ElettronicaIn Novembre

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IC

PIC3

I P di progettazione elettronica, attualit scientica, novit tecnologiche.


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Mensile
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ROL

w w w . e l e t t r o n i c a i n . i t

oltre lelettronica

Anno XX - n. 190

Novembre 2014

Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n46) art. 1 - comma 1 - DCB Milano

Motoskateboard
controllato
con smartphone

board

RandA,
J Display

touch
per Raspberry Pi

J Lettore

J Embedded

MP3:
il rmware

RFID con USB


J myKIT,

J Banana

Pi:
upgrade software

J Report

ltri passivi

fondiamo

Raspberry Pi
con Arduino

J L'alimentatore

Maker Faire

controllato da PC

00
,

CORSO

www.elettronicain.it
Rivista mensile, anno XX n. 190
NOVEMBRE 2014
Direttore responsabile:
Arsenio Spadoni
([email protected])
Redazione:
Gabriele Daghetta, Paolo Gaspari, Boris Landoni,
Marco Magagnin, Davide Scullino,
Alessandro Sottocornola
([email protected])
*UDFD
Alessia Sfulcini, Filippo Gori
([email protected])
8IFLR3XEEOLFLWj
Monica Premoli (0331-752668)
([email protected])
8IFLR$EERQDPHQWL
Elisa Guarniero (0331-752668)
([email protected])
',5(=,21(5('$=,21(38%%/,&,7
FUTURA GROUP srl - Divisione Editoriale
via Adige 11 - 21013 Gallarate (VA)
Telefono 0331-752668 Fax 0331-792287
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Annuo 10 numeri Euro 45,00
Estero 10 numeri Euro 45,00 (digitale)
Le richieste di abbonamento vanno inviate a:
FUTURA GROUP srl
via Adige 11, 21013 Gallarate (VA)
tel. 0331-752668.
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SO.DI.P. Angelo Patuzzi S.p.A.
via Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
Telefono 02-660301 Fax 02-66030320
Stampa:
ROTO3 Spa - Via Turbigo, 11/b
20022 CASTANO PRIMO (MI)

Elettronica In:
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Milano con il n. 245 il 3-05-1995.
Prezzo di copertina Euro 6,00. Gli arretrati nei
formati cartaceo e digitale (pdf) sono acquistabili sul
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per uso personale, ne proibito lo sfruttamento a
carattere commerciale e industriale. Tutti possono
collaborare con ElettronicaIn. Linvio di articoli,
materiale redazionale, programmi, traduzioni, ecc.
implica da parte del Collaboratore laccettazione
dei compensi e delle condizioni stabilite dallEditore
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e foto non richiesti non verranno in alcun caso
restituiti. Lutilizzo dei progetti e dei programmi
pubblicati non comporta alcuna responsabilit da
parte della Societ Editrice.
2014 FUTURA GROUP srl

Alle radici dellinnovazione


Recentemente, per rappresentare
gracamente gli sviluppi delle
applicazioni in campo elettronico,
alcuni produttori di semiconduttori
hanno proposto limmagine di un
albero con tanti frutti.
I frutti rappresentano le applicazioni
e i servizi attuali e futuri: dalle auto
intelligenti alla domotica, dalle smart
grid allelettronica indossabile. Il
tronco, invece, rappresenta il software
che fornisce alle applicazioni le
indicazioni di funzionamento
e che gestisce ed
elabora il usso di
informazioni. Le
radici, inne,
rappresentano
lhardware di
base senza il
quale software
ed applicazioni
non potrebbero
esistere:
esattamente come
in un albero vero,
che viene alimentato e
si sviluppa grazie alle radici
che ricavano dal terreno le sostanze
nutrienti.
E come per gli alberi veri, dove
lattenzione rivolta principalmente ai
frutti ed alla chioma, anche in campo
elettronico spesso si guarda con
maggiore attenzione alle applicazioni,
dimenticando lhardware di base che
il vero motore dellinnovazione e
che mette a disposizione di chi magari
ha un po pi di immaginazione, gli
strumenti necessari per creare le
applicazioni ed i servizi pi innovativi.
grazie ai chip di Intel e di aziende
simili che tutti possediamo un
PC, mentre dobbiamo ringraziare
Qualcomm e molti altri produttori di
semiconduttori se tutti noi abbiamo
in tasca uno smartphone. Senza il
silicio adeguato, neppure Steve Jobs
avrebbe potuto realizzare iPod, iPhone
e iPad.
La tecnologia di base dunque
fondamentale per linnovazione, ne il

motore e lessenza stessa. Cos come la


ricerca, portata avanti essenzialmente
dai colossi del settore che spendono
ogni anno decine di miliardi di dollari
in ricerca e sviluppo. Per chi utilizza
questi prodotti fondamentale anche
conoscere le ultime novit ed i chip
pi avanzati proposti dalle varie
Case. Da questo punto di vista
compito nostro, e pi in generale dei
media specializzati, fare conoscere a
tecnici, ingegneri e progettisti queste
novit, cosa che cerchiamo di
fare ogni mese tramite la
rivista ed i nostri siti.
Attivit che il prossimo
mese di novembre
si intensicher
notevolmente
dal momento che
proprio a novembre
in programma
la pi importante
manifestazione
dedicata alla tecnologia
dei semiconduttori. Ci
riferiamo ovviamente a
electronica 2014, levento che si
svolge ogni due anni a Monaco di
Baviera (questanno dal 11 al 14
novembre) e che vede la presenza di
tutti i produttori di semiconduttori
mondiali che approttano di questa
occasione per presentare le loro ultime
novit.
Ci saremo anche noi per informarvi

puntualmente sui nuovi chip che i


progettisti avranno a disposizione
per creare prodotti e servizi ancora
pi innovativi.
Per il momento, ecco il nuovo
numero della rivista con progetti,
articoli e prodotti altrettanto
innovativi.
Buona lettura.

Arsenio Spadoni
([email protected])

Elettronica In ~ Novembre 2014

Novembre 2014
n. 190

ARTICOLI

25
35

53
In copertina:
RandA, la nuova board che funge
da Bridge tra il mondo Raspberry Pi
e Arduino, consente di sfruttare la
dotazione hardware e la potenza di
calcolo della prima con gli shield e le
applicazioni della seconda.

ELENCO INSERZIONISTI

Fiera di Genova
Fiera di Novegro
Fiera di Verona
Fortronic
Futura Elettronica
National Instruments
Nuova S.C.E.
RM Elettronica
Robot & Makers
www.mdsrl.it
Novembre 2014 ~ Elettronica In

LETTORE RFID CON USB


,GHQWLFDWDJDELWHPHGLDQWHXQXVFLWDDUHOpSXz
FRPDQGDUHDGHVHPSLRXQHOHWWURVHUUDWXUDSHUDSULUHXQ
FDQFHOORRXQWRUQHOORPRWRUL]]DWR/LQWHUIDFFLD8QLYHUVDO
Serial Bus di cui dispone consente di gestire da PC il databasee
dei tag memorizzati assegnando ad essi varie azioni.

67

25

ANTEPRIMA

BANANA PI, UPGRADE SOFTWARE


8QEUHYHULFKLDPRVXJOLDJJLRUQDPHQWLVRIWZDUHULODVFLDWL
dal produttore di Banana Pi. Nuovi porting di sistemi
operativi, una compatibilit sempre maggiore con
5DVSEHUU\3LHQXRYHFRQJXUD]LRQLKDUGZDUHQHIDQQR
VHPSUHSLXQRWWLPDVROX]LRQHSHULQRVWULSURJHWWL

35

APPLICAZIONI

SKATEBOARD A MOTORE
GESTITO DA SMARTPHONE
,QVHOODDOODWDYRODVHQ]DELVRJQRGLGDUVLDOFXQDVSLQWDSHUFKp
le ruote posteriori vengono azionate da un motore brushless
dietro comando di uno smartphone Android via Bluetooth.

59

AUTOMAZIONE

53

EVENTI

ROMA MAKER FAIRE: GRANDE RITORNO


O
Elettronica applicata, robot, invenzioni, realizzazioni
RULJLQDOLDVWURQDXWLTXHVWDQQROHYHQWRGHL
maker non ci ha fatto mancare nulla...

59

IN VETRINA

DISPLAY TOUCH PER RASPBERRY PI


Dotiamo Raspberry Pi di un display TFT Touch Screen
VXOTXDOHYLVXDOL]]DUHODFRQVROHGLVLVWHPDLOPHOHIRWR
SUHIHULWHRSSXUHFRPDQGDUHXQDVFKHGDUHOpLQSXQWDGLGLWD

67
67

81
Robot Area

B-BOT,
IL ROBOT AVICOLO

NEWS ROBOTICA

EMBEDDED MP3
RE
PLAYER & RECORDER: IL FIRMWARE
$QDOL]]LDPRLOUPZDUHGHOULSURGXWWRUHHUHJLVWUDWRUH
audio in modulo SIL. Seconda ed ultima puntata.

90
J

HI-TECH

101

81
81

DIDATTICA

myKIT PER CAPIRE I FILTRI PASSIVI


In questa esercitazione utilizziamo myDAQ e LabVIEW per
VWXGLDUHLOIXQ]LRQDPHQWRGHLWULSDVVLYLSDVVDEDVVR
e passa alto di primo ordine comunemente utilizzati in
moltissimi circuiti elettronici per attenuare o lasciar passare
LQDOWHUDWRLOVHJQDOHLQVSHFLFLLQWHUYDOOLGLIUHTXHQ]D

107

101

IN VETRINA

VELLEMAN PS3005D:
LALIMENTATORE
CONTROLLATO DAL PC
$EELDPRSURYDWRODOLPHQWDWRUH9HOOHPDQ/$%36''
strumento da banco controllabile da PC per implementare
VHTXHQ]HGLWHQVLRQHHFRUUHQWHSUHGHQLWH

La tiratura di questo numero


stata di 18.500 copie.
Mensile associato
allUSPI, Unione
Stampa Periodica
Italiana

Rubriche
01
05

EDITORIALE
ELETTRONICA
INSIEME
13 EVENTI
17 APPUNTAMENTI
21 COMPONENTI
& SISTEMI
112 SCIENZA
& TECNOLOGIA
126 RINNOVABILI
128 MERCATINO

115

107
CORSO

DIDATTICA

CORSO MPLAB
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di MPLab X,
il nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto
HGLVWULEXLWRGD0LFURFKLSSHUVRVWLWXLUHO03/DE,'(
6DUjORFFDVLRQHSHUFRQRVFHUHLPLFURFRQWUROORUL3,&
LSULPLGLVSRVLWLYLDELWSURGRWWLGD0LFURFKLS

TOP PROJECT

RandA: UNIAMO
RASPBERRY AD ARDUINO

TITOLO..

115

41

Bridge tra il mondo


Raspberry Pi e Arduino,
consente di sfruttare la
dotazione hardware e la
potenza di calcolo
della prima con gli shieldd e le
applicazioni della seconda.
da.

Elettronica In ~ Novembre 2014

Da noi trovi le soluzioni che cerchi.


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Elettronica Insieme

Richieste, suggerimenti e segnalazioni dei lettori

Queste pagine sono dedicate alle richieste, ai suggerimenti ed alle


segnalazioni dei lettori. Raccomandiamo, per quanto possibile, di proporre
argomenti di interesse generale. Contattateci numerosi allindirizzo:
[email protected]

Video sempre
pi compressi
Mi sono imbattuto in un nuovo prodotto
ST che mi ha fatto scoprire lesistenza
dello standard UHD 4Kp60, del nuovo
sistema di compressione Google VP9,
dell8K, ecc... Ma a cosa servono tutti
questi sistemi di compressione video? A
IDUVWDUHSLOPDWLVXXQXQLFRVXSSRUWR"
Ma la compressione non va a discapito
della qualit?
Ennio Orlandi - Viterbo
I nuovi sistemi di compressione degli
audiovisivi nascono con l intento di
cercare di inviare segnali TV in UHD
(ultra alta denizione) via etere e
mediante Internet occupando la
minima banda passante possibile;
nel campo della televisione ed in
particolare del DTT (Digitale Terrestre)
lo scopo aumentare il numero di
canali trasportati da un singolo canale
UHF, cos da incrementare l oerta di
contenuti rispetto all attuale. Tra gli
standard implementati, UHDp60
quello per i servizi video TV di nuova
generazione (broadcast e Internet)
che si sta aermando sul mercato; il
4K la recente risoluzione standard
del settore cinematograco, pari a
4.096x2.160 pixel, di cui l UHDp60
l adattamento per l industria e per il
broadcast, ma con una risoluzione di
soli 3.840x2.160 pixel, che mantiene
il tradizionale rapporto d immagine
di 16/9. Inoltre lo standard
UHDp60 aumenta il frame rate a 60
fotogrammi al secondo per migliorare
il realismo di trasmissioni di sequenze
molto rapide, quali le manifestazioni
sportive. Questa seconda generazione
di sistemi 4K consentir agli utenti
di godere di una pi ricca e pi
coinvolgente esperienza UHD,
specie per quanto riguarda gli eventi
sportivi, con una riproduzione dei
movimenti pi chiara e con colori
pi fedeli. Il cosiddetto 8K lo
standard del futuro, che arriver a una
risoluzione di 7.680x4.320 pixel, con
refresh no a 120 Hz.
Quanto al P9, conosciuto anche

LUHDp60 la pi recente soluzione di compressione video.

come Next Gen Open Video (NGOV)


o VP-Next, uno standard di
compressione video open e di libero
utilizzo, sviluppato da Google per
competere con il codec HEVC (H.265)
del consorzio MPEG (il cui utilizzo
parzialmente soggetto al pagamento
di royalty). Uno degli obiettivi per cui
stato creato il P9 ridurre il tasso
di bit del 50% rispetto al VP8 a parit
di qualit video per il formato 4K; un
altro ottenere una compressione
pi eciente del rivale HEVC, no
al 50%. In particolare, il codec VP9
utilizza un metodo di compressione
pi eciente (la banda necessaria
circa uguale per il formato 720p, ma
no al 50% inferiore per il formato
1080p+) onde ridurre la dimensione
del contenuto video.
Lo standard VP9 supporta gli spazi
dei colori BT.601, BT.709, SMPTE-170
(NTSC), SMPTE-240 (Adobe RGB) e
sRGB; viene utilizzato e supportato
da alcuni smart TV e da YouTube, che
lo usa per i contenuti in risoluzione
4K. Lo standard VP9 non invece
supportato dai dispositivi ottici Bluray Disc.

Misurare gli ampere


senza perdita
Sto cercando qualcosa che somigli a una
pinza amperometrica per rilevare la corrente
in una sezione di un circuito elettrico a 220
Vca ma senza inserire resistori shunt, i
quali, oltre a costringermi a mettere in contatto il circuito di misura con lalta tensione
comporterebbero una pur piccola perdita
dinserzione. Mi basterebbe un sensore
magnetico o qualcosa di simile da collegare
allingresso ADC di un microcontrollore.
Cosa potrei impiegare?
Giacomo Cadetti - Ascoli Piceno
Una buona soluzione che ti consente di
misurare correnti senza accoppiamento
galvanico rappresentata dai
trasduttori ad eetto di Hall ad anello
chiuso prodotti dalla LEM (www.lem.
com); recentemente questa azienda
ha presentato la propria gamma di
trasduttori LF xx10 per misure nonintrusive e isolate di correnti continue,
alternate e impulsive, capaci di rilevare
da 100 a 2.000 Arms. Con questi nuovi

Elettronica In ~ Novembre 2014

Elettronica Insieme
Trasduttori di corrente
LEM a effetto di Hall.

prodotti, LEM ha migliorato a tal punto la


tecnologia ad eetto Hall da raggiungere
prestazioni simili a quelle della tecnologia
uxgate. Questo risultato stato ottenuto
mediante una soluzione che consiste nello
spinning su circuiti integrati ASIC.
I trasduttori LEM orono una precisione
complessiva nella gamma di temperatura
che va da 0,25 a 0,6% di IPN, con una deriva
di oset massima di 0,1 % di IPN.
I dispositivi richiedono, per il corretto
funzionamento, una tensione di
alimentazione duale da 12 a 24V (a
seconda del modello).
La loro risposta ai transienti (di/dt) di
corrente molto rapida (inferiore a 0,5
s), grazie ad un nucleo magnetico
dedicato e all attenta progettazione
dell avvolgimento; ci permette di rilevare
anche brevissimi impulsi di corrente.
Un altro importante vantaggio della
gamma LF xx10 la sua bassa sensibilit ai
campi AC e DC esterni, il che ne permette
l impiego in ambienti molto disturbati quali
quelli dove ci sono macchinari elettrici o
cavi dell alta tensione molto vicini.
I dispositivi LEM forniscono in uscita
un segnale in corrente, dell ordine
dei milliampere, la cui intensit
proporzionale all ampiezza e la polarit al
verso della corrente rilevata.
La connessione a tre contatti, che sono
positivo di alimentazione, negativo e
uscita di corrente; tra questa e la massa
dell alimentazione va collegato un resistore
di shunt che permette, sulla base della
caduta di tensione, di rilevare il valore di
corrente. La tensione pu essere letta da
un microcontrollore o da un convertitore
analogico/digitale.
Trovi il datasheet e le caratteristiche della
serie LF xx10 in Internet alla pagina web
http://www.lem.com/hq/en/component/
option,com_catalog/task,displaymodel/
id,90.J9.44.000.0/.

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Due km a 868 MHz


a basso consumo
Per un telecontrollo che sto realizzando, mi
occorre una coppia trasmettitore e ricevitore
capace di coprire la distanza di 1,5 km che
separa il luogo di partenza del comando da
TXHOORGRYHLQVWDOODWROXWLOL]]DWRUH/DIUHquenza su cui vorrei operare 434 oppure 868
MHz, possibilmente con una potenza che sia
in regola con le normative, onde evitare fastidi
futuri. Cosa potrei utilizzare? Conoscete un
modulo adatto alla trasmissione ed uno per
lunit ricevente? O magari un ricetrasmettitore?
Ignazio Vita - Catanzaro
La soluzione a moduli ibridi certamente
quella pi pratica, perch ti ore

Aspetto e
piedinatura del modulo RTX
radio 868 MHz dellAdeunis.

dispositivi gi pronti e funzionanti, oltre


che pre-tarati, con cui realizzare le tue
unit trasmittente e ricevente.
Tra le novit oerte dal panorama della
componentistica elettronica possiamo
segnalarti i moduli RF della francese
Adeunis (www.adeunis-rf.com/en) e in
particolare il ricetrasmettitore PE86825mW, che un transceiver operante
in banda ISM nella zona degli 868
MHz (nella banda 863870MHz
possibile trasmettere senza richiedere
autorizzazioni, a patto di rimanere nei
100 mW), capace di coprire una distanza
di 2 km in aria libera e di trasmettere
con una potenza di 25mW (14 dBm di
potenza irradiata dall antenna). Il PE86825mW un transceiver UHF nato per la
trasmissione dati e comunque di segnali
digitali, caratterizzato da un basso
consumo di elettricit e dalla conformit
con la versione 2012 della direttiva
europea RTTE EN300-220.
Lo stadio ricevente del modulo ha una
sensibilit di -117dBm (con BER<10-3)
quindi elevatissima ( anche questa che
consente di coprire 2 km con appena 25
mW) e la modulazione consentita di
tipo GFSK (Gaussian Frequency Shift Key)
con data-rate compreso tra 4,8 e 115,2
kbps. Il modulo dispone di interfaccia dati
UART e sul piano rmware pu funzionare
in modo trasparente, in addressed mode,
packet mode e repeater mode.
L alimentazione a tensione compresa
tra 2 e 3,6 V (quindi puoi abbinare il
modulo anche a un piccolo pannello
fotovoltaico o alimentarlo con una pila
a bottone) ed il consumo di corrente va
da 1A in standby, a 22 mA in ricezione
e 37 mA in trasmissione a 14 dBm,
ossia alla massima potenza. Il modulo
disponibile su basetta delle dimensioni
di 26x13x3 mm con i contatti laterali per
montaggio superciale, e pu funzionare
in un campo di temperatura compreso tra
-40
C e +85
C. In questa pagina trovi la
piedinatura. Per l uso, ricorda che ingressi
e uscite hanno logica TTL a 3,3 volt.

Da SPI/IC ad USB?
Ci pensa FTDI
Vorrei interfacciare con un Personal
Computer una scheda di controllo basata su
microcontrollore Atmel dotato di interfaccia
a bus seriale SPI ed IC e allo scopo sto
cercando un controller (host) USB idoneo,
meglio poi se USB 2.0. Conosco qualcosa
di FTDI ma il classico FT232, che mi sembra
sia un converter RS232(USB e quindi speciFRSHULQWHUIDFFLDUHODFODVVLFDVHULDOH77/ 
ma altro non mi viene in mente....
Germano Tedeschi Udine

Restando in casa FTDI, possiamo dirti che


stato da poco presentato un nuovissimo
host USB compatibile 2.0, pensato
proprio per fare da bridge tra i bus
seriali IC e SPI multicanale e l Universal
Serial Bus. Nei confronti dell interfaccia
SPI, il dispositivo pu funzionare come
controllore Master/Slave supportando
tutte le modalit di trasferimento previste
nel bus SPI (Mode 0, 1, 2, 3). Permette
il trasferimento di dati con larghezza
singola, doppia e quadrupla, pertanto
la velocit di trasmissione massima
pu arrivare a 27 Mbit/s. Il controllore
integrato e congurabile per l interfaccia
IC Master/Slave pienamente conforme
alle speciche I2C, sia v2.1 che v3.0. Viene
supportato il funzionamento in modalit
standard (SM) a 100 kbit/s, modalit
rapida (FM) a 400 kbit/s, modalit rapida
potenziata (FM+) a 1 Mbit/s e modalit ad
alta velocit (HS) a 3,4 Mbit/s. Gli I/O per
usi generali (GPIO) sono congurabili e
facilmente controllabili dalle applicazioni
software tramite il bus USB. L interfaccia
USB 2.0 assorbe pochissima corrente
anche in modalit attiva (tipicamente
75 mA) e ancor meno in modalit
sospensione (tipicamente 375 A).
Come per gli altri dispositivi con
funzionalit di controllo del bus USB
di FTDI, la gestione del protocollo
totalmente a carico del circuito integrato,
evitando pertanto di sprecare preziose
risorse di elaborazione appesantendo
il microcontrollore di sistema, onde

non comprometterne le prestazioni. La


memoria non volatile programmabile una
sola volta (OTP) integrata nel dispositivo
FT4222H permette di registrare
permanentemente l identicativo del
produttore USB (VID), l identicativo del
prodotto ID (PID), il numero di serie del
prodotto e la stringa descrittiva, oltre
a vari altri parametri o informazioni
speciche denite dal produttore. La
funzione di rilevamento del caricabatteria
permette alle periferiche USB che
adottano questo circuito integrato di
rilevare il collegamento di una porta di
ricarica dedicata (DCP) e quindi di poter
essere ricaricate pi rapidamente. I driver
USB sviluppati da FTDI Chip con licenza
libera per il sistema operativo Windows
fanno s che nelle maggior parte delle
circostanze i progettisti non debbano
sviluppare in proprio alcun driver.
L integrato FT4222H disponibile in
contenitore QFN a 32 piedini.
Trovi il datasheet e le note applicative
dell integrato sul sito del produttore,
www.ftdichip.com.

Clock sincronizzati
con lIEEE 1588
Nella documentazione tecnica di un
sistema composto da vari dispositivi a
microcontrollore ho letto che impiega un
circuito conforme IEEE1588 per la sincronizzazione dei clock. Ma cos il protocollo
,(((HFRVDGHQLVFH",QTXDOHDPELWR
trova applicazione?
Silvio Costantini - Foggia
Lo standard IEEE 1588 denisce una procedura per la sincronizzazione dei clock
di pi dispositivi connessi in reti dati distribuite. La versione attuale si basa sulla
specica IEEE 1588-2008, chiamata

M Elett

anche IEEE 1588 V2. A seconda dell hardware e della topologia utilizzati,
mediante IEEE 1588 PTP (Precision Time
Protocol) possibile ottenere una sincronizzazione no nell ordine dei nanosecondi a due cifre.
Con l aumentare dell oerta di dispositivi
con supporto hardware IEEE 1588
integrato, cresce sempre di pi anche il
numero di applicazioni in cui viene utilizzato l IEEE 1588.
La sincronizzazione di clock di dispositivi
connessi in reti distribuite veniva nora
ottenuta solitamente in due modi: il
primo ed il pi semplice era mettere a
disposizione un segnale di trigger comune, che veniva inviato da un master clock
ai client attraverso una linea separata.
Per in questo caso la precisione era
limitata dal ritardo del segnale e, quindi,
dalla lunghezza della linea, nonch dalla
qualit del master clock; inoltre in molte
applicazioni l impiego di un ulteriore linea trigger non era praticabile per motivi
tecnici e/o per l elevato costo.
La seconda soluzione era dotare i singoli
client di temporizzatori ad alta precisione
(ad esempio l orologio dei ricevitori GPS)
ma a seconda delle condizioni ambientali, la ricezione di segnali GPS o altri segnali
radio non era sempre possibile: il caso,
ad esempio, di client utilizzati in locali
chiusi, sottoterra o in aree schermate.
Inoltre, l impiego di ricevitori GPS in
semplici ed economici dispositivi, come
ad esempio piccoli sensori, risulterebbe
troppo costoso.
L utilizzo del protocollo IEEE 1588 PTP
porta numerosi vantaggi: non richiede
linee trigger supplementari n temporizzatori esterni, ed possibile ottenere
una precisione di gran lunga superiore
rispetto ai metodi utilizzati nora. L IEEE
1588 viene solitamente utilizzato in reti
basate su Ethernet, ma non si limita a
questo livello sico o al protocollo di trasporto, dal momento che nel determinare

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Elettronica In ~ Novembre 2014

Elettronica Insieme

Esempi di
implementazione
del protocollo
IEEE1588.

la compensazione del ritardo, occorre


tenere in considerazione le
caratteristiche tipiche della rete e del
protocollo utilizzato.
L IEEE 1588 viene impiegato ad esempio,
nell ambito delle misurazioni geologiche, in cui vengono sincronizzati i dati
di diverse centinaia di sensori distribuiti
su vaste aree di territorio per consentire,
in questo modo, una registrazione dei
dati estremamente precisa. Oltre alla
precisione temporale, questo settore di
applicazione richiede anche un adabilit, una robustezza e una fault-tolerance
molto elevate, dato che la sostituzione di
singoli sensori , a seconda della loro collocazione, molto dispendiosa in termini di
tempo e quindi di costi.
Uno dei mercati principali del IEEE1588
quello delle transazioni nanziarie
elettroniche, le quali, in un mercato nanziario globale, sono in continuo aumento,
rendendo sempre pi importante l esatta
determinazione temporale di esecuzione
di ogni singola transazione (considerando
le rapide variazioni dei prezzi sul mercato
azionario, diventa subito chiaro che in
questo settore frazioni di secondo possono inuire notevolmente sull ammontare
delle perdite o dei guadagni).
L IEEE1588 si applica anche alle telecomunicazioni, ad esempio per poter trasferire,
in un tempo quasi nullo, le comunicazioni
dai telefoni cellulari da un nodo base al
successivo. Nel settore della telefonia mobile tutti i componenti dell infrastruttura
devono essere sincronizzati, dal punto di
vista temporale, in modo particolarmente
preciso. Altri settori di applicazione si
trovano nel campo della produzione di
energia elettrica, dove l IEEE1588 permette la sincronizzazione dei vari dispositivi
sulle caratteristiche di fase della corrente
presente in linea.
Per implementare la funzionalit dell IEEE
1588 occorrono due componenti principali: il primo un meccanismo per marcare i messaggi in entrata o eventi trigger
esterni con un preciso timestamp. Ci
pu essere realizzato tramite software,
nel qual caso, a seconda del sistema operativo e di altri eetti non deterministici,
la precisione ottenibile rientra solamente

Novembre 2014 ~ Elettronica In

nell intervallo dei millisecondi o superiore. Applicazioni professionali ad alta


precisione richiedono l uso di un unit
timestamp (TSU) su base hardware. Pi
questa TSU si trova in prossimit della
porta di comunicazione del bus, migliori
sono le precisioni di sincronizzazione ottenibili. Attualmente gi diversi
produttori orono interfacce PHY e
microcontrollori con TSU integrata. I sistemi senza TSU integrata oppure i sistemi
basati su FPGA possono essere integrati
in un secondo tempo con un IP Core IEEE
1588.
IXXAT uno dei principali produttori di
dispositivi per IEEE1588 e l IP Core oerto
da essa mette a disposizione una TSU, un
Real Time Clock ed un unit di trigger,
che marca gli eventi trigger in entrata
con un preciso timestamp, ed anche
in grado di inviare segnali trigger con
altissima precisione.
Il secondo componente il software di
protocollo che appoggia sulla TSU ed
elabora il timestamp dei messaggi in
entrata, calcola la varianza rispetto al
master clock e adatta poi la velocit del
realtime clock interno. Dato che queste
funzioni non sono critiche dal punto di
vista temporale, il software di protocollo
pu essere facilmente implementato in
molte CPU d uso comune.

trico diretto); vanno bene per registrare


compressioni variabili di varia natura e
quindi anche pressioni.
Invece i sensori piezoresistivi sono basati
su elementi resistivi deformabili applicati
all elemento che deve rilevare la compressione. Di solito hanno un elemento
sensibile di tipo resistivo, passivato per
essere insensibile agli agenti atmosferici,
che segue le deformazioni della supercie di un elemento sensore (una lamina,
una membrana, un lo, o altro) cui
ssato; queste deformazioni (tipicamente
allungamenti e accorciamenti) causano
una variazione della resistivit elettrica del
materiale del resistore, e di conseguenza
la sua resistenza elettrica.
Collegando a questo elemento un sistema
di misura in grado di leggere variazioni
di resistenza, si pu risalire all entit della
deformazione, e di conseguenza all entit
della grandezza sica che le ha causate.
I sensori piezoresistivi non vanno confusi
con gli estensimetri, che funzionano su
un principio sico leggermente dierente, anche se ne condividono molto la
struttura, la modalit d utilizzo e i campi
d applicazione, tanto che vengono sovente deniti estensimetri a semiconduttore.
I sensori piezoresistivi variano la propria
resistenza principalmente perch varia la
resistivit del materiale sensibile. Mentre
gli estensimetri variano la propria resi-

Il sensore di pressione?
Meglio piezoresistivo

Vista in sezione di un trasduttore


di pressione di tipo piezoresistivo.

In un kit per altimetro ho visto che viene


impiegato un sensore barometrico (cos viene
chiamato) con elemento sensibile di tipo piezoresistivo. Sapete spiegarmi come funziona? come
i cristalli piezoelettrici, che quando vengono
compressi generano una tensione?
Armando Giosi - Ravenna

stenza quasi esclusivamente perch varia


la lunghezza e la sezione del conduttore
che realizza il sensore.
Normalmente un sensore di pressione
piezoresistivo contiene in un solo chip il
trasduttore di pressione, un amplicatore
operazionale in tecnologia bipolare e una
rete di resistori a lm sottile che permette
di fornire un segnale di livello apprezzabile e la compensazione dell errore
introdotto dalle variazioni di temperatura;
in pratica l elemento trasduttore di pressione corredato dalla circuiteria necessaria al condizionamento del segnale.

Non esattamente: i sensori di tipo piezoelettrico si basano sull omonimo eetto,


che consiste nello spostamento di cariche
elettriche sulle facce opposte del materiale quando viene sottoposto a una forza (si
parla in questo caso di eetto piezoelet-

Il panorama della videosorveglianza


si estende continuamente per venire
incontro alle esigenze pi disparate e
conta, tra le tante idee, anche quello
che cerchi tu; un esempio il mini
DVR FR551 di Futura Elettronica (www.
futurashop.it) che salva le riprese su una
SD-Card SDHC della capacit massima
di 32 GB.
Il Mini DVR su SD-card adotta il formato
di compressione video MPEG-4/ASF
(con risoluzione delle immagini pari a
704x576 pixel) e dispone di un ingresso
e un uscita videocomposito, un ingresso
e un uscita audio, funzione motion
detection e possibilit di registrare,
riprodurre e visualizzare le immagini.
L audio compresso in MP3 con
compressione 8 kHz/ADPCM.

Arriva lLTE,
se ne va la TV...

L LTE, anche detta rete di quarta


generazione o 4G, l evoluzione
della rete telefonica mobile HSDPA,
che consente di navigare in Internet a
velocit no ai 100 Mbps in download.
Questa rete opera prevalentemente sulla
frequenza degli 800 MHz, la migliore tra
quelle disponibili per l LTE, poich in
grado di raggiungere lunghe distanze,
coprire i paesi ostacolati , ad esempio,
da catene montuose, e di orire costi
contenuti per i provider di telefonia
mobile.
La banda sopra gli 860 MHz stata
peraltro voluta perch il riordino delle
frequenze TV in UHF reso possibile dalla
televisione Digitale Terrestre (DTT) ha
consentito di scavare 9 canali (ognuno
largo 8 MHz) togliendoli alla televisione
e assegnandoli alla telefonia a seguito di
una gara pubblica.
La banda di frequenza utilizzata dall LTE
molto vicina a quella utilizzata da
alcuni canali del digitale terrestre, infatti
parte dall ex canale UHF 61 e va no
al 69; quindi la TV, che prima in UHF
copriva la banda no a 862 MHz, oggi si
ferma a 790 MHz.
La rete di comunicazione mobile LTE
parte invece da 791 MHz e arriva a 862
MHz ed divisa in 12 blocchi da 5 MHz
ciascuno di larghezza di banda. Pi
esattamente, la banda da 792 a 821
MHz riservata al downlink dei dati e
quella da 833 a 862 MHz all uplink (in
mezzo si trova una porzione di 11 MHz
denominata duplex gap).
I problemi vericatisi con l introduzione
dell LTE erano stati ampiamente previsti,
considerata l esigua distanza della
banda di guardia imposta, che di solo
1 MHz (tanto separa l ultimo canale TV
-il 60 UHF- dall inizio della porzione
di downlink dell LTE) e consistono in

Web Forum
e supporto tecnico
Hai un problema con uno dei
circuiti pubblicati? Vorresti
HIIHWWXDUHXQDPRGLFD"
Accedi al nostro Web Forum
dove i nostri tecnici (ma anche
gli altri lettori) ti aiuteranno a
chiarire qualsiasi dubbio
di natura tecnica.
Collegati a:

Come tanti utenti della telefonia mobile ho


accolto con favore larrivo anche in Italia
GHOOHUHWL* FRPXQHPHQWHFKLDPDWH/7( 
soprattutto per la velocit di comunicazione che
permettono di raggiungere nella navigazione
e nei servizi legati a Internet, per ho sentito e
letto che siccome la banda messa a disposizione
quella immediatamente adiacente la
televisione, alcuni canali vengono disturbati o
addirittura impossibile riceverli se nei paraggi
LQVWDOODWRXQULSHWLWRUHGHOO/7(0DYHUR"
E come mai non hanno pensato a questo piccolo
particolare?
Giuseppe Guzzanti - Frosinone

Il mini DVR FR551 registra


su SD-Card.

Vorrei aggiungere al mio impianto di


telecamere per videosorveglianza un Digital
Video Recorder possibilmente di dimensioni
ridotte e dotato di un supporto di memoria
di massa rimovibile: per esempio un HD da
2,5, ma se ci fosse disponibile qualcosa in
grado di salvare su altri supporti, tipo Pen
Drive USB, sarebbe meglio ancora. Non che
avete progettato e proposto gi qualcosa del
genere? In caso contrario, cosa potrei usare?
Esiste un DVR come quello che cerco?
(PLOLDQR6FDUDIDWL/XFFD

cattiva ricezione dei canali televisivi


trasportati dal transponder del 60 UHF o
addirittura nell impossibilit di ricevere
detti canali. Ci si verica principalmente
quando vicino a un impianto di ricezione
c un ripetitore dell LTE, allorch la
selettivit degli stadi di ricezione TV
non riesce a evitare l intromissione delle
trasmissioni LTE, dato che la distanza di 1
MHz, considerato che il taglio dei circuiti
di sintonia e dei ltri non verticale, fa
s che l ampiezza dei segnali LTE, pur
fortemente attenuata dalla pendenza di
attenuazione, diventa comparabile con
quella del segnale televisivo ricevuto o
addirittura superiore ad esso.
Il disturbo viene causato in una certa
misura anche in uplink, ossia dalla
trasmissione dei cellulari LTE verso il
sistema, per molto meno marcato,
non solo per la dierente potenza in
gioco, ma soprattutto perch la banda di
uplink pi distante da quella del DTT.
A questo problema, il legislatore non
ha fornito una risposta adeguata,
rimettendos alla tecnologia e alla sua
capacit di sopperire ai vuoti normativi;
detta in altre parole, l unica soluzione
per evitare l interferenza dell LTE
consiste nel montare nell impianto
ricevente, a monte del centralino, un
ltro specico per LTE. Il ltro detto
in-line perch si inserisce in serie al cavo
TV ed un passa-basso che garantisce
una fortissima attenuazione delle
frequenze sopra i 790 MHz. Filtri molto
selettivi vengono integrati anche negli
apparecchi TV di ultima generazione.
Questa la soluzione locale; da parte
loro, gli operatori si sono impegnati
a installare ltri molto selettivi sugli
impianti di trasmissione nei ripetitori
(BTS), in modo da limitare l ampiezza
delle spurie che possono sconnare
nell adiacente banda della televisione.

Ripartizione delle frequenze nella banda ex televisiva


assegnata nel 2013 alla telefonia LTE.

www.elettronicain.it/webforum

Elettronica In ~ Novembre 2014

Le riprese del DVR


anche su SD-Card

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Monitoring System (TMPS).
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smart rear/front cameras, surround
view park assist, radar systems;
Body electronics come body control module, gateway/in vehicle
networking, Can/Lin FlexRay; Heating ventilation e HVAC con l utilizzo
della nuova famiglia di microcontrollori Kinetis EA; Ligthing solution
for Automotive, low/high side drivers; Chassis and safety come Tire
Pressure Monitoring Systems, braking and stability control, airbag
systems: Infotaiment e instrument
cluster, utilizzo della famiglia i.Mx6
per applicazioni multimedia, soluzioni high/medium e low end per
realizzare cruscotti dalla moto alla
sport car; Powertrain e hybrid systems come diesel engine manag-

ment, Hev converter, electric fuel/


water pumps, ecc.
- NXP: Automotive ligthing solutions; Body control/central gateway module, FlexRay, Can, Lin
transceivers; Multistandard car digital radio, amplicatori classe AB/D,
analog and DSP-based AM/FM receivers (DAB, DAB+, T-DMB and HD
radio); Automotive Mosfets.
- STMicroelectronics: Automotive analog & power Ics, door module drivers, high/low side drivers, LED driver, motor driver Ics, valve driver Ics;
Automotive microcontrollers, SPC5
32 bit automotive MCU, STM8AL/
AF micro; Mems and sensor for
Automotive; Automotive Mosfets.
A Torino il 26/11/2014.
www.ebv.com

EVENTI
E VENTII

Il seminario, organizzato da EBV, la cui


partecipazione gratuita previa registrazione, sar di carattere prettamente
tecnico, tenuto da personale specializzato di Atmel, Freescale, Inneon, NXP
e STMicroelectronics.
L agenda prevede:
- EBV Elektronik: Automotive technology mega trend, verranno presentati i principali trend tecnologici
delle applicazioni Automotive, attivit e beneci per il cliente che il
segmento verticale Automotive di
EBV pu portare.
- Atmel: Body e Convenience, soluzioni MCU e driver ICs per controllo motori per applicazioni come
door controls, windows controls,
sunroof controls, steering and climate controls; Connectivity and In
Veichle Network solutions come
high temperature LIN/CAN transceiver, soluzioni per il car access
RKE/Immobilizer; Advanced touch
solution, le migliori soluzioni per
realizzare keyless door entry, tastiere/keypad di controllo plancia,
touchscreen, ecc.
- Inneon: Vehicle solution for truck,
agriculture & transportation (24-60
V); Brushless BLDC motor control
and drivers; 32 bit Tricore Aurix
family micro controller for safety
applications; 32 bit Tricore Audo
family micro controller for pow-

Elettronica In ~ Novembre 2014

ITNEVE

Automotive World

13

STMicroelectronics: Very low consumption solutions


for control, connectivity & sensor
Arrow Electronics, in collaborazione con
STMicroelectronics organizza una serie di
Workshop - Hands on Lab dal titolo Very
low consumption solutions
for control, connectivity &
sensor dedicati ai prodotti
a bassissimo consumo per
le soluzioni di controllo,
connettivit e sensoristica.
La partecipazione gratuita e ai partecipanti verr
fornito un kit di Discovery
Board/Tool. L agenda cos articolata:
09:00, Welcome; 09:30, Ultra low power
esempi di consumo con STM32L0 e connettivit NFC e BTLE (basati su Shields);
11:00, Coee break; 11:15, Graca ad alta
risoluzione con STM32F429 (basato su

Discovery F429 e libreria Segger); 12:15,


Controlli industriali con STM32F401
(basato su NUCLEO) e easySPIN (basato
su Shield); 13:00, Lunch;
14:00, Digital Power Management con STM32F334
(basato
sul
Discovery
F334); 15:00, Moduli RF
per applicazioni Wireless
(Sub-Giga, Dual Mode BT,
WiFi); 15:45, Power Line
Communication
(overview); 16:00, Sensoristica con tecnologia
MEMs e VL6180X (overview); 16:30, Nuova famiglia di microcontrollori ad alte
prestazioni e a basso consumo STM32L4
(overview); 16:45, Nuova famiglia di
microcontrollori ad alte prestazioni

Smart Home Hackathon

L Associazione
Energy@
home organizza durante il
weekend dal 21 al 23 Novembre a Torino un concorso di idee d impresa e di
prototipazione rapida, promosso, ospitato e sponsorizzato dall incubatore I3P
del Politecnico di Torino.
In un solo weekend i partecipanti potranno dare vita
al prototipo della loro idea
grazie alla consulenza di
esperti e alla disponibilit
di prodotti pre-commerciali che verranno messi a

14

disposizione dalle aziende


dell Associazione Energy@
home: gli elettrodomestici
connessi di Indesit Company; il contatore intelligente di Enel Distribuzione;
l home gateway e la piattaforma software di servizio
di Telecom Italia; i sistemi
di sviluppo NFC di STMicroelectronics, i dispositivi di
Flexgrid ed Urmet.
L argomento
dell Hackathon la Smart Home, intesa come un eco-sistema
di dispositivi connessi e di
servizi integrati per il cliente finale, Eco-sistema che
integra dai sistemi di gestione della sicurezza e del
comfort in casa, ai sistemi
per l efficienza energetica,
a nuove ed efficaci modalit di intrattenimento e di
consumer engagement.
Al centro di tutto, il software JEMMA che gira sul
gateway Telecom Italia e
permette di interagire con
i dispositivi connessi della
casa usando semplici chiamate REST/http.
Ulteriori informazioni al link:
www.energy-home.it/SitePages/Hackathon_ita.aspx

Novembre 2014 ~ Elettronica In

STM32F7 (overview); 17:00, Conclusione.


I workshop si terranno nelle seguenti sedi:
Senigallia (19/11): Hotel Mastai, Via Abbagnano 12 - Senigallia (AN); Bologna
(20/11): Zanhotel & Meeting Centergross, Via Saliceto 8 - Bentivoglio (BO);
Firenze (21/11): Nil Hotel, Via Barsanti
27 Firenze; Quarto d Altino (26/11):
Cronwe Plaza Venice East, Viale della
Resistenza 18-20 - Quarto d Altino (VE);
Vicenza (27/11): Alfa Fiera Hotel, Viale
della Oreceria 50 Vicenza.
www.arroweurope.com/it/

Roma Hi-End 2014


Giunta alla 12^ edizione,
la manifestazione romana
della rassegna di hi-fidelity
avr luogo come di consueto presso il prestigioso
Centro Congressi NH Hoteles Midas di Roma in via
Aurelia 800 nei giorni 13
e 14 Dicembre 2014, dalle
ore 9.00 alle ore 19.00.
ROMA HI-END 2014 una
manifestazione
dedicata
agli appassionati e professionisti del settore ed
promossa dalle case produttrici di alta fedelt e
dalle riviste del settore (Audio Review, Suono, Fedelt del Suono e Audiophile
Sound).
L obiettivo quello di offrire ai visitatori la possibilit
di venire in contatto e di
confrontarsi in diretta con
gli operatori del settore,
ascoltare le apparecchiature hi-end, fare esperienza
con le tecnologie dell audio di alta qualit, conoscere e ascoltare la musica
alla sorgente .
La manifestazione si colloca ormai come punto di
riferimento per il pubblico
di audiofili nel territorio

italiano e non, con l edizione gemella che si svolge a


Milano.
La rassegna dell anno precedente stata visitata
da tantissimi appassionati
provenienti da tutte le regioni d Italia; un successo
di pubblico che rappresenta un irrinunciabile appuntamento nel calendario
delle rassegne di hi-fi per
gli operatori del settore.
www.milano-roma-hi-delity-audio-show.it

parte espositiva e ai tanto attesi laboratori.


L evento si rivolge a manager, tecnici,
progettisti, specialisti e opinion leader
che operano nel mondo produttivo in
qualit di costruttori OEM, costruttori di impianti e linee di produzione,
system integrator, utilizzatori nali
(automotive, meccanica, elettronica/
elettrotecnica, alimentare, energia, farmaceutico, chimico ecc.) e fornitori di
servizi ad elevato valore (studi di progettazione, R&S ecc.).
Per quanto riguarda l aspetto convegnistico, MA Machine Automation
2014 si articola in tre momenti: una

sessione plenaria, dei workshop e


i laboratori. La sessione plenaria si
terr durante la mattinata e traccer
il quadro di riferimento tecnologico
e di mercato. I workshop a cura delle aziende espositrici saranno invece
focalizzati sulle soluzioni commercialmente disponibili.
Per quanto riguarda i laboratori, l organizzazione, in collaborazione con
le aziende pi dinamiche e preparate
del settore, dar vita a dei laboratori/
corsi gratuiti per i visitatori. I laboratori, della durata di un ora, che si ripeteranno durante il pomeriggio, sono
un interessante modalit di apprendimento, infatti i visitatori potranno
imparare a utilizzare i prodotti delle
aziende e avvalendosi della guida
di tecnici esperti potranno realizzare
vere e proprie applicazioni.
Al termine del corso verr rilasciato un
attestato di partecipazione.
L idea che sta alla base di questi laboratori/corsi quella di proporre gratuitamente cultura e conoscenza in una modalit
semplice e in grado di dare un ritorno
d immagine alle aziende che si metteranno in gioco proponendo il corso.
Le sessioni dei laboratori saranno a numero chiuso per dare la possibilit ai tecnici esperti di lavorare solo con persone
realmente interessate alla realizzazione
di applicazioni.
http://ma.mostreconvegno.it/

EVENTI
E VENTII

Il prossimo 11 Dicembre all IBM Center di Segrate (MI) Fiera Milano Media
realizzer la seconda edizione di MA
Machine Automation, mostra-convegno dedicata alle tecnologie per l automazione di macchine e impianti.
Nella scorsa edizione il focus della
manifestazione stata l automazione
sicura.
Quest anno Machine Automation punter i riettori sul mondo del Packaging con particolare riferimento alle
applicazioni per i settori Food & Beverage e Life Science.
In questi ambiti l utilizzo di sistemi di
automazione smart, di controlli embedded sempre pi performanti, unitamente all impiego di tecnologie per
l identicazione e la tracciabilit, si
rivela un fattore competitivo per chi
opera nel settore manifatturiero.
Dal punto di vista tecnologico, il focus sar su componenti e sistemi per
l identicazione e la tracciabilit in
produzione quale chiave di volta per
migliorare la qualit dei prodotti e ottimizzare i processi in linea e a ne linea.
Le tecnologie per la visione articiale
giocano un ruolo importante al servizio di queste funzioni e saranno tra
i protagonisti di MA Machine Automation 2014.
La formula proposta teorico-pratica:
in una sola giornata si potr partecipare alla sessione convegnistica, alla

ITNEVE

Machine Automation

Seminario/laboratorio dedicato al debug avanzato mediante


luso di oscilloscopi ad alta risoluzione
Il gruppo di Test e Misura di Keysight
Technologies (ex Agilent) organizza un seminario/laboratorio gratuito dedicato al debug avanzato mediante l uso di oscilloscopi
ad alta risoluzione.
Gli oscilloscopi moderni includono un ampia gamma di funzioni matematiche e misure. Conoscere come utilizzarle, consente
di svolgere il proprio lavoro in modo pi efciente. Durante il workshop, sar possibile
provare le funzioni matematiche/misure direttamente sui nuovi Oscilloscopi Keysight
10 bit Inniium S-Series, ricevendo suggerimenti su come compiere misure pi accurate. Molte di queste informazioni, infatti,
non sono molto note, ma possono avere un
impatto rilevante sulla qualit delle misure.

I partecipanti al workshop riceveranno una


copia gratuita del software InniiView che,
orendo le stesse funzionalit di un oscilloscopio su PC, pu essere molto utile per
lavorare oine, condividere dati con team
remoti e/o generare report e documentazione. L agenda prevede: Lab 1 Come utilizzare le misure parametriche e le funzioni
matematiche per risolvere pi velocemente i problemi; Lab 2 Come utilizzare le funzioni per ottenere maggiori informazioni
nel dominio della frequenza; Lab 3 Come
utilizzare le funzioni di trigger e decodica
di protocolli, in combinazione alla modalit
di acquisizione a memoria segmentata per
un pi eciente debug di bus seriali; Lab 4
Come utilizzare i tool di analisi jitter e diagramma ad occhio per ottenere maggiori
informazioni sul comportamento del vostro
dispositivo sotto test. A Milano il 4 novembre 2014, a Roma 6 Novembre 2014.
www.keysight.com

Elettronica In ~ Novembre 2014

15

68 MERCATO DEL CONSUMER ELECTRONICS

31 GENNAIO - 1 FEBBRAIO 2015


sab. 9.00-18.00 - dom. 9.00-17.00

PARCO ESPOSIZIONI NOVEGRO


M I L A N O / L I N AT E A E R O P O R T O

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DesignCon 2015

INTERSERC 2015

Santa Clara - USA

Dubai UAE

In soli sei anni, la manifestazione di


Dubai dedicata al Security e Safety
diventata una delle pi importanti manifestazioni del settore, sicuramente la pi importante del Medio
Oriente, in questo avvantaggiata
dalla posizione a cavallo tra Europa e Asia e dalla logistica perfetta,
sia per quanto riguarda l ospitalit
che i collegamenti aerei (il nuovo
aeroporto di Dubai dovrebbe avere
6 piste e un traco passeggeri di
160 milioni di viaggatori, primo
al mondo). L ultima edizione di
gennaio 2014 ha visto la presenza di ben 1.213 espositori ed ha accolto
24.766 visitatori
provenienti da
131 paesi, risultando cos la

GENNAIO 2015

pi internazionale era del settore


al mondo.
Intersec 2015 ore una gamma
unica di prodotti e servizi nei seguenti campi: Commercial Security, Information Security, Fire &
Rescue, Safety & Health, Homeland Security & Policing. La novit
di quest anno l Aerial Surveillance Pavilion, lo spazio dedicato ai
velivoli a controllo remoto (UAV)
che sempre pi spesso vengono
utilizzati per operazioni di sorveglianza in ambito Sicurezza,
Search & Rescue, Protezione
Civile.
La manifestazione che organizzata da Messe Frankfurt
- prevede anche una serie di
conferenze dedicate prevalentemente agli aspetti commerciali di questo settore.
www.intersecexpo.com

A
Appuntamenti

J27-30

GENNAIO 2015

itnematnuppA

J18-20

Nata e sviluppatasi nel cuore della Silicon Valley, DesignCon giunge quest anno
alla sua 20^ edizione confermandosi l evento di riferimento per i progettisti e
la comunit di ingegneri e
tecnici.
DesignCon presenta lo stato
dell arte nel campo delle metodologie di progettazione, cos come
un opportunit di scambio di
esperienze e idee unica. Con una
combinazione di sessioni tecniche, tutorial, dimostrazioni e area
espositiva, DesignCon
ore ai progettisti gli
strumenti, le teorie e
le metodologie per affrontare al meglio tutte
le problematiche legate alla progettazione,
aiutandoli a portare a
termine il proprio lavoro pi rapidamente e
con risultati migliori.
DesignCon consente ai progettisti
di sistemi, sviluppatori software ma
anche ai produttori di silicio di:
Migliorare la propria esperienza
nel campo della progettazione
di sistemi
Conoscere e valutare le pi recenti tecnologie di progettazione messe a disposizione dai
principali fornitori nel settore
Trarre protto e ispirazione
dall incontro tra colleghi ingegneri e progettisti

Con un oerta di oltre 100 sessioni


tecniche suddivise in 14 tracce, le
Conferenze in programma coprono
tutti gli aspetti della progettazione
elettronica, dai PCB no ai sistemi
di test e misura. Non a caso, principale sponsor della manifestazione proprio Keysight (ex Agilent
Technologies). La manifestazione
prevede anche tre keynote di esponenti di primo piano nel campo
della progettazione elettronica.
www.designcon.com

Elettronica In ~ Novembre 2014

17

MOSTRE

MERCATO

FORLI
EXPO ELETTRONICA
Quartiere Fieristico Forl
Organizzazione: Blu Nautilus srl
Tel: 054153295 - Fax: 0541439584
[email protected] www.expoelettronica.it
06 e 07 Dicembre 2014
REGGIO EMILIA
GRANDE FIERA DELLELETTRONICA
Quartiere Fieristico Reggio Emilia)
Organizzazione: Expo Fiere srl
Tel: 054527548 Fax: 0545291179
[email protected] - www.expofiere.net/
06 e 07 Dicembre 2014
CIVITANOVA MARCHE (MC)
MOSTRA MERCATO RADIANTISTICA +
ELETTRONICA
Quartiere Fieristico Civita Center
Organizzazione: Margest
Tel: 3334354245 - Fax: 07331871221
www.radiantistica-civitanova.it
06, 07 e 08 Dicembre 2014
PIACENZA
TELE RADIO - MONDO ELETTRONICA
Piacenzaexpo Localit Le Mose S.S. per Cremona
Organizzazione: Expo Fiere Srl
Tel: 054527548 - Fax: 0545291179
[email protected]
www.mondoelettronica.net
13 e 14 Dicembre 2014
GENOVA
34 MARC
Quartiere Fieristico - Genova
Organizzazione: Studio Fulcro
Tel: 010590889 - Fax: 010590889
[email protected] - www.studiofulcro.it
13 e 14 Dicembre 2014
MOSCIANO SANTANGELO (TE)
FIERA DELLELETTRONICA
& NATALE IN FIERA
Centro espositivo di Mosciano SantAngelo
Organizzazione: Electro Fiere
Tel: 3356287997
[email protected] - www.electrofiere.it
13 e 14 Dicembre 2014
MARIANO COMENSE (CO)
FIERA MERCATO DELLELETTRONICA
Palatenda Via Don Sturzo (ingresso gratuito)
Organizzazione: Printmix
Tel: 0362999186 - Fax: 031865244
[email protected]
www.fieramercatodellelettronica.it
20 e 21 Dicembre 2014
CIVITANOVA MARCHE (MC)
FIERA DELLELETTRONICA
Centro Espositivo Simonetti
Organizzazione: Associazione Elettrotest
Tel: 0718853021 - Fax: 031865244
[email protected]
www.elettronicacivitanovamarche.it
20 e 21 Dicembre 2014
Lelenco aggiornato di tutte le Mostre Mercato del 2014
disponibile sul sito www.elettronicain.it sul quale anche possibile scrivere un commento sulle fiere visitate.

Lelenco completo dei pi importanti eventi


nazionali e internazionali di elettronica, sicurezza
e fonti rinnovabili disponibile sul nostro sito:
ZZZHOHWWURQLFDLQLWP\0DLQ)LHUHSBHUHDVS

18

Novembre 2014 ~ Elettronica In

J6-9

GENNAIO 2015

INTERNATIONAL
CES 2015
Las Vegas USA

Se escludiamo il CeBIT, che sempre


di pi si sta orientando verso temi
legati all IT, possiamo sicuramente
aermare che l International CES di
Las Vegas la pi importante manifestazione dedicata all elettronica
di consumo. Anche senza ricordare
i 160.000 visitatori ed i quasi 4.000
espositori dell ultima edizione, l International CES si caratterizza per la
presenza dei pi importanti player
del settore, specialmente nel campo della TV, dei Personal Computer
(in tutte le loro accezioni), dei cellulari, della fotograa, del gaming e
dei sistemi audio/video. Insomma,
di tutti quegli oggetti elettronici
con cui abbiamo a che fare ogni
giorno e che cambiamo con sempre maggior frequenza (prodotti,
appunto, di consumo, non a caso
la manifestazione si chiama Consumer Electronics). Al CES possibile
vedere in anteprima quei prodotti
e quelle tecnologie che dopo qualche mese o qualche anno, ci ritroveremo nel salotto di casa, capendo
se magari non sia il caso di rinviare un acquisto gi programmato
in attesa di una tecnologia ancora
pi performante che
abbiamo visto in azione proprio qui al CES.
Certo, la tecnologia
evolve in maniera
talmente rapida che
spesso pu capitare

J3-5

DICEMBRE 2014

SEMICON
Japan 2014

Tokyo - Big Sight (Giappone)


La pi importante manifestazione
giapponese dedicata alla microelettronica spazia dalle tecniche di
fabbricazione alle applicazioni, spe-

addirittura di saltare un passaggio


tecnologico e di passare, ad esempio, dal TV al plasma direttamente
alla versione ad OLED, saltando la
tecnologia a LED. In ogni caso sono
sicuramente queste le tecnologie e
le immagini che vengono in mente
pensando al CES: immense sale con
schermi di ogni genere e dimensione, curvi, tridimensionali e con eetti audio da far tremare il pavimento.
Tuttavia nelle ultime edizioni abbiamo notato aree espositive sempre
pi grandi dedicate ai nuovi trend
tecnologici che non sempre hanno
a che fare con l elettronica di consumo, dalle stampanti 3D ai sistemi
per la domotica, dai droni alle automobili ecologiche e a guida assistita.
Insomma, una manifestazione che
sta diventando una vetrina dell innovazione a 360 gradi all insegna delle
tecnologie digitali. Non sappiamo
se per il business che sta alla base
dell International CES questo sia un
vantaggio o meno, certo per il visitatore poter toccare con mano tutte
le tecnologie del futuro e non solo
quelle gi aermate - per quanto in
evoluzione - rappresenta un motivo
in pi per visitare la manifestazione americana.
Quest anno l International CES si terr dal 6 al
9 gennaio 2015 presso
il Las Vegas Convention
Center e negli alberghi

cialmente a quelle emergenti quali


l Internet of Things a cui, quest anno
(il 38della serie), verr dedicata interamente una delle aree in cui si articola la era.
Anche in Giappone, come del resto in
tutto il mondo, prevedono che l Internet of Things sar il driver principale
per l elettronica e la microelettronica
nei prossimi 10 anni a cui fabbricanti e mercati dovranno guardare con
grande attenzione; l IoT infatti una

Appuntamenti

Paris, CES Unveiled New York e cos


via, durante i quali alcune centinaia
di espositori (sicuramente non i pi
importanti) hanno presentato in anteprima i loro prodotti o servizi. Di
sicuro ci sar un concept ultratecnologico proposto dalla Mercedes Benz
dal momento che il CEO della casa di
Stoccarda, Dieter Zetsche, terr una
delle keynote pi importanti; a proposito di keynote, quella di apertura
vedr il ritorno del CEO di Intel Brian
Krzanich. Tra le altre novit si
vocifera dei nuovi

itnematnuppA

vicini, tra cui, per la prima volta, il


nuovissimo Aria. Al di l dell area
espositiva, sono in programma numerose keynote, conferenze, presentazioni e incontri nonch tantissime dimostrazioni pratiche: gli
addetti ai lavori, ma anche i semplici
visitatori, avranno la possibilit di
provare le tecnologie pi disparate,
dalle automobili a guida autonoma
ai visori per realt virtuale.
Novit di quest anno? Sicuramente
molte, come al solito, ma no all ultimo saranno solamente i rumors a
tenere banco nonostante durante il
2014 gli organizzatori hanno dato
vita ad una serie di eventi
dal titolo CES Unveiled

LCD Ultra HD con tecnologia


Quantum Dot, di tablet Android
con schermi pi grandi, delle fotocamere Sony full-frame e dei dispositivi connessi di Lenovo. Sicuramente tutte novit interessanti,
ma che rappresentano un evoluzione di tecnologie gi mature.
Forse varr la pena di soermarci
maggiormente tra gli stand delle
nuove aree espositive (Family &
Technology, Eureka Park, Lifelong
Tech, Wearables, Cyber Security,
ecc.) e tra le oltre 220 startup
presenti.
www.cesweb.org

tecnologia trasversale alla quale faranno riferimento i campi applicativi


pi vari: automotive, mobile, sanit e
benessere, smart home, cloud computing, MEMS sensoristica, eccetera.
L IoT sar al centro anche di numerosi
convegni e seminari. Alla manifestazione nipponica partecipano anche
numerose aziende occidentali con
padiglioni dedicati agli Stati Uniti,
Germania e Russia.
www.semiconjapan.org/en

Elettronica In ~ Novembre 2014

19

CATTURA LENERGIA
DEL FUTURO

Lenergia pulita che ti fa risparmiare!


MODULI FOTOVOLTAICI

Sfrutta al meglio l'energia gratuita del sole utilizzando


questi pannelli monocristallini con tensione nominale
di 12V, disponibili in vari formati e con diverse potenze.

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Forniscono alle batterie la quantit di corrente necessaria,


proteggendole da un eccesso di carica o scarica.

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Caratteristiche tecniche di questi prodotti


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nerosa quantit di RAM, no a 512 KB,


no a 4 MB di Flash integrata, no a
tre canali di interfaccia CAN (Controller Area Network) e due MAC Ethernet
integrati. La nuova soluzione multiprotocollo aggiunge, a tutti quelli gi
disponibili, gli stack CANopen, PROFINET (CCA/CCB RT1) e Ethernet/IP.
Sono, altres, disponibili su richiesta

FT4222H, avanzato bridge USB 2.0


per
p bus SPI/I2C

FTDI Chip da tempo riconosciuta come sinonimo di


innovazione nel campo delle interfacce USB e l azienda
continua ad introdurre nuovi dispositivi a semiconduttore che aiutano i progettisti
di elettronica a realizzare applicazioni sempre migliori. Il
circuito integrato FT4222H
l ultimo nato nella sempre
pi ampia famiglia di prodotti per USB. Conforme allo
standard USB 2.0 hi-speed,

questa soluzione ricca di


funzionalit serve per creare ecacemente un bridge
con i bus I2C e SPI multicanale.
Nei confronti dell interfaccia
SPI, il dispositivo pu funzionare come controllore
Master/Slave supportando
tutte le modalit di trasferimento previste nel bus SPI
(Mode 0, 1, 2, 3). Permette
il trasferimento di dati con
larghezza singola, doppia e
quadrupla, pertanto la velocit di trasmissione massima
pu arrivare a 27 Mbit/s. Il
controllore integrato e congurabile per l interfaccia
I2C Master/Slave pienamente conforme alle speciche I2C, sia v2.1 che v3.0.
www.ftdichip.com

stack EtherCAT e POWERLINK. Il gruppo di prodotti RX64M diventa cos la


soluzione su misura per le applicazioni industriali di processi, produzione
ed automazione. L approccio multiprotocollo permette di indirizzare
tutte le principali tecnologie di comunicazione utilizzate a livello globale.
I microcontrollori Renesas a 32-bit
RX64M, dispongono di una frequenza massima di funzionamento di
120 MHz, la quale, combinata con
l architettura estesa del nuovo core,
permette il raggiungimento di una
potenza computazionale di oltre
240 DMIPS, con codice in esecuzione
dalla memoria ash integrata a zerowait state .
www.renesas.eu

La piattaforma Micro PLC di Maxim


per lIndustry 4.0
Maxim Integrated presenta
la piattaforma Micro PLC che
comprende cinque progetti
di riferimento che possono
funzionare come sottosistemi indipendenti ed essere
congurati e collaudati tramite la porta USB di un computer laptop; la piattaforma
ore dimensioni dieci volte
inferiori, un risparmio energetico di oltre il 50% ed un elaborazione dati 70 volte pi
veloce. Utilizzando la piattaforma Micro PLC di Maxim Integrated i progettisti avranno
la possibilit di implementare
soluzioni Industry 4.0 riducendo i consumi energetici,
il numero di componenti ed
i costi totali.
Grazie ad una integrazione
intelligente
(integrazione

COMPONENTI
C OMPONENTII &&& SISTEMI
IS STEMII

Renesas Electronics Europe e port


GmbH annunciano la disponibilit di
uno stack multi-protocollo per PROFINET (CCA / CCB RT1), Ethernet/IP e
CANopen, inclusi i necessari strumenti di sviluppo per RX64M. RX64M il
gruppo di microcontrollori di Renesas
ad alte prestazioni. Lo sviluppo dello
stack software per PROFINET, Ethernet/IP and CANopen, stato promosso
da Renesas in collaborazione con port
GmbH e viene ora reso disponibile per
l ultimo nato della famiglia di microcontrollori RX.
RX64M mette a disposizione una piattaforma universale per la realizzazione
di applicazioni che utilizzano le tecnologie di comunicazione e i bus di
campo pi diusi. Dispone di una ge-

IMETSIS & ITNENOPMOC

Nuovi protocolli per i microcontrollori Renesas RX64M

accompagnata dalla risoluzione di problemi che riguardano tutto il settore) e a tecnologie di processo esclusive,
la piattaforma Micro PLC di
Maxim assicura una riduzione delle dimensioni pari a
10 volte, ore un risparmio
energetico di oltre il 50% ed
elabora gli I/O digitali con
una velocit no a 70 volte
pi alta rispetto a quanto
possibile in passato.
www.maximintegrated.com

Atmel espande la linea di SoC e moduli Wi-Fi 802.11b/g/n


Atmel ha annunciato l ampiamento del suo portafoglio di
prodotti wireless SmartConnect
con due nuovi SoC (systemon-chip) e quattro moduli che
utilizzano questi SoC. I dispositivi WILC1000 e WINC1500
estendono la capacit dei chip
Wi-Fi con le pi recenti opzioni
di connettivit /g/n dello standard Wi-Fi 802.11b integrando
le soluzioni di Newport Media s
(NMI), azienda acquisita solo
due mesi fa. Il nuovo WINC1500
un controller di rete IoT

IEEE 802.11b/g/n mentre il


WILC1000 un IoT Link controller IEEE 802.11b/g/n.
I due nuovi prodotti Wi-Fi di
Atmel rappresentano soluzioni
SoC ottimizzate per l Internet of
Things specie nel caso di alimentazione a batteria. Questi SoC
wireless integrano tutte le funzionalit necessarie, compreso
lo stadio di potenza per la massima portata. Sia il WILC1000
che il WINC1500 sono in grado
di fornire connettivit wireless
a qualsiasi MCU Atmel o eMPU

in una vasta gamma di applicazioni industriali o consumer


legate all Internet of Things
(IoT). I dispositivi WILC1000 e
WINC1500 dispongono di numerose interfacce tra cui UART,
SPI, I2C e SDIO. L unica sorgente
di clock esterna necessaria un
cristallo o un oscillatore con una
ampia gamma di frequenze di
clock (tra 12-50 MHz); i dispositivi sono ovviamente certicati
IEEE 802.11 b / g / n, RF, Baseband e MAC.
www.atmel.com

Elettronica In ~ Novembre 2014

21

GPS Jupiter SL869-V2S a bassissimo consumo da Telit


Telit Wireless Solutions
ha presentato il modulo
GPS Jupiter SL869-V2S,
progettato per migrare facilmente da soluzioni GPS
per applicazioni semplici a
soluzioni full-GNSS per applicazioni top-ranked.
Il modulo Jupiter SL869
V2S supporta le costellazioni GPS e QZSS ed

ROM based. I dati di geolocalizzazione sono forniti


utilizzando il protocollo
NMEA attraverso lo standard UART. SL869 V2S in
grado inoltre di includere
le ephemeris (A-GPS)
nonch Satellite Based
Augmentation
System
(SBAS), per incrementare
la precisione del posizio-

namento. Il suo software


integrato in grado di
prevedere localmente le
eemeridi tre giorni in
anticipo, iniziando dai dati
broadcast provenienti dai
satelliti GNSS, ricevuti dal
modulo e immagazzinati
nella ash memory host.
Il modulo SL869 V2S pu
sostituire i moduli JN3,

Piattaforma di Sviluppo con 2D


Multi-touch 3D Gestures
Microchip annuncia l ampliamento
del suo portfolio di Human Interface Input Sensing Solution con il
nuovo 3DTouchPad, una periferica
PC e prima piattaforma di sviluppo
al mondo per 2D multi-touch e 3D
gestures.
Il 3DTouchPad reinventa l input
sensing aggiungendo il riconoscimento gestuale in spazio libero al
multi-touch capacitivo proiettato
quale solida e conveniente piattaforma di sviluppo e progetto di
riferimento.
Il 3DTouchPad la prima piattaforma di sviluppo al mondo a combinare input 2D multi-touch e 3D air
gesture focalizzata sul mercato delle periferiche PC. Il 3DTouchPad offre un solido ed innovativo riconoscimento gestuale 3D utilizzando
la tecnologia GestIC di Microchip
che ore un range di rilevamento
no a 10 cm per 3D gestures, oltre alla soluzione Microchip altamente sensibile di 2D multi-touch
capacitivo proiettato, in grado di
supportare no a 10 punti di tatto
e gesture superciale multi-dita.

Il 2D multi-touch ottimizzato
dalla nuova linea Microchip di driver per touch-screen capacitivo,
MTCH652.
Il nuovo 3DTouchPad include
funzionalit driverless e out-ofthe-box per Windows 7/8.X e OSX,
3D air gestures, prestazioni multitouch avanzate che comprendono gesture superciale, e un GUI
e SDK/API package scaricabile
gratuitamente e appositamente
realizzato per gli sviluppatori.
Il kit di sviluppo production-ready
include GUI e SDK gratuiti che consentono l utilizzo di dispositivi di
input 2D e 3D innovativi per progetti di interfacce utente avanzate.
www.microchip.com

SL869 o SL869 V2, consentendo ai clienti di progettare una volta e di realizzare


in modo intercambiabile la
soluzione a seconda delle
caratteristiche richieste. Il
modulo xL869 fa parte della gamma dal form factor
unico, oerti in 16 x 12.2
mm, 24-pad, LCC.
www.telit.com

LT3697, regolatore buck con ingresso


a 35V per USB da 5V 2,5A
Linear Technology presenta l LT3697, un regolatore di
commutazione
step-down
con ingresso da 35V (e protezione contro i transienti no a
60V), progettato per alimentare le applicazioni USB da 5V.
L LT3697 fornisce la regolazione accurata di 5V a 2,5A su una
porta USB remota utilizzando
la compensazione programmabile della caduta del cavo
per correggere in modo preciso la caduta di tensione dovuta
a un cavo di connessione lungo, a prescindere dalle variazioni della corrente di carico. La
precisione dell uscita a 5V sulla
porta USB 1,0% sul range
di temperature compreso tra
-40C e 125C. L LT3697 utilizza
un limite di corrente preciso e
programmabile, l indicatore
power good e un pin di monitoraggio della corrente di uscita per migliorare l adabilit e
la sicurezza del sistema. Queste
caratteristiche
consentono
inoltre all utente di implementare la funzionalit di disin-

serimento o riavvio che pu


eliminare la necessit di un
circuito integrato di commutazione USB. Uno switch interno
ad alta ecienza fornisce un
rendimento del 90% e pu essere programmato per la commutazione a 2MHz, mantenendo il rumore di commutazione
fuori dalle bande di frequenza
critiche come la radio AM. L LT3697EMSE disponibile in un
package MSOP-16 con caratteristiche termiche avanzate; l LT3697IMSE una versione per
applicazioni con temperature
industriali, testata e garantita
per il funzionamento con temperature di giunzione comprese tra -40C e 125C.
www.linear.com

Se
Sensore
di immagini APS-C CMOS da 28-megapixel
Samsung Electronics ha introdotto sul mercato il nuovo sensore di immagini APS-C CMOS
da 28-m
28-megapixel per fotocamere
digitali. Prodotto in serie, il nuovo se
sensore S5KVB2 presente
all interno del sistema della
al
nuova NX1, la rivoluzionaria
n
fotocamera professionale apfo
pena presentata a Photokina
pe
2014, la principale era del setto20
re che si tiene a Colonia ogni due

22

Novembre 2014 ~ Elettronica In

anni. Utilizzando l avanzata tecnologia dei pixel BSI (Back Side


Illumination), il nuovo sensore
S5KVB2 in grado di assorbire
un elevata quantit di luce e di
garantire quindi delle immagini
di altissima qualit. Sfruttando
il processore da 65 nanometri
(nm) in rame a bassa potenza
possibile ottimizzare il consumo
energetico senza impattare la
resa delle immagini.

Il nuovo S5KVB2 il primo sensore di immagini APS-C ad avere


pixel retroilluminati (BSI).
Grazie al sensore S5KVB2 si possono inoltre registrare video
30fps con risoluzione Ultra HD e
con il processore da 65 nanometri (nm) in rame a bassa potenza
si ottengono immagini molto pi
nitide rispetto ai normali sensori
in alluminio da 180 nm.
www.samsung.com

STMicroelectronics ha aggiunto due dispositivi in grado di generare tensioni di


riferimento al proprio portafoglio di prodotti rad-hard per
applicazioni aerospaziali. Il
modello RHF1009A un riferimento di tensione variabile in
grado di fornire una tensione
continua da 2,5 a 5,5
V mentre il modello
RHF100 fornisce un
riferimento sso di 1,2
volt. Specicamente
progettati per sostenere i livelli di radiazione presenti nello
spazio e compatibili pin-topin con analoghi dispositivi
standard per questo genere di
applicazioni, questi riferimenti di tensione rispondono alle
speciche QML-V dall Agenzia Spaziale Americana (DLA)
e fanno parte dei dispositivi
dell European Preferred Parts
List (EPPL), ovvero dei dispositivi adatti ad essere utilizzati dai produttori europei di
hardware nei veicoli spaziali
e nelle relative attrezzature.

Integrated Device Technology ha presentato una


nuova famiglia di circuiti
integrati a basso costo per
la generazione di segnali di
sincronizzazione standard
IEEE 1588 per applicazioni
nei sistemi LTE-Advanced,
wireless backhaul e pi in
generale in qualsiasi rete
eterogenea. L architettura
e le prestazioni uniche di
questi chip sono perfettamente
documentate
consentendo cos ai progettisti software IEEE 1588
di implementare i propri
algoritmi di recupero del
clock aggiungendo valore ai progetti per i propri
clienti attraverso la personalizzazione e il supporto
continuativo. Della nuova
famiglia di integrati fanno
parte dispositivi per la gestione della sincronizzazione (SMD, Synchronization

Entrambi i dispositivi sono


fabbricati con la tecnologia
BiCMOS a 250 nm di ST.
Le elevate prestazioni di questi dispositivi comprendono
un coeciente di temperatura di appena 5 ppm (tipico), con una precisione di
0,15% raggiunta mediante

l utilizzo di una taratura al laser,


un accoppiamento di sezioni
termicamente compatibili ed
un ampia gamma di corrente
catodica (da 40A a 12mA),
prestazioni che garantiscono
essibilit, precisone e stabilit.
Queste caratteristiche si combinano con l elevata resistenza alle radiazioni, sia per i valori di Total Ionization Dose
(TID) che di Single Event Eect
(SEE).
www.st.com

ADS8688 e ADS8684,
nuovi ADC ad alta tensione da TI
Texas Instruments ha ampliato la gamma di convertitori
analogico-digitale (ADC) con
registro ad approssimazioni
successive (SAR), introducendo
i primi dispositivi di una nuova famiglia per alta tensione.
I dispositivi ADS8688 a otto
canali e ADS8684 a quattro
canali orono intervalli in entrata no a 10,24V per poter
essere alimentati da un unico
alimentatore 5V, semplicando
notevolmente i requisiti di potenza del sistema. I convertitori
sono caratterizzati dai valori
pi bassi del settore in termini
di deriva di guadagno, tensione di oset e deriva di oset,
orendo agli ingegneri livelli
di precisione senza precedenti
per i loro processi, su tutta la
gamma estesa di temperature
in ambito industriale.
La nuova famiglia di ADC con-

tribuisce a migliorare la precisione complessiva del sistema


in un ampia gamma di applicazioni industriali multicanale,
fra cui automazione di potenza,
protezione di rel a bassa e media tensione, monitoraggio di
rel di protezione, attrezzature
per automazione di fabbrica e
controllori a logica programmabile (PLC).
Ai progettisti che utilizzano la
gamma ADS8688, TI ore una
serie di strumenti di supporto
per accelerare il time-to-market.
www.ti.com

Management Devices) e
la sincronizzazione delle
porte standard IEEE 1588 e
dispositivi per la sincronizzazione Ethernet (SyncE).
I dispositivi del primo tipo
(SMD) gestiscono la generazione del tempo e della
frequenza mentre i dispositivi SyncE si occupano
solo della sincronizzazione delle porte sfruttando
i segnali ridondanti degli
SMD, generando cos un
accurato segnale di clock a
basso jitter nelle porte del
sistema.
www.idt.com

COMPONENTI
C OMPONENTII &&& SISTEMI
IS STEMII

Nuovi chip di sincronizzazione


standard IEEE 1588 da IDT

IMETSIS & ITNENOPMOC

Regolatori di tensione Rad-Hard


per applicazioni aerospaziali

Le pi piccole memorie embedded


in tecnologia NAND Flash
Toshiba ha presentato la classe
di prodotti con memorie NAND
ash embedded pi piccola al
mondo che integra i chip NAND
fabbricati con l innovativa tecnologia di processo che utilizza
geometrie minime di 15 nm. Le
nuove memorie sono conformi
al pi recente standard eMMC
e sono progettate per una vasta
gamma di applicazioni, tra cui
smartphone, tablet e dispositivi
indossabili. La distribuzione dei
campioni dei dispositivi da 16
GB partir da oggi, con le versioni da 8 GB, 32 GB, 64 GB e 128
GB a seguire.
I chip NAND eMMC sono fabbricati con l innovativa tecnologia di processo Toshiba a 15
nm e i dispositivi integrano un
sistema che gestisce le funzioni di controllo fondamentali
per le applicazioni NAND. Grazie all impiego di chip NAND
da 15 nm, le dimensioni del
contenitore sono di circa il
26% pi piccole rispetto ai

prodotti Toshiba equivalenti. I


contenitori FBGA a 153 contatti
sono adatti per smartphone,
tablet e dispositivi indossabili
in cui la miniaturizzazione e la
riduzione del peso sono requisiti chiave.
I chip NAND eMMC da 16 GB
sono disponibili in contenitori
di diverse dimensioni: 11,5 x
13,0 x 0,8 mm (THGBMFG7C2LBAIL), 11,0 x 10,0 x 1,0 mm
(THGBMFG7C2LBAIW) e 11,5 x
13,0 x 0,8 mm (THGBMFG7C1LBAIL). I dispositivi da 8 GB, 32 GB
e 64 GB sono anche disponibili
nei formati da 11,5 x 13,0 mm e
11,0 x 10,0 mm.
www.toshiba-components.com

Elettronica In ~ Novembre 2014

23

LETTORE RFID

Automazione

CON USB

Identica 250 tag a 64 bit e, mediante unuscita a rel, pu comandare ad


esempio unelettroserratura per aprire un cancello o un tornello motorizzato.
Linterfaccia Universal Serial Bus di cui dispone consente di gestire da PC il
database dei tag memorizzati assegnando ad essi varie azioni.
dii DAVIDE SCULLINO
d

JJLJLRUQROLGHQWLFD]LRQH5)XQDWHFQRORJLDODUJDPHQWHXWLOL]]DWDLQPROWLVVLPLVHWWRUL
FKHYDQQRGDOULFRQRVFLPHQWRGLSH]]LLQSURGX]LRQHDOFRQWUROORDFFHVVLQRDOSDJDPHQWRHOHWWURQLFROHVROX]LRQLLPSLHJDWHGLSHQGRQRGDOODSSOLFD]LRQHGDOODVLFXUH]]DULFKLHVWDHGDOODGLVWDQ]DDOOD
TXDOHSRVVLELOHULOHYDUHORJJHWWR3DUWLFRODUPHQWH
GLIIXVRO5)L'XWLOL]]DWRQHOFRQWUROORDFFHVVLH
QHOOLGHQWLFD]LRQHGHOOHPHUFL HGDQFKHGLWDOXQL
DQLPDOLGDDOOHYDPHQWRFXLVLLPSLDQWDXQDPLFURFDSVXODVRWWRFXWDQHD VLVWHPDFRQVLVWHQWHLQ
XQOHWWRUHFKHJHQHUDLOFDPSRHOHWWURPDJQHWLFR
HFFLWDWRUHHLQXQFHUWRQXPHURGLFLUFXLWLFKLDPDWL

WDJFRQWHQHQWLXQFKLSDOLPHQWDWRGDXQDERELQDGL
ORHOHWWULFRYDULDPHQWHVDJRPDWD
'RSRDYHUSUHVHQWDWRYDULSURJHWWLGHOJHQHUHWRUQLDPRVXOODUJRPHQWRFRQXQDSSDUDWRFKHGLVSRQH
GHOODFRQQHVVLRQH86%HTXLQGLQDVFHSHUODYRUDUH
VLDLQPRGRVWDQGDORQHVLDLQWHUIDFFLDWRDGXQ3HUVRQDO&RPSXWHUFRQLOTXDOHHIIHWWXDUHXQORJGHL
SDVVDJJLHODJHVWLRQHDYDQ]DWDFRPSUHVDODELOLWD]LRQHRGLVDELOLWD]LRQHGLDOFXQLWDJ
,OFLUFXLWRTXLSURSRVWRSLXWWRVWRVHPSOLFHSHUFK
LPSLHJDXQVHPSOLFHGRSSLRRSHUD]LRQDOHSHUJHQHUDUHLOFDPSRHOHWWURPDJQHWLFRHFFLWDWRUHHULOHYDUH
OHFRPPXWD]LRQLGHOFKLSGHLWDJVWDQGDUGFRGLFDWL
Elettronica In ~ Novembre 2014

25

Schema a blocchi
COMPARATORE

AMPLIFICATORE

PIC18F14K50

RIVELATORE

DRIVER
BOBINA

DELWROWUHDGXQPLFURFRQWUROORUHGLFDVD0LFURFKLSFKHGHFLIUD
LGDWLPHPRUL]]DQRD
GLYHUVLFRGLFL HTXLQGLDOWUHWWDQWL
WDJ HULFRQRVFHQGROLLQOHWWXUD
DWWLYDXQUHODWHPSRRDSHUPDQHQ]D,OPLFURROWUHWXWWRGRWDWR
GLLQWHUIDFFLD86%GLWLSRGHYLFH
FRQODTXDOHFRPXQLFDFRQLO3&
6LWUDWWDSHUFLGLXQOHWWRUHGL
WDJ5)L'GLEDVVRFRVWRGHVWLQDWRDTXHOOHDSSOLFD]LRQLFRPHLO
FRQWUROORGLFDQFHOOLPRWRUL]]DWL
HGDOWURGLVLPLOHHVWUHPDPHQWH
UREXVWHHDIGDELOLSUHFLVHHLQ
JUDGRGLULFRQRVFHUHWDJDEDGJH
HSRUWDFKLDYLDXQDGLVWDQ]DGL
FLUFDFPSHUFLQRQLQGLVSHQVDELOHDSSRJJLDUHLOWDJFRPH
LQYHFHULFKLHVWRSHUPROWLOHWWRUL
GLWUDQVSRQGHUSHU5)L'ULVHUYDWL
DOFRQWUROORDFFHVVL
8QDSDUWLFRODULWGHOFLUFXLWR
FKHODERELQDUHDOL]]DWDVX
VWDPSDWRFRVGDHYLWDUHFULWLFLW
OHJDWHDOODUHDOL]]D]LRQHDOR
IL CIRCUITO
,WUDQVSRQGHURWDJSHU5)L'VL
OHJJRQRHFFLWDQGROLPHGLDQWHXQ
FDPSRHOHWWURPDJQHWLFRYDULDELOH
HSRLULOHYDQGRLOFDULFRFKHHVVL
GHWHUPLQDQRSHUHIIHWWRGHOOD
UHD]LRQHGLQGRWWRSUDWLFDPHQWH
ODOHWWXUDDYYLHQHVIUXWWDQGRXQ

26

Novembre 2014 ~ Elettronica In

TAG

VLVWHPDDVVLPLODELOHDOWUDVIRUPDWRUHGRYHODYYROJLPHQWR
SULPDULRTXHOORHFFLWDWRUHGHO
OHWWRUHHLOVHFRQGDULRLQYHFHOD
ERELQDDOOLQWHUQRGHOWDJ4XDQGRODYYROJLPHQWRDERUGRGHO
OHWWRUHHPHWWHLOSURSULRFDPSR
HOHWWURPDJQHWLFR WLSLFDPHQWHD
N+] OHYDULD]LRQLGLXVVR
FKHLQYHVWRQRLOWDJLQGXFRQR
QHOODVXDERELQDXQDWHQVLRQH
DOWHUQDWDODTXDOHWUDPLWHXQ
UDGGUL]]DWRUHHXQFRQGHQVDWRUH
YLHQHUHVDFRQWLQXDHDOLPHQWD
ODORJLFDLQWHUQDDOWDJODORJLFD
XQDYROWDDOLPHQWDWDHPHWWHLO
SURSULRFRGLFHVHULDOPHQWHVRWWR
IRUPDGLVWULQJDGLLPSXOVLL
TXDOLSRODUL]]DQRXQWUDQVLVWRU
FKHFKLXGHSHULRGLFDPHQWHLQ
FRUWRFLUFXLWRODERELQDGHOWDJ
PDQRQLQXLVFHVXOODORJLFD
GDWRFKHLOFRUWRDYYLHQHSULPD
GHOGLRGRUDGGUL]]DWRUH GHWHUPLQDQGRXQPDJJLRUHDVVRUELPHQWRFKHVLWUDGXFHLQXQD
ULFKLHVWDGLLQFUHPHQWRGHOXVVR
PDJQHWLFR4XHVWDFRQGL]LRQH
FDXVDXQPDJJLRUHDVVRUELPHQWR
GLFRUUHQWHGDSDUWHGHOODERELQD
GHOOHWWRUHTXLQGLIDFLOHOHJJHUHJOLLPSXOVLHTXLQGLLOFRGLFH
GHOWDJSHUFKEDVWDULOHYDUHJOL
LPSXOVLGRYXWLDLSLFFKLGLDVVRUELPHQWR FKHFRUULVSRQGRQRDL

OLYHOOLDOWL HLFDOLGLFRUUHQWH FKH


FRUULVSRQGRQRDOOHSDXVHRVVLD
DOOR]HURORJLFR 
/DWHFQLFDGLULOHYDPHQWRGHJOL
LPSXOVLSURGRWWLGDOWUDQVSRQGHU
VLPLOHDTXHOODDGRWWDWDQHOOD
JUDQSDUWHGHLPHWDOGHWHFWRUH
VLEDVDVXOFDULFRGHWHUPLQDWRGD
XQFRQGXWWRUHLQFRUWRFLUFXLWR
LPPHVVRLQXQXVVRHOHWWURPDJQHWLFRYDULDELOH
'LVROLWROLQVLHPHGHOOHRSHUD]LRQLRYYHUROHFFLWD]LRQHGHL
WDJHODOHWWXUDGHLORURFRGLFL
PHGLDQWHODUHD]LRQHGLQGRWWR
YLHQHVYROWRGDXQLQWHJUDWRR
XQPRGXORVSHFLDOL]]DWRLQYHFH
QHOSURJHWWRFKHYLSURSRQLDPR
OHUHDOL]]LDPRFRQXQFLUFXLWR
PROWRVHPSOLFHEDVDWRVXGXH
DPSOLFDWRULRSHUD]LRQDOL
$OVROLWRXQPLFURFRQWUROORUH
XQ3,&).,3LQTXHVWR
FDVR OHJJHJOLLPSXOVLHVDPLQD
LFRGLFLHSURYYHGHDOOHRSHUD]LRQLVLDGLDSSUHQGLPHQWRVLDGL
LGHQWLFD]LRQHLQROWUHORVWHVVR
PLFURVLQWHWL]]DODFRPSRQHQWH
YDULDELOHFRQODTXDOHYLHQHFRPDQGDWDODERELQDHFFLWDWULFH
'DQGRXQRVJXDUGRDOORVFKHPD
HOHWWULFRYHGLDPRFKHLOFDPSR
HFFLWDWRUHYLHQHSURGRWWRGDOOD
ERELQDHFFLWDWULFHFROOHJDWDWUD
LSXQWLHGHOFRQQHWWRUH6.
ODTXDOHULFHYHODOLPHQWD]LRQH
GDOOXVFLWDGLXQVHPSOLFHDPSOLFDWRUHDVLPPHWULDFRPSOHPHQWDUHIRUPDWRGD7H7OHFXL
EDVLVRQRXQLWHHSLORWDWHLQVLHPH
GDOORQGDJHQHUDWDGDO3,&3L
HVDWWDPHQWHLOPLFURFRQWUROORUH
VLQWHWL]]DXQVHJQDOHUHWWDQJRODUH3:0DN+]PHGLDQWH
ODSSRVLWDLVWUX]LRQH3LF%DVLFH
LOOWURFRPSRVWRGD5H&
UHQGHWDOHFRPSRQHQWHTXDVL
VLQXVRLGDOH
6HEEHQHLOFLUFXLWRIXQ]LRQLLQ
FRQWLQXDODERELQDJHQHUDXQ
FDPSRHOHWWURPDJQHWLFRDOWHUQDWR
SHUFKDVHJXLWRGHOODSSOLFD]LRQHGHOODSRODULWSRVLWLYDODER-

[schema ELETTRICO]
ELQDWHQGHTXDQGRLOSRWHQ]LDOH
IRUQLWRGDOORVWDGLRDVLPPHWULD
FRPSOHPHQWDUHVLDEEDVVDD
UHVWLWXLUHOHQHUJLDLPPDJD]]LQDWDODTXDOHYLHQHDVVRUELWDGDO7
FLGHWHUPLQDXQXVVRGLFRUUHQWHELGLUH]LRQDOHHTXLQGLXQ
FDPSRHIIHWWLYDPHQWHDOWHUQDWR
4XDQGRXQWUDQVSRQGHUULVSRQGHODSDUWHGLFLUFXLWRIDFHQWH
FDSRDJOLRSHUD]LRQDOL,&DH
,&ESURYYHGHDULOHYDUHOHYDULD]LRQLGLFRUUHQWHFDXVDWHGDOOD
FRPPXWD]LRQHQHOWDJRYYHURD
GLVFULPLQDUHJOLLPSXOVLGLVWLQ-

JXHQGROLGDOVHJQDOHSURGRWWR
GDOODERELQDLQFRQGL]LRQLGL
ULSRVR3HURWWHQHUHFLVLVIUXWWD
XQULOHYDWRUHGLFRUUHQWHFKHVL
EDVDVXOODGLIIHUHQ]DGLSRWHQ]LDOHDLFDSLGHOODUHVLVWHQ]DGLFDULFR5FKHLQVLHPHDG5FKLXGH
LOFLUFXLWRGHOODERELQDYHUVR
PDVVDLOGLRGR'HLOFRQGHQVDWRUH&VHUYRQRDUDGGUL]]DUH
HOLYHOODUHODWHQVLRQHSURGRWWD
GDOODFRUUHQWHQHOODERELQDHFFLWDWULFHLQPRGRGDULFDYDUHXQD
FRPSRQHQWHXQLGLUH]LRQDOHOD
FXLDPSLH]]DIXQ]LRQHGLUHWWD

GHOODVVRUELPHQWRGHOWDJ
/RVWDGLRFKHVHJXHGLVDFFRSSLDWRLQFRQWLQXDLQPRGRGD
EORFFDUHODFRPSRQHQWHOWUDWD
GD&GRYXWDDOODFRUUHQWHFKH
XLVFHQHOODERELQDHFFLWDWULFHLQ
FRQGL]LRQLGLULSRVRLQIDWWL&VL
ODVFLDDWWUDYHUVDUHGDOODFRUUHQWH
TXDQGRFXQDYDULD]LRQHGL
WHQVLRQHDOOXVFLWDGHOULYHODWRUH
'& HTXLQGLTXDQGRLOWDJ
SXOVD
,&DHOHYDLOOLYHOORGHOVHJQDOHULYHODWRH,&EIXQ]LRQDGDFRPSDUDWRUHDGLVWHUHVL ORYHGHWHGDOOD
Elettronica In ~ Novembre 2014

27

LETTORE

TAG

CAMPO MAGNETICO
+

CHIP

DATI

GENERATORE
125 kHZ

DATI TRASMESSI
-

DECODER

DATI RILEVATI

UHWURD]LRQHSRVLWLYDUHDOL]]DWD
GDOOD5 HFRPPXWDORVWDWR
GHOODSURSULDXVFLWDLQSUHVHQ]D
GHJOLLPSXOVLFRVWLWXHQWLLOFRGLFH
LQGRWWRGDOWDJULOHYDWR/XVFLWD
GLWDOHRSHUD]LRQDOHYLHQHOHWWD
GDOPLFURFRQWUROORUHWUDPLWHOD
OLQHD5&
,OSDUWLWRUHIRUPDWRGDOOHUHVLVWHQ]H5HG5GHWHUPLQD
ODSRODUL]]D]LRQHDULSRVRSHU
ORSHUD]LRQDOH,&DHLOULIHULPHQWRSHULOFRPSDUDWRUH&&H
&VHUYRQRDGHOLPLQDUHOHYHQWXDOHUHVLGXRGHLN+]FRQ
FXLYLHQHDOLPHQWDWDODERELQD
HFFLWDWULFHDOORVFRSRGLHYLWDUH
FKHYHQJDDPSOLFDWRPHQWUH
&HG5IRUPDQRXQDUHWHFKH
VSHJQHHYHQWXDOLSLFFKLHVRSSULPHDQFRUDOHYHQWXDOHUHVLGXR
GHLN+]LQGRWWRGDOODERELQD
QHOOHSLVWHGHOORVWDPSDWR
,OPLFURFRQWUROORUHSURJUDPPDWRLQPRGRGDLQL]LDOL]]DUH5&
FRPHLQJUHVVRPDVHQ]DSXOOXS
GHGLFDWRDOODOHWWXUDGHJOLLPSXOVLGLVFULPLQDWLGDOORSHUD]LRQDOH
,&EVHPSUHDOOLQL]LDOL]]D]LRQH

28

Novembre 2014 ~ Elettronica In

CAMPO MAGNETICO
MODULATO

Nei sistemi a transponder, per interrogare i tag il lettore


crea un campo elettromagnetico variabile; ai capi della
bobina dei tag si determina una tensione che,
raddrizzata, alimenta il chip contenente il codice,
il quale pilota un transistor in grado di cortocircuitare la
bobina stessa. Ci causa una variazione di
assorbimento nel lettore, corrispondente ai dati del tag.

YLHQHLPSRVWDWD5%FRPHXVFLWD
PDVVDGHOO86%FKLDUDPHQWHLQ
GHVWLQDWDDOFRPDQGRGHOUHOGL
FRPXQHFRQTXHOODGHOFLUFXLWR
XVFLWDH5&DQFRUDFRPHRXWSXW HODOLPHQWD]LRQHSRVLWLYDYLHQH
PDDVVHJQDWRDOJHQHUDWRUH3:0 VHSDUDWDPHGLDQWHXQGLRGR
'DWRFKHODFRUUHQWHIRUQLWDGDOOH
' VFRSRGHOTXDOHFRQVHQWLUH
OLQHHGL,2GHO3,&QRQEDVWDDG DOOKRVW86% LOFRPSXWHU GLDOLDOLPHQWDUHODERELQDGHOUHOLO
PHQWDUHODVFKHGDHLOPLFURFRQPLFURVLDLXWDFRQXQWUDQVLVWRU
WUROORUHQHOOHIDVLGHOODSURJUDP131 7 GHOTXDOHSLORWDODEDVH PD]LRQHRGHOODJHVWLRQHVHQ]D
8QDOWUDOLQHDGLRXWSXW5&
UHO VRORLQWHUIDFFLDPHQWRDO3& 
LPSLHJDWDSHUSLORWDUH VHPSUH
,OGLRGRQHOQRUPDOHXWLOL]]RGHO
WUDPLWHXQWUDQVLVWRU131 LO
FLUFXLWRLPSHGLVFHFKHLYROW
FLFDOLQR%8=FKHSHUPHWWHGL
GHOUHJRODWRUHORFDOH 95 UDJRWWHQHUHOHVHJQDOD]LRQLDFXVWLFKH JLXQJDQRLO9GHOOKRVW86%
LQRFFDVLRQHGHOOHYDULHIDVLGL
4XDQWRDOO,&63ODOLQHD9SS
XWLOL]]RGHOFLUFXLWR5%5%
UDJJLXQJHODFRUULVSRQGHQWHGHO
HG5%VRQRDQFKHVVLLPSRVWDWL
PLFURFRQWUROORUHHVLFFRPHOD
FRPHXVFLWHFKHSLORWDQRL/('
VWHVVDIDDQFKHGD0&/5YLHQH
/'/'/'PRQWDWLVXOOD
GRWDWDGLXQDUHWH5&FKHFRQVWHVVDEDVHWWDFKHUHDOL]]DOD
VHQWHLOUHVHWDOODFFHQVLRQH
ERELQDTXHVWLGLRGLOXPLQRVL
/DOLPHQWD]LRQHSULQFLSDOHGHO
SURYYHGRQRDQFKHVVLDOOHVHJQDOHWWRUHLQFRQWLQXDD
OD]LRQLGXUDQWHLOIXQ]LRQDPHQWR 9FFDSSOLFDWLDLSXQWLHGHOOD
/LQWHUIDFFLD86%GHOPLFURFRQPRUVHWWLHUD6.LOGLRGR'
WUROORUHIDFDSRDLSLHGLQLH
SURWHJJHGDOOLQYHUVLRQHGLSR 'H' FKHVRQRLQFRPXQH
ODULWLOUHVWRGHOODFLUFXLWD]LRQH
FRQLFRQWDWWL3*&H3*'GHO
HSRUWDODWHQVLRQHGLQJUHVVR
FRQQHWWRUH,&63SHUODSURDOODERELQDGHOUHO,OUHJRODWRUH
JUDPPD]LRQHLQFLUFXLW 6. OD
95ULFDYDGDOODWHQVLRQHOWUDWD

[piano di MONTAGGIO]

Elenco Componenti:
R1R3: 470 ohm
R4, R5: 100 kohm
R6R8: 10 kohm
R9, R10: 220 kohm
R11, R12: 4,7 kohm
R13: 1 kohm
R14: 39 kohm
R15: 1 Mohm
R16: 10 ohm
R17, R18: 330 ohm
R19: 1 kohm
R20: 560 ohm
R21: 1,2 kohm

R22: 10 kohm
R23: 10 ohm
C1C3: 10 nF ceramico
C4C6: 4,7 nF ceramico
C7C11: 100 nF ceramico
C12, C13: 100 pF ceramico
C14: 470 pF ceramico
C15: 4,7 F 100 VL elettrolitico
C16, C17: 22 pF ceramico
C18: 470 nF ceramico
C19: 100 F 25 VL elettrolitico
C20: 100 nF ceramico
D1D5: 1N4148

D6, D7: 1N4007


IC1: LM358
IC2: PIC18F14K50-I/P
(VK8019)
T1T3: BC547
T4: BC557
D1D4: 1N4007
D5: 1N4148
D6: UF4007
VR1: 7805
SW1: Microswitch 90
BUZ1: Buzzer
X1: Quarzo 12 MHz

LD1: LED 3mm rosso


LD2: LED 3mm blu
LD3: LED 3mm verde
RY1: Rel 12V (VR15121C)
Varie:
- Zoccolo 4+4
- Zoccolo 10+10
- Connettore USB-B
- Connettore Board-To-Wire
6 vie Maschio
- Morsetto 3 poli
- Circuito stampato

Elettronica In ~ Novembre 2014

29

La basetta contenente
la bobina eccitatrice
ospita i LED, da inserire
ognuno nel proprio foro
e saldare come
mostrato.

GD&H& DYDOOHGHO'
YROWVWDELOL]]DWLFKHWUDPLWH'
JLXQJRQRDOODOLQHDGLDOLPHQWD]LRQH 9 GHOPLFURFRQWUROORUH
HGHOODORJLFDQRQFKGHOGRSSLR
RSHUD]LRQDOHHGHOGULYHUSHUOD
ERELQDHFFLWDWULFH'VHUYHSHU
HYLWDUHFKHTXDQGRLOFLUFXLWR
YLHQHDOLPHQWDWRGDOO86%OD
WHQVLRQHLQDUULYRGDOFRPSXWHU
VLFKLXGDVXOOXVFLWDGHO
GDQQHJJLDQGRTXHVWXOWLPR,QVRPPD'IRUPDLQVLHPHD'
XQDSRUWDORJLFD25FKHFRQVHQWH
GLDOLPHQWDUHODORJLFD LOUHO
HVFOXVR VLDFRQODOLPHQWD]LRQH
DSSOLFDWDD6.VLDFRQO86%
VHQ]DFKHOHULVSHWWLYHWHQVLRQL
HQWULQRLQFRQWDWWR
COME FUNZIONA
,OUPZDUHFKHJLUDQHOPLFUR
SUHYHGHODOHWWXUDFLFOLFDGHOORVWDWRGHOO86%HGHOODOLQHD
5&FXLJLXQJRQRJOLLPSXOVL
FRUULVSRQGHQWLDOODOHWWXUDGHO
WDJ5)L'6HDQFRUDQRQVWDWR
DSSUHVRDOFXQWDJODOHWWXUDQRQ
KDHVLWRLOUPZDUHGHOPLFURFRQWUROORUHDFTXLVLVFHLGDWLPD
DERUWLVFHODSURFHGXUDSHUFK
QRQKDQXOODLQ((3520FRQFXL
FRQIURQWDUOL$IQFKLOFLUFXLWR
SRVVDHVVHUHXWLOL]]DWRELVRJQD
FKHLQPHPRULDVLDSUHVHQWH
DOPHQRXQFRGLFH3HUTXHVWD
UDJLRQHLOUPZDUHDWWHQGH
FKHVXOO5&DUULYLQRLGDWLGHO
SULPRWDJSDVVDWRVXOODERELQD
DOULFRQRVFLPHQWRGHOWDJLOVXR
FRGLFHYLHQHPHPRUL]]DWRQHOOD

30

Novembre 2014 ~ Elettronica In

((3520
G
((3520GHOPLFURFRQWUROORUH,O
SULPRWDJ
SULPRWDJSDVVDWRLQFRQGL]LRQL
GL((3520
GL((3520YXRWDGLYHQWHULO
WDJ0DVWHU
WDJ0DVWHUSDVVDQGRLOTXDOHLQ
L
RJQLPRPHQWRLOFLUFXLWRHQWUHU
LQSURFHGXUDGLDSSUHQGLPHQWR
'XQTXHVHODPHPRULDYXRWD
SHUFKLOPLFURFRQWUROORUHVWDWR
DSSHQDSURJUDPPDWRRSHUFK
VWDWDFDQFHOODWDFRQLOFRPDQGR
GD3&LOOHWWRUHIXQ]LRQDQHOOD
PRGDOLWDEDVVDVLFXUH]]DLQ
TXDQWRXQTXDOVLDVLWDJSX
IDUVLLGHQWLFDUHHGLYHQWDUHLO
0DVWHUGHOVLVWHPDQHOOHDSSOLFD]LRQLGRYHVLULFKLHGHVLFXUH]]D
ELVRJQDFKHDO3&DEELDDFFHVVR
VRORODPPLQLVWUDWRUHGHOVLVWHPD
DOWULPHQWLIDFLOHIDULGHQWLFDUH
WDJHVWUDQHL
1RWDWHFKHDOODSULPDDFFHQVLRQH
LOUPZDUHFDQFHOODLOFRQWHQXWR
GHOOD((3520SHUULPXRYHUH
HYHQWXDOLGDWLFDVXDOLSUHVHQWL
GRSRODFFHQVLRQHDQFKHVHQRQ
VRQRPHPRUL]]DWLWDJ
2JQLYROWDFKHSDVVDQGRLOWDJ
GLVROLWRLOULOHYDPHQWRDYYLHQH
DQFKHDFPGLGLVWDQ]DGDOOD
VH]LRQHRUL]]RQWDOHGHOODYYROJLPHQWR 0DVWHUKDLQL]LRODSSUHQHWWHUHDO
GLPHQWRLOPLFURIDHPHWWHUHDO
KHEUHYL
FLFDOLQRWUHQRWHDFXVWLFKHEUHYL
/('
'XUDQWHODSURFHGXUDLO/('
HFKH
EOXODPSHJJLDDLQGLFDUHFKH
VRSUDOD
ELVRJQDSDVVDUHXQWDJVRSUDOD
HOHWWR
ERELQDVHLOFRGLFHYLHQHOHWWR
HULWHQXWRFRPSDWLELOH
FRQLOVLVWHPDYLHQH
WUDVIHULWRLQ5$0H
LOPLFURFRQWUROORUHQH
GFRQIHUPDIDFHQGR
RWD
HPHWWHUHDO%8=XQDQRWD
WD
DFXVWLFDEUHYH2JQLYROWD
JLO
FKHYLHQHDSSUHVRXQWDJLO
UL]]D
PLFURFRQWUROORUHPHPRUL]]D

LOFRGLFHFRUULVSRQGHQWHQHOOD
SURSULD((35206HLOWDJYLHQH
SDVVDWRLQPRGRQRQFRUUHWWRH
QRQYLHQHULFRQRVFLXWRLOFLFDOLQR
HPHWWHWUHQRWHOXQJKH
1RWDWHDQFRUDFKHVHLOFRGLFHDSSUHVRLOGXHFHQWRFLQTXDQWHVLPR
HTXLQGLGRSRODSSUHQGLPHQWR
GHOWDJFRUULVSRQGHQWHODPHPRULDSLHQDLOFLUFXLWRORVHJQDOD
IDFHQGRVXRQDUHLOFLFDOLQRFRPH
VHODSSUHQGLPHQWRIRVVHWHUPLQDWRPDQXDOPHQWH
&RPSOHWDWRODSSUHQGLPHQWRGHL
WDJSHUDEEDQGRQDUHODSSUHQGLPHQWRVLSDVVDVXOODERELQDLO
WDJ0DVWHULOPLFURFRQWUROORUH
ULVSRQGHIDFHQGRHPHWWHUHDOFLFDOLQRWUHQRWHEUHYLHDFFHQGHQGRLO/('EOXLQPRGRVVR
1HOQRUPDOHXWLOL]]RLOOHWWRUH
SUHVHQWDDFFHVLDOXFHVVDL/('
EOXHYHUGHHLOUHOULPDQHD
ULSRVRTXDQGRVLSDVVDXQWDJ
HLOPLFURQHULFRQRVFHLOFRGLFH
FRUULVSRQGHQWHIDVFDWWDUHLOUHO
WHQHQGRORQHOODPRGDOLWSUHYLVWDGDOOLPSRVWD]LRQHIDWWDGDO
VRIWZDUHVX3&DWDOHULJXDUGR
YDGHWWRFKHO5<SXIXQ]LRQDUHLQPRGRLPSXOVLYRRELVWDELOH
HFKHTXHVWDLPSRVWD]LRQHSX
HVVHUHIDWWDLQGLYLGXDOPHQWHSHU

Lo stampato base contiene tutti


i componenti eccetto i LED e la bobina;
il connettore a sinistra permette di
collegare questi ultimi.

FLDVFXQRGHLWDJLQPHPRULD9HGUHPRDOODQHGLTXHVWRDUWLFROR
FRPHVLHIIHWWXDQROHLPSRVWD]LRQLGDOVRIWZDUH
1HOQRUPDOHXWLOL]]RDGRJQL
WDJULFRQRVFLXWRVLVSHJQHLO/('
URVVRHVLDFFHQGHLOYHUGH,OEOX
ULPDQHDFFHVRDOXFHVVDDLQGLFDUHFKHLOOHWWRUHLQIXQ]LRQH
QHOQRUPDOHXWLOL]]R,QROWUHRJQL
YROWDFKHYLHQHULFRQRVFLXWRXQ
WDJSDVVDWRVRSUDODERELQDLOFLFDOLQRVXRQDSHUPH]]RVHFRQGR
HPHWWHXQDEUHYHQRWDDFXVWLFD 
REALIZZAZIONE PRATICA
%HQHVSLHJDWRFRPIDWWRHLQ
FKHPRGRIXQ]LRQDLOQRVWUROHWWRUHYHGLDPROHQRWHFRVWUXWWLYH
LOWXWWRUHDOL]]DWRVXGXHFLUFXLWL
VWDPSDWLPRQRIDFFLDHTXLQGLGL
IDFLOHUHDOL]]D]LRQHDQFKHVHQ]D

ULFRUUHUHDOODIRWRLQFLVLRQHXQDEDVHWWDTXHOOD
FKHRVSLWDLOOHWWRUH
YHURHSURSULRPHQWUH
ODVHFRQGDSHUPHWWH
GLUHDOL]]DUHODERELQD
LUUDGLDQWH VXTXHVWXOWLPDYDQQRVDOGDWLL
WUH/(' ,OYDQWDJJLR
GLFRVWUXLUHODERELQD
PHGLDQWHXQRVWDPSDWR
FKHODVWHVVDEDVHWWD
GDOODWRRSSRVWRDTXHOOR
GHOOHSLVWHDVSLUDOHSX
HVVHUHHVSRVWDDOOHVWHUQRVHQ]D
LOULVFKLRFKHYHQJDGDQQHJJLDWD
QHSSXUHGDOOXUWRGHLWDJVHQ]D
FRQWDUHFKHUHDOL]]DQGRODERELQD
VXXQDEDVHWWDQRQFGDSRUVLLO
SUREOHPDGLFRVWUXLUHLOURFFKHWWR
GLDYYROJHUHEHQHLOORHFF
3HUUHDOL]]DUHLGXHFVVHJXLWH

OHWUDFFHODWRUDPHVFDULFDELOLGDO
QRVWURVLWRLQWHUQHWwww.elettronicain.itLQFLVHOHEDVHWWHIRUDWH
TXHOODEDVHHLQL]LDWHDGLVSRUYLL
FRPSRQHQWLGDQGRODSUHFHGHQ]DDOOHUHVLVWHQ]HHDLGLRGLDOVLOLFLR SHULTXDOLGRYHWHULFRUGDUH
FKHODIDVFHWWDFRORUDWDVXOFRUSR

Elettronica In ~ Novembre 2014

31

Fig. 2

Fig. 1

LQGLFDLOFDWRGR TXLQGLSURFHGHQGRFRQJOL]RFFROLSHUPLFURFRQWUROORUHHG/0LOSXOVDQWH
LFRQGHQVDWRUL IDWHDWWHQ]LRQH
DOODSRODULWGHJOLHOHWWUROLWLFL HL
WUDQVLVWRUGDRULHQWDUHWXWWLFRPH
LQGLFDWRQHOODSSRVLWRGLVHJQR
&RPSOHWDWHLOFLUFXLWRLQVHUHQGR
HVDOGDQGRLOUHJRODWRUHLQWHJUDWR
 FKHGHYHDYHUHODOHWWDPHWDOOLFDULYROWDD& OHPRUVHWWLHUH
DSDVVRPPSHUODOLPHQWD]LRQH
HOXVFLWDLOTXDU]RSHULOPLFUR
HLOUHO$TXHVWRSXQWRSRWHWH
VLVWHPDUHODERELQDHFFLWDWULFH R
DQWHQQDLUUDGLDQWHVHSUHIHULWH 
UHDOL]]DWDVXFLUFXLWRVWDPSDWR
FKHFRQVLJOLDPRGLVRYUDSSRUUH
DOORVWDPSDWRGLEDVHHGLVWDQ]LDUHPHGLDQWHFRORQQLQHHVDJRQDOL
SUHIHULELOPHQWHLQSODVWLFDSHU
QRQGLVWXUEDUHLOULOHYDPHQWRGHL
WUDQVSRQGHU DOWHDOPHQRPP
LOFVGHOODQWHQQDYDFROOHJDWR

32

Novembre 2014 ~ Elettronica In

DLFRQWDWWLHGHOFRQQHWWRUH
6.GLTXHOOREDVHPHGLDQWH
GXHFRUWLVSH]]RQLGLORLQUDPH
GDVDOGDUHXQRQHOODSLD]]ROD
LQWHUQDHGXQRLQTXHOODHVWHUQD
HVWUHPLGHOODVSLUDOH ,FRQWDWWL
GHOODVWHVVDPRUVHWWLHUD
YDQQRSRUWDWLPHGLDQWHVSH]]RQL
GLORGLVH]LRQHSDULDPPT
ULVSHWWLYDPHQWHDOODSLVWDGL
PDVVDGHOFVERELQDDOODQRGR
GHO/('/' YHUGH DTXHOOR
GHOO/' EOX HDTXHOORGHOO/'
URVVR ,QDOWHUQDWLYDDOODUHDOL]]D]LRQHVXEDVHWWDUDPDWDODERELQDSRWHWHFRVWUXLUODWUDGL]LRQDOPHQWHRYYHURDYYROJHQGRLQDULD
VXGLDPHWURGLPP 
VSLUHGLORLQUDPHVPDOWDWR
GHOGLDPHWURGLPPQLWR
ODYYROJLPHQWRSHUFROOHJDUORDO
FLUFXLWRVWDPSDWREDVHUDVFKLDWH
EHQHOHHVWUHPLWGHOORDOOR
VFRSRGLULPXRYHUQHORVPDOWRH

FRQVHQWLUHODVWDJQDWXUD
6HDYHWHELVRJQRGLFROORFDUHOR
VWDPSDWRLQXQOXRJRGLYHUVRH
GLVWDQWHGDTXHOORGRYHYHUUDQQR
OHWWLLWDJVDSSLDWHFKHODERELQD
SXHVVHUHVLVWHPDWDVHQ]DWURSSL
SUREOHPLLQOLQHDWHRULFDLOL
GLFROOHJDPHQWRFRQORVWDPSDWR
EDVHSRVVRQRHVVHUHOXQJKLQR
DPHWULTXLQGLUHJRODWHYLGL
FRQVHJXHQ]D$GRJQLPRGRSHU
TXHOFKHULJXDUGDODFROORFD]LRQHGHOODERELQDFRQVLGHUDWHFKH
SXVWDUHSUDWLFDPHQWHRYXQTXH
OXQLFDFRQGL]LRQHFKHQRQ
GHYHHVVHUHDSSRJJLDWDDSLDQL
GLPHWDOORHFKHLOSDQQHOORGL
FRSHUWXUDFKHVHUYHDSURWHJJHUOD
GDOOHVWHUQRGHYHHVVHUHDQFKHVVRLQPDWHULDOHQRQPHWDOOLFRHG
HOHWWULFDPHQWHLVRODQWHTXDOHDG
HVHPSLRSODVWLFDEDFKHOLWHYHWUR
RYHWURUHVLQDOHJQR4XLQGLOD
ERELQDSXHVVHUHVLVWHPDWDGLHWURXQYHWURRGHOSOH[LJODVVVXO
TXDOHGLVHJQDUHXQFHUFKLRFKH
LQGLFKLOD]RQDGRYHDYYLFLQDUHL
WDJSHUIDUOLOHJJHUH
3HUODOLPHQWD]LRQHGHOOHWWRUH
VHUYHXQDOLPHQWDWRUHGDUHWHFKH
IRUQLVFD9HDOPHQRP$
GLFRUUHQWHORFROOHJKHUHWHDOOD
PRUVHWWLHUD6.ULVSHWWDQGROD
SRODULWLQGLFDWD6HFROOHJDWHLO
FLUFXLWRDOFRPSXWHUSHUHIIHWWXDUHOHRSHUD]LRQLGLJHVWLRQH
GDVRIWZDUHSRWHWHDQFKHQRQ
IRUQLUHODOLPHQWD]LRQHDG6.
PDVIUXWWDUHLYROWSUHVHQWL
VXOODFRQQHVVLRQH86%LQWDOFDVR
IXQ]LRQHUWXWWRLOOHWWRUHPDQRQ

Tabella 1 - Segnalazioni fornite dai LED.


LED

Colore

Stato

LD1

rosso

DFFHVRVVR

Segnalazione
rel a riposo

LD2

blu

DFFHVRVVR

circuito acceso

LD2

blu

lampeggiante

apprendimento

LD3

verde

DFFHVRVVR

rel eccitato

Tabella 2 - Segnalazioni fornite dal cicalino.


Suono

Segnalazione

1 beep corto

tag riconosciuto (in apprendimento indica che il tag stato memorizzato)

3 beep corti

vengono emessi allentrata e allabbandono della procedura di apprendimento

3 beep lunghi

tag non riconosciuto

LOUHOSHUFKULFKLHGH9HG
FROOHJDWRDYDOOHGHOUHJRODWRUH
95GRYHL9QRQDUULYDQR
6HDOLPHQWDWHLOFLUFXLWRFRQ6.
SXUFROOHJDQGRORYLD86%LQYHFH
LOUHOIXQ]LRQDQRQSUHRFFXSDWHYLSHUFKQRQSXGDQQHJJLDUVL
QLOOHWWRUHQLOFRPSXWHULQ
TXDQWROHGXHDOLPHQWD]LRQLQRQ
HQWUDQRLQFRQWDWWRWUDORUR
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VWHVVRVLWRVLWURYDQRLGULYHU
GHOFLUFXLWRLTXDOLXQDYROWD
LQVWDOODWLFUHDQRXQDSRUWD&20
YLUWXDOHLOFXLQXPHURYLHQH
DWWULEXLWRGDOVLVWHPDRSHUDWLYR
VXOODEDVHGLTXHOOLGLVSRQLELOL
GLSHQGHGDTXDQWHDOWUHSHULIHULFKH86%VRQRVWDWHLQVWDOODWHLQ
SUHFHGHQ]D 
)LQLWDOLQVWDOOD]LRQHGHOVRIWZDUH
VXOGHVNWRSYLHQHFUHDWDXQLFRQDFRQWHQHQWHODVLJOD.
IDFHQGRFOLFVXOODTXDOHDYYLDWHLO
SURJUDPPDFKHIDDSSDULUHODQHVWUDSULQFLSDOHLOOXVWUDWDLQFig.
1,OVRIWZDUHFRQVHQWHGLJHVWLUH
LOGDWDEDVHGHLWDJPHPRUL]]DWL
RYYHURWUDVIHULUHVX3&RGD3&
DOHWWRUHODOLVWDGHLWDJDEELQDWL
DOVLVWHPDFRQVHQWHLQROWUHGL
DELOLWDUHDOFXQLWDJDOFRPDQGR
GHOUHOHGLGHQLUHODWWLYLWGL
TXHVWXOWLPR
8QDYROWDFRQQHVVRLOFLUFXLWRYLD
86%GRSRDYHUDSHUWRODQH-

VWUDSULQFLSDOHGHOSURJUDPPD
ELVRJQDDYYLDUHODFRQQHVVLRQH
WUDPLWHLOSXOVDQWHConnectXQD
QHVWUDGLGLDORJRFKLHGHGL
VFHJOLHUHLOGLVSRVLWLYRLQEDVH
DOOD&20YLUWXDOHFXLFROOHJDWR
TXHVWDQHVWUDXWLOHQHOFDVR
DOO86%VLDQRFROOHJDWLSLOHWWRUL 
8QDYROWDWURYDWRLOOHWWRUHH
LQVWDXUDWRLOGLDORJRFRQHVVR
YLD86%VLDWWLYHUDQQRJOLDOWUL
SXOVDQWLGHOODVFKHUPDWD
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IXQ]LRQLGLVSRQLELOLSDUWHQGR
GDOSXOVDQWHReadFKHOHJJHOD
PHPRULDGHOOHWWRUHHQHWUDVIHULVFHLOGDWDEDVHFRUULVSRQGHQWH
QHOFRPSXWHUTXDOVLDVLPRGLFD
DSSRUWDWDQHO3&GHYHSRLHVVHUH
WUDVIHULWDIDFHQGRFOLFVXOSXOVDQWHWriteORVWHVVRGDXVDUHVH
VLFUHDORFDOPHQWHRVLFRSLDGD
DOWUROHWWRUHLOGDWDEDVHHVLYXROH
FDULFDUORLQXQDOWUR
/DFRSLDFRPRGDVHELVRJQD
GXSOLFDUHGHLOHWWRUL5)L'LQ
TXHVWRFDVRVLFDULFDLOOHFRQLO
SXOVDQWHLoadHQHOODQHVWUDGL
GLDORJRFKHVLDSUHVLVSHFLFDLO
SHUFRUVRGRYHVLWURYD,OSXOVDQte SaveVDOYDHYHQWXDOLPRGLFKH
DOGDWDEDVH
,OSXOVDQWHDeleteFDQFHOODXQ
UHFRUGHClearULSXOLVFHOLQWHUR
GDWDEDVH
5LFRUGDWHFKHTXDOVLDVLPRGLFD
DSSRUWDWDDOODOLVWDGLWDJGHYH
HVVHUHFRQIHUPDWDFRQWrite
DOWULPHQWLUHVWDQHO3&PDQRQ
YLHQHWUDVFULWWDQHOOD((3520
GHOOHWWRUHTXLQGLVHFDQFHOODWH

XQWDJPDIDWHFOLFVRORVXSave
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VFKHUPDWDQHO3&PDQRQGDOOD
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,OSXOVDQWHDoor LockDVVRFLDLQYHFHXQFHUWRWDJ5)L'FRQYDULH
IXQ]LRQLGHOUHOVHOH]LRQDQGROL
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GRS]LRQHLock/unlockGLOSLHQR
FRQWUROORGHOUHOLQPRGRELVWDELOH XQDYROWDDWWLYDHODYROWD
GRSRGLVDWWLYDLOUHO PHQWUHMomentaryIRUQLVFHLOFRQWUROORDG
LPSXOVRUnlock forSHUPHWWHGL
VSHFLFDUHLOWHPSRGLVEORFFRGHO
UHO DWWLYDWR QHOODSSRVLWDFDVHOOD,QQHLOSXOVDQWHSet Master
SHUPHWWHGLLPSRVWDUHTXDOHGL
TXHOOLPHPRUL]]DWLGLYHQWDLOWDJ
0DVWHURVVLDTXHOORDXWRUL]]DWR
DFRPDQGDUHODSSUHQGLPHQWRLQ
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PHPRUL]]DWHODULPR]LRQHQHO
OHWWRUHFRQWriteHSRLDYYLFLQDWH
LOWDJDOODERELQDGHOOHWWRUHYL
DSSDUHODVFKHUPDWDLQFig. 2OD
TXDOHVHJQDODLOULOHYDPHQWRGL
XQQXRYRWDJHFKLHGHVHPHPRUL]]DUOR,GHPVHDYYLFLQDWHXQ
WDJPDLSDVVDWRSULPD
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Anteprima
Un breve richiamo sugli aggiornamenti software rilasciati
dal produttore di Banana Pi. Nuovi porting di sistemi
operativi, una compatibilit sempre maggiore con Raspberry
Pi e nuove congurazioni hardware ne fanno sempre pi
unottima soluzione per i nostri progetti.

Banana Pi ,

UPGRADE SOFTWARE
di MARCO MAGAGNIN

bbiamo descritto BananaPi nel numero 188


della rivista. In quellarticolo abbiamo sottolineato la riuscita della soluzione proposta da
Lemaker, la societ che produce il microcomputer,
tanto da tenerla sempre in vista sulla nostra scrivania. Lunica lieve perplessit stata sulla scelta
di voler riprodurre anche la forma della concorrente Raspberry Pi. In ogni caso abbiamo iniziato

ad utilizzare Banana Pi in quei progetti dove Raspberry Pi iniziava a non fornire pi prestazioni
adeguate, soprattutto in applicazioni di raccolta
dati da sensori ed elaborazioni di scenari e regole
di auto-intervento. Grande aiuto ci venuto dal
SRWHUFROOHJDUHDOPLFURFRPSXWHUXQGLVFRVVR
direttamente al connettore SATA disponibile sul
microcontrollore stesso. Nel frattempo la fondaElettronica In ~ Novembre 2014

35

Fig. 1

zione Raspberry presentava la


versione B+ della loro scheda,
che vi abbiamo presentato nello
stesso numero 188 della rivista,
dotata di un maggior numero di
periferiche esterne (USB). Segno
di un mondo in forte evoluzione che, se da un certo punto di
vista pu ingenerare confusione
ed incertezza, dallaltro offre
sempre nuove opportunit di
sviluppo di progetti ed applicazioni sempre pi evolute e con
costi sempre pi abbordabili.
Per darci una certa garanzia di
continuit e per minimizzare
LOULVFKLRGLYHGHUYDQLFDWLJOL
sforzi di studio, progettazione
ed apprendimento nel mondo
embedded, come stiamo sostenendo ormai da lungo tempo,
DEELDPRVVDWRFRPHHOHPHQWR
invariante della nostra attivit,
il fatto di puntare su prodotti
embedded che supportassero
GNU/Linux come sistema
operativo e la distribuzione
'HELDQLQSDUWLFRODUH'LIcile motivare con argomenti
strettamente tecnici questa
scelta. Potremmo indicare una
propensione personale per un
sistema operato che per decenni

36

Novembre 2014 ~ Elettronica In

non ha mai deluso, che vanta


una comunit di sviluppo tra
le pi vaste del pianeta e che
gira su una gamma di sistemi
di elaborazione che spaziano
dalla piccola Arietta G25 di
ACME Systems, alla Raspberry
Pi e schede simili come Banana
3LDLFRPSXWHUGRPHVWLFLQR
ai grandi server di aziende e
SURYLGHUQRDLSLJLJDQWHVFKL
supercomputer di universit
e centri di ricerca in tutto il
mondo. Date queste premesse,
ancora una volta non siamo
stati deleusi. BananaPi ha presentato una nuova versione del
suo sistema operativo basato su
Debian e compatibile con Ra-

Fig. 2

Fig. 3

spian di Raspberry Pi, insieme


allampliamento dellofferta con
altri sistemi operativi, portati
ex-novo od aggiornati. Per avere una panoramica dellofferta
basta andare allindirizzo http://
www.lemaker.org/resources/9-38/
LPDJHBOHVKWPOper trovare
la situazione aggiornata del
software di sistema disponibile
nella pagina di download visibile in Fig. 1.
Invece, per quanto riguarda
levoluzione dellhardware una
possibile risposta la possiamo
trovare allindirizzoKWWS
www.sinovoip.com.cn/ecp_view.
DVS"LG dove sono proposti microcomputer di classe
BananaPi su schede in grado di
RVSLWDUHDERUGRLOGLVFRVVR
oltre ad una maggior dotazione
di periferiche esterne (Fig. 2).
Con queste schede possiamo
realizzare dei veri e propri micro PC o sistemi dedicati come
piccoli server NAS o di stampa
oppure macchine di rete come
router o gateway. Il tutto con le
nuove versioni di sistema operativo che abbiamo citato.
La nostra attenzione va ovviamente alla nuova versione di
Raspbian 3.1, la distribuzione
Debian Wheezy che gira su
Raspberry Pi. Come visibile in
Fig. 3, in questa nuova versione sono disponibili alcuni
pacchetti interessanti come
lIDE di Arduino e gli ambienti
di sviluppo per il linguaggio
di programmazione didattico
Scratch. Questultimo disponibile sia nella versione base
che con le estensioni in grado di
interfacciare il GPIO.
Scratch il linguaggio realizzato dallMIT per introdurre la
programmazione dei calcolatori
elettronici nel modo pi semplice possibile e con una modalit
adatta a tutte le et, anche agli
studenti delle scuole elementari

Microsoft rilascia
una versione di Windows
per Intel Galileo

Vi abbiamo presentato la
scheda Galileo nel numero
181 come una scheda in
tecnologia Intel x86 (in effetti
prodotta da Intel stessa)
compatibile Arduino e con
e
GNU/Linux a bordo, anche se
e
in una versione decisamente
preliminare. Dopo quasi un
anno di silenzio, Microsoft
annuncia una versione
personalizzata del sistema
operativo Windows, rivolta
a tutti i possessori di una
a
scheda Intel Galileo di prima
generazione, aggiornata
FRQLOUPZDUH6LD
la nuova release software
di Windows, basata su
Windows 8.1, sia la scheda
Intel Galileo entrano a far
parte del Windows Developer
err
Program for IoT (Internet of
Things), che Microsoft sta
evidentemente spingendo,
ampliando la possibilit
di utilizzare la particolare
release Windows ad un pi
ampio numero di possessori
della scheda Galileo (sino

e medie. In particolare stiamo


SLDQLFDQGRGLGHGLFDUHDTXHsto linguaggio alcuni tutorial
per introdurre al mondo della
programmazione chi non ha
mai affrontato questo argomento perch intimorito dai linguaggi di programmazione tra-

ad ora tale possibilit era


limitata ad alcuni sviluppatori
selezionati da Microsoft).
Il programma Windows
Developer Program for IoT,
qQDOL]]DWRDVSHULPHQWDUH
lutilizzo di Windows con
nuovi dispositivi Internetconnected e proseguir anche
in futuro con il supporto
alle schede Intel Galileo di
seconda generazione, gi
confermato dai portavoce
della casa di Redmond. La
versione di Windows per
Galileo compatibile con
Arduino e Microsoft spera che
alcuni dei prototipi realizzati
dagli sviluppatori interessati
possa tradursi in un prodotto
commerciale. Per il momento
rimaniamo sempre in attesa
degli sviluppi.

dizionali. Data la natura della


nostra rivista, come di consueto,
sar nostra cura dedicare spazio
allutilizzo di questo linguaggio
per interfacciare moduli elettronici di contatto con il mondo
reale ed anche di gestire la
scheda Arduino Uno. In questa
Elettronica In ~ Novembre 2014

37

Fig. 4

ha meno dimestichezza con lutilizzo di utility di sistema come


Gparted o i comandi di shell.
Nelle Fig. 4 e Fig. 5 vediamo
ODQHVWUDGHOPHQXSULQFLSDOH
GHOORVWUXPHQWRUDVSLFRQJ
lanciato su BananaPi e su Raspberry Pi. Notate che il menu,
lanciato dallo stesso comando,
viene personalizzato automaticamente a seconda della scheda
sulla quale viene lanciato.
&RQUDVSLFRQJSHUHVHPSLR
diventa estremamente semplice, dopo aver preparato la SD
Card, espandere la partizione
GLURRWQRDGXWLOL]]DUHWXWWR
lo spazio disponibile, cosa che
con le precedenti versioni di
Raspbian per BananaPi richiedeva laboriose operazioni con
gli strumenti di gestione delle
partizioni. In Fig. 6 vediamo
lo stato di occupazione spazio
sulla SD Card appena creata.

Fig. 5

nuova distribuzione sono stati


risolti alcuni dei problemi che
abbiamo evidenziato nellarticolo dedicato a Raspberry Pi.
In particolare la possibilit di
XWLOL]]DUHVLFDPHQWHODVWHVVD
SD Card indifferentemente su
Raspberry Pi e BananaPi, questa
volta per davvero, ovviamente
VHQRQXWLOL]]LDPRLOGLVFRVVR
sul connettore SATA (Raspberry Pi non ha questa possibilit),
ma con un case che converte
SATA in USB potremmo risolYHUHLOSUREOHPDFRQJXUDQdo opportunamente la partizione di boot per Raspberry Pi.
Al riguardo potete consultare
il libro Raspberry Pi - Il mio
primo Linux embedded. Unaltra funzionalit che ci ha fatto
molto piacere vedere apparire
la possibilit di utilizzare lo
VWUXPHQWRGLFRQJXUD]LRQH
UDVSLFRQJDQFKHVX%DQDQDPi. Lo abbiamo sempre ritenuto
molto utile, soprattutto per chi

38

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 6

Fig. 7

Fig. 8

Nelle Fig. 7 ed Fig. 8 vediamo i


semplici passaggi per utilizzare
tutto lo spazio presente sulla
SD Card dopo aver selezionato
QHOORVWUXPHQWRUDVSLFRQJOD
voce di menu 1. Expand Filesystem. Nella Fig. 9 vediamo il
risultato delloperazione dopo il
reboot della scheda.
Tornano ad essere semplici
DQFKHOHDOWUHFRQJXUD]LRQL
disponibili nel menu di raspiFRQJFRPHODVXGGLYLVLRQH
della memoria RAM tra video
e CPU o le abilitazioni della
video camera e del server SSH.
Unaggiunta comoda la possibilit di tenere sotto controllo
la temperatura della CPU. Basta
andare alla cartella:
/sys/devices/platform/sunxi-i2c.0/
i2c-0/0-0034
Fig. 9

e digitare il comando:
FDWWHPSBLQSXW
In Fig. 10 abbiamo misurato
una temperatura della CPU di
49 gradi. Nella distribuzione
LQFOXVDLQPRGRSUHGHQLWROD
libreria wiringPi nella sua ultima versione beta, che permette
lutilizzo dei pin di GPIO sia
FRPH,2FKHFRQJXUDWLFRPH
bus i2C, SPI, oppure come uscite
PWM. Questa libreria funziona
anche con Raspberry Pi.
Ricordiamo ancora che lutente
SUHGHQLWRLQTXHVWDGLVWULEXzione :
bananapi (nella precedente versione 3.0 lutente era pi) con
password:
bananapi
Unica nota dolente, se volete
sperimentare la nuova versione
e avete gi installato la versione precedente, eventualmente

Fig. 10

XWLOL]]DQGRXQGLVFRVVRGDWD
dal fatto che non possibile
procedere con unoperazione
di upgrade, ma necessario
scaricare la nuova distribuzione
completa e creare la SD card con
il metodo descritto tante volte,
ed in particolare nel libro Raspberry Pi Il mio primo Linux
embedded. Per collegare un
GLVFRVVRDOFRQQHWWRUH6$7$
e trasferire su questultimo la
partizione di root rimandiamo
allarticolo di presentazione
di Banana Pi nel numero 188.
Intanto ci aspettiamo ulteriori
sviluppi sulle schede dotate di
SoC Allwinner. Ce lo conferma il fatto che mentre stiamo
scrivendo queste note, Lemaker

presenta Banana Pro, evoluzione


di Banana Pi in stile Raspberry Pi versione B+. Vi terremo
J
informati.

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Edizioni

Top Project
Bridge tra
il mondo
Raspberry Pi
e Arduino,
consente di
sfruttare la
dotazione
hardware e
la potenza di
calcolo della
prima con gli
shield e le
applicazioni
della seconda.

RANDA

UNIAMO
RASPBERRY
AD ARDUINO
di DANIELE DENARO

mondi di Ra
Raspberry
Raspber
b
e Arduino tendono sempre pi a convergere per offrire agli utenti un
ponte fra le enormi potenzialit della piattaforma
Linux embedded e la quantit di shield e sketch
disponibili per Arduino. Raspberry e Arduino sono
RUPDLGLYHQWDWHOHDVVROXWHVWDUQHOUPDPHQWR
degli hobbisti digitali e non solo: Raspberry un
completo sistema multitasking con un professionale
sistema operativo Linux, mentre Arduino monotask e, per cos dire, nature, ma ha una naturale
predisposizione allinput/output e, soprattutto, ha

un praticissimo sistema di sviluppo. LIDE (Integrated Developement Environment) di Arduino, gira


su qualunque PC e permette di creare programmi
(chiamati sketch) e scaricarli automaticamente sul
processore.
Inoltre Arduino pu contare su una grandissima
serie di schede aggiuntive, sviluppate, dallorganizzazione Arduino e da terze parti, per soddisfare
qualunque necessit di interfaccia verso il mondo
esterno, sia in input che in output.
Il modo migliore di far collaborare i due mondi i
Elettronica In ~ Novembre 2014

41

HGXQPRUVHWWRDYLWH4XHVWL
FRQQHWWRULDOLPHQWDQR5DVSEHUU\3LH$UGXLQRWUDPLWH
XQFLUFXLWRFRPDQGDWRGDXQ
SXOVDQWH,QROWUHXQVRIWZDUH
LQVWDOODWRVX5DVSEHUU\3LULOHYD
OD]LRQHGHOSXOVDQWHHODQFLD
ORVKXWGRZQHLOVXFFHVVLYR
VSHJQLPHQWRGHOODOLPHQWD]LRQH
,OSXOVDQWHTXLQGLFRPDQGDVLD
ODFFHQVLRQHFKHORVSHJQLPHQWR
GL5DVSEHUU\3L8QFRQQHWWRUHD
GXHSLQSHUPHWWHGLUHSOLFDUHLO
SXOVDQWHDOOHVWHUQRGLXQHYHQWXDOHFRQWHQLWRUH
Fig. 1 - Possibili utilizzi.
0DFGLSLSRVVLELOHDFFHQGHUH5DVSEHUU\3LH$UGXLQR
VIUXWWDUHOHVSHFLFKHFDUDWWHULVHQ]D86%PDFRQWXWWRLOUHDGRUDULSURJUDPPDWLLQIDWWL
VWLFKHGLHQWUDPELVHFRQGRYDULH VWDQWHKDUGZDUHGL$UGXLQR8QR DEELDPRLQVHULWRXQ57&FRQ
FRQJXUD]LRQL3HUHVHPSLR
FRPSUHVLRYYLDPHQWHLFRQQHWVYHJOLDSURJUDPPDELOH4XHVWR
D  5DVSEHUU\3LSRWUHEEH
WRULSHULOPRQWDJJLRGLVKLHOG
57&ROWUHDIRUQLUHXQRURORJLR
XWLOL]]DUH$UGXLQRFRPHSH,OGLDORJRIUD5DVSEHUU\HG
D5DVSEHUU\3LDQFKHTXDQGR
ULIHULFDFRQJXUDELOHLOFXL
$UGXLQRDYYLHQHWUDPLWHODSRUWD QRQFRQQHVVRDG,QWHUQHW
SURJUDPPDVFHOWRGLYROWD
VHULDOHFKHDPEHGXHSRVVLHGRQR DQFKHFROOHJDWRDOFLUFXLWRGL
LQYROWDVXOODEDVHGLXQDOL4XHVWDVFKHGDFKHDEELDPR
DFFHQVLRQH/RURORJLRJHVWLWR
EUHULDGLVNHWFKSUHGLVSRVWL
FKLDPDWR5DQG$ 5DVSEHUU\
GD5DVSEHUU\3LWUDPLWHODFRQHYLHQHFDULFDWRDXWRPDWLFDDQG$UGXLQR SURQWDSHU
QHVVLRQH,s&HSHULOVXRXWLOL]]R
PHQWHVX$UGXLQR
LQWHUIDFFLDUVLFRQODQXRYD
E  DOFRQWUDULR$UGXLQR
5DVSEHUU\3L3OXVSXUHVVHQGR
SRWUHEEHIXQ]LRQDUHFRPH
FRPSDWLELOHFRQOD5DVSEHUU\3L
FRQWUROORUHGL5DVSEHUU\3L
WUDGL]LRQDOH
RYYHURSRWUHEEHODQFLDUH
3RLFKVX5DVSEHUU\3LVLVHQWH
GHLFRPDQGLHGLDORJDUHFRQ
ODPDQFDQ]DGLXQ57& 5HDO
HVVDLQSUDWLFD5DVSEHUU\
7LPH&ORFN HGLXQSXOVDQWH
GLYHQWHUHEEHXQDSSHQGLGLDFFHQVLRQHHVSHJQLPHQWR
FHVRVWLFDWDGL$UGXLQR
SURJUDPPDWRDEELDPRSHQVDSHUPHWWHQGRDTXHVWXOWLPR
WRGLLQVHULUHHQWUDPELTXHVWL
ODFFHVVRDGDPELHQWLFRPHOHPHQWLVXOODQRVWUDVFKHGD
SOHVVLFRPHODUHWHRSSXUH
5DQG$,QIDWWLDQFKHVX5DFRPSOHVVHHODERUD]LRQLGL
VSEHUU\3L3OXVODFFHQVLRQH
GDWLRLQQHODFFHVVRDOOD
DYYLHQHFROOHJDQGRODOLPHQWDPXOWLPHGLDOLW
]LRQHDWWUDYHUVRLOFRQQHWWRUH
PLFUR86%RWUDPLWHXQLQWHUUXW,OFROOHJDPHQWRKDUGZDUHSX
WRUHDPRQWHIRUQLWRGDOOXWHQWH
HVVHUHLPSOHPHQWDWRIDFLOPHQWH
PHQWUHSHUORVSHJQLPHQWR
WUDPLWHLOFROOHJDPHQWR86%R
QHFHVVDULRODQFLDUHLOFRPDQGR
WUDPLWHXQDFRQQHVVLRQHDWWUDGLVKXWGRZQHVXFFHVVLYDPHQYHUVRODSRUWDVHULDOHVHOKDUWHVFROOHJDUHODOLPHQWD]LRQH
GZDUHFRPSOHWDPHQWHLQWH3HUULVROYHUHTXHVWDPDFFKLJUDWR(GSURSULRTXHVWRFKH
QRVLWDEELDPRSUHYLVWRVXOOD
Fig. 2 - Pulsante
DEELDPRUHDOL]]DWRXQDVFKHGD
VFKHGDDQFKHLGXHFRQQHWWRUL
di accensione /
SHU5DVSEHUU\FRQSURFHVVRUH
GLDOLPHQWD]LRQHDYROWXQ
spegnimento.
$WPHOEDVDWDVX$7PHJD
XOWHULRUHFRQQHWWRUHPLFUR86%

42

Novembre 2014 ~ Elettronica In

DEELDPRSUHGLVSRVWRDOFXQLFRPDQGL/LQX[DQFKHSRVVLELOH
JHVWLUHORURORJLRYLDZHEFRPH
YHGUHPRQHLSURVVLPLDUWLFROLGL
DSSURIRQGLPHQWR
,QQH$UGXLQRSXDFFHQGHUH
5DVSEHUU\3LLQIDWWLWUDPLWHXQ
GHYLDWRUHSRVVLELOHGLVDELOLWDUHLOFLUFXLWRGLDFFHQVLRQH
VSHJQLPHQWRSHU$UGXLQRFKH
VLWURYDFRVDGHVVHUHVHPSUH
DOLPHQWDWR3RLFK5DQG$FRQWLHQHXQ$UGXLQREDVLFRVHQ]D
UHJRODWRUHGLWHQVLRQHHVHQ]D
FLUFXLWR86%LOVXRFRQVXPR
SXHVVHUHEDVVLVVLPRDWDO
SXQWRFKHVDUHEEHSHQVDELOHDOLPHQWDUORFRQEDWWHULHHSDQQHOOL
VRODUL
$TXHVWRSXQWRPDQFDVRORXQ
FROOHJDPHQWRIUD$UGXLQRHGLO
SXOVDQWHGLDFFHQVLRQHFRVDFKH
DEELDPRUHDOL]]DWRWUDPLWHXQ
SLQGLRXWSXW
,QTXHVWRPRGR$UGXLQRSX
IXQ]LRQDUHFRPHFRQWUROORUHGL
5DVSEHUU\3LHGDFFHQGHUORQHO
Fig. 3 - RandA
prevede laccensione
programmata di
Raspberry Pi.

FDVRVLYHULFKLXQDTXDOFKH
FRQGL]LRQHULOHYDWDGDLVXRL
SLQGLJLWDOLRDQDORJLFL'RSR
ODFFHQVLRQH$UGXLQRSXSDVVDUHODSDOODD5DVSEHUU\3LHG
HVHJXLUHVXRLHYHQWXDOLFRPDQGL
RSSXUHSXFRQWLQXDUHDJHVWLUH
OHYHQWRGLVXDLQL]LDWLYDDWWLYDQGRGHLSURJUDPPLVX5DVSEHUU\3L
COME DIALOGANO
RASPBERRY PI E ARDUINO
&RPHVLGHWWRLOFROOHJDPHQWR
GLEDVHWUDLGXHPRQGLDYYLHQH
WUDPLWHODOLQHDVHULDOHGLFXL
VRQRSUHGLVSRVWLVLD$UGXLQR
FKH5DVSEHUU\3L,OOLQNVLFR
UHDOL]]DWRWUDPLWHLOFRQQHWWRUH
GLLQWHUIDFFLDGL5DVSEHUU\3L
FRQFXL5DQG$FROOHJDWRPD
VRORSHUOHSULPHSRVL]LRQL
/DSRUWDVHULDOHXWLOL]]DWDVLD
SHUODSURJUDPPD]LRQHGL$U-

GXLQRVLDSHULOGLDORJRWUDOXLH
5DVSEHUU\3L,QROWUHWUDPLWHXQ
*3,2GL5DVSEHUU\JHVWLWRLO
5HVHWGL$UGXLQR
/DSURJUDPPD]LRQHGL$UGXLQR
UHDOL]]DWDWUDPLWHXQRVFULSW
/LQX[GLLQWHUIDFFLDFKHDWWLYD
LOUHVHWLQPRGRRSSRUWXQR
TXHVWRSHUFKLQ$UGXLQRVWDQGDUGOXSORDGLQJGHJOLVNHWFK
SUHFHGXWRGDXQVHJQDOHGLUHVHW
UHDOL]]DWRLQDXWRPDWLFRGDO
FLUFXLWRFKHJHVWLVFHO86%FKH
TXLPDQFD
/DSURJUDPPD]LRQHGL$UGXLQR
SXDYYHQLUHLQORFDOHWUDPLWH
ODPELHQWH,'(LQVWDOODWRVX
5DVSEHUU\3LHDGDWWDWRGDQRL
RSSXUHLQUHPRWRXWLOL]]DQGR
XQ,'(SHU3&PRGLFDWRSHU
JHVWLUHXQ$UGXLQRFROOHJDWR
LQUHWHVLPXODQGRXQDSRUWD
UHPRWD
,QQHFRPHYHGUHPRQHLSURVVLPLDUWLFROLSRVVLELOHFDULFDUH
VNHWFK FRPSLODWL VX$UGXLQR
WUDPLWHLQWHUIDFFLDZHE
6H5DVSEHUU\3LYXROHXWLOL]]DUH$UGXLQRSXLQYLDUJOL
GHOOHGLUHWWLYHRGHLGDWLWUDPLWH
SURJUDPPLFKHXWLOL]]DQROD
SRUWDVHULDOHGL5DVSHUU\3LHGL
FXLHVLVWRQRHVHPSLSUHGLVSRVWL
HVHPSLVLDLQ&FKHLQ-DYD
6HLQYHFH$UGXLQRDJHVWLUHLO
VLVWHPDDOORUDELVRJQDFKHVX
5DVSEHUU\3LVLDSUHVHQWHXQ
SURFHVVRLQEDFNJURXQGSURQWRDULOHYDUHODUULYRGLFRPDQGL
3HURWWHQHUHFLVLDPRVWDWL

Fig. 4 - IDE
con porta
remota.

Elettronica In ~ Novembre 2014

43

[schema ELETTRICO]
44

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 5 - Schema a blocchi di RandA.

costretti ad utilizzare un ulteriore


GPIO di Raspberry Pi ed un pin
di Arduino per risvegliare linteresse verso questo processo; ci,
a causa dellunica linea seriale di
comunicazione.
In ogni caso abbiamo predisposto una libreria Arduino per:
linvio di comandi Linux e
la ricezione di uneventuale
risposta;
 ODSHUWXUDGLXQOHVX5Dspberry Pi e la lettura e/o
scrittura su di esso.
Inoltre sono stati predisposti
comandi (script e programmi)
Linux per gestire lorologio, la
sveglia e linvio di e-mail.
SCHEMA ELETTRICO
Diamo ora uno sguardo alla
struttura generale della scheda
RandA. Come si detto, la comunicazione tra Raspberry e RTC
(DS1339) avviene tramite collegamento IC, mentre il collegamento con il circuito del pulsante
effettuato tramite il pin GPIO24
(in input). Arduino, poi, collegato a Raspberry Pi tramite il
suo pin D2 (in output) ed il pin
GPIO22 (in input), oltre che tramite il suo pin di reset (in input)

ed il pin GPIO23 (in output). Con


il primo collegamento, Arduino
pu richiamare lattenzione di
Raspberry Pi tramite un processo
ascoltatore attivo su di esso, per
fare in modo che Raspberry Pi si
metta in ascolto sulla porta seriale ed interagisca con Arduino.
Il secondo collegamento reso
necessario dalleliminazione del
circuito USB, che realizza una
gestione automatica del RESET
associandolo al segnale DTR
prodotto dalla simulazione della
SRUWDVHULDOH,QQH$UGXLQRSHU
poter accendere Raspberry Pi
quando viene fatto funzionare da
controller, connesso in modo
opzionale tramite il pin D4 (programmato in output con pull-up)
al pulsante.
Lo schema generale a blocchi
rappresentato in )LJ.
Vediamo adesso nei dettagli le sezioni che compongono la scheda
RandA.
MODULO RTC
Lorologio realizzato da un
DS1339 che dialoga con Raspberry Pi tramite un bus IC; per la
precisione, il DS1339 viene visto
allindirizzo 0xFFD... (slave
address) del protocollo IC. Ri-

cordiamo che nel protocollo IC,


lultimo bit dellindirizzo varia in
funzione della modalit (lettura
o scrittura), qundi 0xFFD0 o
0xFFD1.
Le due linee SCL e SDA del bus
IC interfacciano Raspberry Pi
tramite due adattatori di tensione
bidirezionali realizzati mediante i MOSFET T6 e T5; infatti il
DS1339 alimentato a 5 volt,
mentre la scheda Raspberry Pi,
come si sa, alimentata a 3,3 volt.
Questo pratico sistema di adattatore di tensione bidirezionale
stato gi utilizzato in altri shield
e funziona in questo modo, con
riferimento alla linea SDA: quando il contatto 3 del connettore di
interfaccia di Raspberry Pi si trova a livello logico basso (0 volt) il
source del MOSFET T6 (mantenuto a riposo a 3,3V dal resistore
di pull-up R19) va a potenziale
di massa e il drain trascina pi
o meno allo stesso potenziale
lSDA dellRTC. Quando invece
il contatto 3 si trova a 1 logico
(3,3V) il MOSFET interdetto
perch il potenziale di source
eguaglia quello di gate; in queste
condizioni lSDA dellRTC viene
tenuto a +VR dal resistore di pullup R20. Il funzionamento dello
stadio relativo a T5 analogo.
Il DS1339 contiene un orologio
(data ed ora) ed un paio di sveglie programmabili, di cui solo
una viene utilizzata dal nostro
software. Il DS1339 lo abbiamo
alimentato con la tensione di 5
volt; ma nel caso questa venisse
a mancare, presente un batteria
a bottone di 3 volt che mantiene
il funzionamento in stand-by.
Il circuito di intervento della
batteria in tampone compreso
nel DS1339.
La sveglia pu essere programmata sulla base dei soli minuti
trascorsi o dellora e dei minuti
trascorsi, ovvero a seconda del
giorno (del mese o della settimaElettronica In ~ Novembre 2014

45

na), dellora e dei minuti.


Una volta programmata la
sveglia, bisogna attivarla; quando ci avviene, luscita 7 di U2
(DS1339) viene posta a valore
alto (5V) e quindi interdice il
MOSFET T7 (a canale P), che a
sua volta blocca lalimentazione.
Quando la sveglia scatta, porta a
livello logico basso (0V) luscita 7
di U2 e quindi attiva il MOSFET
T7, che fornisce lalimentazione.
Purtroppo, quando la sveglia viene disabilitata, non viene posta a
valore basso costante, ma ad una
condizione di generatore di onda
quadra con differenti frequenze
programmabili. Questo ci ha coVWUHWWRDGLQVHULUHXQOWURSDVVD
basso sul contatto di U2, in modo
che con la massima frequenza di
32.765 kHz questa uscita desse
un segnale corrispondente al
livello basso costante e quindi
mantenesse abilitato il T7.
In sostanza, quando Raspberry
viene accesa disabilita la sveglia,
mantenendo lalimentazione, poi
fa un reset della sveglia ponendola ad un valore irranggiungibile (tutti zeri). In questo modo, un
successivo spegnimento del sistePDVDUGHQLWLYRHSHUULDFFHQdere il sistema stesso occorrer
procedere manualmente, a meno
che, durante il funzionamento,
la sveglia non sia stata di nuovo
programmata.
Infatti lo spegnimento del sistema avviene abilitando la sveglia,
operazione che ha come effetto
quello di mandare in stato di off
il MOSFET T7. A questo punto lo
si potr riaccendere manualmente aggirando la sveglia tramite
il circuito on-off, oppure aspettando lo scadere del tempo, se la
sveglia stata impostata.
La gestione software dellorologio ottenuta tramite la libreria
wiringPi installata su Raspberry; questa libreria open source,
oltre alla gestione dei pin GPIO

46

Novembre 2014 ~ Elettronica In

di Raspberry Pi, implementa


anche il driver per il bus IC e la
libreria C++ per utilizzarlo.
stata installata anche la libreria
pi4j che permette di pilotare i
pin GPIO e il bus IC con il linguaggio Java.
Ma degli aspetti software e dei
programmi predisposti parleremo in prossimi articoli dedicati.
BLOCCO ALIMENTAZIONE
E ACCENSIONE/SPEGNIMENTO
Lalimentazione a 5 V tramite
connettore microUSB pu essere
fornita da qualunque alimentatore ormai standardizzato
per cellulari e smartphone. Se
si vuole che Raspberry Pi e/o
Arduino alimentino periferiche
con buon assorbimento, bisogna
per orientarsi su alimentatori
capaci di erogare da 2 a 3 ampere di corrente. In caso contrario,
VRQRVXIFLHQWLJOLDOLPHQWDWRUL
standard da 1A.
Inoltre si pu alimentare il
sistema con 5 V anche tramite
un connettore a morsetto (5VIN),
che sulla RandA connessa in
parallelo con + e - del connettore microUSB, utile, ad esempio,
nel caso si debba associare un
gruppo di continuit o prendere
alimentazione da un dispositivo
che non ha luscita USB.
Un interruttore generale (SW1)
pu dare tensione, a prescindere
dalla sveglia o da altri switch software, nel caso si voglia alimentare il sistema in modo costante.
Lalimentazione non riguarda
solo Raspberry Pi, ma anche
Arduino e gli eventuali shield ad
esso aggiunti. Si scelta, per, la
strada di separare le due alimentazioni, in modo da permettere
ad Arduino, facoltativamente,
di essere sempre alimentato.
Questa unopzione che si pu
attivare utilizzando un deviatore
(SW2) che separa a monte le due
alimentazioni.

Poich su RandA la struttura


Arduino priva del classico
regolatore lineare di tensione e
del previsto circuito di interfaccia TTL/USB, la nostra scheda
presenta un consumo veramente
basso e potrebbe essere usata
come controllore di Raspberry,
accendendola e spegnendola.
Laccensione e lo spegnimento
possono essere ottenuti sia facendole programmare la sveglia, sia
direttamente tramite il suo pin
D4 collegato al pulsante di accensione. Laccensione potrebbe,
quindi, essere soggetta ad altri
eventi oltre al tempo, come una
condizione digitale o analogica
sui pin di Arduino.
2SSXUHLQQH$UGXLQRSXHVsere collegato alla stessa alimentazione di Raspberry Pi ed essere
soggetto alle stesse condizioni di
accensione o spegnimento.
Una delle principali caratteristiche di RandA il circuito elettronico che permette il controllo
software dellaccensione e
spegnimento. Di questo circuito
fanno parte: il MOSFET a canale
P (a bassissima resistenza di on)
T7, che agisce da interruttore, la
sveglia del RTC e U4 (un timer
 FKHIXQ]LRQDGDLSRS
Il T7 e capace di sopportare 3A e
pi di corrente e viene mandato
in conduzione quando il suo
gate a livello basso (basta che
la tensione su di esso non superi
2V), mentre interdetto quando
a livello alto (5V).
Della sveglia abbiamo gi parlato,
quindi concentriamoci su U4, che
serve a gestire lalimentazione
tramite pulsante (P1), remotizzabile mediante il connettore PUSH,
al quale pu essere collegato un
DOWURSXOVDQWHPDJDULVVDWRDG
un contenitore.
Anche i LED LD3 e LD4 sono
replicabili collegando dei diodi
luminosi esterni sui connettori
corrispondenti. Il LED LD3 (ros-

so) segnala la presenza di alimentazione, mentre LD4 (giallo)


attivo solo durante il periodo
di startup del sistema Raspberry
Pi e si spegne quando questo
ha completato la sua inizializzazione ed pronto ad operare.
Quando il sistema spento e
viene premuto il pulsante, il
trigger del timer 555 fa scattare il
LSRSHSRUWDOXVFLWDRXWD
livello alto; tale condizione logica
porta in conduzione T8, il quale,
attraversando la giunzione di
base di T9 come fosse un diodo,
porta a livello basso il gate di T7
e lo fa condurre. Per riattivare il
pulsante e renderlo predisposto
SHUORVSHJQLPHQWRLOLSRSYD
resettato: di questo si occupa T9.
Infatti se Raspberry Pi, tramite
un comando allo startup, disattiva la sveglia, porta a livello basso
il gate di T7 per altra via; allora
T9 non conduce pi e porta a livello alto il piedino Threshold (6)
GHOUHVHWWDQGRLOLSRS
A questo punto una ulteriore
pressione del pulsante attiver
GLQXRYRLOLSRSFKHDWWLYHU
anche il discharge del 555 che,
questa volta, essendo Rasberry
Pi accesa, potr essere intercettato da un suo processo attivo
dedicato a questo ed attento al
pin GPIO24, collegato al Discharge (7) del 555. Il processo in
background (demone) lancia il
comando di shutdown che porter allo spegnimento.
Il pulsante funziona, quindi, sia
per laccensione, sia per lo spegnimento. Un LED giallo collegato
allattivit di accensione per segnalare lo startup in progress, ma
appena il sistema si avviato, si
spegne automaticamente, segnalando che Raspberry Pi pronta
ad accettare il login. Infatti il LED
alimentato attraverso la corrente
di collettore del transistor T9. Nel
caso sia collegato allalimentazione
in modo indipendente, tramite lo

Arriva
il mini PC
basato su
Raspberry Pi

Kano, il mini PC in kit basato


su Raspberry Pi, proposto
su Kickstarter, grazie al
quale ha raccolto ben 1,52
milioni di dollari, da ottobre
disponibile al pubblico
dopo aver superato la fase
di disponibilit limitata per il
backers.
Il kit comprende il mini PC
composto da una Raspberry
Pi, unapposita tastiera
Bluetooth con touchpad
integrato, un case per
Raspberry Pi e una scheda
SD classe 10 con a bordo
Kano OS, il sistema operativo
Linux-like basato su Debian. Si

switch SW2, Arduino pu accendere o spegnere direttamente Raspberry Pi portando a livello alto
il pin D4 che attiva T10 il quale a
sua volta si trova in parallelo al
pulsante.
MODULO ARDUINO
Come abbiamo gi detto, su
RandA presente una versione
di Arduino Uno privata del suo
sistema di alimentazione e dellinterfaccia USB. La sua programmazione deve, perci, avvenire
tramite Raspberry Pi o tramite rete.

tratta di un sistema operativo


mirato allapprendimento per
i pi giovani e i meno esperti,
che dispone di tool creati
ad hoc. Oltre al software per
lapprendimento, Kano OS
integra alcuni giochi, sempre
graditi al grosso del pubblico,
specialmente a quello pi
giovane.
Il kit con relativo manuale di
istruzioni e cavi disponibile
per lacquisto al prezzo
di 149.99 euro, spese di
spedizione escluse; chi
volesse acquistarlo potr
ordinarlo dal sito del progetto,
http://get.kano.me.

Su Raspberry Pi stato installato


lIDE di Arduino per Linux, tramite il quale possibile programmare Arduino e fare il caricamento
(uploading) dello sketch compilato.
LIDE pu essere lanciato da una
console Linux remota con protocollo SSH, ma trattandosi di un
DPELHQWHJUDFRRFFRUUHFKHOD
consolle possa gestire anche un
server Xwindow. In caso contrario
occorre collegarsi con tastiera e
schermo a Raspberry Pi.
Ma esiste unaltra possibilit per
programmare Arduino con un
Elettronica In ~ Novembre 2014

47

[piano di MONTAGGIO]
Elenco
Componenti:
R1: 1 Mohm (0805)
R2, R3, R6, R8: 10 kohm
(0805)
R4, R7: 4,7 kohm (0805)
R5: 47 kohm (0805)
R9: 1 kohm (0805)
R10, R11: 4,7 kohm (0805)
R12: 1 kohm (0805)
R13R16: 470 ohm (0805)
R17R21: 10 kohm (0805)
R22: 1 kohm (0805)
R23: 4,7 kohm (0805)
R24: 470 ohm (0805)
R25: 4,7 kohm (0805)
R26: 10 kohm (0805)
C1: 47 nF ceramico (0805)
C2, C3: 15 pF ceramico (0805)
C4: 100 F 25 VL elettrolitico (E)
C5C9: 100 nF ceramico (0805)
U1: NE555D
U2: DS1339U-33+
U3: ATMEGA328P
D1, D2: GF1M
T1T4: BC817
T5, T6: BSS138
T7: SPD50P03L G
T8T10: BC817

LD1: LED verde (0805)


LD2: LED rosso (0805)
LD3: LED verde (0805)
LD4: LED giallo (0805)
Q1: Quarzo 16 MHz (C7S)
Q2: Quarzo 32.768 kHz
P1, P2: Microswitch
SW1: Deviatore slitta 90
USB: Connettore micro-USB
Varie:
- Morsetto 2 poli
- Zoccolo 14+14
- Jumper (4 pz.)
- Strip maschio 2 poli (6 pz.)
- Strip maschio 3 poli (3 pz.)
- Strip femmina 6 polii (1 pz.)
- Strip femmina 8 polii (2 pz.)
- Strip femmina 10 poli
oli (1 pz.)
- Strip maschio/femmina
mina
10 poli (2 pz.)
- Porta batteria CR2032
032
- Batteria CR2032
- Torretta M/F 10mm (2 pz.)
- Torretta F/F 10mm (7 pz.)
- Vite 3 MA 6 mm (14 pz.)
- Circuito stampato S1106
1106

accesso remoto: utilizzare lIDE


$UGXLQRSHU3&GDQRLPRGLcato per gestire una porta seriale
remota. Questo IDE, lanciato su
PC permette di vedere eventuali
Arduino remotizzati ed appoggiati su Raspberry Pi; per ottenere
questo effetto stato necessario
anche installare su Raspberry un
software che dialoga con lIDE e
gestisce la porta seriale collegata
con Arduino facendola vedere
come una ulteriore porta accessibile dallIDE aperta sul PC collegato
in rete locale.
Poich RandA utilizza il collegamento seriale diretto con Raspberry Pi, necessario avere la possibilit di attivare il reset tramite un
pin di Raspberry Pi; ci perch
nellArduino standard il reset
software realizzato dallo stesso

48

Novembre 2014 ~ Elettronica In

circuito di interfaccia
f i USB che
h ora
manca. Il circuito di interfaccia
USB che simula un collegamento
seriale trasforma un segnale DTR
in un impulso di reset. Noi possiamo ottenere lo stesso risultato, su
RandA, utilizzando il pin GPIO23
di Raspberry Pi.
Anche nel caso dei collegamenti tra
Raspberry Pi e Arduino abbiamo
lo stesso problema di adattamento
di tensione che avevamo incontrato con U2 (RTC). T1, T2, T3, T4 e
T10 realizzano questa separazione
tra i livelli a 5 volt di Arduino e
quelli a 3,3 volt di Raspberry. In
particolare, T1 collega GPIO23 con
il RESET di Arduino, mentre T2 e
T3 interfacciano le linee seriali TX
(D1) e RX(D0).
T4, invece, permette ad Arduino di richiedere lattenzione di

Raspberry
Pi mediante il pin D2,
R b
collegato al GPIO22; infatti in
Raspberry Pi istallato un processo in background che rileva il
cambiamento di stato su questo
pin e attiva un ulteriore processo
che interagisce tramite seriale con
qualunque sketch di Arduino che
utilizzi una libreria predisposta a
mandare comandi Linux eseguiti
dal processo. In questo modo
Arduino pu comandare Raspberry Pi.
Viceversa Raspberry Pi, tramite
comandi, pu installare su Arduino sketch compilati e memorizzati
VXOVXROHV\VWHP
Un ulteriore collegamento opzionale (tramite ponticello) collega il
pulsante di on/off con il pin D4
di Arduino, con linterposizione
di T10, per permettere ad esso di

evitare che lo stagno li unisca. Il


quarzo va saldato lateralmente, perch ha i contatti ad L che
partono dal lato e vanno sotto,
GRSRDYHUVSDOPDWRGHOXVVDQWH
sulle piazzole corrispondenti.
Per lATmega 328 richiesto uno
zoccolo DIP tradizionale e per
ospitare gli shield, gli stessi strip
femmina caratteristici di Arduino
Uno (devono avere i pin corti,
in quanto non devono sporgere
troppo dal lato inferiore dello
stampato). Non dimenticate i
jumper a passo 2,54 mm. Terminate le saldature, bisogna inserire
la pila a bottone nel portapila e
il microcontrollore ATmega 328,
gi programmato con lapposito
bootloader Arduino, nel proprio
zoccolo.

Fig. 7 - Sessione MobaXterm.

accendere e spegnere Raspberry Pi.


Sia T1 che T10 lavorano ad impulsi
perch sono portati in saturazione tramite condensatori. Il resto
di RandA in standard Arduino,
con tutti i connettori, il quarzo, il
pulsante di reset ecc.
RASPBERRY PI
RandA si sovrappone a Raspberry
Pi Plus mediante una struttura
intermedia necessaria per ancorare
la scheda, in quanto non stato
possibile utilizzare tutti e quattro i fori di Raspberry Pi a causa
della necessit di rispettare sia lo
standard dei connettori di espansione di Arduino sia il connettore
di collegamento di Raspberry Pi, e
soprattutto per la volont di rispettare le dimensioni di Raspberry
Pi Plus. In questo modo RandA e
Raspberry Pi+ formano un sistema
veramente compatto, mantenendo
la possibilit di utilizzare gli shield
di Arduino.
REALIZZAZIONE PRATICA
RandA realizzata su circuito
stampato a doppia faccia, praticamente con soli componenti
SMD; una volta ottenuta la ba-

setta perci necessario dotarsi


di un saldatore a punta molto
QHGD:GLXVVDQWHLQ
JHOHORGLOHJDVDOGDQWHGD
mm di diametro. Nelleseguire il
montaggio date la precedenza ai
componenti pi piccoli, spalmanGRGHOXVVDQWHVXOOHSLD]]ROH
degli elementi che hanno i terminali molto vicini tra loro, per

SVILUPPARE I PROGRAMMI
Arduino pu essere programmato sia attraverso un IDE installato
su computer, sia con un IDE
locale (in ambiente Linux). Ma
come si fa a utilizzare lIDE su
Raspberry Pi e, pi in generale,
come si pu accedere allambiente Linux in modo pratico?

Fig. 6 - Schermata principale del software Mobaxterm.


Elettronica In ~ Novembre 2014

49

Tomcat) che permetter una gestione remota di RandA tramite


Browser, per caricare su Arduino
uno sketch compilato e memorizzato in una cartella di Raspberry
Pi, gestire orologio e sveglia,
aprire una console Arduino o
spegnere il sistema. Sar anche
possibile richiedere una microSD
pronta ad operare, cio completa della distribuzione Raspbian
e del software aggiuntivo per
RandA.

Fig. 7

Sicuramente Raspberry Pi pu
essere gestita collegando tastiera,
mouse sullUSB e un monitor
al connettore HDMI di cui
provvista, ma lutilizzo usuale
di Raspberry Pi tramite rete
locale, attraverso la porta ethernet o tramite una chiavetta WiFi.
In questo caso laccesso avviene
con protocollo SSH, automaticamente abilitato nelle ultime
distribuzioni del sistema operativo Raspbian. Ma invece dellutilizzo del programma PuTTY,
installabile su tutti i computer e
molto conosciuto, vi suggeriamo
il software MobaXterm, pi
potente ed ugualmente gratuito
()LJ). Tale software permette
di realizzare una connessione
SSH come quella implementabile
con PuTTY, ma in pi dispone
di un Xserver automaticamente
JHVWLWR4XHVWRVLJQLFDFKHOHLQWHUIDFFHJUDFKHGL5DVSELDQYHQgono correttamente visualizzate
sul computer remoto, ovvero che
possibile gestire Raspberry Pi
come se fossero collegati tastiera,
mouse e video. Bench sia possibile lanciare il completo desktop,
preferibile, per ragioni di per-

50

Novembre 2014 ~ Elettronica In

formance, utilizzare linterfaccia


a console come base dei comandi
HGDWWLYDUHLSURJUDPPLJUDFL
quando servono.
Per esempio si possono lanciare:
 FRPDQGRGLOHPDQDJHPHQW
(come Explorer di Windows);
 HGLWRUJUDFR
ambienti di sviluppo per C
(come Codeblocks), per Java, o
lIDE Arduino.
/HQHVWUH;:,1'2:DSSDLRno sul computer remoto automaticamente grazie al Xserver
incorporato in MobaXterm. In
realt MobaXterm permette di
aprire anche una sessione FTP ed
altro ancora. A questo punto non
rimane che decidere che programma sviluppare ed utilizzare
lambiente opportuno: editor per
script Linux, IDE C, Java, Python
ecc. per i programmi e lIDE
Arduino locale o remoto per
Arduino. In ogni caso, distribuiremo software da installare che
includer sia i programmi di
utilizzo di RandA, sia gli ambienti di sviluppo, le librerie per la
gestione dei GPIO di Raspberry
HGLYHUVLHVHPSL,QQHVWLDPR
preparando un Web Server (con

CONCLUSIONI
RandA non solo Arduino montato su Raspberry, ma vuol essere
un sistema integrato dotato di
gestione dellalimentazione e di
RTC programmabile. In questo
modo si rendono facilmente
implementabili applicazioni che
accendono e spengono il sistema
in base a condizioni esterne o alla
temporizzazione. Con laggiunta di una batteria in tampone,
magari sostenuta da un pannello
solare, e di una chiavetta WiFi o
di un modulo con modem GSM,
possibile realizzare un completo e potente sistema di controllo e
J
gestione remoto.

per il MATERIALE
Questo progetto pu essere facilmente realizzato da chiunque
abbia un minimo di esperienza nel
montaggio manuale di componenti
SMD e disponga dellattrezzatura necessaria. La board RandA
comunque disponibile gi montata
e collaudata (comprese le minuterie) al prezzo di 39,00 Euro IVA
compresa.
Il materiale va richiesto a:
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Applicazioni

SKATEBOARD
A MOTORE GESTITO
DA SMARTPHONE
di CECILI
CECILIA MONTI e MATTEO TOMASINI

In sella alla tavola


senza bisogno
ogno di darsi
alcuna spinta,
inta, perch
le ruote posteriori
osteriori
vengono azionate da
un motore brushless
dietro comando
ando di uno
smartphonee Android via
Bluetooth.

ersioni motorizzate dei mezzi di


trasporto a trazione
umana ne abbiamo
gi viste e non poche:
biciclette e monopattini a motore, per
esempio, o anche
qualche skateboard,
ma sicuramente ci
mancava la tavola a
motore controllata da
smartphone. Ebbene,
ora labbiamo trovata!
Si tratta di un progetto
ad hoc, comparso in
anteprima all'edizione
romana del Maker
Faire, che coniuga la
versione motorizzata
del popolare skateboard con la pi moderna
tecnologia delle App
Android che permette di controllare il
mezzo via Bluetooth,
impartendo i comandi
per partenza, arresto
e variazione della
velocit. Una simpatica
applicazione facilmente realizzabile da
chiunque abbia un
minimo di pratica

con i montaggi elettronici e con il Fai da te, la


cui meccanica si avvale
di parti stampate in
3D mediante la nostra
stampante 3Drag per
l'apparato di trazione.
Lelettronica di controllo invece basata
su Arduino, che semSOLFDQRWHYROPHQWH
il sistema in quanto
ingrado di implementare da s il
controllo dellla trazione
e il dialogo
ccon lo
smartphosm
ne, qui
ne
impiegato
im
come telecom
comando.
com
base di queLa b
sto progetto uno
skateboard tradizionaskat
sul cui fondo sono
le, su
VVDWHOHOHWWURQLFDGL
VVD
controllo e la trasmiscontr
sione
sione, a cinghia, agente
su un
una sola ruota.
Lelett
Lelettronica a sua
volta d
divisa in tre schede: Ard
Arduino in versio-

Elettronica In ~ Novem
Novembre 2014

53

Il modulo Bluetooth

Per la connessione wireless


viene impiegato un modulo dedicato siglato HC05 e basato
sul chip Bluetooth BC417143
della CSR; si tratta di un
transceiver (unit integrata
di ricezione e trasmissione)
a basso costo, acquistabile
ad un prezzo che parte dai 5
dollari. Per ridurre al minimo le
dimensioni, il modulo stato
realizzato con un passo dei
contatti di appena 1,9 mm,
quindi per renderne pi facile
il montaggio consigliabile
procurarsi lapposito adattatore che rende le connessioni
accessibili su un pin-strip a
passo 2,54 mm. In commercio
si trova una soluzione che
comprende la scheda gi
saldata sulladattatore, ad un
prezzo di poco superiore a
quello del modulo.
Nel progetto, l'HC05 impostato con i parametri predeQLWLSHUTXDQWRULJXDUGDOD
comunicazione seriale (9600,
N, 8,1) e Password/pairing
code (1234). Il modulo supporta comandi AT per limpostazione del baud-rate, del device
name, della passkey, del modo
master/slave, ecc.
Le caratteristiche tecniche del
modulo sono:
EDXGUDWH 

2.4001.382.400 bps
FRQIRUPLWj%OXHWRRWKY('5
IUHTXHQ]DRSHUDWLYD*+]
(banda ISM)
PRGXOD]LRQH *)6. *DXVVLDQ
)UHTXHQF\6KLIW.H\LQJ
SRWHQ]DGLWUDVPLVVLRQH G%P
(Bluetooth classe 2)
VHQVLELOLWj G%P
FRQ%(5GL
YHORFLWjGLFRPXQLFD]LRQH 
2,1Mbps/160 kbps (asincrona) e
1Mbps/1Mbps (sincrona)
VLFXUH]]D DXWHQWLFD]LRQH
HFULWWRJUDD
DOLPHQWD]LRQH 9FFP$
WHPSHUDWXUDGLHVHUFL]LR 
2075 C
GLPHQVLRQL [[PP

ne Uno, un ESC per il controllo


del motore brushless usato per la
trazione (sviluppa una potenza
di picco di ben 1.190 watt!) ed
un transceiver Bluetooth grazie
al quale Arduino istituisce il
collegamento Bluetooth necessario a ricevere i comandi dallo
smartphone.
Arduino, tramite unapposito
sketch, si interfaccia con lo

54

Novembre 2014 ~ Elettronica In

smartphone, qui utilizzato


come un semplice telecomando wireless che consente di
far muovere lo skateboard a
piacimento dellutilizzatore; in
base ai comandi ricevuti genera
il segnale PPM per comandare
lESC, il quale a sua volta genera
la tensione a tre fasi con cui alimenta gli avvolgimenti statorici
del motore brushless.

Il modulo ESC (Electronic Speed


Control) un circuito elettronico
che genera una tensione trifase
con la quale vengono pilotati
gli avvolgimenti dei motori
brushless utilizzati, ad esempio,
nei radiomodelli; questi motori
hanno lo statore con tre avvolgimenti connessi a triangolo e un
rotore con magneti ed espansioni
polari in numero di 3 (distanziate ognuna dalle altre di 120) o
multiplo di 3 (la distanza angolare pari a 360 diviso per il
numero di espansioni polari). Lo
statore si pilota con tre tensioni
rettangolari la cui larghezza
degli impulsi dipende da quanta
potenza si richiede al motore:
pi serve potenza, maggiore la
durata degli impulsi rispetto alle
pause e viceversa. La frequenza
determina, invece, la velocit di
rotazione del rotore.
Ebbene, lESC provvede a gestire
i parametri in base al segnale in
PPM applicato al suo ingresso
di controllo (essendo un ESC da
modellismo, ha un connettore a
WUHOLGDFXLULFHYHJOLLPSXOVL
di comando e attraverso il quale
eroga i 5 V destinati ad alimentare Arduino).
Il modulo dispone anche dei cavi
di potenza tramite i quali preleva
lalimentazione dalla batteria,
che in questa applicazione una
LiPo 4s (4 celle, 14,8V) da 5.000
mAh di capacit e con corrente
di scarica pari a 25C (pu erogare
125 A di picco, che su un motore
da 12V corrispondono a 1.500
W teorici). Con la batteria da 5
Ah, lo skateboard pu viaggiare
per 30 minuti circa alla massima
velocit.
Lo schema di connessione di
Arduino con lESC e il modulo
Bluetooth riportato nella Fig. 1.
Il motore brushless impiegato
per la trazione un Turnigy
Aerodrive SK3 - 4250-350kv, alimentabile con tensioni comprese

BATTERIA

ESC

MOTORE
Fig
Fig.
g 1 - Cablaggio
dello
de
e skateboard.

tra 14 e 19V, che gira a 350 giri/


YROWSXDVVRUELUHQRD$HG
erogare una potenza massima di
ben 1.190W. Il diametro dellalbero motore 5 mm e il peso
266 grammi. Su di esso appliFDWDXQDSXOHJJLDVVDWDFRQXQ
grano (o anche con un mozzo a
mandrino autocentrante e bullone) per trasmettere il moto alla
ruota dello skateboard. Il gruppo
di propulsione, opportunamente
realizzato, consente allo skateboDUGGLVSLQJHUVLQRDXQDYHORcit massima di 25 km/h, con a
bordo una persona di 6070 kg.
COLLEGAMENTO AD ARDUINO
DEL MODULO BLUETOOTH
Il nostro modulo Bluetooth opera
ad una tensione di 3,3V, quindi
sfrutteremo il pin 5V e il GND
di Arduino per alimentarlo (si
collegano rispettivamente a 5V e
GND dellHC05), mentre andremo a realizzare un partitore di
tensione per abbassare la tensione sullRX dello stesso, dato che
lHC05 sullRX tollera 3,3 V e non
i 5 V dei livelli TTL forniti dal
pin TXD di Arduino.
Possiamo realizzare il partitore
utilizzando una resistenza da 2
kohm e una da 1 kohm, collegate
rispettivamente tra il pin RX del
modulo Bluetooth e il GND di
Arduino e tra il pin TX di Arduino e il pin RX del modulo Bluetooth. Per quanto riguarda invece
il TX del modulo Bluetooth,
possiamo collegarlo direttamente

all'RX di Arduino, in quanto esso


compatibile anche con i livelli
0/3,3V e interpreter 3,3V come
stato logico alto.
Per quanto concerne, invece lo
sketch da caricare su Arduino,
per ricevere i dati che saranno
inviati dal nostro smartphone al
modulo Bluetooth, lo realizziamo
creando un canale seriale in
ascolto dal Bluetooth stesso. Le
istruzioni del caso sono quelle
nel Listato 1.
GESTIONE DEL MODULO ESC
Controllare un circuito ESC con
una scheda Arduino non mai
una cosa semplice, ma non tanto
GDOSXQWRGLYLVWDGHOUPZDUH
che bisogna scrivere per gestirne
l'attivit, quanto per il modo in
Fig. 2
Il motore
brushless utilizzato.

Elettronica In ~ Novembre 2014

55

Fig. 3 - Cablaggio
di Arduino e del
modulo Bluetooth.

cui l'ESC deve essere alimentato


e calibrato. La calibrazione
molto importante perch altrimenti lESC non saprebbe quali
sono i limiti di variazione del
segnale di controllo; nellimpiego tipico, cio nel radiomodellismo, i limiti sono imposti dalla
standardizzazione dei segnali
PPM, mentre volendo controllare
i giri di un motore da Arduino
occorre stabilire il range del se-

gnale di comando fornito all'ESC,


altrimenti questo non potrebbe
controllare in modo preciso il
motore.
Come visibile nella Fig. 2, l'ESC
prende alimentazione dalla batteria mediante gli appositi cavi
d'ingresso e alimenta il motore
WUDPLWHLWUHOLGLXVFLWDO
(6&
utilizzato integra il BEC (un blocco che esclude lalimentazione
del motore se la batteria quasi

scarica, lasciando comunque andare i 5 V al circuito di controllo,


che in questo caso Arduino) del
circuito per alimentare la scheda
Arduino con 5V. Questa tensione
disponibile sul connettore di
controllo, che nell'impiego radiomodellistico si connette al ricevitore e che dispone di altri due
contatti, ovvero l'ingresso del
segnale di controllo e la massa.
Per alimentare Arduino con queVWRFRQQHWWRUHVXIFLHQWHFROOHJDUHLOLURVVRHQHUR FRQWDWWL
centrale e laterale) del connettore
di controllo rispettivamente al
pin 5V e al GND della scheda
Arduino. Il segnale di comando
diretto da Arduino all'ingresso di
controllo dell'ESC fa capo al con-

Listato 1
#include <Servo.h>
Servo esc;
int value = 0;
void setup()
{
// Il modulo ESC collegato al PIN 9 di Arduino
esc.attach(9);
// Inizializziamo la comunicazione seriale con il modulo bluetooth
Serial.begin(9600);
}
void loop()
{
// Ad ogni ciclo leggiamo se c un nuovo valore sulla seriale.
// Se non presente alcun valore ci viene restituito uno 0 che andiamo a scartare
value = Serial.parseInt();
if (value != 0) {
// Se ci arriva un valore != da 0 andiamo a riportare tale valore verso lESC.
// Sar lapplicazione dello smartphone a preoccuparsi di inviare un valore corretto
// (0179)
al bluetooth
esc.write(value);
}
}

56

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 4
La App per
Android
visualizza
un cursore
per regolare
la velocit
di marcia
dello
skateboard.

Fig. 5
Aggancio
del supporto
del gruppo
di propulsione.
Fig. 6 - Gruppo di propulsione completo.

tatto del connettore opposto al


QHJDWLYR ORQHUR VLFROOHJDDO
pin 9 di Arduino. Siccome lESC
pensato per ricevere input da
un ricevitore da radiocomando e
quindi con un segnale PPM compatibile con quello normalmente
inviato ai servocomandi, possiamo comandarlo come se fosse un
servo: per questa ragione, non
dobbiamo scrivere alcun codice
ma lo controlliamo utilizzando,
appunto, le librerie Servo disponibili per Arduino. Quindi ci basta includere le librerie Servo nel
nostro sketch e il gioco fatto.
IL CONTROLLO DA SMARTPHONE
Il telecomando del motore dello
skateboard si ottiene mediante

unApp per Android chiamata C'mon stick, che gira su


smartphone con lo stesso sistema
operativo; una volta installata
a lanciata, mostra la schermata
visibile in Fig. 4. Per impostare
la velocit, si trascina con un dito
il cursore presente sullo schermo. Per il resto, lo skateboard si
guida come uno non motorizzato,
ovvero lo si piega su un lato o
sullaltro premendone la tavola
con i piedi, cos da sterzare.
LApp disponibile per il download sul sito www.cmonboard.com.
LA COSTRUZIONE
3HUUHDOL]]DUHODPRGLFDFKH
consente di motorizzare lo skateboard vi serve una puleggia

di diametro circa 2 cm inferiore


a quello della ruota del mezzo,
da avvitare lateralmente (radialmente) alla ruota stessa badando che le viti entrino dritte e
non spuntino dal battistrada della ruota stessa. Questa
puleggia pu essere ottenuta da
una stampa 3D in ABS, partendo da un modello disponibile
su www.thingiverse.com eventualmente elaborato con OpenSCAD, ma anche acquistata gi
pronta, del tipo in alluminio.
In ogni caso deve riportare un
certo numero di fori radiali per
VVDUODDOODUXRWDGLWUD]LRQH
La scatola che contiene la batteria e lelettronica stata realizzata in PLA utilizzando una
stampante 3DRag. Lo stesso
vale per il supporto del motore, che attraverso la stampa
3D stato messo a punto dopo
numerose prove in campo; sul
nostro sito www.elettronicain.
itLQVLHPHDLOHGHOSURJHWWR
trovate lSTL per la stampa 3D
di tutte le parti.
Il supporto da noi previsto va
VVDWRDYLWHVRWWRODWDYROD
dello skateboard, esattamente
sullassale posteriore vicino alla
ruota scelta per la trazione; il
supporto ha una staffa a morsa
da stringere mediante viti (Fig.
5 6XGLHVVRVLVVDLOPRWRUH
mediante le apposite viti; allalbero del motore va applicato
un mozzo a vite o a mandrino
autocentrante che sia dotato di
Elettronica In ~ Novembre 2014

57

Guarda su YouTube
come funziona lo
skateboard controllato
dallo smartphone

Fig. 7 - Assemblaggio dell'elettronica sul fondo della scatola.

Vuoi vedere
in azione lo
skateboard
motorizzato?
Collegati alla
pagina http://
youtu.be/
XpYjn9-xgvY.
Da questa pagina potrai anche
vedere i video di moltissimi altri
nostri progetti proposti in passato.

puleggia dentata, ideale per la


cinghia. Si pu utilizzare anche
una puleggia liscia abbinata
a una cinghia liscia anchessa,
tuttavia in questo caso bisogna
tenderla maggiormente per evitare lo slittamento. La dentatura
della cinghia deve avere passo e
lunghezza dei denti compatibile
con quelle del mozzo e della
puleggia dentata applicata alla
ruota (Fig. 6).
Il fissaggio del gruppo di propulsione stato studiato per un
certo modello di skateboard ma
non detto si applichi a tutti;
comunque, siccome forniamo il
file STL, ognuno pu personalizzarlo in modo da stamparne
una versione adatta alle proprie
esigenze. Va anche detto che
si pu anche ricorrere ad altri
sistemi di fissaggio, come ad

58

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 8 - Il modulo Bluetooth cablato mediante una breadboard.

esempio un pezzo di alluminio


a squadra opportunamente
forato.
Sistemata la meccanica, dovete
pensare allelettronica, che va
ospitata nellapposita scatola
VVDWDDOIRQGRGHOODWDYROD SHU
LOVVDJJLRSRWHWHXWLOL]]DUH
varie soluzioni, che vanno da
clip a fasce, a viti ed anche al
semplice silicone sigillante. Il
tutto deve essere assemblato
come mostrano le Fig. 7 e Fig. 8.
Nel collegare la batteria all'ESC
(operazione da lasciare per ultima) rispettate la polarit indicata (il rosso il positivo e il nero
il negativo); quanto al motore, i
OLKDQQRXQRUGLQHGDULVSHWtare, tuttavia considerate che se
una volta acceso lo skateboard
la ruota gira al contrario, vi basta scambiare il collegamento di

due di essi per invertire il senso


di marcia.
Se volete ulteriori spunti, trovate un video dimostrativo alla
pagina web www.cmonboard.
J
com/gallery.html.

per il MATERIALE
Tutti i componenti utilizzati in questo progetto sono facilmente reperibili in commercio, dalla board
Arduino al modulo Bluetooth.
Sul sito della rivista (www.elettronicain.itt) disponibile il file STL
del supporto del gruppo di propulsione e lo sketch da caricare su
Arduino.

Eventi
Elettronica
applicata, robot,
invenzioni,
realizzazioni
originali,
astronauti:
questanno
levento dei maker
non ci ha fatto
mancare nulla...

di LUCA RUGGERI

ROMA

Grande ritorno
L

a seconda edizione della European


Maker Faire che si
tenuta a Roma dal 3 al
5 Ottobre 2014 stata
un vero successo, come
testimoniano i 90.000
visitatori (circa 3 volte
il numero dei visitatori
della scorsa edizione), i
600 espositori e speaker, ma anche i 15.000
bambini che hanno
partecipato fragoro-

samente ai circa 120


workshop loro dedicati.
Maker Faire, inesauribile fonte di ispirazione per chiunque sia
affascinato dallinnovazione, stata latto
conclusivo di una intera settimana, la Innovation Week, dedicata
ai trend tecnologici, al
mondo delle startup,
delle monete elettroniche, di Internet delle

cose, di open hardware


e open source, delle
Smart City, del sostenibile e delleconomia
collaborativa.
Molti rappresentanti
delle istituzioni e delle
pubbliche amministrazioni, sia locali che
centrali, hanno colto
loccasione per prendere contatto con le
persone e per comprendere le nuove esigenze

in materia di occupazione e produttivit


dei cittadini. Anche il
Sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha visitato
con interesse la manifestazione, organizzata
in maniera ineccepibile
grazie al duro lavoro di
Asset Camera (agenzia
speciale della Camera di Commercio di
Roma) e dei due curatori, Massimo Banzi e

Elettronica In ~ Novembre 2014

59

Lorchestra robot di Team Dare, dallesecuzione musicale perfetta... e la calorosa e paradossalmente


pi umana One Love Machine Band diretta dal berlinese Kolja Kugler e dal suo alter ego Sir Elton Junk.

Riccardo Luna. Il pubblico ha


manifestato grande entusiasmo
e soddisfazione per le migliaia
di oggetti e prodotti innovativi
esposti, le nuove idee, le applicazioni innovative provenienti
da tutto il mondo. Nei (pochi)
momenti di relax e di svago,
intesi nel senso tradizionale del
termine, i visitatori hanno potuto assistere alle performance
live di due Robot-Band, molto
diverse tra loro.
MENO INNOVAZIONE,
PI CONCRETEZZA
Mentre lanno scorso, nella
prima edizione della European Maker Faire tenuta a Roma,
abbiamo assistito ad una vera
esplosione di novit, questanno
lapproccio dellorganizzazione stato pi maturo. Certo
linnovazione e la tecnologia
erano presenti ai massimi livelli
ovunque, ma con un diverso
punto di vista: innovazione non
QHDVHVWHVVDPDDSSOLFDWDD
bisogni reali e concreti. Alcuni
HVHPSLFKLDULFDWRULODVWDPSD
3D era presente presso quasi
tutti gli espositori ma non si
parlato di nuova stampante o
di nuovo processo di stampa

60

Novembre 2014 ~ Elettronica In

quanto piuttosto di volevamo


realizzare questo prodotto e per
farlo abbiamo dovuto stampare alcuni componenti con la
VWDPSDQWH'DQFRUDLQHUDL
droni hanno riscosso un grande successo ma non sono stati
SUHVHQWDWLFRPHJLRFDWWROLVRsticati, quanto piuttosto come
strumenti ideali per effettuare
VRSUDOOXRJKLLQDPELHQWLGLIFLli o pericolosi, per fare riprese o

IRWRJUDHRSSXUHSHUDVVLVWHUH
le persone.
Arduino, Raspberry, Galileo e
le altre schede di prototipazione
elettronica erano praticamente
in tutti gli stand, ma con una
presentazione mirata a evidenziare come sono state applicate
per risolvere un problema, cos
come in un dipinto non si presta
attenzione alla tela o al pennello
ma al soggetto rappresentato.
A Maker Faire Roma i trend
tecnologici generali hanno
riguardato wearable computing
e relativa sensoristica tessile,
droni, domotica (soprattutto
grazie alla spinta innovativa dei
vari produttori di cellulari) e
Internet delle cose, monitoraggi
ambientali e legati al benessere
o alla sicurezza delle persone
(smart citizen), coltivazioni
idroponiche e serre domestiche,
realt virtuale o aumentata, salute e riabilitazioni assistite da
robot, 3D Printing e robotica.
La stampa 3D stata protagonista di una nuova frontiera
applicativa: la stampa di oggetti
commestibili in cioccolato e
composti da impasti di vario
tipo. In questo ambito si fatta
notare la nostra Choco-3Drag

Printer, che ha anche rievuto un


premio da parte degli organizzatori di Maker Faire (interessante
anche la NonnaBot presentata
da MondoPasta, in grado di
stampare spaghetti e ravioli
pronti per la cottura).
Presso il nostro stand, i visitatori hanno potuto ammirare la
stampante 3Drag che stampava
dal vivo con il cioccolato, dotata
del sistema di raffreddamento
a celle di Peltier, ma anche la
Big 3Drag, versione allungata
della nostra stampante, capace
di produrre oggetti delle dimensioni di 400x200x200 mm!
Come promesso, abbiamo anche
allestito la 3Dprint area, con
8 stampanti 3Drag dotate di
pannello per la stampa autonoma, subito prese dassalto da chi
voleva sperimentare dal vivo la
stampa 3D. Le macchine sono
state messe a disposizione del
pubblico ad ununica condizione: portarsi da casa una SD-Card
FRQWHQHQWHLOOHGHOORJJHWWRGD
stampare. Maker Faire ha avuto
questanno sponsor di grosso
calibro come Intel (incredibili

le innovazioni mostrate nel proprio stand: robotica, mini-rover


marziani, realt virtuale e interfacce multisensoriali, le nuove
schede Galileo ed Edison), Eni,
Atmel (suo, uno degli stand pi
affollati, anche per via della
scuola di saldatura tenutasi tutti
i giorni), Autodesk, Ultimaker,
Unidata, Microsoft, MathWorks
(con uninteressante offerta di
licenze software per far girare
il proprio programma di
calcolo direttamente
sui Cortex SoC come
quelli presenti nelle
nuove STM32F Nucleus boards). Inoltre, Roland e DWS
hanno portato decine
di stampanti 3D, di
macchine CNC, laser

Elettronica In ~ Novembre 2014

61

Elettronica In... Fiera!


Il nostro stand a Maker
Faire stato letteralmente
preso dassalto da maker
attratti dallidea di provare
dal vivo una delle 8 3Drag
messe a disposizione di chi,
SRUWDQGRLOSURSULROH67/
VXFKLDYHWWD86%YROHYD
VWDPSDUORDIDQFDWRGDXQ
nostro operatore. Il pubblico
intervenuto ha anche potuto

partecipare a mini-tutorial in
cui abbiamo illustrato le varie
fasi della stampa 3D, e vedere
allopera, nella 3D Printing
Area, le pi recenti evoluzioni
della nostra 3Drag: la
Chocolate, capace di stampare
oggetti in cioccolato (da
ammirare e non gustare...), e la
%LJ'UDJYHUVLRQHDOOXQJDWD
in grado di stampare oggetti
con base di ben 400x200 mm.

cutter, frese, plotter.


Molto interessanti sono stati
i progetti portati in Fiera da Fonderie Digitali, un laboratorio
multidisciplinare che fonde assieme il design, la prototipazione, ricerca e sviluppo, linnovazione tecnologica e di processo
messa a disposizione delle PMI
e delle Associazioni a scopo
di formazione e di produzione
snella. Fonderie ha presentato
molti progetti, tra i quali ci ha
colpito la ClusterCar, piattaforma open studiata per mettere
lautomobile ed il guidatore al
centro di un concetto di connettivit intelligente, che permette
di comunicare su web, inviare
e ricevere messaggi, condividere informazioni e dati. Altro
progetto presentato Enabler,
una scheda basata su Arduino
ma orientata allIoT, dotata di
sensori e connettivit wireless.
Suggestivo il progetto Ortotica,
domotica applicata allagricoltura idroponica domestica.
UNA FIERA, TANTE AREE
Maker Faire stata divisa in
aree semantiche, raggruppando gli espositori per proposte
simili, per settori di interesse
congruenti, per visione concorde.
Larea espositiva dedicata agli
Artigiani Innovativi stata
curata dallarchitetto Monica
Scanu, che ha selezionato gli
espositori accomunati dallutilizzo di processi o macchinari
innovativi, dallinnovativit dei
prodotti offerti, dalla loro abilit
nel fondere modernit e tradizione. Nellarea abbiamo trovato
oggetti di abbigliamento prodotWLLQEUDGLFDUERQLR WDJOLDWL
al laser, ovviamente), scarpe
realizzate con tessuti a base di
legno, gioielli realizzati da Paola
9ROSLDSDUWLUHGDOWULLQGXstriali per lolio motore oppure
galvanizzando oggetti stampati

62

Novembre 2014 ~ Elettronica In

da stampanti 3D, strumenti


musicali intelligenti prodotti da
MusicTech, biciclette evolute
(bici elettriche che si caricano da
sole o con antifurto direttamente
integrato nel telaio) come quelle
esposte da Milano Bike. Nella
stessa area abbiamo trovato Etsy,
lormai famosissimo marketplace dedicato ad artisti e creativi,
leader di mercato delle piattaforme di vendita online dedicate a
questo settore.
Nel visitare larea abbiamo
condiviso il pensiero espresso
dallarchitetto Scanu: Maker Faire non dovrebbe essere vista e
vissuta come una Fiera, dato che
gli espositori non sono venuti
per vendere i propri prodotti in
catalogo. Dovrebbe essere una
mostra nella quale ogni espositore abbia il diritto di poter
raccontare la propria storia, le
proprie passioni e il duro ma divertente lavoro che li ha portati
QTXLODSURSULDYLVLRQHRJQXno merita cinque minuti del
nostro tempo, per approfondirne
la conoscenza e per ispirarci.
Ledizione romana di Maker
Faire ha visto la partecipazione
dellIstituto Italiano di Tecnologia: fondato nel 2003 come ente
pubblico, raccoglie ed unisce
pi di 1.000 ricercatori, dotto-

rati, scienziati in diversi settori


della scienza e della tecnica. IIT
ha portato iCub, incredibile
piattaforma open che
ha permesso di
assemblare un
robot con capacit cognitive.
Il piccolo androide,
dalle dimensioni di
un bimbo, in grado
di imparare il nome e
le caratteristiche di nuovi
oggetti, afferrarli e interagire con gli umani.
Il momento pi toccante ed
interessante dellinterazione
tra il robot ed i bambini che
gli stavano attorno stato nel
vedere questi ultimi accarezzare
e mostrare affetto verso iCub
come se fosse uno di loro.
Il dipartimento di Robotica
Avanzata dellIIT ha portato in
HUDDQFKH+\4XQTXDGUXpede elettroidraulico pesante
80 kg, lungo circa un metro e
costruito in alluminio di grado
aeronautico ed acciaio. Ognuna delle quattro zampe ha tre
articolazioni attuate da cilindri
idraulici e da motori passo passo.
Valvole ad alte prestazioni, di
provenienza dalla Formula 1,
sono state utilizzate per controllare la posizione esatta e la forza

applicata da ciascuna articolazione. Il controllo della forza


di ciascuna zampa permette un
contatto ottimale tra piede e terreno. I sensori, le videocamere
e i distanziometri laser presenti sulla macchina creano una
mappa virtuale 3D del terreno
FLUFRVWDQWH4XHVWHPDSSHVRQR
utilizzate dal microprocessore
GHOURERWSHUSLDQLFDUHSHUFRUVL
e vie ottimali e per controllare
ogni singolo passo, evitando gli
ostacoli. Le applicazioni penVDWHSHU+\4VRQRDGHVHPSLR
lintervento in luoghi oggetto
di disastri naturali od incidenti
rilevanti (pensiamo ad esempio
a Fukushima), ricerca e soccorso,
trasporto in zone impervie.
ELETTRONICA IN PRIMO PIANO
Applicazioni suggestive e nuove
schede di prototipazione hanno
tenuto banco a Maker Faire
Roma; vediamo le pi rilevanti.

A sinistra iCub e a destra il


prototipo di HyQ: entrambi sono
stati presentati da IIT.

Intoino e Unidata TarquinIot


Intoino, nato nel 2012 grazie
allo startup weekend della
Fondazione Kauffman, un
kit di partenza per chiunque
voglia cimentarsi nella domoElettronica In ~ Novembre 2014

63

tica e nellInternet delle Cose


LQPDQLHUDYHORFHHGHIFDFH
anche senza conoscenze particolari di tecnologia, sensoristica
o elettronica. Il kit contiene un
controller (basato su Arduino:
il nome Intoino infatti sta per
Arduino Intuitivo), sensori che
comunicano tra loro con BLE4.0
e un dongle WiFi che permette
la comunicazione e la programmazione remota via web. Gli
ingredienti della ricetta di Intoino sono i due tool proprietari: il
dongle WiFi e la piattaforma di
programmazione visuale basata
su una GUI web o su APP che
girano sui principali sistemi
operativi mobili. Il dongle ha a
bordo un processore Cortex-M4
e si collega al controller via USB,
il che permette di programmare da remoto qualsiasi scheda
Arduino standard connessa.
Inoltre il SoC Cortex M4
completamente programmabile,
ovvero possibile assegnare
delle funzioni logiche o di
calcolo direttamente al dongle,
scaricando i controller dal carico
di lavoro. Anche il metodo di
programmazione del controller
e dei sensori notevole: basta
solo installare la APP o la GUI
ed iniziare a realizzare programmi spostando e connettendo i

64

Novembre 2014 ~ Elettronica In

casa nella forma di una tavoletta di cioccolato. Il controller


un Cortex-M4 e comunica con i
sensori con BLE4.0. Ogni unit
si pu staccare come un quadratino di cioccolato e pu essere
utilizzata in autonomia, essendo
alimentata a batteria.
Conrad ha stretto una partnership con Relayr, piattaforma
Cloud per applicazioni IoT che
permette la condivisione di idee
progetti e codice con la comunit, aiutando sia la standardizzazione del codice che la gestione
di progetti distribuiti.
Una delle prime applicazioni
basate su Wunderbar Insulangel: utilizzando il sensore di
temperatura ed un case stampato da una stampante 3D, stato
creato un sensore che, messo
direttamente nellastuccio portainsulina di un paziente, monitora la temperatura ed avverte
se viene superata la soglia di
guardia per il farmaco, inviando
un messaggio direttamente sul
cellulare tramite iBeacon. Presto
sar su Kickstater!

blocchi funzionali tra di loro,


anche con il tocco delle dita;
possibile scaricare o importare
gli sketch di codice creati
FKHVHUYRQRPRGLFDUHLOFRGLFH
generato dallapplicazione ed
inviarlo ai controller o ai sensori
con un solo click. Ad Intoino
associato un marketplace dove
acquistare o vendere applicazioni sviluppate.
4XDQWRD7DUTXLQ,R7XQD
scheda realizzata da Unidata anFKHJUD]LHDGXQQDQ]LDPHQWR
pubblico da parte della RegioArduino AtHeart
ne Lazio. una scheda molto
Smart Citizen Kit
potente e riccamente equipagMaker Faire ha dato ampio
giata, dedicata allo sviluppo
spazio alle tematiche di sostedi applicazioni di Internet of
nibilit, ecologia e domotica/
Things, con la quale controllare
IoT applicata al monitoraggio
tutti i device domotici presenti
ambientale e alla rilevazione di
DFDVDRLQXIFLR&RQQHVVLRQL
LQTXLQDQWL4XLDEELDPRYLVWR
DEUDRWWLFD+'0,[86%
Thinking Things, del gigante
e 1xUSB3.0, 4xGBe switch,
delle telecomunicazioni Telefo2xSATA, WiFi 802.11ac, modem
nica, TukuTuku, piattaforma di
GSM/UMTS/LTE, connettore
PCIe, compatibile con ZigBee,
Z-Wave, EnOcean sono la dotazione della scheda.
Wunderbar and Insulangel
Simile concettualmente ad
Intoino, Wunderbar by Conrad
si rivolge a studenti, bambini
e Maker alle prime armi. Il
controller e i sensori arrivano a

controllo remoto di dispositivi


domotici, e soluzioni di TelecomItalia. Forte interesse ha destato spark.io, un sistema operativo
open source per piattaforme
IoT; diventer il nuovo standard? La comunit di Aduino,
con il progetto speciale Smart
Citizen Kit appartenente alla
IDPLJOLD$UGXLQR$W+HDUWKD
attirato la nostra attenzione;
un progetto open-source e
soprattutto crowd-source, basato
su Arduino e uno shield dotato
di sensori ambientali di temperatura, pressione, umidit,
livelli di CO2 e NO2. Alimentato
a batterie e dotato di un bel case
resistente allacqua per essere
messo allesterno delle abitazioni, il sistema invia dal web i
dati alla comunit, permettendo
una misurazione distribuita e
georeferenziata delle condizioni
meteo e di inquinamento. Altre
schede della stessa famiglia
sono in via di perfezionamento, per misurare inquinamento
indoor, salute personale, inquinamento elettromagnetico, ecc.
Noah Guitars
Fondata negli anni 90 del secolo
scorso per sperimentare luso
dellalluminio per il corpo delle
chitarre (lalluminio annulla i
ronzii anche nelle chitarre con
pickup single coil e conferisce
un timbro particolare e un sustain sconosciuto ai legni), Noah

Guitars ha presentato DoublePlusG, uno strumento esteso


equipaggiato con accelerometri,
sensori di prossimit, fotocellule e sensori IR, interagendo con
i quali attraverso gesti, movimenti dello strumento, vibrazioQLLOPXVLFLVWDSXPRGLFDUH
il suono emesso dalla chitarra
mentre sta suonando: ad esempio, vibrati e bending possono
essere eseguiti solo muovendo
la chitarra nello spazio. Ancora,
muovendo le mani davanti al
corpo dello strumento, si pu
LQXLUHVXIDVHGHOD\HULYHUEHro delle note.
Biopic.it and WaterLilly
4XHVWLGXHSURJHWWLKDQQR
rappresentato i due lati dellaJULFROWXUDSUHVHQWLQHOODHUD
Biopic basato su IRRDUINO,
sistema di irrigazione automatica controllata da Arduino. Il
prototipo una serra verticale
in grado di migliorare la crescita
delle piante controllando irrigazione, temperatura, umidit e
3+PDVRSUDWWXWWROLOOXPLQD]LRne fornita da alcuni LED a luce
VRODUH4XHVWRVLVWHPDSHUPHWWH
una selezione delle migliori spe-

cie vegetali che possano crescere


nello stesso vaso in sinergia
e non in competizione, e che
siano maggiormente sensibili
(con i loro pigmenti) al tipo di
illuminazione fornita dai LED.
WaterLilly/LillyBot 2.0 un
sistema di coltivazione idroponica intensiva del cianobatterio
Spirulina, controllato da ArduLQRHGDDOFXQLVHQVRULVSHFLFL
Il controller misura continuamente i livelli di temperatura,
Ph e O2 dellacqua di coltura,
accende e spegne i LED a luce
naturale in base alle condizioni
di illuminazione ambientale, ed
avverte quando il momento di
raccogliere il batterio per essere
utilizzato. La Spirulina pu
essere assunta come integratore
alimentare ( nota per essere
proteica al 60%) oppure, fermentata in un reattore a biomassa,
produce biogas utilizzabile per
generare corrente elettrica.
Il progetto mostrato dallarchitetto Cesare Griffa stato pensato per essere installato sulle
IDFFLDWHGHJOLHGLFLDOGRSSLR
VFRSRGLOWUDUHJOLLQTXLQDQWL
e trasformare le citt in giardini
J
sostenibili.
Elettronica In ~ Novembre 2014

65

in contemporanea

in contemporanea con

MILANO 2015

06
07
GIUGNO 2015
2 a MOSTRA-MERCATO
D E L LA R O B O T I CA
E DEI MAKERS

PARCO ESPOSIZIONI NOVEGRO


milano /linate aeroporto

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In vetrina

Dotiamo
Raspberry Pi di un
display TFT Touch Screen
sul quale visualizzare la console
di sistema, i lm e le foto
preferite oppure comandare una
scheda rel in punta di dita.

DISPLAY TOUCH

PER RASPBERRY PI
di MARCO MAGAGNIN

er evitare di utilizzare monitor HDMI dal costo


ben superiore a quello di Raspberry Pi, negli
articoli precedenti abbiamo sempre adottato la
soluzione di collegarci al microcomputer in remoto, utilizzando strumenti come PuTTY e WinSCP.
Questo approccio ci ha sempre vincolato ad utilizzare Raspberry Pi nella modalit cosiddetta server. Di conseguenza abbiamo sempre presentato
le applicazioni con interfaccia utente realizzate in
modo da essere fruibili da browser web. Che fare,
invece, quando vogliamo avere uninterfaccia in

stile tradizionale, fruibile direttamente dal desktop?


Semplice, si collega un monitor, una tastiera, un
mouse e si realizza una classica applicazione desktop utilizzando i linguaggi classici con le librerie
SHUODUHDOL]]D]LRQHGLLQWHUIDFFHJUDFKH*LPD
in questo modo trasformiamo Raspberry Pi in un
PC con attaccate tutte le periferiche tradizionali
che lo rendono ingombrante. La soluzione che vi
presentiamo al posto di quella classica permette
GLUHDOL]]DUHLQWHUIDFFHJUDFKHXWLOL]]DQGRXQJUDzioso monitor TFT da 2,8 pollici, a colori, ed in pi
Elettronica In ~ Novembre 2014

67

Fig. 1

con uninterfaccia touch di tipo


resistivo. Niente monitor, niente
tastiera e niente mouse. La scheda con il monitor ha pi o meno
le stesse dimensioni di Raspberry
Pi, gi montata ed compatibile con tutti i modelli del microcontrollore: A, B e B+. In questo
articolo, abbiamo adottato il
modello B+ che, per il progettino
QDOHFKHYLSURSRQLDPRPHWWHD
disposizione un maggior numero
di pin di I/O rispetto alle versioni precedenti. Il monitor ha una
risoluzione di 320 x 240 pixel,
con una profondit di colore di
16 bit. Il mini display si collega
a Raspberry Pi sul bus SPI e pu
essere utilizzato per reindirizzare
la console, oppure come monitor
X per visualizzare il desktop di
Raspbian, foto, video e interfacce
JUDFKHGLDSSOLFD]LRQLXWHQWH
Fin qui tutto bene. Il rovescio
della medaglia che il driver per
la gestione del piccolo monitor
non incluso nel kernel della

68

Novembre 2014 ~ Elettronica In

distribuzione Raspbian. Lultima frase risultata del tutto


incomprensibile? Per approfondire largomento vi rimandiamo
al libro Raspberry Pi Il mio
primo Linux embedded per un
viaggio di approfondimento sul
microcomputer. Tra laltro una
delle Appendici dedicata ad introdurre la struttura del sistema
RSHUDWLYR*18/LQX[NHUQHO
e driver inclusi. Ma torniamo al
driver. Questo simpatico monitor ci permette di introdurre,
in modo pi approfondito di
TXDQWRDEELDPRIDWWRQRDGRUD
la realizzazione di un sistema
*18/LQX[HPEHGGHG1HOOD
pratica professionale le distriEX]LRQL*18/LQX[GHVWLQDWH
al mondo embedded sono le
pi scarne possibile, con inclusi
unicamente i driver e le applicazioni essenziali per il funzionamento di base del microcomputer. Questo per minimizzare
loccupazione di memoria della
distribuzione e massimizzare
le prestazioni del sistema di
destinazione. Questo approccio

p
permette di utilizzare chip di
prestazioni ridotte, con dimenp
VVLRQLVLFKHGHOODVROX]LRQHQDOH
il pi possibile contenute e conssumi anchessi resi minimi per
poter permettere soluzioni basate
p
ssu alimentazioni a batterie. Il
rovescio della medaglia consiste
ro
nel dover personalizzare il kernel
n
della distribuzione con i driver
d
delle periferiche che si vogliono
d
utilizzare, come per esempio
u
GRQJOH:L)LSHULIHULFKH86%
G
display LCD e pannelli LED.
d
8WLOL]]DQGR5DVSEHUU\3LDEELD8
mo sempre evitato di doverci
m
occupare di questi problemi, in
o
quanto, essendo un microcomq
puter progettato per la didattica,
p
nella sua distribuzione Raspbian
n
ssono gi inclusi una enorme
quantit di driver che soddisfano
q
in automatico (plug and play)
la maggior parte delle esigenze.
Questa volta per il driver per il
Q
display LCD TFT non incluso.
d
Fortunatamente la societ AdaF
fruit ha messo a disposizione un
kernel di Raspian gi compilato
che include il driver richiesto.
Questo ci permette di evitare di
dover personalizzare e compilare da noi il kernel di Raspbian.
Stiamo comunque pensando di
proporre sulla rivista una serie
di articoli dedicati allargomento, anche perch la presenza
sul mercato di sempre nuove
periferiche richieder prima o
poi di affrontare largomento con
determinazione. Nella soluzione
Adafruit si presentano infatti
due problemi. Che fare quando
dobbiamo adottare una seconda
periferica che richiede linclusione nel kernel di Linux di un
GULYHUVSHFLFR"$QFKHVHLOSURduttore mette a disposizione una
versione compilata del kernel
per la sua periferica, se la adottassimo perderemmo il driver
per la prima periferica. Non resta
FKHFRQJXUDUFLHFRPSLODUFLLO

Fig. 2

kernel con laggiunta dei due, o


pi, driver aggiuntivi richiesti.
Secondo problema. Adottare il
kernel precompilato, personalizzato con laggiunta di un driver
VSHFLFRFLYLQFRODDOODYHUVLRQH
di kernel utilizzato per la compilazione. In questa condizione
non saremo in grado di adottare
nuove distribuzioni che sfruttano
versioni aggiornate del kernel, a
meno che il produttore della periferica non fornisca a sua volta
una nuova versione. A questo
proposito ricordiamo che stata
appena rilasciata la release 3.16
del kernel di Linux, che presenta
notevoli funzionalit aggiuntive
per quanto riguarda la gestione
GHLFKLSFRQ&38$50HUHODWLYL
SURFHVVRULJUDFL6HJQRFKHDVVLsteremo ad una sempre maggior
GLIIXVLRQHGHOODQRVWUDORVRD
Ma torniamo al nostro display
JUDFRYLVLELOHLQFig. 1, basato
sul modulo LCD TFT ILI9340,
che viene fornito gi montato e
GRWDWRGLFRQQHWWRUH*3,2FKH
si installa su tutti i modelli di
Raspberry Pi A, B e B+. La board
include il controllore del display
STMPE610 che comunica con
Raspberry Pi utilizzando il bus
SPI e quindi impegna i pin corULVSRQGHQWLGHOFRQQHWWRUH*3,2
(SCK, MOSI, MISO, CE0, CE1)
ROWUHDLSLQ*3,2H*3,2,
quattro pulsanti aggiuntivi presenti sulla board sono collegati ai
SLQ*3,2*3,2*3,2H
*3,27XWWLJOLDOWULSLQVRQR
inutilizzati e possono essere
impiegati per altre esigenze. In
questo caso opportuno saldare
un connettore sugli alloggiamenti previsti sul lato destro della
scheda e utilizzare un cavo piatto
wget
wget
wget
wget
wget

di prolunga. Fate attenzione a


rispettare le corrispondenze dei
pin. Il pin numero 1 del connettoUH*3,2LQGLFDWRVXOUHWURGHOOD
board con una piazzola di forma
quadrata ed una piccola freccia
bianca serigrafata.
PERSONALIZZAZIONE DELLA
DISTRIBUZIONE RASPBIAN
Il processo che vi descriviamo
per rendere operativo il display
LCD TFT richiede di partire dalla
distribuzione Raspbian. Noi
siamo partiti dalla immagine rilasciata in data 9-settembre-2014
con release del kernel 3.12
(Fig. 2). Al momento preferibile non installare il display sul
connettore, lo faremo dopo aver
installato il software di gestione.
Per poter eseguire il processo
di installazione necessario che
Raspberry Pi sia collegato alla
rete locale in modo da poter vedere la rete internet pubblica.
inoltre necessario poter accedere
a Raspberry Pi per utilizzare una
QHVWUDWHUPLQDOHHGXQDQHVWUD
con lapplicazione di gestione
GHOOHV\VWHP&RPHDOVROLWR
ma soprattutto in questo caso,
preferiamo accedere da remoto
via protocollo SSH ed utilizzare
(in Windows) gli strumenti Putty
e WinSCP. Per approfondimenti
sulle modalit di connessione
ed utilizzo di questi strumenti,
vi rimandiamo al libro citato
allinizio dellarticolo. ovviamente possibile utilizzare un
collegamento alla console via
cavo seriale.
Ci colleghiamo a Raspberry Pi
con lutente root ed iniziamo
il processo di installazione con i
soliti comandi di aggiornamento

della distribuzione:
apt-get update
apt-get upgrade

Andiamo ad una cartella di


appoggio per il download dei
OHGLLQVWDOOD]LRQH3RVVLDPR
DQFKHFUHDUHXQDFDUWHOODVSHFLFDSHUTXHVWRSURFHVVR,OHVRQR
disponibili come pacchetti .deb.
che dovranno poi essere installati
con il comando dpkg. Anche in
questo caso vi rimandiamo al
libro citato per approfondimenti.
Possiamo utilizzare, per esempio
la cartella home. Ci posizioniamo su questa cartella con il
comando:
cd /home

Ora scarichiamo tutti i pacchetti necessari alla sostituzione


del kernel ed alla gestione del
display:

http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi-bin-adafruit.deb
http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi-dev-adafruit.deb
http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi-doc-adafruit.deb
http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/libraspberrypi0-adafruit.deb
http://adafruit-download.s3.amazonaws.com/raspberrypi-bootloader-adafruit-20140917-1.deb
Elettronica In ~ Novembre 2014

69

Fig. 3

Dovreste vedere apparire il desktop di Raspberry Pi sul piccolo


display come vsibile in Fig. 4.
Potete anche utilizzare la barra di
menu e le applicazioni in modalit touch.
Se tutto funziona correttamente il
passo pi importante stato fatto.
Ora facciamo in modo che tutto
parta in automatico allaccensione di Raspberry Pi.
&KLXGLDPRLOGHVNWRSJUDFR LQ
UHDOWLOVHUYHU; GDOODQHVWUDGL
terminale premendo contemporaneamente i tasti <Control-X>.
$SULDPRGD:LQ6&3LOOH
Terminato il download, dalla
stessa cartella, installiamo il tutto
con il comando:
sudo dpkg -i -B *.deb

Questa operazione richiede un


tempo abbastanza lungo, potete
prendervi una pausa e rilassarvi
un attimo.
Nel caso stiate utilizzando, come
molto probabile, una versione di
Raspbian posteriore a Settembre
2013, necessario disattivare lutilizzo del framebuffer X accelerato, con il comando che rimuove
LOOHGLFRQJXUD]LRQHGHOODFFHleratore e lo salva nella cartella /
home (non si sa mai):

apparir nulla. Ci ricolleghiamo


a Raspberry Pi con Putty e WinSCP. Per provare velocemente
il funzionamento del display possiamo caricare i driver da linea di
comando e lanciare il desktop di
Raspberry Pi.
Digitiamo i seguenti comandi
nellordine, come visibile in
Fig. 3:
modprobe spi-bcm2708
modprobe
fbtft_device
name=adafruitts rotate=90
export FRAMEBUFFER=/dev/fb1
startx

mv
/usr/share/X11/xorg.
conf.d/99-fbturbo.conf /home

Ora spegniamo Raspberry Pi con


il comando tradizionale:
shutdown h now

Togliamo lalimentazione, montiamo il display sul connettore


*3,2YHULFDQGRFKHQRQVL
YHULFKLQRFRQWDWWLFRQTXDOFKH
connettore o componente di
Raspberry Pi e ridiamo tensione.
Non preoccupatevi, sul piccolo
display, per il momento, non

70

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 4

/etc/modules

HGDJJLXQJLDPRLQIRQGRDOOHL
due moduli da caricare allaccensione:
spi-bcm2708
fbtft_device

6DOYLDPRHFKLXGLDPRLOOH5Lspondiamo alleventuale richiesta


di password per perfezionare il
salvataggio.
8QPRPHQWRQRQDEELDPR
DQFRUDQLWRGREELDPRDJJLXQJHUHXQOHGLFRQJXUD]LRQH

Fig. 5

3RVVLDPRULYHULFDUHLOIXQ]LRnamento del tutto lanciando


il desktop sul server x con il
comando:
FRAMEBUFFER=/dev/fb1 startx

per personalizzare lutilizzo del


display in termini di rotazione
dellimmagine e frequenza di
UHIUHVK$SULDPRLOOH
/etc/modprobe.d/adafruit.conf

ed aggiungiamo le seguenti conJXUD]LRQL


options
fbtft_device
name=adafruitrt28 rotate=90
frequency=32000000

Il parametro rotate permette di


ruotare limmagine sul display di
0, 90, 180 o 270 gradi in modo da
potersi adattare a tutte le situazioni di montaggio:
0 corrisponde al display in verticale, con il lato inferiore verso le
scritte stampate sulla basetta;
90 corrisponde al display in orizzontale, con il lato inferiore verso
i pulsanti;
180 corrisponde al display in verticale, con il lato superiore verso
le scritte stampate sulla basetta;

270 corrisponde al display in


orizzontale, con il lato superiore
verso i pulsanti.
Il parametro frequency indica
la velocit di refresh del display.
,OYDORUHVLJQLFD
32MHz e corrisponde ad un frame rate di circa 20FPS.
Se il carico complessivo delle
vostre applicazioni lo permette,
potete provare ad abbassare la
frequenza a 16 MHz (16000000).
Fatto questo rendiamo effettive le
PRGLFKHFRQXQFRPDQGRGL

Per interrompere lesecuzione del


desktop premete <Control-X>.
Tutto a posto? Non ancora, ora
GREELDPRFRQJXUDUHHFDOLEUDUHLO
touch screen in modo da poter fun]LRQDUHVLDFRQLOGHVNWRSJUDFR
che con le applicazioni che andremo a sviluppare.
Come prima operazione impostiamo una regola nella cartella
udev che colleghi il touchscreen
al corretto device di imput. Pu
accadere che il touchscreen venga
riconosciuto nella cartella /dev/
input con un event diverso a
seconda se sono presenti o meno
tastiera, mouse o altri dispositivi di
LQSXW&UHLDPRLOOH
95-stmpe.rules

nella cartella

reboot

/etc/udev/rules.d/

Dopo essersi ricollegati controlliamo i messaggi di console con il


comando:

HGLQVHULDPROHVHJXHQWLFRQJXrazioni (Fig. 6):

dmesg

facciamo particolare attenzione


al riconoscimento del controllore
STMPE610 ed alla impostazione della frequenza del display
ILI9340 come visibile nella Fig. 5.

SUBSYSTEM==input,
ATTRS{name}==stmpe-ts,
ENV{DEVNAME}==*event*,
SYMLINK+=input/touchscreen

Rimuoviamo e reistalliamo il
driver del touch screen con i
comandi:

Fig. 6
Elettronica In ~ Novembre 2014

71

Vedremo la descrizione del


GHYLFHOHFRQLOFROOHJDPHQWR
(la freccetta) verso un device
event(x). Ora dobbiamo calibrare il nostro touch screen. Vi
sono due modi per farlo, uno un
po pi grossolano ma automatico, laltro pi preciso ma pi
articolato e lungo da eseguire.
Per le nostre esigenze ed un po
perch siamo pigri utilizzeremo
il metodo automatico utilizzando un programma Python
realizzato e gentilmente messo a
disposizione da Adafruit. Prima
installiamo una libreria utile per
eseguire i test sul touch screen.

Fig. 7

Fig. 8
apt-get install evtest tslib
libts-bin

Possiamo gi fare una prova


digitando:
evtest /dev/input/touchscreen

Se tocchiamo il display in vari


punti vedremo gli eventi riconosciuti e le coordinate del
punto toccato (Fig. 8). Per la
calibrazione grossolana vera e
propria scarichiamo il program-

Fig. 9
rmmod stmpe_ts
modprobe stmpe_ts

A questo punto nella cartella /


dev/input troveremo il device

72

Novembre 2014 ~ Elettronica In

touchscreen che punta al corretto device event<x>. Potete veULFDUORFRQLOFRPDQGR Fig. 7):
ls -l /dev/input/touchscreen

Fig. 10

Fig. 11

Fig. 13
Fig. 12

ma Python dal sito di Adafruit


invece che sulluscie prepariamo la cartella per
ta video standard.
FRQWHQHUHLOOHGLFRQJXUD]LRQH Anche se lo schermo
Scarichiamo il programma con il
piccolo, scegliendo
comando:
un font adatto si pu
ottenere unarea di
wget
https://github.com/
testo di 20 righe per
adafruit/PiTFT_Extras/raw/ 40 caratteri.
master/pitft_touch_cal.py
Per ottenere questo
risultato dobbiamo
PRGLFDUHLOOHGL
Creiamo la cartella xorg.conf.d
Fig. 14
FRQJXUD]LRQHGHO
con il comando:
kernel nella parti]LRQHGLERRWGHOOH
mkdir /etc/X11/xorg.conf.d/
system.
Per chi volesse aped eseguiamo il programma di
profondire i dettagli
calibrazione dalla stessa cartella
rimandiamo sempre
dove lo abbiamo scaricato:
al libro citato allinizio dellarticolo.
python pitft_touch_cal.py
$SULWHLOOH Fig. 10):
*XDUGDWHORXWSXWGHOSURJUDPPDSULPDGLDJJLRUQDUHLOOHGL
/boot/cmdline.txt
FRQJXUD]LRQHLOSURJUDPPDYL
chiede lautorizzazione, se siete
Lo scopo della moFig. 15
soddisfatti dei risultati confermaGLFDUHLQGLUL]]DUH
te con Y (Fig. 9).
la console dal frame
buffer HDMI/TV standard /
REINDIRIZZARE LA CONSOLE
dev/fb0 al frame buffer del diSUL DISPLAY
splay TFT /dev/fb1.
8QDRSHUD]LRQHVLPSDWLFDFKHVL
Per farlo andate in fondo alle
pu impostare di reindirizzare
GLUHWWLYHGHOOHGRSRODYRFH
i messaggi di console sul display
rootwait ed aggiungete le di-

chiarazioni (Fig. 11):


fbco n=map: 10 fbco n=fo nt:
VGA8x8

6DOYDWHLOOHHGDWHXQFRPDQGR
di reboot. Notate che, durante il
Elettronica In ~ Novembre 2014

73

Fig. 16

caricamento iniziale, vi perderete


lo splash screen multicolore iniziale ed una parte dei messaggi
di console.
Ci assolutamente normale,
in quanto, per poter lavorare, il
driver deve essere caricato dal
kernel ed attivato, il che avviene
qualche tempo dopo linizio del
processo di boot. Poi vedrete
apparire i messaggi di console,
come visibile in Fig. 12.
3HUFDPELDUHLOIRQW9*$[
in qualcosa di maggiormente
leggibile come un 12x6 lanciamo
LOFRPDQGRGLULFRQJXUD]LRQH
della console (sempre il solito
libro per approfondire):
GSNJUHFRQJXUHFRQVROHVHWXS

VHJXLWHOHJXUHGDDSHU
selezionare il font Terminus 6x12.

Fig. 17

VISUALIZZARE FILE VIDEO


Si possono visualizzare sul
QRVWURGLVSOD\OHYLGHRFRQ
diverse estensioni, a patto che le
dimensioni delle immagini siano
di 320 x 240 pixel.
Per visualizzare un video utilizziamo il pacchetto player, se
non presente nel nostro sistema
lo installiamo con il comando
(Fig. 17):
apt-get install mplayer

Fig. 18

Per vedere il video diamo il comando (Fig. 18, Fig. 19 e Fig. 20):
mplayer -vo fbdev2:/dev/
fb1 -x 240 -y 320 -frameGURSOHYLGHRH[W!

Fig. 19

74

Novembre 2014 ~ Elettronica In

per esempio ProvaVideo.mp4


Se il video non in formato 320
x 240 lo possiamo ridimensionare utilizzando lo strumento
HandBrake, Open Source e
disponibile per tutti i sistemi
operativi.
Lo scarichiamo dallindirizzo

https://handbrake.fr/.
Dopo averlo installato lo utilizziamo per ridimensionare il
YLGHRGLSURYD$SULDPRLOOH
preferibilmente con estensione
.avi (Fig. 21),
/DQHVWUDYLHQHSUHFRPSLODWD
con una quantit di informazioQLUHODWLYHDOOHFDULFDWR1HO
campo Destination inseriamo
LOSHUFRUVRHGLOQRPHGHOOHFKH
vogliamo ottenere (Fig. 22).
Nel pannello sottostante, in Output Settings, nel campo Container, selezioniamo MP4, in
Width impostiamo 320. In Anamorphic selezioniamo Custom
ed in Modulus 2 (Fig. 23).
Clicchiamo sul pulsante Start
per iniziare la conversione
(Fig. 24).
Al termine, se abbiamo eseguito
la conversione in ambiente WinGRZVVSRVWLDPRLOOHVX5Dspberry Pi (Fig. 25) ed eseguiamo
il comando descritto allinizio del
SDUDJUDIRSHUYLVXDOL]]DUHLOOH

Fig. 20

Fig. 21

VISUALIZZARE IMMAGINI
8QDSSOLFD]LRQHVLPSDWLFDOD
visualizzazione di immagini.
Per farlo possiamo utilizzare
il pacchetto fbi frame buffer
image viewer. Lo installiamo con
il solito comando:
apt-get install fbi

Anche in questo caso le immagini


devono avere formato 320 x 240
pixel. Per visualizzare unimmagine utilizziamo il comando
(Fig. 26):
fbi -T 2 -d /dev/fb1 -noverERVHDQRPHIRWR!MSJ

Fig. 22

REGOLARE
LA RETROILLUMINAZIONE
La retroilluminazione del display
TFT realizzata per mezzo di
quattro LED che assorbono comSOHVVLYDPHQWHFLUFDP$1HO
Elettronica In ~ Novembre 2014

75

GRFRPHXQWHUPLQDOH*3,2GL
Raspberry Pi, riconoscibile come
*3,23HUDFFHGHUHDO*3,2
QHFHVVDULRHVSRUWDUHLVXRLOHGL
device con il comando:
HFKR  ! V\VFODVVJSLR
export

Con il comando:
ls -l /sys/class/gpio

Fig. 23

VLYHULFDODHIIHWWLYDHVLVWHQ]D
GHO*3,2'LFKLDULDPRLOSLQ
di I/O come di output con il
comando:
HFKR RXW ! V\VFODVV
gpio/gpio252/direction

Ora per accendere il display portiamo ad 1 il valore del pin con


il comando:
HFKR  ! V\VFODVVJSLR
gpio252/value

Per spegnere la retroilluminazione utilizziamo il comando:


HFKR  ! V\VFODVVJSLR
gpio252/value

Fig. 24

caso di un utilizzo con alimentazione da batteria o se si vuole comunque spegnere la retroilluminazione il controllore del touch
STMPE610 possiede due pin di
I/O ed uno di questi collegato al transistor che controlla la
retroilluminazione. Questo pin
raggiungibile da linea di coman-

Fig. 26

Fig. 25

76

Novembre 2014 ~ Elettronica In

SCRIVIAMO UNAPPLICAZIONE
Cosa possiamo fare con un
display cos grazioso oltre a reindirizzare la console o linterfaccia
JUDFDGHOGHVNWRS"3RVVLDPR
scriverci le nostre applicazioni,
in modo da comunicare con il
*3,2HFRQHYHQWXDOLDOWULVHQVRUL
esterni. Le possibilit sono ovviaPHQWHLQQLWH6HSHUYRJOLDPR
mantenerci su qualcosa di estremamente semplice queste si ridu-

Listato 1
#!/usr/bin/python

cono un po, senza tuttavia dover


rinunciare a dei buoni risultati.
Nel nostro caso ci manteniamo
QHOORQHGHJOLDUJRPHQWLWUDWWDWL
nel libro citato allinizio dellarticolo e nella ormai lunga serie di
articoli presentati nella rivista e
dedicati al mondo embedded ed
a Raspberry Pi in particolare.
8WLOL]]HUHPRLOOLQJXDJJLR3\thon per realizzare uninterfaccia
JUDFDLQJUDGRGLFRPDQGDUH
le uscite di una scheda a quattro rel, in grado di commutare
anche carichi alimentati con
tensione di 220 Volt. Per inWHUDJLUHFRQLOGLVSOD\JUDFR
TFT sfrutteremo le funzionalit
disponibili in pygame, la libreria
del linguaggio Python destinata
alla realizzazione di videogiochi
HGDSSOLFD]LRQLJUDFKHLQJHQHre. Nelle ultime distribuzioni di
Raspbian la libreria pygame gi
inclusa ed installata nella distribuzione. Se non lo fosse la installiamo semplicemente utilizzando
il Package Manager di Python
pip (Pip Installs Python), con il
comando:
pip install pygame

Se non avessimo installato pip


lo installiamo con il comando:
Apt-get install pip

Fatto? Proviamo il tutto utilizzando Python da linea di comanGR ULIDOVROLWROLEUR 9HULFKLDmo che tutto funzioni digitando
una dopo laltra le seguenti
istruzioni:
import pygame
import os
os.putenv(SDL_FBDEV,
/
dev/fb1)
pygame.init()
lcd = pygame.display.set_
mode((320, 240))
OFGOO 

# TFT_Rele.py.py
# Import librerie
import pygame
from pygame.locals import *
import os
from time import sleep
import RPi.GPIO as GPIO
# Libreria Gestione GPIO
# Impostazione pin come output
GPIO.setmode(GPIO.BCM)
# Utilizza numerazione GPIO
GPIO.setup(12, GPIO.OUT)
# Set pin come OUTPUT
GPIO.setup(16, GPIO.OUT)
GPIO.setup(20, GPIO.OUT)
GPIO.setup(21, GPIO.OUT)

GPIO.output(12,
GPIO.output(16,
GPIO.output(20,
GPIO.output(21,

False)
False)
False)
False)

# Porta i pin a off

'HQL]LRQHFRORUL 5*%
WHITE = (255,255,255)
RED
= (255,0,0)
GREEN = (0,255,0)
BLACK = (0,0,0)
,PSRVWD]LRQHYDULDELOLGLVLVWHPDSHUGHQL]LRQHGHYLFHSHU
# display e touchscreen
os.putenv(SDL_FBDEV, /dev/fb1)
os.putenv(SDL_MOUSEDRV, TSLIB)
os.putenv(SDL_MOUSEDEV, /dev/input/touchscreen)
# Stato iniziale rele
pin12=off
pin16=off
pin20=off
pin21=off
# Costruisce la classe pygame
pygame.init()
# Toglie il puntatore del mouse dal display
pygame.mouse.set_visible(False)
lcd = pygame.display.set_mode((320, 240))
# Schermo nero
OFGOO %/$&.
pygame.display.update()
# Imposta font per le scritte
font_big = pygame.font.Font(None, 50)
# Dizionario Key=pin valore=coord. centro scritta
touch_buttons = {12:(80,60), 16:(240,60), 20:(80,180), 21:(240,180)}
# Prepara la schermata iniziale
for k,v in touch_buttons.items():
b = k + off # Scritta con pin + off
text_surface = font_big.render(%s%b, True, RED) # Scritta rossa
rect = text_surface.get_rect(center=v) # Centra la scritta
lcd.blit(text_surface, rect) # Posiziona sla scritta sul display
pygame.display.update()
# Ciclo principale del programma. Per sempre
while True:
# Attesa evento dal display
for event in pygame.event.get():
if(event.type is MOUSEBUTTONDOWN): # Display tocato

(Continua)
Elettronica In ~ Novembre 2014

77

Listato 1 (segue)
pos = pygame.mouse.get_pos()
print pos
elif(event.type is MOUSEBUTTONUP): # Via il dito dal display
pos = pygame.mouse.get_pos()
# Recupera posizione del dito
print pos
# Calcola in quale quarto dello schermo sta il dito
x,y = pos
if y < 120:
if x < 160: # In alto a sinistra
print 12
v = touch_buttons.get(12) # Ritrova centro scritta
if pin12 == off:
# Se stato spento
pin12 = on
# Cambia stato in on
GPIO.output(12, True)
# Livello pin alto
b = 12 on
# Scritta on
color = GREEN
# Colore verde
else:
pin12 = off
GPIO.output(12, False)
b = 12 off
color = RED
else:
# In alto a destra
print 16
v = touch_buttons.get(16)
if pin16 == off:
pin16 = on
GPIO.output(16, True)
b = 16 on
color = GREEN
else:
pin16 = off
GPIO.output(16, False)
b = 16 off
color = RED
else:
if x < 160: # In basso a sinistra
print 20
v = touch_buttons.get(20)
if pin20 == off:
pin20 = on
GPIO.output(20, True)
b = 20 on
color = GREEN
else:
pin20 = off
GPIO.output(20, False)
b = 20 off
color = RED
else:
# In basso a destra
print 21
v = touch_buttons.get(21)
if pin21 == off:
pin21 = on
GPIO.output(21, True)
b = 21 on
color = GREEN
else:
pin21 = off
GPIO.output(21, False)
b = 21 off
color = RED
# Ridisegna il quarto di display interessato
# e lo aggiorna
text_surface = font_big.render(%s%b, True, color)
rect = text_surface.get_rect(center=v)
OFGOO %/$&.UHFW &DQFHOODODVFULWWDSUHFHGHQWH
lcd.blit(text_surface, rect) # Posiziona nuova scritta
pygame.display.update()
# Aggiorna display
sleep(0.3)
# Un attimo di pausa
GPIO.cleanup()

78

Novembre 2014 ~ Elettronica In

pygame.display.update()
pygame.mouse.set_
visible(False)
OFGOO 
pygame.display.update()

Tra le istruzioni importanti


notiamo quella che imposta il
device fb1 come framebuffer,
linit della libreria pygame.
Successivamente incontriamo
ODGHQL]LRQHGHOGLVSOD\FXL
abbiamo dato nome lcd con
dimensioni 320 x 240 pixel. Le
altre istruzioni, come intuibile
servono a cambiare colore allo
sfondo dello schermo, utilizzanGRODVROLWDFRGLFD5*%&RQcludiamo con un ultimo progettino che ci permette di azionare
quattro rel con comandi touch
VXOGLVSOD\7)78WLOL]]LDPROD
scheda 2846-RELAY4CH (reperibile presso Futura Elettronica)
che porta a bordo quattro rel,
DOLPHQWDWDD9ROWHGSLORWDbile con ingressi digitali diretti
oppure optoisolati, che accettaQRWHQVLRQLGDD9HTXLQGL
compatibile con i livelli di
XVFLWDGHO*3,2GL5DVSEHUU\
Pi. Scegliamo lopzione diretta posizionando il jumper sui
WHUPLQDOL&20H*1'
Ora colleghiamo la scheda a Raspberry Pi come nello schema di
Fig. 27.
Colleghiamo lalimentazione
e gli ingressi di pilotaggio dei
UHODTXDWWURSLQGHO*3,2
di Raspberry Pi. Noi abbiamo
VFHOWRLSLQ*3,2H
21, molto comodi da collegare
VXO*3,2GHOODYHUVLRQH%3HU
lalimentazione saldiamo una
strip di connettori maschi sulla
UHSOLFDGHO*3,2VXOPRGXOR
TFT e preleviamo lalimentazione dai pin 2 (positivo) e 6 (massa) con dei cavetti femminafemmina. Nel Listato 1 vediamo
il programma di pilotaggio dei
rel. sempre un programma

Fig. 28

3\WKRQ3HUOLQWHUIDFFLDJUDFD
abbiamo utilizzato la libreria
pygame, che vi abbiamo appena descritto. Il listato ricco di
commenti. La logica del programma consiste nella costruzione iniziale dellinterfaccia
JUDFD,OGL]LRQDULRFRQWLHQH
le coordinate della posizione del centro dove vogliamo
posizionare la scritta di ciascun

GPIO
Raspberry Pi

pin. Il ciclo for al di fuori del


loop principale del programma
prepara larea del display con
le scritte per i quattro pin. Al
nome di ciascun pin viene
aggiunta la dicitura off.
Il tutto viene colorato in rosso e
posizionato in modo che il centro corrisponda alle coordinate
contenute nel dizionario.
$OODQHYLHQHDJJLRUQDWRVL-

Scheda Rel
RELAY4CH

Fig. 27

camente il display e le scritte


GLYHQWDQRYLVLELOL8QDYROWD
in esecuzione il programma,
WRFFDQGRXQDVSHFLFDVFULWWDLO
rel corrispondente cambia di
stato, e la scritta indica lo stato
corrente evidenziato dal colore
associato, rosso con rel spento
e verde con rele attivato, come
visibile nella foto di Fig. 28.
Nei prossimi numeri vedremo
come utilizzare il display con
altri shield e con funzionalit
arricchite, come la possibilit
di azionare una periferica da
display o da una pagina web.
Per ora divertitevi a sperimenJ
tare.

per il MATERIALE

Jumper

Il software presentato in questo


articolo scaricabile gratuitamente dal sito della rivista (www.elettronicain.it). Le board utilizzate
sono invece disponibili presso Futura Elettronica: Raspberry PI B+
(Euro 36,00), TFT28TOUCHRASP
(Euro 46,00) e scheda rel (cod.
2846-RELAY4CH, Euro 15,00) Tutti
i prezzi si intendono IVA compresa.
Il materiale va richiesto a:
Futura Elettronica, Via Adige 11,
21013 Gallarate (VA)
Tel: 0331-799775 Fax: 0331-792287
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Elettronica In ~ Novembre 2014

79

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per realizzare gli esperimenti
didattici descritti nel volume

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In kit
Cod. KA02

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Montato
Cod. VMA02
02

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In kit
Cod. KA03

Montato
Cod. VMA03

0
12,00 19,00

0
19,50 26,00

18,00 25,00

Ethernet Shield

IN/OUT Shield

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In kit
Cod. KA04

Montato
Cod. VMA04
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In kit
Cod. KA05

Montato
Cod. VMA05

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24,00

24,00 32
2,000

2
22,00 34,000

GSM/GPS Shield

RFID Shield

RTC Shield

Cod. GSMGPRSSHIELDV2
2

Cod. RFID_SHIELD
LD

cod. RTCSHIELDKIT

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cluso
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Trans
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Hi-Tech

EMBEDDED MP3
PLAYER & RECORDER:
IL FIRMWARE

Analizziamo il
rmware del
riproduttore e
registratore audio
in modulo SIL.
Seconda ed ultima
puntata.

dellIng. LUCA PASCARELLA

el fascicolo del mese scorso


abbiamo presentato il progetto di un modulo embedded
MP3, in grado di riprodurre o
registrare delle sequenze audio
tramite linvio di opportuni
comandi. Le modalit di interazione nonch le interfacce di
comunicazione coprono unampia gamma di possibilit: ad
esempio possibile usare agevolmente lUART, lUSB, lIC o
il bit banging sugli 8 pin di I/O.
Labilitazione di una modalit,
non necessariamente esclusiva
per le altre, pu essere compiuta
HGLWDQGRXQRSSRUWXQROHGL
FRQJXUD]LRQHDOOLQWHUQRGHOOD
PLFUR6',QROWUHLOUPZDUH
dotato di bootloader, consente
di tenere sempre aggiornato il
proprio dispositivo, senza dover
disporre di un apposito programmatore; per usufruire delle
QXRYHIXQ]LRQDOLWVRIWZDUH
basta scaricare allinterno
della micro SD lultima
versione gi compilata,
inviare lapposito comando di DVK ed attendere il

Elettronica In ~ Novembre 2014


Elettr

81

#. Lelenco dei comandi compatti (disponibili in


SCC-mode) pu essere consultato nella Tabella 1.
Invece, di seguito, viene mostrato il comando per
ULSURGXUUHLOOHQRPLQDWRtrack(1).mp3, metterlo
in pausa e successivamente stoppare lesecuzione
con linvio di soli 16 byte:
Strack(1).mp3#PK

Fig. 1 - Vista della simulazione


di uninterazione in modalit SCC.

reboot del sistema, che avviene in pochi secondi.


Nella puntata precedente abbiamo presentato il
circuito, descritto lo schema elettrico ed approfondito la modalit di funzionamento in Command Line
Interpreter (CLI); in queste pagine concluderemo
la presentazione delle funzionalit dellEmbedded
MP3, offrendovi una panoramica sulla modalit di
LQWHUD]LRQHVHPSOLFDWDRYYHURODSingle &KDUDFWHU
&RPPDQGV 6&&  la modalit ICHGLQQHDQDOL]zeremo lambiente di sviluppo e la struttura del
VRIWZDUHDSSRVLWDPHQWHVYLOXSSDWR
USO DI SCC
Sinora abbiamo visto lelenco dei comandi disponibili in modalit CLI, ovvero la modalit che si
avvicina il pi possibile ad una VKHOO interattiva
come quella che caratterizza i sistemi operativi
8QL[EDVHG; questa modalit, se da un lato sempliFDGLPROWROLQWHUD]LRQHXPDQDGDOODOWURUHQGH
meno agevole lintegrazione del lettore in un
sistema complesso: infatti i comandi testuali hanno
una funzione mnemonica (introducendo notevole
ridondanza) che nel caso di interazione PDFKLQH
WRPDFKLQH non necessaria, anzi diventa tedioso
gestirla opportunamente. Per questo motivo, staWDLPSOHPHQWDWDODPRGDOLWGLLQWHUD]LRQHGHQLWD
SCC (6LQJOH&KDUDFWHU&RPPDQGV), con il rispettivo
elenco di comandi disponibili nella versione v0.1
GHOVRIWZDUH
Abilitando la modalit SCC (parametro FRQVROH = 2
GHOOHconf.ini) possibile interagire con il riproduttore MP3 in maniera molto pi semplice, al
SXQWRFKHVDUVXIFLHQWHLQYLDUHVXOEXVVHULDOHXQ
unico carattere per ciascun comando. In alcuni casi,
come per la riproduzione di un brano musicale, i
FRPDQGLQHFHVVLWDQRGLXQDVWULQJDFKHLGHQWLFD
LOQRPHGHOOHGDULSURGXUUHTXHVWDSXHVVHUH
inviata di seguito al byte del comando utilizzando
come indicatore di terminazione il carattere jolly

82

Novembre 2014 ~ Elettronica In

A questo punto bisogna precisare che se il parametro FRQVROHnella sezione&RQVROHGHOOHconf.ini


impostato pari a 2, ogni byte ricevuto dal lettore sar trasmesso inHFKR al mittente; viceversa,
impostando FRQVROH a 1 e YHUERVHa 0 il dispositivo
rimarr muto, trasmettendo solo gli eventuali byte
che caratterizzano i comandi con valori di risposta
non nulli.
USO IN MODALIT IC
1HLSDUDJUDHQHOODSXQWDWDSUHFHGHQWHDEELDPR
visto lelenco dei comandi, estesi o compatti, impartibili tramite connessione seriale UART o USB,
rispettivamente in modalit CLI oppure SCC; in
questa sezione porremo attenzione alla modalit di
interazione IC.
In molti casi, la disponibilit di periferiche UART,
oppure di microcontrollori con capacit USB+RVW,
molto limitata; per tale motivo abbiamo pensato
di estendere le capacit del nostro lettore, consentendo di realizzare delle connessioni basate su IC.
Come per i casi UART e USB, il numero di I/O
richiesti rimane 2, ma essendo lIC una comunicazione a bus condiviso, consente di collegare allo
stesso bus pi dispositivi, risparmiando il numero
di I/O richiesti dal dispositivo pilota.
Linterazione con lEmbedded MP3 del tipo
comando-risposta byte oriented.
Sappiamo che il bus IC caratterizzato dallimpiego di sole due linee (dati -SDA- e clock -SCK-)
condivise tra tutti i dispositivi partecipanti alla
comunicazione (master o slave indifferentemente). Linizio e la terminazione di una sequenza di
comunicazione valida sono caratterizzati da due
particolari condizione, tipicamente indicate con
S (VWDUWVHTXHQFH) e P VWRSVHTXHQFH). La comunicazione gestita dal master, che pu interrogare
individualmente a propria discrezione gli slave
interfacciati sul bus condiviso. Alla sequenza di
start segue linoltro del primo byte, che rappresenWDOLQGLUL]]RVLFR DGGUHVV) del dispositivo slave
con il quale si vuole instaurare una comunicazione:
questo byte tipicamente caratterizzato da 7 bit
dedicati allindirizzo vero proprio e 1 bit (lLSB)

Tabella 1 - Descrizione dei comandi accettati in modalit SCC.

corrispondente allazione di scrittura (0) o di lettura (1) richiesta; i successivi byte scambiati, possono
liberamente rappresentare dati generici, oppure
DVVXPHUHXQVLJQLFDWRSDUWLFRODUHQHOFDVRLQFXL
nel dispositivo interrogato sia implementato un
qualche protocollo basato sullinvio di comandi.
1HOFDVRVSHFLFRDEELDPRGHQLWRXQSURWRFROOR
basato sullinvio di opportuni comandi con o senza
parametri aggiuntivi.
Ogni comando si compone di almeno 3 byte, inizia
sempre con una sequenza di start e pu terminare
con una sequenza di stop oppure con un nuovo
VWDUW GHQLWRDYROWHUHVWDUW). Ai 3 byte obbligatori corrispondono rispettivamente lindirizzo
VLFRGHOGLVSRVLWLYRLQWHUURJDWRODOXQJKH]]DGHO
comando e il comando vero e proprio. Linvio dei
primi 3 byte comporta altrettanti possibili scenari
di evoluzione alternativa:
1. il comando inviato non prevede parametri op]LRQDOLHSXFRQVLGHUDUVLFRQFOXVRLOVRIWZDUH
analizza la lunghezza dichiarata dal master e la
compara con il numero di byte effettivamente
ricevuti considerando un comando concluso al
YHULFDUVLGHOODFRQGL]LRQH LQTXHVWDVFHQDULR
si pu inviare indifferentemente una sequenza
conclusiva di stop o di re-start);
2. il master invia i parametri (byte) opzionali e
termina il comando con uno stop o un re-start;
3. il comando necessita della lettura della risposta
generata dal lettore MP3, quindi si pu inviare
una sequenza di re-start e interrogare opportunamente (bit R/W impostato alto) il dispositivo.
Linvio di un comando avviene impostando il bit
5: ELWPHQRVLJQLFDWLYRGHOE\WHDGGUHVV) a
OLYHOORORJLFREDVVRRYYHURULVSHWWRDOOHVSHFLche IC si compie unoperazione di scrittura nella
memoria del lettore MP3. Invece per ricevere la
risposta di un comando si deve imporre il bit di
R/W alto; ci rappresenta unoperazione di lettura
ULVSHWWRDOODVSHFLFDLPSRVWDGDOO,s&
Per conoscere il risultato di un comando, la sequenza corretta da seguire sar: VWDUWVHTXHQFH,
LQGLUL]]RVLFRFRQ/6% :5 DOWRULFH]LRQHGHO
primo byte immediatamente disponibile (il quale
rappresenta il numero di byte disponibili in lettura
oppure 0 se il comando ancora in elaborazione),
ricezione dei successivi nE\WHHGLQQHVWRS
VHTXHQFH. Va precisato che loperazione di lettura
senza aver prima impartito un opportuno comando, genera un E\WHOHQJWK pari a 0 con lobiettivo di
indicare unincoerenza nel caso in cui si continuino
a leggere ulteriori dati.

Descrizione

Avvia la riproduzione di un brano musicale

Esempio

Smy_track.Ogg#-

Comando

soS

Parametri

QRPHGHOOHGDULSURGXUUH

Terminazione

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Entra o esce dalla pausa

Esempio

P o p100#

Comando

poP

Parametri

RS]LRQDOHWHPSRLQPLOOLVHFRQGLGHOODSDXVDDOWULPHQWLWRJJOH

Terminazione

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Termina una riproduzione o una registrazione

Esempio

Comando

koK

Parametri

QHVVXQR

Terminazione

QHVVXQR

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Avvia lesecuzione di un playlist

Esempio

l o Lplaylist.pls#

Comando

loL

Parametri

nome della playlist

Terminazione

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Avvia la registrazione

Esempio

r o Rrec.ogg#

Comando

roR

Parametri

QRPHGHOOHGLUHJLVWUD]LRQH

Terminazione

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Incrementa il volume

Esempio

Comando

uoU

Parametri

QHVVXQR

Terminazione

QHVVXQR

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Decrementa il volume

Esempio

Comando

doD

Parametri

QHVVXQR

Terminazione

QHVVXQR

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Imposta il volume ad un certo valore

Esempio

v125#

Comando

voV

Parametri

YDORUHQXPHULFRGHOYROXPH

Terminazione

Ritorno

QHVVXQR

Descrizione

Ritorna il valore corrente del volume

Esempio

Comando

goG

Parametri

QHVVXQR

Terminazione

QHVVXQR

Ritorno

YDORUHQXPHULFRGHOYROXPH

Elettronica In ~ Novembre 2014

83

Tabella 2 - Descrizione dei comandi accettati in modalit I2C.


Descrizione

Avvia la riproduzione di un brano musicale

Esempio

Strack.ogg

Comando

Sos

S 0x40 0x0B 0x53 0x74 0x72 0x61 0x63 0x6B 0x2E 0x6F 0x67 0x67 P
0x53 o 0x73
QRPHGHOOHGDULSURGXUUH

Parametri
Ritorno

0x01

Descrizione

Entra o esce dalla pausa

Esempio

Comando

Pop

S 0x40 0x02 0x50 P


0x50 o 0x70
QHVVXQR

Parametri
Ritorno

0x01

Descrizione

Termina una riproduzione o una registrazione

Esempio

S 0x40 0x02 0x4B P

Comando

koK

0x4B o 0x6B
QHVVXQR

Parametri
Ritorno

0x01

Descrizione

Avvia lesecuzione di un playlist

Esempio

Lplay.pls

Comando

Lol

S 0x40 0x0A 0x4C 0x70 0x6C 0x61 0x79 0x2E 0x70 0x6C 0x73 P
0x4C o 0x6C

Parametri

nome della playlist

Ritorno

0x01

Descrizione

Avvia la registrazione

Esempio

Rrec.ogg

Comando

Ror

S 0x40 0x09 0x52 0x72 0x65 0x63 0x2E 0x6F 0x67 0x67 P
0x52 o 0x72
QRPHGHOOHGLUHJLVWUD]LRQH

Parametri
Ritorno

0x01

Descrizione

Incrementa il volume

Esempio

S 0x40 0x02 0x55 P

Comando

8RX

0x55 o 0x75
QHVVXQR

Parametri
Ritorno

0x01

Descrizione

Decrementa il volume

Esempio

S 0x40 0x02 0x44 P

Comando

Dod

0x44 o 0x64
QHVVXQR

Parametri
Ritorno

0x01

Descrizione

Imposta il volume ad un certo valore

Esempio

V10

Comando

Vov

S 0x40 0x04 0x56 0x0A 0x0A P


0x56 o 0x 76
YDORUHQXPHULFRGHOYROXPH

Parametri
Ritorno

0x01

Descrizione

Ritorna il valore corrente del volume

Esempio

S 0x40 0x02 0x47 P

Comando

Gog

0x47 o 0x67
QHVVXQR

Parametri
Ritorno

E\WHFDQDOHVLQLVWURHFDQDOHGHVWUR

La Tabella 2 contiene i comandi impartibili tramite limpiego del bus IC, rappresentati in formato
esadecimale.
Di seguito riporteremo alcuni esempi di interazione in modalit IC, esprimendo ancora una volta i
byte inviati o ricevuti in formato esadecimale.

84

Novembre 2014 ~ Elettronica In

S 0x41 R(0x02) R(0xYY) R(0xZZ) P

Il primo esempio consiste nellavvio della riproGX]LRQHGHOOHWUDFNRJJQHOOLQVHULPHQWRGHOOD


SDXVDHGLQQHGHOODULFKLHVWDGLWHUPLQD]LRQH
GHOODULSURGX]LRQHFRUUHQWH,FDUDWWHUL6H3
rappresentano, rispettivamente, le sequenze di
start e stop richieste dal protocollo IC.

S 0x40 0x0B 0x53 0x74 0x72 0x61 0x63 0x6B 0x2E 0x6F 0x67 0x67 P

Listato 1

S 0x40 0x02 0x50 P

while (1) {
S 0x40 0x02 0x4B P

Ogni comando si compone della sequenza di start,


dellindirizzo 0x40 associato KDUGFRGHG al lettore MP3, della lunghezza in byte dei dati inviati
(valore dato da: E\WHOHQJWK + byte-command + byteRSWLRQ V ), del comando e delle eventuali opzioni;
DGHVHPSLRLOFRPDQGRGLWHUPLQD]LRQHNFKH
non richiede parametri aggiuntivi avr come byte
di lunghezza il valore 2.
Questultimo esempio mostra come richiedere
il valore del volume corrente e successivamente
LPSRVWDUORD&RQLOFDUDWWHUH5LQGLFKHUHPR
unoperazione di lettura da parte del master del
bus IC.
S 0x40 0x02 0x47 P
S 0x41 R R R P

$OODSULPD5FRUULVSRQGHLOE\WHFKHLQGLFDOD
lunghezza del comando; se il valore 0 bisogna
attendere e ritentare nuovamente con linvio della
sequenza S 0x41 R; invece quando la lunghezza
differente da 0, vuol dire che si possono continuare a leggere n byte dalla memoria. Nel caso
GHOFRPDQGR*LQYLDWRSHURWWHQHUHLOYDORUHGHO
volume corrente, la lunghezza corretta della rispo-

// Service the WDT


ClearWDT();
// Manager of the console routine
 LI FRQJFRQVROHFRQVROH &/,B02'(
CliHandler();
else
SCCHandler();
 0DQDJHURI,&FRPPDQGHUUHFHLYHU
 ,&+DQGOHU 
// Manager of the recording routine
 LI SOD\ 3/$<B,'/(
 UHF 5HFRUG7DVN+DQGOHU 
// Manager of the player routine
 LI UHF 5(&B,'/(
 SOD\ 3OD\7DVN+DQGOHU 
 %OLQN/HG
 LI SOD\ 5(&B,'/( UHF
Toggle1Second();
}
//
 
 





3/$<B,'/( ^

// USB printer handler


LI LV86%(QDEOHG
86%3ULQW7DVN+DQGOHU 

*3,22XWSXW7DVNKDQGOHU
*3,22XWSXW7DVN+DQGOHU 
*3,22XWSXW7DVNKDQGOHU
*3,2,QSXW7DVN+DQGOHU 

 LIGHQHG 86%B32//,1*
 &KHFNEXVVWDWXVDQGVHUYLFH86%LQWHUUXSWV
 LI LV86%(QDEOHG
 86%'HYLFH7DVNV ,QWHUUXSWRUSROOLQJPHWKRG
,IXVLQJSROOLQJPXVWFDOO
 WKLVIXQFWLRQSHULRGLFDOO\
 7KLVIXQFWLRQZLOOWDNHFDUH
 RISURFHVVLQJDQGUHVSRQGLQJWR6(783WUDQVDFWLRQV
  VXFKDVGXULQJWKHHQXPHUDWLRQSURFHVVZKHQ\RXUVW
 SOXJLQ 86%KRVWVUHTXLUHWKDW86%GHYLFHVVKRXOGDFFHSW
 DQGSURFHVV6(783SDFNHWVLQDWLPHO\IDVKLRQ7KHUHIRUH
 ZKHQXVLQJSROOLQJWKLVIXQFWLRQVKRXOGEHFDOOHG
 UHJXODUO\ VXFKDVRQFHHYHU\PVRUIDVWHU >VHH
 LQOLQHFRGHFRPPHQWVLQXVEBGHYLFHFIRUH[SODQDWLRQZKHQ
 RUIDVWHUDSSOLHV@ ,QPRVWFDVHVWKH86%'HYLFH7DVNV
 IXQFWLRQGRHVQRWWDNHYHU\ORQJWRH[HFXWH H[
 LQVWUXFWLRQF\FOHV EHIRUHLWUHWXUQV
#endif
 LI 86%'HYLFH6WDWH&21),*85('B67$7( __ 86%6XVSHQG&RQWURO  ^

Fig. 2 - Vista di una prova duso della modalit IC


tramite limpiego del Bus Pirate. Questultimo un
componente open source che consente di simulare il
comportamento dei bus o delle periferiche principali
come il bus IC. Nella figura viene richiesto il valore
corrente del volume, che corrisponde per entrambi i
canali a 10 pt.

} else {
 86%SULQWHUKDQGOHULIWKH86%FDEOHLVFRQQHFWHG
DQGFRUUHFWO\HQXPHUDWHG
 86%3ULQW7DVN+DQGOHU 
 &'&7[6HUYLFH 
 06'7DVNV 
}

Elettronica In ~ Novembre 2014

85

Lintegrato VS1063A
Il VS1063A della VLSI SolutionqXQSURFHVVRUHDXGLRFKH
VXSSRUWDYDULIRUPDWLGLFRGLFD 032JJ9RUELVHELW
3&0 HRGHFRGLFD MP3, WMA, Ogg Vorbis, LC-AAC, FLAC,
IMA e WAV PCM GLXVVLDXGLRSXzHVVHUHFRQJXUDWR
SHUIXQ]LRQDUHLQPRGDOLWjfull-duplex codec, consentendo
GLFUHDUHXQXVVRDXGLRELGLUH]LRQDOHWUDGXHGLVSRVLWLYL
RPRORJKL2S]LRQDOPHQWHDTXHVWDPRGDOLWjVLSXzDELOLWDUH
lAcoustic Echo Cancellation SHUULGXUUHOHIIHWWRHFRLOFKH
SHUPHWWHGLFUHDUHXQDUHWH9R,3,OFKLSUDSSUHVHQWDORVWDWR
GHOODUWHQHOODFRGLFDHGHFRGLFDGLXVVLDXGLRLQIRUPDWR
03HVRVWLWXLVFHLO96GDQRLXVDWRLQDOFXQLSURJHWWL
proposti in passato. Il VS1063 pin-to-pin compatibile con il
SUHGHFHVVRUHHSHUIXQ]LRQDUHQHFHVVLWDGLXQRVFLOODWRUHD
TXDU]R SUHIHULELOPHQWHGD0+] HGLXQDPDQFLDWD
GLFRPSRQHQWLSDVVLYLSHUOWUDUHDOPHJOLRLVHJQDOLDQDORJLFL
JHQHUDWLRULFHYXWL/DFRPXQLFD]LRQHFRQLOGLVSRVLWLYRSLORWD
WLSLFDPHQWHXQPLFURFRQWUROORUHDYYLHQHVXXQGRSSLRFDQDOH

63,HRS]LRQDOPHQWHVX8$57LQIDVHGLUHJLVWUD]LRQH,OFRPSRQHQWHQRQULFKLHGHSOXJLQSHUODGHFRGLFDRODFRGLFDQHL
GLYHUVLIRUPDWLFRPHDYYHQLYDFRO96PDqXJXDOPHQWH
VXJJHULWROXVRGLXQDSDWFKVRIWZDUHFKHFRQVHQWHGLULVROYHUHHYHQWXDOLSUREOHPLSUHVHQWLQHLFRGHFLQWHUQLRDSSRUWDUH
PLJOLRULH1HOQRVWURSURJHWWRODSDWFKqFDULFDWDDXWRPDWLFDPHQWHQHOODPHPRULDGHO96DGRSHUDGHO3,&TXLQGL
FRQLOULODVFLRGLQXRYHYHUVLRQLVRIWZDUHGHOO(PEHGGHG03
VLWHUUjDJJLRUQDWRDQFKHLOUPZDUHGHO96

Tabella 3 - Principali caratteristiche del VS1063.


Nome parametri

Valore

&RGLFDWRUH

03 2JJ 9RUELV 3&0 ,0$ $'3&0 J


ODZDODZ J($'3&0

'HFRGLFDWRUH

03 03(*    $8',2 /$<(5 ,,, &%5


9%5 $%5  03 /$<(5 ,,  03(*  
$$&/& 316  +($$& 9 /(9(/   6%5 
36  Ogg Vorbis )/$& :0$  .%36  (
:$9 3&0 ,0$ $'3&0 * /$:$/$:
*$'3&0

)XOOGXSOH[FRGHFV

3&0 * /$: $/$:  * $'3&0 (


,0$$'3&0

Alimentazione analogica

'$a9

Alimentazione digitale

'$a9

Alimentazione io

'$a9

Clock

DA 12 a0+z

5DSSRUWRVHJQDOHUXPRUH

94 dB

Distorsione armonica totale



86

Novembre 2014 ~ Elettronica In

sta sar 0x02, ad indicare che possono essere letti


ancora 2 byte corrispondenti al valore del canale
sinistro e destro.
,QQHGLVHJXLWRYLHQHULSRUWDWDODSDUWHFRQFOXVLva dellesempio necessaria per impostare il volume
ad un dato valore:
S 0x40 0x04 0x56 0x0A 0x0A P

IL SOFTWARE
In questo paragrafo ci occuperemo di descrivere
LOVRIWZDUHHODPELHQWHGLVYLOXSSRLPSLHJDWR
SHUUHDOL]]DUHLOUPZDUHGHOSURJHWWR5LJXDUGR
allambiente di sviluppo, abbiamo aggiornato il
nostro Integrated development environment (IDE)
allultima versione disponibile al momento della
scrittura dellarticolo, ovvero la v2.15 di MPLAB-X;
ULFRUGLDPRFKHLOVRIWZDUHOLEHUDPHQWHVFDULFDELOHGLUHWWDPHQWHGDOODSDJLQDZHEZZZPLFURFKLS
com/mplabx2WWHQXWRLOOHDXWRLQVWDOODQWHHG
DYYLDWDOLQVWDOOD]LRQHVXIFLHQWHDOWHUPLQH
della procedura guidata, effettuare un import del
nostro progetto, per poter navigare e consultare
il codice che abbiamo realizzato (Fig. 3). Per poter
compilare il progetto, invece necessario aver
installato il compilatore MPLAB-XC32 v1.31 o
superiore. Ricordiamo che con la versione attuale v1.32 necessario lanciare il gcc con lopzione
-D_SUPPRESS_PLIB_WARNING, allo scopo di
QDVFRQGHUHLZDUQLQJJHQHUDWLGDOFRPSLODWRUH
allo scopo di avvisare gli sviluppatori che a partire
dalla versioni future di XC32 le funzioni di libreria
VDUDQQRIUXLELOLVRORWUDPLWHOLPSLHJRGHOPLGOZDre Microchip Harmony (attualmente ancora in
versione sperimentale). Anche il compilatore, come
MPLAB-X, liberamente scaricabile per limpiego
come versione minimale o trial per la valutazione
della versione completa. Per compilare il nostro
progetto necessario impiegare lottimizzazione
2V, per cui la versione free minimale potrebbe non
essere adatta allo scopo.
Detto ci, passiamo ad analizzare il codice sviluppato per il progetto: andando per ordine troviamo
il Listato 1, in cui presente il cuore dellapplica]LRQHOLQWHURUPZDUHUHDOL]]DWRFRQXQDSSURFcio PXOWLWDVNLQJFRRSHUDWLYR, ovvero il processore
assolve apparentemente pi compiti contemporaneamente ed il rilascio della CPU da parte delle
singole routine avviene sotto stretto controllo delle
routine stesse. Infatti non esiste un meccanismo di
prelazione, per cui se da una parte questapproccio
FRQVHUYDWLYRFRQVHQWHGLUHDOL]]DUHXQVRIWZDUHHIFLHQWHGDOODOWURFDQWRQHOFDVRLQFXLXQDURXWLQH

Listato 2
YRLGBB,65 B8$57B9(&725LSO ,QW8DUW+DQGOHU YRLG ^
LI ,17*HW)ODJ ,17B87;  ,17*HW(QDEOH ,17B87; ^WUDQVPLWEXIIHUHPSW\
ZKLOH 8$577UDQVPLWWHU,V5HDG\ 8$57  W[SXW W[JHW ^
8$576HQG'DWD%\WH 8$57W[EXII>W[JHW@ 
W[JHW  W[JHW 6(5B%8)B6,=(
}
LI W[SXW W[JHW
,17(QDEOH ,17B87;,17B',6$%/(' 
,17&OHDU)ODJ ,17B87; EXIIHULVUHDG\FOHDULQWHUUXSWDJ
}
LI ,17*HW)ODJ ,17B85;  ,17*HW(QDEOH ,17B85; ^VRPHWKLQJLQWKHUHFHLYHEXIIHU
ZKLOH 8$575HFHLYHG'DWD,V$YDLODEOH 8$57   U[SXW 6(5B%8)B6,=(  U[JHW ^
U[EXII>U[SXW@ 8$57*HW'DWD%\WH 8$57 VWRUHE\WHVLQEXIIHU
U[SXW  U[SXW 6(5B%8)B6,=( 
}
,17&OHDU)ODJ ,17B85; EXIIHULVHPSW\FOHDULQWHUUXSWDJ
}
}
:25'8DUW:ULWH &+$5 EXIIHU:25'FRXQW ^
int i;
IRU L LFRXQWL ^
:DLWVRWKDWWKHEXIIHUKDVDWOHDVWRQHHPSW\SRVLWLRQ
ZKLOH W[SXW 6(5B%8)B6,=(  W[JHW ^
1RS 
LI ,17*HW(QDEOH ,17B87;
,17(QDEOH ,17B87;,17B(1$%/(' 
else
,176HW)ODJ ,17B87; 
}
W[EXII>W[SXW@ EXIIHU>L@
W[SXW  W[SXW 6(5B%8)B6,=( 
LI L  6(5B%8)B6,=( ^
LI ,17*HW(QDEOH ,17B87;
,17(QDEOH ,17B87;,17B(1$%/(' 
else
,176HW)ODJ ,17B87; 
}
}
LI ,17*HW(QDEOH ,17B87;
,17(QDEOH ,17B87;,17B(1$%/(' 
else
,176HW)ODJ ,17B87; 
return i;
}

:25'8DUW5HDG &+$5 EXIIHU:25'FRXQW ^


LQWL 
ZKLOH U[SXW U[JHW LFRXQW ^
EXIIHU>L@ U[EXII>U[JHW@
U[JHW  U[JHW 6(5B%8)B6,=( 
}
return i;
}

Elettronica In ~ Novembre 2014

87

Fig. 3 - Vista dellambiente MPLAB-X e del progetto Embedded MP3 Player & Recorder.

non funziona correttamente, lintero progetto entra


in stallo. Per scongiurare questi pericoli (solo un
KDUGUHVHW in grado di sbloccare la CPU da unatWHVDGLXQHYHQWRLQQLWR EHQHDGRWWDUHTXDOFKH
meccanismo di difesa, ad esempio impiegando
il :DWFK'RJ7LPHUQHOQRVWURVRIWZDUHDEELDPR
impostato una cedenza del WDT pari a qualche
unit di secondi, cos che lapplicazione venga
resettata alla condizione iniziale nel caso estremo
VLYHULFKLQRGHJOLVWDOOLLQGHVLGHUDWL,QUHDOWYD
precisato che non completamente vero che tutto
LOVRIWZDUHSULYRGLSUHOD]LRQHLQIDWWLOHURXWLQH
di interrupt dedicate, ad esempio, ai timer asincroni o allinterazione con lambiente esterno per
mezzo dei bus come lIC, lSPI, lUART, lUSB ecc.,
godono della possibilit di interrompere momentaneamente una normale routine ed assolvere ad
un compito speciale (possibilmente dalla durata di
poche istruzioni).
Un esempio di gestione di interrupt presente nel
Listato 2, dove i byte in transito sullUART sono
gestiti in maniera trasparente rispetto alla normale
HVHFX]LRQHGHOVRIWZDUHFLUHDOL]]DWRLPSLHgando un buffer circolare che viene svuotato o
riempito in maniera asincrona rispetto al processo
in corso, ovvero generando degli opportuni segnali
di interruzione e successivamente ritornando il
controllo al metodo interrotto.
Impiegando adeguatamente gli interrupt sugli
HYHQWLKDUGZDUHHDGRSHUDQGRXQRSSRUWXQD
suddivisione in task in micro attivit non trop-

88

Novembre 2014 ~ Elettronica In

po lunghe, si riesce ad ottenere un buon sistema


concorrenziale, che non risente dellassenza di un
sistema operativo anche quando ci sono molti task
GDJHVWLUH9DGDVFKHLOVRIWZDUHUHDOL]]DWRSHULO
corretto funzionamento del riproduttore molto esteso, specialmente nellinterazione CLI; per
questo abbiamo cercato di commentare abbondantemente tutti i sorgenti del progetto evitando cos
di appesantire la lettura dellarticolo con limpiego
di listati molto estesi.
J

per il MATERIALE
Lhardware del registratore/riproduttore MP3
stato descritto sul numero precedente della rivista
(n. 189, ottobre 2014). Tutti i componenti utilizzati in questo progetto sono facilmente reperibili sul
mercato. I master dei C.S., il software ed il firmware sono scaricabili gratuitamente dal sito della rivista (www.elettronicain.it). Il modulo MP3 disponibile anche montato e collaudato al prezzo di Euro
42,00 (cod. FT1129M) mentre la demoboard relativa disponibile in scatola di montaggio al prezzo
di 6,00 Euro (cod. FT1125K). I prezzi si intendono
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a competere tra loro raccogliendo uova, in
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stato organizzato in maniera innovativa
rispetto ai normali corsi perch prevedeva una settimana di workshop intensivo in
laboratorio e due mesi di lavoro autonomo
degli studenti. Questi studenti, una ventina appartenenti a lauree magistrali delle
scuole di Design e di Ingegneria Elettronica
e dellInformazione, sono stati suddivisi in
cinque team misti.
Gli sforzi progettuali e di ricerca del team
docente e degli studenti partecipanti sono
stati concretizzati in una competizione finale, dove ogni gruppo di lavoro metteva
alla prova lefficienza della strategia scelta

90

Novembre 2014 ~ Elettronica In

nella risoluzione di una serie di task tecnici, raggruppati sotto forma di regole della
competizione.

Fig. 1 - Il campo di
gioco durante la
FRPSHWL]LRQHQDOH

Le regole del gioco


Lo scopo della competizione era molto
semplice: realizzare un robot semi-autono-

ARDUINO

mo in grado di raccogliere uova dal campo


di gioco e portarle alla propria casa in
un tempo ben determinato. Il vincitore del
gioco sarebbe stato chi riusciva a portare il
maggior peso in uova, tenendo conto che
le uova sul campo erano fatte in materiali
diversi (da uova naturali di gallina a uova di
legno, cioccolato o marmo) con le inevitabili complessit del caso, dato che per prendere un uovo di gallina occorrono accortezze non richieste per un uovo di legno, per
esempio. I robot potevano essere controllati a distanza, tuttavia non era consentito
al controllore di vedere il proprio robot. Era
anche concesso sottrarre le uova agli altri
robot, che quindi dovevano essere trasportate a vista. Il campo designato alla sfida
era di forma circolare e su sfondo bianco
(Fig. 1), sul quale sono state tracciate delle linee colorate relative ai singoli team e
sono state disposte casette come punto
di partenza e luogo di rilascio delle uova.
I cinque robot sfidanti, inoltre, dovevano
avere come dimensione massima quella
della casetta che li conteneva, ovvero un
volume cubico di 30 cm di lato, ed un peso
inferiore ai 2 kg.
Il risultato sorprendente del laboratorio
stato quello di vedere realizzati cinque robot molto differenti fra loro, dal punto di
vista estetico, strutturale, ma soprattutto
della tattica di gioco: infatti, ogni team aveva progettato un metodo differente di raccolta e una strategia orientata sulla quantit di uova o sulla velocit.
La gara finale si disputata a qualche settimana dal termine del workshop, in due
manche da 10 minuti in cui tutti i robot si
sfidavano nel campo, ed una manche di 3
minuti in cui il singolo robot aveva a disposizione tutte le uova e doveva raccoglierne
la maggior quantit a parit di tempo.
Red Team e B-Bot
Il team di progetto composto dagli Ingegneri Simone Mazzoni e Pierluigi Raffone e
dai Designer Giorgio Forti e Ludovica Zengiaro; il caso di B-bot stato emblematico
della metodologia progettuale applicata durante il corso. Di fatto, in un approccio didattico basato sul learning by doing, non
si pu prescindere da un processo iterativo
che obbliga a fare, sbagliare e rifare fino a

Fig. 2 - Red team, da


sinistra, L. Zengiaro,
G. Forti, S. Mazzoni
(assente P. Raffone)

ottenere il risultato desiderato o, come succede spesso nei corsi, finch non scade il
tempo a disposizione.
B-bot stato prototipato tre volte: nella
prima versione ci sono stati problemi meccanici, nella seconda (quella della competizione finale) ha avuto problemi di aereazione e raffreddamento, e nella terza il team
ha ottenuto il miglior risultato.

Prototipo 1
Il primo prototipo (chiamato Rabbit) stato realizzato per testare il software e capire meglio come gestire il movimento del
robot e la raccolta delle uova. Il test si
reso necessario perch in prima battuta il
team ha scoperto che i motori, da soli, non
riuscivano a muovere la struttura; per aggirare lostacolo i motori sono stati dotati
di ingranaggi riduttori di giri, capaci di aumentare la forza disponibile alla ruota. Gli
ingranaggi e le pale del robot sono stati
stampati in 3D.
Inizialmente le ruote motrici coincidevano
con le pale per la raccolta delle uova; questa
soluzione stata successivamente scartata perch comprometteva landamento rettilineo del robot, in quanto se un uovo era
pi pesante o si incastrava, il robot iniziava
a ruotare in circolo. Si quindi deciso di separare le due parti e di realizzare ununica
pala centrale. Nella parte frontale stata
usata una sfera portante (ball-caster), poi
sostituita da una ruota perch creava troppo attrito con il campo da gioco. Questo
Elettronica In ~ Novembre 2014

91

Fig. 3 - Prototipo 1: Rabbit

primo prototipo stato costruito con diversi materiali, alcuni vergini ed altri di riuso,
tra cui Poliplat, Polistirene, MDF e molto
nastro adesivo per tenere insieme il tutto.
La prima versione servita anche per valutare gli ingombri complessivi e capire dove
allocare le varie parti elettroniche. Il robot
stato dotato di uno smartphone (posto in
orizzontale) col duplice scopo di vedere e
controllare a distanza tramite WiFi.

Prototipo 2
Dopo aver separato le ruote motrici dalla
pala centrale, il team ha iniziato a costruire la struttura rigida in MDF e plexiglass
trasparente, montando anteriormente due
rotelle per carrelli, in modo da ottenere
maggiore stabilit e meno attrito; inoltre
ha introdotto un elemento centrale con un
sensore RGB per il riconoscimento della
linea rossa. Siccome tale elemento intralciava la raccolta uova, stato necessario
renderlo retrattile in modo da farlo scendere nel momento di richiamo a casa e
sollevare durante la raccolta e il rilascio
delle uova.
Al robot sono stati aggiunti due motori, arrivando a cinque complessivi: due per le
ruote motrici, uno per la pala centrale, uno
di apertura del cassetto ed uno per il sollevamento dellelemento centrale.
La scocca stata costruita in cartoncino e
parti in tessuto incollate o cucite.

92

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 4 - Bunny bot nudo.

La forma richiama quella di un coniglio (non


a caso stato chiamato Bunny bot) dalla
sagoma cubica, con due orecchie prominenti e un braccino che scende dalla bocca.
Gli occhi del coniglio, ricavati da delle aperture sulla stoffa, in realt celano la fotocamera del telefono collegato in streaming a
un computer. Purtroppo questo prototipo
superava i due chili complessivi imposti
imp
dalle regole della gara e la parte
part in
stoffa non permetteva il raffredraf
damento dei
circuiti,

Fig. 5
Bunny bot ve
vestito.

che si surriscaldavano gi dopo


o pochi minuti dallutilizzo. Lapplicazione dedicata al
controllo funzionava perfettamente,
nte, anche
se la parte software ogni tanto tendeva a
fare i capricci e non riconoscere i segni colorati a terra. Inoltre la scocca era
ra da riprogettare.
B-Bot: la versione definitiva
Dallesperienza dei primi due prototipi nasce cos B-Bot, che si caratterizza per la
spiccata velocit e semplicit di utilizzo. La
tattica scelta per questo robot battere i
concorrenti in velocit, raccogliendo fino
a quattro uova contemporaneamente, che

Fig. 6
B-Bot, versione
GHQLWLYD
GHQLWLYD

vengono contenute in un cassettino sopraelevato in modo da non essere sottratte


dagli sfidanti. Tramite una grande ruota con
pala centrale, le uova vengono raccolte e
portate delicatamente sul cassetto ed una
volta arrivato a casa, il robot apre il cassettino frontale, deposita le uova al sicuro ed
pronto per iniziare un altro giro.
Dal punto di vista estetico, il robot presenta due grandi ruote con ingranaggi,
un cassetto orizzontale di deposito uova
e un elemento verticale per lallocazione
dello smartphone. Le tecniche costruttive
e i materiali impiegati sono molto differenti, ma ben armonizzati fra loro. Partendo
dallinterno, la struttura portante stata
realizzata in MDF spesso 5 mm, verniciata
in nero ed assemblata mediante incollaggio. Le due grandi ruote motrici e le due
piccole ruote dentate sono state tagliate
a laser da una lastra di PMMA trasparente dello spessore di 5 mm e rifinite con
una striscia di gomma per dare maggiore
aderenza, e sono state fissate alla struttura grazie ad un perno filettato fissato
con bulloni e rondelle. La pala centrale e
Elettronica In ~ Novembre 2014

93

la ruota dentata della stessa sono state


invece realizzate mediante stampa 3D con
PLA arancione, che ha conferito loro rigidezza e resistenza, oltre che una buona
finitura superficiale.
La scocca esterna stata realizzata con
lamiera di alluminio dello spessore di 0,5
mm, piegata e sagomata lungo tutta la
struttura. La scocca comprende il cassettino anteriore, le pareti laterali, le alette
di convogliamento delle uova e lalloggiamento per lo smartphone. La scocca stata rifinita con un espanso nero di 5 mm di
spessore per attutire la caduta delle uova
nel cassettino frontale. Infine, la copertura degli elementi elettronici allocati sulla
parte alta del robot stata realizzata da
un foglio di PE sagomato ed incollato a
simulare un esoscheletro che pu essere
facilmente sollevato e richiuso, grazie al
velcro, per permettere un rapido check up
dellelettronica. Il robot, nel suo complesso, pesa 1,2 kg e pu raccogliere fino a 4
uova per volta (tre, se di marmo).
Software ed elettronica
B-bot un robot autonomo che viene controllato a distanza tramite unapplicazione
semplice ed intuitiva per piattaforma Mac
(sviluppata dal team) che si connette al

94

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 6
Schermata
applicazione B-bot.

robot mediante un ricevitore bluetooth a


basso consumo. Grazie allo smartphone,
si pu visualizzare direttamente sullapplicazione uno streaming del video ripreso
dalla sua telecamera (usando lapplicazione Airbeam) in modo da poter controllare
a distanza cosa fa il robot. Creando una
rete Wi-Fi tra computer e smartphone ed
inserendo lindirizzo IP dellapplicazione
di streaming, la visione on board in alta
qualit e in tempo reale.
Lelettronica del robot basata sulla piattaforma Arduino UNO, dotata di un Motor
Shield Adafruit capace di controllare fino a
4 motori contemporaneamente. Ladozione di
Arduino UNO ha consentito di gestire agevolmente gli input ricevuti dai vari sensori di
cui dotato il robot per stabilire il comportamento di questultimo e gestire di conseguenza il servomotore che attiva il cassetto
frontale, mentre la Motor Shield ha di fatto
reso pi semplice la gestione coordinata dei
due motori delle ruote e di quello della pala
centrale. La connessione robot-computer avviene tramite un modulo bluetooth a basso
consumo, che dialoga con Arduino UNO tramite le porte seriali di questultimo.
Durante la fase di ricerca delle uova, il robot
viene pilotato direttamente dallutente, mentre la raccolta, il rientro a casa ed il rilascio

Fig. 7 - B-bot dimostra le proprie qualit in TV, durante la trasmissione RAI I fatti vostri.

delle uova, sono stati automatizzati secondo


la seguente sequenza.
1.Grazie ad un sensore di prossimit IR
(GP2Y0A21YK 10-80 cm) posto sotto il
cassettino, al passaggio delluovo viene
azionata la pala centrale che continua a
ruotare per dieci secondi, in modo da consentire il giro completo evitando che luovo si blocchi a met.
2.Al termine della raccolta, lutente pu
decidere di far rientrare in casa il robot
e grazie al comando sullapplicazione (
unicona con una casetta) il robot inizia
la procedura di rientro che comprende
la ricerca della linea del colore assegnato al team (rosso nel nostro caso) che
verr poi seguita fino allarrivo alla casetta. Tutto ci avviene attraverso un rilevatore di colore costruito manualmente tramite una fotoresistenza e un LED
bianco posti sotto la rotellina centrale
frontale; il robot cos quindi in grado
di riconoscere il colore del terreno, riuscendo quindi a capire se si trova sopra
alla linea assegnatagli o meno, ed una
volta individuata la propria, pu seguirla
fino a casa. stata applicata una procedura di calibrazione del sensore di colore che permette al robot di adattarsi ai
cambi di luce, nel limite del possibile.
3.Nel momento in cui la fotoresistenza
rileva il quadrato nero disegnato alla
base della casa, si attiva il comando di
apertura del cassettino e rilascio delle

uova. Al termine di questa procedura, il


robot torna in modalit ricerca/manuale ed pronto per tornare sul campo.
Per la movimentazione sono stati usati tre
motori DC da modellissimo con riduttore
di velocit (3V, 250 mA max, 170 RPM):
due per le ruote ed una per la pala centrale. Per il cassettino frontale stato usato
un servomotore (4,2V e 180 max) che
compie una rotazione di circa 120. Lalimentazione del robot data da una batteria Li-Po (7,4V - 1.800mA) che controlla i motori e un pacco di batterie da 4,5V
luna. Lalimentazione commutata da un
pulsante che consente laccensione/spegnimento del robot.
Osservazioni finali
Lavventura di B-bot non si conclusa nel
laboratorio del Politecnico: tutto il team
si ritrovato a metterci mano per rifinirlo
nei dettagli ed ottimizzarlo fino ad arrivare alla terza versione, esposta in eventi
e fiere dedicate, dove stato addirittura
selezionato per partecipare al programma
RAI I fatti vostri nella sezione Brevetti e
Invenzioni. Nella puntata in diretta, B-bot
stato presentato come il robot contadino
che raccoglie le uova direttamente in un
vero pollaio con delle galline.
Dopo essersi distinto in queste occasioni,
il team di B-Bot aspetta nuove proposte e

sfide future.
Elettronica In ~ Novembre 2014

95

IL DEFIBRILLATORE
ARRIVA IN VOLO

olte persone che vanno in


arresto cardiaco potrebbero
essere aiutate disponendo sul posto di un defibrillatore automatico,
ma il pi delle volte questo non
disponibile e solo in alcuni casi i
luoghi aperti al pubblico hanno in
dotazione un defibrillatore manuale che deve essere usato da personale medico. Anche negli impianti
sportivi, per esempio quelli calcistici, dovrebbe esserci un defibrillatore, ma la disponibilit economica spesso non lo consente.
Nei Paesi Bassi qualcuno ha pensato a come risolvere il problema,
proponendo di creare droni provvisti di defibrillatore automatico,
da mantenere in volo e inviare per
rispondere rapidamente alle chiamate di emergenza, come accade
con le unit mobili di rianimazione,
rispetto alle quali i droni costano
meno e quindi se ne pu avere di
pi; senza contare che arrivano in

96

Novembre 2014 ~ Elettronica In

fretta, saltano il traffico e non richiedono personale.


Linvenzione di Alec Momont,
laureato in ingegneria presso la
University of Technology di Delft
(Olanda), che ha anche costruito
un prototipo funzionante che include una telecamera (per il controllo
visivo a distanza) e altoparlanti per
fornire alle persone sul luogo del
soccorso istruzioni su come usare
lapparato.
Lidea di affidare ai droni compiti
normalmente svolti da mezzi su
ruote non nuova (ricordiamo ad
esempio DHL e Amazon che vogliono spedire pacchetti con essi),
ma se luso commerciale viene
osteggiato da chi poco avvezzo
ad avere il cielo sopra la propria
testa affollato da multicotteri, limpiego a fini sanitari potrebbe essere accettato unanimemente. Prima
che ci possa diventare realt,
vanno superati i problemi tipici dei

droni che devono operare in ambienti urbani: il drone ha bisogno


di ricevitori GPS per navigare e rilevare gli ostacoli, e nella maggior
parte dei luoghi il funzionamento
fuori portata visiva illegale; senza contare i rischi connessi a far
atterrare un drone dotato di eliche
accanto a persone, magari in preda al panico e perci incapaci delle
cautele del caso.
Secondo il suo creatore, il drone,
volando a 100 km/h, potrebbe
portare un defibrillatore a un paziente allinterno di una zona di
un kmq in un minuto, migliorando le possibilit di sopravvivenza
in caso di infarto dall8 all80 per
cento. Ogni drone dovrebbe costare 19.000 dollari e potrebbe ipoteticamente portare anche linsulina
o lossigeno.
http://alecmomont.com/
projects/uz-gent

NEWS ROBOTICA

La ciber-infermiera viene dalloriente


Quasi sconcertante, la somiglianza con gli umani
di Aiko Chihira, un automa dalle sembianze di una
ragazza orientale presentato dalla Toshiba in occasione del Ceatec, la fiera dellindustria hi-tech
ch che
si tenuta recentemente a Tokyo (Giappone).
). Aiko
Chihira un communication android robott dalle
sembianze umane, che aiuter gli anziani e i diversamente abili nelle loro attivit giornaliere, soprattutprattutto in assenza di personale umano. Aiko Chihira
ra ha il
volto di una donna, si muove in maniera molto
o fluida
e sembra a tutti gli effetti un essere umano.. Potr
essere programmato a seconda della patologia
gia del
paziente, sostenendo questultimo, ricordandogli
dogli
di prendere le medicine giuste e adattandosi alle
sue esigenze.
Al momento Aiko Chihira utilizza il linguaggio
gio
dei gesti, ma in futuro, come assicurato dalla
Toshiba, sar dotato di tecnologie avanzate
per il riconoscimento e la sintesi vocale, oltre ad ulteriori sensori che gli permetteranno
o
di comunicare direttamente con i propri interterlocutori. Il robot, grazie ad un avanzato sistema
ema
di comunicazione bidirezionale, sar in grado
do di

interagire con gli anziani che gli saranno accanto,


risultando un ottimo e irrinunciabile supporto per
svolgere le attivit quotidiane.
Attualmente il robot un
prototipo, ma sar commercializzato, secondo
le intenzioni della Toshiba, nel 2020.

www.ceatec.com

IL ROBOT TROVA LAVORO IN ALBERGO


Ogni desiderio dei clienti sar un ordine per Botlr,
il primo robot al lavoro in un hotel, che entrato
in servizio nella patria delle nuove tecnologie, a
Cupertino, nelle vicinanze del quartier generale
della Apple. Il robot si muove su ruote a circa 6
km/h e grazie ad alcuni sensori per percepire gli
ostacoli e al sistema WiFi installato, pu girare per

le strutture alberghiere e, come farebbe il personale di servizio, chiamare lascensore, trasportare le bevande, fornire informazioni ecc. A creare
Botlr, alto poco meno di un metro e realizzato in
maniera da apparire molto elegante, la Savioke,
unazienda della Silicon Valley specializzata in ausili robotici per i disabili, che pochi mesi fa ha presentato SaviOne, un robot analogo pensato per
lavorare nelle corsie degli ospedali trasportando
medicinali e fornendo vari tipi di assistenza. Con
Botlr il personale dellalbergo libero di pensare
agli ospiti, fornendo loro un servizio di alto livello
per soddisfarli al meglio, mentre i robot di servizio
svolgeranno i compiti pi semplici.
Al momento Botlr un unico esemplare in fase di
test, ma se lesperimento andr a buon fine, presto potrebbe essere affiancato da altri suoi simili.

www.savioke.com

Elettronica In ~ Novembre 2014

97

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DAL MIT, IL FELINO


CIBERNETICO
Un team di ricercatori del Massachusetts Institute of
Technology (MIT) guidato da Sangbae Kim, ha ideato un
robot dalle sembianze di un ghepardo, capace di correre su quattro zampe a oltre 15 km/h di velocit senza
sbilanciarsi. Tale progetto, che ricalca altri gi sviluppati
per fini strategici ad esempio dalla Boston Dynamics per
il DARPA americano, potrebbe rappresentare una svolta
nella realizzazione degli automi del futuro e i primi test
condotti sul campo testimoniano i progressi raggiunti dai
ricercatori. Il ghepardo robot, che nei test ha raggiunto i
15 km/h di velocit, secondo gli scienziati potrebbe presto superare il muro dei 50 km/h. La differenza basilare
rispetto agli altri suoi simili realizzati in laboratorio nelle
zampe, visto che ognuna di esse controllata da un algoritmo che ne regola la forza scaricata al suolo dai motori
con lobiettivo di mantenere una velocit costante: in sostanza, la forza esercitata incrementa al crescere della
velocit della corsa.
Come asserito dal professor Kim, lautoma adotta il medesimo approccio meccanico impiegato in maniera inconscia
dai grandi velocisti dellatletica leggera come Usain Bolt.
Il robot, insomma, riesce a correre compiendo lunghi balzi
tra un appoggio e laltro risultando molto stabile anche
su terreni sconnessi senza perdere lequilibrio neppure
quando affronta degli ostacoli. Nel ghepardo meccanico,
invece, la forza viene controllata solo al momento dellimpatto in maniera tale che lautoma si mantiene agile, veloce e resistente, grazie allassenza di delicati sensori nelle
zampe. Il ghepardo robot alimentato da motori elettrici
ad alta efficienza, che rendono i suoi spostamenti molto
silenziosi e agili come se si trattasse di un vero felino.
Una nota suggestiva: per richiamare laspetto del ghepardo, il robot ha il telaio colorato con il motivo della pelle
del felino.
http://newsoffice.mit.edu/

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98

Novembre 2014 ~ Elettronica In

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Didattica

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PER CAPIRE I FILTRI PASSIVI


di MARCO MAGAGNIN

filtri passivi sono formati da resistenze e


componenti reattivi quali condensatori e
induttori, e possono solo attenuare il segnale
fuori banda e lasciar passare pi o meno inalterato quello in banda; per come funzionano,
introducono inevitabilmente uno sfasamento
del segnale duscita rispetto a quello allingresso. I filtri sono una componente fondamentale
di molti circuiti elettronici audio, per misura e
telecomunicazioni, per elettronica di potenza.
Nel filtro passa basso, in banda il segnale la
cui frequenza minore di quella di taglio; nel
filtro passa alto, in banda il segnale a frequenza oltre quella di taglio. Nei filtri del primordine, in corrispondenza della frequenza di taglio
il segnale attenuato di 3 dB e la differenza di

In questa esercitazione utilizziamo


myDAQ e LabVIEW per studiare
il funzionamento dei tri passivi
passa basso e passa alto di primo
ordine comunemente utilizzati
in moltissimi circuiti elettronici
per attenuare o lasciar passare
inalterato il segnale in specici
intervalli di frequenza.
Elettronica In ~ Novembre 2014

101

Fig. 1 - Filtro
passivo passa
basso.

fase tra il segnale duscita e quello dingresso


45. Un parametro distintivo dei filtri la Funzione di trasferimento, ossia il rapporto, in modulo e
fase, tra la tensione duscita Vout e quella dingresso Vin.
In questo articolo saranno descritti:
filtro passivo passa basso;
filtro passivo passa alto.
Fig. 2 - Funzione di trasferimento del filtro passivo
passa basso.

FILTRO PASSIVO PASSA BASSO


Di seguito descriviamo la teoria ed il funzionamento pratico di un filtro passivo passa basso
del primo ordine. I filtri passa basso lasciano
passare le frequenze al di sotto di quella di
taglio (frequenza di taglio superiore) e attenuano
quelle al di sopra. Nel seguito si dimostra il funzionamento del filtro nel dominio sia del tempo
che della frequenza.
Realizzate lo schema di Fig. 1, collegando il terminale Stimulus alluscita analogica 0 (AO 0) di
myDAQ e il Response allingresso analogico 1 (AI
1+) dello stesso. Ora connettete luscita analogica AO 0 di myDAQ allingresso analogico 0 (AI
0+) e, infine, collegate alla massa del filtro i due
terminali negativi degli ingressi analogici (AI 0-)
e (AI 1-). I condensatori da 2,2 nF sono di tipo
ceramico e si riconoscono perch riportano sul
corpo la sigla 222.
La Funzione di trasferimento del filtro di Fig. 1
si ricava dalla formula del partitore comprendendo la parte reale e quella immaginaria; Vin e
Vout sono le tensioni applicate rispettivamente a
Stimulus e Response.
Nella formula, 1/jZC la reattanza capacitiva
del condensatore, la quale vale zero a frequenza infinita e infinito a frequenza zero (cio se
allingresso Stimulus viene applicata tensione
continua).
Dunque, quando la frequenza Z vicina allo
zero, Vout prossima a Vin, mentre allaumentare della frequenza Vout si abbassa sempre pi.
In continua (Z = 0) il condensatore si comporta
come un circuito aperto e Vout = Vin. Quando
la frequenza infinita, il condensatore diventa
un cortocircuito Vout vale zero. Alla frequenza
di
d taglio fc, Vout diminuisce di 3 db ed equivale
a 0,707xVin. La frequenza di taglio del filtro
data
dalla formula di Fig. 3.
d
Fig. 3
Frequenza di
taglio di un filtro
del primo ordine.

Fig. 4
Strumento Bode
in NI ELVISmx
Instrument
Launcher.

102 Novembre 2014 ~ Elettronica In

Fig. 5 - Diagramma di Bode


del filtro passa basso.

Di conseguenza, la frequenza
di taglio teorica del circuito di
Fig. 1 circa di 964 Hz.
Il valore reale a -3 db che si
pu osservare nel diagramma di Bode di Fig. 5, pu
posizionarsi al di sotto o al
di sopra del valore teorico, in
dipendenza della tolleranza
dei componenti. Per verificare concretamente quanto fin
qui descritto, aprite lo strumento Bode da NI ELVISmx
Instrument Launcher (Fig. 4)
e impostatelo come visibile in
Fig. 5, quindi fate clic sul pulsante Run che appare in basso
nella finestra.
Per verificare leffetto del

Fig. 6 - Strumenti
Scope ed FGEN
accessibili da NI
ELVISmx Instrument
Launcher.

filtro nel dominio del tempo, si pu applicare


un segnale sinusoidale di 1-Vpp allingresso del
circuito e visualizzare luscita dello stesso sulloscilloscopio.
Per fare ci, da NI ELVISmx Instrument Laun-

Fig. 7 - Generatore di funzioni configurato per 96 Hz.

Fig. 8 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 96 Hz.


Elettronica In ~ Novembre 2014

103

Fig. 9 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 964 Hz.

Fig. 10 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 9640 Hz.

Fig. 11 - Schema filtro passivo passa alto.

104 Novembre 2014 ~ Elettronica In

cher aprite il generatore di


funzioni FGEN e loscilloscopio
Scope.
Iniziate con una frequenza di
ingresso di 96 Hz, modificate le
impostazioni del generatore di
frequenza FGEN come in Fig. 7
e premete il pulsante Run.
Modificate le impostazioni
delloscilloscopio come indicato
dai riquadri rossi della Fig. 8 e
fate clic su Run. Il segnale verde quello dingresso, quello
blu il segnale in uscita dal filtro.
Guardando i valori evidenziati
dal riquadro giallo, si nota che
lampiezza del segnale in uscita
circa 987 mV. Ora incrementate la frequenza di uscita del
generatore a 964Hz e cambiate
di conseguenza le impostazioni
Time/Div delloscilloscopio
(Fig. 9) portando la base dei
tempi a 500 s. Si pu notare
che il segnale di uscita si attesta
a circa 750 mVpp, 3 db meno di
quello del segnale di ingresso.
Infine portate la frequenza del
generatore a 9.640 Hz, adeguando anche il Time/Div delloscilloscopio (Fig. 10); adesso il
livello della Vout circa il 10%
di quello della Vin.

Fig. 15 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 9640 Hz.

Fig. 12 - Diagramma di Bode del filtro passa alto.

FILTRO PASSIVO PASSA ALTO


Costruite il circuito di Fig. 11, che rappresenta un
OWURSDVVLYRSDVVDDOWRHFROOHJDWHQH6WLPXOXVH
Response esattamente come avete fatto per il passa
basso. Ottenendo il diagramma di Bode (Fig. 12) si
pu notare che il guadagno del circuito si attenua
bruscamente per le frequenze inferiori a circa 964
Hz. Con il generatore di segnali e loscilloscopio
attivi, si nota che a 96 Hz Vout diventa circa il 10%
della Vin (Fig. 13). In Fig. 14 si pu vedere che alla
frequenza di taglio (circa 964 Hz) il segnale di uscita si attesta a circa 750 mVpp, 3 db sotto al livello
GHOVHJQDOHGLLQJUHVVR,QQHDOODIUHTXHQ]DGL
9.640 Hz lampiezza del segnale in uscita circa 987
mVpp: praticamente non c attenuazione (Fig. 15).

per il MATERIALE
Fig. 13 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 96 Hz.

Fig. 14 - Configurazione oscilloscopio e risultato a 964 Hz.

Questo progetto fa parte del set di esperimenti


didattici realizzato da IRS-ElettronicaIn per la board
NI myDAQ con il supporto del software LabVIEW.
Il set (cod. SETmyKIT, Euro 232,00) comprende tutti i
componenti per realizzare i 22 esperimenti, i VI relativi ed
una protoboard.
possibile richiedere protoboard aggiuntive (cod.
PROTOBOARDmyDAQ) al prezzo di 52,00 Euro.
Tutti i prezzi sono comprensivi di IVA e non comprendono
la board NI myDAQ n il software LabVIEW.
Futura Elettronica distribuisce questi prodotti presso gli
utenti privati mentre la distribuzione presso gli Istituti
Scolastici a cura di IRS srl (Via Vigonovese 81 - 35127
PADOVA - Tel: +39 049 8705156 - [email protected]).

Il materiale va richiesto a:
Futura Elettronica, Via Adige 11, 21013 Gallarate (VA)
Tel: 0331-799775 Fax: 0331-792287
www.futurashop.it
Elettronica In ~ Novembre 2014

105

6FRSULWXWWHOHSRWHQ]LDOLWj
GHOODQXRYDERDUG$UGXLQR
<~QHLPSDUDDIDULQWHUDJLUH
IDFLOPHQWHOHWXHDSSOLFD]LRQL
FRQTXDOVLDVLSLDWWDIRUPD
:HEFRQVXOWDQGRTXHVWR
OLEURFKHWLSURSRQHDQFKH
SURJHWWLFRPSOHWLKDUGZDUHH
VRIWZDUH



%RDUG
$UGXLQR<~Q
ODSULPDGLXQD
YD
QXRYDHLQQRYDWLYD
OLQHDGLSURGRWWLL
DQR
DQ
:L)LFKHFRPELQDQR
ODSRWHQ]DGL
/LQX[FRQOD
L
IDFLOLWjG
XVRGL
$UGXLQR



FRG$5'8,12<81

,PSDUDD
VYLOXSSDUHFRQ

FRG<81%22.

3UH]]L,9$LQFOXVD

/LEUR
$OODVFRSHUWDGL
$UGXLQR<~Q

$UGXLQR<~Q
6HWOLEUR
$OODVFRSHUWDGL
$UGXLQR<~Q
ERDUG

6HWOLEUR
$OODVFRSHUWDGL
$UGXLQR<~QERDUG
6KLHOG,1287

$FTXLVWDQGR
TXHVWRVHW
ULVSDUPL
VX
VXOSUH]]RGLDFTXLVWR
G
GHOODVLQJRODVFKHGD
$UG
UG
$UGXLQR<~QHGHOOLEUR
$OODVFRSHUWDGL
$UGXLQR<~Q

+

FRG<81.,79

6HWFRQWHQHQWH
RQWWHQHQ
QWH
HVVDULR
DULR S
SHU
LOQHFHVVDULRSHU
VYLOXSSDUHLSURJHWWL
SUHVHQWDWLQHOOLEUR
/RVKLHOG,1287qLQ
VFDWRODGLPRQWDJJLR 



FRG<81.,79

0DJJLRULGHWWDJOLHDFTXLVWLRQOLQHVX
TXLVWLR

ZZZIXWXUDVKRSLW

)XWXUD*URXSVUO
D*URXS
9LD$GLJH*DOODUDWH 9$ 
*
7HO)D[
)D[

In vetrina

Abb
Abbiamo provato
lalimentatore
l
Velleman
LABPSD3005D,
L
strumento
da banco
controllabile
da PC per
i
implementare
sequenze
di tensione
e corrente
predenite.

VELLEMAN PS3005D:

LALIMENTATORE
CONTROLLATO DAL PC
di VINCENZO MENDOLA

n tutti i laboratori dei tecnici professionisti


cos come in quelli degli hobbisti, un elemento
fondamentale che non pu mancare, lalimentatore stabilizzato. I progressi della tecnologia, dellelettronica e dei microcontrollori hanno permesso
ODUHDOL]]D]LRQHGLGLVSRVLWLYLGDOOHVSHFLFKHH
GDLFRVWLLPSHQVDELOLQRDSRFKLDQQLIDFRPH
il Velleman LABPS3005D, proposto dalla Futura
Elettronica di Gallarate (VA) ad un prezzo a dir
poco interessante. Questo alimentatore stabilizzato
da laboratorio con controllo digitale dei parame-

tri di funzionamento (uscita 0-30V, 5A max), ha


GHOOHFDUDWWHULVWLFKHFKHQRDSRFKLDQQLIDHUDQR
accessibili solamente ai professionisti ed erano
eventualmente parte della strumentazione degli
appassionati pi facoltosi. Oggi la Velleman rende
disponibile a tutti un alimentatore dal rapporto
qualit/prezzo veramente eccellente; il fatto che sia
distribuito in tutta Italia dalla Futura Elettronica di
Gallarate (VA) rende questo prodotto ancora pi
interessante, in quanto facilmente acquistabile
senza doversi accollare consistenti costi di spediElettronica In ~ Novembre 2014

107

CARATTERISTICHE TECNICHE
JAlimentazione:

220 Vac - 50 Hz
JTensione duscita: da 0 a 30 Vdc regolabile
JCorrente duscita: da 0 a 5 A regolabile
JRipple (20 Hz20 MHz): = 2mVrms / = 3mArms
JProtezione di rete: fusibile 3A/250V
JDimensioni (mm): 110 x 156 x 260
JPeso: 4,3 kg

zione internazionale ed eventuali


costi doganali nel caso di acquisto in paesi extra CE.
Il LABPS3005D si presenta compatto ed estremamente elegante:
le dimensioni 110 x 156 x 260mm
ed il peso di 4,3 kg, racchiudono
un piccolo gioiellino, specialmente tenendo in considerazione
il suo costo, piuttosto contenuto
considerate le prestazioni, le
VSHFLFKHHOHIXQ]LRQDOLW6DOtano subito allocchio la buona
qualit e fattura delle plastiche

del pannello frontale, essenzialmente diviso in 3 sezioni: nella


SDUWHVXSHULRUHXQDUDIQDWD
mascherina nera racchiude i due
strumenti di misura di cui dotato lalimentatore, un voltmetro
nella parte pi alta del pannello,
caratterizzato dalla risoluzione
di 10 mV ed un amperometro,
posto subito sotto, con risolu]LRQHGLP$'LDQFRDLGXH
strumenti, realizzati con display
rossi a 7 segmenti che ne permettono unagevole lettura in

tutte le condizioni di luminosit


ambientale, sono posti 10 LED
rossi, in due colonne da 5: la prima colonna indica le modalit di
funzionamento dellalimentatore
e le eventuali protezioni inserite,
mentre la seconda colonna mostra quale delle 5 memorie di cui
dotato il LABPS3005D attiva.
La parte centrale del pannello
frontale quella in cui sono presenti i comandi veri e propri con
cui impostare i parametri dellalimentatore. Nella parte sinistra,
in colonna, sono selezionabili le
memorie da M1 a M4 (M5 viene
selezionata tenendo premuto M4
e contemporaneamente ruotando
la manopola ADJUST; le memorie sono un modo semplice
e rapido per richiamare veloFHPHQWHQRDGLYHUVHLPSRstazioni di tensione e corrente

Fig. 1 - Dettagli.

8
9
10
11
12
13

7
6

22

5
4

14

3
15

16
1

23
21
20
19

108

18

Novembre 2014 ~ Elettronica In

17

24

tramite la semplice pressione di


un tasto). A lato dei tasti delle
memorie vi sono altri 4 pulsanti:
tramite LOCK/UNLOCK
possibile bloccare e sbloccare la
tastiera in modo da disabilitare
temporaneamente linput dei
comandi in caso si voglia evitare
una selezione accidentale di un
nuovo parametro/impostazione; OCP permette di inserire
la protezione di corrente (Over
Current Protection) tramite la
quale lelettronica di controllo
disabilita con estrema rapidit
luscita dellalimentatore qualora
la corrente in uscita superasse
il valore di corrente impostato;
OVP (Over Voltage Protection)
protegge come dice il nome
stesso luscita (disattivandola
qualora necessario) da tensioni
superiori al valore impostato;

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14

ON/OFF serve per attivare/


disattivare luscita del Velleman,
senza necessit di scollegare i
terminali o spegnere lalimentatore (allaccensione luscita
sconnessa e va abilitata premendo ON). Nella parte destra, al
centro del pannello frontale ci
sono i comandi per impostare i
valori desiderati di tensione e di
FRUUHQWH,QQHQHOODSDUWHEDVVD
troviamo il pulsante di accensione (POWER) e le tre boccole (
presente anche un terminale di
messa a terra) da cui prelevare
la tensione e la corrente duscita.
Il corpo centrale costituito da
un pannello metallico verniciato con numerose aperture di
DHUD]LRQHSHUUHQGHUHHIFDFH
la dissipazione di calore mentre
sul retro, sempre metallico, sono
presenti i fori per la ventola di

ON / OFF uscita
OVP: accensione/spegnimento protezione sovratensione
OCP/Beep: accensione/ spegnimento protezione da sovracorrente / toni tasti
Blocca / Sblocca i tasti del pannello
M1 - M4: salvataggio in memoria / richiamo
Display della corrente
Display della tensione
Indicatore OVP: indica che la protezione da sovratensione attiva
Indicatore OCP: indica che la protezione da sovracorrente attiva
Indicatore CC: modalit corrente costante
Indicatore CV: modalit tensione costante
Indicatore OUT: indica che l uscita attiva
Indicatore M1-M5: indica la memoria attiva
Manopola di regolazione per la tensione e la corrente; selezione di una
delle 5 memorie

15

< >: Pulsanti di selezione cifre per regolazione normale e ne della tensione
e della corrente

16
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20
21
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23
24

Tensione/Corrente: seleziona la regolazione della corrente o della tensione


Terra ( massa), collegato al telaio e al pin di terra della presa di alimentazione
Boccole di uscita
Alimentazione: interruttore accensione/spegnimento
Porta RS232 per il controllo remoto da PC
Porta USB (tipo B) per il controllo remoto da PC
Ventola
Presa di alimentazione
Porta fusibile

UDIIUHGGDPHQWRVXIFLHQWHmente silenziosa e controllata


elettronicamente per adeguare la
velocit al carico e alla temperaWXUDGHLFRPSRQHQWLDWWLYL,QQH
una presa USB e una RS232, utili
per interfacciare lalimentatore
al PC (OS Windows xp, vista,
7) tramite il software ed il cavo
USB (di ottima qualit) fornito a
corredo per quanti desiderassero
gestire lalimentatore dal proprio
computer, avendo a disposizioQHXQDQHVWUDJUDFDFKLDUD
e completa con cui impostare
tramite tastiera tutti i parametri
di funzionamento (Fig. 2).
PROVA SU STRADA
&RPHULSRUWDWRGDOOHVSHFLche, il ripple misurato al banco
durante il funzionamento nel
range 0-30V con una corrente
duscita di 5A veramente basso:
la scelta progettuale di utilizzare
XQDFRQJXUD]LRQHFLUFXLWDOHGL
alimentazione lineare piuttosto
che switching stata vincente in
questo senso, al costo di una miQRUHHIFLHQ]DFRPSHQVDWDGD
unaccurata scelta delle tensioni
del secondario del trasformatore,
commutate tramite rel durante il funzionamento alle varie
tensioni in modo da far lavorare
lelettronica di potenza nella
PDQLHUDSLHIFLHQWHSRVVLELOH
in ogni range di tensione, garantendo al contempo il mantenimento di una temperatura
di esercizio non eccessiva, date
anche le ridotte dimensioni del
LABPS3005D.
La stabilit dellalimentatore
veramente impressionante: non
abbiamo fato dei test di durata
come quelli riportati dalle speFLFKH RUHGLIXQ]LRQDPHQWR
continuo a pieno carico) ma
siamo certi che queste siano rispettate, dato lottimo comportamento dellalimentatore durante
i test in tutti i range di tensione
Elettronica In ~ Novembre 2014

109

A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K

Regolazione della corrente


Display della corrente
Regolazione della tensione
Display della tensione
Protezione sovracorrente
Graco tensione: indica la tensione nel tempo
Graco corrente: indica la corrente nel tempo
Log
Uscita o
Uscita on
Stato della connessione

Fig. 2 - Caratteristiche tecniche dellalimentatore PS3005.

alla massima corrente: di fatto il


Velleman in grado di erogare
la massima corrente di 5A gi a
partire dalla tensione di uscita di
soli 400mV! Ottime anche le protezioni e le relative velocit dintervento, molto importanti e utili
durante lalimentazione di circuiti con richieste stringenti sulle
VSHFLFKHGLWHQVLRQHHFRUUHQWH
Una piccola nota: lalimentatore
non pu essere impostato manualmente per funzionare come
generatore di corrente ma passa
in automatico dalla modalit
C.V. (costant voltage o tensione
costante) indicata dal relativo led
nel pannello frontale, alla mo-

110

Novembre 2014 ~ Elettronica In

dalit C.C. (costant current o


corrente costante) quando la corrente richiesta dal carico tende
a superare quella impostata: in
questo caso lalimentatore riduce
automaticamente la tensione duscita ad un valore tale per cui la
corrente sia costante e non superi
il valore impostato, lavorando
di fatto come un generatore di
FRUUHQWHQWDQWRFKLOFDULFRDSplicato supera quello impostato
per poi tornare automaticamente
alla modalit a tensione costante
non appena il carico rientra nei
parametri V-I impostati. Laccuratezza degli strumenti molto
EXRQDHSLFKHVXIFLHQWHSHU

tutte le comuni applicazioni per


cui generalmente non necessario lutilizzo di voltmetri e amSHURPHWULHVWHUQLSHUYHULFDUH
le condizioni di funzionamento.
Le protezioni intervengono in
PDQLHUDHIFDFHHGHVWUHPDPHQte veloce e, come abbiamo visto
in precedenza, possono essere
regolate a piacimento, in maniera precisa.
La possibilit di regolare con
continuit ed in maniera immediata la corrente massima erogabile ed eventualmente impostare
anche lintervento della protezione delle sovracorrenti (scollegando elettronicamente luscita
dellalimentatore dai terminali di
uscita) rendono questo alimentatore un elemento estremamente versatile, irrinunciabile ed
accessibile anche al pi piccolo
laboratorio di ogni hobbista.
LA GESTIONE DA PC
Il plus di poter interfacciare il
LAB PS3005D tramite un comunissimo cavo USB al PC non
certo un elemento determinante
nella scelta di questo alimentatore, ma una caratteristica

per il MATERIALE
Lalimentatore descritto in queste pagine ideale per qualsiasi laboratorio professionale o
a carattere amatoriale ed offre
un rapporto prezzo/prestazioni
unico. Nel nostro paese questo
prodotto distribuito da Futura
Elettronica e costa 139,00 Euro
IVA compresa (codice prodotto
8220-LABPS3005D).
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sicuramente molto utile specialmente per chi abituato a gestire


tutta la propria strumentazione
tramite tastiera ed interfaccia
JUDFD
Le funzioni offerte dallapposito
software sono essenzialmente
quelle che permettono di gestire
tensione e corrente duscita da
computer, escludendo i comandi
manuali del pannello frontale
dello strumento; lo stesso software permette di impostare, per
determinati intervalli di tempo,
valori di corrente e tensione
duscita ben determinati, funzione, questa, utile ad esempio per
compiere test su apparecchiature
o simulare valori di input variabili per strumentazione o interfacce di acquisizione, oppure,
ancora, per il test di dispositivi.
Il software di installazione si
scarica dal sito Internet www.
futurashop.itVRWWRIRUPDGLOH
compresso contenente anche i
driver.
Per installare lalimentatore
bisogna collegarlo al computer via USB e poi, dopo che il
sistema operativo lha riconosciuto ed ha richiesto il driver
per la periferica corrispondente,
indicare il percorso in cui avete
VFRPSDWWDWRLOOHFRQWHQHQWHLO
driver stesso. Una particolarit
da conoscere che il software
funziona solo a patto che la
COM virtuale creata dal sistema
operativo ed associata allUSB
dellalimentatore abbia un numeURPLQRUHGLTXLQGLODGGRYH
fossero gi occupate le COM da
DRFFRUUHULQRPLQDUQHXQDH
assegnare manualmente a quella
GHO36' LGHQWLFDWRFRPH
Nuvoton Virtual COM Port)
ovvero rimuovere quella attualmente assegnata a COM3.
Una volta installato il dispositivo ed il software di gestione,
cliccando sullicona PS3500D
che viene creata sul desktop

Controllo da PC di tensione e corrente di uscita dalla scheda Main Screen.

La scheda Program Form della schermata di controllo del software consente di


visualizzare una tabella contenente i parametri di impostazione delle sequenze
di tensione e corrente impostate da PC.

dallinstallazione si accede alla


schermata principale, composta
da due schede: Main Screen, dalla
quale si impostano tensione e
corrente dellalimentatore, e Program Form, contenente le impostazioni di tensione e corrente di
uscita nella modalit a sequenza
di controllo.
Nella scheda Main Screen sono
presenti i pulsanti ON e OFF,
che consentono di attivare o
disattivare (rispettivamente) luscita dellalimentatore
LABPS3005D.
Durante ogni impostazione, la
sezione in basso riporta lo stato
di funzionamento dellalimenta-

tore, evidenziato anche dai graFLSUHVHQWLQHOODVFKHGD,QYHFH


da Program Form, scrivendo nella
tabella i valori di tensione e corrente voluti e il tempo per il quale lalimentatore deve fornirli in
uscita, si costruiscono le sequenze; sotto la tabella c un menu a
tendina le cui voci consentono di
stabilire la durata temporale della sequenza (se deve essere una
sequenza di valori non ripetitiva)
oppure il funzionamento in loop
(sequenza ciclica di valori di tensione e corrente duscita). Una
volta impostata una sequenza, la
si pu far eseguire facendo clic
sul pulsante Run.
J
Elettronica In ~ Novembre 2014

111

Arianespace ed ELV,
contratto per
dieci lanciatori
europei VEGA
La societ francese Arianespace e
l italiana ELV (societ partecipata
Gruppo AVIO ed Agenzia Spaziale
Italiana) hanno sottoscritto un contratto per la realizzazione di altri dieci
lanciatori europei VEGA.
La rma dell ordine di produzione
per ELV, che segue la sottoscrizione
del Protocollo d intesa ssato nel vertice Italo-Francese dello scorso anno,
rappresenta un importante conferma del ruolo dell industria italiana
nel settore spaziale, in particolare in
quello di lanciatori. La commessa evidenzia le potenzialit del settore spaziale come elemento trainante della
nostra economia, capace di portare
ricadute rilevanti.
VEGA (Vettore Europeo Generazione Avanzata) uno dei lanciatori
dell ESA, progettato per il lancio
di piccoli satelliti in orbita bassa.
L Italia ha un ruolo di primo
piano in ambito VEGA, essendo il principale azionista
del programma di costruzione, con una contribuzione pari al 65% del costo complessivo.

112

Novembre 2014 ~ Elettronica In

Lefficienza dei
LED aumenta con
le nanotecnologie
Un team di ricercatori guidato dal professor
Stephen Chou della Princeton University ha
sviluppato un nuovo metodo capace di migliorare l ecienza e la luminosit dei LED,
che vengono utilizzati nei dispositivi oggi
maggiormente in uso. Chou ha spiegato
come la luminosit e l ecienza dei LED costruiti con materiali organici sia aumentata
con il loro metodo anche del 57% e sarebbe
applicabile anche nel caso in cui si utilizzino
materiali inorganici basati sul silicone.

Per meglio consolidare la


leadership italiana nel programma, l ASI ha costituito con
Gruppo AVIO la societ ELV (70%
AVIO e 30% ASI) incaricata dall ESA della gestione delle attivit di
sviluppo e qualica in qualit di
primo contraente industriale.
In questa fase del programma,
AVIO ed ELV sono responsabili
della produzione di VEGA, mentre
Arianespace l operatore del sistema di lancio, e ne assicura la commercializzazione a livello mondiale.
Dopo il successo dei primi tre lanci
e l acquisizione da parte di Arianespace di nove contratti per la
fornitura del servizio di trasporto
in orbita di satelliti istituzionali
e commerciali in tutto il mondo,
questo nuovo contratto sancisce
le prospettive della produzione di
VEGA, che si aerma come il migliore lanciatore nella categoria dei
lanciatori leggeri.

Il metodo ideato dai ricercatori si basa


sull utilizzo di una struttura nanotecnologica chiamata PlaCSH, Plasmonic cavity
with subwavelength hole-array, in grado
di estrarre pi luce dai LED, consentendo
parallelamente anche di ridurre il surriscaldamento interno, grazie all utilizzo di strutture metalliche di dimensioni nanometriche, che manipolano la luce. La struttura
PlaCSH formata da uno strato di materiale
che emette luce con uno spessore di circa
100 nanometri posizionato all interno di
una cavit rivestita da una sottile pellicola
metallica. La supercie della cavit opposta invece ricoperta da una rete metallica
spessa appena 15 nanometri. In tal modo
la struttura in grado di guidare la luce al
di fuori dal LED focalizzandola in direzione
della persona che sta guardando.

www.asi.it

www.princeton.edu

LAirbus A320neo
completa il primo volo
Il primo Airbus A320neo ha completato
con successo il proprio volo inaugurale,
durato 2 ore e mezza, presso l aeroporto di Tolosa-Blagnac.
A pilotare l aereo sono stati Philippe Pellerin e Etienne Miche, due Experimental
Test Pilot di Airbus. L assemblaggio
dell aeromobile MSN6101 con registra-

zione F-WNEO, iniziato lo scorso marzo,


mentre il lancio commerciale avvenuto
lo scorso luglio. Da allora, l aeromobile
stato sottoposto a numerosi controlli e
test a terra in vista della preparazione del
primo volo uciale. Per il suo primo volo
l A320neo stato alimentato da motori
Pratt & Whitney PW1100G-JM. Il controllo
del funzionamento del velivolo avvenuto in tempo reale, grazie ai servizi di telemetria installati. L A320neo, new engine
option , fornito di motori di ultimissima

generazione e di dispositivi di estremit


alare Sharklets (alette a forma di squalo
di 150 centimetri), che consentono al velivolo di tagliare, rispetto alla serie A320,
del 15% i consumi di carburante, dell 8%
i costi operativi, con una riduzione del
10% di NOx. Inoltre, anche le emissioni di
anidride carbonica per ogni singolo aeromobile possono essere ridotte di una
quota annuale di circa 3.600 tonnellate.

Il Presidente e CEO di Airbus Fabrice


Brgier ha dichiarato: Mi congratulo con
tutto il team di sviluppo di A320neo e con
il personale di terra e quello di bordo, che
hanno consentito che tutto ci potesse
accadere. L aereo altamente innovativo
combina le tecnologie motoristiche ed
aerodinamiche pi ecienti, oltre a consumare ben il 20% in meno di carburante
per ogni passeggero .

www.airbus.com

Al via la pi potente
oten
nte sorgente
sorg
gente di neutroni
neut
al mondo
Nel cantiere di Lund in Svezia si tenuta la cerimonia di posa della prima pietra della European Spallation Source
(ESS), che segna ucialmente l avvio
dei lavori di realizzazione della pi potente sorgente di neutroni al mondo.
A sancire la rilevanza del progetto i
membri della comunit scientica
europea che collaborano con L ESS tra
cui l Italia con il Ministero dell Istruzione, dell Universit e della Ricerca
(MIUR), l Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare (INFN), Elettra Sincrotrone
Trieste e il Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR).
L INFN partecipa alla realizzazione
della nuova sorgente europea di neutroni sin dal 2009, spiega Eugenio
Nappi, membro della Giunta Esecutiva
dell INFN con il contributo dei Laboratori Nazionali del Sud, dei Laboratori
Nazionali di Legnaro e del LASA, per
costruire e progettare fondamentali
componenti dell acceleratore. Il knowhow nello sviluppo di alta tecnologia
associato e le elevate competenze dei
nostri progettisti e costruttori hanno
permesso all INFN di assumere un ruo-

lo incisivo e di ricoprire posizioni di grande


rilevanza internazionale nel progetto ESS ,
ha precisato Nappi.
La European Spallation Source un
esempio di infrastruttura scientica idea-

ta, progettata e realizzata con uno spirito


europeo ha dichiarato Luigi Nicolais, presidente del Cnr. La genesi di questo innovativo progetto da subito si distinta per
andare oltre i contributi e gli impegni dei
singoli stati membri e delle diverse comunit scientiche e tecniche coinvolte. Il Cnr,
al pari di altre istituzioni e centri di ricerca,
nazionali e internazionali, contribuir al
successo di questa straordinaria avventu-

ra scientica, destinata ad aprire numerosi


nuovi campi di ricerca e di applicazione.
particolarmente signicativo poi che questa
posa avvenga a cent anni dal Manifesto agli
Europei di Albert Einstein e Georg Friedrich
Nicolai , conclude. I primi neutroni sono attesi per il 2019, mentre i primi esperimenti
sono in programma per il 2023.

http://europeanspallationsource.se

Elettronica In ~ Novembre 2014

113

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di FRANCESCO FICILI
e VINCENZO GERMANO

Corso

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di MPLab X,


il nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito
da Microchip per sostituire lMPLab IDE.
Sar loccasione per conoscere i microcontrollori PIC32,
i primi dispositivi a 32-bit prodotti da Microchip.

a nostra esperienza nello sviluppo di applicazioni embedded, ci ha insegnato che una


delle problematiche con cui bisogna fare i conti e
che costituisce una parte assai consistente dellinWHURFLFORGLVYLOXSSRODVFULWWXUDGHOUPZDUH
della nostra applicazione.
&RPHEHQVDSSLDPRORVYLOXSSRUPZDUH
EHQGLYHUVRGDOORVYLOXSSRGLVRIWZDUHGHVNWRS
VHQHOFDVRGHOVRIWZDUHDEELDPRXQVLVWHPD
operativo alle spalle che ci aiuta, occupandosi
di organizzare lesecuzione dei vari processi e
VHPSOLFDQGRFLODFFHVVRDOOHULVRUVHTXDQGRVYLluppiamo un applicativo per un microcontrollore
il discorso ben diverso. Il sistema operativo
spesso e volentieri non esiste (o se esiste un sistema operativo real-time ben diverso da Linux,

:LQGRZVR0DF26 HGQRVWUDUHVSRQVDELOLWVFULYHUH
il codice che ci permette di accedere alle varie risorse
del microcontrollore.
4XHVWRFRPSLWRJLGLSHUVHVWUHPDPHQWHFRPSOHVVRGLYHQWDRJQLJLRUQRSLVGDQWHFRQLOFUHVFHUH
GHOODFRPSOHVVLWGHOOHDSSOLFD]LRQLHPEHGGHG
6HLQSDVVDWRFLVLWURYDYDDGDYHUHDFKHIDUHFRQ
TXDOFKHVHPSOLFHSHULIHULFDDQDORJLFDRTXDOFKHOLQHD
seriale, oggi, anche semplici microcontrollori ad 8
bit hanno in dotazione periferiche di una certa comSOHVVLWFRPH86%HGHWKHUQHWLQROWUHVLVYLOXSSDQR
applicazioni che sfruttano appieno ci che il mercato
RIIUH6LSHQVLDWLWRORGLHVHPSLRDGXQPRGHUQR
VPDUWSKRQHVLWUDWWDGLXQVLVWHPDFKHJHVWLVFHTXDQWRPHQRXQFROOHJDPHQWR*60*356SHUODWHOHIRQLD
XQFDQDOH:L)LXQFDQDOHEOXHWRRWKHGXQ*36ROWUH

Elettronica
Elettronica
In ~InNovembre
~ Marzo 2014
2014

115

Fig. 1 - Logo MPLabX.

Come si pu facilmente notare dai punti elenFDWLFKHGDQQRODSRUWDWDGLTXDQWRVLDDPSLRLO

116 Novembre 2014 ~ Elettronica In

VDOWRJHQHUD]LRQDOHLQWURGRWWRGDTXHVWDQXRYD
famiglia di tool, siamo di fronte ad un ambiente
GLQXRYDFRQFH]LRQHFKHVLSUHJJH FRPHDQFKHULEDGLWRGDOODVWHVVD0LFURFKLS GLFRQVHQtire una riduzione di 30-60 minuti al giorno dei
tempi di sviluppo dei progetti.
INTRODUZIONE AD MPLAB X IDE
3DVVLDPRDGHVVRDOOHVDPHHFRQXQFHUWR
dettaglio, del componente fondamentale della
WRROFKDLQO,'(03/DE;
03/DE;XQ,'( ,QWHJUDWHG'HYHORSPHQW
(QYLURPHQW VSHFLFDWDPHQWHSHQVDWRSHUOR
sviluppo di applicazioni con i microcontrollori
GHOOHYDULHIDPLJOLHSURGRWWHGD0LFURFKLS
7HFKQRORJ\ TXLQGLVXSSRUWDWXWWLLYDULFRUHDG
HELW 
6LWUDWWDGLXQDPELHQWHEDVDWRVXOO,'(PXOWL
OLQJXDJJLRHPXOWLSLDWWDIRUPD1HW%HDQV
VYLOXSSDWRGL2UDFOHHTXLQGLEHQHFLDGLWXWWH
OHFDUDWWHULVWLFKHGHOO,'(GDOTXDOHGHULYDFRPH
DGHVHPSLRODSRVVLELOLWGLHVSDQGHUQHOHIXQ]LRQDOLWWUDPLWHSOXJLQ
La Fig. 2 schematizza i componenti principali
GLTXHVWRSRWHQWHVLVWHPDGLVYLOXSSRLOTXDOH
dispone delle parti seguenti.
8QProject Manager, che linterfaccia che
permette la gestione del progetto direttamente
GDOO,'(7UDPLWHTXHVWRFRPSRQHQWHSRVVLELOHLQVHULUHHULPXRYHUHOHDOOLQWHUQRGHO
progetto stesso e navigare allinterno dei vari
OHFKHORFRPSRQJRQR
8QEditorFKHSHUPHWWHGLHGLWDUHLOHGL
SURJHWWR/HGLWRUGL03/DE;GHULYDQGR
GDOOHGLWRUGL1HW%HDQVXQRVWUXPHQWRPROto evoluto che consente di navigare allinterno
del codice tramite luso di un set di funzioni
Go to estremamente evoluto (Go to File, Go
WR7\SH*RWR6\PERO*RWR'HFODUDWLRQ 
Come gli editor pi recenti, inoltre supporWDWRLO/LYH3DUVLQJGHOFRGLFH LQPRGRGD
consentire agli sviluppatori di vedere gli errori
di sintassi in real-time durante la stesura del
FRGLFHVHQ]DQHFHVVLWGLFRPSLODUH HODXWR
completamento. Questo potente strumento di sviluppo contiene uno strumento di
visualizzazione dellalbero di chiamata delle
funzioni, oltre ad altre interessanti caratteristiche.
8QVLVWHPDGLFRQJXUDWLRQPDQDJPHQWLQWHJUDWRFKHVXSSRUWD6XEYHUVLRQ&96H0HFXrial, oltre al supporto integrato per il sistema

Corso

DTXHVWHSHULIHULFKHZLUHOHVVLOVLVWHPDGLVSRQH
FHUWDPHQWHGLXQLQWHUIDFFLD86% FKHQHOPLJOLRUHGHLFDVLXQD86%GHYLFHPDLGLVSRVLWLYL
SLUHFHQWLLQL]LDQRDIRUQLUHLOVXSSRUWR27*
TXLQGLDQFKHFDSDFLWKRVW GLXQDFFHOHURPHWUR
a 3 assi, di un display touch, ecc. Il tutto, gestito
da un micro a 32-bit come ad esempio un Cortex
o un prodotto similare.
3HUFRQVHQWLUHORVYLOXSSRGLDSSOLFD]LRQLFRV
complesse, gli strumenti di sviluppo a supporto
dei vari micro si sono dovuti evolvere, passando
GDLSULPL,'(FRUUHGDWLGLSRFKHIXQ]LRQDOLW
alle moderne toolchain che forniscono, oltre ad
XQ,'( QHFHVVDULDPHQWHSLHYROXWRULVSHWWRDO
SDVVDWR SRWHQWLSOXJLQHIUDPHZRUNSHQVDWLSHU
VRGGLVIDUHOHSLGLVSDUDWHQHFHVVLW
8QHVHPSLRGLWRROFKDLQGHFLVDPHQWHPRGHUQDTXHOODVYLOXSSDWDGD0LFURFKLSIRUQLWD
come strumento di sviluppo gratuito per le apSOLFD]LRQLFKHIDQQRXVRGHLSURGRWWL0LFURFKLS
ed in particolare dei nuovi microcontrollori a
ELW3,&
/DWRROFKDLQ0LFURFKLSKDFRPHQRGRFHQWUDOH
O,'(ODFXLXOWLPDYHUVLRQHXQWRROGLVYLOXSSREDVDWRVXSLDWWDIRUPD1HW%HDQVHGHQRPLQDWR03/DE;,'(4XHVWR,'(VLGLVFRVWDPROWR
GDOVXRSUHGHFHVVRUH 03/DE,'([[ FRVWLtuendo un vero e proprio salto generazionale nei
VLVWHPLGLVYLOXSSRIRUQLWLGD0LFURFKLS
$OFXQHGHOOHQRYLWSLLQWHUHVVDQWLFKHGLIIHUHQ]LDQR03/DE;GDOVXRSUHGHFHVVRUHVRQR
Cross PlatformDGLIIHUHQ]DGHOSDVVDWRLO
QXRYR,'(VXSSRUWDLWUHSLGLIIXVLVLVWHPL
RSHUDWLYLSHU3HUVRQDO&RPSXWHURYYHUR:LQGRZV/LQX[H0DF26
Nuova PiattaformaLOQXRYR,'(VLEDVDVX
una piattaforma di concezione moderna (Net%HDQV FKHODQWDJRQLVWDGL(FOLSVH
nuova catena di compilazioneLQFRQWHPSRUDQHDDOOXVFLWDGHOQXRYR,'(VWDWDODQFLDWD
ODQXRYDFDWHQDGLFRPSLOD]LRQHLYHFFKL
compilatori C18, C30 e C32 sono rimpiazzati
GD;&;&H;&
nuovi framework in formato plug-inDGLIIHUHQ]DGHOSDVVDWRLIUDPHZRUNGLVYLOXSSR
non sono pi forniti come pacchetti esterni,
ma sono dei plug-in importabili, come avviene
SHUORVYLOXSSRGLDSSOLFD]LRQLGHVNWRS

simulare il codice scritto localmente, nel caso


LQFXLQRQVLDEELDDGLVSRVL]LRQHXQGHEXJJHU
HVLVWHLQROWUHODSRVVLELOLWGLXWLOL]]DUHVHPSUH
DOOLQWHUQRGHOO,'(VLPXODWRULGLWHU]HSDUWL
pi performanti, come, per citare un esempio,
3URWHXV
8QXWLOLW\GLFRQYHUVLRQHLQWHJUDWDFKHSHUmette di convertire automaticamente i vecchi
SURJHWWLVYLOXSSDWLFRQ03/DE,'([LQ
SURJHWWL03/DE;
&RPHDFFHQQDWRLQSUHFHGHQ]DO,'(GHULYD
GLUHWWDPHQWHGD1HW%HDQVHGTXLQGLSRVVLELOH
usufruire della moltitudine di plug-in sviluppati
SHUODPELHQWHQDWLYRROWUHDTXHOOLVYLOXSSDWL
GDOOD0LFURFKLS
(VVHQGRDQFKHXQDPELHQWHRSHQSRVVLELOH
scaricarne il codice sorgente e sviluppare dei
plug-in proprietari.
INSTALLAZIONE DELLA TOOLCHAIN
3DVVLDPRDGHVVRDOOLQVWDOOD]LRQHGHOODWRROFKDLQ
FKHXWLOL]]HUHPRGXUDQWHLOFRUVR,QTXHVWDSXQtata installeremo i componenti base per iniziare,
RVVLD03/DE;,'(HGLOFRPSLODWRUH;&
3HUSULPDFRVDRFFRUUHVFDULFDUHHQWUDPELLSDF-

Corso

GLLVVXHWUDFNLQJ%XJ]LOOD
8QDVHULHGLLanguage Tools, che sono i vari
FRPSLODWRULDVVHPEODWRULFKHFRPSRQJRQR
ODWRROFKDLQGLFRPSLOD]LRQH$OFXQLGLTXHVWL
tool sono nativamente presenti allinterno del
SDFFKHWWREDVHGHOO,'( FRPHDGHVHPSLR
03$60 PHQWUHDOWULFRPHDGHVHPSLRL
compilatori C, devono essere installati a parte,
ma vengono integrati automaticamente allinWHUQRGHOO,'(2OWUHDLFRPSLODWRUL0LFURFKLS
DSSRVLWDPHQWHVYLOXSSDWLSHU03/DE; ;&
;&HG;& SRVVLELOHDQFKHXWLOL]]DUH
prodotti di terze parti.
8QDebugger a livello di codice, ossia uno
strumento che permette (con lausilio di HW
GHGLFDWRHVWHUQR GLGHEXJJDUHODSSOLFD]LRQH
direttamente sul codice sorgente, creando un
OLQNWUDTXHVWXOWLPRHODSSOLFD]LRQHELQDULD
VFDULFDWDDOOLQWHUQRGHOODPHPRULDDVKGHO
microcontrollore.
8QLQWHUIDFFLDGLSURJUDPPD]LRQHFKHSHUmette di interfacciare i vari programmatori
GHOOD0LFURFKLS LQFOXVHDQFKHOHGHPRERDUG
FRQRQERDUGSURJUDPPHU RSURJUDPPDWRUL
di terze parti.
8QVLPXODWRUH03/$%6,0FKHSHUPHWWHGL

Fig. 2
Schematizzazione
dellIDE.

Elettronica In ~ Novembre 2014

117

Fig. 3 - Schermata di download dellIDE.

MPLabX: http://www.microchip.com/pagehandler/
en-us/family/mplabx/home.html
XC32: http://www.microchip.com/pagehandler/enus/devtools/mplabxc/home.html
$OOLQWHUQRGLTXHVWRSDJLQHZHEVRQRULSRUWDWLL
OLQNDLGRZQORDGGHOOHYHUVLRQLSLUHFHQWLSHUL
SULQFLSDOLVLVWHPLRSHUDWLYLSHUGHVNWRSFRPSXWHURVVLD:LQGRZV/LQX[H0DF26,QTXHVWR
corso faremo sempre riferimento alla versione
SHU:LQGRZVPDSRLFKODPELHQWHPXOWLSLDWWDIRUPDTXDQWRGLUHPRVDUFRPXQTXHYDOLGR
anche per le altre versioni. In Fig. 3 riportato
XQRVFUHHQVKRWGHOODVFKHUPDWDGLGRZQORDG
GHOO,'(
8QDYROWDVFDULFDWLLSDFFKHWWLDYYLDUHODSURFHGXUDGLLQVWDOOD]LRQHHVHJXLUHOHLVWUX]LRQLQR
al termine. La Fig. 4 illustra la schermata iniziale
GHOZL]DUGGLLQVWDOOD]LRQHGL03/DE;
$OODQHGHOOLQVWDOOD]LRQHGHOFRPSLODWRUHYHUU
richiesto che tipo di versione si desidera installare (Fig. 5 ,FRPSLODWRUL0LFURFKLSVRQRGLVWULEXLWLLQGLIIHUHQWLYHUVLRQL)UHH6WDQGDUGH
3UROHWUHGLIIHULVFRQRSHULOOLYHOORGHOOHRWWLPL]zazioni introdotte automaticamente dal compilatore (schematizzato nella Fig. 6 
Questa caratteristica estremamente importante
per lo sviluppo di applicazioni industriali, dove
LOULVSDUPLRGLPHPRULDDVKSXLQFLGHUHLQ
maniera determinante sui costi di produzione,

118 Novembre 2014 ~ Elettronica In

ma ha poca importanza in un contesto hobbistiFRGLGDWWLFRFRPHLOQRVWURGDWRFKHSHURYYLDUH


al problema basta scegliere un micro con un
WDJOLRGLDVKVXSHULRUH'DOQRVWURSXQWRGLYLVWDTXLQGLVXIFLHQWHFOLFFDUHVXOWDVWR1H[W
per installare una versione free del compilatore
SXDQFKHHVVHUHRWWHQXWDXQDOLFHQ]D352LQ
YDOXWD]LRQHGHOODGXUDWDGLJLRUQL 
DESCRIZIONE DELLINTERFACCIA
,QL]LDPRDGHVVRDSUHQGHUHFRQGHQ]DFRQLO
nuovo ambiente, cominciando con la descrizione
GHOOLQWHUIDFFLD$YYLDPRTXLQGLLOQRVWURQXRYR
,'(HDWWHQGLDPRFKHODQHVWUDGLFDULFDPHQWR
carichi tutti i componenti necessari.
$OODYYLRO,'(SUHVHQWDXQDVFKHUPDWDFKHVL
VRYUDSSRQHDOODQHVWUDGHOOHGLWRU Fig. 7 H

Fig. 4 - Schermata iniziale del wizard di installazione.

Corso

FKHWWLGDOVLWRZHEGHOOD0LFURFKLS7HFKQRORJ\
DLVHJXHQWLLQGLUL]]LZHE

Fig. 6 - Livello di ottimizzazione delle varie versioni


dei compilatori Microchip.

Fig. 5 - XC32 Licensing information.

SULQFLSDOLProject Window, Navigator Window,


Output Window, Editor Window, Main Toolbar.
'LVHJXLWRVRQRHOHQFDWHOHFDUDWWHULVWLFKHGL
ciascuno.
Project WindowODQHVWUDGL3URMHFW0DQDJPHQWDOOLQWHUQRGHOODTXDOHULSRUWDWR

Corso

fornisce una serie di utili informazioni sullambiente, permette di visualizzare un tutorial, di


scaricare plug-in, visitare il forum ecc. In Fig. 8
ULSRUWDWDODVWUXWWXUDGHOO,'(GHOTXDOHVRQR
evidenziati i componenti principali. Come si
SXYHGHUHO,'(GLYLVRLQFLQTXHFRPSRQHQWL

Fig. 7 - Start Page di MPLabX.

Elettronica In ~ Novembre 2014

119

Corso

Fig. 8 - Interfaccia di MPLabX.

OLQWHUROHV\VWHPGLSURJHWWR
Navigator WindowODQHVWUDGLQDYLJD]LRQHFKHHOHQFDWXWWLJLLGHQWLFDWLYLSUHVHQWL
DOOLQWHUQRGHOOHVHOH]LRQDWRQHOOHGLWRUHSHUmette di accedervi tramite doppio clic. Inoltre
presente anche un tab, chiamato dashboard, che riassume alcuni dettagli salienti del
progetto aperto, come la toolchain ed il tool
utilizzati per il progetto correnWHODTXDQWLWGLPHPRULD5$0
HDVKOLEHUDVXOGLVSRVLWLYROH
risorse di debug, ecc.
Main ToolbarTXHVWDEDUUD
degli strumenti contiene tutti
LSULQFLSDOLFRQWUROOLGHOO,'(
come i pulsanti utilizzati per
compilare il codice (in debug e
UHOHDVHPRGH WXWWLJOLVWUXPHQti di debug (run, halt, step into,
VWHSRYHUHWF LSXOVDQWLGL
scelta rapida per la creazione o
LOFDULFDPHQWRGLOHHODFFHVVR
a tutte le opzioni di sistema.
Editor WindowODQHVWUD
GHOOHGLWRUDOOLQWHUQRGHOTXDOH
viene sviluppato il codice, e contiene anche la relativa toolbar.

120 Novembre 2014 ~ Elettronica In

Output WindowODQHVWUDGLRXWSXW
GHOO,'(DWWUDYHUVRODTXDOHYHQJRQRIRUQLWH
informazioni relative alla compilazione, alla
connessione con i tool esterni, al debugger, ecc.
CREARE UN PROGETTO
CON MPLAB X IDE
9HGLDPRDGHVVRFRPHFUHDUHXQSURJHWWR

Fig. 9 - Selezione della tipologia di progetto.

Corso

XVDQGR03/DE;,'(3HUODFUHD]LRQHGLQXRYL
progetti ci viene in aiuto uno strumento chiamaWR1HZ3URMHFW:L]DUG$GLIIHUHQ]DGLTXDQWR
DYYHQLYDSHU03/DE,'(SHULOTXDOHOXVSGHO
ZL]DUGSHUODFUHD]LRQHGLXQQXRYRSURJHWWR
HUDRS]LRQDOHSHU03/DE;OXVRGLTXHVWR
strumento per la creazione di un nuovo progetto
REEOLJDWRULRLQTXDQWRSHUIXQ]LRQDUHFRUUHWWDPHQWHODPELHQWHQHFHVVLWDGLXQOHV\VWHP
SUHGHQLWRHGLXQDSUHFLVDJHUDUFKLDGHOOHVXE
directory.
3HUFUHDUHXQQXRYRSURJHWWRLQ03/DE;
SRVVLELOHVLDIDUHFOLFVXOOLFRQD1HZ3URMHFW
presente allinterno della toolbar, sia selezioQDUHORS]LRQH1HZ3URMHFWGDOPHQX)LOH
(VHJXHQGRXQDGLTXHVWHGXHRSHUD]LRQLYHUU
DSHUWDODQHVWUDGLGLDORJRYLVLELOHQHOODFig. 9.
'DTXHVWDQHVWUDVHOH]LRQDUHORS]LRQH
0LFURFKLS(PEHGGHGHSRL6WDQGDORQH
3URMHFWTXLQGLIDUHFOLFVXOSXOVDQWH1H[WSHU
SURVHJXLUH1RWDWHFKHVHOH]LRQDQGR6DPSOHV
possibile accedere ad una lista di Template per
OHYDULHIDPLJOLHGLPLFURFRQWUROORUL0LFURFKLS
3,&3,&GV3,&H3,& 
/DQHVWUDVXFFHVVLYDULSRUWDWDLQFig. 10,
consente di scegliere il microcontrollore da
utilizzare come target del progetto. Il combo box
)DPLO\SHUPHWWHGLLPSRVWDUHXQOWURSHU
IDPLJOLDGLGLVSRVLWLYLLQPRGRGDVHPSOLFDUH
la ricerca.
6HOH]LRQLDPRLOPRGHOOR3,&0;)/
e clicchiamo nuovamente sul tasto Next per
DQGDUHDYDQWL'DOODQHVWUDVXFFHVVLYD Fig. 11 
possibile scegliere il tipo di tool da utilizzare
SHUODSURJUDPPD]LRQHGHEXJJLQJGHOGLVSRVLWLYRLQTXHVWRFDVRVFHJOLHWHSXUHLOWRROGLFXL
disponete, oppure, se non avete al momento
un tool da utilizzare potete scegliere di usare il
simulatore.
3UHPHQGRQXRYDPHQWH1H[WVLDFFHGHDOOD
QHVWUDGLFig. 12, che permette la scelta della
WRROFKDLQGDXWLOL]]DUHSHULOSURJHWWRLQTXHVWR
FRUVRQRLFLVHUYLUHPRGHOFRPSLODWRUH;&
QHOODYHUVLRQHIUHHTXLQGLVHOH]LRQLDPRTXHVWD
toolchain e andiamo avanti facendo ancora clic
su Next.
6LDPRTXDVLDOODQHQRQFLUHVWDFKHVHOH]LRQDUH
LOSDWKHGLOQRPHGHOQRVWURSURJHWWRLQVHULDPR
LOSDWKFKHGHVLGHULDPRXWLOL]]DUHHXVLDPR([
FRPHQRPHTXLQGLIDFFLDPRFOLFVXOSXOVDQWH
)LQLVKSHUFRQVHQWLUHDG03/DE;GLFUHDUHLO
nostro primo progetto.

Fig. 10 - Scelta del microcontrollore.

Fig. 11 - Scelta del tool hardware.

Fig. 12 - Scelta del compilatore.

Elettronica In ~ Novembre 2014

121

$TXHVWRSXQWR03/DE;JHQHUHUOHHGLUHFWRU\
di progetto. Notate che il nome del progetto viene
ULSRUWDWRVXXQDFDUWHOODDOOLQWHUQRGHOODTXDOH
YLHQHJHQHUDWRLOOHV\VWHPVSHFLFRGHOO,'(
DJJLXQJHQGROHVWHQVLRQH;SHUUHQGHUHSL

IDFLOHOLQGLYLGXD]LRQHGLTXHVWDFDWHJRULDGLSURJHWWLTXLQGLQRQHVLVWHSLLOFRQFHWWRGL:RUNVSDFHFDUDWWHULVWLFRGL03/DE,'([HGLDOWUL
,'(VLPLOLPDVRORXQDVSHFLFDVWUXWWXUDGLOH
FKHYLHQHLQWHUSUHWDWDGDOO,'(FRPHSURJHWWR

Fig. 14 - Selezione della tipologia del nuovo file.

122 Novembre 2014 ~ Elettronica In

Corso

Fig. 13 - Selezione del path di progetto.

Fig. 15 - Selezione del path del nuovo file.


Fig. 16 - File main.c

Corso

HELLO WORLD
3DVVLDPRRUDDGXQSULPREDVLODUHHVHPSLR
pratico di applicazione, e lo facciamo sfruttando
uno dei classici template della programmazioQHHPEHGGHGIDFFLDPRODPSHJJLDUHXQ/('
RYYHURGDWRFKH XVDQGRLOVLPXODWRUHSHUTXHVWRHVHPSLR QRQDEELDPRXQ/('VLFRGDIDU
lampeggiare, facciamo invertire ciclicamente lo
VWDWRORJLFRGLXQSLQGLXVFLWDGLXQDTXDOVLDVL

Listato 1
/* -- includes -- */
#include <stdio.h>
#include <stdlib.h>
#include <p32xxxx.h>
 GHQHV 
GHQH'(/$<B9$/8(
GHQH)25(9(5




porta del microcontrollore.


&KLDYHVVHDGLVSRVL]LRQHXQDERDUGVLFDFRQ
XQ3,&SRWULQYHFHFHUFDUHGLIDUUHDOPHQWH
ODPSHJJLDUHXQ/('PDSHUHIIHWWXDUHTXHVWD
operazione ci sono alcuni aspetti da tenere in
considerazione, che riguardano il passaggio da
ambiente simulato ad ambiente reale, che tratteremo in maniera approfondita nelle prossime
SXQWDWHGLTXHVWRFRUVR
3HUFRPLQFLDUHDJJLXQJLDPRDGHVVRXQOHDO
nostro progetto, allinterno della sezione source
OHVGHO3URMHFW0DQDJHUVHOH]LRQDQGROLFRQD

1HZ)LOHGDOODWRROEDU RXVDQGRODVKRUW
FXW&WUO1 6LDSULUODQHVWUDGLFig. 14WUD
OHYDULHFDWHJRULHVHOH]LRQLDPR&OHoC main
OHHFOLFFKLDPRVX1H[W$TXHVWRSXQWR
VFHJOLDPRLOSDWKDOOLQWHUQRGHOTXDOHDQGDUHD
VDOYDUHLOQXRYROH Fig. 15 HFKLXGLDPR2UD
SRVVLDPRDSULUHLOOHGDOSURMHFWPDQDJHUFKHVL
SUHVHQWHUFRPHLQFig. 16PRGLFKLDPRLOOH
DSSHQDDSHUWRLQVHUHQGROHLQFOXVLRQLHOHGHQH
riportate allinterno del Listato 1.
$TXHVWRSXQWRLQL]LDPRDVFULYHUH allinterno
GHOPDLQLOFRGLFHULSRUWDWRGLVHJXLWRSHUSUL-

Elettronica In ~ Novembre 2014

123

Fig. 17 - Pulsante di debug della toolbar.

PDFRVDGHQLDPRXQDYDULDELOHGLWLSRFRQWDtore, che chiamiamo genericamente counter, di


tipo unsigned long ed inizializzata al valore di
'(/$<B9$/8(
/* delay counter */
unsigned long counter = DELAY_VALUE;
3RLVHWWLDPRFRQODVHJXHQWHULJDGLFRGLFHLO
UHJLVWURGLUH]LRQDOHGHOODSRUWD'LQPDQLHUDFKH
WXWWLLSLQGLTXHVWXOWLPDVLDQRFRQJXUDWLFRPH
XVFLWH
/* set ddr register */
TRISD = 0x0000;

CONCLUSIONI
,QTXHVWDSULPDSXQWDWDDEELDPRLQWURGRWWR
ODPELHQWHGLVYLOXSSR03/DE;,'(HOHQFDQdone le caratteristiche pi importanti e descrivendone in dettaglio linterfaccia utente. Inoltre
DEELDPRXWLOL]]DWRLOZL]DUGLQWHJUDWRSHUOD
creazione del nostro primo progetto e abbiamo
illustrato un primo, semplicissimo, progetto
pratico.
Nella prossima puntata entreremo nel dettagli
delle prime periferiche, analizzando alcune periJ
ferica base come i timer e gli interrupt.

Fig. 18 - Debug del programma Hello World.

/* delay loop */
while (counter)
{
/* decrement counter */
counter--;
}
Questo leffettivo ciclo di ritardo.
8QDYROWDXVFLWLULFDULFKLDPRLOFRQWDWRUHSHULO
ciclo successivo e invertiamo lo stato precedente
GHOSLQ5'
/* set delay value to DELAY_VALUE */
counter = DELAY_VALUE;

124 Novembre 2014 ~ Elettronica In

Corso

,OUHJLVWURGLUH]LRQDOH ''5 'DWD'LUHFWLRQ


5HJLVWHU XQ6)5 6SHFLDO)XQFWLRQ5HJLVWHU 
del microcontrollore, la cui funzione di impoVWDUHODFRQJXLUD]LRQHGL,2GHLSLQGLXQD
GDWDSRUWD QHHVLVWHTXLQGLXQRSHURJQLSRUWD
VLFDGHOPLFURFRQWUROORUH 
Impostando il valore di un certo bit del registro
a 0, il pin corrispondente della porta associata
IXQ]LRQHUFRPHRXWSXWGLJLWDOH  RXWSXW 
mentre impostandolo ad 1, lo stesso pin fun]LRQHUFRPHLQSXWGLJLWDOH'RYHQGRFRQWUROODUHXQ/('LPSRVWLDPRLOUHJLVWURLQPRGRFRQ
tutti i pin in uscita.
$TXHVWRSXQWRLQVHULDPRXQFLFORZKLOHLQQLWR
DOOLQWHUQRGHOTXDOHLQVHULDPRXQVHFRQGRZKLle, la cui condizione di uscita data dal valore
GLFRXQWHU VH XVFLWDDOWULPHQWLFRQWLQXD H
DOOLQWHUQRGHOZKLOHGHFUHPHQWLDPRFRXQWHU
DGRJQLFLFOR

/* toggle RD0 */
PORTDbits.RD0 = ~PORTDbits.RD0;
,OQRVWURSULPRVHPSOLFHSURJUDPPDGXQTXH
FRPSOHWR2UDSRVVLDPRODQFLDUHODVLPXOD]LRQH
SUHPHQGRLOSXOVDQWH'HEXJ0DLQ3URMHFW
dalla toolbar e vedere cosa succede.
3HUPHJOLRFRPSUHQGHUHFRVDVWDVXFFHGHQGR
LQVHULDPRXQEUHDNSRLQWDOODULJD VHPSOLFHPHQWHFOLFFDQGRVXOERUGRGHOODQHVWUDGHOOHditor, in corrispondenza del numero della riga
VWHVVD HODQFLDPROHVHFX]LRQH'RSRXQEUHYH
periodo di tempo (dovuto al ritardo introdotto
FRQLOZKLOHSLDQQLGDWR OHVHFX]LRQHVLLQWHUURPSHUDOODOLQHD Fig. 18 GRYHDEELDPR
SLD]]DWRLOEUHDNSRLQWHVHODULODQFLDPRSUHPHQGR&RQWLQXH RLQDOWHUQDWLYD) LOWXWWRVL
ULSHWHUQXRYDPHQWHSHUHIIHWWRGHOFLFORZKLOH
SULQFLSDOH )25(9(5 
$EELDPRTXLQGLUHDOL]]DWRXQFLFORLQQLWRFKH
inverte lo stato di un pin di uscita (se colleghiaPRXQ/('DOSLQYHGUHPRLO/('ODPSHJJLDUH
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 'LPHQVLRQL[PP
P
 *UDGRGLSURWH]LRQH,3



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Cod. FR535



Cod. FR534

*UD]LHDOODULVROX]LRQHGLEHQ[SL[HO
SXzHVVHUHXWLOL]]DWRLQDEELQDPHQWRD
WHOHFDPHUHILQRDOLQHH79

Cod. FR533

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9LD$GLJH*DOODUDWH 9$ 
7HO)D[

0DJJLRULGHWWDJOLHDFTXLVWLRQOLQHVX

ZZZIXWXUDVKRSLW

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FONTI RINNOVABILI
Arriva Visio.M, il nuovo prototipo
low cost di auto elettrica di Bmw
Visio.M, la vettura elettrica progettata dai
ricercatori della Technische Universitaet
di Monaco di Baviera, in collaborazione
con specialisti di settore, stata presentap
ta al pubblico
durante l eCarTec.
elett
l ric
i a di
di Bmw
B
d l design
design
i sportisportii
L auto elettrica
dal
vo a due posti e vanta un motore elettrico da 15 kW
spingere
kW, in gr
grado
ado di
ad
d sp
ping
ingere
ere la vettud 120 km/h.
km/h
km
/h.
/h
ra ad una velocit massima di
h
La batteria agli ioni di litio da 13,5 kWh

(85 kg), montata dietro i sedili, con una


ricarica di 4 ore assicura un autonomia
di circa 160 chilometri. I bassi consumi
della vettura sono garantiti dalla leggerezza di Visio.M,, che p
pesa solamente 450
chil
hilogrammii sen
senza
za bat
batter
teria
ter
ia. L abi
ia
a
tac
chilogrammi
batteria.
abitacolo
realizzato in plastica rinforzata
a in
n b
bra
di carbonio e alluminio e il policarbo
on
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policarbonato
sostituisce il vetro.
Visio.
Vis
io.M,
io
M attualmente solo un protot
ti
Visio.M,
prototipo,
ma l obie
o
bie
bietti
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ttivo
v la produzione in serie che
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obiettivo
dovrebbe
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sentire alla casa automo
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Maglie
fotovoltaiche
per la prima
batteria solare
ricaricabile
I ricercatori dell Ohio State University
hanno ideato la prima cella solare al mondo in grado di immagazzinare l energia
che essa stessa produce. Il funzionamento di tale tipologia di fotovoltaico ibrido
stato illustrato nei particolari sulla rivista
Nature Communications.
La particolarit dell innovazione nella
struttura a rete del materiale solare, grazie alla quale il collegamento all unit di
accumulo richiede solo tre elettrodi al
posto di quattro come avviene invece di
consueto.
Il team ha in sostanza realizzato una cella
a maglie a partire da una garza in titanio,
su cui sono stati fatti crescere nano li in
biossido di titanio.
Questa conformazione ha permesso di
impiegare la cella stessa come il primo
elettrodo della batteria. Al di sotto, invece, stato posizionato un foglio sottile di

Risparmio energetico,
Nobel per la Fisica
agli inventori dei LED
Il premio Nobel per la Fisica 2014 stato
ato
to
assegnato a tre scienziati (Isamu Akasaki
saki
e Hiroshi Amano della Nagoya Uniververersity e Shuji Nakamura dell Universit
sitt
della California-Santa Barbara) per
err lle
e
loro ricerche sui diodi a luce blu, cche
he
aprono la strada a fonti luminose
ose
maggiormente ecienti.
Le ricerche sui diodi semicondutdutttori, impiegati per i LED a luce b
blu,
lu
u,
permetteranno la creazione di una
una
nuova generazione di lampadine
diine
LED (Light Emitting Diode) a b
basasso consumo, che potranno fu
fununzionare anche a bassa tensione
one
grazie all energia fornita da
a un
n
pannello fotovoltaico. Grazie
aziie
e

126

Novembre 2014 ~ Elettronica In

alle lampade a Led ora abbiamo lampadine molto pi ecienti e che durano molto
di pi rispetto alle vecchie fonti luminose , scritto nelle motivazioni del Premio,
in cui viene anche evidenziato come i Led
potranno contribuire a ridurre i consumi
energetici del pianeta e a migliorare sensibilmente la vita di 1,5 miliardi di persone che non hanno oggi accesso alla rete
elettrica.
Riguardo i LED, che vengono impiegati non solo per le lampadine ma in tutte le apparecchiature mobili, come gli
smartphone e i fari delle automobili, i
ricercatori nipponici hanno identicato
e separato la componente blu dai semiconduttori e lanciato una trasformazione

Cloud Citizen,
la metropoli
ecosostenibile
del futuro

carbonio poroso e una piastra di litio. Il


funzionamento della batteria solare
molto semplice: quando viene esposta
alla luce del sole i raggi permeano la rete
fotovoltaica creando elettroni che sono
coinvolti nella decomposizione chimica
del perossido di litio in ioni litio e ossigeno.
L ossigeno viene quindi rilasciato nell aria
che uisce nelle maglie della cella e gli
ioni di litio sono immagazzinati nella batteria. In sostanza si tratta di una batteria
che letteralmente inspira ossigeno quando si scarica e lo espira quando si carica.

http://news.osu.edu

fondamentale nella tecnologia dell illuminazione.


La peculiarit dei LED quella di impiegare l energia elettrica che consumano solo
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per emettere luce senza disperdere calore
come gli altri sistemi in uso. Utilizzando la
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medesima quantit di energia, una lampada LED emette quattro volte pi luce
di una a uorescenza e venti volte di pi
di una a incandescenza, no a toccare picchi record per un usso luminoso di 300
lumen per Watt (lm/W), come citato nelle
motivazioni del Nobel.
Tra l altro mentre lo sviluppo del LED rossi
e verdi stato abbastanza semplice, per
quelli a luce blu invece ci sono voluti addirittura trent anni ed per tale ragione
che stato assegnato il Nobel ad Akasaki,
Amano e Nakamura, che hanno messo a
punto negli anni 90 un composto a base
di cristalli di nitruro di gallio ad alta qualit che si rivelato idoneo ad emettere
luce alla frequenza giusta e ci consente
oggi di mettere assieme i LED rossi, verdi
e blu ottenendo la luce bianca che tutti
utilizziamo.

Cloud Citizen un progetto avveniristico per la citt di Shenzhen,


in Cina, ideato dalla Urban Future
Organization, in collaborazione con
la Chalmers Technical University. Il
progetto, vincitore di un concorso
di architettura internazionale, il cui
bando prevedeva l ideazione di un
nuovo quartiere nanziario di 170
ettari, per l area di Shenzhen Bay,
sconvolge l idea tradizionale che
abbiamo delle metropoli: ha tre torri
cos alte da toccare le nuvole ed edici che raggiungono i 680 metri di
altezza.
La citt del futuro ideata rivoluzionaria, prevede spazi pubblici sospesi
sino a 700 metri di altezza, parchi e
piazze in verticale per aancare le
attivit lavorative con quelle commerciali e con il tempo libero delle
persone.
La metropoli del futuro molto attenta all ambiente, ha strutture di
raccolta dell acqua piovana e sistemi
per sfruttare l energia solare ed eolica. Inoltre sono presenti in abbondanza orti, serre e spazi verdi dove
poter realizzare coltivazioni con metodi naturali.
Cloud Citizen incarna la citt green
ideale del futuro che punta a valorizzare l ambiente e la natura, scacciando l inquinamento ambientale,
anche grazie all impiego dell energia
ricavata dalle alghe e a sistemi di
ltraggio dell aria che viene ripulita
dalle sostanze inquinanti.

http://au-urbanfuture.org

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Elettronica In ~ Novembre 2014

127

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1/2 e NVM3060,
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128 Novembre 2014 ~ Elettronica In

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Applicazioni
Applicazioni
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IP, le system, graca)
Fornisce una interfaccia di applicazione di programma
fortemente abstracted
Librerie thread-safe e RTOS-ready
Servizi di sistema, PLIBS, basati su driver
Supporta lintegrazione di librerie di terze parti

32-bit Microcontrollers

Scopriamo gli MCU MIPS M4K Core PIC32


Il Controller DMA di
accesso diretto alla
memoria con modulo CRC
integrato opera in
modalit idle

Core 32-bit MIPS M4K,


architettura Harvard, Singlecycle hardware MAC fast
interrupts & context switch

Controller USB On-The-Go


con canali DMS dedicati
e transceiver integrati

M4
M4K 32-bit Core

CAN 2.0b, con buffer


congurabili e ltro
avanzato

10/100 Ethernet
MAC con canali
DMA dedicati e
intefacce MII/RMII

<100 MHz,, 1.65 D


/ .  .
.
</ 5 Stage
Pipelin
("
-bit ALU
#"%*"&%("
!%-U

Matrice Bus ad
elevato throughput
con accesso
simultaneo
alle memorie,
periferiche e I/O ad
alta velocit

Flash 512K autoprogrammabile,


ampiezza 128bit, predictive
instruction prefetch 256 byte
Cache

Trace
JTAG

32-bit
3
2-bit
HW
Mul/Div
M

Instruction

RMII/MII

32 Core
Registers
R

USB
OTG

CAN 2.0b
C
(2)

10/100
10
0/100
Eth
hernet
Ethernet
MAC
M

2 Ch. DMA

4 Ch. DMA

2 Ch. DMA

DMA
8 Ch.

Shadow Set
S

Data

Bus Matrix
Prefetch
Buffer
Buff
f er
Cache
C h

5112 KB
512
K
Flas
F
Flash

128 KB
SRAM

Interrupt
nterrupt
ontroller
Controller

GP
GPIO
PIO
(885)
(85)

2-Wire
Debug

VREG

Peripheral Bus
16-bit
Parallel
Port

28 Ch.
10-bit
ADC

Analog
Analo
g
Comparators
Compara
tors
(3)

Input
Capture
(5)
I2C
(5)

Output
Compare
PWM (5)
UAR
UART
RT
(6)

16-bit
Timers
(5)
I2S/SP
S/SPI
PI
(4)

Power-on reset
con singola
alimentazione 2,3
3,6 V, brown-out
reset, rilevamento
tensione bassa

CTMU/
Temp
Sense

Compatibile
MPLAB X IDE,
MPLAB ICD 3 InCircuit Debugger e
MPLAB REAL ICE
In-Circuit Emulator

RTCC
RTC

Rapporto essibile
da 1:1 a 1:8
con Bus matrix
per soddisfare
le esigenze
applicazionali
Master port 16-bit parallela con
stati di attesa programmabili. Pu
connettersi a SRAM, Flash, LCD
graci e altre periferiche

Ricco set di periferiche


analogiche e digitali
integrate, compatibile con i
microcontroller 16-bit PIC

Nota: Non tutte le caratteristiche sono disponibili su ognuno dei dispositivi PIC32. Si consiglia di consultare la
tabella della famiglia di prodotti per maggiori informazioni.

32-bit Microcontrollers

Scopriamo gli MCU MIPS32 microAptivTM


Core PIC32
I core MCU embedded
real-time di elevate
prestazioni con
funzionalit DSP offrono
no al 35% di riduzione
della dimensione del
codice, operando quasi a
pieno regime

Controller di accesso
diretto alla memoria
con modulo CRC
integrato opera in
modalit idle

Riduce i
sovraccarichi
software ed azioni
quali crittograa,
decrittograa e
autenticazione
vengono eseguite in
minor tempo

Una interfaccia
seriale asincrona
offre laccesso a
memorie Flash
ed altri dispositivi
seriali

MIPS32 microAptiv Core

PMP/EBI offre
una adeguata
interfaccia highspeed verso
dispositivi di
memoria parallela
esterni, sensori per
fotocamere ed LCD

3 2 / %#',#('*#


3 2 /
3 !'/
3 !it
CPU + DSP
Trace
EJTAG

Instruction
Instr
ctio
on

Data
D
Cache
Ca

DMA
8 Ch.

Crypto
Engine
g

SQI

High
Hig
Speed
Spee
USB
B

CAN
2.0b
(2)

Ethernet
MAC

2 Ch.
DMA

2 Ch.
Ch
h.
DMA
DM
MA

8 Ch.
Ch
h
DM
MA
A
DMA

4 Ch.
DMA

2 Ch.
DMA

CAN 2.0b, con


buffer congurabili
e ltro avanzato

Data

High-Speed Bus Matrix

Prefetch

Flash di elevata
resistenza e durata,
essibile e sicura,
con doppia bancata
per live update

Inst.
Cache

Controller USB hiSpeed Device/Host/


OTG con canali DMA
dedicati e transceiver
integrati

2 MB Flash
Dual Panel
Live Update

5122 KB
B
SR
RAM
SRAM

PPS
P
PS

PMP
EBI
EB
BI

Comparator
(2)

10-b
10-bit
ADC

4-Wire
4-Wi
ire
Debug
Debu
De
ug

10/100 Ethernet
MAC con canali
DMA dedicati e
interfacce MII/RMII

Peripheral Buses
POR
Reset

WDT

BOR
Reset

Output
Compare
PWM (9)

Timer
(9)

IC
(9)

I2C
(5)
I2S/SP
S/SPI
(6)

RTCC
RT

Compatibile
MPLAB X IDE,
MPLAB ICD 3 InCircuit Debugger e
MPLAB REAL ICETM
In-Circuit Emulator

Interfaccia CODEC
standard adeguata
ad audio di alta
qualit

Nota: Non tutte le caratteristiche sono disponibili su ognuno dei dispositivi PIC32. Si consiglia di consultare la
tabella della famiglia di prodotti per maggiori informazioni.

32-bit Microcontrollers

Sviluppare con i Microcontroller PIC32


Microchip il solo silicon vendor con un completo portolio di microcontroller 8-, 16- e 32-bit
supportati da un unico ambiente di sviluppo. L MPLAB X IDE gratuito e di facile utilizzo.
Gli Starter Kit PIC32
Iniziare subito facile con uno degli starter kit PIC32 completamente integrati.
Offrono una facile installazione, una guida introduttiva di esercitazione ed una
scheda di avviamento PIC32 che si connette facilmente al tuo pc via USB. Gli starter
kit includono:
MPLAB X IDE e MPLAB XC 32 C Compiler
PIC32 starter board con programmer e debugger integrati
Esempi di codice, documentazione, esercitazioni e progetti esempio; scheda
di espansione I/O opzionale che consente signal breakout e connessioni per
daughter card PICtail Plus
La versione Lite non ha limiti di dimensione del codice e complete ottimizzazioni. Dopo 60 giorni parte di quelle ottimizzazioni vengono disabilitate.

Strumenti di sviluppo PIC32


Scegli una piattaforma: Starter Kit Platform oppure Explorer 16 Platform

Starter Kit Platform


Microstick II
(DM330013-2)

PIC32 Bluetooth
Starter Kit
(DM320018)

PIC32 USB
Starter Kit II
(DM320003-2)

PIC32 Ethernet
Starter Kit II
(DM320004-2)

PIC32 USB
Starter Kit III
(DM320003-3)

MPLAB Starter Kit for


PIC32MX1XX/2XX
(DM320013)

PIC32 Starter Kit


(DM320001)

PIC32MZ Embedded
Connectivity Starter Kit
(DM320006)

Wi-Fi G Demo Board


(DV102412)

PIC32MZ Embedded
Connectivity Starter Kit
with Crypto Engine

(DM320006-C)

OPZIONALE
Multimedia
Expansion Board
(DM320005)

Multimedia
Expansion Board II
(DM320005-2)

PIC32 Bluetooth Audio


Development Kit
(DV320032)

PIC32 I/O
Expansion Board

(DM320002)

PIC32MX270F256D Plug-in Module for


Bluetooth Audio Development Kit
(MA320013)*

PIC32 GUI Development Board


with Projected Capacitive Touch
(DM320015)

*MA320013 non funzionante con Explorer 16 Development Board

32-bit Microcontrollers

Sviluppare con i Microcontroller PIC32


Piattaforma Explorer 16
Explorer 16
Development Board
(DM240001)
Explorer 16

Development Board

PIC32 Plug-in Modules


(MA320001/2/3/11/12/14)
(MA320002-2)

MPLAB ICD 3
In-Circuit Debugger
(DV164035)

MPLAB REAL ICE


In-Circuit Emulation
System (DV244005)

Oppure

PIC32MX460F512L

Schede PICtail in comune ad entrambe le Piattaforme di Sviluppo


Graphics Daughter Board
with 3.2" Display Kit
(AC164127-3)

M2M PICtail
Daughter Board
(AC320011)

CAN/LIN PICtail Plus


Daughter Board
(AC164130-2)

PIC32 VGA Camera Sensor


(VCS) PICtail Plus Board
(AC164150)

PIC32MX CTMU
Evaluation Board
(AC323027)

Low-Cost Controllerless (LCC)


Graphics PICtail Plus Board
(AC164144)

MRF24WB0MA Wi-Fi
Daughter Board
(AC164136-4)

Graphics Controller PICtail


Plus Epson S1D13517 Board
(AC164127-7)

MRF24J40MA PICtail Plus


2.4 GHz RF Card
(AC164134)

Graphics Display Truly 7"


800 480 (WVGA) PICtail
Plus Board (AC164127-9)

e molte altre!

Software Applicativo di Terze Parti e Supporto Hardware

Ashling Microsystems
AVIX-RT
chipKIT.net
CMX Systems
Digilent Inc.
E.E. Tools
EasyCode
easyGUI
eightworks
ELNEC
expresslogic

FreeRTOS
Fubarino
Green Hills Software Inc.
HCC-Embedded
Interniche Technologies Inc.
Lauterbach
Macraigor Systems
Micrim
Micro/sys Inc.
OLIMEX Ltd.
OpenRTOS

Pumpkin
RoweBots Research Inc.
Schmalzhaus
SEGGER
Serious Integrated
Softlog
SparkFun Electronics
TechToys Company
Virtual Fab
wolfSSL

Compatibile con MPLAB Harmony Software Framework.


Per informazioni sempre aggiornate sul nostro portfolio 32-bit, tool di sviluppo relativi e supporto tecnico, vai su: www.microchip.com/PIC32.

32-bit Microcontrollers

Famiglie di prodotti Microcontroller PIC32

PIC32MX120F032C

32 + 3

36

PIC32MX120F032D

32 + 3

44

13

PIC32MX130F064B

64 + 3

16

28

10

PIC32MX130F064C

64 + 3

16

36

PIC32MX130F064D

64 + 3

16

44

PIC32MX150F128B

128 + 3

32

28

PIC32MX150F128C

128 + 3

32

36

PIC32MX150F128D

128 + 3

32

44

PIC32MX170F256B

256 + 3

64

28

10

PIC32MX170F256D

256 + 3

64

44

13

PIC32MX210F016B

16 + 3

28

PIC32MX210F016C

16 + 3

36

PIC32MX210F016D

16 + 3

44

PIC32MX220F032B

32 + 3

28

PIC32MX220F032C

32 + 3

36

PIC32MX220F032D

32 + 3

44

PIC32MX230F064B

64 + 3

16

28

PIC32MX230F064C

64 + 3

16

36

PIC32MX230F064D

64 + 3

16

44

PIC32MX250F128B

128 + 3

32

28

PIC32MX250F128C

128 + 3

32

36

4/0

5/5/5

40/50

13
10

40

4/0

5/5/5

40/50

10
12

2/2

4/2

FS

5/5/5

40/50

13
9

4/2

FS

5/5/5

40/50

9
12
9

PIC32MX330F064H
PIC32MX330F064L
PIC32MX340F128H
PIC32MX340F128L
PIC32MX340F256H
PIC32MX360F256L

16

64 + 12

16

128 + 12

32

256 + 12

32

512 + 12

32

128 + 12

32

PIC32MX340F512H
PIC32MX360F512L

64
100
64
100
64
100

PIC32MX350F128L
PIC32MX350F526H

100

40 to
+105

5/2

40 to
+105

5/2

40 to
+105

13

40
40
2

80
80

2/2

0/0

2
4

100

16 ch
N

5/5/5

4/0

28 ch

4/0

5/5/5

16 ch

5/2

40 to
+105

4/0

5/5/5

28 ch

5/2

40 to
+105

80
80

2/2

512 + 12

PIC32MX370F512L

64

4
5

64

128

80

100/124
64
256 + 12

PIC32MX350F526L

100

2/2

100/124

64

100/124

Qualificati grade 2 e 3 AEC-Q100. Consultare le pagine dei singoli prodotti per dettagli.

64

PIC32MX350F128H

PIC32MX370F512H

100

5/2

13
2/2

13

128 + 12

12

44

PIC32MX320F128L

40 to
+105

9
40

64

64

13

256 + 3

PIC32MX320F128H

12

PIC32MX270F256D

PIC32MX320F064H

12

44

64

5/2

9
40

28

64

13

32

40 to
+105

13
2/2

64

16

12

128 + 3

32 + 12

12

256 + 3

64 + 12

12
2/2

PIC32MX250F128D

PIC32MX320F032H

5/2

10
40

PIC32MX270F256B

PIC32MX320F064H

Temp. Range (C)

28

JTAG Program, Debug,


Boundary Scan

Parallel Master Port

32 + 3

RTCC

PIC32MX120F032B

Timers 16b/32b

44

IC/OC/PWM

CAN 2.0b

16 + 3

Analog Comparator

10-bit ADC 1 Msps

10/100 Ethernet

PIC32MX110F016D

USB
(Full/Hi-Speed)

36

CTMU/PPS

28

UARTs

16 + 3

I2C

Pin Count

16 + 3

PIC32MX110F016C

I2S/SPI

SRAM (KB)

PIC32MX110F016B

Device

Speed (MHz)

Flash KB +
Boot Flash (KB)

DMA Channels
General/Dedicated

Dispositivi PIC32MX

32-bit Microcontrollers

Famiglie di Prodotti Microcontroller PIC32

PIC32MX460F512L
PIC32MX450F128H
PIC32MX450F128L
PIC32MX450F256H
PIC32MX450F256L
PIC32MX470F512H
PIC32MX470F512L

512 + 12

32

128 + 12

32

256 + 12

64

512 + 12

PIC32MX534F064H
PIC32MX534F064L
PIC32MX564F064H

PIC32MX564F128L
PIC32MX575F256H
PIC32MX575F256L
PIC32MX575F512H
PIC32MX575F512L
PIC32MX664F064H
PIC32MX664F064L
PIC32MX664F128H
PIC32MX664F128L
PIC32MX675F256H
PIC32MX675F256L

64 + 12
32
128 + 12

32

256 + 12

64

512 + 12

64

64 + 12

32

128 + 12

32

256 + 12

64

PIC32MX675F512H
PIC32MX675F512L
PIC32MX695F512H

64
512 + 12
128

PIC32MX695F512L
PIC32MX764F128H
PIC32MX764F128L
PIC32MX775F256H
PIC32MX775F256L

128 + 12

32

256 + 12

64

PIC32MX775F512H
PIC32MX775F512L
PIC32MX795F512H
PIC32MX795F512L

128
16

PIC32MX564F064L
PIC32MX564F128H

32

64
512 + 12
128

64
100
64
100
64
100

100
80

80
80

0/1

0/1

0/2

2/2

100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100
64
100

5/5/5

40 to
+105

28 ch

100/124

64

4/2

64

100

16 ch
FS

64

0/2

5
100

0/2

64
64

5/2

0/1

100/124
100/124

Temp. Range (C)

28 ch

10-bit ADC 1 Msps

IC/OC/PWM

4/2

2/2

CAN 2.0b

16 ch

10/100 Ethernet

USB
(Full/Hi-Speed)

CTMU/PPS

I2S/SPI

256 + 12

32

100

I2C

Speed (MHz)

128 + 12

16

0/2

JTAG Program, Debug,


Boundary Scan

PIC32MX440F512H

64 + 12

2/2

Parallel Master Port

PIC32MX460F256L

0/1

RTCC

PIC32MX440F256H

40

64

Timers 16b/32b

PIC32MX440F128L

64

Analog Comparator

PIC32MX440F128H

DMA Channels
General/Dedicated

PIC32MX430F064L

32 + 12

UARTs

PIC32MX430F064H

Pin Count

PIC32MX420F032H

SRAM (KB)

Device

Flash KB +
Boot Flash (KB)

Dispositivi PIC32MX (seguito)

5
80
80
80
80
80
80
80
80
80
80
80

80

80

80

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

0/3

0/4

4/4
6

FS

5/5/5

16 ch

5/2

40 to
+105

FS

5/5/5

16 ch

5/2

40 to
+105

5/5/5

16 ch

5/2

40 to
+105

8/4

4/4

6
8/4

4/6

N
8/8

FS

Y
2

Qualificati grade 2 e 3 AEC-Q100. Consultare le pagine dei singoli prodotti per dettagli.

32-bit Microcontrollers

Famiglie di Prodotti Microcontroller PIC32

PIC32MZ1024ECG100

1024 +160

PIC32MZ1024ECH100

1024 +160

PIC32MZ1024ECG064

1024 +160

PIC32MZ1024ECH064

1024 +160

PIC32MZ2048ECM144

2048 + 160

PIC32MZ2048ECM124

2048 + 160

64

1024 +160

PIC32MZ1024ECM124

1024 +160

PIC32MZ1024ECM100

1024 +160

PIC32MZ1024ECM064

1024 +160

200

200

HS

200

HS

200

100

200
64

48 ch

9/4

40 to
+85

9/9/9

40 ch

9/4

40 to
+85

9/9/9

24 ch

9/4

40 to
+85

9/9/9

48 ch

9/4

40 to
+85

9/9/9

48 ch

9/4

40 to
+85

9/9/9

40 ch

9/4

40 to
+85

9/9/9

24 ch

9/4

40 to
+85

48 ch

9/4

40 to
+85

9/4

40 to
+85

40 to
+85

40 to
+85

N
HS

Y
2
N

HS

8/16
144

9/9/9

2
Y

40 to
+85

N
HS

8/12
200

8/16
64

8/12
100

2
Y

8/18

HS

9/9/9

8/18

HS

9/9/9

40 ch

24 ch

144
200

8/18

HS

9/9/9

8/18

HS

9/9/9

48 ch

9/4

9/4

124
100
512

Per disponibilit contatta il tuo rappresentante Microchip.

200
64

40 ch
24 ch

Y
N

Temp. Range (C)

DMA Channels
General/Dedicated

CAN 2.0b

8/16

512

32-bit Microcontrollers

HS

8/12
124

512

10

200

9/4

N
Y

8/16

512

PIC32MZ1024ECM144

8/12
144

512

2048 + 160

8/12

512

2048 + 160

HS

8/16

512

PIC32MZ2048ECM100

N
Y

8/16

512

PIC32MZ2048ECM064

Parallel Master Port


JTAG Program, Debug,
Boundary Scan
Encryption

1024 +160

200

EBI

1024 +160

PIC32MZ1024ECH124

SQI

PIC32MZ1024ECG124

RTCC

1024 +160

8/12
100

512

1024 +160

200

48 ch

8/12
124

9/9/9

8/16
512

PIC32MZ1024ECH144

HS

8/16
512

PIC32MZ1024ECG144

8/12

Timers 16b/32b

2048 + 160

Analog Comparator

2048 + 160

PIC32MZ2048ECH064

ADC S/H

PIC32MZ2048ECG064

10-bit ADC

2048 + 160

200

IC/OC/PWM

2048 + 160

PIC32MZ2048ECH100

144

10/100 Ethernet

PIC32MZ2048ECG100

512

PPS
USB
(Full/Hi-Speed)

2048 + 160

UARTs

2048 + 160

PIC32MZ2048ECH124

I2C

PIC32MZ2048ECG124

I2S/SPI

2048 + 160

Speed (MHz)

2048 + 160

PIC32MZ2048ECH144

Pin Count

PIC32MZ2048ECG144

SRAM (KB)

Device

Flash KB +
Boot Flash (KB)

Dispositivi PIC32MZ

Opzioni di Package

28-pin QFN
6 6 mm (ML)

28-pin SSOP
10.2 7.8 mm (SS)

28-pin SOIC
17.9 10.3 mm (SO)

28-pin SPDIP
36 7.5 mm (SP)

36-pin VTLA
5 5 mm (TL)

64-lead TQFP
10 10 mm (PT)

100-lead TQFP
12 12 mm (PT)

44-pin VTLA
6 6 mm (TL)
64-lead QFN
9 9 mm (MR)
44-pin TQFP
10 10 mm (PT)

44-pin QFN
8 8 mm (ML)

100-lead TQFP
14 14 mm (PF)
124-lead VTLA (TL)
9 9 mm

121-ball BGA
10 10 mm (BG)

144-lead TQFP (PH)


16 16 1 mm

144-lead LQFP (PL)


20 20 1.4 mm

32-bit Microcontrollers

11

Supporto

Formazione

Microchip impegnata nel supportare i suoi clienti nello


sviluppare prodotti pi rapidamente e con maggiore
efficienza. Manteniamo una rete internazionale di field
application engineer e supporto tecnico pronti a fornire
assistenza su prodotti e sistemi. Inoltre, le seguenti aree
di assistenza sono disponibili su www.microchip.com:
Support offre un modo per avere rapidamente risposte:
http://support.microchip.com
Sample offre campioni di prova di ognuno dei dispositivi
Microchip: http://sample.microchip.com
Forum fornisce laccesso ad una base di conoscenze e
ad aiuto individuale: http://forum.microchip.com
Buy fornisce la posizione e recapiti dei Sales Channel
Partner Microchip: www.microchip.com/sales

Se ti interessa formazione aggiuntiva, allora Microchip pu


aiutarti. Espandiamo continuamente le nostre opzioni di
formazione tecnica, offrendo localmente una crescente
lista di corsi e curricula dettagliati, come pure importanti
risorse online da utilizzare ovunque tu sia.
Technical Training Centers and Other Resources:
www.microchip.com/training
MASTERs Conferences: www.microchip.com/masters
Worldwide Seminars: www.microchip.com/seminars
eLearning: www.microchip.com/webseminars

Distributori Microchip autorizzati italiani e recapiti telefonici:

Acal BFi
Tel: +39 02 535 83 1
Fax: +39 02 535 83 201

Digi-Key Corporation
Tel: +1 800 344 4539
Fax: +1 218 681 3380

Arrow Electronics
Tel: +39 02 661251
Fax: +39 02 661 04184

Farnell Italia
Tel: +39 02 939 95 200
Fax: +39 02 939 95 300

RS Components
Tel: +39 2 66058 1

Avnet-Memec
Tel: +39 02 66092 1
Fax: +39 02 66092 496

Future Electronics
Tel: +39 02 660 941
Fax: +39 02 66012843

Rutronik Electronics
Tel: +39 02 40 951 1
Fax: +39 02 40 951 224

Avnet-Silica
Tel: +39 02 660 921
Fax: +39 02 66092 333

Kevin Schurter
Tel: +39 02 30465311
Fax: +39 02 33200917

Mouser Electronics
Tel: +39 02 575065 71
Fax: +39 02 575164 78

www.microchip.com
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