Ludwig Mies Van Der Rohe

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GIOVANNI

OGGIANA STORIA DELL'ARCHITETTURA

LUDWIG MIES VAN DER


ROHE
Corso di Geometria Descrittiva – Ludwig Mies van der Rohe

Gli anni della formazione


Nasce nel 1886 ad Aquisgrana da Michael Mies e da Amalie Rohe di origine olandese.
Da adulto Ludwig aggiungerà al cognome paterno il nome della mamma utilizzando il
prefisso olandese "van". Tra il 1897 e il 1899 frequenta la scuola commerciale di
Aquisgrana e di seguito entra nella bottega di scalpellino del padre.
Nel 1900 si iscrive alla scuola d'arti e mestieri sempre di Aquisgrana e inizia a
disegnare ornamenti in stucco per uno stuccatore locale. Nel 1905 si trasferisce a
Berlino e lavora come disegnatore di mobili presso lo studio di Bruno Paul.

L'ESPERIENZA PRESSO LO STUDIO DI PETER BEHRENS


Nel 1908 inizia a lavorare per Peter Behrens e conosce Walter Gropius e Le
Corbusier che in quegli anni fanno pratica dal maestro berlinese. L'architetto
Behrens, in quel periodo, si ispirava a alle opere dell'architetto Karl Friedrich
Schinkel e il giovane Mies ha l'opportunità di conoscere il lavoro del grande
architetto neoclassico tedesco che influenzerà le sue prime costruzioni.

L'ABBANDONO DEL CLASSICISMO: CONOSCENZA DELLE OPERE DI F.L. WRIGHT E DEL NEO-
PLASTICISMO (DER STIJL)
Nel 1910 vi è la mostra delle opere di F.L. Wright a Berlino, e Mies scopre un
mondo diverso da quello di Behrens. Nel 1912 conosce in Olanda le opere di Hendrik
Petrus Berlage e nel 1913 apre un suo studio
Verso il 1919 Mies abbandona il suo primo linguaggio di derivazione neoclassica,
si avvicina al movimento olandese De Stijl e al Costruttivismo, ed inizia a
progettare utilizzando in maniera innovativa l'acciaio e il vetro.
Per Ludwig Mies van der Rohe l'architettura non si distingue dalla struttura e
dalla tecnica, diceva: "Si deve rifiutare ogni forma che non sia retta dalla
struttura".

Le prime opere
CONCORSO PER IL GRATTACIELO IN FRIDRICHSTRASSE E GRATTACIELO IN VETRO
Nel progetto di concorso per il Grattacielo di vetro a pianta poligonale del 1921
e nel progetto successivo del 1922 Mies costruisce degli scheletri d'acciaio di
diversi piani, completamente vetrati. L'impatto volumetrico finale può essere
accostato alle contemporanee opere espressioniste di Taut (Glashaus del 1914) e
Hoger (Chilehaus del 1920).

1914 - Glashaus di Bruno Taut 1920 - Chilehaus di Fritz Hoger

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1921 - Grattacielo in 1922 - Grattacielo in Piante schematiche dei due


Friedrichstrasse vetro e acciaio grattacieli

CASA DI MATTONI E MONUMENTO A ROSA LUXEMBURG

1923 - Maison d'artiste di Theo


1909 - Robie House di Frank Lloyd Wright Van Doesburg
Del 1923 e del 1924 sono rispettivamente il progetto per la “Casa di campagna in
cemento armato” e il progetto per la “Casa di campagna in mattoni”.
Quest'ultimo pare rievocare da un lato l'orizzontalità delle linee delle Prairie
House di Frank Lloyd Wright – in particolare la Robie House – e dall'altro la
scomposizione per piani attuata dagli esponenti del Neoplasticismo olandese, in
particolare Van Doesburg.

1924 - Casa di campagna in


mattoni di L. Mies van der Rohe 1924 - Casa di campagna in mattoni di L. Mies van
- Ricostruzione 3D Der Rohe - Pianta

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Commissionatogli nel 1926 direttamente dal KPD (Partito Comunista di Germania) a


seguito dell'esecuzione di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, il monumento a
Luxemburg e Liebnecht risente delle influenze espressioniste e neoplasticiste.
Costruito in mattoni di recupero fu distrutto nel 1933.

Padiglione tedesco all'esposizione di Barcellona


Costruito per l'Esposizione Universale di Barcellona del 1929, il padiglione
tedesco è un caposaldo nell'opera di Mies van der Rohe perché introduce una serie
di temi che caratterizzeranno i progetti della sua maturità.

1° TEMA: “LESS IS MORE”


Il padiglione tedesco è il primo edificio a concretizzare il motto che rese famoso
Mies van der Rohe.
L'estetica dell'edificio risiede, secondo Mies, nel fare ricorso a pochi semplici
elementi:
● il basamento;
● le 8 colonne cruciformi;
● le pareti rivestite in marmo e onice;
● la lastra di copertura;
● le superfici specchianti;

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2° TEMA: “DIO È NEI DETTAGLI”


L'apparente semplicità nasconde in realtà una grande complessità costruttiva. Tale
complessità è comprensibile con l'analisi del particolare costruttivo della
colonna cruciforme.
La colonna è costituita da quattro profilati a “L” assemblati a croce e rivestiti
da una carena in acciaio inox.

3° TEMA: IL MATERIALE COME UNICO ORNAMENTO


Al pari di Adolf Loos, l'unico ornamento concesso da Mies è quello delle venature
delle pietre di rivestimento: travertino per il basamento, onice per le pareti
interne e marmo verde per le pareti esterne.

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4° TEMA: CLASSICISMO
Dopo la parentesi avanguardista Mies rispolvera gli elementi della composizione
classicista di K.F. Schinkel che avevano caratterizzato gli anni della sua
formazione presso Behrens.

Altes Museum di Karl Friedrich Schinkel Padiglione tedesco a Barcellona


● Il Basamento atto a monumentalizzare l'edificio elevandolo rispetto al
terreno;
● Le Colonne come unico sostegno della lastra di copertura;

1933: l'ascesa del Nazismo e la fuga negli Stati


Uniti
Dopo una breve parentesi da direttore della Bauhaus, Mies, al pari di altri suoi
contemporanei, preferirà lasciare la Germania nazista per riparare negli Stati
Uniti. Qua potrà svolgere attività di insegnamento presso l'Illinois Institute of
Technology nonché concretizzare la sua ricerca architettonica in diverse opere.

1939 SEDE DEL MIT (MASSACHUSSETS INSTITUTE OF TECHNOLOGY)


La biblioteca del M.I.T. rappresenta il raggiungimento della maturità della
ricerca formale di Mies. La composizione dinamica neoplasticista viene abbandonata
a favore della simmetria classica.
L'edificio è svuotato da qualsiasi elemento superfluo e si compone sostanzialmente
di quattro elementi:
1. 8 colonne;
2. lastra di copertura;
3. lastra di basamento sopraelevata;
4. pareti in vetro;

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1946 FARNSWORTH HOUSE (CASA DI VETRO) – PLANO ILLINOIS


La Farnsworth house rappresenta l'apice della semplificazione di Mies.
L'abitazione del medico Edith Farnsworth si riduce a una scatola di vetro
racchiusa da basamento, copertura e 8 colonne in acciaio.

1958 SEAGRAM BUILDING NEW YORK


Il Seagram Building è il primo grattacielo costruito da Mies. A differenza di
quello del 1921, la trasparenza è sacrificata dalla griglia strutturale esplicata
sulla facciata.

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La Neue Nationalgalerie a Berlino


È l'ultima grande opera di Mies van der Rohe. La Galleria Nazionale di Arte
Moderna (1962) è strutturata in due parti:
● le sale espositive permanenti ubicate nel sottosuolo;
● il corpo d'ingresso;
Con quest'ultimo elemento, Mies riesce a concretizzare quello che probabilmente è
stato il paradigma compositivo delle opere della maturità: la rilettura modernista
della composizione di Schinkel.

Mies propone un soffitto a cassettoni nel portico sostenuto da otto colonne


cruciformi in acciaio con tanto di rastrematura e capitello. A differenza delle
colonne del Padiglione tedesco queste colonne non presentano alcuna carenatura e
sono formate dall'assemblaggio di quattro profilati d'acciaio a “T”.

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