Ti senti un po’ destabilizzato. Sei cresciuto con “La solitudine”, hai vissuto “Strani amori” e hai spesso pensato di mettere distanza “Tra te e il mare”. Come nella “Rosa purpurea del Cairo”, “Improvvisamente” Laura Pausini esce da una di quelle canzoni che appartengono al tuo mondo interiore e parla con te. Proprio con te. Prende vita. Clash, un cortocircuito. Il continuum che coglie l’attimo. Una collisione che diventa colore e divertimento, che si trasforma in realtà per una star di cui tutti conoscono tutto. Si diceva che fosse simpatica. E invece no, è super simpatica, con il suo accento romagnolo che la fa diventare immediatamente una di famiglia. Una persona per cui si è felici di gioire, che ti ha accompagnato negli anni con quelle sue magiche liriche. Svelando la sua vita tra treni di donne innamorate e una passione incancellabile. «Le mie canzoni raccontano la mia vita», spiega dal suo studio, dove sta iniziando a preparare il prossimo disco. Una scelta che la porterà lontana dalle scene nei prossimi mesi, dopo che il periodo appena trascorso l’ha vista essere una super protagonista. La vittoria al Golden Globe, la candidatura agli Oscar con la canzone per il film con Sophia Loren, Sanremo. O meglio dire i vari Sanremo che l’hanno consacrata e accompagnata in una carriera tra le stelle. Partendo da quell’Italia che difende a spada tratta, come l’arte, lo moda e il Made in Italy. «Lì bisogna andare giù duri. Perché la concorrenza è spietata ed è giusto che ci sia, però l’arte è nata qui. Per assurdo, che ci continuino pure a copiare, ma noi non possiamo copiare gli altri. La scintilla, la fiamma deve nascere qui». Parla a cuore aperto, della musica, della famiglia, della creatività, della passione per la moda e del rapporto con stilisti come Giorgio Armani o Pierpaolo Piccioli. Con un rispetto, una passione unici. Laura c’è.
STEFANO RONCATO: Come sono stati gli Oscar? Che emozione è stata per te?
Quando è arrivata la nomination, è stata una botta di adrenalina e di emozione, ma anche di paura. La nomination è arrivata il 15 marzo, che è l’anniversario della scomparsa di mia nonna. Mi sentivo come se fosse stata lei a proteggermi.