Editing by Marco Bonarini
Presentazione di Donatella Scaiola
Il libro che presentiamo è, per certi aspetti, ambizioso, p... more Presentazione di Donatella Scaiola
Il libro che presentiamo è, per certi aspetti, ambizioso, per altri, invece, originale. È un progetto ambizioso perché propone consi derazioni di carattere biblico, scaturite da una lunga frequentazione della Sacra Scrittura, e altre di carattere teologico, maturate anche in dialogo con altri autori. In secondo luogo, si tratta di un progetto ambizioso perché la ricerca che viene qui proposta, o forse sarebbe meglio dire condivisa dall'autore, si propone di portare frutti sia spirituali che teologici. L'originalità del testo sta nel connubio tra lettura dei testi, riflessione teologica, attenzione alla dimensione spirituale e taglio esistenziale. L'autore ha mostrato di possedere un certo coraggio, affrontando, ad esempio nella terza parte, questioni complesse, nelle quali dà anche risposte personali. Pur non essendo né un biblista né un teologo di professione, ha consultato una bibliografia ampia e variegata, che non si limita a citare, ma con la quale anche dialoga, usando testi e autori diversi come pietre da impiegare nell'elaborazlone del suo percorso, che adesso cerchiamo di illustrare. I
ll libro, che è scaturito dalla riflessione dell'autore e dal confronto con il pensiero di altri studiosi , parte da un'ipotesi interessante: Gesù dice quello che ha sperimentato per primo come vero per sé, esprime un'esperleraza vissuta. A partire da questo assunto, il libro si articola in tre parti di lunghtezza disuguale, dedicate ai seguenti temi:
- Gesu è re
- Gesù parla con verità
- Appunti di cristologia.
Nella prima parte viene offerta una riflessione sulla regalità di Gesù, prendendo come filo rosso soprattutto il racconto di Giovanni e, piu in particolare, il dialogo tra Gesu e Pilato. Il modo singolare in cui Gesù si dichiara re , viene collocato sullo sfondo dellAntico Testamento, prendendo in esame due testi: il primo è Dt 17 ,14-2O, I'unico brano all'interno del Pentateuco dedicato alla figura del re, del quale tratteggia diritti e doveri. Si tratta di un brano molto importante, che diverrà in seguito una sorta di cartina di tornasole aIla luce della quale verificare e giudicare l'operato dei vari re di Israele e di Giuda. Il secondo testo presentato riguarda la figura di Samuele, l'ultimo giudice e anche colui attraverso il quale verranno unti il primo re d'Israele, Saul, e poi Davide. Samuele si trova in un punto cruciale della storia biblica e, nonostante la sua grandezza (assomma in sé vari ruoli: profeta, sacerdote, giudice), si manifesta in lui una certa ambiguità, messa in luce dall'autore del presente libro. Al termine di questo detour nell'Antico Testamento, non solo si percepisce meglio in che senso Gesù è re, ma viene anche istituita una significativa differenza tra potere e autorità, che ha ovvie ricadute in vari ambiti, e non solo di tipo biblico-teologico.
La seconda parte del libro, quella più ampia, affronta un tema in parte collegato con quello precedente, mostrando, a partire dal confronto con vari brani evangelici (discorsi, parabole, miracoli, ecc.), che cosa significa che Gesu parla con verità. Nella trattazione di questa parte emerge di nuovo l'originalità delI'autore, il quale conclude ogni paragrafo o breve capitolo con un testo in corsivo in cui mette idealmente in bocca a Gesù delle parole, in genere di lode nei confronti del Padre. Dalle parole del vangelo all'interiorità di Gesu, si potrebbe definire questo percorso, che rende il testo di Marco Bonarini cosi particolare.
La terza parte, infine, piu breve, intitolata "Appunti di cristologia", si concentra su un tema molto tradizionale che cerca però di affrontare in modo nuovo, quello delle due nature di Cristo, formulato nel Concilio di Calcedonia, unite sostanzialmente dall'amore. Si potrebbe riprendere quanto detto sulI'articolazrone del libro, il tutto in un altro modo.
Nel testo si trovano infatti tre focus, cosi sintetizzabili:
- quello che dice Gesu lo ha sperimentato vero per sé, per questo è degno di fede;
- la coscienza che Gesù ha di sé come uomo (e come Dio);
- una riflessione di carattere cristologico: Gesù tiene insieme, unisce, realtà, dimensioni a prima vista diverse, rendendole nuove, perché in sé è l'unione di cose diverse, che il dogma di Calcedonia definirà in termini di natura umana e natura divina.
AI termine di questa rapida presentaztone, il lettore potrebbe avere l'impressione che il modo di procedere dell'autore sia forse eterogeneo, talvolta rapsodico, ma esso corrisponde ad una scelta precisa. La ricerca non può, e soprattutto non vuole essere esaustiva, rna nasce dal desiderio, come si diceva anche in precedenza, di condividere con altri un percorso di studio, di riflessione, di vita.
INDICE
5 Presentazione, di Donatella Scaiola
11 Introduzione
13 Gesù è re
13 La funzione del re (Dt 17,1-14)
19 L'origine della regalità (1Sam 8,1-22)
23 La realizzazione della regalità in Israele
25 Il compimento della figura
37 Gesù parla con verità
39 Gesù e il Padre
43 La rivelazione di essere Figlio
55 Le tentazioni
58 L'annuncio del regno di Dio
64 Il perdono dei peccati
67 La chiamata dei discepoli
71 Le parabole del regno di Dio
75 Le beatitudini
79 La compassione
80 Il duplice comandamento dell'amore
90 Salvare la vita
93 Appunti di cristologia
104 Coscienza di Gesù
110 Egli è la nostra pace (Ef 2,15)
115 Bibliografia
129 Nota sull’autore
Books by Marco Bonarini
PIccolo libretto per chi ama la montagna e la Bibbia in tre parti. La prima sono riflessioni bibl... more PIccolo libretto per chi ama la montagna e la Bibbia in tre parti. La prima sono riflessioni bibliche sul "Monte". La seconda suggerimenti per camminare in montagna. La terza descrizioni di alcune camminate con foto e tracce gpx da scaricare.
Sul sito www.wikiloc.it sono disponibili circa 250 tracce di cammini fatti da noi.
Ringrazio Marco Zappella per la recensione del mio libro Gesù custode dell'uno e dell'altro sulla... more Ringrazio Marco Zappella per la recensione del mio libro Gesù custode dell'uno e dell'altro sulla rivista Parole di vita 2-2022
Introduzione
Questa riflessione potrebbe aiutare,
chi lo desidera, a conformarsi a Gesù
(Ef 4,24:... more Introduzione
Questa riflessione potrebbe aiutare,
chi lo desidera, a conformarsi a Gesù
(Ef 4,24: «Rivestire l'uomo nuovo, creato
secondo Dio nella giustizia e nella vera
santità») per apprendere la sua capacità
di tenere insieme cià che ci sembra inconciliabile.
Tale virtù di Gesù è una visione
di vita aperta sul mondo, la storia,
gli uomini e le donne, che fa crescere la
vita, anche e soprattutto là <love la
morte, il peccato, l'ingiustizia sembrano
averla vinta.
Un augurio di buona lettura a chiunque
si accinge a entrare in questo volumetto,
con la richiesta di aprire il proprio
cuore a Gesù che ci ha creati e ci
ama, che ci sostiene nella via del!' amore
di Dio con tutto noi stessi e del prossimo
corne noi stessi (Marco 12,28-34; Matteo
22,34-40; Luca 10,25-28).
Una ricerca sull'umanità/divinità di Gesù e il suo rapporto con il Padre a partire dai verbi di c... more Una ricerca sull'umanità/divinità di Gesù e il suo rapporto con il Padre a partire dai verbi di cui Gesù è soggetto nei vangeli, confrontando gli stessi verbi nell'AT in cui Dio è soggetto, secondo quanto dice Gv 5,19: «Il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo».
Il PDF allegato contiene tutto il libro.
Il libro cartaceo si può acquistare online su http://www.edizionidelfaro.it/
Drafts by Marco Bonarini
Gesù ci insegna, come dice il dettato di Calcedonia, che in lui il Creatore e la creatura sono in... more Gesù ci insegna, come dice il dettato di Calcedonia, che in lui il Creatore e la creatura sono in una relazione di amore che nasce da Dio e a Dio ritorna.
E' Gesù che ci mostra questa via sia negli inni di Efesini 2 e di Colossesi 1, che nella sua vita in mezzo a noi.
E' a partire dall'amore che unisce la natura umana e quella divina che possiamo farci guidare nell'intimità di Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio e nel mistero della Trinità in cui «viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28).
Uscire dalla sostanza per entrare nella relazione?
Su questo penso di scrivere qualcosa tenendo conto della ricerca della psicanalisi relazionale.
Quando qualcuno parla, ci aspettiamo che dica la verità, così da poterci fidare della sua parola.... more Quando qualcuno parla, ci aspettiamo che dica la verità, così da poterci fidare della sua parola. Sappiamo che non sempre è così, ma che dovrebbe esserlo in linea di principio, come invita a fare Gesù: «la vostra parola sia sì, sì; no, no; infatti l’eccesso di queste viene dal male» (Mt 5,37).
Chi parla risulta più credibile quando racconta ed esprime una esperienza vissuta. Il suo coinvolgimento è maggiore, riesce meglio ad argomentare ciò di cui sta parlando: ha riconosciuto come vera quella esperienza e, comunicandola, la ritiene utile – perché vera – per il proprio ascoltatore.
Ciò che Gesù dice a coloro che incontra lo ha sperimentato come verità di vita prima di tutto per se stesso.
Per questo egli dice una parola vera e degna di essere accolta, proprio perché l’ha sperimentata vera per sé.
Si apre così uno spiraglio sulla coscienza che Gesù ha di sé, che ho provato ad esprimere in possibili preghiere di Gesù a suo Padre.
Il potere di Gesù che ama è il compimento della figura del re ideale presentata in Dt 17,14-20.
... more Il potere di Gesù che ama è il compimento della figura del re ideale presentata in Dt 17,14-20.
Gesù porta a compimento il suo essere re nel processo davanti a Pilato, secondo il vangelo di Giovanni.
Gesù mostra da uomo come si può essere re secondo Dio e a sua immagine.
Gesù supera ogni ambiguità nell'esercizio del potere e dell'autorità allineandoli l'uno all'altra, mostrando che nell'amore di Dio c'è un potere che è autorità e viceversa.
Book Reviews by Marco Bonarini
«Il rumore è la variabilità indesiderata dei giudizi, e la sua presenza è dilagante. In questo li... more «Il rumore è la variabilità indesiderata dei giudizi, e la sua presenza è dilagante. In questo libro ci siamo prefissi di spiegarne il motivo e di trovare delle possibili soluzioni». Così la motivazione del libro:
Kahneman, D., Sibony, O., Sunstein, C. S., Rumore. Un difetto del ragionamento umano, UTET, Milano 2021, 24,00 euro.
di cui riporto le ultime sintetiche pagine.
Kahneman, nato nel 1934, è uno psicologo israeliano, vincitore, insieme a Vernon Smith, del Premio Nobel per l’economia nel 2002 «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza».
Olivier Sibony è professore di Strategia all'HEC Paris, autore e consulente specializzato nella qualità del pensiero strategico e nella progettazione dei processi decisionali.
Cass Robert Sunstein, nato nel 1954, è noto per i suoi studi di diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto ambientale e diritto ed economia comportamentale.
La collaborazione tra i tre autori ha prodotto un volume di più di 524 pagine, un libro che va letto con calma perché i primi capitoli possono, come è capitato a me, far venire molta rabbia perché, descrivendo come il rumore (dispersione casuale) e il bias (deviazione sistematica) siano presenti in modo massiccio in vari ambiti del giudizio, anche e soprattutto in ambiti dove questo non dovrebbe accadere: diagnosi mediche, sentenze dei giudici, assunzione di dipendenti anche in posizioni strategiche, decisioni di investimenti economici, determinazione dei premi assicurativi, comparazione di impronte digitali, ecc.
«Per comprendere un errore di giudizio occorre capirne sia il bias sia il rumore. Qualche volta, come vedremo, il problema principale è il rumore, ma nei discorsi sull’errore umano e nelle organizzazioni di tutto il mondo
è raro che il rumore venga riconosciuto: è sempre il bias a occupare il centro della scena. Il rumore fa solo da comparsa o, spesso, resta addirittura fuori dalla scena. Il tema del bias è stato affrontato in migliaia di articoli scientifici e decine di testi divulgativi, ma sono in pochi a fare cenno al problema del rumore. In questo libro ci proponiamo di ristabilire un equilibrio».
Gli autori presentano numerosi studi che mostrano come persone diverse giudichino in modo diverso lo stesso oggetto, ma anche come le stesse persone, a distanza di poche settimane giudichino lo stesso oggetto in modo diverso dal loro primo giudizio. Gli autori sottolineano come le persone in genere, abbiano una stima eccessiva nelle proprie capacità di giudizio, quando invece, per esempio in alcune diagnosi mediche, degli algoritmi producono giudizi corretti in percentuali migliori anche dei migliori specialisti del campo.
Per fortuna, oltre a mostrare la fallacia del giudizio delle persone, gli autori propongono diverse modalità per ridurre sia il rumore che il bias nei giudizi, offrendo nelle tre appendici le metodologie che ritengono più opportune e che, per loro, hanno permesso di ridurre in modo significativo sia il rumore che il bias.
Il ponderoso volume si può leggere a tre livelli. Il primo sono i sintetici riassunti, poche frasi, alla fine di ogni capitolo che mettono in evidenza i punti trattati. Il secondo è la sintesi finale che gli stessi autori offrono al lettore dove ripercorrono i temi fondamentali, quasi capitolo per capitolo. Il terzo è leggere tutto il libro per approfondire la questione del rumore, che sembra trascurata e che invece è tanta parte dei giudizi umani.
Molto interessante, quindi la quinta parte “Migliorare i giudizi” sia quelli individuali ma, soprattutto quelli di gruppi di lavoro. Molto interessante il cap. 25, alla fine di questa parte, che offre il resoconto di come una azienda abbia preso una decisione strategica, cercando di basarla soprattutto su fatti misurabili e, solo alla fine, anche sull’intuizione-esperienza dei membri del consiglio d’amministrazione, riducendo così i normali rischi di una decisione presa – in genere – prima sulle intuizioni e poi, casomai, ripensata alla luce dei fatti.
Il libro sta diventando un bestseller mondiale e vale la pena di leggerlo perché offre orizzonti nuovi sulla mente umana e sul modo come prendiamo decisioni.
Vorrei segnalare come Kahneman abbia lavorato a stretto contatto, quasi in simbiosi, per molti anni con un altro psicologo israeliano, Amos Tversky, morto prima del conferimento del premio Nobel a Kahneman. La loro incredibile storia è raccontata in modo meraviglioso e intrigante da Michael Lewis in: “Un’amicizia da Nobel. Kahneman e Tversky, l’incontro che ha cambiato il nostro modo di pensare”, Raffaello Cortina Editore, Milano 2017.
Piketty: socialismo partecipativo, utopia possibile. Tassare i ricchi per una maggiore giustizia ... more Piketty: socialismo partecipativo, utopia possibile. Tassare i ricchi per una maggiore giustizia sociale. Si è fatto nel passato e si può fare nel futuro.
Il nuovo libro di Piketty.
«Ben lontana dall'essere alternativa alla misericordia o all'amore, la potenza di Dio è presentat... more «Ben lontana dall'essere alternativa alla misericordia o all'amore, la potenza di Dio è presentata dalle Sacre Scritture come radice di bontà, compassione e carità. La misericordia è la corona e lo splendore della possanza del Signore. Conseguentemente, la cattiveria e le ingiustizie umane non sono sintomi di generico egoismo, ma certificazione di triste impotenza» (p. 15).
Giovanni Cesare Pagazzi, Tua è la potenza. Fidarsi della forza di Cristo, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2019, pp. 156, euro 20.
Un libro originale nel panorama della riflessione sul potere di Dio e dell'uomo: «Al Dio possente nel creare e salvare corrisponde un uomo che, grazie alla fede, non può che essere potente» (p. 37). L'autore, sacerdote di Lodi, da anni sta sviluppando una fenomenologia di Gesù che risulta sempre utile e proficuo frequentare per la ricchezza delle riflessioni teologiche, bibliche, antropologiche ed etiche, come si può cogliere anche in questo suo arguto scritto, ironico a volte, sapiente in ogni caso. Un testo che coinvolge e che va soprattutto meditato e riletto più volte, perché affronta una questione fondamentale: «Ecco quindi il compito dell'etica: indicare come un corpo possa stare all'altezza della propria potenza. Lo spunto non è quindi: «Come collimare con il proprio dovere?» (tale domanda è legittima, ma derivata e quindi successiva), bensì: «Come corrispondere al proprio potere?» (p. 73) Pagazzi mostra come: «Esercitato come tale, il potere è sempre etico, incessantemente giusto. L'ingiustizia prende il suo posto, deformandolo in prepotenza, quando non si vuole stare all'altezza del dovere richiesto dal potere stesso: "Siano gli altri e le altre cose!"» (p. 85).
Papers by Marco Bonarini
La trilogia - teologia biblica, ermeneutica, esegesi profetica - e la sostanza delle pagine che t... more La trilogia - teologia biblica, ermeneutica, esegesi profetica - e la sostanza delle pagine che troverete in questa raccolta ove si presentano itinerari di ricerca nell'orizzonte della letteratura profetica, con particolare attenzione ai risvolti teologici ed ermeneutici. Oltre alla teologia e all'ermeneutica biblica, il capitolo piu significativo della sua vita accademica e della sua indagine, resta quello dell'esegesi profetica. Non per nulla i saggi a lui dedicati che compongono questa miscellanea sono all'insegna di un titolo illuminante: "La profezia tra l'uno e l'altro Testamento". Le diverse voci dei suoi alunni, a loro volta divenuti docenti apprezzati, danno sostanza in modo incisivo a questo genere storico-critico e teologico che intreccia Antico e Nuovo Testamento. Rimane viva nelle pagine di Bovati la stessa tensione che reggeva il suo maestro Alonso Schokel: quella di considerare la Parola di Dio non come fredda pietra preziosa ma come ...
Talks by Marco Bonarini
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Editing by Marco Bonarini
Il libro che presentiamo è, per certi aspetti, ambizioso, per altri, invece, originale. È un progetto ambizioso perché propone consi derazioni di carattere biblico, scaturite da una lunga frequentazione della Sacra Scrittura, e altre di carattere teologico, maturate anche in dialogo con altri autori. In secondo luogo, si tratta di un progetto ambizioso perché la ricerca che viene qui proposta, o forse sarebbe meglio dire condivisa dall'autore, si propone di portare frutti sia spirituali che teologici. L'originalità del testo sta nel connubio tra lettura dei testi, riflessione teologica, attenzione alla dimensione spirituale e taglio esistenziale. L'autore ha mostrato di possedere un certo coraggio, affrontando, ad esempio nella terza parte, questioni complesse, nelle quali dà anche risposte personali. Pur non essendo né un biblista né un teologo di professione, ha consultato una bibliografia ampia e variegata, che non si limita a citare, ma con la quale anche dialoga, usando testi e autori diversi come pietre da impiegare nell'elaborazlone del suo percorso, che adesso cerchiamo di illustrare. I
ll libro, che è scaturito dalla riflessione dell'autore e dal confronto con il pensiero di altri studiosi , parte da un'ipotesi interessante: Gesù dice quello che ha sperimentato per primo come vero per sé, esprime un'esperleraza vissuta. A partire da questo assunto, il libro si articola in tre parti di lunghtezza disuguale, dedicate ai seguenti temi:
- Gesu è re
- Gesù parla con verità
- Appunti di cristologia.
Nella prima parte viene offerta una riflessione sulla regalità di Gesù, prendendo come filo rosso soprattutto il racconto di Giovanni e, piu in particolare, il dialogo tra Gesu e Pilato. Il modo singolare in cui Gesù si dichiara re , viene collocato sullo sfondo dellAntico Testamento, prendendo in esame due testi: il primo è Dt 17 ,14-2O, I'unico brano all'interno del Pentateuco dedicato alla figura del re, del quale tratteggia diritti e doveri. Si tratta di un brano molto importante, che diverrà in seguito una sorta di cartina di tornasole aIla luce della quale verificare e giudicare l'operato dei vari re di Israele e di Giuda. Il secondo testo presentato riguarda la figura di Samuele, l'ultimo giudice e anche colui attraverso il quale verranno unti il primo re d'Israele, Saul, e poi Davide. Samuele si trova in un punto cruciale della storia biblica e, nonostante la sua grandezza (assomma in sé vari ruoli: profeta, sacerdote, giudice), si manifesta in lui una certa ambiguità, messa in luce dall'autore del presente libro. Al termine di questo detour nell'Antico Testamento, non solo si percepisce meglio in che senso Gesù è re, ma viene anche istituita una significativa differenza tra potere e autorità, che ha ovvie ricadute in vari ambiti, e non solo di tipo biblico-teologico.
La seconda parte del libro, quella più ampia, affronta un tema in parte collegato con quello precedente, mostrando, a partire dal confronto con vari brani evangelici (discorsi, parabole, miracoli, ecc.), che cosa significa che Gesu parla con verità. Nella trattazione di questa parte emerge di nuovo l'originalità delI'autore, il quale conclude ogni paragrafo o breve capitolo con un testo in corsivo in cui mette idealmente in bocca a Gesù delle parole, in genere di lode nei confronti del Padre. Dalle parole del vangelo all'interiorità di Gesu, si potrebbe definire questo percorso, che rende il testo di Marco Bonarini cosi particolare.
La terza parte, infine, piu breve, intitolata "Appunti di cristologia", si concentra su un tema molto tradizionale che cerca però di affrontare in modo nuovo, quello delle due nature di Cristo, formulato nel Concilio di Calcedonia, unite sostanzialmente dall'amore. Si potrebbe riprendere quanto detto sulI'articolazrone del libro, il tutto in un altro modo.
Nel testo si trovano infatti tre focus, cosi sintetizzabili:
- quello che dice Gesu lo ha sperimentato vero per sé, per questo è degno di fede;
- la coscienza che Gesù ha di sé come uomo (e come Dio);
- una riflessione di carattere cristologico: Gesù tiene insieme, unisce, realtà, dimensioni a prima vista diverse, rendendole nuove, perché in sé è l'unione di cose diverse, che il dogma di Calcedonia definirà in termini di natura umana e natura divina.
AI termine di questa rapida presentaztone, il lettore potrebbe avere l'impressione che il modo di procedere dell'autore sia forse eterogeneo, talvolta rapsodico, ma esso corrisponde ad una scelta precisa. La ricerca non può, e soprattutto non vuole essere esaustiva, rna nasce dal desiderio, come si diceva anche in precedenza, di condividere con altri un percorso di studio, di riflessione, di vita.
INDICE
5 Presentazione, di Donatella Scaiola
11 Introduzione
13 Gesù è re
13 La funzione del re (Dt 17,1-14)
19 L'origine della regalità (1Sam 8,1-22)
23 La realizzazione della regalità in Israele
25 Il compimento della figura
37 Gesù parla con verità
39 Gesù e il Padre
43 La rivelazione di essere Figlio
55 Le tentazioni
58 L'annuncio del regno di Dio
64 Il perdono dei peccati
67 La chiamata dei discepoli
71 Le parabole del regno di Dio
75 Le beatitudini
79 La compassione
80 Il duplice comandamento dell'amore
90 Salvare la vita
93 Appunti di cristologia
104 Coscienza di Gesù
110 Egli è la nostra pace (Ef 2,15)
115 Bibliografia
129 Nota sull’autore
Books by Marco Bonarini
Sul sito www.wikiloc.it sono disponibili circa 250 tracce di cammini fatti da noi.
Questa riflessione potrebbe aiutare,
chi lo desidera, a conformarsi a Gesù
(Ef 4,24: «Rivestire l'uomo nuovo, creato
secondo Dio nella giustizia e nella vera
santità») per apprendere la sua capacità
di tenere insieme cià che ci sembra inconciliabile.
Tale virtù di Gesù è una visione
di vita aperta sul mondo, la storia,
gli uomini e le donne, che fa crescere la
vita, anche e soprattutto là <love la
morte, il peccato, l'ingiustizia sembrano
averla vinta.
Un augurio di buona lettura a chiunque
si accinge a entrare in questo volumetto,
con la richiesta di aprire il proprio
cuore a Gesù che ci ha creati e ci
ama, che ci sostiene nella via del!' amore
di Dio con tutto noi stessi e del prossimo
corne noi stessi (Marco 12,28-34; Matteo
22,34-40; Luca 10,25-28).
Il PDF allegato contiene tutto il libro.
Il libro cartaceo si può acquistare online su http://www.edizionidelfaro.it/
Drafts by Marco Bonarini
E' Gesù che ci mostra questa via sia negli inni di Efesini 2 e di Colossesi 1, che nella sua vita in mezzo a noi.
E' a partire dall'amore che unisce la natura umana e quella divina che possiamo farci guidare nell'intimità di Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio e nel mistero della Trinità in cui «viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28).
Uscire dalla sostanza per entrare nella relazione?
Su questo penso di scrivere qualcosa tenendo conto della ricerca della psicanalisi relazionale.
Chi parla risulta più credibile quando racconta ed esprime una esperienza vissuta. Il suo coinvolgimento è maggiore, riesce meglio ad argomentare ciò di cui sta parlando: ha riconosciuto come vera quella esperienza e, comunicandola, la ritiene utile – perché vera – per il proprio ascoltatore.
Ciò che Gesù dice a coloro che incontra lo ha sperimentato come verità di vita prima di tutto per se stesso.
Per questo egli dice una parola vera e degna di essere accolta, proprio perché l’ha sperimentata vera per sé.
Si apre così uno spiraglio sulla coscienza che Gesù ha di sé, che ho provato ad esprimere in possibili preghiere di Gesù a suo Padre.
Gesù porta a compimento il suo essere re nel processo davanti a Pilato, secondo il vangelo di Giovanni.
Gesù mostra da uomo come si può essere re secondo Dio e a sua immagine.
Gesù supera ogni ambiguità nell'esercizio del potere e dell'autorità allineandoli l'uno all'altra, mostrando che nell'amore di Dio c'è un potere che è autorità e viceversa.
Book Reviews by Marco Bonarini
Kahneman, D., Sibony, O., Sunstein, C. S., Rumore. Un difetto del ragionamento umano, UTET, Milano 2021, 24,00 euro.
di cui riporto le ultime sintetiche pagine.
Kahneman, nato nel 1934, è uno psicologo israeliano, vincitore, insieme a Vernon Smith, del Premio Nobel per l’economia nel 2002 «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza».
Olivier Sibony è professore di Strategia all'HEC Paris, autore e consulente specializzato nella qualità del pensiero strategico e nella progettazione dei processi decisionali.
Cass Robert Sunstein, nato nel 1954, è noto per i suoi studi di diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto ambientale e diritto ed economia comportamentale.
La collaborazione tra i tre autori ha prodotto un volume di più di 524 pagine, un libro che va letto con calma perché i primi capitoli possono, come è capitato a me, far venire molta rabbia perché, descrivendo come il rumore (dispersione casuale) e il bias (deviazione sistematica) siano presenti in modo massiccio in vari ambiti del giudizio, anche e soprattutto in ambiti dove questo non dovrebbe accadere: diagnosi mediche, sentenze dei giudici, assunzione di dipendenti anche in posizioni strategiche, decisioni di investimenti economici, determinazione dei premi assicurativi, comparazione di impronte digitali, ecc.
«Per comprendere un errore di giudizio occorre capirne sia il bias sia il rumore. Qualche volta, come vedremo, il problema principale è il rumore, ma nei discorsi sull’errore umano e nelle organizzazioni di tutto il mondo
è raro che il rumore venga riconosciuto: è sempre il bias a occupare il centro della scena. Il rumore fa solo da comparsa o, spesso, resta addirittura fuori dalla scena. Il tema del bias è stato affrontato in migliaia di articoli scientifici e decine di testi divulgativi, ma sono in pochi a fare cenno al problema del rumore. In questo libro ci proponiamo di ristabilire un equilibrio».
Gli autori presentano numerosi studi che mostrano come persone diverse giudichino in modo diverso lo stesso oggetto, ma anche come le stesse persone, a distanza di poche settimane giudichino lo stesso oggetto in modo diverso dal loro primo giudizio. Gli autori sottolineano come le persone in genere, abbiano una stima eccessiva nelle proprie capacità di giudizio, quando invece, per esempio in alcune diagnosi mediche, degli algoritmi producono giudizi corretti in percentuali migliori anche dei migliori specialisti del campo.
Per fortuna, oltre a mostrare la fallacia del giudizio delle persone, gli autori propongono diverse modalità per ridurre sia il rumore che il bias nei giudizi, offrendo nelle tre appendici le metodologie che ritengono più opportune e che, per loro, hanno permesso di ridurre in modo significativo sia il rumore che il bias.
Il ponderoso volume si può leggere a tre livelli. Il primo sono i sintetici riassunti, poche frasi, alla fine di ogni capitolo che mettono in evidenza i punti trattati. Il secondo è la sintesi finale che gli stessi autori offrono al lettore dove ripercorrono i temi fondamentali, quasi capitolo per capitolo. Il terzo è leggere tutto il libro per approfondire la questione del rumore, che sembra trascurata e che invece è tanta parte dei giudizi umani.
Molto interessante, quindi la quinta parte “Migliorare i giudizi” sia quelli individuali ma, soprattutto quelli di gruppi di lavoro. Molto interessante il cap. 25, alla fine di questa parte, che offre il resoconto di come una azienda abbia preso una decisione strategica, cercando di basarla soprattutto su fatti misurabili e, solo alla fine, anche sull’intuizione-esperienza dei membri del consiglio d’amministrazione, riducendo così i normali rischi di una decisione presa – in genere – prima sulle intuizioni e poi, casomai, ripensata alla luce dei fatti.
Il libro sta diventando un bestseller mondiale e vale la pena di leggerlo perché offre orizzonti nuovi sulla mente umana e sul modo come prendiamo decisioni.
Vorrei segnalare come Kahneman abbia lavorato a stretto contatto, quasi in simbiosi, per molti anni con un altro psicologo israeliano, Amos Tversky, morto prima del conferimento del premio Nobel a Kahneman. La loro incredibile storia è raccontata in modo meraviglioso e intrigante da Michael Lewis in: “Un’amicizia da Nobel. Kahneman e Tversky, l’incontro che ha cambiato il nostro modo di pensare”, Raffaello Cortina Editore, Milano 2017.
Il nuovo libro di Piketty.
Giovanni Cesare Pagazzi, Tua è la potenza. Fidarsi della forza di Cristo, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2019, pp. 156, euro 20.
Un libro originale nel panorama della riflessione sul potere di Dio e dell'uomo: «Al Dio possente nel creare e salvare corrisponde un uomo che, grazie alla fede, non può che essere potente» (p. 37). L'autore, sacerdote di Lodi, da anni sta sviluppando una fenomenologia di Gesù che risulta sempre utile e proficuo frequentare per la ricchezza delle riflessioni teologiche, bibliche, antropologiche ed etiche, come si può cogliere anche in questo suo arguto scritto, ironico a volte, sapiente in ogni caso. Un testo che coinvolge e che va soprattutto meditato e riletto più volte, perché affronta una questione fondamentale: «Ecco quindi il compito dell'etica: indicare come un corpo possa stare all'altezza della propria potenza. Lo spunto non è quindi: «Come collimare con il proprio dovere?» (tale domanda è legittima, ma derivata e quindi successiva), bensì: «Come corrispondere al proprio potere?» (p. 73) Pagazzi mostra come: «Esercitato come tale, il potere è sempre etico, incessantemente giusto. L'ingiustizia prende il suo posto, deformandolo in prepotenza, quando non si vuole stare all'altezza del dovere richiesto dal potere stesso: "Siano gli altri e le altre cose!"» (p. 85).
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Talks by Marco Bonarini
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Nel documento l'indicazione della bibliografia letta e altri testi utili di riferimento.
Il libro che presentiamo è, per certi aspetti, ambizioso, per altri, invece, originale. È un progetto ambizioso perché propone consi derazioni di carattere biblico, scaturite da una lunga frequentazione della Sacra Scrittura, e altre di carattere teologico, maturate anche in dialogo con altri autori. In secondo luogo, si tratta di un progetto ambizioso perché la ricerca che viene qui proposta, o forse sarebbe meglio dire condivisa dall'autore, si propone di portare frutti sia spirituali che teologici. L'originalità del testo sta nel connubio tra lettura dei testi, riflessione teologica, attenzione alla dimensione spirituale e taglio esistenziale. L'autore ha mostrato di possedere un certo coraggio, affrontando, ad esempio nella terza parte, questioni complesse, nelle quali dà anche risposte personali. Pur non essendo né un biblista né un teologo di professione, ha consultato una bibliografia ampia e variegata, che non si limita a citare, ma con la quale anche dialoga, usando testi e autori diversi come pietre da impiegare nell'elaborazlone del suo percorso, che adesso cerchiamo di illustrare. I
ll libro, che è scaturito dalla riflessione dell'autore e dal confronto con il pensiero di altri studiosi , parte da un'ipotesi interessante: Gesù dice quello che ha sperimentato per primo come vero per sé, esprime un'esperleraza vissuta. A partire da questo assunto, il libro si articola in tre parti di lunghtezza disuguale, dedicate ai seguenti temi:
- Gesu è re
- Gesù parla con verità
- Appunti di cristologia.
Nella prima parte viene offerta una riflessione sulla regalità di Gesù, prendendo come filo rosso soprattutto il racconto di Giovanni e, piu in particolare, il dialogo tra Gesu e Pilato. Il modo singolare in cui Gesù si dichiara re , viene collocato sullo sfondo dellAntico Testamento, prendendo in esame due testi: il primo è Dt 17 ,14-2O, I'unico brano all'interno del Pentateuco dedicato alla figura del re, del quale tratteggia diritti e doveri. Si tratta di un brano molto importante, che diverrà in seguito una sorta di cartina di tornasole aIla luce della quale verificare e giudicare l'operato dei vari re di Israele e di Giuda. Il secondo testo presentato riguarda la figura di Samuele, l'ultimo giudice e anche colui attraverso il quale verranno unti il primo re d'Israele, Saul, e poi Davide. Samuele si trova in un punto cruciale della storia biblica e, nonostante la sua grandezza (assomma in sé vari ruoli: profeta, sacerdote, giudice), si manifesta in lui una certa ambiguità, messa in luce dall'autore del presente libro. Al termine di questo detour nell'Antico Testamento, non solo si percepisce meglio in che senso Gesù è re, ma viene anche istituita una significativa differenza tra potere e autorità, che ha ovvie ricadute in vari ambiti, e non solo di tipo biblico-teologico.
La seconda parte del libro, quella più ampia, affronta un tema in parte collegato con quello precedente, mostrando, a partire dal confronto con vari brani evangelici (discorsi, parabole, miracoli, ecc.), che cosa significa che Gesu parla con verità. Nella trattazione di questa parte emerge di nuovo l'originalità delI'autore, il quale conclude ogni paragrafo o breve capitolo con un testo in corsivo in cui mette idealmente in bocca a Gesù delle parole, in genere di lode nei confronti del Padre. Dalle parole del vangelo all'interiorità di Gesu, si potrebbe definire questo percorso, che rende il testo di Marco Bonarini cosi particolare.
La terza parte, infine, piu breve, intitolata "Appunti di cristologia", si concentra su un tema molto tradizionale che cerca però di affrontare in modo nuovo, quello delle due nature di Cristo, formulato nel Concilio di Calcedonia, unite sostanzialmente dall'amore. Si potrebbe riprendere quanto detto sulI'articolazrone del libro, il tutto in un altro modo.
Nel testo si trovano infatti tre focus, cosi sintetizzabili:
- quello che dice Gesu lo ha sperimentato vero per sé, per questo è degno di fede;
- la coscienza che Gesù ha di sé come uomo (e come Dio);
- una riflessione di carattere cristologico: Gesù tiene insieme, unisce, realtà, dimensioni a prima vista diverse, rendendole nuove, perché in sé è l'unione di cose diverse, che il dogma di Calcedonia definirà in termini di natura umana e natura divina.
AI termine di questa rapida presentaztone, il lettore potrebbe avere l'impressione che il modo di procedere dell'autore sia forse eterogeneo, talvolta rapsodico, ma esso corrisponde ad una scelta precisa. La ricerca non può, e soprattutto non vuole essere esaustiva, rna nasce dal desiderio, come si diceva anche in precedenza, di condividere con altri un percorso di studio, di riflessione, di vita.
INDICE
5 Presentazione, di Donatella Scaiola
11 Introduzione
13 Gesù è re
13 La funzione del re (Dt 17,1-14)
19 L'origine della regalità (1Sam 8,1-22)
23 La realizzazione della regalità in Israele
25 Il compimento della figura
37 Gesù parla con verità
39 Gesù e il Padre
43 La rivelazione di essere Figlio
55 Le tentazioni
58 L'annuncio del regno di Dio
64 Il perdono dei peccati
67 La chiamata dei discepoli
71 Le parabole del regno di Dio
75 Le beatitudini
79 La compassione
80 Il duplice comandamento dell'amore
90 Salvare la vita
93 Appunti di cristologia
104 Coscienza di Gesù
110 Egli è la nostra pace (Ef 2,15)
115 Bibliografia
129 Nota sull’autore
Sul sito www.wikiloc.it sono disponibili circa 250 tracce di cammini fatti da noi.
Questa riflessione potrebbe aiutare,
chi lo desidera, a conformarsi a Gesù
(Ef 4,24: «Rivestire l'uomo nuovo, creato
secondo Dio nella giustizia e nella vera
santità») per apprendere la sua capacità
di tenere insieme cià che ci sembra inconciliabile.
Tale virtù di Gesù è una visione
di vita aperta sul mondo, la storia,
gli uomini e le donne, che fa crescere la
vita, anche e soprattutto là <love la
morte, il peccato, l'ingiustizia sembrano
averla vinta.
Un augurio di buona lettura a chiunque
si accinge a entrare in questo volumetto,
con la richiesta di aprire il proprio
cuore a Gesù che ci ha creati e ci
ama, che ci sostiene nella via del!' amore
di Dio con tutto noi stessi e del prossimo
corne noi stessi (Marco 12,28-34; Matteo
22,34-40; Luca 10,25-28).
Il PDF allegato contiene tutto il libro.
Il libro cartaceo si può acquistare online su http://www.edizionidelfaro.it/
E' Gesù che ci mostra questa via sia negli inni di Efesini 2 e di Colossesi 1, che nella sua vita in mezzo a noi.
E' a partire dall'amore che unisce la natura umana e quella divina che possiamo farci guidare nell'intimità di Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio e nel mistero della Trinità in cui «viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28).
Uscire dalla sostanza per entrare nella relazione?
Su questo penso di scrivere qualcosa tenendo conto della ricerca della psicanalisi relazionale.
Chi parla risulta più credibile quando racconta ed esprime una esperienza vissuta. Il suo coinvolgimento è maggiore, riesce meglio ad argomentare ciò di cui sta parlando: ha riconosciuto come vera quella esperienza e, comunicandola, la ritiene utile – perché vera – per il proprio ascoltatore.
Ciò che Gesù dice a coloro che incontra lo ha sperimentato come verità di vita prima di tutto per se stesso.
Per questo egli dice una parola vera e degna di essere accolta, proprio perché l’ha sperimentata vera per sé.
Si apre così uno spiraglio sulla coscienza che Gesù ha di sé, che ho provato ad esprimere in possibili preghiere di Gesù a suo Padre.
Gesù porta a compimento il suo essere re nel processo davanti a Pilato, secondo il vangelo di Giovanni.
Gesù mostra da uomo come si può essere re secondo Dio e a sua immagine.
Gesù supera ogni ambiguità nell'esercizio del potere e dell'autorità allineandoli l'uno all'altra, mostrando che nell'amore di Dio c'è un potere che è autorità e viceversa.
Kahneman, D., Sibony, O., Sunstein, C. S., Rumore. Un difetto del ragionamento umano, UTET, Milano 2021, 24,00 euro.
di cui riporto le ultime sintetiche pagine.
Kahneman, nato nel 1934, è uno psicologo israeliano, vincitore, insieme a Vernon Smith, del Premio Nobel per l’economia nel 2002 «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza».
Olivier Sibony è professore di Strategia all'HEC Paris, autore e consulente specializzato nella qualità del pensiero strategico e nella progettazione dei processi decisionali.
Cass Robert Sunstein, nato nel 1954, è noto per i suoi studi di diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto ambientale e diritto ed economia comportamentale.
La collaborazione tra i tre autori ha prodotto un volume di più di 524 pagine, un libro che va letto con calma perché i primi capitoli possono, come è capitato a me, far venire molta rabbia perché, descrivendo come il rumore (dispersione casuale) e il bias (deviazione sistematica) siano presenti in modo massiccio in vari ambiti del giudizio, anche e soprattutto in ambiti dove questo non dovrebbe accadere: diagnosi mediche, sentenze dei giudici, assunzione di dipendenti anche in posizioni strategiche, decisioni di investimenti economici, determinazione dei premi assicurativi, comparazione di impronte digitali, ecc.
«Per comprendere un errore di giudizio occorre capirne sia il bias sia il rumore. Qualche volta, come vedremo, il problema principale è il rumore, ma nei discorsi sull’errore umano e nelle organizzazioni di tutto il mondo
è raro che il rumore venga riconosciuto: è sempre il bias a occupare il centro della scena. Il rumore fa solo da comparsa o, spesso, resta addirittura fuori dalla scena. Il tema del bias è stato affrontato in migliaia di articoli scientifici e decine di testi divulgativi, ma sono in pochi a fare cenno al problema del rumore. In questo libro ci proponiamo di ristabilire un equilibrio».
Gli autori presentano numerosi studi che mostrano come persone diverse giudichino in modo diverso lo stesso oggetto, ma anche come le stesse persone, a distanza di poche settimane giudichino lo stesso oggetto in modo diverso dal loro primo giudizio. Gli autori sottolineano come le persone in genere, abbiano una stima eccessiva nelle proprie capacità di giudizio, quando invece, per esempio in alcune diagnosi mediche, degli algoritmi producono giudizi corretti in percentuali migliori anche dei migliori specialisti del campo.
Per fortuna, oltre a mostrare la fallacia del giudizio delle persone, gli autori propongono diverse modalità per ridurre sia il rumore che il bias nei giudizi, offrendo nelle tre appendici le metodologie che ritengono più opportune e che, per loro, hanno permesso di ridurre in modo significativo sia il rumore che il bias.
Il ponderoso volume si può leggere a tre livelli. Il primo sono i sintetici riassunti, poche frasi, alla fine di ogni capitolo che mettono in evidenza i punti trattati. Il secondo è la sintesi finale che gli stessi autori offrono al lettore dove ripercorrono i temi fondamentali, quasi capitolo per capitolo. Il terzo è leggere tutto il libro per approfondire la questione del rumore, che sembra trascurata e che invece è tanta parte dei giudizi umani.
Molto interessante, quindi la quinta parte “Migliorare i giudizi” sia quelli individuali ma, soprattutto quelli di gruppi di lavoro. Molto interessante il cap. 25, alla fine di questa parte, che offre il resoconto di come una azienda abbia preso una decisione strategica, cercando di basarla soprattutto su fatti misurabili e, solo alla fine, anche sull’intuizione-esperienza dei membri del consiglio d’amministrazione, riducendo così i normali rischi di una decisione presa – in genere – prima sulle intuizioni e poi, casomai, ripensata alla luce dei fatti.
Il libro sta diventando un bestseller mondiale e vale la pena di leggerlo perché offre orizzonti nuovi sulla mente umana e sul modo come prendiamo decisioni.
Vorrei segnalare come Kahneman abbia lavorato a stretto contatto, quasi in simbiosi, per molti anni con un altro psicologo israeliano, Amos Tversky, morto prima del conferimento del premio Nobel a Kahneman. La loro incredibile storia è raccontata in modo meraviglioso e intrigante da Michael Lewis in: “Un’amicizia da Nobel. Kahneman e Tversky, l’incontro che ha cambiato il nostro modo di pensare”, Raffaello Cortina Editore, Milano 2017.
Il nuovo libro di Piketty.
Giovanni Cesare Pagazzi, Tua è la potenza. Fidarsi della forza di Cristo, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2019, pp. 156, euro 20.
Un libro originale nel panorama della riflessione sul potere di Dio e dell'uomo: «Al Dio possente nel creare e salvare corrisponde un uomo che, grazie alla fede, non può che essere potente» (p. 37). L'autore, sacerdote di Lodi, da anni sta sviluppando una fenomenologia di Gesù che risulta sempre utile e proficuo frequentare per la ricchezza delle riflessioni teologiche, bibliche, antropologiche ed etiche, come si può cogliere anche in questo suo arguto scritto, ironico a volte, sapiente in ogni caso. Un testo che coinvolge e che va soprattutto meditato e riletto più volte, perché affronta una questione fondamentale: «Ecco quindi il compito dell'etica: indicare come un corpo possa stare all'altezza della propria potenza. Lo spunto non è quindi: «Come collimare con il proprio dovere?» (tale domanda è legittima, ma derivata e quindi successiva), bensì: «Come corrispondere al proprio potere?» (p. 73) Pagazzi mostra come: «Esercitato come tale, il potere è sempre etico, incessantemente giusto. L'ingiustizia prende il suo posto, deformandolo in prepotenza, quando non si vuole stare all'altezza del dovere richiesto dal potere stesso: "Siano gli altri e le altre cose!"» (p. 85).
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Nel documento l'indicazione della bibliografia letta e altri testi utili di riferimento.