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Dodicimila parole
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E-book105 pagine46 minuti

Dodicimila parole

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Info su questo ebook

Dalle impalpabili atmosfere in cui naviga Tobia, il "nuovo" uomo superfluo, un principe Myskin dei giorni nostri, un po' don Chisciotte e un po' Rudin, ai simbolici e stravaganti viaggi, toccate e fughe risolute, passando attraverso endecasillabi ed enjambement. In cento pagine e dodicimila parole, tutto ciò che non avete mai letto né immaginato di poter un giorno scrutare. Potreste ritrovarvi inaspettatamente a questionare con la vostra ombra o a dialogare con l'anima, o, perché no, con un prigioniero appena emancipatosi dalla caverna platonica.
LinguaItaliano
Data di uscita4 mar 2015
ISBN9788891178824
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    Anteprima del libro

    Dodicimila parole - Andrea Aimasso

    Mio fratello è figlio unico

    perché non ha mai trovato il coraggio

    di operarsi al fegato

    e non ha mai pagato per fare l'amore

    e non ha mai vinto un premio aziendale

    e non ha mai viaggiato in seconda classe

    sul rapido Taranto - Ancona

    e non ha mai criticato un film

    senza mai prima vederlo

    -

    mio fratello è figlio unico

    perché è convinto che Chinaglia

    non può passare al Frosinone

    perché è convinto che nell'amaro benedettino

    non sta il segreto della felicità

    perché è convinto che anche chi non legge Freud

    può vivere cent'anni

    perché è convinto che esistono ancora gli sfruttati

    malpagati e frustrati...

    -

    (Rino Gaetano Mio fratello è figlio unico)

    -

    INDICE GENERALE

    ______1. POESIE

    ______2. NOVELLE

    ______3. FORMICHE RANDAGIE¹

    ______4. A TU PER TU CON L'INCONSCIO²

    ______5. AFORISMI E RIFLESSIONI

    _______________________________

    ¹Scritto a quattro mani con Andrea Berlinghieri, tra il 1996 e il 1999

    ²Con il contributo di Simone Cravanzola, dal settimo intervento nel ruolo di 1

    1. POESIE

    INDICE

    ______Sfumature

    ______Stere esi

    ______Asile rep

    ______Promenade

    ______Promenade (II)

    ______Neve

    ______Spera, pensa, pèntiti

    ______Senza ritorno

    ______Tramonto

    ______Camminando

    ______Sota ar pont ed Tàne

    ______Fuga

    ______Piove la tua voce

    ______Senza

    ______Lunedi notte

    ______Crescere

    ______Due

    ______Sei tu!

    ______Sin retorno

    ______2404

    ______Radici

    ______Mi luz

    ______45

    ______304

    ______2204

    ______605

    ______Por un istante. 76

    ______En la ratonera

    SFUMATURE

    Senti i sospiri della notte,

    sono come gocce d’acqua cadenti dalle grotte,

    quelle grotte umide e tetre,

    come l’umore di un fiume aggredito da pietre.

    Senti le grida degli insetti,

    sollevano l’anima da chiodi maledetti,

    ostacoli fastidiosi ma vitali,

    senza saresti come un falco privo delle sue ali.

    Guarda le sfumature del buio misterioso,

    gonfiano la terra coprendo il vuoto pauroso,

    un vuoto profondo senza fine,

    è il cuore del destino che promette rovine.

    Guarda la tela del ragno,

    aiuta a convivere con il sogno,

    quel sogno stanco di respirare,

    convinto di non poter pi proseguire.

    Senti il colore dell’aria

    guardando il rumore degli alberi.

    STERE ESI

    L’insensata sensazione

    del piacevole dolore,

    l’angosciosa riflessione

    sull’incognita certezza,

    la freddezza ardente

    degli istintivi pensieri,

    la confusa stabilità

    sul futuro remoto.

    Il vicino orizzonte

    di questa mortale vita.

    ASILE REP

    Vorrei sempre averti accanto,

    sempre sentire la tua voce,

    le tue labbra sfiorare dolcemente le mie.

    Vorrei poter volare per portarti con me

    nell’immensità del cielo e vedere nell’infinito

    splendere il tuo sorriso.

    Vorrei non sapere chi sei,

    che tu non esistessi,

    farti scomparire con un soffio e poter così

    sentirmi infelice in questa vita non adatta

    ai sognatori, anzi con loro crudele.

    Sarebbe un sogno

    essere sempre triste e infelice

    perché solo così ci si sente vivi.

    Da quando, però, i miei occhi

    incrociano i tuoi, mi sembra di vivere su una nuvola

    e di non distinguere più la realtà dalla fantasia.

    Più ti sento vicina e più questa nuvola si allontana

    e mi sento soffocare di gioia.

    Solo tu hai potuto allontanarmi dalla vita

    e solo tu potrai farmici ritornare.

    Se fossi una foglia, saresti il mio albero;

    se fossi una mano il mio braccio;

    se fossi cieco il mio bastone bianco.

    Senza te sarei un nulla,

    un pugno di sabbia nel deserto.

    PROMENADE

    Piedi solcano porfidi rubati

    al tempo, perché viaggi inutili

    imperterritamente susseguono

    senza mai domandarsi se turbati

    possano essere loro, frivoli

    pezzi incastrati che appaiono

    come uomini in gregge pestati

    dalle impietose e micidiali

    urla del Silenzio, nostro sovrano.

    PROMENADE (II)

    Passi varcano sentieri rubati

    al tempo, perché viaggi inutili

    imperterritamente susseguono

    senza mai domandarsi se turbati

    possano essere loro, frivoli

    scopi inseguiti che appaiono

    come uomini in mandra pestati

    dalle impietose e micidiali

    urla del Silenzio, nostro sovrano.

    NEVE

    Rapida caduta incantevole

    nello spazio di fiocchi teneri;

    l’immagine scorre piacevole

    in tuffo dal tetto

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