Portanza Cedimenti Consolidazione Fondazioni Free
Portanza Cedimenti Consolidazione Fondazioni Free
Portanza Cedimenti Consolidazione Fondazioni Free
iz
io
ni
.i
GEOSTRU
.in
ge
ni
um
ed
PORTANZA CEDIMENTI E
CONSOLIDAZIONE DI
FONDAZIONI SUPERFICIALI
INGENIUM EDIZIONI
www.ingeniumedizioni.it
ge
.in
ed
ni
um
iz
io
ni
.i
TABLE OF CONTENTS
7
7
9
9
9
13
15
17
18
iz
io
ni
.i
1 INTRODUZIONE
ed
19
32
SU ROCCIA
3.1 Metodo di Terzaghi
3.2 Metodo di Stagg-Zienkiewicz
3.3 Metodo di Hoek-Brown
33
34
34
.in
ge
ni
um
19
20
20
22
24
25
26
28
30
31
40
42
43
46
47
48
48
48
49
iz
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ni
.i
SISMICHE
4.1 Metodo di Richards et alii (1993)
4.2 Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC)
4.2.1 Lazione simica
4.3 EuroCodice8-EN1997-1
4.4 Metodo per il calcolo della portanza di fondazioni
superficiali da prove penetrometriche dinamiche
4.5 Metodo per il calcolo della portanza di fondazioni
superficiali da prove penetrometriche statiche
4.5.1 La formula di Meyerhof
4.5.2 La formula di Schmertmann
4.5.3 La formula di Terzaghi
40
50
50
51
53
54
54
6 VERIFICHE GLOBALI
56
ge
ni
um
ed
61
61
61
62
62
63
.in
7 COEFFICIENTI DI SOTTOFONDAZIONE
57
58
59
63
64
66
67
9 I CEDIMENTI
69
10 CEDIMENTI POST-SISMICI
82
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
11 VERIFICA A LIQUEFAZIONE
.in
ge
12.1 Addensamento
12.1.1 Compattazione superficiale
12.1.2 Compattazione profonda
12.2 Consolidamento
12.2.1 Tecnica di consolidamento con luso di resine
13 ESEMPI DI CALCOLO
14 BIBLIOGRAFIA
69
69
71
73
75
75
79
82
86
88
92
93
95
96
100
101
101
102
104
105
109
109
115
118
123
126
131
129
ge
.in
ed
ni
um
iz
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ni
.i
Abstract
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
ge
.in
ed
ni
um
iz
io
ni
.i
iz
io
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.i
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ge
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um
.in
CAPITOLO 1
1 INTRODUZIONE
t
iz
io
ni
.i
ed
.in
ge
ni
um
|8
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
ed
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
10
| 10
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
EQU
A1
(STR)
A2
(GEO)
0.9
1.1
0.0
1.5
0.0
1.5
1.0
1.3
0.0
1.5
0.0
1.5
1.0
1.0
0.0
1.3
0.0
1.3
| 11
11
COEFFICIENTE PARZIALE
EFFICACE
RESISTENZA NON
DRENATA
PESO DELLUNIT
DI VOLUME
tank
1.0
1.25
ck
1.0
1.25
cuk
cu
1.0
1.4
1.0
COESIONE
M2
1.0
iz
io
ni
.i
TANGENTE
DELLANGOLO
DATTRITO
M1
R=1.8
R=2.3
SCORRIMENTO
R=1.0
R=1.1
R=1.1
ed
CAPACIT
PORTANTE
ni
um
ge
TIPI DI COSTRUZIONI
10
50
.in
12
VITA NOMINALE
VN (ANNI)
100
| 12
La normativa prevede che le verifiche siano eseguite con il metodo agli Stati
limiti in condizioni statiche e dinamiche con le pi gravose condizioni di
carico e valutando gli effetti delle combinazioni delle azioni. A fare
eccezione sono le costruzioni di tipo 1 e 2 poste in zona sismica 4 e classe
duso I e II, per cui ammessa la verifica alle tensioni ammissibili
(assumendo S, grado di sismicit, pari a 5 - D.M. di riferimento 11.03.1988).
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
Nella Circolare n.617 del 2.02.2009 (Gazzetta Ufficiale n.47 del febbraio
2009-Suppl. Ordinario n.27) Istruzioni per lapplicazione delle NTC di cui
al D.M. 14 gennaio 2008si precisa che: in situazioni si pericolosit sismica
molto bassa (zona 4) sono ammessi metodi di progetto-verifica semplificati
tra cui:
- metodo 1: per le costruzioni di tipo 1 e 2 e classe dsuo I e II, le
verifiche di sicurezza si possono condurre alle tensioni ammissibili
(punto 2.7 NTC);
- metodo 2: per tutti i tipi di costruzione e le classi duso (sempre in
zona 4) le verifiche di sicurezza nei confronti dello SLV si possono
condurre per una forza di progetto calcolata assumendo uno spettro di
progetto costante e pari a 0.07 g, ammettendo in maniera implicita un
possibile danneggiamento delle strutture (Capitoli 4, 5 e 6 delle NTC).
ge
.in
13
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
I modelli di calcolo per il progetto agli stati limite ultimo e di servizio delle
fondazioni superficiali su terreno sono illustrati ai punti 6.5 e 6.6; per il
progetto di fondazioni superficiali su roccia, i valori della portanza presunta
sono riportate nel punto 6.7 dellEC7.
Nel Capitolo 7 si definiscono, invece, le fondazioni su pali: pali portanti
alla base, per attrito laterale, pali soggetti a trazione e pali soggetti a carichi
trasversali, installati per battitura, infissione a pressione, trivellazione o
avvitamento nel terreno, con o senza iniezione. Gli stati limite da considerare
sono: instabilit globale, rottura per carico limite della fondazione su pali,
sollevamento o insufficiente resistenza a trazione della fondazione su pali,
rottura del terreno per carico trasversale della fondazione su pali, rottura
strutturale del palo per compressione, trazione, flessione, taglio o carico di
punta, rottura del terreno e della fondazione su pali, rottura del terreno e
della struttura, cedimenti e sollevamenti eccessivi e vibrazioni inaccettabili.
.in
ge
Per quanto concerne la fase progettuale, questa deve considerare uno dei
seguenti approcci:
- risultati di prove di carico statiche o di prove di carico dinamiche di cui
dimostrata la validit;
- metodi di calcolo empirici o analitici la cui validit dimostrata.
14
| 14
prima della presa per lazione del moto della falda idrica, leffetto prodotto
da strati sabbiosi non saturi intorno a un palo, che assorbono l'acqua del
calcestruzzo, leffetto ritardante di sostanze chimiche presenti nel terreno o
leffetto del moto della falda idrica sul calcestruzzo fresco nei pali gettati in
opera non dotati di rivestimento permanente, laddensamento del terreno
conseguente all'infissione senza asportazione di terreno e il disturbo del
terreno conseguente alla trivellazione.
SYMBOL
BEARING
R,v
SIDING
SET
R1
1.0
R2
1.4
R3
1.0
1.0
1.1
1.0
ni
um
RESISTANCE
ed
iz
io
ni
.i
R,h
ge
.in
15
ni
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iz
io
ni
.i
.in
ge
16
| 16
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
17
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
0.4324
0.2328
cu
0.0685
0.0359
0.3551
0.1269
Cc
ge
.in
18
(3)
sia della pressione verticale
| 18
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
.in
ge
19
CAPITOLO 2
2 CAPACIT
(4)
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
.in
ge
20
| 20
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
.in
(7)
(8)
dove:
(10)
)
| 21
21
iz
io
ni
.i
Fondazione
Quadrata
1.3
0.8
Fondazione
Circolare
1.3
0.6
40
141.0
45
298.0
50
800.0
ge
ni
um
ed
Meyerhof propone una formula per il calcolo del carico limite simile a
quella di Terzaghi, in cui introduce ulteriori coefficienti di forma. In
particolare, un coefficiente sq, che moltiplica il fattore Nq, ed i fattori di
profondit di e di pendenza ii, nel caso in cui il carico trasmesso dalla
fondazione inclinato rispetto alla verticale.
I valori dei coefficienti N sono stati ottenuti da Meyerhof ipotizzando vari
archi di prova BF (vedi meccanismo di Prandtl), attribuendo al taglio lungo i
piani AF dei valori approssimati.
I fattori di forma tratti da Meyerhof sono di seguito riportati, insieme
all'espressione della formula (Equazioni 11 e 12).
.in
Carico verticale
(11)
Carico inclinato
(12)
(
(
(13)
| 22
22
Fattori di forma
per >10
(14)
per =0
Fattori di profondit
(15)
per >0
(16)
per =0
.in
ge
in cui
verticale.
ni
um
ed
Fattori dinclinazione
per >10
per =0
iz
io
ni
.i
| 23
23
iz
io
ni
.i
ed
(17)
0
0
1
0.40
.in
D/B
d'c
ge
ni
um
1.1
0.33
2
0.44
(18)
5
0.55
10
0.59
20
0.61
100
0.62
Nei fattori seguenti le espressioni con apici (') valgono quando =0.
Fattore di forma
(19)
24
| 24
(20)
) (=0)
iz
io
ni
.i
) (>0)
ni
um
ed
(21)
(22)
.in
ge
(23)
25
(24)
ed
iz
io
ni
.i
in cui Vd il carico di progetto allo SLU, normale alla base della fondazione,
comprendente anche il peso della fondazione stessa; mentre Rd il carico
limite di progetto della fondazione nei confronti di carichi normali, tenendo
conto anche
delleffetto di carichi inclinati
o eccentrici.
Nella valutazione analitica del carico limite di progetto Rd si devono
considerare le situazioni a breve e a lungo termine nei terreni a grana fine.
Il carico limite di progetto in condizioni non drenate si calcola come
(Equazione 25):
(25)
.in
ge
ni
um
in cui:
A=BL area della fondazione efficace di progetto, intesa, in caso di carico
eccentrico, come larea ridotta al cui centro applicata la risultante del
carico.
cu, coesione non drenata;
q, pressione litostatica totale sul piano di posa;
sc, fattore di forma:
sc = 1 + 0.2 (B/L)
per fondazioni rettangolari;
sc = 1.2
per fondazioni quadrate o circolari;
ic, fattore correttivo dovuto allinclinazione del carico (H, carico orizzontale)
(
)
Dove:
(
26
(27)
)
| 26
Fattori di forma:
per forma rettangolare
per forma quadrata o circolare
) (
(28)
iz
io
ni
.i
in cui:
) (
(29)
con H//B
(30)
con H//L
(31)
ni
um
]
]
ed
[
[
(
(32)
.in
ge
| 27
27
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
ge
.in
Nel caso in cui la quota della falda si trova al di sopra della base della
fondazione (Figura 2.2 (a)), il termine andrebbe modificato in modo da
tener conto del valore efficace della pressione di sovraccarico. Questo valore
calcolato determinando lo sforzo alla quota della falda, ottenuto sommando
allaltezza dello strato compreso fra la superficie libera e la falda stessa,
moltiplicata per il peso specifico umido del terreno, laltezza compresa tra la
quota della falda e la base della fondazione, moltiplicata per il peso specifico
efficace .
Se la superficie della falda coincide con quella del terreno (Figura 2.2 (b)), la
pressione efficace pari a circa la met di quella che si avrebbe a parit di
condizioni quando la falda si trova al si sotto della base della fondazione, in
quanto il peso specifico efficace pari a circa la met del peso specifico
saturo.
28
| 28
Quando la falda si trova al di sotto del cuneo (la cui altezza circa pari a
0.5 B tan(45+/2)), la presenza della falda non influenza il calcolo della
capacit portante e, quindi, pu essere trascurata (Figura 2.2 (c)).
Quando la linea di falda cade allinterno del cuneo (Figura 2.2 (d)), il calcolo
del peso specifico efficace da utilizzare nel termine 0.5 B N pu risultare
pi complesso. Se il valore di B noto, il peso specifico medio efficace del
terreno nel cuneo di fondazione dato dallEquazione 33:
iz
io
ni
.i
(33)
in cui:
.in
ge
ni
um
ed
(
);
dw rappresenta il dislivello tra la base della fondazione e la linea di falda;
wet il peso specifico umido del terreno nel tratto dw;
il peso specifico sommerso in falda ( = sat- w).
| 29
29
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
ge
.in
(34)
in cui i coefficienti
e
sono i coefficienti ridotti.
ridotto considerando come superficie di rottura la
In particolare,
superficie ade=L0 e la superficie adE=L1, ottenendo:
(35)
| 30
Il coefficiente N , che dipende dal peso del terreno, non viene corretto.
Quando =0, i valori assunti dai coefficienti Nc ed Nq coincidono con quelli
non ridotti per ogni valore di indipendentemente dai rapporti D/B e b/B.
Quando il rapporto D/B>0, non si dovrebbero utilizzare i coefficienti di in
quanto si tiene conto delleffetto della profondit gi nei coefficienti
ed
.
iz
io
ni
.i
ge
ni
um
ed
.in
(38)
in cui:
ci la coesione dello strato di altezza Hi;
i langolo dattrito dello strato di altezza Hi .
(37)
| 31
31
Per la valutazione della capacit portante delle rocce si deve tener conto di
alcuni parametri significativi quali le caratteristiche geologiche, il tipo di
roccia e la sua qualit, misurata con l'indice RQD (Rock Quality
Designation). Tale indice, che pu variare da un valore minimo di 0 (caso in
cui la lunghezza dei pezzi di roccia estratti dal carotiere inferiore a 100
mm) ad un valore massimo di 1 (caso in cui la carota risulta integra), pu
essere calcolato nel seguente modo (Equazione 39):
iz
io
ni
.i
CAPITOLO 3
(39)
.in
ge
ni
um
ed
in cui:
Lc = somma delle lunghezze degli spezzoni di carota > 100mm;
Lt = lunghezza totale del tratto in cui si misurata Lc.
Gli spezzoni di carota da considerarsi nel conteggio devono essere il pi
possibile sani scartando, quindi, quelli decisamente alterati (Figura 3.1).
| 32
iz
io
ni
.i
in cui:
qult il carico limite calcolato dellammasso roccioso;
qult il carico limite calcolato con i metodi di Terzaghi oppure di StaggZienkiewicz.
Lequazione trinomia in tal caso assumerebbe la seguente formulazione (41):
(41)
ni
um
ed
dove:
1 il peso per unit di volume del terreno sovrastante il piano di posa;
2 il peso per unit di volume del terreno sottostante il piano di posa;
D la profondit del piano di posa della fondazione dal piano di campagna;
B la larghezza della fondazione;
Nq, Nc, N sono fattori adimensionali di portanza funzione dellangolo di
resistenza a taglio del terreno.
ge
.in
0
5
10
15
20
25
30
10.8 12.2 14.7 18.6 25.0 35.0 52.0
Kp
(42)
35
82.0
40
141.0
45
298.0
50
800.0
| 33
33
(43)
iz
io
ni
.i
Con tali fattori di capacit portante vanno usati i fattori di forma impiegati
nella formula di Terzaghi.
.in
ge
ni
um
ed
34
| 34
(44)
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
ge
.in
35
iz
io
ni
.i
(45)
ni
um
ed
in cui:
1 tensione principale massima a rottura
3 tensione principale minima a rottura
ci resistenza a compressione uniassiale della roccia
mb parametro dellammasso, per roccia intatta mb= mi
(
(46)
.in
ge
s parametro dellammasso
(
(
)
)
(47)
(48)
36
| 36
t
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
(50)
(51)
.in
ge
dove:
(49)
| 37
37
t
iz
io
ni
.i
Figura 3.4 Schema di calcolo del carico ultimo Metodo di Carter e Kulhawy
ni
um
ed
.in
ge
| 38
38
(53)
iz
io
ni
.i
ed
(55)
(56)
.in
ge
ni
um
| 39
39
ed
iz
io
ni
.i
ge
ni
um
.in
CAPITOLO 4
(57)
.
Gli autori hanno ricavato, per il caso sismico, le espressioni degli angoli AE
ed PE (Equazioni 58 e 59) che definiscono le zone di spinta attiva e passiva
nel meccanismo di Prandtl (Figura 4.1), ed i coefficienti di spinta attiva e
| 40
40
]
]
(58)
}
(59)
iz
io
ni
.i
(60)
ed
(61)
ni
um
ge
Nella Tabella 4.1 che segue sono riportati i fattori di capacit portante
calcolati per i seguenti valori dei parametri:
- = 30 = 15
.in
Nc
26.86476
20.9915
15.33132
10.90786
7.141079
3.838476
0.1160159
| 41
41
iz
io
ni
.i
ed
.in
ge
ni
um
| 42
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
.in
43
Le forme spettrali sono definite a partire dai valori dei seguenti parametri su
sito di riferimento rigido orizzontale:
- ag, ovvero laccelerazione orizzontale massima al sito;
- Fo, valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in
accelerazione orizzontale;
- TC, periodo di inizio del tratto a velocit costante dello spettro in
accelerazione orizzontale.
iz
io
ni
.i
Una delle novit introdotte dalle NTC la stima della pericolosit sismica
basata su una griglia di 10751 punti su cui fornita la terna di valori ag, Fo e
TC per nove distinti periodi di ritorno TR.
Il periodo di ritorno TR (periodo medio intercorrente fra un sisma ed il
successivo di eguale intensit), per ciascuno stato limite e relativa probabilit
di eccedenza PVR nel periodo di riferimento VR, calcolabile come
(Equazione 63):
ed
(63)
ni
um
.in
ge
*
Vs,30 rappresenta la velocit equivalente di propagazione delle onde di taglio entro i primi 30 m di
profondit
44
| 44
iz
io
ni
.i
ST
1.0
1.2
1.2
ed
1.4
ni
um
(65)
.in
ge
In cui ed
rappresentano rispettivamente i coefficienti di amplificazione
stratigrafica e topografica.
Il moto sismico alla superficie di un sito quindi rappresentato
dallaccelerazione massima attesa in superficie ed una forma spettrale
ancorata ad essa. Il valore dellaccelerazione massima data da (Equazione
65):
| 45
45
4.3 EuroCodice7-EN1997-1
[(
(66)
[(
ed
In cui:
iz
io
ni
.i
con:
ni
um
.in
ge
B
F
in cui:
g laccelerazione di gravit;
laccelerazione massima verticale sul suolo;
il fattore di capacit portante funzione dellangolo di resistenza al taglio
del terreno.
Come si pu vedere dallequazione (66), non sono presenti i coefficienti R
introdotti nelle NTC ma posso essere individuati nellEC8 nei coefficienti in
funzione della litologia.
46
| 46
con
)
(67)
con
(68)
ed
iz
io
ni
.i
(69)
ge
ni
um
.in
| 47
47
(70)
iz
io
ni
.i
con B>1.2 m
con B 1.2 m
(71)
ed
ni
um
ge
(72)
.in
(73)
(74)
| 48
iz
io
ni
.i
In cui:
( )+
(76)
ni
um
ed
In cui
e B ed L sono, rispettivamente, la larghezza e la
lunghezza della fondazione.
.in
ge
Il valore di
ricavato dalle formule di Terzaghi, espresso in Kg/cmq,
deve essere opportunamente diviso per un coefficiente di sicurezza per
ricavare il valore della capacit portante desercizio.
| 49
49
La verifica della sicurezza nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) di
resistenza si ottiene quindi con il metodo semiprobabilistico dei Coefficienti
parziali di sicurezza tramite lEquazione (77):
(78)
(79)
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
(77)
in cui:
- Ed il valore di progetto delleffetto delle azioni, valutato in base ai valori
di progetto delle varie combinazioni di carico (Ed=EkE);
- Rd la resistenza di progetto, valutata in base ai valori di progetto della
resistenza dei materiali e ai valori nominali delle grandezze geometriche
interessate (Rd=Rk/M).
.in
ge
CAPITOLO 5
50
| 50
iz
io
ni
.i
ed
.in
ge
ni
um
51
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
ge
(85)
.in
Nella Tabella 5.1 si riportano i valori dei coefficienti parziali per le azioni o
per leffetto delle azioni da utilizzare, mentre nella Tabella 5.2 i valori dei
coefficienti di combinazione.
52
| 52
CARICHI
PERMANENTI
PERMANENTI
NON STRUTTURALI
VARIABILI
EFFETTO
FAVOREVOLE
SFAVOREVOLE
FAVOREVOLE
SFAVOREVOLE
FAVOREVOLE
SFAVOREVOLE
COEFFICIENTE
PARZIALE
G1
G2
Qi
0.9
1.1
0.0
1.5
0.0
1.5
ed
ni
um
GEO
(A2)
1.0
1.0
0.0
1.3
0.0
1.3
iz
io
ni
.i
STR
(A1)
1.0
1.3
0.0
1.5
0.0
1.5
EQU
0.7
0.7
0.7
0.7
0.5
0.5
0.7
0.7
0.3
0.3
0.6
0.6
1.0
0.9
0.8
0.7
0.7
0.0
0.6
0.5
0.7
0.6
0.7
0.5
0.0
0.2
0.2
0.5
0.5
0.6
0.3
0.0
0.0
0.0
0.2
0.0
ge
.in
| 53
53
La normativa indica inoltre gli stati limite ultimi di tipo idraulico come:
- UPL, ovvero perdita di equilibrio del terreno o della struttura in seguito
allazione della sottospinta idraulica;
- HYD (Erosione e sifonamento) causata nel terreno dallinstaurarsi di
gradienti idraulici.
iz
io
ni
.i
Nelle verifiche agli stati limite ultimi strutturali (STR) o di tipo geotecnico
(GEO), possono essere adottati due approcci progettuali: lapproccio di tipo
1 prevede due possibili combinazioni (GEO e STR) e lapproccio 1 che
invece ne prevede ununica di tipo (STR+GEO). Nel dettaglio si ha:
Approccio 1: Combinazione 1 (STR) A1+M1+R1;
Approccio 1: Combinazione 2 (GEO) A2+M2+R2;
ni
um
ed
.in
ge
54
| 54
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
(90)
(91)
.in
ge
| 55
55
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
CAPITOLO 6
6 VERIFICHE GLOBALI
.in
ge
56
| 56
t
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
ge
In presenza di terreni coesivi, la resistenza definita dal prodotto della coesione non
drenata per larea della sezione parzializzata; per terreni granulari invece la forza
resistente puramente attritiva e data dal valore dello sforzo normale (minimizzato)
moltiplicato per la tangente dellangolo dattrito del complesso terreno-fondazione.
.in
Nella quale Nsd il valore di calcolo della forza verticale, tan il coefficiente di
attrito alla base del plinto, ca ladesione plinto-terreno e A larea della
fondazione efficace, intesa, in caso di carichi eccentrici, come area ridotta al centro
della quale applicata la risultante.
La verifica a scorrimento, cos come quella a capacit portante, pu essere eseguita
sia in campo statico (con Approccio 1 o 2) sia in campo sismico (Approccio 1, come
previsto dalle NTC, ponendo pari ad uno tutti i coefficienti parziali A relativi alle
azioni).
| 57
57
(95)
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
COESIVO
.in
{(
ge
TERRENO PURAMENTE
COESIONE
(97)
58
| 58
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
(B/L=0)
13
18
25
37
55
89
152
283
592
1442
(B/L=1)
8
11
15
20
30
44
70
120
225
486
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
ed
59
Flessibile
1.045
1.60
2.51
2.91
3.15 (3.00)
3.43
3.57
3.70
3.77
3.81
3.82
iz
io
ni
.i
(Taylor, 1967)
Rigida
1.59
2.42
3.54
3.94
4.17 (5.53)
4.44
4.59
4.74
4.87
4.98
5.06
.in
ge
ni
um
L/B
0.1
0.2
0.5
0.75
1.00
1.50
2.00
3.00
5.00
10.00
100.00
ed
60
| 60
iz
io
ni
.i
ed
Solitamente si ipotizza che il modulo k sia costante sotto ogni punto della
fondazione, come proposto da Winkler e da Westergaard, ma in presenza di
fondazioni elastiche, tale assunzione non accettabile.
ni
um
.in
ge
| 61
61
CAPITOLO 7
7 COEFFICIENTI DI SOTTOFONDAZIONE
( )
(101)
( )
( )
(102)
ni
um
in quanto il prodotto
ed
iz
io
ni
.i
in cui:
il modulo di deformazione dello strato di fondazione espresso in
kg/cmq;
il modulo elastico della fondazione espresso in kg/cmq;
il momento dinerzia della fondazione espresso in cm4;
B il lato corto della fondazione espresso in cm;
p il rapporto di Poisson.
Solitamente la formulazione pu essere riscritta come:
ge
.in
(103)
(104)
62
| 62
iz
io
ni
.i
ed
ni
um
(106)
.in
ge
Tale metodo fornisce risultati adeguati per profondit comprese fra z=B e
z=4B, mentre sconsigliato nella zona che va da z=0 e z=B.
| 63
63
CAPITOLO 8
t
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
.in
ge
64
| 64
(108)
,
(109)
( )
si ottiene:
0.500
0.273
iz
io
ni
.i
Ponendo
0.750
0.156
1.000
0.084
1.500
0.025
2.000
0.008
ni
um
ed
.in
ge
( ) ]
(112)
)+
(113)
| 65
65
(114 )
iz
io
ni
.i
( )
in cui
, con coefficiente di Poisson.
In modo del tutto analogo alla formulazione di Boussinesq, lequazione
(115) pu essere riscritta come:
ed
(115)
ni
um
1.000
0.058
1.500
0.021
2.000
0.010
.in
ge
e quindi:
(116)
( ) ]
(117)
(118)
| 66
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
Figura 8.3 Andamento degli sforzi nel terreno in alcuni punti significativi indotti dalle
pressioni di contatto delle fondazioni. In blu gli sforzi generati dalla fondazione con B= 2.00
m. Landamento degli sforzi totali si ottiene attraverso la sovrapposizione dei singoli effetti.
Procedura
Si fissa un sistema di riferimento (x, y, z).
Se la fondazione ha base quadrata o rettangolare viene suddivisa in piccole
aree quadrate di lato a (dell'ordine di 0.3 m o minore) cos da ottenere una
serie di carichi "puntiformi".
Se si tratta invece di una fondazione circolare la si converte in una
fondazione quadrata equivalente di lato
in modo da considerare
valide le indicazioni al punto precedente.
Si inseriscono le coordinate x, y, z del primo punto sulla verticale per la
quale si vuole costruire il profilo di pressione e l'incremento dz di profondit.
| 67
67
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
68
| 68
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
in cui:
q0 lintensit della pressione di contatto;
(120)
| 69
69
CAPITOLO 9
9 I CEDIMENTI
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
.in
ge
70
| 70
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
(123)
.in
ge
in cui:
rappresenta la pressione efficace lorda [kPa];
la tensione verticale efficace agente alla quota dimposta della
fondazione [kPa];
B la larghezza della fondazione [m];
Ic lindice di compressibilit;
rappresentano dei fattori correttivi attraverso cui si tiene conto
rispettivamente della forma, dello spessore dello strato compressibile e della
componente viscosa dei cedimenti.
Il termine
definisce il contributo offerto dal fenomeno di
e
ricompressione del terreno fino al raggiungimento della tensione
assume valore nullo per fondazioni superficiali (
. Il secondo
invece esprime la compressione dovuta
termine
allaliquota di pressione eccedente la
preesistente.
Il fattore di compressione definito in funzione dei valori di NSPT come
mostra la relazione (124):
(124)
| 71
71
Il valore
rappresenta il valore medio,
il valore dello scarto
quadratico medio e
la media dei valori di NSPT allinterno di una
profondit significativa zi (Tabella 9.1). Quindi, il valore dellindice di
compressibilit dato da:
(125)
Tabella 9.1 Valori significativi di zi in funzione di B
B (m)
2
3
5
10
30
50
100
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
zi (m)
1.63
2.19
3.24
5.56
13.00
19.86
34.00
Figura 9.2 Andamento della Profondit significativa in funzione della base della fondazione
72
(126)
)
| 72
(127)
ed
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
In cui:
la pressione efficace netta pari a (
;
la tensione verticale efficace agente alla quota dimposta della
fondazione;
E il modulo di deformazione da stimare in base ai risultati conseguiti da
prove penetrometriche statiche come 2.5qc 1 per fondazioni quadrate o
circolari e 3.5qc per fondazioni nastriformi;
il coefficiente dinfluenza che varia con la profondit in funzione della
geometria della fondazione e dellentit della pressione applicata q come
mostra il grafico riportato in Figura 9.3. Il valore massimo di si verifica ad
una profondit pari a B/2 per fondazioni circolari o quadrate e a B per
fondazioni nastriformi, e pu essere calcolato come:
(
(128)
qc rappresenta la resistenza alla punta media dello strato stimata con il penetrometro statico.
| 73
73
t
iz
io
ni
.i
ed
ni
um
.in
ge
, per linterramento
, per il tempo
(129)
(130)
74
| 74
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
ed
| 75
75
oppure:
(131)
(132)
iz
io
ni
.i
ed
(134)
.in
ge
ni
um
dove:
il rapporto di ricompressione;
il rapporto di compressione;
cr lindice di ricompressione vergine;
cc lindice di compressione vergine;
H0 lo spessore iniziale dello strato;
la tensione verticale efficace prima dellapplicazione del carico;
lincremento di tensione verticale dovuto allapplicazione del carico.
76
| 76
ed
iz
io
ni
.i
ni
um
.in
ge
in cui:
il cedimento medio di una fondazione flessibile;
il modulo di deformazione in condizione non drenata;
e
sono i coefficienti correttivi che dipendono dalla forma e dalla
profondit del piano di posa della fondazione e dallo spessore dello strato
compressibile. Per maggiore attendibilit necessario utilizzare per
i
valori proposti da Christian e Carrier (1976) riportati in Figura 9.7.
| 77
77
t
iz
io
ni
.i
ed
ni
um
.in
ge
in cui:
laltezza dello strato in fase di consolidazione;
il coefficiente di consolidazione secondaria come pendenza nel tratto
secondario della curva cedimento-logaritmo tempo;
T il tempo in cui si vuole calcolare il cedimento secondario;
T100 il tempo necessario allesaurimento del processo di consolidazione
primaria.
78
| 78
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
Figura 9.8 Movimenti di una struttura. Definizione secondo Burland et al. (1977)
79
Murature
portanti
non armate
Lesioni nei
tompagni
Fessure
per
deformata
con concavit
verso lalto
Meyerhof
(1974)
0,4x10-3
Valori di /L
Polshir e
Burland,
Tokar (1958)
Wroth (1975)
0,4x10-3
(L/H=1)
0,3 0,4x10-3
(L/H=3)
0,8x10-3
(L/H=5)
0,2x10-3
(L/H=1)
0,4x10-3
(L/H=5)
ge
Fessure per
deformata
con concavit
verso il basso
Bjerrum
(1963)
Valori di
Meyerhof
Polshir e
(1974)
Tokar
iz
io
ni
.i
Danni
strutturali
Skempton
e
McDonald
ed
Strutture
intelaiate
e murature
armate
Tipo di
danno
ni
um
Struttura
.in
80
[cm]
[cm]
[cm]
| 80
[cm]
iz
io
ni
.i
ed
2.55
510
7.530
Dipende dalla posizione
del baricentro
Operativit di macchine:
a) macchine tessili
b) turbogeneratori
c) gru a ponte
Drenaggio di superfici pavimentate
Murature
portanti multipiano
Murature portanti ad un piano
Lesioni di intonaci
Telai in c.a.
Pareti di strutture
a telaio in c.a.
Telai in acciaio
Strutture semplici in acciaio
.in
ge
Rotazione rigida
[]
ni
um
Stabilit al ribaltamento
0.00050.001
0.0010.02
0.001
0.00250.004
0.003
0.002
0.005
Rotazione relativa
[]
0.003
0.0002
0.003
0.010.02
| 81
81
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
.in
ge
I risultati devono essere riportati in una carta su cui, oltre alla perimetrazione
dellarea indagata, si devono indicare la localizzazione delle verticali
esplorate e il valore dellindice del potenziale di liquefazione IL. Nel caso
che i terreni risultino liquefacibili o suscettibili di significativi incrementi
delle pressioni interstiziali durante levento sismico di riferimento, devono
esserne valutati gli effetti in termini di cedimenti permanenti post-sismici. I
cedimenti del terreno sono legati allincremento e allaccumulo di pressioni
interstiziali durante il terremoto e alla loro dissipazione post-sismica; perci
si possono avere cedimenti permanenti anche se non si raggiunge la
condizione di liquefazione.
CAPITOLO 10
10 CEDIMENTI POST-SISMICI
82
| 82
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
ge
.in
| 83
83
t
iz
io
ni
.i
ed
ni
um
.in
ge
verticale iniziale v0, che pu essere stimata utilizzando abachi a partire dai
parametri desunti da prove SPT, CPT e da misure della velocit delle onde di
taglio Vs;
| 84
5.5
6.0
6.5
1.43
1.32
1.19
iz
io
ni
.i
Magnitudo
ni
um
(137)
ge
in cui
.in
in cui
ed
| 85
85
iz
io
ni
.i
(%) la deformazione
(138)
ed
ni
um
In prima battuta:
- lindice di riconsolidazione postciclica pu essere posto pari a
(in cui
lindice di compressione ottenuto in prove
edometriche)
- il rapporto di pressione interstiziale pu essere valutato con il grafico
.in
ge
Figura 10.2 Valori del rapporto di pressione interstiziale in funzione della deformazione
di taglio massima indotta
86
| 86
Tabella 10.2 Valori del rapporto interstiziale in funzione di della deformazione di taglio
massima indotta
[%]
510-2
110-1
210-1
410-1
5
0.2
0.4
0.6
0.8
0.95
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
in cui
il picco di accelerazione al piano campagna del terremoto
di riferimento; laccelerazione di gravit;
la tensione totale
verticale; un coefficiente riduttivo dell'azione sismica che mette in
conto la deformabilit del sottosuolo e che pu essere determinato con la
relazione semplificata
;
il modulo di taglio
corrispondente al livello deformativo
, che pu essere determinato o
utilizzando le leggi di variazione
ottenute con prove dinamiche in
laboratorio o mediante la Tabella 10.3 applicando un fattore riduttivo al
modulo di taglio
il rapporto
.in
relazione:
ge
I risultati devono essere riportati in una carta dove, oltre alla perimetrazione
dellarea indagata, devono essere indicati la localizzazione delle verticali
esplorate e il valore del cedimento cumulato.
Nel caso che al di sopra della falda vi siano terreni granulari non saturi e/o
terreni coesivi molli, nella carta in corrispondenza di ogni verticale dovr
essere riportato il valore del cedimento totale relativo agli strati non saturi
e/o coesivi e agli strati liquefacibili sotto falda.
| 87
87
ed
iz
io
ni
.i
ge
ni
um
.in
| 88
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
Caso b. Il controllo della stabilit si effettua in tutti quei casi in cui eventuali
movimenti del pendio e/o il superamento di una certa soglia di deformazione
in condizioni sismiche possono produrre effetti critici sulle sovrastanti
costruzioni o nellarea circostante.
Lanalisi in questo caso deve essere condotta con metodi pseudostatici e, nei
pendii coesivi a comportamento duttile (indice di consistenza Ic < 0.5, grado
di sovraconsolidazione OCR< 5, indice di plasticit > 26%), anche con
metodi dinamici semplificati.
In maniera preliminare, si identificano la geometria del pendio, la profondit
del substrato, la stratigrafia, il regime delle pressioni interstiziali, le propriet
geotecniche dei terreni costituenti i vari strati, lentit e la posizione di
eventuali carichi esterni. Nel caso di frane attive o quiescenti si devono
individuare il tipo di cinematismo e la forma della superficie di potenziale
scorrimento. A tal proposito devono essere condotti accurati rilievi geologici
di superficie, indagini geotecniche in sito e in laboratorio e installati
strumenti per il monitoraggio delle pressioni interstiziali e degli spostamenti.
Dovranno essere effettuate analisi del pendio in condizioni statiche, sismiche
e post-sismiche. Particolare attenzione deve essere data alla determinazione
della resistenza di picco e residua, in condizioni drenate e non drenate. Si
assumeranno:
- condizioni drenate nella situazione pre-sisma,
- condizioni non drenate durante il sisma
- condizioni drenate in condizioni post-sisma.
.in
ge
Nei pendii saturi si deve effettuare una stima iniziale delle pressioni
interstiziali durante il terremoto in corrispondenza di alcune verticali
significative e a varie profondit. Lincremento del rapporto interstiziale pu
essere valutato in modo approssimato sia per terreni incoerenti sia per terreni
coesivi. In questultimo caso si utilizza lespressione:
*
(140)
| 89
89
Ip [%]
B
-3
0.410
1.210-3
2.510-3
20
40
55
0.610-3
1.110-3
1.210-3
iz
io
ni
.i
(141)
la
ed
ni
um
.in
ge
Tabella 10.5 Valori assunti dal parametri di degradazione t per i terreni coesivi (espresso in
funzione dellampiezza della deformazione di taglio, dellindice di plasticit e del grado di
sovra consolidazione OCR)
[%]
Ip [%]
OCR=1 OCR=2 OCR=4
90
1
1
2
2
1024
2560
1024
2560
0.25
0.07
0.30.35
0.09
0.12
0.06
0.20
0.08
0.03
0.02
0.15
0.07
| 90
Tabella 10.6 Valori del numero di cicli equivalenti corrispondenti ad unampiezza dello
sforzo di taglio pari a
Numero
Accelerazione
Magnitudo
dei cicli
[g]
equivalenti
2-3
5
8
12
0.15
0.25
0.30
0.35
7.5
15
0.45
iz
io
ni
.i
5.25
6.00
6.50
7.0
ed
ni
um
in direzione orizzontale
in direzione verticale
.in
ge
essendo
laccelerazione orizzontale di picco su roccia o su terreno rigido
di riferimento, un coefficiente di importanza della eventuale sovrastante
struttura, laccelerazione di gravit.
Nei pendii coesivi a comportamento duttile (indice di consistenza Ic < 0.5,
grado di sovraconsolidazione OCR< 5, indice di plasticit > 0.26) dovranno
essere effettuate stime approssimate degli spostamenti o con metodi di
analisi dinamica degli spostamenti a partire da un accelerogramma o
ricorrendo a espressioni empiriche di letteratura.
| 91
91
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
.in
ge
con
.
Per il calcolo dei cedimenti si utilizzano metodi che tengano conto delle
azioni indotte dal terremoto (in termini di accelerazione o di deformazioni
tangenziali) e delle caratteristiche di addensamento del terreno (numero dei
colpi NSPT, Dr). In prima approssimazione, per la valutazione del cedimento
H in un generico strato di altezza H pu essere utilizzata la Tabella 10.7,
in
che fornisce i valori del rapporto di compressione volumetrica
funzione dellaccelerazione
e del numero dei colpi corretto
con
( )
essendo
la pressione atmosferica e
I risultati devono essere riportati in una carta dove, oltre alla perimetrazione
dellarea indagata, devono essere indicati la localizzazione delle verticali
esplorate e per ogni verticale il valore del cedimento totale cumulato. Nel
caso in cui al di sotto della falda vi siano terreni liquefacibili o suscettibili di
significativi incrementi delle pressioni interstiziali durante levento sismico
di riferimento, nella carta, in corrispondenza di ogni verticale, dovr essere
| 92
92
riportato il valore del cedimento totale relativo agli strati non saturi e agli
strati sotto falda.
Tabella 10.7 Valori del rapporto di compressione volumetrica
e del numero di colpi corretto
dellaccelerazione
0.010
0.015
0.020
0.030
0.040
0.050
0.060
0.075
0.005
0.007
0.010
0.015
0.020
0.02
0.03
0.05
0.07
0.12
0.15
0.18
0.25
iz
io
ni
.i
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
0.35
0.40
in funzione
ed
ni
um
e plastici (
.in
ge
93
(145)
iz
io
ni
.i
(146)
.in
ge
ni
um
ed
| 94
94
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
dove CRR (Cyclic Resistance Ratio) indica la resistenza del terreno agli
sforzi di taglio ciclico e CSR (Cyclic Stress Ratio) la sollecitazione di taglio
massima indotta dal sisma.
I metodi semplificati proposti differiscono fra loro soprattutto per il modo
con cui viene ricavata CRR, la resistenza alla liquefazione. Il parametro
maggiormente utilizzato il numero dei colpi nella prova SPT anche se oggi,
con il progredire delle conoscenze, si preferisce valutare il potenziale di
liquefazione utilizzando prove statiche (CPT) o prove di misurazione delle
onde di taglio Vs. Questi che seguono sono i metodi che in genere sono
utilizzati per la progettazione di opere di media importanza.
.in
ge
| 95
95
CAPITOLO 11
11 VERIFICA A LIQUEFAZIONE
iz
io
ni
.i
(148)
ge
ni
um
ed
in cui
l'accelerazione massima in superficie che tiene conto degli
effetti amplificativi di sito, l'accelerazione di gravit e il peso di volume
secco del terreno.
.in
Figura 11.1 Sforzo di taglio indotto dal terremoto ad una determinata quota
| 96
Ambraseys N. N.
(1988)
5.5
6.0
6.5
7.0
7.5
8.0
8.5
1.43
1.32
1.19
1.08
1.00
0.94
0.89
2.86
2.20
1.69
1.30
1.00
0.67
0.44
NCEER
(Seed R. B. et al.)
(1997, 2003)
2,21
1,77
1,44
1,19
1,00
0,84
0,73
ed
iz
io
ni
.i
Magnitudo
ge
ni
um
(152)
.in
dove
il numero medio dei colpi nella prova penetrometrica standard
un coefficiente correttivo che si calcola mediante la seguente
SPT e
espressione:
(
(153)
| 97
97
t
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
ed
E' stato dimostrato che per un terremoto di magnitudo pari a 7.5 CRR pu
essere espresso da:
98
| 98
Gli Autori hanno precisato che questa procedura valida per sabbie con
D50>0.25 mm; per sabbie limose e limi suggeriscono di correggere
ulteriormente il valore di N1,60 come:
(154)
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
| 99
99
Consolidazione
STABILIZZAZIONE
Densit e portanza
Densit
Argille
Densit e portanza
Tutti
Well-point e pozzi
Sabbie e ghiaie
Malte cementizie,
bentoniche e chimiche
Ghiaie, sabbie e
rocce porose
Malte cementizie,
bentoniche e chimiche
Rocce fratturate
sabbie fini e limi
Elettro-osmosi
Argille a bassa
permeabilit
Miscele di calce
Argille
Refrigerazione
Suoli saturi
Essiccamento
Argille
Ancoraggi
Tiranti
Chiodature
Tutti
Rocce fratturate
Jet grouting
Jetting
Tutti
ge
.in
w
w
Elettro-chimica
Termica
Densit
Tutti
Sub-orizzontali
Cementazione di
fratture e
discontinuit
Densit
Densit
Tutti
Iniezioni
Propriet migliorata
Coesivo
Superficiali
Drenaggi
100
Non coesivo e
misto
Misto e coesivo
ed
Compattazione
Profonda
Mezzo gommato
Rullo a piedi di
montone
Vibroflottazione
Mezzi dinamici e
esplosivi
Precarico e dreni di
sabbia
ni
um
Compattazione
superficiale
Rullo vibrante
Tipo di terreno
iz
io
ni
.i
CAPITOLO 12
Resistenza alla
compressione
Resistenza alla
compressione
Resistenza alla
compressione e
densit
Permeabilit e
resistenza alla
compressione
Permeabilit e
resistenza alla
compressione
Resistenza alla
compressione
Resistenza alla
compressione
Resistenza alla
compressione e
impermeabilit
Resistenza alla
compressione
Stabilit
Stabilit
Resistenza alla
compressione e
impermeabilit
| 100
12.1 Addensamento
12.1.1 Compattazione superficiale
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
ed
| 101
101
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
I rulli vibranti sono utilizzati in terreni non coesivi e misti; nei terreni non
coesivi un rullo leggero vibrante ad alta frequenza e bassa ampiezza produce
una liquefazione del suolo con conseguente forte compattazione utilizzando
unenergia relativamente bassa.
I rulli statici sono efficaci su terre miste, ma sono di scarsa validit su
superfici irregolari; pi pratici sono i rulli gommati, il cui effetto pu essere
paragonato a quello di una fondazione nastriforme.
I rulli a piede di montone (rulli vibranti dotati di punte tronco-coniche che si
infiggono nel terreno) consentono in terre coesive di applicare alte energie su
superfici limitate.
.in
ge
Vibroflottazione: nel quale una macchina spinge unasta vibrante nel terreno
compattandolo per liquefazione (terreni non coesivi) e per spostamento (
terreni coesivi). Linfissione avviene sotto lazione del peso proprio aiutato
dalla vibrazione e dalla uscita di acqua da ugelli posti nella parte inferiore
dellasta; si raggiungono profondit anche di 20 m.
I fori, di diametro 30-40 cm, vengono riempiti con sabbia che viene poi
compattata per formare una colonna anche di 1 m di diametro.
Pali compattati: metodo simile al precedente ma meno costoso, si avvale di
una attrezzatura che spinge nel terreno un cilindro cavo mediante caduta di
un maglio; il terreno si addensa per spostamento mentre nel foro,
direttamente dallinterno del cilindro, viene inserita sabbia o cemento.
Vengono realizzate reti di pali a maglia di circa 1-2 m. La profondit
dintervento non supera i 10 m.
Compattazione dinamica: consiste nel far cadere da unaltezza di circa 5-10
m un maglio a forma allungata del peso di 10-20 t; leffetto costipante pu
raggiungere nel terreno la profondit di 5-15 m a seconda del tipo di terreno
e della presenza o meno di falda. Produce buoni effetti in tutti i terreni dotati
di buona permeabilit, ma anche in quelli a bassa permeabilit pu essere
efficace: infatti lo shock indotto sullacqua interstiziale produce delle
idrofratture le quali diventano vie preferenziali di drenaggio.
102
| 102
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
(155)
dove:
(156)
= peso di volume del terreno
= inclinazione superficie cono pari a 45+/2
| 103
103
12.2 Consolidamento
I metodi pi convenzionali per accelerare il consolidamento di terreni
prevalentemente argillosi sono:
.in
ge
ni
um
ed
iz
io
ni
.i
104
| 104
iz
io
ni
.i
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ge
ni
um
ed
in cui:
rappresenta il coefficiente di spinta laterale a riposo,
[( ) ]
indica lincremento della pressione dovuta alla fondazione di dimensioni
e calcolato a profondit diniezione ,
BxL e con fattore dinfluenza
secondo la teoria di Boussinesq. La pressione verticale
calcolata alla
profondit di iniezione uguale alla pressione totale in caso di terreni
coesivi e alla pressione efficace in caso di terreni granulari.
I parametri caratteristici del terreno di cui si tiene conto nel modello sono: il
modulo di Young (E), il coefficiente di Poisson ( ), la coesione (c) o la
| 105
105
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
ed
Figura 12.4 Schematizzazione delle zone plastica ed elastica intorno alla cavit
( )
(158)
| 106
(159)
ge
][
ed
ni
um
iz
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ni
.i
.in
107
iz
io
ni
.i
ni
um
ed
Il valore v calcolato ad una distanza dal centro della cavit pari alla
distanza tra lasse della fondazione e la verticale di prova, ed alla profondit
delliniezione.
.in
ge
108
| 108
iz
io
ni
.i
.in
ge
ni
um
ed
| 109
109
CAPITOLO 13
13 ESEMPI DI CALCOLO
Carichi:
Permanente
Variabile
Permanente orizzontale
Variabile orizzontale
18.5 KN/m3
21
20 KPa
105 Kpa
=
k =
ck =
cuk =
G1 = 820 KN
Qk1= 120 KN
HG2= 3.5 KN
HQk2=1.8 KN
ed
Parametri geotecnici:
Litotipo: limo-argilloso
Spessore > 20 m
Peso dellunit di volume
Angolo di resistenza a taglio
Coesione efficace caratteristica
Coesione non drenata caratteristica
B = 3.00 m
D = 1.50 m
iz
io
ni
.i
Geometria:
Base della fondazione,
Profondit di ammorsamento della fondazione
ni
um
.in
ge
110
| 110
iz
io
ni
.i
ni
um
*(
ge
ed
*(
.in
128
| 128
129
ge
.in
ed
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130
ge
.in
ed
ni
um
iz
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ni
.i
14
10 BIBLIOGRAFIA
Aiello E., Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), Teoria ed
applicazioni pratiche, Ottobre 2009.
iz
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ed
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131
t
iz
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Ingenium Edizioni
Maggio 2014
1a edizione