Report on archaeological excavations in the site of medieval hostel of Saint John, Pontremoli (no... more Report on archaeological excavations in the site of medieval hostel of Saint John, Pontremoli (northern Tuscany), on the Via Francigena.
International Journal of Architectural Heritage, 2014
ABSTRACT This paper reports the mapping of the stones, including marbles and brick masonry, used ... more ABSTRACT This paper reports the mapping of the stones, including marbles and brick masonry, used for building the façade of the medieval church of St. Nicholas (XI century A.D.), one of the most interesting church in Pisa, due also to the nearby famous octagonal bell tower. Mapping of stone materials was performed using a CAD/GIS software package for storing and processing spatial information of the ashlars, obtained using 3D laser-scanning data, combined with high-resolution images, and stone-to-stone observations.
La tesi ha per oggetto l’analisi delle tracce di cantiere e delle tecniche costruttive documentat... more La tesi ha per oggetto l’analisi delle tracce di cantiere e delle tecniche costruttive documentate presso il castello della Brina (SP) in occasione delle più recenti indagini archeologiche. In particolare l’attenzione è focalizzata sul periodo compreso tra il X e l’XI secolo, quando il sito si trasforma gradualmente da insediamento in materiale deperibile a fortificazione in pietra. In relazione a questo periodo sono state documentate fasi di cantiere caratterizzate dall’impiego di soluzione tecniche, materie prime e modalità di sfruttamento delle risorse locali diversificate, riflesso dell’operato di maestranze con differenti gradi di specializzazione. Questi aspetti hanno permesso, a loro volta, di precisare le diverse scelte delle committenze in relazione alle esigenze militari ed insediative, contribuendo a meglio delineare le forme locali dell’organizzazione signorile
The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between ... more The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between 2001 and 2006, have significant implication for the knowledge of the city during the Lombard period. In fact, they allow to recognize settlements near the center involved in the management of resources of the suburbs. Most of the finds date the use of both the necropolises in the seventh century. The composition and the typology of the grave goods allow to enrich understanding of the social structure, the rituals, the social conventions and customs which characterized the local society.
"La ricerca archeologica deve continuamente confrontarsi con due principali categorie di... more "La ricerca archeologica deve continuamente confrontarsi con due principali categorie di variabili: quelle legate alla sfera della campionatura e quelle inerenti la complessità. La campionatura dipende dall’impossibilità di raccogliere ogni singola traccia del passato sia per la natura del record archeologico, sia per la casualità della sua conservazione e del suo rinvenimento: il dato archeologico di per se stesso è parte di un tutto che non avremo dai la possibilità di conoscere nella sua completezza, ma che possiamo cercare di capire nella sua generalità. La complessità, invece, è relativa all’origine della fonte archeologica e alla metodologia di raccolta e documentazione del record archeologico, quest’ultima influenzata dall’evoluzione nel tempo della disciplina, dalla carenza di standardizzazione, dall’aumento della produzione complessiva dei dati archeologici e del numero di operatori che producono i dati. Elemento unificatore dei dati archeologici è la componente spaziale, che è precisa e univoca per tutti. L’archeologia deve, quindi, iniziare a fare i conti con una grande mole di dati spaziali, complessi, eterogenei e casuali e deve imparare a processarli in via automatica per produrre nuova conoscenza, se vuole cogliere le opportunità di ricerca offerte dai Big Data. Agli archeologi non basterà più selezionare i modelli statistici e/o matematici più utili tra quelli a disposizione, ma dovranno imparare a integrarli con nuovi modelli pensati da e per l’archeologia. È in quest’ottica che abbiamo compiuto il percorso che presentiamo nelle prossime pagine, un percorso che utilizza modelli di analisi spaziale già collaudati e propone strumenti nuovi. Punto di partenza sono stati – sempre e comunque – i dati archeologici grezzi, rivisti e categorizzati , e i dati geomorfologici, in modo da produrre una lettura complessiva delle trasformazioni urbane, che tenesse conto della paleogeografia urbana. I dati sono stati sottoposti a tre differenti tipologie di analisi spaziale, le prime due presenti nella maggior parte dei software GIS (kernel density estimation e kriging), la terza realizzata ad hoc e basata sul modello matematico predittivo sviluppato nel corso del Progetto MAPPA."
The aim of this study is to investigate the provenance of marbles used as architectural elements ... more The aim of this study is to investigate the provenance of marbles used as architectural elements (bases, shafts and capitals of columns) for building the internal spiral staircase of the medieval bell tower of St. Nicholas Church at Pisa, Italy. Accordingly, the 45 collected marble samples have been analysed by optical microscopy, X-ray powder diffraction and mass spectroscopy for carbon and oxygen stable isotope ratio analysis; additionally, SEM–EDS analysis have been performed to complement data about accessory minerals. By comparison with literature data on the main sources of the white Mediterranean marbles used in ancient times, the results show that the analysed samples are mainly white crystalline marbles from Carrara (Italy) and, subordinately, from other Tuscan and Eastern Mediterranean quarrying areas. In fact, Mt. Pisano and Campiglia M.ma (Tuscany, Italy) and Marmara (Turkey), Paros, Mt. Penteli, Thasos (Greece) are minor sources. The other coloured stones identified on the strength of their macroscopic features are quartzites from Mt. Pisano area and granitoids from Sardinia and Island of Elba (Italy). Occasionally, a very limited number of architectonical elements made up of Acquabona limestone from Rosignano Marittimo (Livorno, Italy), red limestone with ammonites (the so-called “Rosso Ammonitico”) and black limestone belonging to the Tuscan Nappe sequence, outcropping at northwest of Pisa in the nearby Monti d’Oltre Serchio area, are present.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 436, 2019
The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between ... more The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between 2001 and 2006, have significant implication for the knowledge of the city during the Lombard period. In fact, they allow to recognize settlements near the center involved in the management of resources of the suburbs. Most of the finds date the use of both the necropolises in the seventh century. The composition and the typology of the grave goods allow to enrich understanding of the social structure, the rituals, the social conventions and customs which characterized the local society.
Report on archaeological excavations in the site of medieval hostel of Saint John, Pontremoli (no... more Report on archaeological excavations in the site of medieval hostel of Saint John, Pontremoli (northern Tuscany), on the Via Francigena.
International Journal of Architectural Heritage, 2014
ABSTRACT This paper reports the mapping of the stones, including marbles and brick masonry, used ... more ABSTRACT This paper reports the mapping of the stones, including marbles and brick masonry, used for building the façade of the medieval church of St. Nicholas (XI century A.D.), one of the most interesting church in Pisa, due also to the nearby famous octagonal bell tower. Mapping of stone materials was performed using a CAD/GIS software package for storing and processing spatial information of the ashlars, obtained using 3D laser-scanning data, combined with high-resolution images, and stone-to-stone observations.
La tesi ha per oggetto l’analisi delle tracce di cantiere e delle tecniche costruttive documentat... more La tesi ha per oggetto l’analisi delle tracce di cantiere e delle tecniche costruttive documentate presso il castello della Brina (SP) in occasione delle più recenti indagini archeologiche. In particolare l’attenzione è focalizzata sul periodo compreso tra il X e l’XI secolo, quando il sito si trasforma gradualmente da insediamento in materiale deperibile a fortificazione in pietra. In relazione a questo periodo sono state documentate fasi di cantiere caratterizzate dall’impiego di soluzione tecniche, materie prime e modalità di sfruttamento delle risorse locali diversificate, riflesso dell’operato di maestranze con differenti gradi di specializzazione. Questi aspetti hanno permesso, a loro volta, di precisare le diverse scelte delle committenze in relazione alle esigenze militari ed insediative, contribuendo a meglio delineare le forme locali dell’organizzazione signorile
The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between ... more The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between 2001 and 2006, have significant implication for the knowledge of the city during the Lombard period. In fact, they allow to recognize settlements near the center involved in the management of resources of the suburbs. Most of the finds date the use of both the necropolises in the seventh century. The composition and the typology of the grave goods allow to enrich understanding of the social structure, the rituals, the social conventions and customs which characterized the local society.
"La ricerca archeologica deve continuamente confrontarsi con due principali categorie di... more "La ricerca archeologica deve continuamente confrontarsi con due principali categorie di variabili: quelle legate alla sfera della campionatura e quelle inerenti la complessità. La campionatura dipende dall’impossibilità di raccogliere ogni singola traccia del passato sia per la natura del record archeologico, sia per la casualità della sua conservazione e del suo rinvenimento: il dato archeologico di per se stesso è parte di un tutto che non avremo dai la possibilità di conoscere nella sua completezza, ma che possiamo cercare di capire nella sua generalità. La complessità, invece, è relativa all’origine della fonte archeologica e alla metodologia di raccolta e documentazione del record archeologico, quest’ultima influenzata dall’evoluzione nel tempo della disciplina, dalla carenza di standardizzazione, dall’aumento della produzione complessiva dei dati archeologici e del numero di operatori che producono i dati. Elemento unificatore dei dati archeologici è la componente spaziale, che è precisa e univoca per tutti. L’archeologia deve, quindi, iniziare a fare i conti con una grande mole di dati spaziali, complessi, eterogenei e casuali e deve imparare a processarli in via automatica per produrre nuova conoscenza, se vuole cogliere le opportunità di ricerca offerte dai Big Data. Agli archeologi non basterà più selezionare i modelli statistici e/o matematici più utili tra quelli a disposizione, ma dovranno imparare a integrarli con nuovi modelli pensati da e per l’archeologia. È in quest’ottica che abbiamo compiuto il percorso che presentiamo nelle prossime pagine, un percorso che utilizza modelli di analisi spaziale già collaudati e propone strumenti nuovi. Punto di partenza sono stati – sempre e comunque – i dati archeologici grezzi, rivisti e categorizzati , e i dati geomorfologici, in modo da produrre una lettura complessiva delle trasformazioni urbane, che tenesse conto della paleogeografia urbana. I dati sono stati sottoposti a tre differenti tipologie di analisi spaziale, le prime due presenti nella maggior parte dei software GIS (kernel density estimation e kriging), la terza realizzata ad hoc e basata sul modello matematico predittivo sviluppato nel corso del Progetto MAPPA."
The aim of this study is to investigate the provenance of marbles used as architectural elements ... more The aim of this study is to investigate the provenance of marbles used as architectural elements (bases, shafts and capitals of columns) for building the internal spiral staircase of the medieval bell tower of St. Nicholas Church at Pisa, Italy. Accordingly, the 45 collected marble samples have been analysed by optical microscopy, X-ray powder diffraction and mass spectroscopy for carbon and oxygen stable isotope ratio analysis; additionally, SEM–EDS analysis have been performed to complement data about accessory minerals. By comparison with literature data on the main sources of the white Mediterranean marbles used in ancient times, the results show that the analysed samples are mainly white crystalline marbles from Carrara (Italy) and, subordinately, from other Tuscan and Eastern Mediterranean quarrying areas. In fact, Mt. Pisano and Campiglia M.ma (Tuscany, Italy) and Marmara (Turkey), Paros, Mt. Penteli, Thasos (Greece) are minor sources. The other coloured stones identified on the strength of their macroscopic features are quartzites from Mt. Pisano area and granitoids from Sardinia and Island of Elba (Italy). Occasionally, a very limited number of architectonical elements made up of Acquabona limestone from Rosignano Marittimo (Livorno, Italy), red limestone with ammonites (the so-called “Rosso Ammonitico”) and black limestone belonging to the Tuscan Nappe sequence, outcropping at northwest of Pisa in the nearby Monti d’Oltre Serchio area, are present.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 436, 2019
The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between ... more The necropolises of Via Marche and of Scheibler Area, excavated in the outskirts of Pisa between 2001 and 2006, have significant implication for the knowledge of the city during the Lombard period. In fact, they allow to recognize settlements near the center involved in the management of resources of the suburbs. Most of the finds date the use of both the necropolises in the seventh century. The composition and the typology of the grave goods allow to enrich understanding of the social structure, the rituals, the social conventions and customs which characterized the local society.
Uploads
Papers by Luca Parodi