Disturbi D' Ansia in Età Evolutiva

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DISTURBI DELLANSIA IN ETA EVOLUTIVA

Parleremo dei disturbi dansia, un capitolo della psicopatologia che nel DSM 4 stato
smembrato e nellattuale DSM 5 i disturbi dansia sono stati isolati; in questa entit
rientra il disturbo dansia generalizzato, il disturbo di panico, e alcune entit che
interessano tipicamente let evolutiva; poi il disturbo ossessivo compulsivo stato
isolato in un capitolo a parte e il disturbo post traumatico da stress anchesso stato
isolato, proprio sulla base di una dissezione che stata fatta per il DSM 5 sulla base di
una diversit non solo negli aspetti psicopatologici ma anche proprio genetici. Questa
distinzione ci consente adesso di fare ricerca sulla base di questi grandi gruppi.

Cercher in questo contesto di dirvi come in et evolutiva pu cambiare il quadro clinico


di questi disturbi che avete gi affrontato nel corso di psichiatria.

Partiamo subito da un dato epidemiologico, nel senso che i disturbi dansia nellet
evolutiva sono unentit abbastanza numerosa, rappresentano il 16% di disturbi che si
trovano in una popolazione generale di bambini adolescenti, quindi grossa rilevanza, che
fonte di frequenti accessi ai servizi di diagnosi per let evolutiva, perch le prime
avvisaglie si possono evidenziare gi durante le prime fasi dello sviluppo ma diventano
ancora pi rilevanti durante la scolarizzazione, e sono anche a volte fonte di un processo
di scolarizzazione non troppo facile.

Vedete che i disturbi dansia sono entit che hanno una prognosi favorevole, tendono a
ridursi o scomparire, ma possono anche riaffiorare in certi periodi della vita in funzione di
eventi stressanti che possono riattivare delle modalit di reagire che sono state acquisite
nella fase evolutiva.

Tornando a parlare di ansia, qui una manifestazione dellaffettivit che ha una


caratteristica emotiva, a contenuto sgradevole, spiacevole, che viene riferita dal
soggetto quando questo ha la capacit di esprimere tale componente pi cognitiva;
quindi la spiacevolezza della sensazione riferita come una preoccupazione, unattesa
dolorosa, come unidea che qualcosa ci stia minacciando, anche se non ha un oggetto;
probabilmente riferita pi a qualcosa che potrebbe succedere. La differenza
fondamentale con la paura che la paura una manifestazione che potremmo definire
unemozione, sostanzialmente, che ha un oggetto che si riferisce alla presenza di un
elemento pericoloso; la differenza che intercorre tra lansia e la paura rappresentato
dallassenza delloggetto (nellansia) e la proporzionale gravit della reazione emotiva
che caratterizza queste manifestazioni dellaffettivit.

La paura unemozione che ha un oggetto che si riferisce alla presenza di un oggetto


pericoloso.

Entrambe hanno un valore adattativo, lansia la sperimentiamo in situazioni fisiologiche,


come voi quando affrontate un esame, o come un bambino quando si trova sotto esame;
ma anche la pura ha una funzione adattativa, che ci protegge dalle minacce, la possiamo
rappresentare ad esempio con limmagine di un gatto di fronte a un pericolo,
rappresentato nelliconografia con il pelo irsuto, che si sta preparando per attaccare o
per fuggire, esprime una reazione di paura di fronte ad un oggetto in questo caso e il suo
organismo subisce una modificazione in base allattivazione del sistema nervoso
vegetativo, che modifica la frequenza cardiaca, il diametro pupillare ecc e prepara
questo animale ad attaccare o fuggire. Cos come gli animali anche noi abbiamo una
specie di modalit, tra laltro automatica, di rispondere a certi pericoli o minacce.

Lansia ha una funzione adattativa, ha il compito di farci crescere ed evolvere, si


sperimenta in tante situazioni fisiologiche, fisiologica lansia ogni volta che siamo
chiamati a superare un esame, un compito ecc.

Questa la classica curva che voi


avete gi visto, in cui unansia
fisiologica funzionale, utile, quella
che sperimentiamo in questa prima
fase della curva, superato un certo
limite, un certo livello di ansia, essa
diventa non pi produttiva, non pi
uno stimolo che ci aiuta a
migliorare la prestazione, ma
diventa disfunzionale, anzi ci
blocca, a volte ci rende incapaci di
superare un esame o una domanda
che ben conosciamo; c
un livello di ansia che
diventa patologico; quindi
unansia normale ,
ribadiamo, uno stato
emotivo a contenuto
spiacevole che si
sperimenta ogni qualvolta
noi dobbiamo affrontare
una nuova situazione, che
potenzialmente in s ha
una novit, quindi noi
cerchiamo di adattarci a
superare questo ostacolo in una visione evoluzionistica .

La caratteristica dellansia normale legata a qualcosa che noi realmente dobbiamo


affrontare, collegata a un fatto reale, non a qualcosa che ci immaginiamo o a delle
fantasie ma al presente, tra laltro lansia non una condizione che ci contraddistingue in
modo continuativo perch situazionale, non abituale.
Tutto questo ci fa individuare, al contrario, quella che lansia patologica, che uno
stato emotivo a contenuto spiacevole, eccessivo sempre in rapporto alla situazione che
lha provocato, dove non c in realt un pericolo potenziale, dove la durata pu essere
prolungata, pu diventare addirittura costante, una modalit abituale di reagire.

Ansia patologica, in quanto modifica la nostra capacit funzionale, riduce le nostre


capacit di adattamento anzich migliorarle questa rappresenta la parte finale della
curva che avete visto.

Come si manifesta lansia: In tutte le et, non solo in et evolutiva, abbiamo un corredo
di sintomi neurovegetativi (sudorazione, tachicardia, apnea, rossore del viso) con
corrispettivo motorio (ci pu tremare la voce, ci possono tremare le mani, ci irrigidiamo
dal punto di vista della postura, i
bambini spesso piangono, possono
rosicchiarsi le unghie, succhiarsi le
dita fino ad allontanarsi per evitare la
situazione).

Poi c una componente cognitiva


che una sorta di modalit distorta di
interpretare la realt, e c anche
una componente cognitiva nel
definire la componente sgradevole
dello stato dansia. La manifestazione in et evolutiva sar caratterizzata dal passaggio
dalla prevalente manifestazione di tipo fisico a una prevalente espressione di tipo
mentalizzata della condizione patologica che si sta vivendo; quindi la prevalenza di
alcuni aspetti su altri dipende dallet del bambino, allinizio il bambino manifesta ansia
prevalentemente con posture, pianto, atteggiamenti motori, tutto sul piano motorio;
progressivamente, con la crescita del bambino, questo poi riesce ad acquisire strumenti
che gli fanno esprimere il disagio interiore, espressione della componente mentale.

Non torniamo a parlare dei circuiti della componente emotiva, sullamigdala, struttura
che ha il ruolo in qualche modo di regolare lespressione dellemotivit, ed per questo
che liperattivit dellamigdala si ritrova, dal punto di vista del neuroimaging funzionale,
nelle fobie, negli attacchi di panico, nel disturbo da stress postraumatico, che sono le
patologie di cui andremo a parlare.

Abbiamo parlato di un grosso capitolo, i disturbi dansia, che dovremo dissezionare in pi


entit; questo capitolo comprende disturbi che condividono caratteristiche come paura e
ansia eccessiva e comportamenti correlati, ma che si differenziano luno dallaltro
sicuramente per il tipo di oggetto o situazione che le caratterizza o per le ideazioni
cognitive che si associano a questo, a volte si ha una paura e ansia che si riducono a
comportamenti di evitamento.

La classificazione del DSM 5, che uno strumento che come sapete si utilizza per
organizzare dal punto di vista nosografico le entit che riguardano la psichiatria, e che si
basa su un approccio di tipo descrittivo, che identifica, sulla base di ansia e paura come
connotazioni comuni.
Disturbi dansia si devono dissezionare: classificazione DSM 5

1) DAS disturbo dansia di separazione

2) Mutismo selettivo

3) DAG disturbo dansia generalizzata

4) Fobie

5) Disturbo di panico

Messe in questordine in base alla frequenza o importanza con cui queste entit si
trovano.

Le caratteristiche che accomunano queste entit nosografiche sono la presenza di ansia,


di paura, quindi elementi dellaffettivit, che per modificano la loro espressione in base
allet ma non solo allet ,che consente di avere strumenti per esprimere un modo pi
cognitivo, ma che si modificano anche in base a aspetti temperamentali del soggetto che
sono le connotazioni di tipo ereditario che costituiscono la personalit, il temperamento,
quindi anche aspetti relazionali, quelle figure di riferimento (coloro che accudiscono il
bambino)e le relazioni con gli affetti culturali e sociali.

Prevalenza tra sette e undici anni per i disturbi dansia

PATOGENESI: possiamo parlare di patogenesi nella modalit tipica cio degli aspetti
biologici, psicodinamici, cognitivo comportamentali che sono moduli di riferimento che la
psichiatria utilizza.

Possiamo dire che i fattori genetici nei


disturbi dansia sono importanti perch
c un rischio di trovare un bambino

affetto da disturbo dansia in una famiglia dove i genitori sono affetti da disturbi dansia,
in pi le ricerche in ambito psicologico evidenziano fattori temperamentali, che si
evidenziano nella fase precoce dello sviluppo, che sono per esempio di carattere
inibitorio e spesso costituiscono un fattore patogenetico predisponente allo sviluppo dei
disturbi dansia.

Molto si parla di influenze ambientali, in cui noi abbiamo tutte le esperienze che facciamo
fin dalla pancia della mamma, lattaccamento disfunzionale quel processo a cui si fa
riferimento nel ricercare leziopatogenesi di molti dei disturbi dansia. Ovviamente eventi
di vita stressante, eventi di distacco dalle figure di accudimento, esperienze di perdite, di
divorzio dei genitori, insuccessi scolastici, fattori socio-ambientali che possono costituire
elementi stressanti; per non parlare poi di elementi stressanti di pi grandi dimensioni,
che potremmo inserire nel contesto del disturbo post-traumatico da stress, in cui
nelluomo devono succedere elementi catastrofici, come perdite o aver assistito o essere
stato coinvolto in incidenti stradali con la morte di persone, nei bambini invece le
tematiche che possono portare a un disturbo post-traumatico da stress sono legate per
es a cattivo accudimento, a sopruso degli adulti, fino allabuso sessuale.

MODELLI INTERPRETATIVI

I modelli di riferimento che definiamo ereditari o costituzionali, cognitivo


comportamentale, psicoanalitico, io non credo che noi dovremmo dire tanto, queste sono
cose per voi scontate no? Oggi sappiamo che gli aspetti biologici dei disturbi dansia
sono da ricercare nella visione di quei processi che fanno capo a quel circuito neuronale
della paura, che ha lamigdala come centro principale. A questo processo disfunzionale si
pu far riferimento qualora si trovi specifici tratti dansia che possono essere per luno
laspetto fobico, per laltro il disturbo dansia generalizzato, come delle modalit reattive,
che trovano la loro caratteristica in una predisposizione genetica. La disfunzione in questi
processi ha una base genetica dove i fattori acquisiti hanno unimportanza altrettanto
rilevante.

Questi aspetti sono


pi legati alla
disfunzione dei
processi anatomici
che sottendono il cos
detto circuito della
paura, in cui si trova il
fattore genetico che si
mischia con il fattore
ambientale nella
prima fase dello
sviluppo.

Laspetto cognitivo comportamentale: noi sappiamo che qualsiasi esperienza noi


facciamo, tendiamo a organizzarla in una modalit interpretativa dellevento, quindi noi
sappiamo che il comportamentalismo, ci spiega con Pavlov, perch si pu rendere un
animale ansioso attraverso le (?); al puro condizionamento pavloviano, che poco
interessa, invece si passa a quellapproccio cognitivo comportamentale che molto pi ci
interessa in cui la componente cognitiva, quindi la modalit di interpretazione degli
eventi fondamentale.

Questi soggetti hanno una modalit distorta nellanalisi degli eventi, il pensiero distorto e
disfunzionale responsabile della comparsa di questi stati ansiosi, tant che lapproccio
cognitivo comportamentale viene utilizzato proprio per modificare questa disfunzione
nella modalit di categorizzare gli eventi di cui hanno fatto esperienza, e in questo modo
di modificare la parte cognitiva dellinterpretazione dellevento.

La psicanalisi, se parliamo di nevrosi, in realt tutti i disturbi che appartengono a questa


categoria una volta erano diagnosticati come nevrosi, e allora dobbiamo parlare della
struttura dellio, dellessere, del super io dei conflitti dellinconscio, dei meccanismi di
rimozione, e della modalit in cui i meccanismi di difesa ci proteggono dalla
ritualizzazione dei contenuti dellinconscio, e quindi la comparsa dei sintomi ecc.

Il conflitto e linadeguatezza dei meccanismi di difesa ci farebbero interpretare i vari di


sturbi dansia, e quindi la fobia, la rimozione, tutte cose queste che diamo per scontate
dal corso di psichiatria.

Come avevamo classificato i disturbi secondo il DMS 5:

DISTURBO DANSIA E DI SEPARAZIONE

MUTISMO SELETTIVO

DISTURBO DANSIA GERNERALIZZATO

FOBIA

DISTURBI DI PANICO

DAS DISTURBO DANSIA DI SEPARAZIONE: caratterizzato da una sindrome


comportamentale, legata al fatto che il soggetto riferisce ansia eccessiva che riguarda
qualsiasi situazione che lo porta ad allontanarsi da casa o meglio da tutti coloro a cui il
soggetto attaccato, tutto ci che riguarda la separazione.

Dobbiamo fare un cenno a quello che il processo di attaccamento, ci sono varie teorie,
attaccamento funzionale e attaccamento patologico, in realt, fin dai primi mesi di vita il
bambino comincia a identificare una figura di riferimento, alla quale manifestare una
modalit di relazione, alla quale sorride, nei confronti della quale interagisce, il bambino
identifica e riconosce la figura di accudimento perch questo rapporto cresce col tempo,
e qualsiasi momento in cui questa figura scompare dalla sua vista diventa un momento
di privazione; la conquista che il bambino fa nello sviluppo quella di riuscire a
interiorizzare che in quel momento la madre non c ma pu tornare e che comunque
mantiene un ruolo di accudimento adeguato anche se si allontana, ed proprio questa
ginnastica che consiste nellallontanarsi per pochi momenti e ritornare che consente al
bambino di acquisire questa consapevolezza del concetto di permanenza delloggetto,
ovvero che la madre esiste, accudente anche se in quel momento non c, la relazione
esiste. In questa fase in cui ci si allontana e poi si ritorna, il bambino prova una
esperienza di separazione, una fisiologica ansia di separazione. Diviene patologica
quando il bambino non pu allontanarsi dalla figura di riferimento senza sviluppare
unansia importante, che gli impedisce di allontanarsi per andare a scuola, gli impedisce
quella vita relazionale che caratterizza linfanzia.

Qualora si abbia una persistenza di quell ansia da separazione che fisiologica solo in
quella fase della vita, fase di ansia fisiologica, ma che si pu riattivare nelle fasi
successive della crescita, e si pu presentare sotto altre forme di disturbo, sempre
caratterizzato da ansia (frase sospesa).

Nella persistenza dellansia o nella sua ricomparsa, nellanalisi dei fattori che
caratterizzano questi disturbi dansia ci sono degli aspetti di tipo ereditario, nel senso
che c una familiarit, aspetti biologici, specialmente a carico di alcuni
neurotrasmettitori, mi sembra a carico della NA, ci sono fattori temperamentali che
predispongono, fattori psicodinamici, in una fase di adattamento non completo, ci sono
fattori disfunzionali, fattori sociali e culturali legati al meccanismo con cui il processo di
attaccamento si sviluppa, es. in africa le donne si portano il bambino legato sulla schiena
nei campi, il distacco fisico pi delle civilt occidentali. Il disturbo dansia da
separazione caratterizzato da questa sensazione di malessere ogni volta che il
bambino si allontana dalle figure di attaccamento, pu avere caratteristiche diverse a
seconda che si prenda in considerazione bambini pi piccoli o pi grandi; non sono
capaci di allontanarsi nemmeno nello spazio della propria abitazione, non vogliono
dormire da soli, non possono giocare in altre stanze ecc.

Quando il bambino cresce lallontanamento dai genitori fa venire al bambino una serie di
pensieri ansiogeni, ovvero che potrebbero essere ammalati, che potrebbero subire un
incidente, che potrebbero ammalarsi gli stessi genitori e non averli pi a disposizione,
diventano estremamente nostalgici, tanto che in epoca di telefonini questi bambini
stanno sempre attaccati con i genitori.

Lansia si pu inoltre materializzare con sintomi somatici, classico bambino che non vuole
andare a scuola, cominciano a lamentare nausea cefalea, mal di stomaco, vertigini.
Spesso questo disturbo si traduce in rifiuto della scuola, e si parla in modo improprio di
fobia sociale.

La prognosi: la guarigione possibile nell80% dei casi, ma una buona parte di questi
soggetti va comunque incontro ad un disturbo dansia su base differente, o ad un
disturbo dellumore, tanto che il 50% di coloro che sviluppano un disturbo di panico
hanno in anamnesi un disturbo dansia da separazione, come a dire che il disturbo
dansia pu rappresentare una forma di predisponente.

MUTISMO SELETTIVO: entit che tipicamente si ritrova nellinfanzia, sono quei bambini
che di fronte a perone estranee non parlano, diventano muti, sono quei bambini che si
nascondono
dietro la
gonna della
madre, che a
scuola non
parlano, poi
in un
contesto
familiare
parlano
normalmente,
quindi non
hanno un
ritardo dello
sviluppo del
linguaggio. Questa evenienza si ritrova spesso in bambini immigrati, spesso parlano la
lingua che sentono parlare in famiglia.

La prevalenza di questo disturbo descritta essere bassa.

DISTURBO DANSIA GENERALIZZATA: unansia eccessiva, una preoccupazione


costante e immotivata, per cose futili, di tutti i giorni, che quotidiana e deve persistere
per lungo tempo, addirittura si parla di sei mesi, prima di poter fare una diagnosi.
Quindi, le caratteristiche sono che deve
persistere per lungo tempo, si

manifesta dal punto della irrequietezza motoria, pi tipica dei bambini piccini, quindi
tensione irrequietezza uno stato di agitazione, unincapacit a stare fermi, spesso
esplodono in crisi perch sono estremamente irritabili, sono anche bambini
estremamente sensibili per cui devono essere continuamente rassicurati, somatizzano
frequentemente e possono manifestare disturbi del sonno.

Questa sensazione di malessere generale che caratterizza la sintomatologia in et


evolutiva assume caratteristiche diverse a seconda dellet, cio a seconda della
capacit di esprimere tramite la verbalizzazione il proprio stato, se troppo piccolo si
manifester solo con irrequietezza motoria.

Come vi dicevo questi bambini devono


essere sempre rassicurati, perch
hanno paura sostanzialmente di tutto,
hanno paura di essere lasciati da soli,
hanno paura quando affrontano una
nuova situazione per cui devono essere
sempre accompagnati, hanno paura
anche di tutti gli eventi naturali; sono
anche molto conformisti e perfezionisti, questo un tratto temperamentale che viene
rilevato.

Vi sollecito anche in questo tipo di disturbo dansia a ricordare quello che avevamo detto
allinizio, i disturbi dansia si caratterizzano per avere oggetti, situazioni di riferimento
diversi, quindi se devo fare una DD dobbiamo sempre tenere in considerazione loggetto
dellansia, qui caratteristico il fatto che qualsiasi situazione della vita di tutti i giorni
diventa oggetto ansiogeno; mentre quando abbiamo una fobia abbiamo sempre un
elemento specifico, come pu essere il temporale, laltezza ecc, nella fobia sociale il
giudizio degli altri che preoccupa il bambino, cos lo stesso nel caso di una separazione;
quando invece abbiamo contenuti ideativi ricorrenti, come nel disturbo ossessivo
compulsivo, quello che scatena lansia.

Sintomatologia in et evolutiva: Hanno paura di tutto sono tendenzialmente sempre


rassicurati anche nei confronti di cose normali.

Nel DAG, i disturbi dansia si caratterizzano per avere oggetto differente, qui loggetto
tutto ci che rientra nella vita di tutti i giorni.
FOBIA: non sono fisiologiche mai, sono paure che loggetto fobico accompagna,
sempre sproporzionato, sono reazioni abnormi, un qualcosa che ci impedisce di entrare
in aeroporto, ha un oggetto che non determina la stessa reazione nelle persone.

Innesca meccanismi compensatori che generano condotte di evitamento, cio di stare


alla larga dallagente fobico, anche solo dallidea. Sono presenti strategie difensive, ma
c unansia anticipatoria, il solo pensiero delloggetto della fobia genera ansia.

Langoscia verso loggetto, lansia anticipatoria e le condotte di evitamento costituiscono


elementi caratterizzanti di tutte e due le forme di fobie che ritroviamo nel DSM 5:

FOBIA SPECIFICA (per categorie di oggetti, situazioni) la FOBIA SOCIALE (per situazioni,
tutte quelle in cui ho paura di essere giudicato, valutato, paura di mostrare la mia
fragilit e quindi di essere giudicato).

La sintomatologia in et evolutiva produce paura angoscia (pianto, scoppio dira,


irrigidimento, reazioni neurovegetative, laggrapparsi, lo stare vicino a un familiare, la
ricerca del famoso contatto con lisola felice) determinando aspetti neurovegetativi e
disfunzionali comportamentali, queste sono le caratteristiche che accomunano tutte le
fobie.

FOBIE SPECIFICHE: animali ragni serpenti, nei bambini molto piccoli i rumori forti, una
persona mascherata, possono suscitare reazioni fobiche.

La reazione
di intensit

proporzionale alla vicinanza con loggetto fobico, molto spesso riguarda lidea.

FOBIA SOCIALE : qui la paura marcata e persistente nellaffrontare una situazione che
espone al giudizio sociale il soggetto, esso teme di mostrare la sua fragilit; anche in
questo caso si associa lansia anticipatoria e le condotte di evitamento; qui i bambini
hanno un comportamento che il contatto con gli altri che genera la paura di essere
giudicati, il bambino tende ad appartarsi, evita i giochi di gruppo, si isola, appare timido
negli ambienti non dominati dalla persona che lo rassicura, nei contesti che lo obbligano
alla socializzazione, ad esempio nel contesto della scuola, ad avere pessime prestazioni
scolastiche.

ATTACCHI DI PANICO, la casistica d basso rilievo a questo disturbo nei bambini.

Gli attacchi di panico si devono susseguire per poter definire un disturbo di panico; il
soggetto ha una serie di sintomi di tipo neurovegetativo che possono simulare lattacco
di cuore, vertigine, mancanza daria ecc, e nelladulto si associano a un contenuto
cognitivo che la paura di impazzire, di morire; a questo conseguir una modificazione
del suo comportamento, che sar anche in questo caso quello di evitamento delle
situazioni che lui lega alla comparsa dellattacco di panico. Lattacco non ha una
motivazione e non nemmeno situazionale, pu divenire situazionale nellambito di un
contesto in cui si avuto per la prima volta lattacco di panico, se ad esempio lattacco di
panico avvenuto in una stazione ferroviaria, posso collegare lattacco a quel luogo e
attivamente si innesca un meccanismo di evitamento di quel luogo.

Questa la definizione
secondo il DSM 5
dellattacco di panico,
che non una entit
nosografica, lo un
disturbo di panico che
caratterizzato dal
ripetersi di questi
attacchi di panico.

Caratteristiche che
lattacco di panico assume nel bambino: sempre in base allet, vedete che
nelladolescente si ha la capacit di descrivere gli aspetti cognitivi che si correlano a
quelli neurovegetativi, ovvero la paura di morire, di impazzire, di perdere il controllo ed
episodi di derealizzazione e depersonalizzazione; per quanto riguarda i bambini pi
piccoli si ha una serie di sintomi, tensione irrigidimento, pianto, abbiamo una serie di
sintomi neurovegetativi, il cuore che batte velocemente, il respiro affannoso, pu
presentare sudorazione, pu anche svenire. Queste crisi possono anche essere notturne.

Riassumendo: aspetti prevalentemente fisici su quelli cognitivi nei bambini, con il


raggiungimento di aspetti pi mentalizzati in et pi adulta, questa una costante in
rapporto allo sviluppo cognitivo.

COME VENGONO DIAGNOSTICATI: chiaro che per qualsiasi disturbo, tanto pi in et


evolutiva, c bisogno di una corretta anamnesi in cui cerchiamo la familiarit, di capire
la modalit di sviluppo del bambino, se le tappe dello sviluppo sono regolari,
sostanzialmente cerchiamo di fotografare il quadro clinico, con attenzione sulla modalit
di esordio, delle circostanze in cui si accentua, descrivendolo in tutte le sue
caratteristiche, cerchiamo di parlare con i genitori, di capire che tipo di relazione affettiva
si stabilita, la correttezza della relazione pedagogica con i genitori, le caratteristiche
ambientali in cui emerso il disturbo, losservazione del bambino ovviamente e del suo
livello di sviluppo affettivo.

Ci sono i vari reattivi che si utilizzano in neuropsichiatria infantile come il RORSCHACH e


TAT che sono universalmente accettati.
Dobbiamo tener presente che
per individuare le
caratteristiche del quadro
clinico dobbiamo capire che
esiste una estrema vicinanza
tra ci che patologico e ci
che parafisiologico-
fisiologico, dobbiamo stare
molto attenti perch nella fase
dello sviluppo del bambino
possono esserci ,per esempio
come abbiamo visto per lansia da separazione, un pianto motivato dalla separazione,
che per un fisiologico processo che porta allacquisizione di quelle capacit che il
bambino riesce a sviluppare di cognizione di permanenza della figura di accudimento; il
fisiologico confina sempre con il patologico, il quale deve sempre costituire un aspetto
disfunzionale, che penalizza le capacit del bambino. Considerare DD e le prime fasi di
inquadramento sono fondamentali.

TERAPIA: Si basa su interventi psico-


educativi, psico-terapeutici e farmacologici

La farmacologia non ha grande importanza


nellet evolutiva, sotto i 14 anni molto
limitata, va coinvolta la famiglia qualora i
farmaci sino indispensabili, vanno illustrate
le caratteristiche dei farmaci; non esiste una
terapia diretta al disturbo di panico, ma
esiste una terapia diretta allansia, cio al
sintomo che lattacco di panico provoca.

Uso ansiolitici: si possono utilizzare Idrossizzina (antistaminico) le BDZ che sono off label
(usati al difuori dellutilizzo canonico in riferimento allAIFA), es Alprazolam, si possono
usare gli SSRI ma sempre off label.

Interventi di orientamento psicoanalitico; orientamento cognitivo comportamentale


quello che pi spesso si utilizza specie nei bambini, si cerca di interpretare i suoi
convincimenti, le sue interpretazioni rispetto alle esperienze ansiogene che ha vissuto e
alla modalit di categorizzare queste esperienze.

Per quanto riguarda la psicoeducazione, questa costantemente praticata nel momento


in cui lo psichiatra ha un contatto con i genitori e cerca di relazionarsi con i genitori in
uno spazio di incontro. Quindi ci sono delle abitudini e mentalit psicopedagogiche che
possono essere pi o meno adeguate, vale a dire che possono essere modificate per
facilitare lo sviluppo per un adeguato atteggiamento rispetto a diverse situazioni.

Il DSM 5 scorpora il disturbo ossessivo compulsivo e i disturbi ad esso correlati.

DISTURBO OSSESSIVO CONPULSIVO IN ETA EVOLUTIVA

Quadro clinico caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni, non


necessariamente devono essere presenti insieme; la comparsa di queste idee ossessive,
che sono pensieri, atti, in risposta al fine di cercare di ridurre la componente ansiosa che
genera lossessione, interferiscono nella prestazione del soggetto, nella vita di tutti i
giorni, relazionale o scolastica. A volte queste componenti ossessivo compulsive
caratterizzano le persone molto precise, quindi devono essere molto ingombranti, cio
per essere patologiche devono determinare una disfunzione, altrimenti possono far parte
di un tratto personologico che noi troviamo nei disturbi di personalit, spesso si dice che
chi ha un tratto ossessivo/compulsivo allinterno di un disturbo di personalit molto
funzionante, quasi da ricercare in specifici ambiti lavorativi.

Ossessione: sono pensieri, immagini ricorrenti intrusive, che determinano ansia, disagio,
che sono intrusivi, impropri, inopportuni, e vengono definiti egodistonici; soggetti che
riescono a riconoscere la relazione con il dato di realt, riconoscono che sono delle idee
che nascono nella propria mente.

Compulsioni: atti motori ma anche mentali che vengono messi in atto in risposta
allossessione per cercare di mascherare il disagio che generato dallossessione, e che
generalmente possono non avere nessun collegamento con lossessione. Lidea di
contaminazione innesca un meccanismo compulsivo come ad esempio il lavaggio delle
mani, e qui si ha un minimo di relazione, ma se sono di fronte a un soggetto che ha
paura di fare atti impuri e conta fino a cento ad esempio, in questo caso non si ha alcuna
relazione.

La pi frequente delle ossessioni vedi tabella: dai pensieri di contaminazione ai dubbi di


controllo al bisogno di ordine o di simmetria, ai pensieri aggressivi o terrifici alle fantasie
sessuali accompagnate o meno dalle compulsioni che hanno il potere di neutralizzare il
disagio generato.
Ci sono delle
manifestazioni di tipo
ossessivo tra
virgolette che
vengono definite
fisiologiche, durante
la fase di
accrescimento del
bambino, es il
bambino molto
piccolo, verso il primo
anno di vita, ha
tendenza al le
ripetizioni nel gioco,
una sorta di rituale;
tra il secondo e il
terzo anno,
comportamenti
nelluso del vasino, anche questi in un certo senso rituali (si usa fare i bisogni solo in una
particolare posizione) oppure nella fase di addormentamento (la stessa favola), ma sono
del tutto passeggeri, poi svaniscono. Alcune vengono messe in atto come elementi
propiziatori al buon sonno.

Quando diventano non fisiologiche? Quando sono non adeguate per let, hanno
contenuti non standardizzati rispetto alla fase dello sviluppo, quando interferiscono nella
vita del soggetto, quando generano uno stato di ansia importante, hanno modalit
persistente e duratura, in presenza di profili di sviluppo peculiari, quando il bambino
troppo perfezionista, scrupoloso ha una serie di dubbi, ha difficolt di orientamento a
switchare le modalit di comportamento, ma rigido vuole fare le cose sempre nella
stessa modalit in modo disfunzionale.

Sostanzialmente divengono disfunzionali quando si manifestano in una modalit


comportamentale persistente e duratura.

Per quanto riguarda la modalit di manifestazione del disturbo ossessivo compulsivo in


et evolutiva tenete presente che lossessione non viene mai descritta dal bambino
come egodistoniche, perch non ha ancora sviluppato la capacit di avere la
consapevolezza della irrazionalit della propria idea, manca la caratteristica pi
corticalizzata.

Prevalenza: 05%

ETA: precoce, sette anni nei maschi, undici anni nelle femmine. Anche qui c una
componente di familiarit ad indicare una componente genetica.

Disfunzione nel circuito serotoninergico tant che se si dovesse far terapia, questo negli
adulti, si dovrebbero utilizzare gli SSRA, c una disfunzione nel circuito che fa capo allo
striato a alla corteccia orbito-frontale.

A volte una sottopopolazione di disturbi ossessivo-compulsivi compare allinterno di una


infezione da streptococco beta emolitico di gruppo A, che pu dare anche la corea. In
questo senso un piccolo sottogruppo di DOC, insieme a queste entit nosografiche che
appartengono di pi alla patologia neurologica, fa parte quelle che sono le PANDAS,
sottogruppo con eziologia di tipo organico.
Anche nelladulto ma nei
bambini il disturbo cambia
nel corso del tempo,
modificazione dei
contenuti ossessivi e delle
risposte compulsive

CONTENUTI OSSESSIVI:
Paura di essere
contaminati, infettati, i
primi contatti con gli
ambienti ospedalieri
possono far sviluppare questa paura. Le tematiche che pi spesso si ritrovano nei
bambini sono

CONTAMINAZIONE: Pericolo per s stessi e per gli altri

Di essere aggressivi

Fantasie sessuali

Eccessiva meticolosit precisione perfezionismo ordine

Bisogno di chiedere e dire le stesse cose con motivo


propiziatorio.

COMPULSIONI sono molto spesso corrispettivi utili come il lavarsi, ma molto pi spesso
non connessi in nessun modo con lideazione ossessiva.

Il DOC solo nel 20% dei casi si trova come modalit isolata nei bambini, spesso si trova in
co-morbidit con disturbi da tic e di Jilles la Tourette, o a disturbi specifici dello sviluppo,
poi spesso si associa alla depressione.

Per la diagnosi: test specifici, ma stendiamo un velo pietoso perch voi non sarete nelle
condizioni di fare una diagnostica attraverso test specifici per et evolutiva.

TRATTAMENTO: tre braccia,


psicoterapico, psico-educativo
e farmacologico; cosa vi
aspettate nellet evolutiva?
in questo caso il trattamento
si pu fare, ci sono indicazioni
per alcuni farmaci, in
particolare la Fluvoxamina al
di sopra degli otto anni, per la
Sertralina al di sopra dei sei
anni. Per uso Off label sono
indicati altri tipi di farmaci, soprattutto triciclici, come la Clomipramina, che si usa anche
molto nelladulto come farmaco di seconda scelta.

Cognitivo comportamentale lapproccio della psicoterapia, mentre lintervento psico


-educativo deve al solito coinvolgere i genitori, soprattutto quando sembrano avere
caratteristiche di eccessivo controllo o autoritarismo, e quindi ne devono essere
modificati i comportamenti.

DISTURBI CORRELATI AL DOC NELLETA AVOLUTIVA

Cose da dire in particolare rispetto agli adulti non ce ne sono.

Secondo il DSM 5 sono il disturbo da dismorfismo corporeo (spingono il soggetto a


controllare la propria immagine)

Tricotillomania

Disturbo da accumulo

Disturbo da escoriazione

I quadri clinici sono sempre caratterizzati da idee ossessive che hanno per contenuti
particolari, ed hanno la stessa caratteristica di risposta alla comparsa di queste idee, di
attivare degli atti, dei comportamenti, come il bisogno impellente di stuzzicarsi la cute,
integra o lesa da un foruncolo, oppure intrecciare i capelli e produrre una zona di
alopecia. Presenza sempre di pensieri invasivi, immagini, bisogni impellenti che
assediano la mente e lasciano al soggetto un margine molto limitato di resistervi, a
carattere egodistonico.

DISMORFISMO CORPOREO

Anche qui abbiamo una componente fisiologica o parafisiologica, negli adolescenti


fisiologico, essi sono in una fase dello sviluppo corporeo in cui c una estrema tensione
alla propria immagine. Altro per un disturbo dismorfico corporeo, c qui una
preoccupazione che diviene intrusiva che spinge il soggetto a controllare il proprio
aspetto fisico in qualunque superficie riflettente, si mettono in atto comportamenti che
tendono a camuffare presunti difetti corporei, la reazione sproporzionata, produce
disagio intollerabile che pu portare al suicidio, per incapacit di tollerare il disagio.

TRICOTILLO MANIA: tendenza ripetitiva a giocare con i capelli, a strapparseli, possono


essere non solo i capelli ma anche i peli del corpo, una volta strappati possono avere
condotte di esame del materiale, come triturare o anche mangiare, il soggetto vive male
il disturbo con sentimenti di imbarazzo e sensazione di perdere il controllo, cio cerca di
ridurre la sua tendenza a strappare i capelli ma non ci riesce.

CAPITOLO DEI DISTURBI CORRELATI A EVENTI TRAUMATICI e STRESSANTI

DISTURBO REATTIVO DELLATTACCAMENTO

DISTURBO DA STRESS TRAUMATICO

DISTURBI DELLADATTAMENTO

1) Lesposizione ad un evento esterno traumatico consente di classificare i disturbi


correlati; questa esposizione determina malessere e disagio, con variabile gravit
e severit della sintomatologia e possono assumere caratteristiche cliniche diverse
2) Tutte le entit nosografiche che appartengono a questo raggruppamento sono
caratterizzate dalle caratteristiche seguenti: la natura dellevento, la gravit.

DISTURBO REATTIVO DELLATTACCAMENTO

Nel disturbo reattivo dellattaccamento ci che viene a mancare lisola felice della
madre, il disturbo il trauma del distacco, il disturbo da stress post traumatico trova
nellambito delle categorie possibili di traumi addirittura labuso, mentre nel disturbo
dadattamento esiste un evento traumatico sproporzionato rispetto alla modalit con cui
viene vissuto, una modalit di adattamento a situazioni che possono capitare.

La prima cosa che possiamo fare parlare di tutti quegli eventi che possono essere
considerati traumatici o stressanti, se parlo di calamit naturali chiaro che
comprendiamo tutti la traumaticit dellevento, ma per un bambino un evento
traumatico pu essere rappresentato da un cambiamento di quelle che sono le abitudini
di vivere ad esempio in una famiglia, un divorzio pu rappresentare un evento da
metabolizzare, che con s porta ad una difficolt nelladattamento.

Parliamo adesso in generale di divorzio, di bullismo, di abusi, di malattie croniche che


comportano ospedalizzazione, calamit naturali, di sindromi dettate da un atteggiamento
patologico della madre (sindrome di munchausen) e da situazioni particolari come le
adozioni.

PROBLEMI RIGUARDANTI GLI ASPETTI DELLA PERSONA

Immaginate, un bambino viene abbandonato dalla propria madre, quindi il bambino deve
elaborare come prima fase quella del distacco dalla persona di accudimento, deve quindi
ristabilire una relazione con nuove figure di accudimento, levento traumatico, gli
aspetti psicologici, psicodinamici delladozione implicano let in cui avviene questo, oggi
unadozione pu essere fatta nei primi mesi di vita ma pu anche avvenire quando il
bambino pi grande quindi ci sono adozioni e adozioni. Al momento attuale gli aspetti
giuridici sono rivolti alla garanzia e tutela del minore, e implicano spesso percorsi lunghi
e travagliati.

Il divorzio un momento traumatico perch il bambino perde in un colpo solo la


sicurezza di avere una coppia di riferimento, specialmente quando trascinato in una
separazione con discordia; molti studi mettono in confronto la sofferenza evocata nel
bambino dalla situazione di litigio perenne allinterno del contesto familiare in una fase
antecedente al divorzio e la sofferenza al momento della separazione, sembra che la
maggiore causa di stress sia rappresentata dalla condizione di litigio costante nella fase
antecedente la separazione. La discordia familiare agisce molto pi sulla serenit del
bambino rispetto alla separazione in s.

Possiamo vedere inoltre come le due figure vanno incontro al divorzio, ci sono quei
processi patologici in cui il bambino viene conteso come oggetto di propriet, il grado di
coinvolgimento del bambino un altro elemento fondamentale per capire come il
divorzio influir.

Anche la capacit di adattamento del bambino un elemento importante, ci sono


bambini che riescono a cogliere il meglio dalla nuova situazione, che in parte corrisponde
alla struttura che il bambino ha. C una realt oggettiva che devono affrontare e un
vissuto oggettivo, la rottura della coppia pu essere un dato di realt oggettivo ma il
vissuto del bambino quello che conta.
Il capitolo degli abusi un grosso capitolo: possono andare dalluso di maniere forti, a
scopo educazionale, che possono comportare anche delle percosse con conseguenze di
danni somatici, ma ci possono essere anche situazioni in cui possono essere omessi degli
atti dovuti, come la privazione del cibo, devono essere eventi perpetrati ; anche la
trascuratezza unaltra modalit di abusare, il bambino pu essere oggetto di una
disattenzione totale da parte dei genitori, per cui pu andare in giro trascurato, vestito in
modo non adeguato, pu non avere la possibilit di usufruire dei libri di scuola, ma anche
medica (bambini che non vengono volutamente vaccinati); si tratta di una trascuratezza
nei confronti dei bisogni elementari del bambino, del bisogno di accudimento fisico,
medico, del bisogno di essere supervisionati per non farsi del male, per esempio
medicine da ingoiare o acidi con cui involontariamente i bambini possono farsi del male,
supervisione anche nellapproccio nei confronti di nuove situazioni, di guidare il bambino
nella crescita e negli aspetti emozionali.

ABUSO SESSUALE: implica o meno la natura sessuale, spesso viene perpetuato nella
sua completezza, sono maggiormente coinvolte le bambine. Si definisce abuso sessuale,
quando i minori vengono coinvolti in atti sessuali inappropriati rispetto al livello di
sviluppo e inappropriati rispetto al ruolo che occupano nella famiglia, non intendendo con
questo per forza un atto sessuale libidinoso.

Ci sono fattori che predispongono allabuso in generale: si devono considerare due


aspetti, colui che oggetto dellabuso e coloro che lo perpetuano.

I fattori che predispongono labusatore nei confronti dellabuso infantile il fatto che
sono soggetti incapaci di prevedere le conseguenze dei propri comportamenti, essi stessi
sono stati oggetto di abuso e non sono capaci di entrare in relazione empatica con il
bambino, non sempre labusatore un familiare, pi spesso sono persone che fanno
parte dellentourage familiare

Lincesto descritto come connotato da caratteristiche psicopatologiche, se il padre


labusatore molto spesso affetto da psicopatologia, le madri sono spesso passive
perch magari depresse o passive nel ruolo che viene concesso allinterno della coppia, il
contesto familiare spesso degradato con caratteristiche di isolamento sociale. Queste
sono caratteristiche che dalla letteratura vengono estratte per capire qual lambito
allinterno del quale si consumano gli abusi infantili.

BULLISMO: nellaccezione sembra che gli adolescenti riescano ad essere di una


cattiveria estrema, il bambino diviene loggetto esposto ripetutamente a denigrazioni
che possono essere messe in atto da parte di un gruppo o di una persona, i bambini
sono vittimizzati con uso di parole o di gesti, vengono picchiati o molestati, oppure
perpetuato con la presa in giro, si parla inoltre di bullismo diretto ma anche indiretto,
questultimo come forma di isolamento imposto, che lascia da parte il soggetto, lo
esclude dal gruppo.

Maggiormente interessato il maschio, prevale bullismo diretto mentre quello indiretto


colpisce pi spesso le femmine

Per parlare di bullismo, questo lo voglio sottolineare, necessario che vi sia una
asimmetria nella relazione, cio che vi sia vittima e carnefice

Fattori predisponenti: riguardano sia il persecutore che la vittima; gli aspetti nellambito
del quale la vittima pu essere pi vulnerabile sono laspetto fisico, altezza, colore capelli
ecc. ma anche modalit affettive relazionali, molto spesso loggetto del bullo una
vittima passiva, tendenzialmente inibito, dimesso oppure reagisce ma in modo
provocatorio inefficace, c sempre una sperequazione tra chi bullizza e chi oggetto di
bullismo.

I precursori nel soggetto che perpetua bullismo sono caratterizzanti da disturbi della
condotta, hanno scarso controllo degli impulsi, difficolt a modulare gli affetti, hanno una
carenza di empatia, intolleranza alle frustrazioni, si definisce un profilo caratterizzante di
un persecutore che molto ha a che vedere con i disturbi della condotta. Spesso chi fa
bullismo ha una psicopatologia, o qualcosa ai confini con la psicopatologia.

MALATTIE CRONICHE: il processo di ospedalizzazione un evento traumatico perch di


separazione dalle figure di riferimento. Le reazioni psicologiche alla malattia cronica
possono essere di varia natura, nei bambini molto piccoli ci possono essere delle fantasie
in cui la malattia una punizione, nelladolescenza la comparsa della malattia, che deve
essere cronica, che persiste, definisce un processo di regressione a fasi evolutive
antecedenti e quindi a ristabilire una dimensione di dipendenza dalle figure di
accudimento. Ci che conta let, il tipo di patologia, ma anche in che modo i genitori
reagiscono, quindi lambiente.

Lospedalizzazione un elemento molto importante, o per lo meno lo era perch le


attuali strutture ospedaliere garantiscono la vicinanza con la figura di accudimento.
Lospedalizzazione produce uno stress, la maggiore vulnerabilit si ha nella fase iniziale,
da pochi mesi a tre-quattro anni, ma soprattutto in quei bambini che gi per loro conto
hanno una maggiore dipendenza e una emotivit disturbata. Molto spesso il bambino ha
alterazioni del comportamento, fa le bizze, poi in qualche modo si adatta alla situazione,
e quando rientra a casa ha degli scoppi di ira, di depressivit, che sono comportamenti
disturbanti, la situazione prosegue, non si focalizza intorno alla ospedalizzazione, ma pu
persistere come se fosse una esacerbazione di quei sentimenti di abbandono.

CALAMITA NATURALI: riguarda al momento attuale ad esempio immigrati che vedono


morire annegare, elementi che proporranno un trauma esistenziale. Nientaltro da dire

Voglio parlarvi di una sindrome molto particolare, che volevo solamente accennare, nel
senso che esistono delle madri iper-accudenti:

SINDROMI DI MUNCHAUSEN: sono madri iper accudenti (sono quelle madri che dicono
il genitore sono io perch il padre non c mai, non se ne occupa) e sostanzialmente
inducono un disturbo fittizio per procura, i bambini sono sottoposti continuamente a
visite ed esami , per dimostrare che hanno una malattia, sono madri che falsificano i
referti, costringono il bambino ad accusare disturbi, il bambino per essere compiacente
ed accettato da queste madri esegue il volere della madre, che il bambino accetta per
transizione, la conseguenza di madri con disturbi di personalit , c la volont di
dimostrare una malattia per dimostrare che sanno essere accudenti.

SIDROME DEL DR SHOPPING: pi caratteristica delle madri ansiose, di quelle che


sono sempre preoccupate per la salute del figlio, la conseguenza di una sorta di
ipocondria, fanno fare esami per dimostrare che c assenza di malattia.

Ci sono tre entit nosografiche che caratterizzano questo raggruppamento:

DISTURBO REATTIVO DELLATTACCAMENTO: premesse sono la formazione di quel


rapporto tra bambino e figura di accudimento, quella che la diade, la coppia;
lattaccamento considerato per definizione il legame emotivo, vincolo affettivo tra due
persone, in et evolutiva si definisce nel bisogno di vicinanza fisica con la figura di
riferimento, riconosciuta in quel modello operativo che Bowlby definisce come quel
meccanismo che fa maturare una vicinanza con le emozioni, che in qualche modo segna
il processo evolutivo del soggetto. un quadro aspecifico caratterizzato da un disordine
dello sviluppo dellinterazione della comunicazione sociale con difficolt della relazione,
in soldoni il bambino non cerca il conforto dei genitori, nella madre, perch ha avuto un
problema di accudimento, perch ha avuto un problema di separazione dalle figure di
accudimento, non condivide le amozioni, irritabile, ha reazioni emotive spesso
incongrue. un disturbo reattivo ad un attaccamento non stabile, anamnesticamente va
assolutamente dimostrata la presenza di un inadeguato rapporto di attaccamento, di
unassenza di attaccamento stabile, per cui si rilever una difficolt di accudimento sia
qualitativa che quantitativa, pu essere un accudimento trascurante o in cui cambia
figura di riferimento.

DISTURBO DA STRESS POST-TRAUMATICO: qui la presenza dellesperienza


traumatica un elemento forte, un trauma evidente, pi spesso si tratta della
conseguenza di abusi sessuali, di catastrofi naturali, dove le persone coinvolte sono a
rischio di vita o vedono morire altre persone, ed il trauma tanto forte da immobilizzare
la persona, da
renderla incapace di
fare cecchessia.
Lesordio si pu avere
pi spesso dopo i
primi tre mesi
dallevento che lo
induce, questa la
fase post traumatica,
non quella acuta.

Nel post traumatico


C un corteo di
sintomi che
caratterizzano il
quadro clinico, sintomi intrusivi, dissociativi, da disregolazione emotiva, levitamento, i
sintomi di alterazione dellattenzione e i sintomi dellarousal; lentit di queste
manifestazioni dipender dalla gravit dellevento traumatico, dallet e dalla
tempestivit dellaiuto che si pu offrire in termini psicoterapeutici.

In generale i bambini presentano una manifestazione da disagio diffuso, difficilmente


inquadrabile; quando parliamo di sintomi da alterato arousal sapete gi cosa significa,
cio ipervigilanza, alterazione della concentrazione, ritmo sonno veglia alterato, oppure
per quanto riguarda sintomi intrusivi, lavere flash back, avere incubi, tipico dei bambini
che al risveglio da questi incubi perdono il controllo delle urine.

Sindromi dissociative come la depersonalizzazione o la derealizzazione, da disregolazione


cognitiva( pensieri funzionalmente inadeguati), appiattimento emotivo, comportamenti di
evitamento, sono gli stessi sintomi che avete trovato nel disturbo post traumatico degli
adulti, per quanto riguarda i ragazzini per i sintomi intrusivi si trovano nei bambini pi
grandi, per cui loro ripetono nel gioco, nei disegni e nel comportamento gli elementi
costitutivi dellevento traumatico, mentre i comportamenti di evitamento sono pi
caratteristici quando i bambini sono pi piccoli e si associano allimprovviso mutismo o
addirittura a regresisione delle funzioni cognitive, mentre lipervigilanza, iperattivit,
incubi notturni, e lo scoppio di aggressivit sono sintomi della alterazione dellarousal,
che sono tipici dei bambini
pi piccolini.

DISTURBO DI ADATTAMENTO: in questo caso abbiamo un disagio generato da un


evento stressante, che per non ha una connotazione di gravit tale da giustificare
questa situazione, di
entit sproporzionata per
quanto riguarda lentit
dellevento, es un
bambino che ha avuto un
brutto voto a scuola,
questo pu essere un
elemento stressante,
oppure un isolamento dai
coetanei, o difficolt di
competere in maniera
paritetica in diversi ambiti
scolastici sportivi, doversi
sottoporre a pratiche
mediche non facilmente
comprensibili, tutto ci determina nel bambino una sofferenza o un disturbo
nelladattarsi che pu caratterizzarsi prevalentemente con comportamenti emotivi che
possono assumere laspetto depressivo o ansioso; compaiono a distanza: lacuto entro
sei mesi, mentre il persistente o cronico quando si sono superati sei mesi dallevento.

Lapproccio:

riorganizzazione emotiva

Promuovere linserimento del soggetto in gruppi funzionanti con nuove esperienze


comunitarie e di approccio collettivo

Rimuovere la causa dove possibile

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