Roberto III d'Artois

Roberto III d'Artois (1287Londra, 1342) fu signore di Domfront, di Conches-en-Ouche, e di Mehun-sur-Yèvre; ricevette in appannaggio nel 1310 la contea di Beaumont-le-Roger come compensazione della mancata assegnazione della contea d'Artois che rivendicava.

Roberto III d'Artois
Statua di Roberto d'Artois nella Reggia di Versailles
Conte di Beaumont-le-Roger
In carica1310 –
1332
Conte di Richmond
In carica1341 –
1342
Nascita1287
MorteLondra, 1342
DinastiaDinastia capetingia d'Artois
PadreFilippo d'Artois
MadreBianca di Bretagna
ConsorteGiovanna di Valois
FigliLuigi
Giovanni
Giovanna
Giacomo
Roberto
Carlo

Biografia

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Processo di Roberto III d'Artois nel 1329
 
Edoardo III d'Inghilterra e Roberto III d'Artois

Figlio di Filippo d'Artois signore di Conches-en-Ouche, e di Bianca di Bretagna, figlia del duca di Bretagna Giovanni II, entrambi di ascendenza capetingia, la morte prematura del padre nella battaglia di Furnes contro i Fiamminghi nel 1298 gl'impedì la successione diretta alla contea d'Artois: quando morì anche il nonno Roberto II, alla battaglia di Courtrai quattro anni dopo, fu la di lui figlia Mahaut (chiamata anche Matilde) a prendere possesso dell'eredità e quindi della Contea. Per via della giovane età, Roberto non poté opporsi alla zia nel far valere i diritti ereditati dal padre, e nel corso del tempo il rancore e gli intrighi tra Matilde e Roberto segnarono tutto un periodo di attriti tra Francia ed Inghilterra, appena prima lo scoppio della guerra dei cent'anni.

Grazie al matrimonio con Giovanna di Valois, sorella del re di Francia Filippo VI, Roberto guadagnò una certa influenza in seno al Consiglio reale, e se ne servì per tentare di riprendere a Mahaut, per via legale, quella che considerava come la propria contea.

Dopo la morte di Mahaut, nel 1329, il re di Francia prese la Contea sotto tutela. Forte dell'esempio della successione vigente nella contea delle Fiandre, Roberto ingaggiò una nuova battaglia giudiziaria, giungendo nel 1331 a servirsi di mezzi illeciti: produsse infatti un documento falso, creato dall'avventuriera Jeanne de Divion, attestante la volontà di suo padre per una successione in suo favore. L'intrigo venne scoperto: la falsaria venne bruciata sul rogo, Giovanna di Valois fu imprigionata coi figli a Château Gaillard, mentre Roberto, perso il processo e ogni diritto sull'Artois, fu spogliato di ogni bene e messo al bando (1332).

Ebbe così inizio per lui un esilio tra contea delle Fiandre, ducato di Brabante, Avignone, ed infine l'Inghilterra: qui, aggregatosi alla corte di Edoardo III nel 1334[1] o dicembre 1336[2], andò in cerca di vendetta. Diventato uno dei consiglieri più ascoltati di Edoardo, spronò il sovrano inglese a dichiarare guerra per rivendicare la Corona di Francia, e gli fornì preziose informazioni sulla situazione francese, oltre che contatti con la nobiltà del nord del Paese, ostile ai Capetingi.

Fu gravemente ferito nell'ottobre 1342 di fronte a Vienne, mentre combatteva nelle file inglesi. Tornò in Inghilterra per ricevere cure, ma morì poco dopo a Londra[3], ricevendo sepoltura nella cattedrale di San Paolo.

Discendenza

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Dal suo matrimonio con Giovanna di Valois, figlia di Carlo di Valois e di Caterina I di Courtenay, aveva avuto:

In letteratura

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Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Roberto I d'Artois Luigi VIII di Francia  
 
Bianca di Castiglia  
Roberto II d'Artois  
Matilde del Brabante Enrico II di Brabante  
 
Maria di Svevia  
Philippe d'Artois  
Pierre di Courtenay Roberto di Courtenay  
 
Matilda di Mehun  
Amicie de Courtenay  
Pétronille di Joigny Gaucher di Joigny  
 
Amicie di Montfort  
Roberto III d'Artois  
Giovanni I di Bretagna Pietro I di Bretagna  
 
Alice di Thouars  
Giovanni II di Bretagna  
Blanca di Navarra Tebaldo I di Navarra  
 
Agnes di Beaujeu  
Bianca di Bretagna  
Enrico III d'Inghilterra Giovanni d'Inghilterra  
 
Isabella d'Angoulême  
Beatrice d'Inghilterra  
Eleonora di Provenza Raimondo Berengario IV di Provenza  
 
Beatrice di Savoia  
 
  1. ^ Jean Favier, La guerre de Cent Ans, Fayard, 1980, pag.47.
  2. ^ André Castelot e Alain Decaux Histoire de la France et des Français au jour le jour, volume 3: 1270 à 1408, parte 2, pag. 34.
  3. ^ Jacques Vivent, La guerre de Cent Ans, 1954, pag. 73
  4. ^ a b Se ne ha notizia perché nominato in alcuni rendiconti per gli anni 1346-47. Vittima molto probabilmente della Peste nera di quegli anni, fu prigioniero a Nemours (1342), poi con la madre ed il fratello a Château-Gaillard

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Collegamenti esterni

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