Papers by Fabiana Cecamore

Afterworlds. Comunicazione e rappresentazione dell'Aldilà, 2024
The Afterlife represents the privileged dimension of interest in Giorgio Manganelli's writing. In... more The Afterlife represents the privileged dimension of interest in Giorgio Manganelli's writing. In their evident and deliberate formal complexity, his pseudo-essayistic and pseudo-narrative works present themselves as "emblems" 1 or "crests" 2 composed of materials drawn from an infernal imaginary. With these, Manganelli constructs sophisticated rhetorical exercises that challenge literary genres in the name of verbal proliferation and linguistic invention, expressing a use of textuality that tends towards graphomania rather than a genuine need for communication. This contribution aims to explore the infernal dimension that underlies Manganelli's writing through the case of Hilarotragoedia, focusing on its relationship with the psychoanalytic universe 3 and its allegorical value. Although the 'psychic' notion of infernal imagery reflects the influence of Jung's work and of the therapeutic experience with Ernest Bernhard 4 on Manganelli's writing, this article attempts to connect Hilarotragoedia to the texts of James Hillman. The goal is to demonstrate that the ideas of depth psychology permeate Manganelli's inspiration to the point of anticipating some aspects of Hillman's psychoanalysis, and thus to read Hilarotragoedia as a manifestation of a profoundly acute "infernal sensitivity" (Hillman 2003, p. 13).
«Non scriverò più». Un «consuntivo» su scrittura, lingua e stile di Cesare Pavese, Sezione Varia, 2023
Un'umanità con tutte le facoltà intatte: risvegliarsi dall'immanenza della guerra, 2023
/xxx Diritto d'autore Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione-Non co... more /xxx Diritto d'autore Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/. Gli autori mantengono il diritto d'autore sui propri articoli e materiali supplementari e mantengono il diritto di pubblicazione senza restrizioni.

Dialoghi sull'Identità, 2023
due casi di studio a confronto Chiara Meluzzi, Linguistica della migrazione tra identità e contat... more due casi di studio a confronto Chiara Meluzzi, Linguistica della migrazione tra identità e contatto Elena Pepponi, L'invenzione linguistica dell'identità patologica: il caso del termine omosessuale Piergiorgio Mura-Francesca Santulli, Odonimi e identità linguistica nell'Alto Oristanese Giulia Aiello, Plurilinguismo e Rivoluzione in Libano: lingue e identità nella ṯawrat tišrīn Rita Luppi, «Und irgendwie hab ich das Gefühl gehabt, dass ich zu, dass ich zu diesem Platz dazu gehöre». Identità culturale e luoghi di famiglia nella seconda generazione di parlanti tedescofoni in Israele Erika Parotti, Un'identità in costruzione: rappresentazioni del nemico sovietico nel teatro pionieristico degli anni Venti Eleonora Luciani, Identità d'attrice nell'Ottocento. Note su Fanny Sadowski e Clementina Cazzola Monica Venturi Delporte, Il transumanesimo e il postumanesimo nell'arte. Quale identità per l'uomo postmoderno? Riccardo Retez, Il ludospettatore: ricostruzione di un'identità ibrida, fluida e instabile Francesca Valentini, Identità caraibiche neobarocche Francesca Turri, Oltre le categorie 'danesità' e 'groenlandesità': due vincitori del Nordisk Råds Litteraturpris a confronto Sara Aggazio, Riflessioni sull'identità nella poetica filosofica di Édouard Glissant Luca Gendolavigna, Ni tjatar helt mycket om identitet. Il cronotopo dell'identità multiculturale nella Bildung di Bahar in Kalla det vad fan du vill di Marjaneh Bakhtiari Carlo Caccia, Dall'identitarismo rivoluzionario all'identità come gioco immaginativo. Antoine Volodine e il post-esotismo Marta Olivi, Un corpo sradicato: cibo come simbolo e strumento di identità e appartenenza in Blonde Roots di Bernardine Evaristo

Forme e modi dell'epica 2, 2023
Riassunto: In Les mots et les choses Foucault presenta il personaggio di Don Chisciotte come limi... more Riassunto: In Les mots et les choses Foucault presenta il personaggio di Don Chisciotte come limite epistemico tra Rinascimento e Âge classique. Nell'articolo proposto ci si incarica di descrivere in questi stessi termini l'evoluzione del genere epico nella forma romanzo, avvicinando la lettura foucaultiana a quella fornita dalla Teoria del romanzo di Lukács, dove il Don Chisciotte viene presentato come primo romanzo moderno. Si farà dunque richiamo alla descrizione del Seicento come momento di transizione epistemica e sociale, per individuare tanto nell'emergenza della forma romanzo, quanto nella follia di Don Chisciotte, il sintomo della crisi del sistema simbolico, sociale e politico che aveva giustificato il genere epico. Tale paradigma di lettura verrà applicato all'analisi dei frammenti del Don Chisciotte dedicati all'episodio del teatrino del Mastro Pedro (II, cap. XXV-XXVI). 1

Saggisti-scrittori nella storia letteraria d’Italia, 2022
FABIANA CECAMORE, L'armonia perduta: ritratto del saggista giovane L'armonia perduta (Mondadori, ... more FABIANA CECAMORE, L'armonia perduta: ritratto del saggista giovane L'armonia perduta (Mondadori, 1986), primo importante capitolo della vasta produzione saggistica di Raffaele La Capria, è l'opera con cui lo scrittore esplora il mondo storicomitografico al fondo della propria ispirazione letteraria. Comparsa al seguito di numerose sperimentazioni condotte in ambito narrativo 1 , L'armonia perduta chiarifica le questioni maggiormente segnanti l'immaginario fin qui evocato dallo scrittore, proseguendo, in buona parte, le problematizzazioni messe in campo dalle opere precedenti. Essa rappresenta un testo fondamentale per la ricomprensione della fase letteraria di La Capria come un unicum organico, come un sistema sorretto da una complessa struttura di rimandi e da un alto grado di coerenza stilistica. E si configura infatti come un importante compendio dei tratti più caratteristici della scrittura di La Capria; come il momento dell'emersione delle tensioni fin qui solo annunciate. Delineandosi, in queste vesti, anche come anticipazione di quelli che saranno i nodi fondamentali della futura produzione saggistica dello scrittore, L'armonia perduta intrattiene con i suoi precedenti, soprattutto Ferito a morte (Feltrinelli, 1961), una relazione fortemente intertesuale. Suo valore specifico è perciò quello di testimoniare come l'approdo di La Capria al genere saggistico non rappresenti tanto una cesura con le esperienze precedenti, quanto, piuttosto, la conseguenza di una naturale evoluzione. L'opera permette pertanto di riconsiderare la precedente esperienza letteraria come il cantiere di quella che sarà la forma definitiva della sua scrittura, presentando un "modo di fare" letterario giunto ad una certa maturazione. Ed esemplificando, soprattutto, l'incidenza della vocazione letteraria sulla prosa non narrativa di La Capria.
The Cultures of Dissent in Europe in the second half of the Twentieth Century, 2020
The use of the definition «nouveau roman» closely links to the activity of the French neo-avantga... more The use of the definition «nouveau roman» closely links to the activity of the French neo-avantgardist group of the école du regard. The group's members draw their inspiration from a critical reflection on literature and its meaning, in opposition to tradition. The idea, which reunites as different writers as Alain Robbe-Grillet and Michel Butor, is the reliance on the novel as a form of critical elaboration of reality. The main objects of this collective experimentation are in the forms and the structures of the novel.

La seconda ondata dello sperimentalismo europeo apre uno spazio di riflessione sulla letteratura ... more La seconda ondata dello sperimentalismo europeo apre uno spazio di riflessione sulla letteratura in cui il genere romanzesco occupa una posizione di assoluto rilievo, soprattutto in virtù del suo ruolo nei confronti della società. Dopo le grandi prove dell'«età del sospetto» 1 , che nell'ambito dello sperimentalismo letterario del primo Novecento scoprono il potere del romanzo di addentrarsi nei vastissimi territori dell'interiorità, l'impossibilità di tornare ai linguaggi codificati dal naturalismo si traduce nel sorgere di un veemente istinto polemico contro le sue istituzioni. Una parte del mondo intellettuale, infatti, si riunisce nel segno di una rinnovata coscienza critica di stampo avanguardistico per scagliare il suo deciso j'accuse contro la tradizione, contro il «modo di formare» dipendente dai criteri di verosimiglianza e di oggettività, e contro il romanzo cui tali criteri danno vita, un romanzo imperniato su un sistema di definizioni, riduzioni e generalizzazioni che censurano i valori nati dall'onesto confronto con la realtà. Principali obiettivi della polemica, insieme alle pratiche «ortodosse» della riproduzione mimetica, che nel rispetto dell'ordine naturalista «ritagliano» la realtà descritta per ridurla alle forme «finite» del romanzo standardizzato (la trama, la cronologia, l'azione), sono i luoghi comuni che penalizzano la grande capacità dell'arte di interagire col mondo a vantaggio dell'idea di opera come mezzo per la trasmissione di un valore metafisico altro, proveniente da altri domini dell'esistenza e imposto da «un legislatore trascendente» 2 l'autore. Ne nasce il «sentimento della letteratura» 3 dei movimenti sperimentali del secondo Novecento, i quali riprendono i termini dell'esplorazione coscienziale coniati dal romanzo moderno per applicarli nel senso della rimozione delle restrittive «incrostazioni naturaliste» 4 . La capacità della letteratura di far valere autonomamente, senza il bisogno di mediare alcunché, ciò che di vero e autentico si può ritrovare nel mondo, viene indicata come la più grande risorsa di questo rinnovamento. L'assunto di partenza della prospettiva sperimentale è infatti la rivalutazione della qualità autonoma della letteratura, il carattere naturale della sua indipendenza dalle altre sfere della cultura, quale principio della riformulazione in senso dialettico della relazione fra letteratura e realtà; una prospettiva che riconosce il rapporto di fondamentale indipendenza del romanzo e rinvigorisce la sua relazione con la realtà mettendo in luce lo stretto dialogo fra gli stimoli del reale e la loro restituzione in forma letteraria, che a sua volta alimenta
Call for papers by Fabiana Cecamore

In Teoria del romanzo, Lukàcs (1920) descrive la modernità come l'età in cui la relazione fra l'i... more In Teoria del romanzo, Lukàcs (1920) descrive la modernità come l'età in cui la relazione fra l'io e il mondo viene rifondata nel segno della perdita della «totalità estensiva della vita», in cui l'armonia cosmica si scompone in una «cattiva infinità», e la realtà si disgrega in una molteplicità di frammenti non più riconciliabili. Secondo questa nuova visione del reale, l'uomo non è che un atomo disperso in una serie infinita di atomi discreti, i quali coesistono, definendosi reciprocamente, ma in maniera isolata, vivendo ciascuno nella propria unità. In tale prospettiva, l'analisi della categoria dell'isolamento, esplorata sia a partire dall'idea di separazione che dal concetto di contatto, permette di cogliere aspetti cruciali di numerose esperienze umane e intellettuali, e di coinvolgere un'ampia area di discipline -dalla linguistica alle arti performative, dalla letteratura alla sociologia -in una riflessione su aspetti culturali di fondamentale importanza.
Talks by Fabiana Cecamore
« Naples et la Méditerranée aujourd’hui. Géo-histoire, représentations, récits et frontières 1990-2024 », Colloque international, Université Côte d’Azur - Università L’Orientale di Napoli, Nice, 10-11 octobre 2024

«Poteri della lettura. Pratiche, immagini, supporti». Convegno annuale dell’Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura (COMPALIT). Università degli Studi di Padova, 14-16 dicembre 2023.
Immaginare un nuovo lettore e un nuovo scrittore: il caso delle Lettere allo scrittore (1929) di ... more Immaginare un nuovo lettore e un nuovo scrittore: il caso delle Lettere allo scrittore (1929) di M. Zoščenko Chiara Lombardi: Dove va a finire il lettore nella narrativa contemporanea? Posizioni e punti di vista Matilde Manara: «All night I sat reading a book, / Sat reading as if in a book». Modernismo, lettura e difficoltà Andrea Pitozzi: Leggere breve. Strategie di lettura della forma breve e brevissima Gilda Policastro: La lettura dei poeti, tra introflessione ed estroflessione Pausa caffè Luca Pucci: Fuerunt ante lectores auditores. Dall'ascolto alla lettura in Grecia arcaica e classica Marco Rispoli: I pericoli della letteratura Ottocento e Novecento Carlo Tirinanzi De Medici: Emma e i suoi fratelli. Lettori incapaci, letture "sbagliate" e ambiguità della finzione Giulia Tramontano: Il ruolo del lettore nella teoria romantica dell'ironia letteraria LINEA 3-LETTURA E INTERMEDIALITÀ Classici e megatesti, aula 4 Chair: Marco Malvestio e Alessandro Metlica Silvia Baroni: Leggere/Guardare: pratiche di (effetto-)lettura nei romanzi illustrati ottocenteschi Carlotta Susca: Jane Austen: dal megatesto ai libri. La lettura come traguardo nel percorso intermediale Corinne Pontillo: Perdersi in Jane Austen. Letture contemporanee tra pagina e schermo Maria Fiorella Suozzo: "And from all eyes the glorious vision fled": il granturista guarda il paesaggio attraverso il filtro della lettura Pausa caffè Voci, corpi, codici, aula 4 Vera Cantoni: La lettura-cornice come dispositivo drammaturgico Francesca Cichetti: L'atto di leggere le Troiane: un'analisi del documentario Queens of Syria (2014) Sara Pallante: What Tiresias sees or hears: la trasformazione intermediale di The Waste Land da poemetto a dramma radiofonico Francesco Di Giandomenico: «Diventare così da carne segno». Il corpo come strumento di lettura del mondo tra letteratura e cinema: brevi cenni dalla Commedia di Dante Alighieri a Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini Vincenzo Maggitti: Il lettore in The Affair: intermedialità complessa in letteratura e televisione Linea 2-LETTURA COME DIALOGO ERMENEUTICO Modelli ermeneutici, aula 8 Chair: Stefano Ercolino, Massimo Fusillo, Luigi Marfè Roberta Coglitore: Atto di lettura e teoria dell'enunciazione ne La misteriosa fiamma della regina Loana. Umberto Eco tra filosofia e narrazione Filippo Fonio: Per una pragmatica della lettura in chiave borderline: il killer letterario come «arcilettore» Andrea Suverato: Lettori pigri e macchine modello, o degli usi terapeutici della letteratura Martina Misia: «Solo, senza il mio indispensabile orecchio». Sull'importanza del cattivo lettore per la genesi della forma artistica Pausa caffè Daniel Raffini: Il «significato inatteso» di Italo Calvino. Per un'estetica dell'intelligenza artificiale centrata sul lettore Gerardo Iandoli: Il lettore cyborg: cosa significa leggere quando si è sempre connessi? Annamaria Elia: Diffractive Reading: per una pratica di lettura neomaterialista LINEA 4-LETTURA E DIDATTICA La lettura a scuola: preliminari, teorie, prospettive, aula 7 Chair: Emanuela Bandini ed Emanuele Zinato Simone Marsi: Una didattica per la lettura: tra storia e presenza del testo Paola Fallerini: Raccogliamo le briciole: la lettura nella scuola secondaria di secondo grado Elisabetta Simoncioni: Christina Vischer Bruns: una riscoperta del valore della lettura letteraria che rinnova il ruolo del docente. Una concezione di letteratura che porta a un cambio di pedagogia Pausa caffè Marco Fontana: Eccessi di lettura. Sulla mercificazione editoriale di alcuni classici Maria Arampatzi: La ricezione del mito nella didattica della letteratura Marianna Villa: Per un curricolo verticale di "educazione" alla lettura al secondo grado: nodi e prospettive Linea 1-STORIE E PRATICHE DELLA LETTURA Politiche della lettura, aula 11 Chair: Daniele Giglioli Carola Borys: Tra incorporazione e appropriazione: lettori bambini e operai lettori in Walter Benjamin e Jacques Rancière Mimmo Cangiano: Dalla società divisa a quella atomizzata: la frammentazione della comunità ermeneutica Massimiliano Cappello: Logica della lettura radicale. A partire dalla «Critica» di Giorgio Cesarano Marco Rizzo: Censori come (buoni?) critici letterari. Considerazioni sulla requisitoria di Pinard contro Madame Bovary Pausa caffè Linea 5-SUPPORTI MATERIALI E MEDIAZIONI EDITORIALI Supporti, aula 12 Chair: Donata Meneghelli e Beatrice Seligardi Virna Brigatti: Varianti del contenitore, varianti del contenuto? Serena Fusco: La forma e il vuoto per accogliere le voci delle cose: Ruth Ozeki e la rimediazione della materialità del libro nell'era digitale Daniela Carmosino: "Auditor in fabula". Dal lettore all'ascoltatore, una nuova trasformazione antropologica Pausa caffè Germana Dragonieri: Oltre il "testo" poetico. Antipoesia e vocalità nella poesia italiana contemporanea Nike Del Quercio: La lettura collettiva del fotoromanzo come momento di alfabetizzazione ed emancipazione delle donne italiane in epoca post-fascista Giuseppe Carrara: Supporti, rilocazione e evoluzione letteraria: una proposta teorica Storie di lettura, aula 4 Chair: Attilio Scuderi Enrica Zanin: L'uso dei libri: tracce, appunti e scarabocchi di lettori rinascimentali Corrado Confalonieri: Una forma di resistenza a sé: l'epica tra teoria e lettura Andrea Maletto: Lettura come esorcismo. Attilio Bertolucci e il livre de chevet Jacopo Masi: Lector in labyrintho: Herbert Quain tra Borges e Saramago Giulia Mela: «Il faut que je touche au plan Shakespeare»: l'estetica del tragico nella narrativa di Louis-Ferdinand Céline Pausa caffè Valentina Mele: Dante nella Berkeley Renaissance. Robin Blaser, Robert Duncan e Jack Spicer lettori di Dante (1946-1950) Alessandro Raveggi: Giornate di rilettura. Un confronto tra due famose "lezioni" di Proust e Nabokov Francesca Valentini: Riscritture neobarocche. L'esperienza pasoliniana Pausa caffè Linea 5-SUPPORTI MATERIALI E MEDIAZIONI EDITORIALI Mediazioni e rimediazioni editoriali, aula 14 Chair: Donata Meneghelli e Beatrice Seligardi Maria Antonia Papa: La mediazione tipografica nella diffusione delle pratiche culturali: il caso dei caratteri di civiltà francesi Valentina Monateri: Maxwell Perkins lettore dei moderni: tecniche, strategie, politiche Claudio Panella: Leggere con uno scopo. Franco Antonicelli lettore ideale e tendenzioso Pausa caffè Marco Tognini: Sulla quantificazione della lettura. Metrica del lettore e metrica della valutazione a partire da Goodreads Simone Rebora-Massimo Salgaro: Lettori e recensioni nel Web 2.0: una prospettiva interdisciplinare Mariarosa Loddo: Il presente del patto autobiografico tra strategie editoriali e soglie del testo
«Contemplare/abitare: la natura nella letteratura italiana». XXVI Congresso nazionale Associazione degli Italianisti. Università Federico II, Luigi Vanvitelli, Orientale, Salerno, Suor Orsola Benincasa, Napoli, 14-16 settembre 2023.
Convegno Dottorale «Schermi» - Università degli studi di Milano, 30 Novembre-2 Dicembre, 2022
Convegno Internazionale «Pensare oltre la visione» - Università di Cagliari, 28-29 ottobre, 2022
Graduate Conference «Dialoghi sull'identità» - Università di Trento, 5-6-7 aprile 2022
Conference Presentations by Fabiana Cecamore
Università Orientale di Napoli, 18-20 ottobre 2021
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