Dispensa Corso Italiano l2

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CORSO PER LAGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI ITALIANO LINGUA SECONDA

UNIVERSITA CA FOSCARI DI VENEZIA PROGETTO A.L.I.A.S. (APPROCCIO ALLA LINGUA ITALIANA PER ALLIEVI STRANIERI) LEGNANO, SCUOLA DI BABELE 7 Maggio 2005 : Dottor Paolo Torresan 21 Maggio 2005 : Dottor Mario Cardona

PARTE I Glottodidattica per studenti adulti e suggerimenti operativi


1) Che cos la glottodidattica? 2) Lingua e comunicazione 2.a Lingua reale e lingua artefatta

3) Lapprendimento di una seconda lingua (L2)

2.b Luso e la grammatica. Tra due litiganti 3.a Le variabili in gioco nel contesto migratorio 3.b Linterlingua: una lingua che sta in mezzo 3.c Come il nostro cervello impara una lingua

4) Le tappe dellapprendimento dellitaliano L2 4.b Una programmazione a spirale

4.a Epossibile individuare un percorso comune?

5) Indicazioni metodologiche relative allinsegnamento dellitaliano L2 5.a Dalla grammatica normativa alla sociolinguistica 5.b Come costruire le Unit Didattiche?

PARTE I

GLOTTODIDATTICA STUDENTI MODELLI OPERATIVI

ADULTI

PER

1) CHE COSE LA GLOTTODIDATTICA?

La glottodidattica una branca della linguistica applicata che si occupa dellinsegnamento delle lingue straniere in base a criteri scientifici elaborati grazie alle acquisizioni della linguistica, Paravia). dellantropologia e della psicologia (definizione del dizionario della lingua italiana De Mauro Nata negli anni 50/60, tuttora giovane ed in evoluzione, poich gli studi in questo ambito seguono i mutamenti della societ e dei correlativi bisogni che si vengono a creare. Si tratta di una scienza sia teorico-pratica, perch si occupa dello studio della lingua come sistema astratto (Noam Chomsky teorizz negli anni 60 la GU, Grammatica Universale che si deve apprendere), che disciplinare, poich si occupa anche dei metodi concreti di insegnamento. innata, ovvero una serie di principi comuni a tutte le lingue, attivata da esempi o input nella lingua

2) LINGUA E COMUNICAZIONE

2.a Lingua reale e lingua artefatta

E ancora abbastanza diffusa lopinione che insegnare una lingua straniera significhi insegnarne la grammatica ed un certo numero di parole. Per anni, ed in alcuni casi ancora oggi, nelle nost re scuole questo stato il metodo applicato che pareva inconfutabile. Se il problema fosse cos semplice non vi sarebbero generazioni di studenti usciti da scuola dopo usare una lingua nelle reali situazioni di comunicazione. centinaia di ore di frequenza di lezioni di lingua straniera senza essere in grado n di capire n di

Il linguaggio verbale lo strumento primario per mezzo del quale gli esseri umani si mettono quotidianamente in relazione con gli altri ed in quanto veicolo di comunicazione esso si configura come fenomeno attivo e dinamico . Ma nellinsegnamento scolastico la dimensione della descrivere, dividere in regole e eccezioni dinamicit viene spesso smarrita e la lingua viene trattata come una materia statica da fissare,

Le ultime tendenze glottodidattiche non vogliono eliminare la grammatica ma tentare di conciliarla con le reali esigenze della comunicazione. Se la lingua viva (che cambia con il cambiare della societ, che gira e rigira le parole, crea frasi) e si muove allinterno di un contesto sociale e culturale mentre io, studente, posseggo strumenti logici ed astratti come far a muovermi allinterno delle reali situazioni comunicative?

quotidianamente neologismi, acquisisce vocaboli stranieri, re-inventa modi di strutturare le

Pensiamo alla corrispondenza forma linguistica-significato: se la grammatica normativa mi prescrive una norma per ogni funzione comunicativa, un significante (vocabolo) per ogni significato (oggetto/concetto) la realt ben lontana da questi concetti! Pensiamo al linguaggio pubblicitario, che gioca proprio sui significati plurimi, sulla scomposizione

e ricomposizione delle parole, sui modi di dire, su proverbi, su stereotipi e credenze legate ad una societ/cultura (ESEMPI: Pubblicit mutande, ragazze di schiena con indosso mutande colorate di diversi tipi: lu-natiche; pubblicit Honda Jazz con concorso cinematografico albori ,ricordiamo i caroselli?). abbinato: Jazz, si gira; pubblicit Citroen La prima auto che si guida con la kasko e fin dagli

Pensiamo inoltre ai nostri atti linguistici quotidiani: la grammatica mi insegna che per esprimere un comando devo usare limperativo. Ma in realtquanti modi e sfumature ho per esprimere un comando, al di l dellimperativo? Per non addentrarci nella marea di forme ormai in disuso nella lingua orale come Ella/egli/esso/essi per i pronomi personali soggetto (divenuti lui,lei, loro), loro dopo il verbo per il complemento di termine (si usa gli anche per il plurale) fino ad arrivare al non utilizzo neppure di le complemento di termine (uso di gli per a lei) o del condizionale per esprimere un desiderio in maniera cortese o unintenzione ( uso dell imperfetto ind. : volevo invece di vorrei o dovevo invece di dovrei)

2.b Luso e la grammatica. Tra due litiganti


Cosa ci hanno proposto i relatori dellUniversit Ca Foscari di Venezia per arrivare al Concilio di Babele, tra sig.ra Grammatica e sig. Uso? Ci stato consigliato di partire dalla comunicazione reale per arrivare a scoprire la grammatica, come gli stessi pi recenti metodi glottodidattici propongono. Il suggerimento di partire da un allinterno di un contesto2 di riferimento. testo1 reale (tratto dalla vita quotidiana o comunque il pi verosimile possibile), inserito Linsegnante in questo caso non assume il ruolo n di giudice sovrano n di legislatore, cos pure il libro non assume quello di Codice Civile n di Codice Penale. La lezione non prevede ruoli gerarchici con sommi saperi infusi agli alunni (ancor meno in una classe di studenti adulti) ma libri) diventa (-no) uno strumento (degli strumenti) tra gli strumenti, utile (-i) da utilizzare non diventa un processo di interazione alunno-alunno, alunno-insegnante. Il libro di testo (o meglio i singolarmente ma assieme a strumenti reali quali pubblicit, regolamenti, articoli e pubblicazioni sullattualit piuttosto che su delle tematiche scelte (anche in base agli alunni!), giochi linguistici da svolgere insieme, narrazioni reali ed auto-narrazioni (autobiografia-racconto di s), dizionari, brochures, manifesti, comunicati
1

PER TESTO SI INTENDE UN EVENTO COMUNICATIVO CHE PUO UTILIZZARE DIVERSI LINGUAGGI: DAL LINGUISTICO VERO E PROPRIO (SCRITTO/ORALE), AL VISIVO, SONORO La ricostruzione dellevento comunicativo importante, anche nelle prime classi, perch risulta poco efficace ai fini dellapprendimento lessicale la pura somministrazione di elenchi di parole cos come ai fini dellapprendimento grammaticale lapplicazione della regola su brevi frasi scollegate tra loro (non si crea la motivazione a comprendere il significato).
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UN TESTO HA LA POSSIBILITA DI ESSERE VERIFICATO, SPERIMENTATO, SENTITO SE E INSERITO IN UN CONTESTO (LUOGO, TEMPO, ARGOMENTO, RUOLO DEI PROTAGONISTI DELL EVENTO COMUNICATIVO).

(Per approfondire questo argomento si rimanda alla sezione Come costruire ununit didattica?) Esplorando gli usi della lingua e le sue possibilit si pu arrivare ad una scoperta ragionata della alunno, tra strumento utilizzato ed alunno, tra uso e norma ).

grammatica . Il ruolo dellinsegnante in questo caso di guida e di mediatore (tra alunno ed La lezione-interazione diventa a misura della classe e non standardizzata ed assume un aspetto anche culturale. (Si parla della concezione di Cultura in senso antropologico. La lezione diviene una spinta al confronto tra diverse esperienze/valori, che possono emergere anche culturale una presentazione nozionistica, da parte dellinsegnante. della cultura italiana).

attraverso la lingua, le sue forme e lo stupore linguistico non si vuole indicare con aspetto

Viene quindi suggerito agli insegnanti di italiano come seconda lingua di partire dall uso per arrivare alla grammatica , ponendosi come scopo primario dellinsegnamento linguistico il raggiungimento della competenza comunicativa. Ma cosa sintende nello specifico per competenza comunicativa? E la capacit di sviluppare contesto della situazione.

dei messaggi 1) grammaticalmente corretti, 2) personalmente motivati e 3) appartenenti al Questa pratica didattica utilizzabile fin dalle prime fasi dellinsegnamento, per iniziare fin da

subito ad interiorizzare gli aspetti grammaticali legandoli a quelli pragmatici (ovvero come applico nella pratica la sequenza di vocaboli allinterno del testo e del contesto, scritto e orale). Nelle prime fasi sappiamo che indispensabile fornire gli strumenti linguistici di base per muoversi

(primi vocaboli, prime espressioni, verbo essere e avere), ma gi possibile inserirli in un contesto ricollegandosi a delle situazioni reali e facendo emergere le poche conoscenze pregresse

tramite brevi ascolti, prime brevi drammatizzazioni (ricreando idealmente una situazione), (Per approfondimenti a riguardo rif. seconda parte. Esercizi propostici dal dott.Torresan a)

presentazione in cerchio nome + aggettivo, b) ancora in cerchio ripetere insieme discorsi di una ipotesi su testo --- eventualmente per nostri studenti arabofoni, silofoni di un sistema

situazione propostici in ebraico- drammatizzata c) ascolto plurimo testo in portoghese e linguistico diverso dallindoeusopeo, per intenderci, si possono proporre mini-testi pi marcati a livello fonico-modulazione voce- e accompagnati con gestualit/mimica magari proposti dagli insegnanti, al fine di aver pi linguaggi da interpretare)

3)LAPPRENDIMENTO DI UNA SECONDA LINGUA (L2) 3

3.a Le variabili in gioco nel contesto migratorio


Come si apprende una seconda lingua? I modelli teorici pi importanti, relativi allapprendimento linguistico in generale, individuano come componenti essenziali del percorso: le caratteristiche comunicativa (se il parlante percepisce positivamente le conversazioni nella nuova lingua, e se stesso come attore allinterno di esse, probabile che le volte successive abbia una maggior autostima di s, e di conseguenza maggior possibilit di successo) . I dellapprendente, gli input che vengono dallambiente esterno, i modi e la qualit dellinterazione

differenze individuali (laspetto motivazionale ed emotivo in primis).

fattori sociali influenzano in maniera profonda lapprendimento linguistico, cos come le

Stephen Krascher ha compiuto degli studi sullapprendimento della lingua nel contesto della migrazione ed ha sviluppato delle ipotesi interessanti, di queste in particolare: 1) Lacquisizione, diversa dallapprendimento, un processo base che avviene in contesti significativi e naturali. Occorrerebbe creare anche in classe contesti simili a quelli reali, 2) Lapprendente formula delle ipotesi sulla nuova lingua: lapprendimento avviene perci in 3) Linput fornito deve rivelarsi comprensibile (lingua non capita = lingua non appresa), e ai fini della accessibilit dovrebbe essere: adeguato agli alunni, n troppo basso n troppo alto (i + 1). Bisogna evitare di studente ( i il livello dello studente, +1 il grado di difficolt che linsegnate aggiunge) si eviter di farlo annoiare ed provato che capisca; in quantit sufficiente, e quindi disponibile e ripetuto; rilevante e interessante quanto a tema e argomento; coinvolgente.
3

per avvicinarsi il pi possibile ad un processo naturale. un contesto creativo e costruttivo.

dare testi o esercizi banali; puntando ad un livello di poco maggiore a quello dello

Per seconda lingua (L2) si intende una lingua che si apprende in loco, per lingua straniera (LS) la lingua appresa in un contesto scolastico esterno dalla societ in cui lidioma in questione utilizzato.

A queste condizioni linput pu diventare intake, pu essere cio interiorizzato ed 4) Pu incidere, ai fini dellapprendimento, il filtro affettivo: un basso livello di ansia, una acquisito.

sufficiente motivazione e un buon livello di autostima facilitano il processo di acquisizione. Viceversa, una motivazione scarsa e blocchi mentali possono costituire la base perch si verifichi il fenomeno della fossilizzazione linguistica, che si verifica quando il processo di apprendimento si blocca, cristallizzandosi ad un livello basso. Ognuno di noi va incontro

a questo fenomeno nello studiare una lingua straniera. Una buona tecnica per ovviare a questo problema pu essere quella di registrare lo studente mentre parla e fargli riconoscere i propri errori e a cercare di correggersi. riascoltare la registrazione : con un processo di straniamento sar lui stesso a

Anche John Shumann ha trattato lapprendimento della lingua nei contesti migratori.

La sua ipotesi pone al centro dellattenzione le condizioni sociali ed affettive entro le quali

avviene questo tipo di apprendimento. Agli immigrati inseriti nei paesi di accoglienza in condizioni di distanza sociale e culturale dagli autoctoni pu capitare che il processo di acquisizione della L2 si fossilizzi allo stadio iniziale. Si riproporrebbe cos nella migrazione lo stesso fenomeno di formazione di lingue PIDGIN osservato in situazioni di colonialismo, con lapprendimento da parte dei nativi della lingua dominante semplificata ed impoverita nelle strutture e nel lessico.

Shumann sostiene che la qualit e la quantit del contatto e la distanza culturale ed affettiva tra i gruppi stanno alla base del processo di acquisizione della L2.

3.b Linterlingua: una lingua che sta nel mezzo


Linterlingua una lingua che si colloca a met strada tra la lingua madre e quella che lo

studente sta cercando di imparare. Questo termine (coniato negli anni 70 da Selinker) ribalta la prospettiva dellapprendente come soggetto passivo che deve gradualmente arrivare a riempire le sue lacune e correggere i suoi errori, dati dalle interferenze con la LM4.

Lingua materna.

Linterlingua, infatti, non una lingua mancante, un linguaggio deficiente con una serie di vuoti da colmare, ma un sistema provvisorio in mutamento e diverso da soggetto a soggetto, frutto non soltanto dellinterferenza ma di strategie di apprendimento quali la semplificazione, la sovrageneralizzazione, la riduzione della complessit

Per mettere in atto queste strategie (diffuse, universali e indispensabili ai fini dellapprendimento) importante che lo studente abbia a che fare con testi interi ( che , a differenza delle frasi, possono essere compresi senza conoscere tutte le parole e comunque offrono un ampio vocabolario) e che possa sperimentare la produzione della lingua (scritta o possibile.

orale) su argomenti che gli interessano cos da essere stimolato a cercare di esprimersi il pi

Strategie universali di apprendimento sono state teorizzate anche da studi nel campo della acquisition device) che permetterebbe di apprendere una lingua 1

psicologia. Esisterebbe in ogni uomo un dispositivo specifico detto LAD (language 3 verificando, 4 fissando, 5 sistematizzando e 6 riflettendo. Tale dispositivo sarebbe comune a tutti dalla nascita, anche se con lavanzare dellet tende ad irrigidirsi ed a funzionare meno agilmente. Nelle nuove tecniche di insegnamento delle lingue si cerca di tener conto di naturale. osservando, 2 ipotizzando,

questo LAD, per sfruttare le capacit del nostro cervello seguendone il funzionamento

3.c Come il nostro cervello impara una lingua

Razionalit ed emotivit sono gestite da aree diverse del cervello: larea ipotalamica divisa in ippocampo, responsabile della memoria a lungo termine, e analitico, lineare, razionale, verbale, il destro al contrario globale, simultaneo, emotivo, visivo. La nostra percezione della lingua bimodale, dal momento che amigdala, responsabile del sistema emotivo. Lemisfero sinistro del cervello

entrambi gli emisferi vi sono coinvolti. Un messaggio linguistico viene percepito in primo luogo in le caratteristiche verbali in modi diversi:

modo globale, solo successivamente in modo analitico. I due emisferi percepiscono ed elaborano

Emisfero sinistro fonologia morfologia sintassi

Emisfero destro struttura prosodica

relazioni formali tra le parti di una frase

intento espressivo di una frase

significato letterale varianti stilistiche

significato metaforico umorismo verbale

Nellapprendimento di una L2 o di una LS particolarmente importante il ruolo dellemisfero destro e la sua sfera dazione.

4)LE TAPPE DELLAPPRENDIMENTO DELLITALIANO L2

4.a E possibile individuare un percorso comune?


Quale sia la lingua dorigine degli apprendenti, nelle forme iniziali compaiono forme simili. Si Losservazione dei processi di apprendimento ci parla sia dei bisogni degli studenti che del in un secondo tempo?

possono azzardare delle ipotesi di sviluppo dellitaliano L2, che passa dallinterlingua. modo di acquisizione delle strutture linguistiche: che cosa viene colto per primo e che cosa solo

Losservazione costante ci utile per programmare e ri-programmare, ri-definendo costantemente i nostri scopi. Osservando le produzioni iniziali troviamo diverse analogie nonostante le differenze di et, di provenienza, di ambiente lavorativo, di istruzione pregressa Ad esempio: tra le prime parole usate dallapprendente, nonostante generalmente linsegnamento del passato venga introdotto in un secondo momento, ritroviamo parecchi participi in -ato: andato, venuto, mangiato, chiamato, lavorato Il bisogno di raccontare e di raccontarsi porta la persona a captare e riutilizzare elementi che portino con s lidea di passato. Niente ci impedisce, perci, di introdurre il passato prima di aver trattato tutto il presente con le sue regolarit ed eccezioni!

4.b Una programmazione a spirale


Il tipo di approccio di cui si parlato il tipico di una programmazione cosiddetta a spirale. La programmazione a spirale prevede la presentazione di ogni argomento non pretendendo di calibrandolo sui bisogni degli alunni. essere esaustivi, ma con periodiche riprese dello stesso ai fini di approfondirlo man mano Le lezioni non devono essere frammentate oggi questo argomento con questo lessico inerente e questaltro argomento grammaticale, la lezione dopo un altro argomento lessicale con altro maggioranza dei libri di testo) ma garantire rimandi, ritorni, approfondimenti tot a pag. tot.). argomento grammaticalee sempre pi difficile (quello che in genere viene proposto dalla Il libro di testo se si vuole pu essere usato come riferimento ma non come vincolo (no da pag. In genere il metodo del ritorno, del rimando, della digressione in base ai bisogni ed alle richieste degli studenti quello che ognuno di noi insegnanti di italiano agli stranieri adulti si trova, nei fatti, ad applicare, compiendo una scelta empatica (adattandosi allandamento della lezione, ai a se stesso ed a volte

bisogni ed alle richieste degli alunni) ma spesso non legittimando questo insegnamento nemmeno maturando addirittura sensi di colpa (oggi non ho fatto niente: non sono andato avanti!).

In realt i metodi pi recenti di insegnamento di L2 spingono proprio ad una programmazione che preveda lezioni di questo tipo (rif. corsi di lingua riservati agli studenti Erasmus ed in generale agli studenti stranieri alle Universit). Le difficolt per linsegnante possono essere:

il mettersi in gioco ed in relazione con gli alunni, non in una posizione di superiorit del dott.Torresan);

assoluta ma mantenendo sempre il ruolo di guida-coordinatore-mediatore (rif. le lezioni il prepararsi (o aver gi a disposizione gi usate, estratte da libri, ecc) Unit Didattiche prima delle lezioni; il valutare non solo gli alunni, ma anche il proprio lavoro (auto-valutandosi, prevedendo una programmazione continua e ragionata); il ritrovarsi con gli altri insegnanti eventualmente implicati nel compito di formazione. Ma in verit se ci pu costituire un caso difficile negli organi scolastici istituzionali (per limplicazione di diverse istituzioni e figure a far riferimento) e con bambini e ragazzi giovani (per problemi di disciplina), ci non dovrebbe comportare particolari problemi nelle istituzioni di volontariato che insegnano a persone adulte.

Per quanto riguarda linfluenza della lingua materna , questa ha un ruolo rilevante nel determinare le produzioni iniziali degli apprendenti. Inoltre ritroviamo influenze di vario genere anche da altre lingue precedentemente apprese. Tra le lingue affini (spagnolo-francese-portoghese-italiano) se inizialmente la somiglianza pu di sedimentazione di forme non corrette.

risultare un vantaggio poi si pu trasformare anche in un ostacolo, perch c un maggior rischio

5) INDICAZIONI METODOLOGICHE PER LINSEGNAMENTO DELLITALIANO L2

5.a Dalla grammatica normativa alla sociolinguistica


Come gi visto e rivisto levoluzione dei metodi ha portato, negli ultimi anni (dagli anni 70),

da forme e proposte

compatte, solide e univoche,

centrate sul ruolo ed il protagonismo dellinsegnante,

centrate sulla lingua come oggetto dellinsegnamento a metodologie pi

flessibili,

centrate sul ruolo e sui bisogni dellapprendente,

che puntano allo sviluppo della lingua come mezzo comunicativo. Mentre la grammatica normativa ci ha addestrato a prescrivere e proscrivere, la sociolinguistica ci insegna a descrivere : riflettere, partendo dalluso, sulla norma distinguendo la sua applicazione nei diversi registri e nei diversi contesti. 5 (Se uso lui/loro come pronomi personali Soggetto una comunicazione alla Preside della scuola di mio figlio-, se non uso la forma di cortesia con linsegnante della Scuola di Babele perch si creato un rapporto di amicizia, la uso con nella lingua orale anche nel linguaggio formale non posso usarli nel linguaggio formale scritto

linsegnante di mio figlio che ho visto solo durante le riunioniecc Se sono nel nord-Italia sentir utilizzare come forma di passato quasi esclusivamente il passato prossimo, se sono in sud-Italia quasi unicamente il passato remoto)

Edalle riflessioni nellambito della sociolinguistica che partono alcuni spunti metodologici suggeritici dal dott. Cardona, riportati qui di seguito.

utile lo tratto prima, ci che meno utile dopo), ci che diffuso (ci che pi diffuso prima, ci che meno diffuso dopo), ci che semplice (pi semplice prima verso pi complesso poi), ci che crea difficolt e ci che si pu descrivere tramite regole.

Preparare le lezioni e durante le lezioni dedicare attenzione a: ci che utile (ci che molto

tramite lavoro da organizzare sul lungo periodo, acquisisca le competenze per auto-correggere lerrore. E poco indicata lipercorrezione verso il povero studente quando parla, perch si penalizzerebbe cos facendo la comunicazione.

Distinguere lerrore (reiterato) dallo sbaglio (occasionale) e adoperarsi affinch lo studente,

Un approfondimento bibliografico consigliato da Cardona nellambito della sociolinguistica Metafora e vita quotidiana di Lekoff, edito da Bompiani.

Considerare come unit linguistiche di base segmenti, espressioni , non vocaboli. Le parole vivono insieme allinterno di un contesto, non sono mattoni singoli (fatto evidente in riferimento ad alcune espressioni molto usate come essere in gamba, giornata storta, che costituiscono un insieme di parole a cui corrisponde un solo significato).

Presentare la variet di usi per osservarla, ragionarci, ri-applicarla Esempio: vogliamo ragionare sullimperfetto dellindicativo. Quando lo uso? Possiamo partire da un brainstorming raccogliendo espressioni con limperfetto, ascoltare un dialogo che lo contiene Osserviamo dov, cerchiamo di spiegare i suoi usi: noteremo che va ben al di l del classico uso per il passato (forma di cortesia, chiedersi se, espressione stupore). Riflettiamo e ri-applichiamo la gamma di usi ricreando diverse situazioni.

Si pu ben constatare quanto si rivelerebbe limitante pretendere di essere esaustivi prescrivendo limperfetto esclusivamente per unazione che continua nel passatotrattare solo questo impiego sarebbe presentare una lingua artificiale . Potremmo anche trattare solo uno o alcuni dei suoi usi, ritrovandoli in un testo. Non si pretende di esaurire largomento in una lezione ma si vuole lasciarla aperta, lasciando spazio a riprese successive (ricordiamoci la programmazione a spirale).

che noi diamo per scontato, che sono per noi naturali, in realt sono culturali. I modi di

Prestare attenzione, anche nellinsegnamento della lingua, allaspetto culturale . Alcune cose

affrontare un discorso in un determinato contesto variano enormemente: come organizzare lo persona e convenevoli), la modulazione della voce, le pause ed i silenzi, i gesti Occorre riflettere anche su questi aspetti.

stesso, quando e come prendere il turno, quali parole scegliere, luso di forme di cortesia (terza

Gli esempi riportatici dal dott. Cardona sono innumerevoli: il cinese che dopo lesposizione di

un argomento da parte di un conferenziere non fa domande volendo indicare in questo modo la

sua approvazione rispetto alla chiarezza espositiva (atteggiamento che un conferenziere italiano potrebbe interpretare come disinteresse verso la sua esposizione); il nord-americano che, per effettuare una chiamata di lavoro, evita convenevoli e va stright to the point (comportamento che un italiano e un arabo, che procedono a spirale, avvicinandosi progressivamente al punto

di arrivo , senza forzature e senza andare subito al punto, potrebbero leggere come altamente scortese) Ci viene ricordato anche quanto sia legato alla cultura il concetto di tempo: il tempo al corrispettivo spagnolo usato in Andalucia araba fino alla fine del 1400- si Dios quiere) il concetto di futuro perci diverso dal nostro, anche a livello linguistico. Sempre in merito all futuro nella lingua araba, fortemente legata allislam, nelle mani di Dio InchAllah (o pensiamo

idea del tempo abbiamo potuto notare personalmente quanto il concetto di puntualit sia molto

mutevole: se per le culture industrializzate la puntualit essenziale, spesso per un orientale o per un arabo un indicazione di massima. Un altro esempio di quanto il modo di comunicare sia legato alla cultura linterpretazione della modulazione del tono della voce e del linguaggio gestuale: se ad un inglese pu sembrare che della nostra scuola che vede comunicare tra loro due ragazzi di Kasserine J due italiani che discutono serenamente stiano litigando, lo stesso pu apparire ad un insegnante

5.b Come costruire le Unit Didattiche?


Le Unit Didattiche sono proposte come unit base della programmazione a spirale. Sono dei contenitori in cui far confluire la variet degli input linguistici e linguistico. LUD : delle attivit secondo un ordine che rispecchia i processi di apprendimento

dotata di una sua compiutezza e coerenza; flessibile (pu variare nella durata da una a pi ore a seconda dellet degli studenti, dei ritmi

di apprendimento, del tempo a disposizione per la lezione e della distribuzione delle lezioni). LUD pu:

avere una sua completezza o far parte di un modulo riferito a unarea tematica (un contenitore con pi unit didattiche

riferite a il lavoro, la famiglia, le vacanze) .

Linput da cui partire pu essere costituito da qualunque cosa: un articolo di attualit, uno

L UD si organizza intorno ad un evento comunicativo .

spezzone di telegiornale o radiogiornale, uno slogan pubblicitario, anche un oggetto (nulla mi impedisce di fare un lavoro sui punti di vista raccontando la lezione in corso dal punto di vista la lezione-unit le possibilit sono infinite! delpennarello che usa linsegnante!). Con un podi fantasia e preparandosi precedentemente

Balboni ha elaborato un modello che contempla quattro fasi:

1- motivazione , durante la quale si vuole scatenare linteresse e lattenzione degli apprendenti verso largomento (si possono rivelare utili, tra le mille possibilit, i brainstorming); 2- globalit, in cui si presenta il testo e si procede attraverso ascolto, lettura, compiti diversi ai fini della comprensione dellevento comunicativo, 3- fase del lavoro sul testo , durante la quale si smembra il testo, si focalizza lattenzione su alcune parti, si propongono occasioni per usare lessico e strutture apprese attraverso attivit libere e creative; 4- fase di verifica del percorso . La prima fase quella che i relatori hanno chiamato anche anticipazione, facoltativa ma che

viene da essi consigliata. Il nucleo fondamentale della molecola di apprendimento (definizioni dott.Cardona ) costituito dalle fasi 2, 3 e 4: GLOBALITA, ANALISI E SINTESI.

Nella costruzione dell UD occorre tenere presente con chi si ha a che fare. Ad esempio:

posso lavorare sulla tematica della cucina (ricette) con adulti, con bambini piuttosto lavorer sul gusto (percezioni, preferenze). Ancora meglio se conosco gli alunni: per questo un suggerimento preparare delle unit prima dellinizio dellanno da tenere a disposizione, ma riservarsi la possibilit di modificarle o utilizzarne altre a lavori in corso.

dellapprendimento della nuova lingua. Limmigrato vede lacquisizione della L2 come una necessit, lo studente che studia la lingua straniera a scuola come un dovere anche linsegnante che deve adoperarsi per stimolare linteresse ed il piacere dellapprendimento.

Fondamentale, anche nella costruzione della stessa UD, coltivare il piacere

Andare incontro, quindi, agli interessi ed ai bisogni degli apprendenti un primo passo; stimolare esercizi in classe che prevedano luso della lingua come mezzo per confrontarsi ed interagire (come essa serve nella realt) un altro passo importante

Per qualche suggerimento a proposito si rimanda alla seconda parte di questa dispensa ma tutto poi stanella fantasia dellinsegnante!

B UO NE LE Z I O N I A T UT T I !

PARTE I I Esempi di materiale didattico e indicazioni per luso


1) Le attivit didattiche 1.a 1.b 1.c Introduzione Tecniche per facilitare la comprensione di Esercizi di scrittura Esercizi di lettura Esercizi di conservazione Esercizi di grammatica Esercizi misti

un testo 1.d 1.e 1.f

1.g 1.h 2) 3) 4)

Come correggere gli errori

FAQ: Domande, risposte e suggerimenti Riferimenti bibliografici e sitografici utili Materiale didattico (n.b. per chi avesse gi il

materiale consegnato durante il corso : la pag. 4 uguale alla pag. 8 !!! Per gli altri : la pag. 8 stata eliminata !!!)

PARTE II

ESEMPI DI MATERIALE E INDICAZIONI PER LUSO DIDATTICO

1) LE ATTIVITA DIDATTICHE

1.a Introduzione
Oggi le lingue vengono insegnate prima con la pratica e poi con la teoria. Per questo motivo il corso iniziato con la pratica e solo nella seconda lezione abbiamo appreso nozioni teoriche. La pagina 1 del materiale consegnatoci illustra lo schema delle attivit didattiche : nellambito da quello analitico durante il quale lo studente, che ha gi focalizzato la sua attenzione sui significati delle parole ascoltate, si concentra sullanalisi delle forme, ossia delle strutture

della lingua parlata la fase di ricezione caratterizzata dallascolto autentico e successivamente

grammaticali. La fase di produzione invece caratterizzata prima dallespressione libera orale in cui si presta attenzione ai significati e successivamente dallespressione orale controllata, cio attenta alle strutture grammaticali.

Lo stesso schema si ripropone per la lingua scritta : nellambito della ricezione lo studente legge facendo attenzione prima ai significati e poi alle forme grammaticali e in fase di produzione lo controllato concentrandosi sulle strutture grammaticali. PRATICA TEORIA studente scrive prima liberamente, facendo solo attenzione ai significati, e poi in modo Riassumendo quindi questa impostazione didattica prevede :

1.b Tecniche per facilitare la comprensione di un testo (pagina 2):

LETTURA O ASCOLTO AUTENTICI : il testo viene letto o ascoltato semplicemente.

LETTURA O ASCOLTO CON QUESITO: il testo inerenti.

viene letto o ascoltato e poi lo studente deve rispondere a dei quesiti

ANTICIPAZIONE : secondo lapproccio proposto dai formatori di Venezia per permettere ad uno studente straniero di comprendere un testo fondamentale che della comprensione. Ancora una volta si tratterebbe di un metodo per partire dai largomento di questo venga anticipato. In questo modo si riduce lansia nei confronti significati ( anticipati da un discorso sul testo che si andr a leggere o sui vocaboli in esso contenuti) e portare solo successivamente a ragionare sulle forme grammaticali perch la grammatica priva di questo contesto viene assimilata con pi difficolt. La scuola di Roma invece ritiene che questo passaggio non sia fondamentale, limportante sarebbe ritornare pi volte sul testo.

A pagina 12 riportato uno schema sulla precomprensione (warming up , riscaldamento ). Si pu procedere in diversi modi : v Brainstorming : linsegnante propone largomento del testo e fa dire agli studenti v Info rmazioni sullautore, il genere, il testo in generale; allargomento trattato nel testo; tutto quello che viene in mente a riguardo;

v Realia: linsegnante propone degli oggetti reali (o dei disegni) inerenti

v Giochi sintattici (parte superiore di pagina 13 ): linsegnante propone delle frasi v Parole chiave : linsegnante anticipa la spiegazione delle parole chiave del testo; domande inerenti; che gli studenti dovranno successivamente integrare nel testo presentato;

v elicitazione : linsegnante presenta largomento del testo e pone agli studenti delle v Mappa mentale : linsegnante scrive alla lavagna una parola ( ad esempio famiglia se il testo parla di questo argomento) e fa dire agli studenti tutto ci che riguarda questa parola ( come nel brainstorming).

FARE IPOTESI INSIEME : il Dottor Paolo Torresan a titolo di esempio ci ha racconto in portoghese per pi volte e alla fine di ogni ascolto ognuno di noi si

fatto provare ad essere degli studenti di una lingua straniera. Ci ha fatto ascoltare un confrontato con il compagno vicino ( possibilmente uno diverso ogni volta) in modo che ognuno potesse formulare delle ipotesi sul testo, scriverle e confrontarsi con i propri compagni. (il foglio pu essere fatto passare al compagno alla propria sinistra alla fine di ogni ascolto). Il fatto di interagire con un compagno e non direttamente con linsegnante permette di ridurre lansia e la vergogna dato che ci si confronta tra pari ( e non con desiderio di riascoltare il testo per poterlo comprendere. linsegnante che sicuramente ne sa pi dello studente) e cos aumenta la curiosit e il

PRODUZIONE

COMPRENSIONE

% DI NUMERO DI ASCOLTI / LETTURE

Colder ha osservato che lo studente che impara una lingua straniera cerca di fare delle ipotesi sulla struttura grammaticale ( ad esempio potrebbe osservare che in italiano molte parole che proprio partendo dalla pratica che lo studente pu apprendere la teoria e le forme grammaticali. finiscono in ato si riferiscono ad azioni passate). Quindi si conferma ancora una volta che Se utilizzato in una classe plurilingue questo metodo diventa ancora pi efficace perch

vengono formulate pi ipotesi sui significati ( dato che a seconda della lingua madre ogni studente riconosce vocaboli diversi) e quindi gli scambi di informazioni diventano pi produttivi. Questa tecnica si ispira al principio della GESTALT, ossia della psicologia della forma. In completa linformazione. Per capire un discorso in una lingua straniera non indispensabile comprendere tutte le parole ma piano piano si riesce a riempire i buchi mancanti per la comprensione anche senza conoscere il significato di ogni termine. E fondamentale che gli studenti lo sappiano!!!

inglese si dice che con questo metodo si ottiene il CLOSING THE GAP, cio si

INCASTRO ( JIGSAW) : preso un testo lo si pu spezzare in varie parti e lasciare che sia lo studente a ricostruirlo. Il testo ovviamente deve essere gi conosciuto, quindi linsegnante pu prima leggerlo o farlo leggere o ascoltare e quindi riproporlo spezzato in frasi, paragrafi, testi minori, periodi ecc

INCASTRO COLLABORATIVO ( pagina 3): linsegnante divide un testo in pi parti ( ad esempio quattro) e divide la classe nello stesso numero di gruppi (4) . Ad ogni gruppo consegna una parte del testo e a questo punto i vari gruppi devono collaborare per scambiarsi informazioni per ricostruire il testo . E anche possibile formare nuovi gruppi con studenti presi da ognuno dei gruppi di partenza: in questo modo nelle nuove unit formate ognuno degli studenti conosce una parte del testo e potr confrontarsi con gli altri per ricostruirlo interamente.

INCASTRO PROGRESSIVO : pagine 5, 6,7. Linsegnante propone un testo (

pag.5 ) nel quale bisogna completare il dialogo di sinistra con le frasi elencate a destra. ripropone lo stesso dialogo in cui vengono aggiunte nuove frasi da completare fino a ricostruire interamente il dialogo.

Gli studenti fanno delle ipotesi per ricostruire il dialogo. Successivamente linsegnante

QUESITO A SCELTA MULTIPLA : il testo viene letto o ascoltato e per aiutare la comprensione linsegnante prepara delle domande con risposte a scelta multipla.

GRIGLIA : letto o ascoltato un testo lo studente deve riempire una griglia preparata grammaticali ( ad esempio: individua allinterno del testo tutti i vocaboli che si riferiscono a pagina 9 degli allegati.

dall insegnante che chiede di individuare varie tipologie di vocaboli o di strutture ai colori o al passato o al futuro ecc). Si pu vedere come esempio lesercizio proposto

VERO O FALSO : una volta letto o ascoltato il testo lo studente dovr rispondere a dei quesiti vero/falso.

TRANSCODIFICAZIONE : La transcodificazione una delle tecniche fondamentali per guidare-verificare la comprensione, soprattutto perch non richiede un testo e l'esecuzione di disegni basati sulle informazioni contenute nel testo stesso; l'attivit pu essere svolta con un'unica fonte (l'insegnante o un nastro) oppure come produzione scritta. La forma pi tipica di transcodificazione si ha con l'ascolto-lettura di

lavoro di coppia: ogni allievo fornisce le istruzioni per il disegno che il compagno deve eseguire (> Dettato -disegno). Altri esempi di transcodificazione sono centrati sugli piantina, ecc. aspetti pragmatici: ad esempio, mimare quanto si ascolta, seguire un itinerario su una

RIORDINO : linsegnante consegna un testo diviso in pi parti messe in ordine sbagliato. Pu ad esempio utilizzare delle vignette. Lo studente, da solo o in gruppo, dovr formulare delle ipotesi per riordinare il testo. Ad esempio a pagina 4 si pu trovare la spiegazione di un esercizio di riordino che possibile fare a gruppi. Ogni gruppo discute le ipotesi di riordino del testo (ad esempio quello utilizzato per lincastro collaborativi di pagina 3) suddividendosi i compiti, in modo che ciascun membro sia attivo nel lavoro da svolgere, e la correzione pu avvenire tramite il confronto delle ipotesi di tutti i gruppi, secondo il metodo sopra spiegato dellincastro collaborativo. Un altro esempio nella met inferiore della pagina 13. A pagina 29 troviamo una serie di esercitarsi a produrre liberamente immaginando dei commenti alle scene.

vignette che lo studente deve mettere in ordine. Dopo averlo fatto potr anche

ABBINAMENTO LINGUA-IMMAGINE : pu servire a meglio comprendere il testo affiancare ad alcuni vocaboli delle immagini che li illustrino.

TELEFONO SENZA FILI :lo studente deve sforzarsi di capire quanto gli riferisce il compagno e deve saperlo ripetere correttamente. Si veda ad esempio la pagina 25 .

1.c Esercizi di scrittura :


DETTATO : pagina 26, lavorando in coppia due studenti A e B hanno a disposizione un testo che appeso al muro. Lo studente A lo legge allo studente B che trascriverlo. I due studenti possono darsi il cambio a met testo. Unaltra tipologia di gli lontano ( e non pu quindi leggere quanto c scritto al muro) e questi deve dettato la seguente : abbiamo sempre due studenti A e B che hanno a disposizione lo In questo modo A detta a B le parti che a questi mancano e B fa lo stesso con A.

stesso testo ma nel foglio di A ci sono delle parti non presenti nel foglio di B e viceversa.

PRODUZIONE LIBERA ORALE (PLO) E SCRITTA (PLS) : pagina 28. Sono esercizi che si possono fare sia in forma orale che scritta. v Riassunto di un testo ; v Produzioni collaborative;

v Trasformazione da un genere a un altro : lo studente deve trasformare un testo scritto al genere maschile in genere femminile e viceversa ( oppure da singolare e plurale e viceversa);

v Produzione di un genere testuale : si pu ovviamente utilizzare solo a livelli molto alti e consiste nella produzione di una determinata tipologia di testo ( v Scenario , roleplay, role-making e role-taking : Si tratta di un continuum di fa ripetere agli studenti delle battute), diviene role-taking( in cui si ha un articolo, saggio ecc);

attivit che muove da una simulazione totalmente guidata ( in cui linsegnante contributo limitato ad alcuni elementi ) muove verso il role-making ( in cui la

creativit presente in maniera pi decisa) per giungere fino al roleplay( in cui gruppi la scelta delle strategie, della dimensione della performance, di alcuni elementi contestuali).

si costruisce un dialogo sulla base di una situazione, lasciando alle coppie o ai Del roleplay fa parte anche un variante detta

"scenario". In definitiva linsegnante propone una situazione e pu indicare base a questo canovaccio ( ad esempio : sei in biglietteria e hai fretta; sei al supermercato e devi pagare) interpretando ciascuno una parte; compagno deve rispondere liberamente;

delle battute e poi gli studenti devono inventare una situazione comunicativa in

v Dialogo aperto : uno studente legge una battuta data dallinsegnante e il suo v Drammatizzazione : serve soprattutto per la produzione orale e per esercitare v Conflitto comunicativo : linsegnante d consegne molto precise a due studenti in modo da creare una situazione di confronto ( ad esempio dice allo studente A di fingere di essere limpiegato di una biglietteria che sta per biglietto in quel momento). chiudere e allo studente B di essere un passeggero che deve fare per forza il la fonetica e consiste nel recitare un copione;

1.d Esercizi di lettura :

LETTURA E CONFRONTO : si consegna agli studenti un breve testo da leggere in un tempo limitato ( ad esempio 2 minuti e mezzo). Avendo poco tempo a disposizione gli studenti dovranno leggere il teso senza soffermarsi sulle singole parole. Dopo la prima lettura potranno confrontarsi con i compagni vicini e passare ad una seconda lettura e cos via.

1.e Esercizi di conversazione :


MIMARE DELLE SITUAZIONI : linsegnate pu mimare delle situazioni ed per strada, ad esempio pu mimare il dialogo allinterno di un negozio). invitare gli studenti a formulare delle ipotesi ( pu prendere spunto da dialoghi ascoltati

RECITARE : linsegnante pu recitare una parte e farla ripetere agli studenti . entrambi gli esercizi si veda la pagina 35 .

Per

GRIGLIA : linsegnante consegna agli studenti due tipologie di griglie da completare. Gli studenti dovranno confrontarsi a coppie : lo studente A ha una griglia con indicati degli elementi che lo studente B non conosce ma che deve sapere per completare la propria griglia. A pagina 11 riportato lesempio di una delle due griglie. RICOSTRUZIONE DI CONVERSAZIONE : linsegnante pu proporre spiegato a pagina 20.

una conversazione tipica del quotidiano e invogliare gli studenti ad interpretarla come

PRODUZIONE LIBERA ORALE E SCRITTA : si veda sopra nella parte degli esercizi di scrittura.

squadre e ognuna deve dire il maggior numero di aspetti positivi/negativi della situazione presentata nel bigliettino.

Pagina 30 : linsegnante ritaglia dei bigliettini con scritte delle frasi, divide la classe in due

GIOCHI: gli studenti immaginano di essere gli inquilini dello stesso condominio. A

turno ogni studente va alla lavagna e scrive che tipo di problemi pu creare allinterno del condominiale.

palazzo; dopodich gli studenti si confrontano come se fossero ad una riunione

SI O NO : ogni studente deve scrivere alla lavagna delle parole (ad esempio inerenti la sua vita privata) e gli altri per capire di cosa si tratta devono fare domande cui il loro compagno pu rispondere solo in modo affermativo o negativo. Uno studente esce dalla classe e gli altri decidono un regalo da fargli. Lo studente rientra e deve indovinare il regalo facendo domande cui i compagni potranno rispondere solo con s o no.

SCOPRIRE LIDENTITA: uno studente ha attaccato sulle spalle un cartello con il nome di un personaggio famoso ( o di un oggetto) e deve indovinare chi sia facendo domande ai suoi compagni.

1.f Esercizi di grammatica :


INDIVIDUARE ELEMENTI GRAMMATICALI : linsegnante pu

proporre agli studenti un testo ed invitarli ad individuare indicatori temporali, articoli,

verbi ausiliari, pronomi e seconda delle esigenze. Si vedano pagine 21 e 32. Unaltra

modalit la seguente : linsegnate consegna un testo agli studenti e li invita a sottolineare degli elementi grammaticali ( ad esempio il passato prossimo). Gli studenti lavorano e possono confrontarsi ( ad esempio possono dirsi quanti passati prossimi prossimi gi sottolineati e con delle frecce che partono da questi e in corrispondenza

hanno trovato). A questo punto linsegnante consegna ad ognuno un foglio con i passati delle quali gli studenti devono scrivere ad esempio il soggetto. Infine si pu proporre una griglia da completare ( esempi alle pagine 14,16,17,18). Si tratta di un metodo efficacissimo per comprendere la funzione di un verbo o di unaltra struttura grammaticale prima ancora di averla studiata in teoria (dopo lesercizio sul passato prossimo, ad esempio, gli studenti potrebbero essersi gi fatti unidea su quando si debba usare questo tempo verbale e su come usare gli ausiliari essere e avere). COMPLETARE : linsegnate pu prendere un testo o un articolo di giornale cui ha ripristinare. Un esempio riportato a pagina 22: dallarticolo di giornale sono stati tolti tutti gli articoli. VERBERE ! : linsegnate deve far indovinare il verbo verbere facendosi fare delle domande dagli studenti. Ad esempio quando verbi? . In questo modo gli studenti si esercitano a coniugare i verbi e si sforzano a parlare e a scoprire un nuovo vocabolo!

tolto degli elementi grammaticali ( ed esempio gli articoli) che gli studenti devono

RIFERIMENTI ANAFORICI : allinterno di un testo lo studente deve individuare delle strutture grammaticali (ad esempio i pronomi) e riferirli alla persona corretta. Si veda pagina 14.

1.g Esercizi misti :


da pagina 10 : linsegnante propone un testo e ogni studente, dopo averlo letto, formula delle possibili domande da porre ai suoi compagni. Successivamente gli studenti si fanno le domande tra loro e devono rispondere, guardando il teso solo alla fine dellattivit. PRODUZIONE CONTROLLATA E REIMPIEGO

DELLE

FORME (pagina 23 ) : In questa tipologia di esercizi gli studenti possono produrre utilizzando le forme grammaticali apprese : v Tavole di combinazione : linsegnante prepara delle colonne di varie strutture grammaticali (ad esempio una di verbi, una di soggetti, una di luoghi) e lo studente deve associare gli elementi tra loro e produrre frasi o testi;

v Giochi: linsegnante divide la classe in due gruppi. Un gruppo esce dalla classe mentre quello che resta vede dove linsegnante nasconde un oggetto. Il gruppo che era uscito rientra a i compagni rimasti in classe devono dare locuzioni spaziali; indicazioni per ritrovare loggetto. Pu essere utile per utilizzare i vocaboli e le v Cloze : come spiegato per altri esercizi sopra consiste nel riempire i buchi lasciati vuoti allinterno di un testo; v Drills : I pattern drills constano di una batteria di stimoli seguiti da uno spazio

vuoto in cui l'allievo deve fornire la risposta, che viene poi confermata o

corretta; se si usa un laboratorio audio-attivo possibile riascoltare l'esercizio matrice Stimolo->Risposta, ad esempio chiedendo agli allievi di separarsi in

ottenendo un prezioso feedback .Si possono impostare anche dei giochi sulla squadre o di mettersi in fila a seconda di una variabile: l'et, l'ora di partenza sei nato?" e comprendere le risposte per poter decidere in che posto della fila deve inserirsi;

da casa, ecc.: ogni allievo deve chiedere agli altri, nel primo esempio, "quando

v Caccia allerrore : linsegnante propone un testo con degli errori ( o riutilizza gli errori commessi dagli studenti stessi) e gli studenti devono individuarli e correggerli;

v Dialogo a catena : lo studente A dice qualcosa di s ( ad esempio io sono

Paolo e sono simpatico). Lo studente B deve presentare di nuovo lo studente A ( lui Paolo ed simpatico) e presentare se stesso. In questo modo ha anche la possibilit di coniugare i verbi utilizzati alla terza persona;

v Frasi strapazzate : ricorda gli esercizi del riordino fatti per la comprensione del testo ma in questo caso ( come illustrato a pagina 24) lo studente deve

riordinare gli elementi di una frase ( inserita in un testo) applicando le regole di grammatica che conosce ( ad esempio per riordinare la frase lettera mando complemento o gli aggettivi dimostrativi); piccolo questa ti un regalo con deve sapere dove vanno i pronomi v Tecniche di manipolazione : Raggruppiamo qui tutte quelle attivit che si

aprono, ad esempio, con la consegna "Volgere al..."(es. plurale) oppure "Sostituire la forma ... con ...", e cos via. Sono attivit caratterizzate dal fatto di operare al livello delle strutture di superficie e al di fuori di uno scopo comunicativo: la lingua viene vista solo in quanto forma, indipendentemente operano di solito sull'aspetto morfosintattico e sono indubbiamente molto

dalla valenza pragmatica e dalla componente socio-culturale.Queste tecniche precise nell'individuare un aspetto grammaticale e nel focalizzare l'attenzione dell'allievo su quello specifico punto. Si tratta tuttavia di tecniche che agiscono sul piano dei prodotti senza attivare processi profondi. Prive di finalit comunicative e di interesse socio-culturale, le tecniche manipolative risultano demotivanti.

Da pagina 27 : nel primo esercizio lo studente deve completare il testo con la punteggiatura mentre nel secondo deve completare il testo con una delle parole che si trovano nella colonna di destra.

Da pagina 31 : la classe viene divisa in due squadre A e B. A deve procedere lungo lalveare in orizzontale e B in verticale. A sceglie una lettera ( lalveare deve essere completo di lettere) e linsegnate chiede un vocabolo e una struttura grammaticale che inizi con quella lettera. Se la squadra risponde avanza di casella ( sempre in direzione orizzontale. Non pu per passare sulle caselle occupate dalla squadra B ) e vince la

squadra che arriva per prima dalla parte opposta dellalveare (che deve avere quindi un caselle.

numero di caselle uguale in verticale e orizzontale) e che ha occupato il maggior numero di Linsegnante prepara una tabella come la seguente : CAMICIA IO TU LUI NOI VOI LORO 1 5 cap 9 PIGIAMA 2 6 pel 10 MAGLIETTA 3 7 lo 11 4 8 12

Uno studente deve riuscire a coniugare correttamente il verbo da utilizzare. Ad esempio deve saper dire tu indossi la camicia. Se ci riesce vince la casella numero 5 cui corrisponde una sillaba ( che solo linsegnante conosce) finch non si scopre tutta la parola.

1.h Come correggere gli errori :


Ci stato consigliato di evitare di interrompere la fase di esposizione orale perch un gesto del genere rischia di bloccare e umiliare lo studente che potrebbe non voler pi rischiare di sbagliare. Ovviamente se lerrore dello studente impedisce la comprensione di quanto sta dicendo, linsegnante pu interromperlo per capire meglio. Solo dopo lesposizione linsegnante potr procedere alla correzione degli errori nei seguenti modi : ERRORI MORFOLOGICI (es. Ho andato) o FONETICI (es. mattin) :

linsegnante o uno degli studenti mimano una situazione ( ad esempio indica il braccio mostrando di provare dolore). Gli studenti dovranno cercare di interpretare la situazione (che in questo caso sarebbe mi sono rotto il braccio). Poniamo che lo studente A dica , interpretazione ogni studente deve ripetere lipotesi formulata da A (o dagli altri). commettendo degli errori, ho rotto braccio. Per dare dignit ad ogni possibile Ovviamente alcuni studenti saranno gi in grado di correggere lipotesi di A che

sbagliata ma linsegnante pu intervenire scandendo la frase sulle dita della mano ( ho sul pollice, rotto sullindice, braccio sul medio) magari indicando la parte dove c lerrore (in questo caso potrebbe ad esempio indicare che manca qualcosa prima del

pollice e tra indice e medio ), quindi facendola ripetere prima da A e poi da uno studente 34 e 35.

che sappia la versione corretta . Altri esempi di questo metodo sono riportati alle pagine PUZZLE LINGUISTICO ( pagina 19) : uno studente pronuncia una frase non

comprensibile, ad esempio perch utilizza un termine non adeguato come nellesempio

riportato. A questo punto se linsegnate comprende cosa davvero voleva dire lo studente allora deve aiutare lo studente che ha sbagliato e tutti gli altri a capire dov lerrore indicando cosa giusto e cosa sbagliato nella frase. Se invece linsegnante

stesso non capisce il senso della frase allora deve interrogarsi ed interrogare lo studente sul livello dellinterlingua ( in questo caso che cosa potrebbe significare ligio nellinterlingua dello studente e nella sua lingua madre) e sul contesto della parola sbagliata. Per correggere un elaborato scritto in classe ed evitare di intervenire mentre lo studente

sta ancora svolgendo il suo lavoro si possono utilizzare dei bigliettini da tenere sul banco con scritto vieni quando vuoi (e in questo caso linsegnante pu procedere alla correzione) oppure vieni quando ti chiamo io.

2) FAQ: DOMANDE, RISPOSTE E SUGGERIMENTI EMERSI DURANTE IL CORSO

Sicuramente non un metodo efficace quello di continuare a interrompere o a riprendere lo studente mentre cerca di parlare una lingua straniera. Si rischia di bloccarlo, di creare stati dansia e di impedirgli di buttarsi e tentare a parlare. il significato e lo scopo di ci che si svolge.

Come comportarsi con degli studenti adulti?

Per tenere alta la motivazione nellapprendente, inoltre, indispensabile che ladulto percepisca

Soprattutto negli alti livelli possibile stimolare la produzione facendo parlare gli studenti di controllate ad esempio dando ad ogni studente informazioni diverse in modo che ognuno sia servono, come nellesercizio della griglia di pagina 11. E giusto ricorrere ad una lingua ponte per spiegare una parola?

Come mettere gli studenti nella condizione di produrre ?

argomenti che stanno loro a cuore. A livelli pi bassi invece possibile fare produzioni costretto a parlare per comunicare agli altri quello che sa e per ricevere le informazioni che gli

Sarebbe sempre meglio evitare anche perch in classi plurilingue si rischierebbe di avvantaggiare solo alcuni studenti . Tuttavia per le parole cosddette vuote ( come pronomi o apprendimento del bambino e che sono difficilissime da spiegare, pu essere lunico metodo adatto per far conoscere il vocabolo. particelle), che vengono messe nel cervelletto ( zona delle cose involontari) nella fase di

Lapproccio didattico che ci hanno proposto i formatori prevede che linsegnamento di una L2 avvenga a spirale e non in modo lineare. Ci significa che vi sono vari livelli della lingua ( morfologico, sintattico, grammaticali) e in una lezione sarebbe bene spaziare in tutti i campi e non

Alcuni manuali sono strutturati in modo lineare. Sono utili?

seguire una successione solo lineare ( ad esempio una lezione solo il presente, quella successiva approfondito

il passato). In questo modo un certo argomento pu essere ripreso pi volte e in modo via via pi

3) ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E


SITOGRAFICI

SITI INTERNET :

www.itals.it : .

bollettino contenente contributi degli insegnanti di italiano come L2 raccolti ogni due mesi aiuta a creare dei crucipuzzle serve a creare cruciverba. per chiarimenti sugli argomenti della dispensa ( nel sito si /nozion)

www.puzzlemaker.com : www.eclipsecrossword.com : www.venus.unive.it

trova anche un dizionario di glottodidattica ondine : italslab

LIBRI : Volare e Volare 2 (Catizone, Humphris, Micarelli, Dilit-Alpha Beta 1998) Rete 1 La lingua in gioco Linea diretta giochi Giocare con la fonetica (Alma edizioni)

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