Elogio Del Politeismo

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ELOGIO DEL POLITEISMO

Introduzione

Nel mondo antico la religione una produzione culturale. Religione antica


studiata solo da specialisti a causa opposizione cristianesimo che le ha relegate
in errore e falsit, ormai considerata superata dal progresso della civilt.
Ormai conservata solo nella mitologia ritenuta fantastica. Importante
conoscere potenzialit represse del politeismo per evitare i conflitti dei
monoteismi. Esistono divinit minute che non solo sovraintendono a
determinate azioni, ma anche le rappresentano. La religione antica suddivide
lesperienza in sequenze di pi operatori divini, raggruppandole poi in
determinati segmenti per noi disparati.

1) Il sacrificio del presepio e le bombe nella moschea

Nessun presepio per non urtare suscettibilit di coloro che non sono cattolici
(contro questo gesto alcuni esponenti della destra); gli islamici non contro
presepio. Tale gesto fatto non per laicit ma per problemi dovuti a
multiculturalit. Atteggiamento opposto Oriana Fallaci pro distruzione moschea
costruita in Toscana. Entrambe queste scelte derivano dalla convinzione che
esista un solo e unico Dio. NellEsodo Dio descritto come unico e geloso, non
ammette lesistenza di altri Dei, perci vanno eliminati i loro falsi simboli. Cos
c limpossibilit di venerare due o pi divinit nello stesso luogo e tempo.

2) Statuette di fine danno. Animali, pastori, Re Magi

Presepio occupa primo piano in cultura cristiana perch ritualizza la nascita del
Salvatore, riarticolandone con le figurine la narrazione. E memoria culturale,
che la tradizione ha elaborato sulla scarna narrazione dei Vangeli, ma anche
interazione con la memoria culturale. Bue e asinello non presenti in Vangelo,
inaugurati da San Francesco, introducono Ges fra bambini mitici perseguitati
da comunit umana, protetti da animali, per permettergli poi di diventare
fondatori di una nuova civilt (es. Ciro, Romolo e Remo, Zeus). La natura
certifica lo statuto eccezionale del piccolo eroe attraverso la sua spontanea e
incontestabile autorit. In presepio spesso grotta, non stalla, per evocare
distanza da cultura umana (cos anche per bambini mitici). La molteplicit delle
arti e dei mestieri esemplifica lannuncio delluniversalit dellannuncio
cristiano. Pastori usati per esemplificare la vita semplice e per certificare bont
e verit dellannuncio. I Magi (presenti in Luca e Matteo) passano dallessere
sacerdoti a re, pur mantenendo connessione con religioni altre e lontane,
esprimono lomaggio delle religioni dOriente a Ges, sono la prova della
divinit di Ges e del fatto che lui sia lunico, le altre devono cedergli il passo.

3) Statuette di fine danno. Sigilla, Sigillaria e Compitalia

Sigillaria: sette giorni in cui a Saturno venivano dedicate statuette di gesso,


sigilla, in vendita al mercato annuale tenuto per loccasione. Qui venduti anche
altri oggetti da regalare a amici e parenti. Dati soldi anche a bambini per
comprare qualcosa. Similitudine con mercati natalizi odierni. Compitalia: per
onorare i Lares, dei familiari onorati da coloro che abitavano intorno a uno
stesso Compitum (crocicchio di strade). Per onorarli adornavano le loro
immagini con palle di lana e piccole bambole (maniae). Agli schiavi erano
concessi particolari libert. Spirito simile a quello natalizio.

4) Una vita di statuette. Il larario

Larario edicola con immagini di Lares, ma anche altre, che esprimevano


particolare messaggio religioso e culturale, raccontando talvolta una storia. Lar:
giovane con tunica corta con rhytn e patera, comunicano gioia e felicit In
larario Trimalcione cerano Lares, Venere e Pisside con sua barba. In Larario
immagini con Dei diversi. Sono luoghi di venerazione per divinit, ma anche
come mezzo di autobiografia. Era uno spazio vocato alla pluralit, dove vi era
una situazione di parit fra le diverse immagini a differenza del presepio.

5) Non avrai altro Dio

J. Assman: monoteismo ebraico contro religione, nega ogni legittimit a tutte


le altre religioni, cos in Esodo grazie a patto di alleanza di Mos con Dio. E un
monoteismo esclusivo, la relazione con le altre di verit/falsit, chi professa le
altre commette una colpa. La distinzione mosaica sta alla base delle altre. Da
qui violenza religiosa, assente in Grecia e a Roma. Questo grazie a pluralit
Dei. In catechismo della chiesa cattolica smorzata durezza (Dio non pi geloso,
ne abbattimento simboli altrui), ma unicit e verit rimasti. C rispetto e carit
verso gli altri, che sono sempre in errore e ignoranza. Dovere cristiano
levangelizzazione, seppure non forzando, e chi non cerca di diventare cattolico
non adempie a obbligo di cercare la verit.
6) Tradurre gli Dei, tradurre Dio

Dio non traducibile, cio identificarlo con altre divinit, cosa possibile per i
politeisti, per mantenendo per ciascuna la propria specificit in culti, rituali,
offerte e sacrifici. Tutto ci grazie a atteggiamento flessibile, capace di creare
integrazione e fusione. Corrispondenze tra tutte le culture, anche con quelle pi
lontane. La traduzione era uno strumento per orientarsi allinterno
delluniverso religioso altrui (per Assman spiegazione storica, nata con Accadi
poi sviluppata e usata da tutti).

7) Paradossi grammaticali: il nome di Dio

Giuseppe Flavio rispetto verso altri Dei, traduzione scorretta di non maledire
Dio, il rispetto legato a un fenomeno linguistico. In monoteismi non ci sono
nomi propri a dei, ma sono nomi comuni, cosicch Dio indicato sia come
nome caratterizzante di un individuo sia come appartenente a una classe
(composta solo da lui). Non sono possibili equivalenze fuori dal linguaggio
condiviso, pur potendo essere utilizzare termini diversi per designarlo.
Lintraducibilit di Dio provoc problemi a Ricci e ai suoi successori in Cina. A
differenza di politeismo, non possibile nessun paragone con gli dei delle altre
religioni. I monoteismi insomma han creato problemi in grammatica nella
distinzione fra nomi propri e comuni.

8) Linterpretazione degli dei

Interpretatio= mediazione interpretativa fra un fruitore e un enunciato, si


sviluppa nella sfera della negoziazione e del compromesso. Si crea un
enunciato pi facile da uno pi difficile per aver pi chiaro il senso del primo.
Ci lascia incertezza e possibilit altre soluzioni. Per lidentificazione si fanno
congetture basandosi sul parallelo di singoli aspetti. Le identificazioni sono di
natura sperimentale. Pu essere usata sia verso linterno, sia nei confronti dei
propri dei (Arnobio ne parla).

9) Il politeismo, curiosit e conoscenza

Curiosit romana verso gli Dei altrui sia in ambito colto che popolare, per poi
farli nel caso propri. Conoscere gli altri una dimensione fondamentale del
politeismo. In monoteismo manca curiosit e prevale senso di superiorit,
indifferenza e ostilit. Tertulliano: La curiosit cede alla fede.
10) I monoteismi sarebbero dei politeismi mascherati?

La presenza di esseri divini accanto accanto al Dio unico (demoni, angeli, le


Madonne con loro epiclesi, Trinit e santi), farebbero dei monoteismi politeismi
mascherati. In realt non lo sono, perch linterpretazione avviene sempre e
solo allinterno del proprio orizzonte religioso, al max sono politeismi esclusivi.

11) Tolleranza vs interpretatio

Tolleranza da tolerantia e tolero, sopportazione e pazienza. E la virt contro le


avversit e le pene. Con Agostino entra nelletica sociale e nella religione.
Agostino fa riferimento per solo a tolleranza verso coloro che provocano lo
scisma allinterno della chiesa, per mantenere lunit, non lo usa verso i pagani
o verso gli Ebrei. Prevede sopportazione di qualcosa di negativo, non
accettazione o riconoscimento, dato che coloro che sono tollerati sono
nellerrore, noi nella verit. Ci fatto per carit e opportunismo. Utilizzato in
epoca moderna come rispetto di pratiche altrui, mantiene la sua ambiguit e
fragilit, dato che mantiene intrinsecamente disapprovazione. In politeismo la
tolleranza fuori contesto. La tolleranza nata come costruzione culturale per
sopperire la mancanza della tollerantia.

12) Il politeismo come linguaggio

Parallelo fra politeismo e fenomeni linguistici. Interpretazio intralinguistica=


interpretare un nostro lessema o enunciato con altri ugualmente appartenenti
alla nostra lingua. Produttivit del divino= arricchimento del patrimonio
lessicale. Dei cadono in desuetudine= idem i termini arcaici. Unione dei
separati per un contesto singolo di azione divina= sintagma privilegiato (Iuno
Licinia = falce e martello). Prestito di divinit= vocaboli stranieri prestati e
integrati. Importazione divinit straniera nel proprio pantheon (es. evocatio,
rispetto per divinit straniere in conquiste, si evitava che cadessero nelloblio
perch era sacrilego, gli dei non entravano mai nei conflitti)= nuovi vocaboli
stranieri. Per monoteismo tutto ci interpretazione intralinguistica rischiosa e
impossibile creare nuovi lessemi divini, ne praticare levocatio, una colpa
non combattere leresia.

13) Dare cittadinanza agli dei


Il Senato stabiliva lingresso ufficiale di un nuovo dio allinterno della citt, solo
dopo potevano essere onorate. Per i culti privati ci si affidava alle tradizioni
degli antenati. Si definivano publice adscitos. Adscisco significa giuridicamente
cooptare, latto di conferire la cittadinanza a una persona cooptandola
allinterno della propria citt. Per i Romani la religione le divinit e il loro culto
sono una funzione e un prodotto delle comunit umane. Agostino dissentiva.
Una divinit nasce nel momento in cui la citt la onora, dedicandole un tempio
e sancendone lingresso in citt. La religione civica, non filosofica o teologica.
Ci implica un controllo della citt, ma evita che la divinit imponga la sua
presenza come assoluta. Lidea di cittadinanza data al divino pu aiutarci a
comprendere meglio e a utilizzare meglio il concetto di cittadinanza, contro il
rischio della frammentazione o dellomologazione culturale forzata.

14) La lunga ombra delle parole

I termini politeismo, paganesimo e idolatria nascono come termini contro le


religioni classiche. Un Romano avrebbe usato pius, colere deos, ritus, religio,
caerimoniae. Politeismo nasce con lebreo Filone di Alessandria, usandolo in
contesti negativi. Il primo cristiano a usarlo fu lo pseudo-giustino nel III, poi nel
1580 Jean Bodin verso le eresie cristiane e Purchas nel 1614 verso il culto dei
santi, delle immagini e dellostia. Monoteismo usato nel XVII da More contro
apologeti del paganesimo, che ritenevano che gli antichi credessero in un solo
Dio (prima usato il termine monarchia e teismo), e contro gli Ebrei, che
negavano la divinit di Ges. Paganesimo deriva da pagus labitante del
villaggio in contrapposizione allabitante della citt. In Agostino sono invece
coloro che restano fedeli ai culti tradizionali. Alciati dice che il cambiamento si
ebbe da contrapposizione paganus con militaris ( di Cristo), Baronio invece
cambiamento perch gli abitanti della campagna erano quelli rimasti
politeistici, Mohrmann pagano chi non faceva parte ancora del gruppo.
Idolatria deriva da eidolon (immagine) + latreuo (adorare), cio colui che adora
le immagini, nata dalla traduzione della bibbia ebraica dai 70, riferendosi a una
immagine ingannevole, vana e inconsistente, usata per indicare le statue di
culto degli altri. Idem quello che successo con il termine feticcio nei confronti
delle religioni primitive. Prima paganesimo valore neutro, ora estremamente
negativo, sinonimo di falsit e di comportamento immorale.

15) Il crepuscolo della scrittura

Ci sono incompatibilit strutturali contro lutilizzo di alcuni elementi del


politeismo, come le tradizioni, la gerarchia, lunicit e esclusivit divina, la
scrittura con i testi sacri, ispirati e scritti da Dio, che sono prove non solo
mezzi, Dio autore del libro, mentre in Grecia e a Roma sono gli uomini gli
autori del discorso che cos possono modificare e aumentare le nozioni nel
corso del tempo. Per modificare i monoteismi necessario che diminuisca il
potere dellautorit della scrittura e del suo autore, Dio. Per Bettini oggi la
scrittura sta perdendo importanza, dato che trionfano la comunicazione diretta,
immagini e registrazioni sonore. E il crepuscolo della scrittura in quanto testo e
dellautore. Grazie a ci potrebbero insinuarsi alcuni valori del politeismo.

AP. 1 Tolleranza e intolleranza religiosa nel mondo antico

La repressione religiosa a Roma ha motivazioni politiche (es. baccanali per sua


natura riprovevole e pericolosa e cristiani perch vogliono restare separati). In
Cristiani mancanza di coerenza, dato che propugnano amore per il nemico e
combattono per religione. Da Tertulliano libertas religionis, concessione forse
dovuta a debolezza cristianesimo dallora, comunque vi la riaffermazione
dellunicit e della verit di Dio.

AP. 2 Venture e sventure di paganus

Pagani di baroni non erano ottusi contadini, ma cittadini devoti allantica


religione fuggiti in campagna a causa delle persecuzioni e delle leggi imperiali.
La spiegazione di Alciati ha delle pecche, perch paganus come soldato di
Cristo non mai usato prima del IV V secolo, inoltre una designazione di alto
livello, mentre laggettivo era usato dal vulgo. La Mohrmann ha portato alla
luce una incongruenza a Baronio, dato che il termine nascerebbe proprio nel
momento della rivalsa dei cittadini pagani

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