L'esistenza felice del LungoBascio ci permette minimo due o tre volte al giorno di frequentare ameni parchetti erbosi, soleggiati o ombrosi a seconda delle stagioni, popolati o meno a seconda dell'attività riproduttiva esercitata dai 9 mesi ai 6-7 anni precendenti la data odierna dagli abitanti del nostro quartiere.
Questa mattina, attanagliata da un mal di schiena di intensità epica (Lombiade?...Lombissea?...Lombeide?La spada di Lombannara? fate voi...), alle 7 e 30 di questo soleggiato mattino ho portato il Trattore in giro.
Il LungoBardo, LungoBascio, LungoeBasta, LungoeBasso che dir si voglia produce a manovella la bellezza di minimo sei cacconi giornalieri che suddivisi per un metro e venti di lunghezza danno il puzzolente risultato di circa 20cm a botta fumante (fumi sempre della stessa irrespirabile intensità).
Il suddetto LungoBash da qui in poi soprannominato LungoBush (e presto sarà chiaro il perché) adora scacazzare nell'erba. Nell'erba ALTA.
Più è alta più da gusto si sa.
Garantisce quel minimo di privacy che non fa perdere la concentrazione nella spinta.
Permette di sfogliare gli odori delle altrui pipì come le pagine dell'espresso, con quel minimo di nonchalance che ti rilassa e ti stimola.
Permette altresì al Pescetto di vivere per pochi momenti l'ebrezza dell'esploratore in terra vergine, circondato dal verde impenetrabile e odoroso di sottobosco urbano.
E come in una vergine selva, la bestia è lì in agguato, fra gli sterpi, silenziosa e immobile perché lei sa aspettare la sua vittima.
E la preda poveretta intuisce qualcosa, il suo istinto le dice che la sventura sta per abbattersi su di lei. Ma non sa. Non sa da che direzione, con quale impeto e puzza selvaggia l'attacco arriverà.
Poi tutto succede in un attimo.
Mentre il Pescetto si china a ramazzare l'esalante prodotto dello sforzo sfinterico del LungoBush - mano nella bustina (decorazione a scelta cuoricini, righe, leopardo, surgelatore), sciarpa che pericolosamente si scioglie proprio in quel momento, guinzaglio teso allo spasmo perché si sa è sempre meglio allontanarsi in fretta dal luogo del delitto - la pesta.
Ed è sempre grossa, schifosa e puzzolerrima.
La merda di un altro cane.
Ora, io dico, sarà il caso di mettere fra le frasche urbane dei MERDAVELOX che fotografino e diano il via all'iter punitivo destinato a redimere gli abbandonatori di merde di cane?
Sarà il caso di appostarsi come esperti ornitologi sull'ulivo che sovrasta l'area merda con obiettivi diurni e notturni?
Perché io certe domande me le faccio...
Se gli amichetti della cricca del LungoBardo sono circa una 15ina e tutti di dimensioni medio grandi qui la notte girano dei Tirannocanis Rex. Perchè al mattino la selvetta è infestata da torte che manco le mucche svizzere possono sfornare.
E quindi indirò la petizione.
Merdavelox alla piazzetta o scatta la ronda.
E so anche in che orari organizzarmi. E so pure chi sono (più o meno), perché le fattispecie di padroni di emme sono varie, ma i comportamenti tipici sono facilemnte individuabili e in presenza si possono attuare piccole strategie.
C'è il Cagone Telefonico: passa minimo mezzora al cellulare RIGOROSAMENTE voltato di spalle al proprio cane che libero e felice regala sorprese che manco nell'uovo Bambinen gigante ci starebbero. Con aria serena racconta i cazzi suoi all'altro capo del telefono e poi fa un gesto di richiamo e si allontana senza aver smesso di ciarlare.
Tecnica difensiva: Urlare vicino vicino al telefonico Hey signore, lei al telefono!IL SUO CANE STA CAGANDO!
C'è il Cagone Lettore, regista teatrale in genere: preso dall'avvincente trama della sua sceneggiatura sbracato sulla panchina ignora di avere un cane. Arrivano separati, magari da due entrate diverse del parco. Per non riconoscerne la paternità l'individuo allontana il prprio cane che invece ha voglia di giocare proprio con lui! Col suo padrone!
Tecnica difensiva: Sedersi accanto a lui sulla panchina e guardando intensamente il libello (che poi dentro una volta o l'altra c'ha un fumetto!) dirgli:- Smetta di leggere che il suo cane ha bisogno di lei. Ma non è il mio cane! Allora che si fa aspettiamo insieme qui che il padrone arrivi a ramazzare la sua merda?!
C'è il Cagone Schizzinoso Dichiarato: Segue con lo sguardo l'amatissima bestiola fino a che quella non s'imbosca nella fratta. In quel momento gira lo sguardo per parlarti, si sa i padroni di cani parlano un sacco fra loro, ma il suo sguardo lo tradisce. Non ha saputo celare il risentimento per la propria fino a quel momento amatissima bestiolina che ha tradito così volgarmente la propria animalesca natura mettendosi a cagare.E lui lo sa di essere esposto, sa che il suo cane non è manco abbastanza intelligente da essersi imboscato per bene.Ma finge, parla del tempo, di quando gli ha fatto il bagnetto.
Tecnica difensiva: Guardi, non si distragga, il suo cane sta cagando proprio lì. No, signore, non lì, proprio dove sta il suo cane, un poco sotto.
Complimenti che roba per questa taglia media!
C'è il Caghetto Vecchietto Maledetto: arriva saltellante alla piazzetta, fresco come una rosa, pipa o sigaretta. Spesso porta il cappello e il gilet. Possiede una bestiolina orrida e rognosa (nel senso che si appiccica con tutti gli altri cani). ED E' RIGOROSAMENTE PRIVO DI BUSTINE. Ti attacca la pippa da subito, perché sei bella giovane e carina e hai l'aria educata da brava signorina. Gonfia pure un oco il petto se siamo d'estate e la tua femminilità è ben esposta. Poi, quando il rognoso s'infratta, la trasformazione. L'arzillo Vecchietto Maledetto diventa per incanto la versione pretombale di Gandalf il grigio. S'incurva. Si rattrappisce tutto. Se è bravo ti poggia pure la mano sul braccio e mormora che si sente mancare.
Tecnica difensiva: Ma no, su su su, non faccia così, sta solo facendo la cacca. Mica se sta a morì. Ecco guardi, se non le ha con sé le do io una bustina. Siii certo che l'aiuterei a cercarla. Ma il mio cane la fa proprio ora e devo andare a raccoglierla. Si iù al bidone Vecchietto Maledetto!
In effetti ce ne sono molti altri, con alcuni ho parlato proprio della cosa, in modo diretto. Altri quando ci vedono, noi ramazzatori di cacche, cambiano giro.
Resta solo da punire i notturni o i super mattinieri.
Ma sappiate, voi che decorate marciapiedi e spazi urbani con le aerografie e le sculture culesche dei vostri cani, per voi c'è un augurio speciale:
E che diamine!