Guida Index Recupero Edilizio
Guida Index Recupero Edilizio
Guida Index Recupero Edilizio
Coperture
in cemento
amianto
Coperture a
geometria
complessa
Tetti
verdi
Coperture con
manto a vista
Coperture
in lamiera
o legno
Coperture
per impianti
fotovoltaici
Terrazze
Parkings
12 Calcestruzzo
Terrazze
e balconi
Isolamento
termoacustico
6 Sottotegola
11 Murature
controterra
e vani interrati
14
Isolamento
acustico
13
umide
10 Murature
2013
8 Coperture
in cemento
amianto
Coperture a
geometria
complessa
con
manto a vista
1 Coperture
Coperture
in lamiera
o legno
Coperture
per impianti
fotovoltaici
Parkings
9 Terrazze
12
Terrazze
e balconi
Isolamento
termoacustico
6 Sottotegola
11 Murature
controterra
e vani interrati
14
Isolamento
acustico
Calcestruzzo
13
umide
10 Murature
INDICE
Coperture con
manto a vista
1.1
1.1.1
1.1.2
1.1.3
1.2
Riqualificazione energetica
10
1.2.1
1.2.1
1.2.1
1.2.2
10
11
11
11
1.3
1.3.1
1.3.2
1.3.3
12
13
13
1.4
Riqualificazione energetica
14
1.4.1
1.4.1
1.4.1
1.4.2
14
11
11
15
1.5
16
1.5.1
1.5.2
16
17
Per approfondimenti
consultare:
Coperture per
impianti
fotovoltaici
"Capitolato 2"
Tetto piano
non pedonabile
8
9
9
"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi
LE
RIFACIMENTI CONSERVATIVI
Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.
2.1
18
2.1.1
2.1.2
2.1.2
18
19
19
2.2
Riqualificazione energetica
20
14
Per approfondimenti
consultare:
"Capitolato 14bis"
Coperture classificate Broof(t2)
con impianti fotovoltaici
COPERTURE classificate B ( )
(t2)
CON IMPIANTI FOTOVOLTAroof
ICI *
Le coperture si prestano
particolarmente ad essere
destinate alla produzione
to dellimpianto nella posizione
di energia elettrica dal sole,
pi favorevole per la migliore
maggiormente le coperture
resa del pannello fotovoltaico.
dellimpianto fotovoltaico
piane in quanto pi agevole
pu essere limitato alla sola
Un impianto fotovoltaico
lorientamensostituzione del
deve durare almeno 20 anni
fissato al tetto attraversando
e successivamente il rinnovo
la stratigrafia di impermeabilizzazione. modulo fotovoltaico lasciando in loco il telaio metallico
strato, membrane di lunga
a cui agganciato che a
Per questo nel caso delle
sua volta pu essere che
durata certificate con Agrement/DVT
nuove coperture importante
sia
prevedere un sistema bistrato
SPUNBOND POLIESTERE
dellI.T.C-CNR come le membrane:
protette dal fuoco proveniente
impiegando come primo
PROTEADUO TRIARMATO,
dallesterno con la membrana
pianti fotovoltaici edizione
HELASTA POLIESTERE e
FIRESTOP POLIESTERE
FLEXTER FLEX TESTUDO
2012 del dipartimento dei
conforme le disposizioni
Vigili del Fuoco del Ministero
una attenta analisi del manto
della Guida per linstallazione
dellInterno. Lo stesso sulle
esistente, che pu essere
degli imvecchie coperture che si
ammalorato o vicino alla
caso di manti bituminosi,
vogliono destinare a questo
scadenza dei termini di garanzia,
per il semplice rinnovamento
scopo, dopo
si potr optare per il completo
per sovrapponimento solidale
fotovoltaici, per quelli in cui
rifacimento del manto oppure,
dellimpermeabilizzazione
si prevede il fissaggio che
nel
esistente. Dopo una panoramica
attraversa limpermeabilizzazione,
abile ai supporti dei pannelli
sulle diverse tipologie di pannelli
di seguito verranno suggeriti
ed inoltre le migliori strategie
gli accorgimenti opportuni
per implementare il rendimento
MINERAL FLEXTER FLEX
per raccordare il manto impermeTESTUDO SPUNBOND POLIESTERE
dei moduli fotovoltaici. Lo
stesso per le coperture inclinate
Nella trattazione seguente
e le coperture inclinate con
con membrana sottotegola
non sono considerati i pannelli
fogli traspiranti sottotegola
della serie DIFOBAR.
fotovoltaici a film sottile integrati
gie lenergia e lambiente),
per quanto possibile, preferibile
al manto impermeabile e,
conforme i suggerimenti
che in copertura limpianto
dellENEA (Ente per le nuove
fotovoltaico non interferisca
tecnolo-
Terrazze
e balconi
3.1
22
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.1.4
22
22
21
23
3.2
Riqualificazione energetica
23
3.2.1
23
Per approfondimenti
consultare:
Tetti
verdi
"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi
RIFACIMENTI CONSERVATIVI
Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.
4.1
4.2
24
25
4.2
Riqualificazione energetica
25
25
Per approfondimenti
consultare:
"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi
RIFACIMENTI CONSERVATIVI
TETTI VERDI
"Capitolato 10"
Tetti verdi
Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.
Capitolato Tecnico
TETTI VERDI
Coperture a
geometria
complessa
Sottotegola
1a LINEA
5.1
5.2
26
27
6
6.1
28
6.1.1
29
6.2
Riqualificazione energetica
30
6.2.1
6.2.2
30
31
6.3
32
6.3.1
6.3.2
29
32
34
6.4
Riqualificazione energetica
36
6.4.1
6.4.2
6.4.3
6.4.4
Coperture non ventilate con tavolato singolo e tegole poste sulla membrana
Coperture non ventilate con tavolato singolo e tegole posate sui listelli
Coperture ventilate con doppio tavolato e strato isolante discontinuo
Coperture ventilate con doppio tavolato e strato isolante continuo
36
36
36
37
Per approfondimenti
consultare:
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO
2a DIVISIONE
"Capitolato 7"
Sottotegola
SOTTOTEGOLA
La copertura discontinua
molto diffusa nelledilizia
residenziale. Lelemento
pendenza del tetto ed
di tenuta, in questa tipologia
costituito da un insieme
di prodotti che possono
costruttiva, assicura limpermeabilit
La presente pubblicazione
essere di grandi, medie
prende in esame gli elementi
solo per certi valori minimi
e piccole dimensioni.
di tenuta realizzati con prodotti
di
tegole bituminose, pietre
naturali. Verranno considerate
di piccole dimensioni quali:
tegole in laterizio, sia piane
coperture con sottotetto
ventilato con o senza isolamento
che curve (coppi), tegole
abitato, isolate termicamente
sul solaio. La pendenza
in cemento,
sulla falda (mansarde)
minima del tetto generalmente
geografica di costruzione.
e coperture con sottotetto
Fino a che il sottotetto
determinata dalla forma
non abitato,
non venne abitato, il concetto
della tegola e della situazione
inizi a sfruttare anche
di impermeabilit in queste
questo volume, lesigenza
climatica presente nella
coperture sempre stato
di impermeabilit divenne
zona
spesso si costretti ad
molto relativo, successivamente
sempre pi importante.
impiegare lo stesso vecchio
Nel caso di rifacimenti in
quando si
tipo di tegola la cui tenuta
degli isolanti termici che,
zona vincolata dalla Sovraintendenza
si era gi manifestata insoddisfacente.
se vengono bagnati, perdono
ai Monumenti
le loro caratteristiche coibenti.
Sempre pi spesso poi,
si siano manifestati dei
danni o delle alterazioni
sotto alle tegole, vengono
Innumerevoli sono le cause
dei singoli elementi, gi
applicati
che possono provocare
S.p.A. ha messo a punto
un forte vento misto a pioggia
il passaggio dacqua, anche
una membrana impermeabile
sufficiente per far passare
senza che
MINERAL TESTUDO in
antisdrucciolo certificato
lumidit. Per risolvere questi
bitume-polimero armata
con Agrement I.T.C. sulla
problemi la INDEX
con non-tessuto di poliestere
quale pu aderire la malta
in rotoli, THERMOBASE
da filo continuo, con la
cementizia destinata alla
TEGOLA, costituito da
superficie superiore
formazione dei cordoli
listelli in fibra di roccia
precedente.
per lancoraggio delle tegole
orientata, in polistirolo
espanso o in poliuretano
e un isolante termico
Con questa pubblicazione,
espanso protetti da una
membrana impermeabile
si intende proporre al Tecnico
come la
un prospetto di sistemi
opere accessorie e dei dettagli
completi di impermeabilizzazione
pi comuni. I sistemi proposti
ed isolamento ed alcuni
le tegole subiscono danni
costituiscono una impermeabilizzazione
suggerimenti per la realizzazione
o spostamenti rilevanti.
continua e autosufficiente
In questa nuova edizione
delle
di barriera al vapore PROMINENT
che in grado di garantire
vengono suggeriti dei sistemi
e TECTENE BV STRIP
la tenuta idrica anche se
di posa nuovi e pi sicuri,
che eliminano il bitume
ribaltamento sul tetto in
basati sullimpiego delle
fuso usato per incollare
pendenza dei secchi che
innovative membrane
lisolante termico riducendo
lo contengono, sia il fumo,
gli odori e il rischio di incendio
sia i rischi di scottature
causati dal facile
relativo alluso della caldaia
per il riscaldamento del
bitume ossidato.
"Guida al sottotegola
con membrane
best-adhesive"
Sottotetto abitato
Tetto ventilato con doppio
pag. 4
tavolato
Sottotetto abitato
Tetto non ventilato con tavolato
singolo
pag. 5
1a DIVISIONE
2a DIVISIONE
1a LINEA
DEL SOTTOTEGOLA SU
COPERTURE IN LEGNO 1
Coperture
in lamiera
o legno
7.1
38
7.1.1
7.1.2
Rifacimento in monostrato
Rifacimento in bistrato
38
38
7.2
Riqualificazione energetica
39
7.2.1
7.2.2
39
39
7.3
40
7.3.1
7.3.2
40
41
7.4
Riqualificazione energetica
42
7.4.1
42
7.5
43
7.5.1
7.5.2
43
43
7.6
44
7.6.1
7.6.2
44
46
7.7
47
7.7.1
47
7.8
Riqualificazione energetica
48
7.8.1
7.8.2
48
48
Per approfondimenti
consultare:
Coperture
in cemento
amianto
"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi
RIFACIMENTI CONSERVATIVI
Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.
8.1
8.1.1
8.1.2
8.2
Riqualificazione energetica
51
8.2.1
51
Per approfondimenti
consultare:
50
50
50
"Capitolato 12"
Bonifica di coperture
in cemento amianto
Terrazze
Parkings
52
9.1.1
9.1.2
9.1.3
52
Per approfondimenti
consultare:
10
Murature
umide
RIFACIMENTI CONSERVATIVI
"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi
52
53
8
PARKING
"Capitolato 8"
Parkings
Impermeabilizzazione ed isolamento
di coperture destinate al parcheggio termico
di autoveicoli
Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.
10.1
10.1.1
10.1.2
10.1.3
54
54
55
55
Per approfondimenti
consultare:
"Capitolato 1"
Risanamento delle
murature umide
11
Murature
controterra
e vani interrati
4a DIVISIONE
1a LINEA
11.1
11.1
11.2
11.3
11.4
11.5
Per approfondimenti
consultare:
"Capitolato 1"
Risanamento delle
murature umide
56
56
57
58
58
59
5
"Capitolato 5"
Fondazioni
Impermeabilizzazione delle
opere controterra
Limpermeabilizzazione delle
opere controterra va progettata
dellopera protetta e ben
ed eseguita con particolare
difficilmente sono possibili
cura, si deve considerare
interventi di ripristino, per
un notevole danno economico.
cui la mancanza di impermeabilizzazioneche la durata del rivestimento dovr essere pari
La scelta dei materiali quindi
a quello
o una impermeabilizzazione
verr rivolta verso quei prodotti
vapor acqueo, di imputrescibilit,
difettosa possono provocare
che mantengono nel tempo
di resistenza meccanica
anche sotto lazione del traffico
le loro caratteristiche di
controterra spesso legato
impermeabilit allacqua
allisolamento termico e che
di cantiere. Non si deve poi
e al
molto frequentemente si
dimenticare che il problema
condensazione dellaria umida
addebitano alla mancanza
dellumidit dei vari interrati
per insufficiente resistenza
di impermeabilit delle strutture
o
termica dei pavimenti e delle
Il progettista quindi dovr
fenomeni di umidit dovuti
pareti controterra.
provvedere a controllare
invece alla
sia:
lacqua ascendente dal
suolo per capillarit o per
spinta di falda freatica o da
ma anche:
acqua meteorica di dilavamento.
lacqua contenuta come
vapore nellaria tellurica che
migra sotto le variazioni barometriche
lacqua prodotto e contenuta
e di temperatura e che pu
sotto forma di vapore nellaria
condensare sulle superfici
dei vani interrati che pu
Per risolvere questi problemi
fredde.
condensare sulle superfici
la INDEX ha messo a punto
fredde.
delle membrane di bitume-polimero
POLIESTERE. I fogli sono
imputrescibili, resistenti alla
armate con non tessuto
trazione ed alla perforazione
di poliestere da filo continuo
impiegati con successo nei
e sono dotati di una buona
Flexter Testudo ed Helasta
sistemi di impermeabilizzazione
resistenza alla diffusione
di chiusure controterra sia
la pi recente membrana
del vapore, si prestano quindi
contro lumidit ascendente
impermeabilizzante destinata
ad essere
per capillarit che in presenza
alla protezione dei muri interrati.
di tenuta allacqua, di drenaggio
di falda freatica. ARMODILLO
una membrana corazzata
e di protezione. Gli additivi
e drenante che in un unico
per calcestruzzo FLUXAN
INDEX, consentono di ottenere
prodotto assolve la funzione
e SATURFIX congiuntamente
getti di fondazione e massetti
al cordolo idroespansivo
omogenei ed impermeabili
Con questa pubblicazione
EXPAN BENTONITICO, prodotti
che in sinergia con le membrane
si suggeriscono inoltre dei
da
sistemi di isolamento e le
garantiscono il raggiungimento
opere accessorie in funzione
dellobbiettivo prefissato.
del diverso uso dei vani delimitati
da superfici contro terra.
Capitolato Tecnico
RISANAMENTO DELLE MURATURE
12
Calcestruzzo
12.1
Per approfondimenti
consultare:
"Capitolato 3"
Ripristino del
calcestruzzo
4a DIVISIONE
2a LINEA
4a DIVISIONE
1a LINEA
1a DIVISIONE
2a DIVISIONE
1a LINEA
60
13
Isolamento
acustico di
pavimenti,
pareti e sofitti
13.1
13.2
61
67
13.2.1
13.2.2
13.2.3
13.2.4
13.2.5
67
67
13.3
68
69
70
71
71
72
72
13.4
74
74
75
Per approfondimenti
consultare:
"Guida all'isolamento
acustico dei
fabbricati"
Guida allisolamento
acustico dei fabbricati
pag. 33
pag. 45
pag. 47
Isolamento acustico
degli impianti tecnologici
pag. 97
2012
14
Isolamento
termoacustico
14.1
14.2
14.2.1
14.2.2
14.2.3
14.3
77
78
79
80
80
81
14.4
82
82
82
14.5
14.6
83
14.6.1
14.6.2
14.6.3
14.6.4
14.6.5
84
84
85
86
87
84
Per approfondimenti
consultare:
"Capitolato 4"
Isolamento termico delle
facciate degli edifici
ISOLAMENTO TERMICO
DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI
Lisolamento a cappotto e
intonaci termoisolanti
Lobiettivo dellisolamento
termico quello di ridurre
i consumi delle risorse
rico per prevenire leffetto
energetiche e di ridurre
serra dovuto allimmissione
linquinamento atmosfedei gas inquinanti che si
Lisolamento termico produce
formano in tutti i processi
un aumento del benessere
di combustione.
esterno dellabitazione,
e confort abitativo grazie
riduce i costi e risolve i
al ridotto scambio termico
problemi di condensa e
tra interno ed
Lazione dellisolamento
formazione di muffe.
termico rallenta la diffusione
di calore attraverso linvolucro
gia necessaria per il riscaldamento
delledificio e riduce la
invernale e per il raffrescamento
quantit di enerestivo.
Un edificio normalmente
costituito da vari strati di
materiali e quindi la sua
sore e dal valore di conducibilit
conducibilit
l (lambda) specifico per
ogni materiale. La conducibilit termica globale dipende dallo spesDal punto di vista energetico
globale (U) viene espressa
il miglior isolamento termico
in W/m2K.
terno rimane pi a lungo
quello esterno, detto
nella struttura delledificio
a cappotto, perch il calore
e in estate previene il suo
prodotto allinUn sistema di isolamento
eccessivo riscaldamento.
termico deve essere efficace
e duraturo e per ottenere
progettazione e messa in
i migliori risultati necessaria
opera.
una accurata
La normativa italiana rende
obbligatorio lisolamento
termico e promuove quello
di edifici esistenti.
4a DIVISIONE
1a LINEA
5a DIVISIONE
"Guida all'isolamento
acustico dei
fabbricati"
Guida allisolamento
acustico dei fabbricati
pag. 33
pag. 45
2012
Isolamento acustico
degli impianti tecnologici
pag. 97
1.1
1.1.1
Il rinnovamento in
aderenza monostrato
Si pu applicare su di un vecchio
manto, planare e aderente, ancora in buono stato ma prossimo a
fine vita. Nel caso di vecchie impermeabilizzazioni ancora a perfetta
tenuta allacqua con screpolatura
superficiale diffusa che non interessa lo spessore del manto ma
perfettamente piani, asciutti e privi
di segnali di tensionamento si potr considerare il rinnovamento in
monostrato applicato a fiamma
(pendenza max. 40%) o a freddo
con la colla MASTIPOL (pendenza
max. 5%).
2. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE RINOVA
1. Vecchio
manto
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15
PENDENZA
40%
Per pendenze superiori
integrare con fissaggio
meccanico
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2, Primer INDEVER o
ECOVER
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO
TRIARMATO
o MINERAL
PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER
TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
PENDENZA
5%
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER TEX o
MINERAL FLEXTER FR TRIATEX
2. Collante
bituminoso
MASTIPOL
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL TECTENE
RINOVA
2. Primer
INDEVER o
ECOVER
PENDENZA
40%
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Collante bituminoso
MASTIPOL
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER
TEX
o MINERAL FLEXTER
FR TRIATEX
consigliato nel caso che il manto sia aderente ma con pieghe e bolle
1.1.2
che con interventi limitati, posa essere appianato, tagliando e riparando
pieghe, bolle e ondulazioni, integrando il nuovo manto con dei fissaggi
meccanici perimetrali e al piede dei rilievi.
PENDENZA
15%
4. MINERAL TESTUDO 16 o
MINERAL HELASTA
2. TESTUDO 16
o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE REROOF EP o
MINERAL TECTENE REROOF HE
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. TESTUDO 16 o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante MINERAL TECTENE
REROOF EP o MINERAL TECTENE REROOF HE
4. MINERAL TESTUDO 16 o MINERL HELASTA
Il rifacimento
in semiaderenza
bistrato
invece consigliato nei casi pi gravi quando il manto perde non incollato
1.1.3
ed gravemente ammalorato. Dopo aver tagliato le parti del vecchio manto
in tensione alla base dei rilievi, asportato il rivestimento non incollato delle
parti verticali, tagliato e appiattito tutti i corrugamenti del manto rincollandoli al
supporto e dopo aver stabilizzato la vecchia impermeabilizzazione per fissaggio meccanico diffuso su tutta la superficie, si potr procedere alla posa del nuovo manto. Lo spigolo fra parte piana e verticali verr rinforzato incollando a
fiamma a cavallo dello stesso una fascia larga 20 cm di una membrana dello stesso tipo di quella che verr impiegata
nello strato successivo e che verr applicata prima del rivestimento della parte piana. Anche in questo caso il nuovo
manto verr stabilizzato con dei fissaggi meccanici perimetrali e al piede dei rilievi (pendenza max. 15%). Nel caso di
un manto gravemente danneggiato dalla grandine in zone soggette a questo tipo di precipitazioni conveniente applicare come strato a finire la membrana antigrandine MINERAL PROTEADUO HP 25.
2. FLEXTER
TESTUDO o
HELASTA
3. Membrana
impermeabilizzante sottostrato
TECTENE REROOF
BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
1. Vecchio
manto
PENDENZA
15%
Per pendenze superiori
integrare con fissaggio
meccanico
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. FLEXTER TESTUDO o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
TECTENE REROOF BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
4. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
Il rifacimento in
semiaderenza
monostrato
1.2
Nel caso la vecchia stratigrafia non sia isolata termicamente invece che limitarsi a rifare solo il manto
impermeabile conveniente provvedere alla posa di
un nuovo isolamento termico.
Nel caso si riscontri una insufficiente adesione del
manto impermeabile segnalata da pieghe e tensionamenti si dovr procedere a stabilizzare la vecchia
stratigrafia con un fissaggio meccanico diffuso su
tutta la superficie.
1.2.1
3. Manto impermeabile
bistrato
2. Fissaggio
meccanico
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Fissaggio meccanico
3. Manto impermeabile
bistrato
1. Vecchio
manto
3. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non
ammesso in presenza
di polistirolo espanso
nel vecchio manto
2. Adesivo
MASTICOLL
o bitume
ossidato fuso (*)
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Adesivo MASTICOLL o
bitume ossidato fuso (*)
3. Manto impermeabile
bistrato
1. Vecchio
manto
Per quanto riguarda il nuovo manto impermeabile vedi i successivi capitoli 1.5.1 e 1.5.2.
10
1
4. Manto impermeabile
bistrato
Posa di una nuova barriera al vapore a secco e nuovo isolante fissato meccanicamente. La vecchia
STRATIGRAFIA
3. Fissaggio
stratigrafia non aderente e si do1. Vecchio manto
meccanico
2. Barriera vapore
vuto asportare il rivestimento dei rilieDEFEND
2. Barriera
3. Fissaggio meccanico
vi non incollato. La stabilizzazione del
vapore
4. Manto impermeabile
DEFEND
bistrato
manto verr ottenuta attraverso una
1. Vecchio
chiodatura diffusa del nuovo pannelmanto
lo isolante, la barriera al vapore sar
costituita da DEFEND/V oppure su
ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE posati a secco. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma che
sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico. Successivamente il pannello isolante verr fissato
meccanicamente con almeno 5 chiodi a m da portare a 8 10 sulle parti perimetrali per una fascia di almeno 2 m.
1.2.3
4. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non
ammesso in presenza
Posa di una nuova barriera al vadi polistirolo espanso
pore in aderenza e nuovo isolante
nel vecchio manto
3. Adesivo
incollato con bitume fuso o con
MASTICOLL
STRATIGRAFIA
MASTICOLL. La vecchia stratigrafia
o bitume
1. Vecchio manto
ossidato fuso (*)
2. Barriera vapore
non aderente e si dovuto stabiDEFEND
2. Barriera
lizzarla con una chiodatura diffusa su
3. Adesivo MASTICOLL o
vapore
bitume ossidato fuso (*)
DEFEND
tutta la superficie e asportare il rivesti4. Manto impermeabile
1. Vecchio
bistrato
mento dei rilievi non incollato per cui
manto
necessario posare una nuova barriera al vapore costituita da DEFEND/V
oppure su ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma su una mano di primer
INDEVER. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia di DEFEND o DEFEND
ALU POLIESTERE che sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico. Successivamente il pannello
isolante verr incollato con bitume ossidato fuso o con ladesivo bituminoso a freddo MASTICOLL.
1.2.4
3. Manto impermeabile
bistrato
11
1.2.2
1.3
Per un manto che ha avuto delle perdite, va attentamente valutata la situazione esistente, lisolante deve
essere ancora sufficientemente asciutto e planare e le perdite localizzate solo in alcuni punti ed i locali
sottostanti dovranno essere esenti da muffe e condense diffuse, altrimenti si dovr procedere alla demolizione della vecchia stratigrafia e a rifarla completamente.
1.3.1
Il rinnovamento in
aderenza monostrato
Si pu applicare su di un vecchio
manto, planare e aderente, ancora in buono stato ma prossimo a
fine vita. Nel caso di vecchie impermeabilizzazioni ancora a perfetta
tenuta allacqua con screpolatura
superficiale diffusa che non interessa lo spessore del manto ma
perfettamente piani, asciutti e privi
di segnali di tensionamento si potr considerare il rinnovamento in
monostrato applicato a fiamma
(pendenza max. 40%) o a freddo
con la colla MASTIPOL (pendenza
max. 5%).
PENDENZA
40%
2. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE RINOVA
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL TECTENE
RINOVA
1. Vecchio
manto
PENDENZA
40%
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15
2. Primer
INDEVER o
ECOVER
1. Vecchio
manto
2. Collante
bituminoso
MASTIPOL
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o
ECOVER
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL
PROTEADUO
TRIARMATO
o MINERAL
PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER
TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
PENDENZA
5%
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER TEX o
MINERAL FLEXTER FR TRIATEX
12
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Collante bituminoso
MASTIPOL
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER
TEX
o MINERAL FLEXTER
FR TRIATEX
PENDENZA
15%
4. MINERAL TESTUDO 16 o
MINERAL HELASTA
2. TESTUDO 16
o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE REROOF EP o
MINERAL TECTENE REROOF HE
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. TESTUDO 16 o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante MINERAL TECTENE
REROOF EP o MINERAL TECTENE REROOF HE
4. MINERAL TESTUDO 16 o MINERL HELASTA
Il rifacimento
in semiaderenza
bistrato
1.3.3
2. FLEXTER
TESTUDO
o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante
sottostrato
TECTENE REROOF
BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
1. Vecchio
manto
PENDENZA
15%
Per pendenze superiori
integrare con fissaggio
meccanico
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. FLEXTER TESTUDO o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
TECTENE REROOF BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
4. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
13
Il rifacimento
in semiaderenza
monostrato
1.4
Nel caso la vecchia stratigrafia non sia isolata termicamente o lo spessore dello strato isolante esistente sia
insufficiente invece che limitarsi a rifare solo il manto
impermeabile conveniente provvedere alla posa di un
nuovo isolamento termico.
Prima di procedere al nuovo intervento si dovr valutare con dei sondaggi la qualit dellisolante termico della
vecchia stratigrafia per stabilire:
ladeguatezza alla nuova destinazione duso del nuovo manto;
se il pannello isolante sufficientemente asciutto e
le zone inumidite sono localizzate in pochi punti che
vanno ripristinati;
se i pannelli isolanti sono planari;
lo stato dellincollaggio del pannello alla barriera al
vapore.
Si dovr appurare anche lo stato dellincollaggio del
vecchio manto al pannello o al supporto nel caso di
assenza di questo, se esiste una barriera al vapore e lo
1.4.1
3. Manto impermeabile
bistrato
2. Fissaggio
meccanico
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Fissaggio meccanico
3. Manto impermeabile
bistrato
1. Vecchio
manto
3. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non
ammesso in presenza
di polistirolo espanso
nel vecchio manto
2. Adesivo
MASTICOLL
o bitume
ossidato fuso (*)
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Adesivo MASTICOLL o
bitume ossidato fuso (*)
3. Manto impermeabile
bistrato
1. Vecchio
manto
Per quanto riguarda il nuovo manto impermeabile vedi i successivi capitoli 1.5.1 e 1.5.2.
14
1
3. Manto impermeabile
bistrato
1.4.3
4. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non
ammesso in presenza
Posa di una nuova barriera al vadi polistirolo espanso
pore in aderenza e nuovo isolante
nel vecchio manto
3. Adesivo
incollato con bitume fuso o con
MASTICOLL
STRATIGRAFIA
MASTICOLL. La vecchia stratigrafia
o bitume
1. Vecchio manto
ossidato fuso (*)
2. Barriera vapore
non aderente e si dovuto stabiDEFEND
2. Barriera
lizzarla con una chiodatura diffusa
3. Adesivo MASTICOLL o
vapore
bitume ossidato fuso (*)
DEFEND
su tutta la superficie e asportare il
4. Manto impermeabile
1. Vecchio
bistrato
rivestimento dei rilievi non incollamanto
to per cui necessario posare una
nuova barriera al vapore costituita
da DEFEND/V oppure su ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma su una
mano di primer INDEVER. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia
di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE che sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico.
Successivamente il pannello isolante verr incollato con bitume ossidato fuso o con ladesivo bituminoso a freddo
MASTICOLL.
1.4.4
4. Manto impermeabile
bistrato
Posa di una nuova barriera al vapore a secco e nuovo isolante fissato meccanicamente. La vecchia
STRATIGRAFIA
stratigrafia non aderente e si do3. Fissaggio
1. Vecchio manto
meccanico
2. Barriera vapore
vuto asportare il rivestimento dei rilieDEFEND
2. Barriera
vi non incollato. La stabilizzazione del
3. Fissaggio meccanico
vapore
4. Manto impermeabile
manto verr ottenuta attraverso una
DEFEND
bistrato
chiodatura diffusa del nuovo pannel1. Vecchio
manto
lo isolante, la barriera al vapore sar
costituita da DEFEND/V oppure su
ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE posati a secco. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma che
sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico. Successivamente il pannello isolante verr fissato
meccanicamente con almeno 5 chiodi a m da portare a 8 10 sulle parti perimetrali per una fascia di almeno 2 m.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO
15
1.4.2
1.5
1.5.1
2. Isolante termico
resistente al calore
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Isolante termico resistente al calore
3. Manto impermeabile bistrato
HELASTA+MINERAL HELASTA o
HELASTA+ MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA+ MINERAL PROTEADUO HP 25 o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL REFLEX WHITE
FLEXTER TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15
16
1.5.2
1
Manto impermeabile bistrato
su isolamento termico non
resistente al calore
4. HELASTA o
FLEXTER TESTUDO
3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
2. Isolante termico
non resistente al
calore
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Isolante termico non resistente al calore
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
autotermoadesiva AUTOTENE BASE EP
4. HELASTA o FLEXTER TESTUDO
5. Membrana impermeabilizz. superiore MINERAL HELASTA
o MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTEADUO HP 25
o FLEXTER TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL REFLEX WHITE FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
17
2.1
Bistrato in totale
aderenza su
manti in buono stato
2.1.1
4. PROTEADUO
TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX
TESTUDO
PENDENZA
10%
5. Membrana impermeabilizzante
superiore FIRESTOP resistente allincendio
3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
2. Primer
INDEVER
o ECOVER
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
5. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente all'incendio
Modalit di posa
Primer. Dopo aver riparato il vecchio manto la superficie di posa pulita e asciutta verr verniciata con una mano di primer bituminoso al solvente, tipo INDEVER,
steso in ragione di 0,30,5 kg/m2, o in alternativa di primer bituminoso allacqua, tipo ECOVER, steso in ragione di 0,250,40 kg/m2.
Membrana sottostrato. Successivamente verr incollata in totale aderenza a fiamma la membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero sottostrato armata con tessuto non tessuto di poliestere, di 4 mm di spessore, certificata con Agrement/DVT dellITC-CNR. I fogli di membrana svolti parallelamente alla linea di
massima pendenza, verranno sormontati per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm di testa e verranno incollati in totale aderenza a fiamma sul piano di posa e
lungo le sovrapposizioni. Saranno inoltre risvoltati e incollati a fiamma sulle parti verticali.
Potranno essere impiegate in alternativa le seguenti membrane:
la membrana bitume distillato polimero composita pluristrato PROTEADUO TRIARMATO.
In alternativa: la membrana bitume distillato polimero elastomerica HELASTA POLIESTERE.
In alternativa: la membrana bitume distillato polimero elastoplastomerica FLEXTER FLEX SPUNBOND POLIESTERE.
Membrana superiore. Lo strato superiore del manto impermeabile sar costituito da una membrana impermeabilizzante in bitume distillato polimero elastoplastomerica resistente al fuoco, autoprotetta con scagliette di ardesia e massa areica di 4,5 kg/m2, tipo FIRESTOP POLIESTERE, a base di bitume distillato, plastomeri,
elastomeri e additivi antifiamma inorganici innocui, con armatura in tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo Spunbond. La membrana sar classificata in
Euroclasse E di reazione al fuoco (EN13501-1), con resistenza agli incendi esterni dei tetti e delle coperture di tetti Broof (t2), sia su substrato combustibile
che su substrato incombustibile, (secondo UNI EN 13501-5:2009 classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - parte 5: classificazione in base ai risultati delle prove di esposizione dei tetti a un fuoco esterno secondo UNI ENV 1187:2007).
I teli del secondo strato verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale, saranno disposti a cavallo dei sormonti
del primo strato e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle sovrapposizioni. Il manto impermeabile verr risvoltato sulle parti verticali per una quota di
almeno 20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.
(*) per pendenze della copertura comprese tra 40100% lincollaggio del manto impermeabile verr integrato da un fissaggio meccanico con chiodi/viti muniti di
rondella di 50 mm di diametro, disposti ogni 20 cm sotto i sormonti di testa dellultimo strato.
18
Bistrato in
semiaderenza
Nel caso che il manto, con interventi limitati, posa essere appianato, tagliando e riparando pieghe, bolle e ondulazioni sar sufficiente stabilizzare il nuovo manto con dei fissaggi meccanici perimetrali e al piede dei rilievi.
3-6. PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
2. Primer
INDEVER
o ECOVER
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. VAPORDIFFUSER STRIP/V
5. Membrana impermeabilizzante sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
6. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
7. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente allincendio
2.1.3
Bistrato in
semiaderenza su
chiodatura diffusa
7. Membrana
impermeabilizzante superiore
FIRESTOP resistente allincendio
5. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
PROTEADUO
TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER
FLEX TESTUDO
4. VAPORDIFFUSER
STRIP/V
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto fissato meccanicamente
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. VAPORDIFFUSER STRIP/V
5. Membrana impermeabilizzante sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
6. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
7. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente all'incendio
1. Vecchio manto
fissato
meccanicamente
19
2.1.2
2.2
Vedi casi citati a pag. 14 e 15, dove lo strato a finire sar costituito da FIRESTOP POLIESTERE e, nel caso di posa su
isolante resistente al calore, la membrana sottostrato sar HELASTA POLIESTERE o FLEXTER FLEX TESTUDO mentre
nel caso del manto impermeabile su isolante sensibile al calore dove AUTOTENE BASE EP POLIESTERE verr sostituito
dallinsieme:
AUTOTENE BASE HE/V + HELASTA POLIESTERE
o in alternativa: AUTOTENE BASE HE/V + FLEXTER FLEX TESTUDO.
6. Membrana impermeabilizzante
superiore FIRESTOP resistente allincendio
5. Membrana
impermeabilizzante sottostrato
HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. Membrana impermeabilizzante
autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
3. Isolante termico non
resistente al calore
2. Barriera
vapore
1. Vecchio
manto
20
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Barriera vapore
3. Isolante termico non resistente al calore
4. Membrana impermeabilizzante autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
5. Membrana impermeabilizzante sottostrato HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
6. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente all'incendio
3.1
3.1.1
Rifacimento di terrazzini
e balconi con
COVERCOL AB RAPID
6. Nuova pavimentazione
4. COVERBAND
5. COVERCOL
AB RAPID
(Funzione
adesivo)
3. RETINVETRO
PER RASANTI
2. COVERCOL
AB RAPID
(Funz. impermeab.)
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. COVERCOL AB RAPID (funzione impermeabilizzante)
3. RETINVETRO PER RASANTI
4. COVERABAND
5. COVERCOL AB RAPID (funzione adesivo)
6. Nuova pavimentazione
3.1.2
1. Vecchia
pavimentazione
Rifacimento di terrazzini
e balconi con
UNOLASTIC
4-5. Giunto
perimetrale con doppia
mano di UNOLASTIC
e RINFOTEX PLUS
7. Nuova pavimentazione
6. Adesivo
classificato C2,
S1/S2
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2-3. Doppia mano di UNOLASTIC e RINFOTEX PLUS
4-5. Giunto perimetrale con doppia mano di UNOLASTIC
e RINFOTEX PLUS
6. Adesione classificato C2, S1/S2
7. Nuova pavimentazione
1. Vecchia
pavimentazione
21
TERRAZZE E BALCONI
TERRAZZE E BALCONI
3.1.3
Rifacimento di terrazzini
e balconi con
SELFTENETile
5-6. Giunto
perimetrale con
doppia mano di
UNOLASTIC e
RINFOTEX PLUS
7. Nuova pavimentazione
3.1.4
Rifacimento di terrazze
di grandi dimensioni con
membrane a fiamma
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER TESTUDO
4. Nuova pavimentazione poggiata su HELASTORING
5. Ghiaia
22
1. Vecchia
pavimentazione
2. Primer
INDEVER o
ECOVER
1. Vecchia
pavimentazione
5. Ghiaia
4. Nuova pavimentazione
poggiata su HELASTORING
3. Membrana
impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER TESTUDO
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER TESTUDO
3. Isolante termico in pannelli di polistirolo espanso
estruso
4. Nuova pavimentazione poggiata su HELASTORING
5. Griglia e ghiaia per drenaggio perimetrale
4. Nuova
pavimentazione
poggiata su
HELASTORING
3. Isolante termico in
pannelli di polistirolo
espanso estruso
1. Vecchia
pavimentazione
2. Membrana
impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA
o FLEXTER TESTUDO
23
TERRAZZE E BALCONI
3.2
TERRAZZE E BALCONI
Riqualificazione energetica
TETTI VERDI
4.1
4.1.1
Rifacimento in totale
aderenza
6. DEFEND ANTIRADICE
4. FLEXTER TESTUDO
2. Primer
INDEVER o
ECOVER
5. Membrana
impermeabilizzante
superiore
DEFEND ANTIRADICE
3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
FLEXTER TESTUDO
1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
sottostrato FLEXTER TESTUDO
4. FLEXTER TESTUDO
5. Membrana impermeabilizzante
superiore DEFEND ANTIRADICE
6. DEFEND ANTIRADICE
7. Verde pensile estensivo
24
5. DEFEND ANTIRADICE
3. FLEXTER TESTUDO
2. Primer
INDEVER o
ECOVER
4. Membrana
impermeabilizzante
superiore
DEFEND ANTIRADICE
3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
TECTENE REROOF
STRIP EP
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
sottostrato TECTENE REROOF STRIP EP
4. Membrana impermeabilizzante
superiore DEFEND ANTIRADICE
5. DEFEND ANTIRADICE
6. Verde pensile estensivo
4.2
1. Vecchio
manto
TETTI VERDI
Riqualificazione energetica
Nel tetto verde estensivo lisolamento termico sempre previsto per cui sia nel caso che la stratigrafia esistente
ne sia sprovvista sia nel caso si voglia integrare un isolamento insufficiente, il sistema dellisolamento a tetto
rovescio il pi semplice e conveniente.
4.2.1
Rifacimento e
integrazione
dell'isolamento
4. DEFEND ANTIRADICE
2. Primer
INDEVER o
ECOVER
6. Strato filtrante:
tessuto non tessuto
5. Isolante termico
POLISTIRENE
ESPANSO ESTRUSO
3. Membrana
impermeabilizzante
DEFEND ANTIRADICE
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante DEFEND ANTIRADICE
4. DEFEND ANTIRADICE
5. Isolante termico POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO
6. Strato filtrante: tessuto non tessuto
7. Verde pensile intensivo
1. Vecchio
manto
25
4
TETTI VERDI
5.1
Rifacimento su
membrana bituminosa
nera con IDROLASTIK
5.1.1
5. IDROLASTIK
2. Primer
ECOVER
4. RINFOTEX
3. IDROLASTIK
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer ECOVER
3. IDROLASTIK
4. RINFOTEX
5. IDROLASTIK
1. Vecchio
manto
Modalit di posa
Dopo aver riparato e appianato il vecchio manto bituminoso ed averlo trattato con una mano di primer allacqua ECOVER si proceder con la stesura di almeno
due mani di IDROLASTIK da 500 g/m alternate ad una armatura in TNT di poliestere RINFOTEX. II film essiccato va sempre protetto con pitture riflettenti (WHITE
REFLEX o SOLARIS) o pitture decorative colorate allacqua (INDECOLOR).
26
4. UNOLASTIC
3. RINFOTEX PLUS
o RINFOTEX EXTRA
2. UNOLASTIC
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto ardesiato
2. UNOLASTIC
3. RINFOTEX PLUS o RINFOTEX EXTRA
4. UNOLASTIC
1. Vecchio
manto ardesiato
Modalit di posa
Previa pulizia del supporto, stendere una mano abbondante (minimo 1,5 kg/m) di UNOLASTIC
sulla superficie del tetto. Stendere larmatura RINFOTEX EXTRA o RINFOTEX PLUS su UNOLASTIC ancora fresco. Stendere poi unaltra mano di UNOLASTIC
(minimo 1,5 kg/m) in modo da ricoprire accuratamente larmatura.
Stesura di UNOLASTIC
27
5
COPERTURE A GEOMETRIA COMPLESSA
Rifacimento su membrana
bituminosa ardesiata con
UNOLASTIC
SOTTOTEGOLA
Impermeabilizzazione sottotegola di vecchie coperture in cls e in laterocemento. Fino a che il sottotetto non
venne abitato, il concetto di impermeabilit in queste coperture sempre stato molto relativo, successivamente quando
si inizi a sfruttare anche questo volume lesigenza di impermeabilit divenne sempre pi importante.
Problematiche della copertura in tegole
Accade spesso che la pendenza del tetto inadeguata al tipo di tegola montata sul tetto, quando i materiali non sono
perfetti possono risultare troppo permeabili allacqua. Oppure quando il comportamento negativo pu dipendere da:
- un errore di realizzazione del supporto (ad esempio la distanza non esatta dei listelli di supporto, il piano di posa non
sufficientemente regolare o planare, la pendenza della copertura ridotta, ecc.);
- un errore di posa dei prodotti (ad esempio la sovrapposizione insufficiente in relazione alla pendenza della superficie
di copertura);
- difetti dimensionali del prodotto (quali ad esempio tolleranze eccessive, sbavature nei giunti, ecc.).
Il pedonamento, soprattutto sul laterizio umido, una delle cause pi frequenti di rotture e di conseguente infiltrazione,
(basti pensare alla visita di un antennista poco accorto).
La nidificazione di alcuni tipi di uccelli al di sotto di quelle tegole che per loro
forma ne permettono linsediamento, smuove e rialza gli elementi di copertura.
Per tegole che per ragioni dipendenti dallimpasto dalla cottura conservano cavit nella massa, esiste il pericolo assai frequente di sfaldamento. Lumidit che
vi penetra condensa, e allabbassarsi della temperatura ghiaccia aumentando
il volume e facendo scoppiare il laterizio.
Nel caso di venti di una certa intensit linfiltrazione idrica pu avvenire attraverso le fessure esistenti, in maniera pi o meno accentuata.
Nel caso di piogge persistenti in corrispondenza delle sovrapposizioni degli
elementi discontinui pu crearsi uno
pioggia
spessore costante dacqua tale da favorire il fenomeno dei vasi comunicane
n
de
sio
pr
es
res
p
vento
ti. Con tegole ben accostate lungo le
sio
vra
ne
so
linee di sovrapposizione pu verificarsi
il fenomeno della risalita delle acque
infiltrazione
per capillarit. Infiltrazioni per depresa
acqu
sione, questo fenomeno particolarmente esaltato dalle condizioni della
soffitta come ad esempio: aperture nei lati del sottotetto, presenza di bocche di
aerazione ecc. che favoriscono il manifestarsi della depressione interna. Proseguendo nellanalisi degli elementi negativi che possono influenzare la penetrazione dacqua meteorica evidenzieremo lazione combinata NEVE-GHIACCIO. Se
non esiste un regolare isolamento termico dove la neve staziona a lungo sui tetti,
il caldo che sale dagli ambienti sottostanti provoca il rapido scioglimento della parte inferiore dello strato nevoso. Lacqua
che ne deriva gorgoglia verso le zone pi fredde del coperto, come ad esempio la cornice di gronda, gela e con fasi successive pu creare un ostacolo allallontanamento delle acque che non trovando un facile scorrimento verso le grondaie
sinfiltrano tra tegola e tegola. facile rilevare quindi quanto sia indispensabile, prevedendo unevenienza di questo tipo,
isolare termicamente una copertura. Nel caso di rifacimenti in zona vincolata dalla Sovrintendenza ai Monumenti spesso
si costretti ad impiegare lo stesso vecchio tipo di tegola la cui tenuta si era gi manifestata insoddisfacente. Sempre pi
spesso poi, sotto le tegole, vengono applicati degli isolanti termici che, se vengono bagnati, perdono le loro caratteristiche
coibenti. Innumerevoli sono le cause che possono provocare il passaggio dacqua anche senza che si siano manifestati
dei danni o delle alterazioni dei singoli elementi, gi un forte vento misto a pioggia sufficiente per far passare lumidit.
AVVERTENZA
Le opere di ripristino vanno eseguite spostando le tegole esistenti per file perpendicolari alla linea di gronda, badando che, alla fine
della giornata lavorativa, il nuovo intervento
sia raccordato al vecchio al fine di evitare
infiltrazioni in caso di pioggia.
28
6
SOTTOTEGOLA SU CLS E LATEROCEMENTO
Le problematiche esposte suggeriscono limpiego di una manto impermeabile continuo posto al di sotto
delle tegole ad ulteriore tenuta allacqua come si fa sulle coperture di montagna.
Membrane sottotegola di grosso spessore saldate. In zone di montagna o in zone climatiche fredde con
forti precipitazioni nevose anche limpiego di fogli sottotegola sottili posati per semplice sovrapposizione pu costituire una protezione insufficiente quando si manifesta un accumulo di neve o ghiaccio anche nellintercapedine
sottotegola. In tal caso lacqua che trafila dalle tegole durante lo scioglimento dello strato nevoso sovrastante pu
trovare un ulteriore ostacolo al deflusso nellintercapedine sottostante e trafilare attraverso le sovrapposizioni dei
fogli sottili sottotegola che non sono saldate. Solo una vera e propria impermeabilizzazione continua, con membrane di grosso spessore saldate, pu garantire la tenuta allacqua della copertura.
Protezione sottotegola durevole. Solo unimpermeabilizzazione con membrane saldate di grosso spessore
da la certezza assoluta del risultato durevole nel tempo perch alla perfetta tenuta delle saldature dei sormonti
associa lelevato durabilit anche esposta direttamente allesterno quando il sovrastante manto in tegole dissestato. Ci consentir di dilazionare gli interventi di manutenzione delle tegole senza alcun timore che venga meno
la tenuta allacqua della copertura.
Sottotegola
su sottotetto
non abitato ventilato
6.1.1
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TESTUDO 16
Sottotetto non abitato
2. Primer
INDEVER
o ECOVER
STRATIGRAFIA
1. Supporto in calcestruzzo
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TESTUDO 16
1. Supporto in
calcestruzzo
Modalit di posa
Il piano di posa dovr essere planare, pulito e asciutto e dovranno essere asportate le eventuali listellature portategola in cordoli di malta. Tutta la superficie da
rivestire sar trattata con una mano di primer di adesione INDEVER costituito da una soluzione bituminosa di bitume e solventi a rapida essiccazione che verr
applicata in ragione di 250 fino a 500 g/m in funzione della rugosit della superficie da verniciare. I fogli di membrana,svolti lungo la linea di massima pendenza,
verranno incollati al piano di posa in totale aderenza a fiamma sormontandoli per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm di testa. Anche i sormonti verranno
saldati a fiamma e le membrane verranno risvoltate sulle parti verticali per almeno 20 cm al di sopra del livello massimo del piano di scorrimento delle acque.
29
SOTTOTEGOLA
6.1
6.2
Cordoli di
malta
Fascia di
tenuta sopralistello
5 cm
2,7 cm
8 cm
Riqualificazione energetica da sottotetto non abitato a sottotetto abitato. Durante le opere di ripristino della tenuta allacqua della copertura in tegole conveniente recuperare i vani di un sottotetto rendendoli abitabili
ed in questo caso si dovr riqualificare dal punto di vista energetico la copertura inserendo un isolamento termico immediatamente al di sotto della membrana impermeabile continua sottotegola.
6.2.1
Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Supporto in calcestruzzo
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Barriera vapore bugnata PROMINENT
4. Isolante termico THERMOBASE TEGOLA PUR 35
30
4. Isolante termico
THERMOBASE TEGOLA PUR 35
2. Primer
INDEVER
o ECOVER
3. Barriera
vapore bugnata
PROMINENT
1. Supporto in
calcestruzzo
6.2.2
Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Supporto in calcestruzzo
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Barriera vapore bugnata PROMINENT
4. Isolante termico in pannelli poliuretano
5. Membrana impermeabilizzante MINERAL TESTUDO 16
5. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TESTUDO 16
4. Isolante
termico in
pannelli
poliuretano
2. Primer
INDEVER
o ECOVER
3. Barriera
vapore bugnata
PROMINENT
1. Supporto in
calcestruzzo
Copertura non ventilata, con isolante termico in pannelli di poliuretano resistente al calore, incollato senza impiego di bitume ossidato fuso su PROMINENT
e ricoperto da membrana impermeabilizzante ardesiata. Il piano di posa dovr essere planare, pulito e asciutto e dovranno essere asportate le eventuali listellature
portategola in cordoli di malta. Tutta la superficie da rivestire sar trattata con una mano di primer di adesione INDEVER costituito da una soluzione bituminosa di bitume e
solventi a rapida essiccazione che verr applicata in ragione di 250 fino a 500 g/m in funzione della rugosit della superficie da verniciare.
Barriera al vapore multifunzionale PROMINENT con strato termoadesivo incorporato per il fissaggio a fiamma dellisolamento termico
(VEDI CASO PRECEDENTE)
Isolamento termico in pannelli. Al di sopra della barriera al vapore tipo PROMINENT verr incollato a fiamma un isolante termico resistente al calore fornito in pannelli
dotato di marcatura CE conforme EN13165 in schiuma poliuretanica autoestinguente laminata in continuo fra due feltri di vetro bitumati idonea alluso sottotegola conforme
le indicazioni del fabbricante. Lo spessore dellisolante risulter dal calcolo volto ad evitare la formazione di condensa nella stratigrafia. La posa avverr conforme le modalit
descritte in precedenza per lanalogo isolante in rotoli. Riscaldando con la fiamma di un bruciatore a gas propano le bugne termoadesive che ricoprono la faccia superiore
della barriera al vapore se ne attiver ladesivit e in tal modo i pannelli isolanti che vi verranno premuti sopra risulteranno tenacemente incollati.
Manto impermeabile sottotegola. Il manto impermeabile sar costituito da una membrana impermeabilizzante bitume polimero elastoplastomerica tipo MINERAL
TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE 4,5 rivestita con scagliette di ardesia, a base di bitume distillato, plastomeri ed elastomeri, con armatura in tessuto non tessuto di
poliestere da filo continuo Spunbond. I fogli di membrana, svolti lungo la linea di massima pendenza, verranno incollati allo strato di isolamento termico in totale aderenza
a fiamma sormontandoli per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm di testa. Anche i sormonti verranno saldati a fiamma e le membrane verranno risvoltate sulle parti
verticali per almeno 20 cm al di sopra del livello massimo del piano di scorrimento delle acque.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO
31
6
SOTTOTEGOLA
SOTTOTEGOLA SU LEGNO
6.3
3. Coppi
Climi di montagna
esclusi
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
MINERAL SELTENE TEGOLA EP chiodato sotto
sormonto di testa
3. Coppi
1. Tavolato
in legno
Modalit di posa
La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta e se necessario verr trattato con una
mano di primer INDEVER PRIMER E o FONOCOLL. Successivamente su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, la membrana impermeabilizzante autoadesiva in bitume polimero elastoplastomerica, con faccia inferiore spalmata con mescola autoadesiva,
con armatura composita in tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro, autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE TEGOLA
EP POLIESTERE. I teli verranno sovrapposti per 6 cm lungo lapposita fascia longitudinale priva di ardesia prevista sulla faccia superiore, mentre la sovrapposizione di testa sar di 15 cm ca. Dopo aver allineato e riavvolto i teli, si proceder allincollaggio asportando il film siliconato che ricopre la faccia inferiore della
membrana. Ladesione verr consolidata con un rullo metallico curando particolarmente i sormonti dei teli. Le sovrapposizioni di testa verranno incollate con
lapposito adesivo bituminoso a freddo HEADCOLL.
32
3. Coppi su
listellatura
SOTTOTEGOLA
2. Membrana impermeabilizzante
autoadesiva SELFTENE TEGOLA EP
PENDENZA
35%
1. Tavolato
in legno
20
10
Distribuzione
dei teli
MINERAL SELFTENE
TEGOLA EP
Lucernari ed
elementi
emergenti
MINERAL SELFTENE
TEGOLA EP
Lucernario
SELFTENE BV BIADESIVO
HEADCOLL
33
6.3.2
Impermeabilizzazione
sottotegola su vecchi
tavolati di legno sconnessi,
con connessure tra le
tavole inferiori a 5 mm
4. Coppi
2. ROLLBASE
HOLLAND
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno sconnesso
2. ROLLBASE HOLLAND
3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
SELTENE TEGOLA EP chiodato sotto sormonto di testa
4. Coppi
1. Tavolato in legno
sconnesso
ATTENZIONE. La posa della membrana sottotegola va sempre integrata con fissaggio
meccanico per qualsiasi pendenza del tetto.
Modalit di posa
La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta.
I teli di ROLLBASE verranno stesi a secco sul piano di posa, sormontandoli tra loro per 6 cm nel senso longitudinale e per 12 cm nel senso trasversale. ROLLBASE va fissato meccanicamente con chiodi o viti muniti di rondella di 50 mm o di area equivalente. La densist minima di fissaggio
schematizzata nel disegno, dove i sormonti vengono fissati ogni 25 cm e sulla parte centrale del foglio vengono applicate due linee di fissaggio distanti
rispettivamente 33 e 66 cm dal bordo del telo con una cadenza di fissaggio ogni 50 cm. Per le parti del tetto pi esposte, riducendo il passo della
chiodatura si pu aumentare la densit del fissaggio in corrispondenza di una fascia larga 1 m attorno ai corpi emergenti mentre nel caso di zone
climatiche con vento forte si dovr aumentare la densit del fissaggio anche sul resto del tetto.
Successivamente su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, la membrana impermeabilizzante autoadesiva in bitume polimero elastoplastomerica, con faccia inferiore spalmata con mescola autoadesiva, con armatura composita in
tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro, autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE TEGOLA EP POLIESTERE.
I teli verranno sovrapposti per 6 cm lungo lapposita fascia longitudinale priva di ardesia prevista sulla faccia superiore, mentre la sovrapposizione
di testa sar di 15 cm ca. Dopo aver allineato e riavvolto i teli, si proceder allincollaggio asportando il film siliconato che ricopre la faccia inferiore
della membrana. Ladesione verr consolidata con un rullo metallico curando particolarmente i sormonti dei teli. Le sovrapposizioni di testa verranno
incollate con lapposito adesivo bituminoso a freddo HEADCOLL.
25 cm
50 cm
Chiodatura di
ROLLBASE
66
0m
m
cm
33
5m
45
34
mm
cm
6
20
SOTTOTEGOLA
Chiodi sotto
sormonte di testa
ogni 10 cm
10
Chiodatura
del manto
impermeabile
MINERAL SELFTENE
TEGOLA EP
4. Coppi
su listellatura
2. ROLLBASE
HOLLAND
1. Tavolato in legno
sconnesso
35
6.4
SOTTOTEGOLA SU LEGNO
Riqualificazione energetica
6.4.1
Climi di montagna
esclusi
6. Coppi
4. Listelli trasversali
(passo 60 cm)
3. Isolante termico
resistente alla
compressione fissato
per autoadesione
6.4.2
1. Tavolato
in legno
2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO
5. Coppi su listellatura
4. Membrana
impermeabilizzante
autoadesiva
SELFTENE BASE EP
PENDENZA
35%
Climi di montagna
compresi
Max 900 m
3. Isolante termico
resistente alla
compressione
36
1. Tavolato
in legno
2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BASE EP
6
MINERAL SELFTENE TEGOLA EP
10
Chiodi sotto
sormonte ogni
10 cm
Isolante termico
SOTTOTEGOLA
Posa di
MINERAL
SELFTENE
TEGOLA EP
POLIESTERE
su isolante
termico posato
tra listelli
trasversali
(rif. 6.4.1)
Recupero a vano abitato del sottotetto con tetto ventilato a doppio tavolato.
6.4.3
Coperture ventilate
con doppio tavolato e
strato isolante discontinuo
6. Coppi
4. Secondo tavolato
PENDENZA
35%
Climi di montagna
esclusi
3. Isolante
termico
6.4.4
1. Tavolato
in legno
2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BASE EP
Coperture ventilate
con doppio tavolato e
strato isolante continuo
6. Coppi
4. Secondo tavolato
PENDENZA
35%
Climi di montagna
esclusi
3. Isolante termico
resistente alla
compressione fissato
per autoadesione
1. Tavolato
in legno
2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO
37
7.1
7.1.1
Rifacimento
in monostrato
Rifacimento in monostrato
su ROLLBASE fissato
meccanicamente
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto su lamiera grecata / su tavolato in
legno
2. ROLLBASE chiodato
3. Manto impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
7.1.2
Rifacimento
in bistrato
Rifacimento in bistrato
su ROLLBASE fissato
meccanicamente
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto su lamiera grecata / su tavolato in
legno
2. ROLLBASE chiodato
3. Manto impermeabile superiore
HELASTA+MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA+MINERAL PROTADUO HP 25 o
HELASTA+MINERAL HELASTA o
FLEXTER FLEX TESTUDO+MINERAL FLEXTER
FLEX TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15
38
2. ROLLBASE
chiodato
1. Vecchio manto
su tavolato in
legno
3. Manto impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15
1. Vecchio manto
su lamiera
grecata
1. Vecchio manto
su tavolato in legno
1. Vecchio manto
su lamiera grecata
7.2.1
7.2.2
7.2
1. Vecchio manto
su tavolato in legno
1. Vecchio manto
su lamiera grecata
2. Barriera
vapore DEFEND
1. Vecchio manto
su tavolato in legno
1. Vecchio manto
su lamiera grecata
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto su lamiera grecata / su tavolato in
legno
2. Barriera vapore DEFEND
3. Isolante termico fissato meccanicamente
4. Manto impermeabile bistrato
Per quanto riguarda il nuovo manto impermeabile vedi i successivi capitoli 7.3.1 e 7.3.2
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO
39
7.3
7.3.1
1. Isolante termico
resistente al calore
STRATIGRAFIA
1. Isolante termico resistente al calore fissato
meccanicamente
2. Manto impermeabile bistrato
HELASTA+MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA+MINERAL HELASTA
o in alternativa
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL REFLEX WHITE
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15
40
7.3.2
7
Manto impermeabile bistrato
su isolamento termico non
resistente al calore
2. Membrana impermeabilizzante
sottostrato autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
1. Isolante termico
non resistente al
calore
STRATIGRAFIA
1. Isolante termico non resistente al calore fissato
meccanicamente
2. Membrana impermeabilizzante sottostrato
autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
3. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL HELASTA
o in alternativa MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL REFLEX WHITE
o MINERAL DESIGN 15
41
7.4
7.4.1
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL DESIGN 15
Vite
autoperforante
STRATIGRAFIA
1. Lamiera grecata
2. ISOLGRECA
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL DESIGN 15
1. Lamiera grecata
2. ISOLGRECA
Modalit di posa
La superficie da trattare dovr essere sufficientemente regolare, con lastre prive di rotture ed in generale in condizioni tali da sopportare la posa dei nuovi pannelli
che dovranno essere ben accostati con le cimose sovrapposte secondo la linea di massima pendenza.
La stabilizzazione dei pannelli alla struttura esistente viene affidata ad una chiodatura costituita dalle speciali viti autoperforanti per lamiera grecata. I tasselli
saranno muniti, in testa, di una rondella di circa 70 mm di diametro. II numero dei chiodi a m sar in funzione dello stato del supporto e dellesposizione al vento.
Dovranno essere previsti comunque almeno 4 chiodi al m.
Limpermeabilizzazione sar costituita da una membrana bitume distillato polimero armata con non tessuto di poliestere tipo MINERAL PROTEADUO, MINERAL
HELASTA, MINERAL FLEXTER TESTUDO o MINERAL DESIGN incollata a fiamma a cavallo delle sovrapposizioni della membrana sottostante.
42
Rifacimento anticorrosione
di coperture in lamiera zincata corrosa
Rifacimento con
rivestimento liquido
ALLUMASOL
Rifacimento di una copertura in lamiera zincata corrosa con rivestimento liquido ALLUMASOL. ALLUMASOL stato messo a punto per
proteggere le coperture in lamiera zincata dalla corrosione, un rivestimento liquido di colore argenteo a base di una miscela di bitumi, resine
elastiche, cariche autoestinguenti, pigmento di alluminio affiorante e additivi antiruggine specifici per bloccare
lossidazione del ferro. Inoltre la presenza di alluminio, riflettendo i raggi solari, riduce la temperatura superficiale
del supporto. ALLUMASOL inoltre per la sua elevata azione antiossidante, antiruggine, termoisolante e resistenza
alla corrosione da fuliggine e da fumi di scarico indicato per strutture metalliche di tetti in lamiera, grondaie,
converse, box metallici, serbatoi, camini e su supporti ferrosi e zincati in genere.
7.5.1
STRATIGRAFIA
1. Lamiera grecata
2. Doppia mano di ALLUMASOL
Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Le superfici
devono essere perfettamente pulite da parti friabili
ed in distacco, asciutte, ed esenti da olii e grassi. I
supporti metallici ferrosi nuovi devono essere sgrassati con solvente; per le superfici arrugginite si rende
necessario anche unaccurata preventiva pulizia con
spazzola in acciaio manuale o meccanica e lapplicazione di una mano di fondo del convertitore di ruggine
PROTIFER; consumo 0,100 Kg/m.
APPLICAZIONE. ALLUMASOL si applica tal quale,
a pennello, spazzolone e a spruzzo, previa diluizione
con Ragia Minerale. Per una lunga durata si consiglia
sempre lapplicazione di ALLUMASOL in due mani
sovrapposte da 400 g/m cad. importante che il
prodotto venga applicato in ununica direzione; la
posa incrociata o in direzioni diverse altera il leafing
della pasta di alluminio e quindi laspetto della pittura.
2. Doppia mano di
ALLUMASOL
1. Lamiera grecata
Rifacimento di una copertura in lamiera zincata corrosa con rivestimento liquido UNOLASTIC. Con il suo impiego, UNOLASTIC impermeabilizzante monocomponente allacqua, pronto alluso garantisce limpermeabilit anche senza limpiego dellarmatura.
Utilizzando i tessuti darmatura RINFOTEX PLUS o RINFOTEX EXTRA, si possono riparare crepe o piccoli fori
presenti sulla lamiera. UNOLASTIC verniciabile con ELASTOLIQUID S o con WHITE REFLEX.
7.5.2
Rifacimento con
UNOLASTIC
STRATIGRAFIA
1. Lamiera grecata
2. Doppia mano di UNOLASTIC
Modalit di posa
Dopo aver preparato il supporto, stendere due
mani (minimo 1,5 kg/m cad.) di UNOLASTIC
sulla superficie del tetto. Si possono riparare crepe e piccole fessure stendendo una fascia larga
10 cm dellarmatura RINFOTEX EXTRA o RINFOTEX PLUS sulla prima mano di UNOLASTIC
ancora fresco stendere poi la seconda mano di
UNOLASTIC in modo da ricoprire accuratamente
larmatura.
2. Doppia mano di
UNOLASTIC
1. Lamiera grecata
43
7.5
7.6
Spesso le vecchie tettoie e le coperture in legno inclinate sono rivestite con lastre ondulate o comunque con elementi che si possono rimuovere con relativa facilit portando a nudo il vecchio tavolato.
Rifacimento con
membrane autoadesive
direttamente su tavolato
Rifacimento di vecchi tavolati di legno, con connessure tra le tavole ben accostate, con membrane autoadesive posate direttamente
su tavolato. La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta e
se necessario sar trattata con una mano di primer INDEVER PRIMER E o FONOCOLL. Successivamente
su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, una
membrana impermeabilizzante autoadesiva in bitume polimero elastomerica, con faccia inferiore spalmata
con mescola autoadesiva, con armatura composita in tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra
di vetro, autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS oppure MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS.
7.6.1
PENDENZA
vedi pag. 45
VIDEO DI POSA
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS
1. Tavolato
in legno
Modalit di posa
I teli verranno sovrapposti per 8 cm lungo lapposita fascia longitudinale priva di ardesia prevista sulla
faccia superiore, mentre la sovrapposizione di testa sar di 15 cm ca.
Dopo aver allineato e riavvolto i teli, si proceder allincollaggio asportando il film siliconato che ricopre
la faccia inferiore della membrana. Ladesione verr consolidata con un rullo metallico curando particolarmente i sormonti dei teli. Le sovrapposizioni di testa verranno incollate con lapposito adesivo
bituminoso a freddo HEADCOLL.
AVVERTENZA
Poich il manto completamente aderente al tavolato, lutilizzo di questo sistema dovr
essere oggetto di attenta valutazione delle condizioni termoigrometriche degli ambienti
coperti per evitare laccumulo di umidit nelle strutture lignee, si dovr pertanto provvedere ad una adeguata ventilazione del vano sottostante il tavolato.
44
6 cm
Sormonto
parafiamma
autoadesivo
2 cm
Sormonto
laterale a
fiamma
TT
FE
3D
EF
Three-Dimensional
Decoro: COPPI
Decori tradizionali
Dettagli di posa
Lunghezza massima
2,5 metri
5 metri
4m
Fissaggio meccanico
con chiodi o viti
con rondella ogni 20 cm
Sormonte di testa
Colmi e dipluvi
Taglio
lineare
Soluzione B
Tagliare una striscia
come indicato
Soluzione A
Tagliare le
singole
tegole
Soluzione B
Tagliare una strisica
come indicato
Soluzione A
Tagliare le
singole tegole
Area di sovrapposizione
del manto predisposto con sagomatura
Tagliare seguendo
le linee rette del disegno
45
Rifacimento
con UNOLASTIC
direttamente su tavolato
4. Coppi
VIDEO DI POSA
STRATIGRAFIA
1. Tavlolato in legno
2-3. Doppia mano di UNOLASTIC e RINFOTEX
PLUS
4. Coppi
1. Tavolato
in legno
Modalit di posa
Previa pulizia del supporto, stendere una
mano abbondante (minimo 1,5 kg/m)
di UNOLASTIC sulla superficie del tetto.
Stendere larmatura RINFOTEX EXTRA o
RINFOTEX PLUS su UNOLASTIC ancora
fresco. Stendere poi unaltra mano di UNOLASTIC (minimo 1,5 kg/m) in modo da
ricoprire accuratamente larmatura.
AVVERTENZA
Poich l'impermeabilizzazione completamente aderente al tavolato, lutilizzo di questo sistema dovr essere oggetto di attenta valutazione delle condizioni termoigrometriche degli ambienti coperti per evitare laccumulo di umidit nelle strutture lignee, si dovr
pertanto provvedere ad una adeguata ventilazione del vano sottostante il tavolato.
Applicare UNOLASTIC sulla superficie
dangolo tra il tetto e la grondaia
46
Rifacimento con
membrane autoadesive
su ROLLBASE
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. ROLLBASE HOLLAND
3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS
chiodato sotto sormonto di testa
2. ROLLBASE
HOLLAND
1. Tavolato in legno
Modalit di posa
La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta. I teli di ROLLBASE verranno stesi a secco sul piano
di posa, sormontandoli tra loro per 6 cm nel senso longitudinale e per 12 cm nel senso trasversale. ROLLBASE va fissato meccanicamente con chiodi o viti muniti di rondella di
50 mm o di area equivalente. La densist minima di fissaggio schematizzata nel disegno, dove i sormonti vengono fissati ogni 25 cm e sulla parte centrale del foglio vengono applicate due linee di fissaggio distanti rispettivamente 33 e 66 cm dal bordo del telo con una cadenza di fissaggio ogni 50 cm. Per le parti del tetto pi esposte, riducendo
il passo della chiodatura si pu aumentare la densit del fissaggio in corrispondenza di una fascia larga 1 m attorno ai corpi emergenti mentre nel caso di zone climatiche con
vento forte si dovr aumentare la densit del fissaggio anche sul resto del tetto. Successivamente su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, la membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS o MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS.
Fissaggio meccanico con viti
munite di rondella
25 cm
50 cm
Chiodatura di
ROLLBASE
(rif. 6.3.2)
5
66
0m
m
cm
33
cm
5m
m
45
mm
47
7.7
7.8
COPERTURE IN LEGNO
Riqualificazione energetica
Se la struttura della vecchia copertura lo consente possibile recuperare a vano abitato il sottotetto sovrapponendo un altro tavolato con isolamento ventilato oppure semplicemente posando un isolante termico protetto
dalla membrana autoadesiva.
7.8.1
Climi di montagna
esclusi
Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV
BIADESIVO
3. Isolante termico resistente alla compressione fissato
per autoadesione
4. Listelli trasversali
5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS chiodato
sotto sormonto di testa
7.8.2
1. Tavolato
in legno
2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO
Tetto ventilato
su doppio tavolato e
strato isolante continuo
PENDENZA
vedi pag. 45
Climi di montagna
esclusi
3. Isolante termico
resistente alla
compressione fissato
per autoadesione
Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV
BIADESIVO
3. Isolante termico resistente alla compressione fissato
per autoadesione
4. Secondo tavolato
6. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS chiodato
sotto sormonto di testa
48
1. Tavolato
in legno
2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO
7
COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA
20
10
Disposizione
dei teli
MINERAL SELFTENE
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO
MINERAL SELFTENE
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO
SELFTENE BV HE
BIADESIVO
Bordi laterali
del tetto
HEADCOLL
MINERAL SELFTENE
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO
Chiodi sotto
sormonte ogni
10 cm
Posa di
MINERAL
SELFTENE
TEGOLA EP
POLIESTERE
su isolante
termico posato
tra listelli
trasversali
(pag. 7)
10
Isolante termico
Listello
49
Rifacimento di coAVVERTENZA
perture in cemenPer quanto riguarda lorganizzazione del
cantiere si suggerisce:
to amianto. Le co Prima di iniziare i lavori. Interpellare gli uffiperture in cementoci della ASL competente per il territorio circa
lesecuzione dei lavori aventi come oggetto
amianto degli edifici, sono spesso in
prodotti in fibro-cemento.
condizioni di grave degrado a causa
Nel corso dei lavori. Approntare tutte le
del loro naturale invecchiamento.
sicurezze necessarie per la salvaguardia degli operatori in conformit alle disposizioni
La prolungata esposizione agli
legislative vigenti.
agenti atmosferici, infatti, provoca
unusura elevata soprattutto sul lato
esterno della copertura. Accurate indagini hanno dimostrato come le fibre di
amianto, utilizzate quale rinforzo nelle lastre ondulate in cemento, con linvecchiamento delle stesse, tendono a liberarsi e a diffondersi nellatmosfera.
Questo minerale estremamente dannoso per la salute delluomo.
La loro rimozione e sostituzione con sistemi alternativi si scontra con parecchie problematiche dovute sia alla difficolt di operare nelle normi di legge
vigenti che per gli elevati costi di smaltimento. Si calcola che non esistono
discariche sufficienti a contenere i rifiuti tossici nocivi che risulterebbero dalle
demolizioni delle coperture esistenti in cemento-amianto.
Da ci la necessit di operare in modo tale da evitare il pi possibile le demolizioni e lulteriore dispersione nellaria delle fibre di amianto.
Si deve inoltre considerare che la rimozione degli elementi di copertura pu
provocare gravi disagi alle attivit sottostanti.
8.1
8.1.1
Incapsulamento
TIPOLOGIA A
DECRETO LEGGE
Il Ministero della Sanit con il Decreto del 20
agosto 1999 ha definito le diverse tipologie
di applicazione dei rivestimenti incapsulanti
sulle lastre in cemento amianto.
TIPOLOGIA A.
Con vista allesterno: se applicato per lincapsulamento di manufatti in cemento-amianto
esposti agli agenti atmosferici e quindi soggetti a degrado progressivo.
TIPOLOGIA B.
Con vista allinterno: se applicato per lincapsulamento di manufatti in cemento-amianto
situati allinterno.
TIPOLOGIA C.
Non a vista: se applicato per lincapsulamento di manufatti in cemento-amianto, a supporto degli interventi di confinamento.
TIPOLOGIA D.
Ausiliario: se applicato per evitare la dispersione di fibre nellambiente a supporto degli
interventi di rimozione.
Tutte queste soluzioni di bonifica sono state
supportate con attestazioni di conformit sui
materiali impiegati a determinate caratteristiche prestazionali contenute nella norma
UNI10686.
4. Doppia mano di
ELASTOLIQUID PUR
di due diversi colori
3. Una mano di
FIBERPROOF o
FIBERPROOF ECO
STRATIGRAFIA
1. Copertura in cemento amianto
2. Una mano di PREFIX o PREFIX ECO
3. Una mano di FIBERPROOF o FIBERPROOF ECO
4. Doppia mano di ELASTOLIQUID PUR di due diversi
colori
50
1. Copertura in
cemento amianto
2. Una mano
di PREFIX o
PREFIX ECO
Incapsulamento
TIPOLOGIA B
1. Copertura in
cemento amianto
2. Doppia mano di
ELASTOLIQUID PUR
di due diversi colori
STRATIGRAFIA
1. Copertura in cemento amianto
2. Doppia mano di ELASTOLIQUID PUR di due diversi
colori
8.2
8.2.1
Sovracopertura con
pannelli isolanti sagomati
TIPOLOGIA C
4. Vite ad
ancoretta
STRATIGRAFIA
1. Copertura in cemento amianto
2. Una mano di ELASTOLIQUID PUR
3. ISOLONDULA
4. Vite ad ancoretta
5. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15 o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL REFLEX WHITE
1. Copertura in
cemento amianto
5. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
o MINERAL PROTEADUO HP 25
o MINERAL REFLEX WHITE
3. ISOLONDULA
2. Una mano di
ELASTOLIQUID PUR
51
8
COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO
8.1.2
TERRAZZE-PARKINGS
Rifacimento senza demolizione di parking. Anche nel caso del rifacimento dei tetti parcheggio, quando le quote dei rilievi e delle soglie di accesso lo consentono, sempre conveniente
evitare le opere di demolizione e le spese di conferimento dei rifiuti posando il nuovo manto impermeabile direttamente sulla vecchia pavimentazione in asfalto o cementizia. Nel caso di posa
su vecchia pavimentazione cementizia preferibile optare per la posa in semiaderenza per evitare la formazione di bolle che potrebbero manifestarsi prima della stesura della nuova pavimentazione a causa dellumidit
intrappolata nel sottofondo mentre nel caso di posa su vecchio asfalto sufficientemente poroso sar possibile
anche la posa in totale aderenza, tipologia di collegamento al supporto che comunque sar sempre usata nel
caso di rifacimento delle rampe di accesso al parcheggio.
9.1
9.1.1
Bistrato in semiaderenza
sotto pavimentazione
cementizia
Rifacimento bistrato in semiaderenza, su vecchia pavimentazione cementizia, sotto nuova pavimentazione cementizia carrabile
gettata in opera o su elementi in
cls autobloccanti
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione cementizia
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. FLEXTER TESTUDO
4. TECTENE REROOF BASE STRIP EP
5. Membrana impermeabilizzante PROTEADUO
TRIARMATO o HELASTA o FLEXTER FLEX
TESTUDO o FLEXTER TESTUDO
6. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA o FLEXTER
FLEX TESTUDO o FLEXTER TESTUDO
7. Tessuto non tessuto 500 g/m + Film PE 0,1 mm
8. Giunto
9. Nuova pavimentazione cementizia
9.1.2
Bistrato in semiaderenza
sotto pavimentazione in
conglomerato bituminoso
52
6. PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO
8. Giunto
3. FLEXTER TESTUDO
9. Nuova pavimentazione
cementizia
7. Tessuto non
tessuto 500 g/m2 +
Film PE 0,1 mm
5. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO
4. TECTENE REROOF BASE
STRIP EP
1. Vecchia
pavimentazione
cementizia
2. Primer INDEVER
o ECOVER
6. PROTEADUO TRIARMATO 4
o PROTEADUO POL. 25/4
o FLEXTER TESTUDO 25/4
2. Primer INDEVER
o ECOVER
7. Nuovo conglomerato
bituminoso
5. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO 4
o PROTEADUO POL. 25/4
o FLEXTER TESTUDO 25/4
3. PROTEADUO TRIARMATO 4
o PROTEADUO POL. 25/4
o FLEXTER TESTUDO 25/4
4. TECTENE REROOF
BASE STRIP EP
1. Vecchia
pavimentazione
in asfalto
9
TERRAZZE-PARKINGS
9.1.3
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione in asfalto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. PROTEADUO POL. 25/5 o FLEXTER TESTUDO 25/5
4. Membrana impermeabilizzante PROTEADUO
POLIESTERE 25/5 o FLEXTER TESTUDO 25/5
5. PROTEADUO POL. 25/5 o FLEXTER TESTUDO 25/5
6. Nuovo conglomerato bituminoso
6. Nuovo conglomerato
bituminoso
4. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO POL. 25/5
o FLEXTER TESTUDO 25/5
3. PROTEADUO POL. 25/5
o FLEXTER TESTUDO 25/5
1. Vecchia
pavimentazione in asfalto
53
10
MURATURE UMIDE
10.1
10.1.1
5. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
4. Intonaco deumidificante
POROVENT INTONACO PRONTO
STRATIGRAFIA
1. Muratura fuori terra interessata da umidit da risalita
2. Impregnante antisalino DEUMISAL
3. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
4. Intonaco deumidificante POROVENT INTONACO
PRONTO
5. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR
54
3. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
2. Impregnante antisalino
DEUMISAL
1. Muratura fuori
terra interessata da
umidit da risalita
MURATURE UMIDE
10.1.2
10
5. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
STRATIGRAFIA
1. Muratura fuori terra interessata da umidit da risalita
sottoposta a pioggia battente
2. Impregnante antisalino DEUMISAL
3. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
4. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
5. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR
4. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN
3. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
2. Impregnante antisalino
DEUMISAL
1. Muratura fuori
terra interessata da
umidit da risalita
sottoposta a pioggia
battente
6. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
5. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN
STRATIGRAFIA
1. Muratura contro terra in presenza di acqua da falda
2. Cemento a presa rapida BETONRAPID
3. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
4. Cemento impermeabilizzante OSMOSEAL
5. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
6. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR
4. Cemento
impermeabilizzante OSMOSEAL
3. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN
1. Muratura contro
terra in presenza di
acqua da falda
2. Cemento a presa rapida
BETONRAPID
55
6. Isolante
termico
ciclo POROVENT
SYSTEM PRONTO capitolo 10.1.1
7-8. Nuova
pavimentazione su
nuovo massetto
cementizio
9. ciclo POROVENT
SYSTEM PRONTO capitolo 10.1.1
2. Vecchia
pavimentazione
STRATIGRAFIA
1. Fondazione
2. Vecchia pavimentazione
3. Foglio protettivo drenante PROTEFON TEX
4. Tubo drenaggio
5. Membrana impermeabilizzante TESTUDO
6. Isolante termico
7-8. Nuova pavimentazione su nuovo massetto
cementizio
9. Ciclo POROVENT SYSTEM PRONTO
vedi capitolo 10.1.1
56
1. Fondazione
3. Foglio
protettivo
drenante
4. Tubo
drenaggio PROTEFON TEX
Pavimento. Per quanto riguarda il pavimento, pu essere risanato posando sul vecchio pavimento una membrana TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE 16 da 4 mm di spessore, contro lumidit di risalita, stesa a secco saldata solo sui
sormonti e risvoltata ed incollata sui muri a contenere lo spessore degli strati successivi che saranno costituiti dal pannello
isolante resistente alla compressione contro lumidit di condensazione e dalla nuova pavimentazione. Come barriera al
vapore, prima della posa del pavimento, si dovr proteggere lisolante con dei fogli di polietilene di almeno 0,20 mm di
spessore sormontati per 20 cm ca.
Muri umidi. Per quanto riguarda i muri umidi, possono essere risanati demolendo il vecchio intonaco, sia allinterno che
allesterno, fino ad 1 m oltre il fronte dellumidit, e rintonacando poi con il ciclo POROVENT SYSTEM PRONTO oppure, per integrare lisolamento termico, fissando il foglio di plastica bugnato PROTEFON al muro e chiodandovi sopra un
pannello preconfezionato di polistirolo espanso accoppiato ad una lastra di cartongesso. In alternativa si possono posare
i pannelli di polistirolo e poi edificare un contromuro.
Faccia esterna della parete controterra. Per quanto riguarda la faccia esterna della parete controterra si dovr scavare
fino al piede della fondazione ed alloggiare le apposite tubazioni forate che saranno raccordate alla membrana bugnata
ARMODILLO che sar stata incollata alla muratura fino a 10 cm fuori terra dove verr fissato meccanicamente in testa e
protetta con una lamiera metallica sagomata. ARMODILLO verr protetto dal non tessuto filtrante FILTRO con la funzione
di trattenere le parti fini del terreno che potrebbero intasare i canali drenanti. Il FILTRO verr fissato pressandolo sulle placche della bugne di ARMODILLO fatte rinvenire a fiamma. In prossimit delle tubazioni di drenaggio il tessuto non tessuto
verr invece avvolto su di esse.
8. Foglio protettivo drenante PROTEFON
posato con le bugne rivolte verso la parete
7. Isolante termico
6. Membrana
impermeabile
TESTUDO
POLIESTERE
9. Pannelli in polistirene
espanso sinterizzato
11-12. Nuova
pavimentazione su
nuovo massetto
cementizio
2. Vecchia
pavimentazione
STRATIGRAFIA
1. Fondazione
2. Vecchia pavimentazione
3. Membrana impermeabilizzante corazzata ARMODILLO
4. Tubo drenaggio
5. Filtro Tessuto non tessuto di poliestere
6. Membrana impermeabilizzante TESTUDO
7. Isolante termico
8. Foglio protettivo drenante PROTEFON posato con le
bugne rivolte verso la parete
9. Pannelli in polistirene espanso sinterizzato
10. Tamponamento con lastra di cartongesso
11-12. Nuova pavimentazione su nuovo massetto
cementizio
5. Filtro Tessuto
non tessuto di
poliestere
4. Tubo drenaggio
1. Fondazione
3. Membrana
impermeabile bugnata
ARMODILLO
57
11
11.1.4
impermeabilizzazione
interna in presenza di
infiltrazioni da acqua di
falda in assenza di adeguata
impermeabilizzazione
esterna
4. Cemento
impermeabilizzante
OSMOSEAL
5. Massetto cementizio
protettivo QUICKCEM
PRONTO
STRATIGRAFIA
1. Muratura contro terra, con intonaco cementizio in
buone condizioni, in presenza di acqua da falda
2. Cemento a presa rapida BETONRAPID
3. Sguscia con RESISTO TIXO
4. Cemento impermeabilizzante OSMOSEAL
5. Massetto cementizio protettivo QUICKCEM PRONTO
58
3. Sguscia con
RESISTO TIXO
2. Cemento a
presa rapida
BETONRAPID
1. Muratura contro
terra, con intonaco
cementizio in buone
condizioni, in presenza
di acqua da falda
11.1.5
11
impermeabilizzazione
interna di vecchie murature
miste in mattone-pietra
in presenza di infiltrazioni
dacqua
7. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
STRATIGRAFIA
1. Muratura contro terra in presenza di infiltrazioni
dacqua
2. Cemento a presa rapida BETONRAPID
3. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
4. Cemento impermeabilizzante OSMOSEAL
5. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
6. Intonaco deumidificante
POROVENT INTONACO PRONTO
5. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR
6. Intonaco deumidificante
POROVENT INTONACO PRONTO
5. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
4. Cemento
impermeabilizzante OSMOSEAL
3. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN
1. Muratura contro
terra in presenza di
infiltrazioni dacqua
2. Cemento a presa rapida
BETONRAPID
59
12
CALCESTRUZZO
AGGRESSIONE
Ripristino del calcestruzzo. II calcestruzzo senza
DA AGENTI CHIMICI
dubbio il materiale pi usato in edilizia, grazie alla sua economicit, alla facilit e velocit della messa in opera, alla
plasmabilit che permette di realizzare opere dalle forme pi
complesse e alla sua compatibilit con i ferri darmatura che ne aumentano
le caratteristiche di resistenza meccanica a flessione e trazione. II calcestruzzo sembrava fosse un materiale indistruttibile, e questa convinzione,
combinata con la sua facilit di produzione hanno portato a tralasciare,
spesso, anche le norme pi elementari per ottenere la qualit necessaria
a garantire la durata nel tempo delle opere. Nel settore produttivo bisogna
prevedere severi controlli di qualit per soddisfare le esigenze del progettista che a sua volta deve tener conto non solo delle caratteristiche meccaniche della struttura ma anche dellambiente pi o meno aggressivo al
quale lopera esposta. La messa in opera, inoltre, deve essere eseguita con precisione per quanto riguarda la
compattazione, lo spessore del copriferro, la stagionatura, riprese di getto, ecc.
12.1
1. Pulizia
2. Protezione e passivazione
dei ferri
3. Ripristino
4. Regolarizzazione delle
superfici
Modalit di posa
PULIZIA. Eseguire la disintonacatura degli eventuali intonaci sino a trovare la superficie in calcestruzzo.
Rimuovere le parti in fase di distacco e incoerenti mediante scalpellatura; boiacche superficiali, olii disarmanti, polvere e sporco in genere verranno asportati con
idrosabbiatura.
I ferri scoperti andranno puliti a metallo bianco, asportando ogni traccia di ruggine.
PROTEZIONE E PASSIVAZIONE DEI FERRI. Immediatamente dopo la pulitura, i ferri darmatura saranno trattati e protetti da ulteriori ossidazioni con Iapplicazione di due mani a pennello di una boiacca costituita da STRATO 4900 e cemento, oppure STRATO AB, bicomponente epossidico, oppure STRATO FER.
RIPRISTINO. II riporto a spessore di parti mancanti e copriferro verr eseguito con Iapplicazione della malta cementizia a ritiro compensato, tissotropica
e fibrorinforzata RESISTO REP o RESISTO TIXO, previa bagnatura a rifiuto del sottofondo prima dellapplicazione. Evitare veli dacqua che saranno eliminati
mediante assorbimento o con aria compressa.
Riporti di spessore elevato, potranno essere ripristinati mediante colatura in cassero di RESISTO FLUID, malta colabile a ritiro compensato fibrorinforzata.
Eventuali irregolarit superficiali a basso spessore verranno regolarizzate mediante rasatura con RESISTO UNIFIX, malta cementizia ad alta lavorabilit ed adesione maggiorata.
REGOLARIZZAZIONE DELLE SUPERFICI. Le superfici cos riparate verranno poi regolarizzate con RESISTO BIFINISHING, malta bicomponente a base di
leganti idraulici inerti selezionati e additivi con polimeri sintetici in dispersione acquosa, che garantisce unottima adesione al supporto, impermeabilit allacqua
ed ai gas aggressivi dellatmosfera.
VERNICIATURA PROTETTIVA. Successivamente si protegger la struttura contro la carbonatazione con unapposita verniciatura protettiva e decorativa a
base di resine acriliche INDECOLOR BETON o ELASTOLIQUID S
60
12
13
CALCESTRUZZO
ISOLAMENTO ACUSTICO
L1
L2
Lisolamento acustico di un vano gi abitato si basa sulla realizzazione di contropareti e controsoffitti leggeri in cartongesso, realizzati a secco, con intercapedine riempita da isolanti fibrosi, che
vengono addossati, evitando ogni collegamento rigido, alle superfici da isolare, realizzando un sistema di isolamento
dinamico massa-molla-massa in grado
di smorzare le vibrazioni dellaria tra-
Controparete
pesante in
muratura
CORREZIONE ACUSTICA
La modifica dellassorbimento superficiale della parete che si
pratica per correggere lacustica delle sale non influisce sul
rumore trasmesso ma solo sul suono riflesso
Controparete
leggera in gesso
rivestito
13
FONOSTOPLegno
61
ISOLAMENTO ACUSTICO
R
F IB
A D I P O LI E S T
SILENTGips e SILENTGipsalu
SILENTRock
ER
E
LA
SILENTEco
MATERIALE AD ALTO
CONTENUTO RICICLATO E
INTERAMENTE RICICLABILE
Forato
25x25x12
3. TOPSILENTDuogips
2. Colla
3. SILENTEco
o
SILENTRock
1. Fascia
desolidarizzante
2. TELAIO
METALLICO
4. TOPSILENTGips
PARETE
ESISTENTE
5. CARTONGESSO
1. FASCIA
DESOLIDARIZZANTE
PARETE
ESISTENTE
1. FASCIA
DESOLIDARIZZANTE
62
2. SILENTGips
o
SILENTGipsalu
Parte opaca
CONTROSOFFITTO SU TELAIO
METALLICO RIBASSATO
1. SILENTEco o
SILENTRock
13
FONOPROTEX la presa daria silenziata distribuita da INDEX con un sezione netta di per il passaggio dellaria
di 100 cm2 dotata di un isolamento
acustico certificato di Dn,e,w = 53,9 dB.
FONOPROTEX ha dimensioni ridotte (352915 cm) ed dotato di una
prolunga componibile che ne consentono una facile e rapida installazione
nelle murature perimetrali esterne pi
comuni.
2. Telaio metallico
FONOPROTEX
Piccoli elementi
Prese daria
3. TOPSILENTGips
4. Lastra di cartongesso
2. Telaio metallico
Parte trasparente
F IB
RA D
I P O LI E
ST
ER
E
LA
4. Lastra di cartongesso
3. TOPSILENTGips
MATERIALE AD ALTO
CONTENUTO RICICLATO E
INTERAMENTE RICICLABILE
Dn,e,w = 53 dB
Per il periodo che si tengono aperte
le porte dei balconi ci si pu difendere dai rumori provenienti dallesterno
montando delle barriere e delle piante
con fogliame folto e il pi alte possibile, disposte in aderenza alle ringhiere dei
poggioli, magari integrandole con tendaggi il pi pesanti possibile che arrivino
a coprire tutta la ringhiera; fino ad arrivare alla soluzione pi protettiva costituita
dallinstallazione di una veranda.
Raramente conviene isolare acusticamente le pareti perimetrali di facciata
perch normalmente sono di per s sufficientemente pesanti da garantire la protezione acustica.
Nel caso di pareti di facciata effettivamente deboli se ne valuter la necessit
e la convenienza solo dopo la sostituzione della parte finestrata.
La convenienza potrebbe manifestarsi nelloccasione di una integrazione
dellisolamento termico delle pareti di
facciata ed in tal caso si dovranno
scegliere materiali isolanti e tecniche
di posa in grado di garantire entrambe le prestazioni sia di isolamento termico sia di isolamento acustico.
Lisolamento a cappotto che si applica sulla parte esterna della parete perimetrale il sistema che garantisce la
copertura totale della facciata e presenta
il vantaggio di eliminare tutti i ponti termici ed affinch possa garantire anche
un buon isolamento acustico necessario impiegare pannelli isolanti fibrosi
di natura minerale (fibra di vetro o lana
di roccia) di almeno 6 cm di spessore
corredati di certificazione acustica, da
evitare luso di isolanti plastici cellulari a
celle chiuse che offrono buone prestazioni termiche ma scadenti prestazioni
acustiche, fatto salvo, per quei sistemi
basati sullimpiego di pannelli compositi
costituiti dallaccoppiamento di entrambi
i materiali ma per i quali sempre utile
richiedere la certificazione della prestazione acustica.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO
63
ISOLAMENTO ACUSTICO
SILENTRock, fino ai 200 mm e oltre, qualora laltezza della stanza lo consenta, per
i sistemi su telaio sospeso con pendini e
doppio strato di isolamento ottenuto con
gli stessi pannelli il primo dei quali fissato
sul soffitto.
Solaio Rw>50 dB
64
POSA DI SILENTEco
Un solaio
pesante
isola dai rumori
aerei...
ma un solaio
pesante NON
isola dai rumori
di calpestio
Isolamento
della parete
SILENTEco
13
Ammortizzatore
ISOLAMENTO ACUSTICO
La decisione in questo caso dovr essere presa preventivamente perch per una
corretta posa del sistema di isolamento
necessario procedere prima alla posa delle
contropareti e poi al montaggio del controsoffitto e non il contrario altrimenti il controsoffitto rimane pi vincolato e isola di meno.
Telaio
metallico
TOPSILENTGips
Cartongesso
Manicotto
elastico
Supporti
antivibranti
FONOSTOPLegno
FONOSTOPDuo
Listoni in legno
ad incastro
FONOSTOPLegno
Manicotti di gomma
FONOCOLL
65
3. SILENTRock
1. SILENTRock
2. Telaio metallico
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di
cartongesso
POTERE
FONOISOLANTE
Rw = 69,0 dB
CERTIFICAZIONE ITC-CNR
n. 4213/RP/06
6. SILENTRock
2. Laterizio
7. TOPSILENTGips
1. FONOSTRIP
8. Cartongesso
4. Fascia perimetrale
per massetti
3. INTOPLAN
5. Telaio metallico
Vano ascensore
Supporti
antivibranti
FONOSTOPDuo
TOPSILENTEco
in doppio strato
a facce contrapposte
Materiali
antivibranti
Controparete
TOPSILENTEco
Controparete
66
13
ISOLAMENTO ACUSTICO DI PAVIMENTI
Isolamento acustico dai rumori di calpestio di una pavimentazione esistente senza demolizione. In
edilizia civile sentita lesigenza di garantire lisolamento acustico dei rumori di calpestio e limpermeabilit dei
solai interni come pure di proteggere la pavimentazione dalle fessure e dallumidit che dal piano di posa potrebbero trasmettersi alla pavimentazione stessa. Una ulteriore esigenza che riguarda sia i nuovi edifici e ancora di pi
il rifacimento di vecchie pavimentazioni quella di impiegare materiali e sistemi di isolamento che consentano di
ridurre gli spessori degli strati sottostanti la pavimentazione.
Isolamento acustico
realizzato sotto pavimento
in legno flottante
13.2.1
2. FONOCELL ROLL
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. Listoni in legno ad incastro
4. FONOSTOPLegno
Modalit di posa
3. FONOSTOPLegno
La posa dellisolante e della pavimentazione avviene
completamente a secco I rotoli di FONOSTOPLegno
vanno svolti su di sottofondo liscio, pulito ed asciutto,
privo di asperit ed avvallamenti.
FONOSTOPLegno va posato con la faccia ricoperta
1. Vecchia
dal non tessuto rivolta verso il solaio da isolare. Nel
pavimentazione
caso di posa sopra una pavimentazione ceramica
esistente e preferibile stendere preventivamente su di
questa una mano delladesivo FONOCOLL al fine di evitare
lo spostamento di FONOSTOPLegno durante la posa del
pavimento sovrastante.
Le linee di accostamento vanno sigillate con lapposito nastro super adesivo SIGILTAPE incollato a cavallo delle stesse. Lisolante va fermato e rifilato al piede
delle murature e dei corpi emergenti dal piano del solaio. Durante la posa del pavimento,per evitare ponti acustici, si dovr evitare di addossarlo alle murature,
per precauzione pu essere impiegata una striscia di politene espanso autoadesivo da incollare perimetralmente solo al piede dei muri che garantisca la desolidarizzazione fra questi ed il pavimento e che verr rifilata a conclusione della posa in opera. Si dovr poi porre attenzione anche alla successiva posa del
battiscopa che per lo stesso motivo dovr essere posto in opera leggermente staccato dal pavimento.
67
ISOLAMENTO ACUSTICO
13.2
Isolamento acustico
FONOSTOPTile Biadhesive. Questa versione dotata di due facce
biadesivo realizzato sotto
13.2.3 pavimento in ceramica senza autoadesive protette con due film siliconati rimuovibili e viene incollato in
completa autoadesione a temperatura ambiente sul supporto cementizio
uso di adesivi cementizi
(che dovr certamente avere una buona planarit e una pulizia adeguata) o addirittura sulla pavimentazione
esistente, sul quale di seguito sar
4. Nuova pavimentazione posata
possibile effettuare la posa della paviper autoadesione senza uso
di adesivi cementizi
mentazione in ceramica, gres, legno
o pavimenti resilienti in pvc, gomma o
2. FONOCELL TILE
altro, per diretta autoadesione senza
dover applicare collanti e procedendo
quindi solo alla stuccatura delle fughe
(per i pavimenti che lo richiedono).
3. FONOSTOPTile
Biadhesive
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. FONOSTOPTile Biadhesive
4. Nuova pavimentazione posata per autoadesione senza
uso di adesivi cementizi
1. Vecchia pavimentazione
Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Supporti in cemento devono essere perfettamente planari, puliti ed asciutti. Se la planarit non perfetta correggere con malta cementizia
autolivellante. Dopo asciugatura dellautolivellante (2 giorni) applicare un primer a base di resina acrilica PRIMER FIX in dispersione acquosa. I vecchi pavimenti in ceramica, marmo
o legno devo essere perfettamente planari e puliti. I supporti in marmo o ceramica devo essere privi di trattamenti, tipo cere o similari. I suddetti trattamenti devono essere rimossi
con soda caustica. Dopo la rimozione applicare il PRIMER FIX.
STESURA DEL FOGLIO ISOLANTE. Prima di procedere con la posa bisogna avere lavvertenza di posare su tutto il perimetro la striscia desolidarizzante FONOCELL
TILE. Srotolare FONOSTOPTile Biadhesive sul piano di posa allineandolo ad una delle pareti e tagliare a misura. Rimuovere il mezzo film siliconato della faccia inferiore opposto
alla muratura avendo cura di non spostare lisolante evitando quindi di perdere lallineamento. Esercitare una pressione adeguata sulla met del rotolo dove stato rimosso il film
siliconato per creare aggrappo al supporto. Rimuovere laltra met del film siliconato della faccia inferiore. Esercitare una pressione adeguata sullintero rotolo per creare un completo aggrappo al supporto. Procedere con lapplicazione ripetendo le operazioni di stesura, taglio, allineamento, rimozione del film siliconato e pressione, mantenendo perfettamente
accostati i teli.
POSA DELLA NUOVA PAVIMENTAZIONE. Rimuovere il film siliconato superiore nella zona necessaria per iniziare la posa della nuova pavimentazione (ceramica, marmo o
legno). Prima di procedere alla posa della ceramica le linee di accostamento dei teli e il perimetro andranno sigillati con il mastice bituminoso HEADCOLL. Iniziare la posa avendo
cura di allineare il nuovo pavimento utilizzano delle crocette preformate in plastica. Proseguire nella posa rimuovendo il film siliconato ed esercitando una adeguata pressione sulle
piastrelle posate.
Per aumentare ladesione del nuovo pavimento esercitare pressione sulle piastrelle anche camminandoci sopra. Eventuali piccoli avvallamenti potranno essere compensati utilizzando dei piccoli quantitativi del suddetto mastice bituminoso sotto le piastrelle.
STUCCATURA. Subito dopo la posa si pu procedere alla realizzazione della fuga utilizzando uno stucco cementizio a base quarzo, flessibilizzato con resine in polvere. Impastare
lo stucco con acqua pulita e applicarlo utilizzando una apposita spatola in gomma. Quando lo stucco inizia la presa pulire la superficie della ceramica dalleccesso di stucco utilizzando una spugna umida. Ripetere se necessario loperazione di pulizia con la spugna umida. Non calpestare lo stucco per almeno 24 ore dopo la posa.
Stesura di FONOSTOPTile Biadhesive
FONOCELL TILE
Supporto planare,
pulito e asciutto
68
3. FONOSTOPTile
Monoadhesive
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. FONOSTOPTile Monoadhesive
4. Nuova pavimentazione posata con adesivo cementizio
1. Vecchia pavimentazione
Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Supporti in cemento devono essere sufficientemente planari, puliti ed asciutti. Se il difetto di planarit troppo importante correggere con
malta cementizia autolivellante PLANORAPID. Dopo asciugatura dell autolivellante (2 giorni) applicare un primer a base di resina acrilica PRIMER FIX in dispersione acquosa.I vecchi
pavimenti in ceramica, marmo o legno devo essere puliti e asciutti. I supporti in marmo o ceramica devo essere privi di trattamenti, tipo cere o similari. I suddetti trattamenti devono
essere rimossi con soda caustica. Dopo la rimozione applicare il PRIMER FIX.
STESURA DEL FOGLIO ISOLANTE. Prima di procedere con la posa bisogna avere lavvertenza di posare su tutto il perimetro la striscia desolidarizzante FONOCELL TILE.
Srotolare FONOSTOPTile Monoadhesive sul piano di posa allineandolo ad una delle pareti e tagliare a misura. Rimuovere il mezzo film siliconato della faccia inferiore opposto alla
muratura avendo cura di non spostare lisolante evitando quindi di perdere lallineamento. Esercitare una pressione adeguata sulla meta del rotolo dove stato rimosso il film siliconato per creare aggrappo al supporto. Rimuovere laltra met del film siliconato della faccia inferiore. Esercitare una pressione adeguata sullintero rotolo per creare un completo
aggrappo al supporto. Procedere con lapplicazione ripetendo le operazioni di stesura, taglio, allineamento, rimozione del film siliconato e pressione, mantenendo perfettamente
accostati i teli.
POSA DELLA NUOVA PAVIMENTAZIONE. Prima di procedere alla posa della ceramica le linee di accostamento dei teli e il perimetro andranno sigillati con il mastice bituminoso
HEADCOLL. Posizionare la fascetta perimetrale in polietilene espanso. Iniziare la posa della pavimentazione utilizzando il collante idoneo per la tipologia di ceramica o pietra naturale
da posare, mantenendo tutti gli elementi sempre sttaccati dalle pareti. Stendere ladesivo utilizzando spatola dentata proporzionata alle dimensioni della piastrella. Posare la piastrella sulladesivo prima che questo faccia la pelle e correggere la posizione della stessa prima che scada il tempo di registrazione dell adesivo. Non calpestare la superficie posata
prima che ladesivo scelto faccia presa (24-48 ore per adesivi a presa normale)
STUCCATURA. Dopo indurimento dell adesivo si pu procedere alla realizzazione della fuga utilizzando uno stucco cementizio a base quarzo, flessibilizzato con resine in polvere tipo FUGOFLEX 2-12. Impastare lo stucco con acqua pulita e applicarlo utilizzando una apposita spatola in gomma. Quando lo stucco inizia la presa pulire la superficie della
ceramica dalleccesso di stucco utilizzando una spugna umida. Ripetere se necessario loperazione di pulizia con la spugna umida. Non calpestare lo stucco per almeno 24-48
ore dopo la posa.
Stesura di FONOSTOPTile Monoadhesive
FONOCELL TILE
Supporto planare,
pulito e asciutto
69
ISOLAMENTO ACUSTICO
13
Isolamento acustico
FONOSTOPTile Monoadhesive. Questa versione dotata di una faccia
monoadesivo realizzato
13.2.4 sotto pavimento in ceramica autoadesiva protetta da un film siliconato rimuovibile e dallaltra da una
finitura tessile in fibra di polipropilene, anche questo isolante viene quindi
posato con adesivi cementizi
incollato in completa autoadesione a temperatura ambiente sul supporto cementizio (che dovr certamente
avere una buona planarit e una pulizia
adeguata) o addirittura sulla pavimen4. Nuova pavimentazione posata
con adesivo cementizio
tazione esistente, sul quale di seguito
sar possibile effettuare la posa della
2. FONOCELL TILE
pavimentazione in ceramica, gres, legno o pavimenti resilienti in pvc, gomma o altro che saranno questa volta
incollate con un collante idoneo alla
tipologia di piastrella e fugate ad arte
come consuetudine.
Isolamento acustico flottante FONOSTOPTile Floatingadhesive. Questa versione dotata di una facrealizzato sotto pavimento
cia autoadesiva protetta da un film siliconato rimuovibile e dallaltra da uno
13.2.5 in ceramica senza uso di
strato in fibra di poliestere, questo isolante viene quindi posato a secco sul
adesivi cementizi
supporto cementizio (che dovr certamente avere una buona planarit e
una pulizia adeguata) o addirittura sulla
pavimentazione esistente, sul quale di
4. Nuova pavimentazione posata
seguito sar possibile effettuare la poper autoadesione senza uso
di adesivi cementizi
sa della pavimentazione in ceramica,
gres, legno o pavimenti resilienti in pvc,
2. FONOCELL TILE
gomma o altro, per diretta autoadesione senza dover applicare collanti e
procedendo quindi solo alla stuccatura
delle fughe (per i pavimenti che lo richiedono).
3. FONOSTOPTile
Floatingadhesive
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. FONOSTOPTile Floatingadhesive
4. Nuova pavimentazione posata per autoadesione senza
uso di adesivi cementizi
1. Vecchia pavimentazione
Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Supporti in cemento devono essere sufficientemente planari, puliti ed asciutti. Se il difetto di planarit troppo
importante correggere con malta cementizia autolivellante PLANORAPID. I vecchi pavimenti in ceramica, marmo o legno devo essere puliti e asciutti.
STESURA DEL FOGLIO ISOLANTE. Prima di procedere con la posa bisogna avere lavvertenza di posare su tutto il perimetro la striscia desolidarizzante FONOCELL TILE.
Srotolare FONOSTOPTile Floatingadhesive sul piano di posa allineandolo ad una delle pareti e tagliare a misura. Per una posa pi agevole possibile fissare i fogli su di una mano di FONOCOLL steso a strisce. Procedere con l'applicazione ripetendo le operazioni di stesura, taglio, allineamento,
mantenendo perfettamente accostati i teli.
POSA DELLA NUOVA PAVIMENTAZIONE. Rimuovere il film siliconato superiore nella zona necessaria per iniziare la posa della nuova pavimentazione (ceramica, marmo o legno). Prima di procedere alla posa della ceramica le linee di accostamento dei teli e il perimetro andranno sigillati
con il mastice bituminoso HEADCOLL. Iniziare la posa avendo cura di allineare il nuovo pavimento utilizzando delle crocette performate in plastica.
Proseguire nella posa rimuovendo il film siliconato ed esercitando una adeguata pressoine sulle piastrelle posate. Per aumentare l'adesione del nuovo
pavimento esercitare pressione sulle piastrelle anche camminandoci sopra.
Eventuali piccoli avvallamenti potranno essere compensati utilizzando dei piccoli quantitativi del suddetto mastice bituminoso sotto le piastrelle.
STUCCATURA. Dopo indurimento dell adesivo si pu procedere alla realizzazione della fuga utilizzando uno stucco cementizio a base quarzo, flessibilizzato con resine in polvere tipo FUGOFLEX 2-12. Impastare lo stucco con acqua pulita e applicarlo utilizzando una apposita spatola in gomma.
Quando lo stucco inizia la presa pulire la superficie della ceramica dalleccesso di stucco utilizzando una spugna umida. Ripetere se necessario loperazione di pulizia con la spugna umida. Non calpestare lo stucco per almeno 24-48 ore dopo la posa.
FONOCELL TILE
Supporto planare,
pulito e asciutto
70
13.3
Isolamento acustico di una parete non sufficientemente isolata. Accade spesso che lisolamento acustico
delle tramezze gi esistenti non garantisca una protezione sufficiente e allora i sistemi correttivi dintervento possono essere scelti fra:
edificare un contromuro in laterizio di peso sufficiente, distanziato da una intercapedine riempita con lana minerale o
sintetica e desolidarizzato al contorno;
applicare verso la parete da isolare una controparete leggera in pannelli di cartongesso o legno, separata da una intercapedine riempita con lana minerale o sintetica.
Il secondo sistema il preferito in ambienti gi abitati.
Il miglioramento apportato dalla controparete leggera ad isolamento dinamico tanto pi elevato quanto pi la parete da
isolare leggera.
il sistema di isolamento pi performante perch il telaio autoportante e
consente sia di variare la distanza dalla parete da isolare sia di montare pi
13.3.1
lastre incrementando in entrambi i casi il potere fonoisolante del sistema.
La controparete in gesso rivestito montata su dei profilati metallici fissati a due binari, avvitati uno a soffitto ed uno a pavimento, opportunamente isolati con guarnizioni autoadesive.
Lintercapedine determinata dallo spessore dei montanti metallici viene riempita con gli isolanti fibrosi SILENTEco,
SILENTRock, TOPSILENTRock. Si consiglia sempre di montare almeno due lastre sovrapposte la prima costituita dalla lastra TOPSILENTGips, che
preaccoppiata ad una lamina fonoim2. Telaio metallico
pedente ad alta densit mentre la seconda sar del tipo standard reperibile
3. SILENTEco o
in tutti i magazzini edili.
TOPSILENTRock
Lo spessore minimo da considerare
per un sistema come sopra descritto,
montato su di un telaio da 50 mm, in
4. TOPSILENTGips
grado di fornire un buon livello di isolamento indicativamente di 85 mm ca.
Le contropareti su telaio
metallico
STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio metallico
3. SILENTEco o TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di cartongesso
5. Lastra di
carongesso
1. Striscia di
guarnizione
Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali esistenti dellunit abitativa verr realizzato con un contromuro in gesso rivestito montato su telaio metallico autoportante che delimita unintercapedine riempita con pannelli a base di fibra di poliestere termolegata tipo SILENTEco.
In alternativa:
con pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo SILENTRock.
Il tamponamento della controparete sar realizzato con una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit, tipo
TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito entrambe avvitate sui montanti metallici verticali distanziati di 60 cm.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo Nastrogips con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar
eseguita con uno stucco tipo STOCCOJOINT.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO
71
ISOLAMENTO ACUSTICO
13
3. SILENTGips
2. GIPSCOLL
STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. GIPSCOLL
3. SILENTGips
1. Striscia di
guarnizione
Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali interne divisorie tra unit abitative diverse verr realizzato per placcaggio con lastre prefabbricate costituite da un
cartongesso accoppiato ad una lana di vetro, tipo SILENTGips. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a
cavallo delle linee di accostamento verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS, con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar eseguita
con uno stucco tipo STUCCOJOINT.
Distribuzione della colla GIPSCOLL
72
2. GIPSCOLL
3. TOPSILENTDuogGips
STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. GIPSCOLL
3. TOPSILENTDuogips
1. Striscia di
guarnizione
Modalit di posa
Lisolamento acustico a spessore minimale delle pareti verr realizzato per placcaggio con lastre prefabbricate di spessore 21 mm, costituite da un cartongesso
accoppiato ad una lamina fonoimpedente, tipo TOPSILENTDUOgips. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a cavallo delle linee di accostamento degli elementi verr posta una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei
giunti, eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.
73
ISOLAMENTO ACUSTICO
13.3.3
13
Le contropareti
incollate a spessore
minimale
13.4
Isolamento acustico di un soffitto. un sistema di isolamento che si basa sullo stesso principio di quello delle
pareti in gesso rivestito gi usato per i rumori aerei.
Come per le pareti, offre un isolamento sia dai rumori aerei, sia dai rumori di percussione, anche se per questi ultimi non
ha la stessa efficacia del sistema a pavimento galleggiante, se non a scapito di unelevata riduzione del volume del locale disturbato, e conseguente riempimento isolante raramente realizzabile. Non si devono poi confondere i materiali per
controsoffitti usati per la correzione acustica delle sale pubbliche, uffici, ecc., con quelli per lisolamento acustico. Come
per le pareti, i migliori risultati si ottengono con le lastre in gesso rivestito montate su telaio metallico. Il telaio pu essere
montato a ridosso del soffitto per contenere al minimo il ribassamento oppure distanziato dal soffitto e sostenuto con
appositi agganci metallici in sospensione, il secondo il sistema pi efficace. Le ditte fornitrici di lastre di cartongesso
forniscono in proposito una gamma completa di agganci e telai metallici.
13.4.1
Il controsoffitto su telaio
metallico ribassato
2. SILENTEco
3. SILENTEco o
SILENTRock
4. TOPSILENTGips
STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
3. SILENTEco o SILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Latra di cartongesso
5. Lastra
di cartongesso
1. Telaio
metallico
Modalit di posa
Lisolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sullunit abitativa verr realizzato con un controsoffitto ribassato in gesso rivestito
che delimita una intercapedine con doppio isolamento costituito da pannelli a base di fibra di poliestere termolegata, tipo SILENTEco.
In alternativa:
Pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo SILENTRock.
Il primo strato verr incollato o fissato meccanicamente al soffitto mentre il secondo strato verr steso sulle lastre in gesso rivestito che costituiscono il tamponamento del controsoffitto. Questo sar realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto uno strato smorzante che sar avvitato sui profili
di una orditura metallica appesa ad appositi agganci di sospensione per lisolamento acustico.
Il tamponamento sar costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit, tipo TOPSILENTGips seguita
dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che
sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJONT.
Congiunzione a muro senza controparete
SILENTEco o
SILENTRock
Telaio metallico
3
4
5
74
SILENTEco o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
1
0
2
3
4
5
SILENTEco o
SILENTRock
Telaio metallico
SILENTEco o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
2. SILENTEco
ISOLAMENTO ACUSTICO
13.4.2
13
Il controsoffitto su telaio
metallico a ridotto del
soffitto esistente
1. Telaio
metallico
3. TOPSILENTGips
STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
4. TOPSILENTGips
4. Latra di cartongesso
4. Lastra
di cartongesso
Modalit di posa
Lisolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sullunit abitativa verr realizzato con un controsoffitto in gesso rivestito che delimita una intercapedine riempita in pannelli a base di fibra di poliestere termolegata, tipo SILENTEco o in alternativa i pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo
SILENTRock.
Il tamponamento del controsoffitto sar realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto uno strato smorzante avvitato su profili metallici
di una orditura adiacente al soffitto ma da esso isolata con una guarnizione adesiva in polimero espanso. Il tamponamento sar costituito da una prima lastra
in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit, tipo TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che
sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJONT.
2
3
Telaio metallico
SILENTEco o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
Telaio metallico
SILENTEco o
SILENTRock
TOPSILENTGips
Cartongesso
1
3
4
75
14
ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
Per lisolamento termico delle coperture e dei vani interrati si vedano i precedenti capitoli.
14.1
Lisolamento termico pu essere realizzato posizionando i pannelli sul lato esterno o interno della parete oppure
nellintercapedine della doppia muratura.
Se il pannello viene applicato allinterno dellambiente, questo potr
essere riscaldato molto velocemente, ma non verr sfruttato il volano termico della parete per cui il raffreddamento sar altrettanto rapido. Questa
soluzione pu essere quindi consigliata in ambienti abitati per pochi giorni
come case di montagna usate solo nei week-end. Un difetto di questa
soluzione sta nello spazio occupato dal pannello e quindi la riduzione volumetrica dellambiente abitativo.
Se il pannello viene posizionato nellintercapedine della parete si aumenta linerzia termica della stessa, ma non si riescono ad eliminare i ponti
termici: ovvero quelle parti della struttura di un edificio che presentando
delle discontinuit nellisolamento costituiscono una dispersione di calore
da e verso lesterno.
Se il pannello viene posizionato allesterno secondo il sistema a cappotto i ponti termici possono essere eliminati e con essi la formazione di condensa, muffe e macchie. I muri svolgono la funzione di volano termico, accumulando calore e cedendolo lentamente, riducendo quindi le ore di funzionamento dellimpianto di riscaldamento e migliorando linerzia termica anche nelle stagioni pi calde e soleggiate.
Inoltre limitando le dilatazioni termiche, si riducono i movimenti interstrutturali degli edifici evitando cos il generarsi di fessurazioni.
VANTAGGI DEL SISTEMA A CAPPOTTO: Limmobile aumenta il proprio valore; la durabilit delle facciate maggiore; i ponti termici vengono corretti totalmente; la superficie abitabile resta invariata; abbattimento dei consumi
di combustibile; riduzione delle immissioni inquinanti; riduzione del rischio di condensa e di formazione di muffe;
maggior confort e ambienti pi salubri.
Nel caso dei fabbricati esistenti le soluzioni praticabili sono quelle dellisolamento dallesterno o quella
dellisolamento dallinterno.
76
Isolamento termoacustico
dall'esterno con
sistema a cappotto
STRATIGRAFIA
1. Parete esterna
2. Isolante termoacustico THERMOSILENTRock
3. Rasante COATBOND FINE FIBER
con armatura RETINVETRO PER RASANTI
4. Rasante COATBOND FINE FIBER
5. Finitura colorata DECORFINE SIL
5. Finitura colorata
DECORFINE SIL
4. Rasante
COATBOND FINE FIBER
3. Rasante COATBOND FINE FIBER
con armatura RETINVETRO PER
RASANTI
1. Parete esterna
2. Isolante termoacustico
THERMOSILENTRock
Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Il supporto deve essere pulito da polvere e sporco in genere, privo di sostanze grasse, disarmanti, efflorescenze. Parti in fase
di distacco devono essere eliminate e stuccate. Pitture friabili o compromettenti per ladesione del collante devono essere rimosse. Le facciate e tutte le superfici di
posa devono essere planari e regolari, prive di creste o ondulamenti che compromettono la corretta esecuzione del sistema.
FISSAGGIO DEI PROFILI DI PARTENZA: ZOCCOLATURA. La zoccolatura di partenza deve essere perfettamente sigillata a tenuta tra zoccolo e cappotto, impermeabile allacqua e resistente alle sollecitazioni meccaniche.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO COLLANTE. Il collante COATBOND FINE FIBER va impastato con il 251% di acqua pulita, preferibilmente con un trapano
mescolatore a basso numero di giri per il tempo necessario ad ottenere una pasta morbida e tissotropica.
APPLICAZIONE DELLADESIVO. Le temperature di applicazione devono essere comprese tra +5 e +35C evitando situazioni di imminenza di pioggia, elevato
soleggiamento e probabilit di gelate notturne. Con il metodo di incollaggio a cordolo e punti, si stende con la cazzuola una striscia perimetrale di almeno 5 cm su
tutto il perimetro del pannello e 3 punti di colla centrali. Con il metodo a tutta superficie si stende la colla su tutto il retro del pannello con spatola dentata.
POSA DEI PANNELLI. I pannelli vanno incollati a giunti strettamente accostati, in orizzontale, sfalsati verticalmente e procedendo dal basso verso lalto. Tra un pannello e laltro non ci devono essere fughe. I giunti di dilatazione strutturali devono essere ripresi anche nellisolamento e in corrispondenza vanno previsti profili coprigiunto.
In corrispondenza degli spigoli i pannelli vanno posati in modo alternato, le sporgenze vanno tagliate dopo lindurimento del collante.
In corrispondenza di finestre o porte i raccordi tra i pannelli non devono allinearsi con la spalletta o le architravi.
TASSELLATURA DEI PANNELLI. La tassellatura dei pannelli sempre consigliata per ottenere la massima stabilit del sistema. Regolare la profondit dei fori secondo la lunghezza dei tasselli +10 mm e forare solo dopo lindurimento del collante (dopo ca. 24 h). La quantit dei tasselli di almeno 6/m, ma pu essere aumentata
in funzione di zone specifiche particolarmente sollecitate. Lo schema tipico di tassellatura a T prevede un tassello per ogni
incrocio dei giunti, pi uno centrale.
POSA DELLO STRATO RASANTE CON ARMATURA. Dopo almeno 24 ore dal fissaggio del pannello, si pu procedere con la stesura dello strato rasante. Impastare il prodotto COATBOND FINE FIBER come indicato precedentemente e stendere con spatola inox a rasare uniformemente. Sullo strato fresco affogare larmatura di rinforzo in fibra di vetro
RETINVETRO PER RASANTI passando la superficie con la spatola e sovrapponendo i teli nelle giunzioni per almeno 10
cm. Rasare poi uniformemente per coprire tutta la rete di armatura. In corrispondenza degli spigoli di porte e finestre posizionare dei fazzoletti di rete a rinforzo dellarmatura.
CERTIFICAZIONI - CERTIFICATIONS
PROTEZIONE DEGLI ANGOLI. In corrispondenza degli angoli, COATBOND
FINE FIBER dei rinforzi in plastica o alluminio che verranno fissati con adesivo
Il sistema di isolamento
COATBOND al pannello, avendo lavvertenza di premerli contro lo spigolo e far
defluire ladesivo in eccesso attraverso i fori.
termico a cappotto
POSA DELLO STRATO DI FINITURA. Attendere il corretto asciugamento
CAPTHERM
dello strato di base rasante e poi applicare una mano di PRIMER FIX a pennello
su tutte le superfici da rivestire per un consumo di ca 200 gr/m.
certificato
Dopo lasciugatura del primer (in genere il giorno dopo) si procede con la stesura uniforme con spatola inox del rivestimento decorativo in pasta, DECORFINE
ETA 13/0134
SIL. La successiva frattazzatura pu essere eseguita immediatamente con spatola liscia in plastica.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO
77
ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
14.2
14
Isolamento termico di vecchie murature soggette ad umidit di risalita capillare. Nel caso le murature siano soggette a risalita capillare di
umidit, il pannello dellisolamento a cappotto aumenterebbe il carico di
14.2.2
umidit della parete non permettendone levaporazione, con conseguente formazione di efflorescenze e sbollature. In questo caso quindi bisogna
utilizzare un intonaco termoisolante che associ allisolamento termico le
capacit di un intonaco deumidificante: BioTHERMOVENT. Le modalit applicative sono simili agli intonaci tradizionali, pu essere applicato a mano o con le comuni intonacatrici, quindi non incidono sui costi applicativi, ma
consentono un risparmio energetico ed economico.
Isolamento termico
dall'esterno con intonaci
termoisolanti in presenza
di umidit di risalita
capillare
5. Finitura colorata
DECORFINE SIL
STRATIGRAFIA
1. Parete esterna
2. Impregnante antisalino DEUMISAL
3. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
4. Intonaco termoisolante BioTHERMOVENT
5. Finitura colorata DECORFINE SIL
4. Intonaco termoisolante
BioTHERMOVENT
3. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
1. Parete esterna
2. Impregnante antisalino
DEUMISAL
Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO E IMPREGNAZIONE ANTISALINA CON DEUMISAL. Spazzolare energicamente la superficie, asportando
tutti i materiali incoerenti, sali, polvere e sporco in genere; in presenza di vecchi intonaci disintonacare completamente.
Eseguire un trattamento antisalino per impregnazione con DEUMISAL su tutte le superfici.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO DEL RINZAFFO ANTISALINO POROVENT FONDO PRONTO. La malta si ottiene mescolando 4,5-5 litri di
acqua pulita con un sacco da 25 kg di POROVENT FONDO PRONTO per il tempo necessario al raggiungimento di un impasto omogeneo.
APPLICAZIONE DI POROVENT FONDO PRONTO. Applicare fresco su fresco sul trattamento con DEUMISAL una mano di rinzaffo antisalino
aggrappante POROVENT FONDO PRONTO con uno spessore massimo di circa 0,5 cm per creare il supporto ideale alla posa del successivo intonaco deumidificante e termoisolante.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO DELLINTONACO TERMOISOLANTE BioTHERMOVENT. Lintonaco termoisolante BioTHERMOVENT va
impastato con il 451% di acqua pulita, preferibilmente con un trapano mescolatore a basso numero di giri per il tempo necessario ad ottenere una
pasta morbida.
APPLICAZIONE DI BioTHERMOVENT. Dopo circa 24 ore, si procede allapplicazione dellintonaco deumidificante e termoisolante
BioTHERMOVENT che garantisce la costante evaporazione dellumidit e il raggiungimento dellequilibrio igronometrico con lambiente.
La macroporosit omogenea del prodotto riesce inoltre a contenere le efflorescenze e le sollecitazioni tensionali causate dallaumento di volume
della cristallizzazione dei sali. Lintonaco pu essere applicato a mano o a macchina con le comuni intonacatrici seguendo le normali avvertenze di
applicazione degli intonaci leggeri.
POSA DELLO STRATO DI FINITURA. Attendere il corretto asciugamento dellintonaco, poi applicare BioDECORFINE o DECORFINE SIL con
spatola inox, rasando a spessore uniformemente. BioDECORFINE P300 si applica in due mani per poi essere finito con frattazzo in spugna o con
lavorazione lamata a spatola inox. DECORFINE SIL1.2 e SIL1.6 si rifiniscono con frattazzo in plastica o spugna a seconda della granulometria e
finitura desiderata.
78
4. Finitura colorata
DECORFINE SIL
STRATIGRAFIA
1. Parete esterna
2. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
3. Intonaco termoisolante THERMOCAP
4. Finitura colorata DECORFINE SIL
3. Intonaco termoisolante
THERMOCAP
2. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
1. Parete esterna
Modalit di posa
PREPARAZIONE DELLIMPASTO E APPLICAZIONE DI POROVENT FONDO PRONTO. La malta si ottiene mescolando 4,5-5 litri di acqua pulita
con un sacco da 25 kg di POROVENT FONDO PRONTO per il tempo necessario al raggiungimento di un impasto omogeneo. Applicare una mano
di rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO con uno spessore massimo di circa 0,5 cm per creare il supporto ideale alla posa del successivo intonaco termoisolante.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO DELLINTONACO TERMOISOLANTE THERMOCAP. Lintonaco termoisolante THERMOCAP va impastato con
il 491% di acqua pulita, preferibilmente con un trapano mescolatore a basso numero di giri per il tempo necessario ad ottenere una pasta morbida.
APPLICAZIONE DI THERMOCAP. Circa 24 ore dopo lapplicazione del rinzaffo aggrappante, si procede allapplicazione dellintonaco termoisolante THERMOCAP che, grazie alla formulazione naturale a base di silicato, rientra nella categoria dei prodotti in classe A1 di reazione al fuoco.
Lintonaco pu essere applicato a mano o a macchina con le comuni intonacatrici seguendo le normali avvertenze di applicazione degli intonaci leggeri.
POSA DELLO STRATO DI FINITURA. Attendere il corretto asciugamento dellintonaco, poi applicare BioDECORFINE o DECORFINE SIL con
spatola inox, rasando a spessore uniformemente. BioDECORFINE P300 si applica in due mani per poi essere finito con frattazzo in spugna o con
lavorazione lamata a spatola inox. DECORFINE SIL1.2 e SIL1.6 si rifiniscono con frattazzo in plastica o spugna a seconda della granulometria e
finitura desiderata.
79
ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
14.2.3
Isolamento termico
dall'esterno con intonaci
termoisolanti
traspiranti
14
Isolamento termico di vecchie murature di cui si vuole salvaguardare la traspirabilit. Quando si vuole realizzare lisolamento termico delle
pareti salvaguardandone la traspirabilit, bisogna intervenire con intonaci
idonei anche su vecchie murature. Intonaci che uniscano caratteristiche di
coibenza termica, resistenza meccanica, durabilit, traspirazione e assoluta inerzia al fuoco come THERMOCAP.
14.3
Nei fabbricati esistenti non sempre possibile isolare ledificio dallesterno ed in questi casi si dovr operare
dallinterno dei locali abitati.
Le soluzioni proposte di seguito si basano sullimpiego di lastre in gesso rivestito preaccoppiate ad isolanti fibrosi o da montare su telaio metallico a costituire contropareti e controsoffitti con isolanti fibrosi che abbinano sia
lisolamento termico sia lisolamento acustico come descritto nel capitolo riguardante lisolamento acustico. Ha
il grande pregio di essere una costruzione a secco che si posa velocemente e non richiedere per il montaggio
luso di materiali sporchevoli come sabbia, cemento, ecc. Inoltre si ottengono elevati risultati di isolamento termoacustico con spessori e pesi notevolmente ridotti rispetto ai sistemi tradizionali.
Per questi motivi e di gran lunga il sistema preferito per il ripristino del comfort termoacustico di ambienti
gia abitati.
Isolamento termoacustico
dall'interno con lastre in
gessorivestito
3. SILENTGipsalu
2. GIPSCOLL
STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. GIPSCOLL
3. SILENTGipsalu
1. Striscia di
guarnizione
Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali interne divisorie tra unit abitative diverse verr realizzato per placcaggio con lastre prefabbricate costituite da un
cartongesso accoppiato ad una lana di vetro, tipo SILENTGipsalu. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL
e a cavallo delle linee di accostamento verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS, con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar
eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.
80
STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio metallico
3. SILENTEco o TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di cartongesso
5. Lastra di
carongesso
1. Striscia di
guarnizione
Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali esistenti dellunita abitativa verr realizzato con un contromuro in gesso rivestito montato su telaio metallico autoportante che delimita una intercapedine riempita con pannelli a base di fibra di poliestere termolegata, tipo SILENTEco.
In alternativa:
pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo SILENTRock.
Il tamponamento della controparete sar realizzato da un doppio strato di lastre in gesso rivestito avvitate sui montanti metallici verticali distanziati 60 cm con
interposto uno strato smorzante costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit ed elevatissima
frequenza critica TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito entrambe avvitate sui montanti metallici verticali distanziati di 60 cm.
In alternativa:
il tamponamento della controparete sar realizzato da un doppio strato di lastre in gesso rivestito avvitate sui montanti metallici verticali distanziati 60 cm con
interposto uno strato smorzante costituito da una lamina fonoimpedente ad alta densit TOPSILENTBitex che verr incollata alla prima lastra di cartongesso
con la colla FONOCOLL.
Successivamente a cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar eseguita con lo stucco STUCCOJOINT.
81
ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
14
Isolamento termoacustico
dall'interno con
controparete
14.4
Se non possibile isolare il solaio superiormente o si interviene solo nella propria unit abitativa lisolamento termoacustico verr realizzato dallinterno con una controsoffittatura come indicato nei precedenti capitoli 13.4.1 e
13.4.2.
14.4.1
Il controsoffitto su telaio
metallico ribassato
2. SILENTEco
3. SILENTEco o
SILENTRock
4. TOPSILENTGips
STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
3. SILENTEco o SILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Latra di cartongesso
1. Telaio
metallico
14.4.2
Il controsoffitto su telaio
metallico a ridotto del
soffitto esistente
5. Lastra
di cartongesso
2. SILENTEco
1. Telaio
metallico
3. TOPSILENTGips
STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
4. TOPSILENTGips
4. Latra di cartongesso
4. Lastra
di cartongesso
82
Il sottotetto non abitato, se accessibile, pu essere agevolmente isolato con materassini di isolante fibroso di
natura minerale o sintetica di almeno 10 cm di spessore. In questo caso vantaggioso localizzare lisolante sullultimo solaio orizzontale sia per evitare di riscaldare inutilmente il vano non abitato sia per rivestire una superficie
inferiore. Lisolamento del sottotetto non abitato non sottoposta a carichi n a sollecitazioni termiche particolari
e va semplicemente appoggiata sul solaio preventivamente rivestito con fogli di polietilene di 0.2 mm di spessore
con sovrapposizioni di 20 cm ca.
Se non sono richieste prestazioni acustiche lisolamento pu essere realizzato con pannelli di polistirolo o poliuretano a bassa densit. Nelle tabelle sottostanti indicato il corretto dimensionamento della ventilazione sia per
le coperture cementizie sia per la coperture in legno.
Dimensionamento della ventilazione primaria
del sottotetto non abitato di coperture in cls
o in laterocemento
Nel caso delle coperture cementizie predominante la tipologia di
ventilazione a sezione variabile e le aperture di ventilazione saranno
regolarmente ripartite nella parte pi bassa e nella parte pi alta del tetto.
In entrata saranno poste nel punto pi basso in corrispondenza della
gronda ad almeno 10 cm dal piano del solaio mentre le uscite saranno
poste in alto in corrispondenza del colmo del tetto e comunque ad una
quota superiore a quella di entrata dellaria. Normalmente nel caso di
coperture a bassa pendenza con spazi di ventilazione ridotti la sezione
di ventilazione prevista di 1/500mo della superficie del tetto mentre per
falde di grande dimensione si prevedono sezioni di entrata e altrettanto
di uscita pari a 100 cm2 per ogni m3 di volume del sottotetto da ventilare.
Nel caso di tetti con vano non abitato, la sezione totale di ventilazione dellisolante termico riferita alla superficie del tetto in pianta,
riassunta nella tabella seguente ricavata dalla norma francese per
tetti in legno DTU43.4 che riteniamo possa essere assunta anche nel
caso di coperture miste legno/cemento.
VENTILAZIONE DEL SOTTOTETTO NON ABITATO
Ambienti a bassa
Ambienti a media
Ambienti ad alta
umidit
umidit
umidit
Q
Q
Q
3
3
3
3
2,5 g/m <
5 g/m <
2,5 g/m
5 g/m
7,5 g/m3
n
n
n
Quota minima
di entrata
dellaria
SR
10 cm
Sezione di ventilazione
di tetti di dimensione
ridotta e/o di bassa
pendenza
con
barriera
vapore
senza
barriera
vapore
con
barriera
vapore
senza
barriera
vapore
con
barriera
vapore
senza
barriera
vapore
1/2500
1/500
1/1.200
1/250
1/1.000
S (cm2)
A = superficie
s3
S = S1+S2
S = A/500
A
S1
10 cm
S2
s1
S (cm2)
V = volume del
sottotetto (m3)
S = S1+S2
S = A/100 (cm2)
Sezione di
ventilazione di
tetti di grande
dimensione
SR =
s1 +s2 +s3
A
V
S1
s2
10 cm
S2
Nota.
Gli ambienti con umidit
Q
7,5 g/m3
n
possono essere ricondotti in condizioni di umidit inferiore provvedendo ad una
appropriata ventilazione interna dei locali umidi.
83
ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
14.5
14
14.6
Isolamento termoacustico
dei tetti in legno
dall'interno
possibile rinforzare lisolamento termoacustico di un sottotetto abitato dallinterno riempiendo con un isolante fibroso,
14.6.1
SILENTRock o SILENTEco, lo spazio compreso fra le travi a
vista, rivestendo poi la superficie isolata con il foglio di barriera al vapore ALUSTOP BV fissato sulle travi e poi si tampona il tutto con la lastra di cartongesso
accoppiata ad un lamina fonoimpedente TOPSILENTGips seguita da una seconda lastra di cartongesso sfalsata rispetto la prima. Se il passo della travatura non adeguato per un corretto fissaggio del tamponamento si preferir fissarlo su di un telaio metallico come quello usato per le
pareti.
Nel caso le travi non sporgano dal soffitto e questo si presenti liscio si potr tamponare con la
lastra SILENTGipsalu che andr anche fissata meccanicamente oppure se si desidera un isolamento superiore si provveder al montaggio di un telaio metallico con lintercapedine riempita
con gli isolanti fibrosi succitati e tamponando poi con il sistema di doppia lastra sopra indicato.
Tetto esistente
14.6.2
Isolamento termoacustico
tra le travi
a vista
1. Isolante termico
fibroso
3. Tamponamento
STRATIGRAFIA
1. Isolamento termico fibroso
2. Barriera vapore ALUSTOP BV
3. Tamponamento
84
2. Barriera vapore
ALUSTOP BV
Isolamento termoacustico
su superfice piana
Tetto esistente
ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
14.6.3
14
STRATIGRAFIA
1. Tamponamento isolante con SILENTGipsalu
1. Tamponamento
isolante con
SILENTGipsalu
85
La recente normativa sui requisiti acustici passivi degli edifici non ha imposto
limiti per il rumore proveniente dallesterno attraverso la copertura, ma solo della
facciata. Se possiamo considerare come
assodato che una stratigrafia di copertura
tradizionale in calcestruzzo o in laterocemento sia quasi sempre sufficientemente pesante da garantire livelli di D w2m,nTw
superiori a 45 dB e nel caso delle terrazze,
perch maggiormente pesanti, anche di 55
dB, ci non risulta cos scontato quando
la copertura pi leggera come nel caso
delle coperture in legno o derivati del legno
come i pannelli OSB o altro.
Il sempre pi spinto utilizzo del sottotetto al fine abitativo e la diffusione nelle
ristrutturazioni del tetto in legno ventilato
uniti alla dimenticanza legislativa, possono
portare allassurdo di costruire mansarde
magari confortevoli e a norma dal punto
di vista termico, ma carenti sotto laspetto
relativo allisolamento acustico.
Le problematiche acustiche da cui le
coperture lignee possono essere affette
sono fondamentalmente due e sono riconducibili alle scelte effettuate dal progettista ed alla natura stessa del materiale, ed
essenziale lapporto del tecnico competente in acustica che affianchi il progettista in fase progettuale. In primo luogo si
deve considerare che se da un lato, la leggerezza, i costi contenuti, la flessibilit di
destinazione duso e la notevole resa estetica del legno, ne fanno un materiale particolarmente gradito a progettisti e utenza
finale, dallaltro tali ottimi requisiti generici
non hanno purtroppo corrispondenza con
quanto richiesto dalla legislazione corrente
in ambito di isolamento acustico.
Leccessiva leggerazza del materiale, in
contrasto con lesigenza di una massa
adeguata per lisolamento acustico, unita
alla presenza di innumerevoli discontinuit
nei piani di copertura, costituiti dalle linee
14.6.4
Esempio di intervento di isolamento su fabbricato esistente con taglio acustico fra due unit abitative
Tamponamento con lana di vetro
Esistente
(tetto ventilato)
Pannelli SILENTGips
15 cm
9 cm
16-17 cm
4. Barriera al vapore
3. TOPSILENTBitex o
TOPSILENTDUO o
TOPSILENTAdhesiv
6. Ventilazione
2. Tavolato
86
Muro divisorio
esistente
29-30 cm
8. Membrana ardesiata
5. SILENTEco o
SILENTRock
1. Struttura
portante del tetto
Esistente
(tetto ventilato)
Cartongesso
Isolamento termoacustico
dei tetti in legno con strato
isolante omogeneo
7. Tavolato
di accostamento delle tavole o dei pannelli, rende le coperture lignee potenzialmente inadeguate a garantire un buon livello di
confort acustico.
La progettazione sar quindi rivolta ad:
appesantire quanto pi possibile la stratigrafia;
sigillare le discontinuit dei tavolati;
usare materiali isolanti di natura e spessore adeguati alle esigenze sia termiche
che acustiche.
Laccorgimento di appesantire o di raddoppiare il primo tavolato confinante con
lambiente abitato tende a soddisfare la
prima esigenza e limpiego di uno strato
STRATIGRAFIA
1. Struttura del tetto
2. Tavolato
3. TOPSILENTBitex o TOPSILENTDuo o
TOPSILENTAdhesiv
4. Barriera vapore
5. SILENTEco o SILENTRock
6. Ventilazione
7. Tavolato
8. Membrana ardesiata
14
Taglio acustico
ISOLAMENTO TERMOACUSTICO
Ventilazione
Taglio acustico.
Riempimento con
materiale fibroso
Muro divisorio
14.6.5
Isolamento termoacustico
dei tetti in legno con strato
isolante eterogeneo
5. Pannelli OSB
o similari
4. TOPSILENTRock
Spessore 5 cm
tra listellatura
6. Impermeabilizzazione
SELFTENE BASE EP
3. POLISTIRENE
ESPANSO ESTRUSO
Spessore 5 cm
1. Tavolato
2. Barriera vapore
autoadesiva SELFTENE
BV BIADESIVO ALU
Lisolamento del tetto nella soluzione tecnica sopra raffigurata prevede limpiego di
due strati di isolamento termico di diversa natura, il primo costituito da pannelli in polistirolo espanso estruso con funzione prevalente di isolamento termico
ma dotati della resistenza alla compressione necessaria per consentire attraverso di essi il fissaggio della listellatura che
regge il tavolato superiore, evitando in tal
modo i ponti termici causati dal contatto diretto dei listelli sul tavolato inferiore, il secondo svolge anche la funzione di
isolamento acustico, essendo costituito
da uno strato di pannelli in fibra minerale
TOPSILENTRock. Per ridurre le trasmissioni laterali dei rumori in prossimit della
linea di confine fra unit immobiliari diverse opportuno prevedere il taglio acustico
sopradescritto.
STRATIGRAFIA
1. Tavolato
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV
BIADESIVO ALU
3. POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO
4. TOPSILENTRock tra listellatura
5. Pannelli OSB o similari
6. Impermeabilizzazione SELFTENE BASE EP
87
I dati esposti sono dati medi indicativi relativi alla produzione attuale e possono essere cambiati e aggiornati dalla INDEX in qualsiasi
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