chiara c.
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mercoled� 20 aprile 2011
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brillante, leggera, frivola.
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Commedia americana brillante.
Il tema non è nuovo: la migliore amica che si innamora del migliore amico, ma proprio nel momento in cui lo capisce lui le dice che si sposa, ma con un'altra. Che conosce da due settimane. Riuscirà a sventare il matrimonio e a (ri?)conquistare il suo uomo?
Una Julia Roberts eccezionale, vivace e leggera, unita allo sprint comico incredibile di Rupert Everett e alla recitazione gallinacea (ottima!) di Cameron Diaz: il cocktail che ne risulta è una trama che coinvolge e soprattutto che fa ridere, regalendo allo spettatore una serata leggera e frivola, che affronta uno scontro affettivo con superficialità, come è giusto che sia nelle commedie da svago.
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Commedia americana brillante.
Il tema non è nuovo: la migliore amica che si innamora del migliore amico, ma proprio nel momento in cui lo capisce lui le dice che si sposa, ma con un'altra. Che conosce da due settimane. Riuscirà a sventare il matrimonio e a (ri?)conquistare il suo uomo?
Una Julia Roberts eccezionale, vivace e leggera, unita allo sprint comico incredibile di Rupert Everett e alla recitazione gallinacea (ottima!) di Cameron Diaz: il cocktail che ne risulta è una trama che coinvolge e soprattutto che fa ridere, regalendo allo spettatore una serata leggera e frivola, che affronta uno scontro affettivo con superficialità, come è giusto che sia nelle commedie da svago.
Molto, molto carino!
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fiffa89
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marted� 2 agosto 2011
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chi insegue te?
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George: Michael insegue Kim?
Jules: Si.
George: E tu insegui Michael?
Jules: Si.
George: E chi insegue te?
Con questo significativo dialogo tra George (Rupert Everett) e Jules (Julia Roberts) è stata costruita la morale di questa simpaticissima commedia.
Un bel giorno Jules riceve la telefonata del suo ex fidanzato che la invita al suo imminente matrimonio; convinta che lui sia "di sua proprietà" parte con la ferma intenzione di dividere la coppia e riprendersi Michael (Dermot Mulroney).
Kim (Cameron Diaz), la sposina per tenere sotto controllo la situazione convince Jules a farle da damigella d'onore. Iniziato seguendo il detto "Si comprende l'importanza di una persona solo quando la si perde", si concluderà con la consapevolezza della protagonista che il suo desiderio di riavere Michael era dettato semplicemente dalla sua superba convinzione di essere al primo posto nel suo cuore, non da un amore verso di lui.
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George: Michael insegue Kim?
Jules: Si.
George: E tu insegui Michael?
Jules: Si.
George: E chi insegue te?
Con questo significativo dialogo tra George (Rupert Everett) e Jules (Julia Roberts) è stata costruita la morale di questa simpaticissima commedia.
Un bel giorno Jules riceve la telefonata del suo ex fidanzato che la invita al suo imminente matrimonio; convinta che lui sia "di sua proprietà" parte con la ferma intenzione di dividere la coppia e riprendersi Michael (Dermot Mulroney).
Kim (Cameron Diaz), la sposina per tenere sotto controllo la situazione convince Jules a farle da damigella d'onore. Iniziato seguendo il detto "Si comprende l'importanza di una persona solo quando la si perde", si concluderà con la consapevolezza della protagonista che il suo desiderio di riavere Michael era dettato semplicemente dalla sua superba convinzione di essere al primo posto nel suo cuore, non da un amore verso di lui.
L'intervento tempestivo dell'amico George e le sue "brusche" parole, faranno "rinsavire" Jules che rimetterà pace fra gli sposini e saprà farsi da parte.
Commedia leggera, divertente, romantica....ottima interpretazione di Rupert Everett che riesce ad entrare perfettamnete nel personaggio proprio perchè realmente omosessuale. Voto 7.5.
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paolp78
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domenica 19 giugno 2022
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classico in modo inconsueto
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Hollywood ha sempre saputo costruire commedie sentimentali di successo attenendosi scrupolosamente ad alcune regole: assegnare le parti principali ad attori celebri ed amati, scegliere come protagonisti dei personaggi che catturino la simpatia del pubblico, inserire nella storia varie vicissitudini che rendano incerto l’epilogo, ma poi chiudere sempre la pellicola dando agli settatori quel lieto fine che tanto desiderano.
Questa pellicola rispetta soltanto alcune di queste regole, presentandosi pertanto come una commedia anomala ed inconsueta, ma ciò nonostante pienamente inserita nell’alveo delle più classiche e tradizionali commedie americane.
La protagonista è Julia Roberts e basta quasi già questo per decretare il successo del film, visto che nessuna star hollywoodiana negli anni ’90 ha riscosso altrettanto successo in pellicole di questo tipo.
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Hollywood ha sempre saputo costruire commedie sentimentali di successo attenendosi scrupolosamente ad alcune regole: assegnare le parti principali ad attori celebri ed amati, scegliere come protagonisti dei personaggi che catturino la simpatia del pubblico, inserire nella storia varie vicissitudini che rendano incerto l’epilogo, ma poi chiudere sempre la pellicola dando agli settatori quel lieto fine che tanto desiderano.
Questa pellicola rispetta soltanto alcune di queste regole, presentandosi pertanto come una commedia anomala ed inconsueta, ma ciò nonostante pienamente inserita nell’alveo delle più classiche e tradizionali commedie americane.
La protagonista è Julia Roberts e basta quasi già questo per decretare il successo del film, visto che nessuna star hollywoodiana negli anni ’90 ha riscosso altrettanto successo in pellicole di questo tipo. Il personaggio che è assegnato alla Roberts però è diverso dalla classica protagonista di film sentimentali; stavolta la star di “Pretty woman” interpreta un personaggio assolutamente biasimevole per l’etica perbenista del grande pubblico, in particolare di quello americano, e la pellicola spinge volontariamente su tali aspetti per portare lo spettatore a schierarsi contro la sua beniamina: l’operazione riesce in pieno, conferendo quindi all’opera un tratto di originalità che la distingue positivamente dalle altre commedie sentimentali.
Nella parte dell’antagonista della Roberts c’è un’altra celebrità hollywoodiana, la bellissima Cameron Diaz che ancora non aveva raggiunto l’apice della carriera, ma qui riesce bene in un ruolo da comprimaria che le calza perfettamente. La parte del protagonista maschile è invece ricoperta dal bel Dermot Mulroney che fa la sua figura, ma viene surclassato dall’altro interprete maschile, un delizioso Rupert Everett che si esalta nella parte di alleggerimento comico che gli viene assegnata; il personaggio sembra davvero scritto su misura per l’attore inglese che si trova perfettamente a suo agio in un ruolo che gli consente di mettere in mostra tutto il suo charme e di far emergere la sua prorompente simpatia.
Il cast è completato da buoni caratteristi, tutti in parte e capaci di ben figurare (tra gli altri un Paul Giamatti ancora poco noto, impiegato in una particina minuscola).
Le musiche sono perfette per una commedia di questo tipo, con alcune scene cantante che risultano assolutamente coinvolgenti, tanto da costituire uno dei punti di forza della pellicola.
Buona la regia dell’australiano P.J. Hogan, qui al film di maggior successo della sua non eccezionale carriera.
La scena finale è assolutamente irresistibile, oltre ad essere particolarmente apprezzabile perché capace di sostituire l’happy end classico, che invece manca proprio per le peculiarità della storia.
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eugen
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gioved� 15 febbraio 2024
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efficace film di sentimenti
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"My best friend's Wedding"(P.J, Hogan, scritto da Ronald Bass, 1997)e'film incentrato sul classico tema della gelosia, qui femminile: una ragazza apprende per telefono dalla viva voce del suo ex, ma anche migliore amico, che questi e'prossimo al matironio: dopo una reazione "scomposta", molto"di petto"(cade in casa) incontra i novelli sposi e viene nominata damigella di compagnia della sposa, che si fida di lei.. Lei, pero', ha dei piani"burrascosi": anche con l'amico gay George, che finge esere suo"novio"(fidanzato, bofriend). Dopo la rivelazione del suo amopre, dopo alcune mails"pericolose"affronta la promessa sposa, ma finisce per riconoscere e¿veramente la donna amata dal suo amico del cuore.
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"My best friend's Wedding"(P.J, Hogan, scritto da Ronald Bass, 1997)e'film incentrato sul classico tema della gelosia, qui femminile: una ragazza apprende per telefono dalla viva voce del suo ex, ma anche migliore amico, che questi e'prossimo al matironio: dopo una reazione "scomposta", molto"di petto"(cade in casa) incontra i novelli sposi e viene nominata damigella di compagnia della sposa, che si fida di lei.. Lei, pero', ha dei piani"burrascosi": anche con l'amico gay George, che finge esere suo"novio"(fidanzato, bofriend). Dopo la rivelazione del suo amopre, dopo alcune mails"pericolose"affronta la promessa sposa, ma finisce per riconoscere e¿veramente la donna amata dal suo amico del cuore. Incentrato anche sul t"tormentone"bellissimo"I Say a little Prayer"di Dionne Warrick, che monopolizza una lunga scena dei festeggiamenti prematrimoniali(ricca famigia, quella della sposa), il film e'basato sulla dialettica verita'.finzione(quando lei finge di non essere gelosa, ma poi ammette di essere innamorata di lui, ma la finzione 'e'anche dell'amico gay che scherza sul fatto di far credere di essere tale, senza esserlo, cosi'affemra), e quindi si distingue da molte altre peliculas sentimentales que no problematizan el juego(play)entre verdad y ficcio'n, monstrandose dogmaticamente bloceadas a la "verdad"que va incluir tambien lo que llamamos"ficcio'n". El juego sirve porque muy bien interpretado de Julia Roberts(el amiga gelosa), Dermor Mulroney(el esposo), Cameron DIaz(la esposa), Rupert Everett(al amigo y collega de trabajo gay de la mujer gelosa) y de otras y otros caraceteristas de la misma pelicula. Eugen
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