Corso Di Topografia

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Corso di Topografia

Larte di perdersi...
Questo corso che ti proponiamo il frutto dell'esperienza di un capo scout, che vuol far vivere
l'avventura con competenza ai suoi ragazzi.
Vuol essere un corso che ti dia le basi per saperti districare
nelle situazioni difficili e per vivere con tranquillit le tue
uscite di squadriglia, gli hie, o le tue escursioni con gli
amici.
!icordati che non basta conoscere un libro a memoria per
essere una persona competente, prima di diventarlo dovrai
fare molta pratica sul campo, partendo da un luogo
conosciuto come il tuo paese, fino ad arrivare in un bosco di
montagna che no conosci.
"l corso diviso in #$ lezioni, dalla cartografia alle tecniche,
agli strumenti indispensabili, agli esercizi sul campo.
Queste lezioni sono il frutto di #% anni di scautismo e del
corso alla scuola militare alpina di &osta.
'apersi orientare vuol dire(
)
)
)
muoversi con sicurezza su di un terreno poco noto o del tutto nuovo
conoscere in ogni istante la propria posizione
essere in grado di individuare il percorso migliore per raggiungere una meta prestabilita.
*er raggiungere questi obiettivi necessario(
)
)
)
saper leggere una carta topografica
conoscere luso della bussola
acquisire esperienza sul campo
Questo pagine vogliono dare solo i primi e fondamentali elementi dell orientamento. +hi volesse
approfondire la materia, potr consultare dei manuali specifici.
+hi inizia, si lascia subito prendere dal fascino degli strumenti ,altimetro e bussola-, quasi fossero
una sorta di .bacchetta magica/ per risolvere ogni situazione. La verit che, pur se certamente utili
e preziosi in molte circostanze, alla base delle capacit di orientamento resta
pur sempre la lettura della carta.
Lo dimostra il fatto che possibile muoversi con naturalezza in un luogo sconosciuto col solo aiuto
di una mappa mentre senza di essa, bussole ed altimetri servirebbero a poco.
'an Vito al 0agliamento, %12%12#%%3
di &.4ardo
L54"675 8
Lorientamento
Lorientamento o la topografia cosa servono a noi scout9
+i servono a sapere dove siamo in ogni momento e che direzione prendere per raggiungere la nostra
meta.
+erto cos: detto sembra facile poi nella realt molto pi; difficile capire dove ci troviamo.
*er iniziare diciamo che la posizione di un oggetto nello spazio sempre relativa ad un punto di
riferimento.
+ome tutti sappiamo il punto approssimativo in cui sorge il sole l5'0 indicato con 5, mentre
quello in cui tramonta si chiama 6V5'0 indicato con <. 'e uniamo questi due punti con una linea
e traccia una linea perpendicolare a questa avremo la linea che congiunge il 7ord, indicato con 7, e
il 'ud indicato con '.
Questi quattro punti sono chiamati punti cardinali perch= fanno da cardine allorientamento.
La linea che congiunge il 7ord geografico con il 'ud geografico viene chiamato &sse 0errestre
attorno a cui ruota la terra, i suoi punti estremi sono detti *6L".
Le semicirconferenze che uniscono i due poli e che tagliano perpendicolarmente lequatore si
chiamano >eridiani, si definito come fondamentale quello di ?reen@ich.
Lequatore invece divide la terra in due emisferi, quello Aoreale e quello &ustrale, i cerchi paralleli
allequatore si chiamano appunti *aralleli, e sono di lunghezza decrescente man mano che si
avvicinano ad uno dei due poli.
"nfine la maglia che si crea fra meridiani e paralleli viene chiamata !eticolo ?eografico, queste
sono molto importanti perch= ci permettono di definire la posizione assoluta in cui ci troviamo.
6gni punto sulla 0erra un incrocio di un meridiano e di un parallelo e si puB localizzare
determinando la distanza angolare che lo separa dallequatore e dal meridiano di ?reen@ich.
" due angoli che si formano si chiamano( Latitudine e Longitudine.
La Latitudine la distanza angolare di un punto dallequatore, puB essere a 7ord o a 'ud di questo.
La sua massima ampiezza di C%D, lo %D corrisponde allequatore, C%D 7 al polo nord e C%D ' al
polo 'ud.
La Longitudine la distanza angolare di un punto dal meridiano fondamentale, puB essere ad 6vest
o ad 5st di questo. La sua massima ampiezza di 83%D. Lo %D corrisponde al meridiano
fondamentale.
Questi due angoli ti permettono di definire le +oordinate ?eografiche.
>"'E!& F5?L" &7?6L"
&bbiamo parlato di angoli, allora vediamo come si misurano gli angoli.
+i sono vari sistemi di misura, noi prenderemo in esame il sistema sessagesimale che il pi;
utilizzato,e che forse gi conosci.
"n questo sistema 8D, si legge un grado, formato da G%, si legge sessanta minuti, e a sua volta ogni
minuto si divide in G%/, sessanta secondi.
Fefinizione( 5' l'angolo al centro formato da un arco che la 1G% parte della circonferenza.
5sempi di calcolo matematico con i gradi.
8#$D 1#' 11H I
888D 81' J#H K
#1GD JG' 8$H
8#$D 1#' 11H L
888D 11' J$H K
81D $3' J3H
+ome puoi notare 11HIJ#HKM$H ma abbiamo visto che G%H fanno un minuto perciB togliendo G% a
M$ avremo un minuto e quindici secondi 8' 8$H
*er i minuti in gradi e i secondi in minuti, basta dividere il primo valore per G%, ad esempio 11CH (
G%K $' 1CH
&desso prova ad esercitarti tu inventandoti un po' di numeri, e fondamentale che tu riesca a fare
questi calcoli senza l'ausilio della calcolatrice, perch= quando ti trovi in mezzo ad un bosco
difficile che tu abbia una calcolatrice in tasca, la tua calcolatrice sar la tua testa.
5siste anche il sistema millesimale la cui scala il radiante, in cui il cerchio diviso in GJ%% parti.
Questo sistema usato da militari e topografi che hanno le bussole tarate in questo sistema e dei
binocoli graduati per il calcolo della distanza tra due punti del paesaggio se nota la distanza
dall'osservatore. >agari ne parleremo in seguito per conoscenza.
L54"675 #
La cartografia
Aene. Nino ad ora abbiamo visto i concetti generali dell'orientamento. &desso prendiamo in
considerazione un tema specifico, ovvero come viene rappresentata la superficie terrestre su un
foglio di carta piano, che non presenta rilievi ecc.
*er superare questo problema ci si avvale di
vari sistemi, noi prenderemo in esame il
sistema usato dall'"?> ovvero l'"stituto
?eografico >ilitare che utilizza il sistema
della rappresentazione Eniversale 0rasversale
di >ercatore E.0.>.
'i tratta di una rappresentazione analitica e conforme, cio la superficie terrestre viene proiettata su
quella di un cilindro ad essa tangente in modo tale che gli angoli risultino inalterati.
&l fine di contenere al massimo le deformazioni, viene riprodotto di volta in
volta uno spicchio limitato da due meridiani distanti 1D di longitudine a dO e
a sO del meridiano di tangenza.
Questo spicchio che si forma si chiama NE'6. 0utta la superficie terrestre
stata divisa in G% fusi di GD di longitudine numerati dall'8 al G% a partire
dall'antimeridiano di ?reen@ich.
La superficie terrestre viene poi suddivise in ulteriori #%
N&'+5, 8% a 7ord e 8% a 'ud, con una ampiezza di 3D di latitudine. 'i noti che
si raggiunge un valore di latitudine di 3%D in quanto le calotte polari vengono
rappresentate mediante il sistema E*' Eniversale *olare 'tereografico. Le
fasce vengono contrassegnate con le lettere a partire dalla + fino alla P con
esclusione della " e la 6. "n questo caso si parte dalla fascia del polo sud.
L'incrocio tra fusi e fasci crea cos: 8#%% 4675. *erciB ogni zona avr una sua designazione ben
precisa che corrisponde ad un numero e ad una lettera che esprimono il Nuso e il Nascio interessati
ad esempio il Nriuli Venezia ?iulia ricade nella zona 110.
>a non finita qui, qualcuno gi non capir pi; niente, ma non vi preoccupate, questa pura teoria,
ma da adesso meglio capirci.
+ome abbiamo visto con l'incrocio tra fusi e fasci si crea un reticolato che prende il
nome di !eticolato +hilometrico, in quanto le misure delle coordinate da questo punto
saranno espresse in chilometri e non pi; in gradi. &vremo perciB due assi cartesiani,
l'equatore sar l'asse delle ascisse o P e il meridiano centrale l'asse delle ordinate o Q.
*er evitare di avere valori negativi di P viene assegnato al meridiano centrale il valore
di $%% Rm.
>a torniamo alle zone. Queste vengono divise a loro volta in QE&F!&0" F" 8%% Rm di lato e
vengono individuate da una coppia di lettere che rappresentano le colonne e le righe. Queste lettere
le troviamo stampate al centro della cartina.
+arte topografiche d'"talia
" Quadrati di 8%% m di lato sono stati suddivisi in #C1 N6?L"
che coprono l'intero territorio nazionale e sono rappresentati in
scala 8(8%%.%%%, vengono designati con un numero d'ordine e
dal nome dell'elemento pi; importante che vi rappresentato.
6gni foglio a sua volta suddiviso in quattro QE&F!&70"
indicati col numero del Noglio di cui fanno parte e di un
numero !omano. Questi hanno la scala di 8($%.%%%.
6gni quadrante a sua volta diviso in quattro 0&V6L5005
con scala 8(#$.%%% per capirci sono le cartine che sicuramente
abbiamo gi visto.
Quindi la designazione della tavoletta che ci serve la seguente( N. 8JG """ 76.
" tipi di carte
Le carte pi; diffuse, utilizzabili per l'orientamento, sono le tavolette dell'"?> ,"stituto ?eografico
>ilitare- di cui abbiamo parlato prima, le ortofotocarte edite dalle !egioni e le carte della
Nederazione "taliana 'port 6rientamento.
)
0avolette "?>( sono carte in scala 8(#$.%%%, vecchie come rilevamento e quindi non
aggiornate. 'ono in produzione le nuove carte al $%.%%%, molto belle ma poco adatte, data la
scala, al movimento a piedi( abbracciando una zona molto vasta, non possono
rappresentarne tutti i dettagli.
+arta "?> 8(#$%%%
)
)
6rtofotocarte( sono in pratica delle foto aeree, corrette con particolari metodiche, che hanno
sovraimpresse le curve di livello ed i toponimi. 'ono in scala 8( 8%.%%% e sono
molto dettagliate. 5ssendo delle foto, richiedono un tipo di lettura diverso da quello delle
normali cartine. +iB che al di sotto della vegetazione, ovviamente non vi appare.
6rtofoto 8(8%%%%
+arte da orientamento della N"'6( sono di gran lunga le pi; adatte perch= costruite allo
scopo. 'ono molto dettagliate ed usano una simbologia internazionale. 'e ne
trovano solo per un limitato numero di zone.
+arta N"'6 8(8%%%%
L54"675 1
La 0avoletta
&ndiamo ora a scoprire tutto ciB che riportato su una cartina topografica d'"0&L"&.
*artiamo dal bordo superiore a destra. Qui troviamo l'indicazione della cartina che stiamo usando
ovvero il numero del foglio, il quadrante e la tavoletta indicata dall'orientamento. 5cco un esempio(
'ul bordo superiore al centro troviamo l'indicazione della localit pi; importante che da il nome alla
cartina, questo se la cartina stata orientata correttamente deve essere orientato a 7ord.
'ul bordo superiore a destra ritroviamo la designazione della cartina e sopra questo il rapportatore
per l'orientamento della carta con la bussola. La retta che si crea tra * e lo %D a parallela al
meridiano geografico.
7el bordo di destra troviamo l'esempio della designazione di un punto, ovvero come dare le
coordinate del punto in cui ci troviamo. 'otto a questo troviamo i valori della declinazione
magnetica al centro della carta nell'anno in cui sono stati effettuati i rilievi topografici. "n questo
riquadro vengono riportati i valori delle differenze tra il 7ord geografico e il 7ord reticolo e
magnetico. *er il momento non ti preoccupare di tutti questi nomi, avremo il tempo di conoscerli.
'otto a questa troviamo il glossario con il significato delle abbreviazioni che troviamo sulla cartina.
7el bordo inferiore della cartina troviamo molte informazioni, partiamo dal lato sinistro.
0roviamo due riquadri che mostrano la copertura fotografica e aerea del rilievo, ma a noi non
interessano. &ccanto a questi troviamo un terzo riquadro che rappresenta il quadro d'unione ovvero
la designazione delle cartine circostanti a quella che abbiamo in mano, cio se la nostra cartina non
contiene il punto che dobbiamo raggiungere, possiamo sapere subito che cartina dobbiamo
prendere.
'otto troviamo i riferimenti al reticolato ?aussSAoaga accanto a questo troviamo i confini
amministrativi ovvero i confini tra comuni, province, regioni, ecc.
&l centro troviamo la scala della cartina che ci servir per il calcolo delle distanze, sotto a questa
troviamo la scala grafica.
0utto lo spazio che rimane, il pi; corposo, raggruppa tutti i segni convenzionali, ovvero la
rappresentazione grafica dei simboli che trovi sulla cartina, strade, ponti, case, fiumi, ecc, ricorda
perB che questi non sono rappresentati in scala. 'ono molto importanti e dovresti almeno imparare i
pi; usati.
Qui trovi molte notizie, ma per comprenderle ti consiglio di procurarti una cartina dell'"?>, magari
quella del tuo paese, cos: poi potrai usarla nel campo.
L54"675 J
'egni convenzionali e grafica
La superficie della carta topografica racchiusa in una squadratura e cornice, in cui sono
rappresentati i dati necessari al riconoscimento dell'ambiente. " segni vengono utilizzati quando non
possibile rappresentare nella carta particolari troppo piccoli, per questo si adottano dei simboli di
dimensioni determinate che rappresentino punti caratteristici, o in generale i segni di viabilit, di
vegetazione, idrografici, orografici( curve di livello, punti quotati, e i centri abitati o singole
costruzioni. Aisogna ricordare perB, che se da un lato non sono rappresentate in scala le dimensioni
dei vari simboli, la loro posizione invece perfettamente rispettata.
Le cartine inoltre hanno anche una loro colorazione che ci aiuta a capire dove ci troviamo, abbiamo
infatti il colore azzurro per le acque, il marrone per le caratteristiche altimetriche, il verde per la
vegetazione, il rosso per le strade e il nero per le scritte e la simbologia.
Le zone alberate si contraddistinguono da circoletti con al centro la specie vegetale, un bosco fitto si
riconosce da tanti cerchietti vicini.
>a veniamo a ciB che a noi pi; interessaT i sentieri. Aisogna fare molta attenzione a non confonderli
con i confini, ma vediamo come sono disegnati.
" sentieri facili sono rappresentati da trattini S S S S S S S S
" sentieri difficili con una serie di puntini .....
Le mulattiere da tratti e punti U.U.U.U.U.U.U
'u altri tipi di cartine questi sono di color rosso e riportano un numero che rappresenta il segnavia.
&ltre caratteristiche per noi importanti sono le sorgenti contraddistinte da una goccia di color
azzurro.
'imbologia delle nuove carte "?>
'olo alcuni esempi perch= ogni cartina ha i suoi, indispensabile quindi avere delle cartine
complete con tutte le indicazioni e non fotocopie o parti.
L54"675 $
La *lanimetria S Le distanze
&desso che conosciamo la grafia della carta, possiamo iniziare a conoscere le distanze e i dislivelli.
+ertamente su un foglio di carta, che piano, possiamo sapere quanto alto un punto.
*er il momento facciamo finta che la terra sia piana.
Vediamo che le distanze sulla cartina sono riportate in scala chiameremo questa distanza grafica e
la indicheremo con l. La scala ci indica quante volte pi; grande nella realt una distanza misurata
sulla carta, ad esempio la nostra cartina 8(#$.%%% vuol dire che il nostro foglio nella realt
rappresenta uno spazio #$.%%% volte pi; grande, per cui un millimetro sulla carta corrisponde a #$%%
m sul terreno.
*erciB la distanza sul terreno che indicheremo con L si calcoler in questo modo(
LKl O s dove s la scala. L perB la distanza planimetrica ovvero la distanza reale proiettata su di
un piano, guarda il disegno che segue.
F la distanza reale in linea retta tra i punti & e A, il percorso perB in
salita, quindi proiettato sul piano la distanza pi; corta perch non
tiene conto del dislivello, perciB la distanza L proiettata sul piano sar
pi; corta, maggiore la pendenza, maggiore la differenza.
Le due coincidono solo quando siamo in piano.
'e ad esempio vogliamo conoscere la distanza grafica o planimetrica
tra due punti sulla carta, prendiamo un righello e misuriamola. &d
esempio 3,1cm.
La distanza reale sar LK31O#$K#%M$m
5sercitatevi usando una cartina e scegliendo dei punti a caso.
Quella che abbiamo appena visto si chiama scala numerica, ma sulle carte rappresentata anche la
scala grafica.
& destra dello zero vengono riportate le unit grafiche, mentre su quello destro delle suddivisioni di
questa.
Questa scala puB essere usata riportando le distanze con un compasso o con una striscia di carta in
cui avrete riportato la distanza tra i due punti.
"n questi esempi abbiamo sempre visto distanze in linea retta, che immagino ormai sappiate trovare
con facilit.
*ercorsi curvilinei
>a generalmente i percorsi che ci troveremo a fare non sono mai rettilinei, immaginate ad esempio
un sentiero.
"l procedimento molto simile, bisogna suddividere il percorso in tanti tratti quasi
rettilinei e poi bisogna sommare le distanze dei vari tratti.
En altro sistema quello di usare un filo, adagiandolo lungo tutto il percorso e poi
tramite la scala o un righello si ottiene la lunghezza corrispondente.
5siste anche un sistema meccanico per il calcolo delle distanze, il curvimetro. Ena
specie di penna con una rotellina sulla punta che viene fatta correre sul percorso e
che ci da direttamente la misura.
L54"675 G
L'altimetria
En punto sulla terreno rappresentato compiutamente sulla carta quando se ne conoscono la
posizione planimetrica ed altimetrica.
'i definisce(
HQuotaH di un punto la sua distanza verticale dal livello medio del mare.
HFislivelloH la differenza di quota tra due punti.
*er la planimetria usavamo le coordinate, per l'altimetria usiamo le quote.
" metodi per rappresentare i rilievi sulle carte sono vari(
)
)
)
)
lumeggiamento( tramite sfumature chiaroSscuro o con tratteggi si crea l'ombreggiatura che
da la visione del rilievo.
tinte ipsometriche( ogni tinta corrisponde ad un intervallo di quota.
i punti quotati( accanto alla rappresentazione di particolari importanti del terreno si riporta la
quota altimetrica. *articolari i *unti 0rigonometrici, simboleggiati da un punto dentro un
triangolino, questi sono particolarmente precisi e servono di riferimento per le altre misure,
generalmente sono particolarmente visibili.
le curve di livello( o isoipse sono i vari punti di un rilievo posti alla stessa altezza che
vengono uniti da una linea che segue nelle sue curve la conformazione della montagna o
dell'avvallamento.
L54"675 M
Le curve di livello
*er chi vuole imparare ad orientarsi leggendo una carta topografica indispensabile avere la
padronanza delle curve di livello, dette anche isoipse.
Le curve di livello sono delle linee chiuse che rappresentano tutti punti che hanno la stessa quota di
altezza e risultano tanto pi; tortuose quanto pi; irregolare il rilievo. Quindi sezionando per
esempio un terreno con alcuni dislivelli otteniamo delle curve di livello.
5' come prendere il profilo di una montagna sezionata in vari
piani distanti tutti #$m, mettendo insieme tutti questi profili
otteniamo le curve di livello della cartina come
nell'immagine sotto.
La differenza di quota fra una curva di livello e un'altra in
genere di #$ m nelle carte topografiche dell'"?> con scala
8(#$.%%%. La differenza di quota fra due curve di livello
successive viene chiamata anche H5quidistanzaH, la sua
misura indicata sulle note della carta.
Le curve di
livello prendono
nome in base al tipo di segna grafico, quelle pi; scure e
grosse si chiamano Firettrice e distano fra loro 8%%m
sulla verticale. 0ra di loro generalmente se ne trovano
altre tre pi; chiare e fine dette "ntermedia ogni #$m. "n
zone particolarmente ripide e rocciose possono essere
usate le &usiliarie che invece sono chiare e tratteggiate.
La distanza planimetrica tra due curve detta
H"ntervalloH.
&lcune caratteristiche delle curve di livello(
8. *endio a debole pendenza( curve di livello distanti.
#. *endio ripido( curve ravvicinate.
1. !ilievo( curve chiuse, l'una dentro l'altra.
J. *asso o sella( due insiemi di curve, racchiuse da una terza curva che si restringe fra di essi.
$. *romontorio, costone( le curve rivolgono la convessit verso le quote minori.
G. &vvallamento( le curve rivolgono la convessit verso le quote maggiori.
"mpariamo a mettere insieme le cose
&bbiamo gi detto che la simbologia rappresenta .l'alfabeto/ della carta. "l riconoscimento dei
singoli elementi topografici ,le .lettere dell alfabeto/ come un sentiero, un albero
isolato, una roccia- ci forniscono preziose informazioni. 'e perB riusciamo a cogliere anche i
rapporti fra i diversi elementi, facendone una lettura integrata, saremo in grado di ricavare dalla
mappa un'ulteriore notevole mole di informazioni ed avremo una visione cos: completa del terreno
rappresentato tale da permetterci di muoverci su di esso con la stessa sicurezza di chi lo conosce
palmo a palmo per averlo frequentato da anni.
"mparare a leggere le curve di livello ci aiuta a capire come fatto il terreno, pi; importante del
saper usare la bussola.
5cco qualche esempio significativo(
5same di un sentiero in rapporto alle curve di livello(
V il sentiero corre parallelo alle curve( il tratto pianeggianteT
V il sentiero taglia, attraversandole, le curve( il tratto in salita ,o discesa, dipende dai punti di
vista...-. 0anto pi; tende a tagliarle perpendicolarmente, tanto pi; il tratto ripido.
5same di una curva di livello in rapporto alle altre(
V Ena curva forma un'ansa in avanti, con la convessit verso le quote inferiori( piccolo promontorio,
naso sul pendioT
V l'ansa ha la convessit verso le quote superiori( piccolo avvallamento, rientranza sul pendio.
L54"675 3
&ltimetria
La pendenza
La pendenza il rapporto tra il dislivello e la distanza tra due punti.
pKh2d e anche detta pendenza assoluta.
pWK,h2d-O8%% o pendenza percentuale.
La pendenza percentuale esprime la variazione di quota, per ogni 8%%m di distanza planimetrica.
&d esempio lungo un percorso con pendenza del 8%%W, si sale di 8%%m per ogni 8%%m di
spostamento orizzontale. L'inclinazione di tale percorso quindi di J$D.
La pendenza puB essere misurata tramite uno speciale strumento detto clinometro, di cui sono
dotate alcune bussole. 5' anche possibile cos: conoscere la distanza reale tra due punti tramite il
teorema di *itagora.
L'altimetro
L'altimetro un barometro aneroide. 5' tarato in modo che la diminuzione di pressione atmosferica,
agendo su una lamiera sottile, fa spostare l'ago indicatore sulla correlativa
quota altimetrica. *i; saliamo e pi; diminuisce la pressione( l'ago si sposter
su misure pi; alte.
En barometro sensibile agli sbalzi di pressione. Quando il tempo peggiora
puB esserci un abbassamento di pressione che falsa l'indicazione
dell'altimetro ,in questo caso segner una quota maggiore del normale-. 6gni
volta che raggiungiamo un punto quotato tariamo lo strumento. "n caso di
scarsa visibilit l'altimetro uno strumento indispensabile.
"l profilo altimetrico
'i riporta su una scala graduata il profilo longitudinale del percorso che vogliamo seguire,
naturalmente andr rettificato dividendolo in vari tratti quasi rettilinei, nei punti salienti o negli
incroci con le curve di livello segneremo le relative quote che andranno riportate sull'asse verticale.
+ongiungendo i vari punti avremo il profilo reale del nostro percorso e perciB anche la distanza
reale. Questo se useremo la stessa scala per entrambe le misure di distanza e quota.
L54"675 C
"l sistema di riferimento cartografico S le coordinate
"ndicare la posizione di un punto nello spazio, significa individuare i rapporti che il punto ha con
elementi reali o convenzionali dello spazio stesso.
" sistemi di riferimento che si usano in orientamento, possono essere classificati in( coordinate
cartesiane e coordinate polari.
+oordinate +artesiane
"l sistema di riferimento costituito da due assi orientati e perpendicolari tra loro. La posizione
indicata da due numeri, il primo detto ascissa esprime la distanza del punto dall'asse verticale,
questo coordinata viene anche detta O. "l secondo valore detto ordinata invece esprime la distanza
dall'asse orizzontale, e viene anche detta coordinata X.
+onoscendo entrambi questi valori, si in possesso dell'esatta
posizione del punto. Questo coincide con l'intersezione delle due
rette.
"l punto indicato ha le seguenti coordinate O,X( ,#,1-
+oordinate polari
"l sistema polare viene rappresentato da due valori come nel caso precedente, ma in questo caso
abbiamo un angolo ed una distanza.
L'angolo detto anomalia formato dall'asse polare o asse di riferimento, che vedremo varia in base
al nord considerato, e dalla direzione 6S*, ossia l'asse formato dalla posizione dell'osservatore 6 e
dal punto *.
L'angolo nei nostri esercizi prende il nome di azimut e viene misurato con la bussola o con il
goniometro sulla carta, mentre la distanza 6* viene misurata sulla carta con una riga millimetrata o
con il sistema dei doppi passi sul terreno.
L54"675 8%
Le coordinate geografiche
Aene mettiamo insieme le cose viste nella lezione # e nella C.
&bbiamo visto come viene realizzata una cartina e come si ottiene il suo sistema di riferimento, ora
sappiamo anche cosa sono le coordinate cartesiane.
Vediamo perciB come si trovano le coordinate di un punto sulla carta.
"nnanzitutto vediamo un esempio di come viene rappresentato il sistema di riferimento sulla carta.
8. reticolato geografico
#. reticolato chilometrico
1. valori del reticolo chilometrico
J. latitudine del vertice '6
$. longitudine del vertice '6
G. reticolato italiano
+ome abbiamo visto la longitudine e la
latitudine, ovvero la nostra ascissa e la nostra
ordinata servono a determinare le nostre
coordinate geografiche.
7ei quattro vertici della carta sono indicate le
rispettive coordinate geografiche.
La cornice a tratti bianchi e scuri serve ad
indicare i minuti primi e servono a tracciare il
reticolato geografico.
Feterminazione delle coordinate geografiche
'e il punto si trova nell'intersezione delle maglie del reticolato, le coordinate hanno il valore del
meridiano e del parallelo che lo attraversano. >a generalmente il punto cade all'interno di questo.
&d esempio il punto & che cade nell'intersezione
di un meridiano e di un parallelo avr coordinate(
latitudine J8D$$'%%H I 8' K J8D$G'%%H
aggiungiamo cio al valore del vertice un tratto
nero sulla cornice che equivale ad 8'
longitudine %D1M'1%H I 1%H K %D13'%%H
come vediamo il tratto sulla cornice non
completo, infatti abbiamo un valore di 1%H cio a
met tratto, quindi alla fine del tratto avremo un
secondo completo. *er una definizione precisa
delle coordinate diremo che il punto & ha
coordinate(
Lat. J8D$G'%%H 7ord
Long. %D13'%%H 5st
La latitudine puB essere 7ord o 'ud, a seconda che
siamo sopra o sotto l'equatore e puB avere un
valore massimo di C%D quando siamo ai poli.
La longitudine puB essere 5st o 6vest a seconda
della rispettiva posizione rispetto al meridiano di
?reen@ich e puB avere un valore massimo di 83%D
Vediamo invece l'esempio del punto A che non cade in una intersezione del reticolo geografico.
La latitudine(
Vediamo che lo spazio tra due linee del reticolo di MJmm ,basta misurarlo con un righello-,
mentre la distanza di A dalla linea sottostante ,si usa sempre quella pi; sotto rispetto al punto- di
J%mm. Fobbiamo perciB fare una proporzione per vedere a quanti primi ,H- corrisponde.
'appiamo che il tratto da MJ corrisponde ad 8' ovvero a G%H, quindi avremo la seguente proporzione(
MJ ( G% K J% ( O da cui O K ,G%OJ%-(MJ K 1#H
" valori dopo la virgola non vanno considerati. Vanno approssimati in eccesso se il valore dopo la
virgola $ o maggiore, o in difetto se minore. 5s. 1#,$K11 1#,JCK1#
*erciB la latitudine di A sar data dalla somma della misura del vertice pi; le tacche complete sulla
cornice pi; il tratto dall'ultima tacca al punto, ovvero(
J8D$$'%%H I 8' I 1#H K J8D$G'1#H 7ord
*er la longitudine facciamo lo stesso ragionamento(
"l tratto completo di $$mm, mentre il nostro punto dista 8#mm dalla linea pi; a sinistra ,si usa
sempre la pi; vicina a sinistra rispetto al punto-, avremo perciB(
$$ ( G% K 8# ( O da cui O K ,G%O8#-($$K 81H
%D13'81H 5st
'e invece abbiamo delle coordinate e dobbiamo trovare il punto sulla carta useremo lo stesso
procedimento. &d esempio nel nostro caso date le coordinate J8D$G'1#H 7ord e %D13'81H 5st
MJ ( G% K O ( 1# da cui OK,MJO1#-(G%K J%mm
$$ ( G% K O ( 81 da cui OK,$$O81-(G%K 8#mm
0i consiglio di fare vari esercizi di prova e di non usare la calcolatrice.
L54"675 88
Le coordinate chilometriche
6ltre alle coordinate geografiche esistono anche quelle chilometriche che fanno riferimento al
sistema E0> di cui abbiamo parlato nella seconda lezione. +on queste diamo le coordinate usando
delle distanze chilometriche e non angolari, quindi ci sono anche pi; utili perch= noi possiamo
calcolare una distanza nella realt e non degli angoli.
Queste sono anche quelle pi; usate nelle nostre attivit. 7aturalmente bisogna avere una cartina con
questo reticolato. Le "?> hanno gi riportato questa griglia e adesso anche alcune cartine della
0abacco che coprono le nostre montagne friulane. 7elle cartine da noi normalmente usate nella
scala 8(#$.%%% questi linee sono perpendicolari tra loro a C%D e distano una dall'altra di Jcm,
corrispondenti ad un chilometro sul terreno. &lle estremit di queste linee, sul bordo della carta, vi
indicato un valore che indica la distanza in Rm dal parallelo e dal meridiano di riferimento di cui
abbiamo gi parlato. & volte questi numeri sono riportati anche all'interno della carta a cavallo delle
linee.
'e il punto cade nell'incrocio di due linee come
ad esempio il punto & le sue coordinate saranno
date dai due valori delle singole linee, nel nostro
caso Long. J# e Lat. JJ
Vedremo poi come si indicano correttamente.
"l punto A invece non cade su un'intersezione, ma
a differenza delle coordinate geografiche qui non
servono le proporzioni. Aasta misurare con il
righello le distanze dalle due linee. 'appiamo che
ad ogni millimetro sulla carta corrispondono #$m
sul terreno.
La Long. sar J1Rm ossia il valore pi; vicino a
sinistra del nostro punto pi; #Jmm O #$K G%%m
ossia indicheremo J1G% i metri non vengono
considerati.
La latitudine sar J$Rm ossia il valore pi; vicino
al disotto del punto pi; #3mm O #$KM%%m
perciB indicheremo J$M%.
&lcuni indicano le coppie con tre soli numeri ma
un'indicazione meno precisa.
'e siete in possesso di un coordinatometro queste
misure saranno immediate. Questo riportato nel
bordo della carta. Vedi lezione tre.
Fesignazione delle coordinate
&nche di queste avete trovato alcune indicazioni sulla lezione tre, infatti sul bordo destro delle carte
"?> viene spiegato come indicare le coordinate chilometriche. Questa destinazione serve a far
capire a chiunque le diate il punto esatto che di cui state parlando. 'e date le due sole coppie di
numeri queste non servono a niente.
Vediamo perciB la designazione corretta.
Aisogna indicare la designazione della zona, che troviamo sul bordo della carta, ad esempio in
questo caso 110, seguito dall'identificazione del quadrato di 8%%Rm di lato, nel nostro caso E> di
solito questo anche riportato al centro della carta. & questi facciamo seguire le due coppie di
numeri, prima il valore della longitudine e poi quello della latitudine, ossia prima O e poi X.
&vremo perciB la seguente designazione per i due punti & e A(
per il punto &( 110E>J#%%JJ%%
per il punto A( 110E>J1G%J$M%
+ome vedete anche nel punto & bisogna aggiungere i due zeri dei decametri.
'olo dando queste indicazioni tutti in tutto il mondo sapranno di che punto state parlando
Feterminazione delle coordinate geografiche
'e il punto si trova nell'intersezione delle maglie del reticolato, le coordinate hanno il valore del
meridiano e del parallelo che lo attraversano. >a generalmente il punto cade all'interno di questo.
&d esempio il punto & che cade
nell'intersezione di un meridiano e di un
parallelo avr coordinate(
latitudine J8D$$'%%H I 8' K J8D$G'%%H
aggiungiamo cio al valore del vertice un
tratto nero sulla cornice che equivale ad 8'
longitudine %D1M'1%H I 1%H K %D13'%%H
come vediamo il tratto sulla cornice non
completo, infatti abbiamo un valore di 1%H
cio a met tratto, quindi alla fine del
tratto avremo un secondo completo.
*er una definizione precisa delle
coordinate diremo che il punto & ha
coordinate(
Lat. J8D$G'%%H 7ord
Long. %D13'%%H 5st
La latitudine puB essere 7ord o 'ud, a
seconda che siamo sopra o sotto l'equatore
e puB avere un valore massimo di C%D
quando siamo ai poli.
La longitudine puB essere 5st o 6vest a
seconda della rispettiva posizione rispetto
al meridiano di ?reen@ich e puB avere un
valore massimo di 83%D.
5' possibile anche sapendo le coordinate di un punto trovarlo sulla cartina, il procedimento
l'inverso di quello usato.
+ome al solito esercitatevi per far pratica.
L54"675 8#
"l coordinatometro
'i realizza su un foglio di acetato trasparente
in modo da poterlo utilizzare direttamente sulla carta, basta fare in modo che sia in scala. Vi sar di
estrema utilit, perch in esso vi sono tutti gli strumenti che vi servono per fare topografia. 7on
dovrete pi; portarvi dietro righelli, goniometri ed altro.
*er trovare le coordinate basta posizionare il quadrato centrale con il lato inferiore sulla linea del
reticolo chilometrico subito sotto il punto, quindi fatelo scorrere sulla linea fino a quando il lato
destro del quadrato si posiziona sopra il punto. & questo punto vedete il punto in cui il reticolo
incrocia il lato inferiore del quadrato, questo sar il valore della longitudine, mentre il valore che
leggete sul lato destra sar la latitudine.
6gni divisione piccola corrisponde a #%m, quelle numerate a 8%%m. 'emplice no.
&d esempio nella foto qui accanto il
punto & sar(
Long. %M chilometri scritta in rosa prima
del punto I 1% letto sulla freccia
Lat. ## chilometri scritta in rosa sulla
linea di base del quadrato al di sotto del
punto I J% letto in corrispondenza del
punto sulla scala.
Le coordinate saranno perciB(
%M1% ##J%
7aturalmente bisogna indicare anche la
designazione che trovate sulla cartina.
L54"675 81
La declinazione magnetica
Le carte sono riferite al 7ord geografico, mentre l'ago della bussola segna il
7ord magnetico.
Questi due 7ord non coincidono, infatti mentre in 7ord geografico situato
al *olo 7ord, il 7ord magnetico si trova all'isola Aathurst, nell'&rcipelago
&rtico canadese a una distanza di circa #.#%% m dal *olo 7ord. "noltre
annualmente il 7ord magnetico cambia posizione.
L'ago della bussola non punta al 7ord geografico, ma leggermente spostato
verso occidente di alcuni gradi. >olte bussole hanno sul cerchio graduato un
piccolo segno colorato( l'indicazione approssimata del 7ord magnetico.
Etilizzando la bussola, devi far coincidere l'ago con questo punto e non con il
7ord.
&ltre invece hanno la possibilit, tramite una vite di regolare la declinazione
magnetica.
L'angolo formato dalla direzione del 7ord magnetico e da quella del 7ord
geografico si chiama declinazione magnetica. Fato che il 7ord magnetico
cambia posizione, anche la declinazione magnetica varia. "l suo valore e
quelli delle sue variazioni annuali sono riportati sulle carte
topografiche.
"n "talia la declinazione magnetica assume valori piuttosto bassi e, per piccole
distanze ,8 o # m-, l'errore che si commette trascurandola generalmente
accettabile ,qualche decina di metri-.
*er distanze maggiori, o se devi effettuare una misurazione molto precisa, devi tenere conto della
declinazione magnetica.
"l valore della declinazione magnetica riportato sul margine destro delle carte topografiche
dell'".?.>., insieme alla data in cui stata rilevata.
+alcolo della declinazione
+alcola quanti anni sono trascorsi dalla data della carta fino ad oggi.
>oltiplica gli anni per M' ,la declinazione magnetica diminuisce ogni anno di M'-.
"l risultato della moltiplicazione il valore ad oggi della declinazione magnetica della tua carta. *er
avere l'orientamento corretto devi sottrarre a 1G%D la declinazione magnetica( questa sar la
direzione del 7ord.
La declinazione magnetica puB essere occidentale ed orientale quando lago magnetico devia verso
ovest o verso est rispetto alla direzione del meridiano che ci interessa( essa dipende dal fatto che i
poli magnetici non coincidono con i poli geografici ma distano moltissimo da questi.
La declinazione magnetica sempre annotata nelle carte "?> e quelle militari europee( sulle nostre
carte "?> ,vedi figura sotto- sono inoltre indicati l'anno di osservazione del fenomeno e l'aumento
,o diminuzione- annuale( il tutto contenuto in un apposito rettangolo, nel quale si trova anche un
grafico che illustra le zone di anomalia magnetica eventualmente presenti nell'area rappresentata.
Qualora si dovesse operare in localit dell'5uropa settentrionale sar opportuno tenere il problema
nella dovuta considerazione
7ella cartina sopra dal 8C$C ad oggi sono passati JM anni, quindi G'1%HOJM anni ci dice che la
declinazione diminuita di $D%$'1%H perciB #D%8' S $D%$'1%HK S1D%J'1%H questo significa che oggi la
declinazione passata da 6vest ad 5st.
'i dice infatti declinazione ovest quando il nord magnetico a sinistra rispetto al nord geografico e
viene considerata negativa, mentre si dice declinazione est quando a destra come nel nostro caso e
viene considerata positiva.
Questa variazione ci serve anche per orientare la cartina con lo strumento visto nella lezione1, come
quello riportato nella figura sopra a destra.
Quando parleremo dell'azimut, nella prossima lezione vedremo anche queste differenze e come
tener conto di questa variazione annuale.
L54"675 8J
L'azimut
Quando si parla di azimut molti pensano che questa parola significhi
HdirezioneH, ma questo inesatto perch= l'azimut non una direzione
ma un angolo.
L'azimut di un certo oggetto ,ad esempio una albero- rispetto a te,
l'angolo formato dalla
direzione del 7ord e dalla direzione nella quale tu vedi l'albero.
"n altre parole l'azimut dell'albero l'angolo, del quale tu sei il vertice,
formato fra la linea della direzione 7ord e la linea che va da te
all'albero.
L'azimut si misura in gradi ,in senso orario-.
&zimut %D vuol dire che l'oggetto si trova esattamente a 7ord rispetto a
te, azimut C%D che a te si trova ad 5st, azimut 83%D che si trova a 'ud e
cos: via.
>isurazione di un azimut
+hiarito quindi, che uno dei due lati di un azimut sempre la direzione 7ord, vediamo come usare
la bussola per determinare il valore di un azimut.
5sistono vari tipi di bussola e quindi vari modi per farlo, qui spieghiamo un metodo, infatti con
alcune la misurazione diretta.
*ortare la bussola all'altezza degli occhi e, con l'aiuto del mirino, punta l'oggetto del quale vuoi
misurare l'azimut. Natto ciB ruota il cerchio graduato fino a far coincidere lo zero ,%D- o la 7 con il
7ord dell'ago della bussola.
& questo punto leggi il valore dell'azimut sul cerchio graduato in corrispondenza del mirino. *er
eseguire questa operazione senza perdere il puntamento dell'oggetto, devi servirti dello specchio,
mettendolo in modo da vedere il cerchio graduato mentre traguardi nel mirino e ruoti il cerchio
graduato.
Fescritte cos:, tutte queste operazioni ti possono sembrare complesse.
*rendi la bussola e prova a misurare un azimut, seguendo le istruzioni.
La prima volta incontrerai qualche difficolt, poi, con la pratica, ti accorgerai invece che
abbastanza semplice. 6ccorre perB essere molto precisi. &bituati a utilizzare spesso la bussola in
modo da essere in grado di svolgere tutte le operazioni senza esitazioni.
&zimut sulla carta topografica
*er misurare l'azimut sulla carta topografica occorre il goniometro. 'e vuoi misurare l'azimut di un
oggetto da un certo punto, prendi una matita sottile e traccia una linea leggera fra il punto e
l'oggetto del quale vuoi misurare l'azimut. *oi, sempre con la matita, traccia la direzione del 7ord
passante per il punto. Quindi, con un goniometro, misura l'angolo formato dalle due linee( questo
angolo l'azimut cercato.
!elazioni fra azimut geografico, magnetico e rete
La misurazione degli azimut sulla carta viene effettuata in riferimento ai meridiani geografici o rete.
'ul campo la bussola ci fornisce un azimut magnetico. Vediamo che tutti questi azimut sono tutti
diversi tranne in alcuni rari casi.
Foppiamo perciB stabilire che rapporto esiste fra questi tre tipi per poter passare dall'uno all'altro
senza errori.
La differenza tra il 7ord geografico e il 7ord rete ,quello usato per il reticolo chilometrico- un
valore fisso, che viene riportato sullo specchietto della declinazione magnetica, questo angolo si
chiama +onvergenza !ete e si indica con gamma Y.
L'azimut geografico si calcola aggiungendo questo valore all'azimut rete, se il 7ord rete ad est del
7ord geografico o lo si sottrae in caso contrario.
La differenza tra il 7ord geografico e il 7ord magnetico si definisce Feclinazione >agnetica di cui
abbiamo parlato ampiamente, esso viene indicato con delta Z.
L'azimut geografico si calcola aggiungendo questo valore all'azimut magnetico, se il 7ord
magnetico ad est del 7ord geografico o lo si sottrae in caso contrario.
La differenza tra il 7ord magnetico e il 7ord rete si chiama Variazione >agnetica e si indica con V.
'e questi sono entrambi ad est o ad ovest del 7ord geografico la V uguale alla differenza di delta
e gamma se sono su lati opposti si sommano. La variazione magnetica si dice positiva se il 7ord
rete a 6vest del 7ord magnetico o negativa nel caso opposto.
'e ad esempio abbiamo una V positiva e abbiamo rilevato un azimut con la bussola, basta
aggiungere a quest'ultimo la V per poter riportare il valore sul reticolo della carta.
+on un po' di esercizio imparerete a districarvi tra tutti questi valori, basta farci un po' l'occhio e
capire bene a cosa servono. >agari per piccoli percorsi queste variazioni sono quasi ininfluenti, ma
per lunghe distanze o gare di precisione sono rilevanti. 7el caso la V sia pari o inferiore a 8D si puB
trascurare.
Etile farsi uno schemino per capire come sono disposti i vari 7ord, magari a matita potete
correggere quello sulla carta, cos: da non doverlo rifare ogni volta.
Vedendo la cartina della lezione precedente abbiamo che Y K 8DJM' mentre abbiamo calcolato il
valore di Z K 1D%J'1%H.
+ome abbiamo detto Y non varia la sua posizione, perciB si trova ad 6vest rispetto al 7ord
geografico, mentre abbiamo visto che Z passato da 6vest ad 5st rispetto al 7ord geografico,
perciB la V K Z S Y K 1D%J'1%H S ,S 8DJM'- K 1D $8' 1%H praticamente JD visto che sia la bussola che il
nostro goniometro non hanno una scala pi; precisa di 8D abbiamo messo Y negativo perch si trova
ad 6vest del nord geografico. Vediamo che in questo caso la Variazione magnetica positiva. Fopo
un chilometro una differenza di JD corrisponde a quasi 8#%m.
&zimut reciproco
L'azimut reciproco l'azimut del tuo punto di partenza rilevato dalla posizione in cui sei giunto.
'e [ l'azimut con cui vedo A dal punto &, l'azimut reciproco l'azimut con cui vedo & da A, cio
\.
L'azimut reciproco si ottiene aggiungendo o togliendo 83%D da quello di andata, a seconda che sia
minore o maggiore di 83%D
&d esempio, se stai seguendo un azimut di G%D, l'azimut
reciproco sar G%D I 83%D K #J%D.
L'azimut reciproco ti sar utile per controllare la tua
direzione mentre sei in cammino, oppure quando sarai
giunto al punto di arrivo del tuo azimut.
*otrai servirti anche per tornare al punto di partenza.
L54"675 8$
La bussola
La bussola costituita da un ago magnetico posto su un quadrante. L'ago magnetico poggiato su
un piccolo perno ed libero di ruotare. 5ssendo attratto dal polo magnetico della 0erra, l'ago si
orienta secondo una direzione costante 7ord S 'ud. L'ago della bussola ha una parte bianca e
una colorata ,in genere nera o rossa-.
La parte colorata indica il nord. &ttento a non confondere la parte colorata con quella bianca perch=
potresti avere spiacevoli sorprese.
"noltre, quando usi la bussola, mettiti lontano da metalli ,cancellate, automobili, ecc.- e da campi
elettrici ,linee elettriche, pile, ecc.- in quanto l'ago magnetizzato ne viene influenzato e
l'orientamento ne risulta falsato.
5' opportuno perciB rispettare le seguenti distanze(
S linee elettriche G%m
S automezzi #%m
S reti metalliche 8%m
"noltre durante la misura non tenetela vicina a oggetti metallici che avete addosso.
La bussola, perB, non ti serve solo per trovare il 7ord, ma, con il goniometro che riportato su di
essa, ti aiuta a misurare un azimut, cio l'angolo formato fra il 7ord e un'altra direzione.
+i sono due tipi fondamentali di bussole terrestri quelle trasparenti, tipo 'ilva, che si possono usare
anche come rapportatore e quelle tipo a prisma, pi; precise che hanno un prisma per la lettura dei
gradi.
La bussola serve a misurare gli azimut magnetici.
Aussola 0rasparente
Queste hanno l'ago magnetico oscillante su un
perno inserito all'interno di un involucro tondo,
capsula, libera di ruotare su se stessa. Questa
graduata con la scala a 1G%D. 'ullo sfondo della
capsula sono marcati alcuni segmenti paralleli fra
loro, disposti sulla direttrice nordSsud, che servono
per poter posizionare la bussola in coincidenza con
le linee verticali del reticolo segnato sulla carta.
Ena freccia posta al centro e sulla parte anteriore
della bussola rappresenta la linea di fede, traguardo
per il nostro azimut. *untando al nostro obiettivo, e
ruotando la ghiera sino a far combaciare lo %D con
l'ago del nord, ci dir il nostro azimut leggendolo
sulla tacca di riferimento della freccia direzionale.
Aussola a prisma
La bussola a prisma invece dell'ago ha un disco
magnetico oscillante con la gradazione riportata su
di essa.
Qui possiamo vederne due modelli, il pi;
tradizionale sotto, e uno pi; moderno sopra, che
integra anche le funzioni della bussola trasparente.
Questi dispongono anche del clinometro per
determinare le pendenze.
*er determinare l'azimut con questi modelli basta
traguardare lungo la linea di fede e si ha
immediatamente il valore del nostro angolo.
7el modello sotto, con coperchio notiamo la linea
di mira sul coperchio, anche questa dotata di ghiera
mobile indipendente.
Fotata di prisma per una lettura di precisione,
infatti possibile con queste bussole misurare il 82#
grado.
Fispone anche di livella per assicurarsi che sia in
piano.
7aturalmente il costo di questo modello molto
pi; elevato.
La bussola trasparente meno precisa ma pi; rapida nel suo utilizzo, infatti molto usata nello
sport dell'orienteering. La bussola a prisma pi; precisa, ma non molto adatta per l'uso diretto sulla
carta.
&lcune come abbiamo detto hanno gi incorporato il clinometro, altre hanno la possibilit di
regolare la declinazione magnetica.
"n molti casi puB comparire e scomparire una bolla d'aria nel liquido dello strumento con il variare
della pressione atmosferica e della temperatura. Ninch di piccole dimensioni non influisce sul
buon funzionamento.
Ena buona e rapida bussola dovrebbe avere la capsula trasparente con sopra incisi i segmenti
paralleli, il mirino con il traguardo, la graduazione almeno ogni due gradi, una lente
d'ingrandimento, uno specchio o una lente per la lettura durante il puntamento.
L54"675 8G
6rientamento della carta
6rientamento della carta con la bussola
La prima funzione della bussola quella di
permettere l'orientamento della carta
topografica. *er fare ciB sufficiente
allineare il bordo laterale piatto della
bussola con la cornice laterale della carta,
quindi orientare la carta fino a che l'ago non
si congiunge con l'indice.
"n altre parole, l'ago, il bordo laterale della
bussola e il bordo laterale della carta
devono essere perfettamente paralleli.
*er maggiore precisione si ricordi che nell'angolo in alto a destra della carta topografica va corretta
la linea del 7ord con la declinazione magnetica, cio la correzione da apportare rispetto al nord
magnetico per le misure effettuate nell'area cartografata. 'olitamente questa correzione non
necessaria, a meno che non vi sia una notevole anomalia magnetica.
Aussola 0rasparente
S *osizioniamo la carta su un piano
orizzontale, in modo tale che l'ago possa
ruotare liberamente.
S ruotiamo la capsula in modo che
coincidano la freccia di direzione con la
tacca %D.
S poniamo il bordo della bussola sulla
cornice verticale della cartina che indica la
linea 7ordS'ud, tenendo conto della
declinazione magnetica.
S ruotiamo il tutto tendo solidali carta e
bussola, finch l'ago magnetico si posiziona
sul 7ord.
,anche se non un modello trasparente ha lo
stesso funzionamento-
7el caso si voglia orientare la carta senza
tracciare il nuovo nord magnetico, baster
ruotare la ghiera dei gradi calcolati in senso
orario se orientale ,est- o in senso
antiorario se occidentale ,ovest-
Aussola a prisma
"l procedimento lo stesso, in questo caso
dobbiamo aprire completamente il coperchio
e far coincidere la linea di mira con la linea
7ordS'ud.
"n entrambe i casi la linea rosa di riferimento 7ordS'ud stata corretta con la declinazione
magnetica attuale tracciando una nuova linea dal punto di riferimento * e correggendola dei gradi
calcolati, con la scala riportata in alto.
6rientare la carta senza bussola
La carta puB anche esser orientata anche senza bussola con il metodo a vista.
&priamo la carta davanti a noi.
"ndividuiamo dei punti particolari del paesaggio, come cime, campanili, incroci stradali, ecc.
Quindi giriamo la carta fino a quando le direzioni dei punti noti coincidono.
5' anche possibile usare il sistema dell'allineamento, conoscendo una strada, basta allinearla con
quella della carta, ruotandola fino ad averle parallele.
>etodo dell'allineamento
>etodo direttrici
Vedremo che ci sono anche altri sistemi per determinare il nord e quindi che potrebbero essere utili
ad orientare la carta.
L54"675 8M
+alcolo dell'azimut
Fopo aver visto che cosa un azimut e come si fa a misurare un azimut con i vari tipi di bussola e il
momento di vedere come si passa da un azimut rilevato con la bussola alla cartina e viceversa.
*rima vediamo perB come si misura un azimut sulla carta.
&zimut sulla carta con il goniometro
0racciamo una linea che congiunga i due punti di cui vogliamo conoscere
l'azimut, in modo tale che intersechi una linea verticale del reticolo.
*osizioniamo il centro del goniometro sul punto di intersezione delle due
linee e facciamo combaciare la tacca %D con il nord del reticolo.
Leggiamo i gradi indicati dall'altra linea.
S'e la nostra linea entro un certo angolo far fatica ad incontrare un
reticolo verticale, andr bene perciB anche una linea orizzontale del
reticolo, baster poi orientare il goniometro sull'asse #M%D2C%D sulla linea
del reticolo da 6vest ad 5st, e poi determinare l'azimut sempre dallo %D.
&zimut sulla carta con la bussola trasparente
La bussola sulla cartina si usa come un goniometro non tenendo conto dell'ago.
*osizioniamo il bordo pi; lungo sulla linea che congiunge i due punti, con la
freccia diretta nella direzione che vogliamo raggiungere.
Nacciamo scorrere la bussola lungo la linea fino ad incontrare una linea verticale
del reticolo.
!uotiamo la capsula della bussola fino a quando le linee sul fondo non siamo parallele al reticolo, in
modo che il 7ord della bussola sia orientato correttamente.
Leggiamo il nostro azimut sotto la freccia direzionale.
Falla carta alla bussola
Aussola 0rasparente
Fopo aver rilevato sulla carta il valore dell'azimut, con il sistema sopra descritto, dobbiamo
correggerlo in base alla declinazione magnetica, se usiamo il reticolo chilometrico, lo correggeremo
della variazione magnetica.
Quindi ruotiamo la bussola senza toccare la capsula ,o ghiera-, fino a che l'ago non corrisponda con
la freccia del 7ord impressa sul fondo della capsula.
La direzione indicata dalla freccia direzionale della bussola il nostro azimut sul campo.
Aussola a prisma
Fopo aver rilevato l'azimut con il goniometro, dobbiamo correggerlo in base alla declinazione
magnetica, se usiamo il reticolo chilometrico, lo correggeremo della variazione magnetica.
& questo punto ruotiamo su noi stessi finch sotto la linea di fede non abbiamo i gradi del nostro
azimut corretto.
Quella che abbiamo nel traguardo la nostra direzione.
Falla bussola alla carta
"l procedimento sar l'opposto di quello indicato sopra. "ndividuato l'azimut con i due sistemi di
bussole come abbiamo gi visto, non ci resta che correggere il valore con la declinazione o
variazione magnetica, a seconda del reticolo usato.
Aussola 0rasparente
Aasta posizionarla sulla carta in modo che le linee di fondo siano parallele al reticolo ,fate sempre
attenzione a cosa vi riferite-, poi scorrete fino a quando il bordo non passa per il punto noto da cui
avete fatto la rilevazione e tracciate una riga. Questo sar il vostro azimut sulla carta.
'ulla carta la posizione dell'ago della bussola non significativa.
,vedi JD disegno sopra e poi riporta sulla carta con il #D disegno-
Aussola a prisma
Fovrete usare il goniometro. *osizionate il centro sul punto noto
da cui avete fatto la rilevazione, in modo che lo %D sia sulla
verticale nord di questo punto.
*oi segnate l'angolo del vostro azimut sulla carta ,A- e quindi
tracciate una linea passante fra il punto noto e quello appena
marcato col goniometro, la linea sar la direzione del vostro
azimut.
7ell'esempio vede che dal punto noto stata tracciata la direzione
del 7ord parallela al reticolo, qui stato messo il centro del
goniometro, e poi in A stato riportato l'azimut di #G%D rilevato.
Vi sembra complicato9 Nate qualche prova e vedrete che in pratica molto pi; semplice che a
parole. Fa questi esempi vedete subito come sia pi; semplice l'uso della bussola trasparente.
"l metodo della bussola trasparente anche detto '"LV&.
L'azimut suoi utilizzi sul campo
"n molte occasioni puB succedere di dover seguire una qualsiasi direzione sul terreno con l'aiuto
della bussola. L'arrivo della nebbia o pi; semplicemente della notte in una zona con pochi
riferimenti come una vasta pianura o una zona boscosa, puB obbligare l'uso della bussola per
continuare la nostra escursione. Aisogner saper trovare sulla carta il punto raggiunto e quello verso
il quale si vuole proseguire.
Questo sistema di mantenimento della direzione prende il nome di >arcia all'azimut.
>arcia all'azimut
+on questo nome si indica un percorso effettuato seguendo una direzione assegnata tramite un
azimut.
*er usare la tecnica della marcia all'azimut bisogna essere muniti di una semplice bussola con la
quale mirare dei punti presi come riferimento e valutare la gradazione 7ord.
" punti di riferimento non devono quindi trovarsi a distanze notevoli ma devono essere
relativamente vicini al fine di garantire la precisione dei rilevamenti fatti con la bussola ,un maggior
numero di riferimenti garantisce una notevole precisione-.
"ndividuato l'azimut sulla carta, sappiamo gi come individuarlo anche con la bussola.
"n mare aperto basterebbe seguire una linea retta, ma nel nostro caso il nostro terreno di
esplorazione vario e dovrai attraversare valli, monti, fiumi e simili, occorrer fare in un altro
modo.
*untiamo la nostra bussola ed individuiamo un punto intermedio ben evidente sulla nostra
direzione. 'cegli punti evidenti e che potrai vedere anche da altre angolazioni o quando ti sarai
avvicinato, infatti non importante seguire una linea retta, ma avere sempre a vista d'occhio il
punto da raggiungere. *oi mettiti in cammino e raggiungi questo oggetto.
'e per caso non ci fosse completamente visibilit e nemmeno punti di riferimento, dovremo farci
aiutare dal nostro compagno. &ndr pi; avanti di noi nella direzione stabilita e controllando con la
bussola si far deviare il primo compagno, in modo da tenere la direzione voluta pi; esatta
possibile. Aisogna ricordare che non facile andare dritti in mancanza di visibilit, perch= si ha la
tendenza a piegare a destra o a sinistra. Aaster indicargli da che parte spostarsi per ritornare nella
direzione giusta. Quando avremo raggiunto il punto stabilito, o quando inizieremo a far fatica a
vedere il nostro compagno, ci fermeremo e stabiliremo un nuovo punto sulla nostra rotta, come
abbiamo appena fatto, fino a raggiungere la meta.
Nacciamo un esempio(
Fato un punto di partenza denominato * marciamo per 18$ gradi 7ord fino a raggiungere un punto
+ posto ad una distanza O. 'e il punto + non visibile dal punto * per l'eccessiva distanza troviamo
con la bussola dei punti intermedi tra * e + posti sempre a 18$ gradi 7ord fino a giungere al punto
+ che ci interessa. Fa li procedendo allo stesso modo si puB, mediante altre indicazioni raggiungere
punti successivi. +on questo metodo tollerabile un errore di #$% m rispetto all'obiettivo prefisso.
&bbiamo detto che in caso di visibilit che ci fa vedere il terreno al di l dellostacolo, dovremo
individuare con la bussola un elemento riconoscibile nella nostra direzione di marcia e raggiungerlo
dopo aver aggirato lostacolo, per poi riprendere la nostra direzione. >a nel caso fossimo costretti a
deviare dal nostro percorso ,un altura, un recinto, un fabbricato- che costituisce anche una barriera
ottica ,cosa che ci impedisce sia di prendere un riferimento al di la di esso, sia di traguardare al
punto di partenza dopo averlo superato-, in questo caso dovremo aggirarlo.
&ggirare un ostacolo
+ome facciamo ad aggirarlo senza perdere il nostro azimut9 +i sono due modi.
'istema degli &ngoli !etti
"l modo pi; semplice quello di deviare a destra o a sinistra di C%D, continuare in questa direzione il
pezzo necessario contando i passi per determinare la distanza percorsa, ritornare nella direzione
precedente e senza tenere conto di altri riferimenti proseguire in questa direzione fino a superare
l'ostacoloT deviare nuovamente nella direzione opposta di C%D e percorrendo la stessa quantit di
passi della prima deviazione, raggiungerete cos: la nuova posizione sul prolungamento
dellitinerario primitivo e con una conversione di C%D riprendere quindi il percorso nella direzione
voluta.
7el nostro esempio stiamo percorrendo un azimut di M1D arrivati in prossimit dell'altura deviamo a
destra di C%D, cio ci dirigiamo a 8G1D e contiamo i doppiSpassi percorsi, quando vediamo che sulla
nostra sinistra il percorso libero, giriamo a sinistra di C%D, cio ci dirigiamo sull'azimut iniziale di
M1D e percorriamo un tratto di percorso fino ad avere campo aperto sulla nostra sinistra ,non serve
contare i passi-, quindi deviamo a sinistra di C%D, cio con direzione 1J1D e facciamo lo stesso
numero di doppiSpassi compiuti nella prima deviazione. Natti questi ci fermiamo, siamo ritornati
sull'allineamento che avevamo dovuto abbandonare. ?iriamo a destra di C%D e riprendiamo l'azimut
iniziale di M1D.
'istema dei G%D usato nelle bussole !ecta
+on questo sistema praticamente uguale al precedente, non serve calcolare gli angoli, ma basta
utilizzare le apposite tacche della bussola.
'e si desidera aggirare piccoli ostacoli ,boscaglie, paludi, colline, laghi-, procedere come segue(
a- &vviarsi tempestivamente sulla rotta di deviazione "". ,regolare lago 7 sotto le due tacche di
deviazione-.
+ontare i passi.
b- &ppena la via libera, proseguire nella direzione normale ". ,uguale a quella normale-.
c- Ena volta superato lostacolo, avviarsi sulla rotta di deviazione """. ,regolare lago 7 sotto le
altre due tacche di deviazione-. 0ornare nella direzione per lo stesso numero di passi contati per la
rotta di deviazione ""..
d- 'uccessivamente possibile proseguire nella direzione di marcia originaria.
Questo metodo puB essere usato su tutte le bussole che hanno riportate queste tacche, magari con
angoli diversi in base al modello.
L54"675 83
"l punto di stazione
&bbiamo visto tanti modi per usare la bussola, abbiamo visto come trovare un punto sulla carta e
come darne le coordinate, come seguire un percorso, ma la cosa pi; importante sapere dove
siamo. +erto se conosciamo il posto molto facile, ma nel caso ci fossimo persi, come facciamo a
capire dove siamo.
7on facile, specie se siamo alle prime armi, ma qui vi spieghiamo alcuni metodi.
"nnanzitutto il punto sul terreno dove si trova l'osservatore e il corrispondente sulla carta prendono
il nome di punto di stazione ,*.'.-.
!icordo solo che un punto dato da un azimut e da una distanza. L'azimut non un punto.
>etodo a vista
5' forse il pi; facile se sappiamo leggere bene la carta e se siamo in una zona con molti riferimenti,
in mezzo ad un bosco puB essere quasi inutile.
+onsiste nel determinare il *.'. facendo riferimento a particolari circostanti e vicini sicuramente
individuabili sulla carta topografica. Qui ad esempio abbiamo un incrocio, con una casa sulla
sinistra, che riusciamo ad individuare anche sulla carta e noi ci siamo vicini, quindi sappiamo dove
siamo.
>etodo della carta lucida
'u un foglio di carta lucida si prende un punto * a caso. 'i tracciano gli allineamenti ,o gli azimut-
a tre punti noti sul terreno &,A,+. 'i posiziona il foglio lucido sulla carta andando a far coincidere
gli allineamenti con i tre punti noti, il punto * sar il nostro *.'.
Questo metodo puB essere fatto anche senza la bussola, come il precedente. Aasta porre ad esempio
uno spillo al centro del foglio e usarlo per traguardare ai tre punti e andando a tracciare una linea
per ogni direzione. 0ale metodo puB essere usato anche in zone di anomalia magnetica.
>etodo degli azimut reciproci
'i individuano visivamente almeno due obiettivi la cui posizione sia identificabile sulla carta
,campanile, cimitero, incrocio stradale, cima di un monte, ecc.-. 'e i punti sono tre meglio, l'errore
sar minore, inoltre bene che questi punti non siamo vicini tra loro e nemmeno a 83%D, in quel
caso sapremo solo che ci troviamo tra questi due, se sono due punti meglio che l'angolo formato
rispetto a noi sia di C%D, basta usare le nostre braccia per verificarlo. 'e prendiamo tre punti l'ideale
sarebbe che questi si trovino a 8#%D l'uno dall'altro.
*untando la bussola nella direzione degli obiettivi, se ne rileva l'azimut ,che ormai dovremmo saper
fare-, e lo annotiamo su un pezzo di carta.
'i calcola l'azimut reciproco, che dovreste saper fare. ,lezione 8J-
'i tracciano questi azimut nella carta come abbiamo visto in precedenza, in modo che si incrocino.
&d esempio dal punto sulla carta della chiesa tracciamo il nostro azimut reciproco, come se fosse il
nostro azimut che abbiamo visto come riportare sulla carta. +on la bussola trasparente non serve
nemmeno calcolare il reciproco, basta solo prolungare la retta che parte dal punto rilevato.
?eneralmente si former un triangolo, in cui si trova il nostro *.'. pi; piccoli pi; siamo stati
precisi ed il nostro punto sar maggiormente definito.
>etodo delle coordinate polari
'i sceglie sul terreno un punto caratteristico riportato sulla carta. 'i misura l'azimut magnetico
rispetto al punto di stazione e si misura la distanza naturale.
'i calcola l'azimut reciproco e si riporta sulla carta dal punto di riferimento, cos: come la distanza
sulla semiretta disegnata, ottenendo cos: il punto di stazione.
L54"675 8C
+alcolo delle distanze e altezze
5sistono vari modi per calcolare altezze e distanze, pi; o meno precisi, qui ve ne spiego alcuni.
0ecnica del FoppioS*asso
5' la pi; usata dagli esperti dell'orienteering.
Questa sistema, pur non essendo una unit di misura, variando da persona a persona e in base alle
caratteristiche del terreno, risulta comunque il pi; efficace e utile in orientamento.
5sprime la distanza che intercorre fra due impronte successive dello stesso piede.
*er sapere a quanto corrisponde una distanza ogni persona deve sapere quanti doppi passi gli
servono a coprire una distanza di 8%%m camminando o correndo.
*er saperlo basta che usiate le colonnine che si trovano lungo le strade.
Nate un po' di pratica sui vari terreni per vedere quanto misura un vostro doppioSpasso.
7ell'immagine due doppiSpassi ,distanza indicata-
>isura di una distanza non percorribile
"ndividua un oggetto ,&- ben visibile sull'altro lato del fiume. "n corrispondenza ad esso, pianta un
bastone ,A- sulla tua riva. +ammina lungo la riva, perpendicolarmente alla direzione &A, per una
certa distanza, ad es. $% metri. *ianta qui un altro bastone ,+-. +ontinua a camminare per una la
met della distanza precedente ,#$ metri-. *ianta qui un terzo bastone ,F-. 6ra cammina
perpendicolarmente alla direzione AF. Quando vedrai allineati il bastone + con il punto & fermati,
La distanza F5 uguale a met larghezza del fiume.
7el caso sotto +F K A+ 2 # perciB &A K F5 O #
>isura con la tesa del cappello
'tando sulla riva del fiume individua un oggetto ben visibile sull'altra sponda. "nclina il cappellone
in modo da traguardare il punto prescelto con la tesa dello stesso cappellone. 'enza alzare ne
abbassare la testa, girati su te stesso fino a trovare sulla tua riva un punto che sia allineato con la
HtesaH del cappellone. La distanza fra te e questo punto uguale alla larghezza del fiume.
7el nostro caso &A K A+
>isura delle altezze con l'alpenstoc
*ianta un bastone a qualche distanza dal piede dell'albero del quale vuoi misurare l'altezza.
>ettendoti faccia a terra, spostati opportunamente per trovare sul terreno il punto dal quale vedi
allineate la sommit del bastone e quella dell'albero. 'e necessario, sposta il bastone per facilitare
la ricerca.
] K ,AOF-2L
>isura delle altezze con l'ombra
'e c' il sole pianta in terra il bastone, poi misura l'ombra del bastone e quella dell'albero. +on delle
semplici proporzioni otterrai l'altezza da conoscere.
7el nostro caso &A K , &+ O 5F - 2 FN
>isura delle altezze con la matita
>etti ai piedi dell'albero una persona della quale conosci l'altezza. 'tando a una distanza
presumibilmente almeno doppia di quella ricercata, conta, con l'aiuto di una matita o di un
bastoncino tenuto in mano con il braccio teso, quante volte l'altezza della persona conosciuta sta
nell'altezza dell'albero. >oltiplica questo numero per l'altezza della persona e otterrai l'altezza
desiderata.
7el nostro caso l'albero uguale a J volte l'altezza della persona.
L54"675 #%
En semplice esercizio con l'azimut.
Vediamo ora come procedere per arrivare al luogo del tesoro...
7ella tabella sono segnati i punti &,A,+... che di volta in volta dovranno essere raggiunti. & fianco
di ogni punto vi il valore dell'azimut e la distanza ,in metri- da percorrere per raggiungere il punto
successivo.
*unto +oordinate *unto +oordinate
*olari *olari
& ##$ 81% ] #1C
C8
A 18M G1 " 1%3
1C
+ ##C $1 L 1%#
J$
F 1%M 83G > J%
3M
5 1# JJ 7 81%
G$
N J$ G% 6 ##J
18
? 18% 8JJ
"n pratica si procede in questo modo.
La squadriglia si porta nel punto di partenza( il primo azimut di ##$D. &doperando la bussola nel
modo indicato in precedenza, mirando nel collimatore si individua la direzione da seguire.
En componente della squadriglia, misurando la distanza assegnata di metri 81%, si porter nel punto
&, mentre lo scout con la bussola, rimanendo nel punto di partenza, controller che il secondo scout
proceda nella giusta direzione.
&rrivati nel punto & si misura il secondo azimut di 18MD. Eno scout procede lungo la direzione
individuata per G1 m portandosi nel punto A e cos: via.
L'esempio di percorso azimut in un centro abitato stato scelto perch= puB servire a collegare il
gioco con la tecnica di orientamento.
Quando durante un hie vi capiter un tratto di percorso azimut, svolgetelo nel modo sopra detto.
+ome prova durante l'hie potreste dover trasformare il sentiero che state percorrendo in percorso
azimut( in questo caso si procede nel modo inverso a quello sopra descritto.
'upponete di dover HcostruireH un percorso azimut dal punto & al punto A lungo la mulattiera che
congiunge i due punti.
Eno scout si porter lungo il sentiero ad una certa distanza da &, ma in modo tale da tenersi bene in
vista ,punto 8- e durante lo spostamento misurer la distanza. 7el punto & un secondo scout con la
bussola, mirando al primo scout determiner il valore dell'azimut. Natto questo, il primo scout si
sposter sempre su questo azimut fino a raggiungere il secondo scout, misurando la distanza e cosi
via.
L54"675 #8
6rientamento con altri strumenti
6rientarsi con il metodo della posizione del sole.
6re *osizione del sole
G 5'0
C 'EFS5'0
8# 'EF
8$ 'EFS6V5'0
83 6V5'0
6rientarsi con il metodo dello scout &mericano
*ianta nel suolo un bastoncino, puntandolo verso il sole in modo che non faccia
ombra sul terreno.
Fopo 8$S#% minuti apparir l'ombra alla base del bastone. Questa ombra punta
ad 5st. &spetta fino a quando l'ombra almeno lunga 8$ cm.
0raccia la perpendicolare alla direzione dell'ombra per avere il 7ord.
5' stato inventato da uno scout americano.
6rientarsi con l'orologio
>etti l'orologio ben orizzontale.
&ppoggia un fiammifero o un bastoncino al bordo del quadrante
e ruote l'orologio fino a far coincidere l'ombra con la lancetta
delle ore.
Fividi a met l'ora segnata dalla lancetta delle ore ,conta le ore
da % a #J-. La direzione del 7ord quella che va dal centro
dell'orologio verso questa ora.
5s( 'e l'orologio segna le 3, il nord dato dalla direzione che va
dal centro dell'orologio verso le J. 'e l'orologio segna le 8G, la
direzione che va dal centro verso le 3 la direzione del 7ord.
6rientarsi con le stelle
7ell'emisfero 'ettentrionale, in una notte senza nuvole, = facile riconoscere
la stella polare, che indica quasi esattamente ,con un grado di errore- il
7ord. *er individuare la stella polare bisogna riportare cinque volte la
distanza delle ultime due stelle dell'6rsa >aggiore e il punto trovato
coincide con il 7ord.
L54"675 ##
"l percorso rettificato
"l percorso rettificato il tracciato della strada o del sentiero raddrizzato, si eliminano le curve. "n
questo modo il percorso rilevato sul quaderno di caccia risulta rettilineo. 5 le curve9
'ebbene a prima vista non risultino, ci sono anch'esse. *er rilevarle occorre la bussola. 5sistono vari
sistemi di percorso rettificato( il pi; comune quello belga, perch rispetto agli altri pi; facile e
pi; veloce.
*5!+6!'6 !500"N"+&06 A5L?&
'i divide il foglio in $ colonne uguali ,vedi fig. sotto-.
7ella parte centrale si segna la strada percorsa, rappresentata da due linee rette distanti # mm. l'una
dall'altra. Fa queste vengono poi tracciate delle frecce indicanti le varie direzioni del 7ord che il
percorso accusa via via, ovvero gli azimut di ogni tratto, nonch= le distanze che intercorrono fra
ogni cambiamento di direzione.
*raticamente si procede nel seguente modo.
Fisegnata la traccia sul quaderno di
marcia, prima di partire controllate
con la bussola la direzione del 7ord e
segnatela sul foglio con una freccia.
6ra avanzate lungo il percorso,
misurando a passi la distanzaT
procedete cos: fino a quando non
vedrete l'ago della bussola ,che terrete
in mano- cambiare direzione, il che
avverr alla prima curva che
incontrerete.
0racciate allora sul foglio una linea
orizzontale, segnate la distanza ed
infine la nuova direzione del 7ord.
!ipartite e procedete come prima,
contando i paesi e indicando sempre
le, nuove direzioni del 7ord.
7elle due colonne adiacenti a quella
centrale si deve segnare tutto quello
che si vede nelle immediate vicinanze
della strada( fiumi, ferrovie, strade che
s'incrociano, case, campi, ecc.
7elle due colonne esterne invece
segneremo i particolari distanti che si
vedono in quel tratto di percorso,
come montagne, campanili, ripetitori,
o qualsiasi altro particolare
riconoscibile.
L54"675 #1
Lo schizzo panoramico
*er disegnare uno schizzo panoramico dobbiamo prima di tutto costruirci un HvisoreH, con un pezzo
di compensato o un cartoncino robusto. "n seguito dobbiamo suddividere il visore in riquadri con
filo bianco e riportare poi sul foglio da disegno la stessa quadrettatura, disegnata a matita sottile.
>etteremo al visore una cordicella che passeremo dietro al collo e che ci aiuter a tenerlo sempre
alla stessa distanza dagli occhi.
"nfine individueremo alcuni punti caratteristici del paesaggio ,case, alberi isolati, vette, campanili- e
inizieremo da essi il nostro schizzo. Questo ci aiuter tutte le volte che dovremo allineare di nuovo
il nostro visore.
L54"675 #J
"l materiale del topografo
>ateriale di squadriglia per un'attivit di esplorazione.
*er orientarti ,trovare loriente-, non ti bastano una bussola e una carta. 5 necessario infatti avere
un minimo di attrezzatura che ti permetta di cavarti di impaccio in ogni occasione. 5cco degli
oggetti utili che dovrebbero far parte dellattrezzatura topografica di squadriglia(
S bussola
S righello
S squadra
S goniometro
S compasso
S matita
S gomma
S biro
S pastelli e pennarelli di almeno tre colori diversi ben distinguibili fra loro
S carta millimetrata
S carta da lucido
S alcuni spilli con la testa colorata
S un metro a nastro
S qualche foglio di carta millimetrata
e naturalmente una carta topografica del luogo completa, le fotocopie di un particolare servono a
poco se hai seguito questo corso.
L54"675 #$
6rienteering
Lo sport dei boschi.
+oncludiamo questo corso di topografia raccontandovi uno sport ancora poco conosciuto, che
potremmo fare nelle nostre attivit per affinare la tecnica topografica e per vivere una bella e sana
competizione tra squadriglie.
Nra gli sport nella natura, la corsa di orientamento fra i pochi che ha per oggetto l'ambiente, con le
sue valli, i suoi fiumi, i suoi boschi e le sue radure.
+aratteristica di questa disciplina, oltre alla corsa, infatti la capacit di orientarsi su un territorio,
scegliendo il miglior itinerario per raggiungere il traguardo. *er far ciB si utilizzano gli elementi che
la stessa natura ci offre come il crinale di una collina, un avvallamento, un sentiero, un torrente.
Furante la gara l'atleta deve passare per una serie di punti di controllo che determinano cos: il vero
percorso. ^ una disciplina sportiva che richiede ragionamento e intelligenza e la velocit della corsa
deve essere proporzionata alla capacit di orientarsi.
0ra un punto e l'altro nessun segnale o traccia indicano la strada da seguire cosicch= ogni
concorrente libero di scegliere l'itinerario che preferisce e che ritiene miglioreT unici strumenti a
sua disposizione una bussola, una carta topografica della zona, estremamente precisa e dettagliata
su cui indicata l'ubicazione precisa e dettagliata dei punti di controllo da raggiungere.
L'individuazione sulla carta del migliore itinerario possibile tra due punti di controllo e la sua esatta
percorrenza sono i problemi che l'orientista deve risolvere.
Vediamo come si svolge una gara. "nnanzitutto una persona esperta conoscitrice del campo di gara
prepara il percorso ponendo le _lanterne` ,una scatola colorata- ai punti di controllo.
&l momento della partenza, ogni partecipante riceve la cartina con dei segni convenzionali che
indicheranno la partenza, le _lanterne`, l'arrivo, le zone vietate al passaggio.
&lla lanterna il concorrente deve punzonare il cartellino di gara a lui dato prima di partire.
&l traguardo si controlla attraverso i marchi delle diverse punzonatrici, se il concorrente ha
frequentato tutti i punti del percorso.
'e manca anche un solo segno si viene squalificati.
Vince il concorrente che nel tempo minore ha punzonato tutti i punti nell'ordine richiesto.
'i pratica di preferenza d'estate nei boschi, ma diffusa anche l'attivit di orientamento invernale
con gli sci da fondo si possono inoltre organizzare gare in citt ,la pi; famosa si svolge ogni anno a
Venezia-T vi sono anche corse di orientamento a staffetta ed in notturna.
"l maggior numero di praticanti si registra nei paesi scandinavi ,nella sola 'vezia su 3 milioni di
abitanti vi sono circa 1 milioni di orientisti-. "n "talia si pratica soprattutto nel 0rentinoS&lto &dige.
Nra i praticanti ci sono numerosissimi scout e guide, che espertissimi con bussola e cartina si sono
distinti in parecchie gare. 'i possono organizzare delle belle gare tra squadriglie ,staffetta- o tra
singoli e si puB gareggiare anche in citt. Norza allora, chiedete al vostro caporeparto di organizzare
subito una gara, potreste diventare voi i futuri campioni di 6rienteering.
5 allora proviamoci anche noia
+on lo stesso entusiasmo di una caccia al tesoro, come di una passeggiata nella tranquillit della
natura, oppure come di uno sport per atleti.
7ei paesi nordici l'orienteering materia di studio a scuola, cos: gli alunni hanno anche l'occasione
di dover applicare le discipline della geografia, del disegno, dell'ecologia, dell'educazione fisica.
*er praticare questo gioco necessario conoscere l'uso della carta topografica ,sapere i segni
convenzionali, individuare la conformazione del terreno, ecc.- e della bussola per poi utilizzare le
gambe ed il cervello insieme. L'orienteering si potr praticare camminando o correndo, oppure in
bicicletta, in barca o in canoa, di giorno o di notte ,con le torce elettriche o con la luna piena-, sugli
sci o in slitta. ^ un gioco poco costoso che richiede una carta topografica, una bussola e un
abbigliamento sportivo, ma soprattutto entusiasmo e spirito d'avventura.

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