Papers by Massimo Gherardi
Ricerca realizzata nell'ambito del Programma di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) "... more Ricerca realizzata nell'ambito del Programma di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) "Le trasformazioni dei paesaggi nel territorio rurale: le ragioni del cambiamento e possibili scenari futuri. Approfondimenti interdisciplinari per la salvaguardia, la gestione e la pianificazione". Riassunto Il presente contributo analizza le trasformazioni dell'uso del suolo verificatesi nell'ultimo sessantennio in tre comuni del Nuovo Circondario Imolese, nonché le conseguenze di tali trasformazioni sulla naturalità dei territori considerati. I comuni selezionati sono quelli di Medicina, Borgo Tossignano e Castel del Rio, che ben rappresentano l'intera realtà territoriale del Circondario. Le trasformazioni dell'uso del suolo sono state individuate mediante confronti in ambiente GIS delle cartografie degli anni 1955, 1976, 1994 e 2003, previa ricodifica delle legende secondo le categorie CORI-NE Land Cover di primo livello. Sull'intero periodo si assiste complessivamente ad un aumento di naturalità nei tre territori considerati, di modesta importanza quantitativa per Medicina e via via maggiore per i comuni di Borgo Tossignano e di Castel del Rio. L'aumento delle superfici urbanizzate è fatto comune a tutti e tre i casi considerati, sia pure con qualche differenza circa l'entità del fenomeno, più accentuato in pianura e in collina, meno nella bassa montagna. Le trasformazioni nell'uso del suolo evidenziate sono in linea con le tendenze rilevate in ambito nazionale ed europeo nel medesimo periodo. Riguardo agli effetti di tali trasformazioni sulla naturalità e biodiversità, i risultati delle analisi svolte mettono in evidenza criticità sia per le aree intensamente utilizzate, sia per le aree marginali. A questo riguardo, vengono suggerite alcune linee di azione per una pianificazione ecologica mirata.
Acta horticulturae, Nov 1, 2002
Edizioni L’Informatore Agrario, 2004
Agrochimica, 2009
For each of three Emilia Romagna Region (Italy) cities (Bologna, Ferrara and Cesena) an urban par... more For each of three Emilia Romagna Region (Italy) cities (Bologna, Ferrara and Cesena) an urban park situated in the historical heart of the city and an extraurban park were selected. The aim of the study was to assess the concentration of heavy metals and microelements in different environmental matrixes, namely: soil, leaf tissues of coniferous and deciduous trees, mosses (spp. Hypnum cupressiforme) and grass, and washed-leaves water. The concentration of heavy metals (Cd, Co, Cu. Cr, Ni, Pb, Zn) was detected using an ICP-OE Spectrometer. For sampling point of Massari park in Ferrara city (FE-M1) and of Giardini Margherita park in Bologna city (BO-M3) heavy metals concentrations exceeded the threshold values established by the current Italian laws for soils of "public, residential and private areas" (D.Lgs 152/2006). The correlation between the concentration values of top- and subsoil highlights that some elements, such as Cd, Cu, Pb and Zn, have an anthropic origin and ar...
L'obiettivo di questo lavoro è lo studio dei caratteri ambientali del Bacino idrografico del ... more L'obiettivo di questo lavoro è lo studio dei caratteri ambientali del Bacino idrografico del Fiume Reno che influiscono sulla qualità delle acque superficiali. L'acqua è una risorsa naturale la cui qualità è il risultato di complesse interazioni tra i fattori, naturali ed antropici, che caratterizzano l'ecosistema e che evolvono dinamicamente nel tempo. La valutazione dello stato qualitativo della risorsa idrica in relazione alle esigenze d'uso e di conservazione degli ecosistemi idrici, in un'ottica di gestione sostenibile della stessa, richiede tra l'altro la conoscenza dettagliata dei caratteri del territorio e dei fattori di pressione antropica presenti nel bacino idrografico oggetto di studio. L'indagine, condotta mediante l'applicazione di Sistemi Informativi Geografici (GIS), è stata eseguita alla scala di Bacino idrografico del Fiume Reno e alla scala di microbacino idrografico del Torrente Gaiana per una analisi di dettaglio.The aim of this w...
“Suolo Ambiente Paesaggio”, 2007
tti del Convegno "Riutilizzo irriguo di acque reflue depurate", 2006
Le valutazioni di questi ultimi anni sullo stato dell'ambiente dimostrano come una corretta p... more Le valutazioni di questi ultimi anni sullo stato dell'ambiente dimostrano come una corretta pianificazione e gestione delle risorse idriche del sottosuolo sia strettamente correlata alle caratteristiche dei suoli, in relazione alle a.ttivit\ue0 ed alle strutture antropiche che con gli stessi interagiscono. Particolare significato assumono, nella ipotesi di riutilizzo di acque reflue depurate in agricoltura, le metodologie che stimano il possibile trasferimento di un inquinante dalla superficie topografica al tetto dell' acquifero superficiale e, come possibile conseguenza, a quello profondo, dal quale vengono captate le acque per uso potabile. Il suolo \ue8 il primo ostacolo che l'acqua ed i potenziali inquinanti veicolati incontrano durante la discesa verso i primi livelli di falda. La capacit\ue0 del suolo di lasciarsi attraversare dalle acque dipende in primo luogo dalle caratteristiche chimico-fisiche che ne determinano la struttura; tra queste le pi\uf9 importanti sono la granulometria, i! pR, i! contenuto in sostanza organica e la composizione mineralogica della frazione argillosa. Lo studio in oggetto \ue8 giunto alla definizione di una carta della vulnerabilit\ue0 all'infiltrazione del territorio di pianura del Bacino del fiume Reno mediante l'applicazione di un modello inforrnatizzato di analisi ambientale che ha considerato parametri di natura idrologica, idrogeologica (perrneabilit\ue0 superficiale, profondit\ue0 dei livelli freatici, surplus idrici) e litologica, opportunamente relazionati alle caratteristiche pedologiche dell'ambiente indagato. Il documento di sintesi suddivide il bacino sulla base della predisposizione del terreno a lasciarsi infiltrare dalle acque e si configura pertanto come punto di partenza per una analisi preventiva volta ad un efficiente e sicuro utilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura
Litografia Artistica Cartografica s.r.l., 2006
Gangemi eBooks, 2008
Viene delineato lo stato delle conoscenze a livello italiano ed europeo circa le trasformazioni d... more Viene delineato lo stato delle conoscenze a livello italiano ed europeo circa le trasformazioni d'uso del suolo e della vegetazione dagli anni '50 ad oggi
The 4th international multi-conference on Society, Cybernetics and Informatics, 2010
Il sistema orografico. La testata dei bacini dell'Idice e del Sillaro, ricadente totalmente i... more Il sistema orografico. La testata dei bacini dell'Idice e del Sillaro, ricadente totalmente in territorio toscano, presenta un allineamento da sud-ovest verso nord-est caratterizzato dai rilievi dei monti Oggioli (m 1274 slm); Canda (m 1161 slm), Tre Poggiolo (m. 955 slm) e Taverna (m 955 slm). Da tale allineamento si dipartono una serie di crinali, orientati da sud sud-ovest a nord nord-est e disposti parallelamente tra loro, che separano le vallate dei torrenti Idice e Sillaro e dei loro affluenti principali. La linea di crinale posta pi\uf9 ad occidente divide la vallata del Savena da quella dell'Idice dipartendosi dal M.te Oggioli, passante per Filigare e proseguendo lungo la cresta che unisce Monghidoro a Loiano. A circa met\ue0 strada di quest'ultima lo spartiacque principale si biforca: a sinistra proseguendo oltre Loiano con le balze di Livergnano, Barbarolo e della Guardia, le alture di Riosto, di Gorgognano, di M.te Calvo (m 380 s.l.m.), della Croara (m 192 s.l.m.) e di Miserazzano (m. 285 s.l.m.) fino a San Lazzaro;a destra caratterizzato dapprima dai monti di Gragnano, poi da quelli di Casola Canina con l'emergenza del monte della Zena o delle Formiche (m 650 s.l.m.). Questa linea di cresta separa le acque del torrente Zena da quelle del torrente Idice. Dal monte Canda (m 1161 s.l.m.), sopra Pietramala, si diparte lo spartiacque, che divide il bacino dell'Idice da quello del Sillaro, caratterizzato dalle emergenze montuose di Monterenzio, di C\ue0 Lombretto e di Rignano (M.te Vignale?). Lo spartiacque si dirama poi verso sinistra con le elevazioni in sequenza di M.te Armato, M.te Bugnolo, del poggio di Settefonti (m 289 s.l.m.), dei monti di Ciagnano (m 377 s.l.m.), Arligo (m. 354 s.l.m.) a S.Andrea di Ozzano; verso destra con le elevazioni di Sassuno, e poi dei monti Calderaro (m 580 s.l.m.) e di Liano, e dei colli di Varignana (m 230 s.l.m.). Quest'ultima linea fa da spartiacque tra il torrente Quaderna ed il torrente Sillaro. Infine, dipartendosi dal M.te Taverna (m 955 s.l.m.) e proseguendo con l'elevazione del Belvedere (m 1140 s.l.m.) inizia la linea di spartiacque tra i bacini del Sillaro e del Santerno, che prosegue per Sassoleone e Pieve di Gesso. Da qui una biforcazione verso sinistra con le emergenze di M.te di Sopra, di Sassatello, di M.te Merlo, di San Martino in Pedriolo, di M.te del Re (m 307 s.l.m.) e verso destra con le alture di Dozza e di M.te Catone delimita verso valle il bacino del torrente Sellustra. A ridosso delle ultime propaggini collinari si rinviene verso nord la fascia dell'alta pianura, compresa tra i 100 ed i 50 m s.l.m., formata da sedimenti fluviali che allo sbocco delle valli hanno dato origine a forme geomorfologiche a guisa di ventaglio piano - convesse e dolcemente ondulate, note con il nome di "conoidi", che si vanno deprimendo a nord della via Emilia protendendosi verso la bassa pianura. A partire dalla isoipsa 50 m s.l.m. si ha una progressiva diminuzione di quota secondo fasce che presentano andamento pressoch\ue9 parallelo alla via Emilia; particolarmente significativa la curva di livello 10 m s.l.m. che in corrispondenza degli alvei dei torrenti Idice e Sillaro "penetra" verso le quote pi\uf9 basse evidenziandone la significativa azione di deposito dei sedimenti alluvionali sviluppatasi nel tempo. Pi\uf9 a nord in corrispondenza della confluenza dei torrenti Idice e Sillaro nel Reno si ha la chiusura del loro sistema idrografico con valori di quota inferiori ai 5 metri s.l.m
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, 2008
Gangemi eBooks, 2008
Le tendenze di modificazione del paesaggio e della sua componente vegetazionale nel Nuovo Circond... more Le tendenze di modificazione del paesaggio e della sua componente vegetazionale nel Nuovo Circondario Imolese vengono inquadrate nell'ambito delle modificazioni intervenute a livello nazionale ed europeo. Viene analizzata l'importanza di disporre di conoscenze di elevato dettaglio riguardanti la diversit\ue0 degli habitat e del paesaggio per una corretta pianificazione ecologica del territorio. Vengono anche fatte proposte operative di massima
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