Books by Antonio Di Vincenzo
Il Monumento ai Martiri Pennesi del 1837 vicende e personaggi. Nuova edizione, 2023
Il presente saggio, pubblicato nel 2014 con la prefazione del carissimo amico Luciano Gelsumino, ... more Il presente saggio, pubblicato nel 2014 con la prefazione del carissimo amico Luciano Gelsumino, nonché oggetto di diverse conferenze, è stato proposto anche in una edizione speciale del 2016, in occasione del primo anniversario della morte dell’indimenticabile prof. Francesco Sanvitale, notissimo musicologo e studioso del Risorgimento. Pur lasciando invariati i testi e le illustrazioni, si ripropone oggi in una veste editoriale diversa per i tipi della COGECSTRE EDIZIONI di Penne.
Si precisa che il restauro del Monumento, fortemente richiesto dalla Sezione di Penne di Italia Nostra (nel 2017, tra l’altro, il Monumento fu inserito nella “Lista Rossa” di Italia Nostra, elenco dei beni culturali che necessitano di essere recuperati), è stato operato tra il 2019 e il 2020: intervento mirato a dare nuovamente dignità a un’opera d’arte che, pur essendo stata abbandonata per troppo tempo a se stessa, è tornata ad essere fiera testimone del nostro passato risorgimentale.
In questa edizione è stata inserita anche la recensione di Alessio Pizziconi, apparsa su «Camicia Rossa», Anno XXXV – N°1 Dicembre 2014 - Marzo 2015.
Antonio Di Vincenzo
MADAMA SERENISSIMA Margarita d’Austria e i Farnese. Iconografia dall’arte incisoria, 2022
der Gheenst, fu chiamata a grandi compiti uscendone sconfitta. Dopo la morte di Carlo V che ne av... more der Gheenst, fu chiamata a grandi compiti uscendone sconfitta. Dopo la morte di Carlo V che ne aveva, per così dire strumentalizzata la vita, dandola in sposa ancora bambina (aveva appena 14 anni) ad Alessandro de' Medici e, dopo l'assassinio di questi, ad Ottavio Farnese nipote del Papa Paolo III, il fratello Filippo II la nominò governatrice dei Paesi Bassi (1559), proprio nel momento in cui i fermenti religiosi e sociali di quei paesi stavano per far nascere la struttura politica della moderna Olanda» (Alessandro CLEMENTI, Margarita e l'Abruzzo, in
In questo mio lavoro, partendo dalle notizie fornite da Antonino Foschini e sulla base delle rice... more In questo mio lavoro, partendo dalle notizie fornite da Antonino Foschini e sulla base delle ricerche – abbastanza recenti – di altri studiosi, integrate con nuove considerazioni, ho cercato di focalizzare il manufatto artistico del Cristo di pezza sia come scultura riferibile ad una particolare tipologia, cioè quella delle statue completamente articolate e realizzate utilizzando tela gessata o altro materiale, sia come mero oggetto di culto, venerato dalle monache nel corso di pratiche devozionali.
Il saggio, nell'affrontare l'iconografia delle pitture murali che decorano la chiesa di S. Giovan... more Il saggio, nell'affrontare l'iconografia delle pitture murali che decorano la chiesa di S. Giovanni Battista di Penne, offre nuovi contributi sulla vita e le opere di Giambattista Gamba, pittore molisano attivo nel primo trentennio del XVIII secolo.
Il saggio indaga sul significato araldico degli stemmi e sulle simbologie delle decorazioni plast... more Il saggio indaga sul significato araldico degli stemmi e sulle simbologie delle decorazioni plastiche presenti nella chiesa di S. Giovanni Battista di Penne.
Ricerca che approfondisce la storia del monastero gerosolimitano femminile di Penne e della sua c... more Ricerca che approfondisce la storia del monastero gerosolimitano femminile di Penne e della sua chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
La genealogia del nobile casato Gaudiosi è stata meticolosamente ricostruita attraverso lo studio... more La genealogia del nobile casato Gaudiosi è stata meticolosamente ricostruita attraverso lo studio dei documenti dello Stato Civile, degli atti notarili e dai catasti cittadini del XVII e XVIII secolo.
Il saggio che mi accingo a presentare oggi, oltre a rappresentare un altro capitolo di storia pat... more Il saggio che mi accingo a presentare oggi, oltre a rappresentare un altro capitolo di storia patria del periodo postrisorgimentale, che si affianca agli altri tre precedenti sulle Celebrazioni garibaldine (2013), sul Monumento ai Martiri pennesi del 1837 (2014) e sui caratteri stilistici dello stesso monumento (2017), ha per me un significato particolare, in quanto la sua elaborazione, avviata durante il periodo di isolamento sociale dovuto al Covid-19 – in quei momenti “liberi” della giornata che riuscivo a ritagliarmi dopo lo smart working e le estenuanti file al supermarket – e conclusasi a ottobre con le ultime acquisizioni di documenti, vuole essere sostanzialmente un contributo culturale da
offrire alla nostra società civile e democratica che, dopo tante offerenze patite a causa del virus e nell’attuale clima di apprensione generato dalla persistenza dello stesso, prosegue il suo cammino con rinnovata attenzione verso i veri valori della
vita.
Il saggio ricostruisce le vicende dalla chiesa parrocchiale di S. Comizio, dalla sua origine alle... more Il saggio ricostruisce le vicende dalla chiesa parrocchiale di S. Comizio, dalla sua origine alle ristrutturazioni dei primi anni del XX secolo. Si possono trovare anche notizie sulla Confraternita di S. Carlo Borromeo, che nella chiesa di S. Comizio operava, e su alcune opere d'arte sacra, come la Moadonna di Costantinopoli, la tela raffigurante san Comizio.
Cenni storici sulle confraternite di Penne, dalle origini ai giorni nostri.
Il saggio analizza tutti gli avvenimenti che portarono alla realizzazione del Monumento ai Martir... more Il saggio analizza tutti gli avvenimenti che portarono alla realizzazione del Monumento ai Martiri pennesi: simbolo del Risorgimento di Penne.
Prefazione di Luciano Gelsumino.
Considerazioni storiche ed architettoniche sulla chiesa rurale di Contrada Colle Trotta di Penne.
Catalogo della Mostra PASSIO DOMINI.
La mostra, che si è svolta a Penne (PE) dal 24 marzo al 07 ... more Catalogo della Mostra PASSIO DOMINI.
La mostra, che si è svolta a Penne (PE) dal 24 marzo al 07 aprile 2018, ha esposto le opere del maestro Carlo Pilone e un’installazione artistica di Antonio Di Vincenzo.
Piccoli pensieri per un grande evento.
Venne la luce e fu guida. Da quel momento faro del mondo. Questa è
l’importanza della Pasqua. E così un pezzo di Cielo pare essersi calato
nel locale della mostra, divenuto come per incanto una specie di cappella,
un braccio di chiesa. Le opere figurative esposte non sono tante, ma di
grande valenza religiosa e artistica. Quello che più tocca la sensibilità del
visitatore, sono però gli arnesi fedelmente riprodotti che testimoniano le
sofferenze del Nazareno, dalla condanna alla morte in croce.
Cristo, nostra consolazione e speranza. Non c’è tristezza antica che tenga.
Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto della
grazia… Rallegriamoci e camminiamo insieme nella vita nuova per
stabilire sulla terra la civiltà della verità e dell’amore.
Francesco Di Giorgio
Quando Carlo Pilone e Nicolino Olivieri, alcuni mesi fa, prospettarono l’idea di organizzare una ... more Quando Carlo Pilone e Nicolino Olivieri, alcuni mesi fa, prospettarono l’idea di organizzare una mostra fotografica sulla Processione del Venerdì Santo di Penne, io e gli altri componenti del locale Direttivo di Italia Nostra con entusiasmo accogliemmo favorevolmente la loro richiesta. Successivamente, dopo aver valutato la possibilità di integrare alle fotografie altro materiale espositivo, con piacere misi a disposizione anche una parte della mia raccolta personale che, specifica sulla tematica della Settimana Santa, comprende testi liturgici, incisioni e stampe d’epoca, la cui valenza storico-artistica, oltre ad esprimere la drammatica sacralità del Venerdì Santo, giorno della morte di Gesù Cristo e culmine del “cammino” quaresimale di fede, attraverso il confronto tra la cultura religiosa popolare del passato con quella del presente, riesce anche ad ispirare profonde riflessioni sull’uomo e sulla sua esistenza, inesorabilmente segnata dalla nascita e dalla morte.
Dall'iconografia dell'Addolorata al suo culto diffusosi attraverso l'Ordine religioso dei Servi d... more Dall'iconografia dell'Addolorata al suo culto diffusosi attraverso l'Ordine religioso dei Servi di Maria. L'Addolorata di Penne: la storia, il culto, l'arte, la tradizione, etc.
Ricerca finalizzata ad individuare gli stemmi inediti delle famiglie storiche di Penne.
Una serie di incisioni d'epoca illustra i personaggi, le architetture e l'araldica della dinastia... more Una serie di incisioni d'epoca illustra i personaggi, le architetture e l'araldica della dinastia Farnese.
Storia del palazzo De Simone-Caracciolo di Penne e del suo parco.
La presente ricerca, elaborata tra il 1996 ed il 1997 come appendice
alla mia Tesi di Laurea in S... more La presente ricerca, elaborata tra il 1996 ed il 1997 come appendice
alla mia Tesi di Laurea in Storia dell'Architettura, già oggetto di
relazione nel dicembre del 2004, in occasione di una conferenza tenutasi
a Penne, presso Palazzo Gaudiosi (sede in quel periodo della locale
sezione Archeoclub d'Italia), è stata successivamente integrata tra il 2004 ed il 2007.
Indagando sul periodo altomedievale a Penne, non ha la
pretesa di accertare l'autenticità di alcune importanti fonti storiche,
“donazioni” di Carlo Magno e di Lotario I alla Diocesi di Penne nello
specifico, di cui già altri studiosi, famosi o meno, hanno espresso
opinioni, anche contrastanti.
Vuole solamente, attraverso il confronto tra le fonti storiche ed i reperti
ancora esistenti (anch'essi già oggetto di altri importanti studi), offrire
spunti per una riflessione sulla complessità del periodo analizzato ed
essere inoltre considerata come una sorta di “testimone ideale”, che le
future generazioni, se lo vorranno, potranno afferrare sulla via dello
studio e della ricerca, non per raggiungere la “verità”, sicuramente
irraggiungibile, ma per rendere onore ad una piccola-grande Città, la
nostra Penne, di cui siamo figli orgogliosi.
Attraverso lo studio degli stemmi e della simbologia araldica, il saggio ripercorre la storia deg... more Attraverso lo studio degli stemmi e della simbologia araldica, il saggio ripercorre la storia degli ordini religiosi che operarono a Penne.
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Books by Antonio Di Vincenzo
Si precisa che il restauro del Monumento, fortemente richiesto dalla Sezione di Penne di Italia Nostra (nel 2017, tra l’altro, il Monumento fu inserito nella “Lista Rossa” di Italia Nostra, elenco dei beni culturali che necessitano di essere recuperati), è stato operato tra il 2019 e il 2020: intervento mirato a dare nuovamente dignità a un’opera d’arte che, pur essendo stata abbandonata per troppo tempo a se stessa, è tornata ad essere fiera testimone del nostro passato risorgimentale.
In questa edizione è stata inserita anche la recensione di Alessio Pizziconi, apparsa su «Camicia Rossa», Anno XXXV – N°1 Dicembre 2014 - Marzo 2015.
Antonio Di Vincenzo
offrire alla nostra società civile e democratica che, dopo tante offerenze patite a causa del virus e nell’attuale clima di apprensione generato dalla persistenza dello stesso, prosegue il suo cammino con rinnovata attenzione verso i veri valori della
vita.
Prefazione di Luciano Gelsumino.
La mostra, che si è svolta a Penne (PE) dal 24 marzo al 07 aprile 2018, ha esposto le opere del maestro Carlo Pilone e un’installazione artistica di Antonio Di Vincenzo.
Piccoli pensieri per un grande evento.
Venne la luce e fu guida. Da quel momento faro del mondo. Questa è
l’importanza della Pasqua. E così un pezzo di Cielo pare essersi calato
nel locale della mostra, divenuto come per incanto una specie di cappella,
un braccio di chiesa. Le opere figurative esposte non sono tante, ma di
grande valenza religiosa e artistica. Quello che più tocca la sensibilità del
visitatore, sono però gli arnesi fedelmente riprodotti che testimoniano le
sofferenze del Nazareno, dalla condanna alla morte in croce.
Cristo, nostra consolazione e speranza. Non c’è tristezza antica che tenga.
Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto della
grazia… Rallegriamoci e camminiamo insieme nella vita nuova per
stabilire sulla terra la civiltà della verità e dell’amore.
Francesco Di Giorgio
alla mia Tesi di Laurea in Storia dell'Architettura, già oggetto di
relazione nel dicembre del 2004, in occasione di una conferenza tenutasi
a Penne, presso Palazzo Gaudiosi (sede in quel periodo della locale
sezione Archeoclub d'Italia), è stata successivamente integrata tra il 2004 ed il 2007.
Indagando sul periodo altomedievale a Penne, non ha la
pretesa di accertare l'autenticità di alcune importanti fonti storiche,
“donazioni” di Carlo Magno e di Lotario I alla Diocesi di Penne nello
specifico, di cui già altri studiosi, famosi o meno, hanno espresso
opinioni, anche contrastanti.
Vuole solamente, attraverso il confronto tra le fonti storiche ed i reperti
ancora esistenti (anch'essi già oggetto di altri importanti studi), offrire
spunti per una riflessione sulla complessità del periodo analizzato ed
essere inoltre considerata come una sorta di “testimone ideale”, che le
future generazioni, se lo vorranno, potranno afferrare sulla via dello
studio e della ricerca, non per raggiungere la “verità”, sicuramente
irraggiungibile, ma per rendere onore ad una piccola-grande Città, la
nostra Penne, di cui siamo figli orgogliosi.
Si precisa che il restauro del Monumento, fortemente richiesto dalla Sezione di Penne di Italia Nostra (nel 2017, tra l’altro, il Monumento fu inserito nella “Lista Rossa” di Italia Nostra, elenco dei beni culturali che necessitano di essere recuperati), è stato operato tra il 2019 e il 2020: intervento mirato a dare nuovamente dignità a un’opera d’arte che, pur essendo stata abbandonata per troppo tempo a se stessa, è tornata ad essere fiera testimone del nostro passato risorgimentale.
In questa edizione è stata inserita anche la recensione di Alessio Pizziconi, apparsa su «Camicia Rossa», Anno XXXV – N°1 Dicembre 2014 - Marzo 2015.
Antonio Di Vincenzo
offrire alla nostra società civile e democratica che, dopo tante offerenze patite a causa del virus e nell’attuale clima di apprensione generato dalla persistenza dello stesso, prosegue il suo cammino con rinnovata attenzione verso i veri valori della
vita.
Prefazione di Luciano Gelsumino.
La mostra, che si è svolta a Penne (PE) dal 24 marzo al 07 aprile 2018, ha esposto le opere del maestro Carlo Pilone e un’installazione artistica di Antonio Di Vincenzo.
Piccoli pensieri per un grande evento.
Venne la luce e fu guida. Da quel momento faro del mondo. Questa è
l’importanza della Pasqua. E così un pezzo di Cielo pare essersi calato
nel locale della mostra, divenuto come per incanto una specie di cappella,
un braccio di chiesa. Le opere figurative esposte non sono tante, ma di
grande valenza religiosa e artistica. Quello che più tocca la sensibilità del
visitatore, sono però gli arnesi fedelmente riprodotti che testimoniano le
sofferenze del Nazareno, dalla condanna alla morte in croce.
Cristo, nostra consolazione e speranza. Non c’è tristezza antica che tenga.
Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto della
grazia… Rallegriamoci e camminiamo insieme nella vita nuova per
stabilire sulla terra la civiltà della verità e dell’amore.
Francesco Di Giorgio
alla mia Tesi di Laurea in Storia dell'Architettura, già oggetto di
relazione nel dicembre del 2004, in occasione di una conferenza tenutasi
a Penne, presso Palazzo Gaudiosi (sede in quel periodo della locale
sezione Archeoclub d'Italia), è stata successivamente integrata tra il 2004 ed il 2007.
Indagando sul periodo altomedievale a Penne, non ha la
pretesa di accertare l'autenticità di alcune importanti fonti storiche,
“donazioni” di Carlo Magno e di Lotario I alla Diocesi di Penne nello
specifico, di cui già altri studiosi, famosi o meno, hanno espresso
opinioni, anche contrastanti.
Vuole solamente, attraverso il confronto tra le fonti storiche ed i reperti
ancora esistenti (anch'essi già oggetto di altri importanti studi), offrire
spunti per una riflessione sulla complessità del periodo analizzato ed
essere inoltre considerata come una sorta di “testimone ideale”, che le
future generazioni, se lo vorranno, potranno afferrare sulla via dello
studio e della ricerca, non per raggiungere la “verità”, sicuramente
irraggiungibile, ma per rendere onore ad una piccola-grande Città, la
nostra Penne, di cui siamo figli orgogliosi.
Nota storico-artistica sulla Città di Penne.
La critica d'arte Angela Tommasina presenterà il volume "La crudeltà di un Angelo".