Papers by Elisa Biancifiori
Ajaccio / Roma, Corse. Service regional de l'archeologie / Dipartimento di Scienze Storiche A... more Ajaccio / Roma, Corse. Service regional de l'archeologie / Dipartimento di Scienze Storiche Archeologiche e Antropologiche dell'Antichita - Universita di Roma La Sapienza, 107 p.
G. Facchin, M. Milletti (eds), Materiali per Populonia 10, Pisa, pp. 377-444.
Scavi e reperti dalla città e dal territorio Un'iscrizione in lingua etrusca e una fossa rituale ... more Scavi e reperti dalla città e dal territorio Un'iscrizione in lingua etrusca e una fossa rituale con i resti di un grande banchetto, un forte tardo-repubblicano e un vivaio per l'allevamento di pesci e molluschi La Fig. 7 in Megale è concessa "su autorizzazione dell'Istituto Centrale per il Catalogo per la Documentazione-MiBACT e della British School at Rome". È vietata ogni ulteriore riproduzione e/o duplicazione con qualsiasi mezzo (Fondo MAPRW [RAF], Foglio 119, strisciata 2151, fotogramma 5001, del 14-5-1944).
... CNRS : UMR6636 – Université de Provence - Aix-Marseille I – Université Grenoble 1 – Ministère... more ... CNRS : UMR6636 – Université de Provence - Aix-Marseille I – Université Grenoble 1 – Ministère de la Culture et de la Communication. 2 : Centre Camille Jullian - Archéologie méditerranéenne et africaine (CCJAMA). CNRS : UMR6573 – Université de Provence - Aix-Marseille I ...
An important discovery is presented in this paper, found during the excavations at Piazza
d’Armi,... more An important discovery is presented in this paper, found during the excavations at Piazza
d’Armi, Veii carried out by the Etruscology and Italic Archaeology teaching board (Rome
University “La Sapienza”). In Area VII, one of the excavation areas on the plateau, a remarkable
dump of ceramic material and architectural terracottas has been found. On the
evidence of the Etrusco-Corinthian pottery, the bucchero ware and some sherds of Attic black
figured pottery we can date the context around the second quarter of 6th century BC. Among
the architectural terracottas, some fragments are attributable to two figures: a dog (with an
appreciable part of its head and body preserved) and a standing man, with only a few parts
of his body and drapery preserved.
We hypothesize attribution of these fragments to an acroterial group, originally located on the
roof of a building interpreted as a high status residence.
dans : SENEPART I., LEANDRI F., CAULIEZ J., PERRIN T. et THIRAULT E. (dir.) – Chronologie de la Préhistoire Récente dans le Sud de la France. Acquis 1992-2012. Actualités de la recherche, Actes des Xes Rencontres Méridionales de Préhistoire Récente (Ajaccio, octobre 2012), AEP, Toulouse, 2014.
Una documentazione disorganica e le conseguenti difficoltà a ricomporre un quadro archeologico co... more Una documentazione disorganica e le conseguenti difficoltà a ricomporre un quadro archeologico coerente sono alla base della tendenza, ancor’oggi piuttosto diffusa, a trattare in maniera complessiva tutta la prima età del Ferro corsa (VIII/VII-prima metà VI secolo a.C.), inserendo materiali e contesti di cronologia molto diversa in valutazioni generali che, fermo restando l’evidente rischio di astoricità, non consentono d’altra parte di comprendere l’evoluzione della civiltà insulare nel periodo in questione. Solo in tempi relativamente recenti, alcuni studi sulle produzioni ceramiche ed un programma di indagini sul campo condotte da diversi studiosi sembrano testimoniare un rinnovato interesse per l’età del Ferro insulare ed un approccio finalmente sistematico al suo studio. In un tale quadro, si inserisce così l’associazione di un’équipe della cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università di Roma “La Sapienza” (Prof.ssa G. Bartoloni) al progetto di ricerca sul sito di Cuciurpula, Serra-di-Scopamena/Sorbollano, nella regione dell’Alta Rocca (Corse-du-Sud), dove è attiva dal 2008 una missione interdisciplinare, il cui programma di ricerca è integrato nei corsi di formazione dell’Université de Provence, Aix-en-Provence. Alla presentazione dei risultati delle campagne 2008-2011, è però opportuno far precedere una breve introduzione sulle principali problematiche dell’età del Ferro in Corsica, che consenta di inquadrare i dati e le valutazioni desunti dalle indagini a Cuciurpula nel panorama generale del periodo.
Con la definizione di "anelloni a nodi" s'intende una particolare categoria di oggetti anulari, c... more Con la definizione di "anelloni a nodi" s'intende una particolare categoria di oggetti anulari, con diametro variabile tra gli 11 e i 20 cm, realizzati mediante fusione e costituiti da una verga di bronzo piena, a sezione circolare, ornata lungo la circonferenza da elementi nodali, diversificati nella forma (lenticolare o sferoidale) e nel numero (da un minimo di quattro a un massimo di sei).
di una delle due valve e dei margini. 1019. Inv. 236866; BG n. 1212. Alt. 2,7. Diam. 2,4. Appicca... more di una delle due valve e dei margini. 1019. Inv. 236866; BG n. 1212. Alt. 2,7. Diam. 2,4. Appiccagnolo: lungh. cons. 2,5. Lacunoso, privo di un'estremità dell'appiccagnolo e della parte centrale di entrambe le valve.
Inv. 236923; BG n. 1277. Elemento di pendaglio: alt. 5,5; largh. 0,9 e min. 0,7. Pendente: alt. 3... more Inv. 236923; BG n. 1277. Elemento di pendaglio: alt. 5,5; largh. 0,9 e min. 0,7. Pendente: alt. 3,1; largh. 0,9 e min. 0,1. Lacunoso, privo di due pendenti e di parte delle estremità inferiori. dell'elemento fusiforme. Elemento di pendaglio conformato a fuso, variamente decorato: gli esemplari nn. 693, 695-696 mostrano coppie di scanalature orizzontali, parallele, poste a distanze regolari. Il pendaglio n. 694 è ornato da serie di linee incise parallele, poco riconoscibili per la presenza di patine e incrostazioni. Ai tre lobi sono connessi pendenti a fuso, analoghi agli esemplari nn. 965-984 della collezione.
La definizione di "pettorali" è qui utilizzata in riferimento a una categoria di ornamenti bronze... more La definizione di "pettorali" è qui utilizzata in riferimento a una categoria di ornamenti bronzei, estremamente composita, con manufatti costituiti da singoli elementi decorativi, quali pendenti, elementi di raccordo e piastre che, variamente conformati e associati, compongono vistose parures ornamentali, indossate mediante fibule o unite direttamente alle vesti per mezzo di fili in materiale deperibile.
E. Biancifiori, “Lo scavo”, in E. Biancifiori, C.C. Carraro, L. Gabbrielli, C. Mottolese, V. Re, D. Sarracino, M. Taloni, Lo scavo delle pendici sud-orientali di Poggio del Telegrafo (PdT): l’avvio della romanizzazione di Populonia”, Materiali per Populonia 9, 2010, pp. 27-35. Lo scavo deLLe pendici sud-orientaLi di poggio deL teLegrafo (pdt), L'avvio deLLa romanizzazione ... more Lo scavo deLLe pendici sud-orientaLi di poggio deL teLegrafo (pdt), L'avvio deLLa romanizzazione di popuLonia
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Papers by Elisa Biancifiori
d’Armi, Veii carried out by the Etruscology and Italic Archaeology teaching board (Rome
University “La Sapienza”). In Area VII, one of the excavation areas on the plateau, a remarkable
dump of ceramic material and architectural terracottas has been found. On the
evidence of the Etrusco-Corinthian pottery, the bucchero ware and some sherds of Attic black
figured pottery we can date the context around the second quarter of 6th century BC. Among
the architectural terracottas, some fragments are attributable to two figures: a dog (with an
appreciable part of its head and body preserved) and a standing man, with only a few parts
of his body and drapery preserved.
We hypothesize attribution of these fragments to an acroterial group, originally located on the
roof of a building interpreted as a high status residence.
d’Armi, Veii carried out by the Etruscology and Italic Archaeology teaching board (Rome
University “La Sapienza”). In Area VII, one of the excavation areas on the plateau, a remarkable
dump of ceramic material and architectural terracottas has been found. On the
evidence of the Etrusco-Corinthian pottery, the bucchero ware and some sherds of Attic black
figured pottery we can date the context around the second quarter of 6th century BC. Among
the architectural terracottas, some fragments are attributable to two figures: a dog (with an
appreciable part of its head and body preserved) and a standing man, with only a few parts
of his body and drapery preserved.
We hypothesize attribution of these fragments to an acroterial group, originally located on the
roof of a building interpreted as a high status residence.