Papers - Museo Nazionale di Ravenna by Elisa Emaldi
Bollettino dell'Associazione Iasos di Caria, 2024
Un manufatto di raro interesse esposto nel corridoio dell’Oploteca del Museo Nazionale di Ravenna... more Un manufatto di raro interesse esposto nel corridoio dell’Oploteca del Museo Nazionale di Ravenna è la mensa ottomana del XVI secolo, impiegata per i banchetti da un personaggio di altissimo rango presumibilmente durante le campagne militari: il grande pannello circolare in cuoio dorato su sostegno in legno presenta un’elegante decorazione con carattere quasi esclusivamente epigrafico.
On display at the National Museum in Ravenna is a rare artefact, an extraordinary 16th century Ottoman leather table. Its refined decoration, mainly epigraphic, can be traced back to the ceremonial practices of high-ranking individuals during military campaigns.
«Rivista di Archeologia Cristiana», 2023
Questo articolo è dedicato a un piccolo prisma a base ottagonale che presenta un rilevante intere... more Questo articolo è dedicato a un piccolo prisma a base ottagonale che presenta un rilevante interesse
tipologico e iconografico. L’inedito manufatto in argento, databile al primo periodo bizantino, è presumibilmente
un castone di un anello-sigillo: reca un nome iscritto sullo spessore e la rappresentazione,
sulle facce, di due scene cristologiche, l’Adorazione dei Magi e l’Ascensione.
Abstract
This article is dedicated to a small prism with an octagonal base that is of significant typological
and iconographic interest. The unpublished silver artifact, datable to the early Byzantine period, is presumably
a setting of a sign-ring: it bears a name inscribed on side and, on both faces, of two Christological
scenes, the Adoration of the Magi and the Ascension.
RAVENNA STUDI E RICERCHE, 2022
The subject of this contribution belongs to a type of reliquaries produced in areas of Byzantine ... more The subject of this contribution belongs to a type of reliquaries produced in areas of Byzantine influence, particularly in the 6th century. It is a miniature sarcophagus in white marble, with carefully polished surfaces. The sliding lid, with angular acroteria, has a false well in the centre with a raised edge: this feature is very rare in Italy and refers to the custom of creating an opening in the box, necessary to obtain secondary relics by contact.
Numerous oriental specimens for which the context of their discovery is ascertained and documented reveal the link between miniature relics and altars, as they were often found buried under the liturgical table: unfortunately, we do not know whether the sarcophagus in the museum, acquired by donation in the 19th century, was found in the presbyterial area of one of Ravenna's 6th-century churches.
Reliquaries of the Byzantine period in Ravenna have received insufficient study. Other small stone capsules in sarcophagus form are attested, and it can be hypothesized that the use of reliquaries, in addition to being a common element of the devotional culture, found an immediate correspondence with the lithic arches so common in the city, and that the small cases followed the methods of importing and processing marble materials common to large sarcophagi.
BIZANTINI | Luoghi, simboli e comunità di un Impero millenario., 2023
BIZANTINI | Luoghi, simboli e comunità di un Impero millenario.
A cura di Federico Marazzi
REGEST... more BIZANTINI | Luoghi, simboli e comunità di un Impero millenario.
A cura di Federico Marazzi
REGESTO DELLE OPERE
Volume edito in occasione della mostra a Napoli – 21 dicembre 2022 • 10 aprile 2023 e a Torino – Palazzo Madama 10 maggio • 28 agosto 2023
Mosaico pavimentale a motivi geometrici, floreali e zoomorfi – Marmo, pietra, vetro, VI secolo
SEZIONE INTRODUTTIVA (ATRIO)
Frammento di sarcofago con croce gemmata – Marmo, VI secolo
TORNARE A DIO. LA VISIONE CRISTIANA DELLA MORTE (SEZIONE 10 - X.1)
Reliquiario – Marmo, VI secolo
GLI UTENSILI DELLA DEVOZIONE. OGGETTI PER IL CULTO
E LA LITURGIA (SEZIONE 12 - XII.19)
Le città invisibili, Catalogo Ravenna Festival , 2023
Studi Romagnoli - LXXIII (2022), 2023
Nella Ravenna del Settecento, il Monastero di Classe era il fulcro della vita culturale della cit... more Nella Ravenna del Settecento, il Monastero di Classe era il fulcro della vita culturale della città. Seguendo la profonda tradizione culturale dell'Ordine Camaldolese e la spinta all'erudizione, il monastero si dotò, per la ricerca e lo studio dei monaci, oltre che con della notissima biblioteca, di un museo che comprendeva non solo epigrafi, monete, medaglie e oggetti naturali, ma anche una collezione di rari manufatti esotici.
In eighteenth-century Ravenna, the hub of the city’s cultural life was the Classe Monastery. Following the profound cultural tradition of the Camaldolese Order and the drive for erudition, the monastery equipped itself for research and study, in addition to its vast library, with a museum that included not only epigraphs, coins, medals and natural objects, but also a collection of rare exotic artifacts.
Mapping Eastern Europe | North of Byzantium, 2023
The Museo Nazionale di Ravenna preserves an interesting corpus of approximately twenty reliefs ca... more The Museo Nazionale di Ravenna preserves an interesting corpus of approximately twenty reliefs carved in terracotta tiles dated between the 10th and the 14th century. Those sculptures, used as facade decoration both in religious architecture and later in civil buildings, have plant and animal motifs and are typical of the Adriatic region. Modular blocks, used to form ribbon-like bands and crosses, are decorated with two wicker branches in opposing spirals and include leaves or bunches of grapes, animated mainly by birds and quadrupeds. Next to these, rectangular or cuspidate tiles contain single images of fantastic hybrid animals.
Fiori al Museo. Otto anni al Museo Nazionale di Ravenna (2015-2022), 2023
John Talman (1677-1726), an English antiquarian, art collector and amateur artist, visited Ravenn... more John Talman (1677-1726), an English antiquarian, art collector and amateur artist, visited Ravenna during his travels in Italy. Through his drawings, the memory of ecclesiastical textile treasures lost through time and the visual evidence of an ancient devotional object are reconnected.
OADI - Rivista dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia, 2021
Il Museo Nazionale di Ravenna possiede tra le sue collezioni un vasto nucleo di oggetti devoziona... more Il Museo Nazionale di Ravenna possiede tra le sue collezioni un vasto nucleo di oggetti devozionali post-bizantini, tra i quali spicca un trittico ligneo, che già Giuseppe Gerola considerava “il pezzo più notevole della raccolta”. L’articolo propone uno studio scientifico dell’opera e ne analizza l’iconografia.
The National Museum of Ravenna has in its collections a vast nucleus of post-Byzantine devotional objects, among which a wooden triptych stands out, which Giuseppe Gerola already considered “the most remarkable piece in the collection”. The article proposes a scientific study of the work and analyses its iconography.
Graphie. Rivista trimestrale di arte e letteratura, 2021
Approfondimento su di un piatto da pompa di manifattura derutese, databile agli inizi del XVI sec... more Approfondimento su di un piatto da pompa di manifattura derutese, databile agli inizi del XVI secolo, conservato al Museo Nazionale di Ravenna. Tra i piatti della collezione è l’unico del gruppo di Deruta realizzato in policromia e non con la tecnica del lustro. Si tratta di una manufatto particolarmente raro e ambizioso nel suo progetto iconografico, di matrice devozionale.
Per l’alto mare aperto. Trent’anni di festival, 2019
I segnacoli sepolcrali della Ravenna romana testimoniano la storia della città e del porto milita... more I segnacoli sepolcrali della Ravenna romana testimoniano la storia della città e del porto militare voluto da Augusto permettendo di conoscere significativi aspetti della vita economica e sociale. Attraverso una rilettura emotiva, gli scarni testi epigrafici vibrano di pensieri e sentimenti universali,.
Graphie. Rivista trimestrale di arte e letteratura, 2019
Una rarissima coppia di zanne in avorio di elefante provenienti dall’Africa, decorate e utilizzat... more Una rarissima coppia di zanne in avorio di elefante provenienti dall’Africa, decorate e utilizzate in epoca precoloniale come strumenti per produrre suoni e perciò definibili “corni”, è esposta al Museo Nazionale di Ravenna. I due corni sono attribuiti genericamente all’area deltizia del Niger (Nigeria) e datati alla fine del XVI secolo. In Europa sono conservati altri corni simili, repertoriati da Ezio Bassani che sostenne, per la loro realizzazione, l’ipotesi di un arco cronologico ristretto e di una unica manifattura, non collegata a commissioni occidentali.
«Graphie. Rivista trimestrale di arte e letteratura», 2020
Nell’ampia raccolta di icone del Museo Nazionale di Ravenna sono prevalenti le tavole post-bizant... more Nell’ampia raccolta di icone del Museo Nazionale di Ravenna sono prevalenti le tavole post-bizantine di scuola cretese. Tra queste, vi sono alcune icone portatili, o parte di esse: l’articolo analizza la tavoletta raffigurante San Girolamo attribuita a un madonnero veneto-cretese e datata al XV secolo.
Romagna Arte e Storia, XXXIX, 112, 2019
L’articolo riguarda un interessante e pressoché inedito nucleo di manufatti post-bizantini del Mu... more L’articolo riguarda un interessante e pressoché inedito nucleo di manufatti post-bizantini del Museo Nazionale di Ravenna. Si tratta elementi liturgici e rituali del cristianesimo ortodosso, realizzati in legno con precisissime decorazioni e intagli miniaturistici: encolpi, panagiari, croci benedizionali, realizzati dal XVI al XVIII secolo. Questo artigianato devozionale è solitamente e genericamente attribuito al Monte Athos.
Conferenze: Programmi by Elisa Emaldi
L’Antichità e la costruzione del futuro nel secolo dei Lumi - 16° Congresso Internazionale di Stu... more L’Antichità e la costruzione del futuro nel secolo dei Lumi - 16° Congresso Internazionale di Studi sul XVIII Secolo ISECS Roma 2023 - Programma finale
58th International Congress on Medieval Studies May 11–13, 2023 | Medieval Institute College of A... more 58th International Congress on Medieval Studies May 11–13, 2023 | Medieval Institute College of Arts and Sciences Western Michigan University - Kalamazoo
Società di Studi Romagnoli
STUDI DEDICATI ALLA ROMAGNA DAL 1949
LXXIII Convegno internazionale di... more Società di Studi Romagnoli
STUDI DEDICATI ALLA ROMAGNA DAL 1949
LXXIII Convegno internazionale di Studi Romagnoli (Ravenna e Classe 2022)
Welcoming remarks 9:15-9:30 Dimitris LIAKOS Τhe study of woodcarving from the 11 th to the 16 th ... more Welcoming remarks 9:15-9:30 Dimitris LIAKOS Τhe study of woodcarving from the 11 th to the 16 th centuries in the Balkans and the Eastern Mediterranean. A brief overview 1st SESSION-BΥΖΑΝΤΙΝΕ WOODWORK: CASE STUDIES AND RESEARCH QUESTIONS Chair: Pagona PAPADOPOULOU 9.30-9.50 Nikolaos SIOMKOS The relief icon of St. George in Kiev revisited 9:50-10.10 Yiannis VARALIS Wooden artifacts with inlaid ivory and bone of the byzantine period 10.10-10.30 Ioannis SISIOU Late byzantine wooden artifacts from Kastoria 10.30-10.50 Varvara PAPADOPOULOU The byzantine wooden artifacts from Epiros 10.50-11.10 Μanuel CASTIÑEIRAS Byzantine wooden thrones and devices for icon display: some intriguing issues concerning the Kahn Madonna 11.10-11.30 Paschalis ANDROUDIS Late byzantine wooden doors from the Church of Panaghia Chrysafitissa and the Hermitage of Prodromos at Vassaras (Laconia, Peloponnese). A comparative case study 11.30-12.00 Questions-Discussion 12.00-12.10 Break 2nd SESSION-WOODWORK FROM THE LATIN WEST: NARRATIVES OF ORNAMENT AND INTERCULTURALISM Chair: Μanuel CASTIÑEIRAS 12.10-12.30 Lev Arie KAPITAIKIN Woodcarvers and Mosaicists: Ornament Synchronies between the Cappella Palatina and the Martorana in Palermo
Miscellanea ravennate by Elisa Emaldi
Graphie. Rivista trimestrale di arte e letteratura, 2023
Albert Anker, l’artista svizzero più noto dell’Ottocento che oltre ad essere prolifico pittore fu... more Albert Anker, l’artista svizzero più noto dell’Ottocento che oltre ad essere prolifico pittore fu figura di spicco nella vita pubblica, politica e artistica del suo Paese, è praticamente ignoto in Italia. Compì vari viaggi in Italia, che lo videro di passaggio in Romagna, come testimoniano non poche opere: particolare interesse presentano gli acquerelli eseguiti a Ravenna, dove fece tappa già nel secondo viaggio, nel 1887 e nel 1891. Lo affascinarono in particolare le vedute dei paesaggi e gli antichi monumenti; compose schizzi inondati di luce, che hanno per protagoniste le acque e le navi, come le vedute dal porto-canale di Ravenna, e altri più intimi e cromaticamente bilanciati, dedicati alle basiliche e ai battisteri.
«Confini. Arte, letteratura, storia e cultura della Romagna antica e contemporanea», 2023
A sant'Apollinare di Antiochia, fondatore della Chiesa di Ravenna e venerato come martire sin dal... more A sant'Apollinare di Antiochia, fondatore della Chiesa di Ravenna e venerato come martire sin dall'epoca paleocristiana, sono collegati vari manufatti ben più recenti.
Alcuni sono custoditi al Museo nazionale di Ravenna...
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Papers - Museo Nazionale di Ravenna by Elisa Emaldi
On display at the National Museum in Ravenna is a rare artefact, an extraordinary 16th century Ottoman leather table. Its refined decoration, mainly epigraphic, can be traced back to the ceremonial practices of high-ranking individuals during military campaigns.
tipologico e iconografico. L’inedito manufatto in argento, databile al primo periodo bizantino, è presumibilmente
un castone di un anello-sigillo: reca un nome iscritto sullo spessore e la rappresentazione,
sulle facce, di due scene cristologiche, l’Adorazione dei Magi e l’Ascensione.
Abstract
This article is dedicated to a small prism with an octagonal base that is of significant typological
and iconographic interest. The unpublished silver artifact, datable to the early Byzantine period, is presumably
a setting of a sign-ring: it bears a name inscribed on side and, on both faces, of two Christological
scenes, the Adoration of the Magi and the Ascension.
Numerous oriental specimens for which the context of their discovery is ascertained and documented reveal the link between miniature relics and altars, as they were often found buried under the liturgical table: unfortunately, we do not know whether the sarcophagus in the museum, acquired by donation in the 19th century, was found in the presbyterial area of one of Ravenna's 6th-century churches.
Reliquaries of the Byzantine period in Ravenna have received insufficient study. Other small stone capsules in sarcophagus form are attested, and it can be hypothesized that the use of reliquaries, in addition to being a common element of the devotional culture, found an immediate correspondence with the lithic arches so common in the city, and that the small cases followed the methods of importing and processing marble materials common to large sarcophagi.
A cura di Federico Marazzi
REGESTO DELLE OPERE
Volume edito in occasione della mostra a Napoli – 21 dicembre 2022 • 10 aprile 2023 e a Torino – Palazzo Madama 10 maggio • 28 agosto 2023
Mosaico pavimentale a motivi geometrici, floreali e zoomorfi – Marmo, pietra, vetro, VI secolo
SEZIONE INTRODUTTIVA (ATRIO)
Frammento di sarcofago con croce gemmata – Marmo, VI secolo
TORNARE A DIO. LA VISIONE CRISTIANA DELLA MORTE (SEZIONE 10 - X.1)
Reliquiario – Marmo, VI secolo
GLI UTENSILI DELLA DEVOZIONE. OGGETTI PER IL CULTO
E LA LITURGIA (SEZIONE 12 - XII.19)
In eighteenth-century Ravenna, the hub of the city’s cultural life was the Classe Monastery. Following the profound cultural tradition of the Camaldolese Order and the drive for erudition, the monastery equipped itself for research and study, in addition to its vast library, with a museum that included not only epigraphs, coins, medals and natural objects, but also a collection of rare exotic artifacts.
The National Museum of Ravenna has in its collections a vast nucleus of post-Byzantine devotional objects, among which a wooden triptych stands out, which Giuseppe Gerola already considered “the most remarkable piece in the collection”. The article proposes a scientific study of the work and analyses its iconography.
Conferenze: Programmi by Elisa Emaldi
STUDI DEDICATI ALLA ROMAGNA DAL 1949
LXXIII Convegno internazionale di Studi Romagnoli (Ravenna e Classe 2022)
Miscellanea ravennate by Elisa Emaldi
Alcuni sono custoditi al Museo nazionale di Ravenna...
On display at the National Museum in Ravenna is a rare artefact, an extraordinary 16th century Ottoman leather table. Its refined decoration, mainly epigraphic, can be traced back to the ceremonial practices of high-ranking individuals during military campaigns.
tipologico e iconografico. L’inedito manufatto in argento, databile al primo periodo bizantino, è presumibilmente
un castone di un anello-sigillo: reca un nome iscritto sullo spessore e la rappresentazione,
sulle facce, di due scene cristologiche, l’Adorazione dei Magi e l’Ascensione.
Abstract
This article is dedicated to a small prism with an octagonal base that is of significant typological
and iconographic interest. The unpublished silver artifact, datable to the early Byzantine period, is presumably
a setting of a sign-ring: it bears a name inscribed on side and, on both faces, of two Christological
scenes, the Adoration of the Magi and the Ascension.
Numerous oriental specimens for which the context of their discovery is ascertained and documented reveal the link between miniature relics and altars, as they were often found buried under the liturgical table: unfortunately, we do not know whether the sarcophagus in the museum, acquired by donation in the 19th century, was found in the presbyterial area of one of Ravenna's 6th-century churches.
Reliquaries of the Byzantine period in Ravenna have received insufficient study. Other small stone capsules in sarcophagus form are attested, and it can be hypothesized that the use of reliquaries, in addition to being a common element of the devotional culture, found an immediate correspondence with the lithic arches so common in the city, and that the small cases followed the methods of importing and processing marble materials common to large sarcophagi.
A cura di Federico Marazzi
REGESTO DELLE OPERE
Volume edito in occasione della mostra a Napoli – 21 dicembre 2022 • 10 aprile 2023 e a Torino – Palazzo Madama 10 maggio • 28 agosto 2023
Mosaico pavimentale a motivi geometrici, floreali e zoomorfi – Marmo, pietra, vetro, VI secolo
SEZIONE INTRODUTTIVA (ATRIO)
Frammento di sarcofago con croce gemmata – Marmo, VI secolo
TORNARE A DIO. LA VISIONE CRISTIANA DELLA MORTE (SEZIONE 10 - X.1)
Reliquiario – Marmo, VI secolo
GLI UTENSILI DELLA DEVOZIONE. OGGETTI PER IL CULTO
E LA LITURGIA (SEZIONE 12 - XII.19)
In eighteenth-century Ravenna, the hub of the city’s cultural life was the Classe Monastery. Following the profound cultural tradition of the Camaldolese Order and the drive for erudition, the monastery equipped itself for research and study, in addition to its vast library, with a museum that included not only epigraphs, coins, medals and natural objects, but also a collection of rare exotic artifacts.
The National Museum of Ravenna has in its collections a vast nucleus of post-Byzantine devotional objects, among which a wooden triptych stands out, which Giuseppe Gerola already considered “the most remarkable piece in the collection”. The article proposes a scientific study of the work and analyses its iconography.
STUDI DEDICATI ALLA ROMAGNA DAL 1949
LXXIII Convegno internazionale di Studi Romagnoli (Ravenna e Classe 2022)
Alcuni sono custoditi al Museo nazionale di Ravenna...
Le mitre ornate di pietre incise del tesoro monastico di età moderna potevano esserne la prova...
Nel suo prezioso saggio Ravenne. Étude d’archéologie byzantine, 34 delle belle incisioni sono ricavate dalle precise ed eleganti illustrazioni di Veronika.
Colour image of the ‘Armour of Theodoric’, a lost masterpiece of late antique cloisonné
The fascinating story of the now lost so-called “Ravenna saddle,” from its first discovery to its deplorable theft, is the focus of this contribution. The careful analysis of a little-known image of the work made it possible to identify the precise characteristics of the precious artifact and to specify details of its cloisonné garnet composition, which gave it an aesthetically valuable effect.
survived intact in the Arian baptistery of Ravenna.
Johann Anton Ramboux, born in Trier in 1790, was a well-known painter and lithographer; pupil of Jacques-Louis David in Paris, he continued his artistic career in Italy where he lived for many years. Of great aesthetic and documentary interest are the drawings and copies of works of art he made in Ravenna.
Eppure tanto è cambiato, nell’architettura come nel placido orizzonte di pianura nel quale oggi è inserita.
THE GRAND TOUR BETWEEN TRADITION AND TRANSFORMATION:
NARRATIVES, PRESENTATIONS, AND REPRESENTATIONS
Organisers: Ana Cristina Martins (Ihc - Polo Universidade de Évora / In2Past); Kerstin Dross-Krüpe (Ruhr-Universität Bochum – Alte Geschichte); Gloria Mora (Universidad Autonoma de Madrid); Maria
Cristina Manzetti (University of Cyprus)
30th Annual International Scientific Symposium of the International Research Center
for Late Antiquity and Middle Ages, University of Zagreb
Rab, Croatia, May 29th - June 1st 2023
SESSION 3.2.
Paola Novara, Elisa Emaldi | Reliquiari “bizantini” dal Museo Nazionale di Ravenna