martedì 17 dicembre 2024

A volte ritornano: intervista esclusiva al blogger in pensione Mr. James Ford





Pensieri Cannibali è riuscito laddove persino Chi l'ha visto? ha fallito. Siamo riusciti a metterci in contatto con Mr. James Ford, il blogger che oltre quattro anni scomparve misteriosamente nel nulla, lasciando tutti i (più o meno) numerosi lettori del suo blog WhiteRussian a domandarsi che fine avesse fatto. Adesso stiamo per scoprirlo.

Sarebbe potuto andare a Belve, sarebbe potuto andare a Che tempo che fa, sarebbe potuto andare a Porta a Porta. Sarebbe potuto, se solo non l'avessero rifiutato, e quindi ce lo becchiamo noi in esclusiva mondiale. Anche perché non l'ha voluto nemmeno La Gazzetta di Lodi, la sua città.

Per prima cosa rassicuriamo tutti dicendo che il mio storico nemicamico (più nemico che amico) è vivo, e considerata la sua veneranda età non è una cosa così scontata, e ora andiamo a sentire cos'ha da dirci. Ecco a voi il blogger in pensione. Il blogger desaparecido. O, se preferite, il blogger zombie tornato (all'incirca) in vita.
Ecco a voi Mr. James Ford!

Mistero risolto: il discusso zombie nel trailer di 28 anni dopo non è Cillian Murphy, è Mr. James Ford

Buongiorno, Ford, e bentornato. Allora, partiamo dall'inizio. Cioè, non dall'inizio inizio. Non devi raccontarci tutta la tua vita da quando sei nato, anche perché ormai hai una certa età e quindi ci vorrebbe troppo tempo, e poi chissenefrega. Cominciamo dal momento in cui hai deciso di smettere di scrivere sul tuo popolare (si fa per dire) blog WhiteRussian, più di quattro anni fa. Come mai hai deciso di privarci del tuo prezioso (si fa sempre per dire) contributo al mondo del web?
Buongiorno a te, Cannibal. Che inizio educato, questo. Siamo proprio lontani dai tempi delle Blog Wars, quando tu non eri ancora un quarantenne senza ritorno e, incredibile, neanche io.
Dunque, partendo dall'inizio, ovvero dalla mia "sparizione" dalla blogosfera, posso solo dirti che i cambiamenti nella mia vita privata e la mia nuova vita mi hanno reso felice, e dunque ho deciso di dedicare il mio tempo proprio a questa nuova vita, piuttosto che al blog. Una spiegazione molto più semplice di quanto non si possa pensare.

Cos'hai fatto in tutti questi anni lontano da WhiteRussian? Io mi sono immaginato che ti abbiano rinchiuso o in galera, o all'ospizio. C'ho preso?
Purtroppo per te nessuna delle due: come ti dicevo sopra, direi che mi sono goduto la vita, come se quello che prima cercavo nei film, o nei romanzi, o nella musica avesse trovato una dimensione nella vita di tutti i giorni. E il mio tempo e le mie energie sono andati tutti felicemente a dedicarsi a quello. 

Come mai ora hai deciso di fare ritorno? Ah, già. Come tutte le star che spariscono nelle loro megaville di lusso e poi si fanno vive soltanto per promuovere qualcosa, tu hai da promuovere un libro. Il tuo libro. Dai tuoi addetti stampa ho scoperto che è intitolato “Lungo il confine”. Se proprio devi, vuoi raccontarci un po' di cosa parla?
Hai fatto molto bene i compiti, Peppa. Dopo anni di silenzio, la scorsa estate ho deciso d'istinto di girare il manoscritto di Lungo il confine a Bookabook, dove fortunatamente lavorano persone con gusti migliori dei tuoi, e ho passato la selezione che mi permetteva di accedere alla campagna di crowdfunding per la pubblicazione del romanzo: se entro la fine di febbraio avrò raccolto 200 preordini sarò pubblicato e distribuito, in caso contrario le persone che hanno ordinato il libro avranno la loro copia e finirà tutto lì.
Ma di cosa parla Lungo il confine? Ovviamente si tratta di un western, anche se la cornice non è propriamente classica, ma più simile al Tarantino di Django e Hateful Eight o a Lansdale e McCarthy: è la storia di un gruppo di giovani banditi che (soprav)vivono tra gli Stati Uniti e il Canada, famosi dalle loro parti ma sconosciuti al resto del paese, che cercano la gloria accettando di fare da appoggio al colpo di un rapinatore spietato e ricercato ad ogni latitudine. Ovviamente le cose, complici il Destino, la Natura e le scelte umane, non andranno propriamente come sognavano alcuni di loro.


Ok, molto interessante. Per chi apprezza questo genere di vicende western. Quindi non io. Vuoi anche dirci cosa ti ispirato a scrivere questo libro, oltre alla volontà di torturarmi in una maniera così sadica con una storia così lontana dai miei interessi?
Come purtroppo per te ben sai, il Western è da sempre uno dei miei riferimenti più importanti, dunque quando ho avuto l'idea di partenza della storia, si è materializzata automaticamente la cornice della Frontiera, un luogo in cui, più che vivere, si sopravviveva, e in cui dovevi avere le spalle larghe per resistere sia alla Natura che, in misura anche maggiore, all'Uomo. Ma è una vicenda che non è dipendente dalla cornice, e volendo anche tu potresti farne un remake ambientandola in qualsiasi altra epoca o paese: del resto, parla di persone che cercano la loro strada.

Dove possiamo trovare il tuo libro, a parte lungo il confine? Che poi, quale confine? Quello tra la sanità mentale e la follia che ti ha portato a scrivere un romanzo del genere?
Quello tra sanità mentale e follia è un confine che entrambi abbiamo varcato da tempo, mi pare. A parte quello, potete trovare e preordinare Lungo il confine a questo indirizzo. Sia che venga preordinata la copia digitale che cartacea, a prescindere dal risultato della campagna chi ha partecipato avrà la sua copia, ma l'obiettivo è ovviamente quello di raggiungere la quota e venire distribuito, non fosse altro che per dare fastidio al Cannibale.

Chiusa questa parentesi promozionale, visto che sei stato assente dal tuo blog per qualcosa tipo quattro anni e passa, c'è qualche film o serie (che probabilmente a me farà schifo) che ti ha colpito in maniera particolare tra quelli usciti in tutto questo tempo?
In realtà ho continuato a vedere (e rivedere) film e serie, ma con la libertà di non rimanere per forza e continuamente aggiornato con le uscite, i Festival e quant'altro. Posso dirti, però, e so che ti darà fastidio, di aver trovato Povere creature! uno dei film più sopravvalutati, inutili e vuoti dai tempi de La forma dell'acqua.

È rassicurante scoprire che i tuoi (pessimi) gusti cinematografici sono rimasti intatti. Anzi, mi sembra siano pure peggiorati.
Concludiamo con la domanda che tutta la blogosfera, tutto il popolo dell'Internet - ma che dico? - tutto il mondo vuole farti: tornerai a pubblicare regolarmente o anche solo occasionalmente sul tuo blog WhiteRussian, post promozionali a parte?
Più di una volta, dopo aver visto un film, ho avuto la tentazione di farlo, ma alla fine ho sempre deciso di rimanere "dormiente". Chissà che una nuova, potenziale Blog War non possa farmi uscire dal guscio?

Grazie per quest'intervista esclusiva, Ford, e speriamo di non risentirci tra altri quattro anni.
Speriamo di non risentirci proprio mai più, UAHAHAH!




1 commento:

  1. E' davvero una sensazione strana tornare a commentarti dopo anni, sarà che il post è di particolare interesse per me! Ad ogni modo, chissà che non sia l'inizio del ritorno della nostra vecchia rivalità!

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