Elogio Del Politeismo
Elogio Del Politeismo
Elogio Del Politeismo
Introduzione
Nessun presepio per non urtare suscettibilit di coloro che non sono cattolici
(contro questo gesto alcuni esponenti della destra); gli islamici non contro
presepio. Tale gesto fatto non per laicit ma per problemi dovuti a
multiculturalit. Atteggiamento opposto Oriana Fallaci pro distruzione moschea
costruita in Toscana. Entrambe queste scelte derivano dalla convinzione che
esista un solo e unico Dio. NellEsodo Dio descritto come unico e geloso, non
ammette lesistenza di altri Dei, perci vanno eliminati i loro falsi simboli. Cos
c limpossibilit di venerare due o pi divinit nello stesso luogo e tempo.
Presepio occupa primo piano in cultura cristiana perch ritualizza la nascita del
Salvatore, riarticolandone con le figurine la narrazione. E memoria culturale,
che la tradizione ha elaborato sulla scarna narrazione dei Vangeli, ma anche
interazione con la memoria culturale. Bue e asinello non presenti in Vangelo,
inaugurati da San Francesco, introducono Ges fra bambini mitici perseguitati
da comunit umana, protetti da animali, per permettergli poi di diventare
fondatori di una nuova civilt (es. Ciro, Romolo e Remo, Zeus). La natura
certifica lo statuto eccezionale del piccolo eroe attraverso la sua spontanea e
incontestabile autorit. In presepio spesso grotta, non stalla, per evocare
distanza da cultura umana (cos anche per bambini mitici). La molteplicit delle
arti e dei mestieri esemplifica lannuncio delluniversalit dellannuncio
cristiano. Pastori usati per esemplificare la vita semplice e per certificare bont
e verit dellannuncio. I Magi (presenti in Luca e Matteo) passano dallessere
sacerdoti a re, pur mantenendo connessione con religioni altre e lontane,
esprimono lomaggio delle religioni dOriente a Ges, sono la prova della
divinit di Ges e del fatto che lui sia lunico, le altre devono cedergli il passo.
Dio non traducibile, cio identificarlo con altre divinit, cosa possibile per i
politeisti, per mantenendo per ciascuna la propria specificit in culti, rituali,
offerte e sacrifici. Tutto ci grazie a atteggiamento flessibile, capace di creare
integrazione e fusione. Corrispondenze tra tutte le culture, anche con quelle pi
lontane. La traduzione era uno strumento per orientarsi allinterno
delluniverso religioso altrui (per Assman spiegazione storica, nata con Accadi
poi sviluppata e usata da tutti).
Giuseppe Flavio rispetto verso altri Dei, traduzione scorretta di non maledire
Dio, il rispetto legato a un fenomeno linguistico. In monoteismi non ci sono
nomi propri a dei, ma sono nomi comuni, cosicch Dio indicato sia come
nome caratterizzante di un individuo sia come appartenente a una classe
(composta solo da lui). Non sono possibili equivalenze fuori dal linguaggio
condiviso, pur potendo essere utilizzare termini diversi per designarlo.
Lintraducibilit di Dio provoc problemi a Ricci e ai suoi successori in Cina. A
differenza di politeismo, non possibile nessun paragone con gli dei delle altre
religioni. I monoteismi insomma han creato problemi in grammatica nella
distinzione fra nomi propri e comuni.
Curiosit romana verso gli Dei altrui sia in ambito colto che popolare, per poi
farli nel caso propri. Conoscere gli altri una dimensione fondamentale del
politeismo. In monoteismo manca curiosit e prevale senso di superiorit,
indifferenza e ostilit. Tertulliano: La curiosit cede alla fede.
10) I monoteismi sarebbero dei politeismi mascherati?