Compendio Analisi Matematica
Compendio Analisi Matematica
Compendio Analisi Matematica
COMPENDIO
DI
ANALISI MATEMATICA
E
COMPLEMENTI DI ALGEBRA
di BART VEGLIA
SUCCESSIONI
an = a1 q(n-1)
lim ( 1 + 1/n)n = e
n
an
_____________________
a1 a2 . an an+1
FUNZIONI
Una grandezza che pu assumere diversi valori numerici si chiama variabile
Una grandezza i cui valori numerici non cambiano si chiama costante
Una funzione una relazione che fa corrispondere ai valori arbitrari di una variabile
indipendente (x) determinati valori di una variabile dipendente (y)
Se ad ogni valore della variabile indipendente (x) corrisponde un solo valore della variabile
dipendente (y), la funzione si dice univoca ( o monodroma o monotna )
Se i valori corrispondenti sono pi di uno la funzione si dice polivoca ( o polidroma )
Se sono infiniti la funzione si dice infinitivoca.
Si dice in forma esplicita la funzione del tipo y = f(x) ;si dice in forma implicita la funzione
del tipo F(x,y) = 0
Si dice algebrica una funzione se in forma implicita ha la forma di un polinomio
Sono algebriche le funzioni razionali (intere o fratte) e irrazionali (intere o fratte)
Si dicono trascendenti le funzioni goniometriche, logaritmiche ed esponenziali
Il grado di una funzione algebrica quello del polinomio che corrisponde alla funzione
ridotta in forma implicita:
Ad es, y = x/(x3 b )
cio
x3y + by x = 0
di 4 grado.
Se y = f(t) e t = g(x) la funzione y = f [g(x)] detta funzione composta
Una funzione sotto forma implicita pu essere esplicitata in
Queste due funzioni si dicono inverse luna dellaltra
y=f(x)
x=g(y)
-x
f(x+p)
x+p
LIMITI
1)
y
+
=f(x)
f(xo) =
xxo
f(x)
| f(x) - | <
xo
ossia
xo
xo+
fig 1
- < f(x) < +
N.B. In alcuni casi non esiste il valore della f(x) per x = xo mentre invece in xo ne
esiste il limite
Se xo non un punto di accumulazione il limite per x xo non esiste
Nel caso particolare di = 0 la funzione si dice infinitesima in xo
2)
lim f(x) =
x
Si ha questo limite quando in corrispondenza di un arbitrario numero > 0, piccolo a piacere, si pu determinare un numero N > 0 tale che per ogni |x| > N
sia soddisfatta la disequazione ( fig 2 )
f(x)
| f(x) - | <
cio
( fig 3 )
x+
( fig 4 )
x-
f(x)
-
f(x)
-
+
fig 3
-N
fig 4
y
3)
f(x)
E
O
xo
| f(x) | > E
fig 5
N.B. Se f(x) > E si ha lim f(x) = +
( fig 6 )
xxo
( fig 7 )
xxo
xo
O
-E
f(x)
f(x)
E
-
O
xo x
xo +
fig 6
4)
fig 7
xo +
xo
Se per |x| > N sempre f(x) < -E esiste il lim f(x) = - ( fig 9 )
xoo
+
y
f(x)
y
O
-E
f(x)
O
x
-
fig 8
fig 9
x
f(x)
O
f(x)
x
N
-
fig 10 / a
fig 10 / b
+
N
f(x)
O
E
-E
f(x)
fig 11
fig 12
y
+
E
f(x)
-
E
-N
f(x)
-
-N
O
-
fig 13 / a
fig 13 / b
-N
f(x)
E
-
-N
-E
O
f(x)
-
fig 14
fig 15
x
f(x) > E,
"
"
f(x) > E,
"
"
x+
x+
f(x) > E,
"
"
" "
lim f(x) = +
lim f(x) = -
x-
destro o il solo intorno sinistro di xo. In tal caso si dice che il limite destro o il
limite sinistro della f(x) per x tendente a xo , e si scrive rispettivamente
lim f(x) =
lim f(x) =
xxo
xxo
lim f(x) =
xxo
f(x) -
f(x)
x0
lim f2(x) =
pure
xx
xxo
l
m
x0- x x0
x0+
xxo
xxo
Lim per x di una funzione razionale intera:si sostituisce alla x il valore , ottenendo
Lim per x di una funzione razionale fratta avente i termini in x al Numeratore e al
Denominatore con lo stesso esponente massimo: si dividono N e D per le x con tale esponente.
Es.
Lim (3x2 4x + 1) / (x2 + 4) = lim (3 4/x + 1/x2) / ( 1 + 4/x2 ) = 3
x+
x+
Lim per x di una funzione razionale fratta avente i termini in x al N e al D con esponente
massimo diverso: si dividono N e D per la x con il minore tra gli esponenti massimi, ottenendo
o 0
Es.
Lim (x4 - 3x + 1) / ( -x2 + 2x ) = lim (x2 3/x + 1/x2) / (-1 + 2/x ) = -
x+
x+
(Il N + ma il D 1)
Lim per x di una funzione irrazionale intera: si sostituisce il valore alla x con il
maggiore esponente
_
_
Es.
Lim (x x x2 + x - 3) = lim (x3/2 - x2 + x 1/2 - 3) = -
x+
x+
x+
10
LIMITI NOTEVOLI
sen x
lim = 1
xo x
sen 1/x
lim = 1
x
1/x
sen x
lim = 0
x
x
cos x
lim = 0
x x
tg x
lim = 1
x0 x
1/x0
1 cos x
lim = 0
x0
x
1 cos x
lim =
x0
x2
lim ( 1 + n/x )x = en
lim ( 1 + x ) 1/x = e
x0
x
x
x
ex 1
lim = 1
x0
x
ax - 1
lim = ln a
x0
x
ex
lim = +
c
x+ x
(1+x)k 1
lim = 1
x0
kx
ln ( 1 + x )
lim = 1
x0
x
lim
x+
xc
lim = 0
x
x+ e
ln x
= 0
xc
lim xc ln x = 0
x0
xxo
xxo
xx o
xxo
xxo
xxo
xxo
____
lim 1 - x = +
xxo
x +
xxo
x__
lim x = 1
x -
x
I limiti del tipo: lim sen (/x) non sono calcolabili perch sen (/x) si annulla infinite volte per x = 0
xo
FORME INDETERMINATE
()o
0 .
log0 0
log0
0/0
log 0
/
log1 1
(-)+(-) = (-);
1 / (+) = 1 / (-) = 0;
0 /() = 0;
() / 0 = ();
11
FUNZIONI CONTINUE
Una funzione continua in xo se risulta lim f(x) = f(xo) oppure se risulta :
xxo
xxo
minimo
a
Teorema dei valori intermedi Una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato
[a; b] assume, almeno una volta, qualunque valore
compreso tra il massimo ed il minimo assoluti
12
Se una funzione non continua in xo tale punto detto punto singolare o punto di
discontinuit. ( 3 casi )
1 caso)
xxo
diverso da '
1
salto
-1
Es.
x + ( |x| / x )
x = 0 un punto di
a
discontinuit di 1 specie (salto = 2)
-1
2 caso) La funzione non esiste in x o ma in tale punto uno almeno dei due limiti
lim f(x) ; lim f(x) infinito ( in tal caso xo detto punto di infinito )
xxo
xxo
o non esiste.
xo detto punto di discontinuit di seconda specie
0
Es. y =1/x
nel punto x = 0
3 caso): Il limite della funzione f(x) per x xo esiste ed finito ma- il valore di f(x)
o non esiste, oppure esiste ma risulta f(x0) lim f(x), il che in contrasto
xx0
Es. y = ( sen x) / x
nel punto x = 0
0
NB Il limite sinistro e quello destro per xx0, in questo caso, sono uguali ma,
come si vedr in seguito, le derivate in x0 sono diverse.
NB Se in una espressione compaiono dei monomi o binomi in x0, in valore assoluto, x0
un punto angoloso
RAPPORTO INCREMENTALE
13
y
B
a xo
f(x)
C
h
xo+h
f(xo+h) f(xo)
si chiama rapporto incrementale nell'intorno destro della variabile
h
f(xo-h) f(xo)
si chiama rapporto incrementale nell'intorno sinistro della variabile
-h
,
N.B. Il rapporto incrementale la tangente trigonometrica dell'angolo tra la retta AB e la
retta AC, cio il coefficiente angolare della retta AB.
DERIVATE
Se al tendere a zero dellincremento h della variabile esiste ed finito il limite del
rapporto incrementale di una funzione nellintorno di un suo punto xo, tale limite si dice
derivata della funzione nel punto xo
f ( xo + h ) - f (xo )
f ( xo - h ) - f ( xo )
y' = f ' (xo) = lim = lim
h 0
h
h 0
-h
N:B La derivata di una funzione in un suo punto uguale al coefficiente angolare della
retta tangente alla curva in quel punto, cio f (x0) = m , per cui la equazione della
tangente ad una curva y = f(x) nel punto (x0 , y0) pu essere scritta come segue
y y0 = f (x0) ( x x0 )
Se non esiste finito il limite suddetto ma tuttavia esistono e sono finiti il limite sinistro o
quello destro del rapporto incrementale o entrambi, essi si chiamano rispettivamente
derivata sinistra e derivata destra
f ( xo + h ) - f ( xo )
f (xo + h ) - f ( xo )
lim = f-' ( xo )
lim = f+' ( xo )
+
h 0
h
h 0
h
Se f +(x0) = f -(xo) ma di segno opposto, x0 un punto angoloso
Se f +(x0) = +
ed anche f -(x0) = + in corrispondenza di x0 c
x0
= -
= -
una cuspide
Se una funzione derivabile in un punto xo essa necessariamente
continua in tale punto, ma non sempre vero il contrario
La derivabilit una condizione pi restrittiva della continuit
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE OPERAZIONI SULLE DERIVATE
14
x0
DERIVATE FONDAMENTALI
D
D
D
D
D
D
cost = 0
x =1
1/x = - 1/ x2
xa = a xa-1
x n = -n x-n-1
ax = ax ln a
D ex = ex
D e-x = - e-x
D af(x) = f '(x) af(x) ln a
D ef(x) = f '(x) ef(x)
(es. e-2x = -2 e-2x)
D loga x = (1/x) loga e
D ln x = 1/x
f '(x)
D loga f(x) = loga e
f(x)
f '(x)
D ln f(x) =
f(x)
D sen x = cos x
D cos x = - sen x
D tg x = 1 / cos2 x
D cotg x = -1 /sen2 x
1
D arcsen x =
1-x2
-1
D arccos x =
1-x2
1
D arctg x =
1+x2
-1
D arccotg x =
1+x2
f '(x)
D arcsen f(x) =
1-[f(x)]2
- f '(x)
D arccos f(x) =
1-[f(x)]2
f '(x)
D arctg f(x) =
1+[f(x)]2
-f ' (x)
D arccotg f(x) =
1+[f(x)]2
__
1
D x =
2 x
1
-1
D =
x
2xx
___
f '(x)
D f(x) =
2 f(x)
1
-f '(x)
D =
f(x)
2 f(x)
Derivata della funzione inversa Sia y = f(x) una funzione continua e invertibile nell'intervallo [a,b] e sia x = g(y) la sua inversa. Se la f(x) derivabile nel punto xo
15
Se le due funzioni y = f(x) e g(x) sono continue nell'intervallo chiuso [a, b] e derivabili
all'interno dell'intervallo, esiste almeno un punto c, interno ad [a, b] in cui
f(b) - f(a) =
g(b) g(a)
f '(c)
g '(c)
( g '(c) diverso da 0 )
f(b)
a c1
c2
x0
ln b
Nel caso di f.i. come log0 0, log1 1, log0 , log 0, log oo essendo loga b =
16
ln a
N.B. Nell'eventualit che anche f '(x) e g '(x) soddisfino le ipotesi del teorema, esso
potr essere applicato pi volte
17
FLESSI
Condizione necessaria ma non sufficiente perch x0 sia un punto di flesso di una
funzione f(x) che sia verificata la condizione
f " (x0) = 0
La condizione diventa sufficiente se f ''' (x0) 0
Se anche f ' (x0) = 0 il flesso a tangente orizzontale
Per determinare i punti di flesso di una funzione f(x) si procede cos
1) Si cercano le radici dellequazione f " (x) = 0
2) Se x o una delle radici si calcola la f ''' (xo)
3) Se f ''' (x o) 0 la f(x) ha in xo un flesso. Se f '(xo) = 0 il flesso a tangente
orizzontale ; se f '(x0) > 0 il flesso ascendente; se f '(xo) < 0 il flesso
discendente.
4) Se invece f ''' (x o) = 0 si calcolano le derivate successive fino a trovare quella che
in xo diversa da zero
5) Se essa di ordine dispari si ha in xo un flesso ( In particolare se anche f ' (xo) = 0
il flesso a tangente orizzontale )
6) Se essa di ordine pari , xo non un punto di flesso per la curva ma, nel caso che
sia f ' (xo) = 0 : un massimo se la derivata di ordine pari < 0 , un minimo se la
,
derivata di ordine pari > 0
N.B. Se la funzione ha "derivata infinita" in x0 ( cio y (x0) = = tg 90 ) in tale punto si
ha un flesso a tangente verticale
o una cuspide
RICERCA DEI MASSIMI, MINIMI E FLESSI MEDIANTE LO STUDIO DEL SEGNO DELLA
DERIVATA PRIMA
Se in xo la derivata prima nulla e se si pu stabilire il segno di tale derivata nell'intorno
sinistro e nell'intorno destro di xo , i 4 schemi che seguono mostrano come si pu
determinare se xo un punto di massimo o di minimo relativi o di flesso ascendente
o discendente
Per stabilire il segno della derivata basta risolvere la disequazione y ' > 0
y'
Massimo
Minimo
Flesso asc.
Flesso disc.
xo
y'
+
xo
y'
+
xo
y'
xo
18
f ' (xo)
= 0
= 0
= 0
f " (xo)
f ''' (xo)
f iv (xo)
f v (xo)
> 0 minimo
< 0 massimo
= 0
o flesso
= 0
= 0
> 0 minimo
< 0 massimo
= 0
= 0
= 0
= 0
0 flesso
N.B. Essendo la f ' (xo) = 0 gli eventuali flessi sono a tangente orizzontale
19
f(x)
R
x + x
ASINTOTI
Una retta si dice asintoto della curva y = f(x) quando la distanza di un punto della
curva dalla retta tende a zero man mano che tale punto si allontana sulla curva rispetto
all'origine degli assi tendendo all'infinito
Una funzione algebrica razionale intera non presenta nessun tipo di asintoto
x =x0
ASINTOTI VERTICALI
lim f(x) =
Se
xxo
o/e
lim f(x) =
xxo
x0
ASINTOTI ORIZZONTALI
lim f(x) =
Se
x
lim
f(x) =
e /o
x -
lim
y=
f(x) = '
x +
ASINTOTI OBLIQUI
Quando
lim f(x) =
x
y = mx + q
y = mx+q
in cui
f(x)
m = lim = lim f '(x)
x x
x
(V pag. 16)
N.B. Le funzioni razionali fratte hanno un solo asintoto obliquo soltanto quando il grado
del numeratore supera di 1 il grado del denominatore
Le funzioni irrazionali il cui dominio si estende all'infinito possono avere pi asintoti
obliqui oppure asintoti orizzontali e asintoti obliqui
2 x4
Es Sia data la funzione
y =
in cui n = m + 2
x2 3
__
La funzione definita per ogni x 3
(x = 3 e x = - 3 sono asintoti verticali)
La curva passa per l'origine degli assi
__
C' un minimo relativo nei punti ( - 6 ; 24)
e ( 6 ; 24 ) e un massimo relativo nel
punto ( 0 : 0 )
La parabola di equazione Q(x) = 2 x2 + 6
asintotica alla curva della funzione dat
21
Es
x4
y =
x1
5 Calcolare le coordinate degli eventuali punti d i intersezione con gli assi cartesiani,
ricavando il valore di x ponendo y = 0 ed il valore di y ponendo x = 0 ( Nel caso
dell'es .la curva taglia gli assi cartesiani soltanto nell' origine; infatti per x = 0 y = 0 )
6 Discutere la continuit della funzione ( Nel caso dell'es.la funzione presenta un punto
di discontinuit di seconda specie per x = 1)
7 Stabilire il periodo, se una funzione goniom etrica ( Non il caso dell'es. )
8 Determinare l'equazione degli eventuali asint oti ( Nel caso dell'es. esiste un asintoto
verticale doppio di equazione x = 1 e l'asintoto obliquo di equazione y = x + 2 che
interseca la curva della y nel punto ( 2/3 ; 8/3 ) )
9 Calcolare la derivata prima ed eventualmente la seconda ( Nel caso dell'es. la
x2 (x 3)
derivata prima
y ' = )
(x-1)3
10 Determinare gli intervalli in cui la funzione crescente o decrescente
11 Calcolare le coordinate degli eventuali punti di massimo e di minimo relativi, di flesso
con tangente orizzontale e di flesso con tangente obliqua,
y'0
per
x 3
7 y
minimo
6
5
y '
+
o
asintoto obliquo
0
-
1
-2
-1
-
0 flesso
asintoto verticale
x -2 >0
cio
__
x - 2 o
__
x 2
1
y =
(2)
x2 + x - 2
Essa definita per x 1 (infatti ad x = 1 corrisponde un punto all'infinito; x = 1
un asintoto verticale)
La curva non interseca l'asse x ma interseca l'asse y nel punto A (0 ; -1/2)
La derivata prima mostra che esiste un massimo nel punto (-1/2 ; -4/9)
Ci sono due punti di discontinuit in B ( - 2 ; - 2 / 2 ) e C ( 2 ; 2 / 2 )
23
__
__
In entrambi i punti B e C, con ascisse - 2 e 2 , la curva presenta due tangenti
distinte con equazioni generiche y = m(x-x0) + y0 in cui m il lim y essendo y la
derivata delle (1) e (2) e x0 e y0 le coordinate
xx0
di B e di C, rispettivamente. B e C sono punti angolosi.
y
_
- 2
-1/2
1 C
Quando si deve risolvere una disequazione f(x) > g(x) oppure f(x)< g(x) si trovano dei
valori della x il cui corrispondente punto (x; f(x)) ha ordinata maggiore ( o minore ) del
punto (x; g(x)). In altre parole il punto di coordinate (x; f(x)) si pu trovare al di sopra
(o al di sotto) del punto di coordinate (x; g(x))
Es Risolvere la disequazione
x-1
x-1
1
ex+1 >
|x|
e
f(x)
(1;1)
g(x)
1
y=53x
y=x
_1
A
METODO DI BISEZIONE
Fig. 1
Fig. 2
Fig: 3
Fig. 4
25
Il metodo di bisezione consiste nel calcolo del valore medio ci tra gli estremi di intervalli
sempre pi piccoli, calcolando, in corrispondenza di tali valori, quello della funzione f(ci)
che si avvicina sempre di pi a zero, quanto pi ci si avvicina a c.
Il primo dei valori medi c1 = (a + b) / 2 da cui si calcola f(c1) che potr essere > o < 0.
Per calcolare c2 si dovr scegliere, fra gli intervalli (a, c2) e (c2, b), quello ai cui estremi la
funzione assume valori opposti come nelle figg. 1 4. Quindi nell'ipotesi che f(c1) sia > 0
e che la funzione abbia l'andamento di fig 3, bisogner scegliere l'intervallo (c1, b) tra i
cui estremi c' il c cercato. Sar perci c2 = (c1 + b) / 2 e f(c2) sar pi vicino a zero.
Per calcolare c3 si dovr scegliere, tra i vari intervalli possibili, il pi piccolo, che abbia
per i relativi valori della funzione negli estremi dell'intervallo, di segno opposto.
Il cn , cui corrisponde un valore f(cn) prossimo allo zero, entro la precisione voluta,
la soluzione approssimata dell'equazione.
Nel caso della funzione prima esaminata, la cui soluzione cade nell'intervallo (1, 2),
l'andamento, essendo f(1) = -1 ed f(2) = 35 e la derivata seconda f "(x) > 0 per x>0 e
quindi nell'intervallo (1, 2), quello della fig 2.
c1 = 1,5
x0 = 2
e f(x0)= 35
26
INTEGRALI
AREA DEL TRAPEZOIDE
f(b)
y
y=f(x)
f(x1)
b-a
x = = costante
n
f(a)
x
O
f(a) + f(x1)
2
f(a)
S =
a x1 x2
xn b
f(x1) + f(x2)
f(xn) + f(b)
+ + .+
2
2
f(b)
= x
= x
ba
S =
n
x =
+ f(x1) + .. + f(xn)
2
f(a) + f(b)
n
+ f(xi)
i =1
2
INTEGRALE DEFINITO
Il limite di S per n tendente all'infinito si definisce integrale definito della funzione
b
f(x) dx
ed esprime l'area
a
2
y= r - (x-1)
y=f(x)
x
a
2
a
y=f(x)
area positiva
area negativa
f(x) dx d unarea negativa;
L
tra a e b del semicerchio 1 d
unarea positiva; quello tra a e b del
2 d unarea negativa Quindi
1+2=0
a
27
integrazione; l'integrale
f(x) dx
f(t) dt
y = f(t)
S(t)
O
La derivata della funzione integrale S(t) = f(t) dt in un punto uguale al valore che
a
la funzione integranda f(t) assume in quel punto cio S ' (t) = f(t) e, pi in generale,
S ' (x) = f(x)
FUNZIONI PRIMITIVE
Infinite sono le funzioni che hanno come derivata una determinata funzione, cio tutte
quelle che differiscono, l'una dall'altra, per una costante c indeterminata
Per cui si pu scrivere
x
S (x) =
f(x) dx
= F(x) + c
L'integrale definito uguale al valore che una primitiva assume all'estremo superiore dell'intervallo di integrazione diminuito del valore che tale primitiva assume nell'estremo inferiore
b
a f(x) dx
= F(b) - F(a)
28
f(x) dx
= ( b - a ) f(c)
f(b)
f(c)
cio
y = f(x)
Derivando si ottiene
f(b) - f(a) = ( b a ) f '(c)
O
VALORE EFFICACE
Dicesi valore efficace di una funzione f(x), continua nell'intervallo [a,b], l'espressione
[1 / ( b-a ) ]
Veff [f(x)] =
[f(x)]2
dx
1^
f(x) dx
= -
a
b
2^
f(x) dx
a
f(x) dx
b
b
3^
f(x) dx
b
f(x) dx
c
f(x) dx a g(x) dx
b
f(x) dx
a
b
4^
[ f(x)
g(x) ] dx
f(x) dx
f(x) dx = k
f(x) dx = lim
f(x) dx
b a
f(x) dx
-
= lim
a -
f(x) dx
a
f(x) dx
-
= lim
a -
b +
f(x) dx
a
INTEGRAZIONE APPROSSIMATA
Qualora non sia possibile, o sia troppo laborioso, il calcolo di un integrale con le note
regole di integrazione, si pu far ricorso ad uno dei metodi di calcolo approssimato, con le
cosiddette formule di quadratura
Formule dei rettangoli
Data una funzione y = f(x), da integrare nellintervallo y
(a,b), di cui non si in grado di calcolare lintegrale,
se ne possono ottenere dei valori approssimati dividendo
il suddetto intervallo in n intervallini uguali, di ampiezza
(b a) / n, cio ( x0 ,x1 ) ; ( x1 ,x2 ); ( xn-1 ,xn ),
in cui x0 = a e xn = b.
Si calcolano quindi le aree dei due plurirettangoli, uno
che contiene la curva, laltro sotto la curva,ottenuti
tracciando le relative ordinate y0 , y1 ,yn-1 , yn.
O
Tali aree forniscono due valori dellintegrale, uno in
eccesso ed uno in difetto, tanto pi approssimati quanto
pi grande il numero n.
Si ha quindi b
y=f(x)
y0
x0 =a
x1
yn-1
yn
xn-1
xn =b
a f(x) dx
y1
[ (b-a) / n ] . (y1 + y2 + + yn )
P1
Pn-1
P2
y0
y1
O x0 =a x1
y2
x2
yn-1
yn
xn-1 xn =b
[ (b-a) / n ] . [( y0 + y1 ) / 2 ] ; [(b-a) / n] . [ ( y + y ) / n ]
La somma delle aree di tutti i trapezi d un valore approssimato dellintegrale, tanto pi
prossimo al valore vero quanto pi grande il numero n. E cio
b
30
CALCOLO DI AREE
curva
AB
y = f1(x)
BC
y = f2(x)
B
y = f2(x)
y = f1(x)
CA
y = f3(x)
A
S1
C
c
S3
S =
S2
b
y = f3(x)
a f1(x) dx
f2(x) dx
f3(x) dx
= S1 + S2 + S3
Fissato sul contorno dellarea il senso orario, partendo da uno qualsiasi dei punti di
intersezione, si esegue la somma degli integrali definiti aventi:
per estremo inferiore lascissa del punto di partenza,
per estremo superiore lascissa del punto di arrivo,
per funzione integranda lequazione della curva che rappresenta un lato del triangolo
Analogamente si procede con figure diverse dal triangolo curvilineo.
CALCOLO DI VOLUMI
S(x)
V =
B
S(x)
dx
a
x
b
x
a
S(x) = B x2 / h2
V =
( B x2 / h2 ) dx
= (1/3) B h
31
S(x)
y = f(x)
V =
a S(x) dx
a y2 dx
V =
x = g(y)
m x2 dy
y
B
Li
Per il teorema di Pitagora
___________
______________
Li = (xi)2 + (yi)2 = xi 1+[ (yi) / (xi) ]2
yi
xi
x
Ln = L1 + L2 + + Ln
__________
L =
1 + [ f ' (x) ]2
dx
dt
TEOREMA DI GULDINO
Superficie di rotazione
Data una linea piana che effettua una rotazione completa attorno ad una retta complanare
ma senza punti di contatto con essa, l'area della superficie generata dalla rotazione della
linea uguale al prodotto della lunghezza della linea per la lunghezza della circonferenza
descritta dal suo baricentro G
Indicando con L la lunghezza della linea, con R la distanza del suo baricentro dall'asse di rotazione e con S l'area della superficie,
S = 2RL
G
Es Si vuole calcolare la superficie laterale del tronco
r2
di cono rappresentato nella figura
r1
R
___________
Essendo
L = ( r2 r1)2 + h2
asse
di
rotazione
si ha
R = ( r1 + r2 ) / 2
r1 + r2 ___________
S = 2 ( r2 r1)2 + h2
2
Volume di rotazione
Data una superficie piana che effettua una rotazione completa attorno ad una retta
complanare ma senza punti di contatto con essa, il volume del solido generato dalla
rotazione della superficie uguale al prodotto dell'area della superfice per la lunghezza
della circonferenza descritta dal suo baricentro
Indicando con S l'area della superficie e con R la distanza del baricentro della
superficie dall'asse di rotazione e con V il volume
V = 2RS
Es
33
h
G
R
d
,
asse di rotazione
TEOREMA DI ARCHIMEDE
Tale teorema afferma che l'area di un segmento parabolico uguale ai 2/3 di quella del
rettangolo circoscritto
Si pu dimostrare con un esempio
__
Sia data una parabola y = ax2, una corda AB e il
rettangolo ABCD, circoscritto al segmento parabolico
delimitato da AB e dalla parabola, in cui, ovviamente,
CD parallelo ad AB e tangente alla parabola
Supponiamo che le coordinate di A e B siano
A(-2 ; 4a) e B(4 ; 16a)
Allora AB = 6 1+4a2 ; l'equazione della retta
AB y = 2ax + 8a con m = 2a ; l'equazione
della retta CD y = 2ax a ; BC uguale alla__
distanza di B dalla retta CD e risulta 9a / 4a2 + 1
y
B
A
C
-2
( 2ax + 8a ) dx + ax2 dx
-2
c.v.d.
INTEGRALE INDEFINITO
L'integrale indefinito di una funzione ( detta integranda ) una funzione ( detta primitiva )
nota a meno di una costante e la cui derivata la funzione integranda
Si scrive
f(x) dx = F(x) + c
1^
[ f(x)
2^
k f(x) dx
g(x) ] dx =
= k
f(x) dx g(x) dx
f(x) dx
34
..
dx ex = ex + c
= (eax / a2 ) (ax 1) + c
dx / (1 + x) = - ln I1 + xI + c
dx /1+ex = - ln (1+e--x) +
( n -1 )
Se n = -1
dx (1/x)
= ln |x| + c
dx cax = cax / a ln c + c
dx sen ax
= - (1/a) cos ax + c
dx tg x = -ln |cos x| + c
dx cotg x = ln |sen x| + c
dx a2 x2 = ( x a2 x2 + a2 arcsen (x/a)) + c
dx sen2 x = x sen 2x + c
dx / a2 x2
dx cos2 x = x + sen 2x + c
dx x / a2 x2 = - a2 x2 + c
dx / (sen2 x ) = - cotg x + c
dx x2 - a2 / x = x2 - a2 - a arccos (a/x) + c
dx / (cos2 x ) = tg x + c
dx x2 a2 = [x x2 a2 a2 ln (x+ x2 a2 )]
dx ln |x| = x ln |x| - x + c
dx x / x2 a2 = x2 a2 + c
dx / x2 a2 = ln | x + x2 a2 | + c
dx ln |x| / x = ln 2 |x| + c
dx / x x2 + a2 = - (1/a) ln[ ( a + x2 + a2 ) / x ]+ c
dx / (ax + b) = ( 1 / a ) ln |ax + b| + c
(n -1)
dx ax + b = ( 2 / 3a ) ( ax + b )3 + c
dx x / ax + b = [ 2 ( ax 2b ) / 3a2 ax + b + c
dx / ax b = (2 /a) ax b + c
+c
dx / (ax2 + b) = (1 / ab ) arctg x ( ab / b) + c
dx x / (ax2 + b) = (1 / 2a ) ln !ax2 + b| + c
+ cost (a>0)
35
dv = u v -
du
(1)
f(x) . g (x) dx
= f(x) . g(x) -
g(x) . f (x)
Occorre trovare una funzione x = g (z) in modo da esprimere la variabile x di integrazione in funzione di una variabile sostitutiva z, per cui essendo
dx = g '(z) dz
si abbia
f(x) dx
dz
36
B = 1
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Se y = f(x) una funzione derivabile fino all n-simo ordine e se y, y, yn sono le
sue derivate: prima, seconda, n-sima, si chiama equazione differenziale del primo
ordine unequazione in cui oltre alla x ed alla y presente anche la sua derivata prima;
equazione differenziale del secondo ordine unequazione in cui sono presenti la x, la y,
la y e la y; e cos via.
Unequazione differenziale del secondo ordine, si dice in forma implicita se la sua
espressione del tipo F( x, y, y, y ) = 0 ; si dice in forma normale se del tipo
y = G( x, y, y ).
La soluzione di unequazione differenziale la y che, con le sue derivate, soddisfa
lequazione data.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI A VARIABILI SEPARABILI
Sono le equazioni che, ridotte a forma normale, hanno il secondo membro consistente in
un prodotto o in un quoziente di due funzioni , contenenti le sole variabili x ed y (niente
derivate).
Per risolverle si procede come negli esempi che seguono.
1 Esempio
__
__
2 xy - 2 y + y = 0
Si riduce lequazione alla forma normale
__
___
__
__
y = 2 y - 2 xy
dy / dx = 2 y ( 1 - x )
Separandp le variabili si ottiene
__
__
__
dy / 2 y = ( 1 - x ) dx = dx - x dx
E integrando si ha
__
__
3 y = 3 x - 2x x + c
Elevando al quadrato
__
__
__
2
3
2
2
9 y = 9 x + 4 x - 12 x x + c = x ( 9 + 4 x 12 x ) + c = x ( 3 2 x )2 + c
da cui
__
y = [ (x / 3 ) ( x 2 x ) ]2 che la soluzione cercata.
2 Esempio
y cos2 x cos y - 1 = 0
y = 1 / cos2 x cos y
dy / dx = 1 / cos2 x cos y
cos y dy = dx / cos2 x
Integrando
sen y = tg x + c
da cui y = arcsen ( tg x + c )
.
(dt / dx) x + t =
(dt / dx) x =
23t
23t
23t
Lequazione si cos trasformata in una equazione a variabili separabili che diventa:
23t
dt = dx / x
e dividendo il numeratore del primo membro per il denominatore
12t
lequazione si trasforma in [ (3/2) + 1 / 2( -2 t + 1) ] dt = dx / x
Integrando si ottiene
(3 / 2) t - (1 / 4) ln | -2 t + 1 | = ln | cx |
(dt / dx) x + t =
4t
4t
separando le variabili si ha
[ 4 / ( 1 + t2 ) ] dt - [ (2 t )/ (1 + t 2) ] dt = dx / x
Integrando e sostituendo y / x a t si ottiene
4 arctg t - ln ( 1 + t2 ) = ln | cx |
______
4 arctg (y / x) = ln ( | c | x2 + y 2 )
Equazione non pi differenziale
38
1 + t2
(dt / dx) x =
4t
Complementi di algebra
EQUAZIONI PARAMETRICHE
(k + 1)x + k = 3
x 1
Ovviamente deve essere k -1 perch in caso contrario l'equazione sarebbe impossibile
3k
3-k
La radice dell'equazione x = che deve essere 1 cio - 1 0
2 2k
k+1
k+1
da cui 0
k+1
-1
1 (k)
N = 2 2k 0 per k 1
D = k + 1 > 0 per k > -1
+
Affinch la radice soddisfi la limitazione deve quindi essere -1 < k 1
**********
Esempio 3 Sia dato il seguente sistema misto con un'equazione parametrica di
1 grado e due limitazioni
kx 2k = -4
0 < x < 3
Ovviamente deve essere k 0
-4 + 2k
-4 + 2k
La radice dell'equazione x = e deve essere
0 < < 3
k
k
Esaminiamo separatamente le due disequazioni
0
2
(k)
-4 + 2k
N = -4 + 2k > 0 per k > 2
> 0
quindi
k
D = k > 0
per k > 0
k<0 v k>2
+
+
-4
0
-4 + 2k
N = -4 k > 0 per k < -4
quindi
- 3 < 0
k
D = k > 0
per k > 0
k < -4 v k > 0
+
Si pu concludere che le radici soddisfano alle limitazioni se
k < -4 v k > 2
**********
Esempio 4 Sia dato il seguente sistema misto con un'equazione parametrica di
2 grado e due limitazioni
(V. anche l'esempio 13 a pag 46)
2 x2 - 3 x - 1 + 2 k = 0
0 < x < 2.
Innanzitutto si controlla la realt delle radici
E' = 17 16 k 0 per k 17/16
Le radici dell'equazione sono ________
_______
3 17 16 k
3 + 17 16 k
x1 =
e x2 =
4
4
40
17/16
(k)
Riepilogando si ha
+
- 1/2
per
x1
"
x2
1/2
quindi
17/16
(k)
( 1 soluzione )
( 2 soluzioni )
METODO DI CARTESIO
Le equazioni parametriche di 2 grado con una o pi limitazioni si possono risolvere
anche, pi semplicemente, applicando il metodo di Cartesio
Occorre qui ricordare la regola dei segni, di Cartesio, secondo cui, data un'equazione
a x2 + b x + c = 0 , ad ogni variazione di segno dei coefficienti (cio tra a e b o tra b e
c) corrisponde una radice positiva dell'equazione; ad ogni permanenza di segno
corrisponde invece una radice negativa
Esempio 5 Sia dato il seguente sistema misto con un'equazione parametrica di
2 grado con due limitazioni
k x2 (5 k 3) x + 6 k 5 = 0
0<x<3
Esaminiamo innanzitutto la limitazione x > 0
41
per
per
per
per
k1
k9
k > 0
k 3/5
k 5/6
1 c
2 c.
3 c.
3/5
5/6
(k)
2v 1p 1v 1v 1p 2v
+ +
- + + - -
2v
+ +
2
1
2
2
soluzioni
soluzione
soluzioni
soluzioni
(x2)
Per quanto riguarda la limitazione x < 3 (diversa da > 0 o da < 0) occorre ricorrere ad
un artificio, introducendo la variabile y nel modo seguente
y = x3 < 0
da cui
x = y+3
L'equazione data si trasforma in quella seguente
k (y + 3)2 - (5 k 3)(y + 3) + 6 k 5 = 0
ed il sistema misto diventa cos
k y2 + (3 + k) y + 4 = 0
y<0
La condizione di realt delle radici identica a quella calcolata in precedenza cio
0
per
k 1 e k 9
1 coeff.
2 "
3 "
k > 0
3+k 0
4 > 0
per
k>0
per
k -3
sempre
1 c
2 c
3 c
-3
1p 1v 1v 1p
- + + -
2p
- -
(k)
2p
- 42
**********
Anche nel caso di due limitazioni del tipo
x < -m x > n occorre adottare l'artificio
prima descritto. Cio si deve introdurre la variabile y (nel caso delle limitazioni sopra
citate si pone y = x + m < 0 da cui x = y m e y = x n > 0 da cui x = y + n)
e poi procedere come nell'esempio precedente
I due schemi risultanti vanno valutati
separatamente
Se le due limitazioni sono - < x < + ( ad es, f(x) simmetrica rispetto a 0) si
applica Cartesio per x 0, oppure per x 0, e si raddoppiano le soluzioni.
Se la f(x) non simmetrica si applica Cartesio prima per x > o e poi per x < 0 e si
riuniscono le soluzioni
METODO DI TARTINVILLE
Se il sistema misto ha un'equazione di 2 grado ed una sola limitazione come ad es il
seguente
A x2 + B x + C = 0
( con A, B, e C funzioni di un parametro )
x s
occorre controllare innanzitutto la realt delle radici verificando che il dell'equazione
sia 0
Se = 0 le radici sono coincidenti ( cio = = -b/2a ) e pertanto il confronto con la
limitazione immediato
Se > 0 si calcola l'espressione f(s) che si ottiene sostituendo alla x il numero s
nell'equazione data e se ne determina il segno. Quindi si procede nel modo seguente
Se il prodotto A f(s) < 0 risulta x1 < s < x2 ossia s interno all'intervallo delle
radici Si ha quindi una sola soluzione che x1 se la limitazione x s ( V. schema
s
s
x1
x2 ), x2 se la limitazione x s (V schema
x1
x2 )
Se il prodotto A f(s) > 0 risulta s < x1 < x2 oppure x1 < x2 < s ossia
s esterno all'intervallo delle radici Per decidere se entrambe le radici sono > o < di s
occorre confrontare s con , dal momento che per > 0 x1 < < x2
Se s < le radici sono entrambe > s ( V schema
s
)
Si avranno pertanto due soluzioni se la limitazione
x1
x2
x > s; nessuna soluzione se x < s
Se s > le radici sono entrambe < s ( V schema
s )
x1
x2
Si avranno pertanto due soluzioni se la limitazione
x < s; nessuna soluzione se x > s
43
11/16
(p)
A
f(-3)
A f(-3)
>0
<0
>0
Le conclusioni:
per -1/3 p < 0
il prodotto A f(-3) > 0 ; x < -3 nessuna soluzione
per 0 p < 11/16 "
"
"
" < 0 ; 1 soluzione (x1)
per p 11/16
"
"
"
" > 9 ; x < -3 nessuna soluzione
**********
Nel caso di due limitazioni il sistema misto ad es il seguente
A x2 + B x + C = 0
m x n
(con m < n)
Dopo avere verificato la realt delle radici ( 0 ) si calcolano f(m) e f(n)
1) Se A f(m) < 0 e A f(n) < 0 : nessuna soluzione
2) Se A f(m) < 0 e A f(n) > 0 o viceversa: una sola soluzione ordinaria
( x2 nel primo caso, x1 nel secondo )
3) Se A f(m) > 0 e A f(n) > 0 e m < < n : due soluzioni ordinarie, distinte o
coincidenti Nessuna soluzione se m < n < o se < m < n
4) Se f(m) = 0 e f(n) 0 : una radice coincide con m
Analogamente
se f(m) 0 e f(n) = 0: una radice coincide con n
5) Se contemporaneamente f(m) = 0 e f(n) = 0: m ed n coincidono con le radici
6) Se f(m), oppure f(n), sono = 0 per qualunque valore di k: una delle soluzioni
x = m, oppure x = n Si pu facilmente trovare l'altra radice e procedere nella
discussione
**********
Nel caso di limitazioni del tipo x m
x n (con m < n) le regole precedenti si
modificano come segue:
1 bis) Se A f(m) < 0 e A f(n) < 0 ; due soluzioni
2 bis) Se A f(m) < 0 e A f(n) > 0 o viceversa: una soluzione
3 bis) Se A f(m) > 0 e A f(n) > 0 e m n: nessuna soluzione
Una soluzione se m < n < oppure < m < n
44
Esempio 7 Sia dato il seguente sistema misto con una equazione parametrica di 2
grado e due limitazioni
i
2
(1 2k) x + x + 1 = 0
-3 < x < 3
Si calcolano:
= -3 + 8 k 0
per k 3/8
A = 12k 0
per k 1/2
f(-3) = 7 18 k 0
per k 7/18
f(3) = 13 18 k 0
per k 13/18
-1
=
2(1 2 k)
-1
5 -12 k
N 0 per k 5/12
quindi
> -3 > -3 > 0
k 5/12
k >1/2
24k
24k
D > 0 per k < 1/2
-1
12 k 7
< 3 < 3 < 0
24k
24k
quindi
k <1/2
k > 7/12
A
f(-3)
f(3)
7/18
(5/12)
1/2
(7/12)
13/18
(k)
> -3
<3
Le conclusioni sono le seguenti:
Per 3/8 k 7/18
A f(-3) > 0
A f(3) > 0
2 soluzioni
1 soluzione
f(3) ed A
"
"
uguale:
A f(3) > 0
A f(-3) > 0
1 soluzione
f(3) ed A
"
"
A f(-3) > 0
2 soluzioni
45
f(3) ed A
"
"
"
A f(3) > 0
Dato un sistema di due equazioni, di cui almeno una parametrica, nelle incognite x ed y,
soggetto a limitazioni, si pu discuterlo eliminando un'incognita, ad es la y, ottenendo cos
una equazione risolvente nella sola x.
Si procede quindi come nei casi precedenti
Esempio 8 Sia dato il seguente sistema misto con due equazioni parametriche in due
incognite, di cui una di 1 g rado e l'altra di 2 grado, ed una limitazione per
ognuna delle incognite
4x+y = k+2
(1)
y = 2 x2 k
(2)
x 0
y 0
Sostituendo la (2) nella (1) si ottiene il nuovo sistema misto seguente
x2 + 2 x k 1 = 0
x 0
Condizione di realt delle radici
= k+2 0
Applicando il metodo di Cartesio risulta
1 coeff.
1>0
se mpre
2 "
2>0
"
3 "
-k1 0
per k -1
per k -2
-2
-1
1 c
2 c
3 c
2p
- -
2p
- -
1p 1v
- +
Dovendo essere x 0 si deve tenere conto dei soli segni + e quindi la soluzione
k > -1
Esempio 9 Sia dato il seguente problema:
In una semicirconferenza di raggio r si deve inscrivere un trapezio isoscele
avente un perimetro 2p e base maggiore uguale al diametro
E' opportuno indicare la base minore con 2x ed il
lato obliquo con y
Il perimetro risulta cos
2p = 2x + 2y + 2r
cio
p = x+y+r
Dai due triangoli OCH e BCH si ricava ( HB = r-x;
OH = x )
46
2x
2x
C
y
y2 - r2 x2 + 2rx = r2 x2
e, poich y = p x r si ottiene l'equazione di 2 grado nella sola x:
x2 2(p 2r)x + p2 r2 2rp = 0
Le limitazioni sono
Per la x:
0 x r
(2)
( p il parametro )
(1)
_
0 y 2 r
Per la y:
x 0
_
(1+2)r
2r
= -2rp + 5r 0
1 coeff 1 > 0
2 " -2p + 4r 0
3 "
p 2 2rp r2 0
2
per p (5/2) r
sempre
per p 2r _
per p r(1 + 2)
1p 1v
Dovendo essere x 0 si ha
2)
x r
(5/2)r
1v 1p
1 soluz
x2
2v
+ +
1 soluz
x2
2 soluz
x1
x2
Si pone w = x r 0 x = w + r
2r
(5/2)r
0
per p (5/2)r come prima
1 coeff 1 > 0
sempre
2 "
-2p + 6r 0
per p 3r
2
2
3 " p - 4rp + 4r = (p 2r)2 0 Poich per x = r
3r
3)
_
x p r - 2 r
1p 1v
- +
2p
1 soluz
w1
2 soluz
w1 w2
e quindi x1
x1 x2
_
_
Si pone z = x p + r + 2 r 0 x = z + p r - 2 r
_
_
z2 - 2(2 r r)z + 2rp 2r2 - 22 r2 = 0
_
(1+2)r
0
1 coeff 1 > 0 _
2 "
2r - 2 2 r 0
3 "
2rp 2r 2 22 r2 0
1v 1p
+
Dovendo essere z 0 si ha
x p-r
Si pone t = x - p + r 0
2v
1 soluz
z2
e quindi
4)
(5/2)r
2 soluz
z1
z2
x2
x1
x2
x = t+pr
Ancora una volta sostituiamo il valore di x nella (1) ottenendo l'equazione seguente
t2 + 2rt + 2rp - 4r2 = 0
2r
0
1 coeff 1 > 0
2 "
2r > 0
3 "
2rp 4r 2 0
(5/2)r
1p 1v
Dovendo essere t 0 si ha
e quindi
1 soluz
t1
x1
2p
2 soluz
t1 t2
x1
x2
x
x
x
x
0
r
_
p r - 2 r
p-r
x2
x1
x2
x2
x2
x2
x1
x2
x1
x1
x1 x2
x1 x2
x1 x2
x1 x2
M ETODI GRAFICI
48
20/11 k 5
**********
Esempio 11
Sia dato il seguente sistema misto con due equazioni di 2 grado; di cui
una parametrica, in due incognite ed una limitazione
x2 + y2 = 4
y = x2 + k
y x
(1)
(2)
(3)
C
B
T
A
parabola per B
2 = 2 + k
da cui
k = -2 +2
parabola per C
2 = 0+k
da cui
k = 2
Il punto T di tangenza tra una parabola del fascio e la circonferenza dato dal sistema
costituito dalla (1) e dalla (2), ponendo = 0 il dell'equazione risultante
Dalla (1) si ricava x2 = 4 y2
che sostituito nella (2) d
y2 + y 4 k = 0
con = 4 k + 17 = 0
da cui k = -17/4
Osservando la figura si conclude che si hanno:
2 soluzioni per
1 soluzione per
2 soluzioni per
_
- 17/4 k - 2 2 _
- 2 2 < k < - 2 + 2
- 2 + 2 k 2
50
A
y
x=2
(4)
Essendo il secondo membro della (4) positivo o nullo, anche il primo membro positivo
o nullo, cio
x(2 x) 0
da cui
0 x 2
Ma tali limitazioni sono gi implicite in quelle del problema
Si tratta quindi di discutere, con i procedimenti descritti in precedenza, il seguente sistema
misto
5 x2 2(1 2 k)x + k2 = 0
0<x<1
x - k/2
ricavando dal solito schema i valori di k che determinano le soluzioni del problema
METODO GRAFICO
Volendosi discutere con metodo grafico un sistema misto costituito da una equazione
irrazionale del tipo
___
f(x) = g (x,k)
( in cui g(x,k) una funzione di 1 grado)
e da una o due limitazioni, l'equazione data viene trasformata come segue
y = f(x)
equazione di una curva esponenziale
y = g(x,k)
equazione di un fascio di rette
Per la discussione si procede come descritto in precedenza
Esempio 15 Applichiamo il metodo grafico al sistema misto dell'esempio 14
Scriviamo il sistema nella forma seguente
y = 2 x x2
(1)
y=2x+k
(2)
0<x<1
y > 0
La (1) elevata al quadrato diventa
x2 + y2 2 x = 0
che rappresenta un'ellisse
La (2) l'equazione di un fascio improprio di rette
Dell'ellisse si individua l'arco i cui estremi hanno
le ascisse corrispondenti alle limitazioni
Dovendo essere y > 0 tale arco quello OA
Si tracciano quindi le rette notevoli del fascio
A
(m = 2) passanti per i punti O ed A e quella
T
tangente in T ( 1 (25)/ 5 ; 5/5 )
O
La retta per O ha
k = 0
La retta per A ha
k = -1_
La retta per T ha
k = 5 2
Esaminando la figura si pu concludere che
Per -1 k 0 _
si ha 1 soluzione
Per 0 < k 5 2
si hanno 2 soluzioni
52
ax + by + cz = m
dx + ey + fz = n
gx + hy + kz = p
Determinante dei coefficienti delle incognite
a b c
d e f
g h k
B =
Matrice incompleta: A
a b c m
d e f n
g h k p
A =
Se kA kB Il sistema impossibile
53
REGOLA DI CRAMER
m b
n
d
x =
a
b
c
d
ax + by = m
cx + dy = n
=
c
Es
a m
b n
y =
a b
c d
ad - bc
deve essere 0
ax + by + 2z = 1
ax - y + 3z = b
ax + by + (b+3)z = 1
a
a
a
A =
b
-1
b
2
3
(b+3)
= -a ( b + 1 )2
a 0 ; b = -1
a = 0 ; b = -1
1 caso
La matrice completa B
0
0
0
b 2 1
-1 3 b
b (b+3) 1
2) caso
La matrice completa B
a
a
a
-1
-1
-1
2
3
2
1
-1
1
non si potr mai avere una sottomatrice quadrata di ordine e rango = 3 con determinante
diverso da zero Pertanto anche il rango della matrice completa non sar = 3 ma = 2
In questo caso la matrice incompleta A e la matrice completa B hanno entrambe rango
= 2 per cui il sistema compatibile e ammette n-k = 3-2 = 1 soluzioni
3) caso
La matrice completa B
0
0
0
-1
-1
-1
2
3
2
1
-1
1
Vedi il 2 caso
Riepilogando
Per
0,
Per
a =
0,
-1 il sistema impossibile
Per
R,
55
DISEQUAZIONI
DISEQUAZIONI DI 1 GRADO
Es.
-3 x 6
- x 6/3 = 2
x -2
|
-2
|
0
Es.
8x > 5
x > 5/8
|
0
|
5/8
(5 x + 1) / 3 (x 1) / 4 2 < 0
(5 x 1) / 3 + (2 x 1) - 1 > 0
17 x 17 < 0
x < 1
(*)
(10 x 2 + 2 x 1 6) / 6 > 0
(4 x 3) / 2 > 0
x > 3 /4
Tracciare lo schema
con i caposaldi e 1
1^ diseq.
2^
+
Si prende lintervallo con il segno +, per cui il sistema risulta soddisfatto per
<x<1
DISEQUAZIONI DI 2 GRADO
Si suppone
f(x) = a x2 + b x + c > 0
ed
a>0
Es
f(x) = 2 x2 x 1 > 0
= 1+8=9 > 0
il trinomio > 0
a=2 > 0
il trinomio < 0
a=3 > 0
il trinomio > 0
a = 4 >0
il trinomio > 0
a = -1 < 0
= 1 17 = -16 < 0
il trinomio > 0
a = 1 > 0
Es.
= 4 29 = -25 < 0
il trinomio > 0
a = -1 < 0
Es.
1^
2^
3^
(no)
(no)
(si)
x1 = 0
x2 = 5
(no)
x2 5 x > 0
(x 1) / 5 + 2 > (x 3) / 2
x2 16 0
1^ diseq. ( 2 grado )
x2 5x >0
= 25 > 0
a = 1 > 0
x (x 5) = 0
x < 0
x > 5
2^ diseq ( 1 grado )
(x 1) / 5 + 2 (x 3) / 2 > 0
-3 x + 33 > 0
x < 33 / 3
x < 11
3^ diseq. ( 2 grado )
(x 4)(x + 4) 0
x1 = -4
x2 = 4
Essendo le radici reali si sa che > 0, e quindi, poich f(x) 0 e a > 0, bisogna
attribuire alla x valori interni cio
-4 x 4
A questo punto si costruisce lo schema con i capisaldi -4, 0, 4, 5, 11,
-4
0
4
5
11
o
o
valori inclusi
1^ diseq.
2^ diseq
o.
3^ diseq.
o valori esclusi
+
-4 x < 0
Le tre disequazioni sono soddisfatte dai valori di x compresi tra -4 (incluso)
e 0 (escluso)
58
DISEQUAZIONI FRAZIONARIE
Es.
3 + 1 / (x 1) < 1 / (2 x + 1)
3 + 1 / (x 1) - 1 / (2 x + 1) < 0
(*)
f(x) = 6 x2 2 x 1 > 0
Ponendo f(x) = 0
__
si ricava x = (1 7 ) / 6
D > 0
__
Ponendo f(x) = 0 si ricava x = (1 9 ) / 4)
x1 = -1/2
x2 = 1
Poich > 0, a > 0, e il trinomio > 0, si attribuiscono alla x valori esterni e cio
x < -1/2
x > 1
__
-1/2,
(1 - 7) / 6),
__
__
(1 - 7) / 6 (1 + 7) / 6
o
o
o
+
Poich la disequazione
quindi
__
(1 + 7 ) / 6),
o
-
__
-1/2 < x < (1 - 7 ) / 6
__
(1 + 7 ) / 6 < x < 1
59
DISEQUAZIONI IRRAZIONALI
Sono le disequazioni che contengono uno o pi radicali contenenti lincognita
1 caso
____
f(x) < g(x)
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Es . 3 _______
7 8 x3 < 1 2 x
n dispari
Si eleva al cubo e si ottiene, dopo le opportune riduzioni, p(x) = 2 x2 x 1 > 0
Le radici di p(x) = 0 sono x1 = -1/2
x2 = 1 che sono reali, quindi > 0
Il trinomio > 0, a > o quindi: valori esterni
x < -1/2 e x > 1
Es.
__________
n pari
x2 4 x + 3 < 3 2 x
In questo caso si risolve il sistema:
1^ diseq.
2^ diseq.
3^ diseq,
x2 4 x + 3 < (3 2 x)2
32x > 0
x2 4 x + 3 0
+
Dallo schema risulta che la disequazione data soddisfatta per
x 1
NB 2 Negli schemi, come quello precedente, gli intervalli privi di linee orizzontali non devono essere presi
in considerazione
60
2 caso
____
f(x) > g(x)
se n dispari, intero, si elevano i due membri della disequazione alla n-sima potenza e
si discute la disequazione
f(x) > [ g(x) ]n
se n pari, intero, le soluzioni della disequazione sono quelle dei due sistemi
g(x) < 0
f(x) 0
g(x) 0
f(x) > [g(x) ] n
e
(CE
N.B I risultati dei due sistemi vanno poi inseriti su una sola retta
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------V. NB 1 alla pagina precedente.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Es. __________
x2 3 x + 2 > x 5
n pari
Le soluzioni della disequazione sono quelle dei due sistemi
A
1^
2^
x5 < 0
x2 3 x + 2 0
x < 5
x 1
+
mostra che il sistema
x 2
+
x 1
2 x < 5
x > 23 / 7
x 5
1, 2, 5
5
o
soddisfatto per
x2 3 x + 2 > (x 5)2
x5 0
3^
4^
23 / 7 , 5
5
soddisfatto per
+
x 5
Riunendo i risultati si conclude che la disequazione data soddisfatta per ( v. N.B. sopra)
1
2
5
x 1
x 2
|
|
|
61
3 caso
In questo caso entrambi i membri della disequazione comprendono dei radicali, come ad
es. f(x) < g(x). Per la condizione di realt devono essere f(x) > 0 e g(x) > 0.
Quindi, essendo entrambi i membri positivi, si possono elevare al quadrato, senza pericolo
di errore, ambedue i membri. Ne consegue la terza condizione f(x) < g(x)
Es.
x+2 > 8-x
Le condizioni da considerare sono le seguenti
x+2 > 0
x > -2
8x > 0
x<8
x+2 > 8x
x>3
La soluzione quindi:
-2
Es.
x + 2 x > x2 - 9
Come nellesempio precedente si devono considerare le condizioni:
-3
x>0
x>0
2x>0
x<2
x < -3 v x > 3
x2 9 > 0
Le condizioni sopra evidenziate sono tra loro incompatibili, per cui non esiste nessuna
soluzione della disequazione data, come appare dallo schema.
(1)
x2 3x + 2 > 0
Se
cio
x2 3x + 2 < 0
x2 - 4x - 2 < 0
- x2 + 3x 2 > 4 + x
x2 2x + 6 > 0
cio
2-6x2+6
2+6
(2)
Se
x2 8x + 10 < 0
Se
cio
-x2 + 8x 10 > 3
cio
x2 8x + 7 > 0
x2 8x + 13 < 0
che soddisfatta per
x 1
x 7
4-3 x 4+3
4-3
|
4+3
|
7
|
4-3 x 4+3
x 7
N.B. Lo schema rappresentato da tratti continui su una sola riga perch la disequazione che si esamina
una sola alla volta, che si scompone in due per ragioni di calcolo. Invece nel caso di sistemi di
disequazioni, di disequazioni frazionarie e di disequazioni con valori assoluti le equazioni sono due ( o pi,
nel caso,ad es., di sistemi con tre equazioni ) e quindi lo schema ha almeno due righe
63
Condizioni di accettabilit
| x 2 | pu corrispondere a
oppure a
e similmente
x 2 (A)
2 x (B)
se x 2 > 0
se x 2 < 0
x > 2
x < 2
| x + 1 | pu corrispondere a
oppure a
x + 1 (C)
- x 1 (D)
se x + 1 > 0
se x + 1 < 0
x > -1
x < -1
la (1) diventa:
x 2 (x + 1) > 0
x2x1>0
x 2 (-x 1) > 0
2 x (x + 1) > 0
2 x (- x 1) > 0
x2+x+1>0
2x 1 > 0 da cui si ricava
la soluzione x > che per non
accettabile perch in contrasto con la
Condizione di accettabilit relativa ad
(A) che x > 2
2xx1>0
1 2x > 0 da cui si ricava la
soluzione x < 1/2 , che accettabile
perch soddisfa entrambe le
Condizioni di accettabilit relative a
(B) ed a (C) che sono x < 2 e x > -1
2 x + x + 1 >0
3 > 0 che vera ma non
una disequazione in x
ossia
x+1
x6 > 0
cio
- 3x + 4 > 0
x+1
x+1
Si procede ora, come si visto per le disequazioni frazionarie, supponendo che, il
Numeratore che il Denominatore siano entrambi > 0
N
D
x6 > 0
x+1 > 0
cio
x>6
x > -1
N
D
Lo schema il seguente
-1
6
- 3x + 4 > 0
x+1 > 0
cio
x < 4/3
x > -1
Segue lo schema
-1
4/3
x > 6
| x +1 | - 2 / x da cui il sistema
x + 1 -2 / x (a)
(2)
x+1< 2/x
x2 + x + 2 > 0
sempre soddisfatta
65
(b)
Lo schema quindi:
+
+
da cui (dovendosi considerare i segni - perch la disequazione < 0 ) si deduce la
soluzione x < -2 0 < x < 1
-2 0 1
Il sistema (2) ha quindi come soluzione
x < -2
x>0
che costituisce la condizione di esistenza (CE)
Seguendo le regole delle disequazioni irrazionali (1 caso), la (1) si risolve risolvendo il
seguente sistema (3)
(2 / x) + | x + 1 | < 1
1>0
(2 / x) + | x + 1 | O
(a)
(b)
(3)
(c)
x + 1 < 1 ( 2 / x ) (a)
(4)
x + 1 > (2/x) - 1
(b)
La (4b) equivale a
(x + 2x 2) / x > 0
_
_
-1-3 0 -1+3
_
x2 + 2x 2 > 0 soddisfatta per
x<-1-3
x> -1+3
x > 0
Ne deriva lo schema
dal quale (considerando i segni +)
-
-1 - 3 < x < 0
x > -1 + 3
La soluzione del sistema (4), cio della (3a), data dallo schema seguente
-1 - 3 0
cio
-1 - 3 < x < 0
(4a)
(4b)
La disequazione (3b) sempre soddisfatta
-1 + 3
La disequazione (3c) la CE
Il sistema (3) ha quindi come soluzione quella data dallo schema risultante, che la
soluzione della disequazione data
-1 - 3
-2
-1 + 3
(3a)
(3b)
(3c)
cio
66
__
-1 - 3 < x < -2
Es
__________
1 / x + | x2 x | > 1
Si verifica innanzitutto la CE
x2 x > -x
x + | x2 x | 0 | x2 x | > -x da cui il sistema
(a)
(5)
x x < x
(b)
La (5a) equivale alla x2 > 0 che sempre soddisfatta, tranne che per x = 0
La (5b) equivale alla x2 - 2x < 0 che soddisfatta per 0 < x < 2
La soluzione del sistema (5) schematicamente
0
2
o
ossia
x<0
0<x<2
x>2
(CE)
(a)
(b)
(c)
(6)
x2 x < 1 x
(a)
x2 x > x 1
(b)
(7)
1
o
o
-1 < x < 1
-1 < x < 0
-1
0 < x < 1
o
DISEQUAZIONI LOGARITMICHE
Occorre innanzitutto tenere presente che il loga x cresce al crescere della x per a > 1,
decresce al crescere della x per 0 < x < 1 Inoltre largomento del log, cio il numero
di cui si cerca il log, deve essere sempre > 0
1 caso
67
2^)
F(x) > ab
F(x) > 0
Es
Log ( 2 x2 - 7 x + 10 ) > 2
Essendo la base 10 > 1, la disequazione, che del tipo 1^) equivalente alla
2 x2 7 x + 10 > 102 che, risolta, d le soluzioni x < e x > 3
Es
Log ( x2 7 x + 11 ) < 0
Essendo la base 10 > 1, la disequazione, che del tipo 2^) equivalente al sistema
x2 7 x + 11 ) > 0
x2 7 x + 11 < 100 = 1 con le soluzioni
__
2 < x < (7- 5) / 2
__
(7+ 5) /2 < x < 5
2 caso
Se la disequazione della forma
loga f(x) > loga g(x)
dopo aver imposto le condizioni f(x) > 0 e g(x) > 0 ( v. inizio paragrafo )
la disequazione data per a > 1
equivalente alla f(x) < g(x)
per 0 < a < 1 equivalente alla f(x) > g(x)
Es.
log4 ( 3 + 2 x ) > 2 log4 x
Si impongono le condizioni 3 + 2 x > 0 da cui x > - 3/2
e x> 0
Dallo schema a fianco si deduce che deve essere
-3/2
0
x > 0
Essendo la base a = 4 > 1 la disequazione
data equivalente alla 3 + 2 x > x2
da cui si ricava
x = - 1 ed x = 3
-1
Riunendo le soluzioni nello schema a fianco
68
DISEQUAZIONI ESPONENZIALI
Sono le disequazioni in cui la variabile compare nellesponente di una o pi potenze
Ci sono tre tipi di disequazioni esponenziali
1 tipo
Si tratta di disequazioni esponenziali riconducibili alla forma
con a 1
Tenendo presente che, come si era fatto presente per le disequazioni logaritmiche, le
funzioni esponenziali sono crescenti per a > 1 e decrescenti per 0 < a < 1, la
ad f(x) > g(x)
disequazione esponenziale in esame equivalente per a > 1
e per o < a < 1 ad f(x) < g(x)
Es.
5x / x+1 > 53-x
La base a = 5 > 1, la disequazione del 1 tipo, per cui si pu scrivere
x
x2 x - 3
> 3 x
> 0
x+1
x+1
1- 13
1+ 13
Si suppone N > 0 cio x2 - x 3 > 0 che soddisfatta da x< e x >
2
2
x > -1
___
1- 13
-1
___
1- 13
2 tipo
Disequazioni esponenziali riconducibili alla forma
69
con a e b 1
Tenendo presente che una funzione logaritmica con base > 1 crescente, si pu
scrivere Log [m . af(x) ] > Log [n . bg(x) ]
(Log il logaritmo in base 10)
Es.
4 . 5x + 1 < 3 . 22 x + 3
Log 4 + x Log 5 + Log 5 < Log 3 + 2 x Log 2 + 3 Log 2
x ( Log 5 Log 4) < (Log 3 + Log 8) (Log 4 + Log 5)
x Log 5/4 < Log 24/20
e quindi la soluzione
Log 6/5
x =
Log 5/4
3 tipo
Disequazioni esponenziali nelle quali opportuno effettuare un cambiamento di variabile,
come
af(x) = z
Es
22x - 2x + 1 - 23 0
22x - 2 . 2x - 8 0
z2 - 2 z - 8 0
ponendo 2x = z si ottiene
___
-2
Ponendo la disequazione = 0 le soluzioni sono z = 1 1+8 = .
4
Per cui - 2 z 4 ossia
- 2 2x che sempre verificata
- 2 2x 4 che equivale al sistema
2x 4 che si pu scrivere nella forma
x Log 2 Log 4 da cui
2
Log 4
2 Log 2
x
=
Log 2
Log 2
La disequazione data quindi soddisfatta per
70
x 2
Cio
2x 0
x 2
ossia
Essendo lindice della radice uguale a 2 si elevano al quadrato , come detto prima, i due
2x + 11 = 4 + x2 - 4x
x2 - 6x - 7 = 0
-11/2
2x + 11 0 ossia x - 11/2
e x 2 si pu tracciare lo
2
che permette di concludere che la soluzione -4
accettabile mentre 10 non lo .
2 caso
Equazioni irrazionali intere in cui sono presenti due o pi radicali quadratici e dei termini
razionali
Es.
x + 4 + 2 x 3 = 2 + 5x - 12
Le condizioni da tenere presenti sono:
x+4 0
x -4
x3 0
x 3
5x 12 0
-4
12/5
da cui lo schema
x 12/5
Come appare dallo schema tali condizioni si possono riassumere nella condizione x 3.
A questo punto si elevano al quadrato i due membri dell equazione data ottenendo:
x + 4 + 4x -12 + 4 (x + 4) (x 3) = 4 + 5x -12 + 4 5x - 12
71
da cui, semplificando, si ha
(x + 4 ) ( x 3 ) = 5x - 12
x2 - 4x = 0
(x + 4 ) ( x 3 ) = 5x 12
x1 = 0 e x2 = 4
x + 9 - 3 x + 1 = 2
Trattandosi di radicali cubici non hanno senso le condizioni di realt che si pongono con i
radicali quadratici.
Ricordando che
(a - b )3 = a3 - 3a2b + 3ab2 + b3
x + 9 - 3 3 (x + 9)2 (x + 1) + 3 3 (x + 9) (x + 1)2 - x - 1 = 8
e, semplificando, si ottiene:
2 ( - 3 3 (x + 9) (x + 1) ) = 0
2 3x2 - x = 1
ossia
5 caso
Equazioni irrazionali risolvibili mediante un artificio
Es.
x2 - 3x + x2 - 3x + 1
= 1
con la condizione
x2 - 3x + 1 > 0
che una
x>(3-5/2)
x - 3x + 1 + x - 3x + 1 = 2
che ha le
soluzioni y1 = -2 ed y2 = 1.
Si pu quindi scrivere
x2 - 3x + 1 = -2
x2 - 3x + 1 = 1
x2 - 3x = 0
|x + 1| = 2x 1
(1)
cio x > -1
(*)
Se x + 1 < 0
cio x < -1
(**)
la cui soluzione x = 2.
che ha la soluzione x = 0
La soluzione x = 2 accettabile
(2)
Se 2x2 2x < 0 ,
che ha la soluzione 0 x 1 , ()
3 ( 2x2 2x ) = 3x2 2x 1 = 0
che ha le soluzioni:
1/3
x1/2 = (2 4 3 ) /3 =
che ha le soluzioni:
-1/9
x1/2 = (4 16 + 9 ) / 9 =
1
Confrontando tali soluzioni con le ()
74
CALCOLO COMBINATORIO
Il calcolo combinatorio ha lo scopo di studiare il numero totale dei gruppi diversi che si
possono formare con n elementi dati.
DISPOSIZIONI SEMPLICI
(1)
D rn, r = n r
PERMUTAZIONI SEMPLICI
(2)
Tale prodotto di un numero intero positivo n per tutti i numeri interi consecutivi
decrescenti, fino all'unit, si definisce fattoriale di n e il suo simbolo n !
La (2) si pu quindi scrivere
Pn = n !
75
COMBINAZIONI SEMPLiCI
E' evidente che ogni combinazione pu dare luogo a tante disposizioni quante sono le
permutazioni degli r elementi
Per cui risulta
Dn,r = Cn r
Pr
(4)
p1 = 1 / 20
La probabilit che dal secondo sacchetto si estragga pure un 8 p2 = 1 / 40
Infine la probabilit che dall'ultimo sacchetto si estragga ancora un 8 p3 = 1 / 90
La probabilit totale cio la probabilit che un 8 venga estratto da tutti e tre i sacchetti
1 / 20 + 1 / 40 + 1 / 90 = 31 / 360 = 0,0861
PROBABILITA' COMPOSTA
Se gli eventi sono tra loro indipendenti (ossia tali che l'avverarsi di uno di essi non
influenzi il verificarsi degli altri) la probabilit complessiva dell'evento risultante dal
concorso di n eventi, dicesi probabilit composta il prodotto p1 p2 pn
Es
Nel gioco del lotto la probabilit che tra i 90 numeri esca un determinato numero ( ad
es. 8 )
p1 = 1 / 90
La probabilit che, in una seconda estrazione, esca un altro determinato numero (ad
es. 31 ) , tenendo conto che i numeri rimasti sono 89,
p2 = 1 / 89
Essendo i due eventi indipendenti l'uno dall'altro, la probabilit che esca la coppia
determinata di numeri ( 8 e 31 )
1 / 90 1 / 89 = 1 / 8610
che la
probabilit composta
77
DUE ESEMPI
Se si getta un dado due volte quale la probabilit che entrambe le volte compaia il
5?
Quale invece la probabilit che lanciando una sola volta due dadi si abbia come somma
5?
Il totale 5 si pu avere ad es con un 1 e con un 4 o viceversa
Come nell' es precedente la probabilit che compaia 1 in un dado e 4 nell'altro
1 /
36 e cos pure 1 / 36 la probabilit che compaia 4 nel primo dado e 1 nel
secondo La probabilit totale quindi, essendo i due eventi incompatibili tra di loro,
la somma delle due probabilit e cio
2 / 36
Il numero 5 si pu per ottenere anche con i numeri 2 e 3 e viceversa e anche in
questo caso la probabilit totale 2 / 36
La probabilit complessiva che si verifichi l'evento richiesto 4 / 36 = 0,111111
BIBLIOGRAFIA
Per la compilazione del " Compendio di analisi matematica " sono stati consultati
specialmente i seguenti testi:
- " Elementi di analisi matematica " di R. Ferrauto,
Dante Alighieri
S.
INDICE
SUCCESSIONI ................................................................................................ pag
2
FUNZIONI......................................................................................................... pag. .......4
Dominio o insieme di definizione di una funzione ................................ ................4
Condominio di una funzione................................................................ ................4
LIMITI .............................................................................................................. pag. ........5
Limite destro e limite sinistro............................................................... ................9
Teoremi sui limiti.................................................................................. ................9
Operazioni sui limiti.............................................................................. ..............10
Limiti notevoli ....................................................................................... ..............11
Forme indeterminate............................................................................ ..............11
FUNZIONI CONTINUE ..................................................................................... pag. .....12
Teoremi sulle funzioni continue............................................................ ..............12
FUNZIONI DISCONTINUE IN UN PUNTO........................................................ pag. .....13
RAPPORTO INCREMENTALE ......................................................................... pag. .....14
DERIVATE........................................................................................................ pag. .....14
.
Quadro riassuntivo delle operazioni sulle derivate ............................... ..............15
Derivate fondamentali .......................................................................... ..............15
Teorema di Rolle.................................................................................. ..............16
Teorema di Cauchy.............................................................................. ..............16
Teorema di Lagrange........................................................................... ..............16
Teorema di De L' Hopital ..................................................................... ..............16
Concavit e convessit di una curva.................................................... ..............17
Funzioni crescenti e decrescenti .......................................................... ..............17
Massimi e minimi relativi di una funzione ............................................. ..............17
Flessi ................................................................................................... ..............18
Ricerca di mass., min.e flessi mediante lo studio del segno della deriv. 1^ ........18
Quadro riassuntivo di massimi, minimi e flessi ..................................... ..............19
19
DIFFERENZIALE DI UNA FUNZIONE
pag
ASINTOTI
pag. .....20
Asintoti verticali, orizzontali e obliqui ....................................................
20
FUNZIONE ASINTOTICA AD UNA FUNZIONE RAZIONALE FRATTA ............ pag.
21
STUDIO DELL' ANDAMENTO DI UNA FUNZIONE
pag. .....22
Studio di una funzione con termini in valore assoluto.......................... ..............23
RISOLUZIONE GRAFICA DI DISEQUAZIONI .................................................. pag. .....24
RISOLUZIONE APPROSSIMATA DI EQUAZIONI ALGEBRICHE E TRASCENDENTI 25
Metodo di bisezione
25
Metodo delle tangenti
26
INTEGRALI....................................................................................................... pag. .....27
Area deI trapezoide
.
27
.
Integrale definito
27
Teorema di Torricelli Barrow ............................................................. ..............28
Funzioni primitive ................................................................................ ..............28
Calcolo dell'integrale definito............................................................... ..............28
Teorema del valor medio o della media .............................................. ..............29
Valore efficace
.............................................
29 . .
Propriet dell'integrale definito ............................................................ ..............29
Integrale definito con uno o entrambi gli estremi infiniti
29
Integrazione approssimata..................................................................
30
Calcolo di aree
..............30
Calcolo di volumi................................................................................. ..............31
Calcolo di volumi di solidi di rotazione................................................. ............. 32
Calcolo della lunghezza di un tratto di curva piana..............................
32
Teorema di Guldino ............................................................................ ..............33
79
80