Il Ponte: Giornale Parrocchiale

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IL PONTE mensile della Parrocchia di S.

Antonio Abate in San Domenico Siena

GIORNALE PARROCCHIALE
Sempre aggiornato e ricco di notizie
consultabile anche online al sito
www.basilicacateriniana.com

il Ponte

Oh Agnello dolce, oh cibo soavissimo,


pieno di gaudio e di letizia e consolazione
(tratto dalla lettera 52 di Santa Caterina da Siena)
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IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

il Ponte
Leditoriale del Parroco

QUARESIMA E TENTAZIONI
Cari Parrocchiani,
ecco che davanti a noi si apre il cammino della Quaresima. Tempo di grazia, di
riconciliazione e di festa! Quaranta giorni di cammino con tappe, leggi, segni stradali
da tenere ben presenti per arrivare al traguardo. E un grande impegno per tutti, la
primavera dello Spirito che si sente nellaria. Anche Santa Caterina cinvita a
intraprendere questo cammino dicendoci: Godete, godete ed esultate; perch il
tempo sapprossima che la primavera ci porger i fiori odoriferi. ( L. 226 ) E in
questo tempo la grande scuola della fede a cui tutti siamo convocati. Papa
Francesco, ci ha ricordato che le Parrocchie devono diventare isole di misericordia,
pertanto noi, non possiamo esimerci dal compiere gesti di misericordia a partire da
chi pi vicino a noi. Nel Messaggio inviato per questa Quaresima , il Santo Padre ci
ricorda anche che: quando il popolo di Dio si converte al suo amore, trova le risposte
a quelle domande che continuamente la storia gli pone. Una delle sfide pi urgenti
quella della globalizzazione dellindifferenza. Lindifferenza verso il prossimo e verso
Dio una reale tentazione anche per noi che ci diciamo cristiani. Questo tempo di
grazia ci deve servire per aprirci allaltro, deve essere un tempo ci fa dire un no e un
si. No, alla globalizzazione dellindifferenza, si , alla globalizzazione della fraternit.
Cari Parrocchiani, il Signore avrebbe potuto tener lontano da S il diavolo, ma
santAgostino ci dice che : se non si fosse lasciato tentare; non ti avrebbe insegnato
a vincere, quando tu sei tentato. Allora forti della vittoria di Cristo, corriamo in
questo tempo di Quaresima compiendo gesti di misericordia, incontro alla Pasqua
del Signore.
Tutti benedico di cuore con affetto

P. Alfredo Parroco
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IL SACRAMENTO DELLA

CONFESSIONE
COME CHIEDERE PERDONO:
prosegue la sintetica rubrica sulla confessione e sui passi da seguire per
chiedere sinceramente perdono delle quelle nostre azioni che sono
contrarie agli insegnamenti di Ges e che ci guidano alla nostra salvezza.
Il mese scorso stato illustrato lEsame di coscienza.
Nel prossimo numero di Aprile il terzo ed ultimo impegno:
il proposito di non peccare pi.

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RIUNIONE CATECHISTE
Particolarmente fruttuoso stato lincontro di gennaio tra il parroco e le catechiste,
ricco di proposte per i ragazzi che frequentano il catechismo nella nostra parrocchia
e che si riferiscono al periodo febbraio-marzo 2015.
Si inizia il mese di febbraio con la festa della Candelora, che questanno riveste
unimportanza particolare per san Domenico: nella nostra chiesa, infatti, viene
celebrata la festa della vita consacrata, indetta da papa Francesco, cui partecipano
frati, suore, monaci e monache di tutta la diocesi. Padre Alfredo, considerando
limportanza dellevento per la nostra chiesa, retta dalla comunit dei padri
domenicani e nel cui ambito vivono e lavorano le suore domenicane, ha caldamente
invitato i ragazzi del catechismo a partecipare alla messa delle ore 18 celebrata
dallArcivescovo.
Febbraio prosegue con una nota spensierata: mercoled 11 dalle ore 16,30 una bella
festa di carnevale nel chiostro ci regala un po di allegria. Giochi, maschere, stelle
filanti e una ricca merenda non possono mancare per un pomeriggio insieme.
In Quaresima, come ormai tradizione, le diverse classi del catechismo si alternano
per animare la messa parrocchiale domenicale delle ore 10,30 secondo il seguente
calendario:
22 febbraio:
1 e 2 elementare
1marzo:
4elementare
8 marzo:
5 elementare, 1 e 2 media
15 marzo:
3 media
22 marzo:
3 elementare
Analogamente, i venerd di Quaresima vedranno la partecipazione delle diverse
classi di catechismo:
27 febbraio:
1 e 2elemenatre
6 marzo:
4 elementare
13 marzo:
3 media
20 marzo:
5 elementare, 1 e 2 media
27 marzo:
3 elementare.
Ultima iniziativa prima della Pasqua: domenica 29 marzo (domenica delle Palme)
durante la messa delle ore 10,30 si raccoglieranno alimenti per i bisognosi, che
verranno ritirati direttamente da un incaricato della Caritas.

Giuliana
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Dalla Terra Santa: E il Verbo si fece carne

Gv 1, 14

In questo mese di Marzo festeggiamo la grande Solennit dellAnnunciazione del Signore. Cosi grande che,
come saprete, nella nostra Siena, la citt della Vergine, il 25 Marzo era giorno di inizio dellanno fino al
1749. Ma veramente abbiamo ben capito che cosa significhi lIncarnazione? Dio si fatto uomo, ha assunto
la nostra natura; il Verbo Eterno, la seconda Persona della Trinit si fatto carne nel seno della Vergine
Maria. Come spiegare un p pi nel dettaglio questa realt? In che modo la divinit e lumanit possono
coesistere nellunica Persona di Ges di Nazareth? Immagino che anche i pi ferrati nel catechismo
debbano riordinare un momento le idee per rispondere, e molti di noi, ammettiamolo pure, faticherebbero
a spiegare lIncarnazione, dogma che pi di ogni altro caratterizza la fede cristiana. Chiarificare il mistero
dellIncarnazione e coglierne le conseguenze, difendendo questa realt da numerose eresie, ha impegnato
la riflessione della Chiesa dei primi secoli. Le verit date oggi per acquisite sono il frutto dello Spirito Santo,
che ha guidato la Chiesa ad una pi profonda comprensione della verit, tra le dispute teologiche dei grandi
Concili Ecumenici. Riassumiamo i punti principali con alcune affermazioni tratte quasi tutte dal Catechismo
della Chiesa Cattolica e dal Compendio. Ges non in parte Dio e in parte uomo e in lui non vi una
confusa mescolanza di divino e umano, Ges Cristo vero Dio e vero uomo. il Verbo, unendo a se stesso
ipostaticamente (cio sostanzialmente) una carne animata da unanima razionale, si fece uomo (Concilio di
Efeso). Maria la Madre di Dio non perch la natura del Verbo o la sua divinit hanno avuto origine dalla
santa Vergine, ma per il concepimento umano del Figlio di Dio nel suo seno, cio perch nacque da lei il
santo corpo dotato di anima razionale a cui il Verbo unito sostanzialmente (Conc. Efeso). Ges Figlio
del Padre celeste secondo la natura divina e figlio di Maria secondo la natura umana, ma propriamente
figlio di Dio nelle due nature, essendoci in lui una sola Persona, quella divina. Lumanit di Cristo non ha
altro soggetto che la Persona divina del Figlio di Dio che lha assunta e fatta sua al momento del
concepimento. La natura umana di Cristo non un soggetto personale, nel Cristo vi una sola ipostasi (o
persona), cio il Signore nostro Ges Cristo, Uno della Trinit (Conc. Costantinopoli II). Tutto quindi,
nellumanit del Cristo, deve essere attribuito alla sua persona divina come al suo soggetto proprio, non
soltanto i miracoli ma anche le sofferenze e cos pure la morte: Il Signore nostro Ges Cristo, crocifisso
nella sua carne vero Dio, Signore della Gloria e Uno della Trinit (Conc. Costantinopoli II). Seguendo i
santi Padri, all'unanimit noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio, il Signore nostro Ges
Cristo, perfetto nella sua divinit e perfetto nella sua umanit, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima
razionale e di corpo, consostanziale al Padre per la divinit, e consostanziale a noi per l'umanit, "simile in
tutto a noi, fuorch nel peccato"; generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinit, e in questi ultimi
tempi, per noi e per la nostra salvezza, nato da Maria Vergine e Madre di Dio, secondo l'umanit. Un solo e
medesimo Cristo, Signore, Figlio unigenito, che noi dobbiamo riconoscere in due nature, senza confusione,
senza mutamento, senza divisione, senza separazione. La differenza delle nature non affatto negata dalla
loro unione, ma piuttosto le propriet di ciascuna sono salvaguardate e riunite in una sola persona e una
sola ipostasi (sostanza). (Conc. di Calcedonia) Sono affermazioni dense e difficili, che non esauriscono il
mistero dellIncarnazione e andrebbero a loro volta commentate e comprese nella loro genesi. Ciascun
uomo formato di unanima e un corpo, due sostanze incomplete che si uniscono a formare una sola
persona e una sola natura. La realt del Cristo di pu riassumere invece nella formula Una persona in due
nature: la natura divina e quella umana (anima+corpo), nella loro integrit e completezza, sono unite in
una sola Persona, che quella del Verbo, il Figlio eterno del Padre, preesistente alla Creazione del mondo e
allatto dellIncarnazione; che la Persona dello stesso e unico Figlio di Dio e Signore Ges Cristo, il quale
loggetto di una sola adorazione. Anni fa lessi un manifesto contro laborto molto convincente che diceva:
Anche tu sei stato un embrione. Si, anche Dio stato un embrione! In quellEmbrione, come nella Santa
Eucarestia, cera tutta la divinit e tutta lumanit nellunica Persona del Verbo; quellEmbrione, concepito
nel grembo della Vergine Maria per opera dello Spirito Santo senza intervento di uomo, era proprio Lui,
Ges di Nazareth, il Cristo, il Figlio di Dio e Figlio dellUomo, Uno della Trinit, il nostro Dio e Salvatore, il
Signore.
Filippo eremita

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2015 Anno delle vita Consacrata


2 Febbraio 2015
Festa della Vita Consacrata

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

GIORNATA DIOCESANA DELLA VITA CONSACRATA


Nel giorno della presentazione di Ges al tempio, si celebrata nella cripta di San
Domenico la giornata diocesana della vita consacrata. Questa ricorrenza ha assunto
questanno una particolare importanza in quanto in diocesi si sta vivendo lanno
eucaristico. Questo aspetto stato sottolineato dallarcivescovo che ha presieduto
la concelebrazione eucaristica. Durante lomelia, monsignor Buoncristiani ha
ribadito come le Sacre Particole tra noi stiano a ricordare che Ges presente e
non ci abbandona. Quella promessa, Ecco io sono con voi fino alla fine dei tempi
(Mt,28,18-20), si ritrova nel prodigio delle 225 ostie consacrate che si conservano
incorrotte dal 1730 nella basilica di San Francesco. Un fatto prodigioso, perch la
materia si decompone, mentre quelle ostie no. E con emozione che ho preso in
mano una ad una quelle particole. Esse rappresentano lumilt, - ha detto
monsignor Buoncristiani, - lumilt oggettiva di quello sconosciuto frate francescano
che le consacr quella mattina del 14 agosto 1730. Per questo tutti non possiamo
sapere quello che il Signore ha in progetto per noi. In questi 284 anni ci sono state
tante vicissitudini, ma le Sacre Particole sono sempre l a testimoniarci non solo la
presenza di Nostro Signore Ges tra noi, ma anche la sua pazienza ad esserci sempre
vicino nonostante le nostre trascuratezze. Come ha detto Papa Francesco, le nostre
comunit religiose dovranno essere lievito per rinnovare lo slancio della nostra vita
cristiana, senza farsi prendere dal pessimismo che il mondo che ci circonda potrebbe
indurci a fare.
In tempi in cui lindividualismo ha preso un po tutti, essere uomini e donne
consacrati, vuol dire essere riconciliati con noi e con gli altri.
Il pomeriggio iniziato con la recita del rosario, animato dalle intenzioni preparate
da alcuni religiosi e religiose, appartenenti alle varie congregazioni, poi prima
dellinizio della Santa Messa larcivescovo ha benedetto le candeline, che come
consuetudine vengono distribuite ai fedeli il giorno della candelora, nome popolare
attribuito alla ricorrenza della presentazione di Ges al tempio, dove la luce sta
significare la luce della fede che illumina le genti. Alla celebrazione hanno
partecipato anche molti laici, tra cui i rappresentanti del TerzOrdine Francescano e
della Fraternita laica domenicana.
Franca Piccini

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S.Messa celebrata nella giornata dedicata alla Vita Consacrata


presieduta da S.E. Mons. A. Buoncristiani Arcivescovo di Siena ,
concelebrata con la comunit dei Frati Domenicani e dai diversi Ordini
Religiosi presenti in Diocesi e la partecipazione del Terzordine
Francescano e della Fraternita laica domenicana

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RINGRAZIAMENTO DEL PARROCO DI SAN DOMENICO


A SUA ECCELLENZA LARCIVESCOVO.

Eccellenza grazie,
per essere stato con noi questa sera, a conferma del suo
apprezzamento e del suo sostegno, come Pastore di questa
diocesi di Siena, Colle e Montalcino perch a nessuno
sfugga lintensa diaconia che le tante famiglie religiose
esprimono sul territorio a favore dei malati, degli
anziani nelle case di riposo, dei tanti studenti, , dei
bambini nelle scuole materne, del popolo in genere nelle
parrocchie. Ma c un servizio ancora pi profondo al
quale non possiamo rinunciare e che i religiosi
esprimono anche di l dellattivit specifica e del loro
ministero ed la testimonianza dellassoluto di Dio.
Tutto ci infatti ben espresso nel logo realizzato per
questanno voluto da Papa Francesco Vangelo Profezia e
Speranza tutto questo vuole e deve essere nella messa di
oggi per la vita consacrata.
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INTERVISTA
In occasione della giornata dedicata alla vita consacrata, abbiamo chiesto ad alcuni
religiosi di rispondere, con una battuta, a questa domanda:

Cosa vuol dire appartenere alla vita consacrata?


La vita della vita Suor Francesca delle Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena.
Tutto un altro mondo. Lanima scopre sia nella vita umana che nella natura, tutti gli
attributi di Dio Suor Giuseppina O.P. della Congregazione delle Missionarie
Domenicane di San Sisto.
Aver fatto una scelta diversa dalle altre, per una persona speciale Suor Fortunata
dellOrdine di Santa Marta.

Vivere come ci ha insegnato Ges Padre Michele O.P. Comunit


Domenicani di Siena.

dei Padri

La vita consacrata un dono di Dio Suor Maria Gabriella O.P. domenicana delle
Missionarie di San Sisto.
Scegliere la vita di San Francesco. La vita consacrata la chiamata di Ges. Ho
risposto, lo rifarei sempre; questanno sono 25 anni di professione fra Daniele
Ordine dei Frati Minori, Poggibonsi.
Camminare sulle orme di Ges Suor Giulia della Comunit di Pancole.

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MARTEDI 10 FEBBRAIO 2015 SALA DEL CAPITOLO


LA COMUNICAZIONE: RAPPORTI TRA VATICANO E GIORNALISTI
Il giornalista Carlo Marroni, vaticanista de Il Sole24ore, stato ospite a San Domenico per gli
incontri culturali, organizzati dalla Comunit dei Padri Domenicani ed ha parlato della
comunicazione e dei rapporti tra Vaticano e giornalisti. Con lelezione al soglio di Pietro di Papa
Francesco, c stata una inversione di marcia velocissima nei rapporti con la stampa. Bergoglio si
affrancato dalle strutture tradizionali, addirittura chiama da solo le persone che conosce.
Ma il rapporto tra Santa Sede e giornalisti ha passato anche momenti un po turbolenti. Con Papa
Benedetto XVI ci sono state molte crisi che portavano inevitabilmente a tensioni, come per il caso
Boffo, che nel 2009 port ad una grave crisi tra Vaticano e governo Berlusconi. Oppure come negli
ultimi tre anni del pontificato di Benedetto XVI con lesplodere dei casi di pedofilia e con il caso
Vatileaks sulla fuga di documenti riservati del Vaticano. Le crisi al tempo di Papa Benedetto XVI
non venivano gestite e quindi si cadeva spesso nellaccreditare la tesi del complotto. Momenti di
forte tensione ai quali non eravamo abituati, perch con il pontificato precedente di Giovanni
Paolo II, il suo portavoce Joaquim Navarro Valls dellOpus Dei, era presente a tutte le
manifestazioni e riguardava accuratamente i documenti che dovevano uscire dalla Santa Sede,
Navarro aveva un ruolo molto attivo e faceva molta attenzione allimmagine.
Marroni si soffermato anche sulla figura del vaticanista, cio quei giornalisti che in un giornale si
occupano solo di seguire ci che accade in Vaticano. A differenza di prima, che erano tutti
provenienti dal mondo cattolico, oggi ci sono anche vaticanisti provenienti da formazione laica.
Prima di Carlo Marroni il quotidiano economico Il Sole24ore non aveva mai avuto un vaticanista,
mentre ora s e questo dimostra che anche un giornale, che si occupa prettamente di economia,
rivolga lattenzione a ci che succede in Vaticano. Anche questo un segno dei tempi.
Franca Piccini

Carlo Marroni (in piedi)


vaticanista de Il Sole24ore
e Padre Alfredo moderatore

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FOTOCRONACA DELLINIZIO LAVORI IN BASILICA

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Italo
GENERE: Commedia, Family
ANNO: 2015
REGIA: Alessia Scarso

A diversi mesi di distanza dallanteprima di Italo al Taormina Film Festival


arriva finalmente anche al cinema la storia di una cane gentiluomo pronto a commuovere lItalia
intera. Italo, un meticcio di Labrador di grossa taglia, sbuca un giorno allimprovviso nei vicoli di
Scicli, dove gli abitanti guardano il randagio con diffidenza reduci da una brutta esperienza. La citt
aveva infatti affrontato in precedenza lemergenza dei randagi salendo pi volte agli onori della
cronaca per delle aggressioni ai turisti. Sporco e affamato, Italo d prova di grande lealt e
coraggio difendendo i suoi concittadini dai ladri e perfino una donna da un tentativo di stupro.
Cos facendo il cane abbatter i loro pregiudizi e le loro difese intenerendo loro e sicuramente
anche gli spettatori che non potranno non commuoversi dinanzi a questo straordinario esempio di
solidariet e amicizia tra essere umani e animali.
Lesordio della Scarso non particolarmente ambizioso se non voglioso di suscitare emozioni e di
arrivare ad un pubblico il pi eterogeneo possibile. Un film per bambini, per ragazzi e per famiglie
comprese le tante fan di Squadra antimafia Palermo oggi che non vedranno lora di ritrovare il
loro amato vicequestore Domenico Calcaterra alias Marco Bocci, qui nel ruolo inedito di
autoritario sindaco di paese e di giovane padre vedovo. Apprensivo e diffidente Antonio cerca di
fare del suo meglio per prendersi cura del figlioletto Meno ma i suoi tanti impegni istituzionali e
forse la paura di affrontare la solitudine dopo la morte della moglie gli impediscono di dedicarsi
alla sua famiglia quanto vorrebbe.
Cos Meno, un ragazzino piuttosto solitario e taciturno, trascorre le sue giornate in compagna del
cane che in poco tempo diventer lidolo dellintera cittadina. Italo si impone alla loro attenzione
come solo i cani sanno fare in modo ostinato, prepotente e per questo irresistibile. Al fianco di
Marco Bocci, che supera discretamente la prova del grande schermo, una nutrita schiera di
personaggi macchiettistici e simpatici comprimari come Elena Radonicich, Barbara Tabita, Lucia
Sardo e Andrea Tidona. Naturali ed efficienti i tre bambini protagonisti che conferiscono al film
sensibilit e delicatezza ed in particolare il piccolo Vincenzo Lauretta che riesce perfino a
personificare la nota riservatezza delluomo siciliano
Scicli cos come la vita di provincia vengono caratterizzate in modo stereotipato ma luminoso e
gioioso, rendendo cos molto godibile la visione del film senza eccessi n volgarit. Il racconto
infine impreziosito dalla piacevole voce narrante di Leo Gullotta. La regista modicana si avvale di
un registro surreale e grottesco che le agevolano il compito di affrontare (apparentemente) senza
impegno problematiche sociali, individuali e perfino il dramma della perdita. Italo mor infatti nel
2011 a causa di uninsufficienza renale causando un grande dolore nel cuore degli abitanti di Scicli,
che lhanno reso prima mascotte cittadina e poi icona nazionale. Il cane partecipava alle sante
messe, ai funerali, ai matrimoni, amava il cinema e accompagnava perfino i turisti a fare il tour
della citt barocca. La sua memoria rimane viva soprattutto nel cuore del piccolo Meno che grazie
alla presenza generosa di Italo riesce a ricostituire un nucleo familiare affettuoso e protettivo cos
come dovrebbe essere. Dopo Lassie, Rex, Hachiko e tanti loro colleghi nasce cos una nuova stella
del cinema a quattro zampe.

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La Rubrica
dei bambini
dallisola che non c al Chiostro di San Domenico

Durante la

I ragazzi del catechismo della 4 elementare


hanno animato loffertorio durante la S. Messa
parrocchiale del 1 Marzo.

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AVVISI
13 MARZO VENERDI ore 17:00
Adorazione Eucaristica in Cripta
19 MARZO GIOVEDI ore 17:30
Incontri culturali di San Domenico nella sala del capitolo del
Chiostro. Interverr lartista RAMI trattazione su :
Il castello interiore di Santa Teresa dAvila e locchio
dellintelletto di Santa Caterina da Siena
29 MARZO DOMENICA (Le Palme)
ore10:00 tutti nel chiostro per la benedizione dell ulivo
e processione verso la cripta alle ore 10:30 S. Messa

TRIDUO PASQUALE:
2 APRILE GIOVED Santo ore 18 S.Messa in coena domini e
lavanda dei piedi alle ore 21 Adorazione eucaristica con la
comunit dei padri
3 APRILE VENERD Santo ore 18 Liturgia della parola adorazione
della S. Croce e S. Comunione alle ore 21 Via Crucis in Via Ciacci
e via del Colle ( se piove in Cripta ).
4 APRILE SABATO Santo ore 23,30 Veglia e S. Messa.
5 APRILE DOMENICA PASQUA di RESURREZIONE
S.S. MESSE ORE 7:30- 9:00 10:30- 12:00 -18:00
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