Maura Medri, Antonio Pizzo (a cura di), Le terme pubbliche nell’Italia romana (II secolo a.C. – fine IV d.C.) Architettura, tecnologia e società, Seminario Internazionale di Studio (Roma, 4-5 ottobre 2018), Edizioni Roma TrE-Press©, Roma, ISBN 978-88-32136-86-9, pp. 301-313., 2019
The Baths of Nero, named after the emperor because of an unjustified medieval tradition, are the ... more The Baths of Nero, named after the emperor because of an unjustified medieval tradition, are the only building of the Roman city of Pisae still partially standing.
The archaeological investigations started in the mid-16th century and were mainly performed at the end of the 19th century and again in the 1940s, when an archaeological area was established. Despite the several excavations, only a limited part of the Thermal complex is known.
Various chronologies have been proposed, based whether on building techniques or architectural typologies, from the last decades of the first century to the second century AD. It is certain, however, that in the second half of the II century AD a member of a senatorial Pisan family, the Venuleii, promoted a restoration or an extension of the Baths, as attested by an inscription.
In 2017, a new archaeological investigation, led by the Department of “Civiltà e Forme del Sapere” (University of Pisa), allowed to solve some of the open questions about the chronology, the phases, and the plan of the Thermal complex, and the specific function of some of the rooms.
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Books by Fabio Fabiani
L'opera è rilasciata nei termini della licenza Creative Commons: Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 4.
Sulle sponde del fiume, nel tempo, sono state apprestate opere spondali per l’attracco delle imbarcazioni e per l’immagazzinamento delle merci e, tra III e VII secolo d.C., è stata impiantata la più estesa necropoli urbana. I corredi funerari permettono di arricchire la comprensione dei riti e dei costumi che caratterizzavano la società del tempo.
Paesaggi urbani e rurali in trasformazione publishes the proceedings of a conference organised by the Doctoral School of the Universities of Pisa, Florence and Siena to discuss landscape transformations from a diachronic perspective. The volume addresses the landscape as a complex and dynamic entity characterised by a multiplicity of phenomena in continuous transformation produced by the interaction and mutual conditioning of natural and anthropic factors. Adopting this perspective, the landscape is studied through the analysis and interpolation of multiple sources. Use of resources, production, distribution and population are read in a broad perspective to contextualise human presence over time and space. The diversity of case studies thus allows us to address the issue from different points of view - urban, commercial, productive, cultural - to illuminate the particular characteristics of an environment as it is lived in and perceived.
La pianificazione della città e del territorio, la loro difesa, l’organizzazione degli spazi pubblici e privati e la gestione delle risorse sono analizzate nei loro elementi costitutivi, con una particolare attenzione alle relazioni topografiche e funzionali che legano tra loro le varie parti, con l’obiettivo di ricomporre la complessità dei paesaggi antichi.
http://mappaproject.arch.unipi.it/wp-content/uploads/2011/08/MapPapers_15_parere.pdf +
http://mappaproject.arch.unipi.it/wp-content/uploads/2011/08/MapPapers_16_ita_pollini.pdf
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Papers by Fabio Fabiani
età romana che si conservi parzialmente in elevato. Le Terme sono state scavate a più riprese, ma sempre parzialmente, a partire dalla fine dell’Ottocento e alcuni ambienti sono oggi visibili al centro di largo del Parlascio, un trafficato snodo viario nel settore settentrionale della città, posto a ridosso delle mura medievali in prossimità della Porta a Lucca. Proprio la collocazione delle Terme al centro di in un ampio spazio sostanzialmente sgombro di edifici ha suggerito nel 2017 – d’intesa con la Soprintendenza ABAP di Pisa e Livorno e con il Comune di Pisa – l’elaborazione di un progetto di ricerca che, partendo dallo scavo archeologico delle parti del complesso non ancora indagate, permettesse la conoscenza della planimetria del monumento e una definizione puntuale delle sue fasi di costruzione, vita, abbandono e poi riutilizzo in età medievale e moderna.
Andrea del Sarto, an area already known for Etruscan and Roman fnds. The relevance of the site has recently been confrmed by rescue
archaeology interventions carried out by the Ministry of Cultural Heritage. The research revealed a long-standing frequentation, at least
from the Hellenistic age to the early Middle Ages. In particular, the remains of one or more domus were investigated, characterized by
fctile-based cement foor with lithic inserts, a type widely attested in the nearby piazza del Duomo. The research thus offers an opportunity to gather new data useful for understanding the extent of the city and its relationship with the suburb
L'opera è rilasciata nei termini della licenza Creative Commons: Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 4.
Sulle sponde del fiume, nel tempo, sono state apprestate opere spondali per l’attracco delle imbarcazioni e per l’immagazzinamento delle merci e, tra III e VII secolo d.C., è stata impiantata la più estesa necropoli urbana. I corredi funerari permettono di arricchire la comprensione dei riti e dei costumi che caratterizzavano la società del tempo.
Paesaggi urbani e rurali in trasformazione publishes the proceedings of a conference organised by the Doctoral School of the Universities of Pisa, Florence and Siena to discuss landscape transformations from a diachronic perspective. The volume addresses the landscape as a complex and dynamic entity characterised by a multiplicity of phenomena in continuous transformation produced by the interaction and mutual conditioning of natural and anthropic factors. Adopting this perspective, the landscape is studied through the analysis and interpolation of multiple sources. Use of resources, production, distribution and population are read in a broad perspective to contextualise human presence over time and space. The diversity of case studies thus allows us to address the issue from different points of view - urban, commercial, productive, cultural - to illuminate the particular characteristics of an environment as it is lived in and perceived.
La pianificazione della città e del territorio, la loro difesa, l’organizzazione degli spazi pubblici e privati e la gestione delle risorse sono analizzate nei loro elementi costitutivi, con una particolare attenzione alle relazioni topografiche e funzionali che legano tra loro le varie parti, con l’obiettivo di ricomporre la complessità dei paesaggi antichi.
http://mappaproject.arch.unipi.it/wp-content/uploads/2011/08/MapPapers_15_parere.pdf +
http://mappaproject.arch.unipi.it/wp-content/uploads/2011/08/MapPapers_16_ita_pollini.pdf
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età romana che si conservi parzialmente in elevato. Le Terme sono state scavate a più riprese, ma sempre parzialmente, a partire dalla fine dell’Ottocento e alcuni ambienti sono oggi visibili al centro di largo del Parlascio, un trafficato snodo viario nel settore settentrionale della città, posto a ridosso delle mura medievali in prossimità della Porta a Lucca. Proprio la collocazione delle Terme al centro di in un ampio spazio sostanzialmente sgombro di edifici ha suggerito nel 2017 – d’intesa con la Soprintendenza ABAP di Pisa e Livorno e con il Comune di Pisa – l’elaborazione di un progetto di ricerca che, partendo dallo scavo archeologico delle parti del complesso non ancora indagate, permettesse la conoscenza della planimetria del monumento e una definizione puntuale delle sue fasi di costruzione, vita, abbandono e poi riutilizzo in età medievale e moderna.
Andrea del Sarto, an area already known for Etruscan and Roman fnds. The relevance of the site has recently been confrmed by rescue
archaeology interventions carried out by the Ministry of Cultural Heritage. The research revealed a long-standing frequentation, at least
from the Hellenistic age to the early Middle Ages. In particular, the remains of one or more domus were investigated, characterized by
fctile-based cement foor with lithic inserts, a type widely attested in the nearby piazza del Duomo. The research thus offers an opportunity to gather new data useful for understanding the extent of the city and its relationship with the suburb
Core reading performed and geoelectrical investigation outlined that the area was crossed by a large fluvial channel, the disappeared Auser river. Investigated areas are located to the East (Area 4) and the West (Area 5) of the water course, offering a wide picture of the ancient landscape.
From our investigation a complex stratigraphic sequence emerged: it was possible to recognise a fluvial landscape consisting of river bank protection structures, piers, navalia, and the probable remains of a via helciaria. Such evidence are significantly related to the close site of the Roman shipwrecks of Pisa San Rossore, dating from the second century BC. to the 5th century AD.
Torre Annunziata), una fornace con volta a tubuli in forma di vasetti troncoconici
(fig. 1), probabilmente ancora in uso al momento dell’eruzione del Vesuvio1, consente
di comprendere le soluzioni costruttive per le coperture di fornaci che utilizzano
analoghi manufatti, ma che non conservano strutture altrettanto integre. È
questo il caso delle fornaci ceramiche di Massa.
nei secoli profonde modifiche planimetriche e architettoniche (Fig. 1). Le trasformazioni più radicali
sono realizzate in piena età vandala, tra la fine del V e l’inizio del VI secolo d.C., quando un grandioso
complesso monumentale, la cui interpretazione risulta ancora assai sfuggente, ingloba e amplia le strutture
dell’antico santuario; nuovi interventi segnalano poi la frequentazione dell’area in età bizantina, fino alla
distruzione definitiva nel VII secolo d.C.
da chiunque una mole di dati, processabili automaticamente, che gettano nuova luce sulle fasi romana e altromedievale della città, consentendo di seguirne le modifiche del tessuto urbanistico.
The archaeological investigations started in the mid-16th century and were mainly performed at the end of the 19th century and again in the 1940s, when an archaeological area was established. Despite the several excavations, only a limited part of the Thermal complex is known.
Various chronologies have been proposed, based whether on building techniques or architectural typologies, from the last decades of the first century to the second century AD. It is certain, however, that in the second half of the II century AD a member of a senatorial Pisan family, the Venuleii, promoted a restoration or an extension of the Baths, as attested by an inscription.
In 2017, a new archaeological investigation, led by the Department of “Civiltà e Forme del Sapere” (University of Pisa), allowed to solve some of the open questions about the chronology, the phases, and the plan of the Thermal complex, and the specific function of some of the rooms.