Tecnologia, mon amour
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Il mondo complesso della tecnologia si presta per sperimentazioni e viaggi, per investigazioni filosofiche o semplici riflessioni sulle nuove realtà fattuali e virtuali, mediate tecnologicamente, di cui facciamo parte. Il viaggio in compagnia della tecnologia è interno a se stessi, è sociale, condiviso e praticato in spazi esterni, non necessariamente geografici o fisici. Non è sempre entusiasmante ma sicuramente eccitante, ricco di nuove esperienze e di avventure in terre sconosciute e ignote, analogiche e digitali, e di tante sorprese.
Ogni racconto è a se stante, contestualizzato su temi che hanno caratterizzato la narrazione online negli ultimi due anni. Temi come i media sociali, il social networking e la solitudine da essi generata, l'automazione e la perdita di posti di lavoro, la privacy e il Big Data, la velocità di fuga della tecnologia e i ritardi degli esseri umani, il consumatore e il marketing in un mercato tecnologico, il ruolo dei display e la vetrinizzazione della realtà, lo storytelling ai tempi del "Trono di spade", le nuove generazioni e i loro adattamenti evolutivi, i droni occhio dei nuovi Dei, i vampiri e gli zombie che hanno occupato la Rete, i labirinti della tecnologia e la mobilitazione totale imposta dalla tecnologia mobile, il rischio di finire riprogrammati e i bluff tecnologici, le P2 nascoste della Rete e un futuro che non è che l'inizio di molti altri. Il tutto proposto per una riflessione critica sulla tecnologia e i suoi effetti.
Dirigente d'azienda, filosofo e tecnologo, Carlo Mazzucchelli è il fondatore del progetto editoriale SoloTablet dedicato alle nuove tecnologie e ai loro effetti sulla vita individuale, sociale e professionale delle persone. Esperto di marketing, comunicazione e management, ha operato in ruoli manageriali e dirigenziali in aziende italiane e multinazionali. Focalizzato da sempre sull'innovazione ha implementato numerosi programmi finalizzati al cambiamento, ad incrementare l'efficacia dell'attività commerciale, il valore del capitale relazionale dell'azienda e la fidelizzazione della clientela attraverso l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e approcci innovativi. Giornalista e writer, communication manager e storyteller, autore di e-book, formatore e oratore in meeting, seminari e convegni. È esperto di Internet, social network e ambienti collaborativi in rete e di strumenti di analisi delle reti social, abile networker, costruttore e gestore di comunità professionali e tematiche online.
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Anteprima del libro
Tecnologia, mon amour - Carlo Mazzucchelli
a cura di Luigi Pachì
Carlo Mazzucchelli
Tecnologia, mon amour
Saggio
Prima edizione marzo 2016
ISBN 9788865306475
© 2016 Carlo Mazzucchelli
Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano
Versione: 1.0
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.
Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria
Indice
Il libro
L'autore
Tecnologia, mon amour
Introduzione
Twitter, a cinguettare sono rimasti i politici, forse incapaci di superare i 140 caratteri!
Media sociali e loro uso come strumento di comunicazione, di lotta e di manipolazione politica
Velocità di fuga della tecnologia e ritardi molto umani
Display indossabili ed esperienze di realtà diminuita
Customer Connection: il cliente sempre connesso suggerisce nuovi approcci marketing
Lo Zuckerberg filantropico e la miopia colpevole dei mezzi di informazione
Social networking e narcisismo dei selfie
Complessità, semplicità, semplessità
Un altro social network è possibile: più lento, più caldo, convenzionale e rituale…
La solitudine del social networker e nuove conversazioni umane
Un mercato tecnologico in cerca di novità!
Alla ricerca del proprio IO diviso e frammentato da Internet e dalla tecnologia
Big Data e black box del consumatore
La sorveglianza tecnologica non dorme mai
Quale sarà il prossimo fenomeno tecnologico?
Informazione? Non esiste senza il mio smartphone!
I robot del futuro con la faccia di amici e conoscenti
Storytelling ai tempi del Trono di spade: raccontare diventa un'arte!
I droni occhio di Dio, metafore per tecnologie vedenti e onniscienti
La specificità del drone occhio di Dio sta nella sua molteplicità.
Droni come esperimenti di forme di transumanesimo
Programmiamo per non essere programmati nel Grande Presente (The Big Now)
Nuove generazioni e adattamenti evolutivi
Tecnologie brillanti, schermi irresistibili e menti ottuse
Umani e umanoidi, robot al servizio di una nuova umanità
Vampiri e zombie alla conquista della Rete
Robot alla conquista dei nostri posti di lavoro
Non c’è nulla di vero tranne le esagerazioni
Siamo in una gabbia di vetro, parola di Nicholas Carr
Mobilitazione totale, un effetto dell'era digitale
Innovazione convergente e ricombinante
Che bello perdersi nei labirinti della tecnologia…con te!
La socialità nel tempo presente del Web
Il bluff tecnologico di Jacques Ellul
Il futuro non è che l'inizio. Per andare dove?
Le P2 nascoste nella Rete: potenti, ricattatorie e in possesso dei nostri dati.
Bibliografia
Delos Digital e il DRM
In questa collana
Tutti gli ebook Bus Stop
Il libro
Letture, annotazioni e riflessioni, in viaggio con le nuove tecnologie
Il mondo complesso della tecnologia si presta per sperimentazioni e viaggi, per investigazioni filosofiche o semplici riflessioni sulle nuove realtà fattuali e virtuali, mediate tecnologicamente, di cui facciamo parte. Il viaggio in compagnia della tecnologia è interno a se stessi, è sociale, condiviso e praticato in spazi esterni, non necessariamente geografici o fisici. Non è sempre entusiasmante ma sicuramente eccitante, ricco di nuove esperienze e di avventure in terre sconosciute e ignote, analogiche e digitali, e di tante sorprese.
È un viaggio che fa sentire immersi nel futuro come se fosse un eterno presente, coinvolti e arricchiti dalle potenzialità e libertà di espressione e dotati di strumenti potenti adeguati alla conoscenza, allo scambio e alla relazione. Viaggiare con la tecnologia non è senza problemi. Ogni tappa dà origine a nuove narrazioni e suggerisce una riflessione attenta sugli obiettivi finali del viaggio, sulla sua destinazione di scopo e meta finale, sui compagni di viaggio e i mezzi del viaggiare, sulla documentazione disponibile e sui cambiamenti di percorso che si rendono necessari dalla conoscenza di nuove opportunità, da incontri non previsti e dall’emergere di nuove motivazioni o desideri. In viaggio si finisce per condizionarsi a vicenda, per coltivare nuove amicizie ma si rischia anche di fare brutti incontri e subire contrattempi. La tecnologia come compagno di viaggio, se lasciata libera, può tendere a prendere il controllo e a imporre percorsi, tappe e ritmo, oppure diventare uno strumento di conoscenza da usare per liberarsi anche di quei vincoli che impediscono alla mente e allo spirito di godere fino in fondo del viaggio intrapreso. La metafora del viaggio è alla base di questo nuovo e-book. È una raccolta, di narrazioni, racconti e storie, nata da spunti, tracce trovate per caso, discorsi ascoltati, curiosità, incontri casuali, letture o ricerche che hanno riempito numerose giornate dedicate alla lettura, alla scrittura e alla riflessione. A differenza dei 10 e-book precedenti scritti dall’autore, non c’è un tema dominante e non aspira all’esaustività del tutto.
Ogni racconto è a se stante, contestualizzato su temi che hanno caratterizzato la narrazione online negli ultimi due anni. Temi come i media sociali, il social networking e la solitudine da essi generata, l’automazione e la perdita di posti di lavoro, la privacy e il Big Data, la velocità di fuga della tecnologia e i ritardi degli esseri umani, il consumatore e il marketing in un mercato tecnologico, il ruolo dei display e la vetrinizzazione della realtà, lo storytelling ai tempi del Trono di spade, le nuove generazioni e i loro adattamenti evolutivi, i droni occhio dei nuovi Dei, i vampiri e gli zombie che hanno occupato la Rete, i labirinti della tecnologia e la mobilitazione totale imposta dalla tecnologia mobile, il rischio di finire riprogrammati e i bluff tecnologici, le P2 nascoste della Rete e un futuro che non è che l’inizio di molti altri. Il tutto proposto per una riflessione critica sulla tecnologia e i suoi effetti.
L'autore
Dirigente d’azienda, filosofo e tecnologo, Carlo Mazzucchelli è il fondatore del progetto editoriale SoloTablet dedicato alle nuove tecnologie e ai loro effetti sulla vita individuale, sociale e professionale delle persone. Esperto di marketing, comunicazione e management, ha operato in ruoli manageriali e dirigenziali in aziende italiane e multinazionali. Focalizzato da sempre sull’innovazione ha implementato numerosi programmi finalizzati al cambiamento, ad incrementare l’efficacia dell’attività commerciale, il valore del capitale relazionale dell’azienda e la fidelizzazione della clientela attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e approcci innovativi. Giornalista e writer, communication manager e storyteller, autore di e-book, formatore e oratore in meeting, seminari e convegni. È esperto di Internet, social network e ambienti collaborativi in rete e di strumenti di analisi delle reti social, abile networker, costruttore e gestore di comunità professionali e tematiche online.
Dello stesso autore
Carlo Mazzucchelli, Tablet: trasformazioni cognitive e socio-culturali TechnoVisions ISBN: 9788867750993 Carlo Mazzucchelli, Internet e nuove tecnologie: non tutto è quello che sembra TechnoVisions ISBN: 9788867751440 Carlo Mazzucchelli, Tablet a scuola: come cambia la didattica TechnoVisions ISBN: 9788867752188 Carlo Mazzucchelli, La solitudine del social networker TechnoVisions ISBN: 9788867752621 Carlo Mazzucchelli, Nei labirinti della tecnologia TechnoVisions ISBN: 9788867754052 Carlo Mazzucchelli, 80 identikit digitali TechnoVisions ISBN: 9788867756414 Carlo Mazzucchelli, App Marketing: lo sviluppo non è che l'inizio TechnoVisions ISBN: 9788867756827 Carlo Mazzucchelli, Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi TechnoVisions ISBN: 9788867757626 Carlo Mazzucchelli, Il diavolo veste tecno TechnoVisions ISBN: 9788867758821 Carlo Mazzucchelli, E guardo il mondo da un display TechnoVisions ISBN: 9788867759972
Introduzione
La scrittura dei miei dieci e-book precedenti (Tablet: trasformazioni cognitive e socio-culturali, Internet e nuove tecnologie: non è tutto quello che sembra, Tablet a scuola: come cambia la didattica, La solitudine del social networker, Nei labirinti della tecnologia, Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi, 80 identikit digitali, APP Marketing: lo sviluppo non è che l’inizio, Il diavolo veste tecno, E guardo il mondo da un display), è stata accompagnata dalla raccolta di numerosi spunti e tracce documentali utili per nuovi testi da pubblicare.
In due anni si sono così accumulati nei meandri cartelliformi del mio MacBook una marea infinita e labirintica di testi, annotazioni, citazioni, recensioni mai completate, bibliografie e appunti che sono serviti in parte ad alimentare le narrazioni online e in parte a costruire un archivio organizzato di riflessioni di letture e approfondimenti su alcuni dei temi di mio interesse frutto e che sono al centro di molte riflessioni di studiosi e semplici consumatori di tecnologia, di indagini e ricerche, di prese di posizione politiche e culturali, e oggetto di molti libri.
I temi a cui faccio riferimento sono quelli della democrazia e della libertà nell’era tecnologica che viviamo, della privacy, dell’uso che facciamo della tecnologia per studiare e capire meglio noi stessi (neuroscienze e non solo), del Big Data e della profilazione degli utilizzatori di tecnologia, del ruolo dei robot e delle macchine intelligenti nell’automazione e robotizzazione di lavori manuali così come di quelli cognitivi e intellettuali, delle nuove solitudini e sofferenze psicologiche derivanti dalla frequentazione di social network incapaci di produrre esperienze sociali e comunitarie profonde e significative, della convergenza e ibridazione tecnologica e dell’avvento di nuove forme di relazione uomo-macchina, della Realtà virtuale ormai inscindibile da quella fattuale, dei molti vampiri e zombie che popolano la Rete, della complessità tecnologica alla ricerca di semplicità e semplessità e degli effetti della tecnologia sulla evoluzione del genere umano in termini mentali e cognitivi ma anche comportamentali e di stili di vita.
L’interesse per questi temi nasce da una esperienza professionale legata al mondo della tecnologia che mi ha suggerito da sempre numerose letture e spinto a ricercare nuove fonti e autori capaci di pensiero libero, anarchico e non troppo omologato alle narrazioni correnti, soprattutto a quelle giornalistiche troppo tese a enfatizzare gli aspetti positivi e di progresso della tecnologia.
Dall’accesso a queste fonti, in genere di origine anglosassone (Jaron Lanier, Eugeny Morozov, Nicholas Carr, Howard Rheingold, Kevin Kelly, Sherry Turkle, Maryanna Wolf, Abdrew McAffee, Dougklas Rouskoff, Tymothy Leary, ecc.) italiana (Carlo Formenti, Ivo Quartiroli, Francesco Varanini, Maurizio Ferraris, Francesco Morace, Giampaolo Fabris, ecc.) e francese (Paul Virilio, Serge Latouche, Pierre Levy, Jean Bradilliard), ho avuto modo di continuare a pormi delle domande utili per una migliore comprensione del mondo tecnologico odierno ma anche dello sguardo limitato con cui lo osservo.
Le riflessioni contenute nei file del mio archivio sono servite ad alimentare la narrazione, iniziata nel 2010, del progetto online SoloTablet (www.soloTablet), da me realizzata insieme a Mediatria Srl e hanno fornito l’idea della composizione di questo nuovo e-book.
È un testo-raccolta che può essere letto in vari modi ma si presta più per letture tematiche e adattabili ai tempi, sempre ristretti, dedicati alla lettura, in metropolitana o in viaggio, a casa o in pausa caffè, con un dispositivo smartphone o tablet o con un e-reader. I temi sono quelli di interesse comune per tutte le persone che fanno uso della tecnologia con un approccio attivo e un atteggiamento critico. Chi usa passivamente smartphone e tablet e si lascia trascinare dalla corrente melmosa e consumistica di molti degli ambienti digitali su di essi disponibili, probabilmente non ha scaricato questo e-book e non è interessato ad approfondire la sua interazione e relazione con la tecnologia che utilizza. Se lo ha fatto sappia che questa raccolta di testi è anche per lui/lei. Quelle che propongo non sono dissertazioni dotte o da specialista ma semplici riflessioni di un comune utilizzatore di prodotti tecnologici, appassionato e incuriosito dalla evoluzione in corso e dalle trasformazioni che sta operando.
Alcuni testi sono datati in termini di riferimenti a fatti di cronaca ma non obsoleti in termini di contenuti e problematiche tematiche trattate. Se si parla della crisi di Twitter è per riflettere sull’uso che ne viene fatto oggi dalla classe politica e sulla limitatezza del suo linguaggio. Se si parla di robotizzazione è per puntare lo sguardo sulla crisi economica che dal 1007/2008 ha prodotto disoccupazione e precarietà e per cercare di capire quali possano esserne la cause collaterali, ad esempio quelle tecnologiche. Se infine si parla di vampiri e zombie non è per sperimentare la narrazione horror ma per sottolineare il ruolo, non sempre appropriato e democratico, svolto da molti protagonisti del mercato tecnologico nello sfruttare commercialmente i dati e le informazioni prodotte dalle persone che usano prodotti tecnologici e per profilarli a scopi marketing e commerciali.
La narrazione disponibile online sui temi trattati nel mio e-book è vasta e testimonia l’emergere di una urgenza e di una necessità a conoscere di più e a comprendere meglio quello che la tecnologia vuole (riferimento al titolo del libro di Kevin Kelly: Quello che vuole la tecnologia), il suo potere e gli effetti che sta producendo, sulla vita e sulla mente delle persone. Trovare tramite il motore di ricerca di Google le informazioni utili a elaborare conoscenza e a formarsi una consapevolezza critica non è facile, richiede un numero elevato di ricerche con parole chiave diverse e per approssimazioni successive e il superamento delle prime pagine proposte da Google come risultati proposti per la consultazione.
Nessuna di queste narrazioni è da ritenersi esaustiva ma tutte sono utili alla conoscenza individuale e alla elaborazione di nuovo pensiero. Tra le molte tracce trovate online, chi naviga troverà sicuramente alcuni sentieri tracciati da SoloTablet e dalle persone che vi partecipano. Seguendo quelle tracce si potrà arrivare anche a questo e-book e a quello successivo che è già in fase di produzione (Tecnologia mon amour 2).
Chi trova questo e-book deve sapere che è nato come uno strumento per produrre conoscenze personali (non si smette mai di imparare e di apprendere) e per contribuire con riflessioni individuali al discorso tecnologico attuale, fatto di narrazioni, indagini e ricerche, attività giornalistiche e di letteratura ma soprattutto di tanta pratica quotidiana nell’uso di dispositivi prevalentemente mobili.
Questo e-book non ha obiettivi commerciali (pochi diventano ricchi pubblicando e-book) ma di condivisione con persone con cui l’autore potrebbe trovarsi a condividere interessi e curiosità, pulsioni e preoccupazioni, idee e sensazioni ma soprattutto un bisogno grande di nuova conoscenza.
A chi mi avesse trovato su una delle numerose librerie online che vendono i miei e-book e avesse scaricato questa raccolta auguro una buona lettura e un arrivederci all’e-book che seguirà e online. Utilizzando i canali di comunicazione predisposti sul progetto SoloTablet (www.solotablet.it) può contattarmi o inviarmi sue riflessioni, critiche, proposte narrative che pubblicherei volentieri sul portale.
Twitter, a cinguettare sono rimasti i politici, forse incapaci di superare i 140 caratteri!
La crisi di Twitter è notizia di fine anno 2015. A evidenziarla è il cambiamento del management e il ritorno del suo fondatore che mira a trasformare il cinguettio breve e ritmato in un suono lungo e articolato. La crisi è dovuta al calo di utenti che preferiscono a Twitter altri social network, più congeniali a scambiare pensieri e a condividere sensazioni e sentimenti che non possono essere trasmessi nella forma di 140 caratteri o frasi brevi come quelle dei bigliettini dei baci perugina.
Per chi ama i media sociali e li frequenta in modo consapevole e attento fa quasi tenerezza vedere l’insistenza con la quale i politici continuino a perseverare nel cinguettare i loro brevi pensieri con Twitter. Fa altrettanta tenerezza osservare come e quanto questi messaggi brevi vengano scrutati, sviscerati e analizzati da giornalisti e blogger della Rete, allo scopo di produrre articoli redazionali o contenuti da proporre in rete alla ricerca di qualche forma di remunerazione.
L’uso del cinguettio digitale e mediatico da parte di personaggi pubblici e in particolare di politici è diventato negli anni recenti un fattore forte per la notorietà e la diffusione di Twitter e per le persone pubbliche note cha hanno usato la sua piattaforma. L’uso di Twitter da parte di politici e persone famose ha permesso all’azienda di attrarre un numero maggiore di inserzionisti e di investimenti pubblicitari ma non sembra essere stato sufficiente per crescere e diffondersi sul mercato in competizione con altri social network oggi disponibili.
Popolazione di Twitter in calo
La popolazione di utenti Twitter è in costante calo e soprattutto non sfonda tra i giovani che gli preferiscono altri media sociali. La fuga o la disaffezione non sono certamente legate all’affollamento generato da cinguettii di personaggi famosi per la forza dei messaggi come Gasparri, Alfano o lo stesso Renzi (pur sempre efficace…) ma sono indicative di una incapacità della piattaforma ad andare incontro ai bisogni emergenti, agli stili di vita praticati e ai comportamenti dei potenziali utenti.
Il merito di Twitter è stato quello di fare emergere il micro blogging trasformandolo ina pratica diffusa, sia per utilizzi e finalità personali sia aziendali e lavorative. Molte aziende che hanno costruito molte delle loro iniziative marketing e comunicazionali su Twitter verrebbero private di un importante strumento di branding dei loro prodotti e di immagine della lor Marca. Lo strumento si è diffuso rapidamente per la sua potenzialità e destinazione d’uso. Con un cinguettio è facile informare, promuovere, tenersi informati e aggiornati su cosa fanno amici e conoscenti, il tutto in tempo reale e con semplici cinguettii esprimibili in pochi caratteri ma dalla elevata efficacia.
L’utilità pratica di Twitter è stata scoperta subito dagli uffici marketing aziendali che ne hanno sfruttato la componente di micro-blogging ma anche per la sua capacità di creare dipendenza e di catturare l’attenzione del destinatario del cinguettiio-messaggio. Non è un caso che Twitter sia stato scoperto immediatamente da politici, celebrità e personaggi dello spettacolo, musicisti famosi e artisti rampanti e da molte figure professionali e leader di mercato espressione del mondo tecnologico. Tutti ne hanno tratto grande visibilità e attenzione. Pur non essendo stato creato come strumento per la politica, il servizio è stato adottato immediatamente dalla classe politica, prima in modo diffuso negli Stati Uniti e poi in molti altri paesi, da buon ultima l’Italia con l’arrivo sulla scena della nuova generazione di politici alla Renzi. Twitter è diventato così in tempi rapidi strumento di lotta e di provocazione, di attivismo dei movimenti ma anche media per la comunicazione e l’organizzazione delle agende e delle iniziative politiche.
Twitter, ma anche Facebook, sono stati percepiti dai politici (in realtà dai loro uffici marketing e spin doctor) come una grande opportunità per trasformare la comunicazione con il cittadino, anzi con l’elettore. Un’opportunità reale legata alla componente interattiva e democratica di questi mezzi che permettono di superare la comunicazione top-down che caratterizza l’azione pubblica e politica di molti personaggi politici. Quanto questa comunicazione cinguettante abbia realmente stabilito un contatto con il cittadino elettore è ancora tutto da dimostrare. Sicuramente ogni cinguettio, ad esempio quelli di Renzi, è servito ai media per fare da cassa di risonanza e per costruirci intorno le narrazioni e le informazioni che erano gli obiettivi finali del politico cinguettante.
Nessuno mette in discussione le potenzialità e le opportunità offerte da Twitter. Twitter è uno strumento che permette una comunicazione rapida, concisa, efficace e sintetica, di creare slogan e idiomi memorabili e capaci di risuonare nella mente come jingle. La sua crisi può sorprendere ma è spiegabile per il tipo di comunicazione che lo caratterizza e per le persone che lo frequentano.
Con quasi 316.000 account, Twitter è oggi ben distanziato da social network come Facebook (1,5 miliardi di utenti registrati) ma anche da WhatsApp (900 milioni) e da Instagram (400 milioni) o Wechat (650 milioni). Tra gli utenti di Twitter molti, come i politici, lo usano come strumento innovativo ma con modalità vecchie e top-down. Quante sono le interazioni reali tra un politico cinguettante e i destinatari del loro cinguettio? Molti cinguettii sono oggi opera di collaboratori e uffici marketing e, quando il cinguettio è originato direttamente dal politico, lo si capisce quasi subito e ci si chiede come faccia a trovare il tempo per cinguettare.
Comunicazione Twitter e sua utenza
Dal punto di vista della comunicazione Twitter produce flussi continui di messaggi difficili da seguire e da comprendere, soprattutto se non si è fatto parte del cinguettare dalla sua origine. Se non si partecipa attivamente al flusso della conversazione possono sfuggire le motivazioni, i significati e il senso stesso della comunicazione. La specificità di Twitter è il feedback immediato e in tempo reale, la sinteticità e nettezza dei giudizi espressi, la loro frequente brutalità. Tutti aspetti che generano un diffuso rumore di fondo che non facilità la sintonizzazione cognitiva fra persone cinguettanti, la comprensione dei messaggi, le analogie cognitive e le riflessioni che spesso sono necessarie per la pragmatica della comunicazione.
Il rumore di fondo, la brevità e la brutalità del cinguettio sembrano essere però spazi di sperimentazione perfetti per politici e celebrità a caccia di visibilità ed effetti speciali, di provocazioni e reazioni immediate, capaci di creare effetti farfalla e di rubare attenzione.
La crisi di Twitter ha portato in questi giorni alla sostituzione della squadra di comando, quattro figure chiave che stavano lavorando a un piano di rilancio, e al ritorno al comando di Jack Dorsey, la persona che ha creato il social network. Una delle novità sulle quali starebbe lavorando Dorsey è di eliminare il vincolo dei 140 caratteri per portarlo a un #longtwitter da 10.000 caratteri. Una scelta pensata per competere meglio con altri social network come Facebook ma percepita criticamente dall’utenza tipica e affezionata di Twitter, molto attaccata alla brevità del cinguettio, ai retweet e alla loro frequenza. Una scelta che metterebbe in crisi anche utenti speciali come i numerosi politici che il limite non saprebbero in ogni caso superarlo, per la loro incapacità ad elaborare pensiero o proposte che richiedono più di 140 caratteri
L’andamento di Twitter sul mercato ha subito nel 2015 una accelerazione in negativo. Ha perso la forza virale di cui era inizialmente portatore, non incide sulle relazioni e non contribuisce in modo determinante a coltivarle nel tempo, sta perdendo utenti ed è sempre più uno strumento di comunicazione di tipo narcisistico e autoreferenziale per comunità chiuse che si parlano spesso addosso e si auto-promuovono o si Auto-celebrano.
L’assenza dei feedback che caratterizza molti dei cinguetti politicanti indica la difficoltà a costruire fiducia e a stabilire relazioni. Se Renzi con l’hashtag de #labuonascuola avesse realmente seguito i cinguetti dei professori e delle loro iniziative digitali forse avrebbe introdotto alcuni cambiamenti nella sua legge. Il non averlo fatto indica un uso di uno strumento innovativo in modo vecchio e tradizionale, non costruttivo e alla fine offensivo per i destinatari del messaggio. Forse però l’hashtag de #labuonascuola serviva a suggerire l’attivismo della stampa e a interagire con altri interlocutori politici impegnati nell’approvazione della legge e in un gara a chi cinguettava più forte!
Perché i politici amano cinguettare
Invece di servire da potente passaparola, trend-setter o trend-hunter, Twitter è diventato veicolo di propaganda politica, strumento per aumentare la comunità di folle adoranti e di fan per un cantante o per un calciatore come Balotelli e per farsi motore di pettegolezzi su fatti non sempre reali o neppure verosimili. Twitter è servito in diverse occasioni, in tutte la parti del mondo, per alimentare campagne elettorali, definire e comunicare le agende dei candidati e per dare forma alla comprensione degli eventi da parte dei giornalisti, con l’obiettivo di influenzarli fornendo loro informazioni strategiche, competitive e utili per la scrittura di articoli o commenti. Twitter è stato anche usato, ad esempio nelle campagne elettorali americane, per misurare le prestazioni dei candidati durante i dibattiti televisivi e il clima della opinione pubblica, contando e