Oggi mi ha chiamata F., la mia compagna di avventure
di quando ero a Londra. Ogni volta che la sento mi si apre il cassetto dei
ricordi contenenti l’esperienza più bella in assoluto della mia vita perché
insieme ripercorriamo con spiccata nostalgia serate, risate, luoghi ed eventi
che rimarranno indimenticabili. Pensavo che col passare del tempo
l’emozione di questi momenti svanisse un po’, pensavo che tutto si affievolisse
trasformandosi in un bel ricordo di vita passata. E’ passato si, ma la voglia
di quell’adrenalina la sento pulsare dentro. Il nome di quella città mi fa
ancora venire i brividi e drizzare le “antenne”. Ci sono delle canzoni che mi
fanno perdere lo sguardo ovunque io sia, mi fanno viaggiare la mente, perché le
associo a posti precisi, a momenti definiti di quella mia esperienza a Londra.
E’ come se riuscissi a vedere quei luoghi in cui, con le cuffie negli orecchi,
mi perdevo affascinata in una straordinaria realtà.
Ogni volta che sento F. ci raccontiamo di quanto
vorremmo tornare a Londra insieme anche solo per una volta ma, per un motivo o
per un altro, rimandiamo sempre. E anche stavolta è stato così, forse perché la
“nostra” Londra ha una data precisa e, inevitabilmente, questa non potrà più
ritornare, forse perché quel ricordo è così vivo ed emozionante che una nuova
tappa, seppure breve, potrebbe contaminarlo. Forse perché un solo week end non
potrebbe bastare e la nostra voglia di quella città non verrebbe certo saziata
in due giorni. Forse, in realtà, è la paura di rivivere lo stato d’animo
del ritorno che ci frena. Perchè improvvisamente ci sembrò di cadere nel vuoto,
dopo mesi di volo. Ma stavolta ce lo siamo
promesso, prima o poi torneremo insieme a Londra.