Propr. Joshua Daniel H., attore statunitense. Piccoli ruoli in tv e in alcuni spot pubblicitari lo mettono in luce come potenziale teen idol, anche se ha l'intelligenza di scegliersi personaggi ambigui (il bullo della scuola che scatena la passione della sorella più matura ne Il giardino delle vergini suicide, 2000, di S. Coppola), quando non apertamente sgradevoli (Hugo/Iago nella versione teen di Otello, O come Otello, 2001, di T. Blake Nelson). Ma è più spesso un bad boy dal cuore d'oro, come capita all'eroe per caso di The Faculty (1998) di R. Rodriguez, che capeggia altri giovanissimi dropout contro i professori alieni: d'altronde aveva esordito contrastando i propositi omicidi di M. Myers nell'ennesimo remake Halloween 20 anni dopo (1998) di S. Miner e si ritroverà a resistere contro un'orda di famelici vampiri in 30 giorni di buio (2007) di D. Slade, dall'omonima graphic novel. Scoperto dal grande pubblico in un paio di pellicole ad alto budget (in Pearl Harbour, 2001, di M. Bay e in Black Hawk Down, 2001, di R. Scott), dopo un paio di ruoli leggeri (anche pecorecci: il vergine per voto in 40 giorni & 40 notti, 2002, di M. Lehmann), si dà al noir, quello fumettistico e barocco di F. Miller e R. Rodriguez (Sin City, 2005) e quello cinefilo e morboso di B. De Palma (Black Dahlia, 2006), al quale si dimostra particolarmente adatto con la sua espressione fintamente angelica, sfruttata appieno nell'intrigo diabolico e sorprendente di Slevin - Patto criminale (2006) di P. McGuigan.