Dinamica Esercizi Svolti 4
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Fbilancia-uomo
mar
mg
La bilancia pesapersone non misura la massa m ma il modulo della forza peso F = mg che la molla della bilancia
chiamata ad equilibrare. Lindicatore della bilancia tarato in modo da segnare 1 kg per un oggetto di massa m = 1 kg e
di peso F = mg = 9.81 N.. La massa indicata dalla bilancia non dunque altro che la forza da essa misurata divisa per
laccelerazione di gravit g: mind = F/g.
Nel caso in cui lascensore stia accelerando verso lalto (dunque nel caso in cui ar ha verso opposto rispetto a g), la
forza apparente ha lo stesso verso di quella di gravit. Il modulo della forza totale vale dunque Ftot = m (ar + g): la
persona risente di una forza verso il basso di intensit maggiore rispetto alla normale forza peso.
La massa indicata dalla bilancia sar mind = Ftot /g = m (g +ar)/g = m (1 + ar/g) = 80 kg (1 + 2.4/9.81) 100 kg
Nel caso in cui lascensore stia scendendo la forza apparente cambia di segno rispetto a quella di gravit, e la bilancia
segner un peso inferiore: mind = Ftot /g = m (g ar)/g = m (1 ar/g) = 80 kg (1 2.4/9.81) 60 kg
dunque
vmax2 = gR
Alla stessa conclusione si arriva considerando il problema dal sistema inerziale (quello della strada). In questo sistema
lauto sta percorrendo un tratto moto circolare uniforme e quindi necessita di una forza centripeta di modulo
maCP = mv2/R. Poich tale forza fornita dallattrito degli pneumatici con il suolo, si ottengono le relazioni trovate
sopra.
mv L Mv F
da cui
vL
M
150kg
vF
0.50 m/s 1.7 m/s
m
45kg
b) La velocit relativa la differenza vettoriale tra le due velocit. Siccome queste sono opposte, il suo modulo sar la
somma dei moduli. I due personaggi si allontanano dunque a una velocit
cos
- cos
Soluzione
Le forze che agiscono sul pendolo sono la forza di gravit e la forza di tensione del filo o sbarretta. La seconda sempre
diretta perpendicolarmente allo spostamento possibile ( una forza di reazione) e pertanto non compie mai lavoro.
Lunica forza che compie un lavoro sul pendolo la forza di gravit, che in vicinanza della superficie terrestre si pu
associare a unenergia potenziale
U(z) = mgz + U0 ,
dove z la coordinata lungo lasse verticale (preso col verso positivo in direzione opposta alla gravit) e U0 una costante
arbitraria che possiamo porre uguale a 0. Equivalentemente, possiamo definire U(z) = mgz e scegliere arbitrariamente
dove porre lorigine dellasse z, a patto che una volta effettuata la scelta, la si mantenga. Possiamo dunque porre U(z) =
mgz scegliendo come origine dellasse la posizione di equilibrio, corrispondente ad = 0.
In questo caso abbiamo che per ogni valore di , z = cos .
Pertanto
U() = U(z) = mgz = mg ( cos ) = mg (1 cos )
Poich sul pendolo agiscono solo forze che ammettono un potenziale, lenergia meccanica del pendolo, somma di
energia cinetica ed energia potenziale si conserva, costante nel tempo, ed pertanto uguale al valore che aveva
allistante iniziale
Dunque avremo che
E EC U
1
mv 2 mg(1 cos ) E (t 0) mg(1 cos 0 )
2
Dunque
1
mv 2 mg(1 cos 0 ) mg(1 cos )
2
Abbiamo trovato il valore (del quadrato) del modulo della velocit in una posizione qualunque del pendolo successiva
allistante di partenza, caratterizzata da un angolo . Notiamo che:
1) poich v2 non pu mai essere negativo, cos cos 0 deve essere non negativo. Dunque cos cos 0 ossia
0 (infatti per angoli inferiori a , < cos > cos ). Langolo formato dal pendolo sempre 0
2) il valore massimo della velocit si raggiunge quando massimo cos , cio per =0, e vale
2
v max
g(1 cos 0 ) .
m2
Due pesini di massa m1 e m2 sono collegati da un filo inestensibile di massa trascurabile. Allistante t = 0 il pesino m1 si
trova fermo su un tavolo su cui pu scorrere senza attrito, a una distanza d dal bordo, mentre il pesino m2 pende
verticalmente oltre il bordo e viene lasciato libero di cadere, trascinando m1. Con quale velocit questultimo arriver al
bordo del tavolo?
Soluzione.
Si conserva lenergia meccanica, poich non ci sono forze dissipative (attriti). Dunque la somma dellenergia cinetica e
potenziale (gravitazionale) del sistema formato dai due pesini rimane costante.
Scriviamo la conservazione dellenergia, chiamando K1 e K2 le energie cinetiche dei pesini: lenergia al tempo
t=0 deve essere uguale a quella allistante in cui il pesino 1 arriva al bordo.
K1 + K2 + U1 + U2 = K1 + K2+ U1+ U2
(1)
Allistante t = 0 entrambi i pesini sono fermi, dunque la loro energia cinetica 0. Chiamiamo U1 e U2 i valori delle
energie potenziali gravitazionali dei pesini 1 e 2.
Quando il pesino 1 arriva al bordo del tavolo, il pesino 2 sar sceso di un dislivello d. La sua energia
potenziale sar U2 = U2 m2gd. (m2gd infatti il lavoro fatto dalla forza di gravit sul pesino. Lenergia potenziale
diminuisce di una quantit pari al lavoro fatto dalla forza).
Il pesino 1 invece, essendosi mosso in orizzontale, non cambia la sua energia potenziale gravitazionale, che
dipende solo dalla quota. Quindi U1 = U1.
Notiamo che in ogni istante i due pesini avranno la stessa velocit (in modulo), essendo legati dal filo: se il
pesino 2 si abbassa di x, il pesino 1 sar avanzato della stessa lunghezza x, nello stesso tempo t. Dunque i due
avranno in modulo la stessa velocit v. (Il vettore velocit avr direzione diversa per i due pesini, ma questo non
rilevante per il nostro problema.)
Dunque allistante t=0 abbiamo
K1 = K2 = 0, allistante finale K1 = m1v2 , K2 = m2v2
Quindi lequazione (1) diventa
U1 + U2 = K1 + K2 + U1+ U2 = m1v2 + m2v2 + U1 + U2 m2gd = (m1+ m2)v2 + U1 + U2 m2gd
cio
(m1+ m2)v2 = m2gd
Lenergia cinetica finale del sistema semplicemente pari allenergia potenziale persa dal sistema, ovvero quella persa
dal pesino che scende.
Quindi la velocit finale data da v
2
2m2 gd
m1 m2