X, Y, Z. ma, soprattutto, Y.
come ti distrai, non sai più da che parte stai voltata... ma, soprattutto, non sai più chi sei e con chi vivi.
le letterine del titolo non sono cromosomi, non sono nuovi codici per i risultati della schedina (si gioca ancora...?), non sono nomi di agenti segreti di Sua Maestà sotto copertura.
sono, a quanto pare, le generazioni cui apparteniamo (in ovvio ordine di nascita) io e le mie fanciulle.
ero convinta di avere due figlie millennials... e invece no.
ho appreso molto di recente, e assolutamente per caso, che la generazione dei millennials (a quanto pare, anche detta generazione Y) si ferma all'anno domini 1996 (secondo alcuni, però, copre fino al 2000); dopo di loro, scatta la generazione Z, che pare arrivi fino al 2010. dopo, mi sono persa.
quindi, le mie bestioline sarebbero secondo alcuni due Z, secondo altri una Y e una Z.
io, nel mio piccolo, dovrei essere una X, generazione dei nati fra il 1965 e il 1980.
noi fortunatoni saremmo la generazione cresciuta in piena recessione (e, forse, ci moriremo pure) schiacciati - così ho letto qui - fra il sogno americano (quale? io me lo sono perso...) e l'incubo delle torri gemelle (questo me lo ricordo). siamo abbastanza aperti a novità e tolleranti nei riguardi delle differenze, ambiziosi e autosufficienti, tecnologicamente un po' più svegli rispetto ai nostri predecessori "baby boomers". vabbè.
e le mie ex piccolette? sono ovviamente più tecnologiche di me, direi pure troppo.
in più sarebbero altre cose banali che - volendo- potrete leggere un po' ovunque.
in realtà, come tutti noi, sono molto di più di quattro aggettivi incasellati in una maiuscola...
ancora più in realtà, questo post era nato per la mia Y, di cui ho bellamente ignorato il diciottesimo compleanno alcuni mesi fa; nel tentativo di fare ammenda, mi sono persa in questo ginepraio di generazioni.
quest'anno, in ordine sparso: prenderà la patente, voterà per la prima volta (e che le tocchi iniziare dalle europee mi riempie di entusiasmo), avrà l'esame di maturità, avrà le sue prime vacanze veramente da sola (nel senso di senza mamma, ma con amici) girovagando per il Portogallo, inizierà l'università che desiderava e sperimenterà un primo parziale trasferimento a Milano.
non poca roba.
divertiti, Y. sono certa che sarà così, anche se nessuno di noi capirà veramente quanto.
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