Journal Articles by Storia Diacronie
With this article, we aim at drawing attention to a hitherto less studied perspective in the hist... more With this article, we aim at drawing attention to a hitherto less studied perspective in the history of Italian counterterrorism: the international cooperation in order to tackle the transnational threat of terrorism. Departing from the observation of several similar phenomena of political violence in the second half of the 20th century, we understand the Italian “storia della lotta al terrorismo” as embedded in its global context. However, this does not mean neglecting national particularities. Firstly, we explain which are the most important aspects of a transnational history of the fight against terrorism. Secondly, we argue that the investigation of these aspects can enrich the Italian history of counterterrorism in manifold ways. Thirdly, we propose manners and methods to open up Italian contemporary historiography on the topic towards a broader field of historical analysis, intertwined with the histories of international relations and European Integration.
Concluding, we claim that the histories of Italian and of European antiterrorism efforts complement each other and that the links between both of them can help to better understand a complex history of diplomatic duties, legal frameworks, and institutional structures
n quest'articolo si cercheranno di individuare i caratteri, come vedremo congeniti a quell'esperi... more n quest'articolo si cercheranno di individuare i caratteri, come vedremo congeniti a quell'esperienza, che avrebbero determinato una pluralità di memorie dell'intervento antifascista italiano nella guerra civile spagnola. In un secondo momento, ci sposteremo avanti, sin dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, per vedere come lo sviluppo di queste memorie sia stato profondamente legato alle questioni irrisolte del nuovo Stato repubblicano ed, in particolare, al difficile rapporto tra antifascismo e democrazia. Imposteremo quindi l'analisi su due piani: da un lato analizzeremo perché l'intervento italiano non abbia generato, come invece è successo per altri casi nazionali, una memoria unica e dall'altro cercheremo di capire com'è stato possibile che nel secondo dopoguerra ci sia stata una divisione in "forti" e "deboli" di queste memorie. Come si vedrà, questi due piani si rivelano entrambi imprescindibili per provare a capire tanto perché persista ancora I Diacronie Studi di Storia Contemporanea www.diacronie.it N. 7 | 3|2011 Spagna Anno Zero: la guerra come soluzione 19/ Memorie difficili Antifascismo italiano, volontariato internazionale e guerra civile spagnola Enrico ACCIAI * Sin dalla conclusione della guerra civile l'intervento dell'antifascismo italiano in Spagna ha generato più memorie spesso in conflitto tra di loro. Tra il 1936 ed il 1939 quello italiano alla causa repubblicana fu un contributo collettivo, come non lo fu per nessun altro gruppo nazionale, che coinvolse tutte le famiglie politiche antifasciste. Per cercare di comprendere l'origine di quella che potremmo chiamare una vera e propria "atomizzazione della memoria" si dovranno analizzare le molteplici eredità dell'esperienza spagnola tanto nel difficile biennio 1943-1945 quanto durante i primi anni del dopoguerra. Memorie difficili. Antifascismo italiano, volontariato internazionale e guerra civile spagnola Diacronie. Studi di Storia Contemporanea 2 oggi una memoria "confusa" dell'intervento italiano nella guerra civile spagnola, quanto il motivo del ritardo con cui la storiografia italiana si è dedicata a questo tema. Secondo Jaques Delperrié de Bayac, l'Italia è stato il paese dove il mito delle Brigate Internazionali si è conservato e si è tramandato con più forza. 1 Un'affermazione sicuramente vera, sono infatti pochi i paesi dove sia ancora viva e attiva un'associazione omologa all'AICVAS [Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna, N.d.A.] o dove un evento dal quale sono ormai passati più di settant'anni sia ancora in grado di sollevare l'interesse dell'opinione pubblica, ma dietro la quale si nasconde il percorso complicato e tutt'altro che lineare che ha conosciuto la memoria di quel volontariato, un percorso che in queste pagine cercheremo di ripercorrere. 1 SKOUTELSKY, Remi, Novedad en el frente: Las Brigadas Internacinonales en la guerra civil, Madrid, Temas de Hoy, 2006, p. 444. * L'autore Enrico Acciai: si è addottorato in storia dell'Europa contemporanea presso l'Università degli Studi della Tuscia, nel corso del 2010 ha svolto attività di ricerca grazie ad una borsa della Fondazione Luigi Salvatorelli. Già titolare di un assegno di ricerca presso il dipartimento per lo Studio delle Lingue e delle Civiltà Classiche e Moderne (CICLAMO) dell'Università degli Studi della Tuscia è attualmente ricercatore presso il departamento de Historia Moderna y Contemporanea della Universidad de Cantabria. Nel 2011 è inoltre risultato vincitore del premio annuale bandito dall'Associazione Casa Di Vittorio. Si è occupato di storia dell'anarchismo spagnolo e dell'antifascismo italiano; attualmente sta portando avanti un progetto di ricerca sui volontari italiani che presero parte alla guerra civile. URL: < http://studistorici.com/progett/autori/#Acciai > Per citare questo articolo: ACCIAI, Enrico, «Memorie difficili. Antifascismo italiano, volontariato internazionale e guerra civile spagnola», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea: Spagna Anno Zero: la guerra come soluzione, 29/07/2011, Diritti: gli articoli di Diacronie. Studi di Storia Contemporanea sono pubblicati sotto licenza Creative Commons 2.5. Possono essere riprodotti a patto di non modificarne i contenuti e di non usarli per fini commerciali. La citazione di estratti è comunque sempre autorizzata, nei limiti previsti dalla legge.
Articles by Storia Diacronie
This paper examines the way in which the presence of an “italian product” confirms and spreads it... more This paper examines the way in which the presence of an “italian product” confirms and spreads itself in international exhibitions of the second half of the nineteenth century, showing the national style in some specific specialized areas, particularly in luxury and craftsmanship. The analysis unfolds along two parallel directions: on one hand, the effective presence of Italian exhibitors from a quantitative point of view; on the other hand, the way in which the Italian products were represented in some significant cases on the international illustrated press.
Papers by Storia Diacronie
Diacronie, 2013
a necessità di condividere informazioni è intrinseca all'esistenza stessa di Internet. Quello che... more a necessità di condividere informazioni è intrinseca all'esistenza stessa di Internet. Quello che prima si faceva su Usenet 1 , grazie a strumenti che hanno poi tracciato la nascita dei forum, è stato subito ripreso dal web. I grandi monopoli dell'informazione cartacea sono così approdati, nei primi 1 Usenet (contrazione inglese di "user network", in italiano "rete utente") è una rete mondiale formata da migliaia di server tra loro interconnessi ognuno dei quali raccoglie gli articoli (o news, o messaggi, o post) che le persone aventi accesso a quel certo server si inviano, in un archivio pubblico e consultabile da tutti gli abbonati, organizzato in gerarchie tematiche e newsgroup flussi di articoli sullo stesso tema (topic, o thread) (definizione tratta da: JAMES, Vincent, ERIN, Jansen, Netlingo: The Internet Dictionary, Netlingo Inc., 2003, p. 391). Tale struttura è passata in secondo piano con l'avvento del World Wide Web ed è lentamente andata in disuso, anche se tuttora è possibile utilizzarne i server i quali custodiscono testimonianze fondamentali dei primi decenni di vita di Internet. L Diacronie Studi di Storia Contemporanea www.diacronie.it N. 15 | 3|2013 Spazi, percorsi e memorie 2/ L'archiviazione delle pagine dei quotidiani online Federico NANNI * Questo articolo analizza i metodi utilizzati dai siti d'informazione per permettere ai nativi digitali la preservazione e l'accesso nel corso del tempo ai propri contenuti. Prima di tutto si è descritto quali tipologie di documenti sono presenti su tali siti. In secondo luogo, confrontando gli archivi dei principali quotidiani digitali, si ipotizzano due tipi di interventi possibili: un primo volto a migliorare l'interrogazione per "metadati descrittivi" e un secondo incentrato sull'interrogazione full text attraverso strumenti di ricerca semantica. Si è voluta inoltre sottolineare la necessità di preservare queste testimonianze digitali conservandone il più possibile l'integrità. In conclusione, si evidenzia il legame inscindibile tra la ricerca storica sulle fonti native digitali e gli studi di archivistica informatica. L'archiviazione delle pagine dei quotidiani online Diacronie. Studi di Storia Contemporanea 2 anni Novanta, in rete, presentando inizialmente piattaforme sulle quali era possibile consultare recensioni, elenchi tematici e partecipare a gruppi di discussione, come è evidente se si prendono in considerazione le primissime versioni dei siti web di «The New York Times» o «The Washington Post». Nel corso del decennio successivo l'informazione è stata offerta sulla rete da un insieme sempre più eterogeneo di produttori e nei formati più disparati; questo continua tuttora perché, grazie ai progressi tecnologici, primo fra tutti il continuo potenziamento della banda larga, si è potuta ottenere quella "convergenza al digitale" descritta più volte dal punto di vista teorico 2 . A causa dell'aumento delle tipologie e della quantità di informazioni prodotte, un quotidiano digitale si trova oggigiorno a competere su scala globale prima di tutto con imprese che nei decenni precedenti lavoravano in settori limitrofi (pensiamo nello specifico all'importanza attuale del sito web della CNN o della BBC), ma anche con figure che fino a poco tempo fa non erano neppure presenti nel mondo dell'informazione; faccio riferimento in primo luogo al fenomeno del citizen-journalism su piattaforme digitali, quali sono state in un primo tempo i blog e successivamente sono diventati i social network. La competizione che questo tipo genere di giornalismo implica, costringe il sito web di un quotidiano ad aggiornarsi, espandersi e integrare continuamente nuovi strumenti, sia per fare concorrenza preventiva ai propri rivali nel campo dell'informazione digitale, sia soprattutto per poter orientare sulla propria home page sempre più visitatori e ottenere, grazie alle conseguenti visualizzazioni dei banner, gli introiti pubblicitari, ovvero quella che continua a essere ancor oggi una delle sue principali fonti di guadagno.
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Concluding, we claim that the histories of Italian and of European antiterrorism efforts complement each other and that the links between both of them can help to better understand a complex history of diplomatic duties, legal frameworks, and institutional structures
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