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martedì 13 dicembre 2016

Calendario dell'Avvento dipinto


Ben trovate care amiche
torno oggi con un lavorone fatto i primi giorni di dicembre:
il calendario dell'Avvento.

Ma prima di tutto vorrei specificare che: 


NON HO MAI AUTORIZZATO


 nessun sito a prendere e copiare tipo copia e incolla i miei post!

( purtroppo qualcuno continua a farlo! )


Torniamo a noi e al mio lavoro per le nostre ragazze.
Era da qualche anno che desideravo realizzare un calendario dell'Avvento
 da poter riutilizzare per tanti anni,
avevo pensato al cucito, poi all'uncinetto, ed infine a colori e pennelli
( ispirata dai bellissimi legni di Sally's shed ).






Così una volta avuta l'idea e trovato in cantina un ritaglio di compensato, 
ho preso squadre e righe ed ho iniziato a disegnare il progetto.






Sei file di villette a schiera in stile inglese 
ognuna segnata con un giorno di Dicembre.






Qualche gatto rigorosamente bianco e nero in giro per il villaggio...






...corone alle porte, alberelli di Natale, lucine e ghirlande un po' ovunque.






E poi buchi per far passare nastrini colorati per fissare i sacchetti con dolci sorprese.






In cima una piccola chiesa con la Natività.









Ormai mancano pochi giorni a Natale e i pacchetti aperti hanno superato la metà
devo fare in fretta: mi mancano ancora idee per i regali!


Buona serata a tutte voi

Isabella



lunedì 25 gennaio 2016

da micia a micia

 
 
 
 
...è la storia di un'amicizia da dirimpettaie...
 
 
 
 
 
 
...di gatte che si guardano da un balcone all'altro...
 
 
 
 
 
 
...di gatte che osservano ogni piccione che si posa sui tetti di fronte...
 
 
 
 
 
 
...e non potrebbero farne a meno...
 
 
 

 
 
...sono le gatte di due amiche da una vita!
 
 
 
 
 
 
Per Minou la gatta bianca dagli occhi azzurri della mia amica dirimpettaia,
ho preso un pezzo di un vecchio parquet,
l'ho lavato, scartavetrato e ho pitturato con la chalk paint
questo simpatico impreciso ritratto,
da usare come fuori porta
aggiungendo un po' di spago e due viti a occhiello.
Tutto con la supervisione di Clotilde
 
 
Buona settimana
 
Isabella
 
 
 
 


martedì 17 febbraio 2015

la MIA nuova piattaia!




Buon martedì a tutte voi care amiche!
Oggi finalmente vi voglio mostrare la mia ultima creazione, niente uncinetto, niente cucito, niente perline, ma legno con tanto di seghetto alternativo, trapano, viti e levigatrice.






Vi avevo già raccontato qualche post fa che stavo realizzando una nuova piattaia per mettere in ordine le ceramiche esposte in cucina. La prima potete rivederla qui.
Prima di tutto ho fatto un piccolo progetto per prendere bene le misure e capire come organizzarmi a tagliare i vari pezzi che mi servivano, sfruttando il pannello di legno che avevo avanzato da un altro lavoro.







Sopra ai pensili avevo appeso al muro quattro vecchi piatti comprati da mio nonno 50 anni fa per la casa in montagna; gli ultimi sopravvissuti!
Li ho disposti in fila per misurare la larghezza e la profondità.
Ho disegnato la sagoma del fianco facendo le curve tenendo conto delle misure degli ingombri ( 10 cm. di distanza dal fondo per la bacchetta per tende su cui appoggiano i piatti ) e 18 cm. di profondità per la mensola su cui mettere le altre ceramiche che prima erano in cima ai pensili.






Una volta prese tutte le misure ho segnato sul legno tutti i pezzi, come fosse un cartamodello su stoffa, ho tagliato la mensola della base, lo schienale sfruttando la curva già esistente della mia asse di recupero e, infine, ho tagliato i laterali.
Che dirvi: io sono soddisfatta anche perchè non è semplice tagliare dei pezzi curvi con il seghetto alternativo da un'asse alta 2 cm.!
Ho poi sistemato le imperfezioni smussando gli angoli del taglio con la levigatrice ( non fate come me: non usatela in casa! Avrete la casa piena di polvere! ).






Ho assemblato i vari pezzi facendo prima dei fori per le viti con trapano e punta per il legno, ho avvitato tutte le viti ( alla sera Roby mi ha aiutato a stringerle bene !),
ed ecco pronta la mia piattaia per essere dipinta.






Ho scelto questo azzurro di smalto all'acqua Luxen ( li compro al Leroy Merlin e mi trovo bene)...
...a proposito se volete realizzare il cuore all'uncinetto qui trovate lo schema free...






...ho dato una prima mano, ho aspettato che asciugasse bene, e ho deciso di schiarire un po' il colore con del bianco.






Eccola appesa in cucina sopra i nostri pensili: tutto in ordine!






I vecchi piatti del mio nonno, le brocche della nonna e quelle più recenti comprate nel Salento e a Orvieto, i vecchi stampi da budino e la nuova pentola fornetto.






Qualche consiglio:

-usate sempre gli occhiali di protezione quando tagliate e levigate il legno,
-lavorate all'aria aperta e coprite naso e bocca con un foulard per non respirare polvere
-lasciate sempre asciugare bene il colore prima di decidere se mantenerlo così o cambiarlo ( io schiarisco sempre i colori mettendo in un altro contenitore prima il bianco e poi aggiungo poco colore per volta mescolando bene, oppure modifico la tonalità con i pigmenti liquidi poche gocce per volta mi raccomando! )
-per togliere lo smalto all'acqua dalle mani io uso una pietra pomice sintetica: provate anche voi toglie tutta la vernice senza rovinare la pelle!

Beh, che ve ne pare?
Io sono strasoddisfatta, non posso negarlo!
( scusate le foto ma il tempo non da tregua! )

Voglio ringraziare Giusi per il premio che mi ha assegnato:
 perdonami se non continuo la catena!


Con questo post partecipo a:

Linky Party 2015



Buona settimana

Isabella 




martedì 11 novembre 2014

nuovo cesto per la bici... con impermeabile



Guai se non avessi la mia bici per fare le piccole commissioni di ogni giorno!
La scorsa primavera la pioggia insistente ha rovinato del tutto il mio vecchio cestino in vimini e ha fatto marcire la tavola di legno che lo sosteneva. Ho dovuto comprarne un altro, un cesto nuovo molto capiente che ho adattato alla mia bici.






Ho preso le misure della base per il sostegno da mettere sotto.
Per prima cosa ho pensato di sostituire il sostegno di legno con un pezzo di plexiglass, ma questo materiale di un certo spessore è molto più pesante del legno e non è adatto ad essere messo su di una bici.
Così ho utilizzato ancora un pezzo di legno alto più o meno 6 mm. che ho tagliato della misura della base del cesto con il seghetto alternativo.






Per rendere impermeabile il legno ho preso anche un foglio di plexiglass leggero che ho tagliato sempre a misura con il taglierino: si fa un po' di fatica ma insistendo con i tagli si riesce a fare un bel lavoro...






...ho passato tre mani di impregnante sul cesto e sulla base di legno...






...infine ho fatto dei buchi con l'avvitatore su legno e plexiglass per fissare il cesto alla struttura della bici con delle fascette da elettricista.






Per proteggere ulteriormente i cesti dalla pioggia ho pensato di fare due coperture impermeabili con della stoffa plastificata per tovaglie.
Ho tagliato due ovali più grandi della misura dei cesti di 10 cm. circa per lato...






...ho applicato l'elastico fissandolo prima con degli spilli formando delle pences sugli angoli...






...ho cucito a macchina l'elastico tenendolo teso...














...realizzando così dei "cappucci" da mettere e togliere sui cesti.






Per rendere tutto più resistente ho fissato bene con le fascette la struttura del cesto come si vede qui sopra e sotto.






Ore la mia bici è pronta per la pioggia, ho controllato l'acqua non passa...






...prima o poi mi deciderò a ripitturarla!

Buona settimana

Isabella



martedì 24 giugno 2014

tra ripassi, orchidee e etagere



Buon martedì care amiche, mi avete riempito il cuore con i vostri meravigliosi commenti e il vostro sostegno.
GRAZIE!
Vi offro virtualmente il mio mazzo di rose fatto essiccare nei giorni scorsi.






Oggi a casa nostra è l'ultimo giorno di ripasso, domani finalmente ci sarà l'orale e poi saremo in vacanza, a parte Roby che lavorerà fino ai primi di agosto.
E' stato un anno molto impegnativo per le nostre ragazze a scuola e per noi genitori impegnati ad aiutare mio papà nel sistemare l'appartamento, ormai quasi finito, e non vedo l'ora di staccare un po' dagli impegni quotidiani e di andarmene in montagna lontana da pensieri e preoccupazioni...
Anche là i lavori sono sempre tanti: aprire casa chiusa da tutto l'inverno, il giardino da curare, l'erba che cresce a dismisura in questo periodo ricco di piogge, la legna da tagliare e sistemare, la siepe da potare e i mille viaggi alla discarica del verde.
E poi ci sono le persiane da sistemare: una passata con la levigatrice e qualche mano di vernice protettiva.
Insomma alla fine staremo al fresco ma di certo non con le mani in mano!

Intanto qui a casa le orchidee gialle continuano a farci compagnia e tra un ripasso e l'altro ho dipinto il quarto fiore nel mio posto delle orchidee.






Ho anche preparato un'etagere ( lo so mancano gli accenti ) per la nostra cucina.






Ho preso le misure, preparato un mini progetto ( qui sotto nella foto a sinistra ) e sono andata nel posto dove vendono il legno per trovare tutto l'occorrente.






Avrei preferito delle gambe più particolari, ma non le ho trovate, le uniche che c'erano erano troppo grosse per il mio progetto.
A casa  ho tagliato le gambe a misura con il seghetto, ho fatto i fori sui ripiani per inserire le viti autofilettanti e ho assemblato il tutto finendo con i pomelli in cima.
Ho dato 3 mani di smalto satinato azzurro e ho messo un po' di cera per proteggerlo dall'usura.
Ho lasciato evaporare bene una notte sul balcone la cera e il giorno dopo ho spazzolato con una spazzola morbida i ripiani.






Eccolo qui nella mia cucina pronto a tenere in ordine tutto l'occorrente per fare il caffè ( da notare la latta dipinta nello stesso colore! ).






Buona settimana a tutti
ora torno sui libri per gli ultimi ripassi!



venerdì 7 marzo 2014

il posto delle orchidee

Non so cosa ho fatto, quale strano movimento, ma ho male alla spalla e alla scapola.
Ogni tanto mi succede, ormai sono abituata, meglio convivere con i dolori e non farci troppo caso: come è venuto passerà!

Oggi allora vi porto ancora a vedere le mie piante: il mio posto delle orchidee.






La prima orchidea è sbocciata.
Questa piantina l'abbiamo presa qualche anno fa e non aveva fatto più fiori da allora.






La seconda sta sbocciando, è una pianta ricevuta in regalo nel luglio 2012.






Abbiamo sei piante di orchidee, non pensavo nemmeno che potessero rifiorire in casa.
Sinceramente non le tratto nemmeno bene, le bagno solo quando mi ricordo di farlo, ma a loro si vede che va bene così!
Le tengo su di un mobile basso che divide il soggiorno in due in mezzo tra le due finestre: qui prendono tanta luce.
Per tenerle a posto tutte insieme ho costruito un vassoio di legno simile al tavolino fatto l'anno scorso, qui potete vederlo.
Vorrei decorarlo dipingendo gli stessi fiori delle mie piantine e magari scrivere il nome di ciascuna.






Ora venite ancora sul balcone: il primo tulipano sta per sbocciare.






Buon fine settimana a tutti.

Isabella

P.s.: se vi interessa rifare le frittelle di mele del post precedente trovate la ricetta nel blog Lavanda e rosmarino

martedì 28 gennaio 2014

azzurro in cucina


 I lavori continuano nell'appartamento. In questi giorni aiuto mio papà a togliere quella orribile tappezzeria di cinquant'anni fa su cui, chi ci abitava, aveva deciso "gentilmente" anche di far imbiancare in un orrendo color marrone non prima di aver steso una bella mano di agrappante,
Non vi dico la fatica, la tappezzeria è ormai impermeabile e stenta ad assorbire l'acqua che passiamo più volte con il rullo...e vai di raschietto!
Ma ora come promesso ecco la mia piattaia.
Come vi ho già raccontato qui, qualche anno fa abbiamo eliminato la porta della cucina, era troppo ingombrante, e l'abbiamo sostituita con questa a doppia anta fatta da me.
Si era così liberata la parete su cui si apriva quella vecchia e, essendo più bassa la nuova porta per far passare la luce nel corridoio, ma alta abbastanza per non far entrare la gatta, abbiamo deciso di realizzare questa piattaia azzurra dove appendere le tazze.
Allora avevamo Prugna la nostra prima gatta che non riusciva a saltarla, ora con Cloti, molto più agile, la sera mettiamo un legno appeso al di sopra per non farla entrare in cucina la notte.






Un' asse di legno come fondo, tre mensole Ikea di legno grezzo, sostegni di legno qualche vite e lamella e tre mani di vernice azzurra.






Pronta per appendere le nostre tazze, tazzine e piatti.






La maggior parte le abbiamo prese nel Salento cinque anni fa, a Cutrofiano il paese delle ceramiche salentine. La prima qui sopra invece è stata comprata a Vietri.






Ciotole, scodelle e piattini trovano posto tutti a portata di mano.






Ricordi di mari meravigliosi del nostro sud d' Italia: il Salento e il Cilento...






...ma anche la Romagna in quella brocca presa a Cesenatico l'estate scorsa...






...e sotto una mensola per tutti i miei libri di cucina.







Auguri mia cara Monica
Buon compleanno!


Isabella


p.s.: non so cosa sia apparso sul mio blog nel post precedente, ho fatto un pasticcio pensando di lasciare un commento nel blog di Mias Landliv, blog che adoro!
Tutto eliminato!



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