Bat 2012 DGR 3552
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Bat 2012 DGR 3552
Anno XLII N. 136 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e
redazione: p.zza Citt di Lombardia, 1 20124 Milano Direttore resp.: Marco Pilloni Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 4107 5644; e-mail: [email protected]
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
SOMMARIO
A) CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione Consiglio regionale 22 maggio 2012 - n. IX/450
Mozione concernente la posizione del sig. Felice Tavola presso lospedale C Granda di Milano e presso lARPA . .
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D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta Regionale
D.G. Occupazione e politiche del lavoro
Comunicato regionale 30 maggio 2012 - n. 63
Sperimentazione per favorire la conciliazione vita-lavoro nelle PMI lombarde Pubblicazione delle aziende ammesse . . .
D.G. Agricoltura
Decreto dirigente unit organizzativa 30 maggio 2012 - n. 4754
Determinazione dellindice di densit venatoria nel territorio a gestione programmata della caccia, per la stagione venatoria 2012/2013 - art. 28 l.r. 16 agosto 1993 n. 26 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Bollettino Ufficiale
. 33
. 34
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
A) CONSIGLIO REGIONALE
D.c.r. 22 maggio 2012 - n. IX/450
Mozione concernente la posizione del sig. Felice Tavola presso
lospedale C Granda di Milano e presso lARPA
Presidenza del Presidente Cecchetti
Suolo e Rifiuti, risulta che linserimento nel piano cave provinciale del 2003 della cava di recupero Rg2 avvenuto a
seguito di un errore di qualificazione dellarea interessata,
in quanto il sito non mai stato oggetto di attivit estrattiva
ed stato occupato in passato da una base NATO, n lo
stesso presenta caratteristiche tali da poter essere considerato cava di recupero, cos come definito dalla normativa
tecnica del piano cave provinciale;
il piano cave vigente non ha assegnato alla cava di recupero Rg2 volume di inerte da estrarre e che larea in argomento non risulta essere stata oggetto di intervento estrattivo, n interessata da autorizzazione allesercizio di attivit
estrattiva;
larea in argomento, di circa 139.353 mq, di propriet del
Comune di San Fiorano e tale amministrazione intende valorizzare larea con la creazione di un parco fotovoltaico
comprendente un impianto di potenza non inferiore a 6
MWp e un impianto di potenza complessiva di 149,5K Wp;
lo stralcio dal piano cave della cava di recupero Rg2 richiesto dalla Provincia non incide sulle previsioni del piano cave di Lodi, per quanto riguarda il soddisfacimento del fabbisogno provinciale di inerti, in quanto la scheda relativa alla
cava medesima non indica volumi da estrarre;
Visto il parere n. IX/8, favorevole allo stralcio proposto dalla
Provincia, espresso dal Comitato Tecnico Consultivo Regionale
per le Attivit Estrattive, di cui allarticolo 34 della l. r. 14/1998, nella seduta del 24 ottobre 2011;
Ritenuto, per i motivi sopra richiamati, di ravvisare i presupposti
tecnici che consentono la variante del piano cave richiesta dalla Provincia di Lodi e di approvare lo stralcio dal piano cave provinciale dellarea definita erroneamente cava di recupero Rg2,
sita in comune di San Fiorano, come risulta dalle d.c.p. di Lodi
13/2011 e 27/ 2011 e relativa documentazione;
Udita la relazione della VI Commissione consiliare Ambiente
e protezione civile;
con votazione palese, per alzata di mano:
DELIBERA
1. di approvare, per i motivi riportati in premessa, la variante al
piano cave provinciale di Lodi, approvato con deliberazione del
Consiglio regionale 1131/2004, con lo stralcio dallo stesso piano
cave dellarea classificata come cava di recupero Rg2, sita in
comune di San Fiorano (LO);
2.di disporre la pubblicazione della presente deliberazione
sul Bollettino ufficiale della Regione;
3.di trasmettere la presente deliberazione alla Provincia di
Lodi.
Il presidente: Fabrizio Cecchetti
I consiglieri segretari: Doriano Riparbelli - Carlo Spreafico
Il segretario dellassemblea consiliare:
Mario Quaglini
D.c.r. 22 maggio 2012 - n. IX/452
Mozione concernente il sostegno alle Province e ricorso
contro larticolo 23 della legge 214/2011
Presidenza del Presidente Cecchetti
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
di Mantova sono stati quantificati in alcune decine di milioni di euro, ma i danni pi ingenti sono riscontrabili nel
territorio emiliano;
levento sismico ha causato gravi danni anche alleconomia, colpendo attivit industriali ed artigianali e numerose
imprese agricole, con danni, secondo Coldiretti, per oltre
200 milioni di euro;
considerato, altres, che
Regione Lombardia si da sempre contraddistinta per limpegno profuso nel sostenere i cittadini colpiti da forti eventi calamitosi, in particolare durante gli eventi alluvionali che hanno
interessato il Popolo Veneto e quello Ligure;
ritenuto che
in un contesto di evidenti difficolt economiche, Regione Lombardia debba sostenere con tutti gli strumenti disponibili le popolazioni terremotate dellEmilia Romagna e del mantovano;
impegna la Giunta regionale
ad implementare lorganico inviato in sostegno alle popolazioni terremotate, in sinergia con le Province e sulla base
della disponibilit delle organizzazioni di volontariato;
a definire specifiche proposte per coordinare le iniziative
di solidariet dei cittadini lombardi, anche predisponendo un apposito conto corrente su cui versare eventuali
contributi;
a predisporre appositi fondi destinati al sostegno economico dei territori colpiti dal sisma, nei limiti concessi dai vincoli di bilancio, anche facendo riferimento alle risorse di
cui alla l.r. 13 dicembre 2011, n. 20 Iniziative umanitarie di
soccorso e solidariet del Consiglio regionale in favore di
popolazioni colpite da calamit o catastrofi;
ad attivarsi presso il Governo affinch converta le entrate
previste dalle vigenti addizionali/accise sulla benzina (es.
addizionale guerra in Abissinia emergenza immigrati
crisi del canale di Suez del 1956), definendone una nuova
destinazione a favore delle popolazioni colpite dal sisma..
Il presidente: Fabrizio Cecchetti
I consiglieri segretari: Doriano Riparbelli - Carlo Spreafico
Il segretario dellassemblea consiliare:
Mario Quaglini
D.c.r. 22 maggio 2012 - n. IX/455
Mozione concernente la condanna
affermazione dei valori democratici
della
violenza
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
D.p.c.r. 23 maggio 2012 - n. 333
Designazione di un revisore legale in rappresentanza della
Regione Lombardia nel collegio dei revisori della fondazione
Lombardia film commission
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
Visto lo Statuto dautonomia della Regione Lombardia, approvato con legge regionale statutaria 30 agosto 2008, n. 1;
Vista la legge regionale 4 dicembre 2009, n. 25 (Norme per le
nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale);
Considerato che si deve procedere alla designazione di un
componente nel Collegio dei revisori della Fondazione Lombardia Film Commission;
Preso atto delle candidature pervenute a seguito del comunicato pubblicato sul BURL n. 1 S.O. del 4 gennaio 2012;
Verificata la documentazione prodotta dai singoli candidati
attestante liscrizione nel registro dei revisori legali;
Constatato che il Consiglio regionale non ha provveduto alla
designazione del componente nel Collegio dei revisori nei termini previsti dallart. 14 della citata l.r. n. 25/2009;
Ritenuto necessario provvedere alla designazione al fine di
garantire la ricostituzione e la funzionalit dellorgano, formalmente scaduto il 31 dicembre 2011;
Avvalendosi del potere sostitutivo di cui allart. 15 della l.r. n.
25/2009;
DECRETA
1.di designare quale componente nel Collegio dei revisori
della Fondazione Lombardia Film Commission la signora:
Michela Canziani, nata a Cuggiono (MI) il 17 marzo 1982;
2.di trasmettere il presente provvedimento al soggetto interessato, alla Fondazione ed al Presidente della Giunta regionale;
3.di disporre la pubblicazione del presente provvedimento
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il presidente: Fabrizio Cecchetti
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
cio-sanitario della Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve in Comune di Clusone, ai sensi dellart. 6 della l.r. 14 marzo 2003, n. 2;
2.di individuare quali soggetti interessati allAccordo di
Programma:
Regione Lombardia
Comune di Clusone
ASL di Bergamo
AVIS Provinciale Bergamo
3. di dare atto che il Comitato per lAccordo di Programma, ai
sensi dellart. 6, comma 5, della l.r. 14 marzo 2003, n.2, costituito
dai rappresentanti dei soggetti pubblici di cui al punto 2), che si
avvarranno di una Segreteria Tecnica, che sar appositamente
designata;
4. di dare atto, sin dora, che al procedimento potranno intervenire eventuali altri enti e soggetti pubblici o privati interessati;
5.di stabilire che la definizione dellAccordo di Programma
sia completata entro il 31 dicembre 2012;
6. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale, ai sensi dellart. 6, comma 3, della l.r. 14 marzo 2003, n.2;
7.di disporre la pubblicazione della presente deliberazione
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi e per gli
effetti dellart.6, comma 3, della l.r. 14 marzo 2003, n.2.
II segretario: Marco Pilloni
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Bollettino Ufficiale
La parte quinta del d.lgs. n. 152/06 e s.m.i. Norme in materia di tutela dellaria e di riduzione delle emissioni in atmosfera;
Vista inoltre la d.g.r. 1 agosto 2003 n. 7/13943 Definizione delle caratteristiche tecniche e dei criteri di utilizzo delle Migliori
tecnologie disponibili per la riduzione dellinquinamento atmosferico prodotto dagli impianti produttivi e di pubblica utilit,
soggetti alle procedure autorizzative di cui al d.p.r. 203/88 Sostituzione Revoca della d.g.r. 29 novembre 2002, n. 11402, che
ha aggiornato le tecnologie da utilizzare per la riduzione degli
inquinanti generati dai cicli produttivi;
Atteso che i disposti tecnici introdotti dalla citata deliberazione risultano in gran parte superati dalla progressiva evoluzione tecnologica dei settori merceologici interessati intervenuta
successivamente alla data di approvazione del provvedimento
(agosto 2003);
Atteso che la complessiva ed organica revisione dei disposti
tecnici stata effettuata dai competenti uffici regionali in collaborazione con lUnione Costruttori Impianti Depurazioni Aria
(UNIARIA);
Ravvisata pertanto la necessit di adottare - nellambito delle
funzioni di indirizzo e coordinamento in capo alla Regione ex l.r.
24/06 - il nuovo documento (Allegato alla presente deliberazione) che definisce le caratteristiche minime tecniche e tecnologiche dei presidi di abbattimento delle emissioni in atmosfera e
concernenti gli impianti produttivi ivi compresi quelli di Pubblica
Utilit e sostituisca le caratteristiche fissate dalla d.g.r. n. 7/13943
del 1 agosto 2003;
Preso atto delle nuove schede costituenti lallegato di cui al
punto sopra e predisposte dalla Direzione Generale Ambiente,
Energia e Reti con il supporto tecnico di UNIARIA;
Ritenuto opportuno, pertanto, modificare e aggiornare la
d.g.r. n. 7/13943 del 1 agosto 2003;
Ritenuto altres opportuno demandare alla competente Struttura della Direzione Generale Ambiente, Energia e Reti la revisione o lampliamento delle schede alla luce di ulteriore evoluzione tecnico-normativa;
Ritenuto che soluzioni impiantistiche difformi da quelle previste nel documento dovranno essere sottoposte a preventiva va-
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
ALLEGATO
CARATTERISTICHE TECNICHE MINIME DEGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO PER LA RIDUZIONE DELLINQUINAMENTO ATMOSFERICO
DERIVANTE DAGLI IMPIANTI PRODUTTIVI E DI PUBBLICA UTILITA, SOGGETTI ALLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE DI CUI AL D.LGS. 152/06
E S.M.I.
INDICE
PREMESSA
SILOS
CONDENSATORI
BIOFILTRI
ROTOCONCENTRATORI
IMPIANTI A COALESCENZA
PRECIPITATORI ELETTROSTATICI
COMBUSTORI
DEPOLVERATORI A SECCO
SCHEDA
SCHEDA
SCHEDA
SCHEDA
SCHEDA
ABBATTITORI AD UMIDO
PREMESSA
Il presente documento, predisposto dallUnit Organizzativa Prevenzione Inquinamento Atmosferico della Direzione Generale Ambiente,
Energia e Reti in collaborazione con UNIARIA (Unione Costruttori Impianti Depurazione Aria), si pone lobiettivo di aggiornare il
contenuto della DGR 1 agosto 2003 n. 7/13943, ridefinendo, in particolare, i requisiti minimi degli impianti di abbattimento a presidio
delle emissioni in atmosfera in funzione del ciclo produttivo da cui sono generate.
La revisione di tale documento risponde alla esigenza di adeguare i requisiti a suo tempo definiti alla evoluzione tecnico-impiantistica
intervenuta nel corso degli ultimi anni, fornendo, altres, uno strumento atto a garantire lesercizio uniforme e coordinato delle funzioni
in materia di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, nellambito delle azioni previste dalla LR 24/2006 (Norme per la prevenzione
e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dellambiente).
Il tal senso il documento volto fornire un supporto tecnico alle imprese, ai costruttori dei sistemi di abbattimento ed agli Enti pubblici
coinvolti, con particolare riferimento a quelli preposti allattivit di autorizzazione e di controllo, per la scelta e la verifica dei sistemi di
abbattimento.
Relativamente ai processi autorizzativi, a tale documento:
dovranno adeguarsi i gestori degli impianti produttivi autorizzati in via generale, ai sensi dellart. 272 comma 2 del DLgs.
152/06 e smi (secondo le modalit specificate nella dgr 8832/2008),
potranno fare riferimento, ove lo stesso sia applicabile, i gestori di impianti comunque assoggettati alle disposizioni del DLgs.
152/06 e smi in materia di emissioni in atmosfera o di autorizzazione integrata ambientale (AIA); in questi casi, nellambito
delle specifiche istruttorie tecniche, potranno essere valutate da parte delle autorit competenti difformi soluzioni e/o
indicazioni impiantistiche.
Tipologie di abbattimento innovative, basate cio su tecniche di depurazione diverse da quelle esaminate nel documento e con
pochi esempi applicativi sul territorio regionale, dovranno invece essere sottoposte a preventiva valutazione dellautorit competente
al rilascio dellautorizzazione sentita la competente struttura regionale, anche al fine di uneventuale estensione dei contenuti del
presente documento.
Le specifiche tecniche riportate nelle schede allegate si applicano ad impianti di abbattimento installati o autorizzati (o di cui
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Bollettino Ufficiale
SILOS
SCHEDA F.RS.01- SILOS STOCCAGGIO
Descrizione
Emissioni
Il silos di stoccaggio caratterizzato da due aperture nella parte superiore, dedicate rispettivamente allo
sfiato ed al controllo della pressione (sovrappressione e depressione) del sistema.
A.
B.
Sfiati
Qualora il carico del silos sia effettuato con un mezzo dotato di sistema per il recupero
dellaeriforme di trasporto (ciclo chiuso), non viene imposto nessun sistema di controllo; dovr
comunque essere acquisita una idonea dichiarazione attestante leffettuazione delle operazioni
stesse in conformit a quanto sopra precisato.
Qualora lo sfiato sia:
collettato con altri sfiati e presidiato da un sistema di abbattimento, tale sistema dovr
possedere le caratteristiche previste dalle schede di cui al presente documento;
non collettato ad altri sfiati, dovr essere installato un sistema di abbattimento basato sul
principio della separazione a mezzo filtrante. Del mezzo filtrante dovr essere acquisita e
tenuta a disposizione la dichiarazione del costruttore che attesti una efficienza minima del
90% relativamente alla granulometria del materiale trattato. Il sistema di abbattimento
dovr essere dotato di un sistema di pulizia pneumatico o meccanico attivato
automaticamente da un pressostato posizionato alla sommit del silos. Tale pressostato
dovr contemporaneamente comandare lazionamento di una valvola di intercettazione
del materiale in ingresso.
Pressostato
I silos dovranno comunque essere dotati di pressostato idoneo a comandare in modo automatico:
A.
La valvola di intercettazione del carico, qualora lalimentazione del silos avvenga con un sistema a
circuito chiuso.
B.
La valvola di intercettazione del carico ed attivare / disattivare il sistema automatico di pulizia,
qualora lalimentazione non avvenga con modalit a circuito chiuso.
Tale dispositivo, posizionato alla sommit del silos indipendentemente dai sistemi di carico adottati, dovr
convogliare in un sistema confinato le emissioni da esso derivanti.
Il silos dovr essere dotato di un indicatore di livello di riempimento massimo, collegato ad un allarme
acustico ed in modo sinergico con il pressostato connesso alla valvola dintercettazione del carico.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
CONDENSATORI
SCHEDA CO.01- IMPIANTO A CONDENSAZIONE
Tipo di abbattitore
Impiego
Abbattimento COV
1. Temperatura
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
2. Coefficiente globale di
scambio termico per sistemi
indiretti
80 Kcal/m2h C
3. Portata daria
4. Concentrazione COV in
ingresso
5. Velocit di attraversamento
6. Sistemi di controllo
7. Apparecchi aggiuntivi
per emissioni con flussi di massa (a valle dei sistemi di abbattimento) superiori a 10 kg/h: analizzatore
per la misura e la registrazione in continuo del COT di tipo FID (conforme alla EN 12619 o alla EN 13526),
o di altro tipo (nel caso di flussi monosolvente clorurati) purch conforme a quanto previsto al punto 3.2
dellallegato VI alla Parte V del DLgs 152/2006;
Misuratore del pressione su scambiatori (per verifica intasamento ad es. formazione di ghiaccio);
Preraffreddamento del flusso gassoso mediante chiller (2/7 C);
8. Manutenzione
Verifica e taratura degli strumenti di controllo, regolazione e pulizia degli scambiatori in relazione alle ore
di funzionamento dellimpianto
Sostituzione e/o verifica del fluido refrigerante secondo le indicazioni del costruttore dellimpianto
9. Informazioni aggiuntive
Gli impianti di capacit inferiore a 50 Nm3/h non prevedono usualmente il recupero delle frigorie sul
flusso trattato e sullazoto
Gli impianti a miscelazione sono discontinui ed in genere installati su pompe del vuoto di reattori ed
essiccatori
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Bollettino Ufficiale
BIOFILTRI
SCHEDA BF.01 - IMPIANTO A BIOFILTRAZIONE
Tipo di abbattitore
Impiego
Industria chimica, petrolchimica e farmaceutica, industria del legno e della carta, processi di stampa,
produzioni vernici, applicazione vernici su metallo, legno,ecc, industria delle materie plastiche, produzione
estrusione, formatura, industrie di rendering, impianti trattamento acque, industrie agro-alimentari e
casearie, ittiche, macelli e trattamento carni, allevamenti, concerie, trattamento di rifiuti urbani e operazioni
e/o fasi che possano generare emissioni COV e CIV odorigeni e non.
1. Temperatura
Tra 10 e 45 C.
2. Tipo di BIOFILTRO
Vasca costruita con materiale strutturalmente idoneo e riempita con supporto di materiale inorganico/
organico solido poroso adatto alla crescita di microrganismi.
Vasca aperta o chiusa con flusso dellaria dal basso verso lalto.
3. Compartimentazione
Almeno tre moduli funzionalmente separati, per volumi < di 30 mc non necessita la soluzione modulare.
Suddivisione area sottostante al letto filtrante in zone da 2025 m2 cadauna, onde garantire un corretto
attraversamento dellaria nel materiale filtrante, evitando la formazione di vie preferenziali.
4. Perdite di carico
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
1m e 2m
55 85%
8. pH del letto
6,5 7,5
H2S: da 20 a 50 mg/m3
NH3: da 10 a 20 mg/m3
Sonde per il controllo della temperatura e dellumidit posizionate in modo opportuno allinterno del
materiale filtrante ed apparecchio per il controllo del P per il controllo del grado di intasamento del
materiale di riempimento.
N.B. Sconsigliato di uso di Ipoclorito a monte del biofiltro
13. Manutenzione
- Particolare attenzione alla qualit e quantit delle acque di percolazione (tenore di COD) nel caso di
conferimento in pubblica fognatura
- Attenzione a fenomeni di iper acidit del letto filtrante, dovuta ad eccesso di carico di composti
potenzialmente acidificanti in ingresso
- Attenzione ai sistemi di umidificazione impiegati che devono garantire la distribuzione dellacqua sullintero
volume.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
Impiego
Abbattimento COV
operazioni di lavaggio a secco con COV (composti organici volatili) o COC (composti
organici clorurati)
operazioni di stampa, verniciatura, impregnazione, spalmatura, resinatura, adesivizzazione,
accoppiatura, tampografia e litografia di substrati di vario tipo con prodotti a solvente
operazioni di produzione vernici, collanti, adesivi, pitture e/o prodotti affini con solventi
operazioni con emissioni di COV non espressamente riportate
1. Temperatura
In funzione del processo, preferibilmente non superiore a 60C e comunque tale da poter
garantire pienamente la capacit operativa prevista al punto 9
2. Superficie specifica
Range suggerito:
1050 e 1150 m/g per concentrazioni in ingresso di COV compreso tra 1 e 4 g/m
> 1150 e 1350 m/g per concentrazioni in ingresso di COV > 4 g/m
0.5 m
5. Velocit di attraversamento
6. Tempo di contatto
1.5 s
7. Umidit relativa
8. Sistemi di controllo
10. Manutenzione
Controllo dei sistemi e della frequenza di rigenerazione del carbone, almeno secondo quanto
indicato obbligatoriamente dal costruttore.
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
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Bollettino Ufficiale
Impiego
operazioni di lavaggio a secco con COV (composti organici volatili) o COC (composti organici
clorurati) e/o idrofluoroclorocarburi
operazioni
di
stampa,
verniciatura,
impregnazione,
spalmatura,
resinatura,
adesivizzazione,accoppiatura, tampografia e litografia di substrati di vario tipo con prodotti a
solvente
operazioni di produzione vernici, collanti, adesivi, pitture e/o prodotti affini con solventi
operazioni di manufatti in vetroresina, accessori in resina poliestere e in altre resine polimeriche
operazioni con emissioni di COV non espressamente indicate
1. Temperatura
In funzione del processo, preferibilmente non superiore a 60C e comunque tale da poter garantire
pienamente la capacit operativa prevista al punto 9
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
2. Superficie specifica
Regola generale:
Per basse concentrazioni carboni a bassa attivit:
800 m/g per concentrazioni in ingresso di COV 600 mg/ m3
Per medie concentrazioni carboni a media attivit:
1000 m/g per concentrazioni in ingresso di COV comprese tra 600 e 3000 mg/m3
N.B. Dato lampio utilizzo dellindice di CTC o dellindice di Benzene si precisa che:
800 m/g 25-27 Ind. Benzene/ 50-55 Ind. CTC (Tetra Cloruro di Carbonio)
1000 m/g 30-35 Ind. Benzene/ 65-70 Ind. CTC
> 0,4 m
Non previsto
5. Velocit di attraversamento
6. Tempo di contatto
1s
7. Umidit relativa
8. Sistemi di controllo
10. Manutenzione
Controllo dei sistemi e della frequenza di riattivazione del carbone almeno secondo quanto
indicato obbligatoriamente dal costruttore.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
Impiego
Abbattimento COV
operazioni di dry cleaning con COV (composti organici volatili) o COC (composti organici clorurati) senza
utilizzo di idrofluoroclorocarburi
operazioni di verniciatura, resinatura, adesivizzazione, accoppiatura, tampografia e litografia di substrati di vario tipo
1. Temperatura
Preferibilmente inferiore a 60C e comunque tale da poter garantire pienamente la capacit operativa prevista
al punto 9
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
2. Superficie specifica
Regola generale:
Per basse concentrazioni carboni a bassa attivit:
800 m/g per concentrazioni di COV 600 mg/ m3
Per medie concentrazioni carboni a media attivit:
1000 m/g per concentrazioni di COV comprese tra 600 e 3000 mg/m3
N.B. Dato lampio utilizzo dellindice di CTC o dellindice di Benzene si precisa che:
800 m/g 25-27 Ind. Benzene/ 50-55 Ind. CTC
1000 m/g 30-35 Ind. Benzene/ 65-70 Ind. CTC
> 25 mm, comunque almeno 10 volte superiore al diametro del carbone utilizzato
Non previsto
5. Velocit di attraversamento
6. Tempo di contatto
> 0,05 s.
7. Umidit relativa
Preferibilmente inferiore al 60% e comunque tale da poter garantire pienamente la capacit operativa prevista
al punto 9
8. Sistemi di controllo
9. Capacit operativa
carbone
10. Manutenzione
Sostituzione del carbone esausto come da indicazione obbligatoria del fornitore di impianto
Installazione, a monte, di un sistema di prefiltrazione per le polveri, le cui caratteristiche non sono
obbligatoriamente riconducibili ad alcuno dei sistemi di abbattimento trattati nelle altre schede.
Il carbone deve essere scelto in funzione delle sostanze inquinanti da trattare (in particolar modo dovr
essere posta attenzione in caso di sostanze quali MEK, acetato di etile, trielina, tetraidrofurano).
ROTOCONCENTRATORI
SCHEDA RTC.01 - ROTOCONCENTRATORI
Tipo di abbattitore
Impiego
Abbattimento COV
operazioni di dry cleaning con COV (composti organici volatili) o COC (composti organici clorurati)
operazioni di verniciatura, resinatura, adesivizzazione, accoppiatura, tampografia e litografia di substrati di
vario tipo
operazioni di produzione vernici, collanti, adesivi, pitture e/o prodotti affini con solventi
1. Temperatura
Preferibilmente inferiore a 40C e comunque tale da poter garantire pienamente la capacit operativa prevista
al punto 9
2. Superficie specifica
0,4 m
5. Velocit di attraversamento
3 m/s
6. Tempo di contatto
0,13 s
7. Umidit relativa
Preferibilmente inferiore al 80% e comunque tale da poter garantire pienamente la capacit operativa prevista
al punto 9
8. Sistemi di controllo
9. Capacit operativa
10. Manutenzione
Periodico controllo dei sistemi di tenuta e di rotazione del rotore, almeno secondo quanto indicato
obbligatoriamente dal costruttore.
Installazione, a monte, di un sistema di prefiltrazione per le polveri, le cui caratteristiche non sono
obbligatoriamente riconducibili ad alcuno dei sistemi di abbattimento trattati nelle altre schede.
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
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Bollettino Ufficiale
IMPIANTI A COALESCENZA
SCHEDA DC.CF.01 - IMPIANTO A COALESCENZA CON CANDELE IN FIBRA DI VETRO
Tipo di abbattitore
Impiego
Abbattimento nebbie, COV alto bollenti (ad es. oli, plastificanti, resine, biomasse, metalli o altre
sostanze che per trattamento termico generano una nebbia) e aerosol con dimensioni delle
particelle 0,2 m)
1. Temperatura
4,0 kPa.
0,16 m/s
4. Sistemi di controllo
5. Ulteriori apparati
Eventuale scambiatore di calore, per abbassare la temperatura del fluido a valori inferiori a 60C.
6. Manutenzione
Controllo dei ventilatori, sostituzione delle candele e pulizia del sistema almeno secondo quanto
indicato obbligatoriamente dal costruttore.
7. Informazioni aggiuntive
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
PRECIPITATORI ELETTROSTATICI
SCHEDA DC.PE.01 - PRECIPITATORE ELETTROSTATICO A SECCO
Tipo di abbattitore
Impiego
Abbattimento di polveri
1. Temperatura
Non rilevante
2 m2s/m3
0,2 0,5 m
4. Numero di campi
> 2 campi
5. Perdita di carico
6. Velocit di attraversamento
7. Tempo di permanenza
5s
8. Tensione applicata
50 150 KV
9. Sistemi di controllo
10. Manutenzione
controllo degli organi in movimento e pulizia delle piastre e dei filamenti,controllo della
tensione ai poli
pulizia generale dellintero sistema e sostituzione dei filamenti e delle piastre secondo lusura
e/o le indicazioni del costruttore.
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
Bollettino Ufficiale
19
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
Impiego
Abbattimento di polveri e nebbie oleose con granulometria 1 m, COV altobollenti (ad es. oli,
plastificanti, resine, biomasse, metalli o altre sostanze che per trattamento termico generano una
nebbia)
1. Temperatura
40C
1,33 m2s/m3
0,005 0,01 m
4. Numero di campi
>2
5. Perdita di carico
6. Velocit di attraversamento
2,5 m/s
7. Tempo di permanenza
0,3 s
8. Tensione applicata
5 10 KV
9. Sistemi di controllo
10. Manutenzione
controllo degli organi in movimento e pulizia delle piastre e dei filamenti,controllo della
tensione ai poli
pulizia generale dellintero sistema e sostituzione dei filamenti e delle piastre secondo lusura
e/o le indicazioni del costruttore.
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
Impiego
Abbattimento di polveri e nebbie di varia natura con granulometria >0,1 m, COV altobollenti (ad
es. oli, plastificanti, resine, biomasse, metalli o altre sostanze che per trattamento termico generano
una nebbia)
- Operazioni di varia natura che producano effluenti contenenti polveri e nebbie provenienti da
trattamenti termici di essiccazione o combustione o da reazioni chimiche.
- Operazioni su materiale plastico e/o tessile (termofissaggio)
- Operazioni meccaniche con uso di oli minerali
- Operazioni di fusione di materiali metallici e vetrosi
- Operazioni di cottura di materiali calcarei e vetrosi
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
1. Temperatura
In uscita non superiore a 70C a seconda della temperatura e del contenuto di acqua in ingresso
30 m /m x s
Compreso tra 150 e 350 mm, circolare o esagonale, con eventuale camicia di raffreddamento
4. Tipo di elettrodo
Elettrodo centrale rigido con punte ionizzanti. Supporto delle barre degli elettrodi tramite isolatori
ceramici alloggiati allesterno del flusso di processo e flussati con aria calda e asciutta
5. Perdita di carico
2 m/s
7. Tempo di permanenza
1s
8. Tensione applicata
Compresa tra 20 e 80 kV
9. Sistemi di controllo
10. Manutenzione
Controllo dei sistemi automatici di pulizia con lavaggio della sezione di elettrocaptazione.
Controllo degli isolatori dotati di sistema di riscaldamento a flussaggio con aria calda.
Pulizia della fase di prelavaggio ad umido sottostante alla fase di elettrocattura (quando presente).
Questa tipologia di impianti di abbattimento solitamente preceduta da una fase di lavaggio con
sistema a ricircolo ad acqua su apposito sistema di contatto predisposta per la eliminazione della
parte corpuscolare pi grossa e di quanto solubile in acqua.
20
Bollettino Ufficiale
COMBUSTORI
SCHEDA PC.T.01 - COMBUSTIONE TERMICA
Tipo di abbattitore
Impiego
1. Velocit di ingresso in camera di combustione Variabile in funzione della geometria del combustore, tra 6 e 15 m/s
2. Tempo di permanenza in camera di
combustione
4. Perdita di carico
1 5 kPa
> 6 g/Nm3 riferito ad una miscela con pci > 7000 Kcal/kg
7. Combustibile di supporto
Possibilmente gassoso
8. Tipo di bruciatore
Modulante
///
11. Manutenzione
Controllo e pulizia dello scambiatore di calore, controllo e regolazione del materiale isolante,
taratura della strumentazione di controllo e regolazione, nonch del FID.
Impiego
4. Perdita di carico
1 5 kPa
6. Soglia di autosostentamento
> 2 g/Nm3 riferito ad una miscela con pci > 7000 Kcal/kg
7. Combustibile di supporto
Possibilmente gassoso
8. Tipo di bruciatore
9. Tipo di scambiatore
Massa ceramica
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
14. Manutenzione
Controllo della tenuta delle valvole di inversione, del livello della massa ceramica, regolazione
della strumentazione dellimpianto e del bruciatore e taratura del FID
Bollettino Ufficiale
21
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
COMBUSTORE CATALITICO
Impiego
Qualsiasi operazione o fase con impiego di Composti Organici Volatili purch privi di veleni per
il catalizzatore.
1. Velocit spaziale
2. Tempo di permanenza
250600C
4. Perdita di carico
< 5 kPa
6. Soglia di autosostentamento
> 3 g/Nm3 riferito ad una miscela con pci > 7000 Kcal/kg
7. Combustibile di supporto
Possibilmente gassoso
8. Tipo di riscaldamento
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
14. Manutenzione
DEPOLVERATORI A SECCO
SCHEDA D.MM.01 - DEPOLVERATORE A SECCO
Tipo di abbattitore
Impiego
1. Temperatura
2. Dimensioni
Ingresso tangenziale con inclinazione 45 per multiclone con velocit dingresso variabile
tra 12 e18 m/s per diametri granulometrici > 20 micron.
Ingresso assiale o tangenziale per ciclone singolo.
3. Umidit relativa
4. Sistemi di controllo
5. Sistema di pulizia
Manuale del corpo cilindrico e dei raccordi di immissione ed espulsione del fluido gassoso
6. Manutenzione
7. Informazioni aggiuntive
Questo impianto pu essere utilizzato prima dei depolveratori a secco a mezzo filtrante o come
impianto singolo (cicloni o multicicloni).
La perdita di carico pu variare indicativamente tra 1,0 e 2,5 kPa in funzione della velocit di
ingresso aria e della polverosit del flusso trattato. Si consiglia luso di sistemi di prevenzione e
controllo incendi e esplosioni.
22
Bollettino Ufficiale
CAMERA DI CALMA
Impiego
1. Temperatura
2. Velocit
< 2m/s
3. Dimensioni
4. Umidit relativa
5. Sistemi di controllo
6. Sistema di pulizia
7. Manutenzione
8. Informazioni aggiuntive
Setti di separazione alternati in numero minimo di tre. Questo impianto montato normalmente
prima dei depolveratori a secco a mezzo filtrante.
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
FILTRO A TESSUTO
Impiego
Abbattimento di polveri
2. Velocit di
attraversamento
3. Grammatura tessuto
feltro: 400 g/m2 per filtri a pulizia controcorrente con aria compressa
tessuto/feltro: 300 g/m2 per filtri a scuotimento meccanico
4. Umidit relativa
NR
5. Sistemi di controllo
6. Sistemi di pulizia
7. Manutenzione
8. Informazioni aggiuntive
Bollettino Ufficiale
23
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
FILTRO A CARTUCCE
Impiego
Abbattimento di polveri
Provenienza degli
inquinanti
1. Temperatura
2. Velocit di
attraversamento
3. Grammatura tessuto
4. Umidit relativa
5. Sistemi di controllo
6. Sistemi di pulizia
7. Manutenzione
8. Informazioni
aggiuntive
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
Impiego
Provenienza degli
inquinanti
Operazioni di verniciatura automatica o manuale a spruzzo in cabina, con prodotti vernicianti liquidi
1. Temperatura
Ambiente
2. Velocit di
attraversamento
0,5 m/s In caso di filtrazione a due o pi stadi la velocit attraverso gli stadi successivi al primo non deve essere
superiore a quella attraverso il primo stadio.
3. Grammatura tessuto
4. Umidit relativa
5. Sistemi di controllo
6. Sistema di pulizia
7. Manutenzione
8. Informazioni aggiuntive
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
24
Bollettino Ufficiale
ABBATTITORI AD UMIDO
SCHEDA AU.SV.01 - ABBATTITORE AD UMIDO
Tipo di abbattitore
Impiego
Abbattimento polveri e nebbie > 1 micron, CIV e COV solubili nel fluido abbattente
Da fasi o operazioni generiche per le quali difficoltoso limpiego di altri sistemi di abbattimento.
2. Velocit di attraversamento
effluente gassoso nella gola
30 m/s
1 kPa
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
8. Componenti obbligatorie
Separatore di gocce
Controllo di livello della soluzione di abbattimento
9. Manutenzione
SCRUBBER A TORRE
Impiego
Abbattimento COV solubili nel fluido abbattente, CIV, polveri e nebbie solubili e/o bagnabili
2. Velocit di attraversamento
effluente gassoso
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
3. Tempo di contatto
4. Perdite di carico
5. Portata minima del liquido
di ricircolo
6. Tipo di nebulizzazione e
Spruzzatori nebulizzatori da 10 m con raggio di copertura minimo sovrapposto del 30% o distributori a stramazzo
distribuzione del liquido ricircolato
7. Altezza di ogni stadio
1m
9. Sistemi di controllo
Separatore di gocce
Scambiatore di calore sul fluido ricircolato se necessario.
12. Manutenzione
Eventuale asportazione delle morchie dalla soluzione abbattente e pulizia dei piatti o del riempimento e del
separatore di gocce.
Limpiego di questa tecnologia di depurazione per labbattimento degli odori pu fornire buoni risultati solo se
sono previsti almeno due stadi di abbattimento, di cui uno acido/base ed uno basico-ossidativo. I tempi di
contatto dovranno essere superiori a 1 s per lo stadio di lavaggio acido e superiori a 2 s per lo stadio basico
ossidativo. Laltezza minima di ciascuno stadio deve essere > 1 m. Dovranno essere eventualmente previsti
anche sistemi di prefiltrazione del particolato ed un demister a valle degli stessi impianti.
Evidenza del numero di sostituzioni/smaltimenti delleluato
Bollettino Ufficiale
25
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
impiego
Abbattimento COV solubili nel fluido abbattente, CIV, polveri e nebbie in bassa concentrazione e sostanze
odorigene (composti di natura acida e/o basica)
1. Temperatura
55C.
3. Velocit di attraversamento
nei letti flottanti
3 v 5 m/s
0.2 0.4 m
5. Perdita di carico
2,0 kPa.
7. Tipo di nebulizzazione
9. Sistemi di controllo
Separatore di gocce
12. Manutenzione
Asportazione delle morchie dalla soluzione abbattente e pulizia dei piatti o del riempimento e separatore di
gocce
Questa tipologia di pu essere utilizzata a valle di sistemi meccanici o chimici atti ad abbattere polveri e/o
nebbie di granulometria pi grossa, CIV acide o basiche e COV solubili.
Dovranno essere eventualmente previsti anche sistemi di prefiltrazione del particolato ed un demister a valle
degli stessi impianti.
Evidenza del numero di sostituzioni/smaltimenti delleluato
INDICAZIONI IMPIANTISTICHE
26
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta Regionale
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
27
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
ALLEGATO
Nome
Cognome
Elisabetta
Pinciroli
Maurizio
Fornasari
Alberto
Amadei
4
5
Laura
Manuela
Barona
Seramondi
Alberto
Amadei
7
8
Giovanni
Matthias
Gazzo
Kissing
Mariangela Lombardia
Henry
Martin
11 Enrico
10
Ragione Sociale
A&A SRL
A.T.S. S.R.L.ADVANCED
TECNOLOGY SYSTEM
ABC EQUO SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
ABCLOG S.R.L.
AESSE AMBIENTE SOLIDARIET
AGORA' SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
AGSG SRL
AIMEE SPA
ARCHE' SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
Slater
ARETR SRL
Meraviglia
ARTIGIANSERVICE SURL
ASSICONSULT SNC DI
GENOVESE PIERANGELO E C.
Numero
civico
della
sede
legale
CAP della
sede legale
VIA GIACOMO
LEOPARDI
20123
MILANO
MI
DEI TIGLI
46040
CASALROMANO
46041
6
3/g
Prov. sede
Prov. sede
Comune sede operativa
legale
operativa
Milano
ASL Milano 2
MN
Mantova
Mantova
ASOLA
MN
Mantova
Mantova
23017
25129
MORBEGNO
BRESCIA
SO
BS
MORBEGNO
BRESCIA
Sondrio
Brescia
Sondrio
Brescia
16
46017
RIVAROLO MANTOVANO
MN
BOZZOLO
Mantova
Mantova
VIA NIZZA
VIA PISACANE
154
18
198
46043
ROMA
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
RM
MN
MILANO
Lecco
Mantova
Lecco
Mantova
VIA ACCADEMIA
11
46042
CASTEL GOFFREDO
MN
Mantova
Mantova
19/A
20144
MILANO
MI
Milano
28
20025
LEGNANO
MI
RHO
Milano
ASL Citt di
Milano
ASL Milano 1
31
46100
MANTOVA
MN
MANTOVA
Mantova
Mantova
4/B
46029
SUZZARA
MN
Mantova
Mantova
46047
PORTO MANTOVANO
MN
PORTO MANTOVANO
Mantova
Mantova
1/B
46031
MN
MANTOVA
Mantova
Mantova
52
3
14
46100
21043
20081
MANTOVA
CASTIGLIONE OLONA
ABBIATEGRASSO
MN
VA
MI
ABBIATEGRASSO
Mantova
Varese
Milano
Mantova
Varese
ASL Milano 1
ASL Citt di
Milano
ASL Citt di
Milano
Mantova
Monza e
Brianza
VIA G. MAZZINI
VICOLO COLOMBO
VIA BUFFALORA
VIA SAVONA
PESCHIERA BORROMEO
16 Giacomo
17 Giorgio
18 Brunella
VIA XX SETTEMBRE
VIA PRINCIPE
AMEDEO
VIA ITALO E DANTE
Caramaschi ATTREZZERIA UNIVERSAL S.R.L.
PINFARI
Gatti
AUTOBREMA S.R.L.
VIA VIENNA
BAGNOLO ELABORAZIONI
Anna Maria
VIA CAVOUR
SRL
Valli
BASE16 SRL
VIA ARRIVABENE
Bombelli
BBL SRL
VIA GORIZIA
Agnelli
BEM SERVICE CENTER S.R.L.
VIA ANNONI
19 Fulvio
Sioli
VIA G. FRUA
24
20146
MILANO
MI
CINISELLO BALSAMO
Milano
20 Carlo
Spezzapria
VIA F. FILZI
60
20032
CORMANO
MI
Cormano
Milano
6B
46100
MANTOVA
MN
MANTOVA
68
20833
GIUSSANO
MB
Mantova
Monza e
Brianza
12 Pierangelo
13 Armando
14 Paolo
15 Luppi
Genovese
21 Daria
Tosi
Paolo Carlo
22
Gatti
Giovanni
ASL di
riferimento
Bollettino Ufficiale
28
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
Nome
Cognome
Ragione Sociale
Numero
civico
della
sede
legale
CAP della
sede legale
Prov. sede
Prov. sede
Comune sede operativa
legale
operativa
ASL di
riferimento
23 Marco
Ferrari
VIA I MAGGIO
42
46030
MN
SAN GIORGIO DI
MANTOVA
Mantova
Mantova
24 Angela
Maggi
CARSANIGA SRL
VIA BRUSTOLON
20035
LISSONE
MB
CASTELLO DI BRIANZA
Monza e
Brianza
Monza e
Brianza
25 Ivanna
Balzanelli
CE LA FAREMO!COOPERATIVA SOCIALE
VIA MINCIO
16
46044
GOITO
MN
CURTATONE
Mantova
Mantova
26 Francesco
Di Liscia
20121
MILANO
MI
Milano
ASL Citt di
Milano
27 Roberta
Donzelli
55
25030
ROCCAFRANCA
BS
Brescia
Brescia
28 Aimo
Lucia
16
20124
MILANO
MI
Bergamo
29 Roberto
D'Alessio
18
20900
MONZA
MB
Monza e
Brianza
Monza e
Brianza
30 Francesco
Costantino
VIALE SARDEGNA
80/C
27100
PAVIA
PV
Pavia
Pavia
31 Sofia
Kabli
45
25064
GUSSAGO
BS
Brescia
Brescia
32 Pierantonio
Ferrari
2/B
22019
TREMEZZO
CO
Como
Como
33 Sebastiano
Furio
46100
MANTOVA
MN
Mantova
Mantova
34 Mauro
Paramatri
18
46041
ASOLA
MN
Mantova
Mantova
45/47
20863
CONCOREZZO
MB
CONCOREZZO
Monza e
Brianza
MILANO
Milano
Monza e
Brianza
ASL Citt di
Milano
ASL Citt di
Milano
35
Luigi
Giovanni
PIAZZA DELLA
REPUBBLICA
VIA SS. GERVASIO E
PROTASIO
VIA ROMA
VIA MARTIRI DELLA
PATRIA
VIA OSLAVIA
VIA GARIBALDI
GUSSAGO
Bianchi
DELICATESSE SPA
36 Elisa Beatriz
Bulgheroni
EMPATIA SRL
VIA ENNIO
22
20137
MILANO
MI
37 Enrico
Vigan
VIA CORNALIA
19
20124
MILANO
MI
Milano
FBIT SRL
VIA DELLA
COSTITUZIONE
57
46010
CURTATONE
MN
Mantova
Mantova
STRADA S.MARTINO
2B
46100
MANTOVA
MN
Mantova
Mantova
VIA RASCHI
63
23022
CHIAVENNA
SO
Sondrio
Sondrio
LARGO NUVOLARI
46037
RONCOFERRARO
MN
Mantova
Mantova
38 Antonio
Barra
39 Giuseppe
Marchi
40 Alessandro
Braga
41 Luciano
Lodi
MANTOVA
Bollettino Ufficiale
29
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
Nome
Cognome
Ragione Sociale
FONDAZIONE CASA DI
RIPOSO AMBROSETTI
PARAVICINI - ONLUS
FONDAZIONE CONTESSA
RIZZINI ONLUS
FONDAZIONE MONS. ARRIGO
MAZZALI O.N.L.U.S
FONDAZIONE MONS. G.
COMI - ONLUS
FONDAZIONE PENSIONATO
SANNAZZARESE ONLUS
FONDAZIONE PER
L'ASSISTENZA AI MINORI
GLOBAL SERVICE PROVIDER
SRL
42 Roberto
Marchini
43 Claudio
Delmenico
44 Diego
Tartari
45 Franco
Sai
46 Carlo
Nipoti
47 Alberto
Franzini
48 Roberto
Brocato
49 Fortunato
Grillo
50 Alessandro
51 Arianna
LA CIBEK SRL
Numero
civico
della
sede
legale
CAP della
sede legale
VIA PARAVICINI
16
23017
MORBEGNO
SO
Sondrio
Sondrio
VICOLO VOLTO
16
46040
GUIDIZZOLO
MN
Mantova
Mantova
VIA TRENTO
10
46100
MANTOVA
MN
Mantova
Mantova
VIA FORLANINI
21016
LUINO
VA
Varese
Varese
VIA INCISA
27039
PV
Pavia
Pavia
VIA CAVOUR
75
26041
CASALMAGGIORE
CR
Cremona
Cremona
VIA L.B.ALBERTI
10
20149
MILANO
MI
VIA SARDEGNA
38
20146
MILANO
MI
Milano
VIA LEOPARDI
22060
FIGINO SERENZA
CO
Como
ASL Citt di
Milano
ASL Citt di
Milano
Como
VIA PALESTRO
21
23900
LECCO
LC
Lecco
Lecco
VIA PER
OSPITALETTO
151
25046
BS
Brescia
Brescia
VIA CONVENTO
AGUZZANO
13/L
25034
ORZINUOVI
BS
RUDIANO
Brescia
Brescia
06-ago
25122
BRESCIA
BS
BRESCIA
Brescia
Brescia
17
46100
MANTOVA
MN
Mantova
Monza e
Brianza
Mantova
Monza e
Brianza
Prov. sede
Prov. sede
Comune sede operativa
legale
operativa
LUINO
MILANO
Milano
ASL di
riferimento
52 Marina
Zani
53 Rosangela
Donzelli
54 Valeria
Negrini
55 Giorgia
Cremonesi
LA NUVOLA SOCIET
COOPERATIVA SOCIALE
IMPRESA SOCIALE
LA RETE SOCIET
COOPERATIVA SOCIALE
LACUCINA SRL
56 Paolo
Malberti
MALBERTI PAOLO
20
20832
DESIO
MB
57 Francesco
Rizzi
VIA DEL
CARROCCIO
26012
CASTELLEONE
CR
Cremona
Cremona
58 Gianfranco
Milani
04-gen
46048
ROVERBELLA
MN
Mantova
Mantova
59 Annick
Mollard
VIA VERDI
35
46100
MANTOVA
MN
Mantova
Mantova
60 Flavio
61 Lucy
Moroni
Soncini
VIA NISIDA
VIA GERBOLIA 1/H
7
52
25125
46019
BRESCIA
VIADANA
BS
MN
Brescia
Mantova
Brescia
Mantova
VIA RUA
CONFETTORA
VIA OBERDAN
VIA XI SETTEMBRE
SEREGNO
BRESCIA
Bollettino Ufficiale
30
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
Nome
Cognome
Ragione Sociale
Numero
civico
della
sede
legale
CAP della
sede legale
Prov. sede
Prov. sede
Comune sede operativa
legale
operativa
62 Sandro
Brognara
VIA PESCHERIA
46100
MANTOVA
MN
PORTO MANTOVANO
Mantova
63 Federico
Isenburg
MUOVERSI SRL
VIA
DELL'ANNUNCIATA
21
20121
MILANO
MI
MILANO
Milano
Slater
NOESIS SRL
VIA SAVONA
19/A
20144
MILANO
MI
MILANO
Milano
VIA G. MURAT
23
20159
MILANO
MI
24121
BERGAMO
BG
01-apr
46040
GUIDIZZOLO
MN
VIA CAVALIERI DI
VITTORIO VENETO
79
25039
TRAVAGLIATO
BS
VIA GANDOLFO
46100
MANTOVA
6/B
46100
64
Henry
Martin
Mantova
Bergamo
ASL Citt di
Milano
ASL Citt di
Milano
ASL Citt di
Milano
Bergamo
Mantova
Mantova
Brescia
Brescia
MN
Mantova
Mantova
MANTOVA
MN
Mantova
20145
MILANO
MI
19
20825
BARLASSINA
MB
Monza e
Brianza
Mantova
ASL Citt di
Milano
Monza e
Brianza
VIA CREMONA
36
46100
MANTOVA
MN
Mantova
Mantova
VIA LIBERT,
35
20019
SETTIMO MILANESE
MI
Settimo milanese
Milano
ASL Milano 1
VIA PO
84
20032
CORMANO
MI
Cormano
Milano
ASL Citt di
Milano
103
46041
ASOLA
MN
Mantova
Mantova
23
31
3
4
46100
23030
25032
46040
MANTOVA
CHIURO
CHIARI
CASALROMANO
MN
SO
BS
MN
MANTOVA
18
20159
MILANO
MI
MONZA
Mantova
Sondrio
Brescia
Mantova
Monza e
Brianza
SIAPI SRL
29
20126
MILANO
MI
Milano
SINTEX SRL
VIA ARTIGIANATO
25030
TORBOLR CASAGLIA
BS
Brescia
Mantova
Sondrio
Brescia
Mantova
Monza e
Brianza
ASL Citt di
Milano
Brescia
NORTHGATEARINSO ITALIA
SRL
ODL SRL
ORIZZONTI - SOCIET
COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
65 Luca
Saracino
66 Damiano
Giorgio
67 Luca
Cimarosti
68 Gianpaolo
Marchetti
69 Beatrice
Pallone
70 Paolo
De Mitri
PARTINVERSE COOPERATIVA
SOCIALE ONLUS
PDM SRL
71 Emidio
Pagnoni
LARGO V ALPINI
72 Silvio
Pellegatta
VIA RAFFAELLO
SANZIO
73 Denise
Tamacoldi
74 Stefano
Restelli
PELLEGATTA SILVIO E
ALESSANDRO SNC
PIXELINSIDE S.N.C. DI
TAMACOLDI DENISE E C.
REDIMEC SNC DI RESTELLI E
CAMPISI
75 Carlo
Spezzapria
RTM BREDA
76 Francesco
Maestrini
77
78
79
80
Giacobbi
Lenatti
Carnazzi
Ghidesi
S. LUCIA SOCIET
COOPERATIVA SOCIALE DI
SOLIDARIET
S.E.E. S.R.L.
SERPENTINO E GRANITI S.R.L.
SAEF SRL
SANDRINI SPA
81 Giovanni
Barzaghi
SERVIA SRL
82 Alessandro
Gallo
83 Roberto
Zini
Claudio
Laura
Paolo
Giancarlo
ASL di
riferimento
VIA NENNI
Milano
BREMBATE DI SOPRA
GUSSAGO
MILANO
BRESCIA
Milano
Bollettino Ufficiale
31
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
Nome
Cognome
84 Glauco
Amonini
85 Roberta
Moretti
86 Luisa
Aldrovandi
87 Luca
Ragione Sociale
SMART S.R.L.
SOCIETA' COOPERATIVA
SOCIALE ONLUS
SOCIET COOPERATIVA
SOCIALE XENIA ONLUS
VIALE MILANO
Foresti
88 Luca
Peretti
89 Stefano
Michellacci
STM SRL
90 Ariodante
Tosi
91 Susy
Lombardi
92 Fabio
Bersesti
UNIDATA SRL
93 Francesco
Bettoni
UNIONCAMERE LOMBARDIA
94 Francesco
Maestrini
VIRIDIANA SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE DI
SOLIDARIETA'
95 Alessandro
Cozzi
WIIT S.P.A.
96 Salvatore
Cal
WINS SRL
97 Francesco
Nacchia
98 Silvia
Bolzoni
99 Paolo
Rinoldi
Numero
civico
della
sede
legale
24
CAP della
sede legale
Prov. sede
Prov. sede
Comune sede operativa
legale
operativa
21100
VARESE
VA
CASSANO MAGNAGO
Varese
Varese
Brescia
13
25125
BRESCIA
BS
Brescia
23
20146
MILANO
MI
Milano
P.ZA SANTAGOSTINO
20123
MILANO
MI
Milano
VIA BIANCA DI
SAVOIA
VIA DUCA D'AOSTA
VIA DONATORI DI
SANGUE
VIALE SABOTINO
LARGO
DELL'ARTIGIANATO
VIA ERCOLE
OLDOFREDI
ASL di
riferimento
ASL Citt di
Milano
ASL Citt di
Milano
20122
MILANO
MI
LEGNANO
Milano
ASL Milano 1
10-dic
46030
VIRGILIO
MN
MANTOVA
Mantova
Mantova
05-lug
46024
MOGLIA
MN
Mantova
Mantova
8/b
46100
MANTOVA
MN
Mantova
Mantova
23100
SONDRIO
SO
Sondrio
Sondrio
23
20124
MILANO
MI
Milano
ASL Citt di
Milano
23/27
46041
ASOLA
MN
ASOLA
Mantova
Mantova
20141
MILANO
MI
Milano
Milano
ASL Citt di
Milano
71/A
20146
MILANO
MI
Milano
32
20129
MILANO
MI
Milano
CORSO MAZZINI
39
26900
LODI
LO
VIA PASINE
48
46029
SUZZARA
MN
VIA EMILIA
VIA MUZIO
ATTENDOLO DETTO
SFORZA
VIA BARTOLOMEO
D'ALVIANO
MANTOVA
MILANO
Lodi
ASL Citt di
Milano
ASL Citt di
Milano
Lodi
MANTOVA Mantova
32
Bollettino Ufficiale
D.G. Agricoltura
D.d.u.o. 30 maggio 2012 - n. 4754
Determinazione dellindice di densit venatoria nel territorio
a gestione programmata della caccia, per la stagione
venatoria 2012/2013 - art. 28 l.r. 16 agosto 1993 n. 26
IL DIRIGENTE DELLUNITA ORGANIZZATIVA
MULTIFUNZIONALIT E SOSTENIBILIT DEL TERRITORIO
Visto lart. 14, commi 3 e 4 della legge 11 febbraio 1992, n. 157,
dove si prevede che il Ministero dellagricoltura e delle foreste
stabilisca lindice minimo di densit venatoria per ogni ambito
territoriale di caccia e per il territorio compreso nella zona faunistica delle Alpi;
Visto lo stesso art. 14, comma 7 della legge 157/92, dove si
prevede che le regioni non possano prevedere indici di densit
venatoria inferiori a quelli stabiliti dal ministero dellagricoltura e
delle foreste;
Vista la legge regionale n. 26 del 16 agosto 1993 ed in particolare lart. 28, comma 6, che demanda al Dirigente competente,
ferme restando le indicazioni statali concernenti lindice della
densit venatoria, la determinazione annuale dellindice massimo della densit venatoria nei territori a gestione programmata
della caccia, derivante dal rapporto fra il numero dei cacciatori,
ivi compresi quelli che praticano lesercizio venatorio da appostamento fisso, ed il territorio agro-silvo-pastorale regionale;
Visto il decreto del Ministero Agricoltura e Foreste (MAF) del
9 luglio 1993 che prevede i seguenti indici minimi di densit
venatoria:
per ogni ambito territoriale di caccia:
0,0526 cacciatori/ettaro, ovvero 19,01 ettari/cacciatore;
per il territorio compreso nella zona Alpi:
0,0202 cacciatori/ettaro, ovvero 49,49 ettari/cacciatore.
Esaminati i dati forniti dalle Province per la stagione venatoria
2011/2012, agli atti presso lUnit Organizzativa Multifunzionalit
e sostenibilit del territorio della Direzione Generale Agricoltura,
dai quali si desume che:
il territorio agro-silvo-pastorale lombardo ricompreso negli
ambiti territoriali di caccia pari a 1.242.076,8 ettari;
il territorio agro-silvo-pastorale lombardo ricompreso nella
zona Alpi pari a 733.398,3 ettari;
i cacciatori che hanno esercitato la caccia vagante e
da appostamento fisso negli ambiti territoriali di caccia e
nei comprensori alpini della regione ammontano, rispettivamente, a 58.002 e 18.087;
Verificato, da parte del Dirigente dellUnit Organizzativa Multifunzionalit e sostenibilit del territorio che, dai calcoli effettuati sulla base dei dati sopra citati, risultano i seguenti rapporti
cacciatore/territorio:
per il territorio ricompreso negli ambiti territoriali di caccia
un rapporto pari a 0,0467, equivalente ad un cacciatore
ogni 21,41 ettari;
per il territorio compreso in zona Alpi un rapporto pari a
0,0247, equivalente ad un cacciatore ogni 40,55 ettari;
Considerato che:
per il territorio ricompreso negli ambiti territoriali di caccia, il rapporto regionale risulta inferiore allindice minimo
di densit venatoria stabilito dal Ministero;
per il territorio compreso in zona Alpi, il rapporto regionale rientra nellindice minimo di densit venatoria stabilito
dal Ministero;
Ritenuto, pertanto, dal dirigente dellUnit Organizzativa proponente, di procedere alla determinazione degli indici di densit venatoria regionale 2012/2013 attestandosi, per quanto
riguarda lindice relativo al territorio ricompreso negli ambiti territoriali di caccia, al valore minimo definito dal Ministero;
Visto lart. 17 della l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale nonch i
provvedimenti legislativi della IX legislatura;
DECRETA
Recepite le premesse:
1.che per lannata venatoria 2012/2013 sono fissati, sulla
base dei calcoli indicati in narrativa, i seguenti indici di densit
venatoria regionale:
per il territorio ricompreso negli ambiti territoriali di
caccia
Bollettino Ufficiale
33
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
della
Considerato che, nel corso del tavolo istituzionale per le politiche agricole svoltosi in data 7 marzo 2012 stata presentata
la rimodulazione finanziaria delle risorse assegnate alla regione
Lombardia per LOCM vino per la campagna 2011-2012 che
prevede lassegnazione di 500.000 alla misura vendemmia
verde ;
Visto il verbale del tavolo istituzionale per le politiche agricole
svoltosi in data 7 marzo 2012 che riferisce che nessuna osservazione stata riportata da parte dei presenti circa lassegnazione di risorse alla misura vendemmia verde per la campagna
2011-2012;
Visto lallegato A alla deliberazione della Giunta regionale n.
VIII/11292 del 10 febbraio 2010 con il quale si stabilisce:
Tenuto conto che le richieste di finanziamento per la campagna 2011/2012 pervenute a SIARL superano la dotazione definita per la misura;
Ritenuto di ripartire la dotazione totale disponibile per la misura vendemmia verde per la campagna 2011/2012, apri a
500.000 proporzionalmente alle domande di contributo presentate, istruite positivamente ed inserite nelle graduatorie provinciali comunicate alla Direzione Generale Agricoltura come
riportato nella seguente tabella, nel rispetto della regola generale che prevede di ammettere a finanziamento solo domande
per lintero importo ammissibile:
PROVINCIA
BERGAMO
BRESCIA
MANTOVA
PAVIA
TOTALE LOMBARDIA
CONTRIBUTO ASSEGNATO
59.880
216.083
57.367
166.670
500.000
CONTRIBUTO ASSEGNATO
59.880
216.083
57.367
166.670
500.000
34
Bollettino Ufficiale
COM, previo riscontro della regolarit delle richieste stesse. Le richieste pervenute fuori termine sono prese in esame per il Piano
trimestrale delle trasmissioni del trimestre successivo.
3.Il Presidente del CORECOM o suo delegato, di concerto
con gli uffici, procede allistruttoria delle singole richieste pervenute, riferendo al CORECOM con relazione motivata. Il CORECOM, ai sensi dellart. 6, comma 3, della legge n. 103/1975, procede allesame delle richieste di accesso che sono distribuite
ai componenti del CORECOM, unitamente alla convocazione
della riunione.
4. Per ogni richiesta daccesso viene messo ai voti il testo della decisione, che deve essere motivata.
5. La decisione del CORECOM sulla richiesta di accesso comunicata allinteressato a mezzo fax o mediante raccomandata con avviso di ricevimento.
Art.4
(Piano trimestrale delle trasmissioni)
1. Il CORECOM delibera i piani trimestrali delle trasmissioni radiofoniche e televisive, ripartendo, tra i soggetti ammessi e secondo i criteri di cui al successivo comma 4, il tempo effettivo
messo a disposizione dalla sede regionale della Concessionaria.
2. Il piano trimestrale dellaccesso pubblicato sul sito Internet del CORECOM della Lombardia (corecomlombardia.it).
3. Ciascuna trasmissione consiste in un programma, realizzato in lingua italiana, della durata comunque non inferiore a tre
minuti, riferito ad una sola richiesta.
4. Per garantire la pi ampia pluralit di accesso, il CORECOM
compila una graduatoria delle domande ritenute ammissibili,
da parte dei soggetti di cui allart. 6 della legge n. 103/1975,
secondo i seguenti criteri:
A) appartenenza del richiedente ad uno dei seguenti gruppi, nel seguente ordine di priorit:
a) gruppi di rilevante interesse sociale, operanti nel non
profit e, in particolare, nei settori: ambientale, artistico,
assistenziale, della salute e del benessere, culturale,
educativo e formativo, professionale, ricreativo, sportivo, turistico, iscritti nei rispettivi registri/elenchi istituiti
da leggi nazionali o regionali;
b) istituzioni o enti pubblici;
c) autonomie locali e loro organizzazioni associative;
d) confessioni religiose loro articolazioni regionali;
e) associazioni nazionali del movimento cooperativo
giuridicamente riconosciute;
f) associazioni darma;
g) gruppi etnici;
h) associazioni professionali, del commercio, dellartigianato, dellindustria a livello territoriale;
i) sindacati nazionali e di categoria - loro articolazioni
regionali;
l) movimenti politici;
m) partiti e gruppi rappresentati in Parlamento, nel Consiglio regionale e nei Consigli provinciali e comunali
della regione;
B) rilevanza sociale e culturale della tematica proposta;
C) precedenza alle organizzazioni che non hanno ancora
beneficiato delle trasmissioni dellaccesso o che abbiano
ottenuto trasmissioni in epoca pi remota;
D) precedenza alle istanze di speciale rilevanza sociale, culturale ed informativa, garantendo a queste ultime la prevalenza rispetto a quelle di soggetti richiedenti le cui attivit presentino comunque aspetti di ordine commerciale
ed economico, fermo restando il divieto, ai sensi dellart. 6,
comma sesto della legge 14 aprile 1975, n. 103, di utilizzare
i programmi dellaccesso a fini di pubblicit commerciale.
5. In caso di parit di posizione nella graduatoria si procede
per sorteggio. Il CORECOM si riserva la facolt di verificare lappartenenza dichiarata dal soggetto ad uno dei raggruppamenti previsti dai precedenti punti.
6. In allegato ai piani trimestrali sono indicate le domande di
accesso respinte e le relative motivazioni.
7. Le domande di accesso ritenute ammissibili ed escluse per
esaurimento del tempo assegnato sono prese in esame per il
piano trimestrale successivo.
Bollettino Ufficiale
35
Serie Ordinaria n. 23 - Marted 05 giugno 2012
8. Nel caso in cui le domande non siano approvate allunanimit, la delibera riporta, per ciascuna domanda di accesso, i
relativi voti.
9. Le domande di accesso respinte e le loro relative motivazioni sono allegate al piano trimestrale.
10. La deliberazione del CORECOM di approvazione dei piani trimestrali trasmessa, per lesecuzione, alla Concessionaria,
sede regionale della Lombardia, e alla Sottocommissione permanente per laccesso presso la Commissione parlamentare di
vigilanza.
Art.5
(Ricorsi)
1.Avverso le deliberazioni del CORECOM sulle domande di
accesso radiofonico e televisivo ammesso ricorso in opposizione al Presidente del CORECOM stesso entro dieci giorni dal
ricevimento della comunicazione.
2. Il ricorso va indirizzato al Presidente del CORECOM, indicando i motivi specifici su cui si fonda.
3. Lesame del ricorso, previa istruttoria curata dal Presidente
del CORECOM, di concerto con gli uffici, deve svolgersi entro
venti giorni dalla sua ricezione.
4.Il Presidente relazione allUfficio di Presidenza del CORECOM che decide in ordine alle risultanze dellistruttoria.
5. Il ricorso non sospende lesecuzione del piano trimestrale.
6. La decisione dellUfficio di Presidenza del CORECOM sul ricorso comunicata al soggetto interessato a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento.
Art.6
(Registrazione dei programmi )
1.La registrazione dei programmi ammessi allaccesso pu
essere realizzata integralmente o parzialmente con mezzi propri
esterni alla Concessionaria o con la collaborazione tecnica gratuita, per esigenze minime di base, della Concessionaria.
2. Il soggetto che ha registrato il programma in proprio consegna la registrazione alla Concessionaria entro e non oltre sette
giorni prima della data della trasmissione, anche per consentire al CORECOM la vigilanza prevista dalla legge. In caso di
mancata consegna del programma entro il termine indicato, la
Concessionaria pu disporre la soppressione della trasmissione,
dandone immediata comunicazione al CORECOM.
3.Se la registrazione deve realizzarsi con la collaborazione
tecnica gratuita della Concessionaria questultima concorda
le modalit operative con i soggetti ammessi allaccesso per il
relativo trimestre. La Concessionaria pu affidare la conduzione
della trasmissione a figure professionali del Servizio radiotelevisivo pubblico (giornalisti o conduttori). , comunque, garantita
la facolt dei soggetti ammessi di stabilire in modo autonomo i
contenuti della trasmissione che li riguarda, escludendo, in ogni
caso, qualsiasi coinvolgimento della Concessionaria sul contenuto dei programmi stessi e sulle correlative responsabilit.
4. Se le trasmissioni riguardano le stesse tematiche e si svolgono sotto forma di intervista, il CORECOM si riserva la facolt,
sentiti i soggetti interessati, di proporne laccorpamento e lo
svolgimento, sempre attraverso intervista, in ununica trasmissione, nella quale a ciascun soggetto sia assicurato il tempo che
avrebbe avuto a disposizione in caso di trasmissione singola.
Art.7
(Esecuzione del Piano trimestrale)
1.Il CORECOM vigila sul rispetto degli impegni assunti dai
soggetti ammessi allaccesso, nonch delle disposizioni previste dallarticolo 6, comma 6, della legge n. 103/1975 anche
ai fini dellapplicazione delle sanzioni previste dal successivo
articolo8.
2. Il CORECOM pone in essere tutte le azioni atte a garantire
lesecuzione del piano trimestrale approvato.
3. Per assicurare un efficace esercizio della facolt di accesso, il CORECOM, in caso di parziale esecuzione del piano trimestrale derivante da cause di forza maggiore, pu disporre, in
collaborazione con la Concessionaria, lattuazione del piano
attraverso la realizzazione di puntate speciali dei programmi,
organizzate in modo anche difforme da quelle richieste dai soggetti ammessi.
4. I soggetti ammessi allaccesso radiofonico o televisivo nei
piani trimestrali possono presentare al CORECOM esposti o os-
servazioni sullattuazione del piano o sulle eventuali difficolt insorte nellesercizio dellaccesso.
5. Il CORECOM provvede tempestivamente ad eventuali rettifiche, fissando appositi spazi nelle trasmissioni daccesso.
6.Durante il periodo elettorale le trasmissioni dellaccesso
sono sospese e riprenderanno, sulla base delle graduatorie gi
predisposte, successivamente alla chiusura delle operazioni di
voto.
Art.8
(Sanzioni)
1. Il CORECOM, se ravvisa nel programma una violazione degli impegni sottoscritti, nella domanda, dal soggetto richiedente
o dal responsabile, pu sospendere la messa in onda del programma e negare, con decisione motivata, il diritto daccesso
al soggetto per un periodo di uno o pi piani trimestrali, nonch
proporre alla Commissione parlamentare di vigilanza linibizione dei rappresentanti dellorganizzazione e del responsabile del
programma per un periodo equivalente.
Art.9
(Entrata in vigore)
1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia.
2. Il CORECOM ne assicura una adeguata diffusione attraverso gli strumenti informativi che ritiene pi idonei.