dovr rendere conto del privilegio di vedere il suo Sangue in ogni Sacrificio, di sentirlo in me, di
gustarlo nei Sacramenti, nella potenza con cui questo Sangue mi attrae e mi affascina e mi lega, non
a un rivo che corre e passa, ma a una sorgente che ha profondit e diramazioni e fecondit e magni-
ficenze infinite. O Signore, io vorrei fondere l'universo nella fucina dell'amore per glorificare il Mi-
stero, ma ancora non darei nulla al tuo Sangue benedetto. La vita che Tu ci comunichi cos alta e
divina che sfugge alla nostra intuizione. q. 90 : 10 settembre

1423 - Se avessi fede...


Se avessi fede, s potrei fare anche dei miracoli col tuo Sangue Divino: miracoli nelle anime che Tu
vuoi salvare perch le hai redente col tuo Sangue Adorabile. Il tuo Sangue il respiro, il nutrimento,
la luce, la forza sempre rinascente, dell'anima mia. Io attenuo quella forza con la mia debolezza, ma
il tuo Sangue me la ridona; io adombro quella luce con le mie colpe, ma il Sangue le lava e m'illu-
mina nuovamente; io consumo il nutrimento con la mia dissipazione, ma il Sangue me lo rinnova;
io metto ostacoli a quel respiro con le mie infedelt e il Sangue distrugge ogni ostacolo. O Signore,
fai che il tuo Sangue circoli libero in me, attivo, fattivo. O Signore, lo so, una forza occulta; pro-
duce meraviglie occulte, ma tu le vedi e le comprendi, e ci mi basta.
O Signore, versa in tutte le anime il tuo Sangue Divino, ricoprile tutte, salvale tutte. Che la vita
senza quest'acqua feconda che, sola, fa germogliare in noi i pensieri, le parole, le azioni, le umilia-
zioni degne di Te e della vita eterna? Laus Deo in Sanguine suo! Laus et gloria! q. 90: 12 settembre

1424 - Propongo quanto segue Sanguis Christi, sanctifica me.


La mia anima deve vivere sempre sotto l'influsso del Sangue di Ges continuando nella notte l'u-
nione intensa al Mistero. E per rendere pratica questa mia risoluzione propongo quanto segue: ap-
pena destata dalla campana dell'obbedienza dir, dopo il "Benedetto sia il Santo nome di Dio" -
"Benedetto sia il suo Preziosissimo Sangue". Vestendomi dir: Rivestimi, o Signore, del tuo Sangue
Prezioso. Nel lavarmi: Lavami, o Signore, col tuo Sangue Divino. Nel recarmi alla Chiesa: Cammi-
no, o Signore, sulle orme del tuo Sangue benedetto, salendo al monte del tuo olocausto. Nella pre-
ghiera rivolger il pensiero al Sangue che l'avvalori. Assistendo alla S. Messa mi metter sotto la
Croce invocando il Sangue Adorabile per me e per tutto il mondo. Mettendomi al lavoro, qualunque
esso sia, intender di intingere la penna nel Sangue di Ges per glorificarlo tante volte quanti sono i
segni delle parole, quante sono le significazioni delle parole che posso comporre con le lettere.
Atti di: a - adorazione; b - benedizione; c - contrizione; d - dedizione; e - elevazioni; f - fede; g - ge-
nerosit; i - immolazione; l - lode; m - mortificazione; n - nascondimento; o - ossequio; p - preghie-
ra; r - ringraziamento; s - sommessione; u - uniformit.
Parlando intender che la mia parola sia permeata dal Sangue di Ges e porti frutto nelle anime.
Guardando quanto mi attornia intender di contemplare le magnificenze del Sangue di Ges nelle
anime. Trattando con le persone penser che le loro anime sono redente dal Sangue di Ges.
Specialmente trattando con i Sacerdoti penser che sono i Ministri del Sangue di Ges e penser al
Calice di salvezza che tengono fra le mani per la mia santificazione e per quella altrui.
Intender di offrire a Ges la sofferenza, sia fisica, morale, spirituale, in unione al suo Sangue Divi-
no sparso per me fra tanti dolori e immolazioni. Sedendo a mensa penser di essere come nel Cena-
colo, ricevendo da Ges il cibo e la bevanda per l'anima.
Quante volte, a tavola, mi sembrato di fare la Comunione e di bere il Sangue di Cristo! Salendo le
scale penser al Calvario e al Sangue che Ges sparse lungo il cammino. Mettendomi a riposo, pro-
curer di tenere la bocca sul Crocifisso, per accogliere nell'anima, anche dormendo, il Sangue Divi-
no, protezione, benedizione, conforto ed elevazione per me e per tutte le anime. q. 90: 13 settembre
401

1425 - Salvaci, o Cristo Salvatore


Salva nos, Christe Salvator, per virtutem Crucis (Ex liturgia). Salvaci, o Cristo Salvatore!
Per i patimenti che Tu hai sofferto sulla Croce, per le umiliazioni subite dagli insulti e dalle be-
stemmie dei carnefici, per lo strazio che fecero del tuo Corpo Santissimo; per la penosa spogliazio-
ne; per il martirio della crocifissione; per la sete bruciante; per gli affanni dello spirito; per il terribi-
le isolamento; per l'abbandono degli Apostoli; per gli spasimi della tua Madre Santissima; abbi, o
Cristo, piet di noi! Salvaci, perch periamo. Salva nos, Christe Salvator, per virtutem Crucis!
Salvaci, o Cristo amore! Per i meriti della tua preghiera; per l'ardore della tua immolazione; per il
perdono largito al ladro; per il sacrificio fatto dalla tua Madre; per l'amore dimostrato all'Apostolo;
per le misteriose prove del tuo spirito; per le infinite sofferenze della tua anima; per il divino ab-
bandono tra le mani del Padre; per la consumazione del tuo Sacrificio; per il terrore delle tenebre;
per il mistero della morte, abbi, o Cristo, piet di noi! Salvaci perch periamo!
Salva nos, Christe Salvator, per virtutem Crucis!
Salvaci, o Cristo Redentore, per la virt del Sangue Divino!
Per il Sangue versato nella Circoncisione; per il Sangue sparso nell'agonia del Getsemani; per il
Sangue versato nella Flagellazione; per il Sangue sparso nella Coronazione di spine; per il Sangue
sparso lungo il Calvario; per il Sangue versato dalle mani, dai piedi crocifissi; per il Sangue sparso
dalle mille ferite del tuo Corpo Adorabile; per il Sangue sparso dalla bocca, dalle labbra, dagli occhi;
per il Sangue versato dal Cuore trafitto dalla lancia, abbi, o Cristo, piet di noi!
Salvaci perch periamo. Salva nos, Christe Salvator, per virtutem Crucis!
Salvaci, o Signore Ges, per gli infiniti obbrobri, per le infinite desolazioni, per gli strazi immensi
sopportati sulla Croce per noi. La croce non comprese nulla; non gust l'amarezza e la dolcezza del
tuo Sangue, non bevve adorando; non lo benedisse strumento di salute e di santificazione; non lo
invoc suggello dell'alleanza nuova. Salva nos, Christe Salvator, per virtutem Crucis.
Noi vogliamo adorarti, ringraziarti, benedirti per tutto quello che hai sofferto, dolcissimo Ges, sul
duro tronco della Croce. Salvaci, o Signore, rendici degni del perdono, della grazia, della pace, della
benedizione, della santit nel tuo Sangue Divino, per il tuo Sangue Prezioso. q. 90 : 14 settembre

1426 - Il Sangue di Cristo carit


Senti, povera anima, che cosa ti dice Ges: - Tu cammini, ed io sono immobile sulla Croce. Tu ti nu-
tri ed io non ho per cibo che i tuoi peccati. Tu parli ed io ho la bocca piena di sangue. Tu guardi e
vedi che io ho le pupille velate da grumi di sangue. Tu stendi le mani al lavoro ed io le ho inchioda-
te inesorabilmente. Tu vai a riposo ed io non ho per letto che la Croce e la corona di spine. Tu vivi
nella distrazione e nella indifferenza ed io muoio per te. Tu non mi dai nulla ed io verso per te tutto
il mio Sangue. Rispondimi. - O Signore, quale risposta ti dar l'anima mia?
Essa tenter schiodare dalla Croce le tue membra sanguinanti con la contrizione dei peccati, con la
fede nella tua Redenzione, con l'amore al tuo Sangue Adorabile. Ti offrir per riposo il cuore purifi-
cato, ammorbidito, reso meno indegno di Te dal tuo Sangue Divino; ti offrir in cibo e bevanda la
volont, l'amore; ti dar la forza delle braccia, il pensiero, le labbra, gli occhi, perch Tu possa ser-
virti dei sensi e delle facolt secondo il tuo piano divino.
O Signore, la mia anima Ti restituir umilmente, ma devotamente e amorosamente il tuo Sangue
Divino. questo che Tu mi chiedi sopra tutto. Te lo restituir nel fervore della preghiera, nell'ardore
della elevazione, nella contemplazione della tua Passione, nella partecipazione al tuo Sacrificio,
nell'adesione al Sangue stesso. O Signore, io non posso arrestarmi su nessuna cosa terrena perch il
tuo Sangue Adorabile mi spinge verso le altezze invisibili, dove Tu dimori con la tua misericordia.
La guerra che fanno tra loro gli uomini triste, ma passa; le vicende possono turbare, ma passano;
le persone possono contristarci, ma passano.
Solo il tuo Sangue non passa; scorre nella Chiesa ma resta in ogni anima, ma resta in Te; e per con-
seguenza avvince l'anima alla tua carit.
Deus charitas est! Sanguis Christi charitas est! q. 90 : 19 settembre
402

1427 - Mettete il Sangue al posto della spada


Gli uomini combattono sulla terra e si dilaniano, ma il tuo Sangue impetra in Cielo e volge a sal-
vezza il patimento, il sacrificio, la morte; anche le passioni si tramutano in amore, per lo zelo e
l'implorazione delle anime unite al tuo Sangue Divino.
Dice Ges: - Comprate col Sangue mio la salvezza dei popoli. Mettete Sangue al posto della spada:
ritorner la pace e si ristabilir nel mondo. Il Sangue mio riordina la mente, la volont, lo spirito,
il cuore. Portate l'altare del Sacrificio sui campi di battaglia. Il Sacerdote non deve sentirsi solo;
anche se al suo Sacrificio non partecipa nessuno. Ci sono gli Angeli, e le anime che vuol salvare. -
q. 90 : 20 settembre

1428 - Sulla Croce e sotto la Croce tutto si compie


Sulla Croce si compiuta, per Te, la Redenzione, l'alleanza tra Dio e gli uomini, tra la giustizia e la
misericordia, tra la grazia e l'anima umana. Sulla tua Croce si compiuto per Te, nel tuo Sangue
Divino, il connubio tra l'Antico e il Nuovo Testamento, tra la Rivelazione e l'Incarnazione, tra la
promessa e il suo misterioso compimento. Sulla Croce, o Figlio di Dio, Tu hai riscattato il figlio
dell'uomo e lo hai innestato nel ceppo divino per virt del tuo Sangue rendendolo degno della beati-
tudine celeste. Sulla Croce, o Adorato Ges, tu hai conquistato tutti i regni del mondo, tutte le ani-
me, volenti o nolenti e dalla Croce domini il mondo, i popoli, le nazioni.
Tutto si compie sotto la tua Croce: gli eroismi della santificazione, le ascese spirituali, le opere so-
prannaturali, la perfezione e la santit, tutto ci che di nobile, sublime, purissimo e sovrumano
compie il tuo Sangue Prezioso. q. 90: 24 settembre

1429 - Cerca nel Mistero quello che pu giovare alle anime


- Non cercare fuori di te quello che pu onorare e glorificare il Mistero, ma cerca nel Mistero quel-
lo che pu giovare alle anime. Tu vorresti divorare tutti i libri dov' raccolta la scienza dei Santi,
che il riflesso di quella di Dio, per applicarla nei tuoi rapporti col Sangue Divino ed io invece
t'invito a penetrare nel Sangue stesso per attingere tutto quello che desideri comunicare agli altri.
molto diverso lavorare con gli uomini alla gloria di Dio e lavorare con Dio alla salvezza delle ani-
me. In quest'ultimo atteggiamento si raggiunge il doppio scopo. Unita al Sangue Divino sei unita a
me nel Mistero, nella Redenzione, nella santificazione delle anime. - g. 90 : 25 settembre

1430 - Il Sangue, custode della vita spirituale


Quanto lavoro spirituale per l'anima illuminata dal Mistero del Sangue Prezioso!
Esso una via eccelsa, profonda, ampia, infinita, ma quali atteggiamenti per l'anima, quale diligen-
za, quale fame e sete del Mistero per raccogliere i tesori di grazia che ne sgorgano e dare a Dio te-
stimonianza di amore! O Signore, rivelati al mondo cieco, al mondo pagano, al mondo idolatra di se
stesso, al mondo che ha smarrito la via, ma rivelati anche a me poverissima.
Il Sacrificio dell'altare attragga, impreziosisca, avvalori, santifichi ogni sacrificio della vita sebbene
umile, incompresa, segreta. O Signore, che le anime sacerdotali, le anime sante, le anime giuste, la
meschinissima anima mia ti comprendano, ti benedicano, adorino i tuoi decreti, le tue manifestazio-
ni, il tuo Mistero, il tuo Sangue. Almeno ti seguano fedelmente, amorosamente quelli che sono tuoi.
Ogni Sacrificio porta in Cielo un aumento di gloria a Dio, alla Vergine, agli Angeli, ai Santi.
Ogni Sacrificio effonde il Sangue di Ges che scende alla porta del Purgatorio, ma non pu, in certo
senso, penetrarvi con la sua virt redentrice finch le mani pietose della fede e della piet cristiana
non ve lo introducano. Il Sangue del Sacrificio giunge anche alle porte dell'inferno e s'arresta per
salvare i peccatori che vorranno accoglierlo, almeno negli ultimi istanti della vita, aiutati nella loro
conversione dalle preci della Chiesa. Il tuo Sangue, o Signore, la custodia della nostra vita spiri-
tuale, della nostra fede, della nostra speranza, della nostra carit.
custode della grazia, mentre ne il donatore; custode della luce, mentre ne la sorgente; cu-
stode dei beni soprannaturali, mentre ne la causa efficiente. O Signore, possa il tuo Mistero, cu-
stodire la mia vita spirituale, e questa custodisca il tuo Sangue Divino. q. 90: 28 settembre
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1431 - Se porter nel mio cuore il tuo Sangue...


Tunc non confundar, cum perspexero in omnibus mandatis tuis.
Se io porter nel mio cuore il tuo Sangue, o Ges; se lo far oggetto delle mie meditazioni, dei miei
desideri, del mio amore; se chieder al tuo Sangue la grazia e la benedizione, l'aiuto e la forza, il
pensiero e la parola; se mi getter nei suoi abissi e mi lascer portare dalla sua corrente custodir
col Sangue stesso i decreti mirabili della tua Redenzione. Sono decreti di giustizia e di misericordia;
leggi di perfezione e di ordine, di bont e di sapienza, di tenerezza e di conquista.
Ho contemplato oggi un magnifico Crocifisso nel trionfo del grande Mistero. Dal cuore squarciato
uscivano rivi di Sangue, che venivano raccolti in un Calice sostenuto dalla mano di un Angelo.
Ma poi quel Sangue traboccava sulle anime prostrate sotto la Croce; anime di fedeli e di infedeli, at-
tratti tutti da Ges e illuminati dai raggi di luce uscenti dalle Piaghe Adorabili. Ci che appare una
bella e ispirata concezione dell'artista, non che la sublime realt del Mistero del Sangue Divino.
O Signore, io voglio essere l'angelo pietoso impegnato a raccogliere il tuo Sangue Divino.
Sono stretta alla tua Croce e non voglio partirmene mai pi. Il tuo Sangue mio; delle anime che
periscono, del mondo che volge a rovina. Piet, mio Signore! Aiutami a percorrere la via che mi
porter alla meta, al trionfo del tuo Mistero. Una voce pare ripeta: tu gridi al vento, nessuno t'ascol-
ta, nessuno ti risponde. No, non parlo a vuoto: parlo a Te, o Signore, amor mio Crocifisso.
Tu puoi tutto. Se hai scritto i tuoi decreti col tuo Sangue, m'insegnerai a leggerli, a praticarli, a cu-
stodirli, e per essi avr vita e salvezza per me, e per tutte le anime. q. 90 : 29 settembre

1432 - Vedo il Sangue alle porte del Purgatorio


Vedo il Sangue di Ges alle porte del Purgatorio. Il peccato veniale porta veramente l'anima alle
porte del Purgatorio. Se l'anima muore senza scontarlo col Sangue di Ges, lo sconter col fuoco.
Corri, o anima tiepida, distratta, fiacca, vana, gettati nel Sangue di Ges e purificati in esso prima di
morire. Il Sangue di Ges alle porte dell'inferno. Il peccato mortale porta l'anima sull'orlo dell'abis-
so, ma anche l, fino all'estremo pu trovare il Sangue di Ges. O peccatore, scuotiti, apri gli occhi
prima di precipitare nell'inferno. C' accanto a te il Sangue Divino.
La mia povera anima ripiena di influssi celesti, ma incapace di esprimerli. q. 90 : 30 settembre

1433 - Invoco giorno e notte questo trionfo


Justificationes tuas custodiam: non me derelinquas usquequaque.
Le mie umili promesse, o Signore, trovano la loro ispirazione nel tuo aiuto. Che cosa potrei promet-
tere da me stessa se il tuo Sangue non fosse in me come elemento di vita celeste, come alimento del
mio spirito e rivestimento della mia anima? O Signore, non abbandonarmi a me stessa: difendimi
col tuo Sangue dalle tentazioni, dalle dissipazioni, dalle distrazioni, dai moti irriflessivi dalla natura,
delle esigenze inconsulte della volont. Scorra nelle mie vene il tuo Sangue come un giorno scorre-
va nelle tue santissime vene, libero, possente, dominatore, ispiratore di ogni pensiero, di ogni parola,
di ogni azione. Accogli, o Signore, e corona di esaudimento, i sospiri di quest'anima sola, sperduta
nel mondo, inabissata nel tuo Sangue, ma impotente a trascinare in esso le folle che sfuggono alla
tua misericordia e insultano i tuoi Misteri. O Signore Ges, o Salvatore, o Redentore, illuminami,
aiutami, esaudiscimi e trionfa col tuo Mistero, col tuo Sangue Divino. Io lo invoco giorno e notte
questo trionfo e deploro di essere una povera creatura, impotente a scorrere il mondo ed a predicare
le arcane meraviglie del tuo Mistero. q. 91 : 1 ottobre

1434 - La devozione del Sangue sar come un edificio...


- La devozione del Sangue Prezioso - dice Ges - sar come un edificio di grande mole, perci bi-
sogna preparare un solco immenso, materiali preziosi, elementi scelti. -
Il progetto divino; l'ispirazione, lo sviluppo, l'attuazione spetta a Dio, ma il lavoro deve essere
compiuto dall'uomo, dalle anime. Bisogna vivere la vita del Sangue Divino. una vita trascendente.
Ogni epoca ha delle anime scelte per i Misteri del Signore. Quando esse muoiono, altre appaiono
nel campo della Chiesa. La Chiesa non resta mai senza crocifissi viventi, con le mani e i piedi trafo-
rati, con il cuore straziato dalle stimmate della Passione.
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Ma ci sono pure anime stimmatizzate nello spirito, quando questo, per volont divina, in uno stato
di morte angosciosa, di inazione martirizzante, di impotenza esteriore.
Viva Dio! Viva il Sangue di Ges! Che io viva in questo stato di morte, perch, quanto pi mi an-
nienter il sacrificio, tanto pi operativo sar in me il Sangue di Ges. q. 91 : 2 ottobre

1435 - C' intercessore pi potente del tuo Sangue?


Per il tuo Sangue donami: la fede, la speranza, la carit; la prudenza, la giustizia, la temperanza, la
fortezza; l'umilt, la purezza, la semplicit, lo zelo; tutte le virt che mi rendono accetta al tuo Cuo-
re, tesori di verit, torrenti di grazia, splendori di luce divina; il perdono delle mie colpe, la santifi-
cazione delle mie opere, la giustificazione del mio cuore.
Per il tuo Sangue, o Ges: rendimi membro vivo, operoso, fattivo del tuo Corpo Mistico; elevami a
grande santit; dona la pace al mondo intero; sia fatta la tua volont in ogni cosa; venga il tuo regno
nella mia anima e in tutte le anime. O Signore, non gettare via questo piccolo calice che contiene il
tuo Sangue Divino. Non ha nessun valore, ma ha contenuto e contiene il tuo Sangue adorabile.
C' per noi intercessore pi potente del tuo Sangue Divino? C' per noi elemento pi efficace di vita
divina? Esso imbeve talmente l'anima che questa invece di ricevere le naturali impressioni dal corpo,
vi imprime quelle che essa riceve dalla grazia, dai rapporti con Dio, dalla comprensione della vita
soprannaturale. Io sono ancor giovane nella vita spirituale; come la render vigorosa e retta dinanzi
a Te, o Signore? Contemplando la grandezza, la potenza, la virt del tuo Sangue, ascoltando i tuoi
insegnamenti. q. 91 : 3 ottobre

1436 - Benedici, anima mia, il Sangue di Ges!


Benedici, anima mia, il Sangue di Ges!
Benedici, o Vergine Santa, il Sangue del tuo Figlio che ti ha preservata dalla colpa ed elevata sopra
tutte le creature con la pienezza della grazia.
Benedite, o Angeli del Signore, il Sangue di Ges che vi ha resi cos eccelsi nel suo regno.
Benedite, o Santi tutti, il Sangue di Ges che vi ha ricolmati di privilegi.
Benedite, o Martiri, il Sangue di Ges che vi ha sostenuti nel combattimento e immortalati nella
gloria. Benedite, o Sacerdoti, il Sangue di Ges che vi ha costituiti nella pi eccelsa dignit e autori-
t della Chiesa. Benedite, o Vergini, il Sangue di Ges che vi ha rese degne del mistico sposalizio.
Benedite, o anime innocenti, o anime dei giusti, il Sangue di Ges che vi guida nel cammino della
santit. Benedite, o peccatori, il Sangue di Ges che vi schiude la vita della grazia e della giustifica-
zione. q. 91 : 5 ottobre

1437 - Il Sangue plasma in me il Cristo


Quando l'anima permeata dal Sangue di Ges pu anch'essa annunziare i giudizi di Dio racchiusi
nella potenza, nella santit, nella carit della Redenzione. Il mondo sar giudicato dal Sangue di Ge-
s. Il Sangue Divino penetra con la sua attivit tutto il mondo dello spirito come l'acqua concorre a
mantenere la vita, a svilupparla, a fecondarla nell'universo. Il Sangue Divino plasma in me il Cristo,
lo fa operare, ne continua la sua vita di redenzione. q. 91 : 7 ottobre

1438 - pi la creazione o la Redenzione?


L'anelito dell'anima che cerca, desidera, vuole, brama Te, mio Signore Ges, solo appagato dal tuo
Sangue Divino. La conoscenza di Dio, senza il Sangue di Ges, non pu completare le aspirazioni
dell'anima, n contenere l'unione, n formare la vera santit.
Quale opera di maggior amore dell'effusione del Sangue di Ges?
pi la creazione o la Redenzione? Vale pi la mia vita che si apre all'esistenza per accogliere i do-
ni di Dio, o la vita di Ges che s'immola sulla Croce per dare a me la pienezza, il godimento di quei
doni? La mediazione del Cristo nel suo Sangue. La Redenzione di Cristo nel suo Sangue.
Il Sangue di Ges la grande via nella quale tutti i figli di Dio corrono alla meta delle cose celesti
raccogliendo tesori di valore infinito. q. 91: 8 ottobre
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1439 - Se un piccolo rivo scorre sulle sabbie...


Se un piccolo rivo scorre sulle sabbie infuocate del deserto, tosto appare un'oasi deliziosa: cos
nell'anima sterile se si schiude al fluire del tuo Sangue benedetto, o dolce Ges.
Io ricevo il Sangue Divino in un'anima indegna, sempre indegna; ma appena a contatto di quel San-
gue, essa diventa degna perch rivestita della sua carit. E l'anima allora, assorbita dalla potenza,
dalla sapienza, dall'amore divino diventa la piccola goccia che scorre nel Mistico Corpo di Cristo.
L'anima allora cammina sull'orma di Ges, parla con la voce di Ges, ama col Cuore di Ges.
Ricordati, piccola anima, che porti il Sangue di Cristo: lo porti per te, per le anime; lo porti per te,
fuoco divino, acqua salutare; lo porti per le anime nell'influsso che puoi comunicare loro con questo
tesoro nascosto. Devi uscire dagli abissi del Sangue di Ges, dal contatto della Comunione, sempre
pi vigorosa, giovane, pura, amante. Ricordati che porti in Te, col Sangue Divino, le arcane meravi-
glie della Redenzione. q. 91 : 10 ottobre

1440 - Meglio tuffarsi nel Sangue che indagare


Il Sangue di Ges la legge meravigliosa della mia santit. una legge di misericordia che sfugge
a tutte le indagini della scienza umana. Meglio credere che ragionare, meglio gettarmi ai piedi della
Croce ed essere rivestita di Sangue che curare i postulati della legge che tiene crocifisso per me
l'Uomo-Dio. Meglio tuffarsi nel Sangue di Ges che indagare questo Mistero. O leggi mirabili della
creazione, della redenzione, della santificazione; leggi poste a governo della umanit, della Chiesa,
di ciascun'anima, voi siete sgabello alla legge del Sangue di Ges che tutto vivifica, eleva e santifi-
ca. O Sangue del mio Ges, annuncia, canta, glorifica le tue leggi divine! q. 91 : 12 ottobre

1441 - La brama di questo tesoro mi consuma


Baster desiderarlo, invocarlo, onorarlo nelle profondit dell'anima?
Il santo Pastore Card. A. Piazza Patriarca, il grande apostolo del Sangue Prezioso m'incoraggia nella
mia umile vita di sacrificio, di raccoglimento, di immolazione per il trionfo del Mistero.
S, egli mi dice, potrei e dovrei essere la piccola vittima, a espiazione, a riparazione dell'incoscienza
con cui molte anime trascurano il Sangue Divino, lo bestemmiano, lo insultano calpestando il gran-
de dono di Dio. Dovrei essere una vittima consumata sull'altare del sacrificio assoluto di tutta me
stessa. Ma io non sono libera, non sono padrona di me, debbo perci accontentarmi di essere una
piccola, segreta vittima di amore. Questo consiglio ripetutomi in nome di Dio mi schiude una via
radiosa, impensata, rapida. S, mio Signore, sar la tua piccola, nascosta vittima di amore per il tuo
Sangue Prezioso. q. 91 : 14 ottobre

1442 - Ges mi parla per bocca di un santo Sacerdote


Ges mi parla per bocca di un santo Sacerdote: Padre Rubin, Preposito Generale dei Padri Camil-
liani ed io tento raccogliere le preziose parole [... ].
Grande disegno di Dio la manifestazione del suo Mistero, il dono del suo Sangue Adorabile.
L'anima accoglie il Sangue Divino nella fede e la fede accoglie il Sangue nell'amore che diventa vi-
sione ineffabile. Il Signore pu comunicare la luce pi fulgida all'ultima delle sue creature come il
sole bacia il fango e il verme, ma quando tocca l'anima con la virt del suo Mistero essa deve ade-
rirvi e aprirsi come il fiore si apre ai raggi della luce e alla forza del calore. q. 91: 15 ottobre

1443 - Il Sangue tutto accoglie e tutto distrugge


Il fiume porta il fango, i sassi, lo strame e versa tutto nel mare. Il Sangue di Ges raccoglie tutto il
rifiuto delle anime. Mio Dio! Questo rifiuto il peccato, l'empiet, l'ingratitudine, l'infedelt; tutto
quello che produce la passione, l'egoismo, l'orgoglio. Il Sangue di Ges tutto accoglie e tutto di-
strugge, sostituendo al posto della miseria umana, la sua misericordia infinita. O mio Dio, al cospet-
to della natura che mi circonda, sorge dal profondo dell'anima un pensiero forte, un desiderio vivo
di scrivere su ogni foglia e su ogni filo d'erba, su ogni fiore questi misteri del tuo amore. L'anima
piena del Sangue di Cristo, compresa del Mistero Adorabile. O fratelli in Cristo, sentitelo questo
Mistero nel segreto delle vostre anime, seguite questo Sangue Divino nella sua mistica discesa dei
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vostri cuori per risalire, con la sua virt purificatrice e redentrice fino al Cielo. q. 91 : 16 ottobre

1444 - Abbiamo bisogno di vedere il tuo Sangue


O Signore, abbiamo bisogno del tuo aiuto, abbiamo bisogno di vedere il tuo Sangue sgorgare vivo
dalle tue Piaghe, come S. Margherita vide uscire dal tuo Cuore ferito Sangue e fiamme. La ferita
che d fuoco fu aperta dal tuo amore, ma la ferita che d Sangue fu aperta dai nostri peccati.
E il Sangue usc per renderci degni del tuo fuoco e il tuo fuoco ci rende degni del tuo Sangue. O fe-
rite misteriose! O lame invisibili che ancor ferite Ges, il suo Cuore Adorabilissimo, la sua Sacra
Umanit. O Sangue del mio Dio, che scendi pietoso e generoso sulle anime nostre crudeli e spietate!
Per piet, amiamo Ges, adoriamo il suo Cuore, le sue Piaghe, il suo Sangue!
Ascoltiamo la voce, la preghiera, il lamento, l'invito di quel Sangue!
La vita vera non ha vigore se non da quel Sangue; la vita santa non ha sbocco se non in quel Sangue;
la vita nuova non ha consistenza e non raggiunge la meta se non per quel Sangue. q. 91 : 17 ottobre

1445 - Vedo Sacerdoti cos rivestiti del suo Sangue...


Vedo dei Sacerdoti cos avvolti dalla luce del Mistero, cos ripieni di virt e di grazia, cos rivestiti
del suo Sangue, cos impegnati a glorificarlo con lo studio, con lo zelo, con l'apostolato; cos com-
presi del grande Mistero che d vita alla Chiesa, alle anime, a tutte le opere spirituali e sante; cos
impegnati a portare il Sangue di Ges nelle anime col sacrificio, la preghiera, la santit, che sem-
brano veramente cristi viventi. La Chiesa ha da questi santi Sacerdoti lo sviluppo pi ampio e pi
sicuro; dove scorre il Sangue di Cristo la vitalit massima, i frutti copiosi, la fecondit perenne.
Ad ogni passo, ad ogni parola, ad ogni benedizione, il Sacerdote semina il Sangue di Cristo nelle
anime. O semina divina! O campi sterminati della Redenzione! O infinite anime salvate dall'abisso
del demonio, liberate dalla colpa, portate nei Cieli altissimi dal Sangue di Ges! q. 91 : 19 ottobre

1446 - Stendo le mani a Te


Stendo le mani a Te: esse si alzano per virt del tuo Sangue Divino; alzo gli occhi a Te e il loro mo-
vimento ispirato dal tuo Sangue; rivolgo a Te la mia parola, e i fremiti delle labbra e il suono della
voce sono elementi prestati alla voce e al fremito del tuo Sangue, che parla dal principio dei secoli e
continuer il suo canto nella eternit. poesia questa? piet, corrispondenza, comprensione
del passaggio del Sangue del Signore, manifestazione del suo Mistero? Non lo so.
O mio Signore, io non cerco che l'orma della tua presenza, il segno della tua volont.
Cerco Te per dare a Te tutta l'anima mia. q. 91 : 21 ottobre

1447 - Il Sangue della Vittima bagn l'universo


L'altare era in Gerusalemme, ma il Sangue della Vittima bagn l'universo (Origene).
Ora l'altare in ogni punto della terra e il Sangue continua a bagnare ogni anima; scorre superando
tutti gli argini, abbattendo tutte le barriere, conquistando, non con la forza, con la violenza, col dirit-
to, ma con la misericordia, la piet, con l'amore. Sui campi insanguinati del mondo, dove si combat-
te crudelmente per terrene conquiste si moltiplicano i semi dell'odio, della vendetta, della inimicizia;
sul mistico campo della Chiesa, dove scorre il Sangue della Passione divina si moltiplicano gli eroi-
smi, le dedizioni, le immolazioni di amore, si formano i Santi, i Martiri, gli apostoli della vera civil-
t, i conquistatori dei beni indistruttibili. O Mistero di Ges! Mistero del suo Sangue! Perch Ges
ripetutamente c'invita a contemplare, a onorare, a glorificare questo Mistero della sua Passione?
Alcuni dicono: questa devozione una novit; altri dicono: non una novit, e s'arrestano perplessi
per tema d'ingannarsi. Ges non ci inganna. Le sue parole sono chiare, esplicite, inconfondibili.
Il Sacrificio della Croce brilla su tutta l'umanit; il Sacrificio dell'altare brilla sulla Chiesa, dinanzi
ad ogni anima credente. Non chiudiamo gli occhi, non inganniamoci.
La voce del Sangue voce di Cielo; voce di Dio; l'unica voce che ci chiama: ora, alle sorgenti
della vita e della pace e, alla fine della vita, ci chiamer alle fonti perenni della beatitudine celeste.
O Ministri del Santuario, Ministri del Sangue Divino, ascoltate questa voce accorata di Cristo!
Il suo Sangue uscito per violenza dal suo capo, nello strazio della sua santissima Umanit, nella
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umiliazione, ci ora dato nella carit, nella bont, nella dolcezza del suo amore.
Annunziate, predicate questo tesoro che vi scorre tra le mani, fiume di acqua viva, fuoco divoratore,
elemento misterioso che sostiene, vivifica, santifica la Chiesa, le anime, la terra e il Cielo.
O Signore Ges, segna col tuo Sangue Divino le mie labbra, le mie mani, la mia fronte, il mio cuore;
in me non vi sia che il tuo Sangue; non parli, non operi, non trionfi che il tuo Sangue. q. 91 : 31 ottobre

1448 - I Santi sono i fiori dell'altare


I Santi sono i fiori dell'altare di Dio, sbocciati sotto il caldo alito del Sangue di Ges.
E come i fiori portano delicatissime fragranze che imbalsamano l'aria e sorridono in un trionfo di
bellezza per le tinte smaglianti, vivissime, sfumate, che nessun pennello potrebbe imitare, cos i
Santi inebriano le anime con la fragranza delle loro virt e portano in s i segni mirabili delle opera-
zioni del Sangue benedetto; segni di gloria speciale, cui corrisponde una beatitudine speciale.
Se l'anima conoscesse il dono di Dio! Se potesse rimanere devotamente unita in terra al Sangue
Adorabile che le giunge dall'Altare, nella S. Comunione, nella S. Confessione e per vie misteriose,
incomprensibili, ma reali! I Santi sono la gloria di Dio, la gloria del suo Regno, della sua Chiesa,
della sua Redenzione, del suo Sangue. Il Santo l'opera completa del Sangue di Ges, ma questa
completezza raggiunge il massimo nei Sacerdoti santi. q. 91 : 1 novembre

1449 - Quanti Sacerdoti attendono nel Purgatorio...


Quanti Sacerdoti attendono nel Purgatorio la stilla refrigerante invocata dal ricco Epulone!
Quanto Sangue ebbero tra le mani! Quanto Sangue versarono nelle anime dei fedeli! Quali fiumi di
grazia passarono per il loro cuore sacerdotale! O Signore, la voce del tuo Sangue, da noi invocato,
annunzi a tutti i tuoi Sacerdoti la liberazione dal carcere tremendo. Ti preghiamo, o Signore, per il
tuo Sangue Divino, abbi piet dei tuoi Ministri! Essi sono la corona pi splendida del tuo Sangue:
siano oggetto della misericordia pi ampia. Bacia in fronte, o Cristo Ges, le anime che attendono il
loro perdono, in quel bacio sia tutta la potenza del tuo Sangue Divino. q. 91 : 2 novembre

1450 - La voce del Sangue di Ges


La voce del Sangue del mio Ges voce di gloria in Cielo e canta le glorie della Redenzione.
voce di misericordia nel Purgatorio e chiama le anime alla gioia della beatitudine eterna in Dio.
voce di giustizia nell'inferno e tiene lungi dal Signore le anime che hanno calpestato in vita il do-
no della sua Passione. voce di richiamo sulla terra e rinnova nella Chiesa le promesse fatte a Ges
a chi mangia il suo Corpo e beve il suo Sangue. voce d'invito per le anime che si uniscono a Ges
nella S. Comunione; invito a percorrere una via misteriosa, oscura, segreta, ma quanto sicura, quan-
to ricolma di tesori divini, quanto facile per raggiungere le pi alte vette della santit!
La voce del Sangue del mio Ges non risuona solo nella via delle anime giuste, ma anche, e pi for-
te, e pi insistentemente nella via dei peccatori. Il Sangue Divino fu versato per tutti, ma special-
mente per sanare le piaghe della umanit colpevole. Gli esterni mali del mondo non possono essere
riparati che dalla virt del Sangue Divino e questa virt sar applicata alla umanit pervertita dal
culto universale, sentito, del Mistero del Sangue Prezioso. q. 91 : 3 novembre

1451 - La grazia di parlare ad un Sacerdote


Quando il Signore mi concede la grazia di parlare a un Sacerdote del Mistero del Sangue Prezioso
l'anima prova un conforto e un sollievo inesprimibile. Nel Sacerdote sento la voce di Ges che mi
conferma le sue misteriose manifestazioni. Quando poi il Ministro di Dio ha la pienezza del Sacer-
dozio, allora mi pare che si aprano i Cieli e il Mistero diventi visione.
Cos mi avvenuto ieri sera mentre parlavo con S.E. il Card. A. Piazza, Patriarca di Venezia.
Io penso che non c' al mondo un Ministro del Signore pi umilmente e pi sublimemente compre-
so della grandezza del Sangue di Ges. Penso che Egli andrebbe in capo al mondo per glorificarlo,
ma penso ancor pi che la sua intimit col Sangue Divino debba essere ineffabilmente alta e pro-
fonda se affiora dalle sue labbra con parole cos sublimi, cos ripiene di unzione celeste.
, il suo, un carisma divino con cui il Signore premia l'umilt, la piet, la carit e lo zelo del grande
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Pastore. Ma io debbo far tesoro delle sue parole rivolte a me, meschinissima, con grande degnazio-
ne e penetrazione. Mi ha incoraggiata a dedicarmi con coraggiosa volont al culto del Mistero, man-
tenendomi umilmente in questa via sicura e santa, offrendo tutte le sofferenze e i sacrifici per il
trionfo del Sangue di Ges. Mi ha consigliata di offrirmi vittima di amore per questo Mistero, sem-
pre pi accesa nei santi desideri, impegnata nel diffondere la devozione, ma sopra tutto fervorosa
nel praticarla con la preghiera, con l'unione alla Passione di Ges, con la rinuncia di tutta me stessa.
Ho offerto tutte le mie intenzioni per la fecondit del ministero del santo Presule. q. 91 : 4 novembre

1452 - Ascoltare soltanto la voce del Sangue


Nati nel Sangue di Ges, viventi nel suo Sangue! Se Ges ci comanda di glorificare questo Mistero
non giusto? Se ci chiede il nostro assenso, la nostra fede, il nostro amore per la sua espansione nel
mondo, non anche questo un suo diritto? E non ancora un privilegio per noi servire Ges nel
trionfo della sua Passione? O voce del Sangue Divino, parlaci il linguaggio di Ges, il linguaggio
del suo Cuore, il linguaggio del suo dolore, il linguaggio del suo amore, e fa che esso ispiri la nostra
mente, la nostra piet, la nostra immolazione. La voce del Sangue Divino voce di gloria in Cielo,
di misericordia nel Purgatorio, di richiamo sulla terra, di invito per le anime nostre, doti che hanno
aiutato l'anima mia e l'hanno elevata e mantenuta in questa atmosfera di spiritualit.
Fai, o Signore, che il venerato Pastore, cos elevato e profondo nella scienza di questo Mistero, sen-
ta anche il peso del Sangue Divino di cui Ministro, nella pienezza del potere, perch invochi aiuto
dai suoi Sacerdoti, nella distribuzione di questa misteriosa ricchezza.
O altezza e sublimit del dono di Ges! Scrivo queste povere espressioni in viaggio, mentre il treno,
distaccandosi da Venezia, vola rapido verso Milano, verso i miei nuovi sacrifici. Ho l'anima estasia-
ta, chi la sostiene cos? Fuori, sullo sfondo lontano si eleva smagliante di bellezza la catena delle
Alpi, il cui niveo candore baciato dal sole nascente. In alto, anima mia, il sole divino ti bacer fin
dalle prime ore del mattino, non tramonter mai e ti avvolger nella luce e nel fuoco del suo Mistero.
Ricordo di aver letto che la B. Angela da Foligno, nel suo viaggio ad Assisi, sent Ges cos vicino
che avrebbe voluto che il suo cammino non finisse pi. Cos la povera anima mia in queste pro-
fonde e indicibili intimit. Laus Deo! g. 91 : 6 novembre

1453 - Il Sangue di Ges parla


Il Sangue parla per me a Ges, allo Spirito Santo, al Padre; parla avocando a s la mia causa, impe-
trando il perdono dei miei peccati, la grazia santificante, gli aiuti per corrispondere a tanto tesoro, i
mezzi per farlo conoscere, fruttificare, glorificare. Il Sangue di Ges prega in me con preghiere ar-
cane, le pi degne di Dio, le pi possenti, le pi ispirate. Hanno l'ispirazione, la forza, l'efficacia, la
finalit delle stesse preghiere di Ges. Realt stupende! Ma la voce del Sangue di Ges parla a me
direttamente, sensibilmente a me. Che cosa mi dice?
O Signore, come potr raccogliere il poema di infinito amore che Tu vai componendo nell'anima
mia con la virt accesa del tuo Sangue Divino? Che dir a questa arcana misericordia, degna di es-
sere celebrata dai tuoi Sacerdoti, dai tuoi Santi? Il tuo Sangue ha per me mille voci di giustizia, di
misericordia, di amore; mi parla di ogni persona, di ogni cosa, di ogni vicenda, ma specialmente
canta le glorie della tua Chiesa, dei tuoi Sacerdoti, delle tue infinite espansioni a traverso questo
Mistero sublime. Ma chiede a me, poverella, le pi pure disposizioni per riceverlo e l'energia pi
costante per trasmetterlo nel Corpo Mistico, con la stessa fedelt con cui un canale ben lavorato,
ben pulito, trasmette le purissime acque che riceve da sorgenti segrete.
Chiede a me, meschinissima, lo zelo ardente per il culto di questo Mistero. S, mio Signore, tutta la
mia vita sia immolata a questa missione ineffabile. Per il tuo Sangue, per la tua Chiesa, specialmen-
te per i Sacerdoti che hanno aiutato l'anima mia e l'hanno elevata e mantenuta in questa atmosfera di
spiritualit, offro la mia vita, il sacrificio che sto compiendo in questo momento, tutti quelli che mi
verranno chiesti nel futuro. g. 91 : 6 novembre

1454 - Il segno del Sangue


Da molti giorni, anzi da mesi, risuona nel profondo dell'anima questa voce misteriosa: il segno del
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Sangue, il segno del Sangue! Che vorr dire? Ho ascoltato in silenzio, ma ora sono costretta a ripe-
tere anch'io come preghiera, come invocazione, come atto di fede: il segno del Sangue!
un segno riservato agli apostoli del Mistero, al mondo che volge a rovina, alla Chiesa tutta, a
qualche anima privilegiata, alla mia poverissima? Tutto il mondo in uno stato di sofferenza indici-
bile: i buoni e i cattivi, gli infedeli e i fedeli, la Chiesa e quelli che vivono fuori di essa.
Ma questa sofferenza non ha valore dinanzi a Dio se non santificata dal Sangue Divino, e non ci
sar risveglio di vita cristiana se non ci sar un'adesione larga e cosciente al Mistero della Reden-
zione, al Sangue di Ges offerto perennemente sugli altari del mondo.
Bisogna ritornare a Dio nel Sangue di Ges, ribattezzarci in quel Sangue che donato con tanta ab-
bondanza e con una efficacia potentissima. Chi mai otterr dal Signore una nuova era di pace e di
tranquillit? Solo il Sangue di Ges. q. 91 : 18 novembre

1455 - Se ti mettessi fra le mani la storia del mio Sangue


Dice Ges: - Se ti mettessi fra le mani la storia del mio Sangue; le misteriose pagine che ha scritto
per ciascun'anima, per la tua! una storia che non ha n principio, n fine come tutte le cose di
Dio. Parte dall'eternit e si consuma nella eternit. - Rivelazione ineffabile!
Il segno del Sangue! Segno di cielo sulla terra, nelle anime. promessa, avvenimento, grazia, casti-
go? O Signore, io invoco una pioggia di Sangue Divino sui popoli in guerra. Scuotili, o Signore,
salvali col tuo Sangue Adorabile, sorgente della vera pace e del vero amore. q. 91 : 21 novembre

1456 - Perch ha scelto il Sangue del suo Figlio?


Il Mistero del Sangue di Ges irraggia una luce incomprensibile. Il Signore aveva infiniti mezzi per
salvare il mondo; perch ha scelto il Sangue del suo Figlio Divino?
Adoriamo prostrati nella polvere il Mistero di Dio. Il Figlio di Dio ha accettato la volont del Padre
nel Mistero del Sangue; quali arcani disegni, quale gloria, quali conquiste da questo Mistero!
Adoriamo prostrati nella polvere del nostro nulla il Mistero di Dio.
Lo Spirito Santo corona i disegni del Padre e l'Incarnazione del Figlio, illuminando le anime nella
partecipazione dei meriti della Redenzione applicati alle anime stesse dal Sangue di Ges.
Adoriamo il Mistero di Dio immergendoci nel Sangue che ci scorre ai piedi. q. 91 : 22 novembre

1457 - Che cosa vedi, piccola anima?


Che cosa vedi, piccola anima, quando il Sacerdote alza l'Ostia Santa e il Calice della salvezza?
Che cosa vedo? Quello che contempla ogni anima che abbia un poco di fede. Vedo il mio Ges
Crocifisso, vivo, morente, sanguinante per me. Le sue mani, i suoi piedi, la fronte, il costato, la boc-
ca, le membra, tutto cosparso del suo Sangue: la veste del suo amore, intessuta dal suo dolore e
che Egli mi offre per rivestire la mia nudit ripugnante. [...]. L'Ostia Santa appare fredda, ma portata
nell'anima, l'incendia, e vi mantiene il fuoco pi vivo. La mia Comunione non finisce mai; perpe-
tua perch il Sangue di Ges non cessa un istante dall'effondersi nella Chiesa. q. 91 : 27 novembre

1458 - Che cosa non m'insegna il Sangue di Ges!


Crescentes in scientia Dei. La crescita nel Sangue stesso. Che cosa non m'insegna il Sangue di
Ges? C' forse verit che non mi disveli, conoscenza che non mi comunichi, elevazione che non
mi prometta? Non m'insegna tutto quello che deve sapere un'anima redenta, un'anima che tende alla
perfezione, un'anima che vuol farsi santa? Il Sangue di Ges m'insegna la storia dolorosa delle pas-
sioni umane, quella ancor pi triste della Passione di Ges accettata, sostenuta, compiuta per la mia
salvezza e per la mia santificazione. Il Sangue di Ges mi parla di giustizia e di misericordia, di pu-
nizione e di grazia, di condanna e di perdono.
Potessi io crescere dinanzi a Dio in questa scienza che compendia tutta la Redenzione! Il tuo San-
gue Divino, o Ges, m'introduce nei segreti della vita divina, di questa vita eccelsa, santa, adorabile,
invisibile, operatrice di tutte le grandezze spirituali della Chiesa. Crescere nella scienza di Dio vuol
dire penetrare sempre di pi in questi segreti; penetrarvi con cuore puro e fede ardente per attingervi
sempre nuove energie, nuove ispirazioni, nuove elevazioni. q. 11 : 8 novembre
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1459 - La mia morte nel Sangue di Ges


Non so quando avverr la mia morte, dove avverr, se sar dolce o tormentata, se avr coscienza del
suo arrivo, comprensione delle mie sofferenze e se potr prepararmi al tuo incontro, o Signore, con
i sensi di santo timore e di grande amore, con l'ossequio filiale di tutto il mio essere alla tua volont,
quasi piccola ostia consumata sull'altare della tua volont. Non so nulla di tutto questo e perci mi
abbandono ciecamente con piena fiducia alla tua piet, confidando nella potenza del tuo Sangue Di-
vino. O Signore, il tuo Sangue non verr meno in me con la sua efficacia nemmeno un istante.
In qualunque momento avvenga la mia morte io potr salire a Te nel Calice del tuo Sangue perch
ad ogni istante si alza sull'altare del Sacrificio il Calice ripieno del Sangue della Redenzione.
Salire al Padre nel Calice del Sangue di Ges. Salire rivestita di quella porpora magnifica, arricchita
dalle grazie del perdono, dalla preziosit dei meriti, dalla potenza della Passione, dalla virt del
Sangue! La mia morte nel Sangue di Ges sar la mia vita in Ges dinanzi al Padre.
Credo, o Signore, a queste misericordie. Credo, o Ges, a quello che mi manifesti!
Tu hai abbandonato il tuo spirito tra le mani del Padre mentre il tuo Sangue scorreva sul mondo: io
raccolgo questo Sangue Adorabile ora per tutti gli istanti della vita, per l'ora della morte, e adorando,
baciando questo Sangue benedetto ripeto con serena fiducia, con sicura speranza, con generoso ab-
bandono: In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum . q. Il : 9 novembre

1460 - Le pagine di Ges scritte col suo Sangue


O pagine dell'anima mia, lette da Dio, da Ges, dalla Vergine, dall'Angelo Custode! Se sapessi leg-
gerle anch'io! Ma morrei se non ci fosse la speranza di pagine divine scritte in mio favore.
Le pagine di Ges scritte col suo Sangue Divino. Pagine dove la misericordia celebrata in tutte le
lingue, per tutte le colpe, per tutte le anime: inno composto da tutte le armonie celesti che sar pe-
rennemente cantato in cielo. O Libro divino scritto sulla Croce, inciso sulle membra di Ges con la
lancia dei nostri peccati, scritto a caratteri divini col suo Sangue Prezioso. - Leggi, figliuola, vi
scritta la storia della tua redenzione, e se vuoi anche quella della tua santit. - q. 11 : 10 novembre

1461 - Aprite l'anima, dilatate il cuore


Il Sangue Divino si estende sulle anime pi che la luce sull'universo; ma le pupille sono cosciente-
mente chiuse e chi le apre teme il fulgore celeste perch, se tocca rapisce, trasforma e sradica dai
sensi e da ogni cosa terrena. Il Sangue Divino il messaggero celeste di grandi misericordie. Aprite
l'anima, dilatate il cuore, disponete lo spirito a riceverne i tesori sublimi. q. 11 : 12 novembre

1462 - Il Sangue scuola di dolore e di amore


O Signore Ges, ti offro le mie povere membra perch Tu le possegga come hai posseduto la tua
Sacra Umanit facendovi scorrere il Sangue della Redenzione; ti offro la mente perch la riempia
del tuo Sangue; ti offro il cuore perch lo custodisca, le labbra perch lo celebrino, lo spirito perch
lo glorifichi. Voglio considerare il tempo come estensione della vita del tuo Sangue; i doveri come
mezzi con i quali posso propagarlo; le anime come calici atti a riceverlo; i Sacerdoti come Te stesso
perch hanno il potere di rinnovare sull'Altare lo spargimento del Sangue del Calvario.
Intendo, o Signore, che ogni preghiera abbia per fine l'invocazione del Sangue benedetto, ogni me-
ditazione sia rivolta a suo onore; ogni sofferenza rappresenti una ferita dell'anima capace di ricever-
lo; ogni sacrificio sia un ringraziamento, ogni rinuncia un'offerta, la vita che incalza sia come viva
fiamma per alimentarne l'attivit e l'efficacia. Ma la pi preziosa ostia di lode ancora il Sangue
stesso che Ti offro, mio Ges, ad ogni pensiero, ad ogni respiro, ad ogni palpito di vita, unendomi ai
fulgori del Mistero, ai suoi prodigi, ai suoi trionfi nel tempo e nella eternit. q. 11 : 12 novembre

1463 - Vorrei essere una piccola ostia offerta...


Anch'io vorrei essere una piccola ostia offerta a Te insieme all'Ostia Divina, che gronda Sangue, che
offre Sangue, che dona Sangue. Deh! o Signore, fa che quel Sangue Adorabile che la pi alta si-
gnificazione del Sacrificio di Ges, renda ora e sempre, fino all'estremo della mia vita, pura la mia
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anima da ogni colpa, da ogni imperfezione, da ogni mancanza.


Donami, o Signore, la purezza degli Angeli, la purezza dei Santi che sono in Cielo, la purezza della
Vergine; quella purezza che fiore, frutto, dono del Sangue di Ges, che sola pu rendermi degna di
pensare, di parlare del Sangue di Ges, di glorificarlo nella mia povera esistenza, e pi in Cielo do-
ve il suo trionfo eterno. Hostia pura, miserere nobis! q. 11 : 13 novembre

1464 - Ostia immacolata, abbi piet di noi!


Raccoglimi nei tuoi splendori, consumami nei tuoi ardori, comunicami la virt della tua immolazio-
ne, il Sangue Divino che mi renda degna di aspirare allo stato di vittima umile, piccola vittima se-
greta, nascosta, ma retta, pura, immacolata, piacente a Dio, impetrando grazia e amore per tutto il
mondo. Ostia immacolata, grondante Sangue, abbi piet di me! Ricoprimi con il tuo candore, illu-
minami con la tua luce, salvami con la tua potenza divina.
Ostia immacolata, che ti elevi verso il Cielo per additarci la via del Sacrificio e del trionfo, trascina
dietro di Te questa piccola anima assetata della tua bellezza, della tua carit e del tuo Sangue e fa
che la mia ascesa sia invito, sprone, aiuto e generosit per un numero infinito di anime votate al
trionfo del Mistero. Hostia immaculata, miserere nobis! q. 11 : 13 novembre

1465 - Calice dell'eterna salvezza


L'Ostia pura, santa, immacolata, il Pane santo della vita eterna, il Cristo immolato per noi, il Miste-
ro rinnovato sotto i nostri sguardi: visione di Cielo, speranza di perdono, promessa di benedizione!
Ma tra le mani sacerdotali si eleva ancora il Calice della perpetua salvezza. Quel Calice ripieno
del Sangue della Vittima; trabocca e non si vuota mai; resta sempre alzato tra la terra e il Cielo,
prezzo della giustizia, prezzo del perdono, prezzo dell'amore e del dolore del Verbo Incarnato.
Attorno a quel Calice miriadi di Angeli adorano, ringraziano, benedicono e riempiono Calici miste-
riosi designati da Dio per chi sa quali anime del Purgatorio o viventi sulla terra. I Sacerdoti si suc-
cedono presso l'Altare, intenti alla distribuzione del Sangue Prezioso ed anime ed anime si dissetano
alla divina sorgente. Scena grandiosa che ha per sfondo l'universo e si compie dinanzi al trono di
Dio. Non immaginazione, realt. Dio cos vicino a noi, o meglio, Ges ce lo avvicina col suo
Mistero Adorabile elevando nello stesso tempo l'anima nostra nella regione del Mistero. q. 11 : 13 novembre

1466 - Per Cristo, con Cristo ed in Cristo


Mi presento al tuo Altare per attingere la luce, la norma, la guida per il nuovo atteggiamento che
deve avere l'anima dinanzi a Te, consacrata al tuo Sangue Divino: vittima nel Sangue di Ges!
una grande significazione di unione e di amore al Sangue benedetto. Vittima di giustizia a gloria
del Mistero. No, nessun'anima potr essere tale. Una sola la vera vittima, Cristo Ges: chi ha voluto
imitarlo per espiare le colpe proprie e altrui nel dolore, nella sofferenza, nel sacrificio, non ha fatto
che rendere omaggio alla grande Vittima, unendosi a Lui, ai meriti della sua Passione e del suo
Sangue Divino. Vittima di amore, seguendo Ges sulla via del mistico Calvario come lo hanno se-
guito Maria, Giovanni, la Maddalena, le pie donne.
Seguirlo contemplando i suoi patimenti fisici, morali, spirituali; mettendo il piede sulle sue orme in-
sanguinate; aiutandolo come il Cireneo a portare la croce di questa umanit pervertita, asciugando il
suo volto col lino della piet e della purezza, versando, come le pie donne, lagrime di compassione.
Seguirlo nel silenzio e nel raccoglimento. q. 11 : 14 novembre

1467 - Per il Sangue di Ges


Per ipsum! Per Cristo la riparazione del peccato, la restaurazione del genere umano, la nuova al-
leanza tra Dio e gli uomini, il Corpo Mistico della Chiesa, la grande sempre nuova famiglia dei re-
denti!
Per ipsum! Per il Sangue di Ges il regno di Dio sulla terra, le schiere dei Martiri e dei Santi, la vita
soprannaturale, l'intimit con Dio per la grazia della Redenzione.
Per ipsum! Per il Sangue di Ges la mia piccola anima stata aggregata alla Chiesa, vive nella
Chiesa, partecipa alla sua spiritualit, alla sua santit, alla sua espansione. Per il Sangue di Ges an-
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ch'io posso rendere gloria a Dio con l'umile pensiero, col perfetto amore, con l'olocausto della vita
offerta nel Calice Divino.
Per ipsum! Per il Sangue di Ges spero di essere unita alle grandi anime sacerdotali che zelano l'o-
nore, la gloria, il trionfo del Mistero.
Per ipsum! Per il Sangue di Ges la mia prece sale fino a Dio, la mia fede diventa visione, la mia
povera speranza si accende di zelo, il mio amore vuol raggiungere le mete pi ardue, quelle che
hanno conquistato i Santi.
Per ipsum! Per il Sangue di Ges, concedimi, o Signore, tutto questo.
Fammi santa come santa l'oblazione dell'Altare, come santo il Sangue Divino che mi attrae e mi
penetra per la tua misericordia. q. 11 : 14 novembre

1468 - Col Sangue di Ges


Da sola, la piccola anima non che squallore e morte, indegnit e insufficienza, ma con Ges sale
oltre la tenebra e il peccato, oltre la vita e il tempo, fino a intuire le cose celesti.
Cum ipso! Con Ges, col Sangue del suo Sacrificio l'anima ritorna a Dio, lo adora, lo ama, lo invo-
ca, lo ascolta, comprende cose mirabili, contempla la vita sotto la luce divina e l'esistenza dei rap-
porti pi intimi col suo Creatore.
Cum ipso! Con Ges, unita al suo Sacrificio, immersa nel suo Sangue l'anima vede i prodigi di que-
sto Sangue, ne sente l'influsso divino, le attrazioni misteriose, e spinta da una forza irresistibile vor-
rebbe, con rinnovate energie, giungere a tutte le anime, fare luce in tutto, capacit, ampiezze per
versarvi a piene mani il tesoro divino. Dare a tutti il Sangue di Ges come a tutti data la vita, la
luce, l'aria, l'acqua, il calore!
Cum ipso! Offro, o Signore, col Sangue Adorabile di Ges tutta me stessa, impetrando con esso la
santificazione dell'anima mia, il trionfo della Chiesa nella verit, nella giustizia, nella pace, il trion-
fo del Sacerdozio nella dottrina, nel ministero, nella santit, il trionfo delle cause pi sante e pi
combattute, della tua volont, del tuo regno.
Cum ipso! O Signore, mi offro a Te nel Sangue di Ges per queste grandi cause. Intendo ripetere, o
Signore, con la voce del suo Sangue, le sue preghiere, le sue offerte, i suoi patimenti.
Rinuncio a me stessa, voglio sacrificare tutto perch Ges abiti in me nella pienezza delle sue inten-
zioni e operazioni, perch il suo Sangue trovi in me l'adorazione, la riconoscenza, il ringraziamento
che altri gli negano; perch ogni fibra del mio essere sia ripiena della sua vita divina per comunicar-
la a quanti ne sono privi. g. 11 : 14 novembre

1469 - Nel Sangue di Ges


O vita eccelsa nel Sangue della Redenzione! O Misteri adombrati della Rivelazione, svelati nel
Vangelo, glorificati nella Chiesa! Noi portiamo Cristo e portando in noi la sua grazia, vivendo la sua
dottrina, bevendo il suo Sangue viviamo in Lui, e vivendo in Cristo diamo al Signore il massimo
onore, la gloria massima.
In ipso! In Ges, Verbo Incarnato, Sapienza eterna, Santit sostanziale, l'anima trova la via delle mi-
rabili ascensioni, la forza trasformatrice, la luce ineffabile delle verit sovrumane.
Che intendi dire, piccola anima? Intendo dire che in Ges ho tutto; io non so abbracciare questo tut-
to, ma mentre la vita si svolge sotto i suoi sguardi, accanto al suo Altare, presso la sua Croce, grado
grado intendo che vi sono rapporti indicibili tra Lui e la mia poverissima anima; intendo dire che
tutto l'universo mi appare un nulla dinanzi a Lui e che vi sono delle misteriose bellezze e grandezze
spirituali che rapiscono anche senza vederle, delle quali si parla anche senza conoscerle e nelle quali
si vive di una vita straordinaria, mentre quella dei sensi rimane sopita.
L'estasi la vita in Dio per mezzo di Ges Cristo, per virt del suo Sangue Divino. O Signore, io
non chiedo l'estasi dei Santi, chiedo che Ges possa deliziarsi nel mio nulla riempito dal tuo perdo-
no, dalla tua misericordia e dalla tua carit, perch solo allora potr dire di vivere in Lui.
In ipso! Vivere in Ges, Redentore, Maestro, Sposo dell'anima; vivere nel suo Sangue dinanzi a Te,
o Signore, perch si compia il mistico sposalizio con l'annientamento di tutta me stessa. q. 11 : 14 novembre
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1470 - Vittima di amore per la gloria del Sangue Divino


Prender vita dal Calice del Signore e invocher il nome del mio Dio per avere l'aiuto e l'ispirazione
per la mia povera piccola offerta al Sangue Preziosissimo di Ges.
S, mio Dio, la tua infima creatura si offre vittima di amore per la gloria del Sangue Divino.
Vittima di amore, secondo l'obbedienza dovuta a chi mi ha parlato in tuo nome essendo una delle
massime autorit della Chiesa. Vittima di amore, secondo lo spirito del mio Istituto che fondato
sulla carit e deve zelare come prima carit la gloria del Mistero. Vittima di amore, secondo le ispi-
razioni che Tu, o mio Ges, verrai manifestando all'anima mia. Vittima di amore per il trionfo del
Sangue Divino, accettando tutto quello che Tu vorrai disporre in me e attorno a me, le gioie e i do-
lori, i sacrifici e le consolazioni, l'isolamento, la solitudine del cuore, le rinunce, l'impotenza a par-
lare del Mistero. Vittima di amore per il trionfo del Sangue Divino, facendolo oggetto di meditazio-
ne, di preghiera, di invocazione, di ringraziamento, di riparazione.
Vittima di amore per il trionfo del Sangue Divino, seppellendo nell'anima attivit, attitudini, ideali
di bene ed ogni esuberanza di espansione santa. Vittima di amore per il trionfo del Sangue Divino,
distaccandomi ognor pi da quanto mi circonda, da me stessa, perfino dal gusto di piacerti, o Signo-
re, perch viva soltanto in me il gusto del tuo Sangue Adorabile. q. 11 : 14 novembre

1471 - Lungo questa via misteriosa...


O Signore, per giungere a Te mi hai preparata una via pi ampia della terra e dei cieli: la via del
Calvario. Su questa via desolante e solitaria ho raccolto le spine del tuo martirio, i chiodi, la lancia,
tutto quello che fu per Te strumento di dolore. Ma sopra tutto ho raccolto il tuo Sangue, goccia a
goccia, e giungo a Te con questo tesoro che adoro e bacio, di cui mi rivesto e dal quale attingo fidu-
cia e speranza, purezza e amore, tutto quello che pu rendermi meno indegna del tuo compatimento.
Lungo questa via misteriosa ho veduto stuoli di Angeli volare ad ali spiegate, quasi a proteggere il
Mistero; ho veduto i Sacerdoti con il tuo Sangue nelle mani e in esso tutto il pane dei campi, tutta
l'acqua degli oceani, tutta la luce dei cieli, ma ho veduto anche i profanatori del tuo Sangue, quelli
che lo vendono a prezzo di peccato e quelli che lo comprano a prezzo di maledizione.
Ho veduto in questa via gli ingrati, gl'infedeli, gli apostati, gli incoscienti... E tuttavia il Sangue non
oscurava la sua luce, non limitava le sue espansioni, non si rifiutava a nessuno.
O misteriosa via di dolore e di amore! O divina, incomprensibile via dell'amore e del dolore di Ges!
Tu abbracci il mondo, anche se ti sfugge; tu racchiudi in te tutta l'umanit, dal primo all'ultimo uo-
mo creato da Dio, tu incentri la vita di tutte le anime. Anche la mia vita poverissima.
O via divina, nella quale mi ha portato una grazia straordinaria dell'Altissimo, io non ti abbandoner
pi; io camminer baciando le orme del Sangue di Ges, raccogliendo il profumo, la grazia, la voce
di quel Sangue. Su questa via camminer sicura, veloce, soffrendo e amando, invocando pace e be-
nedizione per tutto il mondo. Come piccolo questo povero mondo per chi pu ammirare la gran-
dezza dei tesori della Redenzione!
Mio Signore, la piccola anima si avvicina all'altare; sente le tue parole: Hoc est Corpus meum
Hic est Calix Sanguinis mei. Si avvicina tremando. La piccola vittima ora tra le braccia dello
Sposo. Vittima di amore per il Sangue di Ges, col Sangue di Ges. q. 11: 14 novembre

1472 - A quale soglia sono rivolti i miei passi?


I miei piedi non si stancano di correre a Lui, la mia anima non si sazia dei suoi beni, il mio spirito
assetato del suo Sangue. Ma a quale soglia sono rivolti i miei passi, i miei pensieri e i miei desideri?
A quella dell'Altare, del Tabernacolo per raggiungere quella del suo Sangue Divino.
O benedetta soglia, aperta dalla ferita della lancia, dai nostri peccati e dalle nostre ingratitudini, ma
sempre aperta al nostro risveglio, alla sincera conversione, al nostro ritorno a Dio, al nostro amore!
O soglia misteriosa, ampia come il mondo, immensa come l'amore di Dio, sempre spalancata come
il suo Cuore, io consumer, non col mio piede, ma con i miei baci, con le mie lagrime, con la mia
adesione la tua carit. Ma prima che questa carit si consumi, si consumeranno i secoli e tu ancora
resterai nella eternit. O soglia divina, che ti schiudi a tutti i cuori, a tutte le anime per accogliere e
consumare tutte le colpe umane, per profondere tutta la virt, i meriti e le arcane ricchezze della
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Redenzione, sii benedetta! q. 92 : 2 dicembre

1473 - Le opere dell'amore!


Le opere dell'amore! Dare a chi non ha nulla; guidare nel cammino chi non conosce la via; togliere
dal fango chi vi caduto; impedire che altri vi cada; comunicare i beni che Tu, o Signore, metti a
disposizione delle anime; salvare il mondo intero. Ma come pu fare tutto questo la mia meschinis-
sima anima? Col Sangue di Ges. una forza che vince il mondo e racchiusa nell'anima amante
compie prodigi senza che l'anima se ne accorga o possa vantarsi.
Se nelle mie mani venissero deposte continuamente somme ingenti per me e per i poverelli, potrei
insuperbire distribuendo il dono, pensare che esso mi appartiene, o limitarlo a capriccio?
Nelle mie povere mani, meglio, nell'anima mia, convergono tutti i tesori del Sangue Divino, ed io li
vedo, li tocco, li apprezzo, li esalto, dilato l'anima perch possa contenere il pi possibile il dono di
Dio e possa ognor pi estendere alle anime le onde della divina carit. q. 92 : 6 dicembre

1474 - La nuova Passione mistica il suo Sangue


Seguiamo la Chiesa, i Sacerdoti; viviamo nelle altezze della verit, nella luce di Dio, al di sopra del
nostro nulla e della nostra tenebra; viviamo nella Chiesa, dove si distribuisce largamente, inesauri-
bilmente il Sangue Divino e dove si comprende la nuova Passione di Ges.
La nuova Passione mistica il suo Sangue: Passione sconosciuta agli uomini, Passione ineffabile,
che compendia tutti i dolori causati nelle sue membra, nel suo Cuore e nel suo spirito dall'effusione
del Sangue: Passione che tormento di amore. La Passione del Sangue di Ges viva, ampia, infi-
nita come quella della Croce, una Passione che ha lo sbocco quando il Sangue di Ges penetra
nell'anima. O Signore, rimanga in me il tuo Sangue vivo, fluente dalla candida Ostia che io ricevo
come Tu me l'hai fatta vedere pi volte, ferita, sanguinante. Non illusione, realt. q. 92 : 7 dicembre

1475 - La pi grande opera quella del Sangue


Di tutte le opere che si compiono sulla terra, la pi grande quella del Sangue di Ges.
Opera che d gloria a Dio, giustifica le anime, corona la santit. Passano gli imperi, i governi, le
nostre umili esistenze: il Sangue di Ges sempre all'inizio e rifulgente degli splendori della eterni-
t, glorioso delle conquiste nel tempo. Sull'Altare tutto freddo: il marmo, i lini, i vasi sacri che non
si riscaldano al contatto del Sangue Divino. Sostituisci a questi anime e cuori: le anime per dare
alimento all'Ostia ferita, i cuori per ricevere e conservare il Sangue Divino. q. 92: 8 dicembre

1476 - Il segno del Sangue


Quest'anima sempre pi affamata e assetata: come l'aquila che non trova altezze per posare il
suo nido e fissarsi nel sole da cui ha vita, movimento e gioia. Il segno del Sangue appunto questa
fame e questa sete: l'ardore bruciante di Dio, l'attrazione che porta sempre pi in alto l'anima e la
dilata nel dominio del Mistero. Il popolo ebreo, guidato dai suoi Sacerdoti, si struggeva nel sospiro
del Messia, ed essi ripetevano gridando: verr, viene, vieni o Signore! Quel sospiro si rinnova nelle
nostre anime, quel grido diventa nostro, nostro. Vieni, Signore! Ed Egli viene dall'alto, dalla Croce.
vestito di porpora, la sua potenza nel Sangue, il suo regno nel Sangue, il suo trionfo nel San-
gue. Argomenti di alta teologia che i Sacerdoti esplicheranno illuminati dallo Spirito Santo.
Ma per te, piccola anima, il segno la fedelt nel Sangue; nell'invocarlo, nell'onorarlo, nel contem-
plarlo. Guarda il segno che lascia in te dopo la Confessione, dopo la Comunione, dopo intimi con-
tatti con Ges, con la sua grazia, con la sua volont, con la sua santit, col suo amore. q. 92 : 9 dicembre

1477 - Qual lo scopo del mondo, delle anime?


Il Sangue Divino pegno di salvezza, di pace, di benedizione, di santificazione per tutti!
Oh! come scorre veemente da questi altari di Roma, elevati sulla rocca del Vaticano, dove il Vicario
di Cristo, il Pontefice sommo vigila sulla Chiesa, sul gregge, sulle conquiste, e sulle difese della
Redenzione! Quanti santi furono elevati all'onore degli altari dal Sangue di Ges?
Tutti. Tutti portano in fronte il Tau mistico che aperse loro le vie della salvezza e li guid fino al fa-
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stigio della perfezione. Io mi domando: qual lo scopo del mondo, degli esseri, delle anime, dell'a-
nima mia? La glorificazione della divina misericordia per mezzo del Sangue di Ges; sempre il
trionfo del Sangue di Ges. Lo vedremo in Cielo. Eppure ci sono schiere di anime che gettano il
Sangue di Ges sotto i loro piedi, quasi pietra di oblio per seppellire la loro vita senza fede e senza
amore. q. 92 : 13 dicembre

1478 - Mio Signore, ecco la tua piccola figlia...


Arricchiscimi col tuo Sangue, abbeverami col tuo Sangue, sostienimi alta, pura, fervente, intrepida,
devota col tuo Sangue. Dammi tutto quello che mi pu rendere degna del tuo Sangue; toglimi tutto
quello che potrebbe impedire il suo corso, la sua attivit e la sua fecondit in me. O Signore, vorrei
dare a Te il massimo trionfo su me stessa; vorrei distruggermi per glorificare il tuo Mistero, vivere
per dilatare e intensificare la sua attivit nelle anime nostre. Ecco, o Signore, vorrei avere l'ingegno
di tutti gli uomini per dedicarlo alla celebrazione del tuo Sangue. Vorrei che ogni pietra fosse una
gemma per l'altare, ogni fiore un canto, ogni raggio di luce un sole sfolgorante attorno all'Ostia San-
ta, al Calice Divino. Vorrei che ogni cuore si aprisse a ricevere il mistico rivo ed ogni anima si con-
sacrasse a seguirlo, a vivere dell'onda benefica. Ma il rivo scorre fra sponde silenti e le anime sono
lontane. Manca la fede, manca l'amore, manca l'unione a Ges. Mio Signore, ecco la tua piccola fi-
glia che crede, che ama, che si unisce a Te nel Sangue e nell'amore. q. 92: 14 dicembre

1479 - Mi ha risposto con la parola di due Sacerdoti


Ho cercato il Signore, l'ho desiderato, l'ho invocato, ed Egli mi ha risposto con la parola di due Sa-
cerdoti santi, nuova conferma al mio stato d'animo. Le attrazioni verso il Mistero sono grazie spe-
ciali di Dio; il Sangue Prezioso che appare dinanzi all'anima nella splendida bellezza delle sue me-
raviglie, negli arcani prodigi della sua potenza veramente un dono magnifico, un privilegio del
quale dovr rendere strettissimo conto. La mia piccola anima deve ringraziare, adorare, benedire il
Mistero: deve dedicarvi tutte le sue energie spirituali, onorarlo con la vitalit dell'amore, della servi-
t, del sacrificio. L'anima non deve sgomentarsi se non pu fare nulla esternamente: se non pu par-
lare del Mistero, scrivere, compiere un apostolato di propaganda e di attivit. una missione altis-
sima: anche il silenzio, purch l'anima sia in perenne comunicazione con Dio. L'esuberanza interna,
incontenibile necessaria per superare l'espansione esterna, per mantenere un giusto equilibrio.
La fame e la sete di Dio, del Mistero, del Sangue devono crescere a dismisura, mentre crescono i
rapporti nel campo del dovere; l'ardore per il Sangue di Ges deve raggiungere l'eroismo.
Il Mistero del Sangue di Ges un mistero di silenzio. Ges ha versato tutto il suo Sangue senza di-
re parola: la parola, il Verbo divino era il Sangue. q. 92 : 15 dicembre

1480 - Ges passa: corriamogli incontro


Quanta felicit sarebbe nel mondo se comprendessimo i tesori del Sangue Divino!
Quante sciagure sarebbero risparmiate! Quanti odi spenti! Quante virt rinvigorite!
Quanto cammino verso la conquista della perfezione e della santit! Ges passa, come passato di-
ciannove secoli or sono; passa tra noi divinamente facendo rifiorire sui suoi passi la vita e la pace
nella giustizia, frutti del suo Sangue Divino. Corriamogli incontro. Baciamo le sue mani, i suoi pie-
di insanguinati, raccogliamo il Sangue che ci dona, viviamo di quel Sangue per vivere del suo amo-
re. Oh! Non vedete che quel Sangue l'unica vita del mondo, l'unica energia, l'unica sorgente della
nostra elevazione morale, della nostra santificazione spirituale? q. 92 : 18 dicembre
1481 - O mistica, preziosa divina chiave!
La Chiesa canta in questi giorni: O clavis David... qui aperis et nemo claudit; claudis et nemo ape-
rit: veni, et educ vinctum de domo carceris....
In quella mistica chiave tanto vivamente invocata vedo il Sangue di Ges che apre i cieli e chiude
l'inferno; che apre le anime nostre e chiude il varco a Satana; che apre i tesori della Chiesa e chiude
lo sbocco all'onda focosa del peccato. O mistica, preziosa, divina chiave, stretta fra le mani di Ges
e sempre pronta a favorire le anime nostre, schiudi a me e al mondo il regno di Cristo, la luce di
Cristo, la grazia di Cristo. Aprici presto le porte della sua misericordia prima che le schiere di Sata-
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na vengano a schiantare la fede e a distruggere l'amore. Aprici le mani, il Cuore di Ges perch pos-
siamo trovare la pace nel prezzo della Redenzione, perch possiamo bere alle divine sorgenti la ca-
rit, la santit, per poter divenire anche noi stille di Sangue vivifico nel Corpo Mistico della Chiesa
a gloria del Redentore, a beneficio dei fratelli. q. 92 : 20 dicembre

1482 - La solitudine delle operazioni del Cristo


Il Mistero del Sangue veramente la solitudine delle operazioni del Cristo nella Chiesa e nelle ani-
me. Il contributo della mia fede e del mio amore al Mistero sono un nulla rispetto a quello che Egli
dona, manifesta e chiede.
Ges solo nella sua Passione Mistica, nella sua immolazione, nella sua effusione del Sangue. Par-
tecipare a questa solitudine di Ges accostarsi al grande, divino solitario, ma non si capisce nulla
se non si soli [...]. La solitudine di Ges un mistero che commuove. q. 92 : 21 dicembre

1483 - Lo canter con la mia vita immolata


Voglio prepararmi a ricevere Ges Infante, e invece di pensare al mio nulla l'anima attratta nell'in-
finito, certamente perch il Signore non vuole farmi comprendere il mio nulla, ma ancor pi per
darmi un'idea pi ampia, luminosa del Mistero del suo Sangue. Lo canter specialmente con la mia
vita immolata al Mistero, con l'adorazione intima fatta di silenzio e di solitudine.
Vieni, o mio Cristo, dalla tua solitudine pi alta del Monte Sion, dell'Oliveto; pi magnifica della
citt dei Profeti, pi profumata dei giardini e dei roseti di Gerico, pi luminosa del fulgido Oriente.
Vieni con la potenza, con la virt, con la regalit del tuo Sangue. O elevazioni misteriose del Calice
della salvezza! Sotto di esse raccolgo me stessa e tutto il mondo per purificarmi e per ottenere la pu-
rificazione altrui. Ges porta me e le anime nel Calice stesso della misericordia. q. 92 : 22 dicembre

1484 - Il getto vivo del suo Sangue


Dice il Profeta: ...sgorgheranno delle acque nel deserto e dei torrenti nella solitudine.
Ges tocca l'anima e a quel tocco il getto vivo del suo Sangue la inonda e dove scorre vivifica e fe-
conda. Ma chi si cura di vedere che avviene nei deserti? Chi studia il segreto delle anime?
Chi pu penetrarvi? Dio solo. I torrenti sgorgano nella solitudine .
Le grazie eccelse della Redenzione sono come mistici torrenti che il Signore fa scorrere nel regno
delle anime, nel segreto dei cuori, raggiungendo fini mirabili nascosti alle anime stesse.
Non sarebbe meglio non avere desideri inattuabili per non vivere nella pura idealit?
Quando i desideri sono santi sono sempre attuabili perch quello che l'anima non pu compiere lo
compie il Signore. Egli raccoglie dalla mente il pensiero, l'affetto dal cuore, la prece dalle labbra e
tutto avvalora col suo Sangue Divino. il Sangue che si muove e circola e vivifica il Corpo Mistico:
il Sangue che compie l'opera della conversione e della santificazione in unione alla piet e alla de-
vozione dell'anima che desidera la salvezza di tutto il mondo. q. 92: 23 dicembre

1485 - Il Mistero fa rivivere l'anima O Mistero! O Mistero!


Il Sangue di Ges travolge come un fiume impetuoso, si dilata come un oceano senza confini, sfol-
gora come un sole immenso. Dinanzi a queste visioni l'anima perde la visione del mondo e di ogni
cosa che s'incalza in esso e non conserva che la sensibilit per il Sangue di Ges. Ogni parola che
allude al Mistero fa rivivere l'anima, attenuando il fondo di tristezza causata dall'impotenza di corri-
spondere a s grande manifestazione di Dio. La tristezza trova poi la ragione nel Mistero stesso.
Ad uno ad uno mi si presentano gli strazi di Ges nella Passione cruenta e nella Passione mistica;
nella Passione che le anime ingrate rinnovano attorno al Tabernacolo calpestando il Sangue di Ges.
Oggi la Chiesa festeggia l'Apostolo dell'Amore, che si pu ben chiamare l'Apostolo del Sangue di
Ges. Dopo aver gustato e sentito il fuoco dell'amore divino nei palpiti del Cuore adorabile del
Maestro, egli vede quell'amore uscire dalle Piaghe in rivi di Sangue e vede il Cuore squarciato ren-
dere fin l'ultima goccia di quel Sangue, assunto ed effuso per la salvezza dell'umanit.
Sulle labbra dell'Apostolo non risuona che la parola amore; amore che si dona fino al Sangue, San-
gue convertito in amore e l'Apocalisse, celeste visione e predizione stupenda, tutta permeata di
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Sangue e di amore; il Sangue dell'Agnello che glorifica la Chiesa trionfante, la quale si raccoglie at-
torno al suo trono agitando le palme fiorite; l'amore che stringe in amplesso divino la mistica spo-
sa, nata dal Sangue, cresciuta nel Sangue, incoronata dal Sangue.
Veni, sponsa mea! Veni, Domine Jesu! Il mistico sposalizio dell'anima con Cristo suggellato dal
Sangue: il primo cantore di questo Mistero Giovanni. q. 92 : 27 dicembre

1486 - Il Sangue l'altare delle anime redente


Il Sangue di Ges mi far santa indubbiamente, in proporzione della mia fede e del mio amore a
questo Mistero, in proporzione dello zelo in cui lo comunicher alle anime, in proporzione della
mia immolazione al Mistero stesso. Certamente, misera come sono, povera, indegna, peccatrice,
non posso ambire un altare. Dio mio! Quale tra i santi pi eccelsi ebbe mai questo desiderio cos
sublime e cos ardito? Per me, il mio altare tutto gratuito: l'ho da viva, e se sar fedele lo avr an-
che dopo la morte. Il Sangue di Ges veramente l'altare delle anime redente, in cui la sua divina
immolazione per redimerle e in cui esse ritrovano la luce, la forza, la grazia per vivere la loro re-
denzione. q. 92 : 28 dicembre

1487 - Sotto l'azione del Sangue di Ges


Laverunt stlas suas, et dealbaverunt eas in Sanguine Agni (Ap. 7. 19)
La S. Chiesa applica queste espressioni di S. Giovanni ai SS. Innocenti, ma possono essere applica-
te con grande significazione e profonda verit a tutte le anime, all'anima mia, lavata dal Sangue di
Ges nel S. Battesimo, resa candida da quel Sangue nei Sacramenti della Cresima, Penitenza e Co-
munione. Ogni giorno questo Sangue Adorabile aggiunge bianchezza a questa piccola anima, ag-
giunge grazia, forza, luce, amore; ogni giorno questo Sangue rivela nuovi splendori, nuove magnifi-
cenze, nuovi inviti. il Sangue di Ges che ci mantiene in vita, che specialmente d vigore agli ar-
dimenti della vita spirituale.
una forza che preme e non si sa dove voglia portare l'anima, che cosa voglia operare in essa e, per
essa, nelle altre anime. La vita soprannaturale si svolge sotto l'azione del Sangue di Ges applicato
all'anima dallo Spirito Santo. Sappiamo noi in qual modo e con quale misura?
- Guarda - dice Ges - una goccia d'acqua: pensa agli elementi che contiene per la tua vita fisica,
per la vita delle piante, per la vita della natura; vedi come pu trasformarsi in neve, in ghiaccio, in
vapore, in calore, quali vantaggi arreca all'universo! Una goccia di Sangue Divino contiene tutto
ci che tu non hai e che ti abbisogna per la tua santificazione; contiene la mia grazia, il mio amore-.
Il Sangue del mio Ges veramente l'atmosfera divina che avvolge ogni anima redenta: beato chi la
respira! q. 92: 29 dicembre

1488 - Quale la mia corrispondenza?


Il Sangue di Ges mi ha segnato la via; il Sangue di Ges scorre ancora preparando l'ascesa per la
meta. Ma quale la mia corrispondenza? Un anno ricolmo di Sangue. Un fiume in piena ha attraver-
sato il mio campo, ed ogni onda, ogni stilla, avrebbe potuto produrre, ad ogni istante, cumuli di
messi, sovrabbondanza di frutti spirituali. Non sono vissuta che alla superficie delle grandi cose di
Dio, non le ho penetrate e il seme che affiora tra i sassi e i rovi non produce nulla.
Quanti benefici in quest'anno di redenzione? E chi li pu numerare? Ma sopra tutti, il prodigioso
dono del Sangue Divino, fluito, si pu dire, da tutti gli incontri di Dio con l'anima, da tutti i contatti
con Ges, da tutte le prove, le pene, i sacrifici, le sofferenze, i distacchi offerti a Lui e sopportati per
Lui. Il Sangue di Ges veramente il grande debito dell'anima mia; l'universo divino in cui spazia
la mia vita soprannaturale; il Cielo manifestato sulla terra nel cammino della mia esistenza; una
manifestazione di privilegio, la via luminosa, larga, sicura, rapida, per la quale tutti i popoli giun-
geranno a salvezza. In quest'anno quanti si sono lavati in quel Sangue Divino? quanti hanno parte-
cipato ai suoi meriti e alla sua virt? quanti si sono fatti santi? e quanti l'hanno calpestato, dimenti-
cato, tradito? E la mia povera anima che ha fatto di quel Sangue Prezioso, Adorabile, infinitamente
misericordioso, strumento della piet e dell'amore?
Se le mie pupille si fossero veramente aperte a quella luce arcana, se il cuore si fosse dilatato e l'a-
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nima infuocata a contatto di quella potenza divina, quali benefici spirituali ne avrei ricavato!
O Signore, la mia porzione del tuo Sangue forse rimasta infruttuosa: essa ha stagnato nella mia
inerzia, o forse corsa tra le rocce sterili del mio amor proprio, tra le alte sponde della mia superbia,
che gli hanno impedito lo sbocco salutare e fecondo.
Mi arresto, o Signore, per domandare piet, per chiedere che il tuo Sangue faccia rifiorire in me tut-
te le ispirazioni, i santi abbandoni, i propositi, le offerte, le invocazioni, lo stato di piccola vittima di
amore per il trionfo del Mistero, nella fedelt, nell'abbandono, nell'ardore infuocato senza arresti e
senza limitazioni. Grazie, o mio Dio, dei tuoi benefici infiniti; grazie, o Signore, del tuo Sangue Di-
vino salus, vita et resurrectio nostra. q. 92 : 31 dicembre

1940
1489 - Chi ha raccolto le prime stille di Sangue?
Il tenero Bambino offre le sue membra alla Divina Giustizia per il compimento della legge e le pri-
me stille di Sangue bagnano la terra della umanit peccatrice. La fede ci ripete: circonciso per noi!
L'amore ci ripete: umiliato per noi! La piet ci ripete in questo primo giorno dell'anno: Sanguis ejus
super nos in benedictionem! Preghiera che valga ad ottenere una pioggia di Sangue Divino in tutti i
giorni, in tutti gli istanti della vita, in ogni atteggiamento ed attivit, perch tutto sia asperso dal
Sangue della Redenzione. Allora tutto sar redento, santificato: dal respiro incosciente alle eleva-
zioni pi eccelse; dall'idea confusa, che appare nella mente, alla preghiera pi intensa e ordinata;
dall'azione insignificante alla Comunione pi devota, infuocata di amore. Chi ha raccolto le prime
stille di Sangue del Bimbo Divino? Certamente la Vergine Madre, gli Angeli, le stesse mani di Dio,
aperte nell'attesa di quel segno di giustificazione per gli uomini. Ma anch'io ho raccolto quelle stille
con la mia fede d'oggi; anch'io ho adorato, gustato, offerto a Dio quel Sangue con la piet, la devo-
zione e l'amore ispirati da Ges all'anima mia; anch'io, come la Vergine e i Santi Angeli, ho baciato
quel Sangue Divino; l'ho compreso e onorato con l'umile mia consacrazione, suggerita, richiesta da
Ges nella intimit di un grande privilegio. Vedere, conoscere, sentire il Sangue di Ges! Mistero
della nostra vita cristiana, della mia vita religiosa, della vita di unione con Ges! q. 93 : 1 gennaio

1490 - Chi mi separer dal Sangue di Ges?


N l'indegnit, n la miseria, n l'ignoranza, n l'incomprensione, n la debolezza: quando c'
nell'anima il pentimento dei peccati, il desiderio di conoscere il Mistero, la brama di intenderlo, la
volont di aderirvi, la fedelt nell'ascoltare, la devozione nel ritenere.
Vorrei distruggere tutto quello che nel mondo fu scritto di vano, inutile, peccaminoso, per sostituirvi
pagine infinite con le glorie del Sangue Divino. q. 93 : 4 gennaio

1491 - Che apparve all'anima mia?


Colui che diede il segno, apr l'intelligenza di quelli che lo contemplavano e ci che fece com-
prendere, lo fece cercare e, cercato, s'offr ad essere trovato (S. Leone Pp).
Il mistero della chiamata dei Magi si riflette in ogni anima che cerca la verit, la grazia, l'elevazione,
la santificazione, il Signore. Il segno! Il Signore ne ha uno per tutti: interno o esterno, luminoso o
tenebroso, simbolico o reale; in mano sua tutto diventa segno divino. O Signore, che posso dire del
segno che hai fatto apparire sull'orizzonte dell'anima mia? La vera vita tutta all'interno: ci che
appare e si compie esternamente solo una cornice. Che apparve nell'anima mia?
Il segno del Sangue: e tosto il Signore aperse la povera intelligenza perch potesse cercarlo, con-
templarlo, vederlo, gustarlo, perch potesse cercarlo. Ma non era gi in me il Sangue di Ges?
S, ma dovevo cercarlo nelle profondit della Passione da cui sgorgava, nella luce della Chiesa a cui
era affidato, nelle parole dei Sacerdoti incaricati a distribuirlo con i Sacramenti, nella predicazione,
nella direzione delle anime. Il Sangue di Ges cercato si offr ad essere trovato.
O infiniti incontri col Sangue di Ges! Infiniti rapporti, infiniti segni del Mistero! Il Sangue di Ges
parla e si glorifica con le sue parole; opera e si estende e si glorifica con la sua estensione; conquista
e si glorifica nel suo dominio. O Signore, il tuo Sangue l'onda misteriosa che ci porta in Cielo!
Perch non la comprendiamo? I grandi mali esterni che tormentano l'umanit sono ben poca cosa in
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confronto dei mali infiniti che tormentano le anime. Se non fosse la corrente segreta del Sangue Di-
vino che ripara, sostiene, guida e ritempra, l'umanit sarebbe ingoiata dall'abisso della distruzione.
O Signore, il tuo Sangue circola nelle mie vene, la mia anima assorbita da Te: ebbene, con i miei
desideri abbraccio tutto il mondo. Sono i desideri del tuo Sangue stesso. Il Mistero sempre in pie-
na attualit divina. Il Sangue che trabocca dal Calice; l'Ostia Santa ferita che d Sangue; le mani sa-
cerdotali che grondano Sangue, la mia anima immersa in quel Sangue! q. 93: 9 gennaio

1492 - Vedere il Mistero!


Vederlo per me e per quelli che non hanno le pupille della fede, vederlo nella sua grandezza per ab-
bracciarlo nella sua potenza, nei suoi rapporti con l'anima per offrirgli tutta l'anima; vederlo nella
sua espansione, per glorificarlo con la completa adesione. q. 93 : 10 gennaio

1493 - Tengo fra le mani Ges Crocifisso


Tengo fra le mani il libro delle preghiere: ma no, non il semplice libro: esso scompare ed io tengo
fra le mani Ges Crocifisso, Ges disteso sulla Croce.
Una corrente di pianto attraversa l'anima e si unisce alla corrente del Sangue di Ges.
Veramente noi portiamo fra le mani il prezzo del nostro peccato - Cristo Ges Crocifisso - e non ci
accorgiamo che tra le nostre mani, pegno di amore o di odio, di salvezza o di perdizione, di gloria
o di maledizione, come vogliamo noi. q. 93 : 11 gennaio

1494 - Col tuo Sangue, tutto


Da me, nulla, ma col tuo Sangue tutto. S, col tuo Sangue, la mia salvezza, la salvezza del mondo, il
trionfo della tua Chiesa, il trionfo della giustizia, dell'ordine, del bene; la pace delle anime, pace in-
dividuale, sociale, mondiale. E su questa pace la gloria del tuo Sangue, o Ges Redentore. Per quan-
to stendiamo le mani verso le tue sanguinanti, verso il tuo Cuore, fonte inesauribile del tuo Sangue,
non potremo mai accoglierlo, n onorarlo degnamente. q. 93: 12 gennaio

1495 - Voglio dare tutto per il Sangue di Ges


Tutte le armonie che sono nell'anima per glorificare il Mistero adorabile. Seppellirmi nel Sangue
Divino per estenderlo in tutta la Chiesa, in tutte le anime. Bere alle sorgenti del Sangue e vivere nel-
le profondit del Mistero per ottenere una vera trasformazione, una grande santificazione.
Il Sangue di Ges domina in una mente pura ed opera nei cuori generosi; ama, soprattutto, compiere
i suoi prodigi nei cuori verginali. Alcune grandi Sante che la Chiesa venera sugli altari furono eleva-
te a sublimi altezze dal Sangue di Ges, che si manifest a traverso la loro parola, l'esempio, l'attivi-
t, l'unione con Lui. Ci pu essere elemento pi efficace del suo Sangue Divino per unire l'anima
con Ges? Le parole di S. Geltrude, di S. Caterina da Siena, di S. Teresa, di S. Margherita grondano
il Sangue di Cristo. q. 93 : 13 gennaio

1496 - Il Sangue precede i passi di ogni anima


Alla Consacrazione. Ges! Il suo Corpo divino, il suo Sangue vivo! Lui con la sua Passione, col
suo amore, col suo invito, col suo abbraccio, ed anche col suo lamento.
- Puoi dubitare del mio Sangue? Pensami nel perfetto vigore, nella bellezza e nella maest della
mia vita umana, in mezzo alle infinite schiere di uomini che vivono sulla terra. Tutti attorno a me:
molti con la loro fede, con le preghiere, con un servizio di fedelt e di amore, ma il maggiore nume-
ro con le loro bestemmie, gl'insulti, le maledizioni, i delitti, i peccati che mi feriscono come frecce
acuminate. Ad ogni istante la rinnovazione della mia morte, ad ogni istante la rinnovazione del
Sacrificio, ad ogni istante l'effusione del mio Sangue. -
Il Sangue precede i passi di ogni anima, ma quanto poche conoscono e seguono quei passi divini,
seminatori di luce e di grazia! q. 93 : 15 gennaio

1497 - La lettera viva di Cristo


Lo Spirito Santo scrive nella mia anima cose inenarrabili, a caratteri di Sangue, di fuoco, di luce;
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col Sangue mi purifica, col fuoco mi consuma, con la luce mi ravviva. Ed ecco che l'anima mia di-
venta la lettera di Cristo. Il Sangue di Ges scrive nella mia mente, nel mio cuore, nel mio spirito:
nella mia mente scrive la verit, nel cuore la carit, nello spirito la santit.
O Signore, una scintilla del tuo amore accenderebbe il mondo; una stilla del tuo Sangue lo inonde-
rebbe; un segno della tua volont lo trasformerebbe. Perch non si operer tutto questo nella mia
poverissima anima? Fai, o Signore, che io sia la tua lettera viva per me e per tutto il mondo: una let-
tera eloquente, luminosa, efficace, perfetta. Per essere la lettera di Cristo devo ricevere umilmente i
segni di questa lettera (le manifestazioni divine); devo conservarli gelosamente (la fedelt); devo la-
sciarli leggere senza adombrare o alterarne il senso (semplicit); devo imitare i santi, preziose lette-
re di Cristo. La loro vita il trionfo della Redenzione. q. 93 : 16 gennaio

1498 - Lettera reciproca


La lettera di Cristo l'anima unita a Lui, consacrata a Lui, sposata con Lui, vivente in Lui per mez-
zo del suo Sangue. Ma Ges dice anche all'anima: Tu sei la mia lettera. Lettera reciproca.
Alle parole scritte nell'anima dallo Spirito Santo col Sangue Divino, devono corrispondere quelle
che l'anima scrive con lo stesso Sangue nel Cuore di Ges, guidata dallo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo scrive col Sangue Divino, per mano della Chiesa, nell'anima mia; lo Spirito Santo
deve ancora scrivere con la mia mano nel Cuore di Ges [...]. Alla Elevazione dell'Ostia Ges dice:
Ecco la mia lettera. Ed alla elevazione del Calice: Ecco il Sangue con cui fu scritta. La Passione di
Ges, la Redenzione! Ecco la pi grande lettera, la divina lettera scritta a illuminazione della uma-
nit. La mia bocca ora piena di Sangue. Ho l'impressione dell'unione dell'anima al Mistero e
dell'adesione del Sangue ai santi desideri dell'anima.
Il Sangue scrive nel Cuore di Cristo ci che l'anima chiede, ama, invoca. q. 93 : 17 gennaio

1499 - Non contemplare solo le grandezze del Sangue


Il Sangue di Ges il Mistero dei Misteri della carit di Cristo. il Mistero della Potenza, Sapienza
e Bont di Dio; il Mistero che illumina la terra e letifica il Cielo: il suo trionfo la gloria dell'Altis-
simo. In Cielo le ferite dell'Umanit Santissima di Ges, ferite gloriose sono sorgenti di splendori
sempre nuovi; ogni anima vi attinge i suoi, rispondenti alla fede, piet, devozione che ebbe in vita al
Mistero augusto. Se tutti i sapienti del mondo si unissero per cantare le meraviglie del Sangue Divi-
no non rappresenterebbero dinanzi a Lui che l'ignoranza e la cecit, come un piccolo bimbo balbet-
tante, dinanzi alle magnificenze dell'universo. Ma io non debbo contemplare soltanto le grandezze
del Sangue Divino: devo pregarlo, invocarlo, supplicarlo che prima purifichi, trasformi, conquida
l'anima mia e poi scenda pietoso, misericordioso, salvifico su tutte le anime. q. 93 : 24 gennaio

1500 - La mia confidenza in Dio per i meriti del Sangue


O Signore, basta che io apra gli occhi, la bocca, il cuore e tutto si riempie di Sangue.
Tutta la mia confidenza in Dio per i meriti del Sangue di Ges. Confido di ottenere da Dio il per-
dono dei miei peccati, la salvezza dell'anima, l'aiuto a farmi santa, la luce per compiere i miei dove-
ri, la volont per abbracciarli, la grazia per adempierli. La teologia scienza divina, il Sangue di
Ges fuoco divino; la teologia via sicura che conduce al Cielo, il Sangue la consumazione del-
la via. La teologia manifestazione della verit, il Sangue Divino segno, suggello, alimento della
verit. Il sole illumina tutto l'universo, anche le foglie nascoste nel folto del bosco, anche le viscere
della terra risentono i benefici dell'astro benefico. Cos tutte le anime partecipano ai benefici della
Redenzione, del Sangue Adorabile di Ges. Anche le anime infedeli, sepolte nelle tenebre, anche i
peccatori ingolfati nel fango risentono l'arcana potenza del Sangue di Ges perch il Cristo abbrac-
cia tutti e trasforma l'abisso di morte in abisso di luce come fece con S. Paolo, milite di Cristo, mili-
te della verit, della grazia, del Mistero, del Sangue Divino. q. 93: 25 gennaio

1501 - Semina con la grazia il Sangue Adorabile


La terra produce una volta all'anno, due volte, non pi, ma la terra dell'anima, irrorata dal Sangue
Divino, produce in tutti gli istanti, germina fiori mirabili coltivati e raccolti dalla stessa mano del
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Signore. Il cento per uno dato dall'eccellenza e dalla potenza del seme, ma anche dalla collabora-
zione della terra, pronta a ricevere la linfa vitale, pronta a restituirla per il lavoro della grazia.
Il Sangue di Ges d il cento, il mille, l'infinito per uno. un seme divino e produce frutti divini,
meravigliosi. O Signore Ges, o Seminatore instancabile dei campi delle anime, del mistico campo
della tua Chiesa apri la tua mano, apri la tua bocca divina e semina la verit, la giustizia, la pace,
apri le tue santissime piaghe e semina perdono e misericordia: apri il tuo SS. Cuore e semina con la
grazia il Sangue Adorabile. q. 93 : 28 gennaio

1502 - Mi accosto giorno e notte al tuo Calice


Tu crei nelle anime una fame e una sete divina, grande come la tua Passione, perci insaziabile.
Io mi accosto giorno e notte al tuo Calice riboccante di Sangue, ma l'anima, pi si accosta al tuo
Mistero e pi s'incendia nel desiderio di viverlo perfettamente e di possederlo perpetuamente.
Ma ci avverr solo in cielo. Quaggi dilater la fede, la speranza, la carit; lascer questo mio pic-
colo essere esclusivamente abbandonato alla corrente del tuo Sangue Divino vivendo dei desideri,
delle brame dell'amor tuo, o dolcissimo Ges. q. 93 : 29 gennaio

1503 - La Passione di Ges viva


La Passione di Ges viva, misticamente viva nel Tabernacolo, nel sacrificio, nel sacramento, nelle
anime, nell'anima mia. viva, e perci mi fa vivere; viva e mi trasforma, mi ispira, mi orienta la
vita dell'anima; viva, e mi chiede alimento di vita per ricambiarmelo con alimento divino.
Ges mi chiede infatti una partecipazione umile, fedele, profonda ai suoi dolori; mi chiede uno
sguardo sempre pi penetrante nell'abisso del suo Mistero, un amore sempre pi intenso per il suo
Sangue Divino. Il Sangue Prezioso mi rivela la Passione eterna, infinita, viva di Ges.
Ed io devo tuffarmi in questo oceano di incomprensibili meraviglie per dare a Ges tutta la vera,
santa, nobile passione del mio cuore, della mia mente, del mio spirito. q. 93: 8 febbraio

1504 - Chi non gusta il Sangue non comprende la Passione


Quale casa magnifica la tua Passione! Pare triste all'ingresso, ma nei suoi segreti quanta luce, quale
ricchezza, quali ebbrezze! S l'anima che vive nella Passione di Ges, pur soffrendo e meditando gli
acerbi dolori del Signore, ricolmata da Lui di sante consolazioni. La Passione ha in s i gaudi della
Risurrezione e li comunica col Sangue Divino. la vita di questa mistica casa.
Chi non gusta il Sangue Divino non comprende la Passione: chi non entra nella Passione di Ges
non gusta il Sangue Divino.
La Passione la casa di Ges; casa, si direbbe del peccato degli uomini; ma casa della misericordia
di Dio; casa dove convengono tutte le iniquit della terra, ma dalla quale partono tutti i benefici di
Dio; casa che racchiude tutte le miserie delle anime, ma da cui s'irradiano tutte le grazie celesti per
il Sangue di Ges.
O casa divina della Passione, abitazione del mio Dio crocifisso in te, racchiudimi in te, e fa che il
mio cibo e la mia bevanda siano il tuo dolore e il tuo amore nel Sangue Divino. q. 93: 10 febbraio

1505 - Le mie mani come due conche aperte


Quae utilitas de Sanguine meo?. il lamento di Ges nell'anima ed come l'aprirsi di mille rivi,
impediti allo sbocco dalla ingratitudine umana. Parla, piccola anima, scuoti la tua polvere, ricevi il
Sangue del tuo Signore, almeno tu rispondi! Le mie povere piccole mani sono come due conche
aperte, ripiene di Sangue Divino, il povero piccolo cuore come un braciere ardente dove il Sangue
bolle, trabocca, accende e infiamma tutto il mio povero essere. Ascolto Ges: - Quae utilitas de
Sanguine meo? per le schiere infinite di infedeli, di idolatri, di pagani, per le schiere dei peccatori,
dei bestemmiatori, degli empi, dei ribelli? Quae utilitas per i buoni, per i giusti, per i santi? Non
vedi quanto Sangue rimane infruttuoso, come in stretta misura quello che pure messo a profitto
dalle anime pie, fedeli, coscienti? Quae utilitas per l'anima tua?- O Signore, mi scoppia il cuore
dal dolore. q. 93: 11 febbraio
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1506 - La mia vita Cristo nel suo Sangue


La mia vita Cristo, nella sua Passione cruenta, nella sua Passione mistica, nella gloria dei suoi Mi-
steri, nella magnificenza della sua Chiesa, nella espansione della sua carit, nella potenza del suo
sacrificio, nella intimit del sacramento. La mia vita Cristo, nel segreto delle sue manifestazioni,
nei contatti intimi con la sua presenza, la sua assistenza e la sua volont.
La mia vita Cristo, nella sua preghiera, nelle sue oblazioni, nelle sue immolazioni, nella sue ope-
razioni divine, incomprensibili. La mia vita Cristo nel suo Sangue. O Mistero dei Misteri della
mia poverissima e meschinissima vita! lo sono oscura di nascita, peccatrice, vile, ignorante perch
non conosco nulla e trascuro la conoscenza delle cose di Dio, tuttavia a questo nulla Ges rivolge i
suoi inviti e i suoi desideri. Vuole anime amanti del suo Sangue. Non bastano anime devote del suo
Sangue, adoratrici del suo Sangue, ascritte a speciale confraternita, ma vuole anime viventi nel suo
Sangue. Vivere nel suo Sangue dargli tutto quello che l'anima pu avere da s, che ancora dono
suo e quello che riceve continuamente da Lui. Vivere nel Sangue per dargli tutto il suo Sangue.
La goccia che cade sulla pietra, sulla rena del deserto, anche sugli oceani ritorna negli alti spazi in-
fruttuosa. Non cos del Sangue Divino. Esso opera sempre, fruttifica sempre.
O Signore, fa che il tuo Sangue cada nell'intimo della mia anima e che la tua vita sia la mia, e la mia
vita sia l'alimento del tuo Sangue come la legna arida e secca l'alimento della fiamma; solo allora
potr dire: Mihi vivere Christus est!. q. 93: 12 febbraio

1507 - Sorgente eterna di amore infinito!


L'opera della Redenzione compiuta dal Sangue di Ges. Non lo vedete scorrere infaticabile in tutti
i solchi delle anime? Non lo sentite scorrere nelle fibre del cuore, nelle profondit dell'anima trasci-
nandola verso gli abissi della misericordia divina? Opus Redemptionis!
Il Sacrificio! Il Sacramento! Istanti divini vissuti dall'anima; contatti divini, operazioni divine, mi-
steri di amore! La Passione, Banchetto celeste! Il Sangue! Sorgente eterna di amore infinito! L'ani-
ma la gioia del destino di Ges. il cibo, la bevanda per opera della sua Redenzione. Quando ho
detto tutto questo non ho detto nulla. Il Profeta mi ripete: Ecce nunc tempus acceptabile, dies salu-
tis. O Signore, la tua Redenzione il tempo della salvezza; il tuo Sangue il ministro, l'artefice,
l'opera della salvezza, e noi siamo i beneficati, i favoriti di questo Mistero divino. q. 93: 13 febbraio

1508 - Il Sangue la tua luce e la mia luce


Umilmente, ma devotamente canto anch'io l'inno gaudioso per la luce che Tu rifletti nell'anima mia
col Mistero del tuo Sangue Divino. Il tuo Sangue per me luce viva, arcana, inestinguibile.
La tua illuminazione arcana, ma possente; mistica, ma reale; inafferrabile, ma vivificante.
Il tuo Sangue, o Ges, la tua luce e la mia luce; la luce della tua Passione e la luce della mia fede;
la luce del tuo dolore e la luce del mio perdono; la luce della tua misericordia e la luce della mia
santit; la luce del tuo amore e la luce della mia elezione; la luce dei tuoi diritti e la luce delle mie
conquiste spirituali. Nel tuo Sangue conquisto la luce della verit e Te che sei la sorgente; la luce
della sapienza e Te che sei il Verbo di Dio; la luce della immortalit beata e Te che sei il Redentore
di quella immortalit. q. 93 . 14 febbraio

1509 - Questa luce pu giungere dalla Passione mistica


Non ti accorgi, piccola anima, che l'opera del Signore cambia in te manifestazioni e rapporti?
Il Mistero del Sangue la tua luce, ma questa luce pu giungere a te dalla Passione mistica e dal
trionfo glorioso, dal Tabernacolo della terra e da quello del Cielo, dalla contemplazione della effica-
cia del Sangue e dalla elevazione nei suoi Misteri.
sempre luce; ma quanto diverse le sue operazioni! q. 93: 15 febbraio

1510 - O Signore, tu ci nascondi questo Mistero...


La luce fisica colora e scolora, tinge meravigliosamente gli elementi che hanno vita, ammorza il co-
lore di quelli che sono artefatti. Cos la luce del mio Dio, cos la tua luce, o Ges. Essa colora, d vi-
ta e forza ai piccoli movimenti dello spirito che vive di Te; distrugge invece quelli che sono pura-
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mente umani, frutto di passione, elementi di egoismo e di vanit. O Signore Ges, colora con la luce
del tuo Sangue il mio pensiero, la mia parola, la mia preghiera, la mia attivit; dai vita, consistenza
alle tue manifestazioni, alle tue comunicazioni che giungono a me attraverso mille rivi, e tutti di
Sangue. O Signore, Tu ci nascondi questo Mistero perch svelato ci farebbe morire.
In certi istanti esso veramente ci capovolge la vita; attorno a me e in me non resta che il turbinio
oscuro di mille cose, che mi fanno toccare il mio nulla spaventandomi, ma infondendo nell'anima
l'arcana potenza di una vita trascendente. O Signore Ges, mio amore sanguinante, svelati all'uma-
nit, alla Chiesa, alle anime, all'anima mia. Tu hai versato questo Sangue benedetto dinanzi al mon-
do intero; Tu lo versi continuamente, misticamente sugli altari; deh! che le nostre pupille non siano
private di queste visioni di misericordia! La S. Quaresima la rivelazione della Passione, la Passio-
ne ci riveli il Mistero adorabile del suo Sangue.
un fiume che scorre disgregando la nostra terra; deh! che non ci siano resistenze; che la nostra
adesione al suo passaggio sia pronta e completa, e come sul fondo del mare, dove sbocca il fiume, si
accumulano tesori immensi, cos la nostra povera terra guidata dal Sangue giunga nell'oceano della
tua misericordia per essere trasformata in gemme per la corona della tua gloria. q. 93 : 17 febbraio

1511 - L'incontro con il Patriarca di Gerusalemme


Il Sangue di Ges apporta nell'anima grazie sempre nuove che lo rendono capace di immense possi-
bilit. Le possibilit di seguire questi rivi di misericordia nelle anime pi lontane da Dio, nelle ani-
me peccatrici, nelle anime che espiano nel Purgatorio. Il Sangue Divino abbraccia tutti e l'anima,
abbandonata alla sua potenza, pu raggiungere lontananze remote dove le anime vivono separate
dalla sua carit, schiave del peccato. La luce che piove dal Sangue di Ges costituisce il cielo
dell'anima, oltre il quale il cielo altissimo della gloria. Bisogna insegnare alle piccole anime le le-
zioni del Sangue di Ges, ma soprattutto bisogna viverle.
Oggi il Signore mi ha fatto una grande grazia: l'incontro con il Patriarca di Gerusalemme, il Custode
della terra di Ges, la terra della sua Passione e del suo Sangue. Il Santo Pastore inebriato del Mi-
stero del Sangue di Ges, lavora per estenderne il culto, per renderlo universale e insieme a lui lavo-
ra un piissimo sacerdote votato alla santa causa. O Signore, tante volte ho detto che credo ci siano
delle anime incaricate nella Chiesa per il trionfo di questo Mistero.
A poco a poco tu me le sveli: sii benedetto! Ormai una schiera venerabile di sacri Ministri, perso-
ne religiose e secolari e su tutti un Principe della Chiesa. Veramente dovrebbe essere impegnato tut-
to il mondo per il trionfo del tuo Sangue; perch non vivono tutti in grazia di questo Mistero?
Non siamo tutti figli del tuo Sangue Divino nella grazia, nella santit, nell'amore? Che abbiamo fuo-
ri di questo tesoro? Che saremmo senza la virt, la potenza, l'efficacia del tuo Sangue?
O Signore, riempi il mondo, tutte le anime di questa luce di misericordia e di salvezza. q. 93 : 19 febbraio

1512 - Il nostro incontro nel Mistero del Sangue


Mistero incomparabile, ma che riempie l'anima di doni celesti. L'incontro avviene nella S. Comu-
nione, durante la S. Messa, ogni volta che preghi, che invochi il Sangue benedetto, quando pensi o
parli del Mistero. Certamente ci vorrebbero capacit infinite per accogliere il Sangue Divino, ma
l'infinito lo porta Lui in tutto quello che dona. Carattere dell'infinito: l'insaziabilit.
L'anima pensa, parla, scrive del Sangue Divino come meglio pu, ma ogni atto incompleto, limita-
to, insignificante; l'anima resta nel martirio dell'impotenza. Crede di raggiungere la saziet parlando
con i Ministri del Signore; veramente essi allargano la sfera della visione, dilatano la comprensione,
mettono anche un sacro timore per le grandi cose di Dio, ma tutto questo ancora insaziabilit per-
ch l'anima sale e risale dalla sua ignoranza, dal suo nulla all'infinito amore, che nello stesso tem-
po, anelito di maggiori conquiste. O Signore, questa mia insufficienza deve essere pure tormentosa
alle infinite espansioni del tuo Cuore: che cosa raccoglie, correndo e dilatandosi nell'anima, il tuo
Sangue benedetto? Ci sono forme di unione e di adesione incomprensibili nelle quali la gloria se-
greta del mio Signore. Egli mi raccoglie in un profondo pensiero. Mi dice:
- Se ci fossero piante che potessero nutrirsi di linfa d'oro, quali fiori e frutti preziosi!
L'anima veramente alimentata da una linfa ben pi preziosa dell'oro, dal mio Sangue che fiorisce
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e fruttifica divinamente, se l'anima viva, cosciente, amante. -


O Signore, e se l'anima fosse morta alla grazia? Sarebbe come irrorare una radice isterilita.
Il Sangue dunque scorrer inutilmente accanto alle anime in peccato?
O Signore, noi ti supplichiamo; fai che il tuo Sangue operi miracoli di risurrezione nelle anime,
prodigi di santificazione nell'anima mia. q. 93 : 20 febbraio

1513 - Non siamo capaci di seminarlo a gocce


Noi raccogliamo a rivi il Sangue Divino ma non siamo capaci di seminarlo a gocce. Il Mistero infat-
ti non ha limite, n misura nelle sue elargizioni; ci ricolma della vita di Ges giorno e notte, nel fer-
vore delle nostre Comunioni, nel raccoglimento delle nostre preghiere, nell'attivit dei nostri doveri.
Entra in noi pi dell'aria che respiriamo, pi delle idee che percepiamo, pi delle melodie che allie-
tano il nostro spirito, pi delle parole che ci mettono in comunicazione col mondo esterno.
Il Sangue Divino ci mette in comunicazione con Dio, con la vita dei Beati, con la vita dei Santi.
L'aria raccoglie e porta lontano gli effluvi dei fiori; cos il Sangue Divino raccoglie gli splendori, le
delizie, l'essenza della santit di Ges, accoglie il suo spirito e lo porta lontano: c' forse lontananza
per le operazioni di Dio? Lo porta nelle anime segnandole col Tau della Redenzione.
Il Sangue di Ges mi mette in comunicazione con le anime che vivono e godono in Cristo, con
quelle che vivono e operano nella Chiesa. Il Sangue di Ges porta in me il riflesso della virt e della
santit del Pontefice, dei Vescovi, dei Sacerdoti; mi porta il fervore e l'amore della Chiesa militante,
la luce e la pace del regno di Dio, la promessa e la speranza della mia immortalit beata nel trionfo
dell'adorato Mistero. O Signore, abbi piet di me! La mia anima beve il tuo Sangue e il tuo amore,
ma non sa rendere n una stilla di Sangue n un accento di amore. triste questa nostra impotenza.
Anche se fossimo tutti impegnati in un apostolato di devozione e di culto al tuo Sangue benedetto,
saremmo sempre come poveri fiori, appena capaci di accogliere sotto una pioggia torrenziale qual-
che piccola stilla nel calice fragilissimo. Signore Ges, rinnova in noi questo piccolo calice, tempra
questa anima mia, donami la santit e l'amore di tutto il cielo e di tutta la Chiesa, perch io possa
accogliere degnamente una stilla adorabile del tuo Sangue Prezioso. q. 93 : 21 febbraio

1514 - Come manifestare la mia devozione al Sangue?


Come posso manifestare, o Signore, la mia devozione al tuo Sangue Prezioso? Come posso chieder-
la? Con la massima semplicit, come il povero domanda il pane, il cieco la vista, il morente la vita.
Le migliori espressioni restano nel cuore, le ripete l'anima col linguaggio misterioso del suo amore
e le raccoglie il Sangue divino nelle operazioni ancor pi misteriose.
Misteri, sempre Misteri, ma l'anima non domanda che l'adesione della fede, l'ardore della carit, la
docilit nel piegarsi umilmente sotto l'onda che passa. O Signore, il tuo fiume corre veloce e mentre
io mi appresto per contemplarlo gi passato; non lo vedo pi, tanto rapido il suo corso, tanto
fulminea la sua azione, ma sento che in esso c' il mio cibo, la mia luce, la mia vita. O Signore, il
tuo Sangue scorre a rivi nella Chiesa e noi non sappiamo neppure raccoglierne le pi piccole stille.
vero, visibilmente, sensibilmente nulla appare; ma quando l'anima segue l'attrazione e l'ispirazio-
ne, come se vedesse lo splendore, se sentisse la forza arcana della tua infinita misericordia.
La ricchezza del Mistero infinita, e infinite sono le forme con cui si dona; ma non necessario co-
noscerle, basta credere e amare, lodare e benedire la mistica pioggia che scende a refrigerio delle
nostre anime assetate. Il salmista, nella inesauribile sete del suo amore, pensava alla rapidit con cui
il cervo divora la via per giungere a ristorarsi alla sorgente. A noi non si richiede una corsa veloce,
ma una elevazione continua nell'atmosfera del Mistero. O Signore, come render pratica la mia de-
vozione? Con l'umilt e l'insaziabilit, con l'invocazione e la comprensione, con la fedelt e l'amore.
Bisogna estendere il campo: pi potrai estenderlo, pi sarai insaziato. q. 93 : 22 febbraio

1515 - Chiamo delizie i frutti della tua Passione


O Signore, perdona: io chiamo delizie i frutti della tua Passione, ma essi sono veramente tali per le
nostre anime assetate e affamate di te? Questi frutti, che raccogliamo nel tuo Sangue, dal tuo San-
gue, diventeranno semi di immensa fecondit nella tua Chiesa per il vincolo santo che tutti ci strin-
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ge sotto la tua Croce. Che ti daremo Ges Signore, Signore di Sangue per questo Mistero adorabile?
Ti daremo noi stessi, credenti, rigenerati, santificati nel Sangue benedetto. q. 93 : 23 febbraio

1516 - Ogni stella ha fulgori diversi


Le magnificenze del Sangue Divino! Chi le contempla? Soltanto il Signore, come soltanto Lui con-
templa le meraviglie dei cieli, l'armonia degli astri, gli splendori della luce nel padiglione del fir-
mamento. Ogni stella ha fulgori diversi a seconda che pi o meno avvolta e attratta dalle misterio-
se forze del sole. Si pu dire che ogni anima pi o meno ricca di grazia, di luce celeste, di intui-
zioni sovrumane, in ragione del suo abbandono al Sangue di Ges. Abbandono?
S, abbandono perch se l'anima dicesse che opera visibilmente, sensibilmente col Sangue di Ges
direbbe una cosa inesatta; l'anima lavorata dal Sangue Divino, esaltata, sublimata, divinizza-
ta. Ai Sacerdoti facile spiegare tutto questo con elementi della Sacra Scrittura, a noi basta credere
che Ges ha sparso il suo Sangue per redimerci e lo applica alle anime per santificarle.
La santificazione ha gradi distinti. Il Sangue Divino bacia il bimbo innocente e lo porta in Cielo
prima ancora che conosca il peccato; bacia l'anima giusta e la colloca nel grembo della Chiesa
orientandola verso le pi alte mete della santit; bacia l'anima peccatrice e la risveglia, la riordina,
le infonde il timore e l'amore di Dio, la fiducia e la speranza nel perdono e nella misericordia.
Che lavoro misterioso in ogni anima! Quale gradazione di contatti, di intimit, di comprensione, di
conquiste! Certamente un cammino oscuro per l'anima che tiene fissi gli occhi sulle cose della ter-
ra, ma per l'anima che le ha calpestate il cammino tutto splendore e soavit. q. 93 : 24 febbraio

1517 - O parola santa del Sangue di Ges


O parola di Dio, che risuoni alta e inconfondibile nella Sacra Scrittura, nel Vangelo, nella Chiesa,
nel Tabernacolo, nel Sacrificio, nel Sacramento e giungi a me col Sangue Divino, parla nelle pro-
fondit dell'anima, insegnami i suoi decreti, i suoi giudizi, le sue vie, i suoi desideri, la sua volont.
O parola santa del Sangue di Ges, io ti mangio e ti bevo. Per conservarti, per nutrirmi di te rinun-
cio a tutto, dimentico tutto, sacrifico ogni cosa, la vita stessa. Potessi farti giungere a tutte le anime,
introdurti in tutti i cuori, esaltarti sopra ogni altra voce! q. 93 : 27 febbraio

1518 - O Signore, avevi proprio bisogno del Sangue?


Ges, Vittima di Dio nella giustizia, nell'amore, nell'immolazione di s, nell'effusione del suo San-
gue! Il suo Sangue versato sull'Altare di Dio come onda perenne di luce e di amore, di riparazione e
di gaudio, di ringraziamento e di esultanza, di pace e di gloria! O Signore, ma Tu avevi proprio bi-
sogno del Sangue di Ges versato in tal modo, per mano di carnefici, per mano di traditori?
Ma Ges non aveva ricchezze pi eccelse, tesori pi preziosi, donazioni pi sublimi da offrire in
omaggio alla tua Divinit e a riscatto delle nostre colpe? La Vittima, la grande Vittima Cristo Ges
col suo Sangue, col suo dolore, col suo amore! L'altare di questa Vittima divina la culla di Bet-
lemme, l'orto degli ulivi, il Pretorio, il Calvario, il Tabernacolo, l'anima mia. Su questi altari Ges
compie la sua immolazione cruenta e mistica, l'immolazione che deve portare in Cielo i fori e i frut-
ti della Redenzione compiuta per le anime, nelle anime. Ges la mia Vittima, la mia vera Vittima.
Ogni giorno viene a raccogliersi nel mio cuore e attende che io la bruci e la consumi col mio dolore
e col mio amore. Ogni giorno il Sangue del mio Ges scende in me dalle Piaghe Adorabili, vive e
vere, della mia Vittima. Ogni giorno l'anima mia diventa il mistico altare della immolazione di Ges.
Ogni giorno Ges s'immola divinamente in me. O anima mia, lascia vivere Ges, consumati per lui
nel suo Sangue e nel suo amore. q. 93 : 28 febbraio

1519 - La portentosa vita del Sangue di Ges


La portentosa vita del Sangue di Ges compie le sue mirabili funzioni nell'anima mia. Sembrerebbe
un assurdo dire che l'atomo accoglie l'attivit dell'universo e che il nulla sostiene il tutto, ma nella
vita soprannaturale si svolgono Misteri incomprensibili. Il Signore viene in cerca della sua piccola
creatura per comunicarle la sua vita, per effondersi in essa con tesori di grazie inesprimibili.
Questo orientamento dell'anima verso il suo Dio, che sente tanto vicino e tanto addentro nello spiri-
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to; che ode in palpiti pi leggeri di quelli del cuore; che vede in uno splendore di bont e di carit,
in una successione di Misteri ineffabili, veramente opera dello Spirito Santo che applica all'anima
il Sangue della Redenzione. E l'anima riprende ogni giorno nuove energie, abbraccia nuovi orizzon-
ti, gusta nuovi contatti, aspira a nuove elevazioni. Questo il lavoro, l'opera del Sangue Divino. il
Sangue del mio Ges che detta all'anima preghiere ardenti, ma di una semplicit infantile, facendole
capire che dinanzi al Signore vale pi l'ardore della carit che lo splendore della dottrina; pi l'amo-
re per la salvezza delle anime che la ricerca per la propria comprensione; pi l'immolazione oscura,
ma cosciente per il Sangue di Ges, che lo sfoggio di manifestazioni mirabili. q. 93 : 29 febbraio

1520 - L'anima mia si accosta alle Piaghe


Tutto si adora, quello che ebbe attinenza con la Passione divina: la croce, la lancia, i chiodi, le spine,
perch tutto fu irrorato dal Sangue di Ges. Bacio in ispirito queste sante reliquie, invidio, come i
santi Bernardo, Bonaventura, Lorenzo Giustiniani, Paolo della Croce, la loro sorte di essere cos vi-
cini a Ges, a contatto con il suo Sangue, a contatto con la sua vita straziata, con la sua morte ango-
sciosa. Ma l'anima mia ben pi fortunata di questi strumenti della Passione: l'anima mia si accosta
non solo alle piaghe delle mani e dei piedi, come i chiodi, non solo alle piaghe del Capo, come le
spine, o alla piaga del Costato come la lancia, ma abbraccia tutte le piaghe del mio Ges, si immer-
ge in tutte, beve a quelle sorgenti il Sangue ad esuberanza, a saziet; beve e ritorna alla vita ebbra di
quel Sangue e ritorna a quelle piaghe assetata, affamata.
O Signore Ges, quando Tu chiami un'anima a partecipare ai segreti della tua Passione mistica, alle
intimit delle tue immolazioni, alle effusioni del tuo Sangue, quest'anima non si ritrova pi: sente
l'infinito, sente l'invisibile, sente l'incomprensibile. q. 93 : 1 marzo

1521 - Mi affido a questa potenza misteriosa


Per praetiosum Sanguinem Tuum, miserere nobis!
Miserere, Domine, miserere, per il Sangue prezioso, amabile di Ges!
Io mi affido a questa potenza misteriosa che supera tutte le difficolt, gli ostacoli, le incertezze, le
debolezze della mia anima, per compiere prodigi diversi. un prodigio di natura il giglio che si ele-
va e fiorisce sul fango, ma certamente maggior prodigio il fiore della grazia che sboccia sul misti-
co seme della verit, fecondato nell'anima dal Sangue Divino. un prodigio incomprensibile cam-
minare sulla terra e compiervi i doveri pi distrattivi col pensiero, con lo sguardo, con tutta l'anima
raccolta e fissa in Cielo, ma questo prodigio frutto del Sangue di Ges.
un prodigio l'arcano contatto col Signore, questo sentirsi inondato di luce divina, di conoscenze
divine, di gaudi divini, ma questo privilegio espansione, dono, riflesso, operazione del Sangue di
Ges. dolce riposare su speranze immortali, salire dove non giunge il tumulto del mondo, il flusso
delle passioni, la mano, l'opera, la volont degli uomini, ma questa ascesa raggiunta per il Sangue
di Ges. ineffabilmente gaudioso poter dire che la mia vita si estende, si dilata, va ognor pi per-
fezionandosi, ma la linfa che assorbe e dirama e organizza e vivifica le energie il Sangue di Ges.
stupendamente magnifica la forza che agisce sullo spirito, orientandolo verso mete eccelse senza
forzare, spingere, costringere la volont e la libert, ma l'attrazione soave, l'azione occulta, la pene-
trazione benefica il Sangue di Ges. O Sangue benedetto, io ti adoro, ti invoco, ti sospiro, ti bramo.
Tu scendi dal Calice per sette rivi e tutti giungono a me con una efficacia mirabile.
Tu riscatti l'anima, la fortifichi, la illumini, la istruisci, la trasformi, la elevi, la possiedi, la unisci a
Ges. Per tutte queste misericordie sii benedetto, o Sangue Divino. g. 93 : 2 marzo

1522 - Segui le mie orme di Sangue


- Segui le mie orme di Sangue. Orme silenziose, oscure, misteriose, ma vive, vivificatrici, ristoratri-
ci della umanit. Cammina su questa via della mia Passione, su questa via della Chiesa, della sal-
vezza, della santit; cammina divorandola con la fede e con l'amore, nel silenzio, nel sacrificio.
I Santi sono passati per questa via e il fascino della loro devozione vi ha trascinato e vi attira molte
anime. I Santi sono la segnalazione dei disegni di Dio, della sua misericordia e della sua volont.
Credi, abbi fede; rintraccia le orme della mia carit e del mio Sangue alla luce della Scrittura, del
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Vangelo, alla luce della Chiesa, dei suoi Ministri, alla luce dei Santi -. g. 93 : 4 marzo

1523 - Tu hai mille accenti intraducibili


Non fuggirmi, o Amore! Quante cose mi hai fatto comprendere, quanta luce e quanti richiami, quan-
te segnalazioni di grazia e quante effusioni di Sangue! Non fuggirmi, o parola eterna, parola del mio
Dio, parola di vita! O parola fatta di Sangue, misteriosa parola, che tocchi l'anima e la risani, la il-
lumini e la orienti, la inebri e la rapisci. O parola di Sangue! Parola che raccolgo nel Mistero della
Circoncisione, nell'Orto degli ulivi, nel Pretorio, lungo il Calvario, sulla Croce; parola fatta di San-
gue che penetri le fibre dell'anima e la fai piangere e godere, gemere sotto il peso della Passione ed
esaltare per la forza del Sangue vivo; o parola divina, parla.
Tu hai mille accenti intraducibili, mille e mille manifestazioni per ciascuna anima, mille e mille at-
trazioni. Nello stesso tempo tu ci annienti e ci ravvivi, o parola di Sangue; tu ci elevi fino al trono di
Dio e ci sprofondi negli abissi del nostro nulla; ci riveli verit eterne, magnificenze celesti, e di con-
tro ci lasci la visione della nostra miseria e la comprensione della nostra parola vana, vuota, insigni-
ficante, fredda, morta. S, la nostra parola morta senza il tuo Sangue, la nostra vita non regge sen-
za il tuo Sangue. Dir che sono debole? S, debolissima, ma debbo anche dire che mi sento venir
meno per la forza del Sangue Divino. Questo sfinimento che pare separi l'anima dal corpo, ade-
sione, oblazione, amore? Mi riafferro a tre pensieri che sono il programma della mia vita: non vo-
glio, non cerco, non bramo che la gloria di Dio nel trionfo del Sangue di Ges, la mia santificazione
per il Sangue di Ges, la salvezza delle anime, di tutte le anime col Sangue di Ges. q. 93:5 marzo

1524 - Il Sangue Divino un libro completo


Perch non invocher perennemente questo Sangue benedetto e non lancer il mio grido fino alla
estremit dei mondi, fino alla fine dei secoli? O Sangue del mio Dio Crocifisso!
Il Crocifisso il libro completo della nostra fede, della nostra speranza, del nostro amore: esso ci ri-
vela tutto Ges e Ges ci eleva nei Misteri pi sublimi di Dio. Il Sangue Divino pure un libro
completo, pi oscuro, pi misterioso, pi profondo, ma mi rivela il Crocifisso, mi rivela tutto Ges.
Nel Sangue Adorabile trovo lo strazio delle sue piaghe, le parole delle sue labbra, le lagrime delle
sue pupille, la vita del suo Cuore. Dammi, o Signore, la scienza del tuo Sangue: meglio, dona questa
scienza profonda, perfetta, divina ai tuoi Sacerdoti, agli apostoli del tuo Sangue. Essi sentano che la
S. Messa il Mistero del tuo Sangue e il Sangue il Mistero del tuo Sacrificio. q. 93: 7 marzo

1525 - Il Sangue, Sacramento potentissimo


Il Sangue di Ges! Sacramento potentissimo nelle mani dei Sacerdoti, acqua monda che pu lavare
tutto l'universo, fuoco divino che pu distruggere tutta la scoria della umanit.
Questa notte, in sogno, mi sono sentita chiedere da un Vescovo: Sei in istato di grazia? Ho risposto:
Non lo so, non senza un certo accoramento; svegliata, ho invocato con grande fiducia il Sangue di
Ges. Se disgraziatamente non fossi in istato di grazia, il Sangue di Ges me lo far comprendere:
se la grazia fosse in me, per colpa mia, sepolta, inefficace, inattiva il Sangue di Ges la render frut-
tuosa, feconda. tremenda l'incertezza della nostra salvezza: non poter conoscere lo stato dell'ani-
ma, non poter misurare la responsabilit e l'indegnit, i debiti e le colpe!
Ma Ges ha preveduto le nostre ansie e ha voluto dissiparle con la promessa del suo perdono, of-
frendoci a garanzia il suo Sangue. La mia poverissima anima si getta in questo oceano di misericor-
dia e invoca ad ogni respiro questo Sacramento di amore. Il mio nulla si perde e si ritrova nel San-
gue di Ges, in esso si annienta e si ravviva, si distrugge e si ricrea. Il Sangue di Ges veramente
la perenne creazione del regno di Dio nella giustificazione e santificazione delle anime. q. 93 : 9 marzo

1526 - Io sento la Passione del mio Dio


In questo contrasto fra le inesauribili ricchezze del Sangue Divino e la mia povert, c' la constata-
zione di un'altra vita pi intensa, pi intima: c' la vita della Passione di Ges. S, io sento la Pas-
sione del mio Dio, Passione cruenta e incruenta. Passione eterna, sanguinante nel tempo, amorosa,
luminosa, gloriosa nella eternit; Passione mistica, che apparente impotenza, sofferenza, nascon-
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dimento, spargimento di vita, effusione di Sangue.


Se questo servizio dell'anima ti accetto, o Signore; se l'impotenza e la fiducia mia ti onorano; se
nuotando nel tuo Sangue devo perdere la mia vita pi preziosa, il pensiero, la parola, l'attivit, per-
ch pensi, parli, speri in me il Sangue benedetto, si faccia o Signore, purch tu sia glorificato nel
mio povero amore per la tua Passione, per l'invocazione del tuo Sangue. O Signore, noi abbiamo bi-
sogno di Te. Sei Tu che sostieni il mondo, la Chiesa, le anime; sei Tu che ci ami, ci guardi, ci per-
doni, ci salvi. Sei Tu che compi le nostre giustificazioni. E le compi col tuo Sangue nel momento
istesso nel quale l'uomo incosciente si chiede che cosa deve fare di Te. Grande Mistero la tua Pas-
sione! Mistero ineffabile il tuo Sangue! Mistero incomprensibile la nostra ignoranza! q. 93 : 16 marzo

1527 - Che far di Ges Crocifisso?


Cieli e terra adorate il Redentore, il Salvatore, l'Uomo-Dio, che si presenta a noi, non nella maest
della Trasfigurazione, nella potenza della sua virt taumaturga, nello splendore della sua dottrina,
ma nella umiliazione infinita della sua Passione. Passione adorabile, Passione divina; la nostra
Passione. Finch questa Passione non entrer in noi con i suoi strali, con la sua luce misteriosa, con
l'arcana virt del Sangue non conosceremo la vita, non sapremo vivere, non sapremo agire, non sa-
premo morire. Mi risuonano all'orecchio le parole di Pilato: Quid faciam de Jesu?.
Noi ripetiamo con fede e umilt: Che faremo di Ges Crocifisso? Egli tra le braccia della mia
anima come fu sulla Croce del Calvario. vivo e morente. Dio e uomo. vittima e vincitore.
stato crocifisso da me ed ora si dona a me perch io comprenda la causa, gli scopi della crocifis-
sione; perch mi valga dei meriti, perch io rinnovi la vita nel Sangue, perch mi tuffi in quel San-
gue e vi muoia per rivivere della sua vita arcana. Che far di Ges Crocifisso?
Lo offrir al Padre oggi, domani, sempre, nei secoli e nella eternit, impetrando perdono e miseri-
cordia, grazia e amore per i meriti delle Sante Piaghe, per i meriti del Sangue Preziosissimo.
Che far di Ges Crocifisso? Lo stringer al mio cuore, Sposo di Sangue, Agnello Immacolato, Vit-
tima Augusta, baciando e ribaciando nell'adorazione pi viva, nella prece pi intensa, nell'abbando-
no pi completo le Piaghe adorabili, misteriose profondit dove s'annida tutto l'amore del mio Dio e
dove affiora tutto il suo Sangue. Contempler, ascolter, parler, vivr del mio Re Crocifisso, ma
ancora trasmetter ad altre anime, nell'unione soavissima a Lui, la potenza redentrice del suo San-
gue Adorato. Che far di Ges Crocifisso? Lo porter sul petto con maggior devozione, lo bacer
con pi intensa piet, lo avvolger con la fede ardente; lo consoler con l'unione intima, profonda,
perenne ai suoi dolori, ai suoi richiami, ai suoi disegni d'amore. Rinnover le mie promesse, i miei
voti, il mio atteggiamento di Vittima del suo Sangue. vero, sar sempre una povera, miserabile
Vittima senza valore, ma il valore mi verr dal Sangue benedetto. q. 93: 19 marzo

1528 - Non riposarmi nella luce, ma nel Sangue


O Ges, io non debbo distaccare mai il dolore della tua Passione dalla gioia della tua Resurrezione;
non debbo riposarmi nella luce, ma nel tuo Sangue. luce anche il Sangue, ma luce nascosta, se-
greta, riservata a chi la cerca, la brama, l'apprezza e la glorifica. O Signore Ges, Tu vuoi che la mia
Pasqua sia il tuo Sangue. S, o Signore, non cercher n gioie, n consolazioni, n soddisfazioni spi-
rituali: io vivo per il tuo Sangue Divino. Sar la tomba sempre aperta per raccogliere il Mistero del-
la tua immolazione; custodir nel silenzio, nel segreto, nell'umilt e nell'amore il tuo Sangue Ado-
rabile; sar la piccola vittima di questo `tuo Sacramento, desiderosa di riparare le offese, le ingrati-
tudini, le sconoscenze degli uomini; sempre desiderosa e pronta ad accogliere in me il Sangue Pre-
zioso, rifiutato e calpestato dai peccati del mondo. In questo Sangue vivr ed esulter. q. 93: 24 marzo

1529 - La S. Pasqua il Sangue di Cristo


La S. Pasqua non solo una ricorrenza, una solennit, una festa: il Mistero che schiude alla Chie-
sa, alle anime, all'anima tua le magnificenze della Redenzione. il Sangue di Cristo che zampilla
nel trionfo perenne della sua vitalit divina, attraendo le anime, inebriandole, santificandole.
Tre umili donne, semplici, ma pie, sono fatte degne di conoscere, per prime, il Mistero della Resur-
rezione e di annunciarlo ai popoli. Dubiterai, piccola anima, del Mistero del Sangue Divino, e teme-
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rai di annunciarlo al mondo con la preghiera, l'umilt, il sacrificio? Temi il disprezzo? Le pie donne
non conobbero che il dolore per il Cristo e l'amore il pi forte e il pi santo. q. 93 : 25 marzo

1530 - Posso chiamarmi sposa del Crocifisso?


Le pie donne cercavano Ges Nazareno, il Crocifisso. Il Crocifisso! Quali Misteri in questa sola pa-
rola! Colui che stato crocifisso! Il condannato alla croce, l'immolato sulla croce, il martire del
Calvario, la Vittima di Dio! Il Crocifisso! Cerco io Ges Crocifisso? Lo cerco sulla croce, mentre
muore per me, lo cerco sull'altare, nel Sacrificio dove rinnova la sua immolazione e la sua donazio-
ne a me nel suo Corpo e nel suo Sangue? Il Crocifisso! Con quale fede mi accosto a Lui? Quali pre-
ci gli rivolgo? Quali offerte porto ai suoi piedi? Come lo onoro nella Chiesa, nelle anime, nell'anima
mia? Posso chiamarmi, come dovrei essere, sposa del Crocifisso?
Io vivo nella liturgia di questi giorni splendenti pi del sole: vivo nel gaudio della Chiesa, nella Ri-
surrezione del Cristo e nella risurrezione del mio spirito, nella risurrezione di anime infinite, rinate
nel Sangue della Passione. Ma tutto mi sfugge e l'anima tormentata dalla Passione del Crocifisso.
Egli immobile sulla Croce, ma orienta verso il suo Cuore e verso il suo Sangue anime infinite:
raccolto nel suo infinito dolore, ma semina dolcezza, pace, luce, amore.
Muore, ma ha la potenza di far rivivere tutti i popoli dell'universo nel Sangue della sua immolazione.
O pensiero occulto dei Misteri di Ges, tu mi sfuggi! O visione sovrumana del suo dominio nei tre
regni, tu mi riempi di beatitudine, di speranza, di spavento! O Mistero del Crocifisso, tu mi inebri e
non so dire nulla! Ma tu crei in me una sete divina, una fame tormentosa.
tutto quello che io posso dare di mio, di significativo, di essenziale a te, mio Ges Crocifisso.
Fame e sete della tua parola, della tua volont, della tua Passione, della tua Risurrezione, del tuo
Sangue. Fame e sete del tuo Sangue! Esso m'inonda come fosse un fiume travolgente, eppure au-
menta in me la brama del suo contatto, l'anelito del suo pregustamento, l'ardore dell'unione e della
immolazione con Lui e per Lui. q. 93: 26 marzo

1531 - Cantate inni al suo Sangue Prezioso


Cantate inni al Signore Iddio nostro, cantate inni al suo Sangue Prezioso. Esso compie una semina-
gione divina. gettato nei solchi delle nostre anime con le lacrime di Ges, con la sua Passione e la
sua morte; ma dal solco laborioso e fedele sorgeranno i fiori immarcescibili della santit, i frutti sa-
porosi della virt e del bene, gli stessi frutti di giustizia e di carit maturati sui passi di Cristo dalla
sua Redenzione. Questo mistico seme si raccoglie in cumuli accanto ad ogni anima e attende l'ora in
cui essa si schiuder a riceverlo. Anima inconsapevole, chiedi la luce: il Sangue divino te la doner.
Anima peccatrice, chiedi il perdono: il Sangue Divino te lo conceder.
Anima empia, chiedi la visione di Dio: il Sangue Divino la far brillare ai tuoi sguardi.
Anima misera, chiedi la ricchezza celeste: il Sangue Divino ti ricolmer di favori.
Anima paurosa di Dio, rifugiati nel Sangue Divino: ti incoragger e ti aprir il cuore alla speranza.
Anima fiacca, che non sai camminare nella via della generosit, chiedi il Sangue divino: ti porter
con la sua virt. Anima smarrita, che ti arresti nel tuo isolamento, chiedi il Sangue Divino: ti ridone-
r il senso della via e della vita. Anima incompresa, che nuoti nell'amarezza e nella impotenza dei
tuoi santi e grandi ideali, chiedi il Sangue Divino: far luce sul tuo sentiero e dar vigore ai tuoi de-
sideri. Anima mia, che sei la pi meschina, la pi povera, la pi inerte, la pi inconcludente nel re-
gno di Dio, chiedi il Sangue Divino: ti sentirai rinascere, ritemprare sotto l'influsso della sua onda
ristoratrice, comprenderai quello che il Signore ti chiede e quello che domanda al popolo suo.
Il Leone della trib di Giuda ha vinto, ha aperto il libro e sciolto i sigilli.
Medita questo Mistero alla luce del Sangue: i sette mistici rivi sboccano nella Chiesa e nelle anime
con getto inesauribile di grazia, di potenza e di gloria. Avvicina le tue labbra alle sorgenti di vita
eterna e chiedi l'amore e vivi l'amore: l'amore del Sangue, l'amore nel Sangue. q. 93 : 27 marzo

1532 - Anche nell'oscurit della notte splende il Sangue


Chi parla, nel mondo, del Sangue di Ges?
Chi magnifica questo fiume divino, che sempre ugualmente ricco di tesori celesti, benefico, fe-
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condo di opere sovrumane? La vita nostra che mai senza il Sangue di Ges?
E la stessa Chiesa, se non avesse questa sorgente di beni spirituali, di meriti, di grazia, di gloria,
avrebbe lo splendore del Corpo Mistico, cos vigoroso nella magnificenza della santit?
O Signore, ogni giorno il sole tramonta e il mondo resta senza luce. Non cos la Chiesa, le anime, la
mia anima. Anche nell'oscurit della notte il tuo Sangue splende, scorre, mi alimenta, mi governa,
mi attrae, mi unisce a Te e compie, divinamente, opere mirabili. O vita di mirabile ascesa per il
Sangue di Ges, splendi sempre pi fulgente nell'intimo del mio spirito, ed esso, rapido, si elevi
verso Ges, verso il mio Dio, anelando all'unione pi intima, pi santa e feconda. q. 93 : 28 marzo

1533 - Ogni volta che l'anima parla del Sangue...


Ogni volta che l'anima parla del Sangue di Ges si dilata in questo Mistero, ne assorbe la fragranza,
la virt, la potenza; vive e rivive nella sublimit delle cose arcane e sente il bisogno di comunicare a
tutto il mondo i portenti di Dio. La mia voce si perde appena uscita dalle labbra, la mia preghiera
tiepida, la mia conoscenza incompleta, ma il Sangue di Ges copre ogni lacuna, infiamma ogni
aspirazione, d consistenza alle umili parole. Il Sangue del mio Ges per se stesso la nostra reden-
zione, la nostra riparazione, ma quando vi uniamo la nostra volont, quando comprendiamo il suo
valore e lo offriamo insieme a Ges, esso diventa veramente la nostra giustificazione.
O benedetto Iddio, vorrei riempire gli spazi celesti e terrestri dei canti di lode, di benedizione, di
adorazione, di ringraziamento al Sangue di Ges. Vorrei, o Signore, che noi, redenti da questo San-
gue Adorabile, consacrassimo le energie, l'ingegno, l'amore, la vita al suo trionfo.
S, noi dobbiamo essere il trionfo, la gloria del Sangue di Ges. Dimenticare ogni altra cosa di
quaggi, vivere sotto lo sguardo del Padre, camminare con fede, umilt, devozione e amore sulle
orme insanguinate e misticamente sanguinanti della Passione di Ges. q. 93 : 29 marzo

1534 - O veste di suprema bellezza


Il Sangue di Ges la prima veste nuziale che Dio dona all'anima perch entri nella Chiesa, perch
sia degna di assistere al Mistico Banchetto e di unirsi a Lui nella immolazione di se stessa.
Il Sangue di Ges la veste nuziale che rende l'anima degna di vivere con Dio, degna di conoscerlo,
di seguirlo, di amarlo. Il Sangue di Ges la veste nuziale con la quale l'anima si presenter a Dio
per essere giudicata, beatificata, unita a Lui nella eternit. O veste deliziosa, preziosa, privilegiata,
divina: veste del mio Dio! O veste della mia salvezza, della mia redenzione, della mia santificazione,
sii benedetta! O veste invisibile, ma sensibile all'anima: veste che hai in te il cibo, il nutrimento, il
ristoro, la forza per il mio cammino spirituale! O veste di suprema bellezza, di insuperabile ricchez-
za, di indicibile nobilt; o veste divina che ricopri la mia nudit e dai consistenza al mio povero es-
sere e mi rendi capace di opere immortali; o veste misteriosa, che raduni in te tutte le magnificenze
di Ges, sii benedetta glorificata nei secoli e nell'eternit! Tu sei la mia veste di predilezione. Rico-
perta dal tuo manto mi sento rivivere, trasformare, elevare nei regni misteriosi della Redenzione.
E sento ancora che l'anima si unisce a te pi dell'aria con la luce, pi della luce col calore; sento che
tu sei veramente la veste regale con la quale Ges mi accompagna, mi nobilita, mi conquista, mi
unisce a s, mi lavora e mi perfeziona per il suo regno e per la sua gloria. O Signore Ges, rendimi
degna di questa veste di misericordia. q. 93 : 30 marzo

1535 - Dove cade, il Sangue una pianta di Paradiso


Dove cade, il Sangue di Ges una pianta di Paradiso, seme divino, fiori divini, frutti divini, matu-
rati nella santit. O mio Signore, dammi la conoscenza delle infinite misteriose operazioni di questo
tuo Sangue Divino, dammi la conoscenze delle sue esigenze, l'adesione a questa conoscenza; il pen-
siero, la parola, l'opera che debbono essere il frutto di questa adesione. Dammi, o Signore, il senti-
mento pi delicato, alto, nobile, profondo per onorare segretamente, ma fruttuosamente questo Mi-
stero di misericordia. O Sangue Divino, o Sangue del mio Dio!
Tu sei il fiume d'oro del Cielo, il fiume della vita sulla terra, il fiume della santit dell'anima mia!
Non vedi che io soffro perch non so comprenderti, non so celebrare le tue lodi, non so dilatarmi
come ampia la tua espansione, non so sostenere la tua effusione, non so manifestare la tua attra-
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zione? Tento di raccogliere la parola, il suono, la musica, l'accento, il significato di questo tuo San-
gue Divino, ma mi sfugge tutto ed io corro, povera anima, incontro a questo sole misterioso tentan-
do di raccoglierne almeno un raggio. Il sole della sua bellezza mi brucia e mi paralizza, mi abbaglia
e mi getta nell'oscurit, mi eleva e mi sprofonda. Proprio cos. Il Sangue Divino di una potenza
indefinibile. Quando assorbe un'anima l'assoggetta misteriosamente a stati inesplicabili. q. 94 : 2 aprile

1536 - Chi sente l'aria satura di Sangue Divino?


La notte passata nella contemplazione del Mistero del Sangue di Ges pi luminosa del pieno me-
riggio, quando il sole sfolgora tutti i suoi raggi sull'universo.
O notti di veglia accanto a Ges nell'Orto degli ulivi, nel Pretorio, sul Calvario; e per riscontro, tra-
scorse accanto a Ges, nel tabernacolo del suo dolore: nell'anima peccatrice, nel mondo pagano e
perverso! O schiere di apostoli, di martiri, di santi, in veglia per il culto, per l'amore del Mistero del
Sangue! Ci sono sempre i Giuda che tradiscono Ges, gli sgherri che lo maltrattano, i giudici iniqui
che lo umiliano e lo trattano come fosse l'ultimo dei mortali, degno di condanna, di morte, di oblio.
C' sempre pronta la flagellazione, la coronazione di spine, la crocifissione per il mio adorato Ges:
ci sono sempre attorno a Lui mani sacrileghe, cuori feroci, anime sataniche. E c' sempre il rivo di
Sangue, prezzo pattuito dal peccato e da Dio, prezzo di morte e di vita, di redenzione e di condanna.
Risalgono dai secoli le voci di amore verso il Sangue di Ges; voci di tutti i redenti che compongo-
no le pi arcane melodie in omaggio al Mistero: ma chi le comprende?
Chi sente l'aria satura di Sangue Divino, la Chiesa odorante Sangue, le anime quasi stille di quel
Sangue? Chi pensa di dare al Mistero del Sangue il suo posto nella finalit dei redenti, dei viventi?
Chi si consuma nel fuoco del Mistero perch esso sia pi scintillante ed evidente nella Chiesa di
Cristo? Appaiono due stelle fulgenti sul Cielo della Chiesa: Caterina da Siena e Gemma Galgani;
tutte e due imbevute dal Sangue di Ges; tutte e due solchi profondi di quella onda divina, canali e
conche di ampia mole, adoratrici consumate nella piet del Mistero. O Signore, fa rivivere nell'ani-
ma mia tutto il loro amore per il tuo Sangue benedetto. q. 94 . 3 aprile

1537 - Nel Sangue di Ges il tempo non esiste...


Nel Sangue di Ges il tempo non esiste, la sofferenza scompare al confronto di quella del mio Ges,
i sacrifici non appaiono che come foglie ingiallite accanto al legno sanguinante su cui fu sacrificato
Ges; le contrariet non rappresentano che la mano di Dio che ripassa sulle disposizioni umane; le
ansie richiamano l'angoscia di Ges, le delusioni tagliano i fili invisibili che tengono ancora attacca-
ta l'anima alla terra; le afflizioni sono il crogiuolo necessario per la purificazione dell'oro.
Con questa luce si procede velocemente nel cammino del Signore; si vede Lui che precede con la
sua Passione e con la sua gloria, Re dei secoli, e vigile custode di ogni istante.
Dominatore dei mondi e presente agli impercettibili movimenti dell'anima; Redentore della umanit
e distributore goccia a goccia del suo Sangue Divino. - Questo Sangue, - mi diceva Ges durante la
notte - una sola goccia del mio Sangue vale pi di tutte le ricchezze e di tutta la scienza accumulata
dall'uomo. Tutti i giorni l'uomo accresce il patrimonio della intelligenza e della fortuna, ma impo-
verisce quello dell'anima, la quale ha la sola ricchezza del Sangue Divino. E questo Sangue Divino
non invocato, non compreso, non glorificato. - q. 94 : 4 aprile

1538 - Le labbra della Chiesa tinte di Sangue


L'Eucaristia - scrive Mons. Del Corona - il filo tinto in scarlatto che imporpora le labbra della
Chiesa. Come intensa di pensiero, significativa, deliziosa, celestiale questa espressione!
Le labbra della Chiesa sono le labbra sacerdotali tinte del Sangue di Ges, arrossate di quel Sangue,
mosse da quel Sangue, imbalsamate, divinizzate da quel Sangue. O Sacerdoti di Dio, non sentite
che le vostre labbra bruciano a contatto del Sangue? Non sentite il bisogno di un sollievo che atte-
nui il vostro tormento? Parlate del Sangue di Ges. Versatelo abbondantemente con la predicazione,
con la preghiera, con l'istruzione delle anime. Riempite il vostro ministero del Sangue Divino come
ripieno il vostro sacerdozio. Ges lo dona a voi per la Chiesa, per l'anima vostra regale e sacerdo-
tale, per tutte le anime. Volete edificare nella Chiesa? Versate nelle fondamenta delle anime il San-
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gue Divino. Volete estendere il regno di Dio? Estendete la luce, la virt, la potenza del Sangue Ado-
rabile. Dateci il Sangue di Ges. Noi non lo possiamo avere che da voi, Ministri della carit di Cri-
sto. Date il Sangue di Ges a questa povera umanit estenuata, che ricorre al veleno per vivere, al
fuoco per conquistare, all'arma per arricchire. O vani e stolti e satanici mezzi di restaurazione socia-
le, ideati, perseguiti, stabiliti dalla superbia e dalla infernale idea di sopprimere il nostro buon Dio,
di distruggere i segni della Redenzione, l'Altare, il Sacrificio.
O labbra tinte del Sangue Divino, parlate, annunciate il trionfo di Ges Salvatore! q. 94 : 5 aprile

1539 - Quando m'incontro nelle parole dei Santi...


L'anima mia comprese che la medicina il Sangue di Cristo (B. Angela da Foligno).
Quando m'incontro nelle parole dei Santi che parlano del Sangue di Ges, mi pare d'incontrarmi con
degli amici, i quali parlano il linguaggio misterioso che risuona nell'anima mia; linguaggio di Cielo,
linguaggio di Ges ripetuto dal suo Sangue Divino, linguaggio al quale non si risponde che con la-
grime, con il patimento e l'immolazione di se stessi. Entri il Sangue del Signore nell'anima mia e la
guarisca e la ristori e la sublimi, rendendola degna di conservare e di glorificare il Sangue benedetto.
Non solo si compia l'unione spirituale, ma lo sposalizio pi intimo che abbraccia anima e corpo:
nell'anima lo spirito del mio dolce Ges, nelle membra il suo Sangue Divino. q. 94 : 6 aprile

1540 - Alla scuola del Mistero del Sangue


Educhiamo l'anima alla scuola della grande, sublime, tremenda realt del Sangue Divino.
In questa scuola parlano i Profeti, parla Ges, parlano gli Apostoli, i Santi, parla tutta la Chiesa per
mezzo dei suoi Sacerdoti. Ascoltiamo con desiderio di conoscere, di amare, di gustare, di glorificare
il Sangue Divino; ascoltiamo per imparare e per trasmettere, per ricevere e per donare, per santifi-
carci e per santificare. Noi tutti siamo stati sanati per le lividure di Lui. Il Pastore buono venuto in
cerca della povera umanit per sanarla, e la salute sgorga dalle sue piaghe.
L'unico balsamo che ci conforta nella vita il Sangue di Ges. balsamo divino composto dalla
potenza, dalla sapienza e dall'amore di Dio; garanzia eterna di salute, mediazione gratuita, restau-
razione perfetta nella giustizia e nella pace. q. 94 : 8 aprile

1541 - Quale ricchezza nel Sangue di Ges!


L'oro non si getta ai cani, n la vera scienza si copre di fango e di oblio. Quale ricchezza nel Sangue
di Ges! Quali splendori di sapienza celeste! Il Sangue Divino l'anima della Chiesa, l'alimento,
l'ornamento delle anime ed anche il seme di una mistica fertilit.
- La pianta, qualunque essa sia - dice Ges - non produce che una qualit di fiori e di frutti; l'ani-
ma sotto l'influsso del Sangue Divino di una fecondit molteplice e prodigiosa. -
Ad ogni adesione, al tocco del Sangue Divino, essa produce una fioritura nuova, svariata, e il giar-
dino di Dio, che la Chiesa, diventa splendente di bellezze spirituali. Oh! la mano sacerdotale che
le semina e le alimenta! Il Sangue di Ges scende come fuoco nell'anima, dissecca le cattive erbe
delle passioni, scende fino alle radici, rende come lo spirito isolato dai sensi, purificato, sottile, libe-
ro, capace di accogliere lo Spirito purissimo, santissimo di Dio. Nel Sangue tutto diventa sicuro e
meritorio: il pentimento, il dolore, l'amore; tutto diventa prezioso: la adesione, l'unione, l'immede-
simazione; tutto diventa gradito a Dio perch rivestito e ornato della veste di Ges. L'anima, rapita
dalla veemenza del Sangue Divino non sa pi articolare parola. O Signore! Questo possesso di Dio
nell'anima, per cui essa impotente a pregare, vale pi di mille preghiere. il Sangue di Ges che
prega nell'anima. O Signore, rivelati cos a tutta la Chiesa, a tutto il mondo. q. 94:12 aprile

1542 - La veste lucente della carit


La carit la veste che Ges mi dona col suo Sangue Divino, la veste che io devo offrire a Lui con
la mia corrispondenza. Il Sangue di Ges veramente una veste ricca, sfolgorante, divina; indossata
dall'anima la divinizza. una veste che arricchisce sempre pi, aggiungendosi luce a luce, bellezza
a bellezza, vita a vita. q. 94: 13 aprile
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1543 - La legge scritta a caratteri di Sangue


L'appartenere a Dio gi un privilegio che riempie tutta la vita di arcane consolazioni; ma apparte-
nere a Dio come creatura redenta, santificata, ricolma del suo Sangue, un privilegio divino che su-
pera l'umana ragione. Che cosa hai posto in me, o Signore, per venire a ricercare il tuo tesoro spen-
dendo il tuo Sangue Adorabile? Tu mi hai creato per Te, e Tu stesso, o Ges, hai voluto assumere la
natura umana, Ti sei creato per me! Misteri ineffabili! E mentre, in un primo tempo, hai scritto la
tua legge nel cuore dell'uomo, e poi nel marmo, manifestandosi il tuo amore ancor pi veemente, sei
giunto a scrivere la tua legge sulle tue membra, l'hai scritta a caratteri di Sangue. q. 94 : 16 aprile

1544 - Se il tuo Sangue, o Signore, non pervade...


Vivi, o mio Signore Ges, nell'anima mia, in tutte le anime col tuo Sangue Divino. il tuo Sangue
che mi fa vivere, che mi fa credere, che mi fa sperare. il tuo Sangue che rende all'anima mia l'im-
magine di Dio, la somiglianza con Lui, la primitiva impronta della sua legge, del suo amore, dei
suoi disegni. Ciascuna anima ha il suo posto nei disegni di Dio ma non pu raggiungerlo, n mante-
nerlo, n onorarlo senza il Sangue di Ges. Se il tuo Sangue, o Signore, non pervade, non informa,
non trasforma, non spiritualizza tutta l'anima mia, invano quest'anima vive; la sua vita non sar che
come quella del fiore che dissecca, del filo d'erba che non fruttifica, della perla di rugiada che eva-
pora al primo bacio dell'aura o al primo tocco del raggio solare.
O Signore, io ho bisogno di vivere, di vivere intensamente, a lungo, eternamente. Ho bisogno di vi-
vere nel Sangue che mi comunichi, perch solo attraverso il tuo Sangue io posso trovare quello che
necessario alla mia vita spirituale: la luce delle cose arcane, il senso della vita eterna, il riflesso dei
tuoi insegnamenti, la virt per impreziosire ogni atteggiamento, la grazia per santificare ogni dovere.
Tutta la mia attivit spirituale si orienta verso il tuo Mistero di amore, Mistero eterno, che si svolge
nei secoli, che si sviluppa con la umanit, nella umanit; Mistero divorante per s e per noi.
Il Sitio della Croce il Sitio del Sangue; nessuna corrente pu saziarlo, nessuna capacit pu
contenerlo. Io cerco, cerco nella Chiesa anime superiori, degne, amanti, capaci del Sangue di Ges.
Sono molte, tante con l'aureola della santit, ma tutte hanno il loro carattere, la loro impronta parti-
colare. Imitarle in quello che possibile, ma soprattutto dare a Ges tutta l'anima perch la renda
capace di corrispondenza adeguata. Ci non si potr mai effettuare a motivo della piccolezza del
mio essere. Il sole non penetra nei recessi del mare e della terra, ma vi fa giungere il suo influsso
benefico. Cos il Sangue Divino non pu rivelarsi nelle anime che si allontanano da Lui, che si ri-
bellano a Lui, che gl'impediscono il passaggio, l'attivit e il trionfo, ma trionfer col suo influsso di-
vino. Amen! Cos sia! Cos sia! q. 94 : 17 aprile

1545 - Bisogna mettere le mani nel foro dei chiodi


Mitte manum tuam et cognosce loca clavorum (Giov. 20,17).
A quante anime Ges potrebbe rivolgere queste parole dette a Tommaso! Il Crocifisso in mezzo a
noi, dinanzi a noi, dipinto, scolpito, illustrato, ma ci accontentiamo di uno sguardo, di un pensiero,
di un rilievo artistico, di un richiamo storico scritturale, poi riprendiamo la nostra via e camminiamo
lontano, molto lontano da quell'Immagine benedetta che ci dovrebbe illuminare, ispirare, guidare
nel nostro cammino. O mio Ges, tormentoso pensare che la nostra fede compendiata in sempli-
ci parole, in tenui preghiere, in qualche desiderio che non oltrepassa il confine della conoscenza
umana. tormentoso vedere l'ingratitudine, la trascuratezza, l'indifferenza, l'incredulit verso il Mi-
stero che pi ci tocca e pi ci avvolge; vedere che pochi si accostano, come Tommaso, con un atto
di comprensione umile ed amorosa alle Piaghe santissime per raccogliere nell'anima veramente pia-
gata il Sangue Divino. Ma non basta accostarsi, vedere, ascoltare, gustare; bisogna mettere le mani
nel foro dei chiodi e riconoscere il martirio della Passione e la Passione del Sangue.
Bisogna sentire il fuoco bruciante che nelle Piaghe, sentire l'ardore del Sangue, la vita del Sangue,
la gioia, la grazia del Sangue. L'anima non come una cellula separata, n un elemento indipenden-
te, n una forza isolata. Dio mio, chi non sente l'unione con l'invisibile che sei Tu, l'attrazione verso
di Te, sorgente di luce, di pace e di amore, la forza che ci viene dalle tue misericordie? O Signore,
capovolgi questa nostra vita che ha perduto, o almeno smarrito il ricordo della tua Passione, il pen-
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siero del tuo Sangue, il senso dei tuoi diritti. O Signore, dammi un cielo pi ampio di quello che mi
sovrasta, un mondo pi vasto di quello che mi accoglie, un regno pi alto di quello che mi circonda;
dammi, o Signore, il cielo delle tue Piaghe, il mondo del tuo Cuore, il regno del tuo Sangue. g. 94:18 aprile

1546 - Alziamo la voce del Sangue di Ges


Affrettiamoci a presentare a Dio il Sangue di Ges prima che il Signore si avanzi con la distruzione
e la morte. Siamo ritornati migliaia di anni indietro; ci troviamo circondati da nazioni in subbuglio,
da popoli crudeli; riapparsa l'et del ferro, dell'odio, del veleno; capovolto ogni ordine, minac-
ciata ogni istituzione, portata sull'orlo dell'abisso l'umanit. E sullo smarrimento generale non ri-
suonano che voci di spavento e di angoscia. Alziamo la voce del Sangue di Ges; ripetiamo a tutti le
promesse divine della Redenzione, spegniamo il fuoco col Sangue, l'odio col Sangue, le passioni col
Sangue. Ma vediamo ancora attorno a noi la mano punitrice del Signore. lui che si avanza negli
avvenimenti. Dio santo, buono, potente, misericordioso, ma dimenticato, disprezzato!
Lui che ci scuote, ci richiama alla realt della nostra incredulit, del nostro abbandono.
Ci domanda conto delle nostre ingiustizie e del nostro peccato. Mio Dio, abbi piet di noi, per il
Sangue di Ges! Non vedi che la sua mano piagata porta nella tua mano vendicatrice il pegno della
Redenzione, il prezzo del perdono, il prezzo della nostra salvezza? Voci nuove, umili, miti implora-
no per quel Sangue. Che pu fare il nulla? Ma se nelle mani di Dio ripiene di Sangue pu tutto.
Dio mio, la tua povera figlia vuol salvare il tuo Nome, il tuo Sangue, le anime. q. 94: 19 aprile

1547 - Le anime, campo del Sangue di Ges


Ogni anima ha i suoi richiami per disegni incomprensibili. Risponda e cammini e compia quello che
Ges le chiede. Se potessi dare a Dio tutte le citt, tutti i regni, tutti i popoli!
Ma ben di pi dargli le anime per il suo Sangue. Le anime, campo del Sangue di Ges! Il Sangue
di Ges, acqua prodigiosa che ristora, feconda, illumina, estende il campo della Chiesa! I Santi han-
no plasmata, rassodata, soprattutto cesellata la loro santit col Sangue di Ges.
O Signore, tutti i giorni, tutti gli istanti chieder a Te il trionfo del tuo Mistero nella santit della
mia povera anima. q. 94 : 21 aprile

1548 - Ma c' chi beve il suo Sangue con avidit crescente!


Alla mensa di Ges le anime si cibano a seconda della loro fede, della loro speranza, del loro amore.
C' chi si nutre tanto per non morire: Comunioni fredde, incomprese, non corrisposte.
C' chi mangia e beve solo per s: Comunioni nelle quali l'anima cerca solo il suo gusto, la sua con-
solazione, la sua soddisfazione. Ma c' chi si accosta a Ges e mangia il suo Corpo e beve il suo
Sangue con avidit crescente, con insaziabile brama, con ardore infuocato!
Si nutre del Corpo e del Sangue di Ges, ma anche chiede di riempire le immense capacit dell'a-
nima per portare ad altre anime le sovrabbondanze del Corpo e del Sangue. q. 94 : 22 aprile

1549 - Il discorso brillante del Patriarca


Giorno di trionfo per il Sangue di Ges. Il Venerato Patriarca, in un discorso brillante, ha celebrato
la grandezza, la potenza, la bellezza, la magnificenza del Mistero. Io pensavo: se la parola sacerdo-
tale riesce cos viva, profonda e piena di fascino quando irrorata dal Sangue di Ges, che sar del-
la parola di Ges? S'intuisce che cosa deve produrre nelle anime dei Santi e come si debba spiegare
il fatto delle stimmate sulle membra umane. Se il raggio di luce fissa un'immagine, quale impres-
sione non pu produrre la luce che parte dalla sorgente creatrice, dalle Piaghe Adorabili del Reden-
tore? Mentre il Venerato Patriarca parlava con accenti infuocati e trasmetteva nelle anime la mistica
fiamma da cui era pervaso, io sentivo nel mio spirito una cosa inesplicabile: una gioia di Cielo e una
amarezza indicibile che apriva una fonte di lagrime.
Pareva che una mano invisibile spargesse l'assenzio su quelle verit meravigliose. E l'assenzio si-
gnificava il dolore di Ges nel vedersi incompreso, dimenticato, calpestato nel suo pi grande Mi-
stero. Se solo poche anime, se anche solo la mia, intendessero il prezzo, la grazia, la potenza del
Sangue Divino? Se potessi avere il privilegio di patire, di immolarmi per il trionfo del Sangue Ado-
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rabile! q. 94 : 23 aprile

1550 - La mia porta sono le tue Piaghe


Tu hai detto: Io sono la porta, ed io entro per questa porta che introduce in regioni sempre pi
nuove, luminose, meravigliose, nelle regioni della giustizia, della sapienza, della potenza, della cari-
t divina. La mia porta sono le tue Piaghe, o Ges; il tuo Costato, il tuo Sangue, la tua parola, il tuo
amore. La mia porta la fiducia che mi doni, l'invito che mi rinnovi, la manifestazione del dono
che largisci alla Chiesa, alle anime, all'anima mia, generosamente, divinamente.
Io sento tutta la grandezza, l'efficacia, la poesia del tuo Sangue Divino e questi sentimenti si rinno-
vano ogni giorno, ad ogni istante con vigore incontenibile. Il desiderio di glorificarlo varca tutte le
barriere, divora le distanze, vagheggia progetti magnifici, poi l'anima si trova nella sua impotenza,
irrigidita nel suo nulla. Ma se gli uomini hanno infiniti mezzi per estendere e sviluppare la scienza e
l'arte, a volte asservite al demonio, perch non se ne potr avere di pi e pi efficaci per estendere a
tutte le anime la scienza del Crocifisso, la scienza divina, la divina sapienza del mio Ges nella ef-
fusione, nella distribuzione del suo Sangue Divino? O Signore, Tu mi guardi e taci; sei inchiodato,
immobilizzato, quasi espulso dalle anime. q. 94 : 24 aprile

1551 - La ricchezza divina del Sangue deve produrre...


L'anima mia, per quanto meschina, pi che tutto l'universo, perch crede, ascolta, comprende, ama,
serve il Signore; lo ama, lo serve nel suo Sacrificio, nel suo Sacramento. Ma come posso dire di
servire il mio Dio? Ricambiando il suo dono con l'offerta di me stessa. Io mangio, adorando, le sue
Carni immacolate e bevo il suo Sangue Divino [...]. Il Sangue che Egli ha versato per noi e ci dona
continuamente deve essere da noi accolto e ridonato con profonda comprensione. Questo rivo d'oro
non deve scorrere infruttuoso in un letto di arena o di fango, ma in un campo ben preparato e pronto
per la fecondit spirituale. La ricchezza divina del Sangue di Ges deve produrre altre ricchezze; la
vita divina, che in quel Sangue deve svolgersi nell'anima con splendori di santit: santit multi-
forme, speciale, caratteristica in ogni anima, sia poi svelata o nascosta, glorificata o sepolta. q. 94: 26 aprile

1552 - Calpesta tutto per raccogliere il Sangue


Piccola anima, getta lungi da te la tua miseria, la tua volont, la tua libert: schiuditi al passaggio
dello Sposo. Egli passa crocifisso, sanguinante e chiede il tuo sguardo, il tuo pensiero, la tua parola,
il tuo cuore. Calpesta tutto per raccogliere il Sangue; dimentica tutto ma ricorda il Sangue; credi tut-
to per avere il Sangue di Ges. Il Mistero del Sangue richiede Sangue, come l'amore richiede amore,
richiede patimento, silenzio, nascondimento, tutto quello che ha costituito la Passione di Ges: pas-
sione di anime, per le anime, nelle anime. q. 94 : 2 maggio

1553 - Quando l'anima si chiama Sangue...


Il Sangue di Ges distrugge ogni scoria: come il fuoco che brucia, consuma, trasforma.
Ma avviene cos, quando l'anima offre al Sangue Adorabile, non solo la capacit, ma tutte le forze
che il Sangue suscita, tutte le brame che rivela, tutte le impressioni che produce; quando l'anima si
chiama Sangue e il Sangue diventa l'anima. Non le so dire queste grandi cose, ma voglio viverle, o
Signore, sotto la guida della tua Madre Santissima. Ella, sopra tutti, ha compreso il Mistero del tuo
Sangue ed vissuta per glorificarlo nella sua purezza immacolata, nell'umilt e nella carit.
Scuola meravigliosa per l'anima mia. q. 94 : 4 maggio

1554 - La pi bella testimonianza alla verit Voi pure renderete testimonianza (Giov. 15).
La pi bella testimonianza che pu rendere l'anima mia alla verit proclamare che Ges mi ha re-
dento col suo Sangue. Tutti gli altri Misteri della Redenzione si irradiano dal Sangue Divino, Ado-
rabile, Prezioso, Santissimo: Mistero al quale legata la gloria di Dio, il trionfo di Cristo, la salvez-
za delle anime. Come mi sento piccola, incapace, impotente, dinanzi al Mistero del Sangue di Ges!
Se potessi raccogliere tutti i fiori che sbocciano sulla terra, tutti gli ori e le gemme, i canti e le ar-
monie, tutta la bellezza dell'universo, porterei a Ges le opere della sua creazione, testimonianza al-
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la verit. Se raccogliessi tutte le grazie, i benefici, i doni largiti agli uomini, porterei a Ges le opere
della sua sapienza. Se raccogliessi tutta la santit del Cielo e della Chiesa, porterei a Ges le opere
della Redenzione, le mirabili opere del suo Sangue. Queste hanno un valore divino perch hanno il
valore del Sangue di Ges: esse sono la pi alta testimonianza alla verit.
- In Cielo e sulla terra - dice Ges - si discutono le cause degli uomini, e il giudice il Sangue Di-
vino. - Esso giudica inesorabilmente dinanzi a Dio, giudica con dilazioni e attese di misericordia nel
segreto delle coscienze, e la testimonianza alla verit della potenza del Sangue resa nella luce di
Dio e nella tenebra dell'abisso. g. 94 : 6 maggio

1555 - Chi sa il Sangue, sa tutto


Chi sa il Crocifisso, sa tutto - diceva la Beata Suor Vincenza Gerosa - ma penso che dal Cielo ap-
prover se io dico: Chi sa il Sangue di Ges, sa tutto; sa il valore della Redenzione, il valore della
salvezza, della grazia, della santit; sa il valore del Figlio di Dio Incarnato.
Chi sa il Sangue di Ges, sa la via del perdono, della misericordia, della salvezza, della immortalit
beata. O Signore, io chiedo, questa sapienza celeste per me, per tutte le anime che mi sono care, per
tutto l'Istituto, per tutto il mondo. O Signore, dammi la scienza del tuo Sangue come hai dato alla
Beata Vincenza la scienza della tua Passione. Il tuo Sangue la tua Passione e la tua Passione il
tuo Sangue. Io non posso raccoglierlo che sotto la Croce, dalle tue Piaghe, misticamente parteci-
pando al Banchetto Eucaristico, vivendo nei tuoi Misteri che sono la vita dell'anima mia. q. 94 : 7 maggio

1556 - La mia idea fissa, grandiosa, luminosa


Fu detto che il Santo un uomo di una sola idea. Ci m'incoraggia. La mia idea fissa, inamovi-
bile, grandiosa, luminosa; estesa come la verit, infinita come la potenza di Dio, com' infinita la
sua sapienza, com' infinito il suo amore. La mia idea l'immensa bont di Dio nell'opera della Re-
denzione, compendiata, manifestata, effusa, largita misticamente nel suo Sangue.
La mia idea la vita del Cielo e della Chiesa di Dio e delle anime. La mia idea appare molto sem-
plice, ma complessa come complessa la vita del Sangue: appare ideale, ma reale come reale
il fiotto di Sangue che fa vibrare il mio cuore e il mio pensiero; appare indefinibile, ma concreta
come concreta la vita intima che mi sprofonda in me stessa e mi eleva fino a Dio.
O mio Signore, la mia idea un riflesso diretto della tua carit, della tua misericordia. Come avrei
potuto pensare da me a un'idea che mi avrebbe legato in modo straordinario per vent'anni e spero mi
legher fino alla fine della vita, alla Chiesa, a Te, mio Dio, alla tua Passione e Morte, inebriandomi
del tuo Sangue, inabissandomi in questo Sangue Adorabile?
Con questa idea, in questa idea io posso farmi santa, io voglio farmi santa. q. 94 : 12 maggio

1557 - Salviamo il Sangue, salviamo le anime!


Pi gli uomini impazziscono nel loro odio, nella loro crudelt, nella loro empiet, pi cresce in me il
desiderio, la brama del Sangue, operatore di prodigi, restauratore dell'ordine, della civilt, della ca-
rit. Il sole splende imperturbato sull'orizzonte, non cos il mio Dio. Egli vede, contempla, giudica,
flagella questo povero mondo in rovina, ma prima del flagello e dopo il castigo c' la misericordia
del suo Sangue. per tutti; per i buoni, per i cattivi, per i giusti, peri malvagi.
Onoriamo il Sangue di Ges! Salviamo le anime!
Mettiamo il Sangue sulle nostre piaghe, portiamo le piaghe dei nostri peccati nel Sangue di Ges.
Salviamoci dall'ira di Satana col Sangue di Ges. Nella vita e nella morte. q. 94 : 15 maggio

1558 - Infondi in me col Sangue lo Spirito Santo


Mio Dio, vieni in mio soccorso! Se Tu vuoi che io parli, scriva, glorifichi queste cose mirabili, metti
sulle mie labbra la parola, nel mio cuore l'ardore, nel mio spirito l'amore, e soprattutto infondi in me,
col Sangue, lo Spirito Santo, con lo Spirito Santo il Sangue Divino. Il tuo Sangue Adorabile mi apre
una via misteriosa, arcana, luminosissima. il Sangue che attrae lo Spirito del Signore, o lo Spiri-
to del Signore che mi porta il Sangue Divino? Chiudo gli occhi e le labbra, seppellisco nell'anima
quello che intendo perch non lo saprei dire con frasi esatte, con parole degne.
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Il Mistero dell'Incarnazione, il Mistero del Sangue opera dello Spirito Santo. La Redenzione mi
dona il Sangue e lo Spirito, i doni dello Spirito e quelli del Sangue; il Sangue mi redime e lo Spirito
mi santifica; lo Spirito mi illumina e il Sangue mi nutre. Potessi far salire dall'altare della mia picco-
la anima le offerte pi degne, presentando al Signore il Sangue di Ges per la sua gloria e per la pa-
cificazione del mondo! O potenza del Sangue, quanto sei sconosciuta! q.94:16 maggio

1559 - Stamane ho sentito un'ondata di fuoco...


Tu, o Signore, non hai riservato a pochi lo splendore e il calore del sole, ma l'hai creato per tutti.
Cos la tua misericordia. Anche la roccia pu fiorire bagnata dal tuo Sangue Divino; anche il rovo
pu dare frutti saporosi; anche l'anima infedele, sfiorata dal tuo Sangue prezioso pu divenire un
prodigio di fede e di amore. Stamane ho sentito un'ondata di fuoco venire dall'Ostia Santa.
Avrebbe potuto incenerirmi se io avessi aderito al suo tocco arcano. Cos del tocco del Sangue Di-
vino; tocco di fuoco, di luce, di gaudio, di grazia, di vita, di amore, nella misericordia che amore,
grazia, luce, vita, fuoco, gaudio. Io non vedo che anime attorno a me riempite di misericordia.
Essa scende dal cielo con l'impeto del Sangue Divino e percorre la terra infaticabile, accostandosi
ad ogni anima invisibilmente, operando realmente misteri di amore.
Canter lode al mio Dio che mi ha colmato di bene. q. 94 : 21 maggio

1560 - O il Sangue del Calice o il sangue della spada


Il Signore non abbandona mai i suoi figli: I suoi pensieri sono per tutte le et.
In questa et il pensiero che Ges manifesta la glorificazione del suo Sangue nella salvezza e nella
santificazione delle anime. O il Sangue del Calice che placa la giustizia divina, o il sangue della
spada che la rende pi terribile e spaventosa. Se tanto terrore incutono gli uomini che ora flagellano
la terra, che sar di Dio giusto punitore delle iniquit umane?
Ecco il Sangue di Ges vivo, vigoroso, possente, donato a noi dal suo Cuore SS.
Accostiamovi la bocca, gli occhi, il cuore: questo piccolo cuore umano diventer divino, diventer
immenso e sar il calice della Passione di Ges in cui saranno versate le infinite desolazioni del Si-
gnore, le sue adorabili misericordie, le vere riparazioni degne del suo Amore Infinito. q. 94 : 31 maggio

1561 - Solo il tuo Sangue pu espiare...


O Ges, quanti delitti attorno al tuo Altare! Noi detestiamo le colpe palesi, ma chi dir, chi com-
prender quelle che si compiono nel segreto delle anime, sotto il solo sguardo del Signore?
Chi ha coraggio di seguire Ges in questo cammino desolato, tenebroso, spaventoso, dove Ges si
trova di fronte a Satana, quasi beffato da Lui? Comprendi ora, piccola anima, il Mistero del Sangue,
gli abbandoni di quel Sangue, le sue umiliazioni? E le defezioni delle anime, l'empiet che le domi-
na e la corrente di fango che le avvolge? E la Passione di Ges? E il suo amore infinito che trionfa
su tante ingratitudini e tiene aperte le ferite del dolore per accogliere in esse le anime pentite, per
immergerle nel Sangue Adorabile? Che sa il mondo di questi Misteri?
E tu, piccola anima, che cosa comprendi? Quanti istanti doni a Ges unita al suo dolore? Che fai del
suo Sangue deriso, calpestato, che Egli mette nelle tue mani? Credi che le agitazioni sociali, le guer-
re, le sventure siano pi formidabili di queste intime sconfitte di Ges? Come lo conforti?
O Ges, Ti offro il tuo Sangue, a riparazione dei miei peccati, a riparazione di tutte le offese.
Solo il tuo Sangue pu espiare per me, per tutto il mondo. Solo il tuo Sangue pu implorare miseri-
cordia, donarci la pace, ricrearci nella giustizia e nell'amore. Solo il tuo Sangue pu renderci degni
del tuo perdono, della tua grazia, del tuo regno. q. 95 : 12 giugno

1562 - Fuori rugge la tempesta


Ges si dona nella sua Passione, nel suo Sangue. Le sue carni immacolate sono fragranti di delizie
celesti, il suo Sangue ha il sapore della divina carit e imbalsama l'anima ineffabilmente.
Fuori rugge la tempesta; gli uomini convertono la terra in un campo di morte, la paura invade gli
uomini, l'incertezza li abbatte, lo spavento li annienta.
la tua mano, o Signore, che ci percuote per sanarci, ci ferisce perch esca il sangue fetido, ci umi-
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lia per schiuderci una nuova via di salvezza. q. 95 : 13 giugno

1563 - Non c' salvezza che nel Sangue Divino


Una crociata di preghiera per il trionfo del Sangue di Ges nella Chiesa e nelle anime, ecco il com-
pito che spetta ai Sacerdoti e alle anime pie che hanno compreso il Sitio di Ges.
Quante volte Ges ha fatto intendere questo grido del suo Cuore! Il suo Sangue esce a fiotti per noi,
per i nostri peccati, per le nostre infermit, per le nostre iniquit. Nessuno pensa a stendere la mano
verso le sorgenti della vita per ristorarsi dell'alimento celeste; nessuno pensa che tante sventure e
tante rovine accumulate nel mondo, che la guerra che ora strazia con crudelt feroce l'umanit, che
la spaventosa aberrazione dei popoli e tutte le ingiustizie, provengono dalla ingratitudine umana che
ha dimenticato e disprezzato il Sangue di Ges. Non c' salvezza che nel Sangue Divino.
Perch si tarda a comprenderlo? La guerra avanza come una bufera, distruggendo edifici materiali e
morali, seminando l'odio, lo spavento, la ribellione, la povert, il peccato.
A guerra finita l'uomo si trover tra le mani il fumo dell'orgoglio e la vanit dei suoi trattati, dei suoi
eroismi, dei suoi egoismi, delle sue aspirazioni. La pace non fiorisce dalla crudelt e dalla empiet.
In questo caos di miserie sbocci il fiore della virt pi fruttuosa, pi alta, pi cara a Ges.
Attivare l'opera del suo Sangue. g. 95: 17 giugno

1564 - Senza questo rivestimento nulla vale


Ges dona ai suoi figli poveri, afflitti, perseguitati, ai vinti e ai vincitori il rivestimento della salvez-
za, il suo Sangue Divino. Senza questo rivestimento nulla vale: con questo tutto reso accettevole,
santo e prezioso. Ges mi chiede: - Cresce forse un filo d'erba, sboccia un fiore, matura un frutto
senza l'acqua? Cos l'anima: non produce nulla senza la rugiada celeste del Sangue Divino.
I fiumi della terra vengono distribuiti in rivi secondo leggi naturali. Non vedrai giammai un ruscel-
lo risalire naturalmente sulla cima dei monti. Il Sangue mio ha leggi misteriose, scorre su terreni,
feconda il letto del torrente, raggiunge le cime pi alte, fa germogliare l'arida sabbia e fa mettere
radici solide, profonde perfino nella pietra. -
O Signore, tutte queste lezioni mi elevano e mi tengono sospesa nell'atmosfera celeste della tua gra-
zia. Il tuo Sangue! Chi pu mai pensare ai portenti che compie e ai disegni che matura?
Donami, o Signore, questo rivestimento di salvezza. q. 95 : 19 giugno

1565 - La speranza di poter glorificare il Sangue


Lasciami la speranza di poter glorificare il tuo Sangue, o dolce Ges! Se non potr farlo con la pen-
na e con la parola, con un apostolato vero e pratico, con una istruzione degna e proficua, con una
fondazione nuova che abbracci, in un solo volere, in una sola preghiera, in una sola attivit tutte le
anime, fai che io almeno possa consumarmi nell'intimo del mio spirito per il trionfo del tuo Mistero.
Fai che io viva nel tuo dolore, per il tuo Amore; nella mia croce per la tua gloria, nel tuo calice per il
suo trionfo. Le sofferenze non mancano; esse flagellano le membra, il cuore, lo spirito.
giusto, sempre giusto. Se non avessi da patire non potrei comprendere la tua Passione.
Ogni nostro dolore, di qualunque forma e natura, venga dall'intimo o dall'esterno, percuota le mem-
bra o lo spirito, sempre una particella mistica del tuo infinito dolore. q. 95: 20 giugno

1566 - La sua luce diventa fame di altra luce


Ho fame del Verbo di Dio, del Figlio di Dio, di Ges, della sua parola di vita eterna, del suo Sangue
Divino. Ho fame di luce, di grazia, di adesione, di espansione.
Il Mistero del Sangue Prezioso mi abbaglia e la sua luce diventa fame di altra luce; il Mistero span-
de in me la soavit delle cose celesti ed essa diventa brama di fervori divini; il Mistero esercita
un'attrazione sempre pi forte e l'anima anela di raggiungere un'adesione amplissima; il Mistero
comunica i suoi effluvi di santit e l'anima sospira di acquistarli e di possederli.
Ho veramente fame del Sangue del mio Dio, del Sangue di Ges, ma Ges ha ancor pi fame della
mia anima, di tutte le anime per le quali lo ha versato. q. 95: 26 giugno
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1567 - Figlia del Sangue, la Chiesa trionfa...


Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam... Et tibi dabo claves regni coelo-
rum. O adorabili parole di Cristo, creatrici del suo Regno, del regno nuovo edificato sulla Reden-
zione, sulla Passione, sul Sangue! I secoli si sono inchinati dinanzi al compimento della promessa
divina, la Chiesa si elevata luminosa, inconfondibile, ricca di tutti i tesori di Dio.
Figlia del Sangue di Cristo perch nata dal suo Sangue, Sposa dello Spirito Santo, Madre dei Santi,
la Chiesa trionfa in mezzo alle lotte pi terribili, pacifica fra le tempeste, serena nelle persecuzioni,
sicura in ogni evento. O stupenda creazione del Cristo!
O Chiesa Santa, nostra Madre, arca di salvezza, rifugio delle nostre anime, tesoriera dei meriti della
Passione, sii benedetta! Accogli nel tuo amplesso tutte le anime, salva i naufraghi, illumina i ciechi,
vinci i persecutori del Cristo, estendi dovunque il tuo regno di verit, di tranquillit e di pace.
Tu hai in te la forza per resistere a tutti gli attacchi, per rinnovare tutte le energie, per dare la salute
ai morenti, la vita ai morti. Tu hai in te il mistico sale che conserva pure e vigorose le membra dei
tuoi figli; hai in te la fiamma possente che accende i cuori, la luce indefettibile che guida, eleva e
porta le anime al trono di Dio. Hai in Te il Sangue di Cristo: la chiave posta in mano a Pietro, al
suo Vicario, a tutti i sacerdoti, la sola chiave che apre il Regno dei Cieli.
O mistica chiave, prima di aprire il Cielo, tu ci hai aperto il Cuore di Dio.
E veramente il Sangue che scende a fiotti dal tuo Cuore, o dolce Ges, la chiave ideata dalla tua
sapienza infinita, dalla tua misericordia infinita, dalla tua potenza infinita per aprirci il regno della
salvezza eterna e dell'anima che non ha tramonto. Sii benedetto, dolce Ges, sii lodato, ringraziato,
esaltato nel tuo dono magnifico, nel tuo Sangue Prezioso; si affretti questo Sangue a segnare le vie
di salvezza ai peccatori, agli erranti, ai persecutori della Chiesa, agli infedeli, agli idolatri, a tutti
quelli che vivono nella incredulit e nella empiet; ci purifichi tutti, o Signore, questo tuo Sangue
Divino e ci renda degni di entrare nel regno dei Cieli guidati dalla tua Chiesa, dai tuoi Santi, dal
Pontefice Sommo, dai nostri Pastori e Sacerdoti, Ministri tutti del tuo Sangue Divino. q. 95: 29 giugno

1568 - Mi viene chiesto un simbolo del Mistero


O potentissimo Sangue del mio Redentore! Mi viene chiesto un simbolo del Mistero. Un simbolo?
La realt. Presentiamo Ges Crocifisso, sanguinante, con i rivi di Sangue che scorrono sulla terra
raccogliendo in s tutte le anime. Un simbolo? Il Calice che trabocca; il Calice simbolo del Cuore di
Ges che offre a Dio il Sangue Divino: il Calice, simbolo del nostro cuore che lo accoglie.
E sopra il Calice, l'Ostia Sanguinante. q. 95: 30 giugno

1569 - La Sacra Umanit del Cristo aspersa di Sangue


Vestitus erat veste aspersa sanguine et nomen ejus Verbum Dei (Apoc. 19,10).
La visione di Giovanni si rinnova per ogni anima che ha fede, che pensa alla Passione di Ges e
vuole salvarsi. La Sacra Umanit del Cristo non fu solo aspersa di Sangue, ma ricoperta dal proflu-
vio del suo Sangue Divino, fu straziata per effonderlo tra gli spasimi, per donarlo a dismisura, per
rinnovare perpetuamente l'oblazione, l'immolazione, l'offerta, il dono, il pegno, il segno del Cuore
Adorabile di Ges. Anche oggi Ges passa tra i popoli avvolto nel suo manto di Sangue: con le ma-
ni misticamente crocifisse perch velate dal Mistero, ma stese verso le anime come vivide sorgenti
da cui zampilla il Sangue delle sue vene: acqua che monda e conquista e sale alla vita eterna.
Oggi la Chiesa si tuffa nell'oceano del Sangue Divino a misurarne l'ampiezza, l'eccellenza, la fe-
condit, la santit; a ritemprarsi in quei gorghi segreti dove si maturano le sue sorti e si preparano i
suoi trionfi. Pange lingua gloriosi!.
Canta, o lingua, il Mistero del Dio Umanato, il Mistero del Corpo, il Mistero del Sangue Prezioso,
rigenerazione delle nostre anime, trofeo di gloria del Redentore, argomento di speranza della nostra
misera vita, elevazione verso la patria celeste.
O Sangue del mio Salvatore, versato per tutte le genti senza attendere ricompensa, chiedendo in
cambio solo la fede, la fiducia, l'invocazione delle anime; o Sangue vero, reale, divino, potentissimo,
prodigioso del mio Dio, insegnami a rivestirmi della tua veste purpurea, a nutrirmi di Te, a conser-
varti nel tabernacolo del mio cuore, a servirti, a consumarmi nel tuo amore. O Sangue prezioso,
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sgorgato dalle mani, dai piedi, dal Cuore del mio Dio, abbi piet di me! Rinnova il mio Spirito, la
mia volont, le mie energie: ch'io sia veramente consacrata a te nel sacrificio e nell'amore, resa sa-
cra dalla tua virt per divenire strumento di operazioni divine a gloria del Mistero. q. 95: 1 luglio

1570 - Orditura di Sangue


La Redenzione umana una orditura di Sangue (Card. Piazza).
Aprimi le pupille, o Signore, che io veda quest'orditura misteriosa, la contempli, la studi, la conosca
nella sua mirabile eccellenza e nella sua sublime finalit. Se la tua sapienza ha ideato questo dise-
gno e la tua potenza lo compie con l'amore che Tu nutri verso le tue creature, necessario che cono-
sciamo noi queste cose divine per corrispondere nella forma pi degna, con i mezzi pi accetti, con
la fede pi alta e l'ardore pi sincero. Orditura di Sangue!
Tu l'hai assunto, o Ges, per donarcelo, per effonderlo sotto gli sguardi del mondo intero nella Pas-
sione cruenta, per effonderlo misticamente sotto gli sguardi di ciascuno di noi nel Sacrificio, nel Sa-
cramento. Tutti i passi della tua vita mortale sono stati segnati dal tuo Sangue, o dolcissimo Ges,
perch nella tua pupilla, nel tuo cuore e nell'espansione della tua carit non c'era che l'anelito alla
donazione, alla oblazione di questo Sangue Divino. O Signore, certamente non c'era in Cielo dono
pi sublime, pi efficace, pi intimo, pi unitivo, pi trasparente di questo.
Se l'hai scelto Tu come segno, come pegno di riscatto e di restaurazione morale e spirituale, come
opera della tua infinita carit verso le nostre povere anime, a noi non resta che gettarci sulle orme
della tua Passione, su queste orme di Sangue, e baciarle e adorarle e invocare che questo Sangue
benedetto ci salvi, ci santifichi, ci unisca a Te indissolubilmente. q. 95:2 luglio

1571 - La Circoncisione, prima traccia del Mistero


La prima e l'ultima pagina del Vangelo recano tracce di Sangue (Card. Piazza).
La prima parola detta da Ges all'umanit fu scritta col Sangue, come fu scritto col Sangue il suo
Nome Adorabile. La Circoncisione la prima traccia del Mistero che doveva raggiungere il culmine
della sua manifestazione sul Calvario. La Circoncisione il primo passo della Passione, il primo
bacio di Ges all'umanit suggellato col suo Sangue: bacio che si rinnova nel Santo Battesimo,
mentre Ges riconquista col suo Sangue l'anima gi schiava di Satana col peccato.
Il Sangue della Circoncisione mio! Grazie mio Ges!
Lo adoro, lo bacio, lo bevo e lo offro a Te come unica ricompensa della tua Passione, unica offerta
grata al Padre, deposta con le tue mani a pi del suo trono. q. 95 : 3 luglio

1572 - Ogni intimit con Lui frutto del Sangue


Il Sangue di Ges la sorgente segreta di ogni trasformazione mistica dell'anima nella somiglian-
za del suo Sposo Crocifisso (Faber).
Trasformazione dell'anima! l'ascesa, la conoscenza, la perfezione, la comprensione della vita so-
prannaturale, che essa raggiunge, guidata, illuminata, pervasa, portata dal Sangue di Ges.
Ogni passo nella virt, ogni desiderio di bene, ogni conquista di se stessa nella conoscenza delle
proprie miserie e in quella della santit dello Sposo; ogni intimit con Lui, ogni atteggiamento spiri-
tuale sotto il suo sguardo, sono frutti del Sangue Divino.
vero, io capisco poco e ancor meno so esprimere, ma il Sangue di Ges assume in me lo sviluppo
della conoscenza e della adesione, lavora per me, ama per me, dona, offre, consuma per me dinanzi
a Dio mistiche oblazioni di riverenza, di ossequio, di amore. Il Sangue del mio Ges, dono infinito
di esigenze infinite, si accontenta di trovare in noi la fede, di vedere le nostre pupille posate sulle
sue membra pazienti, sanguinanti, di raccogliere sulle nostre labbra l'invocazione sincera, di posse-
dere il nostro povero cuore.
Per noi, piccole anime, il Sangue Divino non esige che piccoli sforzi: che esse rimangano sotto la
Croce, a contatto delle bocche di misericordia rifluenti di Sangue e di amore, disposte a ricevere e a
conservare l'impronta del Cristo, sfigurata, straziata, ma feconda di vita soprannaturale. O Signore,
sii adorato, sii ringraziato! q. 9. 5 : 5 luglio
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1573 - Un diadema di Sangue


O Volto Adorabile del mio Ges, incoronato dal tuo Sangue Divino, guardaci, getta su noi lo splen-
dore di quel Sangue prodigioso perch ci spezzi il cuore, lo converta al tuo amore e ci raccolga nella
schiera dei tuoi redenti. Le spine che ti straziano, o Sposo di Sangue, le abbiamo coltivate noi, in-
trecciate con le nostre mani, spietatamente fatte penetrare nel tuo Corpo Adorabile.
Tutta l'umanit concorsa ad affliggerti cos, a ricambiare con l'odio, col disprezzo, con l'umilia-
zione e il tormento le tue misericordie divine. Non ti abbiamo conosciuto, o Signore, non ti abbiamo
compreso, non ti abbiamo n ringraziato, n amato. Ma anche ora rimaniamo indifferenti dinanzi al-
la tua Passione; solo compresi di quanto affligge le nostre anime, delle angosce nostre, del terrore
per lo sconvolgimento dei popoli e della morte che passa falciando inesorabilmente i nostri cari.
Abbi, o Signore, piet del nostro accecamento; toccaci con la tua mano divina, col tuo Sangue Pre-
zioso e vedremo l'abisso che ci si apre dinanzi e invocheremo le tue misericordie.
Salvaci, o Signore, non dai flagelli e dal dolore che meritiamo, ma dall'ira tua, della tua giustizia.
Ges dinanzi a me in un atteggiamento pietoso, come vuol essere contemplato e amato.
tutto ricoperto di Sangue, ma il suo Volto mite, dolce, spira confidenza e dice:
- Contemplami cos. Io sanguino per voi, il mio Sangue sar la vostra vita nuova. - q. 95: 6 luglio

1574 - Nobilissima, santissima crociata


Chi avr coraggio di slanciarsi nel mondo e gridare a tutte le anime, ai potenti e ai piccoli, ai sapien-
ti e agli indotti, ai ricchi e ai poveri: Non c' potenza, non c' sapienza, non c' ricchezza se non nel
Sangue di Ges? I Crociati si votavano alla lotta e al sacrificio per la conquista della terra che aveva
ospitato Ges. Noi dobbiamo votarci alla preghiera, al sacrificio, all'apostolato, anche alla morte per
il trionfo del Sangue di Ges, ben pi nobile e prezioso della terra che Egli ha calpestato.
Nobilissima, santissima crociata, compiuta sotto la guida dei Sacerdoti, dei Vescovi, dei Cardinali,
del Pontefice stesso; sotto la guida della Chiesa, depositaria e vindice del Sangue di Ges.
Uniamoci, o figli di Dio, o redenti dal Sangue Divino, in questa crociata di fede, di amore, di santit.
Vinciamo il rispetto umano, la tiepidezza, gli ostacoli, le difficolt che ci contrastano il passo.
Mentre gli uomini distruggono la vita e ogni ricchezza materiale per conquistare un lembo di terra
che domani possono perdere, uniamoci nel Nome Santissimo di Ges per conquistare la conoscenza,
l'amore, la ricchezza del Sangue Adorabile, tesoro divino, inesauribile. q. 95: 9 luglio

1575 - Il Mistero del Sangue per l'anima religiosa


come la luce per la pupilla, l'aria per la respirazione, il calore per le membra. L'anima religiosa
appartiene a Cristo, di Cristo, sposata a Lui, riservata a Lui in una forma assoluta: deve vedere con
le pupille dello Sposo Celeste, parlare col suo linguaggio, amare col suo Cuore, vivere col suo Spi-
rito. Tutto questo le concesso dal Sangue di Ges.
Oh! fusione del Sangue benedetto con quello della piccola anima! Quando si avverte questa unione,
questa compenetrazione, questa immedesimazione, l'anima sopravvive; spazia, cio, nell'atmosfera
celeste rivestita del Sangue divino e attira sopra di s gli sguardi del Signore.
Oculi mei semper ad Dominum, ripeteva il Salmista, e vivendo nel Sangue di Ges l'anima pu
ripetere: gli occhi del Signore sono sopra di me, sono in me. Non illusione: la vita del Cielo diven-
ta, per il suo Sangue, vita dell'anima, dolcissima vita, santissima vita, unica vita. q. 95 : 14 luglio

1576 - Cercare una significazione sensibile


Il Sangue di Ges consuma tutto il mio essere, introduce in me il senso, lo spirito, l'ardore della vita
di Cristo come l'acqua porta i suoi elementi nell'organismo. O Signore, perdona! io sono sempre co-
stretta a cercare una significazione sensibile per rendere comprensibili le operazioni del tuo Sangue
Divino. Potessi afferrarle tutte, comprenderle, manifestarle! Ma esse sono infinite come le tue mise-
ricordie, come le espansioni della tua carit, come gli splendori della tua santit.
Il tuo Sangue porta nelle anime soprattutto la santit, come il raggio del sole porta sulla terra la luce
e il calore. Luce e calore che influiscono specialmente sulla superficie, ma che esercitano anche un
influsso nelle viscere della terra e nelle profondit del mare. Il tuo Sangue, mio Ges, pi potente
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di ogni elemento naturale: esso ha in s una virt divina. Accoglie e possiede le anime che lo cerca-
no, ma giunge anche alle pi lontane perch non lo rifiutino. q. 95 : 17 luglio

1577 - S. Camillo de Lellis, apostolo del Sangue


S. Camillo de Lellis, apostolo del Sangue di Ges. Prima di morire volle gli dipingessero il Croci-
fisso sanguinante, con gli Angeli che raccoglievano quel Sangue in coppe dorate, a espiazione dei
peccati, a implorazione di misericordia, a significazione di riconoscenza, di amore, di devozione per
tanto Mistero. Il dipinto riappare nella mente in tutta la sua vivezza.
Lo dipinge la mia fede, lo avviva la speranza, l'amore che imprime nel cuore.
Ges sanguinante per me, per le anime, per il mondo.
Ges sanguinante nella sua Chiesa per disegni misteriosi, per finalit stupende, per trionfi eterni!
Quest'onda che passa in me, pi reale del soffio di vita, pi attivo del movimento del cuore, pi
comprensivo della pupilla, del pensiero, dell'amore, di una potenza incomprensibile. q. 95 : 18 luglio

1578 - Offri il Sangue per la salvezza dei tuoi fratelli


La Passione del mio Ges viva sull'Altare, nella Chiesa, nelle anime, nell'anima mia.
Ho bisogno di pensare a questo Mistero che mi nutre lo spirito senza mai saziarlo, che mi attrae in
profondit sconosciute, aprendomi orizzonti luminosi. La Passione di Ges sempre rivelatrice di
cose celesti, di rapporti intimi, spirituali fra la Divinit e l'anima, tra lo Spirito del Signore e quello
che Egli alimenta con il suo Sangue Divino. Oggi la bont del Signore mi fa comprendere una virt
che mi d speranza e conforto. Ho offerto a Ges il desiderio di capacit infinite per ricevere il suo
Sangue Divino, ininterrottamente, ampliamente, proficuamente. Poi mi sono arrestata pensando: che
faccio del Sangue di Ges, io, povera, miserabile creatura, indegna di accoglierlo, di onorarlo?
Ges si degnato di rispondere: - Se ti riempissero d'oro e di gemme che faresti? Rifiuteresti di ac-
cettarlo, perch impotente a ridurlo in moneta, perch incapace di incastonarle in un monile d'or-
namento? Non cercheresti di vendere tutto per avere pane per i poveri, vesti per gli ignudi, soccorsi
per i derelitti? Accogli il mio Sangue nella misura pi ampia e offrilo a me per la salvezza dei tuoi
fratelli. Lo trasformer in grazia, in benedizione, in luce, in forza, in perdono, salvezza, elevazione,
santificazione per le anime. - g. 95 : 19 luglio

1579 - Vediamoci l'un l'altro


Vieni, vediamoci l'un l'altro (2 Cr 25,17).
Vediamoci l'un l'altro! Tu mi hai gi veduto fino dall'eternit, o mio Signore, con uno sguardo di
misericordia e di amore. La mia povera anima dinanzi a Te con la sua piccolezza, con le sue mise-
rie, con le sue indegnit ma anche con i suoi semplici desideri, l'ardore crescente, e pi, con il rive-
stimento della tua Redenzione. Tu mi vedi, o Signore, ignuda, squallida, priva di meriti, ma mi vedi
ancora ricoperta del tuo Sangue; mi vedi dal primo istante della vita fino al momento estremo, e tut-
to racchiuso nelle tue mani adorabili: la mia salvezza, la mia elevazione, la mia santificazione.
Tutto questo io raggiunger con il tuo Sangue Divino. Esso illumina la mia pupilla, d fremiti al
mio cuore, riempie l'anima di meraviglie inestimabili, lo spirito di attrazioni ineffabili.
Io avanzo verso una meta luminosa portata dalla veemenza del tuo Sangue Divino.
Io ti vedo, o Signore Ges, nel tuo Sangue. una visione di dolore, ma schiude infiniti misteri.
Io ti vedo curvo sotto la Croce, ti vedo sulla Croce agonizzante, ti vedo nell'Ostia sanguinante, nel
Calice Vittima Adorabile. Vittima per la mia salvezza, per la mia santificazione.
Questo vederti e rivederti nelle tue spoglie mortali, nelle mistiche spoglie della tua Passione in-
cruenta, non adombra la visione della tua gloria della tua potenza e del tuo trionfo. q. 95 : 21 luglio

1580 - Sangue di Cristo, salvezza del mondo!


Lo sento, lo vedo, lo tocco con mano questo Adorabile Mistero: lo sento nello spirito, lo vedo con le
pupille dell'anima, lo tocco perch Ges lo porta in me nella sua essenza vitale.
Il Sangue di Ges il cammino del trionfo eterno. Dal Cielo alla terra, dalla terra al Cielo.
- Portami in Cielo - dice Ges - nel Mistero della Comunione Eucaristica; portami tra le schiere
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degli Angeli e dei Beati, tra le mani di Maria perch offra al Padre la mia immolazione per voi -.
La sede di Dio inaccessibile a noi, ma la virt del Sangue Divino sale fino al suo trono e impetra
per noi. E siccome i suoi trionfi sono nelle anime, per le anime, cos l'anima sale con la fede in quel
Sangue, per quel Sangue, come fuori della vita, dov' la vita della luce piena e della carit perfetta,
dov' l'ineffabile vita di Dio ridonata nella Redenzione. q. 95 : 22 luglio

1581 - La mia fede nel Sangue di Ges


Credo, mio Ges, nel Sangue Divino, assunto nella tua Incarnazione per la nostra Redenzione. Cre-
do che il Sangue del riscatto, della misericordia, del perdono. Sangue divino e umano, stabilito dal
Padre come prezzo della nostra salvezza, come segno di adozione divina, pegno di vita eterna.
Credo che questo Sangue diede impulso e vita alla tua Sacra Umanit, splendore alle tue pupille,
soavit, magnificenza, melodia alle tue parole; fremiti ineffabili, elevazioni supreme, manifestazioni
prodigiose al tuo Cuore. Credo alla sua vita misteriosa in Te, elemento di forza e di attivit, di im-
molazione e di amore, di espansione e di conquista. Credo alle sue effusioni compiute nel rito della
Circoncisione, nel processo della Adorabile Passione. Credo che Tu hai versato il tuo Sangue per
me, per salvarmi, per santificarmi, per unirmi a Te, indissolubilmente nella vita del tempo, divina-
mente in quella della eternit. Credo che il tuo Sangue l'artefice della tua gloria, la gloria della tua
Redenzione, lo splendore dei tuoi trionfi. Credo che il tuo Sangue sar in Cielo uno dei tuoi Misteri
pi augusti e sar anche la glorificazione dei tuoi eletti.
Credo che sulla terra, nella tua Chiesa, nelle anime il tuo Sangue scorra perennemente, misticamen-
te, con prodigi di grazia e di santificazione. Credo che il tuo Sangue ci venga applicato nei Sacra-
menti, nei Sacramentali, comunicato inesauribilmente nella SS. Eucarestia.
Credo al valore infinito, alla virt, ai meriti di questo Sangue Divino.
Potesse scorrere in me, agire, operare, trionfare come nelle tue membra, o Adorato Signore!
Che la mia fede attiri in me le sovrabbondanze di questo Preziosissimo Sangue ed io possa ottenere
le sue benedizioni, le sue effusioni per il mondo intero! g. 95: 25 luglio

1582 - una fede nutrita dal Sangue stesso


La mia fede nel Sangue di Ges. una fede nutrita dal Sangue stesso. Esso la vitalit della Chiesa,
la vitalit anche dell'anima mia. Nella Sacra Umanit di Cristo il Sangue era lo strumento del miste-
ro di quella sua vita umana tanto simile alla nostra; vita che si manifestava nello sguardo, nella pa-
rola, nei movimenti, nelle opere, nel sentimento, nel cuore, nel dolore, nell'amore.
Mio Ges, questa tua vita Tu la trasfondi nella Chiesa col tuo Sangue, e la Chiesa, si pu dire, la
tua Sacra Umanit che rivive attraverso il tempo. La Chiesa, rinvigorita, alimentata, permeata dal
tuo Sangue, parla come Te, ripete la tua dottrina, compie prodigi nelle anime, nei corpi, conquista,
estende il tuo regno, lo rassoda, lo difende, lo glorifica con la fioritura dei Santi.
O Signore Ges, sei sempre Tu che domini sovrano sulle tue conquiste, Tu che illumini, sostieni,
edifichi la tua Chiesa col tuo Sangue Divino. Esso per la Chiesa, per le anime come la rugiada e la
pioggia per il creato; non basterebbe l'oceano a ristorare la terra e a fecondarla; necessario che la
pioggia scenda dall'alto. Cos il tuo Sangue. L'oceano misterioso lo hai preparato con la tua morte;
ora dalla misericordia infinita partono correnti segrete, perenni, abbondanti.
E noi, piccole membra del Corpo Mistico, piccoli microcosmi, beviamo, ci ristoriamo alle sorgenti
del tuo Sangue benedetto. O Signore, in ogni anima redenta vedo Te, Cristo Signore, vedo il tuo
Sangue Divino, le operazioni, i prodigi del tuo Sangue. Questa visione deve rendere pratica e fattiva
la mia fede; devo rispettare, onorare, far fruttificare il Sangue di Ges nelle persone che avvicino,
nelle anime che abbraccio col pensiero. O Signore, io potr rendere questo omaggio al tuo Sangue
soltanto allorch io l'avr onorato e glorificato in me stessa. q. 95 : 26 luglio

1583 - La mia speranza nel Sangue di Ges


Chi pu dubitare di Ges vedendolo grondante Sangue per noi? (Faber).
La mia speranza nel Sangue di Ges poich esso la mia giustificazione dinanzi al Padre, la mia
ricchezza spirituale, il sigillo della mia predestinazione, il mezzo della mia ascesa, l'attrazione del
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mio spirito, la forza misteriosa che mi avvince al mio Redentore.


Il Sangue Divino di Ges affranca la Chiesa da ogni lotta, la sostiene in tutti i cimenti, la rende vit-
toriosa in tutte le prove, dominatrice di ogni popolo, in ogni tempo, in tutti i luoghi.
Il Sangue di Ges, santissimo, adorabilissimo, ineffabile, che scorre nella Chiesa con un misterioso
impeto di misericordia, unisce tutte le anime, costituisce la vera efficace Comunione dei Santi, fe-
conda ogni pensiero, ogni prece, ogni attivit spirituale e morale glorificando la Redenzione di Cri-
sto nelle manifestazioni pi alte, sublimi e luminose della santit individuale.
Noi non vediamo con gli occhi del corpo questi prodigi del Sangue Divino perch ci che pi
ammirevole, eccezionale, divino, sepolto nelle anime, ma dobbiamo alimentare la speranza a que-
sta sorgente di misericordia con ardore incessante.
La speranza del Sangue di Ges dona le ali all'anima, acuisce il pensiero, dilata il desiderio, crea
posizioni di rapporto con Dio intime e altissime, rafforza le impressioni soprannaturali, mantiene lo
spirito in una costante elevazione, nella stessa posizione che il Sangue ha rispetto a Ges.
La speranza nel Sangue Divino, che espiazione per noi, adorazione, ringraziamento, implorazione,
ci rende pi dolce la vita, pi santa la morte, pi beata l'eternit. q. 95 . 28 luglio

1584 - su di noi la mano sanguinante del Cristo


Tutte le lagrime del mondo non valgono a esprimere le nostre rovine, tanto meno a cancellare le no-
stre responsabilit. O Signore, ferma il tuo braccio sulle nostre abiezioni. Abbiamo peccato, vero,
ma su di noi la mano sanguinante del tuo Cristo; per noi, su noi il suo Sangue salvifico.
Su ogni peccato, su ogni offesa, su ogni ingratitudine, su ogni debolezza, su ogni manchevolezza
piove il Sangue della Redenzione. veramente il dono quotidiano, generoso, incessante, che si
stende su tutte le anime, che pu purificarle tutte, salvarle tutte, santificarle tutte.
O dono immenso di Dio! O dono prezioso del Cuore di Cristo! O dono inesauribile che tutti i cuori
possono ricevere e tutte le anime possono attingere per avere da esso la virt di elevarsi, di santifi-
carsi, di vivere la vita divina! q. 95 : 29 luglio

1585 - il Sangue di Dio!


Come pronunciare queste parole senza sentire un fremito di rispetto, di ammirazione, di commozio-
ne? il Sangue di Dio per me; per questa misera, povera creatura, indegna delle grandi cose del Si-
gnore. il Sangue di Dio per la mia riconciliazione con Lui, per la mia unione a Lui, per la mia
immedesimazione in Lui. il Sangue di Dio che viene a ribattezzarmi, a infondermi lo spirito del
Redentore, la sua grazia, i suoi sentimenti, i suoi desideri, i suoi richiami, perch io compia i disegni
del suo amore nella mia santit. No, non invidio i grandi santi che ebbero visioni e manifestazioni
particolari; la luce che Ges infonde nel mio spirito intorno al Sangue Divino una grazia cos pre-
ziosa che io non potrei desiderare di pi. Il pi corrispondervi.
Che cosa ho concluso dopo vent'anni di questa vita, consumata dal fuoco del Mistero, immersa in
questo oceano di Sangue che contiene splendori e ricchezze e sovrabbondanza di misericordia?
Non basta vedere, contemplare; bisogna bere, dissetarsi, attingere per tutti, seguire gli influssi santi,
concentrarli nella forza dell'amore, mantenerli nell'umilt, assecondarli con lo zelo, viverli nel di-
sprezzo di me stessa, anelando solo al trionfo del mio Ges [...]. Debbo conservare nell'anima l'im-
pressione dei tre stati sotto i quali si presenta Ges nell'effusione del suo Sangue: agonizzante
nell'Orto: la Passione cruenta; l'anima mia che beve il Sangue e lo vuole conservare alla vita eter-
na. Ancora Ges nella sua Passione mistica, nel Tabernacolo, nelle anime: Passione di nascondi-
mento, di silenzio, di immolazione. E c' la Passione per il peccato, la vera Passione che lo ha croci-
fisso e svenato; la Passione che lo crocifigge ancora nei peccatori, ed Egli versa a fiotti il suo San-
gue senza che essi lo comprendano. Questa Passione viva di Ges mi riempie di amarezza profonda,
schiude nell'anima rivi di lagrime e mi fa ripetere: Il Sangue di Dio! Non parlatemi, non ditemi nul-
la. Lasciate che l'anima si consumi ripetendo: Il Sangue di Dio! q. 95: 30 luglio

1586 - Gloria al Sangue di Ges


La sua gloria l'ha in s: gloria eccelsa, infinita, eterna. il Sangue del Figlio di Dio, decretato a re-
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denzione del figlio dell'uomo; strumento nelle mani di Dio, dei suoi disegni di misericordia.
Il Paradiso di Dio inaccessibile all'uomo, ma il Paradiso dischiuso alla Vergine, agli Angeli, ai
Santi gloria del Sangue Divino. Quella gloria pu essere accresciuta anche da noi con la nostra fe-
de in quel Sangue, con la nostra adesione, con la nostra corrispondenza. Se sapessimo onorare il
Sangue di Ges! In qual modo? Riconoscendolo come strumento del nostro riscatto, della nostra
elevazione, della nostra santificazione. Io ripeterei all'infinito queste affermazioni.
Vorrei ripetere al cuore di tutti l'invito a contemplare i benefici spirituali del Sangue del mio Ges;
vorrei infondere in tutte le anime il desiderio di riceverlo, la brama di conservarlo, l'intuizione dei
suoi splendori e delle sue grandezze. Vorrei che ogni pensiero, ogni palpito, ogni atto umano si tra-
ducesse in preghiera al Sangue di Ges. q. 13 : 5 agosto

1587 - Apriamo l'anima a questi Misteri


Per elevarci fino a Te, o Signore, col pensiero, col cuore, con le membra necessaria la santit.
Ma la santit non un dono, una conquista che si raggiunge con la grazia e la grazia mi comuni-
cata dal Sangue di Ges. Esso giunge alle anime con la luce folgorante, con l'attrazione, col rimorso,
con la sofferenza, con il dolore; vie talvolta palesi, spesso segrete, sempre misteriose.
necessario aderire a questo messaggio, a questo dono, a questa stessa vita di Dio.
O Mistero eterno! Mistero del tempo, Mistero di Dio e delle anime! una ricchezza che non si
esaurisce mai, che giova a tutte le anime, in tutti gli stati, in tutte le esigenze.
una medicina che risana tutte le malattie, un alimento che ristora, nutre e rinvigorisce ogni spirito,
una rivelazione che s'adatta ad ogni anima, conquista il bimbo, l'adulto, l'ignorante, il dotto. la
conquista della Passione, la Passione di Dio. Apriamo l'anima a questi Misteri. q. 13: 7 agosto

1588 - La pace e il Sangue di Ges


Quale intimo legame tra il Sangue di Ges e la pace dello spirito! La pace dello spirito ordine,
calma, tranquillit, serenit, dolcezza, gaudio. Una ascesa graduale nelle vie di Dio, che porta alla
vita soprannaturale, nella sua vita divina. La pace l'ordine ristabilito in me dal perdono dei miei
peccati. Chi me li perdona? Chi cancella le mie macchie, guarisce le mie piaghe, dissipa le ombre
della mia anima? Il Sangue del mio Ges, potente, gratuito, continuo, generoso, operoso.
Sapere di essere in grazia di Dio, accetta a Lui, unita a Lui, vivente con Lui, in Lui. Chi mi ottiene e
mi garantisce tutto questo? Il Sangue di Ges! la pace con le anime che mi attorniano, quella pace
che stabilisce, aumenta e santifica i rapporti spirituali, che cementa la carit, il patimento, l'unione,
che dissimula i dissapori, dimentica le offese e ricambia l'indifferenza e l'ingratitudine con pregi e
gentilezze; questa pace che ci allieta il cammino e rende pi facile, soave e prezioso il contatto e il
lavoro; questa pace serena chi me la ottiene? Il Sangue di Ges!
Ma c' la pace con Dio, la pace con Ges, con lo Spirito Santo: pace che non semplicemente tran-
quillit ma ascesa continua, silenzio profondo, rinuncia perfetta, amore intenso per ascoltare la voce
di Dio, per discernere la sua parola, intendere i suoi desideri, seguire le sue orme, raggiungere la pi
intima unione con Lui e riposare nel suo seno di amore. La pace con Dio! la delicatezza nel ri-
spettare la sua presenza, nell'onorarla, la premura di ricercarla, di goderla. La pace con Dio!
lasciargli il passo, la via, l'energia, il pensiero, la parola, tutto ci che possiede e che pu ottenere
l'anima nella sua vita spirituale. Ma come l'anima pu capire e ottenere tutto questo?
Vivendo nel Sangue di Ges, invocandolo, onorandolo, consacrandosi ai suoi disegni, rendendosi
umile, segreto, nascosto ma docilissimo strumento delle sue operazioni. q. 13 : 9 agosto

1589 - Sangue di Cristo, esaudiscimi


O Sangue di Cristo, lava tutti i miei peccati, cancella tutte le mie colpe, risana tutte le mie piaghe,
riordina le mie passioni, ridonami l'innocenza primitiva, comunicami la grazia, la santit, l'amore di
Ges. O Sangue di Cristo, fammi sentire l'influsso dei suoi sentimenti divini, lo zelo del suo Cuore,
le fiamme della sua carit per la salvezza delle anime. O Sangue di Cristo, fammi conoscere i dise-
gni della sua misericordia, i suoi desideri, i suoi richiami, fammi operare con giustizia, con rettitu-
dine, con semplicit, con fedelt. O Sangue di Cristo, investimi con la tua luce, infiammami col tuo
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fuoco, trasformami con la tua virt, arricchiscimi dei tuoi meriti.


O Sangue Divino, vita, forza, gloria, potenza della Chiesa, trionfo nel magistero del Pontefice, nello
zelo dei Cardinali, dei Vescovi, dei Sacerdoti, nelle fatiche dei Missionari, nelle opere dei Religiosi,
in tutte le attivit dell'apostolato cattolico. O Sangue del mio Ges, sparso per la salvezza delle
anime, abbi di noi piet; converti i peccatori, salva gli erranti, santifica i giusti, moltiplica gli eletti.
O Sangue di Cristo, salvezza dei popoli, potenza delle nazioni, artefice della pace, ridona la pace al
mondo, la sua pace nell'unione, nella carit, nella santit.
O Sangue di Ges, promessa di vita eterna, sigillo di perfezione, elemento di adorazione, di eleva-
zione, di divinazione, abbi di noi piet. q. 13 : 10 agosto

1590 - Quando il Mistero sar compreso dai popoli...


Il Sangue del mio Ges il vincolo ineffabile della Comunione dei Santi; unisce Ges alla sua
Chiesa, ai suoi Ministri, alle anime e in questa unione misteriosa c' il palpito dell'uomo nuovo rina-
to alla grazia, alla luce, all'amore. Quando il Mistero del Sangue di Ges sar compreso dai popoli e
diverr oggetto di adorazione, di invocazione, di amore, allora sorger il giorno fatidico della vera
pace nell'unione perfetta al Maestro, divenuto come ha gi profetato, Pastore di un unico gregge.
Pregare, patire, operare, perch questo giorno di trionfo arrivi presto e la gloria del Signor Nostro
Ges Cristo sia palese, completa, estesa in tutto il mondo. q. 13 : 13 agosto

1591 - Maria Assunta in Cielo


il pi bel trionfo del Sangue di Ges. Questo Sangue Divino ha preservato Maria dalla colpa ori-
ginale, l'ha riempita di grazia, l'ha resa degna di essere la Madre del Figlio di Dio, l'ha elevata sugli
eletti, sugli Angeli e sui Santi, Regina del Cielo e della terra, assunta alla gloria per un prodigio che
non ha e non avr l'uguale. Maria deve la sua grandezza al Sangue di Ges.
E Maria la prima adoratrice di quel Sangue: nella Circoncisione, lungo il Calvario, sotto la Croce.
O Maria, che hai fatto di quel Sangue che Ti ha riempito le mani, lambito i piedi, asperso il volto?
Non domandare, anima mia, spiegazioni, conoscenze che non puoi afferrare; umiliati, accostati a
Maria, contempla il suo contegno, studia il suo atteggiamento, imitala.
Ella conservava in cuore i Misteri del suo Signore. Ella viveva in quei Misteri.
Alle anime che le sono care ha donato il rosario, lo scapolare, il suo abito santo.
Ad altre anime offre doni pi intimi, invisibili, ma non meno preziosi: ammonimenti, richiami, co-
mandi, inviti a penitenza, a vita cristiana, a santificazione speciale. A te, piccola anima, offre il San-
gue Divino, il dono del suo Cuore e il dono del Cuore del suo Figlio: un dono immenso che av-
vince alla Madre e al Figlio, alla Chiesa e a Dio, assicurando all'anima la salvezza eterna e la santit.
O Madre del mio Ges, Santissima mamma mia, aiutami a comprendere questo dono supremo, aiu-
tami a ricevere, a onorare, a conservare, a glorificare il Sangue del mio Redentore, a vivere in quel
Sangue, fuori di me stessa, nell'umilt, nella semplicit, nel silenzio, nel nascondimento, lasciando
al Sangue Divino tutte le energie, i sensi, la volont, la libert del mio cuore e del mio spirito, per-
ch mi renda strumento segreto ma efficace del suo trionfo nelle anime e sul mondo.
Trionfi il Sangue di Ges dovunque, su tutte le anime, nel tempo e nella eternit. q. 13 : 15 agosto

1592 - Il Sacerdozio cattolico grande


Il Sacerdozio cattolico grande, potente, sublime, divino per il Sangue di Ges.
Le sue labbra consacrano l'Ostia Santa e il Calice della salvezza; le sue mani elevano verso il Cielo
il Corpo e il Sangue di Ges; lo toccano, lo servono, lo portano nelle anime, e questo contatto divi-
no lo rende partecipe di infiniti beni.
La distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo alle anime cosa eccelsa: ogni Comunione una
nuova elevazione per l'anima cristiana e per l'anima sacerdotale che la compie. O Signore, quali Mi-
steri stupendi!
Il Sacerdote cammina in mezzo alla gente e non s'accorge che dal suo cuore traluce lo splendore, la
forza, la vita, la grazia del Mistero! Doni eccelsi per Lui e per le anime. q. 13 : 17 agosto
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1593 - Ho dinanzi a me due volti di Ges


Ho dinanzi a me due volti di Ges: Ges coronato di spine col volto sanguinante, Ges col capo ri-
piegato nell'abbandono della morte. Contemplo, attratta da una forza misteriosa che parte da quei
volti. Pare che da essi si sprigioni una voce dolorosa, rispondente a terribili realt.
- Io sono cos nelle anime: o sanguinante, o irrigidito nel Mistero della Passione e in quello della
Morte; compreso, e perci in una intima comunicazione con l'anima, o incompreso e come stranie-
ro ad essa. L'anima che comprende riproduce in s i lineamenti della Vittima, ed essi costituiscono
la sua nuova fisionomia, l'immagine del Cristo Redentore, l'immagine su cui il Padre mette le sue
compiacenze. - Passare sulla terra con l'impronta sanguinante di Ges nell'anima!
un privilegio, ma pu anche essere un'aspirazione. I Santi sono passati cos sulla terra, aureolati di
mestizia soave, spesso aspersi di sangue che affiorava sulle membra per la violenza del dolore e
dell'amore. q. 13 : 18 agosto

1594 - Il Mistero e la sua espansione


Ogni attivit ispirata, suggellata dal Sangue Divino diventa feconda, fruttuosa sorgente di perenne
attivit nella Chiesa. Le istituzioni umane periscono; anche se hanno principi sodi e validi, si tra-
sformano, mutano veste, finalit, scopo, meta. Il Mistero del Sangue Divino sempre nella sua per-
petua e completa espansione, vitalit, forza, efficacia e fecondit. Si accosta all'anima appena spun-
ta alla vita e la porta, attraverso mille vicende, dolori, tribolazioni e prove alla meta designata, che
sempre Dio, Padre amoroso, che attende la sua creatura di amore. q. 13 : 20 agosto

1595 - Beata l'anima che risponde al tocco del Sangue


Pater sancte!. La Croce di Ges stilla miele, il miele del suo Sangue Prezioso che addolcisce
ogni pena, avvalora ogni prece, eleva ogni atto, santifica ogni oblazione.
Alla santit del Padre Ges offre se stesso, Agnello di pace, Vittima di espiazione, Sacerdote augu-
sto, Uomo-Dio immolato per la causa della giustizia Divina, per la pacificazione del mondo.
Ma chiede anche a noi la partecipazione viva, cosciente, volenterosa a questo Mistero della sua in-
finita carit, chiede che viviamo della sua Mensa, del suo Corpo, del suo Sangue: chiede che questo
Mistero sia oggetto del nostro studio e del nostro amore.
Ges ci congiunge col suo Sangue sotto una sola luce, sotto un medesimo fuoco, sotto la stessa on-
da fluente dal suo Cuore, come il sole, l'aria, l'acqua congiungono gli elementi per l'esistenza umana.
Beata l'anima che risponde al tocco misterioso del Sangue Divino!
Il Sangue di Ges ci preserva dai colpi della giustizia Divina, dai castighi, dalla condanna eterna e
ci introduce nei sentieri alti e privilegiati delle comprensioni divine.
Se potessimo togliere la scoria che impedisce all'anima di elevarsi, di uscire da se stessa per rag-
giungere l'unione ineffabile! Pater sancte!. Il Sangue di Ges l'omaggio alla santit divina, il ri-
conoscimento della santit del Padre, il poema della santit del Figlio, l'inno alato alla santit dello
Spirito Santo. Il Sangue di Ges la prima e l'ultima parola dell'anima pronunciata misteriosamente
a contatto del Redentore Divino. Il Sangue di Ges mi schiude la porta della Chiesa, la porta del
Cielo, la porta del Cuore di Dio. q. 13 : 21 agosto

1596 - Vedo il Sacerdote vivente nel Calice


Ieri Ges mi ha fatto vedere l'anima come stroncata dalla vita terrena e immersa nel suo Sangue
senza radici, all'infuori di quelle che si sviluppano nel Sangue e comunicano la vitalit pi resistente.
Oggi vedo il Sacerdote, veramente innestato in Ges, vivente nel Calice. O Mistero! Il Sacerdote
unito con Cristo per il Sangue veramente Cristo! Quanto Sangue pu comunicare alle anime, al
mondo! Tutto il Sangue di Cristo passa attraverso la Chiesa, attraverso i Sacerdoti. E i Sacerdoti che
non possono amministrare i Sacramenti, che sono obbligati all'inazione per la malattia?
Essi sono ancor pi uniti a Cristo per la sofferenza, viventi nel Sangue Divino, partecipanti alla Pas-
sione, veramente calici sovrabbondanti che versano su anime sconosciute, lontane, assenti, l'onda
rigeneratrice. Quante pagine nuove per la Chiesa, per le anime, quanti prodigi sconosciuti per il
Sangue Adorabile! q. 13 : 24 agosto
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1597 - Tu hai dato tutto per redimerci Cuius una stilla.


Una stilla del tuo Sangue, o Ges, la tua misericordia infinita, il tuo amore infinito, la tua vita di-
vina offerta al Padre per la salvezza del mondo, per la mia salvezza.
Oh! Sarebbe bastato meno di una stilla del tuo Sangue benedetto per salvarci tutti; sarebbe bastato
un sospiro del tuo Cuore, un pensiero della tua mente, una parola del tuo labbro.
E Tu hai dato tutto per redimerci: pensieri, parole, sospiri, lacrime, Sangue.
Oh! questo Sangue mi ridona Te stesso; mi mette in comunicazione con la Divinit, col Cielo glo-
rioso, con la Chiesa militante, con la Chiesa che soffre nelle fiamme della purificazione, con tutte le
anime redente e che vivono sotto lo sguardo della Croce. La grande famiglia umana geme attorno a
me negli spasimi di una lotta che frutto di passioni, di incredulit, di egoismo, di prepotenza.
O Signore, una stilla del tuo Sangue basterebbe a ricomporre le nazioni, a ridonare a tutti la serenit,
la pace, l'ordine, l'amore. Schiudi, o dolce mio Signore Ges, le pupille di questi ciechi erranti nella
valle oscura, brancolanti tra le ombre di morte; fai che sentano il tocco del tuo Sangue che scorre ai
loro piedi, fai che vedano le opere della tua Redenzione e vivano nelle opere della fede, della spe-
ranza, della carit, dell'abbandono in Te.
O Signore, Dio mio, quanti soffrono senza saper santificare la loro sofferenza, senza saper unirsi a
Te, senza conoscere che il tuo Sangue Divino li redimerebbe dalla colpa, dal rimorso, dalla passione,
dalla incomprensione, dalla perdizione! q. 13: 27 agosto

1598 - Non ne rimasta stilla nelle sue vene


Immagini tu il Calvario nella sua viva e completa realt? Bagliori di Sangue, odor di Sangue, gemiti
di Sangue. Comprendi? Tutto il suo Sangue. Non ne rimasta stilla nelle sue vene.
E quel Sangue ha inondato la Croce, inzuppata la terra, impregnata l'aria, asperse le persone che
stavano ai pi della Croce. Cos sull'altare nell'ora del Sacrificio.
Non vedi lo splendore che ne irradia, non senti la fragranza di quel Sangue, la sua voce misteriosa?
Non perdere un istante. Il fiore sboccia e appassisce, l'onda scorre, il sole tramonta; cos il Sangue.
Ha un moto velocissimo. Se non lo si raccoglie, passa, perduto, non torna pi.
Forse giungeranno nuove onde, nuove stille, ma sempre misteriosamente rapide.
Il Sangue grida giustizia e piet: voci perenni che salgono dal Sacrificio al Cielo, dal Cielo alle
anime, dal tempo all'eternit. q. 96 : 2 settembre

1599 - Il Sangue la parola pi sublime


Il Sangue del mio Ges la parola pi sublime che egli abbia detto e possa dire perch ha in s tutto
quello che Ges pu comunicare all'anima. una parola redentrice, creatrice, santificatrice.
parola che produce mirabili effetti anche se racchiusa nelle profondit dell'anima, anche se com-
presa solo dall'anima. parola che contiene la vita e la morte.
- Io vi salver se vivrete secondo lo spirito della mia Redenzione, nella virt del mio Sangue.
Io vi calpester sotto i miei piedi se vivrete nella corruzione della vostra carne. - La parola del San-
gue di una attivit divina. Chi l'ascolta veramente beato, ma chi la conserva partecipa alle mira-
bili operazioni di quella attivit percorrendo una via sicura e rapida di perfezione e di santit. O Si-
gnore, mille altre cose dice il tuo Sangue, che io non so raccogliere, ma penso che le raccoglieranno
i tuoi Sacerdoti illuminati e santi. Sono essi i Ministri e i Maestri del tuo Sangue. q. 96: 4 settembre

1600 - Beato chi ha l'intelligenza del Sangue


Beato chi ha l'intelligenza del Sangue Divino, l'intelligenza dei disegni del Signore sulla umanit o
dei particolari disegni su ogni anima! Bisogna rinunciare a tutto per avere questa intelligenza: ri-
nunciare al proprio pensiero individuale, alle considerazioni umane, a interpretazioni vaghe, ideali o
materiali, transitorie. cos chiara, indiscutibile, persuasiva, inconfondibile la luce del Mistero!
la luce che scaturisce da tutta la vita del Verbo Incarnato; dalla sua dottrina, dalla sua santit, dalle
sue promesse, dalle sue glorie, dai suoi trionfi. Il Calvario il trionfo del Sangue Divino. La Chiesa
la gloria di quel Sangue. Le promesse di Ges sono il preludio dei prodigi del suo Sangue.
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La santit di Ges l'affermazione della potenza del suo Sangue. La dottrina di Ges lo splendore
del suo Sangue. La vita umana di Ges dalla culla alla tomba non ha che orme di Sangue; alternati-
vamente il Sangue delle membra e quello del cuore. E in rapporto a noi?
L'intimit suggellata dal Sangue di Ges: Sangue trasfuso nella S. Comunione, che diventa poi per
l'anima luce, amore, parola, speranza, vita eterna nella vita divina. q. 96: 6 settembre

1601 - Nel Sangue di Ges l'anima non teme


Il timor di Dio diventa soavit, gioia e pace quando contemplato e vissuto alla luce del Sangue di
Ges. L'anima che si accosta con umilt e amore al Calice della salvezza non teme pi nulla.
Nel Sangue essa trova per s le pi ampie giustificazioni, le uniche accette e gradite al Signore.
Nel Sangue di Ges l'anima non teme, ma ama, gusta, possiede e raddoppia i rapporti pi intimi e
filiali col Signore. q. 96: 15 settembre

1602 - Sono le pagine della Chiesa, delle anime...


Il misterioso libro chiuso da sigilli, che Giovanni vide in Cielo e contempl poi aperto dall'Agnello,
svolge le sue pagine e le riempie di prodigi attraverso i secoli per virt del Mistero del Sangue Di-
vino. Sono le pagine della Chiesa, le pagine delle anime, di ogni anima redenta, fedele, amante di
Cristo, vivente in Lui e per Lui. L'Agnello Divino, Cristo Ges, morendo sulla Croce, che pareva
umiliarlo all'estremo, vinse le pi grandi battaglie dell'umanit, annientando i prepotenti ed elevan-
do i meschini, i piccoli, gli umili. La vittoria di Cristo sul demonio, sulle passioni, sullo spirito del
mondo apparir nel suo splendore nella vita eterna: ora tutto segreto, nascosto, invisibile, quasi
capovolto. Trionfano i cattivi, gli empi, i senza Dio, i lottatori contro Dio. Trionfano?
No, piegano sotto il peso del loro orgoglio; si annientano, scompaiono. E sulle loro orme malvagie
l'oblio, la condanna, la maledizione. Passa il Signore e risolleva quelli che furono calpestati; passa
Cristo Ges nel trionfo della sua Passione, e con Lui la sua Chiesa, senza macchia e senza ruga; le
anime salvate, ritemprate, ricreate, santificate dal suo Sangue. q. 96: 18 settembre

1603 - Salvate le povere anime peccatrici!


La terra troppo piccola, le anime sono troppo poche per raccogliere gli oceani della divina miseri-
cordia, donati nel Sangue di Ges. O Apostoli del Sangue, ascoltate Ges! Non lasciate cadere i
suoi inviti, i suoi doni, i suoi richiami.
- Una casa rovinata - dice Ges - giace inerte sulle sue rovine, ma un'anima corrotta come una
valanga che trascina nel precipizio quanto trova al suo passaggio; come l'aria impregnata di
miasmi che porta dovunque i germi del male. Salvate le povere anime peccatrici, morte alla grazia,
salvatele col mio Sangue Divino prima che la corruzione penetri in tutti i cuori. - q. 96 : 19 settembre

1604 - Se potessi raccogliermi tutta nel Sangue!


Se potessi raccogliermi tutta nel suo Sangue Divino! Quel Sangue parlerebbe in me, per me, opere-
rebbe prodigi, e pi, innalzerebbe a Dio il cantico ispirato della misericordia divina.
O Signore Ges, la mia causa nelle tue mani. Quali orizzonti mi dischiude questo pensiero!
La mia causa: la mia vita terrena, la mia vita spirituale, la mia vita soprannaturale, la mia vita eterna,
tutto nelle mani di Ges. S, o Signore, tutto quello che riguarda la mia santificazione nelle tue
mani sanguinanti per me, creatrici della mia grandezza spirituale, della mia santit, della mia eleva-
zione, della mia unione con Te, della mia immedesimazione, della mia consumazione in Te!
La mia causa risponde alla tua Incarnazione, alla tua Redenzione, al tuo Sangue! Mistero tremendo,
ma ancora soave, rassicurante, inconfondibile! Ges si degna ripetere alla piccola anima: - Anche la
mia causa nelle tue mani; la causa del mio Sangue dipende da te, come dipende da ciascun'anima
redenta, in proporzione della luce che riceve, della comprensione che accoglie, dell'amore che dona,
della fedelt con cui serve, dei desideri di cui si pasce. La causa del mio Sangue ufficialmente nel-
le mani dei Sacerdoti, ma pure nelle mani delle vergini, delle anime pie chiamate a conoscere, a
gustare, a servire il Mistero. - Misericordia sopra misericordia! q. 96: 20 settembre
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1605 - Sentirsi nulla trovare il Tutto


Sentirsi nulla trovare il Tutto; perdersi nel Sangue di Ges sprofondarsi negli abissi della sua
misericordia; credere alla sua parola, raggiungere il dono delle promesse mirabili, contemplare le
misericordie largite ai popoli; innalzarsi fino al suo Cuore, da cui sgorgano ininterrottamente fiu-
mi di grazia, di perdono, di redenzione e di pace su questo povero mondo e particolarmente in ogni
anima. Bisogna credere a occhi chiusi. q. 96 : 21 settembre

1606 - Tocca a noi comporre l'abito regale...


Lasciami ricordare quello che Tu mi hai fatto vedere questa notte. Una schiera di anime innocenti
custodite da anime verginali. In mezzo ad esse un Sacerdote rivestito di sacri paramenti.
Dalle estremit della candida pianeta salivano, come da misteriosa sorgente, rivi di Sangue che si
trasformavano in ornamenti stupendi, e in mezzo ad essi una croce purpurea.
Il Sacerdote parlava ed io lo ascoltavo con immensa gioia perch parlava del Sangue di Ges, ma
egli, fissandomi in volto, disse a voce alta: Tu hai rispetto umano! Risento ancora queste parole nel
profondo dell'anima.
Attorno alla schiera innocente erano peccatori che tentavano slanciarsi su di essa, ma un essere mi-
sterioso, munito di flagelli, li teneva lontani...
Nella S. Comunione di stamane ho veduto e compreso molte cose: la veste candida di Ges, tutta
luce sfolgorante, ornata del suo Sangue, e ogni piccolo ornamento formato dalla nostra corri-
spondenza. Tocca a noi comporre l'abito regale della Redenzione a Ges benedetto con i meriti e la
virt del suo Sangue Prezioso, artefice della nostra santit. q. 96 : 29 settembre

1607 - La Chiesa e la Vergine vi daranno il mio Sangue


Mi sono svegliata prestissimo ripetendo: la Chiesa e la Vergine vi daranno il mio Sangue.
S, mio Signore, queste parole ripetute dalle mie labbra senza che io le pensassi; ripetute a me stessa,
non dalla mia voce, ma da quella pi misteriosa che parla in me, non sono che l'accento della tua
verit. Tu solo puoi dirci la verit e puoi prepararci a questa verit, inebriarci di questa verit,
istruirci, nutrirci, sostenerci nella via della verit che la via dei tuoi Misteri.
-La Chiesa e la Vergine vi daranno il mio Sangue! -
Tu sai che abbiamo bisogno del tuo Sangue santissimo, divinissimo: alimento di vita per la nostra
vita, oggetto di speranza per la nostra perfezione, sorgente di pace e di santit. q. 96 : 5 ottobre

1608 - A me il tuo Sangue comanda di estendere il tuo regno


Che cosa vedeva il ladrone pentito sul Corpo straziato di Ges se non il fulgore del suo Sangue Di-
vino? stato il Sangue a convertirlo; il Sangue che usciva da tutte le membra adorabili del Crocifis-
so con la voce divina dell'impetrazione: Padre, perdona!. Sopra il Crocifisso si squarciano i Cieli,
appare il Redentore dell'umanit e la gloria del suo regno. Il ladro ha creduto alla preghiera di Ges:
ha intuito i Misteri della salvezza e della misericordia, ha intravveduto il regno celeste.
Sar pi debole, pi limitata, meno ardente la mia fede? Io non solo ti vedo, ricoperto di Sangue,
mio Adorato Ges, ma ti ricevo, ti accolgo, ti possiedo in me, con le tue mani piagate, con il Corpo
squarciato, con tutto il tuo Sangue. A me il tuo Sangue, non solo promette il regno, ma mi comanda
di estenderlo e mi aiuta a impetrarlo, a ottenerlo per numerose anime. q. 96 : 9 ottobre

1609 - O Roma! O Chiesa santa!


Il martirio veramente il coronamento del Sangue di Ges, la prova irrefragabile che quel Sangue
merita il nostro sangue: quello delle vene e quello del cuore. Stamane, mentre il Sacerdote mi por-
geva l'Ostia Santa, pronunciando le parole: Corpus Domini nostri ecc. ho avuto l'impressione vi-
va, palpitante che il Sacerdote mi consegnasse veramente il Corpo vivo, sanguinante di Ges.
Ci realt e io credo con fede profonda.
Ma ho sentito il bisogno di dire con una passione profonda: Che far io di Ges?
- Che faresti - mi disse - di un morente tutto insanguinato e sanguinante, se tu potessi dargli la sal-
vezza e la vita? - O Signore, tutti i lini del mondo non bastano a medicare le tue ferite! Quante of-
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fese al tuo Cuore e quanta impotenza per ripararle! Quanto grande la mia infelicit nel non poter
versare sulle tue piaghe l'olio e il balsamo della piet sincera e amorosa! q. 96 : 10 ottobre

1610 - La mia ora, la mia giornata, la mia eternit


La mia ora la S. Comunione: l'istante in cui raggiungo le sorgenti misteriose del Sangue Adorabile,
l'istante della mia immedesimazione con Ges.
O Ges, mio Signore, fai che io comprenda l'eccellenza, la grandezza, la potenza di quest'ora; fai
che io sappia viverla, gustarla, comunicarla; fai che si prolunghi in tutte le ore della mia vita per
continuare incessantemente nella eternit; fai che diventi l'ora di tutte le anime che mi sono care,
che conosco e che penso, perch voglio partecipare a tutte il tuo Sangue Divino. q. 96 : 13 ottobre

1611 - Non calpestate, non trascurate il Sangue


L'Ostia Santa gronda Sangue su tutta l'umanit. Non calpestatelo. Non abbandonatelo. Non trascura-
telo. L'onda misteriosa scorre per tutta la terra, feconda ogni zolla, fa fiorire ogni germe, fa fruttifi-
care ogni germoglio, fa moltiplicare ogni virgulto. Viva Iddio!
Ditelo a tutti che la nostra vita, la nostra forza, la nostra ricchezza il Sangue di Ges. Anche se il
mondo travolge ogni cosa, anche se sar immerso nell'abisso e nella tenebra, le anime troveranno la
vita e la salvezza nel Sangue di Ges. O Mistero dei Misteri! q. 96: 14 ottobre

1612 - Tu m'insegni a fare mia la voce del tuo Sangue


Tu hai detto che la messe molta, ma gli operai sono pochi e ci hai insegnato a pregare il Padro-
ne della messe perch mandi nuovi operai. O Signore Ges, con quale voce mi rivolger al Padre
Celeste? La mia non pu giungere al Cielo. Tu m'insegni, a fare mia la voce del tuo Sangue.
Quale dono? una voce irresistibile, l'hai affermato Tu, mio Signore: Qualunque cosa chiederete
in nome mio al Padre mio che sta nei Cieli, ve la conceder.
O Signore, mio Dio, Padre Santo, Donatore munifico di ogni bene, Bont infinita, io misera creatura
oso presentarmi a te e parlarti con la voce del Sangue di Ges, in nome suo, secondo i santi desideri
che egli mi manifesta. Donaci, o Signore, gli apostoli del Sangue benedetto.
In Nome di Ges, per il suo Sangue Divino versato nella Circoncisione, donaci gli apostoli dedicati
a salvare l'innocenza dei bimbi. In Nome di Ges, per il suo Sangue versato nell'agonia dell'Orto,
suscita, o Signore, gli apostoli consacrati a salvare gli infedeli.
In Nome di Ges, per il suo Sangue versato nella Flagellazione, donaci, o Signore, gli apostoli che
difendano la tua Chiesa. In Nome di Ges, per il suo Sangue versato nella Coronazione di spine,
degnati, o Signore, di eleggere gli apostoli che salvino le anime dalle eresie. In Nome di Ges, per il
suo Sangue versato lungo il Calvario, forma, o Signore, schiere di apostoli che salvino il patrimonio
della verit. q. 96 : 16 ottobre

1613 - Il Sangue un tesoro che non rende avari


Il Sangue tuo Prezioso, o Ges, la moneta pi efficace che ciascuno pu mettere nelle mani degli
infedeli perch possano avere la salvezza nella Redenzione. Quante anime posso chiederti, o Signo-
re? Tutte quelle che sono lontane da Te, fuori della tua Chiesa, prive del tuo amore. Per tutte implo-
ro il tuo Sangue Prezioso. un tesoro che Tu vuoi concedere a tutti. Con quale misura? Senza misu-
ra. un tesoro che non rende avari, che non arrugginisce, che non pu essere rubato dai ladri, ma
moltiplicato continuamente; un tesoro che ci rende felici, ci riempie di pace, ci fa crescere nel regno
della grazia, ci ricolma di beni, ci distacca dalla terra e ci eleva verso il Cielo. q. 96 : 20 ottobre

1614 - necessario che si vedano le Piaghe


Il Signore mi d infiniti segni del suo desiderio che il Mistero del suo Sangue Divino venga cono-
sciuto, onorato, esaltato. Finora questo Mistero rimasto sul campo della speculazione: studio nobi-
lissimo, scienza divina riservata ai dotti, ai Sacerdoti, alla Chiesa docente.
Si continuato ad applicare alle anime i meriti del Sangue Divino, ma come facendo giungere a un
campo sterile una corrente segreta. necessario che la corrente si palesi, scorra a vista d'occhio
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perch le anime possano dissetarsi liberamente e vedano e sappiano donde viene l'onda prodigiosa
che le guarisce, le risana, le rinforza e le orienta verso il Cielo. q. 96 : 22 ottobre

1615 - Il Sacerdozio fondato sul Sangue di Ges


Il Sacerdozio fondato sul Sangue di Ges dal quale trae la regalit, la potenza, l'efficacia per il
ministero sublime. Il Sacerdozio ha la sua vita essenziale dal Sangue Divino, lo consacra con la sua
autorit, possedendolo in una pienezza inesauribile, attingendo da esso l'ispirazione, la devozione, il
calore per la sua santit individuale e per quella a cui deve portare le anime che il Signore gli affida.
Il Sacerdote vede rifluire nelle sue mani consacrate il Sangue della Redenzione capace di cancellare
i peccati del mondo intero, di dominare tutte le passioni, di sventare tutte le ire di Satana. Se le ani-
me sapessero domandare al Sacerdote la vita che il Sangue largisce, la grazia che distrugge il pecca-
to! Se sapessero seguire le vie della misericordia celeste segnate dal Sangue Adorabile! q. 96:23 ottobre

1616 - Il segno della giustizia divina il Sangue


Per la morte del Giusto hanno vita i peccatori; per le preghiere del Giusto si moltiplicano nella
Chiesa i Santi; per l'immolazione del Giusto l'umanit decaduta resa degna del Cielo.
Il Giusto si offerto sulla Croce per la salvezza dell'umanit, di ogni anima; si offre sull'altare, si
offre alle anime, nelle anime, per tutte le anime per conquistarle, nella giustizia, al Dio dell'amore.
E il segno di questa giustizia divina il Sangue, il suo Sangue che ci applica con infinite espansioni
di amore, sempre, a tutte le ore, facendolo circolare in noi con l'influsso misterioso di sentimenti
sovrumani, di comprensioni divine, di elevazioni ineffabili.
- O Signore, esclama Bossuet, come potrai colpirmi, punirmi, castigarmi, se sono tutto rivestito del
Sangue Divino? - Il Sangue Prezioso come la veste inconsutile di cui si rivest il Salvatore nella
sua vita mortale: non si consuma, cresce con le nostre esigenze, ci riscalda, ci rende degni dello
sguardo del Padre Celeste. q. 96 : 26 ottobre

1617 - Il Sangue caparra e impulso


Il Sangue del mio Ges la caparra della mia salvezza e l'impulso per la mia santificazione. Figlia
del Re, sposa del Re, aspersa, rivestita, assorbita dal Sangue Divino! Nessun re terreno saprebbe
trarre dal suo cuore una stilla di sangue per salvare un condannato. Ges, Re Divino, ha versato tut-
to il suo Sangue per liberarmi da una condanna eterna, per conquistare la mia miseria, per rivestirla
della sua ricchezza, per riempirla del suo amore e rendermi degna della sua regalit. q. 96: 27 ottobre

1618 - Il tuo posto accanto all'Altare


- Il tuo posto - dice Ges - accanto all'Altare, sull'Altare, vicino ai Sacerdoti, nelle loro sante ma-
ni per essere deposta accanto all'Ostia Santa, per essere rivestita del suo candore e aspersa dal
Sangue. Tu non devi bramare che l'Altare, non devi vedere che il Sacrificio, non devi invocare che il
Sangue della Redenzione; devi vivere per questo Mistero. il Mistero di tutti i tempi, ma special-
mente di questo tempo. il Mistero che conserva la vita all'umanit, che attende il risveglio delle
anime, la rinascita dalle rovine, la ripresa dei santi rapporti dei popoli con la Divinit.
il Mistero che argina il dilagare dell'empiet, stende un pietoso velo sulle ingratitudini umane,
penetra segretamente nei cuori e li fa rivolgere a Dio con sincere invocazioni -. q. 96: 28 ottobre

1619 - La festa dei Santi


La festa dei Santi la festa degli amici di Dio, delle anime conquistate dalla sua Redenzione, su-
blimate dal suo amore, nobilitate dalla sua grazia, rese degne del suo regno dal Sangue Prezioso.
Se m'accosto ai Santi, meditando la loro vita trascorsa sulla terra, vedo anime che ebbero, come me,
per madre la Chiesa, per cibo e ristoro i Sacramenti, per luce la verit, per calore l'amore di Dio, per
meta il Cielo; per cammino la virt, per sostegno la preghiera, per compagno Ges, per conforto la
sua parola, per appoggio la sua Croce, per conforto il suo Sangue Divino. Sulla loro fronte brilla il
Tau simbolico, scritto a caratteri di Sangue, come nelle loro anime sono vive, palpitanti le impronte
del Sangue di Ges. Tutto quello che la Chiesa m'insegna intorno al prezzo della mia Redenzione lo
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vedo inciso, scolpito, folgorante nei Santi. In vita circolava nelle loro vene il Sangue Adorabile di
Ges con l'impulso del suo spirito, dei suoi sentimenti, dei suoi esempi, delle sue virt, del suo
amore. In Cielo il Sangue Divino ha dato l'impronta alla loro bellezza: divenuto l'anima della loro
anima, la misura della loro beatitudine, la ragione della loro gloria. q. 96: 31 ottobre

1620 - I Santi bevvero al Calice del Signore


Bevvero al Calice del Signore e si sono fatti amici di Dio. O magnifiche affermazioni della Chiesa,
dettate dallo Spirito Santo! Esse sanzionano ci che la piccola anima comprende, vede, gusta, desi-
dera, vuole: il Sangue di Ges! I Santi bevvero al Calice del Signore!
Stupenda e profonda illuminazione! Bevvero al Calice, non qualche volta, a sorsi, limitatamente,
parzialmente, ma sempre, abbondantemente tutto il Calice Divino, tutto il Sangue di Ges! Ma ac-
costiamoci anche noi al Calice della salvezza, prendiamolo in mano, umilmente, teniamolo in mano
perpetuamente, offriamolo con devozione, con fiducia, con amore. q. 97: 3 novembre

1621 - I tesori del mio Sangue sono le anime


- Sai tu quali sono i tesori del mio Sangue? Non sono i miei meriti, le ricchezze, le grazie, le illumi-
nazioni, la santit, la vita che dispenso a tutti: tutto questo riguarda voi.
I tesori del mio Sangue, per me, sono le anime, come per un padre i migliori suoi tesori non sono le
ricchezze e gli onori, ma i figli. Le anime! Sai tu quante vanno perdute prive del mio Sangue, impo-
tenti come il paralitico a muoversi dal loro letargo per tuffarsi nell'oceano della divina misericor-
dia? Sai tu quale lavoro segreto si sta compiendo per la rovina delle anime?
Dopo guerra ci sar come un morbo letale, spaventoso, irresistibile. Chi salver le anime? Chi le
protegger? Quale medicina per guarirle? - q. 97 : 16 novembre

1622 - Prendi dal mio Calice il seme


Il granello di senape. La parabola del Signore appare dinanzi all'anima nella sua meravigliosa realt.
Che diventata la parola di Ges, la sua dottrina, la sua carit, la sua santit, la sua Redenzione?
Mirabile seminagione gettata dalle mani divine nei solchi dell'umanit!
Ineffabile e misteriosa seminagione del suo Sangue Divino!
- Prendi dal mio Calice il seme - dice Ges. - Chiunque pu attingervi per la seminagione del pro-
prio campo e per quello immenso della Chiesa. - Piccole mani di bimbo, mani di adulti, mani di
Santi e di peccatori, tutti possono prendere con larga misura il seme del Sangue Prezioso. S, anche i
peccatori possono accostarsi al Calice invocando la salvezza, perch il Sangue di Ges fu versato
per tutti, e specialmente per gli ammalati di spirito.
Oh! venite tutti alle sorgenti della ricchezza divina, dove si distribuisce il seme della grazia, del
perdono, della carit, della luce, della pace. - Basta raccogliere e seminare - dice Ges - il coltivato-
re sono io. Non vi chiedo che di aprire le mani, di non calpestare questo seme di Cielo, ma di pre-
parare estensioni immense perch attecchisca e fruttifichi. - q. 97 : 17 novembre

1623 - II fiume della carit di Dio


Il misterioso torrente che Ezechiele vide uscire In latus templi dextrum ad meridiem altaris! non
che immagine del Sangue Divino che esce dal lato destro del Cristo, nello splendore dell'Altare.
Queste mirabili visioni che hanno commosso il Profeta riempiono l'anima di commozione e di am-
mirazione mentre si sente tuffata nel fiume vero del Sangue Prezioso. Per me e per l'umanit intera
questo fiume della carit di Dio scende veramente dall'altare del Sacrificio e c'investe, ci abbaglia,
ci rapisce, ci riconduce alle sorgenti divine della nostra Redenzione mantenendoci in una elevazione
spirituale che gareggia quella degli Angeli. q. 97: 19 novembre

1624 - voce di Cielo, la voce del Sangue


Oh! il tuo Sangue, il tuo Sangue! voce di Cielo, la voce del tuo Cuore, della tua misericordia, del-
la tua bont. voce divina che raccoglie e compendia tutte le voci umane di preghiera, di adesione,
di consacrazione, di immolazione, per portarle fino al trono dell'Altissimo, voce di figli lontani, esu-
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li nella terra di peccato, anelanti al porto di salvezza. La voce del Sangue!


la voce delle tue ferite, o Signore Ges, delle ferite cruente onde i carnefici straziarono le tue
Carni santissime, ma anche voce di pianto per le ferite prodotte dalla nostra ingratitudine e dalla
nostra freddezza. Ma chi mai ascolta queste tue voci di misericordia e di salvezza? q. 97: 26 novembre

1625 - Ecco l'arma di Luce


Rivestirci dell'arma della luce per muovere incontro a Dio che viene. Arma di Luce!
Ma forse un combattente il mio Dio? No, Egli non combatte nessuno. Egli la misericordia e l'a-
more. Egli la pace e la bont, la carit e la benevolenza. L'arma di luce la nostra difesa, il rive-
stimento necessario contro i suoi diritti, le sue esigenze che reclamano corrispondenza, gratitudine,
amore. Ohim! noi siamo rivestiti di peccato, di miseria, di indegnit, di debolezza ripugnante.
Come presentarci dinanzi al Dio tre volte Santo, senza essere fulminati dal suo sguardo, annientati
dalla sua Maest? Ecco l'arma di Luce: il Sangue di Ges; arma possente: combatte, vince, trionfa
per noi. arma legittima, messa nelle nostre mani da Ges stesso. arma infallibile e pu essere
maneggiata da tutti, dai bambini appena coscienti della vita, agli adulti, dai sani e dagli ammalati;
anche dai moribondi e perfino dai morti. S, ogni anima pu confidare nel Sangue Divino, affidarsi
al Sangue Divino, perch Ges non ha fatto distinzioni di et, di condizioni, di merito. q. 14: 2 dicembre

1626 - Che hai fatto del Sangue mio?


Terribile e spaventosa domanda di Ges che richiama i diritti della sua giustizia e i doveri della mia
corrispondenza. Per tutto il giorno queste parole, che hanno l'espressione di un giudizio formidabile,
risuonano nell'anima mia riempiendola di dolore e di sgomento. La mia risposta nelle lagrime,
nell'amarezza che mi pervade, nella sofferenza che mi accascia, nel martirio che mi trapassa l'anima
come spina acutissima. Che ho fatto del Sangue di Ges? Che cosa posso rispondere?
Dove, come l'ho accumulato? Lo conservo nella sua piena vitalit o ne ho impedito l'espansione, le
operazioni, i trionfi? Ho viaggiato a lungo tra il mare dai flutti spumeggianti e panorami stupendi:
dovunque l'orma del mio Dio; ma pi nelle persone che si avvicendano nel viaggio l'orma della Re-
denzione, l'orma del Sangue di Ges. Ma forse nessuna di esse responsabile verso questo Mistero
come l'anima mia. q. 14 : 6 dicembre

1627 - Che cosa ho fatto del suo Sangue?


O Signore, come se tu chiedessi agli uomini che cosa hanno fatto dei prodotti della terra.
Li hanno mangiati, si sono nutriti e perci quei prodotti non esistono pi.
- vero, ma il mio Sangue non si consuma. Io ho diritto di saperne l'uso, di vederne il frutto, di
raccoglierne i tesori; ho diritto di chiedere a te il frutto del mio Sangue che ti ho consegnato per te
e le anime. Se non ha fruttificato n in te, n nelle anime, perch non hai avuto fede, non hai col-
laborato, non hai pregato e patito abbastanza. Sai tu i prodigi che pu compiere nelle anime il mio
Sangue? Sai tu quali trionfi nella Chiesa? Nel mondo? Non hai mille segni che questa l'ora del
mio Sangue? Non lo senti fremere in te con palpiti sempre pi significanti, con arcane manifesta-
zioni di patimento, di sofferenza, di pianto? - q. 14: 7 dicembre

1628 - Che cosa ho detto del tuo Sangue?


Parole false, incomprensibili, fredde, inesatte; ho detto quello che pu dire un ignorante dinanzi alla
scienza pi sublime, un cieco alla visione di cose stupende, un sordo accarezzato da melodie celesti.
Non ho detto nulla che onori il Mistero e lo possa far amare, glorificare, trionfare. Quante anime ho
salvato col Sangue di Ges? Forse nessuna; forse non ho saputo nemmeno preparare la salvezza
dell'anima mia. - Eppure - dice Ges - tu hai fra le mani la luce pi fulgida per vedere, le ricchezze
pi preziose per arricchirti, il mezzo pi possente per santificarti. -
Mio Dio, mio Ges, abbi ancora piet di me per il tuo Sangue Divino. q. 14 : 8 dicembre

1629 - O Vergine, tu conosci questa sorgente


O Vergine benedetta, Tu sai i diritti del Sangue del tuo Figlio, Tu conosci questa sorgente misteriosa
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della carit eterna e conosci ancora come io sia lontana dal comprendere le esigenze del Mistero, le
voci, le espansioni, le manifestazioni, la potenza del Sangue Divino. Insegnami, o Madre Santissima,
la via pi sicura e pi rapida per raggiungere la meta dei disegni divini, che il trionfo del Sangue
Prezioso. Quante volte questo Sangue Adorabile ha ornato l'anima mia; quante volte si raccolto
nel mio cuore come in sua sede preferita; quante volte ha tentato di manifestarsi nella sua vitalit
arcana! La mia ignoranza e la mia impotenza ne hanno impedito lo sbocco.
Aiutami, Madre mia! Ornami Tu stessa col Sangue del tuo Figlio; insegnami a conservare questo
mistico ornamento che deve prepararmi alle Nozze Divine, all'amplesso del mio Dio, al bacio di
Cristo Signore, alla immortalit beata, trionfo e corona della Redenzione. q. 14: 10 dicembre

1630 - Ti conosco, mio Ges


Se io potessi afferrare il lembo della tua veste, o adorato mio Signore, penserei di avverti raggiunto
e l'anima non sentirebbe forse pi la fame e la sete della tua conoscenza, della tua verit, della tua
santit. Quando l'anima pare naufraga nell'oceano del tuo Sangue e sente le mille voci del Mistero e
comprende di trovarsi in una via tenebrosa, senza punto di partenza e di arrivo, proprio allora
esclama: Signore, ti conosco! Conosco, cio che Tu sei immenso, potente, irraggiungibile con la no-
stra povera intelligenza, incomprensibile al nostro povero cuore. E ritorno dalla tua luce alla mia te-
nebra, dalla tua grandezza al mio nulla ripetendo: ti conosco, mio Dio! E ritorno dalle sovrabbon-
danze del tuo Sangue Divino alla mia sterilit, dai flussi e riflussi di questo Mistero, ripetendo: ti
conosco, mio Ges! E nel vuoto che mi percuote, nella fugacit di ogni cosa terrena, nell'inconten-
tabilit del mio cuore, ripeto ancora: Ti conosco, mio Dio! q. 14: 11 dicembre

1631 - Il mio desiderio pi ardente


Nomen tuum, et memoriale tuum in desiderio animae (Is. 26).
Il tuo nome Santissimo, o Adorato Ges, e il ricordo della tua Passione, del tuo Sangue, formano il
desiderio cocente dell'anima mia. Desiderio di vederti conosciuto, onorato, adorato, amato, glorifi-
cato in questa terra incosciente delle tue grandezze; di vederti compreso dalle anime smarrite nella
tenebra del peccato. Desidero, o Signore, che lo splendore del tuo Nome ci abbagli e l'onda miste-
riosa del tuo Sangue ci raccolga nelle acque della Redenzione, perch possiamo giungere all'oceano
della tua misericordia, al porto della luce e della pace, al tuo Cuore Santissimo. O Signore, il mio
desiderio pi ardente il trionfo aperto, visibile, sensibile del tuo Sangue Divino [...]. Il Cuore
l'amore, la parola dolce, soave, confortante, il segno del sacrificio, della carit, della generosit; la
porta mistica aperta a tutti per l'ingresso al regno della salvezza; ma il Sangue la moneta con cui si
compera il diritto alla piet, al perdono, alla salvezza, all'amore; la ricchezza spirituale che rende
l'anima degna di Dio e Dio accostevole all'anima, vivente e operante in lei. q. 14: 12 dicembre

1632 - O parola di Sangue, viva, infuocata


O parola del mio Dio, parola sempre antica e sempre nuova, che risuoni nell'onda del suo Sangue
Divino, annunciando prodigi di misericordia, il risveglio delle anime nella fede, nella piet, nell'a-
more! O parola di Sangue, viva, infuocata, vivificatrice, promessa immancabile, dono stupendo, vi-
sione celeste, contatto di potenza, di santit, di gloria! O parola di Sangue, tu mi sfuggi perch io
non sono degna di pronunciarti; tu sfiori la mia anima e ne porti teco i desideri, l'adesione, l'ardore,
l'amore. O parola di Sangue, mistica parola della Passione, della Croce, del Mistero ascoso, del
trionfo di Cristo, svelaci gli arcani disegni della Sapienza Celeste. O parola di Sangue, fulgida paro-
la, fioritura di prodigi, significazione di conquiste spirituali, parola eterna, parola dei secoli, parola
dell'anima mia, annuncia le glorie della Redenzione. q. 14 : 14 dicembre

1633 - O mistiche nubi, piovete su di noi il Sangue


O mistiche nubi del Mistero, che ci nascondete i disegni mirabili del Signore, stemperatevi, schiu-
detevi e piovete su di noi il Giusto, il Santo, l'Adorabile Verbo Incarnato. Piovete su di noi il Sangue
del nostro Cristo! Il suo Sangue! Ci pi necessario dell'acqua che ci disseta, della luce che ci illu-
mina il cammino, del respiro che prolunga la vita, del pensiero che la riempie di attivit.
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Il suo Sangue! Non chiediamo altro dono, noi spose di Ges votate al suo amore e al suo dolore.
Il suo Sangue! Questo Mistero produce una mistica sete insaziabile: sete di conoscere, di vedere, di
ricevere, di tacere, di comunicare. Esso mette in attivit la mente, il cuore, anche le membra; suscita
nello spirito desideri ardenti, fa intuire visioni stupende, fa sperare mete luminose, fa vivere oltre la
povera, misera, ristretta cerchia del tempo e dell'universo. Aperiatur terra; la terra del mio cuore
deve aprirsi perch da essa possa fiorire ed elevarsi e fruttificare il Sangue di Cristo. q. 14 : 18 dicembre

1634 - O Agnello senza macchia, Ti adoro, T'invoco:


Emitte agnum, Domine, dominatorem terrae, de petra deserti ad montem filiae Sion.
Questa preghiera, ripetuta dal Profeta nella nube del Mistero, sulla labbra della Chiesa l'afferma-
zione stupenda di ci che ha compiuto e compie Ges, il Divino Agnello immolato sulla Croce,
sull'altare del Sacrificio, e perci il vero dominatore del mondo, Re dei cuori e delle anime, nel
tempo e nella eternit. O Agnello senza macchia, mitissimo ed umile, apparso nel mondo con le
stigmate del dolore, consumato nell'immolazione pi straziante: io ti adoro, ti ringrazio, ti benedico,
t'invoco! Io attingo la purezza dalla tua santit, la virt dai tuoi esempi, l'amore dal tuo dolore, la vi-
ta dalla tua morte, la Redenzione dal tuo Sangue. Oh! questo Sangue che mi eleva e mi sostiene in
un'atmosfera celeste dove non tramonta mai la luce del Mistero, la gloria della Redenzione, la po-
tenza della carit divina. Questo Sangue Adorabile domina veramente la terra: dalla pietra del deser-
to, dai cuori induriti, sterili, infecondi, al monte della figlia di Sion, alle anime dei Santi, dei Sacer-
doti, delle vergini, dei ferventi cristiani, collocati, per la loro fede, sul monte della Chiesa, sulle vet-
te della Redenzione, sulle cime altissime dell'amore e della unione con Dio. q. 14: 20 dicembre

1635 - La Culla di Ges ha per sfondo la Croce


La Culla di Ges, pure avvolta dallo splendore degli Angeli, ha per sfondo la Croce e attorno un la-
go di Sangue. Ges vuole che io lo contempli cos. C' odor di Sangue sulla ruvida paglia; i lini
candidissimi che avvolgono le Sacre Membra, sono anche essi intrisi di Sangue; le piccole mani di-
vine benedicono con benedizione di Sangue; gli occhi fulgenti si imperlano di Sangue; le labbra ne
sono imporporate e il suo Cuore ne ricolmo fino a traboccare. Metto ai tuoi piedi, o dolce Ges, la
poverissima anima mia, supplicando di ottenere, per il tuo Sangue Adorabile, il perdono e la ripara-
zione di tutti i miei peccati, la pienezza della Redenzione, la vita eterna. Ma chiedo queste grazie
supreme per tutto il mondo, per tutte le anime, per gli increduli, per gli infedeli, per i peccatori.
Il tuo Sangue grida: Misericordia e perdono! Misericordia e grazia, luce e pace. q. 14 : 26 dicembre

1636 - Il Sangue Divino mistica fucina di luce


Camminare nella luce vuol dire camminare nella verit, nella grazia, nella fede, nella speranza, nel-
la carit. Vuol dire camminare sotto lo sguardo di Dio, sotto i suoi comandi, sotto le sue leggi, sotto
la sua volont; nelle vie della Rivelazione, della Redenzione, della dottrina evangelica. Vuol dire
camminare sulle orme di Ges che sono irradiazioni della potenza, della sapienza, dell'amore di Dio.
Vuol dire camminare nella via segnata dal Signore per ciascuna anima con disegni speciali, con gra-
zie speciali, con richiami, manifestazioni, attrazioni speciali. Camminare nella luce camminare
sulla via della Provvidenza divina, dell'amore divino, del pensiero divino, nella stessa via dove pas-
sa, opera, parla, si manifesta il Signore. S. Giovanni afferma che camminando cos siamo in comu-
nione col Signore: una sola vita, una sola luce, una sola fiamma, ma aggiunge, quasi a denotare il
segreto di questa unione scambievole, il Sangue di Ges che purifica da ogni peccato. Il Sangue Di-
vino dunque mistica fucina di luce, sorgente di luce, oceano di luce. q. 14 : 28 dicembre

1637 - I confini della terra hanno veduto la salvezza


S. Giovanni bevve alle fonti del Salvatore e, dietro di lui, i Sacerdoti, consacrati al Ministero della
salvezza delle anime, bevono incessantemente al Calice della salvezza invitando le piccole anime a
partecipare alla luce, al gaudio e alla vita del Mistero. E l'influsso del Sangue Divino si estende su
tutta l'umanit, da un punto all'altro della terra, in tutti gli istanti, per tutte le anime, con disegni di
sapienza e di potenza divina. La Redenzione copiosa, non ha limiti, non ha riserve, non ha ecce-
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zione; offerta a tutti come la luce del sole, come l'aria, come l'acqua. Luce Divina, Sangue Divino,
Spirito Divino, contengono l'universo della Redenzione, l'atmosfera delle anime, il regno di Dio
portato sulla terra da Ges. Misteri affascinanti! q. 14 : 30 dicembre

1941
1638 - Triste visione quella di stamane
Triste visione quella di stamane: il Calice riboccante del Sangue Divino.
Attorno al Calice anime ed anime: moltissime con gli occhi spenti, con gli occhi chiusi, senza occhi;
altre col volto chino a terra, altre col capo rivolto all'indietro, altre con espressione di disprezzo,
d'insulto, di bestemmia. Il Calice trabocca di Sangue. E questa adorabile corrente divina porta nelle
anime che s'aprono a riceverla tutti i doni che gli altri rifiutano.
Chi non vorr rispondere alle effusioni di questa misericordia infinita? q. 98 : 1 gennaio

1639 - Tutti chiamati alle fonti del Salvatore


Molti, tutti sono chiamati alle fonti del Salvatore, alle sorgenti del Sangue Prezioso, ma pochi sono
quelli che accolgono l'invito, che lo tengono in cuore come un sacro dovere, che lo considerano
come un impegno quotidiano, un'adesione imprescindibile.
Vivere un solo giorno sotto l'influsso del Sangue Prezioso pi che conquistare tutto il mondo.
Camminare sulle orme vivere nel Sangue Prezioso, vivere della vita nuova portata da Ges sulla
terra, vivere la vita anticipata del suo regno. Pi l'anima si accosta al Mistero del Sangue Prezioso,
pi si sente presa dalla sua virt, penetrata dalla sua forza, abbagliata dalla sua luce; si sente sicura
come in una via spaziosa, luminosa ed alta che ha per meta il Cielo. q. 98: 2 gennaio

1640 - Chi doner all'anima questo niveo candore?


Beati immaculati in via, qui ambulant in lege Domini. (Ps. 118,1 [...].
Chi doner all'anima questo niveo candore, questa immacolatezza che solo in Cielo ha la sua sede e
che come l'ammanto delle vette irraggiungibili?
Il Sangue di Ges ti ha baciato in fronte quando sei comparsa alla vita, e col santo Battesimo ti ha
donato l'innocenza, la grazia, l'ardore santo per una vita incontaminata, prima ancora che tu ne co-
noscessi l'eccellenza e la bellezza. Il Sangue di Ges ti ha rivestita di un nuovo candore, di nuovo
splendore nel Sacramento della Cresima; ha rinnovato la tua innocenza nel Sacramento della Peni-
tenza, e nel Sacramento della Comunione ti ha comunicato la sua stessa purezza.
Allora il Sangue di Ges, vivo, vero, reale, entrato nelle tue vene pi veloce e pi attivo del tuo
sangue fisico, ed a contatto delle tue fibre, dei tuoi sensi, della tua anima, ha operato cose grandi; vi
ha deposto un germe divino, un seme di valore incalcolabile, un raggio della sua stessa purezza che
si trasformato in un ideale sublime, in una risoluzione soprannaturale, in uno stato di celestiale pu-
rezza: la vocazione! La vocazione! uno stillato del Sangue Prezioso di Ges ha detto il Ponte-
fice Pio XI. E il Faber ha scritto: La vocazione un fiore del giardino del Sangue Prezioso.
dunque un fiore sbocciato dalla Redenzione: un fiore riservato all'altare di Ges, designato a or-
nare il suo trono, a intessere la corona della sua gloria, a celebrare le meraviglie della sua potenza.
La vocazione cosa divina, arte divina, vita divina innestata nella vita umana col Sangue di Ge-
s. q. 98: 3 gennaio

1641 - Ges! Nome sanguinante Il Sangue Divino canta: Ges!


O divina potenza di questo Nome! O insostenibile potenza del Sangue Divino! S, insostenibile.
L'anima mia vien meno sotto la sua forza. Se mi fossi preparata a questa grande festa con preghiere
speciali, con raccoglimento e devozione direi che oggi il fervore divenuto fiamma, fuoco, incen-
dio; ma forse direi che anche un po' merito mio l'attrazione che mi rapisce in modo indicibile.
Invece fu una giornata di distrazione; per obbedienza, vero, ma tutta impegnata in visita a quattro
opere di carit (Seregno); quindi brevi e relativi richiami al Mistero solo a contatto con le anime.
In viaggio mi ha assorbito il pensiero dello squallore dell'anima mia in rapporto con una campagna
spoglia e deserta; per, il frumento che verdeggiava nei solchi mi ha richiamato il pensiero della
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Divina Provvidenza, che non lascia mancare il pane materiale e tanto meno il pane celeste.
Quale di quei germogli sottilissimi avrebbe preparato la spiga per il Corpo e il Sangue di Cristo?
Stamane il Corpo e il Sangue di Cristo hanno sopraffatto l'anima mia. q. 98: 5 gennaio

1642 - Rivelazione della potenza del Sangue


Giorno di luce sfolgorante; manifestazione amorosa del mio Dio; attrazione irresistibile di Ges;
Misteri arcani di misericordia, di regalit, di sponsali celesti. O Dio, quanto sono amabili le tue rive-
lazioni! Rivelazione della potenza del tuo Sangue nel Battesimo del Giordano; rivelazione della po-
tenza della Redenzione nella fede dei Magi; rivelazione della potenza del tuo amore nel miracolo di
Cana. In ognuno di questi Misteri c', o Dio, il tuo amore per me, la tua luce per me, il tuo Sangue
per me. Il mio Giordano il tuo Sangue; il mio Betlemme il tuo Sangue; il mio convito il tuo
Sangue. una stella di insuperabile fulgore che brilla sopra di me, attorno a me, in me.
la stella della mia vocazione alla Chiesa, alla vita religiosa, all'immolazione per la Passione, per la
Redenzione, per la santificazione mia e delle anime.
O Sangue Divino, Tu hai un influsso irresistibile sull'anima mia, sul mio corpo, su tutta la mia vita.
Tu divori veramente tutto quello che sorge, si sviluppa, si manifesta nella mia mente, nel mio cuore,
nel mio spirito, nell'anima mia. Tu veramente divori le mie miserie, le mie debolezze, i miei peccati.
- Non mi bastano i tuoi peccati - dice Ges - non mi bastano; offrimi anche quelli di tutti i peccatori
che vivono nel mondo. Anche se il mio Sangue venisse applicato a milioni e milioni di anime, la sua
ricchezza e la sua potenza sarebbero ancora intatte. Il mio Sangue applicato, in veste di gloria, a
un numero infinito di spiriti Beati; applicato, secondo la vostra devozione al Mistero e secondo il
vostro zelo, in veste di pioggia confortatrice ed espiatrice a un numero incalcolabile di Anime Pur-
ganti; applicato, secondo la vostra vita nel Mistero, in veste di grazia, alle anime vostre; ma at-
tende di essere applicato, in veste di Redenzione, a tutte le anime che sono e che compariranno sul-
la terra. Ma sempre all'inizio della sua effusione. -
O Signore, Tu mi riveli ora cose che non posso abbracciare, ma le abbraccia il tuo Sangue che in
me, che scorre in me, che divora la mia vita fisica, la mia vita di lavoro, la mia vita intima di unione
e di immolazione. Io non ho n oro, n incenso, n mirra da donarti, ma tutto questo nel tuo San-
gue e il tuo Sangue cambia l'acqua gelida del mio cuore in vino di amore. g. 98: 6 gennaio

1643 - Ges vuole che ripeta queste cose


Ges mi riveste del suo Sangue ed esso vale per tutto: veramente, realmente la mia bellezza, la
mia nobilt, la mia ricchezza, l'offerta che contiene i segreti dell'Altissimo.
Oh! il Sangue Divino! Se tocca l'anima, la rapisce; se la riveste, la trasforma; se vi penetra nel pro-
fondo e l'assorbe tutta, la divinizza. Quante volte ho detto queste cose mirabili! Eppure Ges vuole
che le ripeta senza stancarmi. Si stanca forse Egli, il mio Dio, a rinnovare il suo Sacrificio, a donare
e a ridonare il suo Sangue? Si stanca forse a offrirlo a chi non lo vuole?
Si stanca forse nel chiedere l'adesione a questo Mistero nel quale racchiusa la salvezza dei popoli,
la pace e la santit? - Metti la mano nel mio Sangue - dice Ges.
Obbedisco e le mie mani si riempiono di gemme sfolgoranti, senza peso, fatte di luce, indescrivibili.
Che sono mai? Che vogliono dire? Sono le anime che il Sangue redime, santifica e prepara per il
Cielo. Sono le gemme della corona preziosa della Passione di Cristo, le gemme del suo altare, del
suo trono, del suo Cuore, del suo Sangue. Ogni segno, ogni immagine scompare.
L'anima resta come aderente a una vita indefinibile; l'unione pi pura e pi intima al Mistero di
Ges. Assecondare l'attrazione del Signore pi che vincere mille battaglie; vivere nel Sangue di
Ges raggiungere lo scopo dell'Incarnazione, della Redenzione Divina perch in quel Sangue l'a-
nima rinasce a nuova vita, cammina sulle orme di Dio, si offre a Lui senza riserva e dimora nel
tempio santo della SS. Trinit, in una perenne offerta di amore. q. 98 : 7 gennaio

1644 - Questo fiume ha le sorgenti nell'eternit


Lo Spirito Santo illumina nuovamente l'anima. Ci che ella vede, contempla, gusta, spera, ama il
Sangue del mistico fiume che inonda la citt di Dio, che la citt delle anime, la citt dell'anima
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mia. Questo fiume ha le sue sorgenti nella eternit; dal Cuore stesso di Dio si raccoglie nel Cuore
del Verbo Incarnato, Cristo Ges, e di l sgorga incessantemente a salvezza della umanit. Realmen-
te fu veduto scaturire dalle membra piagate del Redentore, ora invisibile, ma ugualmente reale nel
Sacrificio, nel Sacramento. Questo fiume di pace, di santit, di carit allieta la Chiesa, l'arricchisce,
la rende sovrana dispensatrice dei tesori divini e ne forma la salvezza e la gloria.
Per ciascuna anima il trionfo sulle passioni, sulla debolezza, sul peccato, sulla povert, sulla inco-
stanza, sulla incomprensione. Questo fiume di grazia scorre, a volte, alla superficie lambendo l'umi-
le lavoro di perfezione e di virt, a cui d vigore e incremento; a volte scende nelle profondit ca-
povolgendo, sconvolgendo una vita fatta di consuetudini e di inerzie, orientandola poi, a mete ec-
celse; ora lascia l'anima nella tenebra pi profonda per prepararla a una luce di verit pi fulgida;
ora le domanda rinunzie, sacrifici, patimenti, inazione per donarle poi l'entusiasmo per un'attivit
pi intensa e pi proficua; sempre per il Sangue Divino dona letizia all'anima che lo raccoglie dal-
le Piaghe Adorabili, dai piedi, dalle mani, dalla bocca, dal Costato di Ges. Pensiero su pensiero,
immagine su immagine, astrazioni, conquiste, immedesimazioni, un incalzarsi e un sovrapporsi di
mistiche onde; tutto un lavoro del Sangue di Ges, come una corrente che mai posa, che appare e
si nasconde, risplende e si adombra, balza in piena luce e scompare nelle viscere pi ascose, chiede
e fugge, ritorna e dona e non cessa di promettere nuove donazioni. Che cosa mai dona? Dona con se
stesso l'influsso della vita di Ges; dona un fuoco consumatore e indistruttibile. q. .98: 8gennaio

1645 - Pi in alto. Non pensare a te soltanto


- Pi in alto figliola. Non pensare a te soltanto. Pensa che il Calice che il Sacerdote eleva sull'Alta-
re ricolmo del mio Sangue giunge in Cielo, portato dagli Angeli, ricolmo dei prodigi che quel Sacri-
ficio compie nella Chiesa, nelle anime, nell'anima tua. Anche un solo pensiero, un solo sguardo, un
solo palpito per il Sangue Divino accolto dal Padre Celeste come fiore e frutto della Redenzione;
tutto a gloria di Dio, ma anche segnato sul libro della tua vita a espiazione delle tue colpe, a
santificazione della tua anima. - S, mio Dio, credo che Tu ci ricopra del tuo Sangue Adorabile che
diventa manto di bellezza, splendore di meriti, cumulo di grazie ineffabili. q. 98 : 11 gennaio

1646 - Ma chi ci porter verso Dio?


Venite a me. Bisogna andare incontro al Signore e divorare gli abissi che ci separano da Lui: l'a-
bisso della nostra miseria e del nostro nulla per avvicinarci agli abissi della sua piet, della sua cari-
t e delle sue perfezioni. Ma chi ci porter verso Dio? Il Sangue Adorabile.
Esso ci purifica dai nostri peccati, infonde in noi la vita soprannaturale, ci dispone alla visione e alla
comprensione delle cose celesti, ci rende degni dello sguardo, dell'amore di Dio.
Ecco, Signore, noi veniamo... Io vengo, giorno e notte, sulle orme delle tue manifestazioni verso l'i-
neffabile magnificenza della tua Redenzione; vengo con sempre nuovi desideri e sempre nuove
aspirazioni, compresa della mia impotenza a raggiungerli, ma fiduciosa di possederli nel tuo Sangue
Divino. Le parole della rivelazione antica risuonano ora, per tutta la Chiesa, per la povera anima
mia sulle tue labbra divine: Ascoltate e la vostra anima vivr. S, ascolto le voci del tuo Mistero e
ritempro la mia vita nel tuo Sangue. Dolcissima vita quella che Tu mi comunichi!
la vita della Redenzione copiosa, della immedesimazione ineffabile, della unione trascendente.
Pensiero, parola, azione; quanto l'anima ha di energia, di volont, di attivit, tutto rinnovato, por-
tato via, purificato, santificato dal Sangue Divino. E cos, il fuoco non passa senza bruciare, consu-
mare e trasformare; il mio legno verde assorbito dalla corrente viva e tutto acquista un carattere
nuovo, un senso nuovo, una finalit nuova. g. 98: 13 gennaio

1647 - Come potremo avere quelle misericordie?


Le misericordie promesse da Dio al suo servo fedele, Davide, alla sua discendenza, a tutto il popolo
eletto appaiono nella Chiesa di Cristo in tutto il loro fulgore. Misericordie del discendente di David,
del Figlio di Dio, sbocciato dalla radice di Jesse e che si estendono a tutta l'umanit perch Egli del-
la umanit il Re, il Signore, l'erede, avendola conquistata col suo Sangue Divino.
Le misericordie dell'Onnipotente Iddio sono state deposte nelle mani di Ges, nel Cuore di Ges,
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avendo avuto in ricambio tutto il Sangue della Vittima augusta. Ma come potremo avere quelle mi-
sericordie se non invocando il Sangue di Ges, prezzo della nostra conquista, prezzo dei doni di Dio,
rivelati alle nostre anime perch raggiungano la santificazione?
O misericordie di Dio, misericordie di Ges Cristo, chi render palesi le vostre infinite espansioni a
favore dei redenti? Misericordia il perdono dei miei peccati, la grazia, la giustificazione, l'eleva-
zione dell'anima, la sua unione a Cristo, alla divinit. Misericordia la ricchezza dei doni spirituali,
la fede incontaminata, la forza misteriosa, la grazia santificatrice, la parola infallibile della Chiesa.
Misericordia ogni ispirazione, ogni vocazione, ogni manifestazione dei disegni di Dio attraverso
le anime dei suoi Ministri, dei suoi Santi. Misericordia di Dio, sopra tutte le misericordie, il San-
gue Adorabile che scorre nella Chiesa, nelle anime unendole strettamente a Cristo in una perfetta
immedesimazione di pensiero, di volont, di attivit. q. 98 : 15 gennaio

1648 - Dinanzi a Dio Ges Crocifisso...


Il Calice della salvezza si alza verso il Cielo offrendo a Dio le preghiere, le implorazioni, le immo-
lazioni della Vittima augusta; i suoi meriti, le sue virt, la piena e completa e preziosa offerta dell'o-
pera della Redenzione. Dinanzi a Dio Ges Crocifisso in tutta la sua maestosa bellezza e regalit:
crocifisso, ma gli occhi velati di Sangue e la bocca che d Sangue, le mani e i piedi sanguinanti
offrono gli splendori di un Mistero, le arcane magnificenze di una gloria attesa, accetta, grata al Pa-
dre Celeste, per la quale ridonda sulla umanit la gloria pi ampia.
- Non stancarti, figliuola, di celebrare questi misteri arcani, di contemplare queste visioni della
Chiesa che si estendono fino al Cielo; tu non la vedi la gloria con cui sono incoronate lass, ma
senti traboccare nell'anima il profondo e vitale rifluire dell'onda redentrice. Vedo attorno al Calice
tutte le anime, tutte; non ne esclusa nessuna. Su tutte si riversa il mio Sangue, da tutte raccolgo i
frutti della Redenzione, ma tu lo comprendi in misura ben differente. Raccolgo trionfi di grazia, ma
anche espressioni di odio e di disprezzo. E se l'ingratitudine addolora il tuo cuore pensa quanto pe-
sa sul mio. Io dono tesori immortali, ma spesso non raccolgo che spine e derisioni.
Quanti mali sarebbero risparmiati al mondo se il mio Sangue fosse conosciuto, accolto, invocato,
onorato, glorificato! Quanti doni celesti per le anime che si nutrono coscientemente del mio Sangue!
Non smarrirti in quest'ora di sangue umano: aiutami a redimerlo col mio Sangue. - q. 98: 16 gennaio

1649 - Per queste Piaghe adorabili...


Nella S. Comunione Ges entrato nell'anima mia ed io ho avuto la sensazione di portare Ges vi-
vo, vero, sanguinante, immolato per me; di portarlo cos dinanzi alla SS. Trinit che ha sede nell'a-
nima. Spettacolo divino, ma ancora mistero incomprensibile che una piccola anima possa avere il
privilegio di presentare l'Adorato Salvatore e Redentore nel suo Stato di Vittima sanguinante dinan-
zi a Dio. E prego: per queste Piaghe adorabili, per questo Sangue Prezioso, per questa Immolazione
Divina, abbi, o SS. Trinit, piet di me; accettami come piccola ostia unita alla Passione, ai meriti,
alle preghiere, alle adorazioni, alle riparazioni, alle supplicazioni di Cristo Ges. Per queste Piaghe
Adorabili, per questo Sangue Prezioso, per questa Vittima Divina, abbi, o SS. Trinit, piet della tua
Chiesa, del Pontefice, dei Cardinali, dei Vescovi, dei Sacerdoti, delle Vergini, delle anime pie, di tut-
ti abbi piet perch tutti siano corroborati dalla virt del Sangue Divino, pronti a glorificarlo dinanzi
al mondo incredulo, pronti a dare anche la vita perch esso trionfi sulle abiezioni della umanit pec-
catrice, la riconquisti alla luce, alla pace, all'amore santo, immortale. g. 98 : 17 gennaio

1650 - Offrire il Sangue l'atto pi prezioso


Comprendo che offrire il Sangue di Ges alla SS. Trinit per adorazione, per ringraziamento, come
supplica, come espiazione, l'atto pi prezioso e pi accetto a Dio; e comprendo ancora che il Mi-
stero del Sangue, contemplato nella sua potenza e grandezza nelle profondit dell'anima, dove ha
sede la SS. Trinit, si amplia in modo meraviglioso. g. 98: 18 gennaio

1651 - Chi domander misericordia e perdono?


Il contatto col suo Sangue Divino sempre rivelazione della sua Passione per la salvezza delle ani-
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me. Ges mi presenta il lugubre quadro del mondo.


- La corruzione, Egli dice, penetrata nei cuori, nelle famiglie, per le vie, sulle spiagge, sui monti,
in mezzo alla natura smagliante, nivea, pura, incontaminata. -
Chi si presenter dinanzi a Dio per placare il suo sdegno? Chi domander misericordia e perdono?
Piet e salvezza? Ecco l'oblazione monda, Cristo Ges; ecco il suo Sangue che placa, che impetra,
ripara ed offre il prezzo di riconquista, superiore ad ogni peccato. Ecco il Sangue del Giusto, che
scrive la giustificazione per tutti quelli che vogliono diventare lettera di Cristo. q. 98 : 20 gennaio

1652 - Lo Spirito scrive in me queste meraviglie


Che cosa d consistenza alla mia vita spirituale, ai miei rapporti col Signore, al lavoro della mia
perfezione e della mia elevazione? veramente lo Spirito di Dio vivo, che imprime nel mio cuore il
passaggio della grazia, le voci dall'alto, i richiami, le ispirazioni, le attrazioni, le orme e le operazio-
ni del Sangue Divino. Io mi reco all'Altare spoglia di tutto: mi vedo realmente cos, lo comprendo e
lo esprimo candidamente a Ges ed Egli mi fa rilevare l'abisso tra la mia nudit, che pur si sforza di
offrire qualcosa, e i suoi doni magnifici.
- Tu mi dai un pensiero umano, Egli dice, ed io ti ricambio con pensieri divini; tu mi dai un senti-
mento fugace ed io ti comunico un amore eterno; tu mi dai una volont instabile ed io ti do una vo-
lont perfetta; tu mi dai poveri giorni oscuri, io ti do l'eternit; tu mi dai il tuo cuore meschino, im-
puro, col suo sangue guasto, io ti dono il mio Cuore e il mio Sangue vitale; tu mi dai scintille di
amore, io ti dono incendi inestinguibili; tu mi dai la tua povera vita mortale, io ti offro e ti dono la
mia eterna. L'enumerazione non finirebbe pi. -
Nel mio nulla c' la miseria e la distruzione, in Ges ho tutto, perennemente; ho il suo Sangue, la
sua sapienza, la sua ricchezza, Lui stesso. q. 98 : 21 gennaio

1653 - Egli ha agonizzato per me...


L'agonia di Ges! Chi pu contemplarla, e viverla? Egli ha agonizzato per me sulla Croce ed anche
ora agonizza nella immolazione Eucaristica. Quale corrispondenza della mia anima?
Il Sangue di Ges! Sgorga come rivo impetuoso da tutte le ferite del mio Signore. Chi lo raccoglie?
Chi lo adora, lo invoca, lo glorifica? L'umanit isolata sul mondo, come sola nella tempesta delle
passioni perch si allontanata da Cristo; in agonia perch non vuole vivere di Cristo; versa a tor-
renti il sangue delle vittime umane perch non ha voluto riconoscere come Redenzione, come Sal-
vezza, come Santificazione il Sangue di Cristo. q. 98: 22 gennaio

1654 - Ecco il giardino del Sangue


La verginit come un giardino coperto da un candidissimo strato di neve, che il sole ingemma e
indora. Al di sotto la terra fredda e inerte. Che produce la verginit senza il calore?
Nell'anima piantata la Croce, su di essa Ges Crocifisso sanguinante. Il suo Sangue scende conti-
nuamente, bacia la neve lasciandola candida; penetra nella terra fredda e inerte, la riscalda, la fe-
conda. Ed ecco la fioritura smagliante: rose, gigli, fiori svariati, olezzanti. Ecco il giardino del San-
gue, mistico giardino; ecco i fiori e i frutti del Sangue.
Ges li coglie: noi li vedremo e li gusteremo in Cielo. q. 98 : 23 gennaio

1655 - Pi l'oggetto semplice...


Il suo Sangue come una fiamma che tutto assorbe e trasforma, ma quali gradi in questo assorbi-
mento e in questa trasformazione! Pi l'oggetto semplice e puro e pi la fiamma vivida e sfolgo-
rante; pi l'anima purificata dal Sangue Divino, libera da ogni scoria, aderente all'attrazione divina,
e pi si unisce alla fiamma viva, allo Spirito di Dio vivo, a Cristo vivente in lei per la Comunione
Sacramentale, nel sacro vincolo dello sposalizio mistico, della oblazione amorosa.
Portare nella fiamma che arde, per Ges, in tutta la Chiesa, tutte le anime! q. 98 : 24 gennaio

1656 - Non mi glorio che nel Sangue di Cristo


Se potessi anch'io ripetere le parole del Santo Apostolo!
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Potessi dire con piena conoscenza e con profonda, umile, ardente compiacenza: io non mi glorio
che nel Sangue di Cristo; la mia gloria di essere redenta dal Sangue di Ges, vivificata da questo
Sangue, illuminata, guidata, santificata dal Sangue benedetto. S, la mia gloria di ascoltare la sua
voce, raccogliere i suoi desideri, seguire i suoi impulsi, accettare i suoi consigli, compiere i suoi
comandi, lasciarlo operare in me, per me e per le anime. La mia gloria di baciare le orme insan-
guinate di Ges, di celebrare i trionfi che il suo Sangue riporta nelle anime dei Santi, dei giusti, dei
peccatori; la mia gloria di consacrare tutta me stessa continuamente, ripetutamente al grande Mi-
stero perch esso compia in me i suoi disegni di amore. q. 98: 25 ,gennaio

1657 - Il Sangue mio grida: salvate la fede!


La voce del Sangue voce di Ges, voce della sua Redenzione, della sua espansione di dolore e di
piet. la stessa espressione che Egli ripeteva con la sua bocca adorabile: Guai a te, Gerusalem-
me!, la stessa voce che incoraggiava: Venite a me tutti!, la stessa voce che dall'alto della Croce
supplicava ansimando: Ho sete!.
- Ho sete delle anime vostre, grida Ges, vi invito a donarmele nel mio Sangue, per il mio Sangue.
Ho sete della vostra salvezza, non c' altra via sicura all'infuori di quella del Sangue mio.
Ho sete della vostra pace: la troverete nel mio Sangue. Ho sete della vostra santit: l'avrete nel mio
Sangue. Ho sete della vostra felicit: vi sar data dal mio Sangue. Ho sete della vostra fede, della
vostra speranza, della vostra carit, della vostra virt, della vostra purezza, del vostro amore: il
mio Sangue vi doner tutto. La vostra vita soprannaturale che l'unica vera vita, non pu avere lu-
ce che dal Sangue Divino. Attorno a voi il grido disperato: salvate la patria!
Il Sangue mio grida: salvate la fede! pi che salvare tutto il mondo. La fede vale ben pi del pane,
della veste, del calore; vale il Sangue mio, vale il Cielo, vale quanto me stesso. - q. 98: 26 gennaio

1658 - La tua voce di Sangue mi affascina


La tua voce, o mio Ges, voce di Sangue, mi affascina. in essa la tua verit, la tua via, la tua vita.
Verit sfolgorante, via luminosa, vita feconda. Verit eterna, via infallibile, vita divina.
Verit trascendente, via misteriosa, vita arcana. Verit che non inganna, non illude, non cambia.
Via che non si smarrisce, n si arresta, n si ottenebra.
Vita che non s'attenua, n scema, n perisce. La voce del tuo Sangue , in questo momento, voce ri-
piena di amore, di speranze, di conforto, di promesse. No, io non mi arrester ad ascoltare altre voci;
ascolter quello che m'insegna il tuo Sangue, compir quello che mi comanda. La voce del Sangue
mi richiama sulle sventure della terra, sulle rovine, sulle angosce del mondo; mi fa contemplare il
volto della guerra, e, sopra di essa, il volto di Dio. q. 98 : 27 gennaio

1659 - Ogni anima responsabile del Sangue


Ges ha assunto la responsabilit della salvezza della umanit; ha assunto la responsabilit del pec-
cato, di tutte le conseguenze del peccato; la responsabilit delle ingiustizie, delle empiet, delle in-
gratitudini. E in ogni Sacrificio chi si offre ricorda questo impegno divino, questa responsabilit,
pagata col suo Sangue Prezioso. Il Sacerdote, in Nome di Cristo, consacra ed eleva verso il Cielo la
grande, divina oblazione di Ges. Non sente, Egli, che offrendo a Dio l'Ostia Santa e il Calice della
salvezza offre tutto il peso delle infedelt umane, il cumulo dei peccati, le infinite, terribili conse-
guenze delle passioni degli uomini? Non sente, soprattutto, il peso del Corpo e del Sangue di Ges,
il peso dei meriti, della virt, della potenza, della Passione Divina? Ogni anima ha la sua responsa-
bilit del Sangue di Cristo, dal momento che Ges ha la responsabilit dell'anima!
Ma come comprende questo dovere di corrispondenza? Ogni anima responsabile del Sangue di
Ges in proporzione della conoscenza che ha del peccato, in proporzione della conoscenza della
grazia, dei benefici, delle esigenze del Sangue di Ges. q. 98 : 28 gennaio

1660 - Tutto ha vita in me dal Sangue


Il Sangue di Ges il valore della mia fede, della mia speranza, della mia carit; il valore della
mia preghiera, della mia sofferenza, della mia vita spirituale, della mia vita soprannaturale.
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Tutto ha vita in me dal Sangue di Ges, tutto converge al Sangue di Ges.


Nella Rivelazione trovo la promessa, il simbolo, il segno, l'immagine del Sangue Adorabile.
Nel Vangelo ne trovo la luce, la fiamma, la vita. Nella Chiesa trovo la mistica sorgente del Sangue,
che dall'altare sale al Cielo e ritorna sulla terra vivificatrice delle anime. Non c' un respiro nella
Chiesa che non sia baciato, consacrato, santificato dal Sangue di Ges.
Non c' ispirazione che non sia o seme o fiore del Sangue di Ges. Non c' profumo di santit, n
ardore di immolazione che non abbia il suo inizio e il suo sviluppo dal Sangue di Ges.
una voce che chiama dal Cielo, dall'altare, dalle profondit dell'anima.
voce di pianto e di speranza, di perdono e di amore. la voce di Ges. q. 98: 29 gennaio

1661 - Crescere in Cristo! E una necessit


Crescere in Cristo! una necessit. O ci si avvince ai suoi beni, ci si dilata nella sua luce, nella sua
carit, o si discende al di sotto di ogni santa energia spirituale. O mistero di bellezza, di potenza e di
grazia, che io posso intuire, vivere, comprendere nel Sangue di Ges! O linfa vitale, o energia divi-
na, o soffio, o fuoco, o voce, o parola, o Verbo del mio Dio, o Sangue del mio Dio!
La mia crescita nella tua virt, o Cristo, in quel tesoro di meriti, di doni, di visioni, di armonie, di
carismi, che Tu comunichi alla umanit, all'anima mia, povera, piccola, inerte, ma desiderosa di cre-
scere, di giungere alla santit che Tu le hai assegnato. q. 98 : 31 gennaio

1662 - I miei occhi vedono i prodigi del Sangue


La povera anima mia, ricevendo il Corpo e il Sangue del Signore, pu ripetere con pi ragione, e
con maggior prove di realt: i miei occhi hanno visto, vedono, ammirano il mio Salvatore.
La salvezza ottenuta con la sua Passione ora trasfusa in me dal suo Sangue Adorabile. Io accosto
la mia bocca alle sorgenti della mia salvezza, alle Piaghe folgoranti del mio Signore, alla grazia, alla
luce che sgorga dalle sue adorabili Piaghe. I miei occhi vedono il Calvario, l'Altare, il Tabernacolo,
il Sacrificio, il Sacramento. Dalle sue adorabili Piaghe il Cristo Crocifisso versa il suo Sangue sulla
umanit, nelle anime, nell'anima mia; esso porta dovunque la virt, la potenza della Redenzione. I
miei occhi vedono i prodigi di quel Sangue: una fioritura di Santi, l'elevazione della natura umana,
anime trasumanate, spiritualizzate, con i segni del Cristo e l'aureola della sua gloria. q. 98 : 2 febbraio

1663 - Le lezioni del Sangue di Ges


La Circoncisione, l'Agonia, la Flagellazione, la Coronazione di spine, la Crocifissione, la Lanciata
si compiono nel pi profondo silenzio perch parla quel Sangue che stilla a fiotti dalle Sorgenti Di-
vine della Sacra Umanit. Esso dice l'immenso amore di Ges, la sua misericordia, il dolore infinito
del suo Cuore, la sua infinita umiliazione, la sua infinita oblazione. Oblazione a Dio e a noi; obla-
zione di Sangue per riconciliare a Dio l'umanit, per unire con quel Sangue i redenti e costituire una
sola immolazione con Lui, un solo Corpo Mistico, un solo cuore, una sola anima. q. 98 . 13 febbraio

1664 - Invoco questo Sangue su tutti i dolori


Io invoco questo Sangue su tutti i dolori fisici, morali, spirituali, su tutte le angosce, le privazioni, le
desolazioni, su tutte le anime smarrite, senza fede, senza speranza, senza amore.
O Signore, fa che tutto sia santificato dal tuo Sangue Divino. Io intendo offrire per tutti ogni soffe-
renza, ogni patimento, ogni eroismo; intendo offrirti le immolazioni segrete, tutto quello che tor-
menta le anime, i cuori, le membra. Che non si perda nemmeno la pi tenue amarezza; che tutto sia
offerto col Calice Divino, nel Calice della salvezza, e sia il compimento di quello che manca alla
tua Passione, e sia omaggio di riparazione alle offese fatte a Dio, invocazione di pace, di salvezza,
di rinascita spirituale. q. 98: 18 febbraio

1665 - L'amore di Cristo il suo Sangue


L'amore non amato, l'amore non conosciuto! - gridava S. Maddalena de' Pazzi, nel sacro re-
cinto del suo Convento; quel grido echeggia ancora per tutta la terra, in ogni cuore, in ogni anima,
ripetuto dagli Angeli. L'Amore! Dio, Padre, Figlio, Spirito Santo! L'Amore! la causa della crea-
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zione stupenda dell'universo. L'Amore! la creazione divina dell'anima mia. L'Amore! la Reden-
zione divina, la santificazione divina! L'Amore! Cristo che discende sulla terra, vive, parla,
cammina, opera, prega, ripara, soffre, offre, muore per me! Cristo che s'immola sulla Croce.
Cristo che mi d il suo Sangue, che continua a darmi questo zampillo inesauribile, tremendo,
amoroso per ricondurmi a Dio, per riempirmi di tesori divini, per conquistarmi un posto di privile-
gio anche in Cielo. Sulla terra il privilegio di vergine: in Cielo di sua sposa, perch solo lass si
compiranno queste mistiche nozze, questa unione ineffabile e incomprensibile.
L'amore di Cristo il suo Sangue: il suo Sangue l'amore. L'amore fuoco, il Sangue fuoco; l'a-
more consumazione, il Sangue consumazione; l'amore immedesimazione, il Sangue unisce
talmente a Cristo da formare con Lui una unit indissolubile.
Perch non si pu gridare a tutto il mondo: il Sangue non conosciuto, non amato, calpestato?
Perch non portiamo tutte le anime alle sorgenti del Sangue, tutto il Sangue nelle anime?
Perch i Sacerdoti non parlano sempre di questo Mistero? Ci stancherebbero? Si stanca forse la no-
stra pupilla della luce? Si stanca il nostro cuore di amare la verit, la santit, la potenza divina?
Si stanca la mente di godere i frutti della scienza? Cos l'anima non si stanca dei frutti della Reden-
zione, delle glorie, della soavit, della grazia del Sangue Divino. q. 98 : 21 febbraio

1666 - Ogni anima forma in s Cristo


una espressione che mi spaventa, ma mi illumina in modo straordinario. I teologi saprebbero
spiegarla degnamente. Io la comprendo nella mia ignoranza come una illuminazione celeste, un ri-
chiamo, un dovere. Ges mi perdoner se non so manifestarla nel suo meraviglioso significato.
Col Sangue di Ges io ho in me Ges, vivo e vero, e, a seconda della mia fede, della mia contem-
plazione, dei miei desideri, del mio amore io posso farlo vivere in me, operare, agire, estendersi,
dominare. No, non sono io che posso influire sulla augusta Persona del Verbo, sulla Sacrosanta
Umanit di Cristo, ma offrendogli la mia volont, lasciandogli libera la mente, tutta l'anima e vo-
lendo che Egli agisca secondo i suoi disegni, ne consegue una espansione di luce, di grazia, di mise-
ricordia da parte di Ges, e una comprensione, una fusione con Lui ineffabilmente sovrumana.
Ges poi si compiace di lasciare l'anima come padrona del suo Sangue, dei suoi meriti, della sua
piet infinita. q. 98 : 25 febbraio

1667 - Che io porti in me questo tesoro...


O Signore, abbi piet di noi tutti, ma sopra ogni altro, abbi piet di me!
Donami lo spirito di compunzione, fammi vedere, fammi toccare con mano le mie responsabilit
perch possa estendere su tutto il Sangue Divino. Momenti tremendi quelli nei quali sento il peso di
questa sublime misericordia. Voglio estendere questo spirito che m'investe, questa unione che mi fa
vivere in modo sovrumano a tutto il tempo trascorso e a quello avvenire.
O mio Dio! O Ges Adorato! O Sangue ineffabile!
- Raccogli il mio Sangue nella carit, se vuoi che si estenda e fruttifichi nel Corpo Mistico della
Chiesa. Parla del mio Sangue. - Non ho meriti, mio Signore.
- Il libro ha forse meriti se porta i segni del linguaggio umano, dell'arte, della scienza, della sa-
pienza divina? -
O Signore, fa che l'anima mia sia il tuo libro perpetuo e che il tuo Sangue vi scriva parole di fuoco,
incancellabili. q. 99: 28 febbraio

1668 - Il libro di Dio il Calice del Sangue


Il libro di Dio per me il Calice del Sangue di Ges. Vi trovo tutto: la Creazione, la Santificazione,
la Redenzione; il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo; la legge che governa nella eternit e quella che
governa nel tempo; l'amore che crea gli uomini e li redime, la sapienza che li unisce in un vincolo
santo, per Ges, a Dio, sulla terra e in Cielo. Vi trovo tutte le promesse divine, le mie speranze im-
mortali, le mie ricchezze spirituali, le mie vie soprannaturali. Nel Calice di Ges trovo la sua Incar-
nazione mistica, ma completa; trovo la sua parola mistica, ma reale; trovo la sua Passione mistica,
ma con tutta la virt, con i meriti, con la potenza, con la gloria della Passione, del Calvario.
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Nel Calice trovo la dottrina di Ges, le sue rivelazioni divine, la sua parola taumaturga che ha sana-
to i corpi e le anime; la parola travolgente che ha capovolto le false teorie del mondo e le insidie di
satana; la parola onnipotente che ha fatto risuonare per tre volte, attorno a Lui, la Parola del Padre.
Nel Calice di Ges trovo Ges vincitore della morte, datore di vita, operatore di gloria, salvatore del
mondo; trionfatore di ogni spirito, di ogni carne, di ogni generazione, di ogni insidia diabolica, di
ogni ribellione umana. Nel Calice di Ges trovo Ges vincitore di me stessa, salvatore, santificatore
dell'anima mia; vi trovo, oltre a tutto quello che ha manifestato agli altri, quello che dice a me, per
me sola, per fini mirabili, con scopi altissimi. Nel Calice di Ges trovo splendori di Cielo, glorifica-
zioni incomprensibili, rivelazioni inafferrabili, che restano in me allo stato di semplici riflessi senza
che io possa n comprendere, n manifestare. q. 99 . 2 marzo

1669 - Solo il mio Sangue pu salvare l'umanit


- Se ti dicessero di cambiare le sorti dei popoli con la tua vita? Vane parole e vana offerta.
Solo il mio Sangue pu salvare l'umanit. Si racchiude in un piccolo Calice, ma si estende all'infi-
nito. Non parla, opera. Non chiede nulla, si d tutto. Non chiede ricompense, le ha in s.
Non pu essere compreso, comprende. Il suo trionfo sicuro; se trionfer nelle anime sar per la
loro gloria e la loro beatitudine. Ognuna vi corrisponda. - Se questi raggi divini penetrassero nelle
anime? Sanguis Christi, dona nobis lucem et pacem. q. 99: 4 marzo

1670 - Il mio olocausto il tuo Sangue


Elevatio. Non le mie povere mani di creta, miserabili e caduche, ma le tue, mio Signore, alzer
verso il Cielo, le tue mani adorabili che hanno creato i Cieli e sulla Croce hanno redenta l'umanit;
le tue mani santissime ricolme di meriti, di opere taumaturghe, di Sangue; le tue mani che tengono
la conquista e la eredit dei popoli; le tue mani elevate tra il Cielo e la terra per rimanere inchiodate
nella volont divina, per accogliere la nostra volont, le nostre adesioni, le nostre meschinissime of-
ferte. Oh! le tue mani divine si elevano sopra di noi scrivendo misteriosamente le pagine della Re-
denzione per presentarle al Divin Padre invocando misericordia e perdono.
Il Salmista parlava del Sacrificio vespertino, del simbolo del vero Sacrificio, o contemplava in vi-
sione l'immolazione di Ges consumata sul Calvario? q. 99: 6 marzo

1671 - Si fecero Santi per il Calice


Quante gemme di piet, quante ricchezze di scienza, quanti tesori di amore depose nel Calice del
Signore il grande S. Agostino? Con qual fede lo elev verso il Cielo? In quale estasi lo bevve?
Con quale ardore lo comunic alle anime?
I Santi! Si fecero Santi per il Calice, nel Calice; tutto il resto non fu che espansione di quel Calice,
frutto di quel Calice, opera di quel Calice, trionfo di quel Calice. Io lo contemplo dinanzi a me, non
solo durante la S. Messa, ma in tutti gli istanti, ricolmo, traboccante della vita divina. E comprendo
che chi l'accoglie si fa santo, chi lo rifiuta si perde. q. 99 : 7 marzo

1672 - Il Calice del Sangue mio!


Il Calice del Signore nostro, offerto a noi da Ges nella donazione divina della sua Sacra Umanit
per la nostra redenzione, per la nostra santificazione. Il Calice del Signore nostro; tra le nostre
mani, nella nostra mente, nel nostro cuore, nel nostro spirito; anzitutto nella fede, nella speranza,
nella carit; nella convinzione, nella adesione, nella partecipazione mistica.
Il Calice di Ges nell'anima come l'anima nel Calice di Ges.
In questo atteggiamento non c'entra n la ragione, n la visione, n la comprensione. Tutto al di
sopra, molto al di sopra delle possibilit dell'anima: tutto cos sottile, spirituale, eccelso, da lascia-
re l'anima compresa del proprio nulla, pur elevandosi ad adorare il Mistero. q. 99 : 8 marzo

1673 - Il Calice il suo Mistero, il nostro Mistero


Il Calice del cenacolo. il Calice della vita, della grazia, della santit, della vita di Cristo, della gra-
zia della Redenzione, della santit del suo amore. Nelle mani di Ges il Calice il suo Mistero, il
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nostro Mistero. nelle sue mani la giustizia, la misericordia, il prezzo della Redenzione e il pegno
della glorificazione. Lui stesso, Ges, in quel Calice misterioso, in quel Sangue Divino, Mistero
eterno come la bont di Dio, effuso nel tempo per amore verso di noi, verso l'anima mia.
L'onda di quel Calice giunta fino a me, giunge ad ogni istante ogni volta che lo invoco; come
giunge a me la luce del sole, ogni volta che apro gli occhi e la desidero.
O armonia divina delle parole creatrici del Corpo e del Sangue Divino!
Parole che risuonano ancora sulla terra, che inebriano le anime viventi in Ges, consacrate a Lui nel
sacerdozio, unite a lui nel distribuire il Calice della salvezza. Quelle parole risuonano in Cielo can-
tate dagli Angeli, risuonano nell'anima mia cantate da Ges, risuonano nella Chiesa messaggere di
salvezza, di pace, di vita. Un Calice, solo quello del Cenacolo; attorno milioni di Calici, e tutti di-
stribuiscono il Sangue di Ges e tutte le anime lo bevono senza consumarlo, come si beve la luce,
l'aria, l'acqua, senza che questi elementi vengano meno. q. 99 : 9 marzo

1674 - Adorando il Calice della tua vita


Signore, sono prostrata dinanzi a te nel Cenacolo, adorando il Calice della tua vita, che il Calice
dell'ebbrezza, donato dopo il lauto simbolico Banchetto. come il Calice della felicit presentato
alle labbra dei nostri progenitori nell'Eden, quando il Signore, dopo aver offerto in dono l'universo
intero, donava se stesso negli intimi colloqui. Quali Misteri ci nasconde il Signore!
Come l'anima deve stare attenta a raccogliere il frutto delle correnti divine!
Accanto al Calice del Cenacolo c' il Calice del Getsemani, che il Calice del peccato; c' il Calice
del Calvario, che il Calice della misericordia; c' il Calice della beatitudine. q. 99 : 10 marzo

1675 - Ges piange i miei peccati a lagrime di Sangue


Ges piange i miei peccati a lagrime di Sangue. Tremenda verit che m'investe di dolore e di amore.
Se avessi potuto vedere il mio Ges in quello stato di tristezza, di paura, di tedio!
Se avessi potuto vederlo in quel lago di Sangue!
Se avessi potuto udire i suoi gemiti, comprendere, adorare la sua agonia e agonizzare con Lui!
O Mistero di giustizia incomprensibile! L'Angelo discende dal Cielo con un Calice ricolmo di ango-
sce. C' in esso il peccato; vi sono racchiusi tutti i peccati del mondo, anche i miei, anche quelli che
commetter quest'oggi... Avr il coraggio di aggiungere anche oggi il peso delle mie responsabilit
a quelle che gi gravano sul Cuore del mio Ges? O Signore, sii adorato, benedetto, ringraziato per
il tuo dolore, per la tua Passione, per il tuo Sangue Divino! q. 99: 11 marzo

1676 - Il Calice della mia riconoscenza


Il Calice di Ges il Calice della mia riconoscenza. Non trovo, o mio Signore, offerta pi degna,
pi ricca, pi gradita a Te, pi preziosa del tuo Sangue Divino.
Solo il tuo Sangue pu esprimerti la gratitudine mia per i tuoi immensi benefici, solo il tuo Sangue
pu avvalorare la mia preghiera, la mia immolazione a Te, la mia unione con Te.
Si compiono 46 anni della mia vita religiosa. Li vedo nella luce delle tue misericordie, che pure il-
lumina le mie miserie. Dinanzi a te la mia povera vita religiosa con tutte le sue deficienze, con le in-
fedelt e ingratitudini: accanto ad esse il miracolo della tua carit paterna, sollecita, amorosa.
Vedo le tue braccia sempre tese a proteggermi, il tuo sguardo fisso sul mio volto, il tuo Cuore aperto
per accogliermi, le tue labbra schiuse alla parola che ritempra e illumina. Ma vedo ancora i fiumi di
Sangue nei quali fu immersa questa povera anima e le grazie abbondanti che sgorgano da quella
immersione. Vedo prodigi di misericordia, un oceano di grazie e l'anima mia come una stilla sperdu-
ta nell'abisso; vedo le infinite espansioni di un amore infinito e cerco, mio Ges, il suono di tutte le
tue parole, il segno di tutti i tuoi richiami, l'orma dei tuoi passi.
Mio Ges, la mia riconoscenza nel ridare a Te stesso i tuoi doni, nel ridare il Sangue Adorabile
versato per me, donato a me. O mio Signore, Dio mio, Tu metti nelle mie mani quattro Calici: il Ca-
lice del Cenacolo, che il Calice dell'ebbrezza e dell'adorazione; il Calice dei Getsemani, che il
Calice del peccato e della espiazione; il Calice del Calvario, che il Calice della giustizia e della
impetrazione; il Calice dell'Altare, che il Calice della misericordia e del ringraziamento.
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Sii adorato, ringraziato, benedetto, ricompensato, mio Ges, dal Calice del tuo Sangue Prezioso, che
circola in me, e fai che esso mi rinnovi nella unione e nella immolazione perch io incominci real-
mente la mia santificazione. q. 99 : 12 marzo

1677 - Oggi il Sangue m'immerge nel Calice dell'Agonia


Oggi il Sangue m'immerge nel Calice dell'Agonia. Ges ha sofferto, sentito, sostenuto l'agonia fisi-
ca di tutte le esistenze, castigo del peccato; ha sofferto, sostenuto tutte le agonie delle anime passate
dallo stato di grazia a quello della colpa; ha sofferto e gustato tutta l'amara, spaventosa, terribile
agonia delle anime passate dallo stato di colpa allo stato di condanna.
Il Calice dell'Agonia di Ges non un Mistero incomprensibile? Che posso far io?
Chi pu avvicinarsi a contemplarlo senza morire? q. 99: 13 marzo

1678 - La veglia a Ges, agonizzante per me


Non so distaccarmi dal Getsemani. Vegliate, ha detto Ges agli Apostoli, ma lo ripete anche a me.
Vegliare per assistere l'Uomo-Dio che agonizza.
Ci potrebbe essere missione pi delicata, pi preziosa e pi doverosa? La veglia agli agonizzanti
sempre uno spasimo per chi comprende ed ama, ma la veglia a Ges, agonizzante per me, ricoperto
del suo Sangue, uscito dalle sue membra sacratissime per la forza del suo dolore e del suo amore,
un atteggiamento dello spirito impossibile a definirsi. Sono prostrata a terra accanto a Ges; attorno
il silenzio di Dio.
Le anime dormono: sveglia soltanto la natura. Gli olivi baciati dalla luna ricoprono con l'ombra
delicata e pietosa la scena mai pi veduta sulla terra. L'Uomo-Dio che piange e che soffre, che suda
Sangue e chiede piet senza che nessuno l'ascolti.
Terribile angoscia di cui responsabile tutta l'umanit e sono responsabile anch'io. I miei peccati
hanno colpito il Cristo, hanno ferito il suo Cuore, la sua Sacra Umanit, e dalle infinite lacerazioni
di quel Cuore divino rifluisce il Sangue Adorabile. q. 99 : 16 marzo

1679 - Nel Getsemani l'inizio del grande disegno


Il mio adorato Ges ha desiderato con ardore divino il Battesimo del suo Sangue. Egli solo, il Divi-
no Salvatore, il Divino Redentore, il Divino Riparatore conosceva il bisogno della salvezza dell'u-
manit, il valore della sua Redenzione, il merito della sua riparazione. Egli solo conosceva il dise-
gno del Padre nel riscatto di questa povera umanit che sfuggiva, per il peccato, ai diritti del Creato-
re. Nel Getsemani l'inizio del grande disegno della misteriosa volont del Padre. q. 99 : 17 marzo

1680 - Nella vita non vedo null'altro.


Quando mi inoltro in questa via misteriosa del Sangue Divino, non capisco pi nulla; non vedo che
Sangue, non odo che la sua voce, non intendo che il suo linguaggio, la sua virt, i suoi meriti.
Ci che mi attornia mi pare accessorio; non per me, non entra nell'anima, non ne possiede i sensi e
le aspirazioni. Io non vedo che l'Altare e il Sacerdote; nel Sacerdote Cristo e nelle sue mani, il Cali-
ce della Redenzione. Sempre cos. Vedo il Sangue che scorre da quelle mani su me e su tutti, am-
piamente, continuamente. Nella vita non vedo null'altro. q. 99: 19 marzo

1681 - Il nostro amore non entra cos veemente...


Il Sangue di Ges assume potenza, fama, vita, splendore nella parola sacerdotale e scende in me con
la velocit della luce, la forza del fuoco e la penetrazione dell'amore!
Oh! assai pi! Il nostro amore non entra cos veemente nelle anime come vi entra il Sangue di Ges.
Ma una forza che richiede corrispondenza, olocausto totale, consumazione completa.
S, mio Ges, rinnovo i miei voti, tutti, nel tuo Sangue e porto in esso i pensieri, i desideri, le aspi-
razioni, le consacrazioni: tutto quello che fiorito dal Sangue stesso; ma Tu rinnova la mia fede, ac-
cendi il mio amore, e la Vergine Santissima m'insegni ad essere fedele nella mia consumazione per
Te, Cristo benedetto. q. 99 :Annunciazione di Maria
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1682 - Il mio riposo in Cristo


Il mio riposo in Cristo: a Betlemme, a Nazareth, sulle rive del Giordano, sulle vie di Palestina, a
Betania, nel Cenacolo, nell'Orto degli ulivi, sul Calvario, nel Tabernacolo; il mio riposo nella sua
Passione, nel suo Sangue, nella Comunione del Sangue; comunione che mi lega ai Pastori della
Chiesa, ai Sacerdoti, specialmente a quelli che onorano e glorificano di pi il suo Sangue; partico-
larmente al Sacerdote designato per me dal Signore che immerge tutte le mattine nel Calice la parti-
cella invisibile della mia anima. q. 99: 27 marzo

1683 - l'ora del Sangue


- In mezzo alla confusione e alla morte porto l'ordine e la vita col mio Sangue, attraverso le anime
che sanno comprendere. l'ora del Sangue. Non lo senti sprigionarsi dai tuoi sensi come forza
nuova, irresistibile, arcana, ma vivificatrice?
Il mio Sangue solleva chi caduto, risana chi malato, ristora chi debole, custodisce chi in
grazia, pasce con sapienza chi si unisce a me nella rigenerazione delle anime. - q. 99 : 29 marzo

1684 - A Betania, nella casa della fede e dell'amore


Dove Ti sei nascosto, dolcissimo Signore? A Betania, nella casa della fede e dell'amore.
Anche ora si d di piglio alle pietre per tirartele... Mio Dio, l'espressione mi riempie di angoscia.
Tu sei venuto sulla terra a salvarci, a rivelarci il Padre, il regno, l'amore; Tu sei rimasto sulla terra
per comunicarci Te stesso, il tuo Corpo, il tuo Sangue, la tua Anima, la tua Divinit; sei qui in mez-
zo a noi vivo e vero, splendente di luce e ricoperto di Sangue, stendi le mani verso di noi, ci apri il
Cuore Adorabile, ci chiami, c'inviti, hai molte cose da donarci, molte cose da dirci; ma le anime non
ti ascoltano, vanno lungi da Te, e prima d'abbandonarti t'insultano, ti calpestano.
Anche ora si alzano le pietre dell'odio contro la tua Adorata Persona; non ti vedono, non ti sentono e
vogliono farti scomparire dal mondo. O Signore Ges, dove ti rifugerai? q. 99: .30 marzo

1685 - Perch dimenticare la Passione, il Sangue...


Mio Ges, abbi di noi piet! Aiutaci a comprendere il Mistero della tua Passione, il Mistero del tuo
Sangue benedetto, che avrebbe potuto dare a Pilato la risposta pi completa e pi esauriente.
Tu hai patito, hai pianto, sei morto per me, straziato sopra una Croce; da un capo all'altro della terra
risuona la voce del tuo Mistero, la voce del tuo Sangue. Ma c' un'altra voce pi forte, la tua, mio
Signore. Ges che ripete: - Quid feci tibi?. Che ho fatto a te, piccola anima? Comprendi? Che ho
fatto al mondo, a tutte le anime per relegarmi fuori della loro vita, per escludermi dai loro cuori,
per impedire il culto che mi dovuto, per rifiutarmi il servizio, la fedelt, l'amore?
Che ho fatto per proscrivermi dalla societ, per trascurarmi, per calpestarmi? - q. 99 : 1 aprile

1686 - La Passione un libro interminabile


La Passione del mio Ges un libro interminabile; contiene pagine infinite, scritte, se si pu dire,
nella eternit; contiene pagine ugualmente infinite scritte dal Sangue di Ges; contiene le pagine
che ho scritto anch'io. Le pagine del Mistero le conosce e le legge soltanto il Signore, ma le pagine
scritte da Ges pu leggerle ogni anima cristiana. Basta che cammini sulle sue orme.
Ma l'anima religiosa, l'anima sposa deve, non soltanto saper leggere le meraviglie della Passione...,
deve saperle vivere, unirsi a Ges, contemplarlo, adorarlo nello stato pi umiliante, nello strazio pi
amaro, nell'abbandono pi triste. q. 99 : 2 aprile

1687 - La Madre trafitta dalla spada Ecce Homo! Ecce Deus!.


Espressioni di fede, di speranza, di carit.
Accanto a Ges la Vergine Addolorata, la Madre dell'Uomo Dio. Misteri di sublime grandezza e di
divina consolazione. La Madre trafitta dalla spada del dolore, unisce il sangue del suo cuore a quel-
lo delle membra di Ges e m'incoraggia a offrire anche il mio, sebbene sia vile e indegno di essere
associato al Mistero. Nessuna offerta vile quando Ges la purifica e santifica. q. 99: 4 aprile
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1688 - O Volto adorabile, sfigurato dal Sangue...


O Volto Adorabile del mio Ges, sfigurato dal Sangue e dai dileggi; Volto del mio Dio, del mio
Sposo, del mio Giudice! Un giorno Tu mi guarderai con questo Volto e mi chiederai ragione delle
mie colpe, delle mie ingiustizie, delle spine con le quali ho straziato il tuo Corpo, dei flagelli con i
quali ho dilacerato le tue Membra. O Ges, non Ti contemplo lontano, fuori di me, ma in me, cos,
nella tua Passione misteriosa. Tu assorbi l'anima mia; s, prenditi tutto, saliamo insieme.
Tu dammi forza per sostenerti, ed io penetrer fino al fondo della tua Passione. q. 99 : 5 aprile

1689 - Vivere come crocifissa nel Sangue


Il Crocifisso misteriosamente in te con la sua virt redentrice, piccolissima anima, piccolissima
sposa. Ma questa virt operer prodigi solo allora che tu saprai sostituirti a Lui, sulla Croce, nel di-
stacco, nell'umiliazione, nel patimento, nell'annientamento.
Bisogna dare la vita meschina, debole, indegna per avere quella nuova nel Sangue benedetto.
La vita umana si svolge come un viaggio: sulla strada polverosa, lungo il corso di un fiume.
stabile la polvere? fissa l'onda? Tu devi fissare il tuo cammino nel Sangue benedetto che ti por-
ta al Cielo e dal Cielo sulla terra, tra le anime, nel Corpo Mistico della Chiesa.
La tua anima deve vivere come crocifissa nel Sangue. q. 99 : 9 aprile

1690 - La devozione del Crocifisso...


La devozione del Crocifisso devozione di Sangue, oblazione al Sangue, per il trionfo del Sangue
stesso. Non credere di essere vissuta in questo Mistero un solo giorno, una sola ora perfettamente,
completamente. Eppure devi giungere a questa meta, non con le tue forze, ma con la virt del San-
gue, con i suoi meriti e le sue operazioni. q. 99 : venerd santo

1691 - Notte del Venerd Santo!


Il castigo per la nostra pace sulle sue spalle e noi siamo guariti dal suo Sangue.
Notte della morte dell'Uomo-Dio. Notte oscura, ripiena di terrore, di spavento e di vendetta.
Notte anticipata giacch il sole si oscurato in pieno giorno e il fitto, pauroso velo di tenebre ha av-
volto il Calvario, il Crocifisso e i Crocifissori: il Crocifisso nell'attestazione del suo trionfo, i croci-
fissori per minaccia di castigo. Notte del Venerd Santo! Notte di peccato, del castigo del peccato,
delle esigenze della giustizia divina. Notte sul mondo delle anime, attorno al Corpo di Cristo rima-
sto solcato dai segni degli strazi, rivestito della veste purpurea del suo Sangue! O mio Crocifisso, io
vengo a Te piangendo e tremando. Un giorno mi si domander conto della tua morte e del tuo San-
gue: che risponder, mio Signore? q. 99 : 11 aprile

1692 - Salvaci, o Agnello Divino!


Salvaci, o Agnello Divino, per il tuo Sangue! Fai che si avverino le tue parole: Io ho vinto il mon-
do... quando sar innalzato sulla Croce trarr tutti a me.
O mio Signore, Tu vinci sempre: fai che noi siamo gli strumenti delle tue vittorie, e i canali per cui
scorre il tuo Sangue, le forze vive che lo assorbono per lasciarsi possedere e trasformare, elevare e
santificare. O Agnello di Dio, immolato per noi, rendici degni di essere per Te delle ostie vive, paci-
fiche, olocausti di amore nel tuo Sangue benedetto. q. 99: 13 aprile

1693 - Dove passa il Sangue...


Dove passa il Sangue passa come una seminagione divina, una forza irresistibile che avvolge e tra-
sporta l'anima a contatto delle meravigliose opere di Dio.
Sublimi e incomprensibili le sue operazioni divine, ma quelle che riguardano le anime hanno rap-
porti cos delicati e sensibili da soggiogare ed attrarre l'anima stessa fuori del mondo, in un regno di
luce e di comprensione sovrumana. q. 99: 18 aprile

1694 - L'opera del Sangue travolgente


L'opera del Sangue Prezioso sempre pi travolgente: ha effetti mirabili, segnalazioni stupende; fa
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s che l'anima si sprofondi, si nasconda, si privi di tutto per farle contemplare nuovi abissi, quello
che non si vede con le pupille materiali, quello che pu essere gustato soltanto dallo spirito, nei rap-
porti con Dio. I rapporti con Dio chi li potr definire? Hanno il carattere dei rapporti tra le pupille e
la luce, tra gli oggetti e il pensiero, tra il comprensibile e l'incomprensibile. O divini rapporti col
mio Dio, con Ges, con la grazia, con i Misteri, con la Redenzione, con il Sangue! O poemi intra-
ducibili! O Sangue del mio Ges, spettacolo dell'universo invisibile, creato dall'amore del Padre, del
Figlio, dello Spirito Santo! O piccola anima come sei sorda alle voci di quel Sangue! q. 99: 19 aprile

1695 - Metti la tua mano, e conosci...


L'invito divino ancora rivolto da Ges alle anime, all'anima mia: Metti la tua mano, la tua fede
cio, la tua speranza, la tua carit nelle lacerazioni prodotte dai chiodi sul Corpo del mio Signore e
conosci quanto Egli ti ha amato, quanto ti ama e quale amore vuole da te. La fede, penetrando nelle
Sacre Piaghe, conoscer la causa di quelle piaghe, l'amore che le sopport, i meriti di cui sono ric-
che, la virt che ne emana: la fede diverr visione, comprensione, elevazione. La speranza che s'av-
vicina alle Piaghe sanguinanti tocca sensibilmente l'oggetto delle sue aspirazioni; raggiunge Cristo
nella sua Passione, nella sua immolazione, nei tesori largiti con la Redenzione; intuisce ed aspira al-
la vita eterna in Lui, centro e gloria dell'universo, della Chiesa, delle anime. La carit che s'ispira al-
le ferite di Cristo, sorgenti inesauribili del suo Sangue, beve a dismisura la grazia, la santit, la bel-
lezza, la verit, l'amore; si purifica in quel Sangue, si accende, si consuma. q. 99 : 20 aprile

1696 - Il dito nelle Piaghe, la mano nel Costato


Il dito nelle Piaghe di Ges, la mano nel Costato. C' in queste precisazioni la luce del grande Mi-
stero, la manifestazione della carit infinita del Cristo.
Se dalle mani e dai piedi forati si pu raccogliere il Sangue a stille, dal Costato dove Egli permette
che entri la mano, come in un oceano di inesauribili ricchezze, si pu attingere senza misura.
Attingere senza misura il Sangue della Redenzione! Entra, dunque, nel Costato di Ges, anima mia,
con le tue mani insaziabili, con i tuoi desideri di santit, di apostolato, di carit.
Entra: il Costato la porta della misericordia; imparerai quanto grande, paziente, indulgente que-
sta misericordia per te e per tutte le anime. Il Costato di Ges la porta della grazia: entra con aspi-
razioni larghe, estese, perenni; la porta della santit: entra e bevi la santit, nel Sangue, nella carit,
nella verit, nella immolazione di Ges. Il Cuore squarciato di Ges la porta del Mistero; non lo
comprenderai, ma entra per essere compresa; non lo vedrai, ma entra per essere veduta; non lo toc-
cherai, ma entra per essere a contatto di cos grande dono divino. q. 99 : 21 aprile

1697 - Essere strumento nelle mani di Ges


Essere strumento nelle mani di Ges, dei suoi disegni di misericordia e di amore!
Lasciare che il Sangue di Ges scorra in me come scorreva nelle sue vene, risalendo dal cuore alle
labbra, alle pupille, in una attivit mistica, spirituale, trasformatrice!
Essere un piccolo cuore del Cuore di Ges, una piccola cellula della sua vita, una fibra del suo Cor-
po Mistico, una tenerissima espressione del suo pensiero, del suo amore per le anime, della sua pie-
t per i peccatori, del suo desiderio per la comprensione del suo Sangue. Oh! quel Sangue tradotto
in preghiera, in espiazione, in ringraziamento, in adorazione nell'anima mia!
Sentire il perdono dei miei peccati, la promessa di nuove grazie, l'invito a salire, a unirmi a Lui, a
consumarmi per Lui nella virt del Sangue benedetto! q. 99 : 22 aprile

1698 - Devono comprendere la virt del Sangue


Non soltanto i Sacerdoti, ma tutto il popolo di conquista, conquistato da Cristo, esalti le sue virt.
Tutte le anime, di qualunque stirpe, di ogni et e di qualunque tempo debbono rendere omaggio a
Ges, esaltare la sua Passione e la sua Resurrezione, la sua vita adorabile, la sua parola rivelatrice,
la sua carit infinita, il suo Sangue Prezioso. Debbono comprendere, soprattutto, la virt di quel
Sangue designato dal Padre come elemento insostituibile di conquista. Per riappartenere a Dio, do-
po il peccato originale, necessario che il Sangue di Ges circoli nell'anima.
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Tanto essa conquistata nelle sue facolt e nelle sue potenze, quanto permeata dal Sangue Divino.
Conoscerlo nel suo dogma, o con la fede semplice e pura, o intuitivamente, o nell'ultimo desiderio,
o nell'anelito manifestato, o nel culto, o nella preghiera, o nell'aspirazione pi fervida; se non si
giunge a questi contatti, l'anima non pu vivere nel Sangue di Ges, n risentirne gli effetti, n pos-
sederlo, n essere posseduta. q. 99: 23 aprile

1699 - Cantiamo l'inno d'amore...


Cantiamo l'inno d'amore, di riconoscenza, di ringraziamento all'Agnello Immacolato che ci ha rige-
nerati nel lavacro del suo Sangue e saziati col suo Corpo Adorabile.
Il Corpo Santissimo di Ges, l'Ostia Immacolata il Cielo della Chiesa trionfante, militante e pur-
gante; anche il mistico campo da cui traggono alimento, fioritura e fecondit le anime nostre.
Il Sangue Adorabile di Cristo la fontana mistica da cui sgorgano le acque di eterna vita; il ristoro
dell'anima affaticata; l'onda divina che favorisce una germinazione divina, un rifiorimento perenne,
una crescita spirituale senza arresti e senza imperfezioni. Il Sangue Divino sale dal Sacrificio a Dio,
scende da Dio alle anime, le sfiora tutte, penetra in molte, le porta con s, le stabilisce nel regno del-
la giustizia e della grazia anche quaggi. Se potessimo vivere davanti al sole non avremmo neppure
per un istante la minima ombra; vivendo accanto a Ges, siamo perennemente avvolti dalla luce e
dalla virt del suo Sangue. Esso ci mette a contatto della Sacra Umanit di Cristo, ma anche a con-
tatto della nostra povera umanit, che appare, perci, nel suo nulla. q. 99 : 24 aprile

1700 - Il mistico torrente scorre dall'Altare


Il mistico torrente scorre dall'Altare alle anime incessantemente. Non lo vedete? Non ne sentite il
suono misterioso, che voce divina, richiamo amoroso, promessa ineffabile?
O Dio di eterna carit, Tu ci guardi dalle tue altezze irraggiungibili e scendi col tuo raggio divino,
col tuo fuoco, col tuo Sangue a illuminarci, a riscaldarci, a fecondare questo campo sterile dell'ani-
ma. O Signore, il tuo tocco accolto da milioni di anime, ma anche respinto da un numero mag-
giore di ribelli, di infedeli, di peccatori. Costringili, o Signore, a venire a Te; se Tu non li scuoti non
si muoveranno; se Tu non li investi resteranno accecati; se Tu non li trascini resteranno immobili
nella loro incredulit, nelle loro colpe, nelle loro ribellioni. q. 99 : 26 aprile

1701 - Non saprei uscire dalla via meravigliosa...


Io godo che i santi della Chiesa vivano nello splendore delle eterne verit, nei Misteri sublimi di
Dio, della SS. Trinit, nelle meraviglie del dogma; godo che essi diano questo tributo di lodi al Dio
tre volte santo, che penetrino nei segreti della Rivelazione e aspirino a elevazioni sublimi; io non
saprei, n vorrei uscire dalla via meravigliosa del suo Sangue Divino.
E sebbene l'anima si trovi spesso come sola, incompresa, naufraga nel mare sterminato di questo
Mistero, ed abbia sensi di sgomento e di sospensione, e si veda impotente a percorrerla ed a com-
prenderla, pure, ad ogni tappa, ad ogni ripiegamento interiore, ad ogni indagine per trovare i segni
certi della sicurezza, ad ogni arresto, sente di dover dare tutte le energie e tutta la volont per aderire
al richiamo che giunge dall'alto. q. 99: 27 aprile

1702 - Ma le anime valgono ancora di pi


Molte anime compiono missioni esterne di carit a beneficio del corpo; bello edificare un tetto per
i poveri, assistere gli ammalati, raccogliere gli abbandonati; ma le anime valgono ancora di pi per-
ch valgono il Sangue Divino. La mia anima vive e rivive in questa luce che non ha riscontri in altra
luce; tutto declina al suo confronto, tutto si oscura al suo passaggio. Mio Dio, riconfermo ancora
una volta, e intendo che ci sia ad ogni respiro, la mia adesione al tuo Sangue Divino. q. 99: 27 aprile

1703 - Virt di Dio il Sangue di Cristo


L'Apostolo annunciava il suo grande amore, cantava con la sua accesissima fede che la Croce, per
coloro che si salvano, la virt di Dio. E ancora: virt di Dio, sapienza di Dio, il Cristo.
O Signore, lascia che io canti: Virt di Dio il Sangue di Cristo, virt di Dio questo Mistero di Re-
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denzione; Sapienza di Dio questa forza trasformatrice, santificatrice delle nostre anime.
La virt di Cristo mi ha redento, la sapienza di Cristo mi governa, mi ispira, mi unisce a s, povera,
piccola anima, che diventa, per il suo Sangue, pi ampia dell'universo, capace di aderire a cose ar-
cane, a disegni stupendi di misericordia e di amore. q. 99 : 28 aprile

1704 - Il Mistero del Sangue virt, vita


Il Mistero del Sangue Prezioso non dunque semplice luce divina, ma virt, vita, comunicazione
divina. Per la sola anima? No, per il bene di tutte quelle che Ges vuol salvare.
Da molte rimane incompreso, si sente respinto, insultato, e allora sovrabbondano le sue espansioni
verso l'anima che lo accoglie, che lo ama e gli giura fedelt. E i frutti che Egli ricava da questa cor-
rispondenza, divengono per la sua misericordia, mezzo di conquista per le anime lontane, smarrite o
perdute. Il Sangue Divino invocato e offerto a Dio con grande fiducia giunge sempre in tempo a
salvare i peccatori dall'abisso. q. 100: 2 maggio

1705 - Questi prodigi li opera col suo Sangue


Ogni anima deve essere apostola del Sangue di Ges, nella forma, con i mezzi, con l'attivit segnata
dalla Provvidenza. Molti passano la vita senza conoscere il Mistero. necessario che altri sviluppi-
no la preziosa conoscenza con una fede pi intensa, con l'amore pi forte.
Ges comunicher ai poveri, ai derelitti, agli ignudi, la veste, il conforto, il pane guadagnato da altri.
Nel regno delle anime vi sono misteri incomprensibili, equilibri meravigliosi stabiliti dalla Sapienza
celeste. Si pu amare per chi non ama Ges, pregare per chi non prega, offrire a Dio per chi non d
nulla, soffrire per chi si ribella al patimento; si pu scuotere un'anima a grandi distanze, senza nep-
pur conoscerla, salvare quella che sta per precipitare nell'abisso, strappare al demonio e dare a Dio
quella che si sottrae all'impero della grazia. Questi prodigi li opera Ges col suo Sangue Divino.
difficile scorgerli, ma si compiono. q. 100 : 4 maggio

1706 - Il Sangue di Ges nostro


Festa della Beata Vincenza Gerosa. Festa dell'umilt, della carit, della piet: gemme di fulgida bel-
lezza, incastonate nell'aureola della santit della Beata, vergine sapiente e prudente.
Ma si potrebbe anche chiamare la festa del Crocifisso, la festa del Sangue Prezioso.
Il Sangue di Ges nostro, diceva la B. Gerosa. per noi, dunque, per lavare e purificare e santi-
ficare le nostre anime peccatrici, per offrirlo all'Eterno Padre in espiazione di tutti i peccati del
mondo. I peccati del mondo! Ges li ha veduti tutti e ad ogni istante le anime orgogliose, superbe,
impure, ribelli, glieli gettano ai suoi piedi, espressione di una spaventosa sconoscenza, di un co-
sciente disprezzo del Sangue benedetto.
Il Sangue di Ges nostro! Ogni figlia della Beata dovrebbe avere sulle labbra e ancor pi nel cuore
questa profonda comprensione, che affermazione di fede, di speranza e di carit. Bisogna credere
per ripetere: Il Sangue di Ges il nostro sperare e amare. C' in quel nostro un possesso garanti-
to. q. 100: 17 maggio

1707 - Il Sangue di Ges un fuoco divoratore


Il Sangue di Ges un fuoco divoratore: il suo scopo distruggere, consumare, trasformare.
Per quanto l'anima cerchi di mantenersi pura, distaccata da tutto, solo unita al suo Signore, pure a
contatto della vita, delle persone e delle vicende, assorbe polvere, accoglie incomprensioni umane,
sviluppa pensieri inutili, pronuncia parole vane, compie azioni senza intenzioni sante e senza perfe-
zioni. Il Sangue di Ges entra in me a ripagare tutto, a bruciare la fioritura selvatica e a fecondare la
seminagione della grazia. Il Sangue di Ges mi porta Ges: Ges mi porta il suo Sangue. q. 100 : 8 maggio

1708 - Parole del Card. Adeodato Piazza


Parole dell'E.mo Principe della Chiesa S. E. il Card. Adeodato Piazza:
Bisogna ricordare sempre il dogma, l'essenza, la finalit del Mistero del Sangue Prezioso; ricor-
dare la dottrina di Paolo, l'insegnamento della Chiesa, accogliere le ispirazioni nel sacrificio, at-
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tuarle nell'abbandono alla volont di Dio; non temere quando l'illuminazione seguita dalla riso-
luzione di compiere perfettamente il proprio dovere, seppellirsi per, nell'umilt e agguerrirsi con
la preghiera. q. 100 : 9 maggio

1709 - L'impegno di ogni anima credente


Ges venuto dal Cielo a portare questo bagno di salvezza e di misericordia, a lavare la terra, l'a-
nima mia col suo Sangue; ora l'impegno di ogni anima credente, soprattutto l'impegno dell'anima
mia di rinnovarsi in quel Sangue, immergersi in quel Sangue, vivere nei suoi ardori celesti, nella
sua virt divina, orientata verso le sorgenti inesauribili della sua misericordia per poter dire un gior-
no, al fine della vita: Vadam ad cum qui misit me. q. 100: I1 maggio

1710 - Perch questo tesoro di valore infinito a me?


Sangue del mio Dio tra le mie mani, nel mio cuore, nell'anima mia! Perch questo tesoro di valore
infinito a me? Perch la mia fede lo adori, la speranza lo invochi, la carit s'infiammi al suo contatto.
Ma ci sono altri motivi, altri scopi altissimi che superano ogni umano pensiero.
Ges vuol essere offerto dalla piccola anima alla SS. Trinit come Egli ripetutamente si dona nel
Sacrificio e nel Sacramento. Ges vuol rendere l'anima cosciente di questa misericordia infinita,
partecipe di queste offerte divine, unita a Lui nell'adorazione, nel ringraziamento, nell'espiazione,
nella impetrazione. Vivere cos intimamente nel Sangue di Ges, per il Sangue di Ges, vivere la
vita del Cielo. q. 100 : 14 maggio

1711 - Il Sangue riempie la mia giornata


Come tutto riceve influsso dalla luce e dal calore del sole, cos tutto riceve un divino influsso dal
Sangue Divino. L'anima, ricevendo Ges nella S. Comunione in istato di grazia, diventa piena di
grazia a contatto del suo Sangue, trova in esso tutti gli elementi della vita soprannaturale, vi trova il
suo Dio nelle comunicazioni e nelle espansioni pi sincere. Se l'anima cerca la verit, la trova nel
Sangue Divino; se brama la giustificazione, in quel Sangue; se vuole conoscere la sapienza celeste,
l'attinge in quel Sangue; se desidera la carit, la misericordia, il perdono, l'amore di Dio, trova tutto
questo nella virt del Sangue Adorabile. In quel Sangue Divino comprende che vuol dire adorare in
ispirito e verit; comprende l'economia divina nella redenzione dell'umanit, le espansioni divine
nella santificazione dell'anima, nella dilatazione del regno di Dio; comprende che il Vangelo getta
nelle anime la luce dei disegni divini e v'infonde la virt per aderirvi e compierli.
Comprende soprattutto che l'umanit ha ottenuto la sua redenzione; lo sviluppo avverr quando sar
compreso il Mistero del Sangue e cos intimamente da non saper vivere, n poter vivere senza di es-
so; il trionfo verr quando l'umanit sar rivestita di questa porpora fiammante che brucia ogni sco-
ria, allontana i demoni, incenerisce le passioni, infonde la grazia e la rende vittoriosa. q. 100. 17 maggio

1712 - La carit deve traboccare dal calice del cuore


- La tua carit deve essere tutta spirituale; deve traboccare dal calice del cuore, ricolmo di Sangue,
deve estendersi alle anime, allietare la Chiesa, glorificare il Mistero. Portare il Sangue nelle anime
pensando che il demonio ha paura del mio Sangue [...].
Egli fugg quando vide il mio Sangue uscire dalle mie membra per la flagellazione, per la corona-
zione di spine, per la crocifissione. Questo mio Sangue si effonde sulla terra arida ed essa fruttifi-
cher in proporzione della sua sete. - q. 100 : 18 maggio

1713 - bello perdersi nella luce del Sangue


bello perdersi nella luce, nella grazia, nella santit del Sangue del mio Ges.
Perdermi nel mio Dio! troppo facile, troppo riposante, troppo gaudioso; non lo merito, ma se c'
in me il Sangue di Ges, il Sangue che merita questa grazia, questo stato, questa unione al Signore.
A me dato comprendere che porto Ges nella profondit dello spirito per donarlo nella sua Divina
Immolazione alla SS. Trinit, per la sua gloria, per la santificazione della mia anima, per la salvezza
di tutto il mondo. Avviene in me una misteriosa consacrazione. Ges consacra la mia piccola anima,
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la rende sacra perch sia accetta a Dio. la riconquista del Sangue.


Che cosa non pu fare questo Mistero Adorabile nel mio nulla, che l'anima, quando questo nulla
rimane nell'abisso della propria vilt, riconoscendo i diritti, il dominio, le mirabili e segrete opera-
zioni del Signore? Trasformata dal Corpo e dal Sangue di Ges, unita a Ges, offerta a Dio... ecco il
Mistero che assorbe l'anima. q. 100: 20 maggio

1714 - Ascoltando SS. Messe nelle grotte vaticane


Il Sangue di Ges passa veramente dalle mani del Pontefice a tutta la Chiesa.
O Signore, fai che io lo riceva stamane nella misura pi ampia e nella forma pi proficua; fai che io
senta la virt del tuo Sangue in tutto il mio essere, nella mente, nel cuore, nello spirito, e che da
ogni santa impressione sgorghi abbondanza di santit per me e per il mondo intero.
Stamane, ascoltando molte S. Messe nelle grotte vaticane ho sentito, come altre volte, le mistiche
voci del Sangue Divino ed ho sentito la sua grande e possente efficacia. Ges mi ha fatto capire che
l'anima mia deve essere come una spugna immersa nel mare, permeata di acqua, circondata ovun-
que dalle onde fluttuanti. Uscendo dalle onde la spugna gronda acqua, e se non la si preme, la con-
serva nei suoi meati. Cos l'anima mia, uscendo dagli intimi, profondi colloqui con Ges gronda
Sangue e deve conservarlo in mezzo ai doveri e alle distrazioni.
Sento l'influsso del Mistero nell'abbandono intimo e amoroso alla sua volont. q. 100 : 23 maggio

1715 - Ho veduto il prodigio della carit di Cristo


Prostrata sulla tomba dei santi Apostoli ho pensato al fervore di tutti i pellegrini che hanno pianto
vicino a questo altare le loro colpe, implorando piet e misericordia dal Signore.
Ho supplicato il mio Dio a farmi partecipe di quel fervore, a donarmi quei sentimenti, a rendermi
degna del dono delle lagrime per espiare tutti i miei peccati e rinascere ad una vita nuova nel San-
gue di Ges. E mentre il Sangue Divino scendeva, per il S. Sacrificio, dall'Altare alla mia anima, ho
veduto operarsi un grande prodigio: il prodigio della carit di Cristo.
Dalla mia anima usciva l'acqua torbida, limacciosa, impura delle mie colpe... Come enumerare tutte
le mie infedelt, le mie indegnit, le mie cattive corrispondenze alla grazia? Usciva da me questo
fiume di iniquit ed entrava nell'anima il fiume misterioso della Redenzione, del Sangue Adorabile,
della carit di Cristo, nuovo battesimo di grazia, di misericordia, di amore. Io sono indegna del Mi-
stero Divino, non so comprenderlo, n glorificarlo, ma, o Signore, fai che io impari ad amarlo nella
sua magnificenza, nel suo splendore, nel suo amore. Fai che io possa intendere la sua voce, vedere
le sue orme, attingere le sue ricchezze dovunque: nel tempio, accanto all'altare, nella Comunione,
sempre, in ogni istante. L'anima mia tutta impregnata del Sangue Divino. q. 100 : 25 maggio

1716 - Lo Spirito Santo riceve da Ges il Sangue


Lo Spirito Santo opera in me con i tesori della Redenzione che prende da Ges.
Ricever del mio e ve lo annunzier. Promessa mantenuta da Ges nella forma pi evidente e
commovente. Lo Spirito Santo riceve da Ges il Sangue Adorabile, quel Sangue che lo stesso Spiri-
to Santo ha formato nel Mistero dell'Incarnazione per investirne la Sacra Umanit.
Dallo Spirito Santo a Ges, da Ges allo Spirito Santo, dallo Spirito Santo alle anime, la sublime
corrente di Sangue Divino che giunge dalla eternit al tempo e ritorna dal tempo alla eternit por-
tando in Cielo i frutti della Redenzione! Lo Spirito Santo annunzia alla Chiesa e alle anime i co-
mandi di Ges, trasmette gli splendori della sua Passione, la virt e i meriti della sua morte, la ine-
sauribile ricchezza del suo Sangue. q. 100: 29 maggio

1717 - Ascolto come debbo la voce di questa legge?


Attendite, popule meus, legem meam; inclinate aurem vestram in verba oris mei (Ps. 77,1).
Legge eterna, legge di misericordia e di amore scritta nell'anima mia dal Sangue di Ges; legge che
mi rivela quanto sono stata amata dal mio Dio, quanto sono costata a Ges, e quanto lo Spirito San-
to opera in me perch si compia la legge della Redenzione. Sono io attenta a questa legge?
Che faccio per onorarla? Lascio che Dio si prenda da me tutti gli elementi per la sua gloria?
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Non c' dubbio che ogni anima come una pietra mistica nel grande edificio dell'opera di Dio, ma
questa pietra deve non solo essere levigata, impreziosita, cementata, nel Sangue Divino, ma deve al-
tres avere una voce, una luce, un'attivit, una finalit particolare.
vero, io non posso parlare a tutti del Sangue Divino, Mistero che deve essere particolarmente ono-
rato dall'anima mia, ma ascolto come debbo, internamente, nel silenzio assoluto la voce di questa
legge suprema la quale chiede la mia santit! Che cosa di pi santo e di pi vero di questa voce di-
vina, la quale determina il piano misterioso in cui si svolge la grazia e su cui si erge la salvezza dei
popoli e l'elevazione dell'intera umanit? q. 16 : 3 giugno

1718 - La prima occupazione: attingere il Sangue


Come possibile perderci in mille questioni, in mille occupazioni e non pensare che la prima que-
stione quella di salvare e santificare l'anima e la prima occupazione quella di attingere il Sangue
benedetto dal Calice della Santa Chiesa? Questa Sposa di Cristo riceve, aumenta, conserva le sue
ricchezze spirituali nel Sangue Adorabile che le giunge dall'eternit, dalla potenza del Padre, dalla
sapienza del Figlio, dall'amore dello Spirito Santo.
Le giunge dal Cuore di Cristo, dalla sua parola, dalla sua immolazione, dalla sua redenzione.
Sangue benedetto! In esso tutta la gloria del Padre, la gloria del suo Figlio Unigenito, la gloria del-
lo Spirito Santo anche se nessuna anima ne approfittasse. un Mistero che comprenderemo in Cielo
nella sua pi alta finalit. Ma pure il nostro Mistero e come tale dobbiamo comprenderlo, viverlo,
amarlo; dobbiamo schiudere le pagine di questo immenso libro divino che ha tante magnificenze
quante sono le anime, tanti splendori quante sono le misericordie infinite, tante promesse quante so-
no le nostre aspirazioni, tanti trionfi quante sono le nostre adesioni. q. 16 : 9 giugno

1719 - Col suo Sangue rifluisce la sua parola


L'anima mia trabocca del Sangue di Cristo e col suo Sangue rifluisce la sua parola: parola che invita,
che ammaestra, che illumina, che persuade e suggella l'amore. Parola del Dio Umanato sanguinante
per amore; parola che mai fu detta cos chiara, precisa, operatrice, trasformatrice prima della Incar-
nazione; parola che richiama tutto il Vangelo, che abbraccia tutta la Chiesa, che nuova e inesauri-
bile per ciascuna anima. Parola che placa la Giustizia Divina e attira la sua misericordia, rimuove un
passato ricolmo di colpe e dona promesse di santit eccelse.
Parola di Dio che scaturisce dal Sangue del Figlio di Dio come il raggio scaturisce dalla sorgente
della luce; parola che profezia e compimento, mistero e realt, speranza e vita, visione e conquista,
sintesi di tutti i benefici divini, compendio di tutte le ricchezze spirituali. q. 16: 11 giugno

1720 - Sar domandato conto del Sangue di Cristo


A chi? A tutti, perch fu versato per tutti, consegnato a tutti. un tesoro che brucia le mani, che tra-
passa il cuore, che ferve nello spirito; un tesoro che si moltiplica con la fede, fruttifica con l'ade-
sione, opera prodigi con la semplice corrispondenza della volont umana.
Sar domandato conto del Sangue di Cristo versato dalla Circoncisione alla Crocifissione, mistica-
mente offerto su tutti gli Altari del mondo, comunicato a tutte le membra del Corpo Mistico.
Sar domandato conto a chi avr conosciuto, adorato, glorificato il Mistero, a chi l'avr trascurato,
disprezzato, calpestato. Sar domandato conto ai Santi, ai giusti, ai peccatori; ai Ministri del Santua-
rio, a tutte le anime votate alla glorificazione del Mistero.
Sar domandato conto del Sangue di Cristo all'anima mia. Essa apparir accanto ai Crocifissori per-
ch, n i chiodi, n le spine, n la lancia hanno squarciato le Carni immacolate di Ges, traendo da
esse rivi di Sangue, ma i miei peccati, le mie ingratitudini, le mie infedelt. Sar domandato conto
del Sangue di Cristo che io contemplo e adoro nel Sacrificio della S. Messa, nel Sacramento, nel
Tabernacolo; del Sangue di Cristo che io ricevo realmente nella S. Comunione. q. 16: 17 giugno

1721 - Il Sangue di Ges il Mistero della Chiesa


La fede e l'amore preparano l'anima alla incorporazione e alla glorificazione. un Mistero ascoso, il
Mistero celebrato da Paolo, compreso da lui, fatto degno della divina Rivelazione.
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Il Sangue di Ges spiega, assicura e compie l'incorporazione, l'unione intima, mistica, reale, intra-
ducibile, inspiegabile dell'anima a Cristo. il Mistero della Chiesa raccolto dal Calvario, perpetuato
sull'Altare, comunicato alle anime. L'incorporazione a Cristo avviene realmente per i Sacramenti,
ma in modo particolare, preciso, efficace, sensibile, visibile nella S. Comunione.
Come potevano i Santi vivere senza cibo e senza bevande, reggere nella vita solo con la virt del
Sacramento? Perch l'anima era talmente unita a Cristo da vivere esclusivamente per Lui, per il suo
contatto, per il suo Sangue Divino. Il suo Sangue pi che la virt del ramo scelto a innestare il ra-
mo selvatico: il Sangue Divino scende fino alle radici dell'anima, si estende dal suo principio alla
fine, dall'inizio della vita cristiana nella Chiesa all'ultimo respiro che le schiude l'eternit.
Il Mistero di questo dominio del Sangue nell'anima, dell'anima nel Sangue! g. 16: 21 giugno

1722 - Le cause che hanno colorato di porpora il mantello di Cristo


L'anima mia conosce le cause che hanno colorato di porpora il mantello di Cristo e tuttavia neces-
sario che penetri in queste cause, le ravvivi, le imprima nel cuore per dedurne frutti preziosi.
Perch il Sangue della Circoncisione? Per slegare l'anima dalle catene di Satana e affrancarla nella
libert dei figli di Dio. Perch il Sangue dell'Agonia? Per rivestire l'anima dell'abito della Reden-
zione che dovr portare sempre per poter chiamarsi figlia di Dio. Perch il Sangue della Flagella-
zione? Per riparare alle colpe dei sensi, alle piaghe della carne, alle ripugnanti miserie della fragilit
umana. Perch il Sangue della Coronazione di spine? Per riparare all'orgoglio, alla superbia, agli
sbandamenti dello spirito, all'accecamento, all'ignoranza, alla vanit.
Perch lo spargimento di Sangue lungo il Calvario? Per riparare a tutti i passi falsi dell'anima; quan-
ti nel cammino spirituale! Quante deviazioni, quanti smarrimenti, quanti avvilimenti! Invece di sali-
re ognor pi verso Dio, quante discese verso la colpa, la tiepidezza, l'ingratitudine, l'infedelt!
Perch il Sangue della Crocifissione? Per addolcire e impreziosire le croci della mia vita, il dolore,
le sofferenze, la morte. Per donarmi una veste che mi renda degna di presentarmi a Dio, una veste
nuziale per impreziosire con quella mistica veste l'unione di amore.
Perch il Sangue del Cuore? Per versare nelle mie mani, nella mia anima il prezzo della mia Reden-
zione, la moneta della mia conquista, la chiave del Cielo, il pegno della immortalit beata.
Potrei chiedere di pi al mio Dio? Quale misura nel suo amore! Quali spiegazioni nella effusione
inesauribile del suo Sangue Divino! E la mia corrispondenza? q. 16: 24 giugno

1723 - Festa del Preziosissimo Sangue di Ges


Festa del Cielo. Il Sangue di Ges rende a Dio la massima gloria che gli abbia rapito l'umanit, la
gloria che il Mistero stesso del Sangue ha riportato nell'Incarnazione, nella immunit della Vergine
dal peccato, nella sua esaltazione sopra ogni creatura, nella perfezione ed elevazione dei Santi.
Ogni giorno, ad ogni istante sale a Dio dalla terra il profumo del Sangue di Ges, lo splendore del
suo Sacrificio rinnovato sull'altare, la ricchezza della sua virt e dei suoi meriti nella santificazione
delle anime. Festa della terra. Il Sangue di Ges la pi santa, la pi grande, la pi efficace, la pi
adorabile manifestazione del Cuore di Ges: il segno visibile e sensibile del suo amore, il pegno
dell'unione con Lui, della incorporazione, della immedesimazione.
La terra esulta in questa celebrazione, solenne come quella del Natale e della Risurrezione, perch
se la nascita di Ges e la risurrezione dopo morte affermano la sua immensa carit per noi e ci do-
nano i pi forti motivi di speranze immortali, il Sangue suo Divino ci parla con una immediatezza
commovente della nostra liberazione dalla schiavit di Satana, dalla colpa originale, dal giogo delle
passioni. Festa delle anime, dell'anima mia. Festa del Sangue Divino! O Mistero che mi schiudi il
Cielo, mi illumini la terra, mi introduci nella Chiesa del Dio vivente. O Sangue benedetto! O tesoro
dei tesori! O alimento misterioso della verit, della carit, della santit! O trionfo di Cristo, o gloria
sopra ogni altra gloria! O discesa dell'onda rigeneratrice! O elevazione dell'anima redenta! q. 17: 1 luglio

1724 - Sangue di Cristo, dono di Dio


Dono di Dio il Sangue di Ges; dono eccelso senza il quale invano l'anima mia aspirerebbe all'infi-
nito, all'eterno, alla santit, alla perfezione, all'unione col mio Signore.
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Grazie, o Padre Santo, di questo dono divino che mi rende degna di chiamarti Padre, di essere tua
figlia, di ascoltare la tua voce, compiere i tuoi disegni e unirmi a Te. Per il Sangue di Ges io mi ac-
costo al tuo trono di potenza, di sapienza e di bont, posso divenire un raggio della tua gloria, una
stella del tuo Cielo, un trofeo del tuo trionfo. Per il Sangue di Ges io potr trasformare il mio fan-
go in luce, permeare tutto il mio essere del suo spirito, rivestirmi di giustizia e di grazia, dei meriti
del Figlio tuo per presentarmi al Banchetto nuziale con la veste nuova, candida, preziosa, che Tu
esigi dalle anime conquistate da Cristo. O mio Dio, mio Padre, sii benedetto e ringraziato nei secoli
e nella eternit per il dono eccelso del Sangue Prezioso di Ges. q. 17: 2 luglio

1725 - Sangue di Cristo, carit del Verbo Eterno


Quando io vedo Ges e le sue vene aperte per donarmi il suo Sangue, allora comprendo che la sua
carit supera ogni intendimento, viene da altezze irraggiungibili, scaturisce da motivi noti solo al
suo Cuore. Darmi il suo Sangue, tutto il suo Sangue senza riserbarsene una stilla!
Il suo Sangue, essenza di patimenti infiniti, fluito dal martirio, dal sacrificio della sua vita, versato
nell'atto del suo morire, morire per donarmelo! Misteri sublimi! Ges venuto in terra per accende-
re il fuoco della divina carit e lo accese col suo Sangue. Ora il suo Sangue porta fiamme nell'anima
amante ed tutt'uno. Sangue e fuoco, fuoco e Sangue. q. 17: 3 luglio

1726 - Sangue di Cristo, opera dello Spirito Santo


Lo Spirito Santo come il Calice che conserva il Sangue di Ges nella Chiesa, lo applica alle anime
nostre e lo fa fruttificare nella carit e nell'amore. Il Sangue Divino ha in s un calore sovrumano
che distrugge ogni scoria e ritempra ogni energia: ufficio dello Spirito Santo applicarlo alle anime
a misura della devozione e della capacit che presentano. Leggi mirabili governano l'universo, ma
ancor pi mirabili sono le leggi che governano le anime. Le acque degli oceani mantengono la vita
al mondo; il Sangue di Ges mantiene la vita delle anime.
Lo Spirito Santo trae dall'oceano del Sangue di Ges, di cui depositaria la Chiesa, gli elementi per
dare la rugiada al fiore, la pioggia al campo, la neve al monte. Alle piccole anime bastano stille di
Sangue; alle anime apostoliche sono donati torrenti di Sangue; alle anime contemplative, morte al
mondo, isolate da esso, viene assegnato il deposito dell'onda mistica perch sappiano conservarlo,
distribuirlo secondo i disegni di Dio. Lo Spirito Santo ha riempito le pagine della Scrittura di ri-
chiami al Sangue Divino. Chi potesse studiarli a fondo sotto la sua luce, quali rivelazioni, quali
splendori intorno al Mistero! La grandezza della Chiesa, la santit delle anime, opera del Sangue di
Ges compiuta dallo Spirito Santo. q. 17: 4 luglio

1727 - Sangue di Cristo, manna vermiglia del cielo


I confronti fra la manna del deserto e quella dell'altare danno materia di infinite contemplazioni.
La manna scendeva solo di notte, nel deserto, per saziare gli Ebrei; era misurata, non poteva con-
servarsi per il giorno veniente; solo fu comandato che si serbasse come memoriale al cospetto del
Signore, nell'urna d'oro con la verga germogliata e con le tavole del patto [ ... ]
Il tuo Sangue Divino non misurato, n limitato a un popolo in circostanze speciali: il tuo Sangue
la donazione perenne del tuo Cuore; scende dal Cielo, investe il sacrificio, scorre in tutte le arterie
della Chiesa, porta l'influsso della tua misericordia su tutte le anime, su tutto il mondo.
La manna conservata si corrompeva; il tuo Sangue, conservato nel nostro cuore ripara la corruzione,
mantiene la vitalit, produce la fecondit delle opere, promette e dona l'immortalit. q. 17 : 5 luglio

1728 - Sangue di Cristo, olio celeste


Il Sangue di Ges come l'olio: un cibo nutriente che d vigore, snellezza, soavit. balsamo per le
ferite della colpa originale, medicina per le piaghe dei nostri peccati, ristoro per le debolezze, pre-
servazione, immunit. Il Sangue di Ges scorrevole, si dilata, come l'olio penetra nelle pi intime
profondit dell'anima, la pervade tutta e vi lascia un'impronta incancellabile: l'impronta della vita
divina effusa nella misericordia, nella carit, nella santit. q. 17: 6 luglio
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1729 - Sangue di Cristo, compendio di amore


Il Sangue di Ges rivela l'amore infinito, l'amore eterno del Figlio di Dio, l'amore immenso, inesau-
ribile di Ges Verbo Incarnato. Quel Sangue assunto per amore, l'espressione dell'amore, ver-
sato per amore, donato per amore. Il Sangue assunto da Ges nel Mistero dell'amore incompren-
sibile, manifestato nello sguardo, nella parola, nel prodigio, sempre con fulgori di amore; versato
per amore in un dolore ineffabile; donato e ridonato nell'amore, sebbene scaturisca da un dolore
infinito e sia corrisposto da ingratitudine e disprezzo. C' tesoro al mondo che superi il prezzo del
Sangue Divino? C' anima al mondo che conosca questo Mistero nella pienezza della sua luce e del
suo amore? Il Sangue di Ges amore che cerca, che attende, che precede, che invita, che si effon-
de, che opera divinamente, trasforma, eleva, sublima. q. 17: 8 luglio

1730 - Sangue di Cristo, linfa del fiore di Jesse


Il tuo Sangue il mistico midollo della tua vita umana. Io non lo cerco nella radice del ceppo regale;
la sostanza del tuo Sangue ha origine divina, opera dello Spirito Santo, perci tutto Mistero Ado-
rabile: lo adoro e ne invoco la virt redentrice e santificatrice.
O Signore Ges, fai che il tuo Sangue sia la linfa dell'umile fiore dell'anima mia sbocciato nel regno
della tua Redenzione. Questa tua sostanza divina, questo succo vitale scenda fino alle radici della
mia vita spirituale, si estenda in tutte le fibre, penetri in ogni pi riposto senso del mio essere, attra-
versi la mente, il cuore, le membra, palpiti nelle labbra, vibri nella pupilla e tutto sia omaggio al tuo
Mistero, riconoscenza alla tua Redenzione, corrispondenza al tuo amore. q. 17: 9 luglio

1731 - Sangue di Cristo, scaturito dalla fonte della Vergine


Mistero dell'Incarnazione del Verbo Incarnato che si compie nel fiat divino e nel fiat umano: fiat del
Figlio di Dio, pronunciato nell'eternit e fiat della Vergine pronunciato nel tempo!
Il Sangue del mio Ges zampilla dal fonte sigillato della Vergine benedetta, divenuta perci sorgen-
te e mediatrice di tutte le grazie che fluiscono dal Sangue Prezioso. Mistero di grande degnazione e
di grande misericordia divina: il Cuore di Maria vaso d'oro dove s'accoglie e donde si versa il San-
gue Divino. Mistero! Io adoro, ringrazio il Signore dei suoi disegni cos alti, riflessi con tanta luce
nella mia anima. Nella Vergine io contemplo la Chiesa, Sposa di Cristo, Madre mia, alla quale
consegnato il Sangue suo Prezioso. Anche la Chiesa una fonte misteriosa: concepita nell'eternit,
manifestata nel tempo, una fonte inesauribile, e quanto ampia, quanto meravigliosa! Ha getti per
tutto il mondo. I suoi zampilli giungono anche in Cielo, nel Purgatorio, ed hanno espansioni per tut-
ti i secoli, finch l'ultima goccia di Sangue non sar distribuita a salvezza delle anime. q. 17: 10 luglio

1732 - Sangue di Cristo, pegno dell'umana Redenzione


Il Sangue di Cristo un pegno di valore altissimo messo nelle mie mani dalla potenza del Padre,
dalla sapienza del Figlio, dall'amore dello Spirito Santo. Il Signore poteva assicurarmi la misericor-
dia della Redenzione con semplici parole; tutta la Rivelazione nelle parole preannunzianti i fatti;
poteva offrire qualche segno visibile, prenderlo dalla natura, da quanto ci circonda e ci impressiona.
La sua infinita carit non si accontentata di ci: ha preso dallo stesso suo Cuore l'elemento vitale,
ha strappato dalle sue vene il suo Sangue, lo ha versato tutto senza una stilla, lo ha messo nelle mani
del Padre, in quelle della Chiesa, dei Sacerdoti, dell'anima mia, generosamente, divinamente.
Questo pegno ha un valore misterioso, vale il mio Dio e l'anima mia, la giustizia e la misericordia,
la grazia e il peccato, la vita e la morte. Nelle mani di Ges riparazione, redenzione, avvento del
regno di Dio, seme di santi, gloria divina; nelle mie mani riconquista del Cielo, alleanza nuova,
mezzo di salvezza, di santificazione. q. 17: 11 luglio

1733 - Sangue di Cristo, vita della santa umanit


Vita divina del mio Ges, vita umana, Mistero dell'unione ipostatica! Mistero di misericordia e di
amore in cui arde tutto il Mistero delle anime! Chi potr avere parola, pensieri, preghiere, affetti de-
gni di cose tanto sublimi? Vita umana di Ges, cos umana da assomigliare alla nostra in tutto fuor-
ch nella colpa; vita di lavoro, di sacrifici, di stenti, senza gloria e senza gioie, vita del mio Ges,
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cos vicina alla mia, cos comprensibile, ti adoro, ti benedico, ti ringrazio.


Tu getti sprazzi di luce ineffabile sul mio cammino; Tu metti nell'anima mia il tuo fuoco, il tuo San-
gue, il tuo amore: Tu mi attrai alla vita divina, Tu m'innesti in te stessa e mi schiudi una vita di Cie-
lo. Ma il tuo Sangue che opera tutto ci. Esso ha illuminato le tue pupille con arcane luci che han-
no conquistato i cuori e ha messo sulle tue labbra parole divine, ha commosso il tuo Cuore dinnanzi
alle miserie della povera umanit. Esso ha dato rapidit ai tuoi passi, gesto di benedizione alle tue
mani, bellezza, movenze, floridezza a tutto il tuo corpo.
Questo Sangue Divino ha dato continuit alla tua vita, alimento al tuo respiro, influsso al tuo pen-
siero, forza al tuo dolore, immensit al tuo amore. q. 17: 12 luglio

1734 - Sangue di Cristo, prezzo del peccato


Il peccato l'abisso incolmabile tra l'anima e Dio, un debito insolvibile, una condanna dalla quale
non pu sottrarre che Dio stesso. Se si comprendesse il peccato! L'insulto, l'offesa, la ribellione, la
sconfessione di Dio! L'anima che sfida il suo Dio col fango, con l'empiet, il delitto, l'aberrazione,
la depravazione! [...] Ges ha compassione della povera umanit schiava di se stessa e del demonio,
abbandonata da Dio, esclusa dal suo regno, e scende sulla terra ad offrire il suo Sangue per lavare il
peccato, per riconciliare le anime con Dio e ridonare alla umanit la grazia e la vita divina.
Il Sangue di Ges adunque il prezzo del peccato, del mio peccato!
Tanto occorreva per redimermi, per salvarmi e santificarmi. q. 17:13 luglio

1735 - Sangue di Cristo, lavacro del mondo


Ogni anima ha una storia di peccato, cominciando dalla mia anima. Anche l'anima pi santa, quella
che ha passato la vita in una pace e serenit spirituale invidiabile, dinanzi a Dio impura, indegna
di Lui, colpevole. Le imperfezioni inavvertite, i moti primi, le ombre dell'amor proprio, tutto ci
che affiora appena dalla carne guasta, dalla mente distratta, dal cuore egoista; le minime debolezze,
le fragilit, le infedelt appena percettibili sono dinanzi a Dio ostacoli alla sua luce, elementi impuri,
insopportabili ai suoi sguardi altissimi. Ma se si pensa alle offese volute, ai peccati commessi co-
scientemente con piena volont, a tutto questo cumulo di offese, di ingratitudini a Dio, di ribellioni,
di eresie, di delitti; all'odio che impera con stragi di sangue umano, chi potr reggere, contemplando
tutto questo alla luce della giustizia divina?
Dio ha veduto tutto e vede tutto con un solo sguardo. Perch non ci fulmina, indegni come siamo
dei suoi benefici? Alla giustizia di Dio s'interpone Ges col suo Sangue Divino, ablutio mundi,
pi possente del diluvio che ha distrutto un tempo i popoli pervertiti.
Il Sangue di Ges: vediamolo questo nuovo diluvio che scende da altissime cateratte, dalla altezza
dei Cieli nel Mistero della misericordia. Scende e lava il regno delle anime, purifica la terra, fa so-
spendere lo sterminio universale meritato dai nostri delitti, ed qui, questo Sangue Divino, in noi
per la nostra salvezza, per la nostra purificazione. Ha delle esigenze: vuol lavare i peccati, fecondare
nei cuori il germe divino della grazia, penetrare dovunque, estendersi dovunque. q. 17: 14 luglio

1736 - Sangue di Cristo, bagno di salvezza


Ho bisogno di essere rifatta ad ogni momento; s, rifatta, riordinata, rinforzata per rispondere a tutti
i tuoi richiami ed elevarmi fino al grado di santit stabilito per me dalla tua sapienza divina, o Si-
gnore Ges. Io ritrover la forza nel tuo Sangue, mistico bagno in cui posso immergermi, ad ogni
istante, ma che specialmente Tu mi offri visibilmente nel Sacramento dell'Altare e in quello della
Penitenza. Oceani tutti e due nei quali l'anima si ritempra, si riveste a nuovo, si arricchisce, si divi-
nizza. O ascese mirabili! In questo oceano di misericordia non vi sono n limiti, n sponde; aperto
a tutti, pronto ad accogliere tutte le anime: ciascuna vi trova l'infinito di ogni bene, e il Sangue non
si divide, resta nella sua grandezza e potenza infinita. q. 17: 15 luglio

1737 - Sangue di Cristo, ministero di pace


O Ministero di pace del Sangue del mio Ges, compiuto nella eternit, manifestato nel tempo, glori-
ficato nella eternit! Ministero di pace tra Dio e gli uomini, tra Dio e l'anima mia, tra l'anima mia e
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la mia carne! Ministero sempre ascoso sebbene la Scrittura chiami il mio Ges Re di pace, Principe
di pace, Datore di pace, ed Egli stesso abbia solennemente proclamato di dare la sua pace.
Pacem meam do vobis. Pacem meam relinquo vobis.
Quanto siamo ciechi, mio Ges! Quanto lontani dalla tua giustizia e dalla tua santit e dalla tua cari-
t! La tua pace frutto della tua Redenzione, dell'alleanza nuova tra la giustizia e la misericordia;
espressione, riflesso, influsso, della tua santit. O Ges, donaci la comprensione di questa pace san-
ta che noi attingiamo dal tuo Sangue Divino; insegnaci a chiedere questa pace col tuo Sangue, a
mantenerla in noi per virt del tuo Sangue, a donarla nel tuo Sangue.
S, l'anima unita a Te, mio Dio, mio Ges, nel desiderio di un apostolato santo per la salvezza delle
anime pu ottenere e donare questa santa pace di cui tanto ha bisogno il mondo. q. 17: 16 luglio

1738 - Sangue di Cristo, diadema della Chiesa


Il diadema segno di regalit, di potenza, di ricchezza, di gloria. Quale regalit, per il Capo adorato
di Ges, la mistica fioritura di Sangue che sgorga dalla sua corona di spine? In quel Sangue l'af-
fermazione del Nuovo Testamento, la Redenzione dei popoli, la loro elevazione a figli di Dio, la
gloria di Dio. Quel diadema pure donato alla Chiesa, sposa di Cristo, ed essa lo ridona a tutte le
anime, segno di appartenenza al Corpo Mistico di Cristo, pegno di immortalit beata.
Quel diadema cinge anche la mia fronte, orna la mia anima, nobilita il mio spirito, mi comunica
pensieri celesti, affetti santi, una luce che fiamma di amore, l'amore che gioia suprema della ter-
ra e sar il grado di beatitudine in Cielo. q. 17: 17 luglio 1739

1739 - Sangue di Cristo, unzione dei Sacerdoti.


Con quale tenerezza la Chiesa, Sposa di Cristo, prepara i suoi unti, i suoi Sacerdoti! Debbono essere
degni del grande Ministero, debbono essere i Depositari, i Custodi, gli Amministratori del Sangue
Divino. E il Sangue Adorabile incomincia gradatamente a prepararli, a rivestire, a permeare le loro
anime con i primi Sacramenti finch giunge il momento in cui le mistiche unzioni schiudono le mi-
rabili sorgenti del sovrumano potere e il Sangue Adorabile prende la sua sede ampia, immutabile,
feconda nel cuore ormai consacrato e disposto alla consacrazione sublime che dona la pienezza del
Sacerdozio. q. 17: 19 luglio

1740 - Sangue di Cristo, effusione della divinit


Il Sangue il dono della immolazione della Sacra Umanit, ma anche il dono della Divinit di
Cristo e come tale si effonde invisibilmente, ma realmente in ogni istante e per ogni anima.
come il soffio di una nuova creazione, un'attrazione irresistibile verso le cose celesti, un'effusione
di luce nuova, di nuovo fervore, di nuove cognizioni, che dispongono a nuove elevazioni e a contat-
ti nuovi con la Divinit del Cristo. Il Mistero adorato nella sua grandezza incomprensibile atto di
culto, preparazione a nuove comprensioni, soprattutto disposizione ad accogliere i tesori segreti ed
a vivere di purissima fede e di forte amore. q. 17: 20 luglio

1741 - Sangue di Cristo, datore della grazia divina


Il Sangue di Ges datore di ogni grazia perch in esso la vita di Ges: il suo pensiero, la sua ca-
rit, la sua santit, quanto ha fatto e sofferto per l'umanit, la sua preghiera, la sua oblazione, la sua
immolazione. Ricevendo e conservando il Sangue di Ges ho in me la sorgente di ogni grazia, la si-
curezza del perdono dei miei peccati, la speranza di raggiungere la santit designata da Dio per l'a-
nima mia, la certezza di unirmi a Lui anche sulla terra, nel modo pi intimo, la sicurezza di salire
dopo morte nel suo regno, portata lass dalla mistica acqua zampillante dalla vita eterna. q. 17 : 21 luglio

1742 - Sangue di Cristo, purificazione dei peccatori


Il peccato la perenne, visibile, spaventosa crocifissione del Cristo. Quali castighi per s tremendi
delitti? Chi ci salver, o Signore, da questo fiume di fango, di colpe, di depravazioni che inonda la
terra? Solo il tuo Sangue Divino pu salvarci, o Ges, il tuo Sangue Adorabile, che ricopre l'umani-
t, le anime nostre con infinita piet. Noi non conosciamo questi misteri che si compiono nel segre-
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to dei cuori, per virt e per i meriti della tua Redenzione; noi non vediamo le tue mani sanguinanti
che proteggono il peccatore, lo salvano dall'abisso infernale, lo rivestono di candida stola, lo ripor-
tano ornato di grazia al trono del Padre Celeste. Noi non vediamo le misteriose operazioni del tuo
Sangue Divino, le purificazioni che esso compie, le anime che salva e che santifica. Ma crediamo, o
Signore, a questi prodigi del tuo amore infinito, crediamo alle vittorie del tuo Sangue sul peccato, ai
trionfi della grazia sulla incoscienza umana. O Sangue del mio Ges, lava l'anima mia, segnata an-
ch'essa dalla lebbra del peccato, rendila pura, monda, degna del tuo perdono e delle tue grazie; ma
lava ancora tutte le anime dei peccatori, dei giusti, dei Santi perch come fu copiosa la tua Reden-
zione, siano pure copiosi i frutti della nostra corrispondenza e del nostro amore. g. 17: 22 luglio

1743 - Sangue di Cristo, farmaco per i vizi


Siamo tutti spiritualmente malati, tanto pi malati quanto pi il germe d'infezione nascosto, sepol-
to nelle profondit dell'anima dalla tiepidezza e dall'indifferenza; siamo impotenti a muoverci nelle
vie del Signore perch il peccato ci toglie la forza, paralizza la volont, ci getta bocconi sul fango
della nostra miseria. Vieni, o divino Samaritano, a sollevarci dalla nostra abiezione; vieni a medica-
re le nostre ferite, a guarirle, a ridonarci la vita, nella giustizia e nella santit. Tu vieni a noi, a me,
poverissima creatura, col tuo Sangue, con tutto il tuo Sangue. Vi pu essere medicina pi preziosa
ed efficace? Tu trasfondi in noi la tua stessa santit adorabile, la tua stessa santit. Immetti in noi la
vena purissima e divina della Redenzione che ha le sue sorgenti in Cielo nel Cuore di Dio, nell'amo-
re di Dio. Tu curi col tuo Sangue le nostre piaghe o rimarginandole vi chiudi dentro questo Sangue
Divino perch scorra nelle nostre vene a floridezza e rigoglio di vita soprannaturale. q. 17: 23 luglio

1744 - Sangue di Cristo, sostegno delle forze


Il Sangue di Ges mi ridona le pi sante impressioni, ravviva la voce del Maestro, folgora la sua lu-
ce divina, mi attrae, mi eleva, fa scorrere in me il misterioso fluido dell'amore e mi avvince allo
Sposo ancor pi intimamente.
Il Sangue del mio Ges ha comunicato la forza ai Martiri, ai Santi, alle anime eroiche, immolate per
la grande causa di Dio, del Mistero, della verit, della Chiesa, del regno di Cristo. Il Sangue di Ges
ha coronato la verginit di prodigi, di conquiste 'spirituali, di eroismi. Aiuter anche l'anima mia nel
cammino della virt, del sacrificio, del dovere, dell'amore forte e invincibile fino alla immolazione
completa di tutto il mio essere per il trionfo del Mistero. q. 17: 25 luglio

1745 - Sangue di Cristo, difesa dell'umana debolezza


O Signore, io chiedo la sola vita del tuo Sangue: vita purissima, immacolata, santa. Esso sia il pre-
sidio dei miei sensi, il santo velo dei miei occhi, meglio, la forza della mia pupilla, perch, sorpas-
sando il visibile, giunga all'invisibile; il presidio del mio orecchio perch non abbia impressioni di
mondo; il presidio del mio cuore perch non abbia che affetti nobili, permeati di spiritualit; il pre-
sidio della mia mente perch non entri in essa nessuna cognizione vana, nessun riflesso delle opere
del peccato, nessuna corrente delle teorie e delle consuetudini del secolo; il presidio delle mie
membra perch conservino la fragranza del tuo Corpo, la soavit del tuo contatto divino, le stimma-
te del tuo dolore e del tuo amore. q. 17: 27 luglio

1746 - Sangue di Cristo, delizia delle anime


Il Sangue di Ges svela Ges, sempre buono, compassionevole, misericordioso, inesauribile nel suo
abbraccio di amore. Anche se l'anima meschina, spoglia di tutto, incapace di comprenderlo, Ges
le si dona con tutto se stesso, sconvolge la piccola anima, la orienta, la trascina con s.
Pu essere triste la vita, penoso il cammino, tribolato lo spirito, ma quando il Sangue di Ges scorre
liberamente nell'anima, essa piange e gode; nella tribolazione, ma la sente ricca di soavit; nella
tenebra, ma scorge la luce che avanza; con le mani vuote di ogni bene passeggero, ma ricolma di
beni immortali. Il Sangue glieli distribuisce a dismisura e l'anima li beve come un liquore prezioso
che la inebria e la sublima. q. 17: 28 luglio
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1747 - Sangue di Cristo, fonte di tutte le consolazioni


Ecco il Signore, lo Sposo, il Maestro. Ecco la potenza che dirada la tenebra, la bont che incoraggia,
la verit che ammaestra. E tutto questo nel Sangue Divino di Ges. Esso reca la luce alla mente, la
forza al cuore, una nuova vita all'anima. Reca la misericordia, il perdono, l'amore; conoscenze cele-
stiali, speranze immortali ed anche una beatitudine anticipata perch il Sangue di Ges la fonte di
tutte le grazie della Redenzione e perci, la fonte di tutte le consolazioni spirituali.
Consolazioni spirituali che non distruggono il dolore, ma lo santificano; non carezzano l'anima, ma
la corroborano; non impediscono la sofferenza, ma la rendono meritoria, sacra, accettevole, deside-
rabile. Chi potr conoscere gli effetti del Sangue di Ges nelle anime, le meravigliose operazioni
compiute a conoscenza delle anime stesse o senza che se ne accorgano? q. 17: 29 luglio

1748 - Sangue di Cristo, battesimo di santit


Dopo l'acqua lustrale che privilegia l'anima del dono altissimo dell'adozione divina, rendendola par-
tecipe della misteriosa vita del suo Creatore e incorporandola al Cristo, un'altra acqua ancora pi vi-
tale, efficace, prodigiosa, fecondatrice, scende nell'anima immergendola nell'oceano della miseri-
cordia infinita e permeandola della stessa vita di Cristo. Quest'acqua monda, preannunciata con pa-
role luminose dal Profeta, il Sangue di Cristo, il Sangue del mio Dio, fluito dalle vene della sua
santa Umanit e ridonato continuamente attraverso il Sacrificio e il Sacramento.
Non ho che ad aprire gli occhi per vedere queste meraviglie; non ho che a desiderare i fiotti di que-
sta sorgente dell'eterno amore, sublimemente inesauribile, per gustarne la soavit e la potenza.
Il Sangue Divino veramente un battesimo di santit. Quale ampiezza del mio spirito non abbraccia,
quali profondit non raggiunge, quali segreti non penetra?
E dove tocca non risana, non trasforma, non perfeziona, non sublima? q. 17: 30 luglio

1749 - Sangue di Cristo, luce delle genti


Il tuo Sangue Prezioso ha un influsso misterioso nelle anime: le tocca, incoscienti, con la preghiera
di altre fervorose, con la implorazione della tua Chiesa, dei tuoi Sacerdoti, dei tuoi Santi.
E la luce percuote le pupille ostinatamente chiuse, le incendia, le ricrea, le conquista con le divine
visioni della misericordia. L'amore folgora dalle tue Piaghe Santissime, o dolcissimo Ges, e il Cal-
vario, inondato di Sangue, appare nella rivelazione fulgente della tua verit e della tua carit.
Il tuo Sangue, o benedetto Ges, faro ai popoli, segna la via, il porto; via lui stesso e porto sicuro:
svela il mistero della nostra caduta e quello della nostra riconquista spirituale; il mistero di una vita
interiore, alta, profonda, che ha intimi contatti con la tua Sacra Umanit e la tua augusta Divinit,
con tutta la Chiesa, con tutte le anime. Il tuo Sangue ci svela il Cielo cui dobbiamo tendere, le virt
che dobbiamo acquistare, gli esempi che ci hai lasciati, i mezzi che ci doni per stabilirci nella pace,
nella grazia, nella giustizia e nella santit. q. 17: 31 luglio

1750 - Sangue di Cristo, vino che fa germinare le vergini


La verginit il bacio di Dio all'anima consacrata, sposa a Cristo nel suo Sangue Divino.
La verginit fiore e frutto di quel Sangue, il prodigio perenne della Redenzione, la gloria e la
conquista pi alta del Cuore di Cristo, dopo quella del Sacerdozio. La Vergine Immacolata il pri-
mo fiore divino spuntato all'alba della rinascita dei popoli.
Il Sangue Divino, prima ancora di essere versato da Cristo sulla Croce, la tocca, la investe, la santi-
fica, la divinizza, la costituisce Madre e regina dei vergini, splendore di purezza eccelsa, degna di
accogliere nella sua immacolatezza il Figlio di Dio. E dietro alla Vergine la schiera infinita delle
anime, ricomprate dal Sangue Divino, elevate, per virt di quel Sangue, a dignit di spose di Cristo,
unite a Lui in mistiche nozze; tanto pi comprensibili e ineffabili queste nozze, quanto pi le anime
sono immerse nell'onda fluente dalle Piaghe di Cristo, dalla sua Passione, dal suo Costato Divino,
da cui s'irradiano i tesori della sua infinita carit nel Sangue e nell'amore. q. 17 : 3 agosto

1751 - Sangue di Cristo, stigma dell'amore divino


Sulle membra dei Santi rifiorisce la Passione di Cristo, come su un ramo innestato rifioriscono nuo-
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vi germogli. La linfa divina del Sangue di Ges amore che ravviva, accende, infiamma, trasforma
le anime, pervade ogni fibra del corpo e vi affiora, come gi sull'Adorabile Umanit di Cristo, il se-
gno del dolore e dell'amore. Stigmata di dolore e di amore la Circoncisione, l'Agonia, la Flagella-
zione, la Coronazione di spine, la Crocifissione, il Cuore squarciato di Ges.
Nell'intima unione a Lui, nella contemplazione della sua Divina Passione, nella immedesimazione
con Ges, e per quanto la piccola anima pu comprenderla e viverla, un'adesione devota e amoro-
sa a quanto Egli sofferse per l'umanit peccatrice, a quanto soffre per le offese, ingratitudini e ribel-
lioni di ogni istante, e quella adesione, fatta di purissimo, eroico amore, disposizione ai doni ec-
celsi delle stigmate, talvolta visibili, secondo i disegni della sapienza celeste, spesso invisibili, sem-
pre sensibili all'anima cha ha scelto di vivere per lo Sposo Crocifisso, nel suo Sangue, col suo San-
gue, per il suo Sangue. q. 17: 6 agosto

1752 - Onorare il Sangue onorare Ges


Onorare il Sangue di Ges onorare Ges stesso, nella sua Divinit, nella sua Umanit, nella sua
vita, nella sua morte, nella sua Risurrezione, nella sua vita mistica del Sacrificio e del Sacramento.
Ma in che consiste questo onore che posso dare al Sangue di Ges se non vivendo compresa del
grande Mistero, studiando tutti i mezzi perch sia glorificato nell'anima mia, perch compia in me i
suoi grandi disegni di misericordia e perch questa misericordia trabocchi a benedizione di tante
anime incoscienti, infedeli, ingrate o apertamente ribelli? Ogni atto di ossequio al Sangue di Ges
una elevazione, una conquista, un'adesione all'onda che scorre portando nell'anima immensi tesori.
L'anima non li conosce, tuttavia li possiede per il tempo e per l'eternit. q. 18 : 12 agosto

1753 - Le glorie di Maria, glorie del Sangue


Le glorie di Maria assunta in Cielo sono le glorie del Sangue di Ges. Ella pura perch il Sangue
Divino l'ha purificata prima ancora della sua comparsa alla vita. Ella santa perch il Sangue di
Ges l'ha ricolmata di virt, di meriti, di perfezioni. Ella potente perch Ges le ha donato i tesori
della Redenzione a salvezza della umanit. Ella soccorritrice pietosa perch Ella ha il cuore di
madre; adora ed ama il Figlio suo immolato per la santificazione delle anime, per donarle, santifica-
te al suo Cuore Divino. Potrebbe Maria non pensare anche a me meschinissima figlia sua?
Potrebbe non aiutarmi a seguire il cammino del Mistero, se Ella per prima lo ha percorso per esserci
modello di elevazione e di amore? O Vergine benedetta, dammi il Sangue del tuo Ges, che il
Sangue della tua divina Maternit ed ancora il Sangue della mia santificazione. g. 18 : 15 agosto

1754 - Come una bocca sempre aperta...


Il piccolo cuore come una bocca aperta, sempre aperta per ricevere il Sangue del mio Signore che
sgorga dalle sue Piaghe santissime. N quelle Piaghe possono rinchiudersi - non rimargineranno che
alla fine dei secoli per rimanere in Cielo come lo sono ora, sorgenti di indefettibile e inebriante luce
divina - n il cuore pu bramare altra bevanda.
No, mio Signore, non ci pu essere sulla terra altro ristoro all'infuori di quello che mi viene comu-
nicato dal tuo Mistero: tutto quaggi fragile, caduco, limitato; solleva un istante l'anima poi cessa
l'influsso passeggero della parola, ritorna la tenebra, la solitudine, il silenzio. g. 18 : 21 agosto

1755 - Chi cammina nella luce del Sangue...


Chi cammina nella luce non si perde, ma chi cammina nella luce del Sangue Prezioso avanza ognor
pi anche senza accorgersi. il Sangue che porta l'anima, sciogliendola grado grado dai suoi lacci
della vita individuale, egoista, vana, passeggera, per avvincerla all'immensit, alla realt, alla vita
vera, sovrumana, divina. La luce del Sangue Divino pacifica come la verit; pu essere attenuata
dalla tempesta, non eclissata, perch la potenza del Sangue Divino non vien meno per quanti sforzi
faccia Satana per adombrare lo spirito. Nella luce del Sangue una perpetua serenit e sicurezza:
lo splendore della Redenzione, la promessa dei beni eterni, il godimento eterno della bont, della
carit, della santit di Cristo. q. 18 : 25 agosto
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1756 - Gli Angeli del Sangue


La Redenzione, la salvezza, la riconquista sono frutto del Sangue benedetto comunicato alle anime
per il Ministero degli Angeli. necessario vivere in questi Misteri segreti per poter unirci agli An-
geli e portare dovunque la rugiada del Sangue Prezioso; necessario spogliarci di ogni propriet in-
dividuale, pensieri, desideri, affetti umani, per offrire a Ges tutte le capacit e tutte le possibilit
dell'anima, per accogliere illimitatamente il suo Sangue e lasciargli agio di operare secondo i suoi
disegni divini. L'anima allora diventa come l'Angelo, strumento di Redenzione e di salvezza; Ges
se ne serve senza tema che il suo dono sia sciupato; parla con le sue labbra, prega col suo cuore, vi-
ve con la sua vita. vero, l'anima non capisce nulla, come sperduta negli spazi immensi, nell'o-
ceano infinito: realmente vive nell'atmosfera spirituale del Sangue Divino. q. 18 : 29 agosto

1757 - Guarda, o Signore, al Sangue di Ges


Guarda, o Signore, al Sangue di Ges dal quale fummo redenti e dal quale aspettiamo la salvezza.
Guarda, o Signore, a quel Sangue Prezioso col quale hai ricomprato la nostra vita eterna e nel quale
hai promesso di concederla anche quaggi. Guarda, o Signore, a quel Sangue Divino; ascolta le sue
voci che sono voci di pianto, di implorazione, di pacificazione, di vittoria, di esultanza, di amore.
Il Sangue di Ges assorbe, o Signore, tutto il fango dei nostri peccati, tutta la miseria che ci infiac-
chisce, tutta la debolezza che isterilisce la nostra volont.
Se non fosse cos, come potrebbe sussistere il mondo? q. 100: 31 agosto

1758 - Il Calvario il tribunale, il banchetto...


Questa mia vita la rileggo sulla via del Calvario, sulle tue orme insanguinate, sul tuo Volto Adorabi-
le, dove sono impressi i segni delle mie responsabilit; sul volto della tua Madre Adorata che riflette
le offese da me fatte al tuo Cuore Divino. Il Calvario veramente il tribunale dove sono giudicati e
puniti dalla Giustizia di Dio i miei peccati; il libro scritto a caratteri di Sangue che me li rivela; ma
anche l'altare che m'invita a deporre ai pi della Croce l'offerta delle mie lagrime, il profumo della
mia preghiera, l'incenso della mia immolazione. Il Calvario , soprattutto, il mistico banchetto dove
l'anima pu nutrirsi delle lagrime e del Sangue di Ges, unirsi a Lui nell'opera divina della espia-
zione e della Redenzione. q. 100: 5 settembre

1759 - Nel mare della tua amarezza, o Madre...


Nel mare della tua amarezza, noi troviamo, o Madre, l'onda ristoratrice del Sangue di Ges; il
Sangue Divino che sostiene la tua amarezza, ed ancora il Sangue di Ges che la rende propizia al-
le anime nostre. L'anima mia ti contempla, o Vergine Santa, sul monte della tua amarezza accanto a
Ges, vivente nel suo dolore. Iddio ti ha assegnato il tuo posto accanto alla Croce: quale posto e
quale atteggiamento! Tu stai ritta, immobile, forte, unita al dolore del Figlio come la tua pupilla
rivolta agli strazi della sua Sacra Umanit. I rivi del suo Sangue Divino colano nel tuo Cuore come
lava rovente; Egli penetra in Te con la potenza della sua Passione cruenta chiedendo a Te, Madre, il
mistico sangue del tuo Cuore, perch in una sola, divina voce, in un dolore unico, in una espiazione
di amore salga a Dio l'implorazione di salvezza e di santificazione per l'umanit.
Ges pende dalla Croce, Vittima dei nostri peccati; Tu, o Madre, reggi ai suoi piedi, fissa nel suo
dolore, adorando, soffrendo, impetrando per tutti noi. Per noi che non sappiamo n adorare, n sof-
frire, n impetrare; per noi fatti salvi sotto la Croce, per la Croce, nel Sangue e per il Sangue, ma in-
coscienti di questi adorabili Misteri nei quali si svolge il piano divino della Redenzione.
O Maria, mare di dolcezza e di bont, immergimi nei tuoi splendori spirituali perch io possa scuo-
termi, elevarmi, trasformarmi; dare la mia vita, le mie energie e specialmente i doni che il Signore
mi concede, tutto sia per il trionfo del suo Sangue benedetto. q. 100 : 12 settembre

1760 - La Croce alta sul mondo... Per crucem ad lucem!.


La Croce del Calvario brilla fra splendori di Cielo, alta, eloquente, conquistatrice del mondo turbi-
noso. La Croce l'arcano segno di pacificazione nel Sangue di Ges. Essa folgora sulle pupille dei
credenti e li richiama al Mistero della Redenzione, appare segno di conforto e di speranza alle pu-
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pille dei morenti e li avvicina a Cristo, li redime col suo bacio di Sangue.
La Croce alta sul mondo, sempre pi alta quanto pi le anime scendono in basso, quanto pi il
mondo devia dal Calvario, dimentica la Passione, misconosce il Redentore. q. 100: 14 settembre

1761 - Quando penso ai mari e agli oceani...


Quando penso ai mari e agli oceani che si stendono infiniti, vedo l'oceano adorabile del Sangue Di-
vino che si estende ancor pi, in Cielo, nel Purgatorio, nel regno delle anime. Lo vedo in una attivit
incomprensibile sommergere le anime, penetrarle; vivificarle con la sua virt redentrice. Non im-
porta se gli uomini non vedono, non conoscono, non adorano questi Misteri. Ges non si stanca mai
dall'attrarre a s le anime; o prima o poi il Sangue le toccher, le salver, le santificher. q. 100: 16 settembre

1762 - Vuoi conquistare le anime grado grado


S, mio Signore Ges, la tua Passione, la tua Croce, il tuo Sangue: ecco l'ascesa, le tappe della mia
rinascita, della mia santit. Tu, o Signore, puoi in un istante abbagliare tutto il mondo con la luce
del tuo Sangue; puoi arrestarlo sulla via della perdizione, conquistarlo, santificarlo. Puoi schiudere
ad ogni anima soli fulgenti di verit eterne, attrarre tutti verso la Croce, la santit, la giustizia.
Vuoi invece conquistare le anime grado grado, con tenui raggi di luce, con segrete effusioni di San-
gue. Mistero della tua Sapienza! O Signore, rivelati! O Signore, ecco la tua serva assetata del tuo
Sangue, ansiosa di vederlo glorificato, implorante il suo massimo trionfo. q. 100 : 19 settembre

1763 - L'anima vede in tutto Cristo


Il contatto con lo Sposo non una semplice verit, una realt visibile e sensibile. L'anima non de-
sidera pi nulla, vede in tutto Cristo: le anime che il Padre gli ha dato in eredit, il Sangue versato
per loro, l'attivit da compiere in quel Sangue. Alla S. Messa, visione viva, palese, sanguinante del
Calvario, Ges invita l'anima a salire. Siamo qui tutti, o Signore: la Vergine, il Sacerdote, l'umanit
peccatrice. vero, non sono presenti col corpo, ma Tu li vedi tutti; il tuo sguardo li abbraccia, il tuo
gemito li chiama, il tuo Sangue li raggiunge. Li raggiunge con i tocchi della tua misericordia, con la
parola e il Ministero sacerdotale, con l'umile prece dell'anima che crede nel tuo Sangue, che si fa
apostola del tuo Sangue. g. 100: 21 settembre

1764 - Quanti Misteri racchiude questo Mistero!


Oh! io non so dire nulla, mio Signore, che possa esaltare la tua bont, che possa glorificare il tuo
Mistero. Vedo il tuo Sangue colmare l'abisso che separa la povera umanit da Dio, io vedo giungere
sulla terra, attraverso questa corrente divina, tutte le grazie per la nostra santificazione.
Mio Signore Ges, quanti Misteri racchiude questo Mistero della nostra Redenzione!
Come sublima le anime sacerdotali! Ecco, io vedo le mani del tuo Ministro inchiodate all'Ostia San-
ta, al Calice benedetto; inchiodate perch sono una cosa sola con le tue mani sanguinanti, o Cristo
Ges; e come le tue mani di Vittima, cos le mani sacerdotali consacrate a Te hanno la potenza tau-
maturga di impetrare perdono, misericordia, salvezza.
Se il Sacerdote conoscesse la virt di una benedizione data col tuo Sangue Divino! Se anche noi,
piccole anime, sapessimo attingere dall'onda chiara, rigeneratrice della benedizione sacerdotale la
virt segreta che infiora la via spirituale di giustificazioni! Tutto esaltato dalla potenza del Sangue
Adorabile e solo per esso l'anima mia pu vivere stretta a Ges, in una perfetta comunione di amore.
q. 100: 22 settembre

1765 - La Redenzione sgorga dal Sangue Divino


La Redenzione si compie sotto la Croce; sgorga dal Sangue Divino, attrae le anime, le porta ai piedi
del Salvatore ed Egli le solleva fino al suo Cuore, ve le introduce, le fa sue e le presenta al Padre ri-
vestite della veste nuziale della santit e dell'amore. E queste operazioni divine si compiono in tutti
gli istanti su tutta la faccia della terra, nella Chiesa Santa di Cristo, nel suo Corpo Mistico e nella
grande famiglia delle creature che portano impressa in s l'immagine di Dio. Oh! quanto vivo e
ardente in me il desiderio che tutte le anime sentano il bacio infuocato della Redenzione nel mistico
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bacio di Sangue! O Signore, ad ogni contatto con questo Sangue Divino sento crescere in me la
brama di vederlo esaltato da tutte le anime; sento l'ansia di poter raggiungere con la virt redentrice
gli incoscienti, i peccatori, i traditori, gl'infedeli, gl'ingrati, i morenti. q. 100: 23 settembre

1766 - Perch io sia prolungamento della tua Redenzione


Non poi incomprensibile questo tuo Mistero di amore. Se il sangue fisico alimenta in me la vita fi-
sica ed io prolungo cos, con la tua assistenza, i miei giorni, il tuo Sangue Adorabile, alimentando in
me la vita dell'anima, la vita della fede, della grazia, della carit, la tua vita, o Adorato Maestro, al-
lora misticamente viene prolungata, in me, la tua Sacra Umanit.
Tanto pi che io sono un membro, una tenue fibra del tuo Corpo Mistico, una cellula invisibile, ma
reale; un piccolo cuore che pulsa col tuo Divino, essenzialmente per virt del tuo Sangue.
O Signore, perch io sia veramente questo prolungamento della tua Sacra Umanit, della tua Re-
denzione, insegnami questa altissima via, e per i meriti del tuo Sangue, per intercessione della tua
Madre Santissima, imprimi nella mie membra le tue ferite, inebriami della virt della Croce, dammi
la conoscenza, il gusto, il senso, l'amore del tuo Sangue Prezioso. q. 101 : 6 ottobre

1767 - Chiami molti a contemplare il Mistero del Sangue


Molti Tu chiami a contemplare il Mistero del Sangue, chiami con mille voci: ascoltano, guardano,
poi passano e si dimenticano. Si dimenticano, quando non disprezzano addirittura l'arcana voce.
Come triste questo pensiero! C' chi pensa che la devozione al tuo Sangue sia una devozione da
medioevo. un'eresia! Perch la Croce, il Sacrificio della S. Messa, il Sacramento Eucaristico, i
Sacramenti se non per applicare a tutte le anime la virt e i meriti del Sangue Divino?
Non questo Sangue Prezioso che costituisce il tesoro pi desiderabile della Chiesa? Che sarebbe la
dottrina senza quest'onda rigeneratrice che contiene la promessa della vita eterna? q. 101: 13 ottobre

1768 - Qualcuno ha osservato: una devozione...


Perch Ges ha bisogno del nostro nulla per operare i suoi prodigi? Perch si rivolge incessante-
mente alla mia anima cos meschina per rivelare la potenza del suo Sangue, l'espansione che vuol
dare a questo Mistero, i benefici che vuol compiere a sollievo e a salvezza dell'umanit?
I dotti hanno risposto: non c' bisogno di nuove devozioni. Qualcuno ha osservato che una devo-
zione da medioevo; qualche altro avrebbe chiesto il perch di un ripristino della vecchia devozione;
qualche altro ascolta, tace e non si muove.
O Signore, nessuno di questi ha meditato le parole consacratorie che Tu hai pronunciato nel Cena-
colo, nessuno ha capito il valore del tuo Sangue, il valore del Sacrificio dell'altare, il valore della
Redenzione fluente dal tuo Sangue Divino.
Neppure io capisco la grandezza del Mistero: io meno di tutti saprei illuminare la tua parola oscura,
nemmeno saprei ripeterla, n predicarla sui tetti. Ma voglio patire, pregare, sacrificarmi perch que-
sta parola venga accolta, compresa, gustata, studiata, insegnata dai tuoi Ministri. Essi devono vivere,
elevarsi e far vivere ed elevare le nostre anime nel grande Mistero. q. 101 : 14 ottobre

1769 - Tu doni la pace nel tuo Sangue


O Signore Ges, si esauriranno le sorgenti dei grandi fiumi della terra, ma Tu non ti stancherai di
beneficarci; le sorgenti del tuo Sangue saranno sempre attive, abbondanti: in esse, da esse, la purifi-
cazione, l'adozione, l'immedesimazione, la santificazione di tutte le anime. Il campo della tua carit
ha magnificenze per tutte le anime, risultanti dall'unione delle anime alle tue operazioni di miseri-
cordia. Le leggi di natura provvide e invariabili sono una pallida espressione delle leggi dell'amore
manifestato da Te, o Signore, nella effusione, nella donazione del tuo Sangue.
Il Profeta ha detto che Tu sei la pace. Non solo Tu doni la pace nel tuo Sangue, ma sei la pace; la
pace, dono stupendo della tua Incarnazione, della Redenzione, della unione alle anime che redimi,
salvi e santifichi. O Signore Ges, sii veramente datore di pace alla tua Chiesa, ai popoli, alle na-
zioni, all'anima mia che vuole santificarsi nel tuo Sangue e nel tuo Amore. q. 101 : 29 ottobre
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1770 - Misteriosa luce della potenza del Mistero


L'Adorabile Mistero mi apparve, da principio, come un semplice raggio illuminante la mia anima
oscura; poi il raggio si dilatato aumentando con la dilatazione l'intensit della luce.
Se non mi illudo, ora attorno all'anima mia una luce abbagliante, estesissima; non ne vedo i limiti,
abbraccia l'anima, la terra, il cielo, il tempo, l'eternit. E mentre questa misteriosa luce significa-
zione della potenza del Mistero del Sangue Prezioso, astro divino che non s'asconde, n diminuisce
la sua potenza per tutte le bufere della terra, e l'anima comprende la grandezza del dono, Ges non
si stanca di chiedere l'amorosa e fedele corrispondenza. q. 101 : 31 ottobre

1771 - Il mio cuore il sostegno del tuo Sangue


Spesso invidio le ossa dei Santi che riposano nel tuo Altare, mistiche pietre di sostegno al tuo Calice
Divino; ma Tu, mi richiami, oggi, una verit ancor pi sorprendente.
Il mio cuore il vero sostegno del tuo Sangue, il cuore vivo pi aderente al Mistero delle ossa dei
Santi perch nella possibilit di servire al Mistero, di glorificarlo con la devozione, con l'immola-
zione, di estenderne i benefici con la preghiera e l'apostolato, con la purezza verginale e con l'amore
pi intenso. O Signore Ges, comprendo: prima che il tuo Sangue sgorgasse dalle tue membra tra-
fitte, salito dal tuo Cuore aspergendo il tuo Corpo Adorabile, viva immagine dell'aspersione del
tuo Sangue sul Corpo Mistico. q. 101 : 1 novembre

1772 - Il Purgatorio ha la sua festa gioiosa


Il Purgatorio ha oggi la sua festa gioiosa: le catene delle povere prigioniere sono spezzate [...]
Il bacio del Sangue Divino le rapisce e le porta, finalmente, beate, tra le braccia del Padre amoroso,
dove avranno riposo per tutta l'eternit. Se potessimo vedere la teoria di queste sante anime, liberate,
per il Sangue di Ges, e immerse nella fiamma viva dell'amore! Alla fede della Chiesa affidata la
liberazione delle anime del Purgatorio; la virt del Sangue applicata particolarmente a quelle che
furono in vita pi semplici, pi abbandonate e perci meno istruite del grande Mistero. Le anime dei
Sacerdoti sono, forse, le ultime ad essere beneficate. Mio Dio, quale angosciosa aspettazione!
Come il ricco Epulone, invocano una sola goccia che le ristori. Sulla terra avevano tutte le ricchezze
di quel Sangue, non le conobbero, non seppero approfittarne per s e per altri; lasciavano che il
Sangue scorresse invano senza ascoltarne la voce, senza intenderne il linguaggio, la potenza, l'effi-
cacia, la finalit. O Signore, il tuo Mistero ben nascosto! Ci tocca, ci bacia, ci pervade, ma siamo
troppo distratti, assenti, incoscienti. Scuoti, o Signore, la nostra indolenza, percuoti la nostra ingrati-
tudine, rivela senza stancarti lo splendore del tuo Mistero. q. 101: 3 novembre

1773 - La speranza dei vivi e dei morti...


La speranza dei vivi e dei morti nella virt del tuo Sangue, o Adorato Signore, nei meriti della tua
Passione, nella potenza della tua grazia, nella sua infinita misericordia. Il tuo Sangue segna la via ai
Santi, ai giusti, ai peccatori; in questa via misteriosa sparge i suoi tesori divini; come un seme di
perfetta fattura, di fecondit infinita, di una magnificenza sorprendente nella variet dei suoi fiori,
nella perfezione dei suoi frutti, nella soavit del sapore e della fragranza.
Il tuo Sangue, o Santissimo Signore, speranza indefettibile ai piccoli che camminano inconscia-
mente per le vie dell'infanzia; speranza ineffabile alle anime che aprono gli occhi alla responsabi-
lit; sostegno e conforto a chi si affonda nei doveri molteplici della vita, a chi sta per chiudere gli
occhi al creato nell'attesa di riaprirli dinanzi a Te, Divino Creatore.
Il tuo Sangue, o Ges, amplia la mia vita. S, perch, come Tu dici, mi comunica il riflesso della vi-
ta eterna, che guster completa nel tuo regno. Nel tuo Sangue, o Ges, io vivo la mia eternit; nel
tempo con la fede e con la speranza, nell'eternit con l'amore. q. 101: 5 novembre

1774 - Nel Sangue la smagliante verit...


La mia morte sar ugualmente preziosa se sapr vivere in Cristo, nel Mistero del suo Sangue, con-
sumata pi dal suo Sangue che dagli anni e dal lavoro. Ogni giorno questo Sangue Adorabile accre-
sca il mio desiderio di santificazione aiutandomi ogni giorno a lasciare sul cammino spirituale parte
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di me stessa, del mio amor proprio, della mia miseria, della mia natura, fino a morire prima di mori-
re per lasciare al Sangue Divino l'impeto della sua corsa, l'attivit delle sue operazioni, il trionfo
della sua vita. Questa mattina la voce del Sangue di Ges mi ha ispirato accenti di particolare unio-
ne allo Sposo Celeste: aderire alla verit, alla santit, alla volont.
Nel Sangue Divino la smagliante verit della mia Redenzione, la speranza della santit pi eccelsa,
la sicurezza di una morte preziosa se io vivr nella santa volont di Dio. q. 101 : 6 novembre

1775 - La morte diventa dolce... in virt del Sangue


La morte diventa dolce, desiderabile, luminosa in virt del tuo Sangue: il giudizio non spaventa se il
tuo Sangue lo previene con la sua virt; l'inferno si chiude per l'anima che porta nelle sue mani il
tuo Sangue Divino, e il Paradiso si apre per accoglierla tra le schiere pi gloriose perch rivestita
dalla tua mistica porpora. O Signore Ges, concedimi di vivere nel tuo Sangue Adorabile, di morire
nel tuo Sangue benedetto, consumata dal tuo fuoco, santificata dalla tua virt, arricchita dai tuoi me-
riti; fai che l'anima mia salga al Padre Celeste nel Calice di un Sacrificio, trasformata in goccia del
tuo Sangue Prezioso. q. 19 :9 novembre

1776 - Se lo comprendessimo, morremmo


Nemmeno in Cielo comprenderemo la potenza, la gloria, la santit, la nobilt del tuo Sangue Divino.
L'Apostolo Paolo (Ef. 3,18) ricorre a parole che compendiano una misura, ma, o Signore, l'anima sen-
te che il tuo Mistero non ha misura, che non ha quaggi espressioni equivalenti alla sua sublimit.
Mistero ascoso; come raccoglierne l'idea, le finalit, le manifestazioni, i trionfi, la gloria?
Mistero ascoso e perci oggetto di una fede viva che crede, cerca e attende. Credere il primo at-
to di ossequio, cercare conseguenza della fede, attendere la sicurezza della fede.
Mistero ascoso: se lo comprendessimo morremmo. Comprendere che il Sangue di Ges entra in
me, circola nelle mie vene, schiude le mie pupille, muove le mie labbra, suscita palpiti nel mio cuo-
re, stacca l'anima dalle fibre del corpo per immergerla nella stessa vita divina di Ges mistero cos
trascendente da produrre un'estasi continua nella vita di preghiera e di unione con Dio.
L'anima intravede solo qualche sprazzo di luce, ma bastante per non distaccarla pi dalla mistica
sorgente che appare ogni giorno pi alta, pi profonda, pi lunga e pi larga. q. 19: 11 novembre

1777 - Quando l'anima si lascia conquistare...


Quando l'anima unita a Cristo, e particolarmente si lascia conquistare e penetrare dalla virt del
suo Sangue Divino, sente che pure unita a Dio Padre, al Figlio, allo Spirito Santo; sente che la SS.
Trinit abita in modo ineffabile nelle potenze dello spirito e che, in virt dello stesso Sangue Divino,
si accosta sempre pi al suo principio, al suo Dio, che l'ha creata, redenta e le ha promesso, nello
Spirito Santo, ogni santificazione. Sente ancora che in s ha tutto: la verit, la luce, la santit, la
grazia, l'amore di Dio, riflessi dell'intima unione con Lui. q. 19.- 11 novembre

1778 - Ai vincenti, la pietra bianca


Ai vincenti sar data la pietra bianca. la veste nuziale con cui Ges adorna l'anima sposa: il
candore della sua stessa umanit, la purissima luce dei suoi occhi divini, del suo Volto Adorabile,
delle sue Piaghe sanguinanti, del suo Costato folgorante di tutti gli splendori celesti.
L'anima che si lavora, si sacrifica, si immola per il trionfo del Sangue di Ges, ha da Lui il ricambio
di tutto ci che gli appartiene e che forma la ricchezza della Chiesa, la magnificenza dei Santi.
E sulla pietra un nome nuovo.... il tuo Nome, o mio Dio, che tu scrivi invisibilmente sulle can-
dide vesti di chi Ti appartiene: quel Nome significa la tua conquista, la tua Redenzione.
scritto a carattere di Sangue: nessuno lo vede, ora, come non si vede il carattere dei Sacramenti,
ma in Cielo apparir splendente di fulgidissima gloria, poich il Sangue Divino avr in Cielo la
splendidezza della tua Maest. q. 19: 12 novembre

1779 - Quale altro pensiero... se non il Sangue?


Posso dire che io vivo spiritualmente e moralmente del tuo Sangue perch, quale altro pensiero,
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quale altra aspirazione, quale altro ideale occupa il mio spirito se non il tuo Sangue Divino?
Sento il suo profumo nell'aria, vedo il suo trionfo nella Chiesa, ascolto la sua voce che annuncia
prodigi, ma vuole altres riparazione, comprensione, adesione.
Queste dovrebbero essere le mie opere corrispondenti alle divine operazioni del tuo Sangue: questo
il mio programma, la mia ascesa e la mia missione a vantaggio delle anime. O Signore Ges, una
peccatrice non pu avere potest sopra le nazioni, ma col tuo Sangue potr avere potest su me
stessa, impormi sacrifici e rinunce, annientamento e morte, per lasciare al Mistero il dominio sul
mio spirito, per lasciare che il tuo Sangue, adorabilissima opera del tuo amore, compia in me quello
che manca alla tua Passione Divina. q. 19: 12 novembre

1780 - Avviene cos al contatto del Mistero


Facendo la via Crucis e arrestandomi a contemplare l'ultima stazione, ho pregato Ges ad avvolgere
l'anima mia piagata, miserabile, vilissima nella Santa Sindone che avvolse la sua Sacra Umanit nel
sepolcro.
-Ti avvolgo con una Sindone ancor pi preziosa - dice Ges - con l'Ostia Santa, vivificata dal mio
Sangue, sublimata dalla mia anima, divinizzata dalla mia divinit. Il contatto, tanto pi vivo e
tanto pi perfetto quanto pi alta la tua fede e sincero il tuo amore. Il Mistero si compie quando e
come vuoi; nella S. Comunione il Sangue mi scorre a rivi; pi capacit trova e pi riempie, n si at-
tenua, n diminuisce la sua attivit per la tua incomprensione.
Basta aderirvi con la volont e tu capisci che nulla di quello che accende e infiamma il tuo spirito
in questi mirabili rapporti, pu essere raccolto dalle tue parole, fermato dalla tua mente, richiama-
to, espresso in qualsiasi forma.
Chi assiste allo spettacolo di un'immensa cascata non pu accontentarsi che di essere asperso da
minutissime stille: se volesse penetrare nella corrente resterebbe travolto.
Avviene cos al contatto del Mistero: ma l'impossibilit di comprenderlo e la volont di aderire alla
sua potenza sono le umili forme della tua corrispondenza. - q. 19: 13 novembre

1781 - Ges vuole l'anima tutta per s


Ges vuole l'anima tutta per s, ne ha il diritto, l'ha riconquistata col suo Sangue.
Ora vuol rinnovare in lei il Sacrificio. S, il Sacrificio della Croce ogni volta che essa vi aderisce.
Ma l'altare, l'offerta, il sacerdote, la vittima? C' tutto in Ges; ma Lui chiede, a sua volta, il sacrifi-
cio dell'anima nell'unione ineffabile al grande Mistero. Che cosa diventa in simili momenti il picco-
lo cuore? Il vero tempio di Dio, il vero Tabernacolo di Ges.
Ma io non sono degna di cose cos eccelse! Nessuno degno di Dio; ma Ges si fatto carne per
abitare fra gli uomini e il suo scopo non raggiunto se non comunicandosi all'anima nella forma pi
alta e pi semplice, pi ampia e pi raccolta. q. 19 : 13 novembre

1782 - O Sangue, scrivi sulla mia fronte il nome


O Sangue Divino del mio Ges, Sangue dell'Antico e del Nuovo Testamento, Sangue Adorabile del-
la sua Sacra Umanit, Sangue vivo e reale del Mistero Eucaristico, Sangue vitale della Chiesa, dei
Figli di Dio, dei Santi, dei Giusti, Sangue glorioso dei Beati, Sangue ristoratore delle anime Purgan-
ti, Sangue redentore e santificatore dell'anima mia, scrivi sulla mia fronte il Nome di Ges: per virt
di quel Nome, da quel Nome avr la sicurezza della mia unione al coro delle vergini che in Cielo
cantano osanna al Mistero eccelso della Redenzione. q. 19 : 14 novembre

1783 - Il tuo Sangue ha bisogno della nostra terra


Il tuo Sangue, o Ges, come il sole, ha bisogno della nostra terra per riscaldarla, delle nostre lagri-
me per tradurle in amore, dei nostri desideri, dei nostri sacrifici, delle nostre preghiere, delle nostre
elevazioni per convertirle in fiori di virt; ha bisogno del nostro cuore per renderlo altare vivo delle
mistiche operazioni; ha bisogno del nostro spirito per unirlo al suo, del nostro corpo per renderlo un
vaso ornamentale, degno della sua Chiesa dapprima, e poi degno di ornare le sedi celesti. q. 19: 14 nov.
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1784 - Il Sangue dell'Agnello plasma...


Iddio guarda il Figlio suo Divino, Ges, mio Redentore e Mediatore, e in Ges guarda la piccola
anima mia. segnata dal Sangue di Cristo, porta l'immagine del Cristo, ha la vitalit del Cristo.
Il Sangue il segno del riscatto, la nuova veste dell'anima, il germe e lo sviluppo della vita nuova,
vita di grazia, di elevazione, di unione a Dio. Il Sangue di Ges spoglia l'anima della sua selvati-
chezza, la purifica fino alle infime radici, cambia le passioni viziate in forza di generosit e di amo-
re, plasma l'anima fino a darle come una natura angelica, tutta spirito, luce, trasparenza, amore.
Per questo diventa accettevole e gradita a Dio [...]. O Agnello Immacolato Cristo Ges, che assume-
sti per noi la povera e vile carne umana, che volesti essere significato nell'agnello per i rapporti di
sacrificio, di mansuetudine, di immolazione con l'antica vittima ebraica; o Agnello di Dio, immolato
per la nostra salvezza, morente sulla Croce per noi, sacrificato sull'Altare, sacrificato nell'anima mia,
Vittima augusta, Vittima Divina, Vittima perenne di infinita carit, sii adorato, benedetto, glorificato
da ogni lingua, da ogni popolo, da ogni nazione, in ogni tempo, nei secoli e nella eternit.
A Te la gloria per la virt del tuo Sangue, per la Divinit della tua Redenzione, per gli splendori del-
la tua Sapienza, per i trionfi della tua fortezza, per la magnificenza del tuo amore, per l'effusione
delle tue benedizioni. A Te la gloria su tutta l'umanit redenta, la gloria di aver ridonato a Dio, nella
santit e nella perfezione, l'opera delle sue santissime mani. q. 19 : 14 novembre

1785 - Il Mistero del Sangue!


Il Mistero del Sangue! Non vedete con che amore precede i nostri passi, suscita arcani pensieri, do-
na profonde intuizioni, sensi divini, aspirazioni eccelse? Il Mistero del Sangue! Non sentite la sua
voce mite ed imperiosa, delicata e solenne, dolce come una preghiera, minacciosa come un uragano?
O mio Dio! O diveniamo Santi col tuo Sangue o saremo dannati senza questa misericordia divina.
Con quali diritti potremmo sperare il Cielo se ci mancasse questo pegno divino che cancella ogni
colpa, placa la divina giustizia e rende l'anima cara a Dio per la somiglianza che ha col Cristo Cro-
cifisso? Le stimmate dei Santi sono misteriosamente prodotte da questa forza divina del Sangue,
che rende l'anima capace dell'impressione del Cristo. O Signore Ges, io non potr mai dire queste
meraviglie del tuo amore. Penso, amo, lodo, contemplo, invoco, benedico questo tuo dono magnifi-
co e mi abbandono alle sue operazioni divine. q. 102 : 17 novembre

1786 - Che faremo per la salvezza dei fratelli?


Che faremo noi per la salvezza di questi nostri fratelli investiti dalle insidie di Satana, divenuti sua
preda, strumenti della sua lotta contro Cristo? Offrire il Sangue Divino al Padre, al Figlio, allo Spi-
rito Santo, a Ges stesso invocando misericordia, perdono, salvezza, santificazione.
Pregare e piangere, rimanere ai pi della Croce, accanto a Ges, nell'unione ai suoi patimenti, al suo
Sangue, ai suoi desideri, alle sue divine intenzioni. Io voglio essere, o Signore, la tua piccola goccia
di Sangue, piccolissima, invisibile, ma moltiplicata all'infinito per portare ad ogni anima la virt
della Redenzione, il risveglio della vita cristiana, l'orientamento verso Cristo, l'adesione ai suoi ri-
chiami, la fedelt ai suoi comandi, la corrispondenza alle sue grazie. q. 102: 18 novembre

1787 - La fusione con la santit del Signore


L'immedesimazione con Ges nella sua vita di preghiera. Anzi tutto la fusione del mio vilissimo es-
sere con la santit del mio Signore. Ma come pu la pietra diventare fiamma e l'acqua diventare lu-
ce e la terra diventare spirito? Con la virt del Prezioso Sangue. Se l'olivo selvatico innestato
nell'olivo eletto; se il tralcio innestato nella mistica vite; se l'anima perfettamente aderente a Cri-
sto, infiammata da Lui, elevata da Lui, diventa ramo fecondo, tralcio rigoglioso, spirito eletto; di-
venta veramente pupilla di Cristo, mano, bocca, cuore di Cristo; tutto pervaso dal suo Sangue, tut-
to purificato, nobilitato dal Sangue, e perci capace di essere unito al Corpo Mistico del Signore,
pronto ad operare come Egli vuole, col suo desiderio, con la sua carit con la sua santit. q. 102 : 21 nov.

1788 - Mistica rugiada che feconda ogni seme


Il Sangue di Ges la mistica rugiada che feconda ogni seme; avvalora la preghiera, rafforza la spe-
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ranza, santifica ogni elevazione; s'inoltra e penetra nel cuore pi indurito e lo rende docile e pronto
al lavoro della grazia. Il Sangue del mio Ges la prima grazia, lo sviluppo, l'accrescimento della
grazia, il suo coronamento. Bisogna comunicare al mondo intero questo Mistero d'amore, rendere a
Dio la testimonianza piena di aver conosciuto la sua misericordia e invocarla e abbracciarla con tut-
to l'amore dell'anima, specialmente ora che tutto assorbito dalle sventure della guerra.
Patire con Ges per tante iniquit, raccogliere sul suo cammino nel mondo il Sangue abbandonato e
farlo fiorire in adorazione e in benedizione. q. 102 : 3 dicembre

1789 - Le anime scherzano col tuo Sangue


Se non fosse il tuo Sangue salvezza e difesa, speranza e sostegno delle nostre anime, che varrebbe
la preghiera? Tutte le preci del mondo non potrebbero espiare la pi piccola offesa fatta a Te, mio
Dio; come espiare i delitti del mondo? Il tuo Sangue luce: luce di misericordia e di giustizia, e da
esso o la vita o la morte. Potremmo giuocare col fuoco, abbandonarci, senza difesa, alla corrente di
un fiume, affrontare, senza tavola di salvezza, i flutti del mare tempestoso?
O Dio, le anime scherzano col tuo Sangue: non ne conoscono il valore e la potenza, non ne vedono
gli effetti immancabili di vita o di morte. O Signore, oscuraci pure il sole, toglici il pane, il tetto, ma
rivela il tuo Sangue: sia esso il nostro cibo, il nostro rifugio, la nostra vita. Tu hai detto, o Ges, che
sei la via, la verit ed hai coronato la tua manifestazione dicendo che sei la nostra vita.
E la tua vita per noi il tuo Sangue. q. 102 : 5 dicembre

1790 - Sento un movimento, mi volgo e vedo...


Ero in Chiesa e ascoltavo la S. Messa. Sento un movimento, fruscio d'abiti a sinistra.
Mi volgo e vedo una suora morta circa sei anni fa. Ha il volto riconoscibile, ma il corpo solo figu-
ra e si perde nell'ampio vestito nero. triste. Mi guarda ed io esclamo: oh! Suor Vincenzina!
Mi risponde prendendo le mie mani con le sue apparenti e ripete: Soffro tanto. - salva?- Chiedo.
- Non so - in Purgatorio? - Non so. Soffro tanto, tanto nella tenebra, nel fuoco -.
Si calmi, abbia pazienza, guardi, si metta sotto quel Crocifisso ( accanto a me). La Suora si mette
sotto il Crocifisso e il suo volto prende colore, il corpo si fa consistente, non soffre pi.
Le dico: Vado a fare la S. Comunione, viene anche lei?
- S, e mi segue serena e confidente. Il Sangue di Ges l'ha purificata.
Mi desto commossa. Alla S. Comunione porto con me quell'anima e penso che molte altre anime
del Purgatorio aspettano da me una porzione della Comunione, una stilla di Sangue, mistico acconto
dei loro debiti. q. 102 : 7 dicembre

1791 - Un fatto strano... Oh! l'ira di Satana


Il Profeta ha detto: Cammineranno gli uomini nella salvezza (Ger. 31,21). O Signore, la salvezza
nel tuo Sangue, perch gli uomini cammineranno fuori di esso? Ascolto le tue parole: - Se non vi
ribattezzerete nel mio Sangue perirete tutti. Non dico se non sarete battezzati perch molti sono
battezzati, ma come se non lo fossero. Ribattezzarsi nel Sangue vuol dire attingervi le grazie della
salvezza e della santit, conoscerne il valore, adorarlo, invocarlo, vivere secondo le sue ispirazioni
che sono le stesse ispirazioni del mio Cuore Santissimo... -
Un fatto strano. Per cinque volte in viaggio sentii ripetere le parole: Se non vi ribattezzerete ecc.
Quando mi accinsi a scriverle mi sentii come morire: pareva che una forza avversa mi strappasse la
matita di mano. Mi alzai per scuotermi: uscii nel corridoio dello scompartimento; il male aumentava,
mi sentii sbattere la testa contro lo spigolo del vetro e riportai una forte contusione al labbro che
sanguin per tutta la giornata. Oh! l'ira di Satana! Egli non vorrebbe la divulgazione del culto del
Sangue Divino perch la devozione al Sangue Prezioso gli porta via le anime!
Ho ancora l'impressione spaventosa della lotta, la sofferenza mi dur pi di un mese, ma ho goduto
e godo di patire per il Sangue di Ges. q. 102: 22 dicembre

1792 - Scendi, o lavacro di giustizia


Con quale mezzo purificher l'anima mia, dolcissimo Ges, se non col tuo Sangue Divino?
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Scendi, o lavacro di giustizia, o rigeneratore di grazia, o datore di santit, nell'anima mia; scendi nel
pi profondo, fino alle pi intime fibre, fino alle pi incomprensibili sue espansioni. O Sangue di
Cristo, prima ed ultima speranza della nostra vita spirituale, prima ed ultima tavola di salvezza,
primo ed ultimo contatto con le arcane misericordie della Redenzione, salvami, salvaci tutti!
Tu precedi i passi del mio Signore, prepari la via alle sue operazioni, prepari il solco alle sue divine
seminagioni. O terra del mio cuore, sterile e vacua, o fango del mio corpo, vile e mortale, o cenere
del mio nulla, capace solo di consumare il mistico seme della divina carit, o mia vita, inutile per te
stessa, ma capace di grandi cose con l'aiuto di Dio, o energie tutte della mia esistenza, annientatevi
per il trionfo del Sangue di Ges. Sotto il potente influsso del Mistero, il mio spirito pu diventare
l'oasi rigogliosa nel deserto della vita, e pu dare ospitalit, cibo, bevanda alle anime smarrite, poi-
ch il Sangue di Ges ha questo scopo: dare vita, virt, santit, purezza, elevazione a tutte le anime.
O Sangue del mio Creatore, del mio Redentore, del mio Salvatore, quanto sei potente! q. 102 : 24 dicembre

1793 - Sulle auguste labbra del tuo Vicario


Come ti ringrazier, o Signore, del segno chiaro e solenne col quale hai sanzionato quanto mi vai
manifestando intorno al Mistero, mentre sulle auguste labbra del tuo Vicario hanno risuonato le af-
fermazioni pi stupende intorno al tuo Sangue benedetto, affermazioni echeggiate in tutto il mondo?
Egli ha detto: Il fondamento del trono di libert, di giustizia e d'onore dell'uomo il Calvario: il
suo ornamento non sar l'oro e l'argento, ma il Sangue di Cristo, Sangue Divino che da venti secoli
scorre sul mondo e imporpora le gote della sua Sposa, la Chiesa, e purificando, consacrando, san-
tificando, glorificando i suoi figli, diventa candore di cielo.
O Roma cristiana, quel Sangue la tua vita, per quel Sangue Tu sei grande e illumini della tua
grandezza anche i ruderi e le rovine della tua grandezza pagana, e purifichi e consacri i codici del-
la sapienza giuridica dei Pretori e dei Cesari.... q. 102: S. Natale

1794 - Camminare nella luce...


L'Apostolo prediletto che bevve il Sangue ai pi della Croce e prima ancora ne sent il rifluire sul
Cuore di Cristo, cos compreso dalla grandezza e potenza di questo Mistero che lo considera come
il dono pi eccelso dopo quello della luce divina. Camminare nella luce per ottenere l'aspersione del
Sangue; vivere in societ con Dio per avere dal Sangue Divino la remissione dei peccati; unirci a
Dio con la fede viva, forte, sincera, per avere la virt, l'efficacia, la vitalit del Sangue Divino.
Con la vita del Sangue di Cristo l'anima pu aspirare giustamente alla pi grande santificazione: i
giusti si fanno santi, i peccatori diventano giusti, i diseredati dalla Chiesa, perch infedeli, miscre-
denti, eretici, per il Sangue di Ges possono trovare la via della salvezza e congiungersi alla grande
famiglia cristiana. Giovanni, il vergine, il prediletto, il fedele, ritto sotto la Croce nell'affermazione
della sua fede e del suo amore in Cristo, ha meritato di diventare l'Apostolo dell'amore nel Sangue
di Ges, l'Apostolo del Sangue nella elevazione dell'amore. q. 102: 27 dicembre

1795 - Sull'anima verginale piove il Sangue


Ges tenta di farmi capire l'opera del suo Sangue Divino. L'anima verginale mi viene raffigurata in
un candido fiore, di forma tutta speciale. Su di esso piove il Sangue di Ges, rugiada celeste che lo
abbellisce, lo rinvigorisce, lo pervade di fragranze e lo tinge di smaglianti colori, staccandolo come
dal gambo naturale che ha le radici affondate nella terra.
Il mistico fiore vive per la linfa del Sangue Divino che scende dall'alto, la quale poi comunica
all'involucro e alle radici elementi di vita straordinaria, soprannaturale. q. 102 : 28 dicembre

1796 - Ecco la mia vita soprannaturale


Tu mi ripeti, o Ges, che l'acqua che stagna non feconda. Il Sangue che non accolto degnamente,
con fede e amore, non fruttifica, non ha sviluppo di Redenzione.
E mi fai vedere la mia anima come una terra deserta, senza energie, senza fioritura. Ci sono in essa
profondit recondite che non hanno corrisposto al bacio del Sangue Divino per la mia ignoranza. Ho
compreso che il Sangue benedetto purifica l'anima, la ritempra, la salva, la illumina, la santifica, ma
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bisogna salire pi in alto, nelle finalit divine della gloria di Dio. Il Sangue Divino fu versato per la
salvezza della umanit, vero, ma prima di essere il mistero dell'uomo, il Mistero di Dio.
Salire fino a Dio nel Sangue Prezioso, convergere tutto quanto scaturisce dal Mistero alla gloria del-
la Divinit; vedere nel Cielo la potenza del Padre, la Sapienza del Figlio, l'Amore dello Spirito San-
to; vedere Dio e le anime; Cristo per le anime, le anime per Cristo; Cristo per Dio; vedere la pi alta
spiritualit del Mistero, vedere solo Dio, ecco la mia vita soprannaturale.
vivere e morire in questa fede che ha valore di immolazione. q. 102 : 31 dicembre

1942
1797 - O stille santissime, donate a me...
Le prime stille di Sangue infiorano la primizia dell'anno. Com' bello pensare che tutta l'umanit
pu raccogliere quella mistica rugiada e rigenerarsi a vita nuova, a vita santa e perfetta in quel San-
gue Divino! O Mistero dell'Altissimo Iddio, primizia dei grandi Misteri della Redenzione!
O Adorato Bambino Ges, Tu sei la Sapienza incarnata, sai tutto, puoi tutto, Santo, Eterno, Innocen-
te: sei Dio e ti umili adattandoti al rito della Circoncisione imposto ai figli degli uomini.
O Mistero! O benedetta lama che feristi le Santissime Carni di Ges!
O Stille santissime, donate a me nel silenzio e nel Mistero! Tutto silenzio nel sacro rito. Ges non
parla, soffre, offre. Guarda la mia anima, l'attira a s, le insegna la prima lezione di vita spirituale,
l'altissima lezione del silenzio, e la introduce nel grande Mistero del suo Sangue. q. 103: 1 gennaio

1798 - Per il tuo Sangue, l'anima ha un posto...


Per il tuo Sangue, o Ges, l'anima mia ha un posto nella Chiesa, nel tuo Corpo Mistico, nel tuo Cuo-
re, nella tua Sacra Umanit, nella tua Augusta Divinit; ha un posto sicuro sulla terra, ne avr uno
glorioso in cielo se sar fedele ai tuoi richiami, votata al tuo Mistero. Per il tuo Sangue!
L'anima mia scompare come goccia nell'oceano, ma anche questa goccia, investita dal tuo Sangue,
pu comunicare la vita, il movimento, l'ascesa alle anime che avvicina. q. 103. 1 gennaio

1799 - Benedetta la voce del tuo Nome


O Signore Ges, Tu elevi l'anima, che nuota nel tuo Sangue, fino alle soglie della eternit; sii bene-
detto con la voce del tuo Sangue e benedetta la voce del tuo Nome.
Ges! Tu imprimi col tuo Sangue questo Divino Nome sulla mia fronte perch rifletta la verit e la
santit del Mistero; lo imprimi sulle mie labbra perch non s'aprano che alla lode del Sangue; lo im-
primi nelle mani perch operino per amore del Sangue; lo imprimi sui miei piedi perch camminino
veloci nelle vie della giustizia preparata dal Sangue; lo imprimi sul mio cuore perch si dilati
nell'accoglimento del tuo Sangue Adorabile. O Ges! O Sangue di Ges! q. 103: 2 gennaio

1800 - Offri continuamente il Calice al Padre


O Signore, Tu mi ripeti, con parola che non comprendo, ma che non pu ingannarmi:
- Tu sei stata concepita nel mio Sangue, amata dal mio Sangue, purificata dal mio Sangue. Corri-
spondi. Il mondo brucia nelle fiamme del peccato, aiutami ad estinguerle. -
Come pu una goccia d'acqua estinguere il braciere che divora la terra? Come pu la mia debole
preghiera giungere fino a Te, avere la forza della implorazione e della riparazione?
- Certamente tu sei nulla, ma questa piccola anima pu accogliere in s il mio Sangue e una sola
goccia salverebbe mille mondi. Unisciti alle anime votate al Mistero: sono molte; dall'unione il ri-
chiamo di altre. Offri continuamente il Calice al Padre Celeste. Il Calice contiene tutto quello che
pu placare la giustizia divina: il Sangue preghiera, adorazione, invocazione, ringraziamento,
supplica; il Sangue mio vi racchiude tutti e vi possiede, non in proporzione della dottrina, ma in
rapporto alla fede e all'amore: parla, ama, serve, opera, impetra, vive per voi. Grandi cose saranno
significate a chi rende culto a questo Mistero. - Cos sia, o Signore! Amen! q. 103 : 5 gennaio

1801 - Stendi la mano sul Crocifisso


Nel profondo della notte (sono sveglia, non illusione) mi ripeti: Stendi la mano sul Crocifisso.
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Misteriose parole! Stendere la mano sul Crocifisso stendere l'anima, o Signore, sulle tue pene, sul-
le tue angosce, sulle tue piaghe, sui tuoi desideri, sulle tue intenzioni, sul tuo Sangue, sul tuo Amore.
Stendere la mano su Te, Crocifisso, vuol dire stendere l'anima sulla tua Passione, vivere del tuo
Sangue, giungere al possesso dei beni infiniti, raccoglierli, gustarli e darne alle anime il superfluo.
Ma no, nel tuo Sangue non c' il superfluo, c' l'infinito per me, per la Chiesa, per le anime. Fiat!
Fiat! g. 103 : 7 gennaio

1802 - Misterioso scambio di potenza!


Orietur in diebus eius justitia, et abundantia pacis (Ps. 71,1)
I tuoi giorni, o Adorato Ges, sono i soli che Tu riempi di giustizia e di misericordia, rendendo al
Padre degna riparazione delle nostre colpe, donando a noi il perdono col tuo Sangue Divino.
Misterioso scambio di potenza! La potenza del Sangue per la potenza del peccato! E questo scam-
bio in tutti gli istanti, per qualunque anima, nel modo pi delicato, intimo, segreto, ineffabile!
Anche l'uomo che scende verso l'abisso vede sprigionarsi d'improvviso, inaspettata, la luce della
salvezza perch il Sangue Adorabile di Ges percorre tutte le vie, precede tutti i passi, usa tutti i
mezzi per ridonare a Dio l'anima redenta, per ridonare all'anima il perdono di Dio.
Manifestazioni stupende del Mistero! Non ci d'uopo cercare lontano, n interrogare i pi profondi
trattati per comprendere gli splendori della giustizia e arricchirci dei tesori della pace, basta con-
templare la Croce, basta assistere al S. Sacrificio, ricevere Ges in Sacramento e lasciare che operi
il suo Sangue. Non sentite che circola nelle vene una forza nuova, indistruttibile, superiore ad ogni
altra forza fisica, morale e soprannaturale?
S, in tutte le cose c' l'orma di Dio, la sua presenza onnipossente; col Sangue di Ges ho in me, non
solo l'orma, la perfezione, la manifestazione, l'impressione del mio Dio, ma Lui stesso, Cristo Ges.
E con Lui tutti i beni: la visione della sua magnificenza, la speranza nelle sue promesse, l'amore per
le sue misericordie, l'unione nel modo pi sensibile. g. 103: 8 gennaio

1803 - Le sue parole, fulgenti come la stella Omnes sitientes venite ad aquas
Da secoli il Signore ripete per bocca della Chiesa l'invito del Profeta: voi tutti che avete sete, venite
alle acque limpide e pure, refrigeranti, vivificatrici del Mistero: venite a dissetarvi alle sorgenti del
Sangue che sono le sorgenti della giustizia, della carit, della santit, dell'amore. L'onda del fiume si
rinnova ad ogni istante, cos l'onda divina del Sangue di Ges; ristora ma non disseta perch nel de-
siderio insaziato il segreto dell'attivit nuova ed eterna della misericordia divina.
Quest'onda misteriosa che non si vede, ma che affiora nel Mistero e circola nel Corpo Mistico di
Cristo, in ogni anima redenta, il grande segreto del trionfo di Ges. Ma bisogna conoscerlo!
Conoscerlo? Le sue parole sono chiare e fulgenti come la stella dei Magi; basta seguire le orme del-
la luce che infondono sicurezza, seguendo le orme del cammino di Ges.
Il convegno sul Calvario, all'Altare, nell'intimo dell'anima. Il Sangue cruento della Passione, il
Sangue incruento del Sacrificio, il Sangue designato esclusivamente per l'anima nel Mistero della
grazia e dell'unione, sono argomenti per studi meravigliosi che daranno tanta luce sul mondo e tanta
gioia alle anime. Ogni giorno, anzi ad ogni istante, una pagina nuova per la fede e per l'amore; ad
ogni istante il compimento di eterne promesse, di prodigi divini nella discesa del Sangue Divino e
nella ascesa delle anime. q. 103 : 9 gennaio

1804 - Quale ricambio per avere il suo Sangue?


...qui non habetis argentum, properate, emite et comedite (Is. 55).
Che possiamo avere noi che valga a comperare i beni del Cielo? Quale moneta che uguagli la verit,
la carit, la santit di Dio? Quale ricambio per avere il suo Sangue pegno di salvezza, di rigenera-
zione e di santificazione? Ma Iddio conosce la nostra miseria, lo squallore delle nostre anime, la ste-
rilit della nostra vita umana, e come Padre misericordioso ci invita a comprare da Lui senza dena-
ro e senza alcuna spesa vino e latte. Il vino che la virt corroboratrice del Sangue di Cristo, il
latte che la dolcezza ineffabile del suo Corpo Santissimo.
Le profezie, dice S. Paolo, sono per i fedeli, per chi ha fede; rivelazioni che hanno luce e magni-
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ficenza per le anime di tutti i secoli, come i raggi del sole hanno luce, iridescenza e calore per tutti i
tempi e per tutti i luoghi. La rivelazione celeste si compie ad ogni istante con forme nuove di santit
e di bellezza spirituale, mentre, apparentemente, nella Chiesa e nelle anime il ritmo comune della
fede tradotta in culto di preghiera e di devozione. Se potessimo vedere le ascensioni delle anime
sotto l'influsso del Sangue Divino! q. 103: 10 gennaio

1805 - Credo il Mistero del Sangue di Ges


Credo che il Sangue di Ges sia un Mistero di potenza, di sapienza, di amore; che da esso sgorgano
tutti i benefici della purificazione, della elevazione, della consacrazione, della santificazione delle
anime. Credo che il Sangue di Ges sia la salvezza dei popoli, la mia salvezza e santificazione.
Credo che Ges ce lo doni nel Sacrificio, nel Sacramento, nella Comunione, nella preghiera, nell'u-
nione con Lui. Credo che lo doni senza misura a tutti: ai buoni e ai cattivi, ai dotti e agli ignoranti,
come il sole dona a tutti la sua luce e il suo calore. Credo che il Sangue di Ges eserciti il suo potere
infinito per mezzo dei Sacerdoti, ispiri la loro parola, fecondi i loro ministeri.
Credo che il Sangue Divino sia l'artefice dei Santi; santificher anche l'anima mia e la render stru-
mento di santificazione per altre anime. Credo che il Sangue di Ges operi miracoli nella Chiesa,
nelle anime, nell'anima mia. q. 103 : 12 gennaio

1806 - Sei per me Sposo di Sangue Sponsus Sanguinis tu mihi es


Sposo di Sangue! Il disegno divino di redimerci col Sangue ci stupisce, ma quando si giunge a
comprendere che quel Sangue Divino donato a tutti senza misura, senza riserve, senza riguardo al-
la piccolezza e indegnit dell'anima; quando si contempla la luce che ne emana, il fuoco che lo rive-
ste, lo splendore di cui ci avvolge, gli effetti che produce nell'anima, purificando, come dice il
Pontefice, consacrando, santificando le anime e donando ad esse candore di cielo, allora il Mistero
diventa come un sole che abbaglia, e rapisce e rende la vita tanto spirituale, perduta in Dio, posse-
duta da Lui nella forma pi assoluta. Chi potr dire l'atteggiamento dell'anima verginale posseduta
dal Sangue dello Sposo, dallo Sposo di Sangue? Mistero di grandezza e di potenza eccezionale! [...].
Il Sangue Divino consegnato alla povera anima mia, largamente, per tre scopi: la mia santificazio-
ne, la santificazione dei Sacerdoti, la divulgazione del culto tra i fedeli, perch giunga onda reden-
trice presso tutti gli infedeli, i peccatori, gli empi, i traditori, i sacrileghi. q. 103 : 14 gennaio

1807 - Il vincolo dell'unione il Sangue O mirabile potenza dell'unit!


Il vincolo dell'unione di Cristo con i redenti, del Corpo con le membra, del Pontefice con i cristiani
il Sangue di Cristo. La Chiesa dispensatrice di quel Sangue, il Pontefice ne il primo Ministro
che autorizza i Sacerdoti ad applicare alle anime la virt del Sangue Divino nei Sacramenti, nella
predicazione, nella evangelizzazione dei popoli.
O Ges, Tu hai detto che qualunque cosa chiederemo al Padre che sta nei Cieli, in nome tuo ci verr
concessa; e noi con vivissima fede nella potenza del tuo Nome e nella virt del tuo Sangue pre-
ghiamo: O Signore Iddio, per il Nome di Ges e per il tuo Sangue versato per attrarre a Te e ricon-
giungere in te tutta l'umanit, ti chiediamo che tutti i cristiani riconoscano nel Pontefice il Capo au-
gusto della Chiesa, custode dei tesori divini per la salvezza e la santificazione delle anime, custode
della Verit e del Sangue Redentore; che tutti si uniscano a Lui nella fede e nell'amore a Cristo per-
ch di tutti si faccia un solo ovile e un solo Pastore. q. 103: 18 gennaio

1808 - Per il ritorno dei fratelli separati


Per il ritorno dei fratelli separati dell'Oriente. Chi ha separato i figli dal Padre, i credenti dalla Cat-
tedra di verit, i privilegiati dal Centro della unit, i redenti dalla Sorgente di ogni, santit?
L'orgoglio, le passioni, Satana. Sulle orme lasciate da Ges nella sua vita terrena, su quelle orme di
umilt, di carit, di santit, di prodigio, orme di lagrime e di Sangue, camminano indifferenti i po-
poli, avidi solo di libert, di ricchezze, di gloria. Camminano senza chiedersi ragione delle parole di
Ges, dei suoi insegnamenti, della sua dottrina; senza credere che Egli solo la Via, la Verit, la Vi-
ta, e che ha affidato solo alla sua Chiesa il potere di insegnare, di sciogliere dai peccati, di comuni-
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care i beni spirituali della grazia, dei sacramenti, del suo Sangue Divino. Non pensano che la Chiesa
fondata su Pietro e solo il suo successore, il Pontefice, costituito dal Cristo Maestro infallibile,
Pastore Santo, intermediario tra gli uomini e Dio, faro di sapienza, di salvezza e di santit.
O Signore, come desolante la terra senza la visione della tua Croce, senza la voce del tuo Sangue,
senza il trionfo visibile della tua Redenzione! Come triste il campo, gi seminato stupendamente
da Pietro, da Paolo, da Giovanni, dai tuoi Apostoli, e un tempo rigoglioso di messi, splendenti per
una fioritura di Santi Padri, ed ora inaridito, sterile, senza l'onda irrigua e redentrice del tuo Sangue.
Questo tuo Sangue Adorabile che ancora scende misticamente dall'Altare, nuovo e perenne Calvario,
tocchi, scuota, illumini gli illusi, gli accecati, gli ostinati nello scisma e li orienti verso Roma, verso
il tuo Vicario e li avvinca indissolubilmente alla tua Chiesa e al tuo regno. q. 103 : 19 gennaio

1809 - Misura, se puoi, l'ampiezza di questo oceano


La piccola anima verginale unita a Ges come una goccia nell'oceano! L'oceano il Mistero del
Sangue di Ges, il Sangue stesso che domina la Chiesa come l'oceano domina la terra.
- Piccola goccia, dice Ges, sprofondata negli abissi, misura se puoi l'ampiezza di questo oceano
mistico: la larghezza, la lunghezza, la profondit. Tutti i secoli non basterebbero ad esplorare l'infi-
nitesima parte. Quale unione della piccola goccia all'oceano! Guarda; puoi sapere donde viene
quella stilla trasportata da vive correnti nell'abisso? Pu resistere a quella corrente? Pu sottrarsi?
Cos l'anima tua. La goccia d'acqua, da qualunque sorgente provenga, assorbita dal mare acquista
la virt dell'onda salsa, virt che ne impedisce la corruzione.
Cos l'anima riceve dal Sangue Divino il vigore di una vita nuova; l'anima verginale acquista il vi-
gore di una vita perfetta. L'unione intima al mio Sangue il seppellimento della goccia nelle pro-
fondit invisibili; n i venti, n i flutti, n le diverse correnti possono ormai portarla alla riva, stac-
carla dal centro della vita. Giunge per il momento in cui la stilla portata alla superficie, bacia-
ta dal sole, trasformata in elemento leggero, sale negli alti spazi di luce e di bellezze e poi ritorna
sulla terra goccia di rugiada che d vita a un fiore, a un filo d'erba. Allora pare che si consumi; no,
ritrova ancora la via per giungere all'oceano; un'onda nuova di misericordia e di amore verr a ri-
prendere la piccola anima, strumento di disegni divini per il trionfo del Mistero. -
Fantasie, queste? Idealit? Vanit? No, sono immagini ripiene di alti significati; da queste l'anima,
quasi assorbita sotto il loro peso, balza libera a vedere, a cercare, a godere il mistico oceano del
Sangue dove trova a dismisura la nuova vita per s e per le anime. q. 103 : 27 gennaio

1810 - Segnami con questo segno di fuoco


O Signore Ges, dammi l'anima di Francesco; porta la mia anima fuori del mondo, fuori di me stes-
sa, nella realt cruenta della tua adorabilissima Passione. Che io veda, contempli, adori ogni ferita
del tuo Corpo santissimo, beva tutto il Sangue che ne esce. Solo il tuo Sangue benedetto pu farmi
vivere nella realt dei tuoi dolori fisici, morali, spirituali; solo il tuo Sangue pu farmi pregare,
piangere, patire, come hai patito, pianto, pregato Tu, mio Signore Adorato, nel mistero della tua san-
tissima Passione. Concedimi, o Cristo Ges, almeno il riflesso dei tuoi dolori, delle tue angosce di-
vine; almeno il sigillo del tuo Sangue nella mia mente, nel mio cuore, nel mio spirito.
Segnami in fronte con questo segno di fuoco e rimanga invisibile nel tempo, ma fulgido della tua
gloria nella eternit. q. 103 : 3 febbraio

1811 - Voglio rendere gloria alla tua Passione


O Ges, io desidero bere a saziet il tuo Sangue, che dono divino, la tua stessa vita, e vi mescolo il
cibo delle mie imperfezioni e defezioni: Tu hai patito per me nell'Orto, nel Pretorio, sul Calvario;
hai patito versando Sangue per i miei peccati, per le mie ingiustizie, per le colpe che io commetto
ora, nello svolgimento della mia vita cos poco sensibile alla tua Passione.
O Signore Ges, ora io non posso impedire quello che tu hai patito per me, ma voglio almeno ren-
dere gloria alla tua Passione col tuo Sangue, invocandolo, adorandolo, offrendolo al Padre a ripara-
zione, a implorazione di santit per me, per la Chiesa, per il mondo. q. 103 : 5 febbraio
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1812 - Quale attivit dal contatto col Sangue!


Quale attivit dal contatto dell'anima col Sangue Divino! Pensa cose di Cielo, vede cose occulte,
parla il linguaggio della verit, si eleva, si trasforma, raggiunge conoscenze soprannaturali, aspira a
un contatto sempre pi intimo con Ges, per salire fino ai piedi dell'Altissimo Iddio, tra le braccia
della sua divina misericordia. Il tuo Sangue, o Ges, consacra tutta la mia vita interna ed esterna
nella misura e nella perfezione desiderata e invocata dalla mia fede e dal mio amore.
O Ges, rendimi degna di queste grazie stupende. Il tuo Sangue renda sacro il mio pensiero, sacra la
mia parola, la mia attivit, ogni movimento del cuore, ogni idea della mente, ogni elevazione del
mio spirito, tutto quanto si opera dai miei sensi e dalla mia volont. Reso, cos, sacro tutto il mio es-
sere per la virt del tuo Sangue, consacrata al Mistero dalla piet che mi ispiri e dalla forza dei tuoi
richiami; deh, fai che io sia segretamente, nascostamente il sacrario del tuo Sangue! q. 103 : 7 febbraio

1813 - Dopo aver misurato la mia impotenza...


L'anima consacrata al Mistero del Sangue Adorabile, immolata per il suo trionfo, nella brama arden-
te che sia glorificato, in una attesa bruciante nel vederne i mirabili frutti nelle anime, nella Chiesa,
nel mondo, qualche volta, tuttavia, si trova in uno stato inspiegabile.
Trema al solo nominare il Mistero, nel pronunciare la parola Sangue di Ges; la visione del Mistero
la spaventa, la parola del Mistero l'opprime, le esigenze del Mistero sembrano annientarla.
Ma giusto, deve essere cos. Che sei tu, miserabile anima, dinanzi al Mistero? Che puoi fare?
Che puoi dire? Come potrebbe un pulviscolo inerte arrestare un fiume in piena? Giovare alla sua ra-
pidit, alla sua espansione? L'impossibilit, l'incapacit sono le mie doti, il nulla la mia essenza.
Ma, o Signore, Tu vuoi che, dopo aver misurato la mia impotenza, mi unisca a questo tuo grande
Mistero, per adorare, per implorare, per patire, anche per restare annientata.
Eccomi, o Signore; l'anima mia si trova in uno stato di grande angoscia, come tra una tempesta di
cielo e una terribile burrasca di mare; tra saette paurose e flutti sconvolti; tra la giustizia che minac-
cia e il mare che ingoia. E in cos strana e paurosa situazione la voce dall'alto: Che hai fatto del
Sangue di mio Figlio?. La voce dal basso: Maledetta!. E tutto ci ad occhi aperti, all'improvviso.
Ho pensato ad un'illusione. realt; ha detto Ges: Sar la terribile rivendicazione del Sangue.
Mi parve che, per bont di Dio, gli Angeli sostenessero la povera anima tramortita, mentre lagrime
gelide piovevano dagli occhi. Chi mi aiuter a corrispondere a questi richiami dall'alto? g. 103: 9 febbraio

1814 - Verr chiesto conto del Sangue a tutti


- Verr chiesto strettissimo conto del mio Sangue a tutti, perch il suo influsso giunge ad ogni ani-
ma come giunge in tutto il creato la luce del sole. A volte una luce indiretta, ma sempre luce; co-
s della misericordia del mio Sangue. A volte rimorso, timore, spavento; a volte dolcezza,
pace, soavit, a seconda dello stato delle anime; sempre risveglio, richiamo, illuminazione. Il
Sangue sulla terra non che misericordia; all'estremo giudizio non sar che giustizia per chi non
avr accolto ed apprezzato la misericordia. -
Il Padre chieder conto di questo dono supremo; il Figlio chieder conto della sua Redenzione, della
sua Passione; lo Spirito Santo chieder conto della sua opera di santificazione che doveva essere
compiuta col Sangue di Ges. Mistero ineffabile, ma tremendo! q. 10.3 : 10 febbraio

1815 - La cooperazione si compie nell'unione


Non mi stupisco di ci che Ges disse a S. Gertrude: Metter la mia gioia nel servirmi del tuo
cuore. Alla mia povera anima, infinitamente lontana dalla santit di Gertrude, dice: - Facciamo lo
scambio della vita e dei tesori; tu vivi nel mio Sangue per arricchirtene a dismisura e donarlo alle
anime; io vivr nel tuo con i tuoi pensieri, i tuoi desideri, le tue implorazioni.
Potrai pensare, desiderare, chiedere cose che non siano conformi al mio Cuore?
E se il tuo cuore sar ripieno del mio Sangue, potrai dire di non avere nulla da offrirmi?
Ricorda che la cooperazione si compie nell'unione pi intima, nella omogeneit del pensiero, della
parola, delle opere, nella vita del mio Sangue. - q. 103: 14 febbraio
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1816 - Come sostenere Ges morente?


Come sostenere, assistere, consolare, dare nuova vita a Ges morente? Col suo Sangue Divino.
O Mani Santissime che io stringo umilmente, adorando e baciando; la mia salvezza e la mia forza
viene da voi. O Piedi Adorabili, che io bacio e accosto al mio Cuore bevendo il Sangue che ne sgor-
ga, voi siete la mia speranza e la mia guida. O Costato Santissimo, squarciato e sanguinante, tu sei il
mio rifugio e la mia eredit. O Adorato Redentore dammi lagrime cocenti per piangere i miei pecca-
ti a contatto delle tue ferite; dammi parola e attivit per glorificare il tuo Sangue. L'umanit come
morta nei suoi peccati; Tu muori per salvarla! O tremendi Misteri! q. 104: 18 febbraio

1817 - Voglio viverti accanto...


Voglio viverti accanto in tutti i Tabernacoli, ma specialmente nei tabernacoli delle anime, che ti con-
tendono i diritti della Redenzione. Voglio riparare tutte le ingratitudini mie e di tutto il mondo, of-
frendoti per ciascuna di esse il tuo Santissimo Sangue.
O grande Mistero, a volte abbagliante fino ad arrestarmi nel cammino, a volte oscuro e profondo
come un abisso che ingoia ogni senso! Sempre Mistero! q. 104: 27 febbraio

1818 - La tua misericordia supera le iniquit


O Ges, Tu ci hai dato alla vigilia della tua morte il Calice ricolmo del tuo Sangue: noi lo abbiamo
riempito e lo riempiamo ancora di peccati, dei nostri peccati. Ma anche oggi Tu offri, a me e a tutto
il mondo, il Calice del tuo Sangue riboccante di tutte le giustificazioni e di tutte le santificazioni.
Sii benedetto, adorato Redentore! La tua misericordia supera le nostre iniquit; noi camminiamo
nelle vie del peccato e Tu le trasformi in vie di giustizia e di santit col tuo Sangue Divino; noi ti of-
friamo la nostra morte spirituale e Tu ci dai la tua vita; noi ti dissetiamo con l'assenzio e Tu sazi la
nostra fame e la nostra sete col tuo Corpo e col tuo Sangue.
Non basta conoscere queste stupende verit, necessario agire; fare argine al peccato, preparare la
via alla corrente del Sangue benedetto, onorarlo, benedirlo, glorificarlo questo Sangue Divino, por-
tarlo nelle anime, portare le anime al suo passaggio. q. 104: 28 febbraio

1819 - Gli uomini spargono il sangue per un'idea


Perch rossa la tua tunica, e le tue vesti quasi di chi preme le uve nello strettoio? Io da me solo
ho premuto il torchio (Is. 63, 2-3). Il Profeta poteva, doveva chiedere a Ges la causa del suo rive-
stimento di Sangue, ma noi, noi potremmo non arrossire chiedendo il perch dell'Immolazione Eu-
caristica, del Sacrificio incruento, del mistico e perenne spargimento di Sangue?
Oh! come confortante raccoglierci sotto la luce del grande Mistero e gustarlo con la parola, non
dei Profeti, ma degli Apostoli, testimoni dello spargimento di Sangue fatto da Ges per la salvezza
di tutta l'umanit! Gli uomini, in questo momento, spargono il sangue per una idea; si annientano
per raggiungere una meta che non raggiungeranno mai con la forza delle armi; distruggono quello
che hanno costruito con le loro mani per trionfare dei loro diritti, per dare ordine, pace, prosperit al
mondo. Invano! Senza il Sangue di Ges n ordine, n pace, n prosperit, ma rovine, stragi, deso-
lazioni e morti. O Signore Ges, lasciami ripetere, come fossero mie, le parole di Giovanni: Degno
sei Tu, o Signore, che ci hai ricomprato col Sangue tuo... che sei stato scannato, di ricevere l'onore,
la gloria, la benedizione. Lasciami ripetere con S. Paolo: Il tuo Sangue placa la collera divina ir-
ritata per i miei peccati (Ad Rom. 5, 9). l'Ostia di espiazione (Ad Rom. 3, 25). il prezzo
del mio riscatto (Ad Eph. 1, 7). il lavacro salutare che purifica la mia coscienza (Ad Ebr. 9,
14). il suggello di pace fra il cielo e la terra (Ad Col. 1, 20). il grido di misericordia per
me (Ad Ebr. 12, 24).
O Signore Ges, tutta la storia della Chiesa riboccante di queste affermazioni stupende, di queste
verit sublimi, di questa fede che rapida ascesa alle sorgenti della luce e della grazia, all'unione
ineffabile con la tua Passione, col tuo Sangue. Ma soprattutto, la storia intima delle anime, la mia
storia segreta un inno perenne al tuo Sangue benedetto.
Qualunque atteggiamento prenda l'anima, qualunque stato, qualunque aspirazione, sempre ha la sua
origine dal tuo Sangue benedetto che sgorga proprio nell'anima mia per compiervi i pi grandi pro-
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digi dell'amore. bello seguire la rivelazione dei profeti, ma quanto pi affascinante la rivelazio-
ne fatta da Ges a contatto del suo Sangue! Amen! q. 104 : 1 marzo

1820 - Andiamo incontro ai peccatori Surge, eamus!.


- Alzati, andiamo! - l'invito accorato di Ges! Alzati, piccola anima, dalla tua fiacchezza e miseria,
dal tuo sonno infingardo, dalla tua inerzia; alzati, muoviti, cammina sulle mie orme, sulle orme del
mio Sangue, non vedi che il mondo brucia e le anime si dannano? Non sai che col mio Sangue puoi
salvarne molte, puoi spegnere molto fuoco e ridare la vita a quelli che sono morti? - Alzati, piccola
sposa, e contempla la via che percorre il tuo Sposo. una via di umiliazioni, di patimenti, di scher-
ni, di Sangue. Non vederla nell'antico tempo, nella storia, nella parola veritiera degli Apostoli, del-
la Chiesa: vedila nella sua realt presente. Mancano forse quelli che dormono accanto al tuo Sposo
mentre hanno giurato fedelt e amore?Non vedi che non capiscono nulla del suo dolore, non si ac-
corgono che il suo Volto gronda Sangue e le sue membra hanno il tremito della morte? Non vedi
accanto allo Sposo i traditori?Baciano a sangue freddo il suo Corpo e bevono il suo Sangue e ripe-
tono con labbra sacrileghe le sue divine parole, riconoscendolo Maestro e Signore nell'atto stesso
in cui lo calpestano e lo danno in braccio ai nemici. Sai che fanno i sacrileghi? Mettono il tuo Spo-
so, il Figlio di Dio sotto i piedi di Satana -.
O Signore Ges, quale via mi fai contemplare! Come pu reggere questa piccola anima? [...]. Sur-
ge eamus!. Andiamo incontro ai peccatori! Il Sangue trionfer nella loro conversione, nel ritorno a
Dio, nella loro fedelt. O Signore Ges, dona tante voci di preghiera al tuo Sangue benedetto quanti
sono i peccati; dammi tanti desideri di impetrazione e di immolazione quante sono le tue misericor-
die: Vengo, o Signore, sulle orme del tuo Sangue, sostienimi e santificami. Amen! q. 104: 3 marzo

1821 - Sento nell'aria fragranza di Sangue


Nell'avvicinarmi alla Basilica dei tuoi Pontefici ho sentito venirmi incontro tutti i rivi di Sangue ef-
fusi per l'umanit redenta. Sento nell'aria fragranza di Sangue, lo bevo da ogni Altare perch ogni
Altare trabocca di questo tesoro, e tutti i Santi che abbelliscono la tua casa ripetono il cantico della
loro riconoscenza al Sangue benedetto. vero, nel mondo risuonano bestemmie e imprecazioni; il
suono di quelle lingue morde e tormenta i ribelli; ma i tuoi Santi, o Signore, in Cielo, sulla terra, nel
segreto delle anime cantano la tua gloria, la gloria del tuo Sangue! q. 104 : 6 marzo

1822 - Ti sento vivo in questa Roma di Cristo


Mille cose si avvicendano al mio passaggio: che sono mai in confronto alle operazioni, all'attivit
del Sangue Prezioso? O Sangue benedetto, io Ti sento vivo, palpitante nell'anima in questa Roma di
Cristo, che centro della verit, del magistero, della santit. Io respiro l'aria dei Santi, io sento gli
aneliti delle anime pellegrinanti che si raccolgono nella grande Basilica in veste di penitenza, con
gli occhi colmi di lagrime, con ardori di fiamma nel cuore.
Vedo, fra tutte, S. Caterina che, sfinita di forze, sostenuta da mani pietose, negli ultimi giorni della
sua vita sale al grande Tempio dove riposano le sante ossa degli Apostoli, per pregare, per impetrare,
per consumarsi presso gli Altari, presso la Vittima augusta, inebriandosi del Sangue che sgorga da
ogni Sacrificio. Ella si arresta a contemplare il mosaico della navicella di Cristo, la Chiesa Santa, e
vuole che trionfi, dilati le sue tende, abbracci tutto il mondo. q. 104: 8 marzo

1823 - Questo Sangue il vindice di ogni peccato


Eccoci, Signore; Tu conosci i tuoi fedeli, quelli che vogliono vivere nella tua Passione e nel tuo
Sangue. Oh! questo Sangue che m'investe l'anima e mi riempie di sgomento e di gioia, di speranza e
di dolore! Questo tuo Sangue il vindice di ogni peccato, di ogni aberrazione umana; il costrutto-
re invisibile della tua Chiesa intangibile, della tua gloria, della tua grandezza. La terra trema sotto i
piedi dei peccatori, si aprono abissi, s'inghiottono vittime a migliaia. Ma il tuo Sangue, o Ges, al
margine di ogni abisso, tocca tutti, aspetta tutti, si trasforma in rimorso, in preghiera, in lagrime, in
dolore, in amore. Vincer e trionfer quando gli uomini avranno creduto di seppellire la tua Chiesa.
Tu vivi, o Cristo, nella tua Chiesa, nelle anime, nell'anima mai. Questo piccolo punto di appoggio,
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in virt del tuo Sangue Divino, diventi ampio come il mondo e sia il tuo conforto, o dolce Ges, il
piano dei tuoi disegni, delle tue operazioni divine. q. 104: 9 marzo

1824 - Lo contemplo nel turbine dello sconvolgimento


Io lo contemplo, il mio Ges, nel turbine dello sconvolgimento umano. Egli risplende nella gloria
dei suoi Misteri, domina la Chiesa, le anime, il mondo, sebbene in questo povero mondo incosciente
rivivano giudici, non meno empi, della sua dottrina, della sua carit, della sua santit.
Il suono della loro voce, la larva della loro dottrina, la violenza della loro ribellione opera di un
istante, passeggera, meschinissima, vana. Essa sempre incalzata dal Sangue di Ges, resta sepolta,
distrutta sotto le sue orme. Il Sangue Divino si eleva vindice di ogni umana aberrazione; passa sco-
nosciuto come le correnti segrete sprofondate nelle viscere della terra, ma tratto tratto affiora alla
luce per mezzo delle anime dei Santi, e basta un solo Santo per dimostrare la potenza del Mistero.
In questi giorni sento come il peso della umanit peccatrice, ma sento ancora, pi forte, pi potente,
pi irresistibile il peso del Sangue Divino. q. 104: 10 marzo

1825 - Il Sangue ci mette a contatto della potenza divina


Porger la guancia a chi lo percuote (Lam. 3, 30).
Come nella Passione, cos attraverso i secoli. Ad ogni istante c' qualche anima rozza e vile che per-
cuote Ges. triste, ripugnante vedere una madre percuotere il suo bimbo, ma oltremodo penoso
e sconcertante vedere la creatura rivolgersi contro il Creatore percuotendone il Volto.
O Ges Adorato, Tu mi fai vedere la tua guancia diventata rossa del colore della porpora; gli per-
ch vi affluito tutto il Sangue del tuo Cuore, e se a contatto di quel Sangue il triste uomo non ebbe
un segno visibile di conversione, certamente risent la virt della tua Sacra Umanit.
S, o Signore, il tuo Sangue ci mette a contatto della tua potenza divina ed anche il peccatore che
s'accosta a Te per insultarti gode, sia pure inconsciamente, ma efficacemente l'influsso del tuo San-
gue Prezioso. q. 104 : 11 marzo

1826 - Presso la tomba dei santi Apostoli


Rinnovare, qui, presso la tomba dei santi Apostoli, presso l'altare papale, alla luce delle mistiche
fiamme che simboleggiano la fede degli Apostoli, di tutte le anime, della Chiesa tutta, rinnovare qui
i miei voti, le mie offerte, le mie promesse, la mia consacrazione al Sangue di Ges grazia stupen-
da. Qui, pi che altrove, comprendo l'origine, sento la grandezza della mia vocazione.
Essa veramente fiorita nel campo della Chiesa, dalla Passione di Ges, dal suo Sangue Divino.
O Chiesa di Cristo! O Passione di Cristo! O Sangue di Cristo! Potrei oggi rinnovare i miei Santi Vo-
ti senza rinnovare la mia immolazione al Sangue Divino?
O Cristo Ges, eccomi tutta tua, per il tuo Sangue. Lavami in questo bagno salutare, rivestimi con
questa veste di misericordia, ricolmami di questa tua ricchezza divina perch possa, con la luce, con
la virt, con i meriti del Mistero, ripresentarmi a Te meno indegna del tuo amore, della tua santit e
della tua unione. Scrivo queste note nella Cappella Sistina dove si attende il Sommo Pontefice Pio
XII che solennizza il terzo anno della sua Incoronazione. Tutto grande, imponente, magnifico at-
torno al Pontefice. Ma la magnificenza non viene dagli ori, dai dipinti, dagli addobbi, non dal fasto
di una corte nobilissima, ma dal Sangue di Ges che avvalora, sostiene, glorifica il Papato.
Il segreto della sua autorit, della sua grandezza spirituale, della sua infallibilit sta nel Sangue Di-
vino. O Padre Santo, parlateci del Sangue di Cristo, confermateci nella fede, nella speranza, nell'a-
more in quel Sangue benedetto; schiudete ai popoli le meraviglie del grande Mistero. q. 104 : 12 marzo

1827 - Tu sei il Re del Sangue


Tu sei il Re del Sangue: Mistero tremendo della tua Redenzione, della nostra salvezza, della gloria
di Dio. Ogni stilla di questo tuo Sangue Divino che io bevo a larghi sorsi, un prodigio di amore,
un inno di trionfo, una creazione nuova, una sanzione stupenda delle antiche promesse. Ed io lo
invoco dalla tua regalit per i vivi e per i morti, per i sani e per gli infermi, per gli infelici, gli ab-
bandonati, i feriti, i morenti; per la tua Chiesa, per i tuoi Sacerdoti, per l'anima mia.
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Quaresima tristissima di sangue umano, ma sacratissima per il Sangue Divino. q. 104: 19 marzo

1828 - Se ci mancasse il tuo Sangue...


Il tuo Sangue scenda sopra di me e sopra tutta l'umanit, sopra i figli amanti e sopra i ribelli, sopra i
giusti e i peccatori, sopra gli ammalati, gli infermi, i morenti. Se ci mancasse il tuo Sangue mor-
remmo nella disperazione. Chi placherebbe la giustizia del Padre?
Chi potrebbe cancellare e perdonare le nostre colpe? Chi potrebbe sperare la misericordia, la sal-
vezza, il Cielo? Discendi, o Sangue di Cristo, sulle nostre anime languenti, morenti; ravviva in noi il
santo timore, il santo amore; ridonaci la visione di Dio, la visione di Ges, della sua Passione, della
sua Redenzione; ridonaci la via della salvezza. Invoco per tutti, o Signore, per tutto il mondo, que-
sto tuo Sangue benedetto, che ha in s la virt divina di risanare ogni piaga, di sperdere ogni tenebra,
di ridonare, con la luce della verit, la grazia della santit. O Cristo Ges, tu hai detto che sei venuto
a portare il fuoco sulla terra, ma questo tuo fuoco di amore si accende col tuo Sangue, si alimenta, si
estende, avvampa, brucia e consuma, ma col tuo Sangue. q. 104: 24 marzo

1829 - Oh! Il Calice del Sangue di Ges! Ancella del Mistero del Sangue!
Chi pu dire la grandezza di questo privilegio? Servire il Sangue di Ges! Ma in qual modo?
Accoglierlo in un cuore puro, nell'anima ardente di fede e di amore, nello spirito sublimato dal San-
gue stesso; seguirne le ispirazioni convergendo al suo trionfo tutte le preghiere, i sacrifici, le aspira-
zioni, le immolazioni. Oh! il Calice del Sangue di Ges!
sempre alto sull'Altare, ma pi alto dinanzi a Dio, tocca il Cielo; versa il Sangue ai pi del trono
dell'Altissimo e di l riversa sulle anime fuoco, grazia, benedizione, elevazione. Non Ti stanchi, o
Signore, vedendo tanta ingratitudine del mondo?
- No, il mio Cuore non pu rimarginare la profonda ferita, non pu trattenere le onde misteriose
della misericordia, ma cerca cuori amorosi che lo comprendano, che lo seguano nella mistica se-
minagione. La seminagione del mio Sangue la pi ricca di messi. Il Sangue, gettato dalle mie ma-
ni, produce, coltivato dal vostro amore. Il mio Sangue la rinnovazione del mondo. Ancora un poco
e trionfer. Gli avvenimenti che sconvolgono il mondo sono come vento impetuoso che scuote un
albero isterilito: cadono a terra le foglie secche, ma l'albero rinverdir al tocco del Sangue mio.
Invocate il mio Sangue: la preghiera pi efficace, completa, accettevole, la sola preghiera che
giunge direttamente al Cuore del Padre. Chiedete la pace per il mio Sangue, vi sar data; chiedete
la santit del mio Sangue, l'avrete; chiedete il trionfo per il mio Sangue, l'otterrete. Ogni goccia di
Sangue un oceano di grazia, un incendio di amore, un cielo di gloria. - q. 104: 25 marzo

1830 - La flagellazione di Ges


La flagellazione di Ges il Mistero che mi riempie di stupore, di angoscia, di indefinibile inquie-
tudine. Il Corpo Santissimo di Ges, fattura dello Spirito Santo, arcana manifestazione del Figlio di
Dio, veste splendidissima del Cristo, non doveva essere percosso, straziato, dilaniato cos. Un senso
di spavento tenta di allontanare il mio spirito da questa scena divina e infernale. Pare che il Cristo, il
mio Ges Adorato, si sia abbandonato come preda di Satana nelle mani dei suoi satelliti, sotto i col-
pi del loro furore e della loro crudelt. La scena si ravviva al mio sguardo come realmente si com-
pisse nella sua pi paurosa realt. O Ges, non ho il coraggio di avvicinarmi a Te senza stendere di-
nanzi ai miei sguardi un velo delicatissimo che ti copra e ti avvolga come la nube lucida del Tabor.
- Ma allora tu non vedrai le mie carni straziate, le ossa scoperte, il Sangue che sprizza e geme da
mille rivi; non vedrai le lagrime che solcano il mio Volto, non vedrai le mie mani crudelmente lega-
te e il mio aspetto ripugnante, tremante come quello di un maledetto da Dio.
Accostati, adora e bacia ogni piaga; bevi il Sangue da ogni ferita, mettiti a schermo del mio Volto,
posa il tuo capo sul mio Cuore per sentirne i palpiti; contempla, sotto il dispregio, lo sguardo della
misericordia che colpisce i nemici e li vuole salvi. Il mio Sangue che li asperge grida: piet!
Ogni colpo di flagello rappresenta i peccati degli uomini, i tuoi peccati, tutte le empiet che si
commettono ancor oggi nel mondo; ma ad ogni colpo, ad ogni offesa, ad ogni insulto il mio Sangue
implora misericordia e perdono. Accoglimi nel tuo Cuore con le stigmate della flagellazione, man-
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tieni nello spirito la visione di questa mia Passione; contemplami cos nella Chiesa, nel Pontefice,
nei Ministri del mio Sangue. Anch'essi sono flagellati nel corpo, nel cuore, nell'anima; la mia
Passione che si rinnova per la salvezza dell'umanit; il Sangue Mistico che sgorga dalle ferite del
Corpo Mistico per preparare solchi immensi all'accoglimento del mio Sangue. -
O Signore, io bevo e respiro l'aria a dismisura, ma pi bevo il tuo Sangue, il Sangue della tua Fla-
gellazione e pi respiro la fiamma del tuo amore. q. 104: 27 marzo

1831 - Vivi nel Mistero del suo Sangue Ecce homo! Ecce Deus!
Vivi, anima mia, nel Mistero del tuo Dio Umanato, nel Mistero del suo Sangue, che riflesso della
Divinit, il pegno della immortalit.
Quale sangue d'uomo potrebbe aspergere le colpe, donare la grazia, promettere la gloria?
Nemmeno il sangue degli eroi che sacrificano la vita sul campo di battaglia per il trionfo di una no-
bilissima idea, per una libert giusta e santa, per la difesa degli stessi diritti di Dio e della Chiesa.
Nemmeno il sangue di tutti i Martiri pu redimere una sola anima, renderla amica di Dio, capace
dell'unione con Lui, del suo amore, delle sue predilezioni, degna di assurgere alla santit.
O Sangue benedetto dell'Uomo-Dio, versato stilla a stilla, a fiotti, a rivi nella Passione cruenta, tor-
mentosa, umiliante! O Ges Adorato, amato, immolato per me! Non so staccarmi dalla visione del
tuo strazio, della tua angoscia, del tuo sfinimento, del tuo annientamento! q. 104: 30 marzo

1832 - Fammi vedere questo tuo Sangue


O Ges, fammi vedere questo tuo Sangue che ho ricevuto nel Sacramento.
- Morresti. pi pauroso di tutti gli eserciti del mondo uniti in fiera battaglia. - O Ges, fammelo
sentire il tuo Sangue! - Morresti. Ha in s una forza superiore a tutte le forze della natura. -
O Ges, fammelo gustare il tuo Sangue!
- Morresti. Ha in s tutti i sapori del Cielo e della terra. Il Sangue mio, non lo senti? Ha in s e co-
munica l'immortalit. Col mio Sangue tu vivi in Cielo. A nessun Santo ho parlato del mio Sangue
come a te, perch nessuno piccolo, meschino, indegno come te. Che farai tu? -
Mi rivestir del tuo Sangue: solo allora potr avvicinarmi al fuoco del tuo amore che brucer la mia
scoria e mi render meno indegna della tua parola e della tua misericordia. q. 104: 30 marzo

1833 - La devozione al Sangue come una discesa...


La devozione al Sangue di Ges come una discesa in un solco profondo dove l'anima attinge la
forza, l'ispirazione, la resistenza per salire fino al vertice della pi alta contemplazione dei Misteri
di Dio. Ges ha assunto nella sua Sacra Umanit il sangue fisico per poterlo donare a noi, elemento
di insuperabile vita soprannaturale, di elevazioni stupende in ogni Mistero.
Egli mi fa osservare come la vera devozione deve abbracciare tutto; sia che parta dalla luce inacces-
sibile, che avvolge il trono di Dio, per il discendere nell'abbassamento della Incarnazione, sia che
parta dagli abissi della Passione per salire alla vita eterna in seno a Dio.
Il Sangue Divino dunque come la linfa raccolta nelle infime radici della pianta, che d vita alla
pianta stessa, ne svolge il germoglio, ne sviluppa lo stelo, le fronde, il tronco; d colore e sapore ai
fiori e ai frutti, porta a completezza il seme.
Dice Ges: - Vivendo nel Sangue Divino tu vivi in tutti i Misteri; il Sangue stesso ti avvicina alla lo-
ro irradiazione, ti rende capace di accoglierne l'influsso santificatore. La missione pi grande della
mia Sacra Umanit stata la glorificazione del Padre, l'esaltazione dello Spirito Santo, la rivela-
zione della Eterna Verit. Il mio Sangue ti rende partecipe di questi atti divini, di questo culto per-
fetto. - q. 104 : 31 marzo

1834 - La via del mio Sangue...


- Rimani nello spirito della tua via. La via del mio Sangue di una fecondit inconcepibile.
per l'anima pi che l'aria, l'acqua, la luce, il calore per la terra seminata di fresco con seme elet-
to. Il mio Sangue ti mantiene alla presenza di Dio nell'atmosfera della sua carit, nella luce della
sua verit, nell'oceano della sua grazia, nel mistero della sua attivit. Non temere, abbi fiducia: il
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mio Sangue ti porta all'unione perfetta. Medita le mie parole: Chi mi ama osserver la mia parola,
e il Padre mio lo amer, e verremo a Lui e staremo presso di Lui, e ceneremo con Lui.
La cena una mensa semplice, parca, ma intima, dolce, soave; dona la serenit e la tranquillit per
la notte, rafforza il legame dell'amicizia, la rende pi cara e pi compresa, sincera e avvincente.
Il mio Sangue ti dona tutto questo. Non vedi che una spogliazione di me stesso per dare a te con-
tinuamente la mia vita divina per la tua vita soprannaturale?
Non vedi che te la d in un'intimit sovrumana, incomprensibile a te e agli altri perch questo Mi-
stero, che pure per tutti, non venga profanato con riflessi di scienza umana? - q. 104 : 1 aprile

1835 - Venite al Banchetto dell'Agnello - Gioved Santo.


Il Sangue vivo dell'Agnello vivo. Venite al Banchetto dell'Agnello, al Convito nuziale, alla mensa
Celeste dove Ges ha imbandito un cibo divino: il suo Corpo Santissimo, corroborato dal suo San-
gue Divino, vivificato dalla sua anima, divinizzato dalla sua Divinit. O voi, che avete fame e sete,
voi che languite per via, voi che morite di fame e di sete, voi che siete morti perch non avete man-
giato il Cibo celeste e non avete bevuto il vino spremuto dalla vite del Redentore, venite al Banchet-
to ineffabile preparato in ogni lembo della terra. C' un invito per tutti, un posto per tutti. Ges non
esclude nessuno; basta che credano in Lui, che lo amino, che siano disposti a vivere per Lui; basta
che abbiano i piedi lavati, ripulita l'anima dalla terra, dagli attacchi al mondo, dal peccato.
Ma venite: Egli stesso vi ripulir; vi laver col suo Sangue, incenerir la vostra scoria con la fiamma
del suo amore. Venite, venite! Gridarono i Profeti attraverso i secoli con la voce di Dio, con la voce
della Rivelazione. Ora quella voce esce dalle labbra di Ges; proprio sua; parla con accenti divini,
ma con le labbra umane. Si strugge dal desiderio di abbracciarvi, di donarsi a voi; dal desiderio di
effondere in voi il suo Sangue, per rendervi degni di Lui, per trasfondere nelle vostre membra il suo
amore, nel vostro spirito il suo Spirito, nella vostra anima la sua anima. Venite! Domani pu man-
carvi l'invito, pu mancare anche questo Pane divino, questo Sangue di vita eterna. q. 104 : 2 aprile

1836 - Tutto scritto nelle sue Membra col Sangue


Venite, contemplate, piangete, adorate, gustate voi tutti che volete vivere, amare, santificarvi.
Ecco la verit, la dottrina, i prodigi, le misericordie, la santit, la divinit; tutto scritto nelle mem-
bra di Cristo col suo Sangue Prezioso. Ha una voce che giunge fino all'estremit della terra perch
la stessa voce di quell'amore che ha amato fino alla fine e ha donato tutto se stesso.
L'adorato mio Signore pende dal legno nella immobilit della morte, ma la vita che venuto a do-
narci affiora dalle sue membra, vigorosa, inesauribile, salvifica. Ogni goccia del suo Sangue un
poema di sapienza celeste, di carit, di misericordia, di amore. q. 104 : venerd santo

1837 - Prstrati ai pi della Croce


- Prstrati ai pi della Croce, adora, piangi, invoca e contempla. Polvere e cenere, ecco la tua vita,
la tua nobilt, la tua immortalit: il Sangue di Cristo; ignoranza e peccato, miseria e fango, ecco la
tua scienza, la tua elevazione, la tua santificazione: il Sangue di Cristo; povero pulviscolo insipien-
te, incosciente, ecco la tua consistenza, la tua capacit, la tua comprensione: il Sangue di Cristo;
povero essere sperduto nella vita, ecco la tua via, la tua verit, la tua vita: il Sangue di Cristo.
Raccogli la sua voce, i suoi insegnamenti, i suoi comandi; accogli l'onda misteriosa nelle profondi-
t dello spirito, alzati e cammina... Raccogli la luce del Sangue e trasmettila a quanti avvicini.
Raccogli il Sangue di tutti i Sacrifici e donalo per la Redenzione del mondo. Raccogli la grazia che
conferma il tuo sposalizio nel mio Sangue e tramanda alle anime questa verit di infinita miseri-
cordia e di infinito amore. - Ges morto, ma il suo Sangue parla ancora mirabilmente dai piedi
trafitti, dalle mani inchiodate, dal Capo straziato, dal Cuore squarciato. q. 104 : venerd santo

1838 - O Mistero pieno di grazia! - S. Pasqua.


Questa la Pasqua nobilitata dal Sangue di Cristo (ex lit. Ambros.).
la Pasqua del vero Agnello Cristo Ges svenato dagli uomini sotto la pressione del suo amore,
sotto la forza della sua volont, della sua carit. E il suo Sangue non segna, come gi quello dell'an-
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tico rito, le porte dei viventi, ma la fronte, gli occhi, le labbra, le mani, i piedi dei redenti, il cuore,
l'anima, lo spirito. O misterium gratia plenum! esclama la Chiesa Ambrosiana, Mistero veramen-
te pieno di grazia, di misericordia, di luce, di santit, di manifestazioni celesti!
Il Sangue di Cristo ha segnato la mia vita fino dai primi albori; ripetutamente ha toccato, baciato,
inebriato, elevato l'anima mia; l'ha abbracciata, penetrata, rinvigorita, trasformata, consacrata.
O consacrazione intima, ineffabile, travolgente! Tutto in me consacrato dal Sangue dello Sposo
Crocifisso: consacrato in quel Sangue, per quel Sangue; ed il Mistero che opera nell'anima mia,
anche se le mie povere energie spirituali non giungono a comprendere, n sanno collaborare con le
operazioni divine. La Chiesa Ambrosiana esclama ancora: O ineffabile divini muneris sacramen-
tum!. O Sacramento ineffabile, ricolmo di generosit divine! Dal Sangue di Cristo il perdono dei
miei peccati, l'aumento della grazia, il sacramento dell'unione. Se ho in me vivo, palpitante, libero il
Sangue di Cristo, ho in me Cristo nei suoi Misteri: Cristo con la sua Passione, con la sua dottrina,
con le sue misericordie, con le sue promesse, con la sua santit. q. 104 : 5 aprile

1839 - Lasciatelo operare nelle vostre membra


Il segreto di una vita intima, tutta aperta alla luce della grazia, sempre attenta al passaggio di Dio e
in unione sempre pi sensibile con Lui frutto del Sangue Divino. Lasciatelo operare nelle vostre
membra, lasciatelo circolare nelle vostre vene, lasciatelo impossessarsi delle vostre energie, irrom-
pere dal cuore alla mente, dalla mente al cuore. Ripeto con il Centurione, contemplando lo squarcio
del Cuore da cui escono fiotti di Sangue vivo: Veramente Costui Figlio di Dio!.
Quale altra forza potrebbe attrarre e avvincere il mio spirito al Sangue Adorabile se esso non fosse il
Sangue dell'Uomo-Dio? Veramente Ges che opera nell'anima, il Figlio di Dio, il mio Redentore.
Lui in me pieno di grazia, di bont, di misericordia.
La mia terra guasta: nulla di nobile, di perfetto, di degno di Lui nel mio vilissimo essere; ma se da
questa terra spuntasse anche un solo fiore, un solo frutto, un solo seme per la virt fecondatrice del
suo Sangue, quale gloria per la sua Redenzione? q. 104: 9 aprile

1840 - Vorrei avere lo spirito infuocato dei Santi


O Signore, io vorrei avere in me lo spirito purissimo, illuminato, infuocato dei tuoi Santi. Soprattut-
to mi attraggono quelli che vissero in una unione perfettissima con Te, nella comprensione straordi-
naria dei tuoi Misteri. Soprattutto vorrei avere l'amore incandescente del mistico fiammingo, Gio-
vanni Ruysbroeck, che getta a ondate lingue di fuoco; vorrei avere l'ardore di Caterina da Siena che
brucia in seno a Dio, suscita fiamme di amore nelle anime, scuote il mondo del suo tempo giungen-
do a portare le sue frecce infuocate, grondanti il Sangue del Cristo, fino ai piedi del Pontefice.
Vorrei avere la capacit di Angela da Foligno per accogliere le espansioni del Dio Umanato, del
Verbo Crocifisso e per elevarmi, come ella fece, fino alle pi alte vette dell'amore.
Vorrei avere il candore, la semplicit, la generosit di Gemma Galgani per comprendere il Cristo
sanguinante e per dare, come lei, il sangue delle mie vene. O Signore, fai che la mia povera vita,
consumata nel tuo Sangue, sia un prolungamento della vita di questi tuoi amabilissimi Santi e di tut-
ti quelli dei quali mi fai comprendere ed ammirare lo spirito. q. 104: 11 aprile

1841 - Io sono la via di Sangue Ego sum via.


Via di Sangue. una via di giustificazione. Il Sangue di Ges mi giustifica dinanzi al Padre Celeste,
lavando le mie colpe, risanando le mie piaghe, corroborando la mia debolezza, riabilitandomi, rido-
nandomi il diritto alla patria celeste. Il Sangue di Ges la via della mia salvezza, la tavola di sal-
vezza attraverso la via tempestosa, tra le vicende, le pene, i sacrifici, le rinunzie: onde fluttuanti che
potrebbero farmi smarrire la visione del porto, la meta radiosa, il mio Dio vivente in me e attorno a
me. Il Sangue di Ges la via della mia pace. Veramente esso ha pacificato il Cielo con la terra, Dio
con le anime, Dio con l'anima mia, e nessuna cosa terrena pu rapirmi questa pace divina che co-
me un'onda di dolcezza immutabile, un'arcana soavit che supera ogni altro senso di patimento e di
dolore. Il Sangue di Ges la via della mia luce: la via della grazia; in esso vedo i miei peccati, la
giustizia divina, il castigo; ma vedo anche l'infinito amore di Ges, il mezzo per riavere l'innocenza
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battesimale, la grazia del perdono, la grazia della elevazione, della sublimazione, nell'intima, pro-
fonda e cosciente unione a Cristo; tutte le grazie che avvalorano ogni pensiero, ogni respiro, ogni
movimento dell'anima. Il Sangue di Ges una via di sapienza celeste.
L'ha percorsa Ges e dietro a lui l'hanno percorsa tutti i redenti: dalla Vergine ai Martiri, ai Santi
tutti del Cristianesimo; la via delle anime privilegiate dei Santi Padri, dei Dottori della Chiesa, dei
grandi Mistici. Il Sangue di Ges la via della santit. Tutto sublimato dal Sangue Divino.
la via della Chiesa che si estende per virt di quel Sangue; la via dei Sacerdoti che ne sono i de-
positari; la via dei Santi che vi sbocciano in una fioritura stupenda, incessante, che non conosce n
tempesta, n rigido inverno. q. 104 : 14 aprile

1842 - L'anima che segue la corrente del Sangue


Il Sangue di Ges, compendio delle eterne verit, l'atmosfera mistica dell'anima verginale.
un'atmosfera radiosa, mai oscurata da nessuna nube; perfino la tenebra riluce per il Sangue di Ge-
s, e quando l'anima ne segue la corrente, sia pure in uno stato passivo, anche allora ella gode di
una irradiazione stupenda. Sposa del Crocifisso, ella riceve da Lui la comunicazione delle cose ec-
celse, invisibili, ma reali, che costituiscono l'unione con Cristo Signore e i rapporti col Padre Cele-
ste. Il Sangue di Ges rivela tutto il piano divino per l'umanit, le misericordie del riscatto, gli
splendori della Redenzione, le magnificenze della rinascita spirituale, le ineffabili e inesauribili ric-
chezze della grazia, le sublimit dell'amore, le conquiste della Chiesa, le vittorie, i trionfi, i prodigi
di Cristo. Il Sangue di Ges diventa il Sangue fisico, morale, soprannaturale della religiosa, votata a
Lui nella verginit per la carit. Il Sangue Divino la rende forte nella tentazione, ardente nell'amore,
infaticabile nella conquista delle anime; la rende sempre pi pura, sempre pi alata nei pensieri,
sempre pi infuocata nei desideri, sempre pi aderente agli interessi di Dio; la rende capace di vede-
re, di sentire, di godere Cristo Ges e in Lui e per Lui di elevarsi alla contemplazione dei pi alti
Misteri. Il Sangue di Ges la porta dai solchi e dalle rovine del peccato fino al trono di Dio, le d le
esperienze inesprimibili di intimi contatti col divino e la rende apostola del Mistero. q. 104: 18 aprile

1843 - L'offerta del Sangue la preghiera pi cara...


- Ascoltami e segui le mie orme di Sangue.
L'offerta del Sangue la preghiera pi cara al mio Cuore e pi efficace per la salvezza delle anime
e del mondo: la preghiera che mette nelle tue mani i tesori della Redenzione e ti rende capace di
comprenderli per comunicarli al Corpo Mistico del tuo Signore. - q. 104 : 20 aprile

1844 - Devi far rivivere in te la mia vita


- Devi far rivivere in te la mia vita. Lo comprendi? Vita di dolore e di amore, di espiazione e di im-
plorazione, di dedizione e di redenzione. Le anime non si riscattano che col mio Sangue; questo mio
Sangue deve traboccare dal tuo spirito nella preghiera, nel sacrificio, nella fatica, nella immolazio-
ne. Tutto in te deve essere permeato del mio Sangue Divino; allora la tua vita intima sar una vera
continuazione della mia, un prolungamento della mia Passione, del mio Sacrificio per le anime, il
compimento della mia Redenzione per tutto il mondo. - q. 104 : 28 aprile

1845 - Il Sangue trabocca per Maria nella Chiesa


Il Sangue di Ges trabocca per Maria nella Chiesa, nei Sacerdoti, nelle anime verginali.
La verginit, candore di Cielo, spiritualit della terra, rinascita delle anime, rigenerazione delle
membra, riordinamento nella giustizia e nell'amore di tutto l'essere mio, si irrobustisca per Maria
nel Sangue Benedetto, ed io viva la vita nuova portata sulla terra da Ges per mezzo di Maria, e sia
il fiore pi puro e pi bello della Redenzione. q. 21 : 1 maggio

1846 - Desiderosa di vivere nel Mistero


La Nativit di Maria, la sua Maternit Divina, la sua vita col Cristo, tutto cos misterioso, incom-
prensibile ed ineffabile da farci toccare con mano l'abisso che ci separa da Lei!
O Madre Santissima, vieni attraverso questo abisso ad incontrarmi. Non vedi quanto sono povera,
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meschina, miserabile, eppure desiderosa di vivere nel Mistero che pure riempie di ammirazione, di
luce, di attrazione, l'anima mia? Il Mistero del Sangue del tuo Figlio Divino mi consola e mi abbatte,
mi assorbe e mi spoglia, mi eleva e mi sprofonda. O Madre, tutto quello che si riferisce a questo
grande Mistero mi dilata il pensiero, il cuore, l'anima. Ma pi ascolto e pi desidero ascoltare; pi
mi dilato e pi cresce la forza di espansione che viene dal Sangue Divino, pi ammiro i frutti del
Mistero e pi ne sospiro di maggiori; pi vedo dilatarsi la devozione con gli scritti, con l'adesione,
con la comprensione, e pi sento il vuoto, pi cresce la fame, la sete, la brama del Mistero.
Questo un segno del Mistero, della sua vita e della sua manifestazione. q. 21 : 6 maggio

1847 - Il Mistero della Chiesa nascente nel Sangue ...Con Maria Madre di Ges....
La Chiesa nascente era tutta l in ascolto, in umilt, in semplicit, nella pienezza di una fede che
trovava il suo alimento nella fede della Vergine. In tutti, per, era l'intima visione del Cristo; la vi-
sione della sua bont, della sua grandezza, dei suoi miracoli, della sua dottrina; la visione della sua
Passione, la visione del suo Sangue. Non tutti avevano contemplato i misteriosi fiotti del riscatto:
solo Maria e Giovanni avevano negli occhi lo spettacolo tremendo del Cristo sanguinante.
Ma gi quel Sangue Divino permeava, univa strettamente quelle anime preparandole alla luce e alla
fiamma dello Spirito Santo. Il Mistero della Chiesa nascente nel Sangue di Ges, come nel San-
gue di Ges il mistero della elevazione, della sublimazione di ogni anima. Il Sangue Divino ha la
forza e la potenza del fiat creatore. La Vergine lo sa e, posta da Dio tra la Chiesa nascente e Cri-
sto, trasmette nelle anime questo vigore di vita nuova e perfetta. q. 21 : 15 maggio

1848 - La potenza di Maria dal Sangue di Ges


Ogni istante della vita di Maria fu un prolungamento di amore, di grazia, di santit; in cielo un
prolungamento di misericordia, di aiuto, di vigile e materna protezione per quelli che stanno sulla
terra. La sua potenza dal Sangue di Ges, la sua misericordia nel Sangue di Ges, la sua amoro-
sa sollecitudine per il Sangue di Ges. Come Ges, Ella brama la salvezza del mondo, il compi-
mento della Redenzione, la gloria dei redenti, la santificazione dell'anima mia. q. 21: 25 maggio

1849 - L'anima ti cerca nel cuore di Maria


Beata la Vergine che Ti possedette pienamente in cuore! Anch'io voglio possederti pienamente, o
Adorato Signore. Voglio e chiedo che Tu mi riempia col tuo Sangue Divino; che questo Sangue si
effonda, si dilati, pervada ogni fibra del cuore, ogni energia dello spirito, compia le tue conquiste,
prepari la tua gloria. Questa piccola voce non ha forza di salire fino a Te; questa prece non ha meriti
per essere esaudita, questo cuore non degno del tuo Mistero, ma la tua Santissima Madre intercede
per me e il tuo Sangue ha la virt e la finalit di trasformare l'anima mia.
Questo Sangue implora per tutti, n mai arresta il suo flusso di vita. O Cristo Adorato, nel mondo
impera la morte col peccato, il demonio fa strage delle anime, la tua Chiesa soffre ed perseguitata:
rivelati nei tuoi Misteri, fai apparire la pioggia del tuo Sangue, salvaci, o Signore. q. 21 : 27 maggio

1850 - T'invoco, Vaso divino ricolmo del Sangue


O Vergine Santissima, Madre mia, invocata Vaso insigne di devozione, io t'invoco Vaso divino ri-
colmo del Sangue di Ges. Effondi su di me questo Sangue benedetto, riempi il mio spirito delle
sue fragranze, aumenta in me la conoscenza del Mistero, la grazia del Mistero, l'adesione al Mistero.
Immergimi nel Sangue benedetto perch le mie membra abbiano quel suo profumo celeste e l'anima
non respiri che quel fuoco divino. q. 21 : 28 maggio

1851 - Il tuo Cuore e il mio cuore


Il tuo Cuore tutto luce, pace, santit; verit, ordine, amore; necessario che il mio cuore sia lim-
pido per accogliere la verit, amplissimo per accogliere la luce, sensibilissimo al passaggio della
grazia, del Sangue, al passaggio della tua Maest; o dolcissimo Signore.
Il tuo Cuore riboccante di amore, di dolore, di Sangue; effonde la vita eterna, la vita della Reden-
zione, la vita della Santissima Umanit. necessario che il mio cuore beva il tuo Sangue per gusta-
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re il tuo amore, il tuo dolore, la tua grazia, la tua santit. Tu parli, o Cuore Divino: necessario che
io intenda le tue parole che sono baci divini all'anima mia, portati in me dal tuo Sangue [...]. Chi po-
tr dare al mio povero cuore una purezza immacolata se non il tuo Sangue Divino? E dove lo attin-
ger se non dal tuo Sangue che la vita, la ricchezza, la potenza, l'amore del tuo Cuore? O Cuore
Santissimo di Ges sorgente del Sangue benedetto, abbi piet di me! Donami codesto Sangue Pre-
zioso perennemente perch io abbia con esso ed in esso la purezza, la santit e l'amore. q. 22: 1 giugno

1852 - Il Sangue di Ges la mia vita quotidiana


Il Sangue di Ges la mia vita quotidiana, di ogni istante, respiro di ogni senso.
la vita che avvalora e dilata la mia fede, che mette le ali alla speranza e dona all'amore la potenza
di raggiungere le pi alte vette della spiritualit fino a fondersi con l'amore di Dio. Il Sangue del
mio Ges la vita che trascende: la vita che assorbe l'innesto del mio fondo selvatico, la vita che
scava solchi profondi nel cuore per gettarvi i germi di una vitalit spirituale, la vita che mi dischiude
gli orizzonti della santit. Il Sangue di Ges la vita dello Sposo celeste comunicata all'anima ver-
ginale per misteriose finalit, per disegni incomprensibili di misericordia e di amore. q. 22 : 3 giugno

1853 - Il mezzo visibile messo nelle nostre mani


cos semplice e cos facile comprendere che tutto nelle mani di Dio e che solo da Lui pu venire
la benedizione, la salvezza, la pace. E il mezzo visibile messo nelle nostre mani il Sangue Divino,
che compendia la rivelazione, la dottrina predicata da Ges, raccolta nella Chiesa, predicata dalla
Chiesa. Il Sangue ha il valore della vita divina, ha perci in s la virt di salvare, di santificare, di
elevare, di glorificare la vita umana. il segreto deposto da Cristo nella umanit redenta; il dise-
gno misteriosamente tracciato nella eternit e si compie gradatamente per la cooperazione delle
anime. Potrebbe agire da solo, ma allora quale esercizio di fede e di amore per l'uomo? q. 22: 6 giugno

1854 - Sangue di Cristo, inebriami


L'ebbrezza invocata non un godimento sensibile, un'esaltazione del sentimento, una volutt del
cuore; l'adesione pura e perfetta alla virt del Mistero. Se apro gli occhi dinanzi al sole le mie pu-
pille sono inondate di luce; se mi accosto al fuoco la fiamma mi penetra; se mi avvicino all'onda
impetuosa resto travolta. Cos opera nell'anima il Sangue Divino quando l'anima gli schiude le porte,
gli offre le energie, si abbandona alle sue operazioni santissime. q. 22: 11 giugno

1855 - Chiamami, o Ges, con la voce del tuo Sangue


Signore Ges, sono ai tuoi piedi adorando, baciando, invocando il Sangue della mia Redenzione.
Deh! che all'estremo dei miei giorni oda la sua voce; sul letto di morte sia l'unica voce che risuoni
nell'intimo, dall'esterno, dalla Chiesa, dal Cielo. Chiamami, o Ges, con la voce del tuo Sangue, che
voce di salvezza, di carit, di amore, di santit, di vita eterna.
Ma aiutami a intendere quest'unica voce, nel tempo, ora, nei brevi giorni che mi concederai di vita,
perch la mia mente, il mio cuore, il mio spirito non gustino, non intendano, non amino altra voce,
altre significazioni, altre attrazioni. Il tuo Sangue un Mistero che non solo necessario riconosce-
re, godere, ma possedere. q. 22 : 19 giugno

1856 - O Sangue Divino che conosci...


O Sangue Divino, Tu che conosci i palpiti, i sospiri, i desideri del Cuore di Cristo, il prezzo della
sua Passione e della sua Morte, tocca i cuori, sveglia le anime, dona a tutti la luce della via, l'aspira-
zione alla vita, la volont di risorgere, di credere, di amare.
O Padre Santo, che hai creato l'umanit per la tua gloria, e per l'eredit di Cristo; che hai voluto
l'immolazione del tuo Figlio Divino per la salvezza di questa povera umanit, accogli il Sangue del
riscatto che sale a Te da tutti gli Altari, rinnovazione e immedesimazione a quello del Calvario,
ascolta la sua voce, che voce di misericordia e di perdono, e stendi il tuo braccio possente su tutta
la terra per ridonarle il bacio della riconciliazione e la luce della Redenzione. q. 22 : 22 giugno
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1857 - Chi la percorre questa via nuova e vivente?


...initiavit nobis viam novam et viventem....
Chi la intende, chi la vede, chi la percorre questa via nuova e vivente, aperta, percorsa, insegnata da
Cristo? Via nuova! Misteriosa, incomprensibile. Una via oscura e tenebrosa che apparentemente di-
scende, si sprofonda in un abisso di sofferenze e di umiliazioni, di patimenti e di morte; ma una via
che sale fino al Cielo, splendente di luce divina, ricca di tutti i tesori della grazia, di tutte le meravi-
glie della santit. la via aperta dalla sapienza divina a ricongiungimento dei popoli a Dio, dei re-
denti a Cristo, dei santificati alla gloria eterna. una via nuova che capovolge tutte le vie umane,
che le assorbe tutte e le orienta verso l'unica meta che la vita eterna. una via ineffabile, santifica-
ta da Cristo, adornata dai suoi splendori, seminata dalle gemme della sua parola, fiorita sotto i passi
del suo magistero, feconda di santit per le orme del suo Sangue Divino. Ma anche una via in-
comprensibile. Si presenta triste e irradia, per chi la percorre, fulgori inebrianti; stretta e l'occhio
che vi spazia si estende in orizzonti infiniti; cosparsa di spine, ma da esse sbocciano le rose; ha ri-
vi di assenzio, ma si tramutano in acqua vivificatrice che sale alla vita eterna.
Chi ci porter in questa via? Ges l'ha aperta per noi; Lui stesso ci accompagner nel cammino,
guider i nostri passi, affretter il nostro volo, ci ammaestrer, ci aiuter perch la mistica via Lui
stesso, vivente col suo Sangue nella Chiesa, nelle anime, per la Chiesa, per le anime.
O Padre Santo, questa via aperta, percorsa e donata da Cristo la sua Passione, il suo Sangue Di-
vino. Perch, o Signore, i popoli non la conoscono? Perch l'hanno abbandonata? Perch la percor-
rono senza ricavarne i vantaggi preziosi? Illumina, o Signore, la povera umanit, prendila dalle infi-
nite vie del peccato e portala in questa via di giustizia, di grazia, di santit. q. 22 : 23 giugno

1858 - La via nuova e fulgente del Sangue ...Per velamen, id est, carnem suam....
La via nuova e fulgente del Sangue di Cristo ci fu aperta attraverso il velo della sua carne negli
strazi infiniti che quella carne ha subto, nelle ferite di tutte le membra, nella trafittura del Cuore.
Ogni ferita una mistica tappa del cammino della redenzione dell'anima, una ripresa di devozione,
di compunzione, di risoluzioni efficaci. Se contempli i piedi del tuo Signore, inchiodati sulla nuda
croce; ... comprendi, piccola anima, il Mistero di quella immobilit? Quante volte, forse, li hai in-
chiodati anche tu! E se contempli le mani, le mani immobilizzate, sanguinanti come i piedi, quelle
mani che hanno creato l'universo, che hanno plasmato il tuo essere, riempito di benefici il mondo e
di misericordia le anime, non pensi alle tue sconoscenze e ingratitudini!
Quante volte hai lasciato cadere da quelle mani grazie divine, tesori di carit e di santit!
E se contempli la trafittura del Cuore SS. di Ges, questo strazio inflitto al centro della vita e vedi
sgorgare l'acqua e il Sangue, la Redenzione e la vita, non senti la responsabilit delle tue ingratitu-
dini? La Santissima Carne di Cristo porta i segni del mio peccato, ma anche i segni della mia rina-
scita in Cristo, i segni della via che io devo percorrere per entrare nel Santo dei Santi: fede, com-
punzione, speranza, amore. q. 22: 24 giugno

1859 - Quale mistero di amore nel Sangue!


Quale mistero di amore nel Sangue del mio Ges! in esso una sapiente designazione per tutti gli
stati dell'anima. Se l'anima caduta nell'abisso, il Sangue scende a prenderla con indicibile potenza;
se inferma la guarisce; se tiepida la riscalda; se inerte la scuote; se avvilita la incoraggia; se
smarrita la riporta nella via; se generosa l'associa a s; se si abbandona la fonde con la sua virt, le
dona i suoi impulsi, i suoi aneliti, i suoi divini accenti. posseduta, permeata, guidata dal Sangue
Divino, l'anima non ha pi pace che in quel Sangue, non ha pi disegni che per quel Sangue, non ha
pi desideri, n scopi, n finalit che per il trionfo di quel Sangue.
Allora tra l'anima e il Sangue non ci sono pi segreti, n intervalli; la vita intima si abbandona alla
virt del Mistero e il Mistero sfolgora sull'atomo invisibili bellezze, magnificenze, delizie celesti.
Ma anche schiude tutti i dolori morali della terra, le piaghe spirituali della umanit, le cause dei ca-
stighi divini, i mezzi per sopportarli e per addolcirli, le vie per ottenere la misericordia, il perdono,
la pace divina. In quest'atmosfera di gioie supreme e di lagrime amare l'anima pu e deve santificar-
si, espiando prima le proprie colpe per rendersi capace di comprendere e di collaborare per l'espia-
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zione delle colpe altrui. O Signore Ges, aspergimi, adunque, col tuo Sangue Divino, affinch, lava-
te le membra, tolta ogni impressione di colpa, riordinato il cuore, lo spirito, tutto l'essere mio se-
condo il primitivo disegno della tua creazione, secondo l'adorabile disegno della Redenzione, possa
assurgere alle speranze gaudiose della mia santificazione.
Immergimi, o Signore, sette volte nel tuo Sangue Divino e la mistica immersione cancelli i peccati
capitali di cui l'anima porta il germe, mi renda partecipe dei meriti delle sette effusioni del tuo San-
gue Divino, illuminata dalle sette parole pronunciate sulla Croce, capace di ricevere i sette doni e le
virt dello Spirito Santo. O Signore Ges, rendi talmente unito il mio spirito al tuo Sangue, cos ri-
colmo il cuore, cos permeate le mie pupille e grondante Sangue la mia parola, da trasformare la
mia povera vita in una perfetta, cosciente, crescente immolazione per la gloria del Mistero, nella
Chiesa, nelle anime, nell'anima mia. q. 22 : 27 giugno

1860 - O dolce Mistero!


La mia speranza nel Sangue di Cristo. O dolce Mistero, tu hai magnificenze sempre nuove, stu-
pende, inesprimibili; tu sei il sole della Chiesa, tu la illumini, la riscaldi, la fecondi, le doni una se-
minagione di Santi, la rendi pi bella e gloriosa nelle lotte e nelle persecuzioni. O Sangue Divino, tu
sei sgorgato dalle membra di Cristo per gli strali della persecuzione; tu guarisci le ferite prodotte
nelle anime dall'ira del nemico; tu sei il dono misterioso di Ges all'umanit e sei ancora il dono
dell'umanit a Ges, al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo; tu sei il pegno della Redenzione di Cristo;
sei ancora la speranza della nostra Redenzione. L'Apostolo raccomanda di conservare incrollabile
la professione della nostra speranza, poich chi ha promesso fedele. Potremmo dubitare di Te,
Cristo Ges? Tu solo hai parole di vita, Tu hai promesse che sono eterne creazioni.
Per il tuo Sangue ci sentiamo sicuri nella via tenebrosa della vita, ci sentiamo forti nella prova, resi-
stenti nel cammino, anelanti alla meta; per il tuo Sangue la nostra fede ha visioni di pace, la speran-
za abbraccia mondi sconosciuti, la carit gusta delizie soprannaturali; per il tuo Sangue si agita in
noi una vita trascendente, si perpetua in noi la tua vita divina di carit e di santit.
Il tuo Sangue ha lo scopo di santificarci, di effondere in noi la prima vita di grazia, di giustizia, di
amore; ha lo scopo di nobilitarci, di portare questa nobilt a gradi eminenti. Tutti figli di Dio!
Ma in quanti differenti stati di bellezza spirituale, di elevazione, di perfezione! q. 22 : 28 giugno

1861 - Onorare il Sangue contemplando la Passione


Non si pu meglio onorare il Sangue Prezioso se non contemplando la Passione di Ges.
Alla luce dei suoi dolori e delle sue umiliazioni, dinanzi a Lui, piagato, flagellato, coronato di spine,
crocifisso, l'anima sente la propria responsabilit; misura, per quanto pu, la carit di Dio e apprez-
za il dono stupendo del Sangue Divino. Ma come corrispondere a tante manifestazioni?
Con lo spirito e la devozione della Chiesa, camminando sulle orme della Rivelazione, della Sacra
Scrittura e della Liturgia, orme infallibili che mi mettono a contatto del Mistero, a contatto delle pa-
role, delle lagrime, degli strazi, del Sangue di Ges. q. 105: 1 luglio

1862 - Se in tutto il mondo si parlasse del Sangue


Oh! se in tutto il mondo si parlasse del Sangue di Ges con gli accenti ispirati dal dogma, dal San-
gue stesso, con gli accenti di Ges Redentore! Mio Dio, mio Ges, Sposo di Sangue!
Vorrei raccogliere tutte le parole grondanti Sangue dei tuoi Sacerdoti, tutte le espressioni della
Chiesa e delle anime ispirate per glorificare questo tuo Mistero di misericordia!
Tu mi fai comprendere intanto una grande verit: quando il Sacerdote parla dei tuoi Misteri dispone
le anime alla grazia, ma quando parla del tuo Sangue piove nelle anime con la luce la grazia, con la
seminagione la fecondit, il fiore, il frutto, tutte le mirabili creazioni del Mistero. q. 105: 5 luglio

1863 - Il misterioso fiume di acqua e di Sangue


La Chiesa canta che il misterioso fiume di acqua e di Sangue, scaturito dalle ferite di Cristo lava la
terra, il mare, gli astri, tutto il mondo; poich l'intero universo stato permeato dalle colpe degli
uomini. C' forse lembo del creato che non porti le orme del peccato? Anche negli astri! L'uomo
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non salito forse, fin lass con la sua superbia? Ed ora non percorre gli spazi portato dall'odio verso
i fratelli, come si sprofonda nei mari per tendere insidie ad altri fratelli? Come pu il Signore sop-
portare quest'ora di infamie, di delitti, di aberrazioni, di crudelt? Come pu non distruggerci tutti?
Noi vediamo solo le stragi materiali dei corpi e delle cose, ma che sar delle anime che muoiono
sotto i colpi nemici con l'odio nel cuore, senza fede, senza pentimento, senza speranza, senza amore?
Che sar, o Signore Ges, di questi tuoi popoli, pur redenti col tuo Sangue? q. 105: 21 luglio

1864 - La mia preghiera unita al tuo Sangue


I popoli si battono, si distruggono per un pugno di terra e non sanno che la terra scala al Cielo e
via alla santit e alla gloria celeste. Ma come troveranno questa luce di verit, questa via benedetta,
questa dottrina che non inganna, questa forza che resiste a tutte le altre, questa luce che schiude il
Mistero dell'esistenza, della vita e della morte? Con la tua misericordia, a contatto del tuo Sangue
benedetto. Rivela, dunque, o Signore, la virt di questo Sangue.
Con una sola goccia Tu puoi salvare mondi infiniti. Rivelati, o Signore, perch la superbia ci ha ac-
cecati, l'egoismo ci ha sepolti, il peccato travolge l'umanit. Rivelati con la Croce insanguinata, col
Sangue che la riveste e che ha mille voci di giustizia, di carit, di misericordia. q. 105: 27 luglio

1865 - Il Sangue Divino e la sua magnificenza


Il Sangue Divino sorgente di grazia nella sua multiforme magnificenza.
Grazia di rinascita spirituale, di elevazione, di trasformazione, di santificazione.
E questa grazia, che pure un grande mistero, scorre nel Corpo Mistico di Cristo, nelle anime come
il suo Sangue Prezioso, con una esuberanza di doni spirituali, apportandovi conoscenze celestiali e
compiendovi operazioni ineffabili. L'anima comprende ed compresa: aspira al divino ed diviniz-
zata; ha fame e sete del suo Dio ed saziata misticamente. q. 105: 30 luglio

1866 - O SS. Trinit, sii benedetta dal Suo Sangue


O Triade Augusta, Santissima Trinit, fonte di vita, salgano a Te le lodi di ogni spirito, l'omaggio
dei cuori, il ringraziamento di ogni anima per il dono della Croce, per le vittorie della Croce e il
premio che Tu largisci a chi la onora, l'esalta e la invoca. La Croce un raggio dei tuoi Misteri, il
Mistero della misericordia, della tua carit, ma anche della tua sapienza. Conosceremo in Cielo il
valore della Croce per la gloria di Ges, per la nostra salvezza, per la nostra beatitudine, per la tua
gloria, o Augusta Trinit. Conosceremo la penetrazione del Sangue Divino nella nostra povera ani-
ma, le sue operazioni di amore, le sue divine influenze in tutto il mondo.
O Trinit Santissima, chi Ti ringrazier per questo dono sublime? Chi pensa che il Sangue di Ges,
creazione stupenda e misteriosa della tua potenza, della tua sapienza e del tuo amore, entri divina-
mente nell'anima comunicandole la luce soprannaturale, la vita soprannaturale, la grazia, la santit,
la vita eterna? Chi pensa che, per il Sangue di Ges, noi partecipiamo della vita divina, abbiamo as-
sicurato la vita eterna? O Santissima Trinit, sii benedetta, sii lodata per questi prodigi di incom-
prensibile amore. Sii benedetta dalla Croce di Ges, dal suo Sangue. q. 105: 31 luglio

1867 - Ti basti Cristo Crocifisso


Se ho con me Cristo Crocifisso, ho con me le ricchezze della Redenzione; se ho in me Cristo Croci-
fisso, ho il contatto mistico con la sua Sacra Umanit; se in me Cristo Crocifisso, in me la sua
vita, il suo Sangue, la sua parola, la sua verit, la sua santit. Ma che cosa sono io dinanzi a queste
meraviglie? Nulla; come il pulviscolo dinanzi al creato, come l'ombra dinanzi al sole.
Non riconoscer mai abbastanza il mio nulla. Ma questo nulla diventa la croce, diventa la mensa,
diventa il calice di Cristo; mensa imbandita dal suo Corpo, calice ripieno del suo Sangue, onda mi-
steriosa scaturita dalle sue ferite, croce aspersa, santificata dal suo Sangue. Ma come posso dire di
avere con me e in me il Cristo Crocifisso? Il suo Sangue? Non vedi? Te lo porge il Sacerdote; te lo
dona come Ges l'ha versato sul Calvario, come conservato nel tabernacolo, come glorificato in
Cielo. Ma no, non il Sacerdote che ti porge il dono immenso che tu non puoi n comprendere, n
vedere, n abbracciare; in lui Ges stesso che viene, sfolgorante di luce, fiammante di amore.
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Viene per immergerti nella luce dei suoi Misteri, per accenderti di un amore soprannaturale per le
anime, alle quali vuol far giungere il tocco, l'investimento del suo Sangue Divino. q. 105: 1 agosto

1868 - Quando contemplo il Figlio che muore per me


Quando contemplo il tuo Figlio Divino che scende dal Cielo per me, e vive e muore per me, dopo
avermi dato tutto il suo Sangue Divino; quando mi accosto all'Altare per partecipare al suo Sacrifi-
cio e bere il suo Sangue Adorabile, questo Sangue che mi purifica, mi ristora, mi comunica il senso
delle cose celesti, il gaudio di un amore purissimo, di un'unione intima, indissolubile che mi fa pe-
netrare negli abissi del Mistero come la goccia penetra negli abissi del mare... Allora non pi la
dolce ammirazione, ma l'abbandono fiducioso tra le sue braccia, nella certezza di giungere fino a Te.
O Signore, dona, Ti prego, questa luce e questa speranza a tutte le anime. q. 105 : 5 agosto

1869 - Nelle operazioni del Sangue, l'azione dello Spirito


Il Sangue di Cristo elemento riparatore della Chiesa, riparatore di ciascuna anima che appartiene
al Corpo Mistico della Chiesa. E le altre, mio Signore? Le anime che non hanno trovato la via della
Chiesa e non la conoscono? Il sole penetra indirettamente anche all'ombra, fa giungere il suo calore
anche nelle viscere della terra. Ma se una mano pietosa scosta le fronde e scava nel terreno, ecco la
luce diretta e il calore intenso. Pregare, impetrare, riparare per i peccati del mondo; offrire il Sangue
Divino col Sacerdote, con Cristo, ma soprattutto togliere gli ostacoli e scavare nel proprio cuore ca-
pacit immense per accogliere quello che gli altri non vedono e non sanno.
Poi il Signore trover modo per far giungere a tutti i cuori la sua luce e la sua grazia divina.
L'araldo il Sangue Divino. Le sue operazioni saranno tanto pi efficaci quanto pi l'anima com-
prender in esse l'azione dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo alita nella Chiesa, ferve in essa, opera
cose mirabili con la virt del Sangue Divino. questo l'elemento riparatore, ma anche l'elemento
santificatore. affidato allo Spirito Santo da Ges, allo scopo di sanare, ritemprare, elevare questa
povera umanit. L'anima che comprende questi Misteri non solo gusta e si arricchisce delle opere
meravigliose dello Spirito Santo, ma anche concorre a salvare e a santificare le anime perch diven-
ta strumento eletto a portare segretamente, spiritualmente il Sangue Divino. q. 105 : 6 agosto

1870 - Questo Sangue come il ponte


Non solamente chi appartiene alla Chiesa, ma anche chi ne lontano, avvicinato a Dio per il San-
gue di Cristo. Questo Sangue benedetto come il ponte di congiunzione fra la terra e il Cielo, tra il
peccatore e Dio, tra la grazia e ogni anima infedele, tra ogni anima non credente e la verit, tra ogni
anima incosciente e la misericordia. q. 105 : 8 agosto

1871 - Ci hai redenti per Dio con il tuo Sangue


Ges mi ha ricomprata col suo Sangue, prezzo di valore infinito. Questo prezzo lo ha sborsato nella
sua Passione, sulla sua Croce. Io non ero ai suoi piedi con la mia fede e la mia devozione, ma Egli,
il mio Dio, mi aveva presente, pensava anche a me, vedeva tutte le mie miserie, i miei peccati ed of-
friva al Padre, goccia per goccia tutto il suo Sangue Divino per purificarmi tutta ed affrancarmi dal-
la schiavit di satana. Egli ha versato tutto il suo Sangue per tutto il mondo, ma anche solo per me.
Ed ora rinnova, sotto i miei sguardi questo Mistero di misericordia. l, sull'Altare, fin dalle prime
ore del mattino, mentre tutto all'intorno avvolto nell'ombra e nel silenzio; Egli mi aspetta come
fosse sul Calvario; mi aspetta da secoli... l, Crocifisso mani e piedi, grondante Sangue dal Capo
coronato di spine, squarciato il Cuore dalla lancia. q. 10,5 : 10 agosto

1872 - Ci ha amato e lavato col suo Sangue


Ci ha amato! Oh! quanto ci ha amato Ges! Fino a morire perch la sua morte divenisse la mia vita:
dal suo Sangue, nel suo Sangue. Dilexit!. Giovanni conobbe questo grande amore di Cristo per
noi, non solo dall'evidenza dei miracoli compiuti da Ges per risuscitare i corpi e sanare le anime,
ma pi ancora dalla sua dottrina, via luminosa tracciata a guida delle anime stesse; dalla sua santit
fulgente di divina bellezza a conforto degli Apostoli, dei Discepoli, dei Santi; dalle promesse inef-
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fabili di aiuto, di protezione, di salvezza, di amore. Conobbe soprattutto l'amore di Ges per le ani-
me nell'ora della Passione, quando lo vide trascinato come Vittima volontaria dall'Orto degli ulivi al
Pretorio, al Calvario e lo contempl in un martirio straziante sostenuto da un silenzio profondo.
L'amore segnava le orme della Redenzione col Sangue. Accanto a Ges, la Madre e il Sangue; il Di-
scepolo prediletto e il Sangue; la Maddalena ai piedi aspersa di Sangue; i crocifissori macchiati di
Sangue, rei di averlo strappato dalle adorabili Membra e di averlo calpestato.
Accanto a Ges ora tutta l'umanit con i suoi peccati, con le sue ingratitudini, con le sue empiet,
e accanto ad ogni anima, in ogni ora del giorno e della notte il Sangue Divino, sempre il Sangue
della Redenzione. q. 105 : 11 agosto

1873 - Comprendo sempre pi il Sangue Divino


La Chiesa creata con la portentosa fatica e con l'umana effusione del Sangue dell'Uomo-Dio
(Faber). Sono figlia della Chiesa, perci sono figlia di Dio; sono figlia di Dio, perci sono figlia del-
la Chiesa. Dio, con la sua creazione, mi ha donata a Ges; Ges, con la sua Redenzione mi associa
alla Chiesa, mi ricolma di beni spirituali, mi purifica, mi trasforma, mi rende degna del Padre Cele-
ste. Comprendo sempre pi il Sangue Divino. L'effusione reale del Sangue produce in Ges una se-
te spasmodica; l'effusione mistica del Sangue del Sacrificio riflette nelle anime questa sete bruciante
che l'ardore della Redenzione. Il mondo ed ogni cosa terrena viene travolta dinanzi a me, scompa-
re come un fiore divelto, come onda incalzata dai fiotti, inghiottita dall'oceano.
Non resta in me, di vivo, reale, desiderabile, ineffabile che il Sangue di Ges, vincolo misterioso
che mi unisce al Padre Celeste, sorgente di ogni bene spirituale, duraturo e inebriante. q. 105: 14 agosto

1874 - Fu una visione intellettuale?


O Signore, e che potrei dire della fulgida, sublime, altissima idea del tuo Sangue Prezioso? Come
l'appresi? Come fui attratta all'Altare? Vidi il Sangue gorgogliare nel Calice e traboccare e scendere
come se realmente fossero colpite le pupille dalla mirabile visione? O fu una visione intellettuale?
Chi sa! Come esprimere ci che avvenuto nell'anima senza alcuna disposizione e preparazione?
Quell'attrazione indicibile verso il Mistero, quell'orientamento indefinibile, quello scintillio di verit,
di meraviglie, di concezioni, di trionfi scaturiti dal Sangue Divino furono per me come un nuovo
battesimo, come la rinascita ad una vita ineffabilmente sovrumana. O Signore, questa vita dev'esse-
re la mia santificazione. Fai, o Signore, che l'anima penetri nel Mistero come la luce si estende
nell'universo e comunichi a tutte le anime il tuo Sangue Divino. q. 105: 19 agosto

1875 - Non pensare che il Sangue stia inerte nel Calice


Non pensare, piccola anima, che il Sangue di Ges stia inerte nel Calice di salvezza. Appena pro-
nunciate le parole della Consacrazione esso come una sorgente profonda e inesauribile. La sorgen-
te il Cuore di Dio manifestato nelle effusioni di grazia, di santit, di amore. Quanto amore di Dio
verso la povera umanit che si dibatte tra gli spasimi di un'agonia mortale! q. 105 : 22 agosto

1876 - Due correnti dominano la terra


O Signore, due correnti formidabili, misteriose dominano la terra: la corrente del tuo Sangue e quel-
la del peccato. Il tuo Sangue la bellezza sfolgorante; il peccato il fango della terra.
Il tuo Sangue luce fulgidissima; il peccato tenebra orrenda. Il tuo Sangue la vita; il peccato la
morte. O Signore, rinnova in me questa sorgente della tua vita; fai che il tuo Sangue operi nel mio
spirito secondo i disegni della tua misericordia e del tuo amore. q. 105 : 25 agosto

1877 - Se potessi essere davvero un frutto del Sangue...


Aspersa dalla rugiada divina del Sangue Adorabile, penetrata, trasformata dal Sangue Prezioso, l'a-
nima offre il Cristo alla Giustizia di Dio come fosse la propria offerta di espiazione e di implorazio-
ne e, a sua volta, Cristo offre l'anima come frutto dolcissimo per il quale morto (Ruysbroeck).
Se io potessi essere davvero un frutto prelibato della Passione e del Sangue di Ges! Che cosa mi
manca per esserlo? Una fede immensa nella potenza del Sangue, un abbandono totale al Mistero,
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una instancabile attivit per propagare la comprensione, la devozione, il culto. q. 105 : 30 agosto

1878 - Viene a costituire l'essenza della mia vita


Il Signore... essenza della nostra essenza (Ruysbroeck). Quale conforto e quanta luce da queste
parole! La mia essenza sarebbe il peccato: il peccato di eredit e il peccato compiuto dalla mia vo-
lont; sarebbe un composto di passioni, un tessuto di ribellioni, una ininterrotta catena di colpe, di
debolezze, di meschinit, di indegnit; una fioritura di rovi, di spine, di ripugnanti azioni, basse e
avvelenate. Ecco il Sangue di Ges; viene a redimermi da tutto questo involucro avvilente; viene a
raccogliermi dal fango e a portarmi sulla via della luce, della grazia, della santit; viene a costituire
l'essenza della mia vita spirituale ed anche della mia vita fisica, l'essenza del mio pensiero e della
mia attivit, del mio amore e delle mie immolazioni. q. 105 : 6 settembre

1879 - Vorrei sentir parlare solo di questo Mistero


Se trascorre un giorno senza che io abbia parlato di questo Sangue benedetto, come se avessi per-
duto lo scopo della vita, mancato alle finalit della mia esistenza, tradito le speranze dello Sposo
Divino. Vorrei sentir parlar solo di questo Mistero. Tutto il resto, per me, come superficiale, acces-
sorio, passeggero. q. 105: 12 settembre

1880 - Esaltazione della S. Croce e del Sangue


Esaltazione della S. Croce in Cielo, nella Chiesa, nelle anime, nell'anima mia! Esaltazione nel tem-
po e nella eternit. Ma esaltazione anche del Sangue Divino che ha reso santa, preziosa, adorabile la
Croce. Esaltazione di questo Mistero di salvezza. Viva il Sangue di Ges!
Esaltiamolo in noi stessi con la fede, con la speranza, con la riconoscenza per quanto ha fatto ed
opera in noi. Esaltiamolo riparando alla sconoscenza, alla profanazione, alle incomprensioni di infi-
nite anime ignare o ribelli a s gran dono. Esaltiamolo con la parola, con la preghiera, con la devo-
zione, con l'adesione di tutto il nostro essere. Esaltiamolo nell'intimo dell'anima, ma anche esterna-
mente, offrendo al Sangue Divino la nostra vita, calice vivo per accogliere le sue aspersioni, le sue
sovrabbondanze, la sua virt, i suoi meriti. q. 105: 14 settembre

1881 - Quando il Signore fa balenare un'idea fulgida...


Le cose divine non sono mai fatte a met: e le opere di misericordia insistono soprattutto in essere
complete (Faber). Quando il Signore fa balenare alla mente dell'anima un'idea fulgida, un piano
divino, una volont chiara e decisa, certamente per raggiungere sante finalit.
Non vuole trarre in inganno l'anima. Non vuole alimentarla con illusioni. Non vuole additare inu-
tilmente una meta. Ed ecco che il Mistero del suo Sangue Prezioso non un'idea speculativa, una
via irraggiungibile, una manifestazione destinata a seppellirsi nell'oblio. il Mistero dei viventi, il
Mistero della Chiesa e delle anime, il Mistero delle opere pi eminenti, delle conquiste eterne.
il Mistero del Cuore di Dio, della sua misericordia, della sua grazia e del suo amore.
Come pu questa piccola anima corrispondervi? q. 105: 16 settembre

1882 - Il Sangue prepara il solco delle stimmate...


Il Crocifisso deve avere attorno a s anime crocifisse, crocifisse nell'anima, nelle membra, nello spi-
rito. La santit incomincia dalla mistica crocifissione, dal patimento, dall'annientamento.
E quale annientamento di Ges Crocifisso! Ma dalla Croce il Sangue, la vita, il perdono, la miseri-
cordia, la luce, l'elevazione, la santificazione, il gaudio per le anime redente.
il Sangue di Ges che prepara nelle anime il solco delle stimmate visibili o invisibili, certamente
sofferenze ineffabili. q. 105: 17 settembre

1883 - Tre vertici sfolgoranti di misericordia


La voce misteriosa dello Sposo mi addita tre vertici sfolgoranti di misericordia: il Calvario e il San-
gue Divino, l'Altare e il Sangue Divino, l'anima e il Sangue Divino. accanto al Calvario, all'Altare,
all'anima, l'umanit redenta e le anime da redimere, il Sangue e la mia povera preghiera, la voce di
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Ges e la mia meschina adesione, la mia Madre la Chiesa e la mia immolazione. q. 105 : 18 settembre

1884 - Il tuo Sangue risolve tutte le questioni


Ego quasi ros (Osea, 14). Il tuo Sangue, o Ges, veramente la mistica rugiada che irrora l'anima
mia mantenendo deste, alacri e pronte al tuo bacio tutte le mie energie.
O Ges, come potr io dire il lavoro che Tu compi nell'anima col tuo Sangue Divino?
Stamane Tu mi hai detto che il tuo Sangue risolve tutte le questioni spirituali, morali, sociali.
E io contemplo questo Sangue Divino che dissipa le tenebre dell'anima, ne doma le tempeste, di-
sperde le tentazioni, ridona la pace, corrobora la fede, alimenta la speranza, accende la carit, addita
la fulgida meta della santit e guida l'anima a raggiungerla.
Questo Sangue Divino ha la virt di calmare tutti gli odi, di ricomporre in pace nella giustizia, nella
verit, nella santit, il mondo intero. O Signore, chi potr annunciare alla umanit questo dono su-
premo, questa misericordia, questa via cos serena, cos luminosa, cos ricca di tesori spirituali? Ge-
s si degna far contemplare alla piccola anima la potenza del Sangue Divino. La mette al centro di
un'immensa croce luminosa. Il passato ricoperto, risanato, santificato da questa grande luce; l'av-
venire segnato da grazie ugualmente straordinarie; ai lati l'influsso dell'anima ripiena cosciente-
mente del Sangue Adorabile. q. 10,5 : 22 settembre

1885 - Guai a chi disprezza il Sangue Divino!


Oh, quanto calpestato questo Sangue Adorato! Esso frutto dell'amore di Ges, ma anche stru-
mento della sua giustizia. Guai a chi disprezza il Sangue Divino! Chi si salva dalla sua vendetta?
O Signore, abbi piet di me, di questo povero mondo che fa naufragio nel peccato perch non sa
elevarsi alla contemplazione del tuo Sangue Divino.
Il peccato! il castigo pi terribile con cui l'umanit flagella se stessa. Il peccato! come un'aria
pestilenziale che avvelena l'atmosfera spirituale dell'anima! Il peccato! la profanazione delle
membra del Corpo Mistico, della parola scritturale, dei Misteri Divini. Il peccato! Ne leggo le pagi-
ne strazianti sulle membra sanguinanti di Ges ed Egli me le fa leggere nelle anime. q. 105: 24 settembre

1886 - Mi associa a s nell'adorazione al Padre


O benedetta e santa e magnifica adorazione di Cristo! O Mistero Adorabile del suo Sangue Prezioso
che mi associa a s nell'adorazione al Padre Celeste! Il tuo Sangue che scorre nelle mie vene, o dol-
cissimo Ges, mi dona la sua voce, i suoi palpiti, i suoi fremiti, la sua virt, i suoi meriti ed io posso
elevarmi sublimemente verso il Cielo della Divinit; posso librarmi sulle ali di un amore puro e
grande, santo e accettevole; posso reggere sull'arcana vita di una spiritualit operosa e forte, sana e
resistente ad ogni difficolt. Ecco il centro della vita di Cristo, della vita della Chiesa, della vita
dell'anima mia: il Sangue suo che Mistero di gloria in Cielo, Sacrificio incruento sull'Altare, co-
municazione viva di grazia e di santit all'anima mia.
Ecco l'adorazione fatta a Dio dal Sangue e dall'anima, dall'anima e dal Sangue; adorazione profonda
della sua volont, del suo governo nel mondo, dei suoi disegni imperscrutabili. q. 105: 28 settembre

1887 - Il Sangue Divino per me la grazia suprema


Vivo per Cristo se la mia piccola anima ama, gusta, esalta la sua verit; se contempla, adora, invoca
la sua santit. Vivo per Cristo se amo la sua Chiesa, le anime, le opere della Redenzione, della mia
santificazione. Vivo per Cristo se conosco i suoi disegni e vi aderisco con diligente e riconoscente
amore; se conosco le grazie che mi concede e la via per la quale mi conduce; se mi abbandono a Lui
incondizionatamente, non bramando che la sua volont. Vivo per Cristo se vivo nel suo Sangue Di-
vino. Di quale vita mi privilegia questo Sangue Divino! Tutto elevato dal suo influsso misterioso:
il pensiero, il sentimento, l'attivit. una forza che supera tutte le altre, una grazia di una evidenza
indiscutibile; un dono sopra ogni altro. Non invidio le grazie concesse ai pi grandi Santi; non le
comprenderei, non saprei corrispondervi. Amo, apprezzo, benedico la mia grazia, tutta mia, che mi
fa vivere in Cristo, della sua vita misteriosa, chiedendomi in contraccambio la massima fede nel suo
Sangue Divino. Esso per me la grazia suprema, sorgente di infinite altre grazie celesti. q. 105 : 30 sett.
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1888 - Ah! Il mio buon Angelo Custode...


Ah! Il mio buon Angelo Custode conosce ben pi di me il privilegio della attrazione a questo Miste-
ro. Egli, lo spero, ha risposto per me a tutti i richiami incompresi, ha raccolto tutte le voci cadute a
vuoto, ha adorato tutte le manifestazioni, tutte le comunicazioni del Sangue Adorabile giunte all'a-
nima senza che questa sapesse corrispondervi [...]. Canto la mia unione a Cristo, la mia vita intima
nella luce del Mistero, le ascese dello spirito in questa via profonda ed alta come Dio stesso; tutto
ci frutto dell'assistenza del mio buon Angelo. q. 106 : 2 ottobre

1889 - Rivestire l'uomo nuovo per la virt del Sangue


Se la mia mente vivr nelle tue sfere luminose anche il corpo sar rivestito a nuovo; sar fulgido,
spiritualizzato. Siano le mie membra per virt del tuo Sangue Divino rivestite del candore di una
purezza angelica; sia il mio cuore rivestito della veste purpurea del tuo Sangue; sia la mia mente
permeata, rivestita delle verit eterne dei Libri Santi; e sia lo spirito alimentato dalla tua vita divina,
ottenuta e gustata nella mistica unione. q. 106 : 4 ottobre

1890 - La giustizia comunicata a me dal tuo Sangue


La novit della mia vita un dono del tuo Sangue, o mio Signore, poich Tu mi hai ricreato col tuo
Sangue nella giustizia, che un dono della tua Passione, della tua Redenzione. La giustizia!
la perfezione della vita, sia che ispiri le opere esterne, quelle del cuore e quelle dello spirito, i
rapporti con Te, mio Signore, con me stessa e con le creature. La giustizia comunicata a me dal
tuo Sangue, compiuta in me dal tuo Sangue, offerta per me dal Padre dal tuo Sangue. q. 106 : 4 ott.

1891 - Come sostenere il peso del tuo Sangue?


Quanto pochi sono diretti alla conoscenza di questo grande Mistero nel quale la vita del tempo e
quella della eternit! Dio mio! Ges Adorato, mi preparo anche oggi a ricevere il tuo Corpo, il tuo
Sangue, la tua Anima, la tua Divinit. Suggeriscimi parole nuove, sensi nuovi, desideri, intenzioni,
offerte, preghiere che abbiano il tuo maggiore gradimento.
La mia piccolezza mi fa tremare.
Come pu un fiore di campo, dai petali leggerissimi sostenere torrenti di pioggia? Come pu il pul-
viscolo sostenere l'universo e un atomo non bruciare in un fuoco immenso? Come pu, o Signore,
l'anima mia sostenere il peso del tuo Sangue, la forza di questo dono? L'impeto del tuo amore?
Come pu servire il tuo Mistero se peccatrice, meschinissima, incosciente? q. 106 : 9 ottobre

1892 - Servi il Sangue del tuo Signore


Dice Ges: - Servi il Sangue del tuo Signore, servi al Sangue del tuo Signore. Tu servi il mio Sangue
quando compi ci che ti viene comandato nelle ispirazioni segrete, negli insegnamenti di chi mi
rappresenta; servi il mio Sangue quando ti metti nelle mie mani senza volont, senza riserve, vile
strumento, ma pronto e docile, fidente nella virt del Mistero.
Da te nulla, ma dalla unione al mio Sangue, dalla tua fede, dalla tua speranza, dal tuo amore il
compimento dei miei disegni di misericordia. - O Signore, le tue parole ravvivano e rincuorano la
tua serva; purificami, aiutami a comprenderti e a servirti. q. 106: Il ottobre

1893 - La desolazione non vi toccher se...


Il Sangue di Cristo in me! Ha un accento nuovo ad ogni contatto; svela all'anima i tre orizzonti della
fede: il Cielo, la Chiesa, le anime; i suoi desideri, i suoi diritti di conquista, le sue promesse di mise-
ricordia. - La desolazione non vi toccher, Egli dice, se glorificherete il mio Sangue. Rimarrete
fermi e sicuri nella bufera se in voi scorrer il mio Sangue; sarete difesi, confortati, esaltati dal mio
Sangue. Nella virt del mio Sangue troverete l'ispirazione per la vostra santit; sarete la gloria del-
la mia Chiesa, i nuovi germogli, gli esemplari nuovi, la nuova affermazione del mio governo nel
mondo. - q. 106: 12 ottobre
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1894 - Le genti verranno a Te solo per il tuo Sangue


Le genti verranno a Te solo per virt del tuo Sangue, ricomprate, purificate, santificate dalla sua vir-
t, e solo per i meriti di questo preziosissimo Sangue la desolazione della terra si cambier in luce e
in pace, saranno spenti gli odi ed espiate le contaminazioni. O Cristo Ges, quando risuoneranno
sulle nostre labbra gli accenti divini del tuo Sangue benedetto?
Quando vincer la nostra incredulit e apparir allo sguardo dell'anima nel fulgore della sua potenza?
Quando questa povera umanit ritorner pentita alla Croce, all'Altare, alle sorgenti vive del perdono
e della grazia redentrice? q. 106 : 16 ottobre

1895 - Voglio studiare le meraviglie della Redenzione


Sulla cima del Calvario che la vetta pi alta della terra io voglio studiare le meraviglie della Re-
denzione, immergermi nel Sangue che scende a rivi, che percorre il regno delle anime, le salva, le
conquista, le santifica. Attorno c' senso di peccato, ma dalla Croce, dal Sacrificio, dal Sacramento
esala la fragranza del tuo Sangue che lo cancella e lo trasforma in elementi di virt e di santit.
Pi si accumulano le rovine pi trionfa questo Sangue benedetto, pi si distruggono le opere della
superbia, pi hanno consistenza quelle del Signore.
S, la speranza del suo trionfo cresce con le rovine prodotte dalle passioni umane. S, mio Signore, il
trionfo del tuo Sangue briller su ogni sconfitta umana. q. 106: 19 ottobre

1896 - In Purgatorio vi sono anime che soffrono


- Ricorda che in Purgatorio vi sono molte anime che soffrono ed alle quali nessuno pensa, e che in
quel carcere non v' che sofferenza ed essa pu essere solo mitigata e spenta dal mio Sangue; ma il
mio Sangue non viene applicato alla liberazione delle anime se non dalla vostra devozione. La de-
vozione al Mistero del Sangue universale, ricordalo; opera con questa fede. - q. 106 : 20 ottobre

1897 - Il Sangue Divino l'araldo dei Misteri


Il mondo non esiste se non per servire ai tuoi Misteri; il Sangue Divino l'araldo di questi Misteri.
Esso risuscita anime morte alla grazia, le sostiene nella via del dovere, le eleva, le santifica, le inco-
rona di grazia e di gloria. Sii benedetto, dolcissimo Signore!
Manifesta al mondo il segno del tuo Sangue! Questo Ti chiedo vivissimamente con la preghiera, col
sacrificio, con la rinunzia della mia volont e della mia libert. Se potessi accostarmi a tutti i cuori,
avvolgere tutte le anime con il fuoco e il rivestimento del tuo Sangue Adorabile! q. 106: 23 ottobre

1898 - Il Sangue la vitalit della Chiesa


La dottrina l'ornamento della Chiesa, il Sangue ne la vitalit; la dottrina il fiore della Chiesa, il
Sangue il seme; la dottrina come il manto regale della Chiesa, ma il Sangue la nobilt di origi-
ne, il germe della immortalit, il titolo di conquista e di gloria.
Il Sangue di Cristo veramente il mio sostegno e il mio consolatore; rinvigorisce la piet, avvalora
il sacrificio, rende soave ogni tribolazione. Come ringraziarti, mio Signore? q. 106: 24 ottobre

1899 - In questo Sangue di Re trovo il segreto...


In questo Sangue di Re, offerto, per la mia redenzione, trovo il segreto di ogni cosa; il segreto della
mia vita, della mia esistenza, del mio orientamento spirituale, delle mie speranze, delle mie aspira-
zioni, delle mie elevazioni. Trovo il segreto della mia vita e della mia morte; il segreto dei trionfi
della Chiesa e delle anime, il segreto dei trionfi di Dio su tutta l'umanit.
L'umanit ha perduto la sua vita perch ha perduto il suo Re.
Egli vive trionfando su tutte le miserie umane, ha piet di queste nostre miserie; si offre a sanare le
nostre piaghe, a proteggere la nostra debolezza, a riparare la nostra spossatezza. q. 106 : 25 ottobre

1900 - Quale gloria appartenere a questo Re! Re di Sangue!


[...] Misterioso questo Nome inciso a caratteri di Sangue sulla veste della tua Carne mortale, sul
fianco del tuo Cuore, o Ges!
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Il nostro linguaggio non ha espressioni per dire queste sublimi realt di ordine soprannaturale.
I caratteri della regalit di Cristo splendenti sulla sua Sacra Umanit redentrice sono le anime.
Ogni anima redenta e santificata dal suo Sangue costituisce attorno a Lui, per il riflesso che riceve
dalla sua Passione, dai suoi meriti e dalla sua divinit, meraviglie indefinibili comprese solo da Lui
e dalla Corte Celeste. L'anima le guster solo in Cielo.
Quale gloria appartenere a questo Re che assorbe l'anima nella propria vita e la costituisce elemento
della sua gloria! q. 106: 26 ottobre

1901 - Oh! Parlatemi del Sangue di Ges!


Oh! Parlatemi del Sangue di Ges! Non c' per me accento pi dolce, parola pi soave, promessa
pi cara e desiderata. Datemi il Sangue di Ges! Il Sangue del mio Re. A chi lo chieder con insi-
stenza? Alla Chiesa che ne la depositaria, ai Sacerdoti che ne sono i Ministri, a Ges stesso. la
migliore e pi efficace orazione. Vivere nel Sangue Divino, invocarlo, amarlo, offrirlo, glorificarlo!
Povera umanit, accecata, muta, resa insensibile per le passioni! Essa perci non sente, non gusta,
non chiede, non conosce pi il segreto della sua salvezza, della sua pace, della sua felicit. q.106:27ottobre

1902 - Vivere in questa mistica consumazione


Il mio pensiero che il tuo Sangue non si consuma; si compie.
Si rinnova, ma la potenza, la grazia, l'efficacia non si consumano e non si consumeranno mai.
La mia fede che nel Sacrificio e nel Sacramento sei Tu, mio Dio, come sei in Cielo. Si consuma
forse la tua vita, la tua essenza, l'effusione delle tue misericordie? Quello che io debbo fare di vi-
vere in questa mistica consumazione; attingere, cio, virt e santit dal Sacrificio e dal Sacramento;
adorare, glorificare il tuo Sangue Divino, santificarmi in esso con la tua misericordia. q. 106 : 29 ottobre

1903 - Sono incalzata dal Sangue di Cristo


Sono incalzato dall'amore di Cristo esclamava S. Paolo (2 Cor 5, 14); anche la mia piccola anima
pu ripetere: sono incalzata dal Sangue di Cristo. Dove mi spinge questo Sangue?
In Cielo, nel Purgatorio, nel Corpo Mistico della Chiesa, nel regno delle anime.
Dovunque il Sangue di Ges ha interessi vitali: in Cielo la gloria dei Beati; nel Purgatorio la libera-
zione delle anime che scontano le loro pene; sulla terra la conversione, la salvezza delle anime infe-
deli, delle anime peccatrici, la salvezza dei morenti. O Sangue Divino, tu hai una voce che canta in
Cielo e pu giungere fino agli estremi confini della terra; pu penetrare in ogni anima, vincere ogni
resistenza, conquistare ogni cuore, dominare ogni spirito. q. 106: 31 ottobre

1904 - Perch la glorificazione del Sangue


La glorificazione del Sangue di Ges richiesta da Dio perch: il Sangue del Figlio di Dio.
Sangue Divino. il mezzo della Redenzione. Deve essere glorificato: con lo studio, con la con-
templazione, con la predicazione. Deve essere glorificato nella Chiesa, nelle anime, nel mondo inte-
ro. Deve essere glorificato dai Santi e dai peccatori, dai dotti e dagli ignoranti, dai fedeli e dagli in-
fedeli. Il Sangue del Figlio di Dio deve essere difeso dalle insidie di Satana, dalle eresie, dalle pro-
fanazioni, dai sacrilegi... necessario difendere il Sangue di Ges nell'anima innocente, nell'anima
tentata, nell'anima che sta per precipitare nell'abisso.
Difendere il Sangue di Ges in tutte le opposizioni del nemico, suscitarne il pensiero, l'invocazione,
la devozione in tutte le membra del Corpo Mistico perch queste membra si estendano e di tutti i
popoli della terra si faccia un solo ovile sotto un solo Pastore. q. 23 : 4 novembre

1905 - Ecco il Tabernacolo di Dio fra gli uomini


la Chiesa, il Sacrificio, il Sacramento; Tabernacoli che hanno per firmamento la verit, per
estensione la santit, per finalit la gloria di Dio e quella delle anime. Capo della Chiesa il Cristo;
vita e splendore del Sacrificio e del Sacramento il suo Sangue benedetto; illuminazione, santit, for-
za, grazia dell'anima il Sangue Divino. Ges il Capo del Corpo Mistico, ma ne anche il Cuore;
come Capo dona la sua dottrina, come Cuore il suo Sangue.
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La sua dottrina illumina, il suo Sangue riscalda; la sua dottrina risplende, il suo Sangue infiamma; la
sua dottrina eleva, il suo Sangue consuma. q. 23: 5 novembre

1906 - Il culto a questo Mistero un ritorno...


La devozione al Sangue di Ges, il culto a questo Mistero un ritorno alle sorgenti della vitalit
della Chiesa, un accostarsi alla Croce del Calvario, al Calice della salvezza; compiere l'atto di
fede pi puro, pi vivo e pi forte; camminare sulla via dei Santi, sulla via sicura del Cielo. q. 23: 6 nov

1907 - divenuto la mia vita e la mia legge


Il Signore conosce la via dei giusti che meditano sulla sua legge notte e giorno.
Tu la conosci, o Signore, non solo la mia via; tu l'hai preparata nella tua giustizia e mi guidi in essa
con la virt del tuo Sangue. Tu mi hai preparato le leggi santissime della Redenzione e me ne dai
l'intendimento per un atto di infinita misericordia. Io sono un povero verme che striscia sulla terra,
ma Tu hai nobilitato questo essere vilissimo col tuo Sangue benedetto e questo Sangue benedetto
divenuto la mia via e la mia legge perch la tua via e la tua legge.
C' forse una significazione pi alta, pi luminosa, pi attraente di questa per infervorare l'anima e
sostenerla in questa terra d'esilio? Se io berr il tuo Sangue con umilt, con devozione, con fiducia,
con amore, il tuo Sangue mi render umile, pia, fedele, amante della tua Redenzione, impegnata in
un apostolato segreto di santificazione per me e per tutte le anime. q. 23 : 8 novembre

1908 - Il mio Sangue esalta chi lo onora e lo invoca


- Qual quel povero che potendo arricchirsi onestamente preferisce rimanere fra i suoi cenci?
Qual quel malato che avendo tra le mani la medicina per guarire preferisce rimanere con le sue
piaghe, con la sua febbre divorante e abbandonarsi alla morte? Ogni istante si aggravano le condi-
zioni della vostra responsabilit dinanzi a Dio, i dolori, le sciagure, le sventure, la morte fisica e la
morte morale e spirituale sono provocate dai vostri peccati e non c' via di salvezza se non nel mio
Sangue. Perch tanta resistenza a questa misericordia? Perch non ascoltare pi la voce di Dio?
Perch non correre a salvarvi presso gli Altari donde sgorga il Sangue della Redenzione e con esso
le ricchezze imperiture? Il mio Sangue il campo di una fertilit perenne che non pu essere rapito
da nessuno; ogni anima lo pu possedere, dilatare a dismisura e goderne sulla terra e in cielo i
frutti saporosi. Il mio Sangue divora la scoria delle anime, le purifica, le eleva, le divinizza e le pre-
senta al Padre come conquista della Redenzione. Il mio Sangue esalta chi lo onora e lo invoca, per-
ch proprio delle sue operazioni trasformare il nulla in elemento caro a Dio, rendere il nulla, mi-
serabile e impotente, sede della Divinit. Dall'anima ricolma del mio Sangue io irradio nel mondo
gli splendori della misericordia, perdono molte colpe, effondo molte grazie, riposo come su di un
trono dal quale predico la verit e dono la santit. - q. 23 : 12 novembre

1909 - Ges richiede una devozione semplice


Quanto facile per l'anima cristiana, campo vivo del Signore, far germogliare e coltivare il mistico
seme della Redenzione che Egli vi depone amorosamente, continuamente, fecondandolo col suo
Sangue Divino. Ges richiede in omaggio a questo Mistero una devozione semplice, ma viva, acce-
sa, fiammante come vivo, attivo e fiammante il suo Sangue Divino.
Una devozione che contempla la gloria del Sangue nella grandezza spirituale della Vergine, degli
Angeli e dei Santi, tutte conquiste del Sangue Divino; nella magnificenza della Chiesa, campo im-
menso in perenne rigoglio di spiritualit e di ascensione alle soglie del Purgatorio, nell'attesa di es-
servi introdotto dalla fede e dalla piet cristiana, accanto alle anime morte alla grazia, a quelle degli
infedeli, degli empi, dei ribelli nell'attesa di poter penetrarvi e salvarle. q. 23 : 14 novembre

1910 - Nel Sangue Divino una giustizia che placa


Ges mi ha dato se stesso divinamente, l'anima mia non ha offerto a Lui che infinite miserie, debo-
lezze e infedelt. Se il Signore dovesse giudicarmi alla luce di cos estreme ingiustizie?
In questo giorno di raccoglimento e di ritiro esse mi appaiono ancor pi gravi, mi rivelano uno stato
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di abiezione e di responsabilit per cui l'anima giace a terra pi vile del fango, pi dura della pietra.
E tuttavia ecco venirmi incontro il Sangue di Ges e nel Sangue Divino una giustizia che placa il
Giudice Supremo, una giustizia che ha piet del mio nulla, che lava le mie colpe, risana le mie pia-
ghe, rinnova il vigore, riveste a nuovo l'anima, la ricolma di grazia e la eleva oltre ogni cosa terrena.
Poter essere trovata in Cristo nello splendore e nell'amore della sua giustizia!
Ecco il mio desiderio, o Signore, ed ecco la mia fiducia nel Sangue Divino. La virt di questo San-
gue m'introduca nella giustizia che salva e che perdona, che vivifica e che santifica, che porta fino a
Dio e immerge nell'oceano della sua divina carit. L'anima si affissa in Dio come la pupilla nella lu-
ce, ma la corrente del Sangue Divino richiede uno sbocco per effondere nelle anime, nella Chiesa,
nel mondo la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede, che il Sangue di Ges. q. 2.3 : 20 novembre

1911 - Ci che voglio conoscere questo Mistero


Ci che voglio conoscere questo Mistero di misericordia per servirlo con tutte le forze dell'anima,
in tutti gli istanti della vita. questo il comandamento della tua Redenzione: rinnovare nella Chiesa
il Sacrificio del Calvario per comunicare le anime col Sangue di Cristo.
S, mio Signore, intendo di estendere a tutte, siano innocenti o peccatori, fedeli o infedeli, santi o
empi, il Sangue della tua Passione cruenta. Scenda questo Sangue Divino su tutto il dolore umano,
su tutte le sventure, su tutto il sangue che esce dalle membra straziate e avvalori ogni respiro, ogni
preghiera, ogni angoscia. Il mare e la terra ingoiano le vittime di passioni sfrenate; il tuo Cuore, o
Signore Ges, effonda sulle anime accecate e brancolanti il Sangue Divino per conquistarle con la
misericordia e con l'amore. q. 23 : 21 novembre

1912 - Il Santo scende nelle profondit del Mistero


Il Santo scende nelle profondit del Mistero di Cristo; s'inoltra per un cammino aspro e oscuro, gui-
dato dalla fede, portato dall'amore. Cerca le orme sanguinose del Redentore, le segue nel Calvario
cruento, le contempla in tutte le fasi della divina Passione, e poich ha riempito le pupille, le labbra,
le mani del Sangue Divino, domanda grazia e aiuto per penetrare nel suo Cuore Santissimo, sacrario
di ogni sofferenza. Ges ha sofferto divinamente per tutti i peccati del mondo, in particolare per i
miei peccati: ha sofferto divinamente abbracciandoli con la sua mente infinita, comprendendoli nel
suo spirito, giudicandoli con la sua giustizia e la sua santit.
Ha patito, ha pianto ed morto per i peccati di quest'ora tenebrosa, per quelle che seguiranno ancor
pi strazianti. E questo segreto martirio della Passione stato contemplato ed ancora vissuto dai
Santi, perch non c' maggior amore, ha detto Ges, di quello di dare la vita per i fratelli. Dare la vi-
ta intima, di preghiere e di lagrime a Ges, non supera qualunque altra offerta? q. 23 : 22 novembre

1913 - Questo il momento del mio Sangue


- Questo, Tu mi ripeti, il momento del mio Sangue. Le passioni hanno scatenato una guerra che
finir con la desolazione universale. Rimarr vivo nella fede e nell'amore chi avr bevuto il mio
Sangue, creduto alla sua efficacia, onorato la sua potenza, glorificato la sua origine. La Chiesa vi
presenta ora come arca di salvezza il Cuore Immacolato della Vergine Madre, ma la rinascita, il
nutrimento, la vita, la forza, la santit vi verr dal mio Sangue. Ogni anima pu compiere col mio
Sangue un apostolato segreto, il pi ampio, il pi efficace, il pi scevro di amor proprio e di vanit,
il pi fruttuoso. Io ti dono il mio Sangue, tu me lo ridoni perch io lo deponga sulle labbra dei mo-
renti, nel cuore dei peccatori, nelle anime degli infedeli, nello spirito di tutti i lontani da Dio.
La salvezza del mondo in questi segreti perch la pace santa, duratura nel perdono dei peccati e
il perdono dei peccati non si ottiene che col Sangue della Redenzione. - q. 23: 26 novembre

1914 - Per Maria a Ges


L'acqua scaturita a Lourdes, la medaglia miracolosa descritta dalla Vergine e imposta a Caterina La-
bour, lo straordinario fenomeno del sole a Fatima sono i segni visibili disposti dalla Provvidenza e
messi nelle mani della Vergine per richiamare i popoli a salvezza.
Il popolo ha bisogno di segni evidenti, sensibili, non conoscendo i segreti della vita interiore.
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sempre per mezzo di Maria che il Signore chiama le genti smarrite a ritornare nella via della veri-
t e della giustizia: per Mariam ad Jesum. Oggi la festa della medaglia miracolosa.
Bisogna raddoppiare la fede ma anche bisogna penetrare nell'arcano e vedere i rapporti tra l'esalta-
zione del Mistero dell'Immacolata Concezione e quelli del Sangue Divino. Maria Immacolata,
dispensatrice di grazia, mediatrice tra Dio e gli uomini, tra gli uomini e Dio per virt del Sangue
Divino del suo benedetto Ges. Il Sangue Divino di Ges! nelle sue mani luce, misericordia, per-
dono, salvezza, santificazione delle anime. Che cosa posso domandare alla Vergine di pi caro a lei
e di pi prezioso per me? Quale grazia potremmo ottenere senza il Sangue di Ges? E in questa
tormenta di passioni, di peccati che oscura, sconvolge e strazia il mondo, accumulando rovine e
morte, quale grazia pi necessaria, efficace, potente se non quella del Sangue di Ges?
O Maria, il Sangue del tuo Figliuolo Divino non un segno misterioso, ma una realt divina dalla
quale ci pu venire la pace, la tranquillit, l'ordine che imploriamo. q. 23 : 27 novembre

1915 - Ascolta, Signore, la voce del Sangue di Cristo


Dal profondo dell'abisso ci rivolgiamo a Te, Signore pietoso e misericordioso, Padre nostro onnipo-
tente. Dissipa, Ti preghiamo, le tenebre di questa notte di peccato, scuoti le anime, rinnova nei cuori
il senso della piet, della carit, della giustizia, dell'amore.
Ascolta, o Signore, la voce del Sangue di Cristo. Questo Sangue la luce nuova del tuo regno; lu-
ce indefettibile, penetrante, infiammante; questo Sangue che adoriamo e beviamo grazia e vita;
questo Sangue il prezzo della tua misericordia, del tuo perdono, del tuo amore. q. 106: 30 novembre

1916 - Entra, o Sangue di Ges, e implora


Nessuno pu giungere fino a Te, o Dio, per placare la tua giustizia, per implorare misericordia e pa-
ce. Nessuno, nemmeno la Vergine, gli Angeli, i Santi. il Sangue di Cristo che pu giungere fino al
tuo consiglio. [...].. Pace, o Dio, per il Sangue divino di Ges! Pace e salvezza alle nostre anime, cu-
stodia e protezione per le nostre membra, difesa e sicurezza per le nostre chiese, per le nostre case,
per le nostre citt! O Sangue di Ges, implora per noi salvezza, pace e santit. q. 106: 2 dicembre

1917 - Prender il Calice della salvezza! Calicem salutaris accipiam!.


Il Salmista offriva un Calice simbolico: l'anima mia pu offrire a Ges il Calice che Egli ha riempi-
to del suo Sangue e che viene offerto ad ogni istante sugli Altari del mondo. Ecco, o Signore, il rin-
graziamento degno della tua Maest e liberalit. Nel Calice del Sangue Divino intendo immergere
l'anima mia riconoscente; raccogliere in esso tutte le preghiere, le penitenze, le santificazioni del
Corpo Mistico della Chiesa, tutte le espressioni di riconoscenza delle anime per gli infiniti benefici
noti e sconosciuti, largiti a me, alla tua Chiesa, al mondo intero. Agimus tibi gratias!. q. 107: 5 dic.

1918 - Ho con me il Sangue di Ges


Quali diritti sono in me per chiedere, per desiderare, per invocare il tuo soccorso, il tuo aiuto, il tuo
perdono, la tua misericordia, o Signore? Ho con me il Sangue di Ges. Te lo presento come prezzo
del mio riscatto, lavacro delle mie colpe, espiazione, riparazione.
Te lo offro come te l'ha offerto Ges sulla Croce, come te l'offre sugli Altari della sua mistica immo-
lazione. Il Sangue di Ges grida piet, perdono per noi infelici, meschini, traditi da Satana. Il San-
gue di Ges impetra per noi con preghiere incessanti. Non odi, o Padre, la sua voce che pi forte
di quella dei peccatori? Non vedi che esso ricopre con un velo di misericordia le iniquit della terra
ed ha il potere di trasformare i cuori malvagi in cuori pentiti, amanti, fedelissimi? q. 107: 5 dicembre

1919 - Dall'Altare ci verr la salvezza


Dall'Altare, dal Tabernacolo, dal Sacrificio ci verr la salvezza perch il tuo Sangue che ci salva,
non il braccio degli uomini; il tuo Sangue che ci introduce nella schiera degli eletti e ci apre le
porte del Cielo. Vivere in un lembo o in un altro della terra, questa cosa accidentale: l'importante
vivere in Te, di Te, del tuo Sangue, del tuo Amore, o dolcissimo Ges! O Signore, noi siamo tanto
miserabili! Attaccati alle nostre sponde, alle nostre case, alle mille cose che ci rendono comoda, fa-
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cile ed anche serena la vita. La tua mano, o Signore, ci distacca da tutto, ci separa da ci che amia-
mo; ci getter, forse, sulla via; non sappiamo; forse ci percuoter, ci dar da bere lagrime amare.
giusto. Noi meritiamo ben di pi. Meritiamo l'inferno e Tu ce lo cambi in sofferenza, in patimento
meritorio e lo rendi prezioso col tuo Sangue Divino. Il tuo Sangue circola nella tua Chiesa vivido e
vivificante: deh! Fai che giunga a tutte le anime in salvezza e benedizione! q. 107: 6 dicembre

1920 - Nessuna invocazione al Sangue andr perduta


Ci che affiora all'anima dal contatto del Sangue di Ges, ritorna nelle profondit dell'anima stessa.
C' Cristo nell'anima, il suo spirito, la sua grazia, la sua potenza; ci sono i suoi desideri, i suoi dise-
gni, i suoi piani divini, ed Egli li compie con la collaborazione dell'anima. Misteri segreti, ma reali.
ben pi affidare coscientemente la propria attivit spirituale al Cuore, alle labbra, al Sangue di
Cristo che manifestarla al di fuori quando la manifestazione esterna non entra nei disegni della sua
volont e della mia obbedienza. vero che quasi impossibile contenere l'impeto del Sangue di
Ges, le sue mirabili espansioni, i suoi impulsi, seppellire in un abisso una vita gagliarda, ma non si
seppellisce nulla quando nell'anima vive Ges. Si ridonano a Lui le sue misericordie come il fiori-
cultore ridona al padrone i fiori cresciuti sul suo giardino. q. 107: 7 dicembre

1921 - Il Signore verr e non tarder


Sono certa. Nell'ora designata dalla Provvidenza Divina apparir la misteriosa potenza del Sangue
di Ges, e tutte le genti si prostreranno ad adorarlo, pentite di non averlo conosciuto prima, deside-
rose di riparare alla sconoscenza, di corrispondere con amore e zelo alle sue misericordie.
Sono certa. Il Signore apparir e non si smentir . Apparir nella luce del suo Mistero alla Chie-
sa docente, al suo Vicario, ai suoi Sacerdoti, alle anime pie; apparir ai peccatori, agli infedeli, ai
traditori del suo Sangue benedetto, agli empi, ai sacrileghi. E non si smentir.
Il suo Sangue dar a tutti la retribuzione dovuta; dar il possesso della luce alla fede; il gaudio della
salvezza alla speranza, l'immensit dell'amore alla carit. Dar se stesso nella potenza e nella gloria
in proporzione di quanto avr dato l'anima per il trionfo del Sangue stesso. q. 107: 7 dicembre

1922 - Invocare il Sangue, redenzione e difesa


Bisogna affrontare la porzione di castigo che tocca a ciascuno, riconoscere la propria responsabilit
di colpa e di offesa a Dio; bisogna piangere e pregare. Soprattutto invocare sulla Chiesa, sulle anime
tutte dei fedeli e degli infedeli, dei giusti e dei peccatori, sulle persone, sulle citt, il Sangue Divino,
salvezza e riparo, redenzione e difesa [...]. Nelle vene umane circola sangue contaminato, ed ecco il
peccato nella pi vasta e spaventosa realt, come estensione di un contagio cui nessuno pu arresta-
re perch non si conosce il rimedio [...]. Sento la mia responsabilit per i castighi che tormentano il
mondo. giusto che io pianga e gema sulla mia incoscienza, ma con la tua grazia mi elevo dalle
mie miserie, confido in Te, t'invoco, ti supplico a illuminarmi, a riempirmi del tuo Sangue, a salvare
me e tutto il mondo. Se Tu, o Signore, non avrai piet di noi, periremo tutti. q. 107 : 7 dicembre

1923 - Rivestire del mio Sangue tutte le anime


La mia Comunione! Entrando Ges nella piccola anima, ebbe espressioni di bont suprema.
- La mia casa non crolla, io sono il Tempio vivo. Nella mia casa troverai ogni bene, sarai saziata
dal mio Corpo, abbeverata dal mio Sangue. Non ti domando compenso: io ti compenser largamen-
te con ricchezze spirituali. Vedrai accanto a te i Santi che invocherai e la mia Madre sar la tua
Madre. Onorerai il mio Sangue. Ti metter alla porta di questa mia casa per rivestire del mio San-
gue tutte le anime che non possono entrare perch prive di questo prezzo di salvezza. Contempla
quante anime giungono all'eternit prive della veste nuziale. Le vie del mondo sono piene di morti e
di morenti. Solo il mio Sangue potr ridonar loro la vita della grazia, della salvezza eterna. -
Mio Dio, aiutami a comprendere la virt del grande Mistero. Amen! q. 106: 11 dicembre

1924 - Il Segno innalzato dal Signore la Croce


Il Segno innalzato dal Signore fra le nazioni la Croce sanguinante di Ges, misterioso segno di ri-
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chiamo per l'adorazione, il ringraziamento, l'implorazione. Dall'alto della nuova perpetua Croce del-
la sua immolazione, dal Sacrificio dell'Altare Ges adora, ringrazia, implora, espia per me e per tut-
to il mondo. Ges vive nel Corpo Mistico della Chiesa e a lui convergono tutti i dolori del mondo, i
peccati, i castighi dei peccati, le responsabilit della terra. Le anime fedeli si uniscono a Cristo, ma
che cosa possono offrire a Lui se sono ricoperte delle piaghe dei propri peccati?
Se non hanno voce per detestarli, n lagrime per piangerli? Sapessero vedere, invocare, offrire il
Sangue di Cristo! Sapessero comprendere la gravit, i supremi giudizi dell'ora! I flagelli che percuo-
tono l'umanit sono castighi e sono misericordia. Sono richiami potenti di Dio; dovrebbero essere
risvegli, ritorni a Lui, solo datore e conservatore di ogni bene.
Occorre alimentare in questo momento la fede, la speranza, l'amore, l'abbandono in Dio.
Occorre chiudere gli occhi sulle passioni umane e aprirli sui disegni imperscrutabili dell'Altissimo
che ha fatto sanabili le nazioni. Nolite timere pusillus grex ripete Ges. q. 106 : 12 dicembre

1925 - Tu mi additi un programma stupendo


Mio Signore Ges, donami il tuo Sangue accompagnato dalle tue grazie particolari, che mi aiutino
ad accoglierle degnamente, a corrispondervi perfettamente.
Tu mi additi un programma stupendo: conservare, possedere, difendere, salvare il tuo Sangue.
il Sangue stesso che compie queste mirabili operazioni della grazia. il tuo Sangue che conserva
nell'anima le divine fragranze, che rende l'anima partecipe dei frutti mirabili delle sue operazioni
divine; il Sangue tuo che difende la Chiesa, la depositaria di questo Sangue benedetto, che salva
questo tesoro dalle bocche sacrileghe, dalle mani rapaci, dai cuori di fango.
O Sangue Prezioso, misterioso, santificante del mio Ges, trasforma il mio povero essere perch
sappia comprendere le tue divine operazioni, compiere i tuoi disegni, glorificarti in vita e in morte,
nel segreto dell'anima e a contatto delle anime di tutta la Chiesa. O Sangue Divino, manifesta la tua
potenza come l'hai manifestata nella glorificazione dei tuoi Apostoli e dei tuoi Santi. q. 106: 15 dicembre

1926 - Mostraci, o Signore, la tua misericordia


Mostraci, o Signore, la tua misericordia nel tuo Sangue Divino.
Io chiedo umilmente il tuo Sangue Adorabile e potente per tutta l'umanit, come se la mia povera
preghiera sgorgasse da tutti i cuori, come se l'implorazione salisse da ogni anima, come se ogni spi-
rito fosse dinanzi a Te, prostrato nella polvere, compunto dalle proprie colpe, percosso dalla propria
miseria, cosciente del proprio nulla, fiducioso nella tua piet, nel tuo perdono, nella tua Redenzione.
Mostraci, o Signore, la tua misericordia. q. 106: 18 dicembre

1927 - venuto offrendo a caparra il suo Sangue


Anima mia, sposa di Cristo, consacrata a Lui nel Mistero del suo Sangue, votata alla gioia di questo
Mistero, medita le parole del Profeta, rendile tuo programma e ripeti con umilt e ardore: ecco, il
Dio nostro Salvatore venuto con la salvezza offrendo a caparra il suo Sangue Prezioso.
Annunzia e fatti sentire; parla e grida. Il Mistero del Sangue di Cristo per tutti i tempi, per tutti i
luoghi, per tutte le anime. Il Mistero del Sangue di Ges l'unico conforto in quest'ora di spavento,
di stragi, di morte. Nella S. Comunione pare che Ges ritorni a me dalle vie del mondo, dal regno
suo, contrastatogli dal demonio, dalle passioni, dalle popolazioni. Ritorna ferito, sanguinante: ha bi-
sogno di riposo, di conforto; ha bisogno di trovare un cuore che lo alberghi nella carit, nell'umilt,
nella purezza, nella semplicit; un cuore ricolmo del suo Sangue, gi rifiutato dagli empi, calpestato
dai sacrileghi, dai traditori. L'anima il piccolo campo su cui Ges pu seminare il suo Sangue e
dal suo Sangue, la verit, la grazia, l'amore puro e sincero. Ma l'anima deve confortare Ges ascol-
tando i suoi lamenti: la terra diventa peccato perch le anime si sono abbandonate al peccato e il
peccato flagella l'umanit. la giustizia di Dio che castiga il mondo per i suoi peccati, ma anche
giusto pensare che il peccato che castiga il peccatore. q. 106: 19 dicembre

1928 - Affrettati a offrire il mio Sangue


Tu sei il mio Pontefice, o Ges. Consacri, offri, impetri per me. Sei per me a Betlemme, nel Cena-
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colo, sul Calvario, sempre nell'atto di offrire il tuo Sangue per me, per l'umanit, per tutto il mondo.
Se potessi comprendere i tuoi desideri per la mia salvezza e per quella di tutte le anime!
- Sono cos semplici e cos evidenti, dice Ges, i miei desideri. Come Io offro al Padre il mio San-
gue per la Redenzione del mondo, cos devi offrire continuamente con me questo Sangue Divino.
l'unica riparazione efficace, ed preghiera, adorazione, impetrazione divina che pu sanare le
piaghe della umanit e ridonare al mondo la pace. Affrettati ad offrire il mio Sangue; offrilo nella
sua divina potenza, nella sua grandiosa realt; offrilo con le mie mani, con la mia Passione, col
mio amore. - q. 106: 20 dicembre

1929 - Come servo al Mistero del tuo Sangue?


Come servo al Mistero del tuo Sangue benedetto? Come lo adoro, lo invoco, lo benedico, lo glorifi-
co? Tutta la mia devozione come soffio d'aria che sfiora le pupille, le labbra, le membra, il Sangue
del mio amore Crocifisso, e passa. O Signore Ges, giusto che veda e senta la mia incapacit di
comprendere il tuo Mistero, ma ancora mi di grande conforto sentire che Tu non mi disprezzi per-
ch il mio cuore vive nell'amore del tuo Sangue. E il conforto mi viene anche dalle parole di S.
Giovanni della Croce: Fortunata e avventurata l'anima che tiene presente il suo Dio, oh! mille vol-
te avventurata, giacch beve ad una fonte che non si inaridisce in eterno!.
Queste parole si accordano con la grazia di stamane. Mentre contemplavo la consumazione del Sa-
crificio, il Sacerdote che assumeva il Sangue Divino, ecco la voce misteriosa: Il Sacerdote beve col
mio Sangue la Passione, la Redenzione. Se ogni Sacerdote comprendesse questa sua potenza, quali
fiumi di grazia dal suo Ministero, quali ricchezze spirituali, per s, per la Chiesa e per il mondo! Il
mondo sconvolge ogni cosa, ma per preparare un nuovo campo ai trionfi del Sangue Divino. Co-
raggio, piccola figlia, coraggio e fiducia, il mio Sangue trionfer su tutte le rovine. - q. 106: 21 dicembre

1930 - O divine misericordie del Sangue di Ges!


O misterioso abbraccio della Comunione Eucaristica! Ges dissipa la tenebra e l'anima si tuffa nella
luce; Ges distrugge le colpe e l'anima si riveste di giustizia; Ges manifesta i suoi disegni di mise-
ricordia e l'anima dimentica se stessa per offrirsi a Lui nel modo pi intimo.
O divine misericordie del Sangue di Ges! Esso entra nei giudizi di Dio con una voce che placa,
espia, impetra. Oh! il Sangue della Redenzione scenda su tutte le miserie umane.
Chi lo contempla regge agli urti degli avvenimenti, li santifica, li supera; trionfa nella luce della ve-
rit, nello splendore della santit, nella vita immortale. Iddio perdoner al suo popolo, lo aiuter, lo
salver in virt del suo Sangue Divino. q. 106: 22 dicembre

1931 - Questa notte, parlerai con la voce del Sangue


Questa notte, o mio Dio, o Cristo Ges, Tu parlerai con i tuoi vagiti, con la voce del tuo Sangue Re-
dentore, messaggero di pace alla Chiesa, al mondo, all'anima mia. La Provvidenza Divina, le stesse
tue mani, o Signore, hanno preparato l'umile culla di Betlemme da cui hai irradiato nel mondo lo
splendore della tua pace. Ecco il mio povero cuore: squallido come la spelonca di Betlemme.
La mia fede, la mia preghiera, il mio amore non sono che paglia pungente: la mia vita intima, spiri-
tuale, soprannaturale non che una meschinissima offerta. Che mi resta, o Signore?
Il tuo Sangue Prezioso. Attendo da esso la purificazione per essere pronta domani a vedere il trionfo
della tua misericordia. q. 106: 24 dicembre

1932 - In societ col Padre, col Figlio, collo Spirito


...societatem habemus ad invicem... (1 Giov. 1, 7).
L'anima cristiana, vivente nella Chiesa, viva e attiva nel Corpo Mistico di Cristo, orientata verso i
grandi Misteri, tuffata nell'oceano della verit e della santit divina, in societ col Padre, col Figlio,
collo Spirito Santo. Quanto pi l'anima religiosa che nel Corpo Mistico ha un posto speciale, e nella
Chiesa ha privilegi di grazie spirituali, di aiuti, di benedizioni! In societ col Padre!
Sono tua creatura, o Signore, l'espressione del tuo fiat, l'espressione di un tenue raggio della tua luce,
di un pensiero dei tuoi disegni, della tua volont per la tua gloria. Uniscimi a te, o Padre Santo,
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stringimi fra le tue braccia, rendimi capace di accogliere e di riflettere la tua luce, di compiere le tue
misericordie, di cooperare ai trionfi della tua potenza. In societ col Figlio! Sono tua Redenzione, o
Cristo benedetto, redenta dal tuo Verbo nell'eternit, dal tuo Fiat nella Passione, dal tuo Sangue nel-
la tua morte. O Ges, rendi sempre pi sensibile e sempre pi gloriosa per te e per la tua Chiesa
questa mia societ col tuo Sangue Divino. Veramente sei Tu che hai scelto questo nulla per il trionfo
del tuo Mistero, come hai ordinato che la polvere, sepolta nelle viscere pi profonde della terra, a
contatto di correnti di altissimo calore, diventasse gemma splendente per i tuoi altari.
Aiutami, o Ges, a comprendere le tue misericordie e unisci il mio nulla col tuo Sangue Divino. In
societ con lo Spirito Santo! Ges mi ha affidato a Te, Spirito di amore, per il conseguimento di una
santit eccelsa nel suo Sangue Divino. O Spirito di luce, di carit, di santit, illuminami, riscaldami,
orientami in questa via misteriosa del Prezioso Sangue; tuffami in questo oceano arcano, nascondi-
mi, seppelliscimi nelle sue profondit perch io possa aderire, ad ogni istante, ai suoi dolci richiami,
compiere quanto mi comanda e annientarmi per il suo trionfo e per la sua gloria. q. 106 : 30 dicembre

1933 - La mia vita il Sangue di Cristo


Ecco il segreto da cui sgorgano fiumi di grazie, di elevazioni, di benedizioni; il segreto della mia vi-
ta cos distaccata da ogni luce, da ogni gioia, da ogni aspirazione terrena. Il Sangue di Ges ha len-
tamente spezzato in me ogni filo: ha come isolato l'anima e la tiene sospesa in un'atmosfera di luce
divina, di giustizia divina, di pace divina. Gli avvenimenti umani mi appaiono come sottili elementi
trasportati da una bufera che passa; elementi di passione, di ribellione, di tradimenti; lo sfacelo di
cattive volont, la condanna della superbia annientata, delle volute e ripetute infedelt.
Il mio Dio resta trionfatore nella sua gloria, come il sole nell'alto degli spazi, mentre la terra deva-
stata dalla tempesta. Il Sangue di Ges conforta l'anima in ogni vicenda, la illumina, la sostiene, le
dona la sicurezza della salvezza, i mezzi per la santit, le promesse dell'immortalit. Il Sangue di
Ges nell'anima come un sole folgorante, sebbene l'anima, per la sua pochezza, ignoranza e mise-
ria, rappresenti una notte senza stelle. La mia vita Cristo nel Mistero del suo Sangue.
q. 106 : 31 dicembre

1943
1934 - Ha sperato nel Signore, lo salvi
Tutte le volte che Ges ha parlato del Padre, ha avuto espressioni di ossequio, di fedelt, di confi-
denza, di abbandono, di amore; Ges si incarnato per amore del Padre, per riparare alle iniquit
umane compiute lungo i secoli, per salvare questa povera umanit, travolta dalle passioni, per resti-
tuirla al Padre in uno stato di innocenza e di grazia. Il suo Sangue Prezioso doveva operare tutto ci;
l'uomo doveva vedere lo splendore di quel Sangue, sentirne l'influsso, invocarlo, immergersi nella
sua luce e nella sua misericordia, rivivere la vita nella giustizia, nella pace, nella nuova via segnata
dalle orme del Sangue Prezioso. q. 108: 25 marzo

1935 - La Passione una preghiera stupenda


Ges ha pregato per noi, ci ha lasciato l'esempio della sua preghiera, ha messo sulle nostre labbra
parole semplici, limpide, adatte a piccole anime, ad anime impaurite, sperdute, angosciate dalla tri-
bolazione, lasciate come in abbandono. La Passione di Ges tutta uni preghiera stupenda, ma pi
segreta che palese, perci incomprensibile e che non ci sar mai svelata perch giammai potremo
penetrare nei sentimenti del Cuore Adorabile di Ges, nei rapporti altissimi col suo Divin Padre.
L'anima comprende solo in proporzione della luce che le dona Ges, in proporzione della fede, della
speranza e dell'amore che essa alimenta nel Sangue prezioso.
Oh! quel Sangue, quale influsso nell'anima, ma quali diritti! - Che hai fatto del mio Sangue?- mi
chiede nuovamente Ges. - Quale corrispondenza, quali frutti, quali purificazioni, quali ascensioni
per il mio Sangue? Tu non puoi estendere la parola all'infinito, n la preghiera, n l'opera, ma il
mio Sangue s, quando lo ricevi con infiniti desideri facendo tuoi i miei desideri, tue le mie inten-
zioni, tua la mia volont. - q. 108: 26 marzo
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1936 - giusto comprendere i dolori di Ges, ma...


La terra triste, ricolma di peccati, spalanca le sue viscere per inghiottire popoli e civilt, ricchez-
ze e gloria; ma su questa terra fangosa e ribelle, dove le generazioni senza Dio e contro Dio, spinte
da forze malvage si scagliano contro Cristo, Lui, Ges, si eleva sul mondo con la sua Croce sangui-
nante, domina tutti, trionfa su tutto; trae la gloria del Padre, la sua gloria dalle stesse abominazioni
per virt del suo Sangue Redentore. S, giusto comprendere i dolori di Ges e patire per Lui, ma
anche giusto godere perch Egli trionfa. q. 108 : 27 marzo

1937 - Il Mistero del Sangue mi attrae e mi spaventa


Il Mistero del tuo Sangue, o dolcissimo Signore, mi attrae e mi spaventa, mi sottrae alla vita terrena,
ma mi fa comprendere che non so ancora vivere in quella tutta celestiale perch non ho ancora ade-
rito perfettamente alla tua Passione Divina. Il tuo Sangue disperda ogni energia, sciolga le mie ossa
distaccandomi da tutto ci che pu impedire al Mistero di assorbirmi completamente ed io viva e
muoia nella divina carit, per la divina carit. Amen! q. 108: 29 marzo

1938 - Il tuo Cuore aperse tutti i suoi vasi...


Immergimi, o Ges, nell'oceano del tuo Sangue Divino; sentir i tuoi dolori, li comprender, mi
unir ad essi; sar tua piccola consolatrice, tua piccola serva, indegna apostola. Ma il tuo Sangue
che deve operare in me la trasformazione pi efficace perch io possa aderire alla virt, alle esigen-
ze, ai diritti di questo tuo Sangue Adorabile. Ascolto i tuoi gemiti: Il mio cuore diventato come
cera liquefatta. Il tuo Cuore, straziato dal dolore, aperse dunque tutti i suoi vasi ed effuse tutto il
suo Sangue. E questo Sangue ha rivestito di un sacro velo la tua Umanit, ma ha pure rivestito con
la sua virt le nostre anime. Anche ora, in ogni istante, il tuo Cuore si riapre con flussi ineffabili di
Sangue, di grazia, di misericordia, di perdono.
Ma perch le anime non si accostano a queste sorgenti di vita soprannaturale? Perch non stendono
le mani invocando aiuto, luce e pace? Che sono mai le stupende cascate della terra, dall'onda pura,
incalzante, immensa, rispetto all'onda del Sangue Divino che sgorga dalle invisibili altezze del Cie-
lo e scende per conquistare le anime alla vita eterna?
Quest'onda divina mi mette a contatto con Ges, mi immerge nella luce, nella grazia, nella miseri-
cordia di Ges, come l'onda del ruscello si sprofonda e si unisce a quella del mare.
Il Sangue di Ges suscita infiniti sensi di amore, schiude infinite visioni di bellezza, di potenza e di
santit. L'anima vorrebbe abbracciare tutto e ridire tutto. Impossibile, e ci provvidenza. L'anima
non avrebbe pi controllo, sarebbe perpetuamente rapita in estasi. Bisogna, invece, patire e lavorare
per il Mistero. q. 108: 30 marzo

1939 - Voglio inchiodarmi con Ges sulla Croce


Voglio inchiodarmi con Ges sulla Croce, sostituire a quei chiodi la mia fede, la mia speranza, il
mio amore; voglio raccogliere con umile devozione e intensa capacit il Sangue Divino che sgorga
dalle Piaghe Adorabili della Passione cruenta, dalla Passione mistica; Passione di tutti i tempi e per
tutte le anime; Passione infinita nella carit dell'Uomo-Dio, ed anche infinita nella sconoscenza,
nella incomprensione, nella ingratitudine delle anime. Questo Amore Crocifisso che appare sugli
Altari e per le vie, nelle case cristiane, che oggetto di studio e d'arte per gli uomini d'ingegno, re-
ster una semplice immagine, senza frutto e senza conquiste spirituali?
E il Sangue Divino continuer a scorrere silenzioso e trascurato come i rivi della montagna?
La mia piccola anima si smarrisce nel grande Mistero, piange, prega, invoca, rapita da una visione
di Sangue, di vita, di morte, di dolore, di gloria. Non perdiamo tempo a deplorare i mali del mondo,
non pensiamo che vi siano mezzi umani di restaurazione e di consolazione, di pace e di ordine, di
giustizia e di carit. La pace, la giustizia, la carit, la santit sgorgano col Sangue dalle mani e dai
piedi forati di Cristo, dal suo Cuore squarciato. Adoriamo, preghiamo, benediciamo quel Sangue
che ci tiene in vita, che ci dona la vita, che sar il nostro rifugio nei momenti della persecuzione, la
nostra difesa, la nostra salvezza, la nostra gloria. q. 108: 2 aprile
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1940 - Questo Sangue esercita su di me un influsso...


Questo Sangue Prezioso esercita su di me un influsso splendido, molto pi sensibile per lo spirito di
tutti gli elementi per le membra. Esso esercita nel mio spirito l'ufficio di un sublime, perpetuo, inef-
fabile sacerdozio; s'impossessa della mente, del cuore, delle facolt dell'anima; pervade ogni senso,
raggiunge le profondit estreme, porta ad altezze vertiginose. Questo Sangue Divino perpetua
nell'anima, certamente in modo relativo, il Sacrificio dell'Altare. Nel Sangue di Ges che scorre nel-
le mie vene tutta la Passione di Ges; la sua preghiera, l'offerta, l'immolazione, la riparazione,
l'implorazione della augusta Vittima; la significazione delle eterne verit, delle sciagure causate
dal peccato, dei castighi della giustizia, ed nello stesso tempo la certezza della misericordia divina,
del perdono ineffabile della grazia, dell'amore di Cristo. q. 108: 7 aprile

1941 - La virt della Passione deve condurre alla lode


La virt della Passione deve condurre l'anima al trono del Signore con la lode piena e perfetta.
Lode a Dio che ci ha creati e ci conserva, che ci ha privilegiati con l'immagine e la somiglianza con
Lui, che ci ha predestinati alla immortalit e alla gloria per mezzo di Cristo Redentore.
Lode a Dio che ci ha donato Cristo perch fossimo riscattati dal suo Sangue.
Lode a Te, Cristo, che nel tuo Sangue ci rendi degni di glorificare Iddio con la virt e i meriti di
questo augusto Mistero. Lode al Sangue benedetto che ricevo ogni mattina nelle Sacre Specie e che
fa rifulgere in me gli splendori della grazia, della salvezza, della misericordia. Il Sangue Divino de-
ve riprodurre in me l'immagine di Cristo, deve far rivivere in me i suoi esempi, scolpire in me le sue
parole, trarre da me quanto necessario perch si compia la sua Passione. q. 108 : 10 aprile

1942 - Si nascosto sotto il velo del suo Sangue - La Crocifissione.


Deus absconditus!. Quale nascondimento pi grande, pi umiliante, pi desolante di quello della
Croce? Ges si nascosto sotto il velo del suo Sangue, ma quel Sangue sfolgora la sua potenza e la
sua grandezza; esso ha il segreto della riconciliazione, il segreto della redenzione dell'umanit, il
segreto della santit della Chiesa e delle anime, il segreto della sorte dei popoli e delle nazioni, il
segreto della pace, della prosperit, della benedizione per tutte le genti, ma anche il segreto della
maledizione e della condanna. Ges si veramente nascosto, nascosto fino a scomparire nel pelago
della sua Passione cruenta. Chi lo ha ravvisato in quel suo infinito martirio, in quell'abbandono cru-
dele degli uomini, in quello strazio di Sangue e di morte?
Ges si nasconde ancora nella sua Passione incruenta. Il pane e il vino dell'Altare trasformati in
Corpo, Sangue, Anima e Divinit per virt della Consacrazione, adombrano il grande Mistero. E
l'anima fedele, amante, rivede, nell'Altare il Calvario e nelle Sacre Specie il Cristo Crocifisso nello
splendore della sua immolazione, negli infiniti atteggiamenti della sua carit universale. g. 108:15 aprile

1943 - Quanto vivo lo Spirito del tuo Sangue! Oh! mirabili doni della Redenzione!
Il tuo Corpo in olocausto, il tuo Sangue a purificazione e ad incremento della vita soprannaturale; il
tuo Spirito a pegno e suggello di una adorazione divina.
Chi potr ringraziarti, o dolcissimo Ges, dei doni stupendi della Redenzione? Nessuno di noi per
quanto santo e dotto potr penetrare nella luminosit e nelle magnificenze del Mistero, ma possiamo
ringraziare la tua liberalit anche per ci che non conosciamo, umiliarci per la nostra impotenza e
abbandonarci al pietoso soccorso della tua indulgenza. La S. Chiesa m'insegna che l'incremento di
ogni virt ci viene dalla tua ispirazione, dal tuo Spirito divino. Ed io lo invoco questo tuo Spirito
adorabile con tutte le preci di cui capace la mia piccola anima perch solo con la tua luce, con la
tua grazia e col tuo amore potr avanzare nel cammino del Mistero e potr comprendere quanto vi-
vo, profondo, vitale, benefico, santificante lo Spirito del tuo Sangue. Sangue e Spirito del mio Ge-
s, Spirito e Sangue, vita di Cristo, sii la vita dell'anima mia in terra e in Cielo. q. 108 : 25 aprile

1944 - Ges la misericordia incarnata


Ges la misericordia incarnata; la misericordia di tutte le anime, di ciascuna anima; misericordia
palese nella sua dottrina, nei suoi prodigi, nella sua Passione, nella sua Morte, nel suo Sangue Divi-
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no. La Misericordia del suo Sangue supplisce alla pochezza dei nostri cuori gelidi, indifferenti, in-
coscienti dei tesori della Redenzione; copre i nostri peccati dinanzi al Padre Celeste donando, nello
stesso tempo, la grazia per riconoscerli ed espiarli; d valore ad ogni preghiera, ad ogni patimento,
ad ogni sacrificio; compie nel segreto opere di grande santit. q. 108: 26 aprile

1945 - La sapienza del Cristo, comunicata dal Sangue


Chi si appoggia alla sapienza non vaciller, dice l'Ecclesiaste; ma pur giusto affermare che chi
si appoggia alla sapienza che scaturisce dal Sangue Divino, non vaciller nella sua fede, nella spe-
ranza, nella carit; sar forte nella tentazione, invincibile in ogni prova, sicuro in ogni atteggiamen-
to ed in ogni attivit spirituale. La sapienza lo esalter in eterno.
La sapienza del Cristo, comunicata dal suo Sangue Divino, la sapienza della croce, della sofferen-
za, della rinuncia, del sacrificio; la sapienza dello Spirito che conforma il redento al Redentore, il
discepolo al Maestro, il giusto al Santo dei Santi. la sapienza che tiene in piedi l'anima nella sven-
tura, nel dolore, nella violenza delle passioni, che la rende invulnerabile, pure a contatto del soffio
devastatore che flagella l'umanit. La sapienza di Dio ci diede il Sangue della Croce, il Sangue della
Croce ci dona e ridona la sapienza divina. q. 108 : 27 aprile

1946 - Preghiera onnipotente, universale, perpetua


Che cos' la mia preghiera accanto alla preghiera di Cristo: preghiera onnipotente, universale, per-
petua? Egli prega in Cielo, in terra, nella sua Chiesa e in ogni anima redenta; ha la visione di tutte le
anime ed offre per ciascuna le sue implorazioni; dentro l'anima mia e prega incessantemente.
Se sapessi unirmi a quella preghiera elevata al Padre con la potenza del Sangue Divino! Annunzia-
te - dice l'Apostolo - la potenza di Colui che vi ha tratto dalle tenebre alla luce.
A chi mi rivolger, o Signore, per annunziare le magnificenze del tuo Sangue Divino?
La Chiesa lo conosce e lo predica, le anime lo sentono rifluire in se stesse: senza il tuo Sangue var-
rebbe il Sacrificio, avremmo il Sacramento, la tua vitalit nella Chiesa e nelle anime?
Grida a me - disse Iddio a Geremia - e t'esaudir e ti riveler cose grandi e certe che tu non sai.
O Signore Ges, mi umilio al tuo Sangue e alla tua preghiera, alla tua preghiera e al tuo Sangue,
certa di compiere a tua gloria e a gloria del Padre una missione segreta per la salvezza delle anime,
una missione palese per la gloria della tua Chiesa. q. 108: 29 aprile

1947 - Il suo regno l, segreto, nascosto... Regnavit...


Regn dal legno! Egli regna! Regna su tutto il mondo con dominio di potest, di comando, di con-
quista, di trionfo. Ma questo regno del mio Ges, conquistato dal suo Sangue, nascosto.
Chi lo vede e lo ammira? Chi lo comprende e lo apprezza? Entra in te stessa, piccola anima, cerca i
segni di questo dominio, senti il suo influsso, contempla i suoi benefici. Sei di Ges! Sua conquista,
suo possesso per acquistare il quale Egli ha versato tutto il suo Sangue. Metti le tue labbra sulle lab-
bra delle sue ferite, su quelle del suo Cuore; entra in quelle ferite. Il suo regno l, segreto, nasco-
sto, misterioso, ma chi ha trovato una volta quella via non se ne allontana pi, non torna pi indietro.
una via che conduce molto in alto, fino al Cielo, nella intimit con Dio. q. 108: 30 aprile

1948 - Ricordati, Vergine Santissima


Memorare! Ricordati, o Madre, che io sono tua figlia, consegnata a Te con tutta l'umanit da Ges
morente, affidata a te dal suo Cuore pietoso, dal suo Sangue Divino. Sono il prezzo di quel Sangue
che Tu hai veduto scorrere dalle ferite del tuo Figlio Divino; sono figlia, sposa, schiava di quel San-
gue. Schiava e mi glorio. Quel Sangue benedetto mi lega alla Croce, al Tabernacolo, al Sacrificio,
alla Passione di Ges, alla tua compassione, o Vergine Santa.
Memorare! Ricordati di questa piccola schiava del Sangue di Ges. Schiava perch mi abbandono
alla sua corrente come un granellino di sabbia: mi trasporti lontano, mi arresti, mi seppellisca nei
gorghi misteriosi, non domander conto di nulla; Ges il Padrone Divino dell'anima mia e l'anima
mia vuol servirlo nel modo pi accettevole, secondo i suoi disegni, secondo i suoi desideri di mise-
ricordia. Memorare! Ricordati, o Vergine Santissima, di questa misera creatura, tanto meschina e
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peccatrice, ma risoluta di cambiar vita, di sacrificare tutto, di accettare tutto per vivere conforme al-
la volont di Dio, per essere immedesimata con Cristo nel suo Sangue Divino. Illuminami, o Madre,
metti sulle mie labbra preghiere umili, infuocate, aderenti ai richiami celesti; infondi nel mio cuore
un senso vivo, acuto, divorante per il Sangue di Ges; infondi nel mio spirito tutto l'ardore, l'amore
per quel Sangue Divino. q. 24 : 1 maggio

1949 - Immergimi, Madre, in queste correnti...


Ogni anima che incontro il prezzo del Sangue di Ges; perch non posso dirle: Arrestati, non ve-
di l'onda che ti tocca? Non calpestarla. la tua salvezza. E vedo infinite anime, tutte quelle che vi-
vono sulla terra, vorrei salvarle tutte: costano il Sangue del mio Ges.
Madre Santissima illuminami. Tu sei la luce, la mistica luce che ti piove da Cristo; sei la stella che
mai non tramonta dal Cielo della Chiesa e delle anime. Sei l'arcana luce dei Misteri di Dio. Deh! il-
lumina i miei passi e guidali verso il Mistero della Passione, verso il Mistero Adorabile del mio
Adorato Signore. O Maria! Nomen magnum invocabunt in te.
Te invocando si invoca il gran nome! Tu sei il mare in cui Dio versa le sue misericordie, un mare
senza sponde e senza fondo; un mare che ha saputo accogliere il dolore e quel dolore ha ampliato i
suoi confini; un mare ricco di dolcezze divine, perch attraversato da correnti misteriose, dall'acqua
della grazia, dal Sangue della Redenzione, dallo Spirito del divino amore.
Immergimi, o Madre, in queste misteriose correnti onde io sia rigenerata a nuove grazie, a nuovi
contatti col Sangue dello Sposo, a nuove intimit col suo santissimo amore. q. 24: 2 maggio

1950 - La Vergine Santa mi riporta a Cristo


La Vergine Santa mi riporta a Cristo. Se Madre di Dio perch anch'essa stata redenta, prevenu-
ta, santificata, illuminata, elevata, divinizzata dal Sangue di Cristo.
La Divina Maternit si innalza splendida in Cielo per il Sangue di Ges, come fiore germinato e vi-
vificato per la potenza dell'onda pura e fresca che ha dato vigore al mistico seme.
Il Sangue di Ges m'insegner a vedere, a conoscere, ad amare, a servire il mio Dio, ad imitazione
di Maria, con tenerezza e fedelt di ancella, di figlia, di sposa. q. 24 : 3 maggio

1951 - Il Sangue ci dona le grazie, mediatrice la Vergine


Maria fuit plena gratia ideoque oceano gratiarum (S. Bonaventura).
L'oceano distribuisce l'acqua ristoratrice e fecondatrice su tutta la terra; potrebbe Maria non distri-
buire le grazie, di cui ricolma, sulle anime per le quali il Cristo morto e che non possono giunge-
re a Lui se non per mezzo della divina misericordia?
Fu il Sangue del Figlio di Dio ad aprirne le sorgenti; il Sangue che ci dona perennemente i tesori
della misericordia divina, interceditrice e mediatrice la Vergine Santa.
Sicut in mari aquarum ita in Maria sunt congregationes gratiarum (S. Bonaventura, De Laudibus Virginis).
Quanta fiducia in questa Vergine benedetta! Potrebbe non amare la causa, il trionfo, la gloria del suo
Figlio Divino? E potrebbe non soccorrermi, non esaudirmi se oggetto di quella causa e di quella
gloria il trionfo del suo Sangue nella mia santificazione?
Quali grazie chieder a Maria? Una sola: la comprensione ampia, profonda, perenne del Sangue di
Ges per ottenere per quel Sangue un'unione perfetta, una immedesimazione sempre pi crescente,
una consumazione sempre pi amorosa con Lui. Chiederei la grazia del Sangue Prezioso, perch
Ges trionfi in me e in tutto il mondo. q. 24 : 6 maggio

1952 - Non comprendiamo la giustizia divina


Oh! noi non comprendiamo la giustizia divina; la diciamo castigo, flagello, punizione, distruzione;
parole umane materiate di umanit, come materiale la terra che calpestiamo.
La giustizia divina luce, amore, santit, ordine, l'essenza dello Spirito di Dio. Egli non pu
non essere giusto, n pu manifestare la sua giustizia agli uomini se non con avvenimenti visibili e
sensibili. Ma accanto alla giustizia, ecco la misericordia, il Sangue di Cristo. Il Sangue di Cristo!
Lo contemplo tra il peccato e la giustizia divina e tra la giustizia e la misericordia, tra Dio e l'anima,
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tra la Chiesa dei redenti e l'umanit pervertita. Si scires donum Dei!. Se tu sapessi il dono di Dio
all'Altare, il dono di Cristo alla Mensa, il dono del Sangue nella S. Comunione!
un torrente di grazie celesti che scende a inondare l'anima e l'anima pi ne ricolma e pi arde di
sete; pi invoca e pi brama, desidera questa divina acqua zampillante alla vita eterna. q. 24 : 9 maggio

1953 - Appressare le labbra al Calice della salvezza: Bevetene tutti!


Imposizione di misericordia, di carit, di generosit. Bevetene tutti! Dunque anche l'anima mia pu
appressare le labbra al Calice della salvezza e non soltanto durante la S. Messa, partecipando al S.
Sacrificio, ricevendo l'Ostia Santa nella Comunione dalle mani sacerdotali; ma sempre l'anima mia
pu accostarsi al mistico Calice poich, ad ogni istante, si compie l'immolazione del mio Ges e il
suo Sangue Divino sgorga dalle sue ferite nella Chiesa e nel mondo pi della luce che si sprigiona
dal sole. Il Sangue del mio Ges ridona all'anima la purezza del soffio della vita.
Non so entrare nel segreto di queste operazioni, ma le intuisco, poich se questo Mistero di grazia
opera per s, c' sempre nel suo movimento una sottilissima, inconcepibile, ma reale partecipazione
dell'anima, fosse pure nella indefinita volont di aderire ad ogni richiamo e di concorrere alle san-
tissime espansioni dell'onda divina a salvezza mia e di tutto il mondo. E questa punta di volont
attiva anche nella notte poich ad ogni risveglio ecco la Croce, l'Altare, il Banchetto, il Sangue Di-
vino; ecco quel Sangue Adorabile che illumina, scuote, chiede, porta via il sonno, occupa tutto il
pensiero e prepara l'anima al nuovo incontro. Ed ecco gli effetti del grande Mistero.
Raccogliendo parole di verit dalle labbra sacerdotali comprendo che ogni parola espressione e vi-
ta del Sangue benedetto, un fluire di grazie, un'abbondanza di benedizioni, un soffio di vita nuova
che spira e si estende e penetra nelle anime, in una corrente di sublimi ideali, di santissime finalit,
di ineffabili elevazioni. Se, come comprendo, creato un cielo per ogni anima redenta che aderisce
al Sangue di Cristo e un inferno per ogni anima che lo calpesta, come vivere senza avvincere il pen-
siero, il cuore, l'anima, lo spirito a questa sublime verit? Bisogna opporre il Sangue di Cristo al di-
lagarsi del fiume di fango; estinguere il braciere ardente delle passioni col flusso del Sangue Divino.
Ges parla un linguaggio che scuote e incute timore. q. 24 : 10 maggio

1954 - O Mistero del Sangue, rivelati!


O Mistero del Sangue di Cristo, Mistero dei Cieli e della terra, ammirato, cantato dai Profeti, rivela-
to da Cristo, perpetuato nella Chiesa! L'anima vien meno nel contemplarti; si sente morire nell'acco-
starsi alla tua luce, nell'accogliere l'onda travolgente, nel seguirla nella via della sua mistica espan-
sione. O Mistero del Sangue di Cristo, rivelati! Non vedi che le anime muoiono assetate, bruciate
dagli ardori delle passioni, privi di una linfa ristoratrice?
Non vedi che il fuoco acceso dalle passioni si unisce al fuoco delle stesse passioni per consumare
quanto di pi nobile nel cuore, nell'anima, nello spirito?
O Sangue di Cristo, rivelati, trionfa, avanza con la tua gloria sulle rovine del peccato! q. 24 : 13 maggio

1955 - Ges brama sentir parlare del suo Sangue


La visione del Sangue Divino l'accostamento a tutti i Misteri, la partecipazione a tutti i Misteri, la
glorificazione di tutti i Misteri. Poter fissare questa visione nell'anima! Poter vivere in questa visio-
ne e per questa visione! L'anima mia non desidera, non intende, non comprende che il linguaggio
del Sangue Divino e lo raccoglie avidamente dalle labbra sacerdotali, dalla Scrittura, dalle labbra
stesse di Ges. E Ges dice all'anima che Lui stesso brama sentir parlare del suo Sangue Divino.
E poich molto pochi di quelli ai quali affidato il culto di questo Mistero, s'interessano per glorifi-
carlo, cos Egli cerca delle piccole anime fedeli ed amanti che possano comprendere la sete del suo
Sangue benedetto. E mi fa ancora capire che quando mi sento attrarre da questo Mistero e l'anima vi
corrisponde, sia pure con un semplice atto d'intuizione e di adesione, senza nemmeno pronunciare
una parola, Egli considera quell'intuizione e quella adesione come fatti compiuti di culto e di apo-
stolato; come se avessi realmente compiuto quello che Egli mi ispira e che io vorrei attuare a gloria
del Mistero, a salvezza e santificazione delle anime.
A quale punto di degnazione scende Ges! q. 24 :19 maggio
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1956 - Tutto deve convergere al trionfo del Sangue


S, tutto deve convergere al trionfo del Sangue di Cristo, il Sangue di Cristo deve rifluire in ogni
anima. Ne ha diritto, dal momento che Ges l'ha versato per conquistarla, non essendovi altro mez-
zo di salvezza. S. Afrate ha una frase stupenda; dice che la sua parola rifluisce a Lui da chi l'ascol-
ta e che il seminatore e il mietitore godono insieme. il segreto del grande Mistero del Sangue di
Ges; la sua virt, la sua potenza, la sua efficacia rifluiscono a Ges stesso dall'anima fedele e de-
vota. Il seminatore Cristo e fa piovere nei solchi dell'anima il suo Sangue Adorabile e il mietitore
ancora Lui che raccoglie i frutti della divina Redenzione. Che non farei perch giungesse in tutte
le anime l'onda purpurea, santificatrice! Bisogna dar vita a questa santa crociata, la vera crociata di
Redenzione nel Sangue di Ges, col Sangue di Ges. q. 24 : 22 maggio

1957 - l'innesto del Sangue Divino di Cristo


Abbracciare in mansuetudine la parola innestata a salvezza dell'anima.
Insitum verbum! l'innesto della parola di Dio, parola di verit, di giustizia, di carit; l'innesto del
suo spirito, spirito di padre, di sposo, di artefice di santit; l'innesto dello stesso Verbo, della sua
grazia, della sua misericordia, della sua redenzione: l'innesto del Sangue Divino di Cristo.
Chi dir le dolcezze, le meraviglie, le operazioni di questo mistico innesto? Nel mio vaso di creta si
riversa il Sangue Divino e la creta diventa membra del Corpo Mistico di Cristo; diventa tabernacolo,
sede, tempio, strumento di Cristo per il compimento dei suoi disegni divini.
Il pensiero, l'affetto, la parola, l'attivit, tutto diventa col Sangue di Cristo elemento di glorificazio-
ne dei suoi Misteri; diventa capacit accogliente il suo spirito, la sua parola, le sue disposizioni, i
suoi comandi, i suoi desideri. q. 24: 23 maggio

1958 - Uno sguardo all'Altare. Per chi s'immola Ges?


Uno sguardo all'Altare. Per chi s'immola Ges? Per ciascuno di noi, per me specialmente. Ogni Sa-
crificio, come ogni Comunione ha uno scopo speciale designato fino dall'eternit. Ogni anima che
accoglie il Sangue di Ges riceve in quel Sangue un cumulo di grazie; grazie che sente rifluire nello
spirito con la pace, l'unione, l'immedesimazione con Cristo; grazie che pu trasmettere ad altre ani-
me con la preghiera, con i santi desideri, con il Sacrificio e le intenzioni di Ges. q. 24 : 26 maggio

1959 - Chi non sente quel cantico morto o morente


Il tuo Sangue Divino canta il tuo amore eterno in Cielo, nella Chiesa, nelle anime, nell'anima mia.
Chi non sente quel cantico morto o morente; chi non vede il tuo Sangue cieco di una cecit spa-
ventosa; chi non lo invoca perduto, chi non lo conosce e non l'ama non pu entrare in Cielo.
Verit tremende. L'amore, se non corrisposto, diventa odio; la misericordia calpestata, diventa
condanna; il Sangue respinto, diventa fuoco divoratore. Non c' bisogno di molte riflessioni per
comprendere le esigenze, i diritti dell'amore di Ges. q. 24: 28 maggio

1960 - Avvicinami sempre pi alla tua Croce


Signore, avvicinami sempre pi alla tua Croce, al tuo Martirio, al tuo Sangue. Lasciami vivere sul
Calvario accanto a Te. Sotto la tua Croce pu, deve essere accolto tutto il mondo.
Voglio vedere ogni cosa alla luce del tuo Mistero. Se sono figlia di Dio per il tuo Sangue Divino;
se odo la sua voce perch me la reca il tuo Sangue; se giunge a me la tua grazia perch viene
sull'onda del Sangue; se la parola sacerdotale mi arreca luce, conforto, sicurezza e pace per il tuo
Sangue; se gusto la scienza dei Santi, se aspiro a farmi santa per il tuo Sangue. Ogni tua Piaga
un inno al Sangue Redentore. Intus et foris vi leggo il trionfo del Sangue, la gloria del Sangue, la
virt del Sangue, specialmente quella che conquide, plasma, rinnova, eleva l'anima mia. q. 24 : 29 maggio

1961 - La Risurrezione di Cristo tutta splendore


La Risurrezione di Cristo tutta splendore; uno sfolgorio di potenza, di sapienza, di grazia, di mise-
ricordia, di vittoria. La luce della sua Risurrezione riallaccia e si fonde con quella sfolgorata sopra
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la capanna e avvolge nello splendore tutta la Sacra Umanit, ogni pensiero, ogni parola, ogni suo at-
to, ogni prodigio. Luce sui suoi occhi divini, sulle sue labbra, dalle sue parole, dalle sue preghiere,
dalle sue umiliazioni, dai suoi patimenti, dai suoi strazi, dalle sue Piaghe, dal suo Sangue, dalla sua
Croce. La tenebra misteriosa lo avvolse mentre viveva tra gli uomini perch non sarebbero stati ca-
paci di sostenere la sua reale bellezza, la sua magnificenza, la sua potenza divina.
Ora quella luce giunge a noi temperata dal suo Sangue Divino, introdotta in noi, mantenuta, gustata
per la virt del suo Sangue Divino. La Redenzione compiuta dal Sangue ci prepara, nel Sangue, la
risurrezione; risurrezione tanto pi luminosa e tanto pi gloriosa quanto pi l'anima sar vissuta nel
Mistero, avr creduto, sperato, operato nel Mistero. q. 24 : 30 maggio

1962 - O Madre, riempi la mia anima di tutto il Sangue


Estendere il Sangue di Ges su questo povero mondo bruciato dalle passioni, inaridito dalla incre-
dulit, flagellato dall'empiet; versare il Sangue di Ges in ogni cuore, in ogni anima; salvare, ri-
conquistare tutti con quel Sangue Divino. O Madre, per compiere questa missione desiderata dal tuo
Ges necessario che Tu riempia la mia anima di tutto il Sangue della Redenzione; necessario che
Tu, Mediatrice di grazie, Regina del Sangue, ritorni su questo povero mondo nella luce del Calvario
per rinnovarci nel Sangue benedetto. q. 24: 31 maggio

1963 - Sangue e fuoco splendono da ogni ferita


Pater... clarifica Filium tuum!. Ti contemplo, mio Ges, nello splendore della tua Maest regale:
Figlio di Dio, Verbo del Padre, Redentore della Umanit, Re dei secoli, Sovrano Dominatore dei
popoli. Tu presenti al Padre le stigmate fulgenti della Redenzione; veramente Sangue e fuoco sfol-
gorano da ogni ferita; si direbbe che la glorificazione parte da Te stesso perch sei Dio come il Pa-
dre, Eterno, Onnipotente, Sapiente, Eccelso. Comprendo, Tu chiedi la glorificazione della Reden-
zione perch la Redenzione glorifica la Divinit, la Santissima Trinit. E ancora comprendo un mi-
stero di infinito amore nei tuoi rapporti con le anime. Unito alle anime che hai conquistato e che
possiedi nel tuo Sangue Divino; dal segreto di queste anime, nell'ineffabile unione mistica, Tu chie-
di la glorificazione dei figliuoli adottivi perch essi, a loro volta, glorifichino Te. q. 2,5 : 6 giugno

1964 - La grazia data in dono per il Sangue di Ges


La grazia per me il senso del divino che affiora dai Sacramenti, dalla Sacra Scrittura, dalla Chiesa
Santa di Cristo, dalle profondit dell'anima permeata dal Sangue Divino di Ges...
Nel Sangue di Ges l'anima sente di essere avvinta alla vita vera, sublime, magnifica, stupenda, san-
ta di Dio; sente che quella vita feconda, travolgente, divinizzatrice; sente che quella vita supera
ogni bellezza, ogni potenza, ogni sapienza, ogni bont; che data in dono per il Sangue di Ges e
comunicata sovrabbondantemente. q. 2,5: 15 giugno

1965 - Quei sette doni esaltano le sette effusioni


Sono ricreata dall'amore dello Spirito Santo nel Sangue Divino che la pi stupenda creazione.
Il Sangue di Ges mi rende degna dei doni dello Spirito Santo, i doni dello Spirito Santo mi rendo-
no degna del Sangue di Ges. E vedo in quei sette doni come raggi fulgenti che illuminano, infuo-
cano, ed esaltano le sette effusioni del Sangue Adorabile. La Sapienza mi svela il misterioso dise-
gno della Redenzione che incomincia ad attuarsi con le prime stille della Circoncisione.
L'Intelletto mi trasporta presso Ges Agonizzante e mi fa penetrare nella paurosa responsabilit del-
le colpe umane, assunta spontaneamente da Cristo per espiarle, ma che gli fa sgorgare vivo Sangue
da tutte le membra. Il Consiglio mi accosta a Ges flagellato. Umiliazione, strazio, silenzio.
La mia anima deve vivere, operare, santificarsi alla luce di quegli esempi divini permeandosi in
quel Sangue. La Fortezza ha voci eloquenti nella corona di spine che disprezzo e crudelt degli
uomini; in ricambio il Sangue per salvarli. La Scienza mi fa seguire Ges sulla via della Croce ver-
so l'annientamento di ogni cosa, verso la morte...; ogni passo un'impronta di Sangue che perdona e
redime. La Piet prostra l'Uomo-Dio che s'abbandona alla Crocifissione.
Ad ogni colpo di martello un fiotto di Sangue per i crocifissori, per me che pure ho crocifisso Ges
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con i miei peccati. Il Timor di Dio mi fa contemplare il Costato di Cristo squarciato dalla lancia.
L'ultimo Sangue, ma non cessa pi. Sgorga da ogni Altare, in ogni istante.
col Sangue di Ges che raccolgo ininterrottamente nell'anima l'ascesa nella comprensione dei do-
ni dello Spirito Santo, dal Timor di Dio alla Sapienza. Splendori di Cielo a redenzione e a santifica-
zione della mia povera piccola anima. q. 25: 19 giugno

1966 - O Padre Santo, o Figlio di Dio, o Spirito Santo


O Padre Santo, Tu mi doni ogni giorno il Pane della vita eterna; o Figlio di Dio, Tu mi doni ogni
giorno il Sangue della tua Redenzione; o Spirito Santo, Tu dai il sapore, il colore, il gusto, il senso,
la virt al Pane ed al Sangue, divenuti mio cibo, mia grazia, mia forza spirituale; deh! santificami in
questi rapporti di adozione e di redenzione perch in me abiti la SS. Trinit ed operi in me a sua glo-
ria ed a trionfo del Mistero dei Misteri. q. 25 : 20 giugno

1967 - Lo Spirito applica alla mia vita il Sangue


Quanto bisogno che lo Spirito Santo pervada e conquisti e corrobori questa carne mortale, che nei
disegni di Dio destinata a servire lo Spirito immortale! In me circola un sangue guastato dalla col-
pa originale; come risanarlo, rinvigorirlo e renderlo strumento di una attivit soprannaturale nella
luce, nella sapienza, nella carit, nella santit? Col Sangue di Ges che lo Spirito Santo applica alla
mia vita interiore con una instancabile ed efficace operazione d'amore. Potessi comprenderle tutte!
Immergermi nel Sangue benedetto ed elevarmi nell'amore infinito del trio Dio! q. 25: 23 giugno

1968 - Il Sangue Divino tiene lontano da me il demonio


Ho bisogno di vedere, di toccare con mano il mio nulla, il mio fango, le mie debolezze, la mia su-
perbia, la mia vanit per detestare tutto, per assurgere a una vita pi pura, pi intima con Ges, pi
semplice, pi generosa, pi santa. Gi sento che il Sangue Divino tiene lontano da me il demonio,
sento che si oppone ad ogni sua insidia, che sventa ogni trama e disperde ogni impressione di mon-
do; ma non basta. Debbo collaborare con lo Spirito Santo per ottenere una pace sovrumana, quella
pace che frutto del Sangue stesso e che diventa elemento di ascensioni sempre pi rapide ed alte
nelle vie del Signore, nelle vie della mia redenzione, della mia santificazione. q. 25 : 25 giugno

1969 - Perdonare il peccatore fino a sette volte


Quando S. Pietro chiede al Maestro se avesse potuto perdonare il peccatore fino a sette volte, il Re-
dentore rispose con un'espressione che ci commuove e ci rapisce: Non sette, ma settanta volte set-
te!. Sette! Numero simbolico che richiama quello delle sette effusioni di Sangue.
Era come se Pietro chiedesse: Maestro, quante gocce di Sangue per ciascuna anima?.
- Ma tutto, risponde Ges; tutto per ciascuna anima; tutto quante volte lo chieder. -
E questa misericordia sar concessa con una pienezza di grazie stupende. Sar luce, conforto, bene-
dizione, elevazione, unione a Cristo nel Mistero, nella sua Passione, nella sua vita divina, nella sua
gloria. Giorno di splendore di Cielo! q. 25 : 29 giugno

1970 - Chi costui che viene da Edom?...


Quis est iste qui venit de Edom tinctis vestibus de Bosra? (Is. 63,1). Dalla profondit dei secoli il
Profeta vide Cristo Crocifisso avanzarsi ricoperto di un manto misterioso, di vivo Sangue, ma non
lo conobbe. Lo preannunci splendido nella sua bellezza, folgorante nella sua maest. Venne Ges
dal Cielo, pass grondante Sangue per le vie di Gerusalemme; i crocifissori lo videro realmente,
non lo conobbero, non lo vollero riconoscere. Ges passa ancora lungo le mistiche vie della Chiesa;
passa grondante Sangue accanto alle anime e molte di esse non lo vedono, non s'arrestano a con-
templarlo, a confortarlo, neppure s'interessano dei suoi patimenti, del suo Sangue. q. 26: 1 luglio

1971 - Il Sangue la giustizia che disarma


Il Sangue del mio Ges la giustizia di Ges che disarma il braccio del Padre Celeste.
- Io sono potente per salvare dice il Cristo all'anima che si rifugia sotto la sua croce. - Ecco il mio
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Sangue, tuo, rivestiti della sua bellezza, riempi le tue mani delle sue ricchezze, mettilo sulle tue
labbra; parler per te, ti difender, ti salver. - q. 26 : 2 luglio

1972 - S, noi siamo la veste di Ges


Vestitus erat veste aspersa sanguine, et vocatur nomen ejus Verbum Dei (Apoc. 9,13).
S. Giovanni vide in Cielo il Cristo vestito di una veste aspersa di Sangue.
l'impronta delle ferite sul fulgore della sua Sacra Umanit glorificata; la divina Passione scritta
a caratteri di Sangue sulla Adorabile Persona del Verbo; il trionfo della Redenzione che irradia tut-
to il Cielo festante, la Chiesa militante, le anime redente, l'anima mia.
La mistica veste intrisa del Sangue Divino come intessuta dalle anime, dalle operazioni della gra-
zia compiute con l'adesione amorosa e docile delle anime stesse. S, noi siamo la veste di Ges, co-
me Egli la nostra veste spirituale; Egli ci ricrea nel suo Sangue Divino e con la virt di questo
Sangue il nostro povero amore intesse la gloria del Mistero. q. 26 : 3 luglio

1973 - Perch la tua veste rossa?


Quare ergo rubrum est indumentum tuum, et vestimenta tua sicut calcantium in torculari? (Is. 63,2).
Il Profeta chiede con insistenza al misterioso Personaggio che gli appare in visione il perch della
sua veste rosseggiante, che simile a quella di chi pigia le uve nel torchio.
Noi non possiamo chiederci perch Cristo si presenti a noi dal legno della Croce asperso di vivo
Sangue. La risposta sale dalle nostre anime e s'incontra con la voce del Sangue benedetto.
Il peccato! Il maledetto peccato ha rivestito cos il mio Salvatore. Il Sangue fu spremuto dalle sue
vene sotto la forza delle passioni umane; l'umanit tutta quanta ha versato su di Lui le iniquit della
terra. Ed Egli, il Redentore, si offerto vittima e le ha espiate tutte nel suo Sangue.
Ma le colpe aumentano, si moltiplicano pi delle arene, sono furenti come belve affamate, corrom-
pono le anime, dilagano nel mondo. Ges le ha espiate tutte col suo Sangue. Ma le anime si perdono.
S, perch non accettano, non invocano, non accolgono il Sangue della riparazione presentato al Pa-
dre per tutta l'umanit. Che importa se il fiume ha un'immensa portata d'acqua, quando l'assetato
non si accosta all'onda ristoratrice? E se quell'onda non irriga i solchi sterili, chi pu pretendere una
messe rigogliosa? O divina onda del Sangue di Cristo, tu scorri nella Chiesa e nel mondo con impe-
to invisibile; tu hai salvezza, fecondit, santit per tutte le anime. Una goccia sola le salverebbe tutte.
Arrstati, toccale, bruciale, giacch tu hai in te il fuoco che ardeva nel Santissimo Cuore di Cristo;
hai la virt, la forza, la carit, la misericordia di quel Cuore. Onda divina del Sangue di Cristo, arre-
sta le anime nella corsa sfrenata al peccato; gettale a terra come Saulo e trasformale come lui in vasi
di elezione per la tua Chiesa, per il tuo Regno, per il Cielo. q. 26 : 4 luglio

1974 - Aiutare Ges nella restaurazione del mondo


Aiutare Ges nell'opera della restaurazione del mondo! Sembrerebbe un assurdo; un dovere, un
bisogno, un diritto. Conquistata dal suo Sangue e unita a Lui per una predilezione speciale come
sposa di quel Sangue, un dovere patire, pregare, sacrificarmi per i suoi interessi; un bisogno far
traboccare la pienezza delle sue misericordie sul mondo immerso nel fango del peccato per sottrarlo
al naufragio spaventoso che l'attende; un diritto raccogliere dall'Altare, dal Tabernacolo, dalla
stessa anima mia il Sangue di Ges, il Sangue che Ges mi dona con tanta prodigalit per offrirlo al
Padre Celeste a salvezza dell'anima, di tutte le anime, di tutto il mondo. q. 26: 7 luglio

1975 - Chi ha sete, venga a me e beva


La sete del tuo Sangue una mistica dilatazione dello spirito senza arresti nello splendore della Re-
denzione, una brama insaziabile dei beni che derivano da questo adorabile Mistero; l'anelito di
un'anima morente che aspira alla vita vera, completa, eterna. La sete del tuo Sangue un dolce mar-
tirio, come un fuoco che brucia ogni scoria, che lascia il campo sterile, squallido, ma pronto per la
nuova seminagione[...]. Bevo il tuo Sangue e non mi sazio mai.
Sarebbe una sventura se mi dissetasse. La mia sete una spinta in avanti, una elevazione nuova, una
adesione che prepara nuove attrazioni e nuove comprensioni. q. 26: 9 luglio
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1976 - come l'abbraccio dell'Amore immolato


L'incontro con Ges nella S. Comunione come l'abbraccio dell'Amore immolato.
Ges mi d il suo Sangue, l'anima gli d le sue povere lagrime. Il cuore come pervaso da questa
doppia corrente: il Sangue di Ges che vi entra a fiotti, a ondate impetuose come di fiume irrompen-
te; le lagrime, che scaturiscono pure a ondate, sincere, sentite, volute, gustate.
Piangere nel Sangue di Ges i miei peccati, i peccati di tutto il mondo! Non vi pu essere uno stato
d'animo pi puro, pi sacro e pi desiderabile. Mentre il Sangue Divino deterge l'anima da tante mi-
serie, da tante debolezze, da tanti peccati, l'anima si sente come pi agile, pi spirituale, pi pronta
al volo, meglio capace di accogliere la voce, i palpiti, i desideri, le intenzioni di Ges.
Se potessi accogliere in me il Sangue Divino offerto da Ges per la salvezza del mondo!
Se potessi far scorrere ai piedi del mio Signore, versare nel suo Cuore le lagrime di pentimento per i
peccati di tutto il mondo! q. 26: 10 luglio

1977 - La Chiesa canta che l'anima purificata dal Sangue...


Grazie, Signore Ges! L'anima mia ripiena di riconoscenza e di fiducia e pi credo alla potenza
del tuo Sangue, pi opero nella sua virt ed amo il suo trionfo e pi sento crescere in me la sicurez-
za di essere lavata da ogni macchia, perdonata, rigenerata, riammessa al bacio della tua bocca divina,
da cui fluiscono tesori di grazia e di sapienza che mi avvincono alle cose eterne distaccandomi sem-
pre pi da quelle terrene, vane e fugaci. La Chiesa canta che l'anima purificata dal Sangue Divino
acquista il colore rosso che lo rende simile agli Angeli accanto al re. Il colore rosso richiama le ful-
gide aurore e i tramonti di fiamma; significazione dell'aurora soprannaturale che annuncia il trionfo
del sole divino sfolgorante nella conquista del suo Sangue benedetto. q. 26: 11 luglio

1978 - Come Ges, cos anch'io crocifissa...


Come Ges, cos anch'io crocifissa, sposa di sangue, assetata, tormentata dalla brama di conquistare
anime col suo Sangue. Se non potr offrirgli il sangue delle vene gli offrir quello del cuore, quello
dello spirito, crocifiggendo misticamente le mie membra, i miei sensi, la volont.
Non so parlare; contemplo, adoro e bacio ogni ferita, ogni strazio delle mani, dei piedi, delle mem-
bra del mio Ges. Adoro e bacio e imploro ogni goccia di Sangue per la mia salvezza, per la mia
santificazione. q. 26: 11 luglio

1979 - Correnti di luce, di grazia, di Sangue


Tutto ci che l'anima compie con Ges trasformato dal suo Sangue Divino; tutto diventa sacro,
santo, accettevole al Padre: la preghiera, il sacrificio, il lavoro, ogni respiro, ogni palpito, ogni desi-
derio, ogni intenzione, tutto ha valore soprannaturale. Non nascondo che questa vita di Cristo che
pervade l'anima porta seco ardori veementi, forze indefinibili, come di fiume irrompente.
E pare che l'anima esca dalle membra sospinta dalla violenza dell'amore, per portare il Sangue, che
trabocca, in tutto il mondo, fino alle estremit della terra. Sono compresa, smarrita, sopraffatta da
queste intime correnti di luce, di grazia, di Sangue. Ma nessuna meraviglia. Se l'anima si offre a Ge-
s sinceramente, completamente, Lui che agisce, trasforma, eleva, conquide, domina.
- La mano lavora, Ges mi dice, ma la tua pupilla che guida la mano, il pensiero, l'azione.
Tu sei l'infimo strumento; la mia pupilla che ti guida, il mio Sangue che ritempra le tue forze
spirituali, crea nuove energie, segna il cammino, lo infiora di carismi. - q. 26: 12 luglio

1980 - Madre dei redenti, Regina del Sangue


Mi affido alla protezione della Vergine Santa invocando il suo aiuto materno. La contemplo sotto la
Croce, costituita da Ges corredentrice della umanit, Madre dei redenti, Regina del Sangue.
Oh! il Sangue del suo benedetto Figliolo fluente dalle membra straziate, dalle mani santissime, dai
piedi adorabili, fissi alla Croce! Quel Sangue cade e ricade con ritmo desolante trafiggendo il Cuore
della Madre angosciata. Le parla il linguaggio della morte spietata, che stende il suo lugubre velo
sull' adorato Figliolo; le parla della vita nuova fluente da quel Sangue per tutta l'umanit.
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E Ges suggella quel mistero di amore offrendola a Giovanni come Madre e offrendo a Lei, nuovo
figlio, Giovanni. E con Giovanni tutti i redenti, anche l'anima mia. q. 26: 12 luglio

1981 - Chi salvato, deve salvare


Quante volte ho ricevuto l'assoluzione dei miei peccati senza pensare al Sangue di Ges che in quel
momento mi ricopriva, effondeva sull'anima una novella pioggia di grazia rendendola pi pura, pi
ricca di beni spirituali, pi preparata a nuove misericordie! Il pensiero del Sangue della Redenzione
illumina di una luce celeste le mie confessioni ed io mi presento in quel tribunale di giustizia e di
perdono come al banchetto della S. Comunione. Il Sangue viene a me per il Sacramento con sempre
nuovo flusso di grazia seppellendo l'anima nelle misteriose profondit della misericordia divina.
- Chi salvato dal naufragio deve aiutare e salvare i naufraghi, dice Ges. La ricchezza del mio
Sangue non ti concessa come dono esclusivo per te, ma anche come mezzo di salvezza per le ani-
me che trovano la morte nel peccato perch nessuno loro stende la mano. - q. 26 : 15 luglio

1982 - Una volta gustato il Sangue Divino...


Una volta gustato il Sangue Divino, l'anima perde il gusto delle cose terrene, non le comprende pi,
comprende soltanto ci che spirituale, ci che ha il carattere di soprannaturale, ci che scende dal
Cielo e si perpetua nella Chiesa: il Sacrificio di Ges, la sua Passione, la sua Redenzione, la sua
grazia, i suoi desideri, i suoi interessi, le sue intenzioni. Vive sotto lo sguardo di Ges e si incontra
con quello sguardo in ogni istante, in ogni cosa, in ogni attivit. q. 26: 21 luglio

1983 - Sua lampada l'Agnello


Quanto consolante questo pensiero! Se la luce in cui abita Dio inaccessibile, quella dell'Agnello
creata per le pupille umane. La sua dottrina, i suoi esempi, la sua virt, i suoi prodigi, la sua Passio-
ne, la sua vita eucaristica, tutto ha raggi che illuminano e non accecano, che infiammano e non bru-
ciano, che attraggono e non sgomentano.
L'Agnello Divino risplende in me con la sua mitezza e mansuetudine, e mentre manifesta all'anima
le meraviglie del tempio della sua Redenzione costituisce l'anima tempio del suo Sangue.
Non sono degna, mio Signore. Non vedi quanta miseria in me, quanta vilt, quanta audacia?
Il Sangue Divino ripara a tutto questo, ritempra, rieleva, edifica. q. 26: 23 luglio

1984 - la corrente di tutte le misericordie


S. Giovanni contempla il fiume di acqua viva, limpido come cristallo, che scaturisce dal trono di
Dio e dall'Agnello. la misteriosa corrente di tutte le misericordie che scendono dal Cielo, meritate
dall'immolazione dell'Agnello, distribuite sulla terra incessantemente per virt del suo Sangue Pre-
zioso. Da ambo le parti del fiume l'albero della vita che produce frutti svariati, le cui foglie sono la
medicina delle nazioni. Quanto significativa questa immagine!
Nelle anime che s'aprono alla grazia, nelle quali scorre il Sangue di Ges, libero ed arbitro di com-
piervi le sue operazioni, quali fiori e quali frutti di santit, quali rimedi alle miserie dell'anima!
Se le passioni restano sepolte, frenate, quasi inesistenti, perch il Sangue di Ges le soggioga, le
trasforma in attivit rette, sane, virtuose; se l'anima sicura nel suo cammino spirituale, perch la
luce del Sangue la guida; se lo spirito si eleva e sembra accostarsi a Dio, perch il Sangue lo as-
sorbe e lo unisce alla sua missione divina, che portare a Dio tutte le anime. q. 26: 24 luglio

1985 - Questo fiume non ha un alveo speciale


Ecco il Sangue di Cristo, il fiume della vera purificazione, della salvezza, della grazia.
E questo fiume non ha un alveo speciale, ristretto, limitato, riservato. Ges ha sparso il suo Sangue
per tutti e l'onda rigeneratrice scorre da un capo all'altro della terra, tocca tutti i popoli, tutte le ani-
me, siano giuste o perverse, fedeli o infedeli, sante o peccatrici. Ma l'efficacia di quel Sangue di-
pende assai dalla volont dell'anima che pu volere e non volere la sua salvezza e la sua santifica-
zione. O Signore Ges, prima del dono del tuo Sangue necessaria adunque la grazia di una volont
illuminata e forte, aderente e corrispondente alla virt e ai meriti del Mistero.
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Donaci, o Signore misericordioso, questa grazia divina che ci renda degni di conoscere, di apprez-
zare, di invocare il tuo Sangue Divino. Insegnami, o Signore, a lavare in esso la mia stola battesima-
le in tutti gli istanti della mia vita. Spero che questa stola non sia stata macchiata, calpestata, sciupa-
ta da gravi e coscienti infedelt; ma se lo fosse, abbi, o Signore Ges, piet di me. q. 26 : 29 luglio

1986 - Lo Spirito e la Sposa dicono: Vieni


Lo Spirito Santo, inviato da Ges sulla sua Chiesa e la Chiesa, Sposa di Cristo, invocano incessan-
temente: Vieni, o Signore Ges, e compi nelle anime la divina Redenzione.
dunque lo Spirito Santo che orienta la mia piccola anima verso il Mistero del Sangue di Cristo;
lo Spirito Santo che lo invoca insistentemente con le mie labbra, col cuore, con i desideri infiamma-
ti, con ardore sempre nuovo, con brama insaziabile.
lo Spirito Santo che fa ripetere all'anima: Se avessi mille mani per descrivere le arcane meraviglie
del Sangue benedetto, se avessi mille cuori per riceverlo e mille anime per aderire ai suoi richiami,
per compiere i suoi disegni, per esaltarlo e glorificarlo, ancora non sarei sazia. q. 26: 31 luglio

1987 - Il culto al Sangue tocca il Cuore di Ges


Nulla si sprigiona dall'anima che non abbia un celeste compenso. Le invocazioni al suo Sangue,
sebbene umili, segrete, semplicissime non resteranno senza compenso. Risponder ad esse il Divin
Sangue e sempre con una larghezza che superer infinitamente l'ardore della invocazione.
Ogni atto di culto al Sangue Divino tocca il Cuore di Ges e Ges risponder con le tenerezze del
suo amore. Omnia quaecumque faciet, prosperabuntur. parola scritturale, promessa divina.
Se l'anima verginale si abbandona docile alle operazioni del Sangue di Ges, ogni sua attivit inte-
riore ed esteriore, la preghiera, il lavoro, il sacrificio tutto diventa apostolato.
Ges non poteva lasciarci un mezzo pi efficace, pi aderente alle possibilit dell'anima, pi imme-
diato alla sua volont, pi conquidente nel bene, pi affascinante lo spirito a questo Mistero, alto e
sfolgorante tra i Misteri di Dio e tanto accostevole ai bisogni del cuore. q. 109 : 3 agosto

1988 - Vale pi la contemplazione del Sangue che...


Vale pi la semplice conoscenza di questo Mistero che la conoscenza di tutto il mondo; vale pi la
contemplazione del Sangue di Cristo che ogni altra speculazione filosofica o scientifica; vale pi il
contatto col Sangue di Cristo che il possesso di tutto l'universo.
O Signore Iddio, sii adorato, glorificato, benedetto per l'opera della tua creazione, ma ancor pi per
l'opera della mia creazione, della mia redenzione. Nel Sangue di Cristo vedo, trovo l'infinito della
potenza, della misericordia, dell'amore. q. 109: 12 agosto

1989 - Come la terra, cos la mia vita...


Come la terra, cos la mia vita avvolta dalla veste di un mare ancor pi profondo: il Sangue di Ge-
s che mi immerge nelle sue profondit, mi comunica la sua potenza taumaturga.
il dono pi sublime che il Signore abbia fatto all'umanit, all'anima mia. Ammiro e venero la dot-
trina, la alte speculazioni, le elevazioni nei grandi Misteri, ma il Sangue di Ges mi mette in rappor-
to con queste cose arcane, e sebbene la mia povera anima non le comprenda, pure ne sente la gran-
dezza spirituale, un influsso di vita trascendente, un sublime ardore di elevazione e di santificazione.
Passa il Sangue di Ges e trascina seco l'anima e la porta a Dio. q. 109 : 13 agosto

1990 - La Chiesa, valle riempita dal Sangue


Tu nelle valli fai scaturire le fontane, filtreranno le acque dal seno dei monti.
Ogni espressione della Sacra Scrittura ha un senso mistico. Con lo sguardo della fede vedo scaturire
in questa terra d'esilio - valle di pianto - la misteriosa fontana della grazia, della salvezza, del San-
gue di Ges proveniente dagli alti monti (l'eternit), dalle candide cime (l'Incarnazione, l'immacola-
to Cuore di Maria); e vedo i mistici rivi scendere a fecondare, a santificare ogni anima.
La valle profonda, spesso nascosta, sconosciuta, ma raccoglie il flusso delle sorgenti e lo tramanda
alle terre pi lontane, favorendo il rigoglio della vegetazione. La Chiesa, mistica valle, riempita di
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tutti i tesori spirituali provenienti da Cristo, dalla sua Passione, dalla sua Redenzione, dal suo San-
gue raccoglie tutte le anime e le unisce a Cristo nel suo Sangue Divino. q. 109: 17 agosto

1991 - Odo la voce del Sangue


Il Sacrificio dell'Altare! il mistico campo irrorato dal Sangue di Ges con i suoi fori, i suoi frutti,
le sue glorie: il Cielo, la Chiesa, i Santi. Odo la voce del Sangue. voce di giudice, di padre, di
sposo, di amico. voce di salvezza e di pace. voce di Dio discesa sulla terra per portare la terra al
Cielo, i frutti della Redenzione al Padre, le anime redente alla vita eterna. q. 109 : 20 agosto

1992 - Non cerco il tempio, cerco le anime


Ascolta Ges che ti ripete: - Non cerco il tempio, cerco le anime; non amo il fasto, ma l'umilt; non
opero sulla potenza, ma sul nulla. Le pi belle opere sante e immortali sono quelle compiute dal
mio Sangue nel dolore, nell'amore, nel sacrificio, nell'umiliazione, nel pianto. Ti affido i templi del-
le anime. Quante devastazioni ad ogni istante per opera del nemico invisibile! Chi pu ripararle?
Solo il mio Sangue. Ma chi viene in mio aiuto? Chi si offre a cooperare alla mia Redenzione? La
passione delle anime! Scaturisce dal contatto col mio Sangue e compie col mio Sangue le espiazioni
pi eccelse e le risurrezioni spirituali pi desiderate dalla mia misericordia. - q. 109 : 24 agosto

1993 - Piet delle nostre iniquit


Penso alle anime che Ges ha amato con amore infinito, fino a dare la sua vita e il suo Sangue per
salvarle. E il suo Sangue cade, ahim! in solchi vuoti, inerti, bruciati dalle passioni.
La linfa redentrice passa senza poter raccogliere un senso di adesione, un atto di comprensione, un
ossequio di fede e di amore. Tutto il mondo brucia e il Sangue non pu spegnerlo se le anime non lo
invocano fidenti. O Signore, piet delle nostre iniquit! Ges si abbandona all'anima come uno che
cerca conforto alle sue ferite, al suo amore, al suo Sangue. q. 109 : 27 agosto

1994 - Tu apri la mano ricolma del tuo Sangue...


Dante te illis colligent, aperiente te manum tuam, omnia implebuntur bonitate (Ps. 103,29).
O Signore, Tu offri l'alimento a tutti gli esseri creati ed essi lo raccolgono; apri la mano creatrice,
produttrice di ogni bene materiale e tutti restano saziati. Ma io vedo un'altra mensa: il Banchetto
Eucaristico dove Tu, o Ges, doni a tutte le anime il cibo celeste; dove apri la mano ricolma del tuo
Sangue e inebri ogni cuore. Sii benedetto, sii adorato in questo grande Mistero che ci unisce a Te, ci
immedesima con Te e ci mette in comunicazione con la SS. Trinit.
Il tuo Sangue l'alimento dell'anima debole e dell'anima forte, dell'anima imperfetta e dell'anima
santa; l'alimento dei peccatori convertiti e dei Santi; l'alimento del Cielo e della terra. In Cielo
l'Eucaristia riveler i suoi segreti e costituir la perfetta unione dell'anima con Cristo e tanto pi per-
fettamente quanto pi l'anima avr onorato e invocato quaggi il Sangue Divino. q. 109: 30 agosto

1995 - L'anima non sa distaccarsi dal Sangue


I grandi Santi si sono affermati nella contemplazione dei Misteri di Cristo e in essi hanno trovato il
pascolo quotidiano per la loro ascesa. L'anima mia non sa distaccarsi dal Sangue di Ges perch il
Sangue la fa spaziare nel regno della Redenzione mettendola a contatto di Dio, della Chiesa, delle
anime. Comprendo che la Passione di Cristo quanto di pi profondo e pi stupendo possa abbrac-
ciare l'anima, acquistando da essa la virt di ascendere fino al Padre che l'ha disposta, dall'eternit, a
cooperare alla salvezza delle anime. Apro il libro della Redenzione: ha vette inaccessibili, ha pro-
fondit inarrivabili, luminoso, infuocato, scritto a caratteri di Sangue.
nel Sangue la mia unione con Cristo (il barlume di una lucciola assorbita dalla luce del sole), la
mia incorporazione a Cristo (una goccia d'acqua nel mare infinito), la mia immedesimazione con
Cristo (il ferro che diventa fuoco). q. 109 : 7 settembre

1996 - Vedere le cose nella luce del Sangue


Vedere le cose umane nella luce del Sangue di Cristo vederle nella loro realt, anche se questa
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realt non si delinea visibile. Il Sangue di Ges, manifestazione del suo amore, la misura della sua
misericordia nel tempo e della sua giustizia nella eternit. q. 109: 10 settembre

1997 - Serva del Sangue di Ges!


un titolo che mi esalta e mi sprofonda, mi mette sull'orlo di un abisso e mi fissa su vette eccelse,
mi immobilizza in una luce smagliante e mi getta fra tenebre paurose. Serva del Sangue di Ges!
Potessi cantare tutte le sue glorie, celebrare le sue conquiste, conoscere i suoi prodigi di misericor-
dia! Ma Ges mi affida questo grande segreto perch non so parlare, non so comprendere, n da me
stessa sapr servirlo. Ma dunque che far allora per il trionfo del grande Mistero?
Mi annienter pensando che lo sguardo di Dio, che porta in me i suoi misteri di grazia, divora la
mia miseria e si glorifica nella sua misericordia. Ecce ancilla Sanguinis Christi!. q. 109 : 11 settembre

1998 - Ogni anima redenta pu chiamarsi beata


Ogni anima redenta dal Sangue di Ges pu chiamarsi beata perch associata agli Angeli, ai Santi,
alla Vergine benedetta, in un grado inferiore, ma sempre nella luce di Dio; e quando questa luce in-
veste lo spirito, lo inebria e lo immerge nell'arcana vita della immortalit, la beatitudine perfetta.
q. 109 : 13 settembre

1999 - L'umilt il mistico Calice...


L'umilt attira lo sguardo di Dio; un abisso che Egli riempie di benedizioni, di luce, di grazia, di
amore; il mistico Calice in cui Ges gode effondere il suo Sangue benedetto; il solco segreto in
cui lo Spirito Santo compie le sue divine operazioni. L'umilt la virt di Cristo, della Vergine, dei
Santi; la base della santit, l'attrazione della santit, la misura della santit.
O Ges benedetto, insegnami, concedimi questa virt tanto cara al tuo Cuore onde possa rendermi
capace di accogliere il tuo Sangue Divino ed esso, rivelandomi il mio nulla, seppellendomi nelle sue
profondit, mi elevi poi fino al tuo Cuore, mi stabilisca nel tuo regno di pace, nella tua misericordia
e nel tuo amore. q. 109: 17 settembre

2000 - Ho fame e sete del tuo Sangue


O Signore Ges, Tu hai riscattato il mondo col tuo Sangue, i tesori spirituali sono il frutto del tuo
Sangue, la salvezza delle anime costa il tuo Sangue. Ho sete di queste anime, e sete del tuo Sangue.
possibile vivere senza pensare al tuo Sangue, senza desiderarlo, senza invocarlo?
O l'anima mia oltrepassa i limiti della giusta comprensione, o incapace di aderire alle attrazioni
del tuo Mistero. La fame e la sete mi divorano. Sar pure culto questa intima consumazione, questo
martirio lento che brucia come fuoco entro l'anima mia per l'impotenza di portare tutte le anime nel
tuo Sangue e il tuo Sangue in tutte le anime. q. 109 : 18 settembre

2001 - Tutto il mio essere partecipa all'unione


Il cuor mio e la mia carne esultano in Dio vivo. Con quanta comprensione posso ripetere queste
parole del Salmista! Tutto il mio essere partecipa all'unione col Corpo e col Sangue di Cristo.
O incontri quotidiani! O divine dolcezze! O intuizioni ed elevazioni mirabili!
La S. Comunione! veramente l'abbraccio col mio Dio vivo. Non abbraccio un'ombra, ma Cristo e
Cristo sanguinante. Mi prostro a baciare i suoi piedi e il suo Sangue lava il mio volto; bacio le mani
ed esse mi rivestono col Sangue benedetto; bacio la fronte e il Sangue purifica le mie pupille e le di-
lata negli arcani della mistica unione; bacio la ferita del Costato e il Sangue mi attrae sprofondan-
domi nell'abisso della infinita carit. Questa vera esultanza in Dio vivo. grazia stupenda.
vita di altissimo prezzo. prezzo di Sangue. Laus Deo! q. 109: 22 settembre

2002 - Pi mi santificher col Sangue, pi potr...


Pi mi santificher col Sangue di Ges, pi potr cooperare alla salvezza delle anime, alla santit
del Corpo Mistico della Chiesa. - Ti ho scelto per la glorificazione del mio Sangue - dice Ges.
Ebbene, mio Signore: sangue per Sangue: il sangue del sacrificio, della rinuncia, del patimento,
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qualunque esso sia, perch il tuo Sangue sia conosciuto, benedetto, glorificato. Mi nasconder per
lasciar operare il tuo Sangue; mi seppellir per dare ad esso la mia attivit, tutta la mia vita e Tu,
mio Signore, saprai trionfare nel nulla e questa sar la tua gloria maggiore. Cos sia! q. 109 : 23 settembre

2003 - Mira, o Padre, il Volto di Ges Tutto pensato da Ges.


Posso pregare con le stesse sue labbra, con la stessa sua carit, con la stessa sua potenza: Volgi il
tuo sguardo, o Dio, Protettore nostro e mira la faccia del tuo Cristo.
Contempla, o Signore, lo sguardo di Ges e in esso vedi le mie pupille che si affissano in Te; ascolta
la sua preghiera come fosse la mia preghiera. Contempla, o Padre Santo, il Volto della Chiesa, delle
anime, dell'anima mia perch Egli ci ha redenti col suo Sangue Divino, ci ha innestati in s, imme-
desimati col suo spirito, con la sua virt, con la sua carit. Mira, o Padre Santo, il Volto di Ges;
gronda Sangue e quel Sangue scorre su tutta la terra implorando salvezza, piet, grazia, luce, pace.
Guardaci, o Signore, ricoperti da quel Sangue e non permettere che esso sia calpestato, che vada
perduto o che resti infruttuoso. O sguardo di Dio, giusto e santo, o sguardo di Ges, sfolgorante del-
le divine giustificazioni, incontratevi nel Sangue della Redenzione, e sia pace alla Chiesa, alle ani-
me, al mondo, e sia misericordia, perdono, santit all'anima mia. q. 109 : 28 settembre

2004 - Attorno all'Altare miriadi di Angeli


Attorno all'Altare sono miriadi di Angeli nella contemplazione dell'Augusto Mistero.
Sono gli Angeli della Passione, quelli che hanno assistito all'Agonia di Ges nell'Orto, alla Flagella-
zione, alla Coronazione di spine, alla Crocifissione, alla Morte di Ges. Hanno assistito velati di tri-
stezza raccogliendo le lagrime di Ges, le sue ultime parole, il suo Sangue Divino.
Sono i custodi del suo Sangue. Esseri purissimi, santi, impeccabili, con quale dignit, comprensione,
devozione e amore celebrerebbero il Divin Sacrificio! Ma questo privilegio riservato agli apostoli
visibili del Mistero, Custodi responsabili, Ministri del Sangue con pieni poteri. Essi fanno rivivere
agli sguardi della Chiesa il Cristo Crocifisso, aspergendola tutta del suo Sangue Redentore.
Gli Angeli stendono le ali sulle anime loro affidate; innalzano sopra tutte il Calice della salvezza i
Sacerdoti; solo essi hanno il potere di consacrare, di offrire, di consumare il Sacrificio.
O Misteri! O Calvario di Ges! O Altare di Ges! q. 109: 2 ottobre

2005 - Non vedi i popoli nel mio Sangue? Ges in mezzo ai peccatori.
Dal suo Tabernacolo li vede tutti, li chiama, li segue, li aspetta. Non vengono, non ritornano, non
vogliono piegarsi alla verit, n accogliere la misericordia, n cedere al suo amore.
E Ges sale per essi nuovamente sulla Croce e fa scorrere ai lori piedi il Sangue Divino.
O Signore Ges, il tuo Sangue, che costa tutta la tua Passione, rigettato, calpestato.
Vengo a raccoglierlo, a baciare, a bere quel Sangue, a sanarmi, a santificarmi in quel Sangue per
comunicare ai peccatori la sua virt perch li converta e li salvi. Tremende parole di Ges: - Finch
la Chiesa non porter i popoli sotto la Croce, finch non cammineranno sulla via della Redenzione,
non invocheranno il mio Sangue, non potranno avere la pace. - q. 109 : 10 ottobre

2006 - La Passione di Ges! Il pascolo del Sangue!


La Passione di Ges! il Cielo aperto sulla terra, il Cielo della misericordia divina, dove Ges si fa
piccolo, umile, paziente, amoroso; dove espia per me, implora per me, s'immola per me, per otte-
nermi il perdono dei miei peccati, per comunicarmi la vita della grazia, la vita eterna dell'amore.
Il pascolo del Sangue! Sembra riservato a poche anime, come sono riservati i giardini del re.
No, il campo del Sangue di Ges aperto a tutti, largo, immenso, fiorito, splendente, ornato di tutte
le virt, di tutte le grazie per una santit eccelsa. Entra in questo campo, povera anima mia, anima
squallida, cenciosa, miserabile, affamata e vestiti con gli splendori del Sangue Divino; mangia e be-
vi i frutti del Sangue, il Sangue stesso. q. 109 : 20 ottobre

2007 - Quando vedo una sorgente scaturire...


Quando vedo una sorgente scaturire dal fianco del monte, limpida, impetuosa, inesauribile, penso
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alla sorgente divina che sgorga dal fianco del mio Redentore. Chi pu dire l'abbondanza, la potenza,
l'efficacia di quest'acqua che sgorga a redenzione del mondo?
O misericordiose Piaghe della Passione di Cristo dalle quali usci veemente il suo Prezioso Sangue!
O immolazione di Cristo sulla Croce! O Sacrificio incruento! O Sacramento di amore! O Ges, sal-
vezza del mondo, salvezza dell'anima mia! Tu mi hai condotto con divina bont presso l'acqua che
ristora, mi hai immerso nel Calice della salvezza, nell'oceano infinito della virt della Redenzione.
Dove trover accenti degni per ringraziarti? Come amplier la piccolezza dell'anima mia per acco-
gliere il fiume delle tue misericordie? Che mai l'acqua che bevo, il Sangue che ricevo in confronto
dell'oceano che mi si stende dinnanzi? Che la mia devozione, la mia riconoscenza in confronto di
questo dono immenso del Sangue di Ges che inonda il mio spirito? O generose, amorose corri-
spondenze dei Santi! O piccolezza e impotenza dell' anima mia! q. 109 : 21 ottobre

2008 - Dall'istante fortunato nel quale la visione...


Il Sangue di Cristo mi ha reso la vita; strappandomi dalle mani di satana, mi ha ridonato alla luce di
Dio, alla verit, alla santit; mi ha infuso forze nuove, aspirazioni sante, comprensioni ineffabili.
Dall'istante fortunato, nel quale la visione del Sangue del Calice ha illuminato l'anima mia, essa ha
acquistato un vigore nuovo, sensibilissimo, sovrumano. La vita intima ha preso il sopravvento su
quella esterna; l'esistenza apparsa nella sua vera finalit; ogni cosa, ogni vicenda, ogni sacrificio,
ogni patimento, contrassegnati dalla volont esplicita o permissiva dell'Altissimo, e perci il tutto
svolgentesi in una atmosfera spirituale, tutto apparso nel raggio di una potenza superiore e di una
bont suprema. Il Sangue di Ges ha come scolpito nell'anima le meraviglie della Rivelazione, gli
splendori del Vangelo, la dottrina di Cristo, la sua parola, la sua Passione, la sua gloria.
Il Sangue di Cristo mi anticipa la vita del Cielo. Sapessi comprendere questa grazia!
Il Sangue di Cristo mi conduce nei sentieri della giustizia divina, perci il pensiero dell'inferno, la
vista dei castighi che flagellano il mondo, tutti i patimenti dell'umanit, tutto nella sua luce di
espiazione e di redenzione, di riparazione e di elevazione, e tutto mi richiama il dovere di compiere
in me ci che manca alla Passione di Ges. Quando l'anima si sprofonda nell'oceano del Sangue be-
nedetto, di questa misericordia infinita che sostiene la terra come un piccolo naviglio e la volge a
porto sicuro, gode, trema, piange... Ah, se tutti comprendessero l'arcana luce, l'arcana gioia, la pace
sublime, la speranza immortale della Redenzione! Se tutti pensassero alla giustizia divina che nel
Nome Santo di Dio, nella sua essenza, nella sua bont, nella sua carit! q. 109: 22 ottobre

2009 - L'ho contemplato in uno splendore estasiante!


Oh! la grazia di essere pervasi da un'idea divina, da una attrazione sublime, dallo splendore di un
Mistero! Il tuo Sangue, o Cristo Ges, la vita di questa idea, la misericordia di questa attrazione, la
ineffabile consolazione della mia sicurezza. O Mistero di luce, di pace, di gioia, di speranza immor-
tale! O Sangue del mio Dio, via sicura, alta, splendida, deliziosa, che mi porta alla meta, che mi tie-
ne al di sopra delle miserie umane, in una spiritualit che vince tutte le ombre e tutti i contagi!
O Mistero del Sangue! Mistero della Croce e dell'Altare! L'ho contemplato in uno splendore esta-
siante! La Croce sull'Altare, Ges sulla Croce, il suo Sangue a rivi sulle ombre di morte per dare
agli uomini la vita, la santificazione all'anima mia. q. 109 : 23 ottobre

2010 - Non illusione, ma realt


O Signore, S. Pietro diceva, in un impeto di amore: Lavami anche il capo.
Anch'io ripeto ai piedi dell'Altare, con profonda comprensione dei tesori della mensa divina: lavami
col tuo Sangue; immergimi nel tuo Sangue. Il tuo Calice inebriante perch ricolmo del tuo Sangue
e Tu lo accosti anche alle mie labbra. Non illusione, ma realt. il Calice della Passione; patir
con Te, mio Signore; giusto; i miei peccati e quelli del mondo reclamano le mie lagrime, i miei sa-
crifici, i miei patimenti. il Calice della misericordia. Come trabocca! Tu perdoni tutto, o pietoso
Signore, perch il tuo Sangue fu versato per cancellare le nostre iniquit. il Calice dell'amicizia.
Quanti segreti attraverso il Calice di Ges! L'anima diventa sua confidente.
Cuore a cuore con lo Sposo, l'anima non ha pi pensieri, n voce, n attivit se non per i suoi inte-
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ressi divini. il Calice dell'amore. L'anima assorbita da Ges. Sono istanti di vita sovrumana.
Se perdurassero morrebbe. Egli la sostiene. Il mistico Calice del Sangue racchiude Ges e l'anima.
L'unit nell'amore. q. 109: 26 ottobre

2011 - O Mistero di infinito amore! Come Ti ringrazier, mio Dio?


Che cosa ti offrir che possa essere gradito? - Il Sangue del mio Figlio. -
O Mistero di infinito amore! La misericordia passata nelle mie mani, nelle mie mani.
Le pupille la contemplano nella Passione di Ges; l'anima s'apre a ricevere la pioggia purificatrice
del Sangue benedetto; il cuore si esalta nell'oceano di questa grazia stupenda, splendente di tutte le
meraviglie dell'amore divino. O misericordia del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo!
Misericordia visibile, sensibile della Redenzione! Ho nelle mie mani il prezzo infinito per pagare la
giustizia divina; il pegno per acquistare ogni grazia, l'offerta degna di avere la vita eterna.
O visioni della potenza, della santit, della efficacia del Sangue Divino! O vita trascendente!
O consolazione ineffabile! O immedesimazione col Sangue benedetto! O misericordia che supera
ogni intendimento umano e schiude sulla terra le porte del Cielo! Vivere nel Sangue di Ges vive-
re nel fuoco che divora ogni cosa e illumina ogni via. q. 109 : 27 ottobre

2012 - Fammi santa col tuo Sangue Divino


Il Salmista desiderava vivere lunghi giorni nella Casa del Signore presso il tempio di Gerusalemme.
O Signore, io chiedo di passare tutta la mia vita in Te; ormai sar breve, non importa; con Te pu
avere una ampiezza immensa, una pienezza di grazia, una immedesimazione senza intervalli, come
sono senza intervalli le tue grazie, la tua misericordia, il tuo amore.
Queste meraviglie di vita spirituale sono illuminate dal Sangue di Ges.
il Sangue di Ges che mi ha introdotto nella Casa del Signore, nella Chiesa, nella luce della Rive-
lazione, del Vangelo intimo che Ges continua a manifestare nell'anima mia.
Il Mistero del suo Sangue Divino la base, la vita, l'espressione, il suggello, l'attrattiva del Vangelo.
Ges pietra angolare che sostiene la Chiesa; il suo Sangue la sorgente inesauribile che la vivifica,
la feconda, l'espande. Entrare nelle profondit di questo Mistero vuol dire penetrare nelle intimit
della Casa di Dio, riservata ai Santi. q. 109: 28 ottobre

2013 - Ho veduto un Altare vampante


O Sangue benedetto, quanto ti amo! Tu sei l'araldo delle divine misericordie; Tu sei per me la misti-
ca via sulla quale posso volare aspettando l'unione trasformante col mio Dio.
Ho veduto un Altare vampante. Come possibile compiervi il Divino Sacrificio? L'Altare sempre
tutto un fuoco. Beato chi vi porta con fede le proprie miserie, i peccati, le debolezze, le indegnit, il
proprio nulla! Si sentir trasformato, unito alla fiamma del Sangue benedetto, capace e degno di da-
re a Dio la gloria di cui ha diritto. L'Altare oggi tutto vampante come da incendio. O Mistero!
Vi getto dentro me stessa senza analizzare le mie infermit. Comprendo ancora una volta che grandi
sventure e grandi distruzioni copriranno la terra e che solo il Sangue Divino rester per le anime che
lo intendono a loro salvezza, a rinascita spirituale della umanit, a dominio degli interessi di Dio.
Mi raccolgo pregando e soffrendo ai piedi della Croce, ai piedi dell'Altare. q. 109: 30 ottobre

2014 - La festa dei Santi la festa del Sangue


Le anime! Soffi divini, accenti di immortalit, magnificenze della gloria eterna.
Le anime! Sono il tuo sospiro, o Cristo Ges, il tuo riposo, il tuo amore, il tuo dolore, perch sono
l'eredit del tuo Sangue. O Mistero di Redenzione, o grandezza di una sola anima! O splendore di
un'anima rivestita del tuo Sangue, anelante alla santit! Tu vuoi sante le anime; se non sono sante
non possono essere tue, n salve in Cielo, n glorificare la Redenzione.
Oh! Se potessi comprendere per me questa legge di amore che la santit, se potessi ricoprirmi del
tuo Sangue nel modo pi degno e potessi altres ricoprire tutte le anime, portarle ai tuoi piedi, o dol-
cissimo Ges, riempirle della tua grazia e stabilirle tua corona di gloria!
La festa dei Santi la festa della santit, la festa della Redenzione, del Sangue. Questo Sangue
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brilla sulla fronte delle angeliche schiere, sulle pupille di tutti i Santi, avvolge di maest la Vergine,
sfolgora dalla Santissima Umanit di Cristo con infinite magnificenze, con i trionfi divini della sua
Redenzione. Che sono a confronto di questi splendori di Cielo i nostri dolori, i nostri sacrifici, tutte
le immolazioni sostenute per amore di Ges? q. 27: 1 novembre

2015 - Il soccorso tra le mani: il Sangue benedetto


Scendi oggi, piccola anima, nel Purgatorio col soccorso che Ges ti ha messo tra le mani: il suo
Sangue benedetto. la mistica pioggia ristoratrice, il prezzo che salda ogni debito, la preziosa mo-
neta del riscatto, la chiave che apre le porte della terribile prigione e schiude pure le porte del Cielo.
Oggi si sono elevati al Cielo infiniti Calici ricolmi del Sangue di Ges. q. 27: 2 novembre

2016 - Non mi basta quello che mi hai dato fin qui


Ho sete del tuo Sangue, o Ges, e so che questo tuo Sangue in me, scorre nelle mie vene, ma
come se non ci fosse; so che ogni giorno nella Comunione Eucaristica Tu lo effondi misticamente in
me con una pienezza che non ha misura, eppure non mi basta. Ogni nuova effusione crea una sete
nuova, la sete della tua Passione, della tua Redenzione, della tua vita, del tuo amore.
Il tuo Sangue fuoco, e il fuoco arroventa l'anima e accresce la sete del Sangue stesso. Non mi ba-
sta quello che mi hai dato fin qui. Eppure io nuoto in questo oceano di misericordia e sento che
l'unico sostegno della mia vita spirituale ed anche della mia vita fisica. La terra infuocata isterilisce.
Oh! sia cos della mia vita umana sotto l'influsso del Sangue benedetto. q. 27 : 3 novembre

2017 - Chi vede questo regno?


Il regno di Dio tutto spirituale, pi luminoso della luce del sole, pi spirituale del pensiero, pi al-
to di ogni concezione. O Cristo Ges, il regno di Dio sei Tu con tutti i redenti dal tuo Sangue Divi-
no. E questo regno risplende, si ampia, accumula nella Chiesa sempre nuove magnificenze con la
santit delle anime redente. Chi vede questo regno? L'anima che ha le pupille immerse nel Sangue
benedetto, che beve quotidianamente al Calice della salvezza ed votata alla glorificazione del Mi-
stero. O Signore, la mia fede cresce ognor pi in questo Mistero, che luce e tenebra, vita e morte,
amore e dolore. Io non vedo che anime redente dal tuo Sangue; non vedo che il Sangue della loro
redenzione. E vedo le anime verginali che sono la parte eletta di questo regno, e vedo i Sacerdoti
che sono gli ambasciatori di questo regno, i conquistatori, i Ministri nel tuo Nome e nel tuo Sangue.
O Santa Chiesa di Dio, regno di giustizia, di santit, di amore, stringici tutti, Sacerdoti e fedeli, at-
torno all'Altare di Cristo immergendoci nel suo Sangue benedetto. q. 27: 5 novembre

2018 - Dammi di quest'acqua viva...


O Signore Ges, noi vediamo queste acque vive scorrere dalle tue mani, dai tuoi piedi, dal tuo Co-
stato con una prodigalit infinita; noi vediamo il tuo Sangue veramente acqua di vita nuova, segreta,
che ha in s mille vite, una pi stupenda dell'altra. Il tuo Sangue ha la vita della luce, nella giustizia,
nella verit, nella carit, nella santit; ha la vita della misericordia, nella remissione dei peccati, nel
perdono, nell'amore nuovo e perenne; ha la vita infallibile del Mistero nella pace, nelle grazie che
dona all'anima. O Adorato Signore, io Ti prego con la Samaritana: Dammi di quest'acqua viva che
spegne ogni sete e che zampilla dalla vita eterna. Ma Ti prego ancora: Dammi le acque che sgorga-
no dalle Piaghe della tua Passione, dal tuo Sacrificio, dal Sacramento. Dammi le acque che lavano,
purificano, santificano l'anima e la rendono degna della vita celeste. Dammi l'acqua della santit e
dell'amore; che io possa cooperare al trionfo del tuo Sangue benedetto, al tuo regno di pace, di mi-
sericordia, di giustizia, di carit. Oh! versa, o Signore, su tutti i popoli la corrente misteriosa del tuo
Sangue e ritornino a Te, pentiti, purificati, rigenerati alla grazia e all'amore. q. 27: 8 novembre

2019 - Quante anime salva quel Sangue benedetto!


Oh! quante anime salva quel Sangue benedetto! Quale misericordia versa nelle anime stesse prima
che giunga il Giudice Divino! Che farebbe in questo momento Caterina da Siena? Ella scriverebbe
ai Governanti, ai Comandanti lettere di fuoco implorando piet, giustizia, carit, pace. O Signore,
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suscita anime cos sante che intercedano per noi, che implorino per noi col Sangue Divino miseri-
cordia e perdono, la liberazione da tanti mali, la salvezza dei popoli, la santit delle anime. q. 27: 10 nov.

2020 - La pi grande sventura: non conoscere il Sangue


Non mi parlate di sventure umane, di patimenti, di sacrifici. La pi grande sventura quella di non
conoscere il Sangue Divino; il patimento pi forte di non saper glorificare questo Mistero di amo-
re. O Signore Ges, non tenere pi a lungo chiusi nel tuo Cuore i segreti delle tue misericordie. Tu
sei la luce del mondo, rischiara dunque il cammino di questa povera umanit perch possa vedere la
via della tua giustizia, della tua carit, della tua santit e salvarsi col tuo Sangue Divino. q. 27: 11 nov.

2021 - Contemplo, adoro e bacio il Sangue


O Padre Santo, ascolta questa voce possente che sale dagli Altari, dai Tabernacoli, dal fondo delle
nostre anime dove questo Sangue Adorabile compie le sublimi giustificazioni e santificazioni.
O Ges, mi rivolgo a Te, dolcissimo, pietosissimo Redentore. Contemplo, adoro e bacio il Sangue
Divino fluente dai tuoi piedi santissimi e imploro piet, perdono delle mie colpe, grazia e luce di
emendazione. Contemplo, adoro e bacio il tuo Sangue Divino fluente dalle tue mani e imploro mi-
sericordia per le mie iniquit, forza e grazia di ascese. Contemplo, adoro e bacio il tuo Sangue Divi-
no fluente dal Costato e invoco illuminazioni celesti e fiamme di amore.
Contemplo, adoro e bacio il Sangue fluente dalla tua bocca e chiedo aumento di giustizia, di grazia,
di doni soprannaturali. Contemplo, adoro e bacio il Sangue fluente dal tuo Capo Adorabile e implo-
ro santit e perfezione. Contemplo, adoro e bacio il Sangue fluente dalle tue Piaghe santissime e
imploro unione al tuo Mistero e immedesimazione con la tua carit. q. 27 : 13 novembre

2022 - Date a Dio quello che di Dio


O Signore Ges, voglio essere nella tua Chiesa l'anima pi amante, pi fedele, pi apostolica. Non
importa se il mio apostolato segreto, invisibile, limitato alla preghiera, ai desideri, alle intenzioni.
Il tuo Sangue sapr dare vita ad ogni invocazione, fecondit ad ogni aspirazione, realt ad ogni pal-
pito del cuore. O Signore Ges, ascolta dalle labbra sacerdotali le parole della tua sapienza: date a
Dio quello che di Dio. S, io ridono a Te il tuo Sangue benedetto, lo offro al Padre e imploro a ri-
cambio il perdono dei miei peccati, la grazia di un'unione intima col tuo spirito, imploro la santit
per me, per tutte le anime ad espansione, gloria e trionfo della Chiesa. q. 27: 14 novembre

2023 - Potr io sperare di saperti nel mio cuore?


O Ges adorato, Tu dichiaravi un giorno di trovarti nel cuore della tua sposa Geltrude. Potr io spe-
rare di saperti nel mio cuore con la virt, con i meriti, con la grazia del tuo Sangue?
- Potresti dubitarlo? - dice Ges. - Il mio Sangue fu versato per tutte le anime, si dona continua-
mente, misticamente a quelle che lo invocano con prodigi di misericordia e di amore.
Il prodigio per te di sentirti sicura nel mio Sangue, insaziata, bramosa di glorificarlo, anelante al
suo trionfo. Il prodigio di vedere l'umanit nel mio Sangue, questa povera umanit pervasa e co-
me sepolta dalla tenebra pi densa; il prodigio di sentir crescere in te il desiderio struggente di
salvare questa povera umanit, di vederla rigenerata, riconquistata dal mio Sangue. luce divina,
fiamma divina, amore divino. - E questa luce assorbe e dilata ogni altra luce di verit.
Dio presente nell'anima ed pure presente il Sangue Divino; Dio opera nelle anime e il Sangue
Divino compie, rassoda, vivifica quelle operazioni; Dio trasforma in tempio il cuore, il Sangue lo
infiamma, lo rende risplendente, degno dell'Altissimo; Dio sparge i suoi tesori nello spirito come
gemme di ornamento, il Sangue le unisce, le colora, le rende sfolgoranti componendole a trionfo sul
diadema di Cristo. q. 27: 16 novembre

2024 - Chi onora il mio Sangue ha il dono...


O Adorabile Signore, l'umanit non ti conosce pi, non ti ama, non ti serve, distrugge satanicamente
e calpesta i tuoi Templi. Quanti ridotti a macerie! Che cosa pensa, o Signore, la tua giustizia? Quali
flagelli ci riserberai per questa empiet che non ha tregua e che ti colpisce nel Cuore? Che possono
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fare le nostre espiazioni, le nostre riparazioni? Ges mi richiama nell'intimo dell'anima: questo il
vero tempio fatto da Lui, sede della sua vita divina, sede delle sue operazioni, del suo Sangue Divi-
no. Oh! se questo Sangue, che trabocca dall'anima mia potesse creare in me un tempio degno del
tuo amore! O Signore Ges, almeno insegnami le parole nuove desiderate da questo tuo Sangue
Adorabile; le mie affiorano dal mio nulla e sono nulla.
- Ed a ricambio, la mia parola infallibile: Chi onora il mio Sangue ha il dono di una elevazione pe-
renne in questo amore, che il tempio indistruttibile, eterno, beatificante della mia santit. - q. 27:
18 novembre

2025 - Mistero di amore!


Il Cristo per le anime, le anime per Cristo! Nel tempio del creato, nel tempio della Chiesa, nel tem-
pio del Mistero, nel tempio del tempo e nella eternit! Temi di infinito amore e di infinito splendore.
Adorare Dio, adorare Cristo nel tempio della Chiesa. Quanto ampia, quanto magnifica, quanto fe-
conda la Chiesa! Quale virt di resistenza, di penetrazione, di santificazione!
perch alla sua base il Sangue di Ges, forza, vita, grazia, potenza e rigenerazione. Mai come in
questo momento il Sangue di Ges apparve nella sua prodigiosa realt, nella urgente necessit di
salvare le anime, non essendovi all'infuori di questo mezzo divino altra tavola di salvezza per scam-
pare dal comune naufragio. Lo comprendessero le anime! q. 27 : 19 novembre

2026 - Chi dopo Dio grande come la Vergine?


Chi dopo Dio, dopo il Figlio di Dio, grande, sublime, possente come la Vergine? Ella accanto a
Dio, Figlia, Madre, Sposa, Regina degli Angeli, dei Santi, Madre dell'umanit redenta.
Come non ricorrere a Lei per invocare aiuto e protezione, salvezza e santit? Io la contemplo glo-
riosa in Cielo, ma ancora pietosamente compassionevole sotto la Croce. Ella immola col Figlio Di-
vino se stessa e per queste immolazioni supreme Ella ha diritto di raccogliere il Sangue della Re-
denzione e di donarlo alla umanit. O Madre Santissima, chiedo questo Sangue Divino con fede,
con speranza, con amore sempre crescente. Comprendo la virt che esercita nell'anima, la vita che
m'infonde, la grazia che mi dona, i tesori divini che mi promette.
No, non saprei vivere senza questo Sangue Adorabile; non saprei credere come credo, abbandonar-
mi a Dio con fiducia illimitata; non saprei amare sublimemente; non saprei n patire, n sacrificarmi,
n desiderare l'immolazione. q. 27: 21 novembre

2027 - La pace per chi la vuole nel Sangue


La pace per chi la vuole nel Sangue di Ges. La pace il segreto dell'Incarnazione, il fiore della
Passione, il frutto del Sangue benedetto. La pace il dono del Calvario, il prezzo della vita di Cristo,
la promessa infallibile del suo Cuore Santissimo, il pegno del suo amore.
La pace sgorga dalle Piaghe Santissime di Ges, dal Sacrificio cruento, dal Tabernacolo, dal Sacra-
mento. Non cerchiamo la pace nelle promesse umane, ma in quelle divine; la pace non pu essere
donata dagli uomini; non consiste in una parola, ma nella fede, nella speranza, nella carit, nell'ade-
sione al Sangue di Ges, bacio divino della giustizia e della misericordia. q. 27 : 22 novembre

2028 - Che io pure sia una conquista di questo Sangue


Ecco sull'Altare il Sangue Divino profuso per tutta l'umanit, per l'anima mia. Chi comprende que-
sto arcano? Chi contempla, ama, invoca la potenza, la sapienza, l'amore di questo Mistero? Chi sa-
pr offrire a Te, mio Dio, con cuore serafico, con spirito infuocato, questo dono della tua giustizia e
della tua misericordia? O Signore, intendo offrire a Te i suoi trionfi, le sue conquiste, la sua gloria;
ma ti prego concedimi che io sia una conquista di questo Sangue benedetto; che io sia apostola, vit-
tima di questo Sangue per ottenere per me e per il mondo intero una redenzione copiosa. q. 27 : 24 nov.

2029 - come il sole che si eleva sui buoni e sui tristi


Oh! il tuo Sangue! come il sole che si eleva sui buoni e sui tristi, sui popoli redenti e sugli infedeli,
su quelli che ti amano e ancora su quelli che ti odiano. Piet, Signore Ges, per il tuo Sangue, della
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umanit smarrita, desolata, devastata.


- I popoli - dice Ges - sono come una nube di polvere raccolta da tutte le vie: l'avvolger un gran-
de incendio. - O Signore Ges, rivela a tutti queste tue misericordie, ma soprattutto imprimi nell'a-
nima mia i divini caratteri del tuo grande Mistero. q. 110: 2 dicembre

2030 - La volont del Padre questa


La volont del Padre dunque questa: l'immolazione di Cristo, l'effusione del suo Sangue per la re-
denzione delle anime, per la santificazione dell'anima mia. Quale Mistero di giustizia e di miseri-
cordia, di espiazione e di perdono, di implorazione e di esaudimento.
Se io vivo spiritualmente perch Ges muore per me; se i miei peccati vengono perdonati perch
Ges li cancella col suo Sangue; se posso sperare il Cielo perch il suo Sangue me lo schiude; se
la mia anima intuisce i disegni della misericordia di Dio e comprende che solo in Dio luce, pace,
giustizia e amore, perch il Sangue di Ges trasfonde in me la vita stessa di Ges; se con ferven-
tissima brama imploro il trionfo della Redenzione di Ges nel mondo, perch il suo Sangue bene-
detto mi fa vivere nei cieli del suo regno, nel regno della sua gloria. q. 110: 4 dicembre

2031 - Quale devozione pi nobile, pi efficace?


Se fossi compresa anch'io tra i pi devoti del Mistero del Sangue Divino! Quale devozione pi no-
bile, pi necessaria, pi efficace? C' in essa il palpito generoso della fede, poich l'anima spazia in
un abisso profondo, che ha silenzi impressionanti e riverberi di giustizia ineluttabile: o la salvezza
dal Sangue o la dannazione senza il Sangue; o l'unione con Dio per il Sangue di Ges o la separa-
zione da Lui; o la santit nella Redenzione o la prevaricazione; o la vita eterna nel Sangue Prezioso
o la maledizione eterna. Misteri adorabili, tremendi, che avvolgono tutte le anime: o nella miseri-
cordia sorgente di ogni bene, o nella giustizia, inesorabile oceano di infiniti castighi.
O Adorato Ges, Dio del mio cuore, della mia anima, del mio spirito, della mia vita, sii benedetto
per le illuminazioni che mi doni, per le attrazioni verso il Mistero, per l'influsso che esso esercita
nel mio povero essere. Sii benedetto! Dinanzi alla tua Maest sanguinante per la mia salvezza e per
la salvezza di tutto il mondo, rinnovo i propositi di offerta, di oblazione, di immolazione per il trion-
fo del tuo Sangue Prezioso. Non so pensare n di pi n di meglio, perch nella gloria del tuo San-
gue Divino, intessuta di conquiste spirituali, c' la gloria del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.
Invero, quale altra gloria si attende la SS. Trinit se non quella di vedere redente tutte le anime?
Oh! quanto il mondo lontano dalla visione di simili trionfi! q. 110: 5 dicembre

2032 - Ma in che cosa consiste il Sacerdozio di Cristo?


Ges, per suo eterno rimanere, possiede un Sacerdozio in eterno. Cos afferma l'Apostolo e l'anima
crede, adora, ringrazia, implora. Ma in che consiste il Sacerdozio eterno di Cristo, rispetto alla Re-
denzione, se non nella trasfusione perenne del suo Sangue nelle anime nostre? E come si compie
questo Mistero di grazia, di potenza e di amore se non attraverso il Sacrificio dell'Altare? E chi ha il
divino ufficio di rinnovare ogni giorno l'immolazione di Ges per dare a noi, all'anima mia il suo
Sangue Prezioso? Ecco il Sacerdote all'Altare, che il nuovo Calvario; ha tra le mani il pane e il vi-
no che si transustanziano per la Consacrazione nel Corpo e nel Sangue di Cristo. q. 110: 6 dicembre

2033 - Il Sacerdote, come Cristo che consacra


Il Sacerdote mi appare dunque come Cristo che consacra, offre, assolve, implora, salva le anime e
glorifica la Chiesa col Sangue benedetto. O Altari radiosi di meraviglie celesti!
O Sacrificio folgorante del Sangue di Ges! O grandezza del Sacerdozio cattolico!
Come ti ringrazier mio Dio, di queste magnificenze della Redenzione?
Debbo unirmi al Sacrificio dell'altare per attingere dal Sangue Divino la virt onde saper implorare,
riparare, offrire, glorificare queste stupende manifestazioni della Divinit. q. 110: 6 dicembre

2034 - La visione di un campo meraviglioso


Nel mondo sono due correnti: l'una di fango che sbocca dall'inferno, l'altra di Sangue che scende dal
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Cielo e vanno, queste correnti, pi veloci del pensiero, da un punto all'altro della terra e conquistano
anime per il Cielo e per l'inferno. O Signore, non puoi chiudere col tuo Sangue benedetto la bocca
infernale? Non puoi far prevalere la tua corrente, attrarre in essa, immergervi, seppellirvi tutte le
anime? Che altro aspetti, mio Ges? Sei venuto sulla terra a portare il fuoco per purificarla, per in-
fiammarla col tuo amore divino ed ora quel fuoco Sangue e il vivo Sangue redentore fuoco divo-
rante; ma chi s'accosta a Te per contemplare questo Mistero di grazia, per ascoltare la tua voce di
salvezza, per seguire la via segreta della tua misericordia?
C' nell'anima mia la visione di un campo meraviglioso, flagellato da una bufera devastatrice; le
anime redente avvelenate dal peccato, straziate dalle passioni, vittime di Satana.
Aiutiamo Ges a salvarle; gettiamoci con la preghiera tra il fango e la luce, tra il peccato e il Sangue,
tra Ges e il demonio; sosteniamo con l'ardore intimo, segreto, ma divorante, la causa di Ges, gli
interessi delle anime, della Chiesa, della nostra anima, della mia anima. q. 110: 7 dicembre

2035 - L'Agnello di Dio! Come lo vediamo?


L'Agnello di Dio! L'Evangelista lo vide glorioso su in Cielo e dinanzi a Lui i Seniori che gettavano
ai suoi piedi le palme del trionfo. Agnello degli uomini! Come lo vediamo noi nella Chiesa, nelle
anime? Come lo vedo nell'anima mia? Nessuno sforzo, nessuna immagine misteriosa.
bello vederlo nell'umile, semplice, accogliente figura di buon Pastore, di Maestro, di Amico dei
piccoli, dei poveri, degli ammalati, Medico pietoso, ricco di amore per tutti. Per me confortevole
vederlo Agnello immolato sull'altare della Croce, su tutti gli Altari del mondo, Vittima per i miei
peccati, prezzo del mio riscatto, Mediatore possente che mi apre le porte del Cielo col suo Sangue
Divino. Il mondo, diventato feroce e insipiente, si sbrana per la giustizia, si distrugge da s per otte-
nere la pace e non vede che la pace vera, duratura, santa, gaudiosa viene dal mite Agnello, sgozzato
per ridare nel suo Sangue la vera vita. O Cristo Ges, Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
sii adorato, benedetto, ringraziato! q. 110: 21 dicembre

2036 - L'incontro con Ges nella S. Comunione


L'incontro con Ges nella S. Comunione come quello di un carcerato che vede slegate le sue cate-
ne da un pietoso liberatore. L'incontro di Ges con l'anima 1'incontro del Cielo con la terra, del
Redentore con l'anima redenta, del Sovrano onnipotente con la sua piccola creatura.
Sono un atomo invisibile e miserabile, ma sento che il Sangue di Ges m'investe; sento che questo
atomo si dilata in Cristo, prende vita, forza, amore, estensione quanto pi pensa agli interessi di Cri-
sto; sento che questo atomo, immergendosi nel Sangue, diventa mistica fibra del suo Corpo Mistico;
sento di poter in Lui abbracciare tutto il mondo delle anime, il regno di Dio sulla terra, quello che
Ges ha conquistato e ha edificato su se stesso con la virt del suo Sangue.
Sento in me tutta la vita del Vangelo; del Vangelo parola di Cristo e del Vangelo sviluppo di quella
parola. Sento come risuonare in me una voce che di Cielo, che non inganna, perch eleva, illumi-
na, spiritualizza, esalta. q. 110 : 23 dicembre

2037 - Il tuo Sangue oggetto della mia piet


O Signore Ges, questo tuo Sangue oggetto della mia piet, dei miei sacrifici, del mio lavoro; tut-
to indirizzato al suo trionfo. Non mi stancher di chiedere questo tesoro divino per me e per tutto
il mondo. La mia preghiera, o Signore, come la voce di un cieco che chiede la luce, di un assetato
che domanda una stilla d'acqua, di un morente che invoca la vita; la mia vita nel tuo Sangue Divi-
no. Non voglio, per dimenticare, n onorare meno gli altri Misteri, anche se questo del Sangue
come l'oceano che mi assorbe in s.
No, se io bevo alla sorgente purissima che scaturisce dal fiume del monte prendo vigore per salire
alle vette, per contemplare il cielo e la natura che mi circonda.
Cos per l'anima. Il tuo Sangue Divino, o Ges, mi eleva alle vette della SS. Trinit per immergermi
nella luce dei divini attributi e delle divine perfezioni.
Sento che il Sangue Adorabile opera in me cose stupende. q. 110: 24 dicembre
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2038 - Finch la devozione non avr uno sviluppo...


Eravamo perduti, preda di Satana; il Signore ha ordinato al suo Verbo di venire a riscattarci col suo
Sangue Prezioso. O Signore, questa mirabile Redenzione non dovrebbe essere compresa? S, e se
fosse corrisposta frutterebbe il cento per uno. Non basta che il seme cada nel solco, necessario che
sia coltivato con sudori e fatiche: sudori, le lagrime della compunzione; le fatiche i patimenti sop-
portati in unione alla Passione di Cristo. Tutti chiedono al Signore la pace, ma molto pochi pensano
che essa il prezzo del Sangue di Ges, e pochissimi offrono questo Sangue Divino per ottenerla.
-Stringetevi in crociata, dice Ges. Finch la devozione al Sangue Divino non avr uno sviluppo
particolare nella Chiesa e il Mistero non avr il culto che merita, la pace non avverr. q. 110 : 26 di-
cembre

1944
2039 - Se questo Sangue trovasse i cuori aperti!
Oh! se questo Sangue Adorabile, pi fulgente e benefico del sole, pi ampio nella sua estensione
spirituale degli oceani, pi vitale di ogni vita umana, trovasse i cuori aperti e potesse a suo agio san-
tificarli! Quante anime in questo momento sono prive del Sangue di Ges! O Signore, chi lo porter
in esse? - Il Sacerdote con la preghiera, col suo zelo sacerdotale, con la sua vita sacerdotale. -
E l'anima mia che far?
- Anche tu puoi portarlo a salvezza di molti con la stessa virt del mio Sangue. - q. 111 : 5 gennaio

2040 - Annunziate, o Sacerdoti, l'efficacia del Sangue


Annunziate, o Sacerdoti di Dio, la necessit, la grazia, l'efficacia del Sangue di Cristo.
Annunziate i suoi prodigi, le sue operazioni, le sue misericordie segrete.
Annunziate i suoi trionfi, le sue glorie, le conquiste spirituali del Sangue Divino.
Annunziate che solo il Sangue di Cristo pu sbaragliare mille eserciti, vincere le potenze infernali,
ridonare alla umanit la coscienza della giustizia, della carit, della santit, la coscienza dei valori
soprannaturali, delle finalit della vita umana e l'eccellenza della vita spirituale.
Annunziate il Cristo nel Sangue di Ges; il Sangue di Ges vincolo di unione a Cristo, dono su-
premo della sua Passione, della sua Redenzione, del suo amore. Annunziate il Sangue di Cristo arbi-
tro della pace, sorgente della pace, sicurezza della pace. q. 111 : 7 gennaio

2041 - Lo splendore di Dio il Sangue di Ges


Lo splendore di Dio il Sangue di Ges che riempie le tue mani, palpita nel tuo cuore, splende sulle
tue pupille, o Sacerdote di Cristo. Donaci quel Sangue benedetto, avvicina la nostra anima al tuo
Calice, riversa su di noi le divine sovrabbondanze, ricoprici col Sangue di Ges affinch una nuo-
va meravigliosa chiarezza celestiale sorga sempre nei nostri cuori (ex lit. Ambr.) e l'anima nostra pos-
sa salire alla contemplazione del Sangue benedetto in cui la tua gloria, la stessa gloria nostra nella
gloria del Signore. q. 111: 8 gennaio

2042 - Accostiamoci all'Altare con fede


Accostiamoci all'Altare con fede, respiriamo Ges, beviamo l'amore nel suo Sangue Divino, im-
mergiamoci in quell'oceano di salvezza, di grazia e di misericordia che ci trasporta alle soglie del
Cielo. Ogni S. Comunione ha un carattere, un orientamento, una attrattiva speciale.
Non frutto della mia preparazione, n merito dei miei desideri, ma veramente grazia, dono gratuito.
E siccome Ges si manifesta come vuole, non badando alle umili disposizioni di questa povera
anima, Egli in me nel suo atteggiamento di Vittima sanguinante e mi ripete: La tua vita qui, nel
mio Sangue; vita di illuminazione, di comprensione, di apostolato.
Mi getto ai suoi piedi con l'anima traboccante di desideri e prego: o Signore, adoro, bacio e bevo il
Sangue che sgorga dai tuoi piedi santissimi, chiedendo di poter camminare sulla terra come gli An-
geli, benedicendola senza toccarla. Adoro, bacio e bevo il Sangue che scende dalle tue mani chie-
dendo che esso benedica e valorizzi le mie meschinissime opere. Adoro, bacio e bevo il Sangue che
fluisce dal tuo Cuore chiedendo un'ampiezza spirituale sconfinata per poter abbracciare tutte le
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anime e con esse far salire a Te l'amore pi puro e pi santo. Adoro, bacio e bevo il Sangue che stil-
la dalla tua fronte chiedendo nuove e forti illuminazioni intorno al Mistero e corrispondenti adesioni.
Adoro, bacio e bevo il Sangue che esce dalla tua bocca, implorando che tutte le mie parole abbiano
il sigillo di questo tuo Sangue benedetto ed ogni parola sia come un raggio di sua gloria.
Potrei, o Ges, dimenticare in questo momento di grazia straordinaria i tuoi, i miei Sacerdoti?
Adorando, baciando ogni piaga, bevendo il Sangue che ne esce, intendo, o Ges, di chiedere che es-
si abbiano la purezza, la santit e l'agilit degli Angeli; che siano generosi nel distribuire il tuo San-
gue alle anime, che il loro cuore ne sia ricolmo, la loro mente sempre pi illuminata, raggiante della
luce del Mistero, la loro parola grondante Sangue, la loro vita un giorno sacro fulgente dei tesori
della tua Redenzione. q. 111 : 12 gennaio

2043 - un crescendo di rapporti intimi


Ricevo nuovi lumi intorno ai Misteri; quando l'anima ha avuto il dono di essere orientata verso un
Mistero, le missioni divine invisibili raddoppiano le attrazioni, ampliano le conoscenze, fortificano
le adesioni. un crescendo di rapporti intimi tra Dio e l'anima, tra l'anima e Dio.
Ed il Sangue di Ges che mantiene questi rapporti e stabilisce l'equilibrio tra la vita interiore e
quella esterna, prolungando la potenzialit della volont, dandole il privilegio di abbracciare lumi-
nose verit, di ricevere grazie particolari, di beneficare anime ed anime con i tesori, i prodigi, le glo-
rie del Mistero. q. 111: 15 gennaio

2044 - Se la reliquia, aspersa dal sangue...


- Dammi tutto - dice Ges - e avrai tutto. -
Nella S. Comunione il suo Sangue entra in me e scorre nelle intime fibre portandovi la sua vita; vita
divina del Sangue, vita divina di Cristo, fuse in un mistero di infinita misericordia. Penso: se la reli-
quia, aspersa dal sangue delle stimmate di un'anima santa, tenuta in grande venerazione, che sar
della mia carne, in cui scorre vivo e vivificante il Sangue del Redentore? q. 111: 17 gennaio

2045 - O Sacerdote, sollevando il Calice, non senti...?


O Sacerdote di Dio, che cosa senti nell'anima quando tocchi, elevi, baci il Corpo del Signore?
E sollevando il Calice non senti il peso del Sangue di Ges? E assolvendo le anime dai peccati, non
senti che il Sangue di Cristo passa attraverso l'anima tua per portare la salvezza ai peccatori?
O Sacerdote di Dio, guarda attorno a te, vedi i flagelli che percuotono gli uomini, i dolori, le ango-
sce, le privazioni, le desolazioni che toccano tutti: il bimbo e il vecchio, il povero e il ricco, il mala-
to e il sano; raccogli il patimento umano e offrilo col Sangue di Ges al Padre, perch sia avvalorato,
impreziosito e sia il compimento di ci che manca alla Passione di Ges.
Elegit te, Dominus Sacerdotem sibi, ad sacrificandum ei Hostiam laudis.
Noi saremo salvi solo per l'Ostia Divina, per il Sangue Adorabile di Ges, che il prezzo della sal-
vezza, l'espiazione che cancella le nostre iniquit, l'implorazione perenne, perfetta, accettabile per-
ch implorazione divina. O Cristo Ges, sento dentro l'anima mia i tuoi fremiti, la forza misteriosa
del tuo Sangue che stilla misticamente dalla tua sacra Umanit. q. 111: 22 gennaio

2046 - Il demonio ha paura del Sangue di Cristo


Il demonio ha paura del Sangue di Cristo; non pu accostarsi a chi lo possiede, a chi lo vive, lo in-
voca, lo ama, lo onora. Oh! sapessimo quanta forza, quanta luce, quanta potenza d alla Chiesa il
Sangue di Ges! Se ci persuadessimo che ogni anima pu concorrere al suo trionfo con una seria e
profonda devozione; con l'adesione ai richiami del Mistero!
Ges si degna farmi vedere la sua Chiesa che solca sicura e rapida l'oceano della divina misericor-
dia formato dal suo Sangue benedetto; attorno tenebre e flutti minacciosi, e tra i flutti schiere im-
mense di naufraghi: sono i peccatori, gli eretici, gli apostati, gli infedeli, anime morte alla grazia.
Basterebbe uno sguardo alla Chiesa, un desiderio, un cosciente pentimento per avere la vita.
Ma ecco dalla mistica nave partono raggi di splendida luce che illuminano le anime.
il Sangue di Ges che giunge ad esse attraverso l'opera sacerdotale, lo zelo delle anime apostoli-
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che, la preghiera delle anime votate al trionfo del Mistero.


Trionfa, o Cristo, col tuo Sangue sull'anima mia e su tutta l'umanit. q. 111: 23 gennaio

2047 - Sangue di Cristo, vita mia!


La mia povera anima, riscattata da Ges col suo Sangue, votata, venduta a quel Sangue benedetto
e in esso cerca e trova gli argomenti pi forti e pi efficaci per la vita spirituale, per la santit.
O Signore Ges, quale dono mi hai fatto segnandomi, consacrandomi, consumandomi in questo
Sangue! Mi hai segnato col tuo Sangue e lo sento nell'anima come le membra sentono l'influsso del
sole, la carezza dell'aria, il ristoro dell'acqua; lo sento nel cuore come un elemento vitale senza cui
non potrei vivere; lo sento nello spirito come forza che mi attrae, mi eleva, mi orienta e mi mantiene
sicura in un'altra cima isolata, da cui facile spiccare il volo per l'ampiezza dei Cieli. Consacrata al
Sangue di Ges! O Signore, Tu hai reso sacra, sublimemente sacra l'unione della mia anima al tuo
Sangue. Da questa consacrazione i sensi hanno attinto le inafferrabili energie della vita soprannatu-
rale; il Sangue Adorabile che scorre in me mi fa contemplare, sentire, assaporare cose di Cielo.
Consumata nel Sangue di Ges! Come posso, o Signore, dire gli effetti del tuo Sangue in me? Ogni
idea, ogni pensiero, ogni parola, ogni attivit si sprofonda come in un abisso, non vede nulla; non ri-
tengo nulla, non desidero, non cerco, non voglio, non amo che il tuo Sangue Divino. q. 111 : 30 gennaio

2048 - Il Sangue avvalora i nostri patimenti


Noi meritiamo tutti i dolori che ci percuotono, l'amarezza, le sventure che ci opprimono, gli spaven-
ti, le trepide ansie, le desolazioni. Ma Tu, o Signore, sai perdonare, Tu ci hai dato il pegno del per-
dono in Cristo Ges. Non potendo contemplare il tuo Volto ci rivolgiamo a quello del tuo Ges
grondante Sangue. Anche quel Sangue frutto del nostro peccato, ma ne altres l'espiazione e la
riparazione. Il Volto sanguinante di Ges qui sull'Altare, su tutti gli Altari del mondo; qui e con-
templa le nostre miserie, vede le nostre pene, numera i nostri peccati e per ciascuno di essi, per ogni
nostra infedelt, per le ingiustizie, per le bestemmie, per tutte le iniquit della terra pronto a versa-
re lagrime e Sangue. Se potessimo comprendere queste divine misericordie e sapessimo ripetere con
la Chiesa: Respice, Domine, in faciem Christi tui! . Guardaci, o Signore, nella luce del Volto del
tuo Cristo! Siamo ricoperti dal suo Sangue Prezioso. Ricordati, o Signore, che Ges qui con noi,
piange e patisce nel Corpo Mistico della sua Chiesa, patisce e piange per i nostri peccati rinnovando
gli spasimi della sua Passione per ottenere a noi perdono, misericordia, contemplazione e pace.
Il suo Sangue Divino avvalora e impreziosisce i nostri patimenti. q. 111 . 16 febbraio

2049 - Non m'interessa che Ges e il suo Sangue


La nostra speranza nel Sangue benedetto. La S. Messa me lo dona; tutto per me ed io posso co-
municarlo alle anime che non lo conoscono senza perdere nulla dei suoi valori divini. Immedesima-
ta col Sangue di Ges, sento di poter ripetere con S. Paolo: Io non vivo pi, vive in me Cristo.
Ges che mi suggerisce la preghiera, che alimenta la mia speranza, che mi tiene in piedi mentre
tutto crolla accanto a me. il Sangue di Ges che corrobora il mio spirito e lo fa sorvolare su ogni
cosa per seguire Lui, come di corsa, a volo. Non m'interessa che Ges e il Mistero del suo Sangue.
Correre, volare con la vita del Sangue Divino per tutta la terra annunciando le sue misericordie.
Ecco il mio pi santo desiderio, l'anelito della mia povera vita. q. 111: 17 febbraio

2050 - La Passione di Ges ha questo carattere


Incontrare Ges al Banchetto Eucaristico come la sua Madre SS. lo incontr sulla via del Calvario;
contemplarlo com'Ella lo contempl sulla Croce; accoglierlo come Ella lo accolse tra le braccia;
rinchiuderlo nella profondit del cuore com'Ella lo rinchiuse nella tomba, sono altrettante espressio-
ni di fede, di speranza e di amore, care a Ges. Non attende che questo dall'anima mia. Che io ri-
cordi, benedica, viva, glorifichi la sua Passione, ma soprattutto che io ne ascolti la voce, ne interpre-
ti il linguaggio, scenda con Lui nell'abisso del grande Mistero.
Scie luminose di Sangue mi additano la via; sono come i canali della misericordia che riversano nel
mondo dello spirito le grazie della verit, della giustizia, della santit. Ma io siedo ad un banchetto e
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l'imbandigione meravigliosa: ha dolcezze ineffabili e cibi saporosi maturati sul legno della Croce;
ha sempre nuove delizie, nascoste da un velo di tristezza; ha incessanti attrazioni in una visione di
morte. La Passione di Ges ha questo carattere. Egli divora il dolore e investe l'anima di gaudio;
gronda Sangue ed esso diventa luce arcana e speranza immortale; si consuma nell'immolazione di
tutto se stesso per far rivivere l'anima della sua vita. Martirio di dolore e di amore, di strazio e di de-
sideri, di consumazione e di espansioni. q. 111: 20 febbraio

2051 - Chiedo che tu offra al mio Sangue capacit...


Se potessi venire al tuo banchetto con disposizioni nuove, stupende, con l'attitudine che hanno i
Santi ed i Beati di adorare, di comprendere, di benedire il dono divino giacch, se attorniano il tuo
trono e danno gloria alla tua Maest, per la corrispondenza alla tua grazia in vita e il possesso del-
la grazia nella eternit. Ges si degna incoraggiare la mia pochezza dicendo:
- vieni a me con quello che hai e che possiedi; non usi sempre le stesse monete per le cose necessa-
rie alla vita? Il mio Sangue d valore anche alle pi umili parole, alle intenzioni indefinibili. Non
chiedo dottrina, chiedo amore; non chiedo che tu comprenda o esalti il Mistero; chiedo che tu vo-
glia onorarlo, credendo alla sua potenza e studiandoti di farlo conoscere con le grazie che ti comu-
nica. Chiedo che tu offra al mio Sangue immense capacit, che tu riceva quello che altri rifiutano,
che tu conosca il privilegio di avere illuminata la mente da questo sole divino, da questa grazia
dell'Altissimo che splendore di verit, profumo di misericordia, infusione di santit, pegno di vita
eterna. - Cos sia, mio Signore! q. 111 : 21 febbraio

2052 - La Passione del Cristo sia nel mio cuore


Voglio far mio il proposito di S. Paolo della Croce ma non posso entrare da sola in questo Mistero
di giustizia e di misericordia. Ho bisogno che qualcuno mi ci accompagni per farmi vedere, com-
prendere, adorare, gustare la Passione dell'Adorato Salvatore.
Egli sale una via aspra, lunga e interminabile; ho bisogno di una forza che mi sostenga, di una luce
che mi illumini, di una grazia che mi faccia vivere e rivivere nei dolori, nei sentimenti, nelle pro-
fondit e nelle elevazioni di Cristo Signore. Ho bisogno di contemplare questa Divina Passione nel-
la luce di Dio, nella luce della Chiesa, nella luce delle anime. Nella luce di Dio: In charitate perpe-
tua dilexi te; la Passione di Cristo la rivelazione di un amore eterno. Nella luce della Chiesa il
pegno del Sangue per la salvezza eterna. Nella luce delle anime: quale corrispondenza?
O amore tradito! O incomprensione spietata! O abiezione delle anime! In questa luce dei Misteri del
Cielo e della terra appare Ges: il Riparatore, il Redentore, la Vittima.
Mi getto ai suoi piedi. Non sono degna di contemplarlo nella sua maest sanguinante.
Non sono degna di raccogliere la sua parola divina, n di prestargli il mio ossequio di amore.
La Chiesa mi ricorda oggi che io sono polvere e in polvere sar ridotta. Che valore ha la polvere?
un elemento senza vita e senza consistenza. Ma se su questa polvere si posa il piede sanguinante
del mio Ges, ecco al suo contatto la vita nuova di grazia, di purezza e di santit.
questa vita che io cerco, dolcissimo Ges, che chiedo per me e per tutte le anime.
Con questa nuova vita del tuo Sangue sapr sollevarmi da terra, elevarmi verso il Cielo, accostarmi
a Te, contemplarti nel Mistero del tuo Amore e del tuo dolore; sapr ascendere con Te al Calvario
per amare, per soffrire, per contemplare, per consumarmi per Te, bruciata dalla tua carit. O Passio-
ne di Cristo, Mistero ineffabile che gli Angeli adorano, che fa tremare i demoni, da cui tutta l'umani-
t attende salvezza, conforto, benedizione e gloria, sii sempre nel mio cuore. q. 111: 23 febbraio

2053 - Questo mistico campo non conosce inverno...


La Passione di Ges un Mistero incomprensibile solo noto a Dio. Mistero di Dio. Mistero del Fi-
glio suo. Mistero dello Spirito Santo. Mistero della Chiesa, delle anime, dell'anima mia. Mistero che
si prolunga nei secoli, che d a Dio la massima gloria, alla Chiesa la massima certezza di trionfo, al-
le anime la piena e perfetta consolazione del riscatto dalla schiavit, della rigenerazione alla vita di
grazia, della santificazione in Cristo Ges. La Passione Divina non un campo arido, irto di rovi e
di spine; solo tale in apparenza, in realt un campo perfettissimo, un giardino in pieno rigoglio,
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dove si alternano messi rigogliose di santit, fiori e frutti di celestiale virt. Questo mistico campo
non conosce inverno, n bufere, n tempeste, n devastazioni. Quando i tempi corrono pi tristi, al-
lora la fecondit in pieno trionfo. Nella Passione di Ges fioriscono e rifioriscono Martiri, Confes-
sori, Vergini, uomini di piet, di penitenza, di dottrina, di sapienza celeste, fanciulli e giovinette che
hanno l'intuizione del valore soprannaturale della sofferenza, dell'immolazione con Ges e per Ges
e passano sulla terra, angeli in carne, irradiando splendori celestiali di purezza, di bont e di eroi-
smo. La Passione di Ges una scuola di altissima perfezione, l'amore della SS. Trinit manifesta-
to in Cristo; il dolore di Cristo reso pari all'amore nella estensione e nella intensit.
Ma ci che d vita al dolore e all'amore di Ges il suo Sangue Divino, primo ed ultimo segno del-
la divina immolazione. q. 111: 24 febbraio

2054 - La Passione di Cristo, Passione della Madre


Il S. Vangelo non registra la scena di amore e di dolore svoltasi nel segreto dell'umile casa di Naza-
reth, quando Ges si stacc dalla Vergine per iniziare la sua vita pubblica, preludio assillante, fati-
coso ed angoscioso dell'immolazione del Calvario. M'inginocchio tra Ges e Maria, tendo le braccia
al mio Redentore e alla mia Corredentrice e imploro misericordia e piet.
Il loro dolore mi spezza l'anima, la loro passione mi annienta, vorrei morire di amore ai loro piedi.
Tutto l'Adorabile Corpo di Ges sanguinante: a Maria sanguina il cuore. Nel Sangue vivo e reale
dell'Uomo-Dio, nel sangue mistico della Vergine il segreto della mia redenzione, il germe della
mia vita nuova, l'alimento della mia rigenerazione, la certezza della mia santificazione.
O Sangue, che scorri dalla testa straziata, dagli occhi contusi, da tutto il corpo lacero, Sangue Pre-
zioso, che io ti raccolga! Questo Sangue mi appartiene ed sopra l'anima mia che deve scorrere.
Oh! Che io mi lavi in questo Sangue, che tutto sia coperto da questo Sangue; che lo infonda nelle
mie vene, che mi inoculi la purit, la forza, il merito di questo Sangue. Parole di un santo Vescovo,
che io faccio mie nella brama di rendere al grande Mistero di Ges una gloria sempre maggiore.
O Passione di Ges, stillante il Sangue vivo della mia redenzione!
O Passione di Maria, palpitante nel suo cuore immacolato unito a quello di Ges nell'agonia dello
spirito! O Misteri dominanti la salvezza degli uomini! O Chiesa santa di Ges che mi sveli questi
Misteri di amore infinito e di infinito dolore e mi raccogli presso l'Altare implorando misericordia,
perdono e pace, sii benedetta! O Maria, insegnami a vivere la Passione di Ges.
Fac me plagis vulnerari. Fac me cruce inebriari. Et cruore Filii. q. 111 : 27 febbraio

2055 - Ricoprici col tuo Sangue


O Ges, la vilissima terra del nostro corpo, i nostri sensi si sono ribellati a Dio; necessaria la tua
riparazione divina per ridonarci alla grazia, alla santit, alla vita eterna. Ed ecco il tuo atteggiamento
umilissimo, la tua preghiera, le tue lagrime, il tuo Sangue. La terra ribattezzata da quest'onda sal-
vifica, ma pi ricreata l'anima che pu ricevere, gustare il tuo Sangue ed essere elevata a vita so-
prannaturale. Terra, non bere il mio sangue, diceva Giobbe. Con quanta pi ragione possiamo
pregare noi: non permettere, o Signore, che la terra del Calvario beva il tuo Sangue!
Ecco la nostra terra, i nostri corpi e le nostre anime prostrati accanto a Te nell'orto delle tue agonie.
Ricoprici col tuo Sangue, ridonaci nel tuo Sangue la vita, l'amore del Padre, la pace della sua carit,
i doni della sua Provvidenza, la grazia del suo perdono, la gioia dell'unione con Lui.
Solo il Tuo Sangue pu compiere questi prodigi. q. 111: 2 marzo

2056 - Ges, non abbandonarci


Pare che Satana sia visibilmente schierato contro la Chiesa, contro la Redenzione, contro il Sangue
benedetto. Lo spavento che tiene sospesi gli animi per le angosce della guerra un'arte diabolica per
tormentare i cuori e allontanarli dal bene, dalla virt, dalla Chiesa, da Ges Cristo, da Dio.
O Ges, non abbandonarci. Rimani con noi con il tuo Sangue. Noi invochiamo il tuo Sangue bene-
detto. Lo invochiamo a purificazione dell'anima, a sostegno del cuore, a illuminazione, orientamen-
to, santificazione dello spirito. q. 111: 3 marzo
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2057 - O Signore, quale scambio!


La volont del Padre dunque che Ges patisca, sia straziato nell'anima e nel corpo, ricoperto di
tutti i peccati del mondo, dei miei peccati; vuole che Ges faccia stillare dalle sue membra adorabili
il suo Sangue Divino perch sia offerto come prezzo del peccato. O Signore, quale scambio!
La santit divina per la colpevolezza umana, l'amore di Dio per l'odio dell'uomo, la morte dell'Uo-
mo-Dio per la vita nostra. Il Getsemani perenne sui nostri Altari. La Giustizia Divina si abbrac-
ciata con la Misericordia, ma il Sacrificio incruento di Ges come quello cruento sulla Croce: il
dono del Sangue comunicato nel Sacramento ha il valore e l'efficacia di quello sparso nella sua Pas-
sione. Sangue su ogni Altare, in ogni anima redenta, per ogni anima da redimere. q. 111: 5 marzo

2058 - Nella tua Passione, ci hai ottenuto la misericordia


Nella tua Passione, o Ges, ci hai ottenuto e offerto la misericordia di Dio, il perdono, la grazia, la
pace, e ci hai assicurato tutto questo nel tuo Sangue Divino. Ma chi stende umilmente le mani per
raccogliere il tuo dono e salvarsi dalla giustizia divina? O Sangue benedetto, che io invoco fervida-
mente a salvezza e a benedizione di tutti, scendi nell'anima mia come pioggia ristoratrice e feconda-
trice delle pie intenzioni, degli ardenti desideri, delle incessanti implorazioni. O Ges, per i meriti di
questo tuo Sangue benedetto, tradito calpestato, profanato nell'orto del Getsemani, sugli Altari del
mondo, nel segreto delle anime, fai che quest'ora di tenebra si cambi in luce sfolgorante per la tua
Chiesa, per i tuoi Sacerdoti, per il tuo popolo, per l'anima mia. q. 111: 8 marzo

2059 - Non ti ho tradito come Giuda


Non ti ho tradito come Giuda, ma forse quante infedelt e quanti baci senza umilt e senza amore,
quanti contatti con il tuo Sacramento e con la tua grazia senza una profonda comprensione e senza
una pronta e fedele adesione! O Signore, il tuo Sangue Adorabile ripari a queste mie colpe, a tutte le
mie responsabilit; mi illumini, mi dia la coscienza del grande Mistero e la virt, la volont, la ca-
pacit per corrispondere con tenerezza di amore.
O Volto Adorabile del mio Signore, che porti l'impronta del tradimento, ti adoro, ti bacio, ti ribacio
invocando sull'anima mia la tua luce, la tua virt, la tua grazia per me, per la Chiesa, per tutto il
mondo. Questa tua luce folgori tutti i traditori e li converta; trasformi ogni cuore, elevi ogni anima,
ma specialmente l'anima mia, rendendola degna dei tesori del tuo Sangue Adorabile. q. 111: 9 marzo

2060 - Come s'allarga, nella Passione, la grandezza di Cristo!


Come s'allarga, nella Passione, la grandezza di Cristo Redentore! Ma ancora come appare viva, pro-
fonda, incommensurabile la sua carit, intessuta di patimenti, strettamente unita dal suo Sangue!
Oh! potessi dedicare giorno e notte alla contemplazione del grande Mistero! Il Signore non mi chie-
de, per, uno studio speciale per avvicinarmi ai suoi strazi, per inondarmi col suo Sangue.
Le catene, gli insulti, i dileggi, le percosse, gli sputi, il manto di porpora, la canna, la corona di spi-
ne, tutto gronda di Sangue. O Ges, per questo tuo Sangue che adoro, tocco, bacio, deh! sospendi i
giusti castighi che avvolgono il mondo di desolazione, di lutti, di rovine.
- Il mio Sangue non pu impedire i castighi della Giustizia Divina provocati dalle empiet del mon-
do, ma pu attenuarli, renderli meritori per le anime, aiutarle a santificarsi nei patimenti. Se il mio
Sangue in questi momenti non impetrasse misericordia, il mondo tutto sarebbe gi annientato.
Finch le anime non ritorneranno al Calvario, non s'immergeranno nel mio Sangue, invocando pie-
t e misericordia non avranno pace e tranquillit. Il Sangue irradia dalle anime sacerdotali la sal-
vezza dei popoli; accogliete quella luce, scaldatevi a quel fuoco, vivete in quella mia vita.
Credi almeno tu ai portenti del mio Sangue e incomincia a conoscerne la potenza e la grazia.
Ogni atteggiamento della mia Passione una scuola di alta perfezione, grazia che vivifica, San-
gue che inebria. - q 111 : 26 marzo

2061 - Il Mistero della Passione intima della Vergine


O Madre addolorata, o Regina dei Martiri, Vittima di un dolore senza confini, Tu non osi togliere
una spina dal Volto del tuo Ges, asciugare una lagrima, raccogliere una goccia del suo Sangue.
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Ma anche tuo quel Sangue calpestato dal popolo furente; il Sangue del tuo Ges, il Sangue del-
la Redenzione. Mistero la Passione cruenta di Ges, Mistero la passione intima della Vergine.
Da questi Misteri la mia salvezza, la mia santificazione. Anche ora Ges sale il suo Calvario e mi
invita a seguirlo. Attorno a Lui quante anime ingrate, empie, incoscienti, sacrileghe! Egli discende
dal Cielo per rivivere l'immolazione del suo Calvario e per farla rivivere in ciascuna anima, nell'a-
nima mia, negli intimi incontri della S. Comunione. Passa, o Cristo; sali, o Cristo, il Calvario della
tua Chiesa; ti accompagno, come un giorno la Madre tua, accanto ai Sacerdoti, vivendo nel tuo
Sangue Divino. Non cada goccia di questo tuo Sangue Prezioso che non abbia rigoglio di vita so-
prannaturale, fiori di bellezza morale, frutti di santit, trionfi di gloria eterna. q. 111 : 31 marzo

2062 - Il Sangue di Cristo su me e su tutti in benedizione!


Scendi, o Sangue di Cristo, sull'anima mia per lavare le mie colpe, riparare le mie infedelt, rinno-
vare il mio spirito; per dare vita, valore, merito a tutte le opere della mia esistenza, cos meschina,
imperfetta, manchevole di rettitudine, di umilt, di carit. Scendi, o Sangue di Cristo, e risana e rin-
vigorisci e santifica questa povera carne corrotta, infiacchita, piagata; scendi e dona al mio cuore i
palpiti santissimi di Ges, dona allo spirito mirabili elevazioni nella sua Passione, nella sua Reden-
zione, nel suo amore; scendi in tutto il mio essere e donami la massima santit.
O Sangue di Cristo, discendi in benedizione sopra la Santa Chiesa, sopra il sommo Pontefice, i Car-
dinali, i Vescovi, i Sacerdoti perch ricolmi di questo tesoro, esaltati dalla sua virt, ispirati e guidati
dalla sua luce, sostenuti dalla sua potenza, estendano su tutta la terra il regno di Dio, elevino la cri-
stianit nelle vie della giustizia e della santit, nella luce e nella pace della Redenzione.
Scendi, o Sangue di Ges, sugli ammalati, sugli infermi, sugli agonizzanti, su tutte le anime e dona
a tutti la rassegnazione e la fiducia nella misericordia divina, l'abbandono alla volont di Dio, la
sopportazione di ogni sofferenza, l'accettazione generosa di ogni angoscia, il supremo sacrificio del-
la vita. Discendi, o Sangue di Cristo, sopra tutti gli sventurati a confortare chi piange, a sostenere
chi solo e smarrito, chi non ha pi n tetto, n famiglia, n pane.
Discendi con speranze di Cielo nel cuore delle madri rimaste senza figli, nel cuore degli orfani, dei
profughi, degli esiliati, degli sperduti, nel cuore di tutti quelli che non hanno pi patria, n luce, n
via, n amore nella vita.
Discendi, o Sangue Divino, sopra tutti noi, sconfortati, impauriti, gementi per angosce che non han-
no nome; per le crudelt, le ingiustizie, le aberrazioni di questa povera umanit dimentica di Dio,
ribelle a Dio, strumento della giustizia divina, che ancora richiamo di misericordia. Discendi, o
Sangue di Cristo, dalle sue mani, dai suoi piedi trafitti, dal suo Costato squarciato, dal suo Capo co-
ronato di spine; discendi su tutta l'umanit, su quella fedele e su quella infedele, sull'umanit cri-
stiana unita alla Chiesa e su quella errante nel dubbio, precipitata nell'eresia, su chi crede in Dio e
su chi adora gli idoli, su quelli che lo servono e su quelli che lo negano.
O Sangue di Ges, versa su tutti le divine misericordie; perdona a tutti, salva tutti, perch la Reden-
zione di Ges per tutte le anime, per tutti i tempi fino alla fine dei secoli. q. 111: 5 aprile

2063 - stato ferito per le nostre iniquit


O mio dolce Ges Crocifisso, chiuso in un dolore senza confini, sospeso fra il Cielo e la terra, tra la
giustizia di Dio e i nostri peccati, fatto peccato per espiarli con la Passione della tua Sacra Umanit,
io ti contemplo nello strazio della tua Carne Adorabile sottoposta a tutti i tormenti per consumare in
essi le iniquit della terra. Ti adoro, Crocifisso scarnificato dai flagelli, dai chiodi, tutto una piaga,
tutto deformit, ricoperto di Sangue. O porpora divina che ricopri le membra immacolate, santissi-
me, adorabilissime del mio Signore immolato per me, rivesti anche l'anima mia.
Sono qui sotto la Croce trafitta dal dolore, dalla piet, dalla compunzione, dalla vergogna, dal ri-
morso. Ogni goccia di Sangue racchiude una storia di peccati; la mia storia. Dio mio, piet!
Le tue ferite gemono per me implorando per me; mi attraggono, mi rinserrano nelle loro profondit.
Potessi vivere a contatto del tuo dolore infinito, abbandonarmi alla tua Passione, essere compresa
nella tua Crocifissione! La mia povera anima nuota oggi in un mare sconfinato!
Non ne comprendo l'altezza, l'ampiezza, la profondit. Mille e mille immagini si avvicendano nella
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mente, sentimenti nuovi salgono dal cuore a contatto del tuo Mistero; il Sangue, oh! il tuo Sangue
benedetto si sprigiona dalle tue Piaghe, scende e mi porta a Te e mi immerge nei flutti misteriosi per
ricoprirmi tutta, per nascondermi ad ogni cosa terrena, per rivelarmi quelle celesti. Per le tue Piaghe
fummo guariti. Iddio ha punito sulla tua Sacra Umanit le mie colpe. Che far io, o dolce Ges?
Ecco, la mia povera umanit fragile, meschina, impotente, indegna: rendila degna col tuo Sangue
redentore, col tuo amore infinito, con la tua grazia divina; rendila forte con la virt e lo spirito della
tua Croce. Oh! se questa mia povera umanit sapesse vivere sotto l'influsso del tuo Sangue, come il
tuo Sangue fu versato per la mia redenzione! O Mistero di Cristo, rendimi degna di comprenderti e
di consumarmi per Ges, come Ges si consumato per donarmi la tua potenza! g. 111: 7 aprile

2064 - Questo Sangue consacra le porte dei fedeli


Ges risorto dopo aver versato per noi tutto il suo Sangue; questo Sangue divino consacra le porte
dei fedeli; rende sacre e sante le facolt dell'anima, rende puri e nobili i sensi, trasforma il povero
essere umano in membra di Cristo: membra sane, elette, palpitanti di vita soprannaturale, in cui vive,
opera, parla e ama il Cristo. O Sangue di Ges, consacra cos le porte del mio spirito; fai che ogni
pensiero, ogni contatto col divino, ogni aspirazione sia pi effetto della vita di Cristo in me che ma-
nifestazione della mia volont; fai che nulla entri in me che non sia santo e nulla esca che non sia
santificante. O Signore Ges, consacra cos col tuo Sangue tutte le anime, la tua Chiesa, il mondo
intero. Non vedi che ogni porta spalancata per le opere di satana? Lascerai il dominio del tuo re-
gno di conquista all'Angelo ribelle? Non vedi come scorrazza sulla terra portando dovunque la de-
solazione e la morte? lui che scompiglia il mondo, che intensifica le lotte crudeli, distrugge le
chiese, insulta i tuoi Sacerdoti, calpesta il tuo Sangue Divino. q. 112: 9 aprile

2065 - Le tue ferite, i miei meriti


S. Agostino, vivente nella Passione redentrice di Cristo, compendiava la sua fede, la sua speranza, il
suo amore in questa espressione che preghiera, elevazione, piet, culto, comprensione dei valori
spirituali della Redenzione. Le Piaghe di Cristo sono la nostra, la mia ricchezza soprannaturale; esse
costituiscono il mistico patrimonio che l'anima pu offrire a Dio come prezzo di riscatto, sorgenti di
vita nuova, da cui pu attingere luce e grazia per lo spirito, benedizioni di perdono, di misericordia,
di elevazione, di santit. O Piaghe benedette, grondanti il Sangue di Ges, fari di splendore, caverne
misteriose entro cui si racchiude la potenza del Redentore! I Santi si seppellivano nelle dolcissime,
santissime Piaghe di Cristo e le costituivano loro ambita dimora trovando in esse sempre nuovi cari-
smi di elevazioni spirituali e di contemplazioni estasianti. q. 112: 12 aprile

2066 - Annunci di Redenzione, la piet, l'umilt...


Tutti i Santi furono ambasciatori della Redenzione annunciata dai Libri Santi, compiuta dalla Im-
molazione, comunicata dal Vangelo, diffuso dagli Apostoli, glorificata dal loro martirio e da quello
di innumerevoli anime elevate ad altissima perfezione. Annunci di Redenzione la piet soda, l'umil-
t vera, la virt che affiora da una vita vissuta sotto lo sguardo di Dio, secondo la sua volont, nella
sua carit, nella sua santit. Annunci di Redenzione il sacrificio divorato dall'amore, la verginit
consumata nell'immolazione, l'unione con Dio cercata, desiderata, invocata con instancabile attivit
spirituale. Annunci di Redenzione l'immedesimazione con Cristo nella partecipazione al suo Sacri-
ficio, rivivendo il suo Getsemani, il suo Calvario, adorando, invocando, glorificando il suo Sangue
Divino. Annunci di Redenzione una vita raccolta, pia, sobria, obbediente, silenziosa, tutta di Ges,
in oblazione con Lui vivente nei Tabernacoli, operante nelle anime, vivificante nella Chiesa.
Annunci di Redenzione battere una via alta, divorarla rapidamente nonostante le difficolt, i contra-
sti, le sofferenze, le ansiet, le tribolazioni del cammino. q. 112: 14 aprile

2067 - Metti il tuo dito nelle mie piaghe


L'invito di Ges per ogni anima, per l'anima mia. Metti il tuo dito nelle mie piaghe.
Oh! tocco mirabile! La fede mi mette a contatto della Sacra Umanit di Cristo immolata e risorta,
risorta e immolata in me. Non debbo recarmi in Palestina, nell'antico Cenacolo per incontrarmi con
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Ges, per vederlo, per contemplare le ferite delle sue mani. Lui che discende dai Cieli e viene a
me ogni mattina sacramentalmente, e nella mistica unione mi mette a contatto con le sue ferite san-
guinanti. Esse fanno scendere nell'anima mia la grazia, la luce, la misericordia, la carit, la santit.
Io mi arricchisco di questi doni divini con la fede, con la speranza, con la carit, e quanto pi queste
virt crescono in me tanto pi aumenta l'espansione dei tesori di Cristo.
Anche a me, poverissima e indegna ripete: - Mitte manum tuam in latus meum. Avvicinati al mio
Costato e introduci in esso la tua mano, tutto il tuo essere. -
Non soltanto un tocco superficiale col Sangue di Ges, ma l'immersione, il seppellimento, l'unione
pi intima con il Sangue benedetto. O Costato di Ges, abisso, oceano, cielo, paradiso dell'anima
mia, spalncati ad accogliere tutte le anime, la tua Chiesa, sanguinante per tanti dolori, per tante ri-
bellioni, defezioni, incomprensioni. Irradia su di esse la luce che hai gettato nell'anima di Tommaso,
la luce che risplende in Cielo per il fulgore della tua Sacra Umanit. O Costato di Cristo, spalancato
sul mondo con i flutti del Sangue benedetto, inonda ogni terra, ogni cuore, ogni anima; spegni l'odio
che divora lo spirito, addolcisci il dolore che ci strazia, infondi l'amore che vien meno, ridonaci la
luce della verit, il sorriso della pace, la vita della carit e della santit. q. 112: 16 aprile

2068 - Il Costato di Ges la mistica porta...


Il Costato di Ges la mistica porta che introduce nei grandi Misteri, e quanto pi l'anima si eleva
da terra, dalle proprie miserie, dal suo nulla, tanto pi vive in questi Misteri, nel dolore e nell'amore
della Redenzione, nella carit e nella santit del suo Sangue Divino.
- Entra e leggi, dice Ges. Il mio Sangue un poema eterno; ti rivela magnificenze infinite, un amo-
re infinito, una carit infinita verso le anime, disegni di misericordia che superano ogni concezione
umana. Il mio Sangue addolcisce i castighi della giustizia divina, li tramuta in espiazione, in ripa-
razione, in merito, in gloria. Il mio Sangue comunica una intelligenza celeste, per cui dinanzi alle
pi amare sventure l'anima china la fronte umiliata, ma non depressa, pensa a Dio Padre amoroso,
sapiente, benefico, e attende da Lui il conforto, la luce, la grazia per rielevarsi purificata e santifi-
cata. - Raccolgo la parola di Ges che luce, fiamma, consolazione, illuminazione. q. 112: 17 aprile

2069 - Giorno del Signore, nella potenza del Sangue


Questo il giorno che ha fatto il Signore; rallegriamoci ed esultiamo.
Viva il Sangue di Cristo, mio Signore, in eterno! L'esultanza per questo grande Mistero; il giorno
luminoso creato da Ges per le anime redente, giorno senza tramonto nella luce, nel calore, nella
grazia, nella potenza del suo Sangue benedetto. Giorno luminoso per l'anima che entra nella Chiesa
per il lavacro del Santo Battesimo; giorno luminoso per l'anima purificata dai suoi peccati nel San-
gue della Passione; giorno luminoso per l'anima che riceve Ges, che si unisce a Lui, vive per Lui,
con lui nella intimit di sante elevazioni, di celesti contemplazioni, di arcane adesioni.
Giorno del Signore la conversione di un'anima dal peccato alla vita della grazia, da una vita comune
a una vita soprannaturale. Giorno del Signore quello in cui l'anima intende il suo Dio e, sposa di
Cristo, si getta tra le sue braccia ripetendo con profonda consapevolezza: Dilectus meus mihi et
ego illi. Giorno fatto da Dio quello in cui l'anima intende la voce del Signore, l'accoglie e vive nel
Mistero del suo Sangue, votata al suo trionfo per la conversione delle anime. Giorno creato da Ges
questo in cui Egli mi ripete: La tua anima mia! Un senso di timore m'invade. Perch dubitarne?
la conquista del Mistero. Votata al Sangue di Ges, l'anima vive, opera, ama, implora sotto l'azio-
ne del Sangue benedetto, vincolo della Redenzione che la immedesima con Cristo. q. 112: 19 aprile

2070 - Per il Sangue, la liberazione da tanti flagelli Salvaci, o Ges!


Il S. Curato d'Ars, col Calice tra le mani, chiedeva un giorno al tuo Padre Celeste, in cambio del tuo
Sangue, di Te stesso, la liberazione di una cara anima dal Purgatorio. L'ottenne. Col tuo Sangue be-
nedetto che ho pure in me, chiedo, o Ges, al Padre Santo, la liberazione da tanti flagelli. Il Sangue
tuo vale ben pi di tutti noi; pu espiare i nostri peccati, estinguere i nostri debiti, salvarci e ridonar-
ci a Lui convertiti. Domine, per Sanguinem Filii tui, salva nos, perimus. Amen! q. 112: 25 aprile
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2071 - Ecco il motivo dell'abiezione...


Ecco il motivo dell'abiezione in cui siamo travolti e sprofondati. Fuori della Chiesa non vi salvez-
za, senza la tua grazia non c' luce, n pace, senza il tuo Sangue impera la morte pi straziante.
la dimenticanza del tuo Sangue, di questo pegno di salvezza che ci ha ridotti nella massima pover-
t spirituale, nella affliggente condizione di servi, di schiavi, di oppressi senza libert, senza pace,
senza difesa, senza vita. Col tuo Sangue nelle anime il Paradiso, senza il tuo Sangue l'inferno;
col tuo Sangue la terra un giardino di delizie, senza il tuo Sangue una pietraia sterile come quella
prodotta dalle lave del vulcano, vampante in questi giorni come un nuovo meritato castigo.
O Sangue del mio Ges rivelati! O Ges, vieni a salvare col tuo Sangue la Chiesa, le anime, la pa-
tria! Movetevi, o anime redente, dalle estremit della terra, venite, radunatevi presso gli altari, fate
violenza al Sangue di Ges, implorate che esso difenda i Templi, gli Altari, i Tabernacoli, le anime;
salvi la causa di Cristo, la nostra causa che quella della Redenzione. O Ges, vieni a ritrarci dal
nostro abbattimento, a raccoglierci nel tuo Sangue e nel tuo Cuore! g. 112 : 26 aprile

2072 - Quali privilegi per la pecorella docile!


Penetriamo col pensiero in ogni anima redenta, fedele, santa, che vive della grazia, si nutre del Cor-
po, beve il Sangue di Cristo, gusta la sua parola, lo ascolta, lo segue, lo ama.
Quali tenerezze da parte di Ges! Quali privilegi per la pecorella docile! Essa si sente fra le braccia
del Pastore, riposa sul suo petto, respira il suo fiato, sente la carezza della sua mano, gusta la gioia
del suo sguardo, il bacio della sua bocca, il battito del suo Cuore, il flusso e riflusso del suo Sangue.
Illusione, idealit? No, realt. Il Pastore il Cristo vivente nella sua Chiesa, il mio Cristo, tutto per
me, nel Sacrificio, nel Sacramento, con la sua Passione, col suo Sangue, col suo amore.
Egli vive nella Chiesa per me, vive in me per la sua Chiesa. Le ricchezze della sua Passione e del
suo Sangue sono tutte per me ed io posso con queste ricchezze spirituali giovare alla sua Chiesa,
estenderla portando il suo Sangue benedetto nelle anime per salvarle. Quale degnazione, quale bon-
t da parte di Ges! Servirsi delle sue pecorelle per raccogliere e portare al suo seno quelle che sono
disperse! Ufficio sacerdotale, ma a cui posso prender parte per il Sangue benedetto che circola
nell'anima mia, la investe e la rende capace di un segreto apostolato di Redenzione. q. 112: 28 aprile

2073 - L'uomo calpesta i beni della Provvidenza


- Non vedi, dice Ges, come l'uomo calpesta i beni della Provvidenza per raccogliere i rifiuti delle
sue devastazioni? Che sa l'uomo dei beni immortali, della Redenzione, della santificazione?
Che sa della giustizia e della misericordia? Nel mio Sangue la carit in atto, visibile, sensibile;
l'uomo non la conosce, come non pu nemmeno intuire il piano divino sulle distruzioni della terra.
Il mio Sangue rende giustizia a Dio, all'uomo, all'anima tua. - q. 112: 5 maggio

2074 - Non sono degna di esprimere le parole...


Ah! io non sono degna di esprimere le parole che va mettendo sulle mie labbra il Sangue di Ges!
Non so raccogliere le conoscenze arcane, le iridescenze della luce, le parole che affiorano dallo
sguardo dell'anima, dalle bellezze inafferrabili, dai richiami interni, dai contatti divini.
Se la mia sostanza Cristo, perch trasformata da Lui, di Cristo la mia parola, e la mia lingua lo
strumento della sua sapienza, che sa trarre dal nulla le armonie dei suoi Misteri. q. 112: 6 maggio

2075 - O Misteri di Cristo Re! O Misteri di Cristo Re!


Anche tu, povero peccatore, sei oggetto della gloria di questo Re: ti guarda, ti chiama, ti aspetta.
Volgiti a Lui, ascoltalo, rispondi, seguilo. Egli ha scritto le sue leggi di misericordia, di piet, di
amore col suo Sangue. Egli un Re pacifico e dona la pace col suo Sangue. un Re onnipotente ed
ha legato la potenza della sua Redenzione al suo Sangue. un Re sapientissimo e la sua sapienza
comunicata dal suo Sangue. un Re giusto e la sua giustizia amministrata dal suo Sangue.
un Re Santissimo e la sua santit comunicata dal suo Sangue. Egli il mio Re Crocifisso.
La sua sublime, divina, ineffabile grandezza nel suo Sangue. q. 112: 7 maggio
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2076 - La grazia diffusa sulle labbra di Ges


Quello che mi affascina la grazia diffusa sulle labbra di Ges.
Labbra adorabili, schiusesi alla fiamma del suo amore come giglio fragrante al bacio del sole.
Labbra ineffabili, dalle quali sgorga la parola di Dio, il Verbo nuovo, santificante, la grazia, la mise-
ricordia, la vita; labbra schiuse sulle anime col fascino delle cose divine, con l'attrazione e l'eleva-
zione alle cose eterne. Ma io vedo altre labbra sulle membra santissime di Ges.
Le sue Piaghe sono come altrettante mistiche aperture che hanno la forma di una rosa purpurea;
labbra misteriose che s'aprono al flusso e riflusso del Sangue benedetto, rivolgendo alle anime paro-
le inebrianti di vita eterna, giustificazioni amorose, inviti, richiami irresistibili. La bellezza e la gra-
zia di Ges formano il Paradiso in Cielo, la sublimit della Chiesa, la gioia dell'anima.
Bellezza e grazia, fiore e frutti del Sangue Divino, degni delle benedizioni eterne di Dio. Tutto
Mistero, e nel Mistero l'anima mia s'inebria e perde la facolt di esprimersi. Parli il Sangue di Ges.
Esalti la bellezza e la grazia dello Sposo nella sua Sacra Umanit, nei suoi trionfi del Cielo, nella
gloria della Chiesa, nel segreto delle anime, nell'intimit dell'anima mia. q. 112: 8 maggio

2077 - La conquista a prezzo di Sangue


Il tuo combattimento segreto, misterioso e la conquista a prezzo di Sangue, il Sangue reale della
Croce e quello mistico del Sacrificio. Nel tuo Sangue l'arcana verit, la divina dolcezza, l'eterna
giustizia, l'infinita misericordia; nel tuo Sangue la mia salvezza, la Redenzione del genere umano.
Nel tuo Sangue i trionfi della grazia, le glorie della Chiesa, la santificazione delle anime; nel tuo
Sangue la virt sgominatrice delle potenze infernali, la potenza misteriosa che eleva le anime ad al-
tezze ineffabili nella comprensione dei Misteri, nel godimento del tuo amore.
Nel tuo Sangue la forza dei popoli, la salvezza delle nazioni, le stupende vittorie sulla volont, sulla
debolezza, sulla meschinit umana. Nel tuo Sangue la mia vita che la tua vita; vita di Cielo, vita
eterna. O Divino Combattente le cause di Dio e degli uomini, procedi vittoriosamente, e regna per
la verit, la mansuetudine e la giustizia, e a cose mirabili ti condurr la tua destra. q. 112: 10 maggio

2078 - Precedi col mio Sangue le insidie di Satana Eccomi a Te, o Sposo Divino.
Rivestimi con la tua veste profumata di Passione, di dolore, di amore, di redenzione, del tuo Sangue
Prezioso. Avr anch'io odore di santit, il tuo buon odore. Il tuo Sangue! Le anime!
- Precedi col mio Sangue le insidie di Satana, i passi dei peccatori, le stragi degli armati; soprattut-
to precedi i colpi della Giustizia Divina. Non temere. Dal Sangue e nel Sangue tutto sar conquista-
to, a trionfo della Chiesa e a salvezza delle anime. -
Aiutami, o Signore, a vivere nel tuo spirito, nella tua parola, nella tua carit. q. 112 : 14 maggio

2079 - Questa pioggia il Sangue di Ges


Spander le piogge sui campi inariditi (Is. 44, 3).
Questa pioggia il Sangue di Ges che scende sulle nostre anime inaridite per il fuoco delle passio-
ni e l'inerzia della volont. Dove non si semina, non si raccoglie, n cresce filo d'erba nei solchi pri-
vi di umore. O Ges, getta il tuo seme divino nell'anima mia, nella Chiesa, nel mondo e dona ad
ogni spirito la fecondit delle opere con la pioggia del tuo Sangue Divino. Esso ha la virt espansiva
nel tempo e nella eternit, scende dal Cielo sull'Altare e pu vivificare questa povera umanit che
abbrucia nell'odio, nella crudelt, nella desolazione pi avvilente. O Signore, non negare una stilla
di questo Sangue ai vivi, ai morenti, ai morti. - Far scorrere ruscelli d'acqua sulle aride glebe. -
l'abbondanza della grazia fluente dal tuo Sangue Divino che aumenta ognor pi nella Chiesa per il
Sacrificio. Il tuo Sangue, o Ges, infinito nella potenza, nella estensione, nella efficacia.
Donalo, o Signore, conforto alla nostra impotenza, sollievo alla nostra miseria, speranza al nostro
annientamento. q. 112: 1.9 maggio

2080 - Vieni a riprendere vita nel Sangue


Qui, sotto la Croce, povera anima trepidante, smarrita, sconfortata. Vieni, con la tua sofferenza in-
tima, con i tuoi scoraggiamenti, con le tue trepidazioni, con le tue angosce; vieni, con la tua povert
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spirituale, le tue incertezze, le tue incomprensioni. Vieni a riprendere vita, speranza, amore nel San-
gue di Ges. Questa pioggia divina penetri in te con la grazia dello Spirito Santo, con la sua virt
operatrice di cose mirabili, di illuminazioni, di trasformazioni, di santificazioni.
Sulle rovine della tua fragilit si riedificheranno opere spirituali, durature; il tuo pianto si convertir
in lode, il castigo in premio, la desolazione in consolazione, la morte in vita, in una vita nuova, agile,
fresca, profumata dal Prezioso Sangue di Cristo. q. 112: 21 maggio

2081 - Il Sangue di Ges, guidato dallo Spirito...


Per vie segrete, nascoste, impensate, il Sangue di Ges, che in me, guidato dallo Spirito Santo me-
scoler alla mia intelligenza, l'intelligenza di Cristo, o meglio, unir ai suoi pensieri, alle sue inten-
zioni, alle sue offerte tutto ci che pu pensare, desiderare, volere il mio spirito a gloria del suo Mi-
stero; i suoi sentimenti diverranno norma, legge dei miei; la sua Passione e il suo Sangue la mia vita
e il mio amore. q. 112: 23 maggio

2082 - Fu lo Spirito ad attrarmi verso il Calice O Misteri di grazia!


Fu lo Spirito Santo ad attrarre la mia anima verso l'Altare, verso il Calice, nel Sangue Divino. Fu lo
Spirito Santo a suscitare in me tanti pensieri, tanti desideri, a comporre le intenzioni, le oblazioni, le
offerte, il trionfo di questo Sangue Divino. Da venticinque anni lavora nell'anima mia e non esauri-
sce mai i suoi gemiti inenarrabili. Sono richiami, aspetti, magnificenze, finalit, simboli, immagini
del Mistero, e soprattutto sono rapporti dell'anima con questo Sangue benedetto. q. 112: 25 maggio

2083 - La vita del Sangue aleggia sull'umanit


Come la vita aleggia dovunque, cos la vita del Sangue di Ges aleggia su tutta l'umanit, raggiunge
la mia povera anima, sia che essa con ala possente salga ad incontrare l'onda redentrice o si annienti
nella propria indegnit. Che cosa potrei desiderare su questa terra dopo la conoscenza del mio Dio,
le verit eterne, le promesse divine se non questa magnificenza della Chiesa nella quale il segreto
per raggiungere ogni bene spirituale, la grazia, la santit, lo stesso Dio?
O giorno del Signore, quello in cui Ges diede all'umanit il suo Sangue! O giorno dell'anima in cui
il Sangue Divino mi d Ges! Giorno perenne di infinita misericordia! L'essenza di questo Mistero
sublima l'anima mia e le fa gustare in anticipo le gioie del Cielo. Ma, o Signore, c' tanto dolore sul-
la terra! - Perch non si conosce, n si crede, n si ama, n si invoca il mio Sangue. Esso la chiave
di tutti i tesori e il suggello di tutti i perdoni; il dono divino che contiene tutti i doni celesti; il
contatto sublime con la Divinit. - [...] Lavata nel Sangue di Ges! Ecco il suggello del perdono
delle mie colpe. Santificata dal Sangue di Ges! Ecco il frutto dei doni celesti. Giustificata nello
Spirito di Dio! Ecco il contatto con la misericordia, con, l'amore della divinit. Questo Mistero del
Sangue assopisce l'anima mia in un abbandono cosciente alle operazioni dello Spirito Santo, com-
prendendo la carit di Dio diffusa nei nostri cuori. q. 112: 27 maggio

2084 - O Spirito Santo, che io abbia cognizione...


O Misteri del Cenacolo, promessi anche al nostro spirito come premio della fede e della piet!
O alito veemente, o fuoco vampante dello Spirito Santo, deh! investite l'anima mia, scuotetela, tra-
sformatela, rendetela pronta e docile ad ogni richiamo divino, capace di accogliere i tesori, i co-
mandi del Sangue Redentore. O Spirito Santo, investimi, e come Tu contieni ogni cosa e hai cogni-
zione perfino di una voce, deh! Fammi entrare nella tua luce, nel tuo fuoco, nel tuo dominio, e fai
che io abbia cognizione delle pi tenui voci del Sangue di Ges. Una sola voce di questo Sangue
un tesoro di infinite misericordie; ha in s la potenza, la sapienza, l'amore di Dio; ha il segreto della
Redenzione, della santificazione, della mia trasformazione in Cristo. q. 112: 28 maggio

2085 - Come viverlo senza l'opera dello Spirito?


O Signore, manda il tuo Spirito nell'anima mia. Tu l'hai promesso e hai assicurato che mi comuni-
cher i tuoi doni, la grazia della tua Redenzione. O Signore, comprendo che tu hai mantenuto questa
divina promessa. Il tuo Spirito mi ha comunicato e mi comunica la luce, la grazia, la potenza del tuo
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Sangue Divino. Il tuo Sangue il dono della tua Passione, il tuo dono; ma come avrei potuto rice-
verlo, gustarlo, viverlo senza l'opera dello Spirito Santo? Senza il suo lume, senza la sua guida e
senza la sua virt non avrei potuto giungere alle tue Piaghe Santissime, n vederle, n toccarle; non
avrei potuto ripararmi in esse, n immergermi nell'onda salutare del Sangue Adorabilissimo.
O Signore Ges, manda in me con sempre maggiore veemenza questo spirito di luce, di bont, di
santit affinch crei in me tutte le possibilit per una adesione pronta, perfetta, eroica. q. 112: 29 maggio

2086 - Nel cuore si concentra questo Sangue


Veni, Sancte Spiritus!. Vieni e converti il mio cuore di carne in un cuore tutto spirituale; cuore
nuovo, ampio, vivo, sensibile al passaggio della grazia, dilatato per riceverla, santo per custodirla,
apostolico per comunicarla. Donami un cuore degno del Sangue di Ges. nel cuore che si concen-
tra questo Sangue Preziosissimo per diffondersi e vivificare la mente, lo sguardo, la parola, l'attivit.
Debbo identificarmi con Cristo, ma solo il suo Sangue Prezioso pu compiere questo prodigio di
amore. E come lo Spirito Santo adombr Maria nel grande Mistero della Incarnazione cos lo Spiri-
to Santo adombri il mio nulla, la mia indegnit, la mia povert, la mia incomprensione perch il
Sangue benedetto operi in me i trionfi della sua gloria e quelli della mia santificazione. Veni, Sancte
Spiritus! Riempi la mia anima di luce, di grazia, di amore; soprattutto di Sangue Divino del mio Ge-
s perch io lo possa adorare, gustare, servire, donare a tutta la Chiesa, a tutto il mondo. q. 112: 30 maggio

2087 - Conoscere la carit profusa nel Sangue


O Santo Spirito, accendi, soprattutto nel mio cuore, la fiamma della divina carit.
Solo allora potr conoscere l'amore di Cristo, la sua carit profusa nel Sangue, col suo Sangue; solo
allora potr comprendere qualche cosa delle grandezze del Mistero, e amando e struggendomi di
amore per il Sangue benedetto potr comunicarlo alle anime con la preghiera, col sacrificio, con le
immolazioni segrete, con i segreti abbandoni, con le adesioni inesprimibili. q. 112: 31 maggio

2088 - Conosci tu la veemenza del Cuore dello Sposo?


Anima mia, sposa di Cristo, conosci tu la veemenza del Cuore dello Sposo? Sai quante volte batte
alla porta del tuo cuore? Ti chiama, ti invita, ti supplica di ascoltarlo, di esaudirlo! il Cuore di Dio
che vuole da te corrispondenza pronta, generosa, amorosa. Egli non chiede invano, n dona invano
il suo Sangue. Vorrai limitarne il fluire, l'espansione, l'efficacia? Dipende da te la salvezza di molte
anime, la gloria della Chiesa, il trionfo del Mistero, il compimento della Redenzione. q. 28: 1 giugno

2089 - Cuore di fiamma, vivificato dal Sangue


Et incarnatus est!. Solenne momento quello della tua Incarnazione, o Cristo Ges!
N gli Angeli, n i Santi, n la Vergine Madre sapranno mai dire la potenza, la sapienza, l'amore del
Mistero. Figlio di Dio, purissimo spirito, eterna verit, Tu, o Ges, hai accettato di divenire figlio
dell'uomo, carne mortale, vivente nel tempo per manifestare a noi, all'anima mia le glorie della Di-
vinit, i tesori della misericordia, il magnifico dono della salvezza nella tua grazia e nel Sangue Re-
dentore. Centro di queste meraviglie il tuo Cuore Santissimo, divinamente formato dallo Spirito
Santo; Cuore di fiamma, vivificato dal Sangue, linfa vitale che avrebbe rivelato alle anime la grazia
e il Cielo, il perdono e il sorriso di Dio, la santit e l'immortalit beata. q. 28: 2 giugno

2090 - Ges offre il Sangue per avere in cambio il tuo cuore


Il Cuore di Ges unito sostanzialmente al Verbo, alla Parola di Dio, alla Sapienza infinita, al Fi-
glio di Dio; dunque il Cuore di Dio. I suoi sentimenti, i suoi desideri, i suoi palpiti, la vita di quel
Cuore, la sensibilit, l'amore, tutto divino, e tutto rivolto alla salvezza della umanit, alla santifi-
cazione dell'anima mia. Quel Cuore Adorabile parla, soffre, geme, n sa contenere la pienezza delle
sue agonie e cerca anime generose che lo possano intendere, comprendere, aiutare.
un Cuore che sanguina, e il Sangue che ne sgorga manifestazione del Verbo, parola irresistibi-
le, parola creatrice di virt, di grazia, di sapienza, di santit. O anima mia, anima sposa di Cristo,
non vorrai tu raccogliere questa parola che risuona nel tuo spirito come dolcissimo richiamo, come
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invito, come comando divino? Ges offre il suo Sangue per avere in cambio il tuo cuore, tutto il tuo
essere, la volont, la libert, la parola, il pensiero, l'affetto. E come il suo Sangue unito intima-
mente alla sua Divinit e la sua Divinit ispira, informa, alimenta il Sangue del suo Cuore, cos que-
sto Sangue benedetto deve permeare tutta la mia vita umana da renderla intimamente, perfettamente
unita alla sua volont. La santit si compie nell'unione; l'unione mistica un dono del Sangue Divi-
no; il Sangue Divino il tesoro arcano del Verbo largito sovrabbondantemente all'anima sposa.
Sorgi, dunque, o anima, amica di Cristo, non cessare di vegliare, accosta la tua bocca al Cuore di
Ges per bere alle sorgenti della sua parola che parola di verit, di sapienza, di grazia, di amore
sublime. q. 28: 3 giugno

2091 - il Sangue che dona maest al Cuore


il Sangue, opera dello Spirito Santo, che dona maest al Cuore SS. di Ges, una regalit di mise-
ricordia, di giustizia, di sapienza, di potenza, di gloria; il Sangue doner all'anima mia il pensiero, la
preghiera, la capacit, la dignit per onorare la maest infinita del Cuore regale di Ges.
La S. Comunione rivela e compie questi contatti tra l'anima e Dio, tra l'anima e il Cuore di Ges, tra
l'anima e il suo Cuore e il suo Sangue. Vorrei, o Ges, poter ripetere a me stessa con una risolutezza
invincibile quello che S. Caterina da Siena ripeteva a un suo figliuolo spirituale: Dstati, dstati
dalla tiepidezza del tuo cuore, e tuffalo nel Sangue acci ch'egli arda nella fornace della divina ca-
rit e s'infiammi ad essere tutto virile. q. 28: 4 giugno

2092 - Accoglimi in questo Cuore Adorabile


Il tuo Sangue, che fremeva di dare al Padre la testimonianza della Redenzione, martellava il tuo
Cuore ripetendo: Desiderio desideravi! L'altare era pronto: il tuo Corpo; l'offerta era degna: il tuo
Sangue; l'amore infinito riempiva il sacro Tempio di aneliti, di sospiri, di brame divoratrici.
O Tempio misterioso, capace di contenere Iddio e in Dio tutta l'umanit redenta, santificata, glorifi-
cata! O Cuore di Ges, Tempio che io accolgo nel mio nulla nella S. Comunione, o meglio, nel qua-
le sono accolta per unirmi nella preghiera, nel sacrificio, nell'amore, con la virt del Sangue bene-
detto! Accoglimi, o Ges, in questo tuo Cuore Adorabile, Tempio della Divinit, Santissimo Tempio
dei Misteri del tuo Sangue Divino, insegnami a vivervi nascosta, silenziosa, amante, consacrata,
consumata per la gloria del tuo Sangue. q. 28 : 5 giugno

2093 - Il mio Cuore porta del Cielo


- Il mio Cuore, Casa di Dio, porta del Cielo, ma nessuno entra in Cielo se non contrassegnato e
nutrito dal mio Sangue. Non distaccare il pensiero dal Mistero del mio Sangue; vivrai nella mia
Casa con maggiore comprensione della sua potenza, vi attingerai maggiori grazie, ti accenderai di
zelo per comunicarlo alle anime e gusterai in anticipazione la vita del Cielo. - O Cuore SS. di Ges,
aiutami a raggiungere queste vie mirabili nelle quali si manifesta il tuo Sangue con tanta misericor-
dia e piet, e rendi l'anima mia la casa spirituale di cui parla S. Pietro, abitazione ampia, degna,
santa, tutta pervasa dalla virt del tuo Mistero. O Signore Ges, fa che io dimentichi me stessa per
ricordarmi solo di Te, perch melior est dies una in atriis tuis, super millia. q. 28: 7 giugno

2094 - Il Sangue ha suggellato la carit


il Sangue che ha suggellato la tua carit; dal Sangue la purificazione. Oh! Io non so separare in Te,
mio Ges, l'amore dal Sangue, n il Sangue dall'amore; l'uno causa efficiente, l'altro causa meri-
toria; l'uno produce l'altro, tutti e due si confondono, si completano, si esaltano. Il tuo amore ha avu-
to espressioni magnifiche per la donazione del tuo Sangue; il tuo Sangue ha tutta l'espansione del
tuo amore divino. Chi celebrer questi Misteri con parola degna, con cuore infiammato, con ricono-
scenza trascendente? Il tuo amore, o Ges, sostanziale e operativo; tutto te stesso trasfuso nella
parola, palese o intima, di attrazione o di penetrazione, di invito o di conquista.
Il tuo amore vince la Giustizia divina e la converte in misericordia; vince l'iniquit umana e la tra-
sforma in santit; vince ogni passione, ogni nostra debolezza e inerzia; vince l'incredulit e il tradi-
mento, l'odio e la barbarie, ogni defezione ed ogni aberrazione umana. q. 28: 8 giugno
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2095 - Il tuo Cuore come l'universo


Dal tuo Cuore salito il profumo dei divini olocausti: la preghiera, l'immolazione, il Sangue; il la-
voro, la fatica, il Sangue; l'umiliazione, il patimento, il Sangue; l'amore, il dolore, il Sangue.
O Ges, il tuo Cuore come l'universo; ha virt infinite come infinito il numero delle foglie, dei
fiori, dei frutti; la tua giustizia il riposo di Dio. q. 28: 9 giugno

2096 - Comunicami la bont del tuo Cuore


O Signore Ges, comunicami attraverso il tuo Sangue, la bont del tuo Cuore; trasforma in bont il
pensiero, la parola, il lavoro, i desideri, le preghiere; che tutto sia buono per il Celeste Banchetto al
quale m'inviti e nel quale tu mi profondi le tue ricchezze.
Donami bont e amore, perch io li ridoni a Te nella corrente del Sangue benedetto, implorando
santit all'anima mia, gloria al tuo Mistero, trionfo alla Chiesa, pace al mondo, salvezza alle anime.
q. 28: 10 giugno

2097 - Il tuo Cuore il Calice del tuo Sangue


Il tuo Cuore il Calice del tuo Sangue Divino, o Ges. Quali meraviglie, quali prodigi, quali rivela-
zioni attraverso questo Sangue benedetto! Tutto l'amore che Tu hai offerto a Dio nella tua vita mor-
tale, tutto il dolore che hai sofferto per noi, tutta la Passione che ha trafitto prima il tuo Cuore delle
tue membra, tutta la Redenzione vissuta nelle profondit dello spirito, tutti questi arcani, questi Mi-
steri occulti sono degni di lode altissima, di adorazione, di ringraziamento, di benedizione.
O Signore Ges, donami una capacit infinita per accogliere la luce di questi Misteri, la grazia per
conservarla, la virt per comunicarla. La lode migliore che io posso offrire a Te quella di condurre
al tuo Cuore anime pure, ardenti, amanti del tuo Sangue.
Il tuo Sangue mi fa sentire il soprannaturale come se lo afferrassi con i sensi; ed io vorrei riempire il
mondo di questo afflusso di misericordia. q. 28 : 12 giugno

2098 - Cuore Santissimo, centro della vita divina


Questo Cuore adorabile attrae e incentra in s tutti i cuori. O divina potenza, divina sapienza, divino
amore del Cuore di Ges! Fiumi di gloria partono da quel Cuore per la beatitudine dei Santi; fiumi
di misericordia per le anime gementi nel Purgatorio; fiumi di grazia per la Chiesa, per tutti i figli re-
denti; fiumi di Sangue, prezzo della grazia, della misericordia, della gloria. Sii benedetto, sii adorato,
sii ringraziato Cuore Santissimo di Ges! Tu sei il centro della vita divina di Cristo; il centro in cui
si raccolgono tutti i tesori della sua Redenzione, tutti i meriti della sua Passione, tutte le virt del
suo Sangue; e sei ancora il centro che raccoglie le nostre preghiere, i nostri sospiri, i nostri patimen-
ti, le nostre fatiche, le nostre lagrime, le nostre speranze, il nostro amore. q. 28 : 13 giugno

2099 - Vivere nel Sangue vivere nel Cuore


Mistero incomprensibile la tua Passione, dolcissimo Ges; quella Passione che noi non possiamo
contemplare senza lagrime, n viverla senza smarrirci, n gustarla senza morire. E Tu l'hai vissuta,
divorata, consumata. Noi non possiamo sfiorare che la Passione esterna, quella delle tue membra
santissime flagellate, straziate, squarciate. Ma che sar stato della tua Passione intima, quella che
torment il tuo Cuore, stritolandolo come tu hai detto, come sotto un pressoio?
Tu conoscevi il tuo martirio divino, Tu l'hai misurato e l'hai voluto; l'hai abbracciato e l'hai gustato
nel mistero della tua Sapienza infinita. Elevarci in questo Mistero un accostarci alle sorgenti del
tuo Sangue benedetto. Perch tanto Sangue? Perch sempre questo Sangue? Perch solo questo
Sangue dal tuo Cuore al cuore dell'umanit, al mio povero, piccolo cuore?
Mistero di Sapienza infinita nel gaudio della Sapienza infinita! Vivere adunque nel tuo Sangue vi-
vere nel tuo Cuore, nei riflessi della tua Sapienza infinita; vivere nella luce del Padre, nella fiam-
ma del Figlio, nel gaudio dello Spirito Santo; salire in un'atmosfera di irradiazioni divine, nella
verit eterna, nella santit, nella grazia, nella gloria. q. 28 : 14 giugno
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2100 - Come potevi pensare a noi, a me...


Mio Ges, come hai potuto contenere nel tuo Cuore umano l'altezza, la larghezza, la profondit dei
Misteri Celesti? Come hai potuto rassegnarti nella vita di quaggi, a contatto della umanit pecca-
trice mentre il tuo Cuore nuotava negli splendori della santit? Come potevi pensare a noi, a me mi-
serabilissima? Ecco il Mistero: il tuo Sangue.
Esso manteneva in Te l'equilibrio della vita divina con la vita umana e preparava la trasformazione,
l'elevazione, l'immedesimazione del nostro povero cuore col tuo Santissimo e Adorabilissimo.
Il tuo Sangue mantiene ancor oggi la Chiesa, la mia anima in un equilibrio di verit e di santit da
elevarci sopra ogni cosa terrena fino alle soglie della Divinit. q. 28: 15 giugno

2101 - Depongo nel Calice la mia povert


Oh! io sento, mio dolce Ges, questo vincolo divino che rende il mio spirito tanto unito al tuo per
mezzo del tuo Preziosissimo Sangue e sento che, come il Padre ha avuto da Te l'ossequio di un
amore perfetto, di una volont immolata, di una riverenza consumata, cos crescendo nell'unione al
tuo Sangue, nella comprensione e nell'esaltazione dell'Adorabile Mistero, potr rendere accette a
Dio, degne della sua compiacenza, impetratorie per la salvezza delle anime le mie preghiere, le
brame, le offerte, le immolazioni. Depongo nel Calice traboccante del tuo Sangue la mia povert
perch Tu l'abbia a trasformare in ricchezza, le mie implorazioni perch Tu abbia a estenderle all'in-
finito per la gloria della Chiesa, la pace universale, il trionfo del Mistero. O Cuore SS. di Ges, ac-
cogli quello che s'avvicenda nel mio spirito sotto l'unzione del tuo Sangue e che io non posso ridire
come non so raccogliere tutte le tinte e tutte le meraviglie dell'universo. q. 28: 16 giugno

2102 - Il Sangue, palpitante nel tuo Cuore...


Chi ti sostenne, o Ges Adorato, nella tormentosa Passione? Chi ti sostiene ora a contatto delle no-
stre miserie, delle nostre colpe, delle indelicatezze verso il tuo Cuore anelante alla nostra santit?
La tua misericordia infinita, che ha le sue manifestazioni nel tuo Sangue Adorabile.
Il Sangue della Redenzione, palpitante nel tuo Cuore, ti ha sostenuto nei patimenti della tua immo-
lazione; il Sangue della Redenzione traduce ora in misericordia ogni gemito, ogni palpito del tuo
Cuore per la salvezza mia e del mondo intero. O Signore, Tu hai conoscenza perfino d'una voce;
quale conoscenza delle voci del Sangue Divino! Questo tuo Sangue grida: misericordia, piet, per-
dono! Ascoltalo, o Signore Ges, raccogli quello che ti dice per me, quello che io gli affido, fai di
me una cosa sola col tuo Sangue benedetto. q. 28 : 17 giugno

2103 - Il Calice trabocca e nessuno si accosta


Il Calice trabocca e nessuno si accosta a raccogliere le onde misteriose del Sangue Divino.
Ma quel Calice non affidato alle mani sacerdotali?
Non tocca al Sacerdote effondere nella Chiesa e nelle anime la corrente della salvezza e della santit?
Tocca a ciascuna anima conoscere le sorgenti della vita, le adorabili sorgenti del Sangue benedetto
che affiorano continuamente dalle sue membra straziate, nell'immolazione mistica dell'Altare, nella
donazione perenne di Ges alla umanit [...]. Nel tuo Sangue avr ogni dono, la pienezza di ogni
dono: il tuo amore perfetto, l'unione intima con Te e con l'augusta Trinit. q. 28: 18 giugno

2104 - L'anima t'invoca, o desideratissimo Cuore


Tutti i Santi si sono rivolti a Te, gi venuto sulla terra e operante nella Chiesa, anelando di unirsi a
Te con vincoli indissolubili, a Te che sei il mandato del Padre a stringere una nuova alleanza di pace.
L'anima mia ti invoca, o desideratissimo Cuore del mio Dio, del mio Re, del mio Sposo.
Vieni, discendi, avvicinati alla mia povert col tuo Sangue Prezioso e rivelami i tuoi disegni divini.
Come posso glorificare il Mistero di questo tuo Sangue se non ho in me nessuna attitudine, solo il
vuoto, la tenebra, il nulla, e nello stesso tempo se questo Sangue parla a me con mille voci armonio-
se ed come l'impeto di una fiumana che vuole dilatarsi, estendersi, penetrare, sommergere tutte le
anime? q. 28: 19 giugno
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2105 - Il tuo Cuore la mistica arca...


Il tuo Cuore, o Ges, la mistica arca che contiene tutte le ricchezze divine. Oh! Noi non cono-
sciamo questi tesori della eternit, queste magnificenze della potenza, della sapienza, dell'amore;
questi inesauribili splendori di vita soprannaturale, capaci di trasformare una piccola, povera anima
umana in sostanza divina, in virt trascendente, degna della tua gloria [...].
O ricchezze della Croce, dell'Altare, del Sacrificio, del Sacramento! Ricchezze del Tabernacolo, ric-
chezze della Chiesa fluenti dal Cuore SS. di Ges, riempite il mio povero cuore, rendetelo capace
dei doni celesti, aderente al Sangue di Ges, ricchezza suprema, al quale tutte convergono e dal
quale tutte procedono. O Signore Ges, la tua povera sposa non merita nulla, ma nel tuo Sangue
chiede tutto: luce, grazia, amore. q. 28 : 20 giugno

2106 - la fonte della vita che trabocca...


Egli veramente la fonte della vera vita che trabocca da tutti i Calici della sua immolazione.
Il suo Sangue Prezioso sorgente di vita e di santit. Comunica e dona la vita di Ges; la sua vita
intima nei rapporti col Celeste Padre, la santit sostanziale della sua Sacra Umanit; comunica la vi-
ta della sua Passione, della sua Redenzione, della sua immolazione; la santit eccelsa della sua Di-
vinit. O Ges, non vedi? Ci manca la vita, la vera vita, perch ci manca il tuo Sangue e noi precipi-
tiamo nell'abisso. q. 28: 21 giugno

2107 - Ostia di propiziazione fin dall'eternit


Ges il divino Riparatore, la Vittima immolata per noi, l'Ostia cruenta sacrificata per la nostra re-
denzione. Come non rivolgere a Lui i nostri sguardi per contemplarlo, il nostro cuore per offrirglielo,
la nostra vita per consumarla nel suo Sangue?
Ostia di propiziazione fino dall'eternit; Ostia apparsa sensibilmente nella pienezza dei tempi sulla
terra; Ostia misticamente immolata sugli Altari e nelle anime, nell'anima mia. Anche in questi mo-
menti in cui raccolgo questi miseri pensieri Ges si offre al Padre nella realt del sublime Sacrificio,
offrendone a me il frutto prelibato, il suo Sangue Prezioso [...]. Rivelami, Signore, i tesori del tuo
Amore e insegnami a unirmi a Te nella partecipazione viva alle tue immolazioni.
- Presentami, dice Ges, l'umanit sperduta, ribelle, ostinata; divenuta carne, peccato, maledizione.
Voglio salvarla col mio Sangue e tu devi aiutarmi. Questa umanit ha nel suo seno schiere di santi,
di giusti, di peccatori. Tu non appartieni alla prima schiera; tu sei ultima tra i buoni, la prima tra i
peccatori; per questo ti ho scelto a rappresentare l'umanit. Aggiungi alle tue tutte le colpe altrui e
vieni alle sorgenti del mio Sangue per essere lavata, purificata, santificata; implora che tutte le
anime siano salve, che non resistano pi al mio Sangue; basta per te e per tutte. - q. 28 : 22 giugno

2108 - O Cuore, torturato dalle ingratitudini


Oggi la mia anima lo contempla ricolmo di tutti gli obbrobri della umanit e mentre li vede, li misu-
ra, li piange ad uno ad uno, sente che proprio in quelle divine sofferenze il tesoro di tutti i meriti
della Redenzione e la gioia dell'anima redenta, la ricchezza dell'anima verginale, sposa di Sangue.
O Cuore Santissimo di Ges, torturato dalle nostre ingratitudini, io dovrei offrirti riparazioni ampie
e degne, accettevoli e fiammanti di amore, ma dove posso attingerle se non dalla stessa tua carit e
santit? Ecco, io vedo i fiori e i frutti della tua Passione; se potessi raccoglierli e portarli al tuo Alta-
re, introdurli nelle ferite del tuo Cuore! Potrei io forse raccogliere tutti i fiori e tutti i frutti dell'uni-
verso? Ma quanto piccola cosa sono essi in confronto dei trionfi del tuo Sangue Adorabile nelle
anime! Tu fosti saziato di obbrobri, di vituperi, di insulti, di maledizioni dalle stesse creature per le
quali ti sei incarnato e immolato sulla Croce. Come espiare queste nostre colpe?
Quale omaggio di riparazione, di espiazione, di amore? O Signore Ges, Tu hai messo a mia dispo-
sizione il mezzo pi santo, sublime, divino, efficacissimo: il tuo Sangue Prezioso.
Ed io raccolgo ad una ad una le stille di questo Sangue Adorabile e vengo a presentarle a Te, ad una
ad una per riparazione, per adorazione, per implorazione.
Sii glorificato, o dolcissimo Ges, dal tuo Sangue Prezioso, esso cambi ogni obbrobrio in lode, in
benedizione, in gloria; e metta sulle nostre labbra, sulle mie specialmente, le invocazioni pi sante,
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pi care al tuo Cuore, pi desiderate dal tuo Santissimo amore. q. 28 : 23 giugno

2109 - I peccati hanno straziato il tuo Cuore


Signore, sopra di te sono state poste tutte le iniquit umane, tutte le nostre scelleratezze e Tu le hai
assunte, Vittima volontaria, per espiarle, per presentare al Padre una giusta e degna riparazione, per
offrire a noi il prezzo del perdono. I nostri peccati hanno straziato il tuo Cuore e il tuo Cuore Santis-
simo ha risposto con gli infiniti flussi del tuo Sangue Divino. I peccati nostri! Il tuo Sangue!
I grandi Misteri della nostra esistenza! O Signore Ges, non pu il tuo Sangue arrestare l'iniquit
che ancora ti percuote nella Chiesa, nei tuoi Ministri, nel tuo Corpo Mistico?
E non possiamo noi che ti siamo vicini impedire, riparare, implorare, raccogliere almeno tutto il tuo
Sangue calpestato dagli empi? Deh! Signore Ges, compenetra di questo tuo Sangue Divino i miei
desideri, le mie intenzioni, le mie offerte perch, mentre gemo per il tuo dolore, possa offrirti nel
tuo Sangue tutto l'amore. q. 28 : 24 giugno

2110 - Obbediente fino alla morte di Croce per me


O Signore, obbediente fino alla morte di Croce per me! Obbediente nella rinuncia della tua Maest!
Obbediente nel Sacrificio, nel patimento, nel nascondimento; obbediente nel dolore, nella povert,
nel lavoro, nel silenzio!
Ma quando ti contemplo accusato, insultato, condannato dinanzi a giudici iniqui; quando vedo i fla-
gelli straziare le tue Carni immacolate e le spine trafiggere il tuo Capo; quando ti contemplo inchio-
dato sulla Croce, ricoperto del Sangue di mille ferite; quando ti contemplo agonizzante, senza con-
forti divini ed umani, solo col tuo strazio, con l'angoscia delle maledizioni dei crocifissori, il pianto
della Madre, lo sconvolgimento della natura; quando vedo la lancia trafiggere il tuo Cuore senza vi-
ta per succhiarne le ultime gocce di Sangue ed acqua, l'anima mia si smarrisce nel tormento della
incapacit di comprendere, di esaltare, di glorificare la tua obbedienza divina.
O Signore Ges, Tu ci serberai la comprensione di questi Misteri per la eternit, ma deh! suggeri-
scimi ora le adorazioni, le benedizioni, i ringraziamenti pi degni per cos grande misericordia. Tu
sei morto per me e morendo hai aperto le mille sorgenti del tuo Sangue Divino per donarmi la vita.
q. 28: 25 giugno

2111 - Al colpo della lancia uscirono solo gocce...


Al colpo della lancia, o Ges Adorato, uscirono solo poche gocce perch tutto il tuo Sangue era or-
mai versato; qui sull'Altare sono rivi incessanti: tutto il tuo Sangue per ciascuna anima, tutto per i
nostri cuori desolati, senza vita e senza amore. Con S. Lorenzo Giustiniani io ripeto: O amabilis-
sime piaghe di Ges, mio Dio! O beata la lancia e felicissimi i chiodi che meritarono di fare questa
apertura! Se fossi io stata la lancia, non avrei voluto pi uscire dal Costato di Cristo. Avrei ripetuto:
Qui il mio riposo perenne, qui abiter, qui ho eletto la mia dimora.
S, o mio Ges, la mia dimora nel tuo Cuore, dove scorre, si agita e sale alla vita eterna il tuo San-
gue benedetto, trasportando con s le anime che conquista. Deh! che io sia una di queste anime rapi-
te dalla tua misericordia, vivente sulla terra come in Cielo perch aderente alla vita della tua Passio-
ne, del tuo Sangue e del tuo amore. q. 28: 26 giugno

2112 - Cuore, sorgente di infinite consolazioni


In questo Sangue Divino il pegno di ogni consolazione, la chiave che chiude l'inferno ed apre il
Cielo; il prezzo infinito della mia gloria, il compenso divino che io posso offrire al Signore per
tutti i benefici ricevuti ed anche il mezzo efficacissimo per ottenerne di nuovi.
la mistica corrente che mi fa circolare nell'arcana vita della Chiesa, mi avvince alla comunione
dei Santi, mi tiene soprattutto immersa nell'oceano della infinita carit, sicura da ogni tentazione, li-
bera da ogni attacco, sempre pura, pi vivente nello spirito che nel corpo, pi aderente alla voce di
Dio che a quella degli uomini, pi immedesimata nella sua luce che in quella che penetra nelle mie
pupille. O Signore Ges, sii benedetto, lodato, glorificato dalla potenza del tuo Cuore, sorgente di
infinite consolazioni nel tuo Sangue Preziosissimo. q. 28 : 27 giugno
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2113 - O vita eccelsa, trasfusa dal Sangue Adorabile!


O vita eccelsa, donata, trasfusa dal Sangue Adorabile, chi potr conoscerti e glorificarti? Il solo pen-
siero di questa vita fa trasalire l'anima di purissima gioia; estasi cosciente non meno ricca di contatti
divini di quella che rapisce nell'infinito. O Cuore di Ges, Cuore del mio Dio, vivente col tuo San-
gue nel Sacrificio, nel Sacramento, nell'anima mia; dilata, accresci questa tua vita, in modo da divo-
rare questa povera anima e renderla fiamma di amore per l'incendio di ogni peccato, per lo sviluppo
di ogni virt, per il trionfo del tuo Mistero. O Cuore, o Sangue del mio Ges, vita e resurrezione
dell'anima mia! Io risorgo dal mio nulla al tuo contatto, mi elevo, desidero, aspiro, mi abbandono.
q. 28: 28 giugno

2114 - Cuore di Ges, dona a noi la pace


Da tutti i punti della terra si eleva un sospiro ardente che supplicazione, espressione di anime de-
solate, pianto di cuori sconsolati. Domine, dona nobis pacem! La pace, il mistico giardino rifio-
rente di ogni virt stato sepolto dai torrenti di lava delle passioni che tutto hanno isterilito [...].
Cor Jesu, dona nobis pacem!. La risposta sollecita, il dono magnifico, la pace assicurata nel
Sangue Divino che sgorga dal Cuore di Ges. Senza questa pace non possiamo vivere, o Ges, si
muore; e gi la terra tutto un campo di morte; le anime piegano sul fango di questa terra intrisa di
sangue; i cuori sono fiaccati, senza idealit, senza gioie spirituali, senza vita soprannaturale, senza
elevazioni, senza speranza. Manca il sovrumano, il divino che ci pu essere solo comunicato dal tuo
Sangue, dal Sangue del tuo Cuore e che riceviamo nei Sacramenti, partecipando al Sacrificio, unen-
doci a Te, immergendoci nella preghiera. La pace non ci pu essere data che dal tuo sguardo, dal tuo
sorriso, dalla tua parola, dalla tua Passione cruenta, dalla tua Passione mistica. q. 28 : 29 giugno

2115 - O augusta vittima, sii benedetta!


Ges, vittima della Giustizia di Dio, vittima dei peccatori, vittima dei peccati. La Giustizia di Dio
richiedeva una vittima degna di offrire la riparazione per le immense colpe degli uomini, ma essen-
do l'offesa fatta alla divinit era richiesta una vittima divina. Ecco Ges, il Figlio di Dio immolato
nella Incarnazione, nella Passione, nella Crocifissione fino allo spargimento di tutto il suo Sangue,
fino alla morte. O augusta vittima di Dio, sii benedetta! Per Te si sono riaperti i Cieli, si chiuso
l'inferno, le anime sono ridiventate figlie di Dio, segnate in fronte dal tuo Sangue Divino, fatte de-
gne della vita nuova, soprannaturale, vita di grazia, di santificazione, di amore.
O vittima onnipotente, cara a Dio, sempre immolata sui nostri altari, accogli nella tua fiamma la po-
vera anima mia e fai che viva immolata con Te, in un perenne sospiro di adorazione, di espiazione,
di implorazione, glorificando il tuo Sangue Adorabile. Chieder questa grazia con tutti i miei respiri
fino alla fine della mia vita, fino alla morte. q. 28 : 30 giugno

2116 - Nel Sangue la ragione della nostra speranza


L'anima su questa terra come nave sbattuta da fiera tempesta; il porto ignoto, oscuro, lontano; le
onde infuriano, pare che vogliano sommergere la piccola imbarcazione e seppellirla nei gorghi pro-
fondi. Donde verr la salvezza? Chi calmer i flutti sconvolti e porter l'anima al lido sospirato?
Ecco, il tuo Cuore amabilissimo vola in soccorso della piccola colomba, la raccoglie nelle profondi-
t dell'amore e l'assicura nei mistici rivi del Sangue. Come si sta bene con Te nella intimit del tuo
Cuore! Nessuno pu venire a turbare la pace, a rapire la luce e la carit; nessuno pu nasconderci il
tuo Volto, deviare la tua parola, arrestare la tua grazia, contendere il tuo Sangue Adorabilissimo.
in questo Sangue la ragione e l'argomento della nostra speranza, la sicurezza che non speriamo
invano. Beata l'anima che confida in Te, Adorato Signore, nella tenerezza del tuo Cuore, nelle sue
manifestazioni, nelle sue promesse, nelle sue ricchezze! Manifestazioni del tuo Cuore: un amore in-
finito, attrazioni ineffabili, comunicazioni di arcane intimit, promesse di grazie elettissime, di ri-
compense celestiali, di vita eterna; ricchezze spirituali nel fascino dell'anima, nella comprensione
della verit, nella conquista della santit.
Ricchezze di valore infinito nel Sangue della Redenzione, nella virt, nei meriti, nei privilegi di
quel Sangue benedetto; ricchezze di conoscenze soprannaturali, di gaudi sensibili, di unioni spiri-
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tuali sempre pi pure e sempre pi alte. q. 28: 30 giugno

2117 - Apri le ferite di questo Cuore Santissimo


Oh! l'incontro della luce con la tenebra! Della giustizia con l'ingiustizia, della serenit con la scoria
della mia colpevolezza! O Cuore di Ges, premio ed ultima speranza del nostro cuore, della nostra
vita, della nostra morte! Apri le ferite di questo Cuore Santissimo e accogli le nostre preghiere, le
nostre elevazioni, le nostre suppliche. Confidiamo nella tua carit, nella tua bont, nel tuo Sangue
Divino. questo Sangue che accende e infiamma la mia speranza, che m'incoraggia nelle invoca-
zioni della misericordia e mi tiene certa di essere esaudita. q. 28 : 30 giugno

2118 - Cuore Santissimo, delizia dei Santi


I Santi fanno corona a Cristo nella gloria del Cielo e quella gloria, che frutto della sua Redenzione,
anche premio della corrispondenza di quelle anime che vissero sulla terra fedeli a Lui, nella con-
templazione della sua Passione, nell'invocazione della sua grazia, nell'immersione del suo Sangue,
nell'immedesimazione col suo amore. Ogni anima celebrer in Cielo il trionfo di Cristo, e, come
contempl S. Giovanni, deporr ai piedi dell'Agnello le palme gloriose, ripetendo: Salus Deo no-
stro qui sedet super thronum et Agno!. In quel lume di gloria i Santi comprenderanno le infinite te-
nerezze del suo Cuore verso l'umanit; ne gusteranno i palpiti, i desideri, le intenzioni, le manifesta-
zioni, tutto l'amore di quel Cuore Divino, immolato, trafitto, straziato per dare all'umanit il suo
Sangue, prezzo di conquista, di perdono, di grazia, di gloria.
O Cuore Santissimo di Ges, Tu sei la gloria dei Santi in Cielo, dopo di essere stato la loro delizia
sulla terra; Tu sarai la mia gloria in proporzione della mia fedelt, del mio amore, della mia unione a
questo Cuore Santissimo, Sanguinante per me. O Ges, io non comprendo questi gaudi celesti; cre-
do che li riserverai anche alla mia povera anima, lo spero e ti ringrazio. Ma lascia che, intanto, io
possa essere la tua delizia qui in terra; che io risponda a ogni tuo richiamo, viva esclusivamente per
te, accolga il tuo Spirito con tutte le mie energie, custodisca il tuo Sangue con tutto il mio fervore,
lo comunichi ai Santi, agli innocenti, ai peccatori secondo le ampiezze della tua misericordia. q. 28 :
30 giugno

2119 - Mistero il Sangue, Mistero il Sacerdote


Questo tema divino dovrebbe essere trattato non da creatura umana e nemmeno dagli Angeli, ma
dallo stesso Verbo di Dio dal quale sgorgano i fiumi dell'Eterna sapienza, e che ha il segreto, il pos-
sesso, il dominio dei Misteri. Mistero, il tuo Sangue, o Adorato Signore, e il modo con cui l'hai ver-
sato, lo scopo, l'ampiezza, le finalit. Mistero il Sacerdote al quale l'hai affidato per la distribuzione
nel mondo, nella chiesa, nelle anime, nell'anima mia. In questo Mistero la vita soprannaturale del-
la umanit, la mia vita soprannaturale, le ascese alla santit per ogni anima redenta.
Ma soprattutto in questo Mistero l'eccellenza, la dignit, la potenza, la gloria dei tuoi Sacerdoti.
Essi veramente sono dinanzi al tuo trono come i Seniori visti dall'Apostolo Giovanni, avendo nelle
loro mani cetre e nappi d'oro pieni di materie odorifere che sono le orazioni dei Santi.
Essi possono cantare il nuovo cantico: Redemisti nos Deo in Sanguine tuo ex omni tribu, et lingua,
et populo, et natione (Apoc. 5,9-10). Eletti da Te, i Sacerdoti sono scelti tra il popolo, privilegiati,
esaltati per il ministero del tuo Sangue Prezioso. Sono rivestiti di membra mortali, ma essi racchiu-
dono nello spirito la virt, la forza, la grazia, la ricchezza del tuo Sangue Divino; parlano il linguag-
gio dell'uomo, ma ogni loro parola gronda il tuo Sangue; camminano sulla terra, ma spesso sono ra-
piti come Paolo al terzo Cielo, dove si esaltano i Misteri della Passione e della Redenzione, dove la
giustizia e la misericordia si abbracciano; dove vengono suggellate e discusse le sorti dell'umanit,
col Sangue nella verit, nella carit, nella santit. q. 29 : 1 luglio

2120 - Hai fatto di noi un Regno e Sacerdoti


Il Sacerdote rappresenta il regno di Dio; regno di giustizia, di bont, di carit, di santit; regno di
luce e di pace, di amore sovrumano e di purezza immacolata, di elevazione spirituale e di vita so-
prannaturale; regno stabilito nella verit ed esteso nella dottrina; sublimato dai Sacramenti e fecon-
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dato dal Sangue di Ges; perpetuato nel Sacrificio e coronato di trionfi dallo Spirito Santo.
Quale privilegio appartenere a questo regno sotto la guida, l'esempio, il sacrificio, l'entusiasmo del
Sacerdote; alla luce della sua dottrina, alla fiamma del suo ardore apostolico, al fascino della sua
grandezza mistica! Sacerdos! Sacerdote come Cristo! [...].
Per tutto questo, o Sacerdote, quanto pi il tuo sacerdozio assomiglier a quello di Ges, con le
stesse stimmate di dolore, di passione, di morte, tanto pi sar santo, ampio, fecondo, luminoso.
Sei Sacerdote per la tua immolazione a Ges, per la tua donazione alle anime, ma soprattutto per
versare in esse il Sangue del Cuore di Ges, il Sangue del Calvario, del Sacrificio, tutto il Sangue
della Redenzione. E comprendendo la grandezza del Mistero, puoi ripetere estasiato: Calix meus
inebrians quam praeclarus est! (Ps. 22,5). q. 29: 2 luglio

2121 - I Sacerdoti mettono nelle mie mani il Sangue


O Signore, quanti Sacerdoti santi ho incontrato nella mia vita! Che render ad essi per tutti i bene-
fici recati all'anima mia? E quanti Sacerdoti, per la comunione dei Santi hanno implorato per me
senza che io lo sapessi! Quale ricompensa sar degna del loro Ministero? O Signore, i Sacerdoti
mettono nelle mie mani, effondono nell'anima mia il tuo Sangue Divino; ebbene, io lo ridoner a Te,
accompagnato dalle mie implorazioni. Chieder che il tuo Sangue li esalti ognor di pi, li infiammi
del tuo amore, li renda candelabri vivi della tua Casa e tutti di oro purissimo, illuminati e generosi
Ministri del tuo Sangue, salvatori di anime, veri adoratori in ispirito e verit. q. 29 : 4 luglio

2122 - Ufficio altissimo del Sacerdote...


Che cosa cercava Ges sulla terra durante la sua vita mortale? Che cosa chiede ora dal Tabernacolo,
nel Sacrificio, a mezzo della voce della Chiesa? Anime ed anime: anime di innocenti e di peccatori,
di giusti e di perversi, di fedeli e di infedeli. Anime ed anime! Dare la vita della grazia alle anime,
versare nelle anime il suo Sangue Prezioso, conquistarle, ritemprarle, santificarle in quel Sangue
benedetto! Ufficio altissimo del Sacerdote corrispondere a questi divini desideri di Ges, che sono
diritti e privilegi. Ges morto per salvare le anime, ha diritto di conquistarle per il suo regno.
Comprendessimo questa divina missione di Ges! Salvare un'anima vuol dire renderla degna
dell'immortalit beata, portarla in seno a Dio, renderla felice per sempre. Convertire un'anima un
privilegio; strapparla dalle mani di satana, spezzare le catene della colpa, portarla dalla tenebra al-
la luce, dalla morte alla vita. Con quali armi, con quali mezzi, in quali momenti, in quali luoghi si
compiono questi misteri di grazia? - Col Sangue di Ges, sempre e dovunque. q, 29: 6 luglio

2123 - Il Sacerdote la lucerna ardente...


Nella notte dello sconvolgimento dei cuori e delle anime il Sangue Prezioso scorre ugualmente nella
Chiesa, benefico, illuminante, vivido, riscaldando lo spirito, orientandolo verso le sovrumane finali-
t. Dice Ges: - Il mio Sangue converte la giustizia in misericordia, attenua i flagelli, li rende stru-
menti di purificazione, di santificazione. -
Brucia una casa, Tu sei accanto al mare. Quanta acqua puoi attingere da te per gettare in quelle
fiamme? Potrai spegnerle? Occorre che molte braccia vengano in aiuto e l'acqua sia riversata a tor-
renti sul braciere ardente. Occorre che da tutti i punti della terra si elevi l'implorazione al Sangue
Divino, che i Sacerdoti a cui affidato il Santo Ministero di questo Sangue ispirino le anime, met-
tano sulle loro labbra l'invocazione ardente. Il Sangue il fuoco che arde, fonde, trasforma, rende
ogni cosa risplendente: la preghiera, la parola, il sacrificio, il dolore. Il dolore! Contemplato, sop-
portato, gustato dal Sacerdote nel Sangue Divino diventa fiamma divoratrice di carit che lo spinge
alla pi eccelsa immolazione e l'immolazione luce che non tramonta. q. 29 : 17 luglio

2124 - A contatto del Sacerdote, a contatto di Ges


A contatto del Sacerdote, Ministro del Sangue di Cristo nei Sacramenti, sono a contatto di Ges, so-
no a contatto di tutti i Sacerdoti. Quello che dico a Ges, lo dico a tutti i Sacerdoti nel Sangue di
Ges; quello che Ges dice a me si estende, in proporzione del desiderio, della preghiera, delle in-
tenzioni, dell'unione a Ges a tutta l'umanit, specialmente ai Sacerdoti, perch il suo Sangue che
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d vita a questi misteri di amore. Non li so comprendere, non li so esprimere, ma sento che sono
grandi doni di Dio, rapimenti nelle altezze della sua misericordia, immersioni vitali nel suo Sangue.
Benedetto Cristo nel suo Sacerdote, benedetto il Sacerdote esaltato dal Sangue di Cristo che tante
corone si guadagna quante anime riconduce a Dio! q. 29: 8 luglio

2125 - Nelle membra del Sacerdote scorre il Sangue


Il ministero sacerdotale compiuto da un capo all'altro del mondo in un mistero segreto, ma quanto
reale, salvifico, magnifico! Nelle membra del Sacerdote scorre il Sangue di Ges, con una pienezza
esuberante, come scorreva nelle membra di Cristo; scorre e trabocca come nel Getsemani, nella
Passione e sul Calvario. Trabocca a nostra salvezza dal Sacrificio dell'altare, dai Sacramenti, dalla
predicazione. Ogni parola del Sacerdote gronda il Sangue di Cristo. Non lasciamolo scorrere invano,
non calpestiamolo, non lasciamolo assorbire dalla nostra terra vile, fangosa!
S, necessario che questa nostra terra lo accolga, che questo nostro cuore umano ne sia ripieno, ma
passi il Divino Sangue di Ges dal cuore allo spirito e dallo spirito a Ges, per dilatarsi con Lui nel-
la Chiesa, nelle anime, in tutto il regno di Dio. Sia nell'opera sacerdotale, e di riflesso nelle nostre
umilissime opere, il trionfo del Sangue di Ges.
questa luce viva, splendida, indeclinabile che porter a salvezza, a perfezione, a santificazione
ogni anima eletta sposata a Cristo; e porter a Lui ogni anima di buona volont: dalle spine, dai rovi,
dal fango della vita, alla dolcezza, alla realt, ai gaudi della vita soprannaturale. q. 29: 9 luglio

2126 - Occorre associarci ai Sacerdoti...


Occorre rivolgere i passi, il pensiero, il cuore, lo spirito verso la Chiesa e associarci ai Sacerdoti che
implorano misericordia, non tra il vestibolo e l'altare, ma sull'Altare, con l'Ostia Santa tra le mani,
con il Calice di Salvezza, con il Sangue di Ges offerto al Padre Celeste, prezzo di perdono versato
sulle anime, lavacro dei peccati, pegno di Redenzione e di salvezza. O potenza del Sacerdote!
Come e con Cristo egli intermediario tra Dio e gli uomini; le sue preghiere salgono al Cielo fiam-
manti del Sangue Divino e il Signore non pu respingerle. Non pu respingerle; hanno il valore di
quelle di Ges perch lo stesso Sangue che le ispira, le pronuncia, le innalza; lo stesso Sangue
che prega, offrendo degne espiazioni, divine riparazioni, infinite implorazioni; lo stesso Sangue
che ha diritto all'esaudimento perch il Sangue del Figlio di Dio. q. 29: 18 luglio

2127 - Sacerdote e Vittima


Ges il Sommo, Eterno, unico Sacerdote, Pontefice dei beni futuri, Sacerdote e Vittima dinanzi
a Dio, nella Chiesa, nelle anime, nell'anima mia. Sacerdote prefigurato nell'Antico Testamento, Sa-
cerdote nel Nuovo Testamento fino alla fine dei secoli, Sacerdote Eterno. Tutto presente dinanzi a
Dio; prima di scendere sulla terra Ges era dinanzi al Padre Celeste avvolto nei paramenti del suo
pontificato, nella pienezza della sua immolazione, del suo olocausto, della sua liberazione.
Dinanzi al Padre era l'Incarnazione, Mistero di infinita immolazione; la sua vita umana, Mistero di
infinita umiliazione; la Passione cruenta, Mistero di infinito amore e di infinito dolore; il Sangue,
Mistero di valore infinito nel riscatto, nella Redenzione, nella conciliazione. Christus Sacerdos!.
Ogni pensiero, ogni parola, ogni desiderio, ogni espressione umana di Ges era un atto sacerdotale
di culto all'Altissimo, ossequio, immolazione, riparazione, implorazione.
O divine, ineffabili, irraggiungibili preghiere di Ges! O palpiti divini del suo Cuore, vero ed unico
amante di Dio, comprensore dei suoi diritti, della sua volont, della sua misericordia! O elevazioni,
o riti, o magnificenze sacerdotali di Ges! O vittime auguste offerte, consumate, divinizzate nella
Casa spirituale della sua Sacra Umanit. Christus Sacerdos et Vittima.
Sulla via della Passione, sull'albero della Croce, nella Chiesa, nell'anima sacerdotale!
O Sacerdote dell'Altissimo, Ges rinnova in te il suo Sacerdozio augusto. Lui che ti mette sulle
labbra le sue offerte; che ti riempie il cuore del suo Sangue, lo spirito del suo amore e del suo dolore.
Il candore delle vesti sacerdotali richiama la fulgida bellezza della sua santit; il rosso purpureo
l'inno alato del suo Sangue; l'Altare il convegno misterioso dove Egli discende a perpetuare con te
e per te il suo Sacerdozio, la sua immolazione, chiedendo a te ogni energia spirituale, la volont, la
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generosit, l'amore per estendere a tutto il mondo le infinite misericordie del suo Sangue.
Attorno all'Altare dunque il perenne mistero di Ges, del Sacerdote, delle anime. q. 29 : 19 luglio

2128 - Il Cenacolo, sul suo Altare


Non necessario che io mi porti in Palestina per contemplare il Cenacolo, lo vedo nella Chiesa di
Cristo, sul suo Altare. Nel Cenacolo Ges tra i suoi Apostoli e discepoli; all'Altare, il nuovo Cristo,
il Sacerdote con tutta la Chiesa. Nel Cenacolo il discorso adorabile di Ges; all'Altare lo stesso di-
scorso, che fluisce dalle labbra sacerdotali. Nel Cenacolo il Mistero della morte anticipata di Ges,
nella consacrazione del suo Corpo e del suo Sangue; all'Altare la rinnovazione di quella morte, con
parole ugualmente divine. Nel Cenacolo l'offerta al Padre della immolazione di Ges e la donazione
di tutto se stesso agli Apostoli; all'Altare la rinnovazione di quella offerta e la distribuzione del Cor-
po e del Sangue del Signore ai fedeli. Nel Cenacolo il preludio del Calvario; all'Altare la continua-
zione del Mistero del Calvario. Nel Cenacolo l'infinito amore di Ges; all'Altare le fiamme di
quell'amore infinito. Nel Cenacolo il rito del Nuovo Testamento; all'Altare la ripetizione di quel rito.
Nel Cenacolo la vita e la morte mistica di Ges; all'altare la sua morte mistica e la sua vita mistica,
comunicazione di vita eterna per mezzo del Sacerdote. q. 29: 23 luglio

2129 - Per le parole del Sacerdote il prodigio...


Hic est calix novi testamenti in sanguine meo. Ancora per le parole del Sacerdote il prodigio del
Cenacolo, il Sangue di Ges, tutto il suo Sangue donato all'umanit, pronto a scorrere nella Chiesa,
in tutte le anime, nell'anima mia! Un nuovo mare di gloria si estende in Cielo, un nuovo fiume di
grazia inonda la terra, un nuovo rivo di gaudio pervade le anime.
O Sacerdote di Dio, elevato a compiere il divino rito sacrificale, il rito sacramentale in nome di Ge-
s, sii benedetto come Ges! Le tue mani grondano Sangue, le tue labbra sono tinte della porpora
augusta, il tuo cuore ne ricolmo, il tuo spirito lo comunica nel ministero della Redenzione.
Ogni Sacrificio ti eleva verso altezze incomprensibili, ti avvince sempre pi a Cristo, ai suoi deside-
ri, alla sua volont, alla sua carit, al suo Sangue. Deh! contempla attorno a te le anime che muoio-
no affamate, assetate perch non conoscono il Corpo e il Sangue di Cristo.
Tu, che nuoti in questo mare di delizie, di luce, di grazia, di santit, di amore, deh! stendi le tue ma-
ni grondanti il Prezioso Sangue sulla umanit sventurata, cieca, ribelle; conquista e porta al Cuore
di Cristo i figli della sua Redenzione. q. 29 : 25 luglio

2130 - il Calice del Sacerdote ricolmo del Sangue


Hic est Calix Sanguinis mei!. il Calice del Sacerdote ricolmo del Sangue di Ges.
Mistero sempre nuovo, sempre incomprensibile, sempre raggiante di splendori divini. come un
fiume in piena, le cui acque hanno sempre nuove iridescenze, un sapore divino, una vitalit eterna.
Che cosa prova, che cosa sente il Sacerdote prendendo tra le sue mani il Calice adorabile, dicendo
con piena coscienza, tremando e adorando: Questo il mio Sangue?
O Mistero! O ebbrezza! O rapimenti nei segreti di Dio, nelle misericordie, nella potenza, nella
grandezza del Redentore! Quel Sangue per tutta la Chiesa, per tutte le anime, tutto per un'anima
sola. il Sangue della Circoncisione, del Getsemani, della Flagellazione, della Coronazione di spi-
ne, del Calvario, della Croce. Ogni Calice racchiude tutto il Sangue della Passione. Calici a migliaia,
ma corrispondono a uno solo. Ogni raggio del sole porta una porzione della sua luce e del suo calo-
re, ma non tutto il sole. Ogni Calice ha in s tutto il Sangue di Ges. L'anima si perde in questi Mi-
steri. Sente che non li pu afferrare nella loro meravigliosa bellezza, nemmeno pu accostarsi a
pensarli, a contemplarli, a viverli. Eppure l'essenza della vita soprannaturale nel Sangue di Ges,
in questo Sangue Divino che dal Calice giunge anche all'anima, la assorbe, la penetra, la eleva fuori
di se stessa, le fa gustare le delizie della Chiesa, che sono un preludio di quelle del Cielo. q. 29: 27 luglio

2131 - Ogni parola sacerdotale gronda Sangue


S. Pier Damiani dice che la sentenza del Sacerdote riconciliatore precede la sentenza del Redento-
re; e il Signore va nell'opera, dietro il suo servo (Serm. XXVII). Il Sacerdote parla, il Sangue di
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Ges feconda; il Sacerdote consiglia, il Sangue di Ges decide; il Sacerdote determina, il Sangue di
Ges compie. Ges cammina col suo Sangue dietro il Servo. Ma anche lo precede, gli addita la via,
sanziona la sua predicazione. predicazione sacerdotale la sua preghiera e il suo esempio, il suo
contegno, ogni rito che compie, ogni rapporto con le anime, ogni suo atto di vita soprannaturale. E
la sua predicazione ha frutti tanto pi abbondanti quanto pi ispirata dal Sangue di Ges. q. 29 : 30 luglio

2132 - Come pu diventare la tua vittima?


O mio Signore Ges, la mia piccola anima si perde negli splendori del tuo Mistero; scompare bru-
ciata dal tuo fuoco, immersa nel tuo Sangue; ma sempre piccola, trascurabile, un nulla innomina-
bile. Come pu diventare la tua vittima? Partecipando con piena volont e ferventissimo amore alla
tua immolazione; non cercando la luce, il riposo e la verit se non sotto la tua Croce, accanto al Ca-
lice; respirando le fragranze del Sangue benedetto a gloria del Mistero, a impetrazione di santit per
i tuoi Sacerdoti, a espansione della tua Chiesa, a compimento della Redenzione. O Ges, Ostia di ri-
conciliazione e di pace per l'umanit, Ostia di carit infinita per i tuoi Sacerdoti, per la tua Chiesa,
per me poverissima creatura; splendore, attrazione, ebbrezza della mia verginit, sii adorata, bene-
detta, glorificata, compresa da tutte le anime nel pi alto grado della tua immolazione. q. 29 : 31 luglio

2133 - Pensa a quello che ascolti...


Ascolto. - Tutto ci che si riferisce al Mistero di una grandezza sterminata e di una potenza for-
midabile. Pensa a quello che ascolti e a quello che dici. Il cibo che Io ti dono sempre sostanziale.
Dalla tua sete misura la mia. L'anima votata al Sangue Divino, non solo entra nei disegni della Re-
denzione, ma anche nei consigli del Signore essendo accetta la preghiera. Il mio Sangue ha diritto a
tutte le misericordie. Nella S. Comunione mi offro al Padre per te, perch la tua anima sia resa
strumento del culto del mio Sangue. Ogni volta che contempli il Crocifisso attiri su di te la pioggia
del Sangue benedetto. Il Mistero del Sangue Mistero di dolore, di sacrificio, di morte; ma anche
Mistero di vita, di speranza, di espansione, di gioia. Il Mistero del mio Sangue produce in te abissi
sconfinati di vuoto, di tenebra, di silenzio, di annientamento. Bisogna sostenerli, viverli, desiderarli.
La preghiera pi pura, pi forte, pi accettevole, pi efficace quella deposta nel mio Sangue, tra-
sformata nel mio Sangue. Non curarti delle ansie, delle incertezze, degli spasimi che produce in te il
mio Mistero. Deve essere cos. Una sete insaziabile, un'angoscia senza conforti, una brama senza
soddisfazioni, un'acuta sofferenza senza consolazioni. la Passione del Sangue.
Ha in s le torture della flagellazione, della coronazione di spine, della crocifissione, della morte.
Ha in s tutte le rinunce, ma anche tutte le certezze di un'ascesa rapida nelle vie della santit.
Ha in s l'afflato per una preghiera universale, la comprensione, la vita, la grazia del Vangelo, il
pegno di nuove illuminazioni, di penetrazioni profonde nei Misteri, di una vita trascendente nella
luce, nella verit, nella santit della Redenzione. - q. 33 : 22 luglio

2134 - Ges mi dona la veste purpurea


Ecco la veste purpurea. Ges me la dona sul Calvario, ai pi della Croce e dell'Altare, nella S. Co-
munione: il suo Sangue. Esso mi riempie il cuore e dal cuore passa rapidamente, misticamente a tut-
te le membra, una irradiazione meravigliosa che affiora dalle pupille, dalle labbra, da tutti i sensi.
Gli Angeli stupiscono. Nessuno di essi ebbe una veste cos smagliante.
O Signore Ges, forse gioco della mia mente o umana fantasia questo rivestimento che nasconde
la mia miseria, trasforma il mio povero essere e lo arricchisce di doni divini? No, il tuo Sangue
compie veramente queste divine operazioni. Ma perch il rivestimento sia completo e aderente, di-
venti veramente, essenzialmente mio, necessario che io mi spogli di me stessa, che io getti lungi
da me le vesti miserabili intessute con la mia vanit, col mio orgoglio, con la mia sensibilit. q. 33: 3 agosto

2135 - Queste aspirazioni sono soltanto ideali?


O Sangue Divino, versato per me, donato a me cos abbondantemente: sii il mio respiro, il mio pal-
pito, il mio pensiero, la mia parola, la mia pi profonda, pi alta, pi intensa attivit; sii la mia santi-
t. Non vedi come dinanzi a Te vengono meno tutte le mie energie umane, come si spengono tutti i
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desideri pi legittimi, le aspirazioni pi serene? Non vedi come Tu hai invaso tutto, mente e cuore,
membra e spirito, attivit e sentimento? O Signore Ges, concedimi il tuo Sangue per la mia santit,
la mia santit per la glorificazione del tuo Sangue. Queste aspirazioni sono forse soltanto ideali?
No, esse corrispondono a una realt sensibile. Il tuo Sangue, o Adorato Signore, veramente l'arte-
fice, il pegno, l'effusione della santit. Nel Sangue hai redento il mondo; nel tuo Sangue hai redento
l'anima mia, ora la santificherai con le grazie delle tue manifestazioni, con la piena adesione della
mia volont alle operazioni della tua misericordia. q. 33 : 5 agosto

2136 - Ecco il nulla, fecondo per il Sangue.


Oh! il contatto con Ges, il bacio del suo Sangue! Mi ha fatto vedere una zolla del campo smossa da
grande profondit e in essa un solco e nel solco un seme e dal seme fiori, frutti, spighe.
Ecco il nulla, fecondo per il Sangue di Ges. Il fiore, il frutto, la spiga sono in funzione di bellezza,
di alimento, di Sacramento; la terra nella sua miseria, nella sua povert, nel suo nascondimento,
ma risponde gioiosa alla mano del seminatore. O Cristo Ges, non arrestare un istante la semina del
tuo Sangue nell'anima mia. Tutto avr profumo di grazia e di santit. q. 33 : 7 agosto

2137 - Mi sento sempre pi graziata dal Mistero


O Signore Ges, mi sento sempre pi graziata dal tuo Mistero, sempre pi inabissata nella sua luce
e nella sua magnificenza, sempre pi compresa della realt dei tuoi disegni arcani.
E spaziando la mia pupilla in questi soavissimi cieli, divenendo quasi un cielo la mia povera anima,
sento che nulla di pi grande, di pi forte, di pi divino Tu puoi rivelarmi e comunicarmi.
Il tuo Mistero di Sangue il mio amore e il mio dolore, e tuttavia questo mio povero spirito non
sazio. Una debolezza indefinibile lo tiene sospeso nella corrente arcana, come sono sospesi gli ato-
mi nell'atmosfera luminosa. Non affiorano dalle mie profondit n sensi, n parole; l'anima si di-
stende, come sopra ampiezze invisibili, sulle mistiche operazioni del Sangue Adorabile, oggetto di
infinita piet e di inesauribile misericordia. q. 33 : 12 agosto

2138 - Che cosa render al Signore?


Il ringraziamento che io elevo a Te per le innumerevoli misericordie di questi giorni attinge la sua
virt dal tuo Sangue. Ebbene, ti offrir questo Sangue benedetto insieme al Sacerdote.
La sua offerta ufficiale, ha il valore del Sacrificio, lo stesso valore della tua immolazione sul Cal-
vario; ma se Tu, o Signore, ti degni di infondere nell'anima il tuo spirito sacerdotale, anch'essa pu
avvolgere il Calice con intenso amore ed offrirlo ottenendo preziosi effetti spirituali. Lasciami ripe-
tere col Salmista: In Deo speravit cor meum, et adjutus sum; et refloruit caro mea, et ex voluntate
mea confitebor illi (Ps. 27). Rifiorisce la mia vita per il Sangue di Ges.
Ogni giorno una luce nuova, una chiarificazione dei misteri occulti, una affermazione dei disegni
divini. Come un padrone generoso svela giorno per giorno le sue meravigliose e incalcolabili ric-
chezze a un povero che ha raccolto dalla via, ma che gli caro e fedele, cos Ges si compiace di
rivelarmi le divine, infinite magnificenze del suo Sangue. E come per questo Mistero ha istituito i
suoi Ministri palesi, i suoi apostoli divinamente consacrati, cos ha pure scelto delle anime che lo
adorino, lo servano, lo glorifichino segretamente. Non sono degna, o Signore, di essere l'apostola
del tuo Sangue benedetto. Sono il nulla. Ma Tu ti sei posato sopra questo nulla per far risaltare la
tua misericordia infinita. Sono un nulla innominabile, una meschinit, n potr mai fare cosa alcuna
per Te, Santissimo Signore, ma Tu puoi glorificarti nella mia miseria. Il mio compito di aderire
prontamente ad ogni richiamo, di non chiedere nulla all'infuori del trionfo del Mistero; di ricevere,
di pregare umilmente, di attendere, di implorare, di soffrire, di morire per il Mistero. g. 33 : 13 agosto

2139 - Mi immergo in quel Sangue benedetto


Non basta il desiderio della santit. L'ammirazione, l'entusiasmo per la santit debbono essere se-
guiti da propositi virili, da rinunzie sensibili, ma soprattutto da elevazioni incessanti. come chi sa-
le a un'altissima vetta. La via aspra, spesso squallida, solitaria, senza fascino di verde e di fiori, si-
lenziosa, con ondate di tenebra; ma la vetta l luminosa, dominatrice, trionfatrice.
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In vetta alla mia via Cristo Crocifisso. Fasci di luce partono dalle sue Piaghe adorabili, rivi di
Sangue scorrono a raggiungermi sull'erto sentiero. Mi immergo in quel Sangue benedetto.
come un'onda ristoratrice, ma anche come il fuoco che brucia, consuma, trasforma.
Sempre la stessa attivit misteriosa, sempre la stessa misericordia redentrice, trasformatrice. Chi
non ha provato questi intimi contatti col Sangue di Ges non pu intuire quanto l'anima li tenga cari,
li desideri, li invochi, li benedica. Credo, mio Signore Ges, nella potenza di questo tuo Mistero.
il tuo Sangue che mi d la vita, che mi rivela l'essenza della vita. il tuo Sangue che mi fa brama-
re la santit, che mi d i mezzi per raggiungerla e la grazia per gustarla. Il tuo Sangue, che scorre
nella Chiesa con incessante fecondit e attrae tutti, piccoli e grandi, giusti e peccatori, ignoranti e
dotti nelle vie della verit, della giustizia, della carit, dell'amore. Il tuo Sangue crea in me desideri
infuocati, energie incontenibili, ampiezze sconfinate e tutto questo perch ha in s un carattere di
espansione infinita, vuole conquistare tutti, salvare ogni anima, glorificare Iddio in ogni cuore.
La S. Comunione diventa ogni giorno pi rivelatrice di questo grande Mistero.
Che sar nel cuore sacerdotale? Nella mente, nello spirito del Sommo Sacerdote, del Vicario di Cri-
sto, il Pontefice?
Con una bont infinita Ges invita la povera anima ad accostarsi con fede, umilt, amore, fiducia e
abbandono al Calice benedetto. Ma riservato al Sacerdote, o Signore.
- Te lo presento con le mie mani sanguinanti; spiritualmente tu puoi partecipare alla mia Passione
ed alla mia espansione come le anime pi privilegiate; il mio Sangue non richiede che adesione,
buona volont, fedelt, zelo, amore; soprattutto amore. Dal mio Calice che il mio Cuore, alle tue
labbra, alle labbra delle anime che voglio salvare con la mia misericordia. - q. 33: 14 agosto

2140 - Verit santissime brillano alla mia mente


Il Signore dispone di una Provvidenza universale per tutte le anime, ma per quelle che chiama e
vuole pi vicine a s, alle quali affida il suo Sangue e nelle quali confida per i suoi disegni di amore,
dispone di una provvidenza particolare, di finezze impensate, di sorprese commoventi.
Invano l'anima s'impiccolisce, si nasconde, si getta bocconi ai suoi piedi compresa della sua inde-
gnit; proprio allora che Ges la costituisce punto di appoggio per le sue conquiste pi radiose.
O Signore Ges, io non posso, n debbo dire le infinite misericordie con le quali Tu assicuri la mia
anima dei tuoi celesti contatti. giusto che io tema di me stessa, ma quanto consolante sentire la
tua voce confortatrice: - Non ti sei venduta a me? Potrebbe il demonio avere vantaggio nella tua
immolazione al mio Sangue? Il mio Sangue rende invisibile l'anima tua e nessuna tentazione potr
offuscarla. - q. 33 : 15 agosto

2141 - Quali abissi tra il Sangue e l'anima!


Quali abissi tra il Sangue e l'anima, ma quali misericordie per colmarli, quali prodigi di amore da
parte di Ges per attrarre a s, molto vicino, questa povera anima! Pare che sia sola al mondo ed
Egli non abbia altro pensiero che di istruirla nella grandezza e potenza del suo Mistero.
O Signore Ges, quante anime attorno a Te pi degne, pi generose, pi amanti della mia.
Il tuo Sangue per tutte, ma se non lo vedono scendere dalla Croce e dall'Altare, se non ne sentono
le fiamme brucianti, se non ne odono le voci misteriose come possono adorarlo, invocarlo, cele-
brarne le glorie, e soprattutto corrispondere ai suoi dolci inviti? Per il Sangue di Ges il mio posses-
so, la mia dimora, il mio riposo tra la moltitudine dei Santi. q. 33 : 16 agosto

2142 - Il cantico dell'amore sale dal Sangue


Mi getto ai piedi della tua Croce, o Adorato Signore, nell'atteggiamento dell'adorazione pi profon-
da, pi sentita, pi amorosa. Oh! io non so adorarti come debbo, come Tu meriti! Nemmeno gli An-
geli sanno adeguare la loro adorazione alle tue glorie, alle glorie della tua Crocifissione.
Mi unisco alla divina voce del tuo Sangue; essa ti cara, ti gradita, compendia tutto quello che io
dovrei dire e tutto quello che Tu vorresti ascoltare. O mistica voce del Sangue di Cristo, adora, rin-
grazia, benedici, implora per me! Ecco le mie labbra imporporate dalla tua onda vivificatrice; ecco
il mio cuore colmo della tua grazia santificante; ecco la piccola vittima dello Sposo di Sangue con-
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sacrata, immolata per la santissima causa del trionfo di Ges. Sotto la Croce risuona il cantico
dell'amore; dell'amore che sfolgora da ogni ferita, da ogni piaga, da ogni strazio del mio dolce Ges;
dell'amore che invita, attrae, affascina, conquide, trasforma e rende immortali.
Il cantico dell'amore sale dal tuo Sangue, o Redentore Divino, sale fino al Cielo, spazia nel regno
delle anime, avvolge, pervade l'anima mia. Potrei dire di amarti?
Sei Tu che mi ami con amore infinito e questo amore me lo comunichi col tuo Sangue e io te lo ren-
do degno di Te, nella pienezza dei meriti e delle glorie della tua Passione. Amarti col tuo Sangue e
servirti col tuo Sangue, o Ges adorato, e compiere queste testimonianze della mia devozione ai pi
della tua Croce implorando i doni gratuiti della tua misericordia. q. 33 : 17 agosto

2143 - Getta le reti nell'oceano del mio Sangue


Mi sono incamminata nella via del tuo mistico Calvario e non so percorrerla con i sentimenti che ri-
chiede il tuo dolore; mi sono tante volte prostrata sulle tue orme sanguinanti, ma anzich riportarne
le impressioni adorabili vi ho deposto la polvere della mia incomprensione e della mia ingratitudine.
Veni, Domine Jesu, e parla e comanda anche a me come all'Apostolo: Getta le reti nell'oceano in-
finito del mio Sangue e del mio amore.
S, mio Ges, ecco il mio spirito, guidato dalla tua luce, sale per la via straziante del tuo Calvario,
da cui discendono i rivi della tua misericordia, i fiumi adorabili del tuo Sangue Divino.
Praeceptor, per totam noctem laborantes nihil cepi; in verbo autem tuo laxabo rete.
Tutta la mia vita mi sembra inutile; le opere mie come nebbie svanite al sole della dissipazione; il
mio amore lucignolo fumigante, la rete della mia attivit un intreccio di tiepidezze, di manchevolez-
ze, di incomprensione. Ma la getter nel tuo Sangue benedetto e la ritrarr carica delle gemme del
perdono, dell'alleanza nuova, di un amore trasformante. Ascendamus! .
S, mio Signore, dalle brume del mondo alla luce del Calvario, dalle mie colpe alla tua misericordia,
dal mio nulla alle magnificenze della tua Redenzione. Voglio risorgere e rinvigorirmi a contatto del
tuo Sangue Divino, diventare uno strumento segreto e nascosto, ma pronto, fedele, generoso delle
tue operazioni divine. Tu non puoi glorificare il tuo Sangue senza il mio nulla. Grande Mistero!
Ma io non posso nulla senza il tuo Sangue. - Completiamoci - dice Ges - nelle vie del Mistero, te
piccola anima aderente ai movimenti dello spirito, il mio Sangue guida, artefice, ministro della mia
gloria e della tua santificazione. - q. 33 : 18 agosto

2144 - Risalgo a ritroso nel cammino


Risalgo a ritroso nel cammino della mia vita; mi riallaccio al primo istante nel quale ho avvertito il
tuo contatto divino e abbraccio con uno sguardo le opere della mia esistenza in rapporto alle tue mi-
sericordie. Tu hai seminato a piene mani la verit, la carit, il perdono, l'amore.
Ahim! Tutto caduto sulla pietra dura del mio cuore, sull'arida sabbia della mia mente, sugli sterpi
e sui rovi della mia miseria, fragilit, trascuratezza.
Se avessi conosciuto il Mistero del tuo Sangue all'alba della mia vita! Se mi fossi ispirata alla sua
misericordia, ai suoi meriti, alla sua potenza, all'influsso che esercita nelle anime! Se avessi attinto
dalla tua Croce, dalle tue Piaghe, dalla tua Morte, dal tuo Sangue la legge della mia devozione, della
mia preghiera, del mio amore! Sollevo il velo della mia miseria e non vedo in me che nullit, inde-
gnit, cattiva corrispondenza! Ma sollevo un altro velo, quello che avvolge la tua Passione che mi
lascia intravvedere le misteriose effusioni del tuo Cuore Divino.
Effusioni di preghiere, di lagrime, di Sangue per me. Ecco il mio patrimonio; mio nel tempo con le
sovrabbondanze della tua misericordia, mio nella eternit con le glorie della beatitudine. q. 33 : 19
agosto

2145 - Che fa questa povera anima?


Da tutti gli Altari il tuo Sangue si convoglia verso il Cielo, verso il Purgatorio, verso l'anima mia.
Che fa questa povera anima? Non comprende le meraviglie del Mistero. Si tuffa nella luce, nel San-
gue, nel tuo amore, senza potere, senza volere analizzare nulla, senza sapere nulla.
Aderisce alla forza inspiegabile che la pervade, vuol dare a te, adorato Crocifisso, ogni energia,
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ogni palpito, ogni attivit per giustizia, per amore, nel dolore, nella riconoscenza, nell'adorazione
della tua Santissima Passione. O Signore Ges, voglio vivere in pieno la tua Passione, alimentarmi,
rinvigorirmi goccia a goccia col tuo Sangue Divino; voglio seppellirmi in questo Sangue ma altres
portarlo nei tuoi Calici dorati in tutto il mondo, presso tutte le anime, in vita, in morte ed anche nel-
la eternit fino alla fine dei secoli. Ascolto la tua voce adorabile: Sitis mea salus vestra.
S, o Signore, la mia salvezza scaturisce dalla sete che Tu hai dell'anima mia; dalla sete del tuo San-
gue che brucia nel tuo Cuore, sulle tue labbra e scende dalle ferite del tuo Corpo con fiamme divo-
ranti. Voglio gettarmi in queste fiamme che giungono fino a me portandomi i misteri della tua Croce
e ripetere: Volo, promitto. q. 33 : 22 agosto

2146 - pure necessaria l'anima amante...


Se fu necessaria la Redenzione per la salvezza della umanit, pure necessaria l'anima amante, l'a-
nima fedele, l'anima apostola per il trionfo del Sangue Adorabile. Ecce Ancilla Domini.
Dalle tue Piaghe Santissime esce, o Ges, un'acqua limpida, fresca, refrigerante; ma come pu l'in-
ferno, il morente, il cadavere recarsi alle misteriose sorgenti per riavere la vita?
Occorre raccogliere le anime morte alla grazia, sfinite, sperdute, languenti e portarle presso il Ta-
bernacolo, immergerle nel Sangue del Calice e implorare per tutte misericordia e perdono.
l'ufficio pi segreto, l'apostolato pi nascosto, ma pi fruttuoso. Ges cerca di queste anime apo-
stole che hanno venduto il loro campo, i loro averi, la libert, la volont per comperare la perla na-
scosta, il Sangue Divino e farlo oggetto di Redenzione e di santificazione delle anime.
Trahe me post Te, dulcissime Jesu!. Traimi dietro al profumo del tuo Sangue; dalle mie miserie al
Calvario, al Tabernacolo, e dal Tabernacolo, dal Sacrificio, dal Sacramento all'estremit della terra,
in ogni punto perch dovunque ci sono anime da conquistare, da redimere, da strappare dagli artigli
di satana e portarle al tuo Cuore, al tuo Amore, alla Casa della tua misericordia. q. 33 : 23 agosto

2147 - Da questa cattedra sublime...


All'ombra della tua Croce, o Ges, contempler, adorer il silenzio e la parola, la mitezza e la pa-
zienza, l'umilt e l'abbandono, l'annientamento e l'amore. Da questa cattedra sublime, che la pi
alta scuola della vita, dalla quale la Chiesa attinge il suo Magistero infallibile, attinger anch'io la
luce nel mio cammino misterioso, la forza per salire il pi vicino possibile alle tue Piaghe, al tuo
Cuore, alle tue labbra, alle tue pupille, alle tue membra sanguinanti, per avere dal Preziosissimo
Sangue la pi intensa vita spirituale nel tempo e quella immortale nella eternit.
Presso la tua Croce trovo la tua Sapienza divina, o pazientissimo Ges, rivelazione della tua carit
eterna nel Sangue che sgorga a fiotti per tutta l'umanit, per l'anima mia. Le tue Piaghe stanno
continuamente aperte, dice S. Ambrogio, e ne scaturisce la guarigione dell'universo. E continua:
S, la morte di Ges vita, le sue piaghe sono vita, il suo Sangue vita, la sua sepoltura vita, fi-
nalmente vita di tutti la sua risurrezione (In Luc. cap. XXII) [...].
O Signore, ti ringrazio. Tu conforti l'anima con una promessa ineffabile.
- Chi adora, invoca, onora, glorifica il mio Sangue sar degno di cantare segretamente un inno che
non dato comprendere ad altri: l'inno della Passione infinita e dell'amore infinito nel gaudio di
una mistica unione di Sangue, di grazia, di luce, di amore - q. 33 : 25 agosto

2148 - Mi sento penetrata dalla luce del Sangue


Ah! io vorrei che tutti i miei respiri, i miei pensieri, le mie parole, le mie opere fossero altrettante
immolazioni della mia povera vita a consolazione e glorificazione del tuo Sangue Divino.
Potrei vivere senza pensare a questo tuo Mistero cui sono collegati tutti i misteri delle anime, i
trionfi della Chiesa, i palpiti del tuo Cuore Divino? Mi sento avvolta, penetrata dalla luce, dal pro-
fumo, dalla grazia del tuo Sangue Prezioso; pare che ogni palpito di vita sia un'espansione della sua
virt, una forza che spinge lontano, nelle altezze dei Cieli, nelle profondit delle anime, nei Misteri
di Dio. Questa virt e questa forza arcana mi avvincano alla tua Croce, mi uniscano alla tua immo-
lazione, mi rendano una sola ostia con Te implorante dal Padre misericordia, perdono, pace e amore.
q. 33 : 26 agosto
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2149 - Il dolore dei tuoi dolori, o Cristo


Anch'io, mio Signore, sento di essere la prima tra i peccatori e questo pensiero, questa certezza mi
getta ai piedi della tua Croce, ai piedi dell'altare risoluta di unirmi ai tuoi patimenti, di immedesi-
marmi con la tua immolazione, di essere la tua piccola ostia, resa grande, possente, interceditrice
per virt del tuo Sangue benedetto. O Signore, incoraggiata da S. Bernardo, bevo con fiducia la
bevanda che arreca la sanit e la vita (Serm. XI); la bevo nella S. Comunione, soprattutto, ma an-
che nelle intime elevazioni che mi congiungono a Te giorno e notte, nella preghiera e nel lavoro, nei
desideri e nel sacrificio, nel dolore e nella fiducia. Il dolore dei tuoi dolori, o Cristo Adorato, il
mio pane quotidiano; le anime vanno alla deriva e Tu patisci perch non puoi stringerle tutte a Te,
perch non puoi far giungere a tutte il tuo Sangue benedetto. Rendimi capace di questo apostolato
segreto, rendimi degna di immergermi negli abissi della tua Passione per portare in quegli abissi mi-
steriosi e adorabili tutta l'umanit sconvolta, peccatrice, sfibrata dall'incredulit, dalla superbia,
dall'odio, dalle insidie di satana. Trionfa, o Cristo, col tuo Sangue Divino. q. 33: 27 agosto

2150 - Moltiplica questi angeli della terra


Pregare, patire, offrire me stessa, piccola ostia, nel Calice Divino per i Sacerdoti, specialmente per
quelli che addestrarono il mio spirito alle intime ascese nei rapporti con Te, mio Dio, con la tua Pas-
sione, o Cristo: ecco il mio programma. Come mi dolce pensare che dal Sangue di Ges posso
impetrare e attingere i doni pi sublimi per i miei Sacerdoti, per tutti i Sacerdoti, a cominciare dal
Sommo Pontefice fino al Levita appena ordinato! Moltiplica e santifica, o Signore, questi angeli
della terra, ornati delle virt della tua Passione, ricchi delle gemme della tua carit, ministri della
tua santit. Sono essi che mantengono la vita nel mondo, i canali immedesimati con la sorgente del-
la vita del tuo Sangue Prezioso, i datori di questo Sangue ad ogni anima, in ogni tempo ed in ogni
luogo. Tu ci salverai, o Ges, per mezzo dei tuoi Sacerdoti.
Il tuo intervento divino per la pacificazione del mondo sar manifestato dai tuoi Sacerdoti perch
sono essi la stirpe eletta, consacrata a funzioni divine (S. Cirillo). q. 33 : 28 agosto

2151 - Se la mia oblazione per i Sacerdoti...


O Signore, deh! fai che i Sacerdoti comprendano che nel tuo Sangue benedetto abbracciano tutta la
Chiesa, tutte le anime; poich nell'ordine divino non vi n tempo, n spazio e la tua presenza, la
tua espansione, la tua misericordia sono al di sopra di tutte le leggi e di ogni ordine di natura.
Se la mia povera oblazione per i tuoi Sacerdoti pu essere accetta, esaudiscimi, o Signore Ges,
poich te la presento con la voce del tuo Sangue. Voglio offrirti la mia preghiera a protezione, a pre-
parazione di tutti gli eletti; perch, giunti alle soglie del Tempio, all'Altare, al Tabernacolo fragranti
di virt, splendenti di bellezza spirituale possano unirsi a Te nell'intimit pi profonda e nell'unione
pi alta. q. 33 : 30 agosto

2152 - S, tu mi annunzi cose grandi


O Signore, Tu hai detto al Profeta: Clama ad me, et exaudiam te; et annuntiabo tibi grandia et
firma quae nescis (Ger. 33, 3). S, Tu mi annunzi cose grandi, cose che io non so, che non com-
prendo, ma che adoro nel Mistero del tuo Sangue. Per il tuo Sangue si abbasseranno i monti della
superbia, la dura pietra del cuore si rammollir, la rena del deserto diverr feconda e rigogliosa.
Per il tuo Sangue la terra riapparir nella tranquillit e nella pace, la Chiesa velegger ai tuoi lidi
con rapido corso, le anime avranno mirabili ascese di santit. Ma bisogna mettere sulle labbra di tut-
te l'invocazione a questo Sangue benedetto. Sanguis Christi urget nos!.
Il tuo Sangue accenda in me un fuoco di carit inestinguibile, mi renda degna di una preghiera irre-
sistibile, mi unisca alla tua preghiera di Sacerdote, di Vittima, di Ostia della umanit! q.33: 31 agosto

2153 - Se con questo Sangue tocchi l'anima...


O mio Salvatore, se Tu tocchi il mio corpo, da Te uscir una forza che lo render simile al tuo, una
forza che gli dar la santit vera che l'immortalit (Bossuet); una forza che lo elever anche in
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questa vita al di sopra di ogni cosa terrena, rendendolo puro, trasparente, irradiante la virt del San-
gue Divino. Ma se con questo Sangue Tu tocchi l'anima e la penetri e l'assorbi, allora, dalla unione
mistica scaturiranno i fiumi d'acqua viva che mi trasporteranno nel seno della tua Passione, della tua
misericordia, del tuo amore per riportarmi al contatto delle anime in comunicazione di salvezza.
O Ges, Tu hai misteri di privilegio per le anime che ti ascoltano, ti seguono e sono votate al tuo
Sangue Divino. Si direbbe che Tu eccedi in misericordia, in predilezioni, in prodigi verso questa
meschinissima anima. q. 30 : 1 settembre

2154 - Solo il tuo Sangue pu produrre la bont


O Signore Ges, soltanto il tuo Sangue pu produrre in me la bont, la giustizia, la verit.
Solo il tuo Sangue pu rendere virtuoso il pensiero, dolce la parola, generoso il sacrificio, purissimo
l'amore; solo il tuo Sangue pu ispirarmi ci che giusto, ci che accettevole a Te, Santo e perfet-
to; solo il tuo Sangue pu mantenermi nella verit, nella sublimit della tua legge, nella magnificen-
za dei tuoi Misteri, nella espansione della tua essenza. Invoco tutto questo, o Signore, dal tuo San-
gue Divino, per me, per la tua Chiesa, e per tutta l'umanit. q. 30 : 4 settembre

2155 - O luce del Sangue del mio Ges


Il Volto adorabile di Cristo getta su di noi lo splendore del suo Mistero; la sua fronte, i suoi occhi, le
sue labbra grondano il Sangue della Redenzione. Salvaci per quel Sangue, rendici degni della luce
eterna per quel Sangue! O luce del Sangue del mio Ges, tu entri nell'anima mia da mille sorgenti;
dall'Altare, dal Sacrificio, dal Sacramento, dalla predicazione dei tuoi Ministri, dalla sola loro pre-
senza, nel segreto della Confessione, nel rapporto con tutta la Chiesa, con le anime.
O luce del Sangue di Ges, parola di mille linguaggi, accento del Verbo Divino, canto della eternit!
Intendo tutto questo ai piedi del tuo martirio, o mio Ges, mentre mi inviti a raccogliere il tuo San-
gue Divino mescolato alla terra sotto la tua Croce. q. 30 : 5 settembre

2156 - Sia benedetto il Signore!


Sia benedetto il Signore! Sia benedetto il Sangue di Ges che dal Cielo, dall'Altare, da mille e mille
punti della terra converge le sue ricchezze, le sue magnificenze, le sue adorabili operazioni all'ani-
ma amante votata al suo trionfo. Commendo me, tibi, o bone Jesu!.
Vieni, rimani, glorficati in me nel silenzio, nel nascondimento, nel patimento col tuo Sangue Divi-
no! C' in esso una dolcezza, una potenza, una sovrana attivit cui nulla pu resistere.
Perch le anime non lo conoscono e restano impassibili dinanzi al Sacrificio, fredde nella Comu-
nione, cieche al passaggio della corrente che luce, fuoco, trasfusione di vita eterna?
O anima, grida S. Agostino, sii sollecita con colui che tutta sollecitudine a tuo riguardo; sii pura
con colui che santo; sii a disposizione di colui che sta interamente ai tuoi cenni; quale sarai per
Iddio, tale sar Iddio per te (Soliloq.).
O Signore Ges, per il tuo Prezioso Sangue, chiedo a Te la sollecitudine, la purezza, la santit, tutte
le disposizioni che possono facilitare non solo l'incontro con la tua grazia e il tuo amore, ma la fu-
sione perfetta. Nascondimi nelle profondit del tuo Cuore e fammi vivere nelle pi intime espansio-
ni del tuo Mistero acci possa intuire, raccogliere, rendere fruttuosa per la Chiesa, per i Sacerdoti,
per tutte le anime l'invocazione del tuo Sangue benedetto. q. 30 : 6 settembre

2157 - La consolazione che ti chiedo...


La consolazione che ti chiedo, o dolcissimo Signore, di avere una luce sempre maggiore per con-
templare umilmente, ma efficacemente il Mistero del tuo Sangue.
Tu hai detto con parola divina infallibile: Ego sum lux mundi; qui sequitur me non ambulabit in
tenebris, sed habebit lumen vitae (Giov. 8,12). O luce di eterna verit, luce del cielo e della terra,
della Chiesa e delle anime, luce sospiratissima dell'anima mia, risplendi nel mio spirito cos da
oscurare ogni altra luce passeggera, vana, insussistente. O luce del Mistero del Sangue Divino, tu
mi hai colpito, mi hai affascinato, mi hai ferito, e l'anima piegata da te, non pu essere guarita che
da una luce pi intensa, pi ampia, pi divorante [...].
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Luce, fuoco, Sangue si alternano nel segreto dell'anima mia, significazioni della tua verit, della tua
carit, della tua essenza; significazioni della potenza dell'Altissimo che mi conserva, umile strumen-
to del tuo Mistero; significazioni della tua Sapienza infinita, innestando l'anima mia nella tua Sacra
Umanit; significazioni dell'amore dello Spirito Santo che applica alle mie miserie, alla mia debo-
lezza, alla mia ignoranza ed incapacit la virt del tuo Sangue benedetto.
Ogni giorno spunta ricolmo di Misteri e tutti si collegano al tuo Sangue Divino.
La Chiesa, le anime, l'anima mia sono oggetto della tua divina carit, che paziente oltre ogni dire,
attendendo dal mio nulla, giorno per giorno, misere espressioni di amore.
Questo tuo Sangue adorabile che mi riempie la vita di splendori, che sar il mio viatico in morte e il
mio premio nella eternit aspetta che io lo comprenda, che lo gusti, lo offra per me e per tutta la
Chiesa, per i Santi e per i peccatori, per i Beati e per le anime del Purgatorio. g. 30 : 7 settembre

2158 - Anche il corpo, uno strumento del Sangue


Se Ges si sceglie il nostro corpo per compiervi quello che manca alla sua Passione necessaria
una grande fede per credere quello che Egli vi opera; una grande speranza nei frutti delle sue opera-
zioni, un grande amore per aderire ad ogni richiesta. Oh! non gli basta la mente, il cuore, l'anima, lo
spirito; ma anche il corpo deve essere uno strumento del suo Sangue Divino.
S, proprio nelle mie membra scorre questo Sangue di redenzione portandovi l'influsso della sua mi-
sericordia, della sua grazia, del suo amore, spremendo da questo povero essere lagrime interne, se-
grete, roventi che costano assai pi di quelle che piovono dal ciglio. Obsecro Te, dulcissime Do-
mine Jesu Christe, ut Passio tua sit mihi virtus qua muniar atque defendar. La tua Passione, o
Adorato Signore, sia la mia protezione e la mia difesa.
La mia protezione, impedendo che le passioni, le membra e il mondo ostacolino il passaggio e il
trionfo al tuo Sangue Divino; la mia difesa, escludendo dai mirabili contatti divini tutto ci che
umano. Che non entri la polvere ad adombrare il mistico specchio che mi riflette il grande Mistero;
che non risuoni voce di amor proprio accanto alle tue voci di Passione; che nessuna cosa creata
m'impedisca di gettarmi arditamente, perdutamente nel rivo del tuo Sangue ed attingervi sempre
novelle grazie, nuove misericordie, nuovo amore. q. 30 : 9 settembre

2159 - La Passione e l'immensa passione


Oh! dolcissimo incontro! Ges appassionato! Tutta la sua Passione rifulge di contro all'immensa
passione che avvolge la terra, Egli come investito, ricoperto della porpora sanguinante, della Pas-
sione dell'orto. L'anima riflette la passione del mondo. Egli l'ha gi veduta tutta nella sua Passione,
ha sofferto per ogni lagrima, ha pianto per ogni dolore, ha versato il suo Sangue per lavare ogni
peccato. La terra del Getsemani insanguinata dal Sangue della Redenzione, il mondo asperso dal
sangue del peccato. L'anima fra questi indescrivibili dolori, tra queste violente scene di morte.
Ma sono addolcite dal Sangue di Ges. L'anima nuota nella luce di questo Mistero e comprende la
potenza, la sapienza, l'amore di Ges nella istituzione della sua Chiesa, che sola rimane in piedi,
forte, libera, attiva, luminosa e serena, pur nell'infuriare della tempesta devastatrice.
Io sono figlia della Chiesa; dalla Chiesa ricevo la vita che m'introduce nei segreti di Ges, nella
Passione Adorabile, e m'immerge nel suo Sangue Divino, suprema forza che nessuna violenza pu
abbattere o menomare. Non recuso laborem, diceva S. Martino; la gloria di Dio, la gloria dei suoi
Misteri, merita e richiede tutta la nostra spirituale attivit. O mio Ges, non ricuso il patimento, le
ansie, le sofferenze, le immolazioni che mi chiede il tuo Sangue Divino. q. 30: 10 settembre

2160 - Lagrime dolcissime scorrono...


Nella tua Passione, adorato Signore, nelle tue Piaghe, nel tuo Sangue sia il mio ristoro, la mia esul-
tanza, la mia salvezza, la dolcezza del mio cuore. L'anima non finisce di esporre i suoi desideri, di
pronunciare la sua preghiera che Ges l'ha gi esaudita.
Ah! se sapeste cosa vuol dire mangiare le Carni e bere il Sangue di Cristo alla mensa della sua Pas-
sione, nelle sue Piaghe, nel suo Cuore Santissimo! Lagrime dolcissime scorrono da tutti i sensi
dell'anima, lagrime amare dai sensi del corpo. Ges le raccoglie nelle sue santissime mani e le me-
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scola al suo Sangue. Non si pu vivere cos, si muore, s, si muore al mondo e si vive solo per Ges.
Quando Egli s'impossessa dell'anima essa non ha pi cognizione di se stessa. q. 30 : 12 settembre

2161 - Ogni spina, mistero di dolore e di amore


Tu mi riempi di una grande consolazione. Tu mi fai contemplare il tuo Sacro Capo, coronato di spi-
ne e fai sentire all'anima le trafitture strazianti insieme a quelle morali onde amareggiato il tuo
Cuore. Ogni spina un mistero di dolore e di amore, un compendio dei nostri peccati e delle tue mi-
sericordie, un poema di religione, di compassione, di elevazione.
Raccolgo ad una ad una le stille del tuo Sangue e ne gusto l'amarezza e la dolcezza. Oh! le stille che
piovono dalla fronte causate dall'empiet dei tuoi redenti! Le stille che sgorgano dalla bocca provo-
cate dagli impuri! Accostiamoci a questo Capo Santissimo che il Capo della Chiesa, il Capo del
Corpo Mistico; porgiamogli tutta la nostra devozione; offriamogli un culto di riparazione, di espia-
zione e di amore e con le nostre preghiere, con l'immolazione facciamo schermo agli insulti, ai di-
sprezzi, alle ingratitudini, ma siamo anche i mistici canali di misericordia comunicando il Sangue
Adorabile alle anime che non lo conoscono, non lo amano, e lo insultano. q. 30 : 17 settembre

2162 - Chi si getta in questa divina corrente...


Vive spiritualmente solo chi nella Chiesa di Cristo, nella luce di Dio, nella sua verit, nella sua
grazia, nel suo amore; vive una vita soprannaturale che benedetta, aspersa, nutrita dal Sangue di
Ges. Germe di questa vita, realt, sviluppo, fecondit il Sangue Divino. Chi vive lontano, fuori del
suo influsso, non vive; ogni istante segna una morte spirituale.
Chi vive virtualmente nel Mistero, con una fede implicita, perch attaccato alla Chiesa, ma senza
una particolare devozione riceve il suo benefico influsso, partecipa ai meriti, alla virt, all'efficacia
del Sangue, ma in modo ristretto. Chi giunge, invece, a comprendere ed amare, a servire questo Mi-
stero ha una vita pi vigorosa, pi meritoria, pi fruttuosa. Ma chi si getta in questa divina corrente
ha la stessa vita del Sangue Divino, la stessa ampiezza, la stessa attivit.
L'anima non sa misurare l'altezza, la larghezza, la profondit del Mistero, nemmeno ne conosce gli
effetti, ma si sente portata a seguirne le misteriose espansioni. q. 30 : 29 settembre

2163 - Che cosa il Sangue di Ges?


Che cosa l'anima mia? il soffio di Dio, il soffio vitale della sua onnipotenza, della sua sapienza,
del suo amore. Che cosa il Sangue di Ges? il soffio vitale della mia anima; il soffio della sua
misericordia onnipotente, sapiente, amorosa.
l'immedesimazione della vita di Cristo con la mia povera, piccola anima; l'immedesimazione
dell'anima con l'arcana, adorabile, ineffabile vita dello Sposo Divino. un Mistero di misericordia,
di conquista, di trasformazione, di elevazione espresso con incisiva verit da P. Bernadot: Tutto il
Mistero del Cristo sbocca in definitiva per l'Incarnazione e la Redenzione nella Comunione. Dalle
altezze della Trinit il Verbo Incarnato discende all'uomo nell'Eucarestia, affinch per la Comunio-
ne l'uomo risalga al suo fine ultimo, l'adorabile Trinit. O Signore Ges, il tuo Sangue porta in me
la tua Divinit! Sii benedetto e glorificato! q. 30 : 29 settembre

2164 - L'anima entra nella vera Passione


Mio Dio, mio Ges, chiedo il tuo Sangue, mentre ne sono ricolma; lo cerco ardentemente, sebbene
lo senta scorrere in me; lo desidero avidamente, nello stesso tempo in cui mi sazia. Lo vedo nell'a-
bisso della mia anima, delineata dinanzi a te, o Ges, nella sua reale piccolezza, nella sua miseria,
nelle sue debolezze, nelle singole infedelt.
Risana, o Ges, tutte le mie piaghe, dai vita con la tua misericordia alla mia morte, rendimi capace
di onorare il tuo Mistero come non fu giammai onorato. L'anima entra nella vera Passione di Ges.
Ges piange sopra di me con le lagrime del suo Sangue; mi perdona, mi risana, mi fortifica e mi
prepara a contemplare altri abissi dove le anime bevono coscientemente, col fango, il suo Sangue.
Ogni anima ha portato le sue spine, i suoi flagelli, i suoi chiodi strazianti nel Cuore Adorabile di
Ges, e da quel Cuore, infinito nel dolore e nell'amore, dilagano rivi di Sangue arrecando dovunque
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vita celestiale, fecondit sovrumana, bellezza divina. q. 34 : 1 ottobre

2165 - Il Mistero ha chiamate intelligibili


S, mio Signore Ges, il Mistero del tuo Sangue ha chiamate intelligibili, comprensive, luminose,
impressionanti, ma ne ha di quelle che avvincono senza precisazioni, che impressionano senza se-
gnare un'orma, che chiedono senza che l'anima conosca ci che pu offrire. Sono le pi sicure, quel-
le che mi fanno toccare con mano la mia ignoranza, il mio nulla, l'abisso che mi separa dalla tua po-
tenza, dalla tua sapienza, dal tuo amore. Oh! ricolma questo abisso, o Ges buono, col Sangue Ado-
rabile della tua Redenzione ed io camminer su queste mistiche acque guidata dalla tua misericordia,
e l'umile adesione sia parola, preghiera, oblazione, immedesimazione. q. 34 : 8 ottobre

2166 - La chiamata al Mistero del tuo Sangue...


La chiamata al Mistero del tuo Sangue! Ecco il culmine del tuo amore e la vetta cui aspiro incessan-
temente, sia pure un cammino seminato di spine, amaro nella sofferenza, nella tenebra, nell'isola-
mento. sempre il banchetto nuziale dove il tuo amore scioglie il ghiaccio dell'anima mia, la luce
pervade il cuore e un senso nuovo di comprensioni celesti inebria il mio spirito.
Il tuo Sangue mi chiama incessantemente a una unione mistica in cui si associano tutti i valori spiri-
tuali della Redenzione e gli ardori della mia poverissima anima. Potessero sbocciare da questa fu-
sione parole nuove, sensi nuovi, reali trionfi per il tuo Sangue benedetto! q. 34 : 9 ottobre

2167 - Questo tuo Sangue commuove l'anima


Mi appare Cristo nella sua veste di Sangue, morente sul Calvario. Anche Ges, il Figlio tuo pu ri-
petere: Inutilmente mi sono affaticato, senza pro e invano ho consumato le mie forze.
Quali fatiche e quali forze non ha donato Ges alle anime! Il Mistero dei suoi Misteri, il Sangue
della Croce pare sia stato sparso invano. Egli lo ha affidato alla Chiesa e noi siamo responsabili di
questo tesoro che va accumulandosi per la nostra santificazione, ma dal quale non sappiamo attinge-
re la vita nuova che purifica. O Signore, mancheranno parole, respiri, movimenti alla umanit, ma il
tuo Sangue grider ancora con voce possente, sar impassibile nel suo vigore, travolgente nelle sue
opere molteplici. Questo tuo Sangue Divino commuove l'anima e se ne impossessa con sempre
nuove espansioni di grazia. il tuo Sangue, o Ges, che mi arreca la tua parola e mi schiude ideali
ineffabili nei rapporti del tuo regno, della Chiesa, del Sacerdozio.
- C' in te tutta l'umanit. - possibile, mio Signore?
- Se tu vivi in me, partecipi intensamente alla vita spirituale, alle sofferenze e anche alle miserie del
Corpo Mistico; se vivi nel mio Sangue, con la sensibilit delicata della grazia, con la coscienza
dell'offesa di Dio, con la comprensione delle tue responsabilit, ma pi col desiderio di salvare le
anime, tu irradi nell'umanit la virt del mio Sangue. - q. 34: 11 ottobre

2168 - Lasciami dire che non disseta


O Ges, non invano hai ripetuto alle folle: Chi ha sete, venga a me e beva; il tuo Sangue Divino
donatoci con tanta prodigalit sgorga continuamente dal tuo Sacrificio e chi si accosta a te per con-
templarlo, per adorare, benedire, ringraziare, si sente asperso dall'onda misteriosa che purifica, ri-
stora, disseta. O Signore, lasciami dire che non disseta. Pi il tuo Sangue scorre nelle mie vene sen-
sibile, penetrante, vitale, pi affiora alle labbra, a tutte le membra, quasi voglia trovar modo di usci-
re per invadere altre anime, tutta la Chiesa, tutto il mondo. Cos sia, o Signore.
Il tuo Sangue il mistico olio della lampada in cui hai trasformato l'anima mia. Finora non ho com-
preso i tuoi disegni. Forse credevo di essere fiamma e invece non ne sono che l'involucro. La fiam-
ma sei Tu, mio Signore, e puoi irradiare in amplissima sfera con la luce, la virt, i meriti, le attra-
zioni, le espansioni del tuo Sangue Divino anche se la lampada nascosta, sepolta, invisibile. pre-
cisamente cos. Serva inutile, strumento indegno, spirito fiacco, miseria sostanziale. q. 34 : 13 ottobre

2169 - O il trionfo del Sangue o la mia scomparsa


O il Sangue di Ges o la morte; o vivere, cio, nel tuo Sangue, dolcissimo Ges, o fammi morire
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prima che io abbia ad uscire da questa tua corrente di misericordia. O il culto del tuo Sangue, o im-
molarmi perch questo culto sia esaltato da tutte le anime nella Chiesa. O il trionfo del tuo Sangue,
o la mia scomparsa dalla faccia della terra. Quali sentimenti investono l'anima mia!
Chi pu sfidare la divina misericordia a manifestarsi per i meriti del Sangue di Ges su questa pove-
ra, desolata umanit? Il tuo Sangue, o benedetto Ges, pu tutto. La mano del Signore non si ac-
corciata - diceva Isaia. E S. Paolo esclamava: Grazie siano rese a Dio che diede a noi la vittoria
per mezzo del Signore Nostro Ges Cristo (1 Cor. 18,57).
No, non possiamo pi vivere, o Signore Iddio, nel caos di questo mondo, in una desolazione di pen-
sieri, di sentimenti, di dolori, di angosce. Non sappiamo tuttavia come intercedere; siamo dinanzi a
Te come degli scomparsi, senza voce, senza illuminazione, senza vita. Ma parli, implori, affretti per
noi la misericordia, la serenit, la pace, il Sangue del tuo Figlio Adorato. q. 34 : 15 ottobre

2170 - L'importante dare tutta l'anima al Mistero


Tutti i mezzi per la glorificazione del Mistero del Sangue Prezioso di Ges sono nelle mani di Dio,
nell'ordine della sua sapienza, nelle disposizioni della sua provvidenza. Anche se l'anima avesse
mille e mille possibilit resterebbe sempre come una lucciola nel buio della notte, come un granelli-
no di arena sperduto sulla spiaggia. L'importante di dare tutta l'anima al Mistero, di lasciare che
Ges operi come vuole giorno e notte: quando essa si raccoglie ai pi dell'Altare e quando si applica
ai doveri esterni; quando prega con invocazioni accorate e quando l'implorazione tutta intima;
quando lo spirito spazia nel Mistero soavemente, assaporandone le dolcezze e quando lo contempla
penosamente partecipando alla divina Passione; quando la povera anima sente il grande peso del
Mistero e quando si sente da esso dominata, sopraffatta, assorbita. q. 34: 18 ottobre

2171 - Felice l'anima che sente scorrere in s il Sangue


Felice l'anima che sente scorrere in s il Sangue di Ges con tutto il suo dolore e getta in quel dolo-
re e in quel Sangue se stessa, con le sue miserie, le sue pene, le sue energie!
la sepoltura nella morte che fa fiorire la rinascita della vita in una purezza di amore; la sepoltura
nell'arcano che schiude il divino; la sepoltura in Cristo che mi dona il Cristo nella pienezza del
suo Vangelo. E se Ges in me, nella mia fede, render sempre pi viva, forte e operosa la mia cari-
t; render efficace, fruttuoso, fiammante l'amore con cui voglio e debbo servirlo; suggeller ogni
proposito con la virt del suo Sangue. q. 34 : 20 ottobre

2172 - Fondata nel Sangue, l'anima mia ebbe...


Fondata nel Sangue di Ges, l'anima mia ebbe da quel Sangue il suo primo impulso e gradatamente
il senso del suo vivere cristiano, l'anelito verso il suo Dio, che intu nella semplice idea, nella pre-
ghiera fluente dagli intimi raccoglimenti e dalla tensione cosciente verso l'infinito. Fondata nel San-
gue di Ges! una base che s'adatta ad ogni forma e grandezza, sulla quale il santo e il peccatore
possono trovare l'appoggio per la loro pi sublime elevazione. Fondata nel Sangue di Ges! Nel mi-
stero nascosto da secoli, risplendente in cielo fino dalla eternit. L'anima mia portata in queste mi-
rabili altezze speculative, forse, ma si sprigiona da esse tanta luce e tanta forza di convincimento da
rendere la comprensione sensibilissima, sorgente di immensa riconoscenza al Signore. q. 34 : 21 ottobre

2173 - Sposa di Sangue!


Quanto si prolunga questo tuo mistero di misericordia? Dall'eternit alla fine dei secoli. Ogni istante
segna una estensione del tuo dominio spirituale, un nuovo acquisto, una nuova tenda che si spiega
in nuove terre, per accogliere nuove schiere di anime. Il tuo Sangue avanza come fiume impetuoso,
e chi pu resistere alla sua onda travolgente? Noi non vediamo questi misteri di misericordia; nem-
meno immaginiamo che possano avverarsi, ma la tua Redenzione compie le glorie della Chiesa per
mezzo dell'influsso del Sangue benedetto in tutte le sue membra, che sono i fedeli.
Sposa di Sangue! Che faccio per prolungare questo tuo Mistero? S, ogni anima, anche la mia, pu
prolungarlo in s, consacrando ogni istante al suo trionfo, vivendo in questo Sangue benedetto e
comunicandolo con il desiderio, la preghiera, il sacrificio a milioni di anime. q. 34 : 22 ottobre
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2174 - Quel Sangue implora la mia santit


O Signore Iddio, ascolta. Quel Sangue implora la mia santit, una elevazione di spirito sempre pi
pura ed infuocata, una comprensione sempre pi profonda, ampia, efficace, fruttuosa; implora per
me la potenza di mille e mille voci rivelatrici di questo Mistero, che l'unica salvezza del mondo.
Sia gloria a Te, che l'hai donato a noi in Cristo, ma suscita questa gloria in tutta la Chiesa; fai che il
Sacerdozio viva ed operi e trionfi nelle anime con le armi di questa divina potenza; fai che questo
Sangue Redentore sconvolga e distrugga e annienti tutte le opere, tutte le insidie del demonio, e
l'umanit risorga a vita novella nella pace, nella luce, nell'amore.
Chi mi separer dalla carit di Cristo? diceva S. Paolo. Ed io umilmente ripeto: Chi mi separer
dalla carit del Sangue di Cristo? Tutto concorre a rendere pi stretta, pi desiderabile, pi profonda
l'intimit con questo Mistero e nello stesso tempo sento che Ges mi vuole pi piccola, nascosta,
sepolta in esso, immolando tutto perch solo il suo Sangue operi in me e per me a gloria di Dio nel-
la Chiesa e nelle anime. O Signore Iddio, guarda Ges che pende dalla Croce Sanguinante per me,
per tutta l'umanit! O Signore Ges, guarda dalla tua Croce questa povera umanit sanguinante per
il peccato! O Sangue di Cristo, rivesti con la virt di Cristo, con i suoi meriti, la sua grazia e la sua
misericordia tutte le anime; impreziosisci tutti i dolori, avvalora tutte le preghiere; presenta a Dio,
ad espiazione delle nostre colpe, le vittime innocenti; purifica questo mondo corrotto e sostieni e fai
trionfare la Chiesa con la sua missione di giustizia, di pace e di carit. q. 34 : 24 ottobre

2175 - Nella S. Comunione bevo Cristo


Nella S. Comunione bevo Cristo; bevo i fiumi di Sangue che sgorgano dalle sue Piaghe, dalle sue
membra, dal suo Cuore, dal suo Spirito, dalla sua Passione spiritualmente eterna, storicamente stra-
ziante, misticamente divina, onnipotente ed efficace. Bevo nel Sangue la sua grazia, il suo amore, i
suoi desideri, le sue intenzioni, le sue perfezioni. Bevo la sua Passione.
Tutte le desolazioni che straziano l'umanit, le desolazioni passate, presenti e future hanno straziato
Ges, le sue membra, il suo Cuore, il suo Spirito ed ora Egli alto sul mondo con la sua Croce, ac-
cogliendo su di s, prima che giungano alle anime, i flagelli della giustizia divina.
triste, desolante pensare Ges Figlio di Dio ancora sotto la sferza dei patimenti meritati dalle no-
stre iniquit, ma ancora consolante pensare che, soffrendo in noi, nelle nostre membra, in questo
suo Corpo Mistico formato da noi, valorizza col suo Sangue ogni lagrima, ogni pena, ogni sacrificio,
ogni angoscia. Bevo al Costato di Cristo le misericordie che Egli vuole effondere sulla povera uma-
nit. Egli vuol giungere a tutte le anime; ha perdono, consolazione, speranza, salvezza, amore per
tutte, ma nel suo Sangue, e quanto pi le anime comprendono la virt di questo Mistero tanto pi
restano consolate, elevate, esaltate, santificate. q. 34 : 27 ottobre

2176 - Sotto la Croce di Ges nel suo Sangue


Sotto la Croce di Ges nel suo Sangue. Alla luce del suo Vangelo, nel suo Sangue. A' pi del suo
Tabernacolo, nel suo Sangue. Figlia della sua Chiesa, nel suo Sangue. Membro del Corpo Mistico,
nel suo Sangue. La mia povera vita nel suo grande Mistero. La mia preghiera, la mia fiducia, il mio
amore rivestiti del suo Sangue! Il lavoro, il dolore, i sacrifici, le immolazioni, offerti al suo Sangue;
le virt praticate in omaggio al suo Sangue; le aspirazioni rivolte al suo trionfo; ogni attivit spiri-
tuale e intellettuale, ogni atto di devozione; ogni respiro, ogni palpito, ogni sguardo una implorazio-
ne di grazia e di santit. Dovrebbe essere cos l'impostazione del mio spirito.
Ma poi quante altre sfumature di generosit, di offerte, di abbandoni, di intuizioni, di rinunce, di
adesioni, di comprensioni a gloria del Mistero! La morte mistica in Ges, la vita mistica con Lui,
l'unione mistica al massimo grado.
Quanto, invece, sono lontana da queste esigenze della mia unione con Cristo! q. 31 : 1 novembre

2177 - Stendo le mani verso le tue, esuberanti di Sangue


Dal profondo della mia valle, alzo le pupille verso il tuo Mistero, stendo le mani verso le tue, esube-
ranti di Sangue; la mia preghiera, ispirata alla tua Passione ha implorazione di Sangue.
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E, come spinta da una forza irresistibile, l'anima s'immerge nell'oceano della misericordia per porta-
re nell'abisso delle anime la salvezza del Sangue Divino.
come lo stringessi nelle mie povere mani; come uscisse da me la virt che mi giunge dal Divino
Crocifisso per comunicarsi alle anime segnate dall'Angelo del Signore.
All'anima mia non resta che sprofondarsi ancor pi nella valle della propria miseria per rendersi an-
cor pi capace di ricevere e per lasciarsi guidare ciecamente da chi ha il mandato di condurla e di
rassicurarla nel posto designatole da Dio. q. 31 : 2 novembre

2178 - Conquistare il Sangue per le anime...!


Conquistare le anime per il Sangue di Ges; conquistare il Sangue di Ges per le anime!
Ecco il mio ardente desiderio ed ecco il tormento del mio cuore incapace di aggiungere all'oceano
del Sangue di Ges una sola stilla del sangue del mio cuore. Ma Ges mi conforta richiamandomi la
sua mirabile affermazione: Io sono la vite, voi siete i tralci.
O Signore, concedi che il mio tralcio sia pi aderente possibile alla mistica vite e attinga la linfa pi
abbondante e pi feconda. Allora il mio lavoro sar esclusivamente lavoro della tua grazia, della tua
volont, della tua santit. Allora il tuo Sangue sar l'ispirazione della mia intelligenza e l'intelligen-
za sar la luce del tuo Sangue; allora questo tuo Sangue sar illuminazione del mio spirito, e lo spi-
rito sar la fiamma sempre accesa per il tuo Sangue. q. 31 : l0 novembre

2179 - Bisogna opporvi la corrente del mio Sangue


- Ognuno ha la sua via - dice Ges. - La santit della Chiesa il libro della Redenzione rifulgente
della fedelt delle anime grandi. un libro che ammaestra, che incoraggia perch rivela il trionfo
della grazia divina e della volont umana. Figlia mia, anche gli empi apparentemente trionfano, e
quanti in questo momento elevano la loro bandiera contro la Chiesa!
Ma sono sforzi che si ripiegano su loro stessi determinandone la rovina. necessario opporvi la
santit delle anime fedeli alla Croce, alla Passione, al Sangue. l'ora dei tradimenti, della confu-
sione, dell'avvelenamento delle anime, dello smarrimento delle coscienze che trascinano l'umanit
sull'orlo del precipizio. Bisogna opporvi la corrente del mio Sangue. - q. 31: 13 novembre

2180 - Ecco la mia eredit, il titolo nobiliare. Il Sangue di Ges!


Ecco la mia eredit, il titolo nobiliare che mi ammetter al tuo cospetto, o Signore Iddio.
Non ti conosco ma sono tua figlia e i beni celesti sono anche per me, acquistati col Sangue di Ges,
Santissimo Sposo, potentissimo Redentore e Signore dell'anima mia.
Non ti conosco, ma ti conosce Ges; e quando questo Adorabile Salvatore entra in me col suo Cor-
po, col suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinit e io umilmente, amorosamente abbandono a
lui ogni senso e ogni energia, tutte le possibilit fisiche morali e spirituali, allora ti conosco, ti adoro,
ti amo, ti servo, ti invoco col suo Cuore, col suo Sangue, col suo Spirito. Laus Deo! Tutto resta rac-
chiuso nel Mistero, tutto suggellato dall'amore; le umili mie offerte e le promesse divine, l'aspira-
zione all'infinito e il bacio dell'Eterno; Cristo e l'anima nella comprensione di Dio. q. 31 :14 novembre

2181 - Rifacciamo il cammino, dice Ges


- Rifacciamo il cammino - dice Ges.
S, mio Signore, ti seguir dovunque andrai per lasciare l'impronta della tua carit e il dono del tuo
Sangue. Seguendoti bisogna patire, lo so, nel corpo, nel cuore, nello spirito; dare con Te il sangue
delle vene e quello del cuore. E siccome non ne sono degna, pur desiderandolo, dilato il pensiero
adorante, il desiderio ansioso, la speranza ardentissima nel tuo benedetto Sangue. Questo tuo tesoro
senza misura, per tutti e di tutti gli istanti, e tanto pi sollecito di estendere la sua compassione
quanto pi l'umanit va errabonda nella tenebra dell'errore e della malvagit. q. 31 : 18 novembre

2182 - Il privilegio del Sangue ha una estensione...


Il privilegio del Sangue di Ges ha una estensione infinita e solo Ges la comprende; la piccola
anima non ne abbraccia che la infinitesima espressione. O Signore, e chi pu estendersi nei domini
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delle anime se non il tuo spirito, la tua misericordia, la tua sapienza, la tua carit?
Il tuo Sangue benedetto sgorga continuamente con getto inesauribile dal tuo Sacrificio, la Chiesa ne
ricolma, infiniti Calici si elevano al Padre Celeste, la divina pioggia cade su ogni terra, su ogni
zolla, su ogni anima, ad ogni istante, senza arresti, senza riserve, sovrabbondantemente.
Chi pu contemplare e seguire l'onda redentrice per renderla fruttuosa in tutti i cuori?
Chi pu conoscere tutte le anime che ne sono prive? Chi pu aprire quelle che si chiudono ostina-
tamente al tocco della divina misericordia? Chi pu fare opera di illuminazione nelle anime che co-
scientemente calpestano il Sangue della loro redenzione, della loro salvezza?
Il mondo tutto avvolto da fiamme divoratrici; soltanto il Sangue di Ges pu spegnere l'ardore
delle passioni, la violenza dell'empiet, l'istinto della vendetta, dell'odio, della crudelt.
Ges chiede aiuto in quest'opera di risanamento spirituale; chiede aiuto anche da anime impotenti
come la mia. Quale aiuto posso darti, mio Signore, se non ho nessuna possibilit, nessuna capacit
spirituale all'infuori del desiderio che infondi in me e che come fuoco che abbrucia lasciandomi in
uno smarrimento che paralizza?
realmente cos; il mio nulla non pu estendersi che nel nulla, ma ecco il conforto, il raggio di spe-
ranza consolatrice, il mezzo validissimo a compiere la missione richiesta dal privilegio.
Consacrata al Mistero, immolata nel Mistero come piccolissima goccia sperduta nell'oceano del tuo
Sangue, della tua misericordia, posso giungere, guidata dalla mistica corrente, a tutte le spiagge, a
tutti i lidi, raggiungere tutte le anime che Tu vuoi salvare col bacio del tuo perdono e del tuo amore.
Basta che la mia unione al tuo Sangue sia indissolubile, sentita, voluta, gustata.
Basta che lo zelo per la salvezza delle anime abbruci prima la mia scoria ed io getti in quel fuoco
tutta me stessa: la preghiera, i desideri, le intenzioni, il lavoro, il sacrificio, le sofferenze, tutto quan-
to costituisce l'essenza della mia vita di obbedienza, di elevazione, di immolazione.
q. 31 : 22 novembre

2183 - Vai, e di' agli uomini la misericordia...


- Vai, e di' agli uomini la misericordia che ho riservato per gli ultimi tempi, per quando il demonio
si scatener sul mondo e spinger le anime a profanare il mio Sangue, a calpestarlo, a gettarlo
nell'oblio contrapponendovi i valori falsi e ingannevoli del sangue umano, viziato, avvelenato, cor-
rotto dalla superbia, dall'orgoglio, dall'odio, dall'impurit. Vai, e di' agli uomini che le bocche delle
mie Piaghe sono sempre aperte per riversare sull'umanit peccatrice i rivi del mio Sangue; che solo
da questo Sangue avranno luce e forza nella persecuzione, resistenza e speranza nella bufera deva-
statrice, salvezza e gloria nel caos dei traviamenti culminanti nelle pi amare desolazioni.
Vai, e di' agli uomini che non c' altra via, n altra possibilit di riedificazione spirituale, morale e
materiale se non nel mio Sangue. Vai, prima che la valanga scenda nel pi profondo e seppellisca
ogni cuore, ogni anima, ogni spirito. - q. 31: 23 novembre

2184 - Umilmente io devo glorificare il Sangue


Umilmente io devo glorificare il Sangue di Ges nell'intimo, in completa serenit di mente, di cuore,
di spirito, con una fede che non conosce confini, con una speranza invincibile, in spem contra
spem, con un amore ardentissimo, sicura che Ges trionfer sul mio nulla, n lascer il privilegio
senza il soccorso della sua opera. Dice S. Bernardo che il Signore non versa l'olio della misericor-
dia se non nel vaso della confidenza. O Ges, la mia confidenza tutta nella potenza del tuo San-
gue e il vaso della mia fiducia non ha confini. So che desiderando quello che non posso darti, Tu
appagherai le mie brame, e convertendo l'amarezza dell'impotenza in abbandono amoroso, Tu mi
renderai potente per la gloria del tuo Sangue. q. 31: 24 novembre

2185 - I mistici altari delle anime


Benedetto e santo l'Altare del Sacrificio dove Ges nuovamente, perennemente si offre nella con-
sumazione della Redenzione. Ma ci sono altri altari dove si compiono nuovi olocausti con Ges, in
Ges. Sono i mistici altari delle anime; anche l'altare dell'anima mia. Non di marmi preziosi, di
porfido, di alabastro, ricco di ornamenti e di gemme, n artisticamente istoriato; un altare semplice,
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invisibile, indescrivibile, ma vivo, sensibile, palpitante di amore e di desideri.


Su di esso si posa la Vittima Divina e pronuncia parole di prodigio, compie riti augusti nell'esalta-
zione del Mistero che ha un crescendo di bellezze e di grandezze spirituali.
O povero, piccolo cuore, hai la coscienza di essere un piccolo, segreto calice riboccante delle onde
del Sangue Divino, per inebriarti in esse e custodirle in piena attivit? Fosse davvero cos!
Potesse essere il mio cuore come un mistico braciere partecipante alla vivida fiamma del Mistero,
resistente nel conservare l'ardore, l'elevazione, la consumazione! L'olocausto Ges, ma anche la
piccola anima mia; l'olocausto il suo Cuore e il suo Sangue, ma anche il mio povero corpo, il mio
Sangue, tutto il mio essere gettato per Lui nella mistica fiamma. q. 31 : 29 novembre

2186 - Mirabili ricambi!


Mirabili ricambi! Il Sangue per l'amore, l'amore per il Sangue; la luce per la tenebra e la tenebra per
la luce; Ges per l'anima e l'anima per Ges. Egli vuole che io contempli la luce del Mistero nel
Cielo, nella Chiesa, nelle anime, nell'anima mia. Misteri che solo il Sacerdote pu contemplare, gu-
stare e riflettere nelle anime; che grida nella via del puro amore di Dio, dell'apostolato e della santi-
t. Il Cielo smagliante della gloria del Sangue Redentore; la Chiesa vivente ed operante in quel
Sangue; le anime convertite, salvate, santificate da quel Sangue; l'anima mia rigenerata le mille vol-
te, confortata, trasformata da quel Sangue!
C' tanta tristezza, ci sono tanti dolori sulla terra, ma tutto raccolto dall'Adorabile Salvatore che va
ripetendo con voci segrete a tutti i cuori: Venite ad me omnes!. Veniamo, o Signore, confidando
sulla bont con cui ci richiami e sulla potenza che dai alla tua parola. Noi siamo a terra, ma il San-
gue che discende dal Cielo ci porta fin lass; noi siamo poveri, piccoli membri della tua Chiesa, ma
il Sangue ci avvince al centro arricchendoci di tesori supremi; noi camminiamo come tra i rovi, ma
il tuo Sangue fa sbocciare ad ogni passo rose di eterna bellezza. q. 35: 1 dicembre

2187 - Apostola del suo Sangue


Apostola nascosta, segreta, sepolta nel grande Mistero; apostola nell'obbedienza, nel sacrificio,
nell'abbandono; appassionatamente, perdutamente, completamente consacrata a impetrare grazie,
benedizioni, salvezza e pace dal Sangue benedetto sulla Chiesa, sul mondo, sull'anima mia. Aposto-
la inerte, incapace di tutto, e ancora indegna di percorrere la via del grande Mistero, ma sicura, certa
di cooperarvi per l'aiuto che mi viene dall'alto, per le testimonianze della parola infallibile del Sa-
cerdote, per l'aiuto che mi viene dal Sangue di cui ha asperso, ricolmato la mia anima. q. 35: 4 dicembre

2188 - Spezzate le catene di ogni colpa...


il tuo Sangue, o Ges, che mi ha perdonato, che ha assorbito tutto quello che era ripugnante in me:
il sangue corrotto, le opere del peccato, le impressioni del peccato. O Sangue Divino, che ti sostitui-
sci a quello generato dalla colpa di origine e rinnovi in me l'innocenza, l'amicizia col mio Dio, il
patto eterno del testamento nuovo, l'immagine e somiglianza di Dio nella vita rinnovata in Cristo,
sii benedetto! Spezzate le catene di ogni colpa, l'anima acquista la libert dei figli di Dio, la libert
dei Santi che fa spaziare nel regno delle magnificenze spirituali dischiuse dalla misericordia divina
nella Santa Chiesa di Cristo. L'anima, rigenerata da Lui al Padre, santificata, impreziosita dal suo
Sangue, diventa sorella agli angeli, spirito puro, sereno, pronto a compiere i messaggi dell'amore.
S, pi l'anima viene purificata, permeata, valorizzata dal Sangue di Ges e pi diventa strumento di
grazia nella Chiesa di Cristo, membro vivo e vivificante del suo Corpo Mistico, prolungamento,
compimento della sua Passione, della sua Redenzione.
Poter saziare un affamato, dissetare un assetato! Poter portare il Sangue del perdono, della grazia,
del bacio di pace sulle anime redente da Cristo! g. 35 : 7 dicembre

2189 - O Madre, se tuo Figlio cos grande...


O Madre, se tuo Figlio cos grande, quale sar la tua grandezza spirituale, la tua santit?
Ges percorre le vie della Palestina benefaciendo et sanando omnes, ma gli uomini, per i quali
era venuto sulla terra a predicare la buona novella, lo arrestano nella sua corsa di Redenzione e lo
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gettano nell'abisso del dolore infinito culminato nello strazio della Passione e del Calvario.
O Madre, Tu lo segui spasimando nell'aspra ascesa, trafitta nell'anima ad ogni suo sguardo, ad ogni
suo respiro, ad ogni impronta del suo Sangue, e ti raccogli, desolata, sotto la Croce, assistendo alla
morte della augusta Vittima, raccogliendo nel cuore squarciato dal dolore, il Sangue della Reden-
zione. Allo spettacolo dell'Agnello Divino, immolato per la salvezza degli uomini, sgozzato dagli
stessi uomini, il cielo impaurito si oscura, la terra si scuote, si fende la roccia del Calvario, si squar-
cia il velo del Tempio, gli uomini fuggono impauriti, i morti balzano dalle tombe.
Tu, Madre, rimani immobile, fissa nella Vittima di Dio, che pure Vittima tua, raccogliendo nell'a-
nima le ultime parole suggellate dal Sangue Prezioso. O Madre, quanto sei grande! Tu reggi nel tuo
martirio, per virt del Sangue Divino, che ti colloca presso l'Altissimo corredentrice della umanit,
mia corredentrice. Quel Sangue ti ha prevenuta preservandoti dal peccato di origine, preparando in
Te le immense capacit della grazia, le ineffabili profondit dell'amore, le inarrivabili altezze della
santit. Salve, edificio sacrosanto, immacolato, palazzo purissimo di Dio sommo Re, ornato d'ogni
parte dalla magnificenza del medesimo Re Divino, palazzo che offre a tutti ospitalit e ristora con
misteriose delizie (S. Germano). Accoglici, o Madre, in questo tabernacolo della tua purezza im-
macolata, della tua grazia inesauribile, della tua Verginit divinamente feconda.
O Madre nostra, dalle vette eccelse della tua regale, divina grandezza, getta uno sguardo sulla valle
fangosa del nostro esilio e fai rifluire su di noi i rivi purissimi delle grazie di Dio, i rivi abbondan-
tissimi del Sangue di Cristo. Il Mistero del Sangue di Ges il tuo Mistero, l'origine della tua
grandezza, la potenza della tua mediazione. q. 35: 8 dicembre

2190 - Gettare nel mondo il grido del tuo Sangue


Nella S. Comunione l'Agnello di Dio si abbandona a me perch io lo possa immolare, e versa il suo
Sangue nel mio povero cuore. Comunione di luce, di fuoco, di Sangue.
- Se tu compirai i tuoi doveri nel Mistero del mio Sangue e lavorerai in esso le tue virt, sar come
se il Sangue stesso operasse per te nell'infinito. -
O Signore, non tento neppure di esprimere queste grandi cose, tanto profonde; mi basterebbe gettare
nel mondo il grido del tuo Sangue. Si avverino le parole del Profeta: Auditam faciet Dominus glo-
riam vocis suae in laetitia cordis vestri. q. 35 : 13 dicembre

2191 - In comunione col Sangue di Ges!


In comunione col Sangue di Ges! Vuol dire in comunione con tutta la Chiesa trionfante, purgante,
militante; in comunione con la santit dei giusti, con la conversione dei peccatori, con tutti i beni
spirituali della Redenzione. O Sacerdote del Signore, pensa che quando alzi il Calice della salvezza
assommi tutte le preghiere, le adorazioni, le espiazioni, le implorazioni di tutta la Chiesa; vale pi
quell'atto che tutte le nostre offerte, la nostra vita e la nostra morte in ispirito di immolazione.
L'Ostia Santa appare nel suo fulgore di Sangue, il Calice trabocca. La mia missione, il mio apostola-
to l'incontro di anime nel Sangue di Ges. O le anime vengono a me o io debbo recarmi da loro.
Come avviene questo? Lo Spirito del Signore compie queste segrete comunicazioni; esso muove le
anime ed io ho molti segni di queste opere umanamente inspiegabili.
Se vivo veramente nel Sangue di Ges, questo fiume di misericordia mi porter nelle sue dirama-
zioni su terreni incolti ed essi verranno incontro, assetati dell'onda ristoratrice. q. 35: 14 dicembre

2192 - Mediatore di alleanza col popolo!


Tra la giustizia divina e il peccato degli uomini c' Cristo Ges con la sua Adorabile Divinit e la
sua Sacra Umanit, con gli splendori della sua dottrina e le umiliazioni della sua Passione, con gli
accenti di una piet infinita e l'offerta di tutto il suo Sangue.
Oh! potessi comprendere questi misteri di Redenzione, viverli e invocarli per tutte le anime!
Il Sangue di Ges grida per tutte: piet, misericordia, perdono, ma vuole che alle sue implorazioni si
uniscano le nostre preghiere, il nostro zelo, la nostra fede. Il Sangue di Ges ristabilisce l'alleanza
tra il Creatore e la creatura, tra Dio e il popolo, tra Dio e l'anima mia e questa alleanza tanto pi
intima e pi gaudiosa quanto pi l'anima apprezza e invoca il Sangue Redentore. q. 35 : 15 dicembre
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2193 - Riunire le eredit disperse


Al mio Ges dato riunire le eredit disperse. Eredit di Dio sono tutte le anime santificate dalla
Redenzione; ma come la luce bacia tutto ci che non nascosto, cos la Redenzione tocca, eleva,
santifica ci che non le sfugge. Il Sangue Divino non lascia una zolla senza le sue stille vivificatrici,
ma spesso la terra disgregata, dispersa dal vento della dissipazione, dell'orgoglio, del peccato.
Radunare i dispersi! Oh! quanti sono lontani da te, o mio Dio! In ogni terra ci sono i negatori della
tua esistenza, i dissidenti, gli eretici, gli infedeli, i ribelli, i pervertiti, i traditori, i sacrileghi.
Anime disperse, anime vaganti nella tenebra della colpa, spinte sull'orlo dell'abisso, in procinto di
precipitarvi. Oh! giunga presso tutti il Sangue di Ges, li tocchi, li scuota, li accenda col suo fuoco e
li porti nell'unica fiamma dell'amore supremo, nella cognizione del Dio tre volte santo, nella pie-
nezza delle sue misericordie. q. 35: 1,5 dicembre

2194 - Il suo talamo, la croce


Non vedi il Signore che ti viene incontro quasi sposo che esce dal suo talamo? Il suo talamo, la cro-
ce. La croce di Betlemme, di Nazareth, del Tempio, del Pretorio, del Calvario. Croce ogni sua soffe-
renza, ogni patimento, ogni contraddizione, ogni umiliazione. umiliazione per Ges ogni respiro
della vita, ogni atteggiamento di quella sua carne santissima, immacolata, adorabile, ma mortale.
Croce di Ges ogni anima che lo insulta, lo respinge, lo allontana da s, non vuole accoglierlo.
Croce di Ges la freddezza, l'indifferenza, l'abbandono, la dimenticanza, l'ingratitudine. Croce di
Ges l'anima mia cos poco compresa dei suoi interessi, dei suoi disegni divini, della sua volont.
Croce di Ges la mia incomprensione delle meraviglie del Mistero del suo Sangue. O Signore quan-
ta longanimit! Tu devi ricominciare nel mio spirito ad ogni istante il tuo lavoro di purificazione e
di illuminazione perch io possa essere capace di ricevere il tuo Sangue. S, anche l'anima in pecca-
to, ma pentita e prostrata a ricevere la virt del tuo Sangue, il tuo perdono nel Sacramento, capace
di quella virt; ma la capacit della sposa, della piccola vittima deve essere ben diversa, pi ampia,
pi luminosa, pi aderente al Mistero; dev'essere una capacit di amore. q. 3,5: 16 dicembre

2195 - Vedere Ges che abbraccia ogni anima


Chi se non lo Spirito del Signore mi fa contemplare l'umanit alla luce del Sangue di Ges, immersa
in questo Sangue come il pulviscolo negli spazi, baciata, impregnata dal Sangue dell'Uomo-Dio
come una spugna nella profondit degli oceani? Sono immagini inadeguate.
Vedere Ges che abbraccia ogni anima con le sue Piaghe sanguinanti, la stringe al suo Costato, la
immerge nel suo Cuore! Ogni anima? S, ogni anima perch morto per tutti, anche per quelli che
non lo conoscono, per quelli che, invece di baciare le sue ferite, le allargano, le inaspriscono, le co-
spargono del sale della loro amarezza. Oh! io lo vedo questo Divin Redentore aggirarsi, come un
giorno, per le strade di Palestina attorno ad ogni anima con divino gesto di misericordia, invitando
con parole, che hanno l'accento e il gemito della preghiera: Venite ad me omnes.
Oh! corriamo a raccogliere il suo Sangue, a posare i piedi sulle sue impronte, a tuffarci nei rivi mi-
steriosi della sua misericordia. q. 35 : 18 dicembre

2196 - Appianate la via del Signore...


Appianate, o anime redente, la via del Signore; preparate il trionfo del Sangue di Ges con l'umilt,
la fede, l'invocazione, l'amore. Vuotate lo spirito di ogni affetto terreno, di ogni cosa di quaggi; il
Sangue Divino, come i grandi fiumi, vuole un letto profondo per non disperdere le sue sovrabbon-
danze, per comunicare alla terra del cuore la sua potenza redentrice. q. 35 : 18 dicembre

2197 - I Santi e le stimmate trafiggenti


I Santi privilegiati dal Signore, nell'unione alla sua Passione, apparivano segnati dalle stimmate tra-
figgenti. Era il Sangue di Ges che premeva il sangue umano con il martirio di una sofferenza fisica.
Nell'anima conquistata dal Sangue di Ges sono altre stimmate; il Sangue di Ges che entra nello
spirito, e al passaggio, al suo investimento imprime segni di piaghe dolorose.
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un martirio diverso, ma sempre l'esaltazione del Mistero nell'anima redenta. q. 35: 18 dicembre

2198 - Verr giorno in cui tutte le anime...


Dimmi, Ges, verr giorno in cui questo tuo Sangue sar riconosciuto, benedetto, invocato?
Verr giorno in cui tutte le anime aspireranno a salire questo monte della tua gloria qui in terra per
rendersi degne di salire a quella che gi godi e fai godere in Cielo? Verr giorno in cui gli uomini,
assetati di giustizia, verranno a chiederla alle Piaghe Santissime, al Sangue Prezioso della tua Pas-
sione sul Calvario dell'Altare? Verr giorno, o Signore, nel quale, guardando a Te, tutte le anime ri-
peteranno nell'esultanza delle gioie della Redenzione: Ecce vir?
O Signore, fai spuntare presto questo giorno di luce e di pace conquistato col tuo Sangue. Tu l'hai
assicurato con altre parole del Profeta: Ecco che io porr nei fondamenti di Sion una pietra, pietra
scelta, angolare, preziosa per saldissimo fondamento. La misteriosa pietra sei Tu, mio Cristo; pie-
tra scelta, cavata dal Cuore di Dio, fatta discendere negli scavi della colpa come basamento incon-
cusso, ricco di infinita vitalit, di ricchezze spirituali, di doni soprannaturali per chi si edifica in Te.
Ma Tu hai fatto aggiungere al Profeta un ammonimento che mi consola e m'incoraggia: Chi crede
non abbia fretta. Oh! io vorrei raggiungere all'istante l'oggetto dei tuoi desideri e delle mie aspira-
zioni! Mi consuma la sete del tuo Sangue e vorrei che tutti la sentissero e ne fossero tormentati per
rendere al tuo Mistero la gloria che si merita. g. 35 : 19 dicembre

2199 - O Sangue del mio Ges, quanto ti amo!


O Sangue del mio Ges, purissima sorgente di inesauribile carit, quanto ti amo!
Tu dischiudi le porte della grazia e allarghi quelle del mio cuore perch possa ricevere le tue so-
vrabbondanze divine; tu avanzi preparando la via al gran Re, luminosa, fulgidissima, ornata di pro-
digi, profumata di benedizioni. L'anima visitata da te, riempita, elevata da te non teme pi l'incontro
col Signore, n cerca parole mirabili per salutarlo, n invocazioni sublimi per supplicarlo.
In te trovo tutto. Me lo assicura il libro santo: Expectetur, sicut pluvia, eloquium Domini; et de-
scendat, sicut ros, super nos Deus noster (Deut. 32,2).
Aspetto la tua parola nel tuo Sangue Divino ed essa scende come rugiada a ravvivare il mio povero
spirito anelante alle supreme certezze dei tuoi disegni di amore. q. 35 : 22 dicembre

2200 - Vorrei avere tutta la scienza dei Santi Padri...


Vorrei avere tutta la scienza, la sapienza, l'aspirazione dei Santi Padri e Dottori della Chiesa e cono-
scere nello stesso tempo tutti i linguaggi dei popoli per celebrare le glorie della Redenzione di Cri-
sto, i segreti del suo Sangue Divino. Dalla sua culla Ges mi incoraggia a confidare pi nella sua
potenza che nella mia attivit dicendo: Aspetta tutto da me. L'anima si strugge dal desiderio di
portare alla sua Culla le anime conquistate col suo Sangue; e il desiderio diventa preghiera, oblazio-
ne, implorazione, n avrebbe pace e riposo lo spirito se l'Apostolo non mi illuminasse rivelandomi
che ogni opera di Redenzione compiuta solo da Cristo. q. 35: 25 dicembre

2201 - Quale gloria riservata al Mistero del Sangue?


Quali ricchezze spirituali, quali conquiste, quale gloria riservata al Mistero del suo Sangue?
Quando e come si formeranno i veri apostoli della devozione, dell'esaltazione del suo Sangue Pre-
zioso? Mistero! La piccola Culla avvolta di luce abbagliante, irradiata dal Bimbo Divino.
In quella luce sprazzi di Sangue, voci di Mistero, richiami di amore. Il poema radioso della nascita
racchiude il poema sanguinante del Calvario; l'uno e l'altro mi segnano la via dei segreti di Dio.
Io finir a non capire pi nulla con la mia povera mente, tanta la piena di pensieri, delle compren-
sioni, delle elevazioni nei Misteri di Ges. Non chiedo nulla, o Signore; potrei chiedere un punto di
partenza o di arrivo spaziando nell'infinito? Chiedo solo di poter umiliare alla tua Culla, insieme al-
la mia povert, tutte le meraviglie che contemplo nella Redenzione.
Giunger il momento in cui rivelerai al mondo Te stesso nel grande Mistero di infinita carit appar-
so a Betlemme e coronato sul Calvario. Il tuo Sangue vorr pure trionfare sulle miserie umane, su
questa terra cos sventurata e cos dimentica di Te; cos ripiena di dolori e incapace di arrestarne le
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cause; cos povera, tradita, sconvolta, agonizzante e pur cos superba, orgogliosa, ribelle alle tue
leggi, alle tue misericordie, al tuo amore. g. 35 : 26 dicembre

2202 - Come eri lontana quando ti ho chiamato...!


- Prendi dalla Scrittura tutto quello che giova al tuo spirito - dice Ges - tutto quello che d luce al-
le mie parole, forza ai miei richiami, valore alle mie attrazioni. Ti ho tratto dall'estremit della ter-
ra, t'ho chiamato dalla regione lontana. Come eri lontana quando ti ho chiamato presso il mio Ca-
lice! Che sapevi tu del Mistero quando ti ho chiamata presso il mio Calice? Che sapevi tu del Mi-
stero del mio Sangue, del suo valore e della sua efficacia, della magnificenza dei suoi prodigi?
Che sapevi dei miei disegni di misericordia per la salvezza del mondo, dei disegni di Dio, riservati
a consolazione della Chiesa per questi ultimi tempi? Che sapevi della potenza dei miei Sacerdoti,
Ministri del mio Sangue, e quanto mi sia gradito che le anime preghino e patiscano perch si man-
tengano all'altezza della loro dignit e della loro santit?
Che sapevi, delle mie comunicazioni intime con le anime, dei miei dolori intimi, delle amarezze del
mio Cuore per i tradimenti e le desolazioni del luogo santo? Che sapevi della mia infinita sofferen-
za nel vedere sconosciuto, dimenticato, calpestato il mio Sangue, mentre io lo offro continuamente,
divinamente per la Redenzione di ciascuna anima? Ti ho chiamato dalla regione della tua ignoran-
za, della tua piccolezza, della tua miseria al regno della mia grazia, nelle altezze e nelle luminosit
di questo regno dove si manifestano le magnificenze della Redenzione.
Ti ho chiamato dal tuo nulla, dallo strame dei tuoi peccati, dai margini della via sulla quale cam-
minavi come sola, senza la visione di una fulgida meta. La visione del Cielo ti presente nello spi-
rito, ma sempre invisibile; io la rendo sensibile nella manifestazione di ci che concorre a rag-
giungerla. Ti ho chiamato presso la Croce, presso l'Altare, presso il mio Calice, fino a immedesima-
re la tua anima con questi Misteri divini che racchiudono le grazie e le glorie della Redenzione.
Ti ho chiamato all'improvviso ed anche ora ti chiamo quando meno vi pensi mettendo il mio Sangue
in circolazione nell'anima tua, facendoti gustare impressioni di soavit, di esultanza, di elevazione.
Le membra cadono, lo spirito sale. una chiamata. Piccola anima come rispondi?
Sei pronta, sei disposta, compresa, fiduciosa nella potenza del Mistero anche se attorno a te c' il
silenzio assoluto, il vuoto, l'isolamento? Ti ho detto: Serva mia sei tu, io ti ho eletto.
Quante volte ti ho fatto intendere che tu sei scelta a servizio del Mistero del mio Sangue! [...].
Ti ho chiamato nella giustizia del mio Sangue; tu la senti che cosa voglia dire questa elezione; tu
provi il gaudio di una continua purificazione e senti che proprio io ti ho preso per mano, ti ho gui-
dato nella via del Mistero e ti ho conservato nella volont di servirlo.
Ma siamo ancora all'inizio della grande via; c' molto cammino da compiere, ci sono molte diffi-
colt da superare, molte finalit da raggiungere. - q. 35 : 28 dicembre

2203 - Il tuo Sangue mi ha preceduto


Tu hai sparso, o Signore, nel mio cammino infiniti doni spirituali con le manifestazioni arcane, soa-
vissime, pressanti, deliziose ed anche paurose del tuo grande Mistero.
Il tuo Sangue mi ha preceduto, accompagnato, seguito in ogni passo; ha purificato l'anima, conforta-
to, illuminato, sostenuto lo spirito, temprato il cuore, santificate le membra; ha rivestito di luce di-
vina ogni dolore, ogni sacrificio, ogni avvenimento; ha dato alla unione il senso di una intimit pro-
fonda, ai desideri, alle offerte, alle intenzioni valore di opere; si sostituito al mio povero essere,
quasi guardando attraverso le mie pupille per portare la sua vita in ogni anima che si accostata a
me; comunicando con le mie parole la virt della Redenzione, dando ad ogni sentimento la traspa-
renza delle cose celesti. Non mi meraviglio, o Signore Ges, dei prodigi del tuo Sangue benedetto;
mi meraviglio della mia insensibilit. Come posso resistere a questi fiumi di bellezza, di potenza, di
grazia senza venir meno e morire per la violenza del tuo Sangue? q. 35 : 29 dicembre

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2204 - Sono agli estremi della umanit
Non difficile sentire che sono agli estremi della umanit, anche perch il Mistero stesso mi spro-
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fonda, mi spoglia di tutto, mi fa toccare l'estremo limite dell'esistenza dove, se non ci fosse la po-
tenza dell'Altissimo, precipiterei nell'abiezione della distruzione. La bont di Ges mi incoraggia.
L'Ostia Santa come elevata nelle ampiezze del mio nulla e gronda Sangue. M'illudo? No.
Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi! .
- Metti sotto la pioggia del mio Sangue tutto quello che ti appartiene e che vuoi santificare. -
O Signore, i miei peccati, le mie intenzioni, i desideri, le offerte, l'ardore per il trionfo del tuo San-
gue, e ancora tutti i Sacerdoti che mi hanno aiutata e che ancora beneficano l'anima mia. - Ma anche
quelli che non conosci e che io eleggo Apostoli del mio Mistero. - S, mio Ges, tutta la tua Chiesa
docente sia aspersa, illuminata, inebriata dal tuo Sangue; tutte le anime religiose, le anime giuste,
pie, innocenti; anche i peccatori, tutto il mondo sotto questa pioggia di Sangue. q. 36: 1 gennaio

2205 - Il silenzio dell'anima mia inesprimibile


Il silenzio dell'anima mia cosa inesprimibile. come un vuoto profondo che ha chiuso tutti gli
sbocchi provenienti dall'esterno ed anche dall'interno. chiusa la via dell'immaginazione.
Che posso immaginare che sia degno di Dio, aderente ai suoi Misteri, accostevole alla sua Maest,
alla sua santit, alla sua potenza, sapienza e carit? chiusa la via della memoria. Quale ricordo po-
trei serbare nell'anima all'infuori di quello dei benefici di Dio? chiusa la via alla sensibilit.
Il cuore non si commuove che al pensiero di Dio, dei suoi attributi, dei suoi Misteri; al pensiero del-
la Passione di Ges, del suo Sangue Divino, della sua immedesimazione con l'anima. chiusa la via
ai desideri umani. Non c' in me che un desiderio: quello del trionfo del Sangue di Ges; il deside-
rio che il Mistero sia conosciuto, compreso, amato, invocato, vissuto e glorificato. chiusa la via ad
ogni creatura. No, nessuno pu entrare in me senza esservi introdotto dal Signore nei rapporti del
suo Mistero. L'anima ha cos raggiunto il silenzio voluto da Ges? Non ancora. q. 36: 2 gennaio

2206 - Il Nome col tuo Sangue e il Sangue col tuo Nome


O mio Ges, ogni volta che pronuncer il tuo Nome, intendo invocare anche il tuo Sangue e impri-
mere nell'anima mia il Nome col tuo Sangue e il tuo Sangue col tuo Nome.
Oh! Se tutte le anime avessero questo segno di salvezza, di speranza e di gloria! q. 36: 2 gennaio

2207 - Quale amore, quali sacrifici offro a Ges?


Ci stato dato un figlio - dice Isaia. Un figlio ha bisogno della madre, del suo amore, delle sue
cure, della sua protezione, della sua dedizione. Quale amore, quali premure, quali tenerezze, quali
sacrifici offro a Ges? Questo Figlio di Dio fu piagato a cagione delle nostre iniquit.
Che fa una madre per un figlio ferito, straziato, sanguinante? Che fai tu piccola anima, per lenire e
guarire le piaghe di Ges? vero che sono ferite che non rimarginano, piaghe sempre aperte dal suo
amore; ma almeno, depongo su di esse le lagrime della compunzione dei miei peccati per racco-
glierle asperse dal suo Sangue benedetto? Nel Bambino di Betlemme non appare che la ferita san-
guinante della Circoncisione, ma gi sono in atto, fino dalla eternit, le Piaghe della Coronazione di
spine, della Flagellazione, della Crocifissione. Tutta la Passione qui in questa Culla, nel vagito del
Bimbo Divino. Il Profeta dice che Egli ha sulle spalle il Principato.
S, il Re delle milizie celesti e dei popoli della terra; il Padre gli ha dato in eredit le nazioni e le
genti, le anime tutte, la responsabilit delle loro colpe, delle loro iniquit, delle loro empiet.
Oh! quanto gli pesa questo Principato! La sua Sacra Umanit ne oppressa, schiacciata, calpestata
fino al punto da versare tutto il suo Sangue. Ma il suo Sangue diventa luce, respiro, forza, alimento
per le anime redente, per l'anima mia. Oh! come dolce sentire questo Sangue permeare il mio spi-
rito, dargli la sensazione dell'invisibile, del divino, dell'infinito!
E come conforta sapere che Ges l'Angelo del gran Consiglio, del Consiglio di Dio per la me-
diazione, per la salvezza, per la santificazione dei redenti.
Tutto aspetto dal mio Ges, Sposo di Sangue: perdono, misericordia, grazia, elevazione, santit ed
Egli tutto aspetta da questa poverissima creatura che vuol incorporare al Mistero della sua carit. q.
36 : 3 gennaio
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2208 - Ho veduto le devastazioni della guerra


Ho veduto da vicino le devastazioni della guerra. Ho camminato tra le macerie di case annientate,
fra i proiettili ancora fumanti e inesplosi, nello squallore di immani rovine di morte.
Da ogni casa crollata pareva salisse l'immenso dolore, il pianto dei superstiti fuggitivi, il gemito dei
morenti, il lugubre richiamo dei morti. L'ora tenebrosa rendeva ancor pi macabra la scena.
Ho pensato alla devastazione delle anime ben pi amara e irreparabile perch come l'annienta-
mento del Sangue di Ges! A che pro l'Incarnazione, la Passione, la Vita, la Morte, le infinite obla-
zioni di Ges, lo spargimento del suo Sangue Divino se l'umanit non vi corrisponde, se non com-
prende la salvezza che Ges dona nei grandi Misteri affidati alla sua Chiesa? La morte mi ha sfiora-
to vicino e Ges ancora una volta ha protetto la mia povera esistenza.
Dove trover il ringraziamento pi degno se non nell'offerta del suo Sangue benedetto?
Calicem salutaris accipiam et Nomen Domini invocabo. q. 36 : 4 gennaio

2209 - Ges adora in me, con me, per me


Comprendere a fondo questo pensiero comprendere l'Incarnazione di Ges, la mia redenzione.
Consacrata al Mistero del suo Sangue, immedesimata in questa sua vita donatami sulla Croce, nel
Sacrificio, nel Sacramento, scompare il mio fango, la mia tenebra, la mia vilt, l'ignoranza; tutto
soffuso dalla luce, dalla benedizione, dall'amore, dalla sapienza del Verbo.
Consacrata al Sangue di Ges, la mia verginit sale con lo Sposo Divino al cospetto di Dio ad in-
neggiare, con gli Angeli, al Dio tre volte Santo, adorando i suoi Misteri arcani. q. 36: 5gennaio

2210 - Epifania! Manifestazione di luce!


- La luce del mio Sangue pi splendida, pi preziosa, pi efficace di quella irradiata dalla stella
dei Magi; quella era solo un richiamo, una guida, una certezza, un segno celeste; la virt del mio
Sangue, il suo splendore, la sua manifestazione, tutto vita, essenza di vita soprannaturale.
Sorgi, piccola anima, dal tuo nulla, dalle tue miserie, dai tuoi peccati, dalla tua ignoranza, dalla
tua oscurit e vedi e contempla la gloria del Signore che spuntata su di te. -
Gloria del Signore il Sangue di Ges: sublime religione credere alla virt del Sangue, sperare aiu-
to, salvezza, protezione da quel Sangue, considerarlo come oggetto del supremo amore. Epifania!
Manifestazione di luce! q. 36: 6 gennaio

2211 - C' col Sangue una comunanza di interessi


Il Sangue di Ges rende l'anima pi sensibile ai dolori altrui che ai propri; pi anelante alla pace del
mondo che alla propria serenit; pi preoccupata delle persecuzioni contro la Chiesa che delle pene
intime, individuali. C', col Sangue di Ges, una comunanza di aspirazioni, di interessi, di attivit.
Chiedo a Ges piet e misericordia per il suo Sangue, l'attenuazione di tanti mali, la salvezza di tan-
te povere anime colpite all'improvviso senza forse un atto di dolore e di fiducia. Misteri tremendi!
- Il flagello che vi percuote - dice Ges - come una violenta bufera in una selva: essa spezza le
cime, sradica piante annose, ma i fiori, le erbe, gli arboscelli restano intatti. Gli umili, i semplici, i
puri, apparentemente sono percossi, ma la loro sofferenza aumenta i loro meriti, li rende pi cari a
Dio. - q. 36: 7gennaio

2212 - Quale altro regno pi sicuro e confortevole?


Il segno del Sangue di Ges per le anime credenti e fedeli un richiamo dell'Altissimo nelle vie del-
la misericordia, dove solo salvezza, grazia e santit. Quale altro segno pi sicuro e confortevole?
O bont del Signore nel darmi questo segno, nell'aprire la mia povera intelligenza perch lo com-
prendessi e, comprendendolo, cercassi luce e sostegno nella via, aiuto e approvazione nella ricerca!
Tu, o Signore, ti offristi ad essere trovato nel Mistero del tuo Sangue Prezioso, ti offristi e ti offri
continuamente alle mie ricerche. Vi forse preghiera, elevazione, desiderio a cui Tu non sia pronto
a rispondere con altri segni, con altre attestazioni della tua volont?
Che la comprensione del Mistero di anime elette, prima molto lontane dal meditarlo e dall'invo-
carlo, se non un segno della tua illuminazione? Che il gusto che Tu doni loro e la volont di ren-
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dersi apostole del culto del tuo Sangue, se non una manifestazione della tua grazia e una evidente
prova che Tu le predisponi ed operi in silenzio nelle anime che scegli a servirti?
In un istante Tu puoi comunicare a tutto il mondo lo splendore della tua Redenzione, che nel tuo
Sangue Prezioso; oh! perch non lo fai, o Signore? Non ne siamo degni, vero, ma sei degno Tu di
vederci prostrati dinanzi alla tua Croce, al tuo Sacrificio, al tuo Tabernacolo in devota adorazione e
implorazione del tuo Sangue. Deh! ci conquisti la tua misericordia! q. 36 : 10 gennaio

2213 - La fecondit della Chiesa!


Un piccolo rivo pu fecondare campi immensi, cos l'anima che vive cosciente presso le fonti del
Salvatore, attingendo e trasmettendo con devota piet e cocente desiderio il Sangue della Redenzio-
ne. Dove giunge il Sangue che invoco spessissimo e che Ges mi dona abbondantemente ad ogni
invocazione? Non lo so; ma so che non va perduto. Vi sono tanti poveri nella sua Chiesa, tanti af-
famati e assetati di luce, di perdono, di pace e sono certa che a tutti distribuir le sue ricchezze.
q. 36 : 11 gennaio

2214 - Divenire il mistero di Ges


Il bene di Ges! C' istante nel quale non eserciti nel mio spirito l'influsso della carit e non versi
nell'anima mia le sue misericordie, il suo Sangue benedetto? Quali tesori di conoscenze spirituali, di
santi entusiasmi, di profonde intuizioni! La sua Incarnazione si rinnova nel S. Sacrificio della Messa,
ma anche misticamente nella Comunione in cui l'anima diventa, in certo modo, il mistero di Bet-
lemme, del Calvario, il mistero di Cristo. Accogliere nel Corpo e nel Sangue, nell'Anima e nella Di-
vinit di Ges la potenza del suo Mistero e divenire per quel contatto il mistero di Ges, divenire
Ges vivente nei desideri, nelle espansioni, nelle estensioni della sua Redenzione, qual privilegio
concesso a chi cerca Dio, a chi cerca Ges e si nutre del suo Spirito, del suo Sangue e del suo Amo-
re! Oh! Se potessi tener raccolto nell'anima tutto il bene che Ges mi manifesta e che accumula in
me con i suoi santissimi desideri; se potessi ravvivarlo giorno e notte per rimanere nella pi alta sfe-
ra della spiritualit!
C' chi sale a Dio dimenticando se stesso; c' chi ascende con le proprie santissime aspirazioni; c'
chi dona a Ges ogni capacit d'intendere, di volere, di operare perch trionfi solo la sua volont.
L'anima mia intende ora questa forma di corrispondenza ai desideri, alla virt, alla potenza del San-
gue Divino. Mi nutro di questo bene infinito con l'intenzione che Ges lo affermi in me, lo raddoppi,
lo distribuisca, lo comunichi, con le segrete forze del suo amore, con le mie facolt e i miei sensi
santificati, a quante anime vuol salvare [...].
Il Sangue gronda dal Calice sulla umanit. Raccoglietelo, distribuitelo per la salvezza del mondo.
Aiutiamo Ges; doniamoci a Lui appassionatamente perch si compiano i suoi Misteri nell'ampiez-
za della sua Redenzione e l'anima sia inondata di delizie. Oh! Io vorrei rinunziare a tutte le deli-
zie del Mistero perch esse illuminassero e inebriassero anime incoscienti, tiepide, ingrate. Se po-
tessi darti un raggio di consolazione, addolorato Signore! A che valgono le mie lagrime, le mie sof-
ferenze, le mie preghiere se non giungono ad esaltare il tuo Sangue?
- Ogni attivit, dice Ges, ogni preghiera, ogni elevazione, ogni forma di apostolato per il culto del
mio Sangue consolazione, sollievo e dolcezza al mio Cuore; trionfo del mio Sangue. - g. 36 : 14 gennaio

2215 - L'alleanza suggellata col Sangue


L'alleanza eterna promessa da Dio poggiava su Cristo e sarebbe stata suggellata col suo Sangue.
Chi entra nella luce del Sangue di Ges, entra nello spirito dell'alleanza; chi beve il Sangue Divino
beve la virt dell'alleanza, chi si immerge nell'oceano del Sangue Prezioso spazia nei frutti, nei me-
riti, nelle grazie, nelle ampiezze dell'alleanza. Alleanza eterna.
Non verr meno n per le nostre incomprensioni, n per le nostre ingratitudini, n per gli stessi no-
stri peccati. Ne abbiamo il pegno nella Passione di Ges, conquista dell'alleanza; nella sua Croce,
culmine dell'alleanza; nel S. Sacrificio, richiamo, contrassegno, rinnovazione dell'alleanza; nel San-
gue benedetto, suggello dell'alleanza. q. 36: 16 gennaio
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2216 - Ogni provvido soccorso il mio Sangue


Come aiutare Ges in quest'opera di Redenzione, l'unica che valga su questa terra e per l'eternit?
- Non daresti il pane che ti avanza - dice Ges - all'affamato? Non salveresti un naufrago se potessi
stendergli la mano? Non daresti la vita a chi muore se bastasse un atto della tua volont?
Questo atto pietoso, questo aiuto della tua mano, questo pane della tua elemosina, ogni provvido
soccorso il mio Sangue che puoi offrire spiritualmente a tante anime sventurate per il loro ritorno
a Cristo, per la loro unione alla sua Chiesa ed al suo amore. - q. 36 : 18 gennaio

2217 - L'onda scherza nelle tue mani


Un'onda di Sangue Divino scherza fra le mani di Ges. No, non scherza, impaziente di scendere in
un cuore, in un'anima, in un santo, in un giusto, in un peccatore.
Apri la via, povera anima, con i santi desideri, con la fede, col sacrificio. Non vedi? L'onda scherza
nelle tue mani. Dove la porterai? Nelle santissime mani di Ges; solo il Pastore pu conoscere le
pecorelle. E Ges la mette nelle mani dei Sacerdoti, i nuovi Pastori costituiti, come Pietro, deposita-
ri del suo Sangue, aventi in quel Sangue la dignit del Sacerdozio.
Non dico parole, Ges rende degna di un piccolo ministero l'anima consacrata al suo Sangue. Egli
usa di lei come strumento delle sue divine misericordie. Aiutare Ges? Non una pretesa?
No, un dovere, una responsabilit, una missione. q. 36 : 18 gennaio

2218 - O Signore Ges, se io penso al tuo Sangue...


O Signore Ges, se io penso al tuo Sangue, alla vita splendente che ha dato alla tua Sacra Umanit,
al Cuore, allo sguardo, alla voce, a tutta l'Adorabile Persona; se penso che il tuo Sangue benedetto
fu scelto dal Padre per donarlo a noi a ricostruire la nostra spiritualit e la nostra personalit come
figli di Dio ed eredi del Cielo; se penso al modo con cui ce l'hai donato sotto la sferza dei flagelli,
sotto lo strazio delle spine, dei chiodi, della lancia, tutta l'anima mia si scuote, ha indicibili sensi di
commozione, lagrime incontenibili, intenzioni, aspirazioni senza numero.
Sembra che io getti la mia preghiera nel vuoto; no, sento che va ad immergersi nel tuo Sangue, in
quello della Passione, del Calvario, del Sacrificio, del Tabernacolo. Questo tuo Sangue benedetto
non ha un corso stretto da sponde, dilaga come il diluvio, accogliendo le anime di ogni terra, di ogni
tempo, accogliendo l'anima mia in ogni istante della mia immolazione.
San Paolo eremita, ripieno del tuo Spirito, ricolmo dei tuoi doni, con l'anima esuberante di amore
fuggito nel deserto per meglio sentire la tua voce e dilatare il suo spirito nella tua carit e nella tua
santit come la pupilla si dilatava nello spazio. Il mio deserto, o Signore, il tuo Mistero, il tuo
Sangue, che ha ampiezze infinite, che ha silenzi infiniti e rivelazioni infinite.
Potessi raccogliere tutta la luce che trasfonde e tutta la grazia che comunica!
- Le tue preghiere - dice Ges - sono come i petali dei fiori staccati dalle loro corolle, senza la virt
di potersi ricomporre; ma unite al mio Sangue vengono composte in fiori dal profumo soavissimo.-
O preghiere semplici e umili, povere e fredde, trasformate in fiamma, in ardore, in amore!
O preghiere insignificanti della mia anima meschinissima trasformate in raggi di gloria dal Sangue
di Ges! Ripeter con un mistico antico: O Padre, vi offro il sudore di Sangue di lui per le lagrime
che io non ho; aggiungo: per il dolore che mi manca, per l'amore che vorrei, per le preci che non
so comporre, per il trionfo che invoco e la gloria che vi debbo. q. 118: 25 gennaio

2219 - Il mio Sangue vi d ogni affidamento


- Occorrono apostoli zelanti, anime vittime, attivit straordinarie per vincere. Il mio Sangue vi d
ogni affidamento, ma bisogna volere, pregare, affaticarsi, patire. Patire soprattutto.
Il patimento rivestito del mio Sangue diventa preghiera irresistibile. -
Quanto patimento sulla terra! Rivestilo, o Signore, del tuo Sangue e diventi voce incessante di pre-
ghiera, anelito di redenzione, implorazione per l'avvento di Dio sulla terra. Non si perda un alito di
tanti dolori. Non solo i buoni, ma anche i cattivi patiscono; anche i persecutori soffrono, anche i
carnefici hanno il verme roditore del rimorso e invano soffocano nel sangue umano il loro odio sa-
tanico. Ma soprattutto, o Signore, raccogli il patimento dei tuoi Sacerdoti. Quanti di essi sono per-
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seguitati, maltrattati, strappati dall'altare, dal Calice della salvezza, dal loro apostolato di luce e di
carit! Le loro angosce, il loro pianto, il loro martirio si tramutino in voci di espiazione, di ripara-
zione per questo povero mondo colpevole, ed a ogni loro sofferenza risponda la carit del tuo San-
gue arricchendoli dei suoi tesori e sollevandoli con ogni consolazione.
Per il loro martirio, che il martirio di Cristo, il compimento della sua Passione, la fecondit della
sua Redenzione, venga, o Signore, sulla terra il tuo regno, che regno di salvezza, di misericordia e
di pace. Adveniat regnum tuum!. Sulla terra sconvolta e martoriata, sui solchi delle anime, prive
di energie morali e spirituali perch sepolte nel loro dolore, getta, o Cristo, il seme del tuo Sangue e
sia seme di una nuova cristianit rinata, rifatta, rigenerata sotto la tua Croce. q. 118 : 1 febbraio

2220 - Gettate il mio Sangue sui passi dei peccatori


Oh! Io vorrei che questo regno dominasse in me con tutte le sue espansioni di giustizia, di santit, di
carit! Chiedo, lo so, un grande prodigio, ma Ges lo compir col suo Sangue, con la sua misericor-
dia, col suo amore. Egli grida:
- Gettate il mio Sangue sui passi dei peccatori come si getta l'acqua sulle fiamme di un incendio. -
Oh! versa questo Sangue, anzitutto, sulle piaghe della mia anima implorando che il regno di Dio mi
conquisti e mi consumi. q. 118: I febbraio

2221 - Il Sacrificio di Ges!


Dilata, anima mia, le tue potenze e accogli la spiritualit del Cristo raggiante del suo Sangue Prezio-
so. Non puoi comprendere bene il Mistero se non a prezzo di sacrifici.
Non fu versato da Ges nell'angoscia infinita, negli spasimi atroci, nell'abbandono, nel disprezzo,
nell'isolamento, nell'annientamento di tutto se stesso? Il Sangue di Ges non parla che di patimenti,
di rinunce, di martirio. Ma, a riscontro, l'unico mezzo per l'avvento del regno di Dio sulla terra ed
ancora l'unico mezzo per acquistare l'immagine del Figlio suo, improntata misticamente con le sue
stigmate nelle profondit dello spirito. q. 118 : 2 febbraio

2222 - Comprendere sempre pi la potenza del Sangue


Egli si chiamato la luce del mondo: luce e sorgente di santit; si chiamato via, verit e vita; via
alla santit, verit nella santit, vita per la santit, e tutte queste sue adorabili magnificenze ce le
comunica nel suo Sangue benedetto. Rivolger tutti i miei sforzi di mente, di cuore, di volont, di
sacrificio, di attivit spirituale per comprendere sempre pi la potenza di questo Sangue Redentore,
per attingervi la santit che Tu, mio Dio, mi doni e mi richiedi.
Io porto nel Sangue di Ges i miei peccati e, in cambio, ho la grazia di una purezza immacolata; vi
porto la mia debolezza e vi trovo una forza che mi fa desiderare il martirio in ossequio al grande
Mistero; vi porto grandi desideri, intenzioni sante, uno spirito che non sa dilatarsi se non nel mistico
regno, dove Ges corre in cerca delle povere anime smarrite per salvarle, e dove sventuratamente le
anime incoscienti fuggono da Lui correndo verso l'abisso. Nel Sangue di Ges trovo tutto quello
che Egli ha promesso con la sua parola infallibile: la conoscenza del Padre, l'illuminazione dello
Spirito Santo, la vita eterna. Trovo lui, Ges, questo Sposo Adorabile che ha preferito ad ogni abbi-
gliamento d'oro e di gemme per il mistico sposalizio un manto di porpora stillante vivo Sangue.
Immergermi nel Sangue di Ges vuol dire vivere queste desiderabili divine realt, comprenderne al-
tre ancor pi sublimi, spaziare nei tesori della grazia che non trovano espressioni nel linguaggio
umano. Io non sono degna di queste cose, di salire per queste vie dei Santi; ma se il Sangue di Ges
mi ci porta, sia benedetto! Esalter con Lui la potenza della Redenzione e mi avviciner alla luce,
alla fiamma, alla gloria della santit di Dio. q. 118: 4 febbraio

2223 - O mirabile dottrina del Sacrificio!


O mirabile dottrina del Sacrificio, del Sacramento! Per dare a me il suo Corpo e il suo Sangue Ges
deve immolarsi nuovamente, completamente sull'Altare tra le mani sacerdotali.
O Mistero Augusto, o Mistero Divino! Gli Angeli si coprono il volto con le ali dinanzi all'arcano,
tremebondi per la rinnovazione del Mistero della Croce; il Sacerdote l con le pupille sulla Vitti-
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ma sanguinante, su quella immolazione che diverr cibo e bevanda per il suo Ministero, cibo e be-
vanda per le anime alle quali comunicher il tesoro divino. Ma io, miserabilissima creatura, come
mi avvicino alla mensa divina per prendere il mio cibo e la mia bevanda, il Cristo immolato per me?
Non tremo dinanzi al suo Corpo sanguinante, dinanzi al suo Sangue che viva fiamma d'amore?
Dovrei pensare alla mia prima Comunione, grazia segnalatissima che diede all'anima mia la sensa-
zione dell'incontro radioso con Cristo e segn la prima ascesa nella via della mia donazione a Lui.
Dovrei pensare alle circa diciottomila Comunioni; a queste ineffabili unioni con Cristo ricolme del-
le sue grazie, delle sue benedizioni, delle sue manifestazioni; a questo Pane celeste, a questo Sangue
inebriante da cui fu saziata e dissetata l'anima mia. Dovrei pensare alle incomprensioni, alle ingrati-
tudini, alla sconoscenza, alla freddezza, al poco frutto ricavato da tante Santissime Comunioni.
Potessi ora comprendere le mie manchevolezze e ripararvi! q. 118: 6 febbraio

2224 - Misericordia per tutti i peccatori


Misericordia, o Signore, per me, misera! Misericordia per tutti i peccatori, per i sacrileghi, i traviati,
i ribelli, gli eretici; piet, misericordia per tutti i lontani da Te, per i cospiratori contro il tuo regno,
la Chiesa, la verit, la santit! Se ogni atomo dell'universo si tramutasse in preghiera, in espiazione,
in riparazione a nulla varrebbe, perch le offese fatte a Dio, Essere supremo, infinito, richiedono
una riparazione infinita. L'offre Ges col suo Sangue Divino, ma chi si accosta all'Altare, alla Sacra
mensa pensando al divino Sacramento della espiazione?
Chi conosce, chi ama, chi serve il Mistero si getti nell'onda redentrice col pensiero rivolto a tutti i
peccatori implorando misericordia e perdono. Graziata dal Signore che ha rimesso i miei debiti a
prezzo di Sangue dell'Adorato Redentore, debbo a mia volta perdonare a quelli che mi hanno offeso,
che hanno debiti di colpa verso di me [...]. Anche noi abbiamo dei debiti da perdonare.
Ascolto Ges che ripete dall'alto della Croce: Pater, dimitte illis quia nesciunt quid faciunt.
E mi avvicino ai suoi piedi santissimi, alle sue mani, alla fronte, al Costato grondanti Sangue, e lo
raccolgo e lo offro al Padre, a Ges stesso, come degna espiazione bastevole per sanare le infinite
piaghe della umanit. O Cristo Signore, implora per noi; raccoglici sotto il flusso del tuo Sangue
Prezioso, rivestici con questa veste di giustizia, di misericordia, di santit e dona a me tutta la luce
che gli altri rifiutano, tutto il tuo amore che dimenticano, tutto il Sangue che calpestano.
Insegnami a pregare, a invocare con fede, con devozione, con sempre maggior fiducia questo tuo
Sangue redentore. La sicurezza del perdono nella Passione di Cristo. q. 118: 11 febbraio

2225 - Ricorrete al Sangue di Ges


Quante vittorie del Sangue di Cristo nell'anima mia! come un forte guerriero che maneggia tutte
le armi, sempre pronto ad ogni attacco, sempre vittorioso, sempre glorioso. Il Sangue Adorabile di
Ges come un fuoco che divora tutto quello che insidia la verit, la virt, la santit; sento che ar-
resta qualunque pensiero meno santo che s'affaccia alla mente, impedisce ogni sentimento meno
nobile e nello stesso tempo mette in comunicazione l'anima mia con le cose celesti.
Oh! Se io potessi dire a tutte le anime tentate: Ricorrete al Sangue di Ges, rivestitevi del Sangue di
Ges, immergetevi nel Sangue di Ges! Il demonio fuggir e l'anima ritrover la calma nella luce,
nella pace, nella visione e nella aspirazione alle cose immortali.
L'anima tentata si prostri sotto la Croce, accanto al Tabernacolo, presso il Calice riboccante del
Sangue Divino; rester invulnerata, vittoriosa di ogni assalto, arricchita, oltre che del merito della
fedelt, dei tesori del Sangue benedetto. q. 118: 12 febbraio

2226 - Come a contatto di un fuoco divoratore


Ascolto S. Giovanni che dice: Beati qui lavant stolas suas in Sanguine Agni (Apoc. 22,14).
Se la mia anima, per la tua misericordia e per una predilezione speciale, vive nelle profondit del
Mistero, sempre a contatto del Sangue Divino, come a contatto di un fuoco divoratore che brucia
ogni scoria, non potr essere preservata da ogni pi leggera colpa e rimanere pi candida del giglio
e della neve immacolata? Questa aspirazione forma l'oggetto della mia preghiera, della mia fiducia
nel Sangue benedetto, del mio continuo ricorso alle fonti salutari della Redenzione che sono le tue
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Piaghe, o Cristo Adorato. Concedimi il diritto all'albero della vita affinch io entri per le mistiche
porte della grazia nella citt dell'amore. q. 118: 13 febbraio

2227- Se l'anima sposa sapesse comprenderlo!


Il grande Mistero del Sangue di Ges mi ricopre, mi comprende, mi esalta, mi inebria. Ges ha
sempre infinite manifestazioni di bont e di tenerezza; di predilezione per chi onora, ama, invoca il
suo Sangue. Sono cos pochi quelli che studiano e quelli che onorano il suo Sangue, versato per la
redenzione di tutti! Oh! se l'anima sposa sapesse comprenderlo, sapesse squarciare il suo cuore e la-
sciarlo cos squarciato perch Egli vi introducesse il suo con tutto il suo Sangue! q. 119 : 14 febbraio

2228 - Cercami in te stessa


Ges si compiace di dire alla sua piccola sposa: - Non cercarmi fuori di te, lontano, sul Calvario,
sull'Altare, nel Tabernacolo. Cercami in te stessa. Non sono entrato in te col mio Corpo, col mio
Sangue, con la mia anima, con la mia divinit? Cercami e trovami e contemplami in te stessa.
Accostati, bevi al mio Costato il mio Sangue in cambio di quello che mi hai offerto; bevi la forza, la
luce, la grazia, il dolore, l'amore. Tu sai che io sono benigno, misericordioso, paziente e di molta
clemenza. Se tu sapessi affidarmi completamente la tua miseria e indegnit e fidarti della mia ric-
chezza e potenza; fidarti della mia parola, delle operazioni che io compio in te a tua insaputa! -
q. 119 : 14 febbraio

2229 - venuta l'ora del riscatto


Pater, venit hora!. Ripete Ges presso ogni anima peccatrice, ma pentita e convertita.
venuta l'ora del riscatto, della liberazione, della purificazione. Su quest'anima sceso il mio San-
gue a detergere ogni colpa, a ridare la grazia, il bacio del perdono e la gloria. Ad ogni istante si rin-
novano questi prodigi di misericordia, perch Lui, Ges, padrone delle anime, non le anime pa-
drone di se stesse. Con quale sollecitudine si accosta a ciascuna di esse, l'avvolge col suo sguardo,
la risveglia dal torpore con la sua parola, la richiama sul sentiero, la guida al porto sicuro e, rivolto
al Padre: L'ora venuta - Egli dice - del suo perdono, della sua misericordia; l'ora in cui questa
povera anima ritrova se stessa e ritrova Te, sulla via del dovere, della piet, dell'amore; sulla via
della mia Passione, della mia Croce, del mio Sangue. q. 119: 15febbraio

2230 - Il Sangue la pi grande realt della mia vita


Questo tuo Sangue, che scorre in me nella sua meravigliosa bellezza, la pi grande e sensibile
realt della mia vita. Esso scorre nelle mie vene, riappare alla mia mente, affascina e incanta il pen-
siero, infiamma e tormenta il cuore, raccoglie e s'impossessa di tutti i miei sentimenti, parla con la
mia voce, guarda con le mie pupille, risplende dovunque.
Tu abiti in me con influssi divini, riservandoti ore di silenzio e di intimit, di dominio assoluto, di
elevazione attraverso il mio povero essere! Se potessi intendere il valore di questa vita mistica, cos
svariata nelle sue manifestazioni e cos desiderabile nelle sue intime operazioni!
O divino potere di Cristo sulla mia povera carne corrotta! Essa cade a brandelli, lo sento, e resta
come paralizzata, come non fosse, e attraverso il suo velo, non pi opaca e pesante, ma sottile e tra-
sparente, passa col Sangue di Ges, lo spirito del mio Signore. q. 119 : 15 febbraio

2231 - Conosco la tua immolazione, il tuo Sangue


Ti conosco, mio Ges, perch ti sei degnato di rivelarti al mio povero spirito con gli splendori di un
Mistero che abbraccia tutta la Redenzione. vero che anche queste conoscenze sono alla superficie;
conosco la tua Croce, la tua immolazione, il tuo Sangue come conosco certe vette altissime e scintil-
lanti senza averle mai raggiunte; conosco l'intimit dei tuoi Sacramenti, l'effusione del tuo Sangue
nella Comunione e nella Confessione, le elevazioni mistiche assistendo al tuo Sacrificio incruento,
come conosco apparentemente la luce del sole, l'ardore della fiamma, l'immensit dell'oceano.
Conosco tutto alla superficie, ma spero di raggiungere qualche profondit seguendo la scia tracciata
dal tuo Sangue. Deh! Rinchiudi, dopo il mio passaggio, le onde adorabili perch io vi rimanga se-
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polta! q. 119: 16 febbraio

2232 - Il Costato aperto getta fiamme e Sangue


Il Costato aperto del Signore, non lo vedete? Getta fiamme e Sangue e vuol trovare cuori aperti che
ricevano queste divine misericordie. - Raccogli - mi dice - il sangue imperfetto degli eletti, e portalo
nel mio cuore; lo ricambier col mio, purissimo e vitale. Opus consummavi. La mia opera di
consumare le vostre miserie, di ribattezzarvi nel mio Sangue, di ridonarvi al Padre nella pienezza
della grazia. Opus consummavi. - q. 119: 17 febbraio

2233 - Il tuo Sangue la pietra, l'aroma...


Il tuo Sangue, o Ges, la pietra angolare su cui il Sacerdote edifica il regno di Dio; l'aroma con
cui imbalsama le mie piaghe, la corrente su cui mi conduce verso di Te, verso il Padre, verso il Cie-
lo. Laus Deo, semper laus Deo!. Penso che fu il tuo Sangue a dare la tempra agli Apostoli, ai
Martiri, ai Santi; il tuo Sangue che illumina, corrobora, esalta il tuo Sacerdote e lo trasporta, fin da
questa terra, verso le arcane magnificenze del Cielo. Ma col Sacerdote ci eleviamo anche noi.
q. 11.9: 19 febbraio

2234 - Io non chiedo di non patire...


O Ges, io non chiedo di non patire, di non sentire il peso dei dolori della vita, di non partecipare
alle angosce che affliggono il mondo. giusto che io soffra, e molto.
Chiedo di patire con Te e per Te, nel tuo Sangue, per il tuo Sangue; chiedo di essere una sola cosa
col Padre, con la tua Sacra Umanit, con la tua Redenzione. Sembrerebbe che io domandassi l'im-
possibile; chiedo, invece, quello che mi hai insegnato Tu, pur non conoscendo la grandezza, la su-
blimit, la divina eccellenza di quello che chiedo. q. 119: 22 febbraio

2235 - La Chiesa uscita dal suo Costato


Bisognerebbe salire nelle regioni di Dio, discendere negli abissi del nostro nulla e dilatare l'anima
nell'atmosfera del puro divino per avere una pallida idea dello sposalizio di Cristo con la sua Chiesa.
Essa uscita dal suo Costato con le ultime stille del suo Sangue e avanza in quel Sangue verso gli
orizzonti sconfinati della eternit. Cristo, Sposo di Sangue sulla Croce, sull'Altare, nel Tabernacolo,
nelle anime; la Chiesa Sposa di Sangue nei Misteri da cui avvolta, nei sacrifici che celebra, nelle
lotte che sostiene, nelle persecuzioni che sopporta, nelle immolazioni che offre, nelle agonie che vi-
ve. O unione di Cristo alla sua Chiesa, alle sue espansioni, alle sue desolazioni, alle sue glorie!
Pi la Chiesa soffre, pi unita a Cristo, pi Cristo unito a lei; Egli Vittima, la Chiesa la Croce
mistica che la sostiene. Egli a sua volta, diventa Croce, accogliendo, sostenendo come vittima la
Chiesa, offrendola al Padre come olocausto del suo amore e del suo Sacrificio. q. 119 : 23 febbraio

2236 - Penso all'unione di Cristo con l'anima mia...


Penso all'unione di Cristo con l'anima mia per il S. Battesimo. O bacio del tuo Sangue sulle terribili
conseguenze del peccato originale; sulla ignoranza della mente, sulle piaghe del cuore, sullo scon-
volgimento delle membra! O contatto di Cristo con l'anima mia nel sacro rito battesimale; o unione
del tuo Spirito al mio spirito, allora incosciente della divinit; o unione del tuo Sangue Adorabile al
mio corrotto per purificarlo e santificarlo! O unione reale, sostanziale del Corpo, del Sangue,
dell'Anima, della Divinit di Cristo con l'anima mia, con tutta me stessa nel Sacramento Eucaristico!
Unione che doveva avere un aumento di luce, di santit, di elevazione spirituale ad ogni contatto; un
aumento di santi desideri, di aspirazioni, di propositi magnanimi ad ogni respiro.
Ma forse avrei, se non spezzata, indebolita molto la mia unione con Ges con le mie mancanze, con
le mie freddezze, con le mie ingratitudini? Ges ha voluto, invece, intensificarla con la vocazione
religiosa. una nuova forma d'unione che solo gli angeli possono comprendere.
Ges si dona alla mia poverissima anima, non solo come a tutte, ma con disegni particolari, con un
amore di predilezione, con uno sposalizio spirituale le cui intimit sono note solo a Lui e all'anima e
si consumano nelle fiamme di purissimo amore [...]. Sposa di Cristo, impalmata dal suo Sangue!
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Quale mistico sposalizio, quale unione del suo Sangue, della sua vita, della sua virt, del suo spirito
al mio vilissimo essere! Soltanto il Sangue di Ges pu farmi aspirare, senza tema d'inganno o d'il-
lusione, ad una elevazione spirituale fatta di purissimo amore, di carit immensa verso le anime, di
ardentissimi aneliti verso Dio, per raggiungere, attraverso la Chiesa di Cristo, i valori della grazia,
la comunione dei Santi, il desiderio dell'Adorato sposo Celeste: Ut sint unum. q. 119: 23 febbraio

2237 - L'elezione di Ges andata pi avanti


Non pretendo, n aspetto privilegi. Il privilegio immenso quello di vivere nella Chiesa di Cristo,
di gustare la sua dottrina, di vivere nella sua parola, di immedesimarmi col suo amore. Ma l'elezione
di Ges andata pi avanti; si manifestata in modo tutto speciale, ha sorpassato ogni limite, ogni
aspettazione; mi ha scelta come sposa del suo Sangue. Sposa del suo Sangue! Il privilegio ha signi-
ficazioni indefinibili, tante quante sono i richiami della sua misericordia, i desideri, le intenzioni, le
manifestazioni della sua Passione mistica, la tenerezza del suo Cuore Divino. Sposa di Sangue sotto
la Croce, presso l'Altare, unita a Ges in tutti i dolori della Chiesa, per le devastazioni morali e spi-
rituali, per i sacrilegi, le profanazioni, le aberrazioni dei traditori. q. 119: 25 febbraio

2238 - Tu hai ancora sete di patimenti e di Sangue


Tu desideri che ciascuno di noi, redento dal tuo Sangue Divino, diventi la tua umanit prolungata,
quanto pi la tua piccola sposa! Tu hai ancora sete di patimenti e di Sangue perch infinite anime
errano lungi da Te o sono schierate contro di Te. Hai sete del tuo Sangue perch tutto deve ritornare
a Te con i frutti della sua virt e della sua fecondit.
Hai sete del Sangue tradito, di quello calpestato, di quello rifiutato; espressioni che racchiudono il
senso che tu solo conosci e che infinitamente superiore alla nostra comprensione. Che far l'anima
cos impotente e cos piena di desideri?
Si getter ai tuoi piedi implorando piet per le infinite colpe degli uomini, adorando, invocando, be-
nedicendo il tuo Sangue come adorato, invocato, benedetto in Cielo; supplicando la tua divina mi-
sericordia di avere ancora compassione dell'anima mia.
A che varrebbe se io mi struggessi in lagrime presso l'Altare, se non sapessi rendere la mia vita reli-
giosa un olocausto perenne, una amorosa, completa immolazione? Fammi vivere, o Signore, al cen-
tro della tua Chiesa, al centro del Sacrificio, immersa nel tuo Sangue benedetto. q. 119: 27 febbraio

2239 - Quando la Passione diventa luce, fiamma...


Nell'unione con Ges, intensificata nella S. Messa, non c' via di mezzo; o si sale nella luce sfolgo-
rante della sua gloria o si discende nell'abisso della sua Passione. Ma quando la Passione diventa lu-
ce, fiamma, sole, Sangue, allora sorgono vette raggianti dove lo splendore dell'umiliazione di Ges
diventa glorificazione e il Getsemani e il Tabor, il Calvario e l'Oliveto, l'altare e il Cielo si compene-
trano in una sola cosa: una sola fiamma, una sola attrazione, un solo respiro di vita soprannaturale.
Vorrei che tutta la mia vita fosse cos. Vorrei trattenere il tempo e il respiro per lasciare che l'impeto
del divino traboccasse in me fino a farmi morire. q. 119 : 1 marzo

2240 - Mangiamo, beviamo Cristo


Lo ha detto Lui con la sua parola divina; lo ha ripetuto ai santi: Mangia di me e cresci, ha detto a
S. Agostino; e all'umile sposa, tremebonda, ma affamata e assetata di Lui, dice: - Vieni, prepara
immense capacit, le riempir di me stesso. Vieni, ho infinite cose da comunicarti; vieni, la mia
Carne e il mio Sangue esultano nella piccolezza della tua anima, perch essa glorificher le mie
misericordie. Vieni, spoglia di te stessa. Il mio Sangue vuole tutto; se non mi darai tutto, se riterrai
il pensiero, la parola, la volont, che rester per le mie operazioni? A questo tutto devi aggiungere
una fede senza confini, credere che tu puoi vivere spiritualmente nell'invisibile e che io possa ope-
rare nell'incomprensibile. - L'invito di Ges sempre pi tenero.
Dice che ha poche anime che lo comprendono e molte di quelle che si avvicinano a Lui sono affette
da egoismo spirituale; cercano Lui ma per se stesse, il Cibo celeste per la gioia umana, la Comunio-
ne per l'unione sensibile. Chi esce da se stessa per rievocare nella S. Comunione la Passione cruenta?
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- fruttuosa - dice Ges - la Comunione consumata nell'umilt, quando l'anima si presenta a me


squallida e nuda, sentendo la sua miseria, la sua impotenza; benedetta la Comunione dell'anima
che conosce la povert del suo essere, l'insufficienza del suo spirito, l'aridit del suo cuore; dolce
la Comunione che si consuma in vere fiamme di amore; ma l'anima che parla sempre di s, ha im-
pressioni umane; quella invece che si dimentica per ricordare solo la mia Passione, la mia immola-
zione, il mio Sangue, ha impressioni divine, gusta una unione sostanziale, mi comprende pi facil-
mente e si eleva agile nel mio Nome e col mio Spirito.
La Comunione diventa vera unione quando l'anima si abbandona alla potenza del Sacramento, non
solo pensando di ricevermi, ma pensando di essere ricevuta da me; non solo offrendo la mente, il
cuore, lo spirito, ma entrando nella mia mente, nel mio cuore, nel mio spirito e soprattutto dilatan-
do la fede e l'amore nell'accoglimento del mio Sangue. - q. 119: 1 marzo

2241 - Il Sangue pu essere comunicato per due vie


Il mio Sangue pu essere comunicato per due vie: per quella della missione sacerdotale e per quella
del sacrificio intimo; con la parola e con la rinunzia della parola stessa; con la manifestazione dei
suoi prodigi e con l'esaltazione intima dei suoi Misteri. q. 119: 2 marzo

2242 - Chi questi che viene da Edom e da Bosra?


Chi questi che viene da Edom e da Bosra con la veste tinta di rosso? Questi, bello a vedersi nella
sua veste, dalla cui andatura spicca la sua molta possanza? Io sono che parlo con giustizia e sono
il protettore che do salvezza (Is. 43,1). Ges Cristo, lo Sposo Divino, Sposo di Sangue.
Viene, non da terre lontane, ma dall'eternit; viene apportatore di vita e di pace nel suo Sangue Di-
vino; viene per ridonare il Cielo a quanti attingeranno dal suo Sangue la nuova vita di grazia, la sal-
vezza, la rigenerazione, la rielevazione spirituale. Egli lo Sposo di Sangue dell'umanit, della
Chiesa, dell'anima mia, e il mistico sposalizio si inizia dell'Incarnazione, si compie nella Passione,
si corona sulla Croce, si rinnova sull'altare, nell'anima sposa. Accorri, piccola anima, presso lo Spo-
so Divino e contemplalo nella sua veste regale. Ogni sguardo di devozione e di amore, ogni palpito,
ogni preghiera, la compassione stessa, tutto ritorna a te con un dono, una impressione nuova, un
nuovo vincolo di Sangue. Consacra questa giornata allo Sposo di Sangue; quanto pochi lo pensano
nella Passione cruenta e in quella mistica che si rinnova spietatamente in molte, in troppe anime!
Contempla il Bimbo Ges nel rito della sua Circoncisione. Le prime stille di Sangue imporporano le
sue membra tenerissime, delicatissime. Ges non parla, geme, e ti d con quel Sangue il primo im-
pulso per una sofferenza segreta, generosa, amorosa. il tuo Sposo; raccogli il Sangue del rito anti-
co con ossequio alle divine leggi, con il proposito di uniformarti sapientemente, santamente a quelle
stabilite da Ges per te, nella Chiesa, nell'Istituto, nella direzione spirituale, nei rapporti del Mistero;
leggi, queste, spesso incomprensibili, ma che avranno il loro compimento nello spirito di umilt nel-
la fede pura e nell'amore. La sposa deve seguire lo Sposo Divino nell'ascensione della sua Passione.
Vieni nel Getsemani; Ges ti chiama, per bocca del Profeta si lamentato dell'assenza degli amici,
di quelli che avrebbero dovuto essergli vicino nel momento del suo massimo dolore.
Mirai all'intorno, e non vi era chi porgesse la mano, cercai, e non v'ebbe chi desse aiuto.
Nemmeno la sposa per la quale agonizzava. S, l'umanit gli era vicina, ma con tutti i suoi peccati;
la Chiesa con tutte le persecuzioni e le defezioni; ogni anima con tutte le sue infedelt. C'ero pre-
sente anch'io, mentre le colpe altrui premevano sulle membra santissime, i miei peccati premevano
sul Cuore del mio Adorato Signore. E il Cuore spinse il Sangue con flussi veementi da tutta la San-
tissima Umanit fino a inzuppare il terreno. Qui non hanno concorso i flagelli, le spine, i chiodi, la
lancia, strumenti inconsci del martirio divino; qui era il fiume fangoso di tutti i peccati che dagli
estremi della terra e da tutti i secoli convennero a tormentare lo spirito di Ges.
Qui la mano della giustizia del Padre rivers il cumulo delle pene che avremmo dovuto sostenere
noi per le nostre iniquit. Ecco il tuo Sposo, piccola anima. Gettati ai suoi piedi, adora, benedici,
raccogli il suo Sangue benedetto e rivestiti di esso; gusterai il Mistero del suo dolore e del suo amo-
re nel mistero del peccato. L'iniquit come una bufera che avanza devastando ogni cosa.
La Passione di Ges ha questo carattere. Ogni tappa una devastazione. Ora l'anima, l'umanit
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peccatrice che si avventa contro la Sacra Umanit. La natura incosciente ha preparato delle sferze,
ma la mano dell'uomo, il suo cuore, la sua anima - che porta l'impronta dell'immagine e somi-
glianza con Dio - che adopera quelle sferze, quei flagelli per annientare coscientemente il Divino
Creatore. Oh! perch la colonna non si squarci accogliendo, rinserrando in se stessa, difendendo
Ges dai duri colpi dei carnefici? Perch, o Signore, la mia anima amante non giunse fino a Te, per
impedire tanto strazio, per avvolgerti in una fiamma di purissimo amore?
Ero presente s, anch'io, e non per difenderti; forse ho usato anch'io contro di Te le sferze dalle pun-
te pi acute per ferirti pi profondamente. O Adorato Signore, quanto hai patito per darmi il tuo
Sangue e rendermi degna del mistico sposalizio! Dove trover parole per consolarti, per ringraziarti
di aver pensato a me, sotto le sferze, godendo che il tuo Sangue avrebbe risparmiato a me le verghe
della Divina Giustizia? Ecco lo Sposo coronato di spine, grondante Sangue. Le sue pupille si chiu-
dono per lo spasimo atroce, il Volto scompare sotto un velo purpureo. Accostati, piccola sposa, ado-
ra la Vittima della iniquit e pensa di confortarla sostituendo alle spine il balsamo soave di una
mente pura, di un cuore ardente, di un'anima immolata con Lui e per Lui!
Ges ti chiama. Non senti che ti invita a seguirlo molto da vicino nel Mistero del suo Sangue?
Ma qualche spina dovrai pur sostenerla. Offri il tuo capo e pi il tuo spirito alle disposizioni della
divina sapienza. Patire con Ges pi che regnare. Sulla via del Calvario la salita greve e la Croce
pesantissima opprime l'Adorato Signore che cade e ricade segnando di Sangue ogni passo.
Oh! i passi di Ges verso l'immolazione! Oh! quel Sangue che gli esce dalle carni straziate, dal capo,
dalla bocca, da tutte le membra! Che fai, piccola sposa? Non hai coraggio di proseguire? Metti il
piede, meglio, la tua bocca sulle orme sanguinanti, acquisterai la forza di seguire il dolcissimo e an-
gosciato Sposo ed avrai l'ispirazione di sussurrargli accanto parole di adorazione, di compassione,
di riconoscenza, di amore. La Passione sta per raggiungere il culmine dell'angoscia e del patimento.
Lo Sposo Divino disteso sulla Croce, inchiodato alla Croce. Ora il Sangue zampilla dalle sue
mani e dai suoi piedi come acqua che ha le sorgenti a grandi altezze.
O Signore, il tuo Sangue scende dall'eternit, dall'infinito, dal Mistero. Non ho parole, mi sfuggono
i pensieri, mi restano le lagrime. Ora la tua veste rossa, il tuo Adorabile Corpo scompare sotto il
tuo Sangue ed io non vedo che Sangue; non bacio e non abbraccio che Sangue; il mio Sposo tutto
Sangue. Ma forse nelle santissime vene nascosta ancora qualche goccia? Ecco la lancia inumana
ma ancora pietosa. Ebbe l'intuito del tuo amore, dei tuoi segreti, dei tuoi desideri, dei tuoi disegni.
Dal petto squarciato l'ultimo Sangue, il novissimo pegno della Chiesa per il mistico sposalizio con
le anime sacerdotali e con l'anima mia. O Sposo di Sangue, Cristo Ges, sii benedetto, adorato, rin-
graziato nella tua Passione, nei tuoi Misteri, nel tuo Sangue! Non ho parole, solo lagrime e ricono-
scenza, devozione e amore. Ripeter con S. Lorenzo Giustiniani: O amabilissime piaghe di Ges,
mio Dio! O beata lancia, o felicissimi chiodi che meritarono di fare questa apertura! Se io fossi sta-
to la lancia, non avrei voluto pi uscire dal Costato di Cristo. Avrei ripetuto: Qui il mio riposo pe-
renne; qui abiter, qui ho eletto la mia dimora. Cos sia per me, o Signore! q. 119:8 marzo

2243 - Devi renderti simile allo Sposo


- Dammi la tua vita, tutta; nel mio Sangue avrai il cumulo delle divine ricchezze. Abbi nell'anima
l'intuito del mio Volto Santo, abbandonati a me; abbi un solo atteggiamento, quello di slanciarti
nelle mie braccia col canto melodioso dell'amore.
Il mio Sangue ti d il diritto alla massima confidenza e devi realizzare questi fattori di elevazione:
abbandono e confidenza, generosit e obbedienza. Devi renderti simile allo Sposo, unita a Lui, ina-
bissata nel suo Mistero, cosciente della potenza del Sangue nel purificare l'anima, convinta che
puoi aderire alle sue esigenze nelle piccole e grandi cose e che, proprio per te lo ha versato e te lo
dona, lo affida alla tua piet, lo consegna alla tua carit perch tu possa e sappia valertene per la
santificazione della tua anima e per la salvezza altrui. - q. 119 : 9 marzo

2244 - La Croce divenuta adorabile...


La Croce diventata adorabile perch Ges l'ha aspersa col suo Sangue, l'ha scelta come talamo nu-
ziale per suggellare su di essa il mistico sposalizio con la Chiesa, con le anime, con l'anima mia; l'ha
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scelta come trono da cui pu stendere il suo dominio spirituale sul regno di Dio, sulla terra, esten-
dendolo nelle anime; l'ha scelta come cattedra per irradiare da essa la sua sapienza divina; l'ha scelta
come un letto di morte per accogliere in quel suo altare di Sangue tutte le nostre agonie.
Il Profeta aveva detto che Ges porterebbe sulle spalle il segnale della sua regalit (Is. 9,6).
Ma questo segnale una croce; la croce dei malfattori, dei delinquenti, degli assassini; la croce de-
gli spregiudicati, dei maledetti. S, tutto questo, ma ora diventa la Croce del Figlio di Dio, la Cro-
ce della Redenzione, della umanit, della rigenerazione; la Croce degli Apostoli, dei Martiri, dei
Santi, delle Vergini; la Croce che distingue il Figlio di Dio dallo schiavo di satana, il giusto dal pec-
catore, il santo dall'infedele. La Croce del mio Ges grazia che discende, luce che attrae, Sangue
che purifica, forza che eleva. il trionfo dello Sposo di Sangue, il trofeo delle sue vittorie, il segno
delle sue conquiste, il pegno delle mie conquiste [...].
Ma che dir io pensando alle tue parole sussurrate nell'infinit della S. Comunione?
- La mia Croce sei tu, croce viva, amante, che si piega ad ogni movimento, che accoglie le mie pa-
role, il mio Sangue, la mia vita; croce che partecipa alle mie sofferenze, condivide i miei strazi,
conforta le mie agonie; croce che s'inalbera nel profondo dell'anima, spazia nella Chiesa, si innal-
za fino al Cielo. Tu sei la croce mistica della mia immolazione mistica, il prolungamento della mia
Passione, il Calice del mio Sangue, la sposa del mio Sangue. - q. 37: 18 marzo

2245 - Il dolore! il bacio del suo Sangue


Il dolore! la segreta scuola di Ges aperta e concessa solo agli amanti, ai pi fedeli, ai pi intimi,
alla sua Chiesa, ai suoi Sacerdoti, alle Vergini, alle anime consacrate al Divino Amore!
Il dolore il bacio del suo Sangue: non rifiutiamolo; l'amplesso del suo spirito: tendiamogli le
braccia; il pi magnifico dono del suo Cuore: siamogli riconoscenti. Come Ges sulla via del Cal-
vario, sulla Croce, nel Sepolcro. Come Ges nell'abbandono del Tabernacolo, tra le mani dei profa-
natori, nel cuore dei sacrileghi, sulle labbra degli empi. la storia della Chiesa, dei suoi Sacerdoti,
dei suoi Santi; la storia di ogni anima che vive nella Passione di Ges. In essa si riverberano tutti i
suoi tormenti, gli scherni, gli insulti, i flagelli, gli strazi, la sua agonia, la sua morte [ ... ].
O Signore Ges, la tua Passione si rinnova nella cristianit con dolori ineffabili, con immense tribo-
lazioni. Ma sei Tu che patisci in noi perch hai patito tutto questo nella tua Passione cruenta ed ora
vuoi essere in noi a sostenere la Passione incruenta, non meno meritoria e non meno divina della
prima. Ora, il sangue umano, quello delle vene e quello del cuore che si aggiunge a quello della
tua Passione e della tua Croce. Aiutaci a patire, o Signore Ges, insegnaci a patire.
Ma soprattutto insegnaci a valorizzare nel nostro il tuo patimento, col Sangue della tua Divina Pas-
sione quello del nostro cuore. q. 37 : 20 marzo

2246 - L'immolazione di Ges


Lo sguardo del Padre contempla le piaghe dell'umanit, il Figlio vi versa il Sangue della sua piet,
lo Spirito Santo le conforta con opere di santificazione. Ma il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo sono
un solo Dio. La Passione voluta dal Padre, abbracciata dal Figliuolo, compiuta dallo Spirito Santo.
L'immolazione di Ges! Nel Getsemani spontanea. Nessuno lo tocca. Non vi sono flagelli, non vi
sono chiodi, n spine. il suo Cuore che si spalanca per accogliere tutte le iniquit della terra, per
versare su tutte l'onda purificatrice del suo Sangue.
Il Profeta aveva predetto: Costui asperger del suo Sangue le nazioni e le render monde; innanzi
a Lui taceranno rispettosamente i re e lo contempleranno stupefatti (Is. 52,15).
O Signore, Tu aspergi veramente i popoli e le nazioni, le turbe e i re del tuo Sangue Divino, ma chi
sa ricevere questo battesimo di salvezza? La Crocifissione! l'uomo che assale il suo Dio; il pec-
cato che lo fissa immobile sulla Croce. Ma perch Ges acconsente, vuole, si abbandona, si im-
mola. Anche ora questi Misteri di Ges si compiono nella Chiesa e nelle anime, anche nell'anima
mia. Egli si abbandona a me con infinita bont, con acceso desiderio di trovarvi una corrispondenza
di amore. Si immola! S, tutto sacrificato per me nel Sacrificio, nel Sacramento, nel Tabernacolo,
nel Sacerdozio. Si crocifigge in me. Pi dei chiodi l'amore che lo incatena all'anima mia, il suo
Sangue che cementa e rende infrangibile il vincolo dell'unione. A mia volta, debbo abbandonarmi a
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Lui, immolarmi con Lui, crocifiggermi per Lui. S, mio Signore, la tua piccola sposa tutta per Te
nella tua Passione mistica e vorrebbe portare in essa tutto il mondo. Noi vediamo con spavento av-
vicinarsi il nemico con l'arma micidiale e fuggiamo a nasconderci perch non ci colpisca; e non ve-
diamo il nemico che avanza verso Cristo per ucciderlo nell'atto stesso in cui Ges si immola per il
peccatore. O Passione segreta, nascosta, ma ampia, tormentosa, rinnovantesi ad ogni istante nel Mi-
stero di Cristo, nel suo Corpo Mistico, nella Chiesa, nelle anime! Da quanti abissi sale fino all'Altis-
simo, o almeno tenta di salire fino lass l'irruenza del peccato! q. 37 : 21 marzo

2247 - Fissare la mia vita nel Mistero


La luce un complesso di meraviglie, racchiude magnificenze radiose; basterebbe la vita per con-
templarla nelle sue naturali bellezze; eppure essa appare nella forma pi semplice.
Fissare la mia vita nel Mistero avvincerla a tutte le irradiazioni della potenza, della sapienza, della
carit di Dio; fissarla nei tesori della Redenzione.
S, mio Signore, il consiglio uscito dalle tue labbra, dal tuo Cuore, dal tuo Sangue. Sar per il tuo
Mistero lo strumento passivo; il piccolo fuscello abbandonato all'onda misteriosa che non sa quali
rive tocchi, dove sia diretto, a quale porto approdi. Debbo mettere alla base del mio nulla una fede
inconcussa, come se il Mistero poggiasse solo su di me. O Signore, non chiedi troppo?
- E non ho messo nelle tue mani l'infinito del mio Mistero? - Quali privilegi anche quest'oggi!
q. 37: 22 marzo

2248 - L'agonia del Getsemani


Ges sempre in agonia in mezzo a questo mondo ripieno di passioni, di odi, di vendette, di sangue.
in agonia presso ogni anima peccatrice. E sai in qual modo? Come uno che contende sull'orlo
dell'abisso una persona che sta per abbandonarvisi. E quando Ges rimane deluso, con il Sangue
Divino tra le mani, in una nuova agonia di dolore, esclama: Quae utilitas de Sanguine meo?.
O Signore, fa che questo tuo Sangue sia doppiamente utile alle anime sacerdotali, alle anime vergi-
nali, alla mia piccolissima anima! Oh! Se si potesse costituire una crociata di anime adoratrici, ripa-
ratrici, raccoglitrici del Sangue di Ges rifiutato, calpestato, rimasto senza frutti di Redenzione!
Dice il Faber che anche nella sua disfatta, il Prezioso Sangue riporta trionfo. Procura gloria a Dio,
ma in modo inconcepibile per noi mortali.
S, mio Signore, credo che ogni alito della tua Passione, ogni respiro, ogni movimento del tuo San-
gue crea nuovi cieli di gloria nel regno eterno e nuove grandezze spirituali per l'espansione della tua
Chiesa, per la santificazione delle nostre anime. q. 37 : 26 marzo

2249 - Egli cerca apostoli e apostole per il Mistero


La sua Passione incruenta, oltre allo scopo della gloria del Padre, ha queste finalit: la salvezza del-
le anime. Ed Egli cerca apostoli e apostole per il suo Mistero; cerca anime appassionate della sua
Passione, imbevute dei suoi desideri, votate al suo Sangue, bramose di compiere nella vita spirituale
tutti i sacrifici e tutta l'attivit che richiede per il trionfo della sua misericordia. La piccola sposa
pronta, ma Ges ancora pi pronto. Non conosce n giorno, n notte; tutti gli istanti sono suoi per
le sue comunicazioni di amore. Fosse cos appassionata e vigilante l'anima mia!
- Entra - dice Ges - nel mio Cuore e chiudi la porta. Restiamo soli a consumare la Passione.
Tu hai chiesto tante lagrime quante sono le gocce di Sangue calpestate, rifiutate, insultate. Le la-
grime pi preziose e accettevoli sono quelle del cuore. Tu soffri nell'intimo profondamente; i dolori
umani sono come spine pungenti per il tuo cuore; le devastazioni materiali ti rendono sensibilissi-
ma a quelle morali e spirituali; l'umanit, travolta dall'impeto delle passioni e dal furore di satana,
procura al tuo spirito un'amarezza inconsolabile, simile a quella che torment la mia Sacra Umani-
t nell'Orto del Getsemani. Da tutte queste sofferenze si sprigiona il dolore che preghiera, deside-
rio di luce, di pace, di santit. Sono comunicazioni del mio spirito; sono penetrazioni della mia
Passione, sono influssi del mio Sangue.
Aderisci a tutte queste prove di dolore e di amore; soffri con me, prega con me, offri il mio Sangue
insistentemente come adorazione, la pi degna, della Maest del Padre, come la riparazione pi
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adeguata alle immense colpe degli uomini, come l'implorazione pi efficace per una larga miseri-
cordia. Seguimi nella mia opera di Redenzione; le rovine morali e spirituali sono molto pi di quel-
le materiali. Vieni, seminiamo il mio Sangue dove fu versato il sangue umano; seminiamo la giusti-
zia, la ribellione, l'empiet; seminiamo l'amore dove fu seminato l'odio, la fiducia dov' la dispera-
zione, la consolazione dov' il lavoro pi intenso. - q. 37: 27 marzo

2250 - Voglio ora consegnarti il mio Sangue


- Vieni, dice Ges, accostati alla mensa imbandita alla vigilia della mia immolazione; vieni e prendi
il posto di tutti gli infedeli, dei sacrileghi, dei traditori. Il Sacerdote ti ha consegnato l'Ostia Santa
in cui realmente il mio Corpo, il mio Sangue, la mia Anima, la mia Divinit; vieni; Io voglio ora
consegnarti il mio Sangue. Vieni, bevi al mio Calice. Non temere, sono Io che ti chiamo, ti invito e
te lo offro. - Il Sangue di Ges bevuto dal Calice, stretto fra le mani Sanguinanti di Ges!
Il Sangue Divino entra in me come fuoco che divora e come refrigerio soavissimo; con sapori cele-
stiali, con il riflesso dei sentimenti, dei desideri, dei pensieri, del dolore e dell'amore di Ges.
- Bevi, e non una sola volta, per un solo istante. Vedi? Io non cesso dal porgerti il mio Calice. Quel-
lo che io dono perenne, si rinnova nella magnificenza del mio amore, nella sovrabbondanza della
mia grazia, nella tenerezza della mia predilezione. - q. 37: 29 marzo

2251 - La mia anima triste fino a morire


Questo lamento di Ges mi martella l'anima. Giunge da molti secoli risuonando in essi come un ri-
chiamo, un invito, uno struggimento di amore. Il Getsemani non solo in Palestina, ampio come il
mondo; abbraccia tutta la terra, si estende nelle anime, si perpetuer fino alla fine dei tempi con una
realt impressionante. S, perch Ges vivo, presente nella sua Chiesa, nella umanit gustandone i
dolori, assumendone le colpe, versando il suo Sangue per cancellarle.
Se una persona cara triste, che facciamo per consolarla? Ci raccogliamo accanto alla sua tristezza,
cerchiamo parole soavi, sincere, appassionate; promettiamo appoggio, offriamo tutto quello che il
cuore sa dare. Rimarremmo impassibili dinanzi a Ges? Non vediamo il suo Volto Divino contraf-
fatto dall'angoscia, rigato di lagrime e di Sangue, quasi spaurito dinanzi alla Passione che avanza
con la violenza di un fiume travolgente? Quante volte la mia piccola anima si accosta, o Ges, al
tuo Getsemani desolato! Quante volte sento di essere la fortunata terra che raccoglie il tuo Sangue!
Ma non basta. Debbo penetrare sempre pi addentro nei tuoi Misteri, o Adorato Signore, e viverli
nell'ora attuale, densa di abbandoni, ricolma di defezioni, di disprezzi, di insulti, di calunnie, di per-
secuzioni per la Chiesa tua Sposa, per il Corpo Mistico nel quale continui la Redenzione con l'ama-
ra Passione, l'effusione del tuo Sangue e le proteste del tuo amore. q. 37: 30 marzo

2252 - Luce che non tramonta il suo Sangue


In questo giorno, che mi ricorda l'oscurit del Sepolcro di Ges, ripeto con tutta l'effusione della
mia fede: Anche Tu, o Ges, sei Lumen indeiiciens. Tu sei morto per me e il tuo Corpo Adorabile
anche dal Sepolcro irradia splendori di Cielo per il Mistero della Divinit che l'avvolge, e dal quale
avr, dopo breve ora, la gloria della risurrezione. Lumen indeiiciens quello del suo Sangue che
scorse vivido sulla terra del Getsemani, asperse il Pretorio, impresse il suo Volto sul velo della Ve-
ronica, irrig la vetta del Calvario, ed ora imprime i lineamenti del tuo SS. Corpo nella candida Sin-
done che lo avvolge. Lumen indeiiciens.
Il tuo Sangue ha illuminato la Vergine, Giovanni, la Maddalena, cuori amanti, anime votate al tuo
amore, fedeli testimoni del tuo martirio; ha illuminato i Santi vissuti nella pienezza di una immola-
zione di purissimo amore. O Francesco di Assisi, o Caterina da Siena, o Gemma Galgani, privilegia-
ti dalle stimmate sanguinanti prodotte dai fulgori delle Piaghe del tuo Corpo Crocifisso! Quante al-
tre anime favorite di luce speciale sotto la Croce, presso l'Altare del Sacrificio, dinanzi al Taberna-
colo, nel silenzio e nel raccoglimento del loro spirito! q. 37: 31 marzo

2253 - Mantenere la mia posizione dinanzi al Mistero


Debbo mantenere la mia posizione dinanzi al Mistero, ma sempre come un atomo dinanzi all'uni-
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verso. - Ma c' anche un universo nella tua anima - dice Ges - sono Io che lo compongo con la fe-
condit del mio Sangue, con la forza della mia parola, con la creazione ininterrotta della mia gra-
zia, con la sapienza della mia volont. Tu vorresti conoscere la grandezza del Mistero, ma non po-
tresti resistere alla luce di tante meraviglie, sotto il peso di cos eccelsa potenza. Vorresti almeno
corrispondervi. Il tuo desiderio come un alito. Che cos' un alito nell'infinito? Ma io conosco che
cosa vorrebbe compiere, quali anime raggiungere, quali opere edificare questo tenuissimo alito,
perch il mio Sangue che suscita in te ogni elevazione, ogni brama, ogni ardore di apostolato.
Getta nel mio Sangue la tua devozione e le tue aspirazioni con la fede pi ardente, con la certezza
che io posso compiere quello che tu soltanto sai intuire. Rimani vicina, unita ai miei Misteri. -
Chi fu pi vicina a Ges nella sua Passione? La Madre; ma sempre raccolta, in silenzio. Il Mistero
richiede silenzio. L'anima mia si raccolga in silenzio; diventer contemplazione, rapimento, intimit
indicibile e inspiegabile. Contemplo un grande Crocifisso che pende dall'alto sopra l'Altare.
E penso come S. Francesco, contemplando nella sua spelonca della Verna il Cristo Crocifisso, si
sent straziare le carni dal fulgore della luce spiovente dalle Adorabili Piaghe della Vittima augusta.
O Signore, se Tu mi ferissi l'anima con la virt che sento scendere dalle tue carni straziate!
C' ora una comunicazione di dolore e di amore. Il Sangue di Ges m'investe e mi dona i gaudi del-
la risurrezione mistica nella comprensione dei suoi Misteri. q. 37: 1 aprile

2254 - amore ripensare questo Mistero


In questo suo Sangue rivivo e mi ritempro, mi elevo e mi estendo in regioni spirituali sconfinate con
la virt che mi comunica. Ges dovrebbe stancarsi solo delle mie espressioni tanto puerili, rifiutarle,
arrestare il pensiero, spegnere sulle labbra la parola inconcludente; gode, invece, che io ricominci
ogni giorno, ad ogni istante il cantico dell'amore nel suo Sangue benedetto.
amore pensare, ripensare questo Mistero di infinita misericordia che abbraccia l'umanit con infi-
nite manifestazioni di tenerezza, di grazia, di gaudi celesti. q. 37: 2 aprile

2255 - Il Sangue di Ges arde e accende


Ogni parola della Scrittura come una scintilla celeste che scende nell'anima illuminandola e in-
cendiandola. Ma luce e incendio del Sangue di Ges, venuto sulla terra coll'acqua e col Sangue;
non coll'acqua solamente, ma coll'acqua e col Sangue. E lo Spirito quello che attesta che Cristo
venuto. Qui non ardet non accendit, dice S. Gregorio. Il Sangue di Ges arde e accende; sia l'a-
nima mia pervasa dalla mistica fiamma, e sia luce e fuoco per molte anime nella Chiesa che la
creazione di Dio dentro la sua creazione; una creazione messa in atto con un amore tutto speciale,
creata con la portentosa fatica e con la umana effusione del Sangue dell'Onnipotente. q. 37 : 8 aprile

2256 - Rimani con noi, Signore!


Le sante gioie pasquali sembrano allontanarsi, attenuarsi man mano che il tempo incalza rapido e
inesorabile. No, la Pasqua di Cristo non si allontana, n si attenua; la Pasqua di Cristo il Mistero
vivente ed operante della sua immolazione, il trionfo di quella immolazione; il rigoglio della sua
Sacra Umanit nell'effusione del suo Sangue e il trionfo della sua Divinit nella gloria della sua Ri-
surrezione. La Pasqua di Cristo in ogni Sacrificio ed anche in ogni Sacramento: nel Sacrificio rin-
nova la sua Passione mistica, nel Sacramento applica i meriti, la virt, la potenza, la santit del suo
Sangue Prezioso. La Pasqua di Ges in ogni Comunione dove la Croce sanguinante e il Sepolcro
radioso danno all'anima la sensazione dell'infinito, dell'eterno, del divino. Possedendo Ges Cristo
- diceva S. Paolo - abbondo di ogni cosa, sono ricolmo di ogni bene (Fil. 4,8). q. 37: 13 aprile

2257 - Metti il tuo dito nelle mie Piaghe


S, mio Signore, le vedo aperte, sanguinanti in ogni Sacrificio; aperte, sanguinanti per me. E vengo
alla tua Mensa e ti accolgo, mio Signore, nel Mistero della tua immolazione, nella luce e nella
fiamma del tuo Verbo, nell'invito che non inganna, nell'abbraccio che solleva, nell'unione che deifi-
ca. Credo, Domine!. Dona alla mia fede l'espansione e l'espressione dell'amore pi nobile e forte.
Metto anch'io le dita nelle tue Piaghe, nel tuo Sangue benedetto. Penetro nella Piaga della mano de-
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stra con la mia mente adorando, benedicendo la tua Passione, il tuo Sangue, chiedendo di essere il-
luminata per quanto possibile nella mia intelligenza affinch io possa servirti in ispirito e verit
in tutti gli istanti della vita. Entro, o Signore, nella Piaga della tua mano sinistra con l'affetto del mio
cuore, supplicandoti a riempirlo del tuo Sangue, ad accenderlo col tuo amore e dilatarlo, e renderlo
quale mistico calice riboccante dei tesori della Redenzione a vantaggio della Chiesa e delle anime.
Mi accosto, o Ges, alla Piaga del tuo piede destro e intendo di immergere nel Sangue che vi sgorga
la mia volont cos fiacca, cos debole, cos ristretta perch si dilati, si ritempri, divenga espressione,
alito, fiamma della tua volont. Mi prostro, o Ges, presso la Piaga del tuo piede sinistro e le affido
la mia vita soprannaturale, frutto del tuo Sangue, perch nel tuo Sangue si rafforzi, si elevi, si esau-
risca, e si ravvivi in una completezza di adesione, nell'unione pi intima e nella consumazione pi
pura, pi accettevole, pi gradita alla tua Sacra Umanit, alla tua augusta Divinit. Ma Tu non sei
sazio, o Signore, Tu sei infinito nei tuoi desideri ed anche nel tuo amore e nelle tue espansioni.
E questa insaziabilit la comunichi all'anima con la luce e con l'amore. Pi luce, pi amore, pi Pas-
sione, pi Sangue, pi intimi contatti, pi profonde penetrazioni, pi immersione nel Mistero del
dolore e dell'amore [ ... ]. Il Sangue di Ges assorbe e trasforma tutto, d ragione di tutto; la vita
che discende e che sale, che illumina la sua immolazione e la mia donazione, la sua misericordia e i
miei peccati, le sue parole e le mie preghiere, la sua vita e la mia morte. q. 37: 14 aprile

2258 - Il Sangue di Ges apre a speranze immortali


Quale differenza tra il sangue delle vittime che scorreva sull'altare del Tempio di Gerusalemme e
quello che scorre sugli Altari dell'Agnello Immacolato! Il sangue degli animali metteva ribrezzo,
quello di Ges apre l'anima a sensi soavissimi, a consolazioni ineffabili, a speranze immortali.
Ma bisogna vederlo, accostarsi alle sue irradiazioni di bellezza e di potenza; non solo invocarne l'a-
spersione, ma berlo devotamente, avidamente, continuamente. L'anima sposa vive solo per quel
Sangue poich esso solo pu darle vita, pensieri, affetti, elevazioni, santificazioni [...].
Si potrebbe non adorare il Sangue della sua Immolazione, Mistero Divino che rende prezioso, infi-
nitamente adorabile, eccelso il Tabernacolo del suo Altare?
Si potrebbe non aderire alle comunicazioni della sua volont per il culto al suo Mistero?
E si potrebbe non accogliere come elementi di vita soprannaturale le irradiazioni di questo Mistero
di Sangue che ci avvolge lo spirito come la luce del sole avvolge le membra? q. 120: 20 aprile

2259 - Vorrei seminare nelle anime il tuo Sangue


Oh! Io vorrei seminare nelle anime il tuo Sangue Divino come l'agricoltore semina nei solchi il
frumento da cui uscir la spiga per il Sacrificio.
Seminare il tuo Sangue con lo sguardo, con la preghiera, col silenzio, col sacrificio, col patimento.
Beata l'anima mia se confider in Te, se compresa della propria indegnit si getter nelle tue braccia,
si collocher nelle tue mani come piccolo seme asperso dal tuo Sangue. q. 120 : 20 aprile

2260 - Non potr riaversi n pace n vita se non per il Sangue


- Come la rovina di ogni cosa avvenuta perch mancata la virt, la potenza, la grazia del San-
gue della Redenzione; mancata questa linfa vitale perch fu esclusa dall'orgoglio, dall'empiet,
dall'impurit; cos - dice Ges - non potr riaversi n ordine, n pace, n serenit, n vita se non
per il mio Sangue. - q. 120: 21 aprile

2261 - I diritti di Dio e la misericordia


La misericordia e la verit si sono incontrate, si sono date il bacio, la giustizia e la pace.
I diritti di Dio, che sono una luminosa verit, si sono incontrati con la misericordia sgorgata dalla
Passione di Cristo e sulla Croce la giustizia ha avuto il suo compenso divino nel Sangue sgorgato
dalle membra dell'Uomo-Dio. La verit spunt dalla terra, folgorata dalla Sacra Umanit del Figlio
di Dio e dall'alto del cielo scese il suggello della nuova alleanza nella voce dell'Altissimo: questi
il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto, Lui ascoltate.
Il Signore dar la sua grazia per mezzo di Ges e la terra del mio cuore dar il suo frutto.
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Tutto frutto del Sangue Divino: questa fede che attingo dal Libro Santo, questa speranza nella Di-
vina Redenzione; questo palpito di vita nuova, trascendente, tanto pi arcana quanto pi io sono mi-
serabile, meschina, indegna. Ora la giustizia cammina davanti a Dio col prezzo del riscatto; Ges ci
precede dinanzi al Padre con il flusso del suo Sangue Prezioso.
Questa mistica onda zampillante dal Cuore di Ges fino al Cuore del Padre discende sopra di noi
fulgente di vita eterna e noi la raccogliamo ai pi dell'Altare, nel momento dell'adorabile Sacrificio.
un battesimo nuovo, arcano, ineffabile che mi ristora, mi illumina, mi avvince a Ges, mi rende
degna di un assorbimento trascendente. S, un investimento straordinario nell'anima che vorrebbe
sfuggire a tutto per raccogliersi solo sotto l'influenza del grande Mistero. Ed in questo investimento
la voce di Ges che si compiace di trattenersi con questa sua piccola sposa sperduta nel proprio
nulla, ma resa da lui strumento delle sue misericordie. Egli conferma la mia impotenza ma anche la
sua volont.
- I trattati dei re - Egli dice - sono trasmessi mediante segni convenzionali sulla carta ignara. Spes-
so i grandi disegni di Dio sono trasmessi cos per mezzo di piccolissime anime sconosciute.
Lasciami imprimere in te questi disegni a caratteri di Sangue. I miei trattati sono misteri di Pace,
ma nel mio Sangue. Dar la pace - e non pu essere concessa che da me - se verr predicato, ono-
rato, invocato il mio Sangue; se prima i Sacerdoti comprenderanno la dignit e la potenza con cui
li onoro, poich solo cos sono gli esponenti del grande Mistero. Nel mio Sangue tutto il Vangelo
nella sua pi concreta realt; la vita mistica nella sua pi ampia manifestazione. -
Le parole di Ges, queste parole misteriose colpiscono l'anima come battito d'ala e poi sembrano
seppellirsi in un abisso per affiorare un giorno nella realt pi evidente.
La giustizia di Ges cammina per me dinanzi al Padre con passo veloce; potessi percorrere anch'io
la stessa via ricalcando le adorabili impronte del Sangue Divino! g. 120: 22 aprile

2262 - Tu lo istruisci nella sapienza del Mistero


O Signore, la mia anima sempre come un soffio insignificante, ma come si dilata sotto la tua Cro-
ce, immersa nel tuo Sangue! S, ripeto col Salmista: Tu sei grande e operi prodigi; Tu solo sei
Dio. Tu sei grande e nella tua grandezza accogli e dilati il mio nulla e operi il prodigio di renderlo
strumento cosciente dei tuoi desideri, dei tuoi richiami, delle tue misericordie. Tu lo istruisci nella
sapienza del Mistero, nella mistica del tuo Sangue. Non so il valore di ci che esprimo ed ancor
meno di quello che intuisco, ma so che Tu rendi l'anima mia cos aderente al tuo tocco divino da
trasformarla in linguaggio misterioso per la gloria del tuo Sangue Prezioso. Linguaggio che com-
preso solo da Te e diretto agli scopi imperscrutabili della tua misericordia.
Io vivo sotto l'influsso del tuo Mistero e accogliendone le ineffabili irradiazioni dovrei trasmetterle
degnamente, umilmente nella Chiesa a beneficio delle anime. Non ho le possibilit intellettuali e
spirituali, ma Tu, o Signore, mi conforti dicendo che sempre il tuo Sangue che trasmette i miei de-
sideri, la mia debole piet, le pie intenzioni, le piccole offerte attraverso la sua virt. Ho compreso
che necessario essere sempre a tua disposizione, secondo la tua volont, non secondo il mio oscu-
ro pensiero, per poter raccogliere dai prodigi che operi nell'anima sposa le ricchezze della tua mise-
ricordia. Ho compreso che anche solo ascoltando la tua voce e rimanendo ai piedi della tua Croce
posso onorare il tuo Sangue con l'adesione del mio amore al tuo infinito amore [...]. Si preparano
grandi avvenimenti per la Chiesa. Occorrono Sacerdoti intimamente compresi del Mistero.
- Chi dirige gli avvenimenti uno solo: sono Io. Ma ho bisogno, come l'architetto per il suo edificio,
dei collaboratori. Alle basi della riedificazione spirituale e morale della umanit, il mio Sangue.
Una fondazione profonda richiede pietre solide, dei veri Sacerdoti santi. Sacerdoti santi che studia-
no il Mistero per non lasciare affogare nella corrente dell'odio e del fango la virt del mio Sangue,
la forza della Chiesa, la grazia che riservo alle anime in questi ultimi tempi -
O Signore, come posso rispondere a queste tue parole? - Almeno vivrai nella mia Passione e farai
oggetto delle tue preghiere il compimento dei miei disegni nel trionfo del mio Sangue - g. 120: 23 aprile

2263 - Che facciamo, o Ges, di tanto Sangue?


L'unione col mio Dio l'aspirazione della mia piccola anima la quale vorrebbe essere tanto ampia
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da abbracciare, non solo le manifestazioni del suo Sangue Divino, ma l'essenza intima, incompren-
sibile, inspiegabile del Mistero. E il Mistero qui dinanzi a me, sull'Altare del Sacrificio, in me
nel Sacramento, comunione di luce, di desideri, di intenzioni, di offerte, di ispirazioni, di aspirazioni.
Tutto quello che appartiene a Ges, appartiene anche a me, alla sua piccola sposa, come appartiene
alla mia pupilla il raggio del sole che pure inonda tutta la terra. Che facciamo, o Ges, di tanto San-
gue? Non vedi che rifluisce da tutti i Calici e scorre come l'acqua sgorgata da profonda viva sorgen-
te, scorre senza avere un letto profondo che ne raccolga le onde benefiche?
- Non ci sono argini per il mio Sangue, di tutti, sempre, dovunque. -
Almeno si conoscessero questi misteri di amore! - Almeno li conoscessi tu - dice il Signore - nella
loro ampiezza, nella loro maest, nella loro efficacia, nell'espansione che si ripromettono dalla tua
fedelt e dal tuo amore! Tu sei terra e la terra beve l'acqua che piove dal Cielo, cos il tuo cuore
beve il mio Sangue; la terra beve anche la luce, cos la tua anima; la terra beve anche il calore, co-
s il tuo spirito; ma quali differenze! La terra inaridita non ridona all'universo nemmeno una goccia
di rugiada; la terra velata di tenebre non riflette la luce; la terra gelida non rimanda calore. L'ani-
ma tua deve, invece, essere come un mistico specchio che trasmette, non visto, il mio Sangue, la sua
luce e il suo calore. Lo specchio tanto pi trasmittente quanto pi nitido, pi ampio, pi vicino
alla sorgente misteriosa del Sangue, della grazia, del Mistero. - g. 120: 24 aprile

2264 - Hai privilegiato di un altro Calice la sposa


Come posso reggere sotto l'influsso del suo Sangue che come luce che abbaglia e fuoco che divora?
Non so spiegare nulla; come non so spiegare l'essenza della mia anima nei suoi rapporti con la mia
vita umana e con quelli della vita divina che si agita in me. Ripeto col Salmista: Che cosa ti rende-
r, o mio Signore, per tutti i benefici che mi hai fatto? Prender il Calice della Salvezza e invocher
il nome del Signore. Il Calice della Salvezza il Calice del tuo Sangue Divino, o dolcissimo Si-
gnore, ed riservato solo ai tuoi Sacerdoti. Ma Tu hai privilegiato di un altro Calice la tua piccola
sposa; hai convertito in calice il suo cuore e l'hai riempito del tuo Sangue, e la pienezza non viene
mai meno, trabocca, si spande e asperge dovunque giunge il pensiero di fede, il desiderio della glo-
ria di Dio, l'ardore per la salvezza delle anime. q. 120: 24 aprile

2265 - Ecco che io vengo


Ed venuto sulla terra 1'Adorato Signore scrivendo la sua volont a caratteri di Sangue sul suo
Corpo Santissimo. venuto offrendo Corpo e Sangue, Anima e Divinit, sulla Croce, nel Sacrificio,
nel Sacramento, manifestando che l'unica via della vita per non smarrirci quaggi, per non deviare,
per non inabissarci nel fango, nell'odio, nella crudelt, il suo Sangue, arcana potenza che riveste
tutto ci che era in Ges, la santit, la carit, la verit, la misericordia, l'amore.
Ecco che io vengo a fare la tua volont. La volont di Dio che noi sue creature ci santifichiamo
con i meriti, con la grazia, con il Sangue di Ges. Nessun'altra cosa pu sostituire questi rivi della
santit, queste opere della Redenzione, queste effusioni della immolazione di Ges.
Ecco che io vengo; dall'eternit sino alla fine dei secoli compir il Sacrificio nella pienezza dei
voleri del Padre, nella pienezza delle misericordie per le anime.
Ecco che io vengo. E Ges che viene con un mandato divino, per puro amore, con infinita bont e
infinite ricchezze; viene nella sua Chiesa, sull'Altare, ad ogni istante per me, per tutte le anime.
Le misericordie del suo Sangue non andranno perdute, nemmeno un respiro del Sacrificio di Ges
sar senza corrispondenza, senza trionfi, senza gloria. q. 120 : 24 aprile

2266 - Il Sangue di Ges non riposa mai


meglio aderire a Lui che al gusto e alla soavit spirituale. Lo Sposo divino, pur concedendo alla
piccola anima, sposa di Sangue, un dolce riposo nel suo Mistero, vuole che dalla sua virt redentri-
ce ritragga lo zelo, la volont, la brama di un apostolato intenso per glorificare il Sangue stesso.
Il Sangue di Ges non riposa mai. Vedilo fluire da tutti i Sacrifici, salire al Cielo, gloriosamente,
come dolce ebbrezza dei Beati; circolare nella Chiesa come elemento di un vita fulgida, corroboran-
te, estasiante; accostarsi ad ogni anima, primieramente a quella di Sacerdoti per rivestirli, ricolmarli
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di tutte le sue arcane ricchezze; accostarsi alle anime verginali per mantenerne il candore, alle ani-
me giuste per giustificarle ancor pi, a quelle dei peccatori per scuoterle, illuminarle e vincerle.
Il Sangue di Ges, lo ripeto, tutto presso di me ed tutto presso ciascuna anima.
come la luce: non si divide, illumina e riscalda gli oggetti che tocca; come lo spirito: divora gli
spazi dominandoli tutti; come il tempo che si estende per ogni essere; infine come l'occhio di
Dio che tutto vede, misura, previene, ordina, conquista, esalta. - l'ora di Dio, l'ora del mio San-
gue - q.120 : 24 aprile

2267 - Che cosa uscir da quel campo?


in me Ges che mi fa contemplare come un immenso campo su cui migliaia di mani gettano semi
di tutte le qualit, buoni e cattivi, sani e guasti. il campo del mondo, arato dalla guerra, con solchi
profondi, incolmabili. Che cosa uscir da quel campo?
- I semi buoni - dice Ges - sono lenti a germogliare, ma i cattivi, riscaldati dall'onda, germogliano
tosto e si moltiplicano. la zizzania che impedisce lo sviluppo del buon grano.
Occorre riscaldare con l'amore i semi buoni e, pi di tutto, fecondarli con il mio Sangue; occorre
seminare nelle anime la verit, la carit, la giustizia; occorre portarle all'Altare, presso il mio Sa-
crificio, unirle alla mia immolazione, abbeverarle col mio Sangue. - Ges non geloso del suo
Sangue: pronto a donarlo a tutti anche a quelli che lo hanno calpestato. q. 120: 3 maggio

2268 - Portiamo tutta l'umanit sotto la Croce


Portiamo tutta l'umanit sotto la Croce di Ges, volente o nolente, perch partecipi all'aspersione
del Sangue di Ges, ma ancora perch alla vista di quel Sangue, senta il dovere e il bisogno di patire
qualche cosa per Ges, di compiere quello che manca perch la sua Passione sia completa, efficace,
trionfante sulle colpe, sulle miserie, sugli smarrimenti delle povere anime. q. 120: 4 maggio

2269 - Date l'assalto al mio Sangue


Viviamo in epoche di assalto. Si dato l'assalto alla scienza, alla ricchezza, alla potenza, al dominio;
assalto ai diritti presupposti, alla conquista dei poteri, della supremazia, del governo sul mondo; as-
salto alla stessa libert dell'uomo. Sforzi satanici. Il risultato, un cumulo di macerie, stragi inenarra-
bili, devastazioni spirituali infinite, smarrimenti di coscienza, di dignit, di volont; un naufragio ir-
reparabile se il Signore non fosse cos misericordioso da tendere le braccia verso la povera umanit
con la Passione di Cristo, col suo Sangue e col suo amore.
- Date l'assalto alla carit di Dio - dice Ges - ai beni spirituali, ai tesori divini. Date l'assalto al
mio Sangue e vincerete la suprema battaglia, conquisterete le anime di buona volont, darete alla
Chiesa vittorie divine, alle anime doni supremi e gaudi immortali. -
Ges chiama veramente all'assalto i suoi Sacerdoti, le anime verginali, tutti quelli che vogliono se-
guirlo nelle vie della giustizia e della carit, nelle vie della sua potenza e della sua gloria.
Non si gode nulla all'esterno, n proclami, n apparati, n organizzazioni. Le opere di Dio si com-
piono segretamente, nel regno mistico della sua grazia, nello spirito della sua Chiesa, nel Ministero
sacerdotale. Egli vuole l'unione di tutte le anime, il superamento di tutte le difficolt.
La pace, sebbene proclamata dagli uomini, sar sempre al suo inizio, larva di serenit e di tranquilli-
t, ma in fondo, alla base, alle fondazioni, da cui dipende la solidit dell'edificio, sar sempre insta-
bile se non sar cementata dal suo Sangue. q. 120: 6 maggio

2270 - Il mio Sangue parler per te


- Vieni, affrettati, ho bisogno di te, del tuo nulla nel quale una volont capace di grandi cose, pur-
ch sia immedesimata con la mia volont. Ho bisogno di molte anime, ma parlando a te come mi
rivolgessi a tutte quelle che tu intendi portare al mio altare, alla Mensa celeste, alle Sorgenti del
mio Sangue Divino. Tu sei piccola e senza voce, ma se ti abbandoni al mio Sacrificio e mi doni i
tuoi sensi, il mio Sangue parler per te, operer con te e raggiunger anime lontane in un mistero
di misericordia. Non potrai comprendere la grandezza del mio Sacrificio se non nell'annientamento
cosciente di tutta te stessa e, nello stesso tempo, nello sforzo per una elevazione di purissimo amo-
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re- q. 120: 6 maggio

2271 - Chi pu riempire questo tuo nulla...


- Ricorda che l'anima tua ha altrettanta possibilit di elevazioni quanti sono i suoi annientamenti.
Ma quando credi di aver toccato il fondo della tua vilt, non che una semplice constatazione del
nulla. Il nulla ampio, sempre pi ampio quanto pi l'anima lo considera dinanzi a Dio, alla sua
potenza, alla sua grandezza, alla sua maest, alla sua santit, alla sua eternit.
Chi pu riempirlo questo tuo nulla, renderlo oggetto di misericordia, di tenerezza, di predilezione
dinanzi al Signore? solo il mio Sangue, perch il Sangue dona alla tua anima ed anche al tuo
corpo il riflesso dell'immagine mia, tanto pi cara a Lui quanto pi questa immagine porta le stim-
mate della mia Passione. - q. 120: 7 maggio

2272 - Solo chi si abbevera del Sangue ha la luce


- Il mondo - mi dice - avvolto da una fitta nebbia e gli uomini non vedono n la terra, n il Cielo.
Solo chi si abbevera del mio Sangue ha la luce per vedere il suo cammino, per vincere ogni ostaco-
lo, per contemplare le arcane meraviglie dei Misteri. -
Potessi, o Signore, diffondere il tuo Sangue nelle anime come il sole diffonde i suoi raggi sull'uni-
verso! Potessi dare una voce a tutti i fiori, alle foglie, alle messi, alle stille d'acqua, alle stelle perch
celebrino ovunque la necessit di conoscere e di glorificare il tuo Sangue!
O Signore, Tu che dai letizia alla giovinezza, riempi il cuore di tutti i redenti del gaudio del Sangue
di Cristo perch in esso trovino la vita immortale. q. 121 : 9 maggio

2273 - il tuo Sangue che ripara a tante ribellioni


O Signore, chi lotter per Te? Chi salver queste misere creature, per le quali ti sei incarnato, sei
vissuto in una Passione di dolore e di amore per morire dissanguato sulla Croce?
Oh! il tuo Sangue che ripara a tante ribellioni, che tocca i cuori, converte le anime, raffrena l'im-
peto dell'odio, i passi del traditore, le empiet del sacrilego.
La terra piena di peccati, trabocca di bestemmie, ingoia nel suo fango migliaia di vittime; un
braciere ardente di ire incomposte, di vendette, di tradimenti. Ma il tuo Sangue, o Ges, scorre
dall'Altare con un ritmo di misericordia ineffabile. Non lo trattiene la nostra indegnit, la nostra dis-
sipazione, la nostra incomprensione. Ma ha bisogno di cuori grandi, accesi di amore, infaticabili; ha
bisogno di anime votate a seguirlo, a comunicarlo, a glorificarlo. q. 121 : 10 maggio

2274 - Chi pu affrontare questi nemici segreti?


Vi nel mondo uno sbocco di passioni, finora frenate dal tempestar della guerra; si scatenano all'o-
scuro, con pochi testimoni, nella notte delle coscienze.
Sono teorie, ideologie, aberrazioni che avvelenano le anime. Chi pu affrontare questi nemici segre-
ti, capaci di suscitare una guerra spirituale ancor pi spietata?
- Il mio Sangue, con la preghiera, con la predicazione, con l'immolazione sacerdotale.
Ogni persecuzione pu essere domata, vinta, ricacciata nell'inferno, da cui suscitata, con l'apo-
stolato intenso per il culto del Mistero. Chi lo promuove? La voce del Pontefice e dei Vescovi, la
voce dei Sacerdoti, la voce delle piccole anime, dei bambini innocenti. Scelgo tra i cuori pi umili,
pi nascosti, ma pi generosi e pi amanti. - q. 121 : 11 maggio

2275 - Ricoprimi con la porpora adorabile


Potessi, prima di entrare nella Casa di Dio, nel suo Santuario, nel Tabernacolo del suo amore, spo-
gliarmi dell'uomo vecchio, come dice S. Paolo, e rivestirmi a nuovo dell'abito nuziale! S, quell'abi-
to riveste, spero, l'anima mia, ma pu divenire sempre pi adorno, sempre pi accettevole al mio
Dio e perci sempre pi caro allo Sposo Celeste.
Il mio abito il tuo Sangue, o dolcissimo Ges, non puoi negarmelo; Ti sei spogliato della sua vita,
della sua forza e della sua bellezza per donarla a me. Ecco, stendo le braccia, l'anima mia si slancia
verso di Te, ricoprimi con la porpora adorabile del tuo Mistero: mi render degna di Te, possessione
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tua nella completezza di tutto il mio essere. q. 121 : 12 maggio

2276 - Festa del Preziosissimo Sangue: alla Messa


Mi raccolgo nell'Introito assegnato alla S. Messa della festa del Preziosissimo Sangue.
la Messa per eccellenza. Se a Natale odo le melodie angeliche nel canto del Gloria; se a Pasqua
gusto l'esultanza dei cuori rapiti dalla visione folgorante di Cristo Risorto; se a Pentecoste sento
l'ebbrezza degli Apostoli rapiti nella luce e nella fiamma dello Spirito Santo; nella Festa del Prezio-
sissimo Sangue sento la voce del Sangue di Ges, che gemito, preghiera, attrazione, comunicazio-
ne. q. 121 .-13 maggio

2277 - Ci hai redenti col tuo Sangue da ogni trib Redemisti in Sanguine tuo ex omni tribu.
Chi pu enumerare le trib della terra, tutte le generazioni che si susseguirono e quelle che compari-
ranno dinanzi a Dio durante i secoli? Quante generazioni? E in ogni generazione quante anime?
Per tutte fu versato il Sangue di Ges, ma tutte lo hanno accolto? Saranno tutte asperse dall'onda lu-
strale, segnate in fronte col Tau, contrassegnate dalle grazie della Redenzione?
In Cielo i Santi affermano che il Sangue dell'Agnello li ha raccolti, riscattati da tutte le trib, da tutti
i popoli, da ogni nazione, da ogni linguaggio senza preferenza. E veramente il Sangue Divino ha
esteso le sue misericordie da un punto all'altro della terra, ad ogni istante, per mezzo della Chiesa,
degli apostoli di Cristo consacrati a estendere sulla terra l'opera della sua Redenzione.
Et fecisti nos Deo regnum. O beato regno che quello dei Santi viventi in Cielo nella luce dei
suoi Misteri, viventi nelle fiamme del suo amore! O comunione di gloria, di bellezza, di santit, di
beatitudine! Ma anche quaggi il regno di Dio e vi appartengono quelli che sono segnati col suo
Sangue, che vivono nel suo amore, che lo glorificano, lo comunicano, lo esaltano con una vita di
purezza, di amore. q. 121 : 14 maggio

2278 - Ho trovato nel Sangue la voce, il canto...


Ho trovato, o Signore, nel Sangue di Ges la voce, il canto, l'armonia per celebrare degnamente la
tua gloria. S. Paolo insegnava a rivestirci di Cristo e S. Caterina da Siena chiedeva di vestirsi del
Sangue, nel quale, ella diceva, troviamo la fonte della misericordia; nel Sangue la clemenza, nel
Sangue il fuoco, nel Sangue la piet, nel Sangue la giustizia per le nostre colpe, nel Sangue il per-
dono, la misericordia. Nel Sangue trovo tutto quello che Ges ha compiuto per me, per tutta l'uma-
nit, perch salisse a Dio la massima gloria; col Sangue di Ges assolvo ogni debito di lode, di be-
nedizione, di ringraziamento a Dio. q. 121 : 16 maggio

2279 - Diamo gloria a Dio con le lagrime di Ges


Non posso darti, o Signore, il mio sangue in cambio del tuo; ecco le lagrime. Veramente spremono
tutto quello che di vitale nell'anima mia. Ma Ges che chiede queste lagrime e la causa appare
segreta. Egli non pu piangere ed ha bisogno della mia povera umanit per dare libero sfogo alla
piena del suo amore. Le sue lagrime significano sempre il suo amore divino.
Che cosa vuoi, mio Signore, che cosa Ti manca? - Mi mancano le lagrime dei peccatori, dei tradi-
tori del mio Sangue, le lagrime degli ingrati, degli indifferenti, di quelli che respingono il mio San-
gue e sono sull'orlo dell'abisso. Mi mancano le lagrime dei miei Sacerdoti, Ministri del Sangue, le
lagrime delle Vergini, mie spose, le lagrime delle anime riparatrici. Accetti lo scambio? Io porter
in te il mio Sangue, tu dammi le tue lagrime; lasciami piangere in te. -
la Passione mistica di Cristo che si manifesta in mille modi: ora con la visione del Sangue calpe-
stato, ora col richiamo dei peccati del mondo, con le necessit della Chiesa, con la giustizia divina
che chiede riparazione... Diamo gloria a Dio con le lagrime di Ges e offriamo il suo Sangue peren-
nemente, fiduciosamente per avere la pace. q. 121: 16 maggio

2280 - Il Sangue non soltanto acqua che scorre


O elevazioni nel Mistero della Passione, della Croce, del Sacrificio! Il Sangue non soltanto acqua
che scorre, ma fiamma che eleva, balsamo che guarisce, misericordia che perdona, amore che esalta.
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profumo di altare. incenso di Paradiso. l'essenza dei doni di Dio. Oh! quale adorazione, quale
glorificazione dal Sangue di Ges per l'opera sacerdotale! q. 121 : 18 maggio

2281 - Ti ringrazio, Padre, per la tua gloria...


tua gloria il tuo linguaggio divino nella sua parola umana; tua gloria il Mistero che ha irradiato
sul mondo e sulle anime la sua Passione e il suo Sangue; tua gloria quanto ci ha rivelato della tua
sapienza, della tua provvidenza, della tua carit. La tua gloria nell'aver conciliato, per mezzo di
Lui, la giustizia e la misericordia, la riparazione e il perdono, la tua esaltazione e la nostra riabilita-
zione. Ti ringrazio, o Padre, per la tua gloria che in Ges, Salvatore del mondo riscattato a prezzo
di Sangue. Oh! quanto magnificata questa gloria! Ribattezzati nel Sangue e resi degni del tuo am-
plesso divino! Solo in Cielo vedremo queste glorie del tuo amore di Padre e dell'amore di Ges; le
glorie del suo Sangue, che vita palpitante della divinit, gaudio del nostro cuore, rigenerazione
delle nostre anime, dolcezza e speranza del regno eterno. La gloria della Redenzione brilla su ogni
fronte, traspare da ogni parola di Cristo, della Chiesa, dei Sacerdoti, dalla loro dignit, dal palpito
intimo del cuore che si eleva fino a Te, mio Dio. q. 121 : 19 maggio

2282 - Il mio Sangue pu fare tutto


Perch non mi dato di avere tante lagrime, tante preghiere, tante espressioni di dolore, di compun-
zione, di pentimento quanti sono i peccatori del mondo? Ma Tu, o Signore, li puoi salvare tutti; il
tuo Sangue pu lavare ogni scoria, consumare ogni iniquit; puoi arrestare il peccatore nella sua
corsa verso l'abisso, puoi folgorare sul suo capo la luce abbagliante come su Paolo; puoi inseguirlo
come Agostino; puoi arrestarlo come Ignazio di Loyola; quanti ne hai conquistato in un istante con
un raggio di luce, con un soffio della tua grazia!
- S, il mio Sangue pu compiere trasformazioni improvvise; pu salvare il peccatore come il cibo
salva dalla morte l'affamato, come la medicina risana il morente, e il coraggio trae dalle onde fu-
riose il naufrago prossimo a perire. Il mio Sangue pu fare tutto; cambiare il mondo, trasformarlo
in un'oasi paradisiaca, convertire ogni empio; ma se non lo chiedete questo Sangue! Fate presto a
invocarlo; agguerritevi con la sua virt, rivestitevi della sua potenza, rinvigoritevi con la sua forza
prima che vi colpisca un nuovo flagello. I peccati sono pi numerosi delle stelle del cielo.
Oh! la terra che dovrebbe riflettere la verit, la santit, l'amore di Dio, riflette l'errore, la menzo-
gna, l'odio, le insidie di satana. Almeno qualche anima accolga e rifletta il mio Sangue! -
Nessuno pu intuire il significato di queste parole, l'accento con cui sono pronunciate da Ges.
Esse producono nello spirito l'impressione di una ampiezza infinita che dovrebbe essere popolata di
anime, attese, desiderate, bramate da Ges. Egli impaziente di stringerle al suo cuore, di goderle
come un padre, attende ansioso e sospira il figlio lontano. q. 121 : 21 maggio

2283 - Tre concetti per svolgere la devozione al Sangue


La Colletta della Messa del Preziosissimo Sangue riassume tre concetti: il disegno del Padre nel co-
stituire il Figlio Redentore del genere umano a prezzo del suo Sangue; l'implorazione di poter vene-
rare con culto solenne il prezzo della salvezza e di essere preservati, per la sua virt, dai mali della
terra per poter godere in Cielo il frutto di tanta misericordia. Intorno a questi tre concetti dovrebbe
svolgersi la devozione al Mistero del Preziosissimo Sangue: contemplare la bont di Dio nella piet
manifestata verso il genere umano; collaborare alla diffusione, alla comprensione, alla solennit per
il culto del Mistero; convergere le pi ardenti preghiere per ottenere il suo trionfo, la sua esaltazione.
Attraverso i secoli la devozione al Sangue di Ges ebbe schiere di Santi innamorati del prezzo ado-
rabile della nostra redenzione. Santa Caterina da Siena trionfa su tutti per il suo entusiasmo, per le
sue frasi ardite, per la sete di Sangue che la consumava tutta... q. 121 : 23 maggio

2284 - O Signore, vivere nella tua vita!


Non basta, o Signore, che io contempli la tua Sacra Umanit immolata e gloriosa e tutto quello che
Tu mi riveli con segrete manifestazioni e dolcissimi privilegi; necessario che io mi unisca a Te
sulla Croce, all'Altare, nel Tabernacolo. La vita ha solo valore da Te, in Te, con Te, per Te; la vita
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vera solo quella che attinge l'ispirazione, il movimento, la grazia dal tuo Sangue; la vita sostanzia-
le quella che si consuma presso di Te, nel Getsemani, ai pi della Croce, nell'intimit dei Sacra-
menti. O Signore, vivere nella tua vita! q. 121 : 26 maggio

2285 - Se il Signore mi contempla vivente nel Sangue...


Dio - dice S. Paolo - ci ha resi a s graditi nel suo Figlio diletto, in cui abbiamo la redenzione me-
diante il suo Sangue. Graditi a Dio! Se Egli guarda al mio nulla, che cosa vede se non l'ombra di
un filo d'erba, una voce evanescente, un essere infimo e spregevole?
Ma se il Signore mi contempla illuminata dalla luce di Ges, ricreata dal suo amore, vivente nel suo
Sangue, allora tutto cambia in me e tutto prende vita. Nel mio pensiero Ges, il cuore pervaso
dal suo spirito, le membra sono ricoperte dal suo Sangue. C' in me tutto Ges; pi di cos non po-
trebbe possedermi se ha investito ogni energia e assorbito ogni possibilit. q. 121 : 29 maggio

2286 - Il Sangue oro purissimo nelle mie mani


Il Sangue di Ges oro purissimo nelle mie mani. Ma pur avendo la sovrabbondanza di quest'oro
fulgidissimo e con esso le gemme pi preziose, non so fare nulla; bearmi nella bellezza e umiliarmi
di non poter forgiare quest'oro in calice, in pisside, in ostensorio per il Sacrificio e per il Sacramento.
Oh! l'oro del Sangue di Ges pu essere plasmato da me a seconda della mia piet.
S, pu divenire bevanda per gli assetati, salvezza per chi sta per perdersi, ornamento per chi vive
nelle grazie del Sovrano. Mi raccolgo nuovamente nella dottrina dell'Apostolo che d tanta luce alla
mia anima: Dio ha disposto che il Cristo fosse strumento di propiziazione per coloro che hanno
fede nel suo Sangue (Rom. 3,25). O Signore, confido nella propiziazione del Sangue di Ges.
Vivo in questa fiducia, imploro con questa fiducia, sono certa di ottenere dal Sangue di Ges la mia
santit, il suo trionfo, la tua gloria. q. 121 : 29 maggio

2287 - Il misterioso libro di Dio il mio Sangue


Il libro dei sette sigilli il libro dei segreti di Dio, dei segreti della Chiesa, delle coscienze, degli
avvenimenti. Quel libro nelle mani di Ges perch Ges il centro di ogni cosa e il Padre ha ri-
messo a Lui il potere e il giudizio, il governo del mondo, dei popoli, di ciascuna anima.
- Il misterioso libro di Dio il mio Sangue - dice Ges - il libro unico della Chiesa, tutti gli altri
attingono la loro efficacia dalla verit, dalla luce, alla potenza del mio Sangue; prendono il loro
valore dal mio Sangue; anche la Rivelazione, il Vangelo, il nuovo Vangelo che io detto e scrivo in
ogni anima. Nessuno pu conoscere i segreti delle anime, ma io ti apro il libro dei miei segreti, il li-
bro del mio Sangue. Leggi. Io salver quelli che lo invocano. Santificher quelli che lo onorano.
Glorificher quelli che ne diffondono la conoscenza, la devozione, il culto.
Conosci i segreti della Chiesa, che potr dilatarsi, trionfare e vincere soltanto nel mio Sangue; i
segreti dei Sacerdoti, che solo raggiungeranno le vette pi alte della santit e le ampiezze pi desi-
derabili dell'apostolato se vivranno nella luce, nella potenza, nella virt del mio Sangue.
Essi avrebbero in mano le popolazioni se comprendessero in profondit il mio Sangue, se lo distri-
buissero con la parola, con la preghiera, con lo sguardo, col respiro. S, anche col respiro.
Tutto, nel Sacerdote, impregnato dal mio Sangue. Se comprendeste! - q. 121 : 30 maggio

2288 - Il libro dei sette sigilli!


il Mistero della Redenzione. In esso i sette Sacramenti, le sette parole di Ges sulla Croce, i sette
doni dello Spirito Santo, le sette virt (teologali e cardinali), i sette gradi per cui l'anima sale all'in-
contro con Dio, i sette privilegi di cui l'ha favorita: la creazione, la conservazione, l'affiliazione alla
Chiesa Cattolica, la vocazione religiosa, la speciale chiamata ad onorare il Mistero del Sangue Pre-
zioso, l'immedesimazione, l'immolazione. Rinnovo ai piedi di Ges, nel momento del suo Sacrificio,
nella luce che mi avvolge e nel Sangue che mi inebria, tutto quello che ho compreso, pensato, desi-
derato, offerto al suo Mistero. - Finora - dice Ges - ti ho attratto nel mio Sangue, ora il mio San-
gue ti attrae in me e per me nel seno della SS. Trinit. - q. 121: 30 maggio
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2289 - Il Sangue sar per voi il segnale...


Nell'Esodo narrato come il Signore fece tingere le porte degli Ebrei col Sangue dell'Agnello, sim-
bolo di Cristo, e promise che vedendo quel segnale avrebbe salvato quelle case. Il Sangue sar per
voi il segnale delle case nelle quali vi troverete; e io vedr il Sangue e passer oltre....
O Signore Ges, mantieni con noi l'antica promessa, ma prima segna le case delle nostre anime col
tuo Sangue Divino. Tu hai impegnato i tuoi Sacerdoti a segnarci in fronte col tuo Sangue Divino,
simbolicamente rappresentato dall'acqua lustrale; essi rinnovano questo segno tutte le volte che ci
assolvono dai nostri peccati, tutte le volte che ci consegnano il Sacramento.
Ma questo Mistero per cui siamo salvi; questo Mistero che ci ridona o ci ritempra o raddoppia la vi-
ta dell'anima velato; il tuo Sangue nella Chiesa pi ampio e profondo degli oceani, ma chi lo ve-
de, chi lo contempla, lo chiede, lo gusta, lo vive?
O Ges, spesso le tue stesse mani grondanti Sangue segnano l'anima con tocchi invisibili, ma Mi-
stero che rimane nascosto; l'anima favorita comprende, adora, ringrazia, ma non sa, n pu fare di
pi. Squarcia il velo di questi adorabili segreti, schiudi dinanzi alle anime il libro sigillato, ferisci i
cuori con i tuoi dardi di amore, suscita nella tua Chiesa infiniti apostoli del tuo Sangue, per il trionfo
della tua Causa, della tua Redenzione, della tua Chiesa. q. 121 : 30 maggio

2290 - Il conoscimento del Sangue


Il conoscimento del Sangue di Ges, che il Mistero del Sacrificio, una grazia cos eccellente, una
dottrina cos alta, una comunicazione cos profonda da inebriare l'anima e renderle la vita ineffabil-
mente spirituale, altamente elevata nei Misteri di Cristo [...].
Il conoscimento del Sangue di Ges il punto di partenza per un cammino rapidissimo nelle vie del
Signore. il Sangue di Ges che prepara la via per le mistiche ascese dei contatti ineffabili, dell'u-
nione senza limiti e senza arresti. q. 122 : 31 maggio

2291 - Scegli la comunione che vuoi


Corpus Domini! - Quanta luce e quanto splendore nel Corpo Mistico della Chiesa se le anime rice-
vendo il Sacramento pensassero al mio Sangue! Scegli la comunione che vuoi: quella di amore a
Betania, quella estasiante del Cenacolo, quella di dolore sul Calvario; in tutte queste comunioni ri-
cevi lo spirito della mia Sacra Umanit, della Divinit, della Passione, della Immolazione, della
Risurrezione -. O Signore, scelgo quello che pi gradito al tuo Cuore: scelgo il Sangue del tuo do-
lore. Non posso, non voglio godere, mentre tante anime non ti conoscono, non ti amano, calpestano
il tuo Sangue. Anche se una sola non ti conoscesse, non ti amasse, non glorificasse il tuo Sangue,
per salvare e conquistare quella sola darei la vita.
- Dammi, dice Ges, quello che hai, possiedi e desideri. Ecco, io ti do me stesso in cambio. Ti par
poco? Il mio Sangue con la tua volont, con la tua vita, con tutta te stessa. Dammi il mio Sangue
per quelli che non mi danno nulla, per tutte le incomprensioni del Mistero e del Sacramento, per
tutte le defezioni, le ingratitudini, i sacrilegi, le dimenticanze, le sconoscenze. Dammi il mio Sangue
per la tua piccolezza, il tuo nulla meschino, per le tue impotenze e incapacit. - q. 122: 31 maggio

2292 - La terra tutta un Calvario...


O Signore, sei tutto sanguinante! Sempre nello stato di Vittima, ma di una Vittima che non pu stare
da sola, non pu morire, consumarsi da sola; Tu cerchi altre anime. La terra tutto un Calvario per i
nostri peccati, e dovunque sei anche Tu con la tua Croce, col tuo Sangue, con i tuoi inviti, le tue mi-
sericordie. Il tuo Mistero ci ricopre, ci esalta, ci allieta, ci turba. Non c' rivestimento pi ampio, pi
lussuoso, pi prezioso del tuo Sangue; non c' elevazione pi sublime, n letizia pi intima della sua
virt e dolcezza. Ma il Mistero ci turba, scuote il peccatore, rimorde l'empio, percuote l'ingrato, ri-
chiama il tiepido, l'indifferente. misericordia, piet, grazia. sempre Ges che lavora in que-
sto piccolo cuore umano perch affidata a Lui la Redenzione. Ed Egli giunge allo spirito con la
parola, con l'ispirazione, con l'attrazione, col suo Sangue. Questo Sangue benedetto bruci le mie
labbra per renderle degne di celebrare la sua gloria; meglio, parli lui stesso nel modo, nel tempo,
con le parole che pi onorano il Mistero e pi conquistano le anime; con le tue stesse parole, o Ges
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adorato, giacch Tu sei in me col tuo Corpo e col tuo Sangue. q. 122:31 maggio

2293 - Il Cuore squarciato di Ges


Il Cuore squarciato di Ges l'ultima espressione di misericordia della sua vita mortale e la prima e
pi alta sorgente della vita spirituale della Chiesa e delle anime. Bisognava che la lancia della giu-
stizia divina giungesse fino al Cuore di Ges dove si erano raccolti, in visione ed in profondit tor-
mentosa, tutti i peccati degli uomini, e bisognava che Ges a sanzionare la sua immolazione, la sua
carit, la sua misericordia, ci donasse fin l'ultima goccia delle sue lagrime e del suo Sangue. La
Chiesa nata da quelle lagrime e da quel Sangue. O Ges, sii benedetto per il dono magnifico delle
lagrime e del Sangue con i quali hai unito e alimenti la Chiesa.
La Chiesa - dice il Crisostomo - si forma e si perfeziona coi Sacramenti, poich nasce col Batte-
simo, si corrobora con la Cresima, si alimenta con l'Eucarestia, si risana con la Penitenza, coll'E-
strema Unzione si fortifica, si governa con l'Ordine e si propaga col Matrimonio.
Questi Sacramenti che formano l'esistenza, la durata, la forza, la santit e la gloria della Chiesa,
questi Sacramenti, dice S. Agostino, sono usciti dal Cuore aperto di Ges Cristo. Dice ancora S.
Agostino: Il Sangue colato dall'apertura del Cuore di Ges per la remissione dei nostri peccati;
e l'acqua uscita insieme al Sangue ha composto una salutare bevanda, poich mentre ci lava nel
Battesimo, mista al Calice salutare, ci disseta nella Eucarestia!. Tuffiamoci nella verit e nella
santit di questa dottrina, ma pi ancora nelle lagrime e nel Sangue di Ges. Sangue ed acqua
dall'Ostia Santa che il Sacerdote consacra e che diventa il Corpo e il Sangue di Ges, tutto Ges
come sulla Croce, crocifisso, agonizzante, morente. Sangue ed acqua da trecentomila e pi immola-
zioni che si compiono ininterrottamente in un giorno ed in una notte. Quel flusso e riflusso di misti-
co battesimo delle anime non basta a ridonare a Dio questa povera umanit, cos schiava del peccato,
accecata dalle passioni, tormentata dall'odio, dai partiti, dalla lebbra della impurit, dallo sconvol-
gimento delle idee? Sarebbe bastata la sola immolazione del Calvario; s, ma il moltiplicarsi di que-
sto olocausto costituisce un aumento di gloria al Padre, una ricchezza nuova per la Chiesa, un oriz-
zonte di conquista spirituale per i Sacerdoti, per le anime che vi partecipano. q. 122: 1 giugno

2294 - Ogni sposa di Cristo glorifichi il Mistero


La Redenzione abbraccia tutte le anime, vuol estendersi a tutte ed necessario che ciascuno di noi,
specialmente ogni sposa di Cristo, collabori con pienezza di entusiasmo a glorificare il grande Mi-
stero. Ma il Mistero del Sangue di Ges non una tortura.
Se l'anima pronta a dare tutto, se non rifiuta nulla al Maestro, se vivente in Lui nella partecipa-
zione alla sua Passione con la serenit gioiosa di aver toccato il limite del possibile, pronta a sorpas-
sarlo se il Signore le conceder tal grazia, il Mistero allora diventa meta sfavillante, attrazione su-
prema, esigenza infinita, ma anche dolce riposo nel Sangue benedetto. q. 122 : 3 giugno

2295 - Il Mistero del Sangue crea misteri nell'anima


O Signore, l'anima mia cieca, storpia perch ha una volont che ripiega, instabile, debolissima;
zoppa e non avanza, povera e manca di tutto. Ma Tu mandi incontro il servo fedele che chiama,
rialza, ravviva e conduce l'anima al Banchetto della Passione. Banchetto Adorabile la tua Passione,
la tua misericordia, il tuo Sangue Prezioso. una mensa sempre imbandita a festa per me e per
quanti conduco in ispirito presso il Signore. una mensa che dona e ridona e mai chiede un ricam-
bio se non nell'amore, nella fedelt, nella santit. una mensa imbandita sulla terra, ma che schiude
e comunica i gaudi del Cielo e da quei gaudi attinge sempre conoscenze, fervore nuovo, nuova vo-
lont di accogliere, di ricevere, di conservare tutto quello che ha carattere di immortalit.
Il Mistero del Sangue crea dei tremendi misteri nell'anima, dei rapporti soavissimi con Ges, delle
situazioni inspiegabili, delle certezze ineffabili. q. 122 : 3 giugno

2296 - Il Credo il poema del Sangue che alimenta


Il Credo il divino poema dell'origine e della finalit, della misericordia che rigenera e del Sangue
che alimenta, dei Misteri che l'avvolgono e la penetrano ineffabilmente; il poema della grazia che d
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all'anima la sensibilit dei dogmi e la gioia della vita soprannaturale, che illumina ogni argomento
di fede e lo avvalora col Sangue di Ges. Recitando il Credo si sale in Cielo, ci si abbandona tra le
braccia del Crocifisso Signore, auspice la Vergine Santissima, si spazia nel regno che non avr mai
fine; si vive nella unit della Chiesa, accanto ai Sacerdoti, Ministri del Cristo, si gusta nel Sangue di
Ges il perdono dei peccati, ci si rinchiude nell'oscurit di un mistico seppellimento per pregustare
la gioia di una risurrezione gloriosa. Il Credo, la mia fede!
La mia fede come la luce del sole che illumina tutto, anche la profondit delle valli e il folto delle
pinete. Non c' lembo che rimanga senza il bacio del suo raggio e senza il riflesso del suo splendore.
Cos per l'anima; la fede una pupilla che vede e intravede, tocca il firmamento dell'universo della
religione e lo oltrepassa, non per mio merito, ma per una virt che mi viene comunicata dal Sangue
di Ges. Il Sangue di Ges diventato veramente l'occhio dell'anima per mezzo del quale essa si
eleva nel regno spirituale dov' l'abitazione di Dio, la vita di Dio, la manifestazione di Dio.
Il Sangue di Ges dava vita alle pupille della sua Sacra Umanit, ora d vita alle pupille del suo
Corpo Mistico, alle pupille della sposa, la quale, attraverso ogni manifestazione di vita fisica, giun-
ge alle sorgenti della vita spirituale. Tutti i misteri che io adoro, i dogmi che io vivo sono nel Credo,
oggetto della mia contemplazione, della mia vita soprannaturale, delle mie speranze, del mio amore.
Chi mi fa credere in Dio Padre Onnipotente? La Rivelazione, ma pi Ges Cristo col suo Vangelo e
pi ancora con la virt del suo Sangue. Chi mi comunica la conoscenza di Ges? La sua parola affi-
data alla Chiesa, affermata, divulgata, vissuta dai Sacerdoti, ma pi il Sangue di Ges. Chi mi assi-
cura la vita eterna? La fede nella promessa di Ges, ma pi il suo Sangue che me la comunica.
La mia fede, adunque, si concentra nel Mistero del Sangue Prezioso, raccogliendo gli splendori dei
grandi Misteri di Dio e spaziando in essi con la sua virt divina [...].
Chi meglio del Sangue di Ges pu istruirmi intorno ai Misteri di Dio, se fu assunto per manifestar-
li, per onorarli, per riparare alle offese fatte al Signore, per venire in soccorso della ignoranza, della
debolezza, delle manchevolezze dei redenti?
O Santissimo Mistero, che mi comunichi quanto di pi sublime, di pi misterioso e di pi santo
scende dal Cielo, e per mezzo di queste comunicazioni mi porti dal centro dei Misteri di Ges, della
Chiesa, dei Sacerdoti, alle altezze della gloria celeste, sii benedetto! g. 122 : 4 giugno

2297 - O Signore, scambiamoci la vita


Tutte le mattine Tu mi doni il tuo Sangue. Fai che io lo adori, lo gusti e non senta pi il mio sangue.
No, io non debbo godere; piuttosto la tua virt sia comunicata a quelli a cui vuoi dare la vita e la
pregustazione del Sangue stesso. Tutto si cambi in lode, in adorazione, in implorazione, in benedi-
zione del tuo Sangue: ogni voce, ogni suono, ogni palpito, ogni espressione di vita spirituale, fisica,
ogni elemento di natura, tutto celebri il tuo Sangue per tutti i secoli dei secoli. Ma specialmente av-
venga in me il cambiamento totale di me stessa nei sentimenti, nei desideri, in ogni attivit spiritua-
le ed esterna. La tua immolazione perenne, cos sia il mio annientamento. O Signore, quante volte
l'Ostia Santa sospesa sanguinante tra il Cielo e la terra e non c' un'anima che raccolga quel San-
gue! O Ges, l'anima mia pronta accanto a tutti gli Altari in tutti gli istanti. q. 122 : 6 giugno

2298 - Che cosa vorresti fare per il mio Mistero?


Viverlo e farlo vivere col tuo Spirito, con i tuoi disegni, con i tuoi desideri, col tuo amore.
Tutto si converge alla gloria di Dio, di Ges Cristo e alla nostra santificazione. Non perdiamo una
goccia di Sangue che scende dall'Ostia benedetta; non c' mai sopravanzo nel dono e nello stesso
tempo c' una sovrabbondanza da coprire tutta l'umanit. O Sacrificio del Calvario e Sacrificio della
S. Messa, manifestazioni di Dio alle anime in una luce che non tramonta, in un fuoco che non si
spegne, nel Sangue Divino che non ha intervalli nei suoi flussi di misericordia! q. 122 : 6 giugno

2299 - Ges si accontenta del sangue del cuore


- Gettati nel mio Sangue, avrai l'idea forza, l'appoggio divino, avrai tutto. -
Giorno pi intimo, di maggiore rendimento quello nel quale comprendo meno, racchiusa nel Mi-
stero, ma comprende ed opera di pi Ges perch mi comprende meglio, mi possiede pi libera-
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mente. in me come una voce che chiama sempre, una croce che non s'allontana mai, una corrente
che lambisce l'anima, un fuoco che brucia lo spirito; sono braccia aperte che attendono, naufraghi
che invocano, morenti che aspettano la vita. possibile darla e comprendere e corrispondere a tutto
questo? nella volont del Padre scegliere gli apostoli, le anime vittime; le anime riparatrici per la
distribuzione del suo Sangue. naturale la sofferenza dell'impotenza; guai se non ci fosse!
Non potendo noi dargli altro, Ges si accontenta del sangue del cuore, ma offerto con calma e sere-
nit, come se in esso vi fossero gli elementi di un fecondo apostolato.
- Le mie parole nuove - dice Ges - sono quelle che dico al Padre a contatto della tua anima, del
cuore, del pensiero, della preghiera, del sacrificio, col mio Sangue: quelle che tu non sapresti mai
dire. - talmente forte, veemente questo passaggio di Dio che l'anima non pu nemmeno percepirlo.
Corre, vola, si abbandona, desidera, si annienta. L'annientamento nel Sangue di Ges, nella parola,
nello Spirito di Ges! - Metti la tua preghiera sulla mia bocca, nel mio Cuore, nel mio Sangue. -
Scambio di vita; una vita sola con quella di Ges e la coscienza di poter dire: Egli vive in me.
Nunc coepi! . il segreto del Sangue, il carattere del Sangue, la finalit della Redenzione nei
rapporti delle anime. un perenne ricominciare presso ogni anima. Il sapore del Sangue mi riempie
la bocca, il cuore, lo spirito. q. 122: 7 giugno

2300 - Il vino che fa germogliare le vergini


Il vino, frutto della vite, esprime il Mistero del Sangue. Il Cristo nel vino del suo Sangue, effuso per
amore, laver la stola, cio la carne, s che essa risplenda della incorruttibilit.
Cos S. Alberto Magno. Ma che il buono di lui e il bello di Lui - canta il Profeta - se non il fru-
mento degli eletti e il vino che fa germogliare le vergini?
O Sangue Divino, giacch hai fatto germogliare in me la verginit, deh! rinvigorisci il povero ger-
moglio, fai che fiorisca e profumi la casa spirituale e dia semi abbondanti per nuovi germogli, per
moltiplicare nel campo della Chiesa le anime sacerdotali, le anime verginali, ed esse crescano irro-
rate, fecondate da Te nella esuberanza di una vita piena di sacrifici, ripiena di amore.
Il Sangue di Ges, dice S. Alberto, trae seco il raggio fiammante dello Spirito Santo e lo porta nel
cuore nostro che a quella sorgente beve la gioia a grandi sorsi fino all'ebbrezza. un sottile fluido
divino che trae in noi lo Spirito vivificante di Cristo. O veramente Spirito vivificante quello del
Sangue del mio Ges; o aroma misterioso della verginit e dell'amore che Sangue del Sacramento!
Partecipare alla celebrazione della S. Messa con questo spirito salire nelle vie della conoscenza e
dell'amore, comprendere la preghiera della Chiesa. q. 122 : 8 giugno

2301 - Le lagrime sono il suo dono


Gocce d'acqua le nostre lagrime. Sgorgano dal cuore umano e passano nel Cuore Divino.
Il cuore della sposa pare ferito dalla stessa lancia che ha ferito Ges, ma non d sangue perch Ges
non vuole sottrarre la vita, ma le lagrime s, ne ha il diritto. Le lagrime sono il suo dono; compen-
diano l'amore, il dolore, la preghiera, l'espiazione, l'implorazione.
- L'anima - dice Ges - non ha forma pi sensibile per accogliere il mio Cuore e il mio Sangue. Se ti
dicessi che le tue lagrime sono le mie, impediresti loro di scorrere sulla tua anima e su quelle che
voglio santificare? Se ti dicessi che sono le lagrime del mio Sangue, della mia Passione mistica, an-
zich arrestarle, non vorresti convertire la tua vita in una corrente perenne di dolore e di amore? -
Corrente di lagrime di Ges, inonda l'anima mia e rendila degna del tuo Mistero. q. 122: 8 giugno

2302 - Nel Calice sacerdotale devo fissare la mia vita


Il Sacerdote prega anche per noi elevando il Calice verso il Cielo, fissando il suo sguardo e il suo
cuore in Dio, raccogliendo nelle sue implorazioni la nostra fede, la nostra speranza, il nostro amore.
Come significante questo atto di piet, di fiducia, di abbandono! Nel Calice la materia del Sacri-
ficio: il vino che diverr il Sangue di Cristo, la propiziazione dei nostri peccati; l'invocazione divina
per la nostra salvezza, l'amore infinito che noi dovremmo offrire a Dio, ma non sappiamo n conce-
pirlo, n suscitarlo, n comporlo. Il Calice tra le mani sacerdotali! [...].
Io debbo sprofondarmi in quel Calice, nascondermi, seppellirmi per vivere la tua Passione, il tuo
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Sangue secondo i tuoi disegni, la tua volont, i tuoi scopi che sono sempre precisati da chi tiene le
tue veci. Nel Calice tuo, che il Calice sacerdotale, deve ora fissarsi la mia vita; l deve aprirsi il
mio cuore, vuotare le sue miserie, le sue mancanze, le sue infedelt e accogliere in ogni sua fibra il
Sangue del perdono, della riconciliazione, della rielevazione. Sembrerebbe indegno mettere nel Ca-
lice di Ges tutto ci che debolezza umana, ma Lui che lo chiede con la stessa bont con cui
chiede a S. Gerolamo i suoi peccati. Ma, o Signore, porter nel tuo Calice il mio cuore di vittima,
piccola e insignificante, ma con tutti i suoi desideri, le sue intenzioni, le sue implorazioni.
Piccolo cuore di anima redenta, di sposa, di vittima, non distaccarti pi dal Calice dell'Altare. So-
stieni con le tue preghiere, con la fede ardente e la speranza infiammata le braccia del Sacro Mini-
stro: sosterrai, in certo modo, Ges stesso, la Vittima di Dio, l'Agnello Divino nel suo Sacrificio di
amore; sosterrai te stessa perch, vivere accanto al Sacrificio, vivere in alto, nella spiritualit pi
sicura, pi desiderabile, pi sostanziale. Vivere accanto al Sacrificio di Ges vivere nella sua Pas-
sione e nella sua gloria, vivere in una imperturbabilit serena, pacifica, dominando ogni movimento,
trovando il riposo nella impotenza, nella impossibilit, nella incapacit; trovando l'equilibrio pur
nell'abisso che corre tra il Mistero e l'anima; trovando il gaudio della mistica citt di Dio nelle fina-
lit del Sangue benedetto. servire questo Sangue nell'assorbimento che produce in tutto l'essere,
quasi morente, cedendo a goccia a goccia l'essenza della volont nell'obbedienza assoluta, con una
donazione ilare, alta, glorificando il Mistero e per il Mistero l'Altissimo Signore; non avendo nello
spirito che una sola via, una sola meta, un solo campo determinato, specificato: il Sangue della Re-
denzione, il Sangue della Croce e dell'Altare, il Sangue che Ges mi dona nella misura precisata da
Lui, nella manifestazione voluta da Lui, nell'applicazione disposta da Lui. q. 122: 9 giugno

2303 - Accanto al Calice di Ges il piccolo calice


L'immolazione del Figlio di Dio non pu non essere gradita al Padre, ma il suo gradimento dipende
anche dai sentimenti che accompagnano l'offerta. Bisogna che accanto al Calice di Ges e al suo
Sangue sia in una disposizione di generoso amore il piccolo calice dell'anima mia e il sangue delle
mie vene, tutta me stessa. S, mio Signore, fino all'ultimo dei miei sospiri, fino all'ultima delle mie
aspirazioni, tutto con Ges, in Ges e per Ges. O unione mistica dell'anima sposa con Cristo Ge-
s! Unione che deve avere il suo crescendo quotidiano per virt del Sangue benedetto e per le ade-
sioni sempre pi pronte e sempre pi ampie. q. 122 : 10 giugno

2304 - Nella giustizia e nella misericordia...


Tu costi il Sangue di Cristo - dice S. Leone - Egli ti guider secondo giustizia avendoti redento per
misericordia. Nella giustizia e nella misericordia sia la mia ascesa quotidiana e la mia espansione a
beneficio della Chiesa e delle anime, a gloria del Mistero. Ascesa quotidiana nella parola di Ges
resa sensibile da quella del suo Ministro. Debbo uscire da me stessa completamente; solo allora en-
trer nel Mistero e comprender la realt della serenit che affiora dall'impotenza, dalla incapacit,
da tutte le sue impossibilit. S, la mia serenit deve essere il frutto dell'abbandono nella potenza,
nella carit, nella volont di Ges. Il suo Sangue non frutter per la mia parola, per il mio apostolato,
per lo zelo che non ho e che non ha valore in s, ma per lo spirito di fede col quale io obbedir a chi
mi guida nelle vie del Signore e che ha il segreto, la virt e la ricchezza del Mistero.
O Ges benedetto, quanto immensa la tua carit verso l'anima mia! Come sapr corrispondervi?
Il tuo Mistero chiede lavoro, attivit, espansione, vittime. q. 122 : 10 giugno

2305 - C' un'unione nel Mistero cos intima...


C' un'unione nel Mistero, cos intima, profonda, sensibile che cambia il respiro fisico in respiro al-
tamente spirituale, le facolt umane dell'anima in facolt divine, e queste facolt, assunte da Ges,
mentre l'anima strettamente congiunta a Lui, operano sotto il suo influsso, nel suo Sangue e nel
suo amore, come le membra agiscono sotto l'influsso vitale dell'anima.
Nel Sangue di Ges la mia anima pu essere di un'attivit sorprendente; in Lui e con Lui partecipa
ai suoi desideri, alle sue intenzioni, alle sue operazioni. La sua parola sempre costruttiva, ma co-
struisce con quello che io demolisco di me stessa e con l'opera sacerdotale disposta da Lui per com-
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piere i suoi disegni. q. 122: 11 giugno

2306 - Tra me e le anime il Sangue del mio Signore


La mistica onda inebria il mio spirito, ne raccoglie i desideri, le aspirazioni e corre a compiere i di-
segni dell'Altissimo; ma non mi abbandona mai. Forse il raggio che bacia le alte vette si ritira dal
fondo della valle, dalla superficie del mare? Raccolta in Dio, nella Passione di Ges, la mia piccola
anima non conosce che una sola ragione della vita: glorificare e far glorificare il Sangue di Ges.
q. 122: 11 giugno

2307 - L'offerta di Cristo!


l'oceano del suo Sangue... L'offerta di Cristo! il dono di Dio a Dio stesso; il cumulo dei meriti
acquistati con la sua Passione; l'oceano del suo Sangue nel quale trovano salvezza e santificazione
tutte le anime; l'accento della sua parola, il sacrificio delle sue peregrinazioni, lo splendore dei
suoi prodigi, dei suoi sospiri, delle sue lagrime, delle sue implorazioni. il trionfo delle sue conqui-
ste spirituali sul mondo, su ogni singola anima, sull'anima mia. l'arcano della sua vita nascosta,
dei sublimi rapimenti nella visione beatifica, dei colloqui con la SS. Trinit in un linguaggio divino
e umano, racchiudente tutte le forme e tutte le manifestazioni devozionali del nostro linguaggio.
Sono i gaudi dell'anima santissima di Ges, gli aneliti del suo Cuore, le espansioni del suo spirito,
tutte le voci del suo Sangue, del suo amore e del suo dolore. Sono i divini silenzi, le sopportazioni
adorabili nella Passione, lo strazio delle membra, le ultime testamentarie parole, i gemiti dell'agonia,
la riconsegna dello spirito nelle mani del Padre; sono, infine, gli annientamenti della morte, gli ab-
bandoni misteriosi della vita umana, le umiliazioni ed i silenzi della tomba.
Ma poi anche l'offerta gaudiosa della Risurrezione nell'agilit, impassibilit, luminosit del Cristo
risorto, di tutti i beni che sono in Lui, come dice Origene: La vita, la risurrezione, la verit, la luce,
la sapienza, la potenza, la regola, in Lui il tesoro di tutti i beni. q. 122: 12 giugno

2308 - Ogni giorno segna una nuova corrente di Sangue


Devo mantenere l'anima come un terreno arato, sempre disposto alla seminagione, ma pi impegna-
to a rassodare in profondit quanto mi viene comunicato alla superficie. Superficie la mia sempli-
ce intuizione, profondit l'ampiezza del Mistero. Debbo apprezzarlo sempre pi, convogliare al
suo trionfo fino all'ultimo pensiero, mantenere l'anima cos alata nelle sue aspirazioni, nelle sue
oblazioni, nella vita soprannaturale, emersa dal Mistero, al punto di sacrificare ogni cosa per la sua
gloria. - Ogni aspirazione - dice Ges - entra nell'ordine della Redenzione; ogni istante di racco-
glimento nel Mistero ha dell'infinito; pi della tua azione, chiede attenzione al passaggio del San-
gue, della grazia, della verit, della carit divina; pi del tuo pensiero, il tuo amore l'amore con
la volont di aderire a quanto ti viene manifestato, insegnato, comandato. Ogni giorno segna una
nuova corrente di Sangue, porta nell'anima un nuovo disegno divino, deve raggiungere un nuovo
grado di abbandono, di unione, di immolazione, una partecipazione pi intensa, pi cosciente, pi
amorosa al mio Mistero. - Si compiano, o Signore, tutte le glorificazioni del Mistero nel mio nulla,
santificato e reso strumento attivo del tuo Sangue. q. 122: 12 giugno

2309 - Una parola che ha infinite significazioni


Per capire quello che Ges vuole necessario stare in ascolto di ci che dice Ges dalla Croce,
dall'Altare, dal Tabernacolo, dalle profondit dell'anima. sempre una parola che ha infinite signi-
ficazioni: Sitio! La beatitudine del Cielo non estingue la sete dell'assetato Ges; Egli vorrebbe
trasfondere in ogni anima la luce, la grazia, la virt, la potenza del suo Sangue.
Potesse almeno ottenere che fosse compresa questa sua sete e l'anima sposa la trasfondesse in altre
anime! Il sole si leva e tramonta. Non cos il suo Sangue. una irradiazione perenne, un fuoco che
sempre arde, una ricchezza in perenne attivit. Non sentite la voce di quel Sangue che ripete lo stes-
so invito di Ges: Venite ad me omnes?. Il riposo, il ristoro, la salvezza, la felicit spirituale ed
anche temporale nel Sangue di Ges. q. 123: 14 giugno
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2310 - Come su di un braciere ardente


L'anima posta come su di un braciere ardente; le tolta la sensibilit della vita perch non abbia
che la sensibilit della Passione, del dolore, del Sangue; la sensibilit della volont divina.
Sembra che s'aprano i Cieli e la volont sia il ponte luminoso che ad essi conduce; la volont di Dio
la mistica corrente del Sangue di Ges che scende a raccogliere dalla terra schiere di anime per
portarle a Lui ritemprate nella sua virt; la volont di Dio sono le sue santissime mani, estese verso
l'anima mia per elevarla fino al suo Cuore. Il Mistero resta nelle profondit e nelle altezze; l'anima
mia cammina tra i suoi splendori. q. 123: 14 giugno

2311 - La voce del fuoco e del Sangue


Ecco, Egli appare nel Sacramento con le stimmate della sua Passione, dalle quali esce il suo Sangue
e col Sangue il fuoco e la voce. La voce del fuoco e del Sangue la voce del suo amore e del suo
dolore; intenderla un privilegio, comunicarla sarebbe un dovere, trasmettere a tutta la Chiesa que-
ste manifestazioni dovrebbe essere l'impegno pi caro e assillante. O Signore, io resto sempre nel
campo dei desideri, delle aspirazioni, della sola buona volont. Ma Tu mi fai comprendere che la
tua carit non vien meno, n la tua misericordia arresta il suo corso. Ti accontenti delle mie umili
adesioni. Chi mi separer dalla carit di Cristo? Diceva S. Paolo. Egli aveva ormai radici cos
profonde in quella carit, cos immedesimate con le arcane potenze della Redenzione, con la verit,
con la santit, con la divinit di Cristo, da sentire veramente in s il suo Spirito; da sentire alitare il
Cristo nel suo cuore, nelle sue labbra, in tutta la sua apostolica attivit.
Ma era il Sangue di Ges che operava cos vigorosamente in lui, che gli faceva sopportare le ingiu-
rie, le tribolazioni, le fatiche, il carcere, fino a desiderare la morte come un guadagno. Era il Sangue
di Ges che lo rendeva inflessibile ad ogni minaccia, forte, energico, magnanimo in ogni sofferenza
e ansiet. Il fuoco di Paolo era il fuoco del Sangue di Ges; la sua parola nuova, concettosa, fiorita,
penetrante, sublime, anche aspra e stringente come una morsa, sempre ispirata, il fondamento del-
la dottrina di Cristo, la parola del Sangue di Ges. q. 123: 15 giugno

2312 - Non dir mai abbastanza quello che il Sangue


Abbraccio la Croce e il Crocifisso, adoro il mio Cristo e la sua Croce, adoro il mio Dio e il suo San-
gue, mi getto nell'onda di questo Sangue che costituisce il Mistero della sua Redenzione e della mia
santificazione. O Sangue di Ges, vita della mia vita, palpito del mio cuore, ala del mio spirito,
vampa bruciante della mia anima, sii benedetto! [...]. Il Sangue di Ges come un amico che mi
chiama, mi aspetta, mi porta presso le sorgenti e allo sbocco delle sue misericordie.
Non dir mai abbastanza quello che il Sangue di Ges per l'anima mia; non sapr mai esprimere il
valore delle sue voci improntate a carit, a dolcezza, a magnificenza. q. 123 : 16 giugno

2313 - Da Ges Crocifisso la vita mistica


Da Ges Crocifisso la vita della grazia per l'umanit, la vita della Chiesa, la vita della verit, la vita
soprannaturale, la vita mistica, innestata in Cristo, pervasa dallo Spirito divino, imbevuta e trasfor-
mata dall'azione sacramentale dell'Eucarestia. La vita mistica ha il suo punto di partenza in Ges
Crocifisso e il suo punto di arrivo nella SS. Trinit. Nasce alle fonti zampillanti del Sangue Divino,
prende vigore, luce, sostanza da quel Sangue e si sviluppa nel Vangelo, nella Passione di Ges, nei
Sacramenti; batte vie sconosciute, tenebrose, aspre, ma sempre avvincenti perch il Sangue di Ge-
s che la sostiene grado a grado, purificando ripetutamente l'anima, ammaestrandola, rivestendola
di candore, accendendola con fiamme divampanti di amore, di zelo, di sante aspirazioni.
A poco a poco il desiderio di Cristo diviene possesso, presenza sensibile, contatto indeclinabile; Ge-
s si stabilisce nell'anima e l'anima in Ges; non c' che un solo pensiero, una sola aspirazione, una
sola meta: il Padre che sta nei Cieli. Ma i Cieli discendono con Ges per nuove conquiste: le anime.
Ges, il Padre, i Cieli, le anime, tutto avvolto dal Sangue di Ges che diviene cibo e bevanda per
compiere le arcane ascese, per ritemprare le unioni ineffabili, per trasumanare la vita, per consumar-
la ai pi della Croce negli strazi di Ges, nelle sue ultime parole, nell'agonia, nel Sangue ed acqua
usciti dal suo Costato. q. 123 : 17 giugno
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2314 - Mi par di sentire il profumo del Sangue


Mi par di sentire il profumo, il vigore, il sapore del Sangue di Ges perfino nell'aria che respiro.
E veramente, come sparsa la luce che diffonde la vita e le sue bellezze, cos il Sangue di Ges dif-
fonde nel regno delle anime le sue ricchezze divine, tutte spirituali. Se potessi impregnare l'aria del-
la virt del Prezioso Sangue e tramandarla a tutti i cuori; se potessi riempirli di voci, di suoni, di
armonie, di tutte le arcane attrazioni che fluiscono dal Mistero! C' un filo conduttore tra me e le
anime sempre in attivit; il desiderio del Cuore di Ges. Non io, ma Ges brama la salvezza delle
anime ed pronto a comunicarla col suo Sangue. La mia preghiera quotidiana che molti Sacerdoti
siano invitati a contemplare il Mistero e a viverlo in modo straordinario. Mi pare che quando essi
pronunziano le parole di Ges, per Ges, diventano essi stessi Cristo.
S, quando dicono: Questo il mio Sangue, sentono rifluire in s la mistica onda che li trasporta
nella pienezza della Passione, nella luminosit del Mistero, nella corrente adorabile e prodigiosa che
raggiunge tutte le estremit della terra. q. 123 : 18 giugno

2315 - Muovere incontro al Sangue di Ges...


Quanto pi l'anima si eleva tanto pi affretta l'incontro con Ges e tanto pi abbondantemente Egli
comunica la sua luce e il suo Sangue. Muovere incontro al Sangue di Ges muovere incontro alla
corrente del Mistero. In esso deve compiersi la consumazione di me stessa, nel silenzio di ogni cosa,
nell'assorbimento di ogni attivit. Consumazione nelle lagrime e nel Sangue, abbandoni e riabban-
doni nella potenza del Mistero. Lo scopo? La meta? Le finalit? Ges intende tutto ed io intendo
aderirvi come Egli vuole. O mio Ges, Tu mi dai l'eterno ed io ti offro l'istante; Tu mi dai l'infinito
ed io ti offro il nulla; Tu mi dai la realt ed io ti offro l'apparenza; Tu mi comunichi gli splendori del
Mistero ed io ti offro l'ombra [...]. Ricevere i doni di Ges per ridonarglieli, accompagnati dal mio
poverissimo desiderio di fiducia, di confidenza, di abbandono. Potrei non riposare sulle parole, sulle
promesse, sul Sangue di Ges? Quando il divino s'impossessa dell'anima porta in essa il linguaggio
celeste, che luce increata, amore eterno, intuizione dell'infinito. Ges si abbassa, s'interna, quasi si
nasconde nell'anima; s, perch io non potrei sostenerne l'espansione, l'accoglimento, la visione.
Sono la sua serva, la sua sposa, la piccola vittima del suo Sangue, ed Egli mi concede un senso di
dominio, quasi un diritto sulle sue ricchezze divine, sul suo Sangue, sul suo Cuore. q. 123: 19 giugno

2316 - Pregare per il trionfo del Sangue


La preghiera innalzata durante la S. Messa, unita allo spirito della preghiera di Ges, di una effi-
cacia stragrande. Potrebbe il Signore non esaudirci se preghiamo con le stesse parole del Redentore
Divino? Ma quale sar il primo oggetto delle nostre preghiere se non Dio stesso, i suoi interessi, le
finalit della Redenzione, il trionfo di Ges, del suo Corpo Mistico, della sua Chiesa, dalla quale
abbiamo tutti i beni spirituali per la nostra santificazione?
Pregare per il trionfo del Sangue di Ges accostarci devotamente, fiduciosamente alle sue Piaghe,
imbalsamarle col nostro amore, unirci alla sua Passione, estendere il suo regno, essere nelle sue ma-
ni il prolungamento della sua Sacra Umanit. Il trionfo del Sangue di Ges il trionfo della Chiesa,
sposa di Cristo, Madre santissima, custode di tutti i beni acquistati da Lui con la Redenzione; custo-
de della Rivelazione, del Vangelo, dei Sacramenti, custode di Ges stesso. q. 123 : 20 giugno

2317 - Non hai bisogno di cercare altri mezzi


- Se c' nell'anima il mio Sangue libero, rispettato, onorato, servito, esso compie per te quello che
tu non sai fare. Non hai bisogno di cercare altri mezzi; il pi efficace, il pi completo, il pi attivo.
Non temere; come gli astri roteano nei cieli senza che voi possiate n comprenderne, n ammirarne
il movimento; cos nei cieli dell'anima roteano i soli divini della grazia, la quale, se manifesta qual-
che scintillio, per lo pi nascosta nelle sue operazioni. Se l'anima sapesse rispettarle!
C' pi attivit nel tuo silenzio dinanzi al Mistero, che nella tua parola; pi devozione al mio San-
gue nel tuo annichilimento che nella tua espansione; pi corrispondenza nel tuo nascondimento che
nelle tue devozioni. Bisogna intendere la natura del Mistero. Le sue operazioni sono segrete, come
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segreto il governo di Dio nel mondo; la corrente del Sangue invisibile, come invisibile la pre-
senza di Dio nelle anime. Il suo linguaggio solo compreso dallo spirito puro e amante come il
raggio del sole accolto senz'ombra dallo specchio ampio e terso. Non occorrono, per, molti ra-
gionamenti; l'anima votata al mio Mistero comprende tutto immergendosi in esso; l trova la luce
per comprendere, la grazia per gustare, la forza per elevarsi -. Queste elevazioni dell'anima in Ge-
s sono il frutto del suo Sangue, lo spirito del suo Sacrificio. q. 123: 20 giugno

2318 - La S. Messa il Crocifisso redivivo


Oh! i Sacerdoti si elevano con la loro preghiera dinanzi a Dio; eleviamo anche noi il loro spirito con
i nostri sacrifici, con la nostra devozione, con la nostra piet: dovere, giustizia, carit.
Nella S. Messa essi implorano per noi presenti, implorano per quelli che sono lontani, per i vivi, per
i defunti perch tutti abbiano parte ai tesori dal grande Sacrificio, lavando le colpe nel Sangue Divi-
no, attingendo da quel Sangue le grazie che guidano a salvezza.
La S. Messa, detto, la pi perfetta di tutte le preghiere. Ad essa convergono i palpiti delle nostre
anime: la fede, la speranza, la carit, le aspirazioni pi intime, i desideri pi ardenti perch non c'
momento pi solenne e mezzo pi augusto per avvicinarsi a Dio. La S. Messa il Crocifisso redivi-
vo, e il Crocifisso il centro di ogni fede, la fonte di ogni speme, il simbolo di ogni amore. Esso
rivela l'uomo a se stesso e rivela Dio all'uomo. Esso appresta al tempo ogni lume col quale possa
spingere lo sguardo nell'eternit e rassicurarsi (Faber). La S. Messa lo scambio umano col divi-
no. Ges che ricambia le nostre preghiere col suo Sangue, la nostra povert con i suoi tesori, il no-
stro egoismo con il suo amore, la nostra morte mistica con la sua vita divina. Chi compie questo
scambio? Il Sacerdote. Oh! quanto grande l'anima sacerdotale! q. 123: 21 giugno

2319 - Quanto pi forte la fede nel Sangue...


Se il Signore lasciasse l'anima sotto il peso delle miserie umane, morrebbe.
Ecco a ravvivarla il suo Sangue, il suo spirito, il suo amore. Ma questo amore, questo spirito, questo
Sangue hanno una attivit indefinibile; guai se l'anima volesse reggersi da s con criteri umani!
Deve abbandonarsi, pensare che il divino inafferrabile, ma quanto pi forte la fede nel Sangue di
Ges, tanto pi pu immergersi nella scia lasciata dal passaggio dello Spirito del Signore e racco-
gliere i mirabili frutti del Sacrificio. q. 123 : 22 giugno

2320 - Offrirci a Dio per le mani sanguinanti di Ges


Nella Messa - dice S. Agostino - il Sangue di Ges Cristo versato per i peccatori.
Dunque anche per l'anima mia. E S. Giovanni Crisostomo afferma: L'Agnello di Dio s'immola per
noi, il suo Sangue attinto dal Costato squarciato del Salvatore si sparge in modo mistico sull'Altare
e si riversa nel Calice per purificarci. E ancora: Nel vedere il Signore immolato e giacente
sull'altare, il Sacerdote chino sulla Vittima e orante, e tutti i presenti coperti del Preziosissimo San-
gue, potete voi credervi, ancora quaggi, fra gli uomini?.
Richiami che danno all'anima energie nuove, aspirazioni incontenibili, gaudi ineffabili.
S, durante la S. Messa l'anima trasportata in Cielo. Resa come trasparente dal Sangue di Ges, ri-
ceve, in un indicibile contatto, le sensazioni pi elette, le comunicazioni di vita soprannaturale che
non ingannano, che danno alla vita umana l'agilit e l'espansione della vita dello spirito.
S, non restano che le apparenze della memoria: tutto diventa sostanza spirituale. Come bello of-
frirci in questo stato, nel momento solenne della S. Messa, a Dio, per le mani sanguinanti di Ges,
per il Cuore Immacolato di Maria; offrirci gli uni per gli altri, soprattutto, offrirci per i Sacerdoti,
perch salgano l'altare e vi rimangano come rimase Cristo sulla Croce, paziente, adorante, miseri-
cordioso, agonizzante, morente per l'umanit. Oh! questa povera umanit ha bisogno di luce, di
orientamento, di vita, di grazia, di elevazione; Cristo proteso dal Cielo, dalla Croce, dall'Altare,
nell'ansiosa brama di salvare tutti; ma la sua voce sulle labbra del Sacerdote, il suo Sangue nel
cuore del Sacerdote, la sua immolazione nella immolazione del Sacerdote.
O Cristo benedetto, sostieni, santifica, eleva sempre pi i tuoi Sacerdoti. Quali comprensioni! Ges
mi assicura che nel suo Sangue trovo tutta la Chiesa. Come profonda questa espressione! Quando
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Ges trova l'anima votata al suo Sangue, pronta, aperta alla sua voce, converge ad essa le grazie che
gli vengono rifiutate dagli incoscienti e dagli ingrati. E come avviene che l'onda si sovrappone
all'onda formando i mari, cos nell'anima la luce si sovrappone alla luce, la parola di Ges alle ma-
nifestazioni gi accolte, la virt del suo Sangue alla virt che ha gi rese feconde le opere dell'amo-
re. La sovrapposizione delle cose materiali pu costituire disordine; non cos nelle manifestazioni di
Ges: ordine, bellezza e amore traspaiono da ogni contatto. La mia servit accettata dalla sua bont
diventa libert di spirito, elevazione, vita tutta spirituale nel suo Sangue Adorabile! q. 123: 24 giugno

2321 - Tutte le meraviglie partono da quel Sangue


L'anima esclama col Salmista: Venite e vedete le opere del Signore e i prodigi che ha fatto sulla
terra (Ps. 45,9); ma aggiunge: Venite, contemplate l'opera che tutte le sovrasta, i prodigi che riem-
piono i Cieli di stupore, le anime di grazia, i cuori di Sangue Divino. Tutte le meraviglie partono da
quel Sangue e convergono ad esso, poich, pi che il sole, che illumina la terra e ne trae corona di
meraviglie, il Sacrificio di Ges sfolgora sul regno di Dio e ne suscita infinite magnificenze.
Dice S. Maria Maddalena de' Pazzi: L'anima che riceve il Sangue di Ges Cristo diventa cos ri-
splendente come se fosse coperta di un abito prezioso; e tale il suo splendore che se vi fosse dato
vederla, la prendereste per lo stesso Dio del quale l'immagine.
Che sar di migliaia e migliaia di anime viventi nella Chiesa sotto l'influsso del Sangue di Ges, in
una partecipazione profonda, reale, sostanziale, qual quella del Sacerdote? q. 123: 25 giugno

2322 - Nella S. Messa l'opera della Redenzione


Contemplo vette superbe che contano secoli, vedo le onde del lago che apparvero all'inizio dell'or-
dine nell'universo; osservo il musco aderente a un pizzico di terra posata sulle sporgenze della roc-
cia, vedo fiori meravigliosi, che hanno il linguaggio del colore e del profumo: tutto bello, grande,
solenne nella natura. Ma che dir delle vette dei Misteri, delle onde adorabili del Sangue di Ges,
delle meraviglie che scaturiscono dal suo Sacrificio con un linguaggio che ha l'essenza del Mistero
e il segreto della vita eterna? Nella S. Messa l'opera tutta intera della nostra Redenzione!
la Passione di Ges, il Calvario nella pienezza del Mistero con le sue finalit, le sue manifesta-
zioni, le sue divinazioni. Il Divino sull'Altare, pi visibile e sensibile dei candidi lini, dei fiori
olezzanti, della lampada, dei candelabri; il divino investe il Sacerdote e il Sacrificio, i fedeli e l'ani-
ma mia. una partecipazione misteriosa cui non s'agguagliano tutti i rapporti che io posso trovare
ed ammirare tra l'anima e le membra, lo spirito e il cuore, la vita dei sensi e quella della identifica-
zione con Cristo. Richiamo il pensiero di Dionigi il Certosino: Tutta la vita di Ges Cristo, dice,
stata una celebrazione della S. Messa, nella quale Egli stesso era l'Altare, il Tempio, il Sacerdote e
la Vittima. Ora questa vita divina, misteriosa, dal pi alto inafferrabile concetto si rinnova nel Sa-
crificio della S. Messa. q. 123: 26 giugno

2323 - La tua immagine riflette nel mio Sangue


Ogni cosa terrena come l'immagine dell'onda fuggitiva del ruscello.
- Ma la tua immagine - dice Ges - riflette nel mio Sangue, scorre con esso nel regno delle anime,
sembra vivere nell'inerzia; no, nel mio Sangue non c' aridit. Ogni Comunione come un campo
nuovo, divino, spirituale, in cui io semino verit eterne. Aderisci a tutti i sentimenti che suscito, a
tutte le brame, a tutti i miei disegni. Se si dicesse alla goccia d'acqua: tocca tutte le sponde del
mare, sarebbe un assurdo; ma se io dico a te, umile goccia, sperduta nell'oceano del mio Sangue:
tocca tutte le anime, per virt del mio contatto puoi compiere anche questo perch lo Spirito non
ha limitazioni. Bisogna sconvolgere il mondo, ma pacificamente, ordinatamente, gradatamente col
mio Sangue Divino. Non lo depongo solo tra le mani del Sacerdote, ma anche nelle tue mani, che
sono le tue preghiere, i tuoi desideri, le tue immolazioni. - q. 123: 27 giugno

2324 - Saper gustare il valore del Sacrificio di Ges


Ad ogni S. Messa Egli rinnova la sua opera di Redenzione per tutti, ma l'anima sposa deve parteci-
parvi, non solo adorando, benedicendo, ringraziando, tuffandosi nella luce, nel fuoco, nel Sangue
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del Mistero; ma deve offrire se stessa a Ges in abbandono generoso, completo, perenne.
Deve saper vedere e sentire e gustare il valore del Sacrificio di Ges; deve soprattutto comprendere
quello che manca alla Divina Passione, la corrispondenza cio della sua anima di sposa, sposa di
Sangue. q. 123: 28 giugno

2325 - Che io non viva che per questa misericordia


Dopo cinquant'anni di vita religiosa mi raccolgo ai piedi della Croce sanguinante per ottenere un
desideratissimo, mistico battesimo di Sangue, per divenire la nuova creatura, tutta di Ges, tutta per
Ges, nel suo Sangue, per il suo Sangue. San Paolo m'insegna come deve essere la nuova creatura
generata nel battesimo: adorna della fede e della carit, osserva i comandamenti di Dio, cam-
mina nelle opere buone, si serve delle armi della luce, si riveste di Cristo, partecipa alla Risurre-
zione del Cristo, vive per Iddio nel Cristo, figlio adottivo di Dio ed erede. La vita che ella conduce
dapprima nascosta in Dio e non sar manifestata che pi tardi. Ella cammina secondo lo Spirito,
i cui frutti sono per tutti saporosi. Questa vita nuova si svolge nella libert, con lo Spirito per prin-
cipio e, per regola, la carit. Queste gemme di pensiero che costituiscono il programma delle
ascensioni, infiorano le Lettere dell'Apostolo; potessero costituire per l'anima mia altrettanti impe-
gni per la vera santificazione dello spirito, consacrato e vivente nel Sangue di Ges!
Non aspiro ad altro. Il cinquantesimo deve suggellare questa volont di rinascita, di ripresa, di riedi-
ficazione, di incorporazione al Cristo. Il Sacerdote implora su di me l'effusione pi completa del
Sangue Divino che mi conduca alla contemplazione altissima del Mistero. Fosse davvero cos! Get-
tando l'anima, ringiovanita dall'aspersione del Sangue, nella mistica corrente, con fede, con alacrit,
con amore; ridotta a piccola goccia di Sangue del mio Ges, che io non viva che per questa miseri-
cordia finch lo Spirito di Cristo abiti in me, operi in me, preghi in me ed estenda la virt del Miste-
ro ampiamente, in profondit nelle anime sacerdotali, nella Chiesa, in tutto il mondo. q. 123 : 2 luglio

2326 - Che posso fare, o Signore, per il tuo Sangue?


- come se tu chiedessi: che posso fare per godere e distribuire la luce del sole?
Non mettere ostacoli ai suoi raggi, non proiettare dell'ombra sulle sue operazioni, non nasconderti
nell'inerzia, ma cerca il modo di accogliere tutta la luce per investirti di essa, apri le finestre dell'a-
nima e mantienila cos pura per poter riflettere nelle anime la potenza redentrice del mio Sangue.
Non chiedo a te nulla di straordinario, che non serve; lo straordinario nel mio Sangue; per ren-
derlo fruttuoso solo necessaria un'adesione perfetta alla mia volont. Non c' distinzione di opere;
quando tu cammini e ti elevi nella via del mio Sangue, tutto concorre alla sua gloria. Non sono io
che dispongo di ogni istante, di ogni dovere, di ogni attivit, di ogni rapporto con la vita intima e
con quella esterna? Non sono io che intesso le tue giornate e le tue notti di contatti col mio Sangue?
Che cosa rimane di atomi danzanti in una fornace ardente? La polvere pu arrestare una corrente
impetuosa? Tutto polvere quello che ti circonda; vedilo nel mio Sangue, rivestilo della sua virt;
avr carattere, merito, elevazione di Sangue. Il mio Mistero la tua vita e la tua vita il mio Miste-
ro. Anche se non lo comprendi. Chi comprende le operazioni di Dio?
Ma non senti la forza della luce che invade le pupille dell'anima? Non senti il palpito del tuo spirito
nel mio spirito, le ragioni della mia volont nella tua volont, l'arcano che ti opprime e ti eleva e ti
ricorda la tua debolezza e la mia onnipotenza? Il mio Mistero ti si presenta oggi alla Chiesa (litur-
gia Ambrosiana) nella realt del fatto evangelico, ma ancor pi reale quello che avviene nell'ani-
ma tua. Tommaso mi vedeva e mi toccava esternamente; tu mi possiedi, mi gusti internamente, dove
io mi trovo col mio Corpo, col mio Sangue, con l'Anima, con la Divinit; dove, consentendo al tuo
amore e aderendo ai tuoi inviti metto il mio dito sanguinante nelle piaghe della tua anima; metto la
mano riboccante di Sangue nelle ampiezze del tuo spirito consacrandoti sposa di Sangue. -
Metti qua il tuo dito, guarda le mie mani. L'attrazione e la contemplazione; il contatto e l'eleva-
zione; l'impressione e il rapimento! il carattere del Mistero del Sangue. Se non sei vicina a Ges,
molto vicina, se non ti appressi al Calvario, alla Croce, all'Altare del Sacrificio, della immolazione,
non puoi comprendere queste meraviglie, questi rapporti col dolcissimo Signore. Guarda la mia
mano, dice Ges; ma non solo all'Apostolo incredulo. L'invito rivolto ad ogni anima amante, sa-
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cerdotale, verginale, giusta, pia, ma ancora ad ogni anima distratta, fredda, indifferente, incredula.
- Guarda la mia mano che sanguina per te, in te. Non perdere questi rivi di Sangue, non negarmi il
balsamo della tua fede, la tenerezza del tuo amore. Se non accogli tu, mia sposa di Sangue, il mio
invito, il mio desiderio, il mio amore, a chi mi rivolger per avere conforto ed aiuto e per offrire i
miei tesori divini? - Appressa la tua mano e mettila nel mio Costato.
Le pupille fisse alle mani sanguinanti di Ges; le povere mani della sposa nel Costato Divino!
Dalla semplice contemplazione al contatto pi intimo, all'immersione dell'anima nell'oceano dell'a-
more! Non sfumature e gradazioni, ma prodigi nell'amore di Ges!
Poich ha dato tutto se stesso all'umanit, desidera che questa umanit si getti negli abissi del suo
Cuore dove affluiscono tutte le ricchezze della sua carit, i tesori della sua misericordia, i rivi del
suo Sangue, i segreti dei suoi prodigi, tutte le grazie per i suoi trionfi. q. 123 : 3 luglio

2327 - Per gustarlo, occorre spalancare il cuore


Vedo l'Ostia Santa segnata da una grande Croce di Sangue: non illusione, realt.
il Mistero della tua Croce, il tuo Mistero, il mio mistero. E quel Sangue giunge a me, a quanti cir-
condano l'Altare, a quanti vivono sulla terra. Per vederlo occorre aprire gli occhi; per gustarlo oc-
corre spalancare il cuore. E il Calice? come un fiume senza sponde che irradia sulla terra tutte le
meraviglie della misericordia e porta in Cielo i trionfi del Sangue e dell'amore.
Sempre questo Sangue, sempre questa voce, queste attrazioni, queste sensibili manifestazioni del
Cuore di Ges! Fame e sete divina che acuisce la fame e la sete dell'anima mia.
E questa sete di Ges durer fino alla fine dei secoli e divamper da ogni Sacrificio, si perpetuer in
ogni anima appassionata, consacrata al culto del Sangue, al culto dell'amore. q. 123: 4 luglio

2328 - Il mio Calice l'infinito del Mistero


Nel Calice il Sangue, i sospiri, i desideri, le lagrime di Ges. E il Sacerdote beve quel Sangue e il
Sangue gli comunica la vita assunta da Ges nella redenzione, nella risurrezione, nella gloria del
Cielo. Ges non inganna. un magnifico Signore; un Signore che dispone all'infinito di ogni ric-
chezza spirituale. L'avaro raccoglie nei suoi scrigni l'oro e l'argento della terra; Ges raccoglie nel
Calice l'oro, l'argento, le gemme del Cielo; di pi vi raccoglie se stesso in un mistero di arcana po-
tenza. Il Calice del Mistero fra le mani di Ges! la visione dell'arcano. Anch'io sono in quel Cali-
ce; in esso tutte le anime, le sue anime, ricomprate a prezzo di Sangue, plasmate col Sangue, rivesti-
te di Sangue, ornamento, gloria, decoro, splendore di quel Sangue.
- Il mio Calice - dice Ges - l'infinito del Mistero, del Sangue, dell'amore, nella misericordia, nel-
la grazia, nell'unione. Il mio Calice la mia Passione, che la passione di tutta l'umanit come
trovasi dinanzi al Padre, con i suoi peccati, le sue colpevolezze, le sue responsabilit morali, spiri-
tuali. Il mio Calice racchiude il segreto della Chiesa, del Cristianesimo, di ogni anima, della tua
piccola anima. - Ma come si conosce questo segreto? Vivendo presso il Sangue, nel Calice stesso,
con la fede ardente, con l'abbandono completo alle sue divine operazioni. q. 123: 5 luglio

2329 - Se tu pensassi che sono Io che soffro in te...


- Se ad ogni sofferenza fisica, morale e spirituale, tu pensassi che sono io che soffro in te, quanta
consolazione avresti nell'offrire le tue membra, il tuo cuore, il tuo spirito a me, a compimento della
mia Passione, ad alimento del mio Sangue! Io ti offro l'ordito di una grande tela, tu lo completi con
la trama dei tuoi affetti, dei tuoi sacrifici, con la fedelt alle mie ispirazioni, con la fede viva in tut-
to quello che ti faccio conoscere del mio Mistero. Per quanto tu conosca le meraviglie del mio San-
gue non potrai raggiungere nemmeno l'inizio dei suoi splendori; distendi la tua fede nelle sue ope-
razioni e seguimi senza pretendere di conoscerle. Vivi la vita del Cenacolo, del Calvario, dell'Altare;
ogni pensiero un avanzamento nelle vie del soprannaturale, una affermazione nella conquista del
divino, un omaggio al Mistero... -
Il Sacerdote legge: Prendendo il Calice nelle sue mani sante e venerabili...
Quali pensieri si avvicendano nella mente del Sacerdote? Non si trova spiritualmente nel grande
Cenacolo ricco di addobbi, fragrante di profumi, radioso degli splendori del Maestro, fisso sulle sue
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pupille fulgenti, in quelle sante e venerabili mani che hanno creato i Cieli ed ora creano lo stesso
Autore di ogni cosa? O momento del grande Mistero! O mani di Cristo onnipotenti, mani lavorate
dallo Spirito Santo, al cui tocco ebbero vita i ciechi, s'aprirono alla parola le labbra mute, risorsero a
vita i morti, si calmarono le tempeste, si moltiplicarono i prodigi della piet, della carit, della mise-
ricordia. O santissime mani di Ges, accanto al Calice della mensa prendete anche il calice del mio
cuore e fatelo docile strumento del Mistero, della Passione, del Sangue, dell'amore di Ges; stringe-
temi, o mani pietose, nella tenerezza della vostra piet, nella potenza della vostra santit; mantene-
temi accanto al Calice in ogni istante della mia vita, ma specialmente nell'ora della mia morte affin-
ch essa sia il migliore tributo della mia devozione al Santissimo Mistero del Sangue benedetto.
Che pass tra le mani di Ges e il Calice della salvezza? Quale fluido divino, quale arcana potenza,
quale fremito di amore? In quell'istante l'eterno, l'infinito, il divino si accostava al caduco, al finito,
all'umano per imprimervi il suggello dei Misteri della Redenzione.
O santissima vite che desti il liquore per il Calice del mio Dio, fortunatissime gocce scelte a stru-
mento del grande Mistero!
C'era nel Cuore di Ges tutta l'amarezza della sua Passione cruenta, della sua Passione mistica, e il
Sangue donava all'una e all'altra il carattere, la magnificenza, l'ampiezza della misericordia infinita,
la maest di una elevazione suprema, la voce racchiudente tutte le voci del Cielo e della terra, di
Dio e delle anime, degli Angeli e dei Santi.
Rendendo grazie a Dio, lo benedisse e lo diede ai suoi discepoli...
Il vero rito del ringraziamento per il Sacrificio, per il Sacramento, per il Sacerdote lo ha compiuto
Ges. In quel grazie del suo Cuore, della sua Anima, della sua Divinit erano compresi tutti i bene-
fici che Dio avrebbe largito all'umanit in vista di quel Calice e tutti quelli di cui si sarebbe arricchi-
ta la Chiesa lungo i secoli. Entriamo nel Mistero della grazia, comunicazione della vita divina,
anima dell'anima, il respiro dell'anima, come dice S. Agostino; ma S. Paolo compendia tutte le
espressioni dei Santi Padri intorno al Mistero della grazia dicendo di Ges Cristo: Apparuit gratia
Dei Salvatoris nostri omnibus hominibus (Tito 1,2) e ancora ci avverte che la salvezza in virt del-
la fede ci viene dalla grazia e non da noi perch un dono di Dio.
O grazia, dono di Dio, dono di Ges Cristo, della sua Passione, della sua Redenzione, del suo San-
gue, o grazia che io attingo in gaudio alle fonti del Salvatore, vieni e riempi l'anima mia, rendila de-
gna delle benedizioni di Ges come fu degno il suo Calice e trasformami in pura essenza del suo
Sacrificio, del suo Mistero, del suo Sangue Divino. q. 123 : 6 luglio

2330 - Nell'anima come una pura sostanza...


Ecco, nell'anima come una pura sostanza spremuta dall'amore; assomiglia al vino del Calice per-
ch composta di piccole gocce stillate dai frutti del mio tralcio fiorito sulla tua vite; come l'essen-
za del Sangue che tante volte hai versato in me con i Sacramenti, in comunioni ineffabili di grazia e
di sapienza, di misericordia e di luce; come l'essenza della tua verit e della tua carit, essenza che
non ha nome, ma che benedetta da Te si trasformer in elemento vivo per la gloria del tuo Mistero.
Anche noi dobbiamo essere trasformati, come il pane e come il vino, nella sostanza del tuo Corpo
Mistico, non fatto di materia, ma di purissima vita soprannaturale. Allora, o Signore, comprender
qualche cosa del Mistero, del Cenacolo, del Calvario, dell'Altare. q. 123: 7 luglio

2331 - Perch, o Signore, tante anime si perdono?


Una sola stilla di questo tuo Sangue pu realmente salvare il mondo intero; perch, o Signore, tante
anime si perdono? Perch non credono alle tue parole: La mia Carne veramente cibo e il mio
Sangue veramente bevanda; chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue rimane in me e io in
Lui?. - Non credono perch hanno l'anima impura; chi sepolto nel fango non si veste di luce, il
verme la fugge... l'uomo animale non percepisce le cose dello spirito. -
Ma molte volte anche chi le comprende non sa viverle, non sa penetrare nelle profondit delle signi-
ficazioni, nell'essenza della vita divina che nel Sacramento; non sa vedere nell'Ostia Santa, nel Ca-
lice di Salvezza il Sangue della Redenzione. q. 123: 7 luglio
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2332 - Il tuo Sangue si effuso in me


Il tuo Sangue, o Ges, si effuso in me pi della vitalit che informa le membra; il tuo Sangue
penetrato nel mio pensiero, nel mio cuore, nei miei sensi; scorre veemente in ogni fibra e tende a
sprigionarsi perch sono limitata, insufficiente alle sue espansioni, inadeguata alla sua potenzialit.
L'anima canta l'amore del Sangue, i desideri, le speranze, le conquiste del Sangue.
Tu mi hai sposato in eterno e lo sento. E sento la tua voce che ripete: - Io sono la sorgente della luce,
del Sangue, dell'amore. Vieni e bevi per te, per la Chiesa, per i Sacerdoti, per le anime che amo, che
mi sono vicine, fedeli, ossequienti, ma pi ancora per quelle che si sono allontanate, per quelle che
mi sono molto lontane, pur essendo con la mia presenza e potenza molto vicino a loro. Il mio San-
gue la salvezza di ogni vocazione. Tu non sai come abbracciare l'ampiezza del Mistero, ti aiuter,
ti sosterr. Non stato uno scherzo l'averti attratta nella corrente del mio Sangue, ma una volont,
la mia volont. Schiere di anime corrono verso l'abisso navigando sulle torbide acque del peccato;
non ti rivelo il peccato, basta il mio dolore. Tu puoi, per, muovere incontro a quelle anime sventu-
rate col mio Sangue: si arresteranno, si commuoveranno e rivolgendosi sulla via della giustizia, ri-
torneranno al mio Cuore, al mio Sangue, al mio amore. Ti chiedo questo: di rimanere sulla via del
mio Sangue con piena coscienza di santi desideri. una via larga, spaziosa, infinita, sempre aperta
ai ritorni, agli abbracci, ai perdoni, all'amore. Ti ho riempito di sante ebbrezze, ma ricorda che co-
stano il mio Sangue, che sono frutto del mio Sangue, che sono segni del mio Sangue.
Quanti segni ti ho dato finora intorno al Mistero! Non abbastanza visibile la mia misericordia di
volere che sia conosciuto, compreso, amato, vissuto? Se tu sapessi che cosa produce in un'anima
una sola invocazione al mio Sangue! Come al fiat comparve ogni cosa che esiste sulla terra, cos al
fiat del mio Sangue compaiono i prodigi della grazia, le rinascite spirituali, le virt dei Santi, le
glorificazioni della Redenzione. Ti ho scelto per me e tu sai in qual modo, ma non sai come si svi-
luppi e si compia la mia scelta. Chi non conosce la via da percorrere cerca una guida; la guida il
mio Sangue, che la mia luce, la mia voce, la mia forza; l'amore che tutto consuma e tutto ravviva,
riporta alle vette, feconda il mistico innesto, dona e conserva le intimit, le dolcezze dell'unione
nelle operazioni pi segrete [...] Tutto questo nel mio Sangue. Non ti voglio sopraffare dalla gioia
e dalla contemplazione di arcani che solo esistono nella vita celestiale, ma voglio che tu sappia che
il mio Sangue non solo il mistero del peccato, della croce, del dolore, della giustizia, delle tenebre,
dell'annientamento, della umiliazione; altres il mistero della grazia, della gioia, della esaltazione,
della glorificazione, dell'amore. il segreto della Divinit. Quando attraggo un'anima in questi se-
greti, essa deve arrestare ogni attivit propria, ogni volont, ogni libert; deve lasciare agire lo
Spirito Santo secondo i disegni di una sapienza incomprensibile. S, tu sei, come affermi, un cencio
vile che io posso gettare lungi da me dopo essermene servito per togliere la polvere da tante anime,
ma sei un cencio imbevuto dal mio Sangue e non c' tesoro pi caro al mio Cuore del Sangue che
ho offerto e che ininterrottamente offro per la salvezza delle anime. Rimani nel tuo nulla perch da
questo nulla io possa salire, espandermi, compiere le meraviglie della Redenzione. -
Chi potrebbe credere a queste mirabili promesse se non uscissero dalle labbra di Ges? q. 123 : 8 luglio

2333 - un Mistero di fede il tuo Sangue


La mia fede, lo ripeto, certezza, visione, possesso di ci che contemplo, che amo; riposo si-
curo in quello che Tu, o Signore, hai rivelato e che la Chiesa mi insegna con parola infallibile.
La mia fede nel tuo Sangue sicurezza, gioia, abbandono, ascesa nella luce, nella pace, nell'amore.
Ma credo, perch in me c' la sua forza segreta che investe le povere energie dell'anima e le orienta
alla Croce, all'Altare, al Sacrificio. Col tuo Sangue ho nelle mie mani tutti i valori del Cielo, della
Chiesa, della grazia; i valori per la santit, per l'apostolato, per il trionfo del Mistero.
Tu hai detto, o Signore: Vi do pegno la mia parola: colui il quale crede, far le opere che faccio io,
ne far anzi delle maggiori (Giov. 14,12). S, realmente i tuoi Apostoli, i tuoi Santi, i tuoi Sacerdo-
ti, compiono come Te un ministero tutto spirituale, invisibile, inafferrabile ma che ha frutti di bene-
dizione e di santit. un Mistero di fede il tuo Sangue, e maggiormente questa fede palpita nel cuo-
re sacerdotale: pi il suo apostolato si estende, diventa fecondo, sublime, glorioso.
Spesso anche un ministero seminato di spine, sanguinante, incompreso come il tuo, o Adorato Si-
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gnore; ma nessuno pu attenuare nel Sacerdote la corrente del tuo Sangue, la virt, la forza, la gra-
zia, la ricchezza del Sangue che Egli beve giornalmente al tuo Calice e che rimane in lui come ri-
mangono nelle viscere della terra le provvide correnti di acqua che hanno origine dai monti altissimi
[...]. Il Mistero del tuo Sangue, arcana potenza cui affidata la salvezza del mondo, resta certamente
incomprensibile alle anime che non amano; ma per chi ti ama, o Signore, esso splendente come la
luce, vampante come il fuoco, sensibile come il dolce liquore che esilara lo spirito, graditissimo
come freschezza di acqua che ristora, come soavit che inebria, come forza che avvince alla vita su-
prema. Mistero di fede il tuo Sangue nel Calice!
Sangue sempre vivo e vivificante; sempre uscente dalle mistiche ferite della Crocifissione, sempre
dono delle tue mani, dei tuoi piedi, del tuo Capo Divino, del tuo Cuore Adorabile. Dinanzi al tuo
Calice sono migliaia di milioni di angeli, come li vide in Cielo e li descrisse S. Giovanni, che canta-
no ad una voce: Degno l'Agnello che stato messo a morte, di ricevere la potenza, la divinit, la
sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la benedizione (Apoc. 5,11-12).
Dinanzi al tuo Calice, o Signore, il momento di rivestirci di Te, come diceva S. Paolo; rivestirci
del tuo Sangue, dei tuoi meriti, della tua grazia, della tua santit, poich non invano Tu effondi il tuo
Sangue e ce lo doni come cibo, bevanda, ornamento, ricchezza, splendore. q. 124 : 9 luglio

2334 - O pozzo di Sangue vivo che scorri...


Avviene come all'epoca del diluvio. Una pioggia torrenziale ricopre tutta la terra e sommerge ogni
anima vivente. Le espressioni della Sacra Scrittura appassionano nella loro stupenda significazione:
Fonte dei giardini, pozzo di acque vive che scorrono impetuosamente dal Libano (Cant. 4,15).
O Sangue Divino, che irrori i giardini della Chiesa di Cristo! O pozzo di Sangue vivo che scorri im-
petuosamente dal fianco del monte, dal Calvario, dal petto adorabile del mio Ges!
Le molte acque non poterono estinguere la carit, n le fiumane la soverchieranno (Cant. 7,7).
I rivi fangosi dei peccatori non arresteranno la tua carit, o dolcissimo Ges; il tuo Sangue non di-
sdegna di scorrere lungo le vie seminate di impurit, nei sentieri della colpa, nei covi delle insidie; i
tuoi nemici, congiurati insieme, non potranno rendere infruttuosa nemmeno la pi piccola goccia
del tuo Sangue. Le acque inquinate che corrono al mare perdono la loro sostanza terrosa, si purifi-
cano, si alleggeriscono, diventano vapore e salgono negli spazi. Cos la mia miseria, l'umano che
in me, a contatto dell'oceano del Sangue del mio Ges perde la sua sostanza spregevole, si riveste di
sostanza divina e sale verso le regioni della grazia e dell'infinito.
Viviamo in questa atmosfera di Sangue; la pi luminosa, la pi fiammante, la pi profumata, la
pi respirabile; vi si respira l'infinito, l'eterno. q. 124: 10 luglio

2335 - Il fiume impetuoso del tuo Sangue


Oh! se tutte le anime venissero ai piedi del tuo Altare e chiedessero al tuo Calice l'effusione del
Sangue Redentore! Se tutti i peccatori, lacerati dai rimorsi, sepolti nel fango delle loro colpe, morti
alla grazia, conoscessero i divini perdoni del tuo Sangue! Fluminis impetus laetificat civitatem
Dei! Il fiume impetuoso del tuo Sangue rallegra la citt di Dio, la tua Chiesa, l'anima sacerdotale,
la mia piccola anima. N mi necessario cercare da lungi questo fiume misterioso; vero, gli Altari
sono disseminati su tutta la terra e solo sopra di essi si eleva il Calice Divino.
Ma la virt del Sangue, i suoi meriti, le sue ricchezze, le sue voci, le sue attrazioni impegnano tutto
il regno di Dio, che il regno della luce, della verit, della grazia, nel quale vivo, prego, spero,
ascolto, invoco, bramo ardentemente il trionfo di questo Sangue benedetto. q. 124 . 11 luglio

2336 - Come un campo sempre in fiore


, questo tuo Mistero, come un campo sempre in fiore, ricco di messi in tutte le stagioni, che ha
provvidenze per tutti i bisogni delle anime; si appresta come cibo, come bevanda, come luce, forza,
consolazione; sorgente di sapienza, di grazia, di virt; datore di ogni bene, principio di ogni san-
tit, termine ultimo di ogni perfezione. Il tuo Sangue ti fu spremuto dai nostri peccati con immenso
dolore e Tu ce lo comunichi, o dolce Ges, con un amore infinito. q. 124: 12 luglio
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2337 - Uscite dalle fiamme vampanti del Purgatorio


Noi, forse, non ricordiamo ogni giorno nelle preghiere i nostri cari defunti, le anime desideratissime
dei genitori e dei familiari pi intimi; la Chiesa supplisce per noi, il Sacerdote offre per noi, e il
Sangue Divino scende a spegnere le fiamme divoratrici, a donare refrigerio, a spezzare i ceppi delle
care anime trapassate! O benedetta liturgia che unisce il Cielo, il Purgatorio e le anime nostre con la
carit suprema, infinita del Sangue di Ges!
La preghiera del giusto - dice S. Agostino - la chiave del Cielo, la preghiera ascende al Cielo, e
la misericordia di Dio ne discende. Pregate gli uni per gli altri - raccomanda S. Giacomo - affin-
ch siate salvi. Il ricordo dei defunti nella S. Messa l'attuazione di questi pii insegnamenti.
Il memento dei defunti - scrive il Vandeur - senza dubbio uno dei punti in cui si dimostra pi
grandiosa la liturgia eucaristica. La potenza del Sangue di Cristo applicata in larga misura a tut-
te le anime, anche a quelle sconosciute che passarono all'altra vita dai punti estremi della terra.
Per tutte il Sacerdote chiede al Signore, per l'immolazione di Cristo, il luogo di refrigerio, di luce e
di pace. Uscite, o anime benedette, dalle fiamme vampanti del Purgatorio, purificate, ristorate, rive-
stite, imbiancate, santificate dal Sangue di Ges. O mistero di infinita misericordia! O Sacrificio di
potenza infinita! q. 124 : 16 luglio

2338 - Quale porzione di Sangue mi concederai?


Ti supplico, o dolce Ges, ad insegnarmi a compiere serenamente, perfettamente, amorosamente, la
tua volont ed a cooperare per l'avvento del tuo regno. Sono piccola e povera, ma nelle vie nelle
quali mi ha portato la tua misericordia, o Adorato Signore, posso trovare il mezzo possente per dila-
tare sulla terra il regno del Padre, il regno della sua giustizia, della sua carit, della sua santit nelle
anime. Ecco la potenza onnipotente del tuo Sangue. il tuo Sangue che dilata, rassoda, corona il
regno di Dio sulla terra. un regno che non si vede, tutto spirituale, ma un regno che avvince le no-
stre anime a Dio, che le immerge nella luce dei suoi Misteri e le fa vivere della vita soprannaturale.
Un regno che non tramonta, che prepara per ciascuno di noi le ricchezze della beatitudine, le dispo-
sizioni per le pregustazioni di Dio, le arcane ascensioni nell'eterno. Quale porzione di Sangue mi
concederai al tuo Sacrificio? - Quella misurata dalla tua fede e dal tuo amore. Il mio Sangue dato
senza misura, sgorga da sorgenti inesauribili; cos la porzione pu essere infinita. -
Il tuo Sangue veramente in me stessa forma, senza misura, senza limite, senza peso; ma anche
infuocato come la luce, palpitante come il pensiero, determinato nei suoi scopi come una meta da
raggiungere che tocca l'ampiezza dei cieli; il suo cielo l'infinito, il suo peso l'eternit. q. 124: 19 luglio

2339 - Bisogna scavare e scavare


- Il mio Sangue, dice Ges, non solo deve scendere fino alle radici delle anime morte alla grazia,
ma deve pure penetrare nelle profondit delle anime votate alla virt, all'apostolato, al ministero
del Sangue stesso. Bisogna scavare e scavare; offrire delle capacit senza misura perch il Sangue
operi senza limiti nella Chiesa, nelle anime dei Sacerdoti, dei Santi. Dare al mio Sangue la tua vita.
Te la rendo divina con tutte le possibilit della virt e della santit nella grazia e nell'amore. - Par-
rebbe estremamente eccessiva questa sollecitudine di Ges per il Sangue. invece un'espressione
del suo eccessivo amore per noi. Il suo Sangue gli d una gloria infinita, ma non basta; deve essere
accresciuta estrinsecamente dalla nostra conoscenza, dal nostro ossequio, dalla nostra corrisponden-
za. Ad ogni Sacrificio sono rivi di Sangue che si riversano sulla Chiesa e sulle anime, e di riscontro,
dalla Chiesa e dalle anime devono salire fino a Dio gli accenti della nostra devozione. q. 124: 21 luglio

2340 - Il Sangue di Ges intercede per la Chiesa


Per il Sangue di Ges, liberami, o Signore, da ogni colpa, da ogni tentazione, da ogni infiacchimen-
to della volont, da ogni tiepidezza, da ogni incostanza. O Sangue Divino, stabilisci in me la tua se-
de, la tua attivit, la tua santit; avvincimi a Ges, gettami nelle fiamme del suo amore, seppellisci-
mi nei gorghi delle sue misericordie; e se lascerai in me un pensiero, un sospiro, un palpito di vita,
fai che tutto sia permeato dalla sua virt santificatrice e tutto si consumi alla sua gloria.
Il Sangue di Ges intercede sapientemente per la Chiesa, per i suoi Sacerdoti e per tutti noi; ma ac-
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canto alla sua voce si elevano quelle della Vergine, dei Santi Apostoli, di tutti i Santi.
Essi conoscono il valore, la potenza, l'efficacia del Sangue Divino e possono impetrare da essa i do-
ni di cui abbiamo bisogno su questa terra: la pace, l'aiuto celeste, la grazia divina. q. 124: 21 luglio

2341 - Una corrente viva ha un ritmo di movimento


L'anima sposa - dice S. Lorenzo Giustiniani - non incontra difficolt a credere nella realt di un
mistero che l'inonda dell'ebbrezza dell'amore. Non pu dubitare della presenza del Verbo nel tala-
mo del suo cuore, nel tabernacolo del suo corpo, e piena di soave gioia canta col Profeta: Il Si-
gnore mi governa e niuna cosa a me mancher. Egli mi ha posto in luoghi di pascoli abbondanti ...
Sacramentalmente si ciba, ma spiritualmente si rinforza. Dalla presenza sacramentale del Verbo
ascende a quella spirituale. Allora esperimenta davvero le delizie del perfetto amore, pregusta
quaggi la beatitudine avvenire del cielo (Dal Casto connubio).
consolante conoscere queste esperienze dei Santi, ma quanto sono lontane dalla realt! come
leggere la descrizione della luce e vederla e riempirne le pupille con le meravigliose cose che ri-
schiara. Una corrente viva ha sempre un ritmo di movimento, di fecondit, di attrazione.
Nessuna corrente ha la vitalit, la fecondit, l'attrazione del Sangue benedetto.
Sento ripetermi: Spiegale. Ecco, il Sangue di Ges attrae e porta verso il Cielo le anime senza chie-
dere sforzi violenti all'infuori dell'amorosa adesione; feconda il campo dell'anima facendovi fiorire
e portando a maturit le pi elette virt; d la vita della grazia ai morti nel peccato, sanando ogni
piaga ed ogni lebbra di colpa. q. 124: 22 luglio

2342 - L'anima deve gettarsi nel mio Sangue


Pi l'anima pura e pi sublimemente comprende la grandezza e l'ampiezza del mio Sacrificio; pi
intimamente penetra nei segreti del Mistero e con pi ardore vi resta avvinta.
Abbandono a Ges ogni energia e ogni volont, ma il possesso del divino si riduce a semplici ele-
vazioni. Mio Dio, mio Ges, e la sostanza di questa mistica unione?
- La dona il mio Sangue. - E l'anima che cosa fa, che cosa dice, che cosa offre?
- Deve gettarsi nel mio Sangue come cosa perduta lasciando alla divina corrente di trasportarla
nella regione del Mistero. Senza la virt del mio Sangue non potresti rimanere semplicemente e su-
blimemente fedele nella via di questi segreti, n rinunzieresti a te stessa per glorificarli. -
Anche se l'anima mia fosse pura come la luce, ardente come la fiamma, veloce come il pensiero,
ampia come gli spazi e avesse in s le sublimi virt di tutti i Santi, l'amore e la dignit della Vergine,
ancora esisterebbe l'abisso tra me e Ges. Lo riempie il suo amore.
Egli scende fino all'infima sua creatura perch essa conquista del suo Sangue e questo Sangue Di-
vino ha la ricchezza e la potenza di renderla degna e accetta a Lui. Ma ha insegnato il modo di otte-
nere cos sublime privilegio: vivere nella compunzione del cuore, nell'annientamento, nell'umilt,
ma ancora nella fiducia, nella certezza della sua carit, della carit del suo Sangue.
Tutto questo riflesso della S. Messa. q. 124: 23 luglio

2343 - La scienza divina che sgorga dal Prezioso Sangue


S. Ambrogio chiama nobile e prezioso il Sangue di Cristo. Se potessimo rapire al Cielo il suo lin-
guaggio e celebrare con arcana parola la potenza e la grandezza di questo Sangue Divino! S. Alber-
to Magno dice che le sorgenti di questa mistica irrigazione sono tante, quante le piaghe di Ges
Cristo, dalle quali i cristiani devoti attingono in ispirito il suo Sangue, come i Giudei attinsero l'ac-
qua materiale dai forami della pietra percossa dalla misteriosa verga del loro condottiero. Per-
cussit petram, et fluxerunt aquae (Ps. 77,20). Quid sunt plagae istae in medio manuum tuarum?.
Ah! sento pur forte una voce, che mi risponde: Esse t'invitano a ricevere nell'anima tua il Sangue
spirituale, meditando piamente la mia Passione. Haurietis aquas in gaudio de fontibus Salvatoris.
Quanto fervore suscitano nell'anima questi richiami della Scrittura meditati dai Dottori della Chiesa!
E come questi richiami corrispondono a quello che tutt'ora dice la Chiesa per mezzo dei suoi Sacer-
doti! Quante sorgenti di misericordia! Le Piaghe Adorabili di Cristo aperte nel Sacrificio, mistico
Calvario, nella S. Comunione, nella S. Confessione, sono sorgenti divine che danno rivi di Sangue,
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ed ogni stilla ha creazioni di misericordia, opere di santit, testimonianza di Redenzione ineffabile.


Chi spiega questo segreto elevarsi delle anime dalla colpa alla grazia; questo assurgere dalla schia-
vit di satana alla libert dei figli di Dio; questo spaziare nei cieli della spiritualit se non la virt, la
potenza e l'efficacia del Sangue di Ges?
La devozione a questo Preziosissimo Sangue, dice S. Alberto Magno, ravviva e pasce tutta l'anima
con le sue tre potenze: l'intelletto, la memoria, la volont.
un'affermazione constatata gioiosamente dall'anima. L'intelletto veramente nutrito della scienza
divina che sgorga dal Preziosissimo Sangue. Verit sublimi, essenziali, consolantissime: il Mistero
del Sangue di Ges non si presta per trattati di alta teologia? Non dogma di fede nel quale riposa-
no le pi vive speranze dell'anima, confortata dalla carit redentrice di Cristo?
L'intelletto rapito dalle visioni del Cenacolo, del Calvario, della Passione cruenta, della Passione
mistica dell'Adorato Redentore; rapito nella luce del Mistero della Sacra Umanit di Cristo e della
povera umanit. La memoria trova nella devozione al Preziosissimo Sangue la via per un'ascesa si-
cura nella piet, nella verginit, nella santit. Nel Sangue di Ges riappare sempre pi viva la mise-
ricordia di Dio, la carit di Cristo, la gioia della purificazione, la dolcezza del perdono, la sicurezza
dell'anima in grazia. O misteriose e preziose affermazioni del Sacerdote insignito della divina po-
tenza di comunicare abbondantemente il Sangue di Ges! O parole di verit, di vita celestiale, di il-
luminazione profonda, di certezze divine asperse dal Sangue di Cristo! Questo divino Sangue ravvi-
va e nutre la volont. Che vuole il Sangue di Ges? Anime ed anime, tutta l'anima mia!
E siccome pioggia ristoratrice, corrobora questa mia fiacca volont; e siccome fuoco divoratore
la riscalda, la infiamma, ne consuma la scoria, ne abbatte le incostanze, ne rafforza i desideri, le
aspirazioni, le elevazioni. Bene esclamava S. Ambrogio: Recordare, Domine, creaturae tuae quam
tuo pretioso Sanguine redemisti!. Ricordati, o Signore, non delle mie colpe, ma del Sangue di Ge-
s che me le ha cancellate. Ricordati, non della mia povert, ma della ricchezza del Sangue di Ges
di cui Egli mi ha ricolmato l'anima. Ricordati, non del mio nulla insignificante, ma della potenza del
Sangue di Ges che mi ha redento. Ricordati, o Signore Ges, che io sono il prezzo del tuo Sangue;
sono stata eletta dal tuo Sangue. La mia piccola anima non vive che per il tuo Sangue mentre Tu mi
ripeti: Sangue e amore. q. 125: 1 agosto

2344 - l'amore la scienza che mi conduce a Te


Il tuo Sangue mi rivela tutto; s, perch, purificandomi, d alla mia anima la possibilit di elevarsi,
di accogliere la luce misteriosa, di conservarla, di rivestire di essa ogni cosa interna ed esterna.
dunque l'amore la scienza che mi conduce a Te, che mi eleva nei tuoi segreti, che mi fa compiere i
tuoi disegni. L'amore che ancora la fiorita della tua grazia, del tuo Sangue, del tuo amore.
Potrebbe la terra, darmi la spiga e il fiore se non affidassi il seme ai suoi solchi? Tu affidi, o Ges,
ai solchi della mia anima il seme del tuo Sangue e da esso fiorisce la virt che Tu vuoi ricavare; ba-
sta che io aderisca alle operazioni che compie, alle trasformazioni che richiede. q. 12,5 : 7 agosto

2345 - Voi bastate a Ges! una verit profonda


S. Agostino con frase scultorea ammonisce: Voi bastate a Ges Cristo, basti egli a voi; Ges che
la via, la verit la vita. Voi bastate a Ges! una verit profonda. Egli, vita eterna nel seno del
Padre, ha assunto la vita umana nel tempo per salvarci. Per salvare e santificare la mia piccola e po-
vera anima, ha patito, morto in Croce, mi ha dato il suo Sangue.
Ed anche ora questa sua Divina Passione si rinnova misticamente nella Chiesa, nel Sacrificio,
nell'anima mia dove si consuma a prezzo di Sangue. E gli basta che l'anima mia creda, adori, ami,
raccolga questo Sangue, lo conservi, lo comunichi spiritualmente con la preghiera e con il desiderio,
con l'intenzione e col sacrificio ad altre anime, nella Chiesa e fuori della Chiesa, sempre e dovunque,
poich in ogni luogo e ad ogni istante questo gettito del suo Cuore ha fiotti generosi, senza riserve e
senza limitazioni.
L'anima mia gli basta; purch sia tutta sua; anima di sposa di Sangue, tutta per Lui, intemerata,
semplice, umile, raccolta, amante. Gli basta il mio cuore, purch sia veramente il mistico calice del
suo Sangue; un calice tutto spirituale, sensibilissimo al suo passaggio, fedele, amante, apostolico.
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Gli basta questa mia mente pervasa di pensieri celesti; la parola contenuta, ispirata, grondante il suo
Sangue; lo sguardo fisso sulla Croce, sul Sacrificio, sul Sacramento. q. 125 : 11 agosto

2346 - Sono figlia di Dio, nata sotto la Croce


Sono figlia di Dio, nata sotto la Croce, battezzata nel Sangue di Ges, immersa nell'oceano di que-
sto Sangue per opera dei Sacramenti, vivente nello spirito della Chiesa, che lo spirito di Ges.
Sono dunque figlia del Mistero, del grande Mistero della Incarnazione, Passione e Morte di Ges
Cristo. Sono figlia del suo Sangue, generata spiritualmente dalla carit del suo Cuore tra le angosce
del Getsemani e quelle del Calvario, rigenerata definitivamente dal Sacrificio dell'altare e da quello
del Tabernacolo, nella realt dell'unione sacramentale, sopraelevata nella unione mistica, ineffabil-
mente incorporata a Cristo e immedesimata con Lui dalla potenza della sua Passione mistica.
q. 125 : 18 agosto

2347 - Nuova creatura nel tuo Sangue


O Signore Ges, quello che pu rendermi lode della tua gloria il tuo Sangue; lode veramente
della tua gloria, perch in esso e da esso la nascita e la rinascita della mia anima. Ogni giorno que-
sto mistico battesimo, sacramento di adozione, mi purifica, mi ridona nuove grazie, nuovi aiuti,
nuovi impulsi per distruggere l'uomo vecchio che in me e per farmi diventare nuova creatura.
Nuova creatura nel tuo Sangue! Con quale compiacenza Tu ripeti, o Signore:
- Tu sei nata da me! Sono io che ti ho creato col mio Sangue nella giustizia, e con questo mio San-
gue ti alimento, ti corroboro, ti guido per vie sconosciute, ti rendo simile a me nell'amore alla santi-
t, nella implorazione della gloria del Padre, nella ansiosa ricerca delle anime.-

2348 - Ad ogni S. Messa Ges mi offre la sua veste


Non possiamo distaccarci dall'Altare senza riaffermare il vincolo della nostra unione a Ges.
Egli rimase avvinto divinamente alla Croce per attrarre ad essa divinamente le anime nostre; biso-
gna rimanervi crocifissi, adoranti, in perenne testimonianza di amore. Ogni giorno, ad ogni S. Mes-
sa Ges mi offre la sua divina veste, la sua veste di Sangue e l'anima, cos abbagliata, non pu pi
allontanarsi dall'Altare, dal Tabernacolo, dalla Croce mistica, dalla Passione mistica a cui Ges si
abbandona per amore dell'anima sposa. La veste di Sangue del mio Ges il dono di ogni S. Messa;
non si vede, non si tocca, non pesa fra le mani e nemmeno risplende, ma quanto vitale e sostanzia-
le! Quanto aderente allo spirito! Quanto ricca di tesori divini!
Per avere questo privilegio necessario vivere la S. Messa come la vive Ges, nella Passione del
suo Calvario, nella Passione del suo Cuore, nella passione delle anime, nella passione della mia
stessa anima. Quale passione in me? Quella del suo Sangue. una passione che non d pace, che
reclama sacrifici, che vuole annientamenti, silenzi, dedizioni, immolazioni. Un grande Mistero que-
sto Sangue del mio Ges! Non mai sazio. E come potrebbe saziarsi l'oceano di poche stille d'ac-
qua? Che il mio pensiero, la mia offerta, la mia intenzione, la mia preghiera, accanto ai fiumi di
sapienza del mio Ges, alle sue divine offerte, alle sue infinite intenzioni, alle sue preghiere adora-
bili? La S. Messa una perenne espansione delle divine misericordie, una continua ascensione,
dall'Altare al Cielo, dei meriti, della virt, della gloria, della potenza della Redenzione; una effusio-
ne ineffabile di benefici, di grazie, di soccorsi spirituali sulle anime redente.
E dall'Altare a tutto il mondo la parola, la dottrina, la carit, l'inesauribile flusso del Sangue di Cri-
sto. Quante parole nella vita, per ottenere un beneficio transitorio! Ai piedi di Ges, alla sua Messa,
nel suo Sacrificio sono tutti i prodigi di una potenza che crea, di una sapienza che redime, di un
amore che santifica. Creazioni nuove, mirabili, indistruttibili nel Sangue di Ges; manifestazioni di
sapienza celeste, santificazioni sublimi nell'unione, cui nessuna forza pu attenuare e distruggere!
Il Sangue di Ges! Non vedete che giunge ai vostri piedi, sfiora le vostre membra, entra vittorioso
in ogni fibra, vi converte, vi domina, vi trasforma?
La mia vocazione, la mia verginit, lo sposalizio con Cristo, le intimit di questo sposalizio, come
reggono, come crescono, come prendono forza se non per la virt del Sangue Divino? Nella S.
Messa contemplo l'universo della Redenzione. Quale firmamento nella verit, quale luce dai Misteri!
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O splendidi campi sempre ricchi di messi biondeggianti! O immensi oceani di misericordia! O vette
superbe di santit! O infinito del Mistero! O Mistero dell'infinito! Mistero di fede il Sacrificio, Mi-
stero di fede il Sacramento, Mistero di amore il Sangue di Ges.
Alla presenza di Ges in Sacramento - scrive S. Alberto Magno - si accende l'amore; le sue lam-
pade, ossia il cuore dei cristiani da lui accesi, sono lampade di fuoco e di fiamme; di fuoco perch
ardono dentro dell'amore di Dio e del prossimo; di fiamme perch splendono al di fuori per le opere
della misericordia. Ma si pu aggiungere: si consuma e si rinnova l'amore nel Sangue Adorabile
della Vittima augusta. Noi non sappiamo ci che avviene nell'anima nostra a contatto del Sangue di
Ges. Sono prodigi di elevazione e di immedesimazione con Ges, sono trasformazioni ineffabili,
sono desideri implacabili. Il S. Sacrificio della Messa, a volerlo meditare e vivere come l'ha deside-
rato Ges, per l'anima come un fiume in piena, le cui onde misteriose comunicano le energie della
vita celestiale, gli ardori dell'amore supremo, le ebbrezze della carit divina nel Sangue dell'Agnello.
Infiniti doni, infinite manifestazioni, infinite glorie si compendiano sulla Chiesa, sulle anime, sull'a-
nima mia. Scrive il Veneratissimo Card. Adeodato Piazza, Patriarca di Venezia: Ogni Messa un
palpito che raccoglie e spinge il Sangue divino per le arterie fino ai membri pi lontani che aderi-
scono saldamente al Corpo; e i palpiti si succedono in ritmo perenne alimentando nella Chiesa la
vita di Cristo. Davide profet: Il corso di un fiume rallegra la citt di Dio che l'Altissimo ha con-
sacrato a suo Tabernacolo (Ps. 45). Da venti secoli la profezia in atto; dove Ges Cristo stabil la
sua dimora eucaristica, il fiume di Sangue scorre incessantemente ad irrigare e fecondare la Chiesa,
vera citt di Dio; e le anime esultano mentre rifiorisce in ogni tempo la primavera di santit a testi-
moniare la presenza della vita divina e delle virt mirabili della fonte. g. 12,5 : 21 agosto

2349 - Il Sangue, segno dei patimenti di Ges


Il tuo Sacrificio, la mia Comunione mi assorbono, mi trasportano in una regione nuova, in una at-
mosfera tutta luce, accesa dalla grazia, profumata dagli incensi celestiali, accarezzata da melodie
estasianti. la regione dell'amore conquistata per me dall'amore Crocifisso.
Il Sangue, segno dei patimenti del mio Ges, diventa pegno di gaudio immortale; diventa ala di ele-
vazione, manifestazione di bellezza, di grandezza spirituale; diventa per me una nuova intelligenza,
un cuore nuovo, un nuovo spirito, una nuova parola, un nuovo amore. Nella Comunione l'anima
fusa con la misericordia e la misericordia non isdegna di raccogliere questo nulla e di assimilarlo
nella preghiera, nella adorazione, nella esaltazione del Padre.
- Il mio Sangue - dice Ges - ti mette in rapporto col Cielo dove io regno glorioso, ti mette in co-
munione con il Purgatorio dove le anime attendono il lavacro della purificazione; ti mette in rap-
porto con tutta la Chiesa nella quale regno con la mia potenza, con la mia grazia, con il mio San-
gue. Ma vi sono dei rapporti pi intimi, sconosciuti a te, solo palesi alla mia sapienza e voluti dalla
mia misericordia. - q. 125: 22 agosto

2350 - Dare il sangue e la vita per il trionfo del Sangue


Umilmente, ma intensamente vorrei percorrere la via dei grandi Santi, dare il sangue e la vita per il
trionfo del Sangue di Ges, per conquistare anime al suo Cuore, per ampliare il suo regno ed esten-
derlo fino ai confini della terra riempiendo i secoli della sua gloria. Meschinissima come sono,
comprendo che non dalle mie parole, dalle mie preghiere, dai miei sacrifici si sprigioner la vita di
grazia per le anime, ma dalla Passione di Ges, dal suo Sacrificio, dal suo Sangue.
Benedetto Sangue! come la luce: si sprigiona da sorgenti misteriose, avvolge tutto il regno di Dio,
risale dal pi profondo alle altezze che si perdono in Cielo, colora, avviva, rinfranca ogni cosa.
come la pioggia: non lascia senza il suo bacio nemmeno le pietre, riesce a spezzare anche quelle,
le riduce in polvere e vi fa germinare i semi che lor getta in seno. come la parola con i suoi accen-
ti soavi, con le sue armonie melodiose, con le sue affermazioni scultorie. come lo sguardo che tut-
to abbraccia, come il pensiero che ha manifestazioni infinite. O Signore, io mi afferro a cose sensi-
bili e visibili; il tuo Sangue ha ragione di sorpassare ogni idea, ha una potenza che vince quella di
tutti i mondi, una sovranit che domina da un capo all'altro della terra tutte le anime.
Il tuo Sangue l'immolazione della Croce e quella dell'Altare; una immolazione perpetua nell'amo-
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re e per l'amore; una immolazione che supera ogni intensit e in ampiezza quanto visibile e quanto
comprensibile, consumata per tutti: per chi ti ama, o Signore, e per chi ti odia. Immolazione che
incomincia sull'Altare e viene a consumarsi nel mio cuore, chiedendo che questo povero cuore sia
l'altare di perenni immolazioni: la tua, o Ges, e la mia. Nell'immolazione del Sacrificio Tu scompa-
ri, o mio Ges; voglio anch'io seppellirmi nel tuo annientamento e scomparire.
Aspirazioni forti, deliziose, amorose occupano l'anima mia. Voglio essere l'altare, il tabernacolo, l'o-
stensorio, la pisside per l'esaltazione del Mistero Eucaristico, ma soprattutto voglio essere il Calice
del tuo Sangue, o Ges. Sepolta in quel Calice, consumata in esso la mia vita, chiedo che Tu possa
raccogliere dal mio annientamento il frutto delle tue manifestazioni, delle tue misericordie, delle tue
opere. La perfezione della mia consumazione nel Mistero e per il Mistero si compie sotto l'azione
dello Spirito Santo e per il Ministero Sacerdotale. Lo sento. Il Sacerdote mi d Ges nella S. Comu-
nione, mi d il suo Sangue vivo e vero; nella Confessione questo Sangue scorre dalle labbra sacer-
dotali sul mio capo e tutta m'investe, mi purifica, mi rinvigorisce la piet, rassicura il cammino, mi
eleva sempre pi nella vita soprannaturale. Ma io non debbo pensare soltanto a me stessa; debbo
compiere un apostolato segreto, intenso, fruttuoso per tutte le anime.
Ciascuno tenuto a soccorrere il suo prossimo dice Isaia; e nell'Ecclesiastico detto: Il Signore
ha ordinato a ognuno che si prenda cura dei suoi simili.
Quale cura per le anime che mi circondano, per tutte quelle che non hanno la vita della grazia, non
la conoscono e la disprezzano? Vorrei portarle tutte nell'oceano del Prezioso Sangue e ridonarle a
Ges purificate, santificate, divinizzate dalla sua Redenzione copiosa. Ma come raggiungere questo
fine altissimo? Affidando al Sangue di Ges la mia preghiera, le mie intenzioni, le mie sofferenze
perch tutto si tramuti in seminagione feconda. Voglio seminare il Sangue di Ges con lo sguardo,
col pensiero, con la parola, col sacrificio; seminarlo dovunque, nella Chiesa, in comunit, per le vie
del mondo. Seminarlo e custodirlo; glorificarlo in me ed in ogni anima nel silenzio e nella attivit,
pensando che il seme gettato nei solchi cestisce da s. Cos il Sangue di Ges.
Le anime le converte Iddio nell'ora della sua provvidenza. Occorre attendere, saper aspettare, essere
pazienti, avere fiducia. Altri seminano ed altri mietono ha detto Ges. La seminagione sua, il
campo suo; il germoglio, lo sviluppo, il fiore, il frutto, il nuovo seme, tutto ha incremento dal suo
Sangue Prezioso e la mietitura verr deposta nelle sue mani.
Cristo Ges, scriveva S. Paolo a Timoteo, venuto in questo mondo per salvare i peccatori, il
primo dei quali sono io; e diede s medesimo per la Redenzione di tutti.
Come significativa sulle labbra dell'Apostolo quella frase: Il primo peccatore sono io!.
Anche l'anima mia pu ripetere a Ges: la prima peccatrice sono io. Ma ho la gioia di sapere che hai
versato per me tutto il tuo Sangue ed ora me lo doni e me lo ridoni abbondantemente in ogni Comu-
nione, in ogni Confessione, ed anche quando l'anima mia assetata lo chiede a chi me lo pu dare in
tuo nome. Ma perch io possa ricevere questo seme divino, che germe di immortalit, titolo di no-
bilt, partecipazione alla divinit, necessario che il mio cuore sia affranto dal dolore e dalla tribo-
lazione, come la terra deve essere smossa per accogliere il grano della seminagione.
O Ges, sia dunque il patimento il mistico solco del cuore, siano le lagrime il bacio dell'amore, sia
l'adesione il vincolo che mi stringe sempre pi al Mistero nel quale la mia redenzione, la rinascita
spirituale di ogni anima, il trionfo della tua grazia e della tua Chiesa. q. 125 : 23 agosto

2351 - La S. Messa un Mistero unico


- La S. Messa un Mistero che ti avvolge tutta - mi dice. un Mistero unico. Sono io che celebro
nel Sacerdote e voglio fare di voi una sola cosa, una sola immolazione con la mia offerta, con il mio
Sangue, con la mia vita. La S. Messa una perenne creazione nella Redenzione, il cielo scintillan-
te di profonde verit, il campo in cui biondeggiano le messi pi rigogliose, dove il mio Sangue ac-
coglie e feconda e ingigantisce e rende immortale ogni espressione di fede, di adesione, di amore.
Nella S. Messa tu mi dai un istante, io ti do la mia eternit; tu mi offri una povera vita umana, io ti
offro la mia divina; tu mi dai un respiro, un pensiero, un alito di affetto, io ti offro la mia onnipoten-
za, la mia sapienza, il mio amore; tu mi dai le tue lagrime, fredde e insignificanti ed io ti dono il
mio Sangue. -
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O Signore, Tu sei troppo generoso; Tu non vedi che porto a te solo il mio nulla, le mie miserie, le
mie debolezze, l'occulto, la tenebra, l'incomprensione; ti porto un'anima sempre pi incosciente
quanto pi la tua sapienza divina manifesta le sue meraviglie al mio povero spirito come sperduto
nell'alone della tua misericordia. Quando nel profondo della notte mi hai chiesto la preghiera al tuo
Sangue Prezioso, che tanto dolce al tuo Cuore, ho avuto l'ardire di chiedere: che vale una foglioli-
na in pi nell'universo?
- Lo dici tu, mi hai risposto; ha la sua finalit di bellezza, di espansione. Una preghiera di pi nel
regno di Dio, sia pur breve, fiorita sulle labbra e consumata nel pensiero e nel cuore un raggio di
gloria estrinseca a Lui, un aumento di grazia, una crescita spirituale.
Una preghiera rivolta al mio Sangue una nuova fronda nell'albero maestoso della mia Croce.
Tu sei innestata nella mia Croce che fa sviluppare da te i fiori della virt e i frutti delle opere.
Se tu fossi sempre fedele e sempre pi aderente alla linfa vitale, quante consolazioni al mio Cuore!
La Croce non pi un legno arido, abbandonato ai venti sulla cima del Calvario; un legno verde
che ha radici vive e si estende su tutta la terra. Non puoi comprendere queste ampiezze.
Voi siete abituati a proporzioni finite. Sii una piccola fronda di questo grande albero sanguinante; i
fiori e i frutti saranno coloriti, profumati, resi saporosi dalla virt del mio Sangue.
Vivi nel mio Sacrificio. C' una immolazione pi continuata, pi martirizzante, pi sanguinante del-
la mia? C' una sete pi spasmodica, pi universale, pi comunicabile?
La mia Messa la tua Messa; tutta una messa continuata nella tua compunzione, nella illumina-
zione, nella immolazione, nella consumazione. Conosci tu il valore della mia Messa, l'altezza, l'am-
piezza, la profondit? Conosci quanto pu essere ampia, alta, profonda la tua partecipazione? -
Non ricerco affermazioni nella Sacra Scrittura, nelle opere dei santi Padri; l'affermazione completa,
luminosa, inconfondibile che abbraccia tutta la verit, la realt, la santit della Redenzione nel
Sangue di Ges. Dalle ispirazioni di Ges le aspirazioni dell'anima mia, dalle aspirazioni le eleva-
zioni, l'immolazione continua e tutto questo alimentato dal suo Sangue Divino. q. 125: 24 agosto

2352 - Il mio Sangue luce, amore, benedizione


Io ti trasciner - hai detto per bocca del Profeta Osea - coi vincoli dell'amore (Osea 11,4).
I vincoli del tuo amore, o Ges, sono quelli del tuo Sangue: una catena d'oro che ci lega a Te, al
Padre, all'augusta Trinit, al Cielo, alla Chiesa, alla grande famiglia cristiana; specialmente a quelli
che patiscono, che soffrono, a quelli che non hanno la fede, n la vita della grazia, n la speranza, n
l'amore sovrumano. Il tuo Sangue per l'anima mia un vincolo di irresistibile amore che mi stringe
sempre pi al tuo cuore, al tuo spirito, alla tua parola, ai tuoi desideri, alle tue offerte, alle tue im-
molazioni. Se Tu sciogliessi questo vincolo mi faresti morire.
O Signore Ges, rendilo ogni giorno pi forte nelle sue attrazioni, nelle sue esigenze, nelle sue co-
municazioni, nelle mie adesioni, nelle mie piccole immolazioni. Parla Ges:
- Io provo le mie delizie vivendo nelle anime che mi comprendono e che sanno raccogliere il Sangue
che sgorga dalle mie ferite. Saper raccogliere il mio Sangue ben pi che raccogliere l'oro da una
miniera profonda e inesauribile. Non lo vedi, non lo tocchi, non ti pesa nelle mani l'oro del mio
Sangue, ma tutto quello che invochi, che ricevi, che conservi costituir la tua ricchezza celeste nella
eternit. Sei la creatura del mio Sangue, nuova creatura ad ogni immersione, ad ogni adesione.
Cerco in te e da te la devozione al mio Mistero, le opere le compio Io. La piccola fronda non si
stacca dall'albero eppure manda lontano la fragranza dei suoi fiori, la ricchezza dei suoi frutti, la
nuova fecondit nei suoi semi. Un proposito nuovo un nuovo passo nel cammino del Mistero: il
proposito dell'amore. Amare sempre pi il Mistero per se stesso; amarlo per le sue magnificenze, le
sue ricchezze, le sue espansioni, i suoi ordini, i suoi disegni, le sue finalit.
Amare la sua tenebra, i suoi segreti, le sue esigenze, il suo nascondimento. Nascondimento! un
assurdo. Il Sangue mio brilla su tutta la Chiesa, sullo sguardo, sulle labbra, sulla fronte dei miei
Apostoli, dei Martiri, dei Santi, di tutti i Sacerdoti; investe l'Altare, l'anima che riceve il Sacramen-
to, specialmente l'anima che si consacra e si abbandona al Mistero. Quando il mio Sangue trova un
cuore che lo comprende, irradia quel cuore con la sua divina potenza, con la sua celestiale carit.
Il mio Sangue luce, amore, benedizione per tutto il mondo, ma rivelazione di cose eccelse per
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chi lo glorifica. Le scoperte degli uomini vi fanno strabiliare; tutto opera della potenza e della
sapienza di Dio, quanto esiste nell'universo. Ma le scoperte che l'anima, sposa di Cristo, pu fare
nei Misteri del Sangue, superano di molto ogni meraviglia della potenza umana. Il mio Sangue ri-
vela in tutti i suoi splendori la sapienza divina. - q. 125 : 25 agosto

2353 - Il mio Sangue il Mistero dei piccoli...


- Il mio Sangue il Mistero dei piccoli e dei grandi, dei peccatori e dei Santi, delle anime umili e
nascoste, ma specialmente il Mistero dei Sacerdoti. Da essi deve irradiare alla Chiesa nella sua
magnificenza, ma questo avverr col loro sacrificio, a prezzo della loro santit e del loro amore.
Il mio Sangue sgorga dall'altare sempre vivo della Croce, sale dalle sue radici e circola in tutto il
regno di Dio. Bisogna scendere a quelle radici. Non si possono scoprire le radici di una pianta sen-
za farla soffrire ed anche morire; ma l'albero della Croce irradia tanto pi la sua vita quanto pi le
sue radici sono scoperte agli sguardi delle anime; bisogna giungere a questo. - q. 117: 30 agosto

2354 - La fede il frutto del Sangue benedetto


La fede che sorpassa il sensibile e il visibile, che si libra sull'indefinito, che si abbandona al valore,
alla virt, alla magnificenza della tua parola; la fede pura che si eleva oltre ogni affermazione, oltre
la luce, oltre la fiamma viva, il flusso dell'anima scaturito sotto la passione del Sangue Adorabile:
il frutto di questo Sangue benedetto. q. 117: 2 settembre

2355 - Ho da seminare le misericordie del tuo Sangue


L'Apostolo dice che chi semina nella sua carne raccoglie dalla carne la corruzione; chi invece
semina nello spirito, dallo spirito raccoglie la vita eterna.
O Signore, io ho le tue ricchezze da seminare in me e fuori di me: le misericordie del tuo Sangue
Divino. Ho la polvere del mio nulla, vero, ma il Sangue lo supplisce; ho le miserie della mia fragi-
lit, ma il Sangue ripara e irrobustisce; ho i minuti contati, ma il Sangue dilata la volont, il deside-
rio e la preghiera ad ampiezze infinite; ho l'ignoranza che m'impedisce di comprendere bene quanto
Tu mi manifesti, ma il Sangue illumina e raccoglie quello che io non so afferrare.
Ah! non sono io che semino; sei Tu, adorato Signore, che getti nell'anima mia a piene mani le dovi-
zie del tuo Sangue, e certamente, se sar fedele, diligente, pura, consumata nel tuo Mistero, racco-
glier la vita eterna. S, il tuo Sangue mi d la vita eterna. Non so comprenderla, tanto meno so vi-
verla, ma il tuo Sangue la vive in me, per me. Passa col Sangue il tuo spirito e con lo spirito il San-
gue. Vengo a Te, o Ges, come impolverata per il cammino lungo il deserto di questa vita, ma basta
una goccia del tuo Sangue per purificarmi. Ripeto spesse volte col Salmista: Asperges me hissopo,
et mundabor; lavabis me, et super nivem dealbabor. q. 117: 2 settembre

2356 - Su quest'anima, Ges matura una germinazione


Ogni anima, schiava, serva di Satana, un incendio formidabile che distrugge le messi pi ubertose,
perfino i semi, i grani della piet, della giustizia, della carit. Non basta che il suo Sangue scenda
dal Cielo, dall'Altare, dalle labbra sacerdotali sopra queste voragini di fuoco; necessario che venga
portato alle radici dell'incendio, nelle profondit delle anime, nel segreto dei cuori.
Ges domanda braccia robuste, mani generose, anime votate, con la rinunzia completa di s, a que-
sto lavoro di redenzione, di salvezza. Chi d il massimo valore a questa missione la sofferenza, il
patimento segreto di puro dolore e di puro amore; la notte oscura, che avvolge l'anima come in uno
smarrimento indefinibile; la coscienza di una nullit senza riserve, all'infuori di quelle della propria
insufficienza e incapacit. Su quest'anima, che pare un arido deserto, irto di rovi e di spine, Ges
matura una germinazione feconda. L'Agonia del Getsemani, che strazia e fa sanguinare il piccolo
cuore un segno che Ges vi abita, una testimonianza del suo amore, un carisma di predilezione.
Noi abiteremo in Dio, diceva S. Agostino, e Dio abiter in noi.
L'abitazione di Dio nell'anima mia questa sofferenza portata al pi alto segno dell'unione con la
Passione di Ges, con l'adesione al suo Sangue Divino. Cos sia, o Signore, nella vita e nella morte,
nella vita del tuo Sangue, nella morte di me stessa. q. 117: 4 settembre
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2357 - Come il sole, per far brillare la sua luce...


Oh! S, per entrare nell'anima, Ges ha bisogno dell'anima stessa, come il sole, per far brillare la sua
luce, ha bisogno di un oggetto; e quanto pi questo oggetto sar terso, luminoso, purissimo, tanto
pi sar smagliante la luce riflessa. O Ges, se potessi presentare alla irradiazione del tuo Sangue
un'anima perfettamente pura, profondamente limpida, amorosamente aperta a tutte le tue manifesta-
zioni! Se potessi avere in me la limpidezza del cielo, la vastit degli spazi; la sublimit di uno spiri-
to perfettamente separato dalla pesantezza della carne! Ma Tu sai come devi operare per ottenere
tutto questo: trasmettere in me l'arcano della tua Passione nella corrente del tuo Sangue Divino.
S, perch l'anima si abbandoni a Te nei Misteri di un accostamento, di un abbandono perfettamente
soprannaturale, Tu sai come possederla, vivificarla, renderla attiva nei segreti della tua Passione mi-
stica. Non vedi? Le mie mani sono come stroncate, non soltanto crocifisse o tese verso di te in una
supplicazione ardente: sentono la tua agonia, la quale ha sostituito ogni altra attivit, ed la palese
significazione che Tu possiedi e domini questo misero corpo. Mi rimasta solo la forza e la volont
di soffrire, la forza e la volont di morire della morte mistica che Tu richiedi all'anima sposa, ma ri-
suonano vive e rassicuranti le tue parole: Mea omnia tua sunt, et tua mea sunt.
Una cosa sola della tua Passione e della mia, del tuo amore e del mio, della tua volont e della mia,
del tuo Sangue e delle mie sofferenze, del tuo Spirito e del mio spirito.
Stamane ho veduto elevarsi sull'Altare cinque Calici traboccanti di Sangue ed ho sentito la tua voce
ripetere una supplice preghiera: - Dammi il mio Sangue. -
Ah! Tu lo vuoi convertito in anime. Tu spalanchi le tue Piaghe, Tu inondi la Chiesa e il mondo di
Sangue e le anime restano inerti, incoscienti, ingrate. Una ribellione satanica contro tutto ci che
divino, una lontananza sempre pi amara dall'Altare, un disprezzo sempre pi acuito dalle passioni
contro la Croce, il Mistero, il Sangue tuo Adorabile. L'umanit discende verso abissi indefinibili,
come abbandonata a s per la superbia che l'avvince alla propria libert e alla propria volont.
La salvezza dipende dal tuo Sangue e il tuo Sangue non pu penetrare nei cuori chiusi, nei cuori di
pietra, nei cuori avvolti di fango. O Signore, sforzali questi cuori!
Se la disgregazione di un atomo di uranio pu sviluppare tanta forza e tanto calore da distruggere e
incenerire una citt, che sar di un atomo del tuo Sangue Divino? Basterebbe un istante di luce divi-
na per trasformare queste povere anime smarrite sulla via della giustizia e della carit, per ricondur-
le alla Chiesa, al tuo Cuore, al tuo Sangue, al tuo Amore! q. 117: 5 settembre

2358 - Tu mi contempli come il pellicano...


L'amore che infonde nell'anima il Sangue di Ges come una sete spasmodica; un'aspirazione che
mira all'infinito, all'invisibile, all'increato; un'aspirazione che porta nei domini di Dio, regno senza
confini e senza determinazioni umane, regno divino incalcolabile, eterno.
Ma pure l'anima deve avvincersi a idee forti e penetrare realt vive, a certezze illuminatrici, concre-
te, afferrabili pur nella loro infinita grandezza. E l'idea ampia, sterminata, meravigliosa su cui ve-
leggia la piccola anima il Sangue di Ges; tutto quello che Ges riflette nell'anima mia dal Sa-
crificio, dal Tabernacolo, dalla S. Comunione. Ho potuto partecipare stamane a sette S. Messe; da
un Sacrificio all'altro, da un'immolazione all'altra, da un oceano di Sangue all'altro.
Potessi smarrirmi in questi Misteri e scomparire dalla vita come scompare la goccia nell'oceano, l'a-
tomo negli spazi. per abbastanza che Ges faccia scomparire attorno a me quello che non ha
rapporti col suo Sangue; o meglio, gi una grazia eccellentissima farmi convergere ogni cosa a
questo suo centro di Redenzione portando la preghiera, il sacrificio, l'abbandono ai piedi della Cro-
ce e di l distendere lo sguardo anelante a supreme conquiste su tutte le anime e portare in esse,
l'onda redentrice. Ges si degna dire alla piccola sposa:
- Se ti offrissi campi sterminati da coltivare, i pi fertili, i pi fecondi, lasciando a te tutto il raccol-
to, che faresti? - O Signore, dovrei chiederti le braccia, la forza, la volont per coltivarli: da me non
potrei avere che lo sguardo per contemplarli. - Il campo delle anime - dice Ges - abbraccia tutto il
mondo, te lo dono; santificati, annientati, per darmi il frutto di qualche anima redenta. Tu mi con-
templi come il pellicano che strazia se stesso per nutrire i suoi piccoli, giusto; ma tu stessa devi
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saper attingere dalla tua anima, dalla tua fede, dalla tua preghiera, dalla tua immolazione il nutri-
mento per le anime che voglio salvare. Non vedi che in te tutto il mio Sangue come fiume irrom-
pente? - O Signore, si compiano in me e per me i tuoi disegni divini, non desidero di conoscerli,
bramo solo di essere l'umile strumento della loro attuazione. q. 117: 6 settembre

2359 - Non basta la scienza, necessario il mio Sangue


- L'Altare fulgente di luce, profumato di fiori, ricco di ori e di gemme un ornamento che onora il
mio Tempio, ma io cerco l'ornamento che onora e conforta il mio Cuore: cerco l'adesione, la tene-
rezza per il mio Sangue. Non mai troppa l'intensit del pensiero e dell'oggetto verso il mio Miste-
ro; sempre il nulla dinanzi all'infinito; tu non fai che sorprenderti, altre parole non hai all'infuori
di quelle umane, ma io le raccolgo e le avvaloro col Divino. Tu credi che una sola goccia del mio
Sangue pu salvare il mondo intero; sei nella fede e nella verit, ma sai tu quante anime chiedono
una goccia di questo Sangue? Piangono su quelle versate invano dalle vittime umane e non si de-
gnano di invocare, di onorare quello che io ho versato per la salvezza e beatitudine di tutte.
E chi mi riceve nella S. Comunione, pensa forse che riceve il mio Sangue, tutto il mio Sangue?
Almeno pensaci tu per tutti. Non il cibo materiale che ti sostiene, n l'aria che respiri che ti pro-
lunga la vita, n la luce del sole che ti guida; il mio Sangue che opera in te in un modo misterioso;
gli basta un piccolo accento di buona volont per operare prodigi, e quando trova l'anima sulla via
delle sue manifestazioni, la trascina seco fino agli estremi confini della vita.
L'unione del mio Corpo, del mio Sangue, del mio spirito al tuo spirito, al tuo cuore ed al tuo sangue
cosa trascendente. Non la comprendi e se tenti di manifestarla non sarai capita.
Chi capisce il raggio che bacia le pupille, la brezza che mantiene in attivit il respiro, il sangue che
distribuisce le forze e compie quello che l'anima gli chiede? -
S, o Signore, vivo nell'ignoto, ma credo, spero, ti onoro, ti ascolto senza sentire la tua parola; ti ri-
spondo senza pronunciare la mia; ti contemplo senza vederti; ti amo senza comprendere dove si po-
sa questo mio piccolo amore, ma il tuo Sangue unisce tutto. Una sola goccia del tuo Sangue pu
salvare tutto il mondo; questa affermazione solenne d al mio cuore il pi grande conforto, ma Tu, o
Signore, lo intensifichi dicendo che una sola goccia del tuo Sangue pu ancora creare nuovi mondi
infiniti e avviene cos nelle anime. Ogni contatto col Sangue Divino una creazione nuova.
Questo Mistero di misericordia riservato per gli ultimi tempi. Sono tutti ultimi rispetto alla eterni-
t e specialmente rispetto a noi. - Non perdere questi istanti, dice Ges, sono ricolmi di grazie so-
vrane, sono tutti racchiusi nel mio Sangue. Non basta la scienza dottrinale, la sapienza infinita;
necessario il mio Sangue per la vostra vita soprannaturale, come non bastano alle vostre membra
gli elementi del cibo, occorrono quelli del sangue. - q. 117 : 7 settembre

2360 - La tua bellezza, o Vergine, bellezza del Sangue


Tu sei venuta a noi camminando sulle invisibili acque della Redenzione, nel Sangue di Ges che ti
ha redenta con una Redenzione di privilegio, applicando a te i meriti, le virt, la potenza della Pas-
sione del tuo Cristo. Il suo Sangue Divino giunto a Te prima ancora di uscire dalle sue vene; ti ha
permeata, investita, santificata fino dai primi istanti della sua esistenza, ricolmando l'abisso che il
peccato aveva scavato tra le anime e Dio. La tua bellezza, o Vergine, bellezza del Sangue di Ges,
la tua potenza potenza del Sangue di Ges, la tua immacolatezza fiore e frutto del suo Mistero,
trionfo, gloria, magnificenza del suo Sangue benedetto. La Chiesa ti chiama Stella brillante e me-
ravigliosa; ma il tuo fulgore, le meraviglie della tua santit, i suoi valori soprannaturali sono scatu-
riti dal Sangue di Ges, che ti ha ideata, vagheggiata, esaltata fino dall'eternit.
La Chiesa afferma che Tu hai riaperte le porte della vita immortale, chiuse gi da Eva nel Paradi-
so; e ci hai richiamato dalle tenebre alle gioie della luce antica.
Compi, adunque, questa tua missione celeste; apri le vie della santit a me, poverissima creatura,
umilissima sposa di Cristo, piccola anima orientata verso il divino, e perci, come sperduta in que-
sta valle terrena, tutta tenebra, peccato, desolazione e morte. Aprimi le vie del Mistero del Sangue
benedetto; aspiro a conoscerle, a percorrerle velocemente, a divorarle con l'amore, con la preghiera,
col sacrificio, con la vita e con la morte. Tu, o Madre, ci richiami tutti dalle tenebre alle gioie della
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luce antica. C' tanta luce in me riflessa dal Sangue benedetto, ma non nella sua pienezza: forse
non la raggiunger mai, ma Tu puoi intensificare in me questa luce del Mistero, cos da distruggere
ogni ombra di inganno, ogni incomprensione, ogni imperfezione. q. 117 : 8 settembre

2361 - Se ogni goccia equivalesse all'oro!


Vedo l'Ostia Santa, non solo permeata dal Sangue di Ges, ma grondante Sangue sull'Altare, tra le
mani sacerdotali, in ogni anima. Mettiamoci sotto, non perdiamo nemmeno una goccia ed ogni goc-
cia di quel benedetto Sangue raccolga la nostra adesione. Se ogni goccia equivalesse all'oro, alle
gemme! Oh! s, vale molto di pi; contiene l'oro e le gemme della Sacra Umanit di Cristo, l'oro e le
gemme della sua Divinit; contiene le ricchezze e gli splendori divini che composero la grandezza
della Vergine e compiranno la nostra beatificazione in Cielo. Elevati, anima mia, penetra nei dolci
Misteri di Cristo che sono e saranno i tuoi misteri nella vita, in morte e nella eternit. q. 117: 8 settembre

2362 - Io la vedo questa Divina Fanciulla...


Oh! io la vedo questa Divina Fanciulla, diventata Madre per opera dello Spirito Santo, assistere sot-
to la Croce all'ultimo atto del grande dramma, il pi grande, il pi tragico, il pi straziante, ma an-
che il pi sublime che registri la storia: la morte di Ges, sanguinante da tutte le membra.
Le prime gocce vanno a toccare la Vergine: era il suo Sangue. Come i flutti s'incalzano dall'oceano
alle sponde, cos il Sangue di Ges scorre dal suo Corpo straziato al Cuore della Vergine.
Il Sangue dice la vita e la vita per il Sangue: armonia di misteri tra Ges e la Vergine, tra la Vergi-
ne e noi, tra noi, la Vergine e Ges. q. 117: 10 settembre

2363 - Tanti i motivi per il culto del mio Sangue


Ges parla all'anima prostrata ai suoi piedi e tremebonda: - Le parole degli uomini - Egli dice - sono
come foglie di autunno scendenti al suolo che il vento disperde. Le parole di Dio sono come stelle
fulgenti nel firmamento della Chiesa. Scrivo in te, nel tuo cuore, nella tua mente, nel tuo spirito,
nelle tue membra col mio Sangue, ma anche tu puoi scrivere in me, col mio Sangue, sulla veste del-
la mia potenza, quanto desideri. Hai veduto il Calice traboccante il mio Sangue sull'Altare; anche
nell'anima tua c' questo Calice divino; esso si riversa sulle anime che tu raccogli col pensiero per
renderle partecipi della Redenzione copiosa. Tu non sai che dire, tanti sono i motivi che ti paleso
per il culto del mio Sangue; ma io intendo tutto, anche quello che ha in s solo il carattere di sem-
plice intuizione. L'insaziabilit della tua anima, questo anelito incessante perch il Mistero abbia la
sua gloria e il suo trionfo, un segno delle operazioni del mio Sangue. Tutte le anime mi sono divi-
namente care, anche quelle che non vogliono avere con me nessun rapporto; bisogna conquistare
anche quelle, bisogna giungere a loro con mezzi divini, con l'arte squisita del mio Sangue che si
estende fortiter et suaviter da un estremo all'altro della terra. Tu ascolti, comprendi, ma non sai
rispondere. Non importa. L'attenzione pi cara di ogni attivit esterna perch nella diligente at-
tenzione c' tutta l'anima con la sua fedelt, con le sue energie, col suo amore. - q. 117: lo settembre

2364 - Preferisco il tuo altare ad ogni altro


Il Sacrificio di Ges compiuto su tre altari, sull'altare del cielo, su quello della Chiesa, in quello
delle anime; questo dell'anima il pi umile, anzi spregevole, ma dove Ges trova le sue delizie,
versa a piene mani il suo Sangue, partecipa le sue manifestazioni pi intime e chiede una corrispon-
denza di sacrificio e di amore.
- Preferisco il tuo altare ad ogni altro, dice Ges, il tuo altare asperso di lagrime.
Il patimento delle anime il prolungamento della mia Croce, su cui io e tu compiamo il Mistero.
I rapporti pi alti in Dio si ottengono per mezzo del mio Sangue; esso come una scala che ascen-
de tanto pi quanto pi l'amore vi corrisponde; esso mira all'infinito dell'amore di Dio e della bea-
titudine per l'anima. Come la pupilla si immerge nella luce e luce e pupilla formano quasi una sola
potenza per la visione delle cose, ugualmente il Sangue e l'anima si fondono nella potenza dell'ar-
cano, nella elevazione e contemplazione delle cose celesti. - q. 117 : 12 settembre
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2365 - Questo Mistero mi abbaglia


Attorno a me non vedo che l'espressione del Mistero del Sangue di Ges, in ogni Tabernacolo, su
ogni Altare, e specialmente in ogni Sacerdote che ha la potenza di rendere presente Ges.
Questo Mistero mi abbaglia, penetra in me come il fuoco, mi consuma; s, consuma tutta la mia sco-
ria e ad ogni adesione suscita in me una nuova vita che vita tutta spirituale.
- Il mio Sangue, dice Ges, crea un'atmosfera divina che si eleva su quella viziata del peccato, crea
un'atmosfera di grazia e di gloria nella quale le anime amanti possono respirare e alimentare la
santit. Il mio Sangue la prova dell'amore infinito; ma richiede una prova di fedelt e di amore da
parte dell'anima che lo riceve. Ci che il Sacerdote per il compimento del Sacrificio, l'anima spo-
sa deve essere per la consumazione del Sacrificio. S, il mio Sacrificio inesauribile per se stesso;
la consumazione in realt la partecipazione, che prendi per la tua santificazione e per la glorifi-
cazione del Mistero nelle anime. -
Oh! io voglio una porzione massima perch, se la tua Redenzione copiosa, dolcissimo Ges, an-
che i frutti siano senza numero; le conquiste sempre pi ampie, i trionfi sempre pi gloriosi.
Sugli antichi olocausti scendeva a consumarli il fuoco dal cielo; sull'olocausto di Ges scende con
Lui, non una semplice fiamma che si spegne sull'Altare, ma un fuoco divoratore che avvolge Ges,
l'Altare, le anime, l'anima mia, tutto il mondo.
Ah! chi pu dire che cosa significhi bere quel fuoco che lo Spirito del Sangue?
Misteri di gloria, di potenza, di amore! Laus Deo! Semper laus Deo! Per le ineffabili misericordie
con cui circonda, illumina e sostiene questa piccola anima. q. 117: 12 settembre

2366 - Raccolgo le parole del Ministro del Sangue


Raccolgo con devozione, come gemme preziose e fulgenti le parole del Ministro del Signore: sono
le stesse parole di Ges. Il Mistero del Sangue Prezioso il Mistero del povero, dei poveri, di quelli
che si sono spogliati di tutto, di ogni aspirazione, di ogni personalit per sacrificarsi e uniformarsi
nel modo pi assoluto ai desideri, ai disegni del Signore.
il Mistero dei poveri di spirito, spogli di ogni concetto, di ogni volont, olocausti vivi sull'Altare
del Signore. L'olocausto o brucia o stritolato sotto la pressione del torchio; il Mistero del Sangue
del Signore ha in questo la sua concretezza. Bello morirvi di amore. Siamo i poveri di Dio, non
dobbiamo vantare nessun diritto: stendere la mano, chiedere quello che Ges ci dona, il suo Sangue
e nutrirci abbondantemente fino a non aver pi bisogno di altro cibo. q. 117 : 12 settembre

2367 - La nostra vita deve essere tutta l


Bisogna sentirci dinanzi al Signore come gente che lo capisce per partecipare possibilmente alle mi-
steriose operazioni del Sangue Divino. sbalorditivo che ci inviti a lavorare con Lui e per Lui, ma
ancor pi sorprendente quando afferma che ha bisogno di amare noi, che ha bisogno del nostro
amore. Sono Misteri! Il Signore ci ha fatto col suo Sangue un grande dono, ma pure grande la sua
volont di chiamarci in questa vita, in quest'onda redentrice che si distende con infiniti rivi nel re-
gno delle anime. La nostra vita deve essere tutta l; aprire il varco a quest'onda, accompagnarla con
la preghiera, col sacrificio; dare noi stessi per la grande Causa: non possiamo far altro; offrire, illu-
minare tutti gli elementi, e pi che dare una forma assoluta alla attivit esterna, necessario aderire
a quella interna, a quanto chiede la natura del Mistero manifestata nel tormento della insaziabilit,
che pure richiesto per il raggiungimento della santit. Nel concetto di Dio, il Mistero del suo San-
gue era fino dalla eternit; la sua attuazione nel tempo; forse nel momento stesso in cui si parla del
Prezioso Sangue si accendono fiamme per il suo culto e si compiono prodigi di salvezze. q. 117: 12 sett.

2368 - Il Sangue il patrimonio del povero


Il Sangue di Ges veramente il patrimonio del povero, il suo campo, la sua casa, il suo cibo, la sua
veste, la sua ricchezza, la sua felicit. il mio patrimonio. un campo che si estende a mia volont,
fertilissimo, che ha fiori e frutti ad ogni stagione, che produce abbondantemente da s; a me non re-
sta che raccogliere e accumulare i suoi tesori. Il Sangue di Ges la casa della mia salvezza: una
dimora di pace, di serenit, di soavit, di gaudi ineffabili; il Tabernacolo di Dio, sceso quaggi per
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accogliere, custodire e santificare le anime. Il Sangue di Ges il mio cibo; potrei averne uno pi
pronto, pi sicuro, pi sostanziale, pi nutriente, pi prelibato, pi divino?
Il Sangue di Ges la mia veste preziosa, ornata magnificamente dalle sue mani con le gemme che
io raccolgo dalla sua Passione, dal suo Vangelo, dal suo Sacramento, dal Sacrificio, dai tesori della
Chiesa. Il Sangue di Ges la moneta con la quale mi compero la santit, la perfezione, il Cielo.
una moneta tanto pi preziosa quanto pi la desidero; si moltiplica nelle mie mani ad ogni richie-
sta; accresce di pregio ad ogni contatto con Ges, ad ogni adesione, ad ogni richiamo della sua Pas-
sione, della sua carit, del suo amore. una moneta che vale quanto il mio Cristo Crocifisso, quanto
la sua vita, la sua morte, la sua gloria.
Il Sangue di Ges la mia felicit: lo trovo in ogni luogo, lo invoco, e scende nell'anima infuocato e
delizioso, come onda freschissima; lo sento scorrere nelle mie fibre, alimentare il mio spirito, irro-
bustire la mia volont; lo vedo trasformato in candida veste che ricopre la mia nudit e mi rende de-
gna di partecipare allo stuolo delle vergini, spose di Cristo. q. 117: 13 settembre

2369 - Vivo in questa spiritualit di privilegio


Sono un'anima poverissima, accompagnata, incoraggiata, protetta dal Mistero del tuo Sangue.
Eccomi, o Signore, tutta per il tuo Sangue, nel tuo Sangue, col tuo Sangue. Insegnami la via, dona-
mi la nuova vita, le parole nuove e le nuove adesioni nella assoluta spogliazione di me stessa e
nell'abbandono confidente alle operazioni del tuo Mistero.
Da quanti anni vivo in questa spiritualit di privilegio, ma la corrispondenza?
- Basterebbe stabilire un equilibrio. - E come, o Signore, pu un atomo mettersi in rapporto con l'u-
niverso, il mio nulla con l'infinito dei tuoi Misteri?
- Lasciandoti possedere completamente dal mio Sangue, diventando impercettibile elemento delle
sue operazioni, scomparendo a te stessa e ad ogni altra cosa che non sia il Mistero. -
Metto la mia povera anima nel Calice divino, ma quale equilibrio tra l'atomo e il Sangue della Re-
denzione? - L'equilibrio, dice Ges, nell'amore divino che investe il piccolo atomo. -
O Signore Ges, sii benedetto! Tu crei nell'anima sempre nuovi spazi, nuove chiarezze, nuove luci,
nuovi silenzi, nuovi rapporti con la tua parola, con i tuoi comandi, con il tuo Sangue.
Quali arcani trionfi ricaverai da questi tuoi contatti con la mia piccola anima, con la misera, opaca
materia delle mie membra? Ecco la trasformazione, la trasfigurazione! Immerso nel Calice della
salvezza il piccolo essere diventa fuoco, sangue, amore, diventa come parte di Te stesso, almeno
come frutto della tua Passione, gloria della tua Redenzione. g. 117: 13 settembre

2370 - Vieni, spoglia di tutto


- Guardami, contemplami, penetra nel mio spirito, dice Ges; misura, se puoi, la mia spogliazione.
Sulla Croce nuda, ricoperta solo dal mio Sangue, privo di ogni atto di libert, di ogni movimento.
Abbandono di ogni cosa: della casa, della Madre, della vita. Abbandono, spogliazione di ogni esi-
genza umana, di ogni diritto, di ogni propriet. Distaccato dalla terra, sospeso in aria, sperduto
nella tenebra. Il mio Corpo perfettissimo, divino, opera, la pi eccelsa, dello Spirito Santo, reso
sformato dalle torture, straziato dai chiodi, tremante dalle angosce, tutto rivi di Sangue.
Le pupille velate di Sangue hanno spento il loro fulgore; le labbra ripetono a stento preghiere e of-
ferte; il cuore mi martella in seno con veemenza di morte. Il tuo Dio Crocifisso nella massima de-
solazione; scomparse le vestigia della bellezza divina, nascosta negli abissi indefinibili la divinit,
ridotta a un tormento di piaghe e di Sangue la Sacra Umanit, perduta la parola, smarriti i sensi,
non mi resta che lo spirito. Lo abbandono nelle mani del Padre. Puoi rimanere indifferente dinanzi
a questa totale spogliazione di me stesso, e puoi non concepire propositi santi di umiliazione reale
nell'annientamento di te stessa? Ma, vedi; quello che io santifico, lo offro in dono a te per rivestire
il tuo nulla, la tua miseria, la tua nudit.
Ecco il mio Corpo per saziare la tua fame, ecco il mio Sangue per ristorare la tua sete, ecco la ve-
ste della mia dottrina, la parola creatrice della mia grazia, il respiro ardente della mia carit. Vieni,
affrettati alla mia Croce con l'anima compresa della tua nullit, della tua incapacit, della tua in-
degnit; vivi, abbraccia questa Croce che tua, il tuo Dio Crocifisso.
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L'abbraccio suggellato dal mio Sangue. Vieni, spoglia di tutto: la spogliazione di tutta te stessa ti
render degna del rivestimento divino. Spogliati della tua volont: sarai rivestita della volont di
Dio; spogliati della tua libert: godrai della libert dei figli di Dio; spogliati di ogni conoscenza:
acquisterai la conoscenza reale e profonda delle cose di Dio; spogliati di ogni scienza umana: pos-
sederai la sapienza celeste; spogliati del pensiero, del sentimento, dell'attivit naturale: sarai rive-
stita del mio pensiero, animata dal mio sentimento, ispirata dal mio amore, alimentata dal mio
Sangue in una attivit soprannaturale. - q. 117: 14 settembre

2371 - Il contatto col Sangue un fuoco divoratore


Il contatto col Sangue di Ges ha influssi inspiegabili; come un fuoco divoratore e come un'onda
freschissima che ristora, gioia e pianto; luce scintillante e tenebra opprimente; vita e morte, mor-
te e vita. Quello che sorprende l'attivit di questo Sangue nella piccola e povera anima.
Come pu esservi contenuto? il Sangue che contiene l'anima; questa virt divina, questa poten-
za, questa vita sostanziale del Cristo che la possiede, la domina, la dirige. Prego, e la mia preghiera
pronunciata con la voce, con i meriti, con le intenzioni, con le offerte del Sangue di Ges.
Se non si prova che voglia dire questa immedesimazione con lo spirito di Ges nella profondit del
suo Sangue, non si pu comprendere nulla. Eppure Ges pronto a donarsi cos ad ogni anima che
si abbandona a Lui nel seppellimento amoroso, in una donazione sincera, per il trionfo del suo San-
gue. O Ges, non solo il tuo Sangue, ma anche l'anima che trionfa raggiungendo altezze, pro-
fondit, ampiezze divine in questo tuo Mistero di amore. q. 117: 14 settembre

2372 - Madre del Redentore e dei redenti


Il Calvario la montagna della morte, ma anche della vita. Ges vi si immolato per darmi il suo
Sangue. Tu, o Madre, l'hai raccolto per me; Tu sei il canale del Sangue di Ges; l'oceano della sua
amarezza si convertito in un oceano di misericordia: Madre del Redentore, sei pur divenuta Madre
dei redenti. Presso la Croce l'anima mia viene meno. Sembra che la morte angosciosa di Ges pene-
tri con i suoi strali nel mio cuore, nel mio spirito; sembra che le angosce della Vergine consumino
ogni energia, spengano la parola sul labbro, annientino ogni possibilit di elevazione.
giusto; scendo fra le tenebre di morte, ma per ritrovare la vita; in una spogliazione completa della
mia miseria per rivestirmi della ricchezza del Sangue di Ges, della piet della Madre, dei tesori
della Redenzione. L'anima sposa non trova vetta pi eccelsa di quella del Calvario, braccia pi amo-
rose di quelle sanguinanti di Ges e di quelle tenerissime della Madre; non trova ragioni di vita so-
prannaturale se non nelle Piaghe Adorabili dello Sposo e nello strazio della Vergine Desolata.
q. 117: 15 settembre

2373 - Quale ricchezza!


Il Sangue di Ges il Mistero della umanit, la ricchezza dei poveri e dei ricchi. Quale ricchezza!
Una sola goccia di Sangue Divino vale pi di tutti i mondi, pi di tutte le creature, pi di tutta la
creazione. Nel Sangue di Ges, in una sola goccia c' la maest, la potenza, la grazia, la santit di
Cristo; c' la sua parola divina, il suo Cuore tenerissimo, il suo sguardo penetrante, il suo spirito
creatore. Il Sangue di Ges una eterna creazione: crea in me continuamente mirabili energie per-
ch possa accoglierlo, conservarlo, viverlo. Comprendo la sua grandezza dalla mia miseria; la sua
luce dalla mia tenebra; le sue operazioni dalla mia incapacit e inattivit. Comprendo la sua manife-
stazione dalla veste nuova che d a tutte le cose nei rapporti della mia anima; comprendo l'impeto di
questa corrente divina, misteriosa, travolgente, dagli atteggiamenti, dalle situazioni, dagli stati che
crea nel mio spirito; dai richiami dolci e forti, impressionanti e deliziosi, sempre rivolti a farmi
comprendere la necessit che il Mistero sia conosciuto e glorificato. q. 117 : 16 settembre

2374 - Cos nelle anime che non possiedono il Sangue


Il caos spirituale un tormento pi pauroso della bufera che sconvolge e sradica ogni cosa, isterili-
sce ogni germe distendendo sulla natura l'impero della distruzione. Cos nelle anime che non pos-
siedono il Sangue di Ges, che non vogliono viverlo e assecondarne le divine operazioni. Questo
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caos pu avverarsi anche nell'anima sposa? Oh! S, quando il suo amore si affievolisce e rimane
fredda, indifferente dinanzi alla Croce, all'Altare, al Mistero del Sangue di Ges.
O Signore, Tu scendi come aquila sulla piccola preda; ma non vedi? La tua preda come l'ultima
espressione della vita, un verme, un nulla.
- Ma veramente sul nulla che io edifico, dice Ges, edifico con quello che distruggi di te stessa.
Il caos ti spaventa: giusto; il massimo grado della povert. Spinta fuori dalla tua miseria, dalla
tua ignoranza, dalla tua confusione, ecco la ricchezza, la sapienza, l'ordine del grande Mistero.
Ricomincia ad ogni istante queste esercitazioni di amore; sul tuo nulla umano si erge la gloria divi-
na; nel solco della mia povert scorre il mio Sangue, nei tuoi desideri e nelle tue intenzioni la mi-
sura della ricchezza di questo tesoro di misericordia.
Poich hai cercato di amare il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e tutta
la tua mente, volgi questo amore a glorificazione del mio Sangue. Amalo con tutto il cuore, perch
diventi il Sangue del tuo cuore e delle tue vene; con tutta l'anima perch diventi la sua vitalit pi
alta, pi profonda e pi ampia; con tutta la mente, perch sia oggetto della pi eccelsa contempla-
zione. E quando ti sembra di aver esaurito tutte le tue possibilit, ricomincia il cammino, l'attivit,
la ricerca, lo studio; sempre all'inizio, ma ogni ripresa una nuova ascensione. - Parole di Ges e
conferma del suo Ministro. La mia povert diventa ricchezza nel Mistero. q. 117: 16 settembre

2375 - La Madonna la prima apostola del Sangue


La Madonna la prima apostola del Sangue di Ges: rimasta nella Chiesa presso la Croce, accan-
to al Sacrificio, tra Ges e la Chiesa, tra Ges e le nostre anime. Confidare nella sua potenza.
L'anima piccola, limitata, incapace di corrispondere al linguaggio, alla potenza, alle esigenze del
Mistero. La Madonna aiuter a conciliare l'umano con il divino, a salire verso le sfere della spiritua-
lit del Mistero, a riposare sulla luce, sulla virt, sulla misericordia del Mistero. q. 117: 16 settembre

2376 - Prima che la lancia di Longino...


- Prima che la lancia di Longino squarciasse il mio Cuore, esso era gi frantumato dal dolore e
dall'amore; la Passione acerba lo aveva investito, la Passione per le anime lo aveva gettato in una
perenne agonia, il Sangue rifluiva come da ferite insanabili.
Accostati, contempla e vivi in questi Misteri di purissimo amore, suggellati dall'intima sofferenza.
Ogni avvicinamento con la mia Passione porta un suggello del mio Sangue. - q. 117: 17 settembre

2377 - Pi del sole che raggiunge le pi remote profondit


Se ogni anima potesse comprendere il valore dei gemiti che scaturiscono spontanei dinanzi all'Alta-
re, nella contemplazione dell'immolazione di Cristo, dell'effusione del suo Sangue, della Passione
mistica, di tutti i Misteri che Egli compie e di cui arricchisce la Chiesa e le anime senza averne la
minima corrispondenza! Se anch'io potessi entrare in queste vie di Dio, altissime, ma di facile ac-
cesso per la corrente del Sangue di Ges! L'Altare la montagna di Dio a cui attratta la mia anima
fin dagli albori del mattino; montagna lumeggiata da Ges, Sole Divino, profusa dai suoi tesori, ir-
radiata dai suoi richiami. Irradiata una semplice parola, ma corrisponde a una grande, misteriosa
realt. Ges irradia dalla sua Croce, dalla sua immolazione, dal suo Sangue Adorabile i tesori delle
sue spirituali, divine ricchezze in tutto il mondo.
Pi del sole, che raggiunge le pi remote profondit e s'inoltra tra i rami di fittissima selva, Ges
giunge col suo Sangue a investire piccole anime sperdute nelle profondit della loro miseria, o na-
scoste nelle tenebre dei loro errori, fuori della via luminosa, senza luce e senza meta. Ges le rag-
giunge tutte! Sono sue!
Aiutiamolo a raccoglierle, a portarle nel suo ovile, nella sua Chiesa! q. 117 : 20 settembre

2378 - Ti chiedo l'acqua divina del tuo Sangue


Vengo a chiederti l'acqua divina del tuo Sangue e la chiedo abbondantemente per me e per la tua
Chiesa, per tutto il mondo. Senza il tuo Sangue non so vivere, n parlare, n agire. Sembra che io
sia tutta per i miei doveri esterni; s, ma l'essenza di quest'anima immedesimata col tuo Sangue.
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Ha messo in me desideri infrenabili, una fame e una sete che non hanno nessun rapporto con la fa-
me e la sete fisica. L'anima ha maggiori ampiezze, sensi pi delicati, percezioni pi intime.
Tu mi fai vedere il Mistero come un campo immenso che abbraccia tutto il mondo. Pu essere col-
tivato ogni lembo e pu produrre frutti preziosi anche sulle vie scoscese, sui dirupi, nelle valli, nelle
vie impervie. Ma occorrono mani laboriose, cuori amanti, spiriti infaticabili. Come giungere alle vie
inaccessibili, alle rocce disgreganti, negli abissi dei burroni?
- Con lo sguardo, che il desiderio, con l'attivit spirituale, che la preghiera. Vedi? Il campo del
Mistero, per s infinito, di fatto limitatissimo; si riduce a quello che tu conosci. vero che da ogni
anima consacrata al culto partono radiazioni su ampia sfera, ma prima di giungere a tutta la Chie-
sa e a tutta l'umanit, quanto cammina! Eppure al mondo non c' altra realt che questa: conoscere,
onorare, apprezzare, servire il mio Sangue. La sete del mio Sangue inestinguibile come inestin-
guibile l'amore. Esso comunica una sete insaziabile di giustizia, di verit, di carit, di santit-.
Ges vorrebbe rendere la comprensione del suo Mistero accessibile a tutte le anime perch il suo
sguardo, il suo pensiero, il suo amore si riposa su tutte. Perch il Sacrificio? Perch il Calice sempre
riboccante di Sangue? Egli ha sete di donarsi, di ridonarsi. La sete di Ges il mistero pi tormen-
toso del suo Cuore mentre pareva saziata a dismisura di patimenti, di olocausti, di immolazioni.
Il Sangue che usciva dalle sue vene raddoppiava la sua sete. Dove scorreva?
Sulla croce insensibile, sulla nuda terra, sulla veste dei crocifissori. Oh! ben pi lontano: doveva
toccare tutte le terre, tutti i secoli, tutte le anime, anche la mia. Sitio! Cos sia. q. 117: 21 settembre

2379 - La S. Messa un Sitio perenne


La S. Messa un Sitio, perenne; la S. Confessione lo raccoglie e lo illumina; la S. Comunione lo
amplia e lo fa vivere. L'incontro del Sitio di Ges con quello dell'anima l'attuazione di un segre-
to equilibrio. Le labbra sfavillanti del Divino Signore si posano su quelle tremebonde dell'anima e
la sete divina diviene gioia, sapore di Sangue, ma anche indicibile tormento per lo spirito.
- Ho sete di te, dice Ges, e infondendoti questo mio ardore, suscito nel tuo spirito la capacit di
accoglierlo e di corrispondervi. Ho sete della gloria del Padre e questa gloria si accresce con i
trionfi del mio Sangue. Ho sete delle anime: ognuna che mi sfugge accresce lo spasimo della sete
perch calpesta il mio Sangue. Ho sete dei miei Sacerdoti, che vorrei tutti impregnati del mio San-
gue, compresi del tesoro che ho deposto nelle loro mani, della potenza della mia Passione, del mio
Sacrificio, della mia parola per la Redenzione del mondo -. q. 117: 22 settembre

2380 - Che cosa la purezza dell'anima mia?


contemplare la luce, vivere nella luce, parlare col linguaggio della luce, amare col calore della lu-
ce, consumarsi nella pienezza della luce. Ma questa luce non una cosa astratta, ideale, irreale: il
Sangue di Ges che scorre dinanzi ai miei sguardi, mi attrae e mi rapisce con i suoi misteri, mi ri-
scalda con la sua fiamma, mi alimenta e mi sostiene con tutti i suoi tesori. q. 117: 24 settembre

2381 - Metto a tua disposizione il mio Sangue


- Metto a tua disposizione il mio Sangue; non comprendi che, vivendo in esso, puoi compiere nella
mia Chiesa, segretamente, mirabili opere; puoi giungere a conoscere verit eterne e ad essere con
lo spirito accanto a mille e mille anime? Una sola goccia del mio Sangue le abbraccia tutte; e se tu
sei viva, fedele, ardente, ripiena di zelo in quella goccia, non partecipi alle operazioni del Mistero e
non muovi queste benedette anime verso il mio amore? - q. 117: 25 settembre

2382 - Tengo fra le mie mani il Sacerdote


Comprendo il segreto delle gioie che Dio concede ai Sacerdoti immolati per la sua causa.
Mi dice: - Come il Sacerdote tiene nelle sue mani l'Ostia Santa, la contempla, l'ammira, la offre,
l'adora, la bacia, la consuma, cos io tengo fra le mie mani il Sacerdote, contemplo il suo atteggia-
mento, ascolto le sue preghiere, penetro nel suo cuore, lo abbraccio, lo bacio e lo consumo nel mio
Sangue. Apparentemente, il Sacerdote uguale dopo la S. Messa; ma non cos.
Se tu potessi vedere quanto cresce la sua dignit, come si fa pi intensa la luce che lo avvolge, co-
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me si raddoppiano i suoi tesori spirituali! Parte dall'Altare con l'esuberanza dei miei doni, la ric-
chezza della mia grazia, con l'inesauribile getto del mio Sangue. - q. 117: 26 settembre

2383 - Tengo nelle mie mani la tua piccola anima


Tu vuoi raccogliere in me la tua Passione, il tuo Sangue e ci vuole posto, ci vuole spazio, ci vuole
libert, ci vuole tempo, tutto il tempo per Te. La tua Passione non finita, si perenna in ogni pecca-
tore, trionfa su ogni Altare, cerca anime, insaziata di anime perch vuol rinnovare in esse anche la
Pasqua gaudiosa. Non so seguirti, o Signore, nell'onda misteriosa delle tue meraviglie, ma Tu mi
trascini e mi fai gustare i segreti del tuo Mistero. Corro, volo, mi elevo, ascolto.
Le vie del tuo Spirito sono fatte cos. In un solo istante si compiono tutte le operazioni, gli atti, gli
atteggiamenti, che alla piccola anima con le sue possibilit richiederebbero tutta la vita.
Mi assorbe lo splendore del tuo Sacrificio e tra le sue fiamme la tua adorabile parola: - Vedi nell'O-
stia Santa le anime, la Chiesa, il Sacerdozio, il mondo. Tutto l, tutto parte di l. Vedi nel Calice
ogni Sacrificio, ogni preghiera, ogni anima, i Santi i peccatori. Non saranno mai esuberanti le of-
ferte. Come io rinnovo la mia offerta e non mi stanco mai, sebbene non sia sempre compresa o sfio-
rata appena ed anche sconosciuta, cos non devi stancarti di rinnovare l'offerta del mio Sangue: io
amplio ogni possibilit. Come il Sacerdote tiene nelle sue mani l'Ostia Santa, cos io tengo nelle
mie mani la tua piccola anima. - q. 117: 27 settembre

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