La Notte in Musica - Genesi Ed Evoluzion PDF

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Universit degli Studi di Roma La Sapienza

Anno Accademico 2012-2013

La notte in musica

Genesi ed evoluzione del notturno


musicale

Elena Roveda

Referente del progetto: Prof. Piero Boitani

SSAS - Scuola Superiore di Studi Avanzati


Indice

Introduzione...3

I. La notte in musica.....4

II. La nascita del notturno5

III. J. Field e F. Chopin a confronto.....7

IV. Lapogeo con Chopin ....12

V. Franz Schubert....14

VI. Robert Schumann..16

VII. Franz Liszt........18

VIII. Felix Mendelssohn-Bartholdy..20

IX. Prima di Field23

X. Il notturno francese.27

XI. La scuola russa...32

XII. Nel Novecento.38


2
Introduzione

[]
Already with thee! tender is the night, I cannot see what flowers are at my feet,
And haply the Queen-Moon is on her throne, Nor what soft incense hangs upon the boughs,
Cluster'd around by all her starry Fays; But, in embalmed darkness, guess each sweet
But here there is no light, Wherewith the seasonable month endows
Save what from heaven is with the breezes blown The grass, the thicket, and the fruit-tree wild;
Through verdurous glooms and winding mossy ways. []

J. Keats, Ode to a Nightingale

A piece suggesting night, usually quiet and meditative in character, but not invariably so. Il tal modo
definita la forma musicale del notturno nel New Grove Dictionary of Music and Musicians. Sebbene questa
definizione sia estremamente sintetica, essa sottolinea la peculiare funzione evocativa del notturno
senza inquadrare tale forma allinterno di uno schema fisso ed estraneo alla variazione. Sono molti i
compositori che hanno contribuito allevoluzione del notturno negli ultimi due secoli: limportanza di
questa forma musicale cresciuta, il suo linguaggio si ampliato, ha usufruito delle tradizioni musicali
di compositori di diverse nazionalit. importante ricordare che i notturni vennero originariamente
composti per il repertorio pianistico: la generazione romantica si affezion fin da subito sia alla forma
del notturno che al pianoforte moderno, sviluppando e migliorando le capacit armoniche del notturno
quanto la tecnica pianistica, giungendo infine alla creazione di autentici capolavori. Cos, il notturno
rimasto fedelmente legato a quello strumento musicale estremamente duttile, capace di esprimere al
meglio il carattere coloristico ed evocativo dei suoni e che aveva visto la luce nella sua forma definitiva
non molti decenni prima, nella stessa epoca di profondo cambiamento, insieme a molti artisti con nuovi
valori da comunicare e che dunque necessitavano di nuovi mezzi espressivi. Successivamente la forma
del notturno venne applicata anche a composizioni orchestrali.

3
I. La notte in musica

[] Tutti i suoni suonano in un altro modo


Todos os sons soam de outra maneira quando tu giungi.
Quando tu vens. Quando tu entri ogni voce si abbassa,
Quando tu entras baixam todas as vozes, nessuno ti vede entrare.
Ningum te v entrar. Nessuno si accorge di quando sei entrata,
Ningum sabe quando entraste, se non all'improvviso, nel vedere che tutto si
Seno de repente, vendo que tudo se recolhe, raccoglie,
Que tudo perde as arestas e as cores, che tutto perde i contorni e i colori,
E que no alto cu ainda claramente azul e che nel cielo alto, ancora chiaramente azzurro e
J crescente ntido, ou crculo branco, ou mera luz bianco all'orizzonte,
nova que vem, gi falce nitida, o circolo giallastro, o mero diffuso
A lua comea a ser real. biancore,
la luna comincia il suo giorno.
F. Pessoa, Ode a noite

Le figurazioni melodiche, ma soprattutto armoniche, che il notturno rese possibili sono innumerevoli; il
fine di tali costruzioni sempre per quello evocativo, che tende a stimolare nellascoltatore
limmaginazione e la riflessione. Ogni campo dellarte si da sempre occupato della notte, del cielo
stellato, della bellezza ammaliatrice della luna, poich ancora pi antica lattrazione che luomo ha
manifestato di fronte alla notte, lassenza totale della chiara luce solare; esso il pi ordinario dei
fenomeni naturali, ma allo stesso tempo uno dei pi temuti a diversi livelli di consapevolezza. Tramite il
notturno, dunque, il compositore tenta di esprimere in musica la propria concezione dellambiente
notturno e le emozioni che di fronte ad esso prova. In tal modo il notturno, pur conservando il
carattere meditativo ed immaginativo, presenta un ampio spettro di variabilit, a seconda dellanimo del
compositore, ma anche dellascoltatore. Ed infatti il notturno, proprio per la sua natura profondamente
intima, non sempre risveglia le medesime sensazioni nellanimo di chi riceve il brano rispetto a chi lo ha
composto.
Pertanto, nel notturno possibile percepire la tranquillit meditativa, la quiete dellanimo di fronte ad
un paesaggio che anchesso calmo, silenzioso, che induce appunto ad intime riflessioni. Possono
essere evocati sentimenti di curiosit, di fermento, si pu descrivere lincontro segreto degli amanti. Pu
esprimere la meraviglia per un ambiente totalmente stravolto dalla mancanza di luce: i contorni confusi,
lassenza dei colori, i riflessi argentei della luna possono trasformare un luogo tanto conosciuto in un
ambiente estraneo. Come ci pu far sentire luomo in simbiosi con la natura, pu per anche
risvegliare timori ed inquietudini; non raramente il morire del giorno dispone lanimo umano alla
tristezza e ad una amara disillusione. Cos un brano pu descrivere drammaticamente la disposizione
umana interiore, sia che essa sia dominata dalla gioia per una notte limpida e amena, o al contrario dai

4
turbamenti per i fantasmi ed i ricordi che loscurit richiama, per gli incubi di cui nessuno
sprovvisto.
Quando le tenebre rendono vano il pi complicato e formidabile dei cinque sensi, la vista, allora i suoni
assumono un pi alto significato. Soprattutto in un ambiente naturale luomo pu scoprire un
caleidoscopio sonoro che durante le ore diurne non pu essere avvertito, il pi debole suono diviene
ben percepibile. Se dunque loscurit della notte rende i fenomeni sonori tanto importanti, quale arte se
non la musica pu essere la pi adatta a tale opera evocatrice?
La notte pu anche evocare mondi fantastici o misteriosi, o il sogno, dove regna una natura incantata.
Latmosfera sospesa e affascinante creata dal notturno quindi perfetta per ritrarre un mondo magico
popolato dalle pi diverse creature magiche. In tal caso di particolare effetto il notturno per orchestra,
nel quale soprattutto gli archi, i legni ed il corno possono tratteggiare splendidamente un scenario
arcano, attingendo in particolar modo alla tradizione folcloristica del nord ed est Europa. Cos le
tenebre non sono pi luogo di riflessione e le ore notturne divengono anzi un momento di festa tanto
atteso, lo spazio solitario viene sostituito da folle festanti e variopinte, la notte azione e non riposo, sia
per luomo che per le pi insolite creature fantastiche.

II. La nascita del notturno


John Field considerato dai musicologi linventore della forma notturno. Sebbene questo termine fosse
stato utilizzato gi nel XVIII secolo per designare i brani pi diversi, la forma del notturno nei suoi
caratteri canonici venne definita ed impiegata efficacemente per la prima volta proprio da Field, che nel
1814 pubblic a Lipsia i primi tre Notturni, scritti a partire dal 18121. Prima di allora con il termine
Notturno si indicavano in modo generale ed approssimativo diverse tipologie di composizioni, con
lunico requisito comune di essere pensate per un esecuzione notturna ed in luoghi aperti: una sorta di
musica da camera, ma in giardino, eseguita da gruppi strumentali, spesso di legni e ottoni. Field nacque
a Dublino il 26 Luglio 1782 e ben presto si rivel essere un enfant prodige del pianoforte. Figlio e
nipote di musicisti, fu il pianista pi celebre della sua epoca e un compositore di ugual fama2. Egli
speriment lultima invenzione musicale, il pianoforte, che a differenza del clavicembalo aveva la
possibilit di colorare il suono gradualmente dal piano al forte ed era inoltre dotato del pedale di
risonanza. Field cap la potenzialit di questultimo e quale progresso della tecnica e della sonorit
sarebbe stato possibile grazie al pianoforte. Svilupp pertanto uno stile compositivo che sarebbe stato
poi portato allapice delle sue possibilit da Chopin: grazie al pedale Field fu in grado di espandere i
modelli dellaccompagnamento ed intensific lintreccio degli armonici. Pot infatti evitare lutilizzo del
basso albertino fin troppo sfruttato nella musica del tempo ed inadatto a tessere una ampia trama

1 NEW GROVE 2001, v. 18, p. 11; TEMPERLEY 1988, p. 337.


2 BRANSON 1972, p. 1.
5
armonica, senza per questo rinunciare alla combinazione di espressivit della melodia e dinamismo
dellarmonia. In passato tale problema era stato risolto affidando separatamente melodia ed armonia ad
un duo pianistico, ma tale soluzione non permetteva la libera interpretazione che era invece possibile ad
un esecutore singolo. Il pedale permetteva anche allaccompagnamento di espandersi spazialmente e
non limitarsi allampiezza della mano del pianista3.
Sembra che liniziale periodo di studio del giovane John Field sia stato estremamente sofferto a causa
della severit dei suoi primi maestri, ovvero il padre ed il nonno. Poi fu seguito da Tommaso Giordani
ed inizi a farsi apprezzare dai suoi concittadini. Trasferitosi a Londra divenne in seguito allievo di
Muzio Clementi, con il quale intraprese diverse tournes per esibirsi in sale prestigiose, riscuotendo un
ampio successo di pubblico e di critica. Tuttavia la tradizione ci ha tramandato limmagine di un
controverso rapporto tra maestro e allievo: Clementi stato spesso dipinto come un uomo avido,
geloso del suo allievo dal quale venne presto superato; inoltre il giovane dovette lavorare per molti anni
nel negozio di pianoforti del maestro che aveva sul giovane un ascendente molto autoritario. Ad ogni
modo, Field e Clementi giunsero infine in Russia, tappa fondamentale per il perfezionamento del
giovane pianista e per la formazione del suo stile compositivo. Field rimase a lungo a San Pietroburgo,
protetto dal mecenatismo della nobilt locale, allontanandosi da Clementi e dal suo stile4. In questo
ambiente gli fu possibile ascoltare melodie dellopera italiana, brani romantici e coloristicamente fioriti,
che furono poi assimilati nelle sue composizioni, soprattutto nei notturni. La sua reputazione crebbe
costantemente e i suoi estimatori parlavano con entusiasmo delle sue brillanti esecuzioni caratterizzate
da una sognante malinconia. Tra i suoi discepoli si annoverano nomi importanti come Glinka 5 . In
seguito alla sua affermazione in campo musicale egli intraprese una vita bohmien; spesso giungeva in
ritardo alle lezioni e si lasci ben presto un matrimonio alle spalle e diverse amanti. Il carattere sempre
pi scontroso e la vita sregolata causarono il declino della sua salute e ben due volte venne diffusa la
notizia della sua morte. Come si gi detto, nel 1814 vennero mandati in stampa i suoi primi tre
Notturni a cui ne seguirono altri tre sotto il nome di Romanze; sembra infatti che Field non fosse
inizialmente sicuro del nome da assegnare a composizioni di questo genere, inoltre utilizz
frequentemente nei successivi Notturni (ne compose 18, senza contare quei brani classificabili come
notturni, sebbene Field li abbia intitolati Serenata, Pastorale o Romanza) alcune melodie o intere sezioni
armoniche che possono essere ritrovate in precedenti composizioni (in particolar modo nelle tre
Romanze), anche se meno sviluppate. Ad esempio il Notturno No. 8 non altro che la sua Pastorale,
dalla quale elimin 34 battute e ne rielabor la forma6, giungendo ad una pi completa maturazione del
suo stile romantico.

3 TEMPERLEY 1988, pp.


337-338.
4 Ibidem, p. 335.
5 BRANSON 1972, pp. 2-5.
6 Ibidem, p. 6.

6
Nel 1831 egli con riluttanza accett linvito di esibirsi a Londra ed intraprese una nuova serie di concerti
europei. Tuttavia la sua salute continu a peggiorare e, giunto al culmine della notoriet, mor nel 1837.
Altri pianisti che lo videro esibirsi descrissero con ammirazione his enchanting legato, his tenderness and
elegance and his beautiful touch. In Francia era conosciuto come il Racine del piano, fu anche paragonato
a Paganini per essere uno straordinario esecutore ed allo stesso tempo un compositore non meno
notevole. Nellultimo periodo Field conobbe Mendelssohn che apprezz in modo particolare la sua
tecnica pianistica ricca di sfumature. Field fu anche uno dei pianisti preferiti del giovane Frdric
Chopin, la cui abilit pianistica veniva frequentemente paragonata a quella del grande maestro irlandese,
tanto che molti gli chiedevano se fosse un discepolo di Field7. Chopin amava eseguire le composizioni
di Field, in particolare il suo Concerto in La bemolle ed i Notturni8. Era anche solito far studiare ai
propri allievi i Notturni ed i Concerti di Field accanto a Clementi, Bach, Hummel, Beethoven, Weber,
Schubert, Mendelssohn e Liszt.
John Field venne considerato il pi grande pianista di quegli anni ed un compositore non meno
influente. Tuttavia la sua fama diminu nei decenni successivi, molti furono i pianisti e compositori che
per bravura si sostituirono a Field nellimmaginario comune (Chopin in primis) ed egli venne ridotto ad
autore minore; ancora oggi rimane largamente dimenticato e pochi sono gli studi analitici delle sue
opere.

III. J. Field e F. Chopin a confronto


Confrontando le partiture dei due compositori, analizzandone le melodie, gli abbellimenti, i bassi ed il
carattere facile notare alcuni tratti compositivi comuni, che mostrano quale ampia influenza abbia
esercitato Field sulle innovazioni musicali di Chopin. Anche per quanto riguarda la titolatura, oltre che
per la forma Chopin, riprese il termine Notturno da Field.
Landamento sinuoso della frase melodica, che con carattere lirico cade ripetutamente nella fascia grave
per poi rialzarsi nel registro pi acuto un tratto che si trova spesso in Chopin, ma ancora prima era
stata la firma di Field:

Chopin, Notturno Op. 28 No. 2.

Field, Notturno No. 1.

7 Ibidem, p.9.
8 Come sappiamo dalla testimonianza di un suo allievo, Mikuli. BRANSON 1972, p. 25.
7
E le somiglianze non terminano qui. Anche il modo di variare le frasi simile e colpisce
particolarmente laffinit dellaccompagnamento, che entrambi i compositori fanno spesso muovere
attraverso ampi salti intervallari:

Field, Notturno No. 9.

Chopin, Notturno Op. 9 No. 2.

Parte del disegno musicale di Field spesso recuperato da Chopin nella stessa tonalit, o addirittura la
melodia derivata da Field pu iniziare sulla stessa nota oltre che nella medesima tonalit (come
nellesempio precedente). Chopin, come Field, utilizz certe figurazioni nei bassi che diverranno tipiche
del suo stile, come il far seguire ad una singola nota grave, due o pi accordi in levare (in tempo
ternario) di circa unottava pi acuti.
Altri espedienti comuni sono la ripetizione di una cellula ritmico-melodica trasposta allottava superiore:

Field, Notturno No. 5.

Chopin, Notturno Op. 32 No. 1.

i lunghi passaggi di accordi ripetuti insistentemente:

Field, Notturno No. 5.

Chopin, Notturno Op. 32 No. 2.

8
e certi moduli ritmici che arricchiscono in modo originale la melodia:

Field, Notturno No. 17.

Chopin, Rondeau Op. 16.

In molti passaggi dei Notturni di Field troviamo tra lultimo levare di una battuta ed il primo
movimento della successiva una nota ripetuta. Field utilizz questo tipo di abbellimento soprattutto per
introdurre una nuova frase, mentre Chopin se ne serv allinterno o in conclusione della frase stessa.
Field si serv anche della prassi ampiamente sperimentata della polilinearit, ossia della tecnica di
intrecciare due linee melodiche allinterno della medesima figurazione. Anche questa tecnica venne in
seguito sviluppata al meglio da Chopin, come si pu vedere in questi esempi:

Field, Notturno No. 2.

Chopin, due esempi da Berceuse.

Questo schema, relativo al secondo esempio fra i tre sopra


proposti,
mostra la polilinearit che caratterizza la figurazione
esaminata.

9
In Chopin si ritrovano molti pattern nei quali percepibile linfluenza di Field, a volte essi sono ripresi
in maniera addirittura identica, nella stessa tonalit:

Field, Notturno No. 17.

Chopin, Polacca Op. 53.

Anche osservando i fluenti e spesso cromatici arabeschi di Chopin, oltre che le sue cadenze, si pu
comprendere quanto lo studio e lascolto di Field, oltre che lammirazione che provava per lui,
determinarono lo stile chopiniano. Ecco come da una nota ribattuta gemina un fluente disegno
decorativo, contemporaneamente alla chiara intensificazione ritmica che da una croma puntata giunge
alla biscroma, per poi aumentare nuovamente le durate fino alla semiminima (e durante questa fioritura
non viene dimenticato lelemento originario della nota ribattuta):

Field, Notturno No. 8.

Gli abbellimenti di Field matureranno al


punto da divenire fondamentali per la
caratterizzazione dolce e sognante di certi
temi; come esempio si riportano le prime due
battute e la conclusione del Notturno No. 12
in Sol Maggiore, dove lelegante
accompagnamento fa della tastiera le corde di
unarpa (da notare lampiezza di registro nei
bassi che giunta oltre le tre ottave):

Field, Notturno No. 12.

10
Nel 1833 Chopin ascolt Field eseguire in concerto proprio questo Notturno. Certamente rimase
affascinato dalla delicatezza di questi virtuosismi ed il suo genio gli permise di superare Field anche in
ci. Lintensit e la fantasia delle figurazioni virtuosistiche di Chopin divenne il suo tratto distintivo; ed
inoltre i suoi virtuosismi e cromatismi, sebbene accresciuti in modo estremo, rimangono melodici e
funzionali9.
Quanto detto non significa che Field abbia inventato dal nulla le numerose tecniche e figure musicali
che utilizza, alcune delle quali sono state qua esaminate, in quanto anche lui stato influenzato dai
contemporanei e dalla tradizione precedente. Ha utilizzato per tali esperienze, la sua abilit pianistica e
la sua inventiva per creare una struttura musicale regolare ed originale, dove la melodia romantica
affidata alla voce pi acuta, mentre i bassi accompagnano distendendo gli accordi in arpeggi di ampio
respiro. Dal confronto fra i Notturni di Field e di Chopin emerge che ogni parametro viene dilatato da
questultimo, dallestensione complessiva allintervallo massimo della melodia, dallampiezza del basso al
numero di tonalit toccate nel corso del brano e alle note estranee allarmonia introdotte. Proprio il
cromatismo conferisce spesso ai Notturni di Chopin un velo di inquietudine e amarezza, che riflette lo
stato danimo del compositore, in particolar modo nelle composizione del periodo viennese: Dove Field
sorride, Chopin fa una smorfia ghignante; dove Field sospira, Chopin geme; dove Field scrolla le spalle, Chopin contorce il
corpo intero[], scrisse lautorevole critico L. Rellstab, mentre Field, avendo ascoltato Chopin in
concerto a Parigi, lo avrebbe giudicato un talento malato 10. Infatti i dieci mesi trascorsi tra Vienna,
Monaco e Stoccarda furono per lui infelicissimi, tanto che rischi di giungere alla follia: crisi
disterismo, perdita di sicurezza e angoscia, mentre il desiderio di rivedere Varsavia e i volti amici lo
ossessionava 11 . La situazione politicamente instabile della terra natia non fece che aggravare le sue
preoccupazioni e dalle pagine del suo diario emerge la personalit di un uomo tormentato da infausti
pensieri. Nei Notturni di questi mesi (Notturno No. 10, Tre Notturni Op. 9 e Tre Notturni Op.10)
compare latteggiamento emotivo che pi allontana Chopin da Field, ovvero tratti gotici e cupi12. Nel
successivo soggiorno a Parigi egli ritrov la serenit, insieme a vecchie conoscenze tra i fuggiaschi
polacchi rifugiatisi nella capitale francese, e anche questo nuovo stato emotivo influ nelle composizioni
di quegli anni.

9 Per ulteriori approfondimenti si rimanda a BRANSON 1972, pp. 31-46.


10 RATTALINO 1991, p. 68.
11 Ibidem, p. 62.
12 Nella lettera a Jan Matuszyski del 26 dicembre 1830 Chopin descrive la visita alla chiesa gotica di S. Stefano: Dietro di me

una tomba, sotto di me una tombaSoltanto sopra di me una tomba mancava. Mirrompeva dentro una cupa armoniaSentivo pi forte che
mai la mia totale solitudine (RATTALINO 1991, p. 69).
11
IV. Lapogeo con Chopin

Qual rugiada o qual pianto Perch ne laria bruna


quai lagrime eran quelle sudian, quasi dolendo, intorno intorno
che sparger vidi dal notturno manto
gir laure insino al giorno?
e dal candido volto de le stelle?
E perch semin la bianca luna Fur segni forse de la tua partita,
di cristalline stelle un puro nembo vita de la mia vita?
e lerba fresca in grembo?
T. Tasso, Qual rugiada o qual pianto

Molta fu linfluenza esercitata dallo stile compositivo romantico di Field su Chopin, tuttavia sono
ancora molti gli studiosi che professano lassoluta originalit dei Notturni di Chopin o che non
considerano affatto Field come fonte dispirazione. Tra coloro che invece hanno individuato un saldo
legame fra gli stili dei due compositori si possono ricordare Heinrich Dessauer13, David Ewen14 e David
Branson 15 . Dunque Field anticip Chopin, o meglio Chopin port a maturazione il percorso
compositivo intrapreso qualche decennio prima da Field. Ci diventa chiaro osservando come gi nei
Notturni di Field siano presenti certe caratteristiche prese poi a modello e rese celebri da Chopin:
laccompagnamento ad ampi arpeggi accordali (Rattalino li definisce violoncellistici) che conferiscono
al brano un andamento fluttuante, gli abbellimenti leggeri, i suoni sospesi e prolungati per mezzo dei
pedali, lo stratificarsi degli armonici, lo sprigionarsi tramite la melodia di emozioni simili nelle opere di
entrambi. quindi importante analizzare i Notturni di Chopin oggettivamente, ponendo da parte la
corrente di pensiero che lo ha a lungo considerato alla stregua di un idolo inviolabile, ma senza
toglierne gli indiscussi meriti. Infatti il notturno venne realmente sviluppato al meglio e reso popolare
dal genio di Chopin, che ne scrisse 21 tra il 1827 e il 184616, tuttavia non si pu ignorare che gi Field
aveva posto le basi stilistiche del notturno. Inoltre altri artisti oggi meno conosciuti hanno influenzato
le sonorit di Chopin, come Johann N. Hummel, un amico e collaboratore di Field17.
In primo luogo, Chopin risolse il principale difetto delle composizioni di Field, ossia la debolezza della
forma: in diversi Notturni, come in brani pi complessi, manca una sicura costruzione delle sezioni, la
struttura non ha una precisa direzione divenendo in diversi punti incoerente e non equilibrata. Chopin
esplor sapientemente le sonorit del pianoforte, esprimendo una pi ampia variet di emozioni
rispetto a quanto aveva fatto Field, le cui melodie sono sempre nostalgiche o melanconiche. Inoltre egli
svilupp a fondo la struttura della frase, che in Field diviene sovente prevedibile in modo un po
tedioso ed in diversi casi divengono visibili i retaggi della cultura classicista. Chopin utilizza

13 In John Field, his Life and his Works, 1912.


14 In Encyclopaedia of Concert Music.
15 In John Field and Chopin, 1972.
16 RATTALINO 1991, pp. 125-126.
17 Per ulteriori approfondimenti sullinfluenza musicale di Hummel su Chopin si rimanda a BRANSON 1972, pp. 146-167.

12
intensivamente come accompagnamento degli arpeggi che si dilatano nello spazio, tanto da giungere
abitualmente a coprire tre ottave, operazione raramente tentata da altri compositori contemporanei 18,
fatta eccezione per Field, come abbiamo gi potuto vedere.

Notturno Op. 55 No. 2, batt. 17-20. Anche questa progressione armonica utilizza gli ampi arpeggi tipici dello stile di Chopin.

Chopin fu attratto dallopera italiana e molto di essa si pu ritrovare nelle sue melodie cantabili.
Secondo i suoi ammiratori dellepoca solo Field possedeva un simile tono arioso derivato da autori
operistici come Bellini. Chopin svilupp tali elementi cantabili nei suoi Notturni raggiungendo eccellenti
risultati e possiamo notare levoluzione nel tempo di tale struttura anche analizzando non solo i suoi
Notturni, ma anche altre composizioni (in particolar modo i Preludi e gli Improvvisi). Egli tuttavia evit
di utilizzare alcuni mezzi espressivi di cui si erano invece molto serviti i suoi predecessori come anche i
contemporanei: trilli difficili, tremoli, trame musicali che prevedono lincrocio delle mani sulla tastiera,
rapidi movimenti accordi spezzati, pattern di ottave suonate alternativamente dalle due mani. Robert
Collet ha ipotizzato che tale rifiuto possa essere stato determinato dai limiti pianistici di Chopin, ma ci
molto improbabile. utile invece considerare che Chopin non ricerc nel pianoforte limitazione
delle sonorit orchestrali e dense/corpose , elementi percussivi e ritmiche martellanti, come invece fece
Beethoven. Certamente la ricerca musicale di Chopin era improntata a sperimentare nuovi colori, e per
questo impieg e approfond i virtuosismi, ma non volle prendere a modello un altro strumento o
lorchestra 19. Per la realizzazione di un nuovo suono Chopin moltiplic anche le linee melodiche e
stratific i livelli armonici, tuttavia latmosfera rimane diradata e leggera grazie alluso degli arpeggi al
posto di densi accordi: dunque le voci non sono distintamente separate e la linea melodica emerge
spesso dalla nota pi acuta di ampi arpeggi. The piano texture, however, is considerably more intricate, which the
notation faithfully reflects 20. Al valore ed allefficacia del pedale concorre anche luso dominante del legato,
e di ogni sua sfumatura, diligentemente segnato in partitura. Il legato, oltre che gli abbellimenti di cui si
arricchiscono i suoi brani pi maturi, conferisce ai Notturni chopiniani uninconfondibile fluidit,
necessaria a valorizzare lo stile cantabile.
Nel Notturno Op. 37 No. 2, ad esempio, un nuovo suono raggiunto grazie allaumento di note estranee
all armonia mediante un intensivo uso del cromatismo, che satura gli accordi, ed aumentando

18 CHECHLINSKA 1988, p. 159.


19 Ibidem, p. 145.
20 Ibidem, p. 156.

13
21
lampiezza di registro dellaccompagnamento . Non di rado, inoltre, le voci superiori e
laccompagnamento dialogano fra di loro. La struttura abituale formata da diversi livelli armonico-
melodici che si fondono e si separano ripetutamente, e con grande maestria, creando cos una sonorit
dinamica ed in continuo cambiamento. Tutti questi accorgimenti compositivi, hanno permesso a
Chopin di creare strutture musicali di grande eterogeneit: difficile trovare due Notturni con la
medesima tipologia di texture, e dunque con la stessa sonorit22.

V. Franz Schubert
ber allen Gipfeln Su tutte le vette
.
Ist Ruh; quiete;
In allen Wipfeln in tutte le cime degli alberi
Sprest du senti un alito
Kaum einen Hauch; fioco;
Die Vgelein schweigen im Walde. gli uccelli son muti nel bosco.
Warte nur, balde Aspetta, fra poco
Ruhest du auch. Riposerai anche tu.

W. Goethe, ber allen Gipfeln

Anche se i risultati pi compiuti furono raggiunti da Chopin, la forma del notturno continu a evolversi
grazie ad altri grandi compositori, appropriandosi man mano dei tratti caratteristici delle successive
epoche e correnti musicali. Certamente fu uno dei generi pi popolari durante il Romanticismo.
Di Schubert conosciamo un solo Notturno (D. 897) in Mi bemolle maggiore, scritto nel 1827 ma
pubblicato postumo23. E mentre nello stesso anno Chopin inizi a comporre i suoi primi Notturni per
piano, Franz Schubert utilizz la forma del notturno in un trio per pianoforte, violino e violoncello. La
scelta di questo nuovo organico permise a Schubert di comporre un brano di rara e incantevole bellezza
e di arricchire il genere del notturno di nuovi timbri e sonorit (egli inizi a studiare musica come
violinista e tra le sue prime composizione figurano diversi quartetti darchi). Il brano, in forma di
Adagio, era forse originariamente un movimento del Trio per pianoforte, violino e violoncello Op. 100, ma
non conosciamo il motivo della sua successiva eliminazione dallopera. La prima sezione descrive con
leggerezza la perfezione della notte, la quiete della natura. Con sguardo calmo possiamo godere del
paesaggio ritratto inizialmente dagli accordi arpeggiati del pianoforte (pp, appassionato) sui quali si
appoggia la melodia lenta e omoritmica degli archi, secondo un disegno che caratterizza lintero brano.

21 CHECHLINSKA 1988, p. 161.


22 CHECHLINSKA 1988, p. 165.
23 EINSTEIN 1978, pp. 326-327.

14
Notturno, batt. 3.

Latmosfera diviene sospesa, innaturalmente fuori dal tempo, proprio come certi paesaggi notturni,
mossa unicamente dalla ripetitiva ma elegante semicroma puntata seguita dalla biscroma ribattuta sul
tempo forte della battuta seguente. Quando il tema passa al pianoforte, i due archi accompagnano con
leggerissimo pizzicato; intanto, questa prima sezione continua ad oscillare tra la tonica Mi bemolle
maggiore e la tonalit di dominante. Questa parte iniziale termina in un crescendo (il cui effetto
amplificato dal ritmo sincopato) che irrompe trionfalmente sul fortissimo in Mi maggiore della sezione
seguente. Il disegno del pianoforte diviene un brillante e fluente susseguirsi si semicrome che si
inseguono in un ripetersi di moti ascendenti e discendenti. Gli archi riprendono il materiale principale,
imitati dalle risposte del pianoforte: la vivacit di questa sezione in continua preparazione, sembra
dipingere un paesaggio naturale (o uno stato interiore dellanimo) che inizia a risvegliarsi, a prepararsi
appunto al primo albeggiare. Al crescendo segue un decrescendo che, grazie ad una lunga progressione
che crea nuovamente unatmosfera diradata, ritorna alla tonalit e al materiale di partenza, a cui si
aggiunge levoluzione della parte pianistica ora caratterizzata da un arpeggio discendente, con note
ribattute e alternate a pause. Una nuova cadenza intensifica la trama sonora giungendo in Do maggiore.
Il brano continua ad evolversi seguendo lo stesso metodo, alternando cio un carattere sommesso e
tranquillo a zone improvvisamente pi energiche, e continuando a trasformare il materiale. Infine il
brano si conclude con lultima rarefazione a cui si aggiungono i trilli acuti del pianoforte. Questo
Notturno emblematico del pathos pienamente romantico che caratterizza il XIX secolo in musica, della
melodia fluida e della struttura alternativamente allunisono o imitativa.

In queste ultime
battute del
Notturno di
Schubert
possibile
riconoscere il
pathos romantico.

15
VI. Robert Schumann

[] Non sono peccatori, non sono colpevoli, sono poveri stupidi!


Ah, Signore! Quando si ha laspirazione suprema di raggiungere la
natura divina, di mettere nelluomo la scintilla di Prometeo Signore!
Ci si trova dimprovviso su una roccia che strapiomba labisso si
apre davanti a noi! Ed un inganno diabolico ci mostra in basso, bene
in basso, quello che avevamo sognato di vedere sopra le stelle!

E. T. A. Hoffmann, La chiesa dei gesuiti di G. in Racconti Notturni

I quattro notturni composti da Schumann sotto il nome di Nachtstcke (Op. 23) mostrano un carattere
ben diverso da quello appena analizzato in Schubert. Robert Schumann li scrisse nel 1839, nelle ultime
settimane del suo soggiorno viennese24. Essi si allontanano molto anche dal romanticismo dolce ed
elegante di Chopin. Il genio tormentano di Schumann non utilizz il notturno per descrivere eleganti
incontri notturni e delicati paesaggi; al contrario lascoltatore non pu immaginare altro che una notte
senza luna, buia e agitata. Chi visita un simile paesaggio assalito dallinquietudine e da diverse
sfumature di oscurit, fino a sprofondare nel buio assoluto. Le frequenti digressioni e i repentini cambi
di tono conferiscono un senso grottesco allinsieme: sono diversi infatti i passaggi caratterizzanti da
uninaspettata allegria buffa e meccanica, in cui la melodia accelera pian piano o si esaurisce come ad
un automa potrebbe esaurirsi la spinta della molla, per poi mutare in unesplosione sonora simile a
lamenti. Tutte queste tematiche, compreso il carattere grottesco, lironia (latteggiamento che assume
luomo per dissimulare la propria limitatezza) e il topos dellautoma meccanico (oggetto inquietante
perch simile nel movimento alluomo, eppure inanimato), si ritrovano frequentemente nella fantasia
romantica. Certamente Schumann, come molti altri, si ispir alla letteratura, soprattutto ai racconti di
Hoffmann (anchessi intitolati Nachtstcke, tra i quali da ricordare certamente Der Sandmann,
tradotto LOrco Insabbia, la cui storia tenebrosa affollata da alchimisti, patti con Satana, automi,
pazzia e azioni delittuose) e di Tieck, Contessa, Bonaventura e Arnim25. I quattro brani non hanno
titolo, sebbene in una prima fase egli li avesse chiamati Processione funebre, Una bizzarra
compagnia, Festeggiamenti notturni e Canone per voci sole. Prima ancora egli aveva pensato di
intitolare la serie Leichenphantasie (letteralmente Fantasia della salma), idea abbandonata su
consiglio di Clara Wieck, una brillante pianista a cui era legato sentimentalmente26. Latmosfera cupa e
lugubre, i toni sinistri e dolorosi fin qui descritti trovano spiegazione nel periodo particolarmente
difficile che Schumann stava consumando in quei mesi e che pes ulteriormente sulla sua fragilit
emotiva: suo fratello Eduard mor e la situazione economica della famiglia Schumann, gi non molto

24 JENSEN 2012, p. 165.


25 Ibidem, p. 48; p. 165.
26 EDLER 1991, p. 20.

16
felice, si aggrav sempre pi. Inoltre Schumann dovette affrontare le proprie crisi di nervi e la delusione
del soggiorno a Vienna, durante il quale intendeva crearsi una certa reputazione sulla scena musicale e
fare nuovi stimolanti incontri con compositori e musicisti, mentre egli rimase isolato e ricevette
raramente delle critiche positive. Liszt fu tra i suoi pochi amici che lo assistettero e lo supportarono
artisticamente; egli aveva spesso difeso Schumann nei suoi scritti ed in questoccasione esegu anche
alcuni suoi brani pubblicamente27.
Dopo il ritorno a Lipsia e a causa della morte del fratello, Schumann fu costretto a vendere lazienda
paterna; inoltre moltissimi erano ormai i dissidi con il padre di Clara, tanto che i due fidanzati dovettero
rivolgersi alla Corte dappello, portando Schumann allennesima crisi nervosa28. Egli si convinse che i
Nachtstcke fossero stati un segno premonitore della morte del fratello: scrisse a Clara che egli vedeva
processioni funebri, bare, gente infelice e disperata 29, quando ancora non si era deciso riguardo al titolo delle
composizioni e la propria superstizione lo indusse a credere di aver udito durante il viaggio di ritorno
un corale suonato da tromboni, esattamente nel momento in cui il fratello sarebbe spirato. Si possono
vedere pi occhi nelloscurit e gufi che stelle disse Liszt a proposito dei Nachtstcke dellamico 30 . Certo la
propensione verso macabre visioni e il declino della sua salute mentale contribuirono allincoerenza del
suo stile compositivo, ma importante sottolineare che ci dipese anche dal suo linguaggio allusivo,
difficilmente comprensibile per un vasto pubblico di non-esperti. Anche nei suoi Notturni egli preferisce
sviluppare il materiale non in senso classico, ma rimodellando il tema, come accade nella forma della
variazione; la struttura classica tende dunque ad essere trascurata, mentre la trama compositiva assume
rilevanza per poter connettere tra loro temi apparentemente semplici, ma poi sviluppati nei modi pi
imprevedibili (ad esempio, alludendo a contromelodie non esplicite). Non esit a servirsi di audaci
cromatismi, di una tecnica del pedale inusuale per quegli anni e di ritmi sincopati 31. Richiami letterari e
musicali, riferimenti autobiografici e allusioni al proprio mondo mentale privato rendevano i suoi brani
enigmatici, pienamente accessibili solo a Schumann stesso. Al pubblico non era concesso di conoscere
quali connessioni collegassero nella mente del compositore le citazioni pi diverse, mentre egli
utilizzava certi temi o progressioni unicamente poich richiamavano in lui le precise emozioni che aveva
provato nellidearli la prima volta. Alcuni critici hanno anche ipotizzato che egli si servisse di un sistema
di crittografia musicale (di cui la parola-chiave pi frequente sarebbe Clara)32.
Ahim, mi sembrava di guardare nelle profondit di unanima che stata ferita a morte, ma che osa lamentarsi solo
sotto il velo di una pungente ironia 33.

27 JENSEN 2012, p. 166.


28 EDLER 1991, p. 20.
29 Lettera del 7 Aprile 1839 (JENSEN 2012, p. 166); Clara rimase la pi fedele esecutrice dei suoi brani e sua confidente.
30 Ibidem, p. 165.
31 ABRAHAM 1988, pp. 121-122.
32 Ibidem, pp. 118-121.
33 E. T. A. Hoffmann , La chiesa dei gesuiti di G. in Racconti Notturni.

17
VII. Franz Liszt
Quale inesauribile ricchezza di variazioni ha offerto generosamente nellabbellimento del suo pensiero! Con quale raro
gusto vi si potrebbe avvolgere intorno, senza soffocarlo, la pi sottile trama di arabeschi!. Queste sono le parole che
ritroviamo nel saggio che Liszt scrisse come prefazione alledizione del 1859 dei primi sei Notturni di
Field. Tali lodi sono espresse proprio nei confronti di John Field, di cui il compositore e pianista
ungherese fu un grande estimatore; egli ammir il suo stile, leccezionale inventiva, la dolcezza espressa
dalla melodia. Egli scrive anche: Non vi traccia di affettazione nel suo talento; ben lontano da ci, la sua
raffinatezza possiede tutta la semplicit propria dellistinto, che diletta in infinite modulazioni di semplici e lieti accordi,
espressione dei sentimenti di cui il cuore ricolmo 34.
Nello stesso saggio egli loda il titolo Notturno scelto da Field, poich nella notte che luomo, libero
dalle preoccupazioni del giorno, pu immergersi nella contemplazione interiore. Successivamente
accenna ai Notturni di Chopin, nellascolto dei quali prova piacere per la bellezza dellarmonia e allo
stesso tempo un incessante senso di smarrimento e agitazione. I suoi Notturni incantano lascoltatore
pi di quelli di Field ma sono meno tranquilli e velati da una profonda angoscia, da una dolcezza
straziante. Egli vola pi in alto, sebbene le sue ali siano pi ferite. Liszt rimase legato a Chopin da un
profondo rapporto di stima e amicizia. Egli cre la moderna tecnica pianistica e fu uno dei musicisti che
pi influenz le generazioni successive, il pi acclamato del tempo ed emblema del genio romantico del
pianista virtuoso. Le sue composizioni sono pervase da una moltitudine eterogenea di sentimenti, ma
ugualmente appassionati e puri.
Egli collabor a lungo anche con Schumann, comprendendone il genio e difendendolo nei suoi scritti,
conobbe Berlioz, Wagner e Beethoven (sono rimasti celebri nella tradizione i primi incontri tra il
dodicenne Listz e il maturo Beethoven, il quale inizialmente si dimostr freddo; tuttavia dopo averlo
sentito eseguire qualche brano, Beethoven si alz e abbracci sul palco il piccolo Liszt) 35. Liszt era
dunque un compositore perfettamente calato nel clima romantico e nella mondanit, brillante,
acclamato e chiacchierato, sicuro di s, un giovane alla ricerca di ogni genere demozioni e dal carattere
opposto a quello di Schumann. Non era tuttavia un uomo arrogante, al contrario continu per tutta la
vita ad esercitarsi al pianoforte per migliorare la propria tecnica. un giovane che pensa assai, che sogna, che
vuole andare al fondo di tutto. Il suo cervello agile e straordinario come la sua mano [] Le sue espressioni sono come il
suo tocco, naturali e senza pretese. Unanima appassionata, unanima di fuoco, ma candida, semplice, tenera, mutevole,
ora votata alla disperazione ora alla tenerezza, poi in balia dellamore e della gelosia, poi affranta e abbattuta; unanima
che si sfoga in musica, ecco il segreto di Liszt 36. Si interessava a molti campi del sapere, i molteplici aspetti
della sua personalit, spesso fra loro opposti, hanno influenzato il suo stile; viaggi moltissimo, tanto da

34 SCHIRMER 1902.
35 ROSTAND 1961, pp. 9-10.
36 Da unappassionata pagina del diario tenuto nel 1832 dalla sua allieva Valrie Boissier, ROSTAND 1961, p. 120.

18
divenire cosmopolita, conosceva e collaborava con i compositori del suo tempo, e come loro prese
parte alle discussioni stilistiche che animavano lambiente musicale di allora, principalmente nei salotti
di Parigi, Vienna e Londra 37 . Pertanto non stupisce che anche lui, nellimmensa mole delle sue
composizioni, si sia dedicato al notturno, e non solo nelle opere letterarie.
Nel 1850, durante il periodo artisticamente proficuo del soggiorno a Weimer, pubblic tre Notturni (che
aveva iniziato ad elaborare nel 1843 circa), intitolando lopera Liebestrume (Sogni damore) 38 ; tra
questi il terzo certamente il pi celebre. In essi la tradizione del Lied, di cui Liszt stato uno dei
principali esponenti, ben riconoscibile: ad esempio, il suo secondo Notturno venne scritto come
arrangiamento per pianoforte della canzone Gestorben war ich39.

Notturno No. 1, batt.


77-79. Lindicazione
quasi Recitativo instaura
un parallelismo tra la
melodia della tastiera e la
voce umana.

I suoi Liebestrume sono estremamente raffinati, caratterizzati da una leggerezza difficilmente


descrivibile; anche dove percepibile la malinconia della melodia, vi sempre un velo di dolcezza. Le
indicazioni agogiche date in partitura sono eloquenti: sotto voce, dolce cantando, pi animato con
passione, dolcissimo, smorzando, leggerissimo, languendo, quasi Arpa, etc. Lattitudine
sognatrice di Liszt si esprime in questi tre brani al meglio: il terzo Notturno riesce a rileggere il Lied O
lieb, so lang du lieben kannst, di cui la trascrizione pianistica, con delicata ironia, senza patetismi o
affettazione. Tale brano, rispetto alla versione originale cantata, musicalmente pi conciso, con un
inequivocabile climax, non interrotto da strofe in recitativo abbastanza banali, le quali tramutano il
messaggio del Lied in un mediocre ama quanto ti possibile, ben lontano dal Sogno damore della
trascrizione pianistica40. Onnipresente laccompagnamento arpeggiato e arioso, la melodia si spinge
nel registro pi acuto del pianoforte, soprattutto nelle repentini voli ascendenti e discendenti delle
cadenze e la tecnica del pedale utilizzata da Liszt riempie i Notturni di espressivit, alternando battute
dallarmonia rarefatta e sospesa ad altre molto pi dense e ricche di tensione. Gli accenti drammatici ed
i ritardando contribuiscono ad accrescere tale tensione, che viene sciolta con grazia appassionata.
Liszt stato in grado di conferire ad ogni accordo dei suoi Liebestrume un certo alone, un riverbero, che
dona ai brani unatmosfera dolcemente incantata.

37 SEARLE 1988, pp. 200-201.


38 PARK 2009, p. 15.
39 ARNOLD 2002, p. 167.
40 HAMILTON 2005, p. 204.

19
Liszt scrisse diversi altri notturni pianistici, fra cui emergono lImprovviso pubblicato nel 1877 ma
composto anni prima (S 191), chiamato anche Notturno dallautore e En rve (S 207) composto nel
1885 41. Il primo chiaramente un brano del Liszt virtuoso, mentre En rve (In un sogno) ha un
carattere differente: la melodia essenziale e dolce. Come un sogno, esso si distende tra rallentamenti
ed accelerazioni, tra pause e riprese, mantenendo sempre unandatura sospesa nellatmosfera rarefatta;
alcuni gesti in questo brano richiamano apertamente un ambiente onirico, come i lunghi trilli, le
decorazioni della melodia e la struttura che aspira a raggiungere il registro pi acuto (su quarantasette
battute le ultime ventuno vedono entrambi i righi in chiave di violino). Inoltre laccompagnamento,
anchesso essenziale, per intarsiato da cromatismi, la melodia si arresta in modo inaspettato a battuta
15 e per sei battute sembra aver smarrito la strada nella notte. Poi si riprende con sicurezza senza
abbandonare la dolcezza del tocco; una progressione discendente offre laccesso al finale con lunghi
trilli in acuto e la graduale rarefazione dellaccompagnamento. Infine questo breve brano termina in una
serie di accordi, progressivamente di maggiore durata fino alla corona dellultima battuta, dove
laccordo con la quinta al basso non permette un totale scioglimento della tensione accumulata,
lasciando cos nellascoltatore unimpressione di attesa, di sospensione.

VIII. Felix Mendelssohn-Bartholdy


The iron tongue of midnight hath told twelve.
Lovers, to bed; 'tis almost fairy time.

W.Shakespeare, A Midsummer Night's Dream

Mendelssohn si form a Berlino nel clima culturale della Restaurazione, studiando dunque Bach,
Hndel, Haydn e Mozart. Tuttavia presto si avvicin allo stile di Beethoven e Weber, non rimanendo
indifferente alla nuova estetica romantica. Sebbene egli si dedic anche alla composizione per
pianoforte, egli raggiunse la celebrit grazie alla produzione orchestrale ed in essa che lo stile
compositivo di Mendelssohn raggiunge lapice: uno stile che tende a servirsi dei modelli classici, ma
riletti con grande libert. Del resto, fin da giovane si era avvicinato alla musica da camera, pi che ai
grandi virtuosi del pianoforte.
Uno dei suoi migliori capolavori senza dubbio A Midsummer Nights Dream (Op. 61), ispirato
allomonima commedia di Shakespeare. Durante i primi anni della sua carriera egli ne scrisse
lOuverture, ma solo nel 1843 Mendelssohn compose gli altri movimenti come musica di scena per una
rappresentazione della commedia shakespeariana42. Fra questi movimenti vi un Notturno (No. 7), che
conclude il III Atto e accompagna il sonno degli amanti. La sonorit di questo brano certamente

41 Ibidem, p. 106.
42 KHLER-BARTLITZ 1989, p. 174.
20
diversa, pi eterogenea, rispetto a quella dei notturni pianistici finora esaminati. Come nei notturni per
piano il tema dellamore tra gli elementi principali, tuttavia questopera si distingue anche per
unatmosfera incantata e magica43. Sogno di una notte di mezza estate unopera che si presta alla
ricerca sonora, in quanto ritrae il regno notturno delle fate e dei folletti, tra cui vi sono alcuni tra i
personaggi principali dellopera, ossia Puck, Oberon e Titania. Sogno e realt, personaggi fantastici e
umani si confondono nella notte, fino a divenire indistinguibili nel bosco fatato: Are you sure/That we
are awake? It seems to me/That yet we sleep, we dream (Demetrio, IV Atto, Scena I).
Lapertura del brano affidata al solo di corno e fagotti, a cui presto si aggiunge la sezione degli archi.
Replicano le fluide terzine degli archi; lintensa e toccante melodia dapertura viene ripresa e sviluppata
in conclusione del brano secondo la forma ABA; la dolcezza del Notturno, che deve conciliare il sonno
dei quattro amanti, raggiunta non solo grazie alla melodia-cantilena e al timbro calmo del corno, ma
anche tramite il dolce dialogo della sezione centrale fra archi e strumenti solisti, che si scambiano il
tema modificandone il timbro.
Il materiale originario incessantemente trasformato, nellopera si susseguono un caleidoscopio di
variazioni sulla medesima idea musicale; ad esempio, le prime due note del corno (si-mi) richiamano
come un eco il tetracordo iniziale dellOuverture,

Ouverture, batt. 8.

Notturno, batt. 1-2.

il quale ricompare ripetutamente nellopera in forme variate (ovviamente si ripresenta nellaccordo


conclusivo del Notturno in Mi maggiore, tuttavia bisogna notare la soluzione timbrica del pizzicato degli
archi che riempiono il tetracordo accompagnando larrivo dellaccordo di tonica) 44 . Tale motivo
primigenio si manifesta ripetutamente in tonalit maggiori e minori, da tetracordo discendente evolve in
pentacordo, si ripresenta dallOuverture fino alle ultime battute dellopera e larmonia complessiva
sembra derivare sempre dalle trasformazioni e derivazioni di questo fil rouge. In questopera, dunque,
Mendellsohn anticip in parte la tecnica wagneriana del leitmotiv, o melodia infinita; ci spiega anche
il largo utilizzo di cromatismi, che altrimenti compaiono raramente in Mendellsohn45.

43 EDEN-SAREMBA 2009, p. 133.


44 TODD 2003, p. 460.
45 WERNER 1984, pp. 537-539.

21
Esempi del Leitmotiv in diversi movimenti
del Sogno di una notte di mezza
estate.

Le progressioni armoniche conferiscono a certi passaggi una tensione che non disturba tuttavia la
quiete del bosco incantato. Lo spessore polifonico aumenta con laggiunta di strumenti fino a giungere
allutilizzo completo dellorchestra; dopo questo culmine, Mendelssohn alleggerisce larmonia tramite la
rarefazione timbrica; in questo diminuendo termina il Notturno. Oltre alle sezioni strumentali gi citate,
anche flauto e oboe svolgono una funzione melodica importante, grazie alle qualit timbriche di questi
legni che possono descrivere al meglio lincanto di un ambiente fantastico, se impiegati nel loro registro
migliore, come Mendelssohn non esita a fare.

22
IX. Prima di Field
There is something haunting in the light of the moon; it has all
the dispassionateness of a disembodied soul, and something of
its inconceivable mystery.

J. Conrad, Lord Jim

Eine kleine Nachtmusik una serenata in Sol maggiore (K 525) per quartetto darchi composta nel 1787
da Wolfgang Amadeus Mozart e anche uno dei suoi brani pi conosciuti. Come si precedentemente
osservato, nel XVIII secolo erano gi stati scritti diversi notturni, tuttavia non si erano ancora
consolidati quei caratteri che poi Field formalizz; ne abbiamo prova in questa serenata di Mozart che,
appunto, non stata denominata Notturno dal suo autore, sebbene la notte sia richiamata comunque
nel titolo. Questo per Mozart il periodo di piena maturit compositiva. Grazie ai suoi viaggi ha potuto
fare la conoscenza di nuovi generi e di nuovi concetti musicali che hanno reso il suo stile cosmopolita.
Si dedica cos al genere della sinfonia, ma non con rigida continuit: cos tra le prime tre e le ultime tre
sinfonie viennesi scrisse, a Praga, Eine kleine Nachtmusik, composta grazie allincontro di diverse
influenze stilistiche. Essa presenta infatti unarchitettura sinfonica in quattro movimenti, ricorda
nellorganico il genere del divertimento e, per finire, i tratti formali dei singoli movimenti appartengono
chiaramente alla serenata, e pi precisamente al notturno46. Inoltre sappiamo dalla corrispondenza di
Mozart che egli avrebbe composto anche un secondo minuetto, a noi non pervenuto, con il quale la
Serenata K 525 si sarebbe ulteriormente avvicinata al divertimento 47. Il carattere espresso qui non
certamente quello che ritroveremo nei Notturni romantici e nemmeno nella Sonata Chiaro di luna,
scritta meno di quindici anni pi tardi. Lesposizione del tema esuberante e intensamente accentata,
inoltre comunica fin da subito il tono emotivo che domina lintera opera 48 . La melodia del primo
movimento brillante e dolce allo stesso tempo, scritta per rallegrare le serate praghesi durante feste e
ricevimenti; inoltre stupisce come un brano perfettamente compiuto come Eine kleine Nachtmusik sia
sorprendente semplice e chiaro, quasi essenziale. La voce principale, affidata al violino primo, agile e
briosa, sostenuta dallaccompagnamento risoluto e in stile di marcia degli altri tre archi;
complessivamente il quartetto darchi dona al brano un timbro limpido, trasparente. Il successivo
Andante la Romanza: lamabile melodia affidata ai due violini, accompagnati con magistrale
equilibrio formale dai bassi; il tema principale ripreso pi volte, alternato ad una breve sezione
imitativa e ad unaltra a cui la tonalit di Do minore e lincalzare delle quartine del violino secondo e
della viola conferiscono uno spirito insolitamente inquieto; anche la melodia resa pi dinamica
dalluso degli abbellimenti. Infatti a questo breve episodio segue presto la ripresa del tema e di

46 CASINI 1990, p. 292.


47 RUSHTON 2006, pp. 86, 157.
48 VIGELAND 2009, p. 70.

23
quellelegante allegria. Gli ultimi due movimenti, il Minuetto e il Rondeau, sviluppano il materiale
tematico mantenendo la chiarezza compositiva ed estendendo il dialogo tra le parti. Soprattutto nel
Rondeau il ritmo accelera ulteriormente, sottolineato dalle zone omoritmiche (o parzialmente tali) e
quindi dagli accenti, che tuttavia non rendono il brano meno leggero e scorrevole.

Nel 1832 L. Rellstab rinomin Chiaro di luna 49 la Sonata per pianoforte No. 14 (Op. 27, No. 2) di
Ludwig van Beethoven e con tale nome questo brano divenne tra i pi celebri notturni mai composti e
subito riconoscibile ad orecchio anche dai meno esperti (tanto da irritare lo stesso Beethoven, che
vedeva i suoi lavori successivi messi in ombra dalla fama di questo brano50); tuttavia, analogamente a
quanto gi detto per Eine klein Nachtmusik, questopera non venne intitolata Notturno dal suo autore.
Beethoven esplor in questa opera la tradizionale forma-sonata, giungendo ad una nuova evoluzione
dei diversi movimenti, sia rispetto allabituale distribuzione che alla caratterizzazione dei tempi, pi
flessibile: cosiddetta sonata-fantasia. Venne denominata Sonata quasi una fantasia dallo stesso Beethoven
proprio per tale libert formale che proietta il brano fuori dagli schemi consueti. Composta nel 1802,
lopera suddivisa in tre movimenti: un Adagio come movimento introduttivo che ha carattere di una
sognante improvvisazione, uno Scherzo come interludio e un Finale conclusivo nel quale vi la vera e
propria forma-sonata 51 . La didascalia premessa allAdagio recita: Si deve suonare tutto questo pezzo
delicatissimamente e senza sordino. Il giudizio dei critici riguardo ci non unanime: molti commentatori
hanno spiegato che con lespressione senza sordino, ovvero senza gli smorzatori, Beethoven
intendeva che lesecutore avrebbe dovuto suonare con il pedale di risonanza. Sebbene questultimo
debba essere impiegato, tuttavia egli voleva soprattutto evitare che la delicatezza fosse data dal pedale
del sordino invece che dal tocco. Desiderava dunque che il modo in cui lesecutore si rapportava alla
tastiera non fosse subordinato al mezzo meccanico.
La Sonata Chiaro di Luna fu uno dei brani pi eseguiti in pubblico ed in privato dai musicisti romantici,
che per spesso ne snaturavano lessenza per poter mettere il luce la propria bravura virtuosa. Berlioz
descrive con disappunto in un saggio del 1837 come Liszt avesse eseguito tempo prima lAdagio
beethoveniano sostituendo alla severa e solenne tristezza del ritmo e degli accordi un gran numero di
trilli e abbellimenti, accelerando e rallentando il tempo, introducendo cos nel brano un carattere
appassionato che Beethoven non desiderava 52 . LAdagio della Sonata invece caratterizzato da una
struggente malinconia e da un accento espressivo inconfondibile, attribuibile allincessante svolgersi
delle lente terzine reiterate fino alla fine del brano. Non proibito accelerare o rallentare

49 Titolo che richiamava nellimmaginazione di Rellstab la solenne quiete di una barca ondeggiante nelle acque del Lago dei
Quattro Cantoni sotto il plenilunio.
50 ROSEN 2008, p. 174.
51 GUANTI 1995, pp. 344, 346.
52 Ibidem, p. 348.

24
nellinterpretazione, ci che veramente importante non interrompere il flusso delle terzine,
mantenendo leffetto ipnotico e inarrestabile di queste. Nella sovrapposizione della terzina e della
croma puntata con semicroma della voce superiore indispensabile resistere alla tentazione di
assecondare il ritmo della terzina alle sfumature sentimentali ricercate nella melodia53.

Adagio, esposizione del tema, batt. 5-9.

Adagio, ripresentazione della cellula


iniziale al basso, batt. 60-61.

Come si pu vedere nella figura precedente, la prima frase melodica termina con cadenza perfetta sul
relativo maggiore, Mi, in maniera convenzionale: ma gi in opere precedenti Beethoven aveva iniziato a
sperimentare la sostituzione del tradizionale relativo maggiore con il corrispondente minore. Pertanto il
Mi maggiore non un punto darrivo, bens viene subito alterato e portato a Mi minore. Lo stesso
accadr poco pi avanti con Si minore modulato al maggiore54.
Secondo Temperley, Beethoven inizi a mostrare una propensione ad estendere spazialmente
laccompagnamento per arpeggi accordali solo a partire dalle opere pianistiche pubblicate nel 1803
circa, tuttavia non port tale tecnica ad una completa maturazione, poich la mano sinistra non era
ancora completamente libera di arricchire di note laccompagnamento facendo affidamento sulla nota
tenuta dal pedale (che nemmeno era segnato)55. Come gi detto, nemmeno in questa Sonata luso del
pedale scritto, ma scontato il suo utilizzo: questo brano infatti tra i primi a mostrare attenzione
verso il fatto che le vibrazioni per simpatia delle corde vicine, quando gli smorzatori sono sollevati,
richiedono qualche frazione di secondo per poter essere utile e sortire il giusto effetto, poich la
risonanza non immediata, ma aumenta gradualmente. Proprio questo ritardo degli armonici rende
latmosfera dellAdagio leggermente confusa, dai contorni non netti, la vecchia e la nuova armonia per
un attimo si sovrappongono; tuttavia per ricreare perfettamente tale atmosfera fondamentale la
meccanica di un pianoforte dellepoca di Beethoven; lesitazione armonica da lui voluta oggi
difficilmente riproducibile sul pianoforte moderno, poich non possibile mantenere abbassato il

53 ROSEN 2008, p. 176.


54 Sono molte le novit armoniche introdotte o sviluppate da Beethoven nella Sonata quasi una fantasia; per una chiara e
sintetica analisi armonica si rimanda a ROSEN 2008, pp. 176-178.
55 TEMPERLEY 1975, p. 338.

25
pedale incessantemente, come richiesto dallautore, se non nel caso di poche battute e suonando con
estrema delicatezza, oppure cambiando il pedale leggermente in ritardo o usando il mezzo pedale56.
Lispirazione per lAdagio potrebbe derivare dal materiale mozartiano: tra i suoi studi inediti scritti tra il
1800 e il 1803 stata ritrovata la trascrizione in Re minore di alcune battute dellIntroduzione del Don
Giovanni (Ah, soccorso! son tradito, terzetto Don Giovanni-Leporello-Commendatore nella scena
in cui questultimo viene ucciso). Gli studiosi concordano nel pensare che questi schizzi siano uno
studio preliminare per lAdagio, poich le affinit strutturali ed espressive sono davvero molte, a partire
dalle analogie morfologiche delle terzine uniformi e modulanti secondo il moto per gradi congiunti dei
bassi, fino alla profonda affinit dintenti, poich entrambi brani descrivono lineluttabilit del destino e
la tragica contemplazione di chi ormai si sente impotente.
Il successivo Scherzo (Allegretto) un perfetto ponte tra il primo e il terzo movimento, come gi aveva
notato Liszt, che lo defin un fiore tra gli abissi, e grazie al largo uso dellomoritmia mantiene il
carattere rigoroso del primo movimento. Nellultimo e agitato Presto Beethoven riprende in parte la
forma-sonata e la costruzione regolare di derivazione mozartiana: le semicrome si susseguono
impetuose, ma interessante notare che la dinamica prevalente di questo brano sia il piano, mentre il
fortissimo compare solo su alcuni singoli accordi; ciononostante la violenza degli arpeggi arabescati
ben udibile e dalleffetto sbalorditivo ancora oggi. Un tale profondo contrasto di carattere tra il primo e
lultimo movimento della Sonata non si era mai presentato in nessuna composizione per tastiera scritta
fino ad allora57. Il sentimento autocontemplativo pietrificato nellAdagio, esplode in una convulsa galoppata
verso labisso (tale termine pare il pi appropriato, visto a quale profondit della zona grave si spingono,
o meglio, precipitano alcuni accordi), che si arresta a tredici battute dalla doppia sbarra; tuttavia
immediatamente i volteggi delle semicrome riprendono nella loro corsa frenetica, come se la pausa
precedente fosse servita loro esclusivamente per prendere lo slancio.

Lesuberante incipit del Presto.

Presto, esposizione del tema, batt. 21-22.

56 ROSEN 2008, p. 175.


57 Ibidem, p. 178.
26
Il tema principale sembra avere un ruolo unicamente decorativo, sopraffatto dalle quartine di
sedicesimi; il suo ruolo secondario sembra essere confermato dal fatto che esso compare gi alla
dominante, dunque allo stesso tempo primo e secondo tema (la medesima cosa accade per il tema
dellAdagio)58.
Concludendo, lAdagio e il Finale riescono a descrivere allo stesso modo, anche se per mezzo di
elementi morfologici differenti, il turbamento umano che giunge fino allaperto sconvolgimento
emotivo.

X. Il notturno francese

[]
Tout tait clair dans l'air lger, depuis les plantes Tutto era chiaro nell'aria leggera, dai pianeti
jusqu'aux becs de gaz. Tant de feux brillaient l- sino ai fanali a gas. Le luci che splendevano
haut et dans la ville que les tnbres en semblaient lass e nella citt erano tante, che le tenebre
lumineuses. Les nuits luisantes sont plus joyeuses parevano illuminarsene. Le notti scintillanti
que les grands jours de soleil. [] sono pi allegre che i grandi giorni di sole.

G. de Maupassant, La Nuit

Claude Debussy svilupp nelle sue


composizioni una certa sonorit, poi
utilizzata da altri compositori francesi,
tanto da divenire la sonorit francese
per antonomasia. Debussy scrisse un
Notturno e Scherzo per violoncello e
pianoforte nel 1882 (L 26), il
celeberrimo e surreale Clair de lune per
piano allinterno della Suite bergamasque
nel 1890 (L 75), un Notturno per piano
nel 1892 (L 82) e tre Nocturnes
orchestrali nel 1897-99 (Nuages, Ftes e
Sirnes, L 91). Debussy scrisse anche
Nocturne: Blue and Silver Chelsea,
James Abbott McNeill Whistler, altri brani le cui particolarit timbrico-
Tate, 1871. espressive possono richiamare
latmosfera notturna, come Ballade la
lune per voce e piano (L 1) nel 1879, De

58 GUANTI 1995, pp. 349-350.


27
rve: La nuit a des douceurs de femme per voce e piano e Trois Scnes au crpuscole per orchestra. Questi due
ultimi, entrambi datati nel biennio 1892-93, sono ispirati agli omonimi poemi di Henri de Rgnier e
vennero in seguito ampiamente modificati dallautore e divennero in modo definitivo i tre Nocturnes
orchestrali L 91. Le scene descritte sono nate da un sogno, sono scene ammalianti, malate di tristezza.
59
Inafferrabili ed evanescenti, riescono tuttavia a prendere corpo, a svolgersi ed ogni Notturno dominato
dallimmagine fisica di un elemento: laria per Nuages, il fuoco per Ftes e lacqua per Sirnes60. Il titolo
dei tre brani (e soprattutto il soggetto di Sirnes) tratto dal poema Nocturne di Swinburne e,
probabilmente, anche dalla serie Nocturnes del pittore James Whistler. Lapproccio riscontrabile nei
Nocturnes tipicamente impressionista, in particolare sono chiari i richiami al colore di Monet, mentre
lo stesso Debussy in una sua lettera paragon il metodo compositivo adottato nei Nocturnes ad uno
studio pittorico sul grigio, collegandosi cos allesperienza di Turner, oltre che dello stesso Monet:
ulteriore prova di ci il sottotitolo scelto per lopera, ossia Harmonies en bleu et argent 61 . La
collaborazione di Debussy con i grandi esponenti di altri campi artistici fu assidua e proficua; oltre al gi
citato de Rgnier, si ispir agli scritti di Mallarm e
dei simbolisti, ai quadri degli impressionisti, ma
anche allArt Nouveau ed in seguito alle
Avanguardie e a Picasso. Debussy e de Rgnier
coltivavano la medesima visione del simbolismo in
musica ed in letteratura e la loro amicizia fu assai
proficua per entrambi. Debussy, alla ricerca di
nuove modalit di espressione musicale, scrive:
Quando mi parlava della degradazione di certe parole della
lingua francese dovuta alluso eccessivo, mi dicevo che questo
si poteva applicare anche a certi accordi che si erano
deteriorati nello stesso modo 62.
Debussy, proprio come i poeti simbolisti, non
cerc di tradurre direttamente in musica i
sentimenti umani, ma si serv di un sistema

Nocturne in Black and Gold The Falling Rocket simbolico, affascinante e sfuggevole. Scrisse Paul
James Abbott McNeill Whistler Dukas a proposito di Nuages su un settimanale:
Detroit Insitute of Arts, 1872-77.
Egli traduce lanalogia con lanalogia grazie a una musica

59 TESTI 2003, p. 23; LOCKSPEISER 1983, pp. 75-76.


60 JANKLVITCH 1991, p. 57.
61 TESTI 2003, pp. 25-26.
62 Citato in LOCKSPEISER 1983, p. 159.

28
di cui tutti gli elementi, armonia, ritmo e melodia, sembrano in qualche misura volatilizzati nelletere del simbolo e come
ridotti allo stato di imponderabilit 63. Debussy fu anche molto influenzato dai modi tonali della musica
popolare non occidentale: per questo egli adott svariate scale pentatoniche ed esatoniche,
allontanandosi dunque molto dallarmonia canonica ed obbligata a seguire certi criteri come
direzionalit e funzionalit64.
Debussy trov lispirazione per Nuages osservando dal ponte Solferino sulla Senna della placide nuvole
65
di passaggio, n troppo pesanti n troppo leggere: delle nuvole. tutto qui . Oltre al simbolismo, le
composizioni di Debussy si contraddistinguono per alcuni caratteri che le differenziano dagli altri brani
della stessa epoca; tali caratteri si manifestano perfettamente nei tre Notturni: in primo luogo, la
dimensione del silenzio sempre molto presente ed instaura un profondo legame con la struttura
musicale, giungendo a creare unatmosfera soffusa e lieve, ma sempre pervasa da una tensione
dinamica.

Nuages, un esempio di fascia sonora mobile nella sezione degli archi, batt. 42-45.

63 Citato in TESTI 2003, p. 32.


64 CARROZZO-CIMAGALLI 1999, p. 321.
65 Citato in Idem.

29
In secondo luogo, tale componente dinamica realizzata in realt mediante una concezione statica del
ritmo: lorchestra, divisa in blocchi strumentali, produce fasce sonore quasi immobili, ma sempre
ondeggianti nello spazio di limitati intervalli. La poliritmia (spesso creata da moduli ritmici contrastanti)
contribuisce alla fitta sovrapposizione delle fasce sonore; si crea in questo modo una situazione
musicale di staticit in tensione, come in una continua preparazione. In terzo luogo, anche lidea
formale abbastanza statica, poich non mira alla realizzazione di un vero e proprio climax. Al
contrario, Debussy sembra restio a sviluppare in senso tradizionale il materiale, preferendo una sorta di
stagnazione dei parametri musicali. Infatti gli elementi passati si attardano ostinatamente nel corso del
brano; non un semplice ripresentarsi, bens un persistere come echi tenaci e difficilmente liquidabili.
Tuttavia staticit non significa stabilit, e sia larmonia che la melodia procedono in forma fluttuante,
spesso ambigua, senza riposo ed in continua tensione, ora maggiore, ora pi lieve, fino a spegnersi
fondendosi gradualmente con il silenzio. La tensione musicale creata proprio grazie alla resistenza di
parte del materiale precedente, che quindi interagisce con i nuovi argomenti creando un ambiente
dinamico ed in continua sollecitazione. Considerando il finale di ognuno dei Notturni orchestrali, ci
accorgiamo che in Nuages, a due battute dalla fine, larmonia indugia ancora a tornare alla tonica e,
confondendo lascoltatore tra ambiguit e apparenze, sembra modulare a Do, per poi risolvere
effettivamente sul Si finale, ma senza annullare totalmente la tensione accumulata. In Ftes lequivocit
delle ultime battute data dallalternarsi sempre pi sciolto e cedevole di 3/4 e 2/4. In Sirnes la
medesima mollezza del finale creata dalla disgregazione di ogni parametro nellultimo pianissimo66.
Ftes si allontana decisamente dallideale tradizionale di serena contemplazione della notte: il brano
descrive una notte animata ed esuberante, dominata da una cerimonia e dagli uomini riuniti in festa. Le
fanfare delle trombe accompagnano lavvicinamento del corteo e il riunirsi dei festeggianti: la melodia si
ode in lontananza, poi sempre pi vicina, con tono maestoso e brillante. Come lautore stesso ammise,
il brano evoca un corteo sfavillante e chimerico che attraversa una festa e si confonde in essa 67 . Ftes venne
probabilmente ispirato da una delle molte grandiose e solenni cerimonie a cui poterono assistere i
parigini quando lo zar Nicola II si rec nella capitale francese per ratificare unalleanza tra i due paesi;
Debussy non nasconde in questo Notturno la grande emozione che dovette aver provato nellassistere ai
lussuosi fasti dellimperatore. Lispirazione potrebbe anche derivare dalla lettura di La Vigile des grves di
de Rgnier, che in effetti mostra alcuni parallelismi con Ftes, come levocazione delle fanfare. Altri
scritti dellamico, come Pomes anciens et romanesques e LHomme et la Sirne, e alcune poesie di Swinburne
possono essere alla base dellispirazione di Sirnes. In Nocturne di Swinburne una sirena che sorge dal

66 JANKLVITCH 1991, p. 47.


67 Citato in LOCKSPEISER 1983, p. 75.
30
mare un simbolo damore, mentre in Sirnes un coro femminile evoca dal mare le sirene, cantando a
bocca chiusa68. In seguito verr scritta da Maurice Ravel una riduzione per pianoforte dei tre Notturni.
Tuttavia, nessuno pu descrivere i tre Notturni meglio del loro stesso autore, che con queste parole le
present al pubblico in occasione della loro prima esecuzione integrale nel 1901: Il titolo Nocturnes
vuole avere qui un significato pi ampio e soprattutto pi decorativo. Non si tratta insomma della forma abituale del
Notturno, ma di tutto quello che questa parola contiene di impressioni e di luci speciali. Nuages: laspetto
immutabile del cielo con il lento e malinconico cammino delle nuvole che sfumano in unagonia grigia, dolcemente tinta di
bianco. Ftes: il movimento, il ritmo danzante dellatmosfera con lampi di luce improvvisa, ed anche lepisodio di un
corteo (visione ribollente e chimerica) che passa attraverso la festa, confondendosi con essa: ma lo sfondo resta, si ostina, ed
sempre la festa ed il suo miscuglio, di polvere luminosa che partecipa ad un ritmo totale. Sirnes: il mare e il suo ritmo
infinito, poi, tra i raggi argentei della luna, si sente, ride e passa il canto misterioso delle sirene 69.

Gabriel Faur compose tredici Notturni durante la sua carriera compositiva. I primi Tre Notturni (Op. 33)
furono composti tra il 1875 e il 1883, mentre il suo ultimo Notturno datato al 1921 (Op. 119).
Certamente il modo compositivo delle sue prime opere si trasform nel corso degli anni, divenendo pi
difficile, ricco di sonorit sature e complesse. Alcuni passaggi stilistici dei primi Notturni non vennero
pi utilizzati nei suoi ultimi lavori: il suo stile divenne pi risoluto e abbandon le sonorit seducenti e
languide della corrente musicale francese di fine Ottocento, si allontan dalla scrittura agile e
affascinante della giovinezza per avvicinarsi ad accordi dissonanti e insistenti, precedendo molti suoi
contemporanei: Debussy e Ravel erano impegnati a sviluppare un tipo di sonorit modale e fluida.
Nelle ultime opere per piano di Brahms si pu invece notare un utilizzo dei parametri ritmici simile
alluso che ne fa Faur negli ultimi Notturni 70 . facile riconoscere linfluenza di Chopin nei primi
Notturni, dove la linea melodica si eleva liberamente nel bel canto, spesso non osservando un tempo
rigido, ma scorrendo in passaggi di libero lirismo. Inoltre si serv di arpeggi di accompagnamento che
ampli sensibilmente e che vari nei modi pi diversi; sempre seguendo lesempio di Chopin, Faur
inser nelle sue opere giovanili molti trilli, sia nella melodia che nellaccompagnamento (servendosene in
questultimo caso come di un particolare pedale, molto sonoro). Anche abbandonando lestetica
musicale di Chopin, Faur gli rimase debitore per il desiderio di espressivit e perfezione contenuto in
ogni suo rigo di pentagramma e per le audaci volute sonore71. Molti altri compositori lo influenzarono:
come Liszt esplor i registri pi acuti della tastiera, come Mendelssohn utilizz anche sonorit pi

68 LOCKSPEISER 1983, pp. 76-77; pp. 160-162.


69 Citato in TESTI 2003, p. 33.
70 NECTOUX 2004, pp. 380-381.
71 Ibidem, p. 49.

31
nave72. Faur compose anche un Notturno per voce e piano (1885-86, Op. 43 No. 2) e un Clair de lune
sempre per la medesima formazione (1887, Op. 46 No. 2).

Hector Berlioz compose alcuni brani definibili come notturni. Tra questi si possono ricordare il
Notturno dallopera comica Batrice et Bndict (1860-62, H 138) e Le ballet des ombres (1829, H 37) per
piano e coro. Egli strinse una sincera amicizia con Liszt, Saint-Sans e Chopin ed il suo stile venne
dunque influenzato in parte dalle opere dei colleghi, ma fu anche debitore per molte scelte armoniche a
Gluck e Beethoven. Berlioz fu un personaggio molto controverso: divise la critica del suo tempo, che in
buona parte lo ritenne un pazzo visionario, mentre da molti altri estimatori fu considerato un
compositore geniale73. In Le ballet des ombres (La danza dei fantasmi) le qualit timbriche dellinsieme
evocano il mondo notturno e soprannaturale di spiriti e ombre. Il coro canta in pianissimo, come
sussurrando, e si crea cos un timbro grottesco, accentuato inoltre dal largo uso di settime e di
cromatismi. Unatmosfera simile venne usata in altre composizioni che descrivevano temi funebri e
misteriosamente melanconici, come la Danse macabre (1874) di Saint-Sans, con il quale accomunato
anche dal tema narrativo della danza notturna. Infatti Le ballet des ombres ha come didascalia Ronde
nocturne, ossia Festeggiamenti notturni ed i primi versi del coro recitano: Iniziate la danza, poich il
giorno sta morendo e lentamente cale la luce del tramonto. Iniziate a danzare, voi fantasmi volanti, sotto il mantello della
notte.

XI. La scuola russa

Fredda, diafana e avvilita, Ma non mi dato il potere di consolare:


La notte ieri mi ha detto piano: Sono pallida e fredda come ghiaccio
Non stupirti, amico, che io sia pallida, Da noi dormono solo gli stolti, gli scellerati:
E che debba luccicare come il giorno, Non li soffocano le lacrime e le idee,
Che sino al mattino questo luccichio diafano La coscienza non ha di che rimproverarli
Non si eclisser nemmeno un attimo di tenebre Quelli sono puri, possono dormire.
[]
A. Apuchtin, La notte pietroburghese

Anche i maggiori compositori della scena musicale russa esplorarono il genere del notturno,
arricchendolo di modalit espressive e formali estranee alla tradizione occidentale, come le scelte
armoniche e linclinazione verso la rapsodia.
Nel periodo giovanile Mikhail Glinka conobbe personalmente John Field e ne divenne allievo. Nel
1828 compose il Notturno in Mi bemolle maggiore, dove percepibile linfluenza di Field, tuttavia la

72 Ibidem, p. 242.
73 MACDONALD 1989, 126-129.
32
struttura ancora estremamente semplice, melodia e armonia si svolgono per di pi tramite due sole
voci e Glinka si serve di ogni parametro musicale con estremo equilibrio e misura. Non vi rottura con
la tradizione e lesplorazione del genere appena agli inizi, siamo ancora lontani dal notturno
chopiniano (nonostante Beethoven avesse anticipato i tempi del notturno romantico gi da anni,
componendo la Sonata quasi una fantasia). Glinka scrisse un secondo notturno nel 1839, il Notturno in Fa
minore, intitolato anche La Sparation: questo brano decisamente pi maturo; Glinka aveva avuto modo
di viaggiare, soprattutto in Italia, dove era rimasto affascinato dal bel canto e dalle opere di Bellini e
Donizetti, proprio come era accaduto al suo maestro ed in generale ai compositori di quegli anni.
Rispetto al primo Notturno, La Sparation ha un nuovo carattere espressivo, maggiormente lirico, ma
anche legato alla tradizione musicale russa; vi sono nuove sonorit e una maggiore attenzione alle
qualit armoniche ed alla risonanza del pianoforte. A questo proposito affascinante lesito prodotto
dal tipo di scrittura delle battute iniziali del brano: il primo ottavo di ogni battuta occupato da un
accordo (in una successione di gradi molto semplice) che subito scompare, mentre viene mantenuta la
nota pi acuta dellaccordo; con questa accortezza, soprattutto se si utilizza la tecnica del pedale, tale
nota sembra emergere dallarmonia dellaccordo come se fosse un eco lontano, e mantenendo nella
memoria la sonorit delle note rimanenti dellaccordo.

La Sparation, batt.1-4.

Le voci impegnate non sono pi unicamente due, ma inizia a svilupparsi lintreccio contrappuntistico.
Colpisce soprattutto il cambiamento di tono rispetto ai suoi primi lavori: ora la melodia sembra seguire
landamento mesto o nostalgico dei pensieri dellautore. interessante anche notare lallusione
allAdagio di Beethoven contenuta nel tema, che esposto per la prima volta alle battute 8-10, nel
cantabile subito dopo lintroduzione accordale sopra descritta.
A partire dal suo ritorno in patria dopo gli anni di formazione allestero, Glinka cerc di valorizzare il
folklore russo tramite la musica colta, utilizz soggetti e materiale musicale di tradizione russa ed
inaugur il filone della musica nazionale nel suo paese. Infatti Glinka venne in seguito considerato il
padre della musica russa ed ebbe molta influenza sui compositori a lui successivi, tra i quali si
considereranno ora i pi autorevoli.

33
Con Ptr Il'i ajkovskij procediamo al Romanticismo maturo: egli scrisse due Notturni per pianoforte,
il primo nel 1871-72 (Op. 10 No. 1, ABAB) e il secondo nel nel 1873 (Op. 19 No. 4, ABA), del quale
lui stesso ne fece poi una trascrizione per violoncello e pianoforte. Questi Notturni sono organizzati
secondo uno schema semplice e preciso, come semplice anche la melodia caratterizzata da un forte
sentimentalismo.

Nikolaj Rimskij-Korsakov compose un Notturno in Fa maggiore per quattro corni (1888) ed un altro
arioso Notturno (rinominato anchesso Chiaro di luna) inserito nella suite per lopera Pan Voyevoda
(1902-1903). Compose anche un Notturno per piano compreso in Variazioni sul tema B-A-C-H (1878,
Op. 10 No. 4).

Di Aleksandr Borodin conosciamo due Notturni: il primo compreso nella Petite Suite per pianoforte
(1878-85) di cui il settimo movimento, il secondo il terzo movimento del Quartetto darchi n. 2.
(1881). Questultimo Notturno venne arrangiato nel 1887 da Rimskij-Korsakov per violino ed orchestra,
ma gi nella versione originale caratterizzato da un accentuato lirismo e da unorchestrazione capace
di valorizzare i singoli strumenti e allo stesso tempo il timbro dinsieme. Anche da un punto di vista
ritmico, Borodin diversific il Notturno in zone imitative, mentre in altre laccompagnamento
omoritmico in tre archi seguono lunica linea melodica affidata al violino; in altre parti ancora ogni
strumento segue una propria linea ritmica. Questa serie di accorgimenti rendono il brano molto
eterogeneo e mai banale, molto adatto dunque ad una trasposizione orchestrale. Inoltre, confrontando
il carattere gradevolmente malinconico di questo quartetto con il pi celebre antesignano mozartiano
appare evidente a colpo docchio quanti mutamenti, in ogni parametro musicale, sono avvenuti nel
corso di un secolo.

Aleksandr Scriabin scrisse diversi notturni per pianoforte: un Notturno in La bemolle maggiore nel 1884-86,
Due Notturni nel 1890 (Op. 5), linsolito Preludio e Notturno per la mano sinistra nel 1894 (Op. 9)74 e il
poema sinfonico, sempre per pianoforte, Pome-Nocturne nel 1912 (Op. 61).
Con il passaggio di secolo anche nelle composizioni di Scriabin evidente laspirazione a liberarsi della
tonalit tradizionale: il Pome-Nocturne strutturato interamente sul cromatismo, sulla dissonanza e sulla
dilatazione agli estremi del registro; inoltre il parametro melodico asseconda la sperimentazione
armonica e lesplorazione di nuove sonorit.

74Scriabin lo compose in un periodo durante il quale accusava dolori al lato destro della clavicola in seguito ad un incidente
e poteva pertanto suonare solamente con la mano sinistra. Nonostante ci il brano non manca di virtuosismi acrobatici,
tanto che gli esecutori non dotati di una eccellente tecnica pianistica nella mano sinistra preferiscono suonare il Preludio e
Notturno a due mani (BAYLOR 1974, p. 5).
34
Notturno in La bemolle maggiore, batt. 1-2
dellesposizione e batt. 18-19 della zona di intensificazione.
In questo primo Notturno evidente il riflesso della musica
di Chopin.

Pome-Nocturne, batt. 1-3


dallincipit e batt. 80-81da una
sezione di sviluppo.
Il cambiamento stilistico molto
evidente in tutti i parametri.

La maturazione dello stile di Scriabin avvenne in pochi anni, e se nei primi Notturni molto presente
linfluenza stilistica di Chopin e immediatamente riconoscibile quale grande cambiamento sia avvenuto
nel Pome-Nocturne, nel quale Scriabin non segn nemmeno larmatura di chiave, indicando cos che la
tonalit era tuttaltro che definita. Alcune indicazioni agogiche in questo brano molto significative per
comprenderne lo spirito sono: comme une ombre mouvante, comme un murmure confus, avec une volupt
dormant, e poi, improvvisamente, cristallin, perl, e di nuovo comme en un rve e avec une passion
naissante. Queste indicazioni si ripresentano pi volte, sottolineando la struttura a blocchi del Pome,
con repentini mutamenti espressivi; con questa struttura formale ci troviamo ben lontano dal notturno
romantico.

Milij Balakirev, fond il cosiddetto Gruppo dei Cinque con lintento di promuovere la musica russa e
affermare la validit dei soggetti di ispirazione nazionale, in opposizione alla musica tedesca, italiana,
francese e a chi appoggiava la creazione di uno stile europeo e cosmopolita. La Russia non possedeva
uno stile armonico proprio e il Gruppo dei Cinque si propose di ricreare una forma musicale

35
nazionale a partire dallo studio della musica popolare. Balakirev assunse Glinka a proprio modello di
riferimento, mentre prese le distanze da altri compositori connazionali come Scriabin e Rachmaninov75.

Notturno No. 2, batt. 1-5 e 7-9.


Gi nelle prime battute Balakirev espone
apertamente il tema, senza alcun
accompagnamento o abbellimento, e lo
ripresenta in forme differenti.

Negli ultimi anni si dedic a forme musicali convenzionali, scrivendo anche tre Notturni per pianoforte
(datati al 1898, 1901 e 1902), nei quali egli si interess alla ricerca in campo armonico ed alle modalit di
evoluzione del materiale tematico; continu ad utilizzare le sonorit derivate dal folklore popolare e
possiamo notare come ogni Notturno sia composto da sezioni anche molto eterogenee: evidente la
volont di esplorare ogni parametro musicale ed ogni possibilit della tastiera e del pedale:

Notturno No. 2, batt. 68, una delle ampie


figurazioni che si estendono nello spazio musicale di
questo brano, e che Balakirev non manca di
sviluppare (una forma embrionale di questo disegno
gi presente a batt. 6).

Notturno No. 3, batt. 3-4, proposizione del tema di cui si pu


riconoscerne la derivazione dal folklore nazionale.

Sergej Rachmaninov compose Tre Notturni (1887-88) e un Notturno come primo movimento allinterno
dei 7 Morceaux de salon (1893-94, Op. 10). Nei Tre Notturni, pur trattandosi di opere giovanili, richiesta
una grande abilit tecnica. Fin da questi primi lavori riconoscibile la matrice nazionalistica, non solo
nella linea melodica o nello stile di armonizzazione, ma anche nel carattere molto accentato e ritmato di

75 RZHEVSKY 2012, p. 260.


36
certi passaggi; laccompagnamento spesso formato da figurazioni veloci o accordi molto ampi e densi,
ma allo stesso tempo agili; sezioni cantabili e dalla melodia appassionata si alternano ad altre zone
omoritmiche con accordi martellanti che si rincorrono in un ritmo di danza incalzante, mentre in altre
sezioni ancora gli accordi divengono gravi e lenti come in una solenne processione.

Notturno No. 1, batt. 1-4, 36-38,


58-59, 13-15, 85-87 e 108-109 nelle
quali si mostra la variet rapsodica dello
stile di Rachmaninov; lelemento comune
che lega le diverse sezioni sempre il
fattore ritmico, risoluto e preciso.

Il materiale tematico facilmente riconoscibile e viene sviluppato dal compositore a partire da una
modulo minimo; particolare anche luso del cromatismo e delle cadenze con cui Rachmaninov si
allontan dallarmonia tradizionale. Tale aspetto stilistico sempre pi evidente nelle opere della

37
maturit, ma gi nei Notturni ampiamente presente il germe del cambiamento. Lampia eterogeneit di
questi Notturni sembra descrivere drammaticamente le diverse emozioni che si incontrano o si
scontrano nellinteriorit dellautore.

Edvard Grieg stato il maggiore compositore norvegese e venne presto assunto a emblema nazionale.
Come i grandi compositori russi, anche Grieg volle comporre per valorizzare il patrimonio culturale del
proprio paese, come palese dalle caratteristiche melodiche, armoniche e formali delle sue
composizioni. Scrisse nel 1891 un Notturno per pianoforte, compreso nei Pezzi lirici (Op. 54 No. 4) e
contraddistinto da armonie fluide e non convenzionali, che lo avvicinano allimpressionismo di
Debussy e agli stilemi di Ravel. Egli non abbandon la corrente tardo-romantica e nei suoi brani si
riscontrano anche le influenze dei suoi predecessori; insieme ad altri tre movimenti dei Pezzi lirici, il
Notturno venne riscritto da Grieg per orchestra; tale orchestrazione venne intitolata Suite lirica.

XII. Nel Novecento


Taladrado de estrellas Trafitto da stelle
y maduro de msica, e maturo di musica,
dnde llevas, silencio, dove porti, silenzio,
tu dolor extrahumano, il tuo dolore extraumano,
dolor de estar cautivo dolor di esser prigioniero
en la araa meldica, nella ragnatela melodica,
ciego ya para siempre cieco per sempre
tu manantial sagrado? il tuo sacro fonte?

F. Garca Lorca, Elega del silencio

Il XX secolo vide lespansione della tendenza alla disgregazione armonica gi mostratasi in molti autori
di fine secolo; tale tendenza non pot esimersi dallinfluire anche sulla forma del notturno.
Erik Satie compose nel 1919 cinque Notturni per pianoforte solo, nei quali si mostra la sua maturit
compositiva e le personali conquiste nel campo del cromatismo. Tutti i Notturni sono affidati ad un
fluente 12/8 ed alla forma rond; alla mano sinistra data una linea melodica molto lirica, anche se
intervallata ad episodi molto energici e sonori, nei quali il registro si espande alle ottave pi gravi. Il
nucleo primigenio dellopera comprendeva i primi tre Notturni, in Re maggiore, mentre il quarto ed il
quinto furono aggiunti successivamente. Inoltre gli ultimi due brani si allontanano sensibilmente dal
nucleo originario per le scelte armoniche e formali. Satie lavor a lungo e non senza difficolt a questi
brani, cambiando pi volte idea sul progetto da seguire. Spesso il travagliato processo compositivo di
Satie non conduceva ai risultati sperati e tale autocritica evidente nei suoi quaderni, nei quali sono
annotate con precisione alcune idee musicali, come battute iniziali, linee melodiche, scelte intervallari,
38
che sono state poi abbandonate. Sempre nei suoi quaderni troviamo alcune annotazioni riguardo il
progetto compositivo che egli intendeva seguire: nel caso del secondo Notturno, sappiamo che egli volle
servirsi di precisi intervalli, come la seconda maggiore, la quarta e quinta perfetta ed i relativi intervalli
diminuiti ed aumentati, mentre vietava categoricamente a se stesso di utilizzare lottava. Il disegno
formale semplice, come se Satie respingesse un progetto troppo ricercato o articolato: tale rifiuto della
complessit influisce sulla durata, assai limitata, di ogni Notturno. Molte sue scelte compositive si posero
inoltre in aperto contrasto rispetto alle correnti musicali accademiche, come lassiduo utilizzo di quinte
e ottave parallele, oltre alle dissonanze 76. Anche dopo aver abbandonato la musica da cabaret, ossia
nelle sue ultime opere come i Notturni, si cela tale atteggiamento antiaccademico nelle sue scelte
compositive. Del resto, tra i tratti della personalit di Satie maggiormente ricordati dalla tradizione vi
sono proprio la sua indole provocatoria, la stravaganza e la tendenza ad essere tormentato da idee fisse.
Tuttavia nei Notturni non vi pi traccia dellironia delle opere giovanili; al suo posto si espande
uninconsolabile sofferenza, forse dovuta alla solitudine in cui visse negli ultimi anni, e, come si visto,
il processo compositivo diviene pi metodico. Una delle cause di tale sviluppo stilistico potrebbe essere
stata la morte di Debussy, lamico a cui era stato legato da un rapporto tormentato quanto
indistruttibile, paragonabile in parte ad un legame tra padre e figlio. Lamicizia che leg Satie al grande
compositore presenta ancora molti lati oscuri, ma sicuramente si influenzarono vicendevolmente ed
entrambi provarono unimplicita ammirazione luno per laltro, sebbene gli atti eccentrici ed
esibizionistici di Satie sembrano provare lesatto contrario77.

Anche Dmitrij ostakovi contribu ad espandere il repertorio di notturni, sebbene egli utilizz questo
termine solo per alcuni movimenti allinterno di suite pi ampie e dunque non autonomi: nella Suite per
due pianoforti (1922, Op. 6 No. 3), negli Aforismi (1927, Op. 13 No. 3), nellAmleto (1932, Op. 32a No. 1),
nel Concerto per violino n. 1 (1947-48, Op. 77 No. 1), nelle musiche per il film Cinque giorni-cinque notti
(1960, Op. 111 No. 11) e nel Quartetto per archi n. 15 (1974. Op. 144 No. 4). Il Notturno dalla Suite per due
pianoforti lepisodio lirico dellopera, avvolto in un atmosfera nostalgica. Il tema delicato ed affettuoso
rievoca quello del primo movimento della Suite, di cui linversione e trasposizione in Re maggiore. Il
tono del Notturno, leggero e tranquillo, si accende improvvisamente pi di una volta, cos che la
dinamica complessiva del brano si muove da un estremo allaltro, fino al ffff a battuta 5278. Il Notturno
contenuto negli Aforismi mostra un carattere decisamente diverso, profondamente instabile ed agitato: la
divisione delle battute e la tonalit non sono segnate, mentre il tempo fluttua e muta quattro volte,
indicato solamente dalla misura del metronomo, immagine della nuova libert formale raggiunta, ma

76 ORLEDGE 1990, pp. 77, 194-195, 197.


77 Per ulteriori approfondimenti sullamicizia tra Satie e Debussy si rimanda a LOCKSPEISER 1983, pp. 180-185 e ORLEDGE
1990, pp. 39-67.
78 MOSHEVICH 2004, p. 26.

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allo stesso tempo anche di una precisa e scrupolosa razionalit. Lespressionismo di questo Notturno,
non definibile come tale secondo i canoni classici ma nel quale visibile linfluenza di altri
compositori come Hindemith, sembra impetuoso e fuori controllo; il range dinamico si amplia ancora di
pi, dal p al ffff. 79

Notturno (Aforismi), in questi due estratti si mostrano


gli estremi del fattore dinamico; il fortissimo viene associato
allaccelerazione ed allintensificazione ritmica, mentre il
piano accompagna i suoni nel diminuendo della fine del
brano, dove il tempo viene sospeso dalle corone.

Bla Bartk compose nel 1926 la suite Allaria aperta (Szabadban), che presenta come quarto movimento
un notturno, La musica della notte. Questo brano mostra alcuni caratteri totalmente nuovi rispetto ai
notturni fin qui presentati. Gi ad una prima lettura dello spartito risulta evidente lassenza di un tema
melodico, linesistenza di un sistema armonico tradizionale e labbondante uso di cluster, emblema per
eccellenza della musica atonale e sintomo del nuovo rilievo che in quegli anni inizia ad assumere
lelemento gestuale. Ogni cluster anticipato da tre note ornamentali; in questo modo ogni gruppo
dissonante costruito gradualmente sul levare del movimento precedente, fino a raggiungere la
completezza sul tempo forte. Gli ampi arpeggi dei notturni romantici vengono concentrati da Bartk in
brevi elementi arpeggiati, che compaiono ripetutamente nei tre pentagrammi affidati al pianoforte. Il
brano, non pi fondato sullarmonia tonale, procede tramite intensificazioni e trasformazioni di alcune
cellule del materiale iniziale. Se laspetto armonico di questo notturno si allontana dal passato, non da
meno la struttura, la quale, non seguendo i canoni tradizionali, si appoggia alla simmetria che governa
molti parametri80. Nel terzo pentagramma il materiale viene trasformato a partire dal materiale della

79 Ibidem, pp. 54, 57.


80 SUSANNI 2005.
40
prima battuta: pi specificamente, ogni cluster fondato sul tetracordo e sullintervallo di quarta
diminuita del cluster iniziale:

Inoltre le diverse cellule minime si combinano in moduli pi ampi, i quali vengono giustapposti luno
allaltro e ripetuti: si crea cos una fascia sonora dinamica. Lo stesso progetto viene seguito nella linea
melodica del secondo pentagramma, formata da minime che fanno da contrappunto ai cluster ed il cui
intervallo complessivo una terza minore.
La musica della notte, battute
iniziali.

Si differenzia sensibilmente dai modelli fin qui descritti il primo pentagramma, dove Bartk sviluppa
una minima cellula, ossia il fa diesis iniziale, esplorando i parametri ritmici e spaziali: gi alla quarta
battuta compare un si nella sesta ottava (mentre il fa era alla quarta ottava) e se si prende in esame il
brano nel suo insieme si pu notare come lampiezza spaziale continui ad espandersi sia verso il registro
grave che verso lacuto. Sempre nel primo rigo il parametro ritmico si evolve grazie alla trasformazione
di figurazioni minimali di bicordi ribattuti e grazie ad un prestito dal cluster, ossia grazie ad una
trasformazione del gruppo dellabbellimento del terzo pentagramma, che diviene:

La prosecuzione di tale evoluzione trasformer questo breve arpeggio in una figurazione ben pi
strutturata e ampia:

e poi
Linusuale tempo del brano, 3/2, viene alternato ad un 2/2 verso la fine della prima parte del notturno,
mentre nella sezione centrale si alternano 4/4, 5/4 e 3/4. In questa seconda parte il materiale tematico
subisce le maggiori trasformazioni: le due voci pi esterne raddoppiano la medesima linea melodica,
chiara e minimale, nella cui prima manifestazione ritroviamo la quarta diminuita; viene raggiunto il
culmine dellampiezza di registro (quattro ottave) ed il culmine polifonico (9 voci); iniziano a

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ripresentarsi certe figurazioni primigenie, come i bicordi ribattuti ed il cluster ; questultimo compare
nuovamente, ma nel secondo pentagramma e privo delle note di abbellimento:

Dopo tre battute di collegamento si apre una terza sezione, nella quale si pu notare unintensificazione
del parametro ritmico e della figura del cluster, posizionato in diversi registri e di cui viene diminuita la
durata a favore della funzione ritmica. Compare una nuova frase melodica, derivata dal ribattuto, che
viene in seguito trasformata e trasposta:

Allinterno di questa sezione si compie un riavvicinamento alla tonalit, testimoniato dalla suddetta
frase melodica, dalla comparsa di un armatura di chiave (ma solo nel primo pentagramma) e dallutilizzo
di tricordi consonanti. Il ritorno alla tonalit tuttavia solamente un miraggio, poich alcuni elementi,
primo fra tutti il cluster, oppongono una tenace resistenza. Il legame con le sezioni precedenti
mantenuto anche grazie allaspetto gestuale, per cui la mano costretta a spostarsi repentinamente da
un registro allaltro della tastiera:

Si alternano prima 8/16, 5/16 e 6/16, poi si aggiungono 3/2, 3/8, 3/4, 5/4, 4/4, cos da raggiungere
uno spettro molto ampio anche per il parametro del tempo e della divisione ritmica. Anche la linea
melodica della seconda sezione viene qui ripresa e variata:

Infine la labile armatura di chiave scompare ed il brano giunge allultima sezione, che funge da sintesi
del notturno nel suo complesso; infatti appaiono per lultima volta tutti gli elementi che hanno
caratterizzato questo brano, i quali tendono a convergere su un unico suono, il sol diesis. La
polarizzazione del sol chiude il brano, sebbene potrebbe sembrare che tale operazione non si compi

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perfettamente, a causa dellultima nota del secondo pentagramma, ossia un fa diesis, ricordo della
minima cellula iniziale, e a causa dellultimo cluster del terzo pentagramma.
Ciononostante, leco di questi suoni estranei permette di sottolineare ancor pi energicamente
laffermazione del sol, poich esso lunico suono che si impone e riesce ad emergere proprio dalle
figurazioni sonore precedenti.

La musica della notte esprime perfettamente lidea dellapparente immobilit della notte, in unatmosfera
ovattata quasi sempre in pianissimo. Apparente poich basta osservare con attenzione per accorgersi
che ogni paesaggio o situazione notturna sia in realt affollata dal brulicare di suoni eterogenei e da una
dinamicit lieve, ma mai assente; per questo la tensione del brano viene mantenuta fino allultima
battuta ed difficilmente sciolta dalleco degli ultimi armonici.

Il notturno fu un genere sperimentato da molti altri compositori oltre a quelli esaminati brevemente in
questa sede: Carl Czerny, Friedrich Kalkbrenner, Vincent dIndy, Csar Franck, Georges Bizet, Arnold
Schoenberg, Francis Poulenc, Nicolai Medtner, Maurice Ravel, Paul Hindemith, John Cage, Gyrgy
Ligeti, Darius Milhaud, Benjamin Britten, Karlheinz Stockhausen, Lennox Berkeley e moltissimi altri.
Come si cercato di illustrare, chi in misura maggiore e chi in misura minore, tutti hanno concorso
allevoluzione ed alla diffusione della notte in musica.

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