Esperimenti Decisivi... Di M. Todeschini
Esperimenti Decisivi... Di M. Todeschini
Esperimenti Decisivi... Di M. Todeschini
1
Per captare e misurare la corrente di spazio fluido che trascina la Terra intorno al Sole.
Lesperimento venne effettuato con una apparecchiatura ideata dallo stesso Todeschini e
con una serie di esperimenti durati vari anni. Il dispositivo, rifacendosi a quello usato da
Michelson, per le sue celeberrime esperienze, era tuttavia diverso nella disposizione degli
apparecchi ottici ed era diverso anche nel concetto. Infatti, mentre Michelson, pensava di
poter rilevare una corrente di spazio fluido contraria al movimento della Terra nello spazio,
Todeschini, invece, la voleva misurare nello stesso senso del moto di rivoluzione del nostro
pianeta. Infatti dalla sua Spaziodinamica, risultava che tale corrente doveva avere una
velocit relativa rispetto alla Terra di 30 km/sec. Risulta evidente quindi che, secondo la
relativit galileiana dei moti, un raggio luminoso emesso da una sorgente terrestre, assume,
oltre alla propria velocit di propagazione, anche quella del mezzo fluido che lo trasporta.
Due raggi quindi, che partano contemporaneamente da localit terrestre diametralmente
opposte, correndosi incontro, percorrendo distanze uguali, giungendo quindi nel punto di
mezzo del tragitto che le separa, impiegheranno tempi diversi, perch le loro velocit,
rispetto alla Terra, non sono uguali, stante che uno dei raggi risale la corrente, mentre
laltro la discende. Nella mezzeria della succitata distanza, le onde di incontro dei due raggi
risulteranno perci sfasate.
Fig. 1
Lapparecchio (Fig.1) consiste di due sorgenti S1 e S2 di luce monocromatica situate in linea
retta ad una distanza di 2 metri tra di loro. Vicino alla mezzeria sono disposte due lastre di
vetro semitrasparenti, inclinate simmetricamente in modo da deviare i raggi provenienti
dalle sorgenti luminose opposte e farli sovrapporre sullo schermo di un interferometro
laterale, per rendere visibili le frange dinterferenza allosservatore.
Per il calcolo preventivo di tale spostamento si deve seguire il seguente procedimento.
Tenuto presente che i due raggi emessi contemporaneamente dalle sorgenti luminose
opposte S1 e S2 hanno velocit diverse percui si incontrano in un punto D, spostato dalla
mezzeria O di un tratto L, si calcola prima tale distanza. Sottraendo da questa il numero di
intero di lunghezza donda che contiene, si determina la frazione donda di spostamento
delle singole frange di interferenza.
Fig. 2
Indicando con 2L la distanza fra le due sorgenti, e con L1 e L2 i percorsi effettuati dai singoli
raggi per incontrarsi, risulta evidente che:
2L = L1 + L2
(1)
Tali percorsi sono per uguali rispettivamente ai prodotti delle singole velocit V1 e V2 dei
raggi per il tempo comune t che essi impiegano nel percorrerli:
L1 = V1 t
L2 = V2 t
(2)
(3)
(4)
A questo punto dobbiamo considerare che il raggio che discende la corrente avr una
velocit V1 determinata dalla somma della velocit C di propagazione dellonda sommata a
quella V del mezzo fluido che la trasporta, cio:
V1 = C + V
(5)
Allo stesso modo, il raggio che risale la corrente avr una velocit V1 determinata dalla
differenza tra la velocit C di propagazione dellonda e quella V del mezzo fluido che la
trascina a valle, cio:
V2 = C - V
(6)
(8)
-----------
(9)
e sostituendo in questultima espressione il valore dello spazio L1 dato dalla (8) e quello L1
della (5), si ha:
LV
L =
-----------------
(10)
--------------------------------------11
= 0.1 mm (11)
3.10
0.0006
Quindi lo spostamento delle singole frange sar, in definitiva:
166.6 - 166 = 0.6 lunghezza donda
In conclusione, orientando lapparecchio in modo che la propagazione dei due raggi,
controversi, possa avvenire nella direzione della rivoluzione della Terra intorno al Sole, in
tutti gli esperimenti effettuati, si misur sempre uno spostamento di 6 decimi di lunghezza
donda. Tale fatto dimostra che esiste una corrente di spazio fluido avente una velocit di 30
km/sec, rispetto al nostro pianeta, come prediceva la Spaziodinamica todeschiniana. Se si
ruota il dispositivo di 90 , non viene rilevato alcun spostamento di frange, poich in tale
direzione i due raggi assumono la stessa velocit rispetto alla Terra.
A maggior conforto di quanto sopra descritto, Todeschini, propone unaltro calcolo.
Basandosi sulla incontestabile realt che i corpi cadono verso Terra, assumendo
laccelerazione (g), che viene loro trasmessa dalla circolazione dello spazio fluido che
circonda il nostro pianeta. Laccelerazione centripeta di questo spazio fluido circolante
possiede la velocit V deve perci essere uguale a (g), sapendo:
V2
------- = g
R
(1.1)
Da questa equazione si trae il valore dalla velocit periferica V dello spazio fluido in rapporto
alla Terra:
V =
g R
(1.2)
Poich laccelerazione (g) dei corpi decresce inversamente al quadrato della loro distanza R
dal centro della Terra, avremo:
K
g = --------(1.3)
R2
Introducendo questo valore nell espressione (1.2) e ponendo K1/2 = K1, si ha:
K1
V = ------------R
(1.4)
g
g1 = --------cos2
R1 = R cos
fig. 2.1
introducendo questi valori nella (1.2) si ha:
g R
----------cos
V =
(1.5)
V =
(1.6)
che la velocit relativa di rotazione dello spazio fluido in rapporto alla Terra, che si dovr
trovare, se la teoria esatta.
Siccome i valori conosciuti sono:
mm
L = 1.103
V = 9335.103 mm/sec
mm/sec
C = 3.1011
1.103 x 9335.103
L =
--------------------------------------11
= 0.031116 mm
(1.7)
3.10
0,0006
(1.8)
ESPERIMENTO N. 2
Per verificare se leffetto Doppler e quello Fizeau sono in armonia con la relativit di Galilei
oppure con quella di Einstein.
Com noto leffetto Doppler consiste nel fatto che se un osservatore O si avvicina ad una
stella S, il numero di onde 2 che il suo occhio riceve in un minuto secondo maggiore del
numero di onde 1 che riceverebbe se restasse immobile alla distanza Lx dalla sorgente
luminosa (fig. 3).
Fig. 3
In questultimo caso infatti il tempo che la luce impiega a percorrere la distanza Lx con
velocit C, evidentemente:
LX
TX = ------C
(13)
Da cui si ottiene:
LX
------- = C
TX
(14)
Indicando con 1 la lunghezza donda e con N1 sia il numero di onde contenute nella
distanza LX, sia il numero dei periodi di tempo T1 contenuti nel tempo TX, risulta:
LX = 1 N1
TX = T1 N1
(15)
(16)
Poich losservatore riceve 1 onde in un minuto secondo, ed in tale unit di tempo sono
contenuti 1 periodi, cio: T1 1 = 1, da quatultima relazione si deduce:
1
1 = -------T1
(17)
(18)
Supponiamo ora che losservatore si avvicini alla sorgente con la velocit V, mentre londa
provocata da questa gli corre con la velocit C. Evidentemente losservatore avr
limpressione di essere immobile e che la luce gli corra incontro con una velocit relativa W,
data dalla somma delle due componenti, cio:
W = C + V
(19)
Il tempo impiegato dal raggio ad arrivare al suo occhio quindi minore, perch egli non lo
aspetta da fermo, ma gli corre incontro. Tale tempo T X risulta perci:
T
LX
= ------C+V
(20)
= T2 N1:
(21)
(22)
(23)
la quale, pur essendo stata dedotta dalla relativit classica di Galilei, si identifica in pieno
con lespressione ricavata sperimentalmente dalleffetto Doppler.
Dalle espressioni (18) e (22) si vede che, sia per losservatore in quiete, sia per quello in
moto, la lunghezza donda (1) si mantiene costante, il che fisicamente chiaro, poich le
oscillazioni prodotte dalla sorgente, pur dilatandosi in cerchi sempre pi ampi, mantengono
inalterata la loro distanza reciproca, sono onde del mezzo fluido ambiente che costituiscono
un fenomeno fisico oggettivo che non pu essere alterato dallo stato di quiete o di moto del
soggetto osservatore. Questo per, correndo incontro alle onde, in un minuto secondo ne
incontra un numero (2) maggiore del numero (1) che riceverebbe restando immobile.
Einstein, postulando la costanza della velocit della luce, sia rispetto allosservatore in
quiete che in moto, invece della (22), ritenne fosse valida la seguente espressione:
2 2 = C
(24)
ma egli ha postulato altres laccorciamento delle dimensioni disposte nella direzione del
movimento, secondo la (69) e pertanto la lunghezza donda, per non semntire la sua
pseudorelativit dovrebbe essere:
2 = 1
C2 - V2
----------C2
(25)
Ne segue che ammettendo con Einstein la validit della (23) e della (25) e lequivalenza tra
la (18) e la (24), si arriva alla seguente relazione:
C2 - V2
--------C2
11 = 11
C2 - V2
( -----------) = C
C
(26)
fig. 4
Lesperimento stato effettuato con un dispositivo simile a quello di Fizeau (fig. 4),
costituito da due tubi chiusi allestremit da vetri paralleli e percorsi in senso contrario da
una corrente di acqua con velocit V. I raggi emessi dalla sorgente, dopo avere attraversato
la lente L, venivano biforcati attraverso due fenditure. Il fascio passante nel tubo superiore
veniva riflesso dallo specchio S e retrocedendo nel sottostante tubo, veniva deviato dalla
lastra inclinata verso lo spettroscopio per losservazione. Laltro fascio compiva il percorso
inverso. Se il liquido era in riposo, la sovrapposizione dei due fasci dava luogo ad
interferenza e la frangia centrale corrispondeva ad onde in concordanza. Viceversa se il
liquido era posto in movimento nel senso delle frecce, uno dei fasci attraversando i tubi nel
senso del moto dellacqua e laltro in senso opposto, arrivavano allinterferometro sfasati nel
tempo, il che provocava uno spostamento di frangie.
Nelle prove eseguite, lo spostamento fu di mezza lunghezza donda, come previsto in base
alla legge della composizione dei moti di Galilei col calcolo effettuato, che qui viene esposto
affinch sia noto che anche lesito dellesperimento Fizeau, non in contrasto con la
relativit classica.
Infatti se lacqua mantenuta ferma, sappiamo che il raggio di luce che lattraversa viene
inclinato di un angolo di rifrazione, che lo fa ruotare nella direzione OB. (fig. 5)
fig. 5
La velocit (u) del raggio nella direzione primitiva X di entrata nel tubo, risulta perci dalla
proiezione del vettore C nella predetta direzione, cio:
u
u = C cos = C -------
(27)
C
Se invece il liquido posto in movimento con velocit V diretta nello stesso senso di (u), la
velocit risultante del liquido e del raggio la somma di tali due componenti, cio:
u + V = C cos + V
(28)
Nella direzione OB la velocit risultante del solo raggio invece la somma del vettore che
rappresenta la velocit C e di quello che risulta dalla proiezione della velocit V del liquido
nella predetta direzione pari a : V cos , cio:
C + V cos
(29)
(30)
(31)
Ossia:
V =
u2
V - V cos = V (1 - cos ) = V (1 - ----- )
C2
2
(32)
In definitiva la velocit Vt totale della luce quando esce dal tubo di acqua in moto, la
somma di quella (u) che aveva a liquido fermo e dellincremento V che ha acquistato per
effetto del trascinamento parziale, cio:
u2
Vt = u + V (1 - ----- )
C2
(33)
(34)
La quale, pur essendo stata ricavata in base alla relativit di Galilei, si identifica in pieno con
quella trovata sperimentalmente da Fizeau.
E qui opportuno rilevare che la pseudorelativit di Einstein per lo stesso caso, porta invece
alla seguente relazione:
C
V + -----n
C
1
Vt = ------------- = ----- + V (1 - ----- )
VC
n
n2
1 + -----C2 n
(35)
(36)
Viceversa, facendo scorrere lacqua dentro il tubo, la velocit del raggio aumentava secondo
lequazione (34), ma pur aumentando la frequenza, la lunghezza donda restava invariata,
cio risultato:
1
(37)
11 = u + V ( 1 - -----)
n2
Infatti le righe dello spettro della luce monocromatica usata, pur essendosi spostate tutte
verso lultravioletto, denunciando cos laumentata frequenza, hanno mantenuta la stessa
distanza tra di loro che avevano quando lacqua era immobile; si cio mantenuta costante
la lunghezza donda.
In conclusione, sia il calcolo, che il responso dellesperimento assicurano che leffetto
Doppler e lesito delle prove di Fizeau, sono in perfetta armonia con la relativit di Galilei ed
in netta antitesi con quella di Einstein.
Tuttavia, recentemente vari fisici hanno avuta lultima illusione di avere trovato, dopo 50
anni di vane ricerche, la prova inconfutabile della pseudorelativit, confrontando la
frequenza di oscillazione di un orologio atomico situato sulla Terra, con quella di un orologio
atomico disposto sopra un razzo lanciato a grande velocit nello spazio; frequenze che sono
risultate diverse. Ma con ci, quei tecnici, non si sono accorti di avere sfondato una porta
gi aperta, poich sia le equazioni di Lorentz, sia quelle di Galilei, prevedono la variazione
della frequenza espressa dalla (23).
Laver constatato sperimentalmente tale variazione di frequenza non significa quindi aver
data conferma delluno o dellaltro gruppo di trasformazioni. Per tale scopo era invece
indispensabile accertare se la lunghezza donda varia secondo la (24) oppure resta costante
secondo la (22). Ma la conferma di questultima tesi stata raggiunta con lesperimento
dianzi descritto ed effettuato dal Todeschini, il quale, per la finalit specifica ed il risultato, si
differenzia da quello di Fizeau, estendendone enormemente la portata ed il significato fisico.
ESPERIMENTO N. 3
Per controllare se un raggio luminoso nellattraversare una corrente fluida, subisce o meno
una deviazione angolare.
Con questo terzo esperimento, Todeschini, vuole dimostrare teoricamente e
sperimentalmente che un raggio di luce quando attraversa in direzione perpendicolare una
corrente di spazio fluido, o di qualsiasi altro gas, o liquido, o solido trasparente, subisce una
deviazione angolare e la sua traiettoria risulta inclinata, come quella descritta da una barca
quando attraversa un fiume. In altre parole, Todeschini, intende dimostrare che la luce,
oltre a subire il trascinamento longitudinale comprovato dallesperimento Fizeau, ne subisce
anche uno trasversale.
Fig. 6
Il dispositivo usato a questo scopo (Fig. 6) consisteva in un disco metallico (1) disposto
orizzontalmente, mobile a piacere intorno al suo asse verticale (Z). alla sua periferia era
ricavato un foro AA1 con lastra di vetro, in modo da lasciar passare il raggio di luce nella
direzione verticale emesso dalla sorgente S1 e diretto verso la lastrina (E) semitrasparente
inclinata, sulla quale veniva ad incidere anche un altro raggio orizzontale proveniente dalla
sorgente S2 , dopo aver attraversato una lastra di vetro (2) mantenuta permanentemente
ferma, dello stesso spessore di quella situata nel foro del disco e posta alla stessa distanza L
dalla lastrina inclinata (E), dalla quale entrambi i raggi venivano diretti verso
linterferometro (I) per essere esaminati dallosservatore (O).
Quando il disco (1) veniva lasciato in quiete, i due raggi, avendo compiuto egual percorso e
subito eguale rifrangenza, si sovrapponevano sulla lastrina inclinata (E) in una frangia
disposta al centro del reticolo dellinterferometro (I).
Viceversa, se il disco (1) veniva fatto ruotare con velocit V, le frangie subivano uno
spostamento, in un senso o nel contrario, a secondo di quello di scorrimento del disco, e
tale spostamento corrispondeva esattamente a quello previsto col calcolo precedentemente
eseguito in base alla relativit di Galilei.
10
Infatti ruotando il disco, mentre il raggio incidente in A si trasferiva nel punto A1, veniva
trascinato parallelamente a se stesso con velocit V, in modo che la traiettoria AA1 veniva a
sovrapporsi a quella BB1. La luce quindi appariva nella parte sottostante al disco, non nel
punto A1, bens in quello B1, e la perturbazione prodotta in tale punto si diffondeva ad onde
concentriche nel mezzo fluido in quiete in tutte le direzioni con velocit C. Il raggio ricevuto
sulla lastrina (E) non era quindi quello A1E, bens quello B1E inclinato dellangolo , avente
velocit C.
Poich la proiezione di questa velocit nella direzione A1E, in base al teorema di Pitagora,
risulta:
C2 - V2
------------C2
W = C cos = C
(38)
(39)
C2 - V2
------------C2
Il raggio che si propaga nella direzione orizzontale X, che proviene dalla sorgente S2 invece,
a percorrere la stessa distanza L impiega un tempo TX pari a:
L
TX = -----C
(40)
(41)
ossia:
TX
TY = -------------------
(42)
C2 - V2
----------C2
Dalla (40) si ricava:
L
------ = ------ = C
T2
TX
(43)
ossia :
1 1 = C
(44)
11
=C
C2 - V2
-----------C2
(45)
C2 - V2
-----------C2
(46)
ossia:
1 2 = C
Dal rapporto tra questa e la (44) si ha:
2 = 1
C2 - V2
-----------C2
(47)
(48)
Fig. 7
12
(49)
(50)
Fig. 8
13
Sostituendo ai simboli che rappresentano le velocit i loro valori numerici sopra citati, si ha:
2,463
1
sen = ------------ = ----------300 000
121 721
(51)
e passando dai valori del seno a quello dellangolo, tenendo presente che lunit
al
numeratore espressa in radianti e che a ciascuno di questi corrispondono 206265, si
trova:
206265
= ------------ = 1,69
121721
(52)
che proprio lesatto valore dellangolo di inclinazione dei raggi astrali realmente misurato
dagli astronomi durante leclissi di Sole.
Questo fenomeno quindi fisicamente e quantitativamente spiegabile con la relativit
classica di Galilei, senza bisogno di ricorrere a quella di Einstein, la quale infatti non riesce
che a prevedere met del valore dellangolo osservato, attribuendo laltra met ad una
astrusa attrazione granitica che la luce subirebbe da parte del Sole.
Tuttavia, il Dr Mossbauer ha ripetuto (1961) lesperimento effettuato da Todeschini (Fig: 7)
col disco rotante e con raggi luminosi, usando invece raggi gamma. Egli ha disposto due
orologi atomici: uno costituito da una sorgente di tali raggi (cobalto 57) fisso al centro (O)
del disco, e laltro, costituito di materiale assorbente (isotopo 57 del ferro), disposto alla
periferia del disco stesso e mobile con questo. Ha constatato che tenendo fermo il disco,
oppure facendolo ruotare con velocit V, il tempo impiegato dallassorbente A ad entrare in
risonanza con la radiazione emessa dalla sorgente (O) aumentava e la frequenza diminuiva,
proprio secondo la legge espressa dalla (47) dedotta da Todeschini in base alla relativit di
Galilei, mentre Mossbauer proclamava viceversa tale risultato come prova cruciale della
pseudorelativit di Einstein, e cos a soli 30 anni riceveva il premio Nobel. Invero
Todeschini, ha gi dimostrato come tale illusione deriva dal fatto di non aver tenuto
presente che entrambe le relativit prevedono la variazione di frequenza osservata ed
espressa dalla (47).
Per confermare Einstein, lesperimento Mossbauer avrebbe dovuto invece accertare un
aumento della lunghezza donda 2 al decrescere della frequenza, in modo che risultasse
verificata la seguente equazione, base della pseudorelativit:
2 2 = C
(53)
ma questo aumento non si verifica affatto come constatato con gli esperimenti decisivi
N. 2 e N. 3.
-oooooooo-
Riporto qui di seguito gli articoli che hanno annunciato al pubblico gli esperimenti
sopradescritti e che ne hanno, in qualche modo, confermato almeno la validit storica.
14
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velocit dei due campi attraversati (2.463 km/sec) e la velocit della luce (300.000
km/sec); rapporto uguale a 1/121721.
Poich l'unit al numeratore di tale rapporto il radiante che equivale a 206265 secondi di
arco, ne deriva che dividendo questo numero per 121721, si ottiene 1.69 secondi, che
proprio il preciso valore dello spostamento apparente delle stelle vicine al sole realmente
osservato dagli astronomi durante la sua eclissi.
Lo studioso bergamasco ha fatto rilevare, infine, che, secondo la sua teoria, anche il nucleo
atomico ruotando su s stesso, trascina in circolazione lo spazio fluido circostante, per cui
un raggio luminoso che attraversi I campi atomici di una sostanza trasparente, deve subire
una deviazione, che, infatti, dagli esperimento ora compiuti, risulta concordante in pieno
con quella di rifrazione delle varie sostanze chimiche.
Egli ha potuto cos determinare le relazioni matematiche tra la velocit di rotazione dei
diversi atomi, la loro massa e l'indice di rifrazione, gettando le basi di una nuova ottica
spaziodinamica che in perfettp accordo con le leggi di Cartesio e con la relativit di
Cartesio.
16
potuto constatare che i raggi emessi dalle due lampade, non si incontravano a met del loro
tragitto, come sarebbe dovuto avvenire se le loro velocit fossero state uguali, ma bens si
incontravano in un punto spostato dalla mezzeria di due decimillimetri, pari a 333,3 frange
di interferenza.
A met del tragitto infatti con l'interferometro venne misurato uno scostamento di tre
decimi di lunghezza d'onda, il che ha denunciato una corrente di spazio fluido avente una
velocit di circa 30 km al secondo rispetto alla Terra, in perfetta armonia col calcolo fatto in
base alla spaziodinamica. Ruotando il dispositivo di 90 gradi, non venne rilevato nessun
spostamento, poich in tale direzione i due raggi assumono la stessa velocit, come
previsto.
Todeschini ha dichiarato che tali risultati, non solo dimostrano sperimentalmente che lo
spazio interplanetario non vuoto, ma altres che sostanziato di una tenuissima densit
che dieci elevato diciotto volte minore di quella dell'acqua. Le variazioni di velocit che i
satelliti artificiali lanciati dall'uomo subiscono nel compiere le loro rivoluzioni intorno alla
Terra, risultano cos spiegate come dovute alla varia resistenza opposta dalla corrente di
spazio fluido interplanetario.
Ha precisato poi che tali risultati hanno portato alla scoperta di un principo fondamentale
per l'ottica, e cio che, solamente ammettendo che la Terra sia trascinata da una corrente di
spazio fluido avente velocit di 60 km al secondo, si pu spiegare qualitativamente sia
l'aberrazione astronomica, sia l'esperimento Fizeau, che l'effetto Doppler, senza infrangere
la relativit di Galilei.
Todeschini ha annunciato infine che risultati di pari importanza hanno conseguito due suoi
collaboratori: il prof. Emmanuele Borgognone, che ha riscontrato i movimenti dell'etere in
particolari effetti elettromagnetici; ed il fisico Domenico Mattiotto che sta sperimentando le
variazioni della velocit della luce nelle diverse direzioni in ambienti privi di atmosfera.
Il prof. F. Gatty, in un suo recente comunicato all'Universit di S. Salvador, ha cos
riassunto l'argomento:" se si considera che con particolari movimenti di di uno spazio fluido
e denso si possono spiegare tutti i fenomeni fisici e le loro leggi; che tali movimenti,
infrangendosi contro i nostri organi di senso vi producono correnti elettriche che trasmesse
al cervello suscitano nel nostro spirito le sensazioni di forza, luce, suono, calore, ecc. e che
in base a tale dinamismo si potuta svelare la meravigliosa tecnologia di tutto il sistema
nervoso, come ha dimostrato Todeschini nelle sue pubblicazioni , si comprender perch i
risultati delle sue prove odierne, interessano in sommo grado le basi teoriche e sperimentali
di tutta la fisica ed anche quelle della medicina, ed abbiano avuto un'eco mondiale negli
ambienti scientifici.
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Come noto, il Sole rutando su se stesso alla velocit di 2 chilometri al secondo, secondo la
teoria Todeschini, trascina in movimento lo spazio fluido circostante e, parimenti la Terra ,
col suo moto diurno di rotazione alla velocit di 0.463 chilometri al secondo, trascina in
rotazione lo spazio adiacente.
Ne consegue, sempre secondo Todeschini, che se un raggio di luce emesso da una stella per
giungere a noi deve attraversare sia il campo rotante vicino al Sole, sia quello terrestre,
subir una deviazione il cui angolo sar dato dal rapporto tra la somma delle velocit dei
due campi attraversati (2,463 km/sec) e la velocit della luce (300.000 km/sec); rapporto
uguale a 1/121721. E poich lunit al numeratore di tale rapporto il radiante che equivale
a 206265 secondi di arco, ne deriva che dividendo questo numero per 121721, si ottiene
1.69 secondi, che proprio il preciso valore dello spostamento apparente delle stelle vicine
al Sole realmente osservato dagli astronomi durante la sua eclissi.
Todeschini ha fatto rilevare, infine, che secondo la sua teoria, anche il nucleo atomico,
ruotando su se stesso, trascina in circolazione lo spazio fluido circostante, per cui un raggio
luminoso che attraversi campi atomici di una sostanza trasparente, deve subire una
deviazione, che, infatti, dagli esperimenti ora compiuti, risulta concordante in pieno con
quella di rifrazione delle varie sostanze. Egli ha potuto cos determinare le relazioni
matematiche tra la velocit di rotazione dei diversi atomi, la loro massa e lindice di
rifrazione, gettando le basi di una nuova ottica spaziodinamica che in perfetto accordo con
le leggi di Cartesio e con la relativit di Galilei.
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Ne consegue che unonda luminosa oltre a propagarsi in tale fluido circostante con la
velocit propria, assume anche quella di tale mezzo che la trasporta.
Due raggi luminosi quindi, che partono contemporaneamente da localit terrestri
diametralmente opposte, si correranno incontro, a percorrere la stessa distanza, cio a
giungere nel punto di mezzo del tragitto, impiegheranno tempi diversi, perch le loro
velocit non sono eguali, stante che uno risale la corrente di etere, mentre laltro la
discende. Nella mezzeria del tragitto le loro onde risulteranno perci sfasate.
Lapparecchio usato da Todeschini per constatare se tale sfasamento si produce o meno,
consiste in due sorgenti di luce monocromatica situate in linea retta ad una distanza di due
metri tra di loro. A met di tale distanza sono disposte due lastre di vetro semitrasparenti
inclinate che deviano i raggi provenienti dalle due lampade opposte e li fanno coincidere
sopra lo schermo di un interferometro laterale.
Orientato tale apparecchio in modo che la propagazione della luce avvenisse secondo la
direzione del movimento di rivoluzione della Terra e della corrente fluida che la trascina,
Todeschini ha potuto constatare che i raggi emessi dalle due lampade, non si incontravano a
met del loro tragitto, come sarebbe dovuto avvenire se le loro velocit fossero state eguali,
ma bens si incontravano in un punto spostato dalla mezzeria di due decimillimetri, pari a
333,3 frange di interferenza.
A met del tragitto infatti con linterferometro venne misurato uno scostamento di tre
decimi di lunghezza donda, il che ha denunciato una corrente di spazio fluido avente una
velocit di circa 30 km/sec, in perfetta armonia col calcolo spaziodinamico.
Ruotato il dispositivo di 90, non venne rilevato nessun spostamento, poich in tale
direzione i due raggi assumono le stesse velocit, come previsto.
Lingegner Todeschini ha dichiarato che tali risultati, non solo dimostrano sperimentalmente
che lo spazio cosmico non vuoto, ma altres che sostanziato di una tenuissima densit
che dieci elevato diciotto volte minore di quella dellacqua.
Le variazioni di velocit che i satelliti artificiali lanciati dalluomo subiscono nel compiere le
loro rivoluzioni attorno alla Terra, risultano cos spiegate come dovute alla resistenza
opposta dalla corrente di spazio fluido interplanetaria.
Lo scienziato ha posto in evidenza che i risultati positivi ora raggiunti, non potevano essere
conseguiti con lesperimento Michelson perch in questultimo i due raggi luminosi oltre ad
avere ciascuno un percorso di andata e ritorno, si propagavano in direzioni perpendicolari
tra di loro, il che comporta un egual tempo di percorso per entrambi, senza sfasamento
donda, come egli ha dimostrato a pag. 128 della sua Teoria delle apparenze, e come
infatti risultato dallesperimento Michelson e da quelli posteriori.
Ha precisato poi che tali risultati hanno portato alla scoperta di un principio fondamentale
per lottica, e cio che solamente ammettendo che la Terra sia trascinata da una corrente di
spazio fluido avente una velocit di 60 km/sec si pu spiegare qualitativamente e
quantitativamente sia laberrazione astronomica, sia lesperimento Fizeau che leffetto
Doppler, senza infrangere la relativit di Galilei.
Todeschini ha annunciato infine che risultati di pari importanza hanno conseguito due suoi
collaboratori: il prof. Borgognone che ha riscontrato i movimenti delletere in particolari
effetti elettromagnetici, ed il fisico Domenico Mattiotto che sta sperimentando le variazioni
della velocit della luce nelle diverse direzioni, in ambienti privi di atmosfera.
Il prof. P. Gatty, in un suo recente comunicato allUniversit di San Salvador, ha cos
riassunto in merito: e si considera che con particolari movimenti di uno spazio fluido e
denso si possono spiegare tutti i fenomeni fisici e le loro leggi e, che tali movimenti
infrangendosi contro i nostri organi di senso, vi producono correnti elettriche che trasmesse
dai nervi al cervello, suscitano nel nostro spirito le sensazioni di forza, luce, calore, ecc. e
che in base a tale dinamismo si potuto svelare la meravigliosa tecnologia elettronica di
tutto il sistema nervoso, si comprender perch i risultati delle sue prove odierne,
interessano in sommo grado le basi teoriche e sperimentali di tutta la fisica ed anche quelle
della medicina, ed abbiano avuto uneco mondiale negli ambienti scientifici.
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